Quiz Diritto Amministrativo
L'art. 28 della Costituzione: introduce una clausola generale di esclusione di responsabilità dell'Amministrazione per anni causati da atti strettamente riconducibili all'esercizio della sovranità dello Stato. esclude esplicitamente la responsabilità della P.A. per danni cagionati ai terzi da atti a contenuto vincolato; configura, accanto alla responsabilità dello Stato e degli enti pubblici, una responsabilità parallela del funzionario per gli atti compiuti in violazione di diritti; afferma il carattere indiretto e sussidiario della responsabilità dello Stato e degli enti pubblici per gli atti illeciti compiuti dal funzionario nell'esercizio delle sue mansioni;
Il principio di legalità sostanziale si esplica in termini di: finalizzazione dell'attività amministrativa alla realizzazione delle condizioni di eguaglianza sostanziale di cui all'art. 3 della Costituzione. non contrarietà alla legge; necessità di una base legale per l'esercizio del potere; necessità di una base legale per l'esercizio del potere e di una disciplina legislativa sufficiente a delimitare la discrezionalità degli organi amministrativi;
La violazione del principio di legalità sostanziale: può essere addotta come vizio di legittimità delle sole leggi di "delegificazione"; costituisce una questione politica non giustiziabile. può essere addotta come vizio autonomo di legittimità delle leggi; non può essere addotta come vizio autonomo di legittimità delle leggi;
Il principio costituzionale di imparzialità dell'amministrazione: è riferito tanto all'attività quanto all'organizzazione amministrativa; è riferito all'organizzazione amministrativa; è riferito all'organizzazione amministrativa ed all'attività amministrativa a carattere vincolato. è riferito all'attività amministrativa;
Non è riconducibile all'esigenza di imparzialità dell'amministrazione: la disciplina della partecipazione al procedimento amministrativo; il dovere di astensione degli amministratori locali nei casi previsti dall'art. 78, c. 2, del d.lgs. 267/2000; l'obbligo della motivazione del provvedimento amministrativo come previsto dall'art. 3, c. 1-2, l. 241/90; il diritto di astensione dal voto dei parlamentari.
Il principio di adeguatezza di cui all'art. 118, c. 1, Cost., costituisce applicazione del principio di: legalità ; parallelismo delle funzioni. buon andamento dell'amministrazione; imparzialità dell'amministrazione;
Il criterio di efficacia dell'azione amministrativa è inteso come: continua verifica delle condizioni di equilibrio finanziario e monetario dell'amministrazione; capacità dell'amministrazione di raggiungere i propri obiettivi attraverso la combinazione ottimale dei fattori produttivi; rapporto tra ciò che si è effettivamente realizzato e quanto si sarebbe dovuto realizzare sulla base di un piano o programma. rapporto tra beni economici prodotti e risorse impiegate;
L'art. 113 della Costituzione dispone che: la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi può essere esclusa o limitata a particolari mezzi di impugnazione o per determinate categorie di atti; la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi non può essere esclusa o limitata a particolari mezzi di impugnazione o per determinate categorie di atti; la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi è sempre ammessa ma dinnanzi ai soli organi di giurisdizione amministrativa. la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi non può essere esclusa ma può essere limitata a particolari mezzi d'impugnazione;
Quello di sindacabilità degli atti amministrativi è un principio: previsto solo a livello di legislazione ordinaria; di creazione pretoria; creato dalla Corte costituzionale attraverso una lunga serie di sentenza interpretative. costituzionalizzato;
La sussidiarietà orizzontale è un principio: non previsto da norme dell'ordinamento. costituzionalizzato; non costituzionalizzato; presente solo a livello di legislazione primaria;
Ai sensi dell'art. 118, c. 2, della Costituzione, Comuni, Province e Città metropolitane sono titolari di: funzioni legislative concorrenti; funzioni amministrative esclusivamente delegate; funzioni amministrative proprie e funzioni conferite con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze; funzioni amministrative e regolatorie attribuite in base al principio della finalizzazione dell'amministrazione pubblica agli interessi della collettività .
In base al principio di sussidiarietà verticale: l'allocazione delle funzioni amministrative presso il livello inferiore di governo viene effettuata solo nell'ipotesi in cui il livello superiore non riesca a curare gli interessi ad esso affidati; l'erogazione di determinati servizi tipici dello Stato sociale viene affidata alle formazioni sociali che riescano a fornirli ad un costo minore e con un maggior livello di efficacia rispetto alle amministrazioni pubbliche; l'erogazione di determinati servizi pubblici viene affidata alle formazioni sociali che riescano a fornirli ad un costo minore e con un maggior livello di efficacia rispetto alle amministrazioni pubbliche. l'allocazione delle funzioni amministrative presso il livello superiore di governo viene effettuata solo nell'ipotesi in cui il livello inferiore non riesca a curare gli interessi ad esso affidati;
Per pubblica amministrazione in senso funzionale si intende: le sole persone giuridiche pubbliche strutturalmente inquadrate nei pubblici poteri; il complesso delle attività intese a curare in concreto gli interessi della comunità ; il complesso delle attività normativamente predeterminate e dirette al conseguimento di concreti interessi pubblici svolte dalle sole persone giuridiche pubbliche strutturalmente inquadrate nei pubblici poteri. i soggetti attivi titolari delle varie potestà amministrative;
Sono sicuramente enti di diritto privato che si sottraggono al controllo della Corte dei conti sulla gestione finanziaria: le società per azioni costituite a seguito di trasformazione di enti pubblici economici in cui sussista una partecipazione esclusiva o maggioritaria dello Stato al capitale azionario. gli enti che possono autonomamente disporre della propria esistenza, potendo decidere liberamente di dismettere la propria attività o modificarne l'oggetto; gli enti di prioritario interesse nazionale che operano nel settore musicale trasformati in fondazioni di diritto privato; gli enti esponenziali di collettività stanziate sul territorio dotati della possibilità di determinarsi autonomamente in ordine alle proprie finalità, anche in parziale contrasto con l'indirizzo politico statale;
Per autonomia normativa si intende: la capacità di porre in essere norme generali ed astratte a titolo originario nell'organizzazione policentrica della Repubblica. la possibilità di porre in essere norme generali ed astratte che abbiano efficacia sul piano dell'ordinamento generale; la possibilità di porre in essere norme giuridiche aventi efficacia solo interna all'ente-organizzazione; la possibilità di porre in essere norme generali ed astratte indipendenti dall'ordinamento generale;
Il nuovo art. 114 della Costituzione: conferma il carattere essenzialmente amministrativo, e quindi esecutorio, dell'attività di Regioni, Province, Comuni e Città metropolitane; esclude esplicitamente la possibilità che Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni possano adottare un proprio indirizzo politico; esclude, in base al principio di unità ed indivisibilità della Repubblica di cui all'art. 5 Cost., la possibilità che Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni possano adottare un proprio indirizzo politico; consacra, al suo primo comma, l'organizzazione policentrica della Repubblica, così confermando la possibilità che Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni possano adottare un proprio indirizzo politico.
Ai sensi dell'art. 119, u.c., della Costituzione, i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni possono ricorrere all'indebitamento: solo per finanziare le spese correnti; solo per finanziare le spese di investimento; per finanziare sia le spese correnti che quelle di investimento; solo a seguito di controllo preventivo di regolarità della gestione finanziaria dei tre esercizi precedenti da parte della Corte dei conti.
La possibilità che lo scrutinio della validità degli atti amministrativi, dopo il loro perfezionamento e la produzione degli effetti, possa essere compiuto dalla stessa amministrazione, anche di propria iniziativa, è definita come: autotutela; autarchia; autodichia; autonomia funzionale.
Quale fra i seguenti è un ente associativo: l'AGCM; l'AGCOM. il CONI; la Fondazione Cariplo;
Ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 55, c. 5, d.lgs. 165/2001, ogni provvedimento disciplinare: deve essere adottato previa tempestiva contestazione scritta dell'addebito al dipendente, ad eccezione del rimprovero verbale; deve essere adottato previa tempestiva contestazione scritta o verbale dell'addebito al dipendente, ad eccezione del rimprovero verbale deve essere adottato previa tempestiva contestazione verbale dell'addebito al dipendente, ad eccezione del rimprovero verbale; deve essere adottato previa tempestiva contestazione scritta dell'addebito al dipendente, senza alcuna eccezione;
La relazione intersoggettiva di direzione si caratterizza per: la situazione di strumentalità organizzativa dell'ente sottoordinato rispetto a quello sovraordinato; la situazione di strumentalità strutturale dell'ente sottoordinato rispetto a quello sovraordinato. la sottoposizione dell'ente sottoordinato a poteri di comando, di indirizzo e di controllo che può spingersi fino alla sostituzione dell'ente sovraordinato a quello sottoordinato; una situazione di sovraordinazione tra enti che implica il rispetto, da parte dell'ente sovraordinato, di un ambito di autonomia dell'ente subordinato;
L'istituto dell'avvalimento previsto dall'art. 3, c. 1, lett. f, l. 59/97, si sostanzia: nell'utilizzo da parte dell'amministrazione dello Stato di uffici regionali e locali per la cura di interessi nazionali; nell'utilizzo da parte dell'amministrazione dello Stato delle somme stanziate e non impegnate dalle amministrazioni locali, così come risultanti dall'ultimo bilancio consuntivo. nel trasferimento di funzioni proprie dell'amministrazione statale ad uffici regionali e locali; nel distacco presso le amministrazioni centrali di personale degli uffici regionali e locali;
Il rapporto intersoggettivo di sostituzione è quel rapporto che viene in essere quando: un soggetto (sostituto) è legittimato a far valere un diritto, un obbligo o un'attribuzione che rientrano nella sfera di competenza di un altro soggetto (sostituito), operando in nome proprio e sotto la propria responsabilità ; causa comportamento omissivo del funzionario, quest'ultimo viene immediatamente rimosso e sostituito a seguito di concorso pubblico per titoli ed esami; un ente esercita un controllo di merito sull'attività di un altro ente. un soggetto (sostituto) è legittimato a far valere un diritto, un obbligo o un'attribuzione che rientrano nella sfera di competenza di un altro soggetto (sostituito), operando in nome e sotto la responsabilità del sostituito;
Per l'esercizio del potere sostitutivo tra enti, nei casi in cui un soggetto non ponga in essere un atto obbligatorio per legge o non eserciti le funzioni amministrative ad esso conferite: non è necessaria una previa diffida ma è in ogni caso necessaria una deliberazione del Consiglio dei Ministri. è necessaria una previa diffida e, in ogni caso, una autorizzazione della Commissione Affari costituzionali del Senato; è necessaria una previa diffida; non è necessaria una previa diffida;
Ai sensi dell'art. 120, c. 2, della Costituzione, il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni: solo in caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria ed in caso di grave pericolo per l'incolumità e la sicurezza pubblica; solo in caso di grave pericolo per l'incolumità e la sicurezza pubblica; solo quando lo richiedano la tutela dell'unità giuridica o dell'economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali; in caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria oppure di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica, ovvero quando lo richiedono la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali.
Ai sensi del secondo comma dell'art. 120 Cost., l'esercizio da parte del Governo del potere sostitutivo deve avvenire: nel rispetto del principio di legalità sostanziale; nel rispetto dei princip|ª di sussidiarietà e di leale collaborazione. nel rispetto del principio della finalizzazione dell'amministrazione pubblica agli interessi pubblici; nelle sole sfere di competenza concorrente individuate dall'art. 117, c. 3, Cost.;
La direttiva 80/723 della Commissione definisce l'impresa pubblica come: ogni organizzazione operante in regime di concessione che esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi. solo l'impresa qualificata come pubblica dagli ordinamenti interni; ogni impresa nei confronti della quale i poteri pubblici possano esercitare, direttamente o indirettamente, un'influenza dominante per ragioni di proprietà, di partecipazione finanziaria o della normativa che la disciplina; ogni organizzazione cui i pubblici poteri contribuiscono in via ordinaria;
Il nuovo art. 2450 c.c. (come modificato dal d.lgs. 6/2003), dispone che: lo Stato o gli enti pubblici possono nominare amministratori o sindaci delle società anche in mancanza di partecipazione azionaria se tale facoltà è ad essi attribuita dalla legge o dallo statuto. lo Stato o gli enti pubblici non possono in alcun caso nominare amministratori o sindaci delle società di cui non detengano partecipazioni azionarie; lo Stato o gli enti pubblici possono nominare uno o più amministratori o sindaci delle sole società delle quali detengano partecipazioni azionarie; lo Stato o gli enti pubblici possono nominare uno o più amministratori o sindaci delle sole società delle quali detengano partecipazioni azionarie e solo laddove lo statuto conferisca loro tale facoltà ;
L'in house providing è quel modello organizzativo secondo cui: la pubblica amministrazione provvede alla prestazione di servizi, forniture o lavori mediante l'affidamento ad enti dalla stessa controllati; la pubblica amministrazione esternalizza la produzione di servizi preservando l'obbligo del reperimento delle risorse e del personale tecnico ad elevata qualificazione; la pubblica amministrazione esternalizza l'esercizio dell'attività amministrativa preservando l'obbligo del reperimento delle risorse; la pubblica amministrazione ricorre a forme consortili per la prestazione di servizi, forniture o lavori.
Secondo la giurisprudenza della Corte di giustizia, quando un contratto avente ad oggetto la prestazione di servizi, forniture o lavori sia stipulato tra una pubblica amministrazione ed una persona giuridica (formalmente) distinta, alle procedure comunitarie per l'aggiudicazione degli appalti pubblici: non ci si può in alcun caso sottrarre; ci si può sottrarre solo nel caso in cui l'amministrazione aggiudicatrice eserciti sul soggetto aggiudicatario un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi; ci si può sottrarre solo se l'amministrazione aggiudicatrice esercita sul soggetto aggiudicatario un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi e se il soggetto aggiudicatario deve realizzare la parte più importante della propria attività con l'ente o con gli enti pubblici che lo controllano. ci si può sottrarre solo in caso di temporanea sospensione dell'efficacia dell'art. 45 del Trattato CE;
L'espressione "privatizzazione in senso sostanziale degli enti pubblici" fa riferimento a: la dismissione della quota azionaria in mano pubblica; la privatizzazione della funzione amministrativa; la trasformazione dell'ente in persona giuridica privata; l'utilizzo delle forme contrattuali di diritto privato.
Le disposizioni di cui all'art. 97, c. 1, Cost.: escludono una qualunque forma di riserva di organizzazione in capo all'esecutivo; introducono una riserva rinforzata per contenuto e procedimento in materia di organizzazione delle amministrazioni statali; introducono una riserva di legge assoluta e rinforzata per procedimento in materia di organizzazione dell'amministrazione statale; introducono una riserva relativa di legge in materia di organizzazione dei pubblici uffici
I pareri resi dal Consiglio di Stato nelle fattispecie previste dall'art. 17, c. 1, l. 400/1988 sono: facoltativi su richiesta del Consiglio dei Ministri; facoltativi su richiesta delle Commissioni Affari Costituzionali; di norma obbligatori, salvo deliberazione all'unanimità del Consiglio dei Ministri. obbligatori;
Le disposizioni di cui all'art. 117, c. 6, della Costituzione: affidano alla legislazione regionale la potestà regolamentare in ordine alla disciplina dell'organizzazione e dello svolgimento delle funzioni attribuite a Comuni, Province e Città metropolitane affidano allo Stato, salvo delega alle Regioni, la potestà regolamentare in ordine alla disciplina dell'organizzazione e dello svolgimento delle funzioni attribuite a Comuni, Province e Città metropolitane; rimandano a regolamenti delegati per la disciplina dell'organizzazione e dello svolgimento delle funzioni attribuite a Comuni, Province e Città metropolitane; introducono una riserva di organizzazione a favore di Comuni, Province e Città metropolitane in ordine alla disciplina dell'organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro attribuite.
L'art. 1, c. 3, d.lgs. 165/2001 definisce i princip|ª in materia di separazione tra compiti e responsabilità di direzione politica e compiti e responsabilità di direzione delle amministrazioni desumibili dall'art. 2, l. 421/1992 (e succ. mod.) e dall'art. 11, c. 4, l. 59/1997 (e succ. mod. e integr.): come principi fondamentali di indirizzo per le Regioni a Statuto ordinario; come norme di indirizzo politico-amministrativo; come materia sottratta alla delegazione legislativa a livello regionale. come norme fondamentali di riforma economico-sociale della Repubblica;
Sono definiti organi esterni: solo gli organi periferici dell'amministrazione che operano sul territorio; gli organi delle amministrazioni periferiche dello Stato di cui si avvale l'Unione Europea per la realizzazione delle politiche comunitarie. gli organi non inquadrati stabilmente nella struttura organizzativa dell'amministrazione; gli organi dell'amministrazione competenti ad emanare provvedimenti o atti aventi rilevanza esterna;
Sono definiti organi interni: gli organi competenti ad emanare atti aventi rilevanza endoprocedimentale; le strutture di supporto degli organi elettivi; gli organi la cui esistenza non è necessaria per l'amministrazione; gli organi di collegamento tra i diversi apparati ministeriali.
Il prefetto è un organo: straordinario; monocratico di natura giurisdizionale. rappresentativo; non rappresentativo;
Un collegio si dice perfetto: quando il quorum strutturale coincide con la totalità dei suoi membri; quando la deliberazione collegiale è subordinata al parere preventivo del Consiglio di Stato quando la verifica dei poteri ha dato esito positivo; quando il quorum strutturale è pari ad almeno i 2/3 dei componenti;
È un collegio perfetto: il Consiglio provinciale; il Consiglio comunale; la commissione che accerta l'idoneità dei candidati nei concorsi; la Commissione parlamentare per le questioni regionali.
In un collegio perfetto: non è ammessa l'astensione; è ammessa l'astensione ma ciò implica un abbassamento del quorum funzionale; è possibile l'astensione; è ammessa l'astensione senza che ciò implichi un abbassamento del quorum funzionale.
Ex art. 1, c. 2, d.lgs. 165/2001, non sono amministrazioni pubbliche: gli Istituti Autonomi Case Popolari; gli enti pubblici economici. le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale; le istituzioni universitarie;
Ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 11 del d.lgs. 267/2000, l'istituzione del difensore civico a livello comunale o provinciale: è vietata, essendo tale figura prevista per le sole amministrazioni statali. può essere prevista dagli statuti degli enti in oggetto; deve essere disposta con legge regionale; deve essere disposta con legge dello Stato;
La relazione interorganica tipica dell'ordinamento militare è : la gerarchia. il coordinamento; il controllo; la direzione;
Quale tra i seguenti organi dell'amministrazione locale ricopre anche il ruolo di organo dell'amministrazione periferica dello Stato: il Presidente della Giunta provinciale; il Presidente del Consiglio regionale; il Presidente della Giunta regionale; il Sindaco.
Ai sensi dell'art. 98 della Costituzione, il divieto di iscrizione ai partiti politici per funzionari ed agenti di polizia: non è oggetto di riserva di legge; può essere stabilito in via regolamentare se ciò è stato previsto in sede di stipulazione del contratto collettivo di lavoro. è oggetto di riserva di legge; è oggetto di riserva di legge costituzionale;
L'art. 126 della Costituzione, come riformato dalla l. Cost. 1/1999: prevede in capo al Governo il potere di scioglimento degli organi regionali solo in caso di comprovate ragioni di sicurezza nazionale; prevede che con decreto motivato del Presidente della Repubblica possano essere disposti lo scioglimento del Consiglio regionale e la rimozione del Presidente della Giunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge e che lo scioglimento e la rimozione possano essere disposti anche per ragioni di sicurezza nazionale ha soppresso ogni forma di controllo statale sugli organi regionali; prevede in capo al Governo il solo potere di scioglimento del Consiglio regionale che abbia compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge;
Gli Uffici Centrali del Bilancio presso i ministeri svolgono funzioni di: funzioni di controllo di legalità delle spese, di tenuta delle scritture contabili, di monitoraggio finanziario dell'attuazione delle manovre di bilancio e di verifica dei costi e degli andamenti della spesa; funzioni di controllo di legalità delle spese e di tenuta delle scritture contabili; funzioni di controllo di legalità delle spese, di registrazione degli impegni di spesa, di monitoraggio finanziario dell'attuazione delle manovre di bilancio e di verifica dei costi e degli andamenti della spesa; funzioni di controllo di legalità delle spese, di tenuta delle scritture contabili, di registrazione degli impegni di spesa, di monitoraggio finanziario dell'attuazione delle manovre di bilancio e di verifica dei costi e degli andamenti della spesa.
Le Ragionerie Provinciali dello Stato svolgono attività di: controllo sugli atti amministrativi emessi dagli uffici delle diverse amministrazioni statali con competenza territoriale regionale; controllo sugli atti amministrativi emessi dagli uffici delle diverse amministrazioni statali con competenza territoriale provinciale e infraprovinciale. controllo sugli atti amministrativi emessi dagli uffici delle diverse amministrazioni statali con competenza territoriale regionale, provinciale e infraprovinciale; controllo sugli atti amministrativi emessi dagli uffici delle diverse amministrazioni statali con competenza territoriale provinciale;
Non rientra fra i compiti delle Ragionerie Provinciali dello Stato: il controllo sulla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria. il monitoraggio (e l'analisi) dei dati comunicati dalle pubbliche amministrazioni di competenza territoriale in materia di consistenza del personale, delle relative spese, nonché delle attività svolte; la raccolta dei dati relativi alle rilevazioni ed alle risultanze della contabilità economica delle amministrazioni periferiche dello Stato; la valutazione degli oneri relativi alle funzioni ed ai servizi svolti dalle amministrazioni periferiche dello Stato;
Il controllo sulla gestione degli enti locali effettuato dalla sezione autonomie della Corte dei conti: si conclude con un referto al Consiglio dei Ministri; si conclude con un referto al Ministro dell'Economia; si conclude con un referto al Ministro per gli Affari regionali. si conclude con un referto al Parlamento;
Ai sensi dell'art. 7, c. 7, l. 131/2003, la Corte dei conti, ai fini del coordinamento della finanza pubblica: effettua un controllo preventivo di merito sugli atti amministrativi di Regioni, Province e Comuni; verifica il rispetto da parte delle Regioni delle direttive comunitarie in materia di patto di stabilità interno. verifica il rispetto degli equilibri di bilancio da parte di Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni, in relazione al patto di stabilità interno ed ai vincoli derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea; effettua un controllo preventivo di merito sugli atti di spesa di Regioni, Province e Comuni;
Il giudizio di parificazione sul rendiconto generale dello Stato è effettuato: dalla Corte dei conti; dalla Ragioneria generale dello Stato; dalla Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica. dal Ministero dell'Economia e delle Finanze;
Il giudizio di parificazione sul rendiconto generale dello Stato consiste: nella verifica della copertura finanziaria delle leggi di spesa; nell'accertamento della conformità dei risultati del rendiconto dello Stato alla legge di bilancio; in una relazione generale sulla finanza statale, regionale e locale anche con riguardo al rispetto del quadro delle compatibilità generali di finanza pubblica poste dall'Unione europea e dal bilancio dello Stato. nella certificazione finanziaria dei contratti collettivi nazionali di lavoro;
Ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 25, r.d. n. 1214/1934, la registrazione con riserva non può essere richiesta per: provvedimenti di disposizione del demanio e del patrimonio immobiliare; atti del Presidente del Consiglio dei Ministri e atti dei Ministri aventi ad oggetto la definizione delle piante organiche, il conferimento di incarichi di funzioni dirigenziali e le direttive generali per l'indirizzo e per lo svolgimento dell'azione amministrativa. impegno o ordine di pagamento riferentesi a spesa che ecceda la somma stanziata nel relativo capitolo del bilancio o, a giudizio della Corte, imputabile ai residui piuttosto che alla competenza e viceversa, ovvero ad un capitolo diverso da quello indicato nell'atto del ministero che lo ha emesso; decreti di variazione del bilancio dello Stato;
Ai sensi dell'art. 93, c. 2, d.lgs. 267/2000, il tesoriere ed ogni altro agente contabile che abbia maneggio di pubblico denaro o sia incaricato della gestione dei beni degli enti locali: devono rendere il conto della loro gestione e sono soggetti alla giurisdizione del Consiglio di Stato secondo le norme e le procedure previste dalle leggi vigenti; devono rendere il conto della loro gestione e sono soggetti alla giurisdizione della Corte dei conti secondo le norme e le procedure previste dalle leggi vigenti; non devono rendere il conto della loro gestione ma sono soggetti alla giurisdizione del Consiglio di Stato secondo le norme e le procedure previste dalle leggi vigenti. devono rendere il conto della loro gestione ma non sono soggetti alla giurisdizione della Corte dei conti;
Ai sensi dell'art. 46, c. 10, d.lgs. 165/2001, la gestione finanziaria dell'ARAN: è soggetta al controllo consuntivo della Corte dei conti; è soggetta al controllo preventivo della Corte dei conti; non è soggetta al controllo da parte della Corte dei conti; è soggetta al controllo dell'Ufficio Centrale del Bilancio presso il Dipartimento della Funzione pubblica.
Ai sensi dell'art. 61, c. 2, d.lgs. 165/2001, le pubbliche amministrazioni che vengano, in qualunque modo, a conoscenza di decisioni giurisdizionali che comportino oneri a carico del bilancio, ne danno immediata comunicazione: alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della Funzione Pubblica ed al Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica; alla Corte dei conti; alla Ragioneria generale dello Stato; al Consiglio di Stato
Ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 3, c. 4, l. 20/1994: la sezione autonomie della Corte dei conti effettua il controllo interno di gestione nelle singole amministrazioni; alla Corte dei conti è demandata la verifica del funzionamento dei controlli interni delle singole amministrazioni. la Corte dei conti effettua il controllo interno di gestione nelle singole amministrazioni; alla Corte dei conti non è attribuita alcuna competenza, neanche di controllo, in relazione alle modalità con le quali ha luogo il controllo interno di gestione nelle singole amministrazioni;
Riguardo al controllo interno di regolarità amministrativa e contabile, il secondo comma dell'art. 2 del d.lgs. 286/1999 dispone: Le verifiche di regolarità amministrativa e contabile devono essere effettuate in conformità agli specifici standards previsti dalle leggi speciali in materia di contabilità e bilancio delle amministrazioni pubbliche. che le verifiche di regolarità amministrativa e contabile devono rispettare, in quanto applicabili alla pubblica amministrazione, i principi generali della revisione aziendale asseverati dagli ordini e collegi professionali operanti nel settore; la soppressione del controllo medesimo e la sua sostituzione con il controllo di gestione; che le verifiche di regolarità amministrativa e contabile devono uniformarsi, per quanto possibile, ai principi di accountability codificati dallo United Nations Committee of Experts on Public Administration;
Ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 1 del d.lgs. 286/1999, il controllo di regolarità amministrativa e contabile è finalizzato a: valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale; verificare l'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati; garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa;
Ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 1 del d.lgs. 286/1999, il controllo di gestione è finalizzato a: garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa; valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale; valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti; verificare l'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati.
Ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 1 del d.lgs. 286/1999, la valutazione della dirigenza: spetta alla Corte dei conti; spetta agli ispettori ministeriali; non rientra nel novero dei controlli interni; è una delle forme di controllo interno.
Ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 1 del d.lgs. 286/1999, la valutazione ed il controllo strategico sono finalizzati a: valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale; garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa; verificare l'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati; valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti.
Nelle amministrazioni statali, la valutazione ed il controllo strategico sono affidati: all'Ispettorato per la Funzione Pubblica; agli URP all'ARAN. ai servizi di controllo interno;
Ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 4 del d.lgs. 286/1999 gli indicatori specifici per valutare efficienza, efficacia ed economicità ai fini del controllo di gestione sono definiti da: il Presidente del Consiglio dei ministri; ciascuna amministrazione. il Parlamento; il Consiglio dei ministri;
Ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 4 del d.lgs. 286/1999, l'unità o le unità responsabili della progettazione e della gestione del controllo di gestione sono definite da: ciascuna amministrazione; il Consiglio dei ministri. il Presidente del Consiglio dei ministri; il Parlamento con legge;
Ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 6 del d.lgs. 286/1999, gli uffici ed i soggetti preposti all'attività di valutazione e controllo strategico riferiscono in via riservata sulle risultanze delle analisi effettuate: agli organi di indirizzo politico; alla magistratura contabile; alla magistratura amministrativa; all'Ispettorato per la Funzione Pubblica presso il Dipartimento della Funzione Pubblica.
Nei rapporti interorganici, si parla di avocazione quando: un organo investito in via primaria della competenza di una data materia consente unilateralmente, mediante atto formale, ad un altro organo di esercitare la stessa competenza; un organo gerarchicamente superiore dispone la revocazione in via di autotutela di un atto illegittimo adottato dall'organo gerarchicamente sottoordinato. un organo si sostituisce ad un altro organo in caso di inerzia di quest'ultimo nell'adozione di un atto cui è tenuto per legge; un organo esercita i compiti, spettanti ad altro organo in ordine a singoli affari, per motivi di interesse pubblico e indipendentemente dall'inadempimento dell'organo istituzionalmente competente;
Nei rapporti interorganici, viene in essere l'istituto della delegazione quando: un organo investito in via primaria della competenza di una data materia consente unilateralmente, mediante atto formale, ad un altro organo di esercitare la stessa competenza. un organo gerarchicamente superiore dispone la revocazione in via di autotutela di un atto illegittimo adottato dall'organo gerarchicamente sottoordinato; un organo esercita i compiti, spettanti ad altro organo in ordine a singoli affari, per motivi di interesse pubblico e indipendentemente dall'inadempimento dell'organo istituzionalmente competente; un organo si sostituisce ad un altro organo in caso di inerzia di quest'ultimo nell'adozione di un atto cui è tenuto per legge;
Nei rapporti interorganici, viene in essere l'istituto della sostituzione quando: un organo esercita i compiti, spettanti ad altro organo in ordine a singoli affari, per motivi di interesse pubblico e indipendentemente dall'inadempimento dell'organo istituzionalmente competente; un organo investito in via primaria della competenza di una data materia consente unilateralmente, mediante atto formale, ad un altro organo di esercitare la stessa competenza; un organo si sostituisce ad un altro organo in caso di inerzia di quest'ultimo nell'adozione di un atto cui è tenuto per legge; un organo gerarchicamente superiore dispone la revocazione in via di autotutela di un atto illegittimo adottato dall'organo gerarchicamente sottoordinato.
La gestione sostitutiva coattiva si differenzia dalla sostituzione nell'emanazione di atti di competenza di un altro organo per: l'estinzione coattiva dell'organo o degli organi dell'ente e la creazione di altri soggetti per la cura concreta degli interessi precedentemente curati dall'organo/i estinti; lo scioglimento dell'organo o degli organi dell'ente e l'affidamento temporaneo dei servizi pubblici di competenza dell'organo/i sciolti al livello immediatamente superiore di governo. lo scioglimento dell'organo o degli organi dell'ente e la nomina di altri soggetti (in genere denominati commissari) quali organi straordinari preposti alla gestione dell'ente per un periodo limitato di tempo; lo scioglimento dell'organo o degli organi dell'ente e la nomina di altri soggetti (in genere denominati commissari) quali organi straordinari preposti alla gestione dell'ente per un periodo illimitato di tempo;
Il preposto ad un ufficio è : il commissario governativo nominato per la temporanea gestione dell'ufficio; il titolare dell'ufficio; un funzionario di fatto. il supplente del titolare dell'ufficio;
Ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 38, c. 1, d.lgs. 165/2001, i cittadini degli Stati membri dell'Unione europea: possono accedere a tutti i posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche esclusi i servizi segreti e le Forze armate. possono accedere ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche anche quando essi implicano un esercizio indiretto di pubblici poteri; possono accedere senza alcun limite a tutti i posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche; possono accedere ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell'interesse nazionale;
Ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 38, c. 2, d.lgs. 165/2001, i posti e le funzioni per i quali non può prescindersi dal possesso della cittadinanza italiana: sono stabiliti con legge dal Parlamento; sono oggetto di riserva di organizzazione a livello locale; sono individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri; non sono individuabili a priori essendo necessaria una valutazione caso per caso.
Ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 3, c. 1, d.lgs. 165/2001, non sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa: solo il personale militare e delle Forze di polizia di Stato; i magistrati ordinari, amministrativi e contabili, gli avvocati e procuratori dello Stato, il personale militare e delle Forze di polizia di Stato, il personale della carriera diplomatica e della carriera prefettizia; i giudici costituzionali, quelli della Corte di cassazione e del Consiglio di Stato, il personale della carriera diplomatica e della carriera prefettizia. solo il personale della carriera diplomatica e della carriera prefettizia;
Ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 6, c. 1, d.lgs. 165/2001, nelle amministrazioni pubbliche l'organizzazione e la disciplina degli uffici, nonché la consistenza e la variazione delle dotazioni organiche sono determinate in funzione: degli obiettivi politici individuati dagli organi politici, previa verifica degli effettivi fabbisogni; delle finalità indicate nel decreto medesimo, previa verifica degli effettivi fabbisogni e previa consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi dell'articolo 9 del decreto medesimo; degli atti di indirizzo emanati dal Governo. delle risorse finanziarie ed umane disponibili, in conformità con il principio di adeguatezza;
Nella contrattazione collettiva nazionale la parte pubblica è rappresentata: dall'INPDAP; dall'Ufficio per il personale delle pubbliche amministrazioni del Dipartimento della Funzione Pubblica; dai sindacati radicati su tutto il territorio nazionale e con un numero minimo di iscritti pari a 500.000 unità . dall'ARAN;
Le controversie riguardanti il rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici (eccezion fatta per il personale in regime di diritto pubblico) sono devolute: al giudice amministrativo; al giudice ordinario; alla sezioni compenti per territorio della Corte dei conti. alla Corte dei conti;
Ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 14, c. 3, d.lgs. 165/2001, in caso di inerzia o ritardo del dirigente competente nell'adozione di determinati atti o provvedimenti, il Ministro: deve investire della questione il Consiglio dei Ministri. deve necessariamente sollevare un conflitto di attribuzioni; può avocare a se¨ l'adozione degli atti o provvedimenti in questione; può nominare, salvi i casi di urgenza previa contestazione, un commissario ad acta;
I beni demaniali possono appartenere: allo Stato ed agli enti pubblici economici. solo allo Stato; solo allo Stato ed ai Comuni; allo Stato ed agli altri enti pubblici territoriali, nonché ai consorzi di tali enti;
Perché possa sussistere la demanialità di un bene: sono necessari l'appartenenza del bene allo Stato o ad altro ente pubblico territoriale ed il suo assoggettamento al regime di dominio pubblico; è necessaria l'appartenenza del bene allo Stato o ad altro ente pubblico economico; sono necessari l'appartenenza del bene allo Stato o ad altro ente pubblico economico ed il suo assoggettamento al regime di dominio pubblico; sono sufficienti una qualificazione legislativa di demanialità del bene e la sua assegnazione ad una qualunque amministrazione pubblica.
I beni che entrino a far parte del demanio in seguito ad un atto di destinazione dell'amministrazione competente fanno parte del: demanio necessario; demanio accidentale; demanio indispensabile; demanio eccezionale.
L'indisponibilità dei beni demaniali significa: solo inalienabilità e non assoggettabilità ad esecuzione forzata; inalienabilità, inidoneità ad essere oggetto di uso privatistico e di acquisto per usucapione, non assoggettabilità ad esecuzione forzata ma suscettibilità dei beni di essere assoggettati a servitù reali; inalienabilità, inidoneità ad essere oggetto di uso privatistico e di acquisto per usucapione, assoggetabilità ad esecuzione forzata. inalienabilità, insuscettibilità del bene ad essere assoggettati a servitù reali, inidoneità ad essere oggetto di uso privatistico e di acquisto per usucapione, non assoggettabilità ad esecuzione forzata;
Quale fra le seguenti voci non caratterizza il regime giuridico della demanialità : assoluta e permanente impossibilità di godimento da parte dei cittadini. amministrazione pubblica; godimento limitato da parte dei cittadini; inapplicabilità dei limiti della proprietà privata;
Si parla di uso speciale del bene demaniale da parte dei privati quando: l'uso è accordato in forza di un atto di ammissione al godimento del bene implicita nel rilascio, gratuito o a pagamento, di un atto di ammissione; l'uso è accordato in forza di un atto di autorizzazione dell'amministrazione; l'uso è accordato in forza di un atto di concessione il cui rilascio implica, oltre che la valutazione dei requisiti di capacità ed idoneità del richiedente, anche la valutazione della compatibilità della sottrazione di una porzione del bene pubblico all'uso generale inerente alla destinazione pubblica del medesimo. l'uso è accordato in forza di una ammissione generale implicita nella destinazione all'uso pubblico del bene;
Si parla di uso eccezionale del bene demaniale da parte dei privati quando: l'uso è accordato in forza di un atto di concessione il cui rilascio implica, oltre che la valutazione dei requisiti di capacità ed idoneità del richiedente, anche la valutazione della compatibilità della sottrazione di una porzione del bene pubblico all'uso generale inerente alla destinazione pubblica del medesimo; l'uso è accordato in forza di un atto di ammissione al godimento del bene implicita nel rilascio, gratuito o a pagamento, di un atto di ammissione; l'uso è accordato in forza di una ammissione generale implicita nella destinazione all'uso pubblico del bene; l'uso è accordato in forza di un atto di autorizzazione dell'amministrazione.
I beni dello Stato che si caratterizzano per il loro uso prevalentemente redditizio e per la mancanza di una destinazione al pubblico servizio sono denominati: beni patrimoniali disponibili; beni del demanio incidentale; beni patrimoniali indisponibili; beni del demanio accessorio.
I beni vincolati, ovvero quei beni per i quali l'ordinamento pone limiti in relazione alla facoltà di godimento e di disposizione dei medesimi, sottoponendo all'obbligo di autorizzazione le eventuali modifiche e alienazioni, sono: in ogni caso beni demaniali; beni patrimoniali disponibili; beni privati; beni privati di interesse pubblico.
I controlli preventivi di legittimità della Corte dei conti, ai sensi delle disposizioni contenute nella l. 20/1994: sono stati limitati ad alcuni atti fra i quali, ad esempio, i provvedimenti di disposizione del demanio e del patrimonio immobiliare ed i decreti di variazione del bilancio dello Stato; sono stati interamente eliminati; permangono per gli atti aventi forza di legge. sono stati estesi anche agli atti aventi forza di legge;
Secondo la disciplina comunitaria, l'appaltoconcorso: È caratterizzato dal fatto che possono parteciparvi solo i soggetti che rispettino i requisiti di professionalità e di onorabilità stabiliti dalle leggi di recepimento. È una procedura ristretta, per cui possono parteciparvi i soli soggetti invitati dall'amministrazione; Deve mirare all'aggiudicazione, ad uno stesso soggetto, della fase di progettazione e di esecuzione del lavoro; Può avere ad oggetto solo l'ideazione dei progetti (cd. concorso di idee);
La trattativa privata può essere impiegata: Quando sul mercato vi sia un limitato numero di soggetti in grado di eseguire il lavoro; Solo in presenza di dichiarazione di indifferibilità dello svolgimento dei lavori; Qualora il valore del contratto sia così basso da rendere diseconomica la promozione di una gara. Qualora una precedente gara sia andata deserta;
Nel caso in cui un terzo gestisca affari di spettanza della PA, in via generale: L'istituto civilistico della gestione di affari altrui è applicabile nel solo caso in cui gli affari gestiti abbiano dato un risultato non positivo per l'amministrazione. L'istituto del funzionario di fatto trova applicazione solo nel caso in cui il privato abbia svolto esclusivamente atti di ordinaria amministrazione; Risulta applicabile l'istituto civilistico della gestione di affari altrui, purché non si tratti dell'esercizio di pubbliche potestà ; Si applica sempre l'istituto del funzionario di fatto.
L'esecuzione di lavori e servizi in economia: Implica che l'esecuzione di detti lavori e servizi sia aggiudicata secondo il criterio del miglior prezzo; Obbliga l'amministrazione ad affidare direttamente detti lavori a un soggetto privato, dopo avere eseguito una apposita indagine di mercato; Consiste nell'esecuzione diretta da parte della PA di detti lavori e servizi; È ammissibile solo qualora vi siano comprovate e pressanti esigenze di celerità nello svolgimento dei lavori.
La stipulazione del contratto: È un atto essenziale all'interno delle procedura di evidenza pubblica; Deve sempre avvenire per iscritto; Nella trattativa privata è un atto soltanto eventuale. Avviene di norma con scrittura privata;
L'approvazione del contratto: Di norma è effettuata dallo stesso organo che ha stipulato il contratto; È il momento dal quale il contratto produce effetti; Se prevista, è condizione cui è subordinata l'efficacia del contratto; Compete alla Corte dei Conti.
Il rifiuto di approvazione del contratto concluso: È una facoltà riconosciuta dalla legge all'amministrazione procedente, in virtù della supremazia dell'interesse pubblico perseguito da questa; Non può essere giustificato dall'assenza di copertura finanziaria del contratto. Può essere giustificato dal verificarsi di gravi sopravvenienze, in grado di rendere l'esecuzione contratto incompatibile con il perseguimento dell'interesse pubblico; È legittimo solo in presenza di vizi di legittimità nella procedura di evidenza pubblica;
In attesa dell'approvazione del contratto, il privato: Ha facoltà di recedere dal contratto; Può mettere in mora l'amministrazione affinché provveda entro un congruo termine; Gode di una indennità quale risarcimento per il cd. danno da attesa; Può richiedere all'amministrazione di annullare in via di autotutela il procedimento di evidenza pubblica del quale è risultato vincitore.
La fase dell'esecuzione del contratto: Ha l'effetto di far cessare qualunque tipo di supremazia della PA nei confronti del soggetto privato. È caratterizzata dal potere della PA di svolgere attività di vigilanza e direzione; È interamente rimessa alle norme del codice civile; È caratterizzata dalla possibilità per la PA di svolgere attività di assistenza e vigilanza, ma non di direzione;
A fronte del procedimento di evidenza pubblica, la configurabilità di interessi legittimi in capo ai privati: È ammessa in virtù del diritto costituzionalmente garantito di iniziativa economica; Non è ammessa, in virtù dell'assenza di poteri della PA di incidere unilateralmente sulle situazioni giuridiche dei privati; È ammessa, in quanto detto procedimento è in grado di incidere direttamente sulle situazioni giuridiche dei privati; Non è ammessa in quanto la PA gode dell'autonomia contrattuale riconosciuta dall'ordinamento a tutti i soggetti.
Secondo la prevalente giurisprudenza, l'annullamento degli atti del procedimento di evidenza pubblica produce: La risoluzione ex lege del contratto concluso in seguito ad essi. L'inefficacia del contratto concluso in seguito ad essi; La nullità del contratto concluso in seguito ad essi; L'annullabilità del contratto concluso in seguito ad essi;
Il contraente illegittimamente escluso dal procedimento di evidenza pubblica: Può richiedere il risarcimento del danno solo qualora dimostri che sarebbe uscito vincitore della gara; Può imporre alla PA che gli sia affidato il contratto alla cui conclusione la procedura era finalizzata; Ha un diritto di prelazione sui successivi contratti della PA, dello stesso genere di quello concluso al termine del procedimento viziato. Può richiedere il risarcimento del danno, qualora dimostri che avrebbe avuto delle probabilità di vincere la gara;
Nell'appalto per i lavori pubblici, il collaudo: È un atto estraneo all'esecuzione dei lavori che non ha influenza sullo svolgimento del contratto; Accerta che il lavoro sia stato svolto a regola d'arte; È finalizzato a verificare che il progetto sia stato completamente eseguito; È effettuato da un soggetto terzo scelto di comune accordo tra l'esecutore dei lavori e la PA procedente.
Secondo l'art. 345 della legge 2248/1865: La PA, in caso di ritardo non trascurabile, può imporre all'appaltatore una riduzione di prezzo commisurata all'entità del ritardo medesimo, e comunque non superiore al 25%; Nel caso in cui l'appaltatore si macchi di gravi negligenze, la PA ha facoltà di affidare i lavori ad altro soggetto, addebitando all'appaltatore negligente l'eventuale aumento di prezzo. L'amministrazione può rescindere il contratto di appalto qualora i lavori mostrino un ritardo pari al 50% del tempo preventivato per la realizzazione degli stessi, corrispondendo all'appaltatore il prezzo di quanto già realizzato; L'amministrazione può risolvere il contratto di appalto di opera, corrispondendo all'esecutore dei lavori il pagamento dei lavori eseguiti, dei materiali rimasti in cantiere e una percentuale dei lavori ancora da eseguire;
Le concessioni di lavori pubblici: Sono sempre affidate con il criterio del prezzo più basso; Di norma, sono affidate tramite licitazione mediante il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Nei casi consentiti dalla legge, possono essere seguite dall'affidamento allo stesso soggetto privato della gestione dell'opera pubblica; L'eventuale gestione dell'opera da parte del privato costruttore non può mai superare i trenta anni.
Con l'espressione "evidenza pubblica" si intende: Il particolare interesse pubblico che, qualora non rispettato, porta alla nullità del contratto concluso dalla PA; Il procedimento amministrativo che accompagna la conclusione dei contratti da parte della PA; Il particolare interesse pubblico che, qualora non rispettato, può causare l'annullabilità del contratto concluso dalla PA; Il motivo che giustifica la conclusione del contratto da parte della PA.
La predisposizione di un progetto di contratto da parte della PA: Precede la determinazione a contrattare; Non incide sulle modalità di scelta della controparte che saranno oggetto di un successivo atto pubblico; Predetermina alcuni elementi essenziali del contratto e le modalità di scelta della controparte; è prevista solo per il caso in cui l controparte operi in condizioni di monopolio.
La fonte dell'efficacia dei capitolati generali risiede: Non possono mai avere contenuto normativo. Nell'adesione ad essi prestata dalle parti contraenti, in virtù dell'esplicito richiamo ad essi contenuto nel contratto; Nella natura pubblicistica della determinazione a contrattare; Nel carattere normativo che essi hanno a norma di legge;
Il progetto di contratto: Su istanza di chi vi abbia interesse, può essere revocato dalla PA in via di autotutela; È sempre sottoposto al parere vincolante del Consiglio di Stato; È un cd. atto amministrativo interno; Può essere sostituito dall'invito a presentare offerte da parte della PA.
I progetti di opere pubbliche di importo superiore a 100.000 Euro: Sono sottoposti al parere obbligatorio della Commissione antimafia; Sono sottoposti al parere obbligatorio e vincolante del Consiglio di Stato; Sono sottoposti al parere obbligatorio ma non vincolante del Consiglio di Stato; Sono sottoposti al parere obbligatorio ma non vincolante del Consiglio superiore dei lavori pubblici;
La stesura di schemi di capitolati generali: Richiede l'intervento dell'Avvocatura dello Stato, che ha il compito di svolgere il coordinamento formale del nuovo capitolato il corpus di quelli già esistenti; È considerato atto di alta amministrazione; Può coinvolgere, con compiti consultivi, l'Avvocatura dello Stato; Avviene sempre su iniziativa del Ministero della Giustizia.
Il metodo della programmazione in materia dei lavori pubblici: Può essere utilizzato solo per le opere imposte da eventi calamitosi; Non è più utilizzato in quanto considerato in contrasto con i principi costituzionali; È imposto per le opere di importo superiore a 100.000 Euro; Rende l'esecuzione delle opere programmate indifferibile e urgente.
La scelta del contraente: Di norma, avviene prima della predisposizione del progetto di contratto; Nei contratti di valore complessivo superiore a 100.000 Euro, avviene sempre per asta pubblica; È una delle fasi del procedimento di evidenza pubblica; Salvo previsioni contrarie, tiene in considerazione l'ordine di presentazione delle offerte.
La licitazione privata è una modalità di scelta del contraente caratterizzata: Dal fatto che ad essa possono partecipare solo gli interessati che, sulla base di una valutazione preliminare della PA, sono stati ritenuti idonei a concludere il contratto; Da una particolare procedura per la quale la PA svolge una serie di trattative parallele con ciascuno dei soggetti interessati; Da un doppio turno d'asta, il primo dei quali finalizzato a determinare la base d'asta; Dall'invito, rivolto a tutti i soggetti interessati, a presentare la propria offerta, seguito dalla trattativa con quei soli soggetti che hanno formulato le offerte migliori.
Nei contratti attivi, la scelta del contraente avviene: Col metodo della licitazione privata, salvo in quei casi in cui la legge ammette un metodo differente; Col metodo dell'asta pubblica, salvo che le circostanze del caso concreto non consiglino l'uso di un metodo differente; A scelta dell'amministrazione, col metodo della licitazione privata o con quello dell'asta pubblica; Nei contratti il cui valore supera i 100.000 Euro, con la procedura dell'appalto concorso.
Per l'acquisto di beni e servizi, i comuni e le province: Si avvalgono necessariamente dei competenti uffici dei consorzi di enti locali di cui fanno parte; Possono effettuare soltanto solo aste al ribasso. Possono avvalersi, qualora esistano, delle convenzioni stipulate dal Ministero dell'Economia con una o più aziende, a norma dell'art. 26 della legge n. 488/99; Devono avvalersi dei competenti uffici del Ministero dell'Economia;
Nell'asta pubblica, l'avviso d'asta: Per il contratti di scarso valore, sostituisce il bando di gara. Se pubblicato sui siti internet appositamente stabiliti, esime l'amministrazione da ogni altra forma di pubblicità ; Indica termini e modalità della presentazione delle offerte e la procedura di aggiudicazione; Deve essere recapitato a tutti gli interessati;
Nella licitazione privata, seguendo il metodo della lettera-invito la PA: Spedisce ai soggetti interessati l'invito a formulare un'offerta per iscritto; Invia ai soggetti prescelti l'invito a comparire in luogo e ora determinati per formulare la propria offerta; Invia ai soggetti interessati l'invito a prendere visione del bando di gara. Spedisce ai soggetti prescelti uno schema di contratto da completare e restituire alla PA procedente;
L'aggiudicazione, nella normativa generale sulla contabilità di Stato: Salvo le eccezioni ammesse dalla legge, è sempre seguita dal cd. esperimento di miglioria; Ha carattere necessariamente definitivo; Precede l'atto con cui viene accertato il vincitore della gara; Qualora non abbia carattere provvisorio, quanto agli effetti equivale al contratto;
Non è un sistema di asta pubblica: Il metodo delle offerte in busta chiusa; Il metodo dei pubblici inviti; Il metodo del pubblico banditore. Il metodo delle candele vergini;
L'appalto-concorso è utilizzato, nella normativa generale sulla contabilità di Stato: Sempre per la costruzione di opere pubbliche; Qualora il contratto sia di importo superiore a 100.000 Euro; Solo dagli enti territoriali minori; Nei casi espressamente previsti dalla legge;
L'oggetto del contratto di appalto pubblico può essere: L'accordo di due o più amministrazioni al fine di ottenere un parere positivo da parte del Consiglio di Stato; Solo la realizzazione di un'opera nuova e la fornitura di determinati servizi; L'impegno a fornire, su richiesta della PA, determinati beni e servizi, entro determinati quantitativi; La realizzazione di un'opera nuova, la fornitura di determinati beni, la prestazione di determinati servizi;
Secondo il modello del project financing: Vi è un soggetto privato che promuove e progetta la costruzione dell'opera pubblica e che, come tale, gode di una serie di particolari diritti; L'opera pubblica viene realizzata da privati che la finanziano e, al termine dei lavori, ne assumono la piena proprietà, con l'obbligo di destinarla allo scopo pubblico per il quale essa è stata progettata. Una parte delle spese per la costruzione dell'opera pubblica viene reperita in mercati regolamentati, attraverso l'emissione di titoli obbligazionari; La pubblica amministrazione ha l'obbligo di appaltare il lavoro ad almeno tre soggetti diversi;
Secondo la disciplina comunitaria, sono considerati settori esclusi quelli relativi a: Acqua, energia, telecomunicazioni Acqua, energia, riserve alimentari. Trasporti, energia, cave e torbiere; Trasporti, energia, sali e tabacchi;
Nella costruzione delle opere oggetto di project financing, le società di progetto, disciplinate dalla legge 415/98, hanno la funzione di: Elaborare il progetto definitivo, secondo le direttive della PA; Ricevere il finanziamento, destinarlo alla costruzione dell'opera, incassare i ricavi derivanti dalla sua gestione, spartirli tra i finanziatori; Collocare sul mercato gli strumenti finanziari per la raccolta dei finanziamenti necessari alla costruzione dell'opera; Sovrintendere alla fase esecutiva della progettazione dell'opera.
Secondo giurisprudenza, l'azione di arricchimento senza causa nei confronti dell'amministrazione è subordinata: Al previo accantonamento, in apposito fondo, da parte della PA, delle risorse finanziarie necessarie al pagamento di quanto richiesto dal privato. Alla proposizione della domanda nei ristretti tempi stabiliti per impugnare un atto amministrativo; Dal riconoscimento, esplicito o implicito, da parte della PA dell'utilità dell'opera svolta dal privato; Al legittimo affidamento del privato sul futuro pagamento, da parte della PA, della prestazione che ha dato luogo all'arricchimento dell'amministrazione;
Secondo l'art. 28 della Costituzione: Non è mai ammessa responsabilità penale per il dipendente pubblico per gli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni; La responsabilità civile dei dipendenti si estende anche allo Stato; La responsabilità civile dei dipendenti dello Stato è ammissibile solo per dolo o colpa grave; La responsabilità dei dipendenti dello Stato è solo contabile e amministrativa.
A norma di legge, in caso di responsabilità civile di un organo collegiale: Tutti i componenti sono responsabili pro quota del danno cagionato ai terzi; I componenti del collegio sono responsabili solidalmente, salvo coloro i quali abbiano fatto mettere a verbale il proprio dissenso verso l'atto pregiudizievole per i terzi; La responsabilità è solo dell'ente pubblico presso il quale l'organo è inquadrato. È responsabile solo presidente del collegio e, soltanto in via sussidiaria, gli altri partecipanti alla votazione;
A norma delle leggi vigenti, la responsabilità civile del dipendente sussiste: Per dolo o colpa grave. Solo per dolo; Per dolo o per colpa; Solo per i dirigenti di prima o seconda fascia.
La cd. colpa dell'apparato: Rende responsabile del danno cagionato la PA, la quale potrà poi rivalersi nei confronti del funzionario che ha adottato l'atto; Secondo la giurisprudenza, si ha nel caso in cui l'adozione di un atto illegittimo sia avvenuta in violazione delle regole di imparzialità, correttezza e buona amministrazione; È causa di responsabilità solidale del dipendente che ha adottato l'atto e dell'ente procedente. È di origine prettamente dottrinale;
Secondo la giurisprudenza del Consiglio di Stato, qualora il bando di gara sia in contrasto con la legge, il privato deve impugnarlo: Immediatamente, in ogni caso; Immediatamente, qualora esso contenga disposizioni immediatamente lesive; Al momento dell'emanazione dell'atto di applicazione, in ogni caso; Il privato non può mai impugnare il bando di gara.
Con la locuzione ûresponsabilità amministrativaý si intende: La responsabilità dell'amministrazione che, in violazione dei diritti scaturenti dal rapporto di servizio, abbia cagionato un danno al pubblico dipendente. La responsabilità del funzionario che, in violazione degli obblighi di servizio, abbia cagionato un danno ai soggetti privati; La responsabilità del funzionario che, in violazione degli obblighi derivanti dal rapporto di servizio, abbia cagionato un danno alla PA; La responsabilità della Pubblica amministrazione che, in violazione delle norme di relazione, abbia causato un danno ai soggetti privati;
La responsabilità amministrativa: È qualificabile come tipo particolare di responsabilità civile; È un tipo di responsabilità sui generis, in quanto le sanzioni che da essa derivano incidono sul rapporto di servizio e non sono assimilabili ne¨ alle sanzioni civili ne¨ a quelle penali; È un genere di responsabilità affatto particolare, in virtù dei peculiari caratteri della fonte dalla quale deriva; È una figura particolare di responsabilità presente solo negli ordinamenti di stampo anglosassone.
La responsabilità del pubblico dipendente che, nell'esercizio delle sue funzioni, cagioni un danno alla PA è esclusa se il pubblico dipendente, nel cagionare il danno: Ha agito dietro precise pressioni degli organi politici. Ha agito in buona fede, convinto di perseguire l'interesse della PA; Ha eseguito un ordine di un suo superiore; Ha agito su delega di un suo superiore;
Se il pubblico dipendente che, in violazione di un obbligo derivante dal rapporto di servizio, ha causato un danno alla PA ha agito con colpa lieve: Va esente da responsabilità ; È responsabile dal punto di vista civile ma non da quello penale; È responsabile entro i massimali previsti dal contratto di lavoro; Non è responsabile qualora dimostri che il compito assegnatogli presentava difficoltà superiori alla norma.
La responsabilità del pubblico funzionario nei confronti dell'amministrazione per i danni da questa subiti in conseguenza di violazioni di obblighi inerenti il rapporto di servizio si trasmette agli eredi: Nei limiti dell'indebito arricchimento del funzionario e degli eredi medesimi; Solo qualora il funzionario abbia agito con dolo. In nessun modo; Secondo le vigenti norme in tema di successioni a causa di morte;
La competenza a giudicare sulle controversie in merito alla responsabilità dei dipendenti pubblici, per i danni cagionati alla PA, in violazione degli obblighi inerenti il rapporto di servizio, spetta: Al giudice amministrativo; Al giudice ordinario; Alla Corte dei conti; Alla Corte dei conti per i danni cagionati alla PA di appartenenza, al giudice ordinario, per i danni cagionati ad altre amministrazioni.
Il diritto al risarcimento del danno, cagionato dal pubblico dipendente alla PA in violazione del rapporto di servizio, si prescrive in cinque anni: Nel caso in cui il danno sia stato patito dalla sola PA di appartenenza del dipendente. In caso di occultamento doloso del danno, a partire dalla scoperta dello stesso; Solo se il fatto dannoso è stato commesso con colpa; Di norma, dalla commissione del fatto produttivo di danno;
La responsabilità contabile: È indipendente dal fatto che il pubblico dipendente abbia o meno depositato il rendiconto; Riguarda solo quei pubblici dipendenti che maneggiano valori pubblici e che non sono tenuti all'obbligo di rendiconto; Si prescrive nel termine breve di due anni dalla fine dell'esercizio cui l'irregolarità si riferisce. Deriva dall'inadempimento, da parte dell'agente contabile, dell'obbligo di restituire i valori ricevuti in consegna;
Gli agenti contabili degli enti locali: Non sono soggetti all'obbligo di rendere il conto della gestione, ad eccezione del responsabile dell'ufficio economato dell'ente. Sono sempre esentati dalla responsabilità contabile. Trasmettono alla Corte dei conti la documentazione necessaria al giudizio di conto solo su richiesta di questa; Trasmettono la documentazione necessaria al giudizio di conto nel termine di sei mesi dalla chiusura dell'esercizio finanziario;
Il servizio pubblico è pubblico in quanto: Reso al pubblico, per la soddisfazione di un bisogno della collettività, assunto come doveroso da un soggetto anch'esso pubblico; Reso alla cittadinanza, in osservazione delle disposizioni di legge; Finalizzato alla soddisfazione di bisogni fondamentali dei settori meno abbienti della collettività . Reso al pubblico per la soddisfazione di un diritto costituzionalmente garantito;
L'assunzione del servizio pubblico è riservata ad un soggetto pubblico in quanto: Il servizio pubblico è una attività strutturalmente in perdita e come tale va necessariamente finanziata ricorrendo alla fiscalità generale. Discende da una valutazione dei bisogni della collettività e comporta una scelta di quali tra essi soddisfare; Può essere effettuata solo con atti dotati della forza di legge; Il nostro ordinamento è improntato ad una sostanziale sfiducia dell'operato dei privati;
La pubblicità di un servizio discende: Dalla partecipazione di soggetti pubblici alla fase dell'erogazione del servizio; Dall'assunzione dello stesso da parte di un ente pubblico; Dalla totale erogazione dello stesso da parte di un ente pubblico; Dall'erogazione del servizio a tutti i componenti di una comunità territorialmente stanziata.
Secondo il diritto italiano, il contratto di servizio: Definisce i rapporti tra l'ente pubblico e il soggetto gestore del servizio; Definisce i rapporti tra soggetto erogatore e fruitore del servizio; Definisce i rapporti tra l'ente pubblico e l'utenza del servizio; Definisce i rapporti i carattere finanziario tra lo Stato e gli enti locali in materia di erogazione dei servizi pubblici.
I servizi pubblici a carattere industriale che rientrano nella titolarità di Comuni e Province: Possono essere erogati in regime di monopolio soltanto da soggetti di diritto pubblico; Se erogati da soggetti privati in regime di monopolio, ovvero di oligopolio, hanno un prezzo stabilito di concerto tra il sindaco, o il presidente della provincia, e il prefetto. Debbono essere affidati a società di capitali individuate in seguito ad apposite procedure; Devono essere erogati da una pluralità di soggetti, in regime di reciproca concorrenza;
Il principio di separazione tra la proprietà della rete e l'attività di gestione del servizio: Non distingue tra proprietà e gestione della rete medesima; Non è applicabile ai servizi a carattere industriale; Postula la proprietà pubblica della rete, anche attraverso società di diritto privato a controllo pubblico; Non ha ancora trovato concreta applicazione nell'ordinamento italiano.
La gestione dei servizi privi di carattere industriale di competenza di Comuni e Province: Deve essere sempre affidata a società di capitali; Non può più avvenire tramite l'affidamento diretto ad aziende speciali. Deve essere effettuata tramite l'erogazione diretta del servizio; Può essere effettuata in economia soltanto nel caso in cui le modeste dimensioni o le caratteristiche del servizio ne rendano inopportuna la gestione in affidamento diretto;
L'istituzione, quale soggetto affidatario della gestione di servizi pubblici: È un ente pubblico strumentale, dotato di personalità giuridica e di autonomia imprenditoriale; È un organismo strumentale dell'ente locale, dotato di autonomia gestionale, ma privo di personalità giuridica; È un organo dell'ente locale dotato di autonomia statutaria e gestionale, di personalità giuridica ma privo della capacità di agire; È un particolare ente pubblico economico, caratterizzato dal fatto di poter svolgere solo quella particolare attività di gestione del servizio.
L'affidamento diretto di servizi privi del carattere industriale, di competenza degli enti locali, può avvenire a favore: Di società di capitali, a condizione che l'ente detenga la partecipazione totalitaria del loro capitale; Di società di persone, prive di autonoma personalità giuridica. Di società di capitali, partecipate dall'ente locale, regolate dalle norme del codice civile; Di società di capitali, appositamente costituite, alla condizione che l'ente detenga la partecipazione maggioritaria del loro capitale;
L'affidamento a terzi della gestione dei servizi di competenza degli enti locali avviene: Alla condizione che sussistano ragioni tecniche, economiche e di opportunità sociale; A discrezione dell'organo, attraverso asta pubblica o appalto di servizi. Sempre attraverso licitazione privata; Solo qualora sia previsto dalle norme statali relative al servizio considerato;
In materia di servizi sociali, l'intervento pubblico: È finalizzato, oltre che alla tutela, alla promozione del benessere della persona; È alternativo all'iniziativa dei privati; È spesso auspicabile, ma non si può considerare doveroso. È subordinato all'esistenza dei cd. fallimenti di mercato;
La nozione di servizio pubblico universale: È di origine giurisprudenziale; Ha avuto origine in ambito comunitario; Indica l'insieme integrato di servizi, rivolti a particolari categorie di persone, finalizzato a soddisfare tutte le loro esigenze di vita. Indica l'insieme di quei servizi, ritenuti per legge essenziali, che gli enti locali hanno il dovere di erogare alla proprie collettività .
L'inadempimento delle obbligazioni, sorte in capo alla pubblica amministrazione in seguito alla stipulazione di contratti di utenza pubblica, è fonte di: Responsabilità politica. Responsabilità amministrativa; Responsabilità contabile; Responsabilità contrattuale;
Nel caso in cui un privato, creditore di una somma di denaro nei confronti dell'amministrazione, provveda a mettere in mora questa ultima, gli interessi moratori: In via generale, non è consentito mettere in mora la PA. Decorrono dal momento in cui l'atto, dal quale sorge l'obbligazione per la PA, viene comunicato agli uffici di ragioneria; Decorrono dal momento in cui gli uffici contabili registrano il corrispondente impegno di cassa; Decorrono dal momento della messa in mora;
In virtù del principio dell'integrità del bilancio: È obbligatorio operare compensazioni tra debiti e crediti della PA. La PA non può operare compensazioni tra i propri crediti e i propri debiti con i soggetti privati. Il privato non può operare compensazioni tra i propri crediti e i propri debiti con la PA; Non è consentito operare compensazioni tra debiti e crediti della PA.
Qualora un'amministrazione statale abbia un credito nei confronti di un soggetto privato e questi sia a sua volta creditore di un'altra amministrazione statale, l'amministrazione creditrice può richiedere all'amministrazione debitrice il blocco del pagamento se: È di carattere tributario; È divenuto esigibile prima del sorgere del credito del privato. Si fonda su di un qualunque titolo astrattamente valido; È sorto prima del credito del privato;
Il creditore della PA può richiedere l'esecuzione forzata: Solo dei beni demaniali. Di tutti i beni della PA. Solo dei beni del patrimonio disponibile; Di tutti i beni della PA, ad eccezione di quelli demaniali;
La cessione di credito nei confronti della pubblica amministrazione, per essere efficace nei confronti di questa, deve necessariamente avvenire: Con scrittura privata autenticata o con atto pubblico; A titolo oneroso. Con atto pubblico; Con scrittura privata;
L'attribuzione di un potere alla PA: È ammissibile solo qualora ciò sia previsto, in modo esplicito o implicito, dalla Costituzione; Non può avvenire nei campi in cui i soggetti privati già dispongono di un diritto soggettivo; Consegue ad un giudizio di prevalenza dell'interesse pubblico, alla cui soddisfazione lo stesso potere è preordinato, nei confronti degli interessi dei soggetti privati; Vincola l'amministrazione a soddisfare gli interessi dei soggetti privati con i quali esse si trovi in relazione.
Nei contratti passivi, la scelta del contraente avviene attraverso il criterio: Sempre, del prezzo più basso; Con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa o, nei soli casi ammessi dalla legge, con il criterio del prezzo più basso. Di norma con il criterio del prezzo più basso o con quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa; Sempre, dell'offerta economicamente più vantaggiosa;
La norma attributiva di un potere alla PA non deve necessariamente individuare: I soggetti che debbono sottostare all'esercizio del potere; La forma con cui il potere deve essere esercitato; Il soggetto cui il potere è attribuito; L'interesse pubblico da perseguire attraverso l'uso del potere.
L'interesse legittimo può essere definito come: L'interesse al bene finale della vita del soggetto privato, qualora esso trovi soddisfazione nell'illegittimo esercizio del potere da parte della PA; La pretesa, giuridicamente tutelata dall'ordinamento, al corretto esercizio del potere da parte della PA; La forma giuridica in cui degrada il diritto soggettivo di fronte all'esercizio del potere; La situazione giuridica di vantaggio per cui l'interesse finale del soggetto privato viene direttamente garantito dalla PA;
Gli interessi collettivi: Sono gli interessi perseguiti dall'azione della PA; Attengono al trattamento economico delle diverse categorie di prestatori di lavoro. Sono gli interessi che attengono beni insuscettibili di fruizione differenziata; Sono gli interessi che fanno capo ad un gruppo organizzato;
I poteri autorizzatori: Il loro conferimento deve essere sottoposto al visto preventivo della Corte dei conti. Hanno l'effetto di costituire situazioni soggettive di vantaggio per i privati; Rimuovono i limiti posti dall'ordinamento all'esercizio di una determinata situazione di vantaggio; Impongono al privato di conciliare le finalità da essi perseguite con il preminente interesse pubblico;
Le abilitazioni: Sono esercizio di un potere discrezionale particolarmente ampio da parte della PA; Sono atti il cui rilascio consegue all'accertamento dell'idoneità tecnica di un soggetto a svolgere una determinata attività ; Sono atti il cui rilascio consente al soggetto beneficiario di tenere un comportamento generalmente vietato dalla legge. Sono esercizio di uno specifico potere provvedimentale della PA;
Di fronte al potere concessorio della PA, il soggetto privato: È titolare di un interesse legittimo; Non è titolare di situazioni soggettive tutelate dall'ordinamento; È titolare di un diritto soggettivo; È titolare della sola facoltà di richiedere la concessione.
La concessione è detta traslativa: Qualora trasferisca al soggetto privato un diritto che preesiste in capo all'amministrazione; Quando trasferisce ad un soggetto privato un diritto che preesisteva in capo ad un altro soggetto privato, indipendentemente dal consenso di quest'ultimo; Qualora trasferisca in capo al privato un interesse legittimo. Quando trasferisce ad un soggetto privato un diritto che preesisteva in capo ad un altro soggetto privato, dietro il consenso di quest'ultimo;
Le pubbliche sovvenzioni sono assimilabili: Ai provvedimenti concessori; Ai provvedimenti ablativi; AI provvedimenti tributari; Agli atti autorizzatori.
L'indennizzo versato al proprietario del bene oggetto di espropriazione: Ha carattere di semplice simbolico riconoscimento del contributo che l'esproprio del bene ha dato alla società . Deve essere sufficiente per consentire al privato di acquistare sul mercato un bene equipollente di quello espropriato; Deve essere equivalente al valore di mercato del bene espropriato; Deve costituire un serio ristoro per la perdita del bene;
L'espropriazione: Ha l'effetto di costituire un diritto di proprietà sul bene espropriato in capo al soggetto espropriante; Se effettuata su terreni agricoli prende il nome di occupazione temporanea. Deve avvenire con legge; È ammissibile solo se giustificata dalla finalità di consentire la costruzione un'opera pubblica;
La requisizione in uso: Non può avere ad oggetto beni immobili; Può essere utilizzata ogni qual volta essa possa facilitare il compito della PA. Comporta la possibilità di usare il bene requisito, pagando al titolare una indennità ; Deve essere giustificata sulla base della sola urgenza di provvedere;
Le cd. sanzioni afflittive: Hanno l'obiettivo di reintegrare l'interesse pubblico leso. Non possono in nessun caso imporre al soggetto sanzionato il pagamento di una somma di denaro a favore dell'amministrazione; Si distinguono in sanzioni pecuniarie e sanzioni interdittive; Non sono da considerarsi sanzioni in senso proprio;
Gli atti di certazione: Hanno la funzione di attribuire certezza legale a quanto in essi viene dichiarato; A differenza dei certificati, hanno l'effetto di dare legale certezza a quanto vi è dichiarato solo nei confronti dei soggetti che li hanno sottoscritti; Creano una presunzione iuris tantum di veridicità di quanto in essi è dichiarato. Hanno lo stesso valore legale degli atti di notorietà ;
La dichiarazione sostitutiva di certificato: Non può sostituire il certificato;. Quando è ammessa dall'ordinamento, la sua mancata accettazione costituisce violazione dei doveri d'ufficio; Se sottoscritta dall'interessato, esime l'amministrazione a controllare la veridicità di quanto vi è in essa affermato; Può essere sempre accettata, a discrezione dell'amministrazione ricevente;
Il potere della PA: È imprescrittibile e irrinunciabile ma è trasmissibile; È irrinunciabile e intrasmissibile ma è soggetto a prescrizione. È imprescrittibile e intrasmissibile ma è rinunciabile; È imprescrittibile, intrasmissibile e irrinunciabile;
Le norme giuridiche che disciplinano l'esercizio in concreto del potere della PA sono dette: Norme di azione; Norme di reazione. Norme di relazione; Norme dinamiche;
Il merito amministrativo: Consiste nell'insieme di soluzioni adottabili dalla PA che siano compatibili con il principio di congruità ; È sindacabile dal solo giudice amministrativo; Consiste nell'insieme di fatti e circostanze che debbono essere tenuti presenti dalla PA nell'esercizio del potere; Consiste nell'insieme degli elementi di diritto che guidano le scelte dalla PA nell'esercizio del potere.
La discrezionalità tecnica è la possibilità di scelta che spetta alla PA quando, ai fini dell'esercizio del potere: Debba compiere una preliminare valutazione su quali tipi di provvedimenti sia opportuno adottare; Debba compiere una preliminare valutazione in merito a se provvedere o meno. Debba operare una valutazione secondo canoni prettamente scientifici; Debba qualificare fatti suscettibili di mero accertamento;
L'atto amministrativo emanato in violazione delle norme di relazione: È invalido, ma può essere impugnato in ogni tempo di fronte al giudice amministrativo; È invalido e, se non tempestivamente impugnato, diviene pienamente efficace; È valido, tuttavia il privato che si ritenga da esso leso può chiedere i danni alla PA. È nullo ed è sindacabile dal giudice ordinario;
Lo statuto dei Comuni: Ha valore solo per la legislatura in cui è emanato; Deve essere approvato a maggioranza assoluta del consiglio comunale; Deve prevedere forme di garanzia e di partecipazione delle minoranze all'attività degli organi comunali; Prevede la suddivisione del territorio comunale in circondari.
La fase decisoria del procedimento amministrativo può consistere in: Un fatto Un atto o una serie di atti (1) Un accordo Ciascuna delle precedenti
Il "concerto": È un istituto che si riscontra di norma nelle relazioni tra enti diversi È un istituto che si riscontra di norma nelle relazioni tra organi dello stesso ente, su un piano di parità È un atto di impulso procedimentale È un istituto che si riscontra di norma nelle relazioni tra organi dello stesso ente
La conferenza di servizi decisoria: va convocata quando sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti va indetta sempre va convocata quando interessi pubblici e privati risultino in contrasto va indetta nei soli casi previsti dalla legge
La legge n. 15 del 2005 ha introdotto quale delle seguenti modifiche all'articolo 14 della legge n. 241 del 1990? previo accordo tra le amministrazioni coinvolte, la conferenza di servizi è convocata e svolta avvalendosi degli strumenti informatici disponibili, secondo i tempi e le modalità stabiliti dalle medesime amministrazioni previo accordo tra le amministrazioni coinvolte, la conferenza di servizi è convocata e svolta avvalendosi degli strumenti informatici disponibili, secondo i tempi e le modalità stabiliti dalla legge non sono ammessi la convocazione e lo svolgimento della conferenza dei servizi avvalendosi di strumenti informatici la convocazione e lo svolgimento della conferenza dei servizi deve avvenire attraverso strumenti informatici
Ai sensi dell'art. 14-ter della legge n. 241 del 1990, il provvedimento preso in conformità alla determinazione conclusiva della conferenza di servizi decisoria: sostituisce ogni autorizzazione, concessione, nulla osta, atto di assenso o parere di competenza delle amministrazioni che hanno espresso il loro dissenso nella conferenza di servizi sostituisce ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso di competenza delle amministrazioni partecipanti o comunque invitate a partecipare ma risultate assenti alla conferenza di servizi sostituisce ogni autorizzazione, concessione, nulla osta, atto di assenso o parere di competenza delle amministrazioni partecipanti o comunque invitate a partecipare alla conferenza di servizi sostituisce ogni autorizzazione, concessione, nulla osta, atto di assenso o parere di competenza delle amministrazioni non partecipanti alla conferenza di servizi
Ai sensi dell'articolo 14-ter, comma 6-bis, come modificato dalla legge n. 15 del 2005 è previsto che: la legge n. 15 del 2005 non ha recato alcuna modifica all'articolo in questione all'esito dei lavori della conferenza l'amministrazione procedente adotta la determinazione motivata di conclusione del procedimento, tenendo conto delle posizioni prevalenti espresse in quella sede e comunicate alla conferenza all'esito dei lavori della conferenza l'amministrazione procedente decide se adottare o meno una determinazione di conclusione del procedimento all'esito dei lavori della conferenza l'amministrazione procedente adotta la determinazione motivata di conclusione del procedimento, valutate le specifiche risultanze della conferenza e tenendo conto delle posizioni prevalenti espresse in quella sede
Con riferimento alla conferenza di servizi decisoria esterna: deve essere indetta dall'amministrazione competente e dal privato interessato deve essere indetta dal privato interessato non può essere convocata dall'amministrazione competente può essere convocata dall'amministrazione competente
Il dissenso di un rappresentante in conferenza di servizi: può riferirsi anche a questioni connesse che non costituiscono oggetto della conferenza non deve necessariamente recare le specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso deve essere congruamente motivato può essere manifestato al di fuori della conferenza
Il silenzio inadempimento: si realizza a seguito del decorre del tempo rispetto alla istanza di un privato titolare di un interesse pretensivo si realizza quando l'amministrazione ometta di provvedere, ed a tale omissione non sia collegata alcuna attribuzione legislativa di significato si realizza nei casi in cui l'amministrazione alla quale sia stato indirizzato un ricorso amministrativo rimanga inerte produce un effetto equipollente all'emanazione di un provvedimento
Con riferimento al silenzio-assenso: esso può formarsi nei soli casi previsti dalla normativa l'amministrazione competente non può annullare l'atto di assenso illegittimamente fondato esso si realizza se non viene comunicato al privato interessato un provvedimento di assenso il privato interessato non può provvedere a sanare i vizi entro il termine prefissato dall'amministrazione competente
Riguardo la denuncia di inizio attività : essa determina l'eliminazione dell'intermediazione di un potere amministrativo in ordine all'esplicazione di una attività privata essa rientra nello schema norma-potere-effetto la disciplina ad essa relativa si applica anche alle concessioni edilizie e le autorizzazioni ai sensi della legge n. 1497/1985 essa si occupa dei casi in cui l'attività di un privato, per essere autorizzata, deve essere sottoposta a valutazioni tecniche discrezionali da parte dell'amministrazione competente
Perché si applichi l'articolo 19 della legge n. 241 del 1990: non devono sussistere limiti o contingenti complessivi per il rilascio degli atti il procedimento deve essere vincolato non devono essere necessarie valutazioni tecniche discrezionali da parte dell'amministrazione tutti i precedenti si devono verificare
Tramite il potere di controllo esercitato in merito alla d.i.a.: l'amministrazione esamina quanto dichiarato dal privato e determina, secondo discrezionalità, se intervenire o meno nessuno dei precedenti l'amministrazione opera un bilanciamento tra l'interesse pubblico sottostante e quello del privato interessato l'amministrazione si limita a riscontrare la corrispondenza con la normativa di quanto dichiarato dal privato
Oltre al provvedimento, quale dei seguenti atti sono suscettibili di incidere su situazioni giuridiche di terzi? i pareri le diffide le proposte nessuno dei precedenti
Quale delle seguenti affermazioni è vera con riferimento al provvedimento? gli effetti prodotti dal provvedimento sono retroattivi il provvedimento è tipico, ma non nominato il provvedimento è nominato, ma non tipico il provvedimento è tipico e nominato
Riguardo l'interpretazione del provvedimento, quale principio di derivazione civilistico non si applica: l'interpretazione deve essere condotta secondo buona fede le clausole si interpretano una per mezzo delle altre le disposizioni devono essere interpretate nel senso in cui possono avere qualche effetto in caso di oscurità, va interpretato nel senso meno gravoso per l'obbligato
L'autoritatività, con riguardo al provvedimento: è propria di ogni provvedimento amministrativo è propria di ogni provvedimento amministrativo recante effetti positivi in alla pubblica amministrazione è propria di ogni provvedimento amministrativo recante effetti positivi in capo al privato non si presenta laddove sia necessario il consenso del destinatario del provvedimento
Le ordinanza di necessità ed urgenza sono un caso di: provvedimento con effetto retroattivo atto tipico e nominato atto nominato atto tipico
Il contenuto implicito o naturale del provvedimento è : nessuna delle precedenti l'interpretazione fornita al provvedimento dall'autorità emanante l'insieme delle disposizioni operanti in virtù della legge, ma espressamente richiamate dal provvedimento l'insieme delle disposizioni operanti in virtù della legge, pur se non richiamate nel provvedimento
La forma del provvedimento: è libera nei casi previsti dalla legge è sempre scritta è sempre orale è sempre libera
Il documento informatico: non è efficace ai sensi dell'articolo 2712 del codice civile soddisfa il requisito legale della forma scritta anche se non è sottoscritto con firma elettronica forma piena prova fino a querela di falso se sottoscritto con firma elettronica, è liberamente valutabile
Quale delle seguenti affermazioni non è corretta con riferimento al procedimento contabile: l'ordinazione del pagamento è una fase del procedimento contabile il pagamento è una fase del procedimento contabile la determinazione chiude il procedimento contabile la liquidazione è una fase del procedimento contabile
Il provvedimento nullo: si verifica laddove il provvedimento sia difforme dalle norme di azione che disciplinano l'esercizio del potere è emanato in violazione delle norme attributive del potere si verifica nel caso di mancato rispetto di una norma attributiva del potere in concreto si verifica in tutti i precedenti casi
Gli atti di assunzione dei pubblici impiegati, in presenza di una violazione di legge o di contatto collettivo, ritenuti dalla giurisprudenza: atti nulli atti inesistenti atti illegittimi atti annullabili
L'atto illegittimo: non può essere disapplicato dal giudice ordinario può essere annullato dall'amministrazione in via di autotutela, ovvero in sede di controllo o di decisione di ricorsi amministrativi non può essere convalidato non può essere annullato dall'amministrazione in via di autotutela
L'illegittimità del provvedimento: deve essere sopravvenuta non può essere parziale deve essere originaria può essere originaria, sopravvenuta o parziale
L'annullamento del piano regolatore che infici i titoli abilitativi dell'attività edilizia realizza un tipico caso di: illegittimità originaria illegittimità sopravvenuta illegittimità derivata illegittimità parziale
Si ha incompetenza: nel caso di violazione della norma di azione che definisca la competenza dell'organo nel caso di violazione di una norma di relazione nel caso di violazione di una qualsiasi norma di azione nel caso di violazione di una norma di relazione, attinente al elemento soggettivo del provvedimento
L'incompetenza può aversi: solo per grado per materia, per valore, per grado e per territorio solo per materia solo per valore
Il vizio di violazione di legge: riguarda i soli casi di violazione di legge di rango costituzionale non si verifica mai in caso di violazione di norme comunitarie riguarda i soli casi di violazione di legge di rango ordinario sussiste allorché si violi una qualsiasi norma generale ed astratta che non attenga alla competenza
Il principio di logicità -congruità : è applicato per valutare se si versi in una ipotesi di incompetenza non viene mai applicato è applicato per valutare se si versi in una ipotesi di eccesso di potere è applicato per valutare se si versi in una ipotesi di violazione di legge
Lo sviamento è una figura riconducibile: alla nullità del provvedimento all'eccesso di potere alla violazione di legge all'incompetenza per materia
Non costituisce figura sintomatica dell'eccesso di potere: l'incompletezza e il difetto dell'istruttoria l'assenza di motivazione violazione della prassi manifesta ingiustizia
L'assenza di motivazione: sussiste quando la motivazione sia insufficiente è equiparata al difetto di motivazione sussiste quando la motivazione sia incongrua da' luogo al vizio di violazione di legge
La circolare: è un atto avente carattere normativo è un atto non avente carattere normativo, ma che ha efficacia anche all'esterno dell'amministrazione è un atto non avente carattere normativo, ed avente efficacia solo interna all'amministrazione è un provvedimento
Riguardo alla prassi amministrativa: la sua inosservanza, anche se accompagnata da una motivazione inadeguata, non produce mai eccesso di potere essa è il comportamento costantemente tenuto da un'amministrazione nell'esercizio del potere essa e', al pari della consuetudine, una fonte del diritto la sua violazione produce il vizio di violazione di legge
Le c.d. norme interne: sono norme non aventi natura giuridica e destinate a disciplinare solo i rapporti interni prevalgono sempre sulle circolari sono norme giuridiche operanti anche per l'ordinamento generale sono norme giuridiche disciplinanti solo i rapporti interni
Ai sensi dell'art. 3 legge n. 241 del 1990, l'obbligo di motivazione riguarda: gli atti di alta amministrazione ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale gli atti normativi gli atti a contenuto generale
Riguardo l'inopportunità : essa è la difformità dell'atto dal paradigma normativo essa è la difformità dell'atto rispetto a criteri non giuridici essa non è mai sindacabile nessuna delle precedenti affermazioni è vera
L'errore nell'intestazione del provvedimento configura un caso di: annullabilità nullità inopportunità irregolarità
Secondo la sentenza 500/1999 della Corte di cassazione, il risarcimento dell'interesse legittimo è ammesso: Nel caso in cui l'attività della PA abbia determinato la lesione di un bene della vita, al quale l'interesse legittimo effettivamente si collega e che risulti meritevole di protezione alla stregue dell'ordinamento; Nel caso in cui l'attività della Pubblica amministrazione abbia determinato la lesione di un interesse legittimo, anche solo potenzialmente correlato ad un bene della vita rilevante secondo l'ordinamento; In ogni caso in cui la sua violazione da parte della PA è avvenuta con dolo; Solo nel caso in cui la sua violazione da parte della PA avviene in contrasto con l'interesse pubblico che la PA stessa avrebbe dovuto perseguire.
L'atto confermativo: non produce effetti di novazione della statuizione dell'atto di primo grado cui si riferisce è un provvedimento non è un provvedimento, ma semplicemente un atto non si sostituisce, ma si aggiunge, all'atto confermato
La convalida: è un provvedimento di revisione è un provvedimento di riesame posto in essere dall'amministrazione competente ad emanare l'atto viziato o dall'amministrazione gerarchicamente superiore è un provvedimento di riesame posto in essere solo dall'amministrazione competente ad emanare l'atto viziato è un provvedimento di revisione posto in essere solo dall'amministrazione competente ad emanare l'atto viziato
Non è un presupposto per esercitare il potere di annullamento di ufficio: l'illegittimità del provvedimento l'inopportunità, per motivi di merito la sussistenza di uno specifico interesse privato la sussistenza di uno specifico interesse pubblico
Non costituisce ipotesi di annullamento doveroso: l'illegittimità dell'atto dichiarata da una sentenza del giudice ordinario passata in giudicato l'illegittimità dell'atto dichiarata da una sentenza del giudice ordinario l'illegittimità dell'atto dichiarata da un'autorità di controllo cui non competa la potestà di annullamento l'atto consequenziale rispetto ad un atto presupposto già annullato
Il potere governativo di annullamento: può essere indirizzato verso gli atti di ogni amministrazione, compresa la Regione è un potere a carattere ordinario, che può essere esercitato in qualsiasi caso sia reputato opportuno non può essere mai esercitato è un potere di alta amministrazione
La conversione riguarda: gli atti irregolari gli atti illeciti gli atti illegittimi gli atti nulli
Con riferimento all'inoppugnabilità : essa opera solo sul piano giustiziale è un carattere assoluto del provvedimento, nel senso l'impugnabile opera nei confronti di ciascun soggetto dell'ordinamento l'atto inoppugnabile non è annullabile d'ufficio l'atto inoppugnabile non è disapplicabile dal giudice ordinario
La rinnovazione del provvedimento annullato: consiste nell'emanazione di un nuovo atto, con effetti ex tunc non è mai possibile consiste nell'emanazione di un nuovo atto, con effetti ex nunc è sempre possibile
L'efficacia del provvedimento non può essere: preclusiva costitutiva dichiarativa ordinaria
Attraverso la sospensione amministrativa: viene paralizzata temporaneamente l'efficacia di un provvedimento eseguibile viene paralizzata definitivamente l'efficacia di un provvedimento eseguibile viene paralizzata temporaneamente l'eseguibilità di un provvedimento efficace viene paralizzata definitivamente l'eseguibilità di un provvedimento efficace
Possono essere sottoposti a revoca: i provvedimenti vincolati gli atti ad efficacia durevole, in genere le decisioni sui ricorsi amministrativi, aventi carattere materialmente giustiziale gli atti ad efficacia durevole che abbiano prodotto effetti irreversibili
L'esecutività consiste: nell'idoneità del provvedimento legittimo o illegittimo a produrre automaticamente ed immediatamente i suoi effetti allorché l'atto sia divenuto efficace nell'idoneità del provvedimento legittimo a produrre automaticamente ed immediatamente i suoi effetti allorché l'atto sia divenuto efficace nell'idoneità del provvedimento legittimo a produrre i suoi effetti dietro esecuzione in nessuna delle precedenti
L'esecutorietà : è uguale all'esecutività, solo che intesa da parte del privato concerne solo i provvedimenti che richiedono un'attività esecutiva cui deve prestare la propria collaborazione il privato è una qualità propria di tutti i provvedimenti si basa sulla presunzione di illegittimità degli atti amministrativi
Dall'analisi della legge n. 241 del 1990 e sue successive modificazioni può essere dedotto che: il legislatore ha operato l'equiparazione tra accordi e contratti di diritto pubblico il legislatore ha escluso la possibilità di accordi tra privati ed amministrazioni e tra le amministrazioni stesse il legislatore ha introdotto la categoria del contratto di diritto pubblico il legislatore non ha introdotto la categoria del contratto di diritto pubblico
L'accordo sostitutivo: ha effetti solo interinali tiene luogo del provvedimento può sempre essere concluso non è soggetto ai controlli previsti per i provvedimenti
L'accordo integrativo del provvedimento: è ammesso nei soli casi previsti dalla legge non è soggetto a controllo tiene luogo del provvedimento ha effetti definitivi, facendo venir meno la necessità del provvedimento
La legge n. 15 del 2005, con riferimento agli accordi integrativi e sostitutivi del provvedimento: ha tipizzato i casi di accordo sostitutivo e quelli di accordo integrativo non ha introdotto novità ha abrogato la precedente disciplina ha introdotto la necessità di una determinazione da parte dell'organo competente ad emanare il provvedimento per la stipulazione di accordo sostitutivo o integrativo
Secondo la giurisprudenza contabile, il cd. riconoscimento di debito è ritenuto legittimo: In ogni caso in cui un privato abbia svolto un'opera per l'amministrazione, al di fuori di un appropriato schema contrattuale; Quando l'amministrazione, a fronte della esecuzione di un lavoro, dimostrata l'impossibilità di ricorrere ai normali schemi contrattuali, motivando congruamente, valuti in modo autonomo l'utilità dell'opera svolta dal privato. Sempre nel caso in cui il riconoscimento serva ad evitare la citazione in giudizio dell'amministrazione; Non è mai legittimo.
Ai sensi dell'articolo 11, comma 5 della legge n. 241 del 1990: sussiste la giurisdizione del giudice ordinario in merito alla formazione degli accordi e quella del giudice amministrativo in merito alla conclusione ed esecuzione degli stessi sussiste la giurisdizione del giudice ordinario in merito alla formazione, conclusione ed esecuzione degli accordi sussiste la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in merito alla formazione degli accordi quella del giudice ordinario in merito alla conclusione ed esecuzione degli stessi sussiste la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in merito alla formazione, conclusione ed esecuzione degli accordi
Gli accordi devono essere stipulati: secondo la forma concordata dalle parti per atto scritto, a pena di nullità, salvo che la legge non disponga diversamente secondo la forma di volta in volta prescritta per legge per atto scritto, a pena di annullabilità
Il recesso dall'accordo da parte dell'amministrazione può avvenire: per sopravvenuti motivi di pubblico interesse, e salvo indennizzo a favore del privato sempre per motivi di pubblico interesse, anche sussistenti al momento della stipulazione dell'accordo per sopravvenuti motivi di pubblico interesse, senza necessità di indennizzo a favore del privato
Agli accordi, ai sensi dell'articolo 11 della legge n. 241 del 1990: si applicano i principi del codice civile in materia di obbligazioni e contratti in quanto compatibili, indipendentemente dalla pattuizione delle parti si applicano i principi della Costituzione, parte "economica" si applicano i principi del codice civile in materia di obbligazioni e contratti in quanto compatibili, salva diversa pattuizione tra le parti si applicano tutti i principi del codice civile, con esclusione di quelli in materia di contratti ed obbligazioni
Qualora l'amministrazione abbia effettuato un pagamento indebito, in favore di un proprio dipendente: Il pagamento da parte della PA esclude in ogni caso il suo carattere indebito. La ripetizione è sempre inammissibile se il dipendente ha riscosso la somma di danaro nella consapevolezza del suo carattere indebito; Se il dipendente ha riscosso la somma di danaro nella consapevolezza del suo carattere indebito, la ripetizione è in via generale ammissibile. Non può in ogni caso ripetere quanto pagato;
Con riferimento all'accordo integrativo: il provvedimento che ne deriva non è revocabile il provvedimento che ne deriva non è revocabile, almeno per la parte relativa all'accordo il provvedimento che ne deriva è revocabile in ogni sua parte il provvedimento che ne deriva non è impugnabile
I contratti di programma: si sostituiscono ad un provvedimento sono strumenti aventi finalità di coordinamento tra più centri di potere tendenzialmente paritari sono contratti, in tutto simili agli accordi sostitutivi sono il frutto di una elaborazione giurisprudenziale
Ai sensi dell'articolo 15 della legge n. 240 del 1990: le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune, purché vi partecipi anche una rappresentanza privata le amministrazioni pubbliche non possono mai concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro, nei soli casi stabiliti dalla legge, accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune
L'articolo 34 T.U. enti locali prevede un tipico caso di: contratto di programma intesa accordo di programma patto territoriale
Ai sensi della normativa vigente in materia di accordi di programma: nulla è previsto in merito alla presenza di privati può essere previsto il coinvolgimento di un privato è necessaria la presenza di un privato è necessario che vi sia pari numero di parti private e parti pubbliche
L'articolo 15 della legge n. 241 del 1990: prevede la facoltà di concludere un atto di adesione per la finalizzazione dell'accordo prevedono l'obbligo di concludere l'accordo per atto scritto, con intitolazione "atto di adesione" non prevede alcun atto di adesione per la finalizzazione dell'accordo prevede la necessità di un atto di adesione per la finalizzazione dell'accordo
La legge n. 186 del 1982 ha: istituito il Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana unificato le carriere dei magistrati amministrativi ed ha istituito un Consiglio di presidenza unico per i magistrati dei Tar e per quelli del Consiglio di Stato istituito il Tar Sicilia istituito due distinti consigli di presidenza per i magistrati dei Tar e per quelli del Consiglio di Stato
I componenti elettivi del Consiglio di Presidenza durano in carica: 6 anni e sono immediatamente rieleggibili 4 anni e sono immediatamente rieleggibili 6 anni e non sono immediatamente rieleggibili 4 anni e non sono immediatamente rieleggibili
Le sezioni giurisdizionali del Consiglio di Stato sono: 6 e sono composte da due presidenti e almeno dodici consiglieri 3 e sono composte da due presidenti e almeno dodici consiglieri 3 e sono composte da due presidenti e almeno sedici consiglieri 3 e sono composte da tre presidenti e almeno dodici consiglieri
I Tribunali amministrativi regionali (i Tar) sono: 18 15 20 21
Ai sensi della legge n. 186 del 1982 i Tar: possono essere divisi nella sede centrale in più sezioni, ciascuna composta da non meno di 15 magistrati devono essere divisi nella sede centrale in due sezioni non possono essere divisi nella sede centrale in più sezioni possono essere divisi nella sede centrale in più sezioni, ciascuna composta da non meno di 5 magistrati
L'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato: ha funzioni giurisdizionali ed è composta da tutti i magistrati in servizio presso il Consiglio di Stato ha funzioni giurisdizionali ed è composta dal Presidente del Consiglio di Stato e, a rotazione, da 12 consiglieri (4 per ogni sezione giurisdizionale, scelti dal Consiglio di presidenza) ha funzioni consultive per questioni di particolare importanza ed è composta da 15 magistrati in servizio presso il Consiglio di Stato ha funzioni consultive per questioni di particolare importanza ed è composta da tutti i magistrati in servizio presso il Consiglio di Stato
Quale delle seguenti affermazioni è corretta con riferimento al Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana: esso opera sia in sede giurisdizionale che consultiva, ha composizione mista e gli otto magistrati della sezione giurisdizionale sono per la metà di carriera e per l'altra metà nominati dal Presidente della regione siciliana esso non può deferire all'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato le controversie nelle quali il punto di diritto abbia dato o possa dar luogo a contrasti giurisprudenziali con le sezioni del Consiglio di Stato esso opera esclusivamente in sede consultiva ed è composto da 10 magistrati del Consiglio di Stato esso opera esclusivamente in sede giurisdizionale
La legge n. 1034 del 1971 con riferimento alla competenza per territorio dei Tar dispone che: sono impugnabili innanzi ai Tar tutti i provvedimenti adottati da organi periferici dello Stato e degli enti a carattere ultraregionale aventi sede nella circoscrizione del Tar, e gli atti emanati dagli enti pubblici non territoriali, aventi sede nella circoscrizione stessa e che esercitano la propria attività nei limiti della stessa, e dagli enti pubblici territoriali compresi nella circoscrizione sono impugnabili innanzi ai Tar tutti gli atti emanati dagli enti pubblici non territoriali, aventi sede nella stessa circoscrizione del Tar e che esercitano la propria attività nei limiti di essa, e dagli enti pubblici territoriali compresi nella circoscrizione non sono impugnabili innanzi ai Tar gli atti emanati dagli enti pubblici non territoriali sono impugnabili innanzi ai Tar esclusivamente i provvedimenti adottati da organi periferici dello Stato e degli enti a carattere ultraregionale aventi sede nella circoscrizione del Tar
L' incompetenza per territorio dei Tar: può essere rilevata da chiunque può essere rilevata d'ufficio costituisce motivo d'impugnazione della decisione emessa dal Tribunale amministrativo non costituisce motivo d'impugnazione della decisione emessa dal Tribunale amministrativo
Il giudice amministrativo: giudica unicamente sulle controversie relative alla legittimità di atti amministrativi lesivi d'interessi legittimi non può giudicare sulle controversie relative alla legittimità di atti amministrativi lesivi di diritti soggettivi decide unicamente sull'opportunità delle scelte adottate dalla pubblica amministrazione giudica, in determinate materie indicate dalla legge, sulle controversie relative alla legittimità di atti amministrativi lesivi di diritti soggettivi
Nella giurisdizione di merito il giudice amministrativo: ha il potere di annullare, riformare o sostituire l'atto amministrativo e di adottare ulteriori provvedimenti consequenziali ha esclusivamente il potere di annullare l'atto adottato dalla pubblica amministrazione non può condannare l'amministrazione al pagamento delle somme di cui risulti debitrice giudica esclusivamente sulla legittimità dell'atto amministrativo
L'Adunanza generale del Consiglio di Stato: ha funzioni giurisdizionali ha funzioni consultive per questioni di particolare importanza ed è composta da tutti i magistrati in servizio presso il Consiglio di Stato ha funzioni giurisdizionali ed è composta da tutti i magistrati in servizio presso il Consiglio di Stato ha funzioni consultive per questioni di particolare importanza ed è composta da 25 magistrati in servizio presso il Consiglio di Stato
L'azione disciplinare relativa ai magistrati amministrativi può essere promossa: dai magistrati in servizio presso il Consiglio di Stato dal Presidente del Consiglio di Stato e dal Presidente del Consiglio dei Ministri dai magistrati dei Tar dal Presidente della Repubblica
La magistratura amministrativa è costituita: dai consiglieri di Stato, consiglieri, primi referendari e referendari di Tar dal Presidente del Consiglio di Stato, dai consiglieri di Stato, consiglieri, primi referendari e referendari di Tar dal Presidente del Consiglio di Stato, dai presidenti di sezione del Consiglio di Stato e dai presidenti di tribunale amministrativo regionale, dai consiglieri di Stato, consiglieri, primi referendari e referendari di Tar dai presidenti di sezione del Consiglio di Stato e dai presidenti di tribunale amministrativo regionale, dai consiglieri di Stato, consiglieri, primi referendari e referendari di Tar
Il Presidente del Consiglio di Stato è nominato: tra i magistrati che abbiano effettivamente esercitato per almeno 15 anni funzioni direttive tra i magistrati che abbiano effettivamente esercitato per almeno 20 anni funzioni direttive tra i magistrati che abbiano effettivamente esercitato per almeno 5 anni funzioni direttive tra i magistrati che abbiano effettivamente esercitato per almeno 10 anni funzioni direttive
Riguardo alla competenza per territorio dei Tar la legge n. 1034 del 1971 dispone, in materia di pubblico impiego, che: è competente il giudice del luogo in cui ha sede l'ufficio presso il quale il dipendente si trova in servizio al momento dell'emissione dell'atto impugnato, sede che pertanto non coincide necessariamente con quella dell'organo che ha emesso l'atto è competente il giudice del luogo in cui ha sede l'organo che ha emesso l'atto è competente il giudice del luogo in cui ha stabilito la propria dimora il dirigente che ha emanato l'atto è competente il giudice del luogo in cui ha sede l'ufficio presso il quale il dipendente si trova in servizio nel momento in cui l'atto impugnato viene emesso, sede che deve necessariamente coincidere con quella dell'organo che ha emesso l'atto
L'articolo 1 della legge n. 205 del 2000,riguardo alla connessione nel processo amministrativo dispone che: non tutti i provvedimenti adottati in pendenza del ricorso tra le stesse parti, connessi all'oggetto del ricorso stesso, sono impugnati mediante la proposizione di motivi aggiunti tutti i provvedimenti adottati in pendenza del ricorso tra le stesse parti, connessi all'oggetto del ricorso stesso, sono impugnati mediante la proposizione di motivi aggiunti tutti i provvedimenti adottati in pendenza del ricorso tra parti diverse, connessi all'oggetto del ricorso stesso, sono impugnati mediante la proposizione di motivi aggiunti tutti i provvedimenti adottati in pendenza del ricorso tra le stesse parti, connessi all'oggetto del ricorso stesso, devono costituire oggetto di nuovi ricorsi
L'atto paritetico: è frutto di una elaborazione giurisprudenziale atta ad evitare l'applicazione ai ricorsi attinenti a diritti soggettivi il termine di decadenza di centoventi giorni è un atto del Presidente della Repubblica è frutto di una elaborazione giurisprudenziale atta ad evitare l'applicazione ai ricorsi attinenti a diritti soggettivi il termine di decadenza di sessanta giorni è un'invenzione dottrinale
Quale delle seguenti affermazioni è corretta in merito all'influenza del diritto comunitario sul processo amministrativo: il diritto comunitario non può mai condizionare il processo amministrativo il giudice amministrativo nazionale deve applicare norme sostanziali non appartenenti all'ordinamento comunitario, disapplicando quelle comunitarie il giudice amministrativo nazionale deve applicare le norme sostanziali di provenienza comunitaria, disapplicando quelle interne il giudice amministrativo nazionale deve applicare le norme comunitarie solo laddove previsto dalla legislazione interna
I magistrati dei Tar: sono tutti magistrati professionali che sono assunti alla prima qualifica a seguito di pubblico concorso sono tutti magistrati onorari. sono tutti magistrati professionali che hanno superato il cinquantesimo anno d'età sono tutti magistrati professionali nominati dal Presidente della Repubblica
Che cosa è il provvedimento amministrativo? è l'atto amministrativo che produce vicende giuridiche nella sfera di terzi; è un atto interno alle pubbliche amministrazioni che non produce effetti nei confronti di terzi; è un atto interno al procedimento amministrativo non produttivo di effetti definitivi; è un atto che non può essere impugnato.
Quali sono i principi che governano l'azione amministrativa? economicità, efficacia, pubblicità e trasparenza, mentre restano estranei all'azione amministrativa i principi dell'ordinamento comunitario; solo economicità ed efficacia, in quanto vige la regola generale della segretezza dell'azione amministrativa; pubblicità e trasparenza e i principi dell'ordinamento comunitario, mentre non vigono i principi di economicità ed efficienza. economicità, efficacia, pubblicità e trasparenza, e i principi dell'ordinamento comunitario;
Cosa si intende per economicità dell'azione amministrativa? un'azione è economica quando mira al pareggio tra costi e ricavi; un'azione è economica quando non consente in alcun caso l'aggravamento del procedimento. un'azione è economica quando il conseguimento degli obiettivi avviene con il minore impiego possibile di mezzi personali, finanziari e procedimentali; un'azione è economica quando è unicamente ispirata all'obiettivo del risparmio delle risorse;
In cosa consiste il principio del non aggravamento del procedimento? consiste nel divieto di intervenire nel procedimento per non comprometterne particolari esigenze di celerità ; discende dall'esigenza di economicità dell'azione amministrativa, e può essere derogato solo per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria; è una conseguenza del principio di trasparenza e può essere derogato solo per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria. discende dall'esigenza di economicità dell'azione amministrativa, e non può essere mai derogato;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, possono intervenire nel procedimento: i portatori di interessi diffusi, anche non costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento; solo i portatori di interessi pubblici o privati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento; solo i portatori di interessi privati; i portatori di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi, costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, i soggetti destinatari della comunicazione di avvio del procedimento hanno diritto: di prendere visione degli atti del procedimento e di presentare memorie scritte e documenti, nei limiti di quanto ammesso dal responsabile del procedimento. di prendere visione degli atti del procedimento, salvo le eccezioni previste dalla legge, e di presentare memorie scritte e documenti; di prendere visione degli atti del procedimento, salvo le eccezioni previste dalla legge, ma non di presentare memorie scritte e documenti per ragioni derivanti da esigenze di celerità del procedimento; di presentare memorie scritte e documenti, ma non di prendere visione degli atti del procedimento, per ragioni di segretezza;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, i soggetti intervenuti nel procedimento: non possono presentare memorie scritte e documenti; hanno gli stessi diritti dei soggetti destinatari della comunicazione di avvio del procedimento; possono solo prendere visione degli atti del procedimento; possono prendere visione degli atti del procedimento, salvo le eccezioni previste dalla legge, e presentare memorie scritte e documenti, solo col consenso dei soggetti destinatari della comunicazione di avvio del procedimento.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, nei procedimenti ad istanza di parte, il responsabile del procedimento, prima della formale adozione di un provvedimento negativo: comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda, senza interrompere i termini per la conclusione del procedimento; comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda, interrompendo temporaneamente i termini per la conclusione del procedimento; non è tenuto a comunicare tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda; comunica agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda, qualora questi ne abbiano fatto preventivamente una richiesta formale.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, nei procedimenti ad istanza di parte, gli istanti, dopo il ricevimento della comunicazione dei motivi che ostano all'accoglimento della domanda, hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti, entro 10 giorni; hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti, entro 30 giorni; hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, senza che, tuttavia, siano interrotti i termini per la conclusione del procedimento; non hanno più il diritto di presentare osservazioni e documenti.
Cosa è un subprocedimento? è un procedimento che costituisce una fase di un procedimento principale: esso è autonomo, in quanto capace di produrre un effetto sul piano dell'ordinamento generale; è un procedimento che costituisce una fase di un procedimento principale, e nell'ambito del quale una eventuale invalidità non si rifletterebbe sul procedimento principale e quindi sull'atto finale; è un procedimento che costituisce una fase di un procedimento principale, preordinato all'emanazione di un atto che costituisce uno degli elementi della serie che porta all'emanazione di un provvedimento; un procedimento che dipende dall'esito di quello principale.
Il procedimento amministrativo si apre: solo ad istanza di parte; solo con iniziativa d'ufficio; per iniziativa del responsabile del procedimento. con iniziativa ad istanza di parte o d'ufficio;
L' iniziativa ad istanza di parte può provenire: solo da un soggetto pubblico diverso dall'amministrazione cui è attribuito il potere di provvedere. solo da un soggetto privato; da un soggetto privato o da un soggetto pubblico anche coincidente con l'amministrazione cui è attribuito il potere di provvedere; da un soggetto privato o da un soggetto pubblico purché diverso dall'amministrazione cui è attribuito il potere o da un organo differente da quello competente a provvedere;
Come effetto della proposizione di un'istanza, sia pubblica che privata: il dovere per l'amministrazione di provvedere sorge soltanto qualora il procedimento risponda ad un interesse pubblico. sorge sempre il dovere per l'amministrazione di provvedere; il dovere per l'amministrazione di provvedere sorge soltanto quando l'ordinamento riconosca la sussistenza di una posizione qualificata in capo al privato; l'attivazione del procedimento resta in ogni caso una facoltà dell'amministrazione;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, il termine entro cui deve concludersi il procedimento: qualora le pubbliche amministrazioni non provvedano a determinarlo, è fissato dalla legge in un anno; decorre dal dalla nomina del responsabile del procedimento; è determinato dalle pubbliche amministrazioni per ciascun tipo di procedimento, in quanto non sia già direttamente disposto per legge o per regolamento; decorre dal ricevimento da parte dei partecipanti della comunicazione di avvio del procedimento.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, a fronte dell'inutile decorso del termine senza che l'amministrazione abbia emanato il provvedimento: si può proporre ricorso avverso il silenzio anche senza necessità di diffida dell'amministrazione inadempiente, salva la responsabilità dell'amministrazione per lesione di interessi meritevoli di tutela; si può proporre ricorso avverso il silenzio previa diffida dell'amministrazione inadempiente; si interpreta il silenzio dell'amministrazione come un assenso per l'istante. non si può proporre immediatamente ricorso avverso il silenzio, ma occorre diffidare l'amministrazione ed attendere per un ulteriore periodo di 60 giorni;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, a fronte dell'inutile decorso del termine senza che l'amministrazione abbia emanato il provvedimento: si può proporre ricorso avverso il silenzio fin tanto che perdura l'inadempimento, e comunque non oltre sei mesi dalla scadenza del termine; si può proporre ricorso avverso il silenzio fin tanto che perdura l'inadempimento senza alcun limite temporale; si può proporre ricorso avverso il silenzio fin tanto che perdura l'inadempimento, e comunque non oltre un anno dalla scadenza del termine; è in ogni caso preclusa la possibilità di riproporre l'istanza di avvio del procedimento.
Il responsabile del procedimento: svolge funzioni esclusivamente istruttorie. è necessariamente il dirigente dell'unità organizzativa responsabile del procedimento; può essere il dirigente dell'unità organizzativa responsabile del procedimento, ma questi può anche nominare responsabile un altro dipendente addetto all'unità ; deve necessariamente avere la qualifica di dirigente;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, la comunicazione dell'avvio del procedimento: deve contenere, fra l'altro, la data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione; non deve necessariamente contenere l'indicazione dell'ufficio in cui prendere visione degli atti. deve contenere, fra l'altro, l'indicazione della partecipazione di eventuali interessati al procedimento; deve contenere obbligatoriamente solo l'indicazione dell'oggetto del procedimento, essendo le altre informazioni puramente facoltative;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, chi sono i destinatari della comunicazione di avvio del procedimento? i soggetti che devono per legge intervenire nel procedimento; i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento è destinato a produrre effetti diretti, nonché quei soggetti, individuati o facilmente individuabili, a cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento; tutti i soggetti contemplati dalle risposte precedenti. i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento è destinato a produrre effetti diretti;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, cosa accade qualora per il numero dei destinatari, la comunicazione non sia possibile o risulti particolarmente gravosa? l'amministrazione provvede a rendere note le informazioni contenute nella comunicazione di avvio procedimento mediante affissione nell'albo dell'amministrazione procedente. l'amministrazione provvede a rendere note le informazioni contenute nella comunicazione di avvio del procedimento mediante proclami pubblici; l'amministrazione provvede a rendere note le informazioni contenute nella comunicazione di avvio del procedimento mediante forme di pubblicità idonee stabilite di volta in volta dall'amministrazione; l'amministrazione può omettere di effettuare tale comunicazione;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, l'omissione di taluna delle indicazioni prescritte: può essere fatta valere da qualunque soggetto portatore di un interesse pubblico; può essere fatta valere dal responsabile del procedimento; può essere fatta valere dal difensore civico. può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista;
Le norme sulla partecipazione al procedimento amministrativo: si applicano a qualsiasi tipo di procedimento; si applicano sempre tranne al caso di attività della pubblica amministrazione volta all'emanazione di atti normativi. si applicano solo nei casi previsti dalla legge; si applicano sempre tranne al caso di attività della pubblica amministrazione volta all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, nonché ai procedimenti tributari;
Il diritto di accesso è un'applicazione del: principio di efficienza ed economicità ; principio di non aggravamento del procedimento. principio di buon andamento della pubblica amministrazione; principio di trasparenza;
Quale tra le seguenti finalità non è realizzata anche grazie alla previsione del diritto di accesso? assicurare l'imparzialità dell'azione amministrativa; garantire l'economicità dell'azione amministrativa. favorire la partecipazione degli interessati; assicurare la trasparenza dell'azione amministrativa;
Fino a quando è esercitabile il diritto di accesso? illimitatamente; entro cinque anni dalla predisposizione del documento amministrativo; fino a quando la pubblica amministrazione ha l'obbligo di detenere i documenti amministrativi a cui si chiede l'accesso. entro un anno dalla predisposizione del documento amministrativo;
Nei confronti di quali soggetti si può esercitare il diritto di accesso? delle pubbliche amministrazioni, delle aziende autonome e speciali, degli enti pubblici, e dei gestori di pubblici servizi; solo delle pubbliche amministrazioni; delle pubbliche amministrazioni e di soggetti privati a qualunque titolo detentori di documenti amministrativi. delle pubbliche amministrazioni, delle aziende autonome e speciali, degli enti pubblici, ma non dei gestori di pubblici servizi;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, quali sono i soggetti titolari del diritto di accesso? i soggetti privati interessati ai documenti amministrativi, purché siano portatori di interessi pubblici o diffusi in relazione ai documenti amministrativi a cui si chiede l'accesso; tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse indiretto in relazione ai documenti amministrativi a cui si chiede l'accesso; solo i soggetti privati menzionati nei documenti a cui si chiede l'accesso. tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale in relazione ai documenti amministrativi;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, il diritto di accesso si esercita tramite: visione gratuita dei documenti senza possibilità di estrarne copia; visione dei documenti e possibile rilascio di copia subordinatamente al solo rimborso del costo di riproduzione, salvo le disposizioni in materia di bollo; visione dei documenti senza possibilità di estrarne copia, e previo pagamento dell'imposta di bollo. visione dei documenti e possibilità di estrarne copia previo pagamento di un'apposita imposta;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, in caso di diniego o di differimento dell'accesso il richiedente può : ricorrere al tribunale amministrativo regionale entro 30 giorni; ricorrere al tribunale amministrativo regionale entro 60 giorni; ricorrere al giudice ordinario; rivolgersi alla Commissione di sorveglianza per l'accesso ai documenti amministrativi.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, il tribunale amministrativo regionale: decide entro 30 giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso, senza che sia prevista la possibilità di udire i difensori delle parti che ne abbiano fatto richiesta; decide entro 60 giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso; decide entro 60 giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso, uditi i difensori delle parti che ne abbiano fatto richiesta. decide entro 30 giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso, uditi i difensori delle parti che ne abbiano fatto richiesta;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, la decisione del tribunale amministrativo regionale è : appellabile al Consiglio di Stato entro 30 giorni dalla notifica della stessa; appellabile esclusivamente davanti alla Commissione di sorveglianza per l'accesso ai documenti amministrativi; appellabile al Consiglio di Stato entro 60 giorni dalla notifica della stessa. inappellabile;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, nei giudizi in materia di accesso: l'amministrazione può essere rappresentata da un proprio dipendente, purché dirigente, senza bisogno di alcuna autorizzazione. l'amministrazione può essere rappresentata da un proprio dipendente, senza alcun requisito soggettivo; le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore; è obbligatoria l'assistenza del difensore;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, in caso di silenzio-rifiuto alla richiesta di accesso il richiedente può : rivolgersi alla Commissione di sorveglianza per l'accesso ai documenti amministrativi. ricorrere al tribunale amministrativo regionale entro 30 giorni; ricorrere al tribunale amministrativo regionale entro 60 giorni; ricorrere al giudice ordinario;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, quale tra le seguenti non è un caso previsto dalla legge per negare il diritto di accesso ai documenti amministrativi? quando per l'amministrazione è eccessivamente oneroso rintracciare i documenti richiesti. l'esistenza di un segreto di Stato; quando dalla loro divulgazione possa derivare una lesione specifica e individuata alla sicurezza e alla difesa nazionale; quando i documenti riguardino la vita privata o la riservatezza di persone fisiche, giuridiche, gruppi, imprese e associazioni;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, la valutazione tecnica: è esercizio di un potere strumentale e produce solo effetti endoprocedimentali; non è annoverabile tra le attività istruttorie. costituisce esercizio di poteri autonomi rispetto al procedimento in cui si inserisce; si inserisce nella fase decisionale del procedimento;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, qualora sia richiesta una valutazione tecnica ad organi od enti appositi e questi non provvedono entro il termine previsto: il responsabile del procedimento deve chiedere le suddette valutazioni ad altri organi od enti dotati di qualificazione e capacità tecnica equipollenti, salvo in caso di valutazioni che devono essere prodotte da amministrazioni preposte alla tutela dell'ambiente e della salute; si può procedere a prescindere dalla valutazione e senza l'espletamento di ulteriori attività ; il responsabile del procedimento deve chiedere in ogni caso le suddette valutazioni ad altri organi od enti dotati di qualificazione e capacità tecnica equipollenti; il responsabile del procedimento deve chiedere in ogni caso le suddette valutazioni ad altri organi od enti dotati di qualificazione e capacità tecnica equipollenti, previa necessaria diffida all'argano od ente richiesto in origine.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, nel caso in cui l'organo od ente a cui è stata richiesta una valutazione tecnica non riesca a fornirla nei termini previsti per mancanza di elementi istruttori: il termine può essere interrotto una sola volta e per non più di 7 giorni. il termine può essere interrotto per una sola volta e la valutazione deve essere fornita definitivamente entro quindici giorni dalla ricezione degli elementi istruttori richiesti; il termine può essere interrotto ogni volta che si rende necessario; il responsabile del procedimento deve dare comunicazione della dilazione temporale ai partecipanti al procedimento, che hanno 30 giorni di tempo per presentare opposizione;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, il parere obbligatorio all'interno di un procedimento amministrativo deve essere reso entro: 90 giorni. 45 giorni; 60 giorni; 30 giorni;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, decorso il termine per fornire il parere obbligatorio: è sempre in facoltà dell'amministrazione richiedente di procedere indipendentemente dall'acquisizione del parere; è in facoltà dell'amministrazione richiedente di procedere indipendentemente dall'acquisizione del parere, salvo i casi in cui il parere debba essere reso da amministrazioni preposte alla tutela ambientale; è in facoltà dell'amministrazione di procedere indipendentemente dall'acquisizione del parere, previa comunicazione e consenso dei partecipanti al procedimento. l'amministrazione richiedente deve procedere indipendentemente dall'acquisizione del parere, senza poter attendere il parere tardivo;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, è considerato documento amministrativo ai fini della disciplina sul diritto di accesso: ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni, formati dalle pubbliche amministrazioni o, comunque, utilizzati ai fini dell'attività amministrativa; solo gli atti predisposti dalle pubbliche amministrazioni; solo i certificati. solo atti scritti su supporto cartaceo;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, il parere facoltativo di organi consultivi delle amministrazioni pubbliche, all'interno di un procedimento amministrativo, deve essere reso: entro 30 giorni. entro 60 giorni; entro il termine che avranno previamente comunicato all'amministrazione richiedente; entro 45 giorni;
La valutazione di impatto ambientale è : una procedura volta a verificare in via preventiva la compatibilità ambientale di alcune opere e di alcuni progetti; una procedura volta a verificare in via successiva la compatibilità ambientale di alcune opere e di alcuni progetti; un procedimento autonomo rispetto ad un'eventuale conferenza di servizi che verta sullo stesso progetto; una procedura volta a verificare in via preventiva la compatibilità ambientale con esclusivo riferimento a progetti di infrastrutture.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, la richiesta di accesso non deve necessariamente: indicare gli estremi del documento; indicare l'identità del richiedente; essere motivata; indicare l'oggetto del documento.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, la richiesta di accesso: non deve necessariamente essere motivata, salvo i casi previsti dalla legge; deve essere motivata solo in caso di documento contenenti dati sensibili; in nessun caso deve necessariamente essere motivata deve essere motivata;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, la richiesta di accesso: può essere rivolta anche ad amministrazione diversa da quella che ha predisposto o detiene stabilmente il documento; non può essere rivolta all'amministrazione che ha predisposto il documento ma solo a quella che lo detiene stabilmente; deve essere rivolta anche all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente; deve essere rivolta all'amministrazione più vicina al luogo di residenza del richiedente, che ha l'obbligo di inoltrare la domanda all'amministrazione che detiene il documento.
A norma del decreto legislativo 112/98, la disciplina sullo sportello unico delle attività produttive prevede l'istituzione di una struttura unica responsabile dei procedimenti attinenti alle attività produttive a livello: statale; regionale; provinciale; comunale.
A norma del decreto legislativo 112/98, il procedimento amministrativo in materia di autorizzazione all'insediamento di attività produttive è : è formato da più procedimenti autonomi; non è più previsto dall'ordinamento. unico; prende necessariamente avvio d'ufficio;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, in caso di diniego o di differimento del diritto d'accesso, il richiedente: può rivolgersi al responsabile del procedimento a cui si riferiscono gli atti a cui si è richiesto l'accesso. può chiedere al difensore civico competente per territorio che sia riesaminata la richiesta; ha a disposizione esclusivamente rimedi processuali; può fare una rimostranza al dirigente dell'ufficio in cui sono depositati i documenti;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, nel caso in cui il richiedente si sia rivolto al difensore civico perché sia riesaminata la propria domanda di accesso: il difensore civico si pronuncia entro 30 giorni dalla presentazione dell'istanza, e in caso di silenzio, il ricorso si intende respinto; il difensore civico si pronuncia entro 60 giorni dalla presentazione dell'istanza, e in caso di silenzio, il ricorso si intende respinto; il difensore civico si pronuncia entro 30 giorni dalla presentazione dell'istanza, e in caso di silenzio, il ricorso si intende accolto; il difensore civico si pronuncia entro 60 giorni dalla presentazione dell'istanza, e in caso di silenzio, il ricorso si intende accolto.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, il diritto di accesso: deve essere comunque garantito ai richiedenti in relazione a documenti la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici, senza alcuna limitazione con riferimento ai dati sensibili e giudiziari; deve essere comunque garantito ai richiedenti in relazione a documenti la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici, nei limiti e nei termini previsti dalla legge in materia di protezione dei dati personali; non è mai consentito in caso di documenti contenenti dati sensibili e giudiziari; non è mai consentito in caso di documenti contenenti dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, nel caso in cui il richiedente si sia rivolto al difensore civico perché sia riesaminata la propria domanda di accesso, e questi abbia ritenuto illegittimo il diniego o il differimento: il difensore civico si rivolge direttamente al tribunale amministrativo regionale perché autorizzi l'accesso. il difensore civico può direttamente autorizzare l'accesso; il difensore civico lo comunica all'autorità disponente, che ha tempo 30 giorni per emanare il provvedimento confermativo motivato; se non lo fa entro il termine, l'accesso è consentito; il difensore civico lo comunica all'autorità disponente, che ha tempo 30 giorni per emanare il provvedimento confermativo motivato; se non lo fa entro il termine, l'accesso si intende negato;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, il responsabile del procedimento amministrativo: è responsabile dell'istruttoria; è l'unico soggetto legittimato ad indire le conferenze di servizi; non è competente a curare le comunicazioni, pubblicazioni e notificazioni previste dalla legge. è competente in via esclusiva dell'adozione del provvedimento finale;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, tra le attribuzioni del responsabile del procedimento rientrano: la determinazione del termine entro cui il procedimento deve chiudersi; la determinazione dei casi in cui il provvedimento deve essere motivato. la determinazione delle modalità di accesso ai documenti amministrativi; la cura delle comunicazioni, delle pubblicazioni e delle notificazioni previste dalla legge;
Cosa si intende per efficacia dell'azione amministrativa? il rapporto tra risultati ottenuti e obiettivi prestabiliti; l'attitudine dei provvedimenti amministrativi a produrre effetti nei confronti di terzi. il risparmio di risorse nello svolgimento dell'azione amministrativa; il rapporto tra risorse impiegate e risultati ottenuti;
Secondo il principio del giusto procedimento: la pubblica amministrazione deve mettere i privati interessati al procedimento in condizione di esporre le proprie ragioni; l'azione della pubblica amministrazione si deve ispirare ad obiettivi di giustizia ed equità ; la pubblica amministrazione deve garantire una celere risposta alle istanze dei privati. la pubblica amministrazione deve garantire la parità di trattamento tra i soggetti interessati al procedimento;
In cosa consiste l'istituto della regolarizzazione? il cittadino viene ammesso a correggere gli errori materiali in cui sia incorso nella redazione di istanze, domande o documenti; la pubblica amministrazione corregge gli errori materiali in cui è incorso il cittadino nella redazione di istanze, domande o documenti; la pubblica amministrazione provvede di propria iniziativa a rendere conforme alla normativa la documentazione fornita dal privato; la pubblica amministrazione provvede, di propria iniziativa, ad avviare un procedimento per regolarizzare la posizione del cittadino rispetto ad una specifica disposizione di legge.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, qualora il procedimento amministrativo sia avviato obbligatoriamente in seguito ad una istanza, la pubblica amministrazione ha il dovere di: comunicare la data entro la quale deve concludersi; concluderlo entro 60 giorni; concluderlo entro 30 giorni; concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, in ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati: solo l'autorità cui è possibile ricorrere; l'autorità cui è possibile rivolgersi per conoscere la motivazione dell'atto; l'autorità cui è possibile rivolgersi per prendere visione dei documenti amministrativi. il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, prima dell'effettuazione della comunicazione di avvio del procedimento, l'amministrazione: può adottare provvedimenti cautelari senza necessità di ulteriori adempimenti; non può compiere alcun tipo di atto; può adottare provvedimenti cautelari previa comunicazione agli interessati; può adottare provvedimenti cautelari, anche nel caso in cui sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento.
Il testo unico degli enti locali, con riferimento alla partecipazione al procedimento amministrativo: elimina la deroga all'applicazione degli istituti della partecipazione prevista dalla legge 241/1990 in caso di attività di pianificazione e programmazione; non contempla l'istituto della partecipazione al procedimento amministrativo. amplia la cerchia dei soggetti titolari del potere di partecipazione, introducendo numerosi ulteriori strumenti ed istituti di partecipazione come consultazioni, istanze, petizioni, proposte, referendum, ecc. restringe la cerchia dei soggetti titolari del potere di partecipazione;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, il termine entro cui deve concludersi il procedimento amministrativo ad iniziativa di parte decorre da: dal ricevimento della domanda; dal momento fissato dal dirigente dell'amministrazione procedente; dalla comunicazione di avvio del procedimento; dalla data di iscrizione del procedimento nel registro tenuto dall'amministrazione procedente.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, l'amministrazione da' notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante: affissione nell'albo dell'amministrazione procedente; notificazione ai sensi del codice di procedura civile; proclama pubblico. comunicazione personale;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, sui ricorsi contro il diniego o il differimento del diritto di accesso, il tribunale regionale amministrativo: decide in camera di consiglio; decide in pubblica udienza; decide in camera di consiglio senza poter udire i difensori delle parti; decide in pubblica udienza, uditi i difensori delle parti che ne abbiano fatto richiesta.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, in caso di accoglimento del ricorso contro il diniego o il differimento del diritto di accesso, il giudice amministrativo, sussistendone i presupposti: ordina all'amministrazione di effettuare una nuova deliberazione in merito. nomina un commissario ad acta che provveda a mostrare i documenti al richiedente; ordina l'esibizione dei documenti richiesti; comunica al richiedente il contenuto dei documenti a cui è stato chiesto l'accesso;
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi: vigila affinché venga attuato il principio di piena conoscibilità dell'attività della pubblica amministrazione; è competente come organo di appello in caso di diniego dell'accesso da parte dell'amministrazione, confermato dal tribunale amministrativo regionale; garantisce che l'esercizio del diritto di accesso non vada ad incidere sulle esigenze di efficienza ed economicità dell'azione amministrativa; è un organo di rilevanza costituzionale.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, se l'accesso ai documenti amministrativi è negato o differito per motivi inerenti ai dati personali che si riferiscono a soggetti terzi, la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi provvede: sentito il Garante per la protezione dei dati personali, che si pronuncia entro 10 giorni dalla richiesta, decorsi inutilmente i quali il parere si intende reso; sentito il Garante per la protezione dei dati personali, che si pronuncia entro 10 giorni dalla richiesta, decorsi inutilmente i quali, si intende reso un parere negativo all'accesso; sentiti direttamente i soggetti terzi interessati; sentito il difensore civico competente per ambito territoriale.
Quando due procedimenti si dicono connessi? quando vertono sul medesimo oggetto; quando l'atto conclusivo di un autonomo procedimento condiziona l'esercizio del potere in un altro procedimento; quando fanno capo allo stesso responsabile del procedimento. quando un procedimento costituisce una fase di un altro procedimento principale;
Quando tra procedimenti si ha un rapporto di consecuzione? quando più procedimenti corrono in parallelo, mentre la soddisfazione delle aspirazioni del privato è subordinata alla conclusione dell'ultimo degli stessi; quando un procedimento costituisce la prosecuzione di un altro. quando l'inizio di un procedimento è subordinato alla conclusione di un altro; quando un procedimento costituisce una fase di un altro procedimento principale;
Quale tra questi non costituisce un esempio di accorpamento di più procedimenti amministrativi che interessano la medesima attivita'? la disciplina del diritto di accesso. la disciplina dello sportello unico delle attività produttive; la disciplina dello sportello unico per l'edilizia; la disciplina dell'autorizzazione ambientale integrata;
Che cosa si intende per presupposizione? si ha quando, nel momento in cui si esercita un potere si da' per implicita la sussistenza di un altro provvedimento amministrativo, senza bisogno di verifica. è la tipologia più importante di connessione tra procedimenti e si ha quando, al fine di esercitare legittimamente un potere, occorre la sussistenza di un certo atto che funge da presupposto; si ha quando, al fine di esercitare legittimamente un potere, occorre la sussistenza di un certo atto che funge da presupposto, ma l'eventuale illegittimità dell'atto presupposto non inficia il provvedimento finale; si ha quando, al fine di esercitare legittimamente un potere, occorre la sussistenza di un certo atto che funge da presupposto, ma non occorre che il provvedimento finale si uniformi alle qualificazioni operate dal primo provvedimento;
L'iniziativa del procedimento, quando è ad istanza di parte pubblica, può essere: solo sotto forma di richiesta; sotto forma di proposta vincolante, proposta non vincolante o richiesta. sotto forma di proposta vincolante o non vincolante; solo sotto forma di proposta vincolante;
Il dovere dell'amministrazione procedente di conformarsi all'istanza di parte pubblica sussiste: sempre; solo in caso di proposta vincolante; mai; in caso di proposta e di richiesta.
Cosa è una denuncia? è l'atto con cui un soggetto pubblico richiede ad un'altra amministrazione di prendere determinati provvedimenti; un atto con cui un privato comunica all'amministrazione la necessità di prendere provvedimenti nei confronti di un altro soggetto. è l'atto con cui un privato, che l'ordinamento riconosce titolare di un interesse protetto, rappresenta una data situazione di fatto dell'amministrazione, chiedendo l'adozione di provvedimenti o misure; è l'atto con cui un privato rappresenta una data situazione di fatto dell'amministrazione, chiedendo l'adozione di provvedimenti o misure, senza che l'ordinamento riconosca in capo a quel privato un interesse protetto;
La rettifica dell'istanza: viene operata dall'istante che voglia modificare le proprie richieste; deve essere richiesta dall'amministrazione che vi abbia rilevato errori o incompletezze, prima di rigettarla; viene operata direttamente dall'amministrazione sull'istanza pervenuta per eliminare errori o lacune; non è in alcun modo possibile.
L'iniziativa d'ufficio per l'avvio di un procedimento amministrativo: è prevista dall'ordinamento in via residuale, per l'ipotesi in cui non si attivino i privati a salvaguardia di interessi pubblici; è prevista dall'ordinamento nelle ipotesi in cui il tipo di interessi pubblici affidati alla cura di un'amministrazione esiga che questa si attivi automaticamente al ricorrere di alcuni presupposti; non è mai possibile; viene obbligatoriamente intrapresa a seguito di una segnalazione.
A fronte dell'inutile decorso del termine entro cui doveva concludersi il procedimento amministrativo, il cittadino: quando siano trascorsi 60 giorni dalla presentazione dell'istanza, deve notificare una diffida all'amministrazione, e, decorsi inutilmente 30 giorni, può proporre l'azione per risarcimento danni; deve rivolgersi al responsabile del procedimento, che provvederà a diffidare l'impiegato tenuto al compimento dell'atto. può direttamente agire per ottenere un risarcimento danni nei confronti dell'amministrazione per lesione di interessi meritevoli di tutela; non può pretendere alcun risarcimento danni dall'amministrazione;
Quale è la fase c.d. istruttoria del procedimento? è l'ultima fase del procedimento amministrativo; è la fase che si conclude con l'emanazione del provvedimento amministrativo; è la prima fase del procedimento, che termina con la nomina del responsabile del procedimento. è la fase volta all'accertamento dei fatti e dei presupposti del provvedimento ed alla acquisizione e valutazione degli interessi implicati dall'esercizio del potere;
Quale tra le seguenti non è una via seguita per l'acquisizione degli interessi nel corso del procedimento amministrativo? la richiesta ad un'amministrazione cui è imputato l'interesse pubblico, di esprimere la propria determinazione; la conferenza di servizi; la partecipazione al procedimento; la comunicazione di avvio del procedimento.
Ci sono differenze tra le varie modalità di acquisizione degli interessi coinvolti? mediante la partecipazione possono essere rappresentati interessi da parte di soggetti pubblici solo nel caso in cui dal procedimento possa derivare loro un pregiudizio, requisito non richiesto per partecipare alla conferenza di servizi; gli interessi pubblici non possono essere rappresentati mediante l'istituto della partecipazione procedimentale. in conferenza di servizi possono essere rappresentati interessi da parte di soggetti pubblici solo nel caso in cui dal procedimento possa derivare loro un pregiudizio, requisito non richiesto per la partecipazione procedimentale; nessuna differenza;
A seguito della domanda di accesso, l'amministrazione non può : rifiutare o differire l'accesso; limitare la portata dell'accesso; invitare il richiedente a presentare istanza formale, in caso di richiesta informale non immediatamente accoglibile; mostrare un documento diverso da quello di cui si chiede l'accesso.
La fase c.d. integrativa dell'efficacia: è una fase intermedia del procedimento; è l'ultima fase del procedimento, ed è solo eventuale; è indispensabile, in quanto, in mancanza, il provvedimento non può produrre i suoi effetti nell'ordinamento. è l'ultima fase del procedimento, ed è necessaria;
Per il compimento della fase istruttoria la pubblica amministrazione: non ha la facoltà di scegliere i mezzi istruttori più funzionali per l'acquisizione dei fatti. dispone, nel caso di poteri il cui esercizio potrebbe comportare una incisione nella sfera giuridica del terzo, solo di quelli espressamente conferiti dalla legge; non dispone di alcun potere connaturato al potere di disporre, neppure di quelli che non incidono sui diritti dei privati; dispone implicitamente di una serie di poteri ispettivi quali ispezioni ed inchieste;
Quali sono i mezzi istruttori utilizzabili per rappresentare nel procedimento fatti semplici? solo l'acquisizione diretta di documenti; solo l'esibizione di documenti di identità o di riconoscimento; solo la produzione di certificati, documenti o autocertificazioni; tutti i precedenti.
L'inchiesta amministrativa: può essere svolta dal responsabile del procedimento; è un'attività che si inserisce nella fase decisoria del procedimento ammnistrativo. richiede l'emanazione di un apposito provvedimento che la disponga e attribuisca l'incarico di svolgerla ad un organo ad hoc; è un potere implicito, connaturato al potere di disporre della pubblica amministrazione;
L'acquisizione di pareri e valutazioni tecniche appartiene alla fase: decisoria; integrativa dell'efficacia. preparatoria; istruttoria;
Tra gli atti e operazioni che confluiscono nella fase integrativa dell'efficacia del provvedimento non si può annoverare: l'emanazione del provvedimento. le comunicazioni individuali; la pubblicazione; le notificazioni;
Le dichiarazioni sostitutive: sostituiscono un certificato, e riguardano dati contenuti in pubblici registri; attengono a situazioni non registrate in atti di certazione; sono documenti informali, privi di valore giuridico; sono documenti che vengono rilasciati dall'amministrazione in caso di smarrimento degli originali.
Il procedimento amministrativo è regolato: da una legge statale generale e di princì pi; esclusivamente da fonti di rango secondario. dall'art. 99 Cost.; autonomamente da ciascuna pubblica amministrazione;
La fase integrativa dell'efficacia si ha quando: il provvedimento amministrativo diventa perfetto, seppur già produttivo di effetti a seguito della sua adozione; durante un processo ordinario il giudice valuti la corretta costituzione delle parti (il c.d. contraddittorio). il provvedimento amministrativo necessita del consenso del destinatario per produrre i propri effetti; il provvedimento amministrativo diventa produttivo di effetti giuridici a seguito di qualche adempimento ulteriore;
Il silenzio-assenso: significa che ad ogni cittadino è permesso compiere ogni azione non espressamente vietata dalla legge opera allorché sia trascorso un certo periodo di tempo dalla presentazione dell'istanza senza che l'amministrazione abbia adottato un provvedimento espresso; significa che, se la legge non lo prevede espressamente, il privato che ha presentato l'istanza può assumere il ruolo di responsabile del procedimento; opera allorche¨, in mancanza di un provvedimento espresso da parte dell'amministrazione, i privati interessati al procedimento possono partecipare alla conferenza di servizi;
A norma della legge 400/1988, il Presidente del Consiglio dei ministri: nomina, previo parere obbligatorio del Consiglio di Stato, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. coordina e promuove l'attività dei Ministri in ordine agi atti che riguardano la politica generale del Governo; nomina 5 giudici della Corte costituzionale; promulga le leggi che attengono alla politica generale del Governo, previo controllo delle stesse ad opera del Presidente della Repubblica;
I ministri senza portafoglio: non essendo titolari di dicasteri ne¨ di un apparato organizzativo di uffici, non possono essere considerati a pieno titolo membri del Governo; sono nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. sono membri del Governo, pur non essendo titolari di dicasteri, ne¨ di un apparato organizzativo di uffici; pur non essendo titolari di dicasteri, dispongono, dal punto di vista contabile, della gestione di uno stato di previsione della spesa;
A norma della l. 400/1988: devono essere nominati sottosegretari di Stato con la funzione di assistere i Ministri nello svolgimento di determinati compiti e servizi; il numero dei sottosegretari di Stato è stabilito dalla legge, in proporzione al numero dei ministeri; i sottosegretari di Stato sono nominati, su proposta dei Ministri che essi sono chiamati a coadiuvare, con decreto del Presidente della Repubblica; i sottosegretari di Stato sono nominati con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il Comitato interministeriale per il credito e il risparmio: emana direttive vincolanti per le banche italiane, previo parere obbligatorio della Banca d'Italia; ha l'alta vigilanza in materia di credito e di tutela del risparmio; esercita il controllo ispettivo in materia creditizia e fornisce pareri obbligatori ma non vincolanti al Ministro dell'economia e delle finanze nella materia del credito e della tutela del risparmio. esegue i programmi in materia creditizia elaborati dal Ministro dell'economia e delle finanze;
L'Avvocato generale dello Stato è nominato: con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri; dal Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Presidente della Repubblica in qualità di Presidente del Consiglio superiore della magistratura. con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del plenum del Consiglio superiore delle magistratura; dal plenum del Consiglio superiore della magistratura;
Ai sensi dell'art. 100 della Costituzione, il Consiglio di Stato: è organo di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia nell'amministrazione; esercita sulla gestione del bilancio dello Stato un controllo successivo, sull'esito del quale riferisce alle Camere con cadenza annuale. è organo di consulenza ed esercita, nei casi previsti dalla legge, anche funzioni di controllo sulla gestione finanziaria degli enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria; esercita un controllo preventivo di legittimità su alcuni atti del Governo specificati da disposizioni di legge.
A norma della l. 287/1990 l'Autorità garante della concorrenza e del mercato: è composta da 5 membri, tra cui un presidente, nominati dal Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri. è composta da 4 membri nominati dal Presidente della Repubblica; è un organo collegiale costituito dal presidente e da 6 membri, nominati per metà dalla Camera e per metà dal Senato; è un organo collegiale costituito dal presidente e da 4 membri, nominati con determinazione adottata d'intesa dai Presidenti della Camera e del Senato;
A norma della l. 287/1990 i membri dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato: sono scelti tra i professori universitari in materie giuridiche od economiche che abbiano ricoperto per almeno 5 anni la carica di amministratore in enti pubblici o privati; possono esercitare solo attività di consulenza, purché non ricoprano incarichi presso altri uffici pubblici. sono scelti tra i soggetti dotati di comprovata capacità professionale in materie economiche o giuridiche, che rivestano la carica di amministratore in enti pubblici economici; non possono esercitare a pena di decadenza alcuna attività professionale o di consulenza;
I membri della Commissione nazionale per le società e la borsa sono nominati: dal Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri; dal Presidente della Repubblica, previo parere del Ministro dell'economia e delle finanze; con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri. con determinazione adottata d'intesa dai Presidenti della Camera e del Senato;
A norma del d. lgs. 385/1993 la Banca d'Italia nell'ambito della sua attività di vigilanza: adotta i provvedimenti di sua competenza, previa autorizzazione del Ministro dell'economia e delle finanze e parere, obbligatorio ma non vincolante, del Consiglio dei Ministri; adotta i provvedimenti di sua competenza, sentito il parere del Consiglio di Stato. può effettuare ispezioni presso le banche e richiedere ad esse l'esibizione di documenti e gli atti che ritenga necessari; può richiedere l'esibizione di documenti ma non può effettuare ispezioni presso le banche vigilate;
A norma del d. lgs. 385/1993 tutte le notizie, le informazioni e i dati in possesso della Banca d'Italia in ragione della sua attività di vigilanza: sono coperti da segreto d'ufficio, anche nei confronti delle pubbliche amministrazioni, salvi i casi previsti dalla legge per le indagini su violazioni sanzionate penalmente; per ragioni di trasparenza del settore creditizio sono rese pubbliche, previa presentazione di richiesta scritta e motivata. sono coperti da segreto d'ufficio salvo che nei confronti delle pubbliche amministrazioni; sono coperti da segreto d'ufficio, inclusi i casi di violazioni sanzionate penalmente;
A norma del d. lgs. 385/1993 i dipendenti della Banca d'Italia: sono vincolati al segreto d'ufficio, salvi i casi determinati di richieste di informazioni provenienti dal Ministero dell'economia e delle finanze; sono vincolati al segreto d'ufficio. sono vincolati al segreto d'ufficio, salvi i casi di turbativa del mercato mobiliare e di aggiotaggio su crediti; hanno un obbligo di riservatezza, specificato in una sezione speciale dalla legge sulla protezione dei dati personali;
A norma del d. lgs. 385/1993, contro i provvedimenti adottati dalla Banca d'Italia nell'esercizio dei poteri di vigilanza ad essa attribuiti: non è ammesso reclamo; è ammesso reclamo al Comitato interministeriale per il credito e il risparmio. è ammesso il ricorso straordinario al Ministro dell'economia e delle finanze; è ammesso reclamo alle sezioni unite della Corte dei conti;
Le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura: sono enti di diritto privato che svolgono funzioni di interesse diffuso per il sistema economico del territorio di riferimento; sono enti di diritto pubblico ad appartenenza necessaria che operano su base regionale; sono enti di diritto pubblico ad appartenenza necessaria che svolgono funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese; sono enti di diritto privato che possono esercitare anche funzioni regolamentari ed ispettive sulle categorie in esse rappresentate.
L'Istituto per il commercio con l'estero a norma della l. 68/1997: un ente pubblico economico; un ente di diritto privato, con compiti di ispezione e vigilanza sui rapporti commerciali tra l'Italia e l'estero; un ente pubblico non economico, con rilevanti poteri di intervento nei casi di violazione della disciplina della concorrenza, limitatamente all'Unione europea. un ente pubblico non economico;
A norma del d. lgs. 267/2000 il difensore civico comunale e provinciale: è garante dell'imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione; può imporre misure sanzionatorie conseguenti al controllo su determinati atti della pubblica amministrazione; può emanare provvedimenti decisori, senza tuttavia potere annullare gli atti viziati della pubblica amministrazione; è garante della legalità della pubblica amministrazione e, nei casi tassativamente indicati dalla legge, può adire la Corte dei conti, previo esperimento del ricorso gerarchico.
Il Comitato interministeriale per la programmazione economica: è presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri e cura la gestione amministrativa e finanziaria delle politiche ministeriali aventi carattere economico-finanziario. è presieduto dal Ministro dell'economia e delle finanze e composto dal Ministro delle attività produttive, dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali; è presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri e composto da Ministri; è competente su questioni di rilevante valenza economico finanziaria, in particolare quelle riguardanti la gestione tecnica dell'attuazione del programma economico del Governo;
Il Presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è nominato: dal Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta vincolante del Ministro delle comunicazioni. su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri d'intesa con il Ministro delle comunicazioni; dal Parlamento in seduta comune; dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministro delle comunicazioni;
Il controllo preventivo della Corte dei conti è esercitato: sugli atti di notevole rilievo finanziario individuati per categorie ed amministrazioni statali, che le sezioni unite stabiliscano di sottoporre a controllo per un periodo determinato; sugli atti che il Presidente del Consiglio dei ministri richieda di sottoporre temporaneamente a controllo. sugli atti di liquidazione dei trattamenti di quiescenza dei pubblici dipendenti; sui contratti e i relativi atti di esecuzione in materia di costo del personale;
Il controllo successivo della Corte dei conti è esercitato: sugli atti che la Corte dei conti deliberi di assoggettare per un periodo determinato a controllo in relazione a situazioni di diffusa e ripetuta irregolarità rilevate in seguito a segnalazione delle pubbliche amministrazioni; sugli atti di notevole rilievo finanziario delle Autorità amministrative indipendenti. sugli atti che il Presidente del Consiglio dei ministri richieda di sottoporre temporaneamente a controllo, previo parere obbligatorio del Consiglio di Stato; sugli atti di liquidazione dei trattamenti di quiescenza dei pubblici dipendenti;
Ai sensi dell'art. 118 della Costituzione le funzioni amministrative: sono attribuite allo Stato nelle materie di competenza esclusiva, alle Regioni nelle altre materie; sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza; sono attribuite alle Regioni, salvo che, in base al principio di sussidiarietà, non debbano essere conferite ad un livello amministrativo più vicino ai cittadini; sono attribuite ai Comuni, salva l'applicazione della clausola di salvaguardia a tutela dell'interesse regionale.
Il principio di sussidiarietà orizzontale: non è previsto esplicitamente dalla Costituzione, ma è stato ricavato in via interpretativa dalla Corte costituzionale; non è previsto dalla Costituzione; è previsto dall'art. 118 della Costituzione; a differenza del principio di sussidiarietà verticale, è stato giudicato dalla Corte costituzionale in contrasto con l'ordinamento regionale.
Ai sensi dell'art. 119 della Costituzione i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni: possono ricorrere all'indebitamento solo per finanziare le spese correnti; non possono ricorrere in nessun caso all'indebitamento; possono ricorrere all'indebitamento per finanziare sia le spese correnti che quelle di investimento; possono ricorrere all'indebitamento solo per finanziare le spese di investimento.
Ai sensi dell'art. 120 della Costituzione il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni: quando lo richiedano, tra l'altro, la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica ai fini del rispetto del carattere federale dello Stato; nei casi previsti tassativamente dalla legge sul contenzioso amministrativo tra Stato ed enti locali; nel caso di mancato rispetto di norme o trattati internazionali o della normativa comunitaria. solo dopo il giudizio in via incidentale della Corte costituzionale;
La Conferenza Stato-città ed autonomie locali: è presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, per sua delega, dal Presidente della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, la Regione e le Province autonome; ha compiti di informazione, consultazione e raccordo, in relazione agli indirizzi di politica generale suscettibili di incidere nelle materie di competenza regionale; ha compiti di coordinamento nei rapporti tra lo Stato e le autonomie locali, ad esclusione delle Città metropolitane. è presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, per sua delega, dal Ministro per gli affari regionali o dal Ministro dell'interno;
A norma del d. lgs. 267/2000 il Comune è definito: ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo; ente locale originario avente autonomia statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa. ente locale primario che rappresenta il nucleo fondamentale della comunità statuale; comunità locale primaria che cura gli interessi e lo sviluppo del nucleo territoriale di riferimento, di cui promuove lo sviluppo sociale ed economico complessivo;
A norma del d. lgs. 267/2000 la Provincia è definita: ente esponenziale dei bisogni della popolazione di riferimento, intermedio tra la Città metropolitana e la Regione; ente locale esponenziale degli interessi della popolazione di riferimento che promuove e coordina lo sviluppo del territorio; ente locale sovraordinato al Comune che coordina lo sviluppo e la promozione dei territorio di riferimento. ente locale intermedio tra Comune e Regione che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi, ne promuove e ne coordina lo sviluppo;
A norma del d. lgs. 267/2000 i Comuni e le Province: sono titolari solo dell'autonomia amministrativa; hanno autonomia statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa. hanno autonomia statutaria e organizzativa nel rispetto dei principi delle leggi dello Stato; hanno autonomia statutaria, organizzativa e amministrativa ma non normativa, riservata dalla Costituzione allo Stato e alle Regioni;
A norma del d. lgs. 267/2000, lo statuto dei Comuni e delle Province è deliberato: dal Consiglio regionale, previo parere consultivo della Giunta. dallo Stato; dalla Regione; dai rispettivi consigli;
A norma del d. lgs. 267/2000, il regolamento provinciale: è adottato con legge dello Stato, su proposta della Provincia, ai fini dell'organizzazione e del funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l'esercizio delle funzioni; è adottato con legge regionale, su proposta della Provincia, ai fini dell'organizzazione e del funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l'esercizio delle funzioni; è adottato dalla Provincia, previa approvazione della Regione. è adottato dalla Provincia, nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dallo statuto, nelle materie di propria competenza, ed in particolare per l'organizzazione e il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l'esercizio delle funzioni;
A norma del d. lgs. 267/2000, il regolamento comunale: è adottato con legge dello Stato, su proposta del Comune, ai fini dell'organizzazione e del funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l'esercizio delle funzioni; è adottato con legge regionale, su proposta della Provincia, ai fini dell'organizzazione e del funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l'esercizio delle funzioni; è adottato dalla Provincia, su proposta del Comune, nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dallo statuto, nelle materie di propria competenza, ed in particolare per l'organizzazione e il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l'esercizio delle funzioni; è adottato dal Comune, nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dallo statuto, nelle materie di propria competenza, ed in particolare per l'organizzazione e il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l'esercizio delle funzioni.
Per le violazioni dei regolamenti provinciali: si applica sempre una sanzione amministrativa pecuniaria; si applicano sanzioni sempre di tipo penale; si applicano sanzioni sempre di tipo penale, salvo diversa disposizione di legge. si applica una sanzione amministrativa pecuniaria, salvo diversa disposizione di legge;
Per le violazioni delle ordinanze adottate dal Sindaco: si applicano sanzioni solo se le ordinanze sono adottate sulla base di specifiche norme regolamentari. si applicano sanzioni, se le ordinanze sono adottate sulla base di disposizioni di legge, ovvero di specifiche norme regolamentari; si applicano sanzioni solo se le ordinanze sono adottate sulla base di disposizioni di legge; non si applicano sanzioni;
A norma del d. lgs. 267/2000, l'organo competente ad irrogare la sanzione amministrativa per le violazioni delle disposizioni regolamentari comunali: è individuato dall'apposito regolamento comunale sulla risoluzione del contenzioso nel territorio del Comune; è individuato dallo statuto; è individuato ai sensi dell'art. 17 della legge 24 novembre 1981, n. 689; è individuato con delibera del Consiglio provinciale, su proposta del Sindaco.
A norma del d. lgs. 267/2000 l'istituzione del difensore civico presso il Comune può essere prevista: dallo statuto comunale. dal regolamento comunale; dalla legge dello Stato; dalla legge della Regione;
A norma del d. lgs. 267/2000 l'istituzione del difensore civico presso la Provincia può essere prevista: dallo statuto provinciale. dalla legge dello Stato dalla legge della Regione; dal regolamento provinciale;
A norma del d. lgs. 267/2000 spettano al Comune: tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione e il territorio comunale, limitatamente all'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico; tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione e il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto e dell'utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze; tutte le funzioni normative che riguardano la popolazione e il territorio comunale, espressamente attribuite dalla legge statale o regionale; tutte le funzioni normative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto e dell'utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze.
A norma del d. lgs. 267/2000, il Comune gestisce i seguenti servizi di competenza statale: valorizzazione delle risorse turistiche e dei beni culturali, trasporti pubblici locali, viabilità . servizi elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica; protezione dell'ambiente, parchi e riserve naturali, caccia e pesca; trasporti, viabilità, tutela dell'ambiente e del territorio;
A norma del d. lgs. 267/2000 lo statuto comunale può prevedere l'istituzione di municipi: nei Comuni ove, per ragioni storiche, sia opportuna la conservazione di forme e condizioni particolari di autonomia; nei Comuni istituiti mediante fusione di due o più Comuni contigui, nei territori delle comunità di origine o di alcune di esse; nei Comuni istituiti mediante fusione di almeno tre Comuni contigui, per ragioni di carattere storico o culturale; come attributo onorifico ai Comuni con più di 15.000 abitanti, particolarmente insigni per ricordi o monumenti storici.
A norma del d. lgs. 267/2000 il titolo di città può essere concesso a determinati Comuni: per la particolare ricchezza del patrimonio artistico e storico, indipendentemente dall'attuale importanza. che siano stati inseriti nell'elenco delle Città d'arte della Repubblica italiana; che siano insigni per ricordi, monumenti storici e per l'attuale importanza; che siano insigni per ricordi e monumenti storici e abbiano una popolazione superiore a 5.000 abitanti;
A norma del d. lgs. 267/2000 il titolo di città può essere concesso a determinati Comuni: con decreto del Presidente della Provincia; con decreto del Presidente della Regione; con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno. con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Ministro per gli affari regionali;
A norma del d. lgs. 267/2000 spettano alla Provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardano vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale, tra l'altro, nei seguenti settori: difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità, tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche, servizi sanitari, di igiene e profilassi pubblica, attribuiti dalla legislazione statale o regionale. tutela della concorrenza, promozione dello sviluppo economico, nonché difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità ; valorizzazione dei beni culturali, viabilità e trasporti, protezione della fauna e della flora, parchi e riserve naturali, sviluppo economico, competitività, tutela del mercato; servizi elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica;
A norma del d. lgs. 267/2000 spettano alla Provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardano vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale, tra l'altro, nei seguenti settori: bisogni che riguardano la popolazione e il territorio provinciale, in particolare nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto e dell'utilizzazione del territorio, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze; tutela della concorrenza, promozione dello sviluppo economico, nonché difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità . difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità, tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche, valorizzazione dei beni culturali, viabilità e trasporti, protezione della fauna e della flora, caccia e pesca nelle acque interne; servizi elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica;
A norma del d. lgs. 267/2000 il piano territoriale di coordinamento è predisposto e adottato: dalla Regione; dalle Città metropolitane. dalla Provincia; dal Comune;
A norma del d. lgs. 267/2000 il piano territoriale di coordinamento, nella determinazione degli indirizzi generali del territorio, indica, in particolare: la localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e delle principali linee di comunicazione; la compatibilità dei piani regolatori generali con i piani paesistici comunali. le linee di intervento per la sistemazione urbanistica dei Comuni del territorio provinciale; le aree nelle quali sia opportuno costruire impianti sportivi e ricreativi;
A norma del d. lgs. 267/2000 il piano territoriale di coordinamento, nella determinazione degli indirizzi generali del territorio, indica, in particolare: la compatibilità dei piani regolatori generali con i piani paesistici comunali. i vincoli da osservare nelle zone a carattere storico, ambientale e paesaggistico; le diverse destinazioni del territorio in relazione alla prevalente vocazione delle sue parti; le linee di intervento per la sistemazione urbanistica dei Comuni del territorio provinciale;
A norma del d. lgs. 267/2000 il circondario è : suddivisione del territorio comunale, in relazione all'ampiezza e peculiarità del territorio, alle esigenze della popolazione ed alla funzionalità dei servizi; suddivisione del territorio provinciale, in relazione all'ampiezza e peculiarità del territorio, alle esigenze della popolazione ed alla funzionalità dei servizi; suddivisione del territorio comunale, in relazione all'ampiezza e peculiarità del territorio, alle esigenze della popolazione, alla funzionalità dei servizi e alle necessità di decentramento amministrativo; suddivisione del territorio regionale, in relazione all'ampiezza e peculiarità del territorio, alle esigenze della popolazione ed alla funzionalità dei servizi;
A norma del d. lgs. 267/2000 la disciplina del circondario è contenuta: nello statuto provinciale. nello statuto comunale; nel regolamento provinciale; nel regolamento comunale;
A norma del d. lgs. 267/2000 sono considerate aree metropolitane, ferme le definizioni al riguardo delle Regioni a statuto speciale: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Palermo; Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Cagliari; Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Palermo, Cagliari; Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli.
A norma del d. lgs. 267/2000 la Città metropolitana, comunque denominata, acquisisce le funzioni: del Comune; del circondario provinciale; della circoscrizione; della Provincia.
A norma del d. lgs. 267/2000 sono organi di governo del Comune: il Sindaco, la Giunta, il Consiglio; il Sindaco, la Giunta, il Consiglio, il Segretario comunale. il Sindaco, il Vicesindaco, la Giunta, il Consiglio; il Presidente, la Giunta, il Consiglio;
A norma del d. lgs. 267/2000 nei Comuni con popolazione superiore ad un milione di abitanti il Consiglio comunale è composto da: 40 membri. 50 membri; 60 membri; 70 membri;
A norma del d. lgs. 267/2000 nei Comuni con popolazione superiore a 500.000 abitanti il Consiglio comunale è composto da: 40 membri; 70 membri; 50 membri; 46 membri.
A norma del d. lgs. 267/2000 sono organi di governo della Provincia: il Presidente, la Giunta, il Consiglio e, ove presente, il Consiglio circondariale. il Consiglio e la Giunta; il Consiglio provinciale, la Giunta, il Sindaco; il Consiglio, la Giunta, il Presidente;
A norma del d. lgs. 267/2000 il Consiglio comunale nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, è presieduto: dal Sindaco; dal Presidente della Giunta; dal più anziano degli assessori; da un presidente eletto tra i consiglieri nella prima seduta del Consiglio.
A norma del d. lgs. 267/2000, il Consiglio provinciale è presieduto: dal Presidente della Giunta; dal consigliere provinciale che ha ottenuto il maggior numero di voti. da un presidente eletto tra i consiglieri nella prima seduta del Consiglio; dal Presidente della Provincia;
A norma del d. lgs. 267/2000 il Consiglio comunale dei Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, è presieduto: dal Presidente della Giunta; da un presidente eletto tra i consiglieri nella prima seduta del Consiglio; dal Sindaco che provvede anche alla convocazione del Consiglio salva differente previsione statutaria; dal più anziano tra gli assessori.
A norma del d. lgs. 267/2000, il Presidente della Provincia è eletto: congiuntamente dal Consiglio e dalla Giunta a maggioranza qualificata. dai cittadini della provincia a suffragio universale e diretto; dai componenti della giunta provinciale; dai consiglieri provinciali;
A norma del d. lgs. 267/2000, il numero degli assessori della giunta comunale è stabilito: dal Sindaco, previe consultazioni obbligatorie ma non vincolanti con il Consiglio comunale; dal Consiglio comunale; dallo statuto, e fino all'adozione dello stesso, dalla legge, in proporzione alla popolazione; dallo statuto, e fino all'adozione dello stesso, dal Sindaco.
A norma del d. lgs. 267/2000, il candidato che sia eletto contemporaneamente in due Comuni: può optare per entrambe le cariche solo se si tratti di Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti. deve comunicare l'accettazione di una delle due cariche entro 15 giorni dall'ultima deliberazione di convalida; deve optare per una delle due cariche entro e non oltre 15 giorni dalla prima deliberazione di convalida a pena di decadenza da entrambe; deve optare per una delle due cariche entro 5 giorni dall'ultima deliberazione di convalida;
A norma del d. lgs. 267/2000 qualora il candidato eletto consigliere contemporaneamente in due Comuni non opti per una delle due cariche entro il termine stabilito dalla legge: rimane eletto nel Comune dove ha riportato il maggior numero di voti in percentuale rispetto al numero dei votanti; rimane eletto nel Comune dove ha riportato il maggior numero di voti in assoluto; rimane eletto nel Comune in cui non può essere surrogato; decade da entrambe le cariche.
A norma del d. lgs. 267/2000, chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di Presidente della Provincia: allo scadere del secondo mandato non è immediatamente rieleggibile nella medesima carica, a meno che uno dei due suddetti mandati abbia avuto una durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno. allo scadere del secondo mandato non è immediatamente rieleggibile nella medesima carica, a meno che il primo dei suddetti mandati abbia avuto una durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno. allo scadere del secondo mandato non è immediatamente rieleggibile nella medesima carica, a meno che uno dei due suddetti mandati abbia avuto una durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno per causa diversa dalle dimissioni volontarie; non è mai più rieleggibile per la medesima carica;
A norma del d. lgs. 267/2000, la sospensione di diritto alla carica di Sindaco si verifica: solo nel momento del passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge; nel momento del passaggio in giudicato della sentenza di condanna ad una pena non inferiore a 3 anni di reclusione, e in ogni caso di sanzioni penali amministrative previste dal codice di procedura penale; nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge; nel momento del passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre quando sia inflitta una pena non inferiore a 3 anni di reclusione.
A norma del d. lgs. 267/2000 non è eleggibile a Sindaco di un determinato Comune: il magistrato addetto alla Corte d'Appello nel cui distretto non è compreso il Comune; il dipendente del Comune che abbia una popolazione inferiore a 5.000 abitanti; nel territorio nel quale esercita il suo ufficio, il ministro di culto, che ha giurisdizione e cura di anime; il dipendente di azienda sanitaria locale.
A norma del d. lgs. 267/2000 non è eleggibile a Sindaco di un determinato Comune: il dipendente del Tribunale; nel territorio nel quale esercita il comando, l'ufficiale superiore delle Forze Armate dello Stato; il presidente del Tribunale nella cui circoscrizione non è compreso il Comune; il prefetto che esercita le sue funzioni al di fuori del territorio nel quale è compreso il Comune.
A norma del d. lgs. 267/2000 è eleggibile a Sindaco di un determinato Comune: il direttore amministrativo delle aziende sanitarie locali ed ospedaliere; il dipendente del Comune o della Provincia; il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni di direttore generale o equiparate, ma non superiori. il Capo della Polizia, solo nei Comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti;
A norma del d. lgs. 267/2000 è eleggibile a Sindaco di un determinato Comune: il Procuratore generale presso la Corte di Cassazione; il vice prefetto che esercita le sue funzioni su un territorio nel quale è compreso quel Comune. il vice capo della Polizia; il giudice di pace che esercita funzioni su un territorio nel quale è compreso quel Comune;
A norma del d. lgs. 267/2000 è possibile candidarsi a consigliere comunale, quando le elezioni si svolgono nella stessa data: in non più di tre Comuni limitrofi; in tutti i Comuni della Provincia; solo in un Comune; in non più di due Comuni.
A norma del d. lgs. 267/2000, è possibile candidarsi alla carica di Presidente della Provincia: solo in una Provincia. in non più di due Province; in tutte le Province della stessa Regione; in non più di tre Province;
A norma del d. lgs. 267/2000, il consigliere comunale in carica può candidarsi alla medesima carica in altro Comune? sì, solo se si tratta di un Comune con popolazione inferiore a 5.000 abitanti; sì, sempre; mai; sì, solo se si tratta di una Provincia diversa da quella di appartenenza.
A norma del d. lgs. 267/2000, il consigliere comunale in carica può candidarsi alla carica di consigliere provinciale? sì ; mai; sì, ma solo se la Provincia è diversa da quella di appartenenza; sì, purché nell'ambito della Regione.
A norma del d. lgs. 267/2000, il consigliere circoscrizionale in carica può candidarsi alla carica di consigliere provinciale? sì ; sì, purché nell'ambito della Regione; mai; sì, purché fuori dalla Regione.
A norma del d. lgs. 267/2000, il consigliere circoscrizionale in carica può candidarsi alla medesima carica in altra circoscrizione? sì ; sì, se si tratta di una circoscrizione limitrofa; mai. no, a meno che non si tratti di una circoscrizione di una Regione diversa da quella di appartenenza;
A norma del d. lgs. 267/2000, la carica di assessore comunale è incompatibile: con la carica di consigliere provinciale; con l'esercizio della funzione di presidente della Corte d'appello nella cui circoscrizione non rientra quel Comune; con la carica di consigliere regionale della Regione nel territorio della quale è compreso il Comune di appartenenza; con l'esercizio della funzione di dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale.
A norma del d. lgs. 267/2000, il Presidente della Provincia è incompatibile: con la carica di consigliere circoscrizionale; con l'esercizio della funzione di dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale. con la carica di consigliere regionale della Regione nel territorio della quale è compreso il Comune di appartenenza; con l'esercizio della funzione di presidente della Corte d'appello nella cui circoscrizione non rientra quel Comune;
A norma del d. lgs. 267/2000, la decadenza dalla carica di consigliere comunale, per l'esistenza di cause di incompatibilità, deve essere promossa: davanti al Tribunale civile; davanti alla Corte di cassazione; davanti alla Corte dei conti. davanti al Tribunale amministrativo regionale;
A norma del d. lgs. 267/2000, la decadenza dalla carica di sindaco, per l'esistenza di cause di incompatibilità, deve essere promossa: davanti alla Corte di cassazione; davanti alla Corte dei conti. davanti al Tribunale amministrativo regionale; davanti al Tribunale civile;
A norma del d. lgs. 267/2000, la decadenza dalla carica di consigliere provinciale, per l'esistenza di cause di incompatibilità, non può essere promossa: da qualsiasi elettore del Comune. da qualsiasi cittadino di un diverso Comune, che non vi abbia interesse; da chiunque vi abbia interesse, ad esclusione dei parenti o affini fino al secondo grado; dal prefetto;
A norma del d. lgs. 267/2000, nei Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, qualora vi sia stata ulteriore parità di voti al ballottaggio tra i candidati alla carica di Sindaco: si procede all'estrazione a sorte; viene eletto il candidato più anziano d'età ; viene eletto il candidato che abbia ricoperto cariche pubbliche per più tempo ovvero, nel caso in cui non sia possibile utilizzare questo criterio, il candidato più anziano d'età ; viene svolto un ulteriore turno di ballottaggio, dopo il quale, in caso di parità, si procede all'estrazione a sorte.
Ai sensi dell'art. 24 della Costituzione: tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi; la tutela degli interessi legittimi è ammessa solo nei casi tassativamente elencati dalla legge. tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e, nei casi elencati dalla legge sul contenzioso amministrativo, anche per la tutela dei propri interessi legittimi; tutti possono agire in giudizio davanti alla Corte di cassazione per la tutela dei propri interessi legittimi;
Ai sensi dell'art. 113 della Costituzione: contro gli atti della pubblica amministrazione è sempre ammessa la tutela giurisdizionale dei soli interessi legittimi dinanzi agli organi di giurisdizione ordinaria e amministrativa; contro gli atti della pubblica amministrazione è sempre ammessa la tutela giurisdizionale avanti alla Corte dei conti; contro gli atti della pubblica amministrazione è sempre ammessa la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi dinanzi agli organi di giurisdizione ordinaria o amministrativa. contro gli atti della pubblica amministrazione è sempre assicurata la tutela giurisdizionale, secondo i principi di buon andamento e imparzialità ;
Ai sensi dell'art. 117, comma 2, lett. l) della Costituzione la disciplina della giustizia amministrativa: è attribuita alla potestà esclusiva dello Stato; è materia di legislazione concorrente; spetta in via residuale alle Regioni; è attribuita alla potestà esclusiva dello Stato, ad esclusione della disciplina dei TAR, che spetta alle Regioni.
I conflitti di giurisdizione possono essere definiti come; conflitti tra soggetti dotati di una sfera di competenza costituzionalmente riservata, la cui soluzione spetta alla Corte costituzionale; conflitti tra organi appartenenti allo stesso soggetto, la cui soluzione spetta alla Corte dei conti. conflitti tra organi appartenenti a diversi organi giurisdizionali, la cui soluzione spetta alla Corte costituzionale; conflitti tra organi appartenenti a diversi organi giurisdizionali, la cui soluzione spetta alla Corte di cassazione;
In materia di conflitti tra Stato e Regioni il termine perentorio per proporre ricorso, dalla notificazione o pubblicazione o avvenuta conoscenza dell'atto lesivo è di: 90 giorni. 40 giorni; 50 giorni; 60 giorni;
Ai sensi dell'art. 41 del codice di procedura civile: la pubblica amministrazione può chiedere in ogni stato e grado del processo che sia dichiarato dalle Sezioni unite della Corte di cassazione il difetto di giurisdizione dei giudice ordinario, purché l'amministrazione sia parte nella causa in questione e finché la giurisdizione non sia stata affermata con sentenza passata in giudicato; la pubblica amministrazione può chiedere solo prima della fase istruttoria che sia dichiarato dalle Sezioni unite della Corte di cassazione il difetto di giurisdizione dei giudice ordinario, purché l'amministrazione sia parte nella causa in questione; la pubblica amministrazione può chiedere al termine della fase istruttoria che sia dichiarato dalle Sezioni unite della Corte di cassazione il difetto di giurisdizione dei giudice ordinario, a causa dei poteri attribuiti dalla legge sul procedimento amministrativo. la pubblica amministrazione che non è parte in causa può chiedere in ogni stato e grado del processo che sia dichiarato dalle Sezioni unite della Corte di cassazione il difetto di giurisdizione del giudice ordinario a causa dei poteri attribuiti dalla legge all'amministrazione stessa, finché la giurisdizione non sia stata affermata con sentenza passata in giudicato;
Il ricorso di ottemperanza è : il ricorso che la parte soccombente propone avanti alla Corte di giustizia delle Comunità europee, nei casi di violazioni delle norme amministrative comunitarie; il ricorso che la parte che abbia ottenuto una pronuncia favorevole del giudice ordinario propone avanti al giudice amministrativo, nel caso in cui l'amministrazione non si conformi al giudicato; un ricorso straordinario al Tribunale amministrativo regionale per il Lazio. il ricorso che la parte soccombente propone, nell'ambito del contenzioso contabile amministrativo, avanti alle Sezioni unite della Corte di cassazione;
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il Tribunale amministrativo regionale esercita giurisdizione di merito: solo nei casi previsti dalla legge; sempre, a meno che non disponga diversamente la legge; mai; solo nell'ambito del giudizio contabile operato dalla Corte dei conti.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il Tribunale amministrativo regionale esercita giurisdizione esclusiva: solo nei casi previsti dalla legge. sempre, tranne nei casi di verifica dei poteri ad opera delle pubbliche amministrazioni regionali; solo nei casi previsti dalla legge sul contenzioso amministrativo nel pubblico impiego; mai;
A norma della d. lgs. 80/1998, il giudice amministrativo, nelle controversie devolute alla sua giurisdizione esclusiva, può disporre l'assunzione dei mezzi di prova previsti dal codice di procedura civile? sì, può disporre l'interrogatorio formale e il giuramento decisorio. sì, ad esclusione dell'interrogatorio formale e del giuramento; no, non è possibile l'assunzione di alcun mezzo di prova; no, può disporre, nei casi tassativi fissati dalla legge, solo la consulenza tecnica d'ufficio;
A norma del d. lgs. 267/2000, il Presidente della Provincia ed il Consiglio provinciale durano in carica: cinque anni; sei anni. quattro anni; otto anni;
La legittimazione ad agire sul piano processuale: consiste in un vantaggio pratico e concreto che può derivare dall'accoglimento del ricorso; consiste in un vantaggio pratico e concreto che può derivare dall'accoglimento del ricorso, che non sia, però, di carattere esclusivamente morale; spetta a colui che affermi di essere titolare della situazione giuridica sostanziale che si assume essere stata ingiustamente lesa dal provvedimento amministrativa e che viene dedotta in giudizio; spetta a tutti i soggetti che entrano in contatto con la pubblica amministrazione.
L'interesse al ricorso amministrativo deve essere: personale, indiretto ed attuale; impersonale, indiretto ed attuale; personale, diretto ed attuale; personale, diretto e storico.
Il difetto di notificazione del ricorso alle parti necessarie: può essere rilevato solo ad istanza di parte. non può essere rilevato d'ufficio dal giudice; rende comunque ricevibile il ricorso; rende irricevibile il ricorso;
L'amministrazione resistente: può essere solo l'autorità nei cui confronti deve essere fatta valere la pretesa; può essere solo l'autorità che ha emanato l'atto; può essere l'autorità che ha emanato l'atto o quella nei cui confronti deve essere fatta valere la pretesa; può essere scelta dal ricorrente.
I controinteressati nel processo amministrativo sono: i titolari di una situazione giuridicamente rilevante identica a quella del ricorrente. i soggetti che traggono vantaggio dall'annullamento dell'atto impugnato; i soggetti che traggono vantaggio dall'atto impugnato e, quindi, riceverebbero un danno dal suo annullamento; unicamente i portatori di interessi diffusi;
Nel processo amministrativo l'azione di condanna: può essere ammessa soltanto qualora la pubblica amministrazione l'abbia preventivamente accettata. non è mai ammessa; è l'azione mediante la quale il ricorrente mira ad ottenere una decisione che ordini all'amministrazione di pagare una somma di denaro; è ammessa soltanto nell'ambito della giurisdizione esclusiva;
Il ricorso, nel diritto processuale amministrativo: deve essere sottoscritto dal solo ricorrente; deve essere sottoscritto solo dal difensore; deve essere sottoscritto dal ricorrente e dal difensore con procura ad litem, conferita a mezzo di atto pubblico; deve essere sottoscritto dal difensore con procura ad litem, conferita a mezzo di atto pubblico.
La notificazione del ricorso: per le amministrazioni statali va effettuata in persona del ministro competente per materia e la consegna deve essere eseguita presso la sede del suo ministero; per le amministrazioni statali la consegna deve essere eseguita presso la sede centrale di Roma; per le amministrazioni statali va effettuata in persona del ministro competente per materia e la consegna deve essere eseguita presso l'avvocatura dello Stato. per le amministrazioni statali va effettuata in persona del dirigente responsabile per materia;
Il ricorrente si costituisce in giudizio quando: deposita il ricorso, pur senza aver ancora proceduto alla notificazione. deposita il ricorso notificato; notifica il ricorso all'amministrazione che ha emanato l'atto; deposita la copia del provvedimento impugnato;
Il ricorso incidentale: non deve essere notificato alle altre parti di giudizio. è un ricorso di cui il ricorrente si serve per far valere ulteriori vizi dell'atto impugnato, rispetto a quelli prospettati nel ricorso principale; è efficace, sebbene quello principale sia dichiarato inammissibile; è un ricorso con il quale le parti contro cui l'impugnazione è proposta, denunciano vizi dell'atto impugnato diversi da quelli denunciati dal ricorrente;
La domanda di fissazione di udienza: non può essere revocata dalla parte che l'ha proposta; deve essere notificata alle controparti; deve essere proposta entro due anni dal deposito del ricorso; deve essere proposta dopo due anni dal deposito del ricorso.
Il principio dispositivo delle parti: comporta che spetti solo al giudice l'onere di affermare, attraverso gli atti di causa, come sussistenti o insussistenti, i fatti su cui si fonda la pretesa e che le parti intendono far valere nel processo; comporta che spetti alle parti l'onere di affermare, attraverso gli atti di causa, come sussistenti o insussistenti i fatti su cui si fonda la pretesa e che essi intendono far valere nel processo; comporta che il giudice non possa disporre della consulenza tecnica d'ufficio; vieta al giudice di disporre l'acquisizione dei fatti d'ufficio.
Nel processo amministrativo di legittimità : il giudice può ricorrere alla consulenza tecnica, quale mezzo istruttorio affidato al suo prudente apprezzamento; il giudice non può fare ricorso alla consulenza tecnica; il giudice può richiedere chiarimenti e verificazioni, ma non l'esibizione di documenti; il giudice non può richiedere chiarimenti e verificazioni.
L'ordinanza cautelare: viene resa in tempi normalmente lunghi; viene sempre emessa ante causam. ha carattere definitivo; ha carattere provvisorio;
L'azione cautelare: può essere proposta contestualmente al ricorso e, in tal caso, è notificata unitamente ad esso; non può essere proposta separatamente dal ricorso principale; può essere proposta indipendentemente dal ricorso principale; non deve essere notificata alle altri parti.
Costituiscono cause di sospensione del processo: la proposizione del regolamento preventivo di giurisdizione, la proposizione della questione di legittimità costituzionale di una legge, la proposizione del regolamento preventivo di competenza. la proposizione del regolamento preventivo di giurisdizione, la proposizione della questione di legittimità costituzionale di una legge, la morte del ricorrente; la proposizione del regolamento preventivo di giurisdizione, la proposizione della questione di legittimità costituzionale di una legge, la dichiarazione di morte presunta del ricorrente; la proposizione del regolamento preventivo di giurisdizione, la morte del ricorrente, la proposizione del regolamento preventivo di competenza;
Il regolamento preventivo di competenza: deve contenere le argomentazioni che dimostrano l'incompetenza del giudice adito, ma non l'indicazione del giudice ritenuto competente; consente all'interessato di rivolgersi immediatamente alle sezioni unite della Corte di cassazione al fine di ottenere una pronuncia in punto di competenza; può essere proposto solo dal ricorrente. consente all'interessato di chiamare in casa il Consiglio di Stato per decidere sulla competenza del giudice adito;
L'estinzione del processo può avvenire a causa: della morte del ricorrente; della perdita della capacità di stare in giudizio del ricorrente; della mancata riassunzione del processo; della proposizione della questione di legittimità costituzionale.
Le sentenze del giudice amministrativo: se sono "non definitive", non possono attenere al merito. sono unicamente definitive; sono unicamente non definitive; possono essere sia definitive che non definitive;
Le sentenze di accoglimento del giudice amministrativo possono essere: solo costitutive e di condanna. solo di accertamento o di condanna; solo costitutive o di accertamento; costitutive, di accertamento e di condanna;
Le sentenze costitutive di annullamento: impongono all'amministrazione di tenere un certo comportamento. rimuovono l'atto ed i suoi effetti; rimuovono uno stato di incertezza relativa alla sussistenza o alla spettanza di una situazione giuridica soggettiva; accertano la sussistenza di un diritto fatto valere e obbligano l'amministrazione a corrispondere la somma di cui sia debitrice, o a tenere un determinato comportamento;
Il sistema processuale amministrativo: prevede due sole forme di impugnazione costituite dall'appello e dal ricorso per Cassazione; prevede, quali forme di impugnazione, il regolamento preventivo di giurisdizione ed il regolamento preventivo di competenza; prevede due sole forme di impugnazione costituite dall'appello e dalla revocazione; prevede, quali forme di impugnazione, l'appello e la revocazione.
Il giudice di appello: non può riesaminare pienamente le domande, eccezioni, deduzioni e difese, in relazione alle quali, si è pronunciato il tribunale amministrativo; non può rilevare d'ufficio il difetto di giurisdizione; non può rilevare d'ufficio il difetto di contraddittorio. può riesaminare pienamente le domande, eccezioni, deduzioni e difese, in relazione alle quali, si è pronunciato il tribunale amministrativo;
L'appello: ha effetto sospensivo; può essere proposto unicamente dal ricorrente che abbia visto respingere tutte le censure presentate; può essere proposto da qualsiasi soggetto nei cui confronti si sia prodotto un effetto sfavorevole come conseguenza della sentenza. non è retto dal principio dispositivo, sicché le parti non possono sottrarre al giudice d'appello uno o più punti della controversia;
Ai sensi dell'art. 38, r.d. 642/1907, come modificato dall'art. 1 l. 205/2000: l'atto di intervento in appello deve essere depositato entro trenta giorni dalla notifica; l'atto di intervento in appello deve essere depositato entro quarantacinque giorni dalla notifica; l'atto di intervento in appello deve essere depositato entro dieci giorni dalla notifica; l'atto di intervento in appello non deve essere depositato.
Nel processo di appello, ex art. 28 l. Tar: il ricorso va notificato alle controparti nel termine perentorio di sessanta giorni dalla notificazione della sentenza di primo grado; il ricorso va notificato alle controparti nel termine ordinatorio di sessanta giorni dalla notificazione della sentenza di primo grado; il ricorso va notificato alle controparti nel termine ordinatorio di centoventi giorni dalla notificazione della sentenza di primo grado; il ricorso non va notificato alle controparti.
Nel processo di appello: le parti intimate possono costituirsi in giudizio fino a dieci giorni liberi prima dell'udienza; il termine di costituzione per le parti intimate è di natura perentoria. le parti intimate devono necessariamente costituirsi in giudizio entro trenta giorni successivi a quello assegnato per il deposito del ricorso; il patrocinio di un legale è facoltativo;
L'appello incidentale: si dice "improprio" quando riguarda lo stesso capo della sentenza impugnato con l'appello principale; può riguardare unicamente un capo connesso o dipendente da quello impugnato con l'appello principale; è una controimpugnazione con la quale una parte, con l'intento di conservare il risultato raggiunto con la sentenza, fa valere in via subordinata censure differenti rispetto a quelle proposte dall'appellante principale avverso la sentenza; è una controimpugnazione con la quale una parte, con l'intento di eliminare il risultato raggiunto con la sentenza, fa valere in via subordinata censure differenti rispetto a quelle proposte dall'appellante principale avverso la sentenza.
Il Consiglio di Stato, in secondo grado: non può accogliere o respingere il ricorso nel merito, qualora in primo grado il tribunale amministrativo abbia dichiarato l'irricevibilità del ricorso; non può accogliere o respingere il ricorso nel merito, qualora in primo grado il tribunale amministrativo abbia dichiarato l'inammissibilità del ricorso; annulla con rinvio la sentenza di primo grado qualora riconosca il difetto di giurisdizione. può accogliere o respingere il ricorso nel merito, sebbene in primo grado il tribunale amministrativo abbia dichiarato l'irricevibilità del ricorso.
Il Consiglio di Stato annulla con rinvio: qualora riconosca l'esistenza di una causa estintiva del giudizio; qualora riconosca la nullità del ricorso introduttivo; qualora accolga l'appello per difetto di procedura. qualora riconosca l'esistenza di una causa impeditiva del giudizio;
Secondo l'art. 28, l. Tar, contro le sentenze dei Tribunali amministrativi regionali: la revocazione va proposta ad un giudice diverso rispetto a quello che ha pronunciato la sentenza che si intende rimuovere; è ammessa l'azione revocatoria, ma solo per i casi di giurisdizione esclusiva. è proponibile il ricorso per revocazione, nei casi, nei modi e nei termini previsti dagli artt. 395 e 396 c.p.c.; non è ammissibile il ricorso per revocazione, di cui agli artt. 395 e 396 c.p.c.;
Il ricorso in Cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione: va proposto entro centoventi giorni dalla notificazione della sentenza impugnata; cassa la decisione con rinvio se nega l'esistenza di giurisdizione; cassa la decisione senza rinvio se nega l'esistenza di giurisdizione; cassa senza rinvio se afferma la giurisdizione negata dal giudice amministrativo.
L'opposizione di terzo: è un mezzo esperibile contro la sentenza passata in giudicato; non è esperibile nei confronti delle sentenze esecutive; spetta unicamente al terzo che è già intervenuto nel giudizio che ha portato all'emanazione della sentenza che pregiudica i suoi diritti; la legittimazione non spetta a controinteressati pretemessi ed a quelli sopravvenuti.
Acquisiscono efficacia di "cosa giudicata": soltanto le sentenze dei Tar, ma non quelle del Consiglio di Stato; soltanto le sentenze del Consiglio di Stato, ma non quelle dei Tar; le sentenze del Tar, a seguito dell'esaurimento dei mezzi di gravame; ne¨ le sentenze dei Tar, ne¨ quelle del Consiglio di Stato.
Tra le pronunce del giudice amministrativo possono passare in giudicato: tutte le sentenze; soltanto le sentenze processuali; soltanto le sentenze di merito; soltanto le questioni pregiudiziali.
Il giudizio di ottemperanza: deve essere proposto di fronte al Consiglio di Stato per le sentenze dei Tar; è un'ipotesi di giurisdizione di legittimità ; deve essere proposto di fronte al Consiglio di Stato per l'esecuzione dei giudicati del giudice ordinario allorché l'autorità che deve adempiere abbia sede nell'ambito della circoscrizione di un Tar. è un'ipotesi di giurisdizione di merito;
Nel giudizio di ottemperanza: il ricorso può essere proposto anche da soggetti che non furono parti, nel giudizio concluso con la sentenza da ottemperare; la parte deve previamente notificare un atto di messa in mora all'amministrazione inadempiente, avvertendo che in mancanza di esecuzione, si procederà alla proposizione del ricorso; il ricorso deve essere notificato a tutte le parti del giudizio concluso con la sentenza da ottemperare; una volta decorso il termine di trenta giorni dalla messa in mora, il ricorso deve essere proposto entro i successivi sessanta giorni.
Nella giurisdizione esclusiva: non è ammessa la pronuncia di ingiunzioni di pagamento di somme liquide ed esigibili emanate inaudita altera parte; il giudice amministrativo non può assumere i mezzi di prova previsti dal codice di procedura civile; è ammessa la pronuncia di ingiunzioni di pagamento di somme liquide ed esigibili, emanate inaudita altera parte; il giudice amministrativo non può disporre la consulenza tecnica d'ufficio.
Il giudice del contenzioso elettorale attivo è : la Corte d'appello in unico grado; il Tar della circoscrizione in cui è compreso l'ente della cui elezione si tratta; il tribunale ordinario di primo grado nella cui circoscrizione è compreso l'ente della cui elezione si tratta; la Corte di Cassazione in unico grado.
Ai sensi dell'art. 17 r.d. 642/1907, il ricorso è nullo: se vi sia assoluta incertezza sull'oggetto della domanda; se manca l'indicazione della data del provvedimento impugnato. se manca l'elezione, da parte del ricorrente, del domicilio nel comune dove ha sede il giudice adito; se manca la sottoscrizione del ricorrente, pur se vi è quella del difensore munito di procura ad litem;
La comparizione dell'intimato: non sana l'irregolarità del ricorso; sana sia la nullità che l'irregolarità del ricorso. non sana la nullità del ricorso; sana soltanto l'irregolarità del ricorso;
In forza del principio della corrispondenza tra chiesto e pronunciato: il giudice non è vincolato alla deduzione dei motivi operata dal ricorrente e, pertanto, può scendere a esaminare i profili di illegittimità non rappresentati dalla parte. non è possibile l'assorbimento dei motivi; il giudice non deve esprimersi su ogni domanda; il giudice dovrebbe pronunciarsi su ogni domanda;
I motivi aggiunti: non sono ammessi; sono ammessi soltanto nella giurisdizione di merito. possono sempre essere proposti; possono essere proposti soltanto qualora i fatti che si pongono alla base dei motivi stessi non erano conosciuti inizialmente;
Il termine per ricorrere avverso un provvedimento amministrativo: decorre dalla notificazione, qualora vi sia stata un'effettiva conoscenza dell'atto da parte del destinatario e sia stata ritualmente effettuata; decorre dal momento in cui l'atto viene emanato dalla pubblica amministrazione; decorre dalla notificazione, che produce effetti a prescindere dall'effettiva conoscenza dell'atto da parte del destinatario, purché ritualmente effettuata; decorre dalla notificazione, che produce effetti a prescindere dall'effettiva conoscenza dell'atto da parte del destinatario, anche se effettuata non ritualmente.
Il ricorso per l'annullamento del provvedimento amministrativo: deve essere notificato entro il termine di centoventi giorni. deve essere notificato entro il termine di novanta giorni; deve essere notificato entro il termine di quarantacinque giorni; deve essere notificato entro il termine di sessanta giorni;
Nel giudizio amministrativo: non è ammesso l'intervento adesivo ad adiuvandum; non è ammesso l'intervento adesivo ad opponendum; è ammesso sia l'intervento adesivo ad adiuvandum che ad oppenendum; l'intervento adesivo ad adiuvandum è esperito per appoggiare la posizione dell'amministrazione e di eventuali controinteressati.
Nel processo amministrativo: il giudice può richiedere chiarimenti soltanto all'amministrazione, in quanto parte; il giudice può richiedere chiarimenti soltanto all'amministrazione, in quanto soggetto pubblico. l'esibizione di atti o documenti può essere richiesta solo dal giudice; il giudice può rivolgere la richiesta di chiarimenti anche al ricorrente;
Nell'ambito della tutela cautelare, la prestazione della cauzione: non deve mai essere disposta. può essere disposta nel caso in cui dall'esecuzione dell'ordinanza cautelare derivino effetti irreversibili; deve sempre essere disposta; deve essere disposta nei casi in cui la richiesta della misura attenga ad interessi essenziali della persona quali il diritto alla salute, integrità dell'ambiente, etc.;
È una causa di sospensione del processo amministrativo: l'interdizione del ricorrente. il deferimento della questione di interpretazione e di validità della norma comunitaria; la morte del ricorrente; la radiazione dall'albo del legale rappresentante;
La rinuncia al ricorso: può avvenire in qualunque stadio della controversia; può avvenire soltanto prima dell'acquisizione delle prove. non deve essere notificata alla controparte; non può mai avvenire;
GLI ENTI TERRITORIALI SONO CARATTERIZZATI, TRA L'ALTRO, DA: NECESSARIETÀ E GENERALITÀ DEI FINI MANCANZA DI UN DEMANIO STRUMENTALITÀ E CARATTERE PARTICOLARE DEI FINI ASSENZA DI FORME DI CONTROLLO
PER IL PRINCIPIO DI IMMEDESIMAZIONE ORGANICA, QUALE RAPPORTO INTERCORRE TRA L'ORGANO E L'ENTE? SONO SOGGETTI DISTINTI, MA ORGANIZZATIVAMENTE COLLEGATI L'ORGANO È UN SOGGETTO DISTINTO, CHE SVOLGE FUNZIONI SERVENTI A FAVORE DELL'ENTE COSTITUISCONO UN UNICO SOGGETTO IN QUANTO L'ENTE AGISCE ATTRAVERSO L'ORGANO SONO LEGATI DA UNA RELAZIONE INTERSOGGETTIVA
GLI ORGANI SI DISTINGUONO IN INTERNI ED ESTERNI A SECONDA CHE SIANO O MENO: DOTATI DI PERSONALITÀ GIURIDICA INTERNI ALL'APPARATO AMMINISTRATIVO LEGITTIMATI AD EMANARE ATTI CON EFFICACIA ESTERNA PARTI DELL'ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
GLI ORGANI SI DISTINGUONO IN ATTIVI, CONSULTIVI E DI CONTROLLO IN RAGIONE: DELLE SPECIFICHE COMPETENZE RICHIESTE AI FUNZIONARI DELLA LORO STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLE LORO MODALITÀ DI ATTIVAZIONE DELLA NATURA DEGLI ATTI CHE GLI ORGANI STESSI SONO COMPETENTI AD EMANARE IN VIA ESCLUSIVA O PREVALENTE
GLI ORGANI AUSILIARI SVOLGONO: SOLTANTO ATTIVITÀ DI SUPERVISIONE E CONTROLLO SOLTANTO ATTIVITÀ CONSULTIVE SOLTANTO LE ATTIVITÀ AD ESSI DI VOLTA IN VOLTA DELEGATE DAGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE ATTIVA ATTIVITÀ SUSSIDIARIE RISPETTO A QUELLE DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE ATTIVA
GLI ORGANI PERMANENTI: SONO ISTITUITI PER ASSOLVERE COMPITI DI CARATTERE STABILE E CONTINUATIVO NON POSSONO ESSERE SOPPRESSI ASSOLVONO COMPITI CIRCOSCRITTI E DETERMINATI POSSONO ESSERE SOPPRESSI ESCLUSIVAMENTE PER DISPOSIZIONE DI LEGGE
GLI ORGANI POLITICI: FORMULANO GLI INDIRIZZI POLITICI GENERALI PERSEGUONO SCOPI SPECIFICI E CIRCOSCRITTI GESTISCONO L'ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA NELL'AMBITO DI LORO COMPETENZA SONO SOTTORDINATI RISPETTO AGLI ORGANI DIRIGENZIALI AMMINISTRATIVI
GLI ORGANI COLLEGIALI PER L'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DI CARATTERE TECNICO POSSONO ESSERE ECCEZIONALMENTE INTEGRATI DA COMPONENTI: AGGREGATI SUPPLENTI INTERVENTORI ESTERNI SENZA DIRITTO DI VOTO SOSTITUTIVI
NEGLI ORGANI COLLEGIALI: LA MANIFESTAZIONE DI VOLONTÀ ESPRESSE DAI SINGOLI MEMBRI SI UNIFICANO PER DAR LUOGO AD UN ATTO UNITARIO OGNI MANIFESTAZIONE DI VOLONTÀ È INDIPENDENTE RISPETTO ALLE ALTRE I COMPONENTI NON CONCORRONO IN POSIZIONE DI UGUAGLIANZA ALLA FORMAZIONE DELL'ATTO LA VOLONTÀ ESPRESSA NON È CONSIDERATA ESPRESSIONE DEL COLLEGIO NEL SUO INSIEME
CON RIGUARDO AGLI ORGANI COLLEGIALI, IL RAPPORTO D'UFFICIO: È DETERMINATO CON RIFERIMENTO AL SOLO PRESIDENTE RIGUARDA I SINGOLI COMPONENTI RIGUARDA IL COLLEGIO COME TALE SUSSISTE SOLO AL MOMENTO DELLA COSTITUZIONE
NEGLI ORGANI COLLEGIALI, I SEGRETARI POSSONO ESSERE: SIA COMPONENTI DEL COLLEGIO SIA ESTRANEI ALLO STESSO ESCLUSIVAMENTE COMPONENTI DEL COLLEGIO ESCLUSIVAMENTE ESTRANEI AL COLLEGIO ESTRANEI AL COLLEGIO NEL SOLO CASO IN CUI ESSO SIA PERFETTO
SI DICONO PERFETTI I COLLEGI: PER LE CUI DELIBERAZIONI È RICHIESTO IL QUORUM INTEGRALE COSTITUITI VALIDAMENTE DA UN NUMERO DI COMPONENTI SUPERIORE A TRE FUNZIONANTI A CADENZE PREFISSATE COSTITUITI VALIDAMENTE CON LA PARTECIPAZIONE DELLA METÀ PIÙ UNO DEI COMPONENTI
SI DICONO IMPERFETTI I COLLEGI: PER LE CUI DELIBERAZIONI È PREVISTO IL QUORUM DELLA METÀ PIÙ UNO DEI COMPONENTI CHE MODIFICANO NEL TEMPO IL NUMERO DEI COMPONENTI CHE OPERANO IN MODO OCCASIONALE ED EPISODICO CHE SONO VALIDAMENTE COSTITUITI SOLTANTO CON LA PARTECIPAZIONE DI ALMENO I 2/3 DEI COMPONENTI
IN AMBITO AMMINISTRATIVO, AL PRESIDENTE DI UN ORGANO COLLEGIALE COMPETE: ESCLUSIVAMENTE LA RAPPRESENTANZA DELL'ORGANO SOLO IL POTERE DI AUTORIZZARE LA PARTECIPAZIONE DI SOGGETTI NON LEGITTIMATI AD INTERVENIRE ESCLUSIVAMENTE IL POTERE DISCIPLINARE IL POTERE DI MANTENERE L'ORDINE DELLE SEDUTE E DIRIGERNE LA DISCUSSIONE
IN AMBITO AMMINISTRATIVO, IL SEGRETARIO DI UN ORGANO COLLEGIALE: SVOLGE SOLTANTO FUNZIONI DI ASSISTENZA AL PRESIDENTE DELL'ORGANO ESPRIME PARERI VINCOLANTI SULLA LEGITTIMITÀ DELLE DELIBERAZIONI DELL'ORGANO NON PUÒ PRESENZIARE ALLE SEDUTE DELL'ORGANO PRESENZIA ALLE SEDUTE DELL'ORGANO CON FUNZIONI DI ASSISTENZA E DI VERBALIZZAZIONE
NELL'ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA, LA COMPETENZA INDICA: LA PROFESSIONALITÀ RICHIESTA AD UNA PERSONA PER RICOPRIRE UNA CARICA LA SFERA DI ATTRIBUZIONI CHE L'ORDINAMENTO ASSEGNA AD UN ORGANO L'IDONEITÀ PROFESSIONALE DI UN ORGANO I COMPITI D'UFFICIO CHE L'ORDINAMENTO ASSEGNA AI FUNZIONARI
LA COMPETENZA PUÒ ESSERE DISTRIBUITA TRA GLI ORGANI: SOLO PER FUNZIONI OMOGENEE E PER ARTICOLAZIONI TERRITORIALI SOLO PER MATERIA O PER TERRITORIO PER MATERIA, PER GRADO, PER TERRITORIO SOLO IN MODO VARIABILE A SECONDA DEI CARICHI DI LAVORO
LA DELEGAZIONE AMMINISTRATIVA COMPORTA: IL TRASFERIMENTO TEMPORANEO DI UNA FUNZIONE AMMINISTRATIVA AD ORGANO O SOGGETTO DIVERSO DAL TITOLARE IL TRASFERIMENTO DEFINITIVO DELLA TITOLARITÀ DI UNA COMPETENZA L'ESERCIZIO DI FUNZIONI ATTRIBUITE AD UN ORGANO INFERIORE L'ESERCIZIO DI FUNZIONI DI UN ORGANO INFERIORE, CHE OMETTA DI COMPIERE DETERMINATI ATTI
IN CASO DI DELEGAZIONE AMMINISTRATIVA, IL DELEGANTE: PERDE QUALSIASI POTERE IN ORDINE ALL'ADOZIONE DELL'ATTO OGGETTO DI DELEGA HA ESCLUSIVAMENTE IL POTERE DI CONTROLLO DELL'OPERATO DEL DELEGATO PUÒ SEMPRE MODIFICARE O REVOCARE LA DELEGAZIONE NON PUÒ ESERCITARE POTERI SOSTITUTIVI
LA DELEGA DI FIRMA IMPLICA UN RAPPORTO TRA TITOLARI: DI ORGANI DIVERSI DELLO STESSO ORGANO DI ENTI DIVERSI DI ENTI E ORGANI DIVERSI
NELLA DELEGAZIONE AMMINISTRATIVA, IL DELEGATO ESERCITA FUNZIONI: DEL DELEGANTE, IN NOME PROPRIO, MA NELL'INTERESSE DEL DELEGANTE DEL DELEGANTE, IN NOME E NELL'INTERESSE DEL DELEGANTE PROPRIE, IN NOME PROPRIO, MA NELL'INTERESSE DEL DELEGANTE PROPRIE, IN NOME DEL DELEGANTE, MA NON NEL SUO INTERESSE
È FUNZIONARIO DI FATTO IL SOGGETTO: LA CUI INVESTITURA NON È VIZIATA DA ILLEGITTIMITÀ IL CUI ATTO DI INVESTITURA MANCHI O SIA ILLEGITTIMO CHE SOSTITUISCE IL TITOLARE DI UN ORGANO CHE ESERCITA PRIVATAMENTE FUNZIONI PUBBLICHE
GLI ATTI ADOTTATI DAL FUNZIONARIO DI FATTO: SONO VALIDI FINO ALL'ANNULLAMENTO DELL'ATTO DI INVESTITURA SONO SEMPRE VALIDI SONO SEMPRE E COMUNQUE INVALIDI FIN DALL'ORIGINE SONO INEFFICACI
LA CONFERENZA DI SERVIZI PUÒ AVERE NATURA: ISTRUTTORIA O DECISORIA SOLTANTO ISTRUTTORIA SOLTANTO DI CONTROLLO SOLTANTO DECISORIA
I LAVORI DELLA CONFERENZA DI SERVIZI NON POSSONO DI REGOLA SUPERARE: 60 GIORNI 90 GIORNI 30 GIORNI 120 GIORNI
IL DISSENSO DI UNO O PIÙ RAPPRESENTANTI DELLE AMMINISTRAZIONI PARTECIPANTI DEVE ESSERE MANIFESTATO NELLA CONFERENZA DI SERVIZI A PENA DI: INVALIDITÀ INAMMISSIBILITÀ IMPROCEDIBILITÀ IRREGOLARITÀ
IL PROVVEDIMENTO FINALE CONFORME ALLA DETERMINAZIONE CONCLUSIVA FAVOREVOLE DELLA CONFERENZA DI SERVIZI E', CON RIFERIMENTO AGLI ATTI DI COMPETENZA DELLE AMMINISTRAZIONI PARTECIPANTI: SUCCESSIVO AGLI ATTI STESSI SOSTITUTIVO DEGLI ATTI STESSI PRELIMINARE AGLI ATTI STESSI INTEGRATIVO DEGLI ATTI STESSI
PER L'ATTUAZIONE E DEFINIZIONE DI OPERE, INTERVENTI O PROGRAMMI CHE RICHIEDONO L'AZIONE INTEGRATA O COORDINATA DI SOGGETTI PUBBLICI È PROMOSSA LA CONCLUSIONE: DI UNA STANZA DI CONCILIAZIONE DI UN ACCORDO DI PROGRAMMA DI UNA CONFERENZA DI SERVIZI ISTRUTTORIA DI UNA CONFERENZA DI SERVIZI DECISORIA
AI SENSI DEL D.LGS. N. 267 DEL 2000, L'ACCORDO DI PROGRAMMA È ADOTTATO CON ATTO FORMALE: ESCLUSIVAMENTE DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE ESCLUSIVAMENTE DAL SINDACO ESCLUSIVAMENTE DAL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE, DAL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA O DAL SINDACO
AI SENSI DEL D.LGS. N. 267 DEL 2000, LA VIGILANZA SULLA ESECUZIONE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA È SVOLTA: DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI DALLA CONFERENZA STATO-REGIONI DA UN COLLEGIO FORMATO DAI RAPPRESENTANTI DELLE AMMINISTRAZIONI INTERESSATE
L'ACCORDO DI PROGRAMMA PUÒ PREVEDERE, PER LA RISOLUZIONE DI CONTROVERSIE, IL RICORSO: AD UN ARBITRATO ALLA CONFERENZA STATO-REGIONI AD UNA CONFERENZA DI SERVIZI AD UN COLLEGIO DI PROBIVIRI
AI SENSI DEL D.LGS. N. 267 DEL 2000, AI FINI DELLA CONCLUSIONE DI UN ACCORDO DI PROGRAMMA È RICHIESTO IL CONSENSO: DEI 4/5 DELLE AMMINISTRAZIONI PARTECIPANTI UNANIME DELLE AMMINISTRAZIONI PARTECIPANTI DELLA MAGGIORANZA SEMPLICE DELLE AMMINISTRAZIONI PARTECIPANTI DEI 3/4 DELLE AMMINISTRAZIONI PARTECIPANTI
LA NOMINA DEI COMPONENTI DEGLI ENTI ATTRIBUITA ALLA COMPETENZA GOVERNATIVA: NON PUÒ ESSERE REITERATA PER PIÙ DI TRE VOLTE NON PUÒ MAI ESSERE REITERATA NON PUÒ ESSERE REITERATA PER PIÙ DI UNA VOLTA NON PUÒ ESSERE REITERATA PER PIÙ DI DUE VOLTE
SECONDO IL DIRITTO AMMINISTRATIVO, L'ORGANO SUPERIORE: DEVE PRESCRIVERE LE DIRETTIVE CUI L'ORGANO INFERIORE HA LA FACOLTÀ DI CONFORMARSI PUÒ PRESCRIVERE LE DIRETTIVE CUI DEVE CONFORMARSI L'ORGANO INFERIORE PUÒ PRESCRIVERE LE DIRETTIVE CUI L'ORGANO INFERIORE HA LA FACOLTÀ DI CONFORMARSI NON PUÒ PRESCRIVERE DIRETTIVE, MA SOLO ORDINI
IN CASO DI GERARCHIA TRA GLI ORGANI, IL POTERE DI DECISIONE DEI CONFLITTI SORTI TRA AUTORITÀ INFERIORI SPETTA: SEMPRE ALL'ORGANO DI VERTICE DELLA STRUTTURA GERARCHICA ALL'AUTORITÀ SUPERIORE AD UNA APPOSITA STANZA DI CONCILIAZIONE SEMPRE AD UNA CONFERENZA DI SERVIZI DECISORIA
LA NOMINA GOVERNATIVA DEGLI AMMINISTRATORI DEGLI ENTI PUBBLICI È AMMESSA QUALORA TALE POTERE SIA PREVISTO: ESCLUSIVAMENTE DALLO STATUTO PER LEGGE O PER STATUTO MEDIANTE REGOLAMENTO ESCLUSIVAMENTE PER LEGGE
GLI INCARICHI DIRIGENZIALI DI VERTICE NELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO VENGONO CONFERITI CON DECRETO DEL: MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
SECONDO IL DIRITTO AMMINISTRATIVO, L'INCOMPATIBILITÀ COSTITUISCE UNA CAUSA: DI INESISTENZA DELLA INVESTITURA DI INVALIDITÀ DELLA INVESTITURA DI IRREGOLARITÀ DELLA INVESTITURA OSTATIVA ALLA INVESTITURA
SECONDO IL DIRITTO AMMINISTRATIVO, LE CAUSE DI INCOMPATIBILITÀ CHE INTERVENGONO SUCCESSIVAMENTE ALLA INVESTITURA DETERMINANO: LA ANNULLABILITÀ DELLA CARICA LA IRREGOLARITÀ DELLA CARICA LA DECADENZA DALLA CARICA LA NULLITÀ DELLA CARICA
SECONDO IL DIRITTO AMMINISTRATIVO, SI FA LUOGO ALLA SUPPLENZA: ESCLUSIVAMENTE NEI CASI DI ASSENZA NEI CASI DI ASSENZA, IMPEDIMENTO O TEMPORANEA VACANZA DELL'UFFICIO ESCLUSIVAMENTE NEI CASI DI IMPEDIMENTO ESCLUSIVAMENTE NEI CASI DI TEMPORANEA VACANZA DELL'UFFICIO
SALVO NON DIVERSAMENTE PREVISTO DA LEGGE SPECIALE, GLI ORGANI AMMINISTRATIVI NON RICOSTITUITI NEL TERMINE ORDINARIO SONO PROROGATI PER NON PIÙ DI: UN ANNO 90 GIORNI 45 GIORNI 180 GIORNI
SALVO NON DIVERSAMENTE PREVISTO DA LEGGE SPECIALE, I PROVVEDIMENTI DI NOMINA DEI COMPONENTI DI ORGANI SCADUTI ADOTTATI NEL PERIODO DI PROROGA SONO: INEFFICACI IMMEDIATAMENTE ESECUTIVI ESECUTIVI SOLTANTO ALLA SCADENZA DELLA PROROGA INVALIDI
DECORSO IL TERMINE MASSIMO DI PROROGA SENZA CHE SI SIA PROCEDUTO ALLA LORO RICOSTITUZIONE, GLI ORGANI AMMINISTRATIVI, SALVO NON DIVERSAMENTE PREVISTO DA LEGGE SPECIALE: DECADONO RESTANO VACANTI POSSONO ESSERE PROROGATI, MA PER UN TERMINE NON SUPERIORE A QUELLO LEGALE E PER UNA SOLA VOLTA POSSONO ESSERE PROROGATI SENZA ALCUN LIMITE
AI SENSI DELLA LEGGE N. 662 DEL 1996, SI INTENDE PER "PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA" LA REGOLAMENTAZIONE CONCORDATA: SOLTANTO TRA ENTI TERRITORIALI TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED ALTRI SOGGETTI, ANCHE PRIVATI SOLTANTO TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE SOLTANTO TRA REGIONI
AI SENSI DELLA LEGGE N. 662 DEL1996, SI INTENDE PER "INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA" L'ACCORDO: SOLTANTO TRA COMUNI SOLTANTO TRA REGIONI SOLTANTO TRA LE PROVINCE AUTONOME TRA L'AMMINISTRAZIONE CENTRALE, REGIONALE O DELLE PROVINCE AUTONOME
SECONDO IL DIRITTO AMMINISTRATIVO, LE INTESE ISTITUZIONALI DI PROGRAMMA SONO APPROVATE: DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DAL CIPE DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI DAL CAPO DELLO STATO
I CONFLITTI DI ATTRIBUZIONE TRA MINISTRI SONO RISOLTI: DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DAL CONSIGLIO DI GABINETTO
NEI MINISTERI COSTITUISCONO STRUTTURE DI PRIMO LIVELLO: ESCLUSIVAMENTE I DIPARTIMENTI ESCLUSIVAMENTE LE DIREZIONI GENERALI ESCLUSIVAMENTE GLI UFFICI DI GABINETTO ALTERNATIVAMENTE I DIPARTIMENTI E LE DIREZIONI GENERALI
SECONDO IL DIRITTO AMMINISTRATIVO, IL CAPO DEL DIPARTIMENTO SVOLGE: ESCLUSIVAMENTE COMPITI DI COORDINAMENTO ESCLUSIVAMENTE COMPITI DI CONTROLLO ESCLUSIVAMENTE COMPITI DI DIREZIONE COMPITI DI COORDINAMENTO, DIREZIONE E CONTROLLO
LE AGENZIE DI CUI AL D.LGS. N. 300 DEL 1999 SONO STRUTTURE: SOTTOPOSTE AL CONTROLLO DELLA CORTE DEI CONTI E ALLA VIGILANZA DEL MINISTRO COMPETENTE SOTTOPOSTE ALL'ESCLUSIVA VIGILANZA DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI NON SOTTOPOSTE AD ALCUN CONTROLLO SOTTOPOSTE SEMPRE ALLA VIGILANZA DI UN CAPO DIPARTIMENTO
GLI STATUTI DELLE AGENZIE ISTITUITE DAL DECRETO LEGISLATIVO N. 300 DEL 1999 SONO EMANATI: CON LEGGE COSTITUZIONALE CON ORDINANZA CON REGOLAMENTO CON LEGGE ORDINARIA
AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 300 DEL 1999, LA PREFETTURA ASSUME LA DENOMINAZIONE DI: PREFETTURA-UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO PREFETTURA-UFFICIO LOCALE DEL GOVERNO PREFETTURA-UFFICIO PROVINCIALE DEL GOVERNO PREFETTURA-UFFICIO DEL GOVERNO
AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 300 DEL 1999, LA AGENZIA PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE E PER I SERVIZI TECNICI È ISTITUITA PRESSO: IL MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI IL MINISTERO DELLA SALUTE IL MINISTERO DELL'INTERNO
AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 300 DEL 1999, LE AGENZIE FISCALI HANNO: PERSONALITÀ GIURIDICA DI DIRITTO PRIVATO SOGGETTIVITÀ GIURIDICA DI DIRITTO PRIVATO SOGGETTIVITÀ GIURIDICA DI DIRITTO PUBBLICO PERSONALITÀ GIURIDICA DI DIRITTO PUBBLICO
AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 300 DEL 1999, SONO DENOMINATE AGENZIE FISCALI: LE AGENZIE DELLE ENTRATE, DELLE DOGANE, DEL TERRITORIO E DEL DEMANIO ESCLUSIVAMENTE LE AGENZIE DEL TERRITORIO E DEL DEMANIO ESCLUSIVAMENTE LE AGENZIE DELLE DOGANE E DEL DEMANIO ESCLUSIVAMENTE LE AGENZIE DELLE ENTRATE E DEL TERRITORIO
AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 300 DEL 1999, ALL'INDIVIDUAZIONE DEGLI UFFICI DI LIVELLO DIRIGENZIALE NON GENERALE SI PROVVEDE CON DECRETO: MINISTERIALE DI NATURA NON REGOLAMENTARE DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 303 DEL 1999, PER LO SVOLGIMENTO DI DETERMINATI COMPITI, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ISTITUISCE APPOSITE STRUTTURE DI: RACCORDO MISSIONE CONCILIAZIONE INTERMEDIAZIONE
AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 303 DEL 1999, LA RAZIONALITÀ DELL'ORDINAMENTO E DELLA ORGANIZZAZIONE DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO È SOTTOPOSTA A PERIODICA VERIFICA: TRIENNALE ANNUALE BIENNALE QUADRIENNALE
AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 303 DEL 1999, LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO È DOTATA: DI AUTONOMIA ORGANIZZATIVA, CONTABILE E DI BILANCIO ESCLUSIVAMENTE DI AUTONOMIA ORGANIZZATIVA ESCLUSIVAMENTE DI AUTONOMIA DI BILANCIO ESCLUSIVAMENTE DI AUTONOMIA CONTABILE
SALVO TERMINI PIÙ BREVI RICHIESTI DA LEGGI SPECIALI, IL PARERE DEL CONSIGLIO DI STATO È RESO NEL TERMINE DI: 5 GIORNI DAL RICEVIMENTO DELLA RICHIESTA 45 GIORNI DAL RICEVIMENTO DELLA RICHIESTA 30 GIORNI DAL RICEVIMENTO DELLA RICHIESTA 60 GIORNI DAL RICEVIMENTO DELLA RICHIESTA
IL CONSIGLIO DI STATO ESAMINA GLI SCHEMI DI ATTI NORMATIVI DELL'UNIONE EUROPEA, SE RICHIESTO: DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DAL MINISTRO PER LE POLITICHE COMUNITARIE DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI
LA CORTE DEI CONTI, OLTRE A DISPORRE DI FUNZIONI GIURISDIZIONALI, È ORGANO: DI CONSULENZA DELLE REGIONI SOLTANTO PER GLI ASPETTI TECNICO-ORGANIZZATIVI GENERALE DI CONSULENZA IN MATERIA DI POLITICA ECONOMICA DI CONTROLLO DELL'AMMINISTRAZIONE DI VERIFICA DEI CONTI DI CAMERA E SENATO
L'AVVOCATURA DELLO STATO DEVE CONSIDERARSI ORGANO AUSILIARE DEL GOVERNO ESCLUSIVAMENTE PER L'ATTIVITÀ DI CONSULENZA ESCLUSIVAMENTE PER L'ATTIVITÀ DI CONTROLLO PER L'ATTIVITÀ DI DIFESA E DI CONSULENZA ESCLUSIVAMENTE PER L'ATTIVITÀ DI DIFESA
LE SOCIETÀ SPORTIVE NAZIONALI SOGGETTE AL CONTROLLO DEL CONI HANNO NATURA DI: AZIENDE PUBBLICHE DI SERVIZI ONLUS ASSOCIAZIONI CON PERSONALITÀ GIURIDICA DI DIRITTO PRIVATO ENTI PUBBLICI
LE CAMERE DI COMMERCIO SONO: ENTI AUTONOMI DI DIRITTO PUBBLICO ENTI DI DIRITTO PRIVATO AUTORITÀ INDIPENDENTI CONSORZI A PREVALENTE CAPITALE PUBBLICO
I SOTTOSEGRETARI DI STATO ESERCITANO I COMPITI AD ESSI DELEGATI CON DECRETO: DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA INTERMINISTERIALE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MINISTERIALE
IL NUOVO SISTEMA DELLE FONTI CONSEGUENTE ALLA PRIVATIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO PUBBLICO SI BASA SULL'APPLICAZIONE DEL DIRITTO COMUNE E DEL PRINCIPIO: DI CONTRATTUALITÀ PURA, NELLE MATERIE NON TOCCATE DA RISERVA DI LEGGE DI DETERMINATEZZA DELLA RISERVA DI REGOLAMENTO DELL'AUTONOMIA ORGANIZZATIVA
LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA DEL PUBBLICO IMPIEGO CONCERNE: TUTTE LE MATERIE RELATIVE AL RAPPORTO DI LAVORO ED ALLE RELAZIONI SINDACALI TUTTE LE MATERIE RELATIVE AL RAPPORTO DI LAVORO, AD ESCLUSIONE DELLE RELAZIONI SINDACALI LE MATERIE RELATIVE AL SOLO TRATTAMENTO ECONOMICO LE MATERIE RELATIVE AL SOLO TRATTAMENTO ECONOMICO E GIURIDICO
I COMPARTI DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA SONO DEFINITI: DALLA LEGGE MEDIANTE ACCORDI TRA L'ARAN E LE CONFEDERAZIONI PIÙ RAPPRESENTATIVE DAI DIRIGENTI DELLE AREE CONTRATTUALI DAI CONTRATTI COLLETTIVI NAZIONALI
NELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA, LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI SONO RAPPRESENTATE: DALLE DELEGAZIONI PUBBLICHE DI SETTORE DAL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA DAI COMITATI DI AMMINISTRAZIONE DALL'AGENZIA PER LA RAPPRESENTANZA NEGOZIALE
NEL PUBBLICO IMPIEGO, IL CONTRATTO COLLETTIVO HA LA DURATA: INDICATA DALLA LEGGE SEMPRE LIMITATA AD UN TRIENNIO SEMPRE SUPERIORE AD UN TRIENNIO INDICATA DALLO STESSO CONTRATTO
LE RISORSE FINANZIARIE DA DESTINARE ALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NAZIONALE SONO STABILITE: NELLA LEGGE FINANZIARIA NELLE DOTAZIONI DI BILANCIO DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE NEI FONDI UNICI DI AMMINISTRAZIONE NELLE DOTAZIONI DI BILANCIO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
LE RISORSE FINANZIARIE DA DESTINARE ALLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA SONO DETERMINATE: NEI FONDI DESTINATI AL TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO NELLE DOTAZIONI DI BILANCIO DELLE AMMINISTRAZIONI INTERESSATE NEI FONDI UNICI DI AMMINISTRAZIONE NELLA LEGGE FINANZIARIA
I RAPPORTI TRA L'ARAN ED I COMITATI DI SETTORE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE SONO REGOLATI: MEDIANTE ACCORDI CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI SULLA BASE DI APPOSITI PROTOCOLLI MEDIANTE DIRETTIVE DEL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA CON DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
L' IPOTESI DI ACCORDO PER IL PERSONALE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO ELABORATO DALL'ARAN E DALLE RAPPRESENTANZE SINDACALI DEVE ESSERE SOTTOPOSTO: AL PARERE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI AL PARERE DEL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE ALL'APPROVAZIONE DEL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI AL CONTROLLO DEL CONSIGLIO DI STATO
IN CASO DI DECISIONI GIURISDIZIONALI CHE COMPORTINO NUOVI ONERI PER IL PERSONALE PUBBLICO, L'ORGANO COMPETENTE A RIFERIRE AL PARLAMENTO È: IL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE LA CORTE DEI CONTI
LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE DEFINISCONO LE LINEE FONDAMENTALI DI ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI IN BASE A: ATTI DI INDIRIZZO EMANATI DAL MINISTRO COMPETENTE DIRETTIVE EMANATE DAL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA PRINCIPI GENERALI FISSATI DA DISPOSIZIONI DI LEGGE DECRETI EMANATI DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
AI SENSI DEL D.LGS. N. 165 DEL 2001, ALLA RIDEFINIZIONE DELLE DOTAZIONI ORGANICHE SI PROCEDE: SOLO IN CASO DI ASSEGNAZIONE DI NUOVE FUNZIONI QUANDO CAMBIA L'ORGANO DI VERTICE QUANDO MUTANO LE DOTAZIONI DI BILANCIO COMUNQUE A SCADENZA TRIENNALE
AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 165 DEL 2001 I RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO DEI DIPENDENTI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE SONO REGOLATI: CONTRATTUALMENTE CON NORME REGOLAMENTARI ESCLUSIVAMENTE PER LEGGE UNILATERALMENTE DALLE SINGOLE AMMINISTRAZIONI DI APPARTENENZA
AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 165 DEL 2001, GLI ORGANI DI GOVERNO ESERCITANO: FUNZIONI DI INDIRIZZO POLITICO- AMMINISTRATIVO ESCLUSIVAMENTE FUNZIONI DI INDIRIZZO AMMINISTRATIVO ESCLUSIVAMENTE FUNZIONI DI CONTROLLO ESCLUSIVAMENTE FUNZIONI DI INDIRIZZO POLITICO
LA FUNZIONE DI INDIRIZZO POLITICO- AMMINISTRATIVO CONSISTE: ESCLUSIVAMENTE NELLA DEFINIZIONE DEI CRITERI DA SEGUIRE NEL DEFINIRE GLI OBIETTIVI DA ATTUARE E NEL VERIFICARE LA RISPONDENZA DEI RISULTATI DELL'ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA AGLI INDIRIZZI IMPARTITI ESCLUSIVAMENTE NELLA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DA ATTUARE ESCLUSIVAMENTE NELLA DEFINIZIONE DELLE RISORSE DA IMPIEGARE
LE ATTRIBUZIONI DEI DIRIGENTI INDICATE DAL DECRETO LEGISLATIVO N. 165 DEL 2001 POSSONO ESSERE DEROGATE: DA DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI, ANCHE SE NON ESPRESSAMENTE SOLTANTO ESPRESSAMENTE E AD OPERA DI SPECIFICHE DISPOSIZIONI DI LEGGE SOLTANTO DA DISPOSIZIONI REGOLAMENTARI SOLTANTO DA DISPOSIZIONI DI LEGGE, ANCHE SE NON ESPRESSAMENTE
NELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO, LA DISTRIBUZIONE DEL PERSONALE DEI DIVERSI LIVELLI PUÒ ESSERE MODIFICATA CON DECRETO DEL: PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA
LE AMMINISTRAZIONI CHE VIOLANO LE DISPOSIZIONI SULLA ORGANIZZAZIONE E DISCIPLINA DEGLI UFFICI E DOTAZIONI ORGANICHE, DI CUI ALL'ART. 6 DEL D.LGS N. 165 DEL 2001: SONO SOTTOPOSTE A VIGILANZA AMMINISTRATIVA SONO COMMISSARIATE NON POSSONO ASSUMERE NUOVO PERSONALE POSSONO ASSUMERE SOLO PERSONALE APPARTENENTE ALLE CATEGORIE PROTETTE
LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PREDISPONGONO UN PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE: OGNI ANNO OGNI DUE ANNI OGNI TRE ANNI OGNI CINQUE ANNI
LE RISORSE FINANZIARIE PER IL PERSONALE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI SONO DETERMINATE IN BASE ALLE COMPATIBILITÀ ECONOMICHE DEFINITE: NEI DOCUMENTI DEL MINISTERO DELLA ECONOMIA E DELLE FINANZE NEI DOCUMENTI DI PROGRAMMAZIONE E BILANCIO NEI BILANCI DI CIASCUNA AMMINISTRAZIONE NEI DOCUMENTI DEL CIPE
LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE AL FINE DI ATTUARE LE NORME IN MATERIA DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO INDIVIDUANO: UFFICI PER LE RELAZIONI CON IL PUBBLICO CONFERENZE DI SERVIZI ACCORDI DI PROGRAMMA INTESE ISTITUZIONALI
NELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO, LA DIRIGENZA È ARTICOLATA: IN DUE FASCE DI RUOLO IN UN'UNICA FASCIA DI RUOLO IN TRE FASCE DI RUOLO IN QUATTRO FASCE DI RUOLO
GLI ATTI E I PROVVEDIMENTI ADOTTATI DAI DIRIGENTI PREPOSTI AL VERTICE DELL'AMMINISTRAZIONE: SONO RICORRIBILI IN VIA GERARCHICA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SONO RICORRIBILI IN VIA GERARCHICA AL CONSIGLIO DEI MINISTRI NON SONO SUSCETTIBILI DI RICORSO GERARCHICO SONO RICORRIBILI IN VIA GERARCHICA AL MINISTRO COMPETENTE
I DIRIGENTI POSSONO DELEGARE ALCUNE DELLE PROPRIE COMPETENZE PER UN PERIODO DI TEMPO: DETERMINATO E CON ATTO SCRITTO E MOTIVATO INDETERMINATO E CON ATTO SCRITTO E MOTIVATO DETERMINATO ANCHE SENZA ATTO SCRITTO DETERMINATO E CON ATTO SCRITTO MA NON MOTIVATO
I DIRIGENTI POSSONO DELEGARE ALCUNE DELLE PROPRIE COMPETENZE A DIPENDENTI CHE RICOPRONO POSIZIONI FUNZIONALI: MENO ELEVATE NELL'AMBITO DI UFFICI DIFFERENTI MENO ELEVATE NELL'AMBITO DEGLI STESSI UFFICI PIU' ELEVATE NELL'AMBITO DEGLI STESSI UFFICI PIU' ELEVATE NELL'AMBITO DI UFFICI DIFFERENTI
GLI INCARICHI DI FUNZIONE DIRIGENZIALE NELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO SONO CONFERITI: ESCLUSIVAMENTE SECONDO DISPOSIZIONI REGOLAMENTARI ESCLUSIVAMENTE SECONDO LE DIRETTIVE DEL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA SECONDO DISPOSIZIONI DI LEGGE ESCLUSIVAMENTE SECONDO LE DIRETTIVE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
IN MATERIA DI PUBBLICO IMPIEGO, GLI INCARICHI DI FUNZIONE DIRIGENZIALE POSSONO ESSERE CONFERITI DA CIASCUNA AMMINISTRAZIONE PER I DIRIGENTI APPARTENENTI ALLA PRIMA FASCIA ENTRO IL LIMITE: DEL 10% DEL 60% DEL 40% DELL'1%
GLI INCARICHI DI FUNZIONE DIRIGENZIALE POSSONO ESSERE CONFERITI DA CIASCUNA AMMINISTRAZIONE PER I DIRIGENTI APPARTENENTI ALLA SECONDA FASCIA ENTRO IL LIMITE: DEL 60% DEL 5% DEL 40% DELL'1%
IN MATERIA DI RESPONSABILITÀ DEI DIRIGENTI DI MINISTERI, IL COMITATO DEI GARANTI DURA IN CARICA: TRE ANNI UN ANNO DUE ANNI CINQUE ANNI
LA RETRIBUZIONE DEL PERSONALE CON QUALIFICA DI DIRIGENTE È DETERMINATA: DAL SINGOLO CONTRATTO DI LAVORO DAI CONTRATTI COLLETTIVI COMPARTIMENTALI DAI CONTRATTI COLLETTIVI PER LE AREE DIRIGENZIALI DALLA LEGGE
PER I DIRIGENTI STATALI, IL TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO È CORRELATO: ALLA SCELTA DISCREZIONALE DELLA AMMINISTRAZIONE DI APPARTENENZA A QUANTO DETERMINATO IN VIA PREVENTIVA NEL SINGOLO CONTRATTO DI LAVORO A QUANTO DETERMINATO IN VIA PREVENTIVA NEL CONTRATTO COLLETTIVO ALLE FUNZIONI ATTRIBUITE E ALLE CONNESSE RESPONSABILITÀ
AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 165 DEL 2001, I DIRIGENTI SCOLASTICI SONO INQUADRATI IN RUOLI DI DIMENSIONE: NAZIONALE REGIONALE COMUNALE PROVINCIALE
GLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LA DURATA DELLA FORMAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI È DETERMINATA CON DECRETO: DEL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA DEL MINISTRO DEL LAVORO E POLITICHE SOCIALI DEL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA DEL MINISTRO DELLE INNOVAZIONI E TECNOLOGIE
ALLA QUALIFICA DI DIRIGENTE DELLE AMMINISTRAZIONI STATALI SI ACCEDE MEDIANTE: NOMINA GOVERNATIVA CONCORSO PER ESAMI CONCORSO PER TITOLI ED ESAMI CONCORSO PER TITOLI
LE ASSUNZIONI NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE AVVENGONO CON CONTRATTO INDIVIDUALE DI LAVORO: ESCLUSIVAMENTE TRAMITE PROCEDURE SELETTIVE TRAMITE PROCEDURE SELETTIVE O AVVIAMENTO DEGLI ISCRITTI NELLE LISTE DI COLLOCAMENTO ESCLUSIVAMENTE MEDIANTE AVVIAMENTO DEGLI ISCRITTI NELLE LISTE DI COLLOCAMENTO ESCLUSIVAMENTE PER CHIAMATA DIRETTA
I CONCORSI PUBBLICI PER LE ASSUNZIONI NELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO SI ESPLETANO DI NORMA A LIVELLO: NAZIONALE PROVINCIALE COMUNALE REGIONALE
NELLA P.A., I CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO SONO DISCIPLINATI: DAL SINGOLO CONTRATTO INDIVIDUALE DALLA AMMINISTRAZIONE DI APPARTENENZA DAI CONTRATTI COLLETTIVI NAZIONALI DALLA LEGGE
NELLA P.A., LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA INTEGRATIVA SI SVOLGE SULLE MATERIE E NEI LIMITI STABILITI: DALLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE DAI CONTRATTI COLLETTIVI NAZIONALI DALLA LEGGE DA NORME REGOLAMENTARI
NELLA P.A., LE CLAUSOLE CONTENUTE NEI CONTRATTI COLLETTIVI INTEGRATIVI DIFFORMI DA QUELLE PREVISTE DAI CONTRATTI COLLETTIVI NAZIONALI SONO: PREVALENTI SOLO SE RIGUARDANO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE NULLE E NON POSSONO ESSERE APPLICATE INEFFICACI SONO VALIDE E POSSONO ESSERE APPLICATE
NELLA P. A., LA LIBERTÀ E L'ATTIVITÀ SINDACALE SONO TUTELATE NELLE FORME PREVISTE DALLA NORME CONTENUTE: NELLO STATUTO DEI LAVORATORI NEI CONTRATTI COLLETTIVI NAZIONALI NEI CONTRATTI INTEGRATIVI NEGLI ORDINAMENTI INTERNI DI CIASCUNA AMMINISTRAZIONE
LA COMPOSIZIONE DELL'ORGANISMO DI RAPPRESENTANZA UNITARIA DEL PERSONALE È DEFINITO: DA APPOSITI ACCORDI TRA L'ARAN E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI RAPPRESENTATIVE DALLA LEGGE DALL'ARAN, AUTONOMAMENTE DALLE NORME INTERNE DI CIASCUNA AMMINISTRAZIONE
L'ARAN AMMETTE ALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NAZIONALE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CHE ABBIANO, NEL COMPARTO O NELL'AREA, UNA RAPPRESENTATIVITÀ NON INFERIORE: AL 5% ALL'1% AL 30% AL 50%
LA RAPPRESENTATIVITÀ DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI È DETERMINATA: ESCLUSIVAMENTE DAL DATO ASSOCIATIVO DALLA MEDIA TRA IL DATO ASSOCIATIVO ED IL DATO ELETTORALE ESCLUSIVAMENTE DAL NUMERO DI DELEGHE CONFERITE PER IL VERSAMENTO DEI CONTRIBUTI SINDACALI ESCLUSIVAMENTE DAL DATO ELETTORALE
L'ARAN SOTTOSCRIVE I CONTRATTI COLLETTIVI VERIFICANDO PREVIAMENTE CHE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CHE ADERISCANO ALL'ACCORDO RAPPRESENTINO NEL LORO COMPLESSO, COME MEDIA TRA DATO ASSOCIATIVO ED ELETTORALE, ALMENO: IL 70% IL 51% IL 15% IL 30%
L'ARAN SOTTOSCRIVE I CONTRATTI COLLETTIVI VERIFICANDO PREVIAMENTE CHE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CHE ADERISCANO ALL'ACCORDO RAPPRESENTINO NEL LORO COMPLESSO, COME DATO ELETTORALE, ALMENO: IL 15% IL 30% IL 60% IL 70%
NELLA P.A., AI FINI DELLA RAPPRESENTATIVITÀ DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, LA RACCOLTA DEI DATI SUI VOTI E SULLE DELEGHE È ASSICURATA: DALL'ARAN DA CIASCUNA AMMINISTRAZIONE DALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DALLE RAPPRESENTANZE AZIENDALI
PER LA RISOLUZIONE DELLE EVENTUALI CONTROVERSIE RELATIVE ALLA RAPPRESENTATIVITÀ DELLE RAPPRESENTANZE SINDACALI, È ISTITUITO PRESSO L'ARAN: UN COLLEGIO ARBITRALE UN COMITATO PARITETICO UN COMITATO DI INDAGINE E CONTROLLO UN COLLEGIO DI PROBIVIRI
SU RICHIESTA DEI COMITATI DI SETTORE, POSSONO ESSERE COSTITUITE, ANCHE PER PERIODI DETERMINATI, DELEGAZIONI DELL'ARAN: SU BASE REGIONALE O PLURIREGIONALE ESCLUSIVAMENTE SU BASE PLURIREGIONALE ESCLUSIVAMENTE SU BASE REGIONALE ESCLUSIVAMENTE SU BASE NAZIONALE
L'ARAN PREDISPONE UN RAPPORTO SULL'EVOLUZIONE DELLE RETRIBUZIONI DI FATTO DEI PUBBLICI DIPENDENTI: A CADENZA ANNUALE A CADENZA SEMESTRALE A CADENZA TRIMESTRALE A CADENZA BIMESTRALE
AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 165 DEL 2001, L'ARAN HA: AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E CONTABILE ESCLUSIVAMENTE AUTONOMIA ORGANIZZATIVA ESCLUSIVAMENTE AUTONOMIA NORMATIVA ESCLUSIVAMENTE AUTONOMIA CONTABILE
LA GESTIONE FINANZIARIA DELL'ARAN È DEFINITA: DA DECRETI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DA REGOLAMENTI INTERNI DALLA LEGGE DA REGOLAMENTI MINISTERIALI
I REGOLAMENTI INTERNI DELL'ARAN SONO SOGGETTI AL CONTROLLO: DEL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL MINISTERO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
LA GESTIONE FINANZIARIA DELL'ARAN È SOGGETTA AL CONTROLLO CONSUNTIVO: DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELLA CORTE DEI CONTI DEL CONSIGLIO DI STATO DEL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
RAGGIUNTA UNA IPOTESI DI ACCORDO CONTRATTUALE, L'ARAN TRASMETTE LA QUANTIFICAZIONE DEI COSTI CONTRATTUALI: ALLA CORTE DEI CONTI AL CONSIGLIO DEI MINISTRI AL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE AL MINISTERO PER LA FUNZIONE PUBBLICA
LA CORTE DEI CONTI CERTIFICA LA COMPATIBILITÀ DELLE IPOTESI DI ACCORDO STIPULATE DALL'ARAN: CON I BILANCI DI CIASCUNA AMMINISTRAZIONE CON GLI STRUMENTI DI PROGRAMMMAZIONE E DI BILANCIO CON GLI STANZIAMENTI INDIVIDUATI DAL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE CON GLI STANZIAMENTI INDIVIDUATI DAL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
IN MATERIA DI PUBBLICO IMPIEGO, RIFERISCE AL PARLAMENTO SULLA COPERTURA FINANZIARIA DEI CONTRATTI COLLETTIVI: IL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI LA CORTE DEI CONTI IL MINISTRO DEL LAVORO E POLITICHE SOCIALI
L'ONERE DERIVANTE DALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NAZIONALE A CARICO DEL BILANCIO DELLO STATO È QUANTIFICATO: DALLA CORTE DEI CONTI DAL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA DAL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DALL'ARAN
NEL PUBBLICO IMPIEGO, LE CONTROVERSIE SORTE SULL'INTERPRETAZIONE DEI CONTRATTI COLLETTIVI SONO DEFINITE: DALLE PARTI CHE LE HANNO SOTTOSCRITTE DALLA CORTE DEI CONTI DAL CONSIGLIO DI STATO DA UN COLLEGIO DI PROBIVIRI
I LIMITI MASSIMI PER LE ASPETTATIVE ED I PERMESSI SINDACALI NEL SETTORE PUBBLICO SONO DETERMINATI: IN UN APPOSITO ACCORDO TRA L'ARAN E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI UNILATERALMENTE DALLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE NEI CONTRATTI INDIVIDUALI NEI CONTRATTI QUADRO
LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE FORNISCONO IL NUMERO COMPLESSIVO ED I NOMINATIVI DEI BENEFICIARI DEI PERMESSI SINDACALI: AL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI ALL'ARAN AL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA AL MINISTERO DELLA ECONOMIA E DELLE FINANZE
LO STATUTO DEI LAVORATORI SI APPLICA ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI: CHE ABBIANO PIÙ DI 500 DIPENDENTI INDIPENDENTEMENTE DAL NUMERO DEI DIPENDENTI CHE ABBIANO PIÙ DI 2000 DIPENDENTI CHE ABBIANO PIÙ DI 1000 DIPENDENTI
NEL PUBBLICO IMPIEGO, IL PRESTATORE DI LAVORO PUÒ ESSERE ADIBITO A MANSIONI PROPRIE DELLA QUALIFICA IMMEDIATAMENTE SUPERIORE? SOLO NEI CASI STABILITI DAL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA SOLO CON IL CONSENSO DEL LAVORATORE EVENTUALMENTE SOSTITUITO SÌ, IN CASO DI VACANZA DI POSTO ORGANICO NO, IN NESSUN CASO
GLI INCARICHI CONSENTITI E QUELLI VIETATI AI MAGISTRATI, AGLI AVVOCATI E PROCURATORI DELLO STATO SONO INDIVIDUATI: CON LEGGE ORDINARIA CON APPOSITI REGOLAMENTI CON IL CONTRATTO COLLETTIVO DI CATEGORIA CON DECRETO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI NON POSSONO CONFERIRE INCARICHI RETRIBUITI A DIPENDENTI DI ALTRE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE SENZA LA PREVIA AUTORIZZAZIONE: DELL'AMMINISTRAZIONE DI APPARTENENZA SIA DELL'AMINISTRAZIONE DI APPARTENENZA SIA DEL PREFETTO DEL PREFETTO DEL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA
LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE CHE CONFERISCONO O AUTORIZZANO INCARICHI RETRIBUITI AI PROPRI DIPENDENTI SONO TENUTE A COMUNICARE L'ELENCO DI TALI INCARICHI: AL MINISTERO DELLA ECONOMIA E DELLE FINANZE AL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA ALLA CORTE DEI CONTI AL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE CHE CONFERISCONO O AUTORIZZANO INCARICHI RETRIBUITI AI PROPRI DIPENDENTI SONO TENUTE A COMUNICARE L'ELENCO DI TALI INCARICHI: ENTRO IL 30 GIUGNO DI CIASCUN ANNO ENTRO IL 30 SETTEMBRE DI CIASCUN ANNO ENTRO IL 30 GENNAIO DI CIASCUN ANNO ENTRO IL 30 MARZO DI CIASCUN ANNO
IL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA RIFERISCE SUI DATI RACCOLTI E FORMULA PROPOSTE PER IL CONTENIMENTO DELLA SPESA PER GLI INCARICHI CONFERITI A PUBBLICI DIPENDENTI: AL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO AL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI AL PARLAMENTO
IL CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI È DEFINITO: DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DALL'ARAN DAL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DAL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
AFFINCHÉ IL CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI VENGA RECEPITO NEI CONTRATTI, LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI FORMULANO INDIRIZZI: ALL'ARAN AL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO AL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA
PER CIASCUNA MAGISTRATURA E PER L'AVVOCATURA DELLO STATO È ADOTTATO UN CODICE ETICO: DAL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DAGLI ORGANI DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA DAL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
IN MATERIA DI PUBBLICO IMPIEGO, SALVO DIVERSE DISPOSIZIONI, LA TIPOLOGIA DELLE INFRAZIONI E DELLE RELATIVE SANZIONI È DEFINITA: DAI CONTRATTI INDIVIDUALI DAI CONTRATTI COLLETTIVI DALLA LEGGE DAI REGOLAMENTI DI ATTUAZIONE
IN MATERIA DI PUBBLICO IMPIEGO, L'UFFICIO COMPETENTE PER I PROCEDIMENTI DISCIPLINARI È INDIVIDUATO: DA CIASCUNA AMMINISTRAZIONE, SECONDO IL PROPRIO ORDINAMENTO DAL CONTRATTO COLLETTIVO DA REGOLAMENTI GOVERNATIVI DALLA LEGGE ORDINARIA
OGNI PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE DEVE ESSERE ADOTTATO PREVIA TEMPESTIVA CONTESTAZIONE SCRITTA DELL'ADDEBITO AL DIPENDENTE PUBBLICO, AD ECCEZIONE: DEL RIMPROVERO VERBALE DELLA CENSURA DELL'AMMENDA DELLA SOSPENSIONE
OVE I CONTRATTI COLLETTIVI NON PREVEDANO PROCEDURE DI CONCILIAZIONE, IL DIPENDENTE PUBBLICO PUÒ IMPUGNARE LA SANZIONE DISCIPLINARE DINANZI: AL CONSIGLIO DI GIUSTIZIA DELL'AMMINISTRAZIONE IN CUI LAVORA AL COLLEGIO DEI PROBIVIRI DELL'AMMINISTRAZIONE IN CUI LAVORA AL COLLEGIO ARBITRALE DELL'AMMINISTRAZIONE IN CUI LAVORA AL COMITATO PARITETICO DELL'AMMINISTRAZIONE IN CUI LAVORA
SECONDO IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 165 DEL 2001, PENDENTE LA PROCEDURA DI IMPUGNAZIONE, LA SANZIONE: VIENE APPLICATA, SALVO DIVERSA PREVISIONE DEL CODICE DEONTOLOGICO RESTA SOSPESA VIENE COMUNQUE APPLICATA DIVIENE INEFFICACE
LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI, AL FINE DI GARANTIRE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMINI E DONNE, RISERVANO ALLE DONNE ALL'INTERNO DELLE COMMISSIONI DI CONCORSO: ALMENO UN TERZO DEI POSTI ALMENO UN QUINTO DEI POSTI ALMENO LA METÀ DEI POSTI ALMENO UN QUARTO DEI POSTI
LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI ADOTTANO I PROPRI REGOLAMENTI PER ASSICURARE PARI OPPORTUNITÀ FRA UOMINI E DONNE SUL LAVORO SECONDO LE DIRETTIVE IMPARTITE: DAL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DAL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA DAL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DAL DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ
AL FINE DI REALIZZARE IL PIÙ EFFICACE CONTROLLO DEI BILANCI, LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE IMPIEGANO STRUMENTI DI RILEVAZIONE VALUTATI: DAL CENTRO NAZIONALE PER L'INFORMATICA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DAL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DALLA CONSOB DALL'AUTORITÀ PER LA VIGILANZA DEI LAVORI PUBBLICI
LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PRESENTANO IL CONTO ANNUALE DELLE SPESE SOSTENUTE PER IL PERSONALE: AL CONSIGLIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO ALLA CORTE DEI CONTI AL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA
LA CORTE DEI CONTI RIFERISCE ANNUALMENTE SULLA GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE DESTINATE AL PERSONALE DEL SETTORE PUBBLICO: AL SENATO DELLA REPUBBLICA AL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA AL PARLAMENTO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI
LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PRESENTANO IL CONTO ANNUALE DELLE SPESE SOSTENUTE PER IL PERSONALE ENTRO: IL MESE DI SETTEMBRE IL MESE DI MAGGIO IL MESE DI GENNAIO IL MESE DI NOVEMBRE
LE CONTROVERSIE RELATIVE AI RAPPORTI DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI SONO DEVOLUTE: AL GIUDICE AMMINISTRATIVO AL GIUDICE CONTABILE AL GIUDICE ORDINARIO AI GIUDICI ONORARI
NEL CASO IN CUI SIANO RILEVANTI AI FINI DELLA DECISIONE ATTI AMMINISTRATIVI ILLEGITTIMI, IL GIUDICE ORDINARIO: TRASFERISCE GLI ATTI AL TAR ANNULLA GLI ATTI DISAPPLICA GLI ATTI DICHIARA NULLI GLI ATTI
L'IMPUGNAZIONE DAVANTI AL GIUDICE AMMINISTRATIVO DELL'ATTO AMMINISTRATIVO RILEVANTE NELLE CONTROVERSIE DI PUBBLICO IMPIEGO: È UN CASO DI LITISPENDENZA ATTRAE LA CONTROVERSIA AL TAR DETERMINA L'INCOMPETENZA DEL GIUDICE DEL LAVORO NON È CAUSA DI SOSPENSIONE DEL PROCESSO
IL GIUDICE DEL LAVORO NEI CONFRONTI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI ADOTTA: ESCLUSIVAMENTE PROVVEDIMENTI COSTITUTIVI O DI CONDANNA PROVVEDIMENTI DI ACCERTAMENTO, COSTITUTIVI O DI CONDANNA ESCLUSIVAMENTE PROVVEDIMENTI DI ACCERTAMENTO O COSTITUTIVI ESCLUSIVAMENTE PROVVEDIMENTI DI ACCERTAMENTO O DI CONDANNA
AI SENSI DEL D. LGS. N. 165 DEL 2001, SONO DEVOLUTE AL GIUDICE ORDINARIO: SOLO LE CONTROVERSIE RELATIVE A COMPORTAMENTI ANTISINDACALI DELLA P.A. SOLO LE CONTROVERSIE RELATIVE ALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA SOLO LE CONTROVERSIE IN MATERIA DI DIRITTI SINDACALI LE CONTROVERSIE RELATIVE A COMPORTAMENTI ANTISINDACALI DELLA P.A. E QUELLE RELATIVE ALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
AI SENSI DEL D. LGS. N. 165 DEL 2001, RESTANO DEVOLUTE ALLA GIURISDIZIONE DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO: LE CONTROVERSIE RELATIVE A DIRITTI SINDACALI LE CONTROVERSIE RELATIVE ALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA LE CONTROVERSIE IN MATERIA DI PROCEDURE CONCORSUALI PER L'ASSUNZIONE DEI DIPENDENTI DELLE P.A. LE CONTROVERSIE IN MATERIA DI CONDOTTA ANTISINDACALE
AI SENSI DEL D. LGS. N. 165 DEL 2001, RESTANO DEVOLUTE ALLA GIURISDIZIONE DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO LE CONTROVERSIE RIGUARDANTI: SOLTANTO I DIPLOMATICI I MAGISTRATI, GLI AVVOCATI E PROCURATORI DELLO STATO, I MILITARI E LE FORZE DI POLIZIA, I DIPLOMATICI SOLTANTO I MILITARI E LE FORZE DI POLIZIA SOLTANTO I MAGISTRATI, GLI AVVOCATI E PROCURATORI DELLO STATO
NEL CASO IN CUI LE CONTROVERSIE DI PUBBLICO IMPIEGO SIANO DEVOLUTE AL GIUDICE ORDINARIO, IL RICORSO PER CASSAZIONE PUÒ ESSERE PROPOSTO SOLTANTO PER MOTIVI ATTINENTI ALLA COMPETENZA SOLTANTO PER VIOLAZIONE O FALSA APPLICAZIONE DI NORME DI DIRITTO ANCHE PER VIOLAZIONE O FALSA APPLICAZIONE DEI CONTRATTI E ACCORDI COLLETTIVI NAZIONALI SOLTANTO PER MOTIVI ATTINENTI ALLA GIURISDIZIONE
QUANDO PER LA DEFINIZIONE DI UNA CONTROVERSIA INDIVIDUALE È NECESSARIO RISOLVERE IN VIA PREGIUDIZIALE UNA QUESTIONE CONCERNENTE CLAUSOLE DI UN CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE SOTTOSCRITTO DALL'ARAN, IL GIUDICE FISSA UNA NUOVA UDIENZA DI DISCUSSIONE: NON PRIMA DI 120 GIORNI NON PRIMA DI 30 GIORNI NON PRIMA DI 60 GIORNI NON PRIMA DI 90 GIORNI
QUANDO PER LA DEFINIZIONE DI UNA CAUSA INDIVIDUALE È NECESSARIO RISOLVERE IN VIA PREGIUDIZIALE UNA QUESTIONE CONCERNENTE CLAUSOLE DI UN CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE, IL GIUDICE DISPONE LA COMUNICAZIONE DEGLI ATTI DEL RICORSO: AL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA ALL'ARAN ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI AL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
SE PER RISOLVERE UNA CONTROVERSIA DI PUBBLICO IMPIEGO OCCORRA RISOLVERE IN VIA PREGIUDIZIALE UNA QUESTIONE CONCERNENTE CLAUSOLE DI UN CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE, L'ARAN: MODIFICA UNILATERALMENTE LE CLAUSOLE CONTROVERSE AVVERTE IL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA CONVOCA LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI FIRMATARIE L'ACCORDO AVVERTE LA CORTE DEI CONTI
NELLE CONTROVERSIE DI PUBBLICO IMPIEGO, LE QUESTIONI PREGIUDIZIALI RELATIVE A CONTRATTI COLLETTIVI NAZIONALI SONO DECISE DAL GIUDICE CON: PRECETTO SENTENZA DECRETO ORDINANZA
PER LE CONTROVERSIE INDIVIDUALI DINANZI AL GIUDICE ORDINARIO, IL TENTATIVO OBBLIGATORIO DI CONCILIAZIONE SI SVOLGE CON LE PROCEDURE PREVISTE: DAI REGOLAMENTI GOVERNATIVI DAI CONTRATTI COLLETTIVI DALLA LEGGE DALLE NORME INTERNE DELLA P.A. INTERESSATA
NELLE CONTROVERSIE DI PUBBLICO IMPIEGO, LA DOMANDA GIUDIZIALE DIVENTA PROCEDIBILE QUALORA SIANO TRASCORSI, DAL TENTATIVO DI CONCILIAZIONE: 60 GIORNI 90 GIORNI 120 GIORNI 30 GIORNI
NEI GIUDIZI RIGUARDANTI IL PUBBLICO IMPIEGO,IL GIUDICE, RILEVATO CHE NON È STATO PROMOSSO IL TENTATIVO DI CONCILIAZIONE: DICHIARA CESSATA LA MATERIA DEL CONTENDERE DICHIARA ESTINTO IL PROCESSO SOSPENDE IL GIUDIZIO DICHIARA INAMMISSIBILE LA DOMANDA
IL PERSONALE DELLE COMMISSIONI DI CONCILIAZIONE TERRITORIALI PER LA REALIZZAZIONE DEL TENTATIVO OBBLIGATORIO DI CONCILIAZIONE DELLE CONTROVERSIE DI LAVORO È DETERMINATO: DAL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DAL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DAL MINISTERO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DALL'ARAN
L'APPLICAZIONE DEI CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO PER I DIPENDENTI DELLE P.A. CON RIGUARDO AL RISPETTO DEI COSTI PRESTABILITI È OGGETTO DI VERIFICA: DELLA CORTE DEI CONTI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DEL MINISTERO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
L'APPLICAZIONE DEI CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO PER I DIPENDENTI DELLE P.A. CON RIGUARDO ALLA EFFICACIA DEGLI ISTITUTI CONTRATTUALI, È OGGETTO DI VERIFICA: DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA DEL CONSIGLIO DI STATO DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
I DIPENDENTI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI SONO COLLOCATI IN ASPETTATIVA SENZA ASSEGNI PER LA DURATA DEL MANDATO SE ELETTI: AL PARLAMENTO NAZIONALE, AL PARLAMENTO EUROPEO E NEI CONSIGLI REGIONALI ESCLUSIVAMENTE AL PARLAMENTO NAZIONALE ESCLUSIVAMENTE AL PARLAMENTO EUROPEO ESCLUSIVAMENTE NEI CONSIGLI REGIONALI
PER LE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO, LA PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE È DELIBERATA: DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI DAL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA DAL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DA CIASCUNA AMMINISTRAZIONE
LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE NON POSSONO EROGARE TRATTAMENTI ECONOMICI ACCESSORI CHE NON CORRISPONDANO: ALLE PRESTAZIONI EFFETTIVAMENTE RESE SOLO A QUANTO STABILITO DALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA SOLO A QUANTO STABILITO DALLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA SOLO A QUANTO STABILITO DA DISPOSIZIONI DI LEGGE
PER ESIGENZE CUI NON PUÒ FAR FRONTE CON PERSONALE IN SERVIZIO, LA P.A. PUÒ CONFERIRE INCARICHI INDIVIDUALI DETERMINANDO PREVENTIVAMENTE: SOLO IL COMPENSO DELLA COLLABORAZIONE SOLO DURATA ED OGGETTO DELLA COLLABORAZIONE DURATA, LUOGO, OGGETTO E COMPENSO DELLA COLLABORAZIONE SOLO LA DURATA ED IL LUOGO DELLA COLLABORAZIONE
IN MATERIA DI PUBBLICO IMPIEGO, I RAPPORTI SINDACALI E GLI ISTITUTI DELLA PARTECIPAZIONE SONO DISCIPLINATI: DAI CONTRATTI COLLETTIVI NAZIONALI DALLE NORME SINDACALI DALLA LEGGE UNILATERALMENTE DALLA P.A. DI APPARTENENZA
PIÙ AMMINISTRAZIONI OMOGENEE O AFFINI POSSONO ISTITUIRE UN UNICO UFFICIO PER LA GESTIONE DEL CONTENZIOSO COMUNE? SÌ, MEDIANTE CONVENZIONE NO, MAI SÌ, MEDIANTE LA STIPULA DI UN CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE SÌ, MEDIANTE LA STIPULA DI UN CONTRATTO INTEGRATIVO
PER L'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DI INDIRIZZO, IL MINISTRO SI AVVALE DI UFFICI DI DIRETTA COLLABORAZIONE ISTITUITI E DISCIPLINATI: CON REGOLAMENTO CON LEGGE CON DIRETTIVE CON DECRETO
AGLI UFFICI DI DIRETTA COLLABORAZIONE CON IL MINISTRO POSSONO ESSERE ASSEGNATI: SOLO DIPENDENTI PUBBLICI IN POSIZIONE DI ASPETTATIVA ANCHE DIPENDENTI PUBBLICI IN POSIZIONE DI ASPETTATIVA, FUORI RUOLO O COMANDO SOLO DIPENDENTI PUBBLICI FUORI RUOLO SOLO DIPENDENTI PUBBLICI FUORI RUOLO O COMANDO
PER LE REGIONI, IL DIRIGENTE CUI SONO CONFERITE FUNZIONI DI COORDINAMENTO È: DI PARI LIVELLO RISPETTO AL RESTANTE PERSONALE DIRIGENZIALE DISTACCATO RISPETTO AL RESTANTE PERSONALE DIRIGENZIALE SOVRAORDINATO AL RESTANTE PERSONALE DIRIGENZIALE SOTTORDINATO AL RESTANTE PERSONALE DIRIGENZIALE
IL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA PUÒ CHIEDERE L'ELABORAZIONE DI NORME TECNICHE PER LE RILEVAZIONI ED ANALISI DEI COSTI: ALLA CORTE DEI CONTI ALL'AUTORITÀ PER L'INFORMATICA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ALL'ISTAT AL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
IL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA PUÒ CHIEDERE L'ELABORAZIONE DI PROCEDURE INFORMATICHE PER EVIDENZIARE GLI SCOSTAMENTI DEI COSTI: ALL'ISTAT AL CENTRO NAZIONALE PER L'INFORMATICA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AL MINISTERO DELL'ECONOMIE E DELLE FINANZE ALLA CORTE DEI CONTI
NEL PUBBLICO IMPIEGO, IL COLLOCAMENTO A RIPOSO DI UFFICIO COSTITUISCE CAUSA: DI SOSTITUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DI RISOLUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DI SOSPENSIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DI MODIFICAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
NEL PUBBLICO IMPIEGO, IL COLLOCAMENTO A RIPOSO ANTICIPATO SU DOMANDA COSTITUISCE CAUSA: DI SOSPENSIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DI RISOLUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DI SOSTITUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DI MODIFICAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
NEL PUBBLICO IMPIEGO LA DISPENSA PER ASSENZE ARBITRARIE È CAUSA: DI COSTITUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DI MODIFICAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DI SOSPENSIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DI RISOLUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
NEL PUBBLICO IMPIEGO, LA CONDIZIONE APPOSTA ALLA DOMANDA DI DIMISSIONI DEL LAVORATORE È DA CONSIDERARSI: INESISTENTE IRREGOLARE NULLA ANNULLABILE
NEL PUBBLICO IMPIEGO LA DOMANDA DI DIMISSIONI DEL LAVORATORE: È SOSPENSIVAMENTE CONDIZIONATA AD UN ATTO DI ASSENSO DELLA P.A. È EFFICACE INDIPENDENTEMENTE DA UN ATTO DI ASSENSO DELLA P.A. NECESSITA DI UN ATTO DI ASSENSO DELLA P.A. PER LA SUA VALIDITÀ DEVE ESSERE PREVENTIVAMENTE AUTORIZZATA DALLA P.A.
L'ESTINZIONE DEL RAPPORTO DI IMPIEGO DEL DIPENDENTE PUBBLICO PER CONDANNA PENALE È STATA INCLUSA NEL CODICE PENALE: TRA LE PENE PRINCIPALI TRA LE MISURE DI PREVENZIONE TRA LE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE TRA LE PENE ACCESSORIE
NELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO, IL MANCATO RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DA PARTE DEL DIRIGENTE COMPORTA: SOLO RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE SOLO RESPONSABILITÀ CONTABILE SOLO RESPONSABILITÀ PENALE L'IMPOSSIBILITÀ DI RINNOVO DELL'INCARICO DIRIGENZIALE
IL PROCEDIMENTO DI LICENZIAMENTO DEL DIRIGENTE DELLA P.A. È SOTTOPOSTO AL PARERE: DI UN COMITATO DI GARANTI DI UN COMITATO PARITETICO DI UN COLLEGIO ARBITRALE DI UN COLLEGIO DI PROBIVIRI
NEL PROCEDIMENTO DI LICENZIAMENTO DEL DIRIGENTE DELLA P.A., IL PARERE DEL COMITATO DI GARANTI DEVE ESSERE RESO NEL TERMINE DI: 60 GIORNI DALLA RICHIESTA DELLA AMMINISTRAZIONE 15 GIORNI DALLA RICHIESTA DELLA AMMINISTRAZIONE 45 GIORNI DALLA RICHIESTA DELLA AMMINISTRAZIONE 30 GIORNI DALLA RICHIESTA DELLA AMMINISTRAZIONE
IL COMITATO DI GARANTI, IL CUI PARERE È RICHIESTO NEL PROCEDIMENTO DI LICENZIAMENTO DEI PUBBLICI DIRIGENTI, DURA IN CARICA: TRE ANNI UN ANNO DUE ANNI QUATTRO ANNI
LA NOZIONE SOGGETTIVA DI SERVIZIO PUBBLICO SI FONDA TRA L'ALTRO: SULLA NATURA PUBBLICA DELLA PRESTAZIONE SUL CARATTERE NON ECONOMICO DEL SERVIZIO SULL'ASSUNZIONE DEL SERVIZIO DA PARTE DI UN ENTE PUBBLICO SULLA DESTINAZIONE AL PUBBLICO DEL SERVIZIO EROGATO
IL CONCESSIONARIO DI SERVIZI PUBBLICI DI LINEA PER IL TRASPORTO DI PERSONE O COSE È OBBLIGATO AD ACCETTARE LE RICHIESTE: ALLE CONDIZIONI DETTATE DAL TRASPORTATO A QUALSIASI CONDIZIONE ALLE CONDIZIONI DETTATE DAL COMMITTENTE COMPATIBILI CON I MEZZI ORDINARI DELL'IMPRESA
SECONDO L'ARTICOLO 1679 DEL CODICE CIVILE, I TRASPORTI PUBBLICI DEVONO ESEGUIRSI: SECONDO L'ORDINE DETERMINATO DAL VETTORE SECONDO L'ORDINE DETERMINATO DALLA P.A. COMMITTENTE IN QUALSIASI ORDINE SECONDO L'ORDINE DELLE RICHIESTE
SECONDO L'ARTICOLO 1679 DEL CODICE CIVILE, NEI PUBBLICI SERVIZI DI LINEA QUALUNQUE DEROGA ALLE CONDIZIONI GENERALI: È IRREGOLARE È ANNULLABILE È INEFFICACE È NULLA
SECONDO L'ARTICOLO 1679 DEL CODICE CIVILE, NEI SERVIZI PUBBLICI DI LINEA, LA CLAUSOLA DIFFORME ALLE CONDIZIONI GENERALI È SOSTITUITA DALLA NORMA DELLE CONDIZIONI GENERALI PREVALE IN OGNI CASO SULLE CONDIZIONI GENERALI PREVALE SOLO SE OGGETTO DI ARBITRATO PREVALE SOLO SE OGGETTO DI INTERPRETAZIONE AUTENTICA
LE DISPOSIZIONI DI CUI ALL'ART. 1679 C.C., IN MATERIA DI SERVIZI PUBBLICI DI LINEA, SI APPLICANO SOLO AI TRASPORTI PER VIA TERRA? NO, SALVO DEROGHE LEGISLATIVE SÌ, ESCLUSIVAMENTE NO, SI APPLICANO ANCHE A QUELLI PER VIA D'ACQUA, IN CASO DI ACQUE INTERNE SÌ, SALVO CHE PER I SERVIZI CHE RIGUARDINO REGIONI A STATUTO SPECIALE
IL RILIEVO SOGGETTIVO DI SERVIZIO PUBBLICO SI FONDA: ESCLUSIVAMENTE SULLA NATURA PUBBLICA DELL'ENTE EROGATORE IL SERVIZIO ANCHE SULLA FINALITÀ DEL SERVIZIO DI SODDISFARE ESIGENZE DELLA COLLETTIVITÀ ESCLUSIVAMENTE SUL CARATTERE LUCRATIVO DELLA GESTIONE ESCLUSIVAMENTE SULLA NATURA PUBBLICA DELLA PRESTAZIONE
DA UN PUNTO DI VISTA OGGETTIVO, POSSONO UTILIZZARSI PER LA GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI: ESCLUSIVAMENTE MODELLI ORGANIZZATIVI PREVISTI DALLA LEGGE ANCHE MODELLI ORGANIZZATIVI NON PREVISTI DALLA LEGGE ESCLUSIVAMENTE MODELLI ORGANIZZATIVI PREDISPOSTI DAL GESTORE, ANCHE SE PRIVATO ESCLUSIVAMENTE MODELLI ORGANIZZATIVI PREDISPOSTI DAL CONCESSIONARIO
IL CRITERIO DI ECONOMICITÀ NELLA GESTIONE DI UN SERVIZIO PUBBLICO CONSISTE: NEL SUPERAMENTO DEI COSTI RISPETTO AI RICAVI NEL TENDENZIALE PAREGGIO TRA COSTI E RICAVI NEL SUPERAMENTO DEI RICAVI RISPETTO AI COSTI NELLA GRATUITÀ DEL SERVIZIO RESO
SECONDO IL PRINCIPIO DI ADEGUATEZZA, LA GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI RICHIEDE: IL PAREGGIO TRA COSTI E RICAVI L'ADATTAMENTO ORGANIZZATIVO E FUNZIONALE DEL SERVIZIO RESO LA GRATUITÀ DELLE PRESTAZIONI IL CONSEGUIMENTO DI LUCRO OGGETTIVO
L'ISTITUZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI È DISPOSTA: ESCLUSIVAMENTE DA NORME COSTITUZIONALI ESCLUSIVAMENTE DA NORME DELL'UNIONE EUROPEA ESCLUSIVAMENTE DAI REGOLAMENTI GOVERNATIVI DALLA LEGGE
I SERVIZI PUBBLICI POSSONO ESSERE EROGATI: ESCLUSIVAMENTE IN REGIME DI DUOPOLIO ESCLUSIVAMENTE IN REGIME DI MONOPOLIO SIA IN REGIME DI MONOPOLIO, SIA IN REGIME CONCORRENZIALE ESCLUSIVAMENTE IN REGIME CONCORRENZIALE
IL DIRITTO DI SCIOPERO NEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI È DISCIPLINATO SECONDO PRINCIPI SANCITI: DALLA LEGGE DALLA CONCESSIONE-CONTRATTO CHE REGOLA IL SERVIZIO DA DISPOSIZIONI EMANATE DA CIASCUNA AMMINISTRAZIONE TITOLARE DEL SERVIZIO DA REGOLAMENTI EMANATI DAL GOVERNO
AL FINE DI CONSENTIRE ALL'ENTE EROGATORE DI UN SERVIZIO PUBBLICO ESSENZIALE LE PRESTAZIONI INDISPENSABILI, LO SCIOPERO DEVE ESSERE PROCLAMATO CON UN PREAVVISO NON INFERIORE A: 7 GIORNI 10 GIORNI 5 GIORNI 15 GIORNI
GLI ENTI EROGATORI DEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI SONO TENUTI A DARE COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEI MODI E DEI TEMPI DI EROGAZIONE DEI SERVIZI ALMENO: CINQUE GIORNI PRIMA DELL'INIZIO DELLO SCIOPERO SETTE GIORNI PRIMA DELL'INIZIO DELLO SCIOPERO TRE GIORNI PRIMA DELL'INIZIO DELLO SCIOPERO DUE GIORNI PRIMA DELL'INIZIO DELLO SCIOPERO
I SERVIZI PUBBLICI POSSONO ESSERE SVOLTI A LIVELLO: ESCLUSIVAMENTE REGIONALE ESCLUSIVAMENTE PROVINCIALE STATALE, REGIONALE O LOCALE ESCLUSIVAMENTE STATALE
IL LIDO DEL MARE, LA SPIAGGIA, LE RADE E I PORTI, I FIUMI, I TORRENTI, I LAGHI E LE ALTRE ACQUE DEFINITE PUBBLICHE FANNO PARTE: DEL DEMANIO LOCALE DEL DEMANIO FUNZIONALE DEL DEMANIO PUBBLICO DEL DEMANIO TERRITORIALE
LE STRADE, LE AUTOSTRADE E LE STRADE FERRATE, GLI AERODROMI, GLI ACQUEDOTTI, SE APPARTENGONO ALLO STATO, FANNO PARTE: DEL DEMANIO TERRITORIALE DEL DEMANIO FUNZIONALE DEL DEMANIO PUBBLICO DEL DEMANIO LOCALE
GLI IMMOBILI RICONOSCIUTI D'INTERESSE STORICO, LE RACCOLTE DEI MUSEI, DELLE PINACOTECHE DEGLI ARCHIVI, DELLE BIBLIOTECHE FANNO PARTE, SE APPARTENGONO ALLO STATO: DEL DEMANIO TERRITORIALE DEL DEMANIO PUBBLICO DEL DEMANIO FUNZIONALE DEL DEMANIO LOCALE
I BENI DEMANIALI POSSONO FORMARE OGGETTO DI DIRITTI A FAVORE DI TERZI? SÌ, MA SOLO NEI MODI E NEI LIMITI STABILITI DALLE LEGGI CHE LI RIGUARDANO SÌ, MA SOLO A FAVORE DI ALTRI SOGGETTI PUBBLICI NO, MAI SÌ, IN OGNI CASO
LA TUTELA DEI BENI DEL DEMANIO PUBBLICO SPETTA: ALL'AUTORITÀ AMMINISTRATIVA AI CONSORZI PUBBLICI AI PRIVATI AGLI ESERCENTI PUBBLICO SERVIZIO
I BENI CHE FANNO PARTE DEL DEMANIO PUBBLICO POSSONO ESSERE TUTELATI: ESCLUSIVAMENTE IN VIA AMMINISTRATIVA ESCLUSIVAMENTE CON AZIONI POSSESSORIE ESCLUSIVAMENTE CON AZIONI PETITORIE SIA IN VIA AMMINISTRATIVA, SIA CON I MEZZI ORDINARI A DIFESA DELLA PROPRIETÀ E DEL POSSESSO
AI SENSI DEL CODICE CIVILE, I DIRITTI DEMANIALI SU BENI ALTRUI POSSONO SPETTARE: ALLE COMUNITÀ MONTANE ALLO STATO, ALLE PROVINCE ED AI COMUNI ALLE REGIONI ALLE CITTÀ METROPOLITANE
COSTITUISCONO PATRIMONIO DELLO STATO I BENI APPARTENENTI ALLO STATO: ACQUISTATI ESCLUSIVAMENTE PERCHÉ VACANTI NON FACENTI PARTE DEL DEMANIO PUBBLICO ACQUISTATI ESCLUSIVAMENTE PER SUCCESSIONE ACQUISTATI ESCLUSIVAMENTE PER DONAZIONE
LE CAVE E LE TORBIERE FANNO PARTE DEL PATRIMONIO INDISPONIBILE DELLO STATO? SÌ, IN OGNI CASO NO, MAI SÌ, SE IL PROPRIETARIO NON NE SFRUTTA LE POTENZIALITÀ SÌ, QUANDO LA DISPONIBILITÀ NE È SOTTRATTA AL PROPRIETARIO DEL FONDO
I BENI CHE FANNO PARTE DEL PATRIMONIO INDISPONIBILE POSSONO ESSERE SOTTRATTI ALLA LORO DESTINAZIONE? NO, MAI SÌ, IN OGNI CASO SÌ, MA SOLO A SEGUITO DI ESPROPRIAZIONE SÌ, MA SOLO NEI MODI STABILITI DALLE LEGGI CHE LI RIGUARDANO
IL PASSAGGIO DEI BENI DAL DEMANIO PUBBLICO AL PATRIMONIO DELLO STATO DEV'ESSERE: DISPOSTO CON CIRCOLARE AUTORIZZATO DALL'AUTORITÀ GIUDIZIARIA DICHIARATO DALL'AUTORITÀ AMMINISTRATIVA DISPOSTO CON REGOLAMENTO
I BENI DEGLI ENTI PUBBLICI NON TERRITORIALI SONO SOGGETTI ALLE REGOLE DEL CODICE CIVILE? SÌ, ANCHE IN DEROGA ALLE LEGGI SPECIALI SÌ, SALVE LE DISPOSIZIONI DELLE LEGGI SPECIALI NO, MAI SÌ, IN OGNI CASO
I BENI DEGLI ENTI ECCLESIASTICI E GLI EDIFICI DI CULTO SONO SOGGETTI ALLE NORME DEL CODICE CIVILE? NO, MAI SÌ, SE NON DIVERSAMENTE DISPOSTO DALLE LEGGI SPECIALI CHE LI RIGUARDANO SÌ, IN DEROGA ALLE LEGGI CHE LI RIGUARDANO ANCHE SE SUCCESSIVE SÌ, IN OGNI CASO
SECONDO IL PRINCIPIO DI LEGALITÀ, L'ESPROPRIAZIONE DEI BENI IMMOBILI O DI DIRITTI RELATIVI AD IMMOBILI PUÒ ESSERE DISPOSTA NEI SOLI CASI PREVISTI DALLE: ORDINANZE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CIRCOLARI MINISTERIALI LEGGI E DAI REGOLAMENTI DIRETTIVE COMUNITARIE
IL DECRETO DI ESPROPRIO PUÒ ESSERE EMESSO IN FAVORE: ESCLUSIVAMENTE DI UN SOGGETTO PRIVATO DI UN SOGGETTO PUBBLICO O DI UN SOGGETTO PRIVATO ESCLUSIVAMENTE DI UN SOGGETTO PUBBLICO ESCLUSIVAMENTE DI UN ENTE PUBBLICO NON ECONOMICO
SALVO CHE L'AUTORITÀ ESPROPRIANTE NON ABBIA TEMPESTIVA NOTIZIA DELL'EVENTUALE DIVERSO PROPRIETARIO EFFETTIVO, TUTTI GLI ATTI DELLA PROCEDURA ESPROPRIATIVA SONO DISPOSTI NEI CONFRONTI DEL SOGGETTO CHE RISULTI PROPRIETARIO: DAI REGISTRI IPOTECARI DA ATTO PUBBLICO DA SCRITTURA PRIVATA AUTENTICATA DAI REGISTRI CATASTALI
I BENI DEL PATRIMONIO INDISPONIBILE DELLO STATO POSSONO ESSERE ESPROPRIATI PER PERSEGUIRE UN INTERESSE PUBBLICO CHE, RISPETTO A QUELLO SODDISFATTO CON LA PRECEDENTE DESTINAZIONE, SIA: DI RILIEVO MANIFESTATAMENTE SUPERIORE DI RILIEVO SUPERIORE DI RILIEVO INFERIORE DI RILIEVO COMUNQUE DIVERSO
UN BENE È SOTTOPOSTO AL VINCOLO PREORDINATO ALL'ESPROPRIO QUANDO DIVENTA EFFICACE: IL PIANO URBANISTICO GENERALE IL PIANO URBANISTICO PARTICOLAREGGIATO LA CONVENZIONE DI URBANIZZAZIONE LA LOTTIZZAZIONE
IL VINCOLO PREORDINATO ALL'ESPROPRIO HA LA DURATA DI: CINQUE ANNI TRE ANNI UN ANNO DIECI ANNI
IL VINCOLO PREORDINATO ALL'ESPROPRIO, DOPO LA SUA DECADENZA, PUÒ ESSERE REITERATO? NO, MAI SÌ, IN OGNI CASO SÌ, MA SOLO SE IL BENEFICIARIO DELLA ESPROPRIAZIONE È UN SOGGETTO PUBBLICO SÌ, MA SOLO CON PROVVEDIMENTO MOTIVATO
SE NELLA DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ MANCA L'ESPRESSA DETERMINAZIONE DI UN TERMINE, IL DECRETO DI ESPROPRIO PUÒ ESSERE EMANATO ENTRO IL TERMINE DI: CINQUE ANNI TRE ANNI UN ANNO DIECI ANNI
L'AUTORITÀ CHE HA DICHIARATO LA PUBBLICA UTILITÀ DELL'OPERA PUÒ DISPORRE LA PROROGA DEI TERMINI PREVISTI PER L'EMANAZIONE DEL DECRETO DI ESPROPRIO? SÌ, IN OGNI CASO SÌ, MA SOLO PER CASI DI FORZA MAGGIORE O PER ALTRE GIUSTIFICATE RAGIONI NO, MAI SÌ, MA SOLO SE AUTORITÀ ESPROPRIANTE È UN SOGGETTO PUBBLICO
SCADUTO IL TERMINE ENTRO IL QUALE PUÒ ESSERE EMANATO IL DECRETO DI ESPROPRIO, LA DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ: DIVIENE IRREGOLARE DIVIENE INEFFICACE È DA CONSIDERARSI NULLA È DA CONSIDERARSI INESISTENTE
DIVENUTO EFFICACE L'ATTO CHE DICHIARA LA PUBBLICA UTILITÀ, L'AUTORITÀ ESPROPRIANTE DETERMINA: IL PREZZO DI ACQUISTO IN VIA PROVVISORIA LA MISURA DELLA INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE IN VIA DEFINITIVA LA MISURA DELLA INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE IL RISARCIMENTO DEL DANNO
NEL CASO IN CUI CONDIVIDA LA DETERMINAZIONE DELL'INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE, IL PROPRIETARIO DELLA AREA DA ESPROPRIARE HA DIRITTO A RICEVERE UN ACCONTO PARI: ALL'80% DELL'INDENNITÀ STESSA AL 25% DELL'INDENNITÀ STESSA AL 50% DELL'INDENNITÀ STESSA AL 60% DELL'INDENNITÀ STESSA
IL DECRETO DI ESPROPRIO DEVE ESSERE SENZA INDUGIO: TRASCRITTO PRESSO L'UFFICIO DEI REGISTRI IMMOBILIARI ISCRITTO PRESSO L'UFFICIO DEI REGISTRI IMMOBILIARI ANNOTATO PRESSO L'UFFICIO DEI REGISTRI IMMOBILIARI MENZIONATO PRESSO L'UFFICIO DEI REGISTRI IMMOBILIARI
L'ESECUZIONE DEL DECRETO DI ESPROPRIO HA LUOGO: CON IL VERBALE DI IMMISSIONE IN POSSESSO CON LA DETERMINAZIONE DEFINITIVA DELL'INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE CON IL DECRETO DI PUBBLICA UTILITÀ CON LA DETERMINAZIONE PROVVISORIA DELL'INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE
L'ESECUZIONE DEL DECRETO DI ESPROPRIO DEVE ESSERE COMPIUTA ENTRO IL TERMINE: DILATORIO DI DUE ANNI DILATORIO DI QUATTRO ANNI PERENTORIO DI DUE ANNI ORDINATORIO DI DUE ANNI
L'ESPROPRIAZIONE DEL DIRITTO DI PROPRIETÀ COMPORTA L'ESTINZIONE AUTOMATICA DI TUTTI GLI ALTRI DIRITTI VANTATI DA TERZI? SÌ, MA SOLO SE NEI CONFRONTI DEI TERZI SIA STATA PREVISTA UNA AUTONOMA INDENNITÀ SÌ, SALVO QUELLI COMPATIBILI CON I FINI CUI L'ESPROPRIAZIONE È PREORDINATA NO, MAI SÌ, IN OGNI CASO
IN MATERIA DI ESPROPRIAZIONE, IL PAGAMENTO DELL'INDENNITÀ A SEGUITO DI PROCEDIMENTO GIURISDIZIONALE È DISPOSTO: DALL'ESPROPRIANTE DALL'AUTORITÀ GIUDIZIARIA DAL BENEFICIARIO DELL'ESPROPRIAZIONE DAL PROMOTORE DELL'ESPROPRIAZIONE
SE IL BENE DA ESPROPRIARE APPARTIENE AD UN INCAPACE, AD ENTI O ASSOCIAZIONI, GLI ATTI DEL PROCEDIMENTO: NON RICHIEDONO ALCUNA PARTICOLARE AUTORIZZAZIONE RICHIEDONO L'AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE RICHIEDONO L'AUTORIZZAZIONE DEL RAPPRESENTANTE LEGALE O DELL'AMMINISTRATORE RICHIEDONO L'AUTORIZZAZIONE DEL GIUDICE TUTELARE
GLI ATTI DI DISPOSIZIONE SULLA INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE DA CORRISPONDERE AD INCAPACI, ENTI O ASSOCIAZIONI: NON DEVONO ESSERE AUTORIZZATI DEVONO ESSERE AUTORIZZATI DAL GIUDICE TUTELARE DEVONO ESSERE AUTORIZZATI DAL RAPPRESENTANTE LEGALE O DALL'AMMINISTRATORE DEVONO ESSERE AUTORIZZATI DAL TRIBUNALE CIVILE
L'INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE È DETERMINATA SULLA BASE DELLE CARATTERISTICHE DEL BENE AL MOMENTO: DELL'APPROVAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE DELL'ACCORDO DI CESSIONE O DELL'EMANAZIONE DEL DECRETO DI ESPROPRIO DELLA TRASCRIZIONE DELL'EMANAZIONE DEL DECRETO DI PUBBLICA UTILITÀ
NEL CASO IN CUI IL BENE DA ESPROPRIARE SIA OGGETTO DI ENFITEUSI, L'INDENNITÀ DI ESPROPRIO PUÒ SPETTARE ALL'ENFITEUTA? SÌ, MA SOLO CON L'ACCORDO DEL NUDO PROPRIETARIO SÌ, SE SIA ANCHE POSSESSORE DEL BENE SÌ, IN OGNI CASO NO, MAI
LA COMMISSIONE COMPETENTE ALLA DETERMINAZIONE DELL'INDENNITÀ DEFINITIVA DI ESPROPRIAZIONE È ISTITUITA: IN OGNI PROVINCIA IN OGNI REGIONE A LIVELLO NAZIONALE, CON SEDE A ROMA IN OGNI COMUNE
IN CASO DI UTILIZZAZIONE DI UN BENE PER SCOPI DI INTERESSE PUBBLICO IN ASSENZA DEL VALIDO PROVVEDIMENTO ABLATORIO, AL PROPRIETARIO SPETTA: IL RISARCIMENTO DEL DANNO UNA INDENNITÀ DOPPIA L'INDENNITÀ DEFINITIVA UNA INDENNITÀ INTEGRATIVA
SE L'OPERA DI PUBBLICA UTILITÀ NON È STATA REALIZZATA O COMINCIATA ENTRO IL TERMINE DI DIECI ANNI, DECORRENTE DALLA DATA IN CUI È STATO ESEGUITO IL DECRETO DI ESPROPRIO, IL PROPRIETARIO HA DIRITTO: ALLA RETROCESSIONE DEL BENE ALLA COMMUTAZIONE DEL BENE ALLA RIPETIZIONE DELLA INDENNITÀ ALLA RIVALUTAZIONE DELLA INDENNITÀ
IL CORRISPETTIVO DELLA RETROCESSIONE È DETERMINATO CON RIGUARDO AL MOMENTO: DELLA APPROVAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE DELLA DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ DEL RITRASFERIMENTO DEL DECRETO DI ESPROPRIO
IL CORRISPETTIVO DELLA RETROCESSIONE È DETERMINATO SULLA BASE DEI CRITERI: APPLICATI PER LA DETERMINAZIONE DELL'INDENNITÀ DI ESPROPRIO DETERMINATI DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE DETERMINATI DAL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DETERMINATI DAL SINDACO
L'OCCUPAZIONE TEMPORANEA DI AREE NON SOGGETTE AD ESPROPRIO PUÒ ESSERE DISPOSTA: DAL BENEFICIARIO DELLA ESPROPRIAZIONE DAL PROMOTORE DELL'ESPROPRIAZIONE ESCLUSIVAMENTE CON IL CONSENSO SCRITTO DELL'ESPROPRIANTE DALL'AUTORITÀ ESPROPRIANTE
NEL CASO DI OCCUPAZIONE DI UN'AREA, È DOVUTA AL PROPRIETARIO UNA INDENNITÀ PARI: ALLA METÀ DI QUANTO DOVUTO NEL CASO DI ESPROPRIO AD UN SESTO DI QUANTO DOVUTO NEL CASO DI ESPROPRIO AD UN DODICESIMO DI QUANTO DOVUTO NEL CASO DI ESPROPRIO AD UN DECIMO DI QUANTO DOVUTO NEL CASO DI ESPROPRIO
NELL'ESPROPRIAZIONE PER OPERE MILITARI, LA DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ È DISPOSTA: DAL MINISTERO DELLA DIFESA DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DAL MINISTERO DELL'INTERNO DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
L'ELENCO DEI PROPRIETARI DEI BENI DA ESPROPRIARE PER LE OPERE MILITARI È TRASMESSO: AL SINDACO AL COMMISSARIO DI GOVERNO AL PREFETTO AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
PER LE INFRASTRUTTURE LINEARI ENERGETICHE, L'APPOSIZIONE DEL VINCOLO PREORDINATO ALL'ESPROPRIO E LA DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ SONO EFFETTUATE MEDIANTE: ATTO UNILATERALE DEL PROMOTORE DELL'ESPROPRIAZIONE CONVOCAZIONE DI UNA CONFERENZA DEI SERVIZI ATTO UNILATERALE DELL'ESPROPRIANTE ACCORDO BILATERALE TRA ESPROPRIANTE ED ESPROPRIATO
L'INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE DI UN'AREA EDIFICABILE È DETERMINATA: ESCLUSIVAMENTE SECONDO LA NORMATIVA EUROPEA SECONDO DISPOSIZIONI DI LEGGE ESCLUSIVAMENTE SECONDO REGOLAMENTI ESCLUSIVAMENTE SECONDO LE CIRCOLARI DEL MINISTRO PER LE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
AI FINI DELLA DETERMINAZIONE DELLA INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE, I CRITERI PER DETERMINARE L'EDIFICABILITÀ DI FATTO DELLE AREE SONO DEFINITI: DAL MINISTRO DELL'AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO DAL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA DAL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI DAL MINISTRO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
NEL CASO DI ESPROPRIAZIONE DI UNA COSTRUZIONE LEGITTIMAMENTE EDIFICATA, L'INDENNITÀ È DETERMINATA: DAL PROMOTORE DELLA ESPROPRIAZIONE NELLA MISURA PARI AL VALORE VENALE DEL BENE DALL'ESPROPRIATO DALL'ESPROPRIANTE
NEL CASO DI REITERAZIONE DI UN VINCOLO PREORDINATO ALL'ESPROPRIO È DOVUTA AL PROPRIETARIO UNA SOMMA DI DANARO A TITOLO DI: GARANZIA CORRISPETTIVO INDENNITÀ FIDEIUSSIONE
NEL CASO DI ESPROPRIO DI UN'AREA NON EDIFICABILE, L'INDENNITÀ DEFINITIVA È DETERMINATA IN BASE AL CRITERIO: DEL VALORE AGRICOLO DEL VALORE VENALE DEL VALORE COMMERCIALE DEL VALORE DOMINICALE
L'ATTO ABLATIVO CON CUI LA AUTORITÀ AMMINISTRATIVA DISPONE DELLA PROPRIETÀ DI COSE MOBILI O IMMOBILI È DEFINITO: OCCUPAZIONE REQUISIZIONE SEQUESTRO CONFISCA
LE DISPOSIZIONI DELLA LEGGE QUADRO SUI LAVORI PUBBLICI POSSONO ESSERE DEROGATE DA LEGGI SUCCESSIVE SOLO: SE DI ATTUAZIONE DI DIRETTIVE COMUNITARIE PER DICHIARAZIONE ESPRESSA SE DI INIZIATIVA GOVERNATIVA SE APPROVATE DA UNA MAGGIORANZA QUALIFICATA
AI CONTRATTI DI FORNITURE CHE COMPRENDONO LAVORI ACCESSORI, LA LEGGE QUADRO SUI LAVORI PUBBLICI : SI APPLICA IN OGNI CASO SI APPLICA QUALORA I LAVORI ASSUMANO RILIEVO ECONOMICO SUPERIORE AL 50% SI APPLICA QUALORA I LAVORI SIANO ESCLUSIVAMENTE DI COSTRUZIONE NON SI APPLICA
LA LEGGE QUADRO SUI LAVORI PUBBLICI SI APPLICA: ANCHE AI SOGGETTI PRIVATI NEI CASI PREVISTI DALLA LEGGE ESCLUSIVAMENTE ALLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO ESCLUSIVAMENTE ALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI ESCLUSIVAMENTE AI SOGGETTI PRIVATI
AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO SUI LAVORI PUBBLICI, SI INTENDE PER PROCEDURA DI AFFIDAMENTO DEI LAVORI IL RICORSO A SISTEMI: DI FORNITURA DI APPALTO O DI CONCESSIONE ESCLUSIVAMENTE DI APPALTO ESCLUSIVAMENTE DI CONCESSIONE
LA LEGGE QUADRO SUI LAVORI PUBBLICI DEMANDA LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI AFFIDAMENTO DEGLI APPALTI: ALLA POTESTÀ REGOLAMENTARE DEL GOVERNO ALLA POTESTÀ REGOLAMENTARE DELLE REGIONI AD UNA LEGGE SUCCESSIVA AL CAPITOLATO GENERALE DEI LAVORI PUBBLICI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 3, COMMA 2, DELLA LEGGE QUADRO SUI LAVORI PUBBLICI, SULLO SCHEMA DI REGOLAMENTO DEL GOVERNO È ESPRESSO IL PARERE: DALLA CORTE DEI CONTI ESCLUSIVAMENTE DALLE COMMISSIONI PARLAMENTARI COMPETENTI DALLE COMMISSIONI PARLAMENTARI COMPETENTI E DAL CONSIGLIO DI STATO ESCLUSIVAMENTE DAL CONSIGLIO DI STATO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 3, COMMA 2, DELLA LEGGE QUADRO SUI LAVORI PUBBLICI, I PARERI SULLO SCHEMA DI REGOLAMENTO DEL GOVERNO SONO: VINCOLANTI OBBLIGATORI PARZIALMENTE VINCOLANTI RINFORZATI
AL FINE DI GARANTIRE L'OSSERVANZA DEI PRINCÌPI DI CUI ALL'ARTICOLO 1, COMMA 1, DELLA LEGGE QUADRO SUI LAVORI PUBBLICI È ISTITUITA: L'AUTORITÀ PER LA VIGILANZA SUI LAVORI PUBBLICI L'AUTORITÀ PER IL CONTROLLO DEGLI APPALTI PUBBLICI L'AUTORITÀ SUGLI APPALTI L'OSSERVATORIO DEGLI APPALTI
I MODI E I PROTOCOLLI DELLA ARTICOLAZIONE REGIONALE DELL'OSSERVATORIO DEI LAVORI PUBBLICI SONO DEFINITI: DALL'AUTORITÀ PER LA VIGILANZA SUI LAVORI PUBBLICI DI CONCERTO CON LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DAL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI DALLE REGIONI DAL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
SECONDO IL REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE QUADRO SUI LAVORI PUBBLICI, SI INTENDONO PER OPERE O LAVORI PUNTUALI: QUELLI CHE INTERESSANO UNA LIMITATA AREA DI TERRENO QUELLI DI VALORE INFERIORE A 100.000 EURO QUELLI EFFETTUATI DA SOGGETTI PRIVATI QUELLI CONCESSI IN SUBAPPALTO
SECONDO IL REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE QUADRO SUI LAVORI PUBBLICI, IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI LAVORI PUBBLICI: È NOMINATO DALLE AMMINISTRAZIONI AGGIUDICATRICI DEVE ESSERE UN MAGISTRATO COLLOCATO IN ASPETTATIVA È NOMINATO ESCLUSIVAMENTE DAL SINDACO È NOMINATO DALL'OSSERVATORIO DEI LAVORI PUBBLICI
I MEMBRI DELL'AUTORITÀ PER LA VIGILANZA SUI LAVORI PUBBLICI SONO NOMINATI: DAL PARLAMENTO IN SEDUTA COMUNE DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO D'INTESA DAI PRESIDENTI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI E DEL SENATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI
I MEMBRI DELL'AUTORITÀ PER LA VIGILANZA SUI LAVORI PUBBLICI DURANO IN CARICA: TRE ANNI CINQUE ANNI E NON POSSONO ESSERE CONFERMATI CINQUE ANNI E POSSONO ESSERE CONFERMATI PER DUE VOLTE FINO AL TERMINE DELLA LEGISLATURA IN CUI SONO STATI NOMINATI
I FUNZIONARI DELL'AUTORITÀ PER LA VIGILANZA SUI LAVORI PUBBLICI, NELL'ESERCIZIO DELLE LORO FUNZIONI: SVOLGONO FUNZIONI DI POLIZIA GIUDIZIARIA SONO PUBBLICI UFFICIALI HANNO GLI STESSI POTERI DELL'AUTORITÀ GIUDIZIARIA SONO INCARICATI DI PUBBLICO SERVIZIO
SU PROGETTI DEFINITIVI DI LAVORI PUBBLICI DI COMPETENZA STATALE, IL CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI ESPRIME PARERI: RINFORZATI VINCOLANTI PARZIALMENTE VINCOLANTI OBBLIGATORI
LA LEGGE QUADRO SUI LAVORI PUBBLICI ATTRIBUISCE AL CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI: FUNZIONI ESCLUSIVAMENTE ORGANIZZATORIE FUNZIONI CONSULTIVE NEI CONFRONTI DELL'AUTORITÀ PER LA VIGILANZA SUI LAVORI PUBBLICI ESCLUSIVAMENTE FUNZIONI ISPETTIVE FUNZIONI SANZIONATORIE
IL SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DI CUI ALL'ARTICOLO 8 DELLA LEGGE QUADRO SUI LAVORI PUBBLICI È ATTUATO: DALL'OSSERVATORIO DEI LAVORI PUBBLICI DAL CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI DALL'AUTORITÀ PER LA VIGILANZA SUI LAVORI PUBBLICI DA ORGANISMI DI DIRITTO PRIVATO DI ATTESTAZIONE, AUTORIZZATI DALL'AUTORITÀ PER LA VIGILANZA SUI LAVORI PUBBLICI
NELLE PROCEDURE DI AFFIDAMENTO DEI LAVORI PUBBLICI, LE ASSOCIAZIONI TEMPORANEE DI CONCORRENTI DEVONO: STIPULARE IL CONTRATTO DI GRUPPO EUROPEO CHIEDERE IL RICONOSCIMENTO GIURIDICO CONFERIRE MANDATO COLLETTIVO AL CAPOGRUPPO PER L'ESPRESSIONE DELL'OFFERTA VERSARE UNA CAUZIONE SPECIALE
IL PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI SI APPLICA IN CASO DI REALIZZAZIONE DI LAVORI: DI IMPORTO SUPERIORE A 500.000 EURO DA PARTE DI CONSORZI DI CONCORRENTI DI IMPORTO SUPERIORE A 100.000 EURO DA PARTE DI ASSOCIAZIONI TEMPORANEE DI CONCORRENTI
NELLE PROCEDURE DI AFFIDAMENTO DEI LAVORI PUBBLICI, L'OFFERTA DEI CONCORRENTI ASSOCIATI DETERMINA LA RESPONSABILITÀ SOLIDALE NEI CONFRONTI: DELL'AMMINISTRAZIONE NONCHÉ DELLE IMPRESE SUBAPPALTANTI E DEI FORNITORI ESCLUSIVAMENTE DELL'AMMINISTRAZIONE ESCLUSIVAMENTE DELLE IMPRESE SUBAPPALTANTI ESCLUSIVAMENTE DEI FORNITORI
IN MATERIA DI LAVORI PUBBLICI, LA PROGETTAZIONE SI ARTICOLA IN MODO DA ASSICURARE LA CONFORMITÀ DELL'OPERA ANCHE: AI CANONI STABILITI DAL CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI AI CANONI STABILITI DALL'AUTORITÀ PER LA VIGILANZA SUI LAVORI PUBBLICI ALLE NORME AMBIENTALI E URBANISTICHE AI CANONI STABILITI DALL'OSSERVATORIO SUI LAVORI PUBBLICI
IN MATERIA DI LAVORI PUBBLICI, L'ACCESSO PER L'ESPLETAMENTO DELLE INDAGINI E DELLE RICERCHE NECESSARIE ALL'ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE DI OPERE STATALI È AUTORIZZATO: DAL CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI DALL'OSSERVATORIO SUI LAVORI PUBBLICI DAL SINDACO DAL PREFETTO
AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO SUI LAVORI PUBBLICI, NEI CONTRATTI DI CONCESSIONE DI LAVORI PUBBLICI, IL CONCESSIONARIO HA DIRITTO: UNICAMENTE ALL'USUFRUTTO DEI BENI REALIZZATI UNICAMENTE ALL'AFFITTO DEI BENI REALIZZATI ALLA GESTIONE FUNZIONALE ED ALLO SFRUTTAMENTO ECONOMICO DI TUTTI I LAVORI REALIZZATI UNICAMENTE ALLA LOCAZIONE DEI BENI REALIZZATI
LE AMMINISTRAZIONI AGGIUDICATRICI POSSONO AFFIDARE IN CONCESSIONE OPERE DESTINATE ALLA UTILIZZAZIONE DIRETTA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: SE RESTA AL CONCESSIONARIO L'ALEA ECONOMICO-FINANZIARIA DELLA GESTIONE DELL'OPERA SE AUTORIZZATE DAL CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI SE SI TRATTA DI OPERE DI VALORE INFERIORE AI 2.000.000 EURO SE AUTORIZZATE DAL PREFETTO
IN MATERIA DI LAVORI PUBBLICI, L'ESECUZIONE DEI LAVORI PUÒ PRESCINDERE DALL'AVVENUTA REDAZIONE E APPROVAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO? SÌ, SE SI TRATTI DI SCAVI ARCHEOLOGICI SÌ, SE SI TRATTI DI LAVORI DI MANUTENZIONE O DI SCAVI ARCHEOLOGICI NO, IN NESSUN CASO SÌ, SE SI TRATTI DI LAVORI DI MANUTENZIONE
AI SENSI DELLA LEGGE N. 109 DEL 1994, IN CASO DI ERRORI O DI OMISSIONI DEL PROGETTO ESECUTIVO LE VARIANTI IN CORSO D'OPERA SONO AMMESSE? SÌ, SE È PREGIUDICATA LA REALIZZAZIONE DELL'OPERA OVVERO LA SUA UTILIZZAZIONE NO, IN NESSUN CASO SÌ, SE AUTORIZZATE DAL CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI SÌ, SE I LAVORI DA REALIZZARE HANNO UN VALORE COMPLESSIVO INFERIORE AD 1.000.000 DI EURO
AI SENSI DELLA LEGGE N. 109 DEL 1994, LE VARIANTI IN CORSO D'OPERA LEGITTIMANO IL SOGGETTO AGGIUDICATORE ALLA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO: SE ECCEDONO IL SESTO DELL'IMPORTO ORIGINARIO DEL CONTRATTO IN OGNI CASO SE ECCEDONO IL QUINTO DELL'IMPORTO ORIGINARIO DEL CONTRATTO SE IL CONTRATTO LO PREVEDE
AI SENSI DELLA LEGGE N. 109 DEL 1994, IN CASO DI LAVORI PUBBLICI AFFIDATI DALLE AMMINISTRAZIONI AGGIUDICATRICI LA REVISIONE DEI PREZZI: È AMMESSA A CONDIZIONE CHE L'ENTITÀ DEI LAVORI SIA DI VALORE SUPERIORE AI 2.000.000 DI EURO NON È AMMESSA È SEMPRE AMMESSA È AMMESSA SE PREVISTA DAL CONTRATTO
LA CAUZIONE CHE DEVE CORREDARE L'OFFERTA DA PRESENTARE PER L'AFFIDAMENTO DELL'ESECUZIONE DEI LAVORI PUBBLICI DEVE ESSERE PARI: ALL'1 PER CENTO DEL PATRIMONIO DELL'OFFERENTE AL 2 PER CENTO DELL'IMPORTO DEI LAVORI AL 5 PER CENTO DELL'IMPORTO DEI LAVORI AL 7 PER CENTO DELLA OFFERTA
QUALORA IL CONCEDENTE REVOCHI LA CONCESSIONE PER MOTIVI DI PUBBLICO INTERESSE È RIMBORSATO AL CONCESSIONARIO ANCHE UN INDENNIZZO PARI AL: 50 PER CENTO DEL MANCATO GUADAGNO 10 PER CENTO DEL VALORE DELLE OPERE ANCORA DA ESEGUIRE 30 PER CENTO DEL VALORE DELLE OPERE ANCORA DA ESEGUIRE 10 PER CENTO DEL VALORE DELL'OPERA GIÀ ESEGUITA
IL MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO PRESENTA OGNI DUE ANNI AL PARLAMENTO: UNA RELAZIONE SULLE EMISSIONI INQUINANTI INDUSTRIALI IL PROGRAMMA NAZIONALE DI RIDUZIONE DELL'INQUINAMENTO UNA RELAZIONE SULL'IMPATTO AMBIENTALE DELLE LEGGI APPROVATE NELL'ULTIMO BIENNIO UNA RELAZIONE SULLO STATO DELL'AMBIENTE
IL CONSIGLIO NAZIONALE PER L'AMBIENTE È NOMINATO: DALLE COMMISSIONI PARLAMENTARI COMPETENTI IN SEDUTA CONGIUNTA D'INTESA DAI PRESIDENTI DELLE CAMERE CON DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, SU PROPOSTA DEL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO CON DECRETO DEL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
AI SENSI DELLA LEGGE N. 349 DEL 1986, IL CONSIGLIO NAZIONALE PER L'AMBIENTE ESPRIME IL PROPRIO PARERE: SUL PROGRAMMA QUADRIENNALE DI PROTEZIONE DELL'AMBIENTE SULLA RELAZIONE SULLE EMISSIONI INQUINANTI INDUSTRIALI SULLE LINEE GUIDA DEL PROGRAMMA DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO SUL RICONOSCIMENTO DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE
LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALI POSSONO RICORRERE IN SEDE DI GIURISDIZIONE AMMINISTRATIVA SOLO SE: RICONOSCIUTE DAL PREFETTO SI TRATTA DI QUELLE DI CUI ALL'ALL'ARTICOLO 13 DELLA LEGGE N. 349 DEL 1986 AUTORIZZATE DAL CONSIGLIO NAZIONALE PER L'AMBIENTE SI TRATTA DI ASSOCIAZIONI CON PIÙ DI 10.000 ISCRITTI
AI SENSI DELLA LEGGE N. 349 DEL 1986, POSSONO INTERVENIRE IN GIUDIZIO PER FATTI LESIVI DI BENI AMBIENTALI: LE ASSOCIAZIONI DI CUI ALL'ALL'ARTICOLO 13 DELLA MEDESIMA LEGGE I CONSIGLI PROVINCIALI PER L'AMBIENTE I CITTADINI INTERESSATI LE ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTE CON PIÙ DI 2.000 ISCRITTI
AI SENSI DELLA LEGGE N. 349 DEL 1986, L'AUTORE DI UN FATTO CHE DETERMINA UN DANNO AMBIENTALE È OBBLIGATO AL RISARCIMENTO NEI CONFRONTI DELLO STATO: SOLO IN CASO DI DOLO SOLO IN CASO DI DOLO E COLPA GRAVE ANCHE IN CASO DI COLPA SOLO IN CASO DI DOLO E COLPA COSCIENTE
AI SENSI DELLA LEGGE N. 349 DEL 1986, IL GIUDICE, OVE NON SIA POSSIBILE UNA PRECISA QUANTIFICAZIONE DEL DANNO AMBIENTALE: ACQUISISCE IL PARERE DEL CONSIGLIO NAZIONALE PER L'AMBIENTE NE DETERMINA L'AMMONTARE IN VIA EQUITATIVA RIMETTE GLI ATTI ALLA CAMERA DI CONCILIAZIONE RIMETTE GLI ATTI ALLA COMMISSIONE TECNICO-SCIENTIFICA AMBIENTALE
AI SENSI DELLA LEGGE N. 349 DEL 1986, IN CASO DI CONCORSO NELLO STESSO EVENTO DI DANNO AMBIENTALE, CIASCUNO RISPONDE: NEI LIMITI DELLA PROPRIA RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE. NEI LIMITI DELLA PROPRIA RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE, QUALORA LA CONDOTTA NON SIA DOLOSA ANCHE PER FATTO ALTRUI PER IL FATTO NEL SUO COMPLESSO
SECONDO IL D.LGS N. 22 DEL 1997, LA GESTIONE DEI RIFIUTI COSTITUISCE: ATTIVITÀ DI PUBBLICO INTERESSE ATTIVITÀ DI INTERESSE SOCIALE ATTIVITÀ DI INTERESSE NAZIONALE ATTIVITÀ DI INTERESSE SOVRANAZIONALE
AI SENSI DELLA LEGGE N. 394 DEL 1991, LA CLASSIFICAZIONE E L'ISTITUZIONE DEI PARCHI NAZIONALI E DELLE RISERVE NATURALI STATALI SONO EFFETTUATE DALLO STATO D'INTESA CON: LE PROVINCIE LE REGIONI LA CONFERENZA PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCIE AUTONOME CONFERENZA UNIFICATA STATO-REGIONI, CITTÀ E AUTONOMIE LOCALI
LA CLASSIFICAZIONE E L'ISTITUZIONE DEI PARCHI E DELLE RISERVE NATURALI DI INTERESSE REGIONALE E LOCALE SONO EFFETTUATE: DALLA CONFERENZA PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCIE AUTONOME DALLA CONFERENZA UNIFICATA STATO- REGIONI, CITTÀ E AUTONOMIE LOCALI DALLE REGIONI DALLO STATO D'INTESA CON LE REGIONI
LE LINEE FONDAMENTALI DELL'ASSETTO DEL TERRITORIO SONO IDENTIFICATE DAL COMITATO PER LE AREE NATURALI PROTETTE SULLA BASE: DELLA CARTA DELLA NATURA DELLE INDICAZIONI DELLE REGIONI DELLE INDICAZIONI DEI COMUNI DELLE INDICAZIONI DELLE PROVINCIE
AI SENSI DELLA LEGGE N. 394 DEL 1991, LE LINEE FONDAMENTALI DELL'ASSETTO DEL TERRITORIO SONO ADOTTATE: CON DECRETO REGIONALE CON DECRETO DEL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI CON DECRETO DEL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO CON DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
LA LEGGE N. 394 DEL 1991 ATTRIBUISCE IL COMPITO DI APPROVARE L'ELENCO UFFICIALE DELLE AREE NATURALI PROTETTE: AL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO AL COMITATO PER LE AREE NATURALI PROTETTE ALLE COMMISSIONI PARLAMENTARI COMPETENTI ALLA CONFERENZA PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCIE AUTONOME
LA LEGGE N. 36 DEL 2001 IN MATERIA DI INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO ATTRIBUISCE IL COMPITO DI PREDISPORRE UNA RELAZIONE ANNUALE AL PARLAMENTO SULLA ATTUAZIONE DELLA MEDESIMA: AL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI AL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PREVENZIONE E LA RIDUZIONE DELL'INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO AL MINISTRO DELLA SALUTE AL MINISTRO DELL'INTERNO
IN MATERIA DI INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO, LA VIOLAZIONE DELLE MISURE DI TUTELA DELL'AMBIENTE E DEL PAESAGGIO PREVISTE DALLA LEGGE N. 36 DEL 2001: È PUNITA CON LA SANZIONE AMMINISTRATIVA È PUNITA CON LA SANZIONE PENALE IN CASO DI RECIDIVA DETERMINA ESCLUSIVAMENTE RESPONSABILITÀ CIVILE È PUNITA CON LA SANZIONE PENALE IN CASO DI DOLO O COLPA GRAVE
AI SENSI DEL T.U. SULLA EDILIZIA, IL PERMESSO DI COSTRUIRE È RILASCIATO DAL DIRIGENTE O RESPONSABILE DEL COMPETENTE: UFFICIO COMUNALE UFFICIO REGIONALE UFFICIO ERARIALE UFFICIO PROVINCIALE
AI SENSI DEL T.U. SULL'EDILIZIA, IL PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA AGLI STRUMENTI URBANISTICI GENERALI È RILASCIATO: PREVIA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE PREVIA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE PREVIA DETERMINAZIONE DEL SINDACO PREVIA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE
AI SENSI DEL T.U. SULL'EDILIZIA, IL PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA AGLI STRUMENTI URBANISTICI GENERALI È RILASCIATO: ESCLUSIVAMENTE PER IMPIANTI PUBBLICI ESCLUSIVAMENTE PER EDIFICI ED IMPIANTI PUBBLICI PER EDIFICI ED IMPIANTI PUBBLICI O DI INTERESSE PUBBLICO ESCLUSIVAMENTE PER EDIFICI DI INTERESSE PUBBLICO
AI SENSI DEL T.U. SULL'EDILIZIA, LA QUOTA DI CONTRIBUTO PER GLI ONERI DI URBANIZZAZIONE È CORRISPOSTA: ALLA PROVINCIA ALLA REGIONE AL COMUNE ALLO STATO
AI SENSI DEL T.U. SULL'EDILIZIA, L'INCIDENZA DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA È STABILITA: CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DAL SINDACO DAL PREFETTO
AI SENSI DEL T.U. SULL'EDILIZIA, LE SPESE PER GLI INTERVENTI RELATIVI ALLE SCUOLE MATERNE: COSTITUISCONO ONERI DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA COSTITUISCONO ONERI DI URBANIZZAZIONE TERZIARIA COSTITUISCONO ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA NON COSTITUISCONO ONERI DI URBANIZZAZIONE
AI SENSI DEL T.U. SULL'EDILIZIA, IL CERTIFICATO DI AGIBILITÀ DEGLI EDIFICI ATTESTA LA SUSSISTENZA DELLE CONDIZIONI: DI SICUREZZA, IGIENE, SALUBRITÀ E RISPARMIO ENERGETICO ESCLUSIVAMENTE DI SICUREZZA ESCLUSIVAMENTE DI SALUBRITÀ ESCLUSIVAMENTE DI SICUREZZA, IGIENE E SALUBRITÀ
AI SENSI DEL T.U. SULL'EDILIZIA, IL RESPONSABILE DELL'UFFICIO COMUNALE CHE ACCERTI L'INIZIO DI OPERE ESEGUITE IN DIFFORMITÀ DALLE NORME URBANISTICHE: APPLICA UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA PECUNIARIA APPLICA LA SANZIONE DELLA MULTA PROVVEDE ALLA DEMOLIZIONE E AL RIPRISTINO DELLO STATO DEI LUOGHI APPLICA LA SANZIONE DELL'AMMENDA
PER LE OPERE ESEGUITE DA AMMINISTRAZIONI STATALI, QUALORA SIANO STATE VIOLATE LE NORME URBANISTICHE, IL RESPONSABILE DEL COMPETENTE UFFICIO COMUNALE INFORMA: SOLO LA REGIONE SOLO IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI SOLO LA REGIONE E LA PROVINCIA LA REGIONE E IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
ENTRO IL MESE DI DICEMBRE DI OGNI ANNO, L'ELENCO DELLE OPERE NON SANABILI PER LE QUALI NON SI SIA PROVVEDUTO ALLA DEMOLIZIONE È TRASMESSO: AL SINDACO AL PREFETTO AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE
AI SENSI DEL T.U. SULL'EDILIZIA, L'ESECUZIONE DEI LAVORI IN ASSENZA DEL PERMESSO DI COSTRUIRE, NONOSTANTE L'ORDINE DI SOSPENSIONE, COSTITUISCE: SOLO ILLECITO CIVILE CONTRAVVENZIONE DELITTO SOLO ILLECITO AMMINISTRATIVO
AI SENSI DEL T.U. SULL'EDILIZIA, NEL CORSO DI UN PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO DI SANATORIA L'AZIONE PENALE RELATIVA ALLA VIOLAZIONE EDILIZIA: RIMANE SOSPESA RIMANE SOSPESA PER NON OLTRE DUE MESI RIMANE SOSPESA PER NON OLTRE SEI MESI PROSEGUE
IL RILASCIO IN SANATORIA DEL PERMESSO DI COSTRUIRE: ESTINGUE I DELITTI E LE CONTRAVVENZIONI ESTINGUE LE CONTRAVVENZIONI PREVISTE DALLE NORME URBANISTICHE ESTINGUE I DELITTI SALVO IN CASO DI RECIDIVA NON ESTINGUE I REATI
AI FINI DEL T.U. SULL'EDILIZIA, GLI INTERVENTI EDILIZI CHE RIGUARDANO LE OPERE DI RIPARAZIONE DELLE FINITURE DEGLI EDIFICI COSTITUISCONO INTERVENTI DI: MANUTENZIONE STRAORDINARIA RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA MANUTENZIONE ORDINARIA RISANAMENTO CONSERVATIVO
AI SENSI DEL T.U. SULL'EDILIZIA, GLI INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE URBANISTICA SONO SUBORDINATI: AL PERMESSO DI COSTRUIRE ALLA DENUNZIA DI INIZIO ATTIVITÀ ALLA AUTORIZZAZIONE DEL PREFETTO AD AUTORIZZAZIONE DELLA PROVINCIA
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1150 DEL 1942, IL PIANO REGOLATORE GENERALE DEL COMUNE HA VIGORE: A TEMPO INDETERMINATO PER DIECI ANNI PER CINQUE ANNI FINCHÉ PERMANE IN CARICA L'ORGANO CHE LO HA APPROVATO
SECONDO LA LEGGE N. 1150 DEL 1942, AI PIANI PARTICOLAREGGIATI POSSONO ESSERE PRESENTATE OPPOSIZIONI: DA COLORO CHE HANNO LA RESIDENZA NELL'AREA COMPRESA NEI PIANI DALLE ASSOCIAZIONI CON OLTRE DIECIMILA ISCRITTI DALLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE DAI PROPRIETARI DI IMMOBILI COMPRESI NEI PIANI
NEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO LA PROVINCIA INDICA: SOLO LE LINEE DI INTERVENTO PER LA SISTEMAZIONE DEL SUOLO ANCHE LE AREE NELLE QUALI SIA OPPORTUNO ISTITUIRE PARCHI O RISERVE NATURALI SOLO LA LOCALIZZAZIONE DI MASSIMA DELLE MAGGIORI INFRASTRUTTURE SOLO LA LOCALIZZAZIONE DELLE PRINCIPALI LINEE DI COMUNICAZIONE
IL TESTO UNICO SUGLI ENTI LOCALI QUALIFICA LE COMUNITÀ ISOLANE COME: ENTI DI INTERESSE LOCALE ENTI LOCALI COMUNITÀ LOCALI ENTI INSULARI
IL TESTO UNICO SUGLI ENTI LOCALI RICONOSCE ALLE PROVINCE AUTONOMIA IMPOSITIVA: IN RELAZIONE ALLE SOLE IMPOSTE INDIRETTE IN RELAZIONE ALLE SOLE IMPOSTE DIRETTE NELL'AMBITO DELLE LEGGI DI COORDINAMENTO DELLA FINANZA PUBBLICA NELL'AMBITO DEI SOLI STATUTI E REGOLAMENTI
LE FORME E I MODI DELLA PARTECIPAZIONE DEGLI ENTI LOCALI ALLA FORMAZIONE DEI PIANI E PROGRAMMI REGIONALI SONO STABILITI: DALLE REGIONI D'INTESA CON GLI ENTI LOCALI DA LEGGE STATALE DALLA CONFERENZA UNIFICATA STATO- REGIONI DA LEGGE REGIONALE
LE COMPETENZE DEGLI ORGANI DEL COMUNE O DELLA PROVINCIA SONO DISCIPLINATE: DALLA LEGGE E DALLO STATUTO ESCLUSIVAMENTE DALLO STATUTO SOLO DALLA COSTITUZIONE DALLA LEGGE REGIONALE
SE IN PRIMA DELIBERAZIONE NON SI OTTIENE IL QUORUM STABILITO DALLA LEGGE, GLI STATUTI COMUNALI SONO APPROVATI SE SI OTTIENE PER DUE VOLTE IL VOTO FAVOREVOLE DELLA MAGGIORANZA: SEMPLICE DEI COMPONENTI ASSOLUTA DEI COMPONENTI DEI 4/6 DEI COMPONENTI SEMPLICE DEI PRESENTI
LO STATUTO È PUBBLICATO NEL BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE DOPO L'ESPLETAMENTO DEL CONTROLLO: DEL COMPETENTE ORGANO REGIONALE DEL COMPETENTE ORGANO PROVINCIALE DEL PREFETTO DELLA CONFERENZA UNIFICATA STATO- REGIONI
SALVO DIVERSA DISPOSIZIONE DI LEGGE, LA VIOLAZIONE DELLE DISPOSIZIONI DEI REGOLAMENTI COMUNALI È PUNITA COME: DELITTO CONTRAVVENZIONE DELITTO, IN CASO DI RECIDIVA ILLECITO AMMINISTRATIVO
GLI STATUTI COMUNALI POSSONO PREVEDERE FORME DI CONSULTAZIONE DELLA POPOLAZIONE? SÌ, SALVO CHE SI TRATTI DI COMUNI CON POPOLAZIONE INFERIORE A 10.000 ABITANTI SÌ, MA SOLO SU MATERIE DI ESCLUSIVA COMPETENZA LOCALE NO, IN NESSUN CASO SÌ, MA SOLO NEL CASO IN CUI SIA PREVISTO CON LEGGE REGIONALE
I RICORSI CHE SPETTANO ALLA PROVINCIA POSSONO ESSERE FATTI VALERE IN GIUDIZIO: ESCLUSIVAMENTE DAL DIFENSORE CIVICO PROVINCIALE DA CIASCUN ELETTORE ESCLUSIVAMENTE DALLE ASSOCIAZIONI CON ALMENO 10 MILA ISCRITTI PER MEZZO DI UN RICORSO COLLETTIVO PRESENTATO DA ALMENO 50 ELETTORI
AI SENSI DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI, L'ISTITUZIONE DEL DIFENSORE CIVICO COMUNALE: È FACOLTATIVA È OBBLIGATORIA NEI COMUNI CON PIÙ DI UN MILIONE DI ABITANTI È OBBLIGATORIA IN TUTTI I COMUNI È OBBLIGATORIA NEI COMUNI CON PIÙ DI 15.000 ABITANTI
L'ISTITUZIONE DEL DIFENSORE CIVICO DELLA PROVINCIA: PUÒ ESSERE PREVISTA DALLO STATUTO È PREVISTA DA LEGGE STATALE COME NECESSARIA È DELIBERATA DALLA GIUNTA PUÒ ESSERE PREVISTA DA LEGGE REGIONALE
I SERVIZI ELETTORALI, DI STATO CIVILE, DI ANAGRAFE, DI LEVA MILITARE E DI STATISTICA SONO GESTITI: DALLA REGIONE ESCLUSIVAMENTE DALLO STATO DALLA PROVINCIA DAL COMUNE
LE CIRCOSCRIZIONI TERRITORIALI DEI COMUNI POSSONO ESSERE MODIFICATE: DALLE REGIONI SENTITE LE GIUNTE PROVINCIALI INTERESSATE DALLE REGIONI SENTITE LE GIUNTE COMUNALI INTERESSATE DALLE PROVINCIE SENTITE LE POPOLAZIONI INTERESSATE DALLE REGIONI SENTITE LE POPOLAZIONI INTERESSATE
SALVO I CASI DI FUSIONI DI COMUNI, IN BASE AL TESTO UNICO SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI NON POSSONO ESSERE ISTITUITI NUOVI COMUNI CON POPOLAZIONE INFERIORE A: 500.000 ABITANTI 10.000 ABITANTI 100.000 ABITANTI 20.000 ABITANTI
IN CASO DI COMUNI ISTITUITI MEDIANTE FUSIONE DI COMUNI, L'ISTITUZIONE DI MUNICIPI: PUÒ ESSERE PREVISTA DALLO STATUTO È OBBLIGATORIA SE LA FUSIONE HA RIGUARDATO PIÙ DI DUE COMUNI È SEMPRE OBBLIGATORIA È OBBLIGATORIA PER I NUOVI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI
L'ISTITUZIONE DI CIRCOSCRIZIONI DI DECENTRAMENTO È: SEMPRE OBBLIGATORIA OBBLIGATORIA NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 50.000 ABITANTI FACOLTATIVA NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 30.000 ABITANTI E OBBLIGATORIA IN QUELLI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 100.000 ABITANTI SEMPRE FACOLTATIVA
FORME DI DECENTRAMENTO PIU'ACCENTUATE DELLE CIRCOSCRIZIONI SONO: FACOLTATIVE NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 200.000 ABITANTI FACOLTATIVE NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 300.000 ABITANTI OBBLIGATORIE VIETATE
L'ORGANIZZAZIONE E LE FUNZIONI DELLE CIRCOSCRIZIONI DI DECENTRAMENTO COMUNALE SONO DISCIPLINATE: ESCLUSIVAMENTE DAL REGOLAMENTO COMUNALE ESCLUSIVAMENTE DALLA LEGGE STATALE ESCLUSIVAMENTE DALLA LEGGE REGIONALE DALLO STATUTO COMUNALE E DA APPOSITO REGOLAMENTO
IL T.U. SUGLI ENTI LOCALI PREVEDE CHE AI COMUNI INSIGNI PER RICORDI, MONUMENTI STORICI E PER L'ATTUALE IMPORTANZA POSSA ESSERE CONCESSO IL TITOLO DI: CITTÀ CITTÀ DI INTERESSE NAZIONALE INSIGNE CENTRO LOCALE ENTE LOCALE CULTURALE
IL T.U. SUGLI ENTI LOCALI AFFIDA IL COMPITO DI RACCOGLIERE E COORDINARE LE PROPOSTE DEI COMUNI, AI FINI DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA DELLA REGIONE: ALLA PROVINCIA AL PREFETTO AL COMMISSARIO DEL GOVERNO ALLA CONFERENZA UNIFICATA STATO- REGIONI
LE NORME CHE ASSICURANO IL CONCORSO DEI COMUNI ALLA FORMAZIONE DEI PROGRAMMI PLURIENNALI E DEI PIANI TERRITORIALI DI COORDINAMENTO DELLE PROVINCE SONO DETTATE: DALLO STATUTO PROVINCIALE DA LEGGE DELLO STATO DALLA GIUNTA REGIONALE DA LEGGE REGIONALE
IL T.U. SUGLI ENTI LOCALI ATTRIBUISCE IL COMPITO DI ACCERTARE LA COMPATIBILITÀ DEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE CON LE PREVISIONI DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA: ALLA PROVINCIA ALLA REGIONE AL PREFETTO ALLA CONFERENZA UNIFICATA STATO- REGIONI
LA POPOLAZIONE DI UNA NUOVA PROVINCIA RISULTANTE DALLE MODIFICAZIONI TERRITORIALI DI CUI ALL'ARTICOLO 133 DELLA COSTITUZIONE, DI NORMA: NON DEVE ESSERE INFERIORE A 15.000 ABITANTI NON DEVE ESSERE INFERIORE A 200.000 ABITANTI DEVE ESSERE SUPERIORE A 500.000 ABITANTI DEVE ESSERE SUPERIORE A UN MILIONE DI ABITANTI
SECONDO IL T.U. SUGLI ENTI LOCALI, L'ISTITUZIONE DI UNA NUOVA PROVINCIA COMPORTA L'ISTITUZIONE DI UFFICI PROVINCIALI DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO E DEGLI ALTRI ENTI PUBBLICI? SÌ, MA SOLO SE LO PREVEDE LA LEGGE REGIONALE NON NECESSARIAMENTE NECESSARIAMENTE SE LA POPOLAZIONE DELLA PROVINCIA È SUPERIORE A 400.000 ABITANTI SÌ, NECESSARIAMENTE
IL T.U. SUGLI ENTI LOCALI PREVEDE L'ISTITUZIONE: DI AREE E CITTÀ METROPOLITANE DI CIRCOSCRIZIONI METROPOLITANE ESCLUSIVAMENTE DI CITTÀ METROPOLITANE DI ZONE METROPOLITANE
IL T.U. SUGLI ENTI LOCALI PREVEDE CHE, A SEGUITO DELL'ISTITUZIONE DI UNA CITTÀ METROPOLITANA, POSSA PROCEDERE ALLA REVISIONE DELLE CIRCOSCRIZIONI TERRITORIALI DEI COMUNI: LA REGIONE LA PROVINCIA IL PREFETTO IL MINISTRO DELL'INTERNO
IL T.U. SUGLI ENTI LOCALI PREVEDE CHE I CONSIGLI DEI COMUNI PARTECIPANTI AD UNA COMUNITÀ MONTANA POSSANO: ELEGGERE IL PRESIDENTE DELLA COMUNITÀ MONTANA NOMINARE D'INTESA I RAPPRESENTANTI LEGALI DELLA COMUNITÀ MONTANA DELEGARE I SINDACI QUALI PROPRI RAPPRESENTANTI NELL'AMBITO DELLA COMUNITÀ MONTANA ELEGGERE PROPRI RAPPRESENTANTI NELL'AMBITO DELLA COMUNITÀ MONTANA
LE COMUNITÀ MONTANE POSSONO ESSERE COSTITUITE CON PROVVEDIMENTO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE? NO, IN NESSUN CASO SÌ, SE È PREVISTO DALLA LEGGE REGIONALE SÌ, SE VI È L'INTESA DEI SINDACI DEI COMUNI PARTECIPANTI SÌ, SE È PREVISTO DALLO STATUTO DELLA PROVINCIA
OLTRE ALLE FUNZIONI STABILITE DA LEGGI DELLO STATO E DELLE REGIONI, ALLE COMUNITÀ MONTANE SPETTA L'ESERCIZIO DI OGNI ALTRA FUNZIONE AD ESSE CONFERITA: DAI SOLI COMUNI DAI COMUNI, DALLA PROVINCIA E DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI DAI COMUNI E DALLA PROVINCIA DALLA SOLA PROVINCIA
GLI ENTI LOCALI POSSONO COSTITUIRE CONSORZI: ESCLUSIVAMENTE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DI SERVIZI PRIVI DI RILEVANZA INDUSTRIALE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DI SERVIZI E L'ESERCIZIO ASSOCIATO DI FUNZIONI ESCLUSIVAMENTE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DI SERVIZI DI RILEVANZA INDUSTRIALE ESCLUSIVAMENTE PER L'ESERCIZIO COORDINATO DI FUNZIONI
LA COSTITUZIONE DI CONSORZI DA PARTE DEGLI ENTI LOCALI È: SEMPRE FACOLTATIVA FACOLTATIVA, TRANNE I CASI DI COSTITUZIONE OBBLIGATORIA PREVISTA CON LEGGE DELLO STATO OBBLIGATORIA OBBLIGATORIA, PER GLI ENTI LOCALI CON OLTRE 10.000 ABITANTI
IL T.U. SUGLI ENTI LOCALI PREVEDE CHE ALTRI ENTI PUBBLICI POSSONO PARTECIPARE AL CONSORZIO COSTITUITO DA ENTI LOCALI, QUALORA SIANO AUTORIZZATI: DALLA CONFERENZA UNIFICATA STATO- REGIONI DAL PREFETTO DALLA REGIONE DALLE LEGGI ALLE QUALI SONO SOGGETTI
ALLE UNIONI DI COMUNI SI APPLICANO, IN QUANTO COMPATIBILI: I PRINCIPI PREVISTI PER L'ORDINAMENTO DEI COMUNI LE DISPOSIZIONI PREVISTE PER I CONSORZI DI COMUNI LE DISPOSIZIONI PREVISTE PER LE CIRCOSCRIZIONI I PRINCIPI PREVISTI PER L'ORDINAMENTO DELLE PROVINCE
L'ATTO COSTITUTIVO E LO STATUTO DELL'UNIONE DI COMUNI SONO ADOTTATI: DAI CONSIGLI DEI COMUNI PARTECIPANTI ALL'UNIONE DAL CONSIGLIO DELL'UNIONE DAL CONSIGLIO DELL'UNIONE, D'INTESA CON IL CONSIGLIO PROVINCIALE DALL'ORGANO RAPPRESENTATIVO DELL'UNIONE
IL PRESIDENTE DELL'UNIONE DI COMUNI: È SCELTO TRA I SINDACI DEI COMUNI INTERESSATI, SECONDO LE MODALITÀ STABILITE DALLO STATUTO È ELETTO DIRETTAMENTE DAGLI ELETTORI RESIDENTI NELL'UNIONE È ELETTO DAI CONSIGLI DEI COMUNI DELL'UNIONE TRA I PROPRI COMPONENTI È ELETTO DALL'ORGANO RAPPRESENTATIVO DELL'UNIONE TRA I PROPRI COMPONENTI
L'UNIONE DI COMUNI HA POTESTÀ REGOLAMENTARE: SOLO PER I RAPPORTI, ANCHE FINANZIARI, CON I COMUNI ANCHE PER DISCIPLINARE LO SVOLGIMENTO DELLE PROPRIE FUNZIONI SOLO PER DISCIPLINARE LA PROPRIA ORGANIZZAZIONE SOLO PER LO SVOLGIMENTO DELLE PROPRIE FUNZIONI
SONO ORGANI DI GOVERNO DEL COMUNE: SOLO IL CONSIGLIO E LA GIUNTA SOLO IL SINDACO ED IL VICESINDACO SOLO LA GIUNTA E IL SINDACO IL CONSIGLIO, LA GIUNTA E IL SINDACO
IL NUMERO DEI COMPONENTI DEI CONSIGLI COMUNALI È STABILITO: DALLO STATUTO COMUNALE DA LEGGE DELLO STATO IN MISURA VARIABILE A SECONDA DELLA POPOLAZIONE DEL COMUNE DA LEGGE REGIONALE IN MISURA FISSA DA LEGGE DELLO STATO IN MISURA FISSA
IL NUMERO DEI COMPONENTI DEI CONSIGLI PROVINCIALI È STABILITO: DA LEGGE REGIONALE IN MISURA FISSA DA LEGGE DELLO STATO IN MISURA FISSA DA LEGGE DELLO STATO IN MISURA VARIABILE A SECONDA DELLA POPOLAZIONE DELLA PROVINCIA DALLO STATUTO PROVINCIALE
IL FUNZIONAMENTO DEI CONSIGLI COMUNALI E PROVINCIALI È DISCIPLINATO DAL REGOLAMENTO APPROVATO A MAGGIORANZA: ASSOLUTA DEI 4/5 DEI COMPONENTI DEI 2/3 DEI COMPONENTI SEMPLICE
NELL'AMBITO DEI CONSIGLI COMUNALI È POSSIBILE ISTITUIRE COMMISSIONI CONSILIARI QUALORA CIÒ SIA PREVISTO: DAL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DALLA LEGGE REGIONALE DALLO STATUTO DELL'ENTE DALL'UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO, CON PROPRIA DELIBERAZIONE
LO STATUTO COMUNALE STABILISCE OBBLIGATORIAMENTE I CASI IN CUI LA MANCATA PARTECIPAZIONE ALLE SEDUTE DETERMINA PER IL CONSIGLIERE COMUNALE ASSENTE: LA SOSPENSIONE DELL'ONORARIO LA DECADENZA DALLA CARICA LA SOSPENSIONE DEL DIRITTO DI PARTECIPAZIONE ALLE SEDUTE CONSILIARI LA SOSPENSIONE DALLA CARICA
IN CASO DI IMPEDIMENTO PERMANENTE, RIMOZIONE, DECADENZA O DECESSO DEL SINDACO: LA GIUNTA DECADE E SI PROCEDE ALLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO LA GIUNTA DECADE MA IL CONSIGLIO NON VIENE SCIOLTO IL PREFETTO NOMINA UN COMMISSARIO IL VICESINDACO LO SOSTITUISCE SINO ALLA SCADENZA NATURALE DEL MANDATO
LE DIMISSIONI DALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE O PROVINCIALE SONO: IRREVOCABILI ED EFFICACI DECORSI 10 GIORNI DALLA PRESENTAZIONE IRREVOCABILI ED EFFICACI SOLO IN SEGUITO A SURROGAZIONE DEI DIMISSIONARI IRREVOCABILI E IMMEDIATAMENTE EFFICACI IMMEDIATAMENTE EFFICACI MA REVOCABILI
QUALORA LA MINORANZA PREVISTA DALLA LEGGE CHIEDA LA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE O PROVINCIALE, LA RIUNIONE DEVE AVVENIRE ENTRO: TRE GIORNI DALLA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA I TERMINI PREVISTI DALLO STATUTO VENTI GIORNI DALLA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA I TERMINI PREVISTI DAL REGOLAMENTO CONSILIARE
PER LA VALIDITÀ DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO PROVINCIALE È RICHIESTA ALMENO: LA PRESENZA DI DUE TERZI DEI CONSIGLIERI ASSEGNATI LA PRESENZA DI UN TERZO DEI CONSIGLIERI ASSEGNATI IN OGNI CASO LA PRESENZA DEL QUORUM STABILITO DALLO STATUTO LA PRESENZA DELLA METÀ DEI CONSIGLIERI ASSEGNATI
LO STATUTO COMUNALE E PROVINCIALE ENTRA IN VIGORE DECORSI: TRENTA GIORNI DALLA SUA AFFISSIONE ALL'ALBO PRETORIO DELL'ENTE QUINDICI GIORNI DALLA SUA PUBBLICAZIONE NELLA GAZZETTA UFFICIALE QUINDICI GIORNI DAL SUO INSERIMENTO NELLA RACCOLTA UFFICIALE DEGLI STATUTI SESSANTA GIORNI DALLA SUA PUBBLICAZIONE
AI SENSI DEL T.U. SUGLI ENTI LOCALI, LE SEDUTE DEI CONSIGLI COMUNALI, SENZA COMPUTARVI IL SINDACO, PER ESSERE VALIDE DEVONO SVOLGERSI ALLA PRESENZA DI ALMENO: 2/5 DEI CONSIGLIERI ASSEGNATI ALL'ENTE 1/3 DEI CONSIGLIERI ASSEGNATI ALL'ENTE LA METÀ DEI CONSIGLIERI ASSEGNATI ALL'ENTE 1/4 DEI CONSIGLIERI ASSEGNATI ALL'ENTE
LE SEDUTE DELLE COMMISSIONI CONSILIARI COMUNALI SONO: SEGRETE, SALVI I CASI PREVISTI DAL REGOLAMENTO SEGRETE, SALVI I CASI PREVISTI DALLA LEGGE PUBBLICHE, IN OGNI CASO PUBBLICHE, SALVI I CASI PREVISTI DAL REGOLAMENTO
LE DELIBERAZIONI DEGLI ORGANI COMUNALI E PROVINCIALI SONO SOGGETTE AD UN OBBLIGO DI PUBBLICAZIONE? SÌ, MEDIANTE AFFISSIONE ALL'ALBO PRETORIO PER QUINDICI GIORNI CONSECUTIVI NO, SALVO SPECIFICHE DISPOSIZIONI DI LEGGE NO, IN NESSUN CASO SÌ, MEDIANTE PUBBLICAZIONE NEL BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE
IL CONSIGLIO COMUNALE DURA IN CARICA: SEI ANNI TRE ANNI CINQUE ANNI QUATTRO ANNI
ALLA NOMINA DEGLI ASSESSORI PROVVEDE: IL SINDACO, CON PROPRIO DECRETO IL SINDACO, SU PROPOSTA DEL CONSIGLIO COMUNALE IL CONSIGLIO COMUNALE, SU PROPOSTA DEL SINDACO IL CONSIGLIO COMUNALE
LE SEDUTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE SONO PUBBLICHE, SALVI I CASI PREVISTI: DALLA LEGGE DELLO STATO DALLO STATUTO PROVINCIALE DAL REGOLAMENTO DALLA LEGGE REGIONALE
LE FUNZIONI VICARIE DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE SONO ESERCITATE: SECONDO QUANTO DISPOSTO DALLO STATUTO SEMPRE DAL CONSIGLIERE ANZIANO SEMPRE DAL CONSIGLIERE CANDIDATO A SINDACO RISULTATO PRIMO TRA I NON ELETTI SECONDO QUANTO DISPOSTO DALLA LEGGE REGIONALE
SALVO DIVERSA PREVISIONE REGOLAMENTARE, LA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO PROVINCIALE È PRESIEDUTA DAL: DAL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DAL CONSIGLIERE PIÙ ANZIANO DI ETÀ DAL CONSIGLIERE CHE HA OTTENUTO IL MAGGIOR NUMERO DEI VOTI NELLE ELEZIONI DEL CONSIGLIO DAL CONSIGLIERE CHE HA RICOPERTO IL MAGGIOR NUMERO DI MANDATI
IL CONSIGLIO PROVINCIALE È PRESIEDUTO: DA UN PRESIDENTE ELETTO TRA I CONSIGLIERI NELLA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO, SALVO DIFFERENTE PREVISIONE STATUTARIA SEMPRE DAL CONSIGLIERE ANZIANO IN TERMINI DI MANDATI SVOLTI DA UN PRESIDENTE ELETTO TRA I CONSIGLIERI NELLA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO SEMPRE DAL CONSIGLIERE ANZIANO IN TERMINI DI ETÀ
NEI COMUNI CON PIÙ DI 15.000 ABITANTI, IL CONSIGLIO È PRESIEDUTO: DAL SINDACO DAL CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO RISULTATO PRIMO TRA I NON ELETTI DAL CONSIGLIERE ANZIANO DA UN PRESIDENTE ELETTO TRA I CONSIGLIERI
NEI COMUNI CON PIÙ DI 15.000 ABITANTI, LA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE È CONVOCATA: DAL CONSIGLIERE ANZIANO IN BASE AI VOTI CONSEGUITI DAL SINDACO DAL PREFETTO DAL CONSIGLIERE ANZIANO PER ETÀ
NELLA PRIMA SEDUTA IL CONSIGLIO COMUNALE, PRIMA DI DELIBERARE SU QUALSIASI ALTRO OGGETTO: PROCEDE ALLA CONVALIDA DEGLI ELETTI PRENDE ATTO DELLA AVVENUTA NOMINA DELLA GIUNTA ELEGGE LA COMMISSIONE ELETTORALE COMUNALE ELEGGE IL PRESIDENTE
IL CONSIGLIO COMUNALE PROCEDE ALL'ACCERTAMENTO DEI REQUISITI DI ELEGGIBILITÀ DEI PROPRI COMPONENTI: SOLO A SEGUITO DI SEGNALAZIONE DA PARTE DELL'AUTORITÀ GIUDIZIARIA SOLO A SEGUITO DI PRESENTAZIONE DI RECLAMO DA PARTE DI UNO O PIÙ CONSIGLIERI D'UFFICIO SOLO A SEGUITO DI PRESENTAZIONE DI RECLAMO DA PARTE DEL PREVISTO NUMERO DI ELETTORI
IL DIRITTO DI CHIEDERE LA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE SPETTA: A UN DECIMO DEI CONSIGLIERI ALLA METÀ PIÙ UNO DEI CONSIGLIERI A CIASCUN CONSIGLIERE A UN QUINTO DEI CONSIGLIERI
LE MODALITÀ DI PRESENTAZIONE E DI SVOLGIMENTO DEGLI ATTI DI SINDACATO ISPETTIVO NEI CONSIGLI COMUNALI SONO DISCIPLINATE: ESCLUSIVAMENTE DAL REGOLAMENTO CONSILIARE DALLO STATUTO E DAL REGOLAMENTO CONSILIARE ESCLUSIVAMENTE DALLO STATUTO DIRETTAMENTE DAL TESTO UNICO SUGLI ENTI LOCALI
SECONDO IL T.U. SUGLI ENTI LOCALI, IL CONSIGLIO COMUNALE È ORGANO: SOLO DI INDIRIZZO POLITICO SOLO DI CONTROLLO POLITICO- AMMINISTRATIVO DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO POLITICO- AMMINISTRATIVO SOLO DI CONTROLLO POLITICO
IL T.U. SUGLI ENTI LOCALI ATTRIBUISCE LA COMPETENZA SUGLI STATUTI DEL COMUNE E DELLE AZIENDE SPECIALI: AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE AL CONSIGLIO COMUNALE AL PREFETTO AL SINDACO
IL T.U. SUGLI ENTI LOCALI ATTRIBUISCE LA COMPETENZA DEL COMUNE SULLE CONVENZIONI TRA I COMUNI E PROVINCIA: AL CONSIGLIO COMUNALE AL SINDACO AL PREFETTO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
SUGLI ATTI FONDAMENTALI ATTRIBUITI ALLA COMPETENZA DEL CONSIGLIO PROVINCIALE, LA GIUNTA PUÒ ADOTTARE DELIBERAZIONI IN VIA D'URGENZA SOLO SE ATTINENTI ALLE VARIAZIONI: DELL'ORGANIZZAZIONE DEI PUBBLICI SERVIZI DEI CONTRATTI DI CONCESSIONE DEI PUBBLICI SERVIZI DI BILANCIO DELL'ORGANIZZAZIONE DI AZIENDE SPECIALI
NEI COMUNI SINO A 15.000 ABITANTI IL CONSIGLIO COMUNALE È PRESIEDUTO: IN OGNI CASO DA UN PRESIDENTE ELETTO TRA I CONSIGLIERI DAL SINDACO, SALVO CHE LO STATUTO PREVEDA LA FIGURA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO IN OGNI CASO DAL SINDACO DAL CONSIGLIERE ANZIANO
GLI ATTI FONDAMENTALI DI COMPETENZA DEI CONSIGLI COMUNALI SONO INDIVIDUATI: DALLA LEGGE STATALE E DAL REGOLAMENTO CONSILIARE ESCLUSIVAMENTE DALLO STATUTO DALLA LEGGE STATALE DALLA LEGGE STATALE E DALLO STATUTO DELL'ENTE
LA GIUNTA COMUNALE PUÒ ADOTTARE D'URGENZA GLI ATTI DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO? SOLO NEI CASI PREVISTI DALLO STATUTO NO, IN NESSUN CASO NO, SALVO LE DELIBERAZIONI ATTINENTI ALLE VARIAZIONI DI BILANCIO SÌ, PURCHÉ SIANO SOTTOPOSTI A RATIFICA DA PARTE DEL CONSIGLIO ENTRO 60 GIORNI
NEI COMUNI SINO A 15.000 ABITANTI, IL SINDACO PUÒ NOMINARE ASSESSORI CITTADINI NON FACENTI PARTE DEL CONSIGLIO, IN POSSESSO DEI REQUISITI PREVISTI DALLA LEGGE? SÌ, IN OGNI CASO SÌ, SE TALE POSSIBILITÀ È PREVISTA DALLO STATUTO NO, IN NESSUN CASO SÌ, MA IN QUESTA IPOTESI È NECESSARIO UN VOTO DI FIDUCIA DA PARTE DEL CONSIGLIO
LA LEGGE PREVEDE CAUSE OSTATIVE ALLA IMMEDIATA RIELEGGIBILITÀ ALLA CARICA DI SINDACO? SÌ, PER CHI ABBIA GIÀ RICOPERTO LA CARICA PER UN MANDATO SÌ, PER CHI ABBIA GIÀ RICOPERTO LA CARICA PER DUE MANDATI, ANCHE NON CONSECUTIVI SÌ, PER CHI ABBIA GIÀ RICOPERTO LA CARICA PER DUE MANDATI CONSECUTIVI SÌ, MA SOLO NEI COMUNI CON PIÙ DI 15.000 ABITANTI
A SEGUITO DI APPROVAZIONE DI UNA MOZIONE DI SFIDUCIA DA PARTE DEL CONSIGLIO COMUNALE SI PROCEDE: AL CONFERIMENTO DELLE FUNZIONI DI SINDACO AL VICESINDACO ALLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO, CHE RESTA COMUNQUE IN CARICA PER IL DISBRIGO DEGLI AFFARI CORRENTI ALLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO E ALLA NOMINA DI UN COMMISSARIO ALLA NOMINA DI UN NUOVO SINDACO, MEDIANTE APPROVAZIONE DI UNA MOZIONE DI FIDUCIA
LE DIMISSIONI DEL SINDACO COMPORTANO: LA SOLA DECADENZA DELLA GIUNTA, MA NON LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO LA NOMINA ALLA CARICA DI SINDACO DEL VICESINDACO LA DECADENZA DELLA GIUNTA, LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO E LA NOMINA DI UN COMMISSARIO LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO, MA NON LA NOMINA DI UN COMMISSARIO
IN PRESENZA DI FENOMENI DI INFILTRAZIONE E DI CONDIZIONAMENTO DI TIPO MAFIOSO NELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI SI PROCEDE: ALLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO E ALLA NOMINA DI UNA COMMISSIONE STRAORDINARIA ALLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO E ALLA NOMINA DI UN COMMISSARIO ALLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO E ALL'INDIZIONE DELLE NUOVE ELEZIONI ALLA SOSPENSIONE DALLA CARICA DEGLI ASSESSORI
IL CONSIGLIO PROVINCIALE PUÒ ISTITUIRE AL PROPRIO INTERNO: COMITATI DI ISPEZIONE CONTABILE COMMISSIONI DI INDAGINE SULL'ATTIVITÀ DELL'AMMINISTRAZIONE COMMISSIONI D'INCHIESTA CON I POTERI DI CUI ALL'ARTICOLO 82 DELLA COSTITUZIONE COMITATI PERMANENTI LEGISLATIVI
IL SINDACO E IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA SONO MEMBRI DEI RISPETTIVI CONSIGLI? SÌ, SE SONO STATI ELETTI CON LA MAGGIORANZA ASSOLUTA DEI VOTI SÌ, SEMPRE SÌ, SE LO PREVEDE LO STATUTO SÌ, SE LO PREVEDE LA LEGGE REGIONALE
LA NOMINA DI UN VICESINDACO DA PARTE DEL SINDACO È: SEMPRE OBBLIGATORIA OBBLIGATORIA NEI CASI PREVISTI DALLO STATUTO SEMPRE FACOLTATIVA OBBLIGATORIA NEI COMUNI CON PIÙ DI 15.000 ABITANTI
LA COMPOSIZIONE NUMERICA DELLA GIUNTA COMUNALE È STABILITA: DAL REGOLAMENTO, ENTRO I LIMITI MASSIMI FISSATI DALLA LEGGE REGIONALE DALLA LEGGE REGIONALE DALLO STATUTO, ENTRO I LIMITI MASSIMI FISSATI DALLA LEGGE STATALE DAL REGOLAMENTO
LA GIUNTA PROVINCIALE: È NOMINATA DAL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA È NOMINATA DAL SINDACO PREVIO PARERE DELLE COMMISSIONI CONSILIARI, OVE COSTITUITE È ELETTA DAL CONSIGLIO ASSUME PIENI POTERI SOLO DOPO AVER OTTENUTO LA FIDUCIA DAL CONSIGLIO
L'ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE È DISCIPLINATO: DAL REGOLAMENTO DELIBERATO DALLA GIUNTA, NEL RISPETTO DEI CRITERI GENERALI STABILITI DAL CONSIGLIO ESCLUSIVAMENTE DALLO STATUTO DAL REGOLAMENTO DELIBERATO DAL CONSIGLIO DALLO STATUTO E DAL REGOLAMENTO DELIBERATO DAL CONSIGLIO
CON RIFERIMENTO ALLE ELEZIONI COMUNALI E PROVINCIALI, LA CONDANNA DEFINITIVA PER IL DELITTO DI ASSOCIAZIONE DI TIPO MAFIOSO DI CUI ALL'ARTICOLO 416-BIS DEL C.P. COSTITUISCE: CAUSA DI SOSPENSIONE DALLA CARICA CAUSA DI INCOMPATIBILITÀ CAUSA OSTATIVA ALLA CANDIDATURA CAUSA DI INELEGGIBILITÀ
LE CAUSE OSTATIVE ALLA CANDIDATURA PER LE ELEZIONI COMUNALI E PROVINCIALI POSSONO CONSEGUIRE: ANCHE DA PROVVEDIMENTO DI RINVIO A GIUDIZIO SOLO DA SENTENZA PENALE PASSATA IN GIUDICATO O DA MISURA DI PREVENZIONE APPLICATA CON PROVVEDIMENTO DEFINITIVO ANCHE DA SENTENZA PENALE NON PASSATA IN GIUDICATO ESCLUSIVAMENTE DA SOTTOPOSIZIONE A MISURA DI PREVENZIONE
LA EVENTUALE ELEZIONE A UNA CARICA COMUNALE O PROVINCIALE DI UN CANDIDATO A CARICO DEL QUALE SUSSISTE UNA CAUSA OSTATIVA ALLA CANDIDATURA È: ANNULLABILE SANABILE NULLA SOGGETTA A CONVALIDA
CON RIFERIMENTO AD ELEZIONI CHE SI SVOLGONO IN UNA STESSA DATA, LA CANDIDATURA ALLA CARICA DI SINDACO PUÒ ESSERE PRESENTATA: SENZA LIMITAZIONI SOLO IN UN COMUNE SOLO IN UN DUE COMUNI SOLO IN TRE COMUNI
QUALORA UN CANDIDATO ALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE RISULTATO ELETTO IN DUE COMUNI NON ESERCITI L'OPZIONE NEI TERMINI DI LEGGE: È SOSPESO DA ENTRAMBE LE CARICHE È DICHIARATO DECADUTO DA ENTRAMBE LE CARICHE RIMANE ELETTO NEL CONSIGLIO IN CUI HA RIPORTATO IL MAGGIOR NUMERO DI VOTI RIMANE ELETTO NEL CONSIGLIO IN CUI LA SUA LISTA HA RIPORTATO IL MAGGIOR NUMERO DI VOTI
QUALORA UN CONSIGLIERE COMUNALE SIA DICHIARATO DECADUTO DALLA CARICA: IL PREFETTO NOMINA UN SUPPLENTE SI PROCEDE AD ELEZIONI SUPPLETIVE IL CONSIGLIO PROCEDE ALLA SUA SURROGAZIONE IL CONSIGLIO AFFIDA LA SUPPLENZA AL PRIMO DEI CANDIDATI NON ELETTI APPARTENENTI ALLA STESSA LISTA
LE CAUSE DI INELEGGIBILITÀ DEI CONSIGLIERI COMUNALI SONO ACCERTATE: CON DELIBERAZIONE CONSILIARE, CONTRO CUI È AMMESSO RICORSO AL GIUDICE ORDINARIO CON DELIBERAZIONE CONSILIARE, CONTRO CUI È AMMESSO RICORSO AL GIUDICE AMMINISTRATIVO CON DELIBERAZIONE CONSILIARE, CONTRO CUI NON È AMMESSO RICORSO DIRETTAMENTE DAL GIUDICE AMMINISTRATIVO
QUALORA UN CONSIGLIERE PROVINCIALE ASSUMA LA CARICA DI ASSESSORE NELLA RISPETTIVA GIUNTA: CESSA DALLA CARICA E SI PROCEDE AD ELEZIONE SUPPLETIVA CESSA DALLA CARICA E AL SUO POSTO SUBENTRA IL PRIMO DEI NON ELETTI È SOSPESO DALLA CARICA ED È SOSTITUITO DA UN SUPPLENTE È SOSPESO DALLA CARICA E NON SI PROCEDE ALLA SUA SOSTITUZIONE
NEI COMUNI SINO A 15.000 ABITANTI, LA CANDIDATURA ALLA CARICA DI SINDACO: DEVE ESSERE COLLEGATA AD UNA LISTA DI CANDIDATI ALLA CARICA DI CONSIGLIERE NON È MAI COLLEGATA AD ALTRE CANDIDATURE PUÒ ESSERE COLLEGATA AD UNA LISTA DI CANDIDATI ALLA CARICA DI CONSIGLIERE DEVE ESSERE COLLEGATA A UNA O PIÙ LISTE DI CANDIDATI ALLA CARICA DI CONSIGLIERE
PER LA ELEZIONE DEL CONSIGLIO NEI COMUNI SINO A 15.000 ABITANTI, CIASCUN ELETTORE PUÒ ESPRIMERE: FINO A DUE VOTI DI PREFERENZA, PER CANDIDATI DELLA LISTA PRESCELTA UN SOLO VOTO DI PREFERENZA, ANCHE PER CANDIDATI DI LISTE DIVERSE DA QUELLA PRESCELTA ESCLUSIVAMENTE UN VOTO DI LISTA, SENZA PREFERENZE UN SOLO VOTO DI PREFERENZA, PER UN CANDIDATO DELLA LISTA PRESCELTA
NEI COMUNI SINO A 15.000 ABITANTI, ALLA LISTA COLLEGATA ALLA CARICA DI SINDACO CHE HA OTTENUTO IL MAGGIOR NUMERO DI VOTI SONO ATTRIBUITI: LA METÀ PIÙ UNO DEI SEGGI ASSEGNATI AL CONSIGLIO I DUE TERZI DEI SEGGI ASSEGNATI AL CONSIGLIO IL 60 PER CENTO DEI SEGGI ASSEGNATI AL CONSIGLIO IL 60 PER CENTO DEI SEGGI ASSEGNATI AL CONSIGLIO, SE HA OTTENUTO ALMENO IL 40 PER CENTO DEI VOTI
NEI COMUNI CON PIÙ DI 15.000 ABITANTI, LA CANDIDATURA ALLA CARICA DI SINDACO: DEVE ESSERE COLLEGATA CON UNA O PIÙ LISTE DI CANDIDATI PER IL CONSIGLIO DEVE ESSERE COLLEGATA A UNA SOLA LISTA DI CANDIDATI PER IL CONSIGLIO PUÒ ESSERE PRESENTATA SENZA COLLEGAMENTI DEVE ESSERE COLLEGATA CON ALMENO DUE LISTE DI CANDIDATI PER IL CONSIGLIO
PER LA ELEZIONE DEL CONSIGLIO NEI COMUNI CON PIÙ DI 15.000 ABITANTI, CIASCUN ELETTORE PUÒ ESPRIMERE: FINO A DUE VOTI DI PREFERENZA UN SOLO VOTO DI PREFERENZA FINO A QUATTRO VOTI DI PREFERENZA ESCLUSIVAMENTE UN VOTO DI LISTA
LA RAPPRESENTANZA DEL COMUNE È ATTRIBUITA DAL T.U. SUGLI ENTI LOCALI: AL SINDACO ED AI PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI CONSILIARI OVE COSTITUITE AL SINDACO AD OGNI CONSIGLIERE COMUNALE AD OGNI ASSESSORE
SECONDO IL T.U. SUGLI ENTI LOCALI, IN CASO DI EMERGENZE SANITARIE O DI IGIENE PUBBLICA A CARATTERE ESCLUSIVAMENTE LOCALE, LE ORDINANZE CONTINGIBILI E URGENTI SONO ADOTTATE: DAL MINISTRO DELLA SALUTE DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE DAL SINDACO DAL PREFETTO
IL CONSIGLIO PROVINCIALE DURA IN CARICA PER UN PERIODO: DI QUATTRO ANNI STABILITO DALLO STATUTO PURCHÉ NON INFERIORE A QUATTRO ANNI STABILITO DALLO STATUTO PURCHÉ NON INFERIORE A TRE E NON SUPERIORE A CINQUE ANNI DI CINQUE ANNI
IL VOTO DEL CONSIGLIO COMUNALE CONTRARIO AD UNA PROPOSTA DEL SINDACO: COMPORTA LE DIMISSIONI DEL SINDACO NON COMPORTA LE DIMISSIONI DEL SINDACO NON COMPORTA LE DIMISSIONI DEL SINDACO, SALVO CHE AVVENGA NEL CORSO DELL'ULTIMO ANNO DEL SUO MANDATO NON COMPORTA LE DIMISSIONI DEL SINDACO, SALVO DIVERSA PREVISIONE DELLO STATUTO
IL VOTO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE CONTRARIO AD UNA PROPOSTA DEL PRESIDENTE: COMPORTA LE SUE DIMISSIONI, SE PREVISTO NEL REGOLAMENTO NON COMPORTA LE SUE DIMISSIONI COMPORTA LE SUE DIMISSIONI, SE PREVISTO DALLO STATUTO COMPORTA LE SUE DIMISSIONI SE AVVIENE NELL'ULTIMO ANNO DEL SUO MANDATO
LA MOZIONE DI SFIDUCIA NEI CONFRONTI DEL SINDACO: DEVE ESSERE MOTIVATA SE SIA STATA PRESENTATA DA 1/5 DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DEVE ESSERE MOTIVATA DEVE ESSERE MOTIVATA SE LO PREVEDE LO STATUTO DEVE ESSERE MOTIVATA NEI CASI PREVISTI DALLA LEGGE DELLO STATO
LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DETERMINA LA DECADENZA DEL SINDACO? SÌ, IN OGNI CASO SÌ, MA SOLO NEI COMUNI CON UNA POPOLAZIONE INFERIORE AI 15.000 ABITANTI NO, IN NESSUN CASO SÌ, MA SOLO NEI COMUNI CON UNA POPOLAZIONE SUPERIORE AI 15.000 ABITANTI
IL SINDACO PUÒ DELEGARE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE L'ESERCIZIO: DELLE SUE FUNZIONI DI CAPO DELLA AMMINISTRAZIONE DELLE SUE FUNZIONI DI UFFICIALE DI GOVERNO DELLE FUNZIONI DELEGATE DALLA REGIONE DELLE FUNZIONI DI STRAORDINARIA AMMINISTRAZIONE
LE FUNZIONI ATTRIBUITE AL SINDACO NEI SERVIZI DI COMPETENZA STATALE DI CUI ALL'ART. 54 DEL T.U. SUGLI ENTI LOCALI: POSSONO ESSERE ESERCITATE DAL CONSIGLIERE COMUNALE DELEGATOVI DEVONO ESSERE ESERCITATE PERSONALMENTE DAL SINDACO SONO ESERCITATE ANCHE DA CHI SOSTITUISCE IL SINDACO POSSONO ESSERE ESERCITATE ANCHE DA CHI SOSTITUISCE IL SINDACO SE LO PREVEDE LO STATUTO
IL CANDIDATO ELETTO IN DUE CONSIGLI PROVINCIALI CHE NON ABBIA OPTATO PER UNA DELLE CARICHE: RIMANE ELETTO NEL CONSIGLIO IN CUI HA RIPORTATO IL MAGGIOR NUMERO DI VOTI IN ASSOLUTO RIMANE ELETTO NEL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA IN CUI HA LA RESIDENZA RIMANE ELETTO NEL CONSIGLIO IN CUI HA RIPORTATO IL MAGGIOR NUMERO DI VOTI IN PERCENTUALE RISPETTO AL NUMERO DEI VOTANTI DECADE DA ENTRAMBE LE CARICHE
LA CARICA DI ASSESSORE COMUNALE È INCOMPATIBILE CON QUELLA DI CONSIGLIERE COMUNALE DEL MEDESIMO ENTE? SÌ, IN OGNI CASO NO, IN NESSUN CASO NO, SALVO DIVERSA PREVISIONE DA PARTE DELLO STATUTO SÌ, MA SOLO NEI COMUNI CON PIÙ DI 15.000 ABITANTI
LA CARICA DI CONSIGLIERE PROVINCIALE È INCOMPATIBILE CON QUELLA DI CONSIGLIERE PROVINCIALE DI ALTRA PROVINCIA? SÌ, MA SOLO SE SI TRATTA DI PROVINCE COMPRESE NEL TERRITORIO DELLA STESSA REGIONE NO, SALVO DIVERSA PREVISIONE DELLO STATUTO SÌ, SEMPRE NO, IN NESSUN CASO
IL SINDACO HA IL POTERE DI REVOCA DEGLI ASSESSORI? SÌ, IN OGNI CASO SÌ, MA SOLO NEI COMUNI CON PIÙ DI 15.000 ABITANTI SÌ, MA SOLO NEI CASI ESPRESSAMENTE PREVISTI DALLA LEGGE NO, IN NESSUN CASO
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO COMUNALE INTERESSATO ESPRIME IL PARERE DI REGOLARITÀ TECNICA SULLE PROPOSTE DI DELIBERAZIONE SOTTOPOSTE AL CONSIGLIO: SOLO QUANDO IL SUO PARERE SIA PREVISTO DALLO STATUTO IN OGNI CASO, SU TUTTE LE PROPOSTE IN OGNI CASO, FATTE SALVE LE PROPOSTE AVENTI NATURA DI ATTO DI INDIRIZZO SOLO QUANDO IL SUO PARERE SIA RICHIESTO DALLA GIUNTA
QUALORA IL CONSIGLIO COMUNALE DEBBA ADOTTARE UNA DECISIONE CHE RIGUARDI INTERESSI PROPRI DI UN CONSIGLIERE, QUEST'ULTIMO: DEVE ASTENERSI DALLA SOLA VOTAZIONE DEVE ASTENERSI DAL PARTECIPARE ALLA SEDUTA IN CUI È PREVISTA LA VOTAZIONE DEVE ASTENERSI DAL PRENDERE PARTE ALLA DISCUSSIONE ED ALLA VOTAZIONE NON HA ALCUN DOVERE DI ASTENSIONE
CONTRO LA DELIBERAZIONE CON CUI IL CONSIGLIO COMUNALE DICHIARA LA DECADENZA DI UN CONSIGLIERE PER CAUSA DI INCOMPATIBILITÀ: È AMMESSO RICORSO AL GIUDICE ORDINARIO È AMMESSA LA RICHIESTA DI RIESAME È AMMESSO RICORSO AL GIUDICE AMMINISTRATIVO NON È AMMESSO ALCUN RICORSO
IL DIRITTO DI ASSENTARSI DAL SERVIZIO PER L'INTERA GIORNATA IN CUI È CONVOCATO IL CONSIGLIO COMUNALE È RICONOSCIUTO: AI SOLI CONSIGLIERI, LAVORATORI DIPENDENTI, DEI COMUNI CON PIÙ DI 15.000 ABITANTI ESCLUSIVAMENTE AI CONSIGLIERI CHE SIANO DIPENDENTI PRIVATI A TUTTI I CONSIGLIERI CHE SIANO DIPENDENTI PUBBLICI E PRIVATI ESCLUSIVAMENTE AI CONSIGLIERI CHE SIANO DIPENDENTI PUBBLICI
I CONSIGLIERI COMUNALI, LAVORATORI DIPENDENTI, CHE INTENDANO PARTECIPARE AD ATTIVITÀ CONNESSE ALL'ESERCIZIO DEL MANDATO DIVERSE DALLA PARTECIPAZIONE ALLE SEDUTE CONSILIARI: NON HANNO DIRITTO A PERMESSI HANNO DIRITTO A PERMESSI NON RETRIBUITI HANNO DIRITTO A PERMESSI RETRIBUITI HANNO DIRITTO A PERMESSI SOLO SE PREVISTI DALLO STATUTO DELL'ENTE
I CONSIGLIERI COMUNALI E PROVINCIALI CHE SIANO LAVORATORI DIPENDENTI PER IL PERIODO DI ESPLETAMENTO DEL MANDATO: POSSONO ESSERE COLLOCATI IN ASPETTATIVA RETRIBUITA DEVONO ESSERE COLLOCATI IN ASPETTATIVA NON POSSONO IN ALCUN CASO ESSERE COLLOCATI IN ASPETTATIVA POSSONO ESSERE COLLOCATI IN ASPETTATIVA NON RETRIBUITA
LA DECADENZA DALLA CARICA DI SINDACO PUÒ ESSERE PROMOSSA IN PRIMA ISTANZA DAVANTI AL TRIBUNALE CIVILE: SOLO DAGLI ALTRI CANDIDATI ALLA CARICA DI SINDACO SOLO ATTRAVERSO RICORSI COLLETTIVI DA QUALSIASI CITTADINO ELETTORE DEL COMUNE O DA CHIUNQUE ALTRO VI ABBIA INTERESSE SOLO DAL PREFETTO
IL SEGRETARIO COMUNALE È: NOMINATO DAL SINDACO TRA GLI ISCRITTI ALL'ALBO NAZIONALE DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI ASSEGNATO AL COMUNE DAL PREFETTO NOMINATO DAL SINDACO SU PROPOSTA DEL PREFETTO ELETTO DAL CONSIGLIO COMUNALE
LA DIREZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI COMUNALI IN VIA ORDINARIA SPETTA: AL DIRETTORE GENERALE AI DIRIGENTI AL SEGRETARIO COMUNALE AL SINDACO
NELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI, GLI INCARICHI DIRIGENZIALI SONO CONFERITI: DAL SEGRETARIO COMUNALE DAL SINDACO, PREVIA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA DAL DIRETTORE GENERALE DAL SINDACO
NELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI, GLI INCARICHI DIRIGENZIALI SONO CONFERITI: A TEMPO DETERMINATO A TEMPO INDETERMINATO A TEMPO DETERMINATO, SALVO DIVERSA DISPOSIZIONE DELLO STATUTO A TEMPO DETERMINATO, SALVO DIVERSA DISPOSIZIONE DEL REGOLAMENTO SULL'ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI
NELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI, GLI INCARICHI DIRIGENZIALI POSSONO ESSERE REVOCATI: NEI CASI PREVISTI DALLA LEGGE E DAI CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO ESCLUSIVAMENTE PER RESPONSABILITÀ PARTICOLARMENTE GRAVE O REITERATA A SEGUITO DI CESSAZIONE DALLA CARICA DEL SINDACO SEMPRE
NEI COMUNI LA FACOLTÀ DI COPRIRE I POSTI DI RESPONSABILE DEGLI UFFICI DIRIGENZIALI E DI ALTA SPECIALIZZAZIONE MEDIANTE CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO, PUÒ ESSERE PREVISTA: DA NORME STATUTARIE CON DECRETO DEL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA DAL REGOLAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI DAI CONTRATTI COLLETTIVI
AI SENSI DEL D.LGS. N. 267 DEL 2000, L'ORDINAMENTO GENERALE DEGLI UFFICI COMUNALI E PROVINCIALI È DISCIPLINATO IN BASE A CRITERI DI: AUTONOMIA, FUNZIONALITÀ ED ECONOMICITÀ DI GESTIONE EFFICACIA, PRODUTTIVITÀ E DILIGENZA SUSSIDIARIETÀ, CORRETTEZZA E OBBEDIENZA GIUSTIZIA, EFFICIENZA ED EQUITÀ
IL SINDACO DI UN COMUNE PRIVO DI PERSONALE DIRIGENZIALE PUÒ: ATTRIBUIRE LE FUNZIONI DIRIGENZIALI AI RESPONSABILI DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI, INDIPENDENTEMENTE DALLA LORO QUALIFICA FUNZIONALE ESERCITARE DIRETTAMENTE LE FUNZIONI DIRIGENZIALI ATTRIBUIRE LE FUNZIONI DIRIGENZIALI AI DIRIGENTI DEL COMUNE PIÙ VICINO ATTRIBUIRE LE FUNZIONI DIRIGENZIALI AL VICESINDACO
AL DIRETTORE GENERALE DEL COMUNE SPETTA IL COMPITO DI: DIRIGERE SPECIFICI UFFICI COMUNALI SVOLGERE ATTIVITÀ DI SUPPORTO E CONSULENZA ALLA GIUNTA SVOLGERE ATTIVITÀ CONSULTIVA A SUPPORTO DEL SEGRETARIO COMUNALE SOVRINTENDERE ALLA GESTIONE COMPLESSIVA DELL'ENTE
NEI COMUNI CON MENO DI 15.000 ABITANTI, LA NOMINA DEL DIRETTORE GENERALE È CONSENTITA? SÌ, SE È PREVISTA DALLO STATUTO SÌ, MA SOLO PREVIA STIPULA DI UNA CONVENZIONE TRA COMUNI LE CUI POPOLAZIONI RAGGIUNGANO CONGIUNTAMENTE I 15.000 ABITANTI NO, IN NESSUN CASO SÌ, MA SOLO PER I COMUNI STRUTTURALMENTE DEFICITARI O DISSESTATI
I DIRETTORI GENERALI DEI COMUNI SONO NOMINATI: DAL SINDACO, PREVIA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA DIRETTAMENTE DAL SINDACO DAL CONSIGLIO COMUNALE DALLA GIUNTA COMUNALE
L'ISTITUZIONE DEL DIRETTORE GENERALE DEL COMUNE È: FACOLTATIVA VIETATA OBBLIGATORIA NEI COMUNI CON PIÙ DI 15.000 ABITANTI SEMPRE OBBLIGATORIA
I CRITERI PER LA NOMINA DEL DIRETTORE GENERALE DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE SONO STABILITI: CON PROVVEDIMENTO DEL SINDACO DALLA LEGGE DAL REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI DALLO STATUTO
I SERVIZI PUBBLICI CHE POSSONO ESSERE GESTITI DAGLI ENTI LOCALI DEVONO AVERE AD OGGETTO LA PRODUZIONE DI BENI ED ATTIVITÀ RIVOLTE: ESCLUSIVAMENTE A REALIZZARE FINI SOCIALI ANCHE A REALIZZARE FINI SOCIALI ESCLUSIVAMENTE A PROMUOVERE LO SVILUPPO ECONOMICO DELLE COMUNITÀ LOCALI ESCLUSIVAMENTE A REALIZZARE LO SVILUPPO INDUSTRIALE
LE AZIENDE SPECIALI POSSONO ESSERE TRASFORMATE DAI COMUNI E DALLE PROVINCE IN SOCIETÀ DI CAPITALI: PER ATTO UNILATERALE ESCLUSIVAMENTE PER ATTO BILATERALE PER ATTO UNILATERALE, QUALORA SIA PREVISTO DALLO STATUTO PER ATTO UNILATERALE, QUALORA SIA PREVISTO DALLA LEGGE REGIONALE
IN CASO DI TRASFORMAZIONE DELLE AZIENDE SPECIALI IN SOCIETÀ DI CAPITALI, I COMUNI: POSSONO RESTARE AZIONISTI UNICI PER UN PERIODO COMUNQUE NON SUPERIORE A DUE ANNI DALLA TRASFORMAZIONE POSSONO RESTARE AZIONISTI UNICI QUALORA LO PREVEDA LO STATUTO NON POSSONO RESTARE AZIONISTI UNICI POSSONO RESTARE AZIONISTI UNICI SENZA LIMITAZIONI TEMPORALI
LE SOCIETÀ DI TRASFORMAZIONE URBANA, COSTITUITE DAI COMUNI, ACQUISISCONO BENI IMMOBILI: CONSENSUALMENTE O TRAMITE RICORSO ALLE PROCEDURE DI ESPROPRIO SOLO TRAMITE RICORSO ALLE PROCEDURE DI ESPROPRIO SOLO CONSENSUALMENTE SOLO NELLE REGIONI A STATUTO SPECIALE
AI SENSI DEL T.U. SUGLI ENTI LOCALI, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, LE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA SONO SOTTOPOSTE AL CONTROLLO, NEI LIMITI DELLE ILLEGITTIMITÀ DENUNZIATE, SE NE FACCIA RICHIESTA: UN TERZO DEI CONSIGLIERI UN SESTO DEI CONSIGLIERI UN QUINTO DEI CONSIGLIERI UN QUARTO DEI CONSIGLIERI
IL CONTROLLO PREVENTIVO DI LEGITTIMITÀ SUGLI ATTI DEGLI ENTI LOCALI DI CUI ALL'ARTICOLO 130 DELLA COSTITUZIONE SI ESERCITA ESCLUSIVAMENTE: SUGLI ATTI CON EFFETTI FINANZIARI NEI CASI PREVISTI DALLO STATUTO SUGLI ATTI APPROVATI A MAGGIORANZA SEMPLICE NEI CASI PREVISTI DALLA LEGGE
IN CASO DI DIMISSIONI DELLA METÀ PIÙ UNO DEI CONSIGLIERI COMUNALI SI PROCEDE: ALLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO, QUALORA LE DIMISSIONI SIANO STATE PRESENTATE CONTESTUALMENTE O CONTEMPORANEAMENTE IN OGNI CASO ALLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO ALLA SURROGA DEI CONSIGLIERI DIMISSIONARI ALLA SOSTITUZIONE DEI CONSIGLIERI DIMISSIONARI
LO SCIOGLIMENTO DEI CONSIGLI COMUNALI, NEI CASI PREVISTI DALLA LEGGE, È DISPOSTO: CON ORDINANZA DEL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE CON DECRETO DEL MINISTRO DELL'INTERNO, SU PROPOSTA DEL PREFETTO CON ORDINANZA DEL PREFETTO CON DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, SU PROPOSTA DEL MINISTRO DELL'INTERNO
LO SCIOGLIMENTO DI UN CONSIGLIO PROVINCIALE È DISPOSTO CON: DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
SECONDO IL T.U. SUGLI ENTI LOCALI, I CONSIGLI PROVINCIALI POSSONO ESSERE SCIOLTI: PER GRAVI E PERSISTENTI VIOLAZIONI DI LEGGE PER PERIODICHE VIOLAZIONI DI LEGGE PER GRAVI E PERSISTENTI VIOLAZIONI DI NORME PRIMARIE O SECONDARIE PER LESIONE DELL'INTERESSE NAZIONALE
LA SOSPENSIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE IN PENDENZA DEL PROCEDIMENTO DI SCIOGLIMENTO HA UNA DURATA MASSIMA DI: UN ANNO NOVANTA GIORNI TRENTA GIORNI SEI MESI
IL DECRETO DI SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE PER INFILTRAZIONE MAFIOSA CONSERVA I SUOI EFFETTI PER UN PERIODO: DI UN ANNO DI DODICI MESI, NON PROROGABILE DA DODICI A DICIOTTO MESI, PROROGABILE FINO A UN MASSIMO DI VENTIQUATTRO MESI DI SEI MESI, PROROGABILE FINO A UN MASSIMO DI DODICI MESI
SECONDO IL T.U. SUGLI ENTI LOCALI, I PRESIDENTI DEI CONSIGLI CIRCOSCRIZIONALI POSSONO ESSERE RIMOSSI QUANDO COMPIANO ATTI CONTRARI ALLA COSTITUZIONE: CON DECRETO DEL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE CON DECRETO DEL MINISTRO DELL'INTERNO CON ORDINANZA DEL PREFETTO CON DECRETO DEL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE
GLI ENTI LOCALI APPLICANO IL CONTROLLO DI GESTIONE SECONDO LE MODALITÀ STABILITE: DAL T.U. SUGLI ENTI LOCALI, DAI PROPRI STATUTI E REGOLAMENTI DI CONTABILITÀ SOLO DAI REGOLAMENTI DI CONTABILITÀ SOLO DAL T.U. SUGLI ENTI LOCALI SOLO DAI PROPRI STATUTI
IL RICORSO ALL'INDEBITAMENTO DA PARTE DEGLI ENTI LOCALI È AMMESSO ESCLUSIVAMENTE NELLE FORME PREVISTE: DALLE LEGGI VIGENTI IN MATERIA DALLO STATUTO DALLE DELIBERE CONSILIARI DAI REGOLAMENTI
GLI ENTI LOCALI SONO AUTORIZZATI AD ATTIVARE PRESTITI OBBLIGAZIONARI NELLE FORME CONSENTITE: DAL REGOLAMENTO DELL'ENTE DALLA LEGGE DALLO STATUTO DALLA LEGGE REGIONALE
IL SEGRETARIO COMUNALE PUÒ ESSERE REVOCATO PER VIOLAZIONE DEI DOVERI D'UFFICIO: ESCLUSIVAMENTE CON LA DELIBERA DELLA GIUNTA CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE CON PROVVEDIMENTO DEL PREFETTO CON PROVVEDIMENTO MOTIVATO DEL SINDACO, PREVIA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA
LE AUTORITÀ PER I SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ ESERCITANO FUNZIONI: DI SEGNALAZIONE AL CNEL ANCHE GIURISDIZIONALI CONSULTIVE E DI SEGNALAZIONE AL GOVERNO CONSULTIVE PER LE IMPRESE DEL SETTORE
I MEMBRI DELLA COMMISSIONE DI GARANZIA SULL'ESERCIZIO DEL DIRITTO DI SCIOPERO SONO: DESIGNATI DAI PRESIDENTI DELLE CAMERE E NOMINATI CON DPR DESIGNATI DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E NOMINATI CON DPR NOMINATI DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI NOMINATI DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
QUALE DEI SEGUENTI NON È UN COMPITO DELLA COMMISSIONE DI GARANZIA SULL'ESERCIZIO DEL DIRITTO DI SCIOPERO? GIUDICARE LE QUESTIONI INTERPRETATIVE DEI CODICI DI AUTOREGOLAMENTAZIONE RILEVARE LA CONCOMITANZA TRA SCIOPERI IN SERVIZI ALTERNATIVI RIFERIRE AI PRESIDENTI DELLE CAMERE RIFERIRE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
IL PRESIDENTE DEL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI: È ELETTO DALLE COMMISSIONI COMPETENTI DEL SENATO E DELLA CAMERA DEI DEPUTATI RIUNITE IN SEDUTA CONGIUNTA È NOMINATO D'INTESA DAI PRESIDENTI DELLE DUE CAMERE È ELETTO DAI COMPONENTI DEL GARANTE NEL LORO AMBITO È SCELTO DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
L'OMESSA INFORMAZIONE O ESIBIZIONE DI DOCUMENTI RICHIESTI DAL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI COSTITUISCE: ILLECITO AMMINISTRATIVO DELITTO CONTRAVVENZIONE DELITTO IN CASO DI RECIDIVA
AL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI SPETTA DI: SEGNALARE SOLO AL GOVERNO L'OPPORTUNITÀ DI INTERVENTI NORMATIVI SEGNALARE AL PARLAMENTO E AL GOVERNO L'OPPORTUNITÀ DI INTERVENTI NORMATIVI APPLICARE LE SANZIONI PREVISTE DAL D.LGS. N. 196 DEL 2003 SEGNALARE SOLO AL PARLAMENTO L'OPPORTUNITÀ DI INTERVENTI NORMATIVI
IL RICORSO AL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI VOLTO A FAR VALERE IL DIRITTO ALL'ACCESSO DI DATI PERSONALI: NON PUÒ ESSERE PROPOSTO SE SIA STATA GIÀ ADITA L'AUTORITÀ GIUDIZIARIA SOSPENDE L'EVENTUALE PROCEDIMENTO GIUDIZIARIO È UN PRESUPPOSTO NECESSARIO PER ADIRE L'AUTORITÀ GIUDIZIARIA INTERROMPE L'EVENTUALE PROCEDIMENTO GIUDIZIARIO
AVVERSO IL PROVVEDIMENTO DEL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DI RIGETTO DI UN RICORSO SI PUÒ PROPORRE OPPOSIZIONE CON RICORSO AL: TRIBUNALE IN COMPOSIZIONE COLLEGIALE CONSIGLIO DI STATO TAR TRIBUNALE IN COMPOSIZIONE MONOCRATICA
L'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO È COSTITUITA DAL PRESIDENTE E DA 4 MEMBRI NOMINATI: DAL MINISTRO DELL'INDUSTRIA DAI PRESIDENTI DELLE DUE CAMERE DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
LE NORME SULLA TUTELA DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO SONO APPLICABILI: A TUTTI I CASI DI INTESE RESTRITTIVE, ANCHE IN DEROGA ALLA DISCIPLINA COMUNITARIA A TUTTI I CASI DI ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE ALLE INTESE NON RIENTRANTI NELLA DISCIPLINA COMUNITARIA A TUTTI I CASI DI CONCENTRAZIONE DI IMPRESE
L'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO, OVE LA FATTISPECIE AL SUO ESAME SIA OGGETTO DI COMPETENZA COMUNITARIA, DEVE TRASMETTERE LE INFORMAZIONI IN SUO POSSESSO: ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELLA COMUNITÀ AL PARLAMENTO EUROPEO ALLA CORTE DI GIUSTIZIA
UN ACCORDO TRA IMPRESE MIRANTE A FISSARE I PREZZI DI ACQUISTO O DI VENDITA DEI PRODOTTI CONCRETIZZA: UN ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE UNA OPERAZIONE DI CONCENTRAZIONE UNA INTESA RESTRITTIVA DELLA LIBERTÀ DI CONCORRENZA UNA INTESA CONCORRENZIALE
LE NORME A TUTELA DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO SI APPLICANO ALLE IMPRESE: CHE PER LEGGE GESTISCONO SERVIZI DI INTERESSE GENERALE SOLO PRIVATE SIA PRIVATE SIA PUBBLICHE SOLO PUBBLICHE
I PROVVEDIMENTI DELL'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA SONO PUBBLICATI: IN UN APPOSITO BOLLETTINO NEI QUOTIDIANI DI ECONOMIA E FINANZA A DIFFUSIONE NAZIONALE NELLA GAZZETTA UFFICIALE NELLA GAZZETTA UFFICIALE DELLE COMUNITÀ EUROPEE
L'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA PRESENTA ANNUALMENTE UNA RELAZIONE SULL'ATTIVITÀ SVOLTA: AL MINISTRO COMPETENTE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CHE LA TRASMETTE AL PARLAMENTO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI CHE LA TRASMETTE AL PARLAMENTO DIRETTAMENTE AL PARLAMENTO
IL POTERE DI SOLLECITARE DINANZI ALL'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA L'AVVIO DI INDAGINI CONOSCITIVE NEI SETTORI ECONOMICI NEI QUALI SI POSSA PRESUMERE CHE LA CONCORRENZA SIA IMPEDITA, RISTRETTA O FALSATA, SPETTA, TRA GLI ALTRI: AL MINISTRO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE AL CIPE AL CONSIGLIO DI STATO AL CORECO
LE AZIONI GIUDIZIARIE DI NULLITÀ E DI RISARCIMENTO DEL DANNO, NEI CONFRONTI DEI PROVVEDIMENTI ADOTTATI DALLA AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA, VANNO PROPOSTE: AL TRIBUNALE DI ROMA ALLA CORTE DI APPELLO COMPETENTE PER TERRITORIO AL TAR DEL LAZIO AL TAR COMPETENTE PER TERRITORIO
CON LEGGE N. 249 DEL 1997 È STATA ISTITUITA, CON COMPETENZE PIÙ AMPIE DEL SOPPRESSO GARANTE PER LA RADIODIFFUSIONE E L'EDITORIA: L'AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI L'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L'AUTORITÀ GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI LA COMMISSIONE DI GARANZIA DELLA CONCORRENZA
I COMMISSARI DELL'AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI SONO: NOMINATI D'INTESA DAI PRESIDENTI DELLE DUE CAMERE ELETTI IN NUMERO UGUALE DAL SENATO E DALLA CAMERA DEI DEPUTATI SCELTI DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ELETTI DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI
QUALE TRA I SEGUENTI È UN ORGANO DELL'AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI? LA COMMISSIONE PER LE COMUNICAZIONI LA COMMISSIONE DI GARANZIA DELLA CONCORRENZA LA COMMISSIONE PER LE INFRASTRUTTURE E LE RETI LA COMMISSIONE PER L'INDIRIZZO GENERALE E LA VIGILANZA DEI SERVIZI RADIOTELEVISIVI
AVVERSO I PROVVEDIMENTI DELL'AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI È AMMESSO RICORSO: AL TAR COMPETENTE TERRITORIALMENTE AL TRIBUNALE IN COMPOSIZIONE COLLEGIALE AL TAR DEL LAZIO IN VIA ESCLUSIVA ED INDEROGABILE AL TRIBUNALE IN COMPOSIZIONE MONOCRATICA
IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI UTENTI ISTITUITO PRESSO L'AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI FORMULA PROPOSTE: SOLO ALL'AUTORITÀ ED AL PARLAMENTO ALL'AUTORITÀ, AL PARLAMENTO E AL GOVERNO SOLO AL GOVERNO SOLO ALL'AUTORITÀ
IL PRESIDENTE DELL'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO È SCELTO: SOLO TRA PROFESSORI UNIVERSITARI TRA PERSONE DI NOTORIA INDIPENDENZA CHE ABBIANO RICOPERTO INCARICHI ISTITUZIONALI DI GRANDE RESPONSABILITÀ E RILIEVO SOLO TRA MAGISTRATI ORDINARI SOLO TRA MAGISTRATI AMMINISTRATIVI
L'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA HA DIRITTO DI RICHIEDERE NOTIZIE ED INFORMAZIONI: A TUTTE LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI SOLO AGLI ENTI LOCALI SOLO ALLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO SOLO AGLI ENTI PUBBLICI ECONOMICI
L'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA ESPRIME PARERI SU PROPOSTE DI LEGGE O SU REGOLAMENTI IN MATERIA DI CONCORRENZA: SOLO SU RICHIESTA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI SOLO SU RICHIESTA DELLE AMMINISTRAZIONI INTERESSATE SOLO SU RICHIESTA DEL PARLAMENTO QUANDO LO RITENGA OPPORTUNO, O SU RICHIESTA DELLE AMMINISTRAZIONI INTERESSATE
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PUÒ CHIEDERE IL PARERE DELL'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO SU INIZIATIVE: LEGISLATIVE O REGOLAMENTARI SOLO LEGISLATIVE NORMATIVE DELL'UNIONE EUROPEA SOLO REGOLAMENTARI
I MEMBRI DELL'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO DURANO IN CARICA PER: SETTE ANNI E NON SONO CONFERMABILI CINQUE ANNI E SONO CONFERMABILI UNA VOLTA QUATTRO ANNI E SONO CONFERMABILI SEI ANNI E NON SONO CONFERMABILI
I PROVVEDIMENTI DELL'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO, NEL CASO DI OPERAZIONI CHE COINVOLGONO IMPRESE ASSICURATIVE, SONO ADOTTATI SENTITO IL PARERE: DEL MINISTRO COMPETENTE DELL'ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI PRIVATE DELLA CONSOB DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI COMPETENTI
A QUALI SOGGETTI L'ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI NON PUÒ OPPORRE IL SEGRETO D'UFFICIO? ALLA BANCA D'ITALIA, ALLA CONSOB, ALLA COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE E ALL'UFFICIO ITALIANO CAMBI SOLO ALLA BANCA D'ITALIA E ALLA CONSOB AL MINISTRO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE AI PRESIDENTI DELLE CAMERE
QUALE DEI SEGUENTI NON È UN POTERE DELL'ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI: ORDINARE LA CONVOCAZIONE DEGLI ORGANI DELLE IMPRESE ASSICURATIVE DISPORRE ISPEZIONI NEI CONFRONTI DELLE IMPRESE ASSICURATIVE EMANARE REGOLAMENTI SULLE NORME DI CORRETTEZZA RIVOLTE A CHI COLLOCA PRODOTTI FINANZIARI RICHIEDERE NOTIZIE, INFORMAZIONI E COLLABORAZIONE A TUTTE LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
IL PRESIDENTE DELL'ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI: È NOMINATO CON DPCM, DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE È ELETTO DALLE CAMERE È NOMINATO DAI PRESIDENTI DELLE DUE CAMERE È NOMINATO CON DPR, PREVIA DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
LE SANZIONI NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ ASSICURATRICI SONO APPLICATE: DAL MINISTRO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE, SU PROPOSTA DELL'ISVAP DALL'ISVAP, SU PROPOSTA DEL MINISTRO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DALL'ISVAP, DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
I COMPONENTI DELL'ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI NELL'ESERCIZIO DELLE LORO FUNZIONI: ESERCITANO I POTERI ATTRIBUITI ALL'AUTORITÀ GIUDIZIARIA SONO INCARICATI DI PUBBLICO SERVIZIO SONO PUBBLICI UFFICIALI SONO PUBBLICI DIPENDENTI
I COMPONENTI DEL CONSIGLIO DELL'ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI SONO: NOMINATI CON DPR, PREVIA DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ELETTI IN NUMERO UGUALE DALLA CAMERA E DAL SENATO NOMINATI D'INTESA DAI PRESIDENTI DI CAMERA E SENATO NOMINATI CON DPCM DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
GLI AMMINISTRATORI DELLE IMPRESE DI CUI ALL'ARTICOLO 4, COMMA 1, DELLA LEGGE N. 576 DEL 1982 CHE NON SI UNIFORMANO ALLE PRESCRIZIONI DELL'ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI SONO PUNITI CON: LA SANZIONE AMMINISTRATIVA L'ARRESTO E L'AMMENDA L'ARRESTO O L'AMMENDA LA MULTA
IN CASO DI INOSSERVANZA DELLE DISPOSIZIONI DELL'ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI, PUÒ ESSERE NOMINATO UN COMMISSARIO PER IL COMPIMENTO DI SINGOLI ATTI: DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DAL MINISTRO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DALL'ISTITUTO STESSO DAL PREFETTO
I PRINCIPI DI IMPARZIALITÀ E BUON ANDAMENTO SI APPLICANO: ALL'ORGANIZZAZIONE E ALL'ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA SOLO ALL'ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA VINCOLATA SOLO ALL'ORGANIZZAZIONE DEI PUBBLICI UFFICI ANCHE AGLI ENTI PRIVATI DI INTERESSE PUBBLICO
I SOGGETTI PRIVATI PREPOSTI ALL'ESERCIZIO DI ATTIVITÀ AMMINISTRATIVE ASSICURANO IL RISPETTO DEI PRINCÌPI GENERALI DELL'ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA? SÌ, SEMPRE SOLO NEI CASI SPECIFICI PREVISTI DALLA LEGGE NO, IN NESSUN CASO SOLO SE RICHIESTO DAL DESTINATARIO DELL'ATTO
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO: NON È NECESSARIAMENTE COMPETENTE AD ADOTTARE IL PROVVEDIMENTO È SEMPRE COMPETENTE AD ADOTTARE IL PROVVEDIMENTO NON È MAI COMPETENTE AD ADOTTARE IL PROVVEDIMENTO È COMPETENTE SOLO PER LA FASE ISTRUTTORIA
PER QUALE CATEGORIA DI ATTI AMMINISTRATIVI LA COMUNICAZIONE È CONDIZIONE DI EFFICACIA? GLI ATTI DELLE AUTORITÀ AMMINISTRATIVE INDIPENDENTI GLI ATTI A CONTENUTO DISCREZIONALE GLI ATTI RECETTIZI GLI ATTI A CONTENUTO VINCOLATO
L'INIZIO DI UN PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO PUÒ AVVENIRE: SEMPRE D'UFFICIO SEMPRE SU ISTANZA DEI SOGGETTI INTERESSATI SEMPRE SU RICHIESTA DEI DESTINATARI DEL PROVVEDIMENTO D'UFFICIO O SU INIZIATIVA PRIVATA
L'ATTO CON CUI UN PRIVATO DETERMINA L'AVVIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO SI DEFINISCE: ISTANZA RICORSO RICHIESTA PROPOSTA
L'ATTO CON CUI UN PRIVATO DETERMINA L'AVVIO DI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI DI SECONDO GRADO SI DEFINISCE: DENUNCIA ISTANZA RICORSO RICHIESTA
LA NOMINA DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO È RICONDUCIBILE ALLA FASE: DISPOSITIVA ISTRUTTORIA DECISORIA INTEGRATIVA DI EFFICACIA
NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO, L'ACCERTAMENTO DEI REQUISITI E DEI PRESUPPOSTI DI AMMISSIBILITÀ DI ISTANZE RIVOLTE ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE APPARTIENE ALLA FASE: DECISORIA INTEGRATIVA DELL'EFFICACIA ISTRUTTORIA DELL'INIZIATIVA
LA LEGGE N. 241 DEL 1990 CONTIENE: LA DISCIPLINA DI ALCUNI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI UNA DISCIPLINA GENERALE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO UNA DISCIPLINA GENERALE DELL'ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA UNA DISCIPLINA GENERALE DELL'ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
I TITOLARI DI INTERESSI DIFFUSI, CUI POSSA DERIVARE UN PREGIUDIZIO DAL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO, HANNO FACOLTÀ DI INTERVENIRE NEL PROCEDIMENTO: SOLO NELLE FORME DELL'AZIONE POPOLARE SE COSTITUITI IN COMITATI O ASSOCIAZIONI ANCHE SE NON COSTITUITI IN CENTRI ESPONENZIALI D'INTERESSI SOLO SE SONO PERSONE GIURIDICHE
AI SENSI DELLA LEGGE N. 241 DEL 1990, PER CONSEGUIRE MAGGIORE EFFICIENZA NELLA LORO ATTIVITÀ, LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE INCENTIVANO: L'USO DELL'INFORMATICA LA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE L'USO DELLA TELEMATICA, MA SOLO NEI RAPPORTI TRA AMMINISTRAZIONI L'USO DELLA TELEMATICA
NELL'ADOZIONE DI ATTI DI NATURA NON AUTORITATIVA, LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AGISCE: SECONDO LE NORME DI DIRITTO PUBBLICO, SALVO CHE LA LEGGE DISPONGA DIVERSAMENTE SECONDO LE NORME DI DIRITTO PRIVATO, SALVO CHE LA LEGGE DISPONGA DIVERSAMENTE ESCLUSIVAMENTE SECONDO LE NORME DI DIRITTO PUBBLICO SEMPRE SECONDO LE NORME DI DIRITTO PRIVATO
IN BASE ALL'ART. 1 DELLA LEGGE N. 241 DEL 1990, L'ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA È RETTA DA CRITERI: DI ECONOMICITÀ, DI EFFICACIA, DI PUBBLICITÀ E DI TRASPARENZA DI EFFICACIA, DI EFFICIENZA, DI PUBBLICITÀ E DI TRASPARENZA DI ECONOMICITÀ, DI EFFICACIA, DI EFFICIENZA E DI TRASPARENZA DI ECONOMICITÀ, DI EFFICIENZA, DI PUBBLICITÀ E DI TRASPARENZA
OVE IL PROCEDIMENTO CONSEGUA OBBLIGATORIAMENTE AD UNA ISTANZA, OVVERO DEBBA ESSERE INIZIATO D'UFFICIO, LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: HA LA FACOLTÀ DI CONCLUDERLO CON UN PROVVEDIMENTO ESPRESSO HA IL DOVERE DI CONCLUDERLO CON UN PROVVEDIMENTO ESPRESSO HA IL DOVERE DI CONCLUDERLO CON UN PROVVEDIMENTO TACITO HA DISCREZIONALITÀ DI SCELTA DEL TIPO DI PROVVEDIMENTO DA ADOTTARE
SECONDO LA LEGGE N. 241 DEL 1990, GLI ATTI A CONTENUTO NON GENERALE CONCERNENTI L'ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA, LO SVOLGIMENTO DEI PUBBLICI CONCORSI ED IL PERSONALE DEVONO ESSERE MOTIVATI? SÌ, IN OGNI CASO NO, SALVO CHE RIGUARDINO AMMINISTRAZIONI STATALI SÌ, SALVO CHE RIGUARDINO ENTI PUBBLICI ECONOMICI NO, MAI
AI SENSI DELLA LEGGE N. 241 DEL 1990, LA MOTIVAZIONE DI UN ATTO AMMINISTRATIVO DEVE INDICARE: LA CONVENIENZA ECONOMICA DEL PROVVEDIMENTO I PRESUPPOSTI DI FATTO E LE RAGIONI GIURIDICHE CHE HANNO DETERMINATO LA DECISIONE L'OPPORTUNITÀ DI ADOZIONE DEL PROVVEDIMENTO LA VERIFICA DI LEGITTIMITÀ DELLA RICHIESTA
AI SENSI DELLA LEGGE N. 241 DEL 1990, LA MOTIVAZIONE DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI NON È RICHIESTA: PER GLI ATTI A CONTENUTO SPECIFICO PER GLI ATTI A CONTENUTO PATRIMONIALE PER GLI ATTI AD PERSONAM PER GLI ATTI NORMATIVI E PER QUELLI A CONTENUTO GENERALE
AI SENSI DELLA LEGGE N. 241 DEL 1990, L'UNITÀ ORGANIZZATIVA RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO È DETERMINATA: ESCLUSIVAMENTE PER LEGGE ESCLUSIVAMENTE DA CIASCUNA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA ESCLUSIVAMENTE PER REGOLAMENTO PER LEGGE O PER REGOLAMENTO OVVERO DA CIASCUNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
AI SENSI DELLA LEGGE N. 241 DEL 1990, L'UNITÀ ORGANIZZATIVA RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO CURA: ESCLUSIVAMENTE LA FASE ISTRUTTORIA ESCLUSIVAMENTE LA RICHIESTA DEI PARERI OBBLIGATORI L'ISTRUTTORIA, GLI ADEMPIMENTI PROCEDIMENTALI E L'ADOZIONE DEL PROVVEDIMENTO FINALE ESCLUSIVAMENTE LA FASE DECISORIA
L'ORGANO COMPETENTE PER L'ADOZIONE DEL PROVVEDIMENTO FINALE, OVE DIVERSO DAL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO, CON RIGUARDO ALLE RISULTANZE DELL'ISTRUTTORIA PRODOTTE DA QUEST'ULTIMO: NON PUÒ IN ALCUN CASO DISCOSTARSI NON PUÒ DISCOSTARSI SE NON MOTIVATAMENTE HA PIENA AUTONOMIA DECISIONALE PUÒ LIBERAMENTE DISCOSTARSI
AI SENSI DELLA LEGGE N. 241 DEL 1990, IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO PUÒ, TRA L'ALTRO, PROPORRE L'INDIZIONE: DI INTESE ISTITUZIONALI DI STANZE DI CONCILIAZIONE DI CONFERENZE DI SERVIZI DI ACCORDI DI PROGRAMMA
IN DIRITTO AMMINISTRATIVO, L'ATTIVITÀ ISTRUTTORIA SI DEFINISCE APERTA QUANDO: TUTTI HANNO LA FACOLTÀ DI PARTECIPARE AL PROCEDIMENTO IL PROVVEDIMENTO FINALE DEVE NECESSARIAMENTE ESSERE ESPRESSO RICHIEDE L'INTERVENTO DEI SOLI INTERESSATI AL PROVVEDIMENTO FINALE RICHIEDE L'INTERVENTO DEI SOLI CONTROINTERESSATI
IN DIRITTO AMMINISTRATIVO, L'ATTIVITÀ ISTRUTTORIA SI DICE SVOLTA IN CONTRADDITTORIO, QUANDO: CONCERNE L'ADOZIONE DI ATTI NORMATIVI CHIUNQUE PUÒ PARTECIPARE ALLA DEFINIZIONE DEL PROVVEDIMENTO FINALE RICHIEDE L'INTERVENTO DEGLI INTERESSATI AL PROVVEDIMENTO FINALE RICHIEDE L'INTERVENTO DELLE SOLE P.A. COINVOLTE
AI SENSI DELLA LEGGE N. 241 DEL 1990, HANNO FACOLTÀ DI INTERVENIRE NEL PROCEDIMENTO: I PORTATORI DI INTERESSI PUBBLICI, PRIVATI E DIFFUSI COSTITUITI IN ASSOCIAZIONI O COMITATI ESCLUSIVAMENTE I PORTATORI DI INTERESSI PUBBLICI ESCLUSIVAMENTE I PORTATORI DI INTERESSI PRIVATI ESCLUSIVAMENTE I PORTATORI DI INTERESSI DIFFUSI
AI SENSI DELLA LEGGE N. 241 DEL 1990, I PARTECIPANTI AL PROCEDIMENTO HANNO DIRITTO: SOLO DI RICEVERE LA COMUNICAZIONE DEL PROVVEDIMENTO FINALE DI PRENDERE VISIONE DEGLI ATTI DEL PROCEDIMENTO SOLO DI RICEVERE L'AVVISO DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO SOLO DI PRESENTARE MEMORIE E SCRITTI
SALVO CHE LA LEGGE DISPONGA ALTRIMENTI, GLI ACCORDI INTEGRATIVI O SOSTITUTIVI DEL PROVVEDIMENTO NON STIPULATI PER ISCRITTO SONO: INESISTENTI ANNULLABILI NULLI INEFFICACI
LA CONFERENZA DI SERVIZI È SEMPRE INDETTA SE INTESE, CONCERTI O NULLA OSTA DI ALTRE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE NON PERVENGANO ALLA AMMINISTRAZIONE PROCEDENTE ENTRO: 90 GIORNI DALLA RICEZIONE DELLA RELATIVA RICHIESTA 15 GIORNI DALLA RICEZIONE DELLA RELATIVA RICHIESTA 30 GIORNI DALLA RICEZIONE DELLA RELATIVA RICHIESTA 60 GIORNI DALLA RICEZIONE DELLA RELATIVA RICHIESTA
QUANDO L'ATTIVITÀ DEL PRIVATO SIA SUBORDINATA AD ATTI DI CONSENSO DI PIÙ AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE LA CONFERENZA DI SERVIZI È CONVOCATA DALL'AMMINISTRAZIONE: CUI SPETTA L'ADOZIONE DEL PROVVEDIMENTO FINALE TITOLARE DEL PIÙ ALTO INTERESSE PUBBLICO TUTELATO CUI SPETTA L'ATTO DI IMPULSO DEL PROCEDIMENTO CUI SPETTA L'EMISSIONE DI UN PARERE VINCOLANTE
LA CONFERENZA DI SERVIZI ASSUME LE DETERMINAZIONI RELATIVE ALL'ORGANIZZAZIONE DEI PROPRI LAVORI: CON IL VOTO FAVOREVOLE DEI 2/3 DEI PRESENTI A MAGGIORANZA DEI PRESENTI A MAGGIORANZA DEI COMPONENTI CON IL VOTO FAVOREVOLE DEI 2/3 DEI COMPONENTI
NELLA CONFERENZA DI SERVIZI LA VOLONTÀ DELL'AMMINISTRAZIONE PARTECIPANTE È MANIFESTATA ATTRAVERSO: UN COLLEGIO LA CUI COMPOSIZIONE È DETERMINATA DALLA P.A. INTERESSATA DUE RAPPRESENTANTI CHE OPERANO DISGIUNTAMENTE UN UNICO RAPPRESENTANTE DUE RAPPRESENTANTI CHE OPERANO CONGIUNTAMENTE
IN SEDE DI CONFERENZA DI SERVIZI POSSONO ESSERE RICHIESTI AI PROPONENTI DELL'ISTANZA CHIARIMENTI: PER PIÙ VOLTE SOLO SE IL PROPONENTE È UN PRIVATO PER UNA SOLA VOLTA SOLO SE IL PROPONENTE È UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
SE NELLA CONFERENZA DI SERVIZI È ESPRESSO IL MOTIVATO DISSENSO DI UNA P.A. PREPOSTA ALLA TUTELA DELLA SALUTE, E IL DISSENSO SUSSISTE TRA AMMINISTRAZIONI STATALI, LA DECISIONE È RIMESSA: ALLA CONFERENZA STATO-REGIONI AL MINISTRO DELLA SALUTE AL CONSIGLIO DI STATO AL CONSIGLIO DEI MINISTRI
IN CASO DI DECORRENZA DEL TERMINE SENZA CHE SIA STATO COMUNICATO IL PARERE OBBLIGATORIO, L'AMMINISTRAZIONE RICHIEDENTE PUÒ COMUNQUE PROCEDERE? SÌ, IN OGNI CASO NO, MAI SÌ, SALVO CHE I PARERI RIGUARDINO LA TUTELA AMBIENTALE, PAESAGGISTICA, TERRITORIALE E LA SALUTE DEI CITTADINI NO, SALVO CHE IL PROCEDIMENTO SIA AD ISTANZA DI PARTE
SECONDO LA LEGGE N. 241 DEL 1990, IL PROVVEDIMENTO LIMITATIVO DELLA SFERA GIURIDICA DEI PRIVATI PUÒ CONTENERE UNA MOTIVATA CLAUSOLA DI IMMEDIATA EFFICACIA? SÌ, IN OGNI CASO SÌ, QUALORA NON ABBIA CARATTERE SANZIONATORIO NO, MAI SÌ, QUALORA ABBIA CONTENUTO PATRIMONIALE
SECONDO LA LEGGE N. 241 DEL 1990, I PROVVEDIMENTI LIMITATIVI DELLA SFERA GIURIDICA DEI PRIVATI SONO IMMEDIATAMENTE EFFICACI SE HANNO: CARATTERE ACCESSORIO NATURA PATRIMONIALE NATURA NON PATRIMONIALE CARATTERE CAUTELARE ED URGENTE
LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI POSSONO IMPORRE COATTIVAMENTE L'ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI NEI LORO CONFRONTI NEI CASI E CON LE MODALITÀ STABILITI: DALLO STATUTO DELLA P.A. INTERESSATA DA REGOLAMENTO DALLA LEGGE NEL PROVVEDIMENTO STESSO
AI SENSI DELLA LEGGE N. 241 DEL 1990, IN CASO DI IMPOSIZIONE COATTIVA DI UN OBBLIGO, IL TERMINE E LE MODALITÀ DI ESECUZIONE SONO DETERMINATE: DALLA LEGGE DALLO STATUTO DELLA P.A. INTERESSATA DA REGOLAMENTO GOVERNATIVO DAL PROVVEDIMENTO COSTITUTIVO DEGLI OBBLIGHI
AI SENSI DELLA LEGGE N. 15 DEL 2005, QUALORA L'INTERESSATO NON OTTEMPERI AGLI OBBLIGHI IMPOSTI DALLA P.A., L'ESECUZIONE COATTIVA È CURATA DALLA P.A. PROCEDENTE: PREVIO PRECETTO PREVIO DECRETO INGIUNTIVO PREVIA DIFFIDA PREVIA CHIAMATA IN CAUSA
I PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI EFFICACI SONO ESEGUITI IMMEDIATAMENTE? SÌ, IN OGNI CASO NO, SALVO CHE I PROVVEDIMENTI ABBIANO CONTENUTO PATRIMONIALE NO, MAI SÌ, SALVO CHE SIA DIVERSAMENTE STABILITO DALLA LEGGE O DAL PROVVEDIMENTO MEDESIMO
L'ESECUZIONE DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO PUÒ ESSERE SOSPESA? SÌ, PER GRAVI RAGIONI E PER IL TEMPO STRETTAMENTE NECESSARIO SÌ, NEI CASI STABILITI DALLA P.A. PROCEDENTE SÌ, NEI CASI STABILITI DAL PROVVEDIMENTO STESSO NO, MAI
IL TERMINE DI SOSPENSIONE DI UN PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO ESECUTIVO: PUÒ ESSERE PROROGATO O DIFFERITO ESCLUSIVAMENTE PER CASO FORTUITO NON PUÒ ESSERE PROROGATO O DIFFERITO PUÒ ESSERE PROROGATO O DIFFERITO PER UNA SOLA VOLTA PUÒ ESSERE PROROGATO O DIFFERITO PER NON PIÙ DI DUE VOLTE
IN CASO DI NUOVA VALUTAZIONE DELL'INTERESSE PUBBLICO ORIGINARIO IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO AD EFFICACIA DUREVOLE PUÒ ESSERE: REVOCATO CONVALIDATO AUTORIZZATO CONFERMATO
SE LA REVOCA DI UN PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO COMPORTA PREGIUDIZI IN DANNO DEI SOGGETTI DIRETTAMENTE INTERESSATI, L'AMMINISTRAZIONE HA L'OBBLIGO DI PROVVEDERE: CON UN INDENNIZZO CON UN RISARCIMENTO DEL DANNO CON UNA SOVVENZIONE CON UN SUSSIDIO
LE CONTROVERSIE IN MATERIA DI DETERMINAZIONE DI QUANTO DOVUTO A CHI ABBIA SUBITO UN DANNO A SEGUITO DELLA REVOCA DI UN PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO SONO ATTRIBUITE ALLA GIURISDIZIONE: DEL GIUDICE ONORARIO ESCLUSIVA DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO DEL GIUDICE ORDINARIO DEL GIUDICE CONTABILE
È AMMESSO IL RECESSO UNILATERALE DAI CONTRATTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE? NO, MAI SÌ, PREVIA DETERMINAZIONE DEL RISARCIMENTO DEI DANNI SÌ, NEI CASI PREVISTI DALLA LEGGE O DAL CONTRATTO SÌ, IN OGNI CASO
LE QUESTIONI INERENTI ALLA NULLITÀ DEI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI IN VIOLAZIONE O ELUSIONE DEL GIUDICATO SONO ATTRIBUITE ALLA GIURISDIZIONE: ESCLUSIVA DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO DEL GIUDICE ORDINARIO DEL GIUDICE CONTABILE DEL GIUDICE ONORARIO
IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO ADOTTATO IN VIOLAZIONE DI LEGGE O VIZIATO DA ECCESSO DI POTERE O DA INCOMPETENZA: PUÒ ESSERE REVOCATO D'UFFICIO PUÒ ESSERE ANNULLATO D'UFFICIO PUÒ ESSERE CONFERMATO D'UFFICIO PUÒ ESSERE DICHIARATO DECADUTO D'UFFICIO
IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO ANNULLABILE, SUSSISTENDONE LE RAGIONI DI INTERESSE PUBBLICO ED ENTRO UN TERMINE RAGIONEVOLE, PUÒ ESSERE OGGETTO DI: CONVALIDA RITIRO CONVERSIONE CONFERMA
IN MATERIA DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI, PER CONTROINTERESSATI SI INTENDONO: I SOLI SOGGETTI PORTATORI DI INTERESSI DIFFUSI I SOGGETTI TITOLARI DI UN DIRITTO SOGGETTIVO I SOGGETTI CHE DALL'ESERCIZIO DEL DIRITTO VEDREBBERO COMPROMESSO IL LORO DIRITTO ALLA RISERVATEZZA I SOLI SOGGETTI PORTATORI DI INTERESSI PUBBLICI
AI SENSI DELLA LEGGE N. 241 DEL 1990, NELLA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO DEVONO ESSERE, TRA L'ALTRO, INDIVIDUATI: LA DATA ENTRO CUI DEVE CONCLUDERSI IL PROCEDIMENTO ED I RIMEDI ESPERIBILI IN CASO DI INERZIA DELL'AMMINISTRAZIONE I CONTROINTERESSATI IL GIUDICE COMPETENTE LA DATA ENTRO CUI DEVONO CONCLUDERSI I LAVORI DELLA CONFERENZA DI SERVIZI
NEI PROCEDIMENTI AD ISTANZA DI PARTE, PRIMA DELL'ADOZIONE FORMALE DI UN PROVVEDIMENTO NEGATIVO, IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: COMUNICA TEMPESTIVAMENTE AGLI ISTANTI I MOTIVI OSTATIVI ALL'ACCOGLIMENTO DELLA DOMANDA CONVOCA LA CONFERENZA DI SERVIZI INFORMA IL GIUDICE COMPETENTE PROPONE ACCORDI SOSTITUTIVI DEL PROVVEDIMENTO
PER ESECUTORIETÀ DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO, SI INTENDE TRA L'ALTRO CHE LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI: POSSONO CHIEDERE L'ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI NEI LORO CONFRONTI EMANANO ATTI NON SUSCETTIBILI DI REVOCA POSSONO IMPORRE COATTIVAMENTE L'ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI NEI LORO CONFRONTI NON POSSONO SOSPENDERE L'ESECUZIONE DEL PROVVEDIMENTO
NELL'AMBITO DELL'ESECUTORIETÀ DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO, AI FINI DELL'ESECUZIONE DELLE OBBLIGAZIONI AVENTI AD OGGETTO SOMME DI DENARO SI APPLICANO: ESCLUSIVAMENTE LE DISPOSIZIONI DEL CODICE CIVILE LE DISPOSIZIONI DEL CODICE DI PROCEDURA CIVILE LE DISPOSIZIONI PER L'ESECUZIONE COATTIVA DEI CREDITI DELLO STATO LE NORME DETTATE IN TEMA DI ESPROPRIAZIONE, PER ANALOGIA
IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO CHE MANCA DEGLI ELEMENTI ESSENZIALI È: NULLO ANNULLABILE INESISTENTE IRREGOLARE
IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO CHE È VIZIATO DA DIFETTO ASSOLUTO DI ATTRIBUZIONE È: NULLO ANNULLABILE INESISTENTE IRREGOLARE
IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO CHE È STATO ADOTTATO IN VIOLAZIONE DEL GIUDICATO È: IRREGOLARE NULLO ANNULLABILE INESISTENTE
IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO CHE È STATO ADOTTATO IN ELUSIONE DEL GIUDICATO È: IRREGOLARE NULLO ANNULLABILE INESISTENTE
IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO CHE È STATO ADOTTATO IN VIOLAZIONE DI LEGGE È: NULLO INESISTENTE ANNULLABILE IRREGOLARE
IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO VIZIATO DA ECCESSO DI POTERE È: ANNULLABILE IRREGOLARE NULLO INESISTENTE
IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO VIZIATO DA INCOMPETENZA È: INESISTENTE ANNULLABILE NULLO IRREGOLARE
LA DISCIPLINA DEL SILENZIO ASSENSO DI CUI ALL'ART. 20 DELLA LEGGE N. 241 DEL 1990: SI APPLICA SENZA ECCEZIONI NON SI APPLICA AI SOLI ATTI RIGUARDANTI LA DIFESA NAZIONALE NON SI APPLICA AI SOLI ATTI RIGUARDANTI LA SALUTE E LA PUBBLICA INCOLUMITÀ NON SI APPLICA, TRA L'ALTRO, AGLI ATTI RIGUARDANTI IL PATRIMONIO CULTURALE E PAESAGGISTICO
LA RICHIESTA DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI SI INTENDE RIFIUTATA OVE SIANO INUTILMENTE TRASCORSI: DIECI GIORNI DALLA SUA PROPOSIZIONE I TERMINI PREVISTI DA CIASCUNA AMMINISTRAZIONE TRENTA GIORNI DALLA SUA PROPOSIZIONE QUINDICI GIORNI DALLA SUA PROPOSIZIONE
AI FINI DEL DIRITTO DI ACCESSO, PER DOCUMENTO SI INTENDE OGNI RAPPRESENTAZIONE DEL CONTENUTO: DEI SOLI ATTI PROVENIENTI DA PRIVATI DI ATTI DETENUTI DA PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E CONCERNENTI ATTIVITÀ DI PUBBLICO INTERESSE DEI SOLI ATTI FORMATI DALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI DI ATTI CHE SIANO SOGGETTIVAMENTE ED OGGETTIVAMENTE AMMINISTRATIVI
NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO, IL DIRITTO DEGLI INTERESSATI DI PRENDERE VISIONE E DI ESTRARRE COPIA DI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI È DEFINITO: DIRITTO DI INFORMAZIONE DIRITTO DI ACCESSO DIRITTO DI COMUNICAZIONE DIRITTO DI INTERVENTO
AI SENSI DELLA LEGGE N. 241 DEL 1990, IL DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI È ESERCITABILE: FINO A QUANDO LA P.A. HA L'OBBLIGO DI DETENERE I DOCUMENTI AMMINISTRATIVI AI QUALI SI CHIEDE DI ACCEDERE ENTRO DUE ANNI DALL'EMANAZIONE DELL'ATTO FINO A QUANDO SUSSISTE UN INTERESSE ALL'ACCESSO ENTRO DIECI ANNI DALL'EMANAZIONE DELL'ATTO
LA COMMISSIONE PER L'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI È ISTITUITA PRESSO: IL MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI IL MINISTERO DELLA ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA SCIENTIFICA IL MINISTERO DELL'INTERNO LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
SECONDO LA LEGGE N. 241 DEL 1990, LA COMUNICAZIONE DELL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO PUÒ ESSERE OMESSA PER PARTICOLARI ESIGENZE: DI ECONOMICITÀ DI TRASPARENZA DI EFFICACIA PROCEDIMENTALE DI CELERITÀ
NON SONO AMMISSIBILI NEI CONFRONTI DELLA P.A. ISTANZE DI ACCESSO PREORDINATE: AD UN CONTROLLO GENERALIZZATO DELL'OPERATO DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI AD UN CONTROLLO DI GESTIONE DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA ALL'ESERCIZIO DI DIRITTI PATRIMONIALI AD UNA VERIFICA DEI POTERI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
OVE SIA SUFFICIENTE FARE RICORSO AL POTERE DI DIFFERIMENTO, L'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI: NON PUÒ ESSERE NEGATO PUÒ ESSERE NEGATO, SALVO CHE SI TRATTI DI DIRITTI SOGGETTIVI PUÒ ESSERE NEGATO SOLO NEL CASO IN CUI PENDA UN RICORSO GIURISDIZIONALE DEVE ESSERE NEGATO
POSSONO ESSERE PREVISTI CASI IN CUI DOCUMENTI CHE RIGUARDINO L'ATTIVITÀ IN CORSO DI CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NAZIONALE DI LAVORO SIANO SOTTRATTI ALL'ACCESSO? NO, MAI SÌ, CON LEGGE SÌ, CON REGOLAMENTO GOVERNATIVO NO, SALVO CHE PER IL COMPARTO MINISTERI
POSSONO ESSERE PREVISTI CASI IN CUI NON È AMMESSO L'ACCESSO A DOCUMENTI CHE RIGUARDINO AZIONI DIRETTAMENTE STRUMENTALI ALLA TUTELA DELL'ORDINE PUBBLICO? NO, MAI SÌ, CON REGOLAMENTO GOVERNATIVO SÌ, CON REGOLAMENTO COMUNITARIO SÌ, CON DECRETO LEGGE
QUANDO L'ACCESSO POSSA ARRECARE DANNO AI PROCESSI DI FORMAZIONE, DETERMINAZIONE ED ATTUAZIONE DELLA POLITICA MONETARIA E VALUTARIA, IL GOVERNO: HA L'OBBLIGO DI IMPEDIRLO DEVE CHIEDERE IL PARERE DELLA COMMISSIONE EUROPEA DEVE CHIEDERE IL PARERE DELLA BANCA D'ITALIA PUÒ PREVEDERE CON REGOLAMENTO CASI DI SOTTRAZIONE ALL'ACCESSO DI DOCUMENTI
NEI CONFRONTI DEGLI ATTI DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI, PROVINCIALI E REGIONALI, IN CASO DI DINIEGO DELL'ACCESSO, IL RICHIEDENTE PUÒ CHIEDERE IL RIESAME DI TALE DETERMINAZIONE: AL DIFENSORE CIVICO COMPETENTE PER AMBITO TERRITORIALE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI STATO AL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA ALLA CONFERENZA STATO-REGIONI
NEI CONFRONTI DEGLI ATTI DELLE AMMINISTRAZIONI CENTRALI E PERIFERICHE DELLO STATO, IN CASO DI DINIEGO DELL'ACCESSO, LA RICHIESTA DI RIESAME DI TALE DETERMINAZIONE È INOLTRATA: AL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA ALLA CONFERENZA STATO-REGIONI ALLA COMMISSIONE PER L'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI AL CONSIGLIO DEI MINISTRI
SE IL DIFENSORE CIVICO RITIENE ILLEGITTIMO IL DINIEGO DELL'ACCESSO A DOCUMENTI AMMINISTRATIVI: ANNULLA L'ATTO DI DINIEGO ORDINA ALL'AUTORITÀ DISPONENTE L'ESIBIZIONE DEI DOCUMENTI RICHIESTI NE INFORMA IL RICHIEDENTE E LO COMUNICA ALL'AUTORITÀ DISPONENTE NE INFORMA IL RICHIEDENTE ED IL TAR COMPETENTE
LA COMMISSIONE PER L'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI, QUANDO NEGA L'ACCESSO PER MOTIVI INERENTI AI DATI PERSONALI CHE SI RIFERISCONO A SOGGETTI TERZI, PREVIAMENTE SENTE: I SOGGETTI TERZI IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI IL DIFENSORE CIVICO L'ADUNANZA PLENARIA DEL CONSIGLIO DI STATO
LA COMMISSIONE PER L'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI È PRESIEDUTA: DAL SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DAL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DAL MINISTRO DELLA FUNZIONA PUBBLICA
LA COMMISSIONE PER L'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI È RINNOVATA: OGNI TRE ANNI OGNI VOLTA CHE VIENE FORMATO UN NUOVO GOVERNO OGNI NOVE ANNI OGNI CINQUE ANNI
DA QUANTI MEMBRI E'COMPOSTA LA COMMISSIONE PER L'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI? DODICI TRE QUINDICI NOVE
QUANDO LA COMMISSIONE PER L'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI RICHIEDE INFORMAZIONI O DOCUMENTI AD UN'AMMINISTRAZIONE, QUEST'ULTIMA: È TENUTA A COMUNICARLI SOLO SE E'UN'AMMINISTRAZIONE STATALE È TENUTA A COMUNICARLI, SALVO QUELLI COPERTI DA SEGRETO DI STATO NON È TENUTA A COMUNICARLI NON È TENUTA A COMUNICARLI, SALVO CHE LA COMMISSIONE REITERI LA RICHIESTA
LA COMMISSIONE PER L'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI, TRA L'ALTRO: VIGILA AFFINCHÉ SIA ATTUATO IL PRINCIPIO DI PIENA CONOSCIBILITÀ DELL'ATTIVITÀ DELLA P.A. VIGILA SULL'ATTUAZIONE DELLA L. 146/1990 PUÒ ORDINARE L'ESIBIZIONE DI ATTI COPERTI DA SEGRETO DI STATO COORDINA L'OPERATO DEL CO.RE.CO.
L'ATTO CON CUI I SOGGETTI VENGONO ASSUNTI IN UNA CATEGORIA AL FINE DI GODERE DI DETERMINATI BENEFICI O PRESTAZIONI È DEFINITO: ISCRIZIONE CONCESSIONE AUTORIZZAZIONE ESENZIONE
L'ATTO CON CUI DEI SOGGETTI VENGONO ESONERATI DALL'ADEMPIMENTO DI UN OBBLIGO È DEFINITO: AUTORIZZAZIONE SUSSIDIO ASSEGNAZIONE ESENZIONE
L'ATTO CON CUI È ATTRIBUITO AD UN SOGGETTO UN BENEFICIO PECUNIARIO È DEFINITO: SUSSIDIO ASSEGNAZIONE CONCESSIONE DISPENSA
LA PUBBLICITÀ DI UN ATTO EFFETTUATA PER TRAMITE DI UN UFFICIALE GIUDIZIARIO MEDIANTE LA CONSEGNA DELLA COPIA INTEGRALE DELL'ATTO È DEFINITA: COMUNICAZIONE PUBBLICAZIONE NOTIFICAZIONE CERTIFICAZIONE
L'ATTO CON CUI LA P.A. ATTESTA DETERMINATI ATTI, FATTI O QUALITÀ È DEFINITO: DOCUMENTAZIONE PUBBLICAZIONE CERTIFICAZIONE COMUNICAZIONE
SI DEFINISCONO OBBLIGATORI I PARERI: LA CUI ACQUISIZIONE E', DI NORMA, NECESSARIA A PENA DI ILLEGITTIMITÀ DEL PROCEDIMENTO CHE LE AMMINISTRAZIONI DEVONO RENDERE IN SEDE DI CONFERENZA DI SERVIZI AI QUALI L'AUTORITÀ DECIDENTE È OBBLIGATA A CONFORMARSI CHE VINCOLANO IL CONTENUTO DEL PROVVEDIMENTO
I PARERI SI DICONO FACOLTATIVI, QUANDO L'AMMINISTRAZIONE PROCEDENTE: PUÒ DISCOSTARSENE, MA SOLO MOTIVATAMENTE È LIBERA DI RICHIEDERLI È OBBLIGATA A RICHIEDERLI È OBBLIGATA AD UNIFORMARSI AD ESSI
I PARERI SI DICONO VINCOLANTI QUANDO L'AMMINISTRAZIONE PROCEDENTE: PUÒ DISCOSTARSENE, MA SOLO MOTIVATAMENTE È OBBLIGATA A RICHIEDERLI, MA PUÒ DISCOSTARSENE È OBBLIGATA A RICHIEDERLI E AD UNIFORMARSI AD ESSI HA LA FACOLTÀ DI RICHIEDERLI, MA UNA VOLTA OTTENUTI VI SI DEVE UNIFORMARE
SECONDO IL DIRITTO AMMINISTRATIVO, GLI ATTI DI CONTROLLO POSSONO ESSERE: ESCLUSIVAMENTE PREVENTIVI ESCLUSIVAMENTE SUCCESSIVI PREVENTIVI, SUCCESSIVI O SOSTITUTIVI ESCLUSIVAMENTE SOSTITUTIVI
GLI ATTI CHE, PUR RIVOLGENDOSI AD UNA PLURALITÀ DI DESTINATARI, SONO SCINDIBILI IN TANTI PROVVEDIMENTI INDIVIDUALI SONO DEFINITI: ATTI COMPLESSI ATTI UNITARI ATTI COLLETTIVI ATTI PLURIMI
L'ATTO CON CUI L'ORGANO PRINCIPALE NECESSITA, PER L'EMANAZIONE DI UN ATTO, DELL'ADESIONE DI ALTRI ORGANI È DEFINITO: ATTO COLLETTIVO ATTO DI CONCERTO ATTO COMPLESSO ATTO PLURIMO
L'ATTO CON CUI UN ORGANO SUPERIORE INVITA UN ORGANO INFERIORE A TENERE UN DETERMINATO COMPORTAMENTO È DEFINITO: RICHIESTA DIRETTIVA CIRCOLARE CONCERTO
L'ATTO CON CUI LA P.A. ATTESTA LA VERIDICITÀ DELLA FIRMA DI UN PUBBLICO UFFICIALE È DEFINITO: VERA DI FIRMA APPROVAZIONE AUTENTICA DI FIRMA LEGALIZZAZIONE
IN CASO DI ACCORDI INTEGRATIVI O SOSTITUTIVI DEL PROVVEDIMENTO, LA STIPULAZIONE DELL'ACCORDO È PRECEDUTA: DA UNA DETERMINAZIONE DELL'ORGANO CHE SAREBBE COMPETENTE AD ADOTTARE IL PROVVEDIMENTO DA UN CONTRATTO PRELIMINARE DALLA CONVOCAZIONE DELLA CONFERENZA DI SERVIZI DA UNA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
AL FINE DI FAVORIRE LA CONCLUSIONE DEGLI ACCORDI INTEGRATIVI O SOSTITUTIVI DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO PUÒ PREDISPORRE: UN ARBITRATO UN ACCORDO DI PROGRAMMA UN CALENDARIO DI INCONTRI TRA LE PARTI UNA CONFERENZA DI SERVIZI
GLI ACCORDI INTEGRATIVI O SOSTITUTIVI DEL PROVVEDIMENTO TRA LA P.A. PROCEDENTE E GLI INTERESSATI POSSONO ESSERE CONCLUSI: ESCLUSIVAMENTE CON L'ASSISTENZA DEI TERZI SENZA PREGIUDIZIO DEI DIRITTI DEI TERZI ESCLUSIVAMENTE CON LA AUTORIZZAZIONE DEI TERZI ESCLUSIVAMENTE CON IL CONSENSO DEI TERZI
LE CONTROVERSIE IN MATERIA DI FORMAZIONE, CONCLUSIONE ED ESECUZIONE DEGLI ACCORDI INTEGRATIVI O SOSTITUTIVI SONO RISERVATE ALLA GIURISDIZIONE: DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO DEL GIUDICE ONORARIO DEL GIUDICE CONTABILE DEL GIUDICE ORDINARIO
PER DISCIPLINARE LO SVOLGIMENTO IN COLLABORAZIONE DI ATTIVITÀ DI INTERESSE COMUNE LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE POSSONO CONCLUDERE TRA LORO ACCORDI? SÌ, MA SOLO IN MATERIA DI TUTELA PAESAGGISTICA ED AMBIENTALE SÌ, MA SOLO IN MATERIA DI DIFESA E SICUREZZA PUBBLICA NO, MAI SÌ, SEMPRE
IN CASO DI DENUNCIA DI INIZIO DI ATTIVITÀ, ENTRO QUALE TERMINE MASSIMO LA P.A. DEVE ESERCITARE IL SUO POTERE DI VERIFICA? ENTRO 120 GIORNI DALLA DENUNCIA ENTRO 6 MESI DALLA DENUNCIA ENTRO 90 GIORNI DALLA DENUNCIA ENTRO 60 GIORNI DALLA DENUNCIA
IN CASO DI DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ, L'ATTIVITÀ PUÒ ESSERE INIZIATA DECORSI DALLA DATA DI PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE: 15 GIORNI 60 GIORNI 90 GIORNI 30 GIORNI
OGNI CONTROVERSIA RELATIVA ALLA NORMATIVA IN MATERIA DI DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ DI CUI ALLA L. 241 DEL 1990 È DEVOLUTA ALLA GIURISDIZIONE: DEL GIUDICE ONORARIO DEL GIUDICE ORDINARIO DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO DEL GIUDICE CONTABILE
IL RICORSO IN OPPOSIZIONE È DIRETTO: AL MINISTRO COMPETENTE PER MATERIA AL PRESIDENTE DEL TAR COMPETENTE PER TERRITORIO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ALLA STESSA AUTORITÀ CHE HA EMANATO L'ATTO
IL RICORSO IN OPPOSIZIONE È AMMESSO: NEI CONFRONTI DI OGNI ATTO AMMINISTRATIVO SOLO IN MATERIA URBANISTICA NEI CONFRONTI DELLE SOLE ORDINANZE MINISTERIALI NEI CASI PREVISTI DALLA LEGGE
LA DECISIONE SUI RICORSI IN OPPOSIZIONE E GERARCHICI: È IMPUGNABILE SOLAMENTE INNANZI ALLA GIUNTA PROVINCIALE AMMINISTRATIVA È IMPUGNABILE INNANZI AL GIUDICE AMMINISTRATIVO NON È IMPUGNABILE È IMPUGNABILE SOLAMENTE INNANZI AL CONSIGLIO DI STATO
IN CASO DI PENDENZA DEL RICORSO GIURISDIZIONALE, L'AMMINISTRAZIONE DEVE INFORMARE I PRESENTATORI DI UN RICORSO GERARCHICO CHE HA PER OGGETTO IL MEDESIMO ATTO? SÌ, IN OGNI CASO NO, IN NESSUN CASO NO, SALVO IN MATERIA DI SERVIZI PUBBLICI NO, SALVO IN MATERIA URBANISTICA
AI SENSI DEL DPR N. 1199 DEL 1971, LA COMUNICAZIONE DEGLI ATTI CHE POSSONO ESSERE OGGETTO DI RICORSO GERARCHICO DEVE RECARE: SOLAMENTE L'ORGANO COMPETENTE SOLAMENTE L'ORGANO CHE HA EMANATO L'ATTO IL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DEL RICORSO E L'ORGANO COMPETENTE SOLAMENTE IL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DEL RICORSO
IN CASO DI INVIO A MEZZO POSTA DEL RICORSO GERARCHICO, COME DATA DI PRESENTAZIONE VALE: LA DATA DI RICEZIONE LA DATA DI SPEDIZIONE IL MOMENTO DI EFFETTIVA CONOSCENZA DEL RICORSO DA PARTE DELLA P.A. IL MOMENTO DI EFFETTIVA CONOSCENZA DEL RICORSO DA PARTE DEI CONTROINTERESSATI
L'ORGANO CHE DECIDE UN RICORSO GERARCHICO PUÒ DISPORRE ACCERTAMENTI? NO, POICHÉ VIGE IL PRINCIPIO DEI VIZI AMMINISTRATIVI NO, SALVO IN MATERIA URBANISTICA NO, SALVO SU RICHIESTA DI PARTE SÌ, SE LI RITIENE UTILI
LA SINDACABILITÀ PER VIZI DI MERITO È SEMPRE ESCLUSA PER I RICORSI: GIURISDIZIONALI AMMINISTRATIVI GERARCHICI PROPRI GERARCHICI IMPROPRI STRAORDINARI AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CON LA PROPOSIZIONE DEL RICORSO GERARCHICO POSSONO ESSERE TUTELATI: SOLO GLI INTERESSI COLLETTIVI SIA I DIRITTI SOGGETTIVI CHE GLI INTERESSI LEGITTIMI UNICAMENTE I DIRITTI SOGGETTIVI UNICAMENTE GLI INTERESSI LEGITTIMI
IL RICORSO GERARCHICO È AMMESSO: SOLO PER MOTIVI DI MERITO E PER VIZIO DI ECCESSO DI POTERE SOLO PER MOTIVI DI MERITO SIA PER MOTIVI DI MERITO, SIA PER MOTIVI DI LEGITTIMITÀ SOLO PER MOTIVI DI LEGITTIMITÀ
IL RICORSO GERARCHICO, IN CASO DI RICORSO GIURISDIZIONALE DI UN COINTERESSATO CONTRO LO STESSO ATTO: SI INTENDE RINUNCIATO DIVENTA IMPROCEDIBILE È SOSPESO SI INTENDE RIGETTATO
LA MANCATA PRONUNCIA ENTRO 90 GIORNI SUL RICORSO GERARCHICO COMPORTA LA FORMAZIONE DEL: SILENZIO ASSENSO SILENZIO RIGETTO SILENZIO INADEMPIMENTO SILENZIO RIFIUTO
IL RICORSO GIURISDIZIONALE AVVERSO IL RIGETTO DI UN RICORSO GERARCHICO DEVE AVERE AD OGGETTO: L'ATTO IMPUGNATO CON RICORSO GERARCHICO IL PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE DELL'ATTO IMPUGNATO LA DECISIONE DI RIGETTO L'ATTO AMMINISTRATIVO IMPUGNATO UNITAMENTE ALLA DECISIONE DI RIGETTO
QUANDO L'ATTO SIA STATO IMPUGNATO CON RICORSO GIURISDIZIONALE, L'INTERESSATO: NON PUÒ PROPORRE RICORSO STRAORDINARIO PUÒ SEMPRE PROPORRE RICORSO STRAORDINARIO PUÒ PROPORRE RICORSO STRAORDINARIO, SALVO ECCEZIONI PUÒ PROPORRE RICORSO STRAORDINARIO SE PREVIAMENTE AUTORIZZATO
IL RICORSO STRAORDINARIO È AMMESSO: PER MOTIVI DI LEGITTIMITÀ E PER MOTIVI DI MERITO SOLO PER VIOLAZIONE DI LEGGE ED ECCESSO DI POTERE SOLO PER MOTIVI DI MERITO SOLO PER MOTIVI DI LEGITTIMITÀ
PER LA DECISIONE DI UN RICORSO STRAORDINARIO È NECESSARIO ACQUISIRE IL PARERE: DELLA CORTE DEI CONTI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DEL CONSIGLIO DI STATO
PUÒ IL MINISTRO COMPETENTE DISCOSTARSI DAL PARERE ESPRESSO DAL CONSIGLIO DI STATO IN MERITO A UN RICORSO STRAORDINARIO? NO, SALVO AUTORIZZAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI STATO NO, SALVO AUTORIZZAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NO, IN QUANTO IL PARERE È OBBLIGATORIO E VINCOLANTE SÌ, SE IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELIBERA IN TAL SENSO
SE LA DECISIONE DEL RICORSO STRAORDINARIO ANNULLA ATTI AMMINISTRATIVI GENERALI A CONTENUTO NORMATIVO, L'AMMINISTRAZIONE INTERESSATA DEVE DARNE NOTIZIA: CON COMUNICAZIONE MEDIANTE NOTIFICA AI RICORRENTI NELLE FORME DI PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI CHE SONO STATI ANNULLATI CON COMUNICAZIONE ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI COINTERESSATE SUI PRINCIPALI QUOTIDIANI E RADIOTELEVISIONI NAZIONALI
L'OMESSA TRASMISSIONE AL CONSIGLIO DI STATO, DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE, DI TUTTI GLI ATTI RELATIVI AL RICORSO STRAORDINARIO: È SEMPRE CAUSA DI IMPROCEDIBILITÀ COMPORTA L'ACCOGLIMENTO DEL RICORSO NON IMPEDISCE AL CONSIGLIO DI STATO L'ESPRESSIONE DEL PARERE È CAUSA DI IMPROCEDIBILITÀ IN MATERIA DI APPALTI PUBBLICI
IL RICORSO STRAORDINARIO DEVE ESSERE NOTIFICATO: A TUTTI I CONTROINTERESSATI AD ALMENO UNO DEI CONTROINTERESSATI AL CONSIGLIO DI STATO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
LA TITOLARITÀ DEGLI INTERESSI DIFFUSI FA CAPO: ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IN SENSO LATO AGLI ENTI PUBBLICI TERRITORIALI AD UNA COLLETTIVITÀ AI PARTITI POLITICI
SONO ORGANI DI GIURISDIZIONE AMMINISTRATIVA ORDINARIA: I TAR E IL CONSIGLIO DI STATO I TAR E LA CORTE DEI CONTI IL CONSIGLIO DI STATO E LA CORTE DEI CONTI LA CORTE DEI CONTI E LE COMMISSIONI TRIBUTARIE
LA COMPETENZA TERRITORIALE DEI TRIBUNALI AMMINISTRATIVI È DEROGABILE? SÌ DALLE PARTI, SALVO CHE SI TRATTI DI COMPETENZA CONSIDERATA FUNZIONALE NO, SALVO AUTORIZZAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI STATO NO, IN NESSUN CASO SÌ, SE SI TRATTA DI CONTROVERSIE DI RILEVANZA NAZIONALE
LA NOMINA A REFERENDARIO DEL TAR AVVIENE: UN TERZO PER CONCORSO PUBBLICO E DUE TERZI PER SCELTA DEL GOVERNO SOLO PER CONCORSO PUBBLICO PER SCELTA DEL GOVERNO E DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE DUE TERZI PER CONCORSO PUBBLICO E UN TERZO PER SCELTA DEL GOVERNO
IL CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA SVOLGE FUNZIONI: DI APPELLO PER LE SENTENZE DEL TAR DELLA REGIONE SICILIA DI APPELLO PER LE SENTENZE DEL TRGA DI BOLZANO CONSULTIVE NEI CONFRONTI DEL CONSIGLIO DI STATO DI APPELLO PER LE SENTENZE DEL TRGA DEL TRENTINO-ALTO ADIGE
CONTRO LE DECISIONI DEL CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA: È SEMPRE AMMESSO APPELLO AL CONSIGLIO DI STATO È AMMESSO APPELLO AL CONSIGLIO DI STATO SOLO SU ISTANZA DELLA PARTE PUBBLICA È AMMESSO APPELLO AL CONSIGLIO DI STATO IN MATERIA ELETTORALE NON È AMMESSO APPELLO AL CONSIGLIO DI STATO
IL GIUDICE AMMINISTRATIVO HA GIURISDIZIONE: DI LEGITTIMITÀ, DI MERITO E CONSULTIVA GENERALE DI LEGITTIMITÀ, SPECIALE DI MERITO E SPECIALE ESCLUSIVA ESCLUSIVAMENTE DI LEGITTIMITÀ E DI MERITO ESCLUSIVAMENTE DI LEGITTIMITÀ ED ESCLUSIVA
LA GIURISDIZIONE AMMINISTRATIVA È DEFINITA ESCLUSIVA QUANDO CONOSCE: SOLO LA LEGITTIMITÀ SIA DEGLI INTERESSI LEGITTIMI, SIA DEGLI INTERESSI DI FATTO SIA DEGLI INTERESSI LEGITTIMI SIA DEI DIRITTI SOGGETTIVI SOLO IL MERITO
IL TAR, QUANDO È INVESTITO DI GIURISDIZIONE DI MERITO: NON PUÒ RIFORMARE L'ATTO O SOSTITUIRLO PUÒ ANCHE RIFORMARE L'ATTO O SOSTITUIRLO, SALVI GLI ULTERIORI PROVVEDIMENTI DELL'AUTORITÀ AMMINISTRATIVA PUÒ SOLO RIFORMARE L'ATTO MA NON SOSTITUIRLO PUÒ SOLO SOSTITUIRE L'ATTO MA NON RIFORMARLO
RIENTRA NELLA GIURISDIZIONE DI MERITO DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO IL GIUDIZIO: DI OTTEMPERANZA RELATIVO A RAPPORTI DI PUBBLICO IMPIEGO RELATIVO A PROVVEDIMENTI DI SPESA RELATIVO ALLE CONCESSIONI EDILIZIE
QUALORA IL RICORSO GIURISDIZIONALE AL GIUDICE AMMINISTRATIVO NON SIA NOTIFICATO A TUTTI I CONTROINTERESSATI È: IMPROCEDIBILE, SE NON NOTIFICATO AD ALMENO DUE CONTROINTERESSATI AMMISSIBILE SE NOTIFICATO AD ALMENO UN CONTROINTERESSATO NULLO SEMPRE INAMMISSIBILE
UNA SPECIFICA DISCIPLINA DELLA LITISPENDENZA DEI RICORSI GIURISDIZIONALI AMMINISTRATIVI: NON È PREVISTA, IN QUANTO I TERMINI PERENTORI IMPEDISCONO IL VERIFICARSI DELLA LITISPENDENZA È PREVISTA SOLO PER I GIUDIZI DINANZI AL TAR NON È PREVISTA E SI APPLICA, PER ANALOGIA, L'ART. 39 C.P.C. È PREVISTA SOLO PER I GIUDIZI DINANZI AL CONSIGLIO DI STATO
LE CONTROVERSIE SULLO STATUS DEI MAGISTRATI ORDINARI, OGGETTO DI DELIBERAZIONE DEL C.S.M., SONO DI COMPETENZA DEL: TAR DELLA REGIONE SEDE DELL'UFFICIO GIUDIZIARIO DEL GIUDICE TAR DEL LUOGO DI RESIDENZA DEL MAGISTRATO TAR DEL LAZIO CONSIGLIO DI STATO
L'IMPUGNAZIONE GIURISDIZIONALE DI UNA CIRCOLARE AMMINISTRATIVA È POSSIBILE: UNITAMENTE ALL'ATTO LESIVO CHE LA RICHIAMA O LA APPLICA IN NESSUN CASO, IN QUANTO NON LEDE MAI SITUAZIONI SOGGETTIVE INDIVIDUALI SOLO UNITAMENTE ALL'ATTO ANNULLATO PER ILLEGITTIMITÀ SEMPRE AUTONOMAMENTE
L'ADOZIONE DI UN ATTO AMMINISTRATIVO MERAMENTE CONFERMATIVO DI UN PRECEDENTE: RIAPRE I TERMINI SOLO SE IL NUOVO ATTO È ILLEGITTIMO NON RIAPRE I TERMINI PER PROPORRE RICORSO AL TAR CONSENTE, MA NON IMPONE, UNA NUOVA IMPUGNAZIONE RIAPRE I TERMINI PER PROPORRE RICORSO AL TAR
IL RICORSO CUMULATIVO È PROPOSTO: AVVERSO PIÙ ATTI LEGATI DA INTERDIPENDENZA SOGGETTIVA DA PIÙ SOGGETTI AVVERSO LO STESSO ATTO DA PIÙ AMMINISTRAZIONI AVVERSO L'ATTO DI UN'ALTRA AMMINISTRAZIONE AVVERSO PIÙ ATTI LEGATI DA INTERDIPENDENZA OBIETTIVA
IN CHE FORMA, NEL PROCESSO AMMINISTRATIVO, DEVE ESSERE PROPOSTO IL RICORSO INCIDENTALE? CON LA STESSA FORMA DEL RICORSO PRINCIPALE CON LA PRESENTAZIONE DI UNA MEMORIA ALLA PRIMA UDIENZA ANCHE ORALMENTE ENTRO LA PRIMA UDIENZA CON LA PRESENTAZIONE DI UNA MEMORIA IN SEGRETERIA
IL TERMINE DI 60 GIORNI PER PROPORRE RICORSO GIURISDIZIONALE AVANTI AL TAR DECORRE: ESCLUSIVAMENTE DALLA COMUNICAZIONE DELL'ATTO DALLA NOTIFICAZIONE O PUBBLICAZIONE O PIENA CONOSCENZA DELL'ATTO ESCLUSIVAMENTE DALLA NOTIFICAZIONE DELL'ATTO ESCLUSIVAMENTE DALLA PUBBLICAZIONE DELL'ATTO
IL RICORSO AL TAR DEVE ESSERE DEPOSITATO ENTRO IL TERMINE DI: TRENTA GIORNI DALLA DOMANDA DI FISSAZIONE DELL'UDIENZA TRENTA GIORNI DALL'ULTIMA NOTIFICAZIONE SESSANTA GIORNI DALL'ULTIMA NOTIFICAZIONE VENTI GIORNI DAL DEPOSITO DELLE MEMORIE DIFENSIVE
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DECIDE IN COMPOSIZIONE: ESCLUSIVAMENTE MONOCRATICA COLLEGIALE, CON L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE E DI QUATTRO MAGISTRATI AMMINISTRATIVI REGIONALI COLLEGIALE, CON L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE E DI DUE MAGISTRATI AMMINISTRATIVI REGIONALI MONOCRATICA, SALVA DIVERSA RICHIESTA DELLE PARTI
QUANDO IL RICORSO È STATO TEMPESTIVAMENTE NOTIFICATO SOLO AD ALCUNI DEI CONTROINTERESSATI, PUÒ IL TAR ORDINARE AL RICORRENTE DI INTEGRARE LE NOTIFICHE ANCHE AGLI ALTRI CONTROINTERESSATI? NO, SALVO CHE SI TRATTI DI RICORSO IN MATERIA DI APPALTI PUBBLICI SÌ, SEMPRE NO, MAI SÌ, SE IL RICORRENTE NON NE CONOSCEVA IL LUOGO DI RESIDENZA O IL DOMICILIO
TUTTI I PROVVEDIMENTI ADOTTATI IN PENDENZA DEL RICORSO TRA LE STESSE PARTI, CONNESSI ALL'OGGETTO DEL RICORSO STESSO, SONO IMPUGNATI MEDIANTE PROPOSIZIONE DI: ULTERIORE E AUTONOMO RICORSO GIURISDIZIONALE ATTO DI CITAZIONE MOTIVI AGGIUNTI RICORSO INCIDENTALE
IN TEMA DI RICORSO AL TAR, LA MANCATA PRODUZIONE DELLA COPIA DEL PROVVEDIMENTO IMPUGNATO E DELLA DOCUMENTAZIONE A SOSTEGNO DEL RICORSO IMPLICA DECADENZA? SÌ, TRANNE CHE NEL GIUDIZIO DI OTTEMPERANZA NO SÌ, SEMPRE SÌ, MA IL GIUDICE PUÒ DISPORRE LA RIMESSIONE IN TERMINI
CON LA PROPOSIZIONE DEL RICORSO AL TAR, GLI EFFETTI DEL PROVVEDIMENTO IMPUGNATO: SONO SOSPESI, SALVO DIVERSO PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE SONO SOSPESI PER EVITARE GLI EFFETTI LESIVI DELL'ATTO ILLEGITTIMO NON SONO SOSPESI SONO SOSPESI SOLO IN MATERIA DI PUBBLICO IMPIEGO E DI CONCESSIONI
NEL GIUDIZIO AMMINISTRATIVO, IL REGOLAMENTO DI COMPETENZA È DECISO: DAL CONSIGLIO DI STATO DAL TAR LAZIO DALLA CORTE D'APPELLO NEL CUI DISTRETTO HA SEDE IL TAR DALLA CORTE DI CASSAZIONE
LA PERENZIONE DEL PROCESSO AMMINISTRATIVO DETERMINA: L'ESTINZIONE DEL PROCESSO L'INTERRUZIONE DEL PROCESSO LA SOSPENSIONE DEL PROCESSO UNA DECISIONE DI RIGETTO
LA SENTENZA DI PRIMO GRADO DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO: È IMMEDIATAMENTE ESECUTIVA SOLO NELLA GIURISDIZIONE ESCLUSIVA È IMMEDIATAMENTE ESECUTIVA È ESECUTIVA DOPO VENTI GIORNI È IMMEDIATAMENTE ESECUTIVA SOLO SE DI ACCOGLIMENTO
AVVERSO LE SENTENZE D'APPELLO DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO È AMMESSO IL RICORSO: PER REVOCAZIONE E IN CASSAZIONE PER MOTIVI DI GIURISDIZIONE SOLO PER REVOCAZIONE SOLO IN CASSAZIONE PER MOTIVI DI GIURISDIZIONE AL CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
IL GIUDIZIO PER L'ESECUZIONE DELLA DECISIONE DI ANNULLAMENTO DEL CONSIGLIO DI STATO È DI COMPETENZA: DEL CONSIGLIO DI STATO DELLA CORTE DEI CONTI DEL TAR CHE HA PRONUNCIATO LA SENTENZA DEL TAR DEL LAZIO
LA CAPACITÀ DI STARE IN GIUDIZIO PER CONTO DELLO STATO È RICONOSCIUTA: AL FUNZIONARIO RESPONSABILE AL MINISTRO IN CARICA COMPETENTE PER MATERIA ALL'AVVOCATURA DI STATO AL DIRIGENTE DELL'UFFICIO
NEI GIUDIZI INNANZI AL TAR IL REGIME DELLA PROVA È SEMPRE IL MEDESIMO? NO, DIPENDE DALLA CIRCOSTANZA CHE SI SIANO COSTITUITE PARTI RESISTENTI SÌ, È SEMPRE IL MEDESIMO NO, VARIA IN BASE AL TIPO DI GIURISDIZIONE NO, VARIA IN BASE ALLA NATURA DELL'ATTO IMPUGNATO
NEL PROCESSO AMMINISTRATIVO INNANZI AL TAR, SE LE PARTI CHIEDONO DI DICHIARARE CESSATA LA MATERIA DEL CONTENDERE: IL PROCESSO SI CONCLUDE CON UNA UDIENZA PUBBLICA DEVE ESSERE CHIESTO IL PARERE AL PRESIDENTE DEL TAR IL PRESIDENTE PROVVEDE D'UFFICIO CON ORDINANZA SI SEGUE IL PROCEDIMENTO IN CAMERA DI CONSIGLIO
LA COMPETENZA SULLE CONTROVERSIE IN MATERIA URBANISTICA ED EDILIZIA SPETTA: AL GIUDICE AMMINISTRATIVO, SALVO LE CONTROVERSIE IN TEMA DI CONCESSIONI IN SANATORIA AL GIUDICE AMMINISTRATIVO, SALVO LE CONTROVERSIE IN MATERIA DI PIANI URBANISTICI AL GIUDICE ORDINARIO AL GIUDICE AMMINISTRATIVO
I QUATTRO COMPONENTI LAICI DEL CONSIGLIO DI PRESIDENZA DELLA MAGISTRATURA AMMINISTRATIVA: SONO NOMINATI DAI PRESIDENTI DELLE CAMERE SONO ELETTI DUE DALLA CAMERA E DUE DAL SENATO SONO ELETTI DAL PARLAMENTO IN SEDUTA COMUNE SONO NOMINATI DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
NEL PROCESSO AMMINISTRATIVO SONO PARTI NECESSARIE: IL RICORRENTE E LA P.A. IL RICORRENTE, LA P.A. E IL CONTROINTERESSATO L'ATTORE E IL CONVENUTO IL RICORRENTE E IL CONTROINTERESSATO
GLI ATTI EMANATI DA ORGANI LEGISLATIVI SONO IMPUGNABILI DAVANTI AL TAR? NO, NON TRATTANDOSI DI ATTI FORMALMENTE AMMINISTRATIVI SÌ,SE SONO D'ACCORDO TUTTE LE PARTI NO,SALVO AUTORIZZAZIONE DEL PRESIDENTE DEL SENATO SÌ, SENZA ECCEZIONI
PER GLI ATTI RECETTIZI, IL TERMINE DI IMPUGNAZIONE DECORRE: DALLA NOTIFICA DELL'ATTO DALLA PUBBLICAZIONE ALL'ALBO PRETORIO DALLA EFFETTIVA CONOSCENZA DELL'ATTO DALLA PUBBLICAZIONE NEL BOLLETTINO UFFICIALE DEL MINISTERO COMPETENTE
NEL CASO IN CUI IL TERMINE PER L'IMPUGNAZIONE DI UN ATTO DECORRA DALLA PIENA CONOSCENZA DELL'ATTO STESSO, QUESTA SUSSISTE SE L'INTERESSATO: HA CONOSCENZA DEL CONTENUTO ESSENZIALE DEL PROVVEDIMENTO HA CONOSCENZA DEL CONTENUTO INTEGRALE DEL PROVVEDIMENTO HA AVUTO NOTIZIA DEL TITOLO DEL PROVVEDIMENTO HA CONTROFIRMATO IL PROVVEDIMENTO
L'ATTO INTRODUTTIVO DEL PROCESSO AMMINISTRATIVO È: L'IMPUGNAZIONE DELL'ATTO LA CITAZIONE ORALE IN GIUDIZIO LA DIFFIDA AD ADEMPIERE LA NOTIFICAZIONE DEL RICORSO ALLE CONTROPARTI
NEL PROCESSO AMMINISTRATIVO, IL PETITUM È FISSATO: NELLA DOMANDA RICONVENZIONALE NELLE CONCLUSIONI ASSUNTE AL TERMINE DELL'ISTRUTTORIA NELL'ATTO INTRODUTTIVO ED EVENTUALMENTE NEI MOTIVI AGGIUNTI IN QUALSIASI MOMENTO DEL PROCESSO
NEL PROCESSO AMMINISTRATIVO INNANZI AL TAR, IL RICORRENTE PUÒ CHIEDERE L'EMANAZIONE DI MISURE CAUTELARI QUALORA GLI DERIVI UN PREGIUDIZIO GRAVE ED IRREPARABILE: DAL COMPORTAMENTO DEI CONTROINTERESSATI DALL'ESECUZIONE DELL'ATTO IMPUGNATO DALLA PROPOSIZIONE DI UN RICORSO INCIDENTALE DALLA PROPOSIZIONE DI UN RICORSO GERARCHICO
IN CASO DI COMPORTAMENTO INERTE DELL'AMMINISTRAZIONE, IL RICORRENTE PUÒ CHIEDERE AL TAR L'EMANAZIONE DI MISURE CAUTELARI? SOLO IN CASO DI GIUDIZIO DI OTTEMPERANZA SÌ, QUALORA GLI DERIVI UN PREGIUDIZIO GRAVE ED IRREPARABILE NO, LE MISURE CAUTELARI PRESUPPONGONO UN ATTO AMMINISTRATIVO SOLO IN CASO DI GIURISDIZIONE ESCLUSIVA
NEL PROCESSO AMMINISTRATIVO INNANZI AL TAR, LA CONCESSIONE DI UNA MISURA CAUTELARE NON PUÒ ESSERE SUBORDINATA A CAUZIONE QUANDO LA RICHIESTA ATTENGA: AD INTERESSI ESSENZIALI DELLA PERSONA O A BENI DI PRIMARIO RILIEVO COSTITUZIONALE AD INTERESSI LEGITTIMI A DIRITTI PATRIMONIALI ALLA MATERIA DELL'ESPROPRIAZIONE
L'ORDINANZA DEL TAR DI ACCOGLIMENTO DELLA RICHIESTA CAUTELARE COMPORTA PRIORITÀ NELLA FISSAZIONE DELLA DATA DI TRATTAZIONE DEL RICORSO NEL MERITO? SÌ, SEMPRE SÌ, MA SOLO SE LE PARTI NE FACCIANO CONCORDE RICHIESTA NO, MAI SÌ, MA SOLO IN MATERIA DI DIRITTI SOGGETTIVI
NEL PROCESSO INNANZI AL TAR, LA RIPROPOSIZIONE DELLA DOMANDA CAUTELARE RESPINTA È AMMISSIBILE? SÌ, MA SOLO IN MATERIA DI DIRITTI SOGGETTIVI NO, MAI SÌ, SEMPRE SÌ, MA SOLO SE MOTIVATA CON RIFERIMENTO A FATTI SOPRAVVENUTI
LE NORME RELATIVE AI GIUDIZI INNANZI AL TAR, DETTATE IN MATERIA DI REVOCA O MODIFICAZIONE DELLE MISURE CAUTELARI CONCESSE, SI APPLICANO ANCHE NEI GIUDIZI AVANTI AL CONSIGLIO DI STATO? NO, SALVO RICHIESTA DELLE PARTI NO, SALVO CHE NEI GIUDIZI IN MATERIA ESPROPRIATIVA NO, MAI SÌ
AI SENSI DELLA L. 1034 DEL 1971, NEL CASO IN CUI L'AMMINISTRAZIONE NON ABBIA PRESTATO OTTEMPERANZA ALLE MISURE CAUTELARI CONCESSE, LA PARTE INTERESSATA PUÒ CHIEDERE AL TAR: LE OPPORTUNE DISPOSIZIONI ATTUATIVE DI DECIDERE IL RICORSO NEL MERITO DI PRONUNCIARSI SUL SILENZIO- INADEMPIMENTO DI PRONUNCIARSI SUL SILENZIO-RIFIUTO
PER LE MATERIE DI COMPETENZA ESCLUSIVA, LA FUNZIONE DELLA TUTELA CAUTELARE È: MERAMENTE INIBITORIA MERAMENTE CONSERVATIVA DELLA SITUAZIONE PREESISTENTE ALL'ATTO IMPUGNATO RISARCITORIA DIRETTA AD ASSICURARE GLI EFFETTI DELL'ACCOGLIMENTO DEL RICORSO
LA DECISIONE SULL'ISTANZA CAUTELARE È ASSUNTA: IN CAMERA DI CONSIGLIO DOPO AVER SENTITO LE PARTI CHE NE FACCIANO RICHIESTA IN CAMERA DI CONSIGLIO IN ASSENZA DI CONTRADDITTORIO DOPO LO SVOLGIMENTO DI UN'UDIENZA PUBBLICA DAL PRESIDENTE DEL TAR
LA MISURA CAUTELARE PROVVISORIA È DISPOSTA: CON SENTENZA CAUTELARE CON ORDINANZA CON SENTENZA ISTRUTTORIA CON DECRETO MOTIVATO DEL PRESIDENTE DEL TAR
NEL GIUDIZIO AMMINISTRATIVO, L'ISTANZA DI SOSPENSIONE DI UN PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO PUÒ ESSERE PROPOSTA: SOLO CON ATTO SEPARATO CON LO STESSO RICORSO O CON ATTO SEPARATO SOLO UNITAMENTE AL RICORSO SOLO NELL'ATTO DI COSTITUZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE
L'ORDINANZA DI SOSPENSIONE DI UN PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO: NON È APPELLABILE PERCHÉ È UNA FASE INCIDENTALE DEL GIUDIZIO È APPELLABILE SOLO DAI CONTROINTERESSATI PRETERMESSI È APPELLABILE NON È APPELLABILE POICHÉ SI TRATTA DI UNA ORDINANZA
LA MISURA CAUTELARE DISPOSTA DAL GIUDICE AMMINISTRATIVO È MODIFICABILE? SÌ, MA SOLO IN CASO DI SUCCESSIONE DI LEGGE NEL TEMPO SÌ, SU AUTORIZZAZIONE DEL CONSIGLIO DI STATO SÌ, SE INTERVENGONO FATTI SOPRAVVENUTI NO, PUÒ ESSERE UNICAMENTE REVOCATA
NEL PROCESSO AMMINISTRATIVO TROVA APPLICAZIONE L'ISTITUTO DELLA CONTUMACIA? NO, IN NESSUN CASO SÌ, MA SOLO IN SECONDO GRADO SÌ, IN TUTTI I CASI NO, SALVO PER LA GIURISDIZIONE ESCLUSIVA
IL GIUDICATO PENALE VINCOLA IL GIUDICE AMMINISTRATIVO? SÌ, MA SOLO PER L'ACCERTAMENTO DEI FATTI NO, SOTTO NESSUN PROFILO SÌ, SALVO CHE IL FATTO INTEGRI UNA CONTRAVVENZIONE SÌ, PER L'ACCERTAMENTO DEI FATTI E PER IL MODO IN CUI QUESTI SONO STATI VALUTATI
QUANDO È RIMESSA ALLA CORTE COSTITUZIONALE UNA QUESTIONE DI LEGITTIMITÀ, IL GIUDIZIO AMMINISTRATIVO: PROCEDE SENZA ESSERE SOSPESO È SOSPESO SE LO CHIEDE IL RICORRENTE È SOSPESO DI DIRITTO È SOSPESO SE LO RITIENE OPPORTUNO IL GIUDICE A QUO
L'ASSUNZIONE DEI MEZZI DI PROVA NEL PROCESSO AMMINISTRATIVO: NON PUÒ ESSERE MAI DISPOSTA È DISPOSTA CON SENTENZA ISTRUTTORIA È DISPOSTA CON ORDINANZA INDIPENDENTEMENTE DAL CONSENSO DELLE PARTI È SUBORDINATA AL CONSENSO DELLE PARTI
IL TAR PUÒ CONDANNARE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AL RISARCIMENTO DEI DANNI? NO, IN NESSUN CASO NO, SALVO PER LA GIURISDIZIONE ESCLUSIVA SÌ, ANCHE IN CASO DI VIOLAZIONE DI INTERESSI LEGITTIMI NO, SALVO IN CASO DI VIOLAZIONE DI DIRITTI SOGGETTIVI
IL GIUDICE AMMINISTRATIVO HA COGNIZIONE DEI DIRITTI PATRIMONIALI CONSEQUENZIALI? NO, SALVO IN MATERIA DI ESPROPRIAZIONE NO, SALVO IN MATERIA URBANISTICA NO, SALVO PER LA GIURISDIZIONE ESCLUSIVA SÌ, NEI CASI PREVISTI DALLA LEGGE
IL TAR, OVE RITENGA IRRICEVIBILE IL RICORSO, LO DICHIARA: CON DECRETO CON COMUNICAZIONE INFORMALE CON SENTENZA CON ORDINANZA
I RICORSI AVVERSO IL SILENZIO DELL'AMMINISTRAZIONE SONO DECISI: IN PUBBLICA UDIENZA, CON ORDINANZA IN CAMERA DI CONSIGLIO, CON SENTENZA SUCCINTAMENTE MOTIVATA IN CAMERA DI CONSIGLIO, CON SENTENZA NON MOTIVATA IN CAMERA DI CONSIGLIO, CON ORDINANZA
DALLA SCADENZA DEL TERMINE PER IL DEPOSITO DEL RICORSO, I RICORSI AVVERSO IL SILENZIO DELL'AMMINISTRAZIONE SONO DECISI: ENTRO SESSANTA GIORNI, UDITO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ENTRO TRENTA GIORNI, UDITI I DIFENSORI DELLE PARTI CHE NE FACCIANO RICHIESTA ENTRO SESSANTA GIORNI UDITI I DIFENSORI DELLE PARTI CHE NE FACCIANO RICHIESTA ENTRO SETTE GIORNI
IN SEDE DI APPELLO, I RICORSI AVVERSO IL SILENZIO DELL'AMMINISTRAZIONE SONO DECISI: ENTRO SESSANTA GIORNI DALLA SCADENZA DEL TERMINE PER IL DEPOSITO DEL RICORSO CON LE REGOLE DEL CODICE DI PROCEDURA CIVILE ENTRO NOVANTA GIORNI DALLA SCADENZA DEL TERMINE PER IL DEPOSITO DEL RICORSO CON LE STESSE REGOLE DEL GIUDIZIO DI PRIMO GRADO
NEI RAPPORTI FRA TAR E SEZIONI STACCATE, IL PRESIDENTE DEL TAR DECIDE SULLA COMPETENZA: CON ORDINANZA MOTIVATA NON IMPUGNABILE, UDITE LE PARTI CHE NE FACCIANO RICHIESTA CON SENTENZA, UDITE LE PARTI CHE NE FACCIANO RICHIESTA NOMINANDO UN COMMISSARIO AD ACTA CON ORDINANZA NON MOTIVATA
NEL PROCESSO AMMINISTRATIVO, IN MERITO ALLE PARTI NON NECESSARIE, LA LEGGE 1034 DEL 1971 DISPONE CHE CHI HA INTERESSE NELLA CONTESTAZIONE: NON PUÒ MAI INTERVENIRE, SALVO CHE SI TRATTI DI GIURISDIZIONE ESCLUSIVA PUÒ INTERVENIRE NON PUÒ MAI INTERVENIRE NON PUÒ MAI INTERVENIRE, SALVO CHE SI TRATTI DI GIUDIZIO DI OTTEMPERANZA
IL TAR PUÒ DECIDERE CON SENTENZA SUCCINTAMENTE MOTIVATA? NO, IN NESSUN CASO SOLO IN MATERIA DI GIURISDIZIONE ESCLUSIVA SÌ, IN CASO DI MANIFESTA FONDATEZZA O INFONDATEZZA DEL RICORSO SOLO CON L'ACCORDO DELLE PARTI
È AMMESSO L'APPELLO INCIDENTALE AL CONSIGLIO DI STATO? SÌ, NEL TERMINE DI 30 GIORNI SUCCESSIVI A QUELLO ASSEGNATO PER L'APPELLO PRINCIPALE NO, IN NESSUN CASO NO, SALVO PER LA GIURISDIZIONE ESCLUSIVA SÌ, MA SOLO DALLA PARTE CHE IN PRIMO GRADO HA PRESENTATO RICORSO INCIDENTALE
NEL PROCESSO AMMINISTRATIVO, LA RINUNCIA AL RICORSO PUÒ ESSERE EFFETTUATA: IN NESSUNA IPOTESI, IN QUANTO SI TRATTA DI UNA MATERIA INDISPONIBILE SOLAMENTE NELLA FASE DELLE INDAGINI IN QUALUNQUE STADIO DEL GIUDIZIO, SALVO CHE IN SECONDO GRADO IN QUALUNQUE STADIO DEL GIUDIZIO
NEL GIUDIZIO DI RESPONSABILITÀ DAVANTI ALLA CORTE DEI CONTI, IL PROCURATORE REGIONALE DEVE: INVIARE ALL'INCOLPATO UN INVITO A DEDURRE PRIMA DI CITARLO CITARE L'INCOLPATO E SUCCESSIVAMENTE INVIARE UN INVITO A DEDURRE DEPOSITARE UNA RELAZIONE PRIMA DI CITARE L'INCOLPATO DISPORRE UNA UDIENZA PRELIMINARE PRIMA DI CITARE L'INCOLPATO
NEL GIUDIZIO CONTABILE, QUALE TIPO DI INTERVENTO È AMMESSO? QUELLO AD ADIUVANDUM QUELLO PRINCIPALE E QUELLO LITISCONSORTILE SOLO QUELLO LITISCONSORTILE NESSUNO
NEL GIUDIZIO CONTABILE, SE VI È CONTEMPORANEA PENDENZA DI UN GIUDIZIO PENALE PER GLI STESSI FATTI, LA CORTE DEI CONTI: HA SEMPRE L'OBBLIGO DI SOSPENDERE IL GIUDIZIO SOSPENDE IL GIUDIZIO SOLO SU APPOSITA ISTANZA DEL PROCURATORE SOSPENDE IL GIUDIZIO SOLO IN CASO DI DELITTO NON HA L'OBBLIGO DI SOSPENDERE IL GIUDIZIO
LE FUNZIONI DI PUBBLICO MINISTERO PRESSO LE SEZIONI CENTRALI DELLA CORTE DEI CONTI SONO ESERCITATE, OLTRE CHE DAL PROCURATORE GENERALE: DA 2 VICE PROCURATORI GENERALI E DA SOSTITUTI PROCURATORI GENERALI SOLO DAL VICE PROCURATORE GENERALE SOLO DA SOSTITUTI PROCURATORI GENERALI DAL PUBBLICO MINISTERO
IL GIUDIZIO PENSIONISTICO DI COGNIZIONE DELLA CORTE DEI CONTI: È UN GIUDIZIO DI ACCERTAMENTO DI RESPONSABILITÀ È DIRETTO A RICONOSCERE IL DIRITTO PATRIMONIALE ALLA PENSIONE È UN GIUDIZIO DI EQUITÀ È UN GIUDIZIO DI IMPUGNAZIONE STRUMENTALE
IL GIUDIZIO PENSIONISTICO INNANZI ALLA CORTE DEI CONTI È DISCIPLINATO: DALLE NORME DEL CODICE DI PROCEDURA CIVILE IN MATERIA DI RITO DEL LAVORO DALLE NORME SUL PROCEDIMENTO INNANZI AL CDS INTEGRATE DA QUELLE DEL CODICE DI PROCEDURA CIVILE DALLE SOLE NORME SUL PROCEDIMENTO INNANZI AL TAR DALLE SOLE NORME SUL PROCEDIMENTO INNANZI AL CDS
È AMMESSO IL RICORSO IN CASSAZIONE CONTRO LE DECISIONI DELLA SEZIONE CENTRALE DELLA CORTE DEI CONTI? NO, IN NESSUN CASO SÌ, LIMITATAMENTE ALLA MATERIA PENSIONISTICA SÌ, SOLO PER MOTIVI INERENTI ALLA GIURISDIZIONE SÌ, SOLO PER MOTIVI DI LEGITTIMITÀ
LA GIURISDIZIONE DELLA CORTE DEI CONTI SI ESTENDE: ALLE AZIENDE MUNICIPALIZZATE AGLI AMMINISTRATORI E DIPENDENTI DI ENTI LOCALI AGLI AMMINISTRATORI DI ENTI PUBBLICI ECONOMICI AGLI AMMINISTRATORI E DIPENDENTI DEI SOLI COMUNI CON PIÙ DI 20 MILA ABITANTI
LA COGNIZIONE DI CONTROVERSIE IN MATERIA DI OPERAZIONI ELETTORALI SPETTA: AL GIUDICE ORDINARIO ALLE COMMISSIONI ELETTORALI AL CONSIGLIO DI STATO IN UNICO GRADO AL TAR IN PRIMO GRADO E AL CONSIGLIO DI STATO IN SECONDO GRADO
NELLE CONTROVERSIE ELETTORALI, LA LEGITTIMAZIONE PASSIVA È: DELLA REGIONE, DELLA PROVINCIA O DEL COMUNE INTERESSATI DELL'UFFICIO ELETTORALE CENTRALE DEI SOGGETTI PROCLAMATI ELETTI DELLA SEGRETERIA GENERALE DELLE CAMERE
I MOTIVI DEL RICORSO IN MATERIA ELETTORALE: DEVONO ESSERE SPECIFICI DEVONO INDICARE L'ESATTO NUMERO DELLE SCHEDE IRREGOLARI POSSONO ESSERE GENERICI, MA DEBBONO ESSERE PRECISATI ENTRO L'UDIENZA DI DISCUSSIONE POSSONO ESSERE GENERICI SOLO SE ATTENGONO A VIZI DEL PROCEDIMENTO
IL TRIBUNALE REGIONALE DELLE ACQUE PUBBLICHE È CONSIDERATO UNA SEZIONE SPECIALIZZATA: DEL TRIBUNALE ORDINARIO DELLA CORTE D'APPELLO DELLA CORTE DEI CONTI DEL TAR
IL TRIBUNALE SUPERIORE DELLE ACQUE, NELLE MATERIE DI SUA COMPETENZA: È GIUDICE D'APPELLO E GIUDICE IN UNICO GRADO È SOLO GIUDICE D'APPELLO HA SOLO COMPETENZE DI PRIMO GRADO È GIUDICE IN UNICO GRADO E HA SOLO FUNZIONI CONSULTIVE IN APPELLO
IL RITO INNANZI AL TRIBUNALE SUPERIORE DELLE ACQUE È REGOLATO: DALLE SOLE NORME SUL PROCEDIMENTO INNANZI ALLA CORTE DEI CONTI DALLE NORME SUL PROCEDIMENTO INNANZI AL CDS INTEGRATE DA QUELLE DEL CODICE DI PROCEDURA CIVILE DALLE SOLE NORME DEL CODICE DI PROCEDURA CIVILE DALLE SOLE NORME SUL PROCEDIMENTO INNANZI AL CDS
IL RICORSO IN UNICO GRADO ALLA GIURISDIZIONE DI LEGITTIMITÀ DEL TRIBUNALE SUPERIORE DELLE ACQUE: NON È SOGGETTO A TERMINE DI DECADENZA È SOGGETTO AL TERMINE DI DECADENZA DI 40 GIORNI È SOGGETTO AL TERMINE DI DECADENZA DI 30 GIORNI È SOGGETTO AL TERMINE DI DECADENZA DI 60 GIORNI
LA TRASMISSIBILITÀ DEGLI INTERESSI LEGITTIMI: È AMMISSIBILE ALLORCHÉ SI TRASFERISCA IL RAPPORTO A CUI SI CONNETTE LA POSIZIONE LEGITTIMANTE È LIMITATA AGLI INTERESSI ADESPOTI NON È MAI AMMISSIBILE NON È AMMISSIBILE, SALVO CHE LA LEGGE DISPONGA DIVERSAMENTE
LA RISARCIBILITÀ DEGLI INTERESSI LEGITTIMI: RIGUARDA GLI INTERESSI LEGITTIMI OPPOSITIVI E QUELLI PRETENSIVI, MA NON QUELLI PROCEDURALI RIGUARDA I SOLI INTERESSI LEGITTIMI PRETENSIVI RIGUARDA I SOLI INTERESSI LEGITTIMI OPPOSITIVI E PROCEDURALI RIGUARDA I SOLI INTERESSI LEGITTIMI OPPOSITIVI
NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, LE AZIONI DICHIARATIVE: SONO AMMISSIBILI NON SONO MAI AMMISSIBILI SONO AMMISSIBILI ESCLUSIVAMENTE SE RIFERITE AD OBBLIGHI DI NON FACERE SONO AMMISSIBILI ESCLUSIVAMENTE SE RIFERITE AD OBBLIGHI DI FACERE
LA LEGGE 20 MARZO 1865, N. 2248, ALLEGATO E: ABOLIVA IL CONTENZIOSO AMMINISTRATIVO ISTITUIVA I TRIBUNALI AMMINISTRATIVI REGIONALI ISTITUIVA IL CONTENZIOSO AMMINISTRATIVO ISTITUIVA LA QUARTA SEZIONE DEL CONSIGLIO DI STATO
IL GIUDIZIO INNANZI AL CONSIGLIO DI STATO SI ESTINGUE PER PERENZIONE SE UNA DELLE PARTI COSTITUITE NON ABBIA PRESENTATO ISTANZA DI DISCUSSIONE: ENTRO DUE ANNI ENTRO UN ANNO ENTRO TRE ANNI ENTRO SEI MESI
I TRIBUNALI AMMINISTRATIVI REGIONALI, QUALI ORGANI DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA DI PRIMO GRADO, HANNO SEDE: NEI CAPOLUOGHI DI REGIONE NEI CAPOLUOGHI DI REGIONE E NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 200.000 ABITANTI NEI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA NEI CAPOLUOGHI DI REGIONE O NEI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO, OLTRE UNA SEZIONE STACCATA, HA: UNA SEZIONE, CON SEDE A ROMA UN NUMERO DI SEZIONI VARIABILE ANNUALMENTE CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI PRESIDENZA CINQUE SEZIONI, CON SEDE A ROMA TRE SEZIONI, CON SEDE A ROMA
IL CONSIGLIO DI STATO, NEL DECIDERE IN SECONDO GRADO, HA COMPETENZA DI MERITO O ESCLUSIVA? NO, MAI SÌ, SEMPRE NO, SALVO CONCORDE RICHIESTA DELLE PARTI SÌ, NEI CASI IN CUI I TRIBUNALI AMMINISTRATIVI REGIONALI HANNO COMPETENZA DI MERITO O ESCLUSIVA
AL GIUDIZIO DI APPELLO CONTRO LE SENTENZE DEI TRIBUNALI AMMINISTRATIVI REGIONALI, SI APPLICANO: LE NORME CHE REGOLANO IL PROCESSO INNANZI AL CONSIGLIO DI STATO LE STESSE NORME CHE REGOLANO IL PROCESSO DI PRIMO GRADO INNANZI AL TAR LE NORME PREVISTE DAL CODICE DI PROCEDURA CIVILE PER L'APPELLO LE NORME CHE REGOLANO IL PROCESSO IN CASSAZIONE
NEI GIUDIZI INNANZI AI TAR È AMMESSA DOMANDA DI REGOLAMENTO PREVENTIVO DI GIURISDIZIONE? SÌ, A NORMA DELL'ART. 41 C.P.C. NO, MAI SÌ, MA SOLO IN MATERIA DI ACCESSO NO, SALVO CHE ESSA SIA PROPOSTA DALLA P.A. RESISTENTE NELLA PRIMA UDIENZA
SE NEL GIUDIZIO DI APPELLO IL CONSIGLIO DI STATO RICONOSCE LA NULLITÀ DEL RICORSO INTRODUTTIVO DEL GIUDIZIO DI PRIMA ISTANZA: ANNULLA LA DECISIONE IMPUGNATA E RINVIA LA CONTROVERSIA AL GIUDICE DI PRIME CURE ANNULLA LA DECISIONE IMPUGNATA SENZA RINVIO ANNULLA LA DECISIONE IMPUGNATA E RINVIA ALL'AUTORITÀ COMPETENTE DISPONE LA RINNOVAZIONE DELLA CONTROVERSIA INNANZI AL TAR LAZIO
SE IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE DI APPELLO ACCOGLIE IL RICORSO PER DIFETTO DI PROCEDURA: ANNULLA LA SENTENZA IMPUGNATA E RINVIA LA CONTROVERSIA AL TAR ANNULLA LA SENTENZA IMPUGNATA SENZA RINVIO ANNULLA LA SENTENZA IMPUGNATA E RINVIA SEMPRE LA CONTROVERSIA AL TAR LAZIO TRATTIENE LA CONTROVERSIA PER LA DECISIONE
SE IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE DI APPELLO ACCOGLIE IL RICORSO PER VIZIO DI FORMA DELLA DECISIONE DI PRIMO GRADO: ANNULLA LA SENTENZA IMPUGNATA E RINVIA SEMPRE LA CONTROVERSIA AL TAR LAZIO TRATTIENE LA CONTROVERSIA PER LA DECISIONE ANNULLA LA SENTENZA IMPUGNATA E RINVIA LA CONTROVERSIA AL TAR ANNULLA LA SENTENZA IMPUGNATA SENZA RINVIO
AI SENSI DELLA L. 1034 DEL 1971, DA QUANTI MEMBRI È COMPOSTO IL CONSIGLIO DI PRESIDENZA DEI TRIBUNALI AMMINISTRATIVI REGIONALI? TRE NOVE CINQUE QUATTRO
AI SENSI DELLA L. 1034 DEL 1971, CON QUALE ATTO VIENE COSTITUITO IL CONSIGLIO DI PRESIDENZA DEI TRIBUNALI AMMINISTRATIVI REGIONALI? CON DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, SU PROPOSTA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI CON DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI CON DECRETO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA CON DECRETO INTERMINISTERIALE
I PARERI DEL CONSIGLIO DI STATO: SONO PUBBLICI, MA NON RECANO L'INDICAZIONE DEL PRESIDENTE DEL COLLEGIO E DELL'ESTENSORE SONO PUBBLICI E RECANO L'INDICAZIONE DEL SOLO PRESIDENTE DEL COLLEGIO SONO PUBBLICI E RECANO L'INDICAZIONE DEL PRESIDENTE DEL COLLEGIO E DELL'ESTENSORE NON SONO PUBBLICI
IL PRESIDENTE DEL TAR È NOMINATO CON DECRETO DEL: CONSIGLIO DI PRESIDENZA DEI TRIBUNALI AMMINISTRATIVI REGIONALI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI STATO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
PRESSO CIASCUN TAR, I MAGISTRATI AMMINISTRATIVI REGIONALI SONO NOMINATI CON DECRETO DEL: PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI STATO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI CONSIGLIO DI PRESIDENZA DEI TRIBUNALI AMMINISTRATIVI REGIONALI
IL PRESIDENTE DEL TAR È SCELTO: TRA I PRESIDENTI DI SEZIONE DEL CONSIGLIO DI STATO O TRA I CONSIGLIERI DI STATO SOLO TRA I PRESIDENTI DI SEZIONE DEL CONSIGLIO DI STATO TRA I CONSIGLIERI DI STATO CON OLTRE 10 ANNI DI ANZIANITÀ DI SERVIZIO TRA I MAGISTRATI DEL TAR O DEL CONSIGLIO DI STATO
PER I MAGISTRATI AMMINISTRATIVI REGIONALI IL TRASFERIMENTO AD ALTRA SEDE PUÒ ESSERE DISPOSTO CON DECRETO DEL: PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI STATO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, SU PARERE DEL CONSIGLIO DI PRESIDENZA DEI TRIBUNALI AMMINISTRATIVI REGIONALI PRESIDENTE DEL TAR CONSIGLIO DI PRESIDENZA DEI TRIBUNALI AMMINISTRATIVI REGIONALI
AI MAGISTRATI AMMINISTRATIVI REGIONALI SI ESTENDONO LE CAUSE DI INCOMPATIBILITÀ PREVISTE PER I MAGISTRATI ORDINARI? SÌ, MA SOLO SE SI TRATTA DI CONSIGLIERI AMMINISTRATIVI REGIONALI NO, SALVO QUELLE INDIVIDUATE DAL CONSIGLIO DI PRESIDENZA DEI TRIBUNALI AMMINISTRATIVI REGIONALI SÌ, SEMPRE SÌ, MA SOLO SE SI TRATTA DI CONSIGLIERI DI STATO
AI MAGISTRATI AMMINISTRATIVI REGIONALI SI ESTENDONO LE CAUSE DI INELEGGIBILITÀ PREVISTE PER I MAGISTRATI ORDINARI? SÌ, MA SOLO SE SI TRATTA DI CONSIGLIERI AMMINISTRATIVI REGIONALI SÌ, SEMPRE SÌ, MA SOLO SE SI TRATTA DI CONSIGLIERI DI STATO NO, SALVO QUELLE INDIVIDUATE DAL CONSIGLIO DI PRESIDENZA DEI TRIBUNALI AMMINISTRATIVI REGIONALI
PER I GIUDIZI DAVANTI AI TRIBUNALI AMMINISTRATIVI REGIONALI È OBBLIGATORIO IL PATROCINIO DI UN AVVOCATO? SÌ, SEMPRE NO, IN NESSUN CASO SÌ, MA SOLO NEL CASO DI RICORSO CONTRO ATTI DI ORGANI CENTRALI DELLO STATO SÌ, MA SOLO PER GIUDIZI DI VALORE SUPERIORE AI 5.000 EURO
AI SENSI DELLA LEGGE N. 186 DEL 1982, IL CONSIGLIO DI STATO È COMPOSTO: DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI STATO, DA PRESIDENTI DI SEZIONE E DA CONSIGLIERI DI STATO DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI STATO, DALL'ADUNANZA PLENARIA E DALL'ADUNANZA GENERALE DA CONSIGLIERI DI STATO, DALL'ADUNANZA PLENARIA E DALL'ADUNANZA GENERALE DA CONSIGLIERI DI STATO E DALL'ADUNANZA GENERALE
LA TITOLARITÀ DELL'AZIONE DISCIPLINARE NEI CONFRONTI DEI MAGISTRATI DEL CONSIGLIO DI STATO SPETTA: SOLO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI SOLO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI STATO AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ED AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI STATO
NEI CONFRONTI DEI MAGISTRATI DEL CONSIGLIO DI STATO LE SANZIONI DISCIPLINARI SONO COMMINATE: DAL CONSIGLIO DI PRESIDENZA DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA DALL'ADUNANZA GENERALE DEL CONSIGLIO DI STATO DALL'ADUNANZA PLENARIA DEL CONSIGLIO DI STATO DAL CONSIGLIO DEI PROBIVIRI
LA LEGGE ATTRIBUISCE L'ALTA SORVEGLIANZA SUI MAGISTRATI AMMINISTRATIVI: AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI AL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA AL CONSIGLIO DI PRESIDENZA DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
OGNI ANNO È TRASMESSA AL PARLAMENTO UNA RELAZIONE SULLO STATO DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA DA PARTE DEL: MINISTRO DELLA GIUSTIZIA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI STATO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA
I TRASFERIMENTI D'UFFICIO DEI MAGISTRATI AMMINISTRATIVI POSSONO ESSERE DISPOSTI NELLE IPOTESI E CON I CRITERI STABILITI: DAL CONSIGLIO DI PRESIDENZA DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA DALLA LEGGE DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI STATO MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, il Comitato interministeriale per il credito e il risparmio: fornisce pareri al governo sui provvedimenti legislativi o regolamentari concernenti la materia del credito e della tutela del risparmio. elabora le direttive governative sul sistema creditizio e sovraintende all'attività ispettiva sullo stesso da parte del Ministero dell'economia e delle finanze. può emanare, sentita la Banca d'Italia, circolari e direttive alle banche vigilate. ha l'alta vigilanza in materia di credito e di tutela del risparmio.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, per l'esercizio delle proprie funzioni il Comitato interministeriale per il credito e il risparmio si avvale: esclusivamente di una propria organizzazione, strutturata secondo il regolamento interno approvato dal Ministero dell'economia e delle finanze. della Banca d'Italia. di personale della Banca d'Italia e del Ministero dell'economia e delle finanze presso di esso distaccato. delle strutture del Ministero dell'economia e delle finanze.
Nella materia di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, il Ministro dell'economia e delle finanze adotta i provvedimenti di sua competenza: con decreto interministeriale sentiti i Ministri della giustizia e dell'interno. in forma decentrata, impartendo le opportune direttive agli uffici provinciali del tesoro. con proprio decreto, con facoltà di sottoporli preventivamente al Comitato interministeriale per il credito e il risparmio. mediante delega al Comitato interministeriale per il credito e il risparmio, contente i principi direttivi cui i provvedimenti devono uniformarsi.
La Banca d'Italia, nell'esercizio delle funzioni di vigilanza attribuitele dal decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385: formula le proposte per le deliberazioni di competenza del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio previste dalla legge. annulla gli atti contrari alla legge adottati dalle banche soggette al suo controllo. adotta i provvedimenti di sua competenza, sottoponendoli all'approvazione del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio. attua i principi del decentramento amministrativo, delegando categorie di atti alle sue sedi provinciali.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, la Banca d'Italia, nell'ambito della sua attività di vigilanza: propone al Ministero dell'economia e delle finanze, che li approva con proprio decreto, i principi e i criteri di massima cui essa si informa. determina e rende pubblici previamente i principi e i criteri direttivi di detta attività. adotta i provvedimenti di sua competenza, previo parere del Comitato per il credito e il risparmio e della Corte dei conti. adotta i provvedimenti di sua competenza, che, salvo casi di urgenza, diventano esecutivi solo dopo l'approvazione da parte del Ministero dell'economia e delle finanze.
Tutte le notizie, le informazioni e i dati in possesso della Banca d'Italia in ragione della sua attività di vigilanza ai sensi del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385: sono coperti da segreto d'ufficio salvo che nei confronti delle pubbliche amministrazioni. sono esclusi dall'applicazione della normativa, comunitaria e nazionale, sulla tutela della riservatezza dei dati personali. sono coperti da segreto d'ufficio anche nei confronti delle pubbliche amministrazioni, ad eccezione del Ministro dell'economia e delle finanze. sono esenti dall'applicazione della normativa sul diritto di accesso ai documenti amministrativi.
I dipendenti della Banca d'Italia, nell'esercizio delle loro funzioni di vigilanza a norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385: sono incaricati di pubblico servizio e hanno l'obbligo di riferire al Governatore tutte le irregolarità suscettibili di assumere la veste di reati. sono incaricati di pubblico servizio e hanno l'obbligo di riferire le irregolarità riscontrate al Governatore e al Comitato interministeriale per il credito e il risparmio. sono pubblici ufficiali e hanno l'obbligo di riferire esclusivamente al Governatore tutte le irregolarità constatate, anche quando assumano la veste di reati. sono pubblici ufficiali e hanno l'obbligo di riferire al Governatore tutte le irregolarità constatate, salvo che assumano la veste di reati.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, i dipendenti della Banca d'Italia: sono vincolati al segreto d'ufficio solo quanto alla materia o agli atti indicati con sua delibera dal Comitato interministeriale per il credito e il risparmio. non sono vincolati al segreto d'ufficio salvo che nei casi specificamente previsti dal regolamento. hanno solo l'obbligo della riservatezza quanto a informazioni e dati da loro conosciuti nell'espletamento dei propri compiti. sono vincolati al segreto d'ufficio.
Contro i provvedimenti adottati dalla Banca d'Italia nell'esercizio dei poteri di vigilanza ad essa attribuiti dal decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385: non è ammesso reclamo. è ammesso ricorso gerarchico al Ministero dell'economia e delle finanze. è ammesso reclamo al Comitato interministeriale per il credito e il risparmio. è ammesso ricorso alla Corte dei conti.
Contro i provvedimenti adottati dalla Banca d'Italia nell'esercizio dei poteri di vigilanza ad essa attribuiti dal decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385: è ammesso ricorso gerarchico al Ministero dell'economia e delle finanze. è ammesso ricorso al Consiglio di Stato in unico grado. è ammesso reclamo al Comitato interministeriale per il credito e il risparmio. non è ammesso reclamo.
Il reclamo contro i provvedimenti adottati dalla Banca d'Italia nell'esercizio dei poteri di vigilanza ad essa attribuiti dal decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, è deciso: dal Comitato interministeriale per il credito e il risparmio, previa consultazione delle associazioni sindacali ove riguardi il personale degli enti sottoposti a vigilanza. dal Comitato interministeriale per il credito e il risparmio, previa consultazione delle associazioni di categoria dei soggetti sottoposti a vigilanza, nel caso in cui la decisione comporti la risoluzione di questioni di interesse generale per la categoria. dal Ministero dell'economia e delle finanze, previa audizione delle associazioni di categoria dei soggetti vigilati, ovvero, ove si tratti di questioni attinenti al personale, delle associazioni sindacali. dal Ministero dell'economia e delle finanze, previo parere del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, l'attività bancaria: è svolta mediante attività di diritto privato che si conformi alle direttive poste in sede di programmazione economica nazionale. non ha carattere di impresa. ha carattere di impresa. è svolta mediante attività di natura privata, peraltro vincolata alle finalità di interesse pubblico indicate dalla Banca d'Italia e dal Comitato interministeriale per il credito e il risparmio.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, le banche esercitano, oltre all'attività bancaria: solo le attività finanziarie indicate dal Comitato per il credito e il risparmio. ogni altra attività finanziaria, secondo la disciplina propria di ciascuna, nonché attività connesse o strumentali. altre attività finanziarie nell'ambito delle direttive impartite dalla Banca d'Italia, e le attività ad esse ausiliarie. quelle ausiliarie, come definite dalla Banca d'Italia con provvedimento generale sottoposto a controllo del Ministero dell'economia e delle finanze.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, è raccolta del risparmio: l'acquisizione di fondi con obbligo di rimborso, sia sotto forma di depositi sia sotto altra forma. l'acquisizione di fondi anche senza obbligo di rimborso, o l'erogazione di servizi mediante uno dei contratti bancari previsti dal codice civile. l'erogazione del servizio di deposito bancario dietro corresponsione di interessi nelle misure fissate dalle autorità creditizie. l'effettuazione di operazioni in conto corrente bancario o in altre forme predeterminate dalle autorità creditizie.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, la raccolta del risparmio tra il pubblico: è consentita solo a società per azioni il cui statuto lo preveda espressamente e che sia approvato dalla Banca d'Italia. è vietata a banche dotate di capitale sociale inferiore a cinquemilacentosessantatre euro. è vietata ai soggetti diversi dalle banche. è consentita anche a soggetti diversi dalle banche che siano autorizzati dalla Banca d'Italia.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, non costituisce raccolta del risparmio tra il pubblico, e come tale vietata a soggetti diversi dalle banche, quella effettuata: presso specifiche categorie individuate in ragione di rapporti societari o di lavoro nei limiti e secondo i criteri stabiliti dal Comitato interministeriale per il credito e il risparmio. presso soci e dipendenti di società controllanti, controllate o collegate. presso imprese controllanti, controllate o collegate. presso persone fisiche o giuridiche che presentino con società di raccolta del risparmio i vincoli e i collegamenti stabiliti dal Comitato interministeriale per il credito e il risparmio.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, quale organismo stabilisce limiti e criteri in base ai quali non costituisce raccolta del risparmio tra il pubblico quella effettuata presso specifiche categorie? La Banca d'Italia. Il Comitato interministeriale per il credito e il risparmio. Il Ministero dell'economia e delle finanze. La Banca centrale europea.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, il divieto di raccolta del risparmio tra il pubblico a soggetti diversi dalle banche non si applica: agli enti pubblici territoriali ai quali la raccolta del risparmio è consentita in base agli ordinamenti nazionali degli Stati comunitari. agli enti pubblici territoriali degli Stati comunitari. agli enti pubblici di Stati comunitari che effettuano raccolta del risparmio secondo le stesse prescrizioni e modalità previste dall'ordinamento italiano. agli enti pubblici di carattere nazionale di Stati comunitari ai quali la raccolta del risparmio è consentita in base agli ordinamenti di detti Stati.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, il divieto di raccolta del risparmio tra il pubblico a soggetti diversi dalle banche non si applica: agli organismi internazionali aventi sede in Italia. agli organismi internazionali ai quali aderiscono uno o più Stati comunitari. agli organismi internazionali riconosciuti dallo Stato. agli organismi internazionali aderenti all'organizzazione delle Nazioni Unite.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, il divieto di raccolta del risparmio tra il pubblico a soggetti diversi dalle banche non si applica: agli Stati. agli Stati con i quali intercorra apposita convenzione internazionale. agli Stati comunitari. agli Stati aderenti alla organizzazione bancaria internazionale.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, il divieto di raccolta del risparmio tra il pubblico a soggetti diversi dalle banche non si applica: agli Stati aderenti all'organizzazione bancaria internazionale. agli Stati extracomunitari ed ai soggetti esteri abilitati da speciali disposizioni del diritto italiano. agli Stati. agli Stati con i quali intercorre apposita convenzione internazionale.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, il divieto di raccolta del risparmio tra il pubblico a soggetti diversi dalle banche non si applica: alle società per azioni e in accomandita per azioni per la raccolta effettuata, nei limiti previsti dal codice civile, mediante l'emissione di obbligazioni. alle società quotate in borsa, autorizzate dalla Banca d'Italia. alle società di capitali con capitale superiore a centomila euro. alle società per azioni con capitale superiore a cinquemilacentosessantatre euro.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, le banche autorizzate in Italia o le succursali delle banche comunitarie stabilite nel territorio della Repubblica: sono rese note mediante la pubblicazione di apposito bollettino disponibile presso ogni banca. sono indicate in un elenco periodicamente aggiornato e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. sono iscritte in apposito albo tenuto dalla Banca d'Italia. sono iscritte nell'albo costituito presso il Comitato interministeriale per il credito e il risparmio.
Condizione richiesta dal decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 per l'autorizzazione dell'attività bancaria è, fra le altre, che: venga presentato un piano di esercizio relativo al primo quinquennio di attività. vengano presentati l'atto costitutivo e lo statuto omologati dal Registro delle imprese. venga presentato l'atto costitutivo unitamente al programma finanziario e di gestione relativo al primo quinquennio di attività. venga presentato un programma concernente l'attività iniziale, unitamente all'atto costitutivo e allo statuto.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, l'attività bancaria è autorizzata: dal Comitato interministeriale per il credito e il risparmio. dal Ministero dell'economia e delle finanze, su parere favorevole del Comitato per il credito e il risparmio, e sentita la Banca d'Italia. dalla Banca d'Italia. dal Ministero dell'economia e delle finanze.
Condizione richiesta dal decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 per l'autorizzazione dell'attività bancaria è, fra le altre, che: ove sia adottata la forma di società di persone, i soci versino in deposito vincolato presso la Banca d'Italia un capitale non inferiore a cinquemilacentosessantatre euro. sia adottata la forma di società per azioni o di società cooperativa per azioni a responsabilità limitata. il soggetto che la esercita sia una società con capitale interamente versato. il soggetto che la esercita sia una società quotata in borsa.
Condizione richiesta dal decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 per l'autorizzazione dell'attività bancaria è, fra le altre, che: il capitale sia interamente versato. i conferimenti siano effettuati esclusivamente in denaro. il capitale versato sia di ammontare non inferiore a quello determinato dalla Banca d'Italia. il capitale versato non sia inferiore a cinquemilacentosessantatre euro.
Condizione richiesta dal decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 per l'autorizzazione dell'attività bancaria è, fra le altre, che: gli amministratori e i sindaci abbiano i requisiti finanziari e professionali stabiliti con delibera del comitato interministeriale per il credito e il risparmio. i sindaci siano scelti fra gli iscritti all'albo dei revisori dei conti. gli amministratori abbiano già svolto tale funzione in società per azioni per almeno cinque anni. i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo abbiano i requisiti di professionalità, onorabilità ed indipendenza stabiliti con regolamento del Ministero dell'economia e delle finanze, sentita la Banca d'Italia.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, la Banca d'Italia nega l'autorizzazione dell'attività bancaria: quando, malgrado il ricorrere delle condizioni di legge, si debba ritenere non assicurata una sana gestione. quando la situazione di mercato faccia ritenere non conveniente l'ingresso di ulteriori operatori. secondo sua discrezionale valutazione, purché motivata. quando dalla verifica delle condizioni di legge non risulti garantita la sana e prudente gestione.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, l'acquisizione a qualsiasi titolo di azioni o quote di banche da chiunque effettuata deve essere preventivamente autorizzata dalla Banca d'Italia: quando l'acquisizione comporta il controllo della banca stessa. quando determina un trasferimento dell'azienda bancaria. quando, computate le azioni già possedute, determina una partecipazione maggioritaria al capitale di una banca. quando comporta, tenuto conto delle azioni o quote già possedute, una partecipazione superiore al cinque per cento del capitale della banca rappresentato da azioni o quote con diritto di voto e, indipendentemente da tale limite, quando la partecipazione comporta il controllo della banca stessa.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, i soggetti che anche attraverso società controllate svolgono in misura rilevante attività di impresa in settori non bancari né finanziari: non possono essere autorizzati ad acquisire azioni o quote in misura tale da determinare un trasferimento dell'azienda bancaria. non possono essere autorizzati ad acquisire azioni o quote che comportano, senza contare quelle già possedute, una partecipazione maggioritaria al capitale di una banca. possono, secondo valutazione discrezionale della Banca d'Italia, essere autorizzati ad acquisire azioni o quote che comportano, unitamente a quelle già possedute, il controllo della banca. non possono essere autorizzati ad acquisire azioni o quote che comportano, unitamente a quelle già possedute, una partecipazione superiore al quindici per cento del capitale di una banca, rappresentato da azioni o quote con diritto di voto o, comunque, il controllo della banca stessa.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, il credito fondiario ha per oggetto: la concessione, da parte di banche, di finanziamenti garantiti da ipoteche di primo e di secondo grado su fondi rustici. la concessione, da parte di banche, di finanziamenti a medio e lungo termine garantiti da ipoteca di primo grado su immobili. la concessione, da parte di banche o di altri soggetti autorizzati dalla Banca d'Italia, solo di finanziamenti a lungo termine garantiti da pegno o ipoteca. la concessione, da parte di banche o di loro sezioni a ciò specificamente autorizzate, di mutui ipotecari o pignoratizi.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, il credito alle opere pubbliche ha per oggetto: la erogazione, da parte di istituti di credito fondiario, di mutui a medio termine, garantiti da ipoteca, per la realizzazione di opere pubbliche o di impianti di pubblica utilità. la concessione, da parte di banche, a favore di soggetti pubblici o privati, di finanziamenti destinati alla realizzazione di opere pubbliche o di impianti di pubblica utilità. la concessione, da parte di banche o di altri soggetti a ciò autorizzati, a favore solo di enti pubblici di mutui per la realizzazione di opere pubbliche. la concessione, da parte di appositi istituti specificamente autorizzati, di mutui a breve termine, a favore di soggetti privati per la realizzazione di opere pubbliche.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, il collegio sindacale di una banca: informa senza indugio il Ministero dell'economia e delle finanze di tutti gli atti o i fatti, di cui venga a conoscenza nell'esercizio dei propri compiti, che possano costituire una irregolarità nella gestione bancaria o una violazione di legge. riferisce immediatamente al Comitato interministeriale per il credito e il risparmio sulle irregolarità nella gestione bancaria o sulle violazioni di norme di legge, di cui comunque venga a conoscenza. informa la Banca d'Italia e il Ministero dell'economia e delle finanze degli atti o fatti che possano costituire grave violazione delle norme disciplinanti l'attività bancaria, di cui comunque venga a conoscenza. informa senza indugio la Banca d'Italia di tutti gli atti o i fatti, di cui venga a conoscenza nell'esercizio dei propri compiti, che possano costituire una irregolarità nella gestione delle banche o una violazione delle norme disciplinanti l'attività bancaria.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, le società che esercitano attività di revisione contabile presso le banche: informano il Ministero dell'economia e delle finanze di irregolarità nella gestione bancaria e di violazioni delle norme di legge, di cui comunque vengano a conoscenza. riferiscono al Comitato interministeriale per il credito e il risparmio sulle gravi irregolarità nella gestione bancaria e sulle violazioni di norme di legge, rilevate in occasione dello svolgimento dell'incarico. comunicano senza indugio alla Banca d'Italia tutti gli atti o i fatti, rilevati nello svolgimento dell'incarico, che possano costituire una grave violazione delle norme disciplinanti l'attività bancaria. fanno rapporto al Ministero dell'economia e delle finanze e alla Banca d'Italia su infrazioni od omissioni nella gestione bancaria e sulle violazioni di norme passibili di sanzione amministrativa, di cui comunque vengano a conoscenza.
Nell'ambito della vigilanza ispettiva di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, la Banca d'Italia può: solo richiedere alle banche la produzione di atti e documenti. temporaneamente sospendere il consiglio di amministrazione, affidandone i poteri ad un commissario. effettuare ispezioni presso le banche e richiedere ad esse l'esibizione di documenti e gli atti che ritenga necessari. nominare un commissario ad acta per lo svolgimento di attività che la banca, sebbene diffidata, abbia omesso, o compiuto in difformità dalle disposizioni della legge bancaria.
Nell'ambito dei poteri di vigilanza attribuitile dal decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, la Banca d'Italia accerta: che la costituzione di gruppi bancari non contrasti con le direttive impartite dal Comitato interministeriale per il credito e il risparmio. che le scissioni alle quali prendono parte banche non contrastino con disposizioni della legge bancaria e con le direttive impartite dal Ministero dell'economia e delle finanze. che le fusioni alle quali prendono parte banche non contrastino con la legge penale. che le modificazioni degli statuti delle banche non contrastino con una sana e prudente gestione.
Nell'ambito dei poteri di vigilanza attribuitile dal decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, la Banca d'Italia autorizza: le modificazioni degli statuti bancari quando non contrastino con la legge penale. la costituzione di gruppi bancari, se non contrastino con le disposizioni della legge bancaria e con le direttive del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio. le modificazioni degli statuti bancari che non contrastino con le direttive impartite dal Comitato interministeriale per il credito e il risparmio. le fusioni e le scissioni alle quali prendono parte banche quando non contrastino con il criterio di una sana e prudente gestione
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, il gruppo bancario: si costituisce con atto soggetto ad omologazione da parte del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio. è iscritto in apposito albo tenuto dal Comitato interministeriale per il credito e il risparmio. si costituisce previa autorizzazione dalla Banca d'Italia. è iscritto in apposito albo tenuto dalla Banca d'Italia.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, la Banca d'Italia, nel procedere all'accertamento della esistenza di un gruppo bancario e alla sua iscrizione all'apposito albo: può determinare la composizione del gruppo anche in difformità da quanto comunicato dalla banca capogruppo. può modificare lo statuto del gruppo, ma non la composizione dello stesso quale comunicata dalla banca capogruppo. deve previamente acquisire il parere del comitato interministeriale per il credito o il risparmio. deve preventivamente informarne il Ministero dell'economia e delle finanze, che può opporsi alla iscrizione del gruppo nell'apposito albo.
A norma del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, l'esistenza di un gruppo bancario: è comunicata dal Registro delle imprese alla Banca d'Italia, la quale, effettuate le dovute verifiche, adotta le determinazioni in ordine alla iscrizione del gruppo nell'apposito albo. si verifica dal momento della sua iscrizione, previ accertamenti di regolarità e di correttezza, nell'apposito albo istituito presso il Comitato interministeriale per il credito e il risparmio. deve essere notificata dalla banca capogruppo alla Banca d'Italia che, verificata la osservanza dei criteri di sana e prudente gestione, ma senza poter modificare la composizione del gruppo, provvede in ordine alla sua iscrizione nell'apposito elenco. può essere accertata d'ufficio dalla Banca d'Italia, che iscrive il gruppo nell'apposito albo.
Per le violazioni previste dal decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, cui è applicabile una sanzione amministrativa: la Banca d'Italia, o l'Ufficio italiano cambi, nell'ambito delle rispettive competenze, contestati gli addebiti agli interessati, e valutate le deduzioni presentate entro il termine da esse assegnato, tenuto conto dei documenti e delle informazioni raccolti, applicano le sanzioni con proprio provvedimento motivato. la Banca d'Italia, o l'Ufficio italiano cambi, nell'ambito delle rispettive competenze, contestano gli addebiti ai trasgressori, ne valutano le deduzioni presentate nel termine ad essi assegnato, redigono, tenuto conto dei documenti e delle dichiarazioni raccolte, motivato rapporto, e lo trasmettono al Comitato interministeriale per il credito e il risparmio, che delibera sulla applicazione delle sanzioni. l'istruttoria è effettuata dalla Banca d'Italia o dall'Ufficio italiano cambi, nell'ambito delle rispettive competenze, sulla base di apposito regolamento emanato dal Ministero dell'economia e delle finanze, e gli atti, corredati di rapporto, sono rimessi al Comitato interministeriale per il credito e il risparmio per i provvedimenti sulla sanzione. la Banca d'Italia, o l'Ufficio italiano cambi, nell'ambito delle rispettive competenze, contestati gli addebiti alle persone e alla banca, alla società o all'ente interessati, e valutate le deduzioni presentate entro trenta giorni, tenuto conto del complesso delle informazioni raccolte, propongono al Ministero dell'economia e delle finanze l'applicazione delle sanzioni.
Le banche, le società e gli enti ai quali appartengono i responsabili di violazioni previste dal decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385: rispondono, in solido con questi, del pagamento della sanzione amministrativa e sono tenuti ad esercitare il regresso verso i responsabili. trattengono dagli emolumenti dovuti ai responsabili della sanzione l'ammontare della sanzione e la versano alla direzione regionale delle entrate del Ministero dell'economia e delle finanze competente per territorio. versano, ove non vi abbiano provveduto i responsabili, l'ammontare della sanzione alla Banca d'Italia. rispondono del pagamento della sanzione amministrativa senza diritto di regresso verso i responsabili.
Del pagamento delle sanzioni amministrative per violazioni previste dal decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, rispondono: le banche, le società e gli enti ai quali appartengono i responsabili della violazione, senza diritto di regresso verso costoro. i responsabili della violazione, senza diritto di regresso verso le banche, le società e gli enti ai quali appartengono. le banche, le società e gli enti ai quali appartengono i responsabili della violazione, e sono tenuti ad esercitare il regresso verso i responsabili. i responsabili della violazione, con diritto di regresso verso le banche, le società e gli enti ai quali appartengono.
Contro il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze applicativo di sanzioni amministrative previste dal decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385: è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale. è ammessa opposizione alla Corte d'appello di Roma. è ammesso reclamo al tribunale del luogo in cui ha sede la banca interessata, che decide in camera di consiglio. è ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato.
L'opposizione contro il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze applicativo di sanzioni amministrative per violazioni previste dal decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, deve: essere depositata, entro quaranta giorni dalla notificazione del decreto impugnato, presso la cancelleria del tribunale del luogo in cui ha sede la banca interessata. essere presentata, anche per posta, al Comitato interministeriale per il credito e il risparmio entro trenta giorni dalla notificazione del decreto impugnato, e depositata presso la segreteria del tribunale amministrativo regionale entro sessanta giorni dalla presentazione. essere presentata, anche a mezzo del servizio postale, all'autorità decidente entro sessanta giorni dalla comunicazione del decreto impugnato. essere notificata all'autorità che ha proposto il provvedimento nel termine di trenta giorni dalla data di comunicazione del decreto impugnato e depositata presso la cancelleria della Corte d'appello di Roma entro trenta giorni dalla notifica.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, si intendono per enti locali: i comuni, le province, le città metropolitane, le comunità montane, le comunità isolane e le unioni di comuni. le regioni, i comuni, le province, le città metropolitane, le comunità montane, le comunità isolane, le unioni di comuni. le regioni, i comuni, le province, le città metropolitane, le comunità montane, le comunità isolane e le unioni di comuni, ed i consorzi che gestiscono attività aventi rilevanza economica e imprenditoriale. le regioni, i comuni, le province, le città metropolitane, le comunità montane, le comunità isolane e le aziende sanitarie locali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le norme di detto d. lgs. sugli enti locali si applicano anche: ai consorzi cui partecipano enti locali, con esclusione di quelli che gestiscono attività aventi rilevanza economica ed imprenditoriale e, ove previsto dallo statuto, dei consorzi per la gestione dei servizi sociali. ai consorzi cui partecipano enti locali, compresi quelli che gestiscono attività aventi rilevanza economica ed imprenditoriale e, ove previsto dallo statuto, ai consorzi per la gestione dei servizi sociali. alle aziende sanitarie locali in regime di commissariamento. ai consorzi cui partecipano enti locali e, ove previsto dallo statuto, ai consorzi per la gestione dei servizi sociali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il comune è definito: ente locale che rappresenta la popolazione di un determinato territorio, quale risultato dell'evoluzione e delle tradizioni storiche locali. ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. ente esponenziale dei bisogni del nucleo fondamentale della comunità sociale. ente esponenziale dei bisogni del nucleo elementare della comunità sociale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la provincia è definita: ente locale che rappresenta la popolazione sul territorio, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. ente locale intermedio tra comune e regione che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi, ne promuove e ne coordina lo sviluppo. ente rappresentativo del governo in sede locale. ente locale intermedio tra comune e regione che rappresenta la popolazione sul territorio, quale risultato dell'evoluzione e delle tradizioni storiche locali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'autonomia di comuni e province è: statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa, nonché impositiva e finanziaria nell'ambito dei propri statuti e regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica. statutaria e organizzativa, nel rispetto dei principi delle leggi dello Stato. statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa, nonché, limitatamente ai comuni, impositiva e finanziaria nell'ambito dei propri statuti e regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica. statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa, nonché, limitatamente alle province, impositiva e finanziaria nell'ambito dei propri statuti e regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i comuni e le province sono titolari di funzioni: unicamente conferite con legge della regione, secondo il principio di sussidiarietà. unicamente conferite con legge dello Stato e della regione, secondo il principio di suppletività. unicamente conferite con legge dello Stato, secondo il principio di sussidiarietà. proprie, oltre che di quelle conferite con legge dello Stato e della regione, secondo il principio di sussidiarietà.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le regioni organizzano l'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale: attraverso i comuni e le province, ferme restando le funzioni che attengono ad esigenze di carattere unitario nei rispettivi territori. secondo criteri atti a soddisfare le esigenze di carattere unitario nei rispettivi territori. solo attraverso i comuni e le province, essendo rimesse le funzioni che attengono ad esigenze di carattere unitario, alla Conferenza Stato-regioni. solo attraverso i comuni e le province, essendo rimesse allo Stato le funzioni che attengono ad esigenze di carattere unitario.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il gonfalone del comune: è stabilito con legge della regione. è stabilito dallo statuto. è stabilito con legge della regione per i soli enti eredi dei liberi comuni medioevali. è stabilito dallo statuto per i soli enti eredi dei liberi comuni medioevali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, lo stemma del comune: è stabilito con legge della regione. è stabilito dallo statuto. è stabilito con legge della regione per i soli enti eredi dei liberi comuni medioevali. è stabilito dallo statuto per i soli enti eredi dei liberi comuni medioevali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, lo statuto dei comuni e delle province, è deliberato: dai rispettivi consigli. dalle regioni. dallo Stato. dal Prefetto.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il regolamento provinciale: è adottato con legge statale, su proposta della regione, in base alle esigenze connesse all'organizzazione ed al funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, al funzionamento degli organi e degli uffici ed all'esercizio delle funzioni. è adottato con legge regionale, su proposta della provincia, in base alle esigenze connesse all'organizzazione ed al funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, al funzionamento degli organi e degli uffici ed all'esercizio delle funzioni. è adottato dalla provincia, preliminarmente all'approvazione dello statuto, ed approvato dalla regione. è adottato dalla provincia, nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dallo statuto, nelle materie di propria competenza, ed in particolare per l'organizzazione ed il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l'esercizio delle funzioni.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il regolamento comunale: è adottato con legge statale, su proposta della regione, in base alle esigenze connesse all'organizzazione ed al funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, al funzionamento degli organi e degli uffici ed all'esercizio delle funzioni. è adottato dal comune, nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dallo statuto, nelle materie di propria competenza, ed in particolare per l'organizzazione ed il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l'esercizio delle funzioni. è adottato dalla provincia, nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dallo statuto, su proposta del comune interessato, in base alle esigenze connesse all'organizzazione ed al funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, al funzionamento degli organi e degli uffici ed all'esercizio delle funzioni. è adottato con legge regionale, su proposta del comune, in base alle esigenze connesse all'organizzazione ed al funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, al funzionamento degli organi e degli uffici ed all'esercizio delle funzioni.
A norma del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267, per le violazioni alle ordinanze adottate dal presidente della provincia, si applicano sanzioni? sì, ma solo se esse sono adottate sulla base di specifiche norme regolamentari. sì, sia se le ordinanze sono adottate sulla base di disposizioni di legge, sia se esse sono adottate sulla base di specifiche norme regolamentari. sì, ma solo se le ordinanze sono adottate sulla base di disposizioni di legge. no, non si applicano sanzioni.
A norma del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267, per le violazioni dei regolamenti provinciali, si applicano sanzioni? sì, di tipo penale, salvo diversa disposizione di legge. sì, sempre di tipo amministrativo pecuniario. sì, di tipo amministrativo pecuniario, salvo diversa disposizione di legge. sì, sempre di tipo penale.
A norma del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267, per le violazioni dei regolamenti comunali, si applicano sanzioni? sì, di tipo amministrativo pecuniario, salvo diversa disposizione di legge. sì, sempre di tipo amministrativo pecuniario. sì, sempre di tipo penale. sì, di tipo penale, salvo diversa disposizione di legge.
A norma del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267, per le violazioni alle ordinanze adottate dal sindaco, si applicano sanzioni? sì, ma solo se le ordinanze sono adottate sulla base di disposizioni di legge. no, non si applicano sanzioni. sì, ma solo se esse sono adottate sulla base di specifiche norme regolamentari. sì, sia se le ordinanze sono adottate sulla base di disposizioni di legge, sia se esse sono adottate sulla base di specifiche norme regolamentari.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la partecipazione popolare all'amministrazione locale: può comprendere il referendum, ove la legge regionale lo preveda. comprende varie forme di consultazione, escluso il referendum. può comprendere il referendum, ma solo ove sia possibile espletarlo in coincidenza con altre operazioni elettorali. può comprendere il referendum, ove lo statuto del comune lo preveda.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'azione popolare è disciplinata nel senso che: ciascun elettore può invitare il comune e la provincia a proporre le azioni risarcitorie conseguenti al danno ambientale subito dalle comunità locali, ed in caso di inerzia protrattasi per gg. 150, far valere direttamente in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano all'ente locale. ciascun elettore può far valere in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano al comune e alla provincia. ciascun elettore può invitare il comune e la provincia ad agire in giudizio per la tutela degli interessi delle comunità locali, ed in caso di inerzia protrattasi per gg. 150, far valere direttamente in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano all'ente locale. associazioni di elettori, purché composte dal 5 per cento della popolazione residente sul territorio di competenza, possono invitare il comune o la provincia ad agire in giudizio per la tutela degli interessi della comunità locale, ed in caso di inerzia protrattasi per gg. 150, far valere direttamente in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano all'ente locale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le associazioni di protezione ambientale previste dalla legge, possono proporre le azioni risarcitorie di competenza del giudice ordinario, conseguenti a danno ambientale: ove si tratti di azioni che spettano al comune e alla provincia. purché si tratti di azioni che non spettano al comune e alla provincia, e il danno sia inerente alla salute collettiva, escluso il danno al paesaggio. purché si tratti di azioni che non spettano al comune e alla provincia. ove si tratti di azioni che spettano al comune e alla provincia, purché si tratti di associazioni operanti esclusivamente in ambito comunale o provinciale, e comunque non tra quelle individuate dal ministero dell'ambiente in base all'art. 13 della legge 8 luglio 1986 n. 349.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il diritto di accesso agli atti dell'amministrazione comunale, è disciplinato nel senso che: gli atti sono pubblici, ad eccezione di quelli riservati per espressa indicazione di legge o per effetto di una temporanea e motivata dichiarazione del sindaco che ne vieti l'esibizione, conformemente a quanto previsto dal regolamento, in quanto la loro diffusione possa pregiudicare il diritto alla riservatezza delle persone, dei gruppi o delle imprese. gli atti sono riservati, a meno di deroga a discrezione del responsabile del procedimento. gli atti sono pubblici, in quanto il sindaco ne disponga la pubblicazione sull'albo pretorio o sul foglio annunci legali. gli atti sono riservati, a meno che un'espressa indicazione di legge o una temporanea e motivata dichiarazione del sindaco ne consenta l'esibizione, conformemente a quanto previsto dal regolamento, in quanto la loro diffusione non possa pregiudicare il diritto alla riservatezza delle persone, dei gruppi o delle imprese.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'istituzione del difensore civico presso il comune può essere prevista: dalla legge regionale. dallo statuto comunale. dalla legge dello Stato. dal regolamento comunale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il difensore civico, istituito su previsione dello statuto comunale, ha compiti: di rappresentanza in giudizio del comune. di garanzia di imparzialità e buon andamento dell'amministrazione comunale. di difesa in giudizio dei non abbienti. di arbitrato e conciliazione nelle controversie in materia di lavoro e di locazioni.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'istituzione del difensore civico presso la provincia può essere prevista: dalla legge dello Stato. dalla legge regionale. dallo statuto provinciale. dal regolamento provinciale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il difensore civico, istituito su previsione dello statuto provinciale, ha compiti: di difesa in giudizio dei non abbienti. di rappresentanza in giudizio della provincia. di garanzia di imparzialità e buon andamento dell'amministrazione provinciale. di arbitrato e conciliazione nelle controversie in materia di lavoro e di locazioni.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, spettano al comune: tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze. le funzioni amministrative che riguardano i bisogni della popolazione limitatamente alla dimensione comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, della difesa dell'ambiente dagli inquinamenti, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze. tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, limitatamente alla difesa dell'ambiente dagli inquinamenti ed allo sviluppo economico. le funzioni amministrative che riguardano i bisogni della popolazione limitatamente alla dimensione comunale, che siano espressamente attribuite all'ente dalla legge statale o regionale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, sono gestiti dal comune i seguenti servizi di competenza statale: tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche, valorizzazione dei beni culturali, viabilità e trasporti. elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica, e le relative funzioni sono esercitate dal sindaco quale ufficiale di governo. difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità, e le relative funzioni sono esercitate dal sindaco quale ufficiale di governo. protezione della flora e della fauna, parchi e riserve naturali, caccia e pesca nelle acque interne.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, possono essere istituiti municipi: nei comuni istituiti mediante fusione di due o più comuni contigui, ove lo statuto lo preveda, nei territori delle comunità di origine o di alcune di esse. nelle frazioni dei comuni, ove sia opportuna la conservazione di particolari forme di autonomia. come attributo onorifico, in alternativa alle colonie, in omaggio alla tradizione romana dei municipia. come attributo onorifico, all'interno dei comuni insigni per ricordi, monumenti storici, e per l'attuale importanza.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il titolo di città può essere concesso a determinati comuni: che siano insigni per ricordi, monumenti storici e per l'attuale importanza. che siano insigni per ricordi o monumenti storici. che siano divenuti capoluoghi di provincia dopo il 1934. che siano definibili come città d'arte.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il titolo di città può essere concesso a determinati comuni: con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno. con decreto del Presidente della regione. con decreto del Presidente della Repubblica, sentita la Conferenza Stato-regioni.. con decreto del Presidente della provincia.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardano vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale, tra l'altro, nei seguenti settori: servizi elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica. organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore. difesa dell'ambiente dagli inquinamenti, salvaguardia delle tradizioni storiche e culturali, sviluppo economico. bisogni che riguardano la popolazione ed il territorio provinciale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardano vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale, tra l'altro, nei seguenti settori: servizi elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica. difesa dell'ambiente dagli inquinamenti, salvaguardia delle tradizioni storiche e culturali, sviluppo economico. difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità, tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche, valorizzazione dei beni culturali, viabilità e trasporti, protezione della flora e della fauna, parchi e riserve naturali, caccia e pesca nelle acque interne. bisogni che riguardano la popolazione ed il territorio provinciale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardano vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale, tra l'altro, nei seguenti settori: bisogni che riguardano la popolazione ed il territorio provinciale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze. servizi sanitari, di igiene e profilassi pubblica, compiti connessi all'istruzione secondaria di secondo grado ed artistica ed alla formazione professionale, compresa l'edilizia scolastica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale servizi elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica. difesa dell'ambiente dagli inquinamenti, salvaguardia delle tradizioni storiche e culturali, sviluppo economico.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il piano territoriale di coordinamento, nella determinazione degli indirizzi generali del territorio, indica, in particolare: le linee d'intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica ed idraulico-forestale ed in genere per il consolidamento del suolo e la regimazione delle acque. gli edifici destinati a demolizione o ricostruzione, ovvero soggetti a restauro o bonifica edilizia. la perimetrazione dei centri storici. la aree da riservare a edifici pubblici o di uso pubblico nonché ad opere ed impianti di interesse collettivo e sociale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il piano territoriale di coordinamento è predisposto e adottato: dalle circoscrizioni con oltre 300.000 abitanti. dalla provincia. dalla regione. dal comune.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il piano territoriale di coordinamento, nella determinazione degli indirizzi generali del territorio, indica, in particolare: le diverse destinazioni del territorio in relazione alla prevalente vocazione delle sue parti. la aree da riservare a edifici pubblici o di uso pubblico nonché ad opere ed impianti di interesse collettivo e sociale. la perimetrazione dei centri storici. la divisione del territorio in zone omogenee.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il piano territoriale di coordinamento, nella determinazione degli indirizzi generali del territorio, indica, in particolare: i vincoli da osservare nelle zone a carattere storico, ambientale, paesistico. la perimetrazione dei centri storici. la aree da riservare a edifici pubblici o di uso pubblico nonché ad opere ed impianti di interesse collettivo e sociale. le aree nelle quali sia opportuno istituire parchi o riserve naturali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il piano territoriale di coordinamento ha la funzione: di indicare la divisione del territorio comunale in zone omogenee. di accertare la compatibilità dei piani regolatori generali con i piani paesistici. di determinare gli indirizzi generali di assetto del territorio. di indicare le direttrici di sviluppo della totalità del territorio comunale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il piano territoriale di coordinamento, nella determinazione degli indirizzi generali del territorio, indica, in particolare: la localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e delle principali linee di comunicazione. i vincoli da osservare nelle zone a carattere storico, ambientale, paesistico. la divisione del territorio in zone omogenee. la aree da riservare a edifici pubblici o di uso pubblico nonché ad opere ed impianti di interesse collettivo e sociale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il circondario è definibile come: suddivisione del territorio provinciale, in relazione all'ampiezza e peculiarità del territorio, alle esigenze della popolazione ed alla funzionalità dei servizi. suddivisione del territorio comunale, in relazione all'ampiezza e peculiarità del territorio, alle esigenze della popolazione ed alla funzionalità dei servizi. suddivisione del territorio regionale, in relazione all'ampiezza e peculiarità del territorio, alle esigenze della popolazione ed alla funzionalità dei servizi. articolazione del territorio comunale, quale organismo di partecipazione, di consultazione e di gestione di servizi di base.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, sono considerate aree metropolitane, ferme le autonome definizioni delle Regioni a statuto speciale, le zone comprendenti i comuni di: Torino, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli. Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Perugia, Pescara. Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli. Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la costituzione in città metropolitana comporta l'acquisizione delle funzioni: del comune. della regione. della circoscrizione. della provincia.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la comunità montana può essere definita: unione di comuni, enti locali costituiti fra comuni montani e parzialmente montani, anche appartenenti a province diverse, per la valorizzazione delle zone montane per l'esercizio di funzioni proprie, di funzioni conferite e per l'esercizio associato delle funzioni comunali. unione di comuni, enti locali costituiti fra comuni esclusivamente montani, anche appartenenti a province diverse, per la valorizzazione delle zone montane per l'esercizio di funzioni proprie, di funzioni conferite e per l'esercizio associato delle funzioni comunali. unione di comuni, enti locali costituiti fra comuni non necessariamente montani, anche appartenenti a province diverse, per la valorizzazione delle zone montane per l'esercizio di funzioni proprie, di funzioni conferite e per l'esercizio associato delle funzioni comunali. unione di comuni, enti locali costituiti fra comuni esclusivamente montani, anche appartenenti a province diverse, per la valorizzazione delle zone montane per l'esercizio di funzioni proprie, di funzioni conferite e per l'esercizio associato delle funzioni provinciali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la comunità montana è costituita: a mezzo di convenzione tra enti locali. con legge regionale. con provvedimento del presidente della Giunta regionale. con decreto del presidente della Repubblica.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la comunità isolana può essere definita: la comunità montana il cui territorio sia compreso in una o più isole. unione di comuni all'interno di un'isola italiana, diversa da Sicilia e Sardegna, cui si estendono le norme sulle comunità montane. comunità dei comuni montani delle isole italiane. unione di comuni all'interno di una qualsiasi isola italiana.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la comunità di arcipelago può essere definita: unione di comuni di un arcipelago italiano, diversa da Sicilia e Sardegna, cui si estendono le norme sulle comunità montane. unione di comuni all'interno di una qualsiasi isola italiana. comunità dei comuni montani degli arcipelaghi italiani. la comunità montana il cui territorio sia compreso in un arcipelago.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nell'ambito delle forme associative tra enti locali: sono escluse le convenzioni tra di essi. possono essere stipulate convenzioni tra di essi, purché vi partecipino privati. possono essere stipulate convenzioni tra di essi. possono essere stipulati tra di essi solo accordi sostitutivi di provvedimenti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nell'ambito delle forme associative tra enti locali: possono essere costituiti consorzi per la gestione associata di uno o più servizi e l'esercizio associato di funzioni, secondo le norme previste per le aziende speciali. è possibile la gestione associata di uno o più servizi solo attraverso accordi di programma. è possibile la gestione associata di uno o più servizi solo previa disciplina regionale delle forme di incentivazione all'esercizio associato. è possibile la gestione associata di uno o più servizi solo attraverso accordi di programma, purché non comportino variazione agli strumenti urbanistici.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'accordo di programma può essere promosso per l'attuazione integrata e coordinata di opere: di soli enti locali. di comuni, comunità montane e province. di comuni, province e regioni. di comuni, province, regioni, amministrazioni statali ed altri soggetti pubblici.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'accordo di programma è promosso per l'attuazione di interventi che richiedono l'azione integrata e coordinata di comuni, province, regioni, amministrazioni statali ed altri soggetti pubblici: dal presidente della regione o dal presidente della provincia, o dal sindaco, dell'ente locale con maggiore estensione territoriale. dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. dal presidente della regione o dal presidente della provincia, o dal sindaco, in relazione alla competenza primaria o prevalente sull'opera o sugli interventi o sul programma di intervento. dal ministro competente.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'accordo di programma, qualora adottato con decreto del Presidente della regione: equivale alla domanda di concessione edilizia, che deve essere rilasciata dal comune. produce l'effetto dell'intesa ai fini della conformità con le norme urbanistiche. dà inizio alla procedura di variante dello strumento urbanistico, che deve essere adottata dal consiglio comunale. equivale alla adozione di variante dello strumento urbanistico, da parte del consiglio comunale, che deve essere approvata dalla regione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, sono organi di governo della provincia: il consiglio, la giunta, il presidente. il consiglio provinciale, il consiglio circoscrizionale, la giunta, il presidente. il consiglio e la giunta. il consiglio, la giunta, il sindaco.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, sono organi di governo del comune: il consiglio, la giunta, il presidente. il consiglio comunale, il consiglio circoscrizionale, la giunta, il sindaco. il consiglio, la giunta, il sindaco. il consiglio e la giunta.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il consiglio provinciale è presieduto: dal commissario governativo. da un presidente eletto tra i consiglieri nella prima seduta del consiglio. dal presidente della provincia. dal presidente della giunta.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il consiglio comunale nei comuni con popolazione superiore a quindicimila abitanti, è presieduto: dal presidente della giunta. da un presidente eletto tra i consiglieri nella prima seduta del consiglio. dal sindaco. dal commissario governativo.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il consiglio comunale dei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, è presieduto: dal presidente della giunta. dal commissario governativo. dal sindaco che provvede anche alla convocazione del consiglio salvo diversa previsione statutaria. da un presidente eletto tra i consiglieri nella prima seduta del consiglio.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il consiglio provinciale: è l'organo che rappresenta la provincia. è l'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo della provincia. è l'organo elettorale della provincia. è l'organo abilitato a manifestare la volontà dell'ente.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il consiglio comunale: è l'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del comune. è l'organo abilitato a manifestare la volontà dell'ente. è l'organo elettorale del comune. è l'organo che rappresenta il comune.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il presidente della provincia è eletto: dai cittadini della provincia a suffragio universale e diretto. dai componenti della giunta provinciale. dai componenti del consiglio provinciale. dal consiglio e dalla giunta in seduta comune.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il sindaco è eletto: dal consiglio e dalla giunta in seduta comune. dai cittadini del comune a suffragio universale e diretto. dai componenti del consiglio comunale. dai componenti della giunta comunale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il numero degli assessori della giunta provinciale è stabilito: dal consiglio provinciale. dal presidente. dallo statuto, e fino all'adozione delle norme statutarie, dalla legge, in proporzione alla popolazione. dallo statuto, e fino all'adozione delle norme statutarie, dal presidente.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il numero degli assessori della giunta comunale è stabilito: dal sindaco. dal consiglio comunale. dallo statuto, e fino all'adozione delle norme statutarie, dalla legge, in proporzione alla popolazione. dallo statuto, e fino all'adozione delle norme statutarie, dal sindaco.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, ogni proposta di deliberazione sottoposta al consiglio provinciale, che non sia mero atto di indirizzo: deve essere accompagnata, oltre che dalla relazione di fattibilità dell'assessorato competente, dal parere in ordine alla regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, in ogni caso, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile. deve essere accompagnata dal parere in ordine alla sola regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti impegno di spesa o diminuzione di entrata, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile. deve essere accompagnata dal parere in ordine alla sola regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, in ogni caso, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile. deve essere accompagnata dal parere del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti impegno di spesa e diminuzione di entrata, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, ogni proposta di deliberazione sottoposta al consiglio comunale, che non sia mero atto di indirizzo: deve essere accompagnata dal parere in ordine alla sola regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, in ogni caso, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile. deve essere accompagnata, oltre che dalla relazione di fattibilità dell'assessorato competente, dal parere in ordine alla regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, in ogni caso, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile. deve essere accompagnata dal parere del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti impegno di spesa e diminuzione di entrata, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile. deve essere accompagnata dal parere in ordine alla sola regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti impegno di spesa o diminuzione di entrata, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, ogni proposta di deliberazione sottoposta alla Giunta provinciale, che non sia mero atto di indirizzo: deve essere accompagnata dal parere del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti impegno di spesa e diminuzione di entrata, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile. deve essere accompagnata, oltre che dalla relazione di fattibilità dell'assessorato competente, dal parere in ordine alla regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, in ogni caso, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile. deve essere accompagnata dal parere in ordine alla sola regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti impegno di spesa o diminuzione di entrata, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile. deve essere accompagnata dal parere in ordine alla sola regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, in ogni caso, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, ogni proposta di deliberazione sottoposta alla Giunta comunale, che non sia mero atto di indirizzo: deve essere accompagnata dal parere del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti impegno di spesa e diminuzione di entrata, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile. deve essere accompagnata dal parere in ordine alla sola regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti impegno di spesa o diminuzione di entrata, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile. deve essere accompagnata dal parere in ordine alla sola regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, in ogni caso, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile. deve essere accompagnata, oltre che dalla relazione di fattibilità dell'assessorato competente, dal parere in ordine alla regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, in ogni caso, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il distintivo del presidente della provincia è costituito: dalla fascia tricolore con lo stemma della repubblica e lo stemma della provincia, da portarsi a tracolla. dalla bandiera tricolore con lo stemma della provincia. dalla fascia di colore azzurro con lo stemma della repubblica e lo stemma della provincia, da portarsi a tracolla. dalla fascia di colore azzurro da portarsi a tracolla.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il distintivo del sindaco è costituito: dal gonfalone del comune. dalla bandiera tricolore con lo stemma del comune. dalla fascia tricolore con lo stemma della repubblica e lo stemma del comune, da portarsi a tracolla. dalla fascia tricolore da portarsi a tracolla.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli orari degli esercizi commerciali e dei pubblici esercizi, sono coordinati e riorganizzati, sulla base degli indirizzi espressi dal consiglio comunale e nell'ambito dei criteri eventualmente indicati dalla regione: dal presidente della provincia. dal presidente della giunta regionale. dal sindaco. dal presidente del consiglio regionale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di sindaco, allo scadere del secondo mandato: è rieleggibile nella medesima carica ancora per un altro mandato consecutivo. non è immediatamente rieleggibile nella medesima carica, a meno che uno dei due suddetti mandati abbia avuto una durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno per causa diversa dalle dimissioni volontarie. non è immediatamente rieleggibile nella medesima carica, a meno che uno dei due suddetti mandati abbia avuto una durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno. non è immediatamente rieleggibile nella medesima carica a meno che il secondo dei suddetti mandati abbia avuto una durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di presidente della provincia, allo scadere del secondo mandato: non è immediatamente rieleggibile nella medesima carica a meno che il secondo dei suddetti mandati abbia avuto una durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno. non è immediatamente rieleggibile nella medesima carica, a meno che uno dei due suddetti mandati abbia avuto una durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno per causa diversa dalle dimissioni volontarie. non è immediatamente rieleggibile nella medesima carica, a meno che uno dei due suddetti mandati abbia avuto una durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno. è rieleggibile nella medesima carica ancora per un altro mandato consecutivo.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il presidente della provincia ed il consiglio provinciale durano in carica: cinque anni. sette anni. quattro anni. nove anni.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il sindaco ed il consiglio comunale durano in carica: cinque anni. sette anni. quattro anni. nove anni.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, in caso di decesso del sindaco: il consiglio è immediatamente sciolto. il consiglio rimane in carica e provvede all'elezione del nuovo sindaco, venendo interinalmente svolte le funzioni di sindaco dal presidente del consiglio. il consiglio rimane in carica e provvede all'elezione del nuovo sindaco, venendo interinalmente svolte le funzioni di sindaco dall'assessore più anziano. il consiglio è sciolto, ma rimane in carica fino all'elezione del nuovo consiglio.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, sono riconducibili alle funzioni del sindaco, quale ufficiale del Governo: la vigilanza di quanto possa interessare la sicurezza e l'ordine pubblico, informandone il prefetto. la costituzione di centri e organismi di referenza o assistenza. l'adozione di provvedimenti contingibili e urgenti limitatamente alle emergenze sanitarie a carattere esclusivamente locale. l'adozione di provvedimenti contingibili e urgenti limitatamente alle emergenze di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, sono riconducibili alle funzioni del sindaco, quale ufficiale del Governo: l'adozione di provvedimenti contingibili e urgenti limitatamente alle emergenze di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale. la costituzione di centri e organismi di referenza o assistenza. l'adozione di provvedimenti contingibili e urgenti limitatamente alle emergenze sanitarie a carattere esclusivamente locale. la tenuta dei registri di stato civile e di popolazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, sono riconducibili alle funzioni del sindaco, quale ufficiale del Governo: l'adozione di provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini. l'adozione di provvedimenti contingibili e urgenti limitatamente alle emergenze di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale. la costituzione di centri e organismi di referenza o assistenza. l'adozione di provvedimenti contingibili e urgenti limitatamente alle emergenze sanitarie a carattere esclusivamente locale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la modifica degli orari degli esercizi commerciali e dei pubblici esercizi, localizzati nel territorio, in casi di emergenza connessi con l'inquinamento atmosferico o acustico, è di competenza: dal sindaco quale autorità locale. dal presidente della provincia. del sindaco, nell'esercizio di un servizio di competenza statale. dal prefetto.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la modifica degli orari degli esercizi commerciali e dei pubblici esercizi, localizzati nel territorio, in casi di emergenza connessi con il traffico, è di competenza: dal sindaco quale autorità locale. del sindaco, nell'esercizio di un servizio di competenza statale. dal presidente della provincia. dal prefetto.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, sono riconducibili alle funzioni del sindaco, quale ufficiale del Governo: la costituzione di centri e organismi di referenza o assistenza. l'adozione di provvedimenti contingibili e urgenti limitatamente alle emergenze di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale. l'adozione di provvedimenti contingibili e urgenti limitatamente alle emergenze sanitarie a carattere esclusivamente locale. la modifica degli orari degli esercizi commerciali e dei pubblici esercizi, localizzati nel territorio, in casi di emergenza o per particolari necessità dell'utenza.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, può essere eletto presidente della provincia: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il ventunesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età entro l'ultimo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il ventunesimo anno di età entro l'ultimo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, può essere eletto presidente della provincia: l'elettore di qualsiasi comune della provincia che abbia compiuto il ventunesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della provincia che abbia compiuto il diciottesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il ventunesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, può essere eletto consigliere circoscrizionale: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età entro l'ultimo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il ventunesimo anno di età entro l'ultimo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il ventunesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, può essere eletto consigliere circoscrizionale: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore residente nel comune cui appartiene la circoscrizione, che abbia compiuto il ventunesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore residente nella provincia cui appartiene la circoscrizione, che abbia compiuto il diciottesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore residente nel comune cui appartiene la circoscrizione, che abbia compiuto il diciottesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, può essere eletto sindaco: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il ventunesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età entro l'ultimo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il ventunesimo anno di età entro l'ultimo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, può essere eletto consigliere comunale: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età entro l'ultimo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il ventunesimo anno di età entro l'ultimo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il ventunesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, può essere eletto consigliere comunale: l'elettore di quel comune che abbia compiuto il ventunesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore di quel comune che abbia compiuto il diciottesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il ventunesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, può essere eletto consigliere provinciale: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della provincia che abbia compiuto il diciottesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il ventunesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della provincia che abbia compiuto il ventunesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, può essere eletto sindaco: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il ventunesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore dello stesso comune che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore dello stesso comune che abbia compiuto il ventunesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, può essere eletto consigliere provinciale: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età entro l'ultimo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il ventunesimo anno di età entro l'ultimo giorno fissato per la votazione. l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il ventunesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, è possibile candidarsi a consigliere provinciale, quando le elezioni si svolgono nella stessa data: in tutte le provincie della stessa regione. in tutte le provincie della Repubblica. solo in una provincia. in non più di due province.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, è possibile candidarsi alla carica di presidente della provincia: in tutte le provincie della Repubblica. solo in una provincia. in non più di due province. in tutte le provincie della stessa regione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il consigliere comunale in carica può candidarsi alla medesima carica in altro comune: solo se si tratta di un comune di una provincia diversa da quella di appartenenza. mai. sì. solo se si tratta di un comune della stessa regione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il consigliere circoscrizionale in carica può candidarsi alla carica di consigliere comunale: sì, purché fuori della provincia. sì. mai. sì, purché nell'ambito della provincia.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il consigliere comunale in carica può candidarsi alla carica di consigliere provinciale: sì, purché fuori della regione. sì, purché nell'ambito della regione. sì. mai.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, è possibile candidarsi a consigliere comunale, quando le elezioni si svolgono nella stessa data: in tutti i comuni della Repubblica. in non più di due comuni. in tutti i comuni della stessa regione. solo in un comune.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il consigliere circoscrizionale in carica può candidarsi alla carica di consigliere provinciale: sì, purché nell'ambito della regione. mai. sì, purché fuori della regione. sì.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, è possibile candidarsi alla carica di sindaco: solo in un comune. in qualsiasi comune della stessa regione. in qualsiasi comune della Repubblica. in non più di due comuni.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il consigliere circoscrizionale in carica può candidarsi alla medesima carica in altra circoscrizione: sì. solo se si tratta di una circoscrizione della stessa regione. mai. solo se si tratta della circoscrizione di una regione diversa da quella di appartenenza.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, è possibile candidarsi a consigliere circoscrizionale, quando le elezioni si svolgono nella stessa data: in tutte le circoscrizioni della stessa regione. in tutte le circoscrizioni di un solo comune. solo in una circoscrizione. in non più di due circoscrizioni.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il consigliere provinciale in carica può candidarsi alla medesima carica in altra provincia: sì. mai. solo se si tratta di una provincia della stessa regione. solo se si tratta di una provincia di una regione diversa da quella di appartenenza.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il candidato eletto consigliere contemporaneamente in due circoscrizioni comunali: deve optare per una delle cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida. deve comunicare l'accettazione di entrambe le cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida. deve comunicare l'accettazione di entrambe le cariche entro cinque giorni dalla prima deliberazione di convalida. deve optare per una delle cariche entro cinque giorni dalla prima deliberazione di convalida.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il candidato eletto consigliere contemporaneamente in due province: deve comunicare l'accettazione di entrambe le cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida. deve comunicare l'accettazione di entrambe le cariche entro cinque giorni dalla prima deliberazione di convalida. deve optare per una delle cariche entro cinque giorni dalla prima deliberazione di convalida. deve optare per una delle cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, qualora il candidato eletto consigliere contemporaneamente in due province non opti per una delle cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida: viene dichiarato decaduto da entrambe le cariche. rimane eletto nel consiglio della provincia in cui ha riportato il maggior numero di voti in assoluto. rimane eletto nel consiglio della provincia in cui ha la residenza, o, in mancanza, della provincia più vicina alla sua residenza. rimane eletto nel consiglio della provincia in cui ha riportato il maggior numero di voti in percentuale rispetto al numero di votanti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, qualora il candidato eletto consigliere contemporaneamente in due circoscrizioni non opti per una delle cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida: rimane eletto nel consiglio della circoscrizione in cui ha riportato il maggior numero di voti in percentuale rispetto al numero di votanti. viene dichiarato decaduto da entrambe le cariche. rimane eletto nel consiglio della circoscrizione in cui ha riportato il maggior numero di voti in assoluto. rimane eletto nel consiglio della circoscrizione in cui ha la residenza, o, in mancanza, della circoscrizione più vicina alla sua residenza.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, qualora il candidato eletto consigliere contemporaneamente in due comuni non opti per una delle cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida: rimane eletto nel consiglio del comune in cui ha riportato il maggior numero di voti in percentuale rispetto al numero di votanti. viene dichiarato decaduto da entrambe le cariche. rimane eletto nel consiglio del comune in cui ha la residenza, o, in mancanza, nel comune più vicino alla sua residenza. rimane eletto nel consiglio del comune in cui ha riportato il maggior numero di voti in assoluto.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il candidato eletto consigliere contemporaneamente in due comuni: deve optare per una delle cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida. deve comunicare l'accettazione di entrambe le cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida. deve comunicare l'accettazione di entrambe le cariche entro cinque giorni dalla prima deliberazione di convalida. deve optare per una delle cariche entro cinque giorni dalla prima deliberazione di convalida.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non è causa ostativa a ricoprire la carica di consigliere comunale: l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 316 bis (malversazione a danno dello Stato) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 314 (peculato) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 317 (concussione) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva ad una pena inferiore a sei mesi di reclusione per il delitto previsto dall'art. 323 (abuso di ufficio) cod. pen..
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non è causa ostativa a ricoprire la carica di presidente del consiglio circoscrizionale: l'aver riportato condanna definitiva ad una pena inferiore a sei mesi di reclusione per il delitto previsto dall'art. 323 (abuso di ufficio) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 316 bis (malversazione a danno dello Stato) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 314 (peculato) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 317 (concussione) cod. pen..
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non è causa ostativa a ricoprire la carica di presidente della provincia: l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 316 bis (malversazione a danno dello Stato) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 317 (concussione) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva ad una pena inferiore a sei mesi di reclusione per il delitto previsto dall'art. 323 (abuso di ufficio) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 314 (peculato) cod. pen..
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non è causa ostativa a ricoprire la carica di consigliere provinciale: l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 314 (peculato) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva ad una pena inferiore a sei mesi di reclusione per il delitto previsto dall'art. 323 (abuso di ufficio) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 316 bis (malversazione a danno dello Stato) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 317 (concussione) cod. pen..
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non è causa ostativa a ricoprire la carica di assessore comunale: l'aver riportato condanna definitiva ad una pena inferiore a sei mesi di reclusione per il delitto previsto dall'art. 323 (abuso di ufficio) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 316 bis (malversazione a danno dello Stato) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 317 (concussione) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 314 (peculato) cod. pen..
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non è causa ostativa a ricoprire la carica di assessore provinciale: l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 317 (concussione) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva ad una pena inferiore a sei mesi di reclusione per il delitto previsto dall'art. 323 (abuso di ufficio) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 316 bis (malversazione a danno dello Stato) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 314 (peculato) cod. pen..
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non è causa ostativa a ricoprire la carica di sindaco: l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 317 (concussione) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva ad una pena inferiore a sei mesi di reclusione per il delitto previsto dall'art. 323 (abuso di ufficio) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 316 bis (malversazione a danno dello Stato) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 314 (peculato) cod. pen..
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non è causa ostativa a ricoprire la carica di presidente della comunità montana: l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 316 bis (malversazione a danno dello Stato) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva ad una pena inferiore a sei mesi di reclusione per il delitto previsto dall'art. 323 (abuso di ufficio) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 317 (concussione) cod. pen.. l'aver riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'art. 314 (peculato) cod. pen..
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la sospensione di diritto dalla carica di presidente del consiglio di amministrazione di consorzio fra comuni può verificarsi: solo al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge. nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura. al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre ove sia irrogata una pena non inferiore a quattro anni di reclusione in base a sentenza non definitiva. al passaggio in giudicato della sentenza di condanna ad una pena non inferiore a tre anni di reclusione, e in ogni caso di applicazione di misure di coercizione previste dal codice di procedura penale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la sospensione di diritto dalla carica di presidente del consiglio circoscrizionale può verificarsi: nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura. solo al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge. al passaggio in giudicato della sentenza di condanna ad una pena non inferiore a tre anni di reclusione, e in ogni caso di applicazione di misure di coercizione previste dal codice di procedura penale. al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre ove sia irrogata una pena non inferiore a quattro anni di reclusione in base a sentenza non definitiva.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la sospensione di diritto dalla carica di sindaco può verificarsi: al passaggio in giudicato della sentenza di condanna ad una pena non inferiore a tre anni di reclusione, e in ogni caso di applicazione di misure di coercizione previste dal codice di procedura penale. solo al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge. nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura. al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre ove sia irrogata una pena non inferiore a quattro anni di reclusione in base a sentenza non definitiva.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la sospensione di diritto dalla carica di presidente della comunità montana può verificarsi: al passaggio in giudicato della sentenza di condanna ad una pena non inferiore a tre anni di reclusione, e in ogni caso di applicazione di misure di coercizione previste dal codice di procedura penale. al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre ove sia irrogata una pena non inferiore a quattro anni di reclusione in base a sentenza non definitiva. nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura. solo al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la sospensione di diritto dalla carica di consigliere comunale può verificarsi: nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura. solo al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge. al passaggio in giudicato della sentenza di condanna ad una pena non inferiore a tre anni di reclusione, e in ogni caso di applicazione di misure di coercizione previste dal codice di procedura penale. al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre ove sia irrogata una pena non inferiore a quattro anni di reclusione in base a sentenza non definitiva.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la sospensione di diritto dalla carica di presidente della provincia può verificarsi: al passaggio in giudicato della sentenza di condanna ad una pena non inferiore a tre anni di reclusione, e in ogni caso di applicazione di misure di coercizione previste dal codice di procedura penale. nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura. solo al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge. al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre ove sia irrogata una pena non inferiore a quattro anni di reclusione in base a sentenza non definitiva.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la sospensione di diritto dalla carica di presidente di azienda speciale può verificarsi: al passaggio in giudicato della sentenza di condanna ad una pena non inferiore a tre anni di reclusione, e in ogni caso di applicazione di misure di coercizione previste dal codice di procedura penale. al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre ove sia irrogata una pena non inferiore a quattro anni di reclusione in base a sentenza non definitiva. nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura. solo al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la sospensione di diritto dalla carica di consigliere provinciale può verificarsi: nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura. al passaggio in giudicato della sentenza di condanna ad una pena non inferiore a tre anni di reclusione, e in ogni caso di applicazione di misure di coercizione previste dal codice di procedura penale. al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre ove sia irrogata una pena non inferiore a quattro anni di reclusione in base a sentenza non definitiva. solo al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la sospensione di diritto dalla carica di presidente di unioni di comuni può verificarsi: nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura. al passaggio in giudicato della sentenza di condanna ad una pena non inferiore a tre anni di reclusione, e in ogni caso di applicazione di misure di coercizione previste dal codice di procedura penale. solo al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge. al passaggio in giudicato della sentenza di condanna per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre ove sia irrogata una pena non inferiore a quattro anni di reclusione in base a sentenza non definitiva.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, è eleggibile a sindaco di un determinato comune: il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale. il sindaco in carica in altro comune. il prefetto che esercita le sue funzioni su un territorio nel quale è compreso quel comune. il giudice di pace che esercita funzioni sul territorio nel quale è compreso quel comune.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, è eleggibile a sindaco di un determinato comune: il Primo Presidente della Corte di Cassazione. il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni di direttore generale o equiparate o superiori. il presidente del tribunale nella cui circoscrizione rientra quel comune. il legale rappresentante di società per azioni con capitale maggioritario di quel comune.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non è eleggibile a sindaco di un determinato comune: il legale rappresentante di società per azioni con capitale maggioritario di quel comune. il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale. il dipendente del comune. il Procuratore generale della Corte di Cassazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, è eleggibile a sindaco di un determinato comune: il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale. il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni di direttore generale o equiparate o superiori. il giudice di pace che esercita funzioni sul territorio nel quale è compreso quel comune. il sindaco in carica in altro comune.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non è eleggibile a sindaco di un determinato comune: il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale. il giudice di pace che esercita funzioni su un territorio nel quale non è compreso quel comune. il dipendente del comune. il direttore generale di azienda sanitaria locale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non è eleggibile a sindaco di un determinato comune: il Capo della Polizia. il presidente del tribunale nella cui circoscrizione non è compreso il comune. il presidente della corte d'appello nel cui distretto non è compreso il comune. il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non è eleggibile a sindaco di un determinato comune: il giudice di pace che esercita funzioni su un territorio nel quale non è compreso quel comune. il prefetto che esercita le sue funzioni su un territorio nel quale è compreso quel comune. il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale. il dipendente del comune.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, è eleggibile a sindaco di un determinato comune: il legale rappresentante di società per azioni con capitale maggioritario di quel comune. il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni di direttore generale o equiparate o superiori. il prefetto che esercita le sue funzioni su un territorio nel quale è compreso quel comune. il presidente del tribunale nella cui circoscrizione non rientra quel comune.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, è eleggibile a sindaco di un determinato comune: il vice capo della polizia. il dipendente della provincia. il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni di direttore generale o equiparate o superiori. il prefetto che esercita le sue funzioni su un territorio nel quale è compreso quel comune.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, è eleggibile a sindaco di un determinato comune: il Procuratore generale presso la Corte di Cassazione. il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni di direttore generale o equiparate o superiori. il vice capo della polizia. il prefetto che esercita le sue funzioni su un territorio nel quale è compreso quel comune.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, è eleggibile a sindaco di un determinato comune: il vice capo della polizia. il prefetto che esercita le sue funzioni su un territorio nel quale è compreso quel comune. il presidente del tribunale nella cui circoscrizione non rientra quel comune. il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni di direttore generale o equiparate o superiori.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non è eleggibile a sindaco di un determinato comune: il Procuratore generale della Corte di Cassazione. il legale rappresentante di società per azioni con capitale maggioritario di quel comune. il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale. il Primo Presidente della Corte di Cassazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non è eleggibile a sindaco di un determinato comune: il dipendente del comune. il presidente della corte d'appello nel cui distretto non è compreso il comune. il giudice di pace che esercita funzioni su un territorio nel quale non è compreso quel comune. il sindaco in carica in altro comune.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non è eleggibile a sindaco di un determinato comune: il presidente della corte d'appello nel cui distretto non è compreso il comune. il giudice di pace che esercita funzioni su un territorio nel quale non è compreso quel comune. il presidente del tribunale nella cui circoscrizione non è compreso il comune. il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni di direttore generale o equiparate o superiori.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non è eleggibile a sindaco di un determinato comune: il Procuratore generale della Corte di Cassazione. il presidente del tribunale nella cui circoscrizione non rientra quel comune. il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale. il discendente fino al secondo grado del segretario comunale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non è eleggibile a sindaco di un determinato comune: il Procuratore generale della Corte di Cassazione. il ministro di culto. il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale. il Primo Presidente della Corte di Cassazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non può ricoprire la carica di sindaco di un determinato comune: il legale rappresentante della società appaltatrice del servizio di esattoria del comune. il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale. il dipendente del comune. il giudice di pace che esercita funzioni su un territorio nel quale non è compreso quel comune.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non può ricoprire la carica di sindaco di un determinato comune: l'amministratore di ente soggetto alla vigilanza del comune. il presidente del tribunale nella cui circoscrizione non rientra quel comune. il Procuratore generale della Corte di Cassazione. il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non può ricoprire la carica di sindaco di un determinato comune: chi sia parte in un processo civile contro il comune. il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale. il dipendente del comune. il giudice di pace che esercita funzioni su un territorio nel quale non è compreso quel comune.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'assessore comunale è incompatibile: con la carica di consigliere regionale della regione nella quale è compreso il comune di appartenenza. con l'esercizio della funzione di presidente del tribunale nella cui circoscrizione non rientra quel comune. con l'esercizio della funzione di dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale. con la carica di consigliere provinciale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il presidente della provincia è incompatibile: con l'esercizio della funzione di dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale. con l'esercizio della funzione di presidente del tribunale nella cui circoscrizione non rientra quel comune. con la carica di consigliere circoscrizionale. con la carica di consigliere regionale della regione nella quale è compresa la provincia di appartenenza.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il sindaco è incompatibile: con la carica di consigliere regionale della regione nella quale è compreso il comune di appartenenza. con l'esercizio della funzione di presidente del tribunale nella cui circoscrizione non rientra quel comune. con l'esercizio della funzione di dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale. con la carica di consigliere provinciale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'assessore provinciale è incompatibile: con la carica di consigliere regionale della regione nella quale è compresa la provincia di appartenenza. con l'esercizio della funzione di dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale. con l'esercizio della funzione di presidente del tribunale nella cui circoscrizione non rientra quel comune. con la carica di consigliere circoscrizionale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, non costituisce causa di ineleggibilità o incompatibilità alla carica di sindaco: o superiori. l'incarico conferito in base a norme di legge, statuto o regolamento in ragione del mandato elettivo. la carica di consigliere regionale della regione nella quale è compreso il comune di appartenenza. la carica di legale rappresentante della società appaltatrice del servizio di esattoria del comune. la funzione di dipendente civile dello Stato che svolga funzioni di direttoregenerale o equiparate
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la decadenza dalla carica di consigliere provinciale, per l'esistenza di cause di incompatibilità, deve essere promossa: davanti al tribunale regionale amministrativo. davanti al tribunale civile. davanti alla corte dei conti. davanti alla corte d'appello in unico grado.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la decadenza dalla carica di consigliere comunale, per l'esistenza di cause di incompatibilità, deve essere promossa: davanti alla corte dei conti. davanti al tribunale regionale amministrativo. davanti alla corte d'appello in unico grado. davanti al tribunale civile.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la decadenza dalla carica di presidente della provincia, per l'esistenza di cause di incompatibilità, deve essere promossa: davanti al tribunale regionale amministrativo. davanti alla corte d'appello in unico grado. davanti alla corte dei conti. davanti al tribunale civile.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la decadenza dalla carica di sindaco, per l'esistenza di cause di incompatibilità, non può esser promossa: da qualsiasi cittadino elettore del comune. da qualsiasi cittadino di un diverso comune, che non vi abbia interesse. da chiunque vi abbia interesse. dal prefetto.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la decadenza dalla carica di sindaco, per l'esistenza di cause di incompatibilità, deve essere promossa: davanti alla corte dei conti. davanti al tribunale civile. davanti alla corte d'appello in unico grado. davanti al tribunale regionale amministrativo.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, l'elezione del sindaco avviene: con il sistema maggioritario, separatamente dall'elezione dei consiglieri comunali. con il sistema maggioritario, contestualmente all'elezione dei consiglieri comunali. con il sistema a suffragio universale, contestualmente all'elezione dei consiglieri comunali. con il sistema a suffragio universale, separatamente dall'elezione dei consiglieri comunali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel sistema elettorale maggioritario, osservato nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, la candidatura alla carica di sindaco, è collegata: ad una sola lista di candidati al consiglio comunale. ad una o più liste presentate per l'elezione del consiglio comunale. alla dichiarazione del candidato di non avvalersi di appoggi di alcuna lista per l'elezione del consiglio comunale. alla precedente elezione del consiglio comunale, in seno al quale, entro la seconda domenica successiva, viene eletto il sindaco.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel sistema elettorale maggioritario, osservato nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, nella scheda per l'elezione compare: l'indicazione, a fianco di ogni contrassegno, del candidato alla carica di sindaco. l'indicazione del candidato alla carica di sindaco in apposito rettangolo, al cui fianco è riportato il contrassegno della lista o delle liste con cui il candidato è collegato. l'indicazione del solo nome e cognome del candidato alla carica di sindaco, senza alcun contrassegno. l'indicazione dei gruppi dei nomi dei candidati alla carica di consigliere comunale, in apposito rettangolo, al cui fianco è riportato il contrassegno della lista, tra i quali può essere scelto il sindaco.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel sistema elettorale maggioritario, osservato nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, ciascun elettore esercita il diritto di voto: limitandosi ad apporre il segno sul nome e cognome del candidato alla carica di sindaco. limitandosi a scrivere nome e cognome del candidato alla carica di sindaco, potendo altresì chiedere al presidente del seggio elettorale la consegna di apposita scheda su cui esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale ove compreso in lista diversa da quella collegata alla carica di sindaco prescelto segnando il contrassegno al cui fianco è indicato il nome del candidato alla carica di sindaco, potendo altresì esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale compreso nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto, scrivendone il cognome nell'apposita riga stampata sotto il medesimo contrassegno. tracciando il segno sul contrassegno di una delle liste, potendo altresì votare per un candidato a sindaco non collegato con la lista prescelta, tracciando un segno sul relativo rettangolo al cui interno è riportato il nome.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel sistema elettorale maggioritario, osservato nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, può verificarsi la necessità di un terzo turno di votazioni? No, mai. Sì, qualora nessun candidato abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validi al primo turno e almeno un terzo dei voti validi al secondo turno. Sì, in caso di parità di voti, all'esito del secondo turno di ballottaggio, tra i due candidati che abbiano ottenuto il maggior numero di voti al primo turno. Sì, qualora nessun candidato abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validi al primo e al secondo turno.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel sistema elettorale maggioritario, osservato nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, qualora vi sia stata ulteriore parità di voti al ballottaggio tra i candidati alla carica di sindaco: si procede al rinvio delle elezioni consentendo l'integrale rinnovo del procedimento di presentazione di tutte le liste e candidature a sindaco e a consigliere comunale. viene eletto il candidato di sesso femminile, e, in caso di identità di sesso, il candidato più anziano di età. viene eletto il candidato più anziano di età. si procede all'estrazione a sorte.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel sistema elettorale maggioritario, osservato nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, può verificarsi la necessità di un secondo turno di votazioni?: Sì, sempre, ai fini del ballottaggio tra i due candidati che abbiano ottenuto il maggior numero di voti. No, mai. Sì, qualora nessun candidato abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validi al primo turno. Sì, in caso di parità di voti, ai fini del ballottaggio tra i due candidati che abbiano ottenuto il maggior numero di voti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel sistema elettorale maggioritario, osservato nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, è proclamato eletto sindaco: il candidato che ottiene il maggior numero di voti. il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi. il candidato scelto all'interno del consiglio comunale appena eletto. il candidato scelto all'interno della lista di candidati alla carica di consigliere, che abbia ottenuto il maggior numero di voti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, l'elezione del sindaco avviene: con il sistema maggioritario, separatamente dall'elezione dei consiglieri comunali. con il sistema a suffragio universale, separatamente dall'elezione dei consiglieri comunali. con il sistema a suffragio universale, contestualmente all'elezione dei consiglieri comunali. con il sistema maggioritario, contestualmente all'elezione dei consiglieri comunali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel sistema elettorale a suffragio universale, osservato nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, la candidatura alla carica di sindaco, è collegata: ad una sola lista di candidati al consiglio comunale. alla dichiarazione del candidato di non avvalersi di appoggi di alcuna lista per l'elezione del consiglio comunale. alla precedente elezione del consiglio comunale, in seno al quale, entro la seconda domenica successiva, viene eletto il sindaco. ad una o più liste presentate per l'elezione del consiglio comunale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel sistema elettorale a suffragio universale, osservato per l'elezione del sindaco nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, nella scheda per l'elezione compare: l'indicazione dei candidati alla carica di sindaco in apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui ciascun candidato è collegato. l'indicazione, a fianco di ogni contrassegno, dei candidati alla carica di sindaco. l'indicazione dei gruppi dei nomi dei candidati alla carica di consigliere comunale, in apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni delle liste, nelle quali può essere scelto il sindaco. l'indicazione del solo nome e cognome dei candidati alla carica di sindaco, senza alcun contrassegno.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel sistema elettorale a suffragio universale, osservato per l'elezione del sindaco nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, ciascun elettore esercita il diritto di voto: tracciando un segno sul contrassegno di una delle liste, potendo altresì votare per un candidato a sindaco non collegato con la lista prescelta, tracciando un segno sul rettangolo al cui interno è riportato il relativo nome. limitandosi a scrivere nome e cognome del candidato alla carica di sindaco, potendo altresì chiedere al presidente del seggio elettorale la consegna di apposita scheda su cui esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale ove compreso in lista diversa da quella collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto. segnando il contrassegno al cui fianco è indicato il nome del candidato alla carica di sindaco, potendo altresì esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale compreso nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto, scrivendone il cognome nell'apposita riga stampata sotto il medesimo contrassegno. limitandosi ad apporre il segno sul nome e cognome del candidato alla carica di sindaco.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel sistema elettorale a suffragio universale, osservato nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, è proclamato eletto sindaco: il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi. il candidato che ottiene il maggior numero di voti. il candidato scelto all'interno della lista di candidati alla carica di consigliere, che abbia ottenuto il maggior numero di voti validi. il candidato scelto all'interno del consiglio comunale appena eletto.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel sistema elettorale a suffragio universale, osservato nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, se nessun candidato alla carico di sindaco ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi al primo turno: si procede al rinvio delle elezioni consentendo l'integrale rinnovo del procedimento di presentazione di tutte le liste e candidature a sindaco e a consigliere comunale. si procede ad un secondo turno la seconda domenica successiva a quella del primo. si procede ad un secondo turno la prima domenica successiva a quella del primo. si procede ad un secondo turno il giorno immediatamente successivo a quello dello spoglio dei voti espressi al primo turno.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel sistema elettorale a suffragio universale, osservato nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, qualora vi sia stata ulteriore parità di voti al ballottaggio tra i candidati alla carica di sindaco: è eletto il candidato collegato con la lista o il gruppo di liste per l'elezione del consiglio comunale che ha ottenuto la maggior cifra elettorale complessiva, e, a parità di cifra elettorale, il candidato più anziano di età. viene eletto il candidato di sesso femminile, e, in caso di identità di sesso, il candidato più anziano di età. viene eletto il candidato più anziano di età. si procede al rinvio delle elezioni consentendo l'integrale rinnovo del procedimento di presentazione di tutte le liste e candidature a sindaco e a consigliere comunale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel sistema elettorale a suffragio universale, osservato nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, può verificarsi la necessità di un terzo turno di votazioni? Sì, qualora nessun candidato abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validi al primo turno e almeno un terzo dei voti validi al secondo turno. No, mai. Sì, in caso di parità di voti, all'esito del secondo turno di ballottaggio tra i due candidati abbiano ottenuto il maggior numero di voti al primo turno. Sì, qualora nessun candidato abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validi al primo e al secondo turno.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, cosa s'intende per cifra elettorale di una lista? La somma dei voti validi riportati dalla lista elettorale in tutte le sezioni del comune. Il quorum di voti necessario per l'accesso dei candidati al ballottaggio. Il simbolo della lista, riportato sulla scheda elettorale. L'impegno di spesa elettorale gravante sul bilancio degli enti locali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il presidente della provincia è eletto: a suffragio universale e diretto, contestualmente all'elezione del consiglio provinciale. con sistema maggioritario, contestualmente all'elezione del consiglio provinciale. a suffragio universale e diretto, separatamente dall'elezione del consiglio provinciale. con sistema maggioritario, separatamente dall'elezione del consiglio provinciale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'anagrafe degli amministratori locali e regionali, è tenuta: dal competente ufficio del Ministero dell'interno in materia elettorale. dal competente ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia elettorale o della regione o provincia a statuto speciale. dal competente ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia elettorale. dal competente ufficio del Ministero della giustizia in materia elettorale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'anagrafe degli amministratori locali e regionali, è costituita: dalle notizie relative ai soli dati anagrafici degli eletti nei comuni, province e regioni. dalle notizie relative ai dati economico-fiscali degli eletti nei comuni, province e regioni, da aggiornare attualmente in base alle apposite dichiarazioni degli interessati, collegate alle rispettive situazioni patrimoniali. dalle notizie relative agli eletti nei comuni, province e regioni concernenti i dati anagrafici e gli eventuali dati patrimoniali consensualmente forniti dagli amministratori. dalle notizie relative agli eletti nei comuni, province e regioni concernenti i dati anagrafici, la lista o gruppo di appartenenza o di collegamento, il titolo di studio e la professione esercitata.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il diritto del cittadino chiamato a ricoprire cariche pubbliche nelle amministrazioni degli enti locali: è tutelato dalla Costituzione mediante la sottoposizione dell'amministratore solo alla legge. è tutelato dalla Repubblica nell'espletamento del mandato, disponendo del tempo, dei servizi e delle risorse necessari ed usufruendo di indennità e di rimborsi spese nei modi e nei limiti previsti dalla legge. è tutelato dalla Costituzione mediante l'immunità dalle conseguenze delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle funzioni. è tutelato dalla Costituzione mediante l'assegnazione di un'indennità commisurata all'effettivo esercizio delle funzioni dell'amministratore ed al rispetto del vincolo del mandato.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, a quali principi deve essere improntato il comportamento degli amministratori degli enti locali nell'esercizio delle funzioni? Al senso del dovere per il bene dello Stato. All'imparzialità e alla buona amministrazione. Al senso del dovere per il bene della patria. A favorire l'iniziativa privata al fine di incrementare la produttività.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli amministratori degli enti locali devono astenersi, relativamente alle delibere riguardanti interessi propri o di parenti o affini: dal prendere parte alla votazione se le delibere riguardano interessi propri o di loro parenti fino al secondo grado o di affini fino al terzo grado. dal prendere parte alla votazione se le delibere riguardano interessi propri o di loro parenti o affini fino al terzo grado. dal prendere parte alla votazione se le delibere riguardano interessi propri o di loro parenti o affini fino al secondo grado, e fino al terzo se in materia urbanistica ed edilizia. dal prendere parte alla discussione e alla votazione se le delibere riguardano interessi propri o di loro parenti o affini fino al quarto grado.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i componenti della giunta comunale devono astenersi, relativamente alle delibere riguardanti interessi propri o di parenti o affini: dal prendere parte alla votazione se ciò venga richiesto dal almeno un quarto dei componenti la giunta. dal prendere parte alla discussione e alla votazione se le delibere riguardano interessi propri o di loro parenti o affini fino al quarto grado. dal prendere parte alla votazione se le delibere riguardano interessi propri o di loro parenti o affini fino al terzo grado. dal prendere parte alla votazione se le delibere riguardano interessi propri o di loro parenti o affini fino al secondo grado, e fino al terzo se in materia urbanistica ed edilizia.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'obbligo di astensione dei consiglieri comunali, relativamente alle delibere riguardanti interessi propri o di parenti o affini, riguarda anche i provvedimenti normativi o di carattere generale? Solo nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi del consigliere o di suoi parenti e affini fino al quarto grado. No, mai. No, a meno che non si tratti di piani urbanistici. No, a meno che non lo richieda almeno un quarto dei componenti il consiglio.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i consiglieri comunali devono astenersi, relativamente alle delibere riguardanti interessi propri o di parenti o affini: dal prendere parte alla votazione, se ciò venga richiesto dal almeno un quarto dei componenti il consiglio. dal prendere parte alla discussione e alla votazione, se le delibere riguardano interessi propri o di loro parenti o affini fino al quarto grado. dal prendere parte alla votazione, se le delibere riguardano interessi propri o di loro parenti o affini fino al terzo grado. dal prendere parte alla votazione, se le delibere riguardano interessi propri o di loro parenti o affini fino al secondo grado, e fino al terzo se in materia urbanistica ed edilizia.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i componenti della giunta comunale devono astenersi dall'esercitare attività professionale in materia edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato? Sì, sempre. No, mai. Solo i componenti competenti in materia urbanistica, edilizia e lavori pubblici. No, dovendo però astenersi ove la giunta esamini progetti da essi elaborati.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, chi esercita attività professionale in materia edilizia privata e pubblica, può essere componente di una giunta comunale? Sì, a meno che la carica non riguardi la materia urbanistica, edilizia e lavori pubblici, nel qual caso il componente la giunta deve astenersi dall'esercitare la professione nel territorio amministrato. No, salvo che non provveda a cancellare il proprio nominativo dal relativo albo professionale. No, mai. Sì, dovendo però astenersi ove la Giunta esamini progetti da lui elaborati.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il consigliere comunale, riguardo ad incarichi presso enti e istituzioni dipendenti o sottoposti al controllo e alla vigilanza del comune: non può ricoprire l'incarico. non può ricoprire l'incarico, ma può assumere consulenze presso i suddetti enti o istituzioni. deve ricoprire l'incarico, con preferenza rispetto ad altri candidati. può ricoprire l'incarico, previa autorizzazione del consiglio.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il consigliere provinciale, riguardo ad incarichi presso enti e istituzioni dipendenti o sottoposti al controllo e alla vigilanza della provincia: deve assumere l'incarico, con preferenza rispetto ad altri candidati. non può ricoprire l'incarico, ma può assumere consulenze presso i suddetti enti o istituzioni. può assumere l'incarico, previa autorizzazione del consiglio. non può ricoprire l'incarico.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'assessore provinciale, riguardo ad incarichi presso enti e istituzioni dipendenti o sottoposti al controllo e alla vigilanza della provincia: non può ricoprire l'incarico. deve ricoprire l'incarico, con preferenza rispetto ad altri candidati. può ricoprire l'incarico, previa autorizzazione della giunta. non può ricoprire l'incarico, ma può assumere consulenze presso i suddetti enti o istituzioni.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'assessore comunale, riguardo ad incarichi presso enti e istituzioni dipendenti o sottoposti al controllo e alla vigilanza del comune: non può ricoprire l'incarico, ma può assumere consulenze presso i suddetti enti ed istituzioni. deve ricoprire l'incarico, con preferenza rispetto ad altri candidati. non può ricoprire l'incarico. può ricoprire l'incarico, previa autorizzazione della giunta.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il sindaco, riguardo ad incarichi presso enti e istituzioni dipendenti dal comune o sottoposti al controllo e alla vigilanza del comune: deve ricoprire l'incarico, con preferenza rispetto ad altri candidati. può ricoprire l'incarico, previa autorizzazione della giunta. non può ricoprire l'incarico. non può ricoprire l'incarico, ma può assumere consulenze presso i suddetti enti ed istituzioni.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il presidente della provincia, riguardo ad incarichi presso enti e istituzioni dipendenti o sottoposti al controllo e alla vigilanza della provincia: non può ricoprire l'incarico. può ricoprire l'incarico, previa autorizzazione del consiglio provinciale. non può ricoprire l'incarico, ma può assumere consulenze presso i suddetti enti o istituzioni. deve ricoprire l'incarico, con preferenza rispetto ad altri candidati.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il servizio sostitutivo di leva degli amministratori di enti locali: non può essere espletato nell'ente nel quale il soggetto è amministratore, o in un ente dipendente o controllato dalla stessa amministrazione. deve essere espletato nell'ente nel quale il soggetto è amministratore. può essere espletato nell'ente nel quale il soggetto è amministratore. non può essere espletato nell'ente nel quale il soggetto è amministratore, ma deve essere espletato in un ente dipendente o controllato dalla stessa amministrazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, riguardo al servizio militare di leva dei consiglieri comunali: il servizio militare deve essere svolto in una regione militare diversa da quella di espletamento del mandato amministrativo. nell'assegnazione della sede è riconosciuta la priorità per la sede di espletamento del mandato amministrativo o per le sedi a questa più vicine. il servizio militare è sostituito a tutti gli effetti, come servizio civile, dal periodo di espletamento del mandato amministrativo corrispondente alla durata del servizio sostitutivo di leva, prevista dalla legge. il servizio militare è sospeso per tutta la durata del mandato.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, riguardo al servizio militare di leva degli assessori delle comunità montane: nell'assegnazione della sede è riconosciuta la priorità per la sede di espletamento del mandato amministrativo o per le sedi a questa più vicine. spetta, a richiesta, una licenza illimitata in attesa di congedo, per la durata del mandato. il servizio militare è sostituito a tutti gli effetti, come servizio civile, dal periodo di espletamento del mandato amministrativo corrispondente alla durata del servizio sostitutivo di leva, prevista dalla legge. il servizio militare deve essere svolto in una provincia diversa da quella di espletamento del mandato amministrativo.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la richiesta dei lavoratori dipendenti che ricoprano cariche di amministratori di enti locali, di essere avvicinati al luogo in cui viene svolto il mandato amministrativo: deve essere accolta ove si tratti di dipendenti privati, mentre, ove si tratti di pubblici dipendenti, il trasferimento è rimesso al potere discrezionale dell'amministrazione. deve essere accolta ove si tratti di pubblici dipendenti. deve essere accolta e resa effettiva entro otto mesi. deve essere esaminata dal datore di lavoro con criteri di priorità.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, riguardo al servizio militare di leva degli assessori provinciali: il servizio militare è sostituito a tutti gli effetti, come servizio civile, dal periodo di espletamento del mandato amministrativo corrispondente alla durata del servizio sostitutivo di leva, prevista dalla legge. il servizio militare deve essere svolto in una provincia diversa da quella di espletamento del mandato amministrativo. spetta, a richiesta, una licenza illimitata in attesa di congedo, per la durata del mandato. nell'assegnazione della sede è riconosciuta la priorità per la sede di espletamento del mandato amministrativo o per le sedi a questa più vicine.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, riguardo al servizio militare di leva dei consiglieri provinciali: il servizio militare deve essere svolto in una regione militare diversa da quella di espletamento del mandato amministrativo. il servizio militare è sostituito a tutti gli effetti, come servizio civile, dal periodo di espletamento del mandato amministrativo corrispondente alla durata del servizio sostitutivo di leva, prevista dalla legge. il servizio militare è sospeso per tutta la durata del mandato. nell'assegnazione della sede è riconosciuta la priorità per la sede di espletamento del mandato amministrativo o per le sedi a questa più vicine.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli amministratori lavoratori dipendenti possono essere soggetti a trasferimenti durante l'esercizio del mandato? Sì, solo se dipendenti privati. Sì, solo con il loro consenso espresso. Sì, solo se dipendenti pubblici. No, mai.
Nell'ambito della tutela del diritto del cittadino ad espletare il mandato di amministratore di ente locale, assicurata dal d. lgs. 18/08/00, n. 267, il consigliere comunale lavoratore dipendente: può assentarsi dal assentarsi dal servizio a partire da un'ora prima fino a un'ora dopo la seduta del consiglio. ha diritto di assentarsi dal servizio, limitatamente ad una volta al mese, per l'intera giornata in cui è convocato il consiglio. ha diritto di assentarsi dal servizio per la giornata in cui è convocato il consiglio, compatibilmente alle esigenze dell'unità produttiva o dell'ente datore di lavoro. ha diritto di assentarsi dal servizio per l'intera giornata in cui è convocato il consiglio.
Nell'ambito della tutela del diritto del cittadino ad espletare il mandato di amministratore di ente locale, assicurata dal d. lgs. 18/08/00, n. 267, il consigliere provinciale lavoratore dipendente: ha diritto di assentarsi dal servizio, limitatamente ad una volta al mese, per l'intera giornata in cui è convocato il consiglio. può assentarsi dal servizio per il tempo necessario a raggiungere il luogo di convocazione del consiglio e rientrare al posto di lavoro. ha diritto di assentarsi dal servizio per l'intera giornata in cui è convocato il consiglio. ha diritto di assentarsi dal servizio per la giornata in cui è convocato il consiglio, compatibilmente alle esigenze dell'unità produttiva o dell'ente datore di lavoro.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, riguardo al servizio militare di leva dei sindaci: il servizio militare è sostituito a tutti gli effetti, come servizio civile, dal periodo di espletamento del mandato amministrativo corrispondente alla durata del servizio sostitutivo di leva, prevista dalla legge. il servizio militare deve essere svolto in una regione militare diversa da quella di espletamento del mandato amministrativo. spetta, a richiesta, una licenza illimitata in attesa di congedo, per la durata del mandato. il servizio militare è sospeso di diritto per tutta la durata del mandato.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, riguardo al servizio militare di leva dei presidenti delle comunità montane: il servizio militare deve essere svolto in una regione militare diversa da quella di espletamento del mandato amministrativo. spetta, a richiesta, una licenza illimitata in attesa di congedo, per la durata del mandato. il servizio militare è sospeso di diritto per tutta la durata del mandato. il servizio militare è sostituito a tutti gli effetti, come servizio civile, dal periodo di espletamento del mandato amministrativo corrispondente alla durata del servizio sostitutivo di leva, prevista dalla legge.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, riguardo al servizio militare di leva dei presidenti di provincia: spetta, a richiesta, una licenza illimitata in attesa di congedo, per la durata del mandato. il servizio militare deve essere svolto in una regione militare diversa da quella di espletamento del mandato amministrativo. il servizio militare è sospeso di diritto per tutta la durata del mandato. il servizio militare è sostituito a tutti gli effetti, come servizio civile, dal periodo di espletamento del mandato amministrativo corrispondente alla durata del servizio sostitutivo di leva, prevista dalla legge.
Nell'ambito della tutela del diritto del cittadino ad espletare il mandato di amministratore di ente locale, assicurata dal d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'assessore provinciale lavoratore dipendente: ha diritto di assentarsi dal servizio, limitatamente ad una volta al mese, per l'intera giornata in cui è convocata la riunione dell'organismo di cui fa parte. può assentarsi dal servizio sempre per l'intera giornata in cui è convocata la riunione dell'organismo di cui fa parte. ha diritto di assentarsi dal servizio per la giornata in cui è convocato il consiglio, compatibilmente alle esigenze dell'unità produttiva o dell'ente datore di lavoro. può assentarsi dal servizio per il tempo necessario a partecipare alle riunioni dell'organismo di cui fa parte, nonché per il tempo necessario a raggiungere il luogo di convocazione di riunione e rientrare al posto di lavoro.
Nell'ambito della tutela del diritto del cittadino ad espletare il mandato di amministratore di ente locale, assicurata dal d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'assessore comunale lavoratore dipendente: può assentarsi dal servizio sempre per l'intera giornata in cui è convocata la riunione dell'organismo di cui fa parte. può assentarsi dal servizio per il tempo necessario a partecipare alle riunioni dell'organismo di cui fa parte, nonché per il tempo necessario a raggiungere il luogo di convocazione di riunione e rientrare al posto di lavoro. può assentarsi dal servizio per la giornata in cui è convocato il consiglio, compatibilmente alle esigenze dell'unità produttiva o dell'ente datore di lavoro. ha diritto di assentarsi dal servizio, limitatamente ad una volta al mese, per l'intera giornata in cui è convocata la riunione dell'organismo di cui fa parte.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le assenze dal servizio dei lavoratori dipendenti per attività concernenti l'espletamento del mandato di amministratori di enti locali: sono direttamente retribuite dall'ente presso cui il lavoratore esercita la funzione pubblica. sono retribuite dal datore di lavoro, che ha diritto al rimborso di quanto corrisposto per il tempo di effettiva assenza, dall'ente presso cui il lavoratore esercita la funzione pubblica. sono retribuite dallo Stato. sono retribuite dallo Stato o dalla Regione a statuto speciale.
Il diritto del cittadino ad espletare il mandato di amministratore di ente locale, è assicurato dal d. lgs. 18/08/00, n. 267, a favore del lavoratore dipendente: con la previsione della facoltà di assentarsi dal servizio per il tempo necessario all'espletamento delle attività connesse al mandato, e con la possibilità di essere collocato a richiesta in aspettativa non retribuita per tutto il periodo di espletamento del mandato. soltanto con la previsione di permessi non retribuiti per il tempo necessario all'espletamento delle attività connesse al mandato. soltanto con la previsione della facoltà di richiedere l'aspettativa non retribuita per tutto il periodo di espletamento del mandato. soltanto con la previsione della facoltà di assentarsi dal servizio per il tempo necessario all'espletamento delle attività connesse al mandato.
La tutela del diritto del cittadino ad espletare il mandato di amministratore comunale, è assicurata dal d. lgs. 18/08/00, n. 267, sotto il profilo economico: con la previsione di una indennità limitatamente ai lavoratori dipendenti che abbiano chiesto l'aspettativa. con la previsione di gettoni di presenza commisurati all'effettivo esercizio di attività amministrative. con la previsione di una indennità di funzione per il sindaco, il presidente del consiglio comunale, ed i componenti della giunta, con la previsione di gettoni di presenza per i consiglieri. con la previsione di una indennità diversificata a seconda delle funzioni.
La tutela del diritto del cittadino ad espletare il mandato di amministratore provinciale, è assicurata dal d. lgs. 18/08/00, n. 267, sotto il profilo economico: con la previsione di una indennità di funzione per il presidente della provincia, il presidente del consiglio provinciale, ed i componenti della giunta, nonché con la previsione di gettoni di presenza per i consiglieri. con la previsione di una indennità diversificata a seconda delle funzioni. con la previsione di gettoni di presenza commisurati all'effettivo esercizio di attività amministrative. con la previsione di una indennità limitatamente ai lavoratori dipendenti che abbiano chiesto l'aspettativa.
La tutela del diritto del cittadino ad espletare il mandato di amministratore di ente locale, è assicurata dal d. lgs. 18/08/00, n. 267, sotto il profilo previdenziale, a favore del presidente della comunità montana lavoratore dipendente che abbia richiesto l'aspettativa non retribuita per tutto il periodo di espletamento del mandato: con l'assunzione da parte del datore di lavoro, degli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi, integrata da forme assicurative a carico dell'amministrazione locale, contro i rischi conseguenti all'espletamento del mandato. con il versamento da parte del datore di lavoro, ai rispettivi istituti, degli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi, con diritto al rimborso nei confronti dell'amministrazione locale. con l'assunzione dell'amministrazione locale, a proprio carico, del versamento degli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi, con versamento ai rispettivi istituti. con forme di contribuzione volontaria agevolata.
La tutela del diritto del cittadino ad espletare il mandato di amministratore di ente locale, è assicurata dal d. lgs. 18/08/00, n. 267, sotto il profilo previdenziale, a favore del presidente della provincia lavoratore dipendente che abbia richiesto l'aspettativa non retribuita per tutto il periodo di espletamento del mandato: con l'assunzione dell'amministrazione locale, a proprio carico, del versamento degli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi, con versamento ai rispettivi istituti. con il versamento da parte del datore di lavoro, ai rispettivi istituti, degli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi, con diritto al rimborso nei confronti dell'amministrazione locale. con forme di contribuzione volontaria agevolata. con l'assunzione da parte del datore di lavoro, degli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi, integrata da forme assicurative a carico dell'amministrazione locale, contro i rischi conseguenti all'espletamento del mandato.
La tutela del diritto del cittadino ad espletare il mandato di amministratore di ente locale, è assicurata dal d. lgs. 18/08/00, n. 267, sotto il profilo previdenziale, a favore del sindaco lavoratore dipendente che abbia richiesto l'aspettativa non retribuita per tutto il periodo di espletamento del mandato: con l'assunzione da parte del datore di lavoro, degli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi, integrata da forme assicurative a carico dell'amministrazione locale, contro i rischi conseguenti all'espletamento del mandato. con l'assunzione dell'amministrazione locale, a proprio carico, degli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi, con versamento ai rispettivi istituti. con il versamento da parte del datore di lavoro, ai rispettivi istituti, degli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi, con diritto al rimborso nei confronti dell'amministrazione locale. con forme di contribuzione volontaria agevolata.
La tutela del diritto del cittadino ad espletare il mandato di amministratore di ente locale, è assicurata dal d. lgs. 18/08/00, n. 267, sotto il profilo previdenziale, a favore del presidente dei consorzi tra enti locali, lavoratore dipendente, che abbia richiesto l'aspettativa non retribuita per tutto il periodo di espletamento del mandato: con il versamento da parte del datore di lavoro, ai rispettivi istituti, degli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi, con diritto al rimborso nei confronti dell'amministrazione locale. con l'assunzione dell'amministrazione locale, a proprio carico, del versamento degli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi, con versamento ai rispettivi istituti. con l'assunzione da parte del datore di lavoro, degli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi, integrata da forme assicurative a carico dell'amministrazione locale, contro i rischi conseguenti all'espletamento del mandato. con forme di contribuzione volontaria agevolata.
La tutela del diritto del cittadino ad espletare il mandato di amministratore di ente locale, è assicurata dal d. lgs. 18/08/00, n. 267, a favore del presidente della comunità montana lavoratore autonomo, sotto il profilo previdenziale: con forme di contribuzione volontaria agevolata. con il pagamento, da parte dell'amministrazione locale, di una cifra forfettaria annuale, fissata con decreto interministeriale, da conferire alla forma pensionistica presso la quale il soggetto è iscritto alla data dell'incarico. con versamenti a carico del soggetto interessato, salvo il diritto al rimborso nei confronti dell'amministrazione locale. con il solo pagamento, da parte dell'amministrazione locale, di premi assicurativi contro i rischi conseguenti all'espletamento del mandato.
La tutela del diritto del cittadino ad espletare il mandato di amministratore di ente locale, è assicurata dal d. lgs. 18/08/00, n. 267, a favore del presidente della provincia lavoratore autonomo, sotto il profilo previdenziale: con forme di contribuzione volontaria agevolata. con versamenti a carico del soggetto interessato, salvo il diritto al rimborso nei confronti dell'amministrazione locale. con il pagamento, da parte dell'amministrazione locale, di una cifra forfettaria annuale, fissata con decreto interministeriale, da conferire alla forma pensionistica presso la quale il soggetto è iscritto alla data dell'incarico. con il solo pagamento, da parte dell'amministrazione locale, di premi assicurativi contro i rischi conseguenti all'espletamento del mandato.
La tutela del diritto del cittadino ad espletare il mandato di amministratore di ente locale, è assicurata dal d. lgs. 18/08/00, n. 267, a favore del sindaco lavoratore autonomo, sotto il profilo previdenziale: con il pagamento, da parte dell'amministrazione locale, di una cifra forfettaria annuale, fissata con decreto interministeriale, da conferire alla forma pensionistica presso la quale il soggetto è iscritto alla data dell'incarico. con il solo pagamento, da parte dell'amministrazione locale, di premi assicurativi contro i rischi conseguenti all'espletamento del mandato. con forme di contribuzione volontaria agevolata. con versamenti a carico del soggetto interessato, salvo il diritto al rimborso nei confronti dell'amministrazione locale.
Nell'ambito della tutela del diritto del cittadino ad espletare il mandato di amministratore di ente locale, assicurata dal d. lgs. 18/08/00, n. 267, il componente il consiglio di amministrazione di azienda speciale, anche consortile, che sia lavoratore dipendente: ha diritto di assentarsi dal servizio, limitatamente ad una volta al mese, per l'intera giornata in cui è convocato il consiglio di amministrazione. ha diritto di assentarsi dal servizio per la giornata in cui è convocato il consiglio di amministrazione, compatibilmente alle esigenze dell'unità produttiva o dell'ente datore di lavoro. può sempre assentarsi dal servizio per l'intera giornata in cui è convocato il consiglio di amministrazione. può assentarsi dal servizio per il tempo necessario a partecipare alle riunioni del consiglio di amministrazione, nonché per il tempo necessario a raggiungere il luogo di convocazione del consiglio e rientrare al posto di lavoro.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la potestà regolamentare degli enti locali, tra l'altro, si esercita nelle seguenti materie: disciplina della responsabilità e delle incompatibilità tra impiego nelle pubbliche amministrazioni ed altre attività e casi di divieto di cumulo di impieghi e incarichi pubblici, tenendo conto di quanto demandato alla contrattazione collettiva nazionale. disciplina della responsabilità e delle incompatibilità tra impiego nelle pubbliche amministrazioni ed altre attività e casi di divieto di cumulo di impieghi e incarichi pubblici, senza tenere conto di quanto demandato alla contrattazione collettiva nazionale. disciplina della responsabilità e delle incompatibilità tra impiego nelle pubbliche amministrazioni ed altre attività e casi di divieto di cumulo di impieghi e incarichi pubblici, purché essa sia espressamente prevista dalla contrattazione collettiva nazionale. disciplina delle incompatibilità tra impiego nelle pubbliche amministrazioni ed altre attività, purché sia espressamente prevista dalla contrattazione collettiva nazionale, e non può invece avere ad oggetto i casi di divieto di cumulo di impieghi e incarichi pubblici.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco, per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo attribuitegli dalla legge: costituiti esclusivamente da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato, i quali, se dipendenti da una pubblica amministrazione, sono collocati in aspettativa senza assegni. costituiti esclusivamente da dipendenti dell'ente. costituiti da dipendenti dell'ente, ovvero, salvo che per gli enti dissestati o strutturalmente deficitari, da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato, i quali, se dipendenti da una pubblica amministrazione, sono collocati in aspettativa senza assegni. costituiti da dipendenti dell'ente, ovvero - senza alcuna eccezione - da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato, purché non siano dipendenti da una pubblica amministrazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi: può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco, per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo attribuitegli dalla legge, costituiti esclusivamente da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato. può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco, per l'esercizio delle funzioni di indirizzo, di controllo e di gestione costituiti esclusivamente da dipendenti dell'ente. può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco, per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo attribuitegli dalla legge, costituiti da dipendenti dell'ente, ovvero, salvo che per gli enti dissestati o strutturalmente deficitari, da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato. può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco, per l'esercizio di qualsiasi funzione costituiti da dipendenti assunti con contratto a tempo determinato, ovvero a tempo indeterminato.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali che non versino nelle situazioni strutturalmente deficitarie: possono prevedere concorsi interamente riservati al personale dipendente solo per l'assunzione dei dirigenti, purché sia richiesta una professionalità acquisita prevalentemente all'interno dell'ente. possono prevedere concorsi interamente riservati al personale dipendente, solo in relazione a particolari profili o figure professionali caratterizzati da una professionalità acquisita prevalentemente all'interno dell'ente. non possono prevedere concorsi interamente riservati al personale dipendente. possono prevedere concorsi interamente riservati al personale dipendente, solo in relazione a particolari profili o figure professionali caratterizzati da una professionalità acquisita esclusivamente all'interno dell'ente.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, per gli enti locali le graduatorie concorsuali: rimangono efficaci per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione per l'eventuale copertura dei posti che si venissero a rendere successivamente vacanti e disponibili, senza alcuna eccezione. rimangono efficaci per un termine di cinque anni dalla data di pubblicazione per l'eventuale copertura dei posti che si venissero a rendere successivamente vacanti e disponibili, senza alcuna eccezione. rimangono efficaci per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione per l'eventuale copertura dei posti che si venissero a rendere successivamente vacanti e disponibili, fatta eccezione per i posti istituiti o trasformati successivamente all'indizione del concorso medesimo. rimangono efficaci per un termine di tre anni dalla data di svolgimento del concorso, per l'eventuale copertura dei posti che si venissero a rendere successivamente vacanti e disponibili, fatta eccezione per i posti istituiti o trasformati successivamente all'indizione del concorso medesimo.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali: possono costituire rapporti di lavoro a tempo parziale, nel rispetto della disciplina vigente in materia, ma non possono costituire rapporti di lavoro a tempo determinato. possono costituire rapporti di lavoro a tempo determinato, nel rispetto della disciplina vigente in materia, ma non possono costituire rapporti di lavoro a tempo parziale. possono costituire rapporti di lavoro a tempo parziale e a tempo determinato, pieno o parziale, nel rispetto della disciplina vigente in materia. possono costituire rapporti di lavoro a tempo parziale e a tempo determinato, pieno o parziale, nel rispetto della disciplina vigente in materia ed esclusivamente qualora si tratti di enti dissestati o strutturalmente deficitari.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i dipendenti degli enti locali a tempo parziale: purché autorizzati dall'amministrazione di appartenenza, possono prestare attività lavorativa presso altri enti. possono prestare attività lavorativa esclusivamente presso altri enti locali, anche se non autorizzati dall'amministrazione di appartenenza. possono prestare attività lavorativa esclusivamente presso altri enti locali, purché si tratti di enti dissestati o strutturalmente deficitari e siano autorizzati dall'amministrazione di appartenenza. non possono prestare attività lavorativa presso altri enti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nella materia della responsabilità patrimoniale del personale degli enti locali: si osservano le disposizioni generali recate dal codice civile stabilite in materia di responsabilità. si osservano esclusivamente le disposizioni recate dallo statuto dell'ente in detta materia. si osservano esclusivamente le disposizioni specifiche recate dal regolamento generale degli uffici e dei servizi che disciplinano detta materia. si osservano le disposizioni vigenti in materia di responsabilità degli impiegati civili dello Stato.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il tesoriere ed ogni altro agente contabile che abbia maneggio di pubblico denaro o sia incaricato della gestione dei beni degli enti locali: non devono rendere il conto della loro gestione, ma sono soggetti alla giurisdizione della Corte dei conti secondo le norme e le procedure previste dalle leggi vigenti. devono rendere il conto della loro gestione e sono soggetti alla giurisdizione della Corte dei conti secondo le norme e le procedure previste dalle leggi vigenti. non devono rendere il conto della loro gestione e non sono soggetti alla giurisdizione della Corte dei conti. devono rendere il conto della loro gestione, ma non sono soggetti alla giurisdizione della Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, ogni agente contabile che abbia maneggio di pubblico denaro o sia incaricato della gestione dei beni degli enti locali, nonché coloro che si ingeriscano negli incarichi attribuiti a detti agenti: non devono rendere il conto della loro gestione e non sono soggetti alla giurisdizione della Corte dei conti. devono rendere il conto della loro gestione e sono soggetti alla giurisdizione della Corte dei conti secondo le norme e le procedure previste dalle leggi vigenti. non devono rendere il conto della loro gestione, ma sono soggetti alla giurisdizione della Corte dei conti secondo le norme e le procedure previste dalle leggi vigenti. devono rendere il conto della loro gestione, ma non sono soggetti alla giurisdizione della Corte dei conti.
Nella materia della responsabilità patrimoniale, il d. lgs. 18/08/00, n. 267 stabilisce che la responsabilità nei confronti dei dipendenti dei comuni e delle province: è personale e non si estende in nessun caso agli eredi. è personale e non si estende agli eredi salvo il caso in cui vi sia stato illecito arricchimento del dante causa e conseguente illecito arricchimento degli eredi stessi. si estende agli eredi, salvo che questi abbiano accettato l'eredità con beneficio di inventario. si estende agli eredi, anche qualora questi abbiano accettato l'eredità con beneficio di inventario.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'azione di responsabilità patrimoniale nei confronti del personale degli enti locali: si prescrive in tre anni dalla commissione del fatto. si prescrive in cinque anni dalla commissione del fatto. si prescrive in due anni dalla commissione del fatto. si prescrive in dieci anni dalla commissione del fatto.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei casi per i quali è stabilito che, nei confronti del personale dipendente delle amministrazioni locali che abbia riportato condanna definitiva per determinati delitti si fa luogo alla immediata sospensione dell'interessato dalla funzione o dall'ufficio ricoperti: la sospensione è disposta esclusivamente dal giudice ordinario. la sospensione è disposta esclusivamente dal prefetto competente per territorio. la sospensione è disposta dal responsabile dell'ufficio secondo la specifica competenza, con le modalità e procedure previste dai rispettivi ordinamenti. la sospensione è disposta esclusivamente dal giudice amministrativo.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, ai dirigenti: spetta la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettati dal Ministero dell'interno, sentite l'Associazione nazionale comuni italiani (Anci), l'Unione delle province d'Italia (Upi) e l'Unione nazionale comuni, comunità enti montani (Uncem). spetta la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme stabiliti con regolamento emanato dal Presidente del Consiglio dei ministri, sentite l'Associazione nazionale comuni italiani (Anci), l'Unione delle province d'Italia (Upi) e l'Unione nazionale comuni, comunità enti montani (Uncem). spetta la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri concordati tra l'Aran e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, sentite l'Associazione nazionale comuni italiani (Anci), l'Unione delle province d'Italia (Upi) e l'Unione nazionale comuni, comunità enti montani (Uncem). spetta la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, ai dirigenti spetta la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti; questi si uniformano al principio per cui: i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, nonché la gestione amministrativa spettano agli organi di governo, mentre la gestione finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti, i quali non possono essere però titolari di autonomi poteri di spesa. i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, nonché la gestione amministrativa spettano agli organi di governo, mentre la gestione finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo e la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica spettano esclusivamente ai dirigenti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, ai dirigenti: spettano tutti i compiti, compresa l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso l'esterno e che rientrano tra le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, senza alcuna eccezione. spettano esclusivamente i compiti loro espressamente attribuiti dal segretario o dal direttore generale, ad esclusione dell'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. spettano tutti i compiti, compresa l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, non ricompresi espressamente dalla legge o dallo statuto tra le funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo degli organi di governo dell'ente o non rientranti tra le funzioni del segretario o del direttore generale, ai sensi di detto decreto legislativo. spettano tutti i compiti, salva l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso l'esterno e di quelli rientranti tra le funzioni del segretario o del direttore generale, ai sensi di detto decreto legislativo.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dagli organi di governo dell'ente, tra i quali in particolare, secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell'ente: le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di conoscenza, escluse le diffide e gli atti costituenti manifestazioni di conoscenza. le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, autenticazioni, esclusi i verbali, le legalizzazioni, le diffide e gli atti costituenti manifestazioni di giudizio. le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, verbali, autenticazioni e legalizzazioni, esclusi i verbali, le diffide e gli atti costituenti manifestazioni di giudizio. le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dagli organi di governo dell'ente, tra i quali in particolare, secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell'ente: la presidenza delle commissioni di gara e di concorso, la responsabilità delle procedure d'appalto e di concorso, la stipulazione dei contratti, gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa. la presidenza delle commissioni di gara e di concorso, la responsabilità delle procedure d'appalto e di concorso e la stipulazione dei contratti, ma non possono essere loro attribuiti gli atti di gestione finanziaria e l'assunzione di impegni di spesa. la responsabilità delle procedure d'appalto e di concorso, la stipulazione dei contratti e gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa, ma non può essere loro attribuita la presidenza delle commissioni di gara e di concorso. la presidenza delle commissioni di gara e di concorso, la stipulazione dei contratti e gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa, ma non può essere loro attribuita la responsabilità delle procedure d'appalto e di concorso.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dagli organi di governo dell'ente, tra i quali in particolare, secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell'ente: i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, purché di natura non discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, escluse le autorizzazioni e le concessioni edilizie. i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, purché di natura non discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, comprese le autorizzazioni edilizie ed escluse le concessioni edilizie. i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie. i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, purché di natura non discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dagli organi di governo dell'ente, tra i quali in particolare, secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell'ente: tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, esclusi i poteri di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale. i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale, compresi i provvedimenti di sospensione dei lavori ed esclusi i provvedimenti di abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale. tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale. i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale, esclusi i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i dirigenti: sono direttamente responsabili, in via esclusiva, in relazione agli obiettivi dell'ente, della correttezza amministrativa, della efficienza e dei risultati della gestione. sono direttamente responsabili, in via esclusiva, in relazione agli obiettivi dell'ente, della correttezza amministrativa e della efficienza della gestione, ma non sono responsabili dei risultati della gestione. sono direttamente responsabili, in via esclusiva, in relazione agli obiettivi dell'ente, della correttezza amministrativa, ma non sono responsabili della efficienza e dei risultati della gestione. sono direttamente responsabili, in via esclusiva, in relazione agli obiettivi dell'ente, della correttezza amministrativa e della efficienza della gestione, ma non sono responsabili dei risultati della gestione, salvo che tale responsabilità sia espressamente prevista dal contratto di assunzione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il presidente della provincia può nominare un direttore generale: previa deliberazione della Giunta provinciale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo determinato e secondo criteri stabiliti dal regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi. nelle province con popolazione superiore ad un milione di abitanti, previa deliberazione della Giunta provinciale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo indeterminato e secondo criteri stabiliti dalla contrattazione collettiva nazionale. previa deliberazione del Consiglio provinciale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo indeterminato e secondo criteri stabiliti dalla contrattazione collettiva nazionale. nelle province con popolazione superiore a due milioni di abitanti, previa deliberazione del Consiglio provinciale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo indeterminato e secondo criteri stabiliti dal regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni con popolazione superiore a quindicimila abitanti il sindaco può nominare un direttore generale: che provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell'ente, secondo le direttive impartite dalla Giunta comunale, e che controlla la gestione dell'ente, perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza. che provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell'ente, secondo le direttive impartite dal Consiglio comunale, e che controlla la gestione dell'ente, perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza. che provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell'ente, secondo le direttive impartite dal sindaco, e che sovrintende alla gestione dell'ente, perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza. che provvede a definire gli indirizzi e gli obiettivi da conseguire, secondo le direttive impartite dal sindaco, su conforme parere del Consiglio comunale, e che sovrintende alla gestione dell'ente, perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il presidente della provincia può nominare un direttore generale: previa deliberazione della Giunta provinciale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo determinato. nelle province con popolazione superiore a due milioni di abitanti, previa deliberazione del Consiglio provinciale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo indeterminato. nelle province con popolazione superiore ad un milione di abitanti, previa deliberazione della Giunta provinciale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo indeterminato. previa deliberazione del Consiglio provinciale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo indeterminato.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, qualora nei comuni con popolazione superiore a quindicimila abitanti il sindaco nomini un direttore generale: a questo rispondono, nell'esercizio delle funzioni loro assegnate, i dirigenti dell'ente ed il segretario del comune. a questo risponde, nell'esercizio delle funzioni a lui assegnate, il segretario del comune. a questo rispondono, nell'esercizio delle funzioni loro assegnate, i dirigenti dell'ente, ad eccezione del segretario del comune. a questo rispondono, nell'esercizio delle funzioni loro assegnate, i dirigenti dell'ente ed il segretario del comune, qualora ciò sia espressamente stabilito dalla Giunta comunale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il sindaco può nominare un direttore generale: nei comuni con popolazione superiore ai quindicimila abitanti, previa deliberazione della Giunta comunale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo determinato e secondo criteri stabiliti dal regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi. nei comuni con popolazione superiore ai cinquantamila abitanti, previa deliberazione della Giunta comunale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo indeterminato e secondo criteri stabiliti dalla contrattazione collettiva nazionale. nei comuni con popolazione superiore ai quindicimila abitanti, previa deliberazione del Consiglio comunale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo indeterminato e secondo criteri stabiliti dal regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi. nei comuni con popolazione superiore ai cinquantamila abitanti, previa deliberazione del Consiglio comunale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo indeterminato e secondo criteri stabiliti dal regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, qualora il presidente della provincia nomini un direttore generale: a questo rispondono, nell'esercizio delle funzioni loro assegnate, i dirigenti dell'ente ed il segretario della provincia, qualora ciò sia espressamente stabilito dalla Giunta provinciale. a questo rispondono, nell'esercizio delle funzioni loro assegnate, i dirigenti dell'ente, ad eccezione del segretario della provincia. a questo rispondono, nell'esercizio delle funzioni loro assegnate, i dirigenti dell'ente ed il segretario della provincia. a questo risponde, nell'esercizio delle funzioni ad esso assegnate, il segretario della provincia.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il sindaco può nominare un direttore generale: nei comuni con popolazione superiore ai cinquantamila abitanti, previa deliberazione della Giunta comunale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo indeterminato. nei comuni con popolazione superiore ai quindicimila abitanti, previa deliberazione della Giunta comunale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo determinato. nei comuni con popolazione superiore ai quindicimila abitanti, previa deliberazione del Consiglio comunale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo indeterminato. nei comuni con popolazione superiore ai cinquantamila abitanti, previa deliberazione del Consiglio comunale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo indeterminato.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il presidente della provincia può nominare un direttore generale: che provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell'ente, secondo le direttive impartite dal Consiglio provinciale, e che controlla la gestione dell'ente, perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza. che provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell'ente, secondo le direttive impartite dal presidente della provincia, e che sovrintende alla gestione dell'ente, perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza. che provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell'ente, secondo le direttive impartite dalla Giunta provinciale, e che controlla la gestione dell'ente, perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza. che provvede a definire gli indirizzi e gli obiettivi da conseguire, secondo le direttive impartite dal presidente della provincia, su conforme parere del Consiglio provinciale, e che sovrintende alla gestione dell'ente, perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, qualora il presidente della provincia nomini un direttore generale: la durata del relativo incarico non può eccedere quella del mandato del presidente della provincia ed il direttore generale può essere revocato dalla Giunta provinciale, su proposta del sindaco e previo conforme parere del Consiglio provinciale. la durata del relativo incarico non può eccedere quella del presidente della provincia ed il direttore generale non può essere revocato prima della scadenza dell'incarico. la durata del relativo incarico non può eccedere quella del mandato del presidente della provincia ed il direttore generale può essere revocato dal presidente della provincia, previa deliberazione della Giunta provinciale. la durata del relativo incarico non può eccedere quella del mandato del presidente della provincia ed il direttore generale può essere revocato dal Consiglio provinciale, su proposta della Giunta provinciale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni superiori a quindicimila abitanti, qualora il sindaco nomini un direttore generale: la durata del relativo incarico non può eccedere quella del mandato del sindaco ed il direttore generale non può essere revocato prima della scadenza dell'incarico. la durata del relativo incarico non può eccedere quella del mandato del sindaco ed il direttore generale può essere revocato dal sindaco, previa deliberazione della Giunta comunale. la durata del relativo incarico non può eccedere quella del mandato del sindaco ed il direttore generale può essere revocato dalla Giunta comunale, su proposta del sindaco e previo conforme parere del Consiglio comunale. la durata del relativo incarico non può eccedere quella del mandato del sindaco ed il direttore generale può essere revocato dal Consiglio comunale, su proposta della Giunta comunale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni con popolazione inferiore ai quindicimila abitanti è consentito procedere alla nomina di un direttore generale? Sì, previa stipula di convenzione tra comuni le cui popolazioni assommate raggiungano i quindicimila abitanti. Sì, previa stipula di convenzione tra comuni le cui popolazioni assommate raggiungano almeno i cinquantamila abitanti. Sì, soltanto qualora si tratti di comuni interessati da mutamenti demografici stagionali in relazione a flussi turistici, e la nomina si renda necessaria al fine di assicurare il mantenimento di adeguati livelli quantitativi e qualitativi dei servizi pubblici. Sì, soltanto qualora si tratti di comuni interessati da mutamenti demografici stagionali in relazione a flussi turistici o a particolari manifestazioni anche a carattere periodico, di rilevanza internazionale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni con popolazione inferiore ai quindicimila abitanti è consentito procedere alla nomina di un direttore generale? Sì, soltanto qualora si tratti di comuni interessati da mutamenti demografici stagionali in relazione a flussi turistici o a particolari manifestazioni anche a carattere periodico, di rilevanza nazionale, e la nomina si renda necessaria al fine di realizzare il coordinamento con analoghe manifestazioni. Sì, previa stipula di convenzione tra comuni le cui popolazioni assommate raggiungano almeno i cinquantamila abitanti, ed il direttore generale non è tenuto a provvedere alla gestione coordinata o unitaria dei servizi tra i comuni interessati. Sì, previa stipula di convenzione tra comuni le cui popolazioni assommate raggiungano i quindicimila abitanti; in tal caso il direttore generale dovrà provvedere anche alla gestione coordinata o unitaria dei servizi tra i comuni interessati. Sì, soltanto qualora si tratti di comuni interessati da mutamenti demografici stagionali in relazione a flussi turistici, e la nomina si renda necessaria al fine di assicurare il mantenimento di adeguati livelli quantitativi e qualitativi dei servizi pubblici e di coordinare l'attività turistica con quella di comuni vicini.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nelle province gli incarichi dirigenziali: sono conferiti a tempo determinato e sono revocati esclusivamente per responsabilità particolarmente grave o reiterata. sono conferiti a tempo determinato e, tra l'altro, sono revocati per responsabilità particolarmente grave o reiterata e negli altri casi disciplinati dai contratti collettivi di lavoro. sono conferiti a tempo indeterminato e, tra l'altro, sono revocati per responsabilità particolarmente grave o reiterata e negli altri casi disciplinati dai contratti collettivi di lavoro. sono conferiti a tempo determinato e sono revocati esclusivamente nei casi disciplinati dai contratti collettivi di lavoro.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nelle province gli incarichi dirigenziali: sono conferiti a tempo indeterminato e la loro attribuzione non può prescindere dalla precedente assegnazione di funzioni di direzione a seguito di concorsi. sono conferiti a tempo determinato e la loro attribuzione non può prescindere dalla precedente assegnazione di funzioni di direzione a seguito di concorsi. sono conferiti a tempo determinato e la loro attribuzione può prescindere dalla precedente assegnazione di funzioni di direzione a seguito di concorsi. sono conferiti a tempo indeterminato e la loro attribuzione può prescindere dalla precedente assegnazione di funzioni di direzione a seguito di concorsi.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nelle province gli incarichi dirigenziali: sono conferiti a tempo indeterminato, secondo criteri di competenza professionale, in relazione agli obiettivi indicati nel programma amministrativo della Giunta provinciale. sono conferiti a tempo determinato, secondo criteri di competenza professionale, in relazione agli obiettivi indicati nel programma amministrativo del presidente della provincia. sono conferiti a tempo indeterminato, secondo criteri di competenza professionale, in relazione agli obiettivi indicati nel programma amministrativo del presidente della provincia. sono conferiti a tempo determinato, secondo criteri di anzianità e competenza professionale, in relazione agli obiettivi indicati nel programma amministrativo del Consiglio provinciale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni gli incarichi dirigenziali: sono conferiti a tempo determinato e sono revocati esclusivamente per responsabilità particolarmente grave o reiterata. sono conferiti a tempo determinato e, tra l'altro, sono revocati per responsabilità particolarmente grave o reiterata e negli altri casi disciplinati dai contratti collettivi di lavoro. sono conferiti a tempo determinato e sono revocati esclusivamente nei casi disciplinati dai contratti collettivi di lavoro. sono conferiti a tempo indeterminato e, tra l'altro, sono revocati per responsabilità particolarmente grave o reiterata e negli altri casi disciplinati dai contratti collettivi di lavoro.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni gli incarichi dirigenziali: sono conferiti a tempo determinato, secondo criteri di competenza professionale, in relazione agli obiettivi indicati nel programma amministrativo del sindaco. sono conferiti a tempo indeterminato, secondo criteri di competenza professionale, in relazione agli obiettivi indicati nel programma amministrativo del sindaco. sono conferiti a tempo determinato, secondo criteri di anzianità e competenza professionale, in relazione agli obiettivi indicati nel programma amministrativo del Consiglio comunale. sono conferiti a tempo indeterminato, secondo criteri di competenza professionale, in relazione agli obiettivi indicati nel programma amministrativo della Giunta comunale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni gli incarichi dirigenziali sono revocati: esclusivamente in caso di inosservanza delle direttive del sindaco. in caso di inosservanza delle direttive del sindaco, della Giunta o dell'assessore di riferimento, o in caso di mancato raggiungimento al termine di ciascun anno finanziario degli obiettivi assegnati nel piano esecutivo di gestione previsto da detto ordinamento. esclusivamente in caso di inosservanza delle direttive del sindaco o dell'assessore di riferimento. esclusivamente in caso di mancato raggiungimento al termine di ciascun anno finanziario degli obiettivi assegnati nel piano esecutivo di gestione previsto da detto ordinamento.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nelle province gli incarichi dirigenziali sono revocati: esclusivamente in caso di inosservanza delle direttive del presidente della provincia o dell'assessore di riferimento. esclusivamente in caso di mancato raggiungimento al termine di ciascun anno finanziario degli obiettivi assegnati nel piano esecutivo di gestione previsto da detto ordinamento. in caso di inosservanza delle direttive del presidente della provincia, della Giunta o dell'assessore di riferimento, o in caso di mancato raggiungimento al termine di ciascun anno finanziario degli obiettivi assegnati nel piano esecutivo di gestione previsto da detto ordinamento. esclusivamente in caso di inosservanza delle direttive del presidente della provincia.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni lo statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione: possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire. possa avvenire mediante contratto a tempo indeterminato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire. possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto privato o di diritto pubblico, anche in mancanza dei requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire. possa avvenire mediante contratto a tempo indeterminato di diritto pubblico, anche in mancanza dei requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nelle province lo statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione: possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico, anche in mancanza dei requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire. possa avvenire mediante contratto a tempo indeterminato di diritto privato o di diritto pubblico, anche in mancanza dei requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire. possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire. possa avvenire mediante contratto a tempo indeterminato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nelle province lo statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici: possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire. possa avvenire mediante contratto a tempo indeterminato di diritto pubblico, anche in mancanza dei requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire. possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto privato o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto pubblico, anche in mancanza dei requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire. possa avvenire mediante contratto a tempo indeterminato di diritto pubblico o di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni lo statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici: possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire. possa avvenire mediante contratto a tempo indeterminato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire. possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto privato o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto pubblico, anche in mancanza dei requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire. possa avvenire mediante contratto a tempo indeterminato di diritto pubblico, anche in mancanza dei requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni lo statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici: possa avvenire esclusivamente mediante contratto a tempo indeterminato di diritto privato. possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o di diritto privato, ed i relativi contratti non possono avere durata inferiore al mandato elettivo del sindaco in carica. possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, ed i relativi contratti non possono avere durata superiore al mandato elettivo del sindaco in carica. possa avvenire esclusivamente mediante contratto a tempo determinato di diritto privato, ed i relativi contratti non possono avere durata superiore al mandato elettivo del sindaco in carica.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nelle province lo statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, possa avvenire mediante contratto a tempo determinato: ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato del presidente della provincia, da una indennità ad personam, commisurata alla anzianità. ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, non può essere integrato da nessun'altra indennità. ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta, da una indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale anche in considerazione della temporaneità del rapporto e delle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali. ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali per il personale dei ministeri, deve essere integrato, con provvedimento motivato del presidente della provincia, su parere vincolante del Consiglio provinciale, da una indennità ad personam, commisurata alla temporaneità del rapporto e alle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni lo statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, possa avvenire mediante contratto a tempo determinato: ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta, da una indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale anche in considerazione della temporaneità del rapporto e delle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali. ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, non può essere integrato da nessun'altra indennità. ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato del sindaco, da una indennità ad personam, commisurata alla anzianità. ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, deve essere integrato, con provvedimento motivato del sindaco, su parere vincolante del Consiglio comunale, da una indennità ad personam, commisurata alla anzianità, alla temporaneità del rapporto e alle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nelle province lo statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, possa avvenire mediante contratto a tempo determinato: ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta, da una indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale. ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta, adottato su proposta del Consiglio provinciale, da una indennità ad personam, commisurata alla anzianità. ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, deve essere integrato, con provvedimento motivato del presidente della provincia, su parere vincolante del Consiglio comunale, da una indennità ad personam, commisurata alla anzianità ed alla specifica qualificazione professionale e culturale. ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali per il personale dei ministeri, può esser integrato con provvedimento motivato del Consiglio provinciale, da una indennità ad personam commisurata alla anzianità.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni lo statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, possa avvenire mediante contratto a tempo determinato: ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta, da una indennità ad personam, commisurata alla anzianità. ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato del sindaco, su parere vincolante del Consiglio comunale, da una indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale. ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta, da una indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale. ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato del Consiglio comunale, da una indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nelle province lo statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici: possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, ed i relativi contratti non possono avere durata superiore al mandato elettivo del presidente della provincia in carica. possa avvenire esclusivamente mediante contratto a tempo determinato di diritto privato, ed i relativi contratti non possono avere durata superiore al mandato elettivo del presidente della provincia in carica. possa avvenire esclusivamente mediante contratto a tempo indeterminato di diritto privato. possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o di diritto privato, ed i relativi contratti non possono avere durata inferiore al mandato elettivo del presidente della provincia in carica.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni lo statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, possa avvenire mediante contratto a tempo determinato: e il contratto a tempo determinato è annullabile nel caso in cui l'ente locale dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle situazioni strutturalmente deficitarie. e il contratto a tempo determinato è risolto di diritto nel caso in cui l'ente locale dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle situazioni strutturalmente deficitarie. e il contratto a tempo determinato è nullo nel caso in cui l'ente locale dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle situazioni strutturalmente deficitarie. e il contratto a tempo determinato è revocato di diritto nel caso in cui l'ente locale dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle situazioni strutturalmente deficitarie.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze, tra l'altro: provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto produzione di beni rivolta a realizzare fini sociali. provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni sanitarie. provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto il conio e la distribuzione di moneta di taglio inferiore a cinque euro. provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto la determinazione delle circoscrizioni giudiziarie in materia civile ed amministrativa.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze, provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto, tra l'altro: produzione di beni rivolta a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali. tutela del territorio contro l'immigrazione clandestina. circoscrizioni giudiziarie in materia civile e penale. imposizione di diritti di transito sulle merci.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze, provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto, tra l'altro: determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni sanitarie. attività rivolte a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali. apertura e dislocazione delle aziende di credito. circoscrizione giudiziarie in materia civile ed amministrativa.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze, tra l'altro: provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto produzione di beni rivolta a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali. provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto la determinazione delle circoscrizioni giudiziarie in materia civile e penale. provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto la tutela del territorio contro l'immigrazione clandestina. provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto l'imposizione di diritti di transito sulle merci.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze, provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto, tra l'altro: tutela del territorio contro l'immigrazione clandestina. imposizione di diritti di transito su merci. produzione di beni rivolta a realizzare fini sociali. circolazione degli extracomunitari.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, ai servizi pubblici locali: si applicano i regolamenti e le direttive della Presidenza del Consiglio dei ministri relative alle carte dei servizi pubblici. si applicano le disposizioni di legge relative alle carte dei servizi pubblici. si applicano i regolamenti e le direttive del Ministro per la funzione pubblica relative alle carte dei servizi pubblici. si applicano le direttive dell'Unione europea relative alle carte dei servizi pubblici.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, ai servizi pubblici locali: si applicano i regolamenti e le direttive della Presidenza del Consiglio dei ministri relative alla qualità dei servizi pubblici locali. si applicano le disposizioni di legge relative alla qualità dei servizi pubblici locali. si applicano i regolamenti e le direttive del Ministro per la funzione pubblica relative alla qualità dei servizi pubblici locali. si applicano le direttive dell'Unione europea relative alla qualità dei servizi pubblici locali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel trattamento dei gestori di pubblico servizio da parte degli enti locali: è vietata ogni forma di differenziazione in ordine alla concessione da chiunque dovuta di contribuzioni per la gestione del servizio. sono consentite differenziazioni in ordine al regime tributario ed alla concessione da chiunque dovuta di contribuzioni per la gestione del servizio, previa autorizzazione della competente Autorità di settore. sono consentite differenziazioni in ordine al regime tributario ed alla concessione da chiunque dovuta di contribuzioni per la gestione del servizio, previa autorizzazione del Ministro per le infrastrutture. sono consentite differenziazioni in ordine al regime tributario ed alla concessione da chiunque dovuta di contribuzioni per la gestione del servizio, previa autorizzazione dell'E.N.E.A..
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel trattamento dei gestori di pubblico servizio da parte degli enti locali: sono consentite differenziazioni in ordine al regime tributario ed alla concessione da chiunque dovuta di agevolazioni per la gestione del servizio, previa autorizzazione della competente Autorità di settore. sono consentite differenziazioni in ordine al regime tributario ed alla concessione da chiunque dovuta di agevolazioni per la gestione del servizio, previa autorizzazione del Ministro per le infrastrutture. sono consentite differenziazioni in ordine al regime tributario ed alla concessione da chiunque dovuta di agevolazioni per la gestione del servizio, previa autorizzazione dell'E.N.E.A.. è vietata ogni forma di differenziazione in ordine alla concessione da chiunque dovuta di agevolazioni per la gestione del servizio.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel trattamento dei gestori di pubblico servizio da parte degli enti locali: è vietata ogni forma di differenziazione in ordine al regime tributario. sono consentite differenziazioni in ordine al regime tributario, previa autorizzazione del Ministro per le infrastrutture. sono consentite differenziazioni in ordine al regime tributario, previa autorizzazione della competente Autorità di settore. sono consentite differenziazioni in ordine al regime tributario, previa autorizzazione dell'E.N.E.A..
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i contratti di servizio stipulati per regolare i rapporti degli enti locali con le società di erogazione dei servizi pubblici di rilevanza economica, dovranno prevedere, tra l'altro: le condizioni generali di contratto praticate agli utenti del servizio. le condizioni di recesso degli utenti del servizio dal contratto di fornitura. adeguati strumenti di verifica del rispetto dei livelli dei servizi da garantire previsti nei capitolati di gara. le tariffe praticate agli utenti del servizio.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i contratti di servizio stipulati per regolare i rapporti degli enti locali con le società di gestione delle reti e degli impianti destinati all'esercizio dei servizi pubblici di rilevanza economica, dovranno prevedere, tra l'altro: le condizioni generali di contratto praticate agli utenti del servizio. le condizioni di recesso degli utenti del servizio dal contratto di fornitura. i livelli dei servizi da garantire. le tariffe praticate agli utenti del servizio.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i contratti di servizio stipulati per regolare i rapporti degli enti locali con le società di erogazione dei servizi pubblici di rilevanza economica, dovranno prevedere, tra l'altro: le condizioni di recesso degli utenti del servizio dal contratto di fornitura. le condizioni generali di contratto praticate agli utenti del servizio. i livelli dei servizi da garantire. le tariffe praticate agli utenti del servizio.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i rapporti degli enti locali con le società di erogazione dei servizi pubblici di rilevanza economica: sono regolati da contratti di servizio, allegati ai capitolati di gara. sono regolati secondo le direttive impartite dall'E.N.E.A., allegate ai capitolati di gara. sono regolati secondo le direttive impartite dalla competente Autorità di settore, allegate ai capitolati di gara. sono regolati secondo le direttive impartite dal Ministro per le infrastrutture, allegate ai capitolati di gara.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i contratti di servizio stipulati per regolare i rapporti degli enti locali con le società di gestione delle reti e degli impianti destinate all'esercizio dei servizi pubblici di rilevanza economica, dovranno prevedere, tra l'altro: le tariffe praticate agli utenti del servizio. le condizioni generali di contratto praticate agli utenti del servizio. le condizioni di recesso degli utenti del servizio dal contratto di fornitura. adeguati strumenti di verifica del rispetto dei livelli dei servizi da garantire.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i rapporti degli enti locali con le società di gestione delle reti e degli impianti destinate all'esercizio dei servizi pubblici di rilevanza economica: sono regolati secondo le direttive impartite dal Ministro per le infrastrutture, allegate ai capitolati di gara. sono regolati secondo le direttive impartite dall'E.N.E.A., allegate ai capitolati di gara. sono regolati da contratti di servizio, allegati ai capitolati di gara. sono regolati secondo le direttive impartite dalla competente Autorità di settore, allegate ai capitolati di gara.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'ente locale, con riguardo alla sua partecipazione nelle società erogatrici dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: può cedere in tutto o in parte la propria partecipazione mediante procedure ad evidenza pubblica da rinnovarsi alla scadenza del periodo di affidamento. può affidare in tutto o in parte la propria partecipazione, alla competente Autorità di settore, per la successiva cessione. può affidare in tutto o in parte la propria partecipazione, al Ministro per le infrastrutture, per la successiva cessione. può consegnare in tutto o in parte la propria partecipazione, al Ministro dell'interno, per l'affidamento ad altri enti locali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la cessione della partecipazione degli enti locali nelle società erogatrici dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: determina il contestuale recesso dell'ente locale dal contratto di servizio, previa approvazione del Ministro per le infrastrutture. determina il contestuale recesso dell'ente locale dal contratto di servizio. non comporta effetti sulla durata degli affidamenti in essere. determina il contestuale recesso dell'ente locale dal contratto di servizio, previa approvazione della competente Autorità di settore.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la cessione della partecipazione degli enti locali nelle società erogatrici dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: non comporta effetti sulla durata delle concessioni in essere. determina il contestuale recesso dell'ente locale dal contratto di servizio. determina il contestuale recesso dell'ente locale dal contratto di servizio, previa approvazione della competente Autorità di settore. determina il contestuale recesso dell'ente locale dal contratto di servizio, previa approvazione del Ministro per le infrastrutture.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le società a capitale interamente pubblico alle quali gli enti locali, in forma associata, hanno conferito la proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinati all'esercizio dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: pongono gli impianti a disposizione dei gestori della rete, qualora ne sia prevista la gestione separata, a fronte di un canone stabilito dalla competente Autorità di settore, ove prevista, o dagli enti locali. pongono gli impianti a disposizione dei gestori della rete, qualora ne sia prevista la gestione separata, a fronte di un canone stabilito dal Ministro per le infrastrutture. pongono gli impianti a disposizione dei gestori della rete, qualora ne sia prevista la gestione separata, a fronte di un canone stabilito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. pongono gli impianti a disposizione dei gestori della rete, qualora ne sia prevista la gestione separata, a fronte di un canone stabilito dall'Autorità per le telecomunicazioni.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, alle società a capitale interamente pubblico cui è stata conferita dagli enti locali, in forma associata, la proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinate all'esercizio dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: gli enti locali possono anche assegnare la gestione delle reti, previo benestare della competente Autorità di settore, ove prevista. gli enti locali debbono assegnare la gestione delle reti qualora sia separata dall'erogazione dei servizi. gli enti locali non possono assegnare la gestione delle reti, anche se sia separata dall'erogazione dei servizi. gli enti locali possono anche assegnare la gestione delle reti, qualora sia separata dall'erogazione dei servizi.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali proprietari degli impianti, delle reti e delle altre dotazioni patrimoniali destinati all'esercizio dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: possono, in forma associata, conferire la proprietà degli impianti, delle reti e delle altre dotazioni patrimoniali a società di persone, previa delibera dell'organo di amministrazione dell'ente approvata all'unanimità. debbono, in forma associata, concedere la proprietà di impianti, reti e altre dotazioni patrimoniali a società di persone, previa delibera dell'organo di amministrazione dell'ente approvata all'unanimità. possono, in forma associata, conferire la proprietà degli impianti, delle reti e delle altre dotazioni patrimoniali a società a capitale interamente pubblico, che è incedibile. possono, in forma associata, conferire la proprietà degli impianti, delle reti e delle altre dotazioni patrimoniali a società di capitali di cui detengano la maggioranza.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali, anche in forma associata: possono conferire la proprietà degli impianti a società di capitali destinati all'esercizio dei servizi pubblici locali di rilevanza economica di cui detengano la maggioranza. possono conferire la proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinati all'esercizio dei servizi pubblici locali di rilevanza economica a società a capitale interamente pubblico che è incedibile. possono conferire la proprietà degli impianti destinati all'esercizio dei servizi pubblici locali di rilevanza economica a società di persone, previa deliberazione dell'organo di amministrazione dell'ente. debbono concedere la proprietà degli impianti destinati all'esercizio dei servizi pubblici locali di rilevanza economica a società di persone, previa deliberazione dell'organo di amministrazione dell'ente.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, alla società a capitale interamente pubblico cui è stata conferita dagli enti locali, in forma associata, la proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinate all'esercizio dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: gli enti locali non possono assegnare il compito di espletare le gare per l'individuazione delle società di capitali alle quali conferire la titolarità del servizio. gli enti locali possono anche assegnare il compito di espletare le gare per l'individuazione delle società di capitali alle quali debba essere conferita la titolarità del servizio, purché di queste società detengano la maggioranza. gli enti locali debbono necessariamente assegnare il compito di espletare le gare per l'individuazione delle società di capitali alle quali conferire la titolarità del servizio. gli enti locali possono anche assegnare il compito di espletare le gare per l'individuazione delle società di capitali alle quali debba essere conferita la titolarità del servizio.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le società a capitale interamente pubblico alle quali gli enti locali, in forma associata, hanno conferito la proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinate all'esercizio dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: pongono le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali a disposizione dei gestori incaricati della gestione del servizio, a fronte di un canone stabilito dal Ministro per le infrastrutture. pongono le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali a disposizione dei gestori incaricati della gestione del servizio, a fronte di un canone stabilito dalla competente Autorità di settore, ove prevista, o dagli enti locali. pongono le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali a disposizione dei gestori incaricati della gestione del servizio, a fronte di un canone stabilito dall'Autorità per le telecomunicazioni. pongono le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali a disposizione dei gestori incaricati della gestione del servizio, a fronte di un canone stabilito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la partecipazione totalitaria detenuta dagli enti locali, anche in forma associata, nelle società alle quali abbiano conferito la proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinati all'esercizio dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: può essere ceduta solamente a società controllate da consorzi di enti pubblici. può essere ceduta con una offerta pubblica di vendita, previa approvazione della CONSOB. è incedibile. può essere ceduta solamente a società controllate da enti pubblici.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le società a capitale interamente pubblico alle quali gli enti locali, anche in forma associata, hanno conferito la proprietà delle reti, degli impianti, e delle altre dotazioni patrimoniali destinati all'esercizio dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: pongono le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali a disposizione dei gestori della rete, qualora ne sia prevista la gestione separata, a fronte di un canone stabilito dal Ministro per le infrastrutture. pongono le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali a disposizione dei gestori della rete, qualora ne sia prevista la gestione separata, a fronte di un canone che, ove non sia prevista Autorità di settore, è stabilito dagli enti locali. pongono le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali a disposizione dei gestori della rete, qualora ne sia prevista la gestione separata, a fronte di un canone stabilito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. pongono le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali a disposizione dei gestori della rete, qualora ne sia prevista la gestione separata, a fronte di un canone stabilito dall'Autorità per le telecomunicazioni.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, se le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali utilizzate per la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica sono di proprietà di soggetti diversi dagli enti locali, detti soggetti: possono essere autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti, a condizione che siano rispettati, tra l'altro, gli standard ambientali definiti dalla competente Autorità di settore e siano praticate tariffe non superiori alla media regionale, salvo che le discipline di carattere settoriale o le relative Autorità dispongano diversamente. possono essere autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti, a discrezione dell'ente locale. possono essere autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti, previa autorizzazione del Ministro per le infrastrutture. non possono mai essere autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, se le reti utilizzate per la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica sono di proprietà di soggetti diversi dagli enti locali, tali enti: possono essere autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti, a condizione che siano rispettati, tra l'altro, gli standard di sicurezza definiti dalla competente Autorità di settore e siano praticate tariffe non superiori alla media regionale, salvo che le discipline di carattere settoriale o le relative Autorità dispongano diversamente. non possono mai essere autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti. possono essere autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti, a discrezione dell'ente locale. possono essere autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti, previa autorizzazione del Ministro per le infrastrutture.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, se le reti utilizzate per la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica sono di proprietà di soggetti diversi dagli enti locali, tali enti: non possono mai essere autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti. possono essere autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti, a discrezione dell'ente locale. possono essere autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti, previa autorizzazione del Ministro per le infrastrutture. possono essere autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti, a condizione che siano rispettati, tra l'altro, gli standard di equa distribuzione sul territorio definiti dalla competente Autorità di settore e siano praticate tariffe non superiori alla media regionale, salvo che le discipline di carattere settoriale o le relative Autorità dispongano diversamente.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, se le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali utilizzate per la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica sono di proprietà di soggetti diversi dagli enti locali, questi: possono essere autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti, a condizione che siano rispettati, tra l'altro, gli standard qualitativi definiti dalla competente Autorità di settore e siano praticate tariffe non superiori alla media regionale, salvo che le discipline di carattere settoriale o le relative Autorità dispongano diversamente. non possono mai essere autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti. possono essere autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti, a discrezione dell'ente locale. possono essere autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti, previa autorizzazione del Ministro per le infrastrutture.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, se le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali utilizzate per la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica sono di proprietà di soggetti diversi dagli enti locali e questi sono autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti: tra le parti è in ogni caso sottoscritto un capitolato in cui sono definite le tariffe da praticare. tra le parti è in ogni caso sottoscritta una conferenza di servizi con gli altri gestori. tra le parti è in ogni caso sottoscritto un contratto di fornitura in cui sono definite le misure di coordinamento con gli altri gestori. tra le parti è in ogni caso stipulato un contratto di servizio in cui sono definite le misure di coordinamento con gli eventuali altri gestori.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali, anche in forma associata, per la gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali, qualora sia separata dall'attività di erogazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: si avvalgono di associazioni temporanee di imprese individuate a trattativa privata, cui può essere affidata direttamente tale gestione. si avvalgono di soggetti allo scopo costituiti, nella forma di società di persone nella quale l'ente locale è rappresentato da almeno un componente dell'organo amministrativo, cui può essere affidata direttamente tale gestione. si avvalgono di soggetti allo scopo costituiti, nella forma di società di capitali con la partecipazione totalitaria di capitale pubblico, cui può essere affidata direttamente tale gestione. si avvalgono di soggetti allo scopo costituiti, nella forma di società di capitali con la partecipazione anche non maggioritaria degli stessi enti locali, cui può essere affidata direttamente tale gestione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali, anche in forma associata, per la gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali, qualora sia separata dall'attività di erogazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, si possono avvalere di: imprese idonee, da individuare mediante procedure ad evidenza pubblica. imprese idonee, da individuare mediante trattativa privata. associazioni di volontariato, da individuare mediante trattativa privata. società consortili, da individuare mediante trattativa privata.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'erogazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: avviene con conferimento della titolarità del servizio a società di persone nelle quali l'ente locale è rappresentato da almeno un componente dell'organo amministrativo. avviene con conferimento della titolarità del servizio ad associazioni temporanee di imprese individuate mediante affidamento diretto. avviene con conferimento della titolarità del servizio a società di capitali individuate attraverso l'espletamento di gare con procedure ad evidenza pubblica. avviene con conferimento della titolarità del servizio a società di capitali individuate mediante affidamento diretto.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, alle gare indette per il conferimento della titolarità dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: non sono ammesse a partecipare le società controllate da altre che, in Italia, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali a seguito del rinnovo di un affidamento diretto o di una procedura non ad evidenza pubblica. sono ammesse a partecipare le società controllate da altre che, in Italia, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali, a seguito del rinnovo di una procedura ad evidenza pubblica. sono ammesse a partecipare le imprese che, in Italia, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali, a seguito del rinnovo di un affidamento diretto. sono ammesse a partecipare le imprese che, in Italia, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali anche a seguito dei relativi rinnovi.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, alle gare indette per il conferimento della titolarità dei servizi pubblici locali di rilevanza industriale: sono ammesse a partecipare solo le imprese che, all'estero, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali. non sono ammesse a partecipare le società che, all'estero, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali in virtù di una procedura non ad evidenza pubblica. sono ammesse a partecipare solo le società che, all'estero, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali in virtù di affidamento diretto. non possono essere ammesse a partecipare le imprese che, in Italia o all'estero, gestiscano a qualunque titolo servizi pubblici locali, in virtù di procedure ad evidenza pubblica.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, alle gare indette per il conferimento della titolarità dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: sono ammesse a partecipare le imprese che, all'estero, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali in virtù di un affidamento diretto. sono ammesse a partecipare solo le imprese che, all'estero, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali. sono ammesse a partecipare solo le società che, all'estero, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali a seguito di procedura non ad evidenza pubblica. non sono ammesse a partecipare le società che, all'estero, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali in virtù di un affidamento diretto.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, alle gare indette per il conferimento della titolarità dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: possono essere ammesse a partecipare anche le imprese che, all'estero, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali anche a seguito dei relativi rinnovi. non sono ammesse a partecipare le società che, all'estero, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali a seguito del rinnovo di un affidamento diretto o di una procedura non ad evidenza pubblica. sono ammesse a partecipare solo le società che, all'estero, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali a seguito del rinnovo di un affidamento diretto. sono ammesse a partecipare solo le imprese che, all'estero, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali a seguito del rinnovo di una procedura non ad evidenza pubblica.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, alle gare indette per il conferimento della titolarità dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: sono ammesse a partecipare le imprese che, in Italia, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali a seguito del rinnovo di una procedura non ad evidenza pubblica. possono essere ammesse a partecipare anche le imprese che, in Italia, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali anche a seguito dei relativi rinnovi. non sono ammesse a partecipare le società che, in Italia, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali a seguito del rinnovo di un affidamento diretto o di una procedura non ad evidenza pubblica. sono ammesse a partecipare solo le società che, in Italia, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali a seguito del rinnovo di un affidamento diretto.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, alle gare indette per il conferimento della titolarità dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: sono ammesse a partecipare le imprese che, in Italia, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali in virtù di un affidamento diretto. sono ammesse a partecipare solo le società che, in Italia, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali a seguito di procedura non ad evidenza pubblica. non sono ammesse a partecipare le società che, in Italia, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali in virtù di un affidamento diretto. sono ammesse a partecipare solo le imprese che, in Italia, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, alle gare indette per il conferimento della titolarità dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: sono ammesse a partecipare solo le imprese che, in Italia, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali. non sono ammesse a partecipare le società che, in Italia, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali in virtù di una procedura non ad evidenza pubblica. non possono essere ammesse a partecipare le imprese che, in Italia o all'estero, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali. sono ammesse a partecipare solo le società che, in Italia, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali in virtù di affidamento diretto.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, alle gare indette per il conferimento della titolarità dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: non sono ammesse a partecipare le società controllate da altre che, all'estero, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali a seguito del rinnovo di un affidamento diretto o di una procedura non ad evidenza pubblica. sono ammesse a partecipare solo le società controllate da altre che, all'estero, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali a seguito del rinnovo di un affidamento diretto. possono essere ammesse a partecipare le imprese che, all'estero, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali anche a seguito dei relativi rinnovi. sono ammesse a partecipare solo le imprese che, all'estero, gestiscono a qualunque titolo servizi pubblici locali a seguito del rinnovo di una procedura non ad evidenza pubblica.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, fanno parte integrante del contratto di servizio per il conferimento della titolarità del servizio pubblico locale di rilevanza economica, tra l'altro: la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di qualità offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro per le infrastrutture. il livello di qualità offerto, nonché i contenuti di innovazione tecnologica e gestionale. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro per i beni e le attività culturali. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dall'E.N.E.A..
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, fanno parte integrante del contratto di servizio per il conferimento della titolarità del servizio pubblico locale di rilevanza economica, tra l'altro: la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro dell'interno. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dall'E.N.E.A.. i piani di investimento per lo sviluppo delle reti e degli impianti, nonché i contenuti di innovazione tecnologica e gestionale. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di qualità offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro per le infrastrutture.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, fanno parte integrante del contratto di servizio per il conferimento della titolarità del servizio pubblico locale di rilevanza economica, tra l'altro: la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di qualità e sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro dell'interno. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di qualità e sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dall'E.N.E.A.. i piani di investimento per la manutenzione delle reti e degli impianti, nonché i contenuti di innovazione tecnologica e gestionale. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di qualità e sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro per le infrastrutture.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, fanno parte integrante del contratto di servizio per il conferimento della titolarità del servizio pubblico locale di rilevanza economica, tra l'altro: la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro per le infrastrutture. il livello di sicurezza offerto, nonché i contenuti di innovazione tecnologica e gestionale. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro per la salute. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dall'E.N.E.A..
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, fanno parte integrante del contratto di servizio per il conferimento della titolarità del servizio pubblico locale di rilevanza economica, tra l'altro: la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dall'E.N.E.A.. le condizioni di prestazione del servizio, nonché i contenuti di innovazione tecnologica e gestionale. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di qualità offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro per le infrastrutture. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro per la salute.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, fanno parte integrante del contratto di servizio per il conferimento della titolarità del servizio pubblico locale di rilevanza economica, tra l'altro: la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di qualità e sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro dell'economia. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di qualità e sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro per le infrastrutture. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di qualità e sicurezza offerti dalla società aggiudicataria agli standards approvati dall'E.N.E.A.. i piani di investimento per il rinnovo delle reti e degli impianti, nonché i contenuti di innovazione tecnologica e gestionale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, fanno parte integrante del contratto di servizio per il conferimento della titolarità del servizio pubblico locale di rilevanza economica, tra l'altro: la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di qualità e sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro per le infrastrutture. i piani di investimento per la manutenzione delle reti e degli impianti, nonché i contenuti di innovazione tecnologica e gestionale. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di qualità e sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro dell'economia. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di qualità e sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dall'E.N.E.A..
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la gara per il conferimento della titolarità del servizio pubblico locale di rilevanza economica: è aggiudicata, tra l'altro, sulla base dei piani di investimento per la manutenzione delle reti, nonché dei contenuti di innovazione tecnologica e gestionale. è aggiudicata, tra l'altro, sulla base dei piani di investimento per la manutenzione delle reti, anche prescindendo dai contenuti di innovazione tecnologica e gestionale. è aggiudicata, tra l'altro, sulla base dei piani di investimento per la manutenzione delle reti, anche prescindendo dal livello di qualità e sicurezza offerto. è aggiudicata esclusivamente sulla base dei piani per la manutenzione ordinaria delle reti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, fanno parte integrante del contratto di servizio per il conferimento della titolarità del servizio pubblico locale di rilevanza economica, tra l'altro: la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di qualità offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro per le infrastrutture. le condizioni economiche del servizio, nonché i contenuti di innovazione tecnologica e gestionale. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro per la salute. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dall'E.N.E.A..
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, fanno parte integrante del contratto di servizio per il conferimento della titolarità del servizio pubblico locale di rilevanza industriale, tra l'altro: la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di qualità offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro per le infrastrutture. i piani di investimento per il potenziamento delle reti e degli impianti, nonché i contenuti di innovazione tecnologica e gestionale. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dal Ministro per i beni e le attività culturali. la certificazione rilasciata dalla competente Autorità di settore sulla conformità del livello di sicurezza offerto dalla società aggiudicataria agli standards approvati dall'E.N.E.A..
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'affidamento contestuale con gara del servizio del trasporto collettivo e di altri servizi pubblici locali: è consentito previa autorizzazione della competente Autorità di settore. è consentito previa autorizzazione del Ministro per le infrastrutture. è consentito qualora sia economicamente più vantaggioso. non è consentito.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'affidamento contestuale con gara di una pluralità di servizi pubblici locali diversi da quelli del trasporto collettivo: è sempre consentito previa autorizzazione del Ministro per le infrastrutture. è consentito qualora sia economicamente più vantaggioso. è sempre consentito previa autorizzazione della competente Autorità di settore. è sempre consentito previa autorizzazione dell'E.N.E.A..
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel caso in cui una pluralità di servizi pubblici locali diversi da quelli del trasporto collettivo sia affidata con gara contestuale: la durata dell'affidamento deve essere unica per tutti i servizi, e non può essere superiore alla media calcolata sulla base della durata degli affidamenti indicata dalle discipline di settore. la durata dell'affidamento deve essere unica per tutti i servizi, e può essere superiore alla media calcolata sulla base della durata degli affidamenti indicata dalle discipline di settore, previa autorizzazione della competente Autorità. la durata dell'affidamento deve essere unica per tutti i servizi, e può essere superiore alla media calcolata sulla base della durata degli affidamenti indicata dalle discipline di settore, previa autorizzazione dell'E.N.E.A.. la durata dell'affidamento deve essere unica per tutti i servizi, e può essere superiore alla media calcolata sulla base della durata degli affidamenti indicata dalle discipline di settore, previa autorizzazione del Ministro per le infrastrutture.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nel caso in cui una pluralità di servizi pubblici locali diversi da quelli del trasporto collettivo sia affidata con gara contestuale: la durata dell'affidamento deve essere unica per tutti i servizi. la durata dell'affidamento può essere frazionata per i vari servizi, previa autorizzazione della competente Autorità di settore. la durata dell'affidamento deve essere frazionata per i vari servizi. la durata dell'affidamento può essere frazionata per i vari servizi, previa autorizzazione del Ministro per le infrastrutture.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, alla scadenza del periodo di affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica è dovuto al gestore uscente un indennizzo pari al valore dei beni da lui realizzati in attuazione dei piani di investimento e non ancora ammortizzati, il cui ammontare: è determinato dalla competente Autorità di settore, previa verifica sulla regolarità della successiva gara di affidamento. è determinato dal Ministro per le infrastrutture, previa verifica sulla regolarità della successiva gara di affidamento. è indicato nel bando di gara. è determinato dall'E.N.E.A., previa verifica sulla regolarità della successiva gara di affidamento.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, alla scadenza del periodo di affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza industriale sono assegnate al nuovo gestore: le reti o loro porzioni, gli impianti e le altre dotazioni realizzate dal gestore uscente in attuazione dei piani di investimento programmati. le reti o loro porzioni realizzate dal gestore uscente in attuazione dei piani di investimento programmati, se questo vi rinunci. le reti o loro porzioni realizzate dal gestore uscente in attuazione dei piani di investimento programmati, se questo non dichiari di volersene avvalere. le reti o loro porzioni realizzate dal gestore uscente in attuazione dei piani di investimento programmati, qualora il nuovo gestore dichiari di volersene avvalere.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, alla scadenza del periodo di affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali di proprietà degli enti locali sono assegnati al nuovo gestore, in esito alla successiva gara di affidamento. gli impianti di proprietà degli enti locali sono consegnati alla Autorità di settore. gli impianti di proprietà degli enti locali sono assegnati al gestore scaduto. gli impianti di proprietà degli enti locali sono assegnati al gestore scaduto, se non utilizzati dal nuovo gestore entro un anno.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i servizi pubblici locali privi di rilevanza economica, possono essere gestiti, ferme restando le disposizioni previste per i singoli settori, mediante affidamento diretto: ad associazioni temporanee di imprese. ad associazioni non lucrative in base a procedure ad evidenza pubblica. ad aziende speciali, anche consortili. a fondazioni bancarie.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i servizi pubblici locali privi di rilevanza economica, possono essere gestiti, ferme restando le disposizioni previste per i singoli settori, mediante affidamento diretto: ad associazioni non lucrative in base a procedure ad evidenza pubblica. a società a capitale interamente pubblico. a fondazioni bancarie. ad associazioni temporanee di imprese.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, in quale ipotesi i servizi pubblici locali privi di rilevanza industriale possono essere gestiti in economia? In ogni caso, previa autorizzazione della Presidenza del Consiglio. Quando, per le caratteristiche del servizio, non sia opportuno procedere ad affidamento ad istituzioni, aziende speciali, società di capitali gestite dagli enti locali. In ogni caso, previa autorizzazione del Ministro per la funzione pubblica. In ogni caso, previa autorizzazione della Conferenza Stato- Regioni.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, in quale ipotesi i servizi pubblici locali privi di rilevanza economica possono essere gestiti in economia? Quando, per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio, non sia opportuno procedere alle altre forme di affidamento previste dalla legge. In ogni caso, previa autorizzazione della Presidenza del Consiglio. In ogni caso, previa autorizzazione del Ministro per la funzione pubblica. In ogni caso, previa autorizzazione della Conferenza Stato-Regioni.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'azienda speciale è: ente strumentale dell'ente locale dotato di personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale e di proprio statuto. ente strumentale dell'ente locale dotato di personalità giuridica, privo di autonomia imprenditoriale e di proprio statuto. ente ausiliario dell'ente locale non dotato di personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale e di proprio statuto. ente ausiliario dell'ente locale privo di personalità giuridica, dotato di autonomia imprenditoriale e di proprio statuto.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, lo statuto dell'azienda speciale istituita dalla provincia: è approvato dal consiglio provinciale, su proposta non vincolante del segretario generale della provincia. è approvato dal presidente della provincia. è approvato dal consiglio provinciale. è approvato dalla giunta provinciale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, lo statuto dell'azienda speciale istituita dal comune: è approvato dal consiglio comunale, su proposta non vincolante del segretario comunale. è approvato dalla giunta comunale. è approvato dal consiglio comunale. è approvato dal sindaco.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'istituzione è: organismo strumentale dell'ente locale per l'esercizio di servizi sociali, dotato di personalità giuridica, ma privo di autonomia gestionale. organismo ausiliario dell'ente locale per l'esercizio di servizi sociali, privo di personalità giuridica e di autonomia gestionale. organismo strumentale dell'ente locale per l'esercizio di servizi sociali, dotato di autonomia gestionale. organismo ausiliario dell'ente locale per l'esercizio di servizi sociali, dotato di personalità giuridica ed autonomia gestionale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, al direttore dell'istituzione dell'ente locale: compete la rappresentanza dell'istituzione. compete il potere di indirizzo dell'istituzione, nel rispetto delle direttive impartite dall'ente. compete la responsabilità gestionale dell'istituzione. compete esclusivamente il governo del personale dipendente dall'istituzione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, al direttore dell'azienda speciale istituita dall'ente locale: compete esclusivamente il governo del personale dipendente dall'azienda. compete la responsabilità gestionale dell'azienda. compete il potere di indirizzo dell'azienda, nel rispetto delle direttive impartite dall'ente. compete la rappresentanza dell'azienda.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le modalità di nomina degli amministratori dell'azienda speciale istituita dall'ente locale: sono stabilite dal consiglio regionale, anche in difformità dello statuto dell'azienda. sono stabilite dallo statuto dell'ente locale. sono stabilite dallo statuto dell'azienda. sono stabilite dal consiglio regionale, nel rispetto dello statuto dell'azienda.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le modalità di nomina degli amministratori dell'istituzione dell'ente locale: sono stabilite dal consiglio di amministrazione dell'istituzione. sono stabilite dallo statuto dell'ente locale. sono stabilite dal consiglio regionale. sono stabilite dalla giunta comunale o provinciale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le modalità di revoca degli amministratori dell'azienda speciale istituita dall'ente locale: sono stabilite dallo statuto dell'ente locale. sono stabilite dal consiglio regionale, nel rispetto dello statuto dell'azienda. sono stabilite dal consiglio regionale, anche in difformità dello statuto dell'azienda. sono stabilite dallo statuto dell'azienda.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le modalità di revoca degli amministratori dell'istituzione dell'ente locale: sono stabilite dalla giunta comunale o provinciale. sono stabilite dallo statuto dell'ente locale. sono stabilite dal consiglio regionale. sono stabilite dal consiglio di amministrazione dell'istituzione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, sono organi dell'azienda speciale istituita dall'ente locale: il consiglio di amministrazione, il presidente e il direttore. il comitato di quartiere, il sindaco e il collegio dei revisori. il consiglio di quartiere, il sindaco e il collegio sindacale. la giunta e il collegio sindacale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, sono organi dell'istituzione dell'ente locale: il consiglio di quartiere, il sindaco e il collegio sindacale. la giunta e il collegio sindacale. il consiglio di amministrazione, il presidente e il direttore. il comitato di quartiere, il sindaco e il collegio dei revisori.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il pareggio di bilancio imposto all'istituzione dell'ente locale: deve essere perseguito attraverso l'equilibrio dei costi e dei ricavi, compresi i trasferimenti. deve essere perseguito attraverso l'equilibrio dei costi e dei ricavi, esclusi i trasferimenti. deve essere perseguito attraverso il ripiano dell'eventuale disavanzo da parte dell'ente locale. deve essere perseguito attraverso il ripiano dell'eventuale disavanzo da parte della Cassa depositi e prestiti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il pareggio di bilancio imposto all'azienda speciale istituita dall'ente locale: deve essere perseguito attraverso l'equilibrio dei costi e dei ricavi, esclusi i trasferimenti. deve essere perseguito attraverso il ripiano dell'eventuale disavanzo da parte dell'ente locale. deve essere perseguito attraverso il ripiano dell'eventuale disavanzo da parte della Cassa depositi e prestiti. deve essere perseguito attraverso l'equilibrio dei costi e dei ricavi, compresi i trasferimenti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'istituzione dell'ente locale: informa la propria attività a criteri di efficacia, efficienza ed economicità ed ha l'obbligo del pareggio di bilancio. informa la propria attività esclusivamente a criteri di utilità sociale, con obbligo di pareggio del bilancio. informa la propria attività a criteri di efficacia, efficienza ed utilità sociale, senza l'obbligo di pareggio del bilancio. informa la propria attività a criteri di efficacia ed efficienza, senza l'obbligo di pareggio del bilancio.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'azienda speciale istituita dall'ente locale: informa la propria attività a criteri di efficacia, efficienza ed economicità ed ha l'obbligo del pareggio di bilancio. informa la propria attività a criteri di efficacia ed efficienza, senza l'obbligo di pareggio del bilancio. informa la propria attività esclusivamente a criteri di utilità sociale con obbligo di pareggio in bilancio. informa la propria attività a criteri di efficacia, efficienza ed utilità sociale, senza l'obbligo di pareggio del bilancio.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le finalità e gli indirizzi delle aziende speciali istituite dagli enti locali sono determinate: dall'ente locale di riferimento. dalla regione nel cui territorio opera l'azienda. dal Ministro delle infrastrutture, su proposta del C.I.P.E.. dal Ministro delle infrastrutture, su proposta dell'Autorità di settore.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la vigilanza sulle istituzioni degli enti locali è esercitata: dall'Autorità di settore. dall'ente locale di riferimento. dalla regione nel cui territorio opera l'istituzione. dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, alla copertura degli eventuali costi sociali sostenuti dalle aziende speciali istituite dagli enti locali provvede: la regione nel cui territorio opera l'azienda, con iscrizione della posta nel bilancio regionale. l'ente locale di riferimento. il ministero delle infrastrutture, con iscrizione della posta nel bilancio dello Stato. la Cassa depositi e prestiti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, alla copertura degli eventuali costi sociali sostenuti dalle istituzioni degli enti locali provvede: il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con iscrizione della posta nel bilancio dello Stato. la Cassa depositi e prestiti. l'ente locale di riferimento. la regione nel cui territorio opera l'istituzione, con iscrizione della posta nel bilancio regionale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i risultati della gestione delle istituzioni degli enti locali sono verificati: dalla regione nel cui territorio opera l'istituzione. dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali. dall'Autorità di settore. dall'ente locale di riferimento.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il capitale di dotazione delle istituzioni degli enti locali: è conferito dalla Cassa depositi e prestiti. è conferito dall'ente locale riferimento. è conferito dal ministero del lavoro e delle politiche sociali, con iscrizione della posta nel bilancio dello Stato. è conferito dalla regione nel cui territorio opera l'istituzione, con iscrizione della posta nel bilancio regionale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le finalità e gli indirizzi delle istituzioni degli enti locali sono determinate: dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, su proposta del C.N.E.L.. dall'ente locale di riferimento. dalla regione nel cui territorio opera l'istituzione. dal Ministro delle attività produttive, su proposta dell'Autorità di settore.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli atti fondamentali delle istituzioni degli enti locali sono approvati: dalla regione nel cui territorio opera l'istituzione. dal Ministro delle attività produttive, su parere non vincolante del C.N.E.L.. dall'ente locale di riferimento. dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, su parere non vincolante dell'Autorità di settore.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il capitale di dotazione delle aziende speciali istituite dagli enti locali: è conferito dall'ente locale di riferimento. è conferito dalla Cassa depositi e prestiti. è conferito dalla regione nel cui territorio opera l'azienda, con iscrizione della posta nel bilancio regionale. è conferito dal ministero delle infrastrutture, con iscrizione della posta nel bilancio dello Stato.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la vigilanza sulle aziende speciali istituite dagli enti locali è esercitata: dall'ente locale di riferimento. dalla regione nel cui territorio opera l'azienda. dal Ministro delle infrastrutture. dall'Autorità di settore.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i risultati della gestione delle aziende speciali istituite dagli enti locali sono verificati: dal Ministro delle infrastrutture. dall'Autorità di settore. dalla regione nel cui territorio opera l'azienda. dall'ente locale di riferimento.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli atti fondamentali delle aziende speciali istituite dagli enti locali sono approvati: dal Ministro delle infrastrutture, su parere non vincolante dell'Autorità di settore. dall'ente locale di riferimento. dal Ministro delle infrastrutture, su parere non vincolante del C.I.P.E.. dalla regione nel cui territorio opera l'azienda.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, è atto fondamentale delle aziende speciali istituite dall'ente locale: la certificazione di conformità del servizio agli standard approvati dall'Autorità di settore. il conto consuntivo. la carta dei servizi. la carta dei diritti dell'utente.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, è atto fondamentale delle aziende speciali istituite dall'ente locale: la carta dei servizi. la carta dei diritti dell'utente. il piano-programma, comprendente un contratto di servizio che disciplini i rapporti tra ente locale ed azienda speciale. la certificazione di conformità del servizio agli standard approvati dall'Autorità di settore.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, è atto fondamentale delle aziende speciali istituite dall'ente locale: il bilancio economico di previsione pluriennale ed annuale. la carta dei servizi. la carta dei diritti dell'utente. la certificazione di conformità del servizio agli standard approvati dall'Autorità di settore.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, è atto fondamentale delle aziende speciali istituite dall'ente locale: la carta dei diritti dell'utente. il bilancio di esercizio. la carta dei servizi. la certificazione di conformità del servizio agli standard approvati dall'Autorità di settore.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le società di capitali nelle quali i comuni, per atto unilaterale, abbiano trasformato le aziende speciali da loro istituite: conservano tutti i diritti e gli obblighi anteriori alla trasformazione. conservano tutti i diritti anteriori alla trasformazione, ma non gli obblighi. conservano tutti gli obblighi anteriori alla trasformazione, ma non i diritti. non conservano i diritti e gli obblighi anteriori alla trasformazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le province possono, per atto unilaterale: trasformare le aziende speciali da loro istituite in società di capitali, di cui debbono restare azionisti di maggioranza per due anni dalla trasformazione. trasformare le aziende speciali da loro istituite in società di capitali, di cui possono restare azionisti unici per un periodo comunque non superiore a due anni dalla trasformazione. trasformare le aziende speciali da loro istituite in società di capitali, di cui tuttavia non possono essere azionisti unici dal momento della trasformazione. trasformare le aziende speciali da loro istituite in società di capitali, di cui debbono restare per sempre azionisti unici.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i comuni possono, per atto unilaterale: trasformare le aziende speciali da loro istituite in società di capitali, di cui debbono restare azionisti di maggioranza per almeno due anni dalla trasformazione. trasformare le aziende speciali da loro istituite in società di capitali, di cui possono restare azionisti unici per un periodo comunque non superiore a due anni dalla trasformazione. trasformare le aziende speciali da loro istituite in società di capitali, di cui tuttavia non possono essere azionisti unici dal momento della trasformazione. trasformare le aziende speciali da loro istituite in società di capitali, di cui debbono restare per sempre azionisti unici.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le società di capitali nelle quali i comuni, per atto unilaterale, abbiano trasformato le aziende speciali da loro istituite: subentrano in tutti i rapporti attivi e passivi delle aziende originarie. subentrano in tutti i rapporti attivi delle aziende originarie, ma non in quelli passivi per i quali rimane obbligato il comune. non subentrano nei rapporti attivi e passivi delle aziende originarie. subentrano in tutti i rapporti passivi delle aziende originarie, ma non in quelli attivi dei quali conserva la titolarità il comune.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le società di capitali nelle quali le province, per atto unilaterale, abbiano trasformato le aziende speciali da loro istituite: non subentrano nei rapporti attivi e passivi delle aziende originarie. subentrano in tutti i rapporti attivi e passivi delle aziende originarie. subentrano in tutti i rapporti passivi delle aziende originarie, ma non in quelli attivi dei quali conserva la titolarità la provincia. subentrano in tutti i rapporti attivi delle aziende originarie, ma non in quelli passivi per i quali rimane obbligata la provincia.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le società di capitali nelle quali le province, per atto unilaterale, abbiano trasformato le aziende speciali da loro istituite: conservano tutti i diritti anteriori alla trasformazione, ma non gli obblighi. conservano tutti gli obblighi anteriori alla trasformazione, ma non i diritti. non conservano i diritti e gli obblighi anteriori alla trasformazione. conservano tutti i diritti e gli obblighi anteriori alla trasformazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, qualora siano costituite dagli enti locali società per azioni per la realizzazione di infrastrutture ed altre opere di interesse pubblico, che non rientrino, ai sensi della vigente legislazione statale, nelle competenze istituzionali di altri enti: gli enti interessati provvedono alla scelta dei soci privati, a trattativa privata, e all'eventuale collocazione dei titoli azionari sul mercato, su proposta del CONSOB. gli enti interessati provvedono alla scelta dei soci privati e all'eventuale collocazione dei titoli azionari sul mercato con procedure di evidenza pubblica. gli enti interessati provvedono alla scelta dei soci privati, a trattativa privata, e all'eventuale collocazione dei titoli azionari sul mercato, su proposta del Ministro dell'economia. gli enti interessati provvedono alla scelta dei soci privati, a trattativa privata, e all'eventuale collocazione dei titoli obbligazionari sul mercato, su proposta dell'Autorità di settore.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, per l'esercizio dei servizi pubblici locali privi di rilevanza economica gli enti locali: possono costituire apposite società per azioni senza il vincolo della proprietà pubblica maggioritaria su proposta dell'Autorità di settore. possono costituire apposite società per azioni con il vincolo della proprietà pubblica maggioritaria. possono costituire apposite società per azioni senza il vincolo della proprietà pubblica maggioritaria anche in deroga ai vincoli derivanti da disposizioni di legge specifiche. possono costituire apposite società per azioni senza il vincolo della proprietà pubblica maggioritaria fermi restando i vincoli derivanti da disposizioni di legge specifiche.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, qualora siano costituite dagli enti locali per l'esercizio dei servizi pubblici locali privi di rilevanza economica società per azioni: è escluso che le azioni siano destinate all'azionariato diffuso. una quota di almeno il venticinque per cento delle azioni deve essere assegnata gratuitamente ad associazioni di volontariato. una quota delle azioni deve essere destinata agli investitori istituzionali. una quota delle azioni può essere destinata all'azionariato diffuso e resta comunque sul mercato.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'atto costitutivo delle società per azioni costituite dagli enti locali per l'esercizio dei servizi pubblici locali privi di rilevanza economica: deve prevedere l'obbligo dell'ente pubblico di nominare gli amministratori, ove si verifichi impossibilità di funzionamento dell'assemblea. deve prevedere l'obbligo dell'ente pubblico di astenersi dalla nomina degli amministratori. deve prevedere l'obbligo dell'ente pubblico di nominare il solo Presidente del consiglio di amministrazione. deve prevedere l'obbligo dell'ente pubblico di nominare uno o più amministratori.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, per la realizzazione delle opere necessarie al corretto svolgimento dei servizi pubblici locali privi di rilevanza economica gli enti locali: possono costituire apposite società per azioni senza il vincolo della proprietà pubblica maggioritaria anche in deroga ai vincoli derivanti da disposizioni di legge specifiche. possono costituire apposite società per azioni senza il vincolo della proprietà pubblica maggioritaria fermi restando i vincoli derivanti da disposizioni di legge specifiche. possono costituire apposite società per azioni senza il vincolo della proprietà pubblica maggioritaria su proposta dell'Autorità di settore. possono costituire apposite società per azioni con il vincolo della proprietà pubblica maggioritaria.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'atto costitutivo delle società per azioni costituite dagli enti locali per l'esercizio dei servizi pubblici locali privi di rilevanza economica: deve prevedere l'obbligo dell'ente pubblico di nominare i componenti del collegio sindacale, solo ove vengano meno quelli originariamente nominati. deve prevedere l'obbligo dell'ente pubblico di nominare uno o più sindaci. deve prevedere l'obbligo dell'ente pubblico di astenersi dalla nomina dei componenti del collegio sindacale. deve prevedere l'obbligo dell'ente pubblico di nominare il solo Presidente del collegio sindacale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, qualora siano costituite dagli enti locali società per azioni per la realizzazione di infrastrutture ed altre opere di interesse pubblico, che non rientrino, ai sensi della vigente legislazione regionale, nelle competenze istituzionali di altri enti: gli enti interessati provvedono alla scelta dei soci privati, a trattativa privata, e all'eventuale collocazione dei titoli obbligazionari sul mercato, su proposta dell'Autorità di settore. gli enti interessati provvedono alla scelta dei soci privati, a trattativa privata, e all'eventuale collocazione dei titoli azionari sul mercato, su proposta della CONSOB. gli enti interessati provvedono alla scelta dei soci privati e all'eventuale collocazione dei titoli azionari sul mercato con procedure di evidenza pubblica. gli enti interessati provvedono alla scelta dei soci privati, a trattativa privata, e all'eventuale collocazione dei titoli azionari sul mercato, su proposta del Ministro dell'economia.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, qualora siano costituite dagli enti locali società per azioni per la realizzazione delle opere necessarie al corretto svolgimento dei servizi pubblici locali privi di rilevanza economica: gli enti interessati provvedono alla scelta dei soci privati e all'eventuale collocazione dei titoli azionari sul mercato con procedure di evidenza pubblica. gli enti interessati provvedono alla scelta dei soci privati, a trattativa privata, e all'eventuale collocazione dei titoli azionari sul mercato, su proposta del Ministro dell'economia. gli enti interessati provvedono alla scelta dei soci privati, a trattativa privata, e all'eventuale collocazione dei titoli azionari sul mercato, su proposta della CONSOB. gli enti interessati provvedono alla scelta dei soci privati, a trattativa privata, e all'eventuale collocazione dei titoli obbligazionari sul mercato, su proposta dell'Autorità di settore.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, qualora siano costituite dagli enti locali società per azioni per l'esercizio dei servizi pubblici locali privi di rilevanza economica: gli enti interessati provvedono alla scelta dei soci privati, a trattativa privata, e all'eventuale collocazione dei titoli azionari sul mercato, su proposta del CONSOB. gli enti interessati provvedono alla scelta dei soci privati, a trattativa privata, e all'eventuale collocazione dei titoli obbligazionari sul mercato, su proposta dell'Autorità di settore. gli enti interessati provvedono alla scelta dei soci privati e all'eventuale collocazione dei titoli azionari sul mercato con procedure di evidenza pubblica. gli enti interessati provvedono alla scelta dei soci privati, a trattativa privata, e all'eventuale collocazione dei titoli azionari sul mercato, su proposta del Ministro dell'economia.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, per la realizzazione di infrastrutture ed altre opere di interesse pubblico, che non rientrino, ai sensi della vigente legislazione statale, nelle competenze istituzionali di altri enti, gli enti locali: possono costituire apposite società per azioni senza il vincolo della proprietà pubblica maggioritaria fermi restando i vincoli derivanti da disposizioni di legge specifiche. possono costituire apposite società per azioni senza il vincolo della proprietà pubblica maggioritaria su proposta dell'Autorità di settore. possono costituire apposite società per azioni con il vincolo della proprietà pubblica maggioritaria. possono costituire apposite società per azioni senza il vincolo della proprietà pubblica maggioritaria anche in deroga ai vincoli derivanti da disposizioni di legge specifiche.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, qualora siano costituite dagli enti locali società per azioni per l'esercizio dei servizi pubblici locali privi di rilevanza economica, alla realizzazione di opere di qualunque importo necessarie al corretto svolgimento dei servizi stessi: si applicano le norme della legislazione regionale in materia di lavori pubblici, con esclusione delle normative statali. si applicano le norme vigenti di recepimento delle direttive comunitarie in materia di lavori pubblici. si applicano le norme della legislazione statale in materia di lavori pubblici, con esclusione delle normative comunitarie. si applicano le direttive del Ministro delle infrastrutture in materia di lavori pubblici.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le tariffe dei servizi pubblici locali sono approvate dagli enti interessati: prevedendo l'onere di servizio pubblico per l'imputazione della quota pagata in meno dagli utenti del servizio rispetto alla tariffa calcolata per assicurare l'equilibrio economico-finanziario dell'investimento e della connessa gestione. in misura tale da assicurare il migliore rapporto costo-qualità del servizio. in misura tale da assicurare l'equilibrio economico-finanziario dell'investimento e della connessa gestione. in misura tale da assicurare il migliore rapporto costo-qualità del servizio, senza che debba essere assicurato l'equilibrio economico-finanziario dell'investimento e della connessa gestione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la tariffa dei servizi pubblici locali deve essere calcolata in modo da assicurare: la corrispondenza tra costi e ricavi, con la copertura dei costi per una quota non inferiore all'ottanta per cento del totale. la corrispondenza tra costi e ricavi, con la integrale copertura dei costi, ivi compresi gli oneri di ammortamento tecnico-finanziario. la corrispondenza tra costi e ricavi, con la integrale copertura dei costi, esclusi gli oneri di ammortamento tecnico-finanziario. la corrispondenza tra costi e ricavi, con la copertura dei costi per una quota non inferiore al cinquanta per cento del totale, prevedendo l'onere di servizio pubblico per l'imputazione della restante quota dei costi sostenuti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la tariffa dei servizi pubblici locali deve essere calcolata tenendo presente: la corrispondenza tra costi e ricavi in modo da assicurare la integrale copertura dei costi, esclusi gli oneri di ammortamento tecnico-finanziario. l'equilibrato rapporto tra finanziamenti raccolti e capitale investito, in media ponderata con il p.i.l.. la corrispondenza tra costi e ricavi in modo da assicurare la copertura dei costi per una quota non inferiore al cinquanta per cento del totale, prevedendo l'onere di servizio pubblico per l'imputazione della restante quota dei costi sostenuti. l'equilibrato rapporto tra i finanziamenti raccolti ed il capitale investito.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la tariffa dei servizi pubblici locali deve essere calcolata, includendo, tra i criteri da tenere presenti: l'entità dei costi di gestione delle opere, in rapporto alla qualità del servizio, indipendentemente dagli investimenti. l'entità dei costi di gestione delle opere, tenendo conto anche degli investimenti e della qualità del servizio. la corrispondenza tra costi e ricavi in modo da assicurare la copertura dei costi per una quota non inferiore all'ottanta per cento del totale. la corrispondenza tra costi e ricavi in modo da assicurare la copertura dei costi per una quota non inferiore al cinquanta per cento del totale, prevedendo l'onere di servizio pubblico per l'imputazione della restante quota dei costi sostenuti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la tariffa dei servizi pubblici locali deve essere calcolata, includendo, tra i criteri da tenere presenti: la corrispondenza tra costi e ricavi in modo da assicurare la copertura dei costi per una quota non inferiore all'ottanta per cento del totale. la corrispondenza tra costi e ricavi in modo da assicurare la integrale copertura dei costi, esclusi gli oneri di ammortamento tecnico-finanziario. l'entità dei costi di gestione delle opere, in rapporto alla qualità del servizio, indipendentemente dagli investimenti. l'adeguatezza della remunerazione del capitale investito, coerente con le prevalenti condizioni di mercato.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, per i trasferimenti di beni mobili e immobili effettuati dalle province e loro consorzi a favore di aziende speciali: gli onorari previsti per i periti designati dal tribunale per la redazione della stima di cui all'articolo 2343 del codice civile sono ridotti di due terzi. gli onorari previsti per i periti designati dal tribunale per la redazione della stima di cui all'articolo 2343 del codice civile sono ridotti alla metà. gli onorari previsti per i periti designati dal tribunale per la redazione della stima di cui all'articolo 2343 del codice civile sono ridotti di un terzo. gli onorari previsti per i periti designati dal tribunale per la redazione della stima di cui all'articolo 2343 del codice civile sono calcolati con l'applicazione dei minimi previsti dalla tariffa professionale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i trasferimenti di beni mobili e immobili effettuati dai comuni e loro consorzi a favore delle società di capitali alle quali è stata conferita la proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinate all'erogazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: sono esenti, senza limiti di valore, dalle imposte di bollo, di registro, ipotecarie, e catastali, ferme restando l'applicazione dell'imposta di incremento di valore e le altre spese, tasse e diritti previsti dalla vigente legislazione in materia tributaria. sono soggetti alle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie, catastali e da ogni altra spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura, per la metà del valore dichiarato nell'atto di trasferimento. sono esenti, senza limiti di valore, dalle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie, catastali, ferme restando le altre spese, tasse e diritti previsti dalla vigente legislazione in materia tributaria. sono esenti, senza limiti di valore, dalle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie, catastali e da ogni altra imposta, spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie o natura.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i trasferimenti di beni mobili e immobili effettuati dalle province e loro consorzi a favore di aziende speciali: sono esenti, senza limiti di valore, dalle imposte di bollo, di registro, ipotecarie, e catastali, ferme restando l'applicazione dell'imposta di incremento di valore e le altre spese, tasse e diritti previsti dalla vigente legislazione in materia tributaria. sono esenti, senza limiti di valore, dalle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie, catastali, ferme restando le altre spese, tasse e diritti previsti dalla vigente legislazione in materia tributaria. sono esenti, senza limiti di valore, dalle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie, catastali e da ogni altra imposta, spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie o natura. sono soggetti alle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie, catastali e da ogni altra spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura, per la metà del valore dichiarato nell'atto di trasferimento.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, per i trasferimenti di beni mobili e immobili effettuati dalle province e loro consorzi a favore delle società di capitali alle quali è stata conferita la proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinate all'erogazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: gli onorari previsti per i notai incaricati della redazione degli atti conseguenti ai trasferimenti sono ridotti alla metà. gli onorari previsti per i notai incaricati della redazione degli atti conseguenti ai trasferimenti sono ridotti di un terzo. gli onorari previsti per i notai incaricati della redazione degli atti conseguenti ai trasferimenti sono calcolati con l'applicazione dei minimi previsti dalla legge sulla professionale notarile. gli onorari previsti per i notai incaricati della redazione degli atti conseguenti ai trasferimenti sono ridotti di due terzi.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, per i trasferimenti di beni mobili e immobili effettuati dai comuni e loro consorzi a favore di aziende speciali: gli onorari previsti per i notai incaricati della redazione degli atti conseguenti ai trasferimenti sono calcolati con l'applicazione dei minimi previsti dalla legge sulla professionale notarile. gli onorari previsti per i notai incaricati della redazione degli atti conseguenti ai trasferimenti sono ridotti alla metà. gli onorari previsti per i notai incaricati della redazione degli atti conseguenti ai trasferimenti sono ridotti di un terzo. gli onorari previsti per i notai incaricati della redazione degli atti conseguenti ai trasferimenti sono ridotti di due terzi.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, per i trasferimenti di beni mobili e immobili effettuati dai comuni e loro consorzi a favore di aziende speciali: gli onorari previsti per i periti designati dal tribunale per la redazione della stima di cui all'articolo 2343 del codice civile sono ridotti di due terzi. gli onorari previsti per i periti designati dal tribunale per la redazione della stima di cui all'articolo 2343 del codice civile sono ridotti di un terzo. gli onorari previsti per i periti designati dal tribunale per la redazione della stima di cui all'articolo 2343 del codice civile sono calcolati con l'applicazione dei minimi previsti dalla tariffa professionale. gli onorari previsti per i periti designati dal tribunale per la redazione della stima di cui all'articolo 2343 del codice civile sono ridotti alla metà.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i trasferimenti di beni mobili e immobili effettuati dalle province e loro consorzi a favore delle società di capitali alle quali è stata conferita la proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinate all'erogazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: sono soggetti alle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie, catastali e da ogni altra spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura, per la metà del valore dichiarato nell'atto di trasferimento. sono esenti, senza limiti di valore, dalle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie, catastali e da ogni altra imposta, spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie o natura. sono esenti, senza limiti di valore, dalle imposte di bollo, di registro, ipotecarie, e catastali, ferme restando l'applicazione dell'imposta di incremento di valore e le altre spese, tasse e diritti previsti dalla vigente legislazione in materia tributaria. sono esenti, senza limiti di valore, dalle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie, catastali, ferme restando le altre spese, tasse e diritti previsti dalla vigente legislazione in materia tributaria.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, per i trasferimenti di beni mobili e immobili effettuati dalle province e loro consorzi a favore di aziende speciali: gli onorari previsti per i notai incaricati della redazione degli atti conseguenti ai trasferimenti sono ridotti di un terzo. gli onorari previsti per i notai incaricati della redazione degli atti conseguenti ai trasferimenti sono ridotti alla metà. gli onorari previsti per i notai incaricati della redazione degli atti conseguenti ai trasferimenti sono ridotti di due terzi. gli onorari previsti per i notai incaricati della redazione degli atti conseguenti ai trasferimenti sono calcolati con l'applicazione dei minimi previsti dalla legge sulla professionale notarile.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i trasferimenti di beni mobili e immobili effettuati dai comuni e loro consorzi a favore di aziende speciali: sono soggetti alle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie, catastali e da ogni altra spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura, per la metà del valore dichiarato nell'atto di trasferimento. sono esenti, senza limiti di valore, dalle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie, catastali e da ogni altra spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura. sono esenti, senza limiti di valore, dalle imposte di bollo, di registro, ipotecarie, e catastali, ferme restando l'applicazione dell'imposta di incremento di valore e le altre spese, tasse e diritti previsti dalla vigente legislazione in materia tributaria. sono esenti, senza limiti di valore, dalle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie, catastali, ferme restando le altre spese, tasse e diritti previsti dalla vigente legislazione in materia tributaria.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i trasferimenti di beni mobili e immobili effettuati dai comuni e loro consorzi a favore di aziende speciali: sono esenti, senza limiti di valore, dalle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie, catastali e da ogni altra imposta, spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie o natura. sono esenti, nel limite dell'ottanta per cento dell'importo dovuto, dalle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie e catastali. Non godono di alcuna esenzione o agevolazione tributaria o fiscale. sono esenti, nel limite del cinquanta per cento dell'importo dovuto, dalle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie e catastali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, per i trasferimenti di beni mobili e immobili effettuati dai comuni e loro consorzi a favore delle società di capitali alle quali è stata conferita la proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinate all'erogazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: gli onorari previsti per i periti designati dal tribunale per la redazione della stima di cui all'articolo 2343 del codice civile sono calcolati con l'applicazione dei minimi previsti dalla tariffa professionale. gli onorari previsti per i periti designati dal tribunale per la redazione della stima di cui all'articolo 2343 del codice civile sono ridotti alla metà. gli onorari previsti per i periti designati dal tribunale per la redazione della stima di cui all'articolo 2343 del codice civile sono ridotti di un terzo. gli onorari previsti per i periti designati dal tribunale per la redazione della stima di cui all'articolo 2343 del codice civile sono ridotti di due terzi.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i trasferimenti di beni mobili e immobili effettuati dalle province e loro consorzi a favore di aziende speciali: sono esenti, nel limite dell'ottanta per cento dell'importo dovuto, dalle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie e catastali. sono esenti, senza limiti di valore, dalle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie, catastali e da ogni altra imposta, spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura. sono esenti, nel limite del cinquanta per cento dell'importo dovuto, dalle imposte di bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie e catastali. Non godono di alcuna esenzione o agevolazione tributaria o fiscale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, per i trasferimenti di beni mobili e immobili effettuati dai comuni e loro consorzi a favore delle società di capitali alle quali è stata conferita la proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinate all'erogazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: gli onorari previsti per i notai incaricati della redazione degli atti conseguenti ai trasferimenti sono ridotti di due terzi. gli onorari previsti per i notai incaricati della redazione degli atti conseguenti ai trasferimenti sono calcolati con l'applicazione dei minimi previsti dalla legge sulla professionale notarile. gli onorari previsti per i notai incaricati della redazione degli atti conseguenti ai trasferimenti sono ridotti alla metà. gli onorari previsti per i notai incaricati della redazione degli atti conseguenti ai trasferimenti sono ridotti di un terzo.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, per i trasferimenti di beni mobili e immobili effettuati dalle province e loro consorzi a favore delle società di capitali alle quali è stata conferita la proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinate all'erogazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: gli onorari previsti per i periti designati dal tribunale per la redazione della stima di cui all'articolo 2343 del codice civile sono ridotti alla metà. gli onorari previsti per i periti designati dal tribunale per la redazione della stima di cui all'articolo 2343 del codice civile sono ridotti di un terzo. gli onorari previsti per i periti designati dal tribunale per la redazione della stima di cui all'articolo 2343 del codice civile sono calcolati con l'applicazione dei minimi previsti dalla tariffa professionale. gli onorari previsti per i periti designati dal tribunale per la redazione della stima di cui all'articolo 2343 del codice civile sono ridotti di due terzi.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, al fine di favorire una migliore qualità dei servizi prestati, le province: possono stipulare convenzioni con soggetti solo pubblici dirette a fornire consulenze o servizi aggiuntivi, su parere conforme della regione di appartenenza. possono stipulare convenzioni con soggetti pubblici o privati dirette a fornire consulenze o servizi aggiuntivi. possono stipulare convenzioni con soggetti solo privati dirette a fornire consulenze o servizi aggiuntivi, su indicazione delle Camere di Commercio. non possono stipulare convenzioni con soggetti privati dirette a fornire consulenze o servizi aggiuntivi.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, al fine di favorire una migliore qualità dei servizi prestati, i comuni: possono stipulare convenzioni con soggetti solo pubblici dirette a fornire consulenze o servizi aggiuntivi, su parere conforme della regione di appartenenza. possono stipulare convenzioni con soggetti solo privati dirette a fornire consulenze o servizi aggiuntivi, su indicazione delle Camere di Commercio. non possono stipulare convenzioni dirette a fornire consulenze o servizi aggiuntivi. possono stipulare convenzioni con soggetti pubblici o privati dirette a fornire consulenze o servizi aggiuntivi.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, al fine di favorire una migliore qualità dei servizi prestati, le province: non possono stipulare accordi di collaborazione diretti a fornire consulenze o servizi aggiuntivi. possono stipulare accordi di collaborazione con soggetti solo pubblici diretti a fornire consulenze o servizi aggiuntivi, su parere conforme della regione di appartenenza. possono stipulare accordi di collaborazione con soggetti pubblici o privati diretti a fornire consulenze o servizi aggiuntivi. possono stipulare accordi di collaborazione con soggetti solo privati diretti a fornire consulenze o servizi aggiuntivi, su parere conforme dell'Autorità di settore.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, al fine di favorire una migliore qualità dei servizi prestati, i comuni: possono stipulare contratti di sponsorizzazione con soggetti pubblici o privati diretti a fornire consulenze o servizi aggiuntivi. possono stipulare contratti di sponsorizzazione con soggetti solo pubblici diretti a fornire consulenze o servizi aggiuntivi, su parere conforme della regione di appartenenza. possono stipulare contratti di sponsorizzazione con soggetti solo privati diretti a fornire consulenze o servizi aggiuntivi, su parere conforme dell'Autorità di settore. non possono stipulare contratti di sponsorizzazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, al fine di favorire una migliore qualità dei servizi prestati, le province: possono stipulare contratti di sponsorizzazione con soggetti solo privati diretti a fornire consulenze o servizi aggiuntivi, su parere conforme dell'Autorità di settore. possono stipulare contratti di sponsorizzazione con soggetti pubblici o privati diretti a fornire consulenze o servizi aggiuntivi. possono stipulare contratti di sponsorizzazione con soggetti solo pubblici diretti a fornire consulenze o servizi aggiuntivi, su parere conforme della regione di appartenenza. non possono stipulare contratti di sponsorizzazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, al fine di favorire una migliore qualità dei servizi prestati, i comuni: possono stipulare accordi di collaborazione con soggetti pubblici o privati diretti a fornire consulenze o servizi aggiuntivi. possono stipulare accordi di collaborazione con soggetti solo pubblici diretti a fornire consulenze o servizi aggiuntivi, su parere conforme della regione di appartenenza. possono stipulare accordi di collaborazione con soggetti solo privati diretti a fornire consulenze o servizi aggiuntivi, su parere conforme dell'Autorità di settore. non possono stipulare accordi di collaborazione con soggetti privati diretti a fornire consulenze o servizi aggiuntivi.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le città metropolitane, anche con la partecipazione della regione: possono costituire società per azioni per realizzare interventi di trasformazione urbana, anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti. possono costituire società per azioni per realizzare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti, con l'esclusivo obiettivo della perequazione urbanistica. possono costituire società per azioni per realizzare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti. possono costituire società per azioni per realizzare interventi di trasformazione urbana, anche in variante agli strumenti urbanistici vigenti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le città metropolitane, anche con la partecipazione della regione: possono costituire società per azioni per progettare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici generali vigenti, anche in deroga agli strumenti attuativi eventualmente vigenti. possono costituire società per azioni per progettare interventi di trasformazione urbana, anche in variante agli strumenti urbanistici vigenti. possono costituire società per azioni per progettare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti. possono costituire società per azioni per progettare interventi di trasformazione urbana, anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i comuni, anche con la partecipazione della provincia: possono costituire società per azioni per progettare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti, e avvalendosi esclusivamente del sistema dei comparti edilizi. possono costituire società per azioni per progettare interventi di trasformazione urbana, anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti. possono costituire società per azioni per progettare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti. possono costituire società per azioni per progettare interventi di trasformazione urbana, anche in variante agli strumenti urbanistici.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i comuni, anche con la partecipazione della provincia: possono costituire società per azioni per realizzare interventi di trasformazione urbana, anche in variante agli strumenti urbanistici vigenti. possono costituire società per azioni per realizzare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti, e avvalendosi esclusivamente del sistema dei comparti edilizi. possono costituire società per azioni per realizzare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti. possono costituire società per azioni per realizzare interventi di trasformazione urbana, anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le città metropolitane, anche con la partecipazione della provincia: possono costituire società per azioni per realizzare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti. possono costituire società per azioni per realizzare interventi di trasformazione urbana, anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti. possono costituire società per azioni per realizzare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti, e avvalendosi esclusivamente del sistema dei comparti edilizi. possono costituire società per azioni per realizzare interventi di trasformazione urbana, anche in variante agli strumenti urbanistici vigenti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i comuni, anche con la partecipazione della regione: possono costituire società per azioni per progettare interventi di trasformazione urbana, anche in variante agli strumenti urbanistici vigenti. possono costituire società per azioni per progettare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti. possono costituire società per azioni per progettare interventi di trasformazione urbana, anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti. possono costituire società per azioni per progettare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici generali vigenti, anche in deroga agli strumenti attuativi eventualmente vigenti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i comuni, anche con la partecipazione della regione: possono costituire società per azioni per realizzare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti, con l'esclusivo obiettivo della perequazione urbanistica. possono costituire società per azioni per realizzare interventi di trasformazione urbana, anche in variante agli strumenti urbanistici vigenti. possono costituire società per azioni per realizzare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti. possono costituire società per azioni per realizzare interventi di trasformazione urbana, anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le città metropolitane, anche con la partecipazione della provincia: possono costituire società per azioni per progettare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti, e avvalendosi esclusivamente del sistema dei comparti edilizi. possono costituire società per azioni per progettare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti. possono costituire società per azioni per progettare interventi di trasformazione urbana, anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti. possono costituire società per azioni per progettare interventi di trasformazione urbana, anche in variante agli strumenti urbanistici vigenti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le acquisizioni degli immobili interessati dall'intervento di trasformazione, da parte delle società di trasformazione urbana: possono avvenire unicamente mediante l'assegnazione di aree in proprietà del comune o di altro ente locale delle quali non sia stata ancora deliberata la destinazione. possono avvenire consensualmente. debbono avvenire consensualmente. possono avvenire unicamente mediante l'assegnazione da parte del comune di aree di sua proprietà.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le acquisizioni degli immobili interessati dall'intervento di trasformazione, da parte delle società di trasformazione urbana: possono avvenire tramite ricorso alle procedure di esproprio da parte del comune. debbono avvenire mediante l'assegnazione da parte del comune di aree di aree espropriate. possono avvenire unicamente mediante l'assegnazione da parte del comune di aree di sua proprietà. possono avvenire unicamente mediante l'assegnazione di aree in proprietà del comune o di altro ente locale individuate fra quelle delle quali non è stata ancora deliberata la destinazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli immobili di proprietà degli enti locali interessati dall'intervento delle società di trasformazione urbana: possono essere conferiti alla società di trasformazione urbana a titolo di concessione. debbono essere ceduti alla società di trasformazione urbana con contratto di locazione di durata almeno decennale. debbono essere ceduti alla società di trasformazione urbana con contratto di locazione di durata almeno trentennale. debbono essere ceduti alla società di trasformazione urbana con contratto di locazione di durata almeno ventennale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli immobili interessati dall'intervento di trasformazione urbana sono individuati: con delibera della giunta comunale. con ordinanza dell'autorità sindacale. con ordinanza dell'autorità prefettizia. con delibera del consiglio comunale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'individuazione degli immobili interessati dall'intervento delle società di trasformazione urbana: deve essere sempre preceduta dalla formale dichiarazione di pubblica utilità dell'intervento, anche per gli immobili non interessati da opere pubbliche. equivale a dichiarazione di pubblica utilità, solo per gli immobili non interessati da opere pubbliche. equivale a dichiarazione di pubblica utilità, anche per gli immobili non interessati da opere pubbliche. equivale a dichiarazione di pubblica utilità, unicamente per gli immobili interessati da opere pubbliche.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli immobili di proprietà degli enti locali interessati dall'intervento delle società di trasformazione urbana: debbono essere ceduti alla società di trasformazione urbana a titolo di comodato di durata almeno ventennale. debbono essere ceduti alla società di trasformazione urbana a titolo di comodato di durata almeno decennale. possono essere conferiti alla società di trasformazione urbana anche a titolo di concessione. debbono essere ceduti alla società di trasformazione urbana a titolo di comodato di durata almeno trentennale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i rapporti fra gli enti locali azionisti e la società per azioni di trasformazione urbana: sono disciplinati unilateralmente dall'ente locale, che stabilisce gli obblighi e i diritti delle parti. sono disciplinati da una convenzione contenente, a pena di nullità, gli obblighi e i diritti delle parti. sono disciplinati unilateralmente dall'ente locale, che stabilisce gli obblighi della società. sono disciplinati da un accordo di programma.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali: iscrivono le aziende speciali alla Camera di commercio della provincia in cui è ubicata la sede dell'azienda, ai fini dell'acquisto dell'autonomia patrimoniale. iscrivono le aziende speciali nel registro delle imprese ai fini dell'acquisto della personalità giuridica. iscrivono le aziende speciali nel registro delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale. non iscrivono le aziende speciali nel registro delle imprese.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, salvo specifiche disposizioni di legge, tutte le deliberazioni della provincia sono pubblicate: mediante pubblicazione su un quotidiano a diffusione locale, per almeno due edizioni domenicali consecutive. mediante affissione all'albo pretorio, nella sede dell'ente, per quindici giorni consecutivi. mediante pubblicazione su un quotidiano a diffusione locale e su un quotidiano a diffusione nazionale, per almeno due edizioni domenicali consecutive. mediante pubblicazione su un quotidiano a diffusione locale e su un quotidiano a diffusione nazionale, per almeno due edizioni domenicali anche non consecutive.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, tutte le deliberazioni della provincia sono pubblicate: sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. mediante affissione all'albo pretorio, nella sede dell'ente, per trenta giorni consecutivi. mediante affissione all'albo pretorio, nella sede dell'ente, per quindici giorni consecutivi, salvo specifiche disposizioni di legge. mediante affissione nel foglio annunci legali della provincia.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, tutte le deliberazioni del comune sono pubblicate: sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. mediante affissione nel foglio annunci legali della provincia. mediante affissione all'albo pretorio, nella sede dell'ente, per trenta giorni consecutivi. mediante affissione all'albo pretorio, nella sede dell'ente, per quindici giorni consecutivi, salvo specifiche disposizione di legge.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, salvo specifiche disposizioni di legge, tutte le deliberazioni del comune sono pubblicate: mediante affissione all'albo pretorio, nella sede dell'ente, per quindici giorni consecutivi. mediante pubblicazione su un quotidiano a diffusione locale e su un quotidiano a diffusione nazionale, per almeno due edizioni domenicali consecutive. mediante pubblicazione su un quotidiano a diffusione locale e su un quotidiano a diffusione nazionale, per almeno due edizioni domenicali anche non consecutive. mediante pubblicazione su un quotidiano a diffusione locale, per almeno due edizioni domenicali consecutive.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, salvo specifiche disposizioni di legge, tutte le deliberazioni degli enti locali diversi dai comuni e dalle province sono pubblicate: mediante affissione all'albo pretorio del comune ove ha sede l'ente, per quindici giorni consecutivi. mediante pubblicazione su un quotidiano a diffusione locale e su un quotidiano a diffusione nazionale, per almeno due edizioni domenicali consecutive. mediante pubblicazione su un quotidiano a diffusione locale e su un quotidiano a diffusione nazionale, per almeno due edizioni domenicali anche non consecutive. mediante pubblicazione su un quotidiano a diffusione locale, per almeno due edizioni domenicali consecutive.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, salvo specifiche disposizioni, tutte le deliberazioni degli enti locali diversi dai comuni e dalle province sono pubblicate: mediante affissione all'albo pretorio del comune dove ha sede l'ente, per trenta giorni consecutivi. mediante affissione all'albo pretorio del comune ove ha sede l'ente, per quindici giorni consecutivi. mediante affissione nel foglio annunci legali della provincia. sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le deliberazioni adottate dalla Giunta comunale: sono trasmesse in elenco al sindaco ed al segretario comunale contestualmente all'affissione all'albo, al fine dell'inoltro ai capigruppo consiliari. sono trasmesse in elenco ai capigruppo consiliari entro i quindici giorni successivi all'affissione all'albo. sono trasmesse in elenco ai capigruppo consiliari contestualmente all'affissione all'albo. sono trasmesse in elenco ai capigruppo consiliari scaduti i quindici giorni successivi all'affissione all'albo.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i testi delle deliberazioni adottate dalla Giunta comunale: sono messi a disposizione dei consiglieri mediante notifica del testo integrale a ciascun consigliere a mezzo di messo notificatore comunale. sono messi a disposizione dei consiglieri nelle forme stabilite dallo statuto o dal regolamento. sono messi a disposizione dei consiglieri mediante l'invio del testo integrale a ciascun consigliere con sono messi a disposizione dei consiglieri mediante l'inserimento del testo integrale nel dominio telematico del comune.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le deliberazioni adottate dalla Giunta provinciale: sono trasmesse in elenco al presidente ed al segretario generale della provincia contestualmente all'affissione all'albo, al fine dell'inoltro ai capigruppo consiliari. sono trasmesse in elenco ai capigruppo consiliari entro i quindici giorni successivi all'affissione all'albo. sono trasmesse in elenco ai capigruppo consiliari scaduti i quindici giorni successivi all'affissione all'albo. sono trasmesse in elenco ai capigruppo consiliari contestualmente all'affissione all'albo.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i testi delle deliberazioni adottate dalla Giunta provinciale: sono messi a disposizione dei consiglieri mediante notifica del testo integrale a ciascun consigliere a mezzo di messo notificatore comunale. sono messi a disposizione dei consiglieri nelle forme stabilite dallo statuto o dal regolamento. sono messi a disposizione dei consiglieri mediante l'invio del testo integrale a ciascun consigliere con sono messi a disposizione dei consiglieri mediante l'inserimento del testo integrale nel dominio telematico della provincia.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i consigli comunali e provinciali vengono sciolti nei casi previsti dalla legge sugli enti locali: con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della funzione pubblica. con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Procuratore nazionale antimafia. con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno. con decreto del Presidente della Regione, su proposta della Conferenza Stato-città e autonomie locali allargata ai rappresentanti delle comunità montane.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i consigli comunali vengono sciolti, tra l'altro: quando l'organo assembleare sia ridotto per impossibilità di surroga a due terzi dei componenti del consiglio comunale. quando il sindaco sia temporaneamente impedito. quando il bilancio approvato nei termini, evidenzi un saldo passivo per un importo superiore alla soglia di rilievo comunitario per gli appalti. quando non sia approvato nei termini il bilancio.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i consigli provinciali vengono sciolti, tra l'altro: quando non sia approvato nei termini il bilancio. quando l'organo assembleare sia ridotto per impossibilità di surroga a due terzi dei componenti del consiglio provinciale. quando il bilancio approvato nei termini, evidenzi un saldo passivo per un importo superiore alla soglia di rilievo comunitario per gli appalti. quando il presidente della provincia sia temporaneamente impedito.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il rinnovo del consiglio provinciale nelle ipotesi di scioglimento: avviene a seguito dell'immediata convocazione dei comizi elettorali disposta dal prefetto. avviene a seguito dell'indizione anticipata rispetto alla scadenza prevista dalla legge del turno elettorale. deve coincidere con il primo turno elettorale utile previsto dalla legge. avviene a seguito dell'immediata convocazione dei comizi elettorali disposta dal Commissario del Governo.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il rinnovo del consiglio comunale nelle ipotesi di scioglimento: avviene a seguito dell'immediata convocazione dei comizi elettorali disposta dal Commissario del Governo. deve coincidere con il primo turno elettorale utile previsto dalla legge. avviene a seguito dell'immediata convocazione dei comizi elettorali disposta dal prefetto. avviene a seguito dell'indizione anticipata rispetto alla scadenza prevista dalla legge del turno elettorale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i consiglieri provinciali cessati dalla carica per effetto dello scioglimento del consiglio: continuano ad esercitare gli incarichi esterni loro eventualmente attribuiti, fino ad esaurimento. continuano ad esercitare, fino alla nomina dei successori, gli incarichi esterni loro eventualmente attribuiti. continuano ad esercitare, fino alla nomina dei successori, gli incarichi esterni loro eventualmente attribuiti, previa autorizzazione rilasciata dal prefetto. cessano di esercitare, dalla data dello scioglimento del consiglio, gli incarichi esterni loro eventualmente attribuiti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i consiglieri comunali cessati dalla carica per effetto dello scioglimento del consiglio: continuano ad esercitare gli incarichi esterni loro eventualmente attribuiti, fino ad esaurimento. continuano ad esercitare, fino alla nomina dei successori, gli incarichi esterni loro eventualmente attribuiti, previa autorizzazione rilasciata dal prefetto. continuano ad esercitare, fino alla nomina dei successori, gli incarichi esterni loro eventualmente attribuiti. cessano di esercitare, dalla data dello scioglimento del consiglio, gli incarichi esterni loro eventualmente attribuiti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, dell'adozione del decreto di scioglimento del consiglio provinciale è data immediata comunicazione: al Ministero dell'interno. alla Presidenza del Consiglio dei ministri. al Parlamento. alla Conferenza Stato-città e autonomie locali, allargata ai rappresentanti delle comunità montane.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, al decreto di scioglimento del consiglio comunale è allegata: la relazione del Commissario del Governo contenente i motivi del provvedimento. la relazione del Ministro della funzione pubblica contenente i motivi del provvedimento. la relazione del Ministro dell'interno contenente i motivi del provvedimento. la relazione del prefetto contenente i motivi del provvedimento.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il decreto di scioglimento del consiglio comunale è pubblicato: nel foglio annunzi legali della provincia. nella "Gazzetta Ufficiale" della Repubblica italiana. nel Bollettino Ufficiale del Ministero dell'interno. nel Bollettino Ufficiale della regione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il decreto di scioglimento del consiglio provinciale è pubblicato: nel Bollettino Ufficiale della regione. nella "Gazzetta Ufficiale" della Repubblica italiana. nel Bollettino Ufficiale del Ministero dell'interno. nel foglio annunzi legali della provincia.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, al decreto di scioglimento del consiglio provinciale è allegata: la relazione del Commissario del Governo contenente i motivi del provvedimento. la relazione del Ministro della funzione pubblica contenente i motivi del provvedimento. la relazione del Ministro dell'interno contenente i motivi del provvedimento. la relazione del prefetto contenente i motivi del provvedimento.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, dell'adozione del decreto di scioglimento del consiglio comunale è data immediata comunicazione: alla Presidenza del Consiglio dei ministri. al Ministero dell'interno. alla Presidenza della Corte dei conti. al Parlamento.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i presidenti dei consorzi possono essere rimossi con decreto del Ministro dell'interno: quando siano sottoposti ad inchiesta amministrativa in riferimento ad illeciti di natura amministrativo-contabile. quando siano sottoposti ad indagine contabile da parte della competente Procura regionale della Corte dei conti. quando siano sottoposti ad indagine penale, qualora l'Ufficio del pubblico ministero ne richieda la citazione a giudizio. quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i componenti dei consigli e delle giunte comunali possono essere rimossi con decreto del Ministro dell'interno: quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico. quando siano sottoposti ad indagine penale, qualora l'Ufficio del pubblico ministero ne richieda la citazione a giudizio. quando siano sottoposti ad indagine contabile da parte della competente Procura regionale della Corte dei conti. quando siano sottoposti ad inchiesta amministrativa in riferimento ad illeciti di natura amministrativo-contabile.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il sindaco può essere rimosso con decreto del Ministro dell'interno: quando compia atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico. quando sia sottoposto ad indagine penale, qualora l'Ufficio del pubblico ministero ne richieda la citazione a giudizio. quando sia sottoposto ad inchiesta amministrativa in riferimento ad illeciti di natura amministrativo-contabile. quando sia sottoposto ad indagine contabile da parte della competente Procura regionale della Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i componenti dei consigli e delle giunte provinciali possono essere rimossi con decreto del Ministro dell'interno: quando siano sottoposti ad indagine contabile da parte della competente Procura regionale della Corte dei Conti. quando siano sottoposti ad inchiesta amministrativa in riferimento ad illeciti di natura amministrativo-contabile. quando siano sottoposti ad indagine penale, qualora l'Ufficio del pubblico ministero ne richieda la citazione a giudizio. quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il presidente della provincia può essere rimosso con decreto del Ministro dell'interno: quando compia atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico. quando sia sottoposto ad inchiesta amministrativa in riferimento ad illeciti di natura amministrativo-contabile. quando sia sottoposto ad indagine contabile da parte della competente Procura regionale della Corte dei conti. quando sia sottoposto ad indagine penale, qualora l'Ufficio del pubblico ministero ne richieda la citazione a giudizio.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i presidenti delle comunità montane possono essere rimossi con decreto del Ministro dell'interno: quando siano sottoposti ad indagine penale, qualora l'Ufficio del pubblico ministero ne richieda la citazione a giudizio. quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico. quando siano sottoposti ad inchiesta amministrativa in riferimento ad illeciti di natura amministrativo-contabile. quando siano sottoposti ad indagine contabile da parte della competente Procura regionale della Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i presidenti dei consigli circoscrizionali possono essere rimossi con decreto del Ministro dell'interno: quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico. quando siano sottoposti ad indagine penale, qualora l'Ufficio del pubblico ministero ne richieda la citazione a giudizio. quando siano sottoposti ad indagine contabile da parte della competente Procura regionale della Corte dei conti. quando siano sottoposti ad inchiesta amministrativa in riferimento ad illeciti di natura amministrativo-contabile.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i consigli comunali sono sciolti: quando gli amministratori siano sottoposti ad indagine penale, qualora l'Ufficio del pubblico ministero ne richieda la citazione a giudizio. quando gli amministratori siano sottoposti ad indagine contabile da parte della competente Procura regionale della Corte dei conti. quando gli amministratori siano sottoposti ad inchiesta amministrativa in riferimento ad illeciti di natura amministrativo-contabile. quando emergono elementi su collegamenti diretti o indiretti degli amministratori con la criminalità organizzata, che compromettono la libera determinazione degli organi elettivi e il buon andamento dell'amministrazione comunale, nonché il regolare funzionamento dei servizi alla stessa affidati.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i consigli provinciali sono sciolti: quando almeno un terzo dei componenti sia soggetto a indagine penale, anche per reati non ascritti loro in concorso. quando emergono elementi su forme di condizionamento degli amministratori, che compromettono la libera determinazione degli organi elettivi e il buon andamento dell'amministrazione provinciale, nonché il regolare funzionamento dei servizi affidati alle amministrazioni provinciali. quando almeno cinque componenti siano soggetti ad indagine penale, per delitto loro ascritto in concorso. solo quando emergono elementi su collegamenti diretti degli amministratori con la criminalità organizzata.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, lo scioglimento dei consigli comunali conseguente a fenomeni di condizionamento di tipo mafioso è disposto: con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Procuratore nazionale antimafia. con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della funzione pubblica. con decreto del Presidente della Regione, su proposta della Conferenza Stato-città e autonomie locali allargata ai rappresentanti delle comunità montane. con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno, previa deliberazione del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, lo scioglimento dei consigli provinciali conseguente a fenomeni di condizionamento di tipo mafioso è disposto: con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno, previa deliberazione del Consiglio dei ministri. con decreto del Presidente della Regione, su proposta della Conferenza Stato-città e autonomie locali allargata ai rappresentanti delle comunità montane. con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Procuratore nazionale antimafia. con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della funzione pubblica.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, lo scioglimento dei consigli provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazioni di tipo mafioso è disposto: con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Procuratore nazionale antimafia. con decreto del Presidente della Regione, su proposta della Conferenza Stato-città e autonomie locali allargata ai rappresentanti delle comunità montane. con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della funzione pubblica. con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno, previa deliberazione del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, quando ricorrono motivi di urgente necessità, in attesa del decreto di scioglimento del Consiglio provinciale per effetto di infiltrazioni tipo mafioso, il prefetto: rimuove gli organi dalla carica ricoperta, nonché da ogni altro incarico ad essa connesso, assicurando la provvisoria amministrazione dell'ente mediante invio di commissari. può sospendere gli organi dalla carica ricoperta, nonché da ogni altro incarico ad essa connesso, assicurando il funzionamento dell'ente mediante invio di commissari. sospende gli organi dalla carica ricoperta, nonché da ogni altro incarico ad essa connesso, assicurando la provvisoria amministrazione dell'ente mediante invio di commissari. assicura la provvisoria amministrazione dell'ente mediante invio di commissari, senza sospendere gli organi dalla carica ricoperta.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, quando ricorrono motivi di urgente necessità, in attesa del decreto di scioglimento del Consiglio comunale per effetto di condizionamenti di tipo mafioso, il prefetto: può sospendere gli organi dalla carica ricoperta, nonché da ogni altro incarico ad essa connesso, assicurando il funzionamento dell'ente mediante invio di commissari. rimuove gli organi dalla carica ricoperta, nonché da ogni altro incarico ad essa connesso, assicurando la provvisoria amministrazione dell'ente mediante invio di commissari. assicura la provvisoria amministrazione dell'ente mediante invio di commissari, senza sospendere gli organi dalla carica ricoperta. sospende gli organi dalla carica ricoperta, nonché da ogni altro incarico ad essa connesso, assicurando la provvisoria amministrazione dell'ente mediante invio di commissari.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, quando ricorrono motivi di urgente necessità, in attesa del decreto di scioglimento del Consiglio comunale per effetto di infiltrazioni di tipo mafioso, il prefetto: sospende gli organi dalla carica ricoperta, nonché da ogni altro incarico ad essa connesso, assicurando la provvisoria amministrazione dell'ente mediante invio di commissari. rimuove gli organi dalla carica ricoperta, nonché da ogni altro incarico ad essa connesso, assicurando la provvisoria amministrazione dell'ente mediante invio di commissari. assicura la provvisoria amministrazione dell'ente mediante invio di commissari, senza sospendere gli organi dalla carica ricoperta. può sospendere gli organi dalla carica ricoperta, nonché da ogni altro incarico ad essa connesso, assicurando il funzionamento dell'ente mediante invio di commissari.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, quando ricorrono motivi di urgente necessità, in attesa del decreto di scioglimento del Consiglio provinciale per effetto di condizionamenti di tipo mafioso, il prefetto: può sospendere gli organi dalla carica ricoperta, nonché da ogni altro incarico ad essa connesso, assicurando il funzionamento dell'ente mediante invio di commissari. sospende gli organi dalla carica ricoperta, nonché da ogni altro incarico ad essa connesso, assicurando la provvisoria amministrazione dell'ente mediante invio di commissari. rimuove gli organi dalla carica ricoperta, nonché da ogni altro incarico ad essa connesso, assicurando la provvisoria amministrazione dell'ente mediante invio di commissari. assicura la provvisoria amministrazione dell'ente mediante invio di commissari, senza sospendere gli organi dalla carica ricoperta.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le disposizioni sullo scioglimento dei Consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso: si applicano anche alle società concessionarie della gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinate all'erogazione di servizi pubblici locali di rilevanza industriale. non si applicano agli organi comunque denominati delle aziende sanitarie locali. si applicano anche agli organi comunque denominati delle aziende sanitarie locali, in quanto compatibili con i relativi ordinamenti. si applicano anche alle società di capitali partecipate dai comuni e dalle province per l'esercizio di servizi pubblici locali di rilevanza industriale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le disposizioni sullo scioglimento dei Consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso: si applicano anche ai consorzi di comuni e province, in quanto compatibili con i relativi ordinamenti. si applicano anche alle società concessionarie della gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinate all'erogazione di servizi pubblici locali di rilevanza industriale. si applicano anche alle società di capitali partecipate dai comuni e dalle province per l'esercizio di servizi pubblici locali di rilevanza industriale. non si applicano ai consorzi di comuni e province.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le disposizioni sullo scioglimento dei Consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso: si applicano anche alle società concessionarie della gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinate all'erogazione di servizi pubblici locali di rilevanza industriale. non si applicano alle aziende speciali dei comuni e delle province. si applicano anche alle aziende speciali dei comuni e delle province, in quanto compatibili con i relativi ordinamenti. si applicano anche alle società di capitali partecipate dai comuni e dalle province per l'esercizio di servizi pubblici locali di rilevanza industriale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le disposizioni sullo scioglimento dei Consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso: non si applicano agli organi comunque denominati delle aziende ospedaliere. si applicano anche agli organi comunque denominati delle aziende sanitarie locali, in quanto compatibili con i relativi ordinamenti. si applicano anche alle società di capitali partecipate dai comuni e dalle province per l'esercizio di servizi pubblici locali di rilevanza industriale. si applicano anche alle società concessionarie della gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinate all'erogazione di servizi pubblici locali di rilevanza industriale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le disposizioni sullo scioglimento dei Consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso: si applicano anche alle società concessionarie della gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinate all'erogazione di servizi pubblici locali di rilevanza industriale. non si applicano ai consigli circoscrizionali. si applicano anche ai consigli circoscrizionali, in quanto compatibili con i relativi ordinamenti. si applicano anche alle società di capitali partecipate dai comuni e dalle province per l'esercizio di servizi pubblici locali di rilevanza industriale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali, nell'ambito della loro autonomia normativa ed organizzativa, al fine dell'istituzione di controlli interni: individuano strumenti e metodologie adeguati a garantire l'imparzialità dell'azione amministrativa. individuano strumenti e metodologie adeguati a garantire il livello qualitativo dei servizi. individuano strumenti e metodologie adeguati a garantire attraverso il controllo di regolarità amministrativa e contabile, la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa. individuano strumenti e metodologie adeguati a garantire l'indipendenza dell'azione amministrativa.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali, nell'ambito della loro autonomia normativa ed organizzativa, al fine dell'istituzione di controlli interni: individuano strumenti e metodologie adeguati a garantire l'imparzialità dell'azione amministrativa. individuano strumenti e metodologie adeguati a verificare attraverso il controllo di gestione, l'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati. individuano strumenti e metodologie adeguati a garantire l'indipendenza dell'azione amministrativa. individuano strumenti e metodologie adeguati a garantire il livello qualitativo dei servizi.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali, nell'ambito della loro autonomia normativa ed organizzativa, al fine dell'istituzione di controlli interni: individuano strumenti e metodologie adeguati a valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale. individuano strumenti e metodologie adeguati a valutare le prestazioni del personale con qualifica non dirigenziale. individuano strumenti e metodologie adeguati a garantire il livello qualitativo dei servizi. individuano strumenti e metodologie adeguati a garantire l'indipendenza e l'imparzialità dell'azione amministrativa.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali, nell'ambito della loro autonomia normativa ed organizzativa, al fine dell'istituzione di controlli interni: individuano strumenti e metodologie adeguati a valutare le prestazioni del personale con qualifica non dirigenziale. individuano strumenti e metodologie adeguati a garantire l'indipendenza e l'imparzialità dell'azione amministrativa. individuano strumenti e metodologie adeguati a garantire il livello qualitativo dei servizi. individuano strumenti e metodologie adeguati a valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, per l'effettuazione dei controlli interni: più enti locali possono consorziarsi, stipulando convenzioni con professionisti singoli o costituiti in associazioni professionali specializzati nel settore delle verifiche di qualità nei sistemi complessi. più enti locali possono istituire uffici unici, mediante convenzione che ne regoli le modalità di costituzione e funzionamento. più enti locali possono consorziarsi, mediante lo scambio di unità di personale qualificato, ovvero ricorrendo alla stipula di convenzioni libero-professionali. più enti locali possono consorziarsi, stipulando convenzioni con professionisti singoli o costituiti in associazioni professionali specializzati nel settore delle verifiche di efficienza nei sistemi complessi.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il controllo esterno sulla gestione degli enti locali: è esercitato dai comitati regionali di controllo. è esercitato dalla Presidenza della Giunta regionale. è esercitato dalla Corte dei conti. è esercitato dall'Ufficio del difensore civico regionale, ove istituito, e in mancanza dal Commissario del Governo nella regione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il controllo esterno sulla gestione degli enti locali: è esercitato dalle Agenzie delle entrate. è esercitato dalla Corte dei conti. è esercitato dall'Ufficio del difensore civico regionale, ove istituito, e in mancanza dal Commissario del Governo nella regione. è esercitato dal servizio ispettivo del Ministero della funzione pubblica.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il controllo esterno sulla gestione degli enti locali: è esercitato dalla Corte dei conti. è esercitato dalle Agenzie delle entrate. è esercitato dalla Presidenza della Giunta regionale. è esercitato dal Commissario del Governo nella regione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il controllo esterno sulla gestione degli enti locali: è esercitato dalla Corte dei conti. è esercitato dalla Presidenza del Consiglio. è esercitato dal servizio ispettivo del Ministero della funzione pubblica. è esercitato dalla Ragioneria generale dello Stato.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il controllo esterno sulla gestione degli enti locali: è esercitato dalla Corte dei conti. è esercitato dal servizio ispettivo della Banca d'Italia. è esercitato dal servizio ispettivo del Ministero della funzione pubblica. è esercitato dal servizio ispettivo del Ministero dell'economia.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il controllo esterno sulla gestione degli enti locali: è esercitato dalle Avvocature distrettuali dello Stato. è esercitato dalla Corte dei conti. è esercitato dall'Avvocatura generale dello Stato. è esercitato dalle Ragionerie provinciali dello Stato.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il controllo esterno sulla gestione degli enti locali: è esercitato dalla Corte dei conti. è esercitato dalle Ragionerie provinciali dello Stato. è esercitato dalla Presidenza del Consiglio. è esercitato dalla Ragioneria generale dello Stato.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il controllo esterno sulla gestione degli enti locali: è esercitato dall'Avvocatura generale dello Stato. è esercitato dal servizio ispettivo della Banca d'Italia. è esercitato dalle Ragionerie provinciali dello Stato. è esercitato dalla Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali deliberano, entro il termine di legge, il bilancio di previsione per l'anno successivo: osservando i princìpi di sinteticità, eterogeneità delle poste di bilancio e riservatezza. osservando i princìpi di unità, annualità, universalità ed integrità, veridicità, pareggio finanziario e pubblicità. osservando i princìpi di pluriennalità, attendibilità, eterogeneità delle poste di bilancio, risparmio finanziario e riservatezza. osservando i princìpi di pluriennalità e riservatezza.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i princìpi contabili stabiliti da detto Testo unico sono applicati da ciascun ente locale: con il regolamento di contabilità emanato dal Ministro dell'interno e con modalità organizzative corrispondenti alle caratteristiche di ciascuna comunità, con facoltà di derogare le disposizioni previste dall'ordinamento per assicurare l'unitarietà ed uniformità del sistema finanziario e contabile, previa autorizzazione della Conferenza Stato-città ed autonomie locali. con il regolamento di contabilità e con modalità organizzative corrispondenti alle caratteristiche di ciascuna comunità, ferme restando le disposizioni previste dall'ordinamento per assicurare l'unitarietà ed uniformità del sistema finanziario e contabile. con il regolamento di contabilità e con modalità organizzative corrispondenti alle caratteristiche di ciascuna comunità, con facoltà di derogare le disposizioni previste dall'ordinamento per assicurare l'unitarietà ed uniformità del sistema finanziario e contabile. con il regolamento di contabilità emanato dalla Conferenza Stato-città ed autonomie locali e con modalità organizzative corrispondenti alle caratteristiche di ciascuna comunità, con facoltà di derogare le disposizioni previste dall'ordinamento per assicurare l'unitarietà ed uniformità del sistema finanziario e contabile, previa autorizzazione del Ministro dell'interno.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il regolamento di contabilità con il quale ciascun ente locale applica i principi contabili stabiliti da detto Testo unico: stabilisce le norme relative alle competenze specifiche dei soggetti dell'amministrazione preposti alla programmazione, adozione ed attuazione dei provvedimenti di gestione che hanno carattere finanziario e contabile, anche in deroga alle disposizioni di detto Testo unico e delle altre leggi vigenti. stabilisce le norme relative alle competenze specifiche dei soggetti dell'amministrazione preposti alla programmazione, adozione ed attuazione dei provvedimenti di gestione che hanno carattere finanziario e contabile, in armonia con le disposizioni di detto Testo unico e delle altre leggi vigenti. individua i soggetti dell'amministrazione preposti alla programmazione, adozione ed attuazione dei provvedimenti di gestione in deroga alle disposizioni di detto Testo unico e delle altre leggi vigenti. individua i soggetti dell'amministrazione preposti alla programmazione, adozione ed attuazione dei provvedimenti di gestione in deroga alle disposizioni di detto Testo unico e delle altre leggi vigenti, stabilendo altresì i limiti quantitativi della spesa.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali, con il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, tra l'altro, disciplinano: l'organizzazione del servizio finanziario, o di ragioneria o qualificazione corrispondente, esclusivamente secondo le dimensioni territoriali dell'ente; al servizio è affidato il coordinamento e la gestione dell'attività finanziaria. l'organizzazione del servizio di ragioneria o qualificazione corrispondente, esclusivamente secondo le dimensioni demografiche dell'ente; al servizio è affidata la programmazione dell'attività finanziaria. l'organizzazione del servizio di ragioneria o qualificazione corrispondente, esclusivamente secondo le dimensioni demografiche e l'organico dell'ente; al servizio è affidato il coordinamento ed il controllo dell'attività finanziaria. l'organizzazione del servizio finanziario, o di ragioneria o qualificazione corrispondente, secondo le dimensioni demografiche e l'importanza economico-finanziaria dell'ente; al servizio è affidato il coordinamento e la gestione dell'attività finanziaria.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali è istituito: presso la Corte dei conti. presso il Ministero dell'interno. presso il Ministero dell'economia e delle finanze. presso la Conferenza Stato-città ed autonomie locali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali: è istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze e dura in carica tre anni. è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e dura in carica due anni. è istituito presso il Ministero dell'interno e dura in carica cinque anni. è istituito presso la Conferenza Stato-città ed autonomie locali e dura in carica quattro anni.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali è istituito: presso la Conferenza Stato-città ed autonomie locali ed ha, tra gli altri, il compito di promuovere la corretta gestione delle risorse finanziarie, strumentali ed umane, la salvaguardia degli equilibri di bilancio e di controllare i bilanci degli enti locali. presso la Corte dei conti ed ha, tra gli altri, il compito di promuovere la corretta gestione delle risorse finanziarie, strumentali ed umane, la salvaguardia degli equilibri di bilancio e di controllare i bilanci degli enti locali. presso il Ministero dell'interno ed ha, tra gli altri, il compito di promuovere la corretta gestione delle risorse finanziarie, strumentali ed umane, la salvaguardia degli equilibri di bilancio e l'applicazione dei principi contabili. presso il Ministero dell'economia e delle finanze ed ha, tra gli altri, il compito di promuovere la corretta gestione delle risorse finanziarie, strumentali ed umane, la salvaguardia degli equilibri di bilancio e l'applicazione dei principi contabili.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, l'Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali: presenta al Ministro dell'economia e delle finanze almeno una relazione annuale sullo stato di applicazione delle norme, con proposte di integrazione normativa e di princìpi contabili di generale applicazione. presenta al Presidente del Consiglio dei ministri almeno una relazione annuale sullo stato di applicazione delle norme, con proposte di integrazione normativa e di princìpi contabili di generale applicazione. presenta alle Camere almeno una relazione annuale sullo stato di applicazione delle norme, con proposte di integrazione normativa e di princìpi contabili di generale applicazione. presenta al Ministro dell'interno almeno una relazione annuale sullo stato di applicazione delle norme, con proposte di integrazione normativa e di princìpi contabili di generale applicazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il presidente ed i componenti dell'Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali, in numero non superiore a diciotto: sono nominati dal Ministro dell'economia e delle finanze con proprio decreto tra funzionari dello Stato, o di altre pubbliche amministrazioni, professori e ricercatori universitari ed esperti; l'Upi, l'Anci e l'Uncem designano ciascuna un proprio rappresentante. sono nominati dal Ministro dell'interno con proprio decreto tra funzionari dello Stato, o di altre pubbliche amministrazioni, professori e ricercatori universitari ed esperti; l'Upi, l'Anci e l'Uncem designano ciascuna un proprio rappresentante. sono nominati dal Presidente del Consiglio dei ministri con proprio decreto tra funzionari dello Stato, o di altre pubbliche amministrazioni, professori e ricercatori universitari ed esperti; l'Upi, l'Anci e l'Uncem designano ciascuna un proprio rappresentante. sono nominati dal Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'interno e del Ministro dell'economia e delle finanze, con proprio decreto tra funzionari dello Stato, o di altre pubbliche amministrazioni, professori e ricercatori universitari ed esperti; l'Upi, l'Anci e l'Uncem designano ciascuna un proprio rappresentante.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali: operante presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ha, tra gli altri, il compito di rendere parere al Ministro dell'economia e delle finanze sul provvedimento di approvazione o diniego del piano di estinzione delle passività predisposto dall'organo straordinario di liquidazione ai sensi di detto Testo unico. operante presso il Ministero dell'economia e delle finanze ha, tra gli altri, il compito di rendere parere al Ministro dell'interno sul provvedimento di approvazione o diniego del piano di estinzione delle passività predisposto dall'organo straordinario di liquidazione ai sensi di detto Testo unico. operante presso il Ministero dell'interno ha, tra gli altri, il compito di rendere parere al Ministro dell'interno sul provvedimento di approvazione o diniego del piano di estinzione delle passività predisposto dall'organo straordinario di liquidazione ai sensi di detto Testo unico. operante presso il Ministero dell'interno ha, tra gli altri, il compito di rendere parere al Ministro dell'economia e delle finanze sul provvedimento di approvazione o diniego del piano di estinzione delle passività predisposto dall'organo straordinario di liquidazione ai sensi di detto Testo unico.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali: operante presso il Ministero dell'interno ha, tra gli altri, il compito di rendere parere al Ministro dell'interno sul provvedimento di sostituzione di tutto o parte dell'organo straordinario di liquidazione previsto da detto Testo unico. operante presso il Ministero dell'economia e delle finanze ha, tra gli altri, il compito di rendere parere al Ministro dell'interno sul provvedimento di sostituzione di tutto o parte dell'organo straordinario di liquidazione previsto da detto Testo unico. operante presso il Ministero dell'interno ha, tra gli altri, il compito di rendere parere al Ministro dell'economia e delle finanze sul provvedimento di sostituzione di tutto o parte dell'organo straordinario di liquidazione previsto da detto Testo unico. operante presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ha, tra gli altri, il compito di rendere parere al Ministro dell'interno sul provvedimento di sostituzione di tutto o parte dell'organo straordinario di liquidazione previsto da detto Testo unico.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei confronti degli enti locali: non sono ammesse procedure di esecuzione e di espropriazione forzata presso soggetti diversi dai rispettivi tesorieri. non sono ammesse procedure di esecuzione e di espropriazione forzata presso soggetti diversi da quelli indicati nel regolamento di contabilità, approvato con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze. sono ammesse procedure di esecuzione e di espropriazione forzata anche presso soggetti diversi dai rispettivi tesorieri. non sono ammesse procedure di esecuzione e di espropriazione forzata neppure presso i rispettivi tesorieri.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali: sono tenuti a redigere apposite certificazioni sui principali dati del bilancio di previsione e del rendiconto; le certificazioni sono firmate dal segretario e dal responsabile del servizio finanziario. sono tenuti a sottoporre i principali dati del bilancio di previsione e del rendiconto alla Commissione per la finanza degli enti locali, che procede alla certificazione del bilancio; la certificazione deve essere verificata dal segretario e dal responsabile del servizio finanziario. sono tenuti a redigere apposite certificazioni sui principali dati del bilancio di previsione e del rendiconto; le certificazioni sono firmate dal sindaco e dal presidente del consiglio comunale. sono tenuti a sottoporre i principali dati del bilancio di previsione e del rendiconto ad una società di revisione, che procede alla certificazione del bilancio; la certificazione rilasciata dalla società di revisione deve essere verificata dal responsabile del servizio finanziario.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le modalità per la struttura, la redazione e la presentazione delle certificazioni sui principali dati del bilancio di previsione e del rendiconto degli enti locali sono stabilite: cinque mesi prima della scadenza di ciascun adempimento con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con l'Anci, con l'Upi e con l'Uncem, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale. tre mesi prima della scadenza di ciascun adempimento con decreto del Ministro dell'interno d'intesa con l'Anci, con l'Upi e con l'Uncem, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale. sei mesi prima della scadenza di ciascun adempimento con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze d'intesa con l'Anci, con l'Upi e con l'Uncem, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale. quattro mesi prima della scadenza di ciascun adempimento con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri d'intesa con l'Anci, con l'Upi e con l'Uncem, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti locali sono tenuti a redigere apposite certificazioni sui principali dati del bilancio di previsione e del rendiconto: e la Conferenza Stato-città ed autonomie locali provvede a rendere disponibili i dati delle certificazioni alle regioni, alle associazioni rappresentative degli enti locali, alla Corte dei conti ed all'Istituto nazionale di statistica. e il Presidente del Consiglio dei ministri provvede a rendere disponibili i dati delle certificazioni alle regioni, alle associazioni rappresentative degli enti locali, alla Corte dei conti ed all'Istituto nazionale di statistica. e il Ministero dell'interno provvede a rendere disponibili i dati delle certificazioni alle regioni, alle associazioni rappresentative degli enti locali, alla Corte dei conti ed all'Istituto nazionale di statistica. e il Ministero dell'economia e delle finanze provvede a rendere disponibili i dati delle certificazioni alle regioni, alle associazioni rappresentative degli enti locali, alla Corte dei conti ed all'Istituto nazionale di statistica.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, gli enti assicurano: ai cittadini la conoscenza dei contenuti significativi e caratteristici esclusivamente del bilancio annuale, non anche degli allegati, con le modalità stabilite dal Ministro dell'interno, previa intesa con la Conferenza Stato-città ed autonomie locali. ai cittadini ed agli organismi di partecipazione di cui a detto Testo unico, la conoscenza dei contenuti significativi e caratteristici esclusivamente del bilancio annuale, non anche degli allegati, con le modalità stabilite dalla Conferenza Stato-città ed autonomie locali. ai cittadini ed agli organismi di partecipazione di cui a detto Testo unico la conoscenza dei contenuti significativi e caratteristici del bilancio annuale di previsione e dei suoi allegati con le modalità previste dallo statuto e dai regolamenti. esclusivamente agli organismi di partecipazione, di cui a detto Testo unico, la conoscenza dei contenuti significativi e caratteristici del bilancio annuale di previsione e dei suoi allegati con le modalità previste dallo statuto e dai regolamenti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, nei comuni, nelle more dell'approvazione del bilancio di previsione da parte dell'organo regionale di controllo: l'organo consiliare delibera l'esercizio provvisorio, per un periodo non superiore a due mesi, sulla base del bilancio già deliberato. la giunta comunale dell'ente delibera l'esercizio provvisorio, per un periodo non superiore a quattro mesi, sulla base del bilancio già deliberato. l'organo consiliare delibera l'esercizio provvisorio, per un periodo non superiore a sei mesi, sulla base del bilancio dell'anno precedente. il sindaco delibera l'esercizio provvisorio, per un periodo non superiore a sei mesi, sulla base del bilancio dell'anno precedente.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, tra i documenti che gli enti locali devono allegare al bilancio annuale di previsione vi sono: una relazione previsionale e programmatica ed un bilancio pluriennale di competenza, di durata biennale. una relazione previsionale e programmatica ed un bilancio pluriennale di competenza, di durata pari a quello della regione di appartenenza e comunque non inferiore a tre anni. una relazione previsionale e programmatica ed un bilancio pluriennale di competenza, di durata pari a quello stabilito ogni due anni dalla Corte dei conti e comunque non inferiore a tre anni. una relazione previsionale e programmatica ed un bilancio pluriennale di competenza, di durata pari a quello della regione di appartenenza e comunque non inferiore a cinque anni.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, negli enti locali, lo schema di bilancio annuale di previsione, la relazione previsionale e programmatica e lo schema di bilancio pluriennale: sono predisposti dal servizio finanziario o di ragioneria e da questi sono presentati, unitamente agli allegati ed alla relazione dell'organo di revisione, all'organo esecutivo che provvede a deliberare il bilancio di previsione. sono predisposti dall'organo esecutivo e da questo sono presentati, unitamente agli allegati ed alla relazione dell'organo di revisione, all'organo consiliare, che provvede a deliberare il bilancio di previsione. sono predisposti dall'organo consiliare e da questi sono presentati, unitamente agli allegati ed alla relazione dell'organo di revisione, all'organo regionale di controllo, che provvede a deliberare il bilancio di previsione. sono predisposti dal servizio finanziario o di ragioneria e da questi sono presentati, unitamente agli allegati ed alla relazione dell'organo di revisione, all'organo regionale di controllo, che provvede a deliberare il bilancio di previsione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il bilancio di previsione degli enti locali può subire variazioni nel corso dell'esercizio di competenza? Sì, sia nella parte relativa alle entrate che nella parte relativa alle spese, e le variazioni sono di competenza dell'organo consiliare. Sì, esclusivamente nella parte relativa alle entrate, e le variazioni sono di competenza dell'organo esecutivo. Sì, esclusivamente nella parte relativa alle spese, e le variazioni sono di competenza dell'organo consiliare. Sì, esclusivamente nella parte relativa alle entrate, e le variazioni sono di competenza dell'organo consiliare.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le variazioni al bilancio di previsione degli enti locali possono essere adottate: dall'organo esecutivo in via d'urgenza, salvo ratifica, a pena di decadenza, da parte dell'organo consiliare entro i trenta giorni seguenti. dall'organo esecutivo in via d'urgenza, salvo ratifica, a pena di decadenza, da parte dell'organo consiliare entro i sessanta giorni seguenti e comunque entro il 31 dicembre dell'anno in corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine. dall'organo esecutivo e non devono essere sottoposte a ratifica da parte dell'organo consiliare. esclusivamente dall'organo consiliare.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la disciplina della gestione del bilancio degli enti locali stabilisce che le fasi di gestione delle entrate sono: l'accertamento, la riscossione ed il versamento. l'impegno, la liquidazione ed il pagamento. la liquidazione, la riscossione ed il pagamento. l'accertamento, l'impegno, la liquidazione e la riscossione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, secondo la disciplina della gestione del bilancio degli enti locali, l'accertamento: costituisce la prima fase del procedimento di spesa, con la quale, a seguito di obbligazione giuridicamente perfezionata, è esclusivamente determinata la somma da pagare. costituisce la prima fase di gestione dell'entrata mediante la quale, sulla base di idonea documentazione, viene verificata la ragione del credito e la sussistenza di un idoneo titolo giuridico, individuato il debitore, quantificata la somma da incassare, nonché fissata la relativa scadenza. costituisce l'ultima fase dell'entrata, consistente nell'accertamento delle somme introitate nelle casse dell'ente. costituisce la prima fase del procedimento di spesa, con la quale, a seguito di obbligazione giuridicamente perfezionata, è determinata la somma da pagare, è determinato il soggetto creditore, è indicata la ragione e viene costituito il vincolo sulle previsioni di bilancio.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, secondo la disciplina della gestione del bilancio degli enti locali, la riscossione: costituisce l'ultima fase dell'entrata, consistente nel trasferimento delle somme riscosse nelle casse dell'ente. costituisce la fase conclusiva della gestione della spesa, all'esito della quale il creditore dell'ente locale provvede ad incassare la somma dovutagli dall'ente locale. costituisce la prima fase di gestione dell'entrata mediante la quale viene quantificata la somma da incassare. costituisce la fase del procedimento dell'entrata successiva all'accertamento e consiste nel materiale introito da parte del tesoriere o di altri eventuali incaricati della riscossione delle somme dovute all'ente.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, secondo la disciplina della gestione del bilancio degli enti locali, il versamento: costituisce l'ultima fase dell'entrata, consistente nel trasferimento delle somme riscosse nelle casse dell'ente. costituisce l'ultima fase dell'entrata, consistente nel materiale introito da parte del tesoriere o di altri eventuali incaricati della riscossione delle somme dovute all'ente. costituisce l'ultima fase della spesa attraverso la quale, in base ai documenti ed ai titoli atti a comprovare il diritto acquisito del creditore, il tesoriere eroga la somma dovuta dall'ente locale. consiste nella disposizione impartita, mediante il mandato di pagamento, al tesoriere dell'ente locale di provvedere al pagamento delle spese.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la disciplina della gestione del bilancio degli enti locali stabilisce che le fasi di gestione della spesa sono: l'accertamento, la riscossione ed il versamento. l'accertamento, la liquidazione ed il versamento. l'accertamento, l'impegno ed il versamento. l'impegno, la liquidazione, l'ordinazione ed il pagamento.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, secondo la disciplina della gestione del bilancio degli enti locali, l'impegno di spesa: costituisce la fase del procedimento di spesa attraverso la quale, in base ai documenti ed ai titoli atti a comprovare il diritto acquisito del creditore, si determina la somma certa e liquida da pagare. costituisce la prima fase del procedimento di spesa, con la quale è esclusivamente verificata l'esistenza dei fondi necessari per assumere un'obbligazione, senza costituzione di alcun vincolo sulle previsioni di bilancio. costituisce la prima fase del procedimento di spesa, con la quale, a seguito di obbligazione giuridicamente perfezionata, è determinata la somma da pagare, determinato il soggetto creditore, indicata la ragione e viene costituito il vincolo sulle previsioni di bilancio. costituisce la fase conclusiva del procedimento di spesa, con la quale si provvede ad impartire al tesoriere la disposizione di effettuare il pagamento della spesa.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, secondo la disciplina della gestione del bilancio degli enti locali, la liquidazione della spesa: costituisce la fase del procedimento di spesa attraverso la quale, in base ai documenti ed ai titoli atti a comprovare il diritto acquisito del creditore, si determina la somma certa e liquida da pagare nei limiti dell'ammontare dell'impegno definitivo assunto. consiste nella disposizione impartita, mediante il mandato di pagamento, al tesoriere dell'ente locale di provvedere al pagamento delle spese. costituisce la fase del procedimento dell'entrata, che consiste nel materiale introito da parte del tesoriere o di altri eventuali incaricati della riscossione delle somme dovute all'ente. costituisce la prima fase del procedimento di spesa, con la quale, a seguito di obbligazione giuridicamente perfezionata, è determinata la somma da pagare, determinato il soggetto creditore, indicata la ragione dell'erogazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, secondo la disciplina della gestione del bilancio degli enti locali, l'ordinazione: costituisce la fase del procedimento di spesa attraverso la quale, in base ai documenti ed ai titoli atti a comprovare il diritto acquisito del creditore, si determina la somma certa e liquida da pagare. consiste nella disposizione impartita, mediante il mandato di pagamento, al tesoriere dell'ente locale di provvedere al pagamento delle spese. costituisce la prima fase del procedimento di spesa, con la quale, a seguito di obbligazione giuridicamente perfezionata, è determinata la somma da pagare ed è determinato il soggetto creditore. costituisce l'ultima fase dell'entrata, consistente nel trasferimento delle somme riscosse nelle casse dell'ente.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la stipulazione dei contratti da parte degli enti locali deve essere preceduta: da apposita determinazione dell'organo esecutivo dell'ente indicante esclusivamente il fine che con il contratto si intende perseguire e l'oggetto del contratto. da apposita determinazione dell'organo consiliare dell'ente indicante esclusivamente il fine che con il contratto si intende perseguire e l'oggetto del contratto. da apposita determinazione del responsabile del procedimento di spesa indicante il fine che con il contratto si intende perseguire; l'oggetto del contratto, la sua forma e le clausole ritenute essenziali; le modalità di scelta del contraente ammesse dalle disposizioni vigenti in materia di contratti delle pubbliche amministrazioni e le ragioni che ne sono alla base. da apposite determinazioni degli organi consiliare ed esecutivo dell'ente indicanti esclusivamente il fine che con il contratto si intende perseguire e l'oggetto del contratto.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, al fine di garantire la realizzazione degli obiettivi programmati, la corretta ed economica gestione delle risorse pubbliche, l'imparzialità ed il buon andamento della pubblica amministrazione e la trasparenza dell'azione amministrativa: gli enti locali applicano il controllo di gestione secondo le modalità stabilite dal succitato Testo unico, dai propri statuti e regolamenti di contabilità. gli enti locali applicano il controllo di gestione secondo le modalità stabilite con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, emanato su proposta della Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali. gli enti locali applicano il controllo di gestione secondo le modalità stabilite dalla Corte dei conti. gli enti locali applicano il controllo di gestione secondo le modalità stabilite con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, emanato d'intesa con il Ministro dell'interno, su proposta della Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, il controllo di gestione è la procedura: diretta a verificare la gestione effettuata dai dirigenti, che deve essere espletata esclusivamente in occasione del rinnovo del contratto di lavoro. diretta a verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati e, attraverso l'analisi delle risorse acquisite e della comparazione tra i costi e la quantità e qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell'organizzazione dell'ente, l'efficacia, l'efficienza ed il livello di economicità nell'attività di realizzazione dei predetti obiettivi. diretta a riconoscere la legittimità dei debiti fuori bilancio da parte dell'organo regionale di controllo. diretta a verificare negli enti in stato di dissesto finanziario la corretta utilizzazione delle risorse straordinarie ad essi assegnate.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, i consigli comunali, fatta eccezione per i comuni con popolazione inferiore a cinquemila abitanti, eleggono con voto limitato a due componenti, un collegio di revisori: composto da cinque membri, scelti uno tra gli iscritti al registro dei revisori contabili, il quale svolge le funzioni di presidente del collegio e quattro tra gli iscritti nell'albo dei dottori commercialisti. composto da cinque membri, scelti tra gli iscritti al registro dei revisori contabili, ovvero nell'albo dei dottori commercialisti. composto da tre membri, scelti tra gli iscritti nell'albo dei ragionieri. composto da tre membri, scelti uno tra gli iscritti al registro dei revisori contabili, il quale svolge le funzioni di presidente del collegio, uno tra gli iscritti nell'albo dei dottori commercialisti, uno tra gli iscritti nell'albo dei ragionieri.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, sono da considerarsi in condizioni strutturalmente deficitarie comuni, province e comunità montane: che presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio, rilevabili da una apposita tabella, da allegare al certificato sul rendiconto della gestione, contenente parametri obiettivi dei quali almeno la metà presentino valori deficitari. che presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio, rilevabili da una apposita tabella, da allegare al bilancio di previsione, contenente parametri obiettivi dei quali almeno il settanta per cento presentino valori deficitari. che presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio, rilevabili da una apposita relazione redatta dall'organo di revisione, da allegare al bilancio di previsione, contenente parametri obiettivi dei quali almeno il trenta per cento presentino valori deficitari. che presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio, rilevabili da una apposita relazione redatta dall'organo consiliare, da allegare al bilancio di previsione, contenente parametri obiettivi dei quali almeno il trenta per cento presentino valori deficitari.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, comuni, province e comunità montane individuati come strutturalmente deficitari in applicazione delle disposizioni di detto Testo unico: sono soggetti al controllo centrale sulle dotazioni organiche e sulle assunzioni di personale da parte dell'Aran. sono soggetti al controllo centrale sulle dotazioni organiche e sulle assunzioni di personale da parte della Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali. sono soggetti al controllo centrale sulle dotazioni organiche e sulle assunzioni di personale da parte della Conferenza Stato-città ed autonomie locali. sono soggetti al controllo centrale sulle dotazioni organiche e sulle assunzioni di personale da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, si ha dissesto finanziario dell'ente locale: se l'ente non può garantire l'assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili ovvero esistono nei confronti dell'ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte con le modalità stabilite da detto decreto. se l'ente è dichiarato fallito dal Tar competente per territorio. se l'ente è dichiarato fallito dal tribunale ordinario competente per territorio. se l'ente è dichiarato fallito dalla Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la disciplina sul risanamento di province e comuni dissestati dispone che soggetti della procedura di risanamento sono: l'organo straordinario di liquidazione e gli organi istituzionali dell'ente. gli organi istituzionali dell'ente ed il Presidente della regione. gli organi istituzionali dell'ente. l'organo straordinario di liquidazione ed il Presidente della regione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la disciplina sul risanamento di province e comuni dissestati dispone che soggetti della procedura di risanamento sono l'organo straordinario di liquidazione e gli organi istituzionali dell'ente: ed il primo assicura condizioni stabili di equilibrio della gestione finanziaria rimuovendo le cause strutturali che hanno determinato il dissesto; i secondi provvedono al controllo dell'efficacia e dell'efficienza dell'azione svolta dall'organo straordinario di liquidazione. ed il primo assicura condizioni stabili di equilibrio della gestione finanziaria rimuovendo le cause strutturali che hanno determinato il dissesto; i secondi provvedono al ripiano dell'indebitamento pregresso con i mezzi consentiti dalla legge. ed il primo provvede al ripiano dell'indebitamento pregresso con i mezzi consentiti dalla legge; i secondi assicurano condizioni stabili di equilibrio della gestione finanziaria rimuovendo le cause strutturali che hanno determinato il dissesto. ed i secondi assicurano condizioni stabili di equilibrio della gestione finanziaria rimuovendo le cause strutturali che hanno determinato il dissesto; il primo provvede al controllo dell'efficacia e dell'efficienza dell'azione svolta dagli organi istituzionali dell'ente.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la deliberazione di dissesto finanziario dell'ente locale è adottata: dal Prefetto nelle ipotesi stabilite da detto Testo unico; il relativo provvedimento è revocabile. dall'organo esecutivo dell'ente locale nelle ipotesi stabilite da detto Testo unico; la deliberazione dello stato di dissesto è revocabile. dal consiglio dell'ente locale nelle ipotesi stabilite da detto Testo unico; la deliberazione dello stato di dissesto non è revocabile. dal Presidente della regione nelle ipotesi stabilite da detto Testo unico; il relativo provvedimento è revocabile.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, la deliberazione recante la formale ed esplicita dichiarazione di dissesto finanziario adottata dal consiglio dell'ente locale: è trasmessa, entro cinque giorni dalla data di esecutività, al Presidente della regione ed alla Procura regionale presso la Corte dei conti competente per territorio ed è pubblicata per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana a cura del Ministero dell'economia e delle finanze unitamente al decreto del Presidente della Repubblica di nomina dell'organo straordinario di liquidazione. è trasmessa, entro cinque giorni dalla data di esecutività, al Ministero dell'interno ed alla Procura regionale presso la Corte dei conti competente per territorio ed è pubblicata per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana a cura del Ministero dell'interno unitamente al decreto del Presidente della Repubblica di nomina dell'organo straordinario di liquidazione. è trasmessa, entro cinque giorni dalla data di esecutività, al Ministero dell'economia e delle finanze ed alla Procura regionale presso la Corte dei conti competente per territorio ed è pubblicata per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana a cura del Presidente della regione. è trasmessa, entro dieci giorni dalla data di esecutività, al Ministero dell'economia e delle finanze ed è pubblicata per estratto su almeno due quotidiani a cura di detto Ministero.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, dalla data di dichiarazione di dissesto dell'ente locale e sino all'approvazione del rendiconto di cui al predetto decreto legislativo: non possono essere intraprese ma possono essere proseguite azioni esecutive nei confronti dell'ente per i debiti che rientrano nella competenza dell'organo straordinario di liquidazione, salvo che vi sia opposizione di quest'ultimo organo. non possono essere intraprese o proseguite azioni esecutive nei confronti dell'ente per i debiti che rientrano nella competenza dell'organo straordinario di liquidazione. possono essere intraprese o proseguite azioni esecutive nei confronti dell'ente per i debiti che rientrano nella competenza dell'organo straordinario di liquidazione. non possono essere intraprese ma possono essere proseguite azioni esecutive nei confronti dell'ente per i debiti che rientrano nella competenza dell'organo straordinario di liquidazione.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, le procedure esecutive pendenti alla data della dichiarazione di dissesto dell'ente locale, nelle quali sono scaduti i termini per l'opposizione giudiziale da parte dell'ente, o la stessa benché proposta è stata rigettata: proseguono nei confronti dell'organo straordinario di liquidazione. sono dichiarate estinte d'ufficio dal giudice con inserimento nella massa passiva dell'importo dovuto a titolo di capitale, accessori e spese. sono dichiarate estinte se l'organo straordinario di liquidazione abbia sollevato la relativa eccezione, con inserimento nella massa passiva del solo importo dovuto a titolo di capitale ed accessori. sono dichiarate estinte se l'organo straordinario di liquidazione abbia sollevato la relativa eccezione, con inserimento nella massa passiva del solo importo dovuto a titolo di capitale.
A norma del d. lgs. 18/08/00, n. 267, dalla data della deliberazione di dissesto dell'ente locale e sino all'approvazione del rendiconto di cui a detto Testo unico: i debiti insoluti a tale data e le somme dovute per anticipazioni di cassa già erogate non producono più interessi né sono soggetti a rivalutazione monetaria. i debiti insoluti a tale data e le somme dovute per anticipazioni di cassa già erogate non producono più interessi, ma sono soggetti a rivalutazione monetaria. i debiti insoluti a tale data producono interessi e sono soggetti a rivalutazione monetaria; le somme dovute per anticipazioni di cassa già erogate non producono invece interessi e non sono soggette a rivalutazione monetaria. i debiti insoluti a tale data non producono più interessi né sono soggetti a rivalutazione monetaria; le somme dovute per anticipazioni di cassa già erogate producono invece interessi e sono soggette a rivalutazione monetaria.
Le disposizioni del d. lgs. 30/03/01, n. 165, disciplinano l'organizzazione degli uffici e i rapporti di lavoro e di impiego alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche al fine, tra l'altro, di: assicurare che il costo del lavoro pubblico derivante dalla spesa complessiva per il personale, diretta e indiretta, non aumenti in misura superiore al tasso di inflazione stabilito dalla Banca d'Italia. assicurare che il costo del lavoro pubblico derivante dalla spesa complessiva per il personale, diretta e indiretta, non aumenti in misura superiore al tasso di inflazione stabilito dalla Ragioneria generale dello Stato. assicurare che il costo del lavoro pubblico derivante dalla spesa complessiva per il personale, diretta e indiretta, non aumenti in misura superiore al tasso di inflazione stabilito dalla Banca d'Italia, d'intesa con la Ragioneria generale dello Stato. razionalizzare il costo del lavoro pubblico, contenendo la spesa complessiva per il personale, diretta e indiretta, entro i vincoli di finanza pubblica.
Le disposizioni del d. lgs. 30/03/01, n. 165, disciplinano l'organizzazione degli uffici e i rapporti di lavoro e di impiego alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche al fine, tra l'altro, di: realizzare la migliore utilizzazione delle risorse umane nelle pubbliche amministrazioni, garantendo la tendenziale eguaglianza tra lavoratrici e lavoratori e applicando integralmente la disciplina stabilita per il lavoro privato. realizzare la migliore utilizzazione delle risorse umane nelle pubbliche amministrazioni, garantendo pari opportunità alle lavoratrici ed ai lavoratori e applicando condizioni uniformi rispetto a quelle del lavoro privato. realizzare una soddisfacente utilizzazione delle risorse umane nelle pubbliche amministrazioni, garantendo la tendenziale eguaglianza tra lavoratrici e lavoratori ed applicando condizioni identiche a quelle stabilite per il lavoro privato, entro i limiti fissati dalla legge di bilancio. realizzare una soddisfacente utilizzazione delle risorse umane nelle pubbliche amministrazioni, garantendo la tendenziale eguaglianza tra lavoratrici e lavoratori e applicando la disciplina stabilita per il lavoro privato, entro i limiti concordati con le organizzazioni sindacali, maggiormente rappresentative.
Nella disciplina del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per amministrazioni pubbliche si intendono, tra le altre: tutte le amministrazioni dello Stato, le regioni, le province, i comuni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, ma non quelli regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale. tutte le amministrazioni dello Stato, le regioni, le province, i comuni, tutti gli enti pubblici economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale. tutte le amministrazioni dello Stato, le regioni, le province, i comuni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale. tutte le amministrazioni dello Stato, le regioni, le province, i comuni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le S.p.A. controllate dallo Stato e dalle regioni, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale.
Nella disciplina del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per amministrazioni pubbliche si intendono, tra le altre: tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado, ma non le istituzioni educative, nonché le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le regioni, le province, i comuni. tutte le amministrazioni dello Stato, ad eccezione di quelle ad ordinamento autonomo, nonché gli istituti di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le regioni, le province, i comuni. tutte le amministrazioni dello Stato, ad eccezione di quelle ad ordinamento autonomo e delle istituzioni educative, nonché le regioni, le province, i comuni. tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le regioni, le province, i comuni.
Nella disciplina del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per amministrazioni pubbliche si intendono, tra le altre: tutte le amministrazioni dello Stato, le regioni, le province, i comuni, ma non le istituzioni universitarie, gli istituti autonomi case popolari, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni. tutte le amministrazioni dello Stato, le regioni, le province, i comuni, le istituzioni universitarie, ma non gli istituti autonomi case popolari, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni. tutte le amministrazioni dello Stato, le regioni, le province, i comuni, le istituzioni universitarie, gli istituti autonomi case popolari, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni. tutte le amministrazioni dello Stato, le regioni, le province, i comuni, le istituzioni universitarie, gli istituti autonomi case popolari, ma non le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni.
Nella disciplina del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per amministrazioni pubbliche si intendono, tra le altre: tutte le amministrazioni dello Stato, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le regioni, le province, i comuni, le comunità montane, e loro consorzi ed associazioni. tutte le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, nonché le regioni, le province, i comuni e le comunità montane, i loro consorzi ed associazioni, con esclusione delle sole istituzioni universitarie. tutte le amministrazioni dello Stato, fatta eccezione per le sole aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo. tutte le amministrazioni dello Stato, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le regioni, le province, i comuni e le comunità montane, ma non i loro consorzi ed associazioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche, secondo principi generali fissati da disposizioni di legge e, sulla base dei medesimi, mediante atti organizzativi, secondo i rispettivi ordinamenti: stabiliscono il trattamento economico dei propri dipendenti. definiscono la disciplina delle aspettative e dei permessi sindacali dei propri dipendenti. stabiliscono le attività incompatibili con il rapporto di lavoro a tempo pieno ed il trattamento economico dei propri dipendenti. individuano gli uffici di maggiore rilevanza e i modi di conferimento della titolarità dei medesimi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche definiscono, secondo principi generali fissati da disposizioni di legge e, sulla base dei medesimi, mediante atti organizzativi, secondo i rispettivi ordinamenti: la disciplina delle aspettative e dei permessi sindacali dei propri dipendenti. le attività incompatibili con il rapporto di lavoro a tempo pieno, nonché la disciplina delle aspettative e dei permessi sindacali dei propri dipendenti. il trattamento economico dei propri dipendenti. le linee fondamentali di organizzazione degli uffici.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche, secondo principi generali fissati da disposizioni di legge e, sulla base dei medesimi, mediante atti organizzativi, secondo i rispettivi ordinamenti: definiscono la disciplina delle aspettative e dei permessi sindacali dei propri dipendenti. determinano le dotazioni organiche complessive. stabiliscono il trattamento economico dei propri dipendenti. stabiliscono le attività incompatibili con il rapporto di lavoro a tempo pieno, nonché il trattamento economico dei propri dipendenti.
Le amministrazioni pubbliche, a norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ispirano la loro organizzazione, tra gli altri, al seguente criterio: funzionalità rispetto ai compiti e ai programmi di attività, nel perseguimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità. armonizzazione degli orari di apertura degli uffici con gli orari degli esercizi commerciali. autonomia di ogni singola struttura, evitando il collegamento delle attività degli uffici. garanzia della segretezza di tutti gli atti da essa posti in essere.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche ispirano la loro organizzazione, tra gli altri, ai seguenti criteri: funzionalità rispetto alle esigenze dei dipendenti e dell'utenza e armonizzazione con gli orari delle amministrazioni pubbliche dei Paesi dell'Unione europea. funzionalità rispetto ai compiti e ai programmi di attività, nel perseguimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità ed armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con le esigenze dell'utenza e con gli orari delle amministrazioni pubbliche dei Paesi dell'Unione europea. funzionalità rispetto alle esigenze dei dipendenti e alla realizzazione di risparmi di spesa ed armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con le esigenze esclusivamente dell'utenza. funzionalità rispetto alle esigenze di realizzazione di risparmi di spesa ed armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con le esigenze dell'utenza e con gli orari degli esercizi commerciali.
Le amministrazioni pubbliche, a norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ispirano la loro organizzazione, tra gli altri, al seguente criterio: ampia flessibilità, garantendo adeguati margini alle determinazioni operative e gestionali, da assumersi ai sensi delle disposizioni di detto decreto. armonizzazione degli orari di apertura degli uffici con gli orari degli esercizi commerciali. flessibilità, con esclusione della possibilità di determinazioni operative e gestionali per l'organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro. autonomia di ogni singola struttura, evitando il collegamento delle attività tra gli uffici.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche ispirano la loro organizzazione, tra gli altri, ai seguenti criteri: ampia flessibilità e collegamento delle attività degli uffici, adeguandosi al dovere di riservatezza interna ed esterna, garanzia dell'imparzialità e della trasparenza dell'azione amministrativa, anche attraverso l'istituzione di apposite strutture per l'informazione ai cittadini e attribuzione a diversi uffici, per ciascun procedimento, della responsabilità delle diverse fasi dello stesso. ampia flessibilità e collegamento delle attività degli uffici, adeguandosi al dovere di riservatezza interna ed esterna, garanzia dell'imparzialità e della trasparenza dell'azione amministrativa e attribuzione ad un unico ufficio, per ciascun procedimento, della responsabilità complessiva dello stesso. ampia flessibilità e collegamento delle attività degli uffici, adeguandosi al dovere di comunicazione interna ed esterna, garanzia dell'imparzialità e della trasparenza dell'azione amministrativa, anche attraverso l'istituzione di apposite strutture per l'informazione ai cittadini e attribuzione ad un unico ufficio, per ciascun procedimento, della responsabilità complessiva dello stesso. ampia flessibilità e separazione delle attività degli uffici, adeguandosi al dovere di riservatezza interna ed esterna, garanzia dell'imparzialità e della trasparenza dell'azione amministrativa, anche attraverso l'istituzione di apposite strutture per l'informazione ai cittadini e attribuzione ad un unico ufficio, per ciascun procedimento, della responsabilità complessiva dello stesso.
Le amministrazioni pubbliche, a norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ispirano la loro organizzazione, tra gli altri, al seguente criterio: flessibilità, con esclusione della possibilità di determinazioni operative e gestionali per l'organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro, da parte degli organi preposti a detta gestione. garanzia dell'imparzialità e della trasparenza dell'azione amministrativa, anche attraverso l'istituzione di apposite strutture per l'informazione ai cittadini e attribuzione ad un unico ufficio, per ciascun procedimento, della responsabilità complessiva dello stesso. collegamento delle attività dei soli uffici destinati ad operare con il pubblico, adeguandosi al principio dell'autonomia per le attività poste in essere da tutti gli altri uffici. criterio di segretezza di tutti gli atti interni dell'amministrazione e di trasparenza solo per quelli che comportano l'assunzione di impegni di spesa.
Le amministrazioni pubbliche, a norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ispirano la loro organizzazione, tra gli altri, al seguente criterio: armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con gli orari degli esercizi commerciali della regione. armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con le esigenze dell'utenza, quali individuate dal Comitato interministeriale per la programmazione economica. armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con gli orari degli esercizi commerciali dei Paesi dell'Unione europea. armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con le esigenze dell'utenza e con gli orari delle amministrazioni pubbliche dei Paesi dell'Unione europea.
Nella disciplina dei rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, a norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, eventuali disposizioni di legge, regolamento o statuto, che introducano discipline dei rapporti di lavoro la cui applicabilità sia limitata ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, o a categorie di essi: possono essere derogate da successivi contratti o accordi collettivi e la legge non può disporre che esse siano ulteriormente applicabili. possono essere derogate da successivi contratti o accordi collettivi e, per la parte derogata, sono sempre ulteriormente applicabili, anche se la legge non disponga nulla al riguardo. non possono essere derogate da successivi contratti o accordi collettivi. possono essere derogate da successivi contratti o accordi collettivi e, per la parte derogata, non sono ulteriormente applicabili, salvo che la legge disponga espressamente in senso contrario.
Nei rapporti di lavoro con le amministrazioni pubbliche alle quali si applicano le disposizioni del d. lgs. 30/03/01, n. 165, e che sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile, dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa e regolati contrattualmente, l'attribuzione di trattamenti economici può avvenire: esclusivamente mediante disposizioni di leggi, regolamenti o atti amministrativi. esclusivamente mediante regolamenti governativi. esclusivamente mediante contratti collettivi o, alle condizioni previste, mediante contratti individuali. esclusivamente mediante contratti collettivi e mai mediante contratti individuali.
Nei rapporti di lavoro con le amministrazioni pubbliche alle quali si applicano le disposizioni del d. lgs. 30/03/01, n. 165, e che sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile, dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa e regolati contrattualmente: le disposizioni di legge, regolamenti o atti amministrativi che attribuiscono incrementi retributivi non previsti da contratti continuano ad avere efficacia anche a seguito dell'entrata in vigore del relativo rinnovo contrattuale. le disposizioni di legge, regolamenti o atti amministrativi che attribuiscono incrementi retributivi non previsti da contratti cessano di avere efficacia a far data dall'entrata in vigore del relativo rinnovo contrattuale. le disposizioni di legge, regolamenti o atti amministrativi non possono mai attribuire incrementi retributivi. gli incrementi retributivi possono essere attribuiti soltanto con disposizioni di legge, regolamenti o atti amministrativi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, sono disciplinati dai rispettivi ordinamenti, tra gli altri: i magistrati ordinari, amministrativi e contabili, gli avvocati e procuratori dello Stato, il personale militare e delle Forze di polizia di Stato. i magistrati ordinari, amministrativi e contabili, gli avvocati e procuratori dello Stato, il personale militare e delle Forze di polizia di Stato, i dipendenti degli enti che svolgono la loro attività nel settore della pubblica assistenza. i magistrati ordinari, amministrativi e contabili, il personale militare e delle Forze di polizia di Stato e della polizia municipale. i magistrati ordinari, amministrativi e contabili, il personale militare e delle Forze di polizia di Stato, i dipendenti degli enti pubblici economici, nonché delle società di capitali controllate dallo Stato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, sono disciplinati dai rispettivi ordinamenti, tra gli altri: i magistrati ordinari, amministrativi e contabili, gli avvocati e procuratori dello Stato, il personale militare e delle Forze di polizia di Stato, il personale della carriera diplomatica, i dipendenti degli enti pubblici non economici. i magistrati ordinari, amministrativi e contabili, gli avvocati e procuratori dello Stato, il personale militare e delle Forze di polizia di Stato e della polizia municipale, il personale della carriera diplomatica. i magistrati ordinari, amministrativi e contabili, gli avvocati e procuratori dello Stato, il personale militare e delle Forze di polizia di Stato e il personale della carriera diplomatica. i magistrati ordinari, amministrativi e contabili, gli avvocati e procuratori dello Stato, il personale militare e delle Forze di polizia di Stato, il personale della carriera diplomatica, i dipendenti degli enti che svolgono la loro attività nel settore della pubblica assistenza.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tra gli altri, il rapporto di impiego dei professori e dei ricercatori universitari è disciplinato: dalle disposizioni contenute nei contratti o accordi collettivi. dalle disposizioni contenute in regolamenti governativi adottati previo parere delle organizzazioni sindacali più rappresentative. dalle disposizioni che disciplinano il rapporto dei dipendenti dei Ministeri. dalle disposizioni rispettivamente vigenti, in attesa della specifica disciplina che lo regoli in modo organico.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, gli organi di governo: verificano la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi da essi impartiti. adottano tutti gli atti ed i provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. provvedono alla gestione amministrativa degli uffici e all'organizzazione delle risorse finanziarie ed umane degli uffici di qualsiasi livello. organizzano la gestione delle risorse umane e strumentali degli uffici di qualsiasi livello.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, gli organi di governo: adottano tutti gli atti ed i provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definendo gli obiettivi ed i programmi da attuare ed adottando gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni. provvedono alla gestione tecnica degli uffici e all'organizzazione delle risorse umane degli uffici di qualsiasi livello. provvedono alla gestione amministrativa degli uffici e all'organizzazione delle risorse finanziarie ed umane degli uffici di qualsiasi livello.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, agli organi di governo: spetta la gestione amministrativa degli uffici e l'organizzazione delle risorse finanziarie ed umane degli uffici di qualsiasi livello. è riservata l'adozione di tutti gli atti amministrativi che comportano impegni di spesa superiore a cinquecentosedicimilaquattrocentocinquantasette euro. spettano le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo. spetta l'organizzazione delle risorse umane e strumentali degli uffici di qualsiasi livello.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, agli organi di governo: spetta la definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. spetta l'organizzazione delle risorse umane e strumentali degli uffici di qualsiasi livello. spetta la gestione amministrativa degli uffici e l'organizzazione delle risorse finanziarie ed umane degli uffici di qualsiasi livello. è riservata l'adozione di tutti gli atti amministrativi che comportano impegni di spesa superiore a cinquecentosedicimilaquattrocentocinquantasette euro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, agli organi di governo: è riservata l'adozione di ogni atto amministrativo che comporta un onere finanziario. spetta l'organizzazione delle risorse umane e strumentali degli uffici di qualsiasi livello. spetta la individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e la loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale. spetta la gestione amministrativa degli uffici e l'organizzazione delle risorse finanziarie ed umane degli uffici di qualsiasi livello.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, agli organi di governo: è riservata l'adozione di ogni atto amministrativo che comporta un onere finanziario. spetta la definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi e di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. spetta l'organizzazione delle risorse umane e strumentali degli uffici di qualsiasi livello. spetta la gestione amministrativa degli uffici e l'organizzazione delle risorse finanziarie ed umane degli uffici di qualsiasi livello.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, agli organi di governo: è riservata l'adozione di ogni atto che impegna l'amministrazione nei confronti di terzi. spetta l'organizzazione delle risorse umane e strumentali degli uffici di qualsiasi livello. spettano le nomine e le designazioni che comportano un incremento di spesa. spettano le nomine, designazioni ed atti analoghi ad essi attribuiti da specifiche disposizioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, agli organi di governo: spettano le richieste di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato. spettano le richieste di parere alle organizzazioni sindacali rappresentative in occasione delle nomine e delle designazioni che comportino un incremento di spesa. è riservata l'adozione di ogni atto che impegna l'amministrazione nei confronti di terzi. spettano le richieste di parere ai tribunali amministrativi regionali e alla Corte di cassazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, ai dirigenti spetta: l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. la definizione dei criteri generali in materia di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, purché non comportino l'assunzione di oneri finanziari a carico dell'amministrazione superiori a cinquantunomilaseicentoquarantacinque euro. l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, fatta eccezione per i soli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, i dirigenti: sono responsabili in via esclusiva soltanto dell'attività amministrativa posta in essere in violazione di norme penali. sono responsabili in via esclusiva soltanto per gli atti da essi personalmente adottati. sono responsabili in via esclusiva dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati. sono responsabili in via esclusiva dell'attività amministrativa, ma non della gestione e dei risultati.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, ai dirigenti spetta: la definizione dei criteri generali in materia di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, purché non comportino l'assunzione di oneri finanziari a carico dell'amministrazione superiori a cinquantunomilaseicentoquarantacinque euro. la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, fatta eccezione per i soli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno in misura superiore a cinquantunomilaseicentoquarantacinque euro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche, i cui organi di vertice non siano direttamente o indirettamente espressione di rappresentanza politica: adeguano i propri ordinamenti al principio della concentrazione delle funzioni di indirizzo e controllo. adeguano i propri ordinamenti al principio della concentrazione delle funzioni di indirizzo, controllo e gestione. adeguano i propri ordinamenti al principio della concentrazione delle funzioni di controllo e attuazione. adeguano i propri ordinamenti al principio della distinzione tra indirizzo e controllo, da un lato, e attuazione e gestione dall'altro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nell'ambito delle leggi e degli atti organizzativi previsti da detto decreto, le determinazioni per l'organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro sono assunte: dagli organi preposti alla gestione con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro. dagli organi che costituiscono espressione di rappresentanza politica e sono adottate con regolamenti ministeriali. dagli organi preposti al controllo dell'efficienza dell'organizzazione. dagli organi che costituiscono espressione di rappresentanza politica, previo parere obbligatorio ma non vincolante delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, gli organi preposti alla gestione: nell'ambito delle leggi e degli atti organizzativi di cui a detto decreto, assumono le determinazioni per l'organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro. concorrono con gli organi espressione di rappresentanza politica ad assumere le determinazioni per l'organizzazione degli uffici, che vengono adottate con regolamenti ministeriali. controllano la congruità delle determinazioni organizzative adottate dagli organi espressione di rappresentanza politica. verificano la conformità delle determinazioni organizzative agli indirizzi degli organi espressione di rappresentanza politica, apportando i correttivi necessari.
In tema di organizzazione degli uffici, a norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, gli organismi di controllo interno: verificano periodicamente la rispondenza delle determinazioni organizzative ai princìpi stabiliti negli atti organizzativi indicati da detto decreto, anche al fine di fornire elementi per l'adozione delle misure previste nei confronti dei responsabili della gestione. concorrono all'assunzione delle determinazioni organizzative nel rispetto dei princìpi legislativi che devono ispirarle. riferiscono periodicamente al Dipartimento per la funzione pubblica sulla eventuale difformità delle determinazioni organizzative dai princìpi che essi stessi devono stabilire all'inizio di ogni anno ed adottano le misure previste nei confronti dei responsabili della gestione. verificano periodicamente la rispondenza delle determinazioni organizzative ai princìpi che essi stessi devono stabilire all'inizio di ogni anno ed adottano le misure previste nei confronti dei responsabili della gestione.
In tema di organizzazione degli uffici, a norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, gli organismi di controllo interno: concorrono all'assunzione delle determinazioni organizzative nel rispetto dei princìpi legislativi che devono ispirarle. riferiscono periodicamente al Dipartimento per la funzione pubblica sulla eventuale difformità delle determinazioni organizzative dai principi che essi stessi devono stabilire all'inizio di ogni anno. verificano periodicamente la rispondenza delle determinazioni organizzative ai princìpi stabiliti negli atti organizzativi indicati da detto decreto. verificano periodicamente la rispondenza delle determinazioni organizzative ai princìpi che essi stessi devono stabilire all'inizio di ogni anno.
In tema di organizzazione degli uffici, a norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, gli organismi di controllo interno: verificano periodicamente la rispondenza delle determinazioni organizzative ai princìpi che essi stessi devono stabilire all'inizio di ogni anno ed adottano gli eventuali interventi correttivi. concorrono all'assunzione delle determinazioni organizzative nel rispetto dei princìpi legislativi che devono ispirarle. verificano periodicamente la rispondenza delle determinazioni organizzative ai princìpi stabiliti negli atti organizzativi indicati da detto decreto, anche al fine di proporre l'adozione di eventuali interventi correttivi. riferiscono periodicamente al Dipartimento per la funzione pubblica sulla eventuale difformità delle determinazioni organizzative dai princìpi che essi stessi devono stabilire all'inizio di ogni anno ed adottano gli eventuali interventi correttivi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni pubbliche l'organizzazione e la disciplina degli uffici, nonché la consistenza e la variazione delle dotazioni organiche: sono determinate in funzione delle finalità indicate in detto decreto, previa verifica degli effettivi fabbisogni e previa consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del medesimo decreto. sono determinate in funzione delle finalità concordate con le organizzazioni sindacali, previa verifica degli effettivi fabbisogni. sono determinate in funzione delle finalità stabilite dagli organi espressione di rappresentanza politica, previa verifica degli effettivi fabbisogni e previo parere vincolante delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del medesimo decreto. sono determinate in funzione delle finalità concordate con gli organi espressione di rappresentanza politica, previa verifica degli effettivi fabbisogni e previo parere vincolante della Corte dei Conti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni pubbliche la consistenza e la variazione delle dotazioni organiche: sono determinate in funzione delle finalità stabilite dagli organi espressione di rappresentanza politica, previa verifica degli effettivi fabbisogni e previo parere vincolante del Consiglio di Stato e delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del medesimo decreto. sono determinate in funzione delle finalità indicate in detto decreto, previa verifica degli effettivi fabbisogni e previa consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del medesimo decreto. sono determinate in funzione delle finalità concordate con le organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del medesimo decreto, previo parere vincolante del Consiglio di Stato. sono determinate in funzione delle finalità concordate con gli organi espressione di rappresentanza politica, previa verifica degli effettivi fabbisogni e previo parere vincolante del Consiglio di Stato e delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del medesimo decreto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche curano l'ottimale distribuzione delle risorse umane: attraverso la verifica semestrale della professionalità degli impiegati. attraverso la coordinata e costante rotazione del personale. attraverso la automatica attribuzione di mansioni superiori ai dipendenti con maggiore anzianità di servizio. attraverso la coordinata attuazione dei processi di mobilità e di reclutamento del personale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni pubbliche l'organizzazione e la disciplina degli uffici: sono determinate in funzione delle finalità concordate con gli organi espressione di rappresentanza politica, previo parere vincolante del Consiglio di Stato e delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del medesimo decreto. sono determinate in funzione delle finalità stabilite dagli organi espressione di rappresentanza politica, previo parere vincolante del Consiglio di Stato e delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del medesimo decreto. sono determinate in funzione delle finalità indicate in detto decreto, previa consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del medesimo decreto. sono determinate in funzione delle finalità concordate con le organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del medesimo decreto, previo parere del Consiglio di Stato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ogni amministrazione procede alla ridefinizione degli uffici e delle dotazioni organiche: adottando gli atti previsti dal proprio ordinamento. proponendo al Governo l'adozione degli atti necessari a tale scopo. proponendo al Parlamento l'adozione degli atti necessari a tale scopo. proponendo al Presidente del Consiglio dei ministri l'adozione degli atti necessari a tale scopo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per la ridefinizione degli uffici e delle dotazioni organiche, tra l'altro: si procede esclusivamente allorché ciò sia stabilito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. si procede periodicamente e comunque a scadenza triennale. si procede periodicamente, alle scadenze fissate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. si procede periodicamente, alle scadenze fissate con decreto del ministro competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per la ridefinizione degli uffici e delle dotazioni organiche, tra l'altro: si procede ove risulti necessario a seguito di trasferimento del personale, nei soli casi stabiliti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. si procede esclusivamente allorché ciò sia stabilito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, allo scopo di realizzare processi di mobilità del personale. si procede ove risulti necessario a seguito di trasferimento del personale, nei soli casi stabiliti con decreto del ministro competente. si procede ove risulti necessario a seguito di riordino, fusione, trasformazione o trasferimento di funzioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per le amministrazioni dello Stato la programmazione triennale del fabbisogno del personale, al fine delle variazioni delle dotazioni organiche: è deliberata dal Comitato interministeriale per la programmazione economica. è deliberata dal ministro competente, sentito il Comitato interministeriale per la programmazione economica. è deliberata dal Consiglio dei ministri. è deliberata dal ministro competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le variazioni delle dotazioni organiche già determinate: sono approvate dall'organo di controllo delle amministrazioni, in coerenza con la programmazione triennale del fabbisogno di personale e con gli strumenti di programmazione economico-finanziaria pluriennale. sono approvate dall'organo di vertice delle amministrazioni, in coerenza con la programmazione del fabbisogno di personale stabilita dall'organo di controllo. sono approvate dall'organo di vertice delle amministrazioni in coerenza con la programmazione triennale del fabbisogno di personale e con gli strumenti di programmazione economico-finanziaria pluriennale. sono approvate dall'organo delle amministrazioni che costituisce espressione di rappresentanza politica, previo parere della Corte dei conti e del Consiglio di Stato, in coerenza con la programmazione triennale del fabbisogno di personale e con gli strumenti di programmazione economico-finanziaria pluriennale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche che non provvedono agli adempimenti in materia di organizzazione e disciplina degli uffici e delle dotazioni organiche: non possono assumere nuovo personale, fatta eccezione per quello appartenente alle categorie protette. possono assumere nuovo personale, purché ciò non incrementi la spesa complessiva. non possono assumere nuovo personale, compreso quello appartenente alle categorie protette. possono assumere nuovo personale, purché nel quinquennio antecedente non abbiano fatto ricorso a processi di mobilità del personale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche garantiscono: parità e pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro, limitatamente ai rapporti di lavoro a tempo pieno. la riserva alle donne di una percentuale di posti pari almeno al quaranta per cento della dotazione organica complessiva. parità e pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro. la ripartizione tra uomini e donne di un'identica percentuale dei posti di lavoro previsti dalla dotazione organica complessiva.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche garantiscono: parità e pari opportunità tra uomini e donne per il trattamento sul lavoro. parità e pari opportunità tra uomini e donne nel trattamento sul lavoro, limitatamente ai rapporti di lavoro a tempo pieno. la ripartizione tra uomini e donne di un'identica percentuale dei posti di lavoro previsti dalla dotazione organica complessiva. la riserva alle donne di una percentuale di posti pari almeno al quaranta per cento della dotazione organica complessiva.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche: garantiscono la libertà di insegnamento limitatamente allo svolgimento dell'attività didattica e scientifica, secondo le modalità stabilite con regolamento del Consiglio dei ministri. garantiscono l'autonomia professionale limitatamente allo svolgimento dell'attività scientifica e di ricerca, secondo le modalità stabilite con regolamento del Consiglio dei ministri. garantiscono l'autonomia professionale nello svolgimento dell'attività scientifica e di ricerca e non anche in quella didattica. garantiscono l'autonomia professionale nello svolgimento dell'attività didattica, scientifica e di ricerca.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche: garantiscono la libertà di insegnamento e l'autonomia professionale nello svolgimento dell'attività didattica, scientifica e di ricerca. garantiscono la libertà di insegnamento e l'autonomia professionale limitatamente allo svolgimento dell'attività didattica. garantiscono la libertà di insegnamento e l'autonomia professionale limitatamente allo svolgimento dell'attività didattica e scientifica, secondo le modalità stabilite con regolamento del Consiglio dei ministri. garantiscono la libertà di insegnamento e l'autonomia professionale limitatamente allo svolgimento dell'attività didattica, secondo le modalità stabilite con regolamento del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche: individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibile con l'organizzazione degli uffici e del lavoro, a favore dei dipendenti impegnati in attività di volontariato ai sensi della legge n. 266/91, sempre che detta attività sia espletata da almeno un triennio. individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, a favore dei dipendenti impegnati in attività di volontariato ai sensi della legge n. 266/91 e, qualora detta attività sia stata espletata da almeno un triennio, anche se essa non appaia compatibile con l'organizzazione degli uffici e del lavoro. individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibile con l'organizzazione degli uffici e del lavoro, a favore dei dipendenti impegnati in attività di volontariato ai sensi della legge n. 266/91. individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibili con l'organizzazione degli uffici e del lavoro, a favore dei dipendenti impegnati in attività di volontariato ai sensi della legge n. 266/91, sempre che detta attività fosse già espletata anteriormente alla costituzione del rapporto di lavoro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche: individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibili con l'organizzazione degli uffici e del lavoro, a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio personale, sempre che dette situazioni siano sopravvenute rispetto alla costituzione del rapporto di lavoro. individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio personale, e, ove dette situazioni siano preesistenti alla costituzione del rapporto di lavoro, anche qualora non appaiano compatibili con l'organizzazione degli uffici e del lavoro. individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibili con l'organizzazione degli uffici e del lavoro, a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio personale. individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibili con l'organizzazione degli uffici e del lavoro, a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio personale, sempre che dette situazioni siano preesistenti alla costituzione del rapporto di lavoro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche: individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibili con l'organizzazione degli uffici e del lavoro, a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio sociale. individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibili con l'organizzazione degli uffici e del lavoro, a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio sociale, sempre che dette situazioni siano preesistenti alla costituzione del rapporto di lavoro. individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibili con l'organizzazione degli uffici e del lavoro, a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio sociale, sempre che dette situazioni siano sopravvenute rispetto alla costituzione del rapporto di lavoro. individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio sociale, e, ove dette situazioni siano preesistenti alla costituzione del rapporto di lavoro, anche qualora non appaiano compatibili con l'organizzazione degli uffici e del lavoro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche: individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio familiare, e, ove dette situazioni siano preesistenti alla costituzione del rapporto di lavoro, anche qualora non appaiano compatibili con l'organizzazione degli uffici e del lavoro. individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibile con l'organizzazione degli uffici e del lavoro, a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio familiare, sempre che dette situazioni siano preesistenti alla costituzione del rapporto di lavoro. individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibili con l'organizzazione degli uffici e del lavoro, a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio familiare, sempre che dette situazioni siano sopravvenute rispetto alla costituzione del rapporto di lavoro. individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibile con l'organizzazione degli uffici e del lavoro, a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio familiare.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche curano la formazione e l'aggiornamento del personale, ivi compreso quello con qualifiche dirigenziali, e: limitatamente ai dipendenti addetti alle relazioni esterne, garantiscono altresì l'adeguamento dei programmi formativi, al fine di contribuire allo sviluppo della cultura di genere della pubblica amministrazione. garantiscono altresì l'adeguamento dei programmi formativi, al fine di contribuire allo sviluppo della cultura di genere della pubblica amministrazione. limitatamente ai dipendenti con qualifiche dirigenziali, garantiscono altresì l'adeguamento dei programmi formativi, al fine di contribuire allo sviluppo della cultura di genere della pubblica amministrazione. limitatamente ai dipendenti con qualifiche non dirigenziali, garantiscono altresì l'adeguamento dei programmi formativi, al fine di contribuire allo sviluppo della cultura di genere della pubblica amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche: curano l'aggiornamento del personale limitatamente a quello con le qualifiche dirigenziali. curano la formazione e l'aggiornamento del personale limitatamente a quello con le qualifiche non dirigenziali ed assunto con rapporto di lavoro a tempo pieno. curano la formazione e l'aggiornamento del personale, ivi compreso quello con qualifiche dirigenziali. curano la formazione e l'aggiornamento del personale limitatamente a quello con le qualifiche non dirigenziali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche: non possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano a quelli preventivamente concordati con gli organi di controllo, previa consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del detto decreto. non possono erogare trattamenti economici accessori che corrispondano a prestazioni effettivamente rese da dipendenti che abbiano un'anzianità di servizio inferiore a tre anni. non possono erogare trattamenti economici accessori che non siano stati preventivamente autorizzati dagli organi di controllo, previa consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del detto decreto. non possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano alle prestazioni effettivamente rese.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche, per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, possono conferire incarichi individuali ad esperti di provata competenza: determinando preventivamente durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione. determinando esclusivamente oggetto e compenso della collaborazione, previo parere delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del detto decreto. determinando esclusivamente durata e luogo della collaborazione. determinando esclusivamente durata ed oggetto della collaborazione, previo parere delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del detto decreto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche: non possono mai conferire incarichi individuali ad esperti estranei all'amministrazione. possono conferire incarichi individuali ad esperti di provata competenza, estranei all'amministrazione, purché il personale in servizio non ritenga di poterli assolvere e si tratti di incarichi che debbono essere espletati collegialmente da due o più esperti. possono conferire incarichi individuali ad esperti di provata competenza, estranei all'amministrazione, qualora il personale in servizio non ritenga di poterli assolvere. per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, possono conferire incarichi individuali ad esperti di provata competenza.
A norma del d. lgs. 30 marzo 2001, n. 165, il piano di formazione del personale predisposto annualmente dalle amministrazioni contemplate nel predetto decreto legislativo indica, tra l'altro: gli obiettivi e le risorse finanziarie necessarie, che, laddove non disponibili, vengono integrate dalle risorse fornite dal Dipartimento della funzione pubblica. solo gli obiettivi che si intendono perseguire. gli obiettivi e le risorse finanziarie necessarie, nei limiti di quelle, a tale scopo, disponibili. il numero, non inferiore al dieci per cento, del personale in servizio che dovrà essere avviato alla formazione.
A norma del d. lgs. 30 marzo 2001, n. 165, il piano di formazione del personale è predisposto annualmente: da tutte le amministrazioni pubbliche contemplate nel predetto decreto legislativo, con esclusione delle università e degli enti di ricerca. da tutte le amministrazioni pubbliche contemplate nel predetto decreto legislativo, con esclusione delle università e degli istituti e scuole di ogni ordine e grado. da tutte le amministrazioni pubbliche contemplate nel predetto decreto legislativo. solo dalle amministrazioni pubbliche a ciò autorizzate dal presidente del consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 30 marzo 2001, n. 165, il piano di formazione del personale predisposto annualmente dalle amministrazioni indicate nel predetto decreto legislativo deve essere trasmesso, a fini informativi: alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica e al Ministero dell'economia e delle finanze. alla Corte dei conti. alla Scuola superiore della pubblica amministrazione. alla sola Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche: adottano tutte le misure affinché la spesa per il proprio personale sia destinata a diminuire del dieci per cento in un triennio. adottano tutte le misure affinché la spesa per il proprio personale sia evidente, certa e prevedibile nella evoluzione. adottano tutte le misure affinché i trattamenti economici accessori, ove previsti, siano corrisposti esclusivamente secondo le compatibilità economico-finanziarie. adottano tutte le misure affinché la spesa per il proprio personale non aumenti in misura superiore al tasso percentuale stabilito dalla Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le risorse finanziarie destinate dalle amministrazioni pubbliche alla spesa per il proprio personale: sono determinate in base alle compatibilità economico-finanziarie stabilite dagli organi di vertice, sentiti gli organi di controllo. sono determinate in base alle compatibilità economico-finanziarie stabilite dalla Corte dei conti. sono determinate in base alle compatibilità economico-finanziarie stabilite dagli organi di vertice. sono determinate in base alle compatibilità economico-finanziarie definite nei documenti di programmazione e di bilancio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'incremento del costo del lavoro nelle aziende pubbliche che producono servizi di pubblica utilità: è soggetto ai limiti stabiliti entro il 31 dicembre di ogni anno dal Comitato interministeriale per la programmazione economica, sentito il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e le organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del detto decreto. è soggetto a limiti compatibili con gli obiettivi e i vincoli di finanza pubblica. è soggetto ai limiti stabiliti entro il 31 dicembre di ogni anno dal Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, previa consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del detto decreto. è soggetto ai limiti stabiliti entro il 31 dicembre di ogni anno dal Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'incremento del costo del lavoro negli enti pubblici economici: è soggetto ai limiti stabiliti entro il 31 dicembre di ogni anno dal Comitato interministeriale per la programmazione economica, sentito il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e le organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del detto decreto. è soggetto ai limiti stabiliti entro il 31 dicembre di ogni anno dal Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, previa consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del detto decreto. è soggetto ai limiti stabiliti entro il 31 dicembre di ogni anno dal Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro. è soggetto a limiti compatibili con gli obiettivi e i vincoli di finanza pubblica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i rapporti sindacali e gli istituti della partecipazione anche con riferimento agli atti interni di organizzazione aventi riflessi sul rapporto di lavoro: sono disciplinati con atti adottati dagli organi di vertice delle amministrazioni pubbliche, previo parere delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del detto decreto, sentita la Corte dei conti. sono disciplinati dai contratti collettivi nazionali. sono disciplinati con regolamento adottato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del ministro competente. sono disciplinati con regolamento adottato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del ministro competente, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del detto decreto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione definisce i modelli ed i sistemi informativi utili alla interconnessione tra le amministrazioni pubbliche: esclusivamente al fine di consentire l'elaborazione delle statistiche necessarie per determinare il fabbisogno finanziario delle amministrazioni. ai fini della trasparenza e rapidità del procedimento. esclusivamente al fine di determinare le carenze degli organici. esclusivamente al fine di garantire la segretezza delle comunicazioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ai fini della rapidità del procedimento, i modelli ed i sistemi informativi utili alla interconnessione tra le amministrazioni pubbliche: sono definiti dal ministro competente, su proposta dell'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione, sentito l'Istituto nazionale di statistica. sono definiti dal Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione. sono definiti dal Consiglio dei ministri, su proposta dell'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione. sono definiti dal ministro competente, su proposta dell'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ai fini della trasparenza del procedimento, i modelli ed i sistemi informativi utili alla interconnessione tra le amministrazioni pubbliche: sono definiti dal Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione. sono definiti dal ministro competente, su proposta dell'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione, sentito l'Istituto nazionale di statistica. sono definiti dal ministro competente, su proposta dell'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione. sono definiti dal Consiglio dei ministri, su proposta dell'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche, al fine di garantire la piena attuazione della legge che reca le norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi: costituiscono un organo composto da rappresentanti dell'amministrazione, delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del detto decreto e dell'utenza che riferisce ogni anno agli organi di vertice sullo stato dell'applicazione della legge. devono costituire nell'ambito della propria struttura un ufficio stampa, conferendone la direzione a giornalisti iscritti nel relativo albo da almeno un triennio. curano la pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale delle sanzioni disciplinari irrogate ai dipendenti con qualifica dirigenziale per la violazione di detta legge. individuano nell'ambito della propria struttura uffici per le relazioni con il pubblico.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedono, anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche: esclusivamente alla formazione del personale destinato ad avere contatti con il pubblico. alla definizione dei modelli e dei sistemi informativi utili alla interconnessione tra le amministrazioni pubbliche. all'informazione all'utenza relativa agli atti e allo stato dei procedimenti. alla definizione dei modelli da utilizzare per la comunicazione degli atti del procedimento.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedono, anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche: alla stesura della relazione annuale del documento sullo stato di attuazione della legge in materia di procedimento e sul diritto di accesso ai documenti amministrativi. alla ricerca ed analisi finalizzate alla formulazione di proposte alla propria amministrazione sugli aspetti organizzativi e logistici del rapporto con l'utenza. alla definizione dei modelli e dei sistemi informativi utili alla interconnessione tra le amministrazioni pubbliche. esclusivamente alla formazione del personale destinato ad avere contatti con il pubblico.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, agli uffici per le relazioni con il pubblico viene assegnato: anche oltre il limite delle dotazioni organiche delle singole amministrazioni, personale con idonea qualificazione, da selezionare all'esito degli appositi corsi di formazione organizzati dal Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri. nell'ambito delle attuali dotazioni organiche delle singole amministrazioni, personale con idonea qualificazione e con elevata capacità di avere contatti con il pubblico, eventualmente assicurate da apposita formazione. nell'ambito delle attuali dotazioni organiche delle singole amministrazioni, personale con idonea qualificazione e qualifica non inferiore a quella dirigenziale, all'esito di appositi corsi di formazione organizzati dal Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri. nell'ambito delle attuali dotazioni organiche delle singole amministrazioni, personale con idonea qualificazione, scelto tra coloro che hanno seguito appositi corsi di formazione organizzati dal Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche, al fine di assicurare la conoscenza di normative, servizi e strutture: programmano ed attuano iniziative di comunicazione di pubblica utilità e, in particolare, le amministrazioni dello Stato, per l'attuazione delle iniziative individuate nell'ambito delle proprie competenze, si avvalgono del Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, quale struttura centrale di servizio. curano la pubblicazione di un bollettino con cadenza almeno mensile, con il quale informano l'utenza delle norme applicate dall'amministrazione. curano la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e su almeno due quotidiani degli schemi dei modelli da utilizzare nei procedimenti amministrativi di competenza di ciascuna amministrazione. riferiscono annualmente al Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, affinché questo deliberi sulle comunicazioni da effettuare.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il responsabile dell'ufficio per le relazioni con il pubblico e il personale da lui indicato, tra l'altro: possono promuovere iniziative volte, anche con il supporto delle procedure informatiche, al miglioramento dei servizi per il pubblico. devono curare la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica e su almeno due quotidiani degli schemi dei modelli da utilizzare nei procedimenti amministrativi di competenza di ciascuna amministrazione. devono riferire annualmente al Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri sullo stato delle relazioni con il pubblico. curano la pubblicazione di un bollettino con cadenza almeno mensile, con il quale informano l'utenza delle norme applicate dall'amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il responsabile dell'ufficio per le relazioni con il pubblico e il personale da lui indicato, tra l'altro: possono promuovere iniziative volte, anche con il supporto delle procedure informatiche, alla semplificazione e all'accelerazione delle procedure. devono curare la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica e su almeno due quotidiani degli schemi dei modelli da utilizzare nei procedimenti amministrativi di competenza di ciascuna amministrazione. devono riferire annualmente al Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri sullo stato delle relazioni con il pubblico. curano la pubblicazione di un bollettino con cadenza almeno mensile, con il quale informano l'utenza delle norme applicate dall'amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il responsabile dell'ufficio per le relazioni con il pubblico e il personale da lui indicato, tra l'altro: devono curare la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica e su almeno due quotidiani degli schemi dei modelli da utilizzare nei procedimenti amministrativi di competenza di ciascuna amministrazione. possono promuovere iniziative volte all'incremento delle modalità di accesso informale alle informazioni in possesso dell'amministrazione e ai documenti amministrativi. devono riferire annualmente al Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri sullo stato delle relazioni con il pubblico. curano la pubblicazione di un bollettino con cadenza almeno mensile, con il quale informano l'utenza delle norme applicate dall'amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in caso di verifica positiva dell'efficacia dell'applicazione delle iniziative promosse al fine di migliorare i servizi per il pubblico dal responsabile dell'ufficio per le relazioni con il pubblico ovvero dal personale da lui indicato: il relativo riconoscimento costituisce titolo autonomamente valutabile esclusivamente nella progressione in carriera del dipendente e non anche in concorsi pubblici. il relativo riconoscimento costituisce titolo autonomamente valutabile in concorsi pubblici e nella progressione in carriera del dipendente. il relativo riconoscimento determina l'attribuzione di una speciale indennità non pensionabile. il relativo riconoscimento costituisce titolo autonomamente valutabile esclusivamente per i concorsi pubblici banditi dal Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in caso di verifica positiva dell'efficacia dell'applicazione delle iniziative promosse al fine di migliorare i servizi per il pubblico e di semplificare e accelerare le procedure, gli organi di vertice dell'amministrazione: trasmettono le iniziative riconosciute efficaci al Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, ai fini di una adeguata pubblicizzazione delle stesse. trasmettono le iniziative riconosciute efficaci al Parlamento, ai fini di una adeguata pubblicizzazione delle stesse. curano la pubblicazione delle iniziative su di un numero speciale del bollettino dell'amministrazione. trasmettono le iniziative riconosciute efficaci al Dipartimento della funzione pubblica, ai fini di una adeguata pubblicizzazione delle stesse.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche, nell'ambito dei rispettivi ordinamenti, provvedono anche ad organizzare la gestione del contenzioso del lavoro? Sì, anche creando appositi uffici, in modo da assicurare l'efficace svolgimento di tutte le attività stragiudiziali e giudiziali inerenti alle controversie. Sì, ma limitatamente alle attività stragiudiziali. No, in quanto l'organizzazione della gestione del contenzioso è riservata all'Avvocatura dello Stato. Sì, ma limitatamente alle attività giudiziali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, recante norme sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, più amministrazioni pubbliche omogenee o affini: possono istituire, mediante convenzione che ne regoli le modalità di costituzione e di funzionamento, un unico ufficio per la gestione di tutto o parte del contenzioso comune, limitatamente alle attività stragiudiziali. possono istituire, mediante convenzione che ne regoli le modalità di costituzione e di funzionamento, un unico ufficio per la gestione di tutto o parte del contenzioso comune. possono istituire, mediante convenzione che ne regoli le modalità di costituzione e di funzionamento, un albo comune degli avvocati deputati alla difesa delle amministrazioni. possono istituire, mediante convenzione che ne regoli le modalità di costituzione e di funzionamento, un unico ufficio per la gestione di tutto o parte del contenzioso comune, limitatamente alle attività giudiziali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, più amministrazioni omogenee o affini possono istituire, mediante convenzione che ne regoli le modalità di costituzione e di funzionamento, un unico ufficio per la gestione di tutto o parte del contenzioso comune del lavoro? Sì, purché detto ufficio abbia ad oggetto esclusivamente le attività stragiudiziali. No. Sì, purché detto ufficio abbia ad oggetto esclusivamente le attività giudiziali. Sì.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche provvedono, nell'ambito dei rispettivi ordinamenti: ad organizzare la gestione del lavoro, in modo da assicurare l'efficace svolgimento di tutte le attività stragiudiziali e giudiziali inerenti alle controversie, ma non possono in ogni caso creare appositi uffici. ad organizzare la gestione del contenzioso del lavoro, anche creando appositi uffici, in modo da assicurare l'efficace svolgimento di tutte le attività inerenti alle controversie, limitatamente alle attività stragiudiziali. ad organizzare la gestione del contenzioso del lavoro, limitatamente alle attività stragiudiziali, mediante la redazione di apposito albo interno degli avvocati deputati alla difesa dell'amministrazione. ad organizzare la gestione del contenzioso del lavoro, anche creando appositi uffici, in modo da assicurare l'efficace svolgimento di tutte le attività stragiudiziali e giudiziali inerenti alle controversie.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche, nell'ambito dei rispettivi ordinamenti, possono organizzare la gestione del contenzioso del lavoro anche creando appositi uffici? Sì. No. Sì, purché a detti uffici siano assegnati dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale e che siano iscritti nell'albo degli avvocati. Sì, ma soltanto se sia possibile costituire un unico ufficio da parte di più amministrazioni omogenee ed affini.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro competente, entro dieci giorni dalla pubblicazione della legge di bilancio, anche sulla base delle proposte dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali: definisce obiettivi, priorità, piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attività amministrativa e per la gestione sia delle amministrazioni dello Stato, sia delle amministrazioni regionali. definisce obiettivi, priorità, piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attività amministrativa e per la gestione sia delle amministrazioni dello Stato, sia delle amministrazioni regionali e locali. definisce obiettivi, priorità, piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attività amministrativa e per la gestione delle amministrazioni dello Stato. definisce obiettivi, priorità, piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attività amministrativa e per la gestione sia delle amministrazioni dello Stato, sia delle amministrazioni locali e degli enti pubblici economici infraregionali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per le amministrazioni dello Stato il ministro competente, entro dieci giorni dalla pubblicazione della legge di bilancio, anche sulla base delle proposte dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali: stabilisce il riparto delle risorse umane e finanziarie tra le amministrazioni dello Stato e le amministrazioni regionali. effettua l'assegnazione ai dirigenti preposti ai centri di responsabilità delle rispettive amministrazioni delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie. distribuisce le risorse umane, materiali ed economico-finanziarie tra gli uffici di ogni livello. stabilisce il riparto delle risorse umane e finanziarie tra le amministrazioni dello Stato e le amministrazioni regionali e degli enti locali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il trattamento economico accessorio, da corrispondere mensilmente, a fronte delle responsabilità, degli obblighi di reperibilità e di disponibilità ad orari disagevoli, ai dipendenti assegnati agli uffici dei Ministri e dei Sottosegretari di Stato: è stabilito con decreto adottato dall'autorità di governo competente, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, determinato senza aggravi di spesa e, per il personale disciplinato dai contratti collettivi nazionali di lavoro, fino ad una specifica disciplina contrattuale. è determinato esclusivamente con i contratti collettivi nazionali di lavoro. è determinato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Consiglio dei ministri, previo parere delle organizzazioni sindacali rappresentative. è stabilito con decreto adottato dall'autorità di governo competente, previo parere delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del detto decreto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, agli uffici di diretta collaborazione dei quali si avvale il ministro per l'esercizio delle funzioni ad esso spettanti, possono essere assegnati collaboratori assunti con contratto a tempo determinato? Sì, e il contratto è disciplinato dalle norme di diritto privato, ma non può avere una durata superiore a due mesi. Sì, e il contratto è disciplinato dalle norme di diritto pubblico, ma non può avere una durata superiore a due mesi. Sì, e il contratto è disciplinato dalle norme di diritto privato. Sì, e il contratto è disciplinato dalle norme di diritto pubblico.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, agli uffici di diretta collaborazione dei quali si avvale il ministro per l'esercizio delle funzioni ad esso spettanti, possono essere assegnati esperti e consulenti per particolari professionalità e specializzazioni con incarichi di collaborazione coordinata e continuativa? Sì, purché gli esperti siano dipendenti di enti pubblici economici. Sì, purché gli esperti siano dipendenti di amministrazioni dello Stato. Sì, purché l'incarico abbia una durata non superiore a due mesi. Sì.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro: può riformare gli atti di competenza dei dirigenti. non può riformare gli atti di competenza dei dirigenti. non può riformare gli atti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di atti che comportano l'assunzione di impegni di spesa. non può riformare gli atti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro può riservare a sé i provvedimenti di competenza dei dirigenti? No, tranne che si tratti di provvedimenti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. No. Sì. Sì, ma soltanto se si tratta di provvedimenti che comportano l'assunzione di un impegno di spesa da parte dell'amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro: non può avocare a sé gli atti di competenza dei dirigenti. può avocare a sé gli atti di competenza dei dirigenti. non può riservare a sé gli atti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. non può avocare a sé gli atti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di atti che comportano l'assunzione di un impegno di spesa.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165,nelle amministrazioni dello Stato, il ministro è titolare del potere di annullamento per motivi di legittimità dei provvedimenti adottati dai dirigenti? Sì. No. Sì, ma soltanto qualora si tratti di provvedimenti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. No, tranne che si tratti di provvedimenti che comportano l'assunzione di un impegno di spesa.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro: non può riservare a sé i provvedimenti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di provvedimenti che comportano l'assunzione di un impegno di spesa. non può riservare a sé i provvedimenti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di provvedimenti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. può riservare a sé i provvedimenti di competenza dei dirigenti. non può riservare a sé i provvedimenti di competenza dei dirigenti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro può adottare provvedimenti di competenza dei dirigenti? No. Sì. Sì, ma soltanto se si tratta di provvedimenti concernenti la realizzazione di programmi che interessano più amministrazioni pubbliche. No, tranne che si tratti di provvedimenti che attuano progetti da realizzare nelle aree depresse del Paese.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro: può revocare gli atti di competenza dei dirigenti. non può revocare gli atti di competenza dei dirigenti. non può revocare gli atti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di atti che comportano l'assunzione di impegni di spesa. non può revocare gli atti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro, in caso di inerzia da parte di un dirigente nell'adozione di atti di competenza di quest'ultimo, può fissare un termine perentorio entro il quale essi devono essere adottati e, qualora l'inerzia permanga: può nominare, salvi i casi di urgenza previa contestazione, un commissario ad acta, dando comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri del relativo provvedimento. può senz'altro adottare gli atti che il dirigente avrebbe dovuto adottare, sentito il parere del Consiglio di Stato. può nominare un commissario ad acta soltanto nei casi di urgenza, sentito il parere del Consiglio di Stato. può avocare a sé l'adozione degli atti, previa deliberazione del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro, in caso di ritardo da parte di un dirigente nell'adozione di provvedimenti di competenza di quest'ultimo: può senz'altro adottare i provvedimenti che il dirigente avrebbe dovuto adottare, soltanto qualora si tratti di provvedimenti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. può delegare l'adozione dei provvedimenti al sottosegretario di Stato. può senz'altro adottare i provvedimenti che il dirigente avrebbe dovuto adottare. può fissare un termine perentorio entro il quale il dirigente deve adottare i provvedimenti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro, in caso di inerzia da parte di un dirigente nell'adozione di provvedimenti di competenza di quest'ultimo: può senz'altro adottare i provvedimenti che il dirigente avrebbe dovuto adottare. può fissare un termine perentorio entro il quale il dirigente deve adottare i provvedimenti. può senz'altro adottare i provvedimenti che il dirigente avrebbe dovuto adottare, soltanto qualora si tratti di provvedimenti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. può delegare l'adozione dei provvedimenti al sottosegretario di Stato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro: non può avocare a sé i provvedimenti di competenza dei dirigenti. non può avocare a sé i provvedimenti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di provvedimenti che comportano l'assunzione di un impegno di spesa. può avocare a sé i provvedimenti di competenza dei dirigenti. non può riservare a sé i provvedimenti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di provvedimenti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro, in caso di ritardo da parte di un dirigente nell'adozione di atti di competenza di quest'ultimo: può delegare l'adozione degli atti al sottosegretario di Stato. può fissare un termine perentorio entro il quale il dirigente deve adottare gli atti. può senz'altro adottare gli atti che il dirigente avrebbe dovuto adottare. può senz'altro adottare gli atti che il dirigente avrebbe dovuto adottare, soltanto qualora si tratti di atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro: può riservare a sé gli atti di competenza dei dirigenti. non può riservare a sé gli atti di competenza dei dirigenti. non può riservare a sé gli atti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di atti che comportano l'assunzione di un impegno di spesa. non può riservare a sé gli atti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro: non può revocare i provvedimenti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di provvedimenti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. non può revocare i provvedimenti di competenza dei dirigenti. può revocare i provvedimenti di competenza dei dirigenti. non può revocare i provvedimenti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di provvedimenti che comportano l'assunzione di impegni di spesa.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro, in caso di inerzia da parte di un dirigente nell'adozione di atti di competenza di quest'ultimo, può fissare un termine perentorio entro il quale essi devono essere adottati e, qualora l'inerzia permanga: può nominare, previa contestazione salvi i casi di urgenza, un commissario ad acta, dando comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri del relativo provvedimento. può senz'altro adottare gli atti che il dirigente avrebbe dovuto adottare, sentito il parere del Consiglio di Stato e della Corte dei conti. può avocare a sé l'adozione dei provvedimenti, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Consiglio di Stato e della Corte dei conti. può nominare un commissario ad acta soltanto nei casi di urgenza, sentito il parere del Consiglio di Stato e della Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro, in caso di grave inosservanza delle direttive generali da parte del dirigente competente, che determinano pregiudizio per l'interesse pubblico: può nominare, salvi i casi di urgenza previa contestazione, un commissario ad acta, dando comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri del relativo provvedimento. può senz'altro adottare i provvedimenti che il dirigente avrebbe dovuto adottare, sentito il parere del Consiglio di Stato. può nominare un commissario ad acta soltanto nei casi di urgenza, sentito il parere del Consiglio di Stato. può avocare a sé l'adozione dell'atto, previa deliberazione del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro: non può avocare a sé o altrimenti adottare gli atti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. non può avocare a sé o altrimenti adottare gli atti di competenza dei dirigenti. può avocare a sé o altrimenti adottare gli atti di competenza dei dirigenti. non può avocare a sé o altrimenti adottare gli atti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di atti che comportano l'assunzione di un impegno di spesa.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro può adottare atti di competenza dei dirigenti? No. Sì, ma soltanto se si tratta di atti concernenti la realizzazione di programmi che interessano più amministrazioni pubbliche. No, tranne che si tratti di atti esecutivi di progetti da realizzare nelle aree depresse del Paese. Sì.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro: non può riformare i provvedimenti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di provvedimenti che comportano l'assunzione di impegni di spesa. non può riformare i provvedimenti di competenza dei dirigenti. può riformare i provvedimenti di competenza dei dirigenti. non può riformare i provvedimenti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di provvedimenti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro, in caso di inerzia da parte di un dirigente nell'adozione di provvedimenti di competenza di quest'ultimo, può fissare un termine perentorio entro il quale essi devono essere adottati e, qualora l'inerzia permanga: può avocare a sé l'adozione dei provvedimenti, previa deliberazione del Consiglio dei ministri. può nominare un commissario ad acta soltanto nei casi di urgenza, sentito il parere del Consiglio di Stato. può senz'altro adottare i provvedimenti che il dirigente avrebbe dovuto adottare, sentito il parere del Consiglio di Stato. può nominare, salvi i casi di urgenza previa contestazione, un commissario ad acta, dando comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri del relativo provvedimento.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro può riservare a sé gli atti di competenza dei dirigenti? Sì. No. No, tranne che si tratti di atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. Sì, ma soltanto se si tratta di atti che comportano l'assunzione di un impegno di spesa da parte dell'amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro, in caso di inerzia da parte di un dirigente nell'adozione di atti di competenza di quest'ultimo: può delegare l'adozione degli atti al sottosegretario di Stato. può fissare un termine perentorio entro il quale il dirigente deve adottare gli atti. può senz'altro adottare gli atti che il dirigente avrebbe dovuto adottare. può senz'altro adottare gli atti che il dirigente avrebbe dovuto adottare, soltanto qualora si tratti di atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro: non può avocare a sé o altrimenti adottare i provvedimenti di competenza dei dirigenti. può avocare a sé o altrimenti adottare i provvedimenti di competenza dei dirigenti. non può avocare a sé o altrimenti adottare i provvedimenti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di provvedimenti che comportano l'assunzione di un impegno di spesa superiore a duecentocinquantottomiladuecentoventotto euro. non può avocare a sé o altrimenti adottare i provvedimenti di competenza dei dirigenti, tranne che si tratti di provvedimenti che comportano l'assunzione di un impegno di spesa superiore a centocinquantaquattromilanovecentotrentasette euro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ministro può avocare a sé i provvedimenti di competenza dei dirigenti? Sì. No, tranne che si tratti di provvedimenti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. No. Sì, ma soltanto se si tratta di provvedimenti che comportano l'assunzione di un impegno di spesa da parte dell'amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, salve le particolari disposizioni concernenti le carriere diplomatica e prefettizia e le carriere delle Forze di Polizia e delle Forze armate: la dirigenza è articolata nelle tre fasce del ruolo unico istituito presso ciascuna amministrazione. la dirigenza è articolata nelle fasce stabilite dal contratto collettivo nazionale di lavoro. la dirigenza è articolata in un'unica fascia del ruolo unico istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. la dirigenza è articolata nelle due fasce dei ruoli istituiti presso ogni amministrazione dello Stato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle istituzioni pubbliche di alta cultura le attribuzioni della dirigenza amministrativa: si estendono alla gestione della ricerca, ma non si estendono alla gestione dell'insegnamento. non si estendono alla gestione della ricerca e dell'insegnamento. si estendono alla gestione della ricerca e dell'insegnamento limitatamente ai dirigenti della seconda fascia. si estendono alla gestione della ricerca e dell'insegnamento.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle accademie pubbliche le attribuzioni della dirigenza amministrativa: si estendono alla gestione della ricerca, ma non si estendono alla gestione dell'insegnamento. non si estendono alla gestione della ricerca e dell'insegnamento. si estendono alla gestione della ricerca e dell'insegnamento. si estendono alla gestione della ricerca e dell'insegnamento limitatamente ai dirigenti della seconda fascia.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle istituzioni e negli enti di ricerca e sperimentazione, le attribuzioni della dirigenza amministrativa: si estendono alla gestione della ricerca e dell'insegnamento. si estendono alla gestione della ricerca, ma non si estendono alla gestione dell'insegnamento. non si estendono alla gestione della ricerca e dell'insegnamento. si estendono alla gestione della ricerca e dell'insegnamento limitatamente ai dirigenti della seconda fascia.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle università pubbliche le attribuzioni della dirigenza amministrativa: si estendono alla gestione della ricerca e dell'insegnamento limitatamente ai dirigenti della seconda fascia. non si estendono alla gestione della ricerca e dell'insegnamento. si estendono alla gestione della ricerca e dell'insegnamento. si estendono alla gestione della ricerca, ma non si estendono alla gestione dell'insegnamento.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, in ciascuna struttura organizzativa non affidata alla direzione del dirigente generale, tra il dirigente preposto all'ufficio di più elevato livello ed il dirigente preposto ad ufficio di livello inferiore intercorre una relazione di: coordinazione. ausiliarietà. sovraordinazione. pariordinazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, la direzione dell'attività dei dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale spetta: al ministro competente. ai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello non generale. al sottosegretario di Stato competente. ai dirigenti di uffici dirigenziali generali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: formulano proposte al Consiglio dei ministri nelle materie di sua competenza nei casi stabiliti con decreto ministeriale. formulano proposte al ministro, nelle materie di sua competenza. esprimono pareri al Consiglio dei ministri nelle materie di sua competenza nei casi stabiliti con decreto ministeriale. adottano gli atti riservati al ministro in caso di sua assenza o impedimento.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: formulano proposte al Consiglio dei ministri nelle materie di sua competenza nei casi stabiliti con decreto ministeriale. esprimono pareri al ministro, nelle materie di sua competenza. adottano gli atti riservati al ministro in caso di sua assenza o impedimento. esprimono pareri al Consiglio dei ministri nelle materie di sua competenza nei casi stabiliti con decreto ministeriale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: propongono al ministro competente l'approvazione degli obiettivi che i dirigenti devono perseguire. definiscono gli obiettivi che i dirigenti devono perseguire. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione del piano generale degli obiettivi che i dirigenti devono perseguire. propongono al Dipartimento della funzione pubblica gli obiettivi che i dirigenti devono perseguire.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, l'attribuzione delle risorse umane, finanziarie e materiali agli uffici di livello dirigenziale non generale spetta: al Dipartimento della funzione pubblica. esclusivamente al ministro competente. ai dirigenti di uffici dirigenziali generali. al sottosegretario di Stato competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: formulano le richieste di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato in ordine all'attuazione dei piani definiti dal ministro. definiscono programmi e direttive generali per l'azione amministrativa. formulano proposte al Consiglio dei ministri nelle materie di sua competenza nei casi stabiliti con decreto ministeriale. curano l'attuazione dei programmi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: propongono al ministro competente l'attribuzione ai dirigenti degli incarichi e la responsabilità di specifici progetti e gestioni. propongono al sottosegretario di Stato competente l'attribuzione ai dirigenti degli incarichi e la responsabilità di specifici progetti e gestioni. attribuiscono ai dirigenti gli incarichi e la responsabilità di specifici progetti e gestioni. individuano le risorse umane e materiali da destinare alle diverse finalità e la loro ripartizione tra gli uffici dirigenziali generali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: formulano le richieste di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato in ordine all'attuazione dei piani definiti dal ministro. curano l'attuazione dei piani. definiscono i criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. formulano proposte al Consiglio dei ministri nelle materie di sua competenza nei casi stabiliti con decreto ministeriale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, la definizione degli obiettivi che devono perseguire i dirigenti degli uffici dirigenziali di livello non generale spetta: al Dipartimento della funzione pubblica. esclusivamente al ministro competente. ai dirigenti di uffici dirigenziali generali. al sottosegretario di Stato competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione del piano generale degli obiettivi che i dirigenti devono perseguire e la ripartizione delle conseguenti risorse umane, finanziarie e materiali. propongono al Dipartimento della funzione pubblica gli obiettivi che i dirigenti devono perseguire e l'attribuzione delle relative risorse. definiscono gli obiettivi che i dirigenti devono perseguire e attribuiscono le conseguenti risorse umane, finanziarie e materiali. propongono al ministro competente l'approvazione degli obiettivi che i dirigenti devono perseguire e la ripartizione delle conseguenti risorse umane, finanziarie e materiali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: definiscono i criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. formulano le richieste di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato in ordine all'attuazione dei piani definiti dal ministro. formulano proposte al Consiglio dei ministri nelle materie di sua competenza nei casi stabiliti con decreto ministeriale. curano l'attuazione delle direttive generali definite dal ministro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: individuano le risorse umane e materiali da destinare alle diverse finalità e la loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale. adottano gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale non generale. adottano le decisioni in materia di atti normativi ed i relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo. propongono al ministro competente l'adozione degli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale non generale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, l'adozione degli atti e dei provvedimenti amministrativi che rientrano nella competenza degli uffici dirigenziali generali, salvo quelli delegati ai dirigenti, spetta: al ministro competente. ai dirigenti di uffici dirigenziali generali. al sottosegretario di Stato competente. al ministro competente, previo parere obbligatorio e vincolante del sottosegretario di Stato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: adottano i provvedimenti amministrativi rientranti nella competenza dei propri uffici, ad eccezione di quelli che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. adottano i provvedimenti amministrativi rientranti nella competenza dei propri uffici e non possono delegarne l'adozione ai dirigenti. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione dei provvedimenti amministrativi rientranti nella competenza dei propri uffici. adottano i provvedimenti amministrativi rientranti nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione dei provvedimenti che comportano l'esercizio del potere di acquisizione delle entrate che rientrano nella competenza dei propri uffici. esercitano i poteri di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dei propri uffici. esprimono parere obbligatorio ma non vincolante in ordine alle modalità dell'esercizio del potere di acquisizione delle entrate da parte del sottosegretario competente. esercitano i poteri di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dei propri uffici limitatamente alle entrate di natura tributaria.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, l'esercizio dei poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza degli uffici dirigenziali generali spetta: al sottosegretario di Stato competente. ai dirigenti di uffici dirigenziali generali, salvo quelli delegati ai dirigenti. al ministro competente. al sottosegretario di Stato competente previo parere obbligatorio e vincolante dei dirigenti di uffici dirigenziali generali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: esercitano i poteri di spesa rientranti nella competenza dei propri uffici limitatamente agli atti che comportano l'assunzione di oneri finanziari non superiori a cinquantunomilaseicentoquarantacinque euro. esercitano i poteri di spesa rientranti nella competenza dei propri uffici. esprimono parere obbligatorio ma non vincolante in ordine alle modalità dell'esercizio del potere di spesa da parte del sottosegretario competente. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione dei provvedimenti amministrativi che comportano l'assunzione di oneri finanziari e che rientrano nella competenza dei propri uffici.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: adottano gli atti rientranti nella competenza dei propri uffici, ad eccezione di quelli che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. adottano gli atti rientranti nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti. adottano gli atti rientranti nella competenza dei propri uffici e non possono delegarne l'adozione ai dirigenti. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti rientranti nella competenza dei propri uffici.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: controllano l'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi. riferiscono annualmente al Parlamento sull'attività di controllo degli uffici di livello dirigenziale generale. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti di controllo dei responsabili dei procedimenti amministrativi. propongono al ministro competente l'adozione degli atti di controllo dei responsabili dei procedimenti amministrativi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: dirigono l'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi. propongono al ministro competente l'adozione degli atti di direzione nei confronti dei responsabili dei procedimenti amministrativi. adottano gli atti normativi relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale generale. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti di direzione nei confronti dei responsabili dei procedimenti amministrativi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, il controllo dell'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi degli uffici di livello dirigenziale non generale spetta: al sottosegretario di Stato competente. al Dipartimento della funzione pubblica. ai dirigenti di uffici dirigenziali generali. al ministro competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, il coordinamento dell'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi degli uffici di livello dirigenziale non generale spetta: al ministro competente. al sottosegretario di Stato competente. al Dipartimento della funzione pubblica. ai dirigenti di uffici dirigenziali generali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, la direzione dell'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi degli uffici di livello dirigenziale non generale spetta: al ministro competente. al sottosegretario di Stato competente. al Dipartimento della funzione pubblica. ai dirigenti di uffici dirigenziali generali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, il controllo dell'attività dei dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale spetta: ai dirigenti di uffici dirigenziali generali. al sottosegretario di Stato competente. alla Corte dei conti. al ministro competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, il coordinamento dell'attività dei dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale spetta: ai dirigenti di uffici dirigenziali generali. al ministro competente. al sottosegretario di Stato competente. al ministro competente, previo parere del sottosegretario di Stato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: adottano gli atti normativi relativi al coordinamento degli uffici di livello dirigenziale generale. coordinano l'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti di coordinamento dei responsabili dei procedimenti amministrativi. propongono al ministro competente l'adozione degli atti di coordinamento dei responsabili dei procedimenti amministrativi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: rendono parere alla Corte dei conti in ordine all'adozione, nei confronti dei dirigenti, della revoca dell'incarico dirigenziale nei casi nei quali è prevista l'adozione di siffatta misura. sospendono l'incarico dirigenziale conferito ai dirigenti nei casi nei quali è prevista l'adozione di siffatta misura e per un periodo minimo di mesi sei. propongono l'adozione, nei confronti dei dirigenti, della revoca dell'incarico dirigenziale nei casi nei quali è prevista l'adozione di siffatta misura. escludono i dirigenti dal conferimento di ulteriori incarichi di livello dirigenziale corrispondente a quello revocato per un periodo non inferiore a tre anni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: definiscono con atti regolamentari i programmi e le direttive generali per il controllo degli uffici dirigenziali di qualsiasi livello, anche generali. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti di controllo dei dirigenti. adottano gli atti normativi relativi al controllo degli uffici di livello dirigenziale generale. controllano l'attività dei dirigenti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti di coordinamento dei dirigenti. coordinano l'attività dei dirigenti. definiscono con atti regolamentari i programmi e le direttive generali per il coordinamento degli uffici dirigenziali di qualsiasi livello, anche generali. adottano gli atti normativi relativi al coordinamento degli uffici di livello dirigenziale generale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: dirigono l'attività dei dirigenti. adottano gli atti normativi relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale generale. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti di direzione nei confronti dei dirigenti. definiscono con atti regolamentari i programmi e le direttive generali per l'azione amministrativa degli uffici dirigenziali di qualsiasi livello, anche generali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: propongono al ministro competente l'adozione degli atti di direzione dei dirigenti e l'esercizio del potere sostitutivo in caso di inerzia. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti di direzione dei dirigenti e l'esercizio del potere sostitutivo in caso di inerzia. dirigono l'attività dei dirigenti, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia. dirigono l'attività dei dirigenti, ma non sono titolari di potere sostitutivo in caso di inerzia.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, l'esercizio del potere sostitutivo in caso di inerzia dei dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale spetta: al sottosegretario di Stato competente, previo parere obbligatorio, ma non vincolante, del dirigente dell'ufficio dirigenziale generale. esclusivamente al ministro competente. al sottosegretario di Stato competente, previo parere vincolante del dirigente dell'ufficio dirigenziale generale. ai dirigenti di uffici dirigenziali generali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: hanno esclusivamente il potere di proporre al ministro competente di conciliare o transigere le liti. hanno il potere di conciliare e transigere le liti. hanno esclusivamente il potere di proporre al sottosegretario di Stato competente di conciliare o transigere le liti. hanno esclusivamente il potere di proporre al Dipartimento della funzione pubblica di conciliare o transigere le liti.
A norma del decreto legislativo 30/03/01, n.165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: propongono al sottosegretario di Stato competente di promuovere o resistere alle liti. propongono al Dipartimento della funzione pubblica di promuovere o resistere alle liti. promuovono e resistono alle liti. propongono al ministro competente di promuovere o resistere alle liti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: rendono parere obbligatorio ma non vincolante al Dipartimento della funzione pubblica sulle risposte da fornire ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza. rendono parere obbligatorio ma non vincolante al ministro competente sulle risposte da fornire ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza. rendono parere obbligatorio ma non vincolante al sottosegretario di Stato competente sulle risposte da fornire ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza. rispondono ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, il potere di richiedere direttamente pareri agli organi consultivi dell'amministrazione spetta: esclusivamente ai dirigenti di uffici dirigenziali di livello non generale. esclusivamente al sottosegretario di Stato competente. esclusivamente al ministro competente. ai dirigenti di uffici dirigenziali generali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: richiedono direttamente pareri agli organi consultivi dell'amministrazione. propongono al sottosegretario di Stato competente di richiedere pareri agli organi consultivi dell'amministrazione. richiedono direttamente pareri alle autorità amministrative indipendenti, al Consiglio di Stato e alla Corte dei conti. richiedono direttamente pareri al Consiglio di Stato, alla Corte dei conti ed al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: rendono al ministro competente parere obbligatorio ma non vincolante in ordine alle attività di gestione dei rapporti sindacali. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti di gestione dei rapporti sindacali. individuano le risorse umane da destinare alle diverse finalità dell'amministrazione e la loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale. svolgono le attività di gestione dei rapporti sindacali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: svolgono le attività di gestione dei rapporti di lavoro. individuano le risorse umane da destinare alle diverse finalità dell'amministrazione e la loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale. rendono al ministro competente parere obbligatorio ma non vincolante in ordine alle attività di gestione dei rapporti di lavoro. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti di gestione dei rapporti di lavoro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: rendono al ministro competente parere obbligatorio ma non vincolante in ordine alle attività di gestione del personale. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti di gestione del personale. svolgono le attività di gestione del personale. individuano le risorse umane da destinare alle diverse finalità dell'amministrazione e la loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti di organizzazione del personale. svolgono le attività di organizzazione del personale. individuano le risorse umane da destinare alle diverse finalità dell'amministrazione e la loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale. rendono al ministro competente parere obbligatorio ma non vincolante in ordine alle attività di organizzazione del personale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: decidono sui ricorsi gerarchici contro i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti. rendono al ministro competente parere obbligatorio ma non vincolante in ordine alla decisione sui ricorsi gerarchici contro i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti. rendono al sottosegretario di Stato competente parere obbligatorio ma non vincolante in ordine alla decisione sui ricorsi gerarchici contro i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti. decidono sui ricorsi gerarchici contro i provvedimenti amministrativi definitivi dei dirigenti di uffici dirigenziali generali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, il potere di decidere i ricorsi gerarchici contro i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti di uffici dirigenziali di livello non generale spetta: esclusivamente al sottosegretario di Stato competente. ai dirigenti di uffici dirigenziali generali. esclusivamente al ministro competente. al Consiglio di Stato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: rendono al sottosegretario di Stato competente parere obbligatorio ma non vincolante in ordine alla decisione sui ricorsi gerarchici contro gli atti non definitivi dei dirigenti. decidono sui ricorsi gerarchici contro gli atti non definitivi dei dirigenti. decidono sui ricorsi gerarchici contro gli atti definitivi dei dirigenti di uffici dirigenziali generali. rendono al ministro competente parere obbligatorio ma non vincolante in ordine alla decisione sui ricorsi gerarchici contro gli atti non definitivi dei dirigenti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, il potere di decidere i ricorsi gerarchici contro gli atti non definitivi dei dirigenti di uffici dirigenziali di livello non generale spetta: al Consiglio di Stato. esclusivamente al ministro competente. ai dirigenti di uffici dirigenziali generali. esclusivamente al sottosegretario di Stato competente.
A norma del decreto legislativo 30/03/01, n.165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: rendono parere obbligatorio ma non vincolante al sottosegretario di Stato competente in ordine all'adozione delle direttive generali delle modalità esecutive dei rapporti con gli uffici dell'Unione europea. curano i rapporti con gli uffici dell'Unione europea nelle materie di competenza secondo le specifiche direttive dell'organo di direzione politica, limitatamente ai rapporti che siano loro espressamente affidati. rendono parere obbligatorio ma non vincolante al sottosegretario di Stato competente sulle modalità esecutive dei rapporti con gli uffici dell'Unione europea. curano i rapporti con gli uffici dell'Unione europea nelle materie di competenza secondo le specifiche direttive dell'organo di direzione politica, sempreché tali rapporti non siano espressamente affidati ad apposito ufficio o organo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, la cura dei rapporti con gli uffici degli organismi internazionali spetta: nelle materie di competenza, ai dirigenti di uffici dirigenziali generali, secondo le specifiche direttive dell'organo di direzione politica, sempreché tali rapporti non siano espressamente affidati ad apposito ufficio o organo. esclusivamente al sottosegretario di Stato competente, il quale, nelle materie riservate alla competenza degli uffici dirigenziali generali, provvede previo parere obbligatorio, ma non vincolante, del dirigente dell'ufficio. per tutti i rapporti esclusivamente al ministro competente, secondo le specifiche direttive del Consiglio dei ministri. esclusivamente al ministro competente, il quale, nelle materie riservate alla competenza degli uffici dirigenziali generali, provvede previo parere obbligatorio, ma non vincolante, del dirigente dell'ufficio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: curano i rapporti con gli uffici degli organismi internazionali nelle materie di competenza secondo le specifiche direttive dell'organo di direzione politica, limitatamente ai rapporti che siano loro espressamente affidati. rendono parere obbligatorio ma non vincolante al sottosegretario di Stato competente sulle modalità esecutive dei rapporti con gli uffici degli organismi internazionali, nelle materie di competenza. rendono parere obbligatorio ma non vincolante al sottosegretario di Stato competente in ordine all'adozione delle direttive generali delle modalità esecutive dei rapporti con gli uffici degli organismi internazionali, nelle materie di competenza. curano i rapporti con gli uffici degli organismi internazionali nelle materie di competenza secondo le specifiche direttive dell'organo di direzione politica, sempreché tali rapporti non siano espressamente affidati ad apposito ufficio o organo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, la cura dei rapporti con gli uffici dell'Unione europea spetta: esclusivamente al ministro competente, il quale, nelle materie riservate alla competenza degli uffici dirigenziali generali, provvede previo parere obbligatorio, ma non vincolante, del dirigente dell'ufficio. esclusivamente al ministro competente, secondo le specifiche direttive del Consiglio dei ministri. nelle materie di competenza, ai dirigenti di uffici dirigenziali generali, secondo le specifiche direttive dell'organo di direzione politica, sempreché tali rapporti non siano espressamente affidati ad apposito ufficio o organo. esclusivamente al sottosegretario di Stato competente, il quale, nelle materie riservate alla competenza degli uffici dirigenziali generali, provvede previo parere obbligatorio, ma non vincolante, del dirigente dell'ufficio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali riferiscono: al Dipartimento della funzione pubblica sull'attività da essi svolta correntemente e in tutti i casi in cui il Dipartimento della funzione pubblica lo ritenga opportuno. al ministro sull'attività da essi svolta correntemente e in tutti i casi in cui il ministro lo ritenga opportuno. al Consiglio di Stato sull'attività da essi svolta correntemente e in tutti i casi in cui il Consiglio lo ritenga opportuno. al Consiglio dei ministri sull'attività da essi svolta correntemente e in tutti i casi in cui il Consiglio lo ritenga opportuno.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: riferiscono al ministro sull'attività da essi svolta, limitatamente agli atti che impegnino l'amministrazione verso l'esterno. riferiscono al ministro sull'attività da essi svolta, limitatamente a quella da cui derivi l'assunzione di oneri finanziari da parte dell'amministrazione. riferiscono al ministro sull'attività da essi svolta, limitatamente a quella da cui derivi l'assunzione di oneri finanziari da parte dell'amministrazione o che impegni l'amministrazione verso l'esterno. riferiscono al ministro sull'attività da essi svolta correntemente e in tutti i casi in cui il ministro lo richieda.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, l'esercizio dei compiti e dei poteri attribuiti ai dirigenti di uffici dirigenziali generali: può essere conferito anche a dirigenti preposti all'attuazione di particolari gestioni soltanto nei casi nei quali a detti gestioni partecipino anche enti pubblici economici. può essere conferito anche a dirigenti preposti all'attuazione di particolari gestioni. non può essere conferito anche a dirigenti preposti all'attuazione di particolari gestioni. può essere conferito anche a dirigenti preposti all'attuazione di particolari gestioni soltanto nei casi nei quali a detti gestioni partecipino anche enti locali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, l'esercizio dei compiti e dei poteri attribuiti ai dirigenti di uffici dirigenziali generali: può essere conferito anche a dirigenti preposti a strutture organizzative comuni a più amministrazioni pubbliche. non può essere conferito anche a dirigenti preposti a strutture organizzative comuni a più amministrazioni pubbliche. può essere conferito anche a dirigenti preposti a strutture organizzative comuni a più amministrazioni pubbliche soltanto nei casi nei quali a dette strutture partecipino anche enti pubblici economici. può essere conferito anche a dirigenti preposti a strutture organizzative comuni a più amministrazioni pubbliche soltanto nei casi nei quali a dette strutture partecipino anche enti locali territoriali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, l'esercizio dei compiti e dei poteri attribuiti ai dirigenti di uffici dirigenziali generali può essere conferito anche a dirigenti preposti all'attuazione di particolari gestioni? Sì, ma soltanto nei casi di gestioni concernenti progetti da realizzare con la partecipazione delle regioni. Sì, ma soltanto nei casi di gestioni finanziate dall'Unione europea. No. Sì.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, l'esercizio dei compiti e dei poteri attribuiti ai dirigenti di uffici dirigenziali generali può essere conferito anche a dirigenti preposti all'attuazione di particolari programmi? Sì, ma soltanto nei casi nei quali si tratti di programmi ai quali partecipino anche le regioni. Sì. Sì, ma soltanto nei casi nei quali si tratti di programmi finanziati dall'Unione europea. No.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, l'esercizio dei compiti e dei poteri attribuiti ai dirigenti di uffici dirigenziali generali: può essere conferito anche a dirigenti preposti all'attuazione di particolari progetti. non può essere conferito anche a dirigenti preposti all'attuazione di particolari progetti. può essere conferito anche a dirigenti preposti all'attuazione di particolari progetti soltanto nei casi nei quali a detti progetti partecipino anche enti locali. può essere conferito anche a dirigenti preposti all'attuazione di particolari progetti soltanto nei casi nei quali a detti progetti partecipino anche enti pubblici economici.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, l'esercizio dei compiti e dei poteri attribuiti ai dirigenti di uffici dirigenziali generali: non può essere conferito anche a dirigenti preposti all'attuazione di particolari programmi. può essere conferito anche a dirigenti preposti all'attuazione di particolari programmi. può essere conferito anche a dirigenti preposti all'attuazione di particolari programmi soltanto nei casi nei quali a detti programmi partecipino anche enti locali. può essere conferito anche a dirigenti preposti all'attuazione di particolari programmi soltanto nei casi nei quali a detti programmi partecipino anche enti pubblici economici.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, l'esercizio dei compiti e dei poteri attribuiti ai dirigenti di uffici dirigenziali generali può essere conferito anche a dirigenti preposti all'attuazione di particolari progetti? Sì, ma soltanto nei casi nei quali si tratti di progetti da realizzare con la partecipazione delle regioni. Sì. No. Sì, ma soltanto nei casi nei quali si tratti di progetti finanziati dall'Unione europea.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i provvedimenti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione sono suscettibili di ricorso gerarchico? No. No, tranne che si tratti di provvedimenti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. Sì. No, tranne che si tratti di provvedimenti che comportano l'assunzione di oneri finanziari a carico dell'amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, gli atti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione: non sono suscettibili di ricorso gerarchico soltanto se si tratta di atti definitivi. non sono suscettibili di ricorso gerarchico soltanto se si tratta di atti non definitivi. sono suscettibili di ricorso gerarchico. non sono suscettibili di ricorso gerarchico.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, gli atti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione sono suscettibili di ricorso gerarchico? No, tranne che si tratti di atti che comportano l'assunzione di oneri finanziari a carico dell'amministrazione. No. Sì. No, tranne che si tratti di atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, gli atti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione sono suscettibili di ricorso gerarchico? No, tranne che si tratti di atti che comportano oneri finanziari a carico dei destinatari. No. No, tranne che si tratti di atti emanati in violazione delle direttive del ministro. No, tranne che si tratti di atti emanati in carenza di potere.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i provvedimenti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione: non sono suscettibili di ricorso gerarchico soltanto se si tratta di provvedimenti adottati su richiesta del ministro. non sono suscettibili di ricorso gerarchico, tranne che si tratti di provvedimenti che comportano oneri finanziari a carico dell'amministrazione. non sono suscettibili di ricorso gerarchico soltanto se si tratta di provvedimenti adottati previo parere del sottosegretario di Stato. non sono suscettibili di ricorso gerarchico.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, gli atti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione: non sono suscettibili di ricorso gerarchico tranne che si tratti di atti viziati da eccesso di potere. non sono suscettibili di ricorso gerarchico tranne che si tratti di atti viziati da carenza di potere. non sono suscettibili di ricorso gerarchico. sono suscettibili di ricorso gerarchico.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i provvedimenti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione: non sono suscettibili di ricorso gerarchico soltanto se si tratta di provvedimenti definitivi. sono suscettibili di ricorso gerarchico. non sono suscettibili di ricorso gerarchico soltanto se si tratta di provvedimenti non definitivi. non sono suscettibili di ricorso gerarchico.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i provvedimenti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione sono suscettibili di ricorso gerarchico? No, tranne che si tratti di provvedimenti manifestamente illegittimi. No. No, tranne che si tratti di provvedimenti che incidono su diritti soggettivi. No, tranne che si tratti di provvedimenti che comportano l'assunzione di oneri finanziari a carico dell'amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, può essere preposto al vertice un capo dipartimento con funzione di coordinamento di uffici dirigenziali di livello generale? Sì, ma soltanto nei casi nei quali debbano essere realizzati programmi che interessano i diversi uffici, ed il ministro competente, sentito il parere del Consiglio di Stato, ne definisce i compiti e i poteri. Sì, e gli ordinamenti delle amministrazioni pubbliche ne definiscono i compiti e i poteri. Sì, ma soltanto nei casi nei quali debbano essere realizzati programmi che interessano i diversi uffici, ed il Consiglio dei ministri ne definisce i compiti e i poteri. Sì, ed il Dipartimento della funzione pubblica ne definisce i compiti e i poteri.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, può essere preposto al vertice un dirigente, comunque denominato, con funzione di coordinamento di uffici dirigenziali di livello generale? Sì, e gli ordinamenti delle amministrazioni pubbliche ne definiscono i compiti e i poteri. Sì, ma soltanto nei casi nei quali debbano essere realizzati progetti che interessano i diversi uffici, ed il Consiglio dei ministri ne definisce i compiti e i poteri. Sì, ma soltanto nei casi nei quali debbano essere realizzati progetti che interessano i diversi uffici, ed il ministro competente, sentito il parere del Consiglio di Stato, ne definisce i compiti e i poteri. Sì, ma soltanto nei casi nei quali debbano essere realizzati progetti che interessano i diversi uffici, ed il Dipartimento della funzione pubblica ne definisce i compiti e i poteri.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: formulano proposte al ministro competente in ordine agli atti di organizzazione degli uffici dirigenziali generali. formulano proposte ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali. formulano proposte ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, limitatamente agli atti che comportano l'assunzione di impegni di spesa superiori a cinquantunomilaseicentoquarantacinque euro. formulano proposte ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, limitatamente agli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: esprimono pareri ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali. esprimono pareri al ministro competente in ordine agli atti di organizzazione degli uffici dirigenziali generali. esprimono pareri ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, limitatamente agli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. esprimono pareri ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, limitatamente agli atti che comportano l'assunzione di impegni di spesa superiori a cinquantunomilaseicentoquarantacinque euro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: curano l'attuazione delle gestioni ad essi assegnate dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali. curano l'attuazione delle gestioni di competenza degli uffici dirigenziali generali. curano l'attuazione delle gestioni solo qualora siano ad essi espressamente assegnate dal ministro competente. curano l'attuazione delle gestioni solo qualora siano espressamente ad essi assegnate dal sottosegretario di Stato competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: curano l'attuazione dei piani, dei programmi e dei progetti solo qualora essi siano loro espressamente assegnati dal sottosegretario di Stato competente ed adottano i relativi provvedimenti amministrativi. curano l'attuazione dei progetti ad essi assegnati dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali ed adottano i relativi provvedimenti amministrativi. curano l'attuazione dei progetti ad essi assegnati dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, proponendo l'adozione dei relativi provvedimenti amministrativi. curano l'attuazione dei piani, dei programmi e dei progetti solo qualora essi siano loro espressamente assegnati dal ministro competente ed adottano i relativi provvedimenti amministrativi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: propongono ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali l'esercizio dei poteri di acquisizione delle entrate relativi all'attuazione dei progetti ad essi assegnati da detti dirigenti. esercitano i poteri di acquisizione delle entrate relativi all'attuazione dei progetti ad essi assegnati dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali. esercitano i poteri di acquisizione delle entrate relativi all'attuazione dei piani e dei programmi definiti dal Dipartimento della funzione pubblica. esercitano i poteri di acquisizione delle entrate limitatamente a quelle relative all'attuazione dei piani e dei programmi definiti dal Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: curano l'attuazione delle gestioni ad essi assegnate dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali ed adottano i relativi atti. curano l'attuazione delle gestioni ad essi assegnate dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, proponendo l'adozione dei relativi atti. curano esclusivamente l'attuazione delle gestioni loro espressamente assegnate dal ministro competente ed adottano i relativi atti. curano esclusivamente l'attuazione delle gestioni loro espressamente assegnate dal sottosegretario di Stato competente ed adottano i relativi atti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: esercitano i poteri di spesa relativi all'attuazione dei piani e dei programmi definiti dal Dipartimento della funzione pubblica. propongono ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali l'esercizio dei poteri di spesa relativi all'attuazione dei progetti ad essi assegnati da detti dirigenti. esercitano i poteri di spesa limitatamente a quelle relative all'attuazione dei piani e dei programmi definiti dal Consiglio dei ministri. esercitano i poteri di spesa relativi all'attuazione dei progetti ad essi assegnati dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: curano l'attuazione delle gestioni ad essi assegnate dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali ed adottano i relativi provvedimenti amministrativi. curano l'attuazione dei piani, dei programmi e delle gestioni limitatamente a quelle definite dal ministro competente ed adottano i relativi provvedimenti amministrativi. curano l'attuazione delle gestioni ad essi assegnate dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, proponendo l'adozione dei relativi provvedimenti amministrativi. curano l'attuazione dei piani, dei programmi e delle gestioni definite dal sottosegretario di Stato competente ed adottano i relativi provvedimenti amministrativi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: curano l'attuazione dei progetti limitatamente a quelli definiti dal ministro competente ed adottano i relativi atti. curano l'attuazione dei progetti ad essi assegnati dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali ed adottano i relativi atti. curano l'attuazione dei progetti ad essi assegnati dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, proponendo l'adozione dei relativi atti. curano l'attuazione dei progetti limitatamente a quelli definiti dal sottosegretario di Stato competente ed adottano i relativi atti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: svolgono tutti i compiti da essi ritenuti necessari per il conseguimento degli scopi assegnati agli uffici dirigenziali generali. esprimono parere vincolante ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali in ordine all'adozione degli atti necessari per l'attuazione dei programmi definiti dal sottosegretario di Stato competente. esprimono parere vincolante ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali in ordine all'adozione degli atti necessari per l'attuazione dei programmi definiti dal ministro competente. svolgono tutti i compiti ad essi delegati dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: adottano gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale generale. propongono ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali l'adozione degli atti di direzione degli uffici che da essi dipendono. dirigono l'attività degli uffici che da essi dipendono. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti di direzione degli uffici che da essi dipendono.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: dirigono l'attività degli uffici che da essi dipendono, ma possono soltanto proporre al ministro competente l'esercizio dei poteri sostitutivi in caso di inerzia. dirigono l'attività degli uffici che da essi dipendono, ma possono soltanto proporre al sottosegretario di Stato competente l'esercizio dei poteri sostitutivi in caso di inerzia. dirigono l'attività degli uffici che da essi dipendono, anche con poteri sostitutivi in caso di inerzia. dirigono l'attività degli uffici che da essi dipendono, ma possono soltanto proporre ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali l'esercizio dei poteri sostitutivi in caso di inerzia.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, spetta ai dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale un potere sostitutivo nel caso di inerzia nell'espletamento dell'attività assegnata agli uffici che da essi dipendono? Sì, limitatamente ai provvedimenti attuativi di direttive dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali. No. Sì, limitatamente ai provvedimenti attuativi di direttive del ministro. Sì.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, il potere sostitutivo, in caso di inerzia nell'espletamento dell'attività da parte degli uffici dipendenti da quelli di livello dirigenziale non generale, spetta: esclusivamente al sottosegretario di Stato competente. esclusivamente ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali. ai dirigenti dei relativi uffici, i quali lo esercitano richiedendo al ministro competente la nomina di un commissario ad acta. ai dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, la direzione, il coordinamento ed il controllo dell'attività degli uffici dipendenti da quelli di livello dirigenziale non generale spettano: ai dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale. ai dirigenti dei relativi uffici, fatta eccezione per l'attività di controllo, che spetta ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali. ai dirigenti dei relativi uffici, fatta eccezione per le attività di coordinamento e di controllo, che spettano ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali. ai dirigenti di detti uffici, fatta eccezione per l'attività di controllo, che è riservata esclusivamente alla Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: coordinano l'attività degli uffici che da essi dipendono. adottano gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale generale. propongono ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali l'adozione degli atti di coordinamento degli uffici che da essi dipendono. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti di coordinamento degli uffici che da essi dipendono.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: propongono ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali l'adozione degli atti necessari al controllo dell'attività degli uffici che da essi dipendono. controllano l'attività degli uffici che da essi dipendono. adottano gli atti relativi all'organizzazione dell'attività di controllo degli uffici di livello dirigenziale generale. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti necessari al controllo dell'attività degli uffici che da essi dipendono.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti di direzione dell'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi. adottano gli atti relativi all'organizzazione dell'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi degli uffici di livello dirigenziale generale. dirigono l'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi. propongono ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali l'adozione degli atti di direzione dell'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: adottano gli atti necessari al controllo dell'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi degli uffici di livello dirigenziale generale. propongono ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali l'adozione degli atti di controllo dell'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti di controllo dell'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi. controllano l'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: coordinano l'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi. adottano gli atti relativi all'organizzazione dell'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi degli uffici di livello dirigenziale generale. propongono ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali l'adozione degli atti di coordinamento dell'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi. propongono al sottosegretario di Stato competente l'adozione degli atti di coordinamento dell'attività dei responsabili dei procedimenti amministrativi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato il potere di provvedere alla gestione delle risorse strumentali assegnate agli uffici di livello dirigenziale non generale spetta: al sottosegretario di Stato competente, che lo esercita sentito il parere dei dirigenti di detti uffici. ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, i quali lo esercitano sentiti i dirigenti di detti uffici. ai dirigenti di detti uffici. ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: rendono ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali parere obbligatorio e vincolante sugli atti necessari per la gestione delle risorse strumentali assegnate ai propri uffici. provvedono alla gestione delle risorse strumentali assegnate ai propri uffici. propongono ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali l'adozione degli atti necessari per la gestione delle risorse strumentali assegnate ai propri uffici. adottano gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale generale ed alla gestione delle risorse strumentali a questi assegnate.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato il potere di provvedere alla gestione delle risorse finanziarie assegnate agli uffici di livello dirigenziale non generale spetta: al sottosegretario di Stato competente, che lo esercita sentito il parere dei dirigenti di detti uffici. ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali. ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, i quali lo esercitano sentiti i dirigenti di detti uffici. ai dirigenti di detti uffici.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: propongono ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali l'adozione degli atti necessari per la gestione delle risorse finanziarie assegnate ai propri uffici. adottano gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale generale ed alla gestione delle risorse finanziarie a questi assegnate. rendono ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali parere obbligatorio e vincolante sugli atti necessari per la gestione delle risorse finanziarie assegnate ai propri uffici. provvedono alla gestione delle risorse finanziarie assegnate ai propri uffici.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, il potere di provvedere alla gestione del personale assegnato agli uffici di livello dirigenziale non generale spetta: al sottosegretario di Stato competente, che lo esercita sentito il parere dei dirigenti di detti uffici. ai dirigenti di detti uffici. ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali. ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, i quali lo esercitano sentiti i dirigenti di detti uffici.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato i dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale, tra l'altro: rendono ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali parere obbligatorio e vincolante sugli atti necessari per la gestione del personale assegnato ai propri uffici. provvedono alla gestione del personale assegnato ai propri uffici. propongono ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali l'adozione degli atti necessari per la gestione del personale assegnato ai propri uffici. adottano gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale generale.
A norma del d. lgs. 30 marzo 2001, n. 165, nell'area della vicedirigenza è ricompreso, tra l'altro: il personale laureato appartenente alle posizioni C2 e C3, che abbia maturato complessivamente quindici anni di anzianità. il personale laureato appartenente alle posizioni C2 e C3, che abbia maturato complessivamente cinque anni di anzianità in dette posizioni. il personale che abbia superato un apposito corso di formazione presso la scuola superiore della pubblica amministrazione. il personale che sia stato scelto da una apposita commissione presieduta dal dirigente e formata anche da due rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato i dirigenti preposti ad uffici dirigenziali di livello generale, tra l'altro: propongono al sottosegretario di Stato le misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei rendimenti dell'attività amministrativa, misure che soltanto quest'ultimo è legittimato ad adottare. sulla base delle indicazioni di cui a detto decreto, adottano misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei rendimenti dell'attività amministrativa. rendono parere obbligatorio ma non vincolante alla Corte dei conti in ordine alle misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei rendimenti dell'attività amministrativa, misure che la Corte soltanto è legittimata ad adottare. rendono parere obbligatorio ma non vincolante al sottosegretario di Stato in ordine alle misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei rendimenti dell'attività amministrativa, misure che soltanto quest'ultimo è legittimato ad adottare.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato i dirigenti preposti ad uffici dirigenziali di livello generale, tra l'altro: sulla base delle indicazioni di cui a detto decreto, adottano misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei costi delle decisioni organizzative. rendono parere obbligatorio ma non vincolante alla Corte dei conti in ordine alle misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei costi delle decisioni organizzative, misure che la Corte soltanto è legittimata ad adottare. rendono parere obbligatorio ma non vincolante al sottosegretario di Stato in ordine alle misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei costi delle decisioni organizzative, misure che soltanto quest'ultimo è legittimato ad adottare. propongono al sottosegretario di Stato le misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei costi delle decisioni organizzative, misure che soltanto quest'ultimo è legittimato ad adottare.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato i dirigenti preposti ad uffici dirigenziali di livello generale, tra l'altro: sulla base delle indicazioni di cui a detto decreto, adottano misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei costi dell'attività amministrativa. rendono parere obbligatorio ma non vincolante al sottosegretario di Stato in ordine alle misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei costi dell'attività amministrativa, misure che soltanto quest'ultimo è legittimato ad adottare. rendono parere obbligatorio ma non vincolante alla Corte dei conti in ordine alle misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei costi dell'attività amministrativa, misure che la Corte soltanto è legittimata ad adottare. propongono al sottosegretario di Stato le misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei costi dell'attività amministrativa, misure che soltanto quest'ultimo è legittimato ad adottare.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato i dirigenti preposti ad uffici dirigenziali di livello generale, tra l'altro: rendono parere obbligatorio ma non vincolante al sottosegretario di Stato in ordine alle misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei rendimenti della gestione, misure che soltanto quest'ultimo è legittimato ad adottare. propongono al sottosegretario di Stato le misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei rendimenti della gestione, misure che soltanto quest'ultimo è legittimato ad adottare. sulla base delle indicazioni di cui a detto decreto, adottano misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei rendimenti della gestione. rendono parere obbligatorio ma non vincolante alla Corte dei conti in ordine alle misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei rendimenti della gestione, misure che la Corte soltanto è legittimata ad adottare.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti preposti ad uffici dirigenziali di livello generale, tra l'altro: rendono parere obbligatorio ma non vincolante alla Corte dei conti in ordine alle misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei costi della gestione, misure che la Corte soltanto è legittimata ad adottare. propongono al sottosegretario di Stato le misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei costi della gestione, misure che soltanto quest'ultimo è legittimato ad adottare. sulla base delle indicazioni di cui a detto decreto, adottano misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei costi della gestione. rendono parere obbligatorio ma non vincolante al sottosegretario di Stato in ordine alle misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei costi della gestione, misure che soltanto quest'ultimo è legittimato ad adottare.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato i dirigenti preposti ad uffici dirigenziali di livello generale, tra l'altro: sulla base delle indicazioni di cui a detto decreto, adottano misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei rendimenti delle decisioni organizzative. rendono parere obbligatorio ma non vincolante al sottosegretario di Stato in ordine alle misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei rendimenti delle decisioni organizzative, misure che soltanto quest'ultimo è legittimato ad adottare. rendono parere obbligatorio ma non vincolante alla Corte dei conti in ordine alle misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei rendimenti delle decisioni organizzative, misure che la Corte soltanto è legittimata ad adottare. propongono al sottosegretario di Stato le misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei rendimenti delle decisioni organizzative, misure che soltanto quest'ultimo è legittimato ad adottare.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per le amministrazioni dello Stato, la elaborazione di norme tecniche e criteri per le rilevazioni ed analisi dei costi e dei rendimenti dell'attività amministrativa può essere chiesta all'Istituto nazionale di statistica (Istat): dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, previo parere della Corte dei conti. dai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello non generale. dal Dipartimento della funzione pubblica. dai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello generale, previo parere degli organi consultivi dell'amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per le amministrazioni dello Stato la elaborazione di norme tecniche e criteri per le rilevazioni ed analisi dei costi e dei rendimenti della gestione può essere chiesta all'Istituto nazionale di statistica (Istat): dai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello non generale. dal Dipartimento della funzione pubblica. dai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello generale, previo parere degli organi consultivi dell'amministrazione. dai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello generale, previo parere della Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per le amministrazioni dello Stato la elaborazione di norme tecniche e criteri per le rilevazioni ed analisi dei costi e dei rendimenti delle decisioni organizzative può essere chiesta all'Istituto nazionale di statistica (Istat): dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, previo parere della Corte dei conti. dal Dipartimento della funzione pubblica. dai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello generale, previo parere degli organi consultivi dell'amministrazione. dai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello non generale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per le amministrazioni dello Stato la elaborazione di procedure informatiche standardizzate allo scopo di evidenziare gli scostamenti dei costi rispetto a valori medi e "standards" può essere chiesta al Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione: dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, previo parere della Corte dei conti. dai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello generale, previo parere degli organi consultivi dell'amministrazione. dai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello non generale. dal Dipartimento della funzione pubblica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per le amministrazioni dello Stato la elaborazione di procedure informatiche standardizzate allo scopo di evidenziare gli scostamenti dei rendimenti rispetto a valori medi e "standards" può essere chiesta al Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione: dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, previo parere della Corte dei conti. dai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello generale, previo parere degli organi consultivi dell'amministrazione. dal Dipartimento della funzione pubblica. dai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello non generale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, al conferimento degli incarichi di funzione dirigenziale: non si applica la disciplina relativa al mutamento di mansioni stabilita dall'articolo 2103 del codice civile. non si applica la disciplina che regolamenta il mutamento di mansioni stabilita dall'articolo 2103 del codice civile, soltanto se l'incarico di funzione dirigenziale abbia durata superiore a tre mesi. non si applica la disciplina che regolamenta il mutamento di mansioni stabilita dall'articolo 2103 del codice civile, soltanto se l'incarico di funzione dirigenziale abbia durata superiore a due mesi. si applica la disciplina che regolamenta il mutamento di mansioni stabilita dall'articolo 2103 del codice civile.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, per il conferimento di ciascun incarico di funzione dirigenziale si tiene conto, tra l'altro: congiuntamente, della anzianità di servizio degli aspiranti e del posto occupato dagli aspiranti nella graduatoria del concorso di accesso nell'amministrazione di appartenenza, salva l'applicazione del criterio della rotazione degli incarichi. del posto occupato dagli aspiranti nella graduatoria del concorso di accesso nell'amministrazione di appartenenza, applicando di norma il criterio della rotazione degli incarichi. della anzianità di servizio degli aspiranti, salva l'applicazione del criterio della rotazione degli incarichi. delle attitudini e delle capacità professionali del singolo dirigente, anche in relazione ai risultati conseguiti, con riferimento agli obiettivi fissati nella direttiva annuale e negli altri atti di indirizzo del ministro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti ai quali non sia affidata la titolarità di uffici dirigenziali: svolgono, su richiesta degli organi di vertice delle amministrazioni che ne abbiano interesse, funzioni di studio e ricerca. sono collocati in aspettativa retribuita. svolgono, su richiesta degli organi di vertice delle amministrazioni che ne abbiano interesse, esclusivamente funzioni di studio e ricerca, purché abbiano un'anzianità di servizio non inferiore a dieci anni e, in mancanza, sono collocati in aspettativa retribuita. svolgono, su richiesta degli organi di vertice delle amministrazioni che ne abbiano interesse, esclusivamente funzioni di studio e non possono essere chiamati ad espletare funzioni diverse da queste.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti ai quali non sia affidata la titolarità di uffici dirigenziali: svolgono, su richiesta degli organi di vertice delle amministrazioni che ne abbiano interesse, esclusivamente funzioni di studio e non possono essere chiamati ad espletare funzioni diverse da queste. svolgono, su richiesta degli organi di vertice delle amministrazioni che ne abbiano interesse, funzioni di consulenza. svolgono, su richiesta degli organi di vertice delle amministrazioni che ne abbiano interesse, esclusivamente funzioni di consulenza, purché abbiano un'anzianità di servizio non inferiore a dieci anni e, in mancanza, sono collocati in aspettativa retribuita. sono collocati in aspettativa retribuita.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dirigenti ai quali non sia affidata la titolarità di uffici dirigenziali: svolgono, su richiesta degli organi di vertice delle amministrazioni che ne abbiano interesse, funzioni ispettive. svolgono, su richiesta degli organi di vertice delle amministrazioni che ne abbiano interesse, esclusivamente funzioni ispettive e non possono essere chiamati ad espletare funzioni diverse da queste. sono collocati in aspettativa retribuita. svolgono, su richiesta degli organi di vertice delle amministrazioni che ne abbiano interesse, esclusivamente funzioni ispettive, purché abbiano un'anzianità di servizio non inferiore a dieci anni e, in mancanza, sono collocati in aspettativa retribuita.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per la Presidenza del Consiglio dei ministri, la ripartizione delle attribuzioni tra livelli dirigenziali differenti: è demandata ad un regolamento emanato dal Governo, su proposta delle organizzazioni sindacali dei dirigenti in servizio presso la Presidenza del Consiglio. è demandata ad un regolamento emanato dal Governo, su proposta del Presidente del Consiglio, sentite le organizzazioni sindacali dei dirigenti in servizio presso la Presidenza del Consiglio. è demandata al relativo ordinamento. è demandata al contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti della Presidenza del Consiglio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, per le amministrazioni che esercitano competenze in materia di polizia e giustizia, la ripartizione delle attribuzioni tra livelli dirigenziali differenti: è demandata ad un regolamento emanato dal Governo, su proposta del Ministro della giustizia e del Ministro dell'interno, sentite le organizzazioni sindacali dei dirigenti in servizio presso le amministrazioni interessate. è demandata al contratto collettivo nazionale di lavoro di settore. è demandata ai rispettivi ordinamenti. è demandata ad un regolamento emanato dal Governo, su proposta delle organizzazioni sindacali dei dirigenti delle amministrazioni interessate.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, per le amministrazioni che esercitano competenze in materia di difesa e sicurezza dello Stato, la ripartizione delle attribuzioni tra livelli dirigenziali differenti: è demandata ai rispettivi ordinamenti. è demandata al contratto collettivo nazionale di lavoro di settore. è demandata ad un regolamento emanato dal Governo, su proposta delle organizzazioni sindacali dei dirigenti delle amministrazioni interessate. è demandata ad un regolamento emanato dal Governo, su proposta del Ministro della difesa e del Ministro degli interni, sentite le organizzazioni sindacali dei dirigenti in servizio presso le amministrazioni interessate.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per il Ministero degli affari esteri, la ripartizione delle attribuzioni tra livelli dirigenziali differenti: è demandata ad un regolamento emanato dal Governo, su proposta del Ministro degli affari esteri, sentite le organizzazioni sindacali dei dirigenti in servizio presso detto Ministero. è demandata ad un regolamento emanato dal Governo, su proposta delle organizzazioni sindacali dei dirigenti del Ministero degli affari esteri. è demandata al contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti del Ministero degli affari esteri. è demandata al relativo ordinamento.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per il personale della carriera prefettizia il conferimento degli incarichi di funzioni dirigenziali: è demandato ad un regolamento emanato dal Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. è demandato ad un regolamento emanato dal Governo, su proposta del Ministro dell'interno, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. è demandato ad un regolamento emanato dal Ministro dell'interno, su proposta delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. continua ad essere regolato secondo l'ordinamento di settore.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per il personale militare il conferimento degli incarichi di funzioni dirigenziali: continua ad essere regolato secondo l'ordinamento di settore. è demandato ad un regolamento emanato dal Ministro della difesa, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. è demandato ad un regolamento emanato dal Governo, su proposta del Ministro della difesa, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. è demandato ad un regolamento emanato dal Ministro della difesa, su proposta delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per il personale delle Forze di polizia di Stato il conferimento degli incarichi di funzioni dirigenziali: è demandato ad un regolamento emanato dal Governo, su proposta del Ministro dell'interno, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. continua ad essere regolato secondo l'ordinamento di settore. è demandato ad un regolamento emanato dal Ministro dell'interno, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. è demandato ad un regolamento emanato dal Ministro dell'interno, su proposta delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per gli avvocati dello Stato il conferimento degli incarichi di funzioni dirigenziali: è demandato ad un regolamento emanato dal Ministro della giustizia, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. continua ad essere regolato secondo l'ordinamento di settore. è demandato ad un regolamento emanato dal Governo, su proposta del Ministro della giustizia. è demandato ad un regolamento emanato dal Governo, su proposta delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per il personale della carriera diplomatica il conferimento degli incarichi di funzioni dirigenziali: continua ad essere regolato secondo l'ordinamento di settore. è demandato ad un regolamento emanato dal Ministro degli affari esteri, su proposta delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. è demandato ad un regolamento emanato dal Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro degli affari esteri, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. è demandato ad un regolamento emanato dal Governo, su proposta del Ministro degli affari esteri, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per il personale della magistratura ordinaria, amministrativa e contabile il conferimento degli incarichi di funzioni dirigenziali: continua ad essere regolato secondo i rispettivi ordinamenti di settore. è demandato a regolamenti emanati dal Ministro della giustizia, sentiti i rispettivi organi di governo autonomo. è demandato a regolamenti emanati dal Governo, su proposta del Ministro della giustizia, sentiti i rispettivi organi di governo autonomo. è demandato a regolamenti emanati dal Governo, su proposta dei rispettivi organi di governo autonomo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per ciascun incarico di direzione degli uffici delle amministrazioni dello Stato: è definita contrattualmente esclusivamente la durata dell'incarico. è definito contrattualmente esclusivamente il trattamento economico. sono definiti contrattualmente la durata dell'incarico e il corrispondente trattamento economico. non devono essere definiti contrattualmente né la durata dell'incarico né il trattamento economico, che vengono entrambi stabiliti con il provvedimento di conferimento dell'incarico.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tutti gli incarichi di direzione degli uffici delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo: sono rinnovabili. non sono rinnovabili. sono rinnovabili soltanto se il primo incarico è stato conferito per la durata di anni uno. sono rinnovabili soltanto se il primo incarico è stato conferito per una durata inferiore a due anni e se il rinnovo sia richiesto dalla natura dell'incarico e dai programmi da realizzare.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per ciascun incarico di direzione degli uffici delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo: è definito contrattualmente soltanto l'oggetto. sono individuati l'oggetto, gli obiettivi da conseguire, nonché la durata dell'incarico. sono definiti contrattualmente esclusivamente gli obiettivi da conseguire. non devono essere definiti contrattualmente né l'oggetto né gli obiettivi da conseguire, ma solo la durata, che deve essere comunque superiore al quinquennio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, gli incarichi di livello equivalente a quello di direzione di strutture articolate al loro interno in uffici dirigenziali generali sono conferiti: esclusivamente a dirigenti della seconda fascia del ruolo unico dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. esclusivamente a dirigenti della prima fascia del ruolo unico dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. a dirigenti della prima fascia dei ruoli dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, istituiti presso ogni amministrazione o, con contratto a tempo determinato, a persone in possesso delle specifiche qualità professionali richieste da detto decreto. esclusivamente alle persone in possesso delle specifiche qualità professionali richieste da detto decreto, con contratto a tempo indeterminato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, gli incarichi di direzione di strutture articolate al loro interno in uffici dirigenziali generali sono conferiti: con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del ministro competente. con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro competente. con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro competente. con decreto del ministro competente, sentito il Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, gli incarichi di direzione di strutture articolate al loro interno in uffici dirigenziali generali sono conferiti: esclusivamente alle persone in possesso delle specifiche qualità professionali richieste da detto decreto, con contratto a tempo indeterminato. esclusivamente a dirigenti della seconda fascia del ruolo unico dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. esclusivamente a dirigenti della prima fascia del ruolo unico dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. a dirigenti della prima fascia dei ruoli dei dirigenti, istituiti in ogni amministrazione dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, o, con contratto a tempo determinato, a persone in possesso delle specifiche qualità professionali richieste da detto decreto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, gli incarichi di livello equivalente a quello di direzione di strutture articolate al loro interno in uffici dirigenziali generali sono conferiti: con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro competente. con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro competente. con decreto del ministro competente, sentito il Presidente del Consiglio dei ministri. con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del ministro competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, gli incarichi di Segretario generale di ministeri sono conferiti: a dirigenti della prima fascia dei ruoli dei dirigenti, istituiti in ogni amministrazione dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, o, con contratto a tempo determinato, a persone in possesso delle specifiche qualità professionali richieste da detto decreto. esclusivamente a dirigenti della prima fascia dei ruoli dei dirigenti, istituiti in ogni amministrazione dello Stato, anche ad ordinamento autonomo. esclusivamente alle persone in possesso delle specifiche qualità professionali richieste da detto decreto, con contratto a tempo indeterminato. esclusivamente a dirigenti della seconda fascia del ruolo unico dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, gli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale generale sono conferiti: con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro competente. con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il ministro competente. con decreto del ministro competente. con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del ministro competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, gli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale generale sono conferiti: a dirigenti della prima fascia dei ruoli dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, istituiti presso ogni amministrazione o, in misura non superiore al settanta per cento della relativa dotazione, agli altri dirigenti appartenenti ai medesimi ruoli ovvero, con contratto a tempo determinato, a persone in possesso delle specifiche qualità professionali richieste ai sensi del detto decreto. esclusivamente a dirigenti della prima fascia dei ruoli dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. esclusivamente con contratto a tempo indeterminato, a persone in possesso delle specifiche qualità professionali richieste da detto decreto. a dirigenti della prima fascia del ruolo unico dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri o a dirigenti del medesimo ruolo unico, senza alcun limite.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, gli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale sono conferiti: dal ministro competente. dal sottosegretario di Stato competente. dal ministro competente su proposta del dirigente dell'ufficio dirigenziale generale. dal dirigente dell'ufficio di livello dirigenziale generale ai dirigenti assegnati al suo ufficio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, gli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale generale: non possono essere conferiti con contratto a tempo determinato, salvo deroga del Ministro competente. possono essere conferiti a tempo determinato a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, che abbiano svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati o aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali. possono essere conferiti a tempo determinato a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, che abbiano svolto attività esclusivamente in organismi ed enti pubblici, con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali. possono essere conferiti con contratto a tempo determinato a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, che abbiano svolto attività esclusivamente in organismi ed enti pubblici o in enti non profit, con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, gli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale: possono essere conferiti a tempo determinato a persone che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria, da pubblicazioni scientifiche o da concrete esperienze di lavoro maturate, anche presso amministrazioni statali, in posizioni funzionali previste per l'accesso alla dirigenza. non possono essere conferiti con contratto a tempo determinato, se non con deroga del Ministro competente. possono essere conferiti con contratto a tempo determinato a persone che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile esclusivamente da concrete esperienze di lavoro. possono essere conferiti con contratto a tempo determinato a persone che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile esclusivamente da pubblicazioni scientifiche.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, gli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale: possono essere conferiti con contratto a tempo determinato a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, che abbiano svolto attività esclusivamente in organismi ed enti pubblici o in enti non profit, con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali. possono essere conferiti a tempo determinato a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, che abbiano svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati o aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali. non possono essere conferiti con contratto a tempo determinato, salvo deroga del Ministro competente. possono essere conferiti con contratto a tempo determinato a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, che abbiano svolto attività esclusivamente in organismi ed enti pubblici, con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, gli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale generale: possono essere conferiti a tempo determinato a persone che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile esclusivamente da pubblicazioni scientifiche. non possono essere conferiti con contratto a tempo determinato, se non con deroga del Ministro competente. possono essere conferiti a tempo determinato a persone che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile esclusivamente da concrete esperienze di lavoro. possono essere conferiti a tempo determinato a persone che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria, da pubblicazioni scientifiche o da concrete esperienze di lavoro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, gli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale: devono essere conferiti, con contratto a tempo determinato, esclusivamente a persone provenienti dai settori della ricerca, ovvero della docenza universitaria. possono essere conferiti, con contratto a tempo determinato, a persone provenienti esclusivamente dalle magistrature e dai ruoli degli avvocati e procuratori dello Stato. possono essere conferiti a tempo determinato a persone provenienti dai settori della ricerca, della docenza universitaria, delle magistrature e dei ruoli degli avvocati e procuratori dello Stato. non possono essere conferiti a persone provenienti dalle magistrature e dalla carriera militare.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, qualora un incarico di direzione di un ufficio di livello dirigenziale venga conferito a tempo determinato, il relativo trattamento economico: può essere integrato da una indennità commisurata alla specifica qualificazione professionale, tenendo conto della temporaneità del rapporto e delle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali. può essere integrato da una indennità commisurata alla specifica qualificazione professionale, tenendo conto della temporaneità del rapporto e delle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali, soltanto se il contratto ha durata non superiore ad un anno. non può essere integrato da alcuna indennità. può essere integrato da una indennità commisurata al dieci per cento della retribuzione percepita anteriormente all'assunzione dell'incarico.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, gli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale generale e di direzione degli uffici di livello dirigenziale: possono essere conferiti con contratto a tempo determinato, limitatamente a quelli di direzione degli uffici di livello dirigenziale generale. possono essere entrambi conferiti a tempo determinato entro il limite del dieci per cento della dotazione organica dei dirigenti appartenenti alla prima fascia dei ruoli e dell'otto per cento della dotazione organica di quelli appartenenti alla seconda fascia. possono essere entrambi conferiti con contratto a tempo determinato senza osservare alcun limite riferito al ruolo unico dei dirigenti. possono essere conferiti con contratto a tempo determinato, limitatamente a quelli di direzione degli uffici di livello dirigenziale non generale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dipendenti di pubbliche amministrazioni ai quali sono conferiti incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale: per tutta la durata del contratto sono collocati in aspettativa senza assegni, con riconoscimento dell'anzianità di servizio. per tutta la durata del contratto sono collocati in aspettativa senza assegni e senza riconoscimento dell'anzianità di servizio. non sono collocati in aspettativa. sono collocati in aspettativa senza assegni, con riconoscimento dell'anzianità di servizio, soltanto se il contratto ha durata superiore a tre anni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, qualora un incarico di direzione di un ufficio di livello dirigenziale generale venga conferito a tempo determinato, il relativo trattamento economico: può essere integrato da una indennità commisurata al dieci per cento della retribuzione percepita anteriormente all'assunzione dell'incarico. non può essere integrato da alcuna indennità. può essere integrato da una indennità commisurata alla specifica qualificazione professionale, tenendo conto della temporaneità del rapporto e delle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali. può essere integrato da una indennità commisurata alla specifica qualificazione professionale, tenendo conto della temporaneità del rapporto e delle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali, soltanto se il contratto ha durata non superiore ad un anno.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, i dipendenti di pubbliche amministrazioni ai quali sono conferiti incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale generale: sono collocati in aspettativa senza assegni, con riconoscimento dell'anzianità di servizio, soltanto se il contratto ha durata superiore a tre anni. non sono collocati in aspettativa. per tutta la durata del contratto sono collocati in aspettativa senza assegni, con riconoscimento dell'anzianità di servizio. per tutta la durata del contratto sono collocati in aspettativa senza assegni e senza riconoscimento dell'anzianità di servizio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, gli incarichi di direzione di strutture articolate al loro interno in uffici dirigenziali generali e quelli di livello equivalente: possono essere modificati entro sei mesi dal voto sulla fiducia al Governo e, in mancanza di notificazione espressa entro detto termine, si intendono risolti di diritto. cessano decorsi novanta giorni dal voto sulla fiducia al Governo. possono essere modificati entro sei mesi dal voto sulla fiducia al Governo. possono essere modificati entro sessanta giorni dal voto sulla fiducia al Governo e, in mancanza di rinnovazione espressa entro detto termine, si intendono risolti di diritto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, gli incarichi di direzione di strutture articolate al loro interno in uffici dirigenziali generali: possono essere confermati entro sei mesi dal voto sulla fiducia al Governo. possono essere confermati entro sessanta giorni dal voto sulla fiducia al Governo e, in mancanza di revoca entro detto termine, si intendono rinnovati per una durata corrispondente a quella stabilita all'atto del conferimento. cessano decorsi novanta giorni dal voto sulla fiducia al Governo. sono revocati di diritto dal giorno del voto sulla fiducia al Governo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, gli incarichi di livello equivalente a quelli di direzione di strutture articolate al loro interno in uffici dirigenziali generali: cessano decorsi novanta giorni dal voto sulla fiducia al Governo. possono essere confermati entro sei mesi dal voto sulla fiducia al Governo. non possono essere modificati. possono essere confermati entro sessanta giorni dal voto sulla fiducia al Governo e, in mancanza di revoca entro detto termine, si intendono rinnovati alle precedenti condizioni per una durata corrispondente a quella stabilita all'atto del conferimento.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, degli incarichi di direzione di strutture articolate al loro interno in uffici dirigenziali generali: è data comunicazione al Presidente della Repubblica, allegando una scheda relativa ai titoli ed alle esperienze professionali dei soggetti prescelti. è data comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri, allegando una scheda relativa ai titoli ed alle esperienze professionali dei soggetti prescelti. è data comunicazione a tutti gli organi costituzionali, allegando una scheda relativa ai titoli ed alle esperienze professionali dei soggetti prescelti. è data comunicazione al Senato della Repubblica ed alla Camera dei deputati, allegando una scheda relativa ai titoli ed alle esperienze professionali dei soggetti prescelti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, degli incarichi dirigenziali di livello equivalente agli incarichi di direzione di strutture articolate al loro interno in uffici dirigenziali generali: è data comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri, allegando una scheda relativa ai titoli ed alle esperienze professionali dei soggetti prescelti. è data comunicazione al Presidente della Repubblica, allegando una scheda relativa ai titoli ed alle esperienze professionali dei soggetti prescelti. è data comunicazione a tutti gli organi costituzionali, allegando una scheda relativa ai titoli ed alle esperienze professionali dei soggetti prescelti. è data comunicazione al Senato della Repubblica ed alla Camera dei deputati, allegando una scheda relativa ai titoli ed alle esperienze professionali dei soggetti prescelti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, degli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale generale: è data comunicazione al Senato della Repubblica ed alla Camera dei deputati, allegando una scheda relativa ai titoli ed alle esperienze professionali dei soggetti prescelti. è data comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri, allegando una scheda relativa ai titoli ed alle esperienze professionali dei soggetti prescelti. è data comunicazione al Presidente della Repubblica, allegando una scheda relativa ai titoli ed alle esperienze professionali dei soggetti prescelti. è data comunicazione a tutti gli organi costituzionali, allegando una scheda relativa ai titoli ed alle esperienze professionali dei soggetti prescelti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per le amministrazioni che esercitano competenze in materia di difesa e sicurezza dello Stato, le operazioni di verifica dei risultati: sono effettuate dal ministro per i dirigenti e dal Consiglio dei ministri per i dirigenti preposti ad ufficio di livello dirigenziale generale. sono effettuate dal ministro per tutti i dirigenti. sono effettuate dai dirigenti generali per i dirigenti e dal ministro per i dirigenti preposti ad ufficio di livello dirigenziale generale. sono effettuate dal Consiglio dei ministri per tutti i dirigenti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per le amministrazioni dello Stato che esercitano competenze in materia di polizia e di giustizia, le operazioni di verifica dei risultati: sono effettuate dal Consiglio dei ministri per tutti i dirigenti sono effettuate dal ministro per i dirigenti e dal Consiglio dei ministri per i dirigenti preposti ad ufficio di livello dirigenziale generale. sono effettuate dai dirigenti generali per i dirigenti e dal ministro per i dirigenti preposti ad ufficio di livello dirigenziale generale. sono effettuate dal ministro per tutti i dirigenti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato in relazione alla gravità dei casi, può costituire causa di revoca dell'incarico dirigenziale: il raggiungimento dell'età pensionabile. l'inosservanza delle direttive imputabile al dirigente. la mancanza di forma scritta del contratto di conferimento dell'incarico. il mancato gradimento delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, purché espresso entro trenta giorni dal conferimento dell'incarico.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato in relazione alla gravità dei casi, può costituire causa di revoca dell'incarico dirigenziale: il mancato raggiungimento degli obiettivi. il raggiungimento dell'età pensionabile. la mancanza di forma scritta del contratto di conferimento dell'incarico. il mancato gradimento delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, purché espresso entro trenta giorni dal conferimento dell'incarico.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, il mancato raggiungimento degli obiettivi può comportare per il dirigente interessato la revoca dell'incarico: e la destinazione ad altro incarico esclusivamente presso altra amministrazione che vi abbia interesse, purché si accerti l'esistenza di una scopertura di organico superiore al dieci per cento. e la destinazione ad altro incarico non dirigenziale esclusivamente presso altra amministrazione che vi abbia interesse, purché si accerti l'esistenza di una scopertura di organico superiore al dieci per cento. con collocamento a disposizione. e la destinazione ad altro incarico non dirigenziale esclusivamente presso la medesima amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ruolo dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo: è articolato in due fasce ed è tenuto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. è articolato in due fasce, ciascuna delle quali è articolata su due livelli, ed è tenuto dal Cnel. è articolato in un'unica fascia, con previsione di sei livelli di funzione, ed è tenuto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica. è articolato in due fasce, ed è istituito in ogni amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il ruolo unico dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, è istituito: presso ogni amministrazione. presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. presso il Ministero dell'interno. presso la Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, presso ogni amministrazione è istituito il ruolo dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, e la Presidenza del Consiglio dei ministri cura: una banca dati informatica contenente i dati relativi ai ruoli delle amministrazioni dello Stato. una banca dati informatica contenente i dati curricolari e professionali di ciascun dirigente, al fine di promuovere la mobilità e l'interscambio professionali degli stessi esclusivamente fra le amministrazioni statali. una banca dati informatica contenente i dati curricolari e professionali di ciascun dirigente, al fine di promuovere la mobilità e l'interscambio professionale degli stessi esclusivamente fra le amministrazioni centrali e locali. una banca dati informatica contenente i dati curricolari e professionali di ciascun dirigente, al fine di promuovere la mobilità esclusivamente mediante la loro collocazione presso organismi ed enti dell'Unione europea.
A norma del d. lgs. 30 marzo 2001, n. 165, i dirigenti delle pubbliche amministrazioni possono, a domanda, essere collocati in aspettativa senza assegni per lo svolgimento di attività presso soggetti e organismi, pubblici o privati, anche operanti in sede internazionale? Sì, ma solo a condizione che si tratti di attività di durata non superiore a sei mesi. No. Sì. Sì, ma solo se designino un sostituto presso l'ufficio da loro diretto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, la retribuzione del personale con qualifica di dirigente è determinata: dai contratti collettivi per le aree dirigenziali. da un regolamento emanato dal Presidente del Consiglio dei ministri, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. da un regolamento ministeriale. da un regolamento ministeriale emanato sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, il trattamento economico accessorio del personale con qualifica di dirigente è correlato alle funzioni attribuite e alle connesse responsabilità: e la graduazione di queste ultime è, a detto fine, definita per tutte le amministrazioni pubbliche con decreto emanato dal Presidente del Consiglio dei ministri, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. e la graduazione di queste ultime è, a detto fine, definita con decreto ministeriale per le amministrazioni dello Stato e con provvedimenti dei rispettivi organi di governo per le altre amministrazioni o enti. e la graduazione di queste ultime è, a detto fine, definita con i contratti collettivi di lavoro. e la graduazione di queste ultime è, a detto fine, definita per tutte le amministrazioni pubbliche dal Dipartimento della funzione pubblica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la graduazione delle funzioni e responsabilità ai fini del trattamento economico accessorio del personale con qualifica di dirigente è definita con decreto ministeriale per le amministrazioni dello Stato e con provvedimenti dei rispettivi organi di governo per le altre amministrazioni o enti: ferma restando comunque l'osservanza dei criteri e dei limiti delle compatibilità finanziarie fissate dal Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. ferma restando comunque l'osservanza dei criteri e dei limiti delle compatibilità finanziarie fissate dal Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il parere obbligatorio e vincolante della Corte dei conti. ferma restando comunque l'osservanza dei criteri e dei limiti delle compatibilità finanziarie fissate dal Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il parere obbligatorio e vincolante della Corte dei conti. ferma restando comunque l'osservanza dei criteri e dei limiti delle compatibilità finanziarie fissate dal Comitato interministeriale per la programmazione economica, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, il trattamento economico accessorio del personale con qualifica di dirigente è: correlato all'anzianità di servizio. correlato all'anzianità di servizio e alle ore di lavoro straordinario effettuate. correlato alle funzioni attribuite e alle connesse responsabilità. correlato alle ore di lavoro straordinario effettuate.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, per gli incarichi di direzione degli uffici dirigenziali di livello generale, sono determinati con contratto individuale: gli istituti del trattamento economico accessorio, collegato al numero di ore di straordinario prestate dal dirigente. gli istituti del trattamento economico accessorio, collegato al livello di responsabilità attribuito con l'incarico di funzione ed ai risultati conseguiti nell'attività amministrativa e di gestione. gli istituti del trattamento economico accessorio, collegato all'anzianità di servizio ed alla durata del contratto. gli istituti del trattamento economico accessorio, secondo le modalità stabilite annualmente con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, per gli incarichi di direzione degli uffici dirigenziali di livello generale, il trattamento economico fondamentale è stabilito con contratto individuale: assumendo come parametri di base i valori economici massimi stabiliti annualmente dal Dipartimento della funzione pubblica. assumendo come parametri di base i valori economici massimi contemplati dai contratti collettivi per le aree dirigenziali. assumendo come parametri di base i valori economici massimi stabiliti annualmente con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze. assumendo come parametro di base il trattamento economico previsto per i consiglieri di Stato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, qualora siano conferiti incarichi ai dirigenti in ragione del loro ufficio: i compensi dovuti dai terzi sono corrisposti direttamente ai dirigenti, i quali li introitano al netto delle imposte. i compensi dovuti dai terzi sono corrisposti direttamente alla amministrazione e confluiscono nelle risorse destinate al trattamento economico accessorio della dirigenza. i compensi dovuti dai terzi sono corrisposti direttamente ai dirigenti, che versano alla amministrazione una percentuale del trenta per cento. i compensi dovuti dai terzi sono corrisposti direttamente alla amministrazione e confluiscono nelle risorse destinate a finanziare il contratto di conferimento dell'incarico al dirigente interessato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dirigenti scolastici sono inquadrati: in ruoli di dimensione nazionale. in ruoli di dimensione provinciale. in ruoli di dimensione regionale. in ruoli di dimensione nazionale ovvero regionale, secondo che siano o meno preposti alle istituzioni scolastiche ed educative alle quali è stata attribuita personalità giuridica ed autonomia.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nell'ambito dell'amministrazione scolastica periferica la qualifica dirigenziale è istituita: per i capi di istituto preposti alle istituzioni scolastiche ed educative alle quali è stata attribuita personalità giuridica ed autonomia ai sensi di legge. per tutti i capi di istituto. per i capi di istituto con almeno venti anni di anzianità di servizio. per i capi di istituto preposti alle istituzioni scolastiche ed educative alle quali è stata attribuita personalità giuridica ed autonomia, a condizione che abbiano un'anzianità di servizio non inferiore a quindici anni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il dirigente scolastico: assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ma non ne ha la legale rappresentanza, ed ha la responsabilità della gestione delle risorse finanziarie soltanto qualora sia preposto ad un istituto che non gode di personalità giuridica ed autonomia. assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. assicura la gestione unitaria dell'istituzione ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio, ma non ne ha la legale rappresentanza. assicura la gestione unitaria dell'istituzione, è responsabile dei risultati del servizio ed ha la responsabilità della gestione delle risorse finanziarie soltanto qualora sia preposto ad un istituto che non gode di personalità giuridica ed autonomia.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nell'esercizio delle proprie competenze, il dirigente scolastico: rende parere obbligatorio e vincolante in ordine agli interventi riservati all'amministrazione scolastica regionale per l'esercizio della libertà di insegnamento e per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie. rende parere obbligatorio in ordine agli interventi riservati all'amministrazione scolastica centrale per l'esercizio della libertà di insegnamento e per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie. promuove gli interventi per l'esercizio della libertà di insegnamento e per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie. rende parere obbligatorio in ordine agli interventi riservati all'amministrazione scolastica regionale per l'esercizio della libertà di insegnamento e per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nell'esercizio delle proprie competenze, il dirigente scolastico: rende parere obbligatorio e vincolante in ordine agli interventi riservati all'amministrazione scolastica regionale per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni. rende parere obbligatorio in ordine agli interventi riservati all'amministrazione scolastica centrale per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni. rende parere obbligatorio in ordine agli interventi riservati all'amministrazione scolastica regionale per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni. promuove gli interventi per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nell'esercizio delle proprie competenze, il dirigente scolastico: promuove l'esecuzione dei provvedimenti dell'amministrazione scolastica centrale in materia di qualità dei processi formativi e di collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, ma non ha autonomi poteri propulsivi. promuove l'esecuzione dei provvedimenti degli organi collegiali scolastici in materia di qualità dei processi formativi e di collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, ma non ha autonomi poteri propulsivi. promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio. promuove l'esecuzione dei provvedimenti dell'amministrazione scolastica regionale in materia di qualità dei processi formativi e di collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, ma non ha autonomi poteri propulsivi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nell'ambito delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche, l'adozione dei provvedimenti di gestione delle risorse e del personale spetta: al segretario di istituto. al dirigente scolastico. al dirigente scolastico, previo parere obbligatorio e vincolante degli organi collegiali scolastici. agli organi collegiali scolastici.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative il dirigente scolastico: è coadiuvato dal responsabile amministrativo, che sovrintende, con autonomia operativa, nell'ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, esclusivamente ai servizi amministrativi dell'istituzione scolastica, e non può assolvere compiti di coordinamento del personale. è coadiuvato dal responsabile amministrativo, che sovrintende, senza autonomia operativa, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell'istituzione scolastica, coordinando il relativo personale. è coadiuvato dal responsabile amministrativo, che, senza autonomia operativa, espleta esclusivamente compiti di coordinamento del personale. è coadiuvato dal responsabile amministrativo, che sovrintende, con autonomia operativa, nell'ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell'istituzione scolastica, coordinando il relativo personale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative il dirigente scolastico: può avvalersi di docenti individuati dall'amministrazione scolastica regionale, ai quali non possono essere delegati specifici compiti. può avvalersi di docenti individuati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, ai quali possono essere delegati specifici compiti. può avvalersi di docenti individuati dall'amministrazione scolastica regionale, ai quali possono essere delegati specifici compiti. può avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali possono essere delegati specifici compiti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il dirigente scolastico: presenta, soltanto qualora ciò sia disposto dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al consiglio di circolo o al consiglio di istituto una motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività organizzativa ed amministrativa, al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica. presenta, soltanto qualora ciò sia disposto dall'amministrazione scolastica regionale, al consiglio di circolo o al consiglio di istituto una motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività organizzativa ed amministrativa, al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica. presenta, soltanto qualora ne sia espressamente richiesto, al consiglio di circolo o al consiglio di istituto una motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività organizzativa ed amministrativa, al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica. presenta periodicamente al consiglio di circolo o al consiglio di istituto una motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività organizzativa ed amministrativa, al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il dirigente scolastico: presenta periodicamente al consiglio di circolo o al consiglio di istituto una motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica. presenta, soltanto qualora ciò sia disposto dall'amministrazione scolastica regionale, al consiglio di circolo o al consiglio di istituto una motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica. presenta, soltanto qualora ciò sia disposto dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al consiglio di circolo o al consiglio di istituto una motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica. presenta, soltanto qualora ne sia espressamente richiesto, al consiglio di circolo o al consiglio di istituto una motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i vicerettori dei convitti nazionali con rapporto di lavoro a tempo indeterminato assumono la qualifica di dirigente: all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche dotate di autonomia e della personalità giuridica ai sensi di legge, purché abbiano un anzianità di servizio non inferiore a quindici anni, salvaguardando, in ogni caso, la titolarità della sede di servizio. previa frequenza di appositi corsi di formazione, all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche dotate di autonomia e della personalità giuridica ai sensi di legge, salvaguardando, per quanto possibile, la titolarità della sede di servizio. previa frequenza di appositi corsi di formazione, all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche siano esse dotate o meno di autonomia e della personalità giuridica ai sensi di legge, salvaguardando, in ogni caso, la titolarità della sede di servizio. all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche, qualora abbiano un anzianità di servizio non inferiore a quindici anni, salvaguardando, per quanto possibile, la titolarità della sede di servizio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i rettori dei convitti nazionali con rapporto di lavoro a tempo indeterminato assumono la qualifica di dirigente: all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche, qualora abbiano un anzianità di servizio non inferiore a quindici anni. previa frequenza di appositi corsi di formazione, all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche siano esse dotate o meno di autonomia e della personalità giuridica ai sensi di legge. previa frequenza di appositi corsi di formazione, all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche dotate di autonomia e della personalità giuridica ai sensi di legge. all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche dotate di autonomia e della personalità giuridica ai sensi di legge, purché abbiano un anzianità di servizio non inferiore a quindici anni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le direttrici degli educandati con rapporto di lavoro a tempo indeterminato assumono la qualifica di dirigente: all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche, qualora abbiano un anzianità di servizio non inferiore a quindici anni. all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche dotate di autonomia e della personalità giuridica ai sensi di legge, purché abbiano un anzianità di servizio non inferiore a quindici anni. previa frequenza di appositi corsi di formazione, all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche siano esse dotate o meno di autonomia e della personalità giuridica ai sensi di legge. previa frequenza di appositi corsi di formazione, all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche dotate di autonomia e della personalità giuridica ai sensi di legge.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i capi di istituto con rapporto di lavoro a tempo indeterminato assumono la qualifica di dirigente: all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche dotate di autonomia e della personalità giuridica ai sensi di legge, purché abbiano un anzianità di servizio non inferiore a quindici anni, salvaguardando, in ogni caso, la titolarità della sede di servizio. previa frequenza di appositi corsi di formazione, all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche dotate di autonomia e della personalità giuridica ai sensi di legge, salvaguardando, per quanto possibile, la titolarità della sede di servizio. all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche, qualora abbiano un anzianità di servizio non inferiore a quindici anni, salvaguardando, per quanto possibile, la titolarità della sede di servizio. previa frequenza di appositi corsi di formazione, all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche siano esse dotate o meno di autonomia e della personalità giuridica ai sensi di legge, salvaguardando, in ogni caso, la titolarità della sede di servizio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le vicedirettrici degli educandati con rapporto di lavoro a tempo indeterminato assumono la qualifica di dirigente: all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche, qualora abbiano un anzianità di servizio non inferiore a quindici anni, salvaguardando, per quanto possibile, la titolarità della sede di servizio. previa frequenza di appositi corsi di formazione, all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche dotate di autonomia e della personalità giuridica ai sensi di legge, salvaguardando, per quanto possibile, la titolarità della sede di servizio. previa frequenza di appositi corsi di formazione, all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche siano esse dotate o meno di autonomia e della personalità giuridica ai sensi di legge, salvaguardando, in ogni caso, la titolarità della sede di servizio. all'atto della preposizione alle istituzioni scolastiche dotate di autonomia e della personalità giuridica ai sensi di legge, purché abbiano un anzianità di servizio non inferiore a quindici anni, salvaguardando, in ogni caso, la titolarità della sede di servizio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le modalità di svolgimento dei corsi di formazione per l'assunzione della qualifica di dirigente scolastico: sono stabilite con i contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria. sono stabilite con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. sono stabilite con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, emanato previo parere obbligatorio e vincolante del Dipartimento della funzione pubblica. sono stabilite con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, emanato previo parere obbligatorio, ma non vincolante, del Dipartimento della funzione pubblica e delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'individuazione degli organi dell'amministrazione scolastica responsabili dell'articolazione e del coordinamento sul territorio dei corsi di formazione per l'assunzione della qualifica di dirigente scolastico: è effettuata con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. è effettuata con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, emanato previo parere obbligatorio e vincolante del Dipartimento della funzione pubblica. è effettuata con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, emanato previo parere obbligatorio, ma non vincolante, del Dipartimento della funzione pubblica e delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. è effettuata con i contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, gli obiettivi, i contenuti e la durata della formazione per l'assunzione della qualifica di dirigente scolastico: sono definiti con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, emanato previo parere obbligatorio, ma non vincolante, del Dipartimento della funzione pubblica e delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. sono definiti con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. sono definiti con i contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria. sono definiti con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, emanato previo parere obbligatorio e vincolante del Dipartimento della funzione pubblica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i corsi di formazione per l'assunzione della qualifica di dirigente scolastico possono essere affidati: ad università, agenzie specializzate ed enti pubblici e privati anche tra loro associati o consorziati. ad università, agenzie specializzate ed enti pubblici anche tra loro associati o consorziati, ma non ad enti privati. esclusivamente ad università. ad università, agenzie specializzate ed enti pubblici ed a società di diritto privato, purché siano controllate dallo Stato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le modalità di partecipazione ai diversi moduli formativi e delle connesse verifiche relative ai corsi di formazione per l'assunzione della qualifica di dirigente scolastico: sono definite con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. sono definite con i contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria. sono definite con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, emanato previo parere obbligatorio, ma non vincolante, del Dipartimento della funzione pubblica e delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. sono definite con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, emanato previo parere obbligatorio e vincolante del Dipartimento della funzione pubblica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i criteri di valutazione e di certificazione della qualità di ciascun corso di formazione per l'assunzione della qualifica di dirigente scolastico: sono definiti con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, emanato previo parere obbligatorio, ma non vincolante, del Dipartimento della funzione pubblica e delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. sono definiti con i contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria. sono definiti con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. sono definiti con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, emanato previo parere obbligatorio e vincolante del Dipartimento della funzione pubblica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la direzione delle accademie nazionali di arte drammatica e di danza: non è equiparata alla dirigenza dei capi di istituto. è equiparata alla dirigenza dei capi di istituto, soltanto qualora l'accademia abbia almeno cinquecento iscritti. è equiparata alla dirigenza dei capi di istituto. è equiparata alla dirigenza dei capi di istituto, soltanto qualora l'accademia abbia almeno cinquecento iscritti ed il direttore abbia un'anzianità di servizio non inferiore a dieci anni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la direzione degli istituti superiori per le industrie artistiche: non è equiparata alla dirigenza dei capi di istituto. è equiparata alla dirigenza dei capi di istituto, soltanto qualora l'istituto abbia almeno cinquecento iscritti. è equiparata alla dirigenza dei capi di istituto, soltanto qualora l'istituto abbia almeno cinquecento iscritti ed il direttore abbia un'anzianità di servizio non inferiore a dieci anni. è equiparata alla dirigenza dei capi di istituto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la direzione dei conservatori di musica: è equiparata alla dirigenza dei capi di istituto, soltanto qualora il conservatorio abbia almeno cinquecento iscritti. è equiparata alla dirigenza dei capi di istituto. non è equiparata alla dirigenza dei capi di istituto. è equiparata alla dirigenza dei capi di istituto, soltanto qualora il conservatorio abbia almeno cinquecento iscritti ed il direttore abbia un'anzianità di servizio non inferiore a dieci anni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le modalità di designazione e di conferimento e la durata degli incarichi di direzione delle accademie nazionali di arte drammatica e di danza: sono disciplinate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. sono disciplinate con decreto del Presidente della Repubblica. sono disciplinate dai contratti collettivi nazionali di lavoro. sono disciplinate con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la direzione delle accademie di belle arti: è equiparata alla dirigenza dei capi di istituto, soltanto qualora l'accademia abbia almeno cinquecento iscritti. è equiparata alla dirigenza dei capi di istituto. non è equiparata alla dirigenza dei capi di istituto. è equiparata alla dirigenza dei capi di istituto, soltanto qualora l'accademia abbia almeno cinquecento iscritti ed il direttore abbia un'anzianità di servizio non inferiore a dieci anni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le modalità di designazione e di conferimento e la durata degli incarichi di direzione degli istituti superiori per le industrie artistiche: sono disciplinate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. sono disciplinate dai contratti collettivi nazionali di lavoro. sono disciplinate con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. sono disciplinate con decreto del Presidente della Repubblica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, gli enti pubblici non economici nazionali: si adeguano, anche in deroga alle speciali disposizioni di legge che li riguardano, ai principi che detto decreto legislativo stabilisce per la disciplina della dirigenza, limitatamente al rapporto di lavoro dei dirigenti a tempo indeterminato, adottando appositi regolamenti di organizzazione. si adeguano, anche in deroga alle speciali disposizioni di legge che li riguardano, ai principi che detto decreto legislativo stabilisce per la disciplina della dirigenza, adottando appositi regolamenti di organizzazione. non devono adeguarsi ai principi che detto decreto legislativo stabilisce per la disciplina della dirigenza. si adeguano, anche in deroga alle speciali disposizioni di legge che li riguardano, ai principi che detto decreto legislativo stabilisce per la disciplina della dirigenza, limitatamente al rapporto di lavoro dei dirigenti a tempo determinato, adottando appositi regolamenti di organizzazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, negli enti pubblici non economici l'accesso alla qualifica di dirigente: avviene a seguito di concorso per esami per una percentuale di posti pari al cinquanta per cento dell'organico e, per la residua parte, avviene a seguito di concorso per titoli. avviene a seguito di concorso per esami indetto dalle singole amministrazioni, ovvero per corso-concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione. avviene esclusivamente a seguito di concorso per titoli ed esami. avviene esclusivamente a seguito di concorso per esami.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, l'accesso alla qualifica di dirigente: avviene a seguito di concorso per esami indetto dalle singole amministrazioni, ovvero per corso-concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione. avviene esclusivamente a seguito di concorso per titoli ed esami. avviene esclusivamente a seguito di concorso per esami. avviene a seguito di concorso per esami per una percentuale di posti pari al cinquanta per cento dell'organico e, per la residua parte, avviene a seguito di concorso per titoli.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i concorsi per esami per l'accesso alla qualifica di dirigente di ruolo nelle amministrazioni statali: sono indetti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. sono indetti dal sottosegretario di Stato competente. sono indetti dal ministro competente, sentito il Dipartimento della funzione pubblica. sono indetti dalle singole amministrazioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le modalità di svolgimento delle selezioni nei concorsi per l'accesso alla qualifica di dirigente nelle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo: sono definiti con regolamento emanato con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il parere del Consiglio di Stato e sentita la Scuola superiore della pubblica amministrazione, ove si tratti di corso-concorso. sono definiti con regolamento ministeriale, emanato sentito il parere del Consiglio di Stato, e sentita in ogni caso la Scuola superiore della pubblica amministrazione. sono definiti con regolamento governativo emanato con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il parere del Consiglio di Stato ed il parere del C.N.E.L.. sono definite con regolamento governativo emanato con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il parere del Consiglio di Stato, previo parere vincolante della Scuola superiore della pubblica amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i criteri per la composizione e la nomina delle commissioni esaminatrici per i concorsi per l'accesso alla qualifica di dirigente nelle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo: sono definiti con regolamento emanato su proposta del Ministro per la funzione pubblica con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il parere del Consiglio di Stato e sentita la Scuola superiore della pubblica amministrazione, ove si tratti di corso-concorso. sono definiti con regolamento ministeriale, emanato sentito il parere del Consiglio di Stato, e sentita in ogni caso la Scuola superiore della pubblica amministrazione. sono definiti con regolamento governativo emanato con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il parere del Consiglio di Stato ed il parere del C.N.E.L.. sono definiti con regolamento governativo emanato con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il parere del Consiglio di Stato, previo parere vincolante della Scuola superiore della pubblica amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i vincitori del concorso per esami per l'accesso alla qualifica di dirigente di ruolo nelle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, anteriormente al conferimento del primo incarico dirigenziale, frequentano un ciclo di attività formative organizzato dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione: che può comprendere anche l'applicazione presso amministrazioni italiane e straniere, enti o organismi internazionali, istituti o aziende pubbliche o private. che comprende necessariamente l'applicazione esclusivamente presso amministrazioni italiane e straniere. che comprende anche l'applicazione esclusivamente presso amministrazioni italiane o organismi ed enti dell'Unione europea. che comprende anche l'applicazione esclusivamente presso amministrazioni italiane o istituti o aziende pubbliche o private, nonché presso amministrazioni di paesi aderenti all'Unione europea.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i vincitori del concorso per esami per l'accesso alla qualifica di dirigente di ruolo nelle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo: anteriormente al conferimento del primo incarico dirigenziale, frequentano un ciclo di attività formative organizzato dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione. anteriormente al conferimento del primo incarico dirigenziale, frequentano un ciclo di attività formative organizzato dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione, soltanto qualora si tratti di vincitori che non erano già dipendenti delle pubbliche amministrazioni. anteriormente al conferimento del primo incarico dirigenziale, frequentano un ciclo di attività formative organizzato dalla Presidenza del Consiglio-Dipartimento della funzione pubblica. dopo il conferimento del primo incarico dirigenziale, frequentano un ciclo di attività formative organizzato dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il reclutamento dei dirigenti scolastici si realizza mediante un corso concorso selettivo di formazione: indetto con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, svolto in sede nazionale con cadenza periodica, comprensivo di moduli di formazione comune e di moduli di formazione specifica per la scuola elementare e media, per la scuola secondaria superiore e per gli istituti educativi. indetto con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica, svolto in sede regionale con cadenza periodica, comprensivo di moduli di formazione comune e di moduli di formazione specifica per la scuola elementare e media, per la scuola secondaria superiore e per gli istituti educativi. indetto con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, svolto in sede regionale con cadenza periodica, comprensivo di moduli di formazione comune e di moduli di formazione specifica per la scuola elementare e media, per la scuola secondaria superiore e per gli istituti educativi. indetto con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica, svolto in sede nazionale con cadenza periodica, comprensivo di moduli di formazione comune e di moduli di formazione specifica per la scuola elementare e media, per la scuola secondaria superiore e per gli istituti educativi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il reclutamento dei dirigenti scolastici si realizza mediante un corso concorso selettivo di formazione al quale è ammesso: il personale docente ed educativo delle istituzioni statali e delle istituzioni private che, a prescindere dalla anzianità di servizio, sia in possesso del diploma di laurea. il personale docente ed educativo delle istituzioni statali e delle istituzioni private che abbia maturato un servizio effettivamente prestato di almeno tre anni con possesso di laurea, nei rispettivi settori formativi, fatta salva la specifica disciplina stabilita in ordine ai requisiti ed ai limiti di partecipazione per posti non coerenti con la tipologia del servizio prestato. il personale docente ed educativo delle istituzioni statali che abbia maturato, dopo la nomina in ruolo, un servizio effettivamente prestato di almeno sette anni con possesso di laurea, nei rispettivi settori formativi, fatta salva la specifica disciplina stabilita in ordine ai requisiti ed ai limiti di partecipazione per posti non coerenti con la tipologia del servizio prestato. il personale docente ed educativo delle istituzioni statali che abbia maturato, dopo la nomina in ruolo, un servizio effettivamente prestato di almeno dieci anni con possesso di laurea, nei rispettivi settori formativi, fatta salva la specifica disciplina stabilita in ordine ai requisiti ed ai limiti di partecipazione per posti non coerenti con la tipologia del servizio prestato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il reclutamento dei dirigenti scolastici si realizza mediante un corso concorso selettivo di formazione e sono ammessi al periodo di formazione: i candidati utilmente inseriti nella graduatoria del concorso di ammissione entro il limite del numero dei posti messi a concorso rispettivamente per la scuola elementare e media, per la scuola secondaria superiore e per le istituzioni educative. i candidati utilmente inseriti nella graduatoria del concorso di ammissione entro il limite del numero dei posti messi a concorso, a norma del medesimo decreto, rispettivamente per la scuola elementare e media, per la scuola secondaria superiore e per le istituzioni educative, maggiorati del dieci per cento. i candidati utilmente inseriti nella graduatoria del concorso di ammissione entro il limite del numero dei posti messi a concorso rispettivamente per la scuola elementare e media, per la scuola secondaria superiore e per le istituzioni educative, maggiorati del cinquanta per cento. tutti i candidati che abbiano riportato il punteggio minimo stabilito nel bando di concorso.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il reclutamento dei dirigenti scolastici si realizza mediante un corso concorso selettivo di formazione: che si articola in un concorso per esami e in un successivo periodo di formazione. che si articola in una selezione per titoli e in un successivo periodo di formazione. che si articola in un concorso per esami e per titoli e in un successivo periodo di formazione. che si articola in una selezione per titoli, in un concorso di ammissione, in un periodo di formazione e in un esame finale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il reclutamento dei dirigenti scolastici si realizza mediante un corso concorso selettivo di formazione e al concorso di ammissione accedono: coloro che superano la selezione per titoli disciplinata dal bando di concorso. coloro che superano la selezione per esami disciplinata dal bando di concorso. coloro che hanno un'anzianità di servizio di almeno dieci anni. coloro che superano la selezione per titoli e per esami disciplinata dal bando di concorso.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il reclutamento dei dirigenti scolastici si realizza mediante un corso concorso selettivo di formazione e il periodo di formazione: comprende periodi di tirocinio ed esperienze esclusivamente presso la Scuola superiore della pubblica amministrazione. comprende periodi di tirocinio ed esperienze presso enti e istituzioni. non comprende periodi di tirocinio. comprende periodi di tirocinio ed esperienze esclusivamente presso le Università statali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i requisiti ed i limiti di partecipazione al corso concorso selettivo di formazione per il reclutamento dei dirigenti scolastici, per i posti non coerenti con la tipologia del servizio prestato, sono disciplinati: con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, emanato previo parere delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. con decreto ministeriale. con il contratto collettivo nazione di lavoro di settore. con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico: mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni pubbliche o presso società private. mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni pubbliche o società private, qualora queste ultime siano controllate dallo Stato. mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento. mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni pubbliche ovvero presso fondazioni o enti non profit.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico: mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, anche se questi non facciano domanda di trasferimento, ed il passaggio non richiede il previo consenso dell'amministrazione di appartenenza. mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni che facciano domanda di trasferimento ed il trasferimento è disposto previo consenso dell'amministrazione di appartenenza. mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni che facciano domanda di trasferimento ed il trasferimento è disposto anche senza il consenso dell'amministrazione di appartenenza. mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, anche se questi non facciano domanda di trasferimento, ma il trasferimento è disposto previo consenso dell'amministrazione di appartenenza.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso di trasferimento o conferimento di attività svolte da pubbliche amministrazioni ad altri soggetti pubblici, al personale che passa alle dipendenze di tali soggetti: fatte salve le disposizioni speciali, si applica la norma del codice civile che disciplina la prosecuzione del rapporto di lavoro subordinato privato in caso di trasferimento dell'azienda, ma non occorre osservare procedure di informazione e consultazione sindacale. fatte salve le disposizioni speciali, si applica la norma del codice civile che disciplina la prosecuzione del rapporto di lavoro subordinato privato in caso di trasferimento dell'azienda e si osservano le procedure di informazione e consultazione sindacale di cui all'articolo 47, commi da 1 a 4 della legge 29 dicembre 1990, n. 428. fatte salve le disposizioni speciali, si applicano le procedure in materia di mobilità, ma al personale che abbia un'anzianità di servizio di almeno venti anni è attribuito il diritto di chiedere il collocamento anticipato in pensione. fatte salve le disposizioni speciali, è attribuito il diritto di chiedere il trasferimento ad altra amministrazione non compresa nell'ambito della provincia, qualora non accetti la risoluzione del rapporto di lavoro e la stipulazione di un nuovo rapporto con il soggetto al quale è trasferita o è conferita l'attività.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso di trasferimento o conferimento di attività svolte da enti pubblici o loro strutture ad altri soggetti privati, al personale che passa alle dipendenze di tali soggetti: fatte salve le disposizioni speciali, è attribuito il diritto di chiedere il trasferimento ad altra amministrazione non compresa nell'ambito della provincia, qualora non accetti la risoluzione del rapporto di lavoro e la stipulazione di un nuovo rapporto con il soggetto al quale è trasferita o è conferita l'attività. fatte salve le disposizioni speciali, si applica la norma del codice civile che disciplina la prosecuzione del rapporto di lavoro subordinato privato in caso di trasferimento dell'azienda e si osservano le procedure di informazione e consultazione sindacale di cui all'articolo 47, commi da 1 a 4 della legge 29 dicembre 1990, n. 428. fatte salve le disposizioni speciali, si applicano le procedure in materia di mobilità, ma al personale che abbia un'anzianità di servizio di almeno venti anni è attribuito il diritto di chiedere il collocamento anticipato in pensione. fatte salve le disposizioni speciali, si applica la norma del codice civile che disciplina la prosecuzione del rapporto di lavoro subordinato privato in caso di trasferimento dell'azienda, ma non occorre osservare procedure di informazione e consultazione sindacale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso di trasferimento o conferimento di attività svolte da enti pubblici o loro strutture ad altri soggetti pubblici, al personale che passa alle dipendenze di tali soggetti: fatte salve le disposizioni speciali, si applica la norma del codice civile che disciplina la prosecuzione del rapporto di lavoro subordinato privato in caso di trasferimento dell'azienda e si osservano le procedure di informazione e consultazione sindacale di cui all'articolo 47, commi da 1 a 4 della legge 29 dicembre 1990, n. 428. fatte salve le disposizioni speciali, si applicano le procedure in materia di mobilità, ma al personale che abbia un'anzianità di servizio di almeno venti anni è attribuito il diritto di chiedere il collocamento anticipato in pensione. fatte salve le disposizioni speciali, è attribuito il diritto di chiedere il trasferimento ad altra amministrazione non compresa nell'ambito della provincia, qualora non accetti la risoluzione del rapporto di lavoro e la stipulazione di un nuovo rapporto con il soggetto al quale è trasferita o è conferita l'attività. fatte salve le disposizioni speciali, si applica la norma del codice civile che disciplina la prosecuzione del rapporto di lavoro subordinato privato in caso di trasferimento dell'azienda, ma non occorre osservare procedure di informazione e consultazione sindacale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso di trasferimento o conferimento di attività svolte da enti pubblici o loro aziende ad altri soggetti privati, al personale che passa alle dipendenze di tali soggetti: fatte salve le disposizioni speciali, si applicano le procedure in materia di mobilità, ma al personale che abbia un'anzianità di servizio di almeno venti anni è attribuito il diritto di chiedere il collocamento anticipato in pensione. fatte salve le disposizioni speciali, è attribuito il diritto di chiedere il trasferimento ad altra amministrazione non compresa nell'ambito della provincia, qualora non accetti la risoluzione del rapporto di lavoro e la stipulazione di un nuovo rapporto con il soggetto al quale è trasferita o è conferita l'attività. fatte salve le disposizioni speciali, si applica la norma del codice civile che disciplina la prosecuzione del rapporto di lavoro subordinato privato in caso di trasferimento dell'azienda, ma non occorre osservare procedure di informazione e consultazione sindacale. fatte salve le disposizioni speciali, si applica la norma del codice civile che disciplina la prosecuzione del rapporto di lavoro subordinato privato in caso di trasferimento dell'azienda e si osservano le procedure di informazione e consultazione sindacale di cui all'articolo 47, commi da 1 a 4 della legge 29 dicembre 1990, n. 428.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso di trasferimento o conferimento di attività svolte da pubbliche amministrazioni ad altri soggetti privati, al personale che passa alle dipendenze di tali soggetti: fatte salve le disposizioni speciali, si applica la norma del codice civile che disciplina la prosecuzione del rapporto di lavoro subordinato privato in caso di trasferimento dell'azienda, ma non occorre osservare procedure di informazione e consultazione sindacale. fatte salve le disposizioni speciali, si applicano le procedure in materia di mobilità, ma al personale che abbia un'anzianità di servizio di almeno venti anni è attribuito il diritto di chiedere il collocamento anticipato in pensione. fatte salve le disposizioni speciali, è attribuito il diritto di chiedere il trasferimento ad altra amministrazione non compresa nell'ambito della provincia, qualora non accetti la risoluzione del rapporto di lavoro e la stipulazione di un nuovo rapporto con il soggetto al quale è trasferita o è conferita l'attività. fatte salve le disposizioni speciali, si applica la norma del codice civile che disciplina la prosecuzione del rapporto di lavoro subordinato privato in caso di trasferimento dell'azienda e si osservano le procedure di informazione e consultazione sindacale di cui all'articolo 47, commi da 1 a 4 della legge 29 dicembre 1990, n. 428.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso di trasferimento o conferimento di attività svolte da enti pubblici o loro aziende ad altri soggetti pubblici, al personale che passa alle dipendenze di tali soggetti: fatte salve le disposizioni speciali, si applicano le procedure in materia di mobilità, ma al personale che abbia un'anzianità di servizio di almeno venti anni è attribuito il diritto di chiedere il collocamento anticipato in pensione. fatte salve le disposizioni speciali, si applica la norma del codice civile che disciplina la prosecuzione del rapporto di lavoro subordinato privato in caso di trasferimento dell'azienda e si osservano le procedure di informazione e consultazione sindacale di cui all'articolo 47, commi da 1 a 4 della legge 29 dicembre 1990, n. 428. fatte salve le disposizioni speciali, si applica la norma del codice civile che disciplina la prosecuzione del rapporto di lavoro subordinato privato in caso di trasferimento dell'azienda, ma non occorre osservare procedure di informazione e consultazione sindacale. fatte salve le disposizioni speciali, è attribuito il diritto di chiedere il trasferimento ad altra amministrazione non compresa nell'ambito della provincia, qualora non accetti la risoluzione del rapporto di lavoro e la stipulazione di un nuovo rapporto con il soggetto al quale è trasferita o è conferita l'attività.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle amministrazioni pubbliche possono essere destinati a prestare temporaneamente servizio presso amministrazioni pubbliche di Stati con cui l'Italia intrattiene rapporti di collaborazione: a seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Ministero degli affari esteri ed il Dipartimento della funzione pubblica. su loro domanda, sempre che la destinazione non superi la durata di sei mesi, previa autorizzazione del Ministero degli affari esteri e del Dipartimento della funzione pubblica. a seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri. a seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri, secondo le procedure ed i criteri generali definiti dai contratti collettivi nazionali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle amministrazioni pubbliche possono essere destinati a prestare temporaneamente servizio presso le organizzazioni ed enti internazionali cui l'Italia aderisce: a seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Ministero degli affari esteri ed il Dipartimento della funzione pubblica. a seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri. su loro domanda, sempre che la destinazione non superi la durata di sei mesi, previa autorizzazione del Ministero degli affari esteri e del Dipartimento della funzione pubblica. a seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri, secondo le procedure ed i criteri generali definiti dai contratti collettivi nazionali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle amministrazioni pubbliche possono essere destinati a prestare temporaneamente servizio presso gli organismi dell'Unione europea: a seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri, secondo le procedure ed i criteri generali definiti dai contratti collettivi nazionali. a seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Ministero degli affari esteri ed il Dipartimento della funzione pubblica. a seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri. su loro domanda, sempre che la destinazione non superi la durata di sei mesi, previa autorizzazione del Ministero degli affari esteri e del Dipartimento della funzione pubblica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle amministrazioni pubbliche possono essere destinati a prestare temporaneamente servizio presso amministrazioni pubbliche degli Stati membri dell'Unione europea: a seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri, secondo le procedure ed i criteri generali definiti dai contratti collettivi nazionali. a seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri. su loro domanda, sempre che la destinazione non superi la durata di sei mesi, previa autorizzazione del Ministero degli affari esteri e del Dipartimento della funzione pubblica. a seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Ministero degli affari esteri ed il Dipartimento della funzione pubblica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle amministrazioni pubbliche possono essere destinati a prestare temporaneamente servizio presso amministrazioni pubbliche degli Stati candidati all'adesione all'Unione europea: a seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri, secondo le procedure ed i criteri generali definiti dai contratti collettivi nazionali. a seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Ministero degli affari esteri ed il Dipartimento della funzione pubblica. a seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri. su loro domanda, sempre che la destinazione non superi la durata di sei mesi, previa autorizzazione del Ministero degli affari esteri e del Dipartimento della funzione pubblica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora i dipendenti delle amministrazioni pubbliche siano destinati a prestare temporaneamente servizio presso organismi dell'Unione europea: il trattamento economico deve essere a carico di organizzazioni o enti internazionali. il trattamento economico può essere a carico delle amministrazioni di provenienza, di quelle di destinazione o essere suddiviso tra esse, ovvero essere rimborsato in tutto o in parte allo Stato italiano dall'Unione europea o da una organizzazione o ente internazionale. il trattamento economico deve essere a carico dell'amministrazione di provenienza. il trattamento economico deve essere a carico dell'Unione europea.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora i dipendenti delle amministrazioni pubbliche siano destinati a prestare temporaneamente servizio presso amministrazioni pubbliche degli Stati membri dell'Unione europea: il trattamento economico deve essere a carico di organizzazioni o enti internazionali. il trattamento economico può essere a carico delle amministrazioni di provenienza, di quelle di destinazione o essere suddiviso tra esse, ovvero essere rimborsato in tutto o in parte allo Stato italiano dall'Unione europea o da una organizzazione o ente internazionale. il trattamento economico deve essere a carico delle amministrazioni di destinazione, ovvero essere rimborsato in tutto o in parte allo Stato italiano dall'Unione europea o da una organizzazione o ente internazionale. il trattamento economico deve essere a carico delle amministrazioni di provenienza, salvo che sia rimborsato in tutto o in parte allo Stato italiano da una organizzazione o ente internazionale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora i dipendenti delle amministrazioni pubbliche siano destinati a prestare temporaneamente servizio presso amministrazioni pubbliche degli Stati candidati all'adesione all'Unione europea: il trattamento economico può essere a carico delle amministrazioni di provenienza, di quelle di destinazione o essere suddiviso tra esse, ovvero essere rimborsato in tutto o in parte allo Stato italiano dall'Unione europea o da una organizzazione o ente internazionale. il trattamento economico deve essere a carico dell'Unione europea o di una organizzazione o ente internazionale. il trattamento economico deve essere a carico delle amministrazioni di provenienza, salvo che sia rimborsato in tutto o in parte allo Stato italiano dall'Unione europea. il trattamento economico deve essere a carico dello Stato di destinazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora i dipendenti delle amministrazioni pubbliche siano destinati a prestare temporaneamente servizio presso le organizzazioni ed enti internazionali cui l'Italia aderisce: il trattamento economico può essere a carico di organizzazioni o enti internazionali, qualora non gravi sull'Unione europea. il trattamento economico deve essere a carico delle organizzazioni ed enti internazionali di destinazione. il trattamento economico deve essere a carico dell'O.N.U.. il trattamento economico può essere a carico delle amministrazioni di provenienza, di quelle di destinazione o essere suddiviso tra esse, ovvero essere rimborsato in tutto o in parte allo Stato italiano dall'Unione europea o da una organizzazione o ente internazionale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora i dipendenti delle amministrazioni pubbliche siano destinati a prestare temporaneamente servizio presso amministrazioni pubbliche di Stati con cui l'Italia intrattiene rapporti di collaborazione: il trattamento economico deve essere a carico dell'amministrazione di destinazione. il trattamento economico deve essere a carico di organizzazioni o enti internazionali. il trattamento economico può essere a carico delle amministrazioni di provenienza, di quelle di destinazione o essere suddiviso tra esse, ovvero essere rimborsato in tutto o in parte allo Stato italiano dall'Unione europea o da una organizzazione o ente internazionale. il trattamento economico deve essere a carico delle amministrazioni di provenienza, salvo che sia rimborsato in tutto o in parte allo Stato italiano dall'O.N.U..
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle amministrazioni pubbliche che prestano temporaneamente servizio all'estero presso amministrazioni pubbliche degli Stati membri dell'Unione europea, ovvero di altri Stati con cui l'Italia intrattiene rapporti di collaborazione: restano a tutti gli effetti dipendenti dell'amministrazione di appartenenza, soltanto qualora prestino servizio presso amministrazioni pubbliche degli Stati membri dell'Unione europea. restano a tutti gli effetti dipendenti dell'amministrazione di appartenenza. restano a tutti gli effetti dipendenti dell'amministrazione di appartenenza, soltanto qualora il servizio all'estero abbia durata non superiore a mesi sei. non restano dipendenti dell'amministrazione di appartenenza, qualunque sia la durata del servizio all'estero.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni sono tenute ad informare preventivamente le rappresentanze unitarie del personale e le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale del comparto o area e devono osservare la speciale procedura in materia di eccedenza del personale e mobilità collettiva: qualora rilevino una eccedenza di personale che riguardi almeno dieci dipendenti e concerna personale che abbia un'anzianità di servizio non inferiore a tre anni. qualora rilevino una eccedenza di personale che riguardi almeno quindici dipendenti e concerna personale che abbia un'anzianità di servizio non inferiore a tre anni. qualora rilevino una eccedenza di personale che riguardi almeno dieci dipendenti, nell'arco di un anno. qualora rilevino una eccedenza di personale che riguardi almeno quindici dipendenti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni sono tenute ad informare preventivamente le rappresentanze unitarie del personale e le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale del comparto o area e devono osservare la speciale procedura in materia di eccedenza del personale e mobilità collettiva: qualora rilevino una eccedenza di personale che riguardi almeno dieci dipendenti, anche in caso di dichiarazioni di eccedenza distinte nell'arco di un anno. qualora rilevino una eccedenza di personale che riguardi almeno dieci dipendenti, purché non si tratti di dichiarazioni di eccedenza distinte nell'arco di un anno. qualora rilevino una eccedenza di personale che riguardi almeno dieci dipendenti, anche in caso di dichiarazioni di eccedenza distinte nell'arco di un anno, e concerna personale che abbia un'anzianità di servizio non inferiore a tre anni. qualora rilevino una eccedenza di personale che riguardi almeno quindici dipendenti, anche in caso di dichiarazioni di eccedenza distinte nell'arco di un anno e concerna personale che abbia un'anzianità di servizio non inferiore a tre anni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale che riguardino almeno dieci dipendenti e diano corso alla procedura in materia di eccedenze di personale e mobilità collettiva, debbono darne preventiva comunicazione alle organizzazioni sindacali, firmatarie del contratto collettivo nazionale del comparto o area, indicando, tra l'altro: i motivi per i quali non intendono collocare il personale in Cassa integrazione guadagni. i motivi per i quali non intendono attribuire al personale il pensionamento anticipato. le eventuali proposte per risolvere la situazione di eccedenza ed i relativi tempi di attuazione. i motivi per i quali non intendono risolvere i rapporti di lavoro senza dare corso alla procedura.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale che riguardino almeno dieci dipendenti e diano corso alla procedura in materia di eccedenze di personale e mobilità collettiva, debbono darne preventiva comunicazione alle organizzazioni sindacali, firmatarie del contratto collettivo nazionale del comparto o area, indicando, tra l'altro: i motivi tecnici e organizzativi per i quali ritengono di non poter adottare misure idonee a riassorbire le eccedenze all'interno della medesima amministrazione. i motivi per i quali non intendono attribuire al personale il pensionamento anticipato, i motivi per i quali non intendono collocare il personale in Cassa integrazione guadagni. i motivi per i quali non intendono risolvere i rapporti di lavoro senza dare corso alla procedura.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale che riguardino almeno dieci dipendenti e diano corso alla procedura in materia di eccedenze di personale e mobilità collettiva, debbono darne preventiva comunicazione alle organizzazioni sindacali, firmatarie del contratto collettivo nazionale del comparto o area, indicando, tra l'altro: il numero, la collocazione e le qualifiche del personale eccedente, nonché del personale abitualmente impiegato. il numero, la collocazione e le qualifiche soltanto del personale eccedente, e non anche del personale abitualmente impiegato. esclusivamente il numero del personale eccedente. esclusivamente il numero delle unità del personale eccedente e di quello abitualmente impiegato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale che riguardino almeno dieci dipendenti e diano corso alla procedura in materia di eccedenze di personale e mobilità collettiva, debbono darne preventiva comunicazione alle organizzazioni sindacali, firmatarie del contratto collettivo nazionale del comparto o area, indicando, tra l'altro: i motivi per i quali non intendono risolvere i rapporti di lavoro senza dare corso alla procedura. i motivi per i quali non intendono collocare il personale in Cassa integrazione guadagni. le eventuali misure programmate per fronteggiare le conseguenze sul piano sociale dell'attuazione delle proposte formulate per risolvere la situazione di eccedenza e dei relativi tempi di attuazione. i motivi per i quali non intendono attribuire al personale il pensionamento anticipato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale che riguardino almeno dieci dipendenti e diano corso alla procedura in materia di eccedenze di personale e mobilità collettiva, debbono darne preventiva comunicazione alle organizzazioni sindacali, firmatarie del contratto collettivo nazionale del comparto o area, indicando, tra l'altro: i motivi che determinano la situazione di eccedenza. i motivi per i quali non intendono attribuire al personale il pensionamento anticipato. i motivi per i quali non intendono collocare il personale in Cassa integrazione guadagni. i motivi per i quali non intendono risolvere i rapporti di lavoro senza dare corso alla procedura.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale che riguardino almeno dieci dipendenti e diano corso alla procedura in materia di eccedenze di personale e mobilità collettiva, le organizzazioni sindacali alle quali è data preventiva comunicazione dell'intento delle amministrazioni di attivare detta procedura: possono richiedere che siano indicate le ragioni per le quali l'amministrazione non intende attribuire al personale il pensionamento anticipato. possono richiedere che si proceda all'esame delle cause che hanno contribuito a determinare l'eccedenza del personale e delle possibilità di diversa utilizzazione del personale eccedente, o di una sua parte. possono richiedere che siano indicate le ragioni per le quali l'amministrazione non intende collocare il personale in Cassa integrazione guadagni. possono richiedere che l'amministrazione differisca di sei mesi l'inizio della procedura.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso in cui le pubbliche amministrazioni diano corso alla procedura in materia di eccedenze di personale e mobilità collettiva e, a seguito di richiesta delle organizzazioni sindacali, sia avviata la procedura di esame delle cause dell'eccedenza del personale e delle possibilità di una diversa utilizzazione del personale eccedente, o di una sua parte: quest'ultima procedura si conclude, decorsi quarantacinque giorni dalla data del ricevimento da parte delle organizzazioni sindacali della comunicazione preventiva di avvio, o con l'accordo o con apposito verbale nel quale sono riportate le diverse posizioni delle parti. quest'ultima procedura si conclude, decorsi sei mesi dalla data del ricevimento da parte delle organizzazioni sindacali della comunicazione preventiva di avvio, o con l'accordo o con apposito verbale nel quale sono riportate le diverse posizioni delle parti. quest'ultima procedura si conclude, entro il termine fissato dal Dipartimento della funzione pubblica, o con l'accordo o con apposito verbale nel quale sono riportate le diverse posizioni delle parti. quest'ultima procedura si conclude, entro il termine fissato da un Comitato paritetico costituito da rappresentanti dell'amministrazione e delle organizzazioni sindacali, o con l'accordo o con apposito verbale nel quale sono riportate le diverse posizioni delle parti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso in cui le pubbliche amministrazioni diano corso alla procedura in materia di eccedenze di personale e mobilità collettiva, a seguito di richiesta delle organizzazioni sindacali, è avviata la procedura di esame delle cause dell'eccedenza del personale e delle possibilità di una diversa utilizzazione del personale eccedente, o di una sua parte: e, in caso di mancato accordo entro il termine di quarantacinque giorni dalla data del ricevimento della comunicazione preventiva di avvio, l'amministrazione può dare corso al pensionamento anticipato del personale eccedente. e, in caso di mancato accordo entro il termine di quarantacinque giorni dalla data del ricevimento della comunicazione preventiva di avvio, le organizzazioni sindacali possono richiedere che il confronto prosegua nelle sedi stabilite dalla legge, ma la procedura deve concludersi in ogni caso entro sessanta giorni dalla comunicazione preventiva. e, in caso di mancato accordo entro il termine di quarantacinque giorni dalla data del ricevimento della comunicazione preventiva di avvio, il personale eccedente è posto in Cassa integrazione guadagni. e, in caso di mancato accordo entro il termine di quarantacinque giorni dalla data del ricevimento della comunicazione preventiva di avvio, le organizzazioni sindacali possono richiedere che il confronto prosegua sino al termine fissato da un Comitato paritetico costituito da rappresentanti dell'amministrazione e delle organizzazioni sindacali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i contratti collettivi nazionali, per il caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale e siano tenute a dare corso alla relativa procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, tra l'altro, possono stabilire: criteri generali e procedure per consentire, tenuto conto delle caratteristiche del comparto, la gestione delle eccedenze di personale attraverso il ricorso alla Cassa integrazione guadagni, purché l'eccedenza riguardi un numero di dipendenti pari almeno a trecento unità. criteri generali e procedure per consentire, tenuto conto delle caratteristiche del comparto, la gestione delle eccedenze di personale attraverso il passaggio diretto ad altre amministrazioni nell'ambito della provincia o in quello diverso che, in relazione alla distribuzione territoriale delle amministrazioni o alla situazione del mercato del lavoro, sia stabilito dai contratti collettivi nazionali. criteri generali e procedure per consentire, tenuto conto delle caratteristiche del comparto, la gestione delle eccedenze di personale attraverso il passaggio diretto a soggetti privati nell'ambito della provincia. criteri generali e procedure per consentire, tenuto conto delle caratteristiche del comparto, la gestione delle eccedenze di personale attraverso il pensionamento anticipato dei dipendenti, purché l'eccedenza riguardi un numero di dipendenti pari almeno a trecento unità.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i contratti collettivi nazionali, per il caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale e siano tenute a dare corso alla relativa procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, tra l'altro, possono stabilire: criteri generali e procedure per consentire, tenuto conto delle caratteristiche del comparto, la gestione delle eccedenze di personale attraverso il pensionamento anticipato dei dipendenti, purché l'eccedenza riguardi un numero di dipendenti pari almeno a trecento unità. criteri generali e procedure per consentire, tenuto conto delle caratteristiche del comparto, la gestione delle eccedenze di personale attraverso il passaggio diretto ad altre amministrazioni nell'ambito della provincia. criteri generali e procedure per consentire, tenuto conto delle caratteristiche del comparto, la gestione delle eccedenze di personale attraverso il passaggio diretto a soggetti privati nell'ambito della provincia. criteri generali e procedure per consentire, tenuto conto delle caratteristiche del comparto, la gestione delle eccedenze di personale attraverso il ricorso alla Cassa integrazione guadagni, purché l'eccedenza riguardi un numero di dipendenti pari almeno a trecento unità.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale e si dia corso alla procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, conclusa la procedura di consultazione delle organizzazioni sindacali: le amministrazioni dispongono il pensionamento anticipato del personale che non sia possibile impiegare diversamente nell'ambito della medesima amministrazione e che non possa essere ricollocato presso altre amministrazioni, ovvero che non abbia preso servizio presso la diversa amministrazione che ne avrebbe consentito la ricollocazione. le amministrazioni dispongono il pensionamento anticipato del personale che non sia possibile impiegare diversamente nell'ambito della medesima amministrazione o presso soggetti privati. le amministrazioni dispongono il pensionamento anticipato del personale che non sia possibile impiegare diversamente nell'ambito della medesima amministrazione e che non possa essere ricollocato presso altre amministrazioni nella stessa provincia, ovvero che non intenda prendere servizio presso la diversa amministrazione che ne avrebbe consentito la ricollocazione. le amministrazioni collocano in disponibilità il personale che non sia possibile impiegare diversamente nell'ambito della medesima amministrazione e che non possa essere ricollocato presso altre amministrazioni, ovvero che non abbia preso servizio presso la diversa amministrazione che ne avrebbe consentito la ricollocazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale e si dia corso alla procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, qualora essa si concluda con il collocamento in disponibilità dei dipendenti: dalla data di collocamento in disponibilità i dipendenti sono collocati in aspettativa non retribuita per il periodo massimo di tre mesi. dalla data di collocamento in disponibilità restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro, salvo le indennità previste dalla legge. dalla data di collocamento in disponibilità il rapporto di lavoro è risolto. dalla data di collocamento in disponibilità i dipendenti fruiscono della pensione di anzianità.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale e si dia corso alla procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, qualora essa si concluda con il collocamento in disponibilità dei dipendenti: dalla data di collocamento in disponibilità restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro e il lavoratore ha diritto ad una indennità ed i periodi di godimento di quest'ultima non sono riconosciuti ai fini della determinazione dei requisiti di accesso alla pensione e della misura della stessa. dalla data di collocamento in disponibilità restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro e il lavoratore ha diritto ad una indennità ed i periodi di godimento di quest'ultima sono riconosciuti ai fini della determinazione dei requisiti di accesso alla pensione e della misura della stessa soltanto per un periodo massimo di sei mesi. dalla data di collocamento in disponibilità restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro e il lavoratore ha diritto ad una indennità ed i periodi di godimento di quest'ultima sono riconosciuti ai fini della determinazione dei requisiti di accesso alla pensione e della misura della stessa. dalla data di collocamento in disponibilità il rapporto di lavoro è risolto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale e si dia corso alla procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, qualora essa si concluda con il collocamento in disponibilità dei dipendenti: dalla data di collocamento in disponibilità il rapporto di lavoro è risolto. dalla data di collocamento in disponibilità restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro e il lavoratore ha diritto ad una indennità pari all'ottanta per cento dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima di ventiquattro mesi. dalla data di collocamento in disponibilità i dipendenti sono collocati in aspettativa non retribuita per il periodo massimo di quarantotto mesi. dalla data di collocamento in disponibilità restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro e il lavoratore ha diritto allo stipendio e all'indennità integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima di ventiquattro mesi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale e, all'esito della procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, il personale sia collocato in disponibilità: detto personale è iscritto in appositi elenchi. detto personale è iscritto d'ufficio nelle liste di collocamento. detto personale è iscritto a domanda nelle liste di collocamento. detto personale è iscritto a domanda nelle liste dei dipendenti da utilizzare per i lavori socialmente utili.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale, il personale che, all'esito della procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, è collocato in disponibilità, qualora sia alle dipendenze di enti pubblici non economici nazionali: è iscritto in un apposito elenco formato e gestito dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri. è iscritto in un apposito elenco formato e gestito da un Comitato paritetico costituito da rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e dell'amministrazione interessata. è iscritto a domanda nelle liste di collocamento. è iscritto a domanda nelle liste dei dipendenti da utilizzare per i lavori socialmente utili.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale, il personale che, all'esito della procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, è collocato in disponibilità, qualora sia alle dipendenze di amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo: è iscritto in un apposito elenco formato e gestito da un Comitato paritetico costituito da rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e dell'amministrazione interessata. è iscritto in un apposito elenco formato e gestito dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri. è iscritto a domanda nelle liste dei dipendenti da utilizzare per i lavori socialmente utili. è iscritto a domanda nelle liste di collocamento.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale, il personale che, all'esito della procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, è collocato in disponibilità, qualora sia alle dipendenze di enti pubblici non economici nazionali: è iscritto in un apposito elenco formato e gestito dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, che, ai fini della riqualificazione professionale del personale e della sua ricollocazione in altre amministrazioni, si avvale anche della collaborazione delle strutture regionali e provinciali indicate dalla legge. è iscritto in un apposito elenco formato e gestito da un Comitato paritetico costituito da rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e dell'amministrazione interessata, che, ai fini della riqualificazione professionale del personale e della sua ricollocazione in altre amministrazioni, si avvale anche della collaborazione delle strutture regionali e provinciali indicate dalla legge. è iscritto a domanda nelle liste di collocamento, qualora non intenda partecipare ai corsi di riqualificazione organizzati e gestiti dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, in collaborazione con le strutture regionali e provinciali indicate dalla legge. è iscritto a domanda nelle liste di collocamento, qualora non intenda partecipare ai corsi di riqualificazione organizzati e gestiti da un Comitato paritetico costituito da rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e dell'amministrazione interessata, in collaborazione con le strutture regionali e provinciali indicate dalla legge.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale, il personale che, all'esito della procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, è collocato in disponibilità, qualora sia alle dipendenze di amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo: è iscritto a domanda nelle liste di collocamento qualora non intenda partecipare ai corsi di riqualificazione organizzati e gestiti da un Comitato paritetico costituito da rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e dell'amministrazione interessata, in collaborazione con le strutture regionali e provinciali indicate dalla legge. è iscritto in un apposito elenco formato e gestito da un Comitato paritetico costituito da rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e dell'amministrazione interessata, che, ai fini della riqualificazione professionale del personale e della sua ricollocazione in altre amministrazioni, si avvale anche della collaborazione delle strutture regionali e provinciali indicate dalla legge. è iscritto a domanda nelle liste di collocamento qualora non intenda partecipare ai corsi di riqualificazione organizzati e gestiti dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, in collaborazione con le strutture regionali e provinciali indicate dalla legge. è iscritto in un apposito elenco formato e gestito dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, che, ai fini della riqualificazione professionale del personale e della sua ricollocazione in altre amministrazioni, si avvale anche della collaborazione delle strutture regionali e provinciali indicate dalla legge.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale, il personale che, all'esito della procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, è collocato in disponibilità, qualora non si tratti di amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, o di enti pubblici non economici nazionali: è iscritto in un apposito elenco tenuto dalle strutture regionali e provinciali previste dalla legge. è iscritto in un apposito elenco formato e gestito da un Comitato paritetico costituito da rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e dell'amministrazione interessata. è iscritto a domanda nelle liste di collocamento. è iscritto a domanda nelle liste dei dipendenti da utilizzare per i lavori socialmente utili.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale, qualora non si tratti di amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, o di enti pubblici non economici nazionali, il personale che, all'esito della procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, è collocato in disponibilità: ed è iscritto a domanda nelle liste di collocamento qualora non intenda partecipare ai corsi di riqualificazione organizzati e gestiti da un Comitato paritetico costituito da rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e dell'amministrazione interessata, in collaborazione con le strutture regionali e provinciali indicate dalla legge. ed è iscritto in un apposito elenco tenuto da un Comitato paritetico costituito da rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e dell'amministrazione interessata, al quale sono affidati i compiti di riqualificazione professionale e di ricollocazione presso altre amministrazioni. ed è iscritto in un apposito elenco tenuto dalle strutture regionali e provinciali previste dalla legge, alle quali sono affidati i compiti di riqualificazione professionale e di ricollocazione presso altre amministrazioni. ed è iscritto in un apposito elenco tenuto dal Dipartimento della funzione pubblica, al quale sono affidati i compiti di riqualificazione professionale e di ricollocazione presso altre amministrazioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale, il personale che, all'esito della procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, è collocato in disponibilità ed iscritto negli appositi elenchi: ha diritto ad un'indennità e la spesa relativa grava sul bilancio dell'amministrazione di appartenenza sino al trasferimento ad altra amministrazione, ovvero al raggiungimento del periodo massimo di fruizione di detta indennità. ha diritto ad un'indennità e la spesa relativa grava sul bilancio dell'amministrazione di appartenenza per i primi sei mesi e successivamente, e sino al trasferimento ad altra amministrazione, ovvero al raggiungimento del periodo massimo di fruizione di detta indennità, sul bilancio dell'Inps. ha diritto allo stipendio e la spesa relativa grava sul bilancio dell'Inps sino al trasferimento ad altra amministrazione, ovvero al raggiungimento del periodo massimo di fruizione di detta indennità. ha diritto ad un sussidio di disoccupazione, pari al cinquanta per cento dello stipendio, al netto di ogni indennità, e la spesa relativa grava sul bilancio dell'amministrazione di appartenenza sino al trasferimento ad altra amministrazione, ovvero al raggiungimento del periodo massimo di fruizione di detta indennità.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale, il personale che, all'esito della procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, è collocato in disponibilità ed iscritto negli appositi elenchi: ha diritto ad un'indennità che fa carico all'amministrazione di appartenenza, che non è tenuta a sopportare gli oneri sociali relativi alla retribuzione goduta al momento del collocamento in disponibilità. ha diritto ad un'indennità e gli oneri sociali relativi alla retribuzione goduta al momento del collocamento in disponibilità sono corrisposti dall'amministrazione di appartenenza all'ente previdenziale di riferimento per tutto il periodo della disponibilità. ha diritto ad un'indennità che fa carico all'Inps, mentre restano a carico dell'amministrazione di appartenenza gli oneri sociali relativi alla retribuzione goduta al momento del collocamento in disponibilità e per tutto il periodo della disponibilità. ha diritto ad un sussidio di disoccupazione, pari al cinquanta per cento dello stipendio, al netto di ogni indennità, e la spesa relativa grava sul bilancio dell'amministrazione di appartenenza ed a quest'ultima fanno carico gli oneri sociali relativi alla retribuzione goduta al momento del collocamento in disponibilità e per tutto il periodo della disponibilità.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale, il personale che, all'esito della procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, è collocato in disponibilità ed iscritto negli appositi elenchi: ha diritto ad un'indennità pari all'ottanta per cento dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima stabilita dalla legge. ha diritto allo stipendio ed alle altre indennità percepite anteriormente al collocamento in disponibilità, per la durata massima di sei anni. ha diritto ad un sussidio di disoccupazione, pari al cinquanta per cento dello stipendio, sino alla data di ricollocazione presso un altro datore pubblico o privato. ha diritto ad un sussidio di disoccupazione, pari all'ottanta per cento dello stipendio, al netto di ogni indennità, sino alla data di ricollocazione presso un altro datore pubblico o privato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i contratti collettivi nazionali, per il caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale e, all'esito della procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, collochino il personale in disponibilità, tra l'altro: possono riservare appositi fondi per la riqualificazione professionale del personale. devono riservare appositi fondi per il pagamento del cinquanta per cento dell'indennità cui hanno diritto i dipendenti collocati in disponibilità. devono riservare appositi fondi per la riqualificazione professionale del personale. devono riservare appositi fondi per il pagamento degli oneri sociali relativi alla retribuzione goduta dai dipendenti al momento del collocamento in disponibilità e per tutto il periodo della disponibilità.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i contratti collettivi nazionali, per il caso in cui le pubbliche amministrazioni rilevino eccedenze di personale e, all'esito della procedura in materia di eccedenza di personale e di mobilità collettiva, collochino il personale in disponibilità, tra l'altro: possono riservare appositi fondi per favorire forme di incentivazione alla ricollocazione del personale, in particolare mediante mobilità volontaria. devono riservare appositi fondi per il pagamento degli oneri sociali relativi alla retribuzione goduta dai dipendenti al momento del collocamento in disponibilità e per tutto il periodo della disponibilità. devono riservare appositi fondi per favorire forme di incentivazione alla ricollocazione del personale, in particolare mediante mobilità volontaria. devono riservare appositi fondi per il pagamento del cinquanta per cento dell'indennità cui hanno diritto i dipendenti collocati in disponibilità.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle pubbliche amministrazioni, nell'ambito della programmazione triennale del personale, le nuove assunzioni: sono subordinate al riscontro dell'avvenuto pensionamento anticipato del personale in disponibilità anche non iscritto nell'apposito elenco. sono subordinate alla verificata impossibilità di ricollocare il personale in disponibilità iscritto nell'apposito elenco. sono subordinate al riscontro della risoluzione convenzionale dei rapporti con il personale in disponibilità. sono subordinate all'esaurimento della procedura di licenziamento del personale in disponibilità iscritto nell'apposito elenco.
A norma del d. lgs. 30 marzo 2001, n. 165, le assunzioni effettuate dalle amministrazioni pubbliche in violazione della disciplina relativa alla mobilità del personale, ivi prevista, sono: nulle di diritto. annullabili entro il termine perentorio di un anno dalla stipula del contratto. annullabili, previa corresponsione al dipendente di un'indennità dell'ammontare pari a sei mesi di retribuzione. pienamente valide ma comportano la responsabilità, disciplinare e contabile, dei dirigenti che vi abbiano provveduto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'assunzione nelle amministrazioni pubbliche, tra l'altro, avviene: con contratto individuale di lavoro, limitatamente alle qualifiche e profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo, tramite procedure selettive volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno. con contratto individuale di lavoro tramite procedure selettive, da espletarsi esclusivamente a livello nazionale, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno. con contratto individuale di lavoro, limitatamente alle qualifiche e profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo, tramite procedure selettive, da espletarsi esclusivamente a livello nazionale, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno. con contratto individuale di lavoro tramite procedure selettive volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'assunzione nelle amministrazioni pubbliche, tra l'altro, avviene: con contratto individuale di lavoro, mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi delle disposizioni vigenti per le qualifiche e profili per i quali è richiesto il solo requisito del diploma di scuola media di secondo grado, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità. con contratto individuale di lavoro, mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi delle disposizioni vigenti per le qualifiche e profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità. con contratto individuale di lavoro, mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi delle disposizioni vigenti per le qualifiche e profili per i quali è richiesto il requisito della laurea, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità. con contratto individuale di lavoro, mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi delle disposizioni vigenti per le qualifiche e profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo e sempre che si tratti di soggetti che non abbiano superato il trentesimo anno di età, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'assunzione da parte delle aziende pubbliche delle persone disabili (legge n. 68 del 1999), tra l'altro, avviene: per chiamata diretta nominativa degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere. per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere, sempre che si tratti di soggetti che abbiano più di trent'anni, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità. per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere. per chiamata diretta nominativa degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per il coniuge superstite e per i figli del personale della Polizia municipale deceduto nell'espletamento del servizio le assunzioni obbligatorie da parte delle amministrazioni pubbliche avvengono: per chiamata diretta nominativa. per chiamata diretta nominativa soltanto nel caso in cui il dipendente deceduto nell'espletamento del servizio avesse una anzianità di servizio non inferiore a tre anni. per chiamata numerica degli iscritti in una speciale lista di collocamento ai sensi della vigente normativa. mediante una procedura selettiva riservata.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per il coniuge superstite e per i figli del personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco deceduto nell'espletamento del servizio le assunzioni obbligatorie da parte delle amministrazioni pubbliche avvengono: per chiamata diretta nominativa. mediante una procedura selettiva riservata. per chiamata numerica degli iscritti in una speciale lista di collocamento ai sensi della vigente normativa. per chiamata diretta nominativa soltanto nel caso in cui il dipendente deceduto nell'espletamento del servizio avesse una anzianità di servizio non inferiore a tre anni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per il coniuge superstite e per i figli del personale delle Forze dell'ordine deceduto nell'espletamento del servizio le assunzioni obbligatorie da parte delle amministrazioni pubbliche avvengono: per chiamata diretta nominativa soltanto nel caso in cui il dipendente deceduto nell'espletamento del servizio avesse una anzianità di servizio non inferiore a tre anni. mediante una procedura selettiva riservata. per chiamata numerica degli iscritti in una speciale lista di collocamento ai sensi della vigente normativa. per chiamata diretta nominativa.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'assunzione da parte degli enti pubblici delle persone disabili (legge n. 68 del 1999), tra l'altro, avviene: per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere, sempre che si tratti di soggetti che abbiano più di trent'anni, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità. per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere. per chiamata diretta nominativa degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere. per chiamata diretta nominativa degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'assunzione da parte delle amministrazioni pubbliche delle persone disabili (legge n. 68 del 1999), tra l'altro, avviene: per chiamata diretta nominativa degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere. per chiamata diretta nominativa degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità. per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere. per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere, sempre che si tratti di soggetti che abbiano più di trent'anni, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni si conformano, tra gli altri, ai seguenti princìpi: adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento, affidando, in ogni caso, a società pubbliche ovvero ad enti non profit specializzati la realizzazione di forme di preselezione mediante sistemi automatizzati. adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento, ricorrendo, ove è opportuno, all'ausilio di sistemi automatizzati, diretti anche a realizzare forme di preselezione. adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento, affidando, in ogni caso, a società pubbliche o private specializzate la realizzazione di forme di preselezione mediante sistemi automatizzati. adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento, affidando a società pubbliche ovvero ad enti non profit specializzati la realizzazione di forme di preselezione mediante sistemi automatizzati, qualora esse siano previste dai contratti collettivi nazionali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni si conformano, tra gli altri, ai seguenti princìpi: adozione di meccanismi di preselezione automatizzata limitatamente alle qualifiche e profili per i quali è richiesto il requisito del diploma di scuola media superiore di secondo grado. adozione di criteri selettivi che permettano di affidare a società private specializzate la realizzazione di forme di preselezione mediante sistemi automatizzati, sempre che esse siano previste dai contratti collettivi nazionali. adozione di criteri selettivi che permettano di affidare a società pubbliche o ad enti non profit specializzati la realizzazione di forme di preselezione mediante sistemi automatizzati, sempre che esse siano previste dai contratti collettivi nazionali. adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni si conformano, tra gli altri, ai seguenti princìpi: rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori e decentramento delle procedure di reclutamento. rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori ed espletamento delle procedure di reclutamento esclusivamente a livello provinciale. rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori ed accentramento delle procedure di reclutamento. rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori ed espletamento delle procedure di reclutamento esclusivamente a livello nazionale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, delle commissioni che provvedono all'espletamento delle procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni, tra l'altro: non possono fare parte gli estranei all'amministrazione. non possono fare parte i funzionari dell'amministrazione. non possono fare parte i docenti di università statali. non possono fare parte coloro che sono rappresentanti sindacali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, delle commissioni che provvedono all'espletamento delle procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni, tra l'altro: non possono fare parte i docenti di università statali. non possono fare parte gli estranei all'amministrazione. non possono fare parte i componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione. non possono fare parte i funzionari dell'amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni si conformano, tra gli altri, ai seguenti princìpi: composizione delle commissioni con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti esclusivamente tra funzionari delle amministrazioni, rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, docenti ed estranei alle amministrazioni medesime. composizione delle commissioni con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti esclusivamente tra funzionari delle amministrazioni, componenti dell'organo di direzione politica di queste ultime, docenti ed estranei alle amministrazioni medesime. composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime. composizione delle commissioni con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti esclusivamente tra docenti ed estranei alle amministrazioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, delle commissioni che provvedono all'espletamento delle procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni, tra l'altro: non possono fare parte i docenti di università statali. non possono fare parte i funzionari dell'amministrazione. non possono fare parte coloro che ricoprono cariche politiche. non possono fare parte gli estranei all'amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento sono adottate: da ciascuna amministrazione o ente sulla base della programmazione biennale del fabbisogno di personale deliberata ai sensi delle disposizioni vigenti. dal Dipartimento della funzione pubblica, sentite le amministrazioni interessate, sulla base della programmazione biennale del fabbisogno di personale deliberata ai sensi delle disposizioni vigenti. da ciascuna amministrazione o ente sulla base della programmazione triennale del fabbisogno di personale deliberata ai sensi delle disposizioni vigenti. dal Dipartimento della funzione pubblica sulla base della programmazione triennale del fabbisogno di personale deliberata ai sensi delle disposizioni vigenti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, l'avvio delle procedure di reclutamento: è subordinato al parere favorevole del Consiglio di Stato. è subordinato al parere favorevole della Corte dei conti e del Consiglio di Stato. è subordinato alla previa deliberazione del Consiglio dei ministri. è subordinato alla previa autorizzazione del ministro competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per le assunzioni nelle amministrazioni dello Stato, per gli uffici aventi sede regionale: possono essere banditi concorsi unici circoscrizionali per l'accesso alle varie professionalità, purché si tratti di concorsi per qualifiche e profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo. possono essere banditi concorsi unici circoscrizionali per l'accesso alle varie professionalità, purché si tratti di concorsi per qualifiche e profili per i quali non è richiesto quale requisito il possesso del diploma di laurea. possono essere banditi concorsi unici circoscrizionali per l'accesso alle varie professionalità. possono essere banditi concorsi unici circoscrizionali per l'accesso alle varie professionalità, limitatamente alla fase della preselezione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per le assunzioni nelle amministrazioni dello Stato, per gli uffici aventi sede compartimentale: possono essere banditi concorsi unici circoscrizionali per l'accesso alle varie professionalità, purché si tratti di concorsi per qualifiche e profili per i quali non è richiesto quale requisito il possesso del diploma di laurea. possono essere banditi concorsi unici circoscrizionali per l'accesso alle varie professionalità, purché si tratti di concorsi per qualifiche e profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo. possono essere banditi concorsi unici circoscrizionali per l'accesso alle varie professionalità. possono essere banditi concorsi unici circoscrizionali per l'accesso alle varie professionalità, limitatamente alla fase della preselezione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i concorsi pubblici per le assunzioni nelle aziende autonome statali: si espletano di norma a livello regionale ed eventuali deroghe, per ragioni esclusivamente tecnico-amministrative, sono autorizzate dal Presidente del Consiglio dei ministri. si espletano di norma a livello regionale ed eventuali deroghe, per ragioni esclusivamente di economicità, sono autorizzate dal Presidente del Consiglio dei ministri. si espletano di norma a livello regionale ed eventuali deroghe, per ragioni esclusivamente tecnico-amministrative, sono autorizzate dal ministro competente. si espletano di norma a livello regionale ed eventuali deroghe, per ragioni tecnico-amministrative o di economicità, sono autorizzate dal Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per le assunzioni nelle amministrazioni dello Stato, per gli uffici aventi sede provinciale: possono essere banditi concorsi unici circoscrizionali per l'accesso alle varie professionalità, purché si tratti di concorsi per qualifiche e profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo. possono essere banditi concorsi unici circoscrizionali per l'accesso alle varie professionalità, limitatamente alla fase della preselezione. possono essere banditi concorsi unici circoscrizionali per l'accesso alle varie professionalità, purché si tratti di concorsi per qualifiche e profili per i quali non è richiesto quale requisito il possesso del diploma di laurea. possono essere banditi concorsi unici circoscrizionali per l'accesso alle varie professionalità.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i concorsi pubblici per le assunzioni nelle aziende autonome statali: si espletano di norma a livello nazionale, qualora tra i requisiti di ammissione sia previsto il possesso del diploma di scuola media di secondo grado, e a livello regionale, qualora tra i requisiti di ammissione sia previsto il possesso del diploma di scuola media di primo grado. si espletano di norma a livello provinciale. si espletano di norma a livello nazionale. si espletano di norma a livello regionale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i concorsi pubblici per le assunzioni nelle amministrazioni dello Stato: si espletano di norma a livello nazionale, qualora tra i requisiti di ammissione sia previsto il possesso del diploma di scuola media di secondo grado, e a livello regionale, qualora tra i requisiti di ammissione sia previsto il possesso del diploma di scuola media di primo grado. si espletano di norma a livello nazionale. si espletano di norma a livello regionale. si espletano di norma a livello provinciale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i concorsi pubblici per le assunzioni nelle amministrazioni dello Stato: si espletano di norma a livello regionale ed eventuali deroghe, per ragioni tecnico-amministrative o di economicità, sono autorizzate dal Presidente del Consiglio dei ministri. si espletano di norma a livello regionale ed eventuali deroghe, per ragioni esclusivamente di economicità, sono autorizzate dal Presidente del Consiglio dei ministri. si espletano di norma a livello regionale ed eventuali deroghe, per ragioni esclusivamente tecnico-amministrative, sono autorizzate dal Presidente del Consiglio dei ministri. si espletano di norma a livello regionale ed eventuali deroghe, per ragioni esclusivamente di economicità, sono autorizzate dal ministro competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le dotazioni organiche degli enti locali sono disciplinate: dal regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi di detti enti, nel rispetto dei princìpi fissati nello stesso decreto. dalle leggi regionali, nel rispetto dei princìpi fissati nello stesso decreto e delle direttive emanate dalla Conferenza Stato-regioni-province. dalle leggi regionali, nel rispetto dei princìpi fissati nello stesso decreto. dai regolamenti adottati con deliberazione delle giunte regionali, nel rispetto dei princìpi fissati nello stesso decreto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le modalità di assunzione agli impieghi negli enti locali sono disciplinate: dalle leggi regionali, nel rispetto dei princìpi fissati nello stesso decreto. dalle leggi regionali, nel rispetto dei princìpi fissati nello stesso decreto e delle direttive emanate dalla Conferenza Stato-regioni-province. dai regolamenti adottati con deliberazione delle giunte regionali, nel rispetto dei princìpi fissati nello stesso decreto. dal regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi di detti enti, nel rispetto dei princìpi fissati nello stesso decreto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i requisiti di accesso agli impieghi negli enti locali sono disciplinati: dalle leggi regionali, nel rispetto dei princìpi fissati nello stesso decreto. dai regolamenti adottati con deliberazione delle giunte regionali, nel rispetto dei princìpi fissati nello stesso decreto. dalle leggi regionali, nel rispetto dei princìpi fissati nello stesso decreto e delle direttive emanate dalla Conferenza Stato-regioni-province. dal regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi di detti enti, nel rispetto dei princìpi fissati nello stesso decreto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le procedure concorsuali per l'accesso agli impieghi negli enti locali sono disciplinate: dalle leggi regionali, nel rispetto dei princìpi fissati nello stesso decreto e delle direttive emanate dalla Conferenza Stato-regioni-province. dalle leggi regionali, nel rispetto dei princìpi fissati nello stesso decreto. dai regolamenti adottati con deliberazione delle giunte regionali, nel rispetto dei princìpi fissati nello stesso decreto. dal regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi di detti enti, nel rispetto dei princìpi fissati nello stesso decreto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni, nel rispetto delle disposizioni sul reclutamento del personale: si avvalgono delle forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale previste dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa, fatta eccezione per le qualifiche ed i profili per i quali è richiesto quale requisito il possesso del diploma di laurea. si avvalgono delle forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale previste dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa, esclusivamente qualora siano autorizzate dal Dipartimento della funzione pubblica. si avvalgono delle forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale previste dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa, esclusivamente per le qualifiche ed i profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo. si avvalgono delle forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale previste dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la materia dei contratti di lavoro a tempo determinato nelle pubbliche amministrazioni: non può costituire oggetto di disciplina da parte dei contratti collettivi nazionali. è disciplinata dai contratti collettivi nazionali, in applicazione delle leggi che la regolamentano. è disciplinata esclusivamente con norme regolamentari emanate dal Dipartimento della funzione pubblica. è disciplinata dai contratti collettivi nazionali, in applicazione delle leggi che la regolamentano, previa autorizzazione del Dipartimento della funzione pubblica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la materia dei contratti di formazione e lavoro nelle pubbliche amministrazioni: non può costituire oggetto di disciplina da parte dei contratti collettivi nazionali. è disciplinata dai contratti collettivi nazionali, in applicazione delle leggi che la regolamentano, previa autorizzazione del Dipartimento della funzione pubblica. è disciplinata dai contratti collettivi nazionali, in applicazione delle leggi che la regolamentano. è disciplinata esclusivamente con norme regolamentari emanate dal Dipartimento della funzione pubblica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la materia dei rapporti formativi e della fornitura di prestazioni di lavoro temporaneo: è disciplinata dai contratti collettivi nazionali, in applicazione delle leggi che la regolamentano. non può costituire oggetto di disciplina da parte dei contratti collettivi nazionali. è disciplinata dai contratti collettivi nazionali, in applicazione delle leggi che la regolamentano, previa autorizzazione del Dipartimento della funzione pubblica. è disciplinata esclusivamente con norme regolamentari emanate dal Dipartimento della funzione pubblica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pubbliche amministrazioni: non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pubbliche amministrazioni, ferma restando ogni responsabilità e sanzione. comporta la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pubbliche amministrazioni, fatta eccezione per le qualifiche ed i profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo e sempre che la violazione sia dovuta a colpa lieve del dirigente responsabile, ferma restando ogni responsabilità e sanzione. non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pubbliche amministrazioni, fatta eccezione per i casi nei quali la violazione sia dovuta a colpa lieve del dirigente responsabile, ferma restando ogni responsabilità e sanzione. non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pubbliche amministrazioni, fatta eccezione per le qualifiche ed i profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo, ferma restando ogni responsabilità e sanzione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso di violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pubbliche amministrazioni: il lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative soltanto qualora la violazione sia dovuta a dolo del dirigente responsabile. il lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative. il lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative soltanto qualora la violazione sia dovuta a colpa grave del dirigente responsabile. il lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative soltanto qualora la violazione sia dovuta a colpa anche lieve del dirigente responsabile.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso di violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pubbliche amministrazioni, le amministrazioni che pagano somme al lavoratore a titolo di risarcimento del danno: hanno l'obbligo di recuperare dette somme nei confronti dei dirigenti responsabili soltanto qualora la violazione derivi dall'inosservanza dei contratti collettivi nazionali di lavoro. hanno l'obbligo di recuperare dette somme nei confronti dei dirigenti responsabili, anche qualora la violazione sia dovuta a colpa lieve. hanno l'obbligo di recuperare dette somme nei confronti dei dirigenti responsabili soltanto qualora la violazione sia dovuta a dolo. hanno l'obbligo di recuperare dette somme nei confronti dei dirigenti responsabili, qualora la violazione sia dovuta a dolo o colpa grave.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i bandi di concorso per l'accesso alle pubbliche amministrazioni indicate in detto decreto, a decorrere dal 1° gennaio 2000, tra l'altro: prevedono l'accertamento della conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse nei casi nei quali siffatta previsione è contemplata dai contratti collettivi nazionali. prevedono l'accertamento della conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse, limitatamente alle qualifiche ed ai profili professionali per i quali è prevista l'utilizzazione di siffatte apparecchiature. prevedono l'accertamento della conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse, fatta eccezione per i soli casi nei quali l'apposito regolamento stabilisce che non si procede a tale accertamento. prevedono l'accertamento della conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse, limitatamente ai concorsi per i quali è richiesto quale requisito il possesso del diploma di laurea.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i bandi di concorso per l'accesso alle pubbliche amministrazioni indicate in detto decreto, a decorrere dal 1° gennaio 2000: prevedono l'accertamento della conoscenza di almeno una lingua straniera, nei casi nei quali siffatta previsione è contemplata dai contratti collettivi nazionali. prevedono l'accertamento della conoscenza di almeno una lingua straniera, fatta eccezione per i soli casi nei quali l'apposito regolamento stabilisce che non si procede a tale accertamento. prevedono l'accertamento della conoscenza di almeno una lingua straniera, limitatamente alle qualifiche ed ai profili professionali per i quali sono previsti rapporti diretti con funzionari di Stati esteri. prevedono l'accertamento della conoscenza di almeno una lingua straniera, limitatamente ai concorsi per i quali è richiesto quale requisito il possesso del diploma di laurea.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i bandi di concorso per l'accesso alle pubbliche amministrazioni indicate in detto decreto, a decorrere dal 1° gennaio 2000, prevedono l'accertamento della conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse e, salvo quanto stabilito per i dirigenti, per i quali vale una regolamentazione specifica: i livelli di conoscenza, anche in relazione alla professionalità cui si riferisce il bando, e le modalità per l'accertamento della conoscenza medesima, sono stabiliti con regolamento emanato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Consiglio di Stato. i livelli di conoscenza, anche in relazione alla professionalità cui si riferisce il bando, e le modalità per l'accertamento della conoscenza medesima, sono stabiliti con i contratti collettivi nazionali. i livelli di conoscenza, anche in relazione alla professionalità cui si riferisce il bando, e le modalità per l'accertamento della conoscenza medesima, sono stabiliti con regolamento emanato dal ministro competente. i livelli di conoscenza, anche in relazione alla professionalità cui si riferisce il bando, e le modalità per l'accertamento della conoscenza medesima, sono stabiliti con regolamento del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i cittadini degli Stati membri della Unione europea: possono accedere ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri e non attengono alla tutela dell'interesse nazionale. possono accedere ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche anche quando essi implicano un esercizio indiretto di pubblici poteri, fatta eccezione per quelli che implicano un esercizio diretto di detti poteri. possono accedere senza alcun limite a tutti i posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche, in condizioni di parità coi cittadini italiani. possono accedere a tutti i posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche, ad eccezione esclusivamente della magistratura ordinaria, amministrativa e contabile, e delle Forze armate.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i cittadini degli Stati membri della Unione europea possono accedere ai posti di lavoro presso le pubbliche amministrazioni ed i posti e le funzioni per i quali non può invece prescindersi dalla cittadinanza italiana: sono stabiliti con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del ministro competente. sono stabiliti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. sono stabiliti con legge dello Stato. sono stabiliti con direttive comunitarie.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i cittadini degli Stati membri della Unione europea possono accedere ai posti di lavoro presso le pubbliche amministrazioni ed i requisiti indispensabili all'accesso da parte di detti cittadini: sono stabiliti con legge dello Stato. sono stabiliti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. sono stabiliti con direttive comunitarie. sono stabiliti con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del ministro competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'equivalenza tra i titoli accademici e di servizio rilevanti ai fini dell'ammissione al concorso e della nomina di cittadini degli Stati membri dell'Unione europea che intendono accedere a posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche: è stabilita, nei casi nei quali non sia intervenuta una disciplina di livello comunitario, con legge dello Stato. è stabilita, nei casi nei quali non sia intervenuta una disciplina di livello comunitario, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su proposta dei Ministri competenti. è stabilita, nei casi nei quali non sia intervenuta una disciplina di livello comunitario, con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri. è stabilita, nei casi nei quali non sia intervenuta una disciplina di livello comunitario, con legge regionale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora il cittadino di uno Stato membro della Unione europea intenda accedere a posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche, l'equivalenza tra i titoli accademici e di servizio rilevanti ai fini dell'ammissione al concorso e della nomina: è stabilita, nei casi nei quali non sia intervenuta una disciplina di livello comunitario, con legge dello Stato. è stabilita, nei casi nei quali non sia intervenuta una disciplina di livello comunitario, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su proposta dei Ministri competenti. è stabilita, nei casi nei quali non sia intervenuta una disciplina di livello comunitario, con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri. è stabilita, nei casi nei quali non sia intervenuta una disciplina di livello comunitario, con legge regionale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la contrattazione collettiva si svolge: su tutte le materie relative al rapporto di lavoro ed alle relazioni sindacali. su tutte le materie relative al rapporto di lavoro ed alle relazioni sindacali, anche al fine di stabilire quali rapporti siano sottratti alla contrattazione collettiva. su tutte le materie relative al rapporto di lavoro, alle relazioni sindacali ed all'organizzazione interna dell'amministrazione, anche se essa non influisca sui rapporti di lavoro. su tutte le materie relative al rapporto di lavoro ed alle relazioni sindacali, anche al fine di stabilire quale sia la natura del rapporto e se esso sia assoggettato alla giurisdizione ordinaria o amministrativa.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la contrattazione collettiva, tra l'altro, si svolge: su tutte le materie relative al rapporto di lavoro, anche al fine di stabilire quale sia la sua natura e se esso sia assoggettato alla giurisdizione ordinaria o amministrativa. su tutte le materie relative al rapporto di lavoro. su tutte le materie relative al rapporto di lavoro, anche al fine di stabilire quali rapporti siano sottratti alla contrattazione collettiva. su tutte le materie relative al rapporto di lavoro ed all'organizzazione interna dell'amministrazione, anche se essa non influisca sui rapporti di lavoro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nell'ambito dei contratti collettivi di comparto: sono stabilite discipline distinte per le figure che svolgono compiti esecutivi alle dipendenze dirette di coloro che svolgono compiti di sorveglianza. sono stabilite discipline distinte per le figure che svolgono compiti esecutivi alle dirette dipendenze di coloro che esercitano compiti di direzione. sono stabilite discipline distinte per le figure che, in posizione di elevata responsabilità, svolgono compiti di direzione. sono stabilite discipline distinte per le figure che svolgono compiti di concetto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nell'ambito dei contratti collettivi di comparto: sono stabilite discipline distinte per le figure che svolgono compiti esecutivi alle dirette dipendenze di coloro che esercitano compiti di direzione. sono stabilite discipline distinte per le figure che svolgono compiti esecutivi alle dipendenze dirette di coloro che svolgono compiti di sorveglianza. sono stabilite discipline distinte per le figure che, in posizione di elevata responsabilità, svolgono compiti che comportano iscrizione ad albi. sono stabilite discipline distinte per le figure che svolgono compiti di concetto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i comparti della contrattazione collettiva nazionale: sono stabiliti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, di concerto con i Ministri competenti. sono stabiliti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, su proposta della Conferenza Stato-Regioni e province. sono stabiliti mediante appositi accordi tra l'Aran e le confederazioni rappresentative ai sensi di detto decreto. sono stabiliti dai Ministri competenti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i comparti della contrattazione collettiva nazionale: riguardanti settori omogenei o affini sono stabiliti mediante accordi tra l'Aran e le confederazioni rappresentative ai sensi di detto decreto. sono stabiliti per settori indicati dal Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro. riguardanti settori identici sono stabiliti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica. sono stabiliti per settori indicati dalle confederazioni maggiormente rappresentative.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, è demandata ad appositi accordi tra l'Aran e le confederazioni rappresentative: l'individuazione dei comparti della contrattazione collettiva regionale riguardante settori identici. l'individuazione dei comparti della contrattazione collettiva nazionale riguardanti settori omogenei o affini. l'individuazione dei comparti della contrattazione collettiva nazionale riguardanti anche settori non omogenei ed affini. l'individuazione dei settori che non possono essere disciplinati dalla contrattazione collettiva.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i comparti della contrattazione collettiva nazionale riguardanti settori omogenei o affini sono stabiliti: mediante appositi accordi tra l'Aran e le confederazioni rappresentative alle quali, in almeno due comparti o aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. mediante appositi accordi tra le amministrazioni, l'Aran e le confederazioni che abbiano una rappresentatività non inferiore al venti per cento in tutti i comparti. mediante appositi accordi tra la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica e le confederazioni rappresentative alle quali, in almeno due comparti o aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. mediante appositi accordi tra i singoli Ministri competenti e le confederazioni rappresentative alle quali, in almeno due comparti o aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nell'ambito dei contratti collettivi di comparto: sono stabilite discipline distinte per le figure che svolgono compiti di concetto. sono stabilite discipline distinte per le figure che svolgono compiti esecutivi alle dipendenze dirette di coloro che svolgono compiti di sorveglianza. sono stabilite discipline distinte per le figure che svolgono compiti esecutivi alle dirette dipendenze di coloro che esercitano compiti di direzione. sono stabilite discipline distinte per le figure che, in posizione di elevata responsabilità, svolgono compiti di ricerca.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nell'ambito dei contratti collettivi di comparto: sono stabilite discipline distinte per le figure che, in posizione di elevata responsabilità, svolgono compiti tecnico-scientifici e di ricerca. sono stabilite discipline distinte per le figure che svolgono compiti esecutivi alle dirette dipendenze di coloro che esercitano compiti di direzione. sono stabilite discipline distinte per le figure che svolgono compiti di concetto. sono stabilite discipline distinte per le figure che svolgono compiti esecutivi alle dipendenze dirette di coloro che svolgono compiti di sorveglianza.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in sede di individuazione dei comparti della contrattazione collettiva: i dirigenti costituiscono un'area autonoma relativamente a uno o più comparti. i dirigenti costituiscono un comparto unico ed autonomo per tutte le amministrazioni. i dirigenti costituiscono una figura che non può costituire oggetto della contrattazione collettiva. i dirigenti non costituiscono un'area autonoma.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel pubblico impiego, la contrattazione collettiva integrativa: può riguardare più amministrazioni. può riguardare più amministrazioni, soltanto se si tratta di amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo. non può riguardare più amministrazioni. può riguardare più amministrazioni, soltanto se non si tratta di amministrazioni dello Stato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel pubblico impiego, la contrattazione collettiva integrativa: può avere ambito territoriale. può avere ambito territoriale, ma esclusivamente su base regionale. non può avere ambito territoriale. può avere ambito territoriale, ma esclusivamente su base provinciale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la contrattazione collettiva, tra l'altro, disciplina: in coerenza con il settore privato, la durata dei contratti collettivi integrativi. in coerenza con il settore privato, la durata dei programmi che individuano le risorse umane da destinare alle diverse finalità delle amministrazioni. in coerenza con il settore privato, la durata dei programmi generali per la gestione amministrativa. in coerenza con il settore privato, la durata dei criteri generali per l'individuazione delle dotazioni organiche delle amministrazioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni possono sottoscrivere in sede decentrata contratti collettivi integrativi che comportino oneri non previsti negli strumenti di programmazione annuale e pluriennale di ciascuna amministrazione? No, e qualora li stipulino, le clausole difformi sono nulle e non possono essere applicate. No, e qualora li stipulino, le clausole difformi sono risolubili per eccessiva onerosità. No, e qualora li stipulino il contratto collettivo integrativo è nullo. No, e qualora li stipulino, il contratto collettivo integrativo è inefficace.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora le pubbliche amministrazioni sottoscrivano in sede decentrata contratti collettivi integrativi che comportino oneri non previsti negli strumenti di programmazione annuale e pluriennale di ciascuna amministrazione: le clausole difformi sono risolubili per eccessiva onerosità. le clausole difformi sono valide. le clausole difformi sono annullabili. le clausole difformi sono nulle e non possono essere applicate.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora le pubbliche amministrazioni sottoscrivano in sede decentrata contratti collettivi integrativi in contrasto con vincoli risultanti dai contratti collettivi nazionali: le clausole difformi sono nulle e non possono essere applicate. le clausole difformi sono risolubili. le clausole difformi sono annullabili. le clausole difformi sono valide.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la contrattazione collettiva integrativa si svolge sulle materie: stabilite dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica, sentite le confederazioni sindacali maggiormente rappresentative. stabilite dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica. stabilite dai contratti collettivi nazionali. stabilite dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica, su proposta dei Ministri competenti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni non possono sottoscrivere in sede decentrata, tra l'altro, contratti collettivi integrativi: che comportino oneri non previsti negli strumenti di programmazione annuale e pluriennale di ciascuna amministrazione, fatta eccezione per il caso di contratti collettivi integrativi stipulati su base regionale, previa autorizzazione della Conferenza Stato-Regioni e province. che comportino oneri non previsti negli strumenti di programmazione annuale e pluriennale di ciascuna amministrazione, fatta eccezione per il caso di contratti collettivi integrativi stipulati su base regionale. che comportino oneri non previsti negli strumenti di programmazione annuale e pluriennale di ciascuna amministrazione, fatta eccezione per il caso di contratti collettivi integrativi stipulati su base provinciale. che comportino oneri non previsti negli strumenti di programmazione annuale e pluriennale di ciascuna amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la contrattazione collettiva integrativa si svolge nei limiti: stabiliti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica, sentite le confederazioni rappresentative. stabiliti dai contratti collettivi nazionali. stabiliti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica. stabiliti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica, su proposta dei Ministri competenti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la contrattazione collettiva integrativa si svolge tra i soggetti previsti: dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica, su proposta dei Ministri competenti. dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica, sentite le confederazioni rappresentative. dai contratti collettivi nazionali. dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni attivano autonomi livelli di contrattazione collettiva integrativa: nel rispetto dei vincoli di bilancio risultanti dagli strumenti di programmazione annuale e pluriennale concordati tra ciascuna amministrazione, la Ragioneria generale dello Stato e le confederazioni rappresentative. nel rispetto dei vincoli di bilancio risultanti dagli strumenti di programmazione annuale e pluriennale della Ragioneria generale dello Stato. nel rispetto dei vincoli di bilancio risultanti dagli strumenti di programmazione annuale e pluriennale di ciascuna amministrazione. nel rispetto dei vincoli di bilancio risultanti dagli strumenti di programmazione annuale e pluriennale della Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la contrattazione collettiva, tra l'altro, disciplina: in coerenza con il settore privato, la durata dei programmi generali per la gestione amministrativa. in coerenza con il settore privato, la durata dei contratti collettivi nazionali e integrativi, la struttura contrattuale e i rapporti tra i diversi livelli. in coerenza con il settore privato, la durata dei programmi che individuano le risorse umane da destinare alle diverse finalità delle amministrazioni. in coerenza con il settore privato, la durata dei contratti collettivi nazionali ma non anche dei contratti integrativi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la contrattazione collettiva, tra l'altro, disciplina: in coerenza con il settore privato, la durata dei contratti collettivi nazionali. in coerenza con il settore privato, la durata dei programmi generali per la gestione amministrativa. in coerenza con il settore privato, la durata dei programmi che individuano le risorse umane da destinare alle diverse finalità delle amministrazioni. in coerenza con il settore privato, la durata dei criteri generali per l'individuazione delle dotazioni organiche delle amministrazioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni possono sottoscrivere in sede decentrata contratti collettivi integrativi in contrasto con vincoli risultanti dai contratti collettivi nazionali? No, e qualora li stipulino, i contratti collettivi integrativi sono nulli. No, fatta eccezione per il caso in cui i contratti collettivi integrativi contengano una disciplina più favorevole per i lavoratori. No, e qualora li stipulino, le clausole difformi sono risolubili. No, e qualora li stipulino, le clausole difformi sono nulle e non possono essere applicate.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel pubblico impiego, la contrattazione collettiva integrativa si svolge con le procedure negoziali: previste dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica, su proposta dei Ministri competenti. previste dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica, su proposta dell'Aran. previste dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica, sentite le confederazioni rappresentative. previste dai contratti collettivi nazionali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nella materia del pubblico impiego, le pubbliche amministrazioni non possono sottoscrivere in sede decentrata, tra l'altro, contratti collettivi integrativi: in contrasto con vincoli risultanti dai contratti collettivi nazionali. in contrasto con vincoli risultanti dai contratti collettivi nazionali, fatta eccezione per il caso di contratti collettivi integrativi stipulati su base regionale, previa autorizzazione della Conferenza Stato-regioni. in contrasto con vincoli risultanti dai contratti collettivi nazionali, fatta eccezione per il caso di contratti collettivi integrativi stipulati su base regionale, previa autorizzazione della Conferenza Stato-regioni. in contrasto con vincoli risultanti dai contratti collettivi nazionali, fatta eccezione per il caso di contratti collettivi integrativi stipulati su base provinciale, previa autorizzazione della Conferenza Stato-regioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni assicurano l'osservanza dei contratti collettivi nazionali da esse sottoscritti: nelle forme previste nelle direttive dell'Aran che disciplinano la contrattazione collettiva delle pubbliche amministrazioni. nelle forme previste nel decreto del Presidente della Repubblica con il quale devono essere recepiti i contratti. nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti. nelle forme previste dai protocolli di intesa che disciplinano la definizione delle procedure contrattuali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni assicurano l'osservanza dei contratti collettivi integrativi da esse sottoscritti: nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti. nelle forme previste dai protocolli di intesa che disciplinano la definizione delle procedure contrattuali. nelle forme previste nel decreto del Presidente della Repubblica con il quale devono essere recepiti i contratti. nelle forme previste nelle direttive dell'Aran che disciplinano la contrattazione collettiva delle pubbliche amministrazioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni adempiono agli obblighi assunti con i contratti collettivi nazionali o integrativi: dalla data della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto del Presidente della Repubblica con il quale devono essere recepiti i contratti, per quelli nazionali, e, per i contratti integrativi, dalla data della sottoscrizione. dalla data della adozione del decreto del Presidente della Repubblica con il quale devono essere recepiti entrambi. dalla data della sottoscrizione definitiva. dalla data della sottoscrizione dei protocolli di intesa per i contratti nazionali e, per quelli integrativi, dalla data di sottoscrizione dei medesimi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni adempiono agli obblighi assunti con i contratti collettivi integrativi: dalla data della sottoscrizione definitiva. dalla data della adozione del decreto del Presidente della Repubblica con il quale devono essere recepiti i contratti. dalla data della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto del Presidente della Repubblica con il quale devono essere recepiti i contratti. dalla data stabilita nel contratto collettivo nazionale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano le competenze relative alle procedure di contrattazione collettiva nazionale attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a comitati di settore e ciascun comitato, tra l'altro: regola autonomamente le proprie modalità di deliberazione. osserva le modalità di deliberazione stabilite dalla Conferenza dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni, previo parere dell'Aran. osserva le modalità di deliberazione stabilite dal ministro competente, previo parere dell'Aran. osserva le modalità di deliberazione stabilite dal dirigente generale competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano il potere di indirizzo nei confronti dell'Aran attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a comitati di settore e ciascun comitato, tra l'altro: osserva le modalità di funzionamento stabilite dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe). regola autonomamente le proprie modalità di funzionamento. osserva le modalità di funzionamento stabilite dal Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). osserva le modalità di funzionamento stabilite dalla Conferenza dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le deliberazioni assunte dai comitati di settore costituiti dalle istanze associative o rappresentative delle pubbliche amministrazioni, qualora abbiano ad oggetto il parere sull'ipotesi di accordo nell'ambito della procedura di contrattazione collettiva nazionale: si considerano definitive e non richiedono ratifica da parte delle istanze associative o rappresentative delle pubbliche amministrazioni del comparto. non si considerano definitive e richiedono ratifica da parte del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). non si considerano definitive e richiedono ratifica da parte delle istanze associative o rappresentative delle pubbliche amministrazioni del comparto. si considerano definitive, ma possono essere annullate entro tre mesi dalle istanze associative o rappresentative delle pubbliche amministrazioni del comparto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i comitati di settore costituiti dalle istanze associative o rappresentative delle pubbliche amministrazioni per l'esercizio delle competenze relative alle procedure di contrattazione collettiva nazionale: regolano autonomamente le proprie modalità di funzionamento e, per quelle di deliberazione, si attengono alle modalità stabilite dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe). regolano autonomamente le proprie modalità di deliberazione e, per quelle di funzionamento, si attengono invece alle modalità stabilite dal Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). regolano autonomamente le proprie modalità di deliberazione e, per quelle di funzionamento, si attengono invece alle modalità stabilite dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica. regolano autonomamente le proprie modalità di funzionamento e deliberazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le deliberazioni assunte dai comitati di settore costituiti dalle istanze associative o rappresentative delle pubbliche amministrazioni per l'esercizio del potere di indirizzo nei confronti dell'Aran: non si considerano definitive e richiedono ratifica da parte delle istanze associative o rappresentative delle pubbliche amministrazioni del comparto. si considerano definitive e non richiedono ratifica da parte delle istanze associative o rappresentative delle pubbliche amministrazioni del comparto. non si considerano definitive e richiedono ratifica da parte del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). si considerano definitive, ma possono essere annullate entro tre mesi dalle istanze associative o rappresentative delle pubbliche amministrazioni del comparto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano le competenze relative alle procedure di contrattazione collettiva nazionale: attraverso il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). attraverso la Conferenza dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni. attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a comitati di settore. attraverso il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe).
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano il potere di indirizzo nei confronti dell'Aran attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a comitati di settore e ciascun comitato, tra l'altro: osserva le modalità di deliberazione stabilite dalla Conferenza dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni. regola autonomamente le proprie modalità di deliberazione. osserva le modalità di deliberazione stabilite dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe). osserva le modalità di deliberazione stabilite dal Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel).
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano le competenze relative alle procedure di contrattazione collettiva nazionale attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a comitati di settore e ciascun comitato, tra l'altro: osserva le modalità di funzionamento stabilite dalla Conferenza dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni. osserva le modalità di funzionamento stabilite dal Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). regola autonomamente le proprie modalità di funzionamento. osserva le modalità di funzionamento stabilite dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe).
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i comitati di settore costituiti dalle istanze associative o rappresentative delle pubbliche amministrazioni per l'esercizio del potere di indirizzo nei confronti dell'Aran: regolano autonomamente le proprie modalità di funzionamento e, per quelle di deliberazione, si attengono alle modalità stabilite dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe). regolano autonomamente le proprie modalità di deliberazione e, per quelle di funzionamento, si attengono invece alle modalità stabilite dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica. regolano autonomamente le proprie modalità di deliberazione e, per quelle di funzionamento, si attengono invece alle modalità stabilite dal Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). regolano autonomamente le proprie modalità di funzionamento e deliberazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle procedure di contrattazione collettiva, le pubbliche amministrazioni esercitano il potere di indirizzo nei confronti dell'Aran: attraverso le loro istanze associative o rappresentative. attraverso il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe). attraverso la Conferenza dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni. attraverso il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel).
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano il potere di indirizzo nei confronti dell'Aran attraverso le loro istanze associative o rappresentative: le quali, a tal fine, designano i propri rappresentanti in seno all'apposito comitato costituito presso il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe). le quali, a tal fine, designano i propri rappresentanti in seno all'apposito comitato costituito presso il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). le quali, a tal fine, designano i propri rappresentanti in seno alla Conferenza dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni. le quali danno vita a tal fine a comitati di settore.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano le competenze relative alle procedure di contrattazione collettiva nazionale attraverso le loro istanze associative o rappresentative: le quali, a tal fine, designano i propri rappresentanti in seno all'apposito comitato costituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. le quali, a tal fine, designano i propri rappresentanti in seno all'apposito comitato costituito presso il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). le quali danno vita a tal fine a comitati di settore. le quali, a tal fine, designano i propri rappresentanti in seno all'apposito comitato costituito presso il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe).
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano le competenze relative alle procedure di contrattazione collettiva nazionale attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a comitati di settore e, per le agenzie dello Stato, opera come comitato di settore: il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe). il Presidente del Consiglio dei ministri secondo le modalità stabilite da detto decreto. il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). la Conferenza dei dirigenti costituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano il potere di indirizzo nei confronti dell'Aran attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a comitati di settore e, per le amministrazioni dello Stato, opera come comitato di settore: il Presidente del Consiglio dei ministri secondo le modalità stabilite da detto decreto. la Conferenza dei dirigenti costituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe).
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano il potere di indirizzo nei confronti dell'Aran attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a comitati di settore e, per le aziende autonome dello Stato, opera come comitato di settore: il Presidente del Consiglio dei ministri, secondo le modalità stabilite da detto decreto. la Conferenza dei dirigenti costituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe).
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano il potere di indirizzo nei confronti dell'Aran attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a un comitato di settore per ciascun comparto di contrattazione collettiva costituito, per le amministrazioni regionali: nell'ambito della Conferenza dei presidenti delle regioni. nell'ambito della Conferenza dei dirigenti, integrata dai presidenti delle regioni. nell'ambito del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel), integrato dai presidenti delle regioni. nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni e province.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano il potere di indirizzo nei confronti dell'Aran attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a un comitato di settore per ciascun comparto di contrattazione collettiva costituito, per le amministrazioni provinciali: nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni e province. nell'ambito dell'Unione delle province italiane (Upi). nell'ambito della Conferenza dei dirigenti, integrata dai presidenti delle province. nell'ambito del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel), integrato dai presidenti delle province designati dall'Unione delle province italiane (Upi).
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano le competenze relative alle procedure di contrattazione collettiva nazionale attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a un comitato di settore per ciascun comparto di contrattazione collettiva costituito, per le amministrazioni provinciali: nell'ambito della Conferenza dei dirigenti, integrata dai presidenti delle province. nell'ambito del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel), integrato dai presidenti delle province designati dall'Unione delle province italiane (Upi). nell'ambito dell'Unione delle province italiane (Upi). nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni e province.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano le competenze relative alle procedure di contrattazione collettiva nazionale attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a un comitato di settore per ciascun comparto di contrattazione collettiva costituito, per le amministrazioni comunali: nell'ambito del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel), integrato dai sindaci designati dall'Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci). nell'ambito della Conferenza dei dirigenti, integrata dai sindaci delle città capoluogo di regione. nell'ambito della Conferenza dei sindaci delle città capoluogo di regione. nell'ambito dell'Associazione nazionale dei comuni d'Italia (ANCI).
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano le competenze relative alle procedure di contrattazione collettiva nazionale attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a un comitato di settore per ciascun comparto di contrattazione collettiva costituito, per le amministrazioni regionali: nell'ambito del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel), integrato dai presidenti delle regioni. nell'ambito della Conferenza dei presidenti delle regioni. nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni e province. nell'ambito della Conferenza dei dirigenti, integrata dai presidenti delle regioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano il potere di indirizzo nei confronti dell'Aran attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a un comitato di settore per ciascun comparto di contrattazione collettiva costituito, per le amministrazioni comunali: nell'ambito della Conferenza dei dirigenti, integrata dai sindaci delle città capoluogo di regione. nell'ambito del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel), integrato dai sindaci designati dall'Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci). nell'ambito dell'Associazione nazionale dei comuni d'Italia (ANCI). nell'ambito della Conferenza dei sindaci delle città capoluogo di regione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano le competenze relative alle procedure di contrattazione collettiva nazionale attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a un comitato di settore per ciascun comparto di contrattazione collettiva costituito, per le camere di commercio: nell'ambito dell'Unioncamere. nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni e province, integrata dai presidenti delle camere di commercio. nell'ambito della Conferenza dei presidenti delle regioni, integrata dai presidenti delle camere di commercio. nell'ambito della Conferenza dei sindaci, integrata dai presidenti delle camere di commercio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano il potere di indirizzo nei confronti dell'Aran attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a un comitato di settore per ciascun comparto di contrattazione collettiva costituito, per le camere di commercio: nell'ambito dell'Unioncamere. nell'ambito della Conferenza dei presidenti delle regioni, integrata dai presidenti delle camere di commercio. nell'ambito della Conferenza dei sindaci, integrata dai presidenti delle camere di commercio. nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni e province, integrata dai presidenti delle camere di commercio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano il potere di indirizzo nei confronti dell'Aran attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a un comitato di settore per ciascun comparto di contrattazione collettiva costituito, per le università: nell'ambito della Conferenza dei rettori. nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni e province, integrata dai rettori delle università. nell'ambito della Conferenza dei dirigenti scolastici integrata dai rettori delle università. nell'ambito della Conferenza dei rettori delle università, integrata dai dirigenti scolastici e da un rappresentante del Governo designato dal Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano le competenze relative alle procedure di contrattazione collettiva nazionale attraverso le loro istanze associative o rappresentative, le quali danno vita a tal fine a un comitato di settore per ciascun comparto di contrattazione collettiva costituito, per le università: nell'ambito della Conferenza dei dirigenti scolastici integrata dai rettori delle università. nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni e province, integrata dai rettori delle università. nell'ambito della Conferenza dei rettori. nell'ambito della Conferenza dei rettori delle università, integrata dai dirigenti scolastici e da un rappresentante del Governo designato dal Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni esercitano il potere di indirizzo nei confronti dell'Aran attraverso comitati di settore e l'Aran regola i rapporti con detti comitati: sulla base delle direttive emanate dal Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe). sulla base delle direttive emanate dal Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). sulla base delle direttive emanate dal Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). sulla base di appositi protocolli.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per la stipulazione degli accordi che modificano i comparti della contrattazione collettiva nazionale riguardanti settori omogenei o affini, le competenze inerenti alla contrattazione collettiva sono esercitate: in forma collegiale, tramite un apposito organismo di coordinamento dei comitati di settore costituito presso il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). in forma collegiale, tramite un apposito organismo di coordinamento dei comitati di settore costituito presso l'Aran. in forma collegiale, tramite un apposito organismo di coordinamento dei comitati di settore costituito presso la Corte dei conti. in forma collegiale, tramite un apposito organismo di coordinamento dei comitati di settore costituito presso il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe).
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per la stipulazione degli accordi che definiscono i comparti della contrattazione collettiva nazionale riguardanti settori omogenei o affini, le competenze inerenti alla contrattazione collettiva sono esercitate: in forma collegiale, tramite un apposito organismo di coordinamento dei comitati di settore costituito presso l'Aran. in forma collegiale, tramite un apposito organismo di coordinamento dei comitati di settore costituito presso la Corte dei conti. in forma collegiale, tramite un apposito organismo di coordinamento dei comitati di settore costituito presso il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). in forma collegiale, tramite un apposito organismo di coordinamento dei comitati di settore costituito presso il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe).
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per la stipulazione degli accordi che modificano i comparti della contrattazione collettiva nazionale riguardanti settori omogenei o affini, le funzioni di indirizzo nei confronti dell'Aran sono esercitate: in forma collegiale, tramite un apposito organismo di coordinamento dei comitati di settore costituito presso il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe). in forma collegiale, tramite un apposito organismo di coordinamento dei comitati di settore costituito presso l'Aran. in forma collegiale, tramite un apposito organismo di coordinamento dei comitati di settore costituito presso la Corte dei conti. in forma collegiale, tramite un apposito organismo di coordinamento dei comitati di settore costituito presso il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel).
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per la stipulazione degli accordi che definiscono i comparti della contrattazione collettiva nazionale riguardanti settori omogenei o affini, le funzioni di indirizzo nei confronti dell'Aran sono esercitate: in forma collegiale, tramite un apposito organismo di coordinamento dei comitati di settore costituito presso l'Aran. in forma collegiale, tramite un apposito organismo di coordinamento dei comitati di settore costituito presso il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe). in forma collegiale, tramite un apposito organismo di coordinamento dei comitati di settore costituito presso la Corte dei conti. in forma collegiale, tramite un apposito organismo di coordinamento dei comitati di settore costituito presso il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel).
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle pubbliche amministrazioni la libertà e l'attività sindacale sono tutelate: nelle forme previste dalle disposizioni della legge 20 maggio 1970, n. 300 (c.d. Statuto dei lavoratori) e successive modificazioni ed integrazioni. nelle forme previste dalle direttive emanate dall'Aran. nelle forme previste dalle direttive emanate dal Presidente del Consiglio dei ministri, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. nelle forme previste dalle direttive emanate dal Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta dell'Aran, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, alle figure professionali per le quali nel contratto collettivo del comparto, in base alla disposizione che regolamenta la definizione dei comparti, è prevista, ai sensi di detto d. lgs., una disciplina distinta: deve essere garantita una presenza negli organismi di rappresentanza unitaria del personale non inferiore al trenta per cento dei rappresentanti. deve essere garantita una presenza negli organismi di rappresentanza unitaria del personale non inferiore al trenta per cento dei rappresentanti soltanto qualora ciò sia espressamente previsto nel contratto collettivo. può essere garantita una presenza negli organismi di rappresentanza unitaria del personale soltanto qualora si tratti di figure professionali che comportano iscrizione ad albi oppure compiti tecnico-scientifici. deve essere garantita una adeguata presenza negli organismi di rappresentanza unitaria del personale, con le modalità stabilite da detto decreto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, deve essere garantita una adeguata presenza negli organismi di rappresentanza unitaria del personale alle figure professionali per le quali nel contratto collettivo del comparto, in base alla disposizione che regolamenta la definizione dei comparti, è prevista, ai sensi di detto d. lgs., una disciplina distinta? Sì, ma soltanto per le figure professionali che comportano compiti tecnico-scientifici. Sì. Sì, ma soltanto per le figure professionali che, in posizione di elevata responsabilità, svolgono compiti di direzione. Sì, ma soltanto per le figure professionali che comportano iscrizione ad albi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, alle figure professionali per le quali nel contratto collettivo del comparto, in base alla disposizione che regolamenta la definizione dei comparti, è prevista, ai sensi di detto d. lgs., una disciplina distinta: deve essere garantita una adeguata presenza negli organismi di rappresentanza unitaria del personale, anche mediante l'istituzione, tenuto conto della loro incidenza quantitativa e del numero dei componenti dell'organismo, di specifici collegi elettorali. deve essere garantita, anche mediante l'istituzione di specifici collegi elettorali, una presenza negli organismi di rappresentanza unitaria del personale, che non può comunque essere inferiore al trenta per cento dei rappresentanti. deve essere garantita, anche mediante l'istituzione di specifici collegi elettorali, una presenza negli organismi di rappresentanza unitaria del personale non inferiore al trenta per cento dei rappresentanti soltanto qualora ciò sia espressamente previsto nel contratto collettivo. può essere garantita una presenza negli organismi di rappresentanza unitaria del personale soltanto qualora si tratti di figure professionali che comportano iscrizione ad albi oppure compiti tecnico-scientifici.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora le organizzazioni sindacali ammesse alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi costituiscano rappresentanze sindacali aziendali: a dette rappresentanze spettano, in proporzione alla rappresentatività, le garanzie stabilite dal Presidente del Consiglio dei ministri, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. a dette rappresentanze spettano, in proporzione alla rappresentatività, le garanzie stabilite dal Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel), sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. a dette rappresentanze spettano, in proporzione alla rappresentatività, le garanzie stabilite dall'Aran. a dette rappresentanze spettano, in proporzione alla rappresentatività, le garanzie previste dallo statuto dei lavoratori (legge 20 maggio 1970, n. 300) e le migliori condizioni derivanti dai contratti collettivi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ad iniziativa anche disgiunta delle organizzazioni sindacali ammesse alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi, in ciascuna amministrazione o ente per i quali risultino soddisfatti determinati parametri dimensionali: viene costituito un organismo di rappresentanza unitaria del personale, mediante elezioni alle quali è garantita la partecipazione di tutti i lavoratori. viene costituito un organismo di rappresentanza unitaria del personale, mediante designazione da parte dell'Aran e delle confederazioni rappresentative. viene costituito un organismo di rappresentanza unitaria del personale, mediante designazione da parte di dette organizzazioni sindacali. viene costituito un organismo di rappresentanza unitaria del personale, mediante designazione operata dall'Aran.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ad iniziativa anche disgiunta delle organizzazioni sindacali ammesse alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi, in ciascuna amministrazione che soddisfi determinati parametri dimensionali viene costituito un organismo di rappresentanza unitaria del personale: mediante elezioni e le modalità delle elezioni devono prevedere in ogni caso, tra l'altro, il voto segreto ed il metodo proporzionale. mediante elezioni e le modalità delle elezioni devono prevedere in ogni caso, tra l'altro, il voto per acclamazione. mediante elezioni e le modalità delle elezioni devono prevedere in ogni caso, tra l'altro, il voto palese. mediante elezioni e le modalità delle elezioni devono prevedere in ogni caso, tra l'altro, il voto segreto ed il metodo maggioritario.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ad iniziativa anche disgiunta delle organizzazioni sindacali ammesse alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi, in ciascuna amministrazione o ente che soddisfi determinati parametri dimensionali, viene costituito un organismo di rappresentanza unitaria del personale: e la composizione dell'organismo è definita con regolamento governativo. e la composizione dell'organismo è definita con appositi accordi tra l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. e la composizione dell'organismo è definita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. e la composizione dell'organismo è definita con legge.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ad iniziativa anche disgiunta delle organizzazioni sindacali ammesse alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi, in ciascun ente, qualora risultino soddisfatti determinati parametri dimensionali, viene costituito mediante elezioni un organismo di rappresentanza unitaria del personale e la facoltà di presentare le liste deve essere garantita, oltre che a dette organizzazioni: anche ad altre organizzazioni sindacali, purché siano costituite in associazione con un proprio statuto e purché abbiano aderito agli accordi o contratti collettivi che disciplinano l'elezione e il funzionamento dell'organismo. anche ad altre organizzazioni sindacali, purché siano costituite in società con un proprio statuto e purché aderiscano alle confederazioni che hanno sottoscritto i contratti collettivi nazionali dei dipendenti degli enti pubblici economici e non economici di maggiori dimensioni. anche ad altre organizzazioni sindacali, purché siano costituite in associazione con un proprio statuto e purché siano iscritte nell'apposito elenco delle organizzazioni sindacali degli enti pubblici economici e non economici tenuto presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica. anche ad altre organizzazioni sindacali, purché siano costituite in associazione riconosciuta con un proprio statuto e purché abbiano aderito agli accordi o contratti collettivi che disciplinano l'elezione e il funzionamento dell'organismo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ad iniziativa anche disgiunta delle organizzazioni sindacali ammesse alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi, in ciascuna amministrazione che soddisfi determinati parametri dimensionali, viene costituito un organismo di rappresentanza unitaria del personale: mediante elezioni e le specifiche modalità delle elezioni sono definite con appositi accordi tra l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. mediante elezioni e le specifiche modalità delle elezioni sono definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentite le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. mediante elezioni e le specifiche modalità delle elezioni sono definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentite l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. mediante elezioni e le specifiche modalità delle elezioni sono definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentite l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge, previo parere del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel).
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ad iniziativa anche disgiunta delle organizzazioni sindacali ammesse alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi, in ciascun ente che soddisfi determinati parametri dimensionali, viene costituito un organismo di rappresentanza unitaria del personale: mediante elezioni e le modalità delle elezioni devono prevedere in ogni caso, tra l'altro, il periodico rinnovo e la prorogabilità. mediante elezioni e le modalità delle elezioni devono prevedere in ogni caso, tra l'altro, una durata dell'organismo non inferiore a tre anni e la prorogabilità, qualora l'ente occupi non meno di trenta dipendenti. mediante elezioni e le modalità delle elezioni devono prevedere in ogni caso, tra l'altro, il periodico rinnovo, con esclusione della prorogabilità. mediante elezioni e le modalità delle elezioni devono prevedere in ogni caso, tra l'altro, una durata dell'organismo non inferiore a quattro anni e la prorogabilità, qualora l'ente occupi non meno di trenta dipendenti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ad iniziativa anche disgiunta delle organizzazioni sindacali ammesse alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi, in ciascun ente che soddisfi determinati parametri dimensionali, viene costituito un organismo di rappresentanza unitaria del personale: mediante elezioni e le modalità delle elezioni devono prevedere in ogni caso, tra l'altro, il voto segreto ed il metodo maggioritario, qualora l'ente abbia complessivamente più di sessanta dipendenti. mediante elezioni e le modalità delle elezioni devono prevedere in ogni caso, tra l'altro, il voto palese ed il metodo maggioritario, qualora l'ente abbia complessivamente più di sessanta dipendenti. mediante elezioni e le modalità delle elezioni devono prevedere in ogni caso, tra l'altro, il voto palese ed il metodo proporzionale. mediante elezioni e le modalità delle elezioni devono prevedere in ogni caso, tra l'altro, il voto segreto ed il metodo proporzionale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ad iniziativa anche disgiunta delle organizzazioni sindacali ammesse alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi, in ciascun ente che soddisfi determinati parametri dimensionali, viene costituito un organismo di rappresentanza unitaria del personale: mediante elezioni e le specifiche modalità delle elezioni sono definite con appositi accordi tra l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge per gli enti pubblici economici e, per gli enti pubblici non economici, sono definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentite l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. mediante elezioni e le specifiche modalità delle elezioni sono definite con appositi accordi tra l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge per gli enti pubblici economici e, per gli enti pubblici non economici, sono definite dall'Aran sentite le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. mediante elezioni e le specifiche modalità delle elezioni sono definite con appositi accordi tra l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. mediante elezioni e le specifiche modalità delle elezioni sono definite con appositi accordi tra l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge per gli enti pubblici economici e, per gli enti pubblici non economici, sono definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentite l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge, previo parere del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel).
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ad iniziativa anche disgiunta delle organizzazioni sindacali ammesse alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi, nelle strutture periferiche nelle quali può essere istituito, viene costituito un organismo di rappresentanza unitaria del personale: mediante elezioni e le modalità delle elezioni devono prevedere in ogni caso, tra l'altro, una durata dell'organismo non inferiore a tre anni e la prorogabilità. mediante elezioni e le modalità delle elezioni devono prevedere in ogni caso, tra l'altro, una durata dell'organismo non inferiore a quattro anni e la prorogabilità. mediante elezioni e le modalità delle elezioni devono prevedere in ogni caso, tra l'altro, il periodico rinnovo, con esclusione della prorogabilità. mediante elezioni e le modalità delle elezioni devono prevedere in ogni caso, tra l'altro, il periodico rinnovo e la prorogabilità.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ad iniziativa anche disgiunta delle organizzazioni sindacali ammesse alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi, in ciascuna amministrazione che soddisfi determinati parametri dimensionali, viene costituito un organismo di rappresentanza unitaria del personale: e la composizione dell'organismo è definita con appositi accordi tra l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. e la composizione dell'organismo è definita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentite le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. e la composizione dell'organismo è definita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentite l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. e la composizione dell'organismo è definita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentite l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge, previo parere del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel).
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ad iniziativa anche disgiunta delle organizzazioni sindacali ammesse alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi, in ciascuna amministrazione, ente o struttura amministrativa che soddisfi determinati parametri dimensionali, viene costituito mediante elezioni un organismo di rappresentanza unitaria del personale e, per la presentazione delle liste: può essere richiesto a tutte le organizzazioni sindacali promotrici un numero di firme di dipendenti, anche non aventi diritto al voto, non superiore al tre per cento del totale nelle strutture fino a duemila dipendenti e del due per cento in quelle di dimensioni superiori, soltanto qualora si tratti di enti pubblici economici. può essere richiesto a tutte le organizzazioni sindacali promotrici un numero di firme di dipendenti con diritto al voto non inferiore al sei per cento del totale, qualunque sia il numero dei dipendenti. può essere richiesto a tutte le organizzazioni sindacali promotrici un numero di firme di dipendenti con diritto al voto superiore al sei per cento del totale, qualunque sia il numero dei dipendenti. può essere richiesto a tutte le organizzazioni sindacali promotrici un numero di firme di dipendenti con diritto al voto non superiore al tre per cento del totale dei dipendenti nelle amministrazioni, enti o strutture amministrative fino a duemila dipendenti, e del due per cento in quelle di dimensioni superiori.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ad iniziativa anche disgiunta delle organizzazioni sindacali ammesse alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi, nelle strutture nelle quali è previsto un organismo di rappresentanza unitaria del personale, esso è costituito: mediante elezioni e le specifiche modalità delle elezioni sono definite con appositi accordi tra il dirigente della struttura e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge, previa autorizzazione del ministro competente. mediante elezioni e le specifiche modalità delle elezioni sono definite con appositi accordi tra l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. mediante elezioni e le specifiche modalità delle elezioni sono definite con appositi accordi tra il dirigente della struttura e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. mediante elezioni e le specifiche modalità delle elezioni sono definite con appositi direttive del Presidente del Consiglio dei ministri, emanate sentite l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ad iniziativa anche disgiunta delle organizzazioni sindacali ammesse alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi, in ciascun ente che soddisfi determinati parametri dimensionali, viene costituito un organismo di rappresentanza unitaria del personale: e la composizione dell'organismo è definita con appositi accordi tra l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. e la composizione dell'organismo è definita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentite le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. e la composizione dell'organismo è definita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentite l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. e la composizione dell'organismo è definita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentite l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge, previo parere del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel).
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, gli appositi accordi, di cui a detto decreto, tra l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge: possono prevedere che, in presenza di determinate condizioni, siano costituite rappresentanze unitarie del personale comuni a più enti di modeste dimensioni ubicati nel medesimo territorio, previa autorizzazione della Conferenza Stato-regioni. possono prevedere che, in presenza di determinate condizioni, siano costituite rappresentanze unitarie del personale comuni a più enti di modeste dimensioni ubicati nel medesimo territorio, previa autorizzazione della Conferenza Stato-regioni, che provvede sentito il Dipartimento della funzione pubblica. possono prevedere che, in presenza di determinate condizioni, siano costituite rappresentanze unitarie del personale comuni a più enti di modeste dimensioni ubicati nel medesimo territorio. non possono prevedere che, in presenza di determinate condizioni, siano costituite rappresentanze unitarie del personale comuni a più enti di modeste dimensioni ubicati nel medesimo territorio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, appositi accordi tra l'Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge possono prevedere che, in presenza di determinate condizioni: siano costituite rappresentanze unitarie del personale comuni a più amministrazioni, previa autorizzazione del Dipartimento della funzione pubblica. siano costituite rappresentanze unitarie del personale comuni a più amministrazioni, previa autorizzazione del Dipartimento della funzione pubblica che provvede sentito il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). siano costituite rappresentanze unitarie del personale comuni a più amministrazioni. siano costituite rappresentanze unitarie del personale comuni a più amministrazioni, purché vi sia parere favorevole del Consiglio di Stato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i componenti della rappresentanza unitaria del personale: non sono equiparati ai dirigenti delle rappresentanze sindacali aziendali ai fini dello statuto dei lavoratori (legge 20 maggio 1970, n. 300) e dello stesso decreto legislativo n. 165 del 2001. sono equiparati ai dirigenti delle rappresentanze sindacali aziendali ai fini dello statuto dei lavoratori (legge 20 maggio 1970, n. 300) e dello stesso decreto legislativo n. 165 del 2001, soltanto se ciò sia stabilito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. sono equiparati ai dirigenti delle rappresentanze sindacali aziendali ai fini dello statuto dei lavoratori (legge 20 maggio 1970, n. 300) e dello stesso decreto legislativo n. 165 del 2001. sono equiparati ai dirigenti delle rappresentanze sindacali aziendali ai fini dello statuto dei lavoratori (legge 20 maggio 1970, n. 300) e dello stesso decreto legislativo n. 165 del 2001, soltanto se ciò sia stabilito con decreto del ministro competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le rappresentanze sindacali aziendali possono essere costituite, tra l'altro: nel caso di enti con pluralità di strutture periferiche, presso tutte le strutture periferiche, alla sola condizione che almeno il settanta per cento del personale ivi addetto aderisca alle confederazioni o organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale. nel caso di enti con pluralità di strutture periferiche, anche presso le strutture periferiche che non siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali. nel caso di enti con pluralità di strutture periferiche, anche presso le strutture periferiche che siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali, purché la costituzione sia espressamente autorizzata dal Dipartimento della funzione pubblica, che provvede sentita la Conferenza Stato-Regioni e province. nel caso di enti con pluralità di strutture periferiche, anche presso le strutture periferiche che siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'organismo di rappresentanza unitaria del personale può essere costituito, tra l'altro: nel caso di amministrazioni con pluralità di sedi o strutture periferiche, anche presso le sedi o strutture periferiche che siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali, purché la costituzione sia espressamente autorizzata dal Dipartimento della funzione pubblica, che provvede sentita la Conferenza Stato-Regioni e province. nel caso di amministrazioni con pluralità di sedi o strutture periferiche, anche presso le sedi o strutture periferiche che siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali. nel caso di amministrazioni con pluralità di sedi o strutture periferiche, anche presso le sedi o strutture periferiche, anche se queste non siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali. nel caso di amministrazioni con pluralità di sedi o strutture periferiche, anche presso le sedi o strutture periferiche, alla sola condizione che almeno il settanta per cento del personale ivi addetto aderisca alle confederazioni o organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'organismo di rappresentanza unitaria del personale può essere costituito, tra l'altro: nel caso di enti con pluralità di strutture periferiche, anche presso le strutture periferiche che siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali. nel caso di enti con pluralità di strutture periferiche, anche presso le strutture periferiche che siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali, purché la costituzione sia espressamente autorizzata dal Dipartimento della funzione pubblica, che provvede sentita la Conferenza Stato-Regioni e province. nel caso di enti con pluralità di strutture periferiche, presso tutte le strutture periferiche, alla sola condizione che almeno il settanta per cento del personale ivi addetto aderisca alle confederazioni o organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale. nel caso di enti con pluralità di strutture periferiche, anche presso le strutture periferiche che non siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'organismo di rappresentanza unitaria del personale può essere costituito, tra l'altro: nel caso di enti con pluralità di sedi, anche presso le sedi che siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali, purché la costituzione sia espressamente autorizzata dal Dipartimento della funzione pubblica, che provvede sentita la Conferenza Stato-Regioni e province. nel caso di enti con pluralità di sedi, anche presso le sedi che siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali. nel caso di enti con pluralità di sedi, anche presso le sedi che non siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali. nel caso di enti con pluralità di sedi, presso tutte le sedi, alla sola condizione che almeno il settanta per cento del personale ivi addetto aderisca alle confederazioni o organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le rappresentanze sindacali aziendali, nel caso di enti con pluralità di sedi, possono essere costituite: anche presso le sedi che non siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali. anche presso le sedi che siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali. presso tutte le sedi, alla sola condizione che almeno il settanta per cento del personale ivi addetto aderisca alle confederazioni o organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale. anche presso le sedi che siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali, purché la costituzione sia espressamente autorizzata dal Dipartimento della funzione pubblica, che provvede sentita la Conferenza Stato-regioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, salvo che i contratti collettivi non prevedano, in relazione alle caratteristiche del comparto, diversi criteri dimensionali, l'organismo di rappresentanza unitaria del personale può essere costituito, tra le altre, alla seguente condizione: che l'amministrazione occupi oltre trenta dipendenti. che l'amministrazione occupi oltre quindici dipendenti. che l'amministrazione occupi oltre quindici dipendenti, dei quali non più di un terzo con rapporto di lavoro a tempo parziale. che l'amministrazione occupi oltre trenta dipendenti, dei quali non più di un terzo con rapporto di lavoro a tempo parziale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, salvo che i contratti collettivi non prevedano, in relazione alle caratteristiche del comparto, diversi criteri dimensionali, le rappresentanze sindacali aziendali possono essere costituite, tra le altre, alla seguente condizione: che l'ente sia un ente pubblico non economico e occupi oltre trenta dipendenti, dei quali non più di un terzo con rapporto di lavoro a tempo parziale. che l'ente occupi oltre quindici dipendenti. che l'ente sia un ente pubblico non economico e occupi oltre quindici dipendenti. che l'ente occupi oltre quindici dipendenti, dei quali non più di un terzo con rapporto di lavoro a tempo parziale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le rappresentanze sindacali aziendali possono essere costituite, tra l'altro: nel caso di amministrazioni con pluralità di sedi o strutture periferiche, anche presso le sedi o strutture periferiche, anche se queste non siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali. nel caso di amministrazioni con pluralità di sedi o strutture periferiche, anche presso le sedi o strutture periferiche che siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali, purché la costituzione sia espressamente autorizzata dal Dipartimento della funzione pubblica, che provvede sentita la Conferenza Stato-Regioni e province. nel caso di amministrazioni con pluralità di sedi o strutture periferiche, anche presso le sedi o strutture periferiche, alla sola condizione che almeno il settanta per cento del personale ivi addetto aderisca alle confederazioni o organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale. nel caso di amministrazioni con pluralità di sedi o strutture periferiche, anche presso le sedi o strutture periferiche che siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, fermo restando quanto previsto da detto decreto per la costituzione delle rappresentanze sindacali aziendali, la rappresentanza dei dirigenti nelle amministrazioni è disciplinata: in coerenza con la natura delle loro funzioni, dalle direttive emanate dal Dipartimento della funzione pubblica. in coerenza con la natura delle loro funzioni, dalle direttive emanate dal ministro competente. in coerenza con la natura delle loro funzioni, dalle direttive emanate dal Dipartimento della funzione pubblica, previo parere della Conferenza dei dirigenti. in coerenza con la natura delle loro funzioni, dagli accordi o contratti collettivi riguardanti la relativa area contrattuale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, fermo restando quanto previsto da detto decreto per la costituzione delle rappresentanze sindacali aziendali, la rappresentanza dei dirigenti negli enti o strutture amministrative è disciplinata: in coerenza con la natura delle loro funzioni, dalle direttive emanate dal Dipartimento della funzione pubblica. in coerenza con la natura delle loro funzioni, dalle direttive emanate dal Dipartimento della funzione pubblica, previo parere della Conferenza dei dirigenti. in coerenza con la natura delle loro funzioni, dalle direttive emanate dal ministro competente. in coerenza con la natura delle loro funzioni, dagli accordi o contratti collettivi riguardanti la relativa area contrattuale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Aran ammette alla contrattazione collettiva nazionale le organizzazioni sindacali che abbiano nel comparto o nell'area una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine la media tra il dato associativo e il dato elettorale: ed il dato associativo è espresso dal numero degli iscritti all'organizzazione da almeno cinque anni con riferimento all'ambito considerato. ed il dato associativo è espresso dal numero degli iscritti all'organizzazione da almeno tre anni con riferimento alla generalità dei lavoratori dipendenti da pubbliche amministrazioni. ed il dato associativo è espresso dal numero degli iscritti all'organizzazione da almeno tre anni con riferimento all'ambito considerato. ed il dato associativo è espresso dalla percentuale delle deleghe per il versamento dei contributi sindacali rispetto al totale delle deleghe rilasciate nell'ambito considerato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Aran ammette alla contrattazione collettiva nazionale le organizzazioni sindacali che abbiano nel comparto o nell'area una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine la media tra il dato associativo e il dato elettorale: ed il dato elettorale è espresso dalla media tra le percentuali dei voti ottenuti nelle ultime cinque elezioni delle rappresentanze unitarie del personale, rispetto al totale dei voti espressi nell'ambito considerato. ed il dato elettorale è espresso dalla percentuale dei voti ottenuti nelle elezioni delle rappresentanze unitarie del personale, rispetto al totale dei voti espressi nell'ambito considerato. ed il dato elettorale è espresso dalla media tra le percentuali dei voti ottenuti nelle ultime tre elezioni delle rappresentanze unitarie del personale, rispetto al totale dei voti espressi nell'ambito considerato. ed il dato elettorale è espresso dalla percentuale dei voti ottenuti nelle elezioni delle rappresentanze unitarie del personale, rispetto al totale dei voti espressi in tutti i comparti del pubblico impiego.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, quali sono le organizzazioni sindacali che l'Aran ammette alla contrattazione collettiva nazionale? Le organizzazioni sindacali che hanno nel comparto o nell'area una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine la media tra il dato associativo e il dato elettorale. Le organizzazioni sindacali che hanno nel comparto o nell'area una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine il dato associativo. Le organizzazioni sindacali che hanno nel comparto o nell'area una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine il dato elettorale. Le organizzazioni sindacali che hanno nel comparto o nell'area una rappresentatività non inferiore al dieci per cento, considerando a tal fine la media tra il dato associativo e il dato elettorale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Aran ammette alla contrattazione collettiva nazionale le organizzazioni sindacali che abbiano nel comparto o nell'area una rappresentatività non inferiore al cinque per cento: considerando a tal fine la media tra il dato associativo e il dato elettorale. considerando a tal fine il dato associativo. considerando a tal fine il dato elettorale. considerando a tal fine il dato associativo e il dato elettorale che devono entrambi superare detta soglia percentuale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Aran ammette alla contrattazione collettiva nazionale: le organizzazioni sindacali che abbiano nel comparto una rappresentatività non inferiore al cinque per cento e nell'area una rappresentatività non inferiore al dieci per cento. le organizzazioni sindacali costituite nella forma di associazione riconosciuta e che abbiano nel comparto o nell'area una rappresentatività non inferiore al cinque per cento. le organizzazioni sindacali costituite nella forma di associazione non riconosciuta e che abbiano nel comparto una rappresentatività non inferiore al cinque per cento e nell'area una rappresentatività non inferiore al dieci per cento. le organizzazioni sindacali che abbiano nel comparto o nell'area una rappresentatività non inferiore al cinque per cento.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il comitato paritetico istituito presso l'Aran, al quale spetta procedere alla verifica dei dati associativi e dei dati elettorali necessari ad accertare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva: rende parere al Presidente del Consiglio dei ministri, al quale spetta deliberare sulle contestazioni relative alla rilevazione delle deleghe. rende parere al Dipartimento della funzione pubblica, al quale spetta deliberare sulle contestazioni relative alla rilevazione delle deleghe. rende parere al Cnel, al quale spetta deliberare sulle contestazioni relative alla rilevazione delle deleghe. delibera sulle contestazioni relative alla rilevazione delle deleghe.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il comitato paritetico istituito presso l'Aran, al quale spetta procedere alla verifica dei dati associativi e dei dati elettorali necessari ad accertare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva, delibera sulle contestazioni relative alla rilevazione delle deleghe: e, qualora vi sia dissenso, la deliberazione è adottata su conforme parere del Cnel, che lo emana entro quindici giorni dalla richiesta. e, qualora vi sia dissenso, la deliberazione è adottata su conforme parere della Corte dei conti, che lo emana entro quindici giorni dalla richiesta. e, qualora vi sia dissenso, la deliberazione è adottata su conforme parere del Consiglio di Stato, che lo emana entro quindici giorni dalla richiesta. e, qualora vi sia dissenso, la deliberazione è adottata su conforme parere del Dipartimento della funzione pubblica, che lo emana entro quindici giorni dalla richiesta.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il comitato paritetico istituito presso l'Aran, al quale spetta procedere alla verifica dei dati associativi e dei dati elettorali necessari ad accertare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva, delibera sulle contestazioni relative alla rilevazione dei voti: e, qualora vi sia dissenso, la deliberazione è adottata su conforme parere del Cnel, che lo emana entro quindici giorni dalla richiesta. e, qualora vi sia dissenso, la deliberazione è adottata su conforme parere del Consiglio di Stato, che lo emana entro quindici giorni dalla richiesta. e, qualora vi sia dissenso, la deliberazione è adottata su conforme parere del Dipartimento della funzione pubblica, che lo emana entro quindici giorni dalla richiesta. e, qualora vi sia dissenso, la deliberazione è adottata su conforme parere della Corte di conti, che lo emana entro quindici giorni dalla richiesta.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il comitato paritetico istituito presso l'Aran, al quale spetta procedere alla verifica dei dati associativi e dei dati elettorali necessari ad accertare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva: rende parere al Dipartimento della funzione pubblica, al quale spetta deliberare sulle contestazioni relative alla rilevazione dei voti. delibera sulle contestazioni relative alla rilevazione dei voti. rende parere al Presidente del Consiglio dei ministri, al quale spetta deliberare sulle contestazioni relative alla rilevazione dei voti. rende parere al Cnel, al quale spetta deliberare sulle contestazioni relative alla rilevazione dei voti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il comitato paritetico istituito presso l'Aran, al quale spetta procedere alla verifica dei dati associativi e dei dati elettorali necessari ad accertare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva, delibera sulle contestazioni relative alla rilevazione delle deleghe: e, quando la contestazione sia avanzata da un soggetto sindacale non rappresentato nel comitato, la deliberazione è adottata su conforme parere del Cnel, che lo emana entro quindici giorni dalla richiesta. e, quando la contestazione sia avanzata da un soggetto sindacale non rappresentato nel comitato, la deliberazione è adottata su conforme parere dell'Aran, che lo emana entro quindici giorni dalla richiesta. e, quando la contestazione sia avanzata da un soggetto sindacale non rappresentato nel comitato, la deliberazione è adottata su conforme parere del Presidente del Consiglio dei ministri, che lo emana entro quindici giorni dalla richiesta. e, quando la contestazione sia avanzata da un soggetto sindacale non rappresentato nel comitato, la deliberazione è adottata su conforme parere del Dipartimento della funzione pubblica, che lo emana entro quindici giorni dalla richiesta.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il comitato paritetico istituito presso l'Aran, al quale spetta procedere alla verifica dei dati associativi e dei dati elettorali necessari ad accertare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva, delibera sulle contestazioni relative alla rilevazione dei voti: e, quando la contestazione sia avanzata da un soggetto sindacale non rappresentato nel comitato, la deliberazione è adottata su conforme parere della Corte dei conti, che lo emana entro quindici giorni dalla richiesta. e, quando la contestazione sia avanzata da un soggetto sindacale non rappresentato nel comitato, la deliberazione è adottata su conforme parere del Cnel, che lo emana entro quindici giorni dalla richiesta. e, quando la contestazione sia avanzata da un soggetto sindacale non rappresentato nel comitato, la deliberazione è adottata su conforme parere del Dipartimento della funzione pubblica, che lo emana entro quindici giorni dalla richiesta. e, quando la contestazione sia avanzata da un soggetto sindacale non rappresentato nel comitato, la deliberazione è adottata su conforme parere del Consiglio di Stato, che lo emana entro quindici giorni dalla richiesta.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il comitato paritetico istituito presso l'Aran, al quale spetta procedere alla verifica dei dati associativi e dei dati elettorali necessari ad accertare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva, delibera sulle contestazioni relative alla rilevazione dei voti e delle deleghe: e, ai fini delle deliberazioni, l'Aran e le organizzazioni sindacali rappresentate nel comitato votano separatamente e il voto delle seconde deve essere espresso dalla maggioranza dei rappresentanti designati nel comitato. e, ai fini delle deliberazioni, l'Aran e le organizzazioni sindacali votano congiuntamente e il voto delle seconde deve essere espresso dalla maggioranza dei rappresentanti designati nel comitato. e, ai fini delle deliberazioni, l'Aran e le organizzazioni sindacali rappresentate nel comitato votano separatamente e il voto delle seconde è espresso dalla maggioranza dei rappresentanti presenti. e, ai fini delle deliberazioni, l'Aran e le organizzazioni sindacali rappresentate nel comitato votano congiuntamente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, alla contrattazione collettiva nazionale per il relativo comparto partecipano le organizzazioni sindacali che hanno nel comparto una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine la media tra il dato associativo e il dato elettorale: e, altresì, le confederazioni alle quali dette organizzazioni siano affiliate. e, altresì, le confederazioni alle quali dette organizzazioni siano affiliate, purché le prime siano costituite nella forma di associazioni riconosciute. e, altresì, le confederazioni alle quali dette organizzazioni siano affiliate da almeno cinque anni. e, altresì, le confederazioni alle quali dette organizzazioni siano affiliate, purché le prime abbiano nell'intero pubblico impiego una rappresentatività non inferiore al dieci per cento.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, alla contrattazione collettiva nazionale per la relativa area partecipano le organizzazioni sindacali che hanno nell'area una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine la media tra il dato associativo e il dato elettorale: e, altresì, le confederazioni alle quali dette organizzazioni siano affiliate. e, altresì, le confederazioni alle quali dette organizzazioni siano affiliate, purché le prime abbiano nell'intero pubblico impiego una rappresentatività non inferiore al dieci per cento. e, altresì, le confederazioni alle quali dette organizzazioni siano affiliate, purché le prime siano costituite nella forma di associazioni riconosciute. e, altresì, le confederazioni alle quali dette organizzazioni siano affiliate da almeno cinque anni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Aran sottoscrive i contratti collettivi verificando previamente, sulla base della rappresentatività accertata per l'ammissione alle trattative: che le organizzazioni sindacali che aderiscono all'ipotesi di accordo rappresentino nel loro complesso almeno il cinquantuno per cento come dato associativo nel comparto o nell'area contrattuale, o almeno il venti per cento del dato associativo nell'intero pubblico impiego. che le organizzazioni sindacali che aderiscono all'ipotesi di accordo rappresentino nel loro complesso almeno il cinquantuno per cento come media tra dato associativo e dato elettorale nel comparto o nell'area contrattuale, o almeno il sessanta per cento del dato elettorale nel medesimo ambito. che le organizzazioni sindacali che aderiscono all'ipotesi di accordo rappresentino nel loro complesso almeno il cinquantuno per cento come dato elettorale nel comparto o nell'area contrattuale, o almeno il venti per cento del dato elettorale nell'intero pubblico impiego. che le organizzazioni sindacali che aderiscono all'ipotesi di accordo rappresentino nel loro complesso almeno il cinquantuno per cento come dato associativo nel comparto o nell'area contrattuale, o almeno il venti per cento come media tra dato associativo e dato elettorale nell'intero pubblico impiego.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la sottoscrizione dei contratti collettivi da parte dell'Aran richiede la previa verifica che le organizzazioni sindacali che aderiscono all'ipotesi di accordo rappresentino una determinata percentuale degli appartenenti al comparto? Sì, ma soltanto qualora si tratti di organizzazioni sindacali che non aderiscano alle confederazioni sindacali maggiormente rappresentative da almeno dieci anni. Sì, ma soltanto qualora l'Aran non abbia proceduto alla verifica della rappresentatività in occasione dell'ammissione alle trattative. Sì. No.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Aran ammette alla contrattazione collettiva per la stipulazione degli accordi o contratti collettivi che modificano i comparti o le aree: le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti o due aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine il solo dato elettorale. le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti o due aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine il solo dato elettorale e purché siano costituite nella forma di associazione riconosciuta. le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti o due aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine la media tra il dato associativo e il dato elettorale. le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti o due aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine il solo dato associativo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Aran ammette alla contrattazione collettiva per la stipulazione degli accordi o contratti collettivi che definiscono i comparti o le aree: le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti o due aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine il solo dato associativo. le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti o due aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine il solo dato elettorale. le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti o due aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine il solo dato elettorale e purché siano costituite nella forma di associazione riconosciuta. le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti o due aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine la media tra il dato associativo e il dato elettorale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Aran ammette alla contrattazione collettiva per la stipulazione degli accordi o contratti collettivi che regolano istituti comuni a tutte le pubbliche amministrazioni: le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti o due aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine la media tra il dato associativo e il dato elettorale. le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti o due aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine il solo dato associativo. le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti o due aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine il solo dato elettorale. le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti o due aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine il solo dato elettorale e purché siano costituite nella forma di associazione riconosciuta.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Aran ammette alla contrattazione collettiva per la stipulazione degli accordi o contratti collettivi riguardanti più comparti: le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti o due aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine il solo dato elettorale e purché siano costituite nella forma di associazione riconosciuta. le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti o due aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine la media tra il dato associativo e il dato elettorale. le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti o due aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine il solo dato associativo. le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti o due aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al cinque per cento, considerando a tal fine il solo dato elettorale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le confederazioni e le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale hanno titolo ai distacchi sindacali: in quota proporzionale alla loro rappresentatività, accertata secondo i criteri stabiliti per determinarla al fine della ammissione alla contrattazione collettiva nazionale, e tenendo conto, tra l'altro, anche della diffusione territoriale. in quota proporzionale alla loro rappresentatività, accertata avendo riguardo esclusivamente alla media della percentuale dei voti ottenuti nelle ultime tre elezioni delle rappresentanze unitarie del personale, e tenendo conto, tra l'altro, anche della diffusione territoriale. esclusivamente in quota proporzionale alla loro rappresentatività, accertata secondo i criteri stabiliti per determinarla al fine della ammissione alla contrattazione collettiva nazionale, con esclusione della valorizzabilità di elementi diversi. in quota proporzionale alla loro rappresentatività, accertata avendo riguardo esclusivamente alla percentuale delle deleghe per il versamento dei contributi sindacali rispetto al totale delle deleghe rilasciate nell'ambito considerato, e tenendo conto, tra l'altro, anche della diffusione territoriale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le confederazioni e le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale hanno titolo alle aspettative sindacali: in quota proporzionale alla loro rappresentatività, accertata secondo i criteri stabiliti per determinarla al fine della ammissione alla contrattazione collettiva nazionale, e tenendo conto, tra l'altro, anche della diffusione territoriale. in quota proporzionale alla loro rappresentatività, accertata avendo riguardo esclusivamente alla media della percentuale dei voti ottenuti nelle ultime tre elezioni delle rappresentanze unitarie del personale, e tenendo conto, tra l'altro, anche della diffusione territoriale. in quota proporzionale alla loro rappresentatività, accertata avendo riguardo esclusivamente alla percentuale delle deleghe per il versamento dei contributi sindacali rispetto al totale delle deleghe rilasciate nell'ambito considerato, e tenendo conto, tra l'altro, anche della diffusione territoriale. esclusivamente in quota proporzionale alla loro rappresentatività, accertata secondo i criteri stabiliti per determinarla al fine della ammissione alla contrattazione collettiva nazionale, con esclusione della valorizzabilità di elementi diversi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le confederazioni e le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale hanno titolo ai permessi sindacali: in quota proporzionale alla loro rappresentatività, accertata secondo i criteri stabiliti per determinarla al fine della ammissione alla contrattazione collettiva nazionale, e tenendo conto, tra l'altro, anche della consistenza delle strutture organizzative nel comparto o nell'area. esclusivamente in quota proporzionale alla loro rappresentatività, accertata secondo i criteri stabiliti per determinarla al fine della ammissione alla contrattazione collettiva nazionale, con esclusione della valorizzabilità di elementi diversi. in quota proporzionale alla loro rappresentatività, accertata avendo riguardo esclusivamente alla media della percentuale dei voti ottenuti nelle ultime tre elezioni delle rappresentanze unitarie del personale, e tenendo conto della consistenza delle strutture organizzative nel comparto o nell'area. in quota proporzionale alla loro rappresentatività, accertata avendo riguardo esclusivamente alla percentuale delle deleghe per il versamento dei contributi sindacali rispetto al totale delle deleghe rilasciate nell'ambito considerato, e tenendo conto, tra l'altro, anche della consistenza delle strutture organizzative nel comparto o nell'area.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le confederazioni e le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale hanno titolo ai distacchi sindacali: esclusivamente in quota proporzionale alla loro rappresentatività, accertata secondo i criteri stabiliti per determinarla al fine della ammissione alla contrattazione collettiva nazionale, con esclusione della valorizzabilità di elementi diversi. in quota proporzionale alla loro rappresentatività, accertata avendo riguardo esclusivamente alla percentuale delle deleghe per il versamento dei contributi sindacali rispetto al totale delle deleghe rilasciate nell'ambito considerato, e tenendo conto, tra l'altro, anche della consistenza delle strutture organizzative nel comparto o nell'area. in quota proporzionale alla loro rappresentatività, accertata secondo i criteri stabiliti per determinarla al fine della ammissione alla contrattazione collettiva nazionale, e tenendo conto, tra l'altro, anche della consistenza delle strutture organizzative nel comparto o nell'area. in quota proporzionale alla loro rappresentatività, accertata avendo riguardo esclusivamente alla media della percentuale dei voti ottenuti nelle ultime tre elezioni delle rappresentanze unitarie del personale, e tenendo conto della consistenza delle strutture organizzative nel comparto o nell'area.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le confederazioni e le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale hanno titolo alle aspettative sindacali in quota proporzionale: alla loro rappresentatività, accertata secondo i criteri stabiliti per determinarla al fine della ammissione alla contrattazione collettiva nazionale, tenendo conto anche della consistenza delle strutture organizzative nel comparto o nell'area, ma non della diffusione territoriale. alla loro rappresentatività, accertata secondo i criteri stabiliti per determinarla al fine della ammissione alla contrattazione collettiva nazionale, tenendo conto anche della diffusione territoriale e della consistenza delle strutture organizzative nel comparto o nell'area. alla loro rappresentatività, accertata secondo i criteri stabiliti per determinarla al fine della ammissione alla contrattazione collettiva nazionale, tenendo conto anche della diffusione territoriale, ma non della consistenza delle strutture organizzative nel comparto o nell'area. alla loro rappresentatività, accertata secondo i criteri stabiliti per determinarla al fine della ammissione alla contrattazione collettiva nazionale, e non può tenersi conto di nessun altro elemento.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le confederazioni e le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale hanno titolo ai permessi sindacali in quota proporzionale alla loro rappresentatività: accertata secondo i criteri stabiliti per determinarla al fine della ammissione alla contrattazione collettiva nazionale, e non può tenersi conto di nessun altro elemento. accertata secondo i criteri stabiliti per determinarla al fine della ammissione alla contrattazione collettiva nazionale, tenendo conto anche della consistenza delle strutture organizzative nel comparto o nell'area, ma non della diffusione territoriale. accertata secondo i criteri stabiliti per determinarla al fine della ammissione alla contrattazione collettiva nazionale, tenendo conto anche della diffusione territoriale e della consistenza delle strutture organizzative nel comparto o nell'area. accertata secondo i criteri stabiliti per determinarla al fine della ammissione alla contrattazione collettiva nazionale, tenendo conto anche della diffusione territoriale, ma non della consistenza delle strutture organizzative nel comparto o nell'area.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dati relativi alle deleghe per il versamento dei contributi sindacali, necessari allo scopo di accertare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva: sono trasmessi al Dipartimento della funzione pubblica con modalità che garantiscano la riservatezza delle informazioni. sono trasmessi all'Aran con modalità che garantiscano la riservatezza delle informazioni. sono trasmessi al Cnel con modalità che garantiscano la riservatezza delle informazioni. sono trasmessi alla Presidenza del Consiglio dei ministri con modalità che garantiscano la riservatezza delle informazioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la raccolta dei dati sui voti allo scopo di accertare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva: è assicurata dall'Aran. è assicurata dalle confederazioni sindacali maggiormente rappresentative, quali individuate ogni triennio con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. è assicurata da un collegio composto dai rappresentati designati dall'Aran e dalle organizzazioni sindacali firmatarie dei contratti collettivi nazionali. è assicurata dal Cnel.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dati relativi alle deleghe per il versamento dei contributi sindacali, necessari allo scopo di accertare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva: sono trasmessi all'Aran e la Presidenza del Consiglio dei ministri ha l'obbligo di designare il funzionario responsabile della rilevazione e della trasmissione dei dati. sono trasmessi all'Aran e le pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo di indicare il funzionario responsabile della rilevazione e della trasmissione dei dati. sono trasmessi all'Aran e il Dipartimento della funzione pubblica ha l'obbligo di designare il funzionario responsabile della rilevazione e della trasmissione dei dati. sono trasmessi al Dipartimento della funzione pubblica e le pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo di indicare il funzionario responsabile della rilevazione e della trasmissione dei dati.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la raccolta dei dati sulle deleghe per il versamento dei contributi sindacali allo scopo di accertare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva: è assicurata dall'Aran. è assicurata dalle confederazioni sindacali maggiormente rappresentative, quali individuate ogni triennio con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. è assicurata da un collegio composto dai rappresentati designati dall'Aran e dalle organizzazioni sindacali firmatarie dei contratti collettivi nazionali. è assicurata dal Cnel.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per la raccolta dei dati relativi alle deleghe per il versamento dei contributi sindacali, necessari ad accertare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva: il Cnel, sulla base di apposite convenzioni, si avvale, tra l'altro, della collaborazione delle istanze rappresentative o associative delle pubbliche amministrazioni. l'Aran, sulla base di apposite convenzioni, si avvale, tra l'altro, della collaborazione del Cnel. l'Aran, sulla base di apposite convenzioni, si avvale, tra l'altro, della collaborazione delle istanze rappresentative o associative delle pubbliche amministrazioni. la Presidenza del Consiglio dei ministri, sulla base di apposite convenzioni, si avvale, tra l'altro, della collaborazione del Cnel.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per la risoluzione di eventuali controversie concernenti la rilevazione dei dati associativi e dei dati elettorali necessari ad accertare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva: è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un comitato paritetico, che può essere articolato per comparti, al quale partecipano le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale. è istituito presso l'Aran un comitato paritetico, che può essere articolato per comparti, al quale partecipano le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale. è istituito presso il Consiglio di Stato un collegio arbitrale, al quale partecipano le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale. è istituito presso la Corte dei Conti un collegio arbitrale, al quale partecipano le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per la certificazione dei dati associativi e dei dati elettorali necessari ad accertare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva: è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un comitato paritetico, che può essere articolato per comparti, al quale partecipano le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale. è istituito presso il Consiglio di Stato un collegio arbitrale, al quale partecipano le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale. è istituito presso l'Aran un comitato paritetico, che può essere articolato per comparti, al quale partecipano le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale. è istituito presso la Corte dei Conti un collegio arbitrale, al quale partecipano le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per garantire modalità di rilevazione certe ed obiettive dei dati associativi e dei dati elettorali necessari ad accertare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva: è istituito presso l'Aran un comitato paritetico, che può essere articolato per comparti, al quale partecipano le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale. è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un comitato paritetico, che può essere articolato per comparti, al quale partecipano le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale. è istituito presso l'Istat un comitato paritetico, che può essere articolato per comparti, al quale partecipano le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale. è istituito presso il Cnel un comitato paritetico, che può essere articolato per comparti, al quale partecipano le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il comitato paritetico istituito presso l'Aran, al quale spetta procedere alla verifica dei dati associativi e dei dati elettorali necessari ad accertare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva: può deliberare che non siano prese in considerazione, ai fini della misurazione del dato associativo, le deleghe a favore di organizzazioni sindacali che siano costituite come associazioni non riconosciute. può deliberare che non siano prese in considerazione, ai fini della misurazione del dato associativo, le deleghe a favore di organizzazioni sindacali che richiedano ai lavoratori un contributo economico inferiore ad un determinato importo. può deliberare che non siano prese in considerazione, ai fini della misurazione del dato associativo, le deleghe a favore di organizzazioni sindacali che richiedano ai lavoratori un contributo economico ed il cui bilancio non sia certificato da una società di revisione. può deliberare che non siano prese in considerazione, ai fini della misurazione del dato associativo, le deleghe a favore di organizzazioni sindacali che siano costituite da meno di un quinquennio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la verifica dei dati associativi e dei dati elettorali necessari ad accertare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva: è svolta dall'Aran. è svolta da un comitato paritetico istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, al quale partecipano le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale. è svolta da un comitato paritetico istituito presso il Cnel, al quale partecipano le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale. è svolta da un comitato paritetico istituito presso l'Aran, al quale partecipano le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni: il trattamento economico fondamentale è definito con regolamento adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previo parere del Consiglio di Stato, mentre quello accessorio è definito dai contratti collettivi. il trattamento economico fondamentale ed accessorio è definito dai contratti collettivi. il trattamento economico fondamentale è definito dalla legge, mentre quello accessorio è definito dai contratti collettivi. il trattamento economico fondamentale ed accessorio è definito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previo parere del Consiglio di Stato, sentite l'Aran e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il trattamento economico accessorio dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni: è definito con regolamento adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previo parere del Consiglio di Stato, sentite l'Aran e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. è definito dalla legge. è definito con regolamento adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previo parere del Consiglio di Stato. è definito dai contratti collettivi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il trattamento economico fondamentale dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni: è definito con regolamento adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previo parere del Consiglio di Stato, sentite l'Aran e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. è definito dai contratti collettivi. è definito con regolamento adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previo parere del Consiglio di Stato. è definito dalla legge.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni i contratti collettivi definiscono, secondo criteri obiettivi di misurazione, i trattamenti economici accessori collegati, tra l'altro: alla produttività individuale ed alla produttività collettiva, tenendo conto dell'apporto di ciascun dipendente. esclusivamente alla produttività collettiva, essendo rimessa ai dirigenti la valutazione dell'apporto partecipativo di ciascun dipendente. alla produttività individuale ed alla produttività collettiva e, per quest'ultima, senza tenere conto dell'apporto di ciascun dipendente. esclusivamente alla produttività individuale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni i contratti collettivi definiscono, secondo criteri obiettivi di misurazione, i trattamenti economici accessori collegati, tra l'altro, alla produttività individuale e collettiva e compete ai dirigenti la valutazione dell'apporto partecipativo di ciascun dipendente: nell'ambito di criteri obiettivi definiti con regolamento ministeriale. nell'ambito di criteri obiettivi definiti dall'Aran. nell'ambito di criteri obiettivi definiti dalla contrattazione collettiva. nell'ambito di criteri obiettivi definiti dal Cnel.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni i contratti collettivi definiscono, secondo criteri obiettivi di misurazione, i trattamenti economici accessori collegati, tra l'altro: alla mera previsione della possibilità dell'espletamento di attività eccezionalmente pericolose per la salute. all'effettivo svolgimento di attività pericolose per la salute. alla mera previsione della possibilità dello svolgimento di attività pericolose per la salute. all'ordinario e costante svolgimento di attività eccezionalmente pericolose per la salute.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni i contratti collettivi definiscono, secondo criteri obiettivi di misurazione, i trattamenti economici accessori collegati, tra l'altro: all'effettivo svolgimento di attività particolarmente disagiate obiettivamente. alla mera previsione della possibilità dello svolgimento di attività particolarmente disagiate obiettivamente. all'ordinario e costante svolgimento di attività eccezionalmente disagiate. all'effettivo svolgimento di attività anche non particolarmente disagiate.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni i contratti collettivi definiscono, secondo criteri obiettivi di misurazione, i trattamenti economici accessori collegati, tra l'altro: alla mera previsione della possibilità dell'espletamento di attività notevolmente dannose per la salute. all'effettivo svolgimento di attività dannose per la salute. all'ordinario e costante svolgimento di attività notevolmente dannose per la salute. alla mera previsione della possibilità dello svolgimento di attività dannose per la salute.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'esercizio a livello nazionale, in base agli indirizzi ricevuti dai comitati di settore, di ogni attività relativa alla assistenza delle pubbliche amministrazioni ai fini dell'uniforme applicazione dei contratti collettivi spetta: al Cnel. al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. all'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran. al ministro competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni, agli effetti della contrattazione collettiva nazionale, sono rappresentate: dall'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran. dal Dipartimento della funzione pubblica. dal ministro competente. dai dirigenti di livello generale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran, tra l'altro: esercita a livello nazionale, in base agli indirizzi ricevuti dai comitati di settore, ogni attività relativa alla assistenza delle pubbliche amministrazioni ai fini dell'uniforme applicazione dei contratti collettivi. esercita a livello nazionale, in base agli indirizzi ricevuti dal Cnel, ogni attività relativa alla assistenza delle pubbliche amministrazioni ai fini dell'uniforme applicazione dei contratti collettivi. definisce gli indirizzi in base ai quali i dirigenti esercitano a livello nazionale ogni attività relativa alla assistenza delle pubbliche amministrazioni ai fini dell'uniforme applicazione dei contratti collettivi. esercita a livello nazionale, in base agli indirizzi ricevuti dalla Corte dei conti, ogni attività relativa alla assistenza delle pubbliche amministrazioni ai fini dell'uniforme applicazione dei contratti collettivi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran, tra l'altro: esercita a livello nazionale, in base agli indirizzi ricevuti dal Cnel, ogni attività relativa alla negoziazione dei contratti collettivi. esercita a livello nazionale, in base agli indirizzi ricevuti dai comitati di settore, ogni attività relativa alla negoziazione dei contratti collettivi. esercita a livello nazionale, in base agli indirizzi ricevuti dalla Corte dei conti, ogni attività relativa alla negoziazione dei contratti collettivi. definisce gli indirizzi in base ai quali i dirigenti esercitano a livello nazionale ogni attività relativa alla negoziazione dei contratti collettivi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'esercizio a livello nazionale, in base agli indirizzi ricevuti dai comitati di settore, di ogni attività relativa alla negoziazione dei contratti collettivi spetta: al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. al Cnel. all'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran. alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran, tra l'altro: esercita a livello nazionale, in base agli indirizzi ricevuti dalla Corte dei conti, ogni attività relativa alle relazioni sindacali. esercita a livello nazionale, in base agli indirizzi ricevuti dai comitati di settore, ogni attività relativa alle relazioni sindacali. definisce gli indirizzi in base ai quali i dirigenti esercitano a livello nazionale ogni attività relativa alle relazioni sindacali. esercita a livello nazionale, in base agli indirizzi ricevuti dal Cnel, ogni attività relativa alle relazioni sindacali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran: non ha personalità giuridica. ha personalità giuridica di diritto privato. costituisce un ufficio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri. ha personalità giuridica di diritto pubblico.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le norme concernenti l'organizzazione interna dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran: sono definite con regolamento adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Consiglio di Stato. sono definite dall'Aran con propri regolamenti. sono definite con regolamento adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Cnel. sono definite con regolamento adottato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la gestione finanziaria dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran: non è soggetta al controllo della Corte dei conti. è soggetta al controllo sia preventivo sia consuntivo della Corte dei conti. è soggetta al controllo consuntivo della Corte dei conti. è soggetta al controllo preventivo della Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran: ha autonomia organizzativa, ma non ha autonomia contabile. non ha autonomia organizzativa e contabile. ha autonomia organizzativa e contabile nei limiti del proprio bilancio. non ha autonomia organizzativa, ma ha autonomia contabile nei limiti del proprio bilancio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le norme concernenti il funzionamento e la gestione finanziaria dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran: sono definite con regolamento adottato con decreto del Presidente dal Consiglio dei ministri, previo parere della Corte dei conti. sono definite con regolamento adottato con decreto del Presidente della Repubblica, previo parere del Cnel. sono definite con regolamento adottato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previo parere del Consiglio di Stato. sono definite dall'Aran con propri regolamenti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, alla copertura dei posti del ruolo del personale dipendente dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran si provvede: esclusivamente tramite concorsi pubblici. tramite concorsi pubblici, ovvero mediante assunzioni con contratto di lavoro a tempo determinato, regolati dalle norme di diritto pubblico. tramite concorsi pubblici, ovvero mediante assunzioni con contratto di lavoro a tempo determinato, regolati dalle norme di diritto privato. esclusivamente mediante assunzioni con contratto di lavoro a tempo determinato, regolati dalle norme di diritto privato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran, per il proprio funzionamento può avvalersi di personale proveniente dalle pubbliche amministrazioni rappresentate: in posizione di comando o collocato fuori ruolo ed i dipendenti comandati o collocati fuori ruolo non conservano lo stato giuridico ed il trattamento economico delle amministrazioni di provenienza. che non può essere in posizione di comando o collocato fuori ruolo, ma deve essere assunto dall'Aran. esclusivamente in posizione di comando e che conserva lo stato giuridico, non anche il trattamento economico delle amministrazioni di provenienza. in posizione di comando o collocato fuori ruolo ed i dipendenti comandati o collocati fuori ruolo conservano lo stato giuridico ed il trattamento economico delle amministrazioni di provenienza.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran, per il proprio funzionamento, tra l'altro: può utilizzare, sulla base di apposite intese, anche personale direttamente messo a disposizione dalle amministrazioni e dagli enti rappresentati, con oneri a proprio carico. può utilizzare anche personale direttamente messo a disposizione dalle amministrazioni e dagli enti rappresentati, con oneri a carico di questi, soltanto qualora ciò sia previsto dai contratti collettivi. può utilizzare, sulla base di apposite intese, anche personale direttamente messo a disposizione dalle amministrazioni e dagli enti rappresentati, con oneri a carico di questi. non può utilizzare personale direttamente messo a disposizione dalle amministrazioni e dagli enti rappresentati.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le province autonome, per la contrattazione collettiva di loro competenza: possono avvalersi di agenzie tecniche istituite con legge statale ovvero dell'assistenza dell'Aran. possono avvalersi di agenzie tecniche istituite con legge provinciale ovvero dell'assistenza dell'Aran. devono avvalersi dell'assistenza dell'Aran. devono avvalersi di agenzie tecniche istituite con legge regionale e non possono avvalersi dell'assistenza dell'Aran.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le Regioni a statuto speciale, per la contrattazione collettiva di loro competenza: devono avvalersi di agenzie tecniche istituite con legge regionale e non possono avvalersi dell'assistenza dell'Aran. possono avvalersi di agenzie tecniche istituite con legge regionale ovvero dell'assistenza dell'Aran. possono avvalersi di agenzie tecniche istituite con legge statale ovvero dell'assistenza dell'Aran. devono avvalersi dell'assistenza dell'Aran.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, possono essere costituite, anche per periodi determinati, delegazioni dell'Aran su base regionale o pluriregionale: su richiesta del Dipartimento della funzione pubblica, in relazione all'articolazione della contrattazione collettiva integrativa nel comparto ed alle specifiche esigenze delle pubbliche amministrazioni interessate. su richiesta dei comitati di settore, in relazione all'articolazione della contrattazione collettiva integrativa nel comparto ed alle specifiche esigenze delle pubbliche amministrazioni interessate. su richiesta del ministro competente e su conforme parere della Conferenza Stato-Regioni, in relazione all'articolazione della contrattazione collettiva integrativa nel comparto ed alle specifiche esigenze delle pubbliche amministrazioni interessate. su richiesta del Cnel e su conforme parere della Conferenza Stato-regioni, in relazione all'articolazione della contrattazione collettiva integrativa nel comparto ed alle specifiche esigenze delle pubbliche amministrazioni interessate.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'attività dell'Aran, di assistenza delle pubbliche amministrazioni, ai fini della contrattazione integrativa: sulla base di apposita autorizzazione del Presidente del Consiglio dei ministri, può essere assicurata anche collettivamente ad amministrazioni dello stesso tipo. sulla base di apposite intese, può essere assicurata anche collettivamente ad amministrazioni dello stesso tipo. in nessun caso può essere assicurata collettivamente alle amministrazioni, neppure se queste sono dello stesso tipo. sulla base di apposita autorizzazione del Cnel, può essere assicurata anche collettivamente ad amministrazioni dello stesso tipo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'attività dell'Aran, di assistenza delle pubbliche amministrazioni, ai fini della contrattazione integrativa: sulla base di apposite intese, può essere assicurata anche collettivamente ad amministrazioni ubicate nello stesso ambito territoriale. sulla base di apposita autorizzazione del Presidente del Consiglio dei ministri, può essere assicurata anche collettivamente ad amministrazioni ubicate nello stesso ambito territoriale. in nessun caso può essere assicurata collettivamente alle amministrazioni, neppure se queste sono ubicate nello stesso ambito territoriale. sulla base di apposita autorizzazione del Cnel, può essere assicurata anche collettivamente ad amministrazioni ubicate nello stesso ambito territoriale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, all'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran, spetta tra l'altro: stabilire gli indirizzi che i comitati di settore devono osservare nell'attività relativa alla contrattazione collettiva. identificare i dirigenti ai quali spetta la legale rappresentanza delle pubbliche amministrazioni agli effetti della contrattazione collettiva nazionale. curare l'attività di studio necessaria all'esercizio della contrattazione collettiva. costituire i comitati di settore ed esercitare ogni attività relativa alla contrattazione integrativa.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, all'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran, spetta tra l'altro: costituire i comitati di settore ed esercitare ogni attività relativa alla contrattazione integrativa. identificare i dirigenti ai quali spetta la legale rappresentanza delle pubbliche amministrazioni agli effetti della contrattazione collettiva nazionale. stabilire gli indirizzi che i comitati di settore devono osservare nell'attività relativa alla contrattazione collettiva. curare l'attività di documentazione necessaria all'esercizio della contrattazione collettiva.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Aran, tra l'altro, predispone a cadenza trimestrale, ed invia al Governo, ai comitati di settore e alle commissioni parlamentari competenti, un rapporto sull'evoluzione delle retribuzioni di fatto dei pubblici dipendenti: e, a tal fine, può richiedere alla Corte dei conti l'acquisizione di informazioni statistiche e la formulazione di modelli statistici di rilevazione. e, a tal fine, si avvale della collaborazione dei comitati di settore per l'acquisizione di informazioni statistiche e per la formulazione di modelli statistici di rilevazione. e, a tal fine, si avvale della collaborazione dell'Istat per l'acquisizione di informazioni statistiche e per la formulazione di modelli statistici di rilevazione. e, a tal fine, si avvale della collaborazione delle società private specializzate iscritte in uno speciale elenco tenuto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per l'acquisizione di informazioni statistiche e per la formulazione di modelli statistici di rilevazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, n. 29, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran, tra l'altro: predispone a cadenza annuale, ed invia al Governo, ai comitati di settore e alle Commissioni parlamentari competenti, un rapporto sull'evoluzione delle retribuzioni di fatto dei pubblici dipendenti. predispone a cadenza trimestrale, ed invia al Governo, ai comitati di settore e alle commissioni parlamentari competenti, un rapporto sull'evoluzione delle retribuzioni di fatto dei pubblici dipendenti. predispone a cadenza trimestrale, ed invia alla Corte dei conti, un rapporto sull'evoluzione delle retribuzioni di fatto dei pubblici dipendenti. predispone a cadenza trimestrale, ed invia alla Corte dei conti ed al Cnel, un rapporto sull'evoluzione delle retribuzioni di fatto dei pubblici dipendenti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, all'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran, spetta tra l'altro: curare l'attività di monitoraggio necessaria all'esercizio della contrattazione collettiva. identificare i dirigenti ai quali spetta la legale rappresentanza delle pubbliche amministrazioni agli effetti della contrattazione collettiva nazionale. stabilire gli indirizzi che i comitati di settore devono osservare nell'attività relativa alla contrattazione collettiva. costituire i comitati di settore ed esercitare ogni attività relativa alla contrattazione integrativa.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, è prevista un'attività di monitoraggio sull'applicazione dei contratti collettivi nazionali e sulla contrattazione collettiva integrativa? Sì, e a tal fine viene istituito presso la Corte dei conti un apposito osservatorio a composizione paritetica. Sì, e a tal fine viene istituito presso il Cnel un apposito osservatorio a composizione paritetica. Sì, e a tal fine viene istituito presso l'Aran un apposito osservatorio a composizione paritetica. Sì, e a tal fine viene istituito presso l'Aran un apposito comitato composto da tre dirigenti dell'Aran.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'attività di monitoraggio sull'applicazione dei contratti collettivi nazionali e sulla contrattazione collettiva integrativa è svolta da un apposito osservatorio istituito presso l'Aran, a composizione paritetica, i cui componenti sono designati: dall'Aran, dall'Istat, dai comitati di settore e dalle organizzazioni sindacali firmatarie dei contratti collettivi nazionali. dall'Aran, dall'Istat e dalle organizzazioni sindacali firmatarie dei contratti collettivi nazionali. dall'Aran, dai comitati di settore e dalle organizzazioni sindacali firmatarie dei contratti collettivi nazionali. dal Dipartimento della funzione pubblica, dai comitati di settore e dalle organizzazioni sindacali firmatarie dei contratti collettivi nazionali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il comitato direttivo dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran: è costituito da cinque componenti ed è nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. è costituito da cinque componenti ed è nominato con decreto del Presidente della Repubblica. è costituito da cinque componenti ed è nominato con decreto dei Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati. è costituito da cinque componenti ed è nominato con decreto del Presidente del Cnel.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il comitato direttivo dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran è costituito da cinque componenti ed è presieduto: dal più anziano tra i componenti. dal componente designato dalla Conferenza dei presidenti delle regioni. da uno dei tre componenti designati dal Presidente del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza unificata Stato-Regioni e Stato-città. dal componente designato dall'Anci e dall'Upi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il comitato direttivo dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran: dura in carica quattro anni ed i suoi componenti non possono essere riconfermati. dura in carica cinque anni ed i suoi componenti possono essere riconfermati. dura in carica cinque anni ed i suoi componenti non possono essere riconfermati. dura in carica quattro anni ed i suoi componenti possono essere riconfermati.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il comitato direttivo dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran è costituito da cinque componenti: e non possono farne parte i dirigenti delle pubbliche amministrazioni. e non possono farne parte persone che rivestano incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali ovvero che ricoprano rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni. e non possono farne parte persone che siano estranee alla pubblica amministrazione. e non possono farne parte persone che abbiano rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con la pubblica amministrazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il comitato direttivo dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran è costituito da cinque componenti che devono essere scelti: esclusivamente tra i dirigenti di uffici dirigenziali, anche non generali, che siano esperti di riconosciuta competenza in materia di relazioni sindacali e di gestione del personale. tra esperti di riconosciuta competenza in materia di relazioni sindacali e di gestione del personale, anche estranei alla pubblica amministrazione. esclusivamente tra i dirigenti di uffici dirigenziali generali che siano esperti di riconosciuta competenza in materia di relazioni sindacali e di gestione del personale. esclusivamente tra i dipendenti della pubblica amministrazione che siano esperti di riconosciuta competenza in materia di relazioni sindacali e di gestione del personale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - Aran per la sua attività si avvale: delle risorse stabilite annualmente dal Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il parere della Corte dei conti. delle risorse derivanti da contributi posti a carico delle singole amministrazioni dei vari comparti, corrisposti in misura fissa per dipendente in servizio e di quote per l'assistenza alla contrattazione integrativa e per le altre prestazioni eventualmente richieste, poste a carico dei soggetti che se ne avvalgano. delle risorse stabilite annualmente dal Cnel, sentito il parere della Corte dei conti, calcolate avendo riguardo al numero dei dipendenti in servizio presso le pubbliche amministrazioni ed all'effettuazione di attività di assistenza alla contrattazione integrativa e di altre prestazioni eventualmente richieste. delle risorse stabilite dalla Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, gli atti di indirizzo delle amministrazioni diverse dallo Stato per la contrattazione collettiva nazionale: sono sottoposti al Consiglio di Stato ed alla Ragioneria generale dello Stato che possono esprimere le loro valutazioni per quanto attiene agli aspetti riguardanti la compatibilità con le linee di politica economica e finanziaria nazionale. sono sottoposti al Governo che può esprimere le sue valutazioni per quanto attiene agli aspetti riguardanti la compatibilità con le linee di politica economica e finanziaria nazionale. sono sottoposti ai comitati di settore che possono esprimere le loro valutazioni per quanto attiene agli aspetti riguardanti la compatibilità con le linee di politica economica e finanziaria nazionale. sono sottoposti all'Aran che può esprimere le sue valutazioni per quanto attiene agli aspetti riguardanti la compatibilità con le linee di politica economica e finanziaria nazionale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, gli indirizzi per la contrattazione collettiva nazionale: sono deliberati dall'Aran prima di ogni rinnovo contrattuale. sono deliberati dal Dipartimento della funzione pubblica, sentito il Cnel, prima di ogni rinnovo contrattuale e negli altri casi in cui è richiesta una attività negoziale dell'Aran. sono deliberati dai comitati di settore prima di ogni rinnovo contrattuale e negli altri casi in cui è richiesta una attività negoziale dell'Aran. sono deliberati dal ministro competente, sentito il Cnel, prima di ogni rinnovo contrattuale e negli altri casi in cui è richiesta una attività negoziale dell'Aran.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in occasione delle trattative per la stipulazione dei contratti collettivi nazionali: l'Aran informa costantemente il Cnel sullo svolgimento delle trattative. l'Aran informa costantemente il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ed il Dipartimento della funzione pubblica sullo svolgimento delle trattative. l'Aran informa costantemente il Cnel e la Corte dei conti sullo svolgimento delle trattative. l'Aran informa costantemente i comitati di settore e il Governo sullo svolgimento delle trattative.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel corso del procedimento per la stipulazione dei contratti collettivi nazionali, qualora sia raggiunta l'ipotesi di accordo: l'Aran acquisisce il parere favorevole del Consiglio di Stato sul testo contrattuale ed il parere favorevole della Ragioneria generale dello Stato sugli oneri finanziari diretti e indiretti che ne conseguono a carico dei bilanci delle amministrazioni interessate. l'Aran acquisisce il parere favorevole del Cnel e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali sul testo contrattuale ed il parere favorevole della Corte dei conti sugli oneri finanziari diretti e indiretti che ne conseguono a carico dei bilanci delle amministrazioni interessate. l'Aran acquisisce il parere favorevole del comitato di settore sul testo contrattuale e sugli oneri finanziari diretti e indiretti che ne conseguono a carico dei bilanci delle amministrazioni interessate. l'Aran acquisisce il parere favorevole della Corte dei conti sul testo contrattuale ed il parere favorevole della Ragioneria generale dello Stato sugli oneri finanziari diretti e indiretti che ne conseguono a carico dei bilanci delle amministrazioni interessate.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel corso del procedimento per la stipulazione dei contratti collettivi nazionali, qualora sia raggiunta l'ipotesi di accordo, l'Aran acquisisce il parere favorevole del comitato di settore sul testo contrattuale e sugli oneri finanziari che ne conseguono a carico dei bilanci delle amministrazioni interessate; tale parere, per le amministrazioni e le aziende autonome dello Stato, è espresso: dalla Ragioneria generale dello Stato, previo parere vincolante della Corte dei conti. dal Cipe, sentita la Corte dei conti. dal Presidente del Consiglio dei ministri, nell'osservanza del procedimento stabilito dal medesimo decreto legislativo. dalla Corte dei conti, previo parere vincolante della Ragioneria generale dello Stato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel corso del procedimento per la stipulazione dei contratti collettivi nazionali, la Corte dei conti certifica l'attendibilità della quantificazione dei costi contrattuali trasmessi dall'Aran, nonché la compatibilità di tali costi con gli strumenti di programmazione e di bilancio e, a tal fine: può acquisire elementi istruttori e valutazioni da tre esperti designati dal Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, del bilancio e della programmazione economica. può acquisire elementi istruttori e valutazioni da tre esperti designati dai Presidenti del Senato e della Camera dei deputati. può acquisire elementi istruttori e valutazioni da tre esperti designati dal Cnel, su proposta della Ragioneria generale dello Stato. può acquisire elementi istruttori e valutazioni da tre esperti designati dal Ragioniere generale dello Stato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel corso del procedimento per la stipulazione dei contratti collettivi nazionali, l'Aran, qualora sia raggiunta l'ipotesi di accordo, dopo avere acquisito il parere favorevole del comitato di settore sul testo contrattuale e sugli oneri finanziari che ne conseguono a carico dei bilanci delle amministrazioni interessate: trasmette la quantificazione dei costi contrattuali al Cnel e al Ministero dell'economia e delle finanze ai fini della certificazione di compatibilità con gli strumenti di programmazione e di bilancio. trasmette la quantificazione dei costi contrattuali alla Presidenza del Consiglio dei ministri, ai fini della certificazione di compatibilità con gli strumenti di programmazione e di bilancio. trasmette la quantificazione dei costi contrattuali alla Corte dei conti ai fini della certificazione di compatibilità con gli strumenti di programmazione e di bilancio. trasmette la quantificazione dei costi contrattuali alla Ragioneria generale dello Stato ai fini della certificazione di compatibilità con gli strumenti di programmazione e di bilancio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel corso del procedimento per la stipulazione dei contratti collettivi nazionali, l'Aran, qualora sia raggiunta l'ipotesi di accordo, dopo avere acquisito il parere favorevole del comitato di settore sul testo contrattuale e sugli oneri finanziari che ne conseguono a carico dei bilanci delle amministrazioni interessate: trasmette la quantificazione dei costi contrattuali al Consiglio di Stato, che certifica l'attendibilità dei costi quantificati e la loro compatibilità con gli strumenti di programmazione e di bilancio. trasmette la quantificazione dei costi contrattuali alla Presidenza del Consiglio dei ministri, che certifica l'attendibilità dei costi quantificati e la loro compatibilità con gli strumenti di programmazione e di bilancio. trasmette la quantificazione dei costi contrattuali alle Camere, che certificano l'attendibilità dei costi quantificati e la loro compatibilità con gli strumenti di programmazione e di bilancio. trasmette la quantificazione dei costi contrattuali alla Corte dei conti, che certifica l'attendibilità dei costi quantificati e la loro compatibilità con gli strumenti di programmazione e di bilancio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel corso del procedimento per la stipulazione dei contratti collettivi nazionali, la Corte dei conti certifica l'attendibilità della quantificazione dei costi contrattuali quantificati e trasmessi dall'Aran, nonché la compatibilità di tali costi con gli strumenti di programmazione e di bilancio e, se la certificazione è positiva: il Presidente dell'Aran sottoscrive l'atto di avvio delle trattative. il Governo sottoscrive il contratto collettivo. il Presidente dell'Aran sottoscrive definitivamente il contratto collettivo. il ministro competente sottoscrive il contratto collettivo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel corso del procedimento per la stipulazione dei contratti collettivi nazionali, la Corte dei conti certifica l'attendibilità della quantificazione dei costi contrattuali trasmessa dall'Aran, nonché la compatibilità di tali costi con gli strumenti di programmazione e di bilancio e, se la certificazione non è positiva: l'Aran, qualora non ritenga possibile adeguare la quantificazione dei costi contrattuali ai fini della certificazione, convoca le organizzazioni sindacali ai fini della riapertura delle trattative. l'Aran, qualora non ritenga possibile adeguare la quantificazione dei costi contrattuali ai fini della certificazione, richiede al Presidente del Consiglio dei ministri di incrementare le risorse finanziarie destinate agli impegni di spesa derivanti dal contratto collettivo. l'Aran sottoscrive con riserva il contratto collettivo. l'Aran, qualora non ritenga possibile adeguare la quantificazione dei costi contrattuali ai fini della certificazione, richiede alle Camere di incrementare le risorse finanziarie destinate agli impegni di spesa derivanti dal contratto collettivo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel corso del procedimento per la stipulazione dei contratti collettivi nazionali, la Corte dei conti certifica l'attendibilità della quantificazione dei costi contrattuali trasmessa dall'Aran, nonché la compatibilità di tali costi con gli strumenti di programmazione e di bilancio e, se la certificazione non è positiva: l'Aran, sentito il comitato di settore o il Presidente del Consiglio dei ministri, assume le iniziative necessarie per adeguare la quantificazione dei costi contrattuali ai fini della certificazione, ove ritenga possibile tale adeguamento. l'Aran sottoscrive con riserva il contratto collettivo. l'Aran, sentiti il Cnel e il Consiglio di Stato, assume in ogni caso le iniziative necessarie per adeguare la quantificazione dei costi contrattuali ai fini della certificazione. l'Aran, richiede al Cnel e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali di assumere le iniziative necessarie per adeguare la quantificazione dei costi contrattuali ai fini della certificazione, ove ritenga possibile tale adeguamento.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora, nel corso del procedimento di contrattazione collettiva, la procedura di certificazione dell'attendibilità della quantificazione dei costi contrattuali e della loro compatibilità con gli strumenti di programmazione e di bilancio non si concluda entro quaranta giorni dall'ipotesi di accordo: il Presidente del Consiglio dei ministri ha mandato di sottoscrivere definitivamente il contratto collettivo, previo parere del Cnel. il Presidente dell'Aran ha mandato di sottoscrivere definitivamente il contratto collettivo, salvo che non si renda necessaria la riapertura delle trattative ai sensi delle disposizioni di detto decreto. il Presidente dell'Aran deve richiedere al Presidente del Consiglio dei ministri l'autorizzazione a sottoscrivere con riserva il contratto collettivo. il Presidente dell'Aran deve richiedere al Cnel l'autorizzazione a sottoscrivere definitivamente il contratto collettivo, ovvero a riaprire le trattative.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i contratti collettivi: sono corredati da prospetti contenenti, tra l'altro, l'indicazione della copertura complessiva degli oneri per l'intero periodo di validità contrattuale, soltanto qualora la Ragioneria generale dello Stato non abbia certificato positivamente l'attendibilità dei dati riguardanti la quantificazione dei costi contrattuali. sono corredati da prospetti contenenti, tra l'altro, l'indicazione della copertura complessiva degli oneri per l'intero periodo di validità contrattuale. sono corredati da prospetti contenenti, tra l'altro, l'indicazione della copertura complessiva degli oneri per l'intero periodo di validità contrattuale, soltanto qualora il Cnel non abbia certificato positivamente l'attendibilità dei dati riguardanti la quantificazione dei costi contrattuali. sono corredati da prospetti contenenti, tra l'altro, l'indicazione della copertura complessiva degli oneri per l'intero periodo di validità contrattuale, soltanto qualora la Corte dei conti non abbia certificato positivamente l'attendibilità dei dati riguardanti la quantificazione dei costi contrattuali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i contratti collettivi: sono corredati da prospetti contenenti, tra l'altro, la quantificazione degli oneri, soltanto qualora il Cnel non abbia certificato positivamente l'attendibilità dei dati riguardanti la quantificazione dei costi contrattuali. sono corredati da prospetti contenenti, tra l'altro, la quantificazione degli oneri. sono corredati da prospetti contenenti, tra l'altro, la quantificazione degli oneri, soltanto qualora la Corte dei conti non abbia certificato positivamente l'attendibilità dei dati riguardanti la quantificazione dei costi contrattuali. sono corredati da prospetti contenenti, tra l'altro, la quantificazione degli oneri, soltanto qualora la Ragioneria generale dello Stato non abbia certificato positivamente l'attendibilità dei dati riguardanti la quantificazione dei costi contrattuali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i contratti collettivi: devono prevedere con apposite clausole la possibilità di sospenderne l'esecuzione parziale o totale per un periodo massimo di tre mesi in caso di paventata esorbitanza dai limiti di spesa. devono prevedere con apposite clausole la possibilità di sospenderne l'esecuzione parziale o totale in caso di accertata esorbitanza dai limiti di spesa. devono prevedere con apposite clausole la possibilità di sospenderne l'esecuzione parziale, e non anche totale, per un periodo massimo di tre mesi in caso di paventata esorbitanza dai limiti di spesa. devono prevedere con apposite clausole la possibilità di sospenderne l'esecuzione totale, e non anche parziale, per un periodo massimo di tre mesi in caso di paventata esorbitanza dai limiti di spesa.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i contratti collettivi: non possono contenere clausole che prevedano la possibilità di prorogare l'efficacia temporale del contratto, ad eccezione del caso in cui la loro apposizione sia stata espressamente autorizzata dalla Corte dei conti, sentito il Cnel. prevedono con apposite clausole la possibilità di prorogare l'efficacia temporale del contratto. non possono contenere clausole che prevedano la possibilità di prorogare l'efficacia temporale del contratto. non possono contenere clausole che prevedano la possibilità di prorogare l'efficacia temporale del contratto, ad eccezione del caso in cui la loro apposizione sia stata espressamente autorizzata dal Governo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la Corte dei conti: anche nelle sue articolazioni regionali di controllo, verifica periodicamente gli andamenti della spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni, utilizzando, per ciascun comparto, insiemi significativi di amministrazioni. anche nelle sue articolazioni regionali di controllo, soltanto qualora ne faccia richiesta l'Aran, verifica gli andamenti della spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni, utilizzando, per ciascun comparto, insiemi significativi di amministrazioni. verifica periodicamente, ma non nelle sue articolazioni regionali di controllo, gli andamenti della spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni, utilizzando, per ciascun comparto, insiemi significativi di amministrazioni. anche nelle sue articolazioni regionali di controllo, soltanto qualora ne faccia richiesta il Governo, verifica gli andamenti della spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni, utilizzando, per ciascun comparto, insiemi significativi di amministrazioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la Corte dei conti, anche nelle sue articolazioni regionali di controllo, verifica periodicamente gli andamenti della spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni, utilizzando, per ciascun comparto, insiemi significativi di amministrazioni e, a tal fine: può avvalersi esclusivamente di esperti esterni designati dall'Aran. può avvalersi di organi ed esperti individuati nei contratti collettivi nazionali. può avvalersi degli organi e degli esperti espressamente indicati in detto decreto. non può avvalersi dell'ausilio di alcun organo od esperto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, quando insorgano controversie sull'interpretazione dei contratti collettivi stipulati dalle pubbliche amministrazioni, le parti che li hanno sottoscritti si incontrano per definire consensualmente il significato della clausola controversa e l'eventuale accordo, stipulato con le procedure stabilite da detto decreto: sostituisce la clausola in questione sin dall'inizio della vigenza del contratto. sostituisce la clausola in questione a far data dalla stipula di detto accordo. sostituisce la clausola in questione a far data dalla pubblicazione di detto accordo nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. sostituisce la clausola in questione a far data dalla sua registrazione da parte della Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, quando insorgano controversie sull'interpretazione dei contratti collettivi stipulati dalle pubbliche amministrazioni: le parti che li hanno sottoscritti devono richiedere al Governo di stabilire il significato della clausola controversa. le parti che li hanno sottoscritti si incontrano per definire consensualmente il significato della clausola controversa. le parti che li hanno sottoscritti devono richiedere al comitato di settore competente di stabilire il significato della clausola controversa. le parti che li hanno sottoscritti devono richiedere all'Aran di stabilire il significato della clausola controversa.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, sono stabiliti limiti massimi per i permessi sindacali nel settore pubblico? Sì, e sono determinati da un regolamento adottato dall'Aran, previo parere del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al fine del contenimento, della trasparenza e della razionalizzazione. Sì, e sono determinati dalla contrattazione collettiva, in un apposito accordo tra l'Aran e le confederazioni sindacali rappresentative, ai sensi di detto decreto, al fine del contenimento, della trasparenza e della razionalizzazione. Sì, e sono determinati con regolamento ministeriale, previa intesa tra l'Aran e le confederazioni sindacali rappresentative, al fine del contenimento, della trasparenza e della razionalizzazione. Sì, e sono determinati con regolamento adottato con decreto del Presidente della Repubblica, previa intesa tra l'Aran e le confederazioni sindacali rappresentative, al fine del contenimento, della trasparenza e della razionalizzazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i limiti massimi dei permessi sindacali nel settore pubblico: sono determinati dalla contrattazione collettiva, in un apposito accordo tra l'Aran e le confederazioni sindacali rappresentative ai sensi di detto decreto. sono determinati con regolamento ministeriale, previa intesa tra l'Aran e le confederazioni sindacali rappresentative. sono determinati con regolamento adottato con decreto del Presidente della Repubblica, previa intesa tra l'Aran e le confederazioni sindacali rappresentative. sono determinati da un apposito regolamento emanato dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, previo parere dell'Aran.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, sono stabiliti limiti massimi per le aspettative sindacali nel settore pubblico? Sì, e sono determinati esclusivamente dalla legge, al fine del contenimento, della trasparenza e della razionalizzazione. Sì, e sono determinati dalla contrattazione collettiva, in un apposito accordo tra l'Aran e le confederazioni sindacali rappresentative, ai sensi di detto decreto, al fine del contenimento, della trasparenza e della razionalizzazione. Sì, e sono determinati con regolamento ministeriale, previo parere dell'Aran, al fine del contenimento, della trasparenza e della razionalizzazione. Sì, e sono determinati con regolamento adottato con decreto del Presidente della Repubblica, previo parere della Corte dei conti, al fine del contenimento, della trasparenza e della razionalizzazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i limiti massimi delle aspettative sindacali nel settore pubblico: sono determinati da un apposito regolamento emanato dall'Aran, sentito il Ministro del lavoro e delle politiche sociali. sono determinati con regolamento ministeriale, previa intesa tra l'Aran e le confederazioni sindacali rappresentative. sono determinati con regolamento adottato con decreto del Presidente della Repubblica, previa intesa tra l'Aran e le confederazioni sindacali rappresentative. sono determinati dalla contrattazione collettiva, in un apposito accordo tra l'Aran e le confederazioni sindacali rappresentative ai sensi di detto decreto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel settore pubblico, un apposito accordo tra l'Aran e le confederazioni sindacali rappresentative determina i limiti massimi per le aspettative sindacali; la gestione dell'accordo: è demandata ai comitati di settore. è demandata alla contrattazione collettiva, ivi comprese le modalità di utilizzo e distribuzione tra le confederazioni e le organizzazioni sindacali aventi titolo, sulla base della loro rappresentatività e con riferimento a ciascun comparto e area separata di contrattazione. è demandata ai dirigenti di livello generale, sulla base della rappresentatività delle confederazioni e organizzazioni sindacali aventi titolo e con riferimento a ciascun comparto e area separata di contrattazione. è demandata al Cnel.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel settore pubblico, un apposito accordo tra l'Aran e le confederazioni sindacali rappresentative determina i limiti massimi per le aspettative sindacali; la gestione dell'accordo: è demandata ai dirigenti di livello generale. è demandata al Cnel. è demandata alla contrattazione collettiva. è riservata alla legge.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel settore pubblico, un apposito accordo tra l'Aran e le confederazioni sindacali rappresentative ai sensi di detto decreto determina i limiti massimi per i permessi sindacali; la gestione dell'accordo: è demandata alla contrattazione collettiva. è demandata alle confederazioni sindacali rappresentative. è demandata ai dirigenti di livello generale. è demandata alla Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel settore pubblico, un apposito accordo tra l'Aran e le confederazioni sindacali rappresentative determina i limiti massimi per i permessi sindacali; la gestione dell'accordo: è demandata ai dirigenti di livello generale, sulla base della rappresentatività delle confederazioni e organizzazioni sindacali aventi titolo e con riferimento a ciascun comparto e area separata di contrattazione. è demandata alla contrattazione collettiva, ivi comprese le modalità di utilizzo e distribuzione tra le confederazioni e le organizzazioni sindacali aventi titolo, sulla base della loro rappresentatività e con riferimento a ciascun comparto e area separata di contrattazione. deve avvenire secondo gli indirizzi stabiliti dai comitati di settore, sulla base della rappresentatività delle confederazioni e organizzazioni sindacali aventi titolo e con riferimento a ciascun comparto e area separata di contrattazione. deve avvenire secondo gli indirizzi stabiliti dal Cnel, sulla base della rappresentatività delle confederazioni e organizzazioni sindacali aventi titolo e con riferimento a ciascun comparto e area separata di contrattazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, quali sono i dati che le amministrazioni pubbliche sono tenute a fornire alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica in ordine ai permessi sindacali? Le amministrazioni pubbliche sono tenute a fornire il numero complessivo ed i nominativi dei beneficiari dei permessi sindacali. Le amministrazioni pubbliche sono tenute a fornire soltanto il numero complessivo dei permessi sindacali e non devono fornire i nominativi dei beneficiari. Le amministrazioni pubbliche sono tenute a fornire il numero complessivo dei permessi sindacali, soltanto qualora essi siano stati accordati in misura superiore a quella massima stabilita dalla contrattazione collettiva. Le amministrazioni pubbliche sono tenute a fornire soltanto i nominativi dei beneficiari dei permessi sindacali e non devono fornire il numero complessivo dei permessi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni, tra l'altro: sono tenute a fornire alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica gli elenchi nominativi, suddivisi per qualifica, del personale dipendente collocato in aspettativa, in quanto chiamato a ricoprire una funzione pubblica elettiva. sono tenute a fornire al Cnel e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali gli elenchi nominativi, suddivisi per qualifica, del personale dipendente collocato in aspettativa, in quanto chiamato a ricoprire una funzione pubblica elettiva. sono tenute a fornire all'Aran gli elenchi nominativi, suddivisi per qualifica, del personale dipendente collocato in aspettativa, in quanto chiamato a ricoprire una funzione pubblica elettiva. sono tenute a fornire ai comitati di settore gli elenchi nominativi, suddivisi per qualifica, del personale dipendente collocato in aspettativa, in quanto chiamato a ricoprire una funzione pubblica elettiva.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, quali sono i dati che le amministrazioni pubbliche sono tenute a fornire alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica in ordine alle aspettative per motivi sindacali? Le amministrazioni pubbliche sono tenute a fornire il numero delle aspettative per motivi sindacali soltanto qualora esso superi il limite massimo stabilito dalla contrattazione collettiva, ma non possono fornire i nominativi del personale dipendente che le ha ottenute. Le amministrazioni pubbliche sono tenute a fornire i nominativi del personale dipendente che ha ottenuto aspettative per motivi sindacali soltanto qualora il loro numero superi il limite massimo stabilito dalla contrattazione collettiva. Le amministrazioni pubbliche sono tenute a fornire soltanto il numero delle aspettative per motivi sindacali e non devono fornire i nominativi del personale dipendente che le hanno ottenute. Le amministrazioni pubbliche sono tenute a fornire gli elenchi nominativi, suddivisi per qualifica, del personale dipendente collocato in aspettativa per motivi sindacali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche: sono tenute a fornire alla Ragioneria generale dello Stato soltanto i nominativi dei beneficiari dei permessi sindacali, ma non il loro numero complessivo. sono tenute a fornire alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica il numero complessivo ed i nominativi dei beneficiari dei permessi sindacali. sono tenute a fornire al Cnel, per ciascuna amministrazione di riferimento, il numero complessivo ed i nominativi dei beneficiari dei permessi sindacali. sono tenute a fornire alla Corte dei conti soltanto il numero complessivo, ma non i nominativi dei beneficiari dei permessi sindacali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni, tra l'altro: sono tenute a fornire ai comitati di settore gli elenchi nominativi, suddivisi per qualifica, del personale dipendente collocato in aspettativa per motivi sindacali. sono tenute a fornire all'Aran gli elenchi nominativi, suddivisi per qualifica, del personale dipendente collocato in aspettativa per motivi sindacali. sono tenute a fornire alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica gli elenchi nominativi, suddivisi per qualifica, del personale dipendente collocato in aspettativa per motivi sindacali. sono tenute a fornire al Cnel gli elenchi nominativi, suddivisi per qualifica, del personale dipendente collocato in aspettativa per motivi sindacali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la legge 20 maggio 1970, n. 300 (Statuto dei lavoratori) si applica alle pubbliche amministrazioni? Sì, a prescindere dal numero dei dipendenti. No. Sì, ma limitatamente agli uffici nei quali siano occupati almeno quindici dipendenti con rapporto di lavoro a tempo pieno o parziale. Sì, ma limitatamente agli uffici nei quali siano occupati almeno quindici dipendenti con rapporto di lavoro a tempo pieno.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la legge 20 maggio 1970, n. 300 (Statuto dei lavoratori): si applica a ciascun ufficio delle pubbliche amministrazioni nel quale siano occupati almeno quindici dipendenti con rapporto di lavoro a tempo pieno o a tempo parziale. si applica a ciascun ufficio delle pubbliche amministrazioni nel quale siano occupati almeno trenta dipendenti. si applica alle pubbliche amministrazioni a prescindere dal numero dei dipendenti. si applica a ciascun ufficio delle pubbliche amministrazioni nel quale siano occupati almeno quindici dipendenti con rapporto di lavoro a tempo pieno.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il prestatore di lavoro: deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni considerate equivalenti nell'ambito della classificazione professionale prevista dalla legge. deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni considerate equivalenti nell'ambito della classificazione professionale prevista dai contratti collettivi. deve essere adibito esclusivamente alle mansioni per le quali è stato assunto e non può essere adibito alle mansioni considerate equivalenti nell'ambito della classificazione professionale prevista dai contratti collettivi. deve essere adibito esclusivamente alle mansioni per le quali è stato assunto o, previo suo assenso, a quelle stabilite dal dirigente dell'ufficio, anche se non equivalenti alle prime nell'ambito della classificazione professionale prevista dalla legge.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione? No. Sì, esclusivamente ai fini dell'inquadramento del lavoratore e non anche ai fini dell'assegnazione di incarichi di direzione. Sì, esclusivamente ai fini dell'assegnazione di incarichi di direzione e non anche ai fini dell'inquadramento del lavoratore. Sì.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni diverse da quelle per le quali è stato assunto? Sì, può essere adibito, tra l'altro, a quelle considerate equivalenti nell'ambito della classificazione professionale prevista dalla legge, purché vi consenta la rappresentanza unitaria del personale. Sì, può essere adibito, tra l'altro, a quelle considerate equivalenti nell'ambito della classificazione professionale prevista dai contratti collettivi. Sì, può essere adibito, tra l'altro, a quelle considerate equivalenti nell'ambito della classificazione professionale prevista con regolamento ministeriale, purché vi consenta la rappresentanza unitaria del personale. No, in nessun caso.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il prestatore di lavoro: deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore, qualora si dimostri in grado di svolgerle. deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore qualora via sia il suo consenso e quello della rappresentanza unitaria del personale. deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto e in nessun caso può essere adibito a quelle corrispondenti alla qualifica superiore. deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni considerate equivalenti nell'ambito della classificazione professionale prevista dai contratti collettivi ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito, tra l'altro, per effetto di procedure selettive.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni diverse da quelle per le quali è stato assunto? Sì, può essere adibito, tra l'altro, alle mansioni corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito per effetto di procedure concorsuali o selettive, ma non dello sviluppo professionale. Sì, può essere adibito, tra l'altro, alle mansioni corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito per effetto dello sviluppo professionale o di procedure concorsuali o selettive. Sì, può essere adibito, tra l'altro, alle mansioni corrispondenti alla qualifica superiore, purché vi consenta la rappresentanza unitaria del personale. No, in nessun caso.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, in quale dei seguenti casi il prestatore di lavoro può essere adibito ad esercitare mansioni corrispondenti alla qualifica superiore a quella per la quale è stato assunto? In tutti i casi in cui la rappresentanza unitaria del personale vi consenta. Nel caso in cui ciò sia ritenuto opportuno dal dirigente competente, purché vi sia il consenso delle organizzazioni sindacali. Nel caso in cui tali mansioni siano corrispondenti alla qualifica superiore che egli abbia successivamente acquisito, tra l'altro, per effetto di procedure concorsuali. In nessun caso.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza: ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore. non ha effetto, tra l'altro, ai fini dell'inquadramento del lavoratore. non ha effetto, tra l'altro, ai fini dell'inquadramento del lavoratore, a meno che l'esercizio di fatto delle mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza sia avvenuto previo consenso della rappresentanza unitaria del personale. ha effetto, tra l'altro, ai fini dell'inquadramento del lavoratore, purché siano state esercitate continuativamente almeno per tre mesi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il prestatore di lavoro può essere adibito ad esercitare mansioni corrispondenti alla qualifica superiore a quella per la quale è stato assunto? Sì, senza alcun limite. No, in nessun caso. Sì, purché la rappresentanza unitaria del personale vi consenta. Sì, purché tali mansioni siano corrispondenti alla qualifica superiore che egli abbia successivamente acquisito, tra l'altro, per effetto dello sviluppo professionale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, in quale dei seguenti casi il prestatore di lavoro può essere adibito ad esercitare mansioni corrispondenti alla qualifica superiore a quella per la quale è stato assunto? In tutti i casi in cui la rappresentanza unitaria del personale vi consenta. Nel caso in cui tali mansioni siano corrispondenti alla qualifica superiore che egli abbia successivamente acquisito, tra l'altro, per effetto di procedure selettive. In nessun caso. Nel caso in cui ciò sia ritenuto opportuno dal dirigente competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il prestatore di lavoro: deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni considerate equivalenti nell'ambito della classificazione professionale prevista dai contratti collettivi. deve essere adibito alle mansioni stabilite discrezionalmente dal dirigente dell'ufficio, previo suo assenso. deve essere adibito alle mansioni stabilite discrezionalmente dal dirigente dell'ufficio, anche senza il suo consenso. deve essere adibito alle mansioni stabilite dal dirigente dell'ufficio, sentita la rappresentanza unitaria del personale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il prestatore di lavoro: deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito, tra l'altro, per effetto di procedure concorsuali. deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore, qualora si dimostri in grado di svolgerle. deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto e può svolgere le mansioni corrispondenti alla qualifica superiore, qualora vi sia il consenso delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di detto decreto. deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore qualora vi sia il suo consenso e quello della rappresentanza unitaria del personale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza: non ha effetto, tra l'altro, ai fini dell'assegnazione di incarichi di direzione. ha effetto ai fini dell'assegnazione di incarichi di direzione. non ha effetto, tra l'altro, ai fini dell'assegnazione di incarichi di direzione soltanto qualora l'esercizio di fatto delle mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza sia avvenuto senza il previo consenso della rappresentanza unitaria del personale. ha effetto, tra l'altro, ai fini dell'assegnazione di incarichi di direzione, purché siano state esercitate continuativamente almeno per tre mesi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il prestatore di lavoro: deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore qualora vi sia il suo consenso e quello della rappresentanza unitaria del personale. deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito, tra l'altro, per effetto dello sviluppo professionale. deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore, qualora si dimostri in grado di svolgerle. deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto e in nessun caso può essere adibito a quelle corrispondenti alla qualifica superiore.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il prestatore di lavoro: può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore soltanto se risulti il consenso espresso sia del lavoratore sia della rappresentanza unitaria del personale. non può mai essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore. può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore alla sola condizione che vi consenta. può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore per obiettive esigenze di servizio ed in presenza delle ulteriori condizioni stabilite dalla legge.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore? Sì, tra l'altro, nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, inclusa l'ipotesi dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza, anche in difetto di obiettive esigenze di servizio, purché vi consenta per iscritto. Sì, per obiettive esigenze di servizio e, tra l'altro, nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza. Sì, tra l'altro, nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza, anche in difetto di obiettive esigenze di servizio. Sì, tra l'altro, nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, inclusa l'ipotesi dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza, purché risulti il consenso espresso della rappresentanza unitaria del personale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore? Sì, tra l'altro, nel caso di vacanza di posto in organico e per il periodo massimo stabilito dalla legge, anche in difetto di obiettive esigenze di servizio. Sì, tra l'altro, nel caso di vacanza di posto in organico e per il periodo massimo stabilito dalla legge, anche in difetto di obiettive esigenze di servizio, purché risulti il consenso espresso della rappresentanza unitaria del personale. Sì, per obiettive esigenze di servizio e, tra l'altro, nel caso di vacanza di posto in organico, senza alcun limite temporale. Sì, per obiettive esigenze di servizio e, tra l'altro, nel caso di vacanza di posto in organico e per il periodo massimo stabilito dalla legge.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore: qualora vi consenta e risulti altresì il consenso della rappresentanza unitaria del personale. qualora vi consenta, anche in difetto di obiettive esigenze di servizio. per obiettive esigenze di servizio e, tra l'altro, nel caso di vacanza di posto in organico, per la durata massima espressamente prevista. per obiettive esigenze di servizio e non è richiesta l'esistenza di nessun altro presupposto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore per obiettive esigenze di servizio e, tra l'altro, nel caso di vacanza di posto in organico: per non più di dodici mesi, non ulteriormente prorogabili. per non più di sei mesi, non ulteriormente prorogabili. per non più di dodici mesi, prorogabili fino a ventiquattro qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti. per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore per obiettive esigenze di servizio e, tra l'altro: nel caso di sostituzione di altro dipendente assente senza diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata massima di trenta giorni. nel caso di sostituzione di altro dipendente assente senza diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza. nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, ivi compreso il caso di assenza per ferie, per la durata dell'assenza. nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore per obiettive esigenze di servizio e, tra l'altro, nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto: per la durata di quindici giorni, con esclusione dell'assenza per ferie. per la durata di quindici giorni, incluso il caso dell'assenza per ferie. per la durata dell'assenza, con esclusione dell'assenza per ferie. per la durata dell'assenza, incluso il caso dell'assenza per ferie.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, in riferimento alla disciplina delle mansioni alle quali deve essere adibito il prestatore di lavoro, si considera svolgimento di mansioni superiori l'attribuzione dei compiti propri di dette mansioni? Sì, qualora l'attribuzione di detti compiti sia effettuata in modo prevalente e per un periodo di tempo non inferiore a dodici mesi. Sì, qualora l'attribuzione di detti compiti sia effettuata in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale. Sì, qualora l'attribuzione di detti compiti sia effettuata in modo prevalente e per un periodo di tempo non inferiore a ventiquattro mesi. Sì, anche qualora l'attribuzione di detti compiti non sia effettuata in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti della amministrazioni pubbliche, in riferimento alla disciplina delle mansioni alle quali deve essere adibito il prestatore di lavoro, si considera svolgimento di mansioni superiori: soltanto l'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni. soltanto l'attribuzione in modo prevalente, ed esclusivamente sotto il profilo temporale, dei compiti propri di dette mansioni. soltanto l'attribuzione in modo prevalente, ed esclusivamente sotto il profilo qualitativo, dei compiti propri di dette mansioni. soltanto l'attribuzione in modo prevalente, ed esclusivamente sotto il profilo quantitativo, dei compiti propri di dette mansioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora il prestatore di lavoro, nei casi espressamente previsti, sia adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore rispetto a quella per la quale egli è stato assunto, per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore? No. Sì, ma soltanto qualora egli abbia svolto detti compiti in sostituzione di altro dipendente assente per ferie. Sì, ma soltanto qualora egli abbia svolto detti compiti per un periodo di tempo non inferiore a dodici mesi. Sì.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora al prestatore di lavoro siano attribuiti i compiti propri di mansioni superiori allo scopo di sopperire a vacanze di posti in organico: immediatamente, e comunque nel termine massimo di novanta giorni dalla data in cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni, devono essere avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti. immediatamente, e comunque nel termine massimo di novanta giorni dalla data in cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni, devono essere coperti i posti vacanti. immediatamente, e comunque nel termine massimo di sei mesi dalla data del provvedimento con cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni, devono essere avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti. immediatamente, e comunque nel termine massimo di sei mesi dalla data in cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni, devono essere coperti i posti vacanti
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora al prestatore di lavoro siano attribuiti i compiti propri di mansioni superiori allo scopo di sopperire a vacanze di posti in organico, devono essere avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti? Sì, ma soltanto qualora il prestatore di lavoro non abbia prestato il proprio consenso allo svolgimento di detti compiti. Sì, immediatamente, e comunque nel termine massimo di sei mesi dalla data in cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni. No. Sì, immediatamente, e comunque nel termine massimo di novanta giorni dalla data in cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora il prestatore di lavoro, nei casi espressamente previsti, sia adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore a quelle per le quali è stato assunto: per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore. per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto ad un'indennità di mansione pari al venti per cento della retribuzione base. per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore soltanto qualora egli abbia svolto detti compiti per un periodo di tempo non inferiore a dodici mesi. per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore soltanto qualora egli abbia svolto detti compiti per un periodo di tempo non inferiore a sei mesi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora al prestatore di lavoro siano assegnate mansioni proprie di una qualifica superiore rispetto a quelle per le quali è stato assunto, al di fuori dei casi nei quali ciò è espressamente consentito: il dirigente che ha disposto l'assegnazione risponde personalmente del maggior onere conseguente soltanto qualora abbia agito con dolo. il dirigente che ha disposto l'assegnazione risponde personalmente del maggior onere conseguente soltanto qualora abbia agito con dolo o colpa grave e se la differenza di trattamento economico con la qualifica superiore è superiore al sessanta per cento della retribuzione base prevista per la qualifica di appartenenza del lavoratore. il dirigente che ha disposto l'assegnazione risponde personalmente del maggior onere conseguente, se ha agito con dolo o colpa grave. il dirigente che ha disposto l'assegnazione risponde personalmente del maggior onere conseguente, se ha agito con colpa lieve.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora al prestatore di lavoro siano assegnate mansioni proprie di una qualifica superiore rispetto a quelle per le quali è stato assunto, al di fuori dei casi nei quali ciò è espressamente consentito, il dirigente che ha disposto l'assegnazione risponde personalmente del maggior onere conseguente? Sì, se ha agito con dolo o colpa grave. No. Sì, ma soltanto qualora abbia agito con dolo. No, tranne che abbia agito allo scopo di procurare a sé o ad altri un profitto ingiusto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'assegnazione del prestatore di lavoro a mansioni proprie di una qualifica superiore rispetto a quelle per le quali è stato assunto, al di fuori dei casi nei quali essa è espressamente consentita: è nulla, ma al lavoratore è corrisposta la differenza di trattamento economico con la qualifica superiore. è risolubile, ma al lavoratore è corrisposta la differenza di trattamento economico con la qualifica superiore. è nulla soltanto qualora la differenza di trattamento economico con la qualifica superiore sia superiore al quaranta per cento della retribuzione base prevista per la qualifica di appartenenza del lavoratore. è annullabile, ma al lavoratore è corrisposta la differenza di trattamento economico con la qualifica superiore.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'assegnazione del prestatore di lavoro a mansioni proprie di una qualifica superiore rispetto a quelle per le quali è stato assunto, al di fuori dei casi nei quali essa è espressamente consentita: è nulla. è risolubile. è annullabile. è nulla soltanto qualora il lavoratore non abbia prestato il proprio consenso per iscritto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora sia richiesta all'amministrazione di appartenenza di un dipendente pubblico la previa autorizzazione allo svolgimento da parte di quest'ultimo di un incarico retribuito: l'amministrazione deve pronunciarsi sulla richiesta di autorizzazione entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta stessa. l'amministrazione deve pronunciarsi sulla richiesta di autorizzazione entro sessanta giorni dalla ricezione della richiesta stessa, ma soltanto qualora essa provenga da un soggetto pubblico. l'amministrazione deve pronunciarsi sulla richiesta di autorizzazione entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta stessa, ma soltanto qualora essa provenga da un soggetto pubblico. l'amministrazione deve pronunciarsi sulla richiesta di autorizzazione entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta stessa, ma soltanto qualora essa sia avanzata dal dipendente interessato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora un soggetto pubblico intenda conferire ad un dipendente pubblico un incarico retribuito: la previa autorizzazione all'amministrazione di appartenenza del dipendente deve essere richiesta esclusivamente dal dipendente interessato e, soltanto qualora questi non provveda entro trenta giorni dal conferimento dell'incarico, può essere richiesta anche dal soggetto che lo conferisce. la previa autorizzazione all'amministrazione di appartenenza del dipendente deve essere richiesta esclusivamente dal soggetto che conferisce l'incarico. la previa autorizzazione all'amministrazione di appartenenza del dipendente deve essere richiesta dal soggetto che conferisce l'incarico o dal dipendente interessato. la previa autorizzazione all'amministrazione di appartenenza del dipendente deve essere richiesta esclusivamente dal dipendente interessato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nel caso in cui sia richiesta all'amministrazione di appartenenza di un dipendente pubblico la previa autorizzazione allo svolgimento da parte di quest'ultimo di un incarico retribuito conferito da un soggetto pubblico o privato, qualora l'amministrazione non si pronunci sulla richiesta di autorizzazione entro il termine stabilito dalla legge: l'autorizzazione, se richiesta dal dipendente, si intende accordata; in ogni altro caso si intende definitivamente negata. l'autorizzazione, se richiesta per incarichi da conferirsi da amministrazioni pubbliche, si intende accordata; in ogni altro caso si intende definitivamente negata. l'autorizzazione si intende in ogni caso negata. l'autorizzazione si intende in ogni caso accordata.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora un soggetto privato intenda conferire ad un dipendente pubblico un incarico retribuito: la previa autorizzazione all'amministrazione di appartenenza del dipendente deve essere richiesta esclusivamente dal soggetto che conferisce l'incarico. la previa autorizzazione all'amministrazione di appartenenza del dipendente deve essere richiesta esclusivamente dal dipendente interessato e, soltanto qualora questi non provveda entro trenta giorni dal conferimento dell'incarico, può essere richiesta anche dal soggetto che lo conferisce. la previa autorizzazione all'amministrazione di appartenenza del dipendente deve essere richiesta dal soggetto che conferisce l'incarico o dal dipendente interessato. la previa autorizzazione all'amministrazione di appartenenza del dipendente deve essere richiesta esclusivamente dal dipendente interessato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora un soggetto pubblico o privato intenda conferire ad un dipendente pubblico un incarico retribuito, chi deve richiedere la previa autorizzazione allo svolgimento del medesimo all'amministrazione di appartenenza? La previa autorizzazione deve essere richiesta dal dipendente interessato e, soltanto qualora il soggetto che conferisce l'incarico sia un soggetto privato, può essere richiesta anche da quest'ultimo. La previa autorizzazione deve essere richiesta dal soggetto che conferisce l'incarico o dal dipendente interessato. La previa autorizzazione deve essere richiesta dal dipendente interessato e, soltanto qualora il soggetto che conferisce l'incarico sia un soggetto pubblico, può essere richiesta anche da quest'ultimo. La previa autorizzazione deve essere richiesta dal dipendente interessato e, soltanto qualora questi non provveda entro trenta giorni dal conferimento dell'incarico, può essere richiesta anche dal soggetto che lo conferisce.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora sia richiesta all'amministrazione di appartenenza di un dipendente pubblico la previa autorizzazione allo svolgimento da parte di quest'ultimo di un incarico retribuito conferito da un'altra amministrazione pubblica: l'autorizzazione è subordinata all'intesa tra le due amministrazioni e si prescinde dall'intesa se l'amministrazione presso cui il dipendente presta servizio non si pronunzia entro dieci giorni dalla ricezione della richiesta di intesa da parte dell'amministrazione di appartenenza. l'autorizzazione è subordinata all'intesa tra le due amministrazioni e si prescinde dall'intesa se l'amministrazione di appartenenza del dipendente interessato non si pronunzia entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta. l'autorizzazione non è subordinata all'intesa tra le due amministrazioni. l'autorizzazione è subordinata all'intesa tra le due amministrazioni, ma non è previsto alcun termine entro il quale l'amministrazione di appartenenza debba pronunziarsi sulla richiesta di intesa.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora sia richiesta all'amministrazione di appartenenza di un dipendente pubblico la previa autorizzazione allo svolgimento da parte di quest'ultimo di un incarico retribuito conferito da un'altra amministrazione pubblica: l'autorizzazione non è subordinata all'intesa tra le due amministrazioni e il termine per provvedere è per l'amministrazione di appartenenza di trenta giorni. l'autorizzazione è subordinata all'intesa tra le due amministrazioni e non è previsto alcun termine entro il quale l'amministrazione di appartenenza debba provvedere. l'autorizzazione è subordinata all'intesa tra le due amministrazioni e il termine per provvedere è per l'amministrazione di appartenenza di trenta giorni. l'autorizzazione è subordinata all'intesa tra le due amministrazioni e il termine per provvedere è per l'amministrazione di appartenenza di quarantacinque giorni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i soggetti pubblici che erogano compensi ai dipendenti pubblici per gli incarichi retribuiti indicati in detto decreto: sono tenuti a dare comunicazione all'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, entro il 30 aprile di ciascun anno, dei compensi erogati nell'anno precedente esclusivamente per quelli di importo lordo complessivo non inferiore a millecinquecentoquarantanove/37 euro. sono tenuti a dare comunicazione all'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, entro il 30 aprile di ciascun anno, dei compensi erogati nell'anno precedente esclusivamente per gli incarichi che non siano stati preventivamente autorizzati. sono tenuti a dare comunicazione all'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, entro il 30 aprile di ciascun anno, dei compensi erogati nell'anno precedente esclusivamente per quelli di importo lordo complessivo non inferiore a tremilanovantotto/74 euro. sono tenuti a dare comunicazione all'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, entro il 30 aprile di ciascun anno, dei compensi erogati nell'anno precedente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i soggetti privati che erogano compensi ai dipendenti pubblici per gli incarichi retribuiti previsti da detto decreto: sono tenuti a dare comunicazione all'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, entro il 30 aprile di ciascun anno, dei compensi erogati nell'anno precedente. sono tenuti a dare comunicazione all'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, entro il 30 aprile di ciascun anno, dei compensi erogati nell'anno precedente, esclusivamente per gli incarichi che non siano stati preventivamente autorizzati. sono tenuti a dare comunicazione all'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, entro il 30 aprile di ciascun anno, dei compensi erogati nell'anno precedente, esclusivamente per quelli di importo lordo complessivo non inferiore a tremilanovantotto/74 euro. sono tenuti a dare comunicazione all'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, entro il 30 aprile di ciascun anno, dei compensi erogati nell'anno precedente, esclusivamente per quelli di importo lordo complessivo non inferiore a millecinquecentoquarantanove/37 euro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i soggetti pubblici o privati che erogano compensi ai dipendenti pubblici per gli incarichi retribuiti indicati in detto decreto sono tenuti a dare comunicazione all'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, entro il 30 aprile di ciascun anno, dei compensi erogati nell'anno precedente? Sì. Sì, ma esclusivamente per i compensi di importo lordo complessivo non inferiore a tremilanovantotto/74 euro. Sì, ma esclusivamente per i compensi di importo lordo complessivo non inferiore a millecinquecentoquarantanove/37 euro. Sì, ma la comunicazione deve essere effettuata soltanto dai soggetti privati.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche che conferiscono incarichi retribuiti ai propri dipendenti sono tenute a comunicare annualmente al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi conferiti ai dipendenti stessi nell'anno precedente; il suddetto elenco deve essere accompagnato: da una relazione nella quale è indicata esclusivamente la rispondenza degli stessi al principio di buon andamento dell'amministrazione. da una relazione nella quale sono indicati, tra l'altro, i criteri di scelta dei dipendenti cui gli incarichi sono stati conferiti e la rispondenza dei medesimi ai principi di buon andamento dell'amministrazione. da una relazione nella quale sono indicati esclusivamente i criteri di scelta dei dipendenti cui gli incarichi sono stati conferiti. da una relazione nella quale sono indicati, tra l'altro, i criteri di scelta dei dipendenti cui gli incarichi sono stati conferiti, soltanto qualora essi non siano stati oggettivi e predeterminati.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche che conferiscono incarichi retribuiti ai propri dipendenti sono tenute a comunicare annualmente al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi conferiti ai dipendenti stessi nell'anno precedente; e, se non hanno conferito incarichi: non devono provvedere ad alcuna comunicazione. devono dichiarare di non averli conferiti. devono provvedere alla relativa comunicazione ogni sei mesi. devono provvedere ad inoltrare la relativa dichiarazione alla Ragioneria generale dello Stato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche che conferiscono incarichi retribuiti ai propri dipendenti, entro il 30 giugno di ciascun anno: sono tenute a comunicare al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi conferiti ai dipendenti stessi nell'anno precedente, limitatamente a quelli che non siano stati conferiti secondo criteri oggettivi e predeterminati. sono tenute a comunicare al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi conferiti ai dipendenti stessi nell'anno precedente. sono tenute a comunicare al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi conferiti ai dipendenti stessi nell'anno precedente, limitatamente a quelli che abbiano determinato l'erogazione di un compenso di importo lordo complessivo non inferiore a millecinquecentoquarantanove/37 euro. sono tenute a comunicare al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi conferiti ai dipendenti stessi nell'anno precedente, limitatamente a quelli che abbiano determinato l'erogazione di un compenso di importo lordo complessivo non inferiore a tremilanovantotto/74 euro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche che autorizzano incarichi retribuiti ai propri dipendenti sono tenute a comunicare annualmente al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi autorizzati ai dipendenti stessi nell'anno precedente; e, se non hanno autorizzato incarichi: devono provvedere ad inoltrare la relativa dichiarazione alla Ragioneria generale dello Stato. devono dichiarare di non averli autorizzati. non devono provvedere ad alcuna comunicazione. devono provvedere alla relativa comunicazione ogni sei mesi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche che autorizzano incarichi retribuiti ai propri dipendenti sono tenute a comunicare annualmente al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi autorizzati ai dipendenti stessi nell'anno precedente; il suddetto elenco deve essere accompagnato: da una relazione nella quale sono indicate, tra l'altro, le misure che si intendono adottare per il contenimento della spesa. da una relazione nella quale sono indicate esclusivamente le misure che si intendono adottare per il contenimento della spesa. da una relazione nella quale sono indicati esclusivamente i risparmi di spesa realizzati. da una relazione nella quale sono indicati esclusivamente i risparmi di spesa realizzati rispetto all'anno precedente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche che autorizzano incarichi retribuiti ai propri dipendenti sono tenute a comunicare annualmente al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi autorizzati ai dipendenti stessi nell'anno precedente; il suddetto elenco deve essere accompagnato: da una relazione nella quale sono indicati, tra l'altro, i criteri di scelta dei dipendenti cui gli incarichi sono stati autorizzati e la rispondenza dei medesimi ai principi di buon andamento dell'amministrazione. da una relazione nella quale sono indicati esclusivamente i criteri di scelta dei dipendenti cui gli incarichi sono stati autorizzati. da una relazione nella quale è indicata esclusivamente la rispondenza degli stessi al principio di buon andamento dell'amministrazione. da una relazione nella quale sono indicati, tra l'altro, i criteri di scelta dei dipendenti cui gli incarichi sono stati autorizzati, soltanto qualora essi non siano stati oggettivi e predeterminati.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche che autorizzano incarichi retribuiti ai propri dipendenti sono tenute a comunicare annualmente al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi autorizzati ai dipendenti stessi nell'anno precedente, con indicazione, tra l'altro: dell'oggetto dell'incarico e del compenso lordo previsto o presunto. dell'oggetto dell'incarico e del compenso netto previsto o presunto. dell'oggetto e della durata dell'incarico, ma non del compenso netto previsto o presunto. del compenso netto previsto o presunto, ma non dell'oggetto dell'incarico.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche che conferiscono incarichi retribuiti ai propri dipendenti sono tenute a comunicare annualmente al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi conferiti ai dipendenti stessi nell'anno precedente; il suddetto elenco deve essere accompagnato: da una relazione nella quale sono indicate, tra l'altro, le norme in applicazione delle quali gli incarichi sono stati conferiti e le ragioni del conferimento. da una relazione nella quale sono indicate esclusivamente le norme in applicazione delle quali gli incarichi sono stati conferiti. da una relazione nella quale sono indicate esclusivamente le ragioni del conferimento. da una relazione nella quale sono indicate esclusivamente le ragioni del conferimento e gli obiettivi conseguiti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche che conferiscono incarichi retribuiti ai propri dipendenti sono tenute a comunicare annualmente al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi conferiti ai dipendenti stessi nell'anno precedente, con indicazione, tra l'altro: dell'oggetto dell'incarico e del compenso lordo previsto o presunto. dell'oggetto dell'incarico e del compenso netto previsto o presunto. dell'oggetto e della durata dell'incarico, ma non del compenso netto previsto o presunto. del compenso netto o presunto, ma non dell'oggetto dell'incarico.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche che autorizzano incarichi retribuiti ai propri dipendenti, entro il 30 giugno di ciascun anno: sono tenute a comunicare al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi autorizzati ai dipendenti stessi nell'anno precedente, limitatamente a quelli che abbiano determinato l'erogazione di un compenso di importo lordo complessivo non inferiore a tremilanovantotto/74 euro. sono tenute a comunicare al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi autorizzati ai dipendenti stessi nell'anno precedente. sono tenute a comunicare al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi autorizzati ai dipendenti stessi nell'anno precedente, limitatamente a quelli che abbiano determinato l'erogazione di un compenso di importo lordo complessivo non inferiore a millecinquecentoquarantanove/37 euro. sono tenute a comunicare al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi autorizzati ai dipendenti stessi nell'anno precedente, limitatamente a quelli che non siano stati conferiti secondo criteri oggettivi e predeterminati.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le amministrazioni pubbliche che omettono di adempiere le prescritte comunicazioni concernenti il conferimento di incarichi retribuiti a dipendenti pubblici: devono versare ai fondi speciali dell'INPS una penale pari all'importo dei compensi erogati per detti incarichi. non possono assumere nuovi dipendenti fino a quando non adempiono. non possono conferire nuovi incarichi per un quinquennio. non possono conferire nuovi incarichi fino a quando non adempiono.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il Dipartimento della funzione pubblica, entro il 31 dicembre di ciascun anno, nel riferire al Parlamento sui dati raccolti in ordine agli incarichi retribuiti conferiti ai dipendenti pubblici: non può formulare proposte per la razionalizzazione dei criteri di attribuzione degli incarichi stessi e per il contenimento della relativa spesa. può formulare proposte per la razionalizzazione dei criteri di attribuzione degli incarichi, ma non per il contenimento della relativa spesa. formula proposte per il contenimento della spesa per gli incarichi e per la razionalizzazione dei criteri di attribuzione degli stessi. può formulare proposte per il contenimento della spesa per gli incarichi, ma non per la razionalizzazione dei criteri di attribuzione degli stessi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il Dipartimento della funzione pubblica, nel riferire entro il 31 dicembre di ciascun anno al Parlamento sui dati raccolti in ordine agli incarichi retribuiti conferiti ai dipendenti pubblici, può formulare proposte? Sì, e le proposte possono concernere esclusivamente la razionalizzazione dei criteri di attribuzione degli incarichi stessi. Sì, e le proposte possono concernere il contenimento della spesa per gli incarichi e per la razionalizzazione dei criteri di attribuzione degli incarichi stessi. No. Sì, e le proposte possono concernere esclusivamente il contenimento della spesa per gli incarichi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il Dipartimento della funzione pubblica deve riferire al Parlamento sui dati raccolti in ordine agli incarichi retribuiti conferiti ai dipendenti pubblici dalle amministrazioni pubbliche? Sì, entro il 31 dicembre di ciascun anno. Sì, entro il 31 dicembre di ciascun anno, ma soltanto nel caso di incremento della relativa spesa rispetto a quella sostenuta nell'anno precedente. No. Sì, alla fine di ogni legislatura.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni: possono conferire ai dipendenti incarichi, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, anche se non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o da altre fonti normative, purché siano preventivamente autorizzati dal Dipartimento della funzione pubblica. non possono conferire ai dipendenti incarichi, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, e detti incarichi non possono essere neppure previsti o disciplinati da legge o da altre fonti normative. non possono conferire ai dipendenti incarichi, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o da altre fonti normative, o che non siano espressamente autorizzati, soltanto qualora per essi sia prevista una retribuzione superiore a tremilanovantotto/74 euro. non possono conferire ai dipendenti incarichi, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o da altre fonti normative, o che non siano espressamente autorizzati.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'autorizzazione ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni all'esercizio di incarichi non compresi nei compiti e doveri di ufficio e che provengano da amministrazione pubblica diversa da quella di appartenenza: è disposta dagli organi competenti, secondo criteri oggettivi e predeterminati, che, tra l'altro, devono essere tali da escludere casi di incompatibilità di diritto e non anche di fatto. è disposta dagli organi competenti, secondo criteri oggettivi e predeterminati, che, tra l'altro, devono essere tali da escludere casi di incompatibilità, sia di diritto che di fatto. è disposta dagli organi competenti, secondo i criteri stabiliti dall'Aran, sentite le confederazioni sindacali rappresentative, che, tra l'altro, devono essere tali da escludere casi di incompatibilità sia di diritto che di fatto. è disposta dagli organi competenti, secondo i criteri stabiliti dall'Aran, sentite le confederazioni sindacali rappresentative, che tra l'altro, devono essere tali da escludere casi di incompatibilità di diritto e non anche di fatto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il conferimento ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni di incarichi non compresi nei compiti e doveri di ufficio: qualora sia operato direttamente dall'amministrazione è disposto dagli organi competenti, secondo criteri oggettivi e predeterminati, che tengano conto, tra l'altro, della specifica professionalità. qualora sia operato direttamente dall'amministrazione è disposto dagli organi competenti, secondo i criteri stabiliti dall'Aran, sentite le confederazioni sindacali rappresentative, che devono tenere conto, tra l'altro, della specifica professionalità. qualora sia operato direttamente dall'amministrazione è disposto dagli organi competenti, secondo i criteri stabiliti dall'Aran, sentite le confederazioni sindacali rappresentative, che devono tenere conto, tra l'altro, della specifica anzianità di servizio. qualora sia operato direttamente dall'amministrazione è disposto dagli organi competenti, secondo criteri oggettivi e predeterminati, che tengano conto, tra l'altro, della specifica anzianità di servizio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il conferimento ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni di incarichi non compresi nei compiti e doveri di ufficio: qualora sia operato direttamente dall'amministrazione è disposto dagli organi competenti, secondo i criteri stabiliti dall'Aran, sentite le confederazioni sindacali rappresentative, che tra l'altro, devono essere tali da escludere casi di incompatibilità di diritto e non anche di fatto. qualora sia operato direttamente dall'amministrazione è disposto dagli organi competenti, secondo i criteri stabiliti dall'Aran, sentite le confederazioni sindacali rappresentative, che, tra l'altro, devono essere tali da escludere casi di incompatibilità sia di diritto che di fatto. qualora sia operato direttamente dall'amministrazione è disposto dagli organi competenti, secondo criteri oggettivi e predeterminati, che, tra l'altro, devono essere tali da escludere casi di incompatibilità di diritto e non anche di fatto. qualora sia operato direttamente dall'amministrazione è disposto dagli organi competenti, secondo criteri oggettivi e predeterminati, che, tra l'altro, devono essere tali da escludere casi di incompatibilità, sia di diritto che di fatto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tra gli altri, sono esclusi dagli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria, quelli per i quali sono percepiti: compensi derivanti dalla collaborazione a enciclopedie. compensi erogati da organizzazioni no profit. compensi erogati da amministrazioni pubbliche. compensi devoluti in beneficenza.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tra gli altri, sono esclusi dagli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria, quelli per i quali sono percepiti compensi derivanti: dalla partecipazione a seminari. dalla partecipazione a seminari, purché organizzati da università statali. dalla partecipazione a seminari, purché organizzati da enti no profit. dalla partecipazione a seminari, purché organizzati da amministrazioni pubbliche.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni - esclusi i casi espressamente stabiliti - è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria: si intendono tutti gli incarichi, fatta eccezione per quelli occasionali, non compresi nei compiti e nei doveri di ufficio, per i quali è previsto, sotto qualsiasi forma, un compenso. si intendono tutti gli incarichi, anche occasionali, non compresi nei compiti e nei doveri di ufficio, per i quali è previsto, sotto qualsiasi forma, un compenso. si intendono tutti gli incarichi, anche occasionali, non compresi nei compiti e nei doveri di ufficio, per i quali è prevista una retribuzione mensile. si intendono tutti gli incarichi, anche occasionali, non compresi nei compiti e nei doveri di ufficio, per i quali è previsto, sotto qualsiasi forma, un compenso lordo superiore a tremilanovantotto/74 euro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tra gli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria sono ricompresi anche quelli per i quali i compensi derivano dalla partecipazione a convegni o seminari? No, ma soltanto qualora si tratti di convegni o seminari organizzati da università statali. No. No, ma soltanto qualora si tratti di convegni o seminari organizzati da enti no profit. Sì.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tra gli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria sono ricompresi anche quelli per i quali i compensi derivano dalla utilizzazione economica da parte dell'autore di opere dell'ingegno? No. No, limitatamente al periodo massimo di dodici mesi. Sì. No, soltanto qualora i compensi non siano di importo lordo annuo superiore a seimilacentonovantasette/48 euro annui.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tra gli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria sono ricompresi anche quelli per i quali i compensi derivano dalla utilizzazione economica da parte dell'inventore di invenzioni industriali? No, soltanto qualora i compensi non siano di importo superiore a seimilacentonovantasette/48 euro annui. No, limitatamente ai compensi derivanti dalle invenzioni di servizio. No. No, limitatamente al periodo massimo di dodici mesi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tra gli altri, sono esclusi, dagli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria quelli per i quali sono percepiti compensi derivanti: dalla utilizzazione economica da parte dell'autore di opere dell'ingegno, purché di importo lordo annuo non superiore a quattromilaseicentoquarantotto/11 euro. dalla utilizzazione economica da parte dell'autore di opere dell'ingegno. dalla utilizzazione economica da parte dell'autore di opere dell'ingegno, purché di importo lordo annuo non superiore a tremilanovantotto/74 euro. dalla utilizzazione economica da parte dell'autore di opere dell'ingegno, limitatamente ad un periodo massimo di dodici mesi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tra gli altri, sono esclusi dagli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria, quelli per i quali sono percepiti compensi derivanti: da incarichi conferiti da enti no profit. da incarichi conferiti da amministrazioni pubbliche. da incarichi per i quali è corrisposto solo il rimborso delle spese anche non documentate. da incarichi per i quali è corrisposto solo il rimborso delle spese documentate.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, dagli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria, sono esclusi, tra gli altri, quelli per i quali sono percepiti compensi: derivanti da incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti presso le stesse distaccati. derivanti da incarichi conferiti da amministrazioni pubbliche. derivanti da incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali anche a dipendenti che non siano presso le stesse distaccati. derivanti da incarichi svolti in favore di enti non profit.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, dagli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria, sono esclusi, tra gli altri, quelli per i quali sono percepiti compensi: derivanti da incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti presso le stesse comandati, anche se siano in aspettativa retribuita. derivanti da incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti presso le stesse distaccati o in aspettativa non retribuita. derivanti da incarichi conferiti da enti locali. derivanti da incarichi conferiti da enti pubblici economici, ovvero da società controllate dallo Stato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tra gli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria sono ricompresi anche quelli per i quali è previsto solo il rimborso spese? No, ma soltanto qualora sia previsto un rimborso spese inferiore a seimilacentonovantasette/48 euro. No, sempre che il rimborso riguardi solo le spese documentate. No, anche qualora sia previsto il rimborso delle spese non documentate. No, ma soltanto qualora il rimborso delle spese sia effettuato da enti non profit.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tra gli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria sono ricompresi anche quelli per i quali i compensi derivano da incarichi conferiti da organizzazioni sindacali? No, purché si tratti di incarichi conferiti a dipendenti presso le stesse distaccati o in aspettativa non retribuita e sempre che il compenso non sia di importo superiore a millecinquecentoquarantanove/37 euro. Sì. No, purché si tratti di incarichi conferiti a dipendenti presso le stesse distaccati o in aspettativa non retribuita. No, in nessun caso.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, dagli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria, sono esclusi, tra gli altri, quelli per i quali sono percepiti compensi derivanti: da incarichi per lo svolgimento dei quali il dipendente sia posto in posizione di comando. da incarichi svolti dal dipendente durante il periodo di ferie. da incarichi svolti in favore di enti non profit. da incarichi conferiti da amministrazioni pubbliche.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tra gli altri, sono esclusi dagli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria, quelli per i quali sono percepiti compensi derivanti: dalla partecipazione a convegni, purché organizzati da università statali. dalla partecipazione a convegni. dalla partecipazione a convegni, purché organizzati da enti no profit. dalla partecipazione a convegni, purché organizzati da amministrazioni pubbliche.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tra gli altri, sono esclusi dagli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria, quelli per i quali sono percepiti compensi derivanti: dalla utilizzazione economica da parte dell'inventore di invenzioni industriali, limitatamente alle invenzioni di servizio. dalla utilizzazione economica da parte dell'inventore di invenzioni industriali, limitatamente ad un periodo massimo di dodici mesi. dalla utilizzazione economica da parte dell'autore di invenzioni industriali, purché di importo lordo annuo non superiore a quattromilaseicentoquarantotto/11 euro. dalla utilizzazione economica da parte dell'inventore di invenzioni industriali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tra gli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria sono ricompresi anche quelli per i quali i compensi derivano dalla collaborazione a giornali e riviste? No. No, ma soltanto qualora si tratti di giornali e riviste edite da società controllate dallo Stato. Sì. No, ma soltanto qualora si tratti di giornali e riviste scientifiche.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, dagli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria, sono esclusi, tra gli altri, quelli per i quali sono percepiti compensi derivanti: da incarichi per lo svolgimento dei quali il dipendente sia posto in posizione di fuori ruolo. da incarichi svolti dal dipendente durante il periodo di ferie. da incarichi conferiti da amministrazioni pubbliche. da incarichi svolti in favore di enti no profit.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tra gli incarichi retribuiti, il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni - fatta eccezione nei casi espressamente stabiliti - è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria, sono ricompresi anche gli incarichi occasionali? No. Sì. No, tranne che per essi sia previsto un compenso lordo superiore a tremilanovantotto/74 euro. No, tranne che per essi sia previsto un compenso lordo superiore a millecinquecentoquarantanove/37 euro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tra gli altri, sono esclusi dagli incarichi retribuiti, il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria, quelli per i quali sono percepiti: compensi erogati da organizzazioni non lucrative. compensi derivanti dalla collaborazione a riviste. compensi devoluti in beneficenza. compensi erogati da amministrazioni pubbliche.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tra gli altri, sono esclusi dagli incarichi retribuiti, il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria, quelli per i quali sono percepiti: compensi derivanti dalla collaborazione a giornali. compensi di importo superiore a millecinquecentoquarantanove/37 euro. compensi devoluti in beneficenza. compensi erogati da amministrazioni pubbliche.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, dagli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria, sono esclusi, tra gli altri, quelli per i quali sono percepiti compensi derivanti: da incarichi per lo svolgimento dei quali il dipendente sia posto in posizione di aspettativa. da incarichi svolti dal dipendente durante il periodo di ferie. da incarichi conferiti da amministrazioni pubbliche. da incarichi svolti in favore di enti no profit.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tra gli incarichi retribuiti il cui svolgimento da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è soggetto ad una particolare disciplina autorizzatoria sono ricompresi anche quelli i cui compensi derivino da incarichi per lo svolgimento dei quali il dipendente è posto in posizione di aspettativa, di comando o di fuori ruolo? No. No, limitatamente a quelli per lo svolgimento dei quali il dipendente è posto in posizione di fuori ruolo. No, limitatamente a quelli per lo svolgimento dei quali il dipendente è posto in posizione di aspettativa. No, limitatamente a quelli per lo svolgimento dei quali il dipendente è posto in posizione di comando.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in caso di inosservanza da parte dei dipendenti pubblici del divieto di svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza: il compenso dovuto per le prestazioni eventualmente svolte va versato ad organizzazioni che espletano attività di volontariato indicate dall'amministrazione di appartenenza del dipendente. il compenso dovuto per le prestazioni eventualmente svolte deve essere versato in un conto speciale dell'entrata del bilancio dell'INPS (Istituto nazionale della previdenza sociale). il compenso dovuto per le prestazioni eventualmente svolte deve essere versato in misura pari al cinquanta per cento nel conto dell'entrata del bilancio dell'amministrazione di appartenenza del dipendente e la residua parte può essere trattenuta da quest'ultimo. il compenso dovuto per le prestazioni eventualmente svolte deve essere versato nel conto dell'entrata del bilancio dell'amministrazione di appartenenza del dipendente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in caso di inosservanza da parte dei dipendenti pubblici del divieto di svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza, il compenso dovuto per le prestazioni eventualmente svolte deve essere versato nel conto dell'entrata del bilancio dell'amministrazione di appartenenza del dipendente: a cura esclusivamente dell'erogante e mai del percettore. a cura esclusivamente del percettore e mai dell'erogante. a cura del percettore o, in difetto, dell'erogante, ma soltanto qualora quest'ultimo sia una società di capitali. a cura dell'erogante o, in difetto, del percettore.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in caso di inosservanza da parte dei dipendenti pubblici del divieto di svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza, il compenso dovuto per le prestazioni eventualmente svolte deve essere versato nel conto dell'entrata del bilancio dell'amministrazione di appartenenza del dipendente: per essere destinato ad incremento del fondo di quiescenza e non può essere destinato ad incremento di fondi diversi. per essere destinato ad incremento del fondo di produttività o di fondi equivalenti. per essere destinato ad incremento del fondo di produttività e non può essere destinato ad incremento di fondi equivalenti. per essere destinato ad incremento del fondo di previdenza e non può essere destinato ad incremento di fondi diversi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti pubblici non possono svolgereincarichi retribuiti: che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza, eccettuati i casi previsti dalla legge. che non siano stati conferiti dall'amministrazione di appartenenza e non possono essere autorizzati a svolgere incarichi retribuiti che siano conferiti da amministrazioni diverse da quest'ultima. che non siano stati conferiti dall'amministrazione di appartenenza o previamente autorizzati dal Dipartimento della funzione pubblica. che non siano stati previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza che, però, non può direttamente conferirli ai propri dipendenti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in caso di inosservanza da parte dei dipendenti pubblici del divieto di svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza, il versamento a quest'ultima da parte del dipendente del compenso dovuto esclude la responsabilità disciplinare? No, purché sia effettuato prima dell'inizio dell'azione disciplinare. Sì. No, purché sia effettuato entro tre mesi dall'incasso. No.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti pubblici - al di fuori dei casi espressamente previsti - possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti dall'amministrazione di appartenenza? No, tranne che si tratti di incarichi conferiti da altre amministrazioni pubbliche. No, tranne che si tratti di incarichi conferiti da altre amministrazioni pubbliche o da enti non profit. Sì, purché l'amministrazione di appartenenza li abbia previamente autorizzati. No, tranne che si tratti di incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti che non siano distaccati presso le stesse.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per i professori universitari a tempo pieno, le procedure per il rilascio dell'autorizzazione all'espletamento di incarichi retribuiti nei casi previsti dal succitato decreto legislativo sono disciplinate: con legge statale o regionale. con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, emanato previo parere del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche). con decreto del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche). dagli statuti o dai regolamenti degli atenei.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti pubblici possono svolgere incarichiretribuiti che non siano stati previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza? No, fatta eccezione per i casi previsti dalla legge. No, tranne che si tratti di incarichi per i quali è corrisposto solo il rimborso delle spese anche non documentate. No, tranne che si tratti di incarichi conferiti da enti non profit. No, tranne che si tratti di incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti che non siano distaccati presso le stesse.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in caso di inosservanza da parte dei dipendenti pubblici del divieto di svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza, il compenso dovuto per le prestazioni eventualmente svolte: deve essere versato nel conto dell'entrata del bilancio dell'amministrazione di appartenenza, salve le più gravi sanzioni e ferma restando la responsabilità disciplinare. deve essere versato nel conto dell'entrata del bilancio dell'amministrazione di appartenenza e siffatto versamento esclude l'applicabilità di più gravi sanzioni e la responsabilità disciplinare. deve essere versato nel conto dell'entrata del bilancio dell'amministrazione di appartenenza e siffatto versamento esclude l'applicabilità di più gravi sanzioni e la responsabilità disciplinare, purché avvenga a cura del percettore. deve essere versato nel conto dell'entrata del bilancio dell'amministrazione di appartenenza e siffatto versamento esclude l'applicabilità di più gravi sanzioni e la responsabilità disciplinare, purché avvenga a cura del percettore, entro tre mesi dall'incasso.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per i professori universitari a tempo pieno, i criteri per il rilascio dell'autorizzazione all'espletamento di incarichi retribuiti nei casi previsti dal succitato decreto legislativo sono disciplinati: con legge statale o regionale. con decreto del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche). con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, emanato previo parere del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche). dagli statuti o dai regolamenti degli atenei.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, al di fuori dei casi ai quali non si applica la disciplina autorizzatoria, il conferimento da parte delle pubbliche amministrazioni di incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza costituisce infrazione disciplinare per il funzionario responsabile del procedimento? Sì, ma soltanto qualora il conferimento dell'incarico non sia avvenuto con modalità tali da escludere incompatibilità anche di mero fatto. Sì. Sì, ma soltanto qualora il conferimento dell'incarico non sia avvenuto in base a criteri oggettivi e predeterminati. Sì, ma soltanto qualora il conferimento dell'incarico non sia avvenuto tenendo conto della specifica professionalità del dipendente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, al di fuori dei casi ai quali non si applica la disciplina autorizzatoria, qualora le pubbliche amministrazioni conferiscano incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza, l'importo previsto come corrispettivo dell'incarico, ove gravi su fondi in disponibilità dell'amministrazione conferente: è trasferito all'amministrazione di appartenenza del dipendente, ad incremento del fondo di quiescenza, e non può essere destinato ad incremento di fondi diversi. è trasferito all'amministrazione di appartenenza del dipendente, ad incremento del fondo di produttività o di fondi equivalenti. è trasferito all'amministrazione di appartenenza del dipendente, ad incremento del fondo di produttività, e non può essere destinato ad incremento di fondi equivalenti. è trasferito all'amministrazione di appartenenza del dipendente, ad incremento del fondo di previdenza, e non può essere destinato ad incremento di fondi diversi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, al di fuori dei casi ai quali non si applica la disciplina autorizzatoria, il conferimento da parte delle pubbliche amministrazioni di incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza: costituisce infrazione disciplinare per il funzionario responsabile del procedimento, tranne che il compenso lordo sia di importo inferiore a tremilanovantotto/74 euro. costituisce in ogni caso infrazione disciplinare per il funzionario responsabile del procedimento. costituisce infrazione disciplinare per il funzionario responsabile del procedimento, tranne che si tratti di incarichi di durata inferiore a tre mesi. costituisce infrazione disciplinare per il funzionario responsabile del procedimento, soltanto qualora questi abbia agito allo scopo di procurare al conferitario un ingiusto profitto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, al di fuori dei casi ai quali non si applica la disciplina autorizzatoria, qualora le pubbliche amministrazioni conferiscano incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza: l'importo previsto come corrispettivo dell'incarico, ove gravi su fondi in disponibilità dell'amministrazione conferente, è trasferito in uno speciale fondo del bilancio dell'INPS (Istituto nazionale della previdenza sociale). l'importo previsto come corrispettivo dell'incarico, ove gravi su fondi in disponibilità dell'amministrazione conferente, è trasferito all'amministrazione di appartenenza del dipendente. l'importo previsto come corrispettivo dell'incarico, ove gravi su fondi in disponibilità dell'amministrazione conferente, è trattenuto da quest'ultima. l'importo previsto come corrispettivo dell'incarico, ove gravi su fondi in disponibilità dell'amministrazione conferente, deve essere comunque erogato al dipendente, fatta salva la responsabilità disciplinare e contabile del funzionario responsabile del procedimento.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, al di fuori dei casi ai quali non si applica la disciplina autorizzatoria, qualora le pubbliche amministrazioni conferiscano incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza: il relativo provvedimento è valido, salva la responsabilità disciplinare del funzionario responsabile del procedimento. il relativo provvedimento è nullo di diritto. il relativo provvedimento è revocabile. il relativo provvedimento è annullabile.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, al di fuori dei casi espressamente esclusi dalla disciplina autorizzatoria, le pubbliche amministrazioni possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza? No, tranne che il compenso sia di importo lordo inferiore a tremilanovantotto/74 euro. No. No, tranne che nei casi di particolare necessità ed urgenza. No, tranne che si tratti di incarichi di durata inferiore a tre mesi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni, al di fuori dei casi espressamente previsti: non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, tranne che il conferimento avvenga in modo da escludere casi di incompatibilità sia di fatto che di diritto. non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, tranne che il conferimento avvenga tenendo conto della specifica professionalità del dipendente. non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi. non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, tranne che si tratti di incarichi conferiti secondo criteri oggettivi e predeterminati.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, gli enti pubblici economici, fatta eccezione per i casi espressamente previsti: non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti pubblici senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, tranne che il compenso lordo sia di importo inferiore a tremilanovantotto/74 euro. non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti pubblici senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, salvo che il conferimento dell'incarico avvenga secondo criteri oggettivi e predeterminati. non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti pubblici senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi. non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti pubblici senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, tranne che il compenso consista solo nel rimborso delle spese anche non documentate.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i soggetti privati, fatta eccezione per i casi espressamente previsti: non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti pubblici senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, salvo che il conferimento dell'incarico avvenga secondo criteri oggettivi e predeterminati. non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti pubblici senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi. non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti pubblici senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, tranne che il compenso consista solo nel rimborso delle spese anche non documentate. non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti pubblici senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi, tranne che il compenso lordo sia di importo inferiore a tremilanovantotto/74 euro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è definito dal Dipartimento della funzione pubblica, sentite le confederazioni sindacali rappresentative: anche in relazione alle necessarie misure organizzative da adottare al fine di assicurare la qualità dei servizi che le amministrazioni pubbliche rendono ai cittadini. anche in relazione alle necessarie misure organizzative da adottare al fine di assicurare il contenimento della spesa. anche in relazione alle necessarie misure organizzative da adottare al fine di assicurare la partecipazione dei cittadini alle scelte delle amministrazioni pubbliche. anche in relazione alle necessarie misure organizzative da adottare al fine di assicurare il controllo dei cittadini sulle scelte delle amministrazioni pubbliche.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è definito: dall'Aran, sentite le confederazioni sindacali rappresentative. con appositi accordi stipulati tra l'Aran e le confederazioni sindacali rappresentative. dal Presidente del Consiglio dei ministri, sentite le confederazioni sindacali rappresentative, previo parere del Consiglio di Stato. dal Dipartimento della funzione pubblica, sentite le confederazioni sindacali rappresentative.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è definito dal Dipartimento della funzione pubblica, sentite le confederazioni sindacali rappresentative: è consegnato a ciascun dipendente all'atto dell'assunzione e non è prevista alcuna ulteriore forma di pubblicità. ed è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e consegnato al dipendente all'atto dell'assunzione. ed è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, ma non è consegnato al dipendente all'atto dell'assunzione. ed è pubblicato nel Bollettino Ufficiale del Dipartimento della funzione pubblica e non è consegnato al dipendente all'atto dell'assunzione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, quale forma di pubblicità è prevista per il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni definito dal Dipartimento della funzione pubblica, sentite le confederazioni sindacali rappresentative? La pubblicazione nel sito Internet della Presidenza del Consiglio dei ministri. La pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. La pubblicazione, per estratto, su almeno tre quotidiani. La affissione negli uffici pubblici.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni: formulano all'Aran indirizzi, affinché il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni venga definito nei contratti, in allegato. formulano all'Aran indirizzi, affinché il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni venga definito con appositi accordi. formulano all'Aran indirizzi, affinché il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni venga recepito nei contratti, in allegato. formulano all'Aran indirizzi, affinché il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni venga pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni formulano all'Aran indirizzi, affinché il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni venga recepito, in allegato, nei contratti e i suoi principi vengano coordinati con: le previsioni contrattuali in materia di responsabilità disciplinare. le previsioni di legge in materia di responsabilità disciplinare. i regolamenti in materia di responsabilità disciplinare. le direttive ministeriali in materia di responsabilità disciplinare.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il codice etico per ciascuna magistratura: è adottato dagli organi delle associazioni di categoria, e sottoposto all'adesione degli appartenenti alla magistratura interessata; in mancanza, è adottato dall'organo di autogoverno. è adottato dagli organi delle associazioni di categoria. è adottato dagli organi di autogoverno. è adottato dagli organi di autogoverno, su proposta del Ministro della giustizia.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, sull'applicazione dei codici di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni: vigila la magistratura ordinaria. vigilano i dirigenti responsabili di ciascuna struttura. vigila la magistratura contabile. vigila la magistratura amministrativa.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'istruzione del procedimento disciplinare a carico dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche è svolta: dall'ufficio del pubblico ministero presso la magistratura ordinaria e, quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente. da un apposito ufficio istituito presso il Dipartimento della funzione pubblica e, quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente. dall'ufficio del pubblico ministero presso la Corte dei conti e, quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente. dall'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, individuato da ciascuna amministrazione, secondo il proprio ordinamento, e quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ciascuna amministrazione pubblica, secondo il proprio ordinamento, individua l'ufficio competente per i procedimenti disciplinari a carico dei dipendenti e, tra l'altro, tale ufficio: su segnalazione della magistratura contabile, contesta l'addebito al dipendente medesimo, ma, quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente. su segnalazione del capo della struttura in cui il dipendente lavora, contesta l'addebito al dipendente medesimo, ma quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura provvede direttamente. su segnalazione del capo della struttura in cui il dipendente lavora, riferisce alla magistratura contabile per la contestazione dell'addebito al dipendente medesimo, e quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura provvede direttamente. su segnalazione del capo della struttura in cui il dipendente lavora, riferisce alla magistratura amministrativa per la contestazione dell'addebito al dipendente medesimo, ma, quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura provvede direttamente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il capo della struttura in cui il dipendente pubblico lavora può applicare sanzioni disciplinari al dipendente pubblico che lavora presso di essa? Sì, quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura. Sì, qualunque sia la sanzione da applicare. No. Sì, ma soltanto se il relativo potere gli sia stato espressamente conferito con decreto ministeriale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la contestazione dell'addebito disciplinare ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche è effettuata: dall'ufficio del pubblico ministero presso la Corte dei conti e, quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente. dall'ufficio del pubblico ministero presso la magistratura ordinaria e, quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente. dall'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, individuato da ciascuna amministrazione, secondo il proprio ordinamento, e, quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente. da un apposito ufficio istituito presso il Dipartimento della funzione pubblica e, quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ciascuna amministrazione pubblica, secondo il proprio ordinamento, individua l'ufficio competente per i procedimenti disciplinari a carico dei dipendenti e, tra l'altro, tale ufficio: propone alla magistratura amministrativa l'applicazione della sanzione disciplinare, ma, quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente. applica la sanzione disciplinare, ma, quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente. propone alla magistratura contabile l'applicazione della sanzione disciplinare, ma, quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente. propone alla magistratura ordinaria l'applicazione della sanzione disciplinare, ma, quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, l'ufficio competente per i procedimenti disciplinari a carico dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche: è individuato da ciascuna amministrazione, secondo il proprio ordinamento. è individuato dai contratti collettivi. è individuato da appositi regolamenti adottati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previo parere del Consiglio di Stato. è individuato da appositi regolamenti ministeriali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ciascuna amministrazione pubblica, secondo il proprio ordinamento, individua l'ufficio competente per i procedimenti disciplinari a carico dei dipendenti e, tra l'altro, tale ufficio: istruisce il procedimento disciplinare; quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente. collabora con la magistratura ordinaria nell'istruzione del procedimento disciplinare; quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente. collabora con la magistratura contabile nell'istruzione del procedimento disciplinare; quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente. collabora con la magistratura amministrativa nell'istruzione del procedimento disciplinare; quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le sanzioni disciplinari a carico dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono applicate: dalla magistratura contabile, e dal capo della struttura qualora le sanzioni siano rimprovero verbale e censura. dalla magistratura amministrativa, e dal capo della struttura qualora le sanzioni siano rimprovero verbale e censura. dall'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, individuato da ciascuna amministrazione, secondo il proprio ordinamento, e dal capo della struttura in cui il dipendente lavora qualora le sanzioni siano rimprovero verbale e censura. da un apposito ufficio istituito presso il Dipartimento della funzione pubblica, e dal capo della struttura in cui il dipendente lavora qualora la sanzione sia la censura.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora debba essere applicata una sanzione disciplinare ad un dipendente di un'amministrazione pubblica, trascorsi inutilmente quindici giorni dalla convocazione per la difesa del medesimo: è nominato un difensore d'ufficio. la sanzione viene applicata nei successivi trenta giorni. la sanzione viene applicata nei successivi quindici giorni, ma è ridotta. la sanzione viene applicata nei successivi quindici giorni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, può essere applicata una sanzione disciplinare ad un dipendente di un'amministrazione pubblica, qualora siano trascorsi inutilmente quindici giorni dalla convocazione per la difesa del medesimo? Sì, la sanzione può essere applicata nei successivi quindici giorni. Sì, ma soltanto qualora la sanzione da applicare sia il rimprovero verbale. No. Sì, ma soltanto qualora la sanzione da applicare sia la censura.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ogni provvedimento disciplinare a carico del dipendente di un'amministrazione pubblica, ad eccezione del rimprovero verbale, deve essere adottato previa tempestiva contestazione scritta dell'addebito al dipendente: e quest'ultimo viene sentito a sua difesa con l'eventuale assistenza esclusivamente di un procuratore. e quest'ultimo viene sentito a sua difesa con l'eventuale assistenza di un procuratore ovvero di un rappresentante dell'associazione sindacale cui aderisce o conferisce mandato. e quest'ultimo viene sentito a sua difesa con l'eventuale assistenza esclusivamente di un rappresentante dell'associazione sindacale cui aderisce o conferisce mandato. e quest'ultimo viene sentito a sua difesa, senza alcuna possibilità di assistenza tecnica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, ogni provvedimento disciplinare: deve essere adottato previa tempestiva contestazione scritta dell'addebito al dipendente, ad eccezione del rimprovero verbale. deve essere adottato previa tempestiva contestazione scritta o verbale dell'addebito al dipendente, ad eccezione del rimprovero verbale. deve essere adottato previa tempestiva contestazione scritta dell'addebito al dipendente, senza alcuna eccezione. deve essere adottato previa tempestiva contestazione scritta o verbale dell'addebito al dipendente, salvo che, per ragioni d'urgenza, non sia possibile procedervi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il capo della struttura in cui il dipendente pubblico lavora può adottare nei confronti di quest'ultimo il provvedimento disciplinare del rimprovero verbale, senza previa tempestiva contestazione scritta? No. Sì, esclusivamente nei casi di urgenza. Sì, ma soltanto se il relativo potere gli sia stato espressamente conferito con decreto ministeriale. Sì.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il dipendente di un'amministrazione pubblica al quale sia contestato un addebito disciplinare, quando viene sentito a sua difesa: non può avvalersi di assistenza tecnica e deve essere sentito personalmente e da solo. può avvalersi dell'eventuale assistenza esclusivamente di un altro dipendente che abbia un'anzianità di servizio non inferiore a dieci anni e che sia iscritto in un apposito albo tenuto dal Dipartimento della funzione pubblica. può avvalersi dell'eventuale assistenza esclusivamente di un procuratore. può avvalersi dell'eventuale assistenza di un procuratore ovvero di un rappresentante dell'associazione sindacale cui aderisce o conferisce mandato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la sanzione disciplinare applicabile al dipendente di un'amministrazione pubblica può essere ridotta: con il consenso del dipendente. qualora il dipendente abbia un'anzianità di servizio non inferiore a cinque anni e non abbia commesso infrazioni disciplinari nell'ultimo triennio. con il consenso del capo della struttura in cui il dipendente lavora. con il consenso del dipendente e previo parere favorevole del capo della struttura in cui il dipendente lavora.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la sanzione disciplinare applicabile al dipendente di un'amministrazione pubblica può essere ridotta? Sì, con il consenso del dipendente, ma in tal caso non è suscettibile di impugnazione. Sì, con il consenso del dipendente, ed è suscettibile di impugnazione. Sì, con il consenso del dipendente, ed è suscettibile di impugnazione soltanto qualora il dipendente abbia formulato espressa riserva. No, neppure con il consenso del dipendente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la sanzione disciplinare applicata al dipendente di un'amministrazione pubblica non è più suscettibile di impugnazione: qualora il dipendente non sia comparso alla convocazione disposta per consentirgli la difesa. qualora il dipendente abbia un'anzianità di servizio inferiore a tre anni e sia stato già disciplinarmente sanzionato. qualora, con il consenso del dipendente, sia stata applicata in misura ridotta. qualora, anche senza consenso del dipendente, sia stata applicata in misura ridotta.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, se i contratti collettivi nazionali non hanno istituito apposite procedure di conciliazione e arbitrato, le sanzioni disciplinari possono essere impugnate dal lavoratore innanzi al collegio di conciliazione istituito presso la Direzione provinciale del lavoro competente per territorio; in tal caso: l'impugnazione non sospende l'applicazione della sanzione disciplinare, salvo che ciò sia espressamente disposto dal collegio con provvedimento cautelare. la sanzione disciplinare resta sospesa fino alla decisione da parte del collegio. l'impugnazione non sospende l'applicazione della sanzione disciplinare, salvo che ciò sia espressamente disposto dal T.A.R., adito in sede cautelare. l'impugnazione non sospende l'applicazione della sanzione disciplinare.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, se i contratti collettivi nazionali non hanno istituito apposite procedure di conciliazione e arbitrato, le sanzioni disciplinari possono essere impugnate dal lavoratore: innanzi al collegio di conciliazione istituito presso la Direzione provinciale del lavoro competente per territorio. innanzi al collegio di conciliazione istituito presso il Dipartimento della funzione pubblica. esclusivamente mediante ricorso gerarchico. esclusivamente mediante ricorso al tribunale ordinario nel cui circondario si trova l'ufficio cui il lavoratore è addetto, ovvero era addetto al momento della cessazione del rapporto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni, al fine di garantire la pari opportunità tra uomini e donne sul lavoro, tra l'altro: riservano alle donne, salva motivata impossibilità, almeno un terzo dei posti di componente delle commissioni di concorso. possono finanziare programmi di azioni positive e l'attività delle associazioni, anche private, che hanno quale scopo quello di realizzare la pari opportunità, anche oltre le proprie disponibilità di bilancio. propongono alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica, l'adozione di regolamenti per assicurare la pari opportunità tra uomini e donne sul lavoro. garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale riservando alle medesime la metà dei posti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni, al fine di garantire la pari opportunità tra uomini e donne sul lavoro, tra l'altro, possono finanziare programmi di azioni positive e l'attività dei Comitati pari opportunità? Sì, nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio. No. Sì, qualora le dipendenti donne rappresentino meno di un terzo del totale dei propri dipendenti. No, salvo che siano espressamente autorizzate dal Dipartimento della funzione pubblica.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni, al fine di garantire la pari opportunità tra uomini e donne sul lavoro, tra l'altro: devono finanziare programmi di azioni positive e l'attività dei Comitati pari opportunità in misura non inferiore ad una percentuale del cinque per cento delle disponibilità di bilancio. possono finanziare programmi di azioni positive e l'attività dei Comitati pari opportunità anche oltre le proprie disponibilità di bilancio. possono finanziare programmi di azioni positive e l'attività dei Comitati pari opportunità nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio. possono finanziare programmi di azioni positive e l'attività delle associazioni, anche private, che hanno quale scopo quello di realizzare la pari opportunità, anche oltre le proprie disponibilità di bilancio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni, al fine di garantire la pari opportunità tra uomini e donne sul lavoro, tra l'altro: riservano alle donne, salva motivata impossibilità, almeno un quinto dei posti da ricoprire mediante concorso. adottano propri atti regolamentari per assicurarla, conformemente alle direttive della Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica. adottano propri atti regolamentari per assicurarla, conformemente alle direttive del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). propongono alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica l'adozione di atti regolamentari per assicurarla.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni, al fine di garantire la pari opportunità tra uomini e donne sul lavoro, tra l'altro, nell'organizzare i corsi di formazione ed aggiornamento professionale: adottano modalità atte a favorire la partecipazione delle proprie dipendenti, consentendo la conciliazione fra vita professionale e vita familiare. garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale riservando alle medesime la metà dei posti. garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale riservando alle medesime appositi corsi. garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale assicurando alle medesime speciali incentivi economici.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni, al fine di garantire la pari opportunità tra uomini e donne sul lavoro, tra l'altro: garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale riservando alle medesime appositi corsi. garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale assicurando alle medesime speciali incentivi economici. garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale in rapporto proporzionale alla loro presenza nelle amministrazioni interessate ai corsi medesimi. garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale riservando alle medesime la metà dei posti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni, al fine di garantire la pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro, tra l'altro: riservano alle donne, salva motivata impossibilità, almeno un quinto dei posti da ricoprire mediante concorso. riservano alle donne, salva motivata impossibilità, almeno un terzo dei posti di componente delle commissioni di concorso. riservano alle donne, salva motivata impossibilità, almeno la metà dei posti di componente delle commissioni di concorso. riservano alle donne, salva motivata impossibilità, almeno la metà dei posti da ricoprire mediante concorso.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le pubbliche amministrazioni sono tenute ad adottare, secondo le modalità stabilite dalla legge, tutte le misure necessarie per attuare le direttive dell'Unione europea in materia di pari opportunità? Sì, sulla base di quanto disposto dall'Aran. Sì, sulla base di quanto disposto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica. No. Sì, qualora ciò sia espressamente stabilito con decreto del ministro competente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, con particolare riferimento al costo del lavoro, al fine di realizzare il più efficace controllo dei bilanci e la rilevazione dei costi e di trasmettere all'organo competente le informazioni necessarie: tutte le amministrazioni pubbliche impiegano strumenti di rilevazione e sistemi informatici e statistici definiti o valutati dal Centro nazio- nale per l'informatica nella pubblica amministrazione. tutte le amministrazioni pubbliche impiegano strumenti di rilevazione e sistemi informatici e statistici definiti o valutati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica. tutte le amministrazioni pubbliche impiegano strumenti di rilevazione e sistemi informatici e statistici definiti o valutati dall'Istat. tutte le amministrazioni pubbliche impiegano strumenti di rilevazione e sistemi informatici e statistici definiti o valutati dal Cnr.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, con particolare riferimento al costo del lavoro, le amministrazioni pubbliche individuano i singoli programmi di attività e trasmettono tutti gli elementi necessari, tra l'altro, alla rilevazione dei costi: alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica e al Ministero dell'economia e delle finanze. esclusivamente alla Corte dei conti. esclusivamente alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica. alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica e alla Ragioneria generale dello Stato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, con particolare riferimento al costo del lavoro, le amministrazioni pubbliche individuano i singoli programmi di attività e trasmettono tutti gli elementi necessari, tra l'altro, al controllo dei costi: alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica e al Ministero dell'economia e delle finanze. esclusivamente alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica. alla Ragioneria generale dello Stato. esclusivamente alla Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, allo scopo di permettere il controllo del costo del lavoro, le amministrazioni pubbliche devono presentare ogni anno alla Corte dei conti il conto annuale delle spese sostenute per il personale: certificato da una società di revisione. accompagnato da una relazione contenente le osservazioni del consiglio dei dirigenti generali. accompagnato da una relazione, con cui espongono i risultati della gestione del personale. accompagnato da una relazione contenente le osservazioni delle organizzazioni sindacali rappresentative.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, allo scopo di permettere il controllo del costo del lavoro, le amministrazioni pubbliche entro il mese di maggio di ogni anno: devono presentare alla Ragioneria generale dello Stato, per il tramite del Dipartimento della funzione pubblica, il conto annuale delle spese sostenute per il personale. devono presentare al Consiglio di Stato ed alla Corte dei conti, per il tramite del Dipartimento della funzione pubblica, il conto annuale delle spese sostenute per il personale. devono presentare al ministero competente il conto annuale delle spese sostenute per il personale. devono presentare alla Corte dei conti, per il tramite della Ragioneria generale dello Stato, il conto annuale delle spese sostenute per il personale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, allo scopo di permettere il controllo del costo del lavoro, gli enti pubblici economici: sono tenuti a comunicare esclusivamente alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica il costo annuo del personale utilizzato con contratto di lavoro a tempo indeterminato, ovvero a tempo determinato, con durata non inferiore a tre anni. sono tenuti a comunicare, tra l'altro, alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica, il costo annuo del personale comunque utilizzato. sono tenuti a comunicare, tra l'altro, al Consiglio di Stato, il costo annuo del personale utilizzato con contratto di lavoro a tempo indeterminato. sono tenuti a comunicare al Cnel il costo annuo del personale comunque utilizzato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, allo scopo di permettere il controllo del costo del lavoro, le aziende che producono servizi di pubblica utilità: sono tenute a comunicare esclusivamente alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica il costo annuo del personale utilizzato con contratto di lavoro a tempo indeterminato, ovvero a tempo determinato, con durata non inferiore a tre anni. sono tenute a comunicare, tra l'altro, alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica esclusivamente il costo annuo del personale utilizzato con contratto di lavoro a tempo indeterminato. sono tenute a comunicare, tra l'altro, alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica il costo annuo del personale comunque utilizzato. sono tenute a comunicare al Cnel il costo annuo del personale comunque utilizzato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la Corte dei conti: riferisce annualmente alla Presidenza della Repubblica sulla gestione delle risorse finanziarie destinate al personale del settore pubblico. riferisce annualmente al Parlamento sulla gestione delle risorse finanziarie destinate al personale del settore pubblico. riferisce annualmente alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica sulla gestione delle risorse finanziarie destinate al personale del settore pubblico. riferisce annualmente al Cnel sulla gestione delle risorse finanziarie destinate al personale del settore pubblico.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora le pubbliche amministrazioni vengano, in qualunque modo, a conoscenza di decisioni giurisdizionali che comportino oneri a carico del bilancio: ne danno immediata comunicazione esclusivamente al Procuratore generale presso la Corte dei conti. ne danno immediata comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica e al Ministero dell'economia e delle finanze. ne danno immediata comunicazione esclusivamente alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica ed al Procuratore generale presso la Corte dei conti. ne danno immediata comunicazione al Cnel.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora decisioni giurisdizionali, emesse da un'autorità diversa dalla Corte costituzionale, producano nuovi oneri rispetto alle spese autorizzate per il personale, il Ministro dell'economia e delle finanze: entro trenta giorni dalla pubblicazione delle sentenze, presenta una relazione al Governo e deve promuovere l'adozione di un decreto-legge recante una disciplina idonea a limitarne gli effetti. entro quindici giorni dalla pubblicazione delle decisioni deve sollevare conflitto di attribuzione nei confronti della autorità giurisdizionale che l'ha pronunziata. entro trenta giorni dalla conoscenza delle decisioni esecutive, presenta una relazione al Parlamento, impegnando Governo e Parlamento a definire con procedura d'urgenza una nuova disciplina legislativa idonea a ripristinare i limiti della spesa globale. entro trenta giorni dalla pubblicazione delle sentenze, deve presentare un disegno di legge recante una disciplina idonea a limitarne gli effetti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora sentenze della Corte costituzionale producano nuovi oneri rispetto alle spese autorizzate per il personale, il Ministro dell'economia e delle finanze: entro trenta giorni dalla pubblicazione delle sentenze può sollevare conflitto di attribuzione nei confronti della Corte costituzionale. entro trenta giorni dalla pubblicazione delle sentenze, deve presentare un disegno di legge recante una disciplina idonea a limitarne gli effetti. entro trenta giorni dalla pubblicazione delle sentenze, presenta una relazione al Parlamento, impegnando Governo e Parlamento a definire con procedura d'urgenza una nuova disciplina legislativa idonea a ripristinare i limiti della spesa globale. entro trenta giorni dalla pubblicazione delle sentenze, presenta una relazione al Governo e promuove l'adozione di un decreto-legge recante una disciplina idonea a limitarne gli effetti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, adito per la decisione di una controversia relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, può adottare provvedimenti di condanna nei confronti di quest'ultima? No. Sì, può adottare tutti i provvedimenti di condanna richiesti dalla natura dei diritti tutelati. Sì, può adottare tutti i provvedimenti di condanna richiesti dalla natura dei diritti tutelati, sempre che nella controversia non vengano in questione atti amministrativi presupposti. Sì, può adottare tutti i provvedimenti di condanna richiesti dalla natura dei diritti tutelati, sempre che la controversia non concerna l'indennità di fine rapporto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze degli enti pubblici non economici locali: sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti le indennità di fine rapporto, devolute al giudice contabile. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice ordinario. sono devolute al giudice amministrativo, ad eccezione di quelle concernenti diritti patrimoniali, devolute al giudice ordinario.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni e, in particolare, quelle concernenti le indennità di fine rapporto: sono devolute al giudice amministrativo, senza alcuna eccezione. sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, ad eccezione di quelle relative a particolari rapporti espressamente indicati dalla legge. sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, ad eccezione di quelle relative a particolari rapporti espressamente indicati dalla legge e sempre che non vengano in questione atti amministrativi presupposti. sono devolute al giudice contabile, senza alcuna eccezione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative ai rapporti di lavoro del personale non docente alle dipendenze delle istituzioni universitarie: sono devolute al giudice ordinario. sono devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti le indennità di fine rapporto, devolute al giudice contabile. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative al rapporto di lavoro dei magistrati contabili: sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione e la risoluzione del rapporto di lavoro. sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva, ad eccezione di quelle attinenti ai diritti patrimoniali connessi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle province: sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali, nonché la responsabilità dirigenziale. sono devolute al giudice ordinario. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione al lavoro e le indennità di fine rapporto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, adito per la decisione delle controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, qualora venga in questione un atto amministrativo presupposto: quando quest'ultimo sia rilevante ai fini della decisione, dichiara il proprio difetto di giurisdizione. quando quest'ultimo sia rilevante ai fini della decisione, lo disapplica, se illegittimo. quando quest'ultimo sia rilevante ai fini della decisione, ordina la sospensione del giudizio e fissa un termine per l'impugnazione dell'atto innanzi al giudice amministrativo. quando quest'ultimo sia rilevante ai fini della decisione, lo annulla, se illegittimo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora nelle controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, venga in questione un atto amministrativo presupposto impugnato davanti al giudice amministrativo: l'impugnazione dell'atto amministrativo rilevante nella controversia non è causa di sospensione del processo. l'impugnazione dell'atto amministrativo rilevante nella controversia è causa di sospensione del processo. l'impugnazione dell'atto amministrativo rilevante nella controversia determina il difetto di giurisdizione del giudice ordinario. l'impugnazione dell'atto amministrativo rilevante nella controversia è causa di interruzione del processo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni, delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale: sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice ordinario. sono devolute al giudice amministrativo, ad eccezione di quelle concernenti diritti patrimoniali, devolute al giudice ordinario.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative al rapporto di lavoro dei magistrati ordinari: sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva, ad eccezione di quelle attinenti ai diritti patrimoniali connessi. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione e la risoluzione del rapporto di lavoro. sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative al rapporto di lavoro del personale della carriera diplomatica: sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione e la risoluzione del rapporto di lavoro. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva, ad eccezione di quelle attinenti ai diritti patrimoniali connessi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, ad eccezione di quelle relative a particolari rapporti espressamente indicati dalla legge, sono devolute al giudice ordinario: sempre che non vengano in questione atti amministrativi presupposti. sempre che non vengano in questione atti amministrativi presupposti già impugnati innanzi al giudice amministrativo. ancorché vengano in questione atti amministrativi presupposti. sempre che non vengano in questione atti amministrativi presupposti emanati da dirigenti generali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle regioni: sono devolute al giudice amministrativo, ad eccezione di quelle concernenti diritti patrimoniali, devolute al giudice ordinario. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione al lavoro e le indennità di fine rapporto. sono devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice ordinario.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle comunità montane: sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice ordinario. sono devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti le indennità di fine rapporto, devolute al giudice contabile.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze degli enti pubblici non economici regionali: sono devolute al giudice amministrativo, ad eccezione di quelle concernenti diritti patrimoniali, devolute al giudice ordinario. sono devolute al giudice ordinario. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti le indennità di fine rapporto, devolute al giudice contabile.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative al rapporto di lavoro degli avvocati dello Stato: sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione e la risoluzione del rapporto di lavoro. sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva, ad eccezione di quelle attinenti ai diritti patrimoniali connessi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni: sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali, nonché la responsabilità dirigenziale. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti. sono devolute al giudice ordinario. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione al lavoro e le indennità di fine rapporto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze dei comuni: sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione al lavoro e le indennità di fine rapporto. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali, nonché la responsabilità dirigenziale. sono devolute al giudice ordinario.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze degli Istituti autonomi di case popolari: sono devolute al giudice ordinario. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione al lavoro e le indennità di fine rapporto. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali, nonché la responsabilità dirigenziale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo: sono devolute al giudice amministrativo, ad eccezione di quelle concernenti diritti patrimoniali, devolute al giudice ordinario. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione al lavoro. sono devolute al giudice ordinario. sono devolute al giudice amministrativo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni: sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, ad eccezione di quelle relative a particolari rapporti espressamente indicati dalla legge. sono devolute al giudice amministrativo, senza alcuna eccezione. sono devolute al giudice contabile, in funzione di giudice del lavoro, ad eccezione di quelle relative a particolari rapporti espressamente indicati dalla legge. sono devolute al giudice amministrativo, ad eccezione di quelle relative a particolari rapporti espressamente indicati dalla legge.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, incluse quelle concernenti la revoca degli incarichi dirigenziali da parte delle pubbliche amministrazioni: sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, ad eccezione di quelle relative a particolari rapporti espressamente indicati dalla legge. sono devolute ad un collegio di conciliazione costituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica. sono devolute al giudice amministrativo, senza alcuna eccezione. sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, ad eccezione di quelle relative a particolari rapporti espressamente indicati dalla legge e sempre che non vengano in questione atti amministrativi presupposti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative al rapporto di lavoro del personale delle Forze di polizia: sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione e la risoluzione del rapporto di lavoro. sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva, ad eccezione di quelle attinenti ai diritti patrimoniali connessi. sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva, ad eccezione di quelle attinenti ai diritti patrimoniali connessi, attribuite alla Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative al rapporto di lavoro dei professori universitari: sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva. sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva, ad eccezione di quelle attinenti ai diritti patrimoniali connessi. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione e la risoluzione del rapporto di lavoro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze degli enti pubblici non economici nazionali: sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice ordinario. sono devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti le indennità di fine rapporto, devolute al giudice contabile.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, incluse quelle concernenti il conferimento degli incarichi dirigenziali da parte delle pubbliche amministrazioni: sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, ad eccezione di quelle relative a particolari rapporti espressamente indicati dalla legge. sono devolute al giudice amministrativo, ad eccezione di quelle relative a particolari rapporti espressamente indicati dalla legge. sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, ad eccezione di quelle relative a particolari rapporti espressamente indicati dalla legge e sempre che non vengano in questione atti amministrativi presupposti. sono devolute al giudice amministrativo, senza alcuna eccezione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, incluse quelle concernenti la responsabilità dirigenziale: sono devolute al giudice amministrativo, senza alcuna eccezione. sono devolute ad un collegio di conciliazione costituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica, composto da cinque membri, presieduto da un magistrato ordinario con qualifica non inferiore a magistrato di cassazione. sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, ad eccezione di quelle relative a particolari rapporti espressamente indicati dalla legge e sempre che non vengano in questione atti amministrativi presupposti. sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, ad eccezione di quelle relative a particolari rapporti espressamente indicati dalla legge.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative al rapporto di lavoro del personale militare: sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione e la risoluzione del rapporto di lavoro. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva. sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva, ad eccezione di quelle attinenti ai diritti patrimoniali connessi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie concernenti l'assunzione al lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni: sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, senza alcuna eccezione. sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, ad eccezione di quelle relative a particolari rapporti espressamente indicati dalla legge e delle controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione. sono devolute al giudice amministrativo, ad eccezione di quelle relative a particolari rapporti espressamente indicati dalla legge. sono devolute al giudice amministrativo, senza alcuna eccezione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, sia adito per la decisione di una controversia concernente l'assunzione al lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione: la sentenza con la quale è riconosciuto il diritto all'assunzione ha effetto costitutivo del rapporto di lavoro, sempre che si tratti di rapporto di lavoro a tempo determinato, di durata non superiore a tre anni. la sentenza con la quale è riconosciuto il diritto all'assunzione ha effetto costitutivo del rapporto di lavoro. la sentenza con la quale è riconosciuto il diritto all'assunzione ha effetto costitutivo del rapporto di lavoro, sempre che si tratti di rapporto di lavoro a tempo determinato, di durata non superiore ad un anno. la sentenza con la quale è riconosciuto il diritto all'assunzione non ha effetto costitutivo del rapporto di lavoro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, sia adito per la decisione di una controversia concernente l'assunzione al lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, la sentenza con la quale è riconosciuto che l'assunzione è avvenuta in violazione di norme ha effetto estintivo del rapporto di lavoro? No. Sì. Sì, ma soltanto qualora si accerti che sono state violate norme sostanziali. Sì, ma soltanto qualora si accerti che sono state violate norme procedurali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, adito per la decisione di una controversia relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione: può adottare, nei confronti della pubblica amministrazione, i provvedimenti di accertamento richiesti dalla natura dei diritti tutelati, ma tali provvedimenti sono impugnabili dalla pubblica amministrazione innanzi al giudice amministrativo. non può adottare, nei confronti della pubblica amministrazione, provvedimenti di accertamento. adotta, nei confronti della pubblica amministrazione, tutti i provvedimenti di accertamento richiesti dalla natura dei diritti tutelati. adotta, nei confronti della pubblica amministrazione, tutti i provvedimenti di accertamento richiesti dalla natura dei diritti tutelati e sempre che si tratti di diritti patrimoniali.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, adito per la decisione di una controversia relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, può adottare provvedimenti di accertamento nei confronti di quest'ultima? Sì, può adottare tutti i provvedimenti di accertamento richiesti dalla natura dei diritti tutelati. No. Sì, può adottare tutti i provvedimenti di accertamento richiesti dalla natura dei diritti tutelati, sempre che nella controversia non vengano in questione atti amministrativi presupposti. Sì, può adottare tutti i provvedimenti di accertamento richiesti dalla natura dei diritti tutelati, sempre che la controversia non concerna l'assunzione al lavoro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, sia adito per la decisione di una controversia concernente l'assunzione al lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione: la sentenza ha anche effetto estintivo del rapporto di lavoro soltanto se si accerta che l'assunzione al lavoro è avvenuta in violazione di norme sostanziali. la sentenza ha anche effetto estintivo del rapporto di lavoro soltanto se si accerta che l'assunzione al lavoro è avvenuta in violazione di norme procedurali. la sentenza che accerta che l'assunzione al lavoro è avvenuta in violazione di norme sostanziali o procedurali ha anche effetto estintivo del rapporto di lavoro. la sentenza che accerta che l'assunzione al lavoro è avvenuta in violazione di norme sostanziali o procedurali non ha effetto estintivo del rapporto di lavoro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, sia adito per la decisione di una controversia concernente l'assunzione al lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, la sentenza con la quale è riconosciuto il diritto all'assunzione ha effetto costitutivo del rapporto di lavoro? No. Sì, sempre che nel giudizio non siano venuti in questione atti amministrativi presupposti. Sì, sempre che il giudice amministrativo abbia già annullato l'eventuale atto amministrativo presupposto. Sì.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, adito per la decisione di una controversia relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione: può adottare, nei confronti della pubblica amministrazione, provvedimenti di condanna soltanto in sede cautelare. adotta, nei confronti della pubblica amministrazione, tutti i provvedimenti di condanna richiesti dalla natura dei diritti tutelati e sempre che si tratti di diritti patrimoniali. adotta, nei confronti della pubblica amministrazione, tutti i provvedimenti di condanna richiesti dalla natura dei diritti tutelati. non può adottare, nei confronti della pubblica amministrazione, provvedimenti di condanna.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, adito per la decisione di una controversia relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, può adottare provvedimenti costitutivi nei confronti di quest'ultima? Sì, può adottare tutti i provvedimenti costitutivi richiesti dalla natura dei diritti tutelati, sempre che nella controversia non vengano in questione atti amministrativi presupposti. Sì, può adottare tutti i provvedimenti costitutivi richiesti dalla natura dei diritti tutelati, sempre che la controversia non concerna l'assunzione al lavoro. Sì, può adottare tutti i provvedimenti costitutivi richiesti dalla natura dei diritti tutelati. No.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, adito per la decisione di una controversia relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione: adotta, nei confronti della pubblica amministrazione, tutti i provvedimenti costitutivi richiesti dalla natura dei diritti tutelati. adotta, nei confronti della pubblica amministrazione, tutti i provvedimenti costitutivi richiesti dalla natura dei diritti tutelati e sempre che si tratti di diritti patrimoniali. non può adottare, nei confronti della pubblica amministrazione, provvedimenti costitutivi. può adottare, nei confronti della pubblica amministrazione, provvedimenti costitutivi soltanto in sede cautelare.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie promosse dall'Aran, relative alle procedure di contrattazione collettiva, di cui a detto decreto, concernenti i rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni: sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro. sono devolute al giudice amministrativo. sono devolute ad un collegio di conciliazione costituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica, presieduto dal presidente della sezione lavoro della Corte di cassazione. sono devolute alla Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, a quale giudice sono devolute le controversie promosse da organizzazioni sindacali, dall'Aran o dalle pubbliche amministrazioni, relative alle procedure di contrattazione collettiva concernenti i rapporti di lavoro alle dipendenze di queste ultime e di cui a detto decreto? Sono devolute ad un collegio di conciliazione costituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica, presieduto dal presidente della sezione lavoro della Corte di cassazione. Sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro. Le controversie promosse dalle organizzazioni sindacali e dall'Aran sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, quelle promosse dalle pubbliche amministrazioni sono devolute al giudice amministrativo. Le controversie promosse dalle organizzazioni sindacali sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, quelle promosse dall'Aran e dalle pubbliche amministrazioni sono devolute al giudice amministrativo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie promosse dalle pubbliche amministrazioni, relative alle procedure di contrattazione collettiva concernenti i rapporti di lavoro alle dipendenze delle medesime: sono devolute al giudice amministrativo. sono devolute ad un collegio di conciliazione costituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della funzione pubblica, presieduto dal presidente della sezione lavoro della Corte di cassazione. sono devolute alla Corte dei conti. sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie promosse da organizzazioni sindacali, relative alle procedure di contrattazione collettiva, di cui a detto decreto, concernenti i rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni: sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti. sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro. sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti che siano stati già impugnati davanti al giudice amministrativo. sono devolute alla Corte dei conti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative a comportamenti antisindacali delle pubbliche amministrazioni ai sensi dell'articolo 28 dello statuto dei lavoratori (legge n. 300 del 1970): sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti emanati da dirigenti generali. sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti. sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro. sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti che siano stati già impugnati davanti al giudice amministrativo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative al rapporto di lavoro dei magistrati amministrativi: sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva, ad eccezione di quelle attinenti ai diritti patrimoniali connessi. sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione e la risoluzione del rapporto di lavoro.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie relative al rapporto di lavoro dei ricercatori universitari: sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva, ad eccezione di quelle attinenti ai diritti patrimoniali connessi. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione e la risoluzione del rapporto di lavoro. sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, a quale giudice sono devolute le controversie relative al rapporto di lavoro dei professori universitari? Al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo. Al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva, ad eccezione di quelle concernenti diritti patrimoniali, devolute al giudice ordinario. Al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva. Al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione al lavoro e la risoluzione del rapporto, devolute al giudice amministrativo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, a quale giudice sono devolute le controversie relative ai rapporti di lavoro dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili? Al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva, ad eccezione di quelle concernenti diritti patrimoniali connessi, devolute al giudice contabile. Al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo. Al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva. Le controversie relative ai rapporti di lavoro dei magistrati ordinari e contabili sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva, mentre quelle relative al rapporto di lavoro dei magistrati amministrativi sono devolute al giudice ordinario.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, a quale giudice sono devolute le controversie relative al rapporto di lavoro degli avvocati dello Stato? Al giudice amministrativo, ad eccezione di quelle concernenti diritti patrimoniali connessi, devolute al giudice contabile. Al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo. Al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva. Al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione al lavoro e la risoluzione del rapporto, devolute al giudice amministrativo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, a quale giudice sono devolute le controversie relative al rapporto di lavoro del personale militare e delle Forze di polizia? Al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti, devolute al giudice amministrativo. Le controversie concernenti il personale militare sono devolute al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva, quelle concernenti il rapporto di lavoro del personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile sono devolute al giudice ordinario. Al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva. Al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti l'assunzione al lavoro e la risoluzione del rapporto, devolute al giudice amministrativo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni: sono devolute al giudice amministrativo. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle nelle quali vengano in questione atti amministrativi presupposti. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti le procedure concorsuali per l'assunzione dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili. sono devolute al giudice ordinario, ad eccezione di quelle concernenti le procedure concorsuali per l'assunzione dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili, degli avvocati dello Stato e del personale militare.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, avverso la sentenza con la quale il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, in mancanza dell'accordo sull'interpretazione autentica di una clausola del contratto collettivo nazionale, decide la relativa questione: il ricorso per cassazione può essere proposto per falsa applicazione del contratto collettivo nazionale, ma non per violazione del medesimo. il ricorso per cassazione può essere proposto per violazione del contratto collettivo nazionale, ma non per falsa applicazione del medesimo. il ricorso per cassazione non può essere proposto per violazione o falsa applicazione del contratto collettivo nazionale. il ricorso per cassazione può essere proposto anche per violazione o falsa applicazione del contratto collettivo nazionale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, avverso la sentenza con la quale il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, in mancanza dell'accordo sull'interpretazione autentica di una clausola dell'accordo collettivo nazionale, decide la relativa questione: il ricorso per cassazione può essere proposto per falsa applicazione dell'accordo collettivo nazionale, ma non per violazione del medesimo. il ricorso per cassazione può essere proposto anche per violazione o falsa applicazione dell'accordo collettivo nazionale. il ricorso per cassazione non può essere proposto per violazione o falsa applicazione dell'accordo collettivo nazionale. il ricorso per cassazione può essere proposto per violazione dell'accordo collettivo nazionale, ma non per falsa applicazione del medesimo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, nelle controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, avverso la sentenza con la quale il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, in mancanza dell'accordo sull'interpretazione autentica di una clausola del contratto o dell'accordo collettivo nazionale, decide la relativa questione, può essere proposto ricorso per cassazione per violazione o falsa applicazione dei medesimi? Sì, ma soltanto per violazione o per falsa applicazione del contratto collettivo e non anche per violazione o falsa applicazione dell'accordo collettivo. Sì, ma soltanto per violazione o per falsa applicazione dell'accordo collettivo e non anche per violazione o per falsa applicazione del contratto collettivo. No. Sì.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, quando per la definizione di una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione è necessario risolvere in via pregiudiziale una questione concernente la validità delle clausole di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran ai sensi della procedura prevista da detto decreto legislativo: con ordinanza non impugnabile indica la questione da risolvere e fissa una nuova udienza di discussione non prima di centoventi giorni, disponendo la comunicazione dell'ordinanza, del ricorso introduttivo e della memoria difensiva all'Aran. con ordinanza pronunziata in camera di consiglio decide la questione e fissa una nuova udienza di discussione entro centoventi giorni, disponendo la comunicazione dell'ordinanza all'Aran. con ordinanza pronunziata in camera di consiglio ordina la sospensione del giudizio e fissa un termine non superiore a centoventi giorni per la riassunzione del giudizio davanti al giudice amministrativo, disponendo la comunicazione dell'ordinanza alle parti. con ordinanza pronunziata in camera di consiglio dichiara interrotto il processo sino alla decisione della questione da parte della Corte di cassazione, che deve essere adita entro sessanta giorni da una delle parti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, quando per la definizione di una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione è necessario risolvere in via pregiudiziale una questione concernente la validità delle clausole di un accordo collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran ai sensi della procedura prevista da detto decreto legislativo: con ordinanza pronunziata in camera di consiglio ordina la sospensione del giudizio e fissa un termine non superiore a centoventi giorni per la riassunzione del giudizio davanti al giudice amministrativo, disponendo la comunicazione dell'ordinanza alle parti. con ordinanza pronunziata in camera di consiglio dichiara interrotto il processo sino alla decisione della questione da parte della Corte di cassazione, che deve essere adita entro sessanta giorni da una delle parti. con ordinanza non impugnabile indica la questione da risolvere e fissa una nuova udienza di discussione non prima di centoventi giorni, disponendo la comunicazione dell'ordinanza, del ricorso introduttivo e della memoria difensiva all'Aran. con ordinanza pronunziata in camera di consiglio decide la questione e fissa una nuova udienza di discussione entro centoventi giorni, disponendo la comunicazione dell'ordinanza all'Aran.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, quando per la definizione di una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione è necessario risolvere in via pregiudiziale una questione concernente l'efficacia delle clausole di un accordo collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran ai sensi della procedura prevista da detto decreto legislativo: con ordinanza pronunziata in camera di consiglio decide la questione e fissa una nuova udienza di discussione non prima di centoventi giorni, disponendo la comunicazione dell'ordinanza, del ricorso introduttivo e della memoria difensiva all'Aran. con ordinanza non impugnabile indica la questione da risolvere e fissa una nuova udienza di discussione non prima di centoventi giorni, disponendo la comunicazione dell'ordinanza, del ricorso introduttivo e della memoria difensiva all'Aran. con ordinanza pronunziata in camera di consiglio ordina la sospensione del giudizio e fissa un termine non superiore a centoventi giorni per la riassunzione del giudizio davanti al giudice amministrativo, disponendo la comunicazione dell'ordinanza alle parti. con ordinanza pronunziata in camera di consiglio dichiara interrotto il processo sino alla decisione della questione da parte della Corte di cassazione, che deve essere adita entro sessanta giorni da una delle parti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, quale provvedimento deve adottare il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, quando per la definizione di una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione è necessario risolvere in via pregiudiziale una questione concernente la validità delle clausole di un contratto o accordo collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran ai sensi della procedura prevista da detto decreto legislativo? Il giudice, con ordinanza non impugnabile pronunziata in camera di consiglio, dispone la trasmissione degli atti al giudice amministrativo, per la prosecuzione del giudizio. Il giudice, con ordinanza non impugnabile, indica la questione da risolvere e fissa una nuova udienza di discussione non prima di centoventi giorni, disponendo la comunicazione dell'ordinanza, del ricorso introduttivo e della memoria difensiva all'Aran. Il giudice, con ordinanza non impugnabile pronunziata in camera di consiglio, decide la questione. Il giudice, con ordinanza non impugnabile pronunziata in camera di consiglio, sospende il giudizio e rimette gli atti alla Presidenza del Consiglio-Dipartimento della funzione pubblica, che, nel termine di centoventi giorni, deve pronunziarsi sulla validità della clausola controversa.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, quando per la definizione di una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione è necessario risolvere in via pregiudiziale una questione concernente l'interpretazione delle clausole di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran ai sensi della procedura prevista da detto decreto legislativo: con ordinanza pronunziata in camera di consiglio decide la questione e fissa una nuova udienza di discussione entro centoventi giorni, disponendo la comunicazione dell'ordinanza all'Aran. con ordinanza non impugnabile indica la questione da risolvere e fissa una nuova udienza di discussione non prima di centoventi giorni, disponendo la comunicazione dell'ordinanza, del ricorso introduttivo e della memoria difensiva all'Aran. con ordinanza pronunziata in camera di consiglio dichiara interrotto il processo sino alla decisione della questione da parte della Corte di cassazione, che deve essere adita entro sessanta giorni da una delle parti. con ordinanza pronunziata in camera di consiglio ordina la sospensione del giudizio e fissa un termine non superiore a centoventi giorni per la riassunzione del giudizio davanti al giudice amministrativo, disponendo la comunicazione dell'ordinanza alle parti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, quando per la definizione di una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione è necessario risolvere in via pregiudiziale una questione concernente l'efficacia delle clausole di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran ai sensi della procedura prevista da detto decreto legislativo: con ordinanza non impugnabile indica la questione da risolvere e fissa una nuova udienza di discussione non prima di centoventi giorni, disponendo la comunicazione dell'ordinanza, del ricorso introduttivo e della memoria difensiva all'Aran. con ordinanza pronunziata in camera di consiglio decide la questione e fissa una nuova udienza di discussione non prima di centoventi giorni, disponendo la comunicazione dell'ordinanza, del ricorso introduttivo e della memoria difensiva all'Aran. con ordinanza pronunziata in camera di consiglio ordina la sospensione del giudizio e fissa un termine non superiore a centoventi giorni per la riassunzione del giudizio davanti al giudice amministrativo, disponendo la comunicazione dell'ordinanza alle parti. con ordinanza pronunziata in camera di consiglio dichiara interrotto il processo sino alla decisione della questione da parte della Corte di cassazione, che deve essere adita entro sessanta giorni da una delle parti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, quando per la definizione di una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione è necessario risolvere in via pregiudiziale una questione concernente l'interpretazione delle clausole di un accordo collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran ai sensi della procedura prevista da detto decreto legislativo: con ordinanza pronunziata in camera di consiglio decide la questione e fissa una nuova udienza di discussione entro centoventi giorni, disponendo la comunicazione dell'ordinanza all'Aran. con ordinanza pronunziata in camera di consiglio ordina la sospensione del giudizio e fissa un termine non superiore a centoventi giorni per la riassunzione del giudizio davanti al giudice amministrativo, disponendo la comunicazione dell'ordinanza alle parti. con ordinanza non impugnabile indica la questione da risolvere e fissa una nuova udienza di discussione non prima di centoventi giorni, disponendo la comunicazione dell'ordinanza, del ricorso introduttivo e della memoria difensiva all'Aran. con ordinanza pronunziata in camera di consiglio dichiara interrotto il processo sino alla decisione della questione da parte della Corte di cassazione, che deve essere adita entro sessanta giorni da una delle parti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, nel giudizio concernente una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, con ordinanza non impugnabile fissi una nuova udienza di discussione, indicando una questione concernente l'interpretazione di una clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran, che è necessario risolvere in via pregiudiziale: l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, convoca le organizzazioni sindacali firmatarie per verificare la possibilità di un accordo sull'interpretazione autentica del contratto, ovvero sulla modifica della clausola controversa. l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, offre l'interpretazione autentica della clausola. l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, richiede al Cnel l'interpretazione autentica del contratto, ovvero la modifica della clausola controversa. l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, conviene le organizzazioni sindacali firmatarie innanzi al giudice amministrativo, affinché quest'ultimo offra l'interpretazione del contratto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora nel corso del giudizio dinanzi al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, sorga una questione concernente la validità di una clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran, che è necessario risolvere in via pregiudiziale: il testo dell'eventuale accordo sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa raggiunto tra le organizzazioni sindacali firmatarie e l'Aran deve essere trasmesso a cura di quest'ultima alla cancelleria del giudice procedente. il testo dell'eventuale accordo sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa raggiunto tra le organizzazioni sindacali firmatarie e l'Aran deve essere notificato a cura di quest'ultima a tutte le parti del giudizio. il testo dell'eventuale accordo sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa raggiunto tra le organizzazioni sindacali firmatarie e l'Aran deve essere notificato alle organizzazioni sindacali non firmatarie. il testo dell'eventuale accordo sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa raggiunto tra le organizzazioni sindacali firmatarie e l'Aran deve essere notificato alle organizzazioni sindacali non firmatarie ed a tutte le parti del giudizio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora nel corso del giudizio dinanzi al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, sorga una questione concernente la validità di una clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran, che è necessario risolvere in via pregiudiziale: l'eventuale accordo tra l'Aran e le organizzazioni sindacali firmatarie sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa sostituisce la clausola medesima sin dall'inizio della vigenza del contratto. l'eventuale accordo tra l'Aran e le organizzazioni sindacali firmatarie sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa sostituisce la clausola medesima a far data dalla conclusione di quest'ultimo accordo. l'eventuale accordo tra l'Aran e le organizzazioni sindacali firmatarie sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa ha effetti limitatamente al giudizio in corso. l'eventuale accordo tra l'Aran e le organizzazioni sindacali firmatarie sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa sostituisce la clausola medesima a far data dalla pubblicazione di quest'ultimo accordo nella Gazzetta Ufficiale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, nel giudizio concernente una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, con ordinanza non impugnabile fissi una nuova udienza di discussione, indicando la questione concernente la validità di una clausola di un accordo collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran, che è necessario risolvere in via pregiudiziale: l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, convoca le organizzazioni sindacali firmatarie per verificare la possibilità di un accordo sull'interpretazione autentica dell'accordo, ovvero sulla modifica della clausola controversa. l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, richiede al collegio di conciliazione costituito presso il Cnel l'interpretazione autentica dell'accordo, ovvero la modifica della clausola controversa. l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, richiede alla Presidenza del Consiglio-Dipartimento della funzione pubblica l'interpretazione autentica dell'accordo, ovvero la modifica della clausola controversa. l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, conviene le organizzazioni sindacali firmatarie innanzi al collegio di conciliazione costituito presso il Cnel, affinché quest'ultimo offra l'interpretazione dell'accordo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora nel corso del giudizio dinanzi al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, sorga una questione concernente l'interpretazione di una clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran, che è necessario risolvere in via pregiudiziale: l'eventuale accordo tra l'Aran e le organizzazioni sindacali firmatarie sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa sostituisce la clausola medesima a far data dalla pubblicazione di quest'ultimo accordo nella Gazzetta Ufficiale. l'eventuale accordo tra l'Aran e le organizzazioni sindacali firmatarie sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa sostituisce la clausola medesima sin dall'inizio della vigenza del contratto. l'eventuale accordo tra l'Aran e le organizzazioni sindacali firmatarie sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa ha effetti limitatamente al giudizio in corso. l'eventuale accordo tra l'Aran e le organizzazioni sindacali firmatarie sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa sostituisce la clausola medesima a far data dalla conclusione di quest'ultimo accordo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, nel giudizio concernente una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, con ordinanza non impugnabile fissi una nuova udienza di discussione, indicando la questione concernente l'interpretazione di una clausola di un accordo collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran, che è necessario risolvere in via pregiudiziale: l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, convoca le organizzazioni sindacali firmatarie per verificare la possibilità di un accordo sull'interpretazione autentica dell'accordo, ovvero sulla modifica della clausola controversa. l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, conviene le organizzazioni sindacali firmatarie innanzi al collegio di conciliazione costituito presso il Cnel, affinché quest'ultimo offra l'interpretazione dell'accordo. l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, richiede alla Presidenza del Consiglio-Dipartimento della funzione pubblica l'interpretazione autentica dell'accordo, ovvero la modifica della clausola controversa. l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, richiede al collegio di conciliazione costituito presso il Cnel l'interpretazione autentica dell'accordo, ovvero la modifica della clausola controversa.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora nel corso del giudizio dinanzi al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, sorga una questione concernente l'efficacia di una clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran, che è necessario risolvere in via pregiudiziale: il testo dell'eventuale accordo sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa raggiunto tra le organizzazioni sindacali firmatarie e l'Aran deve essere notificato a cura di quest'ultima a tutte le parti del giudizio. il testo dell'eventuale accordo sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa raggiunto tra le organizzazioni sindacali firmatarie e l'Aran deve essere notificato alle organizzazioni sindacali non firmatarie ed a tutte le parti del giudizio. il testo dell'eventuale accordo sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa raggiunto tra le organizzazioni sindacali firmatarie e l'Aran deve essere notificato alle organizzazioni sindacali non firmatarie. il testo dell'eventuale accordo sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa raggiunto tra le organizzazioni sindacali firmatarie e l'Aran deve essere trasmesso a cura di quest'ultima alla cancelleria del giudice procedente.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora nel corso del giudizio dinanzi al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, sorga una questione concernente l'interpretazione di una clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran, che è necessario risolvere in via pregiudiziale: il testo dell'eventuale accordo sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa raggiunto tra le organizzazioni sindacali firmatarie e l'Aran deve essere notificato a cura di quest'ultima a tutte le parti del giudizio. il testo dell'eventuale accordo sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa raggiunto tra le organizzazioni sindacali firmatarie e l'Aran deve essere notificato alle organizzazioni sindacali non firmatarie. il testo dell'eventuale accordo sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa raggiunto tra le organizzazioni sindacali firmatarie e l'Aran deve essere trasmesso a cura di quest'ultima alla cancelleria del giudice procedente. il testo dell'eventuale accordo sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa raggiunto tra le organizzazioni sindacali firmatarie e l'Aran deve essere notificato alle organizzazioni sindacali non firmatarie ed a tutte le parti del giudizio.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, nel giudizio concernente una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, con ordinanza non impugnabile fissi una nuova udienza di discussione, indicando la questione concernente la validità di una clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran, che è necessario risolvere in via pregiudiziale: l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, convoca le organizzazioni sindacali firmatarie per verificare la possibilità di un accordo sull'interpretazione autentica del contratto, ovvero sulla modifica della clausola controversa. l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, richiede alla Presidenza del Consiglio-Dipartimento della funzione pubblica l'interpretazione autentica del contratto, ovvero la modifica della clausola controversa. l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, richiede al collegio di conciliazione costituito presso il Cnel l'interpretazione autentica del contratto, ovvero la modifica della clausola controversa. l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, conviene le organizzazioni sindacali firmatarie innanzi al collegio di conciliazione costituito presso il Cnel, affinché quest'ultimo offra l'interpretazione del contratto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, nel giudizio concernente una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, con ordinanza non impugnabile fissi una nuova udienza di discussione, indicando una questione concernente l'efficacia di una clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran, che è necessario risolvere in via pregiudiziale: l'Aran, entro 30 giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, convoca le organizzazioni sindacali firmatarie per verificare la possibilità di un accordo sull'interpretazione autentica del contratto, ovvero sulla modifica della clausola controversa. l'Aran, entro 30 giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, richiede al collegio di conciliazione costituito presso il Cnel l'interpretazione autentica del contratto, ovvero la modifica della clausola controversa. l'Aran, entro 30 giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, conviene le organizzazioni sindacali firmatarie innanzi al collegio di conciliazione costituito presso il Cnel, affinché quest'ultimo offra l'interpretazione del contratto. l'Aran, entro 30 giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge, richiede alla Presidenza del Consiglio-Dipartimento della funzione pubblica, l'interpretazione autentica del contratto, ovvero la modifica della clausola controversa.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora nel corso del giudizio dinanzi al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, sorga una questione concernente l'efficacia di una clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran, che è necessario risolvere in via pregiudiziale: l'eventuale accordo tra l'Aran e le organizzazioni sindacali firmatarie sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa sostituisce la clausola medesima a far data dalla conclusione di quest'ultimo accordo. l'eventuale accordo tra l'Aran e le organizzazioni sindacali firmatarie sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa sostituisce la clausola medesima sin dall'inizio della vigenza del contratto. l'eventuale accordo tra l'Aran e le organizzazioni sindacali firmatarie sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa ha effetti limitatamente al giudizio in corso. l'eventuale accordo tra l'Aran e le organizzazioni sindacali firmatarie sull'interpretazione autentica del contratto collettivo, ovvero sulla modifica della clausola controversa sostituisce la clausola medesima a far data dalla pubblicazione di quest'ultimo accordo nella Gazzetta Ufficiale.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, nel giudizio concernente una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, con ordinanza non impugnabile fissi una nuova udienza di discussione, indicando una questione concernente l'efficacia di una clausola di un accordo collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran, che è necessario risolvere in via pregiudiziale: l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge richiede al collegio di conciliazione costituito presso il Cnel l'interpretazione autentica dell'accordo, ovvero la modifica della clausola controversa. l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge conviene le organizzazioni sindacali firmatarie innanzi al collegio di conciliazione costituito presso il Cnel, affinché quest'ultimo offra l'interpretazione dell'accordo. l'Aran, entro trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge richiede alla Presidenza del Consiglio-Dipartimento della funzione pubblica l'interpretazione autentica dell'accordo, ovvero la modifica della clausola controversa. l'Aran, entro 30 giorni dalla comunicazione dell'ordinanza e degli altri atti previsti dalla legge convoca le organizzazioni sindacali firmatarie per verificare la possibilità di un accordo sull'interpretazione autentica dell'accordo, ovvero sulla modifica della clausola controversa.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora la parte soccombente impugni con ricorso immediato per cassazione la sentenza del giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, che, nel giudizio avente ad oggetto una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, decide la sola questione pregiudiziale concernente l'efficacia della clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran: il deposito nella cancelleria del giudice davanti a cui pende la causa di una copia del ricorso, dopo la notificazione alle altre parti, determina la sospensione del processo. il deposito nella cancelleria del giudice davanti a cui pende la causa di una copia del ricorso, dopo la notificazione alle altre parti, non determina la sospensione del processo. il deposito nella cancelleria del giudice davanti a cui pende la causa di una copia del ricorso, dopo la notificazione alle altre parti, determina l'interruzione del processo. il deposito nella cancelleria del giudice davanti a cui pende la causa di una copia del ricorso, dopo la notificazione alle altre parti, determina l'improcedibilità dell'azione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora la parte soccombente impugni con ricorso immediato per cassazione la sentenza del giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, che, nel giudizio avente ad oggetto una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, decide la sola questione pregiudiziale concernente l'interpretazione della clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran: il deposito nella cancelleria del giudice davanti a cui pende la causa di una copia del ricorso, dopo la notificazione alle altre parti, determina la sospensione del processo. il deposito nella cancelleria del giudice davanti a cui pende la causa di una copia del ricorso, dopo la notificazione alle altre parti, determina l'improcedibilità dell'azione. il deposito nella cancelleria del giudice davanti a cui pende la causa di una copia del ricorso, dopo la notificazione alle altre parti, non determina la sospensione del processo. il deposito nella cancelleria del giudice davanti a cui pende la causa di una copia del ricorso, dopo la notificazione alle altre parti, determina l'interruzione del processo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la sentenza con la quale il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, nel giudizio avente ad oggetto una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, decide la sola questione pregiudiziale concernente l'efficacia della clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran: è impugnabile soltanto con ricorso immediato per cassazione, proposto nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione dell'avviso di deposito della sentenza. è impugnabile con ricorso immediato alla Corte d'appello, in funzione di giudice del lavoro, proposto nel termine di trenta giorni dalla comunicazione dell'avviso di deposito della sentenza. è impugnabile con ricorso immediato per cassazione, proposto nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione dell'avviso di deposito della sentenza, sempre che la parte soccombente non formuli espressa riserva di impugnazione all'esito della decisione del merito. è impugnabile con ricorso immediato alla Corte d'appello, in funzione di giudice del lavoro, proposto nel termine di trenta giorni dalla comunicazione dell'avviso di deposito della sentenza, sempre che la parte soccombente non formuli espressa riserva di impugnazione all'esito della decisione del merito.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la sentenza con la quale il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, nel giudizio avente ad oggetto una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, decide la sola questione pregiudiziale concernente la validità della clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran: è impugnabile con ricorso immediato alla Corte d'appello, in funzione di giudice del lavoro, proposto nel termine di trenta giorni dalla comunicazione dell'avviso di deposito della sentenza, sempre che la parte soccombente non formuli espressa riserva di impugnazione all'esito della decisione del merito. è impugnabile con ricorso immediato alla Corte d'appello, in funzione di giudice del lavoro, proposto nel termine di trenta giorni dalla comunicazione dell'avviso di deposito della sentenza. è impugnabile con ricorso immediato per cassazione, proposto nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione dell'avviso di deposito della sentenza, sempre che la parte soccombente non formuli espressa riserva di impugnazione all'esito della decisione del merito. è impugnabile soltanto con ricorso immediato per cassazione, proposto nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione dell'avviso di deposito della sentenza.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora la parte soccombente impugni con ricorso immediato per cassazione la sentenza del giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, che, nel giudizio avente ad oggetto una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, decide la sola questione pregiudiziale concernente la validità della clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran: il deposito nella cancelleria del giudice davanti a cui pende la causa di una copia del ricorso, dopo la notificazione alle altre parti, determina la sospensione del processo. il deposito nella cancelleria del giudice davanti a cui pende la causa di una copia del ricorso, dopo la notificazione alle altre parti, non determina la sospensione del processo. il deposito nella cancelleria del giudice davanti a cui pende la causa di una copia del ricorso, dopo la notificazione alle altre parti, determina l'interruzione del processo. il deposito nella cancelleria del giudice davanti a cui pende la causa di una copia del ricorso, dopo la notificazione alle altre parti, determina l'improcedibilità dell'azione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la sentenza con la quale il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, nel giudizio avente ad oggetto una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, decide la sola questione pregiudiziale concernente l'interpretazione della clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran: è impugnabile con ricorso immediato alla Corte d'appello, in funzione di giudice del lavoro, proposto nel termine di trenta giorni dalla comunicazione dell'avviso di deposito della sentenza. è impugnabile soltanto con ricorso immediato per cassazione, proposto nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione dell'avviso di deposito della sentenza. è impugnabile con ricorso immediato alla Corte d'appello, in funzione di giudice del lavoro, proposto nel termine di trenta giorni dalla comunicazione dell'avviso di deposito della sentenza, sempre che la parte soccombente non formuli espressa riserva di impugnazione all'esito della decisione del merito. è impugnabile con ricorso immediato per cassazione, proposto nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione dell'avviso di deposito della sentenza, sempre che la parte soccombente non formuli espressa riserva di impugnazione all'esito della decisione del merito.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la sentenza della Corte di cassazione che accoglie il ricorso immediato proposto avverso la sentenza con la quale il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, nel giudizio concernente una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, decide la sola questione pregiudiziale concernente l'efficacia della clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran: conserva i suoi effetti soltanto in caso di estinzione del processo di merito per rinuncia agli atti del giudizio. conserva i suoi effetti in caso di estinzione del processo di merito, per qualsiasi causa. conserva i suoi effetti soltanto in caso di estinzione del processo di merito per una causa diversa dalla rinuncia agli atti del giudizio. non conserva i suoi effetti in caso di estinzione del processo di merito.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la sentenza della Corte di cassazione che accoglie il ricorso immediato proposto avverso la sentenza con la quale il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, nel giudizio concernente una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, decide la sola questione pregiudiziale concernente l'interpretazione della clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran: conserva i suoi effetti soltanto in caso di estinzione del processo di merito per una causa diversa dalla rinuncia agli atti del giudizio. conserva i suoi effetti in caso di estinzione del processo di merito, per qualsiasi causa. conserva i suoi effetti soltanto in caso di estinzione del processo di merito per rinuncia agli atti del giudizio. non conserva i suoi effetti in caso di estinzione del processo di merito.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la sentenza della Corte di cassazione che accoglie il ricorso immediato proposto avverso la sentenza con la quale il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, nel giudizio concernente una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, decide la sola questione pregiudiziale concernente la validità della clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran: non conserva i suoi effetti in caso di estinzione del processo di merito. conserva i suoi effetti soltanto in caso di estinzione del processo di merito per rinuncia agli atti del giudizio. conserva i suoi effetti in caso di estinzione del processo di merito, per qualsiasi causa. conserva i suoi effetti soltanto in caso di estinzione del processo di merito per inattività delle parti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora nel processo innanzi al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, avente ad oggetto una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, sia necessario risolvere una questione pregiudiziale concernente la validità di una clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran: le organizzazioni sindacali firmatarie non possono intervenire nel processo. le organizzazioni sindacali firmatarie possono intervenire nel processo entro il termine stabilito per la costituzione del convenuto. le organizzazioni sindacali firmatarie possono intervenire nel processo anche oltre il termine stabilito per la costituzione del convenuto soltanto qualora dimostrino di non avere avuto conoscenza del processo. le organizzazioni sindacali firmatarie possono intervenire nel processo anche oltre il termine stabilito per la costituzione del convenuto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora nel processo innanzi al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, avente ad oggetto una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, sia necessario risolvere una questione pregiudiziale concernente la validità di una clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran: l'Aran può intervenire nel processo entro il termine stabilito per la costituzione del convenuto. l'Aran può intervenire nel processo anche oltre il termine stabilito per la costituzione del convenuto soltanto qualora dimostri di non avere avuto conoscenza del processo. l'Aran può intervenire nel processo anche oltre il termine stabilito per la costituzione del convenuto. l'Aran non può intervenire nel processo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora nel processo innanzi al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, avente ad oggetto una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, sia necessario risolvere una questione pregiudiziale concernente l'efficacia di una clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran: le organizzazioni sindacali firmatarie possono intervenire nel processo entro il termine stabilito per la costituzione del convenuto. le organizzazioni sindacali firmatarie non possono intervenire nel processo. le organizzazioni sindacali firmatarie possono intervenire nel processo anche oltre il termine stabilito per la costituzione del convenuto. le organizzazioni sindacali firmatarie possono intervenire nel processo anche oltre il termine stabilito per la costituzione del convenuto soltanto qualora dimostrino di non avere avuto conoscenza del processo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora nel processo innanzi al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, avente ad oggetto una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, sia necessario risolvere una questione pregiudiziale concernente l'interpretazione di una clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran: le organizzazioni sindacali firmatarie possono intervenire nel processo anche oltre il termine stabilito per la costituzione del convenuto soltanto qualora dimostrino di non avere avuto conoscenza del processo. le organizzazioni sindacali firmatarie non possono intervenire nel processo. le organizzazioni sindacali firmatarie possono intervenire nel processo entro il termine stabilito per la costituzione del convenuto. le organizzazioni sindacali firmatarie possono intervenire nel processo anche oltre il termine stabilito per la costituzione del convenuto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora nel processo innanzi al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, avente ad oggetto una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, sia necessario risolvere una questione pregiudiziale concernente l'efficacia di una clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran: l'Aran non può intervenire nel processo. l'Aran può intervenire nel processo entro il termine stabilito per la costituzione del convenuto. l'Aran può intervenire nel processo anche oltre il termine stabilito per la costituzione del convenuto soltanto qualora dimostri di non avere avuto conoscenza del processo. l'Aran può intervenire nel processo anche oltre il termine stabilito per la costituzione del convenuto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora nel processo innanzi al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, avente ad oggetto una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, sia necessario risolvere una questione pregiudiziale concernente l'interpretazione di una clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran: l'Aran non può intervenire nel processo. l'Aran può intervenire nel processo anche oltre il termine stabilito per la costituzione del convenuto soltanto qualora dimostri di non avere avuto conoscenza del processo. l'Aran può intervenire nel processo anche oltre il termine stabilito per la costituzione del convenuto. l'Aran può intervenire nel processo entro il termine stabilito per la costituzione del convenuto.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, in pendenza del giudizio davanti alla Corte di cassazione sul ricorso immediato avverso la sentenza con la quale il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, nella causa avente ad oggetto una controversia individuale relativa ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, ha deciso la sola questione pregiudiziale concernente la validità di una clausola di un contratto collettivo nazionale sottoscritto dall'Aran: possono essere sospesi i processi la cui definizione dipende dalla risoluzione della medesima questione sulla quale la Corte è chiamata a pronunciarsi soltanto qualora vi sia accordo tra le parti. non possono essere sospesi i processi la cui definizione dipende dalla risoluzione della medesima questione sulla quale la Corte è chiamata a pronunciarsi. devono essere sospesi i processi la cui definizione dipende dalla risoluzione della medesima questione sulla quale la Corte è chiamata a pronunciarsi. possono essere sospesi i processi la cui definizione dipende dalla risoluzione della medesima questione sulla quale la Corte è chiamata a pronunciarsi.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, per le controversie individuali relative ai rapporti alle dipendenze di una pubblica amministrazione devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, il tentativo obbligatorio di conciliazione previsto dal codice di procedura civile: si svolge esclusivamente con le procedure previste dai contratti collettivi. si svolge con le procedure previste dai contratti collettivi, ovvero davanti al collegio di conciliazione istituito presso la competente Direzione provinciale del lavoro. si svolge esclusivamente davanti al collegio di conciliazione istituito presso la competente Direzione provinciale del lavoro. si svolge secondo le direttive emanate dal Cnel.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, la domanda giudiziale che promuove una controversia individuale concernente un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione devoluta al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro: diventa proponibile trascorsi sessanta giorni dal vano esperimento del tentativo obbligatorio di conciliazione. diventa procedibile trascorsi novanta giorni dalla promozione del tentativo obbligatorio di conciliazione. diventa procedibile trascorsi novanta giorni dal vano esperimento del tentativo obbligatorio di conciliazione. diventa proponibile trascorsi sessanta giorni dalla promozione del tentativo obbligatorio di conciliazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, in una controversia individuale concernente un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, rilevi che non è stato promosso il tentativo di conciliazione secondo le disposizioni recate da detto decreto legislativo: dichiara interrotto il processo. dichiara la domanda improcedibile. sospende il giudizio e fissa alle parti il termine perentorio di sessanta giorni per promuovere il tentativo di conciliazione. sospende il giudizio e fissa alle parti il termine ordinatorio di sessanta giorni per promuovere il tentativo di conciliazione.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, qualora il giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, in una controversia individuale concernente un rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica amministrazione, rilevi che la domanda giudiziale è stata proposta prima della scadenza del termine di novanta giorni dalla promozione del tentativo di conciliazione: sospende il giudizio e fissa alle parti il termine ordinatorio di sessanta giorni per promuovere il tentativo di conciliazione. sospende il giudizio e fissa alle parti il termine perentorio di sessanta giorni per promuovere il tentativo di conciliazione. dichiara la domanda improcedibile. dichiara interrotto il processo.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti nei Consigli regionali sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato: ma possono optare per la conservazione, in luogo dell'indennità corrisposta ai consiglieri regionali, del trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza, che resta a carico della medesima. ma, previa autorizzazione del Consiglio regionale, possono optare per la conservazione, in luogo dell'indennità corrisposta ai consiglieri regionali, del trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza, che resta a carico della medesima. ma possono optare per la conservazione, in luogo dell'indennità corrisposta ai consiglieri regionali, del trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza, che è posto a carico della regione. e non possono optare per la conservazione, in luogo dell'indennità corrisposta ai consiglieri regionali, del trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento nazionale: sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato soltanto qualora abbiano un'anzianità di servizio inferiore a cinque anni. sono collocati in aspettativa retribuita per la durata del mandato, qualora chiedano che venga loro corrisposto soltanto il cinquanta per cento dell'indennità parlamentare. sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato. sono collocati in aspettativa retribuita per la durata del mandato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti nei Consigli regionali: sono collocati in aspettativa retribuita per la durata del mandato, qualora chiedano che venga loro corrisposta soltanto il cinquanta per cento dell'indennità corrisposta ai consiglieri regionali. sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato soltanto qualora abbiano un'anzianità di servizio inferiore a cinque anni. sono collocati in aspettativa retribuita per la durata del mandato. sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento europeo: sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato. sono collocati in aspettativa retribuita per la durata del mandato. sono collocati in aspettativa retribuita per la durata del mandato, qualora chiedano che venga loro corrisposto soltanto il cinquanta per cento dell'indennità parlamentare. sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato soltanto qualora abbiano un'anzianità di servizio inferiore a cinque anni.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento europeo sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato: ma possono optare per la conservazione, in luogo dell'indennità parlamentare, del trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza, che resta a carico della medesima. e non possono optare per la conservazione, in luogo dell'indennità parlamentare, del trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza. ma, previa autorizzazione del Parlamento, possono optare per la conservazione, in luogo dell'indennità parlamentare, del trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza, che resta a carico della medesima. ma possono optare per la conservazione, in luogo dell'indennità parlamentare, del trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza, che è posto a carico del Parlamento.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento nazionale sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato: ma, previa autorizzazione del Parlamento, possono optare per la conservazione, in luogo dell'indennità parlamentare, del trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza, che resta a carico della medesima. e non possono optare per la conservazione, in luogo dell'indennità parlamentare, del trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza. ma possono optare per la conservazione, in luogo dell'indennità parlamentare, del trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza, che resta a carico della medesima. ma possono optare per la conservazione, in luogo dell'indennità parlamentare, del trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza, che è posto a carico del Parlamento.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento nazionale sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato e il periodo di aspettativa: è utile ai fini dell'anzianità di servizio e non del trattamento di quiescenza e di previdenza. è utile ai fini del trattamento di quiescenza e di previdenza e non dell'anzianità di servizio. è utile ai fini dell'anzianità di servizio e del trattamento di quiescenza e di previdenza. non è utile ai fini dell'anzianità di servizio e del trattamento di quiescenza e di previdenza.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento europeo sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato e il periodo di aspettativa: è utile ai fini dell'anzianità di servizio e del trattamento di quiescenza e di previdenza. è utile ai fini del trattamento di quiescenza e di previdenza e non dell'anzianità di servizio. non è utile ai fini dell'anzianità di servizio e del trattamento di quiescenza e di previdenza. è utile ai fini dell'anzianità di servizio e non del trattamento di quiescenza e di previdenza.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti nei Consigli regionali sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato e il periodo di aspettativa: è utile ai fini del trattamento di quiescenza e di previdenza e non dell'anzianità di servizio. è utile ai fini dell'anzianità di servizio e non del trattamento di quiescenza e di previdenza. è utile ai fini dell'anzianità di servizio e del trattamento di quiescenza e di previdenza. non è utile ai fini dell'anzianità di servizio e del trattamento di quiescenza e di previdenza.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento europeo sono collocati in aspettativa: su richiesta dell'ufficio di presidenza del Parlamento. all'atto della proclamazione degli eletti. all'atto della prima riunione del Parlamento. entro trenta giorni dalla proclamazione degli eletti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti nei Consigli regionali sono collocati in aspettativa: all'atto della prima riunione del Consiglio regionale. su richiesta dell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale. all'atto della proclamazione degli eletti. entro trenta giorni dalla proclamazione degli eletti.
A norma del d. lgs. 30/03/01, n. 165, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento nazionale sono collocati in aspettativa: entro trenta giorni dalla proclamazione degli eletti. all'atto della proclamazione degli eletti. all'atto della prima riunione delle Camere. su richiesta dell'ufficio di presidenza della Camera di appartenenza.
Ai fini dell'applicazione del codice della strada si definisce "strada": l'area ad uso pubblico o privato destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali. l'area ad uso pubblico o privato inserita nell'apposito elenco delle strade. l'area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali. l'area ad uso pubblico o privato destinata solo alla circolazione dei veicoli.
A norma del codice della strada, in caso di inosservanza di norme giuridiche concernenti la regolamentazione della circolazione stradale, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti può diffidare gli enti proprietari della strada ed emettere i relativi provvedimenti, e, ove questi non ottemperino nel termine indicato: dispone in ogni caso l'esecuzione delle opere necessarie, senza diritto di rivalsa nei confronti degli enti medesimi. dispone, in ogni caso di grave pericolo per la sicurezza, l'esecuzione delle opere necessarie, con diritto di rivalsa nei confronti degli enti medesimi. ordina agli enti medesimi l'esecuzione delle opere necessarie, nominando, all'occorrenza, un commissario per l'esecuzione a spese dell'ente. dispone, in caso di urgenza, l'esecuzione delle opere necessarie a spese degli enti medesimi.
A norma del codice della strada, i provvedimenti per la regolamentazione della circolazione stradale sono emessi dagli enti proprietari delle strade attraverso gli organi competenti: con ordinanza pubblicata mediante affissione negli albi di detti organi. con ordinanze pubblicate sui quotidiani nazionali o locali. con ordinanza motivata e resa nota al pubblico mediante i prescritti segnali. mediante affissioni pubbliche.
A norma del codice della strada, la circolazione di veicoli adibiti al trasporto di cose può essere vietata: dall'ente proprietario della strada nei giorni di volta in volta da esso determinati, su richiesta del sindaco e previo parere vincolante del prefetto. dal prefetto, nei giorni festivi o in particolari altri giorni fissati con apposito calendario, da emanarsi con decreto del competente ministro. nei giorni festivi o in altri giorni segnalati dal prefetto o dal sindaco, con ordinanza del Ministro delle attività produttive, su richiesta del sindaco. con ordinanza del sindaco, nei giorni festivi o in particolari altri giorni fissati dal prefetto con apposito calendario emanato annualmente, previo parere favorevole del prefetto e del presidente della regione.
A norma del codice della strada, la sospensione temporanea della circolazione di tutte o di alcune categorie di utenti sulle strade o su tratti di esse è disposta: dal prefetto, solo per motivi di sicurezza pubblica o in caso di necessità o urgenza. dal sindaco, per motivi di sicurezza o di sanità pubblica, o dal comandante della regione militare territoriale per esigenze militari. dal prefetto, per motivi di sicurezza pubblica o inerenti alla sicurezza della circolazione, di tutela della salute, nonché per esigenze di carattere militare. dal sindaco, in caso di necessità e urgenza.
A norma del codice della strada, l'ente proprietario della strada può con ordinanza motivata e resa nota al pubblico mediante i prescritti segnali: stabilire obblighi, divieti e limitazioni di carattere temporaneo o permanente per ciascuna strada o tratto di essa, o per determinate categorie di utenti, in relazione alle esigenze della circolazione o alle caratteristiche strutturali della strada. stabilire, secondo la casistica periodicamente indicata dal ministro dei lavori pubblici con suo decreto, obblighi, divieti o limitazioni per ciascuna strada o per categorie di utenti, previa autorizzazione del prefetto. stabilire, esclusivamente in caso di necessità e urgenza, obblighi, divieti o limitazioni di carattere temporaneo per ciascuna strada o tratto di essa, o per speciali categorie di utenti. stabilire, previa autorizzazione prefettizia, divieti e limitazioni per strade o per categorie di utenti ed esclusivamente nei casi di calamità naturali.
A norma del codice della strada, obblighi, divieti e limitazioni per ciascuna strada o tratto di essa, o per determinate categorie di utenti, in relazione alle esigenze della circolazione o alle caratteristiche strutturali delle strade, sono stabiliti: dal prefetto, previo parere favorevole del presidente della giunta regionale. dall'ente proprietario della strada. dal sindaco, su richiesta del prefetto, previo parere del presidente della giunta provinciale. dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, previo parere del prefetto.
A norma del codice della strada, l'ente proprietario della strada può con ordinanza motivata e resa nota al pubblico mediante i prescritti segnali: stabilire, esclusivamente in caso di necessità e urgenza, obblighi, divieti o limitazioni di carattere temporaneo o permanente per ciascuna strada o tratto di essa, o per speciali categorie di utenti. disporre, per il tempo strettamente necessario, la sospensione della circolazione di tutte o di alcune categorie di utenti per motivi di incolumità pubblica ovvero per urgenti e improrogabili motivi attinenti alla tutela del patrimonio stradale o ad esigenze di carattere tecnico. disporre a tempo determinato la sospensione della circolazione solo di alcune categorie di utenti ed esclusivamente in caso di urgenza o necessità. disporre nei limiti di tempo e nelle particolari circostanze specificamente indicati, limitazioni di circolazione solo per speciali categorie di utenti, esclusivamente nei casi di calamità naturali.
A norma del codice della strada, la temporanea sospensione della circolazione di tutte o di alcune categorie di utenti per motivi di incolumità pubblica ovvero per urgenti e improrogabili motivi attinenti alla tutela del patrimonio stradale o ad esigenze di carattere tecnico può essere disposta: dall'ente proprietario della strada. dal prefetto, su richiesta del sindaco, sentito il presidente della provincia. dal presidente della regione, sentito il prefetto, su richiesta del sindaco. dal sindaco, previo parere favorevole del presidente della giunta regionale.
A norma del codice della strada, il parcheggio o la sosta dei veicoli possono essere vietati, limitati o subordinati al pagamento di una somma: dall'ente proprietario della strada. dal prefetto, previo parere favorevole del presidente della giunta regionale. dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, previo parere del prefetto. dal presidente della regione, su richiesta del prefetto.
A norma del codice della strada, l'ente proprietario della strada può con ordinanza motivata e resa nota al pubblico mediante i prescritti segnali: imporre divieti di parcheggio o di sosta previo parere favorevole del sindaco ed autorizzazione del prefetto. imporre limitazioni temporali o a pagamento del parcheggio o della sosta, purché assentite dal sindaco, previo parere favorevole del prefetto. vietare o limitare o subordinare al pagamento di una somma il parcheggio o la sosta dei veicoli. vietare o limitare il parcheggio o la sosta dei veicoli e, previa autorizzazione del prefetto, imporre all'uopo il pagamento di somme.
A norma del codice della strada, per le strade e le autostrade in concessione, i poteri dell'ente proprietario della strada sono esercitati: dal sindaco. dal concessionario, previa comunicazione all'ente concedente. dal prefetto. dall'ente concedente, su richiesta del concessionario.
A norma del codice della strada, per le strade e le autostrade in concessione, i provvedimenti che, nell'esercizio dei poteri dell'ente proprietario della strada, sono emessi dal concessionario, in caso d'urgenza vengono adottati: dal sindaco, su richiesta del concessionario. dall'ente concedente, che li comunica al concessionario. dal medesimo concessionario, anche senza la preventiva comunicazione al concedente, che può revocarli. dal prefetto, su richiesta del concessionario.
A norma del codice della strada, le pertinenze stradali sono: le parti della strada definibili come pertinenze secondo il codice civile. il suolo latistante alla sede stradale nella misura di un quarto di essa o comunque ricompreso entro opere di delimitazione o di sostegno. le parti della strada destinate anche in modo non permanente al servizio di essa. le parti della strada destinate in modo permanente al servizio o all'arredo funzionale di essa.
A norma del codice della strada e del relativo regolamento, le pertinenze stradali si distinguono in: pertinenze necessarie e pertinenze occasionali. pertinenze stabili e pertinenze temporanee. pertinenze funzionali e pertinenze di arredo. pertinenze di esercizio e pertinenze di servizio.
A norma del codice della strada, sono pertinenze stradali di esercizio: quelle che costituiscono parte integrante della strada o ineriscono permanentemente alla sede stradale. quelle latistanti alla sede stradale nella misura di un quarto di essa, o comunque ricomprese entro opere di delimitazione o di sostegno. quelle che non ineriscono permanentemente alla sede stradale. le parti adiacenti alla sede stradale, eccezionalmente utilizzabili dagli utenti della strada.
A norma del codice della strada, sono pertinenze stradali di servizio: le aree, diverse dalla sede stradale, che ne completano la fruibilità e l'arredo. tutte le aree, quale che sia il loro uso o destinazione, come tali classificate nell'elenco delle strade. le aree di servizio, di parcheggio e di manutenzione, con i relativi manufatti, purché siano come tali indicate nell'elenco delle strade. le aree di servizio, con i relativi manufatti per il rifornimento ed il ristoro degli utenti, le aree di parcheggio, le aree ed i fabbricati per la manutenzione delle strade o comunque destinati dall'ente proprietario della strada in modo permanente ed esclusivo al servizio della strada e dei suoi utenti.
In tutte le ipotesi in cui il codice della strada prevede che da una determinata violazione consegua una sanzione amministrativa pecuniaria: si applicano le disposizioni generali contenute nelle Sezioni I e II del capo I della legge 24 novembre 1981, n. 689, salve le modifiche e le deroghe previste dalle norme del capo del codice della strada sugli illeciti amministrativi e relative sanzioni. si applicano le disposizioni sulle sanzioni contenute nello stesso codice, salvo espresso rinvio alle disposizioni generali della legge 24 novembre 1981, n. 689. si applicano esclusivamente le disposizioni sulle sanzioni amministrative contenute nello stesso codice. si applicano le disposizioni generali sulle sanzioni sostitutive contenute nel relativo capo della legge 24 dicembre 1981, n. 689, con applicazione dei principi generali del codice penale.
La sanzione amministrativa pecuniaria prevista dal codice della strada consiste: nel pagamento di una somma di denaro tra un limite minimo ed un limite massimo fissato dalle singole norme, sempre entro il limite minimo generale di diciannove euro ed il limite massimo generale di novemiladuecentonovantasei euro. nel pagamento di una somma di denaro tra il limite minimo fissato dalle singole norme ed il limite massimo generale di duemilasessantacinque euro. nel pagamento di una somma di danaro tra il limite minimo generale di quindici euro ed il limite massimo fissato dalle singole norme. nel pagamento di una somma compresa fra i limiti minimo e massimo indicati nel capo sulle sanzioni amministrative della legge 24 novembre 1981, n. 689.
Il limite massimo generale delle sanzioni amministrative previste dal codice della strada: non può essere mai superato. può essere superato solo in considerazione della gravità della violazione, valutata in base ai criteri di cui all'articolo 133 del codice penale in quanto compatibili. può essere superato solo quando si tratti di sanzioni proporzionali, ovvero di più violazioni di norme del codice che prevedono sanzioni amministrative pecuniarie, ovvero nelle ipotesi di aggiornamento delle sanzioni secondo l'indice Istat. non può essere mai superato, salvo che nelle ipotesi in cui le violazioni siano riconducibili ad un disegno unitario.
Nella determinazione della sanzione amministrativa pecuniaria fissata dal codice della strada tra un limite minimo e un limite massimo, si ha riguardo: alla gravità delle conseguenze della violazione, all'impegno del trasgressore per ridurle, alle condizioni economiche nonché sociali e familiari del medesimo. alla gravità della violazione, all'opera svolta dall'agente per l'eliminazione o attenuazione delle conseguenze della violazione, nonché alla personalità del trasgressore e alle sue condizioni economiche. alla natura, alla specie, all'oggetto, al tempo della violazione, e ad ogni altra modalità dell'azione. alla gravità della violazione, desunta dalle circostanze di cui all'articolo 133 del codice penale, in quanto compatibili.
La misura delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dal codice della strada è aggiornata: ogni due anni in misura pari all'intera variazione accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nei due anni precedenti. ogni anno in misura pari al settantacinque per cento della variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nell'anno precedente. periodicamente, con decreto motivato del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dell'interno, sulla base del tasso di inflazione programmato. periodicamente, su iniziativa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro della giustizia, sulla base di una percentuale variabile dal sessanta per cento all'intero della variazione dell'indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nell'ultimo triennio.
Per le violazioni punibili a norma del codice della strada con la sanzione amministrativa pecuniaria il proprietario del veicolo è obbligato: in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, se non prova che la circolazione è avvenuta senza la sua espressa autorizzazione. in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, se non prova che la circolazione del veicolo è avvenuta contro la sua volontà. disgiuntamente con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta. alternativamente con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, salvo che provi che la circolazione è avvenuta senza la sua autorizzazione.
Per le violazioni punibili a norma del codice della strada con la sanzione amministrativa pecuniaria l'utilizzatore a titolo di locazione finanziaria, in vece del proprietario, è obbligato: disgiuntamente con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta. in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, se non prova che la circolazione del veicolo è avvenuta contro la sua volontà. alternativamente con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, salvo che provi che la circolazione è avvenuta senza la sua autorizzazione. in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, se non prova che la circolazione è avvenuta senza la sua espressa autorizzazione.
Per le violazioni punibili a norma del codice della strada con la sanzione amministrativa pecuniaria l'usufruttuario, in vece del proprietario, è obbligato: in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, se non prova che la circolazione è avvenuta senza la sua espressa autorizzazione. disgiuntamente con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta. in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, se non prova che la circolazione del veicolo è avvenuta contro la sua volontà. alternativamente con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, salvo che provi che la circolazione è avvenuta senza la sua autorizzazione.
Per le violazioni punibili a norma del codice della strada con la sanzione amministrativa pecuniaria l'acquirente con patto di riservato dominio, in vece del proprietario, è obbligato: alternativamente con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, salvo che provi che la circolazione è avvenuta senza la sua autorizzazione. in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, se non prova che la circolazione è avvenuta senza la sua espressa autorizzazione. disgiuntamente con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta. in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, se non prova che la circolazione del veicolo è avvenuta contro la sua volontà.
Se la violazione punibile a norma del codice della strada con sanzione amministrativa pecuniaria è commessa da persona capace di intendere o di volere, ma soggetta all'altrui autorità, la persona rivestita dell'autorità è obbligata: alternativamente con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta. disgiuntamente con l'autore della violazione al pagamento della metà della somma dovuta. in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, salvo che provi che il fatto è avvenuto contro la sua volontà. in solido con l'autore della violazione, al pagamento della somma da questi dovuta, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto.
Se la violazione punibile a norma del codice della strada con sanzione amministrativa pecuniaria è commessa da persona capace di intendere e di volere, ma soggetta all'altrui direzione, la persona rivestita della direzione è obbligata: in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, salvo che provi che il fatto è avvenuto contro la sua volontà. disgiuntamente con l'autore della violazione al pagamento della metà della somma dovuta. in solido con l'autore della violazione, al pagamento della somma da questi dovuta, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. alternativamente con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta.
Se la violazione punibile a norma del codice della strada con sanzione amministrativa pecuniaria è commessa da persona capace di intendere o di volere, ma soggetta all'altrui vigilanza, la persona incaricata della vigilanza è obbligata: disgiuntamente con l'autore della violazione al pagamento della metà della somma dovuta. in solido con l'autore della violazione, al pagamento della somma da questi dovuta, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. alternativamente con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta. in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, salvo che provi che il fatto è avvenuto contro la sua volontà.
Se la violazione punibile a norma del codice della strada con sanzione amministrativa pecuniaria è commessa dal dipendente di una persona giuridica nell'esercizio delle sue funzioni o incombenze, la persona giuridica è obbligata: in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. disgiuntamente con l'autore della violazione al pagamento della metà della somma da questi dovuta. alternativamente con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta. in solido con l'autore della violazione, al pagamento della somma da questi dovuta.
Se la violazione punibile a norma del codice della strada con sanzione amministrativa pecuniaria è commessa dal dipendente di un ente privo di personalità giuridica, nell'esercizio delle proprie funzioni o incombenze, l'ente è obbligato: disgiuntamente con l'autore della violazione al pagamento della metà della somma da questi dovuta. in solido con l'autore della violazione, al pagamento della somma da questi dovuta. in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. alternativamente con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta.
Se la violazione punibile a norma del codice della strada con sanzione amministrativa pecuniaria è commessa dal rappresentante di una associazione priva di personalità giuridica, nell'esercizio delle proprie funzioni o incombenze, l'associazione è obbligata: alternativamente con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta. disgiuntamente con l'autore della violazione al pagamento della metà della somma da questi dovuta. in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. in solido con l'autore della violazione, al pagamento della somma da questi dovuta.
Se la violazione punibile a norma del codice della strada con sanzione amministrativa pecuniaria è commessa dal dipendente di una associazione priva di personalità giuridica, nell'esercizio delle proprie funzioni o incombenze, l'associazione è obbligata: alternativamente con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta. in solido con l'autore della violazione, al pagamento della somma da questi dovuta. disgiuntamente con l'autore della violazione al pagamento della metà della somma da questi dovuta. in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto.
Se la violazione punibile a norma del codice della strada con sanzione amministrativa pecuniaria è commessa dal rappresentante di un ente privo di personalità giuridica, nell'esercizio delle proprie funzioni o incombenze, l'ente è obbligato: in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. disgiuntamente con l'autore della violazione al pagamento della metà della somma da questi dovuta. in solido con l'autore della violazione, al pagamento della somma da questi dovuta. alternativamente con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta.
Se la violazione punibile a norma del codice della strada con la sanzione amministrativa pecuniaria è commessa da persona capace di intendere e di volere, ma soggetta all'altrui direzione, la persona rivestita della direzione, obbligata in solido con l'autore della violazione, la quale abbia versato la somma stabilita per la violazione: ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione solo se provi che il fatto è avvenuto contro la sua volontà. non ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione. ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione solo per la metà della somma pagata. ha diritto di regresso per l'intero nei confronti dell'autore della violazione stessa.
Per le violazioni punibili a norma del codice della strada con la sanzione amministrativa pecuniaria il proprietario del veicolo o, in sua vece, l'usufruttuario obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, se ha versato la somma stabilita per la violazione: ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione se provi di non aver potuto impedire il fatto. ha diritto di regresso per l'intero nei confronti dell'autore della violazione stessa. ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione stessa limitatamente alla metà della somma versata. non ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione stessa.
Per le violazioni punibili a norma del codice della strada con la sanzione amministrativa pecuniaria il proprietario del veicolo o, in sua vece, l'acquirente con patto di riservato dominio obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, se ha versato la somma stabilita per la violazione: ha diritto di regresso per l'intero nei confronti dell'autore della violazione stessa. non ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione stessa. ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione stessa limitatamente alla metà della somma versata. ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione se provi che la circolazione del veicolo è avvenuta senza la sua autorizzazione.
Per le violazioni punibili a norma del codice della strada con la sanzione amministrativa pecuniaria il proprietario del veicolo, obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, se ha versato la somma stabilita per la violazione: ha diritto di regresso per l'intero nei confronti dell'autore della violazione stessa. ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione, se provi che la circolazione del veicolo è avvenuta contro la sua volontà. ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione stessa limitatamente alla metà della somma versata. non ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione stessa.
Se la violazione punibile a norma del codice della strada con la sanzione amministrativa pecuniaria è commessa da persona capace di intendere e di volere, ma soggetta all'altrui autorità, la persona rivestita dell'autorità, obbligata in solido con l'autore della violazione, la quale abbia versato la somma stabilita per la violazione: ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione stessa solo se provi che il fatto è avvenuto contro la sua volontà. non ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione. ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione solo per la metà della somma pagata. ha diritto di regresso per l'intero nei confronti dell'autore della violazione stessa.
Se la violazione punibile a norma del codice della strada con sanzione amministrativa pecuniaria è commessa dal rappresentante di una persona giuridica nell'esercizio delle proprie funzioni o incombenze, la persona giuridica è obbligata: alternativamente con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta. in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. disgiuntamente con l'autore della violazione al pagamento della metà della somma da questi dovuta. in solido con l'autore della violazione, al pagamento della somma da questi dovuta.
Se la violazione punibile a norma del codice della strada con la sanzione amministrativa pecuniaria è commessa da persona capace di intendere e di volere, ma soggetta all'altrui vigilanza, la persona rivestita della vigilanza, obbligata in solido con l'autore della violazione, la quale abbia versato la somma stabilita per la violazione: ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione solo se provi che il fatto è avvenuto contro la sua volontà. ha diritto di regresso per l'intero nei confronti dell'autore della violazione stessa. non ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione. ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione solo per la metà della somma pagata.
Quando più persone concorrono in una violazione, per la quale è stabilita dal codice della strada una sanzione amministrativa pecuniaria: ciascuna soggiace alla sanzione per la violazione stessa, salvo che la legge disponga diversamente. ciascuna soggiace alla sanzione per la violazione stessa, rispondendone in solido con i concorrenti. ciascuna soggiace pro quota all'unica sanzione, salvo che la legge disponga diversamente. ciascuna soggiace pro quota all'unica sanzione, ma risponde in solido per l'intero con i concorrenti.
A norma del codice della strada, salvo che sia diversamente stabilito dalla legge, chi con una azione od omissione viola diverse disposizioni che prevedono sanzioni amministrative pecuniarie: soggiace ad una sanzione complessiva pari alla somma delle sanzioni previste per le singole violazioni. soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave aumentata fino al triplo. soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave aumentata sino al quadruplo. soggiace ad una sanzione complessiva pari alla somma delle sanzioni previste per le singole violazioni, diminuita di un terzo.
A norma del codice della strada, salvo che sia diversamente stabilito dalla legge, chi con una azione od omissione commette più violazioni della stessa disposizione del codice della strada: soggiace ad una sanzione complessiva pari alla somma delle sanzioni previste per le singole violazioni. soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave aumentata sino al quadruplo. soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave aumentata fino al triplo. soggiace ad una sanzione complessiva pari alla somma delle sanzioni previste per le singole violazioni, diminuita di un terzo.
In deroga alla disciplina sulla pluralità di violazioni di norme del codice della strada commesse con una sola azione od omissione, nell'ambito delle aree pedonali urbane, il trasgressore ai divieti di accesso e agli altri singoli obblighi e divieti o limitazioni: soggiace ad una sanzione unica, calcolata sommando i limiti massimi delle sanzioni previste per ogni singola violazione. soggiace alle sanzioni previste per ogni singola violazione. soggiace ad una sanzione complessiva pari alla somma delle sanzioni previste per ogni singola violazione, diminuita di un terzo. soggiace al massimo della sanzione prevista per ogni singola violazione.
L'obbligazione di pagamento a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria prevista per infrazioni al codice della strada: non si trasmette agli eredi. si trasmette agli eredi. si trasmette agli eredi, compatibilmente con le loro condizioni economiche. non si trasmette agli eredi se questi non erano conviventi con l'obbligato.
La violazione di disposizioni del codice della strada, quando è possibile, deve essere contestata immediatamente: tanto al trasgressore quanto alla persona che sia obbligata in solido al pagamento della somma dovuta. solo al trasgressore. solo alla persona che sia obbligata in solido con il trasgressore al pagamento della somma dovuta. al trasgressore che non sia incapace di intendere e di volere.
Copia del verbale di contestazione di infrazioni al codice della strada deve essere: immediatamente notificato alla persona obbligata in solido con il trasgressore. consegnata al trasgressore e, se presente, alla persona obbligata in solido. immediatamente notificato al trasgressore. depositato presso l'ufficio del giudice di pace competente per territorio.
Dell'avvenuta contestazione di violazione di disposizioni del codice della strada deve: essere redatto verbale che deve contenere solo la sommaria descrizione del fatto ma non dichiarazioni di soggetti interessati. essere redatto verbale contenente anche le dichiarazioni che gli interessati chiedono che vi siano inserite. essere redatto verbale contenente anche l'elezione di domicilio dell'interessato, presso un avvocato. essere redatto verbale in calce al quale i soggetti interessati devono eleggere domicilio nel comune ove ha sede l'ufficio presso il quale presta servizio l'agente che procede alla contestazione.
Copia del verbale di contestazione di infrazioni al codice della strada: è consegnata immediatamente all'ufficio o comando da cui dipende l'agente accertatore. è depositata immediatamente presso la sede comunale del luogo in cui è stata commessa l'infrazione. è trasmessa immediatamente alla prefettura del luogo in cui è stata commessa l'infrazione. è trasmessa senza indugio a mezzo del servizio postale all'ufficio del giudice di pace competente per territorio.
Qualora la violazione di disposizioni del codice della strada non possa essere immediatamente contestata, il relativo verbale deve: con la documentazione e le prove della violazione, essere notificato a mezzo di ufficiale giudiziario all'effettivo trasgressore. con gli estremi precisi e dettagliati della violazione e con la indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata, essere notificato all'effettivo trasgressore. con la sommaria indicazione della violazione, essere comunicato al trasgressore mediante fax. essere depositato presso l'ufficio del giudice di pace competente per territorio e dell'avvenuto deposito, con indicazione di tempi e modalità di consultazione, deve essere dato avviso al trasgressore.
Qualora la violazione di disposizioni del codice della strada non possa essere immediatamente contestata, il relativo verbale: ove il trasgressore non sia stato identificato e si tratti di violazione commessa dal conducente di veicolo a motore munito di targa, deve essere depositato presso la casa comunale e del deposito va data comunicazione, anche verbale, al proprietario. ove il trasgressore non sia stato identificato e si tratti di violazione commessa dal conducente di veicolo a motore munito di targa, deve essere notificato al proprietario quale risulta dai pubblici registri alla data dell'accertamento. ove il trasgressore non sia stato identificato e si tratti di violazione commessa dal conducente di veicolo a motore munito di targa, deve essere comunicato al proprietario mediante fax. ove il trasgressore non sia stato identificato e si tratti di violazione commessa dal conducente di veicolo a motore munito di targa, deve essere depositato presso l'ufficio del giudice di pace competente per territorio e del deposito va dato avviso al proprietario mediante fax.
Il verbale di accertamento di violazione di disposizioni del codice della strada che non abbia potuto essere immediatamente contestata, deve essere: inviato per posta all'effettivo trasgressore entro cento giorni dall'accertamento. notificato all'effettivo trasgressore entro centocinquanta giorni dall'accertamento. notificato a mezzo di ufficiale giudiziario al trasgressore entro novanta giorni. essere comunicato a mezzo di raccomandata postale con ricevuta di ritorno al trasgressore entro centoventi giorni.
Qualora la residenza, il domicilio o la dimora dell'effettivo trasgressore cui deve essere effettuata la notifica del verbale di accertamento di violazione di disposizioni del codice della strada non siano noti: il verbale viene depositato presso l'ufficio o comando cui appartiene l'agente accertatore e viene affisso per estratto nell'albo pretorio del comune nel cui territorio è stata commessa l'infrazione. la notifica stessa non è obbligatoria, ma del verbale è data comunicazione mediante pubblicazione per estratto su due quotidiani. la notifica stessa non è obbligatoria nei confronti di quel soggetto, e si effettua, ove si tratti di violazione commessa dal conducente di veicolo a motore munito di targa, al proprietario del veicolo ovvero, in sua vece, all'usufruttuario, all'acquirente con patto di riservato dominio, all'utilizzatore a titolo di locazione finanziaria. la notifica stessa viene effettuata secondo il rito per gli irreperibili previsto dal codice di procedura civile.
Alle notificazioni del verbale di accertamento di violazione di disposizioni del codice della strada si provvede, fra l'altro: a mezzo degli appositi messi notificatori dell'amministrazione dei lavori pubblici. a mezzo dei servizi del pubblico registro automobilistico. a mezzo di un funzionario dell'amministrazione che ha accertato la violazione. esclusivamente a mezzo di ufficiale giudiziario.
Le notificazioni dei verbali di accertamento di violazione di disposizioni del codice della strada si intendono validamente eseguite: qualora siano fatte alla residenza, domicilio o sede del soggetto, risultante dalla carta di circolazione o dall'archivio nazionale dei veicoli o dal pubblico registro automobilistico o dalla patente di guida del conducente. se effettuate secondo le disposizioni sulle notificazioni contenute nel codice di procedura penale. solo qualora siano fatte alla residenza anagrafica del soggetto, risultante dai registri comunali. se l'ufficio o il comando di appartenenza dell'agente accertatore attesti che esse sono state effettuate al trasgressore in uno dei luoghi risultanti dagli atti e documenti in possesso dell'ufficio o comando, o dalle ricerche da questi specificamente eseguite.
Alle notificazioni del verbale di accertamento di violazione di disposizioni del codice della strada si provvede, fra l'altro: a mezzo dei messi comunali. esclusivamente a mezzo di ufficiale giudiziario. a mezzo dei servizi del pubblico registro automobilistico. a mezzo degli appositi mezzi notificatori dell'amministrazione dei lavori pubblici.
Le spese di accertamento e di notificazione per le violazioni di disposizioni del codice della strada sono poste a carico: unicamente del proprietario dell'autoveicolo. unicamente del conducente dell'autoveicolo. di chi è tenuto al pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria. dell'ufficio o comando di appartenenza dell'agente accertatore.
L'obbligo di pagare la somma dovuta per la violazione di disposizioni del codice della strada, a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria: si estingue nei confronti del soggetto a cui la notificazione non sia stata effettuata nel termine prescritto. non si estingue mai. si estingue nei confronti del soggetto a cui la notificazione non sia stata effettuata nel termine prescritto, entro due anni dalla scadenza di detto termine. si estingue nei confronti del soggetto a cui la notificazione non sia stata effettuata nel termine prescritto, solo se l'ufficio o comando di appartenenza dell'agente accertatore certifichi la definitiva impossibilità di effettuare la notificazione.
Per le violazioni per le quali il codice della strada stabilisce una sanzione amministrativa pecuniaria, il trasgressore è ammesso a pagare: entro sessanta giorni dalla contestazione o dalla notificazione, una somma pari al minimo fissato dalle singole norme. entro novanta giorni dalla contestazione o dalla notificazione, una somma pari alla media tra il minimo e il massimo fissati dalle singole norme. entro centoventi giorni dalla data della violazione, una somma pari al minimo fissato dalle singole norme. entro centocinquanta giorni dalla data della violazione, una somma pari al minimo fissato dalle singole norme, aumentato di un terzo.
Con il ricorso avverso una sanzione amministrativa per violazione di disposizioni del codice della strada è consentito: chiedere l'audizione personale solo se non siano stati presentati documenti idonei. chiedere soltanto l'audizione personale. presentare documenti ritenuti idonei e richiedere l'audizione personale. solo presentare documenti pertinenti alla violazione.
Il trasgressore a disposizioni del codice della strada, qualora non sia stato effettuato il pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria in misura ridotta nei casi in cui è consentito, può proporre ricorso: al tribunale amministrativo regionale. al prefetto del luogo della commessa violazione. al prefetto del luogo ove ha sede l'ufficio o il comando di appartenenza dell'agente accertatore. al Ministro dell'interno.
Il trasgressore a disposizioni del codice della strada può proporre ricorso al prefetto: nel termine di centoventi giorni dalla comunicazione del verbale di accertamento. nel termine di novanta giorni dalla data della violazione. nel termine di sessanta giorni dalla contestazione o dalla notificazione del verbale di accertamento. nel termine di sessanta giorni decorrenti dalla compilazione del verbale di accertamento.
Il ricorso al prefetto avverso una sanzione amministrativa per violazione di disposizioni del codice della strada, oltre che essere inviato per posta: può essere presentato presso la stazione dei carabinieri del luogo di residenza del ricorrente. può essere presentato all'ufficio o comando cui appartiene l'organo accertatore. può essere presentato presso la cancelleria del tribunale del luogo di residenza del ricorrente. può essere presentato presso il comando di polizia stradale del luogo di residenza del ricorrente.
Il ricorso al prefetto avverso una sanzione amministrativa per violazione di disposizioni del codice della strada, oltre che essere presentato all'ufficio o comando cui appartiene l'organo accertatore: può essere inviato con raccomandata con ricevuta di ritorno all'ufficio o comando cui appartiene l'organo accertatore. può essere inviato con raccomandata con ricevuta di ritorno al sindaco del luogo della commessa violazione. può essere inviato con raccomandata con ricevuta di ritorno alla prefettura del luogo di residenza del ricorrente. può essere inviato a mezzo posta all'ufficio di polizia stradale del luogo di residenza del ricorrente.
Il trasgressore a disposizioni del codice della strada, qualora non sia stato effettuato il pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria in misura ridotta nei casi in cui è consentito, può proporre ricorso: al prefetto del luogo ove ha sede l'ufficio o il comando di appartenenza dell'agente accertatore. all'ufficio o comando di appartenenza dell'agente accertatore. al sindaco. al prefetto del luogo della commessa violazione.
Il trasgressore a disposizioni del codice della strada, qualora non sia stato effettuato il pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria in misura ridotta nei casi in cui è consentito, può proporre ricorso: al T.A.R.. al comando di polizia stradale del luogo di residenza del ricorrente. al prefetto del capoluogo della regione. al prefetto del luogo della commessa violazione.
Il ricorso al prefetto avverso una sanzione amministrativa per violazione di disposizioni del codice della strada, oltre che essere inviato per posta: può essere presentato all'ufficio o comando cui appartiene l'organo accertatore. può essere presentato al sindaco del luogo della commessa violazione. può essere presentato all'ufficio del giudice di pace competente per territorio. può essere presentato presso la cancelleria del T.A.R..
Il ricorso al prefetto avverso una sanzione amministrativa per violazione di disposizioni del codice della strada, oltre che essere inviato per posta: può essere presentato presso il comando di polizia stradale del luogo di residenza del ricorrente. può essere presentato al sindaco del comune del luogo della commessa violazione. può essere presentato all'ufficio o comando cui appartiene l'organo accertatore. può essere presentato alla prefettura del luogo di residenza del ricorrente.
Il trasgressore a disposizioni del codice della strada, qualora non sia stato effettuato il pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria in misura ridotta nei casi in cui è consentito, può proporre ricorso: al T.A.R.. al sindaco. al prefetto del luogo della commessa violazione. al Ministro dell'interno.
Il responsabile dell'ufficio o del comando cui appartiene l'organo accertatore di violazione di disposizioni del codice della strada è tenuto: a trasmettere al prefetto, entro novanta giorni dal deposito o dal ricevimento del ricorso avverso la sanzione amministrativa, la documentazione attinente alla regolarità e alla fondatezza dell'accertamento. a trasmettere gli atti al prefetto entro sessanta giorni dal deposito o dal ricevimento del ricorso avverso la sanzione amministrativa, con la prova delle eseguite contestazioni o notificazioni, nonché le deduzioni tecniche dell'organo accertatore utili a confutare o confermare le risultanze del ricorso. a redigere rapporto da trasmettere al prefetto entro novanta giorni dal deposito o dal ricevimento del ricorso avverso la sanzione amministrativa. a sentire il ricorrente che ne abbia fatto richiesta ed a trasmettere al prefetto il verbale dell'audizione, insieme ad eventuali documenti utili, entro centoventi giorni dal deposito o dal ricevimento del ricorso avverso la sanzione amministrativa.
Qualora nei termini previsti non sia stato proposto ricorso avverso una sanzione amministrativa per violazione di disposizioni del codice della strada, e non sia avvenuto il pagamento in misura ridotta, il verbale di accertamento della violazione: costituisce titolo esecutivo per una somma pari alla metà del massimo della sanzione amministrativa edittale e per le spese del procedimento. costituisce titolo esecutivo solo per le spese del procedimento. deve essere depositato presso il tribunale del luogo ove ha sede l'ufficio o il comando accertatori, affinché, con decreto non impugnabile, ne sia verificata la regolarità e ordinata l'esecutività. previa verifica di legittimità da parte del prefetto e ratifica con suo decreto, costituisce titolo esecutivo per l'importo della sanzione.
L'ordinanza-ingiunzione prefettizia di pagamento di sanzione amministrativa per violazione di disposizioni del codice della strada: liquida analiticamente le spese del procedimento, ed è comunicata integralmente all'ufficio o comando accertatore perché ne sia data notizia all'autore della violazione ed alle altre persone tenute al pagamento. rimette all'ufficio o comando accertatore la liquidazione delle spese, ed è comunicata per estratto al trasgressore. non comprende le spese, ed è comunicata al trasgressore. comprende anche le spese ed è notificata all'autore della violazione ed alle altre persone tenute al pagamento.
L'ordinanza di archiviazione degli atti relativi a sanzione amministrativa per violazione di disposizioni del codice della strada, è dal prefetto: notificata integralmente ai ricorrenti e comunicata per estratto all'ufficio o comando cui appartiene l'organo accertatore. depositata presso il locale tribunale, che con decreto ne accerta la legittimità. comunicata integralmente all'ufficio o comando cui appartiene l'organo accertatore, il quale ne dà notizia ai ricorrenti. comunicata per iscritto ai ricorrenti ed all'ufficio o comando accertatore.
Il prefetto, esaminato il ricorso avverso una sanzione amministrativa per violazioni del codice della strada e i documenti allegati, il verbale e gli altri atti prodotti dall'ufficio o comando accertatore, sentiti gli interessati che ne abbiano fatto richiesta, se ritiene fondato l'accertamento: ordina, entro sessanta giorni, il pagamento di una somma pari alla media fra minimo e massimo edittale per ogni singola violazione. ordina, entro novanta giorni, il pagamento di una somma pari al minimo edittale aumentato di un terzo per ogni singola violazione. emette, entro centoventi giorni, ordinanza motivata con la quale ingiunge il pagamento di una somma determinata, nel limite non inferiore al doppio del minimo edittale per ogni singola violazione. emette, entro trenta giorni, decreto d'ingiunzione di pagamento di una somma pari al doppio del minimo edittale per ogni singola violazione.
Il prefetto, esaminato il ricorso avverso una sanzione amministrativa per violazioni del codice della strada e i documenti allegati, il verbale e gli altri atti prodotti dall'ufficio o comando accertatore, sentiti gli interessati che ne abbiano fatto richiesta, se non ritiene fondato l'accertamento: decreta, entro centoventi giorni, la restituzione degli atti all'ufficio o comando accertatore dispone con decreto, entro centottanta giorni, l'archiviazione degli atti. emette, entro trenta giorni, decreto non impugnabile di non luogo a procedere. emette, entro centoventi giorni, ordinanza motivata di archiviazione degli atti.
L'ordinanza-ingiunzione prefettizia di pagamento di sanzione amministrativa pecuniaria per violazione di disposizioni del codice della strada, trascorso il termine per il pagamento: costituisce titolo esecutivo per l'ammontare della somma ingiunta, ma non delle relative spese. deve essere depositata presso il tribunale del luogo in cui ha sede la prefettura emittente affinché, con decreto non impugnabile, ne sia verificata la regolarità e ordinata l'esecutività. costituisce prova scritta per l'emanazione di decreto ingiuntivo da parte del giudice. costituisce titolo esecutivo per l'ammontare della somma ingiunta e delle relative spese.
Nei casi in cui il codice della strada prevede l'applicazione della sanzione amministrativa accessoria della confisca del veicolo: è ammesso il pagamento in misura ridotta della sanzione amministrativa pecuniaria cui accede solo se previsto dal provvedimento di confisca. non è ammesso il pagamento in misura ridotta della sanzione amministrativa cui accede, ad esclusione dei casi tassativamente indicati. è sempre ammesso il pagamento in misura ridotta della sanzione amministrativa pecuniaria cui accede. non è ammesso il pagamento in misura ridotta della sanzione amministrativa pecuniaria cui accede.
Nelle ipotesi di applicazione di sanzione amministrativa accessoria a sanzione amministrativa pecuniaria per violazioni previste dal codice della strada, alla morte dell'obbligato: le procedure di esecuzione non hanno corso solo se non ancora iniziate. le procedure di esecuzione in corso proseguono contro gli eredi. si estingue ogni procedura in corso per la sua esecuzione. si estinguono le procedure amministrative in corso per la sua esecuzione, ma non quelle giudiziarie.
Tutti gli obblighi relativi a sanzioni amministrative accessorie a sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste dal codice della strada: sono trasmissibili agli eredi solo se la sanzione amministrativa pecuniaria non abbia costituito oggetto di contestazione. sono trasmissibili agli eredi. sono trasmissibili agli eredi conviventi con il trasgressore. sono intrasmissibili agli eredi.
L'ordinanza-ingiunzione di pagamento di sanzione amministrativa pecuniaria che contenga altresì l'ordine di adempimento dell'obbligo di rimozione di opere abusive: costituisce titolo esecutivo se munita di visto di legittimità da parte dell'autorità giudiziaria. costituisce titolo esecutivo. costituisce titolo esecutivo limitatamente al detto obbligo. non costituisce titolo esecutivo.
A norma del codice della strada, l'ordinanza-ingiunzione di pagamento di sanzione amministrativa pecuniaria che contenga altresì l'ordine di adempimento dell'obbligo di ripristino dei luoghi: non costituisce titolo esecutivo. costituisce titolo esecutivo se munita di visto di legittimità da parte dell'autorità giudiziaria. costituisce titolo esecutivo. costituisce titolo esecutivo limitatamente al detto obbligo.
Quando il codice della strada prevede che da una violazione consegua la sanzione accessoria dell'obbligo di sospendere o di cessare una determinata attività: l'agente accertatore ne fa menzione nel verbale di contestazione della violazione, o nella notificazione dello stesso, ed il verbale così redatto costituisce titolo anche per l'applicazione della sanzione accessoria. l'agente accertatore redige verbale di contestazione della violazione che, munita di visto di regolarità da parte del capo dell'ufficio o comando cui appartiene l'agente, costituisce titolo per l'applicazione della sanzione accessoria. l'ordinanza ingiunzione emessa per la sanzione amministrativa pecuniaria costituisce titolo altresì per l'applicazione della sanzione accessoria. l'agente accertatore ne fa immediato rapporto al Prefetto, che emana apposita ordinanza-ingiunzione costituente titolo per l'applicazione della sanzione.
Quando il codice della strada prevede la sanzione accessoria della confisca amministrativa, l'organo di polizia che accerta la violazione: provvede al fermo del veicolo o alla custodia delle altre cose oggetto della violazione, facendo al comando cui appartiene motivata proposta di sequestro del veicolo o delle altre cose. provvede al sequestro del veicolo o delle altre cose oggetto della violazione facendone menzione nel verbale di contestazione della violazione. trasmette il verbale di contestazione della violazione al prefetto facendo motivata proposta di sequestro del veicolo. provvede al fermo del veicolo o alla custodia delle altre cose oggetto della violazione, trasmettendo il relativo verbale al prefetto con motivata proposta di sequestro del veicolo o delle altre cose.
Avverso il provvedimento di sequestro di veicolo a norma del codice della strada, è ammesso ricorso: al tribunale del luogo di residenza del proprietario del veicolo. al prefetto del luogo di residenza anagrafica del trasgressore. al prefetto del luogo della commessa violazione. al giudice di pace del luogo di residenza del proprietario del veicolo.
Nel caso di declaratoria di infondatezza dell'accertamento di violazione cui è seguito il provvedimento di sequestro di veicolo a norma del codice della strada: tale declaratoria si estende alla misura cautelare e importa il dissequestro del veicolo. sulla richiesta di dissequestro provvede il comando cui appartiene l'organo accertatore. l'ordinanza di archiviazione non si estende alla misura cautelare e non comporta il dissequestro del veicolo. ogni decisione sul dissequestro è adottata contestualmente al provvedimento sulla confisca.
Il ricorso al prefetto avverso il provvedimento di sequestro di veicolo a norma del codice della strada, oltre che presentato, può essere inviato: con raccomandata con ricevuta di ritorno al comune del luogo di residenza del ricorrente. con raccomandata con ricevuta di ritorno all'ufficio o comando cui appartiene l'organo accertatore. per posta all'ufficio di prefettura del luogo di residenza del ricorrente. per posta al sindaco del luogo in cui è stato disposto il sequestro.
Il ricorso al prefetto avverso il provvedimento di sequestro di veicolo a norma del codice della strada, oltre che inviato per posta, può essere presentato: al comune del luogo di residenza anagrafica del trasgressore. all'ufficio di prefettura del luogo di residenza anagrafica del trasgressore. all'ufficio o comando cui appartiene l'organo accertatore. alla cancelleria del tribunale del luogo in cui è avvenuta l'infrazione.
Il provvedimento con il quale è stata disposta la confisca di veicolo a norma del codice della strada: è comunicato dal prefetto all'ufficio o comando accertatore dell'infrazione. è comunicato all'Ufficio centrale della Motorizzazione civile per l'esecuzione. è comunicato dal prefetto al pubblico registro automobilistico per l'annotazione nei propri registri. è annotato a cura del competente ufficio di prefettura in apposito registro.
A norma del d. lgs. 30/06/03, n. 196, il Garante per la protezione dei dati personali, già istituito con L. 31/12/96, n. 675, è organo collegiale costituito da quattro membri: eletti dal Parlamento in seduta comune. nominati con determinazione adottata d'intesa dai Presidenti del Senato e della Camera. eletti due dal Senato e due dalla Camera con voto limitato. nominati con decreto del Presidente della Repubblica su designazione del Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma del d. lgs. 30/06/03, n. 196, il Presidente e i membri del Garante per la protezione dei dati personali, durano in carica quattro anni e: non possono essere confermati. possono essere confermati senza limitazioni. non possono essere confermati per più di una volta. possono essere confermati non più di due volte.
A norma del d. lgs. 30/06/03, n. 196, il Garante per la protezione dei dati personali, oltre a quanto previsto da specifiche disposizioni: ha il dovere di informare il Presidente del Consiglio dei ministri. può vietare in tutto o in parte il trattamento illecito o non corretto di dati o disporne il blocco ai sensi di legge. ha l'obbligo di denunciare il fatto all'autorità giudiziaria perché provveda a disporre il blocco del trattamento dei dati. può vietare il trattamento dei dati solo previo parere conforme del Consiglio di Stato.
A norma del d. lgs. 30/06/03, n. 196, il Garante per la protezione dei dati personali predispone annualmente una relazione sull'attività svolta e sullo stato di attuazione dello stesso codice, trasmessa entro il 30 aprile dell'anno successivo a quello cui si riferisce: al Primo Presidente della Corte di cassazione e al Ministro della giustizia. al Parlamento e al Governo. al Parlamento a cura del Presidente del Consiglio dei ministri. al Presidente della Repubblica a cura del Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, al fine del controllo di regolarità amministrativa e contabile, le pubbliche amministrazioni, nell'ambito della rispettiva autonomia, si dotano di strumenti adeguati a: valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di piani quinquennali di sviluppo, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. verificare la sola economicità dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati. garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa. valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale e semidirigenziale.
A norma del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, al fine del controllo di gestione, le pubbliche amministrazioni, nell'ambito della rispettiva autonomia, si dotano di strumenti adeguati a: valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di piani quinquennali di sviluppo, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. verificare l'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati. valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale e semidirigenziale. garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa ai fini della legge penale.
A norma del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, al fine della valutazione della dirigenza, le pubbliche amministrazioni, nell'ambito della rispettiva autonomia, si dotano di strumenti adeguati a: valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di piani quinquennali di sviluppo, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. verificare la sola economicità dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati. garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa ai fini della legge penale. valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale.
A norma del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, al fine della valutazione e del controllo strategico, le pubbliche amministrazioni, nell'ambito della rispettiva autonomia, si dotano di strumenti adeguati a: valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. verificare la sola economicità dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati. valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale e semidirigenziale. garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa ai fini della legge penale.
A norma del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, è consentito affidare verifiche di regolarità amministrativa e contabile a strutture addette al controllo di gestione, alla valutazione dei dirigenti o al controllo strategico? Sì, ma non è consentito per l'attività di controllo di regolarità amministrativa e contabile utilizzare i risultati del controllo di gestione, della valutazione della dirigenza o del controllo strategico. Sì, ma solo se si tratti di strutture che rispondono ai dirigenti posti al vertice dell'unità organizzativa interessata. No. Sì, sempre.
A norma del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, a quali controlli interni provvedono gli organi di revisione, ovvero gli uffici di ragioneria, nonché i servizi ispettivi? Ai controlli di regolarità amministrativa e contabile. Alle valutazioni dei dirigenti. Ai controlli strategici. Ai controlli di gestione.
A norma del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, quali controlli interni devono rispettare, in quanto applicabili alla pubblica amministrazione, i principi generali della revisione aziendale asseverati dagli ordini e collegi professionali operanti nel settore? Le valutazioni dei dirigenti. I controlli di gestione. I controlli strategici. Le verifiche di regolarità amministrativa e contabile.
A norma del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, il controllo di regolarità amministrativa e contabile comprende verifiche da effettuarsi in via preventiva? No, in nessun caso. Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge e laddove il controllo sia affidato a strutture che rispondono direttamente agli organi di indirizzo politico-amministrativo. Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge e fatto salvo, in ogni caso, il principio secondo cui, nel caso non risulti garantita la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa, l'organo di controllo adotta, in via sostitutiva, le definitive determinazioni in ordine all'efficacia dell'atto. Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge e fatto salvo, in ogni caso, il principio secondo cui le definitive determinazioni in ordine all'efficacia dell'atto sono adottate dall'organo amministrativo responsabile.
A norma del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, ai fini del controllo di gestione, chi definisce le unità responsabili della progettazione e della gestione del controllo? Il Presidente del Consiglio dei ministri. Ciascuna amministrazione pubblica. La Corte dei conti, previo parere della Ragioneria generale dello Stato. Il Consiglio di Stato, sentita la Corte dei conti.
A norma del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, ai fini del controllo di gestione, chi definisce le unità organizzative a livello delle quali si intende misurare l'efficacia, l'efficienza ed economicità dell'azione amministrativa? Il Presidente del Consiglio dei ministri. La Corte dei conti. Il Consiglio dei ministri. Ciascuna amministrazione pubblica.
A norma del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, ai fini del controllo di gestione, chi definisce le procedure di determinazione degli obiettivi gestionali e dei soggetti responsabili? La Corte dei conti. Ciascuna amministrazione pubblica. Il Consiglio dei ministri. Il Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, ai fini del controllo di gestione, chi definisce l'insieme dei prodotti e delle finalità dell'azione amministrativa? La Ragioneria generale dello Stato, previo parere del Consiglio di Stato. Ciascuna amministrazione pubblica. Il Presidente del Consiglio dei ministri. Il Consiglio dei ministri.
A norma del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, ai fini del controllo di gestione, chi definisce le modalità di rilevazione e ripartizione dei costi tra le unità organizzative e di individuazione degli obiettivi per cui i costi sono sostenuti? La Corte dei conti, sentita la Ragioneria generale dello Stato. Ciascuna amministrazione pubblica. Il Presidente del Consiglio dei ministri. Il Consiglio dei ministri.
A norma del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, ai fini del controllo di gestione, chi definisce gli indicatori specifici per misurare efficacia, efficienza ed economicità? Il Consiglio dei ministri, previo parere vincolante del Consiglio di Stato. La Corte dei conti, previo parere della Ragioneria generale dello Stato. Ciascuna amministrazione pubblica. Il Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, di quali elementi tiene particolarmente conto la valutazione delle prestazioni e delle competenze organizzative dei dirigenti? Dei titoli attinenti alla formazione ed al perfezionamento professionale. Degli ultimi cinque anni di effettivo complessivo servizio in qualifiche dirigenziale. Dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione. Della posizione dei dirigenti rispetto agli organi di indirizzo politico-amministrativo.
A norma del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, quali misure si applicano allorché dalle ordinarie ed annuali procedure di valutazione delle prestazioni e delle competenze organizzative dei dirigenti emergano risultati negativi dell'attività amministrativa e della gestione, o il mancato raggiungimento degli obiettivi? Il collocamento a riposo per il dirigente interessato. La revoca dell'incarico per il dirigente interessato e la destinazione ad altro incarico. L'irrogazione della censura per il dirigente interessato. L'irrogazione della riduzione dello stipendio per il dirigente interessato.
La Scuola superiore della pubblica amministrazione: è un ente pubblico non economico nazionale ed ha piena autonomia organizzativa e contabile nei limiti fissati dal Parlamento. è un'istituzione di alta cultura e formazione ed ha, nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica, autonomia organizzativa e contabile nei limiti delle proprie risorse economico-finanziarie. è un'istituzione universitaria ed ha, nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica, autonomia organizzativa e contabile. è un'istituzione universitaria ed ha, nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica, autonomia organizzativa, ma è priva di autonomia contabile.
La Scuola superiore della pubblica amministrazione, fermo restando l'adempimento dei propri fini istituzionali: può svolgere, su convenzione e con tutti gli oneri a carico dei committenti, attività di formazione del personale delle amministrazioni pubbliche diverse da quelle dello Stato e di soggetti gestori di servizi pubblici. può svolgere esclusivamente attività di formazione del personale delle amministrazioni pubbliche dello Stato. può svolgere, su convenzione e con assunzione di almeno la metà degli oneri da parte dei committenti, attività di formazione del personale delle amministrazioni pubbliche diverse da quelle dello Stato e di società private. può svolgere, su convenzione e con tutti gli oneri a carico dei committenti, attività di formazione del personale delle amministrazioni pubbliche diverse da quelle dello Stato e non anche del personale di soggetti gestori di servizi pubblici.
La Scuola superiore della pubblica amministrazione, tra l'altro: non può promuovere o partecipare ad associazioni e consorzi, nonché stipulare accordi di programma, convenzioni e contratti con soggetti pubblici e privati. può promuovere o partecipare ad associazioni e consorzi, nonché stipulare accordi di programma, convenzioni e contratti con soggetti pubblici e privati. può promuovere o partecipare ad associazioni e consorzi, nonché stipulare accordi di programma, convenzioni e contratti esclusivamente con soggetti pubblici. può promuovere o partecipare ad associazioni e consorzi, ma non può stipulare accordi di programma, convenzioni e contratti con soggetti pubblici e privati.
Il direttore della Scuola superiore della pubblica amministrazione è nominato: con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su parere vincolante del Ministro dell'interno. con decreto del Ministro dell'interno, su proposta dell'ARAN. con decreto del Presidente della Repubblica. con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Il direttore della Scuola superiore della pubblica amministrazione: è scelto esclusivamente tra dirigenti di particolare e comprovata qualificazione che abbiano ricoperto per almeno un quinquennio incarichi di direzione di uffici dirigenziali generali. è scelto esclusivamente tra professori universitari di prima fascia o soggetti equiparati. è scelto esclusivamente tra dirigenti di particolare e comprovata qualificazione che abbiano ricoperto per almeno un quinquennio incarichi di direzione di uffici dirigenziali generali, ovvero tra i professori universitari di prima fascia o soggetti equiparati. è scelto di regola tra dirigenti di particolare e comprovata qualificazione che abbiano ricoperto per almeno un quinquennio incarichi di direzione di uffici dirigenziali generali, professori universitari di ruolo o soggetti equiparati, magistrati ordinari, amministrativi o contabili con qualifica di consigliere, avvocati dello stato almeno alla terza classe di stipendio e consiglieri parlamentari.
Il direttore della Scuola superiore della pubblica amministrazione, può essere scelto, tra l'altro, tra soggetti dotati di particolare e comprovata qualificazione professionale, che abbiano diretto per almeno un quinquennio istituzioni pubbliche o private di alta formazione? Sì, purché si tratti di soggetti che abbiano altresì ricoperto per almeno un biennio incarichi di direzione di uffici dirigenziali generali. Sì. No. Sì, purché si tratti di soggetti che abbiano altresì ricoperto per almeno un triennio incarichi di direzione di uffici dirigenziali generali e che siano inoltre professori universitari di prima fascia.
La Scuola superiore della pubblica amministrazione può avvalersi di docenti incaricati, anche temporaneamente, di specifiche attività di insegnamento, i quali: devono essere scelti esclusivamente tra professori o docenti universitari, dirigenti di amministrazioni pubbliche, nonché tra esperti di comprovata professionalità italiani o stranieri. devono essere scelti esclusivamente tra professori o docenti universitari, magistrati e dirigenti di amministrazioni pubbliche. devono essere scelti tra professori o docenti universitari, magistrati e dirigenti di amministrazioni pubbliche, avvocati dello Stato e consiglieri parlamentari, nonché tra esperti di comprovata professionalità italiani o stranieri. devono essere scelti esclusivamente tra magistrati e dirigenti di amministrazioni pubbliche, nonché tra esperti di comprovata professionalità italiani o stranieri.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo tutte le controversie in materia di pubblici servizi: ad eccezione di quelli afferenti ai servizi di pubblica utilità espressamente indicati dalla legge, essendo le relative controversie devolute all'Autorità per i servizi di pubblica utilità. ad eccezione di quelli afferenti ai servizi di pubblica utilità espressamente indicati dalla legge, essendo le relative controversie devolute al giudice ordinario. ivi compresi i servizi di pubblica utilità espressamente indicati dalla legge. ad eccezione di quelli afferenti ai servizi di pubblica utilità espressamente indicati dalla legge, essendo le relative controversie devolute alla Autorità antitrust.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo tutte le controversie in materia di pubblici servizi: ivi compresi quelli afferenti alla vigilanza sul mercato mobiliare. ad eccezione di quelli afferenti alla vigilanza sul mercato mobiliare, essendo le relative controversie devolute alla Consob. ad eccezione di quelli afferenti alla vigilanza sul mercato mobiliare, essendo le relative controversie devolute alla Banca d'Italia. ad eccezione di quelli afferenti alla vigilanza sul mercato mobiliare, essendo le relative controversie devolute al giudice ordinario.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo tutte le controversie in materia di pubblici servizi: ivi compresi quelli afferenti alle telecomunicazioni. ad eccezione di quelli afferenti alle telecomunicazioni, essendo le relative controversie devolute all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. ad eccezione di quelli afferenti alle telecomunicazioni, essendo le relative controversie devolute alla Autorità antitrust. ad eccezione di quelli afferenti alle telecomunicazioni, essendo le relative controversie devolute al giudice ordinario.
A norma del d. lgs. 31/03/98, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo: le controversie in materia di rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni. le controversie in materia di operazioni per le elezioni del Parlamento. le controversie in materia di pubblici servizi, ivi compresi quelli afferenti alla vigilanza sul credito. i ricorsi aventi ad oggetto la revoca degli incarichi dirigenziali.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo tutte le controversie in materia di pubblici servizi: ad eccezione di quelli afferenti ai trasporti, essendo le relative controversie devolute al giudice ordinario. ad eccezione di quelli afferenti ai trasporti, essendo le relative controversie devolute al collegio di conciliazione istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. ivi compresi quelli afferenti ai trasporti. ad eccezione di quelli afferenti ai trasporti, essendo le relative controversie devolute alla Corte dei conti.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo tutte le controversie in materia di pubblici servizi: ad eccezione di quelli afferenti al servizio farmaceutico, essendo le relative controversie devolute al giudice ordinario. ivi compresi quelli afferenti al servizio farmaceutico. ad eccezione di quelli afferenti al servizio farmaceutico, essendo le relative controversie devolute al collegio di conciliazione istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. ad eccezione di quelli afferenti al servizio farmaceutico, essendo le relative controversie devolute al Consiglio superiore della sanità.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie concernenti la: modificazione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le istituzioni o le società di capitali anche di trasformazione urbana, devolute alla Autorità per i servizi di pubblica utilità. modificazione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le istituzioni o le società di capitali anche di trasformazione urbana, devolute alla Corte dei conti. modificazione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le istituzioni o le società di capitali anche di trasformazione urbana, devolute al giudice ordinario. modificazione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ivi comprese le aziende speciali, le istituzioni o le società di capitali anche di trasformazione urbana.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie concernenti la: estinzione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le istituzioni o le società di capitali anche di trasformazione urbana, devolute al giudice ordinario. estinzione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le istituzioni o le società di capitali anche di trasformazione urbana, devolute alla Corte dei conti. estinzione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le istituzioni o le società di capitali anche di trasformazione urbana, devolute alla Autorità per i servizi di pubblica utilità. estinzione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ivi comprese le aziende speciali, le istituzioni o le società di capitali anche di trasformazione urbana.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute: alla giurisdizione del giudice ordinario le controversie in materia di pubblici servizi e, in particolare, quelle riguardanti le prestazioni di ogni genere, anche di natura patrimoniale, rese nell'espletamento dei pubblici servizi, con esclusione dei rapporti di utenza con soggetti privati. alla giurisdizione della Corte dei conti le controversie in materia di pubblici servizi e, in particolare, quelle riguardanti le prestazioni di ogni genere, anche di natura patrimoniale, rese nell'espletamento dei pubblici servizi, con esclusione dei rapporti di utenza con soggetti privati. alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie in materia di pubblici servizi e, in particolare, quelle riguardanti le prestazioni di ogni genere, anche di natura patrimoniale, rese nell'espletamento dei pubblici servizi, con esclusione dei rapporti individuali di utenza con soggetti privati. alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie in materia di pubblici servizi e, in particolare, quelle riguardanti le prestazioni di ogni genere, anche di natura patrimoniale, rese nell'espletamento dei pubblici servizi, ivi comprese quelle concernenti i rapporti individuali di utenza con soggetti privati.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie concernenti la: modificazione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ivi comprese le aziende speciali. modificazione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le aziende speciali, devolute alla Autorità per i servizi di pubblica utilità. modificazione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le aziende speciali, devolute al giudice ordinario. modificazione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le aziende speciali, devolute alla Corte dei conti.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie concernenti la: istituzione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le aziende speciali, devolute al giudice ordinario. istituzione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le aziende speciali, devolute alla Corte dei conti. istituzione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ivi comprese le aziende speciali. istituzione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le aziende speciali, devolute alla Autorità per i servizi di pubblica utilità.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, le controversie concernenti la modificazione dei soggetti gestori di pubblici servizi sono devolute: alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. alla Autorità per i servizi di pubblica utilità. al giudice ordinario. alla Corte dei conti.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, le controversie concernenti la istituzione dei soggetti gestori di pubblici servizi sono devolute: alla Autorità per i servizi di pubblica utilità. al giudice ordinario. alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. alla Corte dei conti.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie concernenti la: estinzione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le aziende speciali, devolute alla Autorità per i servizi di pubblica utilità. estinzione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le aziende speciali, devolute al giudice ordinario. estinzione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ivi comprese le aziende speciali. estinzione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le aziende speciali, devolute alla Corte dei conti.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie in materia di pubblici servizi: ad eccezione di quelle tra le amministrazioni pubbliche e i gestori comunque denominati di pubblici servizi, devolute alla Autorità per i servizi di pubblica utilità. e, in particolare, tra le altre, quelle tra le amministrazioni pubbliche e i gestori comunque denominati di pubblici servizi. ad eccezione di quelle tra le amministrazioni pubbliche e i gestori comunque denominati di pubblici servizi, devolute alla Corte dei conti. ad eccezione di quelle tra le amministrazioni pubbliche e i gestori comunque denominati di pubblici servizi, devolute al giudice ordinario.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie in materia di pubblici servizi: ad eccezione di quelle in materia di vigilanza nei confronti dei gestori dei pubblici servizi, devolute al giudice ordinario. ad eccezione di quelle in materia di vigilanza nei confronti dei gestori dei pubblici servizi, devolute alla Autorità per i servizi di pubblica utilità. ad eccezione di quelle in materia di vigilanza nei confronti dei gestori dei pubblici servizi, devolute ad un collegio di conciliazione istituito presso l'Autorità per i servizi di pubblica utilità. e, in particolare, tra le altre, quelle in materia di vigilanza nei confronti dei gestori dei pubblici servizi.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie in materia di pubblici servizi: ad eccezione di quelle aventi ad oggetto le procedure di affidamento di appalti pubblici di lavori svolte da soggetti comunque tenuti alla applicazione delle norme comunitarie, devolute al giudice ordinario. ad eccezione di quelle aventi ad oggetto le procedure di affidamento di appalti pubblici di lavori svolte da soggetti comunque tenuti alla applicazione delle norme comunitarie, devolute alla Corte dei conti. ad eccezione di quelle aventi ad oggetto le procedure di affidamento di appalti pubblici di lavori svolte da soggetti comunque tenuti alla applicazione delle norme comunitarie, devolute alla Autorità antitrust. e, in particolare, tra le altre, quelle aventi ad oggetto le procedure di affidamento di appalti pubblici di lavori svolte da soggetti comunque tenuti alla applicazione delle norme comunitarie.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie in materia di pubblici servizi: e, in particolare, tra le altre, quelle aventi ad oggetto le procedure di affidamento di appalti pubblici di servizi svolte da soggetti comunque tenuti alla applicazione della normativa nazionale. ad eccezione di quelle aventi ad oggetto le procedure di affidamento di appalti pubblici di servizi svolte da soggetti comunque tenuti alla applicazione della normativa nazionale, devolute alla Autorità per i servizi di pubblica utilità. ad eccezione di quelle aventi ad oggetto le procedure di affidamento di appalti pubblici di servizi svolte da soggetti comunque tenuti alla applicazione della normativa nazionale, devolute al giudice ordinario. ad eccezione di quelle aventi ad oggetto le procedure di affidamento di appalti pubblici di servizi svolte da soggetti comunque tenuti alla applicazione della normativa nazionale, devolute alla Corte dei conti.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie in materia di pubblici servizi: e, in particolare, tra le altre, quelle aventi ad oggetto le procedure di affidamento di appalti pubblici di forniture svolte da soggetti comunque tenuti alla applicazione della normativa regionale. ad eccezione di quelle aventi ad oggetto le procedure di affidamento di appalti pubblici di forniture svolte da soggetti comunque tenuti alla applicazione della normativa regionale, devolute alla Autorità per i servizi di pubblica utilità. ad eccezione di quelle aventi ad oggetto le procedure di affidamento di appalti pubblici di forniture svolte da soggetti comunque tenuti alla applicazione della normativa regionale, devolute alla Corte dei conti. ad eccezione di quelle aventi ad oggetto le procedure di affidamento di appalti pubblici di forniture svolte da soggetti comunque tenuti alla applicazione della normativa regionale, devolute al giudice ordinario.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, le controversie in materia di pubblici servizi sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e, in particolare, esse sono, tra le altre, quelle riguardanti: le attività e le prestazioni di ogni genere, anche di natura patrimoniale, rese nell'espletamento dei pubblici servizi, ivi comprese quelle rese nell'ambito della pubblica istruzione. le attività e le prestazioni di ogni genere, anche di natura patrimoniale, rese nell'espletamento dei pubblici servizi, con esclusione di quelle rese nell'ambito della pubblica istruzione. le attività e le prestazioni di ogni genere rese nell'espletamento dei pubblici servizi, con esclusione di quelle di natura patrimoniale e di quelle rese nell'ambito della pubblica istruzione. le prestazioni rese nell'espletamento dei pubblici servizi, con esclusione di quelle di natura patrimoniale, di quelle riguardanti le attività di ogni genere e di quelle rese nell'ambito della pubblica istruzione.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, le controversie in materia di pubblici servizi sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e, in particolare, esse sono, tra le altre, quelle riguardanti: le attività e le prestazioni di ogni genere, anche di natura patrimoniale, rese nell'espletamento dei pubblici servizi, ivi comprese quelle rese nell'ambito del Servizio sanitario nazionale. le attività e le prestazioni di ogni genere, anche di natura patrimoniale, rese nell'espletamento dei pubblici servizi, con esclusione di quelle rese nell'ambito del Servizio sanitario nazionale. le attività e le prestazioni di ogni genere rese nell'espletamento dei pubblici servizi, con esclusione di quelle di natura patrimoniale e di quelle rese nell'ambito del Servizio sanitario nazionale. le prestazioni rese nell'espletamento dei pubblici servizi, con esclusione di quelle di natura patrimoniale, di quelle riguardanti le attività di ogni genere e di quelle rese nell'ambito del Servizio sanitario nazionale.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, le controversie in materia di pubblici servizi sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e, in particolare, tra le altre, quelle riguardanti le attività e le prestazioni di ogni genere, anche di natura patrimoniale, rese nell'espletamento dei pubblici servizi: ivi comprese le controversie meramente risarcitorie che riguardano il danno alla persona o a cose. ivi comprese le controversie meramente risarcitorie che riguardano il danno alla persona, con esclusione di quelle che riguardano il danno alle cose. ivi comprese le controversie meramente risarcitorie che riguardano il danno alle cose, con esclusione di quelle che riguardano danni gravi alla persona. con esclusione delle controversie meramente risarcitorie che riguardano il danno alla persona o a cose.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, le controversie in materia di pubblici servizi sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e, in particolare, esse sono, tra le altre, quelle riguardanti: le attività e le prestazioni di ogni genere, anche di natura patrimoniale, rese nell'espletamento dei pubblici servizi, ivi comprese le controversie in materia di invalidità. le prestazioni di ogni genere, anche di natura patrimoniale, rese nell'espletamento dei pubblici servizi, con esclusione di quelle concernenti le attività e le controversie in materia di invalidità. le attività e le prestazioni di ogni genere, anche di natura patrimoniale, rese nell'espletamento dei pubblici servizi, con esclusione delle controversie in materia di invalidità. le attività e le prestazioni di ogni genere, rese nell'espletamento dei pubblici servizi, con esclusione di quelle concernenti le attività e le prestazioni di natura patrimoniale e le controversie in materia di invalidità.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute: alla giurisdizione del giudice ordinario le controversie in materia di pubblici servizi e, in particolare, quelle riguardanti le attività di ogni genere, anche di natura patrimoniale, con esclusione dei rapporti di utenza con soggetti privati, devolute alla Autorità per i servizi di pubblica utilità. alla giurisdizione della Corte dei conti le controversie in materia di pubblici servizi e, in particolare, quelle riguardanti le attività di ogni genere, anche di natura patrimoniale, con esclusione dei rapporti di utenza con soggetti privati, devolute alla Autorità per i servizi di pubblica utilità. alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie in materia di pubblici servizi e, in particolare, tra le altre, quelle riguardanti le attività di ogni genere rese nell'espletamento dei pubblici servizi, con esclusione dei rapporti individuali di utenza con soggetti privati. alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie in materia di pubblici servizi e, in particolare, quelle riguardanti le attività di ogni genere ed i rapporti individuali di utenza con soggetti privati.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie concernenti la: istituzione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ivi comprese le aziende speciali, le istituzioni o le società di capitali anche di trasformazione urbana. istituzione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le istituzioni o le società di capitali anche di trasformazione urbana, devolute alla Corte dei conti. istituzione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le istituzioni o le società di capitali anche di trasformazione urbana, devolute alla Autorità per i servizi di pubblica utilità. istituzione dei soggetti gestori di pubblici servizi, ad eccezione di quelle concernenti le istituzioni o le società di capitali anche di trasformazione urbana, devolute al giudice ordinario.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, a quale giudice sono devolute le controversie aventi per oggetto gli atti e i provvedimenti delle amministrazioni pubbliche e dei soggetti alle stesse equiparati in materia urbanistica ed edilizia? Al giudice ordinario. Alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, ad eccezione di quelle concernenti gli atti, che sono devolute al giudice ordinario. Ad arbitri obbligatori.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, a quale giudice sono devolute le controversie aventi per oggetto i comportamenti delle amministrazioni pubbliche e dei soggetti alle stesse equiparati in materia urbanistica ed edilizia? Alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Al giudice ordinario. Alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, tranne quelle concernenti i comportamenti in materia edilizia, che sono devolute al giudice ordinario. Alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, tranne quelle concernenti i comportamenti in materia urbanistica che sono devolute al giudice ordinario.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, le controversie aventi per oggetto gli atti, i provvedimenti e i comportamenti delle amministrazioni pubbliche in materia urbanistica sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo ed agli effetti del succitato decreto, la materia urbanistica concerne: i soli aspetti della pianificazione urbanistica e delle costruzioni edilizie disciplinati dalle leggi regionali. tutti gli aspetti dell'uso del territorio. esclusivamente la disciplina dell'edificabilità dei suoli. esclusivamente la disciplina di pianificazione generale del territorio, in attuazione delle leggi statali e regionali.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie aventi per oggetto: i comportamenti delle amministrazioni pubbliche in materia urbanistica ed edilizia, con esclusione di quelle concernenti gli atti. gli atti e i comportamenti delle amministrazioni pubbliche in materia urbanistica ed edilizia. gli atti delle amministrazioni pubbliche in materia urbanistica, con esclusione di quelle concernenti i comportamenti, nonché gli atti e i comportamenti in materia edilizia. gli atti e i comportamenti delle amministrazioni pubbliche in materia urbanistica, con esclusione di quelle concernenti gli atti e i comportamenti in materia edilizia.
A norma del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie aventi per oggetto: gli atti e i provvedimenti delle amministrazioni pubbliche in materia urbanistica ed edilizia. i provvedimenti delle amministrazioni pubbliche in materia urbanistica ed edilizia, con esclusione di quelle concernenti gli atti. gli atti e i provvedimenti delle amministrazioni pubbliche in materia urbanistica, con esclusione di quelle concernenti gli atti e i provvedimenti in materia edilizia. gli atti delle amministrazioni pubbliche in materia urbanistica, con esclusione di quelli concernenti i provvedimenti, nonché gli atti e i provvedimenti in materia edilizia.
Il Presidente e i membri della Commissione nazionale per le società e la borsa, istituita dal decreto legge 8 aprile 1974, n. 95, sono nominati con D.P.R.: su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio stesso. su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, previa deliberazione del Parlamento in seduta comune. su proposta del Ministro della giustizia, previa deliberazione del Consiglio dei ministri. su proposta del Ministro delle attività produttive, previa indicazione del Parlamento.
Il Presidente e i membri della Commissione nazionale per la società e la borsa istituita dal decreto legge 8 aprile 1974, n. 95, durano in carica cinque anni e: possono essere confermati nell'incarico una sola volta. non possono essere confermati nell'incarico. possono essere confermati nell'incarico soltanto due volte. possono essere confermati nell'incarico senza limiti.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le regioni a statuto ordinario: esercitano la potestà legislativa concorrente in materia edilizia nel rispetto dei princìpi fondamentali della legislazione statale desumibili dalle disposizioni contenute nel testo unico. esercitano la potestà legislativa concorrente in materia edilizia nel rispetto delle sole norme costituzionali. esercitano la potestà legislativa esclusiva in materia edilizia. non esercitano alcuna potestà legislativa in materia edilizia.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le province autonome di Trento e Bolzano: non esercitano alcuna potestà legislativa in materia edilizia. esercitano la potestà legislativa concorrente in materia edilizia nel rispetto delle sole norme costituzionali. esercitano la propria potestà legislativa esclusiva in materia edilizia nel rispetto e nei limiti degli statuti di autonomia e delle relative norme di attuazione. esercitano la potestà legislativa concorrente in materia edilizia nel rispetto dei princìpi fondamentali della legislazione statale desumibili dalle disposizioni contenute nel testo unico.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le regioni a statuto speciale: esercitano la propria potestà legislativa esclusiva in materia edilizia nel rispetto e nei limiti degli statuti di autonomia e delle relative norme di attuazione. esercitano la potestà legislativa concorrente in materia edilizia nel rispetto dei princìpi fondamentali della legislazione statale desumibili dalle disposizioni contenute nel testo unico. esercitano la potestà legislativa concorrente in materia edilizia nel rispetto delle sole norme costituzionali. non esercitano alcuna potestà legislativa in materia edilizia.
Le disposizioni, anche di dettaglio, del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, attuative dei princìpi di riordino in esso contenuti: non operano nei riguardi delle regioni a statuto ordinario, fino a quando esse non si adeguano ai princìpi medesimi. operano direttamente nei riguardi delle regioni a statuto ordinario dopo sei mesi dalla entrata in vigore del Testo unico, se esse non si sono adeguate ai principi medesimi. operano direttamente nei riguardi delle regioni a statuto ordinario dopo un anno dalla entrata in vigore del Testo unico. operano direttamente nei riguardi delle regioni a statuto ordinario, fino a quando esse non si adeguano ai princìpi medesimi.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, si intendono per interventi di manutenzione ordinaria: gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. gli interventi edilizi che riguardano le sole opere di riparazione e rinnovamento, con esclusione di quelle di sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. gli interventi edilizi che riguardano le sole opere di riparazione, con esclusione di quelle di rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e di quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici, ma non quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, gli interventi di urbanizzazione primaria realizzati da soggetti diversi dal comune sono da considerarsi: intervento di manutenzione ordinaria. intervento di ristrutturazione urbanistica. intervento di nuova costruzione. intervento di manutenzione straordinaria.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la installazione di torri per impianti radio-ricetrasmittenti è da considerarsi: intervento di nuova costruzione. intervento di manutenzione straordinaria. intervento di ristrutturazione urbanistica. intervento di manutenzione ordinaria.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, è da considerarsi intervento di nuova costruzione: la installazione di torri, ma non di tralicci, per impianti radio-ricetrasmittenti e di ripetitori per i servizi di telecomunicazione. la installazione di torri e tralicci per impianti radio-ricetrasmittenti e di ripetitori per i servizi di telecomunicazione. la installazione di torri e tralicci per impianti radio-ricetrasmittenti, ma non di ripetitori per i servizi di telecomunicazione. la installazione di ripetitori per i servizi di telecomunicazioni, ma non di torri e tralicci per impianti radio-ricetrasmittenti.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, è da considerarsi intervento di nuova costruzione: la realizzazione di infrastrutture e di impianti, anche per pubblici servizi, che comporti la trasformazione in via permanente di suolo inedificato. la realizzazione di infrastrutture e di impianti, anche per pubblici servizi, che non comporti la trasformazione in via permanente di suolo inedificato. la realizzazione di infrastrutture e di impianti, solo per pubblici servizi, che comporti la trasformazione in via permanente di suolo inedificato. la realizzazione di infrastrutture e di impianti, solo per pubblici servizi, che non comporti la trasformazione in via permanente di suolo inedificato.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, sono da considerarsi interventi di nuova costruzione: gli interventi di urbanizzazione secondaria, ma non primaria, realizzati da soggetti diversi dal comune. gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria, realizzati da soggetti diversi dal comune. gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati dal solo comune. gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati dal comune e da soggetti diversi dallo stesso.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, sono da considerarsi interventi di nuova costruzione: la costruzione dei soli manufatti edilizi interrati, e non di quelli fuori terra, ovvero l'ampliamento dei manufatti esistenti all'esterno della sagoma esistente. la costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati, ovvero l'ampliamento di quelli esistenti all'esterno della sagoma esistente. la costruzione dei soli manufatti edilizi fuori terra, e non di quelli interrati, ovvero l'ampliamento dei manufatti esistenti all'esterno della sagoma esistente. la costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati, ma non l'ampliamento di quelli esistenti all'esterno della sagoma esistente.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, sono da considerarsi interventi di nuova costruzione: gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, sempre che comportino la realizzazione di un volume superiore al venti per cento del volume dell'edificio principale. gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, sempre che non comportino la realizzazione di un volume superiore al venti per cento del volume dell'edificio principale. gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume inferiore al venti per cento del volume dell'edificio principale. gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume superiore al venti per cento del volume dell'edificio principale.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la installazione di ripetitori per i servizi di telecomunicazione è da considerarsi: intervento di nuova costruzione. intervento di manutenzione ordinaria. intervento di ristrutturazione urbanistica. intervento di manutenzione straordinaria.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, si intendono per interventi di ristrutturazione edilizia: gli interventi edilizi rivolti a rinnovare e sostituire parti strutturali degli edifici. gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio solo in parte diverso dal precedente. gli interventi edilizi rivolti a realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici degli edifici. gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, sono da considerarsi interventi di ristrutturazione urbanistica: gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume inferiore al venti per cento del volume dell'edificio principale. la realizzazione di depositi di merci o di materiali e la realizzazione di impianti per attività produttive all'aperto ove comportino l'esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo inedificato. quelli rivolti a sostituire l'esistente tessuto urbanistico-edilizio con altro diverso, mediante un insieme sistematico di interventi edilizi, anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale. gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, sempre che non comportino la realizzazione di un volume superiore al venti per cento del volume dell'edificio principale.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la installazione di imbarcazioni che siano utilizzate come abitazioni, e che non siano dirette a soddisfare esigenze meramente temporanee è da considerarsi: intervento di nuova costruzione. intervento di ristrutturazione urbanistica. intervento di manutenzione ordinaria. intervento di manutenzione straordinaria.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, sono da considerarsi interventi di nuova costruzione: gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume superiore al settantacinque per cento del volume dell'edificio principale. gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, sempre che non comportino la realizzazione di un volume inferiore al cinquanta per cento del volume dell'edificio principale. gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume superiore al venti per cento del volume dell'edificio principale. gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume inferiore al cento per cento del volume dell'edificio principale.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, sono da considerarsi interventi di nuova costruzione: gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati da soggetti diversi dal comune. gli interventi di urbanizzazione primaria, ma non secondaria, realizzati da soggetti diversi dal comune. gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati dal solo comune. gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati dal comune e da soggetti diversi dallo stesso.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la realizzazione di infrastrutture e di impianti, anche per pubblici servizi, che comporti la trasformazione in via permanente di suolo inedificato è da considerarsi: intervento di nuova costruzione. intervento di ristrutturazione urbanistica. intervento di manutenzione ordinaria. intervento di manutenzione straordinaria.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, si intendono per interventi di restauro e di risanamento conservativo: gli interventi edilizi rivolti a conservare l'organismo edilizio, ma non quelli diretti ad assicurarne la funzionalità. gli interventi edilizi rivolti a realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici degli edifici. gli interventi edilizi rivolti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, ne consentano destinazioni d'uso con essi compatibili. gli interventi edilizi rivolti a rinnovare e sostituire parti strutturali degli edifici.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, si intendono per interventi di manutenzione straordinaria: le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, anche se alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e comportino modifiche delle destinazioni di uso. le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari, anche se comportino modifiche delle destinazioni di uso. le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso. le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso, ma non quelle necessarie per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la installazione di roulottes che siano utilizzate come abitazioni, e che non siano dirette a soddisfare esigenze meramente temporanee è da considerarsi: intervento di nuova costruzione. intervento di ristrutturazione urbanistica. intervento di manutenzione ordinaria. intervento di manutenzione straordinaria.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la costruzione di manufatti edilizi interrati è da considerarsi: intervento di manutenzione straordinaria. intervento di manutenzione ordinaria. intervento di nuova costruzione. intervento di ristrutturazione urbanistica.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, che siano utilizzati come abitazioni, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee è da considerarsi: intervento di manutenzione straordinaria. intervento di nuova costruzione. intervento di ristrutturazione urbanistica. intervento di manutenzione ordinaria.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, gli interventi di ristrutturazione edilizia comprendono: il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell'edificio, l'eliminazione, ma non la modifica né l'inserimento di nuovi elementi ed impianti. il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell'edificio, l'eliminazione, la modifica, ma non l'inserimento di nuovi elementi ed impianti. il ripristino, ma non la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell'edificio, l'eliminazione, la modifica e l'inserimento di nuovi elementi ed impianti. il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell'edificio, l'eliminazione, la modifica e l'inserimento di nuovi elementi ed impianti.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la realizzazione di impianti per attività produttive all'aperto, ove comportino l'esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo inedificato, è da considerarsi: intervento di nuova costruzione. intervento di manutenzione ordinaria. intervento di manutenzione straordinaria. intervento di ristrutturazione urbanistica.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, si intendono per interventi di ristrutturazione edilizia: gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. gli interventi edilizi rivolti a rinnovare e sostituire parti strutturali degli edifici. gli interventi rivolti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità. gli interventi edilizi rivolti a realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici degli edifici.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la installazione di tralicci per impianti radio-ricetrasmittenti è da considerarsi: intervento di nuova costruzione. intervento di ristrutturazione urbanistica. intervento di manutenzione ordinaria. intervento di manutenzione straordinaria.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, gli interventi di urbanizzazione secondaria realizzati da soggetti diversi dal comune sono da considerarsi: intervento di manutenzione ordinaria. intervento di manutenzione straordinaria. intervento di nuova costruzione. intervento di ristrutturazione urbanistica.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, sono da considerarsi interventi di nuova costruzione: gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume superiore al venti per cento del volume dell'edificio principale. gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, sempre che non comportino la realizzazione di un volume superiore al cinquanta per cento del volume dell'edificio principale. gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume inferiore al venti per cento del volume dell'edificio principale. gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume superiore al cento per cento del volume dell'edificio principale.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la installazione di campers che siano utilizzati come abitazioni, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee è da considerarsi: intervento di manutenzione straordinaria. intervento di ristrutturazione urbanistica. intervento di nuova costruzione. intervento di manutenzione ordinaria.
Ai fini del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, è da considerarsi intervento di nuova costruzione: la installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee. la installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che non siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, né come depositi, magazzini e simili. la installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che non siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, ma solo come depositi, magazzini e simili. la installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, ma non di roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le amministrazioni comunali, nell'ambito della propria autonomia organizzativa, provvedono, anche mediante disarticolazione di uffici già esistenti, a costituire un ufficio denominato sportello unico per l'edilizia, che cura: tutti i rapporti fra il privato e l'amministrazione, ma non quelli con le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività. tutti i rapporti fra il privato, l'amministrazione e, ove occorra, le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività. tutti i rapporti tra l'amministrazione comunale e le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività, mentre sono esclusi i rapporti di dette amministrazioni con i privati. tutti i rapporti fra il privato, l'amministrazione e, ove occorra, le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso, mentre sono esclusi i rapporti con le amministrazioni derivanti da denuncia di inizio attività.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le amministrazioni comunali, nell'ambito della propria autonomia organizzativa, provvedono, anche mediante accorpamento di uffici già esistenti, a costituire un ufficio denominato sportello unico per l'edilizia, che cura: tutti i rapporti fra il privato e l'amministrazione, ma non quelli con le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività. tutti i rapporti fra il privato, l'amministrazione e, ove occorra, le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività. tutti i rapporti tra l'amministrazione comunale e le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività, mentre sono esclusi i rapporti di dette amministrazioni con i privati. tutti i rapporti fra il privato, l'amministrazione e, ove occorra, le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso, mentre sono esclusi i rapporti con le amministrazioni derivanti da denuncia di inizio attività.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le amministrazioni comunali, nell'ambito della propria autonomia organizzativa, provvedono, anche mediante disarticolazione di organi già esistenti, a costituire un ufficio denominato sportello unico per l'edilizia, che cura: tutti i rapporti fra il privato, l'amministrazione e, ove occorra, le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività. tutti i rapporti tra l'amministrazione comunale e le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività, mentre sono esclusi i rapporti di dette amministrazioni con i privati. tutti i rapporti fra il privato e l'amministrazione, ma non quelli con le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività. tutti i rapporti fra il privato, l'amministrazione e, ove occorra, le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso, mentre sono esclusi i rapporti con le amministrazioni derivanti da denuncia di inizio attività.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le amministrazioni comunali, nell'ambito della propria autonomia organizzativa, provvedono, anche mediante disarticolazione di uffici già esistenti, a costituire un ufficio denominato sportello unico per l'edilizia, che cura: tutti i rapporti fra il privato, l'amministrazione e, ove occorra, le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività. solamente i rapporti fra il privato e l'amministrazione comunale. solamente i rapporti tra l'amministrazione comunale e le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso. solamente i rapporti fra il privato e le amministrazioni diverse da quelle comunali tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso, mentre sono esclusi i rapporti con le amministrazioni derivanti da denuncia di inizio attività.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le amministrazioni comunali, nell'ambito della propria autonomia organizzativa, provvedono, anche mediante soppressione di uffici già esistenti, a costituire un ufficio denominato sportello unico per l'edilizia, che cura: tutti i rapporti tra l'amministrazione comunale e le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività, mentre sono esclusi i rapporti di dette amministrazioni con i privati. tutti i rapporti fra il privato, l'amministrazione e, ove occorra, le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività. tutti i rapporti fra il privato, l'amministrazione e, ove occorra, le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso, mentre sono esclusi i rapporti con le amministrazioni derivanti da denuncia di inizio attività. tutti i rapporti fra il privato e l'amministrazione, ma non quelli con le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le amministrazioni comunali, nell'ambito della propria autonomia organizzativa, provvedono, anche mediante soppressione di organi già esistenti, a costituire un ufficio denominato sportello unico per l'edilizia, che cura: tutti i rapporti fra il privato, l'amministrazione e, ove occorra, le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso, mentre sono esclusi i rapporti con le amministrazioni derivanti da denuncia di inizio attività. tutti i rapporti fra il privato, l'amministrazione e, ove occorra, le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività. tutti i rapporti fra il privato e l'amministrazione, ma non quelli con le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività. tutti i rapporti tra l'amministrazione comunale e le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività, mentre sono esclusi i rapporti di dette amministrazioni con i privati.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le amministrazioni comunali, nell'ambito della propria autonomia organizzativa, provvedono, anche mediante accorpamento di organi già esistenti, a costituire un ufficio denominato sportello unico per l'edilizia, che cura: tutti i rapporti fra il privato e l'amministrazione, ma non quelli con le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività. tutti i rapporti tra l'amministrazione comunale e le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività, mentre sono esclusi i rapporti di dette amministrazioni con i privati. tutti i rapporti fra il privato, l'amministrazione e, ove occorra, le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso, mentre sono esclusi i rapporti con le amministrazioni derivanti da denuncia di inizio attività. tutti i rapporti fra il privato, l'amministrazione e, ove occorra, le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di denuncia di inizio attività.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, lo sportello unico per l'edilizia provvede in particolare, tra l'altro: alla ricezione delle denunce di inizio attività e delle domande per il rilascio dei permessi di costruire, con esclusione di ogni altro atto di assenso comunque denominato in materia di attività edilizia. alla ricezione delle sole denunce di inizio attività, con esclusione di ogni altra domanda per il rilascio di permessi di costruire e di ogni altro atto di assenso comunque denominato in materia di attività edilizia. alla ricezione delle denunce di inizio attività e delle domande per il rilascio dei permessi di costruire e di ogni altro atto di assenso comunque denominato in materia di attività edilizia, ivi compreso il certificato di agibilità. alla ricezione delle denunce di inizio attività e delle domande per il rilascio dei permessi di costruire e di ogni altro atto di assenso comunque denominato in materia di attività edilizia, con esclusione del certificato di agibilità.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, lo sportello unico per l'edilizia provvede in particolare, tra l'altro: al rilascio dei permessi di costruire, dei certificati di agibilità, nonché delle certificazioni attestanti le prescrizioni normative e le determinazioni provvedimentali a carattere urbanistico, paesaggistico-ambientale, edilizio e di qualsiasi altro tipo comunque rilevanti ai fini degli interventi di trasformazione edilizia del territorio. al rilascio dei permessi di costruire, delle certificazioni attestanti le prescrizioni normative e le determinazioni provvedimentali a carattere urbanistico, paesaggistico-ambientale, edilizio e di qualsiasi altro tipo comunque rilevanti ai fini degli interventi di trasformazione edilizia del territorio, ma non dei certificati di agibilità. al rilascio dei permessi di costruire e dei certificati di agibilità, ma non delle certificazioni attestanti le prescrizioni normative e le determinazioni provvedimentali a carattere urbanistico, paesaggistico-ambientale, edilizio e di qualsiasi altro tipo comunque rilevanti ai fini degli interventi di trasformazione edilizia del territorio. al rilascio dei permessi di costruire, dei certificati di agibilità, nonché delle certificazioni attestanti le prescrizioni normative, ma non le determinazioni provvedimentali a carattere urbanistico, paesaggistico-ambientale, edilizio e di qualsiasi altro tipo comunque rilevanti ai fini degli interventi di trasformazione edilizia del territorio.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, gli interventi di manutenzione ordinaria: possono essere eseguiti senza titolo abilitativo, salvo più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, e comunque nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. possono essere eseguiti senza titolo abilitativo, salvo più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, ma a prescindere dalla osservanza delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. possono essere eseguiti senza titolo abilitativo, pure in presenza di più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, o da altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. non possono essere eseguiti senza titolo abilitativo.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, gli interventi volti alla eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di manufatti che alterino la sagoma dell'edificio: possono essere eseguiti senza titolo abilitativo, pure in presenza di più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, o da altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. possono essere eseguiti senza titolo abilitativo, salvo più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, e comunque nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. non possono essere eseguiti senza titolo abilitativo. possono essere eseguiti senza titolo abilitativo, salvo più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, ma a prescindere dalla osservanza delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che siano eseguite in aree esterne al centro edificato: non possono essere eseguite senza titolo abilitativo. possono essere eseguite senza titolo abilitativo, salvo più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, e comunque nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. possono essere eseguite senza titolo abilitativo, pure in presenza di più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, o da altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. possono essere eseguite senza titolo abilitativo, salvo più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, ma a prescindere dalla osservanza delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico: possono essere eseguite senza titolo abilitativo, salvo più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, e comunque nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. non possono essere eseguite senza titolo abilitativo. possono essere eseguite senza titolo abilitativo, salvo più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, ma a prescindere dalla osservanza delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. possono essere eseguite senza titolo abilitativo, pure in presenza di più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, o da altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, gli interventi volti alla eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di rampe o di ascensori esterni: possono essere eseguiti senza titolo abilitativo, salvo più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, ma a prescindere dalla osservanza delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. possono essere eseguiti senza titolo abilitativo, pure in presenza di più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, o da altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. non possono essere eseguiti senza titolo abilitativo. possono essere eseguiti senza titolo abilitativo, salvo più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, e comunque nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, costituiscono interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio e sono subordinati a permesso di costruire, tra gli altri: le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché dalle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. gli interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino modifiche delle superfici. gli interventi di manutenzione ordinaria. gli interventi volti alla eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di rampe ed ascensori, ovvero di manufatti che alterino la sagoma dell'edificio, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché dalle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, costituiscono interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio e sono subordinati a permesso di costruire, tra gli altri: gli interventi di nuova costruzione. gli interventi di manutenzione ordinaria. gli interventi volti alla eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di rampe ed ascensori, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché dalle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che siano eseguite in aree esterne al centro edificato, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché dalle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, costituiscono interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio e sono subordinati a permesso di costruire, tra gli altri: gli interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino modifiche del volume. gli interventi volti alla eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di rampe ed ascensori, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché alle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. gli interventi di manutenzione ordinaria. le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché dalle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, costituiscono interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio e sono subordinati a permesso di costruire, tra gli altri: gli interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino modifiche delle superfici. le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che siano eseguite in aree esterne al centro edificato, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché dalle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. gli interventi di manutenzione ordinaria. gli interventi volti alla eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di rampe ed ascensori, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché dalle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, costituiscono interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio e sono subordinati a permesso di costruire, tra gli altri: le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché dalle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. gli interventi di manutenzione ordinaria. gli interventi di nuova costruzione. gli interventi volti alla eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di rampe ed ascensori, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché dalle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, costituiscono interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio e sono subordinati a permesso di costruire, tra gli altri: le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che siano eseguite in aree esterne al centro edificato, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché dalle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. gli interventi volti alla eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di rampe ed ascensori, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché dalle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. gli interventi di ristrutturazione urbanistica. gli interventi di manutenzione ordinaria.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, costituiscono interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio e sono subordinati a permesso di costruire, tra gli altri: gli interventi di manutenzione ordinaria. gli interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino modifiche della sagoma. gli interventi volti alla eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di rampe ed ascensori, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché dalle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che siano eseguite in aree esterne al centro edificato, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché dalle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, costituiscono interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio e sono subordinati a permesso di costruire, tra gli altri: gli interventi di manutenzione ordinaria. gli interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino aumento di unità immobiliari. le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché dalle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. gli interventi volti alla eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di rampe ed ascensori, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché dalle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, costituiscono interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio e sono subordinati a permesso di costruire, tra gli altri: gli interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino modifiche dei prospetti. gli interventi di manutenzione ordinaria. gli interventi volti alla eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di rampe ed ascensori, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché dalle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che siano eseguite in aree esterne al centro edificato, indipendentemente dalle più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici nonché dalle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il permesso di costruire, rilasciato al proprietario dell'immobile e o a chi abbia titolo per richiederlo: non è trasferibile in nessun caso. è trasferibile insieme all'immobile, ai soli successori a titolo universale. è trasferibile insieme all'immobile, ai successori o aventi causa. è trasferibile separatamente dall'immobile, ai successori o aventi causa.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il permesso di costruire è rilasciato: in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici e della disciplina urbanistico-edilizia vigente, ma indipendentemente dalle previsioni dei regolamenti edilizi. in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici e dei regolamenti edilizi, ma indipendentemente dalle previsioni della disciplina urbanistico-edilizia vigente. in conformità alle previsioni dei soli strumenti urbanistici, ma indipendentemente da quelle dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente. in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico- edilizia vigente.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il permesso di costruire è subordinato, tra l'altro: alla previsione da parte del comune dell'attuazione delle opere di urbanizzazione primaria nel successivo triennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell'intervento oggetto del permesso. alla previsione da parte del comune dell'attuazione delle opere di urbanizzazione primaria nel successivo biennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell'intervento oggetto del permesso. alla previsione da parte del comune dell'attuazione delle opere di urbanizzazione primaria nel successivo quadriennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell'intervento oggetto del permesso. alla previsione da parte del comune dell'attuazione delle opere di urbanizzazione primaria nel successivo quinquennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell'intervento oggetto del permesso.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il permesso di costruire è subordinato, tra l'altro: alla previsione da parte del comune dell'attuazione delle opere di urbanizzazione primaria nel successivo quadriennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell'intervento oggetto del permesso. alla previsione da parte del comune dell'attuazione delle opere di urbanizzazione secondaria nel successivo biennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell'intervento oggetto del permesso. alla previsione da parte del comune dell'attuazione delle opere di urbanizzazione primaria nel successivo triennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell'intervento oggetto del permesso. alla previsione da parte del comune dell'attuazione delle opere di urbanizzazione secondaria nel successivo quinquennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell'intervento oggetto del permesso.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il permesso di costruire è subordinato, tra l'altro: alla previsione da parte del comune dell'attuazione delle opere di urbanizzazione secondaria nel successivo biennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime nello stesso termine. alla previsione da parte del comune dell'attuazione delle opere di urbanizzazione primaria nel successivo quadriennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime nello stesso termine. alla previsione da parte del comune dell'attuazione delle opere di urbanizzazione secondaria nel successivo quinquennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime nello stesso termine. a previsione da parte del comune dell'attuazione delle opere di urbanizzazione primaria nel successivo triennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell'intervento oggetto del permesso.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il permesso di costruire è subordinato, tra l'altro: alla previsione da parte del comune dell'attuazione delle opere di urbanizzazione secondaria nel successivo biennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell'intervento oggetto del permesso. alla previsione da parte del comune dell'attuazione delle opere di urbanizzazione secondaria nel successivo quadriennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell'intervento oggetto del permesso. alla previsione da parte del comune dell'attuazione delle opere di urbanizzazione secondaria nel successivo quinquennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell'intervento oggetto del permesso. alla previsione da parte del comune dell'attuazione delle opere di urbanizzazione primaria nel successivo triennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell'intervento oggetto del permesso.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il permesso di costruire è rilasciato: dal dirigente o responsabile del competente ufficio comunale nel rispetto delle leggi, dei regolamenti e degli strumenti urbanistici. dal dirigente o responsabile del competente ufficio comunale nel rispetto delle leggi e degli strumenti urbanistici, ma indipendentemente dai regolamenti. dal sindaco nel rispetto delle norme leggi e dei regolamenti, ma indipendentemente dagli strumenti urbanistici. dal dirigente o responsabile del competente ufficio comunale nel rispetto delle leggi e dei regolamenti, ma indipendentemente dagli strumenti urbanistici.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici generali è rilasciato: esclusivamente per edifici pubblici, previa deliberazione del consiglio regionale. esclusivamente per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico, previa deliberazione del consiglio comunale. esclusivamente per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico, previa deliberazione del consiglio regionale. per edifici ed impianti pubblici o privati, previa deliberazione del consiglio regionale.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici generali è rilasciato: esclusivamente per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico, previa deliberazione del consiglio comunale. per edifici ed impianti pubblici o privati, previa deliberazione del consiglio comunale. esclusivamente per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico, previa deliberazione del consiglio regionale. esclusivamente per edifici pubblici, previa deliberazione del consiglio comunale.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, nel permesso di costruire: è indicato il termine di inizio, ma non quello di ultimazione dei lavori. è indicato il termine di ultimazione, ma non quello di inizio dei lavori. non sono indicati i termini di inizio né di ultimazione dei lavori. sono indicati i termini di inizio e di ultimazione dei lavori.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il permesso di costruire decade: con l'entrata in vigore di contrastanti previsioni urbanistiche, salvo che i lavori siano già iniziati e vengano completati entro il termine di tre anni dalla data di inizio. con l'entrata in vigore di contrastanti previsioni urbanistiche, anche se i lavori siano già iniziati. con l'entrata in vigore di contrastanti previsioni urbanistiche, salvo che i lavori siano già iniziati ma non completati entro il termine di un anno dalla data di inizio. con l'entrata in vigore di contrastanti previsioni urbanistiche, salvo che i lavori siano già iniziati entro il termine di sei mesi dalla data di inizio.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la quota di contributo per il rilascio del permesso di costruire relativa agli oneri di urbanizzazione, salva la possibilità di rateizzazione: è corrisposta al comune all'atto del rilascio del permesso. è corrisposta al comune all'inizio dei lavori. è corrisposta al comune al completamento dei lavori. è corrisposta al comune alla scadenza di un mese dall'inizio dei lavori.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la quota di contributo per il rilascio del permesso di costruire relativa agli oneri di urbanizzazione: può, su richiesta dell'interessato, essere rateizzata. non può essere rateizzata. può essere rateizzata a discrezione dell'amministrazione comunale. può essere rateizzata, su richiesta dell'interessato, solo nella misura della metà.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia è esercitata: dal dirigente o dal responsabile del competente ufficio comunale, anche secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti comunali. dal dirigente o dal responsabile del competente ufficio provinciale, anche secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti. dal dirigente o dal responsabile del competente ufficio regionale, anche secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti. dal Sindaco, o da un suo delegato, anche secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, per le opere abusivamente realizzate su immobili dichiarati monumento nazionale con provvedimenti aventi forza di legge: il Soprintendente, su richiesta della regione, del comune o delle altre autorità preposte alla tutela, ovvero decorso il termine di centottanta giorni dall'accertamento dell'illecito, procede alla demolizione. il Soprintendente, d'intesa con il presidente della regione, sentito il competente ufficio comunale, dispone la immediata demolizione delle opere ed il ripristino dello stato dei luoghi. il Soprintendente, su richiesta della regione, del comune o delle altre autorità preposte alla tutela, ovvero decorso il termine di centottanta giorni dall'accertamento dell'illecito, procede al sequestro. il competente ufficio comunale dà comunicazione al soprintendente il quale, nel termine di centoventi giorni, dispone le modalità di attuazione del piano di demolizione e di ripristino dello stato dei luoghi.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il dirigente o il responsabile dell'ufficio comunale competente per la vigilanza urbanistico-edilizia, quando accerti l'inizio o l'esecuzione di opere eseguite senza titolo su aree assoggettate a vincolo di inedificabilità: provvede alla demolizione e, previo concerto con le amministrazioni competenti per la tutela del patrimonio artistico, paesistico ed ambientale, al ripristino dello stato dei luoghi. informa l'autorità giudiziaria. provvede alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi. dispone il sequestro dell'area interessata e ne dà comunicazione alla autorità giudiziaria.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il dirigente o il responsabile dell'ufficio comunale competente per la vigilanza urbanistico-edilizia, quando accerti l'inizio o l'esecuzione di opere eseguite senza titolo su aree destinate ad interventi di edilizia residenziale pubblica: dispone il sequestro dell'area interessata e ne dà comunicazione alla autorità giudiziaria. provvede alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi. provvede alla demolizione e, previo concerto con le amministrazioni competenti per la tutela del patrimonio artistico, paesistico ed ambientale, al ripristino dello stato dei luoghi. informa l'autorità giudiziaria.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il dirigente o il responsabile dell'ufficio comunale competente per la vigilanza urbanistico-edilizia, quando accerti l'inizio o l'esecuzione di opere eseguite senza titolo su aree destinate a opere e spazi pubblici: provvede alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi. dispone il sequestro dell'area interessata e ne dà comunicazione alla autorità giudiziaria. provvede alla demolizione e, previo concerto con le amministrazioni competenti per la tutela del patrimonio artistico, paesistico ed ambientale, al ripristino dello stato dei luoghi. informa l'autorità giudiziaria.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, l'ordine di immediata sospensione dei lavori dato dal dirigente o dal responsabile dell'ufficio comunale competente per la vigilanza sulla attività urbanistico-edilizia ha efficacia: fino al termine previsto dall'atto, comunque non superiore a centoventi giorni. fino all'adozione dei provvedimenti definitivi, che devono essere notificati entro centottanta giorni dall'ordine di sospensione. per giorni sessanta, prorogabili, una sola volta, con provvedimento del dirigente dell'ufficio comunale motivato sulle ragioni del ritardo nell'adozione dei provvedimenti definitivi ed adottato prima della scadenza di efficacia dell'atto prorogato. fino all'adozione dei provvedimenti definitivi, che devono essere adottati e notificati entro quarantacinque giorni dall'ordine di sospensione.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, i provvedimenti di demolizione delle opere abusivamente realizzate da amministrazioni statali sono adottati: dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con il presidente della giunta regionale. dal comune, d'intesa con la regione, sentita la amministrazione interessata alla realizzazione delle opere. dal presidente della giunta regionale, sentito il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. dal dirigente dell'ufficio comunale competente per la vigilanza urbanistico-edilizia, sentiti il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero dei Beni culturali ed ambientali e la regione.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, ai fini e per gli effetti delle norme contenute nel titolo IV, capo I, dello stesso decreto: il titolare del permesso di costruire, il committente e il costruttore sono responsabili della conformità delle opere alla normativa urbanistica, alle previsioni di piano nonché, unitamente al direttore dei lavori, a quelle del permesso e alle modalità esecutive stabilite dal medesimo. il titolare del permesso di costruire, il committente e il costruttore sono responsabili della conformità delle opere alla normativa urbanistica, alle previsioni di piano ma non alle previsioni del permesso e alle modalità esecutive stabilite dal medesimo, per le quali sussiste la esclusiva responsabilità del direttore dei lavori. il titolare del permesso di costruire, il committente, il costruttore e il direttore dei lavori sono responsabili esclusivamente della conformità delle opere alla normativa urbanistica ed alle previsioni di piano. il committente e il costruttore sono responsabili della conformità delle opere alla normativa urbanistica ed alle previsioni di piano mentre il titolare del permesso di costruire, unitamente al direttore dei lavori, è responsabile della conformità delle opere a quelle del permesso e alle modalità esecutive stabilite dal medesimo.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il direttore dei lavori non è responsabile delle opere abusive realizzate in totale difformità o in variazione essenziale rispetto al permesso di costruire: qualora abbia rinunciato al compenso per la propria attività professionale ovvero abbia reso la propria attività a titolo gratuito. qualora abbia contestato agli altri soggetti responsabili la violazione delle prescrizioni del permesso di costruire, con esclusione delle varianti in corso d'opera, fornendo al dirigente o responsabile del competente ufficio comunale contemporanea e motivata comunicazione della violazione stessa, ed abbia rinunziato all'incarico contestualmente alla comunicazione resa al dirigente. qualora abbia contestato agli altri soggetti responsabili la violazione delle prescrizioni del permesso di costruire, con esclusione delle varianti in corso d'opera, notificando al dirigente o responsabile del competente ufficio comunale contemporanea e motivata comunicazione della violazione stessa. qualora abbia contestato per iscritto al costruttore la violazione delle prescrizioni del permesso a costruire ed abbia proseguito i lavori solo dietro ordine scritto da parte del costruttore.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, per le opere realizzate dietro presentazione di denuncia di inizio attività: il proprietario dell'immobile ed il costruttore assumono la qualità di pubblico ufficiale ai sensi degli articoli 359 e 481 del codice penale. il proprietario dell'immobile ed il costruttore assumono la qualità di persona esercente un servizio di pubblica necessità ai sensi degli articoli 359 e 481 del codice penale. il progettista assume la qualità di persona esercente un servizio di pubblica necessità ai sensi degli articoli 359 e 481 del codice penale. il progettista assume la qualità di pubblico ufficiale ai sensi degli articoli 359 e 481 del codice penale.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la nullità degli atti di trasferimento di beni immobili per mancata allegazione del certificato di destinazione urbanistica non si applica: alle divisioni ereditarie, alle donazioni fra coniugi e fra parenti in linea retta ed ai testamenti nonché agli atti costitutivi di società. alle divisioni ereditarie, alle donazioni fra coniugi e fra parenti in linea retta ed ai testamenti, nonché agli atti costitutivi, modificativi od estintivi di diritti reali di garanzia e di servitù. alle divisioni anche non ereditarie, alle donazioni, ai testamenti nonché agli atti costitutivi modificativi od estintivi di diritti reali di garanzia e di servitù. alle divisioni ereditarie, alle donazioni fra coniugi, fra parenti in linea retta o collaterale ed ai testamenti, nonché agli atti costitutivi di società.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, salvo che i terreni costituiscano pertinenze di edifici censiti nel nuovo catasto edilizio urbano, purché la superficie complessiva dell'area di pertinenza medesima sia inferiore a cinquemila metri quadrati: gli atti tra vivi, sia in forma pubblica sia in forma privata, aventi ad oggetto trasferimento o costituzione o scioglimento della comunione di diritti reali relativi a terreni sono annullabili ove agli atti stessi non sia allegato il certificato di destinazione urbanistica contenente le prescrizioni urbanistiche riguardanti l'area interessata. gli atti, sia tra vivi sia a causa di morte, sia in forma pubblica sia in forma privata, aventi ad oggetto trasferimento o costituzione o scioglimento della comunione di diritti reali relativi a terreni sono annullabili ove agli atti stessi non sia allegato il certificato di destinazione urbanistica contenente le prescrizioni urbanistiche riguardanti l'area interessata. gli atti, sia tra vivi sia a causa di morte, sia in forma pubblica sia in forma privata, aventi ad oggetto trasferimento o costituzione o scioglimento della comunione di diritti reali relativi a terreni sono inefficaci ove agli atti stessi non sia allegato il certificato di destinazione urbanistica contenente le prescrizioni urbanistiche riguardanti l'area interessata. gli atti tra vivi, sia in forma pubblica sia in forma privata, aventi ad oggetto trasferimento o costituzione o scioglimento della comunione di diritti reali relativi a terreni sono nulli ove agli atti stessi non sia allegato il certificato di destinazione urbanistica contenente le prescrizioni urbanistiche riguardanti l'area interessata.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il certificato di destinazione urbanistica: deve essere rilasciato dal dirigente o responsabile del competente ufficio comunale entro il termine perentorio di trenta giorni dalla presentazione della relativa domanda e conserva validità per un anno dalla data di rilascio se, per dichiarazione dell'alienante o di uno dei condividenti, non siano intervenute modificazioni degli strumenti urbanistici. deve essere rilasciato dal dirigente o responsabile del competente ufficio regionale entro il termine perentorio di centoventi giorni dalla presentazione della relativa domanda e conserva validità per un anno dalla data di rilascio se, per dichiarazione dell'alienante o di uno dei condividenti, non siano intervenute modificazioni degli strumenti urbanistici. deve essere rilasciato dal dirigente o responsabile del competente ufficio comunale entro il termine perentorio di novanta giorni dalla presentazione della relativa domanda e conserva validità per sei mesi dalla data di rilascio. deve essere rilasciato dal dirigente o responsabile del competente ufficio regionale entro il termine perentorio di novanta giorni dalla presentazione della relativa domanda e conserva validità per sei mesi dalla data di rilascio.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, in caso di mancato rilascio del certificato di destinazione urbanistica nel termine di giorni trenta, per la validità di un atto di trasferimento tra vivi, sia in forma pubblica sia in forma privata, avente ad oggetto trasferimento o costituzione o scioglimento della comunione di diritti reali relativi a terreni: esso può essere sostituito da una certificazione notarile attestante la destinazione urbanistica dei terreni secondo gli strumenti urbanistici vigenti o adottati, ovvero l'inesistenza di questi ovvero la prescrizione, da parte dello strumento urbanistico generale approvato, di strumenti attuativi. esso può essere sostituito da una dichiarazione dell'acquirente attestante l'avvenuta presentazione della domanda, nonché la destinazione urbanistica dei terreni secondo gli strumenti urbanistici vigenti o adottati, ovvero l'inesistenza di questi ovvero la prescrizione, da parte dello strumento urbanistico generale approvato, di strumenti attuativi. esso può essere sostituito da una certificazione notarile attestante la conformità dell'immobile alle misure urbanistiche. esso può essere sostituito da una dichiarazione dell'alienante o di uno dei condividenti attestante l'avvenuta presentazione della domanda, nonché la destinazione urbanistica dei terreni secondo gli strumenti urbanistici vigenti o adottati, ovvero l'inesistenza di questi ovvero la prescrizione, da parte dello strumento urbanistico generale approvato, di strumenti attuativi.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, i pubblici ufficiali che ricevono o autenticano atti aventi per oggetto il trasferimento, anche senza frazionamento catastale, di appezzamenti di terreno di superficie inferiore a diecimila metri quadrati, devono trasmettere: entro trenta giorni dalla data di registrazione, copia dell'atto da loro ricevuto o autenticato al dirigente o responsabile del competente ufficio del comune ove è sito l'immobile. immediatamente copia dell'atto da loro ricevuto o autenticato al sindaco del comune ove è sito l'immobile. entro trenta giorni dalla data di registrazione, copia dell'atto da loro ricevuto o autenticato al dirigente o responsabile del competente ufficio del comune ove l'atto è stato ricevuto o autenticato. immediatamente copia dell'atto da loro ricevuto o autenticato al sindaco del comune ove l'atto è stato ricevuto o autenticato.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, gli atti aventi per oggetto lotti di terreno per i quali sia stato emesso dal dirigente o dal responsabile del competente ufficio comunale il provvedimento di sospensione della lottizzazione: sono annullabili e non possono essere stipulati, né in forma pubblica né in forma privata, dopo la iscrizione dell'ordinanza di sospensione emessa dal dirigente o dal responsabile del competente ufficio comunale e prima della sua eventuale cancellazione o della sopravvenuta inefficacia. sono nulli se trascritti dopo la adozione da parte del dirigente o del responsabile del competente ufficio comunale dell'ordinanza di sospensione. sono nulli e non possono essere stipulati, né in forma pubblica né in forma privata, dopo la trascrizione dell'ordinanza di sospensione emessa dal dirigente o dal responsabile del competente ufficio comunale e prima della sua eventuale cancellazione o della sopravvenuta inefficacia. sono annullabili se trascritti dopo la adozione da parte del dirigente o del responsabile del competente ufficio comunale dell'ordinanza di sospensione.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale, quando accerta l'inottemperanza alla propria precedente ingiunzione a demolire, nel termine di giorni novanta, le opere poste in essere nell'esecuzione di interventi in assenza di permesso, in totale difformità dal medesimo, ovvero con variazioni essenziali: notifica all'interessato un provvedimento che costituisce titolo per l'immissione nel possesso e per la trascrizione nei registri immobiliari, la quale deve essere eseguita a campione, salvo recupero notifica all'interessato un provvedimento che costituisce titolo per l'immissione nel possesso e per la trascrizione nei registri immobiliari, la quale deve essere eseguita gratuitamente notifica all'interessato un provvedimento che costituisce titolo per l'immissione nel possesso e per la trascrizione nei registri immobiliari, la quale deve essere eseguita a spese dell'interessato. pubblica, mediante affissione nell'albo comunale, un provvedimento che costituisce titolo per l'immissione nel possesso e per la trascrizione nei registri immobiliari, la quale deve essere eseguita a spese dell'interessato.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, l'opera costruita in assenza di permesso, in totale difformità dal medesimo, ovvero con variazioni essenziali, dopo l'acquisizione da parte del comune: è demolita con ordinanza del dirigente o del responsabile del competente ufficio comunale a spese dei responsabili dell'abuso, salvo che con deliberazione consiliare non si dichiari l'esistenza di prevalenti interessi pubblici e sempre che l'opera non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientali. è, in ogni caso, demolita con ordinanza del sindaco. è, in ogni caso, demolita con ordinanza del dirigente o del responsabile del competente ufficio comunale a spese dei responsabili dell'abuso. è demolita con ordinanza del dirigente o del responsabile del competente ufficio comunale a spese dei responsabili dell'abuso, salvo che il Presidente della regione non dichiari l'esistenza di prevalenti interessi pubblici. In tale ipotesi il dirigente o il responsabile convocano conferenza di servizi tra le amministrazioni competenti per valutare che l'opera non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientali.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, per gli interventi abusivamente eseguiti su terreni sottoposti, in base a leggi statali o regionali, a vincolo di inedificabilità, l'acquisizione gratuita, nel caso di inottemperanza all'ingiunzione di demolizione e nella ipotesi di concorso dei vincoli, si verifica di diritto: a favore del patrimonio della regione. a favore delle amministrazioni cui compete la vigilanza sull'osservanza del vincolo e del comune, in comunione tra loro. a favore del patrimonio del comune. a favore delle amministrazioni cui compete la vigilanza sull'osservanza del vincolo, in comunione tra loro.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, per gli interventi abusivamente eseguiti su terreni sottoposti, in base a leggi statali o regionali, a vincolo di inedificabilità, l'acquisizione gratuita, nel caso di inottemperanza all'ingiunzione di demolizione, e in assenza di concorso tra vincoli, si verifica di diritto: a favore del demanio regionale. a favore delle amministrazioni cui compete la vigilanza sull'osservanza del vincolo. a favore delle amministrazioni cui compete la vigilanza sull'osservanza del vincolo e del comune, in comunione tra loro. a favore del comune.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, costituiscono variazioni essenziali al progetto approvato: le violazioni, anche procedurali, delle norme vigenti in materia di edilizia antisismica. la violazione delle norme vigenti in materia di edilizia antisismica, quando non attenga a fatti procedurali. le opere che comportino trasformazione urbanistica od edilizia dei terreni in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici, vigenti o adottati, o comunque stabilite dalle leggi statali o regionali o senza la prescritta autorizzazione. ogni aumento della cubatura o della superficie di solaio rispetto al progetto approvato.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, costituiscono variazioni essenziali al progetto approvato: le opere che comportino trasformazione urbanistica od edilizia dei terreni in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici, vigenti o adottati, o comunque stabilite dalle leggi statali o regionali o senza la prescritta autorizzazione. le violazioni, anche procedurali, delle norme vigenti in materia di edilizia antisismica. ogni modifica di parametri urbanistico-edilizi del progetto approvato ovvero della localizzazione dell'edificio sull'area di pertinenza. le modifiche sostanziali di parametri urbanistico-edilizi del progetto approvato ovvero della localizzazione dell'edificio sull'area di pertinenza.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, costituiscono variazioni essenziali al progetto approvato: ogni modifica di parametri urbanistico-edilizi del progetto approvato ovvero della localizzazione dell'edificio sull'area di pertinenza. le violazioni, anche procedurali, delle norme vigenti in materia di edilizia antisismica il mutamento delle caratteristiche dell'intervento edilizio assentito. le opere che comportino trasformazione urbanistica od edilizia dei terreni stessi in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici, vigenti o adottati, o comunque stabilite dalle leggi statali o regionali o senza la prescritta autorizzazione.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, costituiscono variazioni essenziali al progetto approvato: le violazioni, anche procedurali, delle norme vigenti in materia di edilizia antisismica ogni aumento della cubatura o della superficie di solaio rispetto al progetto approvato. l'aumento consistente della cubatura o della superficie di solaio da valutare in relazione al progetto approvato. le opere che comportino trasformazione urbanistica od edilizia dei terreni in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici, vigenti o adottati, o comunque stabilite dalle leggi statali o regionali o senza la prescritta autorizzazione.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, costituiscono variazioni essenziali al progetto approvato: il mutamento della destinazione d'uso che implichi variazione degli standards normativamente previsti. le opere che comportino trasformazione urbanistica od edilizia dei terreni stessi in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici, vigenti o adottati, o comunque stabilite dalle leggi statali o regionali o senza la prescritta autorizzazione. le violazioni, anche procedurali, delle norme vigenti in materia di edilizia antisismica. qualsiasi mutamento della destinazione d'uso dell'immobile.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le variazioni al progetto approvato che incidono sulla entità delle cubature accessorie, sui volumi tecnici e sulla distribuzione interna delle singole unità abitative: non possono ritenersi comunque variazioni essenziali. devono ritenersi comunque variazioni essenziali. devono ritenersi effettuate in assenza di permesso o in totale difformità dal medesimo. sono equiparate alla lottizzazione abusiva.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le modifiche sostanziali di parametri urbanistico-edilizi del progetto approvato ovvero della localizzazione dell'edificio sull'area di pertinenza, quando l'interevento edilizio è effettuato su immobili sottoposti a vincolo storico, artistico, architettonico, archeologico, paesistico ed ambientale, nonché su immobili ricadenti sui parchi o in aree protette nazionali e regionali: sono considerate in totale difformità dal permesso, ai sensi del medesimo decreto. sono considerate variazioni essenziali. sono considerate lottizzazione abusiva. sono considerate variazioni non essenziali.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, gli interventi e le opere di ristrutturazione edilizia, eseguiti in assenza di permesso o in totale difformità da esso: sono rimossi ovvero demoliti e gli edifici sono resi conformi alle prescrizioni degli strumenti urbanistico-edilizi entro il congruo termine stabilito dal dirigente o dal responsabile del competente ufficio comunale con propria ordinanza, decorso il quale l'ordinanza stessa è eseguita a cura del comune e a spese dei responsabili dell'abuso. sono rimossi ovvero demoliti e gli edifici sono resi conformi alle prescrizioni degli strumenti urbanistico-edilizi entro il congruo termine stabilito dal dirigente o del responsabile del competente ufficio regionale con propria ordinanza, decorso il quale l'ordinanza stessa è eseguita a cura della regione e a spese dei responsabili dell'abuso. sono rimossi ovvero demoliti e gli edifici sono resi conformi alle prescrizioni degli strumenti urbanistico-edilizi entro il termine di giorni sessanta, prorogabile dal dirigente o del responsabile del competente ufficio comunale per ulteriori altri sessanta giorni solo in caso di comprovata impossibilità di ultimare nel termine iniziale i lavori di adeguamento e sempre che tali lavori siano stati iniziati. sono acquisite, di diritto, al demanio.
A norma dell'art. 33 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, qualora opere di ristrutturazione edilizia siano state eseguite in assenza di permesso o in totale difformità da esso, su immobili vincolati ai sensi del d. lgs. 29 ottobre 1999, n. 490: l'amministrazione competente a vigilare sull'osservanza del vincolo, salva l'applicazione di altre misure e sanzioni previste da norme vigenti, dispone, d'intesa con il comune dove il bene è localizzato, la destinazione del bene a scopi di pubblica utilità. l'amministrazione regionale, salva l'applicazione di altre misure e sanzioni previste da norme vigenti, ordina la restituzione in pristino a cura e spese del responsabile dell'abuso, indicando criteri e modalità diretti a ricostituire l'originario organismo edilizio, ed irroga una sanzione pecuniaria da cinquecentosedici a cinquemilacentosessantaquattro euro. l'amministrazione competente a vigilare sull'osservanza del vincolo, salva l'applicazione di altre misure e sanzioni previste da norme vigenti, ordina la restituzione in pristino a spese del responsabile dell'abuso, indicando criteri e modalità diretti a ricostituire l'originario organismo edilizio, ed irroga una multa da cinquecento a diecimila euro. l'amministrazione competente a vigilare sull'osservanza del vincolo, salva l'applicazione di altre misure e sanzioni previste da norme vigenti, ordina la restituzione in pristino a cura e spese del responsabile dell'abuso, indicando criteri e modalità diretti a ricostituire l'originario organismo edilizio, ed irroga una sanzione pecuniaria da cinquecentosedici a cinquemilacentosessantaquattro euro.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, gli interventi e le opere realizzati in parziale difformità dal permesso di costruire: sono immediatamente rimossi o demoliti a cura del comune e a spese dei medesimi responsabili dell'abuso. sono rimossi o demoliti a cura e spese dei responsabili dell'abuso entro il termine congruo fissato dalla relativa ordinanza del dirigente o del responsabile dell'ufficio. Decorso tale termine sono rimossi o demoliti a cura del comune e a spese dei medesimi responsabili dell'abuso. sono immediatamente rimossi o demoliti da parte dei responsabili dell'abuso. sono rimossi o demoliti a cura e spese dei responsabili dell'abuso nel termine perentorio di giorni trenta, salvo proroga concessa dal dirigente o del responsabile dell'ufficio in comprovati casi di impossibilità oggettiva dei responsabili ad eseguire la riduzione in pristino nel termine indicato e comunque non oltre i centoventi giorni.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, in caso di interventi e di opere realizzati in parziale difformità dal permesso di costruire, qualora la demolizione non possa avvenire senza pregiudizio della parte eseguita in conformità: il dirigente o il responsabile dell'ufficio applica una sanzione pari al costo di produzione della parte dell'opera realizzata in difformità dal permesso di costruire, se ad uso residenziale, e pari al valore venale determinato a cura della agenzia del territorio, per le opere adibite ad usi diversi da quello residenziale. il dirigente o il responsabile dell'ufficio applica una sanzione pari al doppio del costo di produzione della parte dell'opera realizzata in difformità dal permesso di costruire, se ad uso residenziale, e pari al doppio del valore venale, determinato a cura della agenzia del territorio, per le opere adibite ad usi diversi da quello residenziale. il dirigente o il responsabile dell'ufficio applica una sanzione pari al doppio del valore della parte eseguita in conformità se ad uso residenziale, e pari al doppio del valore venale complessivo per le opere adibite ad usi diversi da quello residenziale. il dirigente o il responsabile dell'ufficio applica una sanzione pari al costo di produzione della parte dell'opera realizzata in difformità dal permesso di costruire, se ad uso residenziale, e pari al doppio del valore venale, determinato a cura della agenzia del territorio, per le opere adibite ad usi diversi da quello residenziale.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, qualora sia accertata la realizzazione, da parte di soggetti diversi dalle amministrazioni pubbliche, di interventi edilizi in assenza di permesso di costruire, ovvero in totale o parziale difformità dal medesimo, su suoli del demanio o del patrimonio dello Stato o di enti pubblici: il dirigente o il responsabile dell'ufficio ordina la demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi all'ente proprietario che vi provvede a propria cura e a spese del responsabile dell'abuso. il dirigente o il responsabile dell'ufficio dispone la demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi, dandone comunicazione all'ente proprietario del suolo che provvede a propria cura e spese. il dirigente o il responsabile dell'ufficio, previa diffida non rinnovabile, ordina al responsabile dell'abuso la demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi, dandone comunicazione all'ente proprietario del suolo e la demolizione è eseguita a cura del comune ed a spese del responsabile dell'abuso. il dirigente o il responsabile dell'ufficio, previa diffida rinnovabile, ordina al responsabile dell'abuso la demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi, dandone comunicazione all'ente proprietario del suolo e la demolizione è eseguita a cura e a spese del responsabile dell'abuso.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, in caso di interventi realizzati in assenza di permesso di costruire, o in difformità da esso, il responsabile dell'abuso, o l'attuale proprietario dell'immobile, possono ottenere il permesso in sanatoria: se l'intervento e la domanda risultino conformi alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento della realizzazione dello stesso. se l'intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dello stesso sia al momento della presentazione della domanda. se l'intervento, sebbene non conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento della realizzazione dello stesso, sia conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento della presentazione della domanda. se l'intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento della realizzazione dello stesso, anche se non conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento della presentazione della domanda.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, in caso di interventi realizzati in assenza di permesso di costruire, o in difformità da esso, sulla richiesta di permesso in sanatoria: il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale si pronuncia con adeguata motivazione, entro sessanta giorni decorsi i quali la richiesta si intende rifiutata. il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale si pronuncia con adeguata motivazione, entro quattro mesi decorsi i quali la richiesta si intende rifiutata il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale si pronuncia con adeguata motivazione, entro sessanta giorni decorsi i quali la richiesta si intende accolta. il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale si pronuncia con adeguata motivazione, entro quattro mesi decorsi i quali la richiesta si intende accolta.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, quando le opere subordinate a denuncia inizio attività (d.i.a.) e realizzate in assenza di tale denuncia consistono in interventi di restauro e di risanamento conservativo eseguiti su immobili comunque vincolati in base a leggi statali e regionali, nonché dalle altre norme urbanistiche vigenti: l'autorità competente a vigilare sull'osservanza del vincolo, salva l'applicazione di altre misure e sanzioni previste da norme vigenti, irroga una sanzione pecuniaria pari al doppio dell'aumento del valore venale dell'immobile conseguente alla realizzazione degli interventi stessi e comunque in misura non inferiore a cinquecentosedici euro. l'autorità competente a vigilare sull'osservanza del vincolo, salva l'applicazione di altre misure e sanzioni previste da norme vigenti, può ordinare la restituzione in pristino a cura e spese del responsabile ed irroga una sanzione pecuniaria da cinquecentosedici a diecimilatrecentoventinove euro. l'autorità competente a vigilare sull'osservanza del vincolo, salva l'applicazione di altre misure e sanzioni previste da norme vigenti, irroga una sanzione pecuniaria pari all'aumento del valore venale dell'immobile conseguente alla realizzazione degli interventi stessi e comunque in misura non inferiore a milletrentatre euro. l'autorità competente a vigilare sull'osservanza del vincolo, salva l'applicazione di altre misure e sanzioni previste da norme vigenti, deve ordinare la restituzione in pristino a spese del responsabile ed irrogare una multa da cinquecentosedici a diecimilatrecentoventinove euro.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, in caso di annullamento del permesso di costruire, qualora non sia possibile, in base a motivata valutazione, la rimozione dei vizi delle procedure amministrative o la restituzione in pristino: il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale applica una sanzione pecuniaria pari al doppio del valore venale delle opere o loro parti abusivamente eseguite, valutato dall'agenzia del territorio, anche sulla base di accordi stipulati tra quest'ultima e l'amministrazione comunale. il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale applica una sanzione pecuniaria pari al doppio del valore venale delle opere o loro parti abusivamente eseguite, valutato dall'agenzia del territorio, anche sulla base di accordi stipulati tra quest'ultima e la camera di commercio. il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale applica una sanzione pecuniaria pari al valore venale delle opere o loro parti abusivamente eseguite, valutato dall'agenzia del territorio, anche sulla base di accordi stipulati tra quest'ultima e l'amministrazione comunale. il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale applica una sanzione pecuniaria pari al valore venale delle opere o loro parti abusivamente eseguite, valutato dall'agenzia del territorio, anche sulla base di accordi stipulati tra quest'ultima e la camera di commercio.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la regione può annullare le deliberazioni ed i provvedimenti comunali che autorizzano interventi non conformi a prescrizioni degli strumenti urbanistici o dei regolamenti edilizi o comunque in contrasto con la normativa urbanistico-edilizia vigente al momento della loro adozione: in ogni tempo. nel termine di cinque anni. nel termine di dieci anni. nel termine di un anno.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il provvedimento regionale di annullamento delle deliberazioni e dei provvedimenti comunali che autorizzano interventi non conformi a prescrizioni degli strumenti urbanistici o dei regolamenti edilizi, o comunque in contrasto con la normativa urbanistico-edilizia vigente al momento della loro adozione: è emesso entro dodici mesi dall'accertamento delle violazioni in questione senza necessità di contestazione delle violazioni stesse al titolare del permesso, al proprietario della costruzione, al progettista e al comune. è emesso entro trenta giorni dall'accertamento delle violazioni in questione, ed è preceduto dalla contestazione delle violazioni stesse al titolare del permesso, al proprietario della costruzione, al progettista e al comune. è emesso entro dodici mesi dall'accertamento delle violazioni in questione, ed è preceduto dalla contestazione delle violazioni stesse al titolare del permesso, al proprietario della costruzione, al progettista, con l'invito a presentare controdeduzioni entro un termine all'uopo prefissato. è emesso entro diciotto mesi dall'accertamento delle violazioni in questione, ed è preceduto dalla contestazione delle violazioni stesse al titolare del permesso, al proprietario della costruzione, al progettista, e al comune, con l'invito a presentare controdeduzioni entro un termine all'uopo prefissato.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, in pendenza delle procedure di annullamento delle deliberazioni e dei provvedimenti comunali che autorizzano interventi non conformi a prescrizioni degli strumenti urbanistici o dei regolamenti edilizi, o comunque in contrasto con la normativa urbanistico-edilizia vigente al momento della loro adozione, la regione può: sospendere l'efficacia delle deliberazioni e dei provvedimenti comunali in questione. ordinare la demolizione delle opere realizzate in esecuzione delle deliberazioni e dei provvedimenti comunali in questione. ordinare la sospensione dei lavori, con provvedimento da notificare a mezzo di ufficiale giudiziario, nelle forme e con le modalità previste dal codice di procedura civile, al titolare del permesso, al proprietario della costruzione, al progettista e da comunicare al comune. ordinare la sospensione dei lavori, con provvedimento da notificare, nelle forme e con le modalità previste dal codice di procedura civile, al comune.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, in caso di interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire o in contrasto con questo o con le prescrizioni degli strumenti urbanistici o della normativa urbanistico-edilizia, qualora il comune non abbia provveduto entro i termini stabiliti, la regione può: assegnare un termine al comune, non inferiore a trenta giorni, per provvedere decorso il quale la regione provvede in via sostitutiva. assegnare un termine al comune, non inferiore a novanta, per provvedere decorso il quale la regione provvede in via sostitutiva. disporre la sospensione o la demolizione delle opere eseguite con provvedimento notificato al titolare del permesso o, in mancanza di questo, al committente, al costruttore e al direttore dei lavori. Lo stesso provvedimento è comunicato inoltre al comune. disporre la sospensione o la demolizione delle opere eseguite con provvedimento comunicato al titolare del permesso o, in mancanza di questo, al committente, al costruttore e al comune.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, in caso di interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire o in contrasto con questo o con le prescrizioni degli strumenti urbanistici o della normativa urbanistico-edilizia, qualora il comune non abbia provveduto entro i termini stabiliti, la regione può: disporre la modifica dell'intervento, la rimessa in pristino o la demolizione delle opere assegnando un termine alla provincia per provvedervi. disporre la modifica dell'intervento, la rimessa in pristino o la demolizione delle opere assegnando un termine entro il quale il comune è tenuto a procedere. procedere direttamente alla modifica dell'intervento, alla rimessa in pristino e alla demolizione delle opere. disporre la modifica dell'intervento, la rimessa in pristino o la demolizione delle opere assegnando un termine entro il quale il responsabile dell'abuso è tenuto a procedere.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, entro il mese di dicembre di ogni anno il dirigente o il responsabile del servizio: trasmette al prefetto l'elenco delle opere non sanabili per le quali il responsabile dell'abuso non ha provveduto nel termine previsto alla demolizione e al ripristino dei luoghi. trasmette al sindaco l'elenco delle opere non sanabili per le quali il responsabile dell'abuso non ha provveduto nel termine previsto alla demolizione e al ripristino dei luoghi. trasmette al questore l'elenco delle opere non sanabili per le quali il responsabile dell'abuso non ha provveduto nel termine previsto alla demolizione e al ripristino dei luoghi. trasmette al presidente della giunta regionale l'elenco delle opere non sanabili per le quali il responsabile dell'abuso non ha provveduto nel termine previsto alla demolizione e al ripristino dei luoghi.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la demolizione delle opere abusive è curata: dal prefetto il quale, entro trenta giorni dalla ricezione degli elenchi delle opere non sanabili per le quali il responsabile dell'abuso non ha provveduto nel termine previsto alla demolizione e al ripristino dei luoghi, provvede agli adempimenti conseguenti all'intervenuto trasferimento della titolarità dei beni e delle aree interessate. dal sindaco il quale, entro trenta giorni dalla ricezione degli elenchi delle opere non sanabili per le quali il responsabile dell'abuso non ha provveduto nel termine previsto alla demolizione e al ripristino dei luoghi, provvede agli adempimenti conseguenti all'intervenuto trasferimento della titolarità dei beni e delle aree interessate. dal presidente della regione il quale, entro trenta giorni dalla ricezione degli elenchi delle opere non sanabili per le quali il responsabile dell'abuso non ha provveduto nel termine previsto alla demolizione e al ripristino dei luoghi, provvede agli adempimenti conseguenti all'intervenuto trasferimento della titolarità dei beni e delle aree interessate. dal presidente della provincia il quale, entro trenta giorni dalla ricezione degli elenchi delle opere non sanabili per le quali il responsabile dell'abuso non ha provveduto nel termine previsto alla demolizione e al ripristino dei luoghi, provvede agli adempimenti conseguenti all'intervenuto trasferimento della titolarità dei beni e delle aree interessate.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, per l'esecuzione della demolizione delle opere abusive, compresa la rimozione delle macerie e gli interventi a tutela della pubblica incolumità, il prefetto: affida i relativi lavori, anche a trattativa privata ove ne sussistano i presupposti, ad imprese tecnicamente e finanziariamente idonee e può anche avvalersi, per il tramite dei provveditorati alle opere pubbliche, delle strutture tecnico-operative del Ministero della difesa. affida i relativi lavori, in forme diverse dalla trattativa privata, ad imprese tecnicamente e finanziariamente idonee e può anche avvalersi, per il tramite dei provveditorati alle opere pubbliche, delle strutture tecnico-operative del Ministero della difesa. affida i relativi lavori ad imprese iscritte nell'apposito albo tenuto dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e può anche avvalersi, per il tramite dei provveditorati alle opere pubbliche, delle strutture tecnico-operative del Ministero della difesa. affida i relativi lavori ad imprese iscritte nell'apposito albo tenuto dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e può anche avvalersi delle strutture tecnico-operative del Ministero dei lavori pubblici.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, decorsi duecentoquaranta giorni dal termine per il versamento del contributo di costruzione: il concessionario provvede alla riscossione coattiva del credito. il comune provvede alla riscossione coattiva del credito. si applica l'aumento del contributo nella misura del 75 per cento. la regione provvede alla riscossione coattiva del credito.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, nel caso di ricorso giurisdizionale avverso il diniego del permesso in sanatoria: il ricorso viene deciso immediatamente e comunque non oltre i novanta giorni. l'udienza viene fissata d'ufficio dal presidente del tribunale amministrativo regionale per una data compresa entro il terzo mese dalla presentazione del ricorso. il ricorso viene deciso immediatamente e comunque non oltre i trenta giorni. l'udienza viene fissata d'ufficio dal presidente del tribunale amministrativo regionale per una data compresa entro trenta giorni dalla presentazione del ricorso.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, gli atti tra vivi, sia in forma pubblica, sia in forma privata, aventi ad oggetto trasferimento di diritti reali relativi ad edifici, la cui costruzione è iniziata dopo il 17 marzo 1985, non recanti gli estremi del permesso di costruire o del permesso in sanatoria: sono nulli e non possono essere stipulati. non possono essere stipulati. sono annullabili e non possono essere stipulati. sono validi ed efficaci
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la sentenza che accerta la nullità degli atti tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento di immobili costruiti dopo il 17 marzo 1985 perché non risultano gli estremi del permesso a costruire o del permesso in sanatoria: non pregiudica i diritti di servitù acquisiti in base ad un atto trascritto anteriormente alla trascrizione della domanda diretta a far accertare la nullità degli atti. non pregiudica i diritti di garanzia acquisiti in base ad un atto iscritto o trascritto posteriormente alla iscrizione della domanda diretta a far accertare la nullità degli atti. pregiudica in ogni caso i diritti di servitù sul bene. non pregiudica i diritti di servitù acquisiti in buona fede sul bene.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, la sentenza che accerta la nullità degli atti tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento di immobili costruiti dopo il 17 marzo 1985 perché non risultano gli estremi del permesso a costruire o del permesso in sanatoria: non pregiudica i diritti reali di garanzia acquisiti in buona fede sul bene. non pregiudica i diritti di garanzia acquisiti in base ad un atto iscritto o trascritto anteriormente alla trascrizione della domanda diretta a fare valere la nullità degli atti. non pregiudica i diritti di garanzia acquisiti in base ad un atto iscritto o trascritto posteriormente alla iscrizione della domanda diretta a fare valere la nullità degli atti. pregiudica in ogni caso i diritti reali di garanzia sul bene.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, se la mancata indicazione degli estremi del permesso a costruire nell'atto di trasferimento tra vivi di un immobile, la cui costruzione è iniziata dopo il 17 marzo 1985, non è dipesa dalla insussistenza del permesso stesso al tempo di stipula dell'atto: gli atti possono essere confermati da entrambe le parti mediante atto successivo, redatto nella stessa forma del precedente, al quale sia allegata copia autentica del permesso di costruire. gli atti possono essere confermati anche da una sola delle parti esclusivamente mediante atto pubblico successivo che contenga la menzione omessa. gli atti possono essere confermati anche da una sola delle parti mediante atto successivo, redatto nella stessa forma del precedente, che contenga la menzione omessa. gli atti possono essere confermati da entrambe le parti mediante atto pubblico successivo al quale sia allegata la copia autentica del permesso di costruire.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, l'aggiudicatario, nell'ambito di una procedura esecutiva di un immobile, la cui costruzione è cominciata dopo il 17 marzo 1985, non sanato ma sanabile, è tenuto a presentare domanda di sanatoria: entro trenta giorni dalla notifica del decreto emesso dalla autorità giudiziaria. entro centoventi giorni dalla notifica del decreto emesso dalla autorità giudiziaria. entro centoventi giorni dalla aggiudicazione. entro trenta giorni dalla aggiudicazione.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le nullità degli atti di trasferimento tra vivi degli immobili la cui costruzione è iniziata dopo il 17 marzo 1985 senza il permesso di costruire e non sanati: si applicano anche agli atti derivanti dalle procedure esecutive immobiliari sia individuali sia concorsuali. non si applicano agli atti derivanti da procedure esecutive immobiliari sia individuali sia concorsuali. si applicano agli atti derivanti dalle procedure esecutive individuali immobiliari ma non si applicano a quelli derivanti da procedure esecutive concorsuali. non si applicano agli atti derivanti da procedure esecutive concorsuali immobiliari ma si applicano a quelli derivanti da procedure esecutive individuali.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, l'aggiudicatario, nell'ambito di una procedura esecutiva concorsuale di un immobile, la cui costruzione è iniziata dopo il 17 marzo 1985, privo del permesso a costruire e non sanato: ha diritto di ottenere dalla procedura il rimborso delle spese incorse per la sanatoria dello stesso. è in ogni caso legittimato a presentare domanda di sanatoria dello stesso. è legittimato a presentare domanda di sanatoria dello stesso, purché l'immobile si trovi nelle condizioni previste per il rilascio del permesso a costruire in sanatoria. non ha necessità di presentare domanda di sanatoria dello stesso.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, l'aggiudicatario, nell'ambito di una procedura esecutiva individuale di un immobile, la cui costruzione è iniziata dopo il 17 marzo 1985, privo del permesso a costruire e non sanato: non è legittimato a presentare domanda di sanatoria dello stesso. non ha necessità di presentare domanda di sanatoria dello stesso. è in ogni caso legittimato a presentare domanda di sanatoria dello stesso. è legittimato a presentare domanda di sanatoria dello stesso, purché l'immobile si trovi nelle condizioni previste per il rilascio del permesso a costruire in sanatoria.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, per la validità di un contratto di utenza elettrica per immobili iniziati anteriormente al 30 gennaio 1977, in luogo degli estremi della licenza edilizia può essere prodotta: una certificazione notarile di regolarità urbanistico-edilizia dell'immobile. una dichiarazione sostitutiva di atto notorio rilasciata dal proprietario o altro avente titolo, attestante che l'opera è stata iniziata in data anteriore al 30 gennaio 1977. una attestazione del competente ufficio comunale di regolarità urbanistico-edilizia dell'immobile. una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, indicante gli estremi del permesso di costruire, o, per le opere abusive, gli estremi del permesso in sanatoria, ovvero copia della domanda di permesso in sanatoria corredata della prova del pagamento delle somme dovute a titolo di oblazione per intero nell'ipotesi dell'articolo 36 e limitatamente alle prime due rate nell'ipotesi dell'articolo 35 della legge 28 febbraio 1985, n. 47.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le aziende erogatrici di servizi pubblici ed i funzionari cui sia imputabile la stipulazione dei contratti di somministrazione devono: comunicare al comune dove le opere sono localizzate le richieste di allaccio relative ad immobili non in regola con la normativa urbanistico-edilizia. comunicare al sindaco del comune ove è ubicato l'immobile le richieste di allaccio ai pubblici servizi effettuate per gli immobili, con indicazione della concessione edilizia ovvero della autorizzazione ovvero degli altri titoli abilitativi, ovvero della istanza di concessione in sanatoria presentata, corredata dalla prova del pagamento per intero delle somme dovute a titolo di oblazione. comunicare al sindaco del comune ove è ubicato l'immobile le richieste di allaccio ai pubblici servizi effettuate per gli immobili. comunicare al comune dove le opere sono localizzate che le stesse sono state eseguite in violazione della normativa edilizia ed urbanistica.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il diritto dell'amministrazione finanziaria a recuperare le imposte dovute in misura ordinaria per effetto della decadenza stabilita dall'art. 49 dello stesso decreto: si prescrive col decorso di tre anni dalla data di ricezione della segnalazione del comune. si prescrive con decorso di tre anni dalla data di spedizione della segnalazione del comune. è sottoposto all'ordinario termine decennale. si prescrive col decorso di tre anni dalla data della realizzazione delle opere.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, in caso di revoca o decadenza dai benefìci fiscali, dei contributi e delle altre provvidenze dello Stato, ai sensi dell'art. 49 del medesimo decreto: l'appaltatore è responsabile dei danni nei confronti del committente. il committente è responsabile dei danni nei confronti degli aventi causa. il committente e l'appaltatore sono solidalmente responsabili nei confronti degli aventi causa. il committente è solidalmente responsabile con l'appaltatore nei confronti dei danti causa.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, in deroga alle disposizioni di cui all'art. 49 del medesimo decreto, per i fabbricati costruiti senza permesso o in contrasto con lo stesso, ovvero sulla base di permesso successivamente annullato, e per i quali pende domanda di sanatoria: non si applica in ogni caso la esenzione dall'imposta comunale sugli immobili. si applica, a condizione che l'interessato ne faccia richiesta all'ufficio competente del suo domicilio fiscale, allegando copia della domanda con la relativa ricevuta rilasciata dal comune, la esenzione dall'imposta comunale sugli immobili, qualora ricorrano i requisiti tipologici di inizio e ultimazione delle opere in virtù dei quali sarebbe spettata, per il periodo di dieci anni a decorrere dal 17 marzo 1985. si applica, a condizione che l'interessato ne faccia richiesta all'ufficio competente del suo domicilio fiscale, allegando copia della domanda indicata con la relativa ricevuta rilasciata dal comune, la esenzione dall'imposta comunale sugli immobili si applica la esenzione dalla imposta comunale sugli immobili, purché l'immobile sia stato sanato.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, i progetti relativi alla ristrutturazione di interi edifici ivi compresi quelli di edilizia residenziale pubblica, sovvenzionata ed agevolata, sono redatti in osservanza delle prescrizioni tecniche fissate: con decreto del Presidente della regione, sentito il Consiglio nazionale delle ricerche. con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. con decreto del Presidente della regione.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, i progetti relativi alla costruzione di nuovi edifici privati sono redatti in osservanza delle prescrizioni tecniche fissate: con decreto del Presidente della regione, sentito il Consiglio nazionale delle ricerche. con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. con decreto del Presidente della regione.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti fissa con decreto, adottato ai sensi dell'art. 52 del medesimo decreto, le prescrizioni tecniche necessarie: a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica ad eccezione di quella agevolata. a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici ad eccezione di quelli di edilizia residenziale pubblica. a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, sovvenzionata e agevolata. a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, ad eccezione di quella sovvenzionata.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, ai progetti relativi alla costruzione di nuovi edifici privati, ovvero alla ristrutturazione di interi edifici, ivi compresi quelli di edilizia residenziale pubblica, sovvenzionata e agevolata, che devono essere redatti in osservanza delle prescrizioni tecniche, fissate con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, è fatto obbligo di allegare: la dichiarazione del professionista abilitato di conformità degli elaborati alle disposizioni adottate ai sensi della parte seconda, capo III del medesimo decreto. il parere favorevole redatto da un collegio di ingegneri relativo alla conformità alle disposizioni adottate ai sensi della parte seconda, capo III del medesimo decreto. la perizia giurata redatta da un tecnico abilitato attestante la conformità degli elaborati alle disposizioni adottate ai sensi della parte seconda, capo III del medesimo decreto. il certificato di conformità degli elaborati alle disposizioni adottate ai sensi della parte seconda, capo III del medesimo decreto, proveniente dal Ministero per i beni e le attività culturali.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le deliberazioni che hanno per oggetto la realizzazione di percorsi attrezzati e la installazione di dispositivi di segnalazione atti a favorire la mobilità dei ciechi all'interno degli edifici privati, sono approvate dalla assemblea del condominio, in prima o seconda convocazione: con le maggioranze previste dall'articolo 1136, secondo e terzo comma cod. civ.. con un numero di voti che rappresenti la metà dei partecipanti al condominio e almeno la metà del valore dell'edificio in prima convocazione e la metà dei partecipanti al condominio e almeno un terzo del valore dell'edificio in seconda convocazione. con un numero di voti che rappresenti i due terzi dei partecipanti al condominio e del valore dell'edificio in prima convocazione e la metà dei partecipanti al condominio in seconda convocazione. con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore dell'edificio in prima convocazione e la maggioranza degli intervenuti in seconda convocazione.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, le deliberazioni che hanno per oggetto le innovazioni da attuare negli edifici privati dirette ad eliminare le barriere architettoniche di cui all'art. 27, comma 1, della legge 30 marzo 1971, n. 118 ed all'art. 1 del D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503, sono approvate dalla assemblea del condominio, in prima o seconda convocazione: con un numero di voti che rappresenti la metà dei partecipanti al condominio e almeno la metà del valore dell'edificio in prima convocazione e la metà dei partecipanti al condominio e almeno un terzo del valore dell'edificio in seconda convocazione. con le maggioranze previste dall'articolo 1136, secondo e terzo comma cod. civ.. con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore dell'edificio in prima convocazione e la maggioranza degli intervenuti in seconda convocazione. con un numero di voti che rappresenti i due terzi dei partecipanti al condominio e del valore dell'edificio in prima convocazione e la metà dei partecipanti al condominio in seconda convocazione.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, nel caso in cui il condominio rifiuti di assumere, o non assuma entro tre mesi dalla richiesta fatta per iscritto, le deliberazioni di cui all'art. 78, comma 1, i portatori di handicap ovvero chi ne esercita la tutela o la potestà di cui al titolo IX del libro primo del cod. civ., salvo quanto previsto dagli artt. 1120 e 1121 cod. civ., possono: installare, a spese del condominio, servoscala nonché strutture mobili e facilmente rimovibili e possono anche modificare l'ampiezza delle porte di accesso al fine di rendere più agevole l'accesso agli edifici, agli ascensori e alle rampe delle autorimesse. installare, a spese del comune in cui è sito l'immobile, servoscala nonché strutture mobili e facilmente rimovibili e possono anche modificare l'ampiezza delle porte di accesso al fine di rendere più agevole l'accesso agli edifici, agli ascensori e alle rampe delle autorimesse. installare, con il contributo del comune pari alla metà delle spese, servoscala nonché strutture mobili e facilmente rimovibili e possono anche modificare l'ampiezza delle porte di accesso al fine di rendere più agevole l'accesso agli edifici, agli ascensori e alle rampe delle autorimesse. installare, a proprie spese, servoscala nonché strutture mobili e facilmente rimovibili e possono anche modificare l'ampiezza delle porte di accesso, al fine di rendere più agevole l'accesso agli edifici, agli ascensori e alle rampe delle autorimesse.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, nella realizzazione delle opere di cui all'art. 78 del medesimo decreto: è fatto salvo l'obbligo del rispetto delle distanze stabilito dall'art. 907 del codice civile e non anche dall'art. 873 del codice civile, nella ipotesi in cui tra le opere da realizzare ed i fabbricati alieni non sia interposto alcuno spazio o alcuna area di proprietà o di uso comune. è consentito derogare, in ogni caso, all'obbligo del rispetto delle distanze stabilito negli articoli 873 e 907 del codice civile. è fatto salvo l'obbligo del rispetto delle distanze di cui agli articoli 873 e 907 del codice civile, nella ipotesi in cui tra le opere da realizzare ed i fabbricati alieni non sia interposto alcuno spazio o alcuna area di proprietà o di uso comune. è fatto salvo l'obbligo del rispetto delle distanze stabilito dall'art. 873 del codice civile e non anche dall'art. 907 del codice civile, nella ipotesi in cui tra le opere da realizzare ed i fabbricati alieni non sia interposto alcuno spazio o alcuna area di proprietà o di uso comune.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, l'esecuzione delle opere edilizie di cui all'art. 78 del medesimo decreto, da realizzare in ogni caso nel rispetto delle norme antisismiche, di prevenzione degli incendi e degli infortuni: è soggetta alla preventiva autorizzazione scritta del competente ufficio tecnico del comune. non è soggetta ad alcuna preventiva autorizzazione del competente ufficio tecnico della regione né all'invio del progetto alle autorità competenti. non è soggetta alla preventiva autorizzazione scritta del competente ufficio tecnico della regione, fermo restando l'obbligo del preavviso e dell'invio del progetto alle autorità competenti. è soggetta alla preventiva autorizzazione scritta del competente ufficio tecnico della regione.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale, nel rilasciare il certificato di agibilità per le opere di cui all'art. 82, comma 1 del medesimo decreto, al fine di accertare che le opere siano state realizzate nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di eliminazione delle barriere architettoniche, può: richiedere al proprietario dell'immobile o all'intestatario del permesso di costruire un certificato di conformità rilasciato dall'Azienda sanitaria locale. richiedere al proprietario dell'immobile o all'intestatario del permesso di costruire una dichiarazione di conformità corredata del parere di un collegio di esperti scelti fra ingegneri iscritti all'albo da almeno cinque anni. richiedere al proprietario dell'immobile o all'intestatario del permesso di costruire una dichiarazione resa sotto forma di perizia giurata redatta da un tecnico abilitato. richiedere al proprietario dell'immobile o all'intestatario del permesso di costruire una dichiarazione resa sotto forma di perizia, anche non giurata, redatta da un tecnico abilitato.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, tutte le costruzioni la cui sicurezza possa comunque interessare la pubblica incolumità, da realizzarsi in zone dichiarate sismiche, ai sensi dei commi 2 e 3 dell'art. 83 del medesimo decreto, sono disciplinate, oltre che dalle disposizioni di cui all'art. 52 dello stesso decreto, da specifiche norme tecniche emanate, anche per i loro aggiornamenti: con decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, sentiti i Presidenti delle regioni. con decreti del Ministro per le infrastrutture ed i trasporti di concerto con il Ministro per l'interno e con il Ministro per i lavori pubblici. con decreti del Ministro per le infrastrutture ed i trasporti, di concerto con il Ministro per l'interno, sentiti il Consiglio superiore dei lavori pubblici, il Consiglio nazionale delle ricerche e la Conferenza unificata. con decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, sentiti il Consiglio superiore dei lavori pubblici, il Consiglio nazionale delle ricerche e la Conferenza unificata.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, i criteri generali per la individuazione delle zone sismiche e dei relativi valori differenziati del grado di sismicità da prendere a base per la determinazione delle azioni sismiche e di quant'altro specificato dalle norme tecniche sono definiti: con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentiti i Presidenti delle regioni. con decreto del Ministro per le infrastrutture ed i trasporti, di concerto con il Ministro per l'interno, sentiti il Consiglio superiore dei lavori pubblici, il Consiglio nazionale delle ricerche e la Conferenza unificata. con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentiti il Consiglio superiore dei lavori pubblici, il Consiglio nazionale delle ricerche e la Conferenza unificata. con decreto del Ministro per le infrastrutture ed i trasporti, di concerto con il Ministro per l'interno e con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, alla individuazione delle zone dichiarate sismiche agli effetti del capo IV, parte seconda, del medesimo decreto, provvedono: le regioni, sentita la Conferenza unificata. i comuni interessati. le province, sentiti i comuni interessati. le regioni, sentite le province ed i comuni interessati.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, alla formazione ed all'aggiornamento degli elenchi delle zone dichiarate sismiche agli effetti del capo IV, parte seconda, del medesimo decreto e dei valori attribuiti ai gradi di sismicità, nel rispetto dei criteri generali di cui all'art. 83, comma 2 dello stesso decreto, provvedono: le regioni, sentite le province ed i comuni interessati. i comuni interessati. le regioni, sentita la Conferenza unificata. le province, sentiti i comuni interessati.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, possono essere concesse deroghe all'osservanza delle norme tecniche di cui all'art. 83 del medesimo decreto, quando sussistano ragioni particolari, che ne impediscano in tutto o in parte l'osservanza, dovute: all'esigenza di salvaguardare le caratteristiche ambientali dei centri storici. all'esigenza di salvaguardare il patrimonio paesaggistico. all'esigenza di salvaguardare il patrimonio archeologico. all'esigenza di rendere possibile l'accesso agli edifici alle persone handicappate.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, quando sussistano ragioni particolari, che ne impediscano in tutto o in parte l'osservanza, dovute all'esigenza di salvaguardare le caratteristiche ambientali dei centri storici, possono essere concesse deroghe all'osservanza delle norme tecniche di cui all'art. 83 del medesimo decreto: con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza unificata. con decreto del presidente della regione. con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, dal Ministro per le infrastrutture e i trasporti, possono essere concesse deroghe all'osservanza delle norme tecniche di cui all'art. 83 del medesimo decreto: previa apposita istruttoria da parte dell'ufficio periferico competente e parere favorevole del Consiglio superiore dei lavori pubblici. previa apposita istruttoria da parte dell'ufficio periferico competente e parere favorevole della Conferenza unificata. previa apposita istruttoria da parte dell'ufficio periferico competente e parere favorevole del presidente della regione. previa apposita istruttoria da parte dell'ufficio periferico competente e parere favorevole del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, i comuni nei quali sono applicabili le norme di cui alla parte seconda, capo IV sezione I, e quelli di cui all'art. 61 del medesimo decreto, devono richiedere sulle lottizzazioni convenzionate, prima della delibera di approvazione, ai fini della verifica della compatibilità delle rispettive previsioni con le condizioni geomorfologiche del territorio, il parere: del competente ufficio tecnico provinciale. del competente ufficio tecnico regionale. del Consiglio superiore dei lavori pubblici. del Consiglio nazionale delle ricerche.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, i comuni nei quali sono applicabili le norme di cui alla parte seconda, capo IV sezione I, e quelli di cui all'art. 61 del medesimo decreto, devono richiedere sugli strumenti urbanistici generali e particolareggiati, prima della delibera di adozione, ai fini della verifica della compatibilità delle rispettive previsioni con le condizioni geomorfologiche del territorio, il parere: del competente ufficio tecnico regionale. del competente ufficio tecnico provinciale. del Consiglio nazionale delle ricerche. del Consiglio superiore dei lavori pubblici.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, nelle zone sismiche di cui all'art. 83 del medesimo decreto, è tenuto a dare preavviso scritto allo sportello unico: chiunque intenda procedere a costruzioni, riparazioni e sopraelevazioni. chiunque intenda procedere a costruzioni, riparazioni e sopraelevazioni, qualora queste ultime superino i due piani per gli edifici in muratura. chiunque intenda procedere a costruzioni, riparazioni e sopraelevazioni, salvo che queste ultime non riguardino edifici in cemento armato. chiunque intenda procedere a costruzioni ad eccezione delle sopraelevazioni e riparazioni.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il contenuto minimo del progetto che deve essere allegato alla domanda di colui che intende procedere a costruzioni, riparazioni e sopraelevazioni nelle zone sismiche di cui all'art.83 del medesimo decreto, è determinato: con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. dal competente ufficio tecnico della regione. dal competente ufficio tecnico del comune.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, un registro delle denunzie dei lavori eseguiti nelle zone sismiche di cui all'art. 83 del medesimo decreto, deve essere tenuto: presso il provveditorato regionale alle opere pubbliche. in ogni comune. presso il competente ufficio tecnico della regione. presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, fermo restando l'obbligo del titolo abilitativo all'intervento edilizio, nelle località sismiche, ad eccezione di quelle a bassa sismicità all'uopo indicate nei decreti di cui all'art. 83 del medesimo decreto, non si possono iniziare i lavori: senza preventiva autorizzazione scritta del competente ufficio tecnico della regione. senza preventiva autorizzazione scritta del sindaco. senza preventiva autorizzazione scritta del Presidente della regione. senza preventiva autorizzazione scritta del competente ufficio tecnico del comune.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, l'autorizzazione scritta del competente ufficio tecnico regionale, necessaria per l'inizio dei lavori nelle località sismiche ad accezione di quelle a bassa sismicità all'uopo indicate nei decreti di cui all'art. 83 del medesimo decreto, è rilasciata: senza ritardo. entro sessanta giorni dalla richiesta. entro novanta giorni dalla richiesta. entro centoventi giorni dalla richiesta.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, l'autorizzazione scritta del competente ufficio tecnico regionale, necessaria per l'inizio dei lavori nelle località sismiche ad accezione di quelle a bassa sismicità indicate nei decreti di cui all'art. 83 del medesimo decreto, subito dopo il rilascio viene comunicata: al comune, per i provvedimenti di sua competenza. al provveditorato regionale per le opere pubbliche, per i provvedimenti di sua competenza. alla provincia, per i provvedimenti di sua competenza. al Ministero delle attività produttive, per i provvedimenti di sua competenza.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, nei confronti del mancato rilascio, entro il termine di sessanta giorni dalla richiesta dell'autorizzazione necessaria per l'inizio dei lavori nelle località sismiche ad eccezione di quelle a bassa sismicità all'uopo indicate nei decreti di cui all'art. 83 del medesimo decreto, è ammesso ricorso: al sindaco. al competente ufficio tecnico regionale. alla Conferenza unificata. al presidente della giunta regionale.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, sul ricorso avverso il provvedimento relativo alla domanda di autorizzazione scritta richiesta per l'inizio dei lavori nelle località sismiche, ad eccezione di quelle a bassa sismicità all'uopo indicate nei decreti di cui all'articolo 83 del medesimo decreto, decide con provvedimento definitivo: il presidente della provincia. il presidente della giunta regionale. il prefetto. il sindaco.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, avverso il provvedimento relativo alla domanda di autorizzazione indispensabile per l'inizio dei lavori nelle località sismiche, ad eccezione di quelle a bassa sismicità all'uopo indicate nei decreti di cui all'articolo 83 del medesimo decreto, è ammesso il ricorso: al competente ufficio tecnico della regione. al sindaco. alla Conferenza unificata. al presidente della giunta regionale.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, sul ricorso nei confronti del mancato rilascio della autorizzazione scritta richiesta per l'inizio dei lavori nelle località sismiche ad eccezione di quelle a bassa sismicità all'uopo indicate nei decreti di cui all'articolo 83 del medesimo decreto, decide con provvedimento definitivo: il presidente della giunta regionale. il prefetto. il sindaco. il presidente della provincia.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, i funzionari, gli ufficiali e gli agenti indicati nell'articolo 103 del medesimo decreto, appena accertato un fatto costituente violazione delle norme di cui alla parte seconda, capo IV dello stesso decreto, compilano un processo verbale: trasmettendolo entro quindici giorni al competente ufficio tecnico della regione. trasmettendolo entro quarantotto ore al competente ufficio tecnico della regione. trasmettendolo entro venti giorni al competente ufficio tecnico della regione. trasmettendolo immediatamente al competente ufficio tecnico della regione.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, i funzionari, gli ufficiali e gli agenti indicati nell'articolo 103 del medesimo decreto, appena accertato un fatto costituente violazione delle norme di cui alla parte seconda, capo IV dello stesso decreto, compilano un processo verbale trasmettendolo immediatamente: all'autorità giudiziaria competente. al prefetto. al competente ufficio tecnico della regione. al sindaco.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il dirigente dell'ufficio tecnico regionale al quale è stato trasmesso il processo verbale di accertamento della violazione delle norme di cui alla parte seconda, capo IV del medesimo decreto: previ, occorrendo, ulteriori accertamenti di carattere tecnico, trasmette il processo verbale all'autorità giudiziaria competente con le sue deduzioni. previ, occorrendo, ulteriori accertamenti di carattere tecnico, trasmette il processo verbale al competente ufficio tecnico comunale. previ, occorrendo, ulteriori accertamenti di carattere tecnico, trasmette il processo verbale al prefetto. previ, occorrendo, ulteriori accertamenti di carattere tecnico, trasmette il processo verbale al presidente della provincia.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, nel caso di violazione delle norme per le costruzioni in zone sismiche, il dirigente del competente ufficio tecnico della regione, contemporaneamente agli adempimenti di cui all'art. 96 del medesimo decreto, ordina con decreto motivato: la sospensione dei lavori. la demolizione dei lavori. il pagamento di una sanzione pecuniaria. il versamento di una somma a titolo di cauzione.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, l'ordine di sospensione dei lavori, disposto dal dirigente del competente ufficio tecnico della regione ai sensi dell'articolo 97, comma 1 del medesimo decreto, produce i suoi effetti: sino alla data di iscrizione nel registro degli indagati del nome del proprietario, nonché del direttore o appaltatore o esecutore delle opere. sino alla data in cui la pronuncia dell'autorità giudiziaria diviene irrevocabile. per un periodo di centoventi giorni. sino alla data di notifica al presidente della regione del ricorso con il quale viene impugnato il decreto di sospensione.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, copia del decreto di sospensione dei lavori emesso ai sensi dell'art. 97, comma 1 del medesimo decreto, dal dirigente del competente ufficio tecnico della regione è comunicata, ai fini dell'osservanza dell'ordine di sospensione: al consiglio superiore dei lavori pubblici. al dirigente o responsabile del competente ufficio comunale. al prefetto. all'autorità giudiziaria.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, qualora il reato di cui all'art. 95 del medesimo decreto, sia estinto per qualsiasi causa, la regione ordina, con provvedimento definitivo, l'esecuzione, sulle opere o sulle parti di esse eseguite in violazione delle norme della parte seconda capo IV e delle norme di cui agli articoli 52 e 83 dello stesso decreto, di modifiche idonee a renderle conformi alle norme stesse, sentito: l'organo tecnico consultivo della regione. il competente organo tecnico del comune. il provveditorato regionale per le opere pubbliche. un collegio composto da tre ingegneri iscritti all'albo designati dal presidente della regione.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, qualora il reato di cui all'art. 95 del medesimo decreto, sia estinto per qualsiasi causa, da chi è ordinata l'esecuzione, sulle opere o sulle parti di esse eseguite in violazione delle norme della parte seconda, capo IV e delle norme di cui agli articoli 52 e 83 dello stesso decreto, di modifiche idonee a renderle conformi alle norme stesse: dalla regione. dal comune. dal Ministero per i beni e le attività culturali. dalla provincia.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, al recupero delle somme erogate sul fondo di cui all'articolo 102, comma 1, del medesimo decreto, per l'esecuzione di lavori di demolizione di opere in contravvenzione alle norme tecniche di cui alla parte seconda capo IV, si provvede: a mezzo del competente ufficio comunale in base alla liquidazione dei lavori stessi fatta con perizia giurata da un tecnico scelto fra quelli iscritti all'albo da almeno tre anni. a mezzo del competente ufficio comunale, in base alla liquidazione dei lavori fatta da un collegio di tre esperti designati fra gli appartenenti al Consiglio superiore dei lavori pubblici. a mezzo del competente ufficio comunale, in base alla liquidazione dei lavori fatta dall'ufficio tecnico provinciale. a mezzo del competente ufficio comunale, in base alla liquidazione dei lavori stessi fatta dal competente ufficio tecnico della regione.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, tutti coloro che in una zona sismica di nuova classificazione abbiano iniziato una costruzione prima dell'entrata in vigore del provvedimento di classificazione sono tenuti a farne denuncia: al ministero dell'ambiente. al competente ufficio tecnico della regione. all'ufficio tecnico del comune dove si trova la costruzione. al prefetto della provincia.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, entro quale termine coloro che in una zona sismica di nuova classificazione abbiano iniziato una costruzione prima dell'entrata in vigore del provvedimento di classificazione, sono tenuti a farne denuncia al competente ufficio tecnico della regione? Entro quindici giorni dalla notifica del provvedimento di classificazione. Entro quindici giorni dall'entrata in vigore del provvedimento di classificazione. Entro un anno dall'entrata in vigore del predetto decreto. Entro il termine stabilito da apposita legge regionale.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, l'ufficio tecnico della regione entro 30 giorni dalla denuncia da parte di coloro che in una zona sismica di nuova classificazione abbiano iniziato una costruzione prima dell'entrata in vigore del provvedimento di classificazione accerta: la conformità del progetto alle norme tecniche di cui all'articolo 83 del medesimo decreto e l'idoneità della parte già legittimamente realizzata a resistere all'azione delle possibili azioni sismiche. che si tratti di costruzioni per le quali sia stata rilasciata la necessaria concessione. la conformità del progetto alle prescrizioni impartite dal competente ufficio del genio civile. la conformità del progetto al regolamento edilizio comunale.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, nel caso in cui l'accertamento relativo alla conformità del progetto di costruzione sita in zona sismica di nuova classificazione ed iniziata prima dell'entrata in vigore del provvedimento di classificazione alle norme tecniche di cui all'articolo 83 del medesimo decreto e all'idoneità della parte già legittimamente realizzata a resistere all'azione delle possibili azioni sismiche dia esito positivo, l'ufficio tecnico della regione: dispone procedersi a controllo della costruzione ad opera dell'ufficio del genio civile. autorizza la prosecuzione della costruzione. dispone la sospensione dei lavori. autorizza la prosecuzione dei lavori, previo deposito di relazione tecnica asseverata e del versamento di idonea somma a titolo di cauzione.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, entro quale termine deve essere ultimata la costruzione, non avente ad oggetto edifici pubblici o di uso pubblico, in corso in zone sismiche di nuova classificazione nel caso in cui l'ufficio tecnico accerti la conformità del progetto di costruzione alle norme tecniche di cui all'articolo 83 del medesimo decreto e l'idoneità della parte già legittimamente realizzata a resistere all'azione delle possibili azioni sismiche? Entro cinque anni. Entro cinque anni entro il termine di efficacia del permesso di costruzione. Entro due anni. Entro due anni, salvo che la Regione abbia stabilito termini di ultimazione superiori.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, nel caso in cui la costruzione in corso in zone sismiche di nuova classificazione possa essere resa conforme alla normativa tecnica vigente mediante le opportune modifiche del progetto, l'autorizzazione può essere rilasciata: condizionatamente al versamento, da parte del costruttore, di idonea cauzione. condizionatamente alla richiesta da parte del costruttore di concessione in sanatoria. condizionatamente all'impegno del costruttore di apportare le modifiche necessarie. condizionatamente all'impegno del costruttore di ultimare la costruzione entro il termine di sei mesi.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, l'inosservanza delle norme del capo IV del medesimo decreto, nel caso di edifici per i quali sia già stato concesso il sussidio dello Stato, importa: oltre alle sanzioni penali, anche la decadenza dal beneficio statale, qualora l'interessato non si sia attenuto alle prescrizioni del medesimo capo. solo le sanzioni penali. oltre alle sanzioni penali, una sanzione amministrativa pari al doppio del beneficio statale concesso. solo la decadenza dal beneficio statale.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, sono regolati dalle norme del capo VI del medesimo decreto: i consumi di energia negli edifici pubblici e privati, solo se destinati ad uso pubblico, nonché, mediante il disposto dell'articolo 129 del medesimo decreto, l'esercizio e la manutenzione degli impianti esistenti. solo l'esercizio e la manutenzione degli impianti esistenti. solo i consumi di energia negli edifici pubblici e privati, qualunque ne sia la destinazione d'uso. i consumi di energia negli edifici pubblici e privati, qualunque ne sia la destinazione d'uso, nonché, mediante il disposto dell'articolo 129 del medesimo decreto, l'esercizio e la manutenzione degli impianti esistenti.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, per le innovazioni relative all'adozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore e per il conseguente riparto degli oneri di riscaldamento in base al consumo effettivamente registrato, l'assemblea di condominio decide: a maggioranza di due terzi. a maggioranza, in deroga agli articoli 1120 e 1136 del codice civile, se si tratta di innovazioni autorizzate dal Comune. a maggioranza, in deroga agli articoli 1120 e 1136 del codice civile. all'unanimità.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, gli impianti di riscaldamento al servizio di edifici di nuova costruzione, il cui permesso di costruire sia rilasciato dopo il 25 luglio 1991, devono essere progettati e realizzati in modo tale da consentire: l'adozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore per ogni singola unità immobiliare. l'adozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore per ogni singola unità immobiliare ma solo negli edifici con più di 50 unità immobiliari. l'adozione di fonti rinnovabili di energia o assimilate. l'adozione di sistemi di termoregolazione maggiormente economici .
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, negli edifici di proprietà pubblica od adibiti ad uso pubblico è fatto obbligo di soddisfare il fabbisogno energetico degli stessi: favorendo il ricorso a fonti di energia il più possibile economiche. favorendo il ricorso a fonti di energia prodotte nel medesimo comune in cui si trova l'edificio. favorendo il ricorso a fonti rinnovabili di energia o assimilate salvo impedimenti di natura tecnica od economica. favorendo comunque il ricorso a fonti rinnovabili di energia o assimilate.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, durante l'esercizio degli impianti il proprietario, o per esso un terzo, che se ne assume la responsabilità, deve adottare le misure necessarie: per favorire il ricorso a fonti di energia il più possibile economiche. per contenere i consumi di energia, entro i limiti di rendimento previsti dalla normativa vigente in materia. per favorire il ricorso a fonti rinnovabili di energia o assimilate. per contenere i consumi di energia, entro i limiti di rendimento previsti dalla normativa vigente in materia, ma solo nei comuni con più di quarantamila abitanti.
A norma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, al controllo dell'osservanza delle norme del capo VI del medesimo decreto in relazione al progetto delle opere in corso d'opera ovvero entro cinque anni dalla data di fine lavori dichiarata dal committente procede: la regione. il comune. la provincia. il prefetto.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, si considera opera pubblica o di pubblica utilità anche la realizzazione degli interventi: necessari per l'utilizzazione da parte della collettività di beni o di terreni, o di un loro insieme, di cui non è prevista la materiale modificazione o trasformazione. necessari per l'utilizzazione da parte della collettività di beni, esclusi i terreni, di cui non è prevista la materiale modificazione o trasformazione. necessari per l'utilizzazione da parte della collettività dei soli terreni, o di un loro insieme, di cui non è prevista la materiale modificazione o trasformazione. economicamente opportuni per l'utilizzazione da parte delle imprese commerciali di beni o di terreni di cui non è prevista la materiale modificazione o trasformazione.
Le norme del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in materia di espropriazione per pubblica utilità: possono essere derogate da regolamenti regionali in materia e da regolamenti edilizi comunali. possono essere sempre derogate dagli strumenti urbanistici, ma non possono essere modificate o abrogate se non per dichiarazione espressa, con specifico riferimento a singole disposizioni. possono essere derogate, modificate o abrogate anche implicitamente e senza dichiarazione espressa o specifico riferimento a singole disposizioni. non possono essere derogate, modificate o abrogate se non per dichiarazione espressa, con specifico riferimento a singole disposizioni.
A Norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le disposizioni di tale testo unico possono essere modificate? Sì, solo dagli strumenti urbanistici. Sì, solo da regolamenti regionali in materia e da regolamenti edilizi comunali. Sì, esclusivamente per dichiarazione espressa, con specifico riferimento a singole disposizioni. No, mai.
Le norme del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, possono essere derogate? Sì, solo da regolamenti regionali in materia e da regolamenti edilizi comunali. No, mai. Sì, esclusivamente per dichiarazione espressa, con specifico riferimento a singole disposizioni. Sì, solo dagli strumenti urbanistici.
I procedimenti di cui al D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in materia di espropriazione per pubblica utilità: si ispirano ai princìpi di economicità, di efficacia, di efficienza, di pubblicità e di semplificazione dell'azione amministrativa. si ispirano solo ai princìpi di pubblicità e di semplificazione dell'azione amministrativa. si ispirano al princìpio di autotutela amministrativa. si ispirano solo al princìpio di economicità dell'azione amministrativa.
Ai fini del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per benefìciario dell'espropriazione, si intende: il soggetto unicamente privato, in cui favore è emesso il decreto di esproprio. il soggetto, pubblico o privato, che chiede l'espropriazione. l'autorità amministrativa titolare del potere di espropriare. il soggetto, pubblico o privato, in cui favore è emesso il decreto di esproprio.
Ai fini del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per espropriato, si intende: il soggetto, pubblico o privato, titolare del diritto espropriato. il soggetto pubblico titolare dell'azione amministrativa. il soggetto, pubblico o privato, titolare dell'azione amministrativa. il solo soggetto privato titolare del diritto espropriato.
Ai fini del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per promotore dell'espropriazione, si intende: il soggetto privato, al quale sia stato attribuito il potere di espropriare, in base ad una norma. il soggetto, pubblico o privato, che chiede l'espropriazione. il soggetto, pubblico o privato, in cui favore è emesso il decreto di esproprio. l'autorità amministrativa titolare del potere di espropriare e che cura il relativo procedimento.
Ai fini del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per autorità espropriante, si intende: l'autorità amministrativa titolare del potere di espropriare e che cura il relativo procedimento, ovvero il soggetto privato, al quale sia stato attribuito tale potere, in base ad una norma. l'autorità amministrativa titolare del potere di espropriare, ovvero il soggetto privato, al quale sia stato attribuito tale potere, in base ad una delega, anche verbale, da parte del funzionario che cura il relativo procedimento. il soggetto, pubblico o privato, che chiede l'espropriazione. l'autorità amministrativa titolare del potere di espropriare. ovvero l'esattoria, alla quale sia stato attribuito tale potere, in base ad una delega, anche verbale, da parte del funzionario che cura il relativo procedimento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le comunicazioni della procedura espropriativa ed il decreto di esproprio sono disposti: nei soli confronti del soggetto che risulti proprietario secondo certificazione notarile attestante le risultanze delle visure catastali e dei registri immobiliari. nei soli confronti del soggetto che risulti proprietario secondo i registri catastali. nei confronti del soggetto che risulti proprietario secondo i registri catastali, salvo che l'autorità espropriante non abbia tempestiva notizia dell'eventuale diverso proprietario effettivo. nei soli confronti del soggetto che risulti proprietario secondo i certificati delle iscrizioni e trascrizioni relative all'immobile.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, tutti gli atti della procedura espropriativa sono disposti: nei soli confronti del soggetto che risulti proprietario secondo i certificati delle iscrizioni e trascrizioni relative all'immobile. nei soli confronti del soggetto che risulti proprietario secondo certificazione notarile attestante le risultanze delle visure catastali e dei registri immobiliari. nei soli confronti del soggetto che risulti proprietario secondo i registri catastali. nei confronti del soggetto che risulti proprietario secondo i registri catastali, salvo che l'autorità espropriante non abbia tempestiva notizia dell'eventuale diverso proprietario effettivo.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, gli atti della procedura espropriativa sono disposti nei confronti del soggetto che risulti proprietario secondo i registri catastali? No, sono disposti nei soli confronti del soggetto che risulti proprietario secondo certificazione notarile attestante le risultanze delle visure catastali e dei registri immobiliari. No, sono disposti nei soli confronti del soggetto che risulti proprietario secondo gli accertamenti della polizia municipale. Sì, salvo che l'autorità espropriante non abbia tempestiva notizia dell'eventuale diverso proprietario effettivo. No, sono disposti nei soli confronti del soggetto che risulti proprietario secondo i certificati delle iscrizioni e trascrizioni relative all'immobile.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario effettivo, nel caso in cui abbia avuto notizia della pendenza della procedura espropriativa dopo la comunicazione dell'indennità provvisoria al soggetto che risulti proprietario secondo i registri catastali, può concordare l'indennità stabilita ai sensi del medesimo decreto? Sì, nel termine di prescrizione. No, mai. Sì, nei trenta giorni successivi. Sì, in ogni tempo.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, colui che risulti proprietario secondo i registri catastali e riceva la notificazione o comunicazione di atti del procedimento espropriativo, ove non sia più proprietario, è tenuto di comunicarlo? No, mai. Sì, all'amministrazione procedente entro trenta giorni dalla prima notificazione. Sì, all'effettivo proprietario entro venti giorni dalla prima notificazione. Sì, all'amministrazione procedente ed all'effettivo proprietario, entro sessanta giorni dalla prima notificazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, colui che risulta proprietario secondo i registri catastali e riceva la notificazione o comunicazione di atti del procedimento espropriativo, ove non sia più proprietario: è tenuto a comunicarlo all'amministrazione procedente entro trenta giorni dalla prima notificazione, indicando obbligatoriamente le generalità complete del proprietario. è tenuto a comunicarlo all'amministrazione procedente entro trenta giorni dalla prima notificazione, indicando altresì, ove ne sia a conoscenza, il nuovo proprietario, o comunque fornendo copia degli atti in suo possesso utili a ricostruire le vicende dell'immobile. è tenuto a comunicarlo all'amministrazione procedente entro trenta giorni dalla prima notificazione, fornendo autocertificazione. è tenuto a comunicarlo all'amministrazione procedente entro trenta giorni dalla prima notificazione ed a ricostruire le vicende dell'immobile con atto notorio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, i beni appartenenti al demanio pubblico possono essere espropriati? Sì, ma col parere vincolante delle autorità regionali. No, fino a quando non ne viene pronunciata la sdemanializzazione. Sì, sempre. No, mai.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, i beni appartenenti al patrimonio indisponibile degli enti pubblici possono essere espropriati? Sì, sempre che ciò non rechi pregiudizio alle ragioni dell'igiene. Sì, per perseguire un interesse pubblico di rilievo superiore a quello soddisfatto con la precedente destinazione. No, mai. Sì, col parere favorevole e vincolante delle autorità regionali.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, i beni appartenenti al patrimonio indisponibile dello Stato possono essere espropriati? Sì, col parere favorevole e vincolante delle autorità regionali. Sì, sempre che ciò non rechi pregiudizio alle ragioni della pubblica economia. Sì, per perseguire un interesse pubblico di rilievo superiore a quello soddisfatto con la precedente destinazione. No, mai.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, i beni appartenenti al patrimonio indisponibile dello Stato e degli altri enti pubblici possono essere espropriati: sempre che ciò non rechi pregiudizio alle ragioni della pubblica economia. per perseguire un interesse pubblico di rilievo superiore a quello soddisfatto con la precedente destinazione. col parere favorevole e vincolante delle autorità regionali. per perseguire un qualsiasi interesse pubblico.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, gli edifici aperti al culto non possono essere espropriati: se non per gravi ragioni previo accordo con la competente autorità ecclesiastica, se aperti al culto cattolico, ovvero coi rappresentanti di ogni altra confessione religiosa, nei casi previsti dalla legge. fatti salvi i casi previsti dalle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. mai se aperti al culto cattolico e solo per gravi ragioni se aperti ad altre confessioni religiose. fatti salvi i casi previsti dalle norme dei regolamenti esecutivi.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, gli edifici destinati all'esercizio pubblico del culto ebraico, possono essere espropriati? No, fatti salvi i casi tassativi previsti dalle norme dei regolamenti esecutivi. No, mai. No, fatti salvi i casi previsti dalle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. Sì, per gravi ragioni e previo accordo con l'Unione delle Comunità ebraiche italiane.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, gli edifici aperti al culto pubblico avventista possono essere espropriati? No, fatti salvi i casi previsti dalle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. No, mai. No, fatti salvi i casi tassativi previsti dalle norme dei regolamenti esecutivi. Sì, per gravi ragioni e previo accordo con l'Unione delle Chiese cristiane.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, gli edifici aperti al culto possono essere espropriati? Sì, nei casi previsti dai piani regolatori. Sì, se vi sono gravi ragioni e previo accordo con la competente autorità ecclesiastica, se aperti al culto cattolico, ovvero coi rappresentanti di ogni altra confessione religiosa, nei casi previsti dalla legge. No, mai se aperti al culto cattolico. Sì, nei casi previsti dalle norme dei regolamenti esecutivi.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, si applicano le regole sull'espropriazione dettate: dai soli specifici accordi bilaterali raggiunti in ambito comunitario. dai soli trattati internazionali cui l'Italia specificamente aderisce, con esclusione delle consuetudini internazionali. dal diritto internazionale generalmente riconosciuto e da trattati internazionali cui l'Italia aderisce. dal solo diritto interno, con esclusione delle norme di diritto internazionale anche se generalmente riconosciute.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le regioni a statuto ordinario, in ordine alle espropriazioni strumentali alle materie di propria competenza, esercitano la potestà legislativa concorrente? Sì, anche in deroga ai princìpi generali dell'ordinamento giuridico desumibili dalle disposizioni contenute nello stesso decreto. Sì, secondo i princìpi generali dell'ordinamento giuridico dello Stato di cui all'art.12 delle disposizioni sulla legge in generale preliminari al codice civile. No, esercitano la potestà legislativa esclusiva. Sì, nel rispetto dei princìpi fondamentali della legislazione statale nonché dei princìpi generali dell'ordinamento giuridico desumibili dalle disposizioni contenute nello stesso decreto.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le regioni a statuto ordinario: esercitano la potestà legislativa concorrente, in ordine alle espropriazioni strumentali alle materie di propria competenza, nel rispetto dei princìpi fondamentali della legislazione statale nonché dei princìpi generali dell'ordinamento giuridico desumibili dalle disposizioni contenute nello stesso decreto. esercitano la potestà legislativa esclusiva, in ordine alle espropriazioni strumentali alle materie di propria competenza, secondo i princìpi generali dell'ordinamento giuridico dello Stato di cui all'art.12 delle disposizioni sulla legge in generale preliminari al codice civile. esercitano la potestà legislativa concorrente, in ordine alle espropriazioni strumentali alle materie di propria competenza, anche in deroga ai princìpi generali dell'ordinamento giuridico desumibili dalle disposizioni contenute nello stesso decreto. esercitano la potestà legislativa esclusiva, in ordine alle espropriazioni strumentali alle materie di propria competenza.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le regioni a statuto speciale esercitano la propria potestà legislativa in materia di espropriazione per pubblica utilità? Sì, nel rispetto dei rispettivi statuti e delle relative norme di attuazione e col parere obbligatorio e vincolante degli enti locali. Sì, anche in deroga ai rispettivi statuti ed alle relative norme di attuazione, purché di concerto con gli enti locali interessati. No, mai. Sì, nel rispetto dei rispettivi statuti e delle relative norme di attuazione, anche con riferimento alle disposizioni del titolo V, parte seconda, della Costituzione per le parti in cui prevedono forme di autonomia più ampie rispetto a quelle già attribuite.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le Province autonome di Trento e di Bolzano esercitano la propria potestà legislativa in materia di espropriazione per pubblica utilità: nel rispetto dei rispettivi statuti e delle relative norme di attuazione e col parere obbligatorio e vincolante degli enti locali. anche in deroga ai rispettivi statuti ed alle relative norme di attuazione, purché con riferimento alle disposizioni del titolo V, parte seconda, della Costituzione per le parti in cui prevedono forme di autonomia più ampie rispetto a quelle già attribuite. anche in deroga ai rispettivi statuti ed alle relative norme di attuazione, purché di concerto con gli enti locali interessati. nel rispetto dei rispettivi statuti e delle relative norme di attuazione, anche con riferimento alle disposizioni del titolo V, parte seconda, della Costituzione per le parti in cui prevedono forme di autonomia più ampie rispetto a quelle già attribuite.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità competente alla realizzazione di un'opera pubblica: non è anche competente all'emanazione degli atti del procedimento espropriativo che si renda necessario. è anche competente all'emanazione degli atti del procedimento espropriativo che si renda necessario. è anche competente all'emanazione dei soli atti provvisori ed urgenti del procedimento espropriativo che si renda necessario. è anche competente per la sola istruttoria preliminare del procedimento espropriativo che si renda necessario.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le regioni: individuano ed organizzano l'ufficio per le espropriazioni, ovvero attribuiscono i relativi poteri ad un ufficio già esistente. individuano ed organizzano l'ufficio per le espropriazioni, ovvero attribuiscono i relativi poteri a professionisti convenzionati ed all'uopo delegati. attribuiscono i poteri per le espropriazioni ad un ufficio ovvero ad un funzionario individuati, con apposita delega, per ogni singolo procedimento. individuano ed organizzano l'ufficio per le espropriazioni, ovvero attribuiscono i relativi poteri a società convenzionate esterne.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le amministrazioni statali: individuano ed organizzano l'ufficio per le espropriazioni, ovvero attribuiscono i relativi poteri a società convenzionate esterne. individuano ed organizzano l'ufficio per le espropriazioni, ovvero attribuiscono i relativi poteri ad un ufficio già esistente. individuano ed organizzano l'ufficio per le espropriazioni, ovvero attribuiscono i relativi poteri a professionisti convenzionati ed all'uopo delegati. attribuiscono i poteri per le espropriazioni ad un ufficio ovvero ad un funzionario individuati, con apposita delega, per ogni singolo procedimento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le province: individuano ed organizzano l'ufficio per le espropriazioni, ovvero attribuiscono i relativi poteri a professionisti convenzionati ed all'uopo delegati. individuano ed organizzano l'ufficio per le espropriazioni, ovvero attribuiscono i relativi poteri ad un ufficio già esistente. attribuiscono i poteri per le espropriazioni ad un ufficio ovvero ad un funzionario individuati, con apposita delega, per ogni singolo procedimento. individuano ed organizzano l'ufficio per le espropriazioni, ovvero attribuiscono i relativi poteri a società convenzionate esterne.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, i comuni: attribuiscono i poteri per le espropriazioni ad un ufficio ovvero ad un funzionario individuati, con apposita delega, per ogni singolo procedimento. individuano ed organizzano l'ufficio per le espropriazioni, ovvero attribuiscono i relativi poteri a professionisti convenzionati ed all'uopo delegati. individuano ed organizzano l'ufficio per le espropriazioni, ovvero attribuiscono i relativi poteri ad un ufficio già esistente. individuano ed organizzano l'ufficio per le espropriazioni, ovvero attribuiscono i relativi poteri a società convenzionate esterne.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, gli enti pubblici: individuano ed organizzano l'ufficio per le espropriazioni, ovvero attribuiscono i relativi poteri a società convenzionate esterne. individuano ed organizzano l'ufficio per le espropriazioni, ovvero attribuiscono i relativi poteri a professionisti convenzionati ed all'uopo delegati. attribuiscono i poteri per le espropriazioni ad un ufficio ovvero ad un funzionario individuati, con apposita delega, per ogni singolo procedimento. individuano ed organizzano l'ufficio per le espropriazioni, ovvero attribuiscono i relativi poteri ad un ufficio già esistente.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le Province autonome di Trento e di Bolzano: emanano tutti gli atti dei procedimenti espropriativi strumentali alla cura degli interessi da esse gestiti, salvo nel caso di delega di funzioni statali. emanano tutti gli atti dei procedimenti espropriativi strumentali alla cura degli interessi da esse gestiti, anche nel caso di delega di funzioni statali. emanano, di concerto colla Regione Trentino-Alto Adige, tutti gli atti dei procedimenti espropriativi strumentali alla cura degli interessi da esse gestiti, anche nel caso di delega di funzioni statali. emanano, di concerto colla Regione Trentino- Alto Adige, tutti gli atti dei procedimenti espropriativi strumentali alla cura degli interessi da esse gestiti, salvo nel caso di delega di funzioni statali.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le regioni: a statuto speciale o a statuto ordinario emanano tutti gli atti dei procedimenti espropriativi strumentali alla cura degli interessi da esse gestiti, salvo nel caso di delega di funzioni statali. a statuto speciale, e non quelle a statuto ordinario, emanano tutti gli atti dei procedimenti espropriativi strumentali alla cura degli interessi da esse gestiti, anche nel caso di delega di funzioni statali. a statuto speciale o a statuto ordinario emanano tutti gli atti dei procedimenti espropriativi strumentali alla cura degli interessi da esse gestiti, anche nel caso di delega di funzioni statali. a statuto ordinario, e non quelle a statuto speciale, emanano tutti gli atti dei procedimenti espropriativi strumentali alla cura degli interessi da esse gestiti, anche nel caso di delega di funzioni statali.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, gli enti locali: possono istituire un ufficio comune per le espropriazioni e possono costituirsi in consorzio solo se patrocinato dalla provincia ovvero dalla regione. possono istituire un ufficio comune per le espropriazioni e possono costituirsi in consorzio o in un'altra forma associativa prevista dalla legge. possono istituire un ufficio comune per le espropriazioni, ma non possono costituirsi in consorzio o in un'altra forma associativa. non possono istituire un ufficio comune per le espropriazioni.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, gli enti locali possono istituire un ufficio comune per le espropriazioni? No. Sì. Sì, ma solo presso la provincia. Sì, ma solo presso la regione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, all'ufficio per le espropriazioni è preposto: un dirigente o, in sua mancanza, il dipendente con la qualifica più elevata. un dipendente con qualifica non dirigenziale. solo un dirigente. un dirigente o, in sua mancanza, il dipendente con la maggiore anzianità di servizio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per ciascun procedimento: è designato un responsabile che dirige, coordina e cura tutte le operazioni e gli atti del procedimento, anche avvalendosi dell'ausilio di tecnici. è designato un responsabile che dirige, coordina e cura tutte le operazioni e gli atti del procedimento, senza avvalersi dell'ausilio di tecnici. non è designato uno specifico responsabile ed il dirigente dell'ufficio per le espropriazioni coordina e cura tutte le operazioni e gli atti del procedimento, anche avvalendosi dell'ausilio di tecnici. non è designato uno specifico responsabile ed il dirigente dell'ufficio per le espropriazioni coordina e cura tutte le operazioni e gli atti del procedimento, senza avvalersi dell'ausilio di tecnici.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, chi emana ogni provvedimento conclusivo del procedimento? Il dirigente dell'ufficio per le espropriazioni. Il responsabile del procedimento. Il dirigente dell'ufficio per le espropriazioni, congiuntamente al responsabile del procedimento. Il dirigente dell'ufficio per le espropriazioni, in assenza del responsabile del procedimento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il dirigente dell'ufficio per le espropriazioni: emana ogni provvedimento conclusivo di singole fasi del procedimento, anche se non predisposto dal responsabile del procedimento. emana, congiuntamente al responsabile del procedimento, ogni provvedimento conclusivo di singole fasi del procedimento. emana ogni provvedimento conclusivo di singole fasi del procedimento, solo se predisposto dal responsabile del procedimento. emana, in assenza del responsabile del procedimento, ogni provvedimento conclusivo di singole fasi del procedimento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il dirigente dell'ufficio per le espropriazioni: emana ogni provvedimento conclusivo del procedimento, anche se non predisposto dal responsabile del procedimento. emana ogni provvedimento conclusivo del procedimento, solo se predisposto dal responsabile del procedimento. emana, in assenza del responsabile del procedimento, ogni provvedimento conclusivo del procedimento. emana, congiuntamente al responsabile del procedimento, ogni provvedimento conclusivo del procedimento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'amministrazione titolare del potere espropriativo può delegare, in tutto o in parte, l'esercizio dei propri poteri espropriativi? Sì, solo se l'opera pubblica o di pubblica utilità va realizzata da un contraente generale. Sì, solo se l'opera pubblica o di pubblica utilità va realizzata da un concessionario. Sì, se l'opera pubblica o di pubblica utilità va realizzata da un concessionario o contraente generale. No, mai.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'amministrazione titolare del potere espropriativo può delegare, ad un concessionario o contraente generale, l'esercizio dei propri poteri espropriativi? Sì, senza che gli estremi della delega vadano specificati in ogni atto del procedimento espropriativo. Sì, determinando l'àmbito della delega anche al di fuori della concessione o dell'atto di affidamento. No, mai. Sì, determinando chiaramente l'àmbito della delega nella concessione o nell'atto di affidamento, i cui estremi vanno specificati in ogni atto del procedimento espropriativo.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per le espropriazioni finalizzate alla realizzazione di opere private, l'autorità espropriante è: il responsabile del procedimento dal quale deriva la dichiarazione di pubblica utilità. il soggetto beneficiario del provvedimento d'esproprio. l'Ente che emana il provvedimento dal quale deriva la dichiarazione di pubblica utilità. il dirigente dell'ufficio per le espropriazioni che emana il provvedimento dal quale deriva la dichiarazione di pubblica utilità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il comune può espropriare le aree su cui vi siano costruzioni in contrasto con la destinazione di zona: a seguito dell'approvazione del piano regolatore generale, per consentirne l'ordinata attuazione nelle zone di espansione. per ragioni di pubblica economia o d'igiene. nell'interesse della produzione nazionale. per evitare intercapedini dannose.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il comune può espropriare l'immobile al quale va incorporata un'area inserita in un piano particolareggiato e non utilizzata: quando il suo proprietario non intenda acquistarla o non comunichi le proprie determinazioni nel termine stabilito dal detto decreto. per evitare intercapedini dannose. nell'interesse della produzione nazionale. per ragioni di pubblica economia o d'igiene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il comune può espropriare gli immobili necessari per delimitare le aree fabbricabili e per attuare il piano regolatore: per evitare intercapedini dannose. nei casi previsti dai regolamenti edilizi locali. nel caso di mancato accordo tra i proprietari del comprensorio. nel caso di mancato raggiungimento della maggioranza qualificata nell'assemblea tra i proprietari del comprensorio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il comune può espropriare le aree inedificate? Sì, esclusivamente nell'interesse della produzione nazionale. Sì, esclusivamente per ragioni d'igiene. Sì, a seguito dell'approvazione del piano regolatore generale, per consentirne l'ordinata attuazione nelle zone di espansione. No, mai.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il comune può espropriare le aree su cui vi siano costruzioni in contrasto con la destinazione di zona? No, mai. Sì, esclusivamente nell'interesse della produzione nazionale. Sì, a seguito dell'approvazione del piano regolatore generale, per consentirne l'ordinata attuazione nelle zone di espansione. Sì, esclusivamente per ragioni d'igiene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il comune può espropriare l'immobile al quale va incorporata un'area inserita in un piano particolareggiato e non utilizzata? Sì, quando il suo proprietario non intenda acquistarla o non comunichi le proprie determinazioni nel termine di legge. Sì, nell'interesse della produzione nazionale. Sì, per ragioni d'igiene. No, mai.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il comune può espropriare gli immobili necessari per delimitare le aree fabbricabili e per attuare il piano regolatore? Sì, nel caso di mancato accordo tra i proprietari del comprensorio. Sì, nel caso di mancato raggiungimento della maggioranza qualificata nell'assemblea tra i proprietari del comprensorio. No, mai. Sì, per evitare intercapedini dannose.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il decreto di esproprio può essere emanato qualora: sia stata determinata, anche se in via provvisoria, l'indennità di esproprio. sia stata determinata in via definitiva l'indennità di esproprio ovvero in via provvisoria se l'opera da realizzare sia prevista per ragioni di pubblica economia o d'igiene. sia stata determinata in via definitiva l'indennità di esproprio ovvero in via provvisoria se l'opera da realizzare sia prevista nell'interesse della produzione nazionale. sia stata determinata in via definitiva l'indennità di esproprio ovvero in via provvisoria se l'opera da realizzare sia prevista dal regolamento edilizio locale.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il decreto di esproprio può essere emanato qualora: l'opera da realizzare sia prevista nello strumento urbanistico generale, o in un atto di natura ed efficacia equivalente, e sul bene da espropriare sia stato apposto il vincolo preordinato all'esproprio. l'opera da realizzare sia prevista nell'interesse della produzione nazionale. l'opera da realizzare sia prevista per ragioni di pubblica economia o d'igiene. l'opera da realizzare sia prevista nel regolamento edilizio locale, anche se sul bene da espropriare non sia stato apposto il vincolo preordinato all'esproprio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il decreto di esproprio può essere emanato qualora: vi sia stata la dichiarazione di pubblica utilità. l'opera da realizzare sia prevista nell'interesse della produzione nazionale. l'opera da realizzare sia prevista per ragioni di pubblica economia o d'igiene. l'opera da realizzare sia prevista nel regolamento edilizio locale, anche se sul bene da espropriare non sia stato apposto il vincolo preordinato all'esproprio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando un bene è sottoposto al vincolo preordinato all'esproprio? Quando sono approvate le norme tecniche d'attuazione. Quando vi è l'accordo dei proprietari del comprensorio. Quando diventa efficace l'atto di approvazione del piano urbanistico generale, ovvero una sua variante, che prevede la realizzazione di un opera pubblica o di pubblica utilità. Quando sono approvati i piani particolareggiati.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, un bene è sottoposto al vincolo preordinato all'esproprio: quando vi è l'accordo dei proprietari del comprensorio. quando diventa efficace l'atto di approvazione del piano urbanistico generale, ovvero una sua variante, che prevede la realizzazione di un opera pubblica o di pubblica utilità. quando sono approvate le norme tecniche d'attuazione. quando sono approvati i piani particolareggiati.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se non è tempestivamente dichiarata la pubblica utilità dell'opera: il vincolo preordinato all'esproprio è prorogato per due anni se l'opera da realizzare sia prevista per ragioni di pubblica economia o d'igiene. il vincolo preordinato all'esproprio è prorogato per due anni se l'opera da realizzare sia prevista nell'interesse della produzione nazionale. il vincolo preordinato all'esproprio si prescrive. il vincolo preordinato all'esproprio decade.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il vincolo preordinato all'esproprio, dopo la sua decadenza: può essere reiterato anche senza tenere conto delle esigenze di soddisfacimento degli standard. non può essere mai reiterato. può essere motivatamente reiterato, con la rinnovazione dei procedimenti e tenendo conto delle esigenze di soddisfacimento degli standard. può essere reiterato senza la necessità di motivazione e di rinnovazione dei procedimenti.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel corso dei cinque anni di durata del vincolo preordinato all'esproprio, il consiglio comunale: può motivatamente disporre o autorizzare che siano realizzate sul bene vincolato opere pubbliche o di pubblica utilità diverse da quelle originariamente previste nel piano urbanistico generale. può disporre che, nell'interesse della produzione nazionale, siano realizzate sul bene vincolato opere pubbliche diverse da quelle originariamente previste nel regolamento edilizio locale. può autorizzare che, per ragioni di pubblica economia o d'igiene, siano realizzate sul bene vincolato opere di pubblica utilità diverse da quelle originariamente previste nel regolamento edilizio locale. non può disporre che siano realizzate sul bene vincolato opere pubbliche o di pubblica utilità diverse da quelle originariamente previste.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se la realizzazione di un'opera di pubblica utilità non è prevista dal piano urbanistico generale, il vincolo preordinato all'esproprio: non può essere disposto. può essere disposto mediante intese tra i proprietari del comprensorio. può essere disposto, ove espressamente se ne dia atto, mediante una conferenza di servizi convocata su richiesta dell'interessato dall'amministrazione competente ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241. può essere disposto mediante atto di natura territoriale che non comporti la variante al piano urbanistico.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se la realizzazione di un'opera di pubblica utilità non è prevista dal piano urbanistico generale, il vincolo preordinato all'esproprio: può essere disposto mediante atto di natura territoriale che non comporti la variante al piano urbanistico in base alla legislazione vigente. può essere disposto mediante un accordo di programma. non può essere disposto. può essere disposto mediante intese tra i proprietari del comprensorio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se la realizzazione di un'opera di pubblica utilità non è prevista dal piano urbanistico generale, il vincolo preordinato all'esproprio può essere disposto mediante una conferenza di servizi? Sì, previe intese tra i proprietari del comprensorio. Sì, sempre che non comporti la variante al piano urbanistico. No. Sì, se convocata su richiesta dell'interessato dall'amministrazione competente ai sensi dell'articolo 14, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241, ovvero su iniziativa dell'amministrazione competente all'approvazione del progetto.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se la realizzazione di un'opera pubblica non è prevista dal piano urbanistico generale, il vincolo preordinato all'esproprio: non può essere disposto. può essere disposto, su iniziativa dell'amministrazione competente all'approvazione del progetto, mediante una conferenza di servizi. può essere disposto mediante intese tra i proprietari del comprensorio. può essere disposto mediante atto di natura territoriale che non comporti la variante al piano urbanistico in base alla legislazione vigente.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se la realizzazione di un'opera di pubblica utilità non è prevista dal piano urbanistico generale, il vincolo preordinato all'esproprio: può essere disposto mediante atto di natura territoriale che non comporti la variante al piano urbanistico in base alla legislazione vigente. può essere disposto, su iniziativa dell'amministrazione competente all'approvazione del progetto, mediante una conferenza di servizi. non può essere disposto. può essere disposto mediante intese tra i proprietari del comprensorio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se la realizzazione di un'opera di pubblica utilità non è prevista dal piano urbanistico generale, il vincolo preordinato all'esproprio può essere disposto mediante un accordo di programma? No. No, salvo intese tra i proprietari del comprensorio. Sì. Sì, sempre che non comporti la variante al piano urbanistico.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se la realizzazione di un'opera pubblica non è prevista dal piano urbanistico generale, il vincolo preordinato all'esproprio: può essere disposto mediante una conferenza di servizi convocata su richiesta dell'interessato dall'amministrazione competente ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241. può essere disposto mediante intese tra i proprietari del comprensorio. non può essere disposto. può essere disposto mediante atto di natura territoriale che non comporti la variante al piano urbanistico.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se la realizzazione di un'opera pubblica non è prevista dal piano urbanistico generale, il vincolo preordinato all'esproprio può essere disposto mediante un accordo di programma? Sì, sempre che non comporti la variante al piano urbanistico. Sì. No. No, salvo intese tra i proprietari del comprensorio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se la realizzazione di un'opera pubblica non è prevista dal piano urbanistico generale, il vincolo preordinato all'esproprio: può essere disposto mediante atto di natura territoriale che non comporti la variante al piano urbanistico in base alla legislazione vigente. può essere disposto mediante un accordo di programma. non può essere disposto. può essere disposto mediante intese tra i proprietari del comprensorio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il vincolo preordinato all'esproprio può essere disposto: con il ricorso alla variante semplificata al piano urbanistico, se l'opera da realizzare sia prevista nell'interesse della produzione nazionale. con il ricorso alla variante semplificata al piano urbanistico da realizzare con le modalità e secondo le procedure di cui al detto decreto. con il ricorso alla revoca del piano urbanistico. con il ricorso alla variante semplificata al piano urbanistico, se l'opera da realizzare sia prevista per ragioni di pubblica economia o d'igiene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso di adozione di una variante al piano regolatore per la realizzazione di una singola opera pubblica, al proprietario del bene sul quale si intende apporre il vincolo preordinato all'esproprio: non va inviato alcun avviso. va inviato l'avviso dell'avvio del procedimento almeno venti giorni prima della delibera del consiglio provinciale. va inviato l'avviso dell'avvio del procedimento almeno venti giorni prima della delibera del consiglio comunale. va inviato l'avviso dell'avvio del procedimento almeno venti giorni prima della delibera del consiglio regionale.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, entro i trenta giorni successivi alla comunicazione dell'avviso dell'avvio del procedimento, gli interessati possono formulare osservazioni? No, possono solo proporre opposizioni all'autorità giudiziaria Sì, al presidente della regione. Sì, al prefetto. Sì, all'autorità espropriante.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'avviso di avvio del procedimento è comunicato: mediante affissione nell'albo della più vicina camera di commercio. personalmente agli interessati alle singole opere previste dal piano o dal progetto. mediante pubblici proclami nei modi previsti dall'art.150 del codice di procedura civile. mediante affissione nell'albo del tribunale nel cui territorio ricadono gli immobili da assoggettare al vincolo.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, ai fini dell'avviso dell'avvio del procedimento delle conferenze di servizi in materia di lavori pubblici, si osservano le forme previste: dal regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici. dal codice di procedura penale in materia di notificazione per pubblici annunzi. dalla legge mediante l'impiego di mezzi tecnici che garantiscano la conoscenza dell'atto. dal codice di procedura civile in materia di notificazione per pubblici proclami.
A norma del D.P.R. 08 giugno 2001, n. 327, la dichiarazione di pubblica utilità si intende disposta: esclusivamente nel caso in cui sia stato approvato il piano di zona. esclusivamente nel caso in cui l'autorità espropriante approvi a tal fine il progetto definitivo dell'opera pubblica o di pubblica utilità. esclusivamente nel caso in cui sia stato approvato il piano particolareggiato. tra l'altro quando l'autorità espropriante approva a tal fine il progetto definitivo dell'opera pubblica o di pubblica utilità, ovvero quando sono approvati il piano particolareggiato, il piano di lottizzazione, il piano di recupero, il piano di ricostruzione, il piano delle aree da destinare a insediamenti produttivi, ovvero quando è approvato il piano di zona.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le varianti derivanti dalle prescrizioni della conferenza di servizi, dell'accordo di programma o di altro atto di cui all'art.10 dello stesso decreto: sono approvate dalla autorità espropriante ai fini della dichiarazione di pubblica utilità e non richiedono nuova apposizione del vincolo preordinato all'esproprio. non necessitano di approvazione da parte della autorità espropriante. sono approvate dalla autorità espropriante ai fini della dichiarazione di pubblica utilità e richiedono necessariamente la nuova apposizione del vincolo preordinato all'esproprio. non necessitano di approvazione da parte della autorità espropriante e richiedono necessariamente la nuova apposizione del vincolo preordinato all'esproprio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora non sia stato apposto il vincolo preordinato all'esproprio: la dichiarazione di pubblica utilità diventa efficace al momento di tale apposizione a norma degli articoli 9 e 10 dello stesso decreto. la dichiarazione di pubblica utilità non può in alcun caso divenire efficace. la dichiarazione di pubblica utilità diviene efficace previo parere del beneficiario dell'espropriazione. la dichiarazione di pubblica utilità diventa egualmente efficace.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il provvedimento che dispone la pubblica utilità dell'opera può essere emanato: solo quando non vi sia stata alcuna sottoposizione del bene al vincolo preordinato all'esproprio. solo quando sia decaduto il vincolo preordinato all'esproprio. contestualmente alla sottoposizione del bene al vincolo preordinato all'esproprio. fino a quando non sia decaduto il vincolo preordinato all'esproprio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel provvedimento che comporta la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera: può essere stabilito il termine entro il quale il decreto di esproprio va emanato. non deve essere stabilito alcun termine. viene stabilito un termine prima del quale il decreto di esproprio non può essere emanato. viene indicato un termine di massima, derogabile su istanza dell'espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se manca l'espressa determinazione del termine entro il quale il decreto di esproprio va emanato: il decreto di esproprio può essere emanato entro il termine di cinque anni, decorrente dalla data in cui diventa efficace l'atto che dichiara la pubblica utilità dell'opera. il decreto di esproprio può essere emanato senza alcun termine. il decreto di esproprio può essere emanato entro il termine di sei mesi decorrente dalla data in cui diventa efficace l'atto che dichiara la pubblica utilità dell'opera. il decreto di esproprio può essere emanato entro il termine di dieci anni, decorrente dalla data in cui diventa efficace l'atto che dichiara la pubblica utilità dell'opera.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità che ha dichiarato la pubblica utilità dell'opera: può disporre la proroga del termine entro il quale il decreto di esproprio deve essere emanato, per casi di forza maggiore o per altre giustificate ragioni. può prorogare per soli sei mesi il termine entro il quale il decreto di esproprio deve essere emanato. non può mai disporre la proroga del termine entro il quale il decreto di esproprio deve essere emanato. può disporre senza alcun limite la proroga del termine entro il quale il decreto di esproprio deve essere emanato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, la scadenza del termine entro il quale può essere emanato il decreto di esproprio: determina l'inefficacia della dichiarazione di pubblica utilità. non ha alcun effetto sulla dichiarazione di pubblica utilità. proroga di sei mesi l'efficacia della dichiarazione di pubblica utilità. proroga automaticamente l'efficacia della dichiarazione di pubblica utilità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità che emana uno degli atti per i quali si intende disposta la dichiarazione di pubblica utilità, a norma dell'articolo 12, comma 1 dello stesso decreto ovvero esegue un decreto di espropriazione: non ha alcun obbligo di trasmissione di copie del detto provvedimento. ne trasmette solamente una copia al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sia per le opere di competenza statale, sia per quelle di competenza regionale. ne trasmette una copia al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per le opere di competenza statale, e al presidente della regione, per le opere di competenza regionale. ne trasmette solamente una copia al presidente della regione, sia per le opere di competenza regionale, sia per quelle di competenza statale.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327,gli uffici competenti all'aggiornamento degli elenchi degli atti da cui deriva la dichiarazione di pubblica utilità ovvero con cui è disposta l'espropriazione: sono indicati con decreto del presidente della regione, sia per le opere di competenza statale, sia per quelle di competenza regionale. sono indicati con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sia per le opere di competenza statale, sia per quelle di competenza regionale. sono indicati con decreto del Presidente della Repubblica, sia per le opere di competenza statale, sia per quelle di competenza regionale. sono indicati con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ovvero del presidente della regione, rispettivamente per le opere di competenza statale o regionale.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante comunica - tra l'altro - all'ufficio competente all'aggiornamento degli elenchi degli atti da cui deriva la dichiarazione di pubblica utilità ovvero con cui è disposta l'espropriazione: quale sia lo stato del procedimento di esproprio, almeno due anni prima della data di scadenza degli effetti della dichiarazione di pubblica utilità. quale sia lo stato del procedimento di esproprio, almeno sei mesi e non oltre tre mesi prima della data di scadenza degli effetti della dichiarazione di pubblica utilità. quale sia lo stato del procedimento di esproprio, almeno cinque giorni prima della data di scadenza degli effetti della dichiarazione di pubblica utilità. quale sia lo stato del procedimento di esproprio, solo successivamente alla data di scadenza degli effetti della dichiarazione di pubblica utilità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante è tenuta a comunicare, tra l'altro, all'ufficio competente all'aggiornamento degli elenchi degli atti da cui deriva la dichiarazione di pubblica utilità ovvero con cui è disposta l'espropriazione: se il decreto di esproprio sia stato eseguito almeno sei mesi prima del termine prescritto. se il decreto di esproprio sia stato eseguito lo stesso giorno in cui sarebbe scaduto il termine prescritto. se sia stato eseguito entro il prescritto termine il decreto di esproprio ovvero se il medesimo termine sia inutilmente scaduto. se il decreto di esproprio sia stato eseguito entro i sei mesi dalla scadenza del termine prescritto.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per lo svolgimento delle operazioni planimetriche e delle altre operazioni preparatorie necessarie per la redazione dello strumento urbanistico generale, di una sua variante o di un atto avente efficacia equivalente nonché per l'attuazione delle previsioni urbanistiche e per la progettazione di opere pubbliche e di pubblica utilità: i tecnici incaricati possono essere autorizzati ad introdursi nell'area interessata solo se privati. i tecnici incaricati, anche privati, possono essere autorizzati ad introdursi nell'area interessata. i tecnici incaricati possono essere autorizzati ad introdursi nell'area interessata solo se dipendenti pubblici. i tecnici incaricati non possono in alcun caso introdursi nell'area interessata.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il soggetto, anche privato, diverso da quello titolare del potere di approvazione del progetto di un'opera pubblica o di pubblica utilità: può promuovere l'adozione dell'atto che dichiara la pubblica utilità dell'opera. non può in alcuna ipotesi promuovere l'adozione dell'atto che dichiari la pubblica utilità dell'opera. deve promuovere l'adozione dell'atto che dichiara la pubblica utilità dell'opera. deve limitarsi a promuovere la sola sottoposizione del bene al vincolo preordinato all'esproprio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario dell'area ove è prevista la realizzazione dell'opera pubblica o di pubblica utilità, cui sia stato inviato l'avviso dell'avvio del procedimento espropriativo e del deposito del progetto dell'opera e degli altri documenti indicati all'art. 16, comma 1 dello stesso decreto: può formulare osservazioni al responsabile del procedimento, nel termine perentorio di tre giorni dalla comunicazione o dalla pubblicazione dell'avviso. può formulare osservazioni al responsabile del procedimento, nel termine ordinatorio di sei mesi dalla comunicazione o dalla pubblicazione dell'avviso. può formulare osservazioni al responsabile del procedimento, nel termine perentorio di trenta giorni dalla comunicazione o dalla pubblicazione dell'avviso. non può formulare osservazioni al responsabile del procedimento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, al proprietario dell'area ove è prevista la realizzazione dell'opera pubblica o di pubblica utilità deve essere inviato: solamente l'avviso attestante l'esito del procedimento espropriativo. l'avviso che contiene solamente il nominativo del responsabile del procedimento. l'avviso dell'avvio del procedimento espropriativo e del deposito del progetto dell'opera, dei documenti rilevanti, della relazione sommaria che indichi la natura e lo scopo delle opere da eseguire e degli eventuali nulla osta, atti di assenso ed autorizzazione previsti, con l'indicazione del nominativo del responsabile del procedimento. l'avviso dell'avvio del procedimento espropriativo e del deposito del progetto dell'opera, dei documenti rilevanti, della relazione sommaria che indichi la natura e lo scopo delle opere da eseguire e degli eventuali nulla osta, atti di assenso ed autorizzazione previsti, senza alcun riferimento al nominativo del responsabile del procedimento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il provvedimento che approva il progetto definitivo, ai fini della dichiarazione di pubblica utilità: viene emesso sempre contestualmente alla sottoposizione del bene al vincolo preordinato all'esproprio. riporta integralmente gli atti da cui è sorto il vincolo preordinato all'esproprio. indica gli estremi degli atti da cui è sorto il vincolo preordinato all'esproprio. non deve indicare gli estremi degli atti da cui è sorto il vincolo preordinato all'esproprio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, al proprietario del bene relativamente al quale sia stato approvato il progetto definitivo ai fini della dichiarazione di pubblica utilità, viene tra l'altro comunicato: che deve obbligatoriamente produrre una relazione tecnica di parte, per determinare il valore da attribuire all'area, ai fini della liquidazione della indennità di esproprio. che deve obbligatoriamente fornire gli elementi necessari per determinare il valore da attribuire all'area, ai fini della liquidazione della indennità di esproprio. che può fornire ogni utile elemento per determinare il valore da attribuire all'area, ai fini della liquidazione della indennità di esproprio. che non può in alcun modo intervenire nella determinazione del valore da attribuire all'area, ai fini della liquidazione della indennità di esproprio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, al proprietario del bene relativamente al quale sia stato approvato il progetto definitivo ai fini della dichiarazione di pubblica utilità: viene data notizia esclusivamente della facoltà di prendere visione della relativa documentazione. non deve essere effettuata alcuna comunicazione. viene data notizia, mediante raccomandata con avviso di ricevimento o con altra forma di comunicazione equipollente, della data in cui è divenuto efficace l'atto che ha approvato il detto progetto e della facoltà di prendere visione della relativa documentazione. viene data notizia mediante raccomandata con avviso di ricevimento o con altra forma di comunicazione equipollente, della data in cui è sorto il vincolo preordinato all'esproprio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando l'opera da realizzare è di competenza comunale e non risulta conforme alle previsioni urbanistiche: non può essere disposta alcuna variante al piano regolatore e l'opera dovrà ritenersi abusiva. è sufficiente il nulla osta del consiglio regionale. il consiglio comunale non può approvare il progetto preliminare o definitivo ai fini della dichiarazione di pubblica utilità. la variante al piano regolatore può essere disposta con l'approvazione del progetto preliminare o definitivo ai fini della dichiarazione di pubblica utilità da parte del consiglio comunale, che costituisce adozione della stessa.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando l'opera da realizzare non è di competenza comunale e non risulta conforme alle previsioni urbanistiche: l'atto di approvazione del progetto preliminare o definitivo da parte della autorità competente è trasmesso al consiglio comunale, che può disporre l'adozione della corrispondente variante allo strumento urbanistico. l'autorità competente non può approvare il progetto preliminare o definitivo ai fini della dichiarazione di pubblica utilità. non può essere disposta alcuna variante allo strumento urbanistico e l'opera dovrà ritenersi abusiva. è sufficiente il nulla osta del consiglio regionale.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'elenco dei beni da espropriare, compilato una volta divenuto efficace l'atto che dichiara la pubblica utilità, deve essere notificato: al promotore dell'espropriazione. a ciascun proprietario dei beni da espropriare. solo ai proprietari dei beni da espropriare che ne abbiano fatto richiesta. all'autorità espropriante.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'elenco dei beni da espropriare, compilato una volta divenuto efficace l'atto che dichiara la pubblica utilità, deve essere notificato a ciascun proprietario: con le forme previste per gli atti processuali penali. con le forme scelte dal promotore dell'espropriazione. per pubblici proclami. con le forme degli atti processuali civili.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, entro quale periodo, una volta divenuto efficace l'atto che dichiara la pubblica utilità, il promotore dell'espropriazione deve compilare l'elenco dei beni da espropriare? Trenta giorni. Quando lo richiede l'autorità espropriante. Sessanta giorni. Quando lo richiede il proprietario del bene da espropriare.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, entro quale termine dalla notificazione dell'elenco dei beni da espropriare, compilato una volta divenuto efficace l'atto che dichiara la pubblica utilità, gli interessati possono presentare osservazioni scritte e depositare documenti? Sessanta giorni. Trenta giorni. Nel termine che il proponente l'espropriazione ha discrezionalmente indicato. Quando lo ritengano opportuno.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, a seguito della notificazione dell'elenco dei beni da espropriare, compilato una volta divenuto efficace l'atto che dichiara la pubblica utilità, gli interessati possono: chiedere che venga dichiarata inefficace la dichiarazione di pubblica utilità. convenire il promotore dell'espropriazione dinanzi al giudice civile. presentare osservazioni scritte e depositare documenti. presentare ricorso all'autorità espropriante.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, divenuto efficace l'atto che dichiara la pubblica utilità, il promotore dell'espropriazione deve: compilare l'elenco dei beni da espropriare ed indicare le somme che offre per le loro espropriazioni. chiedere la stima del valore dei beni da espropriare. chiedere all'autorità espropriante di essere immesso nel possesso dei beni da espropriare. invitare il proprietario del bene da espropriare a precisare quale sia il valore da attribuire allo stesso.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'atto di cessione volontaria del bene oggetto dell'espropriazione: è trasmesso per la trascrizione entro quindici giorni presso l'ufficio dei registri immobiliari, a cura e a spese dell'acquirente. è trasmesso per la trascrizione entro quindici giorni presso l'ufficio dei registri immobiliari, a cura e a spese del proprietario del bene. è trasmesso entro trenta giorni al tribunale per l'omologazione. è trasmesso all'autorità espropriante per l'approvazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, dopo aver corrisposto l'importo concordato, l'autorità espropriante, in alternativa alla cessione volontaria, può: procedere alla emissione del decreto di esproprio e, decorso il termine di sessanta giorni, alla sua esecuzione. procedere, anche su richiesta del promotore dell'espropriazione, previa autorizzazione del presidente del tribunale, alla emissione e all'esecuzione del decreto di esproprio. procedere, anche su richiesta del promotore dell'espropriazione, alla emissione e all'esecuzione del decreto di esproprio. procedere a nuova dichiarazione di pubblica utilità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, decorsi inutilmente trenta giorni dalla notificazione al proprietario del bene e al beneficiario dell'esproprio dell'atto che determina in via provvisoria la misura dell'indennità di espropriazione, tale indennità si intende: concordata. non concordata. non concordata salvo che il proprietario, nei successivi trenta giorni, comunichi di condividere la determinazione dell'indennità di espropriazione. concordata se il beneficiario dell'esproprio nei successivi trenta giorni comunica di essere disposto a versare al proprietario l'ottanta per cento dell'indennità determinata.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora l'efficacia della pubblica utilità derivi dall'approvazione di piani urbanistici esecutivi, i termini per gli adempimenti relativi alla compilazione dell'elenco dei beni da espropriare, con una descrizione sommaria, e dei relativi proprietari, all'indicazione delle somme offerte per le loro espropriazioni, ed alla notificazione dell'elenco ai proprietari, decorrono: dalla data della dichiarazione di pubblica utilità. dalla data in cui in cui il proprietario viene avvisato dell'inserimento degli immobili nel programma di attuazione dei piani stessi. dalla data di inserimento degli immobili da espropriare nel programma di attuazione dei piani stessi. dalla scadenza del termine di trenta giorni dalla data di inserimento degli immobili nel programma di attuazione dei piani stessi.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante dopo la compilazione dell'elenco dei beni da espropriare e la sua notificazione a ciascun proprietario degli stessi, può: invitare il proprietario e, se del caso, il beneficiario dell'espropriazione a precisare quale sia il valore da attribuire all'area ai fini della determinazione della indennità di esproprio. convocare il promotore dell'espropriazione ed i proprietari dei beni da espropriare innanzi a sé. invitare il promotore dell'espropriazione a compilare un nuovo elenco dei beni da espropriare. invitare il proprietario e, se del caso, il beneficiario dell'espropriazione ad adire il tribunale civile.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante, dopo la compilazione dell'elenco dei beni da espropriare e la sua notificazione a ciascun proprietario e le eventuali osservazioni formulate dagli stessi, per accertare il valore dell'area e determinare in via provvisoria la misura dell'indennità di espropriazione può avvalersi, tra l'altro: di esperti nominati dal presidente del tribunale. del genio militare. di consulenti designati, in ugual numero, dal promotore dell'espropriazione e dal proprietario del bene. dell'ufficio tecnico erariale o della commissione provinciale competente alla determinazione dell'indennità definitiva.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante, dopo la compilazione dell'elenco dei beni da espropriare e la sua notificazione a ciascun proprietario e valutate le eventuali osservazioni formulate dagli stessi, prima di emanare il decreto di esproprio: interpella l'autorità espropriante. notifica l'elenco dei beni da espropriare al promotore dell'espropriazione. convoca innanzi a sé i proprietari dei beni da espropriare che ne abbiano fatto richiesta. accerta il valore dell'area e determina in via provvisoria la misura della indennità di espropriazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'atto che determina in via provvisoria la misura dell'indennità di espropriazione è notificato: al solo beneficiario dell'esproprio. al proprietario che ne abbia fatto espressa richiesta e al beneficiario dell'esproprio, se diverso dall'autorità procedente. al proprietario e al beneficiario dell'esproprio, se diverso dall'autorità procedente. al solo proprietario.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'atto che determina in via provvisoria la misura dell'indennità dell'espropriazione è notificato al proprietario: per pubblici proclami. con le forme previste per gli atti processuali penali. con le forme scelte dal promotore dell'espropriazione. con le forme degli atti processuali civili.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nei trenta giorni successivi alla notificazione dell'atto che determina in via provvisoria la misura dell'indennità di espropriazione il proprietario può comunicare all'autorità espropriante: che formula richiesta al presidente del tribunale per la nomina di esperti per la determinazione della misura dell'indennità di espropriazione. che chiede al promotore dell'espropriazione di determinare la misura dell'indennità di espropriazione. che intende sottoporre la quantificazione della misura dell'indennità di espropriazione ad un collegio arbitrale. che condivide la determinazione della indennità di espropriazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, entro quale termine dalla notifica dell'atto che determina in via provvisoria la misura dell'indennità di espropriazione il proprietario può comunicare all'autorità espropriante che condivide la determinazione della indennità stessa? Trenta giorni. Nel termine che l'autorità espropriante ha discrezionalmente indicato. Quando lo ritiene opportuno. Sessanta giorni.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, la dichiarazione con cui il proprietario comunica all'autorità espropriante che condivide la determinazione in via provvisoria della indennità di espropriazione è: irrevocabile. revocabile solo nel caso in cui l'indennità determinata risulti inferiore al cinquanta per cento del valore di mercato. revocabile solo nel caso in cui a ciò consenta il promotore dell'espropriazione. sempre revocabile.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora abbia condiviso la determinazione dell'indennità di espropriazione il proprietario è tenuto a: richiedere al presidente del tribunale la nomina di esperti per la verifica della procedura di espropriazione. avvisare il promotore dell'espropriazione dell'accettazione dell'indennità. consentire all'autorità espropriante che ne faccia richiesta l'immissione nel possesso. consentire l'immediata realizzazione delle opere di pubblica utilità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario che ha condiviso la determinazione dell'indennità di espropriazione e consentito all'autorità espropriante richiedente l'immissione in possesso ha diritto: ad essere avvisato quando avranno inizio le opere di pubblica utilità. a ricevere un acconto dell'ottanta per cento dell'indennità. a ricevere l'intera indennità. ad ottenere dal promotore dell'espropriazione idonee garanzie circa il versamento dell'indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso in cui il proprietario che ha condiviso la determinazione dell'indennità di espropriazione si opponga all'immissione in possesso dell'autorità espropriante che ne abbia fatto richiesta: l'autorità espropriante può procedervi solo previa autorizzazione del presidente del tribunale. l'autorità espropriante non può mai procedere all'immissione in possesso. l'autorità espropriante può procedervi egualmente, con la presenza di due testimoni. l'autorità espropriante può procedervi ugualmente, previo versamento al proprietario di una somma pari al venti per cento dell'intera indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario che ha condiviso la determinazione dell'indennità di espropriazione e consentito all'autorità espropriante richiedente l'immissione in possesso, per aver diritto a ricevere l'acconto dell'ottanta per cento dell'indennità, deve: produrre idonee garanzie circa la restituzione dell'indennità in caso di annullamento della procedura di espropriazione. informare tempestivamente il promotore dell'espropriazione. rinunciare a ricevere l'intera indennità. presentare autocertificazione, attestante la piena e libera proprietà del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario che ha condiviso la determinazione dell'indennità di espropriazione e consentito all'autorità espropriante richiedente l'immissione in possesso ha diritto a ricevere un acconto dell'ottanta per cento dell'indennità e, dalla data di detta immissione, gli interessi nella misura del tasso legale sino: al completamento delle opere di pubblica utilità. all'emissione del decreto di esproprio. alla scadenza del termine di due anni dalla dichiarazione di pubblica utilità. al momento del pagamento dell'eventuale acconto e del saldo.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario che ha condiviso la determinazione dell'indennità di espropriazione e consentito all'autorità espropriante richiedente l'immissione in possesso ha diritto dalla data di immissione in possesso: ad essere avvisato quando avranno inizio le opere di pubblica utilità. ad una maggiorazione fissa pari al trenta per cento della indennità. agli interessi nella misura del tasso legale sulla indennità. ad ottenere la restituzione del bene dopo sei mesi.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario che ha condiviso la determinazione dell'indennità di espropriazione e ha dichiarato l'assenza di diritti di terzi sul bene è tenuto, nel termine di sessanta giorni decorrenti dalla comunicazione all'autorità espropriante della condivisione della predetta determinazione: a notificare la sua decisione agli altri proprietari dei beni oggetto dell'espropriazione. a rendere possibile l'inizio delle opere di pubblica utilità. a depositare la documentazione comprovante, anche mediante attestazione notarile, la piena e libera proprietà del bene. ad avvisare il promotore dell'espropriazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, entro quale termine il proprietario che ha condiviso la determinazione dell'indennità di espropriazione e ha dichiarato l'assenza di diritti di terzi sul bene è tenuto a depositare la documentazione comprovante, anche mediante attestazione notarile, la piena e libera proprietà del bene? Entro il termine fissato discrezionalmente dall'autorità espropriante. Entro il termine fissato, su richiesta dell'autorità espropriante, dal presidente del tribunale. Entro sessanta giorni decorrenti dalla comunicazione all'autorità espropriante della condivisione della determinazione dell'indennità di espropriazione. Entro sessanta giorni decorrenti dalla dichiarazione di pubblica utilità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso in cui il proprietario del bene che abbia percepito la somma a titolo di indennità di espropriazione si rifiuti di stipulare con il beneficiario dell'esproprio l'atto di cessione del bene: l'autorità espropriante è tenuta a risarcire al beneficiario dell'espropriazione i danni subiti a seguito della mancata stipula. l'autorità espropriante deve citare entro dieci giorni in giudizio il proprietario per ottenere una sentenza che produca gli effetti del contratto non concluso. può essere emesso senza altre formalità il decreto di esproprio e può esservi l'immissione in possesso, salve le conseguenze risarcitorie dell'ingiustificato rifiuto di addivenire alla stipula. può essere emesso, previa diffida ad adempiere rivolta al proprietario, il decreto di esproprio e può esservi, decorsi dieci giorni dalla notifica al proprietario della diffida, l'immissione in possesso, salve le conseguenze risarcitorie dell'ingiustificato rifiuto di addivenire alla stipula.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il beneficiario dell'esproprio ed il proprietario del bene stipulano l'atto di cessione del bene qualora: l'autorità espropriante abbia disposto l'inizio della realizzazione delle opere di pubblica utilità. sia stata condivisa la determinazione della indennità di espropriazione e sia stata depositata la documentazione attestante la piena e libera proprietà del bene. sia stato depositata dal proprietario autocertificazione attestante la piena e libera proprietà del bene. sia trascorso un anno dalla dichiarazione di pubblica utilità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante forma l'elenco: dei beni per i quali è stata offerta l'indennità di espropriazione. dei proprietari che non hanno concordato la determinazione della indennità di espropriazione. dei proprietari che hanno accettato l'indennità di espropriazione. dei beni dichiarati di pubblica utilità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel procedimento di determinazione definitiva dell'indennità di espropriazione, la relazione dei tecnici che hanno proceduto alla stima del bene da espropriare è depositata: presso il comune ove si trova il bene da espropriare. presso il tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene. presso il promotore dell'espropriazione. presso l'autorità espropriante.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel procedimento di determinazione definitiva dell'indennità di espropriazione, l'autorità espropriante presso cui è stata depositata la relazione dei tecnici sulla stima del bene da espropriare: ne dà notizia agli interessati mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, avvertendoli che possono prenderne visione ed estrarne copia entro i successivi trenta giorni. ne informa tempestivamente il presidente del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene. ne dà notizia, senza formalità agli interessati. verifica la regolarità delle operazioni compiute.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel procedimento di determinazione definitiva dell'indennità di espropriazione, in caso di dissenso di uno dei tecnici in merito alla relazione sulla stima del bene da espropriare: la relazione è adottata a maggioranza. la relazione è adottata a maggioranza solo se il tecnico dissenziente è quello già designato dal proprietario del bene. il presidente del tribunale civile, nella cui circoscrizione si trova il bene da espropriare, provvede alla sostituzione del tecnico dissenziente. si procede alla nomina di altri tre tecnici.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel procedimento di determinazione definitiva dell'indennità di espropriazione, ove l'interessato accetti in modo espresso l'indennità risultante dalla relazione dei tecnici incaricati di determinare l'indennità, l'autorità espropriante: autorizza il pagamento o il deposito dell'eventuale parte di indennità non depositata. con il decreto di espropriazione autorizza il pagamento dell'indennità. informa il promotore dell'espropriazione che può iniziare le opere di pubblica utilità. ordina il deposito presso la cassa depositi e prestiti del 50 per cento della somma indicata nella relazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, ove non sia stata manifestata accettazione espressa dell'indennità di espropriazione entro trenta giorni dalla scadenza del termine posto agli interessati per prendere visione ed estrarre copia della relazione dei tecnici depositata presso l'autorità espropriante, quest'ultima: ordina che il cinquanta per cento del maggior importo dell'indennità venga depositato presso la cancelleria del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene da espropriare. ordina che il cinquanta per cento del maggior importo dell'indennità venga depositato presso la cassa depositi e prestiti. ordina il deposito presso la Cassa depositi e prestiti dell'eventuale maggior importo dell'indennità. ordina che la somma stimata venga depositata presso la cancelleria del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene da espropriare.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per quanto riguarda le operazioni peritali effettuate dai tecnici nominati per la stima del bene da espropriare e le relative relazioni si osservano, salve le disposizioni dello stesso decreto: le norme del codice civile in materia di arbitraggio. le norme del codice di procedura civile. le disposizioni che l'autorità espropriante indica all'atto della nomina dei tecnici. le norme del codice di procedura penale.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se manca l'accordo sulla determinazione dell'indennità di espropriazione, l'autorità espropriante invita il proprietario interessato, con atto notificato a mezzo di ufficiale giudiziario: a comunicare se intenda ricorrere al tribunale per la determinazione definitiva dell'indennità di espropriazione. a comunicare entro i successivi venti giorni se intenda accettare un'indennità maggiorata del venti per cento rispetto a quella offerta. a comunicare entro i successivi venti giorni se intenda avvalersi, per la determinazione dell'indennità, del procedimento previsto nell'art. 21 di detto decreto e, in caso affermativo, designare un tecnico di propria fiducia. a comunicare se intenda accettare l'indennità determinata in via provvisoria.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se manca l'accordo sulla determinazione dell'indennità di espropriazione, l'autorità espropriante invita il proprietario interessato a comunicare entro i successivi venti giorni se intende avvalersi, per la determinazione dell'indennità del procedimento previsto nell'art. 21 dello stesso decreto e, in caso affermativo, designare un tecnico di propria fiducia, con atto: notificato a mezzo di ufficiale giudiziario. pubblicato su uno o più quotidiani. notificato a mezzo della polizia giudiziaria. inviato con raccomandata con ricevuta di ritorno.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso in cui il proprietario che non abbia concordato sulla determinazione dell'indennità di espropriazione comunichi all'autorità espropriante che intende avvalersi per la determinazione dell'indennità del procedimento previsto nell'art. 21 del decreto, l'autorità espropriante: nomina due tecnici, tra cui quello eventualmente già designato dal proprietario, e fissa il termine entro il quale va presentata la relazione da cui si evinca la stima del bene. chiede al presidente del tribunale civile, nella cui circoscrizione si trova il bene da stimare, di nominare i tre tecnici incaricati di procedere alla stima. invita il proprietario del bene ed il promotore dell'espropriazione a nominare, d'intesa, i tre tecnici incaricati di procedere alla stima. nomina i tre tecnici e fissa il termine entro il quale va presentata la relazione da cui si evinca la stima del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, dopo che l'autorità espropriante ha nominato due tecnici, tra cui quello eventualmente già designato dal proprietario del bene da espropriare, e fissato il termine entro il quale va presentata la relazione da cui si evinca la stima del bene, il presidente del tribunale civile, nella cui circoscrizione si trova il bene da stimare: convoca il proprietario del bene ed il promotore dell'espropriazione che, d'intesa, nominano il terzo tecnico. verifica la regolarità della nomina dei tecnici. nomina altri tre tecnici, su istanza di chi vi abbia interesse. nomina il terzo tecnico, su istanza di chi vi abbia interesse.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel procedimento di determinazione definitiva dell'indennità di espropriazione, il presidente del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene da stimare, nomina il terzo tecnico, su istanza di chi vi abbia interesse, scegliendolo tra: i professori universitari, anche associati, di economia e commercio, ovvero tra coloro che risultano inseriti nell'albo dei periti del tribunale penale nella cui circoscrizione si trova il bene. gli iscritti all'albo dei dottori commercialisti. coloro che gli sono stati indicati dal proprietario del bene da espropriare. i professori universitari, anche associati, di estimo, ovvero tra coloro che risultano inseriti nell'albo dei periti e dei consulenti tecnici del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel procedimento di determinazione definitiva dell'indennità di espropriazione, i tecnici che devono procedere alla stima del bene da espropriare: comunicano agli interessati il luogo, la data e l'ora delle operazioni, mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento o strumento telematico, almeno sette giorni prima della data stabilita. comunicano agli interessati, senza formalità, il luogo, la data e l'ora delle operazioni. comunicano al presidente del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene il luogo, la data e l'ora delle operazioni. comunicano all'autorità espropriante il luogo, la data e l'ora delle operazioni.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel procedimento di determinazione definitiva dell'indennità di espropriazione, nel caso in cui i tecnici procedono alle operazioni relative alla stima del bene da espropriare, gli interessati possono: chiedere all'autorità espropriante che alle operazioni assista un funzionario del genio civile. assistere alle operazioni anche tramite persone di loro fiducia, formulare osservazioni orali e presentare memorie scritte e documenti, di cui i tecnici tengono conto. chiedere al presidente del tribunale civile che un cancelliere assista alle operazioni. assistere alle operazioni anche mediante persone di loro fiducia, senza formulare osservazioni e presentare documenti.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel decreto di esproprio emanato, qualora l'avvio dei lavori rivesta carattere di urgenza, tale da non consentire l'applicazione delle disposizioni dell'articolo 20 del decreto medesimo, in base alla determinazione urgente della indennità di espropriazione, senza particolari indagini o formalità: si comunica che l'immissione in possesso avverrà nei trenta giorni successivi alla notifica del decreto di esproprio. si dà atto della determinazione urgente dell'indennità e si invita il proprietario, nei venti giorni successivi alla notifica del decreto medesimo, a comunicare se la condivide. si dà atto della determinazione urgente dell'indennità e si invita il proprietario, nei sessanta giorni successivi alla notifica del decreto medesimo, a comunicare se la condivide. si dà atto della determinazione urgente dell'indennità e si invita il proprietario, nei trenta giorni successivi alla immissione in possesso, a comunicare se la condivide.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora l'avvio dei lavori di pubblica utilità rivesta carattere di urgenza, tale da non consentire l'applicazione delle disposizioni dell'articolo 20 del decreto medesimo: i termini previsti nel procedimento ordinario di cui all'art. 20 del decreto medesimo sono ridotti della metà. l'autorità espropriante offre al proprietario del bene un'indennità aumentata del cinquanta per cento. il decreto di esproprio può essere emanato ed eseguito in base alla determinazione urgente della indennità di espropriazione, senza particolari indagini o formalità. il decreto di esproprio può essere, previa autorizzazione del presidente del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene, emanato ed eseguito in base alla determinazione urgente della indennità di espropriazione, senza particolari indagini o formalità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il decreto di esproprio può essere anche emanato ed eseguito in base alla determinazione urgente della indennità di espropriazione, senza particolari indagini o formalità: allorché il numero dei destinatari della procedura espropriativa sia superiore a cento. allorché il numero dei destinatari della procedura espropriativa sia superiore a cinquanta. allorché il numero dei destinatari della procedura espropriativa sia inferiore a 30 e le opere debbano essere ultimate nel termine di tre mesi. allorché, su istanza del promotore dell'espropriazione, sia autorizzato dal presidente del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante, ricevuta dall'espropriato la comunicazione del proprietario che condivide la determinazione urgente dell'indennità provvisoria di espropriazione e la documentazione comprovante la piena e libera disponibilità del bene: dispone il pagamento dell'indennità di espropriazione nel termine di sessanta giorni, senza applicare la riduzione del quaranta per cento di cui all'art. 37, comma 1 del decreto medesimo. comunica all'espropriato la data in cui avverrà l'immissione in possesso. dispone il pagamento dell'indennità di espropriazione entro trenta giorni, applicando la riduzione del quaranta per cento di cui all'art. 37, comma 1 del decreto medesimo. comunica all'espropriato che l'immissione in possesso avverrà nei trenta giorni successivi alla notifica del decreto di esproprio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'espropriato se non condivide la determinazione urgente della misura dell'indennità di espropriazione può: entro sessanta giorni dalla notifica del decreto di esproprio chiedere la nomina dei tecnici, ai sensi dell'art. 21 del medesimo decreto. entro il termine di trenta giorni dall'immissione in possesso chiedere la nomina dei tecnici, ai sensi dell'articolo 21 del medesimo decreto. formulare opposizione dinanzi al prefetto nella cui circoscrizione si trova il bene. formulare opposizione dinanzi al presidente del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il decreto motivato che determina in via provvisoria l'indennità di espropriazione, e che dispone anche l'occupazione anticipata dei beni immobili necessari è: notificato con le modalità di cui al comma 4 e seguenti dell'articolo 20 del medesimo decreto, con l'avvertenza che il proprietario, nei trenta giorni successivi alla immissione in possesso, può, nel caso in cui non condivida l'indennità, presentare osservazioni scritte e depositare documenti. notificato con le modalità di cui al comma 4 e seguenti dell'articolo 20 del medesimo decreto, con l'avvertenza che il proprietario, nei sessanta giorni successivi alla immissione in possesso, può, nel caso in cui non condivida l'indennità, presentare reclamo all'autorità espropriante. notificato con le modalità di cui al comma 4 e seguenti dell'articolo 20 del medesimo decreto, con l'avvertenza che il proprietario, nei sessanta giorni successivi alla immissione in possesso, può, nel caso in cui non condivida l'indennità, presentare reclamo al presidente del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene. notificato al solo beneficiario dell'esproprio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora l'avvio dei lavori di pubblica utilità rivesta carattere di urgenza, tale da non consentire, in relazione alla particolare natura delle opere, l'applicazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 20 dello stesso decreto: può essere emanato, previa autorizzazione del presidente del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene, senza particolari indagini o formalità, decreto motivato che determina in via provvisoria l'indennità di espropriazione, e che dispone anche l'occupazione anticipata dei beni immobili necessari. può essere determinata in via provvisoria l'indennità di espropriazione. può essere emanato, senza particolari indagini o formalità, decreto motivato che determina in via provvisoria l'indennità di espropriazione, e che dispone anche l'occupazione anticipata dei beni immobili necessari. può essere emanato decreto motivato che dispone l'occupazione anticipata del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il decreto motivato che determina in via provvisoria l'indennità di espropriazione, e che dispone anche l'occupazione anticipata dei beni immobili necessari: contiene l'elenco dei beni da espropriare e dei relativi proprietari, indica i beni da occupare e determina l'indennità da offrire in via provvisoria. avvisa il proprietario che nei venti giorni successivi alla notificazione può presentare reclamo al presidente del tribunale. avvisa il proprietario che nei venti giorni successivi alla notificazione può presentare reclamo all'autorità espropriante. contiene l'elenco dei promotori dell'espropriazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il decreto motivato che determina in via provvisoria l'indennità di espropriazione, e che dispone anche l'occupazione anticipata dei beni immobili necessari può, oltre che nel caso previsto dal comma 1 dell'art. 22 bis del medesimo decreto, essere emanato ed eseguito in base alla determinazione urgente della indennità di espropriazione senza particolari indagini o formalità: allorché il numero dei destinatari della procedura espropriativa sia superiore a cinquanta. allorché il numero dei destinatari della procedura espropriativa sia superiore a cinquanta e previa autorizzazione del presidente del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene. allorché il numero dei destinatari della procedura espropriativa sia inferiore a trenta. allorché l'autorità espropriante si dichiari disponibile ad aumentare del trenta per cento la somma determinata a titolo di indennità di espropriazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'esecuzione del decreto motivato che determina in via provvisoria l'indennità di espropriazione, e che dispone anche l'occupazione anticipata dei beni immobili necessari, ai fini dell'immissione in possesso, è effettuata: con le modalità determinate dal presidente del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene. con le medesime modalità di cui all'articolo 24 del medesimo decreto e deve aver luogo entro il termine perentorio di tre mesi dalla data di emanazione del decreto medesimo. con le medesime modalità di cui all'articolo 24 del medesimo decreto e deve aver luogo entro il termine perentorio di tre mesi dalla data della dichiarazione di pubblica utilità. con le modalità determinate dall'autorità espropriante nel decreto stesso.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il decreto motivato che determina in via provvisoria l'indennità di espropriazione e che dispone anche l'occupazione anticipata dei beni immobili necessari perde efficacia qualora: non vengano ultimate le opere nel termine di un anno dall'occupazione anticipata dei beni. non venga emanato il decreto di esproprio nel termine di cui all'articolo 13 del medesimo decreto. non venga emanato il decreto di esproprio nel termine di novanta giorni dalla dichiarazione di pubblica utilità. non venga versata l'indennità determinata in via provvisoria nel termine di novanta giorni dall'occupazione anticipata dei beni.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il decreto di esproprio è emanato entro: il termine di efficacia dell'immissione in possesso. il termine di scadenza della efficacia della dichiarazione di pubblica utilità. il termine di trenta giorni dalla notifica al proprietario dell'atto che determina in via provvisoria la misura dell'indennità di espropriazione. il termine di un anno dal versamento dell'indennità di occupazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il decreto di esproprio indica: il periodo di efficacia dell'esproprio. gli estremi degli atti da cui è sorto il vincolo preordinato all'esproprio e del provvedimento che ha approvato il progetto dell'opera. gli estremi del beneficiario dell'esproprio. il termine entro cui le opere devono essere realizzate.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il decreto di esproprio indica: quale sia il termine entro il quale le opere devono essere realizzate. quale sia il beneficiario dell'esproprio. entro quale termine l'indennità deve essere versata. quale sia l'indennità determinata in via provvisoria o urgente.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il decreto di esproprio dispone: il passaggio del diritto di proprietà, o del diritto oggetto dell'espropriazione, sotto la condizione sospensiva che il medesimo decreto sia successivamente notificato ed eseguito. il passaggio del diritto di proprietà, o del diritto oggetto dell'espropriazione, sotto la condizione sospensiva che entro trenta giorni sia effettuato il versamento dell'indennità di occupazione. l'immissione in possesso a favore del beneficiario dell'esproprio. l'iscrizione di ipoteca sui beni oggetto dell'esproprio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il decreto di esproprio è notificato al proprietario nelle forme: degli atti processuali civili. degli atti processuali penali. stabilite dall'autorità espropriante. concordate tra l'autorità espropriante ed il beneficiario dell'esproprio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il decreto di esproprio è eseguito: mediante trascrizione presso l'ufficio dei registri immobiliari. mediante l'immissione in possesso del beneficiario dell'esproprio, con la redazione del verbale di cui all'articolo 24 del medesimo decreto. mediante la notifica al proprietario del bene. mediante verbale di pignoramento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il decreto di esproprio è trascritto: presso la cancelleria del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene. presso il registro delle imprese presso l'ufficio dei registri immobiliari. presso l'ufficio del genio civile.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'opposizione di terzo avverso il decreto di esproprio è proponibile entro: trenta giorni successivi alla data in cui l'estratto del decreto viene notificato, a cura del beneficiario dell'esproprio. sei mesi dall'esecuzione del decreto di esproprio. il termine di prescrizione del diritto del terzo. trenta giorni successivi alla pubblicazione dell'estratto del decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della regione nel cui territorio si trova il bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, un estratto del decreto di esproprio è trasmesso entro cinque giorni: per la pubblicazione su un quotidiano a tiratura nazionale. per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della regione per la pubblicazione nel registro delle imprese. per l'affissione all'albo del comune nel cui territorio si trova il bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, decorso il termine di trenta giorni successivi alla pubblicazione dell'estratto del decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della regione nel cui territorio si trova il bene, senza che siano state proposte impugnazioni, anche per il terzo l'indennità: resta fissata nella misura pari al trenta per cento della somma depositata. resta fissata nella somma depositata ridotta del cinquanta per cento. resta fissata nella somma depositata. resta fissata nella misura indicata nel decreto di esproprio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'esecuzione del decreto di esproprio ha luogo per iniziativa: dell'autorità espropriante o del suo beneficiario. del solo suo beneficiario. della sola autorità espropriante. del presidente del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'esecuzione del decreto di esproprio ha luogo per iniziativa dell'autorità espropriante o del suo beneficiario con: il verbale di notifica del decreto al proprietario del bene. la nomina degli esperti incaricati di determinare la stima dei beni. il verbale di immissione in possesso. la relazione da cui si evince la stima dei beni.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'esecuzione del decreto di esproprio ha luogo per iniziativa dell'autorità espropriante o del suo beneficiario con il verbale di immissione in possesso, entro il termine perentorio di: novanta giorni. cinque anni. un anno. due anni.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, lo stato di consistenza del bene e il verbale di immissione in possesso sono redatti: in contraddittorio con l'espropriato o, nel caso di assenza o di rifiuto, con la presenza di almeno due testimoni che non siano dipendenti del beneficiario dell'espropriazione. in contraddittorio con l'espropriato o, nel caso di assenza o di rifiuto, con la presenza di almeno due testimoni designati dal beneficiario dell'espropriazione. alla presenza di un notaio o di un ufficiale giudiziario. in contraddittorio con l'espropriato o, nel caso di assenza o di rifiuto, con la presenza di almeno due testimoni designati dal beneficiario dell'espropriazione.in contraddittorio con l'espropriato o, nel caso di assenza o di rifiuto, con la presenza di un cancelliere del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, si intende effettuata l'immissione in possesso anche quando, malgrado la redazione del relativo verbale: il bene continua ad essere utilizzato, per qualsiasi ragione, da chi in precedenza ne aveva la disponibilità. viene constatato con apposito verbale che il bene non è stato più utilizzato da chi in precedenza ne aveva la disponibilità. le opere non vengono ultimate entro tre anni dall'occupazione. il beneficiario dell'esproprio non versa l'indennità di occupazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante trasmette copia del verbale di immissione in possesso: al presidente del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene. al genio civile. al proprietario del bene. all'ufficio per i registri immobiliari, per la relativa annotazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante, in calce al decreto di esproprio, indica: le osservazioni formulate dal proprietario del bene. la data in cui è avvenuto il versamento dell'indennità di espropriazione. le generalità delle persone presenti all'atto dell'immissione in possesso. la data in cui è avvenuta l'immissione in possesso.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, decorso il termine perentorio di due anni previsto per l'esecuzione del decreto di esproprio: entro i successivi tre anni può essere emanato un ulteriore atto che comporta la dichiarazione di pubblica utilità. entro i successivi cinque anni può essere emanato un ulteriore atto che comporta la dichiarazione di pubblica utilità. il bene deve essere restituito al proprietario. il proprietario ha diritto al risarcimento dei danni subiti.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante ordina, trascorso il termine di trenta giorni dalla notificazione dell'atto determinativo dell'indennità provvisoria, il pagamento delle indennità accettate ovvero il deposito delle altre indennità, presso: la filiale della Banca d'Italia del luogo di residenza dell'espropriato o, in caso di pluralità di espropriati, di uno di essi all'uopo designato. la Cassa depositi e prestiti. la Direzione provinciale del tesoro. un istituto bancario indicato dal o dagli espropriati.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante ordina il pagamento diretto dell'indennità provvisoria al proprietario nel caso in cui questi: abbia condiviso la determinazione dell'indennità di espropriazione, abbia dichiarato l'assenza di diritti dei terzi sul bene espropriato e presenti documentazione, anche notarile, comprovante la libera e piena proprietà del bene. abbia dichiarato l'assenza di diritti dei terzi sul bene, anche in difetto di documentazione sulla libera e piena proprietà del bene. abbia condiviso la determinazione dell'indennità di espropriazione, anche se non abbia dichiarato l'assenza di diritti dei terzi sul bene espropriato. abbia condiviso la determinazione dell'indennità di espropriazione, abbia dichiarato l'assenza di diritti di terzi sul bene ed abbia prodotto atto di notorietà ovvero autocertificazione sostitutiva attestante la libera e piena proprietà del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il promotore dell'espropriazione esegue il pagamento dell'indennità accettata o determinata dai tecnici nel termine di sessanta giorni, salvo che egli stesso abbia proposto opposizione alla stima definitiva dell'indennità, termine che decorre: dalla data di emanazione del decreto che ha ordinato il pagamento. dalla data del parere della commissione provinciale costituita presso l'ufficio espropriazioni. dalla comunicazione del decreto che ha ordinato il pagamento. dalla data di deposito della relazione dei tecnici.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante emette il decreto di esproprio in seguito alla presentazione, da parte del promotore dell'espropriazione: degli atti comprovanti l'impegno a pagare l'indennità di espropriazione. degli atti comprovanti l'eseguito deposito o pagamento dell'indennità di espropriazione. degli atti comprovanti l'impegno a versare l'indennità presso la banca designata. degli atti comprovanti l'eseguito pagamento dell'indennità di espropriazione, decorsi ulteriori sessanta giorni.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora il proprietario abbia assunto ogni responsabilità in ordine ai diritti dei terzi, l'autorità espropriante può: ordinare il deposito dell'indennità presso una banca indicata dall'espropriato, su conto vincolato. ordinare il pagamento diretto dell'indennità al proprietario. ordinare il pagamento diretto dell'indennità all'espropriato nel solo caso che questi presti idonea garanzia entro un termine all'uopo stabilito. ordinare il deposito dell'indennità presso la Banca d'Italia su conto vincolato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se il bene oggetto dell'espropriazione è gravato di ipoteca, al proprietario è corrisposta l'indennità provvisoria a condizione che: il proprietario esibisca la documentazione attestante che l'ipoteca è stata cancellata. il proprietario esibisca l'atto del titolare del diritto di ipoteca contenente il consenso alla cancellazione dell'ipoteca. il proprietario esibisca una dichiarazione del titolare del diritto di ipoteca, con firma autenticata, che autorizza la riscossione della somma. il proprietario esibisca una dichiarazione del titolare del diritto di ipoteca sulla libertà del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se sono presentate opposizioni al pagamento dell'indennità, in assenza di accordo sulle modalità della riscossione, il beneficiario dell'espropriazione deposita l'indennità provvisoria presso: la Banca d'Italia. la Cassa depositi e prestiti. la Banca Nazionale del Lavoro. un istituto di credito designato dal proprietario soggetto all'espropriazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se il bene oggetto dell'espropriazione è gravato da diritti reali diversi dall'ipoteca, il beneficiario dell'espropriazione provvede al deposito dell'indennità provvisoria presso la Cassa depositi e prestiti: in mancanza di accordo circa le modalità della riscossione. in ogni caso. se l'autorità espropriante lo dispone. se l'autorità espropriante non dispone il pagamento diretto.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se il bene espropriato risulta gravato da altri diritti reali diversi dall'ipoteca, in assenza di accordo sulle modalità della riscossione, il beneficiario dell'espropriazione deposita l'indennità provvisoria presso: un istituto di credito designato dal proprietario soggetto all'espropriazione. la Banca d'Italia. la Cassa depositi e prestiti. la Banca Nazionale del Lavoro.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora manchino diritti dei terzi sul bene espropriato, il proprietario può percepire la somma depositata a titolo di indennità provvisoria: in qualunque momento, a condizione che dichiari di nulla avere a pretendere oltre all'indennità percepita. in qualunque momento, con riserva di chiedere in sede giurisdizionale l'importo effettivamente spettante. nel termine di centoventi giorni dalla ricezione della notizia del deposito, con riserva di chiedere in sede giurisdizionale l'importo effettivamente spettante. nel termine di sessanta giorni dalla ricezione della notizia del deposito, a condizione che dichiari di nulla avere a pretendere oltre all'indennità percepita.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se viene proposta tempestiva opposizione per l'ammontare dell'indennità ovvero per la garanzia, l'autorità espropriante dispone il deposito delle indennità accettate o convenute: presso la Banca d'Italia. presso un istituto di credito indicato dal proprietario. presso un notaio. presso la Cassa depositi e prestiti.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, decorsi trenta giorni dalla comunicazione del deposito della perizia di stima, su proposta del responsabile del procedimento, l'autorità espropriante autorizza il pagamento dell'indennità ovvero ne ordina il deposito presso la Cassa depositi e prestiti: indipendentemente dal pagamento delle spese della perizia. intimando contestualmente il pagamento delle spese della perizia a carico dell'espropriato. previa liquidazione e pagamento delle spese della perizia. previo rimborso delle spese della perizia.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, decorsi trenta giorni dalla comunicazione del deposito della relazione di stima, previa liquidazione e pagamento delle spese di perizia, su proposta del responsabile del procedimento, l'autorità espropriante autorizza il pagamento dell'indennità ovvero ne ordina il deposito: presso la Banca d'Italia. presso un istituto di credito indicato dall'espropriato. presso un istituto di credito indicato dal beneficiario dell'espropriazione. presso la Cassa depositi e prestiti.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante emette senz'altro il decreto di esproprio in seguito: alla presentazione, da parte del promotore dell'espropriazione, degli atti comprovanti l'eseguito deposito o pagamento dell'indennità di espropriazione. alla presentazione, da parte del promotore dell'espropriazione, di una autocertificazione attestante l'eseguito deposito o pagamento dell'indennità di espropriazione. alla presentazione, da parte del proprietario espropriato, di una dichiarazione attestante che il promotore dell'espropriazione ha eseguito il pagamento dell'indennità. alla presentazione, da parte del proprietario espropriato, degli atti comprovanti l'eseguito pagamento o deposito dell'indennità di espropriazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante autorizza il pagamento della somma depositata al proprietario od agli altri aventi diritto, tra le varie ipotesi, quando: sia divenuta definitiva, rispetto ad almeno uno degli aventi diritto, la determinazione dell'indennità di espropriazione. sia stato concluso tra la maggioranza delle parti interessate un accordo per la distribuzione dell'indennità di espropriazione. sia divenuta definitiva rispetto a tutti la determinazione dell'indennità di espropriazione. sia trascorso un anno dal deposito della somma.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante autorizza il pagamento della somma depositata al proprietario od agli altri aventi diritto, tra le varie ipotesi, quando: sia divenuta definitiva rispetto ad almeno uno degli interessati la determinazione dell'indennità di espropriazione. sia stato concluso tra tutte le parti interessate l'accordo per la distribuzione dell'indennità. sia stato concluso tra la maggioranza delle parti interessate l'accordo per la distribuzione dell'indennità. sia trascorso un anno dal deposito della somma.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorizzazione al pagamento della somma depositata al proprietario ed agli altri aventi diritto è disposta dall'autorità espropriante qualora sussistano tutte le condizioni sottosegnate: proposta del responsabile del procedimento, istanza delle parti interessate, audizione delle stesse, nulla osta dell'organo di controllo. proposta del responsabile del procedimento, istanza delle parti interessate, audizione delle stesse dalla quale deve risultare anche la mancata notifica di opposizioni di terzi. istanza delle parti interessate e loro audizione, dalla quale deve risultare la mancata notifica di opposizioni da parte di terzi. proposta del responsabile del procedimento, istanza delle parti interessate.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, all'istanza di autorizzazione al pagamento della somma depositata in favore del proprietario e degli eventuali altri aventi diritto, vanno allegati tutti i seguenti atti: un attestato del promotore dell'espropriazione, da cui risulti che non gli sono state notificate opposizioni di terzi; un certificato della cancelleria del tribunale del luogo in cui si trova l'immobile, attestante che non vi sono esecuzioni immobiliari in corso sul bene espropriato. un certificato dei registri immobiliari, da cui risulti che non vi sono trascrizioni o iscrizioni di diritti o di azioni di terzi; un certificato della cancelleria del tribunale del luogo in cui si trova l'immobile, attestante che non vi sono esecuzioni immobiliari in corso sul bene espropriato. un certificato dei registri immobiliari, da cui risulti che non vi sono trascrizioni o iscrizioni di diritti o di azioni di terzi; un certificato della cancelleria del tribunale del luogo in cui si trova l'immobile, attestante che non vi sono esecuzioni immobiliari in corso sul bene espropriato; un attestato del promotore dell'espropriazione, da cui risulti che non gli sono state notificate opposizioni da parte di terzi. un certificato dei registri immobiliari, da cui risulti che non vi sono trascrizioni o iscrizioni di diritti o di azioni di terzi; un attestato del promotore dell'espropriazione, da cui risulti che non gli sono state notificate opposizioni da parte di terzi.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora esistano diritti reali sul fondo espropriato o vi siano opposizioni al pagamento, ovvero quando le parti non si sono accordate sulla distribuzione, il pagamento dell'indennità agli aventi diritto è disposto, su domanda di chi ne abbia interesse: dall'autorità giudiziaria. dal prefetto. dal presidente della provincia. dal presidente della giunta regionale.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se il bene da espropriare appartiene ad un ente che non abbia la libera facoltà di alienare immobili, gli atti del procedimento: non richiedono alcuna particolare autorizzazione. richiedono l'autorizzazione del prefetto. non richiedono alcuna particolare autorizzazione, se risulta evidente l'utilità per l'ente. richiedono l'autorizzazione del presidente della giunta regionale.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se il bene da espropriare appartiene ad un minore, gli atti del procedimento, salva l'approvazione del tribunale civile per la determinazione consensuale o per l'accettazione dell'indennità offerta dall'espropriante ovvero per la conclusione dell'accordo di cessione: richiedono l'autorizzazione del prefetto. non richiedono alcuna particolare autorizzazione, se l'esercente la potestà dei genitori dichiara che risulta evidente l'utilità per il minore. non richiedono alcuna particolare autorizzazione. richiedono l'autorizzazione del presidente della giunta regionale.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se il bene da espropriare appartiene ad un interdetto, gli atti del procedimento, salva l'approvazione del tribunale civile per la determinazione consensuale o per l'accettazione dell'indennità offerta dall'espropriante ovvero per la conclusione dell'accordo di cessione: non richiedono alcuna particolare autorizzazione, se il tutore dichiara che risulta evidente l'utilità per l'interdetto. richiedono l'autorizzazione del prefetto. richiedono l'autorizzazione del presidente della giunta regionale. non richiedono alcuna autorizzazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le somme depositate per indennità di beni espropriati spettanti ad un ente che non abbia la libera facoltà di alienare immobili: possono essere riscosse dagli amministratori alla sola condizione che ne diano conto nel bilancio dell'ente. possono essere riscosse dagli amministratori dell'ente solo per essere impiegate con le formalità prescritte dalle leggi civili. possono essere riscosse dagli amministratori previa autorizzazione del prefetto. possono essere riscosse dagli amministratori previa autorizzazione dell'autorità espropriante.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le somme depositate per indennità di espropriazione di beni appartenenti ad un minore: non possono essere riscosse, salva speciale autorizzazione dell'autorità espropriante che accerta l'utilità evidente per il minore. non possono essere riscosse fino alla maggiore età del rappresentato. possono essere riscosse dal suo legale rappresentante liberamente. possono essere riscosse dal suo legale rappresentante solo per essere impiegate con le formalità prescritte dalle leggi civili.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le somme depositate per indennità di beni espropriati spettanti ad una associazione che non abbia la libera facoltà di alienare beni immobili: possono essere riscosse dagli amministratori alla sola condizione che ne diano conto nel bilancio dell'associazione. possono essere riscosse dagli amministratori previa autorizzazione dell'autorità espropriante. possono essere riscosse dagli amministratori previa autorizzazione del prefetto. possono essere riscosse dagli amministratori dell'associazione solo per essere impiegate con le formalità prescritte dalle leggi civili.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per convertire in titoli del debito pubblico le indennità spettanti ad un'associazione la quale non abbia la libera facoltà di alienare immobili: occorre l'approvazione del tribunale. non occorre alcuna approvazione se gli amministratori dichiarano che sussiste utilità evidente per l'associazione. occorre l'approvazione del prefetto. non occorre alcuna approvazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per l'accettazione dell'indennità spettante ad un interdetto, come determinata dai tre tecnici nominati dalle parti e dal presidente del tribunale a sensi dell'art. 21 dello stesso decreto: non occorre alcuna approvazione. occorre l'approvazione del tribunale civile. occorre l'autorizzazione del prefetto. non occorre alcuna approvazione solo se l'indennità viene reimpiegata in titoli del debito pubblico.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per convertire l'indennità spettante ad un interdetto in titoli del debito pubblico: occorre l'approvazione del tribunale, il quale la rilascia solo se risulta l'utilità evidente per l'interdetto. non occorre alcuna approvazione se il tutore dichiara che sussiste utilità evidente per l'interdetto. non occorre alcuna approvazione. occorre l'approvazione del tribunale.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per convertire l'indennità spettante ad un minore in titoli del debito pubblico: non occorre alcuna approvazione se l'esercente la potestà dei genitori dichiara che sussiste utilità evidente per il minore. occorre l'approvazione del tribunale. non occorre alcuna approvazione. occorre l'approvazione del tribunale, il quale la rilascia solo se risulta l'utilità evidente per il minore.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per l'accettazione dell'indennità spettante ad un minore, come determinata dai tre tecnici nominati dalle parti e dal presidente del tribunale a sensi dell'art. 21 dello stesso decreto: non occorre alcuna approvazione. occorre l'autorizzazione del prefetto. occorre l'approvazione del tribunale civile. non occorre alcuna approvazione solo se l'indennità viene reimpiegata in titoli del debito pubblico.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'indennità di espropriazione è determinata, tra gli altri criteri: considerando al cinquanta per cento l'incidenza degli effetti del vincolo preordinato all'esproprio. senza considerare gli effetti del vincolo preordinato all'esproprio se esso è stato imposto da meno di un anno rispetto alla data del decreto di espropriazione. considerando gli effetti del vincolo preordinato all'esproprio. senza considerare gli effetti del vincolo preordinato all'esproprio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'indennità di espropriazione è determinata, tra l'altro, con riferimento alle caratteristiche del bene sussistenti: tre mesi prima della data del decreto di esproprio. al momento dell'emanazione del decreto di esproprio. al momento dell'inizio del procedimento di esproprio. al momento della immissione in possesso del beneficiario dell'espropriazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'indennità di espropriazione è determinata, tra gli altri criteri: considerando gli effetti dei vincoli connessi alla realizzazione dell'opera prevista. senza considerare gli effetti dei vincoli connessi alla realizzazione dell'opera prevista, se imposti da meno di un anno rispetto alla data del decreto di espropriazione. senza considerare gli effetti dei vincoli connessi alla realizzazione dell'opera prevista. considerando il cinquanta per cento degli effetti dei vincoli connessi alla realizzazione dell'opera prevista.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'indennità di espropriazione è determinata, tra gli altri criteri, con riferimento alle caratteristiche del bene sussistenti: al momento della stipula dell'accordo di cessione. al momento dell'immissione in possesso del beneficiario dell'espropriazione. al momento dell'inizio del procedimento di espropriazione. novanta giorni prima della stipula dell'accordo di cessione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'indennità di espropriazione è determinata, tra gli altri criteri: senza valutare i vincoli, tranne quelli di natura espropriativa. senza valutare l'incidenza di vincoli di qualsiasi natura. valutando l'incidenza dei vincoli di qualsiasi natura non aventi natura espropriativa. valutando l'incidenza di vincoli di qualsiasi natura.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, ai fini della determinazione dell'indennità di espropriazione, si considerano realizzate allo scopo di conseguire una maggiore indennità le costruzioni intraprese sul fondo soggetto ad esproprio: meno di un anno prima della data di avvio del procedimento. dopo la comunicazione dell'avvio del procedimento. dopo la data di avvio del procedimento. meno di un anno prima della data di comunicazione dell'avvio del procedimento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'indennità di espropriazione è determinata, tra gli altri criteri: tenendo conto delle costruzioni realizzate sul fondo, tranne quelle fatte allo scopo di conseguire una maggiore indennità. tenendo conto di tutte le costruzioni realizzate sul fondo. senza tenere conto delle costruzioni realizzate sul fondo. senza tenere conto delle costruzioni realizzate sul fondo, tranne che esse risalgano ad almeno dieci anni anteriori all'avvio del procedimento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'indennità di espropriazione è determinata, tra gli altri criteri: senza tenere conto delle migliorie realizzate sul fondo. tenendo conto di tutte le migliorie realizzate sul fondo. senza tenere conto delle migliorie realizzate sul fondo, tranne che esse risalgano ad almeno dieci anni anteriori all'avvio del procedimento. tenendo conto delle migliorie realizzate sul fondo, tranne quelle fatte allo scopo di conseguire una maggiore indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'indennità di espropriazione è determinata, tra gli altri criteri: senza tenere conto delle piantagioni realizzate sul fondo, tranne che esse risalgano ad almeno cinque anni anteriori all'avvio del procedimento. tenendo conto di tutte le piantagioni realizzate sul fondo. tenendo conto delle piantagioni realizzate sul fondo, tranne quelle fatte allo scopo di conseguire una maggiore indennità. senza tenere conto delle piantagioni realizzate sul fondo.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, ai fini della determinazione dell'indennità di espropriazione, si considerano realizzate allo scopo di conseguire una maggiore indennità le piantagioni intraprese sul fondo soggetto ad esproprio: dopo la data di avvio del procedimento. meno di un anno prima della data di avvio del procedimento. dopo la comunicazione dell'avvio del procedimento. meno di un anno prima della data di comunicazione dell'avvio del procedimento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, ai fini della determinazione dell'indennità di espropriazione, si considerano realizzate allo scopo di conseguire una maggiore indennità le migliorie intraprese sul fondo soggetto ad esproprio: dopo la comunicazione dell'avvio del procedimento. meno di un anno prima della data di avvio del procedimento. meno di un anno prima della data di comunicazione dell'avvio del procedimento. dopo la data di avvio del procedimento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario del bene espropriato: non può asportare alcunché. può asportare, a sue spese, dal bene i materiali e tutto ciò che può essere tolto senza pregiudizio dell'opera da realizzare. può asportare, a spese del beneficiario dell'espropriazione, dal bene i materiali e tutto ciò che può essere tolto senza pregiudizio dell'opera da realizzare. può asportare, a sue spese, dal bene i materiali e tutto ciò che può essere tolto.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso di esproprio parziale di un bene unitario, il valore della parte espropriata è determinato: tenendo conto della relativa diminuzione di valore. senza tenere conto della relativa diminuzione di valore. tenendo conto di metà della relativa diminuzione di valore. tenendo conto della diminuzione di valore con un correttivo progressivo rapportato all'entità della quota non espropriata.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in caso di conseguimento di un vantaggio dall'opera realizzata alla parte non espropriata di un bene unitario, si detrae un importo corrispondente al vantaggio medesimo; a tal fine, il vantaggio deve essere: indiretto. immediato e speciale. immediato. speciale.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se dall'esecuzione dell'opera deriva un vantaggio immediato e speciale alla parte non espropriata di un bene unitario, dalla somma relativa al valore della parte espropriata: è detratto l'importo corrispondente al medesimo vantaggio. non può essere detratto alcunché a fronte del vantaggio. può essere detratto un importo corrispondente a metà del valore del vantaggio conseguito. può essere detratto l'importo corrispondente al medesimo vantaggio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, salvi i diritti dei titolari di un diritto reale o personale sul bene, l'indennità di esproprio spetta: al proprietario congiuntamente con l'enfiteuta. al proprietario e non all'enfiteuta. al proprietario ovvero all'enfiteuta, se ne sia anche possessore. al proprietario ovvero all'enfiteuta anche se non ne sia possessore.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, tutti i diritti relativi al bene espropriato possono essere fatti valere esclusivamente sull'indennità: decorsi tre mesi dall'emanazione del decreto di esproprio. dopo la trascrizione del decreto di esproprio. dopo l'emanazione del decreto di esproprio. dopo la trascrizione del decreto di esproprio, se l'avente diritto prova di avere ignorato, senza sua colpa, l'esistenza del procedimento di espropriazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, tutti i diritti relativi al bene espropriato possono essere fatti valere esclusivamente sull'indennità: dopo la trascrizione dell'atto di cessione. decorsi tre mesi dalla stipulazione dell'atto di cessione. dopo la stipulazione dell'atto di cessione. dopo la trascrizione dell'atto di cessione, se l'avente diritto prova di avere ignorato, senza sua colpa, l'esistenza del procedimento di espropriazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, dopo la trascrizione del decreto di esproprio o dell'atto di cessione, tutti i diritti relativi al bene espropriato: non possono più essere fatti valere. possono essere fatti valere nei confronti del promotore dell'espropriazione. possono essere fatti valere esclusivamente sull'indennità. possono essere fatti valere sull'indennità, se l'avente diritto prova di avere ignorato, in buona fede, l'espropriazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'espropriante: non è tenuto ad intervenire nelle controversie tra il proprietario e l'enfiteuta e non sopporta aumenti di spesa a causa del riparto tra di loro dell'indennità. non è tenuto ad intervenire nelle controversie tra il proprietario e l'enfiteuta ma sopporta gli aumenti di spesa resi necessari dal riparto tra di loro dell'indennità. è tenuto ad intervenire nelle controversie tra il proprietario e l'enfiteuta e sopporta gli aumenti di spesa resi necessari dal riparto tra di loro dell'indennità. è tenuto ad intervenire nelle controversie tra il proprietario e il titolare di altri diritti reali.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il titolare di un diritto reale sul bene, che non sia fittavolo, mezzadro o compartecipante che deve abbandonare il terreno coltivato da almeno un anno prima della data di dichiarazione di pubblica utilità: ha diritto ad una indennità aggiuntiva se non può far valere il suo diritto sull'indennità di esproprio. non ha diritto ad una indennità aggiuntiva e non può far valere il suo diritto sull'indennità di esproprio. ha diritto ad una indennità aggiuntiva. non ha diritto ad una indennità aggiuntiva ma può far valere il suo diritto sull'indennità di esproprio.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il titolare di un diritto personale sul bene, che non sia fittavolo, mezzadro o compartecipante che deve abbandonare il terreno coltivato da almeno un anno prima della data di dichiarazione di pubblica utilità: non ha diritto ad una indennità aggiuntiva e non può far valere il suo diritto sull'indennità di esproprio. non ha diritto ad una indennità aggiuntiva ma può far valere il suo diritto sull'indennità di esproprio. ha diritto ad una indennità aggiuntiva se non può far valere il suo diritto sull'indennità di esproprio. ha diritto ad una indennità aggiuntiva.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il titolare di un diritto reale sul bene: può proporre opposizione alla stima solo se è colono, affittuario o mezzadro. non può proporre opposizione alla stima, salvo che l'opposizione sia fondata su prova scritta. può proporre opposizione alla stima. non può proporre opposizione alla stima.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il titolare di un diritto personale sul bene: può intervenire nel giudizio promosso dal proprietario solo se è affittuario, mezzadro o colono. può intervenire nel giudizio promosso dal proprietario. non può intervenire nel giudizio promosso dal proprietario salvo che l'intervento in causa sia basato su prova scritta. non può intervenire nel giudizio promosso dal proprietario.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il titolare di un diritto reale sul bene: può intervenire nel giudizio promosso dal proprietario. non può intervenire nel giudizio promosso dal proprietario. non può intervenire nel giudizio promosso dal proprietario salvo che l'intervento in causa sia basato su prova scritta. può intervenire nel giudizio promosso dal proprietario solo se è affittuario, mezzadro o colono.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se l'espropriazione è finalizzata ad opere private di pubblica utilità, che non rientrano nell'ambito dell'edilizia residenziale pubblica e nei piani di insediamento produttivo di iniziativa pubblica, l'indennità di esproprio: è determinata in base alla media tra valore venale e valore catastale del bene. è determinata in base al valore indicato nell'ultima dichiarazione dei redditi presentata dal proprietario. è determinata in base al valore catastale del bene. è determinata in base al valore venale del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, ai fini della qualificazione dell'area espropriata come fabbricabile, si considerano: le possibilità effettive di edificazione esistenti sei mesi prima dell'avvio del procedimento. le possibilità legali ed effettive di edificazione esistenti al momento del decreto di esproprio o dell'accordo di cessione. le possibilità legali ed effettive di edificazione esistenti al momento dell'avvio del procedimento. le possibilità legali di edificazione esistenti al momento della dichiarazione di pubblica utilità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, i criteri ed i requisiti per valutare l'edificabilità di fatto dell'area sono definiti: con regolamento da emanare con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze. con regolamento da emanare con decreto del Presidente del consiglio dei ministri. con regolamento da emanare con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. con decreto interministeriale.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, ai fini della valutazione dell'edificabilità di fatto dell'area da espropriare, in attesa dell'emanazione del regolamento demandato al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, si tiene conto: delle caratteristiche oggettive dell'area. del valore catastale dell'area. del reddito dominicale dell'area moltiplicato per venti. del valore attribuito dall'Ufficio del Registro in sede di ultimo trasferimento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora risulti che il proprietario, in relazione ad un'area edificabile, ha dichiarato ai fini dell'imposta comunale sugli immobili - prima della determinazione provvisoria eo urgente dell'indennità - un valore inferiore a quello definitivamente accertato, l'indennità di espropriazione è ridotta: alla media tra valore dichiarato e valore attribuito con l'indennità di espropriazione. al valore dichiarato. al valore dichiarato, se tale valore risulti contrastante con la normativa vigente. del sessanta per cento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in quali casi l'indennità è ridotta al valore indicato dal proprietario ai fini dell'Imposta comunale sugli immobili prima della determinazione in via provvisoria eo urgente dell'indennità stessa da parte dell'autorità espropriante? Quando il valore dichiarato risulti contrastante con la normativa vigente ed inferiore all'indennità determinata in via definitiva per un'area edificabile. Quando il valore dichiarato risulti inferiore all'indennità determinata in via definitiva in relazione ad un'area edificabile. Quando il valore dichiarato risulti in contrasto con la normativa vigente. Quando il valore dichiarato ai fini ICI risulti inferiore di oltre la metà a quello accertato in via definitiva tenendo conto dell'edificabilità dell'area.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se per il bene da espropriare negli ultimi cinque anni è stata pagata dall'espropriato o dal suo dante causa un'imposta in misura maggiore dell'imposta da pagare sull'indennità, la relativa differenza: non è rimborsabile. è corrisposta dall'espropriante all'espropriato. è rimborsata dall'erario. dà diritto ad un credito di imposta da azionare negli anni successivi.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora un'area edificabile soggetta ad esproprio sia utilizzata a scopi agricoli, al compartecipante che sia costretto per effetto della procedura ad abbandonare in tutto o in parte il fondo direttamente coltivato da almeno un anno col lavoro proprio e con quello dei familiari: spetta una indennità pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura effettivamente praticato. spetta il rimborso delle spese vive incontrate per la coltivazione nell'ultima annata agraria. spetta una indennità del venti per cento che si aggiunge all'indennità di espropriazione. non spetta alcuna indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora un'area edificabile soggetta ad esproprio sia utilizzata a scopi agricoli, al mezzadro che sia costretto per effetto della procedura ad abbandonare in tutto o in parte il fondo direttamente coltivato da almeno un anno col lavoro proprio e con quello dei familiari: spetta una indennità del venti per cento che si aggiunge all'indennità di espropriazione. non spetta alcuna indennità. spetta una indennità pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura effettivamente praticato. spetta il rimborso delle spese vive incontrate per la coltivazione nell'ultima annata agraria.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora un fondo edificabile soggetto ad espropriazione sia anche oggetto di coltivazione agricola, quali condizioni debbono ricorrere cumulativamente affinché il compartecipante abbia diritto ad una particolare indennità? Che egli, per effetto della procedura di esproprio, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte il fondo. Che egli, per effetto della procedura di esproprio, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte il fondo; che il fondo stesso sia coltivato da almeno un anno col lavoro proprio del compartecipante e dei suoi familiari. Che egli, per effetto della procedura di esproprio, sia costretto ad abbandonare tutto il fondo; che il fondo stesso sia coltivato da almeno tre anni col lavoro proprio del compartecipante e dei suoi familiari. Che egli, per effetto della procedura di esproprio, sia costretto ad abbandonare tutto il fondo; che il fondo stesso sia coltivato da almeno un anno col lavoro proprio del compartecipante e dei suoi familiari.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora un fondo edificabile soggetto ad espropriazione sia anche oggetto di coltivazione agricola, quali condizioni debbono ricorrere cumulativamente affinché il fittavolo abbia diritto ad una particolare indennità? Che egli, per effetto della procedura di esproprio, sia costretto ad abbandonare tutto il fondo; che il fondo stesso sia coltivato da almeno un anno col lavoro proprio del fittavolo e dei suoi familiari. Che egli, per effetto della procedura di esproprio, sia costretto ad abbandonare tutto il fondo; che il fondo stesso sia coltivato da almeno tre anni col lavoro proprio del fittavolo e dei suoi familiari. Che egli, per effetto della procedura di esproprio, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte il fondo. Che egli, per effetto della procedura di esproprio, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte il fondo; che il fondo stesso sia coltivato da almeno un anno col lavoro proprio del fittavolo e dei suoi familiari.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora un fondo edificabile soggetto ad espropriazione sia anche oggetto di coltivazione agricola, quali condizioni debbono ricorrere cumulativamente affinché il mezzadro abbia diritto ad una particolare indennità? Che egli, per effetto della procedura di esproprio, sia costretto ad abbandonare tutto il fondo; che il fondo stesso sia coltivato da almeno tre anni col lavoro proprio del mezzadro e dei suoi familiari. Che egli, per effetto della procedura di esproprio, sia costretto ad abbandonare tutto il fondo; che il fondo stesso sia coltivato da almeno un anno col lavoro proprio del mezzadro e dei suoi familiari. Che egli, per effetto della procedura di esproprio, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte il fondo; che il fondo stesso sia coltivato da almeno un anno col lavoro proprio del mezzadro e dei suoi familiari. Che egli, per effetto della procedura di esproprio, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte il fondo.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora un'area edificabile soggetta ad esproprio sia utilizzata a scopi agricoli, al fittavolo che sia costretto per effetto della procedura ad abbandonare in tutto o in parte il fondo direttamente coltivato da almeno un anno col lavoro proprio e con quello dei familiari: spetta una indennità del venti per cento che si aggiunge all'indennità di espropriazione. non spetta alcuna indennità. spetta il rimborso delle spese vive incontrate per la coltivazione nell'ultima annata agraria. spetta una indennità pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura effettivamente praticato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora un'area edificabile soggetta ad esproprio sia utilizzata a scopi agricoli, al proprietario coltivatore diretto: spetta il rimborso delle spese vive incontrate per la coltivazione nell'ultima annata agraria. spetta una indennità pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura effettivamente praticato. spetta una indennità del venti per cento oltre all'indennità di espropriazione. non spetta alcuna indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso di espropriazione di una costruzione legittimamente edificata, l'indennità è determinata: in misura pari al valore venale. in misura pari al valore dell'area di sedime. nella somma tra valore venale e reddito catastale moltiplicato per cento, diviso due e diminuito del quaranta per cento. nella media tra valore venale e reddito catastale moltiplicato per cento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora un'area soggetta ad espropriazione sia stata edificata in parziale difformità dalla concessione edilizia, l'indennità di espropriazione è determinata tenendo conto: del valore dell'area di sedime più le spese occorrenti per la regolarizzazione della costruzione. del valore venale dell'intera costruzione. della sola area di sedime. della sola parte della costruzione edificata legittimamente.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in caso di espropriazione di un'area sulla quale sia stato realizzato un fabbricato totalmente privo di autorizzazione paesistica, l'indennità di espropriazione è determinata: tenendo conto della sola area di sedime, secondo i criteri di cui all'art. 37 di detto decreto. tenendo conto dell'area di sedime secondo i criteri di cui all'art. 37 di detto decreto, più la metà del valore della costruzione. tenendo conto dell'area di sedime più il costo della costruzione. tenendo conto dell'area di sedime oltre il valore della costruzione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in caso di espropriazione di un'area sulla quale sia stato realizzato un fabbricato totalmente privo di concessione edilizia, l'indennità di espropriazione è determinata: tenendo conto dell'area di sedime secondo i criteri di cui all'art. 37 di detto decreto, più la metà del valore della costruzione. tenendo conto della sola area di sedime, secondo i criteri di cui all'art. 37 di detto decreto. tenendo conto dell'area di sedime più il costo della costruzione. tenendo conto dell'area di sedime oltre il valore della costruzione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora si proceda all'espropriazione di un'area sulla quale è stata realizzata un'opera in assenza di concessione edilizia e sia in corso una procedura di sanatoria della costruzione: l'autorità espropriante sospende il procedimento in attesa delle determinazioni del comune in ordine alla sanatoria. l'autorità espropriante, valutato il fumus della sanabilità, procede alla valutazione come se il bene fosse regolarmente edificato. l'autorità espropriante, sentito il comune, accerta la sanabilità ai soli fini della corresponsione dell'indennità. l'autorità espropriante non tiene conto della pratica di sanatoria e procede alla valutazione sulla base dello stato di fatto e di diritto del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora si proceda all'espropriazione di un'area sulla quale è stata realizzata un'opera in parziale difformità dalla concessione edilizia e sia in corso una procedura di sanatoria della costruzione: l'autorità espropriante sospende il procedimento in attesa delle determinazioni del comune in ordine alla sanatoria. l'autorità espropriante, valutato il fumus della sanabilità, procede alla valutazione come se il bene fosse edificato in conformità della concessione. l'autorità espropriante non tiene conto della pratica di sanatoria e procede alla valutazione sulla base dello stato di fatto e di diritto del bene. l'autorità espropriante, sentito il comune, accerta la sanabilità ai soli fini della corresponsione dell'indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso di reiterazione di un vincolo sostanzialmente espropriativo: è dovuta al proprietario una maggiorazione dell'indennità pari al quaranta per cento. non è dovuta al proprietario alcuna indennità. è dovuta al proprietario una indennità commisurata all'entità del danno effettivamente prodotto. è dovuta al proprietario una somma pari al valore venale dell'area.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso di reiterazione di un vincolo preordinato all'esproprio: è dovuta al proprietario una somma pari al valore venale dell'area. è dovuta al proprietario una maggiorazione dell'indennità pari al quaranta per cento. è dovuta al proprietario una indennità commisurata all'entità del danno effettivamente prodotto. non è dovuta al proprietario alcuna indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in caso di reiterazione di un vincolo preordinato all'espropriazione, qualora nell'atto di reiterazione non sia prevista la corresponsione della speciale indennità, la stessa deve essere liquidata: dal soggetto beneficiario dell'espropriazione, entro due mesi dalla data in cui abbia ricevuto la domanda di pagamento. dal soggetto beneficiario dell'espropriazione entro tre mesi dalla data in cui abbia ricevuto documentata domanda di pagamento. dall'autorità che ha disposto la reiterazione del vincolo entro tre mesi dalla data in cui abbia ricevuto la domanda di pagamento. dall'autorità che ha disposto la reiterazione del vincolo entro due mesi dalla data in cui abbia ricevuto la documentata domanda di pagamento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in caso di reiterazione di un vincolo sostanzialmente espropriativo, qualora nell'atto di reiterazione non sia prevista la corresponsione della speciale indennità, tale indennità deve essere liquidata: dall'autorità che ha disposto la reiterazione del vincolo entro tre mesi dalla data in cui abbia ricevuto la domanda di pagamento. dal soggetto beneficiario dell'espropriazione, entro due mesi dalla data in cui abbia ricevuto la domanda di pagamento. dall'autorità che ha disposto la reiterazione del vincolo entro due mesi dalla data in cui abbia ricevuto la documentata domanda di pagamento. dal soggetto beneficiario dell'espropriazione entro tre mesi dalla data in cui abbia ricevuto documentata domanda di pagamento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora in un atto di reiterazione di un vincolo sostanzialmente espropriativo non sia prevista la corresponsione della speciale indennità, l'autorità che ha disposto la reiterazione deve provvedere alla liquidazione entro il termine di due mesi dal giorno nel quale abbia ricevuto la documentata domanda di pagamento. Tale autorità deve corrispondere l'indennità di cui sopra: entro i successivi sessanta giorni, senza interessi legali. entro i successivi sessanta giorni, decorsi i quali sono dovuti gli interessi legali e la rivalutazione monetaria. entro i successivi trenta giorni, decorsi i quali sono dovuti gli interessi legali. entro i successivi trenta giorni, decorsi i quali sono dovuti gli interessi legali e la rivalutazione monetaria.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora in un atto di reiterazione di un vincolo destinato all'espropriazione non sia prevista la corresponsione della speciale indennità, l'autorità che ha disposto la reiterazione deve provvedere alla liquidazione entro il termine di due mesi dal giorno nel quale abbia ricevuto la documentata domanda di pagamento. Tale autorità deve corrispondere l'indennità di cui sopra: entro i successivi sessanta giorni, decorsi i quali sono dovuti gli interessi legali e la rivalutazione monetaria. entro i successivi trenta giorni, decorsi i quali sono dovuti gli interessi legali. entro i successivi sessanta giorni, senza interessi legali. entro i successivi trenta giorni, decorsi i quali sono dovuti gli interessi legali e la rivalutazione monetaria.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario espropriato può impugnare la stima effettuata dall'autorità: con atto di citazione dinanzi al tribunale avente sede nel capoluogo del distretto in cui si trova l'area. con atto di citazione dinanzi alla corte di appello del distretto in cui si trova l'area. con atto di citazione dinanzi al tribunale nel cui circondario si trova l'area. con ricorso dinanzi al tribunale amministrativo regionale.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario può impugnare la stima effettuata dall'autorità dinanzi alla corte d'appello del distretto in cui: ha la residenza ovvero la sede legale il promotore dell'espropriazione. ha la residenza ovvero la sede legale il beneficiario dell'espropriazione. si trova l'area. ha sede l'autorità espropriante.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in caso di reiterazione di un vincolo sostanzialmente espropriativo, il proprietario ha diritto alla liquidazione di una speciale indennità, che l'autorità la quale ha disposto la reiterazione del vincolo deve determinare e liquidare nel termine di due mesi dalla data in cui abbia ricevuto documentata domanda di pagamento. Decorso tale termine, il proprietario: può determinare l'indennità con l'aiuto di un tecnico di propria fiducia e proporne l'approvazione alla autorità competente. può chiedere al tribunale di nominare un collegio di periti per la determinazione dell'indennità. può solo ricorrere in via amministrativa. può chiedere alla corte di appello di determinare l'indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in caso di reiterazione di un vincolo preordinato all'espropriazione, il proprietario ha diritto alla liquidazione di una speciale indennità, che l'autorità la quale ha disposto la reiterazione del vincolo deve determinare e liquidare nel termine di due mesi dalla data in cui abbia ricevuto documentata domanda di pagamento. Decorso tale termine, il proprietario: può chiedere al tribunale amministrativo regionale di determinare l'indennità. può solo ricorrere in via amministrativa. può chiedere alla corte di appello di determinare l'indennità. può chiedere al tribunale di determinare l'indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in caso di reiterazione di un vincolo preordinato all'espropriazione, il proprietario espropriato ha diritto ad una speciale indennità commisurata al danno effettivamente prodotto. Ove l'area sia successivamente espropriata: tale indennità speciale viene portata in diminuzione dell'indennità di espropriazione. di tale speciale indennità non si tiene conto se essa è inferiore alla metà dell'indennità di espropriazione definitivamente liquidata. di tale speciale indennità non si tiene conto. tale speciale indennità viene assorbita dall'indennità di espropriazione nella misura della metà.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in caso di reiterazione di un vincolo sostanzialmente espropriativo, il proprietario espropriato ha diritto ad una speciale indennità commisurata al danno effettivamente prodotto. Ove l'area sia successivamente espropriata: tale indennità speciale viene aggiunta alla indennità di espropriazione. di tale speciale indennità non si tiene conto. tale speciale indennità viene assorbita dall'indennità di espropriazione nella misura di un terzo. di tale speciale indennità non si tiene conto se essa è inferiore di un terzo dell'indennità di espropriazione definitivamente liquidata.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso di espropriazione di un'area non edificabile, la quale risulti effettivamente coltivata, l'indennità definitiva è determinata sulla base dei seguenti elementi: in base al criterio del valore agricolo, tenendo conto delle colture effettivamente praticate sul fondo e del valore dei manufatti edilizi legittimamente realizzati anche in relazione all'esercizio dell'azienda agricola, senza valutare la possibile o l'effettiva utilizzazione diversa da quella agricola: in base alla possibile utilizzazione diversa da quella agricola. in base al criterio del valore agricolo, tenendo conto delle colture effettivamente praticate sul fondo, senza tenere conto del valore dei manufatti ancorché legittimamente realizzati anche in relazione all'esercizio dell'azienda agricola e senza valutare la possibile o l'effettiva utilizzazione diversa da quella agricola. in base all'effettiva utilizzazione anche diversa da quella agricola.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in caso di espropriazione di un'area non edificabile effettivamente coltivata, non si tiene conto ai fini della determinazione dell'indennità: del valore dei manufatti ancorché legittimamente realizzati per l'esercizio dell'agricoltura. del valore dei manufatti legittimamente realizzati. del valore agricolo in relazione alle colture effettivamente praticate. della possibile utilizzazione dell'area diversa da quella agricola.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso di espropriazione di un'area non edificabile, la quale risulti effettivamente coltivata, l'indennità definitiva è determinata tra l'altro sulla base: del criterio del valore agricolo, tenendo conto della possibile utilizzazione diversa da quella agricola. del criterio del valore agricolo, tenendo conto delle colture effettivamente praticate sul fondo. del criterio del valore agricolo, tenendo conto dell'effettiva utilizzazione diversa da quella agricola. del valore venale del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso di espropriazione di un'area non edificabile, effettivamente coltivata, l'indennità definitiva è determinata tra l'altro sulla base: dell'effettiva utilizzazione dell'area diversa da quella agricola. del valore dei manufatti edilizi comunque realizzati sull'area. del valore dei manufatti edilizi legittimamente realizzati anche in relazione all'esercizio dell'azienda agricola. della possibile utilizzazione dell'area diversa da quella agricola.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in caso di espropriazione di un'area non edificabile non effettivamente coltivata, l'indennità è commisurata: al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura prevalente nella zona ed al valore dei manufatti edilizi legittimamente realizzati. al prezzo di mercato medio della zona dei terreni agricoli. al valore dei manufatti edilizi realizzati sull'area. alla possibile diversa utilizzazione dell'area.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per l'offerta da formulare, a cura del promotore dell'espropriazione, ai proprietari e per la determinazione dell'indennità provvisoria relative ad aree non edificabili, si applica il criterio del valore agricolo medio, calcolato dall'apposita commissione: con riferimento al precedente anno solare, dei terreni, considerati non oggetto di contratto agrario, secondo i tipi di coltura effettivamente praticati. con riferimento all'anno in corso, dei terreni, considerati non oggetto di contratto agrario, secondo i tipi di coltura effettivamente praticati. con riferimento al precedente anno solare, dei terreni oggetto di contratti agrari, secondo i tipi di coltura effettivamente praticati. con riferimento all'anno solare in corso, secondo i tipi di coltura prevalentemente praticati nella zona.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per la determinazione dell'indennità provvisoria relative ad aree non edificabili, si applica il criterio del valore agricolo medio, calcolato dall'apposita commissione: con riferimento all'anno solare in corso, secondo i tipi di coltura prevalentemente praticati nella zona. con riferimento al precedente anno solare, dei terreni, considerati non oggetto di contratto agrario, secondo i tipi di coltura effettivamente praticati. con riferimento all'anno in corso, dei terreni, considerati non oggetto di contratto agrario, secondo i tipi di coltura effettivamente praticati. con riferimento al precedente anno solare, dei terreni oggetto di contratti agrari, secondo i tipi di coltura effettivamente praticati.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per l'offerta da formulare, a cura del promotore dell'espropriazione, ai proprietari relativamente ad aree non edificabili, si applica il criterio del valore agricolo medio, calcolato dall'apposita commissione: con riferimento all'anno solare in corso, secondo i tipi di coltura prevalentemente praticati nella zona. con riferimento al precedente anno solare, dei terreni oggetto di contratti agrari, secondo i tipi di coltura effettivamente praticati. con riferimento all'anno in corso, dei terreni, considerati non oggetto di contratto agrario, secondo i tipi di coltura effettivamente praticati. con riferimento al precedente anno solare, dei terreni, considerati non oggetto di contratto agrario, secondo i tipi di coltura effettivamente praticati.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in caso di espropriazione di un'area non edificabile, al proprietario che sia imprenditore agricolo a titolo principale: spetta un aumento dell'indennità di espropriazione in misura pari alle imposte ipotecarie e catastali pagate sull'ultimo trasferimento dell'immobile. spetta un aumento dell'indennità di espropriazione pari alla imposta di registro pagata relativamente all'ultimo trasferimento dell'immobile. spetta un aumento dell'indennità di espropriazione pari alle somme pagate per qualsiasi imposta relativa all'ultimo trasferimento dell'immobile. non spetta alcun aumento dell'indennità di espropriazione per imposte pagate relativamente all'acquisto dell'immobile.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in caso di espropriazione di un'area non edificabile, al proprietario che sia coltivatore diretto: spetta un aumento dell'indennità di espropriazione in misura pari alle imposte ipotecarie e catastali pagate sull'ultimo trasferimento dell'immobile. spetta un aumento dell'indennità di espropriazione pari alle somme pagate per qualsiasi imposta relativa all'ultimo trasferimento dell'immobile. spetta un aumento dell'indennità di espropriazione pari alla imposta di registro pagata relativamente all'ultimo trasferimento dell'immobile. non spetta alcun aumento dell'indennità di espropriazione per imposte pagate relativamente all'acquisto dell'immobile.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in caso di espropriazione di un'area non edificabile effettivamente coltivata, al proprietario: non spetta alcun aumento dell'indennità di espropriazione per imposte pagate relativamente all'acquisto dell'immobile. spetta un aumento dell'indennità di espropriazione pari alle somme pagate per qualsiasi imposta relativa all'ultimo trasferimento dell'immobile. spetta un aumento dell'indennità di espropriazione in misura pari alle imposte ipotecarie e catastali pagate sull'ultimo trasferimento dell'immobile. spetta un aumento dell'indennità di espropriazione pari alla imposta di registro pagata relativamente all'ultimo trasferimento dell'immobile.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, in caso di espropriazione di un'area non edificabile la quale non sia effettivamente coltivata, al proprietario: spetta un aumento dell'indennità di espropriazione pari alle somme pagate per qualsiasi imposta relativa all'ultimo trasferimento dell'immobile. spetta un aumento dell'indennità di espropriazione pari alla imposta di registro pagata relativamente all'ultimo trasferimento dell'immobile. non spetta alcun aumento dell'indennità di espropriazione per imposte pagate relativamente all'acquisto dell'immobile. spetta un aumento dell'indennità di espropriazione in misura pari alle imposte ipotecarie e catastali pagate sull'ultimo trasferimento dell'immobile.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, della commissione istituita dalla regione in ogni provincia per la determinazione dell'indennità definitiva di espropriazione, debbono far parte: due esperti in materia urbanistica ed edilizia nominati dalla provincia. tre esperti in materia catastale nominati dalla regione. tre esperti in materia catastale nominati dalla provincia. due esperti in materia urbanistica ed edilizia nominati dalla regione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, ai fini della determinazione definitiva dell'indennità, è istituita dalla regione una commissione: in ogni provincia. in ogni comune. in ogni comunità montana. in ambito regionale.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, della commissione istituita dalla regione in ogni provincia per la determinazione dell'indennità definitiva di espropriazione, debbono far parte: due esperti in materia di agricoltura e foreste nominati dal presidente della regione. tre esperti in materia di agricoltura e foreste, nominati dalla regione su terne proposte dalle associazioni sindacali maggiormente rappresentative. tre esperti in materia di agricoltura e foreste, nominati dalla provincia su terne proposte dalle associazioni sindacali maggiormente rappresentative. tre esperti in materia di agricoltura e foreste nominati dal prefetto.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, può la regione, la quale abbia istituito la commissione per la determinazione definitiva dell'indennità di espropriazione, nominare delle sottocommissioni? Sì, purché abbiano la stessa composizione della commissione. Sì, a composizione ridotta purché siano rappresentati gli uffici tecnici. No, in nessun caso. Una sola sottocommissione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, la commissione regionale istituita per la determinazione in via definitiva dell'indennità di espropriazione ha sede: presso il Genio civile di ogni provincia. presso la prefettura di ogni provincia. presso l'Ufficio tecnico erariale di ogni provincia. presso il comune capoluogo di provincia.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'assegnazione del personale necessario alla commissione istituita dalla regione in ogni provincia per la determinazione dell'indennità definitiva di espropriazione è curata dal: prefetto della provincia. sindaco del comune capoluogo o un dirigente da lui designato. dirigente dell'Ufficio tecnico erariale. dirigente dell'Ufficio distrettuale delle imposte (oggi Agenzia delle entrate).
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, la commissione istituita dalla regione per la determinazione definitiva dell'indennità di espropriazione determina: nell'ambito delle singole regioni agrarie, delimitate secondo l'ultima pubblicazione ufficiale dell'ISTAT, entro il 31 gennaio di ogni anno il valore agricolo medio, nel precedente anno solare, dei terreni, considerati non oggetto di contratto agrario, secondo i tipi di coltura effettivamente praticati. nell'ambito delle singole regioni agrarie, delimitate secondo l'ultima pubblicazione ufficiale dell'ISTAT, entro il 31 gennaio di ogni anno il valore agricolo medio, nel precedente anno solare, dei terreni, considerati oggetto di contratto agrario, secondo i tipi di coltura prevalentemente praticati. nell'ambito delle singole regioni agrarie, delimitate secondo l'ultima pubblicazione ufficiale dell'ISTAT, entro il 31 gennaio di ogni anno il valore agricolo medio, nell'anno solare in corso, dei terreni, non considerati oggetto di contratto agrario, secondo i tipi di coltura effettivamente praticati. nell'ambito delle singole regioni agrarie, delimitate secondo l'ultima pubblicazione ufficiale dell'ISTAT, entro il 31 gennaio di ogni anno il valore agricolo medio, nel precedente anno solare, dei terreni, considerati oggetto di contratto agrario, secondo i tipi di coltura effettivamente praticati.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, al fittavolo il quale, per effetto della procedura espropriativa, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte l'area direttamente coltivata da almeno un anno prima della data in cui vi è stata la dichiarazione di pubblica utilità: spetta la metà dell'indennità di espropriazione attribuita al proprietario. spetta una indennità aggiuntiva. non spetta alcuna indennità. spetta una quota dell'indennità attribuita al proprietario, tenuto conto del danno che è derivato al fittavolo.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, al compartecipante il quale, per effetto della procedura espropriativa, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte l'area direttamente coltivata da almeno un anno prima della data in cui vi è stata la dichiarazione di pubblica utilità: spetta una indennità aggiuntiva. non spetta alcuna indennità spetta la metà dell'indennità di espropriazione attribuita al proprietario. spetta una quota dell'indennità attribuita al proprietario, tenuto conto del danno che è derivato al compartecipante.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, al mezzadro il quale, per effetto della procedura espropriativa, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte l'area direttamente coltivata da almeno un anno prima della data in cui vi è stata la dichiarazione di pubblica utilità: spetta la metà dell'indennità di espropriazione attribuita al proprietario. spetta una quota dell'indennità attribuita al proprietario, tenuto conto del danno che è derivato al mezzadro. non spetta alcuna indennità. spetta una indennità aggiuntiva.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, al mezzadro il quale, per effetto dell'accordo di cessione, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte l'area direttamente coltivata da almeno un anno prima della data in cui vi è stata la dichiarazione di pubblica utilità: spetta una indennità aggiuntiva. spetta una quota dell'indennità attribuita al proprietario, tenuto conto del danno che è derivato al mezzadro. spetta la metà dell'indennità di espropriazione attribuita al proprietario. non spetta alcuna indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, al compartecipante il quale, per effetto dell'accordo di cessione, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte l'area direttamente coltivata da almeno un anno prima della data in cui vi è stata la dichiarazione di pubblica utilità: spetta una indennità aggiuntiva. spetta la metà dell'indennità di espropriazione attribuita al proprietario. spetta una quota dell'indennità attribuita al proprietario, tenuto conto del danno che è derivato al compartecipante. non spetta alcuna indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, al fittavolo il quale, per effetto dell'accordo di cessione, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte l'area direttamente coltivata da almeno un anno prima della data in cui vi è stata la dichiarazione di pubblica utilità: non spetta alcuna indennità. spetta la metà dell'indennità di espropriazione attribuita al proprietario. spetta una quota dell'indennità attribuita al proprietario, tenuto conto del danno che è derivato al fittavolo. spetta una indennità aggiuntiva.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'indennità aggiuntiva che spetta al compartecipante il quale, per effetto della procedura espropriativa, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte l'area direttamente coltivata da almeno un anno prima della data in cui vi è stata la dichiarazione di pubblica utilità, è determinata: in misura pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura effettivamente praticata. in misura pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura prevalentemente praticata nella zona. in misura pari alla metà dell'indennità attribuita al proprietario. in misura pari al danno effettivamente risentito, tenendo conto delle spese sostenute e del lucro cessante per una annata agraria.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'indennità aggiuntiva che spetta al fittavolo il quale, per effetto della cessione volontaria, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte l'area direttamente coltivata da almeno un anno prima della data in cui vi è stata la dichiarazione di pubblica utilità, è determinata: in misura pari al danno effettivamente risentito, tenendo conto delle spese sostenute e del lucro cessante per una annata agraria. in misura pari alla metà dell'indennità attribuita al proprietario. in misura pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura prevalentemente praticata nella zona. in misura pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura effettivamente praticata.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'indennità aggiuntiva che spetta al mezzadro il quale, per effetto della procedura espropriativa, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte l'area direttamente coltivata da almeno un anno prima della data in cui vi è stata la dichiarazione di pubblica utilità, è determinata: in misura pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura prevalentemente praticata nella zona. in misura pari al danno effettivamente risentito, tenendo conto delle spese sostenute e del lucro cessante per una annata agraria. in misura pari alla metà dell'indennità attribuita al proprietario. in misura pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura effettivamente praticata.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'indennità aggiuntiva che spetta al compartecipante il quale, per effetto dell'accordo di cessione, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte l'area direttamente coltivata da almeno un anno prima della data in cui vi è stata la dichiarazione di pubblica utilità, è determinata: in misura pari al danno effettivamente risentito, tenendo conto delle spese sostenute e del lucro cessante per una annata agraria. in misura pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura prevalentemente praticata nella zona. in misura pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura effettivamente praticata. in misura pari alla metà dell'indennità attribuita al proprietario.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'indennità aggiuntiva che spetta al fittavolo il quale, per effetto della procedura espropriativa, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte l'area direttamente coltivata da almeno un anno prima della data in cui vi è stata la dichiarazione di pubblica utilità, è determinata: in misura pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura effettivamente praticata. in misura pari alla metà dell'indennità attribuita al proprietario. in misura pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura prevalentemente praticata nella zona. in misura pari al danno effettivamente risentito, tenendo conto delle spese sostenute e del lucro cessante per una annata agraria.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'indennità aggiuntiva che spetta al mezzadro il quale, per effetto della cessione volontaria, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte l'area direttamente coltivata da almeno un anno prima della data in cui vi è stata la dichiarazione di pubblica utilità, è determinata: in misura pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura effettivamente praticata. in misura pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura prevalentemente praticata nella zona. in misura pari alla metà dell'indennità attribuita al proprietario. in misura pari al danno effettivamente risentito, tenendo conto delle spese sostenute e del lucro cessante per una annata agraria.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità che utilizza un bene immobile per scopi di interesse pubblico, modificato in assenza di valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità: può disporre, valutati gli interessi in conflitto, che il bene venga acquisito al suo patrimonio disponibile e che al proprietario vadano risarciti i danni. può disporre, valutati gli interessi in conflitto, che il bene venga acquisito al suo patrimonio indisponibile senza alcun risarcimento del danno a favore del proprietario. deve disporre, valutato l'interesse del proprietario, che il bene venga acquisito al suo patrimonio indisponibile e che al proprietario vadano risarciti i danni. può disporre, valutati gli interessi in conflitto, che il bene venga acquisito al suo patrimonio indisponibile e che al proprietario vadano risarciti i danni.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'atto col quale l'autorità che utilizza un bene immobile modificato senza un valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità delibera di acquisire il bene stesso al proprio patrimonio indisponibile, tra l'altro: può essere emanato quando sia stato annullato l'atto che ha imposto il vincolo preordinato all'espropriazione. può essere emanato quando il proprietario vi consenta. può essere emanato solo quando sia stata annullata la dichiarazione di pubblica utilità. può essere emanato solo quando sia stato annullato il decreto di espropriazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'atto col quale l'autorità che utilizza un bene immobile modificato senza un valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità delibera di acquisire il bene stesso al proprio patrimonio indisponibile, tra l'altro: comporta gli effetti dell'iscrizione di ipoteca. comporta il passaggio del diritto di proprietà se il proprietario vi consente. comporta il passaggio del diritto di proprietà. ha gli effetti della trascrizione della domanda giudiziale di rivendicazione della proprietà.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'atto col quale l'autorità che utilizza un bene immobile modificato senza un valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità delibera di acquisire il bene stesso al proprio patrimonio indisponibile, tra l'altro: può essere emanato solo quando sia stato annullato il decreto di espropriazione. può essere emanato quando sia stato annullato l'atto che abbia dichiarato la pubblica utilità di un'opera. può essere emanato solo quando il proprietario vi consenta. può essere emanato solo quando sia stata annullata la imposizione del vincolo destinato all'espropriazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'atto col quale l'autorità che utilizza un bene immobile modificato senza un valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità delibera di acquisire il bene stesso al proprio patrimonio indisponibile, tra l'altro: va trascritto entro sessanta giorni presso l'ufficio dei registri immobiliari. è trascritto senza indugio presso l'ufficio dei registri immobiliari. è trascritto presso l'ufficio dei registri immobiliari in caso di opposizione da parte del proprietario. non va trascritto presso l'ufficio dei registri immobiliari.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'atto col quale l'autorità che utilizza un bene immobile modificato senza un valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità delibera di acquisire il bene stesso al proprio patrimonio indisponibile, tra l'altro: è notificato al proprietario esclusivamente per lettera raccomandata. è notificato al proprietario esclusivamente per lettera raccomandata con avviso di ricevimento. è notificato al proprietario in via amministrativa. è notificato al proprietario nelle forme degli atti processuali civili.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'atto col quale l'autorità che utilizza un bene immobile modificato senza un valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità delibera di acquisire il bene stesso al proprio patrimonio indisponibile, tra l'altro: determina la misura del risarcimento del danno e ne dispone il pagamento, entro il termine di sessanta giorni, con estinzione dell'eventuale azione già proposta. determina la misura del risarcimento del danno e ne dispone il pagamento, entro il termine di trenta giorni, con estinzione dell'eventuale azione già proposta. determina la misura del risarcimento del danno, e ne dispone il pagamento entro il termine di trenta giorni. determina la misura del risarcimento del danno entro il termine di sessanta giorni, ma non ne dispone il pagamento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando un terreno è stato utilizzato per fini di edilizia residenziale agevolata in assenza di un titolo espropriativo valido ed efficace e l'autorità pubblica ha disposto l'acquisizione del terreno stesso al proprio patrimonio indisponibile, la stessa autorità con l'atto di acquisizione: determina la misura del risarcimento del danno e ne dispone il pagamento, entro il termine di sessanta giorni, senza pregiudizio per l'eventuale azione già proposta. determina la misura del risarcimento del danno, entro il termine di trenta giorni, ma non ne dispone il pagamento. determina la misura del risarcimento del danno e ne dispone il pagamento, entro il termine di sessanta giorni, con estinzione dell'eventuale azione già proposta. determina la misura del risarcimento del danno e ne dispone il pagamento, entro il termine di trenta giorni, senza pregiudizio per l'eventuale azione già proposta.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando un terreno è stato utilizzato per fini di edilizia residenziale pubblica in assenza di un titolo espropriativo valido ed efficace e l'autorità pubblica ha disposto l'acquisizione del terreno stesso al proprio patrimonio indisponibile, la stessa autorità con l'atto di acquisizione: determina la misura del risarcimento del danno e ne dispone il pagamento, entro il termine di trenta giorni, senza pregiudizio per l'eventuale azione già proposta. determina la misura del risarcimento del danno, entro il termine di sessanta giorni, ma non ne dispone il pagamento. determina la misura del risarcimento del danno e ne dispone il pagamento, entro il termine di trenta giorni, con estinzione dell'eventuale azione già proposta. determina la misura del risarcimento del danno e ne dispone il pagamento, entro il termine di sessanta giorni, con estinzione dell'eventuale azione già proposta.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando un terreno è stato utilizzato per fini di edilizia residenziale convenzionata in assenza di un titolo espropriativo valido ed efficace e l'autorità pubblica ha disposto l'acquisizione del terreno stesso al proprio patrimonio indisponibile, la stessa autorità con l'atto di acquisizione: determina la misura del risarcimento del danno e ne dispone il pagamento, entro il termine di trenta giorni, con estinzione dell'eventuale azione già proposta. determina la misura del risarcimento del danno e ne dispone il pagamento, entro il termine di trenta giorni, senza pregiudizio per l'eventuale azione già proposta. determina la misura del risarcimento del danno e ne dispone il pagamento, entro il termine di sessanta giorni, con estinzione dell'eventuale azione già proposta. determina la misura del risarcimento del danno e ne dispone il pagamento, entro il termine di sessanta giorni, ma non ne dispone il pagamento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora sia impugnato l'atto col quale l'autorità, che utilizza un bene immobile modificato senza valido provvedimento di espropriazione, dispone che detto bene sia acquisito al proprio patrimonio indisponibile e siano risarciti i danni al proprietario, colui che utilizza il bene: può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga il risarcimento del danno e la restituzione del bene. non può opporsi alla restituzione del bene in caso di fondatezza della domanda, salvi gli effetti dell'usucapione. può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga la condanna al risarcimento del danno, con esclusione della restituzione del bene nei limiti dell'usucapione. può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga la condanna al risarcimento del danno con esclusione della restituzione del bene, senza limiti di tempo.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora venga esercitata da parte del proprietario una azione legale per ottenere la restituzione di un terreno utilizzato per scopi di interesse pubblico in carenza di titolo espropriativo valido ed efficace, l'amministrazione che ne ha interesse: può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga la condanna al risarcimento del danno, con esclusione della restituzione del bene nei limiti dell'usucapione. può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga la condanna al risarcimento del danno con esclusione della restituzione del bene, senza limiti di tempo. può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga il risarcimento del danno e la restituzione del bene. non può opporsi alla restituzione del bene in caso di fondatezza della domanda, salvi gli effetti dell'usucapione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando un terreno è stato utilizzato, senza titolo espropriativo valido ed efficace, per fini di edilizia residenziale pubblica e la pubblica amministrazione ha emesso il provvedimento di acquisizione del terreno stesso al proprio patrimonio indisponibile e di determinazione del danno da risarcire al proprietario, se il proprietario impugna il detto provvedimento, l'amministrazione che ne ha interesse: può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga la condanna al risarcimento del danno, con esclusione della restituzione del bene nei limiti dell'usucapione. può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga il risarcimento del danno e la restituzione del bene. può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga la condanna al risarcimento del danno con esclusione della restituzione del bene, senza limiti di tempo. non può opporsi alla restituzione del bene in caso di fondatezza della domanda, salvi gli effetti dell'usucapione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando un terreno è stato utilizzato, senza titolo espropriativo valido ed efficace, per fini di edilizia residenziale agevolata ed il proprietario ha esercitato l'azione volta alla restituzione del terreno stesso, chi utilizza il bene: può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga il risarcimento del danno e la restituzione del bene non può opporsi alla restituzione del bene in caso di fondatezza della domanda, salvi gli effetti dell'usucapione può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga la condanna al risarcimento del danno, con esclusione della restituzione del bene nei limiti dell'usucapione. può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga la condanna al risarcimento del danno con esclusione della restituzione del bene, senza limiti di tempo
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando un terreno è stato utilizzato, senza titolo espropriativo valido ed efficace, per fini di edilizia residenziale pubblica ed il proprietario ha esercitato l'azione volta alla restituzione del terreno stesso, l'amministrazione che ne ha interesse: non può opporsi alla restituzione del bene in caso di fondatezza della domanda, salvi gli effetti dell'usucapione. può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga la condanna al risarcimento del danno con esclusione della restituzione del bene, senza limiti di tempo. può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga la condanna al risarcimento del danno, con esclusione della restituzione del bene nei limiti dell'usucapione. può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga il risarcimento del danno e la restituzione del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando un terreno è stato utilizzato, senza titolo espropriativo valido ed efficace, per fini di edilizia residenziale agevolata ed il proprietario ha esercitato l'azione volta alla restituzione del terreno stesso, l'amministrazione che ne ha interesse: può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga il risarcimento del danno e la restituzione del bene. non può opporsi alla restituzione del bene in caso di fondatezza della domanda, salvi gli effetti dell'usucapione. può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga la condanna al risarcimento del danno con esclusione della restituzione del bene, senza limiti di tempo. può chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, disponga la condanna al risarcimento del danno, con esclusione della restituzione del bene nei limiti dell'usucapione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora il giudice amministrativo abbia escluso la restituzione del bene modificato da una pubblica autorità in assenza di valido ed efficace provvedimento di espropriazione ed abbia disposto il risarcimento del danno: l'autorità che ha disposto l'occupazione emana l'atto di acquisizione, dà atto dell'avvenuto risarcimento del danno e cura la trascrizione a proprie spese del decreto di acquisizione nei registri immobiliari. l'autorità che ha disposto l'occupazione emana il decreto di acquisizione, dà atto dell'avvenuta condanna al risarcimento del danno e cura la iscrizione a spese dell'espropriato del decreto di acquisizione nei registri immobiliari. l'autorità che ha disposto l'occupazione emana il decreto di acquisizione, dà atto dell'avvenuto risarcimento del danno e cura la trascrizione, a spese di chi utilizza il bene, del decreto di acquisizione nei registri immobiliari. l'autorità che ha disposto l'occupazione emana il decreto di acquisizione, dà atto dell'avvenuta condanna al risarcimento del danno e cura la trascrizione a proprie spese del decreto di acquisizione nei registri immobiliari.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, salvo i casi in cui la legge disponga altrimenti, quando un terreno edificabile è stato utilizzato per fini di pubblica utilità in carenza di titolo espropriativo valido ed efficace, il risarcimento del danno spettante al proprietario è commisurato: alle possibilità legali ed effettive di edificazione, con esclusione delle costruzioni realizzate abusivamente. alle possibilità legali ed effettive di edificazione, tenendo conto delle costruzioni realizzate anche abusivamente e con una riduzione del quaranta per cento. alle possibilità effettive di edificazione, tenendo conto delle costruzioni realizzate anche abusivamente. alle possibilità legali ed effettive di edificazione, con esclusione delle costruzioni abusive e con una riduzione del quaranta per cento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, salvo i casi in cui la legge disponga altrimenti, quando un terreno edificabile è stato utilizzato per fini di edilizia residenziale agevolata in carenza di titolo espropriativo valido ed efficace, il risarcimento del danno spettante al proprietario è commisurato: alle possibilità effettive di edificazione, tenendo conto delle costruzioni realizzate anche abusivamente. alle possibilità legali ed effettive di edificazione, con esclusione delle costruzioni realizzate abusivamente. alle possibilità legali ed effettive di edificazione, con esclusione delle costruzioni abusive e con una riduzione del quaranta per cento. alle possibilità legali ed effettive di edificazione, tenendo conto delle costruzioni realizzate anche abusivamente e con una riduzione del quaranta per cento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, salvo i casi in cui la legge disponga altrimenti, quando un terreno edificabile è stato utilizzato per fini di edilizia residenziale pubblica in carenza di titolo espropriativo valido ed efficace, il risarcimento del danno spettante al proprietario è commisurato: alle possibilità legali ed effettive di edificazione, con esclusione delle costruzioni abusive e con una riduzione del quaranta per cento. alle possibilità effettive di edificazione, tenendo conto delle costruzioni realizzate anche abusivamente. alle possibilità legali ed effettive di edificazione, tenendo conto delle costruzioni realizzate anche abusivamente e con una riduzione del quaranta per cento. alle possibilità legali ed effettive di edificazione, con esclusione delle costruzioni realizzate abusivamente.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il risarcimento del danno da corrispondere al proprietario, in caso di acquisizione di un terreno a fini di pubblica utilità in carenza di un valido ed efficace titolo espropriativo: è accompagnato dalla liquidazione degli interessi moratori a partire dal giorno in cui il terreno è stato occupato senza titolo. è accompagnato dalla liquidazione degli interessi moratori a partire dal trentesimo giorno successivo alla data in cui è stato notificato il provvedimento di liquidazione del risarcimento. non comporta la corresponsione di interessi. è accompagnato dalla liquidazione degli interessi moratori a partire dal giorno in cui è divenuta esecutiva la sentenza la quale accerta l'invalidità del decreto di espropriazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, salve le leggi speciali, quando dall'esecuzione di un'opera pubblica deriva al proprietario di un fondo l'imposizione di una servitù: non è dovuta alcuna indennità. è dovuta una indennità calcolata senza tenere conto del pregiudizio derivante dalla perdita di una utilità economica cui il proprietario non ha diritto. è dovuta una indennità calcolata tenendo conto anche della perdita di una utilità economica cui il proprietario, pur non avendone diritto, ha di fatto goduto prima dell'imposizione della servitù. è dovuta una indennità solo se il proprietario addiviene ad un accordo di cessione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, salve le leggi speciali, quando dall'esecuzione di un'opera di pubblica utilità deriva ad un fondo una permanente diminuzione di valore, al proprietario: è dovuta una indennità solo se il proprietario addiviene ad un accordo di cessione. è dovuta una indennità calcolata tenendo conto anche della perdita di una utilità economica cui il proprietario, pur non avendone diritto, ha di fatto goduto prima dell'imposizione della servitù. è dovuta una indennità calcolata senza tenere conto del pregiudizio derivante dalla perdita di una utilità economica cui il proprietario non ha diritto. non è dovuta alcuna indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario ha il diritto di stipulare col soggetto beneficiario dell'espropriazione l'atto di cessione della sua quota di proprietà: fin da quando è dichiarata la pubblica utilità dell'opera. fin da quando è stato pubblicato l'avviso di aggiudicazione della gara di appalto per l'esecuzione dell'opera pubblica alla cui realizzazione è preordinata l'espropriazione. fin da quando il bando di gara dell'appalto per l'esecuzione dell'opera pubblica alla cui realizzazione è preordinata l'espropriazione è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica. fin da quando il bando di gara dell'appalto per l'esecuzione dell'opera pubblica alla cui realizzazione è preordinata l'espropriazione è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario ha il diritto di stipulare col soggetto beneficiario dell'espropriazione l'atto di cessione del bene: fin da quando è dichiarata la pubblica utilità dell'opera. fin da quando la delibera della giunta municipale che approva la realizzazione dell'opera pubblica cui è preordinata l'espropriazione è stata pubblicata all'Albo pretorio del comune in cui è situato il bene. fin da quando la delibera della giunta municipale che approva la realizzazione dell'opera pubblica cui è preordinata l'espropriazione è stata pubblicata nel Foglio degli annunzi legali della provincia di riferimento. fin da quando la delibera della giunta municipale che approva la realizzazione dell'opera pubblica cui è preordinata l'espropriazione è stata pubblicata nel Bollettino ufficiale della regione di riferimento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario ha il diritto di stipulare col soggetto beneficiario dell'espropriazione l'atto di cessione del bene: fin da quando il bando di gara dell'appalto per l'esecuzione dell'opera pubblica alla cui realizzazione è preordinata l'espropriazione è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica. fin da quando è stato pubblicato l'avviso di aggiudicazione della gara di appalto per l'esecuzione dell'opera pubblica alla cui realizzazione è preordinata l'espropriazione. fin da quando è dichiarata la pubblica utilità dell'opera. fin da quando il bando di gara dell'appalto per l'esecuzione dell'opera pubblica alla cui realizzazione è preordinata l'espropriazione è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario ha il diritto di stipulare col soggetto beneficiario dell'espropriazione l'atto di cessione della sua quota di proprietà: fin da quando la delibera della giunta municipale che approva la realizzazione dell'opera pubblica cui è preordinata l'espropriazione è stata pubblicata nel Foglio degli annunzi legali della provincia di riferimento. fin da quando la delibera della giunta municipale che approva la realizzazione dell'opera pubblica cui è preordinata l'espropriazione è stata pubblicata nel Bollettino ufficiale della regione di riferimento. fin da quando è dichiarata la pubblica utilità dell'opera. fin da quando la delibera della giunta municipale che approva la realizzazione dell'opera pubblica cui è preordinata l'espropriazione è stata pubblicata all'Albo pretorio del comune in cui è situato il bene.
A norma del D.P.R. 8/06/01, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione della sua quota di proprietà, stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione, se riguarda una costruzione legittimamente edificata, è calcolato ai sensi dell'articolo 38 dello stesso decreto: nella misura venale del bene, con l'aumento del cinquanta per cento. nella misura venale del bene. nella misura venale del bene, con l'aumento del sessanta per cento. nella misura venale del bene, con l'aumento del quaranta per cento.
A norma del D.P.R. 8/06/01, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione della sua quota di proprietà, stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione, è calcolato ai sensi dell'articolo 38 dello stesso decreto: se riguarda una costruzione legittimamente edificata, nella misura venale del bene. se riguarda una costruzione legittimamente edificata, nella misura venale del bene con l'aumento del cinquanta per cento. se riguarda una costruzione legittimamente edificata, nella misura venale del bene con l'aumento del quaranta per cento. se riguarda una costruzione legittimamente edificata, nella misura venale del bene con l'aumento del sessanta per cento.
A norma del D.P.R. 8/06/01, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione della sua quota di proprietà, stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione è calcolato ai sensi dell'articolo 38 dello stesso decreto: se riguarda una costruzione legittimamente edificata, nella misura venale del bene con la riduzione del trenta per cento. se riguarda una costruzione legittimamente edificata, nella misura venale del bene con la riduzione del venti per cento. se riguarda una costruzione legittimamente edificata, nella misura venale del bene. se riguarda una costruzione legittimamente edificata, nella misura venale del bene con la riduzione del quaranta per cento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione, è calcolato nella misura venale del bene ai sensi dell'articolo 38 dello stesso decreto: se riguarda una costruzione edificata anche in parziale difformità dalla concessione. se riguarda una costruzione edificata anche in parziale difformità dalla concessione, per la quale è stata rilasciata concessione in sanatoria. se riguarda una costruzione edificata anche in assenza di concessione, per la quale è stata rilasciata concessione in sanatoria. se riguarda una costruzione legittimamente edificata.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione è calcolato nella misura venale del bene ai sensi dell'articolo 38 dello stesso decreto: se riguarda un'area inserita in un piano di lottizzazione. se riguarda una costruzione legittimamente edificata. se riguarda un'area edificabile. se riguarda un'area non edificabile.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione della sua quota di proprietà stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione è calcolato ai sensi dell'articolo 40, comma 3 dello stesso decreto: se riguarda un'area non edificabile, nella misura venale del bene con l'aumento del venti per cento. se riguarda un'area non edificabile, nella misura venale del bene con l'aumento del trenta per cento. se riguarda un'area non edificabile, nella misura venale del bene con l'aumento del quaranta per cento. se riguarda un'area non edificabile, aumentando del cinquanta per cento l'importo dovuto.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione della sua quota di proprietà stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione, se riguarda un'area non edificabile, è calcolato ai sensi dell'articolo 40, comma 3 dello stesso decreto: nella misura venale del bene con l'aumento del quaranta per cento. nella misura venale del bene con l'aumento del trenta per cento. nella misura venale del bene con l'aumento del venti per cento. aumentando del cinquanta per cento l'importo dovuto.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione della sua quota di proprietà stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione è calcolato ai sensi dell'articolo 40, comma 3 dello stesso decreto: se riguarda un'area non edificabile, aumentando del cinquanta per cento l'importo dovuto. se riguarda un'area non edificabile, nella misura venale del bene con l'aumento del venti per cento. se riguarda un'area non edificabile, aumentando del cinquanta per cento la misura venale del bene. se riguarda un'area non edificabile, aumentando del sessanta per cento la misura venale del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione della sua quota di proprietà stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione, se riguarda un'area non edificabile, è calcolato ai sensi dell'articolo 40, comma 3 dello stesso decreto: aumentando del cinquanta per cento la misura venale del bene. aumentando del cinquanta per cento l'importo dovuto. raddoppiando la misura venale del bene. aumentando del sessanta per cento la misura venale del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione è calcolato moltiplicando per tre l'importo dovuto ai sensi dell'articolo 40, comma 3 dello stesso decreto: se riguarda un'area non edificabile concessa in mezzadria a tempo indeterminato. se riguarda un'area non edificabile coltivata direttamente dal proprietario. se riguarda un'area non edificabile coltivata in regime di impresa agricola. se riguarda un'area non edificabile concessa in mezzadria a tempo determinato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione è calcolato moltiplicando per tre l'importo dovuto ai sensi dell'articolo 40, comma 3 dello stesso decreto: se riguarda un'area non edificabile coltivata direttamente dal proprietario. se riguarda un'area non edificabile concessa in uso ad una cooperativa sociale. se riguarda un'area non edificabile concessa in mezzadria a tempo determinato. se riguarda un'area non edificabile concessa in mezzadria a tempo indeterminato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione, se riguarda un'area edificabile, è calcolato ai sensi dell'articolo 37 dello stesso decreto: senza la riduzione del quaranta per cento. con l'aumento del quaranta per cento. con l'aumento del cinquanta per cento. con l'aumento del sessanta per cento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione è calcolato ai sensi dell'articolo 37 dello stesso decreto: se riguarda un'area edificabile, con l'aumento del quaranta per cento. se riguarda un'area edificabile, senza la riduzione del quaranta per cento. se riguarda un'area edificabile, con l'aumento del cinquanta per cento. se riguarda un'area edificabile, con l'aumento del sessanta per cento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione è calcolato ai sensi dell'articolo 38 dello stesso decreto: se riguarda una costruzione legittimamente edificata, nella misura venale del bene con l'aumento del quaranta per cento. se riguarda una costruzione legittimamente edificata, nella misura venale del bene. se riguarda una costruzione legittimamente edificata, nella misura venale del bene con l'aumento del sessanta per cento. se riguarda una costruzione legittimamente edificata, nella misura venale del bene con l'aumento del cinquanta per cento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione, se riguarda una costruzione legittimamente edificata, è calcolato ai sensi dell'articolo 38 dello stesso decreto: nella misura venale del bene. nella misura venale del bene, con l'aumento del quaranta per cento. nella misura venale del bene, con l'aumento del cinquanta per cento. nella misura venale del bene, con l'aumento del sessanta per cento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione è calcolato ai sensi dell'articolo 38 dello stesso decreto: se riguarda una costruzione legittimamente edificata, nella misura venale del bene con la riduzione del trenta per cento. se riguarda una costruzione legittimamente edificata, nella misura venale del bene. se riguarda una costruzione legittimamente edificata, nella misura venale del bene con la riduzione del quaranta per cento. se riguarda una costruzione legittimamente edificata, nella misura venale del bene con la riduzione del venti per cento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione, se riguarda una costruzione legittimamente edificata, è calcolato ai sensi dell'articolo 38 dello stesso decreto: nella misura venale del bene, con la riduzione del venti per cento. nella misura venale del bene. nella misura venale del bene, con la riduzione del quaranta per cento. nella misura venale del bene, con la riduzione del trenta per cento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327,il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione, se riguarda un'area non edificabile, è calcolato ai sensi dell'articolo 40, comma 3, dello stesso decreto: raddoppiando l'importo dovuto. aumentando del cinquanta per cento l'importo dovuto. aumentando del sessanta per cento l'importo dovuto. aumentando del settanta per cento l'importo dovuto.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione, se riguarda un'area non edificabile, è calcolato ai sensi dell'articolo 40, comma 3, dello stesso decreto: aumentando del cinquanta per cento la misura venale del bene. aumentando del sessanta per cento la misura venale del bene. aumentando del cinquanta per cento l'importo dovuto. raddoppiando la misura venale del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione, se riguarda un'area non edificabile, è calcolato ai sensi dell'articolo 40, comma 3, dello stesso decreto: nella misura venale del bene con l'aumento del venti per cento. nella misura venale del bene con l'aumento del quaranta per cento. aumentando del cinquanta per cento l'importo dovuto. nella misura venale del bene con l'aumento del trenta per cento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione è calcolato aumentando del cinquanta per cento l'importo dovuto ai sensi dell'articolo 40, comma 3, dello stesso decreto: se riguarda un'area non edificabile. se riguarda un'area non edificabile solo in quanto sottoposta a vincolo paesaggistico. se riguarda un'area non edificabile solo in quanto sottoposta a vincolo storico-archeologico. se riguarda un'area edificabile.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione, è calcolato aumentando del cinquanta per cento l'importo dovuto ai sensi dell'articolo 40, comma 3 dello stesso decreto: se riguarda un'area non edificabile concessa in uso ad una cooperativa sociale. se riguarda un'area non edificabile. se riguarda un'area non edificabile coltivata direttamente dal proprietario. se riguarda un'area non edificabile coltivata in regime di impresa agricola.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione è calcolato moltiplicando per tre l'importo dovuto ai sensi dell'articolo 40, comma 3, dello stesso decreto: se riguarda un'area edificabile non edificata. se riguarda un'area edificabile. se riguarda un'area non edificabile coltivata direttamente dal proprietario. se riguarda un'area non edificabile.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione, se riguarda un'area non edificabile coltivata direttamente dal proprietario, è calcolato ai sensi dell'articolo 40, comma 3, dello stesso decreto: raddoppiando l'importo dovuto, e in tale caso compete al proprietario l'indennità aggiuntiva di cui all'articolo 40, comma 4. moltiplicando per tre l'importo dovuto, e in tale caso non compete al proprietario l'indennità aggiuntiva di cui all'articolo 40, comma 4. quintuplicando l'importo dovuto, e in tale caso non compete al proprietario l'indennità aggiuntiva di cui all'articolo 40, comma 4. moltiplicando per tre l'importo dovuto, maggiorato dell'indennità aggiuntiva di cui all'articolo 40, comma 4.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo dell'atto di cessione del bene stipulato dal proprietario col soggetto beneficiario dell'espropriazione è calcolato moltiplicando per tre l'importo dovuto ai sensi dell'articolo 40, comma 3, dello stesso decreto: se riguarda un'area non edificabile concessa in uso ad una cooperativa sociale. se riguarda un'area non edificabile coltivata in regime di impresa agricola. se riguarda un'area non edificabile coltivata direttamente dal proprietario. se riguarda un'area non edificabile concessa in mezzadria a tempo indeterminato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se risulta l'impossibilità dell'esecuzione dell'opera pubblica anche in epoca anteriore al compimento del termine di dieci anni, decorrente dalla data in cui è stato eseguito il decreto di esproprio, l'espropriato: può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura del doppio del valore venale del bene. può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura del valore venale del bene. può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura della metà del valore venale del bene. può chiedere che sia accertata la decadenza della dichiarazione di pubblica utilità, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se l'opera pubblica non è stata realizzata entro il termine di dieci anni, decorrente dalla data in cui è stato eseguito il decreto di esproprio, l'espropriato: può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura del valore venale del bene. può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura del doppio del valore venale del bene. può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura della metà del valore venale del bene. può chiedere che sia accertata la decadenza della dichiarazione di pubblica utilità, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se l'opera di pubblica utilità non è stata cominciata entro il termine di dieci anni, decorrente dalla data in cui è stato eseguito il decreto di esproprio, l'espropriato: può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura del valore venale del bene. può chiedere che sia accertata la decadenza della dichiarazione di pubblica utilità, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità. può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura del doppio del valore venale del bene. può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura della metà del valore venale del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se risulta l'impossibilità dell'esecuzione dell'opera di pubblica utilità anche in epoca anteriore al compimento del termine di dieci anni, decorrente dalla data in cui è stato eseguito il decreto di esproprio, l'espropriato: può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura della metà del valore venale del bene. può chiedere che sia accertata la decadenza della dichiarazione di pubblica utilità, e che sia disposta la restituzione del bene espropriato. può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura del valore venale del bene. può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura del doppio del valore venale del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se risulta l'impossibilità dell'esecuzione dell'opera pubblica anche in epoca anteriore al compimento del termine di dieci anni, decorrente dalla data in cui è stato eseguito il decreto di esproprio, l'espropriato: può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura del valore venale del bene. può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura della metà del valore venale del bene. può chiedere che sia accertata la decadenza della dichiarazione di pubblica utilità, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità. può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura del doppio del valore venale del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se risulta l'impossibilità dell'esecuzione dell'opera di pubblica utilità anche in epoca anteriore al compimento del termine di dieci anni, decorrente dalla data in cui è stato eseguito il decreto di esproprio, l'espropriato: può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura della metà del valore venale del bene. può chiedere che sia accertata la decadenza della dichiarazione di pubblica utilità, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità. può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura del valore venale del bene. può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura del doppio del valore venale del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se risulta l'impossibilità dell'esecuzione dell'opera pubblica anche in epoca anteriore al compimento del termine di dieci anni, decorrente dalla data in cui è stato eseguito il decreto di esproprio, l'espropriato: può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura del doppio del valore venale del bene. può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura della metà del valore venale del bene. può chiedere che sia accertata la decadenza della dichiarazione di pubblica utilità, e che sia disposta la restituzione del bene espropriato. può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura del valore venale del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, se l'opera pubblica non è stata cominciata entro il termine di dieci anni, decorrente dalla data in cui è stato eseguito il decreto di esproprio, l'espropriato: può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura della metà del valore venale del bene. può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura del valore venale del bene. può chiedere che la dichiarazione di pubblica utilità venga rinnovata, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità, calcolata nella misura del doppio del valore venale del bene. può chiedere che sia accertata la decadenza della dichiarazione di pubblica utilità, e che sia disposto il pagamento di una somma a titolo di indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il termine di validità di cinque anni dell'autorizzazione paesistica rilasciata per la realizzazione dell'opera di pubblica utilità, decorre: dall'inizio dei lavori, se l'opera viene consegnata all'ente espropriante nel quinquennio da tale momento. dal rilascio del provvedimento di autorizzazione e sino all'inizio dei lavori. dal rilascio del provvedimento di autorizzazione, se i lavori sono ultimati nel quinquennio da tale momento. dall'inizio dei lavori, se l'opera è ultimata nel quinquennio da tale momento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorizzazione paesistica rilasciata per la realizzazione di pubblica utilità, si considera valida per tutta la durata dei lavori: qualora i lavori siano iniziati nel triennio dal rilascio dell'autorizzazione. qualora i lavori siano iniziati nel quinquennio dal rilascio dell'autorizzazione. qualora i lavori siano iniziati nel biennio dal rilascio dell'autorizzazione. qualora i lavori siano iniziati entro l'anno dal rilascio dell'autorizzazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorizzazione paesistica rilasciata per la realizzazione dell'opera di pubblica utilità, qualora i lavori siano iniziati nel quinquennio: si considera valida per un ulteriore triennio dall'inizio dei lavori. si considera valida per tutta la durata dei lavori. si considera valida per un ulteriore quinquennio dall'inizio dei lavori. si considera valida per un ulteriore triennio dall'inizio dei lavori.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorizzazione paesistica rilasciata per la realizzazione dell'opera pubblica, si considera valida per tutta la durata dei lavori: qualora i lavori siano iniziati nel quinquennio dal rilascio dell'autorizzazione. qualora i lavori siano iniziati nel triennio dal rilascio dell'autorizzazione. qualora i lavori siano iniziati nel biennio dal rilascio dell'autorizzazione. qualora i lavori siano iniziati entro l'anno dal rilascio dell'autorizzazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il termine di validità di cinque anni dell'autorizzazione paesistica rilasciata per la realizzazione dell'opera pubblica, decorre: dall'inizio dei lavori, se l'opera viene consegnata all'ente espropriante nel quinquennio da tale momento. dal rilascio del provvedimento di autorizzazione e sino all'inizio dei lavori. dall'inizio dei lavori, se l'opera è ultimata nel quinquennio da tale momento. dal rilascio del provvedimento di autorizzazione, se i lavori sono ultimati nel quinquennio da tale momento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando è stata realizzata l'opera pubblica, se l'espropriato chiede la restituzione della parte del bene, già di sua proprietà, che non sia stata utilizzata, il soggetto beneficiario della espropriazione indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera pubblica e che possono essere ritrasferiti, nonché il relativo corrispettivo: con lettera raccomandata semplice, trasmessa al proprietario ed al comune nel cui territorio si trova il bene. con lettera raccomandata con avviso di ricevimento, trasmessa al proprietario ed al comune nel cui territorio si trova il bene. con comunicazione telegrafica, trasmessa al proprietario ed al comune nel cui territorio si trova il bene, ed avviso affisso all'Albo pretorio dello stesso comune. con lettera raccomandata semplice, trasmessa al proprietario ed al comune nel cui territorio si trova il bene, ed avviso affisso all'Albo pretorio dello stesso comune.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando è stata realizzata l'opera di pubblica utilità, se l'espropriato chiede la restituzione della parte del bene, già di sua proprietà, che non sia stata utilizzata, il soggetto beneficiario della espropriazione indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera pubblica e che possono essere ritrasferiti, nonché il relativo corrispettivo: con comunicazione telegrafica, trasmessa al proprietario ed al comune nel cui territorio si trova il bene, e con avviso affisso all'Albo pretorio dello stesso comune. con lettera raccomandata semplice, trasmessa al proprietario ed al comune nel cui territorio si trova il bene. con lettera raccomandata semplice, trasmessa al proprietario ed al comune nel cui territorio si trova il bene, e con avviso affisso all'Albo pretorio dello stesso comune. con lettera raccomandata con avviso di ricevimento, trasmessa al proprietario ed al comune nel cui territorio si trova il bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando è stata realizzata l'opera di pubblica utilità, se l'espropriato chiede la restituzione della parte del bene, già di sua proprietà, che non sia stata utilizzata, il soggetto beneficiario della espropriazione: indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera di pubblica utilità e che possono essere ritrasferiti, invitando l'espropriato a formulare un'offerta di corrispettivo entro venti giorni dalla comunicazione. indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera di pubblica utilità e che possono essere ritrasferiti, nonché il relativo corrispettivo. indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera di pubblica utilità e che possono essere ritrasferiti, invitando l'espropriato a formulare un'offerta di corrispettivo entro un mese dalla comunicazione. indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera di pubblica utilità e che possono essere ritrasferiti, invitando l'espropriato a formulare un'offerta di corrispettivo entro quindici giorni dalla comunicazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando è stata realizzata l'opera pubblica, se l'espropriato chiede la restituzione della parte del bene, già di sua proprietà, che non sia stata utilizzata, il soggetto beneficiario della espropriazione: indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera pubblica e che possono essere ritrasferiti, invitando l'espropriato a formulare un'offerta di corrispettivo entro venti giorni dalla comunicazione. indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera pubblica e che possono essere ritrasferiti, invitando l'espropriato a formulare un'offerta di corrispettivo entro quindici giorni dalla comunicazione. indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera pubblica e che possono essere ritrasferiti, nonché il relativo corrispettivo. indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera pubblica e che possono essere ritrasferiti, invitando l'espropriato a formulare un'offerta di corrispettivo entro un mese dalla comunicazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando è stata realizzata l'opera pubblica, l'espropriato può chiedere: il pagamento di una indennità commisurata al triplo del valore venale della parte del bene, già di sua proprietà, che non sia stata utilizzata. il pagamento di una indennità commisurata al valore venale della parte del bene, già di sua proprietà, che non sia stata utilizzata. il pagamento di una indennità commisurata al doppio del valore venale della parte del bene, già di sua proprietà, che non sia stata utilizzata. la restituzione della parte del bene, già di sua proprietà, che non sia stata utilizzata.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando è stata realizzata l'opera di pubblica utilità, l'espropriato può chiedere: il pagamento di una indennità commisurata al doppio del valore venale della parte del bene, già di sua proprietà, che non sia stata utilizzata, rinunciando a richiederne la restituzione. il pagamento di una indennità commisurata al valore venale della parte del bene, già di sua proprietà, che non sia stata utilizzata, rinunciando a richiederne la restituzione. il pagamento di una indennità commisurata al triplo del valore venale della parte del bene, già di sua proprietà, che non sia stata utilizzata, rinunciando a richiederne la restituzione. la restituzione della parte del bene, già di sua proprietà, che non sia stata utilizzata.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando è stata realizzata l'opera pubblica, se chiede la restituzione della parte del bene, già di sua proprietà, che non sia stata utilizzata, l'espropriato invia copia della sua originaria istanza all'autorità che ha emesso il decreto di esproprio: entro i sei mesi successivi alla ricezione della lettera raccomandata con avviso di ricevimento nella quale il soggetto beneficiario dell'espropriazione indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera pubblica e che possono essere ritrasferiti, nonché il relativo corrispettivo. entro i tre mesi successivi alla ricezione della lettera raccomandata con avviso di ricevimento nella quale il soggetto beneficiario dell'espropriazione indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera pubblica e che possono essere ritrasferiti, nonché il relativo corrispettivo. entro i due mesi successivi alla ricezione della lettera raccomandata con avviso di ricevimento nella quale il soggetto beneficiario dell'espropriazione indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera pubblica e che possono essere ritrasferiti, nonché il relativo corrispettivo. nei trenta giorni successivi alla ricezione della lettera raccomandata con avviso di ricevimento nella quale il soggetto beneficiario dell'espropriazione indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera pubblica e che possono essere ritrasferiti, nonché il relativo corrispettivo.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando è stata realizzata l'opera di pubblica utilità, se chiede la restituzione della parte del bene, già di sua proprietà, che non sia stata utilizzata, l'espropriato invia copia della sua originaria istanza all'autorità che ha emesso il decreto di esproprio: entro i due mesi successivi alla ricezione della lettera raccomandata con avviso di ricevimento nella quale il soggetto beneficiario dell'espropriazione indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera pubblica e che possono essere ritrasferiti, nonché il relativo corrispettivo. entro i tre mesi successivi alla ricezione della lettera raccomandata con avviso di ricevimento nella quale il soggetto beneficiario dell'espropriazione indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera pubblica e che possono essere ritrasferiti, nonché il relativo corrispettivo. entro i sei mesi successivi alla ricezione della lettera raccomandata con avviso di ricevimento nella quale il soggetto beneficiario dell'espropriazione indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera pubblica e che possono essere ritrasferiti, nonché il relativo corrispettivo. nei trenta giorni successivi alla ricezione della lettera raccomandata con avviso di ricevimento nella quale il soggetto beneficiario dell'espropriazione indica i beni che non servono all'esecuzione dell'opera pubblica e che possono essere ritrasferiti, nonché il relativo corrispettivo.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando è stata realizzata l'opera pubblica, se l'espropriato chiede la restituzione della parte del bene, già di sua proprietà, che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera, ed il soggetto beneficiario dell'espropriazione non indica i beni da ritrasferire: l'espropriato può chiedere all'autorità che ha emesso il decreto di esproprio di cedergli la parte del bene espropriato che non serve più per la realizzazione dell'opera pubblica, determinando il corrispettivo richiesto. l'espropriato può chiedere all'autorità che ha emesso il decreto di esproprio di cedergli senza corrispettivo la parte del bene espropriato che non serve più per la realizzazione dell'opera pubblica. l'espropriato può chiedere all'autorità che ha emesso il decreto di esproprio di determinare la parte del bene espropriato che non serve più per la realizzazione dell'opera pubblica. l'espropriato può chiedere all'autorità che ha emesso il decreto di esproprio di determinare il valore venale della parte del bene espropriato che non serve più per la realizzazione dell'opera pubblica.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, quando è stata realizzata l'opera di pubblica utilità, se l'espropriato chiede la restituzione della parte del bene, già di sua proprietà, che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera, ed il soggetto beneficiario dell'espropriazione non indica i beni da ritrasferire: l'espropriato può chiedere all'autorità che ha emesso il decreto di esproprio di determinare la parte del bene espropriato che non serve più per la realizzazione dell'opera di pubblica utilità. l'espropriato può chiedere all'autorità che ha emesso il decreto di esproprio di cedergli senza corrispettivo la parte del bene espropriato che non serve più per la realizzazione dell'opera di pubblica utilità. l'espropriato può chiedere all'autorità che ha emesso il decreto di esproprio di determinare il valore venale della parte del bene espropriato che non serve più per la realizzazione dell'opera di pubblica utilità. l'espropriato può chiedere all'autorità che ha emesso il decreto di esproprio di cedergli la parte del bene espropriato che non serve più per la realizzazione dell'opera di pubblica utilità, determinando il corrispettivo richiesto.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera pubblica, se non è concordato dalle parti, è determinato: dalla commissione provinciale competente alla determinazione dell'indennità definitiva di esproprio, sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento del ritrasferimento. dalla Agenzia delle entrate nella cui circoscrizione è situato il bene, sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento del ritrasferimento. dall'ufficio del registro nella cui circoscrizione è situato il bene, sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento del ritrasferimento. da un collegio arbitrale designato dal presidente del tribunale nella cui circoscrizione è situato il bene, che decide secondo equità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, la stima del corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera di pubblica utilità, è determinata dalla commissione provinciale competente alla determinazione dell'indennità definitiva di esproprio: su istanza di chi vi abbia interesse. su istanza del soggetto beneficiario dell'espropriazione, in caso di inerzia dell'espropriato. su istanza del proprietario di un'area confinante, in caso di inerzia dell'espropriato. su istanza dell'autorità sindacale del Comune nel cui territorio si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera pubblica, se non è concordato dalle parti, è determinato: dall'ufficio del registro nella cui circoscrizione è situato il bene, sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento del ritrasferimento. dall'ufficio tecnico erariale, sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento del ritrasferimento. dalla Agenzia delle entrate nella cui circoscrizione è situato il bene, sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento del ritrasferimento. da un collegio arbitrale designato dal presidente del tribunale nella cui circoscrizione è situato il bene, che decide secondo equità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera pubblica, se non è concordato dalle parti: è determinato dall'Agenzia delle entrate nella cui circoscrizione è situato il bene. è determinato da un collegio arbitrale designato dal presidente del tribunale nella cui circoscrizione è situato il bene. è determinato dall'ufficio tecnico erariale. è determinato dall'ufficio del registro nella cui circoscrizione è situato il bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, la stima del corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera pubblica, è determinata dall'ufficio tecnico erariale: su istanza del proprietario di un'area confinante, in caso di inerzia dell'espropriato. su istanza di chi vi abbia interesse. su istanza del soggetto beneficiario dell'espropriazione, in caso di inerzia dell'espropriato. su istanza dell'autorità sindacale del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, la stima del corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera di pubblica utilità, è determinata dall'ufficio tecnico erariale: su istanza del soggetto beneficiario dell'espropriazione, in caso di inerzia dell'espropriato. su istanza dell'autorità sindacale del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. su istanza del proprietario di un'area confinante, in caso di inerzia dell'espropriato. su istanza di chi vi abbia interesse.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera di pubblica utilità, se non è concordato dalle parti: è determinato dall'Agenzia delle entrate nella cui circoscrizione è situato il bene. è determinato dall'ufficio del registro nella cui circoscrizione è situato il bene. è determinato dall'ufficio tecnico erariale. è determinato da un collegio arbitrale designato dal presidente del tribunale nella cui circoscrizione è situato il bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera pubblica, se non è concordato dalle parti, è determinato dall'ufficio tecnico erariale: sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento del ritrasferimento. sulla base della media dei trasferimenti a titolo oneroso di aree situate nella medesima zona, individuate a campione, registrati nell'anno antecedente al momento del ritrasferimento. sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento dell'occupazione d'urgenza. sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità provvisoria, e con riguardo al momento dell'occupazione d'urgenza.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera di pubblica utilità, se non è concordato dalle parti, è determinato dall'ufficio tecnico erariale: sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità provvisoria, e con riguardo al momento dell'occupazione d'urgenza. sulla base della media dei trasferimenti a titolo oneroso di aree situate nella medesima zona, individuate a campione, registrati nell'anno antecedente al momento del ritrasferimento. sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento del ritrasferimento. sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento dell'occupazione d'urgenza.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera pubblica, se non è concordato dalle parti, è determinato dalla commissione provinciale competente alla determinazione dell'indennità definitiva di esproprio: sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento del ritrasferimento. sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità provvisoria, e con riguardo al momento dell'occupazione d'urgenza. sulla base della media dei trasferimenti a titolo oneroso di aree situate nella medesima zona, individuate a campione, registrati nell'anno antecedente al momento del ritrasferimento. sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento dell'occupazione d'urgenza.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera di pubblica utilità, se non è concordato dalle parti, è determinato dalla commissione provinciale competente alla determinazione dell'indennità definitiva di esproprio: sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento del ritrasferimento. sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento dell'occupazione d'urgenza. sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità provvisoria, e con riguardo al momento dell'occupazione d'urgenza. sulla base della media dei trasferimenti a titolo oneroso di aree situate nella medesima zona, individuate a campione, registrati nell'anno antecedente al momento del ritrasferimento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera di pubblica utilità, se non è concordato dalle parti, è determinato: dalla commissione provinciale competente alla determinazione dell'indennità definitiva di esproprio, sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento del ritrasferimento. dalla Agenzia delle entrate nella cui circoscrizione è situato il bene, sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento del ritrasferimento. dall'ufficio del registro nella cui circoscrizione è situato il bene, sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento del ritrasferimento. da un collegio arbitrale designato dal presidente del tribunale nella cui circoscrizione è situato il bene, che decide secondo equità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera di pubblica utilità, se non è concordato dalle parti: è determinato da un collegio arbitrale designato dal presidente del tribunale nella cui circoscrizione è situato il bene. è determinato dall'ufficio del registro nella cui circoscrizione è situato il bene. è determinato dalla commissione provinciale competente alla determinazione dell'indennità definitiva di esproprio. è determinato dall'Agenzia delle entrate nella cui circoscrizione è situato il bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera di pubblica utilità, se non è concordato dalle parti, è determinato: dall'ufficio tecnico erariale, sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento del ritrasferimento. dalla Agenzia delle entrate nella cui circoscrizione è situato il bene, sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento del ritrasferimento. da un collegio arbitrale designato dal presidente del tribunale nella cui circoscrizione è situato il bene, che decide secondo equità. dall'ufficio del registro nella cui circoscrizione è situato il bene, sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio e con riguardo al momento del ritrasferimento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, la stima del corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera pubblica, è determinata dalla commissione provinciale competente alla determinazione dell'indennità definitiva di esproprio: su istanza dell'autorità sindacale del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. su istanza di chi vi abbia interesse. su istanza del soggetto beneficiario dell'espropriazione, in caso di inerzia dell'espropriato. su istanza del proprietario di un'area confinante, in caso di inerzia dell'espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera pubblica, se non è concordato dalle parti, su istanza di chi vi abbia interesse, sulla base dei criteri applicati per la determinazione dell'indennità di esproprio: è determinato da un collegio arbitrale designato dal presidente del tribunale nella cui circoscrizione è situato il bene. è determinato dalla commissione provinciale competente alla determinazione dell'indennità definitiva di esproprio. è determinato dall'Agenzia delle entrate nella cui circoscrizione è situato il bene. è determinato dall'ufficio del registro nella cui circoscrizione è situato il bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, avverso la stima del corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera di pubblica utilità, determinata dalla commissione provinciale competente alla determinazione dell'indennità definitiva di esproprio: è proponibile opposizione al giudice di pace coordinatore del tribunale nel cui circondario si trova il bene espropriato. è proponibile opposizione alla corte d'appello nel cui distretto si trova il bene espropriato. è proponibile opposizione al presidente del tribunale nel cui circondario si trova il bene espropriato. è proponibile opposizione al presidente della corte d'appello nel cui distretto si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il termine di sessanta giorni entro il quale il Comune può esercitare il diritto di prelazione per le aree comprese nel suo territorio e non utilizzate per realizzare le opere oggetto della dichiarazione di pubblica utilità, decorre: dalla data in cui sono state ultimate le opere oggetto della dichiarazione di pubblica utilità. dalla data in cui sono state collaudate le opere oggetto della dichiarazione di pubblica utilità. dalla notifica dell'atto che ha determinato il corrispettivo. dalla notifica dell'accordo delle parti, contenente con precisione i dati identificativi dell'area.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, avverso la stima del corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera di pubblica utilità, determinata dall'ufficio tecnico erariale: è proponibile opposizione al presidente della corte d'appello nel cui distretto si trova il bene espropriato. è proponibile opposizione al giudice di pace coordinatore del tribunale nel cui circondario si trova il bene espropriato. è proponibile opposizione alla corte d'appello nel cui distretto si trova il bene espropriato. è proponibile opposizione al presidente del tribunale nel cui circondario si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le aree comprese nel suo territorio e non utilizzate per realizzare le opere oggetto della dichiarazione di pubblica utilità, acquisite dal comune che ha esercitato il diritto di prelazione sulle stesse aree: fanno parte del patrimonio disponibile. fanno parte del patrimonio indisponibile. fanno parte del patrimonio indisponibile, ma possono essere cedute a titolo gratuito a cooperative sociali od organizzazioni non lucrative di utilità sociale. fanno parte del patrimonio disponibile, ma sono vincolate per fini di utilità sociale.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per le aree comprese nel suo territorio e non utilizzate per realizzare le opere oggetto della dichiarazione di pubblica utilità, il comune può esercitare il diritto di prelazione: entro il termine di sessanta giorni, decorrente dalla data in cui gli è notificato l'accordo delle parti, contenente con precisione i dati identificativi dell'area. entro il termine di sessanta giorni, decorrente dalla data in cui sono state ultimate le opere oggetto della dichiarazione di pubblica utilità. entro il termine di sessanta giorni, decorrente dalla data in cui sono state collaudate le opere oggetto della dichiarazione di pubblica utilità. entro il termine di sessanta giorni, decorrente dalla notifica dell'atto che ha determinato il corrispettivo.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per le aree comprese nel suo territorio e non utilizzate per realizzare le opere oggetto della dichiarazione di pubblica utilità, il comune: può esercitare il diritto di prelazione. può utilizzarle per la costruzione di alloggi di edilizia economica e popolare, se si tratta di aree edificabili. può concederle in uso a cooperative sociali. può concederle a mezzadria a tempo determinato, se si tratta di aree non edificabili.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il termine di centottanta giorni entro il quale il comune può esercitare il diritto di prelazione per le aree comprese nel suo territorio e non utilizzate per realizzare le opere oggetto della dichiarazione di pubblica utilità, decorre: dalla data in cui sono state ultimate le opere oggetto della dichiarazione di pubblica utilità. dalla data in cui gli è notificato l'accordo delle parti, contenente con precisione i dati identificativi dell'area e il corrispettivo. dalla data in cui le parti si sono accordate. dalla data in cui sono state collaudate le opere oggetto della dichiarazione di pubblica utilità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, avverso la stima del corrispettivo della retrocessione della parte del bene che non sia stata utilizzata per la realizzazione dell'opera pubblica, determinata dall'ufficio tecnico erariale: è proponibile opposizione alla corte d'appello nel cui distretto si trova il bene espropriato. è proponibile opposizione al presidente della corte d'appello nel cui distretto si trova il bene espropriato. è proponibile opposizione al presidente del tribunale nel cui circondario si trova il bene espropriato. è proponibile opposizione al giudice di pace coordinatore del tribunale nel cui circondario si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante può disporre l'occupazione temporanea di aree non soggette al procedimento espropriativo: se ciò risulti utile per la corretta esecuzione dei lavori previsti. se ciò risulti utile per la maggiore economicità dei lavori previsti. se ciò risulti necessario per la corretta esecuzione dei lavori previsti. se ciò risulti necessario per la maggiore economicità dei lavori previsti.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante può disporre l'occupazione temporanea di aree non soggette al procedimento espropriativo anche individuate all'esito dell'approvazione del piano di zona: se ciò risulti utile per la corretta esecuzione dei lavori previsti. se ciò risulti necessario per la corretta esecuzione dei lavori previsti. se ciò risulti utile per la migliore economicità dei lavori previsti. se ciò risulti necessario per la migliore economicità dei lavori previsti.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante può disporre l'occupazione temporanea di aree non soggette al procedimento espropriativo individuate all'esito dell'approvazione delle varianti derivanti dalle prescrizioni di altro atto, anche di natura territoriale, che in base alla legislazione vigente comporti variante al piano urbanistico: se ciò risulti utile per la corretta esecuzione dei lavori previsti. se ciò risulti necessario per la migliore economicità dei lavori previsti. se ciò risulti necessario per la corretta esecuzione dei lavori previsti. se ciò risulti utile per la migliore economicità dei lavori previsti.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante può disporre l'occupazione temporanea di aree non soggette al procedimento espropriativo anche individuate all'esito dell'approvazione del piano di recupero: se ciò risulti utile per la corretta esecuzione dei lavori previsti. se ciò risulti necessario per la corretta esecuzione dei lavori previsti. se ciò risulti necessario per la maggiore economicità dei lavori previsti. se ciò risulti utile per la maggiore economicità dei lavori previsti.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante può disporre l'occupazione temporanea di aree non soggette al procedimento espropriativo anche individuate all'esito dell'approvazione del piano di ricostruzione: se ciò risulti utile per la maggiore economicità dei lavori previsti. se ciò risulti utile per la corretta esecuzione dei lavori previsti. se ciò risulti necessario per la maggiore economicità dei lavori previsti. se ciò risulti necessario per la corretta esecuzione dei lavori previsti.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante può disporre l'occupazione temporanea di aree non soggette al procedimento espropriativo anche individuate all'esito dell'approvazione del piano di lottizzazione: se ciò risulti utile per la maggiore economicità dei lavori previsti. se ciò risulti necessario per la maggiore economicità dei lavori previsti. se ciò risulti utile per la corretta esecuzione dei lavori previsti. se ciò risulti necessario per la corretta esecuzione dei lavori previsti.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante può disporre l'occupazione temporanea di aree non soggette al procedimento espropriativo anche individuate all'esito dell'approvazione del piano particolareggiato: se ciò risulti utile per la corretta esecuzione dei lavori previsti. se ciò risulti necessario per la corretta esecuzione dei lavori previsti. se ciò risulti necessario per la maggiore economicità dei lavori previsti. se ciò risulti utile per la maggiore economicità dei lavori previsti.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'autorità espropriante può disporre l'occupazione temporanea di aree non soggette al procedimento espropriativo anche individuate all'esito dell'approvazione del piano delle aree da destinare a insediamenti produttivi: se ciò risulti utile per la corretta esecuzione dei lavori previsti. se ciò risulti necessario per la corretta esecuzione dei lavori previsti. se ciò risulti necessario per la maggiore economicità dei lavori previsti. se ciò risulti utile per la maggiore economicità dei lavori previsti.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora l'autorità espropriante disponga l'occupazione temporanea di aree non soggette al procedimento espropriativo, l'avviso al proprietario del fondo contiene, tra l'altro: l'indicazione del luogo in cui è prevista l'esecuzione dell'ordinanza che dispone l'occupazione temporanea. l'indicazione del nominativo del funzionario responsabile del procedimento. l'indicazione dell'indennità di occupazione determinata in via provvisoria. l'indicazione del termine di durata dell'occupazione temporanea.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora l'autorità espropriante disponga l'occupazione temporanea di aree non soggette al procedimento espropriativo, l'avviso al proprietario del fondo contiene, tra l'altro: l'indicazione del giorno e dell'ora in cui è prevista l'esecuzione dell'ordinanza che dispone l'occupazione temporanea. l'indicazione del termine di durata dell'occupazione temporanea. l'indicazione dell'indennità di occupazione determinata in via provvisoria. l'indicazione del nominativo del funzionario responsabile del procedimento.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora l'autorità espropriante disponga l'occupazione temporanea di aree non soggette al procedimento espropriativo, l'avviso al proprietario del fondo è notificato: con pubblicazione nell'albo pretorio del comune nel cui circondario risiede il proprietario. con pubblicazione nel foglio degli annunzi legali della provincia di riferimento. con pubblicazione nell'albo pretorio del comune nel cui circondario sono situate le aree. nelle forme degli atti processuali civili.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora l'autorità espropriante disponga l'occupazione temporanea di aree non soggette al procedimento espropriativo, al momento della immissione in possesso: è notificato al proprietario l'avviso contenente l'indicazione dell'indennità di occupazione determinata in via provvisoria. è redatto il verbale sullo stato di consistenza dei luoghi. è notificato al proprietario l'avviso contenente l'indicazione del nominativo del funzionario responsabile del procedimento. è notificato al proprietario l'avviso contenente l'indicazione del termine di durata dell'occupazione temporanea.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora l'autorità espropriante disponga l'occupazione temporanea di aree non soggette al procedimento espropriativo, al momento della immissione in possesso, nel caso di assenza del proprietario, il verbale sullo stato di consistenza dei luoghi è redatto: con la presenza di almeno due testimoni che non siano congiunti, o dipendenti, del medesimo proprietario. in contraddittorio con il possessore e con la presenza di almeno due testimoni che non siano congiunti, o dipendenti, del medesimo proprietario. con la presenza di almeno due testimoni che non siano dipendenti del soggetto espropriante. in contraddittorio con il possessore e con la presenza di almeno due testimoni che non siano dipendenti del soggetto espropriante.
A norma del D.P.R. 8/06/01, n. 327, qualora l'autorità espropriante disponga l'occupazione temporanea di aree non soggette al procedimento espropriativo, al momento della immissione in possesso il verbale sullo stato di consistenza dei luoghi è redatto: in contraddittorio con il possessore, anche in assenza del proprietario. in contraddittorio con i titolari di diritti reali sul bene da occupare, anche in assenza del proprietario. in contraddittorio con i titolari di diritti personali sul bene da occupare, anche in assenza del proprietario. in contraddittorio con il proprietario.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora l'autorità espropriante disponga l'occupazione temporanea di aree non soggette al procedimento espropriativo, al momento della immissione in possesso il verbale sullo stato di consistenza dei luoghi è redatto: in contraddittorio con il proprietario. in contraddittorio con il possessore, e con la presenza di almeno due testimoni che non siano dipendenti del soggetto espropriante. in contraddittorio con il proprietario, e con la presenza di almeno due testimoni che non siano dipendenti del soggetto espropriante. in contraddittorio con il proprietario, e con la presenza di almeno due testimoni che non siano dipendenti del soggetto espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, qualora l'autorità espropriante disponga l'occupazione temporanea di aree non soggette al procedimento espropriativo, al momento della immissione in possesso, nel caso di rifiuto del proprietario, il verbale sullo stato di consistenza dei luoghi è redatto: con la presenza di almeno due testimoni che non siano dipendenti del soggetto espropriante. con la presenza di almeno due testimoni che non siano congiunti, o dipendenti, del medesimo proprietario. in contraddittorio con il possessore e con la presenza di almeno due testimoni che non siano dipendenti del soggetto espropriante. in contraddittorio con il possessore e con la presenza di almeno due testimoni che non siano congiunti, o dipendenti, del medesimo proprietario.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le formalità previste per l'occupazione temporanea di aree non soggette ad esproprio, si applicano, in quanto compatibili: nel caso di rottura di argini, e in ogni altro caso in cui si utilizzano beni altrui per urgenti ragioni di salvaguardia della salute pubblica. nel caso di rottura di argini, e in ogni altro caso in cui si utilizzano beni altrui per urgenti ragioni di pubblica utilità. nel caso di rottura di argini, e in ogni altro caso in cui si utilizzano beni altrui per urgenti ragioni di salvaguardia della pubblica incolumità. nel caso di rottura di argini, e in ogni altro caso in cui si utilizzano beni altrui per urgenti ragioni di salvaguardia della igiene pubblica.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le formalità previste per l'occupazione temporanea di aree non soggette ad esproprio, si applicano, in quanto compatibili: nel caso di alluvioni, e in ogni altro caso in cui si utilizzano beni altrui per urgenti ragioni di pubblica utilità. nel caso di alluvioni, e in ogni altro caso in cui si utilizzano beni altrui per urgenti ragioni di salvaguardia della igiene pubblica. nel caso di alluvioni, e in ogni altro caso in cui si utilizzano beni altrui per urgenti ragioni di salvaguardia della pubblica incolumità. nel caso di alluvioni, e in ogni altro caso in cui si utilizzano beni altrui per urgenti ragioni di salvaguardia della salute pubblica.
A norma del D.P.R. 08 giugno 01, n. 327, le formalità previste per l'occupazione temporanea di aree non soggette ad esproprio, si applicano, in quanto compatibili: nel caso di frane, e in ogni altro caso in cui si utilizzano beni altrui per urgenti ragioni di salvaguardia della pubblica incolumità. nel caso di frane, e in ogni altro caso in cui si utilizzano beni altrui per urgenti ragioni di pubblica utilità. nel caso di frane, e in ogni altro caso in cui si utilizzano beni altrui per urgenti ragioni di salvaguardia della salute pubblica. nel caso di frane, e in ogni altro caso in cui si utilizzano beni altrui per urgenti ragioni di salvaguardia della igiene pubblica.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso di occupazione di un'area, l'indennità dovuta al proprietario, determinata dalla competente commissione provinciale, se manca l'accordo, è comunicata allo stesso proprietario: con avviso pubblicato nell'albo pretorio del comune nel cui circondario risiede il proprietario. con avviso pubblicato nel foglio degli annunzi legali della provincia. con atto notificato con le forme degli atti processuali civili. con avviso pubblicato nell'albo pretorio del comune nel cui circondario si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso di occupazione di un'area, l'indennità dovuta al proprietario, se manca l'accordo: è determinata dalla commissione provinciale competente alla determinazione dell'indennità definitiva di esproprio di area non edificabile, che ne dà comunicazione al proprietario. è determinata dall'autorità prefettizia della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato che è determinata dall'autorità sindacale del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato che è determinata da un collegio arbitrale designato dal presidente del tribunale nella cui circoscrizione territoriale si trova il bene espropriato che ne dà comunicazione al proprietario.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso di occupazione di un'area, l'indennità dovuta al proprietario, se manca l'accordo è determinata: dall'autorità prefettizia della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato. dall'autorità sindacale del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. dalla commissione provinciale competente alla determinazione dell'indennità definitiva di esproprio di area non edificabile. da un collegio arbitrale designato dal presidente del tribunale nella cui circoscrizione territoriale si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso di occupazione di un'area, l'indennità dovuta al proprietario, se manca l'accordo, è determinata dalla competente commissione provinciale: su istanza dell'autorità sindacale del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. su istanza del soggetto beneficiario dell'espropriazione, in caso di inerzia del proprietario. su istanza di chi vi abbia interesse. su istanza del proprietario di un'area confinante, in caso di inerzia del proprietario.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso di occupazione di un'area, contro la determinazione della indennità dovuta al proprietario effettuata dalla competente commissione provinciale: è proponibile l'opposizione alla stima. è proponibile un ricorso all'autorità prefettizia della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato. è proponibile un ricorso al presidente della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato. è proponibile un ricorso all'autorità sindacale del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, i beni da espropriare per la realizzazione delle opere destinate alla difesa militare sono individuati: dal Consiglio supremo di difesa. dal Ministero delle infrastrutture. dal Capo di stato maggiore dell'esercito. dal Ministero della difesa.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'elenco delle indennità da corrispondere ai proprietari dei beni da espropriare per la realizzazione delle opere destinate alla difesa militare, è trasmesso: al presidente della regione nel cui territorio essi si trovano. al comandante del distretto militare nel cui territorio essi si trovano. al sindaco nel cui territorio essi si trovano. al presidente dell'amministrazione provinciale nel cui territorio essi si trovano.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nei casi di espropriazione per fini strumentali e per interesse archeologico, previsti dal testo unico in materia di beni culturali e ambientali: si applicano le disposizioni del t. u. sui lavori pubblici. si applicano le disposizioni del t. u. sulle espropriazioni per pubblica utilità. si applicano le disposizioni del t. u. sulle espropriazioni per pubblica utilità in quanto compatibili. non si applicano le disposizioni del t. u. sulle espropriazioni per pubblica utilità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le controversie aventi per oggetto i comportamenti delle amministrazioni pubbliche e dei soggetti ad esse equiparati, conseguenti alla applicazione delle disposizioni del testo unico sulle espropriazioni per pubblica utilità, sono devolute: alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. alle camere arbitrali della provincia nel cui territorio si trovano i beni da espropriare. alla giurisdizione del giudice ordinario. alla giurisdizione della Corte dei conti.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, le controversie aventi per oggetto gli accordi delle amministrazioni pubbliche e dei soggetti ad esse equiparati, conseguenti alla applicazione delle disposizioni del testo unico sulle espropriazioni per pubblica utilità, sono devolute: alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. alla giurisdizione del giudice ordinario. alla giurisdizione della Corte dei conti. alle camere arbitrali della provincia nel cui territorio si trovano i beni da espropriare.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per i giudizi aventi per oggetto i provvedimenti relativi alle procedure di occupazione delle aree destinate all'esecuzione di opere pubbliche: l'amministrazione può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della qualifica di dirigente, autorizzato dal presidente dell'amministrazione provinciale nel cui territorio essi si trovano. l'amministrazione può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della qualifica di dirigente, autorizzato dall'autorità sindacale del comune nel cui territorio essi si trovano. l'amministrazione può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della qualifica di dirigente, autorizzato dal presidente della regione nel cui territorio essi si trovano. l'amministrazione può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della qualifica di dirigente, autorizzato dal rappresentante legale dell'ente.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per i giudizi aventi per oggetto i provvedimenti relativi alle procedure di espropriazione delle aree destinate all'esecuzione di opere di pubblica utilità: l'amministrazione può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, di qualsiasi qualifica, autorizzato dal rappresentante legale dell'ente. l'amministrazione può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della laurea in giurisprudenza, autorizzato dal rappresentante legale dell'ente. l'amministrazione può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della qualifica di dirigente, autorizzato dal rappresentante legale dell'ente. l'amministrazione può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso dell'abilitazione al patrocinio forense, autorizzato dal rappresentante legale dell'ente.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per i giudizi aventi per oggetto i provvedimenti relativi alle procedure di occupazione delle aree destinate all'esecuzione di opere di pubblica utilità: l'amministrazione può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della laurea in giurisprudenza, autorizzato dal rappresentante legale dell'ente. l'amministrazione può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della qualifica di dirigente, autorizzato dal rappresentante legale dell'ente. l'amministrazione può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, di qualsiasi qualifica, autorizzato dal rappresentante legale dell'ente. l'amministrazione può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso dell'abilitazione al patrocinio forense, autorizzato dal rappresentante legale dell'ente.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per i giudizi aventi per oggetto i provvedimenti relativi alle procedure di occupazione delle aree destinate all'esecuzione di opere pubbliche: il ricorrente può stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore. il ricorrente non può stare in giudizio personalmente. il ricorrente non può stare in giudizio personalmente, e deve essere assistito da un difensore abilitato al patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori. il ricorrente non può stare in giudizio personalmente, e deve essere assistito da un difensore abilitato al patrocinio davanti alle corti sovranazionali.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, per i giudizi aventi per oggetto i provvedimenti relativi alle procedure di espropriazione delle aree destinate all'esecuzione di opere di pubblica utilità: il ricorrente può stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore. il ricorrente non può stare in giudizio personalmente, e deve essere assistito da un difensore abilitato al patrocinio davanti alle corti sovranazionali. il ricorrente non può stare in giudizio personalmente, e deve essere assistito da un difensore abilitato al patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori. il ricorrente non può stare in giudizio personalmente.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario espropriato può impugnare innanzi alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, la stima fatta dalla commissione provinciale competente: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio per le espropriazioni. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario espropriato può impugnare innanzi alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, la liquidazione delle spese di stima: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio per le espropriazioni. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il promotore dell'espropriazione può impugnare innanzi alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, gli atti di determinazione dell'indennità: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio per le espropriazioni. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario espropriato può impugnare innanzi alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, gli atti dei procedimenti di nomina dei periti: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio per le espropriazioni.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il promotore dell'espropriazione può impugnare innanzi alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, la liquidazione delle spese di stima: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio per le espropriazioni. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il promotore dell'espropriazione può impugnare innanzi alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, gli atti dei procedimenti di nomina dei periti: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio per le espropriazioni. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario espropriato può chiedere alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, la determinazione giudiziale dell'indennità: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio per le espropriazioni. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il terzo che ne abbia interesse può impugnare innanzi alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, gli atti dei procedimenti di nomina dei periti: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio per le espropriazioni. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il promotore dell'espropriazione può impugnare innanzi alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, la stima fatta dai tecnici: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio per le espropriazioni. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario espropriato può impugnare innanzi alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, gli atti di determinazione dell'indennità: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio per le espropriazioni. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il terzo che ne abbia interesse può impugnare innanzi alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, la liquidazione delle spese di stima: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio delle espropriazioni. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il terzo che ne abbia interesse può impugnare innanzi alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, la stima fatta dalla competente commissione provinciale: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio per le espropriazioni. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il terzo che ne abbia interesse può impugnare innanzi alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato,la stima fatta dai tecnici: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio delle espropriazioni. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il terzo che ne abbia interesse può chiedere alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, la determinazione giudiziale dell'indennità: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio per le espropriazioni. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il proprietario espropriato può impugnare innanzi alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, la stima fatta dai tecnici: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio per le espropriazioni. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il promotore dell'espropriazione può chiedere alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, la determinazione giudiziale dell'indennità: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio per le espropriazioni. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il terzo che ne abbia interesse può impugnare innanzi alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, gli atti di determinazione dell'indennità: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio per le espropriazioni. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il promotore dell'espropriazione può impugnare innanzi alla corte d'appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, la stima fatta dalla commissione provinciale competente: decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio delle espropriazioni. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio tecnico erariale nella cui circoscrizione si trova il bene espropriato. decorsi trenta giorni dalla comunicazione dell'avvenuto deposito della relazione di stima presso l'ufficio del genio civile della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'opposizione alla stima è proposta: con atto di citazione notificato, tra l'altro, al promotore dell'espropriazione, se attore è il proprietario del bene. con atto di citazione notificato alla commissione provinciale competente per la determinazione dell'indennità definitiva, se attore è il proprietario del bene. con atto di citazione notificato al sindaco del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato, se attore è il proprietario del bene. con atto di citazione notificato al presidente della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato, se attore è il proprietario del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'opposizione alla stima è proposta: con atto di citazione notificato al sindaco del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato, se attore è il promotore dell'espropriazione. con atto di citazione notificato all'autorità espropriante e al proprietario del bene, se attore è il promotore dell'espropriazione. con atto di citazione notificato alla commissione provinciale competente per la determinazione dell'indennità definitiva, se attore è il promotore dell'espropriazione. con atto di citazione notificato al presidente della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato, se attore è il promotore dell'espropriazione.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'opposizione alla stima è proposta: con atto di citazione notificato, tra l'altro, all'autorità espropriante, se attore è il proprietario del bene. con atto di citazione notificato alla commissione provinciale competente per la determinazione dell'indennità definitiva, se attore è il proprietario del bene. con atto di citazione notificato al sindaco del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato, se attore è il proprietario del bene. con atto di citazione notificato al presidente della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato, se attore è il proprietario del bene.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'opposizione alla stima è proposta, se attore è il promotore dell'espropriazione: con atto di citazione notificato, tra l'altro, al proprietario del bene e al concessionario dell'opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell'indennità. con atto di citazione notificato alla commissione provinciale competente per la determinazione dell'indennità definitiva e al concessionario dell'opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell'indennità. con atto di citazione notificato al sindaco del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato e al concessionario dell'opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell'indennità. con atto di citazione notificato al presidente della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato e al concessionario dell'opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell'indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'opposizione alla stima è proposta, se attore è il proprietario del bene: con atto di citazione notificato alla commissione provinciale competente per la determinazione dell'indennità definitiva e al concessionario dell'opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell'indennità. con atto di citazione notificato al presidente della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato e al concessionario dell'opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell'indennità. con atto di citazione notificato al sindaco del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato e al concessionario dell'opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell'indennità. con atto di citazione notificato, tra l'altro, all'autorità espropriante e al concessionario dell'opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell'indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'opposizione alla stima è proposta, se attore è il proprietario del bene: con atto di citazione notificato al presidente della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato e al concessionario dell'opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell'indennità. con atto di citazione notificato, tra l'altro, al promotore dell'espropriazione e al concessionario dell'opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell'indennità. con atto di citazione notificato alla commissione provinciale competente per la determinazione dell'indennità definitiva e al concessionario dell'opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell'indennità. con atto di citazione notificato al sindaco del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato e al concessionario dell'opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell'indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, l'opposizione alla stima è proposta, se attore è il promotore dell'espropriazione: con atto di citazione notificato alla commissione provinciale competente per la determinazione dell'indennità definitiva,e al concessionario dell'opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell'indennità. con atto di citazione notificato, tra l'altro, all'autorità espropriante e al concessionario dell'opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell'indennità. con atto di citazione notificato al sindaco del comune nel cui territorio si trova il bene espropriato e al concessionario dell'opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell'indennità. con atto di citazione notificato al presidente della provincia nel cui territorio si trova il bene espropriato e al concessionario dell'opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell'indennità.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, trascorso il termine per la proposizione dell'opposizione alla stima: l'indennità di esproprio è fissata definitivamente nella semisomma dell'importo risultante dalla perizia, aumentata del quaranta per cento. l'indennità di esproprio è fissata definitivamente nella semisomma dell'importo risultante dalla perizia. l'indennità di esproprio è fissata definitivamente nella semisomma dell'importo risultante dalla perizia, aumentata del cinquanta per cento. l'indennità di esproprio è fissata definitivamente nella somma risultante dalla perizia.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso di utilizzazione di un suolo edificabile per scopi di pubblica utilità, in assenza del valido ed efficace provvedimento di esproprio alla data del 30 settembre 1996, ai fini della determinazione del risarcimento del danno si applicano: i criteri previsti per la determinazione dell'indennità nel caso di esproprio di un'area edificabile,con esclusione della riduzione del quaranta per cento e con l'incremento dell'importo nella misura del dieci per cento. i criteri previsti per la determinazione dell'indennità nel caso di esproprio di un'area edificabile,con esclusione della riduzione del cinquanta per cento e con l'incremento dell'importo nella misura del dieci per cento. i criteri previsti per la determinazione dell'indennità nel caso di esproprio di un'area edificabile, con l'incremento dell'importo nella misura del dieci per cento. i criteri previsti per la determinazione dell'indennità nel caso di esproprio di un'area edificabile.
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, nel caso di utilizzazione di un suolo edificabile per scopi di pubblica utilità, in assenza del valido ed efficace provvedimento di esproprio alla data del 30 settembre 1996, ai giudizi pendenti alla data del 1° gennaio 1997: ai fini della determinazione del risarcimento del danno, si applicano i criteri previsti per la determinazione dell'indennità nel caso di esproprio di un'area legittimamente edificata, con l'incremento dell'importo nella misura del quaranta per cento del valore venale del bene. ai fini della determinazione del risarcimento del danno, si applicano i criteri previsti per la determinazione dell'indennità nel caso di esproprio di un'area edificabile,con esclusione della riduzione del quaranta per cento e con l'incremento dell'importo nella misura del dieci per cento. ai fini della determinazione del risarcimento del danno, si applicano criteri previsti per la determinazione dell'indennità nel caso di esproprio di un'area legittimamente edificata, con l'incremento dell'importo nella misura del dieci per cento del valore venale del bene. ai fini della determinazione del risarcimento del danno, si applicano i criteri previsti per la determinazione dell'indennità nel caso di esproprio di un'area legittimamente edificata, con la riduzione del quaranta per cento del valore venale del bene,
A norma del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il soggetto già espropriato alla data dell'entrata in vigore della legge 8 agosto 1992, n. 359, se alla stessa data risultava ancora contestabile la determinazione dell'indennità di esproprio: può accettare l'indennità provvisoria con esclusione della riduzione del quaranta per cento, prevista per la determinazione dell'indennità nel caso di esproprio di un'area edificabile. può accettare l'indennità provvisoria calcolata applicando i criteri previsti per la determinazione dell'indennità nel caso di esproprio di un'area legittimamente edificata, con l'incremento dell'importo nella misura del quaranta per cento del valore venale del bene. può accettare l'indennità provvisoria calcolata applicando i criteri previsti per la determinazione dell'indennità nel caso di esproprio di un'area legittimamente edificata,con l'incremento dell'importo nella misura del dieci per cento del valore venale del bene. può accettare l'indennità provvisoria calcolata applicando i criteri previsti per la determinazione dell'indennità nel caso di esproprio di un'area legittimamente edificata,con la riduzione del quaranta per cento del valore venale del bene.
A norma del D.P.R. del 24 novembre 1971 n. 1199, contro gli atti amministrativi non definitivi è ammesso ricorso in unica istanza all'organo sovraordinato da parte di chi vi abbia interesse: per motivi di legittimità sempre e per motivi di merito solo nei casi, nei limiti e con le modalità previsti dalla legge o dagli ordinamenti dei singoli enti. per motivi di legittimità e di merito. per soli motivi di legittimità. per soli motivi di merito.
A norma del D.P.R. del 24 novembre 1971 n. 1199, è ammesso ricorso gerarchico in unica istanza all'organo sovraordinato da parte di chi vi abbia interesse: contro gli atti amministrativi non definitivi. contro gli atti amministrativi non efficaci. contro gli atti amministrativi non esecutori. contro gli atti amministrativi non discrezionali.
A norma del D.P.R. del 24 novembre 1971 n. 1199, in quali casi è ammesso ricorso amministrativo da parte di chi vi abbia interesse contro gli atti amministrativi di enti pubblici? Mai. Solo nei casi, nei limiti e con le modalità previsti dalla legge o dagli ordinamenti dei singoli enti. Solo nei casi di atti non definitivi. Solo nei casi di atti di alta amministrazione.
A norma del D.P.R. del 24 novembre 1971 n. 1199, in quali casi è ammesso ricorso amministrativo da parte di chi vi abbia interesse contro gli atti amministrativi di organi collegiali? Mai. Solo nei casi di atti non definitivi. Solo nei casi, nei limiti e con le modalità previsti dalla legge o dagli ordinamenti dei singoli enti. Solo nei casi di atti di alta amministrazione.
A norma del D.P.R. del 24 novembre 1971 n. 1199, in quali casi è ammesso ricorso amministrativo da parte di chi vi abbia interesse contro gli atti amministrativi dei Ministri? Solo nei casi di atti di alta amministrazione. Solo nei casi, nei limiti e con le modalità previsti dalla legge. Solo nei casi di atti non definitivi. Mai.
A norma del D.P.R. del 24 novembre 1971 n. 1199, i ricorsi rivolti nel termine prescritto a organi diversi da quello competente non sono soggetti a dichiarazione di irricevibilità, ed anzi sono trasmessi d'ufficio all'organo competente, allorché: i ricorsi stessi siano rivolti ad organi appartenenti alla medesima amministrazione. i ricorsi stessi siano rivolti ad organi appartenenti ad altra amministrazione. i ricorsi stessi siano rivolti al Presidente della Repubblica. i ricorsi stessi siano proposti in sede giurisdizionale.
A norma del D.P.R. del 24 novembre 1971 n. 1199, i ricorsi rivolti nel termine prescritto a organi diversi da quello competente, ma appartenenti alla medesima amministrazione, sono soggetti a dichiarazione di irricevibilità? No, sono soggetti a dichiarazione di inammissibilità, e i ricorsi stessi sono trasmessi su istanza del ricorrente all'organo competente. No, e i ricorsi stessi sono trasmessi d'ufficio all'organo competente. Sì, ma il ricorrente può ottenere la rimessione in termini se dimostra di essere incorso in errore sull'individuazione dell'organo competente per causa a lui non imputabile. Sì, in ogni caso.
A norma del D.P.R. del 24 novembre 1971 n. 1199, l'organo competente a decidere il ricorso amministrativo può sospendere l'esecuzione dell'atto impugnato? Sì, in ogni caso, ma esclusivamente su domanda del ricorrente proposta nello stesso ricorso. Sì, se ricorrono gravi motivi, d'ufficio o su domanda del ricorrente. No, in nessun caso. Sì, ma solo se non pende ricorso all'autorità giurisdizionale competente.
A norma del D.P.R. del 24 novembre 1971 n. 1199, nell'ipotesi in cui il ricorrente non abbia provveduto a comunicare il ricorso amministrativo agli altri soggetti direttamente interessati ed individuabili sulla base dell'atto impugnato: l'organo decidente provvede a dichiarare inammissibile il ricorso. l'organo decidente pronunzia nel merito del ricorso, ma la decisione non è opponibile ai controinteressati cui il ricorso stesso non sia stato comunicato. l'organo decidente provvede a dichiarare irricevibile il ricorso. l'organo decidente provvede a comunicare il ricorso agli altri soggetti direttamente interessati ed individuabili sulla base dell'atto impugnato.
A norma del D.P.R. del 24 novembre 1971 n. 1199, quale conseguenza è prevista per l'ipotesi in cui sia decorso il termine di novanta giorni dalla data di presentazione del ricorso amministrativo senza che l'organo adito abbia comunicato la decisione? Il ricorso si intende accolto a tutti gli effetti. Il ricorso si intende respinto a tutti gli effetti, e contro il provvedimento impugnato non è esperibile né il ricorso all'autorità giurisdizionale competente, né quello straordinario al Presidente della Repubblica. Il ricorso si intende respinto a tutti gli effetti, e contro il provvedimento impugnato è esperibile il ricorso all'autorità giurisdizionale competente, o quello straordinario al Presidente della Repubblica. Il ricorso si intende accolto se proposto per incompetenza o per altri motivi di legittimità, e respinto se proposto per motivi di merito.
A norma del D.P.R. del 24 novembre 1971 n. 1199, in quali casi può essere presentato ricorso in opposizione all'organo che ha emanato l'atto impugnato? Negli stessi casi in cui è ammesso ricorso all'organo sovraordinato. Nei casi previsti dalla legge. Nei casi in cui il rimedio sia stato espressamente indicato nell'atto dall'organo che lo ha emanato. Nei casi in cui non sia esperibile il ricorso all'autorità giurisdizionale.
A norma del D.P.R. del 24 novembre 1971 n. 1199, in quali casi è ammesso ricorso straordinario al Presidente della Repubblica da parte di chi vi abbia interesse? Contro gli atti amministrativi definitivi per motivi di merito. Contro gli atti amministrativi definitivi per motivi di legittimità. Contro gli atti amministrativi non definitivi per motivi di legittimità. Contro gli atti amministrativi non definitivi per motivi di merito.
A norma del D.P.R. del 24 novembre 1971 n. 1199, quale conseguenza è prevista con riguardo all'ammissibilità del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, quando l'atto sia stato impugnato con ricorso giurisdizionale da parte dello stesso interessato? È ammesso il ricorso straordinario per soli motivi di merito. Non è ammesso il ricorso straordinario. È ammesso il ricorso straordinario, ma il procedimento relativo a quest'ultimo resta sospeso fino alla decisione del ricorso giurisdizionale. È ammesso il ricorso straordinario, ed il procedimento in sede giurisdizionale resta sospeso.
A norma del D.P.R. del 24 novembre 1971 n. 1199, quale facoltà di scelta è rimessa ai controinteressati cui sia stato notificato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica? I controinteressati possono richiedere, con atto notificato al ricorrente e all'organo che ha emanato l'atto impugnato, che il ricorso sia deciso in sede giurisdizionale. I controinteressati possono richiedere, con atto notificato al ricorrente e all'organo che ha emanato l'atto impugnato, che il ricorso sia deciso dallo stesso organo che ha emanato l'atto. I controinteressati possono richiedere, con atto notificato al ricorrente e all'organo che ha emanato l'atto impugnato, che il ricorso sia deciso dall'organo sovraordinato rispetto a quello che ha emanato l'atto. I controinteressati possono richiedere, con atto notificato al ricorrente e all'organo che ha emanato l'atto impugnato, che il ricorso sia deciso da un collegio di arbitri nominati dal presidente del tribunale nei modi previsti dall'articolo 810 c.p.c..
A norma del D.P.R. del 24 novembre 1971 n. 1199, con quale mezzo possono essere impugnati i decreti del Presidente della Repubblica che decidono i ricorsi straordinari? Possono essere impugnati per revocazione nei casi previsti dall'articolo 395 del codice di procedura civile. Possono essere impugnati con ricorso per cassazione nei casi previsti dall'articolo 360 del codice di procedura civile. Possono essere impugnati con ricorso al Consiglio dei ministri. Possono essere impugnati con ricorso alla Corte costituzionale.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, per documento di identità si intende: un documento munito di fotografia o di impronte digitali o retiniche rilasciato secondo le modalità previste con decreto del Ministro dell'interno che consenta di dimostrare l'identità personale del titolare. la carta di identità ed ogni altro documento munito di fotografia rilasciato, su supporto cartaceo, magnetico o informatico da una pubblica amministrazione competente dello Stato italiano o di altri Stati, con la finalità prevalente di dimostrare l'identità personale del suo titolare. la carta di identità, munita di fotografia e di impronte digitali, formata da una pubblica amministrazione italiana, che consenta di accertare l'identità personale del suo titolare. un documento magnetico o informatico rilasciato dall'amministrazione comunale al fine di attestare l'identità personale del suo titolare.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, per documento informatico si intende: la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti. il supporto, ottico o fotografico, di provvedimenti amministrativi e di atti dei relativi procedimenti. la rappresentazione elettronica di provvedimenti e atti delle amministrazioni statali o locali. la rappresentazione informatica, secondo le modalità previste dal regolamento di esecuzione, di atti, fatti o dati delle pubbliche amministrazioni.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, per documento di riconoscimento si intende: ogni documento che, secondo le forme e le modalità previste con decreto del Ministro dell'interno, consenta l'identificazione personale del titolare. ogni documento munito di fotografia del titolare e rilasciato, su supporto cartaceo, magnetico o informatico, da una pubblica amministrazione italiana o di altri Stati, che consenta l'identificazione personale del titolare. ogni documento, rilasciato su supporto informatico, da una pubblica amministrazione dello Stato o degli enti locali, che consenta di dimostrare l'identificazione personale del titolare. ogni documento, munito di fotografia o di impronte digitali del titolare, e rilasciato, su supporto cartaceo, magnetico o informatico, da una pubblica amministrazione italiana o, a condizione di reciprocità, di altri Stati, che renda riconoscibile il titolare.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, per documento amministrativo si intende: ogni rappresentazione, formata secondo le modalità previste dal regolamento di esecuzione, di provvedimenti o atti emanati dalle pubbliche amministrazioni, o utilizzati nei relativi procedimenti. ogni rappresentazione del contenuto di atti esterni dell'amministrazione dello Stato. ogni rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle pubbliche amministrazioni o, comunque, utilizzati ai fini dell'attività amministrativa. ogni atto a rilevanza esterna delle pubbliche amministrazioni.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, per certificato si intende: il documento rilasciato solo dal sindaco avente funzioni di ricognizione, riproduzione e partecipazione a terzi di stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi o registri pubblici, o comunque accertati da soggetti titolari di funzioni pubbliche. il documento rilasciato da una pubblica amministrazione italiana, o, a condizione di reciprocità, straniera, avente funzione riproduttiva di stati, qualità personali e fatti che risultino accertati dai competenti uffici o organi. il documento rilasciato da una amministrazione pubblica avente funzione di ricognizione, riproduzione e partecipazione a terzi di stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi o registri pubblici. il documento riproduttivo di provvedimenti o atti di una pubblica amministrazione.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, per documento di identità elettronico si intende: il documento analogo alla carta di identità elettronica rilasciato dal comune fino al compimento del quindicesimo anno di età. il documento analogo alla carta di identità elettronica rilasciato ad un cittadino maggiorenne da un ente territoriale. un documento su supporto magnetico o ottico che consenta l'identificazione personale del titolare, rilasciato dal comune secondo le modalità previste dal regolamento di esecuzione. un documento atto a consentire l'identificazione personale del titolare, rilasciato dalla prefettura a mezzo del sistema informatico dell'amministrazione dell'interno.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, per documento amministrativo si intende: ogni rappresentazione del contenuto di atti esterni dell'amministrazione dello Stato. ogni rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle pubbliche amministrazioni o, comunque, utilizzati ai fini dell'attività amministrativa. ogni esternazione, comunque espressa, del contenuto di atti delle amministrazioni dello Stato, delle regioni, delle provincie e dei comuni. ogni atto a rilevanza esterna delle pubbliche amministrazioni.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, per documento amministrativo si intende: ogni rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle pubbliche amministrazioni o, comunque, utilizzati ai fini dell'attività amministrativa. ogni rappresentazione scritta o informatizzata di provvedimenti delle pubbliche amministrazioni. ogni esternazione, comunque espressa, del contenuto di atti delle amministrazioni dello Stato, delle regioni, delle provincie e dei comuni. ogni rappresentazione del contenuto di atti esterni dell'amministrazione dello Stato.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, per legalizzazione di firma si intende: l'attestazione, da parte di un pubblico ufficiale, che la firma è stata apposta in sua presenza, alla presenza di due testimoni, da persona in possesso di legale qualità. l'attestazione ufficiale della legale qualità di chi ha apposto la propria firma sopra atti, certificati, copie ed estratti, nonché dell'autenticità della firma stessa. l'attestazione della legale qualità di soggetto che ha sottoscritto atti che lo concernono. l'autenticazione della firma, apposta su atti che lo concernono, di soggetto che dichiari di essere titolare di una funzione pubblica.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, per autenticazione di sottoscrizione si intende: l'attestazione, da parte di un pubblico ufficiale, che la sottoscrizione è stata apposta in sua presenza, previo accertamento dell'identità della persona che sottoscrive. l'attestazione, da parte di un ufficio comunale, che la sottoscrizione è di persona personalmente conosciuta dal pubblico ufficiale che provvede all'autenticazione. l'apposizione della sottoscrizione davanti ad un incaricato di pubblico servizio, con relativa verbalizzazione. l'apposizione di sottoscrizione davanti ad un pubblico ufficiale, che attesta la verità dei fatti dichiarati dal sottoscrittore.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, per documento d'identità si intende: la carta di identità rilasciata, su supporto cartaceo, dall'amministrazione competente dello Stato italiano con la finalità esclusiva di dimostrare l'identità personale del suo titolare. la carta di identità ed ogni altro documento munito della fotografia del titolare rilasciato, su supporto cartaceo, magnetico o informatico dall'amministrazione competente dello Stato italiano o di altri Stati, con la finalità prevalente di dimostrare l'identità personale del suo titolare. la carta di identità o ogni altro documento munito di fotografia e di impronte digitali, comunque formato da una pubblica amministrazione italiana o, a condizione di reciprocità, straniera, che consenta di accertare l'identità personale del suo titolare. un documento cartaceo o magnetico rilasciato dall'amministrazione statale o comunale al fine di attestare l'identità personale del suo titolare.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, per legalizzazione di fotografia si intende: l'attestazione, da parte di una pubblica amministrazione competente, che un'immagine fotografica corrisponde alla persona dell'interessato. la certificazione da parte di un pubblico ufficiale o di un incaricato di pubblico servizio che un'immagine fotografica appartiene alla persona dell'interessato. la dichiarazione resa da un soggetto ad un pubblico ufficiale o ad un incaricato di pubblico servizio che l'immagine fotografica ad esso esibita è autentica. la dichiarazione, resa dal soggetto ritratto secondo le modalità stabilite con decreto del Ministro dell'interno, che la fotografia è la propria.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, per documento amministrativo si intende: ogni atto a rilevanza esterna delle pubbliche amministrazioni. ogni rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle pubbliche amministrazioni o, comunque, utilizzati ai fini dell'attività amministrativa. ogni esternazione, comunque espressa, del contenuto di atti delle amministrazioni dello Stato, delle regioni, delle provincie e dei comuni. ogni formulazione leggibile di provvedimenti delle pubbliche amministrazioni o di atti dei relativi procedimenti.
A norma del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, s'intende per documento informatico: la riproduzione informatica, nei casi stabiliti con decreto del Ministro dell'interno, di dati giuridicamente rilevanti. la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti. la riproduzione mediante sistemi informatici o telematici di un documento cartaceo formato da soggetti privati. la rappresentazione su supporto magnetico di atti, giuridicamente rilevanti, formati da soggetti privati o da pubbliche amministrazioni.
A norma del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, s'intende per firma digitale: il risultato della procedura informatica basata su un sistema di chiavi asimmetriche, una privata, una pubblica ed una di validazione, che consente al sottoscrittore, tramite la chiave privata, al destinatario, tramite la chiave pubblica, e al certificatore, tramite la chiave di validazione, di rendere manifesta, verificare e validare la provenienza e l'integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici. il risultato della procedura informatica (validazione) basata su un sistema di chiavi asimmetriche a coppia, una pubblica ed una privata, che consente al sottoscrittore tramite la chiave pubblica ed al destinatario tramite la chiave privata, rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l'integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici. il risultato della procedura informatica (validazione) basata su un sistema di chiavi asimmetriche a coppia, una pubblica ed una privata, che consente al titolare tramite la chiave privata ed al destinatario tramite la chiave pubblica, rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l'integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici. il risultato della procedura giuridico-informatica basata su un sistema di chiavi simmetriche che consente al sottoscrittore e al destinatario di trarre la giuridica certezza della provenienza e dell'integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici.
Le disposizioni del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, si applicano: ai cittadini italiani e degli Stati dell'Unione europea che presentino condizioni di reciprocità, alle società di capitali, alle società di persone e alle associazioni e comitati aventi sede in Italia, alla Amministrazione dello Stato e degli enti locali. solo ai cittadini e alle persone giuridiche italiani, alle pubbliche amministrazioni e agli enti, alle associazioni e ai comitati con sede legale in Italia. ai cittadini italiani e dell'Unione europea, alle persone giuridiche, alle società di persone, alle pubbliche amministrazioni e agli enti, alle associazioni e ai comitati aventi sede legale in Italia o in uno dei Paesi dell'Unione europea. ai cittadini e alle persone giuridiche italiani, e, a condizione di reciprocità, a quelli degli Stati dell'Unione europea, alle pubbliche amministrazioni e agli enti territoriali.
A norma del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, la dichiarazione di chi non sa o non può firmare è raccolta: dal pubblico ufficiale che conosca personalmente il dichiarante nelle forme previste dal regolamento di esecuzione. dal pubblico ufficiale previo accertamento dell'identità personale del dichiarante. dal sindaco o da suo delegato, alla presenza di almeno un testimone. da un pubblico ufficiale o da un incaricato di pubblico servizio alla presenza di due testimoni previa esibizione della carta di identità.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, la dichiarazione nell'interesse di chi si trovi in una situazione di impedimento temporaneo, per ragioni connesse allo stato di salute: è raccolta dal sindaco, o suo delegato, o da un notaio. è sostituita dalla dichiarazione contenente espressa indicazione dell'esistenza di un impedimento, resa, fra gli altri, dal coniuge, o, in sua assenza, dai figli, al pubblico ufficiale. può essere effettuata dal coniuge o dal convivente, o, in mancanza, da parente fino al sesto grado, con espressa indicazione dell'impedimento. è raccolta da un parente fino al secondo grado, con dettagliata indicazione dell'impedimento.
Se l'interessato è soggetto alla potestà dei genitori, a tutela o a curatela, le dichiarazioni e i documenti di cui al D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, sono sottoscritti: dall'interessato stesso con l'assistenza di un pubblico ufficiale. rispettivamente dal genitore esercente la potestà, dal tutore, o dall'interessato stesso con l'assistenza del curatore. dal sindaco o suo delegato, o dal notaio, con espressa indicazione dello stato dell'interessato. dall'interessato, previa autorizzazione del giudice tutelare.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, le pubbliche amministrazioni ed i privati hanno la facoltà di sostituire, a tutti gli effetti, i documenti dei propri archivi: con la riproduzione su supporto magnetico del tipo approvato dall'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione. con la riproduzione su qualunque supporto atto a garantire la sicurezza dei documenti. con la riproduzione su supporto ottico effettuata secondo le regole tecniche stabilite con decreto del Ministro dell'interno, sentita l'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione. con la riproduzione su supporto fotografico, su supporto ottico o con ogni altro mezzo idoneo a garantire la conformità dei documenti agli originali.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, il documento informatico trasmesso per via telematica: si intende inviato e pervenuto al destinatario se trasmesso all'indirizzo elettronico conosciuto dalla pubblica amministrazione e se il destinatario conferma, a mezzo fax, la ricezione. si intende inviato e pervenuto al destinatario, se trasmesso all'indirizzo elettronico conosciuto dalla pubblica amministrazione, e se il destinatario ne conferma la ricezione a mezzo raccomandata. si intende inviato e pervenuto al destinatario, se trasmesso all'indirizzo elettronico da questi dichiarato. si intende inviato e pervenuto al destinatario, se trasmesso all'indirizzo elettronico da questi dichiarato, e se il destinatario conferma la ricezione.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, la trasmissione del documento informatico per via telematica, con modalità che assicurino l'avvenuta consegna: equivale alla notificazione per mezzo della posta nei casi consentiti dalla legge. equivale in ogni caso alla notificazione per mezzo della posta. equivale, se avvenuta all'indirizzo di posta elettronica del destinatario, alla notificazione a mani proprie. equivale a notificazione solo se avvenuta all'indirizzo di posta elettronica del destinatario, ed il sistema informatico ricevente ne abbia dato ricevuta.
Agli effetti del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, gli atti, i dati e i documenti trasmessi per via telematica: si considerano di proprietà del gestore del sistema di trasporto delle informazioni dal momento della trasmissione a quello di ricevimento da parte del destinatario. si considerano, nei confronti del gestore del sistema di trasporto delle informazioni, di proprietà del mittente sino a che non sia avvenuta la consegna al destinatario. si considerano, nei confronti del gestore del sistema di trasporto delle informazioni, di proprietà del destinatario fin dal momento della trasmissione. si considerano, nei confronti del gestore del sistema di trasporto delle informazioni, di proprietà del mittente, anche dopo la consegna al destinatario.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, gli addetti alle operazioni di trasmissione per via telematica di atti e documenti formati con strumenti informatici: possono prendere cognizione della corrispondenza telematica salvo espresso divieto del mittente o del destinatario. non possono in alcun caso prendere cognizione della corrispondenza telematica. possono prendere cognizione della corrispondenza telematica esclusivamente per necessità tecniche. non possono prendere cognizione della corrispondenza telematica, salvo che si tratti di informazioni, per loro natura o per espressa indicazione del mittente, destinate ad essere rese pubbliche.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, le copie autentiche di atti e documenti ottenute con qualsiasi procedimento che dia garanzia della riproduzione fedele e duratura dell'atto o documento: possono tener luogo degli originali, salvo che si tratti di atti pubblici. possono essere prodotte in luogo degli originali solo nei casi previsti dalla legge. possono essere validamente prodotte in luogo degli originali. possono essere disconosciute solo con querela di falso.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, s'intende per sistema di validazione: il sistema informatico e crittografico in grado di generare ed apporre la firma digitale o di verificarne la validità. il risultato della procedura informatica basata su un triplice sistema di chiavi simmetriche, una privata, una pubblica ed una di validazione, che consente al sottoscrittore, tramite la chiave privata, al destinatario, tramite la chiave pubblica, e al certificatore, tramite la chiave di validazione, di rendere manifesta, verificare e validare la provenienza e l'integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici. il sistema tecnico di sostituzione, con pari valore giuridico, di una firma digitale ad una sottoscrizione cartacea o equivalente. il risultato della procedura giuridico-informatica basata su un sistema di chiavi che consente al sottoscrittore e al destinatario di trarre la giuridica certezza dell'integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, s'intendono per chiavi asimmetriche: la coppia di chiavi crittografiche, una privata ed una pubblica, correlate fra loro, da utilizzarsi nell'ambito dei sistemi di validazione di documenti informatici. la coppia di chiavi crittografiche, una privata ed una pubblica, anche se non correlate fra loro, da utilizzarsi nell'ambito dei sistemi di trasmissione dei documenti informatici. le chiavi crittografiche, pubbliche, da utilizzarsi nell'ambito dei sistemi di cifratura di documenti informatici. le chiavi crittografiche, private, atte a contraddistinguere un documento informatico.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, s'intende per chiave privata: l'elemento della coppia di chiavi simmetriche, destinato esclusivamente a decifrare un documento informatico pubblico. l'elemento della coppia di chiavi asimmetriche destinato ad essere conosciuto soltanto dal soggetto titolare, mediante il quale si appone la firma digitale sul documento informatico. l'elemento della coppia di chiavi crittografiche, destinato esclusivamente a validare un documento informatico formato dalla pubblica amministrazione. la coppia di chiavi crittografiche correlate fra loro, che siano atte a contraddistinguere un documento informatico.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, s'intende per chiave pubblica: l'elemento della coppia di chiavi crittografiche, destinato esclusivamente a decifrare il documento informatico pubblico. la coppia di chiavi crittografiche correlate fra loro, che siano esclusivamente atte a contraddistinguere un documento informatico. l'elemento della coppia di chiavi simmetriche, destinato esclusivamente ad apporre la firma digitale sul documento informatico. l'elemento della coppia di chiavi asimmetriche destinato ad essere reso pubblico con il quale si verifica la firma digitale apposta sul documento informatico dal titolare delle chiavi asimmetriche.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, s'intende per chiave biometrica: l'elemento identificativo della coppia di chiavi crittografiche, una privata ed una pubblica, anche se non correlate fra loro, da utilizzarsi nell'ambito dei sistemi di validazione o di cifratura di documenti informatici. la sequenza di codici informatici utilizzati nell'ambito di meccanismi di sicurezza che impiegano metodi di verifica dell'identità personale basati su specifiche caratteristiche fisiche dell'utente. l'elemento identificativo della coppia di chiavi crittografiche, sia private che pubbliche, purché correlate fra loro, da utilizzarsi nell'ambito dei sistemi di validazione o di cifratura di documenti informatici. la sequenza di codici informatici componenti una coppia di chiavi crittografiche correlate fra loro, che siano atte a contraddistinguere un documento informatico.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, s'intende per validazione temporale: il risultato della procedura informatica, con cui si attribuiscono, ad uno o più documenti informatici, una data ed un orario opponibili ai terzi. l'accoppiamento di chiavi crittografiche, una privata ed una pubblica, anche se non correlate fra loro, utilizzate nell'ambito dei sistemi di datazione di documenti informatici. l'accoppiamento di chiavi crittografiche, sia private che pubbliche, purché correlate fra loro, utilizzate nell'ambito dei sistemi di datazione e di validazione di documenti informatici. l'accoppiamento di chiavi crittografiche, pubbliche o private, ma correlate fra loro, che siano atte a validare, sotto ogni profilo, un documento informatico.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, s'intende per revoca del certificato elettronico: la soppressione, da parte del certificatore, di chiavi pubbliche o private già certificate, con indicazione delle condizioni, modalità e tempi della soppressione l'operazione con cui il certificatore annulla la validità del certificato da un dato momento, non retroattivo, in poi. l'operazione con cui il certificatore annulla una chiave pubblica certificata, con decorrenza da un dato momento anche anteriore all'annullamento. la sospensione, da parte del certificatore, di una chiave pubblica certificata, con indicazione della decorrenza, se del caso retroattiva.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, s'intende per sospensione del certificato elettronico: la sospensione, anche parziale o limitata, della utilizzabilità di una chiave certificata, per un determinato periodo di tempo. l'operazione con cui il certificatore sospende l'operatività di una chiave, pubblica o privata, già certificata, con indicazione del periodo di tempo e delle eventuali limitazioni o condizioni. la privazione dell'efficacia e della utilizzabilità di una chiave certificata, per un determinato periodo di tempo. l'operazione con cui il certificatore sospende la validità del certificato per un determinato periodo di tempo.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, s'intende per validità del certificato elettronico: il controllo ad opera del certificatore della corretta utilizzabilità dei dati attestati dal certificato. l'efficacia, e l'opponibilità al titolare, dei dati in esso contenuti. il controllo ad opera del certificatore della esattezza, completezza ed attualità dei dati in esso contenuti. l'efficacia, e l'opponibilità agli utenti di una chiave pubblica, dei dati contenuti nel certificato.
A norma del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, la firma digitale la cui apposizione è autenticata dal notaio o da altro pubblico ufficiale: si ha per riconosciuta ai sensi dell'art. 2703 c.c.. è valida ad ogni effetto di legge, ma può essere disconosciuta ai sensi dell'art. 214 c.p.c.. è valida ad ogni effetto di legge se l'apposizione è avvenuta secondo le regole tecniche stabilite dall'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione. conferisce alla scrittura privata efficacia di atto pubblico.
A norma del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, si ha per riconosciuta ai sensi dell'art. 2703 c.c. la firma digitale: la cui apposizione è certificata da un pubblico ufficiale. apposta secondo le regole tecniche stabilite dall'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione. apposta in presenza di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio. la cui apposizione è autenticata dal notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato.
A norma del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, ai fini e per gli effetti della presentazione di istanze agli organi della pubblica amministrazione: si considera apposta in presenza del dipendente addetto la firma digitale inserita nel documento informatico presentato o depositato presso pubbliche amministrazioni. si considera apposta in presenza del dipendente addetto la firma digitale conforme alle regole tecniche dell'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione. è in ogni caso valida la firma digitale apposta in conformità delle regole tecniche dell'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione. può in ogni caso essere apposta firma digitale.
Nei documenti informatici delle pubbliche amministrazioni, la firma autografa: può essere sostitutita da una firma digitale. può essere sostituita dalla firma digitale, purché confermata successivamente con sottoscrizione autografa. è sostituita dalla firma digitale, conformemente alle norme del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445. è sostituita dalla sigla informatica dell'autore dell'atto.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, tutte le istanze e le dichiarazioni da presentare alla pubblica amministrazione: possono essere inviate per fax o via telematica se consentito dall'ordinamento di ciascuna amministrazione. possono essere inviate anche per fax e via telematica. devono essere inviate per fax e via telematica. possono essere inviate mediante qualsiasi mezzo che garantisca la conformità all'originale, secondo le specifiche dettate dall'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, tutte le istanze e le dichiarazioni da presentare ai gestori o esercenti di pubblici servizi: devono essere inviate per fax e via telematica. possono essere inviate per posta elettronica con firma digitale autenticata. possono essere inviate anche per fax e via telematica. possono essere inviate mediante qualsiasi mezzo che garantisca la conformità all'originale, secondo le specifiche dettate dall'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, le istanze e le dichiarazioni da presentare alla pubblica amministrazione, inviate per via telematica: sono valide quando l'autore è identificato dal sistema informatico con l'uso della carta d'identità elettronica o della carta nazionale dei servizi. sono valide solo se il destinatario ne dà con lo stesso mezzo ricevuta al mittente. sono valide se il sottoscrittore trasmette con lo stesso mezzo copia di un suo documento di riconoscimento. sono valide fino a prova contraria dell'avvenuto ricevimento.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, le istanze e le dichiarazioni da presentare alla pubblica amministrazione, inviate per via telematica: sono valide se sottoscritte mediante la firma digitale, basata su un certificato qualificato, rilasciato da un certificatore accreditato e generata mediante un dispositivo per la creazione di una firma sicura. sono valide solo se il destinatario ne dà con lo stesso mezzo ricevuta al mittente. sono valide solo se la firma digitale è autenticata. sono valide fino a prova contraria dell'avvenuto ricevimento.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, le istanze e le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà da produrre agli esercenti di pubblici servizi: sono sottoscritte e presentate unitamente a copia fotostatica autenticata di un documento di identità del sottoscrittore. sono sottoscritte con firma che deve essere autenticata da un notaio. sono sottoscritte e presentate unitamente ad una attestazione notarile sulla identità del sottoscrittore. sono sottoscritte e presentate unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, le istanze e le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà da produrre ai gestori di pubblici servizi: sono sottoscritte dall'interessato davanti ad un pubblico ufficiale autorizzato, il quale conosca personalmente l'interessato. sono sottoscritte dall'interessato davanti ad un pubblico ufficiale, alla presenza di due testimoni. sono sottoscritte dall'interessato in presenza del dipendente addetto, alla presenza di due testimoni. sono sottoscritte dall'interessato in presenza del dipendente addetto.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, le istanze e le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà da produrre agli organi della amministrazione pubblica: sono sottoscritte dall'interessato davanti ad un pubblico ufficiale, alla presenza di due testimoni. sono sottoscritte dall'interessato in presenza del dipendente addetto ed alla presenza di due testimoni. sono sottoscritte dall'interessato davanti ad un pubblico ufficiale autorizzato, il quale conosca personalmente l'interessato. sono sottoscritte dall'interessato in presenza del dipendente addetto.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, la sottoscrizione delle domande per la partecipazione ad esami per il conseguimento di abilitazioni, diplomi o titoli culturali: non è soggetta ad autenticazione. può essere digitale ma autenticata. è sempre soggetta ad autenticazione. non è soggetta ad autenticazione se la domanda è accompagnata da copia autenticata di un documento di identità del sottoscrittore.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, la sottoscrizione delle domande per la partecipazione a selezioni per l'assunzione, a qualsiasi titolo, in tutte le pubbliche amministrazioni: non è soggetta ad autenticazione se la domanda è accompagnata da copia autenticata di un documento di identità del sottoscrittore. non è soggetta ad autenticazione. è sempre soggetta ad autenticazione. può essere digitale ma autenticata.
Quando uno stesso ufficio rilascia certificazioni in ordine a stati, qualità personali e fatti, concernenti la medesima persona: le certificazioni sono contenute in un unico documento, se esse sono rese nell'ambito del medesimo procedimento. le certificazioni devono essere rilasciate separatamente per ciascun oggetto. le certificazioni sono contenute in un unico documento. l'ufficio può rilasciare un unico documento, purché esso già disponga in precedenza dei dati che formano oggetto della certificazione.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, i certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni: hanno validità per tre anni. hanno validità illimitata, ma dopo tre anni devono essere confermati dall'amministrazione rilasciante. hanno validità illimitata solo se sul certificato sia specificamente annotata la immodificabilità di quanto attestato. hanno validità illimitata.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, le certificazioni dello stato civile sono ammesse dalle pubbliche amministrazioni anche oltre i termini di validità: nel caso in cui l'interessato dichiari, con sottoscrizione autenticata da un notaio, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data del rilascio. nel caso in cui l'interessato dimostri che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data del rilascio. nel caso in cui l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data di rilascio. nei casi indicati con decreto del Ministro dell'interno.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, i certificati anagrafici sono ammessi dalle pubbliche amministrazioni anche oltre i termini di validità: nei casi indicati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. nel caso in cui l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data di rilascio. nel caso in cui l'interessato dichiari, con sottoscrizione autenticata da un notaio, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data del rilascio. nel caso in cui l'interessato dimostri che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data del rilascio.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, gli estratti e le copie integrali degli atti di stato civile sono ammessi dalle pubbliche amministrazioni anche oltre i termini di validità: nei casi indicati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. nel caso in cui l'interessato dimostri che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data del rilascio. nel caso in cui l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data di rilascio. nel caso in cui l'interessato dichiari, con sottoscrizione autenticata da un notaio, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data del rilascio.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, gli estratti e le copie integrali degli atti di stato civile sono ammessi dai gestori o esercenti di pubblici servizi anche oltre i termini di validità: nel caso in cui l'interessato dichiari, con sottoscrizione autenticata da un notaio, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data del rilascio. nei casi indicati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. nel caso in cui l'interessato dimostri che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data del rilascio. nel caso in cui l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data di rilascio.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, i certificati anagrafici sono ammessi dai gestori di pubblici servizi anche oltre i termini di validità: nel caso in cui l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data di rilascio. nei casi indicati con decreto del Ministro dell'interno. nel caso in cui l'interessato dimostri che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data del rilascio. nel caso in cui l'interessato dichiari, con sottoscrizione autenticata da un notaio, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data del rilascio.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, le certificazioni dello stato civile sono ammesse dagli esercenti di pubblici servizi anche oltre i termini di validità: nel caso in cui l'interessato dichiari, con sottoscrizione autenticata da un notaio, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data del rilascio. nel caso in cui l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data di rilascio. nei casi indicati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. nel caso in cui l'interessato dimostri che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data del rilascio.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, i documenti trasmessi da chiunque ad una pubblica amministrazione tramite fax, o con altro mezzo informatico o telematico idoneo ad accertarne la fonte di provenienza: soddisfano il requisito della forma scritta, ma la loro trasmissione deve essere seguita da quella del documento originale. non soddisfano il requisito della forma scritta. soddisfano il requisito della forma scritta, e la loro trasmissione non deve essere seguita da quella del documento originale. soddisfano il requisito della forma scritta solo se contengono in calce la firma digitale dell'interessato.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, i dati relativi a cognome e nome attestati in documenti d'identità o di riconoscimento in corso di validità possono essere comprovati: mediante esibizione dei documenti medesimi. mediante deposito di copia fotostatica dei documenti medesimi. mediante deposito di copia autenticata dei documenti medesimi. mediante deposito dei documenti medesimi.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, i dati relativi allo stato civile attestati in documenti d'identità o di riconoscimento in corso di validità possono essere comprovati: mediante deposito di copia fotostatica dei documenti medesimi. mediante esibizione dei documenti medesimi. mediante deposito dei documenti medesimi. mediante deposito di copia autenticata dei documenti medesimi.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, le amministrazioni pubbliche, nel caso in cui all'atto della presentazione di un'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento: possono richiedere certificati attestanti stati o fatti contenuti nel documento esibito solo se ne appaia dubbia la veridicità o l'autenticità. non possono richiedere certificati attestanti stati o fatti contenuti nel documento esibito, salvo che si trovino nella obbiettiva impossibilità di compiere verifiche d'ufficio. non possono richiedere certificati attestanti stati o fatti contenuti nel documento esibito. possono sempre richiedere certificazioni relative a stati o fatti contenuti nel documento esibito.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, i gestori o esercenti di pubblici servizi, nel caso in cui all'atto della presentazione di un'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento: non possono richiedere certificati attestanti stati o fatti contenuti nel documento esibito. non possono richiedere certificati attestanti stati o fatti contenuti nel documento esibito, salvo che si trovino nella obbiettiva impossibilità di compiere verifiche d'ufficio. possono sempre richiedere certificazioni relative a stati o fatti contenuti nel documento esibito. possono richiedere certificati attestanti stati o fatti contenuti nel documento esibito solo se ne appaia dubbia la veridicità o l'autenticità.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, i dati relativi alla cittadinanza attestati in documenti d'identità o di riconoscimento in corso di validità possono essere comprovati: mediante deposito dei documenti medesimi. mediante deposito di copia fotostatica dei documenti medesimi. mediante esibizione dei documenti medesimi. mediante deposito di copia autenticata dei documenti medesimi.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, i dati relativi alla residenza attestati in documenti d'identità o di riconoscimento in corso di validità possono essere comprovati: mediante esibizione dei documenti medesimi. mediante deposito dei documenti medesimi. mediante deposito di copia fotostatica dei documenti medesimi. mediante deposito di copia autenticata dei documenti medesimi.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, i dati relativi a luogo e data di nascita attestati in documenti d'identità o di riconoscimento in corso di validità possono essere comprovati: mediante deposito dei documenti medesimi. mediante esibizione dei documenti medesimi. mediante deposito di copia fotostatica dei documenti medesimi. mediante deposito di copia autenticata dei documenti medesimi.
Nei casi in cui l'amministrazione procedente acquisisce informazioni relative a stati, qualità personali e fatti, attraverso l'esibizione da parte dell'interessato di un documento di identità, la registrazione dei suddetti dati avviene: attraverso l'acquisizione della copia fotostatica non autenticata del documento di identità. attraverso il rilascio di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà da parte dell'interessato. attraverso l'acquisizione della copia fotostatica non autenticata del documento di identità, purché questo sia in corso di validità. attraverso l'acquisizione temporanea dei dati e la loro successiva conferma, entro tre mesi, con certificati prodotti dall'interessato o acquisiti d'ufficio.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, qualora l'interessato sia in possesso di un documento di identità o di riconoscimento non in corso di validità, gli stati, le qualità personali e i fatti in esso contenuti: possono essere comprovati mediante esibizione dello stesso, purché l'interessato dichiari al pubblico ufficiale ricevente che i dati contenuti nel documento sono veritieri. possono essere comprovati mediante esibizione dello stesso, purché l'interessato dichiari, in calce alla fotocopia del documento, che i dati contenuti nel documento non hanno subito variazioni dalla data del rilascio. non possono essere comprovati mediante esibizione dello stesso. possono essere comprovati mediante esibizione dello stesso, salvo che l'amministrazione pubblica destinataria dei dati stessi ne richieda la certificazione.
Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, quando l'emanazione di atti amministrativi sia conseguenza di false dichiarazioni o di documenti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità, prodotti dall'interessato o da terzi: le pubbliche amministrazioni e i loro dipendenti rispondono per gli atti emanati solo in caso di dolo. le pubbliche amministrazioni e i loro dipendenti sono sempre esenti da responsabilità per gli atti emanati. le pubbliche amministrazioni e i loro dipendenti, salvo i casi di dolo o colpa grave, sono esenti da ogni responsabilità per gli atti emanati. le pubbliche amministrazioni e i loro dipendenti rispondono per gli atti emanati.
La mancata accettazione della dichiarazione sostitutiva di certificazione o di atto di notorietà resa a norma delle disposizioni del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445: consente di ritenere provati i fatti, gli stati o le qualità oggetto della dichiarazione. costituisce violazione dei doveri d'ufficio. costituisce infrazione disciplinare sanzionata con la censura o l'ammonimento. è fonte di responsabilità civile nei confronti dell'interessato.
A norma della legge 5 gennaio 1994, n. 36, la definizione e l'aggiornamento periodico del bilancio idrico, diretto ad assicurare l'equilibrio fra le disponibilità di risorse reperibili o attivabili nell'area di riferimento ed i fabbisogni per i diversi usi, è di competenza: dell'Autorità di bacino. della regione. della provincia. dello Stato, d'intesa con la regione interessata.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, la cittadinanza italiana si acquista per nascita, tra l'altro: da madre cittadina straniera residente in Italia, qualora il padre sia ignoto, anche se si sia nati all'estero. da padre o madre cittadini italiani. da padre cittadino straniero residente in Italia e madre apolide, anche se si sia nati all'estero. da madre cittadina straniera residente in Italia e padre apolide, anche se si sia nati all'estero.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, un soggetto acquista la cittadinanza italiana per nascita, tra l'altro: se nato nel territorio della Repubblica, da padre cittadino straniero e madre ignota o apolide. se nato nel territorio della Repubblica, da madre cittadina straniera e padre ignoto o apolide. se nato nel territorio della Repubblica, da padre e madre cittadini stranieri. se nato nel territorio della Repubblica, qualora entrambi i genitori siano ignoti o apolidi.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, un soggetto acquista la cittadinanza italiana per nascita, tra l'altro: se nato nel territorio della Repubblica, qualora il padre sia cittadino di uno Stato che aderisce all'Unione europea e la madre apolide. se nato nel territorio della Repubblica, qualora il padre sia apolide e la madre cittadina di uno Stato che aderisce all'Unione europea. se nato nel territorio della Repubblica, qualora, secondo la legge dello Stato al quale appartengono i genitori, non segua la cittadinanza di questi. se nato nel territorio della Repubblica, qualora i genitori siano cittadini di uno Stato che aderisce all'Unione europea.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, si considera cittadino italiano per nascita: il figlio di apolidi trovato nel territorio della Repubblica, ma nato altrove, se non sia conosciuta l'attuale dimora dei genitori. il figlio di padre ignoto trovato nel territorio della Repubblica, ma nato altrove, se la madre è apolide. il figlio di ignoti trovato nel territorio della Repubblica, se non venga provato il possesso di altra cittadinanza. il figlio di madre ignota trovato nel territorio della Repubblica, ma nato altrove, se il padre è apolide.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, la cittadinanza italiana, determinata dalla filiazione, si acquista in base alle norme della stessa legge: durante la minore età del figlio, se la madre è ignota e il riconoscimento viene effettuato dal padre cittadino straniero. durante la minore età del figlio, se i genitori cittadini stranieri effettuano congiuntamente il riconoscimento davanti all'autorità consolare straniera. durante la minore età del figlio, per effetto del riconoscimento o della dichiarazione giudiziale della filiazione. durante la minore età del figlio, se il padre è ignoto e il riconoscimento viene effettuato dalla madre cittadina straniera.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, se il figlio dichiarato giudizialmente tale in virtù di provvedimento straniero è maggiorenne: conserva il proprio stato di cittadinanza, ma può dichiarare, entro un anno dalla dichiarazione di efficacia del provvedimento straniero di dichiarazione giudiziale della filiazione, di eleggere la cittadinanza determinata dalla filiazione. acquista la cittadinanza determinata dalla filiazione, ma può dichiarare, entro un anno dal provvedimento straniero di dichiarazione della filiazione, di voler mantenere la cittadinanza posseduta. non conserva il proprio stato di cittadinanza, se diverso da quello determinato dalla filiazione. conserva il proprio stato di cittadinanza, ma può dichiarare, entro tre mesi dalla dichiarazione di efficacia del provvedimento straniero di dichiarazione giudiziale della filiazione, di eleggere la cittadinanza determinata dalla filiazione.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, se il figlio riconosciuto è maggiorenne: acquista la cittadinanza determinata dalla filiazione, ma può dichiarare entro un anno dal riconoscimento di voler mantenere la cittadinanza posseduta. non conserva il proprio stato di cittadinanza, se diverso da quello determinato dalla filiazione. conserva il proprio stato di cittadinanza, ma può dichiarare, entro un anno dal riconoscimento, di eleggere la cittadinanza determinata dalla filiazione. conserva il proprio stato di cittadinanza, ma può dichiarare, entro tre mesi dal riconoscimento, di eleggere la cittadinanza determinata dalla filiazione.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, se il figlio dichiarato giudizialmente tale è maggiorenne: non conserva il proprio stato di cittadinanza, se diverso da quello determinato dalla filiazione. conserva il proprio stato di cittadinanza, ma può dichiarare, entro tre mesi dalla dichiarazione giudiziale, di eleggere la cittadinanza determinata dalla filiazione. conserva il proprio stato di cittadinanza, ma può dichiarare, entro un anno dalla dichiarazione giudiziale, di eleggere la cittadinanza determinata dalla filiazione. acquista la cittadinanza determinata dalla filiazione, ma può dichiarare entro un anno dal riconoscimento di voler mantenere la cittadinanza posseduta.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, se il figlio riconosciuto o dichiarato giudizialmente tale è maggiorenne: acquista la cittadinanza italiana se residente in Italia al raggiungimento della maggiore età, se il padre è ignoto e il riconoscimento è stato effettuato dalla madre straniera. acquista la cittadinanza italiana se residente in Italia al raggiungimento della maggiore età, se la madre è ignota e il riconoscimento è stato effettuato dal padre straniero. acquista la cittadinanza italiana se residente in Italia al raggiungimento della maggiore età, se i genitori stranieri abbiano effettuato il riconoscimento davanti all'autorità consolare straniera. conserva il proprio stato di cittadinanza.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, le disposizioni che regolano l'acquisto della cittadinanza in conseguenza del riconoscimento o della dichiarazione giudiziale della filiazione: si applicano anche ai figli per i quali la paternità o la maternità non può essere dichiarata, sebbene non sia stato riconosciuto giudizialmente il loro diritto al mantenimento o agli alimenti. si applicano anche ai figli per i quali la paternità o la maternità non può essere dichiarata, purché sia stato riconosciuto giudizialmente il loro diritto al mantenimento o agli alimenti. si applicano anche ai figli nati in Italia da madre cittadina straniera e padre che sia deceduto senza averli riconosciuti, se il loro diritto al mantenimento o agli alimenti è stato certificato dall'autorità consolare straniera secondo la legislazione dello Stato di appartenenza della madre. si applicano anche ai figli nati in Italia da madre cittadina straniera e padre che sia deceduto senza averli riconosciuti, se il loro diritto al mantenimento o agli alimenti è stato riconosciuto giudizialmente dall'autorità giudiziaria straniera e la relativa sentenza è stata dichiarata efficace in Italia.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, il minore straniero acquista la cittadinanza italiana: se adottato da cittadino straniero che risieda stabilmente nel territorio della Repubblica. se adottato da cittadino straniero che dimori in Italia da almeno sei mesi. se adottato da cittadino italiano. se adottato da cittadino italiano purché residente nello Stato del minore.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, il minore straniero adottato da cittadino italiano: acquista la cittadinanza italiana solo se l'adozione si è perfezionata dopo l'entrata in vigore della stessa legge. acquista la cittadinanza italiana anche se l'adozione si è perfezionata prima dell'entrata in vigore della stessa legge. acquista la cittadinanza italiana solo al compimento della maggiore età, se ne faccia espressa dichiarazione. acquista la cittadinanza italiana solamente se vi acconsenta lo Stato in cui il minore è nato.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, il minore straniero che abbia acquistato la cittadinanza italiana in quanto adottato da cittadino italiano, se l'adozione è revocata: perde la cittadinanza, salvo che l'adozione sia revocata per fatto dell'adottante. perde la cittadinanza, qualora l'adozione sia revocata per fatto dell'adottato, sempre che sia in possesso di altra cittadinanza o la riacquisti. perde la cittadinanza, solo se non sia in possesso di altra cittadinanza o non intenda riacquistarla. perde sempre la cittadinanza.
A norma della legge 5 febbraio 1992 n. 91, il minore straniero adottato perde la cittadinanza italiana: qualora l'adozione sia revocata per fatto dell'adottato, purché sia in possesso di altra cittadinanza o la riacquisti. se l'adozione pronunciata nello Stato estero è contraria ai principi fondamentali che regolano nello Stato italiano il diritto di famiglia e dei minori. se i genitori adottivi si trasferiscono stabilmente all'estero con il minore. se il minore adottato si trasferisce con la madre all'estero.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, il minore straniero adottato da cittadino italiano perde la cittadinanza: qualora l'adozione sia revocata per fatto dell'adottato, sempre che sia in possesso di altra cittadinanza o la riacquisti. qualora l'adozione sia revocata per fatto dell'adottante. qualora l'adozione sia dichiarata illegittima dall'autorità giudiziaria dello Stato estero in cui il minore è nato. qualora l'adozione sia dichiarata illegittima dall'autorità giudiziaria italiana.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, il minore straniero adottato, qualora l'adozione sia revocata, non per fatto dell'adottato, dopo il conseguimento della maggiore età: perde la cittadinanza italiana. conserva la cittadinanza italiana, solamente se si trasferisca in uno Stato membro dell'Unione europea. conserva la cittadinanza italiana, solo in caso di trasferimento in uno Stato che non sia membro dell'Unione europea. conserva la cittadinanza italiana, ma può rinunziarvi, se riacquisti la cittadinanza originaria.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, il minore straniero adottato, qualora l'adozione sia revocata, non per fatto dell'adottato, dopo il conseguimento della maggiore età: conserva la cittadinanza italiana, solo in caso di trasferimento in uno Stato che non sia membro dell'Unione europea. perde la cittadinanza italiana. conserva la cittadinanza italiana, ma può rinunziarvi, se sia in possesso di altra cittadinanza. conserva la cittadinanza italiana, solamente se si trasferisca in uno Stato membro dell'Unione europea.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, l'apolide, di cui uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sia stato cittadino italiano per nascita, acquista la cittadinanza italiana: se presta servizio civile sostitutivo in uno Stato estero, in favore di organizzazioni umanitarie anche non governative, e dichiara preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta effettivo servizio militare per lo Stato italiano e dichiara preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta servizio militare di leva per lo Stato italiano, purché partecipi a missioni umanitarie in uno Stato estero, anche qualora non dichiari preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta nello Stato italiano servizio civile sostitutivo, anche qualora non dichiari preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, l'apolide, di cui la madre sia stata cittadina per nascita, acquista la cittadinanza italiana: se presta servizio civile sostitutivo in uno Stato estero, in favore di organizzazioni umanitarie anche non governative, e dichiara preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta effettivo servizio militare per lo Stato italiano e dichiara preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta servizio militare di leva per lo Stato italiano, purché partecipi a missioni umanitarie in uno Stato estero, anche qualora non dichiari preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta nello Stato italiano servizio civile sostitutivo, anche qualora non dichiari preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, l'apolide, di cui il padre sia stato cittadino per nascita, acquista la cittadinanza italiana: se presta effettivo servizio militare per lo Stato italiano e dichiara preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta servizio militare di leva per lo Stato italiano, purché partecipi a missioni umanitarie in uno Stato estero, anche qualora non dichiari preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta nello Stato italiano servizio civile sostitutivo, anche qualora non dichiari preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta servizio civile sostitutivo in uno Stato estero, in favore di organizzazioni umanitarie anche non governative, e dichiara preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, lo straniero, di cui la madre sia stata cittadina per nascita, acquista la cittadinanza italiana: se presta servizio militare di leva per lo Stato italiano, purché partecipi a missioni umanitarie in uno Stato estero, anche qualora non dichiari preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta servizio civile sostitutivo in uno Stato estero, in favore di organizzazioni umanitarie anche non governative, e dichiara preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta effettivo servizio militare per lo Stato italiano e dichiara preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta nello Stato italiano servizio civile sostitutivo, anche qualora non dichiari preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, lo straniero, di cui il padre sia stato cittadino per nascita, acquista la cittadinanza italiana: se presta nello Stato italiano servizio civile sostitutivo, anche qualora non dichiari preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta servizio civile sostitutivo in uno Stato estero, in favore di organizzazioni umanitarie anche non governative, e dichiara preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta servizio militare di leva per lo Stato italiano, purché partecipi a missioni umanitarie in uno Stato estero, anche qualora non dichiari preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta effettivo servizio militare per lo Stato italiano e dichiara preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, lo straniero, di cui uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sia stato cittadino italiano per nascita, acquista la cittadinanza italiana: se presta servizio civile sostitutivo in uno Stato estero, in favore di organizzazioni umanitarie anche non governative, e dichiara preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta servizio militare di leva per lo Stato italiano, purché partecipi a missioni umanitarie in uno Stato estero, anche qualora non dichiari preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta effettivo servizio militare per lo Stato italiano e dichiara preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana. se presta nello Stato italiano servizio civile sostitutivo, anche qualora non dichiari preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, l'apolide, di cui uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sia stato cittadino italiano per nascita, acquista la cittadinanza italiana: qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, con sede di lavoro sul territorio nazionale, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana. qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, anche all'estero, e dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana. qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, anche all'estero, purché la prestazione lavorativa venga svolta in uno Stato membro dell'Unione europea, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana. qualora costituisca un rapporto di prestazione d'opera, anche a tempo determinato, in favore dello Stato, da eseguirsi sul territorio nazionale, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, lo straniero, di cui uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sia stato cittadino italiano per nascita, acquista la cittadinanza italiana: qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, anche all'estero, e dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana. qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, con sede di lavoro sul territorio nazionale, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana. qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, anche all'estero, purché la prestazione lavorativa venga svolta in uno Stato membro dell'Unione europea, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana. qualora costituisca un rapporto di prestazione d'opera, anche a tempo determinato, in favore dello Stato, da eseguirsi sul territorio nazionale, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, lo straniero, la cui madre sia stata cittadina per nascita, acquista la cittadinanza italiana: qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, anche all'estero, e dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana. qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, con sede di lavoro sul territorio nazionale, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana. qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, anche all'estero, purché la prestazione lavorativa venga svolta in uno Stato membro dell'Unione europea, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana. qualora costituisca un rapporto di prestazione d'opera, anche a tempo determinato, in favore dello Stato, da eseguirsi sul territorio nazionale, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, l'apolide, il cui padre sia stato cittadino per nascita, acquista la cittadinanza italiana: qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, anche all'estero, e dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana. qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, con sede di lavoro sul territorio nazionale, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana. qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, anche all'estero, purché la prestazione lavorativa venga svolta in uno Stato membro dell'Unione europea, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana. qualora costituisca un rapporto di prestazione d'opera, anche a tempo determinato, in favore dello Stato, da eseguirsi sul territorio nazionale, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, l'apolide, la cui madre sia stata cittadina per nascita, acquista la cittadinanza italiana: qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, anche all'estero, purché la prestazione lavorativa venga svolta in uno Stato membro dell'Unione europea, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana. qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, con sede di lavoro sul territorio nazionale, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana. qualora costituisca un rapporto di prestazione d'opera, anche a tempo determinato, in favore dello Stato, da eseguirsi sul territorio nazionale, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana. qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, anche all'estero, e dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, lo straniero, il cui padre sia stato cittadino per nascita, acquista la cittadinanza italiana: qualora costituisca un rapporto di prestazione d'opera, anche a tempo determinato, in favore dello Stato, da eseguirsi sul territorio nazionale, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana. qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, con sede di lavoro sul territorio nazionale, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana. qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, anche all'estero, e dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana. qualora assuma un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, anche all'estero, purché la prestazione lavorativa venga svolta in uno Stato membro dell'Unione europea, purché non dichiari di rinunziare alla cittadinanza italiana.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, l'apolide, di cui uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sia stato cittadino italiano per nascita, acquista la cittadinanza italiana: se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno un anno, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro due anni dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno due anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro sei mesi dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno due anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro un anno dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno tre anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro due anni dal raggiungimento.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, lo straniero, di cui uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sia stato cittadino italiano per nascita, acquista la cittadinanza italiana: se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno due anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro un anno dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno tre anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro due anni dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno un anno, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro due anni dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno due anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro sei mesi dal raggiungimento.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, lo straniero, di cui uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sia stato cittadino italiano per nascita, acquista la cittadinanza italiana: se, al raggiungimento della maggiore età, dimostra di avere risieduto nel territorio della Repubblica per un periodo, anche frazionato, di due anni, purché sia in possesso di regolare permesso di soggiorno e dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro sei mesi dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, dimostra di risiedere nel territorio della Repubblica da almeno tre anni, purché consecutivamente, ed abbia richiesto il permesso di soggiorno entro sei mesi dal raggiungimento, anche se non dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno due anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro un anno dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, dimostra di risiedere nel territorio della Repubblica da almeno sei mesi, purché consecutivamente, ed abbia richiesto il permesso di soggiorno entro trenta giorni dal raggiungimento, anche se non dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, l'apolide, di cui uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sia stato cittadino italiano per nascita, acquista la cittadinanza italiana: se, al raggiungimento della maggiore età, dimostra di risiedere nel territorio della Repubblica da almeno tre anni, purché consecutivamente, ed abbia richiesto il permesso di soggiorno entro sei mesi dal raggiungimento, anche se non dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno due anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro un anno dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, dimostra di avere risieduto nel territorio della Repubblica per un periodo, anche frazionato, di due anni, purché sia in possesso di regolare permesso di soggiorno e dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro sei mesi dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, dimostra di risiedere nel territorio della Repubblica da almeno sei mesi, purché consecutivamente, ed abbia richiesto il permesso di soggiorno entro trenta giorni dal raggiungimento, anche se non dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, l'apolide, di cui uno dei genitori sia stato cittadino italiano per nascita, acquista la cittadinanza italiana: se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno due anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro un anno dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, dimostra di risiedere nel territorio della Repubblica da almeno sei mesi, purché consecutivamente, ed abbia richiesto il permesso di soggiorno entro trenta giorni dal raggiungimento, anche se non dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana. se, al raggiungimento della maggiore età, dimostra di risiedere nel territorio della Repubblica da almeno tre anni, purché consecutivamente, ed abbia richiesto il permesso di soggiorno entro sei mesi dal raggiungimento, anche se non dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana. se, al raggiungimento della maggiore età, dimostra di avere risieduto nel territorio della Repubblica per un periodo, anche frazionato, di due anni, purché sia in possesso di regolare permesso di soggiorno e dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro sei mesi dal raggiungimento.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, l'apolide, la cui madre sia stata cittadina per nascita, acquista la cittadinanza italiana: se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno due anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro sei mesi dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno tre anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro due anni dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno due anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro un anno dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno un anno, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro due anni dal raggiungimento.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, lo straniero, il cui padre sia stato cittadino per nascita, acquista la cittadinanza italiana: se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno due anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro un anno dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno due anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro sei mesi dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno tre anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro due anni dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno un anno, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro due anni dal raggiungimento.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, lo straniero, la cui madre sia stata cittadina per nascita, acquista la cittadinanza italiana: se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno tre anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro due anni dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno un anno, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro due anni dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno due anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro sei mesi dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno due anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro un anno dal raggiungimento.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, l'apolide, il cui padre sia stato cittadino per nascita, acquista la cittadinanza italiana: se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno due anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro un anno dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno tre anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro due anni dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno un anno, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro due anni dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno due anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro sei mesi dal raggiungimento.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, l'apolide, di cui uno dei genitori sia stato cittadino italiano per nascita, acquista la cittadinanza italiana: se, al raggiungimento della maggiore età, risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno due anni, qualora dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro un anno dal raggiungimento. se al raggiungimento della maggiore età, dimostra di avere risieduto nel territorio della Repubblica per un periodo, anche frazionato, di quattro anni, purché sia in possesso di regolare permesso di soggiorno e dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana, entro un anno dal raggiungimento. se, al raggiungimento della maggiore età, dimostra di risiedere nel territorio della Repubblica da almeno tre anni, purché consecutivamente, ed abbia richiesto il permesso di soggiorno entro un anno dal raggiungimento, anche se non dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana. se, al raggiungimento della maggiore età, dimostra di risiedere nel territorio della Repubblica da almeno un anno, purché consecutivamente, ed abbia richiesto il permesso di soggiorno entro trenta giorni dal raggiungimento, anche se non dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, lo straniero nato in Italia diviene cittadino: qualora abbia risieduto legalmente in Italia fino al raggiungimento della maggiore età, anche se la residenza abbia avuto interruzioni, se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data. qualora abbia risieduto legalmente in Italia fino al raggiungimento della maggiore età, anche se la residenza abbia avuto interruzioni, purché l'interruzione non abbia superato i sei mesi, se non dichiara di rinunziare alla cittadinanza italiana entro tre mesi dalla suddetta data. qualora abbia risieduto legalmente in Italia fino al raggiungimento della maggiore età, purché la residenza si sia protratta senza interruzioni, se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data. qualora abbia risieduto legalmente in Italia fino al raggiungimento della maggiore età, anche se la residenza abbia avuto interruzioni, purché l'interruzione non abbia superato i tre mesi, se non dichiara di rinunziare alla cittadinanza italiana entro tre mesi dalla suddetta data.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino: se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data, purché la residenza si sia protratta senza interruzioni. se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data, anche se la residenza abbia avuto interruzioni. se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data, anche se la residenza si sia protratta con interruzioni, purché l'interruzione non abbia superato i tre mesi. se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data, anche se la residenza si sia protratta con interruzioni, purché l'interruzione non abbia superato i sei mesi.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino: se non rinuncia alla cittadinanza italiana entro due mesi dalla suddetta data. se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data. se dichiara di non voler allontanarsi dal territorio dello Stato per almeno cinque anni. se non rinuncia alla cittadinanza italiana entro tre mesi dalla suddetta data.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, il coniuge straniero di cittadino italiano, se non vi è stato annullamento del matrimonio e se non sussiste separazione legale, dopo tre anni dalla data del matrimonio: acquista la cittadinanza italiana se il coniuge non si opponga. acquista la cittadinanza italiana se il coniuge abbia espresso l'assenso con dichiarazione resa all'atto del matrimonio. acquista la cittadinanza italiana. acquista la cittadinanza italiana se il coniuge vi acconsenta.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, il coniuge apolide di cittadino italiano acquista la cittadinanza italiana: quando sia domiciliato da almeno quindici mesi nel territorio della Repubblica. quando sia domiciliato da almeno otto mesi nel territorio della Repubblica. quando risiede legalmente da almeno sei mesi nel territorio della Repubblica. quando risiede legalmente da almeno quattro mesi nel territorio della Repubblica.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, il coniuge straniero di cittadino italiano, che risiede legalmente da almeno sei mesi nel territorio della Repubblica: acquista la cittadinanza italiana. acquista la cittadinanza italiana se il coniuge vi acconsenta espressamente. acquista la cittadinanza italiana se il coniuge abbia espresso l'assenso con dichiarazione resa all'atto del matrimonio. acquista la cittadinanza italiana se il coniuge non si opponga.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, il coniuge apolide di cittadino italiano, se non vi è stato annullamento del matrimonio e se non sussiste separazione legale, dopo tre anni dalla data del matrimonio: acquista la cittadinanza italiana. acquista la cittadinanza italiana se il coniuge vi acconsenta. acquista la cittadinanza italiana se il coniuge abbia espresso l'assenso con dichiarazione resa all'atto del matrimonio. acquista la cittadinanza italiana se il coniuge non si opponga.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, il coniuge straniero di cittadino italiano, acquista la cittadinanza italiana: quando sia domiciliato da almeno un anno nel territorio della Repubblica. quando risiede legalmente da almeno sei mesi nel territorio della Repubblica. quando risiede legalmente da almeno tre mesi nel territorio della Repubblica. quando sia domiciliato da almeno nove mesi nel territorio della Repubblica.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, il coniuge apolide di cittadino italiano acquista la cittadinanza italiana, indipendentemente dalla residenza: dopo tre anni dalla data del matrimonio, se non vi è stato scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili e se non sussiste separazione legale. dopo cinque anni dalla data del matrimonio, se non vi è stato scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili, anche se sussiste separazione legale. dopo due anni dalla data del matrimonio, se non vi è stato scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili, anche se sussiste separazione legale. dopo un anno dalla data del matrimonio, se non vi è stato scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili e se non sussiste separazione legale.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, il coniuge straniero di cittadino italiano acquista la cittadinanza italiana, indipendentemente dalla residenza: dopo tre anni dalla data del matrimonio, se non vi è stato scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili e se non sussiste separazione legale. dopo un anno dalla data del matrimonio, se non vi è stato scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili e se non sussiste separazione legale. dopo cinque anni dalla data del matrimonio, se non vi è stato scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili, anche se sussiste separazione legale. dopo due anni dalla data del matrimonio, se non vi è stato scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili, anche se sussiste separazione legale.
A norma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, il coniuge apolide di cittadino italiano, che risiede legalmente da almeno sei mesi nel territorio della Repubblica: acquista la cittadinanza italiana se il coniuge abbia espresso l'assenso con dichiarazione resa all'atto del matrimonio. acquista la cittadinanza italiana. acquista la cittadinanza italiana se il coniuge vi acconsenta espressamente. acquista la cittadinanza italiana se il coniuge non si opponga.
A norma della legge 6 agosto 1990, n. 223, la pianificazione delle radiofrequenze è effettuata: mediante il piano nazionale di ripartizione ed il piano nazionale di assegnazione. con apposito provvedimento nel quadro della programmazione economica nazionale. dal Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro delle comunicazioni, sentito il Comitato interministeriale per la programmazione economica. mediante un piano di censimento delle radiofrequenze su base nazionale e con provvedimento di fissazione dei criteri di assegnazione su base regionale.
A norma della legge 6 agosto 1990, n. 223, la pianificazione delle radiofrequenze è effettuata: con apposito provvedimento nel quadro della programmazione economica nazionale. mediante il piano nazionale di ripartizione ed il piano nazionale di assegnazione. dal Ministero delle comunicazioni, sentito il Comitato interministeriale per la programmazione economica. mediante un piano di censimento delle radiofrequenze su base nazionale e con provvedimento di fissazione dei criteri di assegnazione su base regionale.
A norma della legge 6 agosto 1990, n. 223, il piano di assegnazione delle radiofrequenze è: contenuto in un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Consiglio superiore tecnico delle poste e delle telecomunicazioni, ed approvato dal Consiglio dei ministri. determinato dal Ministero delle comunicazioni con suo decreto, sentiti il Ministero dell'interno, della difesa e della giustizia, e previo parere del Consiglio superiore tecnico delle poste e delle telecomunicazioni. approvato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro delle comunicazioni, previa deliberazione del Consiglio dei ministri. approvato con decreto interministeriale del Ministero delle comunicazioni, dell'interno e della difesa, su parere del Consiglio superiore tecnico delle poste e delle telecomunicazioni.
A norma della legge 6 agosto 1990, n. 223, il piano di assegnazione delle radiofrequenze è aggiornato: annualmente e contestualmente al piano di ripartizione delle frequenze o comunque quando il Ministero delle comunicazioni ne faccia motivata richiesta. periodicamente, secondo le necessità tecniche evidenziate dal Consiglio superiore delle poste e delle telecomunicazioni, o su motivata richiesta dei ministeri chiamati a dare parere sul piano. ogni cinque anni e comunque ogni qualvolta sia modificato il piano di ripartizione delle frequenze ovvero il Ministero delle comunicazioni ne ravvisi la necessità. quando uno dei ministeri interessati ne faccia motivata richiesta.
A norma della legge 6 agosto 1990, n. 223, il piano nazionale di ripartizione delle radiofrequenze indica: la ripartizione di frequenze fra gli utilizzatori pubblici e, per la parte residua, fra utilizzatori privati. i vari servizi di telecomunicazioni titolari dell'assegnazione di frequenze non interferenti. le bande di frequenze utilizzabili dai vari servizi di telecomunicazioni. le frequenze tecnicamente utilizzabili senza interferenze.
A norma della legge 6 agosto 1990, n. 223, il piano di ripartizione delle radiofrequenze è: contenuto in un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Consiglio superiore tecnico delle poste e delle telecomunicazioni, ed approvato dal Consiglio dei ministri. approvato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro delle comunicazioni, previa deliberazione del Consiglio dei ministri. determinato dal Ministero delle comunicazioni con suo decreto, sentiti il Ministero dell'interno, della difesa e della giustizia, e previo parere del Consiglio superiore tecnico delle poste e delle telecomunicazioni. approvato con decreto interministeriale del Ministero delle comunicazioni, dell'interno e della difesa, su parere del Consiglio superiore tecnico delle poste e delle telecomunicazioni.
A norma della legge 6 agosto 1990, n. 223, il piano di ripartizione delle radiofrequenze è aggiornato: ogni cinque anni ed ogni qualvolta il Ministero delle comunicazioni ne ravvisi la necessità. annualmente, su proposta del Ministero delle comunicazioni, sentiti gli altri ministeri interessati. periodicamente, secondo le necessità tecniche evidenziate dal Consiglio superiore delle poste e telecomunicazioni. quando uno dei ministeri interessati ne faccia motivata richiesta.
A norma della legge 6 agosto 1990, n. 223, il comitato regionale per i servizi radiotelevisivi: assiste i prefetti delle province di ciascuna regione per lo svolgimento delle funzioni relative alla materia radiotelevisiva. è organo di consulenza della regione in materia radiotelevisiva, in particolare quanto ai compiti assegnati dalla legge alle regioni. predispone i provvedimenti amministrativi concernenti i compiti assegnati dalla legge in materia radiotelevisiva alle regioni. è l'organo decentrato del Ministero delle comunicazioni nell'ambito territoriale di ciascuna regione per le funzioni e i servizi in materia radiotelevisiva.
A norma della legge 6 agosto 1990, n. 223, il comitato regionale per i servizi radiotelevisivi formula: proposte al consiglio di amministrazione della società concessionaria pubblica in merito a programmazioni regionali che possano essere trasmesse sia in ambito nazionale che regionale. direttive cui il concessionario del servizio pubblico radiotelevisivo deve attenersi nelle programmazioni regionali destinate ad essere trasmesse in ambito regionale. i programmi di attività che il concessionario del servizio pubblico radiotelevisivo deve attuare nelle trasmissioni regionali. pareri in ordine alla programmazione radiotelevisiva in ambito regionale, o in ambito nazionale di interesse regionale.
A norma della legge 6 agosto 1990, n. 223, il comitato regionale per i servizi radiotelevisivi: è composto da venti membri, nominati per metà dal Ministro delle comunicazioni e per metà dal presidente della regione. è composto da esperti di radiodiffusione, scelti in numero di venti dal Consiglio regionale e in numero di dieci dal Ministro delle comunicazioni. è eletto dal Consiglio regionale ogni tre anni fra gli esperti in materia radiotelevisiva. è eletto da ogni Consiglio regionale, con voto limitato almeno a due terzi dei membri da eleggere e da scegliersi fra esperti di comunicazione radiotelevisiva.
A norma della legge 6 agosto 1990, n. 223, ai telegiornali e ai giornali radio: si applicano le norme sulla registrazione dei giornali e periodici contenute nella legge sulla stampa. non si applicano le norme sulla registrazione dei giornali e periodici contenute nella legge sulla stampa. si applica la speciale disciplina sulla registrazione delle testate contenuta nel regolamento emanato dal Ministro delle comunicazioni d'intesa col Ministro della giustizia, che si informa ai principi di cui alla legge sulla stampa. non si applica alcuna forma di registrazione.
A norma della legge 6 agosto 1990, n. 223, il Ministro delle comunicazioni, per consentire la coesistenza nei bacini di utenza del maggior numero possibile di impianti per la radiodiffusione televisiva o sonora ed una adeguata pluralità di emittenti e di reti, o in relazione alle esigenze di carattere urbanistico, ambientale o sanitario, può: promuovere intese fra i concessionari privati per la costituzione di consorzi al fine dell'esecuzione e manutenzione di opere connesse ai rispettivi impianti. istituire un consorzio obbligatorio fra i concessionari per l'installazione e l'esercizio in comune dei detti impianti. promuovere la costituzione di un consorzio fra la società concessionaria pubblica e i concessionari privati per l'installazione e l'esercizio in comune dei detti impianti. prescrivere ai concessionari la progettazione, anche consorziale, di impianti unificati atti ad ospitare più emittenti o reti con il minor impatto ambientale, urbanistico o sanitario.
A norma della legge 6 agosto 1990, n. 223, il Ministro delle comunicazioni, per consentire la coesistenza nei bacini di utenza del maggior numero possibile di impianti per la radiodiffusione televisiva o sonora ed una adeguata pluralità di emittenti e di reti, o in relazione alle esigenze di carattere urbanistico, ambientale o sanitario, può: promuovere intese fra la società concessionaria pubblica ed i concessionari privati per la realizzazione ed esercizio di un impianto unico. prescrivere al concessionario pubblico ed ai concessionari privati la progettazione di impianti unificati atti ad ospitare più emittenti o reti. promuovere intese fra i concessionari privati per la costituzione di consorzi al fine della realizzazione ed esecuzione in comune di impianti serventi uno stesso bacino di utenza. istituire un consorzio obbligatorio fra i concessionari per l'installazione e l'esercizio in comune di impianti televisivi.
A norma della legge 6 agosto 1990, n. 223, il Ministro delle comunicazioni, per consentire la coesistenza nei bacini di utenza del maggior numero possibile di impianti per la radiodiffusione televisiva o sonora ed una adeguata pluralità di emittenti e di reti, o in relazione alle esigenze di carattere urbanistico, ambientale o sanitario, può: prescrivere ai concessionari la progettazione di impianti unificati atti ad ospitare più emittenti o reti con il minor impatto ambientale, urbanistico o sanitario. prescrivere in maniera vincolante per i concessionari privati l'installazione e l'esercizio in comune dei detti impianti. promuovere accordi fra la società concessionaria pubblica e i concessionari privati per l'installazione e l'esercizio in comune dei detti impianti. promuovere intese fra i concessionari privati per l'installazione e l'esercizio dei detti impianti.
A norma della legge 6 agosto 1990, n. 223, in caso di pubblica emergenza il Presidente del Consiglio dei ministri su proposta dei Ministri della difesa, dell'interno e delle comunicazioni può: disporre, per un periodo di tempo non superiore ad un mese, prorogabile in caso di straordinaria necessità, che le radiofrequenze assegnate alla società concessionaria pubblica ed ai concessionari privati siano poste a disposizione degli organi di polizia o militari dello Stato. requisire a tempo determinato le radiofrequenze assegnate ai concessionari per esigenze militari o di ordine pubblico. disporre, per un periodo di tempo non superiore alla durata dell'emergenza, che le radiofrequenze assegnate ai concessionari privati di radiodiffusione sonora e televisiva siano temporaneamente utilizzate dai competenti organi dello Stato che ne abbiano necessità. disporre che le radiofrequenze assegnate ai concessionari privati siano utilizzate, per non oltre tre mesi, dalla società concessionaria pubblica per le esigenze di organi dello Stato che ne abbiano necessità.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, i tribunali amministrativi regionali, quali organi di giustizia amministrativa di primo grado, hanno sede: nei capoluoghi di regione. nei capoluoghi di regione o nei capoluoghi di provincia. nei capoluoghi di provincia. nei capoluoghi di regione, e sezioni distaccate nei capoluoghi di provincia.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, sono istituite sezioni staccate dei tribunali amministrativi regionali, quali organi di giustizia amministrativa di primo grado: nella Regione Lazio. nelle Regioni Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia. in tutte le regioni. nelle Regioni Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, le circoscrizioni dei tribunali amministrativi regionali, quali organi di giustizia amministrativa di primo grado: coincidono con le circoscrizioni dei tribunali ordinari. sono ultraregionali. sono regionali e comprendono le province facenti parte delle singole regioni. coincidono con i distretti delle corti di appello.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il Tribunale amministrativo regionale del Lazio, oltre una sezione staccata, ha: un numero di sezioni variabile annualmente con deliberazione del Consiglio di presidenza. tre sezioni, con sede a Roma. cinque sezioni, con sede a Roma. una sezione con sede a Roma.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, è istituita una sezione staccata con ordinamento speciale del tribunale amministrativo regionale, quale organo di giustizia amministrativa di primo grado: nella Regione Sicilia ed ha sede a Siracusa. nelle regioni a statuto speciale ed ha sede nel capoluogo di provincia indicato dal Consiglio regionale. nella Regione Trentino-Alto Adige ed ha sede a Bolzano. nella Regione Friuli-Venezia Giulia ed ha sede a Udine.
A norma della legge n. 1034 del 1971, i ricorsi contro atti o provvedimenti relativi a rapporti di concessione di beni pubblici sono devoluti: alla competenza delle Commissioni Tributarie. alla competenza della autorità giudiziaria ordinaria. alla competenza dei tribunali amministrativi regionali. alla competenza della Corte dei conti.
A norma della legge n. 1034 del 1971, in materia di rapporti di concessione di beni pubblici, le controversie concernenti indennità, canoni ed altri corrispettivi, sono devoluti alla cognizione: della Corte dei conti. delle Commissioni tributarie. dell'autorità giudiziaria ordinaria. dei tribunali amministrativi regionali.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, con la decisione sui ricorsi concernenti controversie in materia di operazioni per le elezioni dei Consigli comunali, provinciali e regionali, il tribunale amministrativo regionale può: correggere il risultato delle elezioni e sostituire ai candidati illegalmente proclamati coloro che hanno diritto di esserlo. correggere il risultato delle elezioni solo se il ricorso è proposto dagli elettori dell'ente della cui elezione si tratta. correggere il risultato delle elezioni solo se il ricorso è proposto dai candidati delle singole liste elettorali. solo annullare le elezioni.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, sui ricorsi concernenti controversie in materia di operazioni per le elezioni dei consigli comunali, decide: il Consiglio di Stato in unico grado. il tribunale civile della circoscrizione in cui è ricompreso l'ente della cui elezione si tratta. il tribunale amministrativo regionale territorialmente competente. la Corte di cassazione.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, sui ricorsi concernenti controversie in materia di operazioni per le elezioni dei consigli regionali, decide: il tribunale civile della circoscrizione in cui è ricompreso l'ente della cui elezione si tratta. il Consiglio di Stato in unico grado. il tribunale amministrativo regionale territorialmente competente. la Corte di cassazione.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, sui ricorsi concernenti controversie in materia di operazioni per le elezioni dei consigli provinciali, decide: il tribunale amministrativo regionale territorialmente competente. il Consiglio di Stato in unico grado. il tribunale civile della circoscrizione in cui è ricompreso l'ente della cui elezione si tratta. la Corte di cassazione.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale esercita giurisdizione di merito quando decide: dei ricorsi contro i provvedimenti contingibili ed urgenti di sicurezza pubblica emanati dal sindaco sulle materie di edilità e di polizia locale ed in materia di igiene pubblica, attribuite per legge ai comuni. dei ricorsi relativi al rapporto di impiego pubblico. dei ricorsi in materia di spedalità e di ricovero degli inabili al lavoro. dei ricorsi concernenti controversie in materia di operazioni per le elezioni dei Consigli comunali, provinciali e regionali.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale esercita giurisdizione di merito quando decide: dei ricorsi relativi al rapporto di impiego pubblico. dei ricorsi in materia di spedalità e di ricovero degli inabili al lavoro. dei ricorsi concernenti controversie in materia di operazioni per le elezioni dei Consigli comunali, provinciali e regionali. dei ricorsi contro i provvedimenti emanati dal sindaco in materia di igiene dell'abitato secondo le attribuzioni che gli sono conferite dalle disposizioni vigenti.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale esercita giurisdizione di merito: quando decide su controversie relative a diritti soggettivi. quando decide dei ricorsi per eccesso di potere contro atti o provvedimenti emessi dagli organi centrali dello Stato. solo nei casi preveduti dalla legge. quando decide dei ricorsi per eccesso di potere contro atti o provvedimenti emessi da enti pubblici non territoriali.
Il tribunale amministrativo regionale esercita giurisdizione di merito, quando decide: delle controversie concernenti la corresponsione delle indennità in conseguenza della adozione di atti di natura espropriativa. dei ricorsi diretti ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorità amministrativa di conformarsi, in quanto riguarda il caso deciso, al giudicato dei tribunali che abbia riconosciuto la lesione di un diritto politico. dei ricorsi concernenti controversie in materia di operazioni per le elezioni del Parlamento. dei ricorsi in materia di pubblico impiego.
Il tribunale amministrativo regionale esercita giurisdizione di merito: soltanto sui ricorsi in materia di rapporto di lavoro di dipendenti di società a partecipazione statale. nei casi previsti dal Consiglio di giustizia amministrativa. nei casi previsti dalla legge. soltanto sui ricorsi concernenti controversie in materia di operazioni per le elezioni dei Consigli comunali, provinciali e regionali.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale esercita giurisdizione di merito quando decide: dei ricorsi contro il diniego dell'autorizzazione a stare in giudizio ad enti morali giuridici, sottoposti alla tutela della pubblica amministrazione. dei ricorsi relativi al rapporto di impiego pubblico. dei ricorsi concernenti controversie in materia di operazioni per le elezioni dei Consigli comunali, provinciali e regionali. dei ricorsi in materia di spedalità e di ricovero degli inabili al lavoro.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale esercita giurisdizione di merito: in nessun caso. solo quando decide su controversie relative a diritti soggettivi. solo nei casi preveduti dalla legge. sempre.
Il tribunale amministrativo regionale esercita giurisdizione di merito, quando decide: dei ricorsi concernenti controversie nelle quali sono parti società totalmente partecipate dallo Stato. dei ricorsi concernenti controversie in materia di operazioni per le elezioni del Parlamento. dei ricorsi diretti ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorità amministrativa di conformarsi, in quanto riguarda il caso deciso, al giudicato dei tribunali che abbia riconosciuto la lesione di un diritto civile. dei ricorsi in materia di rapporti di lavoro di dipendenti di società partecipate dallo Stato.
Il tribunale amministrativo regionale esercita giurisdizione di merito quando decide: dei ricorsi concernenti la corresponsione delle indennità in conseguenza della adozione di atti espropriativi. dei ricorsi relativi al rapporto di impiego pubblico. dei ricorsi diretti ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorità amministrativa di conformarsi, in quanto riguarda il caso deciso, al giudicato dei tribunali che abbia riconosciuto la lesione di un diritto civile o politico. dei ricorsi in materia di rapporto di lavoro di dipendenti di società a partecipazione statale.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale esercita giurisdizione esclusiva: quando decide dei ricorsi per eccesso di potere contro atti o provvedimenti emessi dagli enti pubblici non territoriali. quando decide dei ricorsi per eccesso di potere contro atti o provvedimenti emessi dagli organi centrali dello Stato. quando decide dei ricorsi per eccesso di potere contro atti o provvedimenti emessi dagli enti pubblici a carattere ultraregionale. solo nei casi preveduti dalla legge.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale esercita giurisdizione esclusiva quando decide: dei ricorsi contro il diniego dell'autorizzazione a stare in giudizio ad enti morali giuridici, sottoposti alla tutela della pubblica amministrazione. dei ricorsi diretti ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorità amministrativa di conformarsi, in quanto riguarda il caso deciso, al giudicato dei tribunali che abbia riconosciuto la lesione di un diritto civile o politico. dei ricorsi relativi al rapporto d'impiego pubblico. dei ricorsi contro atti e provvedimenti relativi a rapporti di concessione di beni pubblici.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale esercita giurisdizione esclusiva: sempre. solo nei casi preveduti dalla legge. solo quando decide su questioni attinenti a diritti patrimoniali consequenziali. in nessun caso.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale esercita giurisdizione esclusiva quando decide: dei ricorsi contro il diniego dell'autorizzazione a stare in giudizio ad enti morali giuridici, sottoposti alla tutela della pubblica amministrazione. delle controversie tra lo Stato ed i suoi creditori riguardanti la interpretazione dei contratti di prestito pubblico, delle leggi relative a tali prestiti e delle altre sul debito pubblico. dei ricorsi concernenti controversie in materia di operazioni per le elezioni dei Consigli comunali, provinciali e regionali. dei ricorsi diretti ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorità amministrativa di conformarsi, in quanto riguarda il caso deciso, al giudicato dei tribunali che abbia riconosciuto la lesione di un diritto civile o politico.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, le questioni attinenti a diritti patrimoniali consequenziali alla pronuncia di illegittimità dell'atto o provvedimento contro cui si ricorre appartengono: alla cognizione del tribunale amministrativo regionale, limitatamente ai casi devoluti alla sua giurisdizione di merito. alla cognizione del tribunale amministrativo regionale, nell'ambito della sua giurisdizione. sempre alla cognizione dell'autorità giudiziaria ordinaria. alla cognizione del Consiglio di Stato, limitatamente ai casi devoluti alla sua giurisdizione esclusiva.
Il tribunale amministrativo regionale, nelle materie devolute alla sua giurisdizione esclusiva, può decidere le questioni pregiudiziali concernenti lo stato e la capacità dei privati individui? Sì, sempre. No, salvo che si tratti della capacità di stare in giudizio. Sì, se esercita anche giurisdizione di merito. Sì, ma solo in via incidentale e con efficacia limitata.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale, nelle materie devolute alla sua giurisdizione esclusiva, può decidere sull'incidente di falso? No, mai. Sì, ma solo in via incidentale e con efficacia limitata. Sì, sempre. Sì, se esercita anche giurisdizione di merito.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale esercita giurisdizione esclusiva estesa al merito, quando decide: dei ricorsi diretti ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorità amministrativa a conformarsi, in quanto riguarda il caso deciso, al giudicato dei tribunali che abbia riconosciuto la lesione di un diritto civile o politico. delle controversie tra lo Stato ed i suoi creditori riguardanti l'interpretazione dei contratti di prestito pubblico, delle leggi relative a tali prestiti e delle altre sul debito pubblico. dei ricorsi concernenti controversie in materia di operazioni per le elezioni dei Consigli comunali, provinciali e regionali. dei ricorsi contro il diniego dell'autorizzazione a stare in giudizio ad enti morali giuridici, sottoposti alla tutela della pubblica amministrazione.
Il tribunale amministrativo regionale esercita giurisdizione esclusiva estesa al merito: quando decide dei ricorsi diretti ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorità amministrativa a conformarsi, in quanto riguarda il caso deciso, al giudicato dei tribunali che abbia riconosciuto la lesione di un diritto reale. quando decide dei ricorsi contro il diniego dell'autorizzazione a stare in giudizio ad enti morali giuridici, sottoposti alla tutela della pubblica amministrazione. nei casi previsti dalla legge. quando decide dei ricorsi concernenti controversie in materia di operazioni per le elezioni del Parlamento.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale nelle materie in cui non ha competenza esclusiva, può decidere di tutte le questioni pregiudiziali o incidentali relative a diritti la cui risoluzione sia necessaria per pronunciare sulla questione principale? Sì, sempre. Sì, con efficacia limitata, ma la risoluzione dell'incidente di falso e le questioni concernenti lo stato e la capacità dei privati individui restano di esclusiva competenza dell'autorità giudiziaria ordinaria, salvo che si tratti della capacità di stare in giudizio. No, mai. Sì, ma solo se c'è l'accordo delle parti.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale nelle materie in cui non ha competenza esclusiva, può decidere sulle questioni concernenti lo stato e la capacità di privati individui? No, salvo che si tratti della capacità di stare in giudizio. Sì, ma solo in via incidentale e con efficacia limitata. Sì, sempre. Sì, ma solo se c'é l'accordo delle parti.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale nelle materie in cui non ha competenza esclusiva, può decidere sull'incidente di falso? Sì, ma solo in via incidentale e con efficacia limitata. No, mai. Sì, sempre. Sì, ma solo se c'é l'accordo delle parti.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale decide: in composizione monocratica, tranne che le parti chiedano che il ricorso sia devoluto alla cognizione del collegio. in composizione monocratica. in composizione collegiale, con l'intervento del presidente e di due magistrati amministrativi regionali. in composizione collegiale, con l'intervento del presidente e di quattro magistrati amministrativi regionali.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, per i giudizi davanti ai tribunali amministrativi regionali è obbligatorio il patrocinio di avvocato? Sì, salvo che per i giudizi in materia di operazioni elettorali. Sì, salvo che per i giudizi relativi al rapporto di impiego pubblico. Sì, sempre. No, mai.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei casi in cui contro gli atti o provvedimenti emessi da organi di enti pubblici a carattere ultraregionale sia presentato ricorso in via gerarchica, se, nel termine di novanta giorni, la pubblica amministrazione non abbia comunicato e notificato la decisione all'interessato, il ricorso al tribunale amministrativo regionale: è proponibile contro l'atto o il provvedimento impugnato ma solo per motivi diversi da quelli del ricorso gerarchico. è proponibile contro l'atto o il provvedimento impugnato. non è più proponibile. è proponibile contro il silenzio-rigetto del ricorso gerarchico.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei casi in cui contro gli atti o provvedimenti emessi da organi periferici dello Stato sia presentato ricorso in via gerarchica e, nel termine di novanta giorni, la pubblica amministrazione abbia comunicato e notificato la decisione all'interessato, il ricorso al tribunale amministrativo regionale: è proponibile alternativamente contro l'atto o il provvedimento impugnato o contro la decisione sul ricorso gerarchico. non è più proponibile. è proponibile contro la decisione sul ricorso gerarchico. è proponibile solo contro l'atto o il provvedimento impugnato.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei casi in cui contro gli atti o provvedimenti emessi da organi di enti pubblici a carattere ultraregionale sia presentato ricorso in via gerarchica, il ricorso al tribunale amministrativo regionale: è proponibile solo previa rinuncia espressa al ricorso gerarchico. è proponibile contro la decisione sul ricorso gerarchico ed, in mancanza, contro il provvedimento impugnato, se, nel termine di novanta giorni, la pubblica amministrazione non abbia comunicato e notificato la decisione all'interessato. è proponibile solo decorso il termine di novanta giorni senza che la pubblica amministrazione abbia comunicato e notificato all'interessato la decisione sul ricorso gerarchico. non è proponibile.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei casi in cui contro gli atti o provvedimenti emessi da organi di enti pubblici a carattere ultraregionale sia presentato ricorso in via gerarchica e, nel termine di novanta giorni, la pubblica amministrazione abbia comunicato e notificato la decisione all'interessato, il ricorso al tribunale amministrativo regionale: non è più proponibile. è proponibile solo contro la decisione sul ricorso gerarchico. è proponibile alternativamente contro l'atto o il provvedimento impugnato o contro la decisione sul ricorso gerarchico. è proponibile solo contro l'atto o il provvedimento impugnato.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei casi in cui contro gli atti o provvedimenti emessi da organi periferici dello Stato sia presentato ricorso in via gerarchica, se, nel termine di novanta giorni, la pubblica amministrazione non abbia comunicato e notificato la decisione all'interessato, il ricorso al tribunale amministrativo regionale: è proponibile contro l'atto o il provvedimento impugnato ma solo per motivi diversi da quelli del ricorso gerarchico. non è più proponibile. è proponibile contro l'atto o il provvedimento impugnato. è proponibile contro il silenzio-rigetto del ricorso gerarchico.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, se ad un certo atto o provvedimento siano interessate più persone, il ricorso al tribunale amministrativo regionale proposto da un interessato esclude il ricorso gerarchico di tutti gli altri? Sì, se i motivi dedotti sono gli stessi. Sì, anche se non sono stati informati a cura dell'amministrazione dell'avvenuta presentazione del ricorso al tribunale amministrativo regionale. No. Sì, sempre.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, chi abbia proposto o proponga tempestivamente ricorso gerarchico contro un atto o provvedimento cui siano interessate più persone, deve essere informato a cura dell'amministrazione della avvenuta presentazione, da parte di altro interessato, del ricorso al tribunale amministrativo regionale? Sì, affinché possa ricorrere, entro novanta giorni da tale comunicazione, al tribunale amministrativo regionale. Sì, affinché possa ricorrere, entro sessanta giorni da tale comunicazione, al tribunale amministrativo regionale. Sì, affinché possa ricorrere, entro trenta giorni da tale comunicazione, al tribunale amministrativo regionale, se il ricorso gerarchico era stato presentato in termine. No.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, quando sia stato promosso ricorso al tribunale amministrativo regionale, il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica: è ammesso solo per gli stessi motivi dedotti con il ricorso giurisdizionale. è ammesso. è ammesso solo per motivi diversi da quelli dedotti con il ricorso giurisdizionale. è escluso.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, se il ricorso al tribunale amministrativo regionale è stato tempestivamente notificato oltre che all'organo che ha emesso l'atto impugnato ad uno solo dei controinteressati, può essere ordinato al ricorrente di integrare le notifiche agli altri controinteressati? Sì, se la notifica del ricorso non si è perfezionata per causa non imputabile al ricorrente. Sì, sempre. Sì, se non erano contemplati nell'atto impugnato. Sì, se il ricorrente non ne conosceva il luogo di residenza o il domicilio.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il termine di sessanta giorni per la notifica del ricorso al tribunale amministrativo regionale, decorre: da quello in cui l'interessato abbia avuto piena conoscenza dei vizi dell'atto impugnato. da quello in cui l'interessato abbia ricevuto la notifica dell'atto impugnato o ne abbia comunque avuta piena conoscenza o, per gli atti di cui non sia richiesta la notifica individuale, dal giorno in cui sia scaduto il termine della pubblicazione, se questa sia prevista da disposizioni di legge o di regolamento. da quello in cui l'atto impugnato, a prescindere dall'avvenuta notifica o conoscenza dell'interessato, abbia avuto esecuzione. da quello in cui l'interessato abbia avuto piena conoscenza della lesione di un interesse legittimo.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, in sede di decisione della domanda cautelare, il tribunale amministrativo regionale può definire il giudizio nel merito? Sì, accertata la completezza del contraddittorio e dell'istruttoria ed ove ne ricorrano i presupposti, sentite sul punto le parti costituite. Sì, se le parti costituite sentite sul punto vi consentano. Sì, se la medesima questione è già stata decisa dal Consiglio di Stato. No, mai.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, l'ordinanza del tribunale amministrativo regionale di accoglimento della richiesta cautelare comporta priorità nella fissazione della data di trattazione del ricorso nel merito? Sì, in ogni caso. Sì, se il ricorso attenga ad interessi essenziali della persona quali il diritto alla salute, all'integrità dell'ambiente, ovvero ad altri beni di primario rilievo costituzionale. Sì, se i difensori delle parti sentiti in camera di consiglio ne facciano concorde richiesta. No, in nessun caso.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, la domanda di revoca o modificazione delle misure cautelari concesse dal giudice amministrativo è ammissibile: solo se è motivata con riferimento a fatti sopravvenuti. no, in nessun caso. solo se la domanda proviene dalla amministrazione. solo nel caso in cui l'amministrazione non abbia prestato ottemperanza alle misure cautelari concesse o vi abbia adempiuto solo parzialmente.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui l'amministrazione non abbia prestato ottemperanza alle misure cautelari concesse, o vi abbia adempiuto solo parzialmente, su ricorso della parte interessata, il tribunale amministrativo regionale: esercitando i poteri inerenti al giudizio di ottemperanza al giudicato, dispone l'esecuzione dell'ordinanza cautelare indicandone le modalità e, ove occorra, il soggetto che deve provvedere. dispone la trasmissione degli atti alla Corte dei conti per il giudizio di responsabilità amministrativa dei funzionari ed impiegati negligenti. esercitando i poteri inerenti al giudizio di ottemperanza al giudicato, dispone l'esecuzione dell'ordinanza indicandone le modalità e, in ogni caso nomina il commissario che deve provvedere in luogo dell'amministrazione. dispone la trasmissione degli atti al Consiglio di Stato perché eserciti i poteri inerenti al giudizio di ottemperanza al giudicato.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui l'amministrazione non abbia prestato ottemperanza alle misure cautelari concesse, o vi abbia adempiuto solo parzialmente, la parte interessata può: con ricorso al giudice ordinario, chiedere che siano determinate le modalità dell'esecuzione e designato l'ufficiale giudiziario che deve procedervi. con istanza motivata e notificata alle altre parti, chiedere al tribunale amministrativo regionale le opportune disposizioni attuative. con istanza motivata e notificata alle altre parti, chiedere alla Corte dei conti le opportune disposizioni attuative. solo attendere la decisione nel merito del ricorso.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, i documenti di cui il ricorrente intenda avvalersi in giudizio, ove non depositati con il ricorso: devono essere depositati entro trenta giorni dall'ultima notifica del ricorso. devono essere depositati entro trenta giorni dalla prima notifica del ricorso. devono essere depositati entro sessanta giorni dall'ultima notifica. devono essere depositati entro l'udienza fissata per la decisione del ricorso.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il ricorso, con la prova delle avvenute notifiche, deve essere depositato nella segreteria del tribunale amministrativo regionale: entro sessanta giorni dall'ultima notifica. entro trenta giorni dalla prima notifica. entro sessanta giorni dalla prima notifica. entro trenta giorni dall'ultima notifica.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, la mancata produzione della copia del provvedimento impugnato, che, ove in possesso del ricorrente, deve essere depositata nella segreteria del tribunale amministrativo regionale, unitamente al ricorso ed alla prova delle avvenute notifiche, entro trenta giorni dall'ultima notifica: non determina la decadenza dal ricorso se alla produzione provvede, all'atto di costituirsi in giudizio, l'amministrazione. non determina la decadenza dal ricorso. determina la decadenza dal ricorso. determina la decadenza dal ricorso ma il ricorrente può chiedere di essere rimesso in termini.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, la mancata produzione della documentazione a sostegno del ricorso: implica decadenza. non implica decadenza dal ricorso se alla produzione provvede, all'atto di costituzione in giudizio, l'amministrazione. non implica decadenza. implica decadenza, ma il ricorrente può chiedere di essere rimesso in termini.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, l'amministrazione, entro sessanta giorni dalla scadenza del termine di deposito del ricorso, deve produrre: solo gli atti e i documenti in base ai quali il provvedimento impugnato è stato emanato. solo gli atti e i documenti che ritiene utili al giudizio. l'eventuale provvedimento impugnato nonché gli atti e i documenti in base ai quali l'atto è stato emanato, quelli in esso citati e quelli che l'amministrazione ritiene utili al giudizio. solo l'eventuale provvedimento impugnato.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, l'amministrazione, entro sessanta giorni dalla scadenza del termine di deposito del ricorso, deve produrre l'eventuale provvedimento impugnato nonché gli atti e i documenti in base ai quali l'atto è stato emanato, quelli in esso citati, e quelli che ritiene utili al giudizio; ove non provveda all'adempimento: il presidente, ovvero un magistrato da lui delegato, ordina, ma solo su istanza di parte, l'esibizione degli atti e dei documenti. il presidente, ovvero un magistrato da lui delegato, nomina senz'altro un commissario affinché provveda ad acquisire presso l'amministrazione gli atti e i documenti mancanti. il presidente, ovvero un magistrato da lui delegato, ordina, anche su istanza di parte, l'esibizione degli atti e dei documenti nel termine e nei modi opportuni. il tribunale amministrativo regionale accoglie senz'altro il ricorso con decisione in forma semplificata.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, se il ricorrente, allegando un pregiudizio grave e irreparabile derivante dalla esecuzione dell'atto ovvero dal comportamento inerte dell'amministrazione, chiede l'emanazione di misure cautelari idonee ad assicurare interinalmente gli effetti della decisione sul ricorso, il tribunale amministrativo regionale si pronuncia sull'istanza: con ordinanza motivata emessa in camera di consiglio. con decreto. con sentenza. con ordinanza se la accoglie e con decreto se la rigetta.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il ricorrente può chiedere al tribunale amministrativo regionale l'emanazione di misure cautelari durante il tempo necessario a giungere ad una decisione sul ricorso? No, perché l'adozione di misure cautelari è riservata al Consiglio di Stato. No, perché l'adozione di misure cautelari è riservata all'organo che ha emanato l'atto impugnato. Sì, compresa l'ingiunzione a pagare una somma. Sì, con esclusione della ingiunzione a pagare una somma.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, l'ordinanza cautelare del tribunale amministrativo regionale motiva in ordine alla valutazione del pregiudizio allegato ed indica i profili che, ad un sommario esame, inducono ad una ragionevole previsione sull'esito del ricorso: se ne fanno richiesta i difensori delle parti. in ogni caso. se la misura cautelare è concessa. se la misura cautelare è negata.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui dall'esecuzione del provvedimento cautelare derivino effetti irreversibili, il giudice amministrativo può disporre la prestazione di una cauzione cui subordinare la concessione o il diniego della misura cautelare? Sì, in ogni caso. No, mai. Sì, se la richiesta cautelare proviene da una società di persone o di capitali. Sì, se la richiesta cautelare non attiene ad interessi essenziali della persona quali il diritto alla salute, alla integrità dell'ambiente ovvero ad altri beni di primario rilievo costituzionale.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il ricorrente può chiedere al tribunale amministrativo regionale l'emanazione di misure cautelari durante il tempo necessario a giungere ad una decisione sul ricorso? No, perché l'adozione delle misure cautelari è riservata all'organo che ha emanato l'atto. Sì, allegando un pregiudizio grave ed irreparabile derivante dall'esecuzione dell'atto impugnato, ovvero dal comportamento inerte dell'amministrazione. Sì, ma solo allegando un grave pregiudizio derivante dal comportamento inerte dell'amministrazione. Sì, ma solo allegando un pregiudizio derivante dalla esecuzione dell'atto impugnato.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il ricorrente può chiedere al tribunale amministrativo regionale l'emanazione di misure cautelari? Sì, allegando ragioni di opportunità. No, perché l'adozione di misure cautelari è riservata all'organo che ha emesso l'atto. Sì, allegando un pregiudizio grave ed irreparabile derivante dalla esecuzione dell'atto impugnato, o dal comportamento inerte dell'amministrazione. Sì, allegando la manifesta illegittimità dell'atto impugnato.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, sull'istanza di emanazione di misure cautelari idonee ad assicurare interinalmente gli effetti della decisione sul ricorso proposta dal ricorrente, i difensori delle parti devono essere sentiti in camera di consiglio dal tribunale amministrativo regionale: se vi sono più controinteressati. ove ne facciano richiesta. in ogni caso. in nessun caso.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, prima della trattazione della domanda cautelare, in caso di estrema gravità ed urgenza, il ricorrente, contestualmente alla domanda cautelare o con separata istanza notificata alle controparti, può chiedere al presidente del tribunale amministrativo regionale, o della sezione cui il ricorso è assegnato: di disporre, con ordinanza motivata e, in ogni caso, nel contraddittorio delle parti, misure cautelari provvisorie. di disporre, con decreto motivato, anche in assenza di contraddittorio, misure cautelari provvisorie. di sentire in camera di consiglio i difensori delle parti per esperire il tentativo di conciliazione. di invitare l'amministrazione a non eseguire il provvedimento impugnato sino alla pronuncia del collegio, cui la istanza cautelare è sottoposta nella prima camera di consiglio utile.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, i ricorsi avverso il silenzio della amministrazione sono decisi dal tribunale amministrativo regionale, nel caso che il collegio abbia disposto un'istruttoria: in udienza pubblica, entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso. in camera di consiglio, entro sessanta giorni dalla data fissata per gli adempimenti istruttori. in camera di consiglio, entro trenta giorni dalla data fissata per gli adempimenti istruttori. in camera di consiglio, entro novanta giorni dalla data fissata per gli adempimenti istruttori.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, i ricorsi avverso il silenzio dell'amministrazione sono decisi dal tribunale amministrativo regionale: in camera di consiglio, con ordinanza, salvo che, su richiesta di una delle parti, il presidente ordini la trattazione del ricorso in pubblica udienza. in camera di consiglio, con sentenza succintamente motivata. in camera di consiglio, con ordinanza. con decreto e senza alcuna formalità di rito.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, i ricorsi avverso il silenzio della amministrazione sono decisi dal tribunale amministrativo regionale, in camera di consiglio, con sentenza succintamente motivata: senza alcuna formalità di rito. uditi i difensori delle parti che ne facciano richiesta, ove ritenuto utile dal presidente. uditi i difensori delle parti che ne facciano richiesta. uditi i in ogni caso i difensori delle parti.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, la sentenza, succintamente motivata, del tribunale amministrativo regionale che decide i ricorsi avverso il silenzio dell'amministrazione, è appellabile: senza limiti di tempo. entro sessanta giorni dalla notificazione o, in mancanza, entro un anno dalla pubblicazione. entro trenta giorni dalla notificazione o, in mancanza, entro novanta giorni dalla comunicazione della pubblicazione. entro novanta giorni dalla notificazione o, in mancanza, entro un anno dalla comunicazione della pubblicazione.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, i ricorsi avverso il silenzio della amministrazione sono decisi: in camera di consiglio, uditi i difensori delle parti che ne facciano richiesta, con sentenza succintamente motivata. in camera di consiglio, uditi i difensori delle parti che ne facciano richiesta ed ove ritenuto utile dal presidente, con sentenza succintamente motivata. in camera di consiglio, senza alcuna formalità di rito, con ordinanza. in camera di consiglio, uditi in ogni caso i difensori delle parti, con sentenza succintamente motivata.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, i ricorsi avverso il silenzio dell'amministrazione sono decisi dal tribunale amministrativo regionale, in camera di consiglio e con sentenza succintamente motivata: entro novanta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso. entro centoventi giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso. entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso. entro sessanta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il giudice amministrativo che abbia accolto il ricorso avverso il silenzio dell'amministrazione ed assegnato un termine per provvedere, qualora l'amministrazione resti inadempiente: rimette gli atti al Consiglio di Stato per la nomina di un commissario che provveda in luogo della amministrazione. su richiesta di parte, provvede in via sostitutiva all'emanazione dell'atto da adottare. su richiesta di parte, nomina un commissario che provveda in luogo della amministrazione. assegna all'amministrazione un nuovo, ultimo termine diffidandola a provvedere.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, in caso di totale o parziale accoglimento del ricorso di primo grado avverso il silenzio dell'amministrazione, il giudice amministrativo: ordina all'amministrazione di provvedere di norma entro un termine non superiore a trenta giorni. nomina in ogni caso un commissario che provveda in luogo dell'amministrazione inadempiente. provvede in via sostitutiva all'emanazione dell'atto da adottare. rimette gli atti al Consiglio di Stato per la nomina di un commissario che provveda in luogo dell'amministrazione inadempiente.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il giudice amministrativo che abbia accolto il ricorso avverso il silenzio dell'amministrazione ed assegnato un termine per provvedere, qualora l'amministrazione resti inadempiente: anche d'ufficio, nomina un commissario che provveda in luogo dell'amministrazione. su richiesta di parte, nomina un commissario che provveda in luogo della amministrazione. assegna all'amministrazione un nuovo, ultimo termine per provvedere. in via sostitutiva provvede, anche d'ufficio, all'emanazione dell'atto da adottare.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il ricorso al tribunale amministrativo regionale si considera abbandonato: se l'amministrazione annulli o riformi l'atto impugnato in modo conforme alla istanza del ricorrente. se nel corso di sei mesi non sia compiuto alcun atto di procedura. se nel corso di due anni non sia compiuto alcun atto di procedura. se nel corso di un anno non sia compiuto alcun atto di procedura.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale, ove ritenga irricevibile o inammissibile il ricorso, lo dichiara: con sentenza se v'é contrasto tra le parti, altrimenti con ordinanza. con sentenza. con ordinanza. con decreto.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale, se riconosce che il ricorso è infondato, lo rigetta: con decreto. con ordinanza. con sentenza se una delle parti ne faccia richiesta; altrimenti con ordinanza. con sentenza.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, fuori dei casi in cui è investito di giurisdizione di merito, il tribunale amministrativo regionale, se accoglie il ricorso per motivi diversi dall'incompetenza: annulla in tutto o in parte l'atto impugnato. annulla in tutto o in parte l'atto impugnato e, se il ricorrente ne faccia richiesta, lo riforma o sostituisce. rimette l'affare all'autorità competente perché annulli l'atto impugnato. riforma o sostituisce l'atto impugnato, salvi gli ulteriori provvedimenti della autorità amministrativa.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale, se accoglie il ricorso per motivi diversi dall'incompetenza, può anche riformare l'atto impugnato o sostituirlo? No, mai. Sì, quando è investito di giurisdizione di merito e salvi gli ulteriori provvedimenti della autorità amministrativa. Sì, se il ricorrente ne faccia richiesta. Sì, in ogni caso.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il tribunale amministrativo regionale, se accoglie il ricorso per motivi di incompetenza: annulla l'atto impugnato e rimette l'affare all'autorità competente. rimette l'affare all'autorità competente perché annulli l'atto impugnato. si limita ad annullare l'atto impugnato. riforma o sostituisce l'atto impugnato.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta fondatezza del ricorso, il tribunale amministrativo regionale decide: con ordinanza. con sentenza succintamente motivata. con decreto, anche in assenza di contraddittorio. con sentenza se uno dei difensori delle parti ne faccia richiesta, altrimenti con ordinanza.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta infondatezza del ricorso, il Consiglio di Stato decide: con sentenza se uno dei difensori delle parti ne faccia richiesta, altrimenti con ordinanza. con sentenza succintamente motivata. con ordinanza. con decreto, anche in assenza di contraddittorio.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta irricevibilità del ricorso, il tribunale amministrativo regionale decide: con sentenza se uno dei difensori delle parti ne faccia richiesta, altrimenti con ordinanza. con sentenza succintamente motivata. con ordinanza. con decreto, anche in assenza di contraddittorio.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta inammissibilità del ricorso, il tribunale amministrativo regionale decide con sentenza succintamente motivata e: in ogni caso provvede anche sulle spese di giudizio, applicando le norme del codice di procedura civile. provvede anche sulle spese di giudizio solo se il difensore di una delle parti abbia presentato la relativa nota. in ogni caso compensa le spese di giudizio tra le parti. in nessun caso provvede anche sulle spese di giudizio.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta improcedibilità del ricorso, il Consiglio di Stato decide: con sentenza se uno dei difensori delle parti ne faccia richiesta, altrimenti con ordinanza. con sentenza succintamente motivata. con ordinanza. con decreto, anche in assenza di contraddittorio.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta irricevibilità del ricorso, il tribunale amministrativo regionale decide con sentenza succintamente motivata e: in ogni caso compensa le spese di giudizio tra le parti. in nessun caso provvede anche sulle spese di giudizio. provvede anche sulle spese di giudizio solo se il difensore di una delle parti abbia presentato la relativa nota. in ogni caso provvede anche sulle spese di giudizio, applicando le norme del codice di procedura civile.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta fondatezza del ricorso, il tribunale amministrativo regionale decide con sentenza succintamente motivata e: in ogni caso compensa le spese di giudizio tra le parti. provvede anche sulle spese di giudizio solo se il difensore di una delle parti abbia presentato la relativa nota. in ogni caso provvede anche sulle spese di giudizio, applicando le norme del codice di procedura civile. in nessun caso provvede anche sulle spese di giudizio.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta fondatezza del ricorso, il Consiglio di Stato decide: con sentenza se uno dei difensori delle parti ne faccia richiesta, altrimenti con ordinanza. con sentenza succintamente motivata. con ordinanza. con decreto, anche in assenza di contraddittorio.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta inammissibilità del ricorso, il Consiglio di Stato decide con sentenza succintamente motivata e: provvede anche sulle spese di giudizio solo se il difensore di una delle parti abbia presentato la relativa nota. in nessun caso provvede anche sulle spese di giudizio. in ogni caso provvede anche sulle spese di giudizio, applicando le norme del codice di procedura civile. in ogni caso compensa le spese di giudizio tra le parti.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta improcedibilità del ricorso, il tribunale amministrativo regionale decide: con ordinanza. con decreto, anche in assenza di contraddittorio. con sentenza succintamente motivata. con sentenza se uno dei difensori delle parti ne faccia richiesta, altrimenti con ordinanza.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta improcedibilità del ricorso, il Consiglio di Stato decide con sentenza succintamente motivata e: provvede anche sulle spese di giudizio solo se il difensore di una delle parti abbia presentato la relativa nota. in ogni caso provvede anche sulle spese di giudizio, applicando le norme del codice di procedura civile. in ogni caso compensa le spese di giudizio tra le parti. in nessun caso provvede anche sulle spese di giudizio.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta irricevibilità del ricorso, il Consiglio di Stato decide: con sentenza succintamente motivata. con decreto, anche in assenza di contraddittorio. con ordinanza. con sentenza se uno dei difensori delle parti ne faccia richiesta, altrimenti con ordinanza.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta improcedibilità del ricorso, il tribunale amministrativo regionale decide con sentenza succintamente motivata e: in ogni caso provvede anche sulle spese di giudizio, applicando le norme del codice di procedura civile. in nessun caso provvede anche sulle spese di giudizio. in ogni caso compensa le spese di giudizio tra le parti. provvede anche sulle spese di giudizio solo se il difensore di una delle parti abbia presentato la relativa nota.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta infondatezza del ricorso, il tribunale amministrativo regionale decide: con sentenza succintamente motivata. con sentenza se uno dei difensori delle parti ne faccia richiesta, altrimenti con ordinanza. con ordinanza. con decreto, anche in assenza di contraddittorio.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta fondatezza del ricorso, il Consiglio di Stato decide con sentenza succintamente motivata e: in nessun caso provvede anche sulle spese di giudizio. in ogni caso provvede anche sulle spese di giudizio, applicando le norme del codice di procedura civile. in ogni caso compensa le spese di giudizio tra le parti. provvede anche sulle spese di giudizio solo se il difensore di una delle parti abbia presentato la relativa nota.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta infondatezza del ricorso, il tribunale amministrativo regionale decide con sentenza succintamente motivata e: in ogni caso provvede anche sulle spese di giudizio, applicando le norme del codice di procedura civile. in nessun caso provvede anche sulle spese di giudizio. in ogni caso compensa le spese di giudizio tra le parti. provvede anche sulle spese di giudizio solo se il difensore di una delle parti abbia presentato la relativa nota.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta inammissibilità del ricorso, il tribunale amministrativo regionale decide: con sentenza se uno dei difensori delle parti ne faccia richiesta, altrimenti con ordinanza. con sentenza succintamente motivata. con ordinanza. con decreto, anche in assenza di contraddittorio.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta irricevibilità del ricorso, il Consiglio di Stato decide con sentenza succintamente motivata e: in ogni caso compensa le spese di giudizio tra le parti. in nessun caso provvede anche sulle spese di giudizio. in ogni caso provvede anche sulle spese di giudizio, applicando le norme del codice di procedura civile. provvede anche sulle spese di giudizio solo se il difensore di una delle parti abbia presentato la relativa nota.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta infondatezza del ricorso, il Consiglio di Stato decide con sentenza succintamente motivata e: in ogni caso provvede anche sulle spese di giudizio, applicando le norme del codice di procedura civile. in nessun caso provvede anche sulle spese di giudizio. in ogni caso compensa le spese di giudizio tra le parti. provvede anche sulle spese di giudizio solo se il difensore di una delle parti abbia presentato la relativa nota.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel caso in cui ravvisi la manifesta inammissibilità del ricorso, il Consiglio di Stato decide: con decreto, anche in assenza di contraddittorio. con sentenza succintamente motivata. con ordinanza. con sentenza se uno dei difensori delle parti ne faccia richiesta, altrimenti con ordinanza.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, avverso il decreto del presidente della sezione competente o del magistrato da lui delegato che ha pronunciato la cessazione della materia del contendere, ciascuna delle parti costituite può proporre: opposizione al collegio. ricorso in appello. istanza di riesame. ricorso per revocazione.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, la intervenuta rinuncia al ricorso è pronunciata dal presidente della sezione competente o da un magistrato da lui delegato: con sentenza, se c'é contrasto tra le parti, altrimenti con ordinanza. con ordinanza, sentite le parti costituite. con sentenza succintamente motivata. con decreto depositato in segreteria e comunicato alle parti costituite.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, avverso l'ordinanza del collegio che decide sulla opposizione, proposta da una delle parti costituite, avverso il decreto del presidente della sezione competente o del magistrato da lui delegato che abbia pronunciato l'intervenuta cessazione della materia del contendere: non è ammesso alcun mezzo di impugnazione. è ammesso ricorso in appello. è ammesso solo ricorso per revocazione. è ammessa istanza di riesame.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, avverso l'ordinanza del collegio che decide sulla opposizione proposta da una delle parti costituite avverso il decreto del presidente della sezione competente o del magistrato da lui delegato che abbia pronunciato l'intervenuta rinuncia al ricorso: è ammesso solo ricorso per revocazione. non è ammesso alcun mezzo di impugnazione. è ammesso ricorso in appello. è ammessa istanza di riesame.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, sulla opposizione proposta dalle parti costituite avverso il decreto del presidente della sezione competente o del magistrato da lui delegato che ha pronunciato la intervenuta rinuncia al ricorso, il collegio decide: in pubblica udienza, con sentenza. in camera di consiglio, sentite le parti che ne facciano richiesta, con ordinanza. in camera di consiglio, sentite in ogni caso le parti, con ordinanza. in camera di consiglio, sentite le parti che ne facciano richiesta, con sentenza succintamente motivata.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, avverso il decreto del presidente della sezione competente o del magistrato da lui delegato che ha pronunciato la perenzione, ciascuna delle parti costituite può proporre: ricorso in appello. opposizione al collegio. istanza di riesame. ricorso per revocazione.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, avverso il decreto del presidente della sezione competente o del magistrato da lui delegato che ha pronunciato la intervenuta rinuncia al ricorso, ciascuna delle parti costituite può proporre: ricorso in appello. ricorso per revocazione. istanza di riesame. opposizione al collegio.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, la cessazione della materia del contendere è pronunciata con decreto depositato in segreteria e comunicato alle parti costituite: dal presidente della sezione competente o da un magistrato da lui delegato. sempre dal presidente della sezione competente. sempre dal collegio. dal collegio se c'é contrasto tra le parti, altrimenti dal presidente della sezione competente.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, avverso l'ordinanza del collegio che decide sulla opposizione proposta da una delle parti costituite avverso il decreto del presidente della sezione competente o del magistrato da lui delegato che abbia pronunciato la perenzione: è ammesso ricorso in appello. è ammesso solo ricorso per revocazione. non è ammesso alcun mezzo di impugnazione. è ammessa istanza di riesame.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, avverso l'ordinanza del collegio che decide sulla opposizione proposta da una delle parti costituite avverso il decreto del presidente della sezione competente o del magistrato da lui delegato che abbia pronunciato l'estinzione: è ammesso ricorso in appello. è ammesso solo ricorso per revocazione. è ammessa istanza di riesame. non è ammesso alcun mezzo di impugnazione.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, sulla opposizione proposta dalle parti costituite avverso il decreto del presidente della sezione competente o del magistrato da lui delegato che ha pronunciato la cessazione della materia del contendere, il collegio decide: in camera di consiglio, sentite in ogni caso le parti, con ordinanza. in camera di consiglio, sentite le parti che ne facciano richiesta, con sentenza succintamente motivata. in camera di consiglio, sentite le parti che ne facciano richiesta, con ordinanza. in pubblica udienza, con sentenza.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, la estinzione del giudizio è pronunciata dal presidente o da un magistrato da lui delegato: con sentenza, se c'é contrasto tra le parti, altrimenti con ordinanza. con sentenza succintamente motivata. con ordinanza, sentite le parti costituite. con decreto depositato in segreteria e comunicato alle parti costituite.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, avverso il decreto del presidente della sezione competente o del magistrato da lui delegato che ha pronunciato la estinzione del giudizio, ciascuna delle parti costituite può proporre: opposizione al collegio. istanza di riesame. ricorso in appello. ricorso per revocazione.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, la estinzione del giudizio è pronunciata con decreto depositato in segreteria e comunicato alle parti costituite: sempre dal collegio. dal presidente della sezione competente o da un magistrato da lui delegato. dal collegio se c'é contrasto tra le parti, altrimenti dal presidente della sezione competente. sempre dal presidente della sezione competente.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, la perenzione è pronunciata con decreto depositato in segreteria e comunicato alle parti costituite: dal collegio se c'é contrasto tra le parti, altrimenti dal presidente della sezione competente. dal presidente della sezione competente o da un magistrato da lui delegato. sempre dal presidente della sezione competente. sempre dal collegio.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, la intervenuta rinuncia al ricorso è pronunciata con decreto depositato in segreteria e comunicato alle parti costituite: sempre dal presidente della sezione competente. sempre dal collegio. dal collegio se c'é contrasto tra le parti, altrimenti dal presidente della sezione competente. dal presidente della sezione competente o da un magistrato da lui delegato.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, la cessazione della materia del contendere è pronunciata dal presidente della sezione competente o da un magistrato da lui delegato: con sentenza succintamente motivata. con sentenza, se c'é contrasto tra le parti, altrimenti con ordinanza. con decreto depositato in segreteria e comunicato alle parti costituite. con ordinanza, sentite le parti costituite.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, sulla opposizione proposta dalle parti costituite avverso il decreto del presidente della sezione competente o del magistrato da lui delegato che ha pronunciato la perenzione, il collegio decide: in pubblica udienza, con sentenza. in camera di consiglio, sentite in ogni caso le parti, con ordinanza. in camera di consiglio, sentite le parti che ne facciano richiesta, con sentenza succintamente motivata. in camera di consiglio, sentite le parti che ne facciano richiesta, con ordinanza.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, sulla opposizione proposta dalle parti costituite avverso il decreto del presidente della sezione competente o del magistrato da lui delegato che ha pronunciato la estinzione, il collegio decide: in camera di consiglio, sentite le parti che ne facciano richiesta, con sentenza succintamente motivata. in camera di consiglio, sentite le parti che ne facciano richiesta, con ordinanza. in pubblica udienza, con sentenza. in camera di consiglio, sentite in ogni caso le parti, con ordinanza.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, la perenzione è pronunciata dal presidente della sezione competente o da un magistrato da lui delegato: con sentenza succintamente motivata. con sentenza, se c'é contrasto tra le parti, altrimenti con ordinanza. con ordinanza, sentite le parti costituite. con decreto depositato in segreteria e comunicato alle parti costituite.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, i ricorsi al tribunale amministrativo regionale si trattano in pubblica udienza: solo nel caso in cui lo ordini il presidente di ufficio per ragioni di opportunità. salvo che la legge preveda il procedimento in camera di consiglio. solo nel caso in cui lo chiedano il ricorrente ed uno dei controinteressati. in ogni caso.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, per i giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale si segue il procedimento in camera di consiglio: nel caso in cui, in luogo della trattazione in udienza pubblica, lo chieda un controinteressato. in ogni caso. nel caso in cui, in luogo della trattazione in udienza pubblica, lo richieda il ricorrente. nei soli casi previsti dalla legge e sempre che il presidente, su richiesta di una delle parti, non ordini la trattazione del ricorso in udienza pubblica.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, per i ricorsi al tribunale amministrativo regionale diretti ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorità amministrativa di conformarsi, in quanto riguarda il caso deciso, al giudicato del tribunale che abbia riconosciuto la lesione di un diritto civile o politico: si segue in ogni caso il procedimento in camera di consiglio. si segue il procedimento in camera di consiglio salvo che, su richiesta di una delle parti, il presidente non ordini la trattazione del ricorso in udienza pubblica. si segue il procedimento in camera di consiglio, in luogo della trattazione in udienza pubblica, se lo ordini il presidente per ragioni di economia processuale. si procede in ogni caso alla trattazione del ricorso in udienza pubblica.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, per i giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale per i quali si debba soltanto dichiarare la perenzione: si segue il procedimento in camera di consiglio salvo che, su richiesta di una delle parti, il presidente non ordini la trattazione del ricorso in udienza pubblica. si procede in ogni caso alla trattazione del ricorso in udienza pubblica. si segue in ogni caso il procedimento in camera di consiglio. si segue il procedimento in camera di consiglio, in luogo della trattazione in udienza pubblica, se lo ordini il presidente per ragioni di economia processuale.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, per i ricorsi al tribunale amministrativo regionale per i quali tutte le parti concordemente chiedono che sia dichiarata la cessazione della materia del contendere: si segue il procedimento in camera di consiglio salvo che, su richiesta di una delle parti, il presidente non ordini la trattazione del ricorso in udienza pubblica. si procede in ogni caso alla trattazione del ricorso in udienza pubblica. si segue in ogni caso il procedimento in camera di consiglio. si segue il procedimento in camera di consiglio, in luogo della trattazione in udienza pubblica, se lo ordini il presidente per ragioni di economia processuale.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, contro le sentenze dei tribunali amministrativi regionali il ricorso per revocazione: è ammesso nei casi, nei modi e nei termini previsti dal codice di procedura civile. è ammesso solo se la sentenza è effetto del dolo del giudice, accertato con sentenza passata in giudicato. è ammesso solo se è scaduto il termine per l'appello. non è ammesso.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, contro le sentenze dei tribunali amministrativi regionali il ricorso per revocazione: è ammesso solo nelle cause in cui l'intervento del pubblico ministero è obbligatorio, quando la sentenza è stata pronunciata senza che egli sia stato sentito. è ammesso solo se è scaduto il termine per l'appello. non è ammesso. è ammesso nei casi, nei modi e nei termini previsti dal codice di procedura civile.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, contro le sentenze dei tribunali amministrativi regionali il ricorso per revocazione: è ammesso nei casi, nei modi e nei termini previsti dal codice di procedura civile. è ammesso solo se è scaduto il termine per l'appello. non è ammesso. è ammesso solo se la sentenza è l'effetto del dolo di una delle parti anche se non abbia procurato danno all'altra.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, contro le sentenze dei tribunali amministrativi regionali il ricorso per revocazione: è ammesso solo se è scaduto il termine per l'appello. è ammesso nei casi, nei modi e nei termini previsti dal codice di procedura civile. non è ammesso. è ammesso solo se si è giudicato in base a prove riconosciute o comunque dichiarate false dopo la sentenza oppure che la parte soccombente ignorava essere state riconosciute o dichiarate tali prima della sentenza.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, contro le sentenze dei tribunali amministrativi regionali il ricorso per revocazione: non è ammesso. è ammesso nei casi, nei modi e nei termini previsti dal codice di procedura civile. è ammesso solo se dopo la sentenza sono stati ritrovati uno o più documenti decisivi che la parte non aveva potuto produrre in giudizio per causa di forza maggiore o per fatto dell'avversario. è ammesso solo se è scaduto il termine per l'appello.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, contro le sentenze dei tribunali amministrativi regionali il ricorso per revocazione: non è ammesso. è ammesso nei casi, nei modi e nei termini previsti dal codice di procedura civile. è ammesso solo se la sentenza è l'effetto di un errore di fatto risultante dagli atti o documenti della causa. è ammesso solo se è scaduto il termine per l'appello.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, contro le sentenze dei tribunali amministrativi regionali il ricorso per revocazione: è ammesso solo nelle cause in cui l'intervento del pubblico ministero è obbligatorio, quando la sentenza è l'effetto della collusione posta in opera dalle parti per frodare la legge. è ammesso solo se è scaduto il termine per l'appello. non è ammesso. è ammesso nei casi, nei modi e nei termini previsti dal codice di procedura civile.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, contro le sentenze dei tribunali amministrativi regionali il ricorso per revocazione: non è ammesso. è ammesso nei casi, nei modi e nei termini previsti dal codice di procedura civile. è ammesso solo se la sentenza è contraria ad altra precedente avente fra le parti autorità di cosa giudicata, purché non abbia pronunciato sulla relativa eccezione. è ammesso solo se è scaduto il termine per l'appello.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, contro le sentenze dei tribunali amministrativi regionali il ricorso per revocazione: è ammesso solo se è scaduto il termine per l'appello. non è ammesso. solo se sono l'effetto del dolo di una delle parti in danno dell'altra. è ammesso nei casi, nei modi e nei termini previsti dal codice di procedura civile.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, contro le sentenze dei tribunali amministrativi regionali è ammesso: ricorso per revocazione, nei casi, nei modi e nei termini previsti dal codice di procedura civile, ricorso al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale nonché opposizione di terzo ordinaria. solo ricorso per revocazione e ricorso al Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale. solo ricorso in cassazione per violazione di legge. solo ricorso al Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il ricorso al Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, contro le sentenze dei tribunali amministrativi regionali, va proposto: nel termine di giorni trenta dalla ricevuta notificazione della sentenza. nel termine di giorni sessanta dalla ricevuta notificazione della sentenza. nel termine di un anno dalla ricevuta notificazione della sentenza. nel termine di giorni novanta dalla ricevuta notificazione della sentenza.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, contro le ordinanze dei tribunali amministrativi regionali che decidono su domande cautelari: è ammesso ricorso in appello. è ammesso ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. è ammesso ricorso per revocazione. non è ammesso alcun mezzo di impugnazione.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, contro le ordinanze dei tribunali amministrativi regionali che decidono su domande cautelari è ammesso ricorso in appello, da proporre nel termine: di sessanta giorni dalla notificazione dell'ordinanza, ovvero di centoventi giorni dalla comunicazione del deposito dell'ordinanza stessa nella segreteria. di sessanta giorni dalla notificazione dell'ordinanza, ovvero di un anno dalla comunicazione del deposito dell'ordinanza stessa nella segreteria. di centoventi giorni dalla notificazione dell'ordinanza, ovvero della comunicazione del deposito dell'ordinanza stessa nella segreteria. di novanta giorni dalla notificazione dell'ordinanza, ovvero dalla comunicazione del deposito dell'ordinanza stessa nella segreteria.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il Consiglio di Stato, in sede di appello: esercita poteri giurisdizionali di cognizione e di decisione limitati all'accertamento della legittimità dell'atto impugnato. esercita gli stessi poteri giurisdizionali di cognizione e di decisione del giudice di primo grado. riesamina la legittimità dell'atto impugnato, anche sotto profili diversi da quelli dedotti dalle parti. esercita gli stessi poteri giurisdizionali di cognizione e di decisione del giudice di primo grado solo nei casi in cui ha competenza di merito o esclusiva.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, al giudizio di appello contro le sentenze dei tribunali amministrativi regionali si applicano: solo le norme del codice di procedura civile in materia di appello. solo le norme del codice di procedura civile in materia di impugnazioni in generale. solo le norme che regolano il processo innanzi al tribunale amministrativo regionale. le norme che regolano il processo innanzi al Consiglio di Stato.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, i ricorsi al Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, avverso le sentenze in materia di operazioni elettorali sono proposti: entro il termine di venti giorni dalla notifica della sentenza, per coloro nei cui confronti è obbligatoria la notifica, e per gli altri cittadini elettori nel termine di venti giorni decorrenti dall'ultimo giorno di pubblicazione della sentenza medesima nell'albo pretorio del comune. entro il termine di sessanta giorni dalla notifica della sentenza, per coloro nei cui confronti è obbligatoria la notifica e per gli altri cittadini elettori nel termine di sessanta giorni decorrenti dall'ultimo giorno di pubblicazione della sentenza medesima nell'albo pretorio del comune. entro il termine di mesi tre decorrenti dalla proclamazione degli eletti, senza alcuna distinzione fra i soggetti nei cui confronti è obbligatoria la notifica della sentenza e gli altri cittadini elettori. entro il termine di mesi sei decorrenti dalla proclamazione degli eletti, senza alcuna distinzione fra i soggetti nei cui confronti è obbligatoria la notifica della sentenza e gli altri cittadini elettori.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, innanzi al tribunale amministrativo regionale, il difetto di giurisdizione deve essere rilevato: solo se l'amministrazione che ha emesso l'atto o il provvedimento impugnato lo eccepisca. anche d'ufficio ma solo alla prima udienza. anche d'ufficio. solo su istanza di parte.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, avverso le sentenze dei tribunali amministrativi regionali che affermano o negano la giurisdizione del giudice amministrativo, è ammesso il ricorso: alla Corte di cassazione per motivi attinenti alla giurisdizione. straordinario al Presidente della Repubblica. al Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale. per revocazione.
Nei giudizi innanzi ai tribunali amministrativi regionali è ammessa domanda di regolamento preventivo di giurisdizione a norma dell'articolo 41 del codice di procedura civile? Sì. No, è ammesso soltanto il ricorso al Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, avverso le sentenze. Sì, ma solo se tutte le parti vi consentano. No, è ammesso soltanto il ricorso alla Corte di cassazione avverso le sentenze che affermano o negano la giurisdizione del giudice amministrativo.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi ai tribunali amministrativi regionali la proposizione della domanda di regolamento preventivo di giurisdizione preclude l'esame della domanda di sospensione del provvedimento impugnato? No, mai. Sì, ma l'amministrazione che ha emesso il provvedimento impugnato, d'ufficio, deve sospenderne l'esecuzione. Sì, sempre. No, se dalla esecuzione del provvedimento impugnato possa derivare grave ed irreparabile danno.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel giudizio innanzi al tribunale amministrativo regionale l'incompetenza per territorio del tribunale adito: non è rilevabile d'ufficio. è rilevabile d'ufficio. è rilevabile d'ufficio solo se nessun controinteressato si sia costituito in giudizio. è rilevabile d'ufficio ma solo alla prima udienza.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel giudizio innanzi al tribunale amministrativo regionale, possono eccepire l'incompetenza per territorio del tribunale adito, indicando quello competente e chiedendo che la relativa questione sia preventivamente decisa dal Consiglio di Stato: solo l'interveniente. il resistente o qualsiasi interveniente. solo il resistente. solo il ricorrente.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel giudizio innanzi al tribunale amministrativo regionale il resistente o qualsiasi interveniente possono eccepire l'incompetenza territoriale del tribunale adito: indicando quello competente e chiedendo che la relativa questione sia preventivamente decisa dalla Corte di cassazione. indicando quello competente e chiedendo che la relativa questione sia preventivamente decisa dal Consiglio di Stato. limitandosi a sollevare l'eccezione nella memoria difensiva o nel controricorso. indicando quello competente e chiedendo che la relativa questione sia preventivamente decisa dal tribunale adito, salvo appello.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, quando l'istanza per il regolamento di competenza venga respinta, il Consiglio di Stato: condanna alle spese colui che ha presentato l'istanza. condanna alle spese colui che ha presentato l'istanza, se le altre parti non vi abbiano aderito. condanna alle spese colui che ha presentato l'istanza ove la stessa sia dichiarata manifestamente infondata. rimette al tribunale amministrativo regionale ogni statuizione sulle spese.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel giudizio innanzi al tribunale amministrativo regionale l'istanza di regolamento di competenza deve essere proposta dal resistente o da qualsiasi interveniente a pena di decadenza: entro trenta giorni dalla data di costituzione in giudizio. entro sessanta giorni dalla data di costituzione in giudizio. entro venti giorni dalla data di costituzione in giudizio. prima del deposito della sentenza.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel giudizio innanzi al tribunale amministrativo regionale, l'istanza di regolamento di competenza può essere proposta dal resistente o da qualsiasi interveniente successivamente al decorso del termine di venti giorni dalla data di costituzione in giudizio? Sì, se le altre parti vi abbiano aderito. Sì, se l'incompetenza per territorio del tribunale adito risulti da atti depositati in giudizio, dei quali la parte che propone l'istanza non avesse prima conoscenza; in tal caso l'istanza va proposta entro venti giorni dal deposito degli atti. No, perché il termine di venti giorni decorrenti dalla data di costituzione in giudizio è previsto a pena di decadenza. Sì, purché il ricorso non sia passato in decisione.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel giudizio innanzi al tribunale amministrativo regionale, proposta l'istanza di regolamento di competenza, se tutte le parti sono d'accordo sulla remissione del ricorso ad altro tribunale amministrativo regionale: il presidente cura, su loro istanza, la trasmissione d'ufficio degli atti del ricorso a tale tribunale regionale e ne dà notizia alle parti, che debbono costituirsi davanti allo stesso entro venti giorni dalla comunicazione. il tribunale adito, con sentenza, dichiara l'incompetenza territoriale. il tribunale adito, in camera di consiglio, con ordinanza, dichiara l'incompetenza territoriale. il processo è sospeso e gli atti devono essere immediatamente trasmessi d'ufficio a cura della segreteria del tribunale adito, al Consiglio di Stato che pronuncia sulla competenza.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel giudizio innanzi al tribunale amministrativo regionale, proposta l'istanza di regolamento di competenza, se non tutte le parti sono d'accordo sulla remissione del ricorso ad altro tribunale amministrativo regionale ed il collegio non ne abbia rilevata la manifesta infondatezza: il tribunale adito, in camera di consiglio, con ordinanza, pronuncia sulla competenza. il processo è sospeso e gli atti devono essere immediatamente trasmessi d'ufficio, a cura della segreteria del tribunale adito, al Consiglio di Stato che pronuncia sulla competenza. il tribunale adito, con sentenza, pronuncia sulla competenza. gli atti sono immediatamente trasmessi al Consiglio di Stato che pronuncia sulla competenza.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nei giudizi innanzi al tribunale amministrativo regionale, proposta istanza di regolamento di competenza, qualora il collegio, sentiti i difensori delle parti, ne rilevi, con decisione semplificata, la manifesta infondatezza: dispone che gli atti siano immediatamente trasmessi al Consiglio di Stato. respinge l'istanza e provvede sulle spese di giudizio. respinge l'istanza senza provvedere sulle spese di giudizio. respinge l'istanza e, in ogni caso, compensa le spese di giudizio.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, sull'istanza di regolamento di competenza proposta nel giudizio innanzi al tribunale amministrativo regionale dal resistente e da qualsiasi interveniente, il Consiglio di Stato provvede: in udienza pubblica, in ogni caso. in udienza pubblica, se una delle parti ne faccia richiesta. in camera di consiglio, sentiti i difensori delle parti che ne abbiano fatto richiesta. in camera di consiglio, se tutte le parti siano d'accordo sulla remissione del ricorso ad altro tribunale amministrativo regionale, altrimenti in udienza pubblica.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, la decisione del Consiglio di Stato sulla competenza pronunciata a seguito di istanza di regolamento di competenza: non è mai vincolante. è vincolante solo se il giudizio viene tempestivamente riassunto dinanzi al tribunale amministrativo regionale dichiarato competente. è vincolante per i tribunali amministrativi regionali. è vincolante per le parti ma non per i tribunali amministrativi regionali.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, la presentazione del ricorso innanzi alla sezione staccata anziché al tribunale amministrativo regionale sedente nel capoluogo: deve essere eccepita dalle parti all'atto della costituzione e comunque non oltre quarantacinque giorni dalla notifica del ricorso. deve essere rilevata d'ufficio. deve essere rilevata d'ufficio ma non oltre la prima udienza. deve essere rilevata d'ufficio solo se nessuno dei controinteressati si sia costituito in giudizio.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, la decisione del ricorso da parte del tribunale amministrativo regionale sedente nel capoluogo anziché dalla sezione staccata, o viceversa: costituisce vizio di legittimità della decisione. costituisce motivo di revocazione della decisione. costituisce vizio di incompetenza della decisione. non costituisce vizio di incompetenza della decisione.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, le sentenze dei tribunali amministrativi regionali: diventano esecutive se non appellate. sono dichiarate esecutive su istanza del ricorrente. sono esecutive solo nella parte in cui provvedono sulle spese del giudizio. sono esecutive.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il ricorso al Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, sospende l'esecuzione della sentenza del tribunale amministrativo regionale appellata? Sì. Sì, se nel ricorso in appello sono dedotti "errores in procedendo" del primo giudice. No. Sì, se nel ricorso in appello sono dedotti "errores in iudicando" del primo giudice.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel giudizio di appello, se il Consiglio di Stato riconosce l'esistenza di cause impeditive o estintive del giudizio: annulla la decisione ma il giudizio deve essere riassunto davanti al tribunale amministrativo regionale entro sessanta giorni dalla notificazione della decisione del Consiglio di Stato. decide la controversia nel merito. annulla la decisione impugnata senza rinvio. annulla la decisione impugnata e rinvia la controversia al tribunale amministrativo regionale.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel giudizio di appello, se il Consiglio di Stato riconosce la nullità del ricorso introduttivo del giudizio di prima istanza: annulla la decisione ma il giudizio deve essere riassunto davanti al tribunale amministrativo regionale entro sessanta giorni dalla notificazione della decisione del Consiglio di Stato. annulla la decisione impugnata e rinvia la controversia al tribunale amministrativo regionale. annulla la decisione impugnata senza rinvio. decide la controversia nel merito.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel giudizio di appello, se il Consiglio di Stato accoglie il ricorso per vizio di forma della decisione di primo grado: annulla la sentenza impugnata e rinvia la controversia ad altro tribunale amministrativo regionale. annulla la sentenza impugnata e rinvia la controversia al tribunale amministrativo regionale. annulla la sentenza impugnata senza rinvio. decide la controversia nel merito.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel giudizio di appello, se il Consiglio di Stato accoglie il ricorso per difetto di procedura della decisione di primo grado: decide la controversia nel merito. annulla la sentenza impugnata e rinvia la controversia al tribunale amministrativo regionale. annulla la sentenza impugnata e rinvia la controversia ad altro tribunale amministrativo regionale. annulla la sentenza impugnata senza rinvio.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, nel giudizio di appello, se il Consiglio di Stato accoglie il ricorso contro la sentenza con la quale il tribunale amministrativo regionale abbia dichiarato la propria incompetenza: annulla la sentenza impugnata e rinvia la controversia al tribunale amministrativo regionale. annulla la sentenza impugnata e rinvia la controversia ad altro tribunale amministrativo regionale. annulla la sentenza impugnata senza rinvio. decide la controversia nel merito.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, contro le decisioni pronunciate dal Consiglio di Stato in secondo grado: sono ammessi il ricorso per revocazione, il ricorso in cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione e l'opposizione di terzo ordinaria. non è ammesso alcun mezzo di impugnazione. è ammesso solo il ricorso per revocazione. è ammesso solo il ricorso in cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, contro le decisioni pronunciate dal Consiglio di Stato in secondo grado: sono ammessi il ricorso per revocazione, il ricorso in cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione e l'opposizione di terzo ordinaria. è ammesso solo il ricorso in cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione. è sempre ammesso il ricorso in cassazione per violazione di legge. è ammesso solo il ricorso per revocazione, nei casi e nei termini previsti dal codice di procedura civile.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, i ricorsi diretti ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorità amministrativa di conformarsi, in quanto riguarda il caso deciso, al giudicato dell'autorità giudiziaria ordinaria, che abbia riconosciuto la lesione di un diritto civile o politico, sono di competenza: sempre della Corte d'appello territorialmente competente. sempre del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale. sempre dei tribunali amministrativi regionali. dei tribunali amministrativi regionali quando l'autorità amministrativa chiamata a conformarsi sia un ente che eserciti la sua attività esclusivamente nei limiti della circoscrizione del tribunale amministrativo regionale e, negli altri casi, del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, i ricorsi diretti ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorità amministrativa di conformarsi, in quanto riguarda il caso deciso, al giudicato dell'autorità giudiziaria ordinaria, che abbia riconosciuto la lesione di un diritto civile o politico, sono di competenza: dei tribunali amministrativi regionali quando l'autorità amministrativa chiamata a conformarsi sia un ente che eserciti la sua attività esclusivamente nei limiti della circoscrizione del tribunale amministrativo regionale e, negli altri casi, del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale. sempre della Corte d'appello territorialmente competente. sempre del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale. dei tribunali amministrativi regionali quando si tratti di decisione confermata dalla Corte d'appello e, negli altri casi, dal Consiglio di Stato in sede giurisdizionale.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, i ricorsi diretti ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorità amministrativa di conformarsi al giudicato degli organi di giustizia amministrativa sono di competenza: del Consiglio di Stato o del tribunale amministrativo regionale territorialmente competente secondo l'organo che ha emesso la decisione, della cui esecuzione si tratta. sempre del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale. sempre del tribunale amministrativo regionale territorialmente competente. del tribunale amministrativo regionale quando l'autorità amministrativa chiamata a conformarsi sia un ente che eserciti la sua attività esclusivamente nei limiti della circoscrizione del tribunale amministrativo regionale medesimo e, negli altri casi, del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale.
A norma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, il ricorso diretto ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorità amministrativa di conformarsi al giudicato degli organi di giustizia amministrativa, quando si tratti di decisione di tribunale amministrativo regionale confermata dal Consiglio di Stato in sede di appello, è di competenza: del tribunale amministrativo regionale che ha emesso la decisione, della cui esecuzione si tratta. sempre del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale. del tribunale amministrativo territorialmente competente. del tribunale amministrativo regionale quando l'autorità amministrativa chiamata a conformarsi sia un ente che eserciti la sua attività esclusivamente nei limiti della circoscrizione del tribunale amministrativo regionale medesimo e, negli altri casi, del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, ove il procedimento amministrativo debba essere iniziato d'ufficio, la pubblica amministrazione ha il dovere di: concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. concluderlo previa audizione degli interessati. concluderlo previa adozione di provvedimenti istruttori. concluderlo entro trenta giorni dall'inizio.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, ove il procedimento amministrativo consegua obbligatoriamente ad una istanza, la pubblica amministrazione ha il dovere di: concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. concluderlo, previa audizione degli interessati, entro sessanta giorni. concluderlo, previa adozione di provvedimenti istruttori, entro sessanta giorni. concluderlo entro trenta giorni dall'istanza.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, ove il procedimento amministrativo consegua obbligatoriamente ad una istanza, la pubblica amministrazione ha il dovere di: concluderlo, previa adozione di provvedimenti istruttori, entro trenta giorni. concluderlo entro trenta giorni e non può procedere all'audizione degli interessati. concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. concluderlo entro quaranta giorni dall'istanza.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, il termine entro cui deve concludersi il procedimento amministrativo iniziato d'ufficio decorre: dalla diffida a provvedere intimata dalla parte interessata. dall'inizio d'ufficio del procedimento. dalla scadenza del terzo mese successivo alla chiusura dell'istruttoria. solo dal momento di volta in volta fissato dalla legge.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, il termine entro cui deve concludersi il procedimento amministrativo ad iniziativa di parte decorre: dal momento fissato per ciascun procedimento con atto dirigenziale. dalla data dell'iscrizione nel registro cronologico della determinazione di apertura del procedimento. dal ricevimento della domanda. dalla diffida a provvedere intimata dalla parte interessata.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, il termine entro cui deve concludersi il procedimento amministrativo, salvi i casi in cui sia stato già fissato per legge o per regolamento, ovvero dalle singole amministrazioni con propria determinazione, è: della durata annualmente prefissata dal responsabile del procedimento in relazione ai carichi di lavoro dell'amministrazione procedente. di sessanta giorni. di trenta giorni. della durata prefissata con l'atto di apertura del procedimento.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, la motivazione del provvedimento amministrativo deve indicare: esclusivamente le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione. i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria. esclusivamente i presupposti di fatto che hanno determinato la decisione. esclusivamente i fini pubblici cui il provvedimento è ispirato.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, ogni provvedimento amministrativo: deve essere motivato, salvo che nelle ipotesi previste dalla legge. deve essere motivato, ad eccezione di quelli concernenti il personale dirigenziale. deve essere motivato solo nelle ipotesi previste in appositi provvedimenti dirigenziali. deve essere motivato, salvo in casi di urgenza o di necessità indicati nel provvedimento stesso.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, ogni provvedimento amministrativo: deve essere motivato, salvo che nelle ipotesi previste dalla legge. deve essere motivato, ad eccezione di quelli concernenti lo svolgimento dei pubblici concorsi. deve essere motivato, ad eccezione di quelli concernenti il personale. deve essere motivato, ad eccezione di quelli concernenti l'organizzazione amministrativa.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, la motivazione del provvedimento amministrativo non è richiesta: quando il provvedimento è conforme all'istanza dell'interessato. per le categorie di atti indicate nei decreti dirigenziali. per le categorie di atti indicate dal ministro con proprio decreto. per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, se le ragioni della decisione risultano da altro atto dell'amministrazione richiamato dalla decisione stessa, insieme alla comunicazione di quest'ultima deve: essere allegato l'atto richiamato. essere indicato se l'atto può o meno essere visionato. essere indicato il termine entro cui può essere richiesto l'atto richiamato. essere indicato e reso disponibile, a norma di legge, anche l'atto cui essa si richiama.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, in ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati: i mezzi di impugnazione giurisdizionale dell'atto. il termine e l'autorità cui all'occorrenza può essere richiesta la motivazione dell'atto. il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere. le modalità per ottenere l'ottemperanza dell'amministrazione all'atto.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, responsabile del procedimento amministrativo è: soltanto il dirigente dell'ufficio dotato di rappresentanza esterna, competente a gestire il procedimento. soltanto il dirigente della branca dell'amministrazione centrale o periferica competente a gestire il procedimento. il dirigente di ciascuna unità organizzativa o altro dipendente addetto all'unità, da esso designato. soltanto il dirigente di ciascuna unità organizzativa, senza possibilità di delega ad altri addetti all'unità.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, responsabile del procedimento amministrativo è: il dirigente dell'ufficio dotato di rappresentanza esterna, competente a gestire il procedimento. il dirigente di ciascuna unità organizzativa o altro dipendente addetto all'unità, da esso designato. esclusivamente il dirigente dell'ufficio periferico competente ad emanare i relativi provvedimenti. soltanto il dirigente di ciascuna unità organizzativa, senza possibilità di delega ad altri addetti all'unità.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, il responsabile del procedimento amministrativo: sotto le direttive del capo dell'ufficio, attende all'istruttoria ed emana ogni provvedimento nell'ambito del procedimento, senza assumere alcuna responsabilità. è competente in via esclusiva ad emanare tutti gli atti necessari per il compimento dell'istruttoria. ha la responsabilità dell'istruttoria e di ogni altro adempimento inerente il singolo procedimento, nonché, eventualmente, dell'adozione del provvedimento finale. attende all'istruttoria e ad ogni altro adempimento, e predispone in via esclusiva lo schema del provvedimento finale da sottoporre alle determinazioni del capo dell'ufficio.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, tra le attribuzioni del responsabile del procedimento amministrativo rientra: l'identificazione dei casi nei quali il provvedimento deve essere motivato. l'adozione, se competente, del provvedimento finale, ovvero la trasmissione degli atti all'organo competente per l'adozione. la fissazione del termine inderogabile entro cui il procedimento deve concludersi. la fissazione dei casi in cui il provvedimento deve essere comunicato all'interessato.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, tra le attribuzioni del responsabile del procedimento amministrativo rientra: la valutazione, ai fini istruttori, delle condizioni di ammissibilità, dei requisiti di legittimazione e dei presupposti che siano rilevanti per l'emanazione del provvedimento. la fissazione del termine entro cui il procedimento deve concludersi. l'adozione del provvedimento finale, che è inderogabilmente riservata alla sua esclusiva competenza. l'identificazione dei casi nei quali il provvedimento deve essere motivato.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, attribuzioni del responsabile del procedimento amministrativo sono, fra le altre: l'identificazione dei casi nei quali il provvedimento deve essere comunicato all'interessato. l'accertamento d'ufficio dei fatti, il compimento degli atti all'uopo necessari, l'adozione di ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria. la fissazione del termine finale del procedimento. l'identificazione dei casi nei quali il provvedimento deve essere motivato.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, tra le attribuzioni del responsabile del procedimento amministrativo rientra: l'identificazione dei casi nei quali il provvedimento deve essere motivato. l'identificazione dei casi e delle modalità della comunicazione del provvedimento all'interessato. la cura delle comunicazioni, delle pubblicazioni e delle notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti. la fissazione del termine entro cui il procedimento deve concludersi.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, qualora da un provvedimento possa derivare un pregiudizio a soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai suoi diretti destinatari, e non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento: l'amministrazione è tenuta a fornire loro notizia dell'inizio del procedimento amministrativo. l'amministrazione, prima di emanare il provvedimento finale, è tenuta ad ascoltarli. l'amministrazione è tenuta a fornire loro notizia dell'avvenuto espletamento di attività istruttoria. l'amministrazione non può dare corso al procedimento.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'avvio del procedimento amministrativo, ove non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento, è comunicato: a chiunque abbia un interesse anche indiretto al provvedimento finale. a coloro che hanno proposto istanze o ricorsi, ed ai soggetti in tali atti menzionati. ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi. solo ai diretti interessati.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, nelle ipotesi in cui l'amministrazione sia tenuta a comunicare l'avvio del procedimento amministrativo, essa, anche prima della effettuazione delle comunicazioni: deve adottare il provvedimento, salva la sua notificazione all'interessato, se a lui favorevole. deve rigettare l'istanza, nel caso di procedimento ad iniziativa di parte, se essa appaia manifestamente infondata. ha facoltà di adottare provvedimenti cautelari. non può adottare provvedimenti cautelari.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo: mediante notificazione in via amministrativa. mediante notificazione in via amministrativa o a norma del codice di procedura civile. mediante notificazione a norma del codice di procedura civile. mediante comunicazione personale.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, la comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo deve contenere, fra l'altro, l'indicazione: dell'amministrazione competente. delle modalità di partecipazione degli interessati allo svolgimento del procedimento. dell'ufficio che emetterà il provvedimento finale. del momento di decorrenza di tutti i termini inerenti al procedimento.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, la comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo deve contenere, fra l'altro, l'indicazione: del momento di decorrenza di tutti i termini inerenti al procedimento. dell'oggetto del procedimento promosso. delle modalità di partecipazione degli interessati allo svolgimento del procedimento. dell'ufficio che emetterà il provvedimento finale.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, la comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo deve contenere, fra l'altro, l'indicazione: dell'ufficio in cui si può prendere visione degli atti. dei possibili intervenienti. delle generalità degli impiegati che intervengono nel procedimento. del termine per osservazioni.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, qualora per il numero dei destinatari la comunicazione personale dell'avvio del procedimento amministrativo non sia possibile o sia particolarmente gravosa, l'amministrazione provvede a rendere noti gli elementi che devono essere contenuti nella comunicazione mediante: forme di pubblicità idonee, di volta in volta stabilite dall'amministrazione medesima. affissione nell'albo dell'amministrazione. notificazione per pubblici proclami. pubblicazione nel bollettino ufficiale dell'amministrazione.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'omissione di taluna delle comunicazioni prescritte per la comunicazione di avvio di un procedimento amministrativo può esser fatta valere: esclusivamente dai soggetti che possono intervenire nel procedimento. dal difensore civico. solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista. da chiunque vi abbia interesse.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'omissione di taluna delle prescritte comunicazioni di avvio del procedimento amministrativo può essere fatta valere: esclusivamente dall'autorità gerarchicamente sopraordinata a quella procedente. dal difensore civico. solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista. esclusivamente da coloro che possono intervenire nel procedimento, se portatori di un interesse pubblico.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, hanno facoltà di intervenire nel procedimento: tutti i soggetti portatori di interessi pubblici o privati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. solo i soggetti titolari di situazioni soggettive qualificabili come diritto soggettivo. solo i soggetti ai quali dal provvedimento finale possa derivare pregiudizio economico. solo i soggetti portatori di interessi privati in relazione all'oggetto del procedimento.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, hanno facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo: i portatori di interessi diffusi, purché costituiti in associazioni riconosciute almeno tre anni prima dell'inizio del procedimento. esclusivamente le associazioni o i comitati costituiti da portatori di interessi diffusi almeno tre anni prima del giorno dell'intervento. i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. esclusivamente i titolari di posizioni soggettive qualificabili come diritto soggettivo.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, i soggetti destinatari della comunicazione di avvio del procedimento amministrativo hanno diritto: di presentare memorie scritte e documenti. di presentare documenti, ma non anche memorie o deduzioni. di presentare memorie scritte e documenti nei limiti stabiliti dal responsabile del procedimento. di presentare memorie scritte, ma non documenti.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, i soggetti intervenuti nel procedimento amministrativo in quanto titolari della relativa facoltà, hanno diritto: di prendere visione degli atti del procedimento, sempre che l'amministrazione procedente vi consenta. di prendere visione degli atti del procedimento solo nei casi previsti dalla legge. di prendere visione degli atti del procedimento e non è prevista alcuna eccezione. di prendere visione degli atti del procedimento, salvo le eccezioni di legge.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, i soggetti intervenuti nel procedimento amministrativo in quanto titolari della relativa facoltà, hanno diritto: di presentare memorie scritte e documenti. di presentare memorie scritte e documenti, previa valutazione di pertinenza all'oggetto del procedimento da parte dell'amministrazione procedente. di presentare memorie scritte e documenti nei limiti stabiliti dal responsabile del procedimento. di presentare memorie scritte, ma non documenti.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, i soggetti destinatari della comunicazione di avvio del procedimento amministrativo hanno diritto: di prendere visione degli atti del procedimento, salvo le eccezioni di legge. di prendere visione degli atti del procedimento e non è prevista alcuna eccezione. di prendere visione degli atti del procedimento, sempre che l'amministrazione procedente vi consenta. di prendere visione degli atti del procedimento solo nei casi previsti dalla legge.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, nell'ambito del procedimento, l'amministrazione procedente può concludere accordi con gli interessati: al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale. solo al fine di determinare l'ammontare di prestazioni pecuniarie. al fine di determinare il contenuto del provvedimento che non presenti ambiti di discrezionalità. al fine di determinare il contenuto del provvedimento che attenga a diritti soggettivi.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, nell'ambito del procedimento, l'amministrazione può, nei casi previsti dalla legge, concludere accordi con gli interessati: per integrare il provvedimento finale, qualora esso risulti incongruo e purché abbiano contenuto vincolato. al solo fine di determinare l'ammontare di prestazioni pecuniarie. in sostituzione del provvedimento finale. per stipulare convenzioni-contratto in aggiunta al provvedimento e non in sostituzione di questo.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, al fine di favorire la conclusione con gli interessati degli accordi relativi al contenuto discrezionale del provvedimento finale, il responsabile del procedimento amministrativo può: predisporre un calendario di incontri cui invita, separatamente o contestualmente, il destinatario del provvedimento ed eventuali controinteressati. invitare ad incontri il destinatario del provvedimento ed i controinteressati, ma solo separatamente gli uni dagli altri. invitare ad uno o più incontri esclusivamente i controinteressati. sentire solo il destinatario del provvedimento.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, gli accordi con gli interessati al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento amministrativo debbono essere: stipulati, a pena di annullabilità, per atto notarile. stipulati, a pena di rescissione, per atto scritto e non sono possibili eccezioni. stipulati, a pena di nullità, per atto scritto, salvo che la legge disponga altrimenti. stipulati nella forma più idonea, a meno che la legge non richieda specificamente la forma scritta.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, gli accordi sostitutivi di provvedimenti amministrativi debbono essere: stipulati, a pena di nullità, per atto scritto, salvo che la legge disponga altrimenti. stipulati, a pena di rescissione, per atto notarile. stipulati nella forma più idonea, a meno che la legge non richieda specificamente la forma scritta. stipulati, a pena di risoluzione, per atto notarile.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, gli accordi sostitutivi di provvedimenti amministrativi: sono soggetti ai medesimi controlli previsti per i provvedimenti. sono soggetti ai medesimi controlli previsti per i provvedimenti, solo se la legge specificamente lo prescriva. non sono soggetti ai controlli previsti per i provvedimenti amministrativi. sono soggetti ai medesimi controlli previsti per i provvedimenti, esclusivamente qualora comportino l'assunzione di un impegno di spesa superiore a cinquantamila euro.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, le controversie in materia di formazione degli accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento amministrativo sono riservate: alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. alla giurisdizione, estesa al merito, in unico grado del Consiglio di Stato. alla giurisdizione generale di legittimità del giudice amministrativo. alla giurisdizione ordinaria.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari a persone ed enti pubblici e privati è subordinata: al parere non vincolante della Corte dei conti. al parere vincolante della Corte dei conti in sede giurisdizionale. alla predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni procedenti dei criteri e delle modalità cui le stesse devono attenersi. al visto della Corte dei conti in sede giurisdizionale.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, la attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati è subordinata: al parere non vincolante della Corte dei conti. al parere vincolante della Corte dei conti in sede giurisdizionale. al visto della Corte dei conti in sede giurisdizionale. alla predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni procedenti dei criteri e delle modalità cui le stesse devono attenersi.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, le disposizioni relative alla partecipazione al procedimento amministrativo di soggetti interessati non si applicano: solo nei confronti dell'attività esterna della pubblica amministrazione diretta alla emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione. solo nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta alla emanazione di leggi, decreti o regolamenti. nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta alla emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione. solo nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta alla emanazione di atti aventi valore di legge.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, una conferenza di servizi viene indetta: in luogo dell'istruttoria di un procedimento amministrativo. solo quando un provvedimento amministrativo debba essere emanato di concerto fra amministrazioni statali e locali. quando debbono essere obbligatoriamente sentiti più di tre soggetti o enti pubblici e privati. di regola qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente: può far illustrare anche verbalmente da un proprio incaricato ai vari soggetti interessati le finalità del provvedimento finale, e raccoglierne osservazioni e proposte. di regola indice una conferenza di servizi. deve sottoporre un questionario ai soggetti interessati. può inviare ai soggetti interessati un progetto di provvedimento, con l'avvertenza che la mancata risposta in un determinato termine varrà come assenso.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, una conferenza di servizi è sempre indetta: in luogo dell'istruttoria di un procedimento amministrativo. solo quando l'amministrazione procedente sia dello Stato. quando l'amministrazione procedente debba acquisire intese, concerti, nulla osta, assensi di altre pubbliche amministrazioni e non li ottenga entro quindici giorni dall'inizio del procedimento, avendoli formalmente richiesti. quando debbono essere obbligatoriamente sentiti più di tre soggetti o enti pubblici e privati.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, nel caso in cui la conferenza di servizi sia convocata anche per l'esame contestuale di interessi coinvolti in più procedimenti amministrativi reciprocamente connessi, riguardanti medesimi attività o risultati, l'indizione della conferenza può essere richiesta: da qualsiasi amministrazione coinvolta. dal Presidente del Consiglio dei ministri. dalla amministrazione che ha promosso il primo dei procedimenti connessi, indipendentemente dalla sua competenza a concluderlo. dalla amministrazione designata dal Consiglio di Stato.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, nel caso in cui sia convocata per l'esame contestuale di interessi coinvolti in più procedimenti amministrativi reciprocamente connessi, riguardanti medesimi attività o risultati, la conferenza di servizi è indetta: dalla amministrazione che ha promosso il primo dei procedimenti connessi, indipendentemente dalla sua competenza a concluderlo. dalla amministrazione che cura l'interesse pubblico prevalente. dal Presidente del Consiglio dei ministri. dalla amministrazione designata dal Consiglio di Stato.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, quando l'attività del privato sia subordinata ad atti di consenso, comunque denominati, di competenza di amministrazioni pubbliche diverse, la conferenza di servizi è convocata: anche su richiesta dell'interessato, dall'amministrazione competente per l'adozione del provvedimento finale. su richiesta dell'interessato e dall'amministrazione indicata dal prefetto. dall'amministrazione di rango superiore, secondo l'ordine ufficiale delle precedenze. solo d'ufficio, dall'amministrazione preposta alla tutela dell'interesse pubblico prevalente.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, la conferenza di servizi convocata per progetti di particolare complessità su richiesta dell'interessato: si pronuncia solo sui progetti che ritiene di pubblica utilità. si pronuncia entro sei mesi dalla data della richiesta. si pronuncia solo se lo ritiene opportuno. si pronuncia entro trenta giorni dalla data della richiesta.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, la conferenza di servizi può essere convocata prima di presentare una istanza o un progetto definitivi: per progetti di particolare complessità, su motivata e documentata richiesta dell'interessato. per progetti di particolare complessità, purché l'importo delle relative opere sia superiore ai cinque milioni di euro. per progetti di qualsiasi tipo, purché la richiesta dell'interessato sia motivata con parere asseverato da un tecnico. per progetti di particolare complessità, a semplice richiesta dell'interessato.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, la conferenza di servizi, quando è convocata nelle procedure di realizzazione di opere pubbliche e di interesse pubblico: esprime il proprio assenso o dissenso sul progetto preliminare, a meno che non ricorrano esigenze di tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico-artistico o di tutela della salute. si esprime sul progetto preliminare al fine di indicare quali siano le condizioni per ottenere, sul progetto definitivo, le intese, i pareri, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i nulla osta e gli assensi, comunque denominati, richiesti dalla normativa vigente. si esprime sul progetto definitivo, senza possibilità di intervenire nella fase preliminare. solamente in fase di approvazione del progetto finale, una volta ottenuti i pareri, le concessioni ed i nulla osta previsti dalla normativa vigente.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, il dissenso di uno o più rappresentanti delle amministrazioni, regolarmente convocate alla conferenza di servizi: deve essere manifestato nella conferenza di servizi e non deve essere motivato. può essere manifestato sia nella conferenza di servizi, sia in altre sedi, purché motivato. deve essere manifestato nella conferenza di servizi e congruamente motivato, a pena di inammissibilità. deve essere manifestato a mezzo comunicazione scritta da far pervenire alla conferenza di servizi dieci giorni prima della prima riunione.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, il dissenso di uno o più rappresentanti delle amministrazioni, regolarmente convocate alla conferenza di servizi: non può riferirsi a questioni connesse che non costituiscono oggetto della conferenza medesima. può riferirsi a questioni connesse a quelle oggetto della conferenza medesima, senza alcuna limitazione. può riferirsi a questioni connesse a quelle oggetto della conferenza medesima, purché motivato. può riferirsi a questioni connesse a quelle oggetto della conferenza medesima, purché rechi specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, nel caso in cui una o più amministrazioni abbiano espresso, nel corso della conferenza di servizi, il proprio motivato dissenso, l'amministrazione procedente: può emanare il provvedimento positivo finale previo preavviso per iscritto all'amministrazione dissenziente. deve, entro i termini perentori di legge, assumere la determinazione di conclusione positiva del procedimento amministrativo, sulla base della maggioranza delle posizioni espresse in sede di conferenza di servizi. non può concludere positivamente il procedimento amministrativo. può, per gravi ragioni di interesse pubblico in esso espresse, emanare comunque il provvedimento positivo finale.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, nel caso in cui nell'ambito della conferenza di servizi, il motivato dissenso sia espresso da una amministrazione preposta alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico-artistico o alla tutela della salute, la decisione: può essere adottata dall'amministrazione procedente previo preavviso scritto a quella dissenziente. può essere adottata dall'amministrazione procedente per gravi ragioni di interesse pubblico. è rimessa al Consiglio dei ministri, ove l'amministrazione procedente o quella dissenziente sia una amministrazione statale. non può essere adottata in quanto il procedimento non può concludersi positivamente.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'amministrazione la quale, regolarmente convocata, non possa partecipare alla prima riunione della conferenza di servizi: deve trasmettere una giustificazione per iscritto. deve essere considerata dissenziente se non partecipi neppure ad una successiva riunione cui sia stata regolarmente convocata. deve essere considerata dissenziente. può chiedere l'effettuazione della riunione in una data diversa.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, nella prima riunione della conferenza di servizi le amministrazioni che vi partecipano: determinano le finalità e la forma del provvedimento finale. determinano il termine per l'adozione della decisione conclusiva. stabiliscono un analitico calendario delle riunioni e l'oggetto delle stesse. verificano la legittimazione dei partecipanti.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'amministrazione la quale, regolarmente convocata, abbia partecipato alla conferenza di servizi, tramite rappresentante che non ne abbia espresso definitivamente la volontà, si considera: in ogni caso assenziente e non può più esprimere il proprio dissenso. assenziente, se non abbia notificato all'amministrazione procedente il proprio motivato dissenso entro trenta giorni dalla data di ricezione della determinazione di conclusione del procedimento, ovvero se nello stesso termine non abbia impugnato la determinazione conclusiva della conferenza di servizi. dissenziente, se la partecipazione di rappresentante munito di poteri non partecipi neppure ad una successiva riunione. dissenziente, salvo comunicazione di assenso all'amministrazione procedente entro venti giorni dalla conferenza stessa.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune anche al di fuori delle ipotesi di indizione di una conferenza di servizi: solo se l'attività in comune comporti una spesa di importo superiore a quindicimilaquattrocentonovantaquattro euro. mai. solo previa autorizzazione del Presidente del Consiglio dei ministri se almeno una delle amministrazioni sia dello Stato, o del presidente della regione se le amministrazioni siano locali. sempre.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto a chiunque vi abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti, al fine: di permettere l'impugnazione del documento innanzi al giudice ordinario. di impedire che eventuali irregolarità possano essere fatte valere in sede giurisdizionale. di assicurare la trasparenza dell'attività amministrativa e di favorirne lo svolgimento imparziale. di assicurare un risparmio di spesa.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto, secondo le modalità di legge: a chiunque vi abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti. solo ai titolari di situazioni di interesse legittimo. a chiunque ne faccia motivata domanda. solo ai titolari di situazioni di diritto soggettivo.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, è considerato documento amministrativo: ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni, formati dalle pubbliche amministrazioni o, comunque, utilizzati ai fini dell'attività amministrativa. soltanto ogni atto scritto formato da pubbliche amministrazioni o, comunque, utilizzato ai fini dell'attività amministrativa. soltanto il provvedimento a carattere autoritativo. soltanto l'atto certificativo.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, il diritto di accesso è escluso: esclusivamente per i documenti non riguardanti chi ne richiede la visione o la copia. esclusivamente per i documenti segreti o riservati a norma del codice penale. esclusivamente per i documenti contenenti notizie concernenti la sicurezza esterna dello Stato. per i documenti coperti da segreto di Stato ai sensi dell'articolo 12 della legge 24 ottobre 1977, n. 801, per quelli relativi ai procedimenti previsti dal decreto legge 15 gennaio 1991, n. 8 (convertito in legge 15 marzo 1991, n. 82) e dal decreto legislativo 29 marzo 1993, n. 119, nonché nei casi di segreto o di divieto di divulgazione altrimenti previsti dall'ordinamento.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, le amministrazioni pubbliche, ivi comprese le aziende autonome, gli enti pubblici ed i gestori di pubblici servizi hanno facoltà di differire l'accesso ai documenti: nei casi determinati dal ministro competente con proprio decreto, previo parere del Ministro dell'interno. sino a non oltre tre mesi dall'avvio del procedimento, qualora il responsabile del procedimento lo ritenga necessario. con provvedimento motivato del responsabile del procedimento, in tutti i casi in cui questi lo ritenga opportuno. sino a quando la conoscenza di essi possa impedire o gravemente ostacolare lo svolgimento dell'azione amministrativa.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, il diritto di accesso si esercita: esclusivamente mediante estrazione di copia, nei modi e nei limiti stabiliti dal responsabile del procedimento. mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi, nei modi e limiti di legge. mediante visione del documento amministrativo, o, mediante estrazione di copia, esclusivamente qualora il responsabile del procedimento lo ritenga opportuno. esclusivamente mediante esame dei documenti amministrativi, non essendo in nessun caso possibile l'estrazione di copia.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, il rilascio di copie dei documenti amministrativi in sede di diritto di accesso: è gratuito. è subordinato soltanto alla corresponsione dei diritti di ricerca e di visura. è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca e di visura. è soggetto soltanto all'imposta di bollo.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'esame dei documenti amministrativi nell'esercizio del diritto di accesso: è soggetto soltanto all'imposta di bollo. è subordinato al rimborso dei costi amministrativi. è gratuito. è subordinato alla corresponsione dei diritti di ricerca e di visura e all'imposta di bollo.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, la richiesta di accesso ai documenti amministrativi: deve essere motivata. non deve essere motivata, salvo nei casi previsti dai regolamenti. deve essere motivata esclusivamente se i documenti sono coperti dal segreto di Stato. non deve essere motivata e non può mai essere richiesta la motivazione.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, la richiesta di accesso ai documenti amministrativi deve essere rivolta: all'amministrazione più vicina al luogo di residenza dell'interessato, anche se essa non detiene stabilmente il documento. all'amministrazione che ha formato il documento. all'amministrazione che detiene stabilmente il documento per il tramite del comune del luogo di residenza, domicilio o dimora dell'interessato. all'amministrazione che detiene stabilmente il documento per il tramite della prefettura del luogo di residenza dell'interessato.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, la richiesta di accesso ai documenti amministrativi deve essere rivolta: ad una delle amministrazioni comunque interessate al documento. all'amministrazione che detiene stabilmente il documento. all'amministrazione che ha formato il documento per il tramite della prefettura del luogo di residenza dell'interessato. all'amministrazione che detiene stabilmente il documento per il tramite del comune del luogo di residenza, domicilio o dimora dell'interessato.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, trascorsi inutilmente trenta giorni dalla richiesta di accesso a documenti amministrativi: questa si intende concessa. il prefetto del luogo di residenza del richiedente nomina un commissario ad acta affinché provveda. il T.A.R. competente per territorio nomina un commissario ad acta affinché provveda. questa si intende rifiutata.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, sul ricorso contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso ai documenti amministrativi, il tribunale amministrativo regionale: decide entro sessanta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso. decide entro sessanta giorni dal deposito del ricorso. decide entro trenta giorni dal deposito del ricorso. decide entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso: è dato ricorso al Consiglio di Stato in unica istanza. è dato ricorso al giudice ordinario. è dato ricorso al tribunale amministrativo regionale. è dato ricorso alla Commissione di sorveglianza per l'accesso ai documenti amministrativi.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, sul ricorso contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso ai documenti amministrativi, il tribunale amministrativo regionale: decide previa richiesta di chiarimenti alla pubblica amministrazione, ma non può udire i difensori. decide uditi i difensori delle parti che ne abbiano fatto richiesta. decide uditi i difensori delle parti costituite. decide udite le parti.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, sul ricorso contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso a documenti amministrativi il tribunale amministrativo regionale: decide in camera di consiglio e non può udire i difensori delle parti. decide in camera di consiglio. decide in pubblica udienza. decide in camera di consiglio, udito esclusivamente il ricorrente.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, contro il silenzio-rifiuto sulla richiesta di accesso a documenti amministrativi: è dato ricorso al Consiglio di Stato in unica istanza. è dato ricorso al giudice ordinario. è dato ricorso alla Commissione di sorveglianza per l'accesso ai documenti amministrativi. è dato ricorso al tribunale amministrativo regionale.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, la decisione del tribunale amministrativo regionale sui ricorsi contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso ai documenti amministrativi: è appellabile al Consiglio di Stato solo in caso di diniego del diritto di accesso. è opponibile davanti allo stesso tribunale amministrativo regionale in diversa composizione. è appellabile al Consiglio di Stato. è inappellabile.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, in caso di totale o parziale accoglimento del ricorso contro determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso, il giudice amministrativo, sussistendone i presupposti: ordina il rilascio di copia dei documenti richiesti. nomina un commissario ad acta. rimette gli atti al Procuratore generale presso la Corte dei conti per l'eventuale azione di responsabilità. ordina l'esibizione dei documenti richiesti.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi: vigila affinché non siano divulgati i documenti amministrativi. stabilisce con decreto i casi nei quali può aversi accesso ai documenti amministrativi. approva i decreti dirigenziali che fissano le modalità di esercizio del diritto di accesso. vigila affinché venga attuato il principio di piena conoscibilità dell'attività della pubblica amministrazione.
A norma della legge 7 agosto 1990, n. 241, è fatto divieto alle pubbliche amministrazioni e alle imprese esercenti servizi di pubblica necessità e di pubblica utilità di esigere atti di notorietà in luogo della dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà prevista dall'articolo 4 della legge 4 gennaio 1968, n. 15: esclusivamente quando si tratti di provare stati o fatti che siano a diretta conoscenza dell'interessato. quando si tratti di provare qualità personali, stati o fatti che siano a diretta conoscenza dell'interessato. esclusivamente quando esse siano in grado di acquisire d'ufficio le prove delle circostanze oggetto dell'atto di notorietà o di sua dichiarazione sostitutiva. esclusivamente quando si tratti di provare qualità personali dell'interessato.
Il Presidente e i membri dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, istituita con legge 10 ottobre 1990, n. 287, sono nominati: con determinazione del Presidente del Consiglio dei ministri previa deliberazione del Consiglio stesso. con decreto del Presidente della Repubblica su designazione dei Presidenti della Camera e del Senato. con determinazione adottata d'intesa dai Presidenti della Camera e del Senato. con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro delle attività produttive.
I membri dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato istituita con legge 10 ottobre 1990, n. 287, sono nominati per sette anni e: non possono essere confermati. possono essere confermati una volta sola. non possono essere confermati più di due volte. possono essere confermati senza limiti.
La Commissione di garanzia della attuazione della legge 12 giugno 1990, n. 146, istituita con la stessa legge, è composta da nove membri nominati con D.P.R.: su proposta dei Presidenti della Camera e del Senato previa deliberazione del Parlamento in seduta comune. su designazione dei Presidenti della Camera e del Senato. su designazione del Presidente del Consiglio dei ministri. su designazione dl Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
I membri della Commissione di garanzia della attuazione della legge 12 giugno 1990, n. 146, istituita con la stessa legge, durano in carica un triennio e: non possono essere confermati. possono essere confermati una sola volta. possono essere confermati soltanto due volte. possono essere confermati senza limiti.
A norma della legge 12 agosto 1982, n. 576, i dati, le notizie e le informazioni acquisiti dall'ISVAP nell'esercizio delle sue attribuzioni: sono tutelati dal segreto d'ufficio anche nei riguardi delle pubbliche amministrazioni, salvo le eccezioni stabilite dalla legge. sono tutelati dal segreto d'ufficio anche nei riguardi delle pubbliche amministrazioni, ad eccezione del Ministero dell'economia e delle finanze. sono tutelati dal segreto d'ufficio anche nei confronti delle pubbliche amministrazioni, ad eccezione del Ministero dell'interno. sono tutelati dal segreto d'ufficio solo nei riguardi dei privati.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, per i soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica la responsabilità è: personale e limitata ai fatti e alle omissioni commessi con dolo o con colpa grave, ferma restando l'insindacabilità nel merito delle scelte discrezionali. oggettiva ed estesa ai fatti e alle omissioni che abbiano comunque determinato una irregolarità di gestione, ferma restando l'insindacabilità nel merito delle scelte discrezionali. personale e limitata ai fatti e alle omissioni commessi con dolo o con colpa grave, anche se riguardante il merito delle scelte discrezionali. personale ed esclusa per i soli fatti e per le omissioni commessi per caso fortuito o per forza maggiore, ferma restando l'insindacabilità nel merito delle scelte discrezionali.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, in quali casi il debito derivante dalla responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica si trasmette agli eredi secondo le leggi vigenti? Nei casi di arricchimento del dante causa e, di conseguenza, degli eredi, sempre che possa provarsi la consapevolezza dell'illiceità da parte di questi ultimi. Nei casi di illecito arricchimento del dante causa e di conseguente indebito arricchimento degli eredi stessi. Nei casi in cui anche gli eredi siano soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica. Nei casi in cui il dante causa abbia imposto agli eredi l'obbligo di adempiere il debito.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, il debito derivante dalla responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica, nei casi di illecito arricchimento del dante causa, si trasmette agli eredi secondo le leggi vigenti? Sì, ma solo nel caso in cui gli eredi stessi siano soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica. Sì, ma solo nel caso in cui il dante causa abbia imposto agli eredi l'obbligo di adempiere il debito. Sì, ma solo se si sia altresì prodotto un conseguente indebito arricchimento degli eredi stessi. Sì, ma solo nel caso che possa provarsi la consapevolezza dell'illiceità da parte degli eredi stessi.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, con riguardo alla responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica, sono sindacabili nel merito le scelte discrezionali? No, salvo le scelte discrezionali attinenti all'emanazione dell'atto. Sì, ma solo le scelte discrezionali attinenti al contenuto dell'atto. No. Sì, ma solo per i fatti e le omissioni commessi con dolo o con colpa grave.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, nel giudizio di responsabilità innanzi alla Corte dei conti, di quali circostanze deve tenersi conto in relazione al comportamento degli amministratori o dei dipendenti pubblici soggetti al giudizio di responsabilità? Del carattere discrezionale delle scelte operate quanto al contenuto ed all'emanazione dell'atto. Dei vantaggi comunque conseguiti dall'amministrazione. Del carattere discrezionale delle scelte operate quanto all'emanazione dell'atto. Del carattere discrezionale delle scelte operate quanto al contenuto dell'atto.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, nel giudizio di responsabilità innanzi alla Corte dei conti, di quali circostanze deve tenersi conto in relazione al comportamento degli amministratori o dei dipendenti pubblici soggetti al giudizio di responsabilità? Del carattere discrezionale delle scelte operate quanto all'emanazione dell'atto. Dei vantaggi comunque conseguiti dalla comunità amministrata. Del carattere discrezionale delle scelte operate quanto al contenuto ed all'emanazione dell'atto. Del carattere discrezionale delle scelte operate quanto al contenuto dell'atto.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, nel giudizio di responsabilità innanzi alla Corte dei conti, fermo restando il potere di riduzione, deve tenersi conto dei vantaggi comunque conseguiti dalla comunità amministrata in relazione al comportamento degli amministratori o dei dipendenti pubblici soggetti al giudizio di responsabilità? No, a meno che non sia intervenuto il riconoscimento da parte dell'amministrazione competente dell'utilità del comportamento degli amministratori o dei dipendenti pubblici soggetti al giudizio di responsabilità. No, a meno che non sussistesse l'impegno contabile di spesa, registrato sul competente intervento o capitolo del bilancio di previsione, nonché l'attestazione di copertura finanziaria. Sì, sempre. Sì, ad eccezione dei casi di illecito arricchimento degli amministratori o dei dipendenti pubblici soggetti al giudizio di responsabilità.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, nel giudizio di responsabilità innanzi alla Corte dei conti, fermo restando il potere di riduzione, deve tenersi conto dei vantaggi comunque conseguiti dall'amministrazione in relazione al comportamento degli amministratori o dei dipendenti pubblici soggetti al giudizio di responsabilità? No, a meno che non sussistesse l'impegno contabile di spesa, registrato sul competente intervento o capitolo del bilancio di previsione, nonché l'attestazione di copertura finanziaria. Sì, ad eccezione dei casi di illecito arricchimento degli amministratori o dei dipendenti pubblici soggetti al giudizio di responsabilità. No, a meno che non sia intervenuto il riconoscimento da parte dell'amministrazione competente dell'utilità del comportamento degli amministratori o dei dipendenti pubblici soggetti al giudizio di responsabilità. Sì, sempre.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, in materia di contabilità pubblica, nel caso che il fatto dannoso sia causato da più persone: la Corte dei conti condanna ciascuna in proporzione alla rispettiva qualifica funzionale. la Corte dei conti, valutate le singole responsabilità, condanna ciascuna per la parte che vi ha preso. la Corte dei conti condanna in solido tutte le persone cui sia imputabile il fatto dannoso. la Corte dei conti condanna solo una o alcune delle persone cui sia imputabile il fatto dannoso, salva l'azione di regresso di chi abbia risarcito il danno contro ciascuno degli altri.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, in materia di contabilità pubblica, nel caso che il fatto dannoso sia causato da più persone, quali concorrenti sono responsabili solidalmente? Tutti i concorrenti, a meno che non si tratti di partecipanti ad organi collegiali che abbiano espresso voto contrario o si siano astenuti. I concorrenti che abbiano partecipato alla deliberazione di un organo collegiale. I soli concorrenti che abbiano conseguito un illecito arricchimento o abbiano agito con dolo. Tutti i concorrenti.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, in materia di contabilità pubblica, nel caso che il fatto dannoso sia causato da più persone, quale conseguenza è prevista per i concorrenti che abbiano conseguito un illecito arricchimento? I concorrenti che abbiano conseguito un illecito arricchimento sono responsabili solidalmente. I concorrenti che abbiano conseguito un illecito arricchimento non sono sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti, ma rimessi alla giurisdizione del giudice ordinario. I concorrenti che abbiano conseguito un illecito arricchimento, valutate le singole responsabilità, sono condannati ciascuno per la parte avuta nella causazione del danno. I concorrenti che abbiano conseguito un illecito arricchimento sono responsabili tenuto conto delle rispettive qualifiche funzionali.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, in materia di contabilità pubblica, nel caso che il fatto dannoso sia causato da più persone, quale conseguenza è prevista per i concorrenti che abbiano agito con dolo? I concorrenti che abbiano agito con dolo sono responsabili tenuto conto delle rispettive qualifiche funzionali. I concorrenti che abbiano agito con dolo sono responsabili solidalmente. I concorrenti che abbiano agito con dolo, valutate le singole responsabilità, sono condannati ciascuno per la parte avuta nella causazione del danno. I concorrenti che abbiano agito con dolo non sono sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti, ma rimessi alla giurisdizione del giudice ordinario.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, a chi si imputa la responsabilità in materia di contabilità pubblica nel caso di deliberazione di organi collegiali? La responsabilità si imputa al presidente dell'organo collegiale ed a coloro che hanno espresso voto favorevole. La responsabilità si imputa esclusivamente a coloro che hanno espresso voto favorevole. La responsabilità si imputa a coloro che hanno espresso voto favorevole ed a coloro che hanno dichiarato di astenersi dalla votazione. La responsabilità si imputa a tutti i componenti dell'organo collegiale.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, la responsabilità in materia di contabilità pubblica, nel caso di atti che rientrano nella competenza propria degli uffici tecnici, si estende ai titolari degli organi politici? No, se i titolari degli organi politici li abbiano approvati in buona fede. Sì, se i titolari degli organi politici siano sovraordinati rispetto agli uffici tecnici. Sì, se i titolari degli organi politici siano investiti di una funzione di controllo sugli uffici tecnici. No, in nessun caso.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, la responsabilità in materia di contabilità pubblica, nel caso di atti che rientrano nella competenza propria degli uffici amministrativi, si estende ai titolari degli organi politici? Sì, se i titolari degli organi politici siano investiti di una funzione di controllo sugli uffici amministrativi. No, in nessun caso. No, se i titolari degli organi politici ne abbiano autorizzato in buona fede l'esecuzione. Sì, se i titolari degli organi politici siano sovraordinati rispetto agli uffici amministrativi.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, la responsabilità in materia di contabilità pubblica, nel caso di atti che rientrano nella competenza propria degli uffici tecnici, si estende ai titolari degli organi politici? No, se i titolari degli organi politici ne abbiano consentito in buona fede l'esecuzione. Sì, se i titolari degli organi politici siano sovraordinati rispetto agli uffici tecnici. Sì, se i titolari degli organi politici siano investiti di una funzione di controllo sugli uffici tecnici. No, in nessun caso.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, la responsabilità in materia di contabilità pubblica, nel caso di atti che rientrano nella competenza propria degli uffici amministrativi, si estende ai titolari degli organi politici? No, se i titolari degli organi politici ne abbiano consentito in buona fede l'esecuzione. Sì, se i titolari degli organi politici siano sovraordinati rispetto agli uffici amministrativi. Sì, se i titolari degli organi politici siano investiti di una funzione di controllo sugli uffici amministrativi. No, in nessun caso.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, la responsabilità in materia di contabilità pubblica, nel caso di atti che rientrano nella competenza propria degli uffici tecnici, si estende ai titolari degli organi politici? Sì, se i titolari degli organi politici siano investiti di una funzione di controllo sugli uffici tecnici. No, in nessun caso. Sì, se i titolari degli organi politici siano sovraordinati rispetto agli uffici tecnici. No, se i titolari degli organi politici ne abbiano autorizzato in buona fede l'esecuzione.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, nel caso di deliberazione di organi collegiali, la responsabilità in materia di contabilità pubblica si imputa a coloro che hanno espresso voto contrario? No. Sì, se si tratti di organi collegiali che non possono deliberare senza la presenza di tutti i componenti. Sì, se ne è provato il dolo o la colpa grave. No, salvo che si tratti di componenti cui sia attribuita la presidenza dell'organo collegiale.
A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modifiche e integrazioni, la responsabilità in materia di contabilità pubblica, nel caso di atti che rientrano nella competenza propria degli uffici amministrativi, si estende ai titolari degli organi politici? No, se i titolari degli organi politici li abbiano approvati in buona fede. Sì, se i titolari degli organi politici siano sovraordinati rispetto agli uffici amministrativi. Sì, se i titolari degli organi politici siano investiti di una funzione di controllo sugli uffici amministrativi. No, in nessun caso.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, con riguardo alla responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica, da quale data decorre il termine di prescrizione di cinque anni del diritto al risarcimento del danno? Dalla data in cui è stato commesso il fatto o la omissione, indipendentemente dal manifestarsi del danno. Dalla data in cui si è verificato il fatto dannoso, ovvero, in caso di occultamento doloso del danno, dalla data della sua scoperta. Dalla data del collocamento a riposo dell'amministratore o del dipendente pubblico soggetto al giudizio di responsabilità. Dalla data della morte dell'amministratore o del dipendente pubblico soggetto al giudizio di responsabilità.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, con riguardo alla responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica, da quale data decorre il termine di prescrizione di cinque anni del diritto al risarcimento del danno, in caso di occultamento doloso del danno stesso? Dalla data in cui è stato commesso il fatto o la omissione che ha causato il danno. Dalla data della scoperta del danno. Dalla data del collocamento a riposo dell'amministratore o del dipendente pubblico soggetto al giudizio di responsabilità. Dalla data in cui si è verificato il fatto dannoso.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, con riguardo alla responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica, chi risponde del danno erariale qualora la prescrizione del diritto al risarcimento sia maturata a causa di ritardo della denuncia del fatto? Il superiore gerarchico dell'autore del fatto. I soggetti che hanno ritardato la denuncia. Il titolare dell'organo politico. I titolari dell'organo di controllo.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, con riguardo alla responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica, chi risponde del danno erariale qualora la prescrizione del diritto al risarcimento sia maturata a causa di omissione della denuncia del fatto? Il titolare dell'organo politico. I titolari dell'organo di controllo. I soggetti che hanno omesso la denuncia. Il superiore gerarchico dell'autore del fatto.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, quale organo giudica sulla responsabilità amministrativa degli amministratori e dipendenti pubblici quando il danno sia stato cagionato ad amministrazioni o enti pubblici diversi da quelli di appartenenza? La Corte dei conti, a meno che non si tratti di dipendenti o amministratori di enti locali, soggetti alla giurisdizione ordinaria. La Corte dei conti, ma solo per i fatti successivi all'entrata in vigore della stessa legge. La Corte dei conti, anche per i fatti antecedenti l'entrata in vigore della stessa legge. Il giudice ordinario.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, su quali dei seguenti atti la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità? Decreti di dichiarazione dello stato di guerra. Provvedimenti emanati a seguito di deliberazione del Consiglio dei ministri non aventi forza di legge. Decreti che approvano contratti degli enti di autonomia locale, escluse le aziende speciali. Leggi di approvazione del bilancio o che importano oneri alle finanze.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, su quali dei seguenti atti la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità? Decreti di variazione dei bilanci regionali. Atti del Presidente del Consiglio dei ministri e atti dei Ministri aventi ad oggetto le direttive generali per l'indirizzo e per lo svolgimento dell'azione amministrativa. Leggi di approvazione del bilancio o che importano oneri alle finanze. Elenchi delle bellezze naturali compilati dalle commissioni provinciali.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, su quali dei seguenti atti la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità? Decreti che approvano contratti passivi delle amministrazioni statali, di qualunque importo. Decreti che approvano contratti delle aziende autonome. Atti del Presidente del Consiglio dei ministri e atti dei Ministri aventi ad oggetto il conferimento di incarichi di funzioni dirigenziali. Leggi di approvazione del bilancio o che importano oneri alle finanze.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, su quali dei seguenti atti la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità? Leggi approvate dalle camere prima della promulgazione del Presidente della Repubblica. Decreti di espulsione degli stranieri. Atti del Presidente del Consiglio dei ministri e atti dei Ministri aventi ad oggetto la definizione delle piante organiche. Decreti che approvano contratti degli enti territoriali.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, su quali dei seguenti atti la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità? Leggi di approvazione del bilancio o che importano oneri alle finanze. Atti generali attuativi di norme comunitarie, non aventi forza di legge. Ordinanze di contingibilità e urgenza. Decreti di approvazione di contratti di appalto di opere pubbliche di valore inferiore ai limiti comunitari.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, su quali dei seguenti atti la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità? Atti di programmazione comportanti spese, non aventi forza di legge. Decreti di espropriazione per pubblica utilità. Leggi di approvazione del bilancio o che importano oneri alle finanze. Decreti di variazione dei bilanci delle comunità montane.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, su quali dei seguenti atti la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità? Atti di apposizione di vincoli storico-artistici. Decreti del Capo dello Stato di decisione dei ricorsi straordinari. Decreti che approvano contratti d'appalto di servizi, di qualunque importo, delle amministrazioni dello Stato. Atti normativi a rilevanza esterna non aventi forza di legge.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, su quali dei seguenti atti la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità? Provvedimenti dei comitati interministeriali di riparto o assegnazione di fondi. Decreti di autorizzazione ad occupazioni temporanee e di urgenza. Avvisi di deposito di stima delle indennità espropriative. Decreti del Presidente della Repubblica di decisione dei ricorsi straordinari.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, su quali dei seguenti atti la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità? Atti che il Presidente del Consiglio dei ministri richieda di sottoporre temporaneamente a controllo preventivo. Decreti di dichiarazione di pubblica utilità delle opere. Atti di conferimento di onorificenze al merito della Repubblica. Leggi di approvazione del bilancio o che importano oneri alle finanze.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, su quali dei seguenti atti la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità? Ordini di requisizione dei sindaci. Provvedimenti di disposizione del demanio e del patrimonio immobiliare. Decreti che approvano contratti di appalto di forniture dei comuni. Provvedimenti di disposizione del demanio e del patrimonio immobiliare, limitatamente agli immobili dichiarati di interesse culturale.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, su quali dei seguenti atti la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità? Ordinanze di liquidazione di compensi ad amministratori giudiziali. Decreti legge e decreti legislativi. Decreti che approvano contratti delle amministrazioni dello Stato, escluse le aziende autonome. Decreti di impegno di spesa per gli esercizi successivi del bilancio regionale.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, su quali dei seguenti atti la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità? Ordinanze di liquidazione di compensi a custodi giudiziali. Decreti di variazione del bilancio dello Stato. Leggi di approvazione del bilancio o che importano oneri alle finanze. Atti di concessione di amnistia ed indulto.
A norma della legge 14 gennaio 1994 n. 20, e successive modifiche e integrazioni, su quali dei seguenti atti la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità? Autorizzazioni alla sottoscrizione di contratti collettivi. Decreti del Presidente della Repubblica di decisione dei ricorsi straordinari. Decreti di accantonamento dei residui e di approvazione dell'impegno di spese fisse di non più di tre esercizi successivi. Decreti di accertamento dei residui e di assenso preventivo del Ministero dell'economia e delle finanze all'impegno di spese correnti a carico di esercizi successivi.
Con quali mezzi viene attuata la disciplina urbanistica, a norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni? A mezzo di ordinanze emanate dal sindaco. A mezzo di ordinanze emanate dal prefetto. A mezzo dei piani regolatori territoriali, dei piani regolatori comunali e delle norme sull'attività costruttiva edilizia, sancite dalla legge o prescritte a mezzo di regolamenti. A mezzo di ordinanze emanate dal presidente della regione.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, il piano regolatore deve considerare la totalità del territorio comunale e deve indicare, tra l'altro: la percentuale del territorio comunale da destinare a verde privato. le aree destinate a formare spazi di uso pubblico o sottoposte a speciali servitù. le aree da destinare a verde privato. la percentuale del territorio comunale da destinare a giardini pubblici.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, il piano regolatore deve considerare la totalità del territorio comunale e deve indicare, tra l'altro: le aree da riservare ad edifici pubblici o di uso pubblico nonché ad opere ed impianti di interesse collettivo o sociale. la percentuale del territorio comunale da destinare a verde privato. i criteri per la determinazione dell'indennità di esproprio delle aree necessarie alla realizzazione di opere pubbliche. l'altezza minima e massima degli edifici da realizzare nelle zone con vincolo archeologico.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, il piano regolatore deve considerare la totalità del territorio comunale e deve indicare, tra l'altro: l'altezza media degli edifici da realizzare. la divisione in zone del territorio comunale con la precisazione delle zone destinate all'espansione dell'aggregato urbano e la determinazione dei vincoli e dei caratteri da osservare in ciascuna zona. la percentuale del territorio comunale da destinare a giardini pubblici. la localizzazione nell'ambito nel territorio comunale delle varie tipologie di insediamenti e dei relativi vincoli, e linee generali dello sviluppo in proiezione almeno decennale.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, il piano regolatore deve considerare la totalità del territorio comunale e deve indicare, tra l'altro: i criteri per la determinazione dell'indennità di esproprio delle aree necessarie alla realizzazione di opere pubbliche. la rete delle principali vie di comunicazione stradali, ferroviarie e navigabili e dei relativi impianti. l'altezza media degli edifici da realizzare. le aree private da destinare a verde perché inerenti ad edifici.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, il piano regolatore deve considerare la totalità del territorio comunale e deve indicare, tra l'altro: la percentuale del territorio comunale da destinare a giardini pubblici. le zone in cui possa derogarsi ai vincoli paesaggistici che comportino inedificabilità assoluta. le norme per la sua attuazione. i termini per l'entrata in vigore dei piani pluriennali di attuazione.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, il piano regolatore deve considerare la totalità del territorio comunale e deve indicare, tra l'altro: le aree da destinare a verde privato. i vincoli da osservare nelle zone a carattere storico, ambientale, paesistico. le caratteristiche architettoniche degli edifici da realizzare in deroga ai vincoli storici e artistici. l'altezza minima e massima degli edifici da realizzare nelle aree inedificabili secondo la legge Galasso.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, la deliberazione con la quale il Consiglio comunale decide di procedere alla formazione del piano regolatore: è soggetta all'approvazione del Consiglio regionale, che deve essere concessa o negata entro trenta giorni dal ricevimento, e che, se concessa, diviene esecutiva in mancanza di approvazione nei trenta giorni successivi. è soggetta all'approvazione del Consiglio provinciale che deve essere concessa o negata entro venti giorni dal ricevimento. non è soggetta a speciale approvazione ma può essere eseguita dopo che siano trascorsi tre mesi dalla sua assunzione. non è soggetta a speciale approvazione, e diviene esecutiva dopo l'esito positivo del controllo previsto per le deliberazioni comunali.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, per quali comuni è obbligatoria la formazione di piani regolatori? Per i comuni compresi in speciali elenchi da approvarsi dalla regione. Per i comuni compresi in speciali elenchi da approvarsi con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. Per i comuni con popolazione superiore a centomila abitanti secondo le risultanze dell'ultimo censimento. Per i comuni che siano capoluoghi di provincia.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, i comuni compresi nello speciale elenco dei comuni obbligati a formare il piano regolatore devono: procedere entro un anno dalla data di approvazione dell'elenco alla formazione del piano mediante il proprio ufficio tecnico, entro i successivi sei mesi, all'adozione del piano stesso e alla sua trasmissione al prefetto per l'approvazione. procedere entro tre mesi dalla data di approvazione dell'elenco alla nomina dei progettisti per la formazione del piano regolatore ed, entro i successivi dodici mesi, all'adozione del piano stesso e alla sua presentazione alla regione per l'approvazione. entro un anno dalla data di approvazione dell'elenco chiedere al presidente della regione la nomina di un esperto per la formazione del piano regolatore e trasmettere il piano entro un anno dalla nomina dell'esperto alla regione per l'approvazione. entro sei mesi dalla data di approvazione dell'elenco chiedere al prefetto la nomina di un esperto per la formazione del piano regolatore ed entro sei mesi dalla nomina di questo inviare il piano stesso alla provincia per la sua approvazione.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, il progetto di piano regolatore generale deve essere depositato nella segreteria comunale: per la durata di trenta giorni consecutivi durante i quali chiunque ha facoltà di prenderne visione. per la durata di sessanta giorni durante i quali possono prenderne visione solo i cittadini del comune. per la durata di novanta giorni durante i quali possono prenderne visione solo i cittadini residenti nel comune da almeno due anni. per la durata di sei mesi durante i quali possono prenderne visione solo coloro le cui proprietà sarebbero assoggettate a servitù speciale in forza del piano stesso.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, il piano regolatore generale dei comuni è approvato: con decreto regionale. con decreto del Ministro delle attività produttive. con decreto prefettizio. con decreto del presidente della provincia.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, in sede di approvazione del piano regolatore generale possono apportarsi modificazioni? Possono apportarsi le modificazioni riconosciute indispensabili per assicurare la tutela del paesaggio e di complessi storici, monumentali, ambientali e archeologici. Possono apportarsi modificazioni proposte in sede di valutazione di impatto ambientale. Non possono apportarsi modificazioni. Possono apportarsi solo le modificazioni segnalate dal Ministero della difesa.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, in sede di approvazione del piano regolatore generale possono apportarsi modificazioni? Possono apportarsi modificazioni solo se il piano è stato formato in assenza dell'iniziativa del comune ed in sede surrogatoria dall'Autorità di controllo. Non possono apportarsi modificazioni. Possono apportarsi solo le modificazioni segnalate dal Ministero per i beni e le attività culturali. Possono apportarsi le modifiche che non comportino sostanziali innovazioni e quelle conseguenti all'accoglimento di osservazioni presentate al piano ed accettate con deliberazione del Consiglio comunale.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, in sede di approvazione del piano regolatore generale possono essere apportate modificazioni? Possono essere apportate le modificazioni segnalate dal Ministero delle attività produttive. Possono essere apportate le modificazioni conseguenti all'accoglimento di osservazioni presentate al piano ed accettate con deliberazione del Consiglio comunale. Non possono essere apportate modificazioni. Possono essere apportate modificazioni segnalate dal Ministero per i beni e le attività culturali.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, in sede di approvazione del piano regolatore generale possono essere apportate modificazioni? Possono apportarsi le modificazioni riconosciute indispensabili per assicurare il rispetto delle previsioni del piano territoriale di coordinamento. Possono apportarsi modificazioni solo se il piano è stato formato in assenza dell'iniziativa del comune ed in sede surrogatoria dall'Autorità di controllo. Possono apportarsi solo le modificazioni segnalate dal Ministero delle attività produttive. Non possono apportarsi modificazioni.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, in sede di approvazione del piano regolatore generale possono apportarsi modificazioni? Non possono apportarsi modificazioni. Possono apportarsi modificazioni solo se il piano è stato formato in assenza dell'iniziativa del comune ed in sede surrogatoria dall'Autorità di controllo. Possono essere apportate modificazioni segnalate dal Ministero per i beni e le attività culturali. Possono apportarsi le modificazioni riconosciute indispensabili per assicurare la razionale e coordinata sistemazione delle opere e degli impianti di interesse dello Stato.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, in sede di approvazione del piano regolatore generale possono essere apportate modificazioni? Non possono essere apportate modificazioni. Possono essere apportate modificazioni solo se il piano è stato elaborato in assenza dell'iniziativa del comune ed in sede surrogatoria dall'Autorità di controllo. Possono essere apportate le modificazioni che non comportino innovazioni sostanziali. Possono essere apportate le modificazioni segnalate dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, le proposte di modifica al piano regolatore che la regione intende apportare al progetto trasmesso dal comune: sono comunicate al sindaco perché acquisisca e trasmetta al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il parere della commissione edilizia comunale. sono comunicate al comune che, entro novanta giorni, adotta le proprie controdeduzioni con deliberazione del Consiglio comunale, che, previa pubblicazione nel primo giorno festivo, è trasmessa alla regione. sono comunicate al prefetto perché su di esse esprima il proprio parere. sono comunicate al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti perché acquisisca e trasmetta alla regione il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, il piano regolatore approvato è depositato: presso la camera di commercio, secondo le modalità e per il tempo stabiliti dal regolamento presso il comune, a libera visione del pubblico, nei modi e nei termini stabiliti dal regolamento. presso la commissione edilizia comunale, in visione ai cittadini del comune. presso la prefettura in visione nei modi e nei termini stabiliti dal regolamento comunale.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, il decreto di approvazione del piano regolatore generale: è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica ed è depositato nel comune a disposizione di chiunque voglia prenderne visione. è pubblicato mediante affissione nell'albo comunale e depositato nella segreteria del comune a disposizione di coloro che, in quanto subiscano un pregiudizio per effetto del piano, sono interessati a prenderne visione. è pubblicato nel foglio degli annunci legali della provincia e depositato nella sede della camera di commercio a disposizione degli imprenditori che vogliano prenderne visione. è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e depositato nella Prefettura a disposizione dei cittadini residenti nel comune interessato da almeno due anni.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, quando per le caratteristiche di sviluppo degli aggregati edilizi di due o più comuni contermini si riconosce opportuno il coordinamento delle direttive riguardanti l'assetto urbanistico dei comuni stessi: si può costituire un consorzio fra i comuni interessati per lo studio delle comuni esigenze urbanistiche e la formazione di un piano regolatore intercomunale. il Presidente del Consiglio dei ministri può, solo a richiesta di una delle amministrazioni interessate disporre la formazione di un piano regolatore intercomunale. il piano regolatore di ciascuno dei comuni interessati deve essere deliberato, oltre che dal Consiglio del comune al cui territorio il piano si riferisce, anche da quello degli altri comuni. la regione può, a richiesta di una delle amministrazioni interessate o di propria iniziativa, disporre la formazione di un piano regolatore intercomunale.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, qualora abbia disposto la formazione di un piano regolatore intercomunale, la regione determina: l'ambito territoriale del piano intercomunale e le zone del territorio su cui potranno essere realizzati insediamenti residenziali. l'estensione del piano intercomunale, quale dei comuni interessati debba provvedere alla redazione del piano e come debba essere ripartita la spesa. la spesa massima che potrà essere sostenuta per la formazione del piano. l'ambito territoriale del piano intercomunale, le zone del territorio su cui non potranno essere realizzati insediamenti industriali, e la ripartizione della spesa.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, il piano regolatore intercomunale, redatto dal comune incaricato: deve essere pubblicato mediante deposito nella segreteria di tutti i comuni compresi nel territorio da esso considerato, nei modi e per gli effetti previsti dalla legge. deve essere pubblicato per estratto su due giornali quotidiani, di cui uno a carattere locale, e trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. deve essere inviato al prefetto della provincia nel cui territorio sono compresi il maggior numero dei comuni interessati perché provveda a darne informazione al pubblico nelle forme che stimerà più opportune. deve essere depositato esclusivamente nella segreteria del comune che ha provveduto alla redazione, dandone comunicazione ai sindaci degli altri comuni interessati.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, il piano regolatore intercomunale, deve essere: comunicato al prefetto perché provveda a darne informazione al pubblico con le modalità previste dal regolamento. trasmesso al Ministero delle attività produttive per l'approvazione. trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'adozione. comunicato ai Consigli dei comuni compresi nel territorio da esso considerato perché deliberino circa la sua adozione.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, dopo la deliberazione da parte dei consigli comunali interessati, il piano regolatore intercomunale è approvato: dal prefetto e il decreto di approvazione è pubblicato nel foglio degli annunci legali della provincia. dal presidente della provincia e il decreto di approvazione è pubblicato nel foglio degli annunci legali della provincia. dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ed il decreto di approvazione è pubblicato nel Bollettino regionale. dalla regione e il decreto di approvazione è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, se in esecuzione del piano regolatore alle aree sistemate a giardini privati adiacenti a fabbricati viene imposto il vincolo di inedificabilità per una superficie superiore a quella di prescrizione secondo la destinazione della zona: il comune è tenuto al pagamento di un'indennità per il vincolo imposto oltre il limite delle prescrizioni di zona, sempre che non si tratti di aree sottoposte ad analogo vincolo in forza di leggi speciali. il vincolo può essere ridotto nei limiti della prescrizione secondo la destinazione della zona, su istanza del soggetto interessato. al proprietario non spetta alcun indennizzo, a meno che non si tratti di vincolo imposto da legge speciale. il comune deve preventivamente chiedere l'autorizzazione al presidente della regione.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, le aree libere sistemate a giardini privati adiacenti a fabbricati, secondo il piano regolatore: possono essere sottoposte al vincolo di inedificabilità, ma solo nei limiti della prescrizione secondo il piano di zona. possono essere sottoposte al vincolo di inedificabilità anche per una superficie superiore a quella di prescrizione secondo la destinazione della zona. possono essere espropriate. non possono essere sottoposte al vincolo di inedificabilità.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, prima dell'approvazione del piano regolatore generale, è consentito procedere alla lottizzazione dei terreni a scopo edilizio? Sì, a condizione che sia stata concessa autorizzazione da parte del presidente della regione. Sì, è consentito, No, è vietato. Sì, a condizione che sia stata concessa una speciale autorizzazione del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, nei comuni dotati di piano regolatore generale, anche se non si è provveduto alla formazione del piano particolareggiato di esecuzione: il sindaco ha facoltà di invitare i proprietari delle aree fabbricabili esistenti nelle singole zone a presentare entro congruo termine un progetto di lottizzazione delle aree stesse. il progetto di lottizzazione delle aree fabbricabili esistenti nelle singole zone viene redatto da un esperto nominato dalla regione e comunicato ai proprietari delle aree stesse. il sindaco provvede d'ufficio alla redazione del piano di lottizzazione delle aree fabbricabili esistenti nelle singole zone. la regione, sentita la sezione urbanistica regionale, provvede alla redazione del piano di lottizzazione delle aree fabbricabili esistenti nelle singole zone.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, nei comuni forniti di programma di fabbricazione, anche se non si è provveduto alla formazione del piano particolareggiato di esecuzione: la regione, sentita la sezione urbanistica regionale, provvede alla redazione del piano di lottizzazione delle aree fabbricabili esistenti nelle singole zone. il progetto di lottizzazione delle aree fabbricabili esistenti nelle singole zone viene redatto da un esperto nominato dalla regione e comunicato ai proprietari delle aree stesse. il sindaco ha facoltà di invitare i proprietari delle aree fabbricabili esistenti nelle singole zone a presentare entro congruo termine un progetto di lottizzazione delle aree stesse. il sindaco provvede d'ufficio alla redazione del piano di lottizzazione delle aree fabbricabili esistenti nelle singole zone.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, se il progetto di lottizzazione delle aree edificabili, approvato dall'Autorità comunale con le modificazioni che essa abbia ritenuto opportuno apportarvi e notificato ai proprietari delle aree stesse, non viene accettato nel termine di trenta giorni dalla notifica, quale facoltà ha il Consiglio comunale? Ha facoltà di dichiarare definitivo il progetto con atto motivato. Ha facoltà di trasmettere gli atti al presidente della regione perché decida sulle richieste di modificazioni avanzate dagli interessati. Ha facoltà di variare il progetto di lottizzazione in conformità alle richieste degli interessati o di procedere alla espropriazione delle aree. Non può farsi luogo a lottizzazione.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, nei comuni forniti di programma di fabbricazione fino a quando non sia stato approvato il piano particolareggiato di esecuzione: la lottizzazione di terreno a scopo edilizio può essere autorizzata dal comune previo nulla osta della regione, sentita la competente soprintendenza. la lottizzazione del terreno a scopo edilizio può essere autorizzata dal prefetto, dopo aver sentito il sindaco. la lottizzazione del terreno a scopo edilizio non può essere in alcun caso autorizzata. la lottizzazione del terreno a scopo edilizio può essere autorizzata dal presidente della regione sentita la competente soprintendenza.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, nei comuni dotati di piano regolatore fino a quando non sia stato approvato il piano particolareggiato di esecuzione: la lottizzazione del terreno a scopo edilizio non può essere in alcun caso autorizzata. la lottizzazione di terreno a scopo edilizio può essere autorizzata dal comune previo nulla osta della regione, sentita la competente soprintendenza. la lottizzazione del terreno a scopo edilizio può essere autorizzata dal prefetto, dopo aver sentito il sindaco. la lottizzazione del terreno a scopo edilizio può essere autorizzata dal presidente della regione, sentita la competente soprintendenza.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, l'autorizzazione alla lottizzazione dei terreni a scopo edilizio, che sia conforme al piano regolatore generale o al programma di fabbricazione, può essere rilasciata dai comuni, che abbiano adottato tali strumenti urbanistici: anche se la regione abbia negato l'approvazione. in via provvisoria se, nelle more delle determinazioni della competente autorità sulla richiesta di approvazione, ricorrano ragioni di urgenza. se, dopo diffida intimata a mezzo d'ufficiale giudiziario, la competente autorità non abbia adottato alcuna determinazione sulla richiesta di approvazione. se la regione, entro dodici mesi dalla presentazione per l'approvazione, non abbia assunto alcuna determinazione.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, l'autorizzazione comunale alla lottizzazione dei terreni a scopo edilizio è subordinata alla stipula di una convenzione, da trascriversi a cura del proprietario, che preveda tra l'altro: la costituzione di servitù di pubblico passaggio a carico delle aree interessate. l'assunzione a carico del proprietario degli oneri relativi alle espropriazioni necessarie per la costruzione di opere di pubblica utilità. l'assunzione a carico del proprietario degli oneri relativi alle opere di urbanizzazione primaria e di una quota parte delle opere di urbanizzazione secondaria relative alla lottizzazione o di quelle opere necessarie all'allacciamento della zona ai pubblici servizi. la costruzione delle strade perimetrali della lottizzazione.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, l'autorizzazione comunale alla lottizzazione dei terreni a scopo edilizio è subordinata alla stipulazione di una convenzione, da trascriversi a cura del proprietario, che preveda tra l'altro: il termine non superiore a dieci anni per l'esecuzione delle opere di urbanizzazione. l'assunzione a carico del proprietario degli oneri relativi alle espropriazioni necessarie per la costruzione di opere di pubblica utilità. la costruzione delle strade perimetrali della lottizzazione. il termine di dieci anni nel quale il proprietario si impegna a realizzare le costruzioni.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, l'autorizzazione alla lottizzazione dei terreni a scopo edilizio è subordinata alla stipula di una convenzione, da trascriversi a cura del proprietario, che preveda, tra l'altro: la costituzione gratuita di servitù di acquedotto sulle aree interessate. la cessione gratuita entro termini prestabiliti delle aree necessarie per le opere di urbanizzazione primaria e per opere di urbanizzazione secondaria. la costituzione di servitù di pubblico passaggio sulle aree interessate. la costituzione gratuita di servitù di elettrodotto sulle aree interessate.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, l'autorizzazione comunale alla lottizzazione dei terreni a scopo edilizio è subordinata alla stipulazione di una convenzione, da trascriversi a cura del proprietario, che preveda tra l'altro: il termine di dieci anni nel quale il proprietario si impegna a realizzare le costruzioni. la costruzione delle strade perimetrali della lottizzazione. la costituzione gratuita di servitù di acquedotto sulle aree interessate. congrue garanzie finanziarie per l'adempimento degli obblighi derivanti dalla convenzione stessa.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, da chi deve essere approvata la convenzione stipulata dal comune con il proprietario dell'area da lottizzare a scopo edilizio ed alla quale è subordinata l'autorizzazione alla lottizzazione stessa? Dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Dalla regione. Dal prefetto. Dal consiglio comunale.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, il piano regolatore generale, agli effetti della possibile espropriazione delle aree da parte dei comuni, e i piani particolareggiati sono corredati: da una relazione di previsione di massima delle spese corrispondenti alle indennità da corrispondere ai proprietari espropriati. da una relazione di previsione di massima delle spese occorrenti per l'acquisizione delle aree e per le sistemazioni generali necessarie per l'attuazione del piano. da una relazione che illustri il previsto sviluppo degli insediamenti pubblici. da una relazione che illustri il previsto sviluppo degli insediamenti industriali.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, i comuni sprovvisti di piano regolatore nel regolamento edilizio potranno: indicare i criteri per la formazione e l'ampiezza delle piazze nei quartieri destinati alla residenza dei cittadini e all'insediamento delle industrie. indicare le eventuali direttrici di espansione. indicare il procedimento per l'espropriazione delle aree fabbricabili e per la determinazione delle relative indennità. indicare la tutela avverso il rifiuto delle concessioni edilizie e i decreti di espropriazione delle aree fabbricabili.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, i comuni sprovvisti di piano regolatore nel proprio regolamento edilizio dovranno: includere un programma di fabbricazione, con l'indicazione dei limiti di ciascuna zona, secondo le delimitazioni in atto o da adottarsi, nonché con la precisazione dei tipi edilizi propri di ciascuna zona. indicare la tutela avverso il rifiuto delle concessioni edilizie e i decreti di espropriazione delle aree fabbricabili. indicare i criteri per la formazione e l'ampiezza delle piazze nei quartieri destinati alla residenza dei cittadini e all'insediamento delle industrie. indicare il procedimento per l'espropriazione delle aree fabbricabili e per la determinazione delle relative indennità.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, i regolamenti edilizi dei comuni sono approvati: dal provveditorato regionale alle opere pubbliche entro centoventi giorni dalla presentazione. dalla regione entro centottanta giorni dalla presentazione. dalla provincia entro centoventi giorni dalla presentazione. dal prefetto entro centottanta giorni dalla presentazione.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, il decreto con cui la regione approva il regolamento edilizio comunale può introdurre nel regolamento stesso e nel programma di fabbricazione modifiche ritenute indispensabili, relative, tra l'altro: ai limiti di espansione del centro urbano. al rapporto fra superficie costruita e superficie destinata a verde pubblico. all'ampiezza delle piazze nei quartieri residenziali. alla tutela del paesaggio e di complessi storici, monumentali, ambientali ed archeologici.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, le modifiche introdotte nel regolamento edilizio e nel programma di fabbricazione dalla regione in sede di approvazione: sono trasmesse al prefetto che entro novanta giorni invierà al provveditorato regionale alle opere pubbliche le proprie controdeduzioni. sono trasmesse al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che entro novanta giorni invierà alla regione le proprie controdeduzioni. sono comunicate al comune interessato, il quale, entro sessanta giorni, adotta le proprie controdeduzioni con deliberazione del Consiglio comunale, che, previa pubblicazione nel primo giorno festivo, è trasmessa alla regione nei successivi quindici giorni. sono trasmesse alla provincia che entro novanta giorni invierà alla regione le proprie controdeduzioni.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, la regione, ricevute le controdeduzioni dei comuni interessati alle proposte di modificazioni da essa fatte al regolamento edilizio: trasmette tutti gli atti alla provincia per i definitivi provvedimenti. trasmette tutti gli atti al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per i definitivi provvedimenti. trasmette tutti gli atti al provveditorato regionale alle opere pubbliche per i definitivi provvedimenti. adotta i provvedimenti di propria competenza entro novanta giorni dalla presentazione del progetto del regolamento edilizio con annesso programma di fabbricazione.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, i professionisti incaricati della redazione di un piano regolatore generale o di un programma di fabbricazione possono: fino all'approvazione del piano regolatore generale o del programma di fabbricazione, assumere nell'ambito del territorio del comune interessato soltanto incarichi di progettazione di opere ed impianti pubblici. fino all'approvazione del piano regolatore generale o del programma di fabbricazione, assumere nell'ambito del territorio della provincia di cui è parte il comune solo incarichi conferiti dalla regione. assumere solo incarichi conferiti da ministeri fino all'approvazione del piano regolatore generale o del programma di fabbricazione. assumere solo incarichi conferiti dal prefetto fino all'approvazione del piano regolatore generale o del programma di fabbricazione.
A norma della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, nelle nuove costruzioni ed anche nelle aree di pertinenza delle medesime, debbono essere riservati: appositi spazi per parcheggi in misura non inferiore ad un metro quadrato per ogni dieci metri cubi di costruzione. appositi spazi per il tempo libero in misura non inferiore ad un metro quadrato per ogni due metri cubi di costruzione. appositi spazi per attività collettive in misura non inferiore ad un metro quadrato per venti metri cubi di costruzione. appositi spazi per aree verdi in misura non inferiore a due metri quadrati per trenta metri cubi di costruzione.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il decreto di nomina del Presidente del Consiglio dei ministri è controfirmato: dal nuovo Presidente del Consiglio dei ministri. dal Presidente del Consiglio dei ministri uscente. dal ministro proponente. dal Presidente della Repubblica.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il decreto di accettazione delle dimissioni del Presidente del Consiglio dei ministri uscente è controfirmato: dallo stesso Presidente del Consiglio dei ministri dimissionario. dal Presidente della Repubblica. dal nuovo Presidente del Consiglio dei ministri. dal ministro proponente.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i ministri, prima di assumere le funzioni, prestano giuramento nelle mani: del Presidente della Corte costituzionale. del Presidente del Consiglio dei ministri dimissionario. del nuovo Presidente del Consiglio dei ministri. del Presidente della Repubblica.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, l'indirizzo generale dell'azione amministrativa viene determinato: dal Consiglio dei ministri. dal Presidente del Consiglio dei ministri. dai ministri per ciascun dicastero. dal Parlamento mediante legge di indirizzo.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Consiglio dei ministri: delibera su ogni questione relativa all'indirizzo politico fissato dal rapporto fiduciario con le Camere. sottopone al Presidente della Repubblica le leggi per la promulgazione. nomina i ministri senza portafoglio. concorda con i ministri interessati le pubbliche dichiarazioni che essi intendono rendere e che eccedono la normale responsabilità ministeriale impegnando la politica generale del Governo.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, competente a dirimere i conflitti di attribuzione fra i ministri è: il Consiglio dei ministri. il Presidente del Consiglio dei ministri. la Corte costituzionale. il Presidente della Repubblica.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la questione di fiducia dinanzi alle Camere viene posta: su iniziativa del Presidente del Consiglio dei ministri, previo assenso del Consiglio dei ministri. su iniziativa del singolo ministro, previo assenso del Presidente del Consiglio dei ministri. su iniziativa del singolo ministro, previo assenso del Consiglio dei ministri. su iniziativa delConsiglio deiministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Consiglio dei ministri delibera: sui provvedimenti per i quali il Presidente della Repubblica ritenga opportuna la deliberazione consiliare. su tutti gli atti normativi aventi valore di legge per i quali è previsto il controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti. sulle dichiarazioni relative all'indirizzo politico, agli impegni programmatici ed alle questioni su cui il Governo chiede la fiducia al Parlamento. sulle dichiarazioni che i singoli ministri intendono rendere e che, eccedendo la normale responsabilità ministeriale, possano impegnare la politica generale del Governo.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, le proposte di ritiro dei disegni di legge già presentati al Parlamento sono soggette a deliberazione: del Consiglio di Gabinetto. del Presidente della Repubblica in qualità di Capo dello Stato. del Consiglio dei ministri. del Presidente del Consiglio dei ministri, in qualità di garante dell'unità di indirizzo politico e amministrativo del Governo.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i disegni di legge da presentare al Parlamento sono deliberati: dal Consiglio dei ministri. dal Presidente del Consiglio dei ministri a nome del Governo. dal Presidente della Repubblica. dalla Commissione parlamentare per gli affari costituzionali.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i regolamenti da emanare con D.P.R.: se interessano più dicasteri sono deliberati dai Ministri competenti per materia mediante conferenza di servizi. sono deliberati dal ministro competente per materia. sono deliberati dal Consiglio dei ministri. sono deliberati dal Consiglio di gabinetto.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, le proposte di sollevare conflitti di attribuzione o di resistere nei confronti degli altri poteri dello Stato, delle regioni e delle province autonome vengono deliberate: dal Consiglio dei ministri quelle relative ai conflitti di attribuzione tra poteri dello Stato, dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome quelle relative ai conflitti di attribuzione tra Stato e regioni. dal Consiglio dei ministri. dal Consiglio dei ministri quelle relative ai conflitti di attribuzione tra poteri dello Stato, dal Consiglio dei ministri con l'integrazione dei presidenti delle regioni interessate quelle relative ai conflitti di attribuzione tra Stato e regioni. dal Consiglio dei ministri, previo parere della Commissione parlamentare per le questioni regionali se si tratta di conflitto di attribuzione fra Stato e regioni.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, vengono deliberate dal Consiglio dei ministri: le proposte di trattati e accordi internazionali soltanto se di natura militare. le linee di indirizzo in tema di politica internazionale e comunitaria e i progetti dei trattati e degli accordi internazionali, comunque denominati, di natura politica o militare. tutte le proposte di trattati e accordi regionali comunque denominati. le proposte di trattati e accordi internazionali soltanto se di natura politica.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono deliberati dal Consiglio dei ministri: sia gli atti concernenti i rapporti tra lo Stato e la Chiesa cattolica di cui all'articolo 7 della Costituzione, sia quelli concernenti i rapporti previsti dall'articolo 8 della Costituzione. solo gli atti concernenti i rapporti fra lo Stato e la Chiesa cattolica previsti dall'articolo 7 della Costituzione. gli atti concernenti i rapporti fra lo Stato e la Chiesa cattolica previsti dall'articolo 7 della Costituzione, ma soltanto qualora non sia stato raggiunto l'accordo fra le parti. solo gli atti concernenti i rapporti fra lo Stato e le confessioni acattoliche previsti dall'articolo 8 della Costituzione.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i provvedimenti da emanare con D.P.R. previo parere del Consiglio di Stato possono essere emanati anche se il ministro competente non intenda conformarsi al parere del Consiglio di Stato: solo quando il parere del Consiglio di Stato è facoltativo. solo a seguito di deliberazione del Consiglio dei ministri. solo previa autorizzazione del Presidente del Consiglio dei ministri. solo nelle materie tassativamente indicate dalla stessa legge 23 agosto 1988, n. 400.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la richiesta di registrazione della Corte dei conti ai sensi dell'articolo 25 del regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214: deve essere motivata e viene deliberata dal Ministro dell'economia e delle finanze. deve essere motivata e viene deliberata dal Ministro dell'economia e delle finanze, del bilancio e della programmazione economica. non abbisogna di motivazione perché può essere fatta solo nei casi tassativamente previsti dall'articolo 2, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400. deve essere motivata e viene deliberata dal Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono deliberate dal Consiglio dei ministri: le proposte motivate per lo scioglimento dei Consigli regionali. le proposte motivate per lo scioglimento dei Consigli provinciali. le proposte motivate per lo scioglimento dei Consigli comunali. le proposte motivate per lo scioglimento dei Consigli di tutti gli enti territoriali.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la deliberazione del Consiglio dei ministri è richiesta anche: per quei provvedimenti per i quali il Presidente della Repubblica la ritenga opportuna. per quei provvedimenti per i quali il singolo ministro la ritenga opportuna. per quei provvedimenti per i quali il Presidente del Consiglio dei ministri la ritenga opportuna. per quei provvedimenti per i quali il Consiglio dei ministri la ritenga opportuna.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, l'individuazione degli atti da sottoporre alla deliberazione del Consiglio dei ministri è: tassativa, anche agli effetti dell'articolo 3, comma 1, della legge 15 gennaio 1994, n. 20. tassativa, fatta eccezione per alcune categorie di atti. esemplificativa. esemplificativa, fatta eccezione per alcune categorie di atti.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la nomina alla presidenza di un ente a carattere nazionale che sia di competenza dell'amministrazione statale è effettuata: con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri emanato su proposta del ministro competente. con decreto del Presidente della Repubblica emanato su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri. con decreto del Presidente della Repubblica emanato su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri adottata su proposta del ministro competente. con decreto del Presidente della Repubblica emanato su proposta del ministro competente.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la vigente disciplina in ordine all'acquisizione del parere delle competenti Commissioni parlamentari ai fini delle nomine alla presidenza di enti, istituti o aziende di carattere nazionale di competenza dell'amministrazione statale: resta ferma. viene totalmente abrogata. viene abrogata a partire dal 23 settembre 1988. viene abrogata nelle parti incompatibili con la disciplina prevista nell'articolo 3, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Consiglio dei ministri è convocato: dal Presidente del Consiglio dei ministri. dal Presidente della Repubblica. dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri. dal ministro più anziano per età.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, l'ordine del giorno del Consiglio dei ministri è fissato: dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri. dal Presidente del Consiglio dei ministri. da tutti i ministri collegialmente. dal ministro più anziano per età.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la verbalizzazione delle sedute del Consiglio dei ministri è curata: dal Presidente del Consiglio dei ministri. dal ministro più giovane per età. dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, designato nel decreto di nomina. da un funzionario del Ministero dell'interno.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i modi di verbalizzazione delle deliberazioni adottate dal Consiglio dei ministri sono disciplinati: dal regolamento indipendente previsto dall'articolo 17, comma 1, lettera c), della legge 23 agosto 1988, n. 400. dal regolamento di attuazione previsto dall'articolo17, comma 1, lettera b), della legge 23 agosto 1988, n. 400. dal regolamento interno emanato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri. dal regolamento di esecuzione previsto dall'articolo17, comma 1, lettera a), della legge 23 agosto 1988, n. 400.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i modi di comunicazione dell'ordine del giorno e della relativa documentazione ai partecipanti alle riunioni del Consiglio dei ministri sono disciplinati: dal regolamento interno del Consiglio dei ministri emanato con decreto del Presidente della Repubblica. da un regolamento emanato con decreto del Presidente della Repubblica. dal regolamento interno del Consiglio dei ministri emanato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. da un regolamento di esecuzione ai sensi dell'articolo 17, comma 1, lett. a), della legge 23 agosto 1988, n. 400.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il regolamento interno del Consiglio dei ministri è emanato: con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri previa deliberazione del Consiglio dei ministri. con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri sentito il parere del Consiglio di Stato. con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri previa deliberazione del Consiglio dei ministri sentito obbligatoriamente il Consiglio di Stato. con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri previa deliberazione del Consiglio di Gabinetto.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i mutamenti intervenuti nella composizione del Governo sono comunicati alle Camere: mediante decreto del Presidente del Consiglio dei ministri pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. dal ministro per i rapporti con il Parlamento. dal Presidente del Consiglio dei ministri. dal ministro o dai ministri che subentrano nella compagine governativa.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la questione di fiducia viene posta in Parlamento: direttamente dal Presidente del Consiglio dei ministri o da un ministro da lui espressamente delegato. dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal ministro più anziano per età. dal Governo collegialmente. solo dal Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, competente a chiedere la fiducia sulle dichiarazioni relative all'indirizzo politico del Governo è: il Presidente del Consiglio dei ministri. il Presidente del Consiglio dei ministri, direttamente o a mezzo del ministro da lui delegato. il Presidente del Consiglio dei ministri, direttamente o a mezzo del ministro dei rapporti con il Parlamento. il Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i disegni di legge vengono sottoposti al Presidente della Repubblica per la presentazione alle Camere, a nome del Governo: dal Presidente del Consiglio dei ministri. dal ministro più anziano per età. dal Ministro dell'interno. dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i testi dei decreti aventi valore o forza di legge sono sottoposti al Presidente della Repubblica per l'emanazione: dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri. dal Presidente del Consiglio dei ministri. dal ministro delegato dal Presidente del Consiglio dei ministri. dal ministro proponente.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, gli atti di promulgazione delle leggi sono: controfirmati dai deputati o senatori proponenti. controfirmati soltanto dai ministri proponenti. controfirmati dal Presidente della Repubblica. controfirmati dal Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la facoltà prevista dall'articolo 72 della Costituzione di rimettere alla Camera il disegno di legge deferito a Commissioni parlamentari per l'esame e l'approvazione viene esercitata: da un ministro espressamente delegato dal Consiglio dei ministri. dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal ministro espressamente delegato. dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal ministro più anziano per età. dal Consiglio dei ministri collegialmente o dal Presidente del Consiglio dei ministri a ciò espressamente delegato.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la segnalazione dei settori della legislazione nei quali, in relazione alle questioni di legittimità costituzionale pendenti, sia utile valutare l'opportunità di iniziative legislative del Governo viene fatta: dal Presidente del Consiglio dei ministri solo su proposta dei Ministri competenti. dal Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri. dal Presidente del Consiglio dei ministri, anche su proposta dei Ministri competenti. dal Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro della giustizia e del Ministro dell'interno.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Presidente del Consiglio dei ministri: riferisce periodicamente al Consiglio di gabinetto sullo stato del contenzioso elettorale. riferisce periodicamente al Consiglio dei ministri, e ne dà comunicazione alle Camere, sullo stato del contenzioso costituzionale. riferisce periodicamente alle Camere, e ne dà comunicazione al Consiglio dei ministri, sullo stato del contenzioso costituzionale. riferisce periodicamente alle Camere sullo stato del contenzioso costituzionale.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Presidente del Consiglio dei ministri indirizza ai ministri, ai sensi dell'articolo 95, primo comma, Cost.: le direttive politiche e amministrative in attuazione delle deliberazioni del Consiglio dei ministri. direttive per la riduzione e il riordino dei Comitati interministeriali previsti dalle leggi vigenti. le direttive connesse alla responsabilità di direzione di ciascun dicastero. consigli e ammonimenti su una corretta gestione di ciascun dicastero.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi dell'articolo 95, primo comma, Cost., coordina e promuove l'attività dei ministri in ordine: alla risoluzione dei conflitti di attribuzione fra di essi. alle attribuzioni in materia di servizi di sicurezza e di segreto di Stato. agli atti che riguardano la gestione di ciascun dicastero. agli atti che riguardano la politica generale del Governo.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Presidente del Consiglio dei ministri può sospendere, ai sensi del primo comma dell'articolo 95 della Costituzione, l'adozione di atti: del Consiglio dei ministri. dei Ministri competenti in ordine a questioni politiche e amministrative. delle regioni e degli enti locali. del Presidente della Repubblica.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Presidente del Consiglio dei ministri: può deferire al Consiglio dei ministri, ai fini di una complessiva valutazione e armonizzazione degli interessi pubblici coinvolti, la decisione di questioni sulle quali siano emerse valutazioni contrastanti tra organi della stessa amministrazione. può deferire al Consiglio dei ministri, ai fini di una complessiva valutazione e armonizzazione degli interessi pubblici coinvolti, la decisione di questioni sulle quali siano emerse valutazioni contrastanti tra amministrazioni a diverso titolo competenti in ordine alla definizione di atti e provvedimenti. può deferire al Consiglio dei ministri, ai fini di una complessiva valutazione e armonizzazione degli interessi pubblici coinvolti, la decisione di questioni sulle quali siano emerse valutazioni contrastanti tra amministrazioni appartenenti allo stesso ramo. può deferire al Consiglio dei ministri, ai fini di una complessiva valutazione e armonizzazione degli interessi pubblici coinvolti, la decisione di questioni sulle quali siano emerse valutazioni contrastanti tra organi politici e organi di gestione.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i ministri possono rendere pubbliche dichiarazioni che, eccedendo la normale responsabilità ministeriale, possono impegnare la politica generale del Governo: ma in questo caso le dichiarazioni devono essere preventivamente concordate con il Presidente del Consiglio dei ministri. ma in questo caso le dichiarazioni devono essere preventivamente comunicate al Consiglio dei ministri. ma la dichiarazione resa può essere successivamente valutata a fini disciplinari. ma in questo caso il Presidente del Consiglio dei ministri può esercitare il diritto di veto almeno due giorni prima.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Presidente del Consiglio dei ministri - per assicurare l'imparzialità, il buon andamento e l'efficienza degli uffici pubblici - può richiedere al ministro competente relazioni e verifiche amministrative: soltanto se il ministro è senza portafoglio. tutte le volte in cui sia a ciò autorizzato dal Consiglio dei ministri. in casi di particolare rilevanza. in qualunque momento, rientrando nei doveri istituzionali di ogni ministro.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la coerenza dell'attività delle aziende e degli enti pubblici con gli indirizzi politici e amministrativi del Governo è assicurata: dall'intervento del Presidente del Consiglio dei ministri che promuove in tal senso l'azione dei ministri. dal potere di sospensione degli atti adottati dai Ministri competenti. dalla creazione di appositi Comitati interministeriali. dalla natura collegiale del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, le attribuzioni conferite al Presidente del Consiglio dei ministri dalla legge in materia di servizi di sicurezza e di segreto di Stato sono esercitate dal Presidente del Consiglio dei ministri: mai direttamente, bensì mediante delega al direttore del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare. direttamente. mai direttamente, bensì mediante delega al Ministro dell'interno. mai direttamente, bensì mediante delega al direttore del Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i Comitati di ministri che il Presidente del Consiglio dei ministri con proprio decreto può istituire hanno il compito: di esaminare in via preliminare questioni di comune competenza e di esprimere pareri su direttive dell'attività di Governo e su problemi di rilevante importanza da sottoporre al Consiglio dei ministri. di sostituire il Consiglio dei ministri quando le questioni trattate riguardino solo alcuni dei ministri. di svolgere attività di diretta collaborazione con il Presidente del Consiglio dei ministri. di sostituire il Presidente del Consiglio dei ministri in caso di assenza o impedimento dello stesso.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Presidente del Consiglio dei ministri può disporre la costituzione di gruppi di studio e di lavoro: scegliendo liberamente i componenti degli stessi. ricorrendo esclusivamente ad esperti non appartenenti alla pubblica amministrazione. composti in modo da assicurare la presenza di tutte le competenze dicasteriali interessate ed eventualmente di esperti anche non appartenenti alla pubblica amministrazione. in modo da assicurare la presenza di tutte le competenze dicasteriali con esclusione di soggetti non appartenenti alla pubblica amministrazione.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la promozione e il coordinamento dell'azione del Governo relativa alle politiche comunitarie vengono assicurati: dal Presidente del Consiglio dei ministri o da un ministro da lui delegato. dal Ministro dell'interno. dal Dipartimento per il coordinamento delle politiche comunitarie. dal Comitato interministeriale per le politiche comunitarie.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la tempestiva comunicazione alle Camere dei procedimenti normativi in corso nelle comunità europee è curata: dal sottosegretario di Stato alle politiche comunitarie. dal Presidente del Consiglio dei ministri direttamente o conferendone delega ad un ministro. dal Ministro per il coordinamento delle politiche comunitarie. dal Ministro per i rapporti con il Parlamento.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la coerenza e tempestività dell'azione di Governo e della pubblica amministrazione nell'attuazione delle politiche comunitarie, sono assicurate: da ciascun ministro nel proprio settore di competenza in rappresentanza del Governo. dal Consiglio dei ministri collegialmente. dal Presidente del Consiglio dei ministri direttamente o conferendone delega ad un ministro. dal Ministro dell'economia e delle finanze.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Presidente del Consiglio dei ministri: coordina le funzioni amministrative esercitate dallo Stato con quelle esercitate dalla regione, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome. sovrintende alle funzioni esercitate dagli organi amministrativi decentrati dello Stato per assicurare anche a livello regionale l'unità di indirizzo e l'adeguatezza dell'azione amministrativa. sovrintende all'attività dei Commissari di Governo. sovrintende all'attività dei Prefetti.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Presidente del Consiglio promuove e coordina l'azione del Governo per quanto attiene ai rapporti con le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano: direttamente o conferendone delega ad un ministro. solo direttamente. solo a mezzo di delega al Ministro dell'interno. direttamente o conferendone delega al ministro più anziano in età.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Consiglio di Gabinetto si compone: dei Ministri dell'interno, della difesa e della giustizia. dei Ministri dell'interno, della giustizia e dell'economia e delle finanze. dei ministri testualmente individuati dalla stessa legge 23 agosto 1988, n. 400. dei ministri designati dal Presidente del Consiglio dei ministri sentito il Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, oltre ai ministri designati dal Presidente del Consiglio dei ministri possono partecipare a singole sedute del Consiglio di Gabinetto altri ministri: su invito dello stesso Presidente del Consiglio dei ministri in ragione della loro competenza. su delega di uno dei ministri designati impossibilitato a partecipare. su designazione del Consiglio dei ministri. solo se autorizzati dal Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, al Consiglio dei ministri possono essere deferite dal Presidente del Consiglio dei ministri singole questioni: perché provveda a coordinare le attività inerenti a settori omogenei anche se ripartite fra più ministeri. perché stabilisca le direttive alle quali i Comitati di ministri e quelli interministeriali debbono attenersi, anche in deroga alle leggi vigenti. perché stabilisca le direttive alle quali i Comitati di ministri e quelli interministeriali debbono attenersi, nell'ambito delle norme vigenti. perché si sostituisca ai Comitati di ministri e a quelli interministeriali in tutti i casi di loro inerzia.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, debbono comunicare tempestivamente al Presidente del Consiglio dei ministri l'ordine del giorno delle riunioni: tutti i Comitati di ministri e i Comitati interministeriali. i Comitati di ministri e quelli interministeriali istituiti per legge. solo il Consiglio di Gabinetto. i Comitati di ministri e quelli interministeriali non istituiti per legge.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la garanzia di procedure uniformi in ordine alla convocazione, alla fissazione dell'ordine del giorno, al numero legale, alle decisioni e alle forme di conoscenza delle attività dei Comitati di ministri e dei Comitati interministeriali è assicurata: mediante norme regolamentari adottate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. mediante norme regolamentari adottate con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri. mediante norme regolamentari adottate dai singoli Comitati. mediante norme regolamentari adottate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la supplenza del Presidente del Consiglio dei ministri in caso di assenza o impedimento temporaneo, quando sia stato nominato un Vicepresidente, viene esercitata: dal Vicepresidente del Consiglio dei ministri o, qualora siano nominati più Vicepresidenti, dal Vicepresidente più anziano secondo l'età. dal ministro più anziano secondo l'età in assenza di diversa disposizione del Presidente del Consiglio dei ministri. dal Vicepresidente del Consiglio dei ministri più giovane secondo l'età. da tutti i Vicepresidenti del Consiglio dei ministri collegialmente, qualora ne siano nominati più di uno.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, possono essere nominati Vicepresidenti del Consiglio dei ministri: uno o più ministri proposti dal Presidente del Consiglio dei ministri. il Ministro dell'interno e il Ministro della giustizia. uno o più senatori del Parlamento italiano appartenenti alla maggioranza che sostiene il Governo. uno o più deputati del Parlamento italiano appartenenti alla maggioranza che sostiene il Governo.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la supplenza del Presidente del Consiglio dei ministri in caso di assenza o impedimento temporaneo, quando non sia stato nominato un Vicepresidente, viene esercitata: da ciascun ministro a turno. dal ministro designato in una apposita riunione del Consiglio dei ministri. dal ministro più anziano secondo l'età, in assenza di diversa disposizione del Presidente del Consiglio dei ministri. dal ministro più giovane secondo l'età, in assenza di diversa disposizione del Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i Ministri senza portafoglio svolgono le funzioni: loro delegate dal Presidente del Consiglio dei ministri sentito il Consiglio dei ministri. loro delegate dal Vicepresidente del Consiglio dei ministri. loro delegate dal Consiglio dei ministri. loro trasferite dagli altri ministri titolari di dicasteri, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i ministri senza portafoglio presso la Presidenza del Consiglio dei ministri sono nominati: dal Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri. dal Presidente del Consiglio dei ministri, non essendo necessario un provvedimento di nomina del Presidente della Repubblica come per gli altri ministri titolari di dicasteri. con legge. con norme aventi valore di legge ordinaria.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, se la legge assegna compiti specifici ad un ministro senza portafoglio e questi non venga nominato: tali compiti si intendono attribuiti sempre al ministro più anziano per età. tali compiti si intendono attribuiti sempre al Consiglio dei ministri, che li ripartisce al suo interno fra i diversi ministri secondo le rispettive competenze. tali compiti si intendono attribuiti al ministro più giovane per età. tali compiti si intendono attribuiti al Presidente del Consiglio dei ministri, che può delegarli ad altro ministro.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i ministri possono ricevere incarichi speciali di Governo: per un tempo determinato, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio dei ministri. per un anno, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio dei ministri. con decreto del Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei ministri. per un tempo determinato, con decreto del Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, l'incarico di reggere ad interim un dicastero: viene conferito dal Presidente del Consiglio dei ministri ad un ministro senza portafoglio. può essere conferito dal Presidente della Repubblica solo al Presidente del Consiglio dei ministri. viene conferito dal Presidente del Consiglio dei ministri al ministro il cui dicastero abbia maggiori attinenze con quello rimasto senza titolare. viene conferito dal Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, allo stesso Presidente del Consiglio o ad un ministro.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i sottosegretari di Stato sono nominati: dal Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio dei ministri. dal ministro che il sottosegretario è chiamato a coadiuvare, sentito il Presidente del Consiglio dei ministri in qualità di garante dell'unità di indirizzo politico e amministrativo del Governo. dal Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri. dal Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il ministro che il sottosegretario è chiamato a coadiuvare, sentito il Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i sottosegretari di Stato prestano giuramento: nelle mani del Presidente del Consiglio dei ministri, con la formula prevista per il giuramento del Governo. nelle mani del Presidente della Repubblica, con la formula prevista per i ministri e per il Presidente del Consiglio dei ministri. nelle mani del Ministro della giustizia, con la formula prevista per il giuramento del Governo. nelle mani del Presidente della Corte costituzionale, come i ministri e il Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i sottosegretari di Stato: coadiuvano i ministri ed esercitano i compiti ad essi delegati con decreto ministeriale. realizzano temporanee esigenze di coordinamento operativo tra amministrazioni statali. assumono l'incarico di reggere ad interim il dicastero del ministro che coadiuvano in caso di suo impedimento. sostituiscono i ministri in caso di loro dimissioni.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i sottosegretari di Stato possono sostenere discussioni davanti alle Camere e alle Commissioni parlamentari: in conformità alle direttive del ministro. quali rappresentanti del Presidente del Consiglio dei ministri, in conformità alle sue direttive. quali rappresentanti del Governo, in conformità alle direttive del Consiglio dei ministri. quali rappresentanti del Governo, in conformità alle direttive del Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i sottosegretari di Stato: possono solo coadiuvare i ministri. rappresentano il Governo presso le amministrazioni regionali. dirigono la segreteria dei ministeri. possono anche essere nominati presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per lo svolgimento di determinati compiti e servizi.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i commissari straordinari del Governo: sovrintendono alle funzioni esercitate dagli organi amministrativi decentrati dello Stato. possono realizzare specifici obiettivi determinati in relazione a programmi o indirizzi deliberati dal Parlamento o dal Consiglio dei ministri. coadiuvano i ministri ed esercitano i compiti ad essi delegati. esercitano la supplenza in caso di impedimento del Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, del conferimento dell'incarico ai commissari straordinari del governo viene data: immediata comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri e notizia al Parlamento. immediata comunicazione al Presidente della Repubblica e notizia nella Gazzetta Ufficiale. immediata comunicazione al Parlamento e notizia nella Gazzetta Ufficiale. immediata comunicazione al Consiglio dei ministri e notizia nella Gazzetta Ufficiale.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, l'incarico ai commissari straordinari di Governo è conferito: per il tempo indicato nel decreto di nomina, salvo proroga o revoca. per tutta la durata della legislatura. per tre anni rinnovabili. per tutto il tempo in cui non viene nominato il nuovo Commissario di Governo nella regione.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, sull'attività del commissario straordinario riferisce al Parlamento: il Presidente del Consiglio dei ministri o un ministro da lui delegato. il Ministro dell'interno. il ministro competente per materia. il ministro competente per materia o un sottosegretario di Stato da lui delegato.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, su quali indirizzi la Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome non può esercitare i suoi compiti di informazione, consultazione e raccordo? Sugli indirizzi generali relativi alla politica estera, all'agricoltura e alla giustizia. Solo sugli indirizzi generali relativi alla difesa, alla sicurezza nazionale e alla giustizia. Sugli indirizzi generali relativi alla politica estera, alla produzione nazionale e alla difesa. Sugli indirizzi generali relativi alla politica estera, alla difesa e alla sicurezza nazionale, alla giustizia.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano è istituita: presso il Ministero per gli affari regionali. presso il Commissariato del Governo nella regione. presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. presso il Consiglio di gabinetto.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome è istituita: presso la Presidenza della Repubblica. presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. presso il Consiglio di Stato. presso il dicastero degli affari regionali.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la Conferenza permanente per i rapporti con lo Stato, le regioni e le province autonome è presieduta: dal Presidente della Repubblica. dal Presidente del Consiglio dei ministri. dai presidenti delle regioni e delle province autonome, a turno. da un presidente di regione designato dai componenti della Conferenza.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome è convocata: dal Presidente del Consiglio dei ministri. dal Presidente della Repubblica. dal Ministro dell'interno. dal Ministro dell'interno, sentiti i presidenti di almeno tre regioni.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il contingente della segreteria della Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome deve includere: personale del dicastero per gli affari regionali, il cui trattamento economico va a carico della Presidenza del Consiglio dei ministri. personale delle regioni o delle province autonome, il cui trattamento economico resta a carico delle regioni o delle province autonome di provenienza. personale delle regioni o delle province autonome, il cui trattamento economico va a carico della Presidenza del Consiglio dei ministri. personale del Commissariato del Governo, il cui trattamento economico va a carico della Presidenza del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, sulle attività della Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome, riferisce periodicamente alla Commissione parlamentare per le questioni regionali: il Ministro dell'interno. il Presidente del Consiglio dei ministri o il presidente della regione appositamente delegato. un presidente di regione designato dai componenti della Conferenza. il Presidente del Consiglio dei ministri o il ministro appositamente delegato.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i decreti legislativi adottati dal Governo ai sensi dell'articolo 76 della Costituzione devono indicare nel preambolo: la legge di delegazione e il termine della delega. la legge di delegazione, la deliberazione del Consiglio dei ministri e gli altri adempimenti del procedimento prescritti dalla legge di delegazione. la legge di delegazione, il nome dei ministri dissenzienti e gli altri adempimenti del procedimento prescritti dalla legge di delegazione. il parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i decreti legislativi emanati ai sensi dell'articolo 76 della Costituzione: devono recare la denominazione "decreto del Presidente della Repubblica" e devono indicare, nel preambolo, la sola deliberazione del Consiglio dei ministri. devono recare la denominazione "decreto legislativo" e devono indicare, nel preambolo, la legge di delegazione, la deliberazione del Consiglio dei ministri e gli adempimenti del procedimento prescritto dalla legge di delegazione. devono contenere nel preambolo l'indicazione degli adempimenti del procedimento prescritti dalla legge di delegazione, salvo che la legge di delega sia espressamente citata. devono recare la denominazione decreto-legge e devono indicare espressamente le circostanze che ne giustificano l'adozione.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il testo del decreto legislativo adottato dal Governo è trasmesso: al Presidente della Repubblica per l'emanazione, almeno venti giorni prima della scadenza del termine fissato dalla legge di delegazione. al Presidente della Repubblica per l'emanazione, almeno quaranta giorni prima della scadenza del termine fissato dalle Commissioni permanenti delle due Camere. alla Corte dei conti per il controllo preventivo di legittimità, almeno venti giorni prima della scadenza del termine fissato per la emanazione dalla legge di delegazione. al Consiglio di Stato, almeno venti giorni prima della scadenza del termine fissato per la emanazione dalla legge di delegazione.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il decreto legislativo deve essere emanato: nel termine ritenuto congruo dal Governo. nel termine fissato dalla legge di delegazione. nel termine fissato dalla legge di delegazione, con automatica proroga del termine, non superiore a trenta giorni, nei casi di necessità e urgenza. nel termine fissato dalla legge di delegazione, con automatica proroga del termine, non superiore a venti giorni, nei casi di necessità e urgenza.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la delega legislativa riferita ad una pluralità di oggetti distinti: deve essere esercitata in un unico atto anche quando gli oggetti sarebbero in astratto suscettibili di separata disciplina. può essere esercitata con più atti successivi per uno o più degli oggetti, se questi ultimi sono suscettibili di separata disciplina. non può essere esercitata, in quanto contraria al dettato dell'articolo 76 della Costituzione. deve essere ripartita in più leggi di delega ed esercitata con più atti distinti.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, in relazione al termine finale stabilito dalla legge di delegazione, il Governo è tenuto ad informare periodicamente sui criteri che segue nell'organizzazione dell'esercizio della delega legislativa: la Commissione parlamentare per gli affari costituzionali. il Presidente della Repubblica. le Camere. il Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, se il termine per l'esercizio della delega legislativa eccede i due anni: il Governo deve richiedere il parere del Consiglio di Stato. il Governo può sollevare conflitto di attribuzione nei confronti del Parlamento per l'eccessiva lunghezza della delega legislativa. la legge di delegazione può essere impugnata dinanzi alla Corte costituzionale per violazione dell'articolo 76 della Costituzione. il Governo è tenuto a richiedere il parere delle Camere sugli schemi dei decreti delegati.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, nel caso in cui la delega legislativa ecceda i due anni, il Governo, esaminato il parere fornito dalle Commissioni permanenti competenti per materia: trasmette i testi alle Camere con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni per il parere definitivo. ritrasmette i testi alle Commissioni con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni per il parere definitivo, che deve essere espresso entro trenta giorni. può non tener conto delle indicazioni delle Commissioni parlamentari e trasmettere al Presidente della Repubblica il testo per l'emanazione. deve modificare il testo così come richiesto dalle Commissioni parlamentari e trasmetterlo al Presidente della Repubblica per l'emanazione.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, quando il termine della delega eccede i due anni il parere delle Commissioni permanenti delle due Camere, competenti per materia, deve indicare: tutti gli ulteriori adempimenti da esso prescritti per l'esercizio della delega. specificamente le eventuali disposizioni non ritenute corrispondenti alle direttive della legge di delegazione. la proroga che può essere eventualmente concessa per l'esercizio della delega. specificamente le condizioni sussistendo le quali può essere concessa un'eventuale proroga.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i decreti-legge adottati ai sensi dell'articolo 77 della Costituzione: devono contenere la denominazione "decreto-legge". attesa la loro urgenza, non sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale. possono conferire deleghe legislative ai sensi dell'articolo 76 della Costituzione qualora circostanze straordinarie lo giustifichino. possono contenere misure non di immediata applicazione, purché il termine per la loro attuazione non sia superiore a trenta giorni.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il decreto-legge deve contenere: l'indicazione, nel titolo, delle circostanze straordinarie di necessità e di urgenza che ne giustificano l'adozione. l'indicazione, nel preambolo, delle circostanze straordinarie di necessità e di urgenza che ne giustificano l'adozione nonché dell'avvenuta deliberazione del Consiglio dei ministri. l'indicazione, nel primo articolo, delle circostanze straordinarie di necessità e di urgenza che ne giustificano l'adozione. l'indicazione, nella relazione di accompagnamento, delle circostanze straordinarie di necessità e di urgenza che ne giustificano l'adozione.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Governo, mediante decreto-legge, non può: conferire deleghe legislative ai sensi dell'articolo 76 della Costituzione. provvedere nelle materie indicate nell'articolo 41 della Costituzione. intervenire in occasione di calamità pubbliche. abrogare disposizioni di legge ordinaria.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Governo, mediante decreto-legge, non può: intervenire in occasione di calamità pubbliche. provvedere in materia costituzionale ed elettorale, di delegazione legislativa, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi. abrogare disposizioni di legge ordinaria. provvedere in materia di iniziativa economica e di programmazione dell'attività economica pubblica e privata.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Governo, mediante decreto-legge, non può: intervenire in occasione di calamità pubbliche. rinnovare le disposizioni di decreti-legge dei quali sia stata negata la conversione in legge con il voto di una delle due Camere. provvedere in materia di iniziativa economica e di programmazione dell'attività economica pubblica e privata. abrogare disposizioni di legge ordinaria.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Governo, mediante decreto-legge, non può: intervenire in occasione di calamità pubbliche. abrogare disposizioni di legge ordinaria. regolare i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti. provvedere in materia di iniziativa economica e di programmazione dell'attività economica pubblica e privata.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Governo, mediante decreto-legge, non può: provvedere nelle materie indicate nell'articolo 41 della Costituzione. ripristinare l'efficacia di disposizioni dichiarate illegittime dalla Corte costituzionale per vizi non attinenti al procedimento. intervenire in occasione di calamità pubbliche. abrogare disposizioni di legge ordinaria.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i decreti-legge devono contenere: solo misure ad applicazione differita. misure ad applicazione differita. sia misure di immediata applicazione che ad applicazione differita. misure di immediata applicazione.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il contenuto dei decreti-legge: può riguardare disposizioni ad applicazione differita. può essere generico, in considerazione delle variegate ragioni di necessità e urgenza che ne giustificano l'emanazione. deve sempre menzionare i precedenti decreti-legge non convertiti per il voto contrario di una delle Camere le cui disposizioni esso rinnova. deve essere specifico, omogeneo e corrispondente al titolo.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la clausola di presentazione al Parlamento per la conversione in legge: è sempre obbligatoria nei decreti-legge. è sempre facoltativa nei decreti-legge. è obbligatoria nei soli decreti-legge che ripristinano l'efficacia di disposizioni dichiarate illegittime dalla Corte costituzionale. viene pubblicata separatamente nella Gazzetta Ufficiale, immediatamente dopo l'emanazione del decreto-legge.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il decreto-legge: non viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale immediatamente dopo la sua emanazione. viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale almeno sessanta giorni dopo la sua emanazione. viene trasmesso prima alle Camere e, dopo un termine non superiore a dieci giorni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, le modifiche apportate al decreto-legge in sede di conversione hanno efficacia: dal giorno successivo alla pubblicazione del decreto-legge. dal giorno successivo a quello della pubblicazione della legge di conversione, salvo che quest'ultima non disponga diversamente. non prima di trenta giorni dalla pubblicazione della legge di conversione. non prima del termine perentorio di quindici giorni dalla pubblicazione della legge di conversione, salvo che quest'ultima non disponga diversamente.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, le modifiche apportate dalla legge di conversione al decreto-legge sono elencate: in allegato alla legge di conversione. nella Gazzetta Ufficiale in cui viene pubblicato il testo coordinato del decreto-legge e della legge di conversione. all'inizio della legge di conversione. nella relazione di accompagnamento alla legge di conversione.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, riguardo ai decreti-legge, nella Gazzetta Ufficiale è data immediata pubblicazione: unicamente della conversione parziale, anche non definitiva. del rifiuto di conversione o della conversione parziale, purché definitiva, nonché della mancata conversione per decorrenza del termine. solo del rifiuto di conversione. solamente del rifiuto di conversione e della mancata conversione per decorrenza del termine.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, gli atti aventi valore o forza di legge, ai sensi degli articoli 76 e 77 Cost.: non sono soggetti al controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti. non possono contenere disposizioni in contrasto con norme di legge ordinaria. non vengono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale. non sono deliberati dal Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Presidente della Corte dei conti, in quanto ne faccia richiesta la Presidenza di una delle Camere: trasmette al Parlamento le valutazioni della Corte in ordine alle conseguenze finanziarie che deriverebbero dalla conversione in legge di un decreto-legge. esercita il controllo preventivo di legittimità su un decreto-legge prima che sia convertito in legge. esercita il controllo preventivo di legittimità su quegli atti normativi a rilevanza esterna aventi valore di legge, relativamente ai quali normalmente tale controllo è escluso. sospende la trasmissione del decreto-legge alle Camere e attiva il giudizio di responsabilità contabile nei confronti del ministro proponente.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Presidente della Corte dei conti, in quanto ne faccia richiesta la Presidenza di una delle Camere: trasmette al Parlamento le valutazioni della Corte in ordine alle conseguenze finanziarie che deriverebbero dalla emanazione di un decreto legislativo adottato dal Governo su delegazione delle Camere. sospende la trasmissione del decreto legislativo alle Camere e attiva il giudizio di responsabilità contabile nei confronti del ministro. esercita il controllo preventivo di legittimità su un decreto legislativo. esercita il controllo preventivo di legittimità su quegli atti normativi a rilevanza esterna aventi valore di legge, relativamente ai quali normalmente tale controllo è escluso.
I regolamenti emanati dal Governo a norma dell'art. 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, vengono adottati: con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Consiglio di Stato. con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Dipartimento della funzione pubblica. con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere dell'Avvocatura dello Stato. con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Consiglio di Stato.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Governo può emanare regolamenti per l'esecuzione: delle leggi e dei decreti legislativi, nonché dei regolamenti comunitari. solo di atti del Governo aventi forza di legge. soltanto delle leggi emanate dal Parlamento. solo di decreti-legge prima della conversione.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Governo può emanare regolamenti per l'attuazione e l'integrazione: di leggi recanti norme di principio, esclusi gli atti aventi forza di legge. di leggi e decreti legislativi recanti norme di principio, esclusi quelli relativi a materie riservate alla competenza degli enti locali. di leggi e decreti legislativi recanti norme di principio, esclusi quelli relativi a materie riservate alla competenza regionale. di leggi e decreti legislativi recanti norme di principio, compresi quelli relativi a materie riservate alla competenza regionale.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il governo può emanare regolamenti: in materie in cui manchi la disciplina da parte di leggi o di atti aventi forza di legge, anche quando si tratti di materia comunque riservata alla legge. in materia di autorizzazione a ratificare trattati internazionali. in materie in cui manchi la disciplina da parte di leggi o di atti aventi forza di legge, sempre che non si tratti di materia comunque riservata alla legge. in materie in cui manchi la disciplina da parte di leggi o di atti aventi forza di legge.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, con D.P.R., previa deliberazione del Consiglio dei ministri e sentito il parere del Consiglio di Stato, possono essere emanati regolamenti per disciplinare: l'organizzazione ed il funzionamento delle amministrazioni pubbliche, anche in deroga alle disposizioni dettate dalla legge. l'organizzazione ed il funzionamento delle amministrazioni pubbliche secondo le disposizioni dettate dalla legge. l'organizzazione ed il funzionamento delle amministrazioni pubbliche, anche in deroga alle disposizioni dettate dalla legge, purché in conformità all'articolo 97 della Costituzione. l'organizzazione del lavoro ed i rapporti di lavoro dei dipendenti regionali.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i regolamenti del Governo autorizzati dalla legge, che determina le norme generali regolatrici della materia e dispone l'abrogazione delle norme vigenti, possono essere emanati per la disciplina: dell'organizzazione del lavoro ed i rapporti di lavoro dei dipendenti regionali. di materie non coperte da riserva assoluta di legge prevista dalla Costituzione. di materie non coperte da riserva relativa di legge prevista dalla Costituzione. di materie non coperte da riserva assoluta o relativa di legge prevista dalla Costituzione.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i regolamenti per la disciplina delle materie per le quali la legge, autorizzando l'esercizio della potestà regolamentare, determina le norme generali e dispone l'abrogazione delle norme vigenti, vengono emanati: con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio di Stato. con decreto del ministro competente per materia, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio di Stato. con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio di Stato. con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentita l'Avvocatura dello Stato.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, l'abrogazione delle norme vigenti può essere disposta: dai regolamenti governativi, purché la legge li abbia espressamente autorizzati e la materia non sia coperta da riserva assoluta o relativa di legge. dalla legge, con effetto dall'entrata in vigore delle norme del regolamento autorizzato dalla stessa legge a disciplinare le materie non coperte da riserva assoluta di legge prevista dalla Costituzione. dai regolamenti ministeriali, purché la legge li abbia espressamente autorizzati e la materia non sia coperta da riserva assoluta o relativa di legge. dai regolamenti governativi su autorizzazione della legge.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i regolamenti ministeriali possono essere emanati: in materie di competenza del ministro o di autorità anche allo stesso non sottordinate, quando un regolamento espressamente conferisca tale potere. in materie di competenza del ministro o di autorità sottordinate al ministro, quando la legge espressamente conferisca tale potere. in materie di competenza del ministro o di autorità sottordinate al ministro, senza necessità che una legge specifica conferisca tale potere. in materia di competenza del ministro o di autorità anche allo stesso non sottordinate, senza necessità che un regolamento specifico conferisca tale potere.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i regolamenti ministeriali ed interministeriali sono sottoposti: al visto e alla registrazione della Corte dei conti. al visto e alla registrazione del Consiglio di Stato. al controllo preventivo del Presidente del Consiglio dei ministri quando, eccedendo la normale responsabilità ministeriale, impegnano la politica generale del Governo. al controllo preventivo e alla deliberazione del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i regolamenti ministeriali devono recare la denominazione: "regolamento ministeriale". "regolamento emanato dal ministro". "decreto del Presidente della Repubblica". "regolamento".
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i regolamenti per l'organizzazione e la disciplina degli uffici dei ministeri sono emanati: su proposta del ministro competente, previo parere vincolante del Ministro dell'interno. su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previo parere vincolante del Consiglio di Stato e della Corte dei conti. su proposta del ministro competente, d'intesa con il Ministro dell'interno e con il Ministro della giustizia. su proposta del ministro competente, d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri e con il Ministro dell'economia e delle finanze.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i regolamenti sull'organizzazione e la disciplina degli uffici dei ministeri devono osservare, tra l'altro, il seguente criterio: procedere alla razionalizzazione e ridistribuzione delle competenze tra i ministeri, tenendo conto delle esigenze derivanti dall'appartenenza dello Stato all'Unione europea. che gli uffici di diretta collaborazione con i ministri e i sottosegretari di Stato abbiano esclusive competenze di supporto dell'organo di direzione politica e di raccordo tra questo e l'amministrazione. che gli uffici di diretta collaborazione con i ministri e i sottosegretari di Stato abbiano non solo competenze di supporto dell'organo di direzione politica e di raccordo tra questo e l'amministrazione, ma anche di amministrazione attiva. riordinare le strutture periferiche dello Stato.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, in tema di organizzazione e disciplina degli uffici dei ministeri, l'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale generale deve essere strutturata: in modo che tali uffici non superino il numero di cinque divisioni per ufficio. per funzioni omogenee e secondo criteri di flessibilità, eliminando le duplicazioni funzionali. per funzioni eterogenee e secondo criteri di flessibilità, eliminando le duplicazioni funzionali. in modo che tali uffici non superino il numero di tre dipartimenti per ufficio.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, in tema di organizzazione e disciplina degli uffici dei ministeri, la definizione dei compiti delle unità dirigenziali nell'ambito degli uffici dirigenziali generali viene realizzata: mediante decreti presidenziali di natura regolamentare. mediante decreti presidenziali di natura non regolamentare. mediante decreti ministeriali di natura regolamentare. mediante decreti ministeriali di natura non regolamentare.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Segretario generale preposto al Segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei ministri è scelto: anche tra estranei alla pubblica amministrazione. tra gli avvocati con almeno cinque anni di esperienza. solo tra estranei alla pubblica amministrazione. solo tra i funzionari della pubblica amministrazione di livello pari o superiore a dirigente generale.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il vicesegretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri viene scelto: dal Segretario generale fra una terna designata dal Presidente del Consiglio dei ministri. dal Presidente della Repubblica. dal Consiglio dei ministri. dal Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il decreto di nomina del Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri cessa di avere efficacia: con lo scadere della legislatura. nel momento in cui il nuovo Governo revoca l'incarico. dalla data di giuramento del nuovo Governo. dalla data in cui il nuovo Governo riceve la fiducia delle Camere.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, la funzione di capo dell'ufficio stampa del Segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei ministri può essere affidata: anche ad un elemento estraneo alla pubblica amministrazione, purché giornalista pubblicista. ad un elemento estraneo all'amministrazione. solo ad un elemento estraneo all'amministrazione. solo ad un dipendente della pubblica amministrazione in possesso dei requisiti richiesti.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei ministri: emana il regolamento interno della Presidenza del Consiglio dei ministri. coordina l'azione relativa alle politiche comunitarie. esercita funzioni di vigilanza su enti e istituzioni. assicura il supporto all'espletamento dei compiti del Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, gli adempimenti per l'intervento del Governo nella programmazione dei lavori parlamentari sono predisposti: dal Segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei ministri. dal Consiglio di gabinetto. da un apposito Comitato interministeriale. dal Presidente del Consiglio dei ministri personalmente.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, cura, tra l'altro: il cerimoniale della Presidenza del Consiglio dei ministri. che sia informato annualmente il Parlamento sull'attività dell'Istat. che siano attribuiti all'Istat i compiti di indirizzo e coordinamento degli enti e organismi pubblici di informazione statistica. che siano composti eventuali contrasti all'interno del Consiglio di gabinetto.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, le questioni concernenti il personale della Presidenza del Consiglio dei ministri: sono curate dal Segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei ministri. sono curate direttamente dal Presidente del Consiglio dei ministri. sono affidate ad un ministro senza portafoglio. sono curate dal primo dirigente della Presidenza del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, alle dirette dipendenze del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio sono posti: i ministri senza portafoglio. il Segretariato generale alla Presidenza del Consiglio i dipartimenti e gli uffici per i quali il sottosegretario abbia ricevuto delega dal Presidente del Consiglio dei ministri. il Consiglio di gabinetto.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, alle dirette dipendenze del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri sono posti: il Segretariato generale alla Presidenza del Consiglio. il Consiglio di gabinetto. l'ufficio di segreteria del Consiglio dei ministri. i Ministri senza portafoglio.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, l'ufficio di segreteria del Consiglio dei ministri: assicura la documentazione e l'assistenza necessarie per il Presidente ed i Ministri in consiglio e coadiuva il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, curando gli adempimenti preparatori dei lavori del Consiglio nonché quelli di esecuzione delle deliberazioni del Consiglio stesso. assiste il Presidente del Consiglio dei ministri nella sua attività per le relazioni internazionali che intrattiene. cura gli adempimenti e predispone gli atti necessari alla formulazione e al coordinamento delle iniziative legislative del Governo. predispone la base conoscitiva e progettuale per l'aggiornamento del programma di Governo.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i capi dei dipartimenti della Presidenza del Consiglio dei ministri non affidati alla responsabilità di un ministro senza portafoglio dipendono: dal segretario generale della Presidenza del Consiglio. dal ministro competente per affinità di materia. dal Presidente del Consiglio dei ministri. dal sottosegretario di Stato all'uopo delegato.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i capi dei dipartimenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri affidati alla responsabilità di un ministro senza portafoglio sono nominati: con decreto del ministro competente d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri. con decreto del ministro competente. con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del ministro interessato. con decreto del Presidente della Repubblica su iniziativa del ministro competente.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, l'Ufficio centrale per il coordinamento dell'iniziativa legislativa e dell'attività normativa del Governo provvede: a curare lo studio e l'elaborazione delle modifiche necessarie a conformare la legislazione al fine dell'eguaglianza tra i sessi. a curare gli adempimenti relativi ai modi e ai tempi di applicazione della normativa comunitaria, nonché la raccolta di dati e informazioni ed il compimento di analisi sulle implicazioni per l'Italia delle politiche comunitarie. a segnalare al Presidente del Consiglio dei ministri le disposizioni abrogate o direttamente modificate per effetto delle nuove disposizioni di legge o di regolamento ai fini della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. a segnalare al Comitato di esperti per il programma di governo le disposizioni abrogate o direttamente modificate per effetto delle nuove disposizioni di leggi, atti aventi forza di legge o di regolamenti pubblicati nella Gazzetta Ufficiale.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, l'Ufficio centrale per il coordinamento dell'iniziativa legislativa e dell'attività normativa del Governo invia rapporti periodici al Presidente del Consiglio e ai ministri interessati relativi: alla predisposizione della base conoscitiva e progettuale per l'aggiornamento del programma di governo. all'attività di studio e documentazione svolta per assistere il Governo nella sua attività per le relazioni internazionali. allo studio e all'elaborazione delle modifiche necessarie a conformare la legislazione ai fini dell'eguaglianza tra i sessi. ad incongruenze e antinomie normative relative ai diversi settori legislativi.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i testi redatti dall'Ufficio centrale per il coordinamento dell'iniziativa legislativa e dell'attività normativa del Governo: sostituiscono solo gli atti normativi aventi valore di legge. hanno funzione esclusivamente conoscitiva e non modificano il valore degli atti normativi che ne sono oggetto. sostituiscono interamente gli atti normativi che ne sono oggetto. sostituiscono solo gli atti normativi aventi valore regolamentare.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, all'Ufficio centrale per il coordinamento dell'iniziativa legislativa e dell'attività normativa del Governo è preposto: il segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri. un magistrato delle giurisdizioni superiori ordinaria o amministrativa, ovvero un dirigente generale dello Stato o un avvocato dello Stato o un professore universitario di ruolo di discipline giuridiche. il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio. un ministro senza portafoglio.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, le funzioni di vigilanza su enti pubblici ed istituzioni le cui funzioni istituzionali non siano considerate coerenti con le competenze proprie della Presidenza del Consiglio dei ministri, e che siano attribuite alla Presidenza del Consiglio medesima da leggi, regolamenti o statuti: sono trasferite a ministri senza portafoglio istituiti con decreti del Presidente del Consiglio dei ministri. sono trasferite ai ministri che sono individuati, in relazione agli specifici settori di competenza, con decreti del Presidente della Repubblica adottati su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri. restano comunque in capo alla Presidenza del Consiglio fino alla riforma degli stessi enti. vengono attribuite ad un apposito comitato istituito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il dipartimento per l'informazione e l'editoria viene istituito: presso il Ministero per i beni e le attività culturali. presso la segreteria del Consiglio dei ministri. nell'ambito del Segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei ministri. presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i capi dei dipartimenti della Presidenza del Consiglio dei ministri affidati ad un ministro senza portafoglio ovvero, in mancanza, dipendenti dal segretario generale della Presidenza, nonché i capi dell'ufficio di segreteria del Consiglio dei ministri sono scelti: fra i magistrati delle giurisdizioni superiori amministrative e ordinarie, gli avvocati dello Stato e gli avvocati con almeno cinque anni di servizio, i dirigenti pubblici e privati, gli esperti nelle materie di competenza degli uffici e dipartimenti da istituire. fra i magistrati delle giurisdizioni superiori ordinaria ed amministrativa, gli avvocati dello Stato, i dirigenti generali dello Stato ed equiparati, i professori universitari ordinari di ruolo ovvero tra estranei alla pubblica amministrazione. fra i magistrati delle giurisdizioni amministrativa e contabile, gli avvocati con almeno cinque anni di servizio, i professori universitari ordinari di ruolo o fuori ruolo in servizio. fra i magistrati delle giurisdizioni amministrative e ordinarie con almeno cinque anni di esperienza, gli avvocati dello Stato, i dirigenti pubblici e privati, gli esperti nelle materie di competenza degli uffici e dipartimenti da istituire.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, comitati di consulenza, studio e ricerca possono essere costituiti: dal Presidente del Consiglio dei ministri per specifiche questioni. dal Presidente del Consiglio dei ministri per l'esercizio di tutte le sue attribuzioni. dal Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri per l'esercizio di tutte le sue attribuzioni. dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Presidente del Consiglio dei ministri può affidare incarichi a tempo determinato per attività di consulenza: solo ad istituzioni di ricerca pubbliche e private. a magistrati, docenti universitari, avvocati dello Stato, dirigenti e altri dipendenti delle amministrazioni dello Stato, degli enti pubblici, anche economici, delle aziende a prevalente partecipazione pubblica o anche ad esperti estranei all'amministrazione dello Stato. solo a studi privati di consulenza specializzati nelle questioni specifiche su cui viene richiesta la consulenza stessa. solo ad esperti estranei all'amministrazione dello Stato.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, di conferimento di incarico ad esperti: devono essere confermati entro tre mesi dal giuramento del Governo, altrimenti cessano di avere effetto. hanno durata biennale. devono essere confermati ogni tre mesi, altrimenti cessano di avere effetto. non possono essere confermati dal nuovo Governo.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, il personale appartenente ai corpi di polizia assegnato alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l'assolvimento dei compiti connessi a quelli d'istituto dei corpi di provenienza può essere restituito agli stessi: salvo che il collocamento fuori ruolo non sia confermato entro tre mesi dal giuramento del Governo. solo se nei corpi di appartenenza sussistano posti vacanti in organico. salvo che il decreto di trasferimento non sia confermato entro tre mesi dal giuramento del Governo. anche in soprannumero, salvo successivo riassorbimento.
A norma della legge 23 agosto 1988, n. 400, al personale amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri si applicano: le norme relative ai dipendenti civili dello Stato, fatto salvo quanto disposto diversamente dalla legge 23 agosto 1988, n. 400. solo le disposizioni della legge 23 agosto 1988, n. 400. le norme relative ai dipendenti degli enti pubblici non economici. le norme relative ai dipendenti degli enti pubblici non economici, fatto salvo quanto disposto diversamente dalla legge 23 agosto 1988, n. 400.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, l'alta direzione, la responsabilità politica generale e il coordinamento della politica informativa e di sicurezza nell'interesse e per la difesa dello Stato democratico e delle istituzioni è attribuita: al Presidente del Consiglio dei ministri. al Ministro della difesa. al Presidente della Repubblica. al Ministro dell'interno.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il controllo della applicazione dei criteri relativi alla apposizione del segreto di Stato è affidato: alla Commissione parlamentare competente. al Presidente del Consiglio dei ministri. al Consiglio supremo della difesa. al Presidente della Repubblica.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, la tutela del segreto di Stato è esercitata: dal Presidente del Consiglio dei ministri. dal Presidente del Consiglio dei ministri di concerto col Ministro dell'interno e con il Ministro della difesa. dal Consiglio dei ministri collegialmente. dal Consiglio di gabinetto.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza svolge funzioni di consulenza e proposta sugli indirizzi generali e sugli obiettivi fondamentali da perseguire nel quadro della politica informativa e di sicurezza: per il Consiglio dei ministri. per i Presidenti di Camera e Senato. per il Consiglio supremo di difesa. per il Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza è istituito: presso il Consiglio supremo di difesa. presso la Presidenza della Repubblica. presso il Ministero dell'interno. presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza è composto, tra gli altri: dai ministri dell'interno, della giustizia e delle comunicazioni. dai ministri degli affari esteri, dell'interno, della giustizia, della difesa. dai ministri degli affari esteri, dell'interno, della difesa, delle comunicazioni. dai ministri dell'interno, della difesa e delle comunicazioni.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza è presieduto: dal Ministro dell'interno. dal Presidente del Consiglio dei ministri. dal Presidente della Repubblica. dal Capo di Stato Maggiore della difesa.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS) è istituito: alla diretta dipendenza del Presidente della Repubblica. alla diretta dipendenza del Capo di Stato Maggiore della difesa. alla diretta dipendenza del Presidente del Consiglio dei ministri. alla diretta dipendenza dei Presidenti di Camera e Senato.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, fra i compiti del Comitato esecutivo per i servizi di informazione di sicurezza (CESIS) rientra: il coordinamento dei rapporti con i servizi di informazione e di sicurezza con i soli Stati appartenenti alla comunità europea. il coordinamento dei rapporti con i servizi di informazione e di sicurezza degli altri Stati. il coordinamento dei rapporti con i servizi di informazione e di sicurezza con gli Stati presso i quali non vi è rappresentanza diplomatica. il coordinamento dei rapporti con i servizi di informazione e di sicurezza con i soli Stati aderenti all'Alleanza Atlantica (NATO).
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS) è presieduto: dal Presidente del Consiglio dei ministri o, per sua delega, del Ministro della difesa. dal Ministro dell'interno o, per sua delega, da un sottosegretario di Stato. dal Ministro della difesa o, per sua delega, dal Capo di Stato Maggiore della difesa. dal Presidente del Consiglio dei ministri o, per sua delega, da un sottosegretario di Stato.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS) è composto: secondo le determinazioni assunte dal Consiglio dei ministri. secondo le determinazioni del Presidente del Consiglio dei ministri e ne fanno parte anche i direttori del SISMI e del SISDE. secondo le determinazioni del Ministro dell'interno di concerto con i Ministri della difesa e della giustizia. secondo le determinazioni del Ministro della difesa di concerto con i Ministri dell'interno e della giustizia.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, devono essere chiamati a far parte del Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS): i direttori del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) e del servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE), il Capo di Stato Maggiore, il Capo della Polizia ed il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri. i direttori del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) e del Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE). il direttore del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) ed il Capo della Polizia. il direttore del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) ed il Capo di Stato Maggiore della difesa.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) svolge compiti di controspionaggio: per la difesa sul piano militare dell'indipendenza e dell'integrità dello Stato da ogni pericolo, minaccia o aggressione. per la difesa dello Stato democratico e delle istituzioni poste dalla Costituzione a suo fondamento. qualora sia stato commesso un delitto di alto tradimento o di attentato alla Costituzione da parte di organi costituzionali. per la difesa dell'integrità dello Stato da ogni pericolo, minaccia o aggressione esclusivamente in tempo di guerra.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) dipende: dal Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza. dal Ministro della difesa. dal Capo di Stato Maggiore della difesa. dal Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il direttore del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) è nominato: dal Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS) su proposta del Ministro della difesa. dal Consiglio dei ministri su parere del Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS). dal Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro della difesa. dal Ministro della difesa su parere conforme del Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) è tenuto a comunicare tutte le informazioni ricevute o comunque in suo possesso, le analisi e le situazioni elaborate, le operazioni compiute e tutto ciò che attiene alla sua attività: al Presidente della Repubblica e al Consiglio dei ministri. al Ministro della difesa e al Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS). al Presidente del Consiglio dei ministri e al Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza. ai Presidenti di Camera e Senato.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE): assolve a tutti i compiti informativi e di sicurezza per la difesa dello Stato democratico e delle istituzioni poste dalla Costituzione a suo fondamento contro chiunque vi attenti e contro ogni forma di eversione. assolve a tutti i compiti informativi e di sicurezza per la difesa sul piano militare della integrità dello Stato. assolve a tutti i compiti di coordinamento dei rapporti con i servizi di sicurezza degli altri Stati necessari per la difesa dello Stato democratico. assolve a tutti i compiti informativi e di sicurezza nei confronti di coloro che abbiano fatto parte di associazioni politiche disciolte ai sensi della legge 20 giugno 1952, n. 645, e che, per il comportamento successivo, debba ritenersi che continuino a svolgere un'attività analoga a quella precedente.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE) dipende: dal Consiglio dei ministri. dal Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza (CESIS). dal Ministro dell'interno. dal Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il direttore del servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE) è nominato: dal Ministro della difesa su parere conforme del Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza (CESIS). dal Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro dell'interno. dal Ministro dell'interno su parere conforme del Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza. dal Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza (CESIS) su proposta del Ministro dell'interno.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE) è tenuto a comunicare tutte le informazioni ricevute o comunque in suo possesso, le analisi e le situazioni elaborate, le operazioni compiute e tutto ciò che attiene alla sua attività: al Presidente della Repubblica e al Consiglio dei ministri. al Ministro dell'interno e al Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza (CESIS). al Presidente del Consiglio dei ministri e al Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza. ai Presidenti di Camera e Senato.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, non possono far parte del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI): membri del Parlamento, consiglieri regionali, provinciali, comunali, magistrati, ministri di culto e giornalisti professionisti. consiglieri regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali, dirigenti pubblici, ministri di culto, notai e giornalisti professionisti. membri del Parlamento, consiglieri di prefettura, amministratori regionali, provinciali, comunali, magistrati, ministri di culto cattolico e avvocati. membri del Parlamento, amministratori regionali, provinciali, comunali, magistrati, avvocati e medici.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, la consistenza dell'organico e il trattamento giuridico-economico del personale dipendente del Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS) sono stabiliti: dal Presidente del Consiglio dei ministri su parere conforme del Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza e di concerto con il Ministro dell'interno e con il Ministro della difesa. dal Ministro dell'interno di concerto col Ministro dell'economia e delle finanze e su parere conforme del Consiglio di Stato. dal Presidente del Consiglio dei ministri su parere conforme del Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza e di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. dal Consiglio dei ministri su proposta del Ministero dell'interno e su parere conforme del Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, la consistenza dell'organico e il trattamento giuridico-economico del personale dipendente del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) sono stabiliti: dal Presidente del Consiglio dei ministri su parere conforme del Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza e di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. dal Ministro della difesa su parere conforme del Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza e di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. dal Presidente del Consiglio dei ministri su parere conforme del Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza e di concerto con il Ministro dell'interno. dal Ministro della difesa su parere conforme del Consiglio supremo per la difesa e di concerto con il Ministro dell'interno.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, la consistenza dell'organico e il trattamento giuridico-economico del personale dipendente del Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE) sono stabiliti: dal Presidente del Consiglio dei ministri su parere conforme del Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza e di concerto con il Ministro della difesa. dal Ministro dell'interno su parere conforme del Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza e di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. dal Presidente del Consiglio dei ministri su parere conforme del Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza e di concerto con il Ministro della difesa. dal Presidente del Consiglio dei ministri su parere conforme del Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza e di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il trattamento giuridico ed economico del personale del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) non può comunque essere inferiore: a quello di impiegato dello Stato con qualifica di dirigente. a quello dei magistrati con qualifica di consigliere di Corte d'appello. a quello delle qualifiche corrispondenti del pubblico impiego. a quello dei docenti universitari con qualifica di associato.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il trattamento giuridico ed economico del personale del Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE) non può comunque essere inferiore: a quello dei magistrati con qualifica di consigliere di Corte d'appello. a quello dei docenti universitari con qualifica di associato. a quello di impiegato dello Stato con qualifica di dirigente. a quello delle qualifiche corrispondenti del pubblico impiego.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il trattamento giuridico ed economico del personale del Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza (CESIS) non può comunque essere inferiore: a quello di impiegato dello Stato con qualifica di dirigente. a quello dei docenti universitari con qualifica di associato. a quello delle qualifiche corrispondenti del pubblico impiego. a quello dei magistrati con qualifica di consigliere di Corte d'appello.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) può utilizzare mezzi e infrastrutture di qualsiasi amministrazione dello Stato: per determinazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri. per determinazione del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro della difesa e di concerto con gli altri ministri interessati. per determinazione del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro dell'interno. per determinazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della difesa, previo parere conforme della Ragioneria Generale dello Stato.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE) può utilizzare mezzi e infrastrutture di qualsiasi amministrazione dello Stato: per determinazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'interno, previo parere conforme della Ragioneria Generale dello Stato. per determinazione del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'interno e di concerto con gli altri ministri interessati. per determinazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri. per determinazione del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della difesa.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE) può utilizzare, per determinazione del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'interno e di concerto con gli altri ministri interessati, mezzi e infrastrutture: di qualsiasi amministrazione statale, regionale o comunale, ovvero di società di capitali partecipate dallo Stato. di qualsiasi amministrazione dello Stato. delle amministrazioni di provenienza del personale dipendente. dei Ministeri dell'interno e della difesa.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS) può utilizzare, per determinazione del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con gli altri ministri interessati, mezzi e infrastrutture: delle società di capitali partecipate dallo Stato. delle amministrazioni di provenienza del personale dipendente. dei Ministeri dell'interno e della difesa. di qualsiasi amministrazione dello Stato.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS) può utilizzare mezzi e infrastrutture di qualsiasi amministrazione dello Stato: per determinazione del Presidente del Consiglio dei ministri di concerto con gli altri ministri interessati. per determinazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, concertata con gli altri ministri interessati. per determinazione del Consiglio dei ministri di concerto con i Ministri della difesa e dell'interno. per determinazione del Consiglio dei ministri su parere conforme della Ragioneria Generale dello Stato.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) può utilizzare, per determinazione del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della difesa e di concerto con gli altri ministri interessati, mezzi e infrastrutture: delle società di capitali partecipate dallo Stato. dei Ministeri dell'interno e della difesa. di qualsiasi amministrazione dello Stato. delle amministrazioni di provenienza del personale dipendente.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, non possono appartenere in modo organico o saltuario al Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE): persone le cui opinioni non diano sicuro affidamento di assoluta lealtà al Governo e alla maggioranza. persone che siano state condannate con sentenza passata in giudicato per i reati previsti dall'articolo 51 comma 3 bis c.p.p.. persone che abbiano precedenti penali, anche se abbiano ottenuto la riabilitazione. persone che, per comportamenti od azioni eversive nei confronti delle istituzioni democratiche, non diano sicuro affidamento di scrupolosa fedeltà ai valori della Costituzione repubblicana ed antifascista.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, non possono appartenere in modo organico o saltuario al Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI): persone che siano state condannate con sentenza passata in giudicato per i reati previsti dall'articolo 51 comma 3 bis c.p.p.. persone che, per comportamenti od azioni eversive nei confronti delle istituzioni democratiche, non diano sicuro affidamento di scrupolosa fedeltà ai valori della Costituzione repubblicana ed antifascista. persone che abbiano precedenti penali, anche se riabilitate. persone le cui opinioni non diano sicuro affidamento di assoluta lealtà al Governo e alla maggioranza.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, non possono appartenere in modo organico o saltuario al Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS): persone che siano state condannate con sentenza passata in giudicato per i reati previsti dall'articolo 51 comma 3 bis c.p.p.. persone che, per comportamenti od azioni eversive nei confronti delle istituzioni democratiche, non diano sicuro affidamento di scrupolosa fedeltà ai valori della Costituzione repubblicana ed antifascista. persone che abbiano precedenti penali, anche se riabilitate. persone le cui opinioni non diano sicuro affidamento di assoluta lealtà al Governo e alla maggioranza.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, la qualità di ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria che eventualmente rivestono, in base agli ordinamenti dell'amministrazione di provenienza, gli appartenenti al servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE): è sospesa durante il periodo di appartenenza al Servizio e nei due anni successivi. è sospesa durante il periodo di appartenenza al Servizio. può essere mantenuta solo in seguito a provvedimento del Ministro dell'interno. è mantenuta durante il periodo di appartenenza al Servizio.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, la qualità di ufficiale ed agente di polizia giudiziaria che eventualmente rivestono, in base agli ordinamenti dell'amministrazione di provenienza, gli appartenenti al Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS): può essere mantenuta solo in seguito a provvedimento del Ministro dell'interno. è mantenuta durante il periodo di appartenenza al Comitato. è sospesa durante il periodo di appartenenza al Comitato. è sospesa durante il periodo di appartenenza al Comitato e nei due anni successivi.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, la qualità di ufficiale od agente di polizia giudiziaria che eventualmente rivestono, in base agli ordinamenti dell'amministrazione di provenienza, gli appartenenti al Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI): può essere mantenuta solo in seguito a provvedimento del Ministro dell'interno. è sospesa durante il periodo di appartenenza al Servizio e nei due anni successivi. è mantenuta durante il periodo di appartenenza al Servizio. è sospesa durante il periodo di appartenenza al Servizio.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, e in deroga alle ordinarie disposizioni, gli appartenenti al Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE) hanno l'obbligo di fare rapporto tramite i loro superiori: esclusivamente al direttore del Servizio che ne riferisce al Ministro dell'interno e, contemporaneamente, al Presidente del Consiglio dei ministri tramite il Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS). al Ministro dell'interno che ne riferisce al Presidente del Consiglio dei ministri. al direttore del Servizio ed al Ministro dell'interno che ne riferiscono al Presidente della Repubblica. esclusivamente al direttore del Servizio che ne riferisce al Presidente della Repubblica, al Ministro della difesa e, contemporaneamente al Consiglio dei ministri tramite il Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS).
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, in deroga alle ordinarie disposizioni, gli appartenenti al Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) hanno l'obbligo di fare rapporto, tramite i loro superiori: esclusivamente al direttore del Servizio che ne riferisce al Ministro della difesa e, contemporaneamente, al Presidente del Consiglio dei ministri tramite il Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS). al direttore del Servizio e al Ministro dell'interno. esclusivamente al direttore del servizio che ne riferisce al Presidente della Repubblica, al Ministro dell'interno e, contemporaneamente al Consiglio dei ministri tramite il Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS). al direttore del Servizio e al Ministro della difesa che ne riferiscono al Presidente della Repubblica.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il direttore del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) ha l'obbligo di fornire ai competenti organi di polizia giudiziaria: le informazioni relative ai soli fatti configurabili come delitti non colposi per i quali la legge stabilisce la pena dell'ergastolo. le informazioni e gli elementi di prova relativi ai soli fatti di reato che integrano una delle fattispecie previste dal capo I, titolo I, libro II del c.p., "Dei delitti contro la personalità internazionale dello Stato". le informazioni e gli elementi di prova relativi a fatti configurabili come reati. gli elementi di prova relativi a fatti configurabili come reati, esclusi i delitti di cui agli articoli 285 e 422 c.p..
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il direttore del servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE) ha l'obbligo di fornire ai competenti organi di polizia giudiziaria: le informazioni relative ai soli fatti configurabili come delitti non colposi per i quali la legge stabilisce la pena dell'ergastolo. le informazioni e gli elementi di prova relativi ai soli fatti di reato che integrano una delle fattispecie previste dal capo II, titolo I, libro II del c.p., "Dei delitti contro la personalità interna dello Stato". le informazioni e gli elementi di prova relativi a fatti configurabili come reati. gli elementi di prova relativi a fatti configurabili come reati, esclusi i delitti di cui agli articoli 285 e 422 c.p..
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, l'adempimento dell'obbligo di fornire ai competenti organi di polizia giudiziaria le informazioni e gli elementi di prova relativi a fatti configurabili come reati, cui è tenuto il direttore del servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI), può essere ritardato: su disposizione del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro dell'interno. su disposizione del Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza con l'esplicito consenso del Presidente del Consiglio dei ministri. su disposizione del Ministro della difesa di concerto con il Ministro della giustizia, sentito il Ministro dell'interno. su disposizione del Ministro della difesa con l'esplicito consenso del Presidente del Consiglio dei ministri, nei casi previsti dalla legge.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, l'adempimento dell'obbligo di fornire le informazioni e gli elementi di prova relativi a fatti configurabili come reati può essere ritardato dal direttore del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) su disposizione del Ministro della difesa con l'esplicito consenso del Presidente del Consiglio dei ministri: quando sia necessario per acquisire rilevanti elementi probatori. quando sia necessario per l'individuazione o la cattura dei responsabili dei delitti accertati. quando sia strettamente necessario per il perseguimento delle finalità istituzionali del Servizio. quando sia necessario per tutelare la personalità di minori in relazione ai reati previsti dagli articoli da 609 bis a 609 octies c.p..
A norma delle legge 24 ottobre 1977, n. 801, l'adempimento dell'obbligo di fornire ai competenti organi di polizia giudiziaria le informazioni e gli elementi di prova relativi a fatti configurabili come reati, cui è tenuto il direttore del servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE), può essere ritardato: su disposizione del Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza con l'esplicito consenso del Presidente del Consiglio dei ministri. su disposizione del Ministro dell'interno con l'esplicito consenso del Presidente del Consiglio dei ministri, nei casi previsti dalla legge. su disposizione del Direttore del Servizio. su disposizione del Ministro della giustizia.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, l'adempimento dell'obbligo di fornire le informazioni e gli elementi di prova relativi a fatti configurabili come reati può essere ritardato dal direttore del Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE) su disposizione del Ministro dell'interno con l'esplicito consenso del Presidente del Consiglio dei ministri: quando sia strettamente necessario per il perseguimento delle finalità istituzionali del servizio. quando sia necessario per acquisire rilevanti elementi probatori. quando sia necessario per l'individuazione o la cattura dei responsabili dei delitti accertati. quando sia necessario per tutelare la personalità di minori in relazione ai reati previsti dagli articoli da 609 bis a 609 octies c.p..
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, chi riferisce semestralmente al Parlamento, con una relazione scritta, sulla politica informativa e della sicurezza e sui risultati ottenuti? I direttori dei Servizi. Il Governo. Il Ministro della giustizia. Il Ministro dell'interno ed il Ministro della difesa.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Governo riferisce semestralmente con una relazione scritta sulla politica informativa e sulla sicurezza e sui risultati ottenuti mediante l'attività del SISMI e del SISDE: ai Presidenti di Camera e Senato. al Comitato parlamentare per il controllo sull'applicazione dei principi stabiliti dalla legge 24 ottobre 1977, n. 801e al Procuratore nazionale antimafia. al Presidente della Repubblica. al Parlamento.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il controllo sulla applicazione dei principi stabiliti dalla medesima legge, riguardo all'attività dei servizi per le informazioni e la sicurezza dello Stato, è esercitato da: una Commissione parlamentare costituita da cinque deputati e cinque senatori eletti dal Senato e dalla Camera sulla base del criterio di proporzionalità. un Comitato parlamentare costituito da cinque deputati e cinque senatori eletti dal Parlamento in seduta comune. un Comitato parlamentare costituito da quattro deputati e quattro senatori nominati dal Presidente della Repubblica previo parere dei Presidenti delle rispettive Camere. un Comitato parlamentare costituito da quattro deputati e quattro senatori nominati dai Presidenti dei due rami del Parlamento sulla base del criterio di proporzionalità.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, il Comitato parlamentare che esercita il controllo sull'applicazione dei principi stabiliti dalla medesima legge può chiedere informazioni sulle linee essenziali delle strutture e dell'attività dei Servizi: al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno e al Ministro della difesa. al Presidente del Consiglio dei ministri e al Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza. al Consiglio dei ministri e al Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS). al Consiglio dei ministri, al Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza e al Ministro della giustizia.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, al Comitato parlamentare che esercita il controllo sull'applicazione dei principi stabiliti dalla medesima legge è attribuito il potere: di determinare la somma da assegnare al CESIS per spese di organizzazione e di funzionamento. di esprimere parere vincolante sulle nomine dei direttori dei Servizi. di formulare proposte e rilievi. di apporre l'esigenza di tutela del segreto di Stato sugli atti, documenti, le notizie e le attività la cui diffusione sia idonea a recare danno all'integrità dello Stato democratico.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, al Comitato parlamentare per il controllo sull'applicazione dei principi stabiliti dalla medesima legge, l'esigenza di tutela del segreto in ordine alle informazioni sulle linee essenziali delle strutture e dell'attività del SISMI e del SISDE può essere opposta: dal Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS), sentito il Ministro della giustizia. dal Ministro della difesa o dal Ministro dell'interno. dal Presidente del Consiglio dei ministri. dal Consiglio dei ministri.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, ove il Comitato parlamentare per il controllo sull'applicazione dei principi stabiliti dalla suddetta legge 24 ottobre 1977, n. 801, ritenga, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, che l'opposizione in ordine all'esigenza di tutela del segreto da parte del Presidente del Consiglio dei ministri sulle informazioni sulle linee essenziali dell'attività del SISMI e del SISDE non sia fondata: chiede al Presidente della Repubblica la convocazione delle Camere in seduta comune per le conseguenti valutazioni politiche. può chiedere alle Camere che venga posta in votazione la questione di fiducia al Governo. ne riferisce a ciascuna delle Camere per le conseguenti valutazioni politiche. chiede l'acquisizione di tutti gli atti relativi alle informazioni sulle quali è apposto il segreto.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, i componenti del Comitato parlamentare per il controllo sull'applicazione dei principi stabiliti dalla suddetta legge 24 ottobre 1977, n. 801, sono vincolati al segreto: relativamente alle informazioni acquisite e alle proposte e ai rilievi formulati solo quando la loro diffusione sia idonea a recar danno all'integrità dello Stato democratico. relativamente alle informazioni acquisite e alle proposte e ai rilievi formulati solo quando riguardano fatti eversivi dell'ordine costituzionale. relativamente alle informazioni acquisite e alle proposte e ai rilievi formulati solo quando la loro diffusione possa recar danno al libero esercizio delle funzioni degli organi costituzionali. relativamente alle informazioni acquisite e alle proposte e ai rilievi formulati.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, sono coperti dal segreto di Stato gli atti, i documenti, le notizie, le attività e ogni altra cosa la cui diffusione sia idonea a recar danno, fra l'altro: alla integrità dello Stato democratico anche in relazione ad accordi internazionali. ai diritti e alle libertà tutelate nella parte prima, titolo terzo della Costituzione. ai diritti fondamentali dell'individuo. ai diritti e alle libertà tutelate nella prima parte, titolo primo della Costituzione.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, sono coperti dal segreto di Stato gli atti, i documenti, le notizie, le attività e ogni altra cosa la cui diffusione sia idonea a recar danno, fra l'altro: ai diritti fondamentali dell'individuo. ai diritti e alle libertà tutelati nella parte prima, titolo primo, della Costituzione. ai diritti e alle libertà tutelati nella parte prima, titolo terzo, della Costituzione. alla difesa delle istituzioni poste dalla Costituzione a suo fondamento.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, sono coperti dal segreto di Stato gli atti, i documenti, le notizie, le attività e ogni altra cosa la cui diffusione sia idonea a recar danno, fra l'altro: ai diritti e alle libertà tutelate nella parte prima, titolo primo della Costituzione. ai diritti e alle libertà tutelate nella parte prima, titolo terzo della Costituzione. all'indipendenza dello Stato rispetto agli altri Stati e alle relazioni con essi. ai diritti fondamentali dell'individuo.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, sono coperti dal segreto di Stato gli atti, i documenti, le notizie, le attività e ogni altra cosa la cui diffusione sia idonea a recar danno, fra l'altro: alla preparazione e alla difesa militare dello Stato. ai diritti fondamentali dell'individuo. ai diritti e alle libertà tutelate nella parte prima, titolo primo della Costituzione. ai diritti e alle libertà tutelate nella parte prima, titolo terzo della Costituzione.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, sono coperti dal segreto di Stato gli atti, i documenti, le notizie, le attività e ogni altra cosa la cui diffusione sia idonea a recar danno, fra l'altro: al libero esercizio delle funzioni degli organi costituzionali. ai diritti e alle libertà tutelate nella parte prima, titolo primo della Costituzione. ai diritti fondamentali dell'individuo. ai diritti e alle libertà tutelate nella parte prima, titolo terzo della Costituzione.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, non possono essere oggetto di segreto di Stato: gli atti preparatori di accordi internazionali. i fatti eversivi dell'ordine costituzionale. gli atti, i documenti, le notizie, le attività idonei a recar danno ai diritti fondamentali previsti dal Titolo I, Parte I della Costituzione. i fatti costituenti delitti contro la pubblica amministrazione commessi da pubblici ufficiali.
A norma della legge 24 ottobre 1977, n. 801, in caso di opposizione del segreto di Stato, il Presidente del Consiglio dei ministri dà comunicazione alle Camere, con la relativa motivazione: in ogni caso. solo nei casi in cui il segreto opposto riguardi atti, documenti o notizie relative a fatti eversivi dell'ordine costituzionale. solo qualora lo ritenga opportuno per la difesa delle istituzioni poste dalla Costituzione a fondamento dello Stato democratico. solo nei casi in cui il Comitato parlamentare per il controllo sull'applicazione dei principi stabiliti dalla legge 24 ottobre 1977, n. 801, ne abbia fatto formale richiesta.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, le leggi che prevedono sanzioni amministrative: si applicano anche nei casi analoghi a quelli in esse considerati. si applicano anche nei casi e per i tempi in esse non considerati. si applicano anche retroattivamente. si applicano soltanto nei casi e per i tempi in esse considerati.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, si può essere assoggettati a sanzioni amministrative: solo in forza di una legge che sia entrata in vigore prima della commissione della violazione. anche in forza di una legge che sia entrata in vigore dopo la commissione della violazione. in forza della legge promulgata entro trenta giorni dalla commissione della violazione. solo in forza di una legge o di un atto di normazione secondaria.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, non può essere assoggettato a sanzione amministrativa: chi era in stato di incapacità derivante da sua colpa. chi era in stato di incapacità di intendere e di volere che era stato da lui preordinato. chi non aveva, in base ai criteri indicati nel codice penale, la capacità di intendere e di volere. chi non aveva compiuto, al momento del fatto, ventuno anni.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, non può essere assoggettato a sanzione amministrativa: chi non aveva, in base ai criteri indicati nel codice penale, la capacità di intendere e di volere. chi non aveva, in base ai criteri indicati in un apposito regolamento ministeriale, la capacità di intendere e di volere. chi, al momento del fatto, non aveva compiuto ventuno anni. chi era in stato di incapacità da lui dolosamente, ma non colposamente preordinato.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, può essere assoggettato a sanzione amministrativa: solo chi al momento in cui ha commesso il fatto aveva compiuto i diciotto anni. anche chi al momento in cui ha commesso il fatto aveva compiuto i quattordici anni ma non ancora i diciotto. solo chi al momento in cui ha commesso il fatto aveva compiuto i ventuno anni. solo chi al momento in cui ha commesso il fatto aveva compiuto i sedici anni.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, della violazione amministrativa compiuta da chi, in base ai criteri indicati nel codice penale, non aveva la capacità di intendere e di volere: risponde chi era tenuto alla sorveglianza dell'incapace, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. risponde in ogni caso chi era tenuto alla sorveglianza dell'incapace. risponde chi era tenuto alla sorveglianza dell'incapace, sempre che l'amministrazione dimostri la sua "culpa in vigilando". risponde solo l'incapace.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, nel caso di violazione amministrativa commessa per errore sul fatto: l'agente risponde solo quando l'errore è determinato da sua colpa grave. l'agente è responsabile anche quando l'errore non è determinato da sua colpa. l'agente non risponde se dimostra di aver usato la diligenza del bonus pater familias. l'agente non è responsabile quando l'errore non è determinato da sua colpa.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto: nell'adempimento di un dovere, solo se imposto dalla legge. nell'esercizio di un diritto, solo se espressamente previsto dalla legge. per errore di diritto. nell'esercizio di una facoltà legittima.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto: in stato di necessità determinato dal pericolo di un danno apprezzabile per l'autore della violazione. in stato di necessità determinato dal pericolo di un qualsiasi danno alla persona o ai beni. in stato di necessità. in stato di necessità, i cui requisiti siano stati predeterminati dal regolamento.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto: nell'adempimento di un dovere, solo se dimostri che le circostanze del fatto gli impedivano di sottrarvisi. nell'adempimento di un dovere solo se derivante da un ordine dell'autorità. nell'adempimento di un dovere, solo se espressamente previsto dalla legge penale. nell'adempimento di un dovere.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto: in stato di legittima difesa, ma solo se causato dal pericolo grave di un'offesa ingiusta alla propria incolumità personale. in stato di legittima difesa causato dal pericolo di un qualsiasi danno alla propria persona o ai propri beni. in stato di legittima difesa, ma solo se causato dal pericolo di gravissimi danni alla propria persona ed a quella dei propri congiunti. in stato di legittima difesa.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se una violazione amministrativa è commessa per ordine dell'autorità: della stessa risponde il pubblico ufficiale che ha dato l'ordine, solo se trattasi di ordine discrezionale. della stessa risponde il pubblico ufficiale che ha dato l'ordine. della stessa non risponde mai il pubblico ufficiale che ha dato l'ordine. della stessa risponde il pubblico ufficiale che ha dato l'ordine, solo se questo risulti manifestamente criminoso.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, quando più persone concorrono in una violazione amministrativa: ciascuna di esse soggiace alla sanzione per questa disposta, salvo che sia diversamente stabilito dalla legge. è applicabile un'unica sanzione amministrativa ripartita in proporzione al grado di partecipazione di ciascun concorrente. ciascuna di esse soggiace alla sanzione per questa disposta, diminuita di un terzo. ciascuna di esse soggiace alla sanzione per questa disposta, congruamente aumentata.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, il proprietario della cosa che fu destinata a commettere una violazione amministrativa: è in ogni caso obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della sanzione pecuniaria. è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta se non prova che la cosa è stata utilizzata contro la sua volontà. è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta se non prova che ha fatto il possibile per impedire l'uso della cosa. non è obbligato con l'autore della violazione per il pagamento della sanzione pecuniaria.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, in luogo del proprietario, l'usufruttuario di una cosa che fu destinata a commettere una violazione amministrativa: è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta se non prova che la cosa è stata utilizzata contro la sua volontà. è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta se non prova che ha fatto il possibile per impedire l'uso della cosa. non è obbligato con l'autore della violazione per il pagamento della sanzione pecuniaria. è in ogni caso obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della sanzione pecuniaria.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, il titolare di un diritto personale di godimento su un bene immobile che servì per commettere una violazione amministrativa: non è obbligato con l'autore della violazione per il pagamento della sanzione pecuniaria. è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta se non prova che la cosa è stata utilizzata contro la sua volontà. è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta se non prova che ha fatto il possibile per impedire l'uso della cosa. è in ogni caso obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della sanzione pecuniaria.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, il proprietario della cosa che servì a commettere una violazione amministrativa: è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta se non prova che la cosa è stata utilizzata contro la sua volontà. è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta se non prova che ha fatto il possibile per impedire l'uso della cosa. non è obbligato con l'autore della violazione per il pagamento della sanzione pecuniaria. è in ogni caso obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della sanzione pecuniaria.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, in luogo del proprietario, l'usufruttuario di una cosa che servì a commettere una violazione amministrativa: non è obbligato con l'autore della violazione per il pagamento della sanzione pecuniaria. è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta se non prova che ha fatto il possibile per impedire l'uso della cosa. è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta se non prova che la cosa è stata utilizzata contro la sua volontà. è in ogni caso obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della sanzione pecuniaria.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, il titolare di un diritto personale di godimento su un bene immobile che fu destinato a commettere una violazione amministrativa: è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta se non prova che ha fatto il possibile per impedire l'uso della cosa. è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta se non prova che la cosa è stata utilizzata contro la sua volontà. non è obbligato con l'autore della violazione per il pagamento della sanzione pecuniaria. è in ogni caso obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della sanzione pecuniaria.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se una violazione amministrativa è commessa dal dipendente di un imprenditore nell'esercizio delle proprie funzioni o incombenze, l'imprenditore: è unico obbligato al pagamento della sanzione amministrativa. non risponde mai del pagamento della somma dovuta dall'autore della violazione. è obbligato per la metà al pagamento della sanzione amministrativa. è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se una violazione amministrativa è commessa da persona capace di intendere e di volere ma soggetta all'altrui vigilanza, la persona incaricata della vigilanza: è obbligata in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. è unica obbligata al pagamento della somma dovuta, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. è in ogni caso obbligata in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma dovuta. non risponde mai per il fatto della persona che vi è sottoposta.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se una violazione amministrativa è commessa da persona capace di intendere e volere ma soggetta all'altrui autorità, la persona rivestita dell'autorità: non risponde mai per il fatto della persona che vi è sottoposta. è unica obbligata al pagamento della somma dovuta, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. è obbligata in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. è in ogni caso obbligata in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma dovuta.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se una violazione amministrativa è commessa da persona capace di intendere e di volere ma soggetta all'altrui direzione, la persona incaricata della direzione: non risponde mai per il fatto della persona che vi è sottoposta. è obbligata in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. è unica obbligata al pagamento della somma dovuta, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. è in ogni caso obbligata in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma dovuta.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se una violazione amministrativa è commessa dal rappresentante di un imprenditore nell'esercizio delle proprie funzioni o incombenze, l'imprenditore: è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta. è unico obbligato al pagamento della sanzione amministrativa. è obbligato per la metà al pagamento della sanzione amministrativa. non risponde mai del pagamento della somma dovuta dall'autore della violazione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se una violazione amministrativa è commessa dal dipendente di un ente privo di personalità giuridica, l'ente: è unico obbligato al pagamento della sanzione amministrativa. non risponde mai del pagamento della somma dovuta dall'autore della violazione. è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta. è obbligato per la metà al pagamento della sanzione amministrativa.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se una violazione amministrativa è commessa dal rappresentante di una persona giuridica, la persona giuridica: non risponde mai del pagamento della somma dovuta dall'autore della violazione. è obbligata in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta. è unica obbligata al pagamento della sanzione amministrativa. è obbligata per la metà al pagamento della sanzione amministrativa.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se una violazione amministrativa è commessa dal dipendente di una persona giuridica, la persona giuridica: è obbligata per la metà al pagamento della sanzione amministrativa. è unica obbligata al pagamento della sanzione amministrativa. non risponde mai del pagamento della somma dovuta dall'autore della violazione. è obbligata in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se una violazione amministrativa è commessa dal rappresentante di un ente privo di personalità giuridica, l'ente: è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta. è unico obbligato al pagamento della sanzione amministrativa. non risponde mai del pagamento della somma dovuta dall'autore della violazione. è obbligato per la metà al pagamento della sanzione amministrativa.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, la persona giuridica obbligata solidalmente con un suo dipendente, autore di una violazione amministrativa, che abbia pagato la somma dovuta dall'autore della violazione: non ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione. ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione salvo che questo provi che la violazione era stata illegittimamente contestata. ha diritto di regresso per l'intero nei confronti dell'autore della violazione. ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione solo se provi la colpa di questo.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'obbligato solidale con l'autore di una violazione amministrativa, che abbia pagato la somma dovuta dall'autore della violazione: ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione salvo che questo provi che la violazione era stata illegittimamente contestata. ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione solo se provi la colpa di questo. ha diritto di regresso per l'intero nei confronti dell'autore della violazione. non ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'ente privo di personalità giuridica obbligato solidalmente con un suo dipendente, autore di una violazione amministrativa, che abbia pagato la somma dovuta dall'autore della violazione: ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione solo se provi la colpa di questo. ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione salvo che questo provi che la violazione era stata illegittimamente contestata. non ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione. ha diritto di regresso per l'intero nei confronti dell'autore della violazione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'imprenditore obbligato solidalmente con un suo dipendente, autore di una violazione amministrativa, che abbia pagato la somma dovuta dall'autore della violazione: ha diritto di regresso per l'intero nei confronti dell'autore della violazione. ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione salvo che questo provi che la violazione era stata illegittimamente contestata. non ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione. ha diritto di regresso nei confronti dell'autore della violazione solo se provi la colpa di questo.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'obbligazione di pagare la somma dovuta per una violazione amministrativa: si trasmette agli eredi. non si trasmette agli eredi che provino la loro totale estraneità alla violazione. non si trasmette agli eredi. si trasmette solo agli eredi conviventi con l'autore della violazione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, salvo che sia diversamente stabilito dalla legge, chi con una azione od omissione viola diverse disposizioni che prevedono sanzioni amministrative: soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave, aumentata sino al triplo. soggiace a tutte le sanzioni previste, ma la complessiva somma è diminuita di un terzo. soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave. soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave, raddoppiata.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, salvo che sia diversamente stabilito dalla legge, chi commette più violazioni della stessa disposizione che prevede sanzioni amministrative: soggiace a tutte le sanzioni previste, ma la complessiva somma è diminuita di un terzo. soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave, aumentata sino al triplo. soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave. soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave, raddoppiata.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, quando uno stesso fatto è punito da una disposizione penale e da una disposizione che prevede una sanzione amministrativa: si applica la disposizione amministrativa, ma la sanzione è aumentata fino al triplo. si applica solo la disposizione penale, ma la sanzione è aumentata di un terzo. si applicano entrambe le disposizioni. si applica la disposizione speciale.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, quando uno stesso fatto è punito da una pluralità di disposizioni che prevedono sanzioni amministrative: si applica la disposizione che prevede la sanzione più grave, che può essere aumentata fino al triplo. si applica la disposizione speciale. si applicano tutte le disposizioni, ma la sanzione complessiva è ridotta di un terzo. si applica la disposizione che prevede la sanzione più grave.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, la sanzione amministrativa pecuniaria consiste: nel pagamento di una somma determinata dall'autorità competente per l'applicazione della sanzione, tenuto conto delle circostanze della violazione e delle condizioni personali dell'autore di essa. nel pagamento di una somma non inferiore a sei euro e non superiore a diecimilatrecentoventinove euro. nel pagamento di una somma il cui massimo e minimo sono determinati con regolamento emanato dall'autorità amministrativa competente per l'applicazione della sanzione. nel pagamento di una somma non inferiore a cinquantuno euro e non superiore a cinquantunomilaseicentoquarantacinque euro.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, le sanzioni amministrative proporzionali: non possono superare i cinquantunomilaseicentoquarantacinque euro. non possono essere inferiori a millecinquecentoquarantanove euro. non hanno limite massimo. non hanno limite minimo.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, fuori dei casi espressamente stabiliti dalla legge, il limite massimo della sanzione amministrativa pecuniaria: è determinato biennalmente con decreto del Presidente della Repubblica. è determinato con suo regolamento dall'autorità competente per l'applicazione della sanzione. è pari, per ciascuna sanzione, al quintuplo del minimo. non può, per ciascuna violazione, superare il decuplo del minimo.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, nella determinazione della sanzione amministrativa pecuniaria fissata dalla legge tra un limite minimo ed un limite massimo: si ha riguardo soltanto all'opera svolta dall'agente per l'eliminazione o attenuazione delle conseguenze della violazione. si ha riguardo, fra l'altro, all'opera svolta dall'agente per l'eliminazione o attenuazione delle conseguenze della violazione. si ha riguardo agli elementi stabiliti con suo regolamento dall'autorità competente per l'applicazione della sanzione. si ha riguardo agli elementi discrezionalmente individuati dall'autorità che applica la sanzione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, nella applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie accessorie facoltative: si ha riguardo agli elementi discrezionalmente individuati dall'autorità che applica la sanzione. si ha riguardo solo alla gravità della violazione. si ha riguardo, fra l'altro, alla gravità della violazione. si ha riguardo agli elementi stabiliti con suo regolamento dall'autorità competente per l'applicazione della sanzione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, nella determinazione della sanzione amministrativa pecuniaria fissata dalla legge tra un limite minimo ed un limite massimo: si ha riguardo agli elementi stabiliti con suo regolamento dall'autorità competente per l'applicazione della sanzione. si ha riguardo agli elementi discrezionalmente individuati dall'autorità che applica la sanzione. si ha riguardo solo alla gravità della violazione. si ha riguardo, fra l'altro, alla gravità della violazione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, nella applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie accessorie facoltative: si ha riguardo soltanto alla personalità dell'agente e alle sue condizioni economiche. si ha riguardo agli elementi stabiliti con suo regolamento dall'autorità competente per l'applicazione della sanzione. si ha riguardo, fra l'altro, anche alla personalità dell'agente e alle sue condizioni economiche. si ha riguardo agli elementi discrezionalmente individuati dall'autorità che applica la sanzione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, nella applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie accessorie facoltative: si ha riguardo, fra l'altro, all'opera svolta dall'agente per l'eliminazione o attenuazione delle conseguenze della violazione. si ha riguardo soltanto all'opera svolta dall'agente per l'eliminazione o attenuazione delle conseguenze della violazione. si ha riguardo agli elementi stabiliti con suo regolamento dall'autorità competente per l'applicazione della sanzione. si ha riguardo agli elementi discrezionalmente individuati dall'autorità che applica la sanzione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, nella determinazione della sanzione amministrativa pecuniaria fissata dalla legge tra un limite minimo ed un limite massimo: si ha riguardo, fra l'altro, alla personalità dell'agente e alle sue condizioni economiche. si ha riguardo soltanto alla personalità dell'agente e alle sue condizioni economiche. si ha riguardo agli elementi discrezionalmente individuati dall'autorità che applica la sanzione. si ha riguardo agli elementi stabiliti con suo regolamento dall'autorità competente per l'applicazione della sanzione.
Le disposizioni sulle sanzioni amministrative contenute nella legge 24 novembre 1981, n. 689: si applicano alle violazioni disciplinari, esclusivamente se commesse da dipendenti delle regioni, delle provincie e dei comuni. si applicano alle violazioni disciplinari esclusivamente se commesse da dipendenti dello Stato. non si applicano alle violazioni disciplinari. si applicano anche alle violazioni disciplinari.
Le disposizioni sulle sanzioni amministrative contenute nella legge 24 novembre 1981, n. 689, si osservano, in quanto applicabili e salvo che non sia diversamente stabilito: per tutte le violazioni per le quali è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro, anche quando questa sanzione non è prevista in sostituzione di una sanzione penale. soltanto per le violazioni per le quali sono previste sanzioni diverse dal pagamento di una somma di denaro. soltanto per le violazioni per le quali è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro in sostituzione di una sanzione penale. soltanto per le violazioni per le quali è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro, escluse le sanzioni proporzionali.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, gli organi addetti al controllo sull'osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro possono, per l'accertamento delle violazioni di rispettiva competenza, fra l'altro: procedere a ricognizioni e confronti. procedere a ispezioni di cose e di luoghi diversi dalla privata dimora. procedere a ispezioni nella casa di abitazione dell'autore della violazione. procedere a perquisizioni ovunque l'organo di controllo lo reputi utile ai fini dell'accertamento della violazione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, gli organi addetti al controllo sull'osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro possono, per l'accertamento delle violazioni di rispettiva competenza, fra l'altro: procedere a ricognizioni e confronti. disporre il fermo dell'autore della violazione per un tempo massimo di novantasei ore. assumere informazioni. procedere a perquisizioni nei casi previsti dal regolamento emanato dallo stesso organo di controllo.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, gli organi addetti al controllo sull'osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro possono, per l'accertamento delle violazioni di rispettiva competenza, fra l'altro: procedere a ricognizioni e confronti. procedere a perquisizione della privata dimora dell'autore della violazione, secondo le norme del codice di procedura penale. procedere a rilievi segnaletici, descrittivi e fotografici. procedere a perquisizioni, nei casi e con i modi stabiliti con regolamento prefettizio.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, gli organi addetti al controllo sull'osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro possono, per l'accertamento delle violazioni di rispettiva competenza, fra l'altro: procedere al sequestro cautelare delle cose che possono formare oggetto di confisca amministrativa, nei modi e con i limiti con cui il codice di procedura penale consente il sequestro alla polizia giudiziaria. procedere a perquisizioni, nei modi e con i limiti previsti dal codice di procedura penale. procedere a ricognizioni e confronti nei modi e con i limiti previsti dal codice di procedura penale. procedere al sequestro cautelare di ogni cosa ritenuta rilevante al fine dell'accertamento della responsabilità, nei modi e con i limiti stabiliti con regolamento ministeriale.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, all'accertamento delle violazioni punite con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro possono procedere: solo i dipendenti del comune di residenza, domicilio o dimora dell'autore della violazione delegati dal sindaco. anche gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria. solo gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria. solo gli addetti agli organi di controllo sull'osservanza delle disposizioni violate.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, la violazione amministrativa, quando è possibile, deve essere contestata immediatamente: al trasgressore anche in forma orale e solo in forma scritta alla persona che sia obbligata in solido al pagamento della somma dovuta per la violazione stessa. agli interessati secondo le modalità determinate con proprio regolamento dall'organo di controllo sull'osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa. tanto al trasgressore quanto alla persona che sia obbligata in solido al pagamento della somma dovuta per la violazione stessa. solo al trasgressore.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, gli estremi della violazione amministrativa non immediatamente contestata debbono essere notificati: agli interessati residenti nel territorio della Repubblica secondo le modalità ed entro i termini determinati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. agli interessati residenti nel territorio della Repubblica entro il termine di novanta giorni dall'accertamento. agli interessati residenti nel territorio della Repubblica entro sei mesi dall'accertamento. agli interessati residenti nel territorio della Repubblica secondo le modalità ed entro i termini determinati con proprio regolamento dagli organi di controllo sull'osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se non è avvenuta la contestazione immediata della violazione amministrativa per tutte o per alcune delle persone cui va effettuata: gli estremi della violazione debbono essere notificati agli interessati residenti nel territorio della Repubblica entro il termine di novanta giorni e agli interessati residenti all'estero entro il termine di trecentosessanta giorni dall'accertamento. un estratto del verbale di accertamento deve essere notificato agli interessati entro trenta giorni. gli estremi della violazione debbono essere notificati agli interessati entro sei mesi dall'accertamento. copia integrale del verbale di accertamento deve essere notificata agli interessati nelle forme previste dal codice di procedura penale.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, gli estremi della violazione amministrativa non immediatamente contestata debbono essere notificati: agli interessati residenti all'estero entro il termine di trecentosessanta giorni dall'accertamento. agli interessati residenti all'estero entro sei mesi dall'accertamento. agli interessati residenti all'estero secondo le modalità ed entro i termini determinati con proprio regolamento dagli organi di controllo sull'osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa. agli interessati residenti all'estero secondo le modalità ed entro i termini determinati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, la notificazione degli estremi di una violazione amministrativa può essere effettuata: con le modalità previste dal codice di procedura civile, anche da un funzionario dell'amministrazione che ha accertato la violazione. con le modalità previste dal codice di procedura penale, anche da un funzionario dell'amministrazione che ha accertato la violazione. solo da un funzionario dell'ufficio che ha accertato la violazione, con le modalità determinate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. solo da funzionari o agenti dell'organo di controllo sull'osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, per i residenti all'estero, qualora la residenza, la dimora o il domicilio non siano noti, la notifica degli estremi della violazione amministrativa: non è obbligatoria. deve in ogni caso essere effettuata secondo le modalità per tale ipotesi previste dal codice di procedura penale. non è obbligatoria solo ove consti l'impossibilità di accertare la residenza, il domicilio o la dimora. deve in ogni caso essere effettuata secondo le modalità per tale ipotesi previste dal codice di procedura civile.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'obbligazione di pagare la somma dovuta per una violazione amministrativa: si estingue solo per il decorso della prescrizione. si estingue solo per i residenti all'estero nei cui confronti sia stata omessa la notificazione nel termine prescritto. si estingue per la persona nei cui confronti è stata omessa la notificazione degli estremi della violazione nel termine prescritto. si estingue, per la persona nei cui confronti è stata omessa la notificazione degli estremi della violazione, entro il termine di prescrizione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'obbligazione di pagare la somma dovuta per una violazione amministrativa: si estingue solo per il decorso della prescrizione. si estingue per la persona nei cui confronti è stata omessa la notificazione degli estremi della violazione nel termine prescritto. si estingue per la persona nei cui confronti sia risultata impossibile la notificazione degli estremi della violazione, e l'impossibilità sia attestata in apposito verbale. si estingue, per la persona nei cui confronti è stata omessa la notificazione degli estremi della violazione, entro il termine di prescrizione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se per l'accertamento di una violazione amministrativa sono compiute analisi di campioni: il dirigente del laboratorio deve notificare all'interessato, anche in forma amministrativa, l'esito delle analisi. il dirigente del laboratorio deve comunicare all'interessato, a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento, l'esito delle analisi. l'autorità amministrativa che ha effettuato l'accertamento deve notificare all'interessato, secondo le modalità previste dal codice di procedura civile, l'esito delle analisi. l'autorità amministrativa che ha effettuato l'accertamento deve comunicare all'interessato, verbalmente, l'esito delle analisi.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'interessato all'accertamento di una violazione amministrativa mediante analisi di campioni: può chiedere la revisione dell'analisi, ma non può parteciparvi di persona né a mezzo di suo consulente. può chiedere la revisione dell'analisi con la partecipazione di un proprio consulente tecnico. non può chiedere la revisione dell'analisi. può chiedere la revisione dell'analisi solo nei casi determinati dal regolamento emanato dall'autorità che procede all'accertamento.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'istanza di revisione di analisi di campioni compiuta per l'accertamento di una sanzione amministrativa è presentata: nel termine di dieci giorni dal completamento di tutte le analisi. nel termine di trenta giorni dalla comunicazione dell'esito della prima analisi. secondo le modalità ed entro il termine previsti nel regolamento. nel termine di quindici giorni dalla comunicazione dell'esito della prima analisi.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, la richiesta di revisione di analisi di campioni compiuta per l'accertamento di una violazione amministrativa: è presentata con istanza anche orale all'organo che ha prelevato i campioni da analizzare. è presentata con istanza scritta all'autorità competente per l'erogazione della sanzione. è presentata con istanza scritta all'organo che ha prelevato i campioni da analizzare. è presentata mediante atto notificato a mezzo di ufficiale giudiziario all'autorità competente per l'erogazione della sanzione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, delle operazioni di revisione di analisi di campioni compiuta per l'accertamento di una sanzione amministrativa: non è data comunicazione alcuna. non è data comunicazione all'interessato che sia stato presente all'analisi. è data comunicazione all'interessato almeno dieci giorni prima del loro inizio. è data comunicazione mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, con termine libero di quindici giorni prima del loro inizio.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, i risultati di revisione di analisi di campioni compiuta per l'accertamento di una sanzione amministrativa: sono resi noti all'interessato su sua domanda. sono comunicati all'interessato a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento, a cura del dirigente del laboratorio che ha eseguito la revisione dell'analisi. sono comunicati all'interessato a mezzo di ufficiale giudiziario o in via amministrativa, a cura dell'amministrazione competente per l'irrogazione della sanzione. sono trasmessi all'interessato dalla amministrazione competente per l'accertamento.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, il pagamento in misura ridotta di una sanzione amministrativa va effettuato: entro il termine di sessanta giorni dalla contestazione immediata o, se questa non vi è stata, dalla notificazione degli estremi della violazione. entro il termine di sessanta giorni dalla notificazione degli estremi della violazione, anche se vi sia stata contestazione immediata. entro il termine di novanta giorni dall'accertamento, anche se vi sia stata contestazione immediata o notificazione. entro il termine di novanta giorni decorrente alternativamente dalla contestazione immediata o dalla notificazione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, il pagamento in misura ridotta di una sanzione amministrativa: è costituito dal versamento di una somma pari al triplo del minimo della sanzione prevista per la violazione commessa. è costituito dal versamento di una somma pari alla metà del massimo della sanzione prevista per la violazione commessa. è costituito dal versamento di una somma pari alla terza parte del massimo della sanzione prevista per la violazione commessa o, se più favorevole, pari al doppio del minimo, qualora sia stabilito il minimo della sanzione edittale. è costituito dal versamento di una somma pari ai tre quinti del massimo della sanzione prevista per la violazione commessa.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, il pagamento di una sanzione amministrativa in misura ridotta è ammesso: anche nei casi in cui le norme antecedenti prevedevano cumulativamente la pena dell'arresto e dell'ammenda. anche nei casi in cui le norme antecedenti all'entrata in vigore della legge non consentivano l'oblazione. solo nei casi in cui le norme antecedenti all'entrata in vigore della legge consentivano l'oblazione. solo nei casi in cui le norme antecedenti prevedevano la sola pena dell'ammenda.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, qualora non sia stato effettuato il pagamento di una sanzione amministrativa in misura ridotta, il funzionario o l'agente che ha accertato la violazione, salvo che ricorra l'ipotesi di connessione obiettiva con un reato: deve rimettere gli atti al suo superiore gerarchico. deve presentare rapporto, con la prova delle eseguite contestazioni o notificazioni. non è tenuto a presentare rapporto, ma deve fornire la prova delle eseguite contestazioni o notificazioni. deve sempre presentare rapporto, anche se non sono state eseguite contestazioni o notificazioni.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, il rapporto del funzionario o agente che abbia accertato una violazione amministrativa, per l'irrogazione della cui sanzione è competente l'autorità statale quando ne ricorra l'obbligo: deve sempre essere presentato al prefetto. deve essere presentato al presidente della regione. deve sempre essere presentato al sindaco. deve essere presentato all'ufficio periferico cui sono demandati attribuzioni e compiti del Ministero nella cui competenza rientra la materia alla quale si riferisce la violazione o, in mancanza, al prefetto.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, per le violazioni dei regolamenti provinciali il rapporto del funzionario o agente che abbia accertato una violazione amministrativa, quando ne ricorra l'obbligo, deve essere presentato: al prefetto. al sindaco. al presidente della giunta provinciale. al presidente della regione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, per le violazioni dei regolamenti comunali il rapporto del funzionario o agente che abbia accertato una violazione amministrativa, quando ne ricorra l'obbligo, deve essere presentato: al sindaco. al presidente della regione. al prefetto. al presidente della giunta provinciale.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, entro trenta giorni dalla data della contestazione o notificazione di una violazione amministrativa, gli interessati possono: proporre opposizione davanti all'autorità gerarchicamente sovraordinata a quella competente a ricevere il rapporto sulla violazione o, in mancanza, al prefetto. far pervenire all'autorità competente a ricevere il rapporto sulla violazione scritti difensivi e documenti. far pervenire all'autorità competente a ricevere il rapporto sulla violazione solo documenti. far pervenire all'autorità gerarchicamente sovraordinata a quella competente a ricevere il rapporto sulla violazione scritti difensivi e documenti.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, entro trenta giorni dalla data della contestazione o notificazione di una violazione amministrativa, gli interessati possono: chiedere di essere sentiti dall'autorità competente a ricevere il rapporto sulla violazione. proporre opposizione davanti all'autorità gerarchicamente sovraordinata a quella competente a ricevere il rapporto sulla violazione o, in mancanza, al prefetto. chiedere di essere sentiti dall'autorità gerarchicamente sovraordinata a quella competente a ricevere il rapporto sulla violazione. solo far pervenire documenti all'autorità competente a ricevere il rapporto sulla violazione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'autorità competente a ricevere il rapporto sulla violazione amministrativa, se ritiene fondato l'accertamento della violazione: trasmette con proprio parere motivato gli atti al superiore gerarchico o, in mancanza, al prefetto, per l'emanazione di ordinanza-ingiunzione. determina, con ordinanza motivata, la somma dovuta per la violazione e ne ingiunge il pagamento, insieme con le spese, all'autore della violazione ed alle persone che vi sono obbligate solidalmente. ingiunge con decreto il pagamento della somma dovuta per la violazione, insieme con le spese, all'autore della violazione e alle persone che vi sono obbligate solidalmente. trasmette gli atti, con proposta motivata, al giudice di pace per la emanazione di ordinanza-ingiunzione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'autorità competente a ricevere il rapporto sulla violazione amministrativa, prima di decidere sulla stessa: è sempre tenuta a sentire gli interessati. deve sentire gli interessati che ne abbiano fatto richiesta, ed esaminare i documenti inviati e gli argomenti esposti negli scritti difensivi. deve solo esaminare i documenti inviati e gli argomenti esposti negli scritti difensivi. è tenuta a sentire solo il funzionario o agente che ha redatto il rapporto
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'autorità competente a ricevere il rapporto sulla violazione amministrativa, se non ritiene fondato l'accertamento: emette ordinanza motivata di archiviazione degli atti comunicandola integralmente all'organo che ha redatto il rapporto. restituisce gli atti all'organo che ha redatto il rapporto, perché li archivi. emette ordinanza di archiviazione comunicandone il dispositivo all'organo che ha redatto il rapporto. dispone con decreto l'archiviazione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, con l'ordinanza-ingiunzione deve essere: in ogni caso ordinata la distruzione delle cose sequestrate. disposta la restituzione, previo pagamento delle spese di custodia, delle cose sequestrate che non siano confiscate con lo stesso provvedimento. in ogni caso disposta la restituzione delle cose sequestrate. sempre disposta la confisca delle cose sequestrate.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, con l'ordinanza di archiviazione degli atti, relativi ad una violazione amministrativa, è altresì disposta: in ogni caso la restituzione delle cose sequestrate. la restituzione delle cose sequestrate, quando non ne sia obbligatoria la confisca. l'ingiunzione di pagamento delle spese di custodia delle cose sequestrate. in ogni caso la confisca delle cose sequestrate
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, il pagamento della somma determinata con l'ordinanza-ingiunzione è effettuato: soltanto all'ufficio del registro del luogo della commessa infrazione. all'ufficio del registro o al diverso ufficio indicato nell'ordinanza-ingiunzione. soltanto all'ufficio specificamente indicato nell'ordinanza-ingiunzione. soltanto allo stesso ufficio che ha emanato l'ordinanza-ingiunzione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se l'interessato risiede nel territorio della Repubblica il pagamento della somma determinata con l'ordinanza-ingiunzione è effettuato: entro il termine di novanta giorni dalla notificazione dell'ordinanza-ingiunzione. entro il termine di trenta giorni dalla notificazione dell'ordinanza-ingiunzione. entro il termine fissato nella ordinanza-ingiunzione. entro il termine di sei mesi dalla data di emanazione dell'ordinanza-ingiunzione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se l'interessato risiede all'estero, il pagamento della somma determinata con l'ordinanza-ingiunzione è effettuato: entro il termine di sessanta giorni dalla notificazione dell'ordinanza-ingiunzione. entro il termine fissato nella ordinanza-ingiunzione. entro il termine di novanta giorni dalla notificazione dell'ordinanza-ingiunzione. entro il termine di sei mesi dalla data di emanazione dell'ordinanza-ingiunzione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'ordinanza-ingiunzione: costituisce titolo esecutivo. acquista valore di titolo esecutivo allorché vidimata dal giudice di pace. costituisce atto di accertamento della responsabilità dell'autore della violazione. se non opposta, ha gli effetti di sentenza di condanna.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se l'interessato risiede nel territorio della Repubblica l'opposizione all'ordinanza-ingiunzione deve essere proposta: entro il termine di trenta giorni dalla notificazione del provvedimento. entro il termine di trenta giorni dalla data di emanazione del provvedimento. entro il termine di sessanta giorni dalla comunicazione del provvedimento. entro il termine di novanta giorni dalla notificazione del provvedimento.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'opposizione ad ordinanza-ingiunzione si propone: mediante ricorso al tribunale amministrativo regionale. mediante citazione in giudizio, secondo le modalità e i termini previsti dal codice di procedura civile. mediante ricorso, al quale è allegata l'ordinanza notificata. mediante ricorso amministrativo al prefetto.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, il ricorso per opposizione ad ordinanza-ingiunzione deve contenere, quando l'opponente non abbia indicato un suo procuratore: a pena di inammissibilità la dichiarazione che l'opponente intende domiciliarsi ad ogni effetto presso la sede dell'ufficio che ha emanato il provvedimento. a pena di inammissibilità, la dichiarazione che l'opponente consente a ricevere ogni atto, comunicazione o notificazione presso la prefettura del luogo ove ha sede l'ufficio che ha emanato il provvedimento. la dichiarazione di residenza o la elezione di domicilio nel comune dove ha sede il giudice adito. a pena di inammissibilità, la dichiarazione che l'opponente intende ricevere ogni atto o comunicazione presso la cancelleria del giudice adito.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se nel ricorso per opposizione ad ordinanza-ingiunzione manca l'indicazione del procuratore oppure la dichiarazione di residenza o la elezione di domicilio: l'opponente si intende ad ogni effetto domiciliato presso il palazzo comunale del luogo in cui ha sede l'ufficio che ha emanato il provvedimento. l'opponente si intende ad ogni effetto domiciliato presso la prefettura del luogo ove ha sede l'ufficio che ha emanato il provvedimento. le notificazioni al ricorrente vengono eseguite mediante deposito in cancelleria. ogni atto, comunicazione o notificazione viene depositato presso la sede dell'ufficio che ha emanato il provvedimento.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'opposizione ad ordinanza-ingiunzione: non sospende l'esecuzione del provvedimento salvo che il giudice, concorrendo gravi motivi, disponga diversamente con ordinanza inoppugnabile. non sospende l'esecuzione del provvedimento, salvo che il giudice, quando si tratti di sanzioni non pecuniarie, disponga diversamente con ordinanza ricorribile solo per cassazione. sospende l'esecuzione del provvedimento, salvo che il giudice, concorrendo gravi motivi, ne disponga la provvisoria esecutorietà. sospende soltanto l'esecuzione dei provvedimenti d'applicazione di sanzioni pecuniarie.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, salvo che sia diversamente stabilito, contro l'ordinanza-ingiunzione di pagamento gli interessati possono: proporre opposizione davanti al giudice di pace del luogo in cui è stata commessa la violazione. proporre opposizione alla stessa autorità che ha emanato il provvedimento. proporre opposizione al prefetto del luogo ove ha sede l'ufficio che ha emanato il provvedimento. proporre opposizione al prefetto del luogo in cui è stata commessa la violazione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'opposizione contro l'ordinanza-ingiunzione di pagamento, quando la sanzione è stata applicata per una violazione concernente disposizioni in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro, si propone: davanti al tribunale. davanti al tribunale amministrativo regionale. davanti al prefetto. davanti al giudice di pace.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'opposizione contro l'ordinanza-ingiunzione di pagamento, quando la sanzione è stata applicata per una violazione concernente disposizioni in materia di igiene sui luoghi di lavoro, si propone: davanti al tribunale amministrativo regionale. davanti al tribunale. davanti al giudice di pace. davanti al prefetto.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'opposizione contro l'ordinanza-ingiunzione di pagamento, quando la sanzione è stata applicata per una violazione concernente disposizioni in materia di tutela del lavoro, si propone: davanti al prefetto. davanti al tribunale amministrativo regionale. davanti al tribunale. davanti al giudice di pace.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'opposizione contro l'ordinanza-ingiunzione di pagamento, quando la sanzione è stata applicata per una violazione concernente disposizioni in materia di previdenza e assistenza obbligatoria, si propone: davanti al tribunale amministrativo regionale. davanti al prefetto. davanti al tribunale. davanti al giudice di pace.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'opposizione contro l'ordinanza-ingiunzione di pagamento, quando la sanzione è stata applicata per una violazione concernente disposizioni in materia di tutela della flora, della fauna e delle aree protette, si propone: davanti al tribunale. davanti al giudice di pace. davanti al tribunale amministrativo regionale. davanti al prefetto.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'opposizione contro l'ordinanza-ingiunzione di pagamento, quando la sanzione è stata applicata per una violazione concernente disposizioni in materia di igiene degli alimenti e delle bevande, si propone: davanti al giudice di pace. davanti al prefetto. davanti al tribunale amministrativo regionale. davanti al tribunale.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'opposizione contro l'ordinanza-ingiunzione di pagamento, quando la sanzione è stata applicata per una violazione concernente disposizioni in materia di società e di intermediari finanziari, si propone: davanti al tribunale. davanti al giudice di pace. davanti al tribunale amministrativo regionale. davanti al prefetto.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'opposizione contro l'ordinanza-ingiunzione di pagamento, quando la sanzione è stata applicata per una violazione concernente disposizioni in materia tributaria e valutaria, si propone: davanti al prefetto. davanti al tribunale. davanti al giudice di pace. davanti al tribunale amministrativo regionale.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'opposizione contro l'ordinanza-ingiunzione di pagamento, quando la sanzione è stata applicata per una violazione concernente disposizioni in materia di tutela dell'ambiente dall'inquinamento, si propone: davanti al tribunale amministrativo regionale. davanti al prefetto. davanti al tribunale. davanti al giudice di pace.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'opposizione contro l'ordinanza-ingiunzione di pagamento, se per la violazione è prevista una sanzione pecuniaria superiore nel massimo a quindicimilaquattrocentonovantatre euro, si propone: davanti al tribunale. davanti al prefetto. davanti al giudice di pace. davanti al tribunale amministrativo regionale.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, davanti a chi si propone l'opposizione contro l'ordinanza-ingiunzione di pagamento, quando, essendo la violazione punita con sanzione pecuniaria proporzionale senza previsione di un limite massimo, sia stata applicata una sanzione superiore a quindicimilaquattrocentonovantatre euro? Al tribunale amministrativo regionale. Al prefetto. Al tribunale. Al giudice di pace.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se il ricorso per opposizione a ordinanza-ingiunzione è proposto fuori termine, il giudice: ne dichiara l'inammissibilità con ordinanza non impugnabile. ne dichiara l'inammissibilità con ordinanza soggetta solo a revocazione. lo archivia, disponendo la restituzione degli atti all'autorità che ha emanato il provvedimento. ne dichiara l'inammissibilità con ordinanza ricorribile per cassazione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, la sentenza nel giudizio d'opposizione a ordinanza-ingiunzione non riguardante violazioni in materia di previdenza e assistenza obbligatorie: è appellabile, ma la sentenza d'appello non è ricorribile per cassazione. non è impugnabile. è immediatamente esecutiva, ma il giudice d'appello può per gravi motivi sospendere l'esecuzione. è inappellabile, ma è ricorribile per cassazione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, il ricorso per opposizione a ordinanza-ingiunzione e il decreto di fissazione dell'udienza di comparizione: sono notificati, a cura della cancelleria, all'opponente e all'autorità che ha emesso l'ordinanza. sono notificati, a cura dell'opponente, solo all'autorità che ha emesso l'ordinanza. sono notificati, a cura dell'autorità che ha emesso l'ordinanza, solo all'opponente. sono depositati in cancelleria, e se ne dà comunicazione all'opponente e all'autorità che ha emesso l'ordinanza.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, se il ricorso per opposizione a ordinanza-ingiunzione è tempestivamente proposto, il giudice: fissa l'udienza di comparizione con decreto, steso in calce al ricorso, ordinando all'autorità che ha emesso il provvedimento impugnato di depositare in cancelleria copia del rapporto con gli atti relativi all'accertamento. ordina all'opponente e all'autorità che ha emesso l'ordinanza di depositare in cancelleria entro trenta giorni copia del rapporto e di ogni altro atto relativo all'accertamento, fissando l'udienza di comparizione entro i trenta giorni successivi. decide entro trenta giorni, previa convocazione delle parti, se ritenuta necessaria; in tal caso il termine di decisione decorre dalla data di convocazione, anche se le parti non si presentano. ordina, mediante biglietto di cancelleria, la convocazione delle parti per una data non anteriore ai trenta e non successiva ai novanta giorni da quella di deposito del ricorso in opposizione.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'autorità che ha emesso l'ordinanza: può stare in giudizio personalmente. deve farsi rappresentare dall'Avvocatura dello Stato. deve stare in giudizio in persona di funzionario addetto al servizio del contenzioso. deve stare in giudizio con l'assistenza del servizio legale della prefettura.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'opponente a ordinanza-ingiunzione: deve presentarsi in giudizio personalmente o a mezzo di difensore o di delegato all'udienza di comparizione, pena l'inammissibilità dell'opposizione. può stare in giudizio personalmente. può farsi rappresentare da proprio delegato di fiducia, nominato anche verbalmente. può stare in giudizio solo col patrocinio di avvocato.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, nel corso del giudizio di opposizione a ordinanza-ingiunzione il giudice: può soltanto disporre i mezzi di prova articolati delle parti. può acquisire unicamente prove documentali. può, oltre che acquisire prove documentali, disporre soltanto l'interrogatorio delle parti. dispone, anche d'ufficio, i mezzi di prova che ritiene necessari e può disporre la citazione di testimoni anche senza la formulazione di capitoli di prova.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, nel giudizio di opposizione a ordinanza-ingiunzione la sentenza è pronunciata: mediante deposito del dispositivo in cancelleria e sua comunicazione all'interessato entro quindici giorni dall'udienza di discussione. subito dopo la discussione della causa, mediante lettura del dispositivo. mediante deposito in cancelleria entro trenta giorni dall'udienza di discussione. mediante lettura del dispositivo nell'udienza immediatamente successiva a quelle di discussione della causa.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, l'autorità giudiziaria o amministrativa che ha applicato la sanzione pecuniaria per una violazione amministrativa può disporre: la sospensione della sanzione per cinque anni a condizione che l'interessato non compia nel quinquennio altra violazione della stessa specie. su richiesta dell'interessato che si trovi in condizioni economiche disagiate, che la sanzione medesima venga pagata in rate mensili, ciascuna non inferiore a quindici euro, da tre a trenta. la riduzione della sanzione fino ad un terzo del suo ammontare. anche d'ufficio, che la sanzione medesima venga pagata in rate mensili non superiori a ventiquattro.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, quando sia stato disposto il pagamento rateale della sanzione pecuniaria per una violazione amministrativa, decorso inutilmente il termine fissato dall'autorità giudiziaria o amministrativa, l'obbligato è tenuto: al pagamento del residuo ammontare della sanzione in un'unica soluzione, se il ritardo riguardi almeno tre rate. al pagamento del residuo ammontare della sanzione in un'unica soluzione, anche se il ritardo riguarda una sola rata. al pagamento entro tre mesi in unica soluzione delle rate omesse, pena la decadenza del beneficio. al pagamento del doppio delle rate omesse e del residuo in unica soluzione.
Il diritto a riscuotere le somme dovute per le violazioni amministrative indicate dalla legge 24 novembre 1981, n. 689: si prescrive nel termine di due anni dalla data dell'ordinanza-ingiunzione. è imprescrittibile. si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata commessa la violazione. si prescrive nell'ordinario termine decennale.
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, i proventi delle sanzioni amministrative sono devoluti: agli enti a cui era attribuito, secondo le leggi anteriori, l'ammontare della multa o dell'ammenda. alla prefettura del luogo della commessa infrazione. al fondo di assistenza e beneficenza costituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. in conto entrate eventuali del Ministero dell'economia e delle finanze.
A norma della legge 27 aprile 1982, n. 186, le sezioni giurisdizionali del Consiglio di Stato pronunciano con l'intervento: di un presidente e quattro consiglieri. di un presidente e due consiglieri. di un presidente e sei consiglieri. di sette consiglieri.
A norma della legge 28 gennaio 1977, n. 10, l'attuazione degli strumenti urbanistici generali avviene sulla base di programmi pluriennali di attuazione: che delimitano le aree e le zone nelle quali debbono realizzarsi, anche a mezzo di comparti, le previsioni di detti strumenti e le relative urbanizzazioni, con riferimento ad un periodo di tempo non inferiore a tre e non superiore a cinque anni. che indicano l'ordine temporale secondo il quale devono essere realizzate le costruzioni distinte secondo le loro caratteristiche architettoniche e secondo la loro destinazione. che stabiliscono soltanto i tempi di realizzazione delle previsioni di detti strumenti in misura non inferiore ad un anno e non superiore a due anni. che, nel determinare la generale priorità delle opere di edilizia pubblica rispetto a quelle di edilizia privata, indicano i tempi di realizzazione anche distintamente per aree e zone, con previsioni contenute in un periodo di sette anni.
A norma della legge 28 gennaio 1977, n. 10, nella formulazione dei programmi di attuazione degli strumenti urbanistici generali: deve essere osservata la proporzione fra aree destinate agli insediamenti abitativi e aree riservate al verde cittadino. deve essere osservata la proporzione fra aree destinate a spazi e servizi pubblici e aree riservate all'attività edilizia privata, secondo il rapporto stabilito da decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. deve essere osservata la proporzione tra aree destinate all'edilizia economica e popolare e aree riservate all'attività edilizia privata. deve essere osservata la proporzione fra aree destinate all'edilizia residenziale ed aree destinate all'attività edilizia destinate a scopo assistenziale.
A norma della legge 28 gennaio 1977, n. 10, il contenuto e il procedimento di formazione dei piani pluriennali di attuazione di strumenti urbanistici generali: sono determinati da una legge dello Stato. sono determinati da una legge regionale. sono determinati con deliberazione del consiglio comunale. sono determinati con deliberazione del consiglio provinciale.
A norma del regio decreto 11 dicembre 1933 n. 1775, chi può utilizzare acqua pubblica? Chi possegga un titolo legittimo o ottenga regolare concessione. I proprietari dei fondi vicini cui manchi l'acqua necessaria per l'alimentazione degli uomini o degli animali e per gli altri usi domestici. I proprietari dei fondi vicini cui manchi l'acqua per irrigare gli stessi. Chiunque possa trarne utilità.
A norma del regio decreto 11 dicembre 1933 n. 1775, chi può derivare acqua pubblica? Chiunque possa trarne utilità. I proprietari dei fondi vicini cui manchi l'acqua necessaria per l'alimentazione degli uomini o degli animali e per gli altri usi domestici. I proprietari dei fondi vicini cui manchi l'acqua per irrigare gli stessi. Chi possegga un titolo legittimo o ottenga regolare concessione.
A norma del regio decreto del 12 luglio 1934 n. 1214, quale organo di giurisdizione giudica sulle responsabilità per danni arrecati all'erario da pubblici funzionari, retribuiti dallo Stato, nell'esercizio delle loro funzioni? La Ragioneria generale dello Stato. Il Consiglio di Stato. Il giudice ordinario. La Corte dei conti.
A norma del regio decreto del 12 luglio 1934 n. 1214, quale organo di giurisdizione giudica sui ricorsi in materia di pensione anche in parte a carico dello Stato? La Corte dei conti. La Ragioneria generale dello Stato. Il giudice ordinario. Il Consiglio di Stato.
A norma del regio decreto del 12 luglio 1934 n. 1214, quale organo di giurisdizione giudica i conti che debbono rendere tutti coloro che hanno maneggio di denaro dello Stato? La Ragioneria generale dello Stato. La Corte dei conti. Il giudice ordinario. Il Consiglio di Stato.
A norma del regio decreto del 12 luglio 1934 n. 1214, quali dei seguenti giudizi rientrano tra le attribuzioni della Corte dei conti? Giudizi sulle responsabilità per danni arrecati all'erario da pubblici funzionari, retribuiti dallo Stato, al di fuori dell'esercizio delle loro funzioni. Giudizi sulle responsabilità per danni arrecati all'erario da pubblici funzionari, retribuiti dallo Stato, nell'esercizio delle loro funzioni. Giudizi sulle responsabilità per danni arrecati a terzi da pubblici funzionari, retribuiti dallo Stato. Giudizi sulle responsabilità per reati commessi da pubblici funzionari, retribuiti dallo Stato, nell'esercizio delle loro funzioni.
A norma del regio decreto del 12 luglio 1934 n. 1214, quale organo di giurisdizione giudica sui ricorsi contro i provvedimenti amministrativi in materia di conti e di responsabilità, giusta le disposizioni delle leggi speciali? La Corte dei conti. Il Consiglio di Stato. La Ragioneria generale dello Stato. Il giudice ordinario.
A norma del regio decreto del 12 luglio 1934 n. 1214, quale organo di giurisdizione giudica i conti che debbono rendere tutti coloro che hanno maneggio di denaro delle pubbliche amministrazioni designate dalla legge? La Corte dei conti. La Ragioneria generale dello Stato. Il giudice ordinario. Il Consiglio di Stato.
A norma del regio decreto del 12 luglio 1934 n. 1214, quale organo di giurisdizione giudica i conti che debbono rendere tutti coloro che hanno maneggio di valori dello Stato? La Corte dei conti. Il giudice ordinario. La Ragioneria generale dello Stato. Il Consiglio di Stato.
A norma del regio decreto del 12 luglio 1934 n. 1214, quale organo di giurisdizione giudica sui ricorsi in materia di pensione in tutto a carico dello Stato o di altri enti designati dalla legge? Il giudice ordinario. La Ragioneria generale dello Stato. La Corte dei conti. Il Consiglio di Stato.
A norma del regio decreto del 12 luglio 1934 n. 1214, quale organo di giurisdizione giudica sulle istanze tendenti a conseguire la sentenza che tiene luogo del decreto di collocamento a riposo, ai termini del Testo unico delle leggi sulle pensioni civili e militari? La Ragioneria generale dello Stato. La Corte dei conti. Il Consiglio di Stato. Il giudice ordinario.
A norma del regio decreto del 12 luglio 1934 n. 1214, quale organo esercita il riscontro di legittimità sui decreti relativi alla liquidazione definitiva delle pensioni, assegni e indennità di quiescenza, accertando che sussistano le condizioni stabilite dalle leggi, sia per l'acquisto del diritto che per la natura e la misura dell'assegno liquidato e per il relativo godimento e pagamento? La Corte dei conti. La Ragioneria generale dello Stato. La Corte di cassazione. Il Consiglio di Stato.
A norma del regio decreto del 12 luglio 1934 n. 1214, quale conseguenza è prevista, al di fuori delle ipotesi di rifiuto assoluto di registrazione, ove la Corte dei conti, dopo che il consigliere delegato o la sezione di controllo abbia ricusato il visto sugli atti o decreti ad essa presentati e dopo che il Consiglio dei ministri abbia risolto che l'atto o decreto debba aver corso, non riconosca tuttavia cessata la causa del rifiuto? La Corte ordina la registrazione del provvedimento dopo avervi apportato le modifiche ritenute più opportune. La Corte ordina la registrazione del provvedimento ma non vi appone il visto. La Corte non ordina la registrazione del provvedimento ma vi appone il visto. La Corte ordina la registrazione del provvedimento e vi appone il visto con riserva.
A norma del regio decreto 26 giugno 1924, n. 1054, i ricorsi presentati al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale: sono firmati soltanto da un avvocato anche se sfornito di mandato speciale. sono sottoscritti dalle parti ricorrenti e firmati da un avvocato anche non iscritto nell'albo speciale dei patrocinanti innanzi alle giurisdizioni superiori. sono sottoscritti dalle parti ricorrenti o da una di esse e firmati da un avvocato ammesso al patrocinio in Corte di cassazione. sono sottoscritti soltanto dalle parti ricorrenti.
A norma del regio decreto 26 giugno 1924, n. 1054, nel procedimento dinanzi al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, il ricorso incidentale è efficace qualora il ricorso principale sia stato dichiarato inammissibile perché proposto fuori termine? No, mai. Sì, se a proporlo è l'autorità che ha emanato l'atto o provvedimento impugnato. Sì, se a proporlo è un controinteressato. Sì, sempre.
A norma del regio decreto 26 giugno 1924, n. 1054, nel procedimento dinanzi al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, il ricorso incidentale è efficace qualora sia stato prodotto dopo la rinuncia al ricorso principale? Sì, sempre. Sì, se a proporlo è l'autorità che ha emanato l'atto o provvedimento impugnato. Sì, se a proporlo è un controinteressato. No, mai.
A norma del regio decreto 26 giugno 1924, n. 1054, nel procedimento dinanzi al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale la fissazione dell'udienza di discussione dei ricorsi: deve essere domandata dalle parti in causa o dalla pubblica amministrazione. deve essere domandata dalle parti in causa o dalla pubblica amministrazione, a pena di decadenza, nel ricorso principale o nel ricorso incidentale. è disposta d'ufficio dai presidenti delle sezioni contenziose con decreto notificato a cura della segreteria. deve essere domandata dalle parti in causa e dalla pubblica amministrazione, con istanza congiunta da presentare al presidente della sezione.
A norma del regio decreto 26 giugno 1924, n. 1054, nel procedimento dinanzi al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale il ricorso si ha per abbandonato: se per il corso di due anni non siasi fatto alcun atto di procedura. se entro l'udienza fissata per la discussione del ricorso l'amministrazione abbia annullato o riformato l'atto impugnato in modo conforme alla istanza del ricorrente. se per il corso di un anno non siasi fatto alcun atto di procedura. se per il corso di sei mesi non siasi fatto alcun atto di procedura.
A norma del regio decreto 26 giugno 1924, n. 1054, nel procedimento innanzi al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale se la sezione cui è stato rimesso il ricorso rileva che il punto di diritto al suo esame ha dato luogo o possa dar luogo a contrasti giurisprudenziali, può rimettere il ricorso all'adunanza plenaria: solo su richiesta dell'Avvocatura dello Stato. solo su richiesta delle parti. su richiesta delle parti o di ufficio. solo di ufficio.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, gli avvocati dello Stato, che hanno la rappresentanza, il patrocinio e l'assistenza in giudizio delle amministrazioni dello Stato, hanno bisogno di mandato, laddove consti della loro qualità? Sì, sempre. Sì, ma solo nei casi nei quali le norme ordinarie richiedono il mandato speciale. Sì, ma solo in caso di contestazione di controparte. No, mai.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, a chi spettano la rappresentanza, il patrocinio e l'assistenza in giudizio delle amministrazioni dello Stato? Agli avvocati iscritti in un albo speciale. Alla Avvocatura dello Stato. Al Procuratore generale presso la Corte suprema di cassazione. Ai magistrati del pubblico ministero.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, a chi spettano la rappresentanza, il patrocinio e l'assistenza in giudizio delle amministrazioni dello Stato organizzate ad ordinamento autonomo? Alla Avvocatura dello Stato. Agli avvocati iscritti in un albo speciale. Ai magistrati del pubblico ministero. Al Ministro della giustizia.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, gli avvocati dello Stato, che hanno la rappresentanza, il patrocinio e l'assistenza in giudizio delle amministrazioni dello Stato, innanzi a quali giurisdizioni esercitano le loro funzioni? Innanzi alla sola giurisdizione ordinaria. Innanzi a tutte le giurisdizioni. Innanzi alla sola giurisdizione amministrativa. Innanzi alla sola Corte costituzionale.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, salvo quanto previsto dall'art. 7 dello stesso decreto, a quale tribunale spetta la competenza per cause nelle quali è parte una amministrazione dello Stato, nel caso di più convenuti? Al tribunale del luogo nel cui circondario deve essere eseguito l'atto impugnato. Al tribunale del luogo dove ha sede l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto si trova il tribunale che sarebbe competente secondo le norme ordinarie. Al tribunale del luogo di residenza o domicilio di una delle controparti. Al tribunale del luogo nel cui circondario ha sede l'ente che ha emesso l'atto impugnato.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, a quale tribunale spetta la competenza per cause nelle quali è parte una amministrazione dello Stato? Al tribunale del luogo nel cui circondario ha sede l'ente che ha emesso l'atto impugnato. Al Tribunale di Roma. Al tribunale del luogo dove ha sede l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto si trova il tribunale che sarebbe competente secondo le norme ordinarie. Al tribunale del luogo nel cui circondario deve essere eseguito l'atto impugnato.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, a quale Corte d'appello spetta la competenza per cause nelle quali è parte una amministrazione dello Stato? Alla Corte d'appello di Roma. Alla Corte d'appello del luogo dove ha sede l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto si trova il tribunale o la Corte d'appello che sarebbe competente secondo le norme ordinarie. Alla Corte d'appello del luogo nel cui distretto deve essere eseguito l'atto impugnato. Alla Corte d'appello del luogo nel cui distretto ha sede l'ente che ha emesso l'atto impugnato.
A norma del regio decreto 30 ottobre 1933 n. 1611, dove devono essere notificati alle Amministrazioni dello Stato gli atti istitutivi di giudizi che si svolgono innanzi alle giurisdizioni amministrative? Presso il ministero competente in relazione all'affare. Presso l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l'Autorità giudiziaria innanzi alla quale è portata la causa. Presso l'organo che ha emanato l'atto nella residenza dichiarata o nel domicilio eletto. Presso l'ufficio dell'Avvocatura generale dello Stato.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, in persona di chi devono essere notificati alle Amministrazioni dello Stato gli atti istitutivi di giudizi che si svolgono innanzi alle giurisdizioni amministrative? Nella persona del Presidente del Consiglio dei ministri. Nella persona dell'Avvocato distrettuale dello Stato. Nella persona del ministro competente. Nella persona dell'Avvocato generale dello Stato.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, dove devono essere notificati i ricorsi diretti alle Amministrazioni dello Stato? Presso l'organo che ha emanato l'atto nella residenza dichiarata o nel domicilio eletto. Presso il ministero competente in relazione all'affare. Presso l'ufficio dell'Avvocatura generale dello Stato. Presso l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l'Autorità giudiziaria innanzi alla quale è portata la causa.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, dove devono essere notificate le opposizioni ad ingiunzione dirette alle Amministrazioni dello Stato? Presso l'ufficio dell'Avvocatura generale dello Stato. Presso l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l'Autorità giudiziaria innanzi alla quale è portata la causa. Presso il ministero competente in relazione all'affare. Presso l'organo che ha emanato l'atto nella residenza dichiarata o nel domicilio eletto.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, dove devono essere notificate le citazioni dirette alle Amministrazioni dello Stato? Presso il ministero competente in relazione all'affare. Presso l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l'Autorità giudiziaria innanzi alla quale è portata la causa. Presso l'ufficio dell'Avvocatura generale dello Stato. Presso l'organo che ha emanato l'atto nella residenza dichiarata o nel domicilio eletto.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, in persona di chi devono essere notificate le citazioni dirette alle Amministrazioni dello Stato? Nella persona del Presidente del Consiglio dei ministri. Nella persona del ministro competente. Nella persona dell'Avvocato generale dello Stato. Nella persona dell'Avvocato distrettuale dello Stato.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, dove devono essere notificati alle Amministrazioni dello Stato gli atti istitutivi di giudizi che si svolgono innanzi agli arbitri? Presso l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l'Autorità giudiziaria innanzi alla quale è portata la causa. Presso l'ufficio dell'Avvocatura generale dello Stato. Presso l'organo che ha emanato l'atto nella residenza dichiarata o nel domicilio eletto. Presso il ministero competente in relazione all'affare.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, in persona di chi devono essere notificate le opposizioni ad ingiunzione dirette alle Amministrazioni dello Stato? Nella persona del ministro competente. Nella persona dell'Avvocato generale dello Stato. Nella persona dell'Avvocato distrettuale dello Stato. Nella persona del Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, in persona di chi devono essere notificati alle Amministrazioni dello Stato gli atti istitutivi di giudizi che si svolgono innanzi alle giurisdizioni speciali? Nella persona dell'Avvocato generale dello Stato. Nella persona del Presidente del Consiglio dei ministri. Nella persona del ministro competente. Nella persona dell'Avvocato distrettuale dello Stato.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, in persona di chi devono essere notificati alle Amministrazioni dello Stato gli atti istitutivi di giudizi che si svolgono innanzi agli arbitri? Nella persona del ministro competente. Nella persona dell'Avvocato generale dello Stato. Nella persona dell'Avvocato distrettuale dello Stato. Nella persona del Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, dove devono essere notificati alle Amministrazioni dello Stato gli atti istitutivi di giudizi che si svolgono innanzi alle giurisdizioni speciali? Presso il ministero competente in relazione all'affare. Presso l'ufficio dell'Avvocatura generale dello Stato. Presso l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l'Autorità giudiziaria innanzi alla quale è portata la causa. Presso l'organo che ha emanato l'atto nella residenza dichiarata o nel domicilio eletto.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, in persona di chi devono essere notificati i ricorsi giudiziali diretti alle amministrazioni dello Stato? Nella persona dell'Avvocato generale dello Stato. Nella persona del ministro competente. Nella persona dell'Avvocato distrettuale dello Stato. Nella persona del Presidente del Consiglio dei ministri.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, dove deve essere notificato qualsiasi atto di opposizione giudiziale diretto alle amministrazioni dello Stato? Presso l'organo che ha emanato l'atto nella residenza dichiarata o nel domicilio eletto. Presso l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l'Autorità giudiziaria innanzi alla quale è portata la causa. Presso il ministero competente in relazione all'affare. Presso l'ufficio dell'Avvocatura generale dello Stato.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, l'Avvocatura dello Stato può assumere la rappresentanza e la difesa di amministrazioni pubbliche non statali, enti regionali ed enti sovvenzionati, sottoposti a tutela od anche a sola vigilanza dello Stato nei giudizi attivi e passivi avanti le Autorità giudiziarie? Sì, ma solo se l'Avvocato generale dello Stato ne riconosca la opportunità. Sì, ma solo se autorizzata da disposizione di legge o di regolamento, per gli enti regionali, previa deliberazione degli organi competenti. No. Sì, ma solo se munita di specifico mandato.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, l'Avvocatura dello Stato può assumere la rappresentanza e la difesa di amministrazioni pubbliche non statali ed enti sovvenzionati, sottoposti a tutela od anche a sola vigilanza dello Stato nei giudizi attivi e passivi avanti le giurisdizioni amministrative? Sì, ma solo se autorizzata da disposizione di legge o di regolamento e, per gli enti regionali, previa deliberazione degli organi competenti. Sì, ma solo se l'Avvocato generale dello Stato ne riconosca la opportunità. Sì, ma solo se munita di specifico mandato. No.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, l'Avvocatura dello Stato può assumere la rappresentanza e la difesa di amministrazioni pubbliche non statali ed enti sovvenzionati, sottoposti a tutela od anche a sola vigilanza dello Stato nei giudizi attivi e passivi avanti le giurisdizioni speciali? Sì, ma solo se autorizzata da disposizione di legge o di regolamento e, per gli enti regionali, previa deliberazione degli organi competenti. Sì, ma solo se munita di specifico mandato. Sì, ma solo se l'Avvocato generale dello Stato ne riconosca la opportunità. No.
A norma del regio decreto del 30 ottobre 1933 n. 1611, l'Avvocatura dello Stato può assumere la rappresentanza e la difesa di amministrazioni pubbliche non statali ed enti sovvenzionati, sottoposti a tutela od anche a sola vigilanza dello Stato nei giudizi attivi e passivi avanti i Collegi arbitrali? Sì, ma solo se autorizzata da disposizione di legge o di regolamento. Sì, ma solo se l'Avvocato generale dello Stato ne riconosca la opportunità. Sì, ma solo se munita di specifico mandato. No.
L'esecutorietà dell'atto amministrativo, che consiste nel potere della P.A. di realizzare direttamente le proprie pretese giuridiche fondate su un atto amministrativo, trova la sua radice... In una norma regolamentare. Sempre in un atto amministrativo. In una presunzione di legittimità dell'atto. In una prassi.
L'atto complesso deriva... Dalla manifestazione uno actu di più volontà di contenuto e finalità uguali, che tuttavia restano distinte e giuridicamente autonome. Dal concorso della volontà di più organi o di più soggetti della P.A. Dall'unificazione formale, in un solo contesto, di più atti amministrativi speciali. Dall'incontro e fusione di più volontà, in funzione della composizione di opposti interessi delle parti.
La mancante o insufficiente motivazione di un atto amministrativo può essere sanata in pendenza di giudizio? No, perché l'atto è nullo. Sì, ma solo per gli atti vincolati. No, in quanto il nostro ordinamento non consente l'integrazione postuma della motivazione in sede giurisdizionale. Sì, perché la motivazione non è un elemento essenziale.
Si ha incompetenza (relativa) quando... L'organo esercita un potere non contemplato da alcuna norma giuridica. L'organo adotta un provvedimento inidoneo al perseguimento del fine pubblico. L'organo esercita un potere che non gli spetta in quanto conferito ad altro organo. L'organo emana un atto in materia attribuita ad altro potere dello Stato.
Qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente... Interpella tutti i Comuni e tutte le Province della Regione. Invita le persone interessate ai procedimenti ad attivare le amministrazioni cointeressate. Indice di regola una conferenza di servizi. Interpella le amministrazioni interessate.
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi... È nominata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta dei Presidenti delle Camere, sentito il Consiglio dei ministri. È nominata con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'Interno, sentito il Consiglio dei ministri. È nominata con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio dei ministri. È nominata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio dei ministri.
In base alla normativa in materia di documentazione amministrativa è illegittima la previsione che... I certificati medici, sanitari, di conformità CE, di marchi o brevetti possano essere sostituiti da temporanea dichiarazione di notorietà, salvo diverse disposizioni della normativa di settore. I certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di marchi o brevetti possano essere sostituiti da temporanea dichiarazione di notorietà, salvo diverse disposizioni della normativa di settore. I certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformità CE, di marchi o brevetti possano essere sostituiti da temporanea dichiarazione di notorietà, salvo diverse disposizioni della normativa di settore. I certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformità CE, possano essere sostituiti da temporanea dichiarazione di notorietà, salvo diverse disposizioni della normativa di settore.
In relazione al trattamento di dati personali, l'interessato al quale sia stato illegittimamente vietato di opporsi al trattamento dei dati personali che lo riguardano può far valere i propri diritti dinanzi: All'autorità giudiziaria o, alternativamente, al Garante per la protezione dei dati personali. Esclusivamente all'autorità giudiziaria ordinaria. Al T.A.R territorialmente competente. Esclusivamente al Garante per la protezione dei dati personali.
Con il riordino dell'organizzazione del Governo delineato dal D.Lgs. 300/1999 sono state istituite le Agenzie fiscali, tra le quali, l'Agenzia del demanio con il compito, tra l'altro, di... Svolgere i servizi relativi al catasto, i servizi geotopocartografici e quelli relativi alle conservatorie dei registri immobiliari. Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei diritti doganali e della fiscalità interna negli scambi internazionali, nonché delle accise sulla produzione e sui consumi. Amministrare i beni immobili dello Stato, razionalizzandone e valorizzandone l'impiego. Gestire l'osservatorio del mercato immobiliare ed i connessi servizi estimativi che può offrire direttamente sul mercato.
Il D.Lgs. 165/2001 demanda alle singole amministrazioni, che vi provvedono secondo principi generali fissati da disposizioni di legge e, sulla base dei medesimi, mediante atti organizzativi adottati secondo i rispettivi ordinamenti, tra l'altro,... L'individuazione degli uffici di maggiore rilevanza ed i modi di conferimento della titolarità dei medesimi. La definizione delle linee fondamentali e di principio per il reclutamento del personale. La disciplina del trattamento economico del personale dipendente. La disciplina generale dell'attività di controllo interno e del controllo sulle delibere degli organi collegiali.
Quali sono i requisiti di legittimità dell'atto amministrativo inerenti all'agente? Compatibilità, legittimazione e competenza. Contenuto e finalità. Soggetto e destinatario. Volontà e oggetto.
Ciò che con l'atto amministrativo la P.A. intende, ad esempio, convalidare, attiene... Al soggetto dell'atto. Al destinatario dell'atto. Alla c.d. parte precettiva dell'atto. All'oggetto dell'atto.
I provvedimenti amministrativi positivi sono dotati del carattere dell'autoritarietà, vale a dire... Non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori. Sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge. Sono sempre imperativi ed esecutivi. Possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione.
Quando l'agente che ha emanato l'atto non è qualificabile «organo della P.A.», l'atto è... Ineseguibile. Inopportuno. Invalido. Inesistente.
Quale delle seguenti fattispecie configura un atto ablativo di urgente necessità? Servitù di elettrodotto. Confisca di cose la cui detenzione o alienazione costituisce illecito amministrativo. Sequestro di sostanze alimentari ritenute nocive in attesa dell'ordine definitivo della loro distruzione. Servitù di appoggio di cassette postali.
Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti, i pareri sono... Obbligatori conformi. Obbligatori vincolanti. Obbligatori non vincolanti. Obbligatori parzialmente vincolanti.
Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro,... Il dovere di organizzare e far funzionare il servizio assunto. L'interesse all'esclusiva nella gestione del servizio. La facoltà di esercitare la concessione. La facoltà di conseguire i vantaggi economici derivanti dalla gestione del servizio.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, l'istituto dell'autotutela si attua... D'iniziativa del privato danneggiato da un atto della P.A. Con l'annullamento dell'atto su istanza dell'interessato. D'iniziativa della stessa P.A. Con un procedimento esterno alla P.A.
Il ricorso gerarchico proprio può essere proposto se l'organo che ha emanato l'atto e quello gerarchicamente superiore cui si fa ricorso, siano... Un organo individuale ed un organo collegiale. Organi collegiali. Organi appartenenti allo stesso ramo dell'amministrazione. Organi appartenenti a rami diversi dell'amministrazione.
La proroga dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo. Ricorre quando con provvedimento «ad hoc» si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo. Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento. Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza.
Quando con provvedimento «ad hoc» si preclude, per un determinato lasso di tempo, ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti, si pone in essere un provvedimento di... Riforma dell'atto amministrativo. Sospensione dell'atto amministrativo. Revoca dell'atto amministrativo. Abrogazione dell'atto amministrativo.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità? Ammissione. Abilitazione. Nulla osta. Dispensa.
Quali tra i seguenti sono atti di conoscenza mediante i quali la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto? Comunicazioni. Ispezioni. Certificazioni. Verbalizzazioni.
Le certazioni sono... Accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni. Atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto. Atti di conoscenza mediante i quali la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto. Acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sé stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione.
L'istanza è... Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi. Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto. Un atto con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato, non creando nell'autorità destinataria alcun obbligo di provvedere. Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore.
La proposta è... Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato. Un atto con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato, non creando nell'autorità destinataria alcun obbligo di provvedere. Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore. Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto.
Ai sensi dell'art. 12 della legge n. 241/1990, l'amministrazione è obbligata a predeterminare e rendere preventivamente pubblici i criteri e le modalità cui attenersi per... La concessione di contributi. L'effettuazione di spese pubbliche. L'attribuzione di benefici al personale dipendente. I procedimenti tributari.
Le disposizioni del D.P.R. 28/12/2000, n. 445, in materia di documentazione amministrativa, si possono applicare ad un cittadino spagnolo? No, si applicano solo ai cittadini italiani. Sì. Si applicano ai cittadini di tutti i Paesi facenti parte del territorio europeo. Sì. Si applicano ai cittadini italiani e dell'Unione europea. Sì. Si applicano ai cittadini di qualsiasi Paese.
Una copia integrale degli atti di stato civile è ammessa dalle pubbliche amministrazioni oltre i termini di validità? Sì, purché l'interessato rilasci, con foglio a parte, dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante che le informazioni contenute nel documento stesso non hanno subìto variazioni dalla data di rilascio. Sì, qualora l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel documento stesso non hanno subìto variazioni dalla data di rilascio. La legge lascia alla pubblica amministrazione ampia facoltà al riguardo. Sì, purché l'interessato dimostri, anche attraverso l'esibizione di altro documento, che i dati non hanno subìto variazioni dalla data del rilascio.
Il trattamento di dati personali da parte di privati è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato, il quale, peraltro, ai sensi del D.Lgs. 196/2003,... Non è richiesto quando il trattamento riguarda dati non provenienti da pubblici registri, elenchi o atti. Non è richiesto solo nel caso in cui il trattamento sia finalizzato a scopi statistici. Non è richiesto quando il trattamento riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Non è richiesto solo quando è necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato o per adempiere, prima della conclusione del contratto, a specifiche richieste dell'interessato.
Nell'atto amministrativo, il dispositivo è... La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, indicando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro. La parte in cui sono indicate le norme di legge o regolamentari in base alle quali l'atto è stato adottato. La parte precettiva, che costituisce la dichiarazione di volontà vera e propria. La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento.
Quale dei seguenti è un elemento accidentale dell'atto amministrativo? Oggetto. Agente o soggetto. Termine. Contenuto.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo generale? Tribunale delle acque pubbliche. Commissioni tributarie. Corte dei Conti. Tribunale Amministrativo Regionale.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto. È un rimedio di carattere generale. Può essere proposto solo per motivi di legittimità. Può essere proposto sia per motivi di legittimità che di merito.
Come è definito il provvedimento mediante il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale posto all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario? Ordine. Comando. Autorizzazione. Iscrizione.
I controlli straordinari... Sono previsti dalla legge come eventuali e disposti allorché se ne presenti la necessità o l'opportunità. Sono previsti dalla legge come necessari ed abituali, in ordine a particolari atti od attività. Sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione. Sono diretti a valutare e garantire la corrispondenza formale dell'atto o dell'attività del soggetto alle norme di legge.
Quali dei seguenti beni possono essere solo demaniali? Raccolte dei musei, delle pinacoteche, degli archivi e delle biblioteche. Strade. Rade e porti. Aerodromi.
L'accesso ai documenti amministrativi costituisce un diritto fondamentale del cittadino. Il suo esercizio è disciplinato dalla legge n. 241/1990 la quale dispone che... L'esame dei documenti è sempre a titolo oneroso. È escluso il diritto di accesso ai documenti concernenti situazioni patrimoniali. Il rilascio di copia dei documenti non può essere subordinato al rimborso del costo di riproduzione. Il diritto di accesso si esercita mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi, nei modi e con i limiti indicati dalla legge.
Quale dei seguenti provvedimenti legislativi disciplina la formazione, il rilascio, la tenuta e la conservazione di atti e documenti da parte di organi della pubblica amministrazione? La legge 24/2/1993, n. 55. La legge 31/12/1972, n. 675. La legge 11/1/1965, n. 28. Il D.P.R. 28/12/2000, n. 445.
Il D.Lgs. 196/2003 disciplina, tra l'altro, il trattamento dei c.d. «dati sensibili». Quali dei seguenti dati rientrano in tale categoria? Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di figli illegittimi. Dati personali idonei a rivelare lo stato di salute. Dati personali idonei a rivelare la consistenza patrimoniale. Dati personali idonei a rilevare l'esistenza di depositi bancari.
È corretto asserire che sui regolamenti del Consiglio regionale attinenti l'autonomia contabile, non si applica il controllo di legittimità previsto di norma per i regolamenti? Sì, l'art. 17 della legge 127/1997, esclude su tali regolamenti il controllo di legittimità. No, l'art. 17 della legge 127/1997, ha escluso ogni valutazione di merito e di legittimità solo sugli atti amministrativi di competenza della Giunta regionale. Sì, l'art. 17 della legge 127/1997, ha escluso ogni valutazione di merito e di legittimità su tutti gli atti amministrativi della Regione. No, l'art. 17 della legge 127/1997, ha escluso ogni valutazione di merito e di legittimità solo sugli atti amministrativi di competenza del Presidente della Regione.
Dispone l'art. 4 del D.Lgs. n. 112/1998 che relativamente alle funzioni e ai compiti conferiti alle regioni e agli enti locali con lo stesso decreto è conservato allo Stato il potere di indirizzo e coordinamento da esercitarsi ai sensi dell'art. 8 della legge n. 59/1997. Cosa ha disposto in merito l'art. 8 delle legge n. 131/2003? Ha disposto che non possono essere adottati gli atti di indirizzo e di coordinamento nelle materie previste dall'art. 117, terzo e quarto comma, della Costituzione. Ha ribadito che è conservato allo Stato il potere di indirizzo e coordinamento nelle materie previste dall'art. 117, terzo e quarto comma, della Costituzione. Ha disposto che nelle materie di legislazione esclusiva o piena non possono essere adottati gli atti di indirizzo e di coordinamento nelle materie previste dall'art. 117, terzo e quarto comma, della Costituzione. Ha disposto che non possono essere adottati gli atti di indirizzo e di coordinamento nelle materie previste dall'art. 117, terzo e quarto comma, della Costituzione, fatta eccezione per la tutela e la sicurezza del lavoro.
Il D.Lgs. n. 112/1998 conferisce al Consiglio dei Ministri il potere sostitutivo in caso di accertata inattività delle Regioni e degli enti locali riferita alle funzioni ed ai compiti loro conferiti. Tale potere sostitutivo è esercitabile, tra l'altro,... Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa alla polizia amministrativa regionale e locale. Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa alle attività produttive. Nel caso di accertata inattività che comporti inadempimento agli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione europea. Nel caso di accertata inattività che riguardi indistintamente una qualsiasi delle funzioni conferite dal suddetto Decreto Legislativo.
Il D.Lgs. n. 112/1998 conferisce al Consiglio dei Ministri il potere sostitutivo in caso di accertata inattività delle Regioni e degli enti locali riferita alle funzioni ed ai compiti loro conferiti. Tale potere sostitutivo è esercitabile, tra l'altro,... Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa ai servizi alla persona e alla comunità. Nel caso di accertata inattività che comporti pericolo di grave pregiudizio agli interessi nazionali. Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa allo sviluppo economico. Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa alla polizia amministrativa regionale e locale.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quali delle seguenti attività sono classificate nel Titolo II «Sviluppo economico e attività produttive» di detto D.Lgs.? Agricoltura e foreste; artigianato; industria; energia; miniere e risorse geotermiche; ordinamento delle C.C.I.A.A.; fiere e mercati e commercio; turismo ed industria alberghiera. Protezione civile; agricoltura e foreste; artigianato; industria; energia; miniere e risorse geotermiche; ordinamento delle C.C.I.A.A.; fiere e mercati e commercio; turismo ed industria alberghiera. Agricoltura e foreste; artigianato; industria; energia; miniere e risorse geotermiche; beni e attività culturali; fiere e mercati e commercio; turismo ed industria alberghiera. Agricoltura e foreste; artigianato; industria; energia; miniere e risorse geotermiche; risorse idriche e difesa del suolo; ordinamento delle C.C.I.A.A.; fiere e mercati e commercio; turismo ed industria alberghiera.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quali delle seguenti attività sono classificate nel Titolo III «Territorio, ambiente e infrastrutture» di detto D.Lgs.? Territorio e urbanistica; protezione della natura e dell'ambiente, tutela dell'ambiente dagli inquinamenti e gestione dei rifiuti; risorse idriche e difesa del suolo; opere pubbliche; viabilità; trasporti; agricoltura e foreste; protezione civile. Territorio e urbanistica; protezione della natura e dell'ambiente, tutela dell'ambiente dagli inquinamenti e gestione dei rifiuti; risorse idriche e difesa del suolo; opere pubbliche; viabilità; trasporti; protezione civile. Territorio e urbanistica; protezione della natura e dell'ambiente, tutela dell'ambiente dagli inquinamenti e gestione dei rifiuti; risorse idriche e difesa del suolo; miniere e risorse geotermiche; opere pubbliche; viabilità; trasporti; protezione civile. Territorio e urbanistica; protezione della natura e dell'ambiente, tutela dell'ambiente dagli inquinamenti e gestione dei rifiuti; risorse idriche e difesa del suolo; viabilità; agricoltura e foreste; energia; miniere e risorse geotermiche.
Quale tra le seguenti affermazioni corrisponde a quanto disposto dall'art. 4 della legge n. 241/1990, in materia di responsabile del procedimento? Ove non sia già direttamente stabilito per legge o per regolamento, le pubbliche amministrazioni sono tenute a determinare per ciascun tipo di procedimento relativo ad atti di loro competenza l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale. Le leggi dello Stato determinano per ciascun tipo di procedimento di competenza delle pubbliche amministrazioni l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria; i regolamenti interni determinano il responsabile di ogni altro adempimento procedimentale. È sempre competenza delle pubbliche amministrazioni determinare per ciascun tipo di procedimento relativo ad atti di loro competenza l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria, nonché dell'adozione del provvedimento finale. Le leggi della Repubblica determinano per ciascun tipo di procedimento relativo ad atti della pubblica amministrazione il responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale.
Cosa dispone la legge n. 241/1990 in materia di comunicazioni dell'unità organizzativa competente e del nominativo del responsabile del procedimento? Le comunicazioni devono essere fornite d'ufficio ai soggetti interessati al procedimento di cui all'art. 7 e a richiesta a chiunque vi abbia interesse. Le comunicazioni devono essere fornite a richiesta ai soggetti interessati al procedimento e a chiunque vi abbia interesse. Le comunicazioni devono essere fornite d'ufficio ai soggetti interessati al procedimento e a chiunque vi abbia interesse. Le comunicazioni devono essere fornite a richiesta a tutti i cittadini italiani.
A norma del disposto di cui all'art. 9 della legge n. 241/1990 quali soggetti possono intervenire nel procedimento amministrativo? Ogni soggetto, purché persona fisica, che sia portatore di interessi pubblici o privati, anche diffusi, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Qualunque soggetto che ne faccia istanza. Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Esclusivamente il soggetto nei cui confronti il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti.
Nel casi di procedimento amministrativo ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. In tal caso... La comunicazione interrompe i termini per concludere il procedimento che iniziano a decorrere nuovamente dalla data di presentazione delle osservazioni o, in mancanza, dalla scadenza del termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione da parte degli istanti. Entro il termine di venti giorni dal ricevimento della comunicazione, gli istanti devono presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. Entro il termine di trenta giorni dalla comunicazione, gli istanti devono presentare per iscritto le loro osservazioni, obbligatoriamente corredate da documenti. La comunicazione interrompe i termini per concludere il procedimento che iniziano a decorrere nuovamente dalla data di presentazione delle osservazioni o, in mancanza, dalla scadenza del termine di venti giorni dal ricevimento della comunicazione da parte degli istanti.
L'art. 10-bis della legge n. 241/90 quale obbligo prevede a carico del responsabile del procedimento? L'obbligo, nei procedimenti ad istanza di parte, prima dell'adozione formale del provvedimento amministrativo negativo, di comunicare tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda permettendo agli stessi di presentare per iscritto le loro osservazioni eventualmente corredate da documenti. L'obbligo di indicare nella comunicazione di avvio del procedimento, la data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione. L'obbligo di indicare, nella comunicazione di avvio del procedimento, la data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione, anche nelle ipotesi in cui il procedimento prenda l'avvio su istanza di parte. L'art. 10 bis della Legge n. 241/90 è stato abrogato dalla legge n. 15/2005.
Nei procedimenti ad istanza di parte, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, il responsabile del procedimento o l'autorità competente deve a norma del disposto di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990... Comunicare tempestivamente le incertezze dell'amministrazione. Comunicare tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. Convocare gli istanti per ascoltarli su eventuali incertezze. Invitare gli istanti a produrre ulteriore documentazione.
Le disposizioni di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990 - Comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza - ... Non si applicano ai procedimenti in materia previdenziale e assistenziale sorti a seguito di istanza di parte e gestiti dagli enti previdenziali e ai procedimenti concernenti il personale dell'amministrazione stessa. Si applicano anche alle procedure concorsuali. Si applicano a tutti i procedimenti amministrativi indipendentemente dall'oggetto promosso. Non si applicano alle procedure concorsuali e ai procedimenti in materia previdenziale e assistenziale sorti a seguito di istanza di parte e gestiti dagli enti previdenziali.
Dispone la legge n. 241/1990 che in accoglimento di osservazioni e proposte presentate dai privati, l'amministrazione procedente può concludere, senza pregiudizio dei diritti dei terzi, e in ogni caso nel perseguimento del pubblico interesse, accordi con gli interessati al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale ovvero in sostituzione di questo. Tali accordi debbono essere stipulati in forma scritta? Sì, se l'accordo oltre al destinatario del provvedimento prevede la partecipazione di altri cointeressati, e in tal caso si applicano i principi del c.c. in materia di obbligazioni e contratti in quanto compatibili. Sì, a pena di nullità, salvo che la legge disponga altrimenti e ad essi si applicano, ove non diversamente previsto, i principi del c.c. in materia di obbligazioni e contratti in quanto compatibili. Sì, a pena di nullità, e ad essi si applicano, ove non diversamente previsto, le speciali disposizioni dettate dalla stessa legge n. 241/1990. No, non è richiesta la forma scritta, ma si applicano, ove non diversamente previsto, i principi del c.c. in materia di obbligazioni e contratti in quanto compatibili.
Qualora sopraggiungano motivi di pubblico interesse l'amministrazione può recedere unilateralmente dagli accordi integrativi o sostitutivi di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990? No, può sospendere gli accordi finquando non cessino i motivi di pubblico interesse. Sì, è in facoltà dell'amministrazione recedere unilateralmente dagli accordi indipendentemente dalla motivazione addotta. Sì, salvo l'obbligo di provvedere alla liquidazione di un indennizzo in relazione agli eventuali pregiudizi verificatisi in danno del privato. Sì, e in tal caso visti i motivi di pubblico interesse l'amministrazione non è tenuta alla liquidazione di alcun indennizzo.
La disciplina delle "conferenze di servizi" è finalizzata all'attuazione del principio di buon andamento dell'amministrazione, in quanto mezzo di semplificazione e snellimento dell'azione amministrativa. Sia la conferenza "istruttoria" sia quella "decisoria" hanno infatti funzioni di accelerazione e coordinamento. Quella decisoria... È una misura di coordinamento e di informazione che ha una funzione solo strumentale, da questo tipo di conferenza non derivano ex se effetti giuridici di nessun tipo. Deve essere obbligatoriamente convocata entro trenta giorni dalla richiesta formale, mentre quella istruttoria è convocata di comune accordo tra le parti interessate. È indetta quando l'amministrazione debba acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre pubbliche amministrazioni; in tal caso il provvedimento finale conforme alla determinazione conclusiva della conferenza sostituisce a tutti gli effetti ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti, o comunque invitate a partecipare ma risultate assenti, alla predetta conferenza. È finalizzata all'esame contestuale dei vari interessi pubblici coinvolti nel procedimento.
La conferenza di servizi è sempre indetta quando l'amministrazione procedente deve acquisire intese, concerti, nullaosta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche e non li ottenga, entro trenta giorni dalla ricezione da parte dell'Amministrazione competente della relativa richiesta? Sì, ed in tal caso il provvedimento finale conforme alla determinazione conclusiva favorevole della conferenza di servizi sostituisce, a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nullaosta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti, o comunque invitate a partecipare, alla predetta conferenza. Sì, ma le determinazioni concordate nella conferenza devono essere confermate da atti formali delle singole amministrazioni partecipanti. No. La conferenza di servizi può essere indetta solo nel caso in cui l'amministrazione debba acquisire nullaosta ed in tal caso il provvedimento finale conforme alla determinazione conclusiva favorevole della conferenza di servizi sostituisce, a tutti gli effetti, i nullaosta di competenza delle amministrazioni partecipanti, o comunque invitate a partecipare alla predetta conferenza. Sì, ed in tal caso la determinazione conclusiva della conferenza di servizi sostituisce di regola ogni autorizzazione, concessione, nullaosta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti, o comunque invitate a partecipare alla predetta conferenza, purché nessuna amministrazione partecipante vi si opponga.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... Ogni amministrazione convocata partecipa alla conferenza di servizi attraverso due rappresentanti legittimati (funzionario tecnico e amministrativo), dall'organo competente, ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa. La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza computando anche le amministrazioni assenti. Nella prima riunione della conferenza di servizi, o comunque in quella immediatamente successiva alla trasmissione dell'istanza o del progetto definitivo, l'amministrazione procedente deve determinare il termine per l'adozione della decisione conclusiva. La prima riunione è convocata entro quindici giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro trenta giorni dalla data di indizione.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... La convocazione della prima riunione deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno dieci giorni prima della relativa data. Entro i successivi dieci giorni, le amministrazioni convocate alla prima riunione possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i venti giorni successivi alla prima. La convocazione della prima riunione deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno cinque giorni prima della relativa data. La prima riunione è convocata entro venti giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro quaranta giorni dalla data di indizione.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... Ogni amministrazione convocata partecipa alla conferenza di servizi attraverso due rappresentanti legittimati (funzionario tecnico e amministrativo), dall'organo competente, ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa. La prima riunione è convocata entro venti giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro quaranta giorni dalla data di indizione. La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza dei presenti. I lavori della conferenza non possono superare i centoventi giorni, salvo quanto previsto dalla stessa legge.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... Entro i successivi cinque giorni, le amministrazioni convocate alla prima riunione possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i dieci giorni successivi alla prima. Nella prima riunione della conferenza di servizi, o comunque in quella immediatamente successiva alla trasmissione dell'istanza o del progetto definitivo, l'amministrazione procedente deve determinare il termine per l'adozione della decisione conclusiva. La convocazione della prima riunione deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno dieci giorni prima della relativa data. La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza computando anche le amministrazioni assenti.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... I lavori della conferenza non possono superare i centoventi giorni, salvo quanto previsto dalla stessa legge. Nella prima riunione della conferenza di servizi, o comunque in quella immediatamente successiva alla trasmissione dell'istanza o del progetto definitivo, le amministrazioni che vi partecipano determinano il termine per l'adozione della decisione conclusiva. Ogni amministrazione convocata partecipa alla conferenza di servizi attraverso due rappresentanti legittimati (funzionario tecnico e amministrativo), dall'organo competente, ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa. Entro i successivi dieci giorni, le amministrazioni convocate alla prima riunione possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione in una diversa data, in tale caso; l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i venti giorni successivi alla prima.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... I lavori della conferenza non possono superare i centoventi giorni, salvo quanto previsto dalla stessa legge. Nella prima riunione della conferenza di servizi, o comunque in quella immediatamente successiva alla trasmissione dell'istanza o del progetto definitivo, l'amministrazione procedente deve determinare il termine per l'adozione della decisione conclusiva. Entro i successivi dieci giorni, le amministrazioni convocate alla prima riunione possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione in una diversa data, in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i venti giorni successivi alla prima. I lavori della conferenza non possono superare i novanta giorni, salvo quanto previsto dalla stessa legge.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... Entro i successivi dieci giorni, le amministrazioni convocate alla prima riunione possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione in una diversa data, in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i venti giorni successivi alla prima. All'esito dei lavori della conferenza, e in ogni caso scaduto il termine previsto, l'amministrazione procedente adotta la determinazione motivata di conclusione del procedimento, valutate le specifiche risultanze della conferenza e tenendo conto delle posizioni prevalenti espresse in quella sede. La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza computando anche le amministrazioni assenti. Ogni amministrazione convocata partecipa alla conferenza di servizi attraverso due rappresentanti legittimati (funzionario tecnico e amministrativo), dall'organo competente, ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... Entro i successivi dieci giorni, le amministrazioni convocate alla prima riunione possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i venti giorni successivi alla prima. La prima riunione è convocata entro venti giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro quaranta giorni dalla data di indizione. La convocazione della prima riunione deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno dieci giorni prima della relativa data. Ogni amministrazione convocata partecipa alla conferenza di servizi attraverso un unico rappresentante legittimato, dall'organo competente, ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... La convocazione della prima riunione deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno dieci giorni prima della relativa data. La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza computando anche le amministrazioni assenti. Si considera acquisito l'assenso dell'amministrazione il cui rappresentante non abbia espresso definitivamente la volontà dell'amministrazione rappresentata. La prima riunione è convocata entro venti giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro quaranta giorni dalla data di indizione.
Il dissenso di uno o più rappresentanti delle amministrazioni, regolarmente convocate alla conferenza di servizi... Può riferirsi a questioni connesse anche se non costituiscono oggetto della conferenza. A pena di inammissibilità, deve essere congruamente motivato. Può essere manifestato al di fuori della conferenza, purché sia portato a conoscenza delle altre amministrazioni con mezzi idonei. Può, se necessario, recare le indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso.
Dispone l'art. 14-quater della legge n. 241/1990 che il dissenso di uno o più rappresentanti delle amministrazioni, regolarmente convocate alla conferenza di servizi, a pena di inammissibilità... Deve essere manifestato nella conferenza di servizi, deve essere congruamente motivato, non può riferirsi a questioni connesse che non costituiscono oggetto della conferenza medesima e deve recare le specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso. Deve essere manifestato nella conferenza di servizi, deve essere congruamente motivato, può riferirsi a questioni connesse anche se non costituiscono oggetto della conferenza medesima e deve recare le specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso. Deve essere portato a conoscenza di tutte le amministrazioni, deve essere congruamente motivato, può riferirsi a questioni connesse che non costituiscono oggetto della conferenza medesima e può recare le specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso. Deve essere portato a conoscenza di tutte le amministrazioni, deve essere congruamente motivato, non può riferirsi a questioni connesse che non costituiscono oggetto della conferenza medesima e deve recare le specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso.
Dispone l'art. 14-quater della legge n. 241/1990 che se il motivato dissenso espresso nella conferenza di servizi è espresso da un'amministrazione preposta alla tutela ambientale, paesaggistico- territoriale, del patrimonio storico-artistico o alla tutela della salute e della pubblica incolumità, la decisione deve essere rimessa dall'amministrazione procedente,... Entro dieci giorni al Consiglio dei Ministri, in caso di dissenso tra amministrazioni statali; ed entro lo stesso termine alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, in caso di dissenso tra un'amministrazione statale e una regionale o tra più amministrazioni regionali. Entro dieci giorni al Consiglio dei Ministri, in caso di dissenso tra amministrazioni statali; ed entro venti giorni alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, in caso di dissenso tra un'amministrazione statale e una regionale o tra più amministrazioni regionali. Entro dieci giorni al Consiglio dei Ministri, che in caso di dissenso tra un'amministrazione statale e una regionale o tra più amministrazioni regionali deve obbligatoriamente sentire la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Entro quindici giorni al Consiglio dei Ministri e alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
La conferenza di servizi in materia di finanza di progetto... Prevede che siano convocati alla conferenza con diritto di voto anche le società di progetto di cui all'art. 37quinquies della legge n. 109/1994. È stata abrogata a far data dal 31/12/1995 con l'entrata in vigore della legge n. 15/2005. È stata introdotta con la legge n. 15/2005, che ha aggiunto l'art. 14 - quinquies alla legge n. 241/90. Prevede che siano convocati alla conferenza con diritto di voto anche i soggetti aggiudicatari di concessione individuati all'esito della procedura di cui alla legge n. 109/1994.
A norma del disposto di cui all'art. 16 della legge n. 241/1990 in materia di attività consultiva esiste un termine cui gli organi consultivi delle pubbliche amministrazioni devono attenersi nel rendere i pareri ad essi richiesti? Sì, nel caso di pareri obbligatori il termine è di trenta giorni dal ricevimento della richiesta; nel caso di pareri facoltativi è in facoltà dell'organo consultivo procedere o meno in merito al parere richiesto. Sì, di sessanta giorni, ma solo nel caso di pareri obbligatori e di pareri rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela ambientale e paesaggistica. Sì, per i pareri obbligatori vincolanti, che non può essere comunque superiore a sessanta giorni. Sì, nel caso di pareri obbligatori il termine è di quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta; nel caso di pareri facoltativi, gli organi consultivi sono tenuti a dare immediata comunicazione alle amministrazioni richiedenti del termine entro il quale il parere sarà reso.
Le disposizioni di cui all'art. 16 (attività consultiva) in merito ai termini previsti per i pareri... Non si applicano in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistica, territoriale e della salute dei cittadini. Non si applicano in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela dei diritti fondamentali costituzionalmente tutelati. Trovano sempre applicazione, salvo i casi che richiedono esigenze istruttorie, nel qual caso i termini possono essere raddoppiati. Non si applicano in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistica, territoriale.
Cosa comporta il «silenzio devolutivo» disciplinato dall'art. 17 della legge n. 241/1990? L'obbligo per il responsabile del procedimento, nel caso in cui l'organo competente non fornisca le valutazioni tecniche richieste nei termini previsti dalla legge, o in mancanza entro 30 giorni, di rivolgersi esclusivamente ad istituti universitari. L'obbligo per il responsabile del procedimento, nel caso in cui l'organo competente non fornisca le valutazioni tecniche richieste nei termini previsti dalla legge, o in mancanza entro 120 giorni, di rivolgersi ad enti dotati di qualificazione e capacità tecniche equipollenti esterni all'amministrazione. L'obbligo per il responsabile del procedimento, nel caso in cui l'organo competente non fornisca le valutazioni tecniche richieste nei termini previsti dalla legge, o in mancanza entro 90 giorni, di rivolgersi ad altri organi dell'amministrazione pubblica, o ad enti pubblici dotati di qualificazione e capacità tecnica equipollenti, ovvero ad istituti universitari. La facoltà per il responsabile del procedimento, nel caso in cui l'organo competente non fornisca le valutazioni tecniche richieste nei termini previsti dalla legge, o in mancanza entro 90 giorni, di rivolgersi ad altri organi dell'amministrazione pubblica, ovvero di proseguire il procedimento senza pregiudizio per gli effetti finali di esso.
L'art. 19 della legge n. 241/90, così come sostituito dal D.L. n. 35/2005 convertito nella legge n. 80/2005 in merito alla d.i.a... Prevede che il privato possa ottenere un provvedimento di consenso che abbia i caratteri indicati al primo comma di detto articolo presentando una dichiarazione e una comunicazione contestuale all'inizio dell'attività. Prevede che le controversie relative all'applicazione delle norme relative alla d.i.a. siano devolute al giudice ordinario. Prevede che il privato possa ottenere un provvedimento di consenso con una semplice dichiarazione di inizio attività. Prevede che l'attività oggetto della dichiarazione sostitutiva possa essere iniziata decorsi sessanta giorni dalla data di presentazione della dichiarazione all'amministrazione competente.
Dispone l'art. 20 della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze o diffide, se... La medesima amministrazione non interrompe il procedimento nel termine di dieci giorni dal ricevimento della domanda. La medesima amministrazione non comunica all'interessato, nel termine di novanta giorni dal ricevimento della domanda (salvo che non sia stabilito un termine diverso da regolamenti e disposizioni legislative), il provvedimento di diniego. La medesima amministrazione non comunica all'interessato, nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della domanda, il provvedimento di diniego. La medesima amministrazione non indice, entro sessanta giorni dalla presentazione dell'istanza, una conferenza di servizi.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990, le relative disposizioni non si applicano... Ai soli casi in cui la legge qualifica il silenzio dell'amministrazione come rigetto dell'istanza. Tra l'altro agli atti e procedimenti riguardanti l'ambiente e la difesa nazionale. Ai soli atti e procedimenti riguardanti la pubblica sicurezza e l'immigrazione, la salute e la pubblica incolumità. Ai soli atti e procedimenti individuati con uno o più decreti del Ministro dell'Interno, su proposta del Ministro per la funzione pubblica.
In caso di diniego dell'accesso, espresso o tacito, ai documenti amministrativi, il richiedente ne può domandare il riesame. Nei confronti degli atti delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato tale richiesta è inoltrata presso la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, la quale... Se ritiene illegittimo il diniego, ne informa il richiedente e lo comunica all'autorità disponente; se questa non emana il provvedimento confermativo motivato entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione, l'accesso è consentito. Se ritiene illegittimo il diniego, ne informa il richiedente e lo comunica all'autorità disponente; se questa non emana il provvedimento confermativo motivato entro venti giorni dall'invio della comunicazione, l'accesso è negato. Se ritiene illegittimo il diniego, ne informa il richiedente e lo comunica all'autorità disponente; se questa non emana il provvedimento confermativo motivato entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione, l'accesso è consentito. Se ritiene illegittimo il diniego, ne informa il richiedente e lo comunica all'autorità disponente; se questa non emana il provvedimento confermativo motivato entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione, l'accesso si intende negato.
Quale tra le affermazioni di seguito riportate è coerente con la disciplina relativa alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi di cui all'art. 27 della legge n. 241/1990? La Commissione è presieduta dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è composta da dieci membri. La Commissione è composta da quattordici membri di cui quattro senatori e quattro deputati, designati dai Presidenti delle rispettive Camere. La Commissione è nominata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Consiglio dei Ministri. La Commissione è rinnovata ogni due anni.
Quale tra le affermazioni di seguito riportate è coerente con la disciplina relativa alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi di cui all'art. 27 della legge n. 241/1990? La Commissione vigila affinché sia attuato il principio di piena conoscibilità dell'attività della pubblica amministrazione con il rispetto dei limiti fissati dalla legge n. 241/1990. Redige una relazione annuale sulla trasparenza dell'attività della pubblica amministrazione, che deve comunicare esclusivamente al Presidente del Consiglio dei Ministri. La Commissione può avvalersi di un numero di esperti non superiore a sette unità. Non può proporre al Governo modifiche dei testi legislativi, anche laddove siano utili a realizzare la più ampia garanzia del diritto di accesso ai documenti amministrativi.
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi... È presieduta dal Ministro dell'Interno ed è composta da sedici membri, dei quali tre senatori e tre deputati designati dai Presidenti delle rispettive Camere, quattro scelti fra il personale di cui alla l. n. 97/1979, su designazione dei rispettivi organi di autogoverno, quattro fra i professori di ruolo in materie giuridicoamministrative e due fra i dirigenti dello Stato e degli altri enti pubblici. È presieduta dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed è composta da tredici membri, dei quali due senatori e due deputati designati dai Presidenti delle rispettive Camere, tre scelti fra il personale di cui alla l. n. 97/1979, su designazione dei rispettivi organi di autogoverno, tre fra i professori di ruolo in materie giuridico-amministrative e tre fra i dirigenti dello Stato e degli altri enti pubblici. È presieduta dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed è composta da dodici membri, dei quali due senatori e due deputati designati dai Presidenti delle rispettive Camere, quattro scelti fra il personale di cui alla l. n. 97/1979, su designazione dei rispettivi organi di autogoverno, due fra i professori di ruolo in materie giuridiche e uno fra i dirigenti dello Stato e degli altri enti pubblici. È presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri ed è composta da diciotto membri, dei quali due senatori e due deputati designati dai Presidenti delle rispettive Camere, quattro scelti fra il personale di cui alla l. n. 97/1979, su designazione dei rispettivi organi di autogoverno, quattro fra i professori di ruolo in materie giuridico-amministrative e due fra i dirigenti dello Stato e degli altri enti pubblici.
Un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato? Sì. La revoca può intervenire per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario e determina la inidoneità del provvedimento revocato a produrre ulteriori effetti. Sì. La revoca può intervenire per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario e ogni controversia, relativa ad un eventuale indennizzo, è attribuita alla giurisdizione esclusiva del giudice ordinario. Sì. La revoca può intervenire per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario e se comporta pregiudizi in danno dei soggetti direttamente interessati, l'amministrazione ha facoltà di provvedere o meno al loro indennizzo. Sì. La revoca può intervenire per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario e deve essere disposta solo dall'organo che ha emanato il provvedimento.
Secondo il dettato dell'art. 21-septies della legge n. 241/1990, la nullità del provvedimento amministrativo può essere provocata dalla mancanza degli elementi essenziali? Sì, le sole cause di nullità del provvedimento amministrativo sono la mancanza degli elementi essenziali e l'adozione in violazione del giudicato. Sì, il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali è nullo. No, il provvedimento amministrativo è nullo solo se è viziato da difetto assoluto di attribuzione. No, l'assenza di elementi essenziali del provvedimento amministrativo è causa di annullabilità.
Secondo il dettato dell'art. 21-septies della legge n. 241/1990, la nullità del provvedimento amministrativo può essere provocata dalla adozione in violazione o elusione del giudicato? No, il provvedimento amministrativo è nullo solo se è viziato da difetto assoluto di attribuzione. No, solo il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali è nullo. Sì, è nullo il provvedimento che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato. Sì, la nullità del provvedimento amministrativo è ravvisabile nelle sole ipotesi in cui vi sia adozione in violazione o elusione del giudicato e vizio dovuto a difetto assoluto di attribuzione.
Secondo il dettato dell'art. 21-septies della legge n. 241/1990, il provvedimento amministrativo viziato da difetto assoluto di attribuzione è nullo? Sì. Sì, la nullità del provvedimento amministrativo è ravvisabile nelle sole ipotesi in cui vi sia adozione in violazione o elusione del giudicato e vizio dovuto a difetto assoluto di attribuzione. No, solo il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali è nullo. No, la sola ipotesi di nullità è relativa all'adozione in violazione del giudicato.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 è nullo... Il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali. Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione di legge. Il provvedimento amministrativo che è viziato da eccesso di potere. Il provvedimento amministrativo che è viziato da incompetenza.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 è nullo... Il provvedimento amministrativo che è viziato da incompetenza. Il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione. Il provvedimento amministrativo che è viziato da eccesso di potere. Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione di legge.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 è nullo... Il provvedimento amministrativo che è viziato da incompetenza. Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato. Il provvedimento amministrativo che è viziato da eccesso di potere. Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione di legge.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali... È sanabile. È annullabile. È nullo. È convalidabile.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione... È annullabile. È convalidabile. È nullo. È sanabile.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato... È convalidabile. È nullo. È sanabile. È annullabile.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 è annullabile... Il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione. Il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali. Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione di legge. Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato.
Dispone l'art. 21-octies della L. n. 241/1990 che il provvedimento difforme dal paradigma normativo non è in taluni casi annullabile. Ciò accade... Solo quando non sia stata data comunicazione dell'avvio del procedimento. Quando esso è motivato per relationem. Quando esso sia adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti ma, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato. Solo quando esso sia adottato in violazione di norme sulla forma degli atti.
L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento amministrativo configura... Una ipotesi di illegittimità, che può essere fatta valere da qualunque soggetto. Una ipotesi di illegittimità, che può essere fatta valere soltanto dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista. Un vizio procedimentale, che può essere fatto valere da qualunque soggetto. Un vizio di legge che comporta la nullità del provvedimento.
Il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell'art. 21-octies della legge n. 241/1990... Può essere annullato d'ufficio, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati, dall'organo che lo ha emanato, ovvero da altro organo previsto dalla legge. È nullo ovvero inesistente. Può essere revocato, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro il termine perentorio di sessanta giorni, tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati, solo da organo superiore a quello che lo ha emanato. Comporta l'inesistenza assoluta dell'atto.
Con il controllo di gestione, l'amministrazione pubblica... Verifica l'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati. Valuta l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. Garantisce la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa. Valuta le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale.
Quale è lo scopo in un'amministrazione pubblica della valutazione e controllo strategico? Valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale. Ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati. Garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa. Valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti.
Quale è lo scopo in un'amministrazione pubblica del controllo di regolarità amministrativa e contabile? Garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa. Valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale. Valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. Ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati.
In quale dei punti che seguono è correttamente esposto uno dei principi indicati dal D.Lgs. n. 286/1999 in materia di controlli interni? Le verifiche di regolarità amministrativa e contabile sono di norma affidate alle strutture addette al controllo di gestione. Le strutture preposte all'attività di valutazione e controllo strategico svolgono, di norma, anche l'attività di valutazione dei dirigenti direttamente destinatari delle direttive emanate dagli organi di indirizzo politicoamministrativo. L'attività di valutazione e controllo strategico supporta il controllo di gestione. Il controllo di gestione è svolto da strutture e soggetti che rispondono esclusivamente agli organi di indirizzo politico-amministrativo.
In quale dei punti che seguono è correttamente esposto uno dei principi indicati dal D.Lgs. n. 286/1999 in materia di controlli interni? L'attività di valutazione e controllo strategico è svolta da strutture che rispondono direttamente agli organi di indirizzo politico-amministrativo. È fatto divieto di affidare alle strutture preposte all'attività di valutazione e controllo strategico anche l'attività di valutazione dei dirigenti. L'attività di valutazione dei dirigenti è sempre svolta da strutture e soggetti che rispondono esclusivamente agli organi di indirizzo politico-amministrativo. Le verifiche di regolarità amministrativa e contabile sono di norma affidate alle strutture addette al controllo di gestione, alla valutazione dei dirigenti, al controllo strategico.
Il D.Lgs. n. 286/1999 indica alcuni principi generali in materia di controlli interni. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi? L'attività di valutazione e controllo strategico supporta l'attività di programmazione strategica e di indirizzo politico-amministrativo. Le verifiche di regolarità amministrativa e contabile sono di norma affidate alle strutture addette al controllo strategico. L'attività di valutazione dei dirigenti è svolta di norma dalle stesse strutture o soggetti cui è demandato il controllo di gestione. Il controllo di gestione e l'attività di valutazione dei dirigenti sono svolte da strutture e soggetti che rispondono sempre ed esclusivamente agli organi di indirizzo politico-amministrativo.
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo a riordinare e potenziare i meccanismi e gli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle pubbliche amministrazioni. Il successivo D.Lgs. n. 286/1999 ha indicato alcuni criteri e principi informatori al riguardo, tra cui il seguente... È fatto divieto di affidare verifiche di regolarità amministrativa e contabile alle strutture addette alla valutazione dei dirigenti. L'attività di valutazione dei dirigenti è svolta dalle stesse strutture o soggetti cui è demandato il controllo di gestione. L'attività di valutazione dei dirigenti non può utilizzare i risultati del controllo di gestione. Le verifiche di regolarità amministrativa e contabile sono di norma affidate alle strutture addette al controllo di gestione, alla valutazione dei dirigenti, al controllo strategico.
Il D.Lgs. n. 286/1999 indica alcuni principi generali in materia di controlli interni cui, pur nella propria autonomia organizzativa e legislativa, devono adeguarsi le regioni. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi? L'attività di programmazione strategica e di indirizzo politico-amministrativo supporta l'attività di valutazione e controllo strategico. Il controllo di gestione e l'attività di valutazione dei dirigenti sono svolte da strutture e soggetti che rispondono ai dirigenti posti al vertice dell'unità organizzativa interessata. L'attività di valutazione dei dirigenti non può utilizzare i risultati del controllo di gestione. L'attività di valutazione e controllo strategico è svolta da strutture che rispondono esclusivamente ai dirigenti posti al vertice dell'unità organizzativa interessata.
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo a riordinare e potenziare i meccanismi e gli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle pubbliche amministrazioni. Il successivo D.Lgs. n. 286/1999 ha indicato alcuni criteri e principi informatori al riguardo, tra cui il seguente... Il controllo di gestione è svolto da strutture e soggetti che rispondono esclusivamente agli organi di indirizzo politico-amministrativo. Le verifiche di regolarità amministrativa e contabile sono di norma affidate alle strutture addette al controllo strategico. L'attività di valutazione e controllo strategico è svolta da strutture che rispondono esclusivamente ai dirigenti posti al vertice dell'unità organizzativa interessata. L'attività di valutazione dei dirigenti utilizza anche i risultati del controllo di gestione.
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo a riordinare e potenziare i meccanismi e gli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle pubbliche amministrazioni. Il successivo D.Lgs. n. 286/1999 ha indicato alcuni criteri e principi informatori al riguardo, tra cui il seguente... È fatto divieto di affidare verifiche di regolarità amministrativa e contabile alle strutture addette al controllo di gestione. Il controllo di gestione è svolto da strutture e soggetti che rispondono esclusivamente agli organi di indirizzo politico-amministrativo. L'attività di valutazione e controllo strategico è svolta da strutture che rispondono esclusivamente ai dirigenti posti al vertice dell'unità organizzativa interessata. Le verifiche di regolarità amministrativa e contabile sono di norma affidate alle strutture addette al controllo strategico.
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo a riordinare e potenziare i meccanismi e gli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle pubbliche amministrazioni. Il successivo D.Lgs. n. 286/1999 ha indicato alcuni criteri e principi informatori al riguardo, tra cui il seguente... L'attività di programmazione strategica e di indirizzo politico-amministrativo supporta l'attività di valutazione e controllo strategico. L'attività di valutazione dei dirigenti è svolta da strutture e soggetti che rispondono esclusivamente agli organi di indirizzo politico-amministrativo. Le verifiche di regolarità amministrativa e contabile sono di norma affidate alle strutture addette alla valutazione dei dirigenti. È fatto divieto di affidare verifiche di regolarità amministrativa e contabile alle strutture addette al controllo di gestione, alla valutazione dei dirigenti, al controllo strategico.
Il D.Lgs. n. 286/1999 indica alcuni principi generali in materia di controllo interno di regolarità amministrativa e contabile cui devono adeguarsi le Regioni. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi? Le verifiche di regolarità amministrativa e contabile tengono conto, se espressamente previsto dalle normative di settore, dei princìpi generali della revisione aziendale asseverati dagli ordini e collegi professionali operanti nel settore. È fatto salvo, in ogni caso, il principio secondo cui le definitive determinazioni in ordine all'efficacia dell'atto amministrativo sono adottate dall'organo amministrativo responsabile. Almeno un terzo dei membri dei collegi di revisione degli enti pubblici deve essere nominato tra gli iscritti all'albo dei revisori contabili. Nessun controllo di regolarità amministrativa e contabile può essere eseguito dai servizi ispettivi di finanza della Ragioneria generale dello Stato e da quelli con competenze di carattere generale.
Il D.Lgs. n. 286/1999 indica alcuni principi generali in materia di controllo interno di regolarità amministrativa e contabile cui devono adeguarsi le Regioni. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi? Ai controlli di regolarità amministrativa e contabile provvedono gli organi appositamente previsti dalle disposizioni vigenti nei diversi comparti della pubblica amministrazione. Il ricorso da parte delle amministrazioni pubbliche a soggetti esterni specializzati nella certificazione dei bilanci deve essere preventivamente autorizzato dal Dipartimento della funzione pubblica. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile comprende anche le verifiche da effettuarsi in via preventiva, salvo le eccezioni espressamente previste dalla legge. In nessun caso i princìpi generali della revisione aziendale asseverati dagli ordini e collegi professionali operanti nel settore possono influenzare le verifiche di regolarità amministrativa e contabile.
Il D.Lgs. n. 286/1999 indica alcuni principi generali in materia di controllo interno di regolarità amministrativa e contabile cui devono adeguarsi le Regioni. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi? Le verifiche di regolarità amministrativa e contabile devono rispettare, in quanto applicabili alla pubblica amministrazione, i princìpi generali della revisione aziendale asseverati dagli ordini e collegi professionali operanti nel settore. Ove necessario le definitive determinazioni in ordine all'efficacia dell'atto amministrativo sono adottate anche da organo diverso dall'organo amministrativo responsabile. Almeno uno dei membri dei collegi di revisione degli enti pubblici deve essere nominato tra gli iscritti all'albo dei revisori contabili. È fatto divieto alle amministrazioni pubbliche di ricorrere a soggetti esterni specializzati nella certificazione dei bilanci, se non in casi eccezionali preventivamente autorizzati dal Dipartimento della funzione pubblica.
In quale dei punti che seguono è correttamente esposto uno dei principi indicati dal D.Lgs. n. 286/1999 in materia di controllo interno di regolarità amministrativa e contabile? Il controllo di regolarità amministrativa e contabile comprende anche le verifiche da effettuarsi in via preventiva. I membri dei collegi di revisione degli enti pubblici sono in proporzione almeno maggioritaria nominati tra gli iscritti all'albo dei revisori contabili. Il ricorso da parte delle amministrazioni pubbliche a soggetti esterni specializzati nella certificazione dei bilanci deve essere preventivamente autorizzato dal Dipartimento della funzione pubblica. In nessun caso i princìpi generali della revisione aziendale asseverati dagli ordini e collegi professionali operanti nel settore possono influenzare le verifiche di regolarità amministrativa e contabile.
In materia di controllo interno di regolarità amministrativa e contabile il D.Lgs. n. 286/1999 dispone, tra l'altro, che... Le amministrazioni pubbliche, ove occorra, ricorrono a soggetti esterni specializzati nella certificazione dei bilanci. In nessun caso i princìpi generali della revisione aziendale asseverati dagli ordini e collegi professionali operanti nel settore possono influenzare le verifiche di regolarità amministrativa e contabile. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile comprende anche le verifiche da effettuarsi in via preventiva, salvo le eccezioni espressamente previste dalla legge. Il ricorso da parte delle amministrazioni pubbliche a soggetti esterni specializzati nella certificazione dei bilanci deve essere preventivamente autorizzato dal Dipartimento della funzione pubblica.
Dispone il D.Lgs. n. 82/2005 che al fine di promuovere la massima efficacia ed efficienza dello sportello unico, anche attraverso l'adozione di modalità omogenee di relazione con gli utenti nell'intero territorio nazionale,... Ogni Regione, sentiti le Provincie e i Comuni individua il suo modello tecnico-organizzativo di riferimento. Il CNIPA elabora ogni anno un modello tecnicooperativo unico per tutti i Comuni e per tutte le imprese. Lo Stato, d'intesa con la Conferenza unificata individua uno o più modelli tecnico-organizzativi di riferimento, tenendo presenti le migliori esperienze realizzate che garantiscano l'interoperabilità delle soluzioni individuate. La Conferenza unificata individua un unico modello tecnico-organizzativo di riferimento.
Il D.Lgs. 82/2005 prevede che in luogo del nome del titolare il certificatore può riportare sul certificato elettronico uno pseudonimo, qualificandolo come tale. Se il certificato è qualificato,... Il certificatore ha l'obbligo di conservare le informazioni relative alla reale identità del titolare per almeno cinque anni dopo la scadenza del certificato stesso. Il certificatore ha l'obbligo di conservare le informazioni relative alla reale identità del titolare per almeno dieci anni dopo la scadenza del certificato stesso. Il certificatore ha l'obbligo di conservare le informazioni relative alla reale identità del titolare per almeno venti anni dopo la scadenza del certificato stesso. Il certificatore ha l'obbligo di conservare le informazioni relative alla reale identità del titolare per almeno quindici anni dopo la scadenza del certificato stesso.
Dispone l'art. 35 del D.Lgs. n. 82/2005 che i dispositivi sicuri e le procedure utilizzate per la generazione delle firme devono presentare requisiti di sicurezza tali da garantire che la chiave privata... Possa essere sufficientemente protetta dal titolare dall'uso da parte di terzi. Sia riservata; non possa essere derivata e che la relativa firma sia protetta da contraffazioni; possa essere sufficientemente protetta dal titolare dall'uso da parte di terzi. Non possa essere derivata e che la relativa firma sia protetta da contraffazioni. Possa essere sufficientemente protetta dal titolare dall'uso da parte di terzi e che sia riservata.
A norma del D.Lgs. 82/2005 il sistema di conservazione dei documenti informatici garantisce, oltre all'identificazione certa del soggetto che ha formato il documento e dell'amministrazione o dell'area organizzativa omogenea di riferimento... Integrità del documento; rispetto delle misure di sicurezza previste dalla legge vigente. Integrità del documento; leggibilità e agevole reperibilità di documenti e informazioni identificative, inclusi i dati di registrazione e di classificazione originari. Integrità del documento; leggibilità e agevole reperibilità di documenti e informazioni identificative, esclusi i dati di registrazione e di classificazione originari. Integrità del documento; leggibilità e agevole reperibilità di documenti e informazioni identificative, inclusi i dati di registrazione e di classificazione originari; rispetto delle misure di sicurezza previste dalla legge vigente.
Le comunicazioni di documenti tra P.A. avvengono di norma mediante l'utilizzo della posta elettronica; esse sono valide ai fini del procedimento amministrativo una volta che ne sia verificata la provenienza. Ai fini della verifica esse... Sono valide anche quando è possibile accertarne la provenienza, secondo quanto previsto dalla normativa vigente o dalle regole tecniche di cui all'art. 71 del D.Lgs. n. 82/2005. Sono valide solo se trasmesse attraverso sistemi di posta elettronica certificata di cui al D.P.R. n. 68/2005. Sono valide solo se sottoscritte con firma digitale. Sono valide solo se sono dotate di protocollo informatizzato.
Le comunicazioni di documenti tra P.A. avvengono di norma mediante l'utilizzo della posta elettronica; esse sono valide ai fini del procedimento amministrativo una volta che ne sia verificata la provenienza. Ai fini della verifica esse... Sono valide solo se sono dotate di protocollo informatizzato. Sono valide se sono sottoscritte con firma digitale o altro tipo di firma elettronica qualificata. Sono valide solo se trasmesse attraverso sistemi di posta elettronica certificata di cui al D.P.R. n. 68/2005. Sono valide solo quando è possibile accertarne la provenienza, secondo quanto previsto dalla normativa vigente o dalle regole tecniche di cui all'art. 71 del D.Lgs. n. 82/2005.
A norma di quanto dispone l'art. 65 del D.Lgs. n. 82/2005 le istanze e dichiarazioni presentate alle P.A. per via telematica... Sono valide se sottoscritte mediante la firma digitale, il cui certificato è rilasciato da un certificatore accreditato. Sono valide solo quando l'autore è identificato dal sistema informatico con l'uso della carta d'identità elettronica. Sono valide solo quando l'autore è identificato dal sistema informatico con l'uso della carta d'identità elettronica o della carta nazionale dei servizi. Sono valide solo quando l'autore è identificato dal sistema informatico con l'uso della carta nazionale dei servizi.
Dispone il Codice dell'amministrazione digitale che la carta d'identità elettronica e l'analogo documento, rilasciato a seguito della denuncia di nascita e prima del compimento del quindicesimo anno di età, devono contenere... I dati identificativi della persona e le opzioni di carattere sanitario previste dalla legge. I dati identificativi della persona, il codice fiscale e le opzioni di carattere sanitario previste dalla legge. I dati identificativi della persona e il gruppo sanguigno. I dati identificativi della persona e il codice fiscale.
In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in atti composti e atti contestuali. Sono atti amministrativi contestuali... Gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto. Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore. Gli atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo. Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati.
Secondo la teoria negoziale è definito provvedimento amministrativo... L'atto giuridico di diritto privato compiuto dai soggetti attivi della P.A. L'atto giuridico di diritto pubblico compiuto dai soggetti attivi della P.A. nell'esercizio d'una potestà amministrativa e rivolto alla realizzazione di un interesse pubblico. Qualunque dichiarazione di volontà, di desiderio, di conoscenza, di giudizio compiuto da un soggetto della P.A. nell'esercizio d'una potestà amministrativa e rivolto ad un fine pubblico. Qualunque operazione o comportamento compiuto da un soggetto della P.A. nell'esercizio d'una potestà amministrativa e rivolto ad un fine pubblico.
In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in atti composti e atti contestuali. Sono atti amministrativi composti... Gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto. Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore. Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati. Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari.
Sono atti amministrativi presupposti... Gli atti che, pur rilevando alla fine della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo. Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo. Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore. Gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto.
L'atto complesso deriva... Dall'unificazione formale, in un solo contesto, di più atti amministrativi speciali. Dal concorso della volontà di più organi o di più soggetti della P.A. Dall'incontro e fusione di più volontà, in funzione della composizione di opposti interessi delle parti. Dalla manifestazione uno actu di più volontà di contenuto e finalità uguali, che tuttavia restano distinte e giuridicamente autonome.
In relazione al procedimento, gli atti amministrativi si distinguono in atti procedimentali e atti presupposti. Sono atti amministrativi procedimentali... Gli atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo. Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore. Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo. Gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto.
Il modo è un onere imposto alla persona nel cui interesse viene compiuto l'atto giuridico. In quali atti si rinviene con maggiore frequenza? Pareri. Approvazioni. Concessioni ed autorizzazioni. Ordini.
In merito alla decorrenza del termine per l'impugnazione dell'atto amministrativo sottoposto a controllo successivo... Il termine decorre dal momento in cui interviene il controllo, indipendentemente dalla relativa conoscenza. Non vi è interesse attuale all'impugnazione che risulta quindi inaccettabile. L'interessato può ricorrere decorsi i termini previsti per il controllo. L'interesse a ricorrere sussiste indipendentemente dal controllo e vale di conseguenza la regola generale che fa decorrere il termine per l'impugnazione del provvedimento controllato dalla conoscenza dello stesso.
In merito alla decorrenza del termine per l'impugnazione dell'atto amministrativo sottoposto a controllo successivo... Il termine per ricorrere contro un provvedimento ancora sottoposto a controllo ma immediatamente esecutivo, decorre dalla piena conoscenza da parte dell'interessato, essendo lesivo immediatamente. Non vi è interesse attuale all'impugnazione che risulta quindi inaccettabile. I termini decorrono dopo l'intervento del controllo. L'adunanza plenaria del Consiglio di Stato dell'ottobre 2001 ha ribadito il concetto secondo il quale il soggetto non è esonerato dall'onere della verifica in merito al controllo successivo e quindi l'interesse a proporre ricorso giurisdizionale diviene attuale solo al termine del controllo.
In merito alla decorrenza del termine per l'impugnazione di un atto amministrativo concernente il provvedimento giuridicamente non esecutivo ma che ciononostante è stato portato ad esecuzione dall'amministrazione... La giurisprudenza tende a riconoscere all'interessato la facoltà di impugnare il provvedimento immediatamente, dal momento in cui ne ha avuto conoscenza. La giurisprudenza tende a riconoscere illegittima l'impugnazione del provvedimento in quanto esso è inefficace di produrre effetti. Il termine decorre dal momento in cui l'atto diviene esecutivo. I termini decorrono dopo l'intervento del controllo che, qualora sia ad esito positivo, l'impugnazione assume il carattere dell'onere.
Quale dei seguenti vizi di legittimità produce l'annullabilità dell'atto amministrativo per violazione di legge? Contraddittorietà tra più atti. Travisamento dei fatti. Ingiustizia manifesta. Vizio di forma.
La violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale determina... Nullità dell'atto. Incompetenza. Eccesso di potere. Violazione di legge.
Un atto inoppugnabile... Come quello convalidato, non è annullabile d'ufficio. Non è annullabile d'ufficio ma è disapplicabile dal giudice ordinario. È annullabile d'ufficio e disapplicabile dal giudice ordinario. Che diventa tale per un soggetto preclude in ogni caso ad altri soggetti l'impugnazione.
La convalida dell'atto amministrativo... Può ricorrere anche in caso di atto emanato in assenza dei presupposti che ne avrebbero consentito la legittima adozione. È un provvedimento di riesame a contenuto conservativo di un provvedimento annullabile. È una manifestazione di volontà non innovativa con cui l'autorità ribadisce una sua precedente determinazione, eventualmente ripetendone il contenuto. Può ricorrere anche in caso di atto viziato per eccesso di potere sotto forma di sviamento.
Può essere convalidato un atto amministrativo viziato per eccesso di potere sotto forma di sviamento? Sì, ai sensi dell'art. 21-nonies della legge n. 241/1990. No. No, può essere sanato. Sì, può essere convalidato ovvero sanato.
La conversione dell'atto amministrativo... Ricorre quando il vizio dipende della mancanza, nel procedimento, di un atto endoprocedimentale, la cui adozione spetta a soggetto diverso dall'amministrazione competente ad emanare il provvedimento finale. È un istituto che riguarda gli atti annullabili. Opera ex tunc in base al principio della conservazione dei valori giuridici. Opera ex nunc in base al principio della convalescenza dei valori giuridici.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Violazioni di circolari, di ordini e di istruzioni di servizio. Travisamento dei fatti. Carenza di motivazione. Disparità di trattamento.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Mancato rispetto della prassi amministrativa. Assenza di motivazione. Ingiustizia manifesta. Violazioni di circolari, di ordini e di istruzioni di servizio.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Contraddittorietà tra più parti dello stesso atto o tra più atti. Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi. Motivazione insufficiente, contraddittoria e dubbiosa. Incompletezza e difetto dell'istruttoria.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Travisamento dei fatti. Sviamento di potere. Violazione della prassi amministrativa. Falsa applicazione della legge.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Violazioni di circolari, di ordini e di istruzioni di servizio. Ingiustizia manifesta. Disparità di trattamento. Mancata applicazione della legge.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Ingiustizia manifesta. Mancato rispetto della prassi amministrativa. Violazione della prassi amministrativa. Violazioni procedimentali.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Incompetenza e difetto dell'istruttoria. Motivazione insufficiente, contraddittoria e dubbiosa. Vizi di forma. Contraddittorietà tra più parti dello stesso atto o tra più atti.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Carenza di presupposti fissati della legge. Sviamento di potere. Ingiustizia manifesta. Mancato rispetto della prassi amministrativa.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Violazioni di circolari, di ordini e di istruzioni di servizio. Violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale. Travisamento dei fatti. Disparità di trattamento.
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Carenza di motivazione. Travisamento dei fatti. Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi. Falsa applicazione della legge.
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Ingiustizia manifesta. Assenza di motivazione. Violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale. Mancata applicazione della legge.
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Disparità di trattamento. Vizi di forma. Assenza di motivazione. Carenza di presupposti fissati della legge.
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Carenza di motivazione. Violazioni di circolari, di ordini e di istruzioni di servizio. Vizi di forma. Violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale.
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Mancato rispetto della prassi amministrativa. Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi. Assenza di motivazione. Carenza di presupposti fissati della legge.
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale. Violazione della prassi amministrativa. Assenza di motivazione. Falsa applicazione della legge.
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi. Carenza di presupposti fissati della legge. Incompletezza e difetto dell'istruttoria. Assenza di motivazione.
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Assenza di motivazione. Motivazione insufficiente, contraddittoria e dubbiosa. Violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale. Falsa applicazione della legge.
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Contraddittorietà tra più parti dello stesso atto o tra più atti. Carenza di motivazione. Vizi di forma. Mancata applicazione della legge.
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Vizi di forma. Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi. Sviamento di potere. Assenza di motivazione.
Un controllo di gestione deve essere... Efficace, economico, effettuato su un campione annuale di servizi o prodotti, basato sui costi di produzione. Analitico, sistematico, obiettivo, realistico, orientato verso il programma dell'azienda. Imparziale, a campione, efficiente, basato sulla motivazione dei lavoratori e l'analisi dei costi. Sintetico, casuale, impostato su capacità future dell'azienda, legato strettamente all'opinione del top management.
La decisione di rito che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere di irricevibilità, di inammissibilità e di nullità. Costituisce una decisione di irricevibilità... Presentazione del ricorso ad autorità incompetente. Presentazione del ricorso fuori termine. Mancanza di qualcuno degli elementi essenziali. Presentazione del ricorso da soggetto carente di interesse.
La decisione di rito che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere di irricevibilità, di inammissibilità e di nullità. Costituisce una decisione di nullità... Proposizione del ricorso contro un atto non impugnabile. Presentazione del ricorso ad autorità diversa da quella indicata nell'atto (non appartenente alla stessa amministrazione). Presentazione del ricorso da soggetto carente di interesse. Mancanza di qualcuno degli elementi essenziali.
Il ricorso gerarchico proprio è un rimedio amministrativo... Ordinario e generale consistente nell'impugnativa di un atto non definitivo proposta all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto. A tutela di diritti soggettivi ed interessi legittimi, con il quale si possono far valere i soli vizi di legittimità. Ordinario, a carattere rinnovativo e generale consistente nell'impugnativa di un atto definitivo proposta all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto. A tutela di diritti soggettivi ed interessi legittimi, con il quale si possono far valere i soli vizi di merito.
Il ricorso gerarchico proprio è un rimedio amministrativo... Che consente di far valere vizi di legittimità e di merito e di tutelare diritti soggettivi e interessi legittimi. Che consente di far valere vizi di legittimità a tutela di diritti soggettivi e interessi legittimi. Ordinario, a carattere rinnovativo e generale consistente nell'impugnativa di un atto definitivo proposta all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto. A carattere eccezionale.
La giurisdizione generale di legittimità del G.A... Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. È detta anche giurisdizione di annullamento. È limitata quanto al potere di decisione, può solo riformare l'atto annullato. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di incompetenza di un atto amministrativo.
La giurisdizione generale di legittimità del G.A... Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. Può utilizzare tutti i mezzi di prova consentiti nel giudizio di merito. È limitata quanto al potere di decisione, può solo sostituire l'atto annullato. Può pronunciare l'annullamento dell'atto.
Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio riunisce le competenze omogenee dei precedenti Ministeri dell'ambiente e dei lavori pubblici. Sotto la sua vigilanza opera l'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici, con il compito, tra l'altro di... Predisporre le normative tecniche e gli standard per la certificazione di qualità aziendale e dei prodotti. Vigilare sugli enti di normazione tecnica e sugli organismi di accreditamento dei sistemi di qualità aziendale e dei prodotti. Svolgere i compiti e le attività tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezione dell'ambiente, per la tutela delle risorse idriche e della difesa del suolo, ivi compresi l'individuazione e delimitazione dei bacini idrografici nazionali e interregionali. Omologare e approvare i veicoli a motore e loro rimorchi, loro componenti e unità tecniche indipendenti.
Al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono attribuite le funzioni ed i compiti statali in materia di identificazione delle linee fondamentali dell'assetto del territorio con riferimento alle reti infrastrutturali, politiche urbane e dell'edilizia abitativa, opere marittime e infrastrutture idrauliche, trasporti e viabilità. Sotto la sua vigilanza opera l'Agenzia dei trasporti terrestri e delle infrastrutture con il compito, tra l'altro, di... Esercitare le attività tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezione dell'ambiente, per la tutela delle risorse idriche e della difesa del suolo. Esercitare l'attività di controllo di conformità delle macchine, degli impianti e di prodotti. Svolgere i servizi geotopocartografici e quelli relativi alle conservatorie dei registri immobiliari. Definire standard e prescrizioni tecniche in materia di sicurezza stradale e norme tecniche relative alle strade e loro pertinenze ed alla segnaletica stradale.
Il Ministero dell'economia e delle finanze rappresenta la più incisiva innovazione relativa al riparto delle competenze settoriali all'interno del Governo. Sotto il suo controllo sono poste quattro Agenzie fiscali, tra cui l'Agenzia delle entrate, con il compito, tra l'altro, di... Svolgere i servizi geotopocartografici e quelli relativi alle conservatorie dei registri immobiliari. Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei tributi diretti e dell'IVA, nonché di tutte le imposte, diritti o entrate erariali o locali, entrate anche di natura extratributaria, già di competenza del dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze o affidati alla sua gestione in base alla legge o ad apposite convenzioni stipulate con gli enti impositori o con gli enti creditori. Costituire l'anagrafe dei beni immobiliari esistenti sul territorio nazionale sviluppando, anche ai fini della semplificazione dei rapporti con gli utenti, l'integrazione fra i sistemi informativi attinenti alla funzione fiscale ed alle trascrizioni ed iscrizioni in materia di diritti sugli immobili. Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei diritti doganali e della fiscalità interna negli scambi internazionali, nonché delle accise sulla produzione e sui consumi.
I cambiamenti introdotti dalla riforma dell'organizzazione ministeriale sono caratterizzati da una spinta alla razionalizzazione e semplificazione del quadro amministrativo, come ad esempio la tendenza alla riduzione del numero dei Ministeri e la diffusione delle Agenzie. All'Agenzia delle dogane il D.Lgs. n. 300/1999 ha affidato, tra l'altro, il compito di... Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei diritti doganali e della fiscalità interna negli scambi internazionali, nonché delle accise sulla produzione e sui consumi. Perseguire il massimo livello di adempimento degli obblighi fiscali sia attraverso l'assistenza ai contribuenti, sia attraverso i controlli diretti a contrastare gli inadempimenti e l'evasione fiscale. Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei tributi diretti e dell'IVA, nonché di tutte le imposte, diritti o entrate erariali o locali già di competenza del dipartimento delle entrate del ministero delle finanze. Svolgere i servizi relativi al catasto, i servizi geotopocartografici e quelli relativi alle conservatorie dei registri immobiliari.
La nuova configurazione data all'organizzazione centrale dello Stato dal D.Lgs. n. 300/1999 è molto innovativa rispetto al modello tradizionale, innanzitutto muovendo nel senso di estendere anche ai vertici degli apparati l'obiettivo generale di snellimento dell'amministrazione pubblica. A tale scopo sono state istituite numerose Agenzie, strutture autonome ed agili nel funzionamento (almeno nelle intenzioni istitutive) da affiancare a supporto tecnico delle attività ministeriali. L'Agenzia del territorio ha il compito, tra l'altro, di... Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei diritti doganali e della fiscalità interna negli scambi internazionali, nonché delle accise sulla produzione e sui consumi. Amministrare i beni immobili dello Stato, razionalizzandone e valorizzandone l'impiego. Svolgere i servizi relativi al catasto, i servizi geotopocartografici e quelli relativi alle conservatorie dei registri immobiliari. Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei tributi diretti e dell'IVA, nonché di tutte le imposte, diritti o entrate erariali o locali già di competenza del dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze.
La nuova configurazione data all'organizzazione centrale dello Stato dal D.Lgs. n. 300/1999 è molto innovativa rispetto al modello tradizionale, innanzitutto muovendo nel senso di estendere anche ai vertici degli apparati l'obiettivo generale di snellimento dell'amministrazione pubblica. A tale scopo sono state istituite numerose Agenzie, strutture autonome ed agili nel funzionamento (almeno nelle intenzioni istitutive) da affiancare a supporto tecnico delle attività ministeriali. L'Agenzia del territorio ha il compito, tra l'altro, di... Amministrare i beni immobili dello Stato, razionalizzandone e valorizzandone l'impiego. Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei diritti doganali e della fiscalità interna negli scambi internazionali, nonché delle accise sulla produzione e sui consumi. Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei tributi diretti e dell'IVA, nonché di tutte le imposte, diritti o entrate erariali o locali già di competenza del dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze. Costituire l'anagrafe dei beni immobiliari esistenti sul territorio nazionale sviluppando, anche ai fini della semplificazione dei rapporti con gli utenti, l'integrazione fra i sistemi informativi attinenti alla funzione fiscale ed alle trascrizioni ed iscrizioni in materia di diritti sugli immobili.
Con il riordino dell'organizzazione del Governo delineato dal D.Lgs. n. 300/1999 sono state istituite le Agenzie fiscali, tra le quali, l'Agenzia del demanio con il compito, tra l'altro, di... Svolgere i servizi relativi al catasto, i servizi geotopocartografici e quelli relativi alle conservatorie dei registri immobiliari. Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei diritti doganali e della fiscalità interna negli scambi internazionali, nonché delle accise sulla produzione e sui consumi. Amministrare i beni immobili dello Stato, razionalizzandone e valorizzandone l'impiego. Gestire l'osservatorio del mercato immobiliare ed i connessi servizi estimativi che può offrire direttamente sul mercato.
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni,... L'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale. La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa. L'organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. L'adozione di atti e provvedimenti amministrati in genere.
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni,... La definizione dei criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno. L'organizzazione delle risorse umane. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi in genere.
L'art. 3 del D.Lgs. n. 29/1993 (ora art. 4 del D.Lgs. n. 165/2001) sancisce una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni,... L'organizzazione delle risorse umane. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno. La richiesta di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato. La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa.
Il legislatore nel riformulare gli artt. 3 e 14 del D.Lgs. n. 29/1993, con gli artt. 3 e 9 del D.Lgs. n. 80/1998, trasfusi ora negli art. 4 e 14 del D.Lgs. n. 165/2001 ha accentuato il principio della distinzione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo degli organi di governo e funzioni di gestione e attuazione amministrativa dei dirigenti. Rientrano tra le funzioni di indirizzo politico-amministrativo... L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno. La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. L'organizzazione delle risorse umane. La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa.
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni,... L'organizzazione delle risorse umane. La definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno. La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa.
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni,... L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno. La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa. L'organizzazione delle risorse umane. Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo.
Il legislatore con il D.Lgs. n. 29/1993 ha attuato in modo netto il principio di separazione (rectius, distinzione funzionale) tra politica ed amministrazione. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... L'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno. Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo. La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione.
Il legislatore nel riformulare gli artt. 3 e 14 del D.Lgs. n. 29/1993, con gli art. 3 e 9 del D.Lgs. n. 80/1998, trasfusi ora negli art. 4 e 14 del D.Lgs. n. 165/2001 ha accentuato il principio della distinzione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo degli organi di governo e funzioni di gestione e attuazione amministrativa dei dirigenti. Rientrano tra le funzioni di gestione e attuazione amministrativa... La definizione dei programmi da attuare. L'organizzazione delle risorse umane. La verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. La richiesta di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato.
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... La richiesta di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato. Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo. La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. L'organizzazione delle risorse strumentali.
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... La definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi. Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo. L'organizzazione delle risorse di controllo. L'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale.
Il D.Lgs. 165/2001 trattando del riordino dell'Esecutivo, opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. La richiesta di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato. La verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. La definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi e di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi.
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo. La gestione finanziaria, mediante autonomi poteri di spesa. La definizione dei criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. La richiesta di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato.
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo. La gestione tecnica mediante autonomi poteri di spesa. La definizione dei criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi.
Dispone il D.Lgs. 165/2001 che gli organismi di controllo interno delle pubbliche amministrazioni verificano periodicamente la rispondenza delle determinazioni organizzative ai principi indicati dalla legge. Scopo del controllo è, tra l'altro, quello... Relazionare semestralmente al Dipartimento della funzione pubblica. Rendere esecutive le determinazioni. Di fornire elementi per l'adozione delle misure previste nei confronti dei responsabili della gestione. Verificare le finalità delle determinazioni ai fini della corresponsione di eventuali compensi incentivanti.
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che gli organismi di controllo interno delle pubbliche amministrazioni verificano periodicamente la rispondenza delle determinazioni organizzative ai principi indicati dalla legge. Scopo del controllo è, tra l'altro, quello di... Verificare le finalità delle determinazioni ai fini della corresponsione di eventuali compensi incentivanti. Proporre l'adozione di eventuali interventi correttivi. Annullare le determinazioni non conformi ai principi indicati dalla legge. Relazionare semestralmente al Dipartimento della funzione pubblica.
Dispone il D.Lgs. 165/2001 che gli organismi di controllo interno delle pubbliche amministrazioni verificano periodicamente la rispondenza delle determinazioni organizzative ai principi indicati dalla legge. Scopo del controllo è, tra l'altro, quello di... Proporre l'adozione di eventuali interventi correttivi e di fornire elementi per l'adozione delle misure previste nei confronti dei responsabili della gestione. Relazionare semestralmente al Dipartimento della funzione pubblica. Rendere esecutive le determinazioni, o annullare quelle non conformi ai principi indicati dalla legge. Verificare le capacità gestionali ed organizzative dei responsabili ai fini della corresponsione di eventuali compensi incentivanti.
Quali compiti assegna il D.Lgs. 165/2001 agli organismi di controllo interno delle P.A. in merito al potere di organizzazione? Gli organismi di controllo interno verificano periodicamente che le assunzioni adottate dagli organi preposti alle gestione in merito ai conferimenti di incarichi individuali, siano conformi alle disposizioni di cui all'art. 7 del suddetto D.Lgs. Gli organismi di controllo interno esercitano un controllo preventivo di legittimità e di merito su tutti gli atti. Gli organismi di controllo interno verificano periodicamente la rispondenza delle determinazioni organizzative ai princìpi dettati, anche al fine di proporre l'adozione di eventuali interventi correttivi e di fornire elementi per l'adozione delle misure previste nei confronti dei responsabili della gestione. Gli organi di controllo interno possono disporre, anche dopo la loro adozione da parte degli organi di gestione, la sospensione degli atti in materia di organizzazione degli uffici e di rapporti di lavoro.
Il D.Lgs. n. 165/2001 prevede la costituzione di Servizi di accesso polifunzionale alle amministrazioni pubbliche. Tali servizi sono promossi... Dalle Province, d'intesa con i Comuni del proprio territorio. Dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione pubblica e dai Comitati metropolitani. Dalle Città metropolitane. Dalle Regioni.
L'art. 11 del D.Lgs. n. 165/2001, ai fini di garantire la piena attuazione della legge n. 241/1990, detta i principi generali sull'istituzione e il funzionamento dell'Ufficio relazioni con il pubblico, disponendo tra l'altro,... Che il personale dell'Ufficio relazioni con il pubblico abbia accesso a tutti gli atti dell'amministrazione, compresi quelli per i quali il rappresentante legale dell'ente abbia inibito la visione. Che l'Ufficio relazioni con il pubblico valuti con ampia autonomia se porre a carico dell'utente ovvero a carico dell'ente le spese per le comunicazioni postali relative al rapporto d'utenza. Che gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedono, anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche, al servizio all'utenza per i diritti di partecipazione di cui alla legge n. 241/1990. Che, ove non sia stato istituito, ai sensi della legge n. 241/1990, il responsabile del procedimento, tale incarico formale sia affidato all'Ufficio relazioni con il pubblico.
Il D.Lgs. n. 165/2001 detta i principi generali sull'istituzione e il funzionamento dell'ufficio relazioni con il pubblico, disponendo tra l'altro,... Che al fine di assicurare la conoscenza di normative, servizi e strutture, le amministrazioni pubbliche programmano ed attuano iniziative di comunicazione di pubblica utilità. Che per garantire l'assegnazione di personale dell'ufficio relazioni con il pubblico sia consentito il distacco temporaneo anche di personale dipendente da altre amministrazioni. Che agli uffici per le relazioni con il pubblico venga assegnato, anche in aggiunta alle attuali dotazioni organiche delle singole amministrazioni, personale con idonea qualificazione e con elevata capacità di avere contatti con il pubblico, eventualmente assicurato da apposita formazione. Che tutte le comunicazioni all'utenza relative ai servizi pubblici siano effettuate con tasse postali a carico dell'ente mittente.
Il D.Lgs. n. 165/2001 istituisce riconoscimenti a favore del responsabile dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico e del personale da lui indicato, per la promozione di iniziative volte al miglioramento dei servizi per il pubblico e di procedure per l'accelerazione delle modalità di accesso informale alle informazioni. A tale scopo... Il personale applicato presso l'Ufficio per le relazioni con il pubblico non è considerato gravante sulle dotazioni organiche dell'ente. Il personale applicato deve essere inserito in via prioritaria nei corsi di aggiornamento professione avviati dall'amministrazione. Al personale applicato presso l'Ufficio per le relazioni con il pubblico possono essere erogati congedi e permessi in deroga ai limiti previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro. Il riconoscimento delle iniziative positivamente realizzate costituisce titolo autonomamente valutabile in concorsi pubblici e nella progressione di carriera del dipendente.
In materia di ufficio per le relazioni con il pubblico, il D.Lgs. n. 165/2001 stabilisce che... Qualunque iniziativa del responsabile dell'ufficio per le relazioni con il pubblico volta all'incremento delle modalità di accesso alle informazioni deve essere preventivamente approvata dall'organo di gestione dell'ente. Per le comunicazioni previste dalla legge 241/1990 si applicano le norme vigenti che dispongono la tassa a carico del destinatario. Tutte le comunicazioni all'utenza relative ai servizi pubblici siano effettuate con tasse postali a carico dell'ente mittente. Agli uffici per le relazioni con il pubblico viene assegnato, nell'ambito delle attuali dotazioni organiche delle singole amministrazioni, personale con idonea qualificazione e con elevata capacità di avere contatti con il pubblico.
L'art. 11 del D.Lgs. n. 165/2001 detta i principi generali sull'istituzione e il funzionamento dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico, disponendo tra l'altro... Che il personale dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico abbia accesso a tutti gli atti dell'amministrazione, compresi quelli per i quali il rappresentante legale dell'ente abbia inibito la visione. Che gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedano, anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche, all'informazione all'utenza relativa agli atti e allo stato dei procedimenti. Che, ove non sia stato istituito, ai sensi della legge n. 241/1990, il responsabile del procedimento, tale incarico formale sia affidato all'Ufficio relazioni con il pubblico. Che l'Ufficio relazioni con il pubblico sia dotato di un proprio fondo per assicurare le spese di funzionamento, comprese quelle necessarie per intrattenere rapporti di cortesia con gli utenti.
L'art. 11 del D.Lgs. n. 165/2001 detta i principi generali sull'istituzione e il funzionamento dell'Ufficio relazioni con il pubblico, disponendo tra l'altro,... Che, ove non sia stato istituito, ai sensi della legge n. 241/1990, il responsabile del procedimento, tale incarico formale sia affidato all'Ufficio relazioni con il pubblico. Che gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedano, anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche, alla ricerca ed analisi finalizzate alla formulazione di proposte alla propria amministrazione sugli aspetti organizzativi e logistici del rapporto con l'utenza. Che l'Ufficio relazioni con il pubblico valuti con ampia autonomia se porre a carico dell'utente ovvero a carico dell'ente le spese per le comunicazioni postali relative al rapporto d'utenza. Che l'Ufficio relazioni con il pubblico possa disporre l'autonomo utilizzo di qualsiasi dipendente dell'ente, tenuto conto anche dell'organico complessivo e delle unità presenti in servizio.
L'art. 11 del D.Lgs. n. 165/2001 detta i principi generali sull'istituzione e il funzionamento dell'Ufficio relazioni con il pubblico, disponendo tra l'altro,... Che qualunque iniziativa del responsabile dell'ufficio per le relazioni con il pubblico volta all'incremento delle modalità di accesso alle informazioni deve essere preventivamente approvata dall'organo di gestione dell'ente. Che per le comunicazioni all'utenza previste dalla legge n. 241/1990 non si applicano le norme vigenti che dispongono la tassa a carico del destinatario. Che l'Ufficio relazioni con il pubblico possa disporre l'autonomo utilizzo di qualsiasi dipendente dell'ente, tenuto conto anche dell'organico complessivo e delle unità presenti in servizio. Che siano esentate dall'istituzione dell'Ufficio relazioni con il pubblico le sole amministrazioni il cui organico di personale registri carenze superiori al 15%.
La separazione tra politica ed amministrazione operata dal legislatore con il D.Lgs. n. 29/1993 costituisce una novità essenziale introdotta nel nostro ordinamento, destinata a porre in essere uno strumento a tutela del ruolo dirigenziale, fino ad allora appartenente agli apparati di diretta collaborazione del Ministro. Il Ministro, nell'esercizio dei poteri oggi definiti dall'art. 14 del D.Lgs. n. 165/2001, tra l'altro... Adotta gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercita i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate. Definisce obiettivi, priorità, piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attività amministrativa e per la gestione. Svolge le attività di organizzazione e gestione del personale. Dirige, coordina e controlla l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia.
Il Ministro, nell'esercizio dei poteri di indirizzo politico-amministrativo, periodicamente e comunque ogni anno entro dieci giorni dalla pubblicazione della legge di bilancio, anche sulla base delle proposte dei dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro... Effettua, ai fini dell'adempimento dell'attività amministrativa e della gestione, l'assegnazione delle risorse ai dirigenti preposti ai centri di responsabilità delle rispettive amministrazioni. Richiede direttamente pareri agli organi consultivi dell'amministrazione e risponde ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza. Svolge le attività di gestione dei rapporti sindacali e di lavoro. Decide sui ricorsi gerarchici contro gli atti ed i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti.
Con il D.Lgs. 29/1993, si è creata una precisa distinzione di funzioni ed attribuzioni di competenza tra Ministro e dirigenti, da ciò ne consegue che il Ministro... Non può avocare a sé provvedimenti di competenza dei dirigenti, ma può adottare provvedimenti o atti di loro competenza. Può riformare, riservare o avocare a sé o altrimenti adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Non può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Non può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti, ma può avocare a sé provvedimenti o atti di loro competenza.
La dirigenza è stata oggetto, nel D.Lgs. n. 29/1993, di una completa ristrutturazione negli elementi fondamentali, volta ad un totale ribaltamento della precedente ottica. A seguito di detta ristrutturazione il Ministro... Può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Non può riformare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che il Ministro... Può riservare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Non può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può riformare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può riformare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
A seguito del nuovo volto dato dal D.Lgs. n. 29/1993 alla dirigenza il Ministro... Può riservare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Non può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
A seguto dell'affermazione dell'autonomia gestionale ed operativa dei dirigenti dettata dal D.Lgs. n. 29/1993 (oggi D.Lgs. n. 165/2001) il Ministro... Dirige, coordina e controlla l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia. Non può riservare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Promuove e resiste alle liti. Ha il potere di conciliare e di transigere.
Dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 che i dirigenti di uffici dirigenziali generali... Definiscono i criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. Definiscono gli obiettivi ed i programmi da attuare ed adottano gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni. Formulano proposte ed esprimono pareri al Ministro nelle materie di sua competenza. Richiedono i pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato.
Dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 che i dirigenti di uffici dirigenziali generali... Definiscono obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. Curano l'attuazione dei piani, programmi e direttive generali definite dal Ministro e attribuiscono ai dirigenti gli incarichi e la responsabilità di specifici progetti e gestioni. Richiedono i pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato. Definiscono i criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi.
Dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 che i dirigenti di uffici dirigenziali generali... Definiscono gli obiettivi ed i programmi da attuare ed adottano gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni. Richiedono i pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato. Definiscono gli obiettivi che i dirigenti devono perseguire e attribuiscono le conseguenti risorse umane, finanziarie e materiali. Definiscono i criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi.
Dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 che i dirigenti di uffici dirigenziali generali... Adottano gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale non generale. Definiscono obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. Definiscono i criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. Richiedono i pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato.
Con il D.Lgs. 29/1993, si è riproposta la separazione tra politica e amministrazione, mediante un disegno organico che ha riguardato i rapporti tra i dirigenti e gli organi eletti direttamente o indirettamente dal popolo e, in particolare, ha trasformato il rapporto tra Ministro e dirigenti da gerarchia in direzione. Il Ministro, nell'esercizio dei poteri definiti dall'attuale normativa, tra l'altro... Attribuisce ai dirigenti gli incarichi e la responsabilità di specifici progetti e gestioni. Definisce obiettivi, priorità, piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attività amministrativa e per la gestione. Adotta gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercita i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientrati nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti. Dirige, coordina e controlla l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia.
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'estero. La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo. L'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale.
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni,... La gestione tecnica mediante autonomi poteri di spesa. La gestione amministrativa mediante autonomi poteri di spesa. La definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari e di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. L'organizzazione delle risorse umane.
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali ulteriori funzioni e compiti amministrativi. Da tale ambito ha escluso, tra l'altro,... I compiti relativi al sistema di protezione civile in genere. I compiti relativi alla tutela dell'ambiente e della salute in genere. Cittadinanza, immigrazione, rifugiati e asilo politico, estradizione. Tramvie e linee automobilistiche, nonché viabilità, acquedotti e lavori pubblici.
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali ulteriori funzioni e compiti amministrativi. Da tale ambito ha escluso, tra l'altro,... Rapporti tra lo Stato e le confessioni religiose. La programmazione nel settore dello spettacolo in genere, nonché il turismo e l'industria alberghiera. I compiti relativi alla difesa del suolo in genere. I compiti relativi alla tutela dell'ambiente in genere.
La legge 15/3/1997, n. 59 esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli enti locali, tra l'altro,... La programmazione nel settore dello spettacolo in genere. I compiti e le attività in materia di controllo sugli enti locali. I compiti relativi all'ordine pubblico e alla sicurezza pubblica. I compiti relativi alla difesa del suolo in genere.
La legge 15/3/1997, n. 59 esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli enti locali, tra l'altro,... I compiti e le attività in materia di controllo sugli enti locali. Beneficenza pubblica ed assistenza sanitaria ed ospedaliera. I compiti preordinati ad assicurare l'esecuzione a livello nazionale degli obblighi derivanti dal Trattato sull'Unione europea. Polizia locale urbana e rurale.
La legge Bassanini (legge n. 59/1997) esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, tra l'altro, i compiti di rilievo nazionale del sistema di protezione civile. Chi definisce tali «compiti di rilievo nazionale»? Il Parlamento, con legge ordinaria. La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano. Il Ministro dell'interno di concerto con il Dipartimento della funzione pubblica. Il Governo, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano.
Quale dei seguenti è un «interesse primario» - come definito dalla legge n. 59/1997 - che lo Stato, le Regioni e gli enti locali devono assicurare nella gestione delle proprie attività istituzionali? La promozione dello sviluppo economico, la valorizzazione dei sistemi produttivi e la promozione della ricerca applicata. Il coordinamento dei rapporti con l'Unione europea e lo sviluppo del sistema valutario e bancario. L'amministrazione della giustizia e l'ordine pubblico e la sicurezza pubblica. La tutela dei beni culturali e del patrimonio storico e artistico.
La legge n. 59/1997 indica nella promozione dello sviluppo economico, nella valorizzazione dei sistemi produttivi e nella promozione della ricerca applicata gli interessi pubblici primari che lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e gli altri enti locali assicurano nell'ambito delle rispettive competenze, nel rispetto, tra l'altro,... Della libera iniziativa economica e sociale e della libera iniziativa privata. Delle regole del «mercato» universalmente riconosciute. Della sanità e sicurezza pubblica, della tutela dell'ambiente e delle esigenze della salute. Delle convinzioni politiche e religiose e della libera iniziativa economica e sociale.
La legge n. 59/1997 indica nella promozione dello sviluppo economico, nella valorizzazione dei sistemi produttivi e nella promozione della ricerca applicata gli interessi pubblici primari che lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e gli altri enti locali assicurano nell'ambito delle rispettive competenze, nel rispetto, tra l'altro,... Delle convinzioni politiche e religiose. Delle autonomie locali. Dei diritti fondamentali dell'uomo e delle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità. Della libera iniziativa economica e sociale.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime, si attua, tra l'altro,... Il principio della copertura finanziaria e patrimoniale dei costi per l'esercizio delle funzioni amministrative. Il principio di autonomia organizzativa e regolamentare e di responsabilità degli enti locali nell'esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi ad essi conferiti. Il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni. Il principio di sussidiarietà.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di omogeneità,... In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni. Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo. Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di completezza,... Con l'attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati, in attuazione del principio di sussidiarietà, e delle funzioni di programmazione. Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative, con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo. Con la conseguente attribuzione ad un unico soggetto delle funzioni e dei compiti connessi, strumentali e complementari, e quello di identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di cooperazione tra Stato, Regioni ed enti locali,... Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo. Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea. Con l'attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati in attuazione del principio di sussidiarietà e delle funzioni di programmazione.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di adeguatezza,... Con l'attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati in attuazione del principio di sussidiarietà e delle funzioni di programmazione. In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni. Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea. Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni,... In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni. In considerazione delle diverse caratteristiche, anche associative, demografiche, territoriali e strutturali degli enti riceventi. Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea. Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Prevedere che ciascuna amministrazione provveda periodicamente e comunque annualmente alla elaborazione di specifici indicatori di efficacia, efficienza ed economicità ed alla valutazione comparativa dei costi, rendimenti e risultati. Prevedere, per i casi di mancato rispetto del termine del procedimento, di mancata o ritardata adozione del provvedimento, di ritardato o incompleto assolvimento degli obblighi e delle prestazioni da parte della pubblica amministrazione, di forme di indennizzo automatico e forfettario a favore dei soggetti richiedenti il provvedimento. Prevedere la definizione, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, di un codice di comportamento dei dipendenti della pubblica amministrazione e le modalità di raccordo con la disciplina contrattuale delle sanzioni disciplinari, nonché l'adozione di codici di comportamento da parte delle singole amministrazioni pubbliche. Aggiornare le procedure, prevedendo la più estesa e ottimale utilizzazione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, anche nei rapporti con i destinatari dell'azione amministrativa.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Ricondurre le intese, gli accordi e gli atti equiparabili comunque denominati, nonché le conferenze di servizi, previste dalle normative vigenti, aventi il carattere della ripetitività, ad uno o più schemi base o modelli di riferimento nei quali, ai sensi degli artt. da 14 a 14quater della legge n. 241/1990, siano stabilite le responsabilità, le modalità di attuazione e le conseguenze degli eventuali inadempimenti. Garantire a tutte le amministrazioni pubbliche autonomi livelli di contrattazione collettiva integrativa nel rispetto dei vincoli di bilancio di ciascuna amministrazione. Prevedere che ciascuna amministrazione provveda periodicamente e comunque annualmente alla elaborazione di specifici indicatori di efficacia, efficienza ed economicità ed alla valutazione comparativa dei costi, rendimenti e risultati. Procedere alla razionalizzazione e redistribuzione delle competenze tra i Ministeri, tenuto conto delle esigenze derivanti dall'appartenenza dello Stato all'Unione europea in ogni caso riducendone il numero.
L'art. 20 della legge 15/3/1997, n. 59, ha delineato principi e criteri generali che devono informare l'attività regolamentare del Governo nella definizione dei procedimenti amministrativi relativi alle materie oggetto di delegificazione. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi e/o criteri? Riordinare gli enti pubblici nazionali operanti in settori diversi dalla assistenza e previdenza, nonché le istituzioni di diritto privato e le società per azioni, controllate direttamente o indirettamente dallo Stato, che operano, anche all'estero, nella promozione e nel sostegno pubblico al sistema produttivo nazionale. Procedere alla razionalizzazione e redistribuzione delle competenze tra i Ministeri, tenuto conto delle esigenze derivanti dall'appartenenza dello Stato all'Unione europea in ogni caso riducendone il numero. Avvalimento di uffici e strutture tecniche e amministrative pubbliche da parte di altre pubbliche amministrazioni, sulla base di accordi conclusi ai sensi dell'art. 15 della legge n. 241/1990. Prevedere che ciascuna amministrazione provveda periodicamente e comunque annualmente alla elaborazione di specifici indicatori di efficacia, efficienza ed economicità ed alla valutazione comparativa dei costi, rendimenti e risultati.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Riordinare e potenziare i meccanismi e gli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche. Razionalizzare ed omogeneizzare i poteri di vigilanza ministeriale, con esclusione, di norma, di rappresentanti ministeriali negli organi di amministrazione. Sopprimere i procedimenti che risultino non più rispondenti alle finalità e agli obiettivi fondamentali definiti dalla legislazione di settore o che risultino in contrasto con i princìpi generali dell'ordinamento giuridico nazionale o comunitario. Prevedere la definizione, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, di un codice di comportamento dei dipendenti della pubblica amministrazione e le modalità di raccordo con la disciplina contrattuale delle sanzioni disciplinari, nonché l'adozione di codici di comportamento da parte delle singole amministrazioni pubbliche.
L'art. 20 della legge 15/3/1997, n. 59, ha delineato principi e criteri generali che devono informare l'attività regolamentare del Governo nella definizione dei procedimenti amministrativi relativi alle materie oggetto di delegificazione. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi e/o criteri? Prevedere procedure facoltative di consultazione delle organizzazioni sindacali firmatarie dei contratti collettivi dei relativi comparti prima dell'adozione degli atti interni di organizzazione aventi riflessi sul rapporto di lavoro. Riorganizzare e razionalizzare gli organi di rappresentanza periferica dello Stato con funzioni di raccordo, supporto e collaborazione con le Regioni e gli enti locali. Razionalizzare l'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri, anche attraverso il riordino, la soppressione e la fusione di Ministeri, nonché di amministrazioni centrali anche ad ordinamento autonomo. Sostituire gli organi collegiali con conferenze di servizi o con interventi, nei relativi procedimenti, dei soggetti portatori di interessi diffusi.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Procedere alla razionalizzazione e redistribuzione delle competenze tra i Ministeri, tenuto conto delle esigenze derivanti dall'appartenenza dello Stato all'Unione europea in ogni caso riducendone il numero. Riordinare gli enti pubblici nazionali operanti in settori diversi dalla assistenza e previdenza, nonché le istituzioni di diritto privato e le società per azioni, controllate direttamente o indirettamente dallo Stato, che operano, anche all'estero, nella promozione e nel sostegno pubblico al sistema produttivo nazionale. Trasferire ad organi monocratici o ai dirigenti amministrativi le funzioni anche decisionali, che non richiedano, in ragione della loro specificità, l'esercizio in forma collegiale. Semplificare e rendere più spedite le procedure di contrattazione collettiva nell'ambito dell'impiego pubblico anche attraverso il riordino e il potenziamento dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN).
L'art. 20 della legge 15/3/1997, n. 59, ha delineato principi e criteri generali che devono informare l'attività regolamentare del Governo nella definizione dei procedimenti amministrativi relativi alle materie oggetto di delegificazione. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi e/o criteri? Riordinare e potenziare i meccanismi e gli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche. Completare l'integrazione della disciplina del lavoro pubblico con quella del lavoro privato e la conseguente estensione al lavoro pubblico delle disposizioni del codice civile e delle leggi sui rapporti di lavoro privato nell'impresa. Adeguare la disciplina sostanziale e procedimentale dell'attività e degli atti amministrativi ai princìpi della normativa comunitaria, anche sostituendo al regime concessorio quello autorizzatorio. Razionalizzare ed omogeneizzare i poteri di vigilanza ministeriale, con esclusione, di norma, di rappresentanti ministeriali negli organi di amministrazione.
L'art. 20 della legge 15/3/1997, n. 59, ha delineato principi e criteri generali che devono informare l'attività regolamentare del Governo nella definizione dei procedimenti amministrativi relativi alle materie oggetto di delegificazione. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi e/o criteri? Contenere le spese di funzionamento dei ministeri, anche attraverso il ricorso obbligatorio a forme di comune utilizzo di contraenti ovvero di organi. Prevedere, per i casi di mancato rispetto del termine del procedimento, di mancata o ritardata adozione del provvedimento, di ritardato o incompleto assolvimento degli obblighi e delle prestazioni da parte della pubblica amministrazione, di forme di indennizzo automatico e forfettario a favore dei soggetti richiedenti il provvedimento. Semplificare i procedimenti amministrativi, e quelli che agli stessi risultano strettamente connessi o strumentali, in modo da ridurre il numero delle fasi procedimentali e delle amministrazioni intervenienti, anche riordinando le competenze degli uffici, accorpando le funzioni per settori omogenei, sopprimendo gli organi che risultino superflui e costituendo centri interservizi dove raggruppare competenze diverse ma confluenti in una unica procedura. Riorganizzare e razionalizzare gli organi di rappresentanza periferica dello Stato con funzioni di raccordo, supporto e collaborazione con le Regioni e gli enti locali.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Estendere il regime di diritto privato del rapporto di lavoro anche ai dirigenti generali ed equiparati delle amministrazioni pubbliche, mantenendo ferme le altre esclusioni previste dal D.Lgs. n. 29/1993. Prevedere che ciascuna amministrazione organizzi un sistema informativo-statistico di supporto al controllo interno di gestione, alimentato da rilevazioni periodiche, al massimo annuali, dei costi, delle attività e dei prodotti. Semplificare e rendere più spedite le procedure di contrattazione collettiva nell'ambito dell'impiego pubblico anche attraverso il riordino e il potenziamento dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN). Sopprimere i procedimenti che comportino, per l'amministrazione e per i cittadini, costi più elevati dei benefìci conseguibili, anche attraverso la sostituzione dell'attività amministrativa diretta con forme di autoregolamentazione da parte degli interessati.
È corretto asserire che sui regolamenti del Consiglio regionale attinenti l'autonomia organizzativa viene esclusa ogni valutazione del merito? No. Tutti gli atti amministrativi della Regione sono soggetti al controllo di merito da parte del CO.RE.CO. Sì. La legge 127/1997 esclude ogni valutazione di merito su tutti gli atti amministrativi della Regione. Sì, la legge 127/1997 esclude solo su tale fattispecie un controllo di merito. Sì, la legge 127/1997 esclude ogni controllo sul merito dei soli regolamenti regionali.
È corretto asserire che sui regolamenti del Consiglio regionale attinenti l'autonomia funzionale viene esclusa ogni valutazione del merito? Sì, la legge 127/1997 esclude solo su tale fattispecie un controllo di merito. Sì. La legge 127/1997 esclude ogni valutazione di merito su tutti gli atti amministrativi della Regione. Sì, la legge 127/1997 esclude ogni controllo sul merito dei soli regolamenti regionali. No. Tutti gli atti amministrativi della Regione sono soggetti al controllo di merito da parte della Commissione statale di controllo.
È corretto asserire che sui regolamenti del Consiglio regionale viene esclusa ogni valutazione del merito? Sì, la legge 127/1997 esclude ogni controllo sul merito dei soli regolamenti regionali. Sì. La legge 127/1997 esclude ogni valutazione di merito su tutti gli atti amministrativi della Regione. No, la legge 127/1997 prevede espressamente un controllo di merito solo sui regolamenti. No. Tutti gli amministrativi della Regione sono soggetti al controllo di merito da parte della Corte dei Conti.
È corretto asserire che sugli atti della Regione costituenti adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea è esclusa ogni valutazione del merito? Sì. La legge 127/1997 esclude ogni valutazione di merito su tutti gli atti amministrativi della Regione. No, la legge 127/1997 prevede espressamente un controllo di merito su tali atti. Sì, la legge 127/1997 esclude ogni controllo sul merito solo su tali atti. No. Tutti gli atti amministrativi della Regione costituenti tali adempimenti sono soggetti al controllo di merito da parte del Consiglio Europeo.
È corretto asserire che sugli atti amministrativi della Regione è esclusa ogni valutazione del merito? No, la legge 127/1997 prevede espressamente l'esclusione del controllo di merito solo sui regolamenti. Sì, la legge 127/1997 esclude su tutti gli atti amministrativi della Regione sia un controllo di merito che di legittimità. No. Tutti gli amministrativi della Regione sono sottoposti al controllo di merito previsto dalla legge. Sì. La legge 127/1997 esclude ogni valutazione di merito su tutti gli atti amministrativi della Regione.
Ai sensi dell'art. 17 della L. 127/1997, sui regolamenti del Consiglio regionale attinenti l'autonomia organizzativa... Si applica sia il controllo di merito sia quello di legittimità. Si applica un controllo di merito. Si applica il controllo preventivo di legittimità. Non si applica il controllo di legittimità.
A norma dell'art. 17 della L. 127/1997, sui regolamenti del Consiglio regionale attinenti l'autonomia contabile... Non si applica il controllo di legittimità. Si applica solo il controllo di merito. Si applica solo il controllo preventivo di legittimità. Si applica sia il controllo di merito sia quello di legittimità.
Ai sensi dell'art. 17 della L. 127/1997, sui regolamenti del Consiglio regionale, di norma, ... Si applica il controllo di legittimità. Si applica un controllo di merito. Si applica il controllo successivo di legittimità e preventivo di merito. Si applica il controllo preventivo di merito.
Su quale dei seguenti atti amministrativi della Regione, ai sensi della legge 127/1997, si esercita il controllo di legittimità? Le piante organiche. Gli atti generali di direttiva. Gli atti costituenti adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea. Le variazioni delle piante organiche.
Su quale dei seguenti atti amministrativi della Regione, ai sensi della legge 127/1997, si esercita, di norma, il controllo di legittimità? I regolamenti. Gli atti generali di indirizzo o di direttiva. I piani anche territoriali. Gli atti aventi contenuto normativo a rilevanza esterna.
Quale delle affermazioni che seguono è conforme ai principi vigenti in materia di procedimento amministrativo? Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, la pubblica amministrazione ha interesse a concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Solo ove il procedimento debba essere iniziato d'ufficio, la pubblica amministrazione ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Solo ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, la pubblica amministrazione ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, la pubblica amministrazione ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso.
L'obbligo di conclusione esplicita del procedimento, sancito dalla legge n. 241/1990, sussiste... Solo quando il procedimento debba essere iniziato d'ufficio. Solo quando il procedimento consegua ad istanza. Sia quando il procedimento consegua obbligatoriamente ad istanza, sia quando debba essere iniziato d'ufficio. Quando il responsabile del procedimento presenti motivata istanza di conclusione tramite provvedimento espresso.
Secondo il disposto dell'art. 2 della legge n. 241/1990, nei casi in cui leggi o regolamenti prevedono per l'adozione di un provvedimento l'acquisizione di valutazioni tecniche di organi o enti appositi, i termini previsti per la conclusione del procedimento... Sono sospesi fino all'acquisizione delle valutazioni tecniche per un periodo massimo comunque non superiore a novanta giorni. Continuano a decorrere. Sono sospesi fino all'acquisizione delle valutazioni tecniche per un periodo massimo comunque non superiore a sessanta giorni. Sono sospesi fino all'acquisizione delle valutazioni tecniche per un periodo massimo comunque non superiore a trenta giorni.
Salvi i casi di silenzio assenso, decorsi i termini per la conclusione del procedimento previsti nell'art. 2 della legge n. 241/1990, il ricorso avverso il silenzio dell'amministrazione... Può essere proposto anche senza necessità di diffida all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre un anno dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento. Può essere proposto anche senza necessità di diffida all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre sei mesi dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento. Può essere proposto, previa diffida, all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre sei mesi dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento. Può essere proposto, previa diffida, all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre tre mesi dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento.
Quale obbligo pone a carico dell'amministrazione la legge n. 241 del 1990? L'obbligo della motivazione per gli atti a contenuto generale. L'obbligo della motivazione per gli atti normativi. In ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere. In ogni atto notificato al destinatario deve essere indicato il termine per ricorrere e, dove previsto obbligatoriamente dalla legge, l'autorità cui è possibile ricorrere.
La legge in materia di procedimento amministrativo consente alle pubbliche amministrazioni di indicare le ragioni delle proprie decisioni con riferimento ad altro atto precedentemente emanato dalle stesse? La legge nulla dispone al riguardo; dottrina e giurisprudenza, tuttavia, sono largamente favorevoli alla prassi della motivazione per relationem. No, la legge pone in ogni caso a carico delle pubbliche amministrazioni un obbligo di motivazione espressa delle proprie decisioni. Sì, ma deve trattarsi di atto emanato nel semestre precedente alla data di emanazione dell'atto motivato per relationem. Sì, ma tale atto deve essere richiamato dalla decisione stessa, nonché indicato e reso disponibile nei modi indicati dalla legge.
Esiste per la pubblica amministrazione, ai sensi della legge n. 241/1990, un obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi concernenti l'organizzazione dei pubblici concorsi? Sì. Dispone l'art. 3 della legge n. 241 del 1990 che l'obbligo di motivazione sussiste per tutti i documenti e atti formati dalla P.A., anche se a contenuto generale. L'obbligo di motivazione sussiste solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento. Sì, tale obbligo è espressamente previsto dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. No, costituisce una facoltà della pubblica amministrazione.
Quale tra le seguenti affermazioni corrisponde a quanto stabilito dall'art. 5 della legge n. 241 del 1990? Il dirigente di ciascuna unità organizzativa non può in nessun caso adottare il provvedimento finale. L'unità organizzativa competente e il nominativo del responsabile del procedimento sono comunicati ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenire e, a richiesta, a chiunque vi abbia interesse. L'unità organizzativa competente e il nominativo del responsabile del procedimento possono essere comunicati esclusivamente ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti ed a quelli che per legge debbano intervenire. Anche quando sia stata effettuata l'assegnazione ad altri soggetti la responsabilità dell'istruttoria e di ogni altro adempimento inerente il singolo procedimento è comunque del funzionario preposto all'unità organizzativa.
L'istituto del responsabile del procedimento è una novità introdotta dalla l. n. 241/1990, che incide particolarmente sulla fase istruttoria del procedimento, stabilendo che il dirigente di ciascuna unità organizzativa provvede ad assegnare a sé o ad altro dipendente addetto all'unità la responsabilità dell'istruttoria e di ogni altro adempimento inerente il singolo procedimento nonché, eventualmente, dell'adozione del provvedimento finale. Fino a quando non sia effettuata detta assegnazione... È vietato compiere qualsiasi atto istruttorio, se non in contraddittorio con i soggetti interessati al procedimento. È considerato responsabile del singolo procedimento il funzionario preposto all'unità organizzativa. Non può in nessun caso essere considerato responsabile del singolo procedimento il funzionario preposto all'unità organizzativa. Non decorrono i termini per la conclusione del procedimento.
Esiste un obbligo generale di comunicare ai soggetti di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990 l'unità organizzativa competente? No, il nominativo o la struttura competente possono essere comunicati solo se richiesti. No. Alla pubblica amministrazione è fatto divieto di comunicare sia il nominativo dei soggetti cui sono affidate le singole pratiche sia gli uffici cui esse sono affidate. Sì, tale obbligo è sancito dall'art. 5 della legge n. 241 del 1990. No. La legge n. 241 del 1990 nulla dispone in materia di comunicazione.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Non può mai esperire ispezioni. Non può mai ordinare esibizioni di documenti. Non è mai competente in materia di adozione del provvedimento finale. Adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale. Cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti. Non può esperire ispezioni. Non può ordinare esibizioni di documenti.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale. Accerta d'ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari. Non può esperire ispezioni. Non può ordinare esibizioni di documenti.
Nell'ambito del procedimento amministrativo, quale dei seguenti soggetti, a norma dell'art. 6 della legge 7 agosto 1990, n. 241, valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione di un provvedimento? Sempre il giudice amministrativo. L'organo di vertice dell'amministrazione interessata. In ogni caso, l'organo competente all'adozione del provvedimento finale. Il responsabile del procedimento.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Deve necessariamente delegare l'istruttoria del procedimento. Non può esperire ispezioni. Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale. Adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria.
Dispone l'art. 6 della legge n. 241/1990 che il responsabile del procedimento, tra l'altro,... Propone l'indizione o, avendone la competenza, indice le conferenze di servizi. Può chiedere il rilascio di dichiarazioni, ma non la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete. Può ammettere a suo insindacabile giudizio rettifiche e/o dichiarazioni relative alla documentazione presentata. Può ordinare esibizioni documentali, ma non esperire accertamenti tecnici ed ispezioni.
Dispone l'art. 6 della legge n. 241/1990 che il responsabile del procedimento, tra l'altro,... Può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali. Anche se persona diversa dall'organo competente all'adozione del provvedimento finale, è sempre competente all'adozione di atti endoprocedimentali. Deve essere persona diversa da quella competente in materia di adozione del provvedimento finale. Valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione del provvedimento in contraddittorio con gli interessati.
Nello svolgimento dei suoi compiti il responsabile del procedimento amministrativo... Può solo proporre l'indizione di conferenze di servizi, non avendo mai la competenza per indirle. Può chiedere, in fase di istruttoria, il rilascio di dichiarazioni e la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete e può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali. Non avendo mai la competenza per adottare direttamente il provvedimento finale, si limita a trasmettere gli atti all'organo competente per l'adozione. È sempre competente all'emanazione di atti endoprocedimentali.
Il responsabile del procedimento, ai sensi dell'art. 6 della legge n. 241 del 1990,... Qualora persona diversa dall'organo competente all'adozione del provvedimento finale, non è mai competente all'adozione di atti endoprocedimentali. Adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria. Non può esperire ispezioni od ordinare esibizioni di documenti. Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale.
A norma del novellato art. 6 della legge n. 241/1990, qualora l'organo competente per l'adozione del provvedimento finale sia diverso dal responsabile del procedimento, può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento? Sì, indicandone la motivazione nel provvedimento finale. Sì, ma solo se il responsabile del procedimento e l'organo competente all'adozione del provvedimento finale appartengono a due amministrazioni diverse. No, mai. Sì, perché il responsabile del procedimento, qualora diverso dall'organo competente all'adozione del provvedimento finale, predispone una «bozza» di provvedimento.
Ai sensi del disposto di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990 l'avvio del procedimento amministrativo è comunicato... Ai soli soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti. A soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora da quest'ultimo possa derivare loro pregiudizio, ove non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento. Ai soggetti che per legge debbono intervenirvi, qualora ciò sia dettato da esigenze di celerità del procedimento. A soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora da quest'ultimo possa derivare loro pregiudizio, anche se ciò comporti aggravamento del procedimento.
L'amministrazione è tenuta, di norma, a fornire notizia dell'inizio del procedimento amministrativo,... A tutti i cittadini residenti nella Regione in cui è sita l'Amministrazione. Tra l'altro, ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai suoi diretti destinatari, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento. Ai soggetti individuati dall'amministrazione nell'esercizio della propria discrezionalità. Esclusivamente ai soggetti che ne facciano istanza.
Di norma l'amministrazione è tenuta a fornire notizia dell'inizio del procedimento,... Tra l'altro, ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi. Ai soggetti individuati dall'amministrazione stessa nell'esercizio della propria discrezionalità. Solo ai soggetti che ne facciano istanza. Solo ai soggetti che sono obbligati ad intervenire.
Nella comunicazione di avvio del procedimento di cui alla legge n. 241/1990 deve essere indicata la data entro la quale deve concludersi il procedimento? Sì, deve essere indicata anche la data entro cui il procedimento deve concludersi ed i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione. Sì, ma solo nel caso di indizione di conferenza di servizi. No, devono essere indicate l'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento promosso, l'ufficio e la persona responsabile del procedimento. Sì, ma solo nel caso in cui il procedimento sia ad istanza di parte.
Dispone la legge n. 241/1990 che l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento mediante comunicazione personale indicando l'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento, l'ufficio e la persona responsabile, ecc. È in facoltà dell'amministrazione prevedere forme di pubblicità unificate? Sì, qualora per il numero dei destinatari la comunicazione personale non sia possibile o risulti particolarmente gravosa. Sì, qualora l'oggetto del procedimento richieda valutazioni tecniche e pareri vincolanti. Sì, qualora l'oggetto promosso sia di discrezionalità amministrativa. Nella prassi l'amministrazione provvede sempre con forme di pubblicità unificate.
Nella comunicazione mediante la quale l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento debbono essere indicati... L'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento promosso, l'ufficio e la persona responsabile del procedimento; la data entro la quale deve concludersi il procedimento; l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti. L'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento promosso, l'ufficio e la persona responsabile del procedimento; la data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione; nei procedimenti ad iniziativa di parte, la data di presentazione della relativa istanza; l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti. L'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento promosso, la data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione; nei procedimenti ad iniziativa di parte, la data di presentazione della relativa istanza. L'ufficio e la persona responsabile del procedimento; la data di presentazione dell'istanza, con riferimento ai procedimenti ad iniziativa di parte; l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti.
In attuazione della legge n. 241/1990, in quale caso l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo, indicando la data entro la quale deve concludersi ed i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione? La legge n. 15/2005 di modifica della n. 241/1990 ha previsto un obbligo generale. Nel solo caso in cui il procedimento debba essere iniziato d'ufficio. In nessun caso. Nel caso di procedimenti ad iniziativa di parte.
In attuazione della legge n. 241/1990, nei procedimenti ad iniziativa di parte, esiste un obbligo generale di indicare, nella comunicazione di avvio del procedimento, la data di presentazione dell'istanza? Sì, la legge n. 15/2005 ha previsto un obbligo generale. Sì, ma solo se l'istanza è presentata da altra P.A. No. Sì, ma solo se l'istanza è presentata da un soggetto privato estraneo all'amministrazione.
Dispone la legge n. 241/1990 che l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento mediante comunicazione personale indicando l'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento, l'ufficio e la persona responsabile, ecc. L'omissione di taluna delle comunicazioni prescritte... Può essere fatta valere solo dai soggetti portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati. Può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista. Può essere fatta valere da qualunque soggetto purché estraneo all'amministrazione. Comporta la sospensione dell'avvio del procedimento.
Hanno facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo,... Solo coloro che abbiano interesse. Tra gli altri, i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Solo i portatori di interessi pubblici, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Tutti i soggetti che ne facciano istanza.
Ha facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo,... I soggetti portatori di interessi diffusi purché costituiti in associazioni. Soltanto i titolari di diritti soggettivi legittimi. Qualunque soggetto portatore di interessi pubblici o privati. Tra gli altri, qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento.
Nel corso del procedimento amministrativo gli interessati possono presentare memorie scritte? No, possono soltanto prendere visione degli atti del procedimento. Sì, coloro che hanno titolo a prendere parte al procedimento possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento. Sì, coloro che hanno titolo a prendere parte al procedimento possono presentare memorie scritte e documenti che, anche se pertinenti, è in facoltà dell'amministrazione valutare. Sì, coloro che hanno titolo a prendere parte al procedimento possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha sempre l'obbligo di valutare.
Nel corso del procedimento gli interessati possono presentare documenti? No. Sì, possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento. Sì, ma l'amministrazione non ha alcun l'obbligo di valutarle ancorché pertinenti all'oggetto del procedimento. Sì, ma solo quando il procedimento è concluso.
Dispone l'art. 10-bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda, concedendo ad essi il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. Entro quale termine gli istanti devono presentare le loro osservazioni? Entro il termine di venti giorni dal ricevimento della comunicazione. Entro il termine previsto dal responsabile del procedimento che comunque non può essere superiore a quindici giorni dalla comunicazione. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione. Immediatamente e comunque entro cinque giorni dalla comunicazione anche data verbalmente o via fax.
Dispone l'art. 10-bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni; dell'eventuale mancato accoglimento di tali osservazioni deve essere data ragione nella motivazione del provvedimento finale? Sì, lo prevede espressamente l'art. 10-bis della legge n. 241/1990. No, in quanto atti presenti nella c.d. fase preparatoria. No, in quanto scelte che non pregiudicano l'adozione del provvedimento finale. Sì, se l'istanza proviene da altra pubblica amministrazione.
Le controversie in materia di formazione, conclusione ed esecuzione degli accordi di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990 (accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento)... Sono di competenza del T.A.R. del Lazio. Sono riservate alla giurisdizione esclusiva del G.A. Sono riservate alla giurisdizione esclusiva del G.O. Sono di competenza del Consiglio di Stato.
Dispone la legge n. 241/1990 che in accoglimento di osservazioni e proposte presentate dai privati, l'amministrazione procedente può concludere, senza pregiudizio dei diritti dei terzi, e in ogni caso nel perseguimento del pubblico interesse, accordi con gli interessati al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale ovvero in sostituzione di questo. Al fine di favorire la conclusione di tali accordi il responsabile del procedimento... Deve mettere in atto procedure semplificate. Può predisporre un calendario di incontri cui invita, separatamente o contestualmente, il destinatario del provvedimento ed eventuali controinteressati. Indice di regola una conferenza di servizi. Deve prevedere provvedimenti attributivi di vantaggi economici al destinatario del provvedimento ed agli eventuali controinteressati.
Gli accordi sostitutivi di provvedimenti di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990 sono soggetti ai medesimi controlli previsti per i provvedimenti stessi? Sì, lo dispone espressamente la detta legge. Sì, ma solo se all'accordo sono interessati più soggetti privati. No, gli accordi sostitutivi non necessitano di controlli. Sì, ma solo quando l'accordo comporti un onere per l'amministrazione.
Dispone l'art. 11 della legge n. 241/1990 che a garanzia dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, in tutti i casi in cui una pubblica amministrazione conclude accordi integrativi o sostitutivi con privato, la stipulazione dell'accordo... Deve essere comunicata mediante pubblicazione in gazzetta ufficiale. Deve essere preceduta da una determinazione dell'organo che sarebbe competente per l'adozione del provvedimento. Deve essere preceduta da una conferenza di servizi. Deve essere adeguatamente motivata e portata a conoscenza di tutti i soggetti interessati qualora diversi da portatori di interessi diffusi.
Quale delle seguenti affermazioni in merito agli "accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento" di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990 risulta essere errata? Il responsabile del procedimento, al fine di favorire la conclusione degli accordi può predisporre un calendario di incontri in cui invita, separatamente o contestualmente, il destinatario del provvedimento ed eventuali controinteressati. A garanzia dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, la stipulazione degli accordi è preceduta da una determinazione dell'organo che sarebbe competente all'adozione del provvedimento. Le controversie in materia di formazione, conclusione ed esecuzione degli accordi sono riservate in via esclusiva alla giurisdizione del giudice ordinario. Gli accordi sostitutivi di provvedimenti sono soggetti ai medesimi controlli previsti per questi ultimi.
L'amministrazione è obbligata a predeterminare e rendere preventivamente pubblici i criteri e le modalità cui attenersi per... Atti di pianificazione e di programmazione, concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari ed atti di organizzazione del personale dipendente. Qualunque spesa i cui oneri siano a totale carico del bilancio dell'ente. La concessione di sussidi ed ausili finanziari. Qualunque spesa che ecceda gli stanziamenti di bilancio.
L'amministrazione è obbligata a predeterminare e rendere preventivamente pubblici i criteri e le modalità cui attenersi per... Qualunque spesa che ecceda gli stanziamenti di bilancio. L'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere. L'effettuazione di spese pubbliche. L'attribuzione di benefici al personale dipendente.
Le norme relative alla disciplina sulla partecipazione al procedimento amministrativo di cui al Capo III della legge n. 241/1990 si applicano... All'attività della P.A. diretta ad emanare atti di pianificazione e di programmazione. All'attività della P.A. diretta ad emanare atti amministrativi generali. Nessuna delle altre risposte è corretta. All'attività della P.A. diretta ad emanare atti normativi.
Ai sensi dell'art. 13 della legge n. 241/1990 così come modificato dalla legge n. 45/2001 le norme contenute nel Capo III - partecipazione al procedimento amministrativo -... Si applicano anche ai procedimenti volti all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, nonché a quelli tributari. Si applicano a tutti i procedimenti volti all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, compresi quelli che riguardano l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento di pubblici concorsi ed il personale. Non si applicano ai procedimenti volti all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, nonché a quelli tributari. Si applicano a tutti i procedimenti volti all'emanazione di atti normativi dell'amministrazione.
La conferenza di servizi, prevista di regola dall'art. 14 della legge 241/1990 per l'esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, può essere convocata anche per l'esame contestuale di interessi coinvolti in più procedimenti amministrativi reciprocamente connessi. In tal caso, essa è indetta... Dall'amministrazione o, previa informale intesa, da una delle amministrazioni che curano l'interesse pubblico prevalente. In ogni caso dall'amministrazione competente a concludere il procedimento che cronologicamente deve precedere gli altri connessi. Dall'amministrazione o, previa formale intesa, da una delle amministrazioni che curano l'interesse pubblico concernente la tutela ambientale. In ogni caso da una delle amministrazioni che curano l'interesse pubblico prevalente senza necessità di raggiungere una preventiva intesa informale.
È possibile la convocazione di una conferenza di servizi su espressa richiesta di un privato cittadino? Sì, la conferenza di servizi è convocata prevalentemente dai privati cittadini. Sì, quando l'attività del privato sia subordinata ad atti di consenso, comunque denominati, di competenza di amministrazioni pubbliche diverse. No, la conferenza di servizi è un momento di concertazione interno alla pubblica amministrazione, al quale il privato non partecipa in alcun modo. Sì, la conferenza di servizi può essere convocata dall'amministrazione preposta alla tutela dell'interesse pubblico prevalente solo su richiesta del privato.
La conferenza di servizi può essere indetta quando l'amministrazione procedente deve acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche? Sì, ma le determinazioni concordate nella conferenza devono essere confermate da atti formali delle singole amministrazioni. Sì. In tal caso, le determinazioni concordate nella conferenza sostituiscono a tutti gli effetti i concerti, le intese, i nullaosta e gli assensi richiesti. Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge. No. La conferenza dei servizi può essere indetta solo nel caso in cui l'amministrazione debba acquisire nulla osta.
La convocazione della prima riunione della conferenza di servizi... Deve pervenire alle amministrazioni interessate, esclusivamente per posta o a mezzo fax, almeno quindici giorni prima della relativa data. Entro i successivi sette giorni, le amministrazioni convocate possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i dieci giorni successivi alla prima. Deve pervenire alle amministrazioni interessate, esclusivamente per posta o a mezzo fax, almeno quindici giorni prima della relativa data. Entro i successivi cinque giorni, le amministrazioni convocate possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i dieci giorni successivi alla prima. Deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno quindici giorni prima della relativa data. Entro i successivi dieci giorni, le amministrazioni convocate possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i cinque giorni successivi alla prima. Deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno cinque giorni prima della relativa data. Entro i successivi cinque giorni, le amministrazioni convocate possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i dieci giorni successivi alla prima.
Secondo il disposto della legge n. 241/1990, nella prima riunione della conferenza di servizi, o comunque in quella immediatamente successiva alla trasmissione dell'istanza o del progetto definitivo, le amministrazioni che vi partecipano determinano il termine per l'adozione della decisione conclusiva. Entro quale termine devono essere contenuti i lavori della conferenza? I lavori non possono superare i quarantacinque giorni. I lavori non possono superare i novanta giorni. I lavori non possono superare i trenta giorni. I lavori non possono superare i sessanta giorni.
Le procedure di acquisizione dei pareri sono state oggetto di notevoli innovazioni da parte della legge n. 241/1990, al fine di accelerare il procedimento amministrativo. Ove debba essere obbligatoriamente sentito un organo consultivo, questo deve emettere il proprio parere entro quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere o senza che l'organo adito abbia rappresentato esigenze istruttorie,... È obbligo dell'amministrazione richiedente interrompere il procedimento e sollecitare il parere che deve essere reso definitivamente entro quindici giorni. L'amministrazione deve procedere indipendentemente dall'acquisizione del parere. È obbligo dell'amministrazione richiedente interrompere il procedimento e sollecitare il parere che deve essere reso definitivamente entro sessanta giorni. È in facoltà dell'amministrazione richiedente di procedere indipendentemente dall'acquisizione del parere.
Ove in materia di procedimenti amministrativi debbano essere obbligatoriamente sentiti organi consultivi questi devono emettere il proprio parere entro quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta. Qualora siano richiesti pareri facoltativi,... Essi sono obbligati ad esprimere il parere richiesto entro due mesi. Essi sono tenuti a dare immediata comunicazione alle amministrazioni richiedenti del termine entro il quale il parere sarà reso. Essi sono tenuti entro centoventi giorni ad esprimere il parere richiesto. Essi sono tenuti a dare immediata comunicazione alle amministrazioni richiedenti del termine entro il quale il parere sarà reso, che comunque non può superare i trenta giorni.
Gli organi consultivi delle P.A. sono tenuti a rendere i pareri ad essi obbligatoriamente richiesti entro quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta. Se l'organo adito abbia rappresentato esigenze istruttorie il termine di quarantacinque giorni... Può essere interrotto per non più di due volte e il parere deve essere reso definitivamente entro trenta giorni dalla ricezione degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate. Può essere prorogato per una sola volta e per un termine comunque non superiore a novanta giorni. Non può essere interrotto e il parere deve essere reso definitivamente entro trenta giorni dalla ricezione degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate. Può essere interrotto per una sola volta e il parere deve essere reso definitivamente entro quindici giorni dalla ricezione degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate.
In forza dell'istituto dell'autocertificazione l'art. 18 della legge n. 241/1990 così come modificato dall'art. 3 del D.L. n. 35/2005 dispone che... Ogni atto di autorizzazione o licenza, escluse le domande relative ad iscrizioni in albi o ruoli richiesti per l'esercizio di attività imprenditoriale, commerciale o artigianale, il cui rilascio dipenda esclusivamente dall'accertamento dei requisiti e presupposti di legge, può essere sostituito da una dichiarazione dell'interessato. I documenti attestanti atti, fatti e stati soggettivi necessari per l'istruttoria del procedimento sono acquisiti dal responsabile del procedimento previa dichiarazione dell'interessato unicamente nel caso in cui siano in possesso dell'amministrazione procedente. In deroga al disposto di cui al D.P.R. 445/2000 tutti i documenti prodotti dagli interessati nel corso del procedimento amministrativo possono essere autocertificati. I documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi necessari per l'istruttoria del procedimento sono acquisiti d'ufficio quando sono in possesso dell'amministrazione procedente ovvero sono detenuti istituzionalmente da altre pubbliche amministrazioni.
L'art. 19 della legge n. 241/1990 in merito alla d.i.a... Prevede che le controversie relative all'applicazione delle norme relative alla dichiarazione di inizio attività siano devolute al giudice ordinario. Tende a semplificare il complesso regime delle autorizzazioni amministrative concernenti l'esercizio di attività private con l'introduzione di dichiarazioni sostitutive da parte dei privati. Prevede che l'attività oggetto della dichiarazione sostitutiva possa essere iniziata decorsi 20 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione alla P.A. competente. L'amministrazione competente può richiedere informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità anche qualora siano attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni.
Ai sensi dell'art. 20 della legge n. 241/1990, l'amministrazione competente entro quanti giorni dalla presentazione dell'istanza per il rilascio di provvedimenti amministrativi può indire una conferenza di servizi? Entro trenta giorni. Entro quaranta giorni. Entro sessanta giorni. Entro dieci giorni.
Fatta salva l'applicazione dell'art. 19 della legge n. 241/1990 nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale... A proroga dei termini quando esistono particolari situazioni giuridiche soggettive dei controinteressati. A proroga dei termini per l'emissione di un qualsiasi provvedimento. A provvedimento di accoglimento della domanda, se non è comunicato nei termini il provvedimento di diniego. A provvedimento di diniego della domanda, se non è comunicato nei termini il provvedimento di accoglimento.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi, ai sensi della legge n. 241/1990, è riconosciuto... A chiunque abbia un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso. A chiunque vi abbia interesse. A tutti i cittadini che ne facciano domanda. Ai soli soggetti che potrebbero essere danneggiati dall'attività della P.A.
Ai sensi della legge n. 241 del 1990, è considerato documento amministrativo... Ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una P.A. e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale. Ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, interni anche se non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una P.A. e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale. Ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, interni e relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una P.A. e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale. Ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una P.A. e concernenti attività di pubblico interesse, qualora abbiano natura pubblicistica.
Secondo il dettato dell'art. 23 della legge n. 241/1990, il diritto di accesso, inteso come diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi, si esercita nei confronti dei gestori di pubblici servizi? Sì. No, si esercita solo nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Sì, il diritto si esercita solo nei confronti delle aziende autonome e speciali e dei gestori di pubblici servizi. No, si esercita solo nei confronti delle pubbliche amministrazioni e delle aziende autonome e speciali.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla l. n. 241/1990, la regola generale. L'esclusione costituisce, quindi, un'eccezione. Oltre al segreto di Stato, possono essere individuati altri casi di esclusione del diritto di accesso in relazione alla esigenza di salvaguardare alcuni valori fondamentali. Quale di tali valori che seguono non possono determinare, di norma, casi di esclusione del diritto d'accesso? La politica monetaria e valutaria. La sicurezza, la difesa nazionale e le relazioni internazionali. L'ordine pubblico, la prevenzione e repressione della criminalità. Il segreto d'ufficio.
A norma di quanto dispone la legge n. 241/1990, il diritto di accesso è escluso... Quando i documenti riguardano azioni strettamente strumentali alla tutela dell'ordine pubblico e alla repressione della criminalità. Quando l'amministrazione che li ha formati decide discrezionalmente di vietarne l'accesso. Quando concernono l'attività dei dirigenti delle P.A. Quando i documenti riguardano l'attività di organi politici e del Parlamento.
Contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso ai documenti amministrativi è dato ricorso, nel termine di trenta giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio... Entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso. Entro dieci giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso. Entro trenta giorni dalla data di deposito del ricorso. Entro venti giorni dalla data di deposito del ricorso.
In caso di diniego dell'accesso, espresso o tacito, ai documenti amministrativi, il richiedente può... Presentare ricorso, nel termine di trenta giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso. Presentare ricorso, nel termine di trenta giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro sessanta giorni dalla data di presentazione del ricorso. Presentare ricorso, nel termine di sessanta giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro dieci giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso. Presentare ricorso, nel termine di venti giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro cinque giorni dalla data di presentazione del ricorso.
Quale delle affermazioni di seguito riportate è coerente col dettato della legge n. 241/1990? Nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore. L'amministrazione, nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, non ha facoltà di farsi rappresentare e difendere da un proprio dipendente. L'amministrazione, nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della qualifica di quadro. Nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, le parti devono stare in giudizio necessariamente con l'assistenza del difensore.
A norma dell'art. 25 della legge n. 241/1990 nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi... L'amministrazione può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della qualifica di dirigente, autorizzato dal rappresentante legale dell'ente. Le parti non possono stare in giudizio personalmente, senza l'assistenza del difensore. Il giudice amministrativo ha comunque l'obbligo di ordinare l'esibizione dei documenti richiesti. Le parti devono stare in giudizio con l'assistenza di almeno due difensori.
In tema di efficacia del provvedimento amministrativo l'art. 21-bis della legge n. 241/1990 dispone che... Il provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati, non avente carattere sanzionatorio, può contenere una clausola, seppur non motivata, di immediata efficacia. Il provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati, non avente carattere sanzionatorio, deve contenere una motivata clausola di immediata efficacia. Il provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati, avente carattere cautelare ed urgente, è immediatamente efficace. Il provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati acquista efficacia nei confronti di ciascun destinatario, trascorsi trenta giorni dalla comunicazione effettuata a norma dell'art. 140 del c.p.c.
A norma delle disposizioni di cui all'art. 21-ter della legge n. 241/1990 le P.A. possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti derivanti da un provvedimento? Sì, anche senza diffida, qualora l'interessato ottemperi in ritardo. Sì, ma solo quando il provvedimento modifichi o estingua situazioni preesistenti all'emanazione dell'atto. Sì, nei casi e con le modalità stabilite dalla legge. No, in nessun caso è consentito alle P.A. di imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti derivanti da un provvedimento; esse devono affidare la tutela delle proprie ragioni alla giustizia ordinaria.
Dispone l'art. 21-quater della legge 241/1990 che i provvedimenti amministrativi efficaci sono eseguiti immediatamente. Può l'efficacia o l'esecuzione essere sospesa? Sì, ed in tal caso il termine della sospensione, esplicitamente indicato nell'atto, può essere prorogato fino a due volte, ma non può essere ridotto in nessun caso. Sì, ma il termine della sospensione non può essere prorogato. Sì, ma la sospensione può essere disposta solo dallo stesso organo che ha emanato il provvedimento. Sì, per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario.
Il provvedimento amministrativo "ad efficacia durevole" può essere revocato? No, mai. Sì, ma solo per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario. Sì, ma solo da un organo diverso da quello che lo ha emanato. Sì, ma solo dall'organo gerarchico superiore all'organo che ha emesso il provvedimento.
Dispone l'art. 21-septies della legge n. 241/1990 che le questioni inerenti alla nullità dei provvedimenti amministrativi in violazione o elusione del giudicato... Sono attribuiti alla giurisdizione esclusiva del G.A. Sono attribuiti alla giurisdizione esclusiva del G.O. Sono attribuiti alla giurisdizione del G.A. o del G.O. Sono attribuiti alla giurisdizione esclusiva del Consiglio di Stato.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 è annullabile... Il provvedimento amministrativo che è viziato da eccesso di potere. Il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione. Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato. Il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 è annullabile... Il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione. Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato. Il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali. Il provvedimento amministrativo che è viziato da incompetenza.
A norma della legge n. 241/1990 il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è annullabile? Sì. Sì, l'unica ipotesi contemplata dalla legge n. 241/1990 per l'annullabilità del provvedimento è l'adozione in violazione di legge. No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere. No, il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è nullo.
Il provvedimento adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti è sempre annullabile? No, non è annullabile qualora, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato. Sì, è sempre annullabile, anche d'ufficio. Sì, è sempre annullabile ad istanza della parte che ha richiesto il provvedimento. No, in quanto la fattispecie prospettata configura un'ipotesi di nullità.
A norma della legge n. 241/1990 il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere è annullabile? Sì. No, il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere è nullo. Sì, l'unica ipotesi contemplata dalla legge n. 241/1990 per l'annullabilità del provvedimento è il vizio di eccesso di potere. No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge.
A norma della legge n. 241/1990 il provvedimento amministrativo viziato da incompetenza è annullabile? No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere. Sì. Sì, l'unica ipotesi contemplata dalla legge n. 241/1990 per l'annullabilità del provvedimento è il vizio di incompetenza. No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge.
Il D.Lgs. n. 286/1999 fa obbligo alle pubbliche amministrazioni di dotarsi di strumenti adeguati ad ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati. Ciò allo scopo di realizzare... Il controllo di gestione. La valutazione della dirigenza. La valutazione ed il controllo strategico. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile.
Il D.Lgs. n. 286/1999 fa obbligo alle pubbliche amministrazioni di dotarsi di strumenti adeguati a garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa. Ciò allo scopo di realizzare... La valutazione ed il controllo strategico. Il controllo di gestione. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile. La valutazione della dirigenza.
Il D.Lgs. n. 286/1999 fa obbligo alle pubbliche amministrazioni di dotarsi di strumenti adeguati a valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. Ciò allo scopo di realizzare... La valutazione ed il controllo strategico. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile. Il controllo di gestione. La valutazione della dirigenza.
Con la valutazione della dirigenza, l'amministrazione pubblica... Garantisce la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa. Ottimizza, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati. Valuta l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. Valuta le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale.
A quale soggetto il D.Lgs. n. 286/1999 attribuisce il compito di definire, ai fini del controllo di gestione, la frequenza di rilevazione delle informazioni? Al Dipartimento della funzione pubblica. Alla Corte dei conti. Sempre alla struttura preposta al controllo di gestione. Alle singole amministrazioni.
Il D.Lgs. n. 196/2003 detta anche norme particolari per i soggetti pubblici? Sì, il Capo II del suddetto Codice detta norme particolari per tutti i soggetti pubblici compresi gli enti pubblici economici. No, il Codice in materia di protezione dei dati personali detta solo norme generali che sono applicate a tutti i dati personali siano essi trattati da soggetti privati o da soggetti pubblici. Sì, il Capo II del suddetto Codice detta «Regole ulteriori per i soggetti pubblici». Sì, il Codice in materia di protezione dei dati personali detta solo norme per i soggetti pubblici gestori di dati personali.
Le disposizioni del Capo II - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - del D.Lgs. n. 196/2003 si applicano anche agli enti pubblici economici? Sì, riguardano tutti i soggetti pubblici compresi gli enti pubblici economici e gli enti pubblici territoriali. Sì, riguardano anche gli enti pubblici economici. Sì, ma solo se si tratta di enti pubblici economici con funzioni istituzionali. No, riguardano tutti i soggetti pubblici, esclusi gli enti pubblici economici.
Dispone il Capo II - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - del Codice in materia di protezione dei dati personali, tra l'altro, che... Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito soltanto per lo svolgimento delle funzioni istituzionali. I soggetti pubblici sono comunque obbligati, alla stregua di quelli privati, a richiedere il consenso dell'interessato. Non si osservano le disposizioni di cui all'art. 25 in tema di comunicazione e diffusione. Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito anche per lo svolgimento di funzioni non istituzionali.
Dispone il Capo II - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - del Codice in materia di protezione dei dati personali, tra l'altro, che... Nel trattare i dati, il soggetto pubblico osserva i presupposti e i limiti stabiliti dallo stesso Codice, anche in relazione alla diversa natura dei dati, nonché dalla legge e dai regolamenti. I soggetti pubblici sono comunque obbligati, alla stregua di quelli privati, a richiedere il consenso dell'interessato. Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito anche per lo svolgimento di funzioni non istituzionali. Non si osservano le disposizioni di cui all'art. 25 in tema di comunicazione e diffusione.
Dispone il Capo II - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - del Codice in materia di protezione dei dati personali, tra l'altro, che... Non si osservano le disposizioni di cui all'art. 25 in tema di comunicazione e diffusione. I soggetti pubblici sono comunque obbligati, alla stregua di quelli privati, a richiedere il consenso dell'interessato. Salvo quanto previsto per gli esercenti le professioni sanitarie e gli organismi sanitari pubblici, i soggetti pubblici non devono richiedere il consenso dell'interessato. Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito anche per lo svolgimento di funzioni non istituzionali.
Dispone il Capo II - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - del Codice in materia di protezione dei dati personali, tra l'altro, che... Non si osservano le disposizioni di cui all'art. 25 in tema di comunicazione e diffusione. I soggetti pubblici sono comunque obbligati, alla stregua di quelli privati, a richiedere il consenso dell'interessato. Si osservano le disposizioni di cui all'art. 25 in tema di comunicazione e diffusione. Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito anche per lo svolgimento di funzioni non istituzionali.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. 196/2003 la diffusione di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico è ammessa? Sì, è sempre ammessa. No, deve essere in ogni caso autorizzata dal Garante. No, è espressamente vietata dal Codice in materia di protezione dei dati personali. Unicamente quando è prevista da una norma di legge o di regolamento.
Dispone l'art. 20 del D.Lgs. 196/2003 che il trattamento dei dati sensibili da parte di soggetti pubblici... È consentito anche se non autorizzato da espressa disposizione di legge, senza la preventiva richiesta al Garante. È sempre vietata se non autorizzata dall'interessato. È consentito solo previa autorizzazione espressa del Garante. È consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge nella quale sono specificati i tipi di dati che possono essere trattati e di operazioni eseguibili e le finalità di rilevante interesse pubblico perseguite.
Dispone il D.Lgs. 196/2003 che nei casi in cui una disposizione di legge specifica la finalità di rilevante interesse pubblico, ma non i tipi di dati sensibili e di operazioni eseguibili, il trattamento dei dati da parte della P.A... È in ogni caso vietato. È sempre consentito in riferimento a tutti i tipi di dati, in applicazione della normale disciplina stabilita dal Codice in materia di protezione dei dati personali. È consentito solo se necessario per un adempimento procedurale. È consentito solo in riferimento ai tipi di dati e di operazioni identificati e resi pubblici dai soggetti che ne effettuano il trattamento, in relazione alle specifiche finalità perseguite nei singoli casi e nel rispetto dei principi di legge.
Dispone l'art. 21 del D.Lgs. 196/2003 che il trattamento di dati giudiziari da parte di soggetti pubblici... È consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge o provvedimento del Garante che specifichino le finalità di rilevante interesse pubblico del trattamento, i tipi di dati trattati e di operazioni eseguibili. È consentito anche se non autorizzato da espressa disposizione di legge o di provvedimento del Garante. Segue le normali disposizioni dettate dal suddetto D.Lgs. per tutti i dati personali. È sempre vietato.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che... I dati sensibili e giudiziari possono essere trattati nell'ambito di test psico-attitudinali volti a definire il profilo o la personalità dell'interessato. Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici fanno espresso riferimento alla normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi. I soggetti pubblici non sono tenuti a verificare né l'esattezza, né l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, ma solo la loro pertinenza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che... Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici non sono tenuti ad indicare la normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. I soggetti pubblici verificano periodicamente l'esattezza e l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, nonché la loro pertinenza, completezza, non eccedenza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi. I dati sensibili e giudiziari possono essere trattati nell'ambito di test psico-attitudinali volti a definire il profilo o la personalità dell'interessato. È fatto divieto di raccogliere i dati sensibili e giudiziari presso l'interessato.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che... Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici non sono tenuti ad indicare la normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi. È fatto divieto di raccogliere i dati sensibili e giudiziari presso l'interessato. I soggetti pubblici conformano il trattamento dei dati sensibili e giudiziari secondo modalità volte a prevenire violazioni dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità dell'interessato.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che... I dati sensibili e giudiziari possono essere trattati nell'ambito di test psico-attitudinali volti a definire il profilo o la personalità dell'interessato. I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi. Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici non sono tenuti ad indicare la normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. I soggetti pubblici possono trattare solo i dati sensibili e giudiziari indispensabili per svolgere attività istituzionali che non possono essere adempiute, caso per caso, mediante il trattamento di dati anonimi o di dati personali di natura diversa.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che... I dati che, anche a seguito delle verifiche, risultano eccedenti o non indispensabili possono comunque essere utilizzati. Al fine di assicurare che i dati sensibili e giudiziari siano indispensabili rispetto agli obblighi e ai compiti loro attribuiti, i soggetti pubblici valutano specificamente il rapporto tra i dati e gli adempimenti. I dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale devono essere conservati con altri dati personali trattati. I soggetti pubblici non sono tenuti a verificare né l'esattezza, né l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, ma solo la loro pertinenza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che... Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici non sono tenuti ad indicare la normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. Specifica attenzione deve essere prestata per la verifica dell'indispensabilità dei dati sensibili e giudiziari riferiti a soggetti diversi da quelli cui si riferiscono direttamente le prestazioni o gli adempimenti. I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi. I soggetti pubblici non sono tenuti a verificare né l'esattezza, né l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che... I dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale devono essere conservati con altri dati personali trattati. I soggetti pubblici non sono tenuti a verificare né l'esattezza, né l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, ma solo la loro pertinenza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi. I dati che, anche a seguito delle verifiche, risultano eccedenti o non indispensabili possono comunque essere utilizzati. Qualora contenuti in elenchi, registri o banche di dati, tenuti con l'ausilio di strumenti elettronici, sono trattati con tecniche che li rendono temporaneamente inintelligibili.
È ammessa una dichiarazione sostitutiva di certificazione rilasciata dal coniuge nell'interesse di una persona che si trovi in una situazione di impedimento temporaneo, per ragioni connesse allo stato di salute? No. La dichiarazione deve necessariamente essere personale. Sì, purché la dichiarazione sia anche sottoscritta da due testimoni dei quali siano annotati gli estremi del documento di riconoscimento. Sì, purché la dichiarazione contenga l'espressa indicazione dell'esistenza di un impedimento. Sì, ma solo nel caso in cui l'impedimento temporaneo sia superiore a sessanta giorni.
Se l'interessato al rilascio di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è soggetto a tutela... La dichiarazione è sottoscritta dal tutore. La dichiarazione, in tal caso, può essere fatta solo dal Tribunale competente. La dichiarazione non può essere ricevuta dal pubblico ufficiale. La dichiarazione è sottoscritta dallo stesso pubblico ufficiale, previo accertamento dell'identità del dichiarante.
Se l'interessato al rilascio di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è soggetto a curatela... La dichiarazione non può essere ricevuta dal pubblico ufficiale. La dichiarazione, in tal caso, può essere fatta solo dal Tribunale competente. La dichiarazione è sottoscritta dall'interessato stesso con l'assistenza del curatore. La dichiarazione è sottoscritta dallo stesso pubblico ufficiale, previo accertamento dell'identità del dichiarante.
Conformemente alle innovazioni introdotte dalla legge in materia di certificazione, è corretto affermare che... Le certificazioni (diverse da quelle attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni) hanno validità di sei mesi dalla data di rilascio, salvo che disposizioni di legge o regolamentari prevedano una validità superiore. Le certificazioni dello stato civile sono ammesse dalle pubbliche amministrazioni anche oltre i termini di validità, per un periodo non superiore a sei mesi. Nei documenti di riconoscimento rilasciati ai minori di anni 18 è sempre obbligatoria l'indicazione o l'attestazione dello stato civile. La carta d'identità deve essere rinnovata entro sessanta giorni dalla sua scadenza, ovvero, previo pagamento delle spese e dei diritti di segreteria, a decorrere dal terzo mese successivo alla produzione di documenti con caratteristiche tecnologiche e funzionali innovative.
Qualora le dichiarazioni sostitutive di certificazione presentino delle irregolarità o delle omissioni rilevabili d'ufficio, non costituenti falsità... Il funzionario competente a ricevere la documentazione dà notizia all'interessato di tale irregolarità. Questi è tenuto alla regolarizzazione o al completamento della dichiarazione; in mancanza il procedimento non ha seguito. Il funzionario può rifiutarsi di ricevere la documentazione e di dar seguito al procedimento. Il funzionario competente a ricevere la documentazione la restituisce all'interessato. Il funzionario competente a ricevere la documentazione dà notizia all'interessato di tale irregolarità. Questi è tenuto alla regolarizzazione o al completamento della dichiarazione; in mancanza il procedimento s'intende concluso con il silenzio-rigetto.
I dipendenti della pubblica amministrazione sono responsabili per gli atti emanati, quando l'emanazione sia conseguenza di documenti falsi? No, salvo i casi di dolo. No, in alcun caso. No, salvo i casi di dolo o di colpa. No, salvo i casi di dolo o colpa grave.
I dipendenti della pubblica amministrazione sono responsabili per gli atti emanati, quando l'emanazione sia conseguenza di false dichiarazioni? No, in alcun caso. No, salvo i casi di dolo o colpa grave. No, salvo i casi di dolo. No, salvo i casi di dolo o di colpa.
I dipendenti della pubblica amministrazione sono responsabili per gli atti emanati, quando l'emanazione sia conseguenza di false dichiarazioni o di documenti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità, prodotti dall'interessato o da terzi? No, salvo i casi di dolo. No, in alcun caso. No, salvo i casi di dolo o colpa grave. No, salvo i casi di dolo o di colpa.
Che effetto produce la richiesta di certificati o di atti di notorietà nei casi in cui sussiste l'obbligo del dipendente di accettare la dichiarazione sostitutiva? Costituisce violazione dei doveri d'ufficio. Nessuno. Non sussiste obbligo di accettazione di tali dichiarazioni. Il T.U. n. 445/2000 commina la sanzione della destituzione dall'impiego. Costituisce violazione dei doveri d'ufficio, ma soltanto qualora sussista dolo.
Che effetto produce la mancata accettazione di atto di notorietà reso a norma del D.P.R. n. 445/2000? Costituisce violazione dei doveri d'ufficio, ma soltanto qualora sussista dolo. Costituisce violazione dei doveri d'ufficio. Nessuno. Non sussiste obbligo di accettazione di tali dichiarazioni. Il T.U. n. 445/2000 commina la sanzione della destituzione dall'impiego.
Le disposizioni del Codice dell'amministrazione digitale... Concernenti la trasmissione dei documenti informatici non si applicano ai privati. Concernenti i documenti informatici e le firme elettroniche non si applicano ai privati. Si applicano alle pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001, salvo che sia diversamente stabilito, nel rispetto della loro autonomia organizzativa. Si applicano solo alle amministrazioni dello Stato.
Le disposizioni di cui al capo II del D.Lgs. n. 82/2005 concernenti i documenti informatici, le firme elettroniche, i pagamenti informatici, i libri e le scritture, si applicano anche ai privati? Si applicano anche ai privati con esclusione delle disposizioni concernenti i libri e le scritture. No, ai privati si applicano solo le disposizioni di cui al capo III concernenti i documenti informatici e le firme elettroniche. Sì, si applicano anche ai privati ai sensi dell'art. 3 del D.P.R. n. 445/2000. No, si applicano solo alle amministrazioni centrali dello Stato e agli enti locali.
Le disposizioni di cui al capo IV del D.Lgs. n. 82/2005, relative alla trasmissione dei documenti informatici si applicano anche ai privati? Sì, si applicano anche ai privati ai sensi dell'art. 3 del D.P.R. n. 445/2000. No, ai privati si applicano solo le disposizioni di cui al capo III concernenti i documenti informatici e le firme elettroniche. No, si applicano solo alle amministrazioni centrali dello Stato e agli enti locali. No, ai privati si applicano solo le disposizioni di cui al capo V concernenti l'accesso ai documenti informatici.
Dispone il D.Lgs. n. 82/2005 che le pubbliche amministrazioni nell'organizzare autonomamente la propria attività utilizzano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di... Economicità e celerità. Partecipazione e economicità. Efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione. Semplificazione e partecipazione.
Ai fini del Codice dell'amministrazione digitale, per «carta nazionale dei servizi» si intende... L'attestato elettronico che collega i dati utilizzati per verificare le firme elettroniche ai titolari e conferma l'identità informatica dei titolari stessi. Il certificato elettronico conforme ai requisiti di cui all'allegato I della direttiva 1999/93/CE, rilasciato da certificatori che rispondono ai requisiti di cui all'allegato II della medesima direttiva. Il documento rilasciato su supporto informatico per consentire l'accesso per via telematica ai servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni. La possibilità di accedere ai dati senza restrizioni non riconducibili a esplicite norme di legge.
Ai fini del Codice dell'amministrazione digitale, per «certificato qualificato» si intende... L'attestato elettronico che collega i dati utilizzati per verificare le firme elettroniche ai titolari e conferma l'identità informatica dei titolari stessi. Il certificato elettronico conforme ai requisiti di cui all'allegato I della direttiva 1999/93/CE, rilasciato da certificatori che rispondono ai requisiti di cui all'allegato II della medesima direttiva. Il documento rilasciato su supporto informatico per consentire l'accesso per via telematica ai servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni. La possibilità di accedere ai dati senza restrizioni non riconducibili a esplicite norme di legge.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, gli attestati elettronici che collegano i dati utilizzati per verificare le firme elettroniche ai titolari e confermano l'identità informatica dei titolari stessi sono denominati... Certificati elettronici. Originali non unici. Certificati qualificati. Validazioni temporali.
Ai fini del Codice dell'amministrazione digitale, per «chiave privata» si intende... Il processo di coordinamento dei dati presenti in più archivi finalizzato alla verifica della corrispondenza delle informazioni in essi contenute. L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche, utilizzato dal soggetto titolare, mediante il quale si appone la firma digitale sul documento informatico. Il documento rilasciato su supporto informatico per consentire l'accesso per via telematica ai servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni. L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche destinato ad essere reso pubblico, con il quale si verifica la firma digitale apposta sul documento informatico dal titolare delle chiavi asimmetriche.
Ai fini del Codice dell'amministrazione digitale, per «chiave pubblica» si intende... Il processo di coordinamento dei dati presenti in più archivi finalizzato alla verifica della corrispondenza delle informazioni in essi contenute. L'insieme dei dati in forma elettronica allegati oppure connessi tramite associazione logica ad altri dati elettronici utilizzati come metodo di autenticazione informatica. L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche, utilizzato dal soggetto titolare, mediante il quale si appone la firma digitale sul documento informatico. L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche destinato ad essere reso pubblico, con il quale si verifica la firma digitale apposta sul documento informatico dal titolare delle chiavi asimmetriche.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, il soggetto che presta servizi di certificazione delle firme elettroniche o che fornisce altri servizi connessi con queste ultime è denominato... Certificatore. Titolare. Garante. Pubblica amministrazione.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, la persona fisica cui è attribuita la firma elettronica e che ha accesso ai dispositivi per la creazione della firma elettronica è denominata... Certificatore. Titolare. Pubblica amministrazione. Gestore.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005 la possibilità di utilizzare il dato anche trasferendolo nei sistemi informativi automatizzati di un'altra amministrazione è denominata... Dato pubblico. Fruibilità di un dato. Gestione informatica di documenti. Validazione temporale.
I regolamenti governativi possono disciplinare materie di competenza normativa delle Regioni? No, in alcun caso. Sì, sentita la Conferenza permanente Stato-Regioni. Sì, senza alcun limite. No, salvo espressa previsione della legge statale.
I regolamenti governativi possono disciplinare materie di competenza normativa delle Regioni in ordine al recepimento di norme dell'ordinamento comunitario? No, salvo espressa previsione della legge statale. No, in alcun caso. Sì, senza alcun limite. Sì, sentita la Conferenza permanente Stato-Regioni.
I regolamenti sono dotati del carattere della «generalità», intesa come... Capacità ad immettere nuove norme nel tessuto ordinamentale. Indeterminabilità dei destinatari. Capacità di regolare una serie indefinita di casi. Capacità a concorrere a costituire o a innovare l'ordinamento giuridico.
La delega dell'esercizio del potere amministrativo da parte dell'organo titolare ad altro organo amministrativo... Comporta un trasferimento definitivo di competenza dal delegante al delegato. Crea una competenza derivata in capo all'organo inferiore, che è sempre revocabile dall'organo superiore. Crea una competenza originaria nell'organo inferiore, diversa da quella di cui era titolare l'organo delegante. Crea una competenza derivata nell'organo inferiore, che è revocabile soltanto da un organo diverso dal delegante.
La avocazione, da parte dell'organo gerarchicamente superiore, dell'affare per cui è competente l'organo inferiore... Comporta che l'organo inferiore non può più esercitare la propria competenza in ordine all'affare avocato, a meno che non intervenga un atto di restituzione della potestà di esercizio della competenza da parte dell'organo avocante. Opera quando, in caso di inerzia di un organo gerarchicamente inferiore, l'organo superiore si sostituisce ad esso nel compiere un atto vincolato. Non sussiste in presenza di un rapporto di gerarchia. Comporta che l'organo inferiore non può più esercitare la propria competenza in ordine all'affare avocato ed a tutti gli altri della stessa fattispecie.
Come viene definito il diritto il cui esercizio è inizialmente limitato da un ostacolo giuridico, per la cui rimozione è necessario un provvedimento amministrativo che consenta al diritto di espandersi e acquistare la sua pienezza? Diritto risolutivamente condizionato. Interesse legittimo. Interesse semplice. Diritto sospensivamente condizionato.
La tutela dei diritti soggettivi... Normalmente è rimessa al giudice ordinario e solo in casi tassativamente previsti (c.d. legislazione esclusiva) al giudice amministrativo. Normalmente è rimessa al giudice amministrativo e solo in casi tassativamente previsti (c.d. legislazione esclusiva) al giudice ordinario. È rimessa in ogni caso al giudice ordinario. È rimessa in ogni caso al giudice amministrativo.
Il diritto soggettivo si definisce perfetto quando... Il suo esercizio è inizialmente limitato da un ostacolo giuridico, per la cui rimozione è necessario un provvedimento amministrativo che consenta al diritto di espandersi e acquisire la sua pienezza. Una norma c.d. di relazione rivolta a disciplinare comportamenti intersoggettivi, attribuisce ad un soggetto un potere diretto ed immediato per la realizzazione di un proprio interesse cui corrisponde necessariamente un obbligo facente capo a soggetti determinati ovvero alla colletività. L'esercizio di esso è sottoposto a condizione risolutiva. L'esercizio di esso è sottoposto a condizione sospensiva.
Si può verificare l'affievolimento dei diritti soggettivi? Sì, soltanto quando questo sia previsto esplicitamente dalla legge per motivi di pubblica utilità. Sì, allorché la legge consenta alla pubblica amministrazione di limitarli, modificarli o estinguerli con provvedimenti di carattere discrezionale. Sì, soltanto con una modifica della legge costituzionale. No, i diritti soggettivi non possono essere in alcun modo limitati o modificati.
Quale delle seguenti affermazioni riguardanti i diritti soggettivi condizionati non è corretta? Si distinguono in diritti sospensivamente condizionati e diritti risolutivamente condizionati. Il loro esercizio è subordinato ad un provvedimento permissivo ovvero sul quale la P.A. può incidere sfavorevolmente comprimendoli o estinguendoli con un suo provvedimento. Il loro esercizio è sempre subordinato ad autorizzazione e controllo da parte della P.A. Si distinguono in diritti in attesa di espansione e diritti suscettibili di affievolimento.
Quale delle seguenti affermazioni riguardanti l'interesse semplice non è corretta? L'interesse semplice è la pretesa all'opportunità dell'atto amministrativo da parte dei soggetti interessati all'atto stesso. L'interesse semplice è anche detto interesse amministrativamente protetto. L'interesse semplice è la pretesa alla legittimità dell'atto amministrativo emanato dalla P.A. nell'esercizio del potere discrezionale. A differenza del diritto soggettivo e dell'interesse legittimo, l'interesse semplice non riceve tutela giurisdizionale.
L'imperatività del provvedimento amministrativo consiste... Nella posizione di superiorità della P.A. Nella sua capacità di essere portato ad esecuzione direttamente dalla P.A. coi suoi mezzi, senza che essa sia tenuta a rivolgersi al giudice per ottenere il soddisfacimento delle proprie pretese. Nella sua capacità di costituire, modificare o estinguere situazioni soggettive, a prescindere dal consenso di chi subisce tale conseguenza. Nell'astratta capacità di produrre gli effetti che gli sono propri.
La nominatività del provvedimento amministrativo si sostanzia... Nella predeterminazione normativa dei suoi effetti. Nel potere della P.A. di realizzare le proprie pretese giuridiche fondate su un atto amministrativo. Nella riconducibilità dello stesso ad uno specifico schema legale. Nell'astratta capacità di produrre gli effetti che gli sono propri.
L'esecutorietà dell'atto amministrativo, che consiste nel potere della P.A. di realizzare direttamente le proprie pretese giuridiche fondate su un atto amministrativo, trova la sua radice... In una presunzione di legittimità dell'atto. In una norma regolamentare. Sempre in un atto amministrativo. In una prassi.
Tra gli atti amministrativi negoziali, alcuni sono diretti ad aumentare le facoltà, i poteri, i diritti, in una parola la sfera giuridica dei singoli; quali non rientrano in tale categoria? Le approvazioni. Le ammissioni. Le concessioni. Le iscrizioni.
Le certazioni sono... Acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sé stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione. Atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto. Atti di conoscenza mediante i quali la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto. Accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni.
Come sono denominate le acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sé stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione? Ispezioni. Registrazioni. Certificazioni. Verbalizzazioni.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti? Registrazione. Abilitazione. Approvazione. Ammissione.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., sulla base di una valutazione discrezionale, consente ad un soggetto di esercitare una data attività o compiere un singolo atto in deroga ad un divieto di legge? Approvazione. Registrazione. Dispensa. Ammissione.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità? Nulla osta. Ammissione. Dispensa. Abilitazione.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., sulla base di un semplice accertamento della sussistenza delle condizioni di legge, rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di un diritto? Registrazione. Abilitazione. Dispensa. Nulla osta.
I pareri sono obbligatori parzialmente vincolanti... Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge. Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi. Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti. Se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli.
Se l'organo ha il potere discrezionale di provvedere o non sull'istanza per la quale è obbligato a richiedere il parere, ma ove decida di emanare l'atto di amministrazione attiva deve uniformarsi ad esso, il parere è... Obbligatorio conforme. Facoltativo parzialmente vincolante. Obbligatorio parzialmente vincolante. Obbligatorio vincolante.
In merito ai rapporti che intercorrono tra controllore e controllato i controlli tra autorità equiordinate... Sono quelli che intervengono tra autorità in posizione di reciproca autonomia o indipendenza costituzionalmente garantita. Sono quelli impropriamente denominati sostitutivirepressivi. Necessitano di espressa previsione legislativa legittimante. Sono quelli che intervengono nei rapporti di subordinazione.
In relazione all'oggetto del controllo, si distinguono tre principali tipologie, ovvero... Controlli sugli atti, controlli gestionali e controlli sugli organi. Controlli di legittimità, controlli di merito e controlli gestionali. Controlli Costituzionali, controlli della Corte dei Conti e controlli dell'Amministrazione. Controlli sugli atti, controlli sugli uffici e controlli sull'attività.
I controlli amministrativi che intervengono su di un atto non ancora perfezionato, sono controlli... Di legittimità. Preventivi antecedenti. Successivi. Preventivi susseguenti.
I controlli amministrativi che intervengono su di un atto perfetto ma non ancora efficace, sono controlli... Di legittimità. Preventivi susseguenti. Preventivi antecedenti. Successivi.
I controlli amministrativi che intervengono su un atto che ha già prodotto i suoi effetti, sono controlli... Sostitutivi. Ordinari. Successivi. Di merito.
I controlli amministrativi sostitutivi... Si configurano quando l'autorità gerarchicamente superiore, accertata l'inerzia di quella inferiore, si sostituisce ad essa nell'emanazione del relativo provvedimento. Intervengono dopo che l'atto sia divenuto efficace. Possono intervenire esclusivamente su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti. Sono diretti a valutare l'atto e l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione.
Il visto... È un atto di controllo di legittimità o di merito. È una funzione che si esplica con il controllo di merito e di legittimità. È un atto di controllo preventivo ad esito positivo, nel quale l'autorità tutoria è chiamata a verificare l'assenza di un vizio di legittimità nell'atto, essendo vincolata a rilasciare il visto ove non ne riscontri alcuno. È una funzione che si esercita con controlli di merito.
L'approvazione... È una funzione che si esercita con il solo controllo di merito. È un atto di controllo vincolato in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporla ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità. È un controllo preventivo di legittimità ad esito positivo. È un atto di controllo che interviene su atti che non hanno ancora acquisito efficacia, sindacandoli, oltre che nella legittimità, anche nel merito.
L'autorizzazione... È un controllo preventivo di legittimità ad esito positivo. È un atto di controllo preventivo esclusivamente di merito. È un atto di controllo che ha una natura controversa, essendo considerata da alcuni un atto di controllo preventivo antecedente, da altri un atto di amministrazione attiva, tendente a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o potere già facente parte della sfera giuridica del soggetto. È un atto di controllo vincolato in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporla ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità.
L'omologazione... È un atto di controllo preventivo esclusivamente di merito. È un atto di controllo di legittimità e di merito analogo all'approvazione. È un atto di controllo preventivo esclusivamente di legittimità. È un atto di controllo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto.
L'annullamento d'ufficio in sede di controllo... È un atto di controllo di legittimità o di merito. È un atto di controllo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto. È un atto di controllo successivo di legittimità, spettante ad autorità gerarchicamente sovraordinata sugli atti degli organi subordinati. È un atto di controllo successivo di legittimità, spettante ad autorità equiordinata.
L'annullamento d'ufficio in sede di controllo... È un atto di controllo preventivo. È un atto di controllo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto. Diversamente dall'annullamento in sede di autotutela, è un atto dovuto in presenza di vizio di legittimità inficiante l'atto controllato ed è sottoposto a termine di decadenza. È un controllo di legittimità e di merito, previsto dalla legge in sostituzione o in aggiunta all'approvazione.
La proposta è... Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato. Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore. Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto. Un atto con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato, non creando nell'autorità destinataria alcun obbligo di provvedere.
La richiesta in senso proprio è... Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore. Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi. Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato. Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto.
Nasce per la P.A. un obbligo a provvedere... Dalla segnalazione. Dal voto. Dalla proposta non vincolante. Dall'istanza.
Scaturisce solo un obbligo per la P.A. di vagliare l'opportunità di dare o meno corso al procedimento... Sia dalla segnalazione che dalla proposta non vincolante. Sia dalla richiesta che dalla proposta non vincolante. Sia dall'istanza che dalla richiesta. Sia dalla proposta vincolante che dall'istanza.
È ineseguibile l'atto amministrativo che... Non può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo. Presenta un vizio alla cui presenza la legge non commina conseguenze negative per l'atto stesso. È inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia. Non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione.
È irregolare l'atto amministrativo che... Presenta un vizio alla cui presenza la legge non commina conseguenze negative per l'atto stesso. Non può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo. È inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia. Difetti o sia viziato in uno degli elementi o requisiti prescritti per atti di quel tipo.
Quando l'atto amministrativo non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione è... Inefficace. Ineseguibile. Inesistente. Imperfetto.
Quando l'atto amministrativo è inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia è... Inefficace. Inesistente. Ineseguibile. Invalido.
Il decreto del Presidente della Repubblica emanato senza la controfirma del Ministro competente è... Ineseguibile. Irregolare. Imperfetto. Inesistente.
L'atto amministrativo la cui efficacia sia stata sospesa a seguito di una ordinanza di sospensione è... Imperfetto. Ineseguibile. Inopportuno. Inesistente.
L'eccesso di potere è stato anche definito... Vizio dell'atto. Vizio della forma. Vizio della funzione. Vizio del potere.
L'atto amministrativo è efficace quando... È completamente formato in tutti gli elementi necessari per la sua esistenza giuridica. È conforme rispetto ad una specifica norma. Consente alla P.A. di realizzare direttamente le proprie pretese giuridiche senza dover ricorrere preventivamente all'autorità giudiziaria. Nessun ostacolo si oppone al dispiegamento dei suoi effetti e quindi alla sua esecuzione.
Quale tra quelli proposti è un istituto che riguarda gli atti nulli? L'acquiescenza. La conversione. La convalida. La rettifica.
Quando viene ritirato un precedente atto amministrativo, ampliativo delle facoltà del privato in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità, si pone in essere un provvedimento di... Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo. Mero ritiro dell'atto amministrativo. Sospensione dell'atto amministrativo. Pronuncia di decadenza dell'atto amministrativo.
La ratifica dell'atto amministrativo è... Un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui vengono eliminati i vizi di legittimità di un atto invalido precedentemente emanato dalla stessa autorità. Una manifestazione di volontà non innovativa con cui l'autorità ribadisce una sua precedente determinazione, eventualmente ripetendone il contenuto. Un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui viene eliminato il vizio di incompetenza relativa da parte dell'autorità astrattamente competente la quale si appropria di un atto adottato da autorità incompetente dello stesso ramo. La trasformazione di un atto amministrativo nullo in un altro di cui esso presenta i requisiti di forma e di sostanza.
L'acquiescenza dell'atto amministrativo è... La trasformazione di un atto amministrativo nullo in un altro di cui esso presenta i requisiti di forma e di sostanza. Una causa di conservazione soggettiva dell'atto amministrativo dipendente da un comportamento con cui il soggetto privato dimostri di essere d'accordo con l'operato della P.A. Una causa di conservazione oggettiva dell'atto amministrativo, che dipende dal decorso del termine perentorio entro il quale l'interessato avrebbe potuto proporre ricorso contro l'atto invalido. L'inattaccabilità dell'atto amministrativo da parte di colui che pur avendo interesse ad impugnarlo non lo ha fatto nei termini prescritti.
La sanatoria dell'atto amministrativo... È un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui vengono eliminati i vizi di legittimità di un atto invalido precedentemente emanato dalla stessa autorità. Non è ammissibile qualora avvenga tardivamente. È un istituto che riguarda gli atti nulli. Ricorre quando il vizio dipende della mancanza, nel procedimento, di un atto endoprocedimentale, la cui adozione spetta a soggetto diverso dall'amministrazione competente ad emanare il provvedimento finale.
L'accettazione spontanea e volontaria, da parte di chi potrebbe impugnarlo, delle conseguenze dell'atto, e quindi, della situazione da esso determinata, è denominata... Acquiescenza. Inoppugnabilità. Decadenza. Sanatoria.
La ratifica di un provvedimento amministrativo... Ricorre quando sussista una legittimazione straordinaria di un organo ad emanare a titolo definitivo, in caso di inerzia dell'organo preposto all'emanazione, il provvedimento definito ed efficace. Riguarda atti irregolari e consiste nell'eliminazione dell'errore. Ricorre quando sussista una legittimazione straordinaria di un organo ad emanare a titolo provvisorio e in una situazione di urgenza un provvedimento che rientra nella competenza di altro organo, il quale ratificandolo, fa proprio quel provvedimento. Ricorre quando sussista una legittimazione ordinaria di un organo ad emanare a titolo provvisorio un provvedimento che rientra nella competenza di altro organo, il quale ratificandolo, fa proprio quel provvedimento.
Si ha sviamento di potere... Quando l'amministrazione mantiene un comportamento non conforme alla prassi amministrativa. Quando l'amministrazione persegua un fine differente da quello per il quale il potere le è stato conferito. Quando l'amministrazione emana un atto contraddittorio tra dispositivo, preambolo o motivazione. Quando l'amministrazione emana un provvedimento che presenta una motivazione apodittica, dubbiosa, illogica, ecc.
La confisca è un provvedimento... Ablatorio che incide non su diritti reali ma sulla complessa sfera giuridica del privato, privandolo di un diritto o di una facoltà. Ablatorio a carattere non espropriativo, bensì sanzionatorio ed è la misura conseguente alla commissione di un illecito amministrativo. Ablatorio di natura cautelare che mira in genere a salvaguardare la collettività dai rischi derivanti dalla pericolosità di un bene. Con il quale l'amministrazione dispone della proprietà o, comunque, utilizza un bene di un privato per soddisfare un interesse pubblico.
La requisizione è un provvedimento... Che ha l'effetto di costituire un diritto di proprietà o altro diritto reale in capo ad un soggetto, previa estinzione del diritto in capo ad altro soggetto. Con il quale l'amministrazione dispone della proprietà o, comunque, utilizza un bene di un privato per soddisfare un interesse pubblico. Ablatorio a carattere non espropriativo, bensì sanzionatorio ed è la misura conseguente alla commissione di un illecito amministrativo. Che riguarda soltanto cose mobili disposto dall'autorità giudiziaria dietro corrispettivo di un'indennità con effetti irreversibili.
La tutela amministrativa dei beni demaniali, c.d. autotutela, consiste... Nella possibilità riconosciuta alla P.A. di procedere direttamente (anziché utilizzare gli ordinari rimedi giurisdizionali previsti dall'ordinamento) a tutelare i propri beni in via amministrativa, solo portando ad esecuzione, coattivamente, le proprie determinazioni. Nella possibilità riconosciuta alla P.A. di utilizzare solo gli ordinari rimedi giurisdizionali previsti dall'ordinamento per tutelare i propri beni. Nella possibilità riconosciuta alla P.A. di procedere direttamente (anziché utilizzare gli ordinari rimedi giurisdizionali previsti dall'ordinamento) a tutelare i propri beni in via amministrativa solo attraverso l'emanazione di provvedimenti. Nella possibilità riconosciuta alla P.A. di procedere direttamente (anziché utilizzare gli ordinari rimedi giurisdizionali previsti dall'ordinamento) a tutelare i propri beni in via amministrativa, sia attraverso l'emanazione di provvedimenti, sia portando ad esecuzione, coattivamente, le proprie determinazioni.
La tutela dei beni che fanno parte del demanio pubblico da parte dell'autorità amministrativa può avvenire sia in via amministrativa (autotutela), che per mezzo degli ordinari strumenti a difesa della proprietà e del possesso. La tutela amministrativa consiste nell'esercizio sia di attività decisorie che di attività di esecuzione di tali decisioni. È un esempio di autotutela decisoria... La revoca della concessione perché il concessionario non ha rispettato le disposizioni incluse nell'atto di concessione. Lo sgombero di ufficio richiesto dalla P.A., ad opera di mezzi di terzi. L'ordine di rimborso delle spese sostenute dalla P.A. direttamente ai contravventori. L'occupazione materiale del fondo espropriato nonostante l'opposizione del privato.
Quale delle indicazioni che seguono è conforme alle prescrizioni della legge 14/1/1994, n. 20, in materia di responsabilità contabile? Se il fatto dannoso è causato da più persone, sono responsabili solidalmente tutti i concorrenti. Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in dieci anni, decorrenti dalla data in cui si è verificato il fatto dannoso, ovvero, in caso di occultamento doloso del danno, dalla data della sua scoperta. Nel giudizio di responsabilità la Corte dei conti può esercitare il potere di riduzione. Nel caso di deliberazioni di organi collegiali la responsabilità si imputa anche a coloro che, pur avendo espresso voto contrario, non hanno fatto constatare il motivo del dissenso.
A norma delle disposizioni dettate dalla legge 14/1/1994, n. 20, nei confronti di quali soggetti si imputa la responsabilità contabile, nel caso di deliberazioni degli organi collegiali? Nei confronti dei soggetti che hanno espresso voto favorevole. Nei confronti di coloro che comunque non hanno fatto constatare il proprio dissenso. Nei confronti di tutti i componenti l'organo. Nei confronti di coloro che hanno espresso voto favorevole e di quelli che, pur assenti, non hanno fatto constatare il proprio dissenso.
In materia di responsabilità contabile dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti, la legge 14/1/1994, n. 20, dispone, tra l'altro, che... In caso di occultamento doloso del danno, il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in cinque anni, decorrenti dalla data della sua scoperta. Nel giudizio di responsabilità la Corte dei conti non può esercitare il potere di riduzione. Il debito si trasmette in ogni caso agli eredi. Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in dieci anni.
In materia di responsabilità contabile dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti, la legge 14/1/1994, n. 20, dispone, tra l'altro, che... Il debito si trasmette agli eredi secondo le leggi vigenti nei casi di illecito arricchimento del dante causa e di conseguente indebito arricchimento degli eredi stessi. Nel caso di atti che rientrano nella competenza propria degli uffici tecnici o amministrativi la responsabilità si estende anche ai titolari degli organi politici che in buona fede li abbiano approvati ovvero ne abbiano autorizzato o consentito l'esecuzione. Il debito non si trasmette mai agli eredi. La responsabilità è personale e limitata ai soli fatti ed alle omissioni commessi con colpa, comunque graduata.
Le principali fasi del processo di decisione sono... Definizione del problema, analisi del problema, ricerca delle soluzioni, scelta delle soluzioni ottimali. Ricerca delle soluzioni alternative, definizione della scelta, analisi della soluzione ottimale. Ricerca della soluzione ottimale, definizione di soluzioni alternative, comparazione con altri problemi. Ricerca di soluzioni alternative, scelta di soluzioni e comparazione con la soluzione alternativa ottimale.
Quale dei seguenti metodi di «job evaluation» è particolarmente impiegato per la valutazione di compiti impiegatizi nella pubblica amministrazione? Job grading/job classification. Job ranking. Metodo del punteggio. Metodo della comparazione dei fattori.
L'applicazione della job evaluation passa attraverso alcune fasi tecniche, ad ognuna delle quali sono assegnati compiti specifici. La job analysis... Consiste in un esame approfondito delle posizioni di lavoro e richiede un preliminare lavoro di razionalizzazione organizzativa. Individua la strumentazione tecnica necessaria per l'espletamento della mansione. Espone compiti, metodi, attrezzature, collegamenti, responsabilità, ecc. di ogni posizione. Individua i requisiti professionali necessari per coprire adeguatamente il compito.
Quale delle seguenti funzioni è ricompresa nel «line» quando la struttura organizzativa adottata è quella del lavoro «staff-line»? Urbanistica. Programmazione. Personale. Affari generali.
Le informazioni che derivano dai confronti obiettivirisultati, insieme a tutti gli altri dati che scaturiscono dalla contabilità e ad ogni altro tipo di informazione che può servire per la funzione del controllo direzionale e di gestione, vengono sintetizzate in documenti che prendono il nome di... Reports. Feed-back. Feed-forward control. Budgeting.
Quale delle seguenti caratterizzazioni è propria delle moderne organizzazioni del lavoro con particolare riferimento alla P.A.? Gerarchizzazione del rapporto. Differenziazione specializzata delle mansioni. Responsabilità del risultato. Delega di responsabilità effettuata rigidamente a livello individuale.
Costituisce una decisione di rito del ricorso amministrativo la... Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti. Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso ad autorità diversa da quella indicata nell'atto (non appartenente alla stessa amministrazione). Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito.
Una decisione di rito di un ricorso amministrativo, che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere la... Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso ad autorità incompetente. Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito.
Una decisione di rito di un ricorso amministrativo, che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere la... Decisione di inammissibilità per proposizione del ricorso contro un atto non impugnabile. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito. Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità.
Quale delle seguenti decisioni in materia di ricorsi amministrativi è una «decisione di rito»? Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito. Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso da soggetto carente di interesse. Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti.
Quale delle seguenti decisioni in materia di ricorsi amministrativi è una «decisione di rito»? Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti. Decisione di nullità per mancanza di qualcuno degli elementi essenziali. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito.
Costituisce decisione di merito del ricorso amministrativo la... Decisione di inammissibilità per proposizione del ricorso contro un atto non impugnabile. Decisione di nullità per mancanza di qualcuno degli elementi essenziali. Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso ad autorità incompetente. Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti.
Costituisce decisione di merito del ricorso amministrativo la... Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso da soggetto carente di interesse. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. Decisione di inammissibilità per proposizione del ricorso contro un atto non impugnabile. Decisione di nullità per mancanza di qualcuno degli elementi essenziali.
Il ricorso gerarchico proprio presuppone che l'organo che ha emanato l'atto e l'organo gerarchicamente superiore cui si propone ricorso... Siano organi appartenenti a rami diversi dell'amministrazione. Siano entrambi organi individuali. Siano entrambi organi collegiali. Sia l'uno organo collegiale e l'altro organo individuale.
Il ricorso gerarchico proprio può essere proposto se l'organo che ha emanato l'atto e quello gerarchicamente superiore cui si fa ricorso, sono... Organi collegiali. Organi appartenenti a rami diversi dell'amministrazione. Organi appartenenti allo stesso ramo dell'amministrazione. Un organo individuale ed un organo collegiale.
Il ricorso gerarchico improprio... È ammesso in unica istanza anche in caso di pluralità di gradi di gerarchia. È proponibile solo nel rapporto fra organi appartenenti allo stesso ramo di amministrazione. Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico. Non può essere proposto ad organi collegiali.
Il ricorso gerarchico improprio... È proponibile solo nel rapporto fra organi individuali. È proponibile solo nel rapporto fra organi appartenenti allo stesso ramo di amministrazione. Non è rimedio di ordine generale. Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso gerarchico improprio? Non può essere proposto ad organi collegiali. Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico. È proponibile solo nel rapporto fra organi appartenenti allo stesso ramo di amministrazione. È ammesso solo nei casi tassativi previsti dalla legge.
Il ricorso gerarchico improprio... È ammesso solo nei casi in cui non esiste rapporto di gerarchia. Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico. È proponibile solo nel rapporto fra organi individuali. È un rimedio di carattere generale.
Il ricorso gerarchico improprio... È proponibile solo ad organi collegiali. È un ricorso ordinario impugnatorio. Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico. È un rimedio di carattere generale.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... È proponibile solo contro atti amministrativi non definitivi. È un rimedio amministrativo di carattere generale esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi di qualsiasi autorità. Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo. È un rimedio ammesso solo contro gli atti definitivi dei dirigenti di uffici dirigenziali generali.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? Può essere proposto sia per la tutela di interessi legittimi che di diritti soggettivi. Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi. Non può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi. Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo, in quanto la decisione del ricorso può essere impugnata dinanzi al G.A.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? È un rimedio amministrativo di carattere generale esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi di qualsiasi autorità, fatta eccezione per le autorità amministrative indipendenti. Non è ammesso per motivi di legittimità. Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi. È alternativo, ciò comporta che il ricorso straordinario non sia più ammesso quando lo stesso provvedimento definitivo sia stato impugnato con ricorso giurisdizionale dallo stesso ricorrente.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... Deve essere proposto entro il termine perentorio di centoventi giorni. Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo. È proponibile anche per vizi di merito. Non ammette il ricorrente alla visione degli atti di cui alla legge n. 241/1990.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti soprassessori ed interlocutori, con i quali la P.A. non provvede ma dichiara di rinviare al futuro la risposta all'istanza sono impugnabili. Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio dalle Camere) non sono impugnabili. Gli atti meramente confermativi di precedenti provvedimenti sono impugnabili. Gli atti soggetti a controllo preventivo sono impugnabili.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti del C.S.M. a seguito di recepimento in D.P. e D.M. non sono impugnabili. Gli atti emanati da un organo della pubblica amministrazione, ma non formalmente amministrativi, come, ad esempio, i decreti-legislativi sono impugnabili. Gli atti politici sono impugnabili. Gli atti emanati da un organo della pubblica amministrazione, ma non formalmente amministrativi, aventi cioè contenuto legislativo o giurisdizionale non sono impugnabili.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili. Gli atti amministrativi endoprocedimentali e preparatori di altri atti amministrativi non sono impugnabili. Gli atti soprassessori ed interlocutori, con i quali la P.A. non provvede ma dichiara di rinviare al futuro la risposta all'istanza sono impugnabili. Gli atti programmatici e pianificatori sono sempre impugnabili.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... I regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi sono impugnabili. Gli atti esecutivi sono impugnabili. Gli atti soggetti a controllo preventivo sono impugnabili. Gli atti soggetti a controllo preventivo non sono impugnabili.
La giurisdizione generale di legittimità del G.A... Non può intervenire sull'atto, riformandolo o sostituendolo. Può sindacare sia la legittimità che l'opportunità dell'atto impugnato. Può sindacare sia la legittimità che la convenienza dell'atto impugnato. Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo.
La giurisdizione generale di legittimità del G.A... In presenza di un vizio di incompetenza può annullare l'atto illegittimo. Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo. Può anche sostituire parzialmente l'atto impugnato. Può anche sostituire totalmente l'atto impugnato.
La giurisdizione generale di legittimità del G.A... Può pronunciare l'annullamento dell'atto o la sua sostituzione. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. In presenza dei vizi di eccesso di potere e violazione di legge può annullare in tutto o in parte l'atto illegittimo. È prevista nei casi tassativamente indicati dalla legge.
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. Può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. Può utilizzare tutti i mezzi di prova consentiti nel giudizio di merito.
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di incompetenza di un atto amministrativo. È limitata quanto al potere di decisione, non può riformare l'atto annullato.
La giurisdizione di merito del G.A... Non può pronunciare l'annullamento dell'atto per motivi di legittimità. Non può riformare l'atto in tutto o in parte. È eccezionale, in quanto ammessa in deroga al principio del sindacato giurisdizionale di sola legittimità sull'atto amministrativo. Può solo riformare l'atto in tutto o in parte.
La giurisdizione di merito del G.A... È tassativa, cioè ammessa nei soli casi previsti dalla legge. È alternativa alla giurisdizione di legittimità. Non può pronunciare l'annullamento dell'atto per motivi di legittimità. Non può condannare la P.A. soccombente al pagamento delle spese di giudizio.
La giurisdizione di merito del G.A... Può solo sostituire l'atto con un altro. Non può condannare la P.A. soccombente al pagamento delle spese di giudizio. Non può pronunciare l'annullamento dell'atto per motivi di legittimità. È aggiuntiva, in quanto non esclude, ma si aggiunge alla giurisdizione di legittimità.
La giurisdizione di merito del G.A... In nessun caso può sostituire l'atto con un altro. Può solo riformare l'atto in tutto o in parte. Non può condannare la P.A. soccombente al pagamento delle spese di giudizio. Può pronunciare l'annullamento dell'atto per motivi di legittimità.
Che funzioni hanno, nell'ambito della riorganizzazione ministeriale, i dipartimenti? Svolgono compiti finali concernenti grandi aree di materie omogenee e i relativi compiti strumentali ivi compresi quelli di indirizzo e coordinamento delle unità di gestione in cui si articolano. Svolgono attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale, operando al servizio delle amministrazioni pubbliche, comprese anche quelle regionali e locali. Coordinano le attività che interessano aree di intervento e competenze di più ministeri. Svolgono compiti finali concernenti grandi aree di materie omogenee e i relativi compiti strumentali con esclusione dei compiti di indirizzo delle unità di gestione in cui si articolano che sono attribuiti al Ministro.
I Dipartimenti ai sensi del D.Lgs. n. 300/1999, sono strutture amministrative di primo livello... Delle Prefetture. Delle strutture decentrate dello Stato. Dei Ministeri. Delle Agenzie.
Le Direzioni generali ai sensi del D.Lgs. n. 300/1999, sono strutture amministrative di primo livello... Dei Ministeri. Delle Agenzie. Delle strutture decentrate dello Stato. Delle Prefetture.
Il D.Lgs. 300/1999, di attuazione della delega di cui alla l. 59/1997, ha riformato l'organizzazione del Governo, disponendo, che i dipartimenti costituiscono le strutture di primo livello di alcuni Ministeri, tra i quali sono ricompresi,... Ministero della giustizia, Ministero dell'economia e delle finanze, Ministero della difesa. Ministero dell'interno, Ministero della salute, Ministero della giustizia. Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero delle comunicazioni. Ministero delle attività produttive, Ministero delle politiche agricole e forestali, Ministero delle comunicazioni.
Il D.Lgs. 300/1999 di attuazione della delega di cui alla legge 59/1997, ha riformato l'organizzazione del Governo, disponendo, che le direzioni generali costituiscono le strutture di primo livello nei Ministeri... Degli affari esteri; della difesa; delle comunicazioni. Dell'interno; della giustizia; della difesa; delle comunicazioni. Della giustizia; degli affari esteri; per i beni e le attività culturali. Degli affari esteri; della difesa; dell'economia e delle finanze; delle politiche agricole e forestali.
Il D.Lgs. n. 300/1999, di attuazione della delega di cui alla L. n. 59/1997, ha riformato l'organizzazione del Governo, disponendo che i dipartimenti costituiscono le strutture di primo livello di alcuni Ministeri, tra i quali sono ricompresi,... Ministero dell'interno, Ministero delle politiche agricole e forestali, Ministero della giustiza. Ministero della giustizia, Ministero dell'economia e delle finanze, Ministero delle comunicazioni. Ministero delle attività produttive, Ministero delle politiche agricole e forestali, Ministero delle comunicazioni. Ministero degli affari esteri e Ministero della difesa.
Il D.Lgs. n. 300/1999, di attuazione della delega di cui alla legge n. 59/1997, ha riformato l'organizzazione del Governo, prevedendo accanto alla figura del Ministro, strutture dipartimentali cui sono attribuiti compiti finali concernenti grandi aree di materie omogenee e relativi compiti strumentali. In quali tra i seguenti Ministeri i dipartimenti costituiscono le strutture di primo livello? Ministeri della salute; dell'istruzione dell'università e della ricerca; per i beni e le attività culturali; delle comunicazioni; delle politiche agricole e forestali; del lavoro e delle politiche sociali. Ministeri della giustizia; della difesa; dell'economia e delle finanze; delle infrastrutture e dei trasporti; dell'ambiente e della tutela del territorio; per i beni e le attività culturali. Ministeri dell'interno; della giustizia; dell'economia e delle finanze; delle politiche agricole e forestali; delle infrastrutture e dei trasporti. Ministero degli affari esteri, Ministero della difesa, Ministero delle comunicazioni.
Il D.Lgs. n. 300/1999 di attuazione della delega di cui alla legge n. 59/1997, ha riformato l'organizzazione del Governo, disponendo che le direzioni generali costituiscono le strutture di primo livello nei Ministeri... Della giustizia; degli affari esteri; per i beni e le attività culturali. Degli affari esteri; della difesa; della giustizia; delle politiche agricole e forestali. Dell'interno; della giustizia; della difesa; delle comunicazioni. Degli affari esteri e della difesa.
Nell'ambito dell'organizzazione ministeriale, i dipartimenti... Sono strutture amministrative di primo livello delle Agenzie. Assicurano l'organico ed integrato esercizio delle funzioni del ministero. Sono preposti alla gestione delle risorse umane. Sono strutture preposte alle attività esterne.
Le Agenzie, strutture che, secondo le previsioni del D.Lgs. n. 300/1999, sono chiamate a svolgere attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale,... Operano al servizio esclusivo degli organi centrali dello Stato. Sono sottoposte ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Parlamento. Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e sono sottoposte al controllo della Corte dei conti. Determinano i programmi per dare attuazione agli indirizzi del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Le Agenzie, strutture che, secondo le previsioni del D.Lgs. n. 300/1999, sono chiamate a svolgere attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale,... Operano sotto il diretto controllo delle Prefetture. Sono sottoposte ai poteri di indirizzo e di vigilanza di un Ministro. Operano al servizio esclusivo degli organi centrali dello Stato. Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e non sono sottoposte al controllo della Corte dei conti.
A seguito della riforma dell'organizzazione del Governo, le Agenzie sono chiamate a svolgere attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale, ed operano al servizio delle amministrazioni pubbliche, comprese quelle regionali e locali. Esse... Sono sottoposte ai poteri di indirizzo del Ministero e di vigilanza della Corte dei conti e del Consiglio di Stato. Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge, sono sottoposte al controllo della Corte dei conti ed ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Ministro. Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge, sono sottoposte al controllo della Corte dei conti ed ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Parlamento. Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e non sono sottoposte al controllo della Corte dei conti.
Quale dei seguenti ministeri è stato istituito a seguito del riordino avvenuto con il D.Lgs. n. 300/1999 che ha riformato l'organizzazione del Governo? Ministero della difesa. Ministero dell'interno. Ministero dell'economia e delle finanze. Ministero delle comunicazioni.
Quale dei seguenti ministeri è stato istituito a seguito del riordino avvenuto con il D.Lgs. n. 300/1999 che ha riformato l'organizzazione del Governo? Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica. Ministero dell'interno. Ministero dei trasporti e della navigazione. Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Quale dei seguenti ministeri è stato istituito a seguito del riordino avvenuto con il D.Lgs. n. 300/1999 che ha riformato l'organizzazione del Governo? Ministero delle finanze. Ministero della pubblica istruzione. Ministero della difesa. Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Quale dei seguenti ministeri è stato istituito a seguito del riordino avvenuto con il D.Lgs. n. 300/1999 che ha riformato l'organizzazione del Governo? Ministero degli affari esteri. Ministero delle attività produttive. Ministero del commercio con l'estero. Ministero dei lavori pubblici.
Quale dei seguenti ministeri è stato istituito a seguito del riordino avvenuto con il D.Lgs. n. 300/1999 che ha riformato l'organizzazione del Governo? Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio. Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato. Ministero dell'interno. Ministero della sanità.
Quale dei seguenti ministeri è stato istituito a seguito del riordino avvenuto con il D.Lgs. n. 300/1999 che ha riformato l'organizzazione del Governo? Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. Ministero della difesa. Ministero delle infrastrutture dei trasporti. Ministero del lavoro e della previdenza sociale.
A quale dei seguenti ministeri il D.Lgs. n. 300/1999 ha attribuito le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di tutela dei diritti civili, ivi compresi quelli delle confessioni religiose? Ministero della giustizia. Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Ministero dell'interno.
Quale dei seguenti ministeri, con la riforma dell'organizzazione del Governo, è preposto ai servizi di catasto e conservatorie dei registri immobiliari? Ministero dell'interno. Ministero delle attività produttive. Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Ministero dell'economia e delle finanze.
A quale dei seguenti ministeri il D.Lgs. n. 300/1999 ha attribuito le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di coordinamento delle istituzioni pubbliche e private interessate allo sviluppo della competitività? Ministero dell'economia e delle finanze. Ministero delle attività produttive. Ministero dell'interno. Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Con la riforma dell'organizzazione del Governo, le competenze in materia di promozione delle politiche per la competitività internazionale, in coerenza con le linee generali di politica estera e lo sviluppo economico del sistema produttivo nazionale e di realizzarle o favorirne l'attuazione a livello settoriale e territoriale sono attribuite al... Ministero dell'interno. Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio. Ministero delle attività produttive. Ministero degli esteri.
A quali dei seguenti criteri, ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001, le amministrazioni pubbliche ispirano la loro organizzazione? Collegamento delle attività degli uffici e, ove possibile, interconnessione con sistemi informatici e statistici pubblici e privati. Armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con le esigenze rappresentate dalle categorie produttive, dalle associazioni dei lavoratori e dei cittadini e con gli orari di tutte le altre amministrazioni pubbliche. Attribuzione a più uffici della responsabilità complessiva di ciascun provvedimento. Garanzia dell'imparzialità e della trasparenza dell'azione amministrativa, anche attraverso l'istituzione di apposite strutture per l'informazione ai cittadini.
A quali dei seguenti criteri, ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001, le amministrazioni pubbliche ispirano la loro organizzazione? Attribuzione ad un unico ufficio, per ciascun procedimento, della responsabilità complessiva dello stesso. Attuazione di sistemi di controllo preventivo su tutti gli atti a rilevanza esterna. Attivazione di periodici e specifici controlli sulle determinazioni operative e gestionali. Armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con le esigenze rappresentate dalle categorie produttive, dalle associazioni dei lavoratori e dei cittadini e con gli orari di tutte le altre amministrazioni pubbliche.
In materia di «funzioni e responsabilità», l'art. 4 del D.Lgs. 165/2001 stabilisce che i dirigenti delle P.A... Non sono responsabili della gestione, ma sono responsabili dei risultati conseguiti. Sono responsabili della gestione, ma non dei relativi risultati. Sono responsabili in via esclusiva della gestione e dei relativi risultati. Non sono responsabili della gestione, né dei relativi risultati.
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che ai dirigenti delle amministrazioni pubbliche spetta l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. Tali attribuzioni possono essere derogate? Soltanto con provvedimento adottato all'unanimità dall'organo esecutivo. Sì, ma soltanto ed espressamente ad opera di specifiche disposizioni legislative. No, in alcun caso. Sì, con provvedimento motivato del rappresentante legale dell'ente.
L'art. 1 della legge 15/3/1997, n. 59 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali, funzioni e compiti amministrativi nel rispetto dei princìpi e dei criteri direttivi contenuti nella legge stessa. A tali fini per «conferimento» si intende... Il trasferimento, la delega o l'attribuzione di funzioni e compiti. La delega di funzioni e compiti. Il trasferimento o l'attribuzione di funzioni e compiti. Il trasferimento o la delega di funzioni e compiti.
L'art. 1 della legge 15/3/1997, n. 59 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali, ai sensi degli articoli 5, 118 e 128 della Costituzione, funzioni e compiti amministrativi nel rispetto dei princìpi e dei criteri direttivi contenuti nella legge stessa. A tali fini per «enti locali» si intendono... Le province e i comuni. Esclusivamente le province. Le province, i comuni, le comunità montane e gli altri enti locali. Le province, i comuni e gli altri enti locali, con esclusione delle comunità montane.
«La promozione dello sviluppo economico, la valorizzazione dei sistemi produttivi e la promozione della ricerca applicata sono interessi pubblici primari che devono essere assicurati nel rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo e delle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, delle esigenze della salute, della sanità e sicurezza pubblica e della tutela dell'ambiente». A quali soggetti si riferisce con tale affermazione l'art. 1 della legge n. 59/1997? Stato e Regioni. Stato, Regioni, province, comuni e altri enti locali. Regioni, province e comuni. Imprese pubbliche e private e soggetti pubblici e privati ai quali lo Stato eroga contributi.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui, si attua, tra l'altro,... Il principio di efficienza e di economicità. Il principio di completezza. Il principio di adeguatezza. Il principio di omogeneità.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Attribuendo ad un unico soggetto le funzioni ed i compiti connessi, strumentali e complementari, e l'identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa, si realizzano, tra l'altro,... Il principio di autonomia organizzativa e regolamentare e di responsabilità degli enti locali nell'esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi ad essi conferiti. Il principio di efficienza e di economicità. Il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni. I princìpi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione.
La Conferenza permanente Stato-Regioni si riunisce... Presso il Ministero maggiormente interessato agli argomenti iscritti all'ordine del giorno. Presso la Regione Lazio. Presso la Presidenza del Consiglio. A turno presso una delle Regioni a statuto speciale.
La Conferenza permanente Stato-Regioni è presieduta... Dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Dal Presidente della Repubblica. Dal Ministro degli affari regionali. Dal Presidente della Regione Lazio.
Alla Conferenza permanente Stato-Regioni sono invitati a partecipare, tra l'altro,... Solo i Presidenti delle Regioni a statuto ordinario ed i Sindaci. I Presidenti delle Regioni a statuto speciale ed ordinario. I soli Presidenti delle Regioni a statuto speciale. I soli Presidenti delle Regioni a statuto ordinario.
Il D.Lgs. n. 112/1998 ha conferito alle Regioni, alle Province, ai Comuni, alle comunità montane o ad altri enti locali funzioni e compiti amministrativi. Il conferimento... Comprende anche le funzioni di organizzazione e le attività connesse e strumentali all'esercizio delle funzioni e dei compiti conferiti. Non comprende l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti. Non comprende le funzioni di programmazione, di vigilanza e quelle di accesso al credito. Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza e di accesso al credito, ma non quelle di polizia amministrativa.
Il D.Lgs. n. 112/1998 ha conferito alle Regioni, alle Province, ai Comuni, alle comunità montane o ad altri enti locali funzioni e compiti amministrativi. Il conferimento... Non comprende le funzioni di programmazione, di vigilanza e quelle di accesso al credito. Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza, di accesso al credito, di polizia amministrativa. Non comprende l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti. Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza e di accesso al credito, ma non quelle di polizia amministrativa.
Il D.Lgs. n. 112/1998 ha conferito alle Regioni, alle Province, ai Comuni, alle comunità montane o ad altri enti locali funzioni e compiti amministrativi. Il conferimento... Non comprende le funzioni di programmazione, di vigilanza e quelle di accesso al credito. Comprende anche l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti previsti dalla legge. Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza e di accesso al credito, ma non quelle di polizia amministrativa. Non comprende l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti.
Relativamente alle funzioni e ai compiti conferiti alle Regioni ed agli enti locali con il D.Lgs. n. 112/1998, è conservato comunque allo Stato... Il potere di indirizzo, coordinamento e controllo. Il solo potere di controllo. Il potere di indirizzo e coordinamento. Il solo potere di indirizzo.
Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa è regolata secondo le modalità previste dalla legge stessa e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché... Dai principi dell'ordinamento comunitario. Dai principi costituzionali. Dai principi dell'ordinamento giudiziario. Dalle disposizioni delle leggi regionali vigenti.
A norma dell'art. 1 della legge n. 241/1990 così come modificato dalla legge n. 15/2005, la pubblica amministrazione, nell'adozione di atti di natura non autoritativa... Agisce secondo le norme di diritto privato salvo che la legge disponga diversamente. Agisce secondo le norme di diritto pubblico salvo che la legge disponga diversamente. Agisce sempre secondo le norme di diritto pubblico. Agisce sempre secondo le norme di diritto privato.
La pubblica amministrazione, specifica la legge n. 241/1990,... Può aggravare il procedimento solo con il consenso di tutti gli interessati. Non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria. Non può in alcun caso aggravare il procedimento. Può aggravare il procedimento solo con il consenso dell'interessato.
Nella legge sul procedimento amministrativo vige... Il divieto di compiere accertamenti tecnici ed ispezioni. Il divieto di aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria. Il divieto di interventi di carattere consultivo facoltativo. Il divieto assoluto di aggravare il procedimento.
Tra i vari principi caratterizzanti il procedimento amministrativo, quelli enunciati dalla legge n. 241/1990 dimostrano come il legislatore abbia inteso modellare l'azione amministrativa secondo principi efficientistici e manageriali tipici delle imprese private. Dispone infatti l'art. 1 della legge n. 241/1990, che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta dai criteri di... Economicità, di efficacia, di pubblicità e di trasparenza. Efficacia e pubblicità. Economicità, di pubblicità e pari opportunità. Economicità, di efficacia e di trasparenza.
Qualora non si sia provveduto a determinare il termine entro cui il procedimento amministrativo debba concludersi, esso... Si considera come non indicato e pertanto non esiste obbligo di conclusione. È stabilito dalla legge n. 241/1990 in 120 giorni. È stabilito dalla legge n. 241/1990 in 90 giorni. È stabilito dalla legge n. 241/1990 in 30 giorni.
La legge n. 241/1990 stabilisce che i termini di conclusione del procedimento, nel caso di acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni... Possono essere sospesi per un periodo non superiore a trenta giorni. Possono essere sospesi, per un periodo non superiore a dieci giorni. Possono essere sospesi, per una sola volta. Possono essere sospesi, fino ad un massimo di tre volte.
La legge n. 241/1990 definisce alcuni principi in materia di procedimento amministrativo, stabilendo che... I provvedimenti amministrativi concernenti il personale devono essere motivati solo quando la motivazione sia espressamente richiesta in relazione alla natura dell'atto. Ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato. La motivazione non è richiesta per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa. Tutti i provvedimenti amministrativi, compresi gli atti a contenuto generale, devono essere motivati.
La legge n. 241/1990 ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro,... Per gli atti concernenti lo svolgimento dei pubblici concorsi. Per gli atti normativi. Per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa. Per gli atti privi di efficacia economica.
La legge n. 241/1990 ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro,... Per gli atti concernenti l'ordinamento del personale. Per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa. Per gli atti a contenuto generale. Per gli atti privi di efficacia economica.
Esiste per la pubblica amministrazione un obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi concernenti l'organizzazione amministrativa? No. Tale fattispecie non rientra tra quelle espressamente previste dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. La motivazione dei provvedimenti amministrativi costituisce una facoltà della pubblica amministrazione. Sì, tale obbligo è espressamente previsto dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. L'obbligo di motivazione sussiste solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento.
Secondo quanto dispone l'art. 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, la motivazione dei provvedimenti amministrativi deve indicare... Gli elementi essenziali dell'atto e, qualora presenti, gli elementi accidentali. Gli elementi precettivi dell'atto, consistenti nella dichiarazione di volontà vera e propria della pubblica amministrazione. I presupposti di fatto e di diritto che hanno determinato l'amministrazione pubblica, e per essa l'organo, ad iniziare il procedimento. I presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria.
Esiste un obbligo di motivazione degli atti amministrativi a contenuto generale? No, tale obbligo è espressamente escluso dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. L'obbligo di motivazione sussiste solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento. Sì. Dispone l'art. 3 della legge n. 241 del 1990 che l'obbligo di motivazione sussiste per tutti i documenti e atti formati dalla P.A., ad accezione di quelli concernenti l'organizzazione dei pubblici concorsi. Sì, la motivazione costituisce obbligo della pubblica amministrazione.
Esiste un obbligo di motivazione degli atti amministrativi a contenuto normativo? Sì, la motivazione costituisce obbligo della pubblica amministrazione. No, tale obbligo è espressamente escluso dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. L'obbligo di motivazione sussiste solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento. Sì. Dispone l'art. 3 della legge n. 241 del 1990 che l'obbligo di motivazione sussiste per tutti i documenti e atti formati dalla P.A., anche se a contenuto generale.
Secondo il disposto dell'art. 3-bis della legge n. 241/1990 così come modificato dalla legge n. 15/2005, quale delle seguenti affermazioni in relazione all'uso della telematica è corretta? Le P.A. incentivano l'uso della telematica per conseguire maggiore efficienza nella loro attività. Le P.A. incentivano l'uso della telematica nei rapporti tra le diverse amministrazioni ed ai soli fini di garantire l'accesso ai documenti. Le P.A. incentivano l'uso della telematica solo nei rapporti interni e tra le diverse amministrazioni e i privati. Le P.A. incentivano l'uso della telematica al solo fine di ridurre i costi di conservazione dei documenti.
L'art. 4 della legge n. 241/1990 fa carico a ciascuna Amministrazione pubblica di determinare, per ciascun tipo di procedimento amministrativo, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale. Tale determinazione... Costituisce atto interno di natura organizzativa e pertanto non sussiste obbligo di comunicazione pubblica. Deve essere resa nota a tutti i soggetti che abbiano rapporti con l'Amministrazione. Deve essere comunicata al soggetto interessato al singolo tipo di procedimento, che ne faccia richiesta. È resa pubblica nelle forme previste dai singoli ordinamenti.
La pubblica amministrazione ha l'obbligo generale di determinare, per ciascun tipo di procedimento, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria? No, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce obbligo solo con riferimento ad alcune tipologie di atti. No, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce eventuale atto interno rispetto al quale non è previsto alcun obbligo generale. No, la legge n. 241/1990, lascia ampia facoltà all'amministrazione in merito alla determinazione dell'unità responsabile del procedimento. Sì, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce un obbligo generale.
La legge n. 241/1990 in materia di partecipazione degli interessati al procedimento amministrativo, ha recepito i dettami della dottrina del giusto procedimento prevedendo che l'amministrazione pubblica provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo, di norma, mediante... Comunicazione personale. Avviso pubblico affisso all'albo dell'ente. Messa a disposizione presso l'ente degli atti del procedimento. Avviso pubblico affisso sia all'albo dell'ente sia all'albo della Regione.
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando,... Esclusivamente l'ufficio e la persona responsabile del procedimento. Tra l'altro, l'oggetto del procedimento promosso. Il nominativo di tutte le persone maggiorenni interessate al procedimento. Esclusivamente, l'amministrazione competente e le tipologie di atti di cui non è possibile prendere visione.
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando, tra l'altro,... Il nominativo di tutte le persone interessate al procedimento. Il termine entro il quale è possibile ricorrere al Consiglio di Stato. L'amministrazione competente. Le tipologie di atti di cui è possibile prendere visione.
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando, tra l'altro,... L'ufficio e la persona responsabile del procedimento. Il termine entro il quale è possibile ricorrere al Consiglio di Stato. Il nominativo di tutte le persone interessate al procedimento. Le tipologie di atti di cui è possibile prendere visione.
La legge n. 241/1990 fa obbligo alle amministrazioni procedenti di predeterminare e pubblicare, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, i criteri e le modalità cui esse devono attenersi per alcuni procedimenti amministrativi. Relativamente a quali dei seguenti provvedimenti amministrativi tale obbligo trova applicazione? Atti di pianificazione e di programmazione, concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari ed atti di organizzazione del personale dipendente. Concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari ed attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati. Atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione. Provvedimenti tributari ed attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati.
Ai sensi dell'art. 12 della legge n. 241/1990, l'amministrazione è obbligata a predeterminare e rendere preventivamente pubblici i criteri e le modalità cui attenersi per... L'attribuzione di benefici al personale dipendente. L'effettuazione di spese pubbliche. I provvedimenti tributari. La concessione di contributi.
La legge n. 241/1990 fa obbligo all'amministrazione di predeterminare e pubblicare, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, i criteri e le modalità cui essa deve attenersi per alcuni provvedimenti amministrativi. Relativamente a quali dei seguenti provvedimenti amministrativi tale obbligo trova applicazione secondo quanto dispone l'art. 12 della suddetta legge? Atti di natura organizzatoria funzionali al decentramento amministrativo. Atti amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione. Concessione di sovvenzioni ed ausili finanziari in genere. Provvedimenti tributari.
Qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente si avvale di regola dello strumento previsto dall'articolo 14 della legge 7 agosto 1990, n. 241. Di quale strumento di tratta? Provvedimento contrattuale. Conferenza di servizi. Accordo di programma. Commissione mista paritetica.
Con riferimento alla legge n. 241 del 1990, la Conferenza dei servizi viene convocata... Per effettuare un esame contestuale dei vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo. Per predisporre la progettazione di opere di manutenzione ordinaria dei beni pubblici. Prevalentemente per disporre ispezioni. Prevalentemente per disporre accertamenti tecnici.
Ai sensi dell'art. 14 della legge n. 241/1990, qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente... Invita le persone interessate ai procedimenti ad attivare le amministrazioni cointeressate. Interpella tutti i Comuni e tutte le Province della Regione. Indice di regola una conferenza di servizi. Interpella le amministrazioni interessate.
Gli accordi tra le pubbliche amministrazioni previsti dall'art. 15 della legge n. 241/1990... Sono stipulati per realizzare, attraverso l'esame contestuale dei vari interessi coinvolti, la semplificazione di taluni procedimenti amministrativi particolarmente complessi. Possono essere stipulati solo per disciplinare attività meramente esecutive. Sono stipulati per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune. Sono stati parzialmente abrogati dalla legge n. 15/2005.
Ove in materia di procedimenti amministrativi debba essere obbligatoriamente sentito un organo consultivo, questo deve emettere il proprio parere... Entro quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta. Entro sessanta giorni dal ricevimento della richiesta. Non oltre trenta giorni dal ricevimento della richiesta. Non oltre novanta giorni dal ricevimento della richiesta.
In merito ai documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento, che cosa richiede l'amministrazione procedente agli interessati ai sensi del rinovellato art. 18 della legge n. 241/1990? I soli elementi necessari per la loro ricerca. Originale di tutti i documenti necessari. Copia autenticata di tutti i documenti necessari. Copia anche informale dei documenti con riserva di richiedere l'originale all'amministrazione competente.
Ai sensi della normativa in materia di accesso ai documenti amministrativi, per diritto di accesso si intende... Il diritto degli interessati di prendere visione di documenti amministrativi, ma non anche di estrarre copia. Il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi. Il diritto per chiunque di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi. Il diritto di ottenere il definitivo rilascio di documenti amministrativi in originale.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto dalla legge... Al fine di favorire la partecipazione e assicurare la trasparenza e l'imparzialità dell'attività amministrativa. Solo al fine di attribuire carattere di pubblicità all'azione amministrativa. Al fine di assicurare la legittimità del procedimento. Al fine di attribuire carattere di efficacia all'azione amministrativa.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla l. n. 241/1990, la regola generale. Il differimento o il diniego sono, quindi, un'eccezione. Quale dei punti che seguono espone principi conformi alla predetta legge? L'acceso ai documenti amministrativi non può essere negato ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento. Le singole amministrazioni, a loro giudizio insindacabile e senza obbligo di motivazione, hanno facoltà di sottrarre all'accesso una o più categorie di documenti da esse formati. Non può essere causa di esclusione dal diritto di accesso ai documenti amministrativi l'esigenza di salvaguardare la sicurezza, la difesa nazionale e le relazioni internazionali. È consentito l'accesso, nei procedimenti selettivi, nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relativi a terzi.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla l. n. 241/1990, la regola generale. Il differimento o il diniego sono, quindi, un'eccezione. Quale dei punti che seguono espone principi conformi alla predetta legge? Non può essere causa di esclusione dal diritto di accesso alle informazioni l'esigenza di salvaguardare la sicurezza, la difesa nazionale e le relazioni internazionali. Le singole amministrazioni, a loro giudizio insindacabile e senza obbligo di motivazione, hanno facoltà di sottrarre all'accesso una o più categorie di documenti da esse formati. Il diritto di accesso è consentito nei procedimenti selettivi, anche nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relativi a terzi. Il diritto di accesso è escluso nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione.
Relativamente al diritto di accesso ai documenti amministrativi è corretto affermare che... Non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni. Il diritto di accesso è consentito nei procedimenti selettivi, anche nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relativi a terzi. L'accesso ai documenti amministrativi può essere negato anche ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento. Nessuna preclusione è stabilita relativamente al diritto di accesso nei procedimenti tributari.
La pubblica amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi? Sì, nei casi e nei limiti stabiliti dalla legge n. 241/1990. Sì, solo qualora la loro conoscenza possa impedire o gravemente ostacolare lo svolgimento dell'azione amministrativa. Sì. L'amministrazione decide a suo insindacabile giudizio se e quali documenti possano essere sottratti all'accesso. No. In nessun caso l'amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi.
Nell'esercizio del diritto di accesso... L'esame dei documenti è oneroso. L'esame dei documenti è gratuito, mentre il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione e di bollo, ove dovuto, nonché al pagamento dei diritti di ricerca e di visura. Il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, ma non all'imposta di bollo né al pagamento dei diritti di ricerca e di visura. La richiesta deve essere rivolta esclusivamente all'amministrazione che ha formato il documento.
Con quali modalità può esercitarsi il diritto di accesso ai documenti amministrativi, riconosciuto ai soggetti all'uopo legittimati dalla legge 7/8/1990, n. 241? Esclusivamente attraverso il rilascio di copia che risulta totalmente gratuito. Mediante esame ed estrazione di copia dei documenti stessi; l'esame è assolutamente gratuito, il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca e visura. Mediante esame e rilascio temporaneo dell'originale dei documenti stessi; l'esame è subordinato solamente alle disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché ai diritti di ricerca e visura; il rilascio è assolutamente gratuito. Mediante esame dei documenti stessi; nessuna copia e riproduzione può, infatti, essere rilasciata dalle pubbliche amministrazioni, in quanto a ciò ostano esigenze di salvaguardia della riservatezza di terzi, persone, gruppi ed imprese.
Contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso ai documenti amministrativi è dato ricorso al Tribunale amministrativo regionale. È appellabile la decisione del T.A.R.? Sì, entro 30 giorni dalla notifica, al Consiglio di Stato. Sì, entro 90 giorni dalla notifica, al Consiglio di Stato. No, la decisione del Tribunale amministrativo regionale non è mai appellabile. Sì, entro 10 giorni dalla notifica, alla Corte di Cassazione.
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi... È istituita presso la Presidenza della Repubblica. È istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. È istituita presso il Ministero dell'Interno. È istituita presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze.
I provvedimenti amministrativi "efficaci" sono eseguiti... Dopo quindici giorni salvo che sia diversamente stabilito dalla legge. Immediatamente fatta salva la sola eccezione configurata da diversa previsione del provvedimento. Dopo trenta giorni salvo che sia diversamente stabilito dalla legge. Immediatamente, salvo che sia diversamente stabilito dalla legge o dal provvedimento medesimo.
La legge n. 241/1990 ammette il recesso unilaterale dai contratti della P.A.? Sì, nei casi previsti dalla legge e dal contratto. Sì, nei soli casi ammessi dalla legge. No, in nessun caso. Sì, nei soli casi ammessi dal contratto.
Il D.Lgs. n. 286/1999 fa obbligo alle pubbliche amministrazioni di dotarsi di strumenti adeguati a valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale. Ciò allo scopo di realizzare... Il controllo di gestione. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile. La valutazione della dirigenza. La valutazione ed il controllo strategico.
Ai fini del controllo di gestione delle amministrazioni pubbliche è necessario definire, tra l'altro, ai sensi del D.Lgs. n. 286/1999, gli indicatori specifici per misurare efficacia, efficienza ed economicità. Chi provvede al riguardo? Il Dipartimento della funzione pubblica. La Corte dei conti. Sempre la struttura preposta al controllo di gestione. Ciascuna amministrazione pubblica, autonomamente.
A quale soggetto il D.Lgs. n. 286/1999 attribuisce il compito di definire, ai fini del controllo di gestione, l'unità o le unità responsabili della progettazione e della gestione di tale controllo? Alla Regione territorialmente competente, che vi provvede con legge. Alle singole amministrazioni. Sempre alla struttura preposta al controllo di gestione. Al Ministero dell'economia e delle finanze.
A quale soggetto il D.Lgs. n. 286/1999 attribuisce il compito di definire, ai fini del controllo di gestione, le unità organizzative a livello delle quali si intende misurare l'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa? Alle singole amministrazioni. Al Dipartimento della funzione pubblica. Alla Corte dei conti. Sempre alla struttura preposta al controllo di gestione.
A quale soggetto il D.Lgs. n. 286/1999 attribuisce il compito di definire, ai fini del controllo di gestione, le procedure di determinazione degli obiettivi gestionali e dei soggetti responsabili? Alla Regione territorialmente competente, che vi provvede con legge. Alle singole amministrazioni. Al collegio di revisione degli enti pubblici. Al Ministero dell'economia e delle finanze.
Ai fini del controllo di gestione delle amministrazioni pubbliche è necessario definire, tra l'altro, ai sensi del D.Lgs. n. 286/1999, l'insieme dei prodotti e delle finalità dell'azione amministrativa, con riferimento all'intera amministrazione o a singole unità organizzative. Chi provvede al riguardo? Il collegio di revisione degli enti pubblici. Ciascuna amministrazione pubblica, autonomamente. Il Dipartimento della funzione pubblica. Il Ministero dell'economia e delle finanze.
A quale soggetto il D.Lgs. n. 286/1999 attribuisce il compito di definire, ai fini del controllo di gestione, l'insieme dei prodotti e delle finalità dell'azione amministrativa, con riferimento all'intera amministrazione o a singole unità organizzative? Al Dipartimento della funzione pubblica. Alle singole amministrazioni. Al collegio di revisione degli enti pubblici. Alla Corte dei conti.
A quale soggetto il D.Lgs. n. 286/1999 attribuisce il compito di definire, ai fini del controllo di gestione, le modalità di rilevazione e ripartizione dei costi tra le unità organizzative e di individuazione degli obiettivi per cui i costi sono sostenuti? Alle singole amministrazioni. Sempre alla struttura preposta al controllo di gestione. Al Ministero dell'economia e delle finanze. Alla Regione territorialmente competente, che vi provvede con legge.
Il trattamento da parte di un soggetto pubblico riguardante dati diversi da quelli sensibili e giudiziari è consentito, anche in mancanza di una norma di legge o di regolamento che lo preveda espressamente? No, è consentito solo se autorizzato da espressa norma di legge che specifichi le finalità di rilevante interesse pubblico del trattamento. No, in nessun caso. Sì, se necessario per lo svolgimento delle funzioni istituzionali. Sì, senza alcuna limitazione o divieto.
Dispone l'art. 19 del D.Lgs. 196/2003 che sono ammesse le comunicazioni di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico ad altri soggetti pubblici... Se sono richieste dal funzionario della P.A. Solo se autorizzate da espresso provvedimento del Garante. Se sono previste da norme di legge o di regolamento o risultano comunque necessarie per lo svolgimento delle funzioni istituzionali. Solo se sono previste espressamente da norme di legge.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. 196/2003, la comunicazione di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico a privati o a enti pubblici economici è ammessa? È ammessa la comunicazione da parte di un soggetto pubblico ad enti pubblici economici, ma non a privati. Sì, è sempre ammessa. Unicamente quando è prevista da una norma di legge o di regolamento. No, deve essere sempre autorizzata dal Garante.
La sottoscrizione delle domande per la partecipazione a selezioni per l'assunzione, a qualsiasi titolo, in tutte le pubbliche amministrazioni... Non è soggetta ad autenticazione solo se la selezione è indetta da un Ministero. Non è soggetta ad autenticazione. Non è soggetta ad autenticazione, salvo diverse disposizioni dell'amministrazione destinataria. È sempre soggetta ad autenticazione.
Una copia integrale degli atti di stato civile è ammessa dalle pubbliche amministrazioni oltre i termini di validità? Sì, purché l'interessato dimostri, anche attraverso l'esibizione di altro documento, che i dati non hanno subìto variazioni dalla data del rilascio. Sì, purché l'interessato rilasci, con foglio a parte, dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante che le informazioni contenute nel documento stesso non hanno subìto variazioni dalla data di rilascio. Sì, qualora l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel documento stesso non hanno subìto variazioni dalla data di rilascio. La legge lascia alla pubblica amministrazione ampia facoltà al riguardo.
La pubblica amministrazione può richiedere ad un cittadino un certificato di cittadinanza nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento ove tale dato risulta attestato? La legge nulla dispone al riguardo; è da intendersi quindi che la P.A. possa agire in tal senso. No, il divieto è espressamente previsto dall'art. 45 del D.P.R. n. 445/2000. Sì, può farlo legittimamente secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 445/2000. Richiedere o meno la documentazione in tal caso è una facoltà che il D.P.R. n. 445/2000 demanda all'ente interessato.
Il cittadino di uno Stato non appartenente all'Unione Europea, regolarmente soggiornante in Italia, può utilizzare una dichiarazione sostitutiva di certificazione per attestare la data e il luogo di nascita? Sì, alla stregua dei cittadini italiani e dell'Unione europea. Sì, purché soggiorni in Italia da almeno tre anni. No. Può solo dichiarare, di norma, stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani. No. Ai cittadini stranieri è preclusa ogni sorta di autocertificazione.
Il legislatore ha ulteriormente semplificato la materia delle certificazioni amministrative, estendendo i casi di utilizzo delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni. Non possono, tuttavia, essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore,... I certificati di origine. I certificati attestanti la qualità di rappresentante legale di persone giuridiche. I certificati attestanti la qualità di tutore o di curatore e simili. I certificati attestanti la qualità di studente.
Il legislatore ha ulteriormente semplificato la materia delle certificazioni amministrative, estendendo i casi di utilizzo delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni. Non possono, tuttavia, essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore,... I certificati medici. I certificati attestanti la situazione reddituale o economica ai fini della concessione di benefìci e vantaggi di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali. I certificati attestanti la qualità di pensionato. I certificati attestanti la qualità di studente.
Il legislatore ha ulteriormente semplificato la materia delle certificazioni amministrative, estendendo i casi di utilizzo delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni. Non possono, tuttavia, essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore,... I certificati attestanti l'assolvimento di specifici obblighi contributivi con l'indicazione dell'ammontare corrisposto. I certificati attestanti il possesso del codice fiscale o della partita IVA. I certificati attestanti la qualifica professionale posseduta. I certificati sanitari e veterinari.
In base alla normativa in materia di documentazione amministrativa è illegittima la previsione che... I certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformità CE, di marchi o brevetti possano essere sostituiti da temporanea dichiarazione di notorietà, salvo diverse disposizioni della normativa di settore. Le singole amministrazioni predispongano i moduli necessari per la redazione delle dichiarazioni sostitutive, che gli interessati hanno facoltà di utilizzare. Le dichiarazioni sostitutive abbiano la stessa validità temporale degli atti che sostituiscono. Nei moduli per la presentazione delle dichiarazioni sostitutive le amministrazioni inseriscano il richiamo alle sanzioni penali previste per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci ivi indicate.
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in fonti di rango costituzionale, fonti di rango primario (di primo e secondo grado), fonti di rango secondario e usi normativi. Quali delle seguenti fonti sono di rango primario? Referendum abrogativi. Ordinanze. Statuti dei Comuni. Regolamenti degli enti locali.
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in fonti di rango costituzionale, fonti di rango primario (di primo e secondo grado), fonti di rango secondario e usi normativi. Quali delle seguenti fonti sono di rango secondario? Regolamenti governativi. Decreti-legge. Leggi ordinarie dello Stato. Statuti delle Regioni ordinarie.
Quale dei seguenti principi in materia amministrativa è espressamente sancito dalla Costituzione? Il principio della riserva di legge in materia di organizzazione dei pubblici uffici. Il principio di trasparenza dell'azione amministrativa. Il principio di ragionevolezza. Il principio dell'adeguamento delle funzioni.
I regolamenti... Possono derogare al principio di irretroattività della legge. Se emanati da autorità inferiori possono contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori. Sono atti formalmente amministrativi, anche se sostanzialmente normativi. Sono atti formalmente normativi, anche se sostanzialmente amministrativi.
I regolamenti... Se emanati da autorità inferiori non possono mai contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori. Possono contenere sanzioni penali. Necessitano di specifica motivazione in ordine alle ragioni che hanno portato a dare determinati contenuti. Sono insindacabili sotto il profilo dell'eccesso di potere.
I regolamenti... Sono atti formalmente normativi, anche se sostanzialmente amministrativi. Non possono contenere sanzioni penali, per il principio della riserva di legge in materia penale. Possono derogare al principio di irretroattività della legge. Sono soggetti all'obbligo di motivazione propria degli atti amministrativi.
I regolamenti... Non necessitano di specifica motivazione in ordine alle ragioni che hanno portato a dare determinati contenuti. Possono regolare istituti fondamentali dell'ordinamento. Se emanati da autorità inferiori possono contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori. Sono atti formalmente normativi, anche se sostanzialmente amministrativi.
I regolamenti... Se emanati da autorità inferiori possono contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori. Possono regolare istituti fondamentali dell'ordinamento. Possono contenere sanzioni penali. Sono sottratti all'obbligo di motivazione degli atti amministrativi.
I regolamenti... Sono sindacabili sotto il profilo dell'eccesso di potere per violazione dei canoni di coerenza logica dell'agire amministrativo. Possono contenere sanzioni penali. Se emanati da autorità inferiori possono contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori. Possono derogare al principio di irretroattività della legge.
I regolamenti, in quanto atti amministrativi generali a contenuto normativo, necessitano di specifica motivazione in ordine alle ragioni che hanno portato a dare determinati contenuti e non altri alle proprie disposizioni? Sì. L'obbligo di motivazione è espressamente previsto dalla legge n. 241/1990. Non esistono al riguardo disposizioni legislative e la giurisprudenza è contrastante. Sì. Come tutti gli atti amministrativi, i regolamenti sono soggetti all'obbligo di motivazione. No. L'obbligo di motivazione è espressamente escluso dalla legge n. 241/1990.
I regolamenti sono dotati del carattere dell'«innovatività», intesa come... Indeterminabilità dei destinatari. Capacità di regolare una serie indefinita di casi. Idoneità di ripetizione nell'applicazione della norma. Capacità a concorrere a costituire o a innovare l'ordinamento giuridico.
I regolamenti di attuazione e di integrazione... Sono emanati dal Governo, volti ad attuare le direttive comunitarie. Sono emanati dal Governo in materie, non soggette a riserva assoluta di legge, volti a sostituire la legge vigente. Sono volti a completare la trama di principi fissati da leggi e decreti legislativi. Sono volti a disciplinare il funzionamento delle pubbliche amministrazioni secondo disposizioni dettate dalla legge.
I regolamenti indipendenti... Sono volti a completare la trama di principi fissati da leggi e decreti legislativi. Sono emanati dal Governo, volti ad attuare le direttive comunitarie. Sono destinati a disciplinare nel rispetto delle norme di grado superiore le materie attribuite dalla legge alla competenza della P.A. Sono volti a disciplinare il funzionamento delle pubbliche amministrazioni secondo disposizioni dettate dalla legge.
I regolamenti di organizzazione... Sono destinati a specificare una disciplina di rango legislativo con norme di dettaglio. Sono volti a disciplinare il funzionamento delle pubbliche amministrazioni secondo disposizioni dettate dalla legge. Sono volti a completare la trama di principi fissati da leggi e decreti legislativi. Sono volti a disciplinare materie in cui l'intervento di norme primarie non sia ancora configurato, purché non si tratti di materie soggette a riserva assoluta o relativa di legge.
I regolamenti di esecuzione... Sono volti a disciplinare il funzionamento delle pubbliche amministrazioni secondo disposizioni dettate dalla legge. Sono emanati dal Governo in materie, non soggette a riserva assoluta di legge, volti a sostituire la legge vigente. Sono emanati dal Governo, volti ad attuare le direttive comunitarie. Sono destinati a specificare una disciplina di rango legislativo con norme di dettaglio.
I regolamenti di attuazione delle direttive comunitarie... Sono emanati dal Governo in materie, non soggette a riserva assoluta di legge, volti a sostituire la legge vigente. Sono volti a disciplinare materie in cui l'intervento di norme primarie non sia ancora configurato, purché non si tratti di materie soggette a riserva assoluta o relativa di legge. Sono emanati dal Governo, volti ad attuare le direttive comunitarie. Sono volti a disciplinare il funzionamento delle pubbliche amministrazioni secondo disposizioni dettate dalla legge.
Le posizioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Tra le prime si ricomprendono... L'onere e il diritto potestativo. La soggezione e l'interesse legittimo. Il diritto potestativo e l'interesse semplice. La soggezione e il diritto soggettivo.
Qual è la distinzione tra diritti soggettivi perfetti e diritti condizionati? L'esercizio dei primi è totalmente libero: non è soggetto a limitazioni di sorta, né sottoposto ad autorizzazioni da parte della P.A.; l'esercizio dei secondi è sempre soggetto ad autorizzazione e controllo da parte della P.A. Nessuna, non esistono diritti soggettivi condizionati. L'esercizio dei primi è totalmente libero: non è soggetto a limitazioni di sorta, né sottoposto ad autorizzazioni da parte della P.A.; l'esercizio dei secondi è subordinato ad un provvedimento permissivo della P.A. o è soggetto a compressione o estinzione ad opera di provvedimenti della P.A. L'esercizio dei primi è subordinato ad un provvedimento permissivo della P.A. o è soggetto a compressione o estinzione ad opera di provvedimenti della P.A.; l'esercizio dei secondi non è soggetto a limitazioni di sorta, né sottoposto ad autorizzazioni da parte della P.A.
L'interesse legittimo è definito "interesse": Indifferenziato e generico. Differenziato e qualificato. Immediatamente tutelato. Tutelato solo amministrativamente.
Gli interessi collettivi... Sono tutelabili in sede amministrativa e giurisdizionale. Sono tutelabili solo in sede giurisdizionale. Sono tutelabili solo in sede amministrativa. Sono tutelabili solo in sede penale.
In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in... Atti costitutivi e atti dichiarativi. Atti composti e atti contestuali. Atti ampliativi e atti restrittivi. Atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali.
L'atto amministrativo, alla pari del negozio giuridico privato, può contenere gli elementi c.d. accidentali. Tra essi vi rientra... La condicio iuris. Il termine. L'approvazione. Il dovere giuridico.
La dottrina tradizionale definisce i provvedimenti amministrativi come manifestazioni di volontà aventi rilevanza esterna e provenienti da una P.A. I provvedimenti sono dotati, tra l'altro, del carattere... Della nominatività, vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione. Della tipicità, vale a dire che essi sono immediatamente e direttamente eseguibili, anche contro il volere del soggetto destinatario del provvedimento sfavorevole, senza previa pronunzia giurisdizionale. Dell'inoppugnabilità, vale a dire che essi non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori. Dell'autoritarietà, vale a dire che essi sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge.
La dottrina tradizionale definisce i provvedimenti amministrativi come manifestazioni di volontà aventi rilevanza esterna e provenienti da una P.A. I provvedimenti amministrativi sono dotati, tra l'altro, del carattere... Della tipicità, vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento. Della nominatività, vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione. Dell'autoritarietà, vale a dire che essi sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge. Della tipicità, vale a dire che essi sono immediatamente e direttamente eseguibili, anche contro il volere del soggetto destinatario del provvedimento sfavorevole, senza previa pronunzia giurisdizionale.
L'applicazione di nozioni e di metodi propri di scienze, arti o discipline, in funzione preparatoria o strumentale rispetto all'esercizio dell'azione amministrativa, è espressione... Della discrezionalità amministrativa. Dell'attività di diritto privato della P.A. Della discrezionalità tecnica. Dell'attività vincolata.
È espressa l'autorizzazione... Rilasciata sulla base di un accertamento relativo a requisiti concernenti una «res». Rilasciata sulla base di un apprezzamento della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato. Rilasciata con un provvedimento manifesto «ad hoc». Implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego.
È reale l'autorizzazione... Rilasciata sulla base di un apprezzamento della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato. Rilasciata sulla base di un accertamento relativo a requisiti concernenti una «res». Il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni. Che, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative.
Le autorizzazioni possono essere: espresse e tacite, modali e non modali, personali e reali, discrezionali e vincolate. È non modale l'autorizzazione... Che, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative. Il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni. Implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego. Rilasciata sulla base di un apprezzamento della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato.
Come è definito il provvedimento mediante il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale posto all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario? Ammissione. Autorizzazione. Concessione. Delega.
Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella categoria delle concessioni costitutive? Concessione relativa all'esercizio delle tranvie. Decreto per il cambiamento di nomi e cognomi. Concessione esattoriale delle imposte. Concessione del demanio stradale.
Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro,... Il dovere di sottostare ai controlli della P.A. La facoltà d'uso del bene demaniale. Il diritto a non sottostare ai controlli della P.A. Il dovere di insistenza.
Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro,... Il diritto di insistenza. Il diritto di organizzare e far funzionare il servizio assunto a proprio piacimento. Il diritto di non sottostare ai controlli della P.A. La facoltà di pagare il canone.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di giudizio? Comunicazioni. Relazioni delle commissioni d'inchiesta. Verbalizzazioni. Notificazioni.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di scienza e/o di conoscenza? Relazioni delle commissioni d'inchiesta. Giudizi sull'idoneità di candidati. Pareri. Acclaramenti.
Le verbalizzazioni sono... Ispezioni particolarmente qualificate in ordine all'oggetto dell'acquisizione che, presentando il carattere di accadimento straordinario, comporta che le stesse siano affidate ad uffici particolari costituiti ad hoc, e talvolta estranei all'amministrazione. Atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto. Acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sé stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione. Atti di scienza con cui si narrano e si documentano atti giuridici, operazioni o anche meri comportamenti di altre figure soggettive.
Le registrazioni sono... Dichiarazioni di scienza aventi lo scopo di attestare fatti accertati dalla pubblica autorità o risultanti dalle dichiarazioni o dai documenti forniti dagli interessati attraverso l'inserzione in appositi registri. Strumenti costituiti da materiali idonei a ricevere e conservare atti forniti dai privati o relativi a fatti accertati dalla stessa amministrazione, a fini di esibizione. Dichiarazioni di scienza esternate in un documento in funzione partecipativa e concernenti fatti precedentemente acquisiti dall'ufficio pubblico. Accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni.
Le inchieste sono... Acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sé stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione. Accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni. Atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto. Ispezioni particolarmente qualificate in ordine all'oggetto dell'acquisizione che, presentando il carattere di accadimento straordinario, comporta che le stesse siano affidate ad uffici particolari costituiti ad hoc, e talvolta estranei all'amministrazione.
I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento. Quella conoscitiva... È relativa a pareri di organi tecnici per soluzioni attinenti alla discrezionalità tecnica e importano atti vincolati. È relativa a pareri che l'amministrazione deve obbligatoriamente chiedere qualora vi siano più soggetti interessati. È relativa a pareri emessi, di norma, al termine di un'istruttoria compiuta per l'adozione di un provvedimento o di una misura amministrativa. È relativa a pareri che la P.A. deve obbligatoriamente richiedere al Consiglio di Stato.
I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento. I pareri di coordinamento... Sono relativi a pareri emessi, di norma, al termine di un'istruttoria compiuta per l'adozione di un provvedimento o di una misura amministrativa. Sono relativi a pareri che la P.A. deve obbligatoriamente richiedere al Consiglio di Stato. Sono richiesti per contemperare più interessi della P.A., si fondano sul principio di buona amministrazione e non è richiesta una norma positiva che li imponga. Sono relativi a pareri di organi tecnici per soluzioni attinenti alla discrezionalità tecnica e importano atti vincolati.
I controlli diretti a verificare la corrispondenza dell'atto amministrativo alle norme di legge sono... Controlli intersoggettivi. Controlli sostitutivi. Controlli di merito. Controlli di legittimità.
I controlli diretti a verificare la convenienza e l'opportunità dell'atto amministrativo per l'amministrazione sono... Controlli ordinari. Controlli di merito. Controlli di legittimità. Controlli straordinari.
La fase d'iniziativa del procedimento amministrativo... È diretta ad introdurre l'interesse pubblico primario nonché gli interessi secondari di cui sono titolari i privati interessati all'oggetto del provvedimento da emanare. È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni. Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso. È diretta esclusivamente ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto.
La fase decisoria del procedimento amministrativo... È diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare. È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni. Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso. È diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto.
La fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo... È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni. Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso. È diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto. È diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare.
Le attività di acquisizione dei fatti (quali ad esempio, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione, le circostanze di fatto, ecc.) sono proprie... Della fase decisoria del procedimento amministrativo. Della fase istruttoria del procedimento amministrativo. Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo. Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo.
Le attività di acquisizione delle condizioni di ammissibilità (quali, ad esempio, la posizione legittimante, l'interesse a ricorrere, ecc.) sono proprie... Della fase istruttoria del procedimento amministrativo. Della fase decisoria del procedimento amministrativo. Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo. Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo.
Le attività di acquisizione delle circostanze di fatto (rilevabili con accertamenti semplici, quali, ad esempio, ispezioni, inchieste, ecc.) sono proprie... Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo. Della fase istruttoria del procedimento amministrativo. Della fase decisoria del procedimento amministrativo. Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo.
La proroga dell'atto amministrativo... Ricorre quando la P.A. differisce ad un momento successivo, rispetto a quello previsto dall'atto, il termine di scadenza dell'atto stesso. Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza. Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo. Ricorre quando con provvedimento «ad hoc» si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo.
Quando con provvedimento «ad hoc» si preclude, per un determinato lasso di tempo, ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti, si pone in essere un provvedimento di... Abrogazione dell'atto amministrativo. Revoca dell'atto amministrativo. Sospensione dell'atto amministrativo. Riforma dell'atto amministrativo.
La consolidazione dell'atto amministrativo è... Un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui viene eliminato il vizio di incompetenza relativa da parte dell'autorità astrattamente competente la quale si appropria di un atto emesso da autorità incompetente dello stesso ramo. Un provvedimento con il quale viene perfezionato ex post un atto o un presupposto di legittimità del procedimento. La trasformazione di un atto amministrativo nullo in un altro di cui esso presenta i requisiti di forma e di sostanza. Una causa di conservazione oggettiva dell'atto amministrativo, che dipende dal decorso del termine perentorio entro il quale l'interessato avrebbe potuto proporre ricorso contro l'atto invalido.
La condizione in cui viene a trovarsi un atto quando sono decorsi i termini per impugnarlo è denominata... Acquiescenza. Rinnovazione. Decadenza. Inoppugnabilità.
I vizi di legittimità degli atti ovvero le concrete cause della illegittimità degli stessi sono l'incompetenza, la violazione di legge e l'eccesso di potere. L'incompetenza può aversi... Per materia, per valore e per territorio. Per materia, per grado e per territorio. Per materia, per valore e per grado. Per materia, per valore, per grado e per territorio.
Nel caso in cui un organo eserciti una competenza di altro organo dello stesso ente che disponga di diversa competenza territoriale (Prefetto che invade la competenza di un altro Prefetto) si ha... Incompetenza per grado. Incompetenza per territorio. Incompetenza per materia. Incompetenza per valore.
Secondo quanto dispone la legge 14/1/1994, n. 20, qualora la prescrizione del diritto al risarcimento sia maturata a causa di omissione o ritardo della denuncia del fatto che ha dato luogo alla responsabilità contabile,... Il termine di prescrizione è elevato a quindici anni. Il termine di prescrizione è elevato a otto anni. Rispondono del danno erariale i soggetti che hanno omesso o ritardato la denuncia. Rispondono del danno erariale i soggetti che hanno omesso o ritardato la denuncia, e la prescrizione è interrotta di diritto.
Nel giudizio di responsabilità in materia di contabilità pubblica, la Corte dei Conti, nel valutare il comportamento dei dipendenti pubblici,... Deve tenere conto dei vantaggi comunque conseguiti dall'amministrazione. Non può in alcun caso tenere conto dei vantaggi comunque conseguiti dall'amministrazione. Deve tener conto dell'anzianità di servizio della persona che ha commesso il fatto. Può, nei casi e con i limiti espressamente previsti dalla legge, tenere conto dei vantaggi comunque conseguiti dall'amministrazione.
La responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica... È personale e limitata ai fatti ed alle omissioni commessi con dolo o con colpa grave. È personale e limitata ai fatti ed alle omissioni commessi con dolo. È personale e limitata esclusivamente ai fatti commessi con dolo. È personale e limitata ai fatti ed alle omissioni commessi con dolo o con colpa.
Nel giudizio di responsabilità contabile relativa ad atti che rientrano nella competenza propria degli uffici amministrativi, la responsabilità... Non si estende ai titolari degli organi politici che in buona fede li abbiano approvati. Non si estende ai titolari degli organi politici che in buona fede li abbiano approvati, salvo che ne abbiano comunque autorizzato o consentito l'esecuzione. Si estende in ogni caso ai titolari degli organi politici che ne abbiano autorizzato o consentito l'esecuzione. Si estende in ogni caso ai titolari degli organi politici che li abbiano approvati.
Se il fatto dannoso da cui sorge la responsabilità contabile è causato da più persone, la Corte dei conti, valutate le singole responsabilità, può condannare ciascuno per la parte che vi ha preso? Sì. No, deve condannarli solidalmente. No, deve condannarli in parte uguale. Sì, ma solo se non sussiste dolo.
In materia di responsabilità contabile dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti, la legge 14/1/1994, n. 20, dispone, tra l'altro, che... Se il fatto dannoso è causato da più persone, sono responsabili solidalmente esclusivamente i concorrenti che abbiano agito con dolo. In caso di omissione o ritardo della denuncia del fatto, la prescrizione è decennale. Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in cinque anni, decorrenti dalla data in cui si è verificato il fatto dannoso, ovvero, in caso di occultamento doloso del danno, dalla data della sua scoperta. La responsabilità è personale e limitata ai soli fatti ed alle omissioni commessi con dolo.
In materia di responsabilità contabile dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti, la legge 14/1/1994, n. 20, dispone, tra l'altro, che... Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in dieci anni. In caso di omissione o ritardo della denuncia del fatto, la prescrizione è decennale. La responsabilità è personale e limitata ai fatti ed alle omissioni commessi con dolo o con colpa grave. Se il fatto dannoso è causato da più persone, sono responsabili solidalmente non solo i concorrenti che abbiano conseguito un illecito arricchimento o abbiano agito con dolo, ma anche tutti quelli che abbiano partecipato al fatto.
In materia di responsabilità contabile dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti, la legge 14/1/1994, n. 20, dispone, tra l'altro, che... Nel giudizio di responsabilità, fermo restando il potere di riduzione, deve tenersi conto dei vantaggi comunque conseguiti dall'amministrazione o dalla comunità amministrata in relazione al comportamento degli amministratori o dei dipendenti pubblici soggetti al giudizio di responsabilità. In caso di omissione o ritardo della denuncia del fatto, la prescrizione è decennale. Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in dieci anni. Il diritto al risarcimento del danno è imprescrittibile.
Possono essere esperiti in assenza di una specifica norma che li ammetta e si concretano in: ricorso gerarchico e ricorso straordinario... I ricorsi amministrativi non impugnatori. I ricorsi amministrativi di carattere generale. I ricorsi amministrativi di carattere eccezionale. I ricorsi amministrativi straordinari.
Sono ammissibili solo se espressamente previsti dalla legge... I ricorsi amministrativi di carattere eccezionale. I ricorsi amministrativi ordinari. I ricorsi amministrativi non impugnatori. I ricorsi amministrativi straordinari.
Non mirano ad ottenere l'eliminazione dell'atto bensì ad ottenere la soluzione della controversia... I ricorsi amministrativi di carattere eccezionale. I ricorsi amministrativi non impugnatori. I ricorsi amministrativi di carattere generale. I ricorsi amministrativi impugnatori.
Sono esperibili nei confronti degli atti non definitivi e si sostanziano nel ricorso gerarchico, gerarchico improprio e in opposizione... I ricorsi amministrativi straordinari. I ricorsi amministrativi ordinari. I ricorsi amministrativi di carattere generale. I ricorsi amministrativi non impugnatori.
Sono ammessi solo nei confronti di un provvedimento definitivo e si sostanziano nel ricorso al Capo dello Stato... I ricorsi amministrativi straordinari. I ricorsi amministrativi non impugnatori. I ricorsi amministrativi di carattere generale. I ricorsi amministrativi di carattere eccezionale.
Quali ricorsi, qualora accolti, consentono all'amministrazione solo il potere di annullamento, senza disporre del potere di riesaminare la questione? I ricorsi amministrativi di carattere eccezionale. I ricorsi amministrativi eliminatori. I ricorsi amministrativi non impugnatori. I ricorsi amministrativi straordinari.
Costituisce una decisione di rito del ricorso amministrativo la... Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito. Decisione di irricevibilità per presentazione del ricorso fuori termine. Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti.
I giudici amministrativi generali sono... Consiglio di Stato, Corte dei Conti, T.A.R. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana, T.A.R e Commissari per usi civici. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana, T.A.R. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana, Corte dei Conti.
I giudici amministrativi generali di appello sono... Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana, T.A.R. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana, Corte dei Conti. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana, Commissioni tributarie.
Il Tribunale delle Acque Pubbliche è un giudice amministrativo... Speciale. Generale. Generale d'appello. Ordinario di primo grado.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito agli organi della giurisdizione amministrativa non è corretta. Il Consiglio di Stato è un giudice amministrativo speciale. Il Tribunale Amministrativo Regionale è un giudice amministrativo generale di primo grado. Il Commissario per gli usi civici è un giudice amministrativo speciale. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione siciliana è giudice amministrativo generale di appello.
Nelle pronunce del giudice amministrativo, in riferimento al contenuto e all'oggetto, si distingue il giudizio di cognizione, il giudizio cautelare e il giudizio di esecuzione. Il giudizio cautelare... Ha una funzione accessoria e strumentale rispetto al processo di cognizione, essendo teso all'adozione di misure preventive volte a preservare le utilità fornite dalla eventuale sentenza favorevole di cognizione da eventi che possono manifestarsi durante il corso del processo. È volto a stabilire la fondatezza della pretesa vantata dall'attore, per stabilire quale sia la volontà dell'ordinamento riguardo l'attività dell'amministrazione. Ha la funzione di assicurare anche coattivamente l'attuazione concreta della pronuncia di cognizione. È altresì denominato giudizio di impugnazione.
Nella giurisdizione amministrativa il giudizio volto a stabilire la fondatezza della pretesa vantata dall'attore, per stabilire quale sia la volontà dell'ordinamento riguardo l'attività dell'amministrazione, è giudizio... Di cognizione. Cautelare. Di esecuzione. Di diritto obiettivo, al pari di quello penale.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti politici non sono impugnabili. Gli atti di diritto privato della pubblica amministrazione sono impugnabili. Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili. Gli atti degli organi giurisdizionali sono impugnabili.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili. Gli atti di diritto privato della pubblica amministrazione sono impugnabili. Gli atti di diritto privato della pubblica amministrazione non sono impugnabili. Gli atti degli organi giurisdizionali sono impugnabili.
Per effetto dell'art. 1, comma 1bis della legge 241/90 come modificata dalla legge 11 febbraio 2005 n. 15 e dal D.L. n. 35/05 convertito con modificazioni dalla legge 80/05, la pubblica amministrazione agisce: mediante atti di natura paritetica, previa audizione dei destinatari ha facoltà di agire secondo le norme di diritto privato sempre con atti di natura autoritativa secondo le norme di diritto privato, nell'adozione di atti di natura non autoritativa e salvo che la legge disponga diversamente
Quale organo provvede all'assegnazione degli spazi ai partiti presenti alle elezioni? la Giunta comunale la Commissione elettorale il Sindaco l'Ufficio elettorale comunale
A norma del DPR 1199/71, in caso di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, i controinteressati possono chiedere che il ricorso sia deciso in sede giurisdizionale? sì, purché si accordino in tal senso tra di loro sì no sì, purché si accordino in tal senso con il ricorrente
Nei rapporti tra procedimento penale e procedimento disciplinare ed effetto del giudicato penale nei confronti di un dipendente della pubblica amministrazione, la sentenza irrevocabile di condanna: non costituisce condizione di ammissibilità e procedibilità per il procedimento disciplinare ha efficacia di giudicato nel giudizio di responsabilità disciplinare ha efficacia solo in ordine alla facoltà di trasferimento ad altro ufficio del dipendente assume un rilievo processuale autonomo ai fini della sanzione penale
Ai sensi del DPR 352/92, l'accoglimento della richiesta di accesso ad un documento amministrativo comporta la facoltà di accesso ad altri documenti in esso richiamati? sì, anche se non appartenenti al medesimo procedimento sì, se appartenenti al medesimo procedimento, salvo eccezione di legge o regolamento sì, purché non vi siano controinteressati no, mai
In relazione alla motivazione del provvedimento amministrativo l'obbligo alla stessa: sussiste solo per gli atti a contenuto generale sussiste per ogni provvedimento, salvo le eccezioni di legge sussiste solo per gli atti normativi non sussiste
Nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, per effetto delle disposizioni di cui alla legge 241/90 e successive modifiche ed integrazioni, l'amministrazione statale: è rappresentata e difesa solo dal funzionario nominato responsabile del procedimento può essere rappresentata e difesa da un dirigente, purché autorizzato dal rappresentante legale dell'Ente si affida esclusivamente alle cure di legali del libero foro deve essere difesa solo dall'Avvocatura dello Stato
Per effetto del principio del giusto procedimento, la pubblica amministrazione è tenuta a: pubblicare e rendere accessibili gli atti relativi al procedimento, in ogni caso rendere l'azione amministrativa coerente con il principio di economicità consentire che l'interessato sia messo in condizioni di esporre le proprie ragioni controdeducendo e apportando comunque i necessari contributi ai fini della decisione amministrativa garantire il principio di autorganizzazione
Le richieste dei pareri alle autorità amministrative indipendenti e al Consiglio di Stato spettano: ai dirigenti di uffici dirigenziali generali agli uffici legislativi di ciascun ministero agli organi di governo che esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo agli organi di governo e ai dirigenti di uffici dirigenziali generali a seconda della materia oggetto del parere
Durante gli adempimenti istruttori ed il corso del procedimento amministrativo, può essere esercitato il diritto di accesso ai documenti amministrativi? sì, è esercitatile purché il richiedente sia una pubblica amministrazione può essere esercitata solo dall'autorità sovraordinata all'amministrazione procedente sì, è esercitabile no, è espressamente escluso
I beni del patrimonio indisponibile: sono solo beni immobili possono essere sia beni mobili, sia beni immobili sono solo i beni di rilievo ambientale sono solo le università di mobili
Ai sensi del DPR 352/92, l'atto di accoglimento della richiesta di accesso contiene, tra l'altro, l'indicazione del periodo di tempo per prendere visione dei documenti amministrativi o per ottenerne copia che: può essere inferiore a 15 giorni non può essere inferiore a 15 giorni non può essere inferiore a 4 giorni non può essere superiore a 15 giorni
Per quanto concerne gli Enti pubblici non territoriali, nelle Agenzie di cui alle disposizioni del Dlgs n. 300/99, le disposizioni relative al rapporto di impiego del personale, sono regolate: dal Testo Unico 165/2001 dal DPR 10.01.57 n. 3 "Testo Unico sugli impiegati civili" dalle disposizioni di cui al decreto legislativo 267/2000 dai regolamenti di semplificazione previsti dalla legge 400/88
Qualora per espressa scelta legislativa il "modus agendi" della Pubblica Amministrazione nell'esercizio della sua attività sia definito in modo puntuale ed analitico, l'attività medesima, secondo i principi generali, si definisce: vincolata vincolata solo in riferimento a provvedimenti in materia di servizi pubblici meramente discrezionale congrua con il principio di economicità nell'azione amministrativa
Il DPR 352/92, nel caso in cui venga rifiutato, limitato o differito l'accesso: prevede il ricorso al Consiglio di Stato prevede che il provvedimento di non accoglimento della richiesta sia obbligatoriamente motivato prevede che il provvedimento di non accoglimento non sia motivato prevede la reiterazione della richiesta di accesso mediante l'intervento del difensore civico
Ai fini della tutela della trasparenza amministrativa nei procedimenti concorsuali, la Commissione esaminatrice stabilisce: di demandare previamente all'amministrazione nel cui interesse è indetto il concorso, l'onere della determinazione dei criteri e delle modalità di valutazione che i criteri e le modalità possono essere individuati prima dell'inizio delle prove orali i criteri e le modalità di valutazione delle prove, in sede di prima riunione, e da formalizzare nel relativo verbale facoltativamente la predisposizione dei criteri e delle modalità di valutazione
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 1034/71, il tribunale amministrativo del Lazio, oltre alla sede distaccata, dispone di: una sola sezione a Roma diverse sezioni variabili ogni cinque anni sulla base di una deliberazione del Consiglio di Stato tre sezioni con sede a Roma cinque sezioni con sede a Roma
Nel perseguimento dei fini istituzionali, l'attività della amministrazione deve essere conforme: alla tutela di interessi di settore al perseguimento dei fini determinati dalla legge, nel contesto del principio di legalità al conseguimento di interessi privati dei destinatari dell'azione amministrativa all'attuazione delle scelte di attività libera ed autonoma
Gli accordi integrativi sono: strumenti di coordinamento tra soggetti pubblici al fine di definire un assetto comune delle posizioni giuridiche del personale accordi tra diverse amministrazioni per il perseguimento di un interesse pubblico preminente di una amministrazione accordi successivi alla conclusione di un provvedimento relativamente al perseguimento di interessi pubblici sopravvenuti accordi che mirano alla determinazione del contenuto discrezionale del provvedimento finale
Il DPR 352/92 stabilisce che l'istanza di accesso si intende soddisfatta, tra l'altro, con la indicazione della pubblicazione contenente notizia del documento amministrativo? sì, ma solo se l'istanza proviene da una PA no, vieta la pubblicazione anzidetta no, non lo stabilisce sì, lo stabilisce
Il potere di ordinanza del Sindaco può essere in contrasto con i principi generali dell'ordinamento? può essere in contrasto solo per fronteggiare situazioni gravi ed irreparabili può essere in contrasto solo se si tratta di disposizioni comunitarie non può mai essere in contrasto può essere in contrasto solo quando sia previsto negli Statuti regionali
Per il dettato costituzionale, quali sono i principi cardine, testualmente richiamati, cui deve uniformarsi l'azione amministrativa nell'organizzazione dei pubblici uffici? pubblicità ed economicità disposizioni di legge, buon andamento ed imparzialità efficacia ed efficienza separazione dei poteri dello Stato e delle funzioni demandate alla dirigenza
Il responsabile del procedimento, per effetto delle disposizioni di cui alla legge 241/90 e successive integrazioni e modificazioni, può accertare d' ufficio i fatti disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari? sì, ma deve avvalersi di un commissario ad acta no, non può farlo può esperire solo accertamenti tecnici sì, può farlo in ogni caso
Come viene, di regola, definito l'interesse legittimo? un interesse tutelato solo processualmente un interesse differenziato e qualificato un interesse indifferenziato e generico un interesse tutelato solo amministrativa- mente
La legge n. 59/97 delega il Governo alla razionalizzazione dei Ministeri: anche attraverso il riordino, la soppressione e la fusione dei Ministeri esclusivamente per mezzo del riordino dei Ministeri solo mediante la soppressione dei Ministeri solo mediante delega di funzioni alle Autorità indipendenti
Nella comunicazione con cui viene data notizia dell'avvio del procedimento, quale di questi adempimenti è escluso dalla specifica indicazione notiziale? l'individuazione dell'amministrazione competente la data di inizio degli adempimenti istruttori nei procedimenti iniziati d' ufficio l'indicazione dell'ufficio in cui si può prendere visione degli atti l'individuazione del procedimento promosso
A norma della legge 1034/71 quale modificata ed integrata dalla legge 205/2000, i ricorsi avverso il silenzio dell'amministrazione sono decisi in Camera di consiglio: entro 10 giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso entro 30 giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso entro 20 giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso entro 60 giorni qualora sia stata disposta una istruttoria dal collegio
La legge n. 241/90, quale risulta modificata dalla legge 15/05 e 80/05, stabilisce che, se le ragioni della decisione risultano da un altro atto dell'amministrazione richiamato dalla decisione stessa, insieme alla decisione, deve essere notificato urgentemente al richiedente l'atto richiamato insieme alla comunicazione della decisione, deve essere indicato e reso disponibile anche l'atto richiesto non occorre che sia indicato e reso disponibile l'atto richiamato nella decisione l'atto è illegittimo per difetto di motivazione
Negli Enti Pubblici cosa si intende per autotutela? la potestà di risoluzione dei conflitti di competenza la potestà di autorganizzazione la possibilità di farsi ragione da sé con i mezzi amministrativi di cui gli Enti medesimi possono avvalersi la potestà di risolvere conflitti di competenza tra organi giurisdizionali
Le sentenze di primo grado appellate, non sospese dal Consiglio di Stato, possono essere portate ad esecuzione? no, devono passare in giudicato sì, in assenza di gravi motivi sì no, deve essere scaduto il termine per l'appello
Quale tra i compiti a fianco indicati non rientra nella funzione amministrativa? i compiti di benessere materiale e sociale della società la individuazione dei fini dello Stato la difesa esterna e l'ordine pubblico la finanza pubblica e la tutela degli equilibri finanziari
I regolamenti sono autonomamente impugnabili da un privato? sì, purché siano immediatamente e direttamente lesivi di una posizione giuridica del privato no, poiché le fonti del diritto non possono essere oggetto di impugnazione da parte di un privato sì, lo sono in ogni caso no, non lo sono mai
Chi è preposto ad un Ufficio amministrativo o ad un Organo, può delegare le proprie attribuzioni? sì, in ogni caso sì, ma solo all'Organo gerarchicamente inferiore no, salvo che la legge lo preveda espressamente no, in nessun caso
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 241/90, come integrata e modificata successivamente, l'omissione di talune delle comunicazioni prescritte per la partecipazione al procedimento amministrativo: è fatta valere solo dall'autorità sovraordinata a quella procedente può essere fatta valere dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista è fatta valere solo dal difensore civico è fatta valere solo dall'autorità di controllo
Per effetto delle disposizioni di cui al Dlgs 267/2000, chi esercita il controllo sulla gestione degli Enti locali? la Corte dei Conti la Ragioneria generale dello Stato i Comitati civici la PCM
Negli Enti pubblici economici, il regime giuridico del rapporto di lavoro è: privatistico con competenza del giudice ordinario pubblicistico con competenza del giudice ordinario pubblicistico con competenza del giudice amministrativo in sede di giurisdizione esclusiva privatistico con competenza della Corte dei Conti
A norma della legge n. 1034/71, al giudizio di appello contro le sentenze dei Tribunali Amministrativi Regionali si applicano: le norme che regolano il processo innanzi la Corte di Cassazione solo le norme che regolano il processo innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale solo le norme che regolano il processo innanzi alla Corte dei conti le norme che regolano il processo innanzi al Consiglio di Stato
Possono considerarsi fonti del diritto gli ordini di servizio? sì, ma con efficacia limitata sì no sì, in quanto fonti di normazione primaria
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 1034/71 e successive modifiche ed integrazioni, la decisione adottata dal Tribunale amministrativo regionale su ricorsi contro atti e provvedimenti amministrativi viziati, si determina: esclusivamente per incompetenza ed eccesso di potere per incompetenza, violazione di legge ed eccesso di potere esclusivamente per vizi di merito in relazione ai profili di opportunità del provvedimento amministrativo esclusivamente per violazione di legge
Tra i presupposti di operatività della convalida di un atto amministrativo ricorrono: una manifestazione di volontà proveniente dall'autorità gerarchicamente superiore a quella che ha adottato l'atto e l'inesistenza dell'atto medesimo una manifestazione di volontà proveniente dalla stessa autorità che ha adottato l'atto e l'annullabilità dell'atto medesimo una manifestazione di volontà proveniente dall'autorità gerarchicamente superiore a quella che ha adottato l'atto e la nullità dell'atto medesimo una manifestazione di volontà proveniente dalla stessa autorità che ha adottato l'atto e la nullità dell'atto medesimo
A norma delle disposizioni di cui al decreto legislativo 165/01 e successive integrazioni e modificazioni, in materia di conferimento di incarichi retribuiti, l'autorizzazione da parte delle pubbliche amministrazioni: non è mai richiesta non è richiesta per incarichi che derivino da attività di formazione diretta a dipendenti della pubblica amministrazione non è richiesta solo per incarichi che provengano da amministrazioni diverse da quella di appartenenza dell'interessato è conferita, previo parere obbligatorio non vincolante, dell'ARAN
La definizione "espressa" di democrazia in quale disposizione della Costituzione è contenuta? è contenuto nell'art. 97 Cost. nessuna disposizione della Costituzione definisce espressamente la democrazia è contenuta nei richiami ai principi di cui all'art. 49 è contenuta nei richiami ai principi di cui all'art. 39 Cost.
Nell'ordinamento amministrativo, il procedimento ha inizio: solo su istanza di parte solo d' ufficio su istanza di parte o anche d' ufficio solo su impulso dell'autorità gerarchicamente sovraordinata all'autorità procedente
Il provvedimento espropriativo costituisce una species: dei provvedimenti confermativi dei provvedimenti ablatori reali dei provvedimenti ablatori obbligatori dei provvedimenti ablatori personali
Quale ruolo assume, in ragione degli effetti giuridici, secondo i principi generali, la dichiarazione di pubblica utilità in materia di espropriazione? conferisce al bene espropriando la relativa qualità giuridica permette la retrocessione del bene espropriato è solo un atto endoprocedimen-tale idoneo all'acquisizione degli elementi probatori in relazione alla determinazione della misura provvisoria dell'indennizzo è un atto ostativo all'espletamento della procedura di espropriazione
Quale limite incontra un intervento di manutenzione straordinaria? non può integrare i servizi igienico- sanitari non può sostituire parti strutturali dell'edificio non può alterare i volumi e le superfici delle singole unità Immobiliari non può rimuovere parti strutturali degli edifici
In cosa si caratterizza, tra l'altro, la revoca dell'atto amministrativo? nella rimozione dell'atto affetto da vizi di legittimità e con effetto ex tunc nella rimozione dell'atto emanato in difetto assoluto di attribuzione nella rimozione, con efficacia ex nunc dell'atto affetto da vizi di merito nella sospensione temporanea dell'atto
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 400/88 e successive modificazioni ed integrazioni, le funzioni del sottosegretario di Stato sono: di esercitare funzioni vicarie di assicurare in via temporale il coordinamento tra amministrazioni regionali di coadiuvare i ministri ed esercitare i compiti ad essi delegati con decreto ministeriale di sostituire il ministro in caso di sue dimissioni
Il ricorso per Cassazione avverso le decisioni del Consiglio di stato è ammesso: per motivi inerenti alla giurisdizione per errori "in procedendo" per errori "in judicando" per manifesta irragionevolezza
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni, l'amministrazione, nell'adozione del provvedimento finale, può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento? sì, ma deve indicarne i motivi nella decisione finale sì, può discostarsi adottando diverse determinazione senza obbligo di motivazione no, deve attenersi alle risultanze istruttorie condotte dal responsabile del procedimento no, ma trasmette le risultanze istruttorie all'autorità sovraordinata
Per effetto della legge 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni, spetta al responsabile del procedimento valutare, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti rilevanti per l'emanazione del provvedimento? no, spetta solo al capo dell'Unità organizzativa sì, se il procedimento è iniziato d' ufficio sì, in ogni caso no, in nessun caso
La legge 287/90 e successive modifiche, a tutela della concorrenza e del mercato, disciplina: il passaggio dalla fase interventista e programmatoria dello Stato alla fase di regolazione nel rispetto dei valori dell'impresa gli aspetti economici e la costituzione degli assetti societari il rafforzamento dell'attività interventista statale l'area della delegificazione della normativa
Per quanto concerne il diritto di accesso, la legge 287/90 a tutela della concorrenza e del mercato, nonché il regolamento adottato con DPR 30 aprile 98 n. 217: recano una disciplina speciale rispetto all'istituto dell'accesso così come regolato dalle disposizioni di cui alla legge 241/90 non consentono l'accesso per la tutela di esigenze delle imprese in ordine alla divulgazione delle proprie strategie limitano l'accesso agli atti preistruttori recano solo delle disposizioni procedurali
Lo sportello unico per le attività produttive persegue: finalità di semplificazione amministrativa mediante la istituzione di una struttura che opera quale referente per i soggetti privati e pubblici un rafforzamento dei moduli procedimentali solo il coordinamento tra Enti pubblici la repressione delle violazioni tributarie da parte di società private
La legge 31 marzo 1889 n. 5992 riguarda: l'istituzione delle Camere arbitrali l'istituzione della Giunta provinciale amministrativa l'istituzione della IV sezione del Consiglio di Stato il sistema dei controlli della Corte dei conti
Premesso che la Carta dei servizi pubblici costituisce lo strumento preventivo di tutela dell'utente, per effetto delle disposizioni di cui al Dlgs 286/99 e successive modificazioni, in caso di mancata osservanza delle obbligazioni assunte dal gestore, l'utente: non può avanzare alcuna pretesa ha titolo per il pagamento diretto di un indennizzo automatico e forfettario deve chiedere l'intervento del difensore civico ai fini del pagamento dell'indennizzo automatico ai fini della erogazione dell'indennizzo, deve fornire la prova della sussistenza di un danno effettivo, mediante gravame amministrativo
Ai sensi del Dlgs 165/01, le controversie relative ai rapporti di lavoro subordinato alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, sono devolute salvo le eccezioni di legge: alla giurisdizione del giudice ordinario in funzione di giudice del lavoro alla giurisdizione del giudice amministrativo unicamente al giudice di pace all'ARAN
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 127/97 (Bassanini 2) le disposizioni che prescrivono la necessaria autorizzazione per l'acquisto di immobili o per l'accettazione di donazioni, eredità e legati da parte di persone giuridiche, associazioni e fondazioni: permangono solo per l'acquisto di beni immobili sono state abrogate permangono solo per l'accettazione di donazioni e legati permangono solo per l'acquisto da parte delle fondazioni
Cosa si intende per parere obbligatorio ma non vincolante? il parere richiesto obbligatoriamente cui l'amministrazione pubblica deve attenersi purché non vi ostino motivi di economicità nell'adozione del provvedimento finale il parere per il quale la PA è tenuta alla richiesta, ma poi si può discostare dal parere stesso nell'adozione del provvedimento il parere obbligatoriamente richiesto, a cui la pubblica amministrazione deve uniformarsi il parere per il quale l'amministrazione procedente ha discrezionalità in ordine alla richiesta, ma al quale, ove richiesto, deve uniformarsi
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni, la comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo deve contenere l'indicazione del responsabile del procedimento? no, mai sì solo ove l'amministrazione ne valuti l'opportunità sì, solo se si tratta di procedimento ad iniziativa di parte sì, sempre
I vizi di merito consistono: nella irregolarità dell'atto nella inosservanza del procedimento di formazione dell'atto nella violazione di norme sulla competenza nella violazione di norme non giuridiche di opportunità
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni, le controversie in materia di accesso ai documenti amministrativi sono attribuite: alla giurisdizione del giudice ordinario alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo solo alla giurisdizione del Consiglio di Stato unicamente ad un collegio arbitrale
Nell'ordinamento la categoria degli atti di alta amministrazione assume il ruolo di: raccordo tra le funzioni di governo e la funzione amministrativa raccordo tra la funzione legislativa e la funzione amministrativa di controllo raccordo tra la funzione giurisdizionale e la funzione amministrativa raccordo tra la funzione amministrativa ed i poteri demandati alle autorità indipendenti
Qualora la materia sia coperta da riserva di legge le relative disposizioni normative devono essere adottate: con legge ordinaria e norme equiordinate solo con legge ordinaria con norme di rango costituzionale solo con decreto legislativo
Per effetto delle disposizioni di cui al Dlgs 165/01, le pubbliche amministrazioni, al fine di garantire pari opportunità tra uomini e donne nell'accesso al lavoro: valutano discrezionalmente la possibilità di inserimento delle donne nelle commissioni di concorso riservano alle donne la presidenza della commissione di concorso riservano alle donne, salvo motivata impossibilità, almeno un terzo dei posti di componente delle commissioni di concorso riservano alle donne la metà dei posti di componente delle commissioni di concorso
Quale è la funzione demandata agli accordi di programma? sono accordi tra più amministrazioni successivi alla conclusione di un procedimento sono meri atti endoprocedimentali relativi all'assetto distributivo del personale sono strumenti di coordinamento fra diversi soggetti pubblici sono forme di arbitrato per la soluzione di controversie
Qualora in ragione dell'esercizio di una potestà riconosciuta alla pubblica amministrazione derivi il mutamento di una posizione giuridica soggettiva, come è definito il passaggio dal livello di diritto soggettivo a quello di interesse legittimo? delegittimazione affievolimento del diritto trascrizione conversione
Secondo la legge n. 70/75 come viene istituito o riconosciuto un nuovo Ente pubblico? con un atto di alta amministrazione per espressa previsione di legge con un provvedimento della PA con un atto di normazione secondaria
Per effetto delle disposizioni di cui al DPR 327/01 in materia di espropriazioni per pubblica utilità, per la realizzazione dell'opera pubblica, qualora non previsto nel piano urbanistico generale, il vincolo preordinato all'esproprio può essere disposto mediante la Conferenza dei servizi? no, non può essere disposto in ogni caso sì, purché vi sia intesa tra i proprietari del comprensorio no, può essere disposto solo mediante un accordo di programma sì, può essere disposto in sede di Conferenza dei servizi, su richiesta dell'interessato o su iniziativa dell'amministrazione competente
Cosa si intende per deconcentrazione delle funzioni? il trasferimento di funzioni dall'amministrazione centrale alle autorità indipendenti la devoluzione di funzioni da uffici centrali ad uffici locali, che le esercitano nell'area locale e non dipendono più dal centro il trasferimento di funzioni e competenze alle Regioni il trasferimento di funzioni da uffici centrali ad uffici periferici,che restano sempre alle dipendenze dell'amministrazione centrale
In base alla legge 1034/71, con quale composizione decide il Tribunale Amministrativo Regionale? il presidente più due magistrati il presidente più tre magistrati il presidente più cinque magistrati il presidente più quattro magistrati
L' esercizio di fatto di pubbliche funzioni è possibile? sì, quando l'esercizio della pubblica funzione sia ritenuto essenziale e sussista la convinzione pubblica della sua validità no, perché vige il principio di legalità formale no, perché nel nostro ordinamento è vietata l'ingerenza di fatto nelle pubbliche funzioni no, non è mai possibile
La carta di identità elettronica: è idonea per il trasferimento elettronico dei pagamenti tra soggetti privati e pubblica amministrazione può essere utilizzata come sostitutiva del libretto di pensione può essere utilizzata come sostitutiva del porto d' armi deve essere rinnovata annualmente
L' esercizio privato delle pubbliche funzioni è: esercizio di attività di diritto pubblico posto in essere da un soggetto privato estraneo all'amministrazione svolgimento da parte di organi della PA di attività di diritto privato svolgimento di attività private di interesse generale violazione di norme che regolano l'esercizio dell'attività amministrativa
Quale è la natura giuridica della circolare amministrativa? consuetudine regolamento ordinanza norma interna
Quale interesse è tutelato dall'esercizio dell'azione popolare? l'interesse della collettività, esercitato su iniziativa di un privato che agisca "uti civis", e nelle ipotesi previste dalla legge un interesse di categoria, su iniziativa di un organo sindacale un interesse soggettivo individuale un interesse pubblico generale
Per effetto delle disposizioni di cui al DPR n. 327/01, qualora in sede di Conferenza dei servizi vengano definite delle varianti al piano urbanistico, le relative prescrizioni adottate in materia di espropriazione: la definizione delle varianti rileva solo come parere obbligatorio non vincolante ai fini degli incombenti istruttori demandati all'autorità espropriante per la dichiarazione di pubblica utilità vengono approvate dall'autorità espropriante ai fini della dichiarazione di pubblica utilità e non richiedono nuova apposizione del vincolo preordinato all'esproprio non necessitano di alcuna approvazione ai fini della dichiarazione di pubblica utilità, al riguardo essendo sufficiente solo la definizione delle varianti necessitano di approvazione da parte dell'autorità espropriante limitatamente ai fini dell'apposizione del vincolo di preordinazione all'esproprio
Quale ruolo assume l'istituto dell'accesso ai documenti amministrativi come previsto dalla legge 241/90 quale modificata ed integrata dalle leggi 15/2005 e 80/05? l'accesso assume il ruolo di principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e assicurarne l'imparzialità. l'accesso riguarda le relazioni tra le amministrazioni pubbliche l'accesso assume il ruolo di parere obbligatorio l'accesso si inserisce nella fase di controllo del procedimento
In caso di dichiarazione di inizio di attività, l'attività medesima oggetto della dichiarazione, quando può essere iniziata? decorsi 30 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione all'amministrazione competente decorsi 60 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione all'amministrazione competente può essere iniziata solo dopo l'autorizzazione espressa dell'amministrazione decorsi 180 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione all'amministrazione competente
Ai sensi dell'art. 1 del Dlgs 165/2001, non rientrano nel concetto di amministrazioni pubbliche: le Camere di commercio le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo gli Enti pubblici economici. le istituzioni universitarie.
Quali sono i presupposti giuridici e le condizioni perché ricorra l'annullabilità di un atto amministrativo? che sia stato adottato l'atto qualora sia palese che il contenuto dispositivo dello stesso non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato per la natura vincolata che l'atto sia stato adottato in violazione di legge o sia viziato per eccesso di potere o per incompetenza che sia stato adottato in difetto assoluto di competenza dall'autorità amministrativa sia stato adottato in violazione o elusione di un giudicato
L' acquiescenza ad un atto amministrativo è: vizio di merito vizio di legittimità causa di conservazione soggettiva dell'atto causa di conservazione oggettiva dell'atto
Per effetto delle disposizioni in materia di espropriazione per pubblica utilità di cui al DPR 327/01 e successive modifiche ed integrazioni, da quando decorre il termine di validità di 5 anni dell'autorizzazione paesistica rilasciata per la realizzazione dell'opera di pubblica utilità? dalla data di inizio dei lavori, se l'opera sia ultimata nei 5 anni dalla data medesima dalla data della richiesta di autorizzazione da parte dell'interessato dal rilascio del provvedimento di autorizzazione e sino all'inizio dei lavori dalla data della comunicazione all'interessato
Quali sono i requisiti ed i presupposti giuridici, tra l'altro, ai fini della declaratoria di nullità di un atto amministrativo? irregolarità dell'atto eccesso di potere incompetenza relativa; vizi di merito difetto assoluto di attribuzione; violazione o elusione del giudicato
Di quale principio è espressione la nominatività e tipicità del provvedimento amministrativo? del principio di trasparenza del principio di legalità del principio di imparzialità del principio di buona amministrazione
L' azione dei pubblici poteri si uniforma in generale al principio di ragionevolezza, la cui violazione determina: violazione di legge inesistenza dell'atto eccesso di potere irregolarità dell'atto
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 241/90 e successive integrazioni e modificazioni, avverso le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso, in pendenza di un ricorso presentato ai sensi della legge 1034/71 e successive modificazioni, l'interessato: deve presentare autonomo ricorso al TAR affinché il giudice amministrativo possa specificamente valutare il comportamento tenuto dall'amministrazione può presentare ricorso al TAR per l'accertamento della fondatezza della pretesa all'accesso solo nel caso vi siano controinteressati può avvalersi della impugnativa in via incidentale mediante presentazione della relativa istanza al Presidente del Tribunale amministrativo, previa notifica alla amministrazione o ai controinteressati ai fini dell'adozione della decisione con ordinanza istruttoria in Camera di consiglio può esperire solo il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica
Come vengono tutelati i beni rientranti nella categoria dei beni pubblici? mediante la tutela giurisdizionale ordinaria e l'autotutela amministrativa (decisoria ed esecutiva) solo mediante la tutela in via amministrativa solo mediante la tutela giurisdizionale ordinaria solo mediante la tutela giurisdizionale del TAR
Quale è la caratteristica di ordine temporale della dichiarazione di pubblica utilità? può essere sottoposta a limiti temporali secondo una valutazione discrezionale della PA può essere a tempo indeterminato attesa la particolare complessità dell'opera da realizzare non è soggetta a limiti temporali una volta resa ha efficacia limitata nel tempo
Per effetto delle disposizioni di cui al Dlgs 267/2000, quando si prescrive l'azione di responsabilità patrimoniale nei confronti di personale dipendente da Comuni e Province? entro 10 anni dalla commissione del fatto entro 5 anni dalla commissione del fatto entro 2 anni dalla commissione del fatto entro 6 mesi dalla commissione del fatto
La Conferenza di servizi è obbligatoria: mai quando siano trascorsi trenta giorni dalla richiesta dei necessari pareri e l'Amministrazione formalmente interpellata non abbia dato risposta sempre quando è previsto nel regolamento dell'Amministrazione
Quale è il ruolo, secondo i principi generali, demandato all'istituto delle Conferenze dei servizi? di consentire la partecipazione dei cittadini al procedimento di snellimento e trasparenza procedimentale di consentire l'accesso ai documenti nell'istruttoria procedimentale di consentire agli interessati l'esibizione di prove documentali
Nel ricorso straordinario al Presidente della Repubblica può essere disposta la sospensione dell'atto impugnato? sì, solo con decreto ministeriale previo parere obbligatorio e vincolante reso dal Consiglio di Stato sì qualora il ricorrente lamenti il pregiudizio di danno grave ed irreparabile e purché sia concessa con decreto ministeriale previo parere obbligatorio del Consiglio di Stato sì, solo con ordinanza del Consiglio di Stato no, per la diversità ontologica e funzionale tra il ricorso straordinario al Capo dello Stato rispetto al ricorso al TAR
Il DPR n. 352/92, stabilisce che sia autenticata la sottoscrizione dell'istanza di accesso ai documenti amministrativi? no, vieta espressamente l'autenticazione di detta sottoscrizione dì, ma solo nel caso di procedimento di accesso in materia tributaria dì, lo stabilisce no, non contiene alcun riferimento alla autenticazione della sottoscrizione dell'istanza
Ai sensi della legge 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni, è ammesso il diritto di accesso si documenti amministrativi nei confronti delle aziende autonome e speciali? dì, è ammesso no, non è ammesso dì, purché autorizzato dalla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi no, fatte salve le eccezioni prescritte dai rispettivi ordinamenti
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni, in materia di autocertificazione, i documenti attestanti atti e fatti e stati soggettivi, necessari per gli adempimenti istruttori del procedimento, se già in possesso dell'amministrazione procedente: sono acquisiti d' ufficio anche nel caso siano detenuti, istituzionalmen-te, da altre pubbliche amministrazioni sono acquisiti d' ufficio anche nel caso siano detenuti, a qualsiasi titolo, da altre pubbliche amministrazioni non possono essere acquisiti d' ufficio sono acquisiti d' ufficio, solo su espressa richiesta dell'interessato
Nel giudizio in materia di accesso ai documenti amministrativi nei confronti di amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, il ricorrente: deve essere assistito da un componente della Commissione per l'accesso può stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore deve sempre essere assistito dal difensore deve essere assistito dal difensore civico
Quando può essere convocata la Conferenza dei servizi preliminare? per progetti di particolare complessità e di insediamenti produttivi di beni e servizi, su richiesta motivata dell'interessato documentata, in assenza di un progetto preliminare, da uno studio di fattibilità dolo qualora non si preveda l'intervento di una amministrazione preposta alla pubblica incolumità dolo qualora non si richieda l'intervento di una amministrazione preposta alla tutela della salute dolo ove sia richiesta la valutazione di impatto ambientale
La Commissione per l'accesso ai documenti è istituita presso: il Consiglio di Stato l'autorità del Garante per la protezione dei dati personali il Ministero dell'Interno la Presidenza del Consiglio dei Ministri
Per effetto delle disposizioni di cui al D.L. 220/03 convertito in legge n. 280/03 in materia di giustizia sportiva, la competenza del giudice ordinario attiene: non spetta alcuna competenza al giudice ordinario solo alla emanazione di misure cautelari ai rapporti patrimoniali tra Società ed Associazioni sportive ed atleti alle controversie relative ad atti delle Federazioni sportive che si configurano come decisioni amministrative aventi rilevanza nell'ordinamento statale
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 801/77, il segreto di Stato riguarda: ogni documento, notizia o attività la cui diffusione, fra l'altro, sia lesiva dell'integrità dello stato democratico anche in relazione ad accordi internazionali le relazioni tra Stati e Regioni i diritti e le libertà di cui alla Parte I- Titolo I della Costituzione i diritti fondamentali della persona
Per quanto concerne la loro natura giuridica, le circolari amministrative sono: consuetudini espressione del potere di autorganizzazione della pubblica amministrazione atti di normazione primaria atti di alta amministrazione
Il diniego del permesso di costruire: deve essere congruamente motivato e comunicato all'interessato deve soltanto essere comunicato all'interessato può essere motivato solo dietro richiesta dell'interessato è implicito qualora la pubblica amministrazione non si pronunci entro 120 giorni dalla richiesta del permesso di costruire
Per effetto delle disposizioni della legge 1034/71 e successive modificazioni ed integrazioni, è possibile esperire ricorso incidentale? sì, qualora ricorrano i presupposti previsti dalla legge no, in nessun caso sì, solo nelle ipotesi di giurisdizione esclusiva sì, solo nelle ipotesi di giurisdizione di merito
Il controllo che consiste nella sostituzione di un organo superiore ad uno inferiore, in caso di inerzia o ritardo nel compimento di certi atti da parte di quest'ultimo, prende il nome di: controllo ispettivo controllo di merito controllo sostitutivo- semplice controllo repressivo
In materia di rapporto tra disposizioni legislative nazionali e diritto comunitario, qualora venga emanato da una pubblica amministrazione un atto o provvedimento in contrasto con la fonte comunitaria, lo stesso: è valido ed efficace deve essere disapplicato solo dal giudice ordinario deve essere disapplicato deve essere annullato
Per effetto delle disposizioni di cui al DPR 327/01 in materia di espropriazioni, il corrispettivo della retrocessione parziale di un bene non integralmente utilizzato per la realizzazione dell'opera pubblica, qualora non concordato dalle parti, è stabilito: da un collegio arbitrale designato dal presidente del tribunale nella cui circoscrizione è situato il bene dal Sindaco del Comune in cui il bene si trova dal Presidente del tribunale amministrativo della Regione in cui è situato il bene dall'Ufficio tecnico erariale, tenuto conto dei criteri già adottati per l'indennità di esproprio e relativamente al momento di ritrasferimento
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 689/81, in relazione alla detenzione da parte dell'amministrazione di cose, con l'ordinanza di archiviazione degli atti relativi alla violazione amministrativa cui è derivato il sequestro, si dispone tra l'altro: la confisca delle cose in ogni caso la restituzione la distruzione delle cose la restituzione delle cose oggetto del sequestro, purché non ne sia prevista la confisca obbligatoria
Per effetto delle disposizioni di cui al Dlgs 165/01, in materia di procedure concorsuali per l'assunzione nelle pubbliche amministrazioni, la giurisdizione è: della Corte dei Conti dell'ARAN del giudice ordinario del giudice amministrativo
Per effetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo 42/04 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) la dichiarazione di "interesse culturale" è adottata: dal Sindaco del Comune dove è situato il bene dal Ministero dal Sopraintendente che ha avviato il procedimento dalla Regione previo parere obbligatorio del Sovrintendente
La comunicazione di avvio di procedimento è omessa: quando sussistano ragioni di impedimento dovute a particolari esigenze di celerità del procedimento nei casi in cui vi siano controinteressati nei casi in cui vi siano più amministrazioni funzionalmente collegate per l'emanazione del provvedimento finale quando sia necessario acquisire ulteriori memorie o istanze da parte dell'interessato
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 400/88 possono essere, con decreto del Presidente della Repubblica, emanati regolamenti per l'attuazione o l'integrazione di: disposizioni relative ad Enti pubblici economici disposizioni in materia riservata alle autorità indipendenti leggi e decreti legislativi recanti norme di principio, purché non afferiscano a materie riservate alla competenza regionale leggi e decreti purché il loro oggetto non attenga a norme di principio
Tra le modalità ed i contenuti previsti nella comunicazione di avvio del procedimento bisogna, tra l'altro, indicare: la riserva espressa di eventuale adozione di provvedimenti cautelari le ragioni di particolare esigenza di celerità ai fini della tempestiva conclusione del procedimento la data entro cui deve concludersi il procedimento ed i rimedi esperibili in caso di inerzia della amministrazione nulla, occorrendo solo la mera comunicazione di avvio del procedimento
La comunicazione di avvio del procedimento è espressione del principio generale di: segretezza dell'azione amministrativa partecipazione al procedimento amministrativo economicità semplificazione dell'azione amministrativa
Per effetto delle disposizioni alla legge 241/90 e successive modifiche ed integrazioni, l'amministrazione, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, espleta tutti gli adempimenti istruttori previsti e comunica i motivi ostativi solo dopo che sia stata definita la fase di controllo entro 120 giorni dal ricevimento dell'istanza comunica i motivi ostativi all'accoglimento della domanda ha facoltà di comunicare i motivi ostativi all'accoglimento della domanda tempestivamente comunica i motivi, nei procedimenti a istanza di parte, che ostano all'accoglimento della domanda
Ai fini della implementazione della efficienza nell'azione della pubblica amministrazione quale indicazione è fornita dalla legge 241/90 e successive modificazioni? il miglioramento del coordinamento operativo tra gli uffici l'istituzione di ulteriori strumenti di controllo di gestione l'incentivazione dell'uso della telematica la riduzione del personale
Nei procedimenti di loro competenza, gli Enti pubblici nazionali, nello stabilire i termini di conclusione del procedimento: tengono conto dei criteri di economicità nell'azione amministrativa tengono conto della loro sostenibilità, sotto il profilo dell'organizzazione amministrativa e della natura degli interessi pubblici tutelati tengono conto solo dei principi dell'ordinamento comunitario tengono conto del riparto di competenze di cui alla riforma del Titolo V, parte II della Costituzione
Il silenzio-inadempimento: consiste nella violazione da parte della pubblica amministrazione, dell'obbligo di concludere il procedimento con un provvedimento espresso è un particolare tipo di silenzio con valore legale che legittima il ricorso gerarchico in sede amministrativa consente l'intervento del commissario ad acta è sinonimo di silenzio "significativo"
Il diritto di accesso nei confronti delle autorità di garanzia e vigilanza si esercita: nell'ambito dei rispettivi ordinamenti non è esercitabile secondo la normativa generale dettata dalle disposizioni della legge 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni mediante previa autorizzazione della commissione per accesso ai documenti amministrativi istituita presso la PCM
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni, le singole amministrazioni sono tenute, nei confronti della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, non sono tenute ad alcun obbligo a comunicare, nel termine loro assegnato, ogni informazione o documento richiesto purché non sussista il segreto di Stato a comunicare tutte le informazioni e fornire documenti anche in deroga al segreto di Stato a comunicare ogni informazione o documento richiesto nell'ambito dei rapporti di collaborazione istituzionale, purché non si tratti di informazioni che afferiscano alla tutela della privacy
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 241/90 e successive integrazioni e modificazioni, i soggetti ai quali viene riconosciuta la partecipazione al procedimento amministrativo: non è riconosciuta alcuna facoltà hanno solo diritto presentare documenti sono sentiti dalla pubblica amministrazione qualora non vi siano controinteressati hanno diritto a presentare memorie scritte e documenti
Il DPR 352/92, riguardo al diritto di accesso ai documenti amministrativi, stabilisce che ciascuna pubblica amministrazione: può negare il diritto di accesso per motivi di opportunità e di tutela della privacy non è più tenuta all'emanazione del proprio regolamento provvede all'emanazione del proprio regolamento determinando i criteri fissati nel medesimo decreto può negare il diritto di accesso anche al di fuori delle ipotesi tassative indicate dalla legge 241/90 e successive integrazioni e modificazioni
Quale dei criteri generali dell'azione amministrativa di fianco indicati non è testualmente enunciato nell'art. 1 comma I della legge 241/90, e successive integrazioni e modificazioni? efficacia economicità trasparenza buon andamento
I beni appartenenti al demanio pubblico possono essere espropriati? sì, purché vi ricorra un interesse pubblico di rilievo superiore a quello soddisfatto con il regime giuridico della demanialità no, non possono essere mai espropriati sì, solo dopo che ne sia stata pronunciata la desmanializzazione sì, previo parere vincolante delle regioni
Quale di questi atti endoprocedimentali è autonomamente impugnabile? l'atto interno al procedimento eventualmente idoneo alla valutazione discrezionale finale quale il parere facoltativo qualsiasi atto endoprocedimentale l'atto interno al procedimento ove rivesta natura vincolata, tale da imprimere un indirizzo univoco alla determinazione conclusiva la comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza prima della decisione finale resa ex art. 10 bis della legge 241/90 e successive integrazioni e modificazioni
La ripartizione di competenza per territorio tra più organi della pubblica amministrazione presuppone identità di competenza per materia tra gli organi stessi? no, presuppone solo la competenza per valore sì, la presuppone no, non presuppone né la competenza per materia né la competenza per valore presuppone la competenza per materia e per valore congiuntamente
Cosa si intende per atto soprassessorio? l'atto contenente le controdeduzioni dell'interessato un atto di accertamento costitutivo l'atto in ragione del quale, mediante reciproche concessioni, si determina la composizione degli interessi coinvolti nel provvedimento un atto che, rinviando ad un avvenimento futuro ed incerto nell'an e nel quando il soddisfacimento di un interesse pretensivo, determina un arresto del procedimento
Il diritto soggettivo, di regola, si concreta in: in uno status giuridico una situazione soggettiva di vantaggio una situazione soggettiva di svantaggio in una situazione di fatto
Nell'ambito dell'esercizio dei poteri concessori, quando ricorre la cosiddetta "concessione traslativa"? quando il diritto preesiste in capo all'amministrazione ed è trasmesso al destinatario quando il diritto attribuito al destinatario è totalmente nuovo nel senso che l'amministrazione non ne poteva avere la titolarità quando un potere di rilevanza pubblicistica è direttamente attribuito dalla legge al privato quando si rimuove un limite posto dalla legge all'esercizio di un diritto del destinatario
L' atto di scioglimento di un organo collegiale riveste la natura giuridica di: atto plurimo rivolto a più figure soggettive individuate atto ad effetti ultra partes atto collettivo atto di natura complessa
Il DPR 352/92 disciplina le modalità di esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi? no, reca norme sulla delegificazione no, disciplina la partecipazione al procedimento amministrativo no, detta misure urgenti per lo snellimento dell'attività amministrativa sì, reca detta disciplina
Il principio di economicità, richiamato dalle disposizioni generali sull'azione amministrativa consiste: nella necessità di riportare la spesa pubblica nei limiti fisiologici nel corretto rapporto che deve sussistere tra le risorse impiegate e i risultati ottenuti, secondo il principio di buona amministrazione nel dovere di rendere accessibili i documenti amministrativi nel corretto rapporto tra i risultati ottenuti e le politiche programmatorie prestabilite
Per firma digitale si intende: un particolare tipo di firma elettronica la comunicazione dell'atto informatico l'archiviazione di un procedimento informatizzato il particolare iter di doppia sottoscrizione necessario per alcuni atti
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi si occupa: della vigilanza sul rispetto del principio di piena conoscibilità e trasparenza dell'attività della pubblica amministrazione della decisione dei ricorsi giurisdizionali in tema di accesso della decisione dei ricorsi gerarchici in tema di accesso dell'individuazione degli atti amministrativi sottratti all'accesso
In cosa consistono le ordinanze normative? sono provvedimenti formalmente amministrativi e sostanzialmente normativi sono provvedimenti del Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio sono provvedimenti del giudice ordinario sono provvedimenti definitivi del giudice amministrativo
Quali sono gli elementi differenziali tra atti politici ed atti di alta amministrazione? gli atti politici non possono essere oggetto di impugnazione innanzi al G.A.; gli atti di alta amministrazione possono essere oggetto di impugnazione innanzi al G.A. gli atti politici non sono liberi nei fini; gli atti di alta amministrazione possono essere liberi nei fini gli atti politici possono essere oggetto di impugnazione innanzi al giudice ordinario; gli atti di alta amministrazione possono essere oggetto di impugnazione innanzi alla Corte costituzionale non vi è alcuna differenza
Per effetto delle disposizioni di cui al Dlgs 18 agosto 2000 n. 267, per Enti locali si intende: i Comuni, le Province, le Comunità isolane e le Aziende sanitarie locali i Comuni, le Province, le Città metropolitane, le Comunità montane, le Comunità isolane e le Unioni di Comuni i Consorzi che gestiscono attività aventi rilevanza economica ed imprenditoriale le Regioni e le Circoscrizioni comunali
Le determinazioni assunte dalla amministrazione in relazione ad un procedimento che consegua obbligatoriamente ad una istanza di parte, per quanto concerne la loro pubblicità, devono essere rese pubbliche secondo quanto previsto dai singoli ordinamenti concernenti le amministrazioni medesime sono rese pubbliche solo dopo che la parte abbia diffidato l'amministrazione sono rese pubbliche solo dopo l'emanazione di un provvedimento della Funzione pubblica che ne autorizzi la pubblicazione sono rese pubbliche quando sia previsto un contributo o una tassa e tale onere sia stato soddisfatto nei confronti dell'amministrazione
Per effetto delle disposizioni di cui al Dlgs 267/2000 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli EELL", sono eleggibili a sindaco, presidente della Provincia, consigliere comunale, provinciale e circoscrizionale i legali rappresentanti ed i dirigenti delle società per azioni con capitali dei Comuni e delle Province? sì, purché legali rappresentanti e dirigenti di società per azioni con capitale del Comune superiore al 50% sì, in ogni caso sì, purché legali rappresentanti e dirigenti di società per azioni con capitale del Comune o della Provincia non superiore al 50% no, mai
Prima della emanazione del DPR 1199/71 quale normativa prevedeva l'istituto del ricorso gerarchico nelle amministrazioni statali? l'art. 5 delle leggi comunali e provinciali approvato con R.D. 3 marzo 1934 n. 383 l'art. 16 del testo unico 26 giugno 1924 n. 1054 sul Consiglio di Stato il Testo Unico 10 gennaio 1957 n. 3 sugli impiegati civili dello Stato la legge 31 marzo 1889 n. 5992 istitutiva della IV sezione del Consiglio di Stato
In che cosa consiste la cosiddetta discrezionalità tecnica? nell'interesse legittimo in un diritto soggettivo in un potere di valutazione nell'adempimento di un dovere
L' accordo stipulato ex art. 11 della legge 241/90 e successive modifiche, sostitutivo di concessione edilizia e che autorizzi contestualmente una costruzione in contrasto con la vigente disciplina urbanistica è: irregolare e suscettibile di rettifica illegittimo e suscettibile di annullamento per errato esercizio del potere amministrativo affetto da nullità legittimo in forza del principio della autonomia negoziale dei contraenti
Premesso che per effetto delle disposizioni di cui alla legge 241/90 quale modificata dalla legge n. 15/05 e dal D.L. n. 35/05, convertito, con modificazioni nella legge n. 80/05, determinati atti della pubblica amministrazione sono sostituiti da dichiarazione dell'interessato. In merito si tratta: della introduzione di un modello di liberalizzazione in luogo di un modello di regolazione nell'azione amministrativa del principio di autotutela di una novazione di un atto della pubblica amministrazione del principio di riparto delle competenze funzionali nell'azione delle amministrazioni pubbliche
Per effetto delle disposizioni alla legge 241/90 e successive integrazioni e modificazioni, qualora ad un soggetto diverso dal destinatario del provvedimento amministrativo possa derivare un pregiudizio per effetto del provvedimento medesimo, questi ha il diritto di presentare memorie scritte o documenti? sì, purché il destinatario del provvedimento vi acconsenta no, mai sì, purché presenti le memorie ed i documenti alla autorità sovraordinata a quella procedente sì, qualora le memorie ed i documenti siano pertinenti all'oggetto del procedimento
Per effetto delle disposizioni della legge 241/90 e successive modifiche ed integrazioni, negli accordi tra pubbliche amministrazioni è esclusa: la facoltà di recesso unilaterale l'uso dell'atto scritto, salvo che la legge disponga diversamente l'applicazione dei principi del Codice civile in quanto compatibili la sottoposizione, nel caso di contenzioso, dell'accordo alla giurisdizione del TAR in sede esclusiva
Per effetto del decreto legislativo 165/01 a chi è affidata l'istruzione del procedimento disciplinare a carico di un dipendente? all'amministrazione che, secondo il proprio ordinamento, individua l'ufficio competente all'ufficio presso il Dipartimento della Funzione pubblica all'ufficio del Pubblico Ministero presso la Corte dei Conti all'ARAN
Per effetto delle disposizioni di cui al Dlgs 165/01 "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche" in materia di sanzioni, l'amministrazione: può procedere alla riduzione della sanzione con il consenso del dipendente che può impugnare la sanzione davanti al giudice ordinario non può mai procedere alla riduzione della sanzione decisa può procedere alla riduzione della sanzione con il consenso del dipendente, ma in tal caso la sanzione non è più suscettibile di impugnazione può procedere alla riduzione della sanzione con il consenso del dipendente il quale può sempre impugnare la sanzione in sede di ricorso gerarchico
Nella tipologia dei provvedimenti amministrativi, quale ruolo assumono i provvedimenti autorizzatori? attribuiscono un particolare status giuridico rimuovono un limite legale all'esercizio di un diritto comprimono la posizione giuridica di un soggetto attribuiscono un diritto ex novo
La Direttiva n. 17/2004/CE riguarda: gli appalti di servizi gli appalti di forniture i settori speciali gli appalti di lavori
In relazione all'obbligo di indennizzo, così come in via generale disposto dalle disposizioni di cui al DPR 8 giugno 2001 n. 327, l'apposizione di un vincolo di destinazione riferito ad un assetto territoriale di zonizzazione: costituisce espressione del generale potere espropriativo e pertanto sussiste l'obbligo di indennizzo costituisce manifestazione di attività conformativa in quanto afferente al regime giuridico dei beni situati nella zona richiamata e pertanto non sussiste un obbligo generale di indennizzo l'obbligo di indennizzo sussiste qualora il vincolo afferisca ad un bene determinato e sia stato redatto il verbale di consistenza dei luoghi l'obbligo di indennizzo non sussiste qualora venga emesso il decreto di pubblica utilità
Per quali di questi atti ablativi non è previsto il diritto di indennizzo? per la requisizione in proprietà per la confisca, in quanto generalmente adottata a seguito di attività illecite per la requisizione in uso per l'espropriazione di beni privati
In relazione alla titolarità i beni pubblici: sono beni di proprietà di Enti pubblici e deputati al soddisfacimento di interessi pubblici sono beni privati sottoposti a vincoli imposti dai poteri pubblici sono beni privati destinati ad uso della collettività sono beni pubblici con vincolo di destinazione militare
L' esercizio di un servizio pubblico, qualora venga affidato ad un privato, costituisce, di regola: concessione traslativa autorizzazione atto di alta amministrazione abilitazione
L' incompetenza relativa consiste: in un vizio di legittimità dell'atto amministrativo nel vizio di merito dell'atto amministrativo in un ipotesi di nullità dell'atto amministrativo in una ipotesi di difetto assoluto di attribuzione
Per effetto delle disposizioni della legge 241/90 come modificata ed integrata dalle leggi 15/05 e 80/05, nel caso di attribuzione o di vantaggi economici di qualsiasi genere il relativo provvedimento: è subordinato alla predeterminazione e alla pubblicazione dei criteri e delle modalità cui la amministrazione deve attenersi, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti non è subordinato alla determinazione dei criteri e delle modalità cui l'amministrazione deve attenersi è subordinato al parere vincolante reso dalla Corte dei Conti i è libero nei fini istituzionali
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni, in materia da ascriversi alla competenza ed ai rapporti tra Regioni, il dissenso espresso in sede di conferenza preliminare di servizi espresso da una amministrazione preposta alla tutela della pubblica incolumità, la decisione è rimessa dalla amministrazione procedente: alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Ministro per gli affari regionali per l'adozione della decisione alla Conferenza unificata di cui all'art. 8 del Dlgs n. 281/97
Per effetto delle disposizioni di cui al DPR 28 dicembre 2000 n. 445 (T.U. in materia di documentazione amministrativa) relativamente alle domande di partecipazione a concorsi pubblici, la sottoscrizione dell'interessato non è soggetta ad autenticazione deve essere autenticata dal notaio deve essere autenticata dal dirigente l'Unità organizzativa dell'amministrazione deve essere autenticata dal responsabile del procedimento
In materia di revoca del provvedimento amministrativo, qualora la revoca comporti pregiudizio in danno dei soggetti direttamente interessati, l'amministrazione: richiede obbligatoriamente il parere dell'avvocatura dello Stato in relazione all'erogazione dell'indennizzo è tenuta obbligatoriamente a provvedere al loro indennizzo può valutare discrezionalmente l'erogazione di un indennizzo non è tenuta ad alcun indennizzo
In relazione ai pareri resi dal Consiglio di Stato in sede di decisione su ricorso straordinario al Capo dello Stato, chi può richiederne copia? copia del parere può essere richiesta da chiunque purché il Ministro competente non abbia comunicato che il parere deve restare riservato il parere è acquisito agli atti istruttori del ricorso e non è ostensibile copia del parere può essere richiesta da chiunque e senza alcuna modalità restrittiva copia del parere può essere richiesta solo a seguito di previa deliberazione del Consiglio dei Ministri
La Conferenza permanente per l'innovazione tecnologica è istituita per effetto: del Dlgs 28 febbraio 2005 n. 42 "Sistema pubblico di connettività e della rete internazionale della PA" del DPR 28 dicembre 2000 n. 445 "Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa" del Dlgs 7 marzo 2005 n. 82 "Codice dell'amministrazione digitale" della legge 9 gennaio 2004 n. 4 " Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici"
I soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrativa sono tenuti all'osservanza delle disposizioni di cui alla legge 241/90 come modificata ed integrata dalle leggi 15/05 e 80/05? sì, sono tenuti all'osservanza delle disposizioni indipendentemente dalla loro natura giuridica sì, ma solo i concessionari di pubblico servizio sì, solo nei casi tassativamente previsti per l'esercizio privato di pubbliche funzioni no, per loro natura di soggetti privati
Che cos'è il principio di sussidiarietà? è il principio che attribuisce in via esclusiva alla Comunità Europea l'esercizio di funzioni di competenza dello Stato è il principio che impone l'adozione delle decisioni al livello più vicino ai cittadini è il principio che demanda ai livelli di governo superiori, l'individuazione delle funzioni da affidare ai livelli inferiori è il principio che affida lo svolgimento di tutte le funzioni ai livelli di governo superiori
Secondo i principi generali, quale è la differenza tra regolamento ed atto amministrativo generale? il regolamento è impugnabile innanzi alla Corte costituzionale; l'atto amministrativo generale è impugnabile dinanzi al TAR in sede di giurisdizione esclusiva il regolamento è caratterizzato, di regola, dalla innovatività, generalità ed astrattezza, in quanto atto formalmente amministrativo ma sostanzialmente normativo; l'atto amministrativo generale è formalmente e sostanzialmente amministrativo il regolamento è di competenza statale; l'atto amministrativo generale è di competenza regionale non vi è alcuna differenza
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 20/94 e successive modificazioni ed integrazioni, in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei Conti, nel caso di organi collegiali a chi si imputa la responsabilità? esclusivamente ai membri del Collegio che hanno espresso voto favorevole a tutti i componenti del Collegio, solidalmente al funzionario che ha esercitato le funzioni di segretario al presidente del collegio
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 241/90 e successive integrazioni e modificazioni, da che è presieduta la commissione per l'acceso ai documenti amministrativi? dal Presidente dell'ARAN dal più anziano dei parlamentari previsti dalla legge quali membri della commissione dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dal Presidente della Corte dei Conti o da un magistrato delegato
Il decreto di espulsione dello straniero dal territorio dello Stato, ai sensi del Dlgs 286/98 sulla disciplina della immigrazione e successive modificazioni, può essere emesso e sottoscritto dal prefetto vicario? sì, poiché il prefetto vicario può sostituirsi, in tutte le funzioni, al prefetto no, perché il decreto di espulsione non rientra nella competenza prefettizia no, perché in materia solo il prefetto ha la competenza istituzionale sì, ma limitatamente ai casi in cui vi siano obiettive e gravi ragioni di impedimento del prefetto
Per effetto delle disposizioni di cui al Dlgs 196/03 "codice in materia di protezione dei dati personali", nel caso di violazioni alla privacy sanzionate in via amministrativa, avverso l'ordinanza-ingiunzione di pagamento è ammessa opposizione: alla Procura della Corte dei Conti al tribunale del luogo dove è stata commessa la violazione al TAR in sede di giurisdizione esclusiva al TAR
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 205/2000, recante modifiche ed integrazioni alla legge 1034/71, il giudice amministrativo può conoscere delle questioni relative al risarcimento del danno e ai diritti patrimoniali conseguenziali? sì, ma solo in sede di tutela cautelare sì, ma solo in sede di giurisdizione di merito sì nell'ambito della propria giurisdizione no, è competente solo il giudice ordinario
Le nuove disposizione in materia di giustizia amministrativa contenute nella legge n. 205/2000, prevedono la possibilità di decisioni in forma semplificata? sì, ma trattasi di previsioni contenute nel regolamento di attuazione della legge sì, tale possibilità è espressamente contemplata no, tale possibilità è espressamente esclusa sì, ma solo in sede di giurisdizione di merito
Per quanto concerne le amministrazioni dello Stato, il termine di conclusione del procedimento, ove non sia previsto per legge ovvero per regolamento, è: di 90 giorni di 30 giorni di 60 giorni di 120 giorni
Qual è la definizione di rapporto di servizio? è il rapporto di subordinazione fra dirigenti e collaboratori è un rapporto di immedesimazione organica è il rapporto che designa l'insieme di diritti, obblighi, doveri, poteri del soggetto e dell'Amministrazione è il rapporto che lega i titolari degli uffici all'Amministrazione
Cosa si intende per discrezionalità amministrativa? un diritto soggettivo un interesse di fatto un interesse collettivo la facoltà di valutazione e di contemperamento di interessi pubblici e privati
Per effetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo 10 gennaio 2005 n. 12, recanti disposizioni per l'attuazione della direttiva 2001 . 40 /CE relativa al riconoscimento reciproco delle decisioni di allontanamento di cittadini di Paesi terzi, quale autorità provvede all'esecuzione dell'espulsione? vi provvede il questore vi provvede il prefetto vi provvede il sindaco vi provvede il direttore generale della AUSL
Per la legge 1034/71, come modificata ed integrata dalla legge 205/2000, a seguito di quanto disposto dal TAR, l'amministrazione deve provvedere: deve attendere la nomina di un commissario entro e non oltre 30 giorni entro e non oltre 60 giorni ha facoltà di provvedere
Avverso gli atti amministrativi definitivi, è consentito il: ricorso straordinario al Capo dello Stato ricorso gerarchico ricorso in opposizione nessun ricorso
Il criterio di "efficacia nell'azione amministrativa" è individuato: nel rapporto tra risultati conseguiti ed obiettivi prestabiliti nel rapporto tra risorse impiegate e risultati ottenuti nel rapporto tra risorse impiegate e obiettivi prestabiliti nel rapporto tra tempo previsto e risultati ottenuti
In quali casi il giudice ordinario può pronunciare una sentenza a carattere costitutivo? solo nei casi in cui il provvedimento amministrativo sia viziato da eccesso di potere sempre qualora la pronuncia non sia diretta ad incidere sull'esercizio di poteri autoritativi della PA mai
Gli interessi di fatto sono censurabili davanti al giudice amministrativo? si no, perché è competente il giudice ordinario no, perché è competente la Corte dei Conti no, in quanto privi di tutela giurisdizionale
Quale delle seguenti normative riguarda gli appalti pubblici nei settori esclusi, in attuazione delle direttive comunitarie? decreto legislativo 17 marzo 1995 n. 157 decreto legislativo 17 marzo 1995 n. 158 DPR 21 dicembre 1999 n. 554 decreto legislativo 24 luglio 1992 n. 358
Ai sensi del Dlgs 165/01, nelle Pubbliche Amministrazioni la libertà e l'attività sindacale rimangono tutelate nelle forme previste dalle disposizioni della legge n. 300 del 20 maggio 1970 (c.d. Statuto dei lavoratori)? no, mai solo in alcuni casi specificamente indicati dal Dlgs 29/93 sì, lo sono sì, ma solo nelle Pubbliche Amministrazioni con più di 30 dipendenti
L'omologazione è: un accertamento costitutivo un atto di controllo di legittimità e di merito solo un atto di controllo di merito solo un atto di legittimità
Da quante persone è composto l'Ufficio elettorale di sezione nei Referendum? da un presidente, quattro scrutatori e un segretario da un presidente, due scrutatori e un segretario da un presidente, cinque scrutatori e un segretario da un presidente, tre scrutatori e un segretario
Ai sensi della legge n. 1034/71, l'organo che ha emesso l'atto impugnato e le altre parti interessate possono presentare memorie: nel termine di trenta giorni successivi a quello stabilito per il deposito del ricorso nel termine di quindici giorni successivi a quello stabilito per il deposito del ricorso nel termine di novanta giorni successivi e quello stabilito per il deposito del ricorso nel termine di venti giorni successivi a quello stabilito per il deposito del ricorso
Il procedimento amministrativo è retto: anche da criteri di pubblicità e trasparenza solo da criteri di economicità ed efficacia dai criteri determinati dalle singole legislazioni di settore da criteri di pubblicità e trasparenza solo per gli atti comunali e provinciali
L'esercizio del potere di disapplicazione comporta: l'obbligo per l'Amministrazione di annullare l'atto disapplicato l'inefficacia dell'atto disapplicato con efficacia erga omnes la revoca dell'atto disapplicato l'inefficacia dell'atto disapplicato limitatamente al caso concreto
Il riordino e il potenziamento dei meccanismi e degli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle Amministrazioni pubbliche, ai sensi della legge n. 59/97, è disciplinato: con regolamenti governativi con decreti legislativi con legge ordinaria della Repubblica con decreti legge
Quando fu istituito l'Ufficio per la riforma dell'amministrazione? nei primi anni '50 alla metà degli anni '70 nei primi anni '60 negli anni '30
In base al Dlgs 165/01, le Amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi di funzioni dirigenziali ad esperti esterni all'Amministrazione stessa? sì, con contratto a tempo determinato sì, ma solo a tempo indeterminato no, mai sì, ma solo se provenienti dalla Magistratura
È accessibile un parere richiesto ad un legale di fiducia? solo se trattasi di un legale appartenente alla P.A. solo se previsto dal regolamento solo se richiamato nell'ambito del provvedimento finale, in quanto atto endoprocedimentale solo se arreca lesione al destinatario del provvedimento finale
A norma del Dlgs n. 165/01, nella materia del pubblico impiego, la contrattazione collettiva si svolge: su tutte le materie relative al rapporto di lavoro, alle relazioni sindacali e all'organizzazione interna dell'amministrazione, anche se quest'ultima non influisce sui rapporti di lavoro su tutte le materie relative al rapporto di lavoro e alle relazioni sindacali su tutte le materie relative al rapporto di lavoro e alle relazioni sindacali, anche al fine di stabilire quali rapporti siano sottratti alla contrattazione collettiva esclusivamente in materia di trattamento economico, ogni biennio
Ai sensi del DPR 445/2000, la Pubblica Amministrazione può ammettere i certificati anagrafici oltre il termine di validità? sì, se rilasciati dal Comune del capoluogo in cui ha sede l'Amministrazione no, in nessun caso sì può farlo se l'interessato, in fondo al documento, dichiari che non hanno subìto variazioni dalla data del rilascio sì, se sono in bollo, senza necessità di alcuna dichiarazione
L'esigenza di garantire snellezza, produttività, trasparenza, nonché l'attivazione di adeguati meccanismi di controllo sull'operato dei pubblici poteri ha visto l'istituzione: dell'ISVAP dell'AIPA dell'ARAN delle cosiddette Autorità Antitrust
Nella disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, in base all'art. 2 del Dlgs 165/01, quali norme del codice civile trovano applicazione? le disposizioni dei capi I e II, titolo III, libro V codice civile le disposizioni dei capi I e II, titolo IV, libro V codice civile nessuna disposizione le disposizioni del capo I, titolo II, libro V codice civile
La legge n. 59/97 delega il Governo alla razionalizzazione dei Ministeri: anche attraverso il riordino, la soppressione e la fusione dei Ministeri solo mediante il riordino e la soppressione dei Ministeri attraverso la sola soppressione dei Ministeri esclusivamente per mezzo del riordino dei Ministeri
Il DPR 352/92 stabilisce che l'istanza informale di accesso si intende soddisfatta con l'indicazione della pubblicazione contenente notizia del documento amministrativo? sì, lo stabilisce sì, ma solo se l'istanza proviene da una P.A. no, vieta la pubblicazione anzidetta no, non lo stabilisce
La legge n. 241/90 stabilisce che, se le ragioni della decisione risultano da un altro atto dell'Amministrazione, richiamato dalla decisione stessa: l'atto è illegittimo per difetto di motivazione insieme alla comunicazione della decisione, deve essere indicato e reso disponibile anche l'atto richiamato non occorre che sia indicato e reso disponibile l'atto richiamato nella decisione insieme alla decisione, deve essere notificato urgentemente al richiedente l'atto richiamato
Come può definirsi l'interesse legittimo? un interesse immediatamente tutelato un interesse differenziato ma non qualificato un interesse tutelato solo amministrativamente un interesse differenziato e qualificato
Ai sensi del Dlgs 165/01, da chi vengono definiti i trattamenti economici fondamentale ed accessorio? dal Ministro dai contratti collettivi dal dirigente generale dal Presidente del Consiglio dei Ministri
Cosa caratterizzò l'Amministrazione pubblica negli anni '60 del Novecento? la delegificazione e lo snellimento delle procedure burocratiche la privatizzazione di parecchi Enti pubblici economici la programmazione economica la semplificazione amministrativa
A norma della legge n. 15/68, come modificata dal DPR 445/2000, si può comprovare con dichiarazione, anche contestuale all'istanza prodotta in sostituzione della normale certificazione: il decesso di fratelli e sorelle lo stato di invalido civile lo stato di pubblico ufficiale il decesso del coniuge
I provvedimenti amministrativi: sono atti la cui tipologia è rimessa alla libera discrezionalità delle Amministrazioni sono atti tipici, ossia costituiscono un numero chiuso e sono solo quelli configurati dalla legge sono atti la cui tipologia è determinata dalla richiesta dell'interessato al provvedimento sono atti caratterizzati dalla atipicità e dalla non esecutività
In sede di decisione della domanda cautelare il TAR può definire il giudizio nel merito? sì, anche in assenza di contradditorio sì, sempre sì, accertata la completezza del contraddittorio e dell'istruttoria e sentite sul punto le parti costituite no
Ai sensi del DPR 1199/71, qualora il ricorso gerarchico sia rivolto ad organo diverso da quello competente a riceverlo, ma appartenente alla medesima amministrazione di quest'ultimo, il ricorso : è soggetto a dichiarazione di irricevibilità è soggetto a dichiarazioni di improcedibilità non è soggetto a dichiarazione di irricevibilità ed è trasmesso d'ufficio all'organo competente a riceverlo è restituito al soggetto che lo ha proposto
La generazione della firma digitale: avviene tramite una chiave privata ed una pubblica avviene grazie ad una sola chiave pubblica rilasciata dal soggetto pubblico o privato che l'ha certificata può riguardare solo gli Enti pubblici si basa sulla sostituzione della firma con un timbro
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi può essere esercitato mediante richiesta verbale all'ufficio competente? no, occorre necessariamente una istanza formale sì, ma solo quando la richiesta di accesso provenga da una Pubblica Amministrazione sì, ma solo quando la richiesta di accesso provenga da un privato sì, qualora in base alla natura del documento richiesto non risulti l'esistenza di controinteressati
Da chi è accettata o pattuita l'indennità di espropriazione? direttamente da coloro che hanno la proprietà dei fondi espropriati dal Sindaco dal comitato dei proprietari dei fondi costituito presso la Prefettura dal Prefetto
La richiesta di accesso ai documenti amministrativi ai sensi del DPR 352/92, deve essere rivolta: all'organo di vertice dell'Amministrazione all'Amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente esclusivamente all'Amministrazione che ha formato il documento a tutte le Amministrazioni che intervengono nel procedimento in relazione a vicende procedimentali interne, interorganiche o intersoggettive
Nel giudizio di ottemperanza si chiede: solo l'esecuzione del giudicato la revoca della nomina del commissario ad acta solo la revoca dell'atto amministrativo solo l'annullamento dell'atto amministrativo
Le circolari amministrative sono: atti amministrativi gerarchici tipi di atti regolamentari le cosiddette norme esterne le cosiddette norme interne
Chi è il Commissario ad acta? è un soggetto nominato dal giudice amministrativo ed incaricato dell'esecuzione del giudicato per l'ipotesi in cui perduri l'inottemperanza della Pubblica Amministrazione è il giudice amministrativo che adotta il provvedimento esecutivo del giudicato è il commissario del Governo che adotta il provvedimento in sostituzione dell'Amministrazione è un soggetto scelto dall'Amministrazione per ottemperare al giudicato
Quale ulteriore effetto ha l'ordinanza del TAR di accoglimento della richiesta cautelare? comporta la perenzione del ricorso consente l'archiviazione del fascicolo processuale in attesa di un atto di parte comporta priorità nella fissazione della data di trattazione del ricorso nel merito non rende necessario l'esame del merito del ricorso
Quali delle seguenti disposizioni normative ha innovato il testo unico sulla semplificazione amministrativa, DPR 445/2000? il DPR 7 aprile 2003 n.137 la legge costituzionale n. 3/2001 il DPR 6 giugno 2001 n. 380 la legge n. 145 del 15 luglio 2002
Il verbale di accertamento della violazione: deve contenere l'indicazione dell'Autorità cui è possibile presentare ricorso solamente se il trasgressore non si avvale della facoltà di pagamento in misura ridotta deve contenere l'indicazione dell'Autorità cui è possibile presentare ricorso solamente se è stata applicata una sanzione accessoria deve contenere il codice fiscale dell'agente accertatore deve contenere l'indicazione dell'Autorità cui è possibile presentare ricorso e il termine entro il quale il ricorso può essere proposto
Il dipendente sottoposto a procedimento disciplinare, quando viene sentito a sua difesa, può farsi assistere? sì, da un procuratore o da un rappresentante sindacale no, è espressamente vietato dai contratti collettivi sì, ma solo da un procuratore sì, da altro dipendente in possesso di un'anzianità di servizio non inferiore a 10 anni
Quando si configura un'Unione di Comuni? quando viene costituito un Consorzio di Comuni quando due o più Comuni stipulano una convenzione per l'esercizio associato di funzioni quando due o più Comuni, di norma contermini, intendono esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni di loro competenza quando due o più Comuni si fondono
La legge n. 59/97, per i procedimenti amministrativi, stabilisce che: il Governo annualmente presenta al Parlamento un disegno di legge per la delegificazione di norme che li concernono la disciplina per la loro semplificazione è dettata da decreti legislativi del Governo la disciplina per la loro semplificazione è dettata con legge ordinaria della Repubblica la disciplina per la loro semplificazione è dettata da decreti legge del Governo
L'annullamento d'ufficio è: un atto di ritiro ex tunc di un atto viziato ab origine per vizio di legittimità un atto di ritiro con efficacia ex nunc di atto viziato nel merito un atto di ritiro divenuto inopportuno successivamente alla sua emanazione un atto di ritiro divenuto illegittimo successivamente alla sua emanazione
Quale Autorità predispone il piano per fronteggiare l'emergenza sul territorio della Provincia? il Presidente della Provincia il Sindaco il Prefetto il Consiglio Provinciale
Sono Autorità provinciali di Pubblica Sicurezza: il Commissario del Governo e il Questore il Sindaco e il Questore il Comandante dei Vigili Urbani e il Prefetto il Prefetto ed il Questore
Ai sensi della legge n. 1034/71, in quali giudizi innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale non occorre il patrocinio dell'avvocato? per i giudizi in tema di servizi pubblici per i giudizi di ottemperanza per i giudizi in materia di operazioni elettorali per i giudizi in tema di risarcimento del danno
I TAR, in via definitiva, possono emettere: ordinanze sentenze di rigetto o di accoglimento del ricorso solo sentenze di rigetto del ricorso solo sentenze che accertino la responsabilità della Pubblica Amministrazione
Rientrano nella categoria dei cosiddetti provvedimenti di convalescenza, cioè di quegli atti che cercano direttamente di eliminare il vizio di legittimità che inficia l'atto: ratifica, conferma, conversione ratifica, sanatoria, convalida consolidazione, conferma, conversione i provvedimenti di annullamento
Il controllo che interviene sull'atto amministrativo perfetto, ma prima che produca i suoi effetti, si dice: repressivo successivo sostitutivo preventivo
Qual è il termine prescritto dall'art. 21 della legge TAR (n. 1034/1971) per la notifica del ricorso giurisdizionale amministrativo? 60 giorni 90 giorni 120 giorni 30 giorni
Ai fini del controllo di gestione, a norma del Dlgs 286/99, chi definisce le unità organizzative per misurare l'efficacia, l'efficienza e l'economicità dell'azione amministrativa? il Presidente del Consiglio dei Ministri l'ARAN il Consiglio di Stato ciascuna Amministrazione pubblica
Ai sensi del Dlgs n. 165/01, la sottoscrizione del contratto collettivo è subordinata all'esito positivo della certificazione di compatibilità con gli strumenti di programmazione e bilancio deliberata dalla Corte dei Conti? sì, lo è no, la sottoscrizione è subordinata alla certificazione effettuata positivamente dall'ARAN no, la materia è disciplinata dai contratti collettivi no, la sottoscrizione non è subordinata ad alcuna certificazione
Ai sensi del Dlgs 165/01, i contratti collettivi sono corredati da prospetti contenenti: la quantificazione degli oneri nonché l'indicazione della copertura complessiva per l'intero periodo di validità contrattuale solo la quantificazione degli oneri esclusivamente l'indicazione della copertura complessiva per l'intero periodo di validità contrattuale i doveri del dipendente
Ai sensi del Dlgs n. 165/01, si distingue una funzione di gestione amministrativa riservata alla dirigenza e: una funzione amministrativa ordinaria demandata ai funzionari una funzione di indirizzo politico riservata agli organi di gestione una funzione di indirizzo politico amministrativo riservata agli organi di governo una funzione di controllo riservata alla Corte dei Conti
Nei confronti della decisione emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale, l'incompetenza per territorio: costituisce motivo di impugnazione, ma solo d'ufficio non costituisce motivo di impugnazione costituisce motivo di impugnazione è impugnabile innanzi alla Corte di Cassazione
I regolamenti di autonomia locale sono: fonti subordinate sotto ogni profilo alla legge tenuti al rispetto dei principi inderogabili contenuti nella legge, ma possono derogare alle disposizioni di dettaglio fonti non subordinate alla legge fonti del tutto "separate" dalla legge
Nel caso in cui, secondo il DPR 445/2000, sia esibito il documento di riconoscimento in sostituzione dei certificati attestanti stati e fatti contenuti nello stesso e questi abbiano subito variazioni dalla data di rilascio: l'Amministrazione corregge d'ufficio le imprecisioni si applicano al soggetto le sanzioni previste dal codice penale il soggetto viene invitato a correggere le imprecisioni si applicano al soggetto le sanzioni previste dal codice civile
L'Autorità comunale di protezione civile è: il Prefetto il Sindaco il Commissario del Governo il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco
Quale differenza sussiste tra atto e provvedimento? il provvedimento ha efficacia erga omnes solo il primo è immediatamente esecutivo solo il secondo incide nella sfera giuridica di un soggetto modificandola, perché la amplia (autorizzazione, concessione, etc.) o la limita (atti ablatori) non sussiste alcuna differenza
Il DPR 352/92 stabilisce che l'accoglimento della richiesta di accesso a un documento: comporta l'obbligo di accesso agli altri documenti del procedimento è limitata al solo provvedimento finale ove la richiesta provenga da un privato comporta anche la facoltà di accesso agli altri documenti del procedimento non comporta anche la facoltà di accesso agli altri documenti del procedimento
Cosa si intende per "esercizi di vicinato"? gli esercizi commerciali aventi una superficie di vendita non superiore a 250 mq gli esercizi di vendita di prodotti similari tra loro gli esercizi di vendita al dettaglio ed all'ingrosso gli esercizi commerciali aventi una superficie di vendita non inferiore a 250 mq.
Secondo il Dlgs 165/01, qualora le sanzioni disciplinari da applicare al dipendente siano il rimprovero verbale o la censura, provvede alla loro applicazione: il capo della struttura in cui il dipendente lavora il superiore gerarchico iI Collegio arbitrale l'ufficio competente per i procedimenti disciplinari
Gli archivi delle istanze di accesso ai documenti amministrativi sono istituiti: dal DPR 352/98 dal DM 603/96 dalla legge n. 241/90 dal DPR 352/92
A norma del Dlgs 286/99, il controllo di regolarità amministrativa e contabile comprende verifiche da effettuarsi in via preventiva? sì, ma solo ove previsto dai contratti collettivi sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge e fatto salvo, in ogni caso, il principio secondo cui le definitive determinazioni in ordine all'efficacia dell'atto sono adottate dall'organo amministrativo responsabile no, in nessun caso sì, ma solo nei casi previsti dalla legge e laddove il controllo sia affidato a strutture che rispondono direttamente agli organi di indirizzo politico amministrativo
Il sistema elettorale di tipo proporzionale con scrutinio di lista e recupero dei voti nel Collegio unico nazionale per il rinnovo della Camera e del Senato è stato vigente: fino alle elezioni tenutesi nel 1992 fino alle elezioni tenutesi nel 1994 fino alle elezioni tenutesi nel 1963 fino alle elezioni tenutesi nel 1948
Quando l'organo amministrativo emana un atto relativo ad un oggetto che si trova nella circoscrizione territoriale di un altro organo amministrativo, si parla di: conflitto di competenza avocazione conflitto di attribuzione incompetenza
La sindacabilità per vizi di merito è esclusa per i ricorsi: amministrativi in opposizione e gerarchico improprio giurisdizionali straordinari al Presidente della Repubblica
Gli atti di competenza dirigenziale: possono sempre essere avocati, riformati o revocati dal Ministro non possono essere riformati, revocati o avocati dal Ministro possono solo essere revocati dal Ministro possono essere avocati o riformati solo previo parere di un comitato di garanti
Il rapporto di gerarchia intercorre solo fra: organi collegiali organi di diverse amministrazioni organi individuali gradi militari
Ai sensi della legge n. 59/97, per "conferimento" si intende: una ripartizione della competenza tra Enti locali e società miste il trasferimento, la delega o l'attribuzione di funzioni e compiti solo il trasferimento di funzioni e compiti solo la delega di funzioni e compiti
Quando furono dichiarate incostituzionali le Giunte provinciali amministrative? fra il 1970 e il 1971 fra il 1962 e il 1963 fra il 1967 e il 1968 nel 1958
Il ricorso gerarchico ad una autorità incompetente, pur se della medesima Amministrazione: viene restituito all'interessato deve essere comunque trasmesso all'autorità competente è considerato inammissibile deve essere respinto per incompetenza
Il ricorso amministrativo presentato da un soggetto carente di interesse: è dichiarato inammissibile è dichiarato improcedibile è dichiarato nullo è dichiarato irricevibile
L'azione popolare è posta a tutela: di un interesse pubblico generale di un interesse di categoria, per iniziativa del relativo ente esponenziale di un interesse della collettività, su iniziativa di un privato che agisca "uti civis", nelle sole ipotesi previste dalla legge di un interesse di fatto
Chi provvede a notificare il decreto di fissazione d'udienza al ricorrente ed alle parti costituite nel giudizio amministrativo? l'ufficio di segreteria nessuno, esiste un onere di informarsi a carico delle parti l'Amministrazione costituita in giudizio il resistente
Il controinteressato a cui è stato notificato il ricorso straordinario al Capo dello Stato può impugnare in sede giurisdizionale la decisione di accoglimento del ricorso straordinario? sì, ma solo per vizi di forma o di procedimento sì, in ogni caso sì, ma solo per vizi di merito no, per nessun motivo
A norma del Dlgs 286/99, nella valutazione delle prestazioni e delle competenze organizzative dei dirigenti si tiene conto particolarmente: degli ultimi cinque anni di effettivo servizio in qualifiche dirigenziali dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione del numero di unità di personale alle loro dipendenze di titoli attinenti alla formazione ed al perfezionamento professionale
È ammesso il ricorso al Capo dello Stato contro un provvedimento già impugnato davanti al TAR? sì, in quanto i due rimedi non sono alternativi sì no, in quanto i due rimedi sono alternativi no, tale ricorso è ammesso contro un provvedimento non definitivo
In base al Dlgs 165/01, a chi sono devolute le controversie relative a comportamenti antisindacali della Pubblica Amministrazione? al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro alla Corte dei Conti al giudice amministrativo alle associazioni sindacali maggiormente rappresentative
Quale trattamento economico spetta al dipendente cui vengano temporaneamente assegnate mansioni superiori, secondo quanto disposto dal Dlgs 165/01? il trattamento economico relativo alle mansioni superiori per il periodo di effettiva prestazione il trattamento economico relativo alla qualifica di appartenenza maggiorato di una percentuale fissa stabilita dal dirigente d'esercizio il trattamento economico previsto per la qualifica dirigenziale il trattamento economico relativo alla propria qualifica di appartenenza
Il ricorso gerarchico è diretto alla tutela: di diritti soggettivi e interessi legittimi, facendo valere vizi di legittimità e di merito dell'atto impugnato solo di diritti soggettivi, facendo valere vizi di legittimità di qualunque interesse, anche di fatto solo di interessi legittimi, facendo valere vizi di legittimità e di merito dell'atto impugnato
Possono le associazioni dei consumatori intervenire nel corso del procedimento amministrativo? sì, con il consenso del responsabile del procedimento no, mai, essendo portatori di interessi diffusi sì, ma quando possono ricevere un pregiudizio dal provvedimento sì, sempre
Qual è il giudice competente in merito al contenzioso tributario? le Commissioni tributarie la Corte di Cassazione il Consiglio di Stato la Corte dei Conti
Una recente pronuncia delle Suprema Corte di Cassazione ha affermato: la correttezza dell'interpretazione dell'art. 2043 del codice civile secondo cui il "danno ingiusto" che dà diritto al risarcimento deve essere identificato esclusivamente nella lesione di un diritto soggettivo la risarcibilità ai sensi dell'art. 2043 del codice civile dei danni patiti per la lesione di un interesse legittimo la risarcibilità del solo diritto soggettivo affievolito la irrisarcibilità ai sensi dell'art. 2043 del codice civile dei danni patiti per la lesione di un interesse legittimo
A norma del Dlgs 165/01, le Amministrazioni pubbliche, nell'ambito dei rispettivi ordinamenti, devono organizzare la gestione del contenzioso del lavoro? no, in nessun caso sì, anche attraverso la creazione di un apposito ufficio no, essendo devoluta la materia integralmente all'Avvocatura dello Stato sì, ma non possono in ogni caso creare appositi uffici
Ai fini del controllo di gestione, a norma del Dlgs 286/99, chi definisce l'insieme dei prodotti e delle finalità dell'azione amministrativa? la Corte dei Conti ciascuna Amministrazione pubblica il Presidente del Consiglio dei Ministri il Consiglio dei Ministri
I duplicati di documenti informatici: sono validi per un periodo non superiore a tre mesi sono validi in ogni caso non sono validi in nessun caso sono validi se conformi alle disposizioni del DPR 445/2000
Le Amministrazioni pubbliche, devono ispirare la loro organizzazione: a modelli conformi alle direttive del Ministero, previo parere del Consiglio di Stato alla funzionalità rispetto ai compiti e ai programmi di attività, nel perseguimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità all'armonizzazione degli orari di apertura degli uffici con gli orari degli esercizi commerciali alla garanzia della segretezza di tutti gli atti da esse posti in essere
Contro gli atti amministrativi non definitivi: è ammissibile ricorso amministrativo gerarchico non è ammissibile ricorso gerarchico non è ammissibile ricorso giurisdizionale al TAR è ammissibile ricorso straordinario al Presidente della Repubblica
Quale, tra i seguenti, non può essere considerato vizio di legittimità dell'atto amministrativo? inopportunità incompetenza sviamento violazione di legge
Il trattamento economico accessorio dei dipendenti delle pubbliche Amministrazioni è definito: da un regolamento adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentite l'ARAN e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dalla legge dai contratti collettivi dal dipartimento della Funzione Pubblica
In base al Dlgs 165/01, a chi sono devolute le controversie relative a comportamenti antisindacali delle Pubbliche Amministrazioni? alla Corte dei Conti alle organizzazioni sindacali al giudice amministrativo al giudice ordinario in funzione di giudice del lavoro
A norma del Dlgs 165/01, nelle Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, a chi spetta la decisione sui ricorsi gerarchici contro gli atti e i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti di uffici dirigenziali non generali? ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali alla Corte dei Conti al Ministro competente agli stessi dirigenti di uffici dirigenziali non generali
L'accodo di programma approvato con decreto del Presidente della Repubblica, quale effetto giuridico, tra gli altri, può produrre? variazioni di bilancio dell'Ente nel cui ambito territoriale si realizza l'intervento oggetto dell'accordo di programma la modifica dello statuto degli Enti che partecipano agli accordi di programma variazioni degli strumenti urbanistici la revisione delle funzioni e delle competenze degli Enti che partecipano all'accordo
Alla guardia giurata, come anche precisato dalla Cassazione, deve attribuirsi la qualità di: pubblico ufficiale privato cittadino incaricato di pubblico servizio agente di pubblica sicurezza
Quale forma di tutela riserva l'ordinamento agli interessi di fatto? tutela davanti al giudice contabile nessuna, gli interessi di fatto non ricevono alcuna tutela tutela davanti al giudice ordinario tutela in sede amministrativa
Ai sensi dell'art. 50 D. Lgs. 165/2001, i limiti massimi delle aspettative e dei permessi sindacali nel settore pubblico sono determinati: con decreto ministeriale dalla legge con determinazione del dirigente di ufficio dirigenziale generale dalla contrattazione collettiva
Qual è l'organo che dirime definitivamente i conflitti in materia di regolarità delle operazioni elettorali? il Prefetto l'Autorità giudiziaria amministrativa l'Autorità giudiziaria ordinaria il Sindaco
La legge generale di depenalizzazione n. 689/81: esclude tassativamente l'istituto della reiterazione delle violazioni non prevede la reiterazione delle violazioni prevede espressamente la reiterazione delle violazioni all'art. 8bis sanziona la reiterazione delle violazioni come reato continuato
Può un'ordinanza, sia essa ordinaria che di necessità, contenere norme penali? sì, in ogni caso no, mai no, solo norme penali in bianco sì, ma non può mai contrastare con la legge costituzionale
Il ricorso in opposizione è dichiarato irricevibile se presentato oltre il termine perentorio di: 60 giorni 30 giorni 90 giorni 15 giorni
A norma del Dlgs 165/01, nelle Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, l'esercizio dei poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti: spetta al Ministro competente spetta al sottosegretario di Stato competente spetta ai dirigenti di uffici dirigenziali generali spetta ai funzionari nominati responsabili del procedimento
In base al Dlgs 165/01, gli accordi della contrattazione collettiva nazionale di comparto riguardanti settori omogenei o affini, per quanto riguarda la parte pubblica, vengono conclusi: dall'Agenzia per la rappresentanza negoziale dal Ministro competente dal Segretario Generale o dal Capo Dipartimento dalle Confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale
Il codice di comportamento dei dipendenti privatizzati delle Pubbliche Amministrazioni, oltre a definire i doveri del dipendente, individua anche la tipologia delle infrazioni e delle relative sanzioni? no, le infrazioni e le sanzioni sono definite con decreto ministeriale no sì no, le infrazioni e le sanzioni sono definite dalla legge
Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica deve essere presentato: entro 120 giorni dalla data di notifica dell'atto entro 30 giorni dalla data di notifica dell'atto entro 60 giorni dalla data di notifica dell'atto entro 180 giorni dalla data di notifica dell'atto
Al riordino e potenziamento dei meccanismi e degli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle Amministrazioni pubbliche provvede, ai sensi della legge: il Governo, con decreti legislativi il Governo, con regolamenti il Parlamento, con legge dello Stato il Governo, con decreti legge
Secondo il DPR 445/2000 le regole tecniche per la trasmissione dei documenti informatici sono definite con decreto: del Ministro della Funzione Pubblica, sentito il Garante per la protezione dei dati personali del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentiti l'Autorità per l'informatica nella Pubblica Amministrazione e il Garante per la protezione dei dati personali del Ministro per le Telecomunicazioni del Presidente della Repubblica, sentita l'Autorità per l'informatica nella Pubblica Amministrazione
Il Governo, ai sensi della legge n. 59/97, è delegato ad emanare uno o più decreti diretti a razionalizzare l'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri? no, non lo è la legge n. 59/57 non detta norme al riguardo la delega in argomento riguarda solo i Ministeri, non la Presidenza del Consiglio sì, lo è
L'ordinanza di archiviazione degli atti relativi ad una sanzione amministrativa viene: depositata presso il Tribunale comunicata per iscritto ai ricorrenti trasmessa alla Corte dei Conti per l'approvazione comunicata all'organo accertatore per la successiva notifica
Da chi viene definito il codice di comportamento per i dipendenti delle Amministrazioni pubbliche secondo il Dlgs 165/01? dai dirigenti preposti alle singole strutture dall'ARAN dal Dipartimento della Funzione pubblica, sentite le confederazioni sindacali maggiormente rappresentative dal Presidente della Repubblica
In base alla legge n. 1034/1971 il TAR, se accoglie il ricorso per motivi di incompetenza: dà un termine all'amministrazione per decidere sulla ratifica annulla l'atto e rimette l'affare all'autorità competente si dichiara incompetente disapplica l'atto
Cosa si intende per procedure di affidamento dei lavori o per affidamento dei lavori? l'esecuzione dei lavori da parte di organismi di diritto pubblico il ricorso a sistemi di appalto o di concessione il ricorso alla trattativa privata l'esperimento di una trattativa privata
Ai sensi dell'art. 4 D.Lgs. 165/01 le richieste di pareri al Consiglio di Stato sono di competenza: del consiglio di amministrazione del dirigente del dirigente generale dell'organo di governo
Davanti ai Tribunali Amministrativi Regionali il patrocinio di avvocato è: obbligatorio facoltativo obbligatorio solo in materia elettorale obbligatorio solo per i giudizi aventi ad oggetto gli atti delle Amministrazioni dello Stato
A norma del Dlgs 165/01, il rapporto di impiego dei professori e ricercatori universitari è disciplinato: dallo statuto della rispettiva università e dai contratti collettivi dalle disposizioni che disciplinano il rapporto dei dipendenti dei Ministeri dalle disposizioni rispettivamente vigenti, in attesa della specifica disciplina che lo regoli in modo organico dalle disposizioni contenute nei contratti e accordi collettivi
Chi pronunciò il celebre discorso del 6 maggio 1880 sulla "giustizia nell'amministrazione"? Silvio Spaventa Giovanni Giolitti Pasquale Stanislao Mancini Francesco Crispi
Nel giudizio di appello avverso una sentenza del TAR, può essere proposta istanza di sospensione della sentenza? no sì, ma solo in materia di espropriazione sì, è un rimedio cautelare no, è ammessa solo in primo grado
Il parere del Consiglio di Stato per la decisione dei ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica è richiesto: in via obbligatoria in via consultiva in via sussidiaria in via facoltativa
Ai sensi della legge 24/11/1981 n. 689, per le violazioni dei regolamenti provinciali il rapporto è presentato: al Prefetto al Presidente della Giunta Provinciale del luogo in cui è stata commessa la violazione al Sindaco al Presidente della Giunta Provinciale del luogo in cui risiede il trasgressore
Il segretario della sezione giurisdizionale del Consiglio di Stato, su richiesta degli interessati, può rilasciare copia della sentenza o di altro atto giurisdizionale? sì, in assenza di seri motivi di opportunità sì, in ogni caso no sì, previo assenso del Presidente della sezione
Il dirigente di ciascuna unità organizzativa, ai sensi della legge n. 241/90, assegna la responsabilità del procedimento: al dipendente che sia assicurato per responsabilità civile solo a se stesso solo ad altro dipendente di qualifica dirigenziale a sé o ad altro dipendente addetto all'unità organizzativa
Il conferimento in favore degli Enti locali di tutte le funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale avviene nell'osservanza di quale tra i seguenti principi? di sussidiarietà di semplificazione della riserva di legge di partecipazione
In materia di lavori pubblici cosa si intende per offerta anomala? l'offerta con un ribasso superiore al 10% rispetto al prezzo posto a base d'asta l'offerta che presenti un ribasso pari o superiore a quello risultante dal criterio stabilito ai sensi dell'art. 21 della l. n. 109/94 l'offerta più bassa l'offerta priva di giustificazioni
I pareri del Consiglio di Stato: sono pubblici devono restare riservati per 90 giorni non sono pubblici sono pubblici, solo se riguardanti le Amministrazioni centrali dello Stato
In caso di impugnazione di provvedimenti relativi a procedure di aggiudicazione di opere pubbliche, la sentenza del TAR è appellabile: entro 60 gg. dalla notificazione e 120 gg. Dalla pubblicazione della sentenza entro 120 gg. dalla pubblicazione della sentenza entro 30 gg. dalla notificazione e 120 gg. Dalla pubblicazione della sentenza entro 90 gg. dalla notificazione e 180 gg. Dalla pubblicazione della sentenza
La comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo, ai sensi della legge n. 241/1990: è sempre e solo personale avviene mediante pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale è personale, ferma restando l'ammissibilità di altre forme di pubblicità idonee nei casi previsti dalla legge non è mai personale
Ai sensi del Dlgs 165/01, è consentito l'accesso dei cittadini degli Stati membri della Unione Europea ai posti di lavoro presso le Amministrazioni pubbliche? sì, purché i posti di lavoro non implichino esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri ovvero non attengano alla tutela dell'interesse nazionale sì, senza alcuna riserva no, in nessun caso sì, ma solo ove abbiano conoscenza della lingua italiana o, in alternativa, di tre lingue straniere
In quale materia lo Stato è titolare della potestà regolamentare? nelle sole materie di legislazione esclusiva statale nelle materie di legislazione esclusiva e concorrente in tutte le materie di interesse nazionale nelle materie non coperte da riserva di legge relativa
Le cause di estinzione del rapporto di impiego, che si ricollegano ad una manifestazione di volontà dell'impiegato stesso, sono: collocamento anticipato a riposo su domanda e dimissioni volontarie dimissioni e decesso del dipendente, collocamento anticipato a riposo su domanda collocamento anticipato a riposo su domanda, dispensa dal servizio e dimissioni volontarie licenziamento con preavviso
Quale dei seguenti tipi di giurisdizione del giudice amministrativo può definirsi generale? di merito ed esclusiva di merito di legittimità esclusiva
quale Autorità i promotori di una riunione in luogo pubblico devono darne preventivo avviso? al Sindaco al Prefetto al Questore al Segretario Comunale
Quale differenza intercorre tra dichiarazione sostitutiva di certificazione e dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà? sono sinonimi solo la prima prevede l'autentica della firma la prima comprova gli status e le qualità personali risultanti dalle normali certificazioni, la seconda gli status, le qualità personali ed i fatti che siano a conoscenza del dichiarante solo la seconda può esibirsi nell'ambito di procedimenti complessi
È possibile la visione degli elaborati progettuali, presentati da una ditta per partecipare ad una gara di appalto indetta da una P.A.? sì, previo pagamento dei diritti di segreteria e dei bolli solo se la richiesta proviene da un altro concorrente della stessa gara no, essendo tutelati dalla normativa sul diritto d'autore sì, ad opera di qualsiasi impresa operante nel settore, anche se non ha partecipato alla gara
La Pubblica Amministrazione, ai sensi del DPR 445/2000, può richiedere all'interessato che presenta un'istanza i certificati attestanti gli stati o fatti contenuti nel documento di riconoscimento esibito? sì, quando il documento è stato rilasciato da autorità diversa dal Sindaco sì, se l'istanza non è presentata in bollo no, tale richiesta è vietata sì, in ogni caso
I beni che fanno parte del demanio pubblico sono: suscettibili di espropriazione forzata alienabili inalienabili suscettibili di acquisto per usucapione da parte di altri soggetti
In base al Dlgs 165/01, gli Enti pubblici economici e i soggetti privati possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti pubblici? no, possono conferire incarichi solo a liberi professionisti sì, senza alcun obbligo no, in nessun caso sì, previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi
Il provvedimento amministrativo: deve essere sempre motivato anche se di contenuto positivo, eccetto gli atti normativi e a contenuto generale deve essere sempre motivato tranne i casi d'urgenza e indiferribilità deve essere sempre motivato deve essere motivato solo quando lede i diritti del cittadino
L'assunzione obbligatoria dei soggetti appartenenti a categorie protette, in materia di pubblico impiego: rientra tra le ipotesi di accesso concorsuale al pubblico impiego rientra tra le ipotesi di accesso extraconcorsuale al pubblico impiego è stata abolita dal Dlgs 29/93 è vietata, ai sensi dell'art. 97 della Costituzione
A quale organo il Garante per la protezione dei dati personali presenta annualmente una relazione sull'attività svolta? al Consiglio di Stato al Governo al Parlamento alla Corte dei Conti
La competenza per il giudizio di ottemperanza è attribuita, in base alla legge 1034/1971: al Consiglio di Stato ed ai TAR esclusivamente al Consiglio di Stato esclusivamente al TAR Lazio esclusivamente agli organi di I grado di giustizia amministrativa
Ai sensi del Dlgs 165/01, gli indirizzi per la contrattazione collettiva nazionale sono deliberati dai Comitati di settore: nei casi in cui è richiesta un'attività negoziale dell'ARAN, ma non prima di ogni rinnovo contrattuale soltanto ed esclusivamente prima di ogni rinnovo contrattuale prima di ogni rinnovo contrattuale e negli altri casi in cui è richiesta un'attività negoziale dell'ARAN previo parere di un comitato di garanti
Il Giudice ordinario può disporre l'annullamento, la modifica o la revoca dell'atto amministrativo: nei soli casi, aventi carattere tassativo, previsti dalla legge in ogni caso in cui vi sia il preventivo assenso del Ministro solo laddove si tratti di atti a carattere vincolato ogni qualvolta ne ravvisi l'illegittimità o l'inopportunità
Quale Stato è considerato la patria del "contenzioso amministrativo"? la Gran Bretagna la Francia gli Stati Uniti la Spagna
A quale organo il Sindaco, previa comunicazione al Prefetto, può delegare l'esercizio delle funzioni cui sovrintende quale Ufficiale del Governo? al Dirigente del Settore di competenza al Presidente del Consiglio Comunale all'Assessore anziano al Presidente del Consiglio Circoscrizionale
A quale organo è attribuita ogni decisione in materia di eleggibilità alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica? alla Corte di Cassazione al Consiglio di Stato al Ministero dell'Interno alla Giunta delle elezioni della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica
La legge n. 59/97, perseguendo l'obiettivo di istituire un più razionale collegamento tra gestione finanziaria e azione amministrativa, prevede che le strutture siano organizzate: per unità previsionali di base per funzioni complementari e centri d'imputazione di responsabilità per funzioni identiche e centri d'imputazione di responsabilità per funzioni omogenee e centri d'imputazione di responsabilità
Sono Enti pubblici territoriali: le Comunità montane le ASL le Questure le Prefetture
Che rapporto c'è tra il ricorso al TAR e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica? di procedibilità (il ricorso al TAR deve precedere il ricorso straordinario) di procedibilità (il ricorso straordinario deve precedere il ricorso al TAR) di alternatività di autonomia
I dati personali attestati in documenti di riconoscimento in corso di validità hanno lo stesso valore probatorio dei corrispondenti certificati? sì, ma l'Amministrazione ha il dovere di verificare la veridicità dei dati no, in quanto diverso è il rispettivo ambito di operatività solo se si tratta di dati relativi al nome e cognome dell'interessato sì, ferma restando per l'Amministrazione la facoltà di verificare la veridicità dei dati
Il principio secondo il quale il giudice, nella risoluzione di un caso concreto, non può discostarsi dall'interpretazione della norma che è gia stata resa da un altro giudice per la risoluzione di una controversia analoga, viene indicato come: analogia iuris stare decisis favor rei ne bis in idem
A norma della legge n. 689/81, può essere assoggettato a sanzione amministrativa: solo chi al momento della commissione del fatto aveva compiuto diciotto anni qualunque soggetto solo chi al momento della commissione del fatto aveva compiuto quattordici anni solo chi al momento della commissione del fatto aveva compiuto sedici anni
Il verbale di accertamento di violazione al codice della strada è notificato: a mezzo dei messi comunali dall'ACI a mezzo dei servizi del pubblico registro automobilistico esclusivamente a mezzo di ufficiale giudiziario
Sono accessibili gli atti endoprocedimentali o preparatori? no, in quanto atti interni sì, anche se, in alcune ipotesi, è possibile il differimento dell'accesso solo se è espressamente previsto dal regolamento sì, se idonei a recare lesione
A norma del Dlgs 165/01, nelle Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, l'esercizio dei compiti e dei poteri attribuiti ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali: non può mai essere conferito ai dirigenti può sempre essere conferito ai dirigenti può essere conferito anche ai dirigenti preposti all'attuazione di particolari gestioni può essere avocato dal Ministro
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato: è un rimedio amministrativo di carattere eccezionale è ammesso per vizi di legittimità ed eccezionalmente di merito non è ammesso per vizi di merito è proponibile solo contro atti amministrativi non definitivi
Nell'ambito di un procedimento amministrativo che cos'è la discrezionalità tecnica? una facoltà di scelta tra più componenti tenendo conto anche degli interessi privati una scelta esercitata sulla base di un parere tecnico reso necessariamente da esperti estranei all'Amministrazione un giudizio sulla base di una valutazione supportata da regole tecniche una facoltà di scelta tra più comportamenti per il soddisfacimento dell'interesse pubblico
La comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo deve contenere, fra l'altro, l'indicazione: dell'oggetto del procedimento proposto dell'ufficio che emetterà il provvedimento finale delle Amministrazioni che devono essere convocate in sede di conferma di servizi del momento di decorrenza dei termini
sensi del DPR 1199/71, l'esecuzione di un atto impugnato con ricorso gerarchico può essere sospesa: su richiesta del ricorrente, per qualsiasi motivo solo d'ufficio qualora ricorrano gravi motivi solo su domanda del ricorrente qualora ricorrano gravi motivi d'ufficio o su domanda del ricorrente qualora ricorrano gravi motivi
Quanto dura in carica il Comitato direttivo dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni? 3 anni 4 anni 10 anni 5 anni
Quali delle seguenti esigenze possono dar luogo alla mancata comunicazione di avvio del procedimento da parte dell'Amministrazione? esigenze di celerità esigenze di riservatezza esigenze del responsabile del procedimento esigenze istruttorie
L'Autorità nazionale delegata dal Ministro degli Esteri al rilascio dei passaporti in Italia è: il Questore il Commissario del Governo il Prefetto il Presidente del Consiglio dei Ministri
Per discrezionalità amministrativa si intende: solo la valutazione e ponderazione degli interessi in riferimento la valutazione e ponderazione degli interessi in riferimento ed il potere di scelta in ordine all'agire la valutazione dell'interesse pubblico alla luce degli interessi personali del funzionario la valutazione dei fatti posti dalla legge a presupposto dell'operare, alla stregua di conoscenze tecniche
In quali casi la motivazione del provvedimento non è richiesta? per gli atti a contenuto generale per gli atti di controllo per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa per i pubblici concorsi
Ai sensi dell'art. 1 Dlgs 165/01 non rientrano nel concetto di "amministrazioni pubbliche": le camere di commercio le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo le istituzioni universitarie gli enti pubblici economici
Quando un certificato non è "sostituibile"? per la dichiarazione di non aver riportato condanne penali quando attesta qualità del soggetto nell'ipotesi di certificati medici per tutte le posizioni relative all'adempimento degli obblighi militari
Cosa si intende per perenzione dei ricorsi ultradecennali nel giudizio amministrativo? l'abbandono del ricorso, per il quale non sia stata presentata nuova istanza di fissazione dell'udienza entro sei mesi dall'apposito avviso notificato a cura della segreteria l'abbandono del ricorso per inattività delle parti protratta per dieci anni l'estinzione del giudizio per morte del procuratore l'estinzione automatica del giudizio per i ricorsi depositati da più di dieci anni
La verifica periodica della rispondenza delle determinazioni organizzative della Pubblica Amministrazione ai principi dettati in materia dal Dlgs 165/01 spetta: agli organismi di controllo interno alla Corte dei Conti al Dipartimento della Funzione pubblica all'ARAN
La capacità degli Enti pubblici di amministrare i propri interessi con un'attività che abbia stessi caratteri ed efficacia dell'attività amministrativa dello Stato si definisce come: autarchia autotutela economia di gestione autonomia
Entro quale termine è possibile esercitare il c.d. spoils system? entro sei mesi dal voto di fiducia al Governo entro cinque anni dal conferimento dell'incarico in qualsiasi momento in qualsiasi momento, previa valutazione negativa dell'operato del dirigente
Il DPR 445/2000 stabilisce che la sottoscrizione di istanza da produrre agli organi della P.A.: non è soggetta ad autenticazione se la domanda è in bollo è sempre soggetta ad autenticazione non è soggetta ad autenticazione, se resa in presenza del dipendente addetto non è soggetta ad autenticazione, in nessun caso
Il ricorso amministrativo è: l'atto introduttivo del giudizio davanti alla Corte di Cassazione il ricorso al giudice amministrativo l'istanza diretta ad ottenere l'annullamento, la revoca o la riforma di un atto amministrativo l'istanza diretta a costituire in mora la Pubblica Amministrazione
Il giudizio di ottemperanza consente al giudice amministrativo di: sostituirsi direttamente all'autorità amministrativa imporre sanzioni pecuniarie nei confronti della P. A. emanare azioni di accertamento nei confronti della P.A. nominare un commissario "ad acta"
Gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedono: all'informazione dell'utenza relativa agli atti e allo stato dei procedimenti a consentire l'accesso del pubblico alla documentazione amministrativa alla definizione dei modelli da utilizzare per la comunicazione degli atti del procedimento alla definizione dei modelli e dei sistemi informativi utili alla interconnessione tra le Amministrazioni pubbliche
Quale forma di gestione dei servizi pubblici locali prevede la costituzione di un Ente strumentale con personalità giuridica e dotato di autonomia imprenditoriale? l'Azienda speciale la cooperativa la Società per Azioni la concessione a terzi
Quale Autorità può vietare, per ragioni di ordine pubblico, riunioni in luogo pubblico? il Questore il Comandante dei Vigili Urbani il Sindaco il Presidente della Provincia
I cittadini degli Stati membri dell'Unione europea possono accede ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche italiane? sì, ma solo se sono già dipendenti di amministrazioni pubbliche in un altro Stato membro dell'Unione Europea sì, con alcune eccezioni stabilite dal d.p.c.m. 7 febbraio 1994, n. 174 no, in quanto per l'accesso ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche è sempre richiesto il possesso della cittadinanza italiana sì, sempre secondo quanto previsto dall'art.38 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165
La funzione di indirizzo politico amministrativo è esercitata: dagli organi di gestione dagli organi di controllo dagli organi di amministrazione consultiva dagli organi di governo
Se la richiesta formale è presentata ad Amministrazione diversa da quella nei cui confronti va esercitato il diritto di accesso, ai sensi del DPR 352/92: la richiesta è trasmessa nel termine di trenta giorni all'Amministrazione competente, senza necessità di comunicazione all'interessato la richiesta viene restituita all'interessato la richiesta è trasmessa immediatamente dall'Amministrazione ricevente all'Amministrazione competente la richiesta non può essere accolta
Su chi incombe l'onere di richiedere al TAR di trasmettere al Consiglio di Stato il fascicolo processuale, a seguito della proposizione dell'appello? sull'Amministrazione sulla segreteria del Consiglio di Stato sul Presidente del Collegio sull'appellante
In caso di opera non conforme alle previsioni urbanistiche, cosa comporta l'approvazione del progetto definitivo da parte del Consiglio comunale? costituisce adozione della variante allo strumento urbanistico è atto nullo è atto illegittimo costituisce inizio del procedimento espropriativo
Si può proporre ricorso per cassazione contro una sentenza del Consiglio di Stato? sì, ma solo per assoluto difetto di giurisdizione sì in ogni caso no, si può proporre ricorso solo ricorso alla Corte Costituzionale no, in nessun caso
A chi spetta esprimere pareri sui regolamenti che le singole Amministrazioni adottano per l'individuazione dei documenti relativi al diritto di accesso? al Governo alla Commissione istituita dalla legge n. 241/90 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri al Ministro per la Funzione Pubblica alle Commissioni Parlamentari
È obbligatorio prima di rivolgersi al giudice per la definizione di una controversia relativa al rapporto di lavoro con le Pubbliche Amministrazioni esperire un tentativo di conciliazione? no, non è obbligatorio sì, salvo diversa disposizione regolamentare sì, in ogni caso solo in alcuni casi
In base al Dlgs 165/01, i comparti della contrattazione collettiva nazionale riguardanti settori omogenei o affini sono stabiliti: autoritativamente dal Dipartimento della Funzione Pubblica mediante accordi tra l'ARAN e le confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale dall'Agenzia per la rappresentanza negoziale dalle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale
In base al Dlgs 165/01, la retribuzione del personale con qualifica di dirigente è determinata: dalla legge dal Presidente della Repubblica dai contratti collettivi per le aree dirigenziali dal Ministro competente
Con la proposizione del ricorso amministrativo l'interessato può far valere: soltanto la violazione di diritti soggettivi la violazione sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi la violazione di diritti soggettivi, interessi legittimi o di fatto soltanto la violazione di interessi legittimi
Ai sensi del Dlgs 165/01, la definizione degli obiettivi e dei programmi da attuare e la verifica della rispondenza dei risultati della gestione agli indirizzi impartiti spetta: agli organi di Governo ai dirigenti di prima fascia al Consiglio di Amministrazione dell'Ente ai dirigenti di seconda fascia
Ai sensi del R.D. 1054/24, la notificazione del ricorso incidentale deve avvenire: alla parte personalmente, nel luogo di residenza nel domicilio eletto, all'avvocato che ha firmato il ricorso alla parte personalmente, nel proprio domicilio mediante deposito presso la cancelleria del Consiglio di Stato
Ove la richiesta di accesso ai documenti amministrativi sia irregolare o incompleta, il termine del procedimento, come previsto dal DPR 352/92: è, in via generale, fissato in 180 giorni ricomincia a decorrere dalla presentazione della richiesta perfezionata è, in via generale, fissato in 90 giorni continua a decorrere dalla presentazione della richiesta irregolare o incompleta
Cosa riguardava il cosiddetto "Rapporto Giannini"? i principali problemi dell'amministrazione dello Stato la finanza pubblica dal dopoguerra agli anni ‘70 il regime delle imposte ipotesi di riforma dello Stato in senso presidenziale
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato è ammesso: solo per vizi di merito solo per vizi di legittimità per vizi di merito e di legittimità solo per violazione di legge
Il giudizio per l'esecuzione della sentenza del TAR confermata in appello è di competenza: del TAR che ha pronunciato la sentenza del TAR Lazio del Consiglio di Stato del TAR o del Consiglio di Stato, secondo la domanda del ricorrente
Ai fini del controllo di gestione, a norma del Dlgs 286/99, chi definisce le procedure di determinazione degli obiettivi gestionali e dei soggetti responsabili? la Corte dei Conti ciascuna Amministrazione pubblica il Consiglio dei Ministri il Presidente del Consiglio dei Ministri
La ratio ispiratrice della riforma del pubblico impiego risiede nella volontà legislativa di: contrattualizzare i rapporti individuali di lavoro e assoggettare i pubblici dipendenti alla normativa di diritto comune contrattualizzare i rapporti individuali di lavoro, ma non di assoggettare i pubblici dipendenti alla normativa di diritto comune assoggettare i pubblici dipendenti alla normativa di diritto comune, ma non di contrattualizzare i rapporti individuali di lavoro offrire maggiori garanzie e tutela al dipendente pubblico, in posizione di svantaggio rispetto a quello privato
Secondo le definizioni contenute nel DPR 445/2000, per sistema di validazione si intende: il sistema informatico e crittografico in grado di generare ed apporre la firma digitale o di verificarne la validità l'originalità del materiale usato per la documentazione amministrativa l'iter burocratico che un documento amministrativo deve compiere affinché possa essere reso autentico il soggetto pubblico che aggiorna gli elenchi dei certificati sospesi e revocati
La comunicazione personale dell'avvio del procedimento amministrativo, ai sensi della legge n. 241/90, può essere sostituita da forme di pubblicità idonee di volta in volta stabilite dall'Amministrazione? sì, se per il numero dei destinatari la comunicazione personale non sia possibile o risulti particolarmente gravosa sì, in ogni caso no, mai sì, mediante pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale
Le pratiche dello Sportello Unico inerenti le Valutazioni di Impatto Ambientale possono essere autorizzate attraverso il procedimento semplificato? sì, con conclusione del procedimento entro 180 giorni dalla presentazione della domanda no, in alcun caso sì, con conclusione del procedimento entro 120 giorni dalla presentazione della domanda sì, previo parere conforme del CNEL
La cittadinanza italiana si perde: per acquisto volontario di un altro "status civitatis" a seguito di formale dichiarazione di rinuncia a seguito di matrimonio con straniero per atto autoritativo della competente autorità statale
La legge n. 59/97 stabilisce che la razionalizzazione dell'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri si attui con: legge ordinaria del Parlamento decreti legislativi decreti legge leggi regionali
Che cosa prevedevano i decreti presidenziali nn. 616 e 617 del 24 luglio 1977? l'inizio dei trasferimenti di competenze alle Regioni la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura la riforma della dirigenza statale la semplificazione dei procedimenti amministrativi
A seguito della trasmissione, da parte dell'ARAN, della quantificazione dei costi contrattuali alla Corte dei Conti e della certificazione positiva ad opera di questa, si procede alla: richiesta di parere al Ministro per la Funzione pubblica in merito alla compatibilità del contratto con il bilancio statale richiesta di parere al Consiglio di Stato in merito alla compatibilità del contratto con il bilancio statale sottoscrizione definitiva del contratto collettivo da parte del presidente dell'ARAN trasmissione della certificazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'approvazione del contratto
La richiesta di pareri agli organi consultivi dell'Amministrazione è di competenza: del Consiglio di amministrazione del dirigente generale del Ministro del dirigente
Chi può intervenire nella Conferenza dei servizi nell'ambito di progetti comportanti variazioni dello strumento urbanistico? necessariamente tutti i Sindaci della zona interessata le associazioni portatrici di interessi diffusi chiunque solo gli Enti locali
In quale modo l'Ente locale può scegliere il socio privato di una società mista per gestire servizi pubblici? mediante procedura ad evidenza pubblica mediante concessione a terzi mediante licitazione privata mediante una semplice indagine di mercato
Dopo quanti giorni dalla D.I.A. si possono iniziare i lavori in materia edilizia? trenta venti novanta sessanta
Ai sensi della legge n. 1034/71, il ricorso giurisdizionale amministrativo a chi deve essere notificato, a pena di inammissibilità? solo all'organo che ha emesso l'atto impugnato provvedendo questo stesso organo a notificare il ricorso ai controinteressati a tutti i controinteressati e cointeressati all'organo che ha emesso l'atto impugnato e ad almeno un controinteressato solo ai controinteressati
Quale conseguenza comporta il decesso del Sindaco? la nomina di un Commissario la rinnovazione della sola elezione del Sindaco la decadenza della Giunta e lo scioglimento del Consiglio, i cui componenti rimangono in carica sino alle elezioni del nuovo Consiglio e del nuovo Sindaco la decadenza della sola Giunta
A norma del DPR 1199/71, qualora il Ministro competente intenda adottare una decisione difforme dal parere del Consiglio di Stato deve sottoporre la questione alla deliberazione: del Consiglio di Stato del Presidente della Repubblica della Corte dei Conti del Consiglio dei Ministri
Chi è il responsabile del procedimento di accesso, ai sensi del DPR 352/92? il dirigente o, su designazione di questi, il dipendente addetto all'unità organizzativa competente a formare l'atto o a detenerlo stabilmente sempre il dipendente addetto all'unità organizzativa competente a formare l'atto o a detenerlo stabilmente il Ministro sempre il dirigente
Lo Sportello Unico delle attività produttive, è stato istituito per consentire all'impresa di avere un unico interlocutore cui rivolgersi per ottenere: le autorizzazioni relative alla ristrutturazione e riconversione di impianti produttivi, ma non alla localizzazione, realizzazione e ampliamento le autorizzazioni relative alla localizzazione e realizzazione di impianti produttivi, ma non alla ristrutturazione e riconversione riduzioni delle aliquote fiscali le autorizzazioni relative alla localizzazione, realizzazione, ampliamento, ristrutturazione e riconversione di impianti produttivi
Ai fini della proposizione di un ricorso giurisdizionale dinanzi al TAR, è necessario il previo esperimento del ricorso gerarchico? no, mai solo qualora vi siano controinteressati sì, sempre sì, ma solo in alcuni casi tassativamente previsti
A norma del DPR 1199/71, in ipotesi di proposizione di un ricorso gerarchico l'organo decidente può sospendere l'esecuzione dell'atto impugnato? no sì, qualora sussistano gravi motivi sì, ma solo in assenza di controinteressati sì, anche in assenza di gravi motivi
Ai sensi dell'art. 9 della legge n. 205/2000, il Tribunale Amministrativo Regionale ed il Consiglio di Stato decidono con sentenza succintamente motivata: nel caso di manifesta fondatezza ovvero manifesta irricevibilità, inammissibilità, improcedibilità o infondatezza del ricorso nei casi di patrocinio a spese dello Stato nel caso di sola manifesta irricevibilità, inammissibilità o improcedibilità del ricorsi nei soli casi stabiliti dal Presidente della Sezione competente
Quando l'organo amministrativo gerarchicamente superiore attribuisce a sé la competenza a compiere un determinato atto di competenza dell'organo inferiore, si parla di: direzione avocazione delega sostituzione
Le disposizioni della legge n. 241/90 in tema di partecipazione al procedimento si applicano nei confronti della attività della Pubblica Amministrazione diretti alla emanazione di: atti normativi atti amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione provvedimenti amministrativi atti politici
Quando fu abolito il contenzioso amministrativo? nel 1905 nel 1861 nel 1870 nel 1865
Gli atti ablativi: rimuovono un limite all'esercizio di un diritto sono gli atti emanati dal Commissario ad acta privano il titolare di un determinato diritto reale ampliano la sfera giuridica del destinatario
Perché oggi i regolamenti regionali sono diventati una fonte di primaria importanza? perché ad essi spetta la competenza regolamentare generale, salvo che nelle materie di competenza legislativa esclusiva statale ed in quelle relative alla organizzazione ed allo svolgimento delle funzioni degli Enti locali perché sono adottati dal Consiglio regionale perché sono adottati dalla Giunta regionale perché non sono sindacabili da parte del giudice amministrativo
La copia dei documenti amministrativi rilasciata all'interessato, ai sensi del DPR 352/92: deve essere autenticata deve essere autenticata se richiedente è una Pubblica Amministrazione può essere autenticata su richiesta dell'interessato non può essere autenticata in nessun caso
L'esecutività delle sentenze dei Tribunali Amministrativi Regionali può essere sospesa dal Consiglio di Stato? in ogni caso su istanza di parte, qualora dall'esecuzione della sentenza possa derivare un danno grave e irreparabile no su istanza di parte, con decreto del Presidente del Consiglio di Stato
Lo statuto dei lavoratori (legge n.300/1970) si applica alle Pubbliche Amministrazioni? sì, ma solo per le P.A. con più di 15 dipendenti sì, in ogni caso no sì, ma solo per le P.A. con più di 20 dipendenti
A norma del Dlgs 165/01, la cura di rapporti con gli uffici dell'Unione Europea: spetta ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, nelle materie di competenza, sempre che non sia stata affidata ad un ufficio o organo spetta esclusivamente ad un ufficio o organo spetta al Ministro competente spetta all'Ufficio relazioni con il pubblico
Quale procedura viene seguita nell'ambito dello sportello unico ai fini del rilascio dell'autorizzazione? procedura semplificata procedura organica procedura meritocratica procedura eventuale dopo l'emanazione del provvedimento
Si può integrare successivamente, in sede giustiziale, la motivazione di un provvedimento? no, in quanto essa deve cronologicamente e funzionalmente precedere la decisione sì, purché sia puntuale e chiara solo per i provvedimenti di secondo grado solo in caso di atti negativi
A norma della legge n. 1034/71, avverso le sentenze dei Tribunali Amministrativi Regionali che affermano la giurisdizione del giudice amministrativo è ammesso ricorso: al Consiglio di Stato alla Corte di Cassazione alla Corte Costituzionale alla Corte dei Conti
Il DPR 445/2000 stabilisce che, sui documenti di riconoscimento, lo stato civile: non deve essere indicato, nonostante la specifica richiesta dell'interessato non deve essere indicato, salvo specifica richiesta dell'interessato deve essere indicato solo in caso di matrimonio deve essere indicato
Per il principio di sussidiarietà orizzontale: devono operare gli Enti pubblici più prossimi agli amministrati, cioè nell'ordine: Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato gli Enti pubblici devono favorire l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale lo Stato non deve ostacolare la libera iniziativa economica dei cittadini tutti gli organismi associativi devono essere considerati in modo uniforme
A norma della legge n. 15/68, come modificata dal DPR 445/2000, si può comprovare con dichiarazione, anche contestuale all'istanza prodotta in sostituzione della normale certificazione: il decesso dell'interessato l'esistenza in vita lo stato di invalido di guerra l'iscrizione di società nel registro delle imprese
Il termine per la presentazione del ricorso gerarchico decorre per i soggetti direttamente interessati dal provvedimento viziato: dalla notifica del provvedimento dalla pubblicazione del provvedimento dalla conclusione della fase decisoria del provvedimento dalla data del provvedimento
In base al Dlgs 165/01, nel caso in cui non sia intervenuta una disciplina di livello comunitario per l'equiparazione dei titoli di studio e professionali, attraverso quale atto si provvede? con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri competenti con determinazione dirigenziale con decreto del Ministro competente, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri con decreto del Presidente della Repubblica
A norma del DPR 1199/71, nell'ipotesi in cui il ricorrente non abbia provveduto a comunicare il ricorso amministrativo gerarchico agli altri soggetti interessati, individuabili sulla base dell'atto impugnato, l'organo decidente: dichiara irricevibile il ricorso dichiara inammissibile il ricorso dichiara improcedibile il ricorso provvede a comunicare il ricorso agli altri soggetti direttamente interessati ed individuabili sulla base dell'atto impugnato
Cosa si intende per "principio della pubblicità" introdotto dalla legge n. 241/90? il dovere da parte della Pubblica Amministrazione di rendere accessibili agli interessati notizie e documenti sull'operato dei pubblici poteri, secondo il principio della trasparenza il corretto rapporto tra risorse impiegate e risultati ottenuti, secondo il principio della buona amministrazione il corretto rapporto tra risultati ottenuti e obiettivi prestabiliti, secondo il principio della buona amministrazione la pubblicazione degli intendimenti dell'Amministrazione in appositi bollettini
È possibile ammettere ad un'asta pubblica un'offerta pervenuta per telegramma? a discrezione di chi presiede l'asta sì, in ogni caso no, in nessun caso sì, previo preavviso
L'Agenzia di Protezione Civile era: una Società per Azioni un Organo dello Stato un Ente pubblico un Ente pubblico economico
I soggetti destinatari della comunicazione di avvio del procedimento amministrativo hanno diritto: di prendere visione degli atti del procedimento solo in caso di procedimento espropriativo di prendere visione degli atti del procedimento, senza eccezione alcuna di prendere visione degli atti del procedimento, salvo le eccezioni di legge di prendere visione degli atti del procedimento solo nei casi previsti dalla legge
Ai fini della stampa delle schede di votazione come si determina l'ordine da seguire dei nominativi dei candidati alla carica di Sindaco? con la maggiore anzianità del candidato con il sorteggio per ordine alfabetico con la minore anzianità del candidato
Per le controversie individuali di lavoro dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, la domanda giudiziale diventa procedibile trascorsi: 90 gg. dalla promozione del tentativo di conciliazione 60 gg. dalla promozione del tentativo di conciliazione 30 gg. dalla promozione del tentativo di conciliazione 120 gg. dalla promozione del tentativo di conciliazione
Il concetto di "amministrazione attiva" si riferisce: a tutte le attività a carattere strumentale che non sono proprie ed esclusive del campo d'azione della Pubblica Amministrazione a tutte le attività mediante le quali l'Amministrazione agisce operativamente in vista della realizzazione degli obiettivi concreti assegnati all'azione amministrativa all'attività volta a prestare consiglio alle autorità che debbono provvedere su un determinato oggetto alle attività di controllo della Pubblica Amministrazione
La legge n. 59/97 prevede che l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni: sia trasformata in Ente pubblico economico sia riordinata e potenziata sia soppressa sia istituita
La giurisdizione di tipo «esclusivo» affidata al Consiglio di Stato nel 1923 investiva, tra l'altro: gli enti parastatali creati durante la guerra i lavori pubblici il pubblico impiego il giudizio di ottemperanza
I Tribunali Amministrativi Regionali: sono organi di giustizia amministrativa delle Regioni sono organi di giustizia amministrativa di II grado sono organi di controllo sugli atti delle Regioni sono organi di giustizia amministrativa di primo grado appartenenti all'ordinamento statale
Nelle elezioni amministrative, a quale organo è attribuita ogni decisione in materia di eleggibilità e di compatibilità dei candidati eletti? al Prefetto al Sindaco all'Autorità giudiziaria ordinaria all'Autorità giudiziaria amministrativa
La legge n. 59/97 detta norme al fine di realizzare la rete unitaria informatica delle Pubbliche Amministrazioni? sì, attribuendone la competenza all'ARAN no, non detta norme al riguardo sì, le detta no, stabilisce che non è necessaria la realizzazione della rete unitaria in questione
Come si attua la disciplina urbanistica ai sensi della legge fondamentale 17 agosto 1942 n. 1150? a mezzo dei soli piani di fabbricazione a mezzo di apposite deliberazioni consiliari a mezzo dei piani regolatori territoriali, dei piani regolatori comunali e delle norme sull'attività costruttiva edilizia a mezzo dei soli piani regolatori comunali
Il rapporto di lavoro in base al quale il dipendente deve lavorare per un tempo non inferiore al 50% delle ore lavorative previste per il personale a tempo pieno, si definisce: rapporto di lavoro a tempo parziale rapporto di lavoro a cottimo astensione facoltativa dal lavoro rapporto di lavoro a tempo determinato
In quale caso nell'ambito del rilascio dell'autorizzazione da parte dello sportello unico attività produttive è necessario ricorrere alla Conferenza dei servizi? quando vi sia V.I.A. quando lo richieda l'amministratore inerente quando vi sia inerzia di qualche Amministrazione quando lo richieda l'imprenditore nella domanda di autorizzazione
Il DPR 352/92 detta norme per l'ipotesi in cui la richiesta di accesso formale sia: solo irregolare solo incompleta irregolare o incompleta nulla
Le Amministrazioni pubbliche possono concludere accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune, anche al di fuori di una Conferenza di servizi? sì, è possibile no, non è possibile no, tali accordi possono essere conclusi solo tra P.A. e privati sì, ma solo se si tratta di Amministrazioni preposte alla tutela ambientale
Il responsabile del procedimento può chiedere la rettifica di dichiarazioni: erronee o incomplete solo incomplete previo assenso del dirigente dell'unità organizzativa responsabile solo erronee
Se sorgono dubbi sulla legittimazione del soggetto che ha richiesto in via informale l'accesso ai documenti amministrativi, ai sensi del DPR 352/92, il richiedente: è tenuto a comunicare all'Amministrazione, entro dieci giorni e tramite raccomandata con avviso di ricevimento, prova della sua legittimazione è invitato a presentare un valido documento di riconoscimento deve ritirare la richiesta ed attendere un mese per ripresentarla è invitato contestualmente a presentare istanza formale
L'organizzazione e la disciplina degli uffici dei Ministeri, ai sensi della legge n. 59/97, sono determinati con: legge ordinaria regolamenti decreti legislativi legge costituzionale
L'avocazione è: lo spostamento della competenza operato da un organo gerarchicamente superiore nei confronti di quello inferiore che la detiene in forma non esclusiva a sostituzione del titolare di un ufficio in caso di inerzia la convocazione di un Consiglio di Amministrazione l'atto con cui si effettua una delega di poteri
Cosa si intende per spoils system? il potere del Presidente del Consiglio dei Ministri di sostituire i Direttori generali dei singoli dicasteri il potere del Ministro di conferire incarichi dirigenziali la possibilità spettante al Governo o ai Ministri di confermare, revocare, modificare o rinnovare le nomine dagli stessi conferiti nei sei mesi antecedenti la scadenza naturale della legislatura il potere degli organi di vertice di rinnovare gli incarichi dirigenziali
Gli atti ed i provvedimenti non definitivi dei dirigenti sono suscettibili di ricorso gerarchico? no, ma è ammesso il ricorso in opposizione sì, al dirigente generale no, mai sì, al Ministro
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato è un rimedio giurisdizionale? sì, se preceduto dal parere del Consiglio di Stato sì, se deciso in difformità dal parere del Consiglio di Stato no, non lo è sì, lo è
Ai fini del Testo Unico sulle "Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa", DPR 445/2000, per documento di identità elettronico si intende: un documento analogo alla carta d'identità elettronica rilasciato dal Comune fino al compimento del quindicesimo anno d'età un documento, sottoscritto dall'interessato, concernente stati, qualità personali e fatti, che siano a diretta conoscenza di questi un documento avente funzione di riproduzione e partecipazione a terzi di stati e fatti contenuti in registri pubblici un documento su supporto magnetico rilasciato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze su domanda
Quali atti sono soggetti all'abrogazione? gli atti compiuti dall'ufficiale rogante nessun atto gli atti illegittimi gli atti diventati inopportuni
In caso di silenzio dell'Amministrazione sul ricorso gerarchico, decorso il periodo prescritto dalla legge, l'eventuale ricorso straordinario o, in alternativa, il ricorso al giudice competente, va proposto contro: il parere negativo del Ministro il silenzio il provvedimento impugnato in sede gerarchica l'atto di diniego tacitamente formatosi
Il contratto stipulato dalla Pubblica Amministrazione con le organizzazioni sindacali per la regolamentazione del rapporto di lavoro si definisce: contratto associativo contratto autonomo di garanzia contratto collettivo contratto di lavoro
A norma del Dlgs 286/99, ai fini del controllo di gestione, chi definisce le unità responsabili della progettazione e della gestione del controllo? ciascuna Amministrazione pubblica il Presidente del Consiglio dei Ministri la Corte dei Conti l'ARAN
I criteri fondamentali di ripartizione della competenza per territorio tra i TAR sono: sede dell'organo, efficacia dell'atto, sede di servizio luogo di emanazione dell'atto e sede dell'Ente domicilio del ricorrente, sede del bene, sede dell'Ente domicilio legale dell'Ente in via esclusiva
Quale Autorità può disporre il divieto di accesso, in particolari casi, ai luoghi dove si svolgono specifiche competizioni agonistiche? il Sindaco il Presidente della Provincia il Prefetto il Questore
Il Ministro competente può proporre al Presidente della Repubblica una decisione difforme dal parere del Consiglio di Stato sul ricorso straordinario? no, perché il parere del Consiglio di Stato è obbligatorio e vincolante sì, ma solo sottoponendo l'affare alla deliberazione del Consiglio dei Ministri no, perché non ha competenza al riguardo sì, in ogni caso
La legge n. 59/97, per i casi di mancato rispetto del termine del procedimento, di mancata o ritardata adozione del provvedimento amministrativo: rinvia alle norme del codice civile che disciplinano la responsabilità extracontrattuale stabilisce il risarcimento del danno in forma specifica stabilisce che siano previste forme di indennizzo automatico e forfettario a favore dei soggetti richiedenti il provvedimento non detta alcuna norma al riguardo
Nell'ambito dei criteri obiettivi definiti dalla contrattazione collettiva, a chi compete l'attribuzione del trattamento economico accessorio in relazione all'apporto partecipativo di ciascun dipendente dell'Amministrazione? alle associazioni sindacali al Dirigente al Dipartimento della Funzione pubblica al Ministro competente
La legge n. 241/90 dispone che, con apposito regolamento, siano individuati determinati casi di esclusione del silenzio-assenso della Pubblica Amministrazione? no, esclude categoricamente che il silenzio della Pubblica Amministrazione possa valere come assenso sì, dispone in tal senso no, non detta norme in tal senso sì, ma solo in materia di licenza di porto d'armi
Per "interesse legittimo oppositivo" si intende: la resistenza del privato nei confronti di un atto amministrativo esecutorio l'interesse del privato ad acquisire una utilità o un bene attraverso l'adozione di un atto ampliativo della Pubblica Amministrazione l'interesse del privato a mantenere intatta la sua sfera di utilità nei confronti di atti ablatori della Pubblica Amministrazione l'interesse del privato a proporre ricorso in opposizione
L'Autorità competente a ricevere le domande di acquisto della cittadinanza italiana è: il Questore territorialmente competente il Sindaco del Comune di residenza del richiedente il Ministro dell'Interno il Prefetto del luogo di residenza del richiedente
Le controversie tra le Amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi sono devolute: alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo alla giurisdizione speciale ed esclusiva del Consiglio di Stato alla giurisdizione del giudice ordinario alla giurisdizione di merito del Consiglio di Stato
Ai sensi del Dlgs 165/01, qualora il giudice, in ordine a controversie riguardanti il rapporto di lavoro alle dipendenze della P.A., rilevi l'improcedibilità della domanda per mancato espletamento del tentativo di conciliazione: richiede l'incidente probatorio sospende il giudizio procede ugualmente con il giudizio dichiara la perenzione
Nel giudizio amministrativo, il decreto con cui viene pronunciata la rinuncia al ricorso, l'estinzione del giudizio, la perenzione è impugnabile? sì, con ricorso per Cassazione sì, mediante appello al Consiglio di Stato sì, mediante opposizione al collegio non è impugnabile
Le controversie sull'esecuzione degli accordi tra cittadini ed Amministrazioni che determinano il contenuto discrezionale del provvedimento sono devolute: alla giurisdizione di merito del giudice amministrativo alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo alla giurisdizione del giudice ordinario alla Corte dei Conti
Le clausole contenute nei contratti collettivi integrativi in contrasto con i vincoli risultanti dai contratti collettivi nazionali sono: valide nulle annullabili risolubili
La stipulazione del contratto della Pubblica Amministrazione in forma privata si realizza, tra l'altro, a mezzo di: atto separato di obbligazione sottoscritto dai contraenti particolari uffici di consulenza funzionari della Corte dei Conti attestazione pubblica
Ai sensi del Dlgs 165/01, le Amministrazioni pubbliche presentano alla Corte dei Conti il conto annuale delle spese sostenute per il personale entro il mese di: marzo di ogni anno maggio di ogni anno aprile di ogni anno giugno di ogni anno
Ai sensi dell'art. 2 Dlgs 165/01, l'attribuzione di trattamenti economici ai dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni può avvenire esclusivamente mediante: contratti collettivi o individuali determinazione dirigenziale circolare ministeriale atti legislativi
I soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei Conti in materia di contabilità pubblica, rispondono per fatti e omissioni commesse: per sola colpa grave a prescindere dal dolo e dalla colpa anche per colpa lieve con dolo e con colpa grave
L'Assemblea, quale organo del consorzio: svolge funzioni di supporto di natura tecnica svolge funzioni consultive svolge funzioni esecutive elegge il consiglio di amministrazione e ne approva gli atti fondamentali previsti dallo statuto
Il Ministro può adottare atti di competenza dei dirigenti? no sì, su delega del dirigente sì, ove lo ritenga necessario no, tranne che si tratti di atti esecutivi di progetti da realizzare
Si segue il procedimento in Camera di Consiglio: per i giudizi per i quali il collegio lo ritenga opportuno sempre in sede di giurisdizione di legittimità per i ricorsi per l'ottemperanza al giudicato per qualunque tipo di giudizio, su richiesta delle parti
La vigilanza sull'esatta applicazione della normativa emanata in materia di cittadinanza, nonché l'espletamento dei procedimenti di naturalizzazione sono di competenza: del Ministero della Giustizia del Ministero dell'Interno del Commissario del Governo del Ministero degli Affari Esteri
Il concorso pubblico è l'unica forma per accedere al pubblico impiego? sì no, l'accesso al pubblico impiego avviene, dopo la privatizzazione, nelle stesse forme dell'accesso all'impiego privato no, il concorso pubblico è la forma primaria, salvo i casi stabiliti dalla legge no, l'unica forma è quella del corso- concorso
L'ordinanza-ingiunzione con cui l'Autorità amministrativa competente, ai sensi dell'art. 18 della legge n. 689/81, applica la sanzione e ne ingiunge il pagamento ha natura: di sentenza di condanna di negozio giuridico di atto amministrativo di atto giurisdizionale
Le Amministrazioni pubbliche, nell'ambito dei rispettivi ordinamenti, provvedono anche ad organizzare la gestione del contenzioso del personale? sì, ma limitatamente ai ricorsi gerarchici sì, sia per attività giudiziali che per attività stragiudiziali sì, ma limitatamente alle attività giudiziali sì, ma limitatamente alle attività stragiudiziali
La mancata accettazione della dichiarazione sostitutiva di certificati, nei casi in cui tale dichiarazione è ammessa da una norma o da un regolamento, alla luce del DPR 445/2000: costituisce violazione dei doveri d'ufficio non è disciplinata è una facoltà del responsabile del procedimento, in casi dubbi è legittima
Il cittadino straniero acquista la cittadinanza italiana: per residenza sul territorio nazionale o per matrimonio con cittadino italiano, presentando apposita istanza "ope legis", dopo dieci anni di residenza effettiva in Italia per usucapione automaticamente, per effetto del matrimonio con italiano
Ai sensi del Dlgs 165/01, i contratti collettivi definiscono i trattamenti economici accessori collegati, tra l'altro, allo svolgimento di attività pericolose per la salute, della cui attribuzione è responsabile: il Ministro competente il Ministro della Salute il dirigente il Presidente del Consiglio dei Ministri
Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni sono: devolute al giudice ordinario, quale giudice del lavoro risolte all'interno delle Pubbliche Amministrazioni, con esclusione di qualsiasi tutela giurisdizionale devolute al giudice contabile devolute al giudice amministrativo
Nel caso in cui non si provveda alla notifica del ricorso nei confronti di tutti i controinteressati, il ricorso giurisdizionale proposto innanzi al giudice amministrativo: è sempre inammissibile è ammissibile se è notificato ad almeno un controinteressato è irricevibile è improcedibile
A norma del Dlgs 267/2000, nell'ambito delle forme associative tra Enti locali: possono essere stipulate convenzioni tra di essi sono escluse le convenzioni tra di essi le convenzioni tra di essi sono condizionate alla dimensione territoriale dell'Ente possono essere stipulati tra di essi solo accordi sostitutivi di provvedimenti
Come è denominato il potere, di cui sono dotate le Regioni, di emanare i propri Statuti? autonomia politica autonomia statutaria autonomia legislativa autonomia di indirizzo politico
L'assunzione nelle Pubbliche Amministrazioni del personale non in regime di diritto pubblico avviene con: atto regolamentare decreto ministeriale contratto individuale di lavoro atto legislativo
A norma del Dlgs n. 165/01, le Amministrazioni pubbliche curano: solo la formazione del personale appena assunto la formazione e l'aggiornamento del personale limitatamente alle qualifiche dirigenziali la formazione e l'aggiornamento del personale limitatamente alle qualifiche non dirigenziali la formazione e l'aggiornamento del personale ivi compreso quello con qualifiche dirigenziali
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi ai sensi del DPR 352/92 è: riconosciuto a chiunque vi abbia un interesse personale e concreto per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti riconosciuto solo al titolare di un diritto soggettivo un diritto di tutti i cittadini riconosciuto solo al titolare di un diritto soggettivo leso da un atto ablatorio della P.A
Contro la decisione pronunciata in sede di revocazione è ammessa una nuova domanda di revocazione? sì, per ogni tipo di vizio no sì, solo per vizi di procedura sì, solo per vizi di forma
l potere di indirizzo nei confronti dell'ARAN viene esercitato: dalle Pubbliche Amministrazioni dai sindacati dal CNEL dalla Corte dei Conti
Entro che termine deve essere riassunto dalla parte più diligente il processo che sia stato interrotto? entro il termine perentorio di tre mesi dalla conoscenza legale dell'evento interruttivo entro il termine perentorio di sei mesi dalla conoscenza legale dell'evento interruttivo entro il termine perentorio di quattro mesi dalla conoscenza legale dell'evento interruttivo entro il termine perentorio di un anno dalla conoscenza legale dell'evento interruttivo
Entro quale termine deve essere emanato il decreto di esproprio? entro il termine di scadenza dell'efficacia della dichiarazione di pubblica utilità entro il termine di tre anni dal decreto di occupazione entro il termine di efficacia del piano regolatore generale entro il termine di due anni
A norma della legge n. 205/2000, nel caso in cui ravvisi la manifesta fondatezza, ovvero la manifesta irricevibilità, inamissibilità, improcedibiltà o infondatezza del ricorso, il Tribunale Amministrativo Regionale decide: con ordinanza o con decreto indifferentemente con decreto con ordinanza con sentenza succintamente motivata
Ai fini del DPR 445/2000, l'insieme delle risorse di calcolo, degli apparati, delle reti di comunicazione e delle procedure informatiche utilizzate dalle Amministrazioni per la gestione dei documenti, è definito: sistema di validazione segnature di protocollo autenticazione di sottoscrizione sistema di gestione informatica dei documenti
A norma del DPR 445/2000, la firma digitale si ha per riconosciuta ai sensi dell'art. 2703 del codice civile: solo se la sua apposizione è certificata da un pubblico ufficiale è apposta in base alle disposizioni dettate dall'A.I.P.A quando sia chiara e leggibile quando la sua apposizione è autenticata dal notaio o da un altro pubblico ufficiale autorizzato
Quale ricorso può essere proposto contro gli atti amministrativi definitivi? ricorso gerarchico ricorso straordinario al Capo dello Stato ricorso in opposizione ricorso gerarchico improprio
Ai sensi del Dlgs 165/01, le Pubbliche Amministrazioni possono sottoscrivere contratti collettivi integrativi che comportino oneri non previsti dagli strumenti di programmazione annuale e pluriennale? sì, ove sia individuata la copertura sì, sempre no, non possono sì, solo se a carico di esercizi successivi
Il ricorso straordinario è deciso con decreto: del Consiglio di Stato del Ministro della Giustizia del TAR del Presidente della Repubblica
Nel diritto amministrativo, il visto è: un controllo preventivo di legittimità un controllo preventivo di merito un controllo successivo di merito un controllo successivo di legittimità e di merito
Il conferimento temporaneo di mansioni superiori ad un dipendente della P.A. spetta: al Sindaco al Segretario comunale incaricato dal Sindaco al dirigente del servizio competente all'organo di vertice dell'Amministrazione di appartenenza
Entro quale termine il ricorso, con la prova delle avvenute notifiche, e con copia del provvedimento impugnato, ove in possesso del ricorrente, deve essere depositato nella segreteria del Tribunale Amministrativo Regionale? entro venti giorni dalla sottoscrizione del ricorso entro trenta giorni dall'ultima notifica, eccetto le ipotesi di termini ridotti entro sessanta giorni dalla conoscenza dell'atto impugnato entro centoventi giorni dall'ultima notifica
Alla luce del novellato art. 114 della Costituzione, la Repubblica è costituita: da Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica dagli organi centrali dello Stato dai Comuni, dalle Province e dagli altri Enti locali dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato
In base all'art. 6 Dlgs 165/01, la modifica della distribuzione del personale dei diversi livelli o qualifiche previsti dalla dotazione organica, ove comporti riduzione di spese è attuata con: decreto del Presidente della Repubblica legge formale decreto ministeriale decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro competente, di concerto con il Ministro del Tesoro
Ai sensi della Legge n. 400 del 1988 per temporanee esigenze di coordinamento può essere nominato un commissario straordinario di governo con: decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri decreto-legge decreto del Ministro dell'Interno
Cosa si intende per autotutela amministrativa riconosciuta dalla legge alla Pubblica Amministrazione? la potestà di risolvere conflitti di giurisdizione la possibilità di risolvere i conflitti relativi ai suoi provvedimenti o alle sue pretese con i mezzi amministrativi a sua disposizione la potestà governativa di risolvere conflitti insorti fra privati cittadini la potestà di risolvere conflitti di competenza fra organi giurisdizionali
La figura dell'Ombudsman tipica dei Paesi del Nord Europa, in Italia viene associata: al cosiddetto "Difensore civico" a un'authority di controllo a gli organi consultivi agli Enti pubblici in generale
Il Ministro, in caso di inerzia di un dirigente, può adottare il provvedimento o l'atto non adottato dal dirigente? no, non ha alcuno strumento di intervento no, deve rimettere la questione al Presidente del Consiglio dei Ministri sì, può intervenire direttamente può intervenire attraverso un Commissario ad acta
I regolamenti governativi si distinguono dai decreti legislativi: in quanto sono fonti di rango primario, mentre i decreti legislativi sono di rango costituzionale in quanto hanno destinatari determinati, mentre i decreti legislativi sono indirizzati ad una generalità di destinatari non individuata solo riguardo all'organo competente ad emettere gli uni o gli altri, mentre hanno uguale contenuto in quanto sono fonti di rango secondario mentre i decreti legislativi sono fonti di rango primario
Che cos'è il ricorso in opposizione? è un ricorso demandato alla scelta discrezionale del soggetto che si ritiene leso è il ricorso a un organo collegiale è il ricorso che esclude la rettifica dell'atto impugnato è il ricorso diretto alla stessa autorità che ha emanato l'atto impugnato
In caso di impugnazione di provvedimenti relativi a procedure di aggiudicazione di opere pubbliche, i termini processuali subiscono una riduzione? no si tranne quelli per la proposizione del ricorso sì, tutti i termini sono dimezzati sì, su istanza dell'interessato
A norma del DPR 445/2000, per validità del certificato si intende: l'efficacia e l'opponibilità al titolare della chiave pubblica dei dati in esso contenuti l'esistenza del certificato fino alla scadenza il controllo da parte del certificatore della completezza e dell'attualità dei dati contenuti nel certificato il controllo da parte del certificatore della corretta utilizzabiltà dei dati attestati nel certificato
A quale autorità, il dirigente o il responsabile del servizio trasmette l'elenco delle opere non sanabili per le quali il responsabile dell'abuso non ha provveduto alla demolizione? al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici al Prefetto al Sindaco al Presidente della Giunta regionale
La legge n. 59/97 concerne la delega al Governo per il conferimento di: funzioni amministrative statali alle Regioni ed Enti locali funzioni amministrative regionali agli Enti locali funzioni di controllo al Commissario del Governo nei confronti dei Sindaci funzioni legislative dello Stato alle Regioni
Quali fra questi giudici amministrativi è generale? Commissione tributaria Centrale Corte dei Conti Commissione Tributaria Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Sicilia
Quale, tra i seguenti, è elemento essenziale dell'atto amministrativo? l'interesse a ricorrere il contenuto il termine la condizione
La giurisdizione amministrativa provvede a: tutelare qualsiasi tipo di interesse, anche di fatto dirimere le controversie relative ad interessi legittimi e, in alcuni casi, a diritti soggettivi nei confronti della Pubblica Amministrazione applicare le pene per atti che costituiscono reati ed opera sempre d'ufficio tutelare i diritti soggettivi violati ed opera sempre a richiesta dei soggetti
Il provvedimento amministrativo illegittimo: produce effetti limitatamente alla parte valida non produce effetti produce effetti produce effetti se non impugnato
Quali provvedimenti, in pendenza di un ricorso giurisdizionale amministrativo, possono essere impugnati con motivi aggiunti? ogni provvedimento che sia ritenuto opportuno tutti quelli adottati dall'amministrazione in pendenza del ricorso tra le stesse parti, connessi all'oggetto del ricorso stesso nessuno, è necessario proporre autonomo ricorso qualsiasi provvedimento riguardante il ricorrente, anche se relativo a questioni diverse
Quando la legge attribuisce all'inerzia della P.A. il valore di accoglimento dell'istanza, si parla di: silenzio approvazione silenzio assenso silenzio inadempimento silenzio devolutivo
Quale contenuto reca il capitolato generale di appalto dei lavori pubblici di cui al D.M. 19 aprile 2000 n. 145? le regole dei procedimenti di gara la disciplina regolamentare dei rapporti tra le amministrazioni aggiudicatrici e i soggetti affidatari dei lavori pubblici i criteri di determinazione delle offerte anomale le tipologie di contratti che può sottoscrivere la stazione appaltante
Le esternalizzazioni sono: una forma di liberalizzazione una forma di privatizzazione l'applicazione del principio di sussidiarietà verticale una modalità organizzativa delle funzioni pubbliche
Come possono essere esternalizzate funzioni pubbliche? con la mobilità del personale solo per organizzazione per contratto e per organizzazione solo per contratto
L'asta pubblica: è un criterio di aggiudicazione è una procedura extracontrattuale è un sistema di affidamento degli appalti è una modalità di analisi del mercato immobiliare
Secondo la legge sui lavori pubblici, la concessione è: un atto amministrativo generale un contratto un'autorizzazione ad eseguire i lavori un trasferimento di attività
Il principio di legalità comporta: che ogni attività sia disciplinata da norme il rispetto dei principi di tipicità e nominatività dei provvedimenti il rispetto dell'economicità dell'azione amministrativa che ogni dirigente rispetti la legge
L'ufficio relazioni con il pubblico: è un ufficio che viene istituito solo da quelle Amministrazioni che forniscono direttamente servizi al pubblico è un ufficio che ogni Amministrazione pubblica deve individuare nell'ambito della propria struttura e nel contesto della ridefinizione dei propri uffici per favorire la partecipazione del cittadino al procedimento amministrativo è l'ufficio, istituito dalla L. 241/90, competente ad esaminare le richieste di accesso agli atti è un ufficio che ogni Amministrazione pubblica ha la facoltà di istituire per favorire la diffusione delle informazioni
L'art. 118 della Costituzione stabilisce che le funzioni amministrative sono attribuite: ai Comuni, salvo i casi in cui si debba assicurare l'esercizio unitario affidandole ad altri livelli di governo alle Regioni ed ai Comuni, congiuntamente ai Comuni, in via esclusiva allo Stato
Le società organismi di attestazione – SOA: attestano la conformità delle opere al progetto definiscono le modalità per eseguire i lavori pubblici certificano il possesso dei requisiti per la partecipazione alle gare di appalto certificano i bilanci delle imprese
Il servizio sanitario nazionale è stato istituito: nel 1978 nel 1999 nel 1968 nel 1992
Nell'ordinamento italiano, la materia tutela della concorrenza: è affidata alla competenza concorrente è affidata alle regioni è affidata all'unione europea è affidata alla competenza esclusiva statale
L'Ente nazionale per l'energia elettrica è: una società per azioni a partecipazione locale un ente pubblico economico un ente pubblico non economico una società per azioni a partecipazione statale
Le grandi reti di trasporto e di navigazione sono materie di: legislazione esclusiva dello Stato legislazione residuale delle regioni legislazione esclusiva regionale legislazione concorrente
La previdenza sociale è una materia di: legislazione concorrente legislazione residuale regionale legislazione esclusiva regionale legislazione esclusiva statale
La tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali sono materie di: legislazione esclusiva regionale legislazione esclusiva statale legislazione concorrente legislazione residuale delle regioni
L'immigrazione è una materia di: legislazione esclusiva regionale legislazione esclusiva statale legislazione concorrente legislazione residuale delle regioni
Il governo può sostituirsi a organi delle regioni: per la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni per il mancato rispetto della legge 241/1990 per il rispetto delle procedure amministrative per l'accelerazione dei procedimenti amministrativi
L'organo esecutivo delle Regioni è: il Consiglio la Giunta Regionale il Presidente la Commissione Consigliare
Nell'ordinamento italiano, la tutela della concorrenza attua: l'art. 118 della Costituzione l'art. 42 della Costituzione l'art. 41 della Costituzione l'art. 119 della Costituzione
La struttura organizzativa delle amministrazioni pubbliche è disegnata: in base alle funzioni in base alle risorse finanziarie in base al personale disponibile in base agli edifici disponibili per gli uffici
Quali dei seguenti uffici ha natura di ufficio ente? l'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica – ENEL le Poste Italiane la direzione generale di un ministero il Consiglio Nazionale delle Ricerche - CNR
La gerarchia: è un rapporto tra ministeri ed enti locali è un rapporto organizzativo in particolari strutture è un rapporto tra gli impiegati civili dello Stato è un rapporto tra enti pubblici
Il programma: è un atto amministrativo complesso è un atto amministrativo generale è l'attività di definizione degli obiettivi è un atto di natura regolamentare
Il rapporto intercorrente tra il Presidente del consiglio ed i ministri è: di primazia di direzione di gerarchia di controllo
Le università sono: amministrazioni indipendenti uffici decentrati del Ministero dell'istruzione, università e ricerca. enti pubblici autonomi organi dello Stato
Il direttore amministrativo delle università è: un dirigente dello Stato un dirigente scelto da un apposito albo un libero professionista un manager incaricato temporaneamente dell'ateneo
Il direttore generale di un comune è: un dirigente scelto da un apposito albo un professionista con incarico politico il manager responsabile dell'amministrazione un dirigente dello Stato
Le camere di commercio sono: enti pubblici economici organi periferici del ministero delle attività produttive enti autonomi di diritto pubblico associazioni di imprenditori locali
Le autorità amministrative indipendenti: non sono subordinate ad altri soggetti dell'ordinamento seguono gli indirizzi governativi seguono gli indirizzi parlamentari e governativi seguono gli indirizzi parlamentari
Gli enti pubblici economici: regolano settori economici esercitano attività amministrative esercitano attività d'impresa svolgono attività per gli enti locali
L'Agenzia del demanio è: un ufficio del Ministero dell'economia e delle finanze una direzione generale del Dipartimento per le politiche fiscali un organismo di diritto pubblico un ente pubblico economico
Gli ordini ed i collegi professionali sono: enti associativi enti a struttura complessa enti strumentali enti-fondazione
Le aziende autonome sono: imprese pubbliche enti pubblici economici società a partecipazione statale direzioni generali dei ministeri
La Patrimonio s.p.a. : è una società a partecipazione comunale è un ente pubblico economico è una società a totale partecipazione statale è una società a partecipazione mista Stato-regioni
La Infrastrutture s.p.a. : è un ente pubblico economico è una società a totale partecipazione statale è una società a partecipazione mista Stato- regioni è una società a partecipazione comunale
Le autorità di bacino di rilievo nazionale sono: organi misti Stato regioni uffici decentrati del ministero delle infrastrutture enti pubblici economici enti pubblici non economici
La privatizzazione del rapporto di lavoro con le pubbliche amministrazioni interessa: i dirigenti pubblici la carriera prefettizia la carriera diplomatica i docenti universitari
Nella disciplina della dirigenza, non è stato privatizzato: il rapporto di servizio il rapporto d'ufficio il trattamento economico fondamentale lo svolgimento della carriera
L'uso dei beni pubblici da parte delle amministrazioni: è sottoposto ad alcuni obblighi non riguarda le pubbliche amministrazioni è libero è vincolato
L'uso privato di un bene demaniale, può avvenire: per autorizzazione per scrittura privata per contratto con la pubblica amministrazione per concessione
La disciplina dei contratti delle pubbliche amministrazioni: è contenuta solo nel codice civile è stabilita da leggi speciali è contenuta nel codice civile e nella legislazione di settore è definita negli statuti
La disciplina dei contratti di diritto comunitario, si applica: ai contratti delle sole amministrazioni dello stato ai contratti di importo superiore ad un limite di soglia a tutti i contratti, indipendentemente dall'importo ai contratti di importo inferiore ad un limite di soglia
Il TAR può disporre la sospensione dell'atto amministrativo impugnato? solo nel caso in cui il ricorrente ne fa richiesta, dimostrando che dall'esecuzione dell'atto possono derivare al ricorrente pregiudizi gravi e irreparabili in nessun caso solo con il consenso del controinteressato anche d'ufficio
La direttiva n. 2004/18/Ce riguarda: solo i lavori pubblici solo le forniture lavori, servizi e forniture solo i servizi
Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo: l'incompetenza assoluta l'eccesso di potere la violazione di legge l'incompetenza relativa
L'organismo di diritto pubblico è: un organo degli enti locali un ufficio periferico dell'amministrazione centrale un soggetto ausiliario della pubblica amministrazione un soggetto tenuto all'applicazione della disciplina sugli appalti
Il project financing è: un sistema di finanziamento delle infrastrutture con capitali privati l'affidamento a professionisti della redazione di progetti un sistema di finanziamento pubblico delle infrastrutture una nuova forma di progettazione
Il programma dei lavori pubblici: è uno strumento di pianificazione della spesa è uno strumento di pianificazione urbanistica è un accordo tra amministrazioni è un atto negoziale tra amministrazione e imprese
Il progetto preliminare di lavori pubblici è posto alla base: del programma triennale del contratto del piano urbanistico del capitolato
Il progetto definitivo di lavori pubblici è posto alla base: della conferenza di servizi del programma triennale del programma di fabbricazione del contratto preliminare
Il progetto esecutivo di lavori pubblici è posto alla base: della conferenza di servizi del programma triennale del piano urbanistico del contratto
L'approvazione dell'accordo di programma può comportare: una variante agli strumenti urbanistici una modifica del contratto di appalto una modifica del progetto definitivo una modifica del progetto esecutivo
Il Consiglio superiore dei lavori pubblici: esprime pareri all'Avvocatura dello Stato esprime pareri obbligatori solo al Ministro delle infrastrutture esprime pareri all'Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici esprime pareri obbligatori per le opere di competenza statale
Il contraente generale, può realizzare le infrastrutture: con qualsiasi mezzo solo utilizzando proprie strutture aziendali solo mediante gare di appalto solo mediante subappalti
I sistemi di affidamento dei lavori pubblici sono considerati tassativi? sì, sempre no no, ma l'amministrazione deve motivare la scelta di metodi innovativi no, ma il sistema innovativo va definito nel bando di gara
L'amministrazione per realizzare i lavori pubblici deve costituire: un ufficio di direzione dei lavori un ufficio di controllo delle opere un ufficio per la stipula dei contratti uno sportello unico
Può il certificato di regolare esecuzione sostituire il certificato di collaudo? sì, entro specifici importi fissati dalla normativa sì, ma è l'amministrazione che deve definire quando no, in nessun caso sì, ma l'amministrazione deve motivare perché vi ricorre
I dipendenti pubblici: non sono responsabili dei loro atti sono responsabili quando lo è l'ente di appartenenza sono responsabili indirettamente degli atti compiuti sono direttamente responsabili degli atti compiuti in violazione di diritti
Se il dipendente pubblico, per fini personali, compie atti in violazione di diritti: risponde anche per colpa lieve risponde solo per colpa grave risponde in solido con l'amministrazione risponde solo per dolo
La risarcibilità del danno da lesione di interesse legittimo: non è ammessa è ammessa solo in caso di responsabilità penale è ammessa solo in caso di violazione di direttive comunitarie è ammessa
Negli appalti pubblici, la reintegrazione per equivalente: è ammessa nei casi previsti dalla legge è sempre ammessa non è ammessa è ammessa solo se lo prevede il contratto
Si applica alle amministrazioni pubbliche il principio dell'affidamento? sì, come qualsiasi privato no, non si applica sì, ma solo nei casi previsti dalla legge sì, ma solo se lo prevede il contratto preliminare
L'amministrazione pubblica risponde del fatto illecito del proprio agente: direttamente nei confronti del terzo danneggiato indirettamente, per il tramite dell'impiegato indirettamente, per il tramite della Corte dei conti direttamente nei confronti del Ministero dell'economia
La Pubblica Amministrazione risponde ex art. 2043 c.c. sì, come qualsiasi privato sì, sono se lo prevede la legge no, in nessun caso sì, ma solo per gli incidenti stradali
La cosiddetta clausola di manleva: è un obbligo contrattuale è un obbligo di legge in materia di appalti consente all'amministrazione di trasferire la responsabilità sull'appaltatore consente all'amministrazione di assicurarsi per danni
Le strade pubbliche: fanno parte del patrimonio indisponibile appartengono al demanio, quando adempiono alla propria funzione pubblica appartengono sempre al demanio fanno parte del patrimonio disponibile
L'espropriazione per pubblica utilità: è un procedimento concessorio non è un procedimento è un procedimento ablatorio è un procedimento autorizzatorio
L'accessione invertita: consente all'amministrazione di acquisire il bene a titolo originario consente ai confinanti di occupare suoli pubblici consente all'amministrazione di occupare il terreno consente all'amministrazione di acquistare il bene
I beni demaniali: sono alienabili in ogni caso sono inalienabili e imprescrittibili sono soggetti ad usucapione sono soggetti a prescrizione abbreviata
Sono cause di inefficienza nella gestione del patrimonio pubblico: l'uso improprio degli immobili gli alti costi di manutenzione la mancata corresponsione dei canoni di affitto la mancanza di tutti gli elementi conoscitivi
La manutenzione ordinaria: è diretta a migliorare le strutture degli edifici è diretta a rendere più solida la struttura è diretta ad assicurare la funzionalità originaria del bene è diretta ad abbellire l'immobile
La manutenzione straordinaria: è e diretta a consolidare le strutture portanti è diretta a demolire le parti pericolanti è diretta a rinnovare o sostituire componenti anche strutturali è diretta a sistemare i tetti degli edifici
L'Azienda nazionale per le strade – Anas – è: un ente pubblico economico una società per azioni un'azienda autonoma un ente pubblico non economico
Le ferrovie dello Stato sono: un'azienda autonoma un ente pubblico economico un ente pubblico non economico una società per azioni
L'esternalizzazione per organizzazione fa riferimento: alla normativa sulle forniture alla normativa riferita al settore prevalente alla normativa sui servizi alla normativa sui lavori pubblici
Quali dei seguenti strumenti consente la valutazione delle prestazioni esternalizzate? il controllo strategico sul raggiungimento degli obiettivi il controllo di gestione il controllo preventivo di legittimità la carta dei servizi e la rilevazione della soddisfazione degli utenti
Quali sono gli adempimenti preliminari per la decisione sull'affidamento di un contratto di global service? studio di fattibilità sul miglioramento dei servizi analisi delle attività, analisi economico- finanziaria e test di mercato analisi dei costi correnti e della scadenza dei contratti in essere verifica della possibilità di affidare il contratto a trattativa privata
Nell'asta pubblica per l'affidamento degli appalti di servizi quale criterio di aggiudicazione può essere adottato? a scelta tra prezzo più basso e offerta economicamente più vantaggiosa solo il criterio del prezzo più basso solo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa con il sorteggio tra le migliori offerte
In un appalto di global service (contratti misti) la qualificazione dei concorrenti deve farsi: l'attestazione di qualificazione non è necessaria con riferimento ai lavori e ai servizi solo in riferimento ai lavori solo in riferimento ai servizi
In una gara di appalto per l'affidamento di un global service deve essere verificata l'anomalia delle offerte: sempre dipende dall'importo del contratto non è necessario solo se le offerte valide sono superiori a cinque
Quale, tra i seguenti, è elemento essenziale dell'atto amministrativo? la riserva la volontà la presupposizione l'onere
Il dialogo competitivo: è una forma di comunicazione istituzionale è un modo per formare albi di fornitori è un sistema di scelta del contraente è un sistema di qualificazione delle imprese
La centrale di committenza: è la forma normale di realizzazione di lavori è un imprenditore particolarmente qualificato è un'amministrazione che conclude accordi quadro è una direzione generale del Ministero delle infrastrutture
La progettazione di lavori può essere oggetto di aste elettroniche? sì, ma solo utilizzando il prezzo più basso sì, sempre no, in nessun caso no, salvo i casi previsti dalla legge
Il patrimonio culturale è costituito: dai beni culturali e dai beni paesaggistici solo dai beni culturali solo dai beni paesaggistici dai beni appartenenti al demanio necessario
A chi spetta la disciplina della valorizzazione dei beni culturali? alla legislazione esclusiva regionale alla legislazione residuale regionale alla legislazione concorrente alla legislazione esclusiva statale
A norma del Dlgs 286/99, le Pubbliche Amministrazioni per espletare il controllo strategico, nell'ambito della rispettiva autonomia, si dotano di strumenti adeguati: a valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale e semidirigenziale a valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti ed obiettivi predefiniti a valutare la responsabilità disciplinare dei dirigenti a garantire la correttezza, legittimità e regolarità dell'azione amministrativa ai fini della legge penale
L'apposizione della firma digitale al documento elettronico: equivale alla sottoscrizione prevista per i documenti in forma scritta sostituisce solo temporaneamente quella in forma scritta rende il documento valido ma non efficace in mancanza della forma scritta integra ma non sostituisce eventuali timbri e contrassegni di qualsiasi genere
Per il principio di sussidiarietà verticale: la Pubblica Amministrazione deve operare in base ai criteri di economicità, efficacia ed efficienza devono operare gli Enti pubblici più prossimi agli amministrati, cioè nell'ordine: Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato gli Enti pubblici devono intervenire solo quando i cittadini, singoli o associati, non siano in grado di fare fronte adeguatamente ai propri bisogni gli Enti locali devono uniformarsi alle direttive formulate dalle Amministrazioni centrali
Il termine previsto dalla legge per la presentazione del ricorso gerarchico è di: 15 giorni dalla data di notifica o dalla conoscenza dell'atto 90 giorni dalla data di notifica o dalla conoscenza dell'atto 30 giorni dalla data di notifica o dalla conoscenza dell'atto 45 giorni dalla data di notifica o dalla conoscenza dell'atto
Il permesso di soggiorno viene rilasciato: dal Questore dal Sindaco dal Prefetto dall'Autorità Locale di P.S.
L'atto introduttivo del giudizio davanti al T.A.R. è: la citazione il ricorso la comparsa di risposta il ricorso gerarchico
Quando viene avviato un procedimento l'Amministrazione, ove non sussistano impedimenti derivati da esigenze di celerità del provvedimento: comunica l'avvio del procedimento medesimo ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti procede senza comunicare alcunché agli interessati consente l'accesso agli atti amministrativi in via immediata procede rendendo comunicazioni esclusivamente circa l'esito finale del procedimento
Gli atti paritetici sono: atti con i quali la Pubblica Amministrazione dichiara l'esistenza di un determinato fatto o atto di cui è venuta a conoscenza tramite i propri organi atti con i quali la Pubblica Amministrazione priva il titolare di un determinato diritto reale atti con i quali la Pubblica Amministrazione, tenuta per legge a far fronte ad un obbligo posto a suo carico, determina unilateralmente il contenuto dell'obbligo stesso in base ad una mera attività accertativi atti di controllo
La legge n. 241/90 ha introdotto, in materia di procedimento amministrativo, il "principio dell'efficacia". Di che cosa si tratta? del corretto rapporto che vi deve essere tra risorse impiegate e risultati ottenuti in ossequio al principio della buona amministrazione del dovere da parte della Pubblica Amministrazione di rendere accessibili agli interessati notizie e documenti concernenti l'operato dei pubblici poteri in ossequio al principio della trasparenza del corretto rapporto che vi deve essere tra risultati ottenuti e obiettivi prestabiliti in ossequio al principio della buona amministrazione della responsabilizzazione del dirigente in ordine ai risultati dell'attività
Ai sensi del DPR 352/92, entro quale termine deve concludersi il procedimento di accesso ai documenti amministrativi? entro 90 giorni entro 60 giorni entro 20 giorni entro 30 giorni
Il Governo, con la legge n. 59/97, è stato delegato ad emanare decreti legislativi diretti anche a completare l'integrazione della disciplina del lavoro pubblico con quella del lavoro privato? la legge citata esclude espressamente dalla delega il completamento dell'integrazione in questione sì, la legge citata reca detta delega no, la legge citata non detta norme al riguardo no, prevede una delega all'ARAN in tal senso
Ai sensi del Dlgs165/01, il comitato direttivo dell'ARAN è nominato: con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze con decreto del Presidente della Repubblica con decreto del Ministro della Funzione pubblica
Il principio di autotutela: consente all'Amministrazione di annullare in tutto o in parte propri provvedimenti illegittimi consente di applicare regole processuali tipiche dei singoli ordinamenti consente all'Amministrazione di difendersi in giudizio senza l'ausilio di legali vale solo per i provvedimenti caratterizzati da indifferibilità ed urgenza
In caso di diniego esplicito dell'accesso ai documenti amministrativi, l'interessato può, ai sensi della legge n. 241/90, presentare ricorso: alla Pubblica Amministrazione Alla Corte di Cassazione al Consiglio di Stato al TAR
Cosa si intende per perenzione nel giudizio amministrativo? il rigetto del ricorso dopo due anni di inattività delle parti l'interruzione del giudizio per la morte del procuratore l'abbandono del ricorso in caso di inattività delle parti per due anni la sospensione del giudizio
Un atto amministrativo viziato da incompetenza relativa per materia è: inesistente nullo annullabile inefficace
Il diritto di accesso è un'applicazione del principio di: sussidiarietà efficienza dell'attività amministrativa trasparenza dell'attività amministrativa buona amministrazione
A norma del DPR 1199/71, entro quale termine, in ipotesi di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, il Ministero competente è tenuto a trasmettere il ricorso al Consiglio di Stato? entro novanta giorni dalla scadenza del termine assegnato ai controinteressati per la presentazione delle deduzioni entro centoventi giorni dalla scadenza del termine assegnato ai controinteressati per la presentazione delle deduzioni entro centottanta giorni dalla scadenza del termine assegnato ai controinteressati per la presentazione delle deduzioni entro sessanta giorni dalla scadenza del termine assegnato ai controinteressati per la presentazione delle deduzioni
Il requisito di obbligatorietà, in base al quale l'atto amministrativo perfetto ed esecutivo diviene obbligatorio nei confronti dei destinatari, attiene: all'efficacia dell'atto alla legittimità dell'atto al merito dell'atto alla regolarità dell'atto
Ai sensi del R.D 1054/24, il ricorso incidentale può essere proposto: nel termine di trenta giorni successivi a quello per il deposito del ricorso nel termine di quindici giorni successivi a quello per il deposito del ricorso nel termine di sessanta giorni successivi a quello per il deposito del ricorso fino alla prima udienza utile
Cosa comporta l'individuazione del responsabile del procedimento? l'individuazione del soggetto cui imputarsi, eventualmente, la responsabilità amministrativa un diverso modo di gestire le funzioni amministrative, ferme restando le mansioni il conferimento di mansioni superiori il riconoscimento di differenze retributive
In quale anno furono istituiti i Tribunali Amministrativi Regionali? nel 1975 nel 1972 nel 1971 nel 1970
I ricorsi giurisdizionali avverso il silenzio dell'Amministrazione, ai sensi dell'art. 2, comma 1, della legge n. 205/2000, sono decisi: immediatamente, con decreto presidenziale entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso entro quarantacinque giorni dalla notifica del ricorso alla prima udienza utile
I conflitti di competenza fra organi amministrativi possono verificarsi solo fra organi investiti della medesima funzione amministrativa? no, possono verificarsi sia fra organi investiti della medesima funzione che fra organi investiti di funzioni amministrative diverse no non possono verificarsi, in quanto la competenza amministrativa è inderogabile no, possono verificarsi esclusivamente fra organi investiti di funzioni amministrative diverse sì
A quale periodo si fa risalire la nascita di un moderno sistema pensionistico? agli anni cinquanta al periodo crispino agli anni ottanta al primo dopoguerra
È possibile demolire o modificare un bene culturale? sì, previa autorizzazione del Comune competente per territorio sì, se trattasi di bene che non abbia valore storico-artistico solo previa autorizzazione del Ministero no, mai
Che cosa si intende per esercizio privato delle pubbliche funzioni? l'esercizio di attività di diritto pubblico da parte di soggetti privati estranei all'Amministrazione lo svolgimento da parte di organi della P.A. di attività di diritto privato lo svolgimento di attività private di interesse generale lo svolgimento di attività amministrative per fini privati
Si ha delega di poteri quando l'autorità amministrativa: non può esercitare per legge un dato potere concede ad altro organo la facoltà di esercitare i propri poteri senza però trasferirli si spoglia dei poteri che trasferisce ad altro soggetto giuridico trasferisce i propri poteri ad altro organo amministrativo
Quando, nel corso del processo amministrativo, venga deferita una questione di interpretazione di una norma comunitaria alla Corte di Giustizia, tale giudizio: è sospeso su richiesta della Corte di Giustizia è sospeso solo se la questione non è manifestamente infondata non è sospeso è sospeso
Per la regolarità di una richiesta di accesso agli atti occorre necessariamente indicare con precisione gli estremi del documento (protocollo, data e organo emanante)? sì, altrimenti si verificherebbe un aggravamento del procedimento sì, in quanto la richiesta risulterebbe incompleta no, è sufficiente che l'atto sia agevolmente individuabile e preesistente no, essendo onere dell'Amministrazione verificare di quale atto si tratti
Il termine entro il quale deve concludersi il procedimento amministrativo, ai sensi della legge n. 241/90, decorre: dal trentesimo giorno successivo alla data di ricevimento dell'istanza dal giorno che il responsabile del procedimento di volta in volta indica per il singolo procedimento dalla nomina del responsabile del procedimento dall'inizio d'ufficio del procedimento o dal ricevimento della domanda se il procedimento è ad iniziativa di parte
L'unità organizzativa competente ed il nominativo del responsabile del procedimento a chi sono comunicati? solo a coloro che per legge devono intervenire nel provvedimento ai soli soggetti che presentano istanza di accesso ai documenti amministrativi su richiesta, a chiunque vi abbia interesse solo ai destinatari del provvedimento finale
Quando ci si può avvalere della denuncia di inizio attività (D.I.A.) ai sensi della l. n. 241/90? quando viene richiamato un precedente provvedimento analogo quando l'attività da intraprendersi non sia sottoposta ad un limite quantitativo e quando i requisiti siano oggettivamente prefissati, senza necessità di alcuna preventiva valutazione quando l'attività è ad iniziativa della parte in caso di inerzia dell'Amministrazione, protrattasi per oltre trenta giorni
È ammesso il ricorso al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale avverso gli atti emanati dal governo nell'esercizio del potere politico? no, è ammesso solo il ricorso alla Corte dei Conti no sì, trattandosi comunque di atti amministrativi sì, in quanto per tali atti vale lo stesso regime degli atti di alta amministrazione
La decisione del Consiglio di Stato sulla competenza è vincolante per i Tribunali Amministrativi Regionali? sì, ma è impugnabile in revocazione sì, ma è impugnabile per Cassazione no sì, in ogni caso
Qual è il fine principale che si vuole assicurare con il diritto di accesso ai documenti amministrativi, stabilito dalla legge n. 241/90? la segretezza dell'azione amministrativa la trasparenza dell'azione amministrativa la ragionevolezza dell'azione amministrativa la semplificazione dell'azione amministrativa
Il criterio secondo cui negli Enti pubblici economici si ricavi almeno quanto occorre per coprire i costi dei fattori di produzione impiegati si definisce: di autogestione programmata di copertura gestionale e finanziaria di obiettiva economicità di buona amministrazione
Il parere dell'organo consultivo della Pubblica Amministrazione si dice facoltativo: quando non è previsto alcun termine per l'emanazione del parere quando è a discrezione dell'organo destinatario del parere, richiederlo o meno quando il parere concerne facoltà o poteri dei soggetti quando è a discrezione dell'organo consultivo emettere il parere
Cosa si intende per "beneficiario dell'espropriazione"? il soggetto, pubblico o privato, in cui favore è emesso il decreto di esproprio l'Amministrazione che cura la procedura espropriativa l'autorità espropriante il soggetto, pubblico o privato, che chiede l'espropriazione
Il DPR 352/92 prevede che l'ufficio ricevente è tenuto a rilasciare ricevuta della richiesta di accesso: informale solo nel caso in cui la stessa provenga d un privato formale sia formale che informale
A norma del DPR 445/2000, quando l'emanazione di atti amministrativi sia conseguenza di false dichiarazioni o di documenti falsi o contenenti dati non rispondenti alla verità, prodotti dall'interessato: le Pubbliche Amministrazioni ed i loro dipendenti sono sempre esenti da responsabilità le Pubbliche Amministrazioni ed i loro dipendenti sono sempre responsabili le Pubbliche Amministrazioni ed i loro dipendenti sono esenti da responsabilità per gli atti emanati salvo i casi di dolo o colpa grave è prevista una responsabilità oggettiva della Pubblica Amministrazione e dei suoi dipendenti
A norma del Dlgs 286/99, le Pubbliche Amministrazioni, al fine della valutazione della dirigenza, nell'ambito della rispettiva autonomia, si dotano di strumenti adeguati: a verificare solo l'economicità dell'azione amministrativa a valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale a garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa ai fini della legge penale a valutare la responsabilità disciplinare dei dirigenti
In base al Dlgs 165/01, a chi sono devolute le controversie relative al rapporto di lavoro concernenti l'assunzione al lavoro e l'indennità di fine rapporto? alla Corte dei Conti al giudice ordinario in funzione di giudice del lavoro alla Corte Costituzionale al giudice amministrativo
Ai sensi del DPR 352/92, la richiesta di accesso, ove provenga da una Pubblica Amministrazione, è presentata: dal titolare dell'ufficio interessato o dal responsabile del procedimento dall'organo di vertice da qualunque soggetto preposto all'ufficio interessato esclusivamente dal responsabile del procedimento
Nel caso in cui l'organo consultivo della Pubblica Amministrazione, cui sia stato richiesto il parere, abbia rappresentato esigenze istruttorie, il termine di 45 gg. fissato per rendere il parere quante volte può essere interrotto? due volte una sola volta non è previsto alcun limite fino a tre volte
Nel caso in cui una Pubblica Amministrazione rilevi eccedenze di personale, è tenuta ad informare le organizzazioni sindacali? no, non è previsto alcun obbligo di informazione no, è previsto l'obbligo di informare l'ARAN sì, in via preventiva sì, ma all'esito delle procedure di mobilità
A norma del Dlgs 165/01, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni ha autonomia contabile e organizzativa? sì, ha autonomia organizzativa e contabile nei limiti del proprio bilancio ha autonomia organizzativa, ma non ha autonomia contabile no, ha solo autonomia finanziaria ma non organizzativa no, non ha autonomia organizzativa e contabile
Nel nostro ordinamento, la tutela in sede giurisdizionale degli interessi legittimi è affidata: al giudice amministrativo al giudice ordinario al TAR e alla Pubblica Amministrazione alla sola Pubblica Amministrazione
A norma del DPR 1199/71, colui che intende proporre ricorso straordinario al Capo dello Stato deve, nel termine di centoventi giorni dalla comunicazione o conoscenza dell'atto impugnato: solo inviare il ricorso al Presidente della Repubblica solo presentare il ricorso al Ministero competente notificare il ricorso a tutti i controinteressati e presentarlo con le prove dell'eseguita notificazione all'organo che ha emanato l'atto notificare il ricorso ad almeno uno dei controinteressati e presentarlo con le prove dell'eseguita notificazione all'organo che ha emanato l'atto o al Ministero competente
Ai sensi della legge n. 241/1990, il responsabile del procedimento, in sede di svolgimento dell'istruttoria, può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni? sì no, tale potere spetta solo al giudice ordinario sì, ma solo alla presenza del Difensore civico no, tale potere spetta solo al giudice amministrativo
Cosa concerneva la legge 11 luglio 1980 n. 312? il riassetto retributivo e funzionale del personale civile e militare la creazione del servizio sanitario nazionale la soppressione degli Enti inutili la riforma degli Enti locali
Ai sensi del Dlgs 165/01, possono fare parte del Comitato direttivo dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni persone che rivestono cariche in partiti politici? sì, ma solo qualora si tratti di partiti politici minori sì, ma solo con funzioni di presidente sì, possono farne parte no, non possono farne parte in nessun caso
Chi designa il responsabile del servizio di prevenzione e protezione interno o esterno all'azienda? il Prefetto il rappresentante per la sicurezza le organizzazioni sindacali il datore di lavoro
A norma della legge 15 maggio 1997 n. 127, come modificata dal DPR 445/2000, i certificati rilasciati dalle pubbliche Amministrazioni hanno validità illimitata: se utilizzati nell'ambito territoriale di competenza dell'Organo che li ha rilasciati a meno che un termine di validità non sia prefissato con provvedimento dell'autorità rilasciante alle condizioni determinate con decreto del Presidente della Repubblica allorché attestano stati di qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni
La legge n. 241/90 sancisce il dovere di concludere il procedimento mediante l'adozione di un provvedimento espresso? sì, ma nei soli casi previsti dalla legge no, prevede solo l'obbligo di conclusione senza sancirne il carattere esplicito sì, lo sancisce no, non prevede nulla al riguardo
La retribuzione del personale con qualifica da dirigente è determinata: da un regolamento emanato dal Presidente del Consiglio dei Ministri sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative da un regolamento ministeriale emanato sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dalla legge dai contratti collettivi per le aree dirigenziali
Il giudizio di ottemperanza è diretto ad ottenere: l'applicazione dell'atto amministrativo l'adempimento dell'amministrazione su ordine del Ministro l'esecuzione del giudicato il ritiro dell'atto amministrativo
Ai sensi della legge n. 241/90, in caso di parziale o totale accoglimento del ricorso presentato al TAR contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso: l'esame dei documenti è gratuito l'interessato è obbligato a ripresentare la richiesta d'accesso l'ordine di esibizione dei documenti è emesso dalla Corte dei Conti il giudice amministrativo ordina l'esibizione dei documenti
Quale Autorità in caso di urgenza o di grave necessità pubblica ha facoltà di adottare i provvedimenti indispensabili per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica? il Comandante provinciale dei Vigili Urbani il Presidente della Giunta Regionale il Questore il Prefetto
A norma del Dlgs 165/01, a chi spetta l'adozione degli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale non generale? al Consiglio di Amministrazione dell'Ente al Dipartimento della Funzione pubblica ai dirigenti di uffici dirigenziali generali agli organi di Governo
In pendenza di un ricorso giurisdizionale amministrativo, può essere proposta l'impugnativa di cui all'art. 25 legge n. 241/90 (in tema di accesso)? no, deve seguire un procedimento autonomo proponendo un nuovo ricorso sì, con una istanza presentata al Presidente e depositata in segreteria no, solo in sede di ricorso amministrativo sì, verbalmente in udienza
Quale dei seguenti istituti non è contemplato dalla normativa in tema di appalti pubblici di fornitura? il project financing la trattativa privata il pubblico incanto l'appalto concorso
Ai sensi del DPR 352/92, la richiesta di accesso ai documenti amministrativi, qualora provenga da una Pubblica Amministrazione, può avere carattere: lesivo del diritto alla riservatezza sia informale che formale solo informale solo formale
Ai sensi della legge n. 241/90, l'Amministrazione ha l'obbligo di valutare le memorie scritte e i documenti presentati dal destinatario del provvedimento? sì, ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento no, mai sì, in ogni caso sì, ove non siano causa di aggravamento del procedimento
Sono annullabili da parte della Pubblica Amministrazione gli atti decisori, come le decisioni su ricorsi amministrativi? no, in quanto esulano dal potere di provvedere della Pubblica Amministrazione sì, solo prima della sentenza del Consiglio di Stato sì, ove non siano impugnati innanzi al giudice amministrativo sì, sempre
Chi nomina il medico competente al controllo sanitario sul personale sottoposto a rischio connesso all'attività lavorativa svolta? il Questore il datore di lavoro la ASL il rappresentante per la sicurezza
Nel giudizio amministrativo, l'ordinanza che decide sulla opposizione al collegio avverso il decreto di perenzione è impugnabile? sì, con ricorso in opposizione no sì, ma con ricorso per revocazione sì, mediante ricorso in appello
Quale deliberazione di competenza del Consiglio può essere adottata dalla Giunta, salvo ratifica? quella attinente all'incompatibilità quella attinente alle variazioni di bilancio qualsiasi, se sussistono comprovate ragioni di urgenza nessuna
La legge n. 241/90 stabilisce un numero massimo di Pubbliche Amministrazioni per la partecipazione alla Conferenza dei servizi? sì, fissa il numero massimo di tre no, non stabilisce alcun numero sì, fissa il numero massimo di cinque sì, fissa il numero massimo di nove
È possibile la delega delle competenze dirigenziali? solo per specifiche e comprovate ragioni di servizio, per un tempo determinato e con atto scritto e motivato sì, sempre no, trattandosi di funzioni proprie sì, anche per un tempo indeterminato
Ai sensi della legge n. 1034/71, per gli atti emessi da organi centrali dello Stato o da Enti pubblici a carattere ultraregionale ad efficacia territorialmente limitata alla circoscrizione di un Tribunale Amministrativo Regionale, la competenza: spetta al Tribunale Ammnistrativo Regionale dove ha sede l'organo che ha emesso l'atto spetta al Consiglio di Stato in unico grado spetta al Tribunale Amministrativo Regionale con sede in Roma spetta al Tribunale Amministrativo Regionale medesimo
Cosa avviene se entro 90 giorni dalla prima riunione non si conclude la Conferenza di servizi? la Pubblica Amministrazione procedente si deve rivolgere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri occorre, necessariamente, adottare il provvedimento di diniego la Pubblica Amministrazione può decidere ugualmente, in caso di dissenso, avvalendosi del parere favorevole della maggioranza dei soggetti pubblici intervenuti il fallimento della Conferenza di servizi comporta il ritorno al procedimento amministrativo ordinario
Ai sensi della legge n. 241/90, nella comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo è necessario indicare, oltre l'Amministrazione competente, l'ufficio e la persona del responsabile: sia l'oggetto del procedimento promosso che l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti esclusivamente l'oggetto del procedimento promosso solo l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti anche il termine entro cui il procedimento sarà concluso
In base al Dlgs 165/01, il Comitato direttivo dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale è costituito da cinque componenti: nominati dal Presidente della Repubblica dei quali possono essere riconfermati, alla scadenza del proprio mandato, esclusivamente i due componenti che rivestono incarichi pubblici elettivi che possono essere riconfermati alla scadenza del proprio mandato che non possono essere riconfermati alla scadenza del proprio mandato
A norma della legge n. 205/2000, qualora l'amministrazione non abbia prestato ottemperanza alle misure cautelari concesse dal giudice di primo grado, la parte interessata: può nominare un commissario ad acta può chiedere al Tribunale Amministrativo Regionale le opportune disposizioni attuative può chiedere al Consiglio di Stato le opportune disposizioni attuative deve invitare l'amministrazione ad adempiere
In caso di richiesta incompleta, come deve comportarsi il responsabile del procedimento? deve rinnovare il procedimento deve chiederne l'integrazione, alla luce del principio generale sancito dall'art. 6 della legge sul procedimento amministrativo deve trasmettere gli atti al dirigente di settore deve rigettare l'istanza
La richiesta di accesso ai documenti amministrativi deve essere rivolta: all'Amministrazione più vicina al luogo di residenza all'Amministrazione che detiene stabilmente il documento, per il tramite della Prefettura all'Amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente al difensore civico
Secondo la legge n. 241 del 1990, la comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo può essere esclusa: da ragioni connesse alla situazione peculiare dei destinatari dell'atto da particolari esigenze di riservatezza da particolari esigenze di celerità del procedimento da ragioni di istruttoria
Per l'Amministrazione procedente la comunicazione di avvio del procedimento: è sempre un obbligo è una facoltà è un obbligo se disciplinata nei regolamenti dell'Ente è un obbligo, eccetto i casi in cui sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento
A norma del Dlgs 165/01, nelle Amministrazioni dello Stato, i dirigenti di uffici dirigenziali generali riferiscono al Ministro sull'attività da essi svolta: correntemente e in tutti i casi in cui il Ministro lo richieda o lo ritenga opportuno solo se lo ritengano opportuno esclusivamente quando il Ministro ne faccia richiesta limitatamente a quella che impegna l'Amministrazione verso l'esterno
Si definisce ricorso gerarchico proprio: il ricorso presentato ad organo collegiale il ricorso presentato all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto impugnato il ricorso presentato alla Corte di Cassazione il ricorso presentato al Capo dello Stato
Quando manchi di finalità l'atto amministrativo è: suscettibile di integrazione successiva irregolare inesistente illecito
I diritti in attesa di espansione sono: diritti sospensivamente condizionati diritti potestativi diritti soggettivi perfetti diritti risolutivamente condizionati
L'istituto della Conferenza di servizi è espressione del principio di: accesso agli atti della P.A. partecipazione popolare dell'azione amministrativa semplificazione dell'azione amministrativa trasparenza dell'azione amministrativa
Ha facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo secondo la legge n. 241/1990: solo chi ha ricevuto comunicazione di avvio del procedimento solo chi è titolare di interessi diffusi chiunque possa subire un pregiudizio dall'emanazione del provvedimento amministrativo solo chi è titolare di diritti soggettivi
È impugnabile il decreto presidenziale che decide il ricorso straordinario al Capo dello Stato? sì, è ammesso ricorso per revocazione allo stesso Presidente della Repubblica nei casi previsti dalla legge sì, in appello alle sezioni giurisdizionali del Consiglio di Stato no, mai sì, è ammesso ricorso per revocazione al Presidente della Corte di Cassazione
A chi è devoluta la risoluzione dei conflitti di giurisdizione? alla Corte Costituzionale al Consiglio di Stato alla Corte dei Conti alla Corte di Cassazione
A norma della legge n. 15/68, come modificata dal DPR 445/2000, si può comprovare con dichiarazione, anche contestuale all'istanza prodotta in sostituzione della normale certificazione: lo stato di coniugato lo stato di invalido di guerra l'iscrizione di società nel registro delle imprese lo stato di invalido civile
A quale giudice sono devolute le controversie relative a comportamenti antisindacali delle pubbliche amministrazioni, ai sensi dell'art. 28 legge n. 300/1970? al giudice amministrativo al giudice ordinario all'uno o all'altro a seconda che si tratti di comportamenti monooffensivi o plurioffensivi al giudice contabile
Secondo la legge n. 241/90, chi può intervenire nel procedimento amministrativo? qualunque portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento solo i soggetti portatori di interessi privati cui possa derivare un danno dal provvedimento solo i soggetti portatori di interessi pubblici solo i soggetti destinatari del provvedimento
La legge n. 241/90 stabilisce che la richiesta di accesso ai documenti amministrativi deve essere motivata? sì, se la richiesta di accesso proviene da un privato no, in nessun caso sì, indipendentemente dalla forma dell'istanza sì, se l'istanza ha la forma scritta
Quali atti sono accessibili per il Consigliere comunale? solo gli atti che rechino allo stesso una lesione tutti gli atti dell'Amministrazione di appartenenza, purché l'accesso sia funzionale all'espletamento del mandato solo quelli per i quali vanti un interesse personale e diretto solo gli atti deliberativi
Quanto dura il piano regolatore generale? ha durata indeterminata la durata è stabilita nell'atto di approvazione dura dieci anni dura cinque anni
Il Dlgs 165/01 stabilisce che l'ARAN ha personalità giuridica di diritto pubblico? sì, anche se condizionata alla registrazione dello Statuto no, stabilisce che ha personalità giuridica di diritto privato sì, lo stabilisce no, il decreto citato non detta norme al riguardo
L'annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo in sede di controllo: è un atto discrezionale in presenza di vizi di merito non è un atto dovuto in nessun caso è un atto dovuto in presenza di vizi di legittimità è un atto dovuto in presenza di vizi di merito
In presenza di più gradi di gerarchia, è ammessa l'impugnazione all'organo sovraordinato della decisione resa su un ricorso gerarchico? sì, a meno che non vi sia gerarchia impropria sì, ma solo ove la decisione difetti di motivazione sì, in alternativa al ricorso al giudice amministrativo no, mai
Le decisioni in forma semplificata introdotte dalla legge n. 205/2000, in materia di giustizia amministrativa: sono soggette alle stesse forme di impugnazione previste per le sentenze sono soggette al solo ricorso per revocazione non sono soggette ad impugnazione sono soggette ad appositi mezzi di gravame predisposti dalle norme in questione
La revoca è un atto di ritiro che opera nei confronti: di un atto inopportuno, con efficacia ex tunc di un atto inopportuno, con efficacia ex nunc di un atto inficiato da un vizio di legittimità, con efficacia ex tunc di un atto inficiato da un vizio di legittimità, con efficacia ex nunc
È possibile espropriare un bene appartenente al demanio pubblico? solo quando ne venga pronunciata la sdemanializzazione sì, sempre no, mai sì, previa autorizzazione prefettizia
Sull'istanza cautelare, il TAR, in camera di consiglio, pronuncia con: ordinanza sentenza decreto decreto succintamente motivato
È ammesso il ricorso per decreto ingiuntivo nelle controversie devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo? no, trattandosi di istituto previsto solo nel processo civile sì, ma solo in sede di giurisdizione di merito sì, in ogni caso no, è ammesso nella sola giurisdizione di legittimità
Gli atti plurimi sono: atti unici e inscindibili atti che creano nuovi obblighi contemporaneamente ad un complesso di individui unitariamente considerati atti con i quali la Pubblica Amministrazione manifesta la propria volontà, unitariamente ed inscindibilmente verso un complesso di individui unitariamente considerati atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari
La Costituzione oggi prevede che gli statuti degli Enti locali siano sottoposti: ai principi contenuti in leggi generali della Repubblica ai regolamenti governativi e regionali solo ai principi costituzionali sia alla legge statale che regionale
A norma della legge 205/2000, le controversie aventi ad oggetto gli atti, i provvedimenti e i comportamenti delle Amministrazioni pubbliche e dei soggetti alle stesse equiparate in materia di urbanistica ed edilizia sono devolute: alla giurisdizione della Corte dei Conti alla giurisdizione del giudice ordinario alla giurisdizione di merito del giudice amministrativo alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo
Ai sensi del DPR 352/92, l'esame dei documenti amministrativi è effettuato: solo dal richiedente dal richiedente o da persona da lui incaricata, con l'eventuale accompagnamento di altra persona le cui generalità vanno specificate dal richiedente presso l'ufficio indicato dallo stesso nella richiesta solo dal difensore appositamente nominato dal richiedente
La Pubblica Amministrazione è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento ai soggetti indicati dalla legge n. 241/90? sì, ove non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento sì, ma solo nel caso in cui il destinatario della comunicazione ne abbia fatto preventiva richiesta sì, in ogni caso no, in nessun caso
I dipendenti pubblici possono svolgere incarichi retribuiti che non siano previamente autorizzati dall'Amministrazione di provenienza? no, tranne che si tratti di incarichi conferiti da Enti no-profit no, fatta eccezione per i casi previsti dalla legge sì, previa informazione all'Amministrazione di appartenenza no, tranne che si tratti di incarichi per i quali è corrisposto il solo rimborso delle spese
A norma della legge n. 205/2000, è previsto che, in caso di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, possa essere concessa la sospensione dell'atto impugnato? no, la sospensione può essere concessa solo in sede di ricorso gerarchico sì, in ogni caso no, in nessun caso sì, ma solo ove siano allegati danni gravi e irreparabili derivanti dall'esecuzione dell'atto
Sono accessibili gli atti dei privati in possesso della Amministrazione? no, in quanto non rientrano nella categoria di documenti amministrativi no, in quanto atti concernenti la riservatezza dei terzi solo se richiamati nell'atto conclusivo e se funzionali all'esercizio dell'azione amministrativa sì, se conosciuti dal richiedente
Ai sensi del DPR 352/92, la richiesta formale presentata ad Amministrazione diversa da quella nei cui confronti va esercitato il diritto di accesso: va restituita all'interessato è ammissibile ma è trasmessa all'Amministrazione competente a cura del soggetto istante è ammissibile ed è immediatamente trasmessa dall'Amministrazione che riceve la richiesta a quella competente non è ammissibile
Nel caso in cui il procedimento amministrativo debba essere iniziato d'ufficio, la legge n. 241/90 stabilisce: che non è previsto un termine per la conclusione che dell'avvio del procedimento non venga data comunicazione agli interessati che la Pubblica Amministrazione ha l'obbligo di concluderlo entro il termine di un anno che la Pubblica Amministrazione ha l'obbligo di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso
Nel caso in cui l'organo amministrativo emani un atto relativo ad un oggetto che si trovi nella circoscrizione territoriale di altro organo amministrativo, si parla di incompetenza territoriale? no, è un conflitto di attribuzione no, è un eccesso di potere sì no, è un conflitto di competenza
Per competenza di un organo amministrativo si intende: il grado di conoscenza di un organo in relazione ad un atto il complesso dei poteri e delle funzioni che può esercitare per legge l'obbligo di chiedere il parere dell'organo amministrativo superiore la delega dei poteri ad un altro organo amministrativo
A norma del Dlgs 165/01, le Amministrazioni pubbliche: possono conferire senza alcun limite incarichi ad esperti estranei all'Amministrazione possono conferire incarichi individuali ad esperti di comprovata esperienza per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio non possono mai conferire incarichi individuali ad esperti estranei all'Amministrazione possono conferire incarichi a soggetti estranei all'Amministrazione, previo parere favorevole del Consiglio di Stato
Quale obbligo si impone alla stazione appaltante in caso di affidamento dei lavori a trattativa privata? l'esperimento di indagini di mercato la motivazione e la comunicazione all'Osservatorio sui lavori pubblici la verifica tecnica dell'offerta la valutazione dell'anomalia dell'offerta
Contro un provvedimento amministrativo si può proporre impugnativa: al Tribunale Amministrativo Regionale al Consiglio di Stato, in primo grado al giudice ordinario unicamente ad un collegio arbitrale interno di conciliazione
A norma del Dlgs 267/2000, l'accordo di programma, qualora adottato con decreto del Presidente della Regione: equivale ad una occupazione d'urgenza dà inizio alla procedura di variante dello strumento urbanistico equivale alla domanda di concessione edilizia produce l'effetto dell'intesa ai fini della conformità con le norme urbanistiche
La semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi riguarda: so lo gli atti di tipo normativo ed in particolare i regolamenti tutti gli atti ed i provvedimenti della Pubblica Amministrazione solo gli atti rivolti ai singoli cittadini solo i provvedimenti a contenuto negativo
A norma del Dlgs 165/01, è disciplinato dal rispettivo ordinamento, tra gli altri: il personale degli Enti che svolge la sua attività nel settore della pubblica assistenza il personale delle Pubbliche Amministrazioni il personale della carriera diplomatica e della carriera prefettizia il personale degli Enti pubblici economici
Ai sensi della legge n. 241/90, la motivazione del provvedimento amministrativo consiste: nell'indicazione degli atti presupposti solo nell'indicazione dei presupposti di fatto che hanno determinato l'Amministrazione alla decisione nell'indicazione dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che hanno determinato l'Amministrazione alla decisione solo nell'indicazione delle ragioni giuridiche che hanno determinato l'Amministrazione alla decisione
La legge n. 59/1997, introduce nel nostro ordinamento forme di indennizzo automatico e forfettario a favore dei soggetti richiedenti il provvedimento, per il caso di mancato rispetto del termine del procedimento amministrativo? non detta alcuna norma al riguardo la legge citata rinvia alle norme del codice civile che disciplinano la responsabilità contrattuale no, prevede esclusivamente il risarcimento in forma specifica sì, le introduce
Che cosa è il giudizio di ottemperanza? è quel giudizio teso ad ottenere da parte della P.A. l'esecuzione della sentenza del Giudice civile e del Giudice amministrativo è quel giudizio instaurato dal privato cittadino al fine di ottenere l'esecuzione da parte della P. A. della decisione di un ricorso amministrativo è quel giudizio instaurato dal privato cittadino allo scopo di ottenere l'esecuzione di un provvedimento della P.A. a lui favorevole è il giudizio promosso nei confronti del dipendente pubblico inadempiente agli obblighi di servizio
Il DPR n. 352/92 individua il contenuto minimo delle misure organizzative che le P.A. adottano per garantire l'accesso ai documenti amministrativi? non esistono norme al riguardo sì, lo individua no, tale individuazione è operata con decreto ministeriale indica solo le categorie di documenti da sottrarre all'accesso
Il controllo interorganico sull'attività amministrativa rientra nel tipo definito: controllo straordinario controllo esterno controllo ordinario controllo interno
Entro il termine di durata del vincolo espropriativo l'Amministrazione deve: emanare il provvedimento di occupazione di urgenza concludere la procedura ablatoria emanare il provvedimento che comporta la dichiarazione di pubblica utilità fissare l'indennità di esproprio
A norma del DPR 445/2000, per sospensione del certificato si intende: l'operazione con cui il certificatore sospende la validità di un certificato per un determinato periodo di tempo la privazione dell'efficacia e dell'utilizzabilità di una chiave certificata la sospensione, anche parziale, dell'utilizzabilità di una chiave certificata il ritiro del certificato per un vizio di forma
Il rapporto di impiego si costituisce: con l'utile collocazione, nella graduatoria finale della procedura selettiva dei concorrenti, classificatisi come vincitori, nel numero corrispondente ai posti messi a concorso con l'esercizio di fatto di pubbliche funzioni con la sottoscrizione del contratto individuale di lavoro con l'atto di nomina in ruolo da parte dell'Amministrazione
In materia di rapporti di lavoro nella Pubblica Amministrazione il principio delle "pari opportunità" riguarda soprattutto: le ferie il trattamento di quiescenza il congedo straordinario il trattamento sul lavoro
Il diritto di accesso di cui all'art. 22 della legge n. 241/90 si esercita: solo nei confronti degli Enti locali nei confronti delle Amministrazioni dello Stato, delle aziende autonome, degli Enti pubblici e dei concessionari di pubblici servizi solo nei confronti delle Amministrazioni dello Stato solo nei confronti degli Enti pubblici e dei concessionari di pubblici servizi
Il contenzioso in materia di pensioni a carico dello Stato rientra nelle attribuzioni giurisdizionali: del Consiglio di Stato del TAR della Corte dei Conti del Tribunale superiore delle acque pubbliche
Quale fra i seguenti Enti non si definisce come autarchico? Fondazione Pubblica Istituzione Ente Pubblico Economico Azienda autonoma
È vero che il Dlgs 165/01, stabilisce che, a scadenza triennale, si procede alla ridefinizione degli uffici e delle dotazioni organiche delle Pubbliche Amministrazioni? no, si procede a scadenza annuale no, non detta disposizioni al riguardo sì no, si procede a scadenza biennale
La risoluzione dell'incidente di falso e le questioni concernenti la capacità dei privati cittadini: sono di competenza del giudice amministrativo ove siano pregiudiziali sono devolute alla competenza del giudice contabile restano di esclusiva competenza del giudice ordinario sono di competenza del giudice amministrativo solo in caso di giurisdizione esclusiva
Il principio in base al quale la Pubblica Amministrazione è obbligata a rispettare le norme giuridiche prende il nome di: principio di trasparenza principio di legalità principio di ragionevolezza principio di buona amministrazione
La ratifica si differenzia dalla convalida: perché il vizio sanabile è di incompetenza assoluta perché l'autorità che pone in essere l'atto non è la stessa autorità emanante e perché il vizio sanabile è solo per incompetenza relativa perché l'autorità che pone in essere l'atto non è la stessa autorità emanante e perché i vizi sanabili sono solo eccesso di potere e violazione di legge perché il vizio sanabile è solo per violazione di legge
Il Dlgs 165/01 attribuisce la responsabilità dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati: all'organo di governo al dirigente, in via esclusiva al dirigente, in via solidale con l'organo di governo al funzionario delegato
È appellabile l'ordinanza di sospensione di un provvedimento amministrativo? no, a causa della natura accessoria del giudizio cautelare sì no, in quanto le ordinanze non sono atti appellabili sì, ma solo dal privato, mai dall'Amministrazione
Ai sensi della legge n. 241/90, il responsabile del procedimento è: il soggetto a cui è affidata la gestione del procedimento chiunque cagioni ad altri un danno ingiusto durante lo svolgimento del procedimento amministrativo il soggetto a cui è affidato il compito di consegnare a mano il provvedimento all'interessato il soggetto che ha causato l'inizio del procedimento
Se il rilascio di un'autorizzazione dipende dal solo accertamento dei presupposti e dei requisiti di legge, l'atto di consenso dell'Amministrazione è sostituito: dal silenzio assenso da un parere dell'organo consultivo dell'Amministrazione dall'istanza di avvio del procedimento da una denuncia di inizio attività
Il contratto individuale di lavoro può definirsi contratto: consensuale, nominato e sinallagmatico ad efficacia continuata ed obbligatoria sottoposto a condizione risolutiva per adesione, in quanto ricorrono le fattispecie di cui agli articoli 1341 e 1342 del codice civile aleatorio
Quale dei seguenti requisiti devono possedere i soggetti esecutori di lavori pubblici? devono essere inseriti nell'Albo delle imprese di fiducia dell'Ente devono essere qualificati da appositi Organismi di attestazione devono aver già realizzato lavori pubblici per analogo importo devono aver svolto lavori di analoga natura
Il giudice amministrativo, riguardo al ricorso presentato contro la determinazione amministrativa concernente l'accesso ai documenti amministrativi, può emettere sentenza di accoglimento: sia parziale che totale solo totale e contestualmente nominare un commissario ad acta solo parziale
Quale potere esercitano le Pubbliche Amministrazioni nei confronti dell'ARAN? nessun potere potere direttivo potere di indirizzo potere di controllo
Secondo il DPR 445/2000 che cosa si intende per validazione temporale? l'attribuzione, ad uno o più documenti informatici, di una data ed un orario opponibile a terzi la convalida annuale della carta d'identità elettronica la durata di validità di uno o più documenti informatici l'operazione con cui il certificatore annulla la validità del certificato da un dato momento, anche retroattivo, in poi
La legge n. 205/2000 reca innovazioni in materia di giurisdizione del giudice ordinario per le controversie riguardanti la determinazione e la corresponsione delle indennità in conseguenza dell'adozione di atti di natura espropriativa o ablativa? no sì, attribuendo tale giurisdizione sempre al giudice amministrativo sì, attribuendo, in casi particolari, la competenza alla Corte dei Conti sì, individuando alcuni casi in cui la competenza è attribuita alla giurisdizione del giudice amministrativo
Quali dei seguenti vizi di legittimità produce l'annullabilità dell'atto per eccesso di potere? la mancanza di competenza da parte del soggetto emanante l'erronea valutazione dei fatti il vizio di forma il contenuto illegittimo
Ai sensi della legge n. 241/1990, a chi si può ricorrere contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso? al giudice amministrativo al giudice contabile al giudice ordinario al Capo dello Stato, in sede di ricorso straordinario
Che cosa si intende per funzione amministrativa? la funzione di controllo sugli atti amministrativi la funzione diretta alla realizzazione dei fini pubblici la funzione che sanziona i comportamenti contrari alle norme giuridiche la funzione diretta alla creazione di norme giuridiche
I provvedimenti amministrativi nell'ordinamento italiano sono: innominati atipici nominati informali
I principi di "economicità", "trasparenza", "partecipazione" riferiti alla Pubblica Amministrazione e in particolare al procedimento amministrativo sono propri: della legge 24 novembre 1981, n. 689 della legge 7 agosto 1990, n. 241 della legge 24 aprile 1982, n. 186 della legge 23 dicembre 1992, n. 498
La motivazione del provvedimento amministrativo è espressione del principio di: ragionevolezza semplificazione dell'azione amministrativa trasparenza partecipazione al procedimento amministrativo
Cosa comporta l'elezione di un candidato per il quale sussista una delle cause ostative alla candidatura? l'elezione è nulla l'elezione è nulla, salvo convalida da parte del Consiglio l'elezione è nulla, salvo ratifica da parte del Consiglio l'elezione è annullabile
Il principio previsto dalla legge n. 59/97, in base al quale alle Regioni spettano tutti i compiti e le funzioni che non vengono allocate agli Enti locali, si definisce: principio di completezza decentramento istituzionale principio di cooperazione principio di adeguatezza
Il giudizio di ottemperanza diretto ad ottenere l'esecuzione, da parte della P.A., delle sentenze giudiziarie riguarda: soltanto le sentenze del giudice ordinario le sentenze ed i decreti del solo giudice amministrativo le sentenze del giudice amministrativo e quelle del giudice ordinario soltanto le sentenze del giudice amministrativo
Al fine di semplificare le procedure di raccordo fra Stato e Regioni, la legge n. 59/97 prevede: l'abrogazione della norma che istituisce la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano l'istituzione di una Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano l'elaborazione di accordi di programma la concentrazione in capo alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, di tutte le attribuzioni relative ai rapporti tra Stato e Regioni
Alla ridefinizione degli uffici e delle dotazioni organiche nelle pubbliche amministrazione, ai sensi dell'art. 6 Dlgs 165/01, si procede: ogni anno periodicamente e comunque a scadenza triennale solo ove risulti necessario a seguito di riordino, fusione e trasferimento di funzioni ogni biennio
Quale dei seguenti compiti spetta all'Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture? la formulazione, al competente Ministro, delle proposte per la revisione del regolamento la determinazione delle modalità di scelta del contraente l'approvazione degli atti di gara la scelta dei componenti di un Collegio arbitrale
La legge n. 229/03 stabilisce che il Governo, per la semplificazione e il riassetto normativo volto a precisare, tra l'altro, le materie di intervento anche ai fini della ridefinizione dell'area di incidenza delle pubbliche funzioni: presenti, ogni tre anni, un disegno di legge al Parlamento presenti, annualmente, un disegno di legge al Parlamento presenti, ogni due anni, un disegno di legge al Parlamento presenti, ogni sei mesi, un disegno di legge al Parlamento
Ai sensi del Dlgs 165/01, la graduazione delle funzioni e delle responsabilità ai fini del trattamento economico accessorio dei dirigenti per le Amministrazioni dello Stato, viene definito con: contrattazione collettiva determinazione dirigenziale decreto ministeriale decreto del Presidente della Repubblica
Quale delle seguenti normative riguarda gli appalti pubblici di servizi, in attuazione delle direttive comunitarie? decreto legislativo 17 marzo 1995 n. 157 decreto legislativo 24 luglio 1992 n. 358 DPR 21 dicembre 1999 n. 554 decreto legislativo 17 marzo 1995 n. 158
Il decreto di espropriazione: deve essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale deve essere notificato nella forma delle citazioni ai proprietari espropriati deve essere notificato al Sindaco del Comune ove si trovano i beni da espropriare deve essere pubblicato nel BUR
Quale dei seguenti organi è definito "costituzionale"? la Corte dei Conti il Consiglio di Stato il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro la Corte Costituzionale
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241/90, adotta il provvedimento finale? solo ove ne abbia la competenza solo in assenza del dirigente no, mai sì, sempre
In che modo opera l'annullamento in sede di riesame? rimuove con efficacia ex tunc l'atto amministrativo viziato, oggetto di annullamento sospende temporaneamente l'efficacia dell'atto amministrativo annullato rimuove con efficacia ex nunc l'atto amministrativo viziato, oggetto di annullamento rimuove con efficacia ex tunc l'atto amministrativo inficiato da un vizio di merito
A norma della legge n. 15/68, come modificata dal DPR 445/2000, si può comprovare con dichiarazione, anche contestuale all'istanza prodotta in sostituzione della normale certificazione: la propria sanità mentale la nascita del figlio la propria idoneità fisica lo stato di pubblico ufficiale
Ai sensi della legge n. 241/90, ogni Amministrazione convocata alla Conferenza dei servizi con quanti soggetti legittimati esprime la propria volontà? massimo tre uno due congiuntamente non sono previsti limiti in materia
Ai sensi dell'art. 4 del Dlgs 165/01, quali tra le seguenti attività non rientra nella competenza dell'organo di governo? la definizione degli obiettivi e direttive generali per l'azione amministrativa la verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa agli indirizzi impartiti la gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa l'individuazione delle risorse umane, materiali e finanziarie da destinare alle diverse finalità e la loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale
L'annullamento dell'atto amministrativo in sede di controllo ha natura: successiva preventiva sostitutiva repressiva
Contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso è dato ricorso: straordinario al Capo dello Stato al Tribunale Amministrativo Regionale al Consiglio di Stato in unica istanza al Giudice ordinario
L'ARAN è nata come: organo per le trattative sindacali riguardanti la Pubblica Amministrazione agenzia per la ricerca scientifica ente pubblico economico organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa
A norma della legge n. 1034/71, contro le sentenze dei Tribunali Amministrativi Regionali che negano la giurisdizione del giudice amministrativo, è ammesso ricorso: al Consiglio di Stato alla Corte di Cassazione al giudice ordinario alla Corte dei Conti
Ai sensi della legge n. 241/90 a chi sono riservate le controversie in materia di formazione, conclusione ed esecuzione degli accordi sostitutivi del provvedimento di cui all'art.11 comma 5? alla giurisdizione di merito del giudice amministrativo alla giurisdizione amministrativa ed ordinaria alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo alla giurisdizione contabile
In sede di ricorso straordinario, la notifica ai controinteressati: l'onere dell'Avvocatura dello Stato è onere dello stesso ricorrente, nei modi e forme previsti per il ricorso giurisdizionale non è richiesta è onere dell'amministrazione, nei modi e forme previsti per il ricorso gerarchico
Ai sensi del Dlgs 165/01, i dirigenti degli uffici dirigenziali generali formulano proposte ed esprimono pareri al Ministro nelle materie di sua competenza? sì, in ogni caso possono solo esprimere pareri possono solo formulare proposte no, in nessun caso
Secondo il Dlgs 165/01, le Pubbliche Amministrazioni, in tema di pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro, devono garantire: solo eguali diritti ma non obblighi eguali la partecipazione ai corsi di formazione di tutte le dipendenti presenti nelle Amministrazioni interessate ai corsi medesimi la partecipazione ai corsi di formazione delle proprie dipendenti in rapporto proporzionale alla loro presenza nelle Amministrazioni interessate ai corsi medesimi la partecipazione ai corsi di formazione delle dipendenti ritenute meritevoli
Il DPR 445/2000 per quanto concerne l'ammissione agli impieghi pubblici a qualsiasi titolo: introduce semplificazioni per le domande di ammissione agli impieghi pubblici introduce l'autenticazione delle domande di ammissione agli impieghi pubblici non detta disposizioni detta regole in tema di sanatoria di domande invalide
Quando due o più autorità, appartenenti allo stesso potere, affermano o negano contemporaneamente la propria potestà di conoscere una determinata questione, si parla di: conflitto di attribuzione conflitto di competenza conflitto di merito conflitto di giurisdizione
Quando può essere indetta la Conferenza dei servizi? esclusivamente quando gli interessi attengano alla tutela ambientale nell'ipotesi di pluralità di interessi pubblici coinvolti nel procedimento amministrativo quando lo richieda una società di servizi quando lo richieda il Consiglio dei Ministri
Secondo il Dlgs 165/01, ogni provvedimento disciplinare deve essere adottato previa tempestiva contestazione scritta dell'addebito al dipendente? sì, deve esserlo in ogni caso sì, ad eccezione del rimprovero verbale no, in nessun caso no, è sufficiente una contestazione verbale
I soggetti portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento amministrativo, ai sensi della legge n. 241/90: hanno la facoltà di intervenire nel procedimento possono solo impugnare l'atto definitivo per violazione di legge non hanno alcun obbligo né facoltà di intervenire nel procedimento hanno l'obbligo di intervenire nel procedimento
Il soggetto che ha richiesto l'accesso ai documenti amministrativi può, ai sensi del DPR 352/92, incaricare altra persona di effettuarne l'esame? sì, può farlo no, è espressamente vietato il DPR 352/92 non detta norme al riguardo no, a meno che non si tratti del difensore
In base al Dlgs 165/01, gli accordi della contrattazione collettiva nazionale di comparto riguardanti settori omogenei o affini, per quanto riguarda la parte pubblica vengono conclusi: sempre dal Ministro della Funzione Pubblica dall'Agenzia per la rappresentanza negoziale dal Ministro competente dalle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale
Non è un ricorso amministrativo: il ricorso giurisdizionale il ricorso straordinario al Capo dello Stato il ricorso gerarchico improprio il ricorso gerarchico proprio
In materia di contenzioso anagrafico qual è l'organo che dirime l'eventuale conflitto tra cittadino e Comune? il Pretore il Commissario del Governo il Prefetto l'Ufficiale di anagrafe
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi, ai sensi del DPR 352/92, si esercita, con riferimento agli atti del procedimento: soltanto dopo la conclusione del procedimento medesimo anche durante il corso del procedimento medesimo soltanto dopo che sono trascorsi 30 giorni dalla conclusione del procedimento medesimo soltanto dopo che sono trascorsi 15 giorni dalla conclusione del procedimento medesimo
Qual è il giudice chiamato a decidere sulle controversie relative ai rapporti di lavoro dei dipendenti di Pubbliche Amministrazioni? il Giudice ordinario in funzione di giudice del lavoro, con esclusione delle controversie in materia di procedure concorsuali e quelle relative ai rapporti di lavoro del personale non contrattualizzato il TAR la Corte dei Conti il Consiglio di Stato
La giurisdizione amministrativa provvede a: disapplicare le norme di legge illegittime applicare le pene per atti che costituiscono reati ed opera sempre d'ufficio tutelare i diritti soggettivi violati ed opera sempre a richiesta dei soggetti dirimere le controversie relative ad interessi legittimi e, in alcuni casi, a diritti soggettivi nei confronti della Pubblica Amministrazione
Le controversie in tema di formazione degli accordi conclusi tra Pubbliche Amministrazioni per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune sono riservate alla: competenza dei collegi di conciliazione giurisdizione del giudice ordinario giurisdizione contabile giurisdizione del giudice amministrativo
A norma del DPR 1199/71, l'organo competente a decidere il ricorso amministrativo può sospendere l'esecuzione dell'atto impugnato? sì, ma solo d'ufficio no, in nessun caso sì, se ricorrano gravi motivi sì, ma solo se non pende ricorso all'autorità giurisdizionale competente
La Pubblica Amministrazione ha il dovere di concludere il procedimento amministrativo mediante l'adozione di un provvedimento espresso? sì, nei casi in cui il procedimento debba essere iniziato d'ufficio o consegua obbligatoriamente ad una istanza sì, ma solo nei casi in cui consegua obbligatoriamente ad una istanza sì, ma solo nei casi in cui debba essere iniziato d'ufficio no
Ai sensi del Dlgs 165/01, le controversie relative ai rapporti d'impiego del personale militare e delle Forze di Polizia di Stato sono devolute: alla Pubblica Amministrazione al giudice ordinario al giudice amministrativo alla competenza del Questore, in via esclusiva
Il DPR 352/92 stabilisce che l'atto di accoglimento della richiesta di accesso contenga: il nome del responsabile del procedimento e il termine massimo di 15 giorni per l'esercizio del diritto di accesso solo l'identificazione del periodo di tempo per esercitare l'accesso l'indicazione dell'ufficio cui rivolgersi e del periodo di tempo per esercitare l'accesso solo l'indicazione dell'ufficio cui rivolgersi
Sono previsti rimedi contro le sentenze d'appello del Consiglio di Stato? sì, è ammesso il solo ricorso per revocazione sì, è ammesso il ricorso al T.A.R. competente no, non lo sono sì, sono ammessi il ricorso per revocazione, il ricorso per Cassazione e l'opposizione di terzo
L'incompetenza per territorio può costituire motivo di impugnazione della decisione emessa dal TAR? no, può solo costituire motivo di revocazione della sentenza del tribunale no sì, senza eccezione alcuna sì
In base al Dlgs 165/01, le Pubbliche Amministrazioni, al fine di garantire pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro, riservano alle donne: almeno 1/3 dei posti di componente delle Commissioni di concorso la metà dei posti di componente delle Commissioni di concorso la presidenza delle Commissioni di concorso i 2/3 dei posti di componente delle Commissioni di concorso
Le ordinanze cautelari dei TAR sono appellabili? sì, entro 30 gg. dalla comunicazione dell'ordinanza no sì, solo entro 60 gg. dalla notificazione dell'ordinanza sì, entro 60 gg. dalla notificazione dell'ordinanza o 120 gg. dalla comunicazione del deposito dell'ordinanza in segreteria
I dirigenti degli uffici dirigenziali generali hanno un potere sostitutivo nei confronti dei dirigenti, in caso di inerzia di questi ultimi? no, devono nominare un commissario ad acta sì, sempre sì, ma l'inerzia deve protrarsi per oltre tre mesi no, il potere sostitutivo spetta al Ministro
I rapporti sindacali nelle pubbliche amministrazioni sono disciplinati: dai regolamenti dai contratti collettivi nazionali dalla legge dall'ARAN
A norma del Dlgs 165/01, nelle Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro: chiedono i pareri al Consiglio di Stato controllano l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi definiscono programmi e direttive generali dell'attività amministrativa chiedono pareri alle autorità amministrative indipendenti
Qualora vi siano più interessati, il ricorso al TAR proposto da uno di essi: è inammissibile se proposto successivamente al ricorso gerarchico non esclude il ricorso gerarchico degli altri esclude il ricorso gerarchico degli altri resta sospeso in attesa della definizione dei ricorsi gerarchici degli altri interessati
Con il termine "licitazione privata" si intendeva: la procedura aperta, in cui ogni impresa interessata può presentare un'offerta in base al bando di gara la procedura ristretta, alla quale partecipano soltanto le imprese invitate dall'amministrazione aggiudicatrice la procedura ristretta, connotata dalla partecipazione delle imprese concorrenti alla progettazione dell'opera sulla base di un progetto di massima redatto dalla stazione appaltante la procedura negoziata in cui l'amministrazione aggiudicatrice consulta le imprese di propria scelta e negozia con una o più di esse i termini del contratto
I certificati rilasciati dalla Pubblica Amministrazione, ai sensi del DPR 445/2000, hanno validità: solo in ambito regionale illimitata, in ogni caso illimitata se riguardano stati o fatti personali non soggetti a modificazione limitata ad un anno se riguardano stati o fatti personali
A norma del Dlgs 286/99, a quali controlli interni provvedono gli organi di revisione, ovvero gli uffici di ragioneria, nonché i servizi ispettivi? ai controlli di regolarità amministrativa e contabile alle valutazioni dei dirigenti ai controlli di gestione ai controlli strategici
Ai sensi della legge n. 241/1990, il responsabile del procedimento, in sede di svolgimento dell'istruttoria, può ordinare esibizioni documentali? no, tale potere spetta solo al giudice amministrativo no, tale potere spetta solo al giudice ordinario sì sì, ma solo se autorizzato dal giudice
In base al Dlgs 165/01, è consentito il passaggio di dipendenti da Amministrazioni pubbliche ad altri soggetti, pubblici o privati? sì, fatte salve le disposizioni speciali no, in nessun caso sì, ma per un massimo di tre mesi sì, ma solo per periodi inferiori ad un mese
Di regola, ai sensi della Legge n. 241/90 e successive modifiche, il parere facoltativo deve essere reso: entro sessanta giorni dalla richiesta senza alcun limite di tempo entro il termine comunicato dall'organo consultivo entro trenta giorni dalla richiesta
È ammissibile una richiesta di accesso con la quale si richiedano chiarimenti sull'operato della P.A.? no, in quanto atti interni no, in quanto l'accesso può riguardare solo documenti preesistenti ed individuabili sì, se il richiedente ha partecipato ad almeno una gara sì, se il regolamento comunale lo consente
In base al Dlgs 165/01, i regolamenti con i quali l'Agenzia per la rappresentanza negoziale detta le norme concernenti l'organizzazione interna e la gestione finanziaria, sono soggetti al controllo: delle Confederazioni sindacali maggiormente rappresentative del Dipartimento della Funzione pubblica del Presidente della Repubblica del Ministro dell'Economia e delle Finanze
La legge n. 241/90 ha previsto che l'esercizio di un'attività privata subordinata ad autorizzazione possa, in determinati casi, essere iniziata con denuncia del privato alla Pubblica Amministrazione competente? sì, ma solo nei casi in cui l'accertamento importi valutazioni tecniche discrezionali la suddetta legge non detta norme al riguardo sì, lo ha previsto no, lo ha vietato
Le istanze da produrre agli organi dell'Amministrazione pubblica, sottoscritte in presenza del dipendente addetto, sono soggette ad autenticazione? no, purché sia presente un testimone sì no no, purché siano presenti due testimoni
Secondo il Dlgs 165/01, chi definisce il codice di comportamento per i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni? l'ARAN, Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni ciascun Ministro per l'Amministrazione di competenza il Dipartimento della Funzione pubblica, sentite le confederazioni sindacali maggiormente rappresentative lo Statuto dei lavoratori
I Comuni e le Province hanno autonomia finanziaria? sì, di entrata e di spesa sì, se previsto nello Statuto no, trattandosi di materia di competenza esclusiva statale sì, solo di spesa
La giurisdizione dei tribunali amministrativi è definita esclusiva quando la cognizione riguarda: solo il merito solo interessi legittimi solo la legittimità interessi legittimi e diritti soggettivi
Secondo la legge n. 1034/1971, la morte o la perdita della capacità di stare in giudizio di una delle parti private o del suo rappresentante legale o la cessazione di tale rappresentanza produce: la sospensione del processo la immediata estinzione del giudizio l'interruzione del processo la cessazione della materia del contendere
Gli uffici di diretta collaborazione del Ministro hanno: esclusive competenze di supporto e raccordo con le Amministrazioni funzioni di controllo sulla regolarità amministrativa- contabile funzioni di controllo della gestione dirigenziale funzioni decisionali
Il principio previsto dalla legge n. 59/97, in base al quale funzioni e compiti da conferire agli Enti locali sono allocati adeguatamente alle caratteristiche associative, demografiche, territoriali e strutturali dei medesimi Enti, è definito: principio di adeguatezza principio di differenziazione principio di sussidiarietà principio di completezza
Il controllo che interviene sull'atto amministrativo perfetto, prima che questo produca i suoi effetti, si dice: successivo di merito preventivo sostitutivo
La definizione del trattamento economico dei dipendenti privatizzati delle Pubbliche Amministrazioni avviene mediante: regolamento determinazione dirigenziale contratto collettivo legge
Ai sensi del Dlgs 165/01, le Amministrazioni pubbliche presentano alla Corte dei Conti il conto annuale delle spese sostenute per il personale entro il mese di: gennaio di ogni anno maggio di ogni anno novembre di ogni anno dicembre di ogni anno
L'atto di controllo condiziona: la definitività dell'atto amministrativo la validità dell'atto amministrativo l'efficacia dell'atto amministrativo la regolarità dell'atto amministrativo
Quali dei seguenti atti sono sottratti all'accesso? gli atti sottoposti a sequestro penale gli atti interni gli atti di privati in possesso della Pubblica Amministrazione gli atti relativi a procedimenti penali in corso
L'accesso informale ai documenti amministrativi, ai sensi del DPR 352/92: è ammesso fermo restando i casi in cui è necessaria la presentazione di istanza formale non è ammesso è ammesso solo se l'istanza proviene da un privato è sempre ammesso, senza alcuna eccezione
A norma del DPR 1199/71, in quali casi può essere proposto ricorso in opposizione all'organo che ha emanato l'atto impugnato? nei casi in cui tale rimedio sia stato indicato nell'atto dell'organo che lo ha emanato nei casi in cui manchi il superiore gerarchico nei casi in cui la legge lo prevede espressamente nei casi in cui è esperibile il ricorso all'autorità giurisdizionale
Tra le azioni ammissibili nei confronti della Pubblica Amministrazione innanzi al Giudice ordinario rientrano le azioni dichiarative? sì, insieme con le azioni di condanna no, non sono ammesse escluse le azioni possessorie no, non sono mai ammesse sì, sono sempre ammesse
Ai sensi dell'art. 4 Dlgs 165/01 le richieste di pareri alle autorità amministrative indipendenti sono di competenza: del dirigente generale del consiglio di amministrazione dell'organo di governo del dirigente
La relazione interorganica che si basa sulla possibilità che un organo sindachi l'operato di un altro organo, è detta di: controllo coordinamento direzione competenza
Ai sensi del RD 1054/24, qualora una sezione del Consiglio di Stato rilevi che il punto di diritto sottoposto al suo esame ha dato vita a contrasti giurisprudenziali può rimettere il ricorso: alla decisione del Presidente del Consiglio di Stato alla decisioni dell'adunanza generale del Consiglio di Stato alla decisione dell'adunanza plenaria del Consiglio di Stato alla decisione di altra sezione del Consiglio di Stato
La responsabilità dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati è affidata: al dirigente al Ministro al responsabile del procedimento al Ministro ed al dirigente
Ai sensi della legge n. 241/90 l'Amministrazione procedente, per determinare il contenuto discrezionale del provvedimento, può concludere accordi con gli interessati nel perseguimento: del pubblico interesse o dell'interesse privato del destinatario esclusivamente dell'interesse privato del destinatario solo del pubblico interesse dell'interesse privato del responsabile del procedimento
Cos'è l'accordo di programma? una forma di accordo bancario una modalità di programmazione il raggiungimento dell'intesa tra Amministrazioni finalizzato alla realizzazione di un intervento pubblico la programmazione consensuale della spesa pubblica
I provvedimenti amministrativi non motivati: sono atti illegittimi sono atti inefficaci sono atti inesistenti sono atti nulli
Il conflitto di attribuzione può intervenire: quando le autorità coinvolte, pur appartenendo al potere giurisdizionale, fanno parte di due diversi ordini di giurisdizione tra organi diversi della stessa Amministrazione quando le autorità coinvolte appartengono a poteri diversi quando le autorità coinvolte appartengono allo stesso potere o allo stesso ordine giurisdizionale
In base al Dlgs 165/01, il prestatore di lavoro, per esigenze di servizio, può essere adibito a mansioni proprie della qualifica superiore nel caso di vacanza di posto in organico per un periodo: non superiore a sei mesi, prorogabili fino a dodici non inferiore ad un mese e non superiore a tre mesi non superiore a due mesi, prorogabili fino a dodici non superiore ad un mese, prorogabile fino a dodici
Cosa si intende per documento amministrativo ai sensi della normativa sull'accesso? ogni rappresentazione grafica e di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni, formati dalle Pubbliche Amministrazioni o comunque utilizzati ai fini dell'attività Amministrativa il provvedimento a firma del dirigente gli atti a contenuto normativo i soli provvedimenti amministrativi
Secondo il Dlgs 165/01, il codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni: è pubblicato nel BURI è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale è pubblicato mediante affissioni nel luogo di lavoro non è soggetto ad alcuna pubblicazione
Per gestire un unico ufficio di contenzioso, più Amministrazioni possono convenzionarsi tra loro: qualora non distino tra di loro oltre 10 km qualora siano omogenee o affini qualora siano appartenenti alla medesima fascia demografica qualora siano d'accordo
Il contenzioso contabile rientra nelle attribuzioni: giurisdizionali della Corte dei Conti consultive della Corte dei Conti amministrative della Corte dei Conti di controllo della Corte dei Conti
Cosa si intende per D.I.A. in materia di edilizia? la direzione investigativa antimafia la denuncia di inizio attività la ditta impresa- appaltatrice la dichiarazione di insediamento abitativo
Il DPR 445/2000 prevede che l'interessato possa convalidare il certificato scaduto mediante dichiarazione in calce al documento, dalla quale risulti che le informazioni in esso contenute non hanno subito variazioni? sì, ma solo alla presenza di due testimoni no, lo vieta sì, lo stabilisce non detta norme al riguardo
La Pubblica Amministrazione, ai sensi della legge n. 241/90, può provvedere, prima della comunicazione dell'avvio del procedimento, all'emanazione di provvedimenti cautelari? sì, può provvedervi la legge n. 241/90 non prevede nulla con riferimento ai provvedimenti cautelari sì, con l'intervento del giudice no, è espressamente vietato dalla legge
Nell'atto che dichiara un'opera di pubblica utilità, cosa può essere stabilito? le modalità di esecuzione delle opere il termine entro il quale il decreto di esproprio va emanato l'indennità di espropriazione l'acquisizione del bene nel patrimonio indispensabile del Comune
Ai sensi del DPR n. 352/1992, l'interessato all'esame dei documenti amministrativi può: solo prendere appunti dei documenti in visione non può prendere appunti o trasmettere il documento ma solo farne copia previo pagamento dei diritti trascrivere solo in parte i documenti presi in visione prendere appunti o trascrivere, in tutto o in parte, i documenti presi in visione
Le autonomie locali sono riconosciute: dalla legge regionale dalla Costituzione dalla normativa contabile dalle disposizioni preliminari al codice civile
Ai sensi della legge n. 1034/71, i ricorsi si considerano abbandonati: qualora nel corso di un anno non sia compiuto alcun atto di procedura qualora nel corso di cinque anni non sia compiuto alcun atto di procedura qualora nel corso di dieci anni non sia compiuto alcun atto di procedura qualora nel corso di due anni non sia compiuto alcun atto di procedura
L'organizzazione dei pubblici uffici, in base al dettato costituzionale, avviene mediante: disposizioni legislative circolari disposizioni regolamentari atti di autonomia
Per chi ha efficacia di giudicato la decisione giurisdizionale? per tutti coloro che si trovano in posizione analoga a quella del ricorrente per le parti che hanno partecipato al giudizio solo per i terzi per le parti ed i terzi
Ai sensi della legge n. 241/1990, il responsabile del procedimento, in sede di svolgimento dell'istruttoria: deve chiedere la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete al suo superiore gerarchico può procedere solo personalmente alla rettifica delle dichiarazioni o istanze erronee o incomplete non può chiedere la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete può chiedere la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete
Il giudice ordinario, in sede di giudizio del lavoro, può emettere nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni sentenze di condanna, richieste dalla natura dei diritti tutelati? sì no, solo sentenze di accertamento no, può solo esercitare il potere di disapplicazione no, solo sentenze di annullamento
L'atto amministrativo emanato da un organo diverso da quello che aveva la potestà di provvedere è inficiato da: eccesso di potere incompetenza vizio di merito irregolarità
In caso di inerzia dell'Amministrazione nel trasmettere il ricorso al Consiglio di Stato per il parere, può provvedervi in via sostitutiva il ricorrente? sì, depositando direttamente il ricorso al Consiglio di Stato, previa osservanza degli adempimenti prescritti per legge sì, sul parere conforme dell'Avvocato Generale dello Stato no, è necessario attendere la trasmissione del ricorso da parte dell'Amministrazione no, il ricorrente può solo sollecitare l'Amministrazione
A chi deve essere rivolta la richiesta di accesso ai documenti amministrativi? alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi esclusivamente all'Amministrazione che conserva il documento stabilmente all'Amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente esclusivamente all'Amministrazione che ha formato il documento
Gli atti amministrativi a contenuto generale, ai sensi della legge n. 241/90: non devono essere motivati devono essere motivati con l'indicazione dei presupposti di fatto e di diritto devono essere motivati solo con l'indicazione dei presupposti di diritto sono soggetti all'obbligo generale di motivazione
Per la validità delle deliberazioni delle sezioni consultive del Consiglio di Stato occorre il voto di almeno: 7 consiglieri 11 consiglieri 4 consiglieri 9 consiglieri
Sono atti politici: gli atti legislativi gli atti diretti ad individuare i fini che lo Stato persegue gli atti di alta amministrazione gli atti amministrativi
A norma del DPR 445/2000, l'apposizione o l'associazione della firma digitale al documento informatico: equivale, fino a querela di falso, alla sottoscrizione prevista per gli atti e documenti in forma scritta su supporto cartaceo consente l'attribuzione della paternità ad un documento, ma è priva di valore probatorio non equivale alla sottoscrizione prevista per gli atti e documenti in forma scritta su supporto cartaceo equivale alla sottoscrizione prevista per gli atti e documenti in forma scritta su supporto cartaceo
Cosa comporta l'omessa individuazione del responsabile del procedimento? una carenza endoprocedimentale nulla, se l'atto conclusivo non produce lesione nulla, in quanto, per legge, lo sarà il responsabile dell'unità organizzativa competente in materia l'illegittimità del provvedimento adottato
L'annullamento d'ufficio in sede di autotutela interviene: quando l'atto abbia esaurito la sua efficacia prima che l'atto abbia acquistato efficacia dopo che l'atto abbia acquistato efficacia quando l'atto è stato annullato da una pronuncia giurisdizionale
In base al Dlgs 165/01, chi rappresenta le Pubbliche Amministrazioni agli effetti della contrattazione collettiva nazionale? l'Agenzia per la rappresentanza negoziale il Dipartimento della Funzione pubblica il Presidente della Repubblica il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Qualora l'Amministrazione non provveda a fissare il termine entro il quale il procedimento amministrativo deve concludersi, detto termine si intende fissato in: 10 giorni 90 giorni un anno 30 giorni
Nella comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo deve essere indicato l'oggetto del procedimento promosso? sì, se si tratta di procedimento d'ufficio no, deve essere indicato solo il termine entro cui il procedimento si concluderà no, in nessun caso sì, in ogni caso
Ad avviso di dottrina e giurisprudenza prevalenti, sono suscettibili di disapplicazione da parte del Giudice ordinario: tutti gli atti affetti da vizi di legittimità i soli atti viziati per incompetenza tutti gli atti illegittimi, eccezion fatta per quelli viziati per eccesso di potere tutti gli atti affetti da irregolarità
Il principio di legalità che attiene ai rapporti fra legge e attività della Pubblica Amministrazione, consiste: nella esplicitazione, a meno dell'attività regolamentare, dei fini della legge nell'obbligo della Pubblica Amministrazione di assicurare ai cittadini parità di trattamento nell'obbligo della Pubblica Amministrazione di svolgere efficacemente la propria attività nell'obbligo della Pubblica Amministrazione di rispettare le norme giuridiche
Discrezionalità dell'attività amministrativa significa che: non esiste alcun limite all'attività amministrativa della Pubblica Amministrazione la Pubblica Amministrazione ha facoltà di scelta tra più comportamenti leciti per il soddisfacimento dell'interesse pubblico la Pubblica Amministrazione regola la sua attività con circolari la Pubblica Amministrazione ha il potere di emanare norme interne di organizzazione
Ogni provvedimento disciplinare, secondo il Dlgs 165/01, con esclusione del rimprovero verbale, deve essere adottato previa: tempestiva contestazione scritta dell'addebito al dipendente convocazione del dipendente di fronte al giudice amministrativo tempestiva contestazione orale dell'addebito al dipendente audizione del dipendente entro 80 giorni
Ai sensi del Dlgs 165/01, possono fare parte del Comitato direttivo dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale persone che rivestono cariche nei sindacati dei lavoratori? no, in nessun caso sì, previa comunicazione al Presidente dell'ARAN sì, in ogni caso sì, ma solo se hanno 7 anni di esperienza in tale settore
Lo sportello unico per le attività produttive può essere istituito: a livello associato anche tramite convenzioni con le Camere di Commercio, Industria Artigianato ed Agricoltura esclusivamente a livello di singola Amministrazione comunale a livello regionale a livello associato previo assenso delle Regioni
Quale organo è competente al rilascio del permesso di costruire? il dirigente o il responsabile del competente Ufficio Comunale il Sindaco il Prefetto la Giunta
Nelle Amministrazioni dello Stato, in base all'art. 6 del Dlgs 165/01, la consistenza delle piante organiche è determinata previa verifica dei carichi di lavoro ed è approvata tramite quale atto formale? con decreto del Presidente della Repubblica con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con regolamento interno emanato dal dirigente generale con determinazione dirigenziale
Quale fra questi giudici amministrativi non è speciale? la Commissione tributaria la Giunta provinciale amministrativa la Corte dei Conti il TAR
Le controversie relative a comportamenti antisindacali delle Pubbliche Amministrazioni sono devolute: al giudice ordinario al giudice ordinario se il comportamento antisindacale è di un organo centrale dello Stato, al Giudice amministrativo se il comportamento antisindacale è di un'autorità locale al giudice amministrativo al giudice ordinario o amministrativo a seconda che il comportamento sia mono offensivo o pluri offensivo
Quale delle seguenti normative riguarda i beni culturali che compongono il patrimonio storico ed artistico nazionale? il DPR 28 dicembre 2000 n. 445 il decreto legislativo 19 dicembre 1991 n. 406 il codice emanato sulla base della delega prevista dall'art. 10 della legge n. 137 del 6 luglio 2002 il DPR 27 giugno 1992 n. 352
Il DPR 445/2000 stabilisce che le fotografie prescritte per il rilascio di documenti personali: sono legalizzate dalle Amministrazioni competenti se presentate personalmente devono essere obbligatoriamente legalizzate dal dipendente incaricato dal Sindaco, indipendentemente dalla richiesta dell'interessato devono essere legalizzate da un notaio non sono più soggette ad alcuna legalizzazione
Ai sensi del Dlgs 165/01, le Pubbliche Amministrazioni possono sottoscrivere contratti collettivi integrativi che comportano oneri non previsti dagli strumenti di programmazione annuale e pluriennale? sì, in via eccezionale no, non possono sì, sempre sì, solo se a carico di esercizi successivi
I dati personali sensibili possono essere oggetto di trattamento: con il consenso scritto dell'interessato e previa autorizzazione del Garante per la protezione dei dati personali con il consenso scritto dell'interessato e previa comunicazione al Garante per la protezione dei dati personali con il consenso scritto dell'interessato e previa comunicazione al Prefetto previa autorizzazione del Prefetto
Ai sensi del DPR 352/92, l'ufficio che riceve la richiesta formale di accesso ai documenti amministrativi: non è tenuto a rilasciare ricevuta, nonostante la richiesta dell'interessato è tenuto a rilasciare ricevuta rilascia ricevuta solo su richiesta dell'interessato rilascia ricevuta solo se la richiesta proviene da un privato
Ai sensi della legge n. 241/90, quando il procedimento amministrativo è rimesso all'iniziativa di parte, il termine di conclusione decorre: dalla data di assegnazione del procedimento al responsabile dalla data di inizio dell'istruttoria dalla data di ricevimento della domanda dal trentesimo giorno successivo alla ricezione dell'istanza
La riservatezza costituisce un limite all'accesso? sì, in quanto avente rilievo costituzionale sì sempre, in quanto è prevista da una legge entrata in vigore successivamente solo se previsto dal regolamento comunale generalmente sì, tranne l'ipotesi in cui la visione degli atti sia necessaria per curare o difendere gli interessi giuridici dei richiedenti
A quale autorità è rivolto il ricorso in opposizione? alla stessa autorità che ha emanato l'atto al Ministro competente all'autorità gerarchicamente superiore all'autorità giudiziaria
Le parti processuali possono ritirare i documenti e gli atti prodotti innanzi al TAR: quando il giudizio è definito con sentenza passata in giudicato entro tre mesi dalla relativa comunicazione della segreteria al momento dell'appello in qualunque momento
L'ordinanza - ingiunzione: costituisce titolo esecutivo se non opposta, ha gli effetti di sentenza di condanna è l'atto tipico adottato dal Sindaco per gravi motivi di sanità pubblica costituisce atto di accertamento della responsabilità
Quali limiti incontra il Sindaco nell'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti? i limiti fissati nello Statuto Comunale i limiti oggettivi e temporali sanciti nella delega i limiti previsti nelle singole leggi di settore I principi generali dell'ordinamento giuridico
Gli accordi tra Pubbliche Amministrazioni per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune sono soggetti: solo alla normativa pubblicistica al capitolato generale sulle opere pubbliche ai principi del codice civile in materia di obbligazioni e contratti, in quanto compatibili solo alle norme sulla contabilità di stato
La salvaguardia della sicurezza, della difesa nazionale e delle relazioni internazionali, ai sensi della legge n. 241/90, condiziona l'esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi? sì, lo condiziona la legge n. 241/90 non detta alcuna norma al riguardo solo la salvaguardia delle relazioni internazionali condiziona l'accesso ai documenti amministrativi no, non lo condiziona
L'attuale riforma del pubblico impiego determina l'integrale estensione dello Statuto dei lavoratori alle Pubbliche Amministrazioni? no, la riforma determina l'inapplicabilità dello Statuto dei lavoratori al pubblico impiego sì, lo determina no, l'estensione in argomento concerne solo la categoria degli avvocati e procuratori dello Stato sì, ad eccezione delle Amministrazioni dello Stato
Il codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni: è consegnato al dipendente all'atto dell'assunzione è esecutivo solo se recepito dalle organizzazioni confederali definisce la tipologia di sanzioni per le infrazioni disciplinari è affisso in tutti gli uffici aperti al pubblico
Nel giudizio amministrativo, le decisioni in forma semplificata sono soggette alle stesse forme di impugnazione previste per le sentenze? sì, in ogni caso no, ad eccezione del ricorso per revocazione no, in nessun caso sì, ma con esclusione dell'appello
Il DPR 445/2000, in ordine alla durata dei certificati anagrafici o di stato civile: non detta alcuna disposizione giuridica in merito fissa una durata trimestrale non ammette la possibilità di estenderne la validità oltre i termini di scadenza ammette la possibilità di estenderne la validità oltre i termini di scadenza
Ai sensi della legge n. 241/90, quando l'attività del privato sia subordinata ad atti di consenso di Amministrazioni pubbliche diverse, l'indizione della Conferenza, anche su richiesta dell'interessato, spetta: all'Amministrazione preposta alla tutela dell'interesse pubblico prevalente al privato all'Amministrazione competente all'adozione del provvedimento finale all'Amministrazione preposta alla tutela ambientale
L'art. 55 Dlgs 165/01 prevede che il collegio arbitrale di disciplina sia composto: da tre rappresentanti dell'Amministrazione, tre rappresentanti dei dipendenti ed un presidente esterno all'Amministrazione da soggetti tutti esterni all'Amministrazione da due rappresentanti dell'Amministrazione, due rappresentanti dei dipendenti ed un presidente esterno all'Amministrazione da dieci rappresentanti dell'Amministrazione, dieci rappresentanti dei dipendenti ed un presidente esterno all'Amministrazione
Le modalità per l'esercizio delle funzioni del rappresentante per la sicurezza sono stabilite: dalla legge dalla contrattazione collettiva nazionale dal Questore della Provincia dalla ASL
Il Dlgs 165/01, in materia di controversie relative a rapporti di lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione, prevede l'esperimento del tentativo di conciliazione? no, non detta norme al riguardo sì, lo prevede, ma non in via obbligatoria sì, lo prevede no, non lo prevede
Il Dlgs 112/98 individua un responsabile delle attività finalizzate alla tutela del consumatore e della fede pubblica? sì, presso la Regione sì, presso le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura no sì, presso gli Uffici provinciali per l'industria, il commercio e l'artigianato
Quando un atto amministrativo invalido viene considerato come appartenente ad un altro tipo di cui presenta i requisiti di forma e di sostanza, si parla di: consolidazione conversione conferma convalida
Nei giudizi innanzi ai TAR è ammessa domanda di regolamento preventivo di giurisdizione a norma dell'art. 41 c.p.c.? no, è ammessa solo nei giudizi innanzi al Consiglio di Stato no, in nessun caso sì, ma la proposizione di tale istanza non preclude l'esame della domanda di sospensione del provvedimento impugnato sì, ma la proposizione di tale istanza preclude l'esame della domanda di sospensione del provvedimento impugnato
In quale anno entrò in funzione la Corte Costituzionale? nel 1948 nel 1956 nel 1960 nel 1964
In caso di richiesta di accesso ai documenti, incompleta o generica, come bisogna comportarsi? occorre invitare il richiedente alla integrazione o regolarizzazione la domanda va rigettata perché contrasta con la previsione normativa occorre chiedere al Direttore generale o al Sindaco come comportarsi occorre invitare il soggetto a presentare una nuova richiesta
Il diritto d'accesso ai documenti amministrativi: spetta solo se riconosciuto previamente dal giudice amministrativo viene riconosciuto discrezionalmente dall'Amministrazione può, a determinate condizioni, essere differito viene previsto in singole leggi di settore
L'annullamento è un atto di ritiro: dell'atto inficiato da un vizio di legittimità, con efficacia ex tunc dell'atto inficiato da un vizio di merito, con efficacia ex tunc dell'atto inficiato da un vizio di legittimità, con efficacia ex nunc dell'atto inficiato da un vizio di merito, con efficacia ex nunc
L'ARAN ammette alla contrattazione collettiva nazionale: qualsiasi organizzazione sindacale solo le organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al 5%. non più di tre organizzazioni sindacali solo le organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al 10%
Il Garante per la protezione dei dati personali è organo collegiale composto da 4 membri di cui: due eletti dalla Camera dei Deputati e due eletti dal Senato della Repubblica uno eletto dalla Camera dei Deputati, uno eletto dal Senato della Repubblica, uno nominato dal Ministro dell'Interno e uno nominato dal Presidente del Consiglio dei Ministri uno eletto dal Senato della Repubblica, uno eletto dalla Camera dei Deputati e due nominati dal Presidente del Consiglio dei Ministri solo uno elettivo
Ai sensi della legge n. 241/90, è ammesso il diritto di accesso ai documenti amministrativi nei confronti degli Enti pubblici? sì sì, ma solo se il richiedente è una Pubblica Amministrazione no, fatte salve le eccezioni prescritte dai rispettivi ordinamenti no
Quale atto amministrativo può essere espresso o tacito, modale o non modale, personale o reale? L'autorizzazione la registrazione il visto l'approvazione
I dirigenti sono responsabili: solo se nominati responsabili del procedimento dal Ministro solidalmente con gli organi di direzione politica in via subordinata rispetto agli organi di direzione politica per gli atti adottati nell'ambito dell'indirizzo politico-amministrativo in via esclusiva dell'attività amministrativa della gestione e dei relativi risultati
La Pubblica Amministrazione, ai sensi della legge n. 241/90, può aggravare il procedimento amministrativo? sì, in ogni caso sì, ma per esigenze straordinarie anche immotivate, imposte dallo svolgimento dell'istruttoria no sì, ma per esigenze straordinarie e motivate, imposte dallo svolgimento dell'istruttoria
La legge n. 205/2000 reca innovazioni in materia di giurisdizione del Tribunale superiore delle acque? no no, eccetto che per la previsione della figura del commissario ad acta sì, attribuendo alcune materie, prima di sua competenza, alla giurisdizione del giudice ordinario sì, attribuendo alcune materie, prima di sua competenza, alla giurisdizione del giudice amministrativo
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi è istituita presso: il Garante per la protezione dei dati personali la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Corte dei Conti l'Ufficio del Difensore civico
Una volta emanato il provvedimento conclusivo, il responsabile del procedimento: deve curare la fase integrativa dell'efficacia ha esaurito la sua funzione deve rendere pubblici gli atti interni del procedimento deve avvisare il destinatario del termine entro cui è possibile ricorrere
Può il responsabile del procedimento adottare anche l'atto finale? solo se è anche l'organo competente all'adozione, altrimenti deve concludere l'istruttoria formulando una proposta motivata sì, in ogni caso sì, se trattasi di atto di autotutela no, mai
Qual è il termine entro il quale il TAR deve pronunciarsi sul ricorso presentato contro il diniego al diritto di accesso ai documenti amministrativi? 60 giorni dalla data dell'istanza di accesso 30 giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso 90 giorni dalla data dell'istanza di accesso 45 giorni dalla data dell'istanza di accesso
Al personale trasferito alle Regioni e agli Enti locali ai sensi della legge n. 59/97: si applica apposita disciplina individuata con atto regolamentare è comunque garantito il mantenimento della posizione retributiva anche se non maturata è comunque garantito il mantenimento della posizione retributiva già maturata non si applica la disciplina sul trattamento economico prevista dal contratto collettivo nazionale
Quale caratteristica, tra le seguenti, distingue i regolamenti dagli altri atti comunitari? l'obbligatorietà la facoltatività la portata generale la diretta applicabilità
La legge n. 59/97 ha introdotto nuovi termini per la conclusione dei procedimenti amministrativi? no, ha soltanto indicato, quale principio per l'emanazione dei regolamenti in materia, la riduzione dei termini sì, li ha introdotti sì, fissando un unico termine di 120 giorni no, non detta alcuna norma in materia
La sentenza di primo grado del Giudice amministrativo: è esecutiva solo se passata in giudicato non è immediatamente esecutiva è immediatamente esecutiva solo in materia di pubblico impiego è immediatamente esecutiva
Il trattamento di dati personali da parte di privati o Enti pubblici economici è ammesso: con il silenzio- assenso dell'interessato previo parere del Garante dei dati personali con il consenso espresso dall'interessato e documentato per iscritto con il consenso espresso dall'interessato anche verbalmente
I regolamenti, nella gerarchia delle fonti dell'ordinamento italiano, sono classificati come: atti necessitati atti di normazione ordinaria decretazione d'urgenza atti di normazione secondaria
Il Dlgs 165/01 ha soppresso il potere di revoca degli atti dirigenziali da parte del Ministro? sì il Dlgs 165/01 non detta norme a riguardo no no, ha soppresso solo il potere di avocazione
In materia di diritto amministrativo, che cos'è il decentramento? è un principio di organizzazione secondo il quale le funzioni sono dislocate sul territorio vicino alla collettività cui le medesime funzioni sono rivolte è un principio di organizzazione che consente agli organi periferici di svolgere le proprie funzioni autonomamente è un principio di organizzazione che affida piena autonomia agli Enti territoriali è la devoluzione ad Enti privati di funzioni pubbliche
A norma del Dlgs 165/01 sono disciplinati dai rispettivi ordinamenti, tra gli altri: i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni i magistrati ordinari amministrativi e contabili i dipendenti degli Enti pubblici economici i dipendenti degli Enti che svolgono la loro attività nel settore della pubblica assistenza
Ai fini del DPR 445/2000, Testo Unico sulle "Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa", per documento informatico si intende: il documento cartaceo conforme a quello rappresentato nel sistema informatico la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti un documento munito di fotocopia rilasciato su supporto magnetico o informatico dall'Amministrazione competente l'insieme delle risorse di calcolo, degli apparati, delle reti di comunicazione utilizzati dalle Amministrazioni
Si ha delega di poteri quando l'autorità amministrativa: riceve per legge potestà legislativa concede speciali poteri ad un privato concede ad altro organo la facoltà di esercitare i propri poteri senza però trasferirli si spoglia dei poteri che trasferisce ad altro soggetto
Con la pubblicità del documento amministrativo si intende realizzato, ai sensi del DPR 352/92, il diritto di accesso? sì, ma solo nei confronti dei soggetti diversi dal destinatario diretto del provvedimento no, in nessun caso sì, in ogni caso sì, ma solo in assenza di istanze formali
L'Amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo: mediante notificazione in via amministrativa mediante comunicazione telefonica o pubblicazione su quotidiano di carattere nazionale mediante notificazione a norma del codice di procedura civile mediante comunicazione personale
I documenti amministrativi, ai sensi del DPR 352/92, possono essere sottratti all'accesso quando è sufficiente il differimento? sì, possono esserlo se la Pubblica Amministrazione non ritiene di poter individuare la durata del differimento No, non possono esserlo sì, ma per le sole categorie di documenti individuate con apposito decreto ministeriale sì, possono esserlo
Quando fu introdotta la V Sezione del Consiglio di Stato? nel 1907 nel 1890 nel 1920 nel 1924
Cosa consegue alle dimissioni del Sindaco, divenute irrevocabili? la decadenza della sola Giunta l'attribuzione al Vice Sindaco delle relative funzioni la nomina di un Commissario la rinnovazione delle elezioni del Sindaco
I rapporti sindacali e gli istituti della partecipazione, anche con riferimento agli atti interni di organizzazione, aventi riflessi sul rapporto di lavoro: sono disciplinati dai contratti collettivi nazionali sono disciplinati con regolamento adottato dal Presidente della Repubblica sono disciplinati con atti adottati dai vertici delle Amministrazioni pubbliche sono disciplinati dalla legge
Ai sensi del R.D. 642/07, il ricorso giurisdizionale amministrativo privo della sottoscrizione delle parti o di una di esse e dell'avvocato, ovvero del solo avvocato munito di mandato speciale è: inefficace annullabile nullo irregolare
L'organo competente ad esprimere il parere sul ricorso straordinario è: la Corte dei Conti il TAR il Consiglio di Stato L'adunanza plenaria del Consiglio di Stato
La carta d'identità elettronica deve necessariamente contenere: il gruppo sanguigno i dati biometrici il codice fiscale lo stato civile
Il ricorso al Capo dello Stato è ammesso contro: un provvedimento già impugnato davanti al TAR un provvedimento non definitivo un provvedimento definitivo non impugnato dinanzi al TAR un provvedimento definitivo per vizi di merito
La rappresentazione elettromagnetica del contenuto di atti formati dalla Pubblica Amministrazione è considerata documento amministrativo? sì, ma solo se si tratta di atti lesivi per l'interessato no, in nessun caso no, ma lo è solo ai fini dell'accesso sì, in ogni caso
L'accoglimento della richiesta di accesso a un documento amministrativo, ai sensi del DPR 352/92: non comporta la facoltà di accesso ai documenti in esso richiamati qualora la richiesta provenga da un privato comporta la facoltà di accesso agli altri documenti nello stesso richiamati e appartenenti allo stesso procedimento comporta l'obbligo di visionare anche gli altri documenti nello stesso richiamati e appartenenti allo stesso procedimento non comporta la facoltà di accesso agli altri documenti nello stesso richiamati e appartenenti allo stesso procedimento
In base al Dlgs 165/01, la definizione degli obiettivi e dei programmi da attuare e la verifica della rispondenza dei risultati della gestione agli indirizzi impartiti spetta: ai dirigenti generali di livello C agli organi di gestione a funzionari di VIII livello agli organi di Governo
Secondo quanto dettato dalla legge n. 59/97, il Governo: delega all'ARAN il compito di integrare la disciplina del lavoro pubblico con quella del lavoro privato non è delegato al completamento dell'integrazione della disciplina del lavoro pubblico con quella del lavoro privato la legge citata non detta niente riguardo all'integrazione della disciplina del lavoro pubblico con quella del lavoro privato è delegato ad emanare decreti legislativi diretti anche a completare l'integrazione della disciplina del lavoro pubblico con quella del lavoro privato
L'obbligo del pubblico dipendente di non divulgare notizie delle quali lo stesso sia venuto a conoscenza a causa del servizio, rientra nell'obbligo più generale di: comportamento in servizio osservanza dei doveri verso i superiori rimostranza osservanza del segreto d'ufficio
A norma del DPR 445/2000, la firma digitale la cui apposizione è autenticata dal notaio o da altro pubblico ufficiale: attribuisce alla scrittura privata l'efficacia di atto pubblico è valida ad ogni effetto di legge se non viene disconosciuta ai sensi dell'art. 214 del codice di procedura civile non ha maggiore efficacia probatoria di quella priva di autentica si considera riconosciuta ai sensi dell'art. 2703 del codice civile
Quale onere incombe sulla segreteria del TAR a seguito del deposito da parte dell'Amministrazione del provvedimento impugnato e degli atti e documenti in base ai quali l'atto è stato emanato? la segreteria deve dare immediata comunicazione del deposito al collegio nessun onere la segreteria si limita ad inserire gli atti depositati nel fascicolo processuale la segreteria deve dare comunicazione alle parti costituite dell'avvenuto deposito
Ai sensi della legge n. 59/97, all'estensione ai dirigenti generali del regime di diritto privato del rapporto di lavoro provvedono: i decreti legislativi del Governo le leggi ordinarie dello Stato i regolamenti amministrativi i decreti ministeriali
Quando il potere giurisdizionale su una data controversia appartiene ad un giudice facente parte di un ordine diverso da quello cui appartiene il giudice adito per l'impugnazione di un atto amministrativo, si ha: difetto di giurisdizione difetto di competenza astensione del giudice ricusazione del giudice
A norma della legge n. 15/68, come modificata dal DPR 445/2000, si può comprovare con dichiarazione, anche contestuale all'istanza prodotta in sostituzione della normale certificazione: il decesso del discendente non oltre il primo grado il decesso del discendente lo stato di invalido di guerra il decesso del discendente non oltre il secondo grado
È consentita la motivazione "per relationem" di un provvedimento dell'Amministrazione, che risulti cioè da altro atto richiamato nel provvedimento stesso? no, a meno che tale atto contenente la motivazione sia un atto strettamente connesso a quello che ne è privo sì sì, ma solo quando si tratti di atti presupposti no, mai, essendo la motivazione parte essenziale dell'atto
I certificati e gli estratti di stato civile: conservano efficacia per il periodo di 1 anno sono validi in tutto il territorio della Repubblica sono validi solo in ambito regionale devono essere in bollo, a pena di invalidità
Nell'ottica della riorganizzazione interna degli uffici della P.A., le funzioni di staff e di line, ai sensi della legge n. 59/97, risulteranno ulteriormente diversificate? no, saranno unificate no, la legge n. 59/97 espressamente le esclude dall'ambito degli obiettivi della riorganizzazione in argomento la legge n. 59/97 non fissa quale obiettivo della riorganizzazione della P.A. la diversificazione delle funzioni in argomento sì, saranno ulteriormente diversificate
Il procedimento amministrativo conseguente ad istanza di parte deve essere obbligatoriamente concluso: entro 120 giorni dall'istanza previa audizione degli interessati entro 60 giorni dall'istanza mediante adozione di un provvedimento espresso
I controlli preventivi sugli atti amministrativi influiscono: sulla regolarità dell'atto controllato sull'efficacia dell'atto controllato sulla validità dell'atto controllato sulla perfezione dell'atto controllato
Nel nostro ordinamento, per quanto concerne il rapporto tra i poteri di indirizzo e controllo di spettanza politica e quelli gestionali e amministrativi di pertinenza dirigenziale, vige: il principio di alternatività il principio di netta distinzione dei ruoli e delle funzioni il principio di integrazione funzionale di ruoli e funzioni il principio di sussidiarietà
Ai sensi della legge n. 241/90, deve mantenere il segreto d'ufficio: il soggetto non appartenente alla Pubblica Amministrazione che abbia conoscenza di atti amministrativi l'Amministrazione nel suo complesso il dipendente-persona fisica l'ufficio o organo a cui appartiene il dipendente-persona fisica che gestisce l'informazione o la notizia coperta da segreto d'ufficio
Ai sensi del Dlgs 165/01, ai dirigenti spetta l'adozione degli atti che impegnano l'Amministrazione verso l'esterno? no, non spetta loro sì, spetta loro in ogni caso sì, ma solo dopo che abbiano ricevuto l'assenso del Ministro no, tale compito spetta all'organo politico
In quali fasi si articola la progettazione dei lavori pubblici? preliminare, definitiva ed esecutiva preliminare e definitiva anche solo esecutiva, se l'importo dei lavori non supera la c.d. soglia comunitaria definitiva ed esecutiva
Quando l'oggetto dell'atto amministrativo è inesistente l'atto è: inesistente suscettibile di integrazione successiva inefficace inopportuno
La Conferenza di servizi è: un organo collegiale una peculiare modalità organizzativa dell'agire amministrativo un ente pubblico un servizio pubblico
Quale delle seguenti normative riguarda gli appalti pubblici di forniture, in attuazione delle direttive comunitarie? il decreto legislativo 19 dicembre 1991 n. 406 il decreto legislativo 24 luglio 1992 n. 358 il DPR 28 dicembre 2000 n. 445 il DPR 27 giugno 1992 n. 352
Ai sensi del Dlgs 165/01 e successive modifiche, la determinazione dei limiti massimi delle aspettative e dei permessi sindacali nel settore pubblico viene stabilita: dalla contrattazione collettiva dal Ministro competente dalla contrattazione individuale dal Presidente del Consiglio dei Ministri
La legge n. 241/90 stabilisce che il rifiuto, il differimento e la limitazione all'accesso ai documenti amministrativi devono essere motivati? la suddetta legge stabilisce che solo il rifiuto deve essere motivato sì, ma solo se incidono su diritti della personalità sì, lo stabilisce no, non lo stabilisce
Il ricorso in opposizione può essere proposto: per soli motivi di merito per la tutela di qualsiasi posizione soggettiva sia per motivi di legittimità che di merito e a tutela di interessi legittimi e dei diritti soggettivi solo per motivi di legittimità e a tutela di interessi legittimi e dei diritti soggettivi sia per motivi di legittimità che di merito e a tutela solo dei diritti soggettivi
La Conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori: con la maggioranza dei due terzi dei partecipanti, in prima votazione, e a maggioranza dei presenti nella seconda votazione con la maggioranza qualificata dei due terzi dei partecipanti a maggioranza dei presenti all'unanimità
L'affidamento dei lavori a trattativa privata è ammesso: esclusivamente nei casi stabiliti dalla legge in tutte le ipotesi previste dal Regolamento dell'Ente solo per gli appalti comunitari solo per gli appalti di servizi e forniture
La revoca di un atto amministrativo avviene: nei confronti di atti nulli solo per vizi di merito solo per vizi di legittimità per vizi di legittimità e di merito
Con la riforma del 1971, istitutiva dei TAR, è diventato giudice di II grado contro le sentenze dei TAR: il Consiglio di Stato la Corte dei Conti il Tribunale ordinario il Tribunale Amministrativo Regionale di secondo grado
Le Pubbliche Amministrazioni possono conferire ai dipendenti incarichi non compresi nei compiti e doveri d'ufficio? solo nei casi individuati dai contratti collettivi solo se previsti e disciplinati da legge ovvero siano espressamente autorizzati no, mai sì, sempre
Il parere del Consiglio di Stato sul ricorso straordinario al Capo dello Stato: è facoltativo è conforme è obbligatorio è vincolante
Le copie dei documenti oggetto di accesso ai sensi della L. 241/1990, se l'interessato lo richiede, possono essere autenticate? No sì, ma solo quando non vengano in rilievo esigenze di riservatezza dell'Amministrazione sì sì, ma solo quando la richiesta di accesso non attenga ad atti del procedimento, ma riguardi il provvedimento conclusivo
Nei giudizi innanzi al TAR l'incompetenza per territorio è rilevabile d'ufficio? no sì, solo in primo grado sì, su segnalazione di parte sì, in ogni caso
Ai sensi del Dlgs 165/01, gli atti di competenza dirigenziale sono soggetti ad avocazione da parte del Ministro? sì, in ogni caso no, non lo sono no, solo a revoca sì, per particolari motivi di necessità ed urgenza
Ai sensi del DPR 1199/71, in ipotesi di ricorso gerarchico, entro quale termine i soggetti interessati possono presentare deduzioni e documenti? entro venti giorni dalla comunicazione del ricorso entro dieci giorni dalla comunicazione del ricorso entro trenta giorni dalla comunicazione del ricorso entro novanta giorni dalla comunicazione del ricorso
Nei Comuni con popolazione inferiore a quindicimila abitanti l'elezione dei consiglieri comunali si effettua con: sistema misto sistema proporzionale con premio di maggioranza sistema maggioritario sistema proporzionale
A norma della legge n. 1034/71, i ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale si trattano in pubblica udienza: in ogni caso salvo che la legge non preveda il procedimento in Camera di consiglio solo nei casi in cui il Giudice amministrativo abbia giurisdizione di merito solo nel caso in cui lo ordini il Presidente d'Ufficio per ragioni di opportunità
Si ha delega di poteri quando: l'Autorità Amministrativa concede speciali poteri ad un privato l'Autorità Amministrativa trasferisce dal delegante al delegato la titolarità di un potere l'Autorità Amministrativa trasferisce dal delegante al delegato soltanto l'esercizio di un potere un potere non può, per legge, essere esercitato dal delegante
Ai sensi del Codice della PA digitale (DLgs 82/2005) i Cittadini: hanno diritto a richiedere ed ottenere la trasmissione di atti in formato digitale a prescindere dalle tecnologie in possesso presso le PA. possono richiedere l'utilizzo degli strumenti digitali presso gli URP delle Amministrazioni Centrali e dei Gestori di pubblici servizi hanno diritto a richiedere ed ottenere l'uso delle tecnologie nelle comunicazioni con le pa centrali e con i gestori di pubblici servizi
La posta elettronica certificata viene definita nel DPR 68/2002 come Quel sistema elettronico di trasmissione dei documenti informatici nel quale è fornita al mittente la documentazione elettronica attestante l'invio e la consegna di documenti informatici Il sistema elettronico di trasmissione di documenti informatici nel quale è necessaria l'apposizione di una firma elettronica avanzata Quel sistema elettronico attraverso il quale la PA può sostituire lo strumento ordinario postale per le comunicazioni inerenti i propri provvedimenti
La partecipazione democratica elettronica consiste Nelle procedure informatizzate legate alla partecipazione al procedimento amministrativo Nella volontà dello Stato di superamento del cd. "digital divide" Nel favore da parte dello Stato verso un uso delle tecnologie per l'esercizio dei diritti politici e civili sia individuali che collettivi
I rapporti tra Stato Regioni ed autonomie locali (art. 14 CAD) Sono regolati da Convenzioni sull'interoperabilità dei sistemi informatici Vengono definiti normativamente attraverso la Conferenza Unificata Sono dettati dallo Stato nel senso del coordinamento informatico
Tra le funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di innovazione e tecnologie rientra tra l'altro: la definizione con proprie Direttive di linee strategiche, di pianificazione e delle aree di intervento dell'innovazione nelle pa centrali; la verifica dell'attuazione spetta a ciascuna Amministrazione Centrale. Il controllo di legittimità sulla struttura regolamentare interna delle pa centrali per l'esecuzione dei procedimenti amministrativi digitali. la definizione con proprie Direttive di linee strategiche, di pianificazione e delle aree di intervento dell'innovazione nelle pa centrali con la verifica dell'attuazione
Il CNIPA (Centro Nazionale per l'informatica nella PA) ha l'obiettivo primario di dare supporto alla pubblica amministrazione nell'utilizzo efficace dell'informatica per migliorare la qualità dei servizi e contenere i costi dell'azione amministrativa Unifica in sé due organismi preesistenti: l'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione ed il Centro tecnico per i sistemi informativi territoriali opera per indirizzare l'operato del Ministro per l'innovazione e le Tecnologie
Le funzioni di Consulenza verso il Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di sviluppo ed attuazione dell'innovazione tecnologica nelle amministrazioni dello Stato Sono attribuite ai Centri Regionali di Competenza Sono attribuite alla Conferenza permanente per l'innovazione tecnologica Sono attribuite alla Commissione Interministeriale per l'attuazione dei progetti informatici nella pa.
L'art. 19 del CAD prevede l'istituzione Di una banca dati di legislazione generale nazionale e regionale. Di una banca dati in materia di Progetti di riuso dei sistemi informatici Di una banca dati per la legislazione in materia di Pubblico Impiego
lI documento informatico soddisfa il requisito legale della forma scritta Se sottoscritto con firma elettronica semplice, firma elettronica qualificata o con firma digitale nel rispetto delle Regole Tecniche indicate con Decreti del PCM Se sottoscritto con firma digitale nel rispetto delle Regole Tecniche indicate con Decreti del Presidente della Repubblica Se sottoscritto con firma elettronica qualificata o con firma digitale nel rispetto delle Regole Tecniche indicate con Decreti del PCM
lI documento informatico sottoscritto con firma digitale Ha l'efficacia prevista all'art. 2702 del CC Non prevede la prova contraria di riconducibilità al titolare. È liberamente valutabile in giudizio, tenuto conto delle sue caratteristiche oggettive di qualità e sicurezza
Il Certificato della firma elettronica avanzata Se scaduto può esserne confermata la validità dal titolare Non deve essere revocato, scaduto o sospeso Può essere sospeso per una sola volta
Per la piena efficacia delle copie o riproduzione informatica di atti pubblici È sufficiente la trasmissione on line al destinatario dalla casella di posta elettronica certificata di colui il quale le rilascia È necessaria l'associazione alle copie di una dichiarazione cartacea sottoscritta da colui il quale le rilascia È necessaria l'apposizione della firma digitale di colui il quale le rilascia
Chi può svolgere l'attività di Certificatore Qualificato di firme elettroniche? Le Persone giuridiche private ma non le PA Anche le Società di persone. Anche le Pubbliche Amministrazioni
La vigilanza sui Certificatori Qualificati di firme elettroniche è di competenza Del Ministro per l'innovazione Tecnologica Del CNIPA Della Guardia di Finanza
I Pagamenti informatici si possono effettuare Tra Pubbliche Amministrazioni e tra PA e Privati Solo tra Pubbliche Amministrazioni Solo tra PA e Privati
Il Fascicolo Informatico non può contenere i documenti dematerializzati delle pa contiene gli atti, i documenti ed i dati del procedimento da chiunque formati contiene solo i documenti formati originariamente in via digitale
Per dematerializzazione di documenti pubblici si intende L'archiviazione degli atti pubblici presso apposite strutture private per le quali viene stipulata apposita convenzione La distruzione degli atti decorso il tempo massimo di conservazione il recupero su supporto informatico dei documenti e degli atti cartacei
Ai sensi dell'art. 44 del CAD quali tra gli altri requisiti deve garantire il sistema di conservazione dei documenti informatici? La fruibilità On Line dei documenti da parte della cittadinanza L'integrità, la leggibilità e l'agevole reperibilità del documento L'accesso riservato da parte dei soggetti li hanno formati
Soddisfano il requisito della forma scritta I documenti trasmessi per via telematica od informatica, ad esclusione del fax I documenti trasmessi per via telematica o informatica, ivi compreso il fax. I soli documenti trasmessi per via postale
Gli Addetti alle operazioni di trasmissione per via telematica di atti Hanno l'obbligo di segretezza possono sempre rendere pubblici gli atti salvo disposizione contraria del mittente in nessun caso possono duplicare la corrispondenza
Ai fini delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni, le Amministrazioni rendono disponibili per via telematica: schemi e programmi moduli e formulari modelli e schemi
Le base di dati di interesse nazionale Sono le informazioni informatiche utilizzabili dalle PA per l'esercizio delle proprie funzioni conservate presso il Ministero dell'interno Sono informazioni informatiche, individuate dal Presidente del Consiglio, la cui conoscenza è utilizzabile dalle PA per l'esercizio delle proprie funzioni Sono informazioni attinenti la sicurezza e l'ordine pubblico individuate con Decreto del Ministro dell'Interno
Le istanze presentate alle Pubbliche Amministrazioni per via telematica Sono valide se sottoscritte con firma digitale, pur avendo valore giuridico diverso rispetto alla firma autografa posta dinanzi al dipendente addetto al procedimento Sono valide solo se sottoscritte con firma elettronica avanzata Sono valide se l'autore è identificato dal sistema informatico con l'uso della carta d'identità elettronica
La Carta d'identità elettronica Deve contenere le procedure informatiche occorrenti per la firma elettronica Può contenere le procedure informatiche occorrenti per la firma elettronica Deve contenere le opzioni di carattere sanitario previste dalla legge
Per la realizzazione di progetti finalizzati ad appalti di lavori e servizi ad alto contenuto di innovazione tecnologica, le Amministrazioni Pubbliche Possono utilizzare il concorso di idee Devono utilizzare l'appalto-concorso Devono avvalersi dei Progetti CNIPA già realizzati
La Banca dati dei programmi informatici riutilizzabili nella pa È detenuta dal Dipartimento per l'innovazione Tecnologica È detenuta dal CNIPA È detenuta presso la CONSIP
Il Riuso dei programmi informatici nella PA Viene sancito da una apposita Commissione presso il CNIPA sulla base della fungibilità dei programmi Deve essere previsto nei contratti di acquisizione di programmi informatici È sempre ammesso
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 42/2005, chi definisce i criteri e ne verifica l'applicazione in merito alla iscrizione, sospensione e cancellazione dagli elenchi dei fornitori qualificati SPC? La Commissione di coordinamento del SPC. L'Ufficio Il, Ufficio studi e tecnologie del MIT. Il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione.
Ai fini del D.Lgs. n. 42/2005, per «cooperazione applicativa» si intende... La parte del sistema pubblico di connettività finalizzata all'interazione tra i sistemi informatici delle pubbliche amministrazioni per garantire l'integrazione delle informazioni e dei procedimenti amministrativi. L'insieme dei servizi di trasporto di dati e di interoperabilità di base. I servizi per la realizzazione, gestione ed evoluzione di strumenti per lo scambio di documenti informatici fra le pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini.
Dispone il D.Lgs. n. 82/2005 che lo sportello unico per le attività produttive... Non può ricevere istanze e dichiarazioni in via telematica. È realizzato in modalità informatica ed eroga i propri servizi verso l'utenza anche in via telematica. Deve essere obbligatoriamente previsto solo nelle Amministrazioni centrali dello Stato.
A norma del D.P.R. n. 68/2005 sono soggetti del servizio di posta elettronica certificata il mittente, il destinatario e il gestore del servizio. Il mittente è... L'utente che si avvale del servizio di posta elettronica certificata per la ricezione di documenti prodotti mediante strumenti informatici. Il soggetto, pubblico o privato, che eroga il servizio di posta elettronica certificata e che gestisce domini di posta elettronica certificata. L'utente che si avvale del servizio di posta elettronica certificata per la trasmissione di documenti prodotti mediante strumenti informatici.
La digitalizzazione della P.A. trova la sua cornice normativa nell'approvazione di due riforme organiche che costituiscono la base per l'evoluzione dell'e-Government, ovvero... Il D.P.R. n. 445/2000 - TU. in materia di documentazione amministrativa e il D.Lgs. n. 82/2005 - Codice dell'Amministrazione digitale. Il D.Lgs. n. 42/2005 - Sistema Pubblico di Connettività e Cooperazione e il D.Lgs. n. 82/2005 - Codice dell'Amministrazione digitale. Il D.Lgs. n. 42/2005 - Sistema Pubblico di Connettività e Cooperazione e la Dir.Min 18 novembre2005- Linee guida per la P.A. digitale.
Garantire l'interazione della P.A. centrale e locale con tutti gli altri soggetti connessi a Internet, nonché con reti di altri enti, promuovendo l'erogazione di servizi di qualità e la miglior fruibilità da parte di cittadini e imprese... È una finalità del SPC. È una finalità del CNIPA. È una finalità del Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle P.A.
lI SPC è... Il sistema pubblico di connettività. Il sistema pubblico di comunicazione. Il sistema pubblico condivisibile.
Cli sportelli unici devono consentire l'invio di istanze, dichiarazioni, documenti e ogni altro atto trasmesso dall'utente in via telematica e sono integrati con i servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni? Sì, ma solo gli sportelli unici dei Ministeri. Sì, lo prevede espressamente il Codice dell'amministrazione digitale. No, il Codice dell'amministrazione digitale nulla dispone riguardo agli sportelli unici, che sono regolati dal D.P.R. n. 447/1998.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 42/2005, chi promuove il recepimento degli standard necessari a garantire la connettività, l'interoperabilità di base e avanzata, la cooperazione applicativa e la sicurezza del Sistema? La Commissione di coordinamento del CNS. La Commissione di coordinamento del SPC. L'Ufficio Il, Ufficio politiche per la digitalizzazione della P.A del MIT.
Dispone il D.Lgs. n. 82/2005 che lo Stato promuove iniziative volte a favorire lalfabetizzazione informatica dei cittadini, anche al fine di favorire lutilizzo dei servizi telematici delle P.A., con particolare riguardo... Ai giovani in età scolare. Alle persone anziane. Alle categorie a rischio di esclusione.
Quale fonte legislativa definisce e disciplina la Rete internazionale delle pubbliche amministrazioni, interconnessa al SPC? D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82. D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 42. D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.
Dispone il D.Lgs. n. 82/2005 che al fine di promuovere la massima efficacia ed efficienza dello sportello unico, anche attraverso ladozione di modalità omogenee di relazione con gli utenti nell'intero territorio nazionale Il CNIPA elabora ogni anno un modello tecnico-operativo unico per tutti i Comuni e per tutte le imprese. Lo Stato, d'intesa con la Conferenza unificata individua uno o più modelli tecnico-organizzativi di riferimento, tenendo presenti le migliori esperienze realizzate che garantiscano l'interoperabilità delle soluzioni individuate. Ogni Regione, sentiti le Provincie e i Comuni, individua il suo modello tecnico-organizzativo di riferimento.
Quali dei seguenti requisiti dovranno essere soddisfatti, oltre a quelli previsti per liscrizione negli elenchi dei fornitori qualificati del SPC, limitatamente ai fornitori dei servizi di connettività? Disponibilità di adeguate infrastrutture e servizi di comunicazioni elettroniche. Possesso di adeguati requisiti finanziari e patrimoniali, anche dimostrabili per il tramite di garanzie rilasciate da terzi qualificati. Possesso di comprovate conoscenze ed esperienze tecniche nella gestione delle reti e servizi di comunicazioni elettroniche, anche sotto il profilo della sicurezza e della protezione dei dati.
Ladeguato supporto normativo in materia di dematerializzazione dei documenti, comunicazione elettronica, interazione a distanza, circolarità e standardizzazione di dati, multicanalità, accessibilità, nuove competenze professionali... È fornito dal decreto legislativo concernente il Sistema Pubblico di Connettività e Cooperazione (SPC) e dal Codice dell'Amministrazione digitale. È fornito dal decreto legislativo concernente il Sistema Pubblico di Connettività e dalla Direttiva Ministeriale sulle Linee guida in materia di digitalizzazione dell'amministrazione. È fornito dal Codice dell'Amministrazione digitale e dal Regolamento recante disposizioni per l'utilizzo della posta elettronica certificata.
La Dir.Min. 18 novembre 2005 (Linee guida per la Pubblica Amministrazione digitale)... Vuole costituire un momento di riflessione e di stimolo per questa ulteriore e nuova sfida alla quale tutta la P.A. è chiamata indicando alcuni punti fondamentali dei quali le amministrazioni dovranno assicurare l'attuazione. Detta le disposizioni per attuare i controlli previsti dal Codice dell'amministrazione digitale. Sancisce obblighi e fissa termini in vista dei quali è necessario che le amministrazioni si preparino adeguatamente nell'utilizzo delle ICT.
Le comunicazioni di documenti tra P.A. avvengono di norma mediante lutilizzo della posta elettronica; esse sono valide ai fini del procedimento amministrativo una volta che ne sia verificata la provenienza. Ai fini della verifica esse... Sono valide se sono sottoscritte con firma digitale o altro tipo di firma elettronica qualificata. Sono valide solo se sono dotate di protocollo informatizzato. Sono valide solo se trasmesse attraverso sistemi di posta elettronica certificata di cui al D.P.R. n. 68/2005.
La Dir.Min. 4 gennaio 2005 (Linee guida in materia di digitalizzazione dell'amministrazione) è stata emanata... Dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dal Ministro per la funzione pubblica. Dal Ministro per l'innovazione e le tecnologie.
Ai fini del Codice dell'amministrazione digitale, per «chiave privata» si intende... L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche, utilizzato dal soggetto titolare, mediante il quale si appone la firma digitale sul documento informatico. Il processo di coordinamento dei dati presenti in più archivi finalizzato alla verifica della corrispondenza delle informazioni in essi contenute. L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche destinato ad essere reso pubblico, con il quale si verifica la firma digitale apposta sul documento informatico dal titolare delle chiavi asimmetriche.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, Iinsieme dei dati in forma elettronica, allegati oppure connessi tramite associazione logica ad altri dati elettronici, utilizzati come metodo di autenticazione informatica è denominato... Firma elettronica. Firma digitale. Firma elettronica qualificata.
Ai fini del Codice dell'amministrazione digitale, per «certificato qualificato» si intende... Il certificato elettronico conforme ai requisiti di cui all'allegato I della direttiva 1999/93/CE, rilasciati da certificatori che rispondono ai requisiti di cui all'allegato Il della medesima direttiva. La possibilità di accedere ai dati senza restrizioni non riconducibili a esplicite norme di legge. Il documento rflasciato su supporto informatico per consentire l'accesso per via telematica ai servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni.
La posta elettronica certificata consente linvio di messaggi la cui trasmissione è valida agli effetti di legge? Solo nei casi espressamente elencati nel D.P.R. n. 68/2005. Solo a far data dal 01/01/2007. Sì, lo dispone espressamente il D.P.R. n. 68/2005.
A norma del D.Lgs. 82/2005 il sistema di conservazione dei documenti informatici garantisce, oltre allidentificazione certa del soggetto che ha formato il documento e dell'amministrazione o dell'area organizzativa omogenea di riferimento... Integrità del documento; rispetto delle misure di sicurezza previste dalla legge vigente. Integrità del documento; leggibilità e agevole reperibilità di documenti e informazioni identificative, inclusi i dati di registrazione e di classificazione originari. Integrità del documento; leggibilità e agevole reperibilità di documenti e informazioni identificative, inclusi i dati di registrazione e di classificazione originari; rispetto delle misure di sicurezza previste dalla legge vigente.
Cosa dispone il D.P.R. n. 68/2005 in merito alla ricevuta di accettazione e di avvenuta consegna di posta elettronica certificata? Il gestore utilizzato dal mittente fornisce al mittente stesso la ricevuta di accettazione nella quale sono contenuti i dati di certificazione che costituiscono prova dell'avvenuta spedizione di un messaggio di posta elettronica certificata. La ricevuta di avvenuta consegna è rilasciata entro 12 ore dalla consegna del messaggio di posta elettronica nella casella di posta elettronica messa a disposizione del destinatario dal gestore. La ricevuta di avvenuta consegna non può contenere in nessun caso la copia completa del messaggio di posta elettronica.
Quale tra i seguenti è stato un significativo risultato, rilevato sullo stato di attuazione degli obiettivi di digitalizzazione, così come indicato nella Dir.Min. 4-1 -2005? Nelle comunicazioni interne alla P.A. l'utilizzo della posta elettronica ha raggiunto circa il 90%. Circa il 50% dei servizi prioritari sono disponibili on-line, altri sono disponibili solo parzialmente. Sono state distribuite oltre 3,6 milioni di carte di firma digitale. Il CNIPA ha distribuito oltre 23.000 smart card ad altrettanti funzionari pubblici, con le quali vengono firmati digitalmente ogni giorno circa 3.000 mandati di pagamento.
Ai fini del D.Lgs. 82/2005, il documento didentità munito di fotografia del titolare rilasciato su supporto informatico dalle amministrazioni comunali con la prevalente finalità di dimostrare lidentità anagrafica del suo titolare... È denominato certificato elettronico. È denominato carta d'identità elettronica. È denominato validazione temporale.
Qual è una finalità del Sistema pubblico di connettività? Proporre le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni per la pubblica amministrazione. Fornire un'infrastruttura condivisa di interscambio che consenta l'interoperabilità tra tutte le reti delle pubbliche amministrazioni esistenti, favorendone lo sviluppo omogeneo su tutto il territorio nella salvaguardia degli investimenti effettuati. Predisporre una apposita procedura informatica utilizzabile da tutte le amministrazioni pubbliche in grado di consentire l'effettuazione di una conferenza di servizi in modo semplice ed univoco.
lI Presidente del Centro nazionale per linformatica nella pubblica amministrazione... È componente di diritto della Commissione di coordinamento del Sistema pubblico di connettività con funzioni di segretario. È componente di diritto e presiede la Commissione di coordinamento del Sistema pubblico di connettività. È componente di diritto della Commissione di coordinamento del Sistema pubblico di connettività e resta in carica tre anni come tutti gli altri componenti.
Ai fini del Codice dell'amministrazione digitale, per «chiave pubblica» si intende... L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche destinato ad essere reso pubblico, con il quale si verifica l firma digitale ppost sul documento informatico dl titolare delle chiavi simmetriche. L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche, utilizzato dal soggetto titolare, mediante il quale si appone la firma digitale sul documento informatico. Il processo di coordinamento dei dati presenti in più archivi finalizzato alla verifica della corrispondenza delle informazioni in essi contenute.
A norma del D.Lgs. n. 42/2005, chi gestisce le risorse condivise del SPC e le strutture operative preposte al controllo e supervisione delle stesse, per tutte le pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001? L'ufficio tecnico del SPC. Il CNIPA, nel rispetto delle decisioni e degli indirizzi forniti dalla Commissione di coordinamento del SPC. Il Presidente del CNIPA.
Llnsieme di tutte e sole le caselle di posta elettronica certificata il cui indirizzo fa riferimento, nell'estensione, ad uno stesso dominio della rete Internet, definito secondo standard propri di tale rete è denominato dal D.P.R. 68/2005... Dominio di posta elettronica certificata. Busta di trasporto. Log dei messaggi.
lI CNIPA è... La Commissione nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione. Il Centro nazionale per l'informazione nella pubblica amministrazione. Il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione.
Le disposizioni del Codice dell'amministrazione digitale... Si applicano anche all'esercizio delle attività e funzioni di ordine e sicurezza pubblica, difesa e sicurezza nazionale, e consultazioni elettorali. Si applicano nel rispetto della disciplina rilevante in materia di trattamento dei dati personali e, in particolare, delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali di cui al D.Lgs. n. 196/2003. Si applicano solo alle amministrazioni dello Stato e agli enti pubblici economici.
Ai fini del D.Lgs. n. 42/2005, per «interoperabilità evoluta» si intende... I servizi per la realizzazione, gestione ed evoluzione di strumenti per lo scambio di documenti informatici fra le pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini. La parte del sistema pubblico di connettività finalizzata all'interazione tra i sistemi informatici delle pubbliche amministrazioni per garantire l'integrazione delle informazioni e dei procedimenti amministrativi. I servizi idonei a favorire la circolazione, lo scambio di dati e informazioni, e l'erogazione fra le pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini.
A norma del D.P.R. n. 68/2005, sono soggetti del servizio di posta elettronica certificata... Il mittente, il destinatario, il certificatore e il gestore del servizio. Il mittente, il destinatario e il gestore del servizio. Il mittente, il destinatario e il titolare.
Il D.Lgs. n. 42/2005 individua i principi per la realizzazione del SPC. Tra essi... Non è compresa l'economicità nell'utilizzo dei servizi di rete, di interoperabilità e di supporto alla cooperazione applicativa. È compreso lo sviluppo architetturale ed organizzativo atto a garantire la natura federata, policentrica e non gerarchica del sistema. Non è compreso lo sviluppo del mercato e della concorrenza nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Per i necessari compiti istruttori la Commissione di coordinamento del Sistema pubblico di connettività può avvalersi della consulenza di uno o più organismi di consultazione e cooperazione? No, può avvalersi solo di organismi interregionali e territoriali sulla base di specifiche convenzioni. No, può avvalersi solo del CNIPA. Sì, istituiti con appositi accordi ai sensi dell'art. 9, comma 2, lettera c), del D.Lgs. n. 281/1997.
A chi si riferisce l'art. 2 del Codice dell'amministrazione digitale quando dispone che essi «assicurano la disponibilità, la gestione, laccesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale»? Le Amministrazioni centrali dello Stato e gli enti pubblici sottoposti a vigilanza ministeriale. Lo Stato, le regioni e le autonomie locali. Tutte le Amministrazioni dello Stato.
Quale fonte legislativa stabilisce le caratteristiche e le modalità per l'erogazione e la fruizione di servizi di trasmissione di documenti informatici mediante posta elettronica certificata? D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82. D.P.R. 11 febbraio 2005, n. 68. D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 42.
Cosa dispone il D.P.R. n. 68/2005 in merito alla ricevuta di accettazione e di avvenuta consegna di posta elettronica certificata? La ricevuta di avvenuta consegna non può contenere in nessun caso la copia completa del messaggio di posta elettronica. La ricevuta di avvenuta consegna fornisce al mittente prova che il suo messaggio di posta elettronica è effettivamente pervenuto all'indirizzo elettronico dichiarato dal destinatario e certifica il momento della consegna. La ricevuta di avvenuta consegna deve essere emessa anche a fronte della ricezione di una busta di trasporto non valida.
Le comunicazioni di documenti tra P.A. avvengono di norma mediante lutilizzo della posta elettronica; esse sono valide ai fini del procedimento amministrativo una volta che ne sia verificata la provenienza. Ai tini della verifica esse... Sono valide solo se trasmesse attraverso sistemi di posta elettronica certificata di cui al D.P.R. n. 68/2005. Sono valide anche quando è possibile accertarne la provenienza, secondo quanto previsto dalla normativa vigente o dalle regole tecniche di cui all'ari. 71 del D.Lgs. n. 82/2005. Sono valide solo se sono dotate di protocollo informatizzato.
lI D.Lgs. n. 42/2005 dispone che per liscrizione negli elenchi dei fornitori qualificati SPC è necessario che il fornitore soddisfi alcuni requisiti, tra i quali, rientra... L'esperienza comprovata nell'ambito della realizzazione, gestione ed evoluzione delle soluzioni di sicurezza informatica. Il possesso di comprovate conoscenze ed esperienze tecniche nella gestione delle reti e servizi di comunicazioni elettroniche, anche sotto il profilo della sicurezza e della protezione dei dati. Il possesso dei necessari titoli abilitativi di cui al D.Lgs. n. 259/2003, per l'ambito territoriale di esercizio dell'attività.
Dispone il D.Lgs. n. 42/2005 che gli scambi di documenti informatici tra le pubbliche amministrazioni nell'ambito del SPC... Sono preclusi alle amministrazioni diverse da quelle ministeriali. Avvengono nel rispetto delle procedure di cooperazione applicativa finalizzate allo svolgimento di procedimenti amministrativi e costituiscono invio documentale valido se realizzate nel rispetto delle regole tecniche e di sicurezza. Sono consentite solo tra amministrazioni centrali dello Stato.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, la persona fisica cui è attribuita la firma elettronica e che ha accesso ai dispositivi per la creazione della firma elettronica è denominata... Pubblica amministrazione. Titolare. Certificatore.
Ai fini del D.P.R. n. 68/2005, il registro informatico delle operazioni relative alle trasmissioni effettuate mediante posta elettronica certificata tenuto dal gestore prende il nome di... Log dei messaggi. Busta di trasporto. Dominio di posta elettronica certificata.
Ai fini del D.Lgs. n. 42/2005, per «connettività» si intende... I servizi per la realizzazione, gestione ed evoluzione di strumenti per lo scambio di documenti informatici fra le pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini. I servizi idonei a favorire la circolazione, lo scambio di dati e informazioni, e l'erogazione fra le pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini. L'insieme dei servizi di trasporto di dati e di interoperabilità di base.
A norma di quanto dispone l'art. 65 del D.Lgs. n. 82/2005 le istanze e dichiarazioni presentate alle P.A. per via telematica... Sono valide solo quando l'autore è identificato dal sistema informatico con l'uso della carta nazionale dei servizi. Sono valide se sottoscritte mediante la firma digitale, il cui certificato è rilasciato da un certificatore accreditato. Sono valide solo quando l'autore è identificato dal sistema informatico con l'uso della carta d'identità elettronica.
La Commissione di coordinamento del Sistema pubblico di connettività è formata da 13 componenti incluso il Presidente, scelti tra persone di comprovata professionalità ed esperienza nel settore... Nominati con decreto del Presidente della Repubblica. Nominati con decreto del Ministro per l'innovazione e le tecnologie. Nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
L'art. 3 del Codice dell'amministrazione digitale... Sancisce l'obbligo per le pubbliche amministrazioni di comunicare per via telematica con le altre pubbliche amministrazioni. Sancisce l'obbligo per le pubbliche amministrazioni di ricevere e inviare ad altre pubbliche amministrazioni la corrispondenza per via telematica con firma digitale. Sancisce il principio generale in base al quale i cittadini e le imprese hanno il diritto di «richiedere» e di «ottenere» l'uso delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni con le P.A centrali e con i gestori di pubblici servizi statali.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, il soggetto che presta servizi di certificazione delle firme elettroniche o che fornisce altri servizi connessi con queste ultime è denominato... Titolare. Certificatore. Pubblica amministrazione.
Cosa dispone il D.Lgs. n. 42/2005 in merito alla Rete internazionale della pubblica amministrazione? Le amministrazioni di cui all'ari. 1, comma 1, del D.Lgs. 39/1993, che abbiano l'esigenza di connettività verso l'estero, non sono tenute ad avvalersi dei servizi offerti dalla Rete internazionale, interconnessa al SPC. Le amministrazioni non ricomprese tra quelle di cui all'ari. 1, comma 1, del D.Lgs. 39/1993, ivi incluse le autorità amministrative indipendenti, possono aderire alla Rete internazionale. Le amministrazioni di cui all'ari. 1, comma 1, del D.Lgs. 39/1993, che dispongono di reti in ambito internazionale non sono tenute a migrare nella Rete internazionale.
La rilevazione sullo stato di attuazione degli obiettivi di digitalizzazione nella P.A. ha evidenziato il raggiungimento di significativi risultati. In particolare la Dir.Min. 4-1 -2005 segnala il seguente risultato... Le competenze informatiche del personale pubblico sono molto diffuse; i dati sulla formazione a distanza (e-learning) indicano una crescita superiore al 90% sebbene permanga poco rilevante il numero delle certificazioni ECDL o equivalenti. Sono state distribuite oltre 1,6 milioni di carte di firma digitale. Il CNIPA h distribuito oltre 23.000 smrt card ad altrettanti funzionari pubblici, con le quali vengono firmati digitalmente ogni giorno circa 3.000 mandati di pagamento. L'accesso on-line all'iter delle pratiche ha ormai superato 180%.
Gli atti e i documenti possono essere trasmessi alle pubbliche amministrazioni con luso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione? Sì, ma solo se inerenti il diritto di accesso. La trasmissione di atti e documenti con l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione è ad uso esclusivo delle e tra le amministrazioni dello Stato. Sì, se formati ed inviati nel rispetto della vigente normativa.
Qual è una finalità del Sistema pubblico di connettività? Fornire informazioni specifiche e documenti d'interesse individuale del cittadino o dell'impresa. Fornire servizi di connettività e cooperazione alle pubbliche amministrazioni che ne facciano richiesta, per permettere l'interconnessione delle proprie sedi e realizzare così anche l'infrastruttura interna di comunicazione. Proporre le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni per la pubblica amministrazione.
Per i necessari compiti istruttori la Commissione di coordinamento del Sistema pubblico di connettività. Si avvale del Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione. Si può avvalere solo della consulenza di uno o più organismi di consultazione e cooperazione istituiti con appositi accordi. Si può avvalere solo di organismi interregionali e territoriali sulla base di specifiche convenzioni.
Qual è una finalità del Sistema pubblico di connettività? Realizzare un modello di fornitura dei servizi multifornitore coerente con l'attuale situazione di mercato e le dimensioni del progetto stesso. Fornire informazioni relative a comunicazioni istituzionali (es. avviso circa la realizzazione da parte della singola amministrazione di un nuovo servizio). Predisporre una apposita procedura informatica utilizzabile da tutte le amministrazioni pubbliche in grado di consentire l'effettuazione di una conferenza di servizi in modo semplice ed univoco.
Quale tra i seguenti è stato un significativo risultato, rilevato sullo stato di attuazione degli obiettivi di digitalizzazione, così come indicato nella Dir.Min. 4-1 -2005? L'utilizzo del protocollo informatizzato, prerequisito della trasparenza amministrativa, ha raggiunto risultati ottimi in tutti i settori della P.A. arrivando ad una quota pari a circa il 75%. Attualmente 25 milioni di impegni e mandati di pagamento sono on line; nel corso del 2004 si è, infatti, esteso l'uso del Sicoge a quasi tutte le amministrazioni centrali (coprendo quasi il 100% dei capitoli di spesa delle stesse). Circa 180% dei servizi prioritari sono disponibili on-line, altri sono disponibili solo parzialmente.
lI D.Lgs. n. 42/2005 dispone che per liscrizione negli elenchi dei fornitori qualificati SPC è necessario che il fornitore soddisfi alcuni requisiti, tra i quali, rientra... Il possesso di comprovate conoscenze ed esperienze tecniche nella gestione delle reti e servizi di comunicazioni elettroniche, anche sotto il profilo della sicurezza e della protezione dei dati. Il possesso dei necessari titoli abilitativi di cui al D.Lgs. n. 259/2003, per l'ambito territoriale di esercizio dell'attività. La disponibilità di adeguate infrastrutture e servizi di comunicazioni elettroniche.
lI D.Lgs. n. 42/2005 dispone che per liscrizione negli elenchi dei fornitori qualificati SPC è necessario che il fornitore soddisfi alcuni requisiti, tra i quali, è compreso... Il possesso di adeguata rete commerciale e di assistenza tecnica. Il possesso di comprovate conoscenze ed esperienze tecniche nella gestione delle reti e servizi di comunicazioni elettroniche, anche sotto il profilo della sicurezza e della protezione dei dati. Il possesso dei necessari titoli abilitativi di cui al D.Lgs. n. 259/2003, per l'ambito territoriale di esercizio dell'attività.
La Commissione di coordinamento del Sistema pubblico di connettività... È convocata dal Presidente e si riunisce almeno 1 volta l'anno. È convocata dal Presidente e si riunisce almeno 4 volte l'anno. È convocata dal Ministro per l'innovazione e le tecnologie e si riunisce almeno 4 volte l'anno.
Per i necessari compiti istruttori la Commissione di coordinamento del Sistema pubblico di connettività si può avvalere di organismi interregionali e territoriali sulla base di specifiche convenzioni? Sì, si può avvalere solo di organismi interregionali e territoriali sulla base di specifiche convenzioni. No, si può avvalere solo del CNIPA. Sì, lo prevede espressamente il D.Lgs. n. 42/2005.
Richiedere ed ottenere luso delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni con le pubbliche amministrazioni centrali e con i gestori di pubblici servizi statali nei limiti di quanto previsto nel D.Lgs. n. 82/2005... Costituisce un diritto dei cittadini e delle imprese. Costituisce un diritto per le sole imprese. Costituisce un diritto per i soli cittadini.
Dispone l'art. 35 del D.Lgs. n. 82/2005 che i dispositivi sicuri e le procedure utilizzate per la generazione delle firme devono presentare requisiti di sicurezza tali da garantire che la chiave privata... Non possa essere derivata e che la relativa firma sia protetta da contraffazioni. Possa essere sufficientemente protetta dal titolare dall'uso da parte di terzi. Sia riservata; non possa essere derivata e che la relativa firma sia protetta da contraffazioni; possa essere sufficientemente protetta dal titolare dall'uso da parte di terzi.
Le disposizioni di cui al capo III del D.Lgs. n. 82/2005, relative alla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici, si applicano anche ai privati? Sì, si applicano anche ai privati ai sensi dell'art. 3 del D.P.R. n. 445/2000. No, si applicano solo alle amministrazioni centrali dello Stato e agli enti locali. No, ai privati si applicano solo le disposizioni di cui al capo Il concernenti i documenti informatici e le firme elettroniche.
Dispone il D.Lgs. 82/2005 che le P.A. centrali con sede nel territorio italiano consentono l'effettuazione dei pagamenti ad esse spettanti, a qualsiasi titolo dovuti, con luso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione... A decorrere dal 30 giugno 2007. A decorrere dal 30 giugno 2006. A decorrere dal 1° gennaio 2007.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005 la possibilità di utilizzare il dato anche trasferendolo nei sistemi informativi automatizzati di un'altra amministrazione è denominata... Fruibilità di un dato. Dato pubblico. Validazione temporale.
Le disposizioni di cui al capo IV del D.Lgs. n. 82/2005, relative alla trasmissione dei documenti informatici si applicano anche ai privati? Sì, si applicano anche ai privati ai sensi dell'art. 3 del D.P.R. n. 445/2000. No, ai privati si applicano solo le disposizioni di cui al capo III concernenti i documenti informatici e le firme elettroniche. No, si applicano solo alle amministrazioni centrali dello Stato e agli enti locali.
La Commissione di coordinamento del Sistema pubblico di connettività... È formata da 10 componenti escluso il Presidente, scelti tra persone di comprovata professionalità ed esperienza nel settore. È formata da 13 componenti incluso il Presidente, scelti tra persone di comprovata professionalità ed esperienza nel settore. È formata da 7 componenti incluso il Presidente, scelti tra persone di comprovata professionalità ed esperienza nel settore.
Ai fini del Codice dell'amministrazione digitale, per «carta nazionale dei servizi» si intende... Il certificato elettronico conforme ai requisiti di cui all'allegato I della direttiva 1999/93/CE, rilasciati da certificatori che rispondono ai requisiti di cui all'allegato Il della medesima direttiva. La possibilità di accedere ai dati senza restrizioni non riconducibili a esplicite norme di legge. Il documento rflasciato su supporto informatico per consentire l'accesso per via telematica ai servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni.
Dispone il Codice dell'amministrazione digitale che le pubbliche amministrazioni adottano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione con misure informatiche, tecnologiche e procedurali di sicurezza Nei rapporti interni e tra amministrazioni statali. Nei rapporti interni. Nei rapporti interni, tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 42/2005, chi promuove la cooperazione applicativa fra le pubbliche amministrazioni, nel rispetto delle regole tecniche? La Commissione di coordinamento del SPC. L'Ufficio Il, Ufficio politiche per la digitalizzazione della P.A del MIT. La Commissione di coordinamento del CNS.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 42/2005, chi verifica la qualità e la sicurezza dei servizi erogati dai fornitori qualificati del SPC? Il MIT. Il Servizio e-government per lo sviluppò del Capo del Dipartimento del MIT. La Commissione di coordinamento del SPC.
Quale fonte legislativa disciplina e definisce il sistema pubblico di connettività e la rete internazionale delle pubbliche amministrazioni? Direttiva Ministeriale 18 dicembre 2003. D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 42. D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82.
Le decisioni della Commissione di coordinamento del SPC... Sono assunte a maggioranza qualificata dei componenti. Sono assunte a maggioranza semplice dei componenti. Sono assunte a maggioranza semplice o qualificata dei componenti in relazione all'argomento in esame.
Il Registro informatico degli adempimenti amministrativi per le imprese previsto dal Codice dell'amministrazione digitale... Contiene l'elenco completo degli adempimenti amministrativi previsti dalle P.A. per l'avvio e l'esercizio delle attività di impresa, nonché i dati raccolti dalle amministrazioni comunali negli archivi informatici (art. 24 D.Lgs. 112/1998). Si articola in base ai distretti individuati dal MIT (Distretto Nord, Sud e Centro). È istituito presso ogni C.C.I.A.A.
Il D.Lgs. n. 42/2005 dispone che per liscrizione negli elenchi dei fornitori qualificati SPC è necessario che il fornitore soddisfi alcuni requisiti, tra i quali, è compreso... Il possesso di comprovate conoscenze ed esperienze tecniche nella gestione delle reti e servizi di comunicazioni elettroniche, anche sotto il profilo della sicurezza e della protezione dei dati. Il possesso dei necessari titoli abilitativi di cui al D.Lgs. n. 259/2003, per l'ambito territoriale di esercizio dell'attività. Il possesso di adeguati requisiti finanziari e patrimoniali, anche dimostrabili per il tramite di garanzie rilasciate da terzi qualificati.
Dispone il D.Lgs. n. 42/2005 che quando la Commissione di coordinamento del Sistema pubblico di connettività esamina questioni di interesse della rete internazionale della pubblica amministrazione, è integrata... Da un rappresentante della U.E. Da un rappresentante del Ministero degli affari esteri. Da un rappresentante del MIT.
Qual è una finalità del Sistema pubblico di connettività? Fornire un insieme di servizi di connettività condivisi dalle P.A. interconnesse, definiti negli aspetti di funzionalità, qualità e sicurezza, ampiamente graduabili in modo da poter soddisfare le differenti esigenze delle P.A aderenti al SPC. Proporre le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni per la pubblica amministrazione. Fornire informazioni collegate a scadenze o adempimenti da assolvere nei confronti della pubblica amministrazione.
Quale è lo strumento informatico che le P.A. rilasciano ai cittadini per consentire loro di accedere, attraverso la rete, a quei servizi per i quali sia necessaria lidentificazione in rete del soggetto? Codice fiscale. Firma digitale. CNS.
Cosa dispone il D.Lgs. n. 42/2005 in merito alla Rete internazionale della pubblica amministrazione? Le amministrazioni di cui all'ari. 1, comma 1, del D.Lgs. 39/1993, che dispongono di reti in ambito internazionale non sono tenute a migrare nella Rete internazionale. Le amministrazioni di cui all'ari. 1, comma 1, del D.Lgs. 39/1993, che abbiano l'esigenza di connettività verso l'estero, sono tenute ad avvalersi dei servizi offerti dalla Rete internazionale, interconnessa al SPC. Le amministrazioni non ricomprese tra quelle di cui all'ari. 1, comma 1, del D.Lgs. 39/1993, ivi incluse le autorità amministrative indipendenti, devono aderire alla Rete internazionale.
A norma del D.Lgs. n. 42/2005 chi promuove levoluzione del modello organizzativo e dell'architettura tecnologica del SPC in funzione del mutamento delle esigenze delle P.A. e delle opportunità derivanti dalla evoluzione delle tecnologie? Il Servizio Sviluppo culturale digitale dei cittadini e delle imprese del MIT. La Commissione di coordinamento del SPC. Il MIT.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 42/2005, chi assicura il raccordo tra le amministrazioni pubbliche, nel rispetto delle funzioni e dei compiti spettanti a ciascuna di esse? La Commissione di coordinamento del SPC. Il MIT. Il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione.
Le disposizioni del Codice dell'amministrazione digitale... Concernenti i documenti informatici e le firme elettroniche non si applicano ai privati. Si applicano alle pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001, salvo che sia diversamente stabilito, nel rispetto della loro autonomia organizzativa. Si applicano solo alle amministrazioni dello Stato.
Ai fini del D.Lgs. n. 42/2005, per «interoperabilità di base» si intende... I servizi per la realizzazione, gestione ed evoluzione di strumenti per lo scambio di documenti informatici fra le pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini. La parte del sistema pubblico di connettività finalizzata all'interazione tra i sistemi informatici delle pubbliche amministrazioni per garantire l'integrazione delle informazioni e dei procedimenti amministrativi. I servizi idonei a favorire la circolazione, lo scambio di dati e informazioni, e l'erogazione fra le pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini.
Quali dei seguenti requisiti dovranno essere soddisfatti, oltre a quelli previsti per l'iscrizione negli elenchi dei fornitori del SPC, limitatamente ai fornitori dei servizi di connettività? Possesso di adeguata rete commerciale e di assistenza tecnica. Esperienza comprovata nell'ambito della realizzazione, gestione ed evoluzione delle soluzioni di sicurezza informatica. Possesso dei necessari titoli abilitativi di cui al D.Lgs. n. 259/2003, per l'ambito territoriale di esercizio dell'attività.
Dispone il D.P.R. n. 68/2005 che per i privati che intendono utilizzare il servizio di posta elettronica certificata, il solo indirizzo valido, ad ogni effetto giuridico Può anche dedursi dalla mera indicazione dell'indirizzo di posta certificata nella corrispondenza o in altre comunicazioni o pubblicazioni del soggetto. Deve obbligatoriamente risultare dal certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A. È quello espressamente dichiarato ai fini di ciascun procedimento con le pubbliche amministrazioni o di ogni singolo rapporto intrattenuto tra privati o tra questi e le pubbliche amministrazioni.
Dispone il D.Lgs. n. 82/2005 che le pubbliche amministrazioni nelrorganizzare autonomamente la propria attività utilizzano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di... Economicità e celerità. Partecipazione e economicità. Efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 42/2005, chi approva le linee guida, le modalità operative e di funzionamento dei servizi e delle procedure per realizzare la cooperazione applicativa fra i servizi erogati dalle amministrazioni? La Commissione di coordinamento del SPC. Il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione. Il Servizio e-government per lo sviluppò del Capo del Dipartimento del MIT.
lI Registro informatico degli adempimenti amministrativi per le imprese previsto dal Codice dell'amministrazione digitale... È istituito presso ogni C.C.I.A.A. Si articola in base ai distretti individuati dal MIT (Distretto Nord, Sud e Centro). È istituito presso il Ministero delle attività produttive, che si avvale a questo scopo del sistema informativo delle C.C.I.A.A.
Dispone il Codice dell'amministrazione digitale che la carta didentità elettronica e lanalogo documento, rilasciato a seguito della denuncia di nascita e prima del compimento del quindicesimo anno di età, devono contenere... I dati identificativi della persona e il gruppo sanguigno. I dati identificativi della persona e le opzioni di carattere sanitario previste dalla legge. I dati identificativi della persona e il codice fiscale.
La rilevazione sullo stato di attuazione degli obiettivi di digitalizzazione nella P.A. ha evidenziato il raggiungimento di significativi risultati. In particolare la Dir.Min. 4-1 -2005 segnala il seguente risultato... Le competenze informatiche del personale pubblico sono molto diffuse; i dati sulla formazione a distanza (e-learning) indicano una crescita superiore al 60% sebbene permanga poco rilevante il numero delle certificazioni ECDL o equivalenti. Sono ormai presenti in tutti gli uffici della P.A. i necessari strumenti di rilevazione della soddisfazione degli utenti. Attualmente 55 milioni di impegni e mandati di pagamento sono on line; nel corso del 2004 si è, infatti, esteso l'uso del Sicoge a quasi tutte le amministrazioni centrali (coprendo quasi il 100% dei capitoli di spesa delle stesse).
lI Codice dell'amministrazione digitale a chi affida il compito di promuovere la realizzazione e rutilizzo di reti telematiche come strumento di interazione tra le pubbliche amministrazioni ed i privati? Allo Stato. Ai Comuni. Alle Regioni.
Ai fini della definizione degli sviluppi strategici del SPC, in relazione allevoluzione delle tecnologie dell'informatica e della comunicazione, la Commissione può avvalersi di consulenti? Sì, di chiara fama ed esperienza, in numero non superiore a cinque secondo le modalità definite nei regolamenti. No, può avvalersi solo della consulenza del CNIPA. No, può avvalersi solo della consulenza del Ufficio III del MIT ufficio studi e tecnologie.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, i documenti per i quali sia possibile risalire al loro contenuto attraverso altre scritture o documenti di cui sia obbligatoria la conservazione, anche se in possesso di terzi sono denominati... Certificati. Originali non unici. Originali.
Le disposizioni di cui al D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell'amministrazione digitale)... Entreranno in vigore a far data 30 giugno 2006. Entreranno in vigore a far data 1° gennaio 2007. Sono entrate in vigore a far data 1° gennaio 2006.
Cosa dispone il D.Lgs. n. 42/2005 in merito alla Rete internazionale della pubblica amministrazione? Le amministrazioni di cui all'ari. 1, comma 1, del D.Lgs. 39/1993, che dispongono di reti in ambito internazionale sono tenute a migrare nella Rete internazionale entro e non oltre 2 anni dalla data di entrata in vigore del suddetto D.Lgs. Le amministrazioni non ricomprese tra quelle di cui all'ari. 1, comma 1, del D.Lgs. 39/1993, ivi incluse le autorità amministrative indipendenti, devono aderire alla Rete internazionale. Le amministrazioni di cui all'ari. 1, comma 1, del D.Lgs. 39/1993, che abbiano l'esigenza di connettività verso l'estero, non sono tenute ad avvalersi dei servizi offerti dalla Rete internazionale, interconnessa al SPC.
Il D.Lgs. 82/2005 prevede che in luogo del nome del titolare il certificatore può riportare sul certificato elettronico uno pseudonimo, qualificandolo come tale. Se il certificato è qualificato Il certificatore ha l'obbligo di conservare le informazioni relative alla reale identità del titolare per almeno dieci anni dopo la scadenza del certificato stesso. Il certificatore ha l'obbligo di conservare le informazioni relative alla reale identità del titolare per almeno cinque anni dopo la scadenza del certificato stesso. Il certificatore ha l'obbligo di conservare le informazioni relative alla reale identità del titolare per almeno venti anni dopo la scadenza del certificato stesso.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, gli attestati elettronici che collegano i dati utilizzati per verificare le firme elettroniche ai titolari e confermano lidentità informatica dei titolari stessi sono denominati... Vlidzioni tempornli. Originali non unici. Certificati elettronici.
A norma del D.P.R. n. 68/2005 sono soggetti del servizio di posta elettronica certificata il mittente, il destinatario e il gestore del servizio. Il destinatario è... L'utente che si avvale del servizio di posta elettronica certificata per la trasmissione di documenti prodotti mediante strumenti informatici. L'utente che si avvale del servizio di posta elettronica certificata per la ricezione di documenti prodotti mediante strumenti informatici. Il soggetto, pubblico o privato, che eroga il servizio di posta elettronica certificata e che gestisce domini di posta elettronica certificata.
Le disposizioni di cui al capo Il del D.Lgs. n. 82/2005 concernenti i documenti informatici, le firme elettroniche, i pagamenti informatici, i libri e le scritture, si applicano anche ai privati? No, ai privati si applicano solo le disposizioni di cui al capo III concernenti i documenti informatici e le firme elettroniche. Sì, si applicano anche ai privati ai sensi dell'art. 3 del D.P.R. n. 445/2000. No, si applicano solo alle amministrazioni centrali dello Stato e agli enti locali.
Dispone la Dir.Min. 4 gennaio 2005 (Linee guida in materia di digitalizzazione dell'amministrazione) che... Essa è indirizzata esclusivamente agli enti pubblici sottoposti a vigilanza ministeriale. Le precedenti direttive e gli altri atti di indirizzo in materia di digitalizzazione sono da considerarsi abrogati. Le precedenti direttive e gli altri atti di indirizzo in materia di digitalizzazione, emanati anche in relazione a specifici settori, devono, comunque, intendersi validi ed efficaci e costituiscono parte integrante della stessa direttiva.
Quale delle affermazioni che seguono è conforme ai principi vigenti in materia di procedimento amministrativo? Ove il procedimento debba essere iniziato d'ufficio, la pubblica amministrazione ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso solo ove ciò corrisponda all'interesse pubblico. Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, la pubblica amministrazione ha interesse a concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, la pubblica amministrazione ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso.
Esiste per la pubblica amministrazione un obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi concernenti lorganizzazione amministrativa? Sì, tale obbligo è espressamente previsto dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. L'obbligo di motivazione costituisce una facoltà della pubblica amministrazione. L'obbligo di motivazione sussiste solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento.
La legge 7 agosto 1990, n. 241 consente alle pubbliche amministrazioni di indicare le ragioni delle proprie decisioni con riferimento ad altro atto preventivamente emanato dalle stesse? Sì, ma tale atto deve essere richiamato dalla decisione stessa, nonché indicato e reso disponibile a norma della stessa legge. No. La legge n. 241/1990 pone in ogni caso a carico delle pubbliche amministrazioni un obbligo di motivazione espressa delle proprie decisioni. La legge n. 241/1990 nulla dispone al riguardo; dottrina e giurisprudenza, tuttavia, sono largamente favorevoli alla prassi della motivazione per relationem.
Secondo quanto dispone l'articolo 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, la motivazione dei provvedimenti amministrativi deve indicare... I presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione. Gli elementi precettivi dell'atto, consistenti nella dichiarazione di volontà vera e propria della pubblica amministrazione. I presupposti di fatto e di diritto che hanno determinato l'amministrazione pubblica, e per essa l'organo, competente all'avvio del procedimento.
Esiste un obbligo generale di comunicare ai soggetti interessati al procedimento amministrativo l'unità organizzativa competente? Sì, tale obbligo è sancito dall'art. 5 della legge n. 241 del 1990. No, il nominativo o la struttura competente possono essere comunicati solo se richiesti dagli interessati al procedimento. No. Alla pubblica amministrazione è fatto divieto di comunicare il nominativo dei soggetti cui sono affidate le singole pratiche o gli uffici cui esso è affidato.
Dispone l'art. 6 della legge n. 241/1990 che il responsabile del procedimento, tra l'altro Valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione del provvedimento in contraddittorio con gli interessati. Può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali. Deve essere persona diversa da quella competente in materia di adozione del provvedimento finale.
lI responsabile del procedimento, ai sensi dell'art. 6 della legge n. 241 del 1990 Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale. Adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria. Non può esperire ispezioni od ordinare esibizioni di documenti.
In applicazione dell'art. 7 della legge n. 241/1990, nei confronti di quale o quali dei seguenti soggetti sussiste lobbligo di comunicare lavvio del procedimento amministrativo? Chiunque vi abbia interesse. Soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti. Soggetti che, in relazione alla natura del procedimento, abbiano preventivamente chiesto di essere informati.
In applicazione dell'art. 7 della legge n. 241/1990, nei confronti di quale o quali dei seguenti soggetti sussiste lobbligo di comunicare lavvio del procedimento amministrativo? Chiunque vi abbia interesse. Soggetti che per legge debbono intervenirvi. Soggetti che, in relazione alla natura del procedimento, abbiano preventivamente chiesto di essere informati.
L'amministrazione provvede a dare notizia dellavvio del procedimento mediante comunicazione personale, indicando, tra l'altro... L'amministrazione competente. Le tipologie di atti di cui è possibile prendere visione. Il nominativo di tutte le persone interessate al procedimento.
Di norma l'amministrazione pubblica provvede a dare notizia dellavvio del procedimento amministrativo mediante... Messa a disposizione presso l'ente degli atti del procedimento. Avviso pubblico affisso all'albo dell'ente. Comunicazione personale.
Hanno facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo, tra gli altri Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici. Qualunque soggetto che ne faccia istanza. I portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento.
Nel corso del procedimento gli interessati possono presentare memorie scritte? Sì, possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento e sempreché siano presentate prima dell'avvio del procedimento. Sì, possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento. Sì, ma l'amministrazione non ha alcun obbligo di valutarle.
L'amministrazione è obbligata a predeterminare e rendere preventivamente pubblici i criteri e le modalità cui attenersi per... La concessione di sussidi. Qualunque spesa che ecceda gli stanziamenti di bilancio. Qualunque spesa i cui oneri siano a totale carico del bilancio dell'ente.
Ove in materia di procedimenti amministrativi debba essere obbligatoriamente sentito un organo consultivo, questo deve emettere il proprio parere... Non oltre novanta giorni dal ricevimento della richiesta. Non oltre quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta. Non oltre trenta giorni dal ricevimento della richiesta.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto dalla legge... Alfine di assicurare la legittimità del procedimento. Alfine di attribuire carattere di pubblicità e pari opportunità all'azione amministrativa. Alfine di favorire la partecipazione all'attività amministrativa e assicurarne l'imparzialità e la trasparenza.
La legge n. 241/1990 ha sancito il diritto di accesso ai documenti amministrativi, escludendo da tale diritto... I documenti concernenti l'attività contrattuale degli enti locali. I documenti coperti da segreto di Stato. I documenti prodotti da organi legislativi.
L'art. 25 della legge n. 241/1990 definisce alcuni principi in materia accesso ai documenti amministrativi, stabilendo che... L'esame dei documenti è a titolo oneroso. Il diritto di accesso si esercita mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi, nei modi e con i limiti indicati dalla legge. Il rilascio di copia dei documenti non può essere subordinato al rimborso del costo di riproduzione.
A quale organo può presentare ricorso il cittadino contro una determinazione amministrativa concernente il diritto di accesso ai documenti amministrativi? Al Commissario del Governo presso la Regione. Alla Commissione mista Stato-Regioni. Al Tribunale amministrativo regionale.
La richiesta di accesso ai documenti amministrativi... Deve essere rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente. Deve essere avanzata all'ufficio legale dell'ente che ha formato il documento. Deve essere avanzata esclusivamente al responsabile del procedimento.
La pubblica amministrazione può rifiutare laccesso ai documenti amministrativi? No. In nessun caso l'amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi. Sì. Il rifiuto è ammesso nei casi e nei limiti stabiliti dalla legge n. 241/1990. Sì. L'amministrazione decide a suo insindacabile giudizio se e quali documenti possano essere sottratti all'accesso.
Il provvedimento adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti è sempre annullabile? Sì, è sempre annullabile ad istanza della parte che ha richiesto il provvedimento. Sì, è sempre annullabile, anche d'ufficio. No, non è annullabile qualora, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato.
Dispone l'art. 21-quater della legge 241/1990 che i provvedimenti amministrativi efficaci sono eseguiti immediatamente. Può l'efficacia o l'esecuzione essere sospesa? Sì, per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario. Sì, ma il termine della sospensione non può essere prorogato. Sì, ed in tal caso il termine della sospensione, esplicitamente indicato nell'atto, può essere prorogato fino a due volte, ma non può essere ridotto in nessun caso.
La legge n. 241/1990 ammette: solo accordi sostitutivi di provvedimenti solo accordi integrativi di provvedimenti accordi inegrativi e accordi sostitutivi di provvedimenti
Cosa si intende per economicità dell'azione amministrativa? Un idoneo rapporto tra costi-benefici Un atto privo di spese Il rapporto tra politica e gestione
Cosa occorre indicare in ogni atto amministrativo? Il termine entro cui il diritto concesso si prescrive Il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere Il termine entro cui è possibile ricorrere
Nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti autorizzatori cosa comporta l'inerzia della P.A. protrattasi oltre il termine previsto? L'illegittimità di qualsiasi atto tardivo La decadenza dal potere di agire da parte della P.A. Il verificarsi del silenzio assenso, salvo le ipotesi espressamente escluse
Entro quale termine occorre concludere un procedimento amministrativo? Nel termine predeterminato dalla legge o dal regolamento; in mancanza, entro novanta giorni Entro trenta giorni Nel termine determinato, di volta in volta, dal responsabile del procedimento, purché preventivamente comunicato alle parti interessate
lI procedimento amministrativo: è retto dai criteri determinati dalle singole legislazioni di settore è retto da criteri di pubblicità e trasparenza solo per gli atti comunali e provinciali è retto anche da criteri di pubblicità e trasparenza
lI provvedimento amministrativo: deve essere sempre motivato anche se positivo, eccetto gli atti normativi e a contenuto generale deve essere sempre motivato tranne in casi d'urgenza ed indifferibilità deve essere motivato solo in caso di pregiudizio per il destinatario
Ove ad un'istanza segue un procedimento l'Amministrazione ha: il dovere di concluderlo con un provvedimento espresso l'obbligo di indire una conferenza di servizi l'obbligo di garantire l'acceso agli atti
Per l'amministrazione procedente la comunicazione di avvio del procedimento: È una facoltà È un obbligo se disciplinata nei regolamenti dell'Ente È un obbligo, eccetto motivate esigenze di celerità del procedimento
Come si partecipa ad un procedimento amministrativo? Mediante il difensore civico Presentando osservazioni, memorie e documenti Mediante I'URP (Ufficio relazioni con il pubblico)
Nei procedimenti ad istanza di parte, qualora dall'istruttoria emergano ragioni ostative al rilascio del provvedimento richiesto: occorre definire immediatamente il procedimento occorre motivare congruamente il provvedimento di diniego occorre darne comunicazione all'interessato il quale, nei successivi dieci giorni, può presentare osservazioni e documenti.
Il principio di autotutela: vale solo per i provvedimenti caratterizzati da indifferibilità ed urgenza consente all'amministrazione di difendersi in giudizio senza l'ausilio di legali consente all'amministrazione di annullare, in tutto o in parte, propri provvedimenti illegittimi
lI responsabile del procedimento: è il responsabile dell'istruttoria e di ogni adempimento inerente il procedimento è il responsabile di ogni funzione spettante all'Amministrazione è il responsabile dell'istruttoria e dell'adozione del provvedimento finale
Può il responsabile del procedimento adottare anche l'atto finale? No, mai Sì, ove ne abbia la competenza Sì, sempre
Cosa comporta l'omessa individuazione del responsabile del procedimento? Nulla, se l'atto conclusivo non produce lesione Nulla, in quanto, per legge, la responsabilità spetta al dirigente dell'unità organizzativa competente in materia L'illegittimità del provvedimento adottato
In caso di richiesta incompleta il responsabile del procedimento: deve rigettare l'istanza perché incompleta deve richiedere l'integrazione deve invitare l'interessato a produrre una nuova istanza
Cosa avviene se entro 90 giorni dalla prima riunione non si conclude la conferenza di servizi? Il fallimento della conferenza di servizi comporta il ritorno al procedimento amministrativo ordinario La pubblica amministrazione procedente si deve rivolgere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri La pubblica amministrazione adotta la determinazione motivata di conclusione del procedimento, tenendo conto delle posizioni prevalenti
Cosa si indica nella comunicazione di avvio del procedimento? L'organo che adotterà l'atto finale Solo il nominativo del responsabile del procedimento Il responsabile del procedimento, l'oggetto del procedimento, l'amministrazione competente, l'ufficio presso cui è possibile prendere visione degli atti, la data di conclusione del procedimento ed i rimedi in caso di inerzia.
In che modo è possibile partecipare ad un procedimento? Presentando osservazioni e documenti e prendendo visione degli atti Attraverso la presentazione di esposti o la proposizione di ricorsi Solo attraverso la visione degli atti
La Conferenza di servizi è obbligatoria: Quando siano trascorsi trenta giorni dalla richiesta dei necessari pareri e l'amministrazione formalmente interpellata non abbia dato risposta Sempre Quando l'obbligatorietà è prevista nel regolamento dell'amministrazione
Qual è la natura giuridica della conferenza dei servizi? È un modulo procedimentale che consente il contestuale esame di vari interessi pubblici È una forma associativa di varie amministrazioni, locali, regionali e nazionali, funzionale alla gestione coordinata di servizi e funzioni amministrative È un organo straordinario della Pubblica amministrazione
Si può esprimere un parere negativo in sede di conferenza di servizi? Sì, se comunicato alle altre Amministrazioni partecipanti almeno trenta giorni prima della conclusione dei lavori Sì, ma solo se motivato con esigenze di salvaguardia degli interessi pubblici Sì, ma solo se congruamente motivato, con riferimento all'oggetto della conferenza ed indicando, ove possibile, le modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso.
Il procedimento a mezzo dello sportello unico per le attività produttive può comportare una variante urbanistica? Mai, in quanto la variante di uno strumento urbanistico generale comporta l'applicazione della normativa urbanistico-edilizia Sì, se il Comune ritiene che l'opera sia di interesse strategico per l'economia locale Sì, a seguito di apposita conferenza dei servizi, indetta dal responsabile del procedimento, se il progetto gode dei pareri favorevoli di natura sanitaria, di sicurezza sul lavoro ed ambientale
Cosa si intende per "privatizzazione" del pubblico impiego? L'applicazione ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni delle norma del codice civile in tema di diritti reali e di contratti L'applicazione ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni delle norme del codice civile in tema di rapporto di lavoro presso un'impresa privata L'applicazione ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni delle norme del codice civile in tema di rapporto di lavoro presso un'impresa privata, ove più favorevole
lI diritto di accesso riguarda: Solo gli atti amministrativi Solo i provvedimenti amministrativi I documenti amministrativi
Cosa si intende per documento amministrativo ai sensi della normativa sull'accesso? Ogni rappresentazione grafica e di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse I soli provvedimenti amministrativi Il provvedimento a firma del dirigente
Cosa si intende per diritto di accesso? Il diritto dei cittadini di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi Il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi Il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia dei soli provvedimenti amministrativi
Come bisogna comportarsi in caso di richiesta divisione dei "dati sensibili"? Occorre negare l'accesso, in quanto dati caratterizzati da un'ampia tutela Occorre valutare caso per caso, confrontando il rango dei diritti posti a base dell'accesso con i diritti che si intendono tutelare con la riservatezza dei dati Occorre richiedere il preventivo assenso del titolare dei dati
Nel caso di richiesta di accesso non riscontrata nel termine di trenta giorni si verifica: il silenzio inadempimento, per cui l'interessato deve rinnovare l'istanza mediante raccomandata il silenzio inadempimento; pertanto occorre diffidare l'amministrazione ad adempiere il silenzio rigetto, per cui l'accesso si intende negato
Quali atti sono accessibili per il consigliere comunale? Solo quelli per i quali vanti un interesse personale e diretto Solo gli atti deliberativi Tutti gli atti dell'amministrazione, purché l'accesso sia funzionale all'espletamento del mandato
Sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato di una P.A.? Sì, se adeguatamente formulate No, in nessun caso Sì, se trattasi di cittadini residenti
In caso di diniego su un'istanza di accesso: l'interessato può rivolgersi al Difensore civico o al Giudice Amministrativo l'interessato deve proporre un esposto al Garante sulla tutela dei dati personali l'interessato può rivolgersi al Sindaco o al Presidente della Provincia
lI Comune può, in sede regolamentare, limitare il diritto di accesso? No, in quanto la disciplina di cui alla legge statale costituisce un livello minimo essenziale No, tranne nel caso in cui vi sia un'espressa previsione, in tal senso, in sede statutaria Sì, ma solo per le materie di propria competenza
La revoca di un provvedimento amministrativo presuppone: una sopravvenuta ragione di interesse pubblico la mancanza di motivazione nel provvedimento iniziale l'illegittimità originaria dell'atto
Entro quale termine è possibile annullare un atto in autotutela? entro un termine ragionevole entro sessanta giorni entro cinque anni
Ove la revoca di un provvedimento rechi al destinatario un pregiudizio, a questo: spetta il risarcimento del danno subito non spetta alcunché ove la revoca dipenda da ragione di interesse pubblico spetta un indennizzo
L'efficacia di un provvedimento limitativo della sfera giuridica del destinatario decorre: dalla rituale impugnazione dinanzi al Giudice Amministrativo dalla comunicazione all'interessato del provvedimento dalla pubblicazione dell'atto sulla Gazzetta Ufficiale
In caso di D.l.A. l'interessato può intraprendere l'attività: decorsi trenta giorni senza alcuna comunicazione decorsi trenta giorni e previa apposita comunicazione decorsi sessanta giorni dalla presentazione della d.i.a. al protocollo dell'Ente
Se successivamente alla presentazione di una DIA. ed all'inizio dell'attività emergano ragioni ostative al l'esercizio dell'attività: l'Amministrazione può chiedere al privato un risarcimento l'Amministrazione non può adottare alcun provvedimento l'Amministrazione può agire mediante poteri di annullamento e revoca
Nel caso in cui non sia stato comunicato preventivamente l'avvio del procedimento: il provvedimento emanato può sempre essere revocato il provvedimento emanato, pur se illegittimo, non può essere annullato ove si provi che non avrebbe potuto avere diverso contenuto il provvedimento emanato è sempre illegittimo
Ove, ad una conferenza di servizi, un'Amministrazione regolarmente convocata, non partecipi: l'assenso si intende acquisito l'assenso si intende negato si verifica un'ipotesi silenzio-inadempimento
Alla conferenza di servizi, ogni Amministrazione: con un rappresentante sia dell'organo burocratico che dell'organo burocratico con il proprio legale rappresentante partecipa con un solo soggetto competente ad esprimere in maniera vincolante la volontà dell'Amministrazione
Ove non sia fissato alcun termine, la conferenza di servizi deve concludersi: entro il termine più ampio tra quelli concessi alle Amministrazioni partecipanti entro trenta giorni entro novanta giorni
lI responsabile del provvedimento può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento? Sì, senza alcun particolare obbligo No, mai Solo mediante un'adeguata motivazione
Dopo le modifiche introdotte dalla I. n. 15/2005, in quali casi è possibile concludere un accordo sostitutivo di un provvedimento? Solo nei casi previsti dalla legge Solo per i provvedimenti ablatori Sempre, purché senza pregiudizio dei terzi e nel perseguimento dell'interesse pubblico
Dopo le modifiche introdotte dalla I. n. 15/2005 la conclusione di un accordo sostitutivo: non deve essere preceduta da lacuna determinazione deve essere preceduta dalla determinazione dell'indennizzo deve essere preceduta dalla determinazione dell'organo competente all'adozione del provvedimento finale
È possibile recedere da un accordo sostitutivo di un provvedimento? Solo se il recesso non comporta pregiudizio per l'interessato In nessun caso Per sopravvenute ragioni di interesse pubblico
Le controversie derivanti da un accordo sostitutivo di un provvedimento sono devolute: al giudice amministrativo, in via esclusiva al giudice ordinario al giudice amministrativo, ove riguardino interessi legittimi
Ai fini della formazione del silenzio-inadempimento, ai sensi dell'art. 2 della L. n. 241/90 così come modificato dalla L. n. 15/2005: è sufficiente presentare all'Amministrazione inerte un avviso di ricorso avverso il silenzio-rifiuto non è più necessaria una previa diffida all'Amministrazione inadempiente è sempre necessaria una previa diffida giudizialmente notificata all'Amministrazione inerte
lI ricorso avverso il silenzio dell'amministrazione, ai sensi dell'art. 21-bis della I. n. 1034171, può essere proposto: senza limiti di tempo entro sessanta giorni dall'inadempimento dell'Amministrazione fino a quando perdura l'inadempimento dell'Amministrazione comunque entro un ano dalla scadenza dei termini per provvedere
Chi stabilisce i criteri per la raccolta e l'elaborazione delle informazioni relative ai rischi e ai danni derivanti dalle malattie professionali e alle forme patologiche eziologicamente collegate al lavoro? L'INAIL. L'ISPESL. Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro della salute.
Ai sensi del D.Lgs. 626/1994, lomissione di quale dei seguenti obblighi da parte del medico competente è punita con l'arresto fino a un mese o con l'ammenda da euro 258,23 (lire 500.000) a euro 1.549,37 (lire 3.000.000)? Informazione ai lavoratori interessati dei risultati degli accertamenti sanitari. Istituzione e aggiornamento, sotto la propria responsabilità, per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria, di una cartella sanitaria e di rischio con salvaguardia del segreto professionale. Effettuazione degli accertamenti sanitari previsti dal D.Lgs.
Quale delle indicazioni che seguono è conforme alle prescrizioni di cui al D.Lgs. n. 626/1994 in materia di videoterminali? La tastiera non deve essere inclinabile, né dissociabile dallo schermo. Lo schienale dei sedili non deve essere regolabile in altezza e in inclinazione. L'immagine sullo schermo deve essere stabile; esente da sfarfallamento o da altre forme d'instabilità.
Ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 626/1994, il rappresentante perla sicurezza... Designa gli addetti al servizio di prevenzione e protezione interno o esterno all'azienda. Fornisce ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Fa proposte in merito all'attività di prevenzione.
Ai fini degli adempimenti di cui all'art. 4, comma 5, lettera q) (misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dellevacuazione dei lavoratori, nonché per il caso di pericolo grave e immediato) del D.Lgs. 626/94, il datore di lavoro... Programma gli interventi, prende i provvedimenti e dà istruzioni affinché i lavoratori possano, in caso di pericolo grave ed immediato che non può essere evitato, cessare la loro attività, ovvero mettersi al sicuro. Definisce esclusivamente le misure precauzionali di esercizio. Fornisce ai lavoratori i DPI.
Chi designa gli addetti al servizio di prevenzione e di protezione interno o esterno all'azienda? Il datore di lavoro. Il rappresentante per la sicurezza. Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione.
Quale delle indicazioni che seguono è conforme alle prescrizioni di cui al D.Lgs. n. 626/1994 in materia di videoterminali? I caratteri sullo schermo devono avere una buona definizione e una forma chiara, una grandezza sufficiente e vi deve essere uno spazio adeguato tra i caratteri e le linee. Il supporto per i documenti deve essere fisso (non regolabile). Le forme d'instabilità dello schermo devono essere contenute entro limiti stabiliti rigorosamente dal datore di lavoro.
L'art. 40 del D.Lgs. n. 626/1994 definisce i dispositivi di protezione individuale, precisando che sono dispositivi, tra gli altri Gli indumenti di lavoro specificamente destinati a proteggere la sicurezza e la salute dei lavoratori. Le attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggio. Le attrezzature di protezione individuale proprie dei mezzi di trasporto stradali.
La custodia e la riservatezza delle cartelle sanitarie e di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria costituiscono precisi obblighi del datore di lavoro. La cartella può essere consegnata al lavoratore che ne faccia richiesta? Sì, lo prevede espressamente l'art. 4 del D.Lgs. n. 626/1994, in copia. No, è custodita con salvaguardia del segreto professionale, anche rispetto allo stesso lavoratore, che non ha diritto di visione o copia. No, può essere data solo in visione.
Da chi sono designati i lavoratori incaricati di attuare le misure di prevenzione incendi, secondo quanto dispone l'art. 12 del D.Lgs. 19/9/1994, n. 626? Dal datore di lavoro. Dall'ASL. Dal rappresentante per la sicurezza.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni è conforme a quanto disposto all'art. 11 del D.Lgs. n. 626/1994 in merito alla riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi. Il datore di lavoro, anche tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, provvede alla redazione del verbale della riunione che è tenuto a disposizione dei partecipanti per la sua consultazione. Può essere richiesta al datore di lavoro dall'ispettorato del Lavoro. Deve svolgersi alla presenza di un rappresentante sindacale esterno all'azienda o dell'ispettorato del lavoro.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni è conforme alle disposizioni contenute all'art. 3 del D.Lgs. n. 626/1994 nel quale sono elencate le misure generali per la protezione della salute e per la sicurezza dei lavoratori. Tra esse sono comprese solo la valutazione dei rischi per la salute e le misure igieniche. Tra esse è compresa l'eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico e, ove ciò non è possibile, la loro riduzione al minimo. Tra esse non è compreso l'uso di segnali di avvertimento e di sicurezza.
Agli effetti delle disposizioni di cui al D.Lgs. 19/9/1994, n. 626, per ((responsabile del servizio di prevenzione e protezione» si intende... La persona, ovvero le persone, elette o designate per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. La persona designata dal datore di lavoro in possesso delle capacità e dei requisiti professionali specificati nello stesso D.Lgs. La persona designata dal medico competente in possesso delle capacità e dei requisiti professionali specificati nello stesso D.Lgs.
Gli accertamenti periodici previsti dal D.Lgs. 626/94 effettuati allo scopo di controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione, che comprendono anche esami cImici, sono effettuati... Dalla riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi. Dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Dal medico competente.
«Il complesso delle disposizioni o misure adottate o previste in tutte le fasi dell'attività lavorativa per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell'integrità dell'ambiente esterno» è... La definizione che dà il D.Lgs. n. 626/1994 del termine «prevenzione». La definizione che dà il D.Lgs. n. 626/1994 del termine «DPI». La definizione che dà il D.Lgs. n. 626/1994 del termine «sorveglianza sanitaria».
Dispone l'art. 18 del D.Lgs. n. 626/1994 che in tutte le aziende o unità produttive è eletto o designato il rappresentante per la sicurezza. Nelle aziende che occupano fino a 15 dipendenti... Può essere eletto direttamente dai lavoratori al loro interno. È designato dal datore di lavoro. Deve essere obbligatoriamente eletto o individuato nell'ambito delle rappresentanze sindacali in azienda.
Lo svolgimento del lavoro quotidiano al videoterminale è disciplinato dal D.Lgs. n. 626/1994. Quale delle indicazioni che seguono è conforme alle predette disposizioni in materia di pause? La pausa non è considerata a tutti gli effetti parte integrante dell'orario di lavoro e, come tale, è riassorbibile all'interno di accordi che prevedono la riduzione dell'orario complessivo di lavoro. Le modalità delle interruzioni sono stabilite dalla contrattazione collettiva anche aziendale. Qualora svolga la sua attività per almeno quattro ore consecutive, il lavoratore ha diritto ad una interruzione della sua attività esclusivamente mediante cambiamento di attività.
Prima di essere addetti alle attività che comportano luso di videoterminali, i lavoratori sono sottoposti ad una visita medica. Chi effettua i predetti accertamenti e come sono classificati i lavoratori in base alle relative risultanze? Il medico dell'ASL territorialmente competente. I lavoratori sono classificati in idonei e non idonei. Il medico specialista designato dallo stesso lavoratore. I lavoratori sono classificati in idonei, con o senza prescrizioni, e non idonei. Il medico competente. I lavoratori sono classificati in idonei, con o senza prescrizioni, e non idonei.
Dispone il D.Lgs. n. 626/1994 che qualora il medico a seguito degli accertamenti esprima un giudizio sull'inidoneità parziale o temporanea o totale del lavoratore Sospende immediatamente il lavoratore. Trasmette gli atti alla Procura della Repubblica. Ne informa per iscritto il datore di lavoro e il lavoratore.
Ai sensi dell'art. 8 deI D.Lgs. 19/9/1994, n. 626, il ricorso a persone o servizi esterni per rorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione Non esonera in alcun modo il datore di lavoro dalle sue responsabilità. Esonera il datore di lavoro dalle sue responsabilità solo se il ricorso a persone o servizi esterni costituisce l'unica condizione possibile per assicurare la prevenzione e la protezione. Esonera il datore di lavoro dalle sue responsabilità solo se la sua impresa occupa meno di 15 lavoratori.
Dispone Iart. 14 del D.Lgs. 626/1994 in merito ai diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato, tra l'altro, che... Il lavoratore che nell'impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, prende misure per evitare le conseguenze ditale pericolo, non può subire pregiudizio per tale azione, a meno che non abbia commesso una grave negligenza. Il lavoratore prima di abbandonare il posto di lavoro deve essere preventivamente autorizzato dal datore di lavoro o in sua assenza dal responsabile per la sicurezza. Il lavoratore che in caso di pericolo grave, immediato e tale da non poter essere evitato, si allontana dal posto di lavoro, può subire pregiudizio per le eventuali conseguenze dannose.
In quale dei seguenti casi non è consentito Io svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi così come disposto dal D.Lgs. n. 626/1994? Azienda industriale con 50 addetti. Azienda artigiana con 25 addetti. Azienda dedita alla pesca con 10 addetti.
Per ciascun lavoratore esposto ad agenti cancerogeni o mutageni il medico competente provvede ad istituire ed aggiornare una cartella sanitaria e di rischio. La predetta cartella... È trasmessa in copia, ogni tre mesi, all'ISPESL. È custodita dal medico competente, che informa il datore di lavoro di ogni variazione intervenuta nei dati in essa annotati. È custodita presso l'azienda o l'unità produttiva sotto la responsabilità del datore di lavoro.
Indicare in quale delle seguenti aziende ovvero unità produttive, a norma del disposto di cui all'art. 8 del D.Lgs. 626/1994 è comunque obbligatoria lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione all'interno dell'azienda. Solo nelle strutture di ricovero e cura sia pubbliche sia private e negli impianti e laboratori nucleari. Nelle aziende industriali con oltre cento dipendenti. Nelle industrie estrattive con oltre cinquanta lavoratori dipendenti.
Dispone l'art. 30 del D.Lgs. n. 626/1994 che «i luoghi di lavoro devono essere strutturati tenendo conto, se del caso, di eventuali lavoratori portatori di handicap.». La disposizione... Non si applica ai luoghi di lavoro già utilizzati prima dell'1/1/1993, ma debbono essere adottate misure idonee a consentire la mobilità e l'utilizzazione dei servizi sanitari e di igiene personale. Non si applica ai luoghi di lavoro già utilizzati prima dell'1/1/1990. Si applica a tutti i luoghi di lavoro a decorrere dall'1/1/2001.
Chi, a norma dell'art. 4 del D.Lgs. 626/94, deve informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione? Sempre il responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Il datore di lavoro. L'ASL territorialmente competente.
Chi, a norma dell'art. 4 del D.Lgs. 626/94, deve prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l'ambiente esterno? Ispettorato del lavoro territorialmente competente. Datore di lavoro. Medico competente.
Ai sensi dell'art. 17 deI D.Lgs. n. 626/1994, il medico competente... Partecipa alla programmazione del controllo dell'esposizione dei lavoratori i cui risultati gli sono forniti con tempestività ai fini delle valutazioni e dei pareri di competenza. Designa i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato. Nell'affidare i compiti ai lavoratori tiene conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni è conforme a quanto disposto all'art. 11 del D.Lgs. n. 626/1994 in merito alla riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi. È obbligatoria solo nelle aziende che hanno più di 50 dipendenti. Deve aver luogo in occasione di eventuali significative variazioni delle condizioni di esposizione al rischio, compresa la programmazione e l'introduzione di nuove tecnologie che hanno riflessi sulla sicurezza e salute dei lavoratori. Può essere richiesta al datore di lavoro dall'ASL territorialmente competente.
Chi, a norma dell'art. 4 del D.Lgs. 626/94, deve tenere il registro nel quale sono annotati cronologicamente gli infortuni sul lavoro che comportano unassenza dal lavoro di almeno un giorno? L'ASL territorialmente competente. Sempre il medico competente. Il datore di lavoro.
lI datore di lavoro che rifiuti la riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi, cui sia obbligatoriamente tenuto ai sensi dell'art. 11 del D.Lgs. 19/9/1994, n. 626 È punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 516,46 (lire 1.000.000)a euro 3.098,74 (lire 6.000.000). È deferito alla speciale Commissione istituita presso l'ispettorato del lavoro perché siano disposti accertamenti presso i locali dell'azienda. È convocato dall'ispettorato del lavoro, nella cui sede viene indetta la riunione con le parti interessate.
Quale delle indicazioni che seguono è conforme alle prescrizioni di cui al D.Lgs. n. 626/1994 in materia di videoterminali? I posti di lavoro devono essere sistemati in modo che le fonti luminose quali le finestre e le altre aperture, le pareti trasparenti o traslucide, nonché le attrezzature e le pareti di colore chiaro non producano riflessi sullo schermo. La tastiera non deve avere superfici opache. Non è possibile utilizzare sostegni separati per lo schermo.
Ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 626/1994, il rappresentante perla sicurezza... Ha accesso per l'espletamento delle sue funzioni al registro degli infortuni sul lavoro. Aggiorna le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi che hanno rilevanza ai fini della salute e della sicurezza del lavoro, ovvero in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione. È l'unico soggetto che può richiedere in copia la cartella clinica dei lavoratori.
Dispone il D.Lgs. 626/1994 che se il medico a seguito degli accertamenti esprima un giudizio sull'inidoneità parziale o temporanea o totale del lavoratore, ne informa per iscritto il datore di lavoro e il lavoratore. Avverso tale giudizio... È ammesso ricorso, entro trenta giorni dalla data di comunicazione del giudizio, all'organo di vigilanza territorialmente competente che dispone, dopo eventuali ulteriori accertamenti, la conferma, la modifica o la revoca del giudizio. Non è ammesso ricorso. È ammesso ricorso, entro sessanta giorni dalla data di comunicazione del giudizio, all'organo di vigilanza territorialmente competente che dispone, dopo eventuali ulteriori accertamenti, la conferma, la modifica o la revoca del giudizio.
L'art. 24 del D.Lgs. n. 626/1994 indica gli organi che possono svolgere attività di informazione, consulenza ed assistenza in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, specificando che... L'attività di consulenza può essere prestata anche dai soggetti che svolgono attività di controllo e vigilanza (Corpo nazionale dei vigili del fuoco). L'attività di consulenza non può essere prestata dai soggetti che svolgono attività di controllo e vigilanza. L'attività di informazione non può essere prestata dall'istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
Ai fini degli adempimenti di cui all'art. 4, comma 5, lettera q) (misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dellevacuazione dei lavoratori, nonché per il caso di pericolo grave e immediato) del D.Lgs. 626/94, il datore di lavoro... Organizza i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di pronto soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell'emergenza. Fornisce ai lavoratori i DPI. Definisce esclusivamente i criteri diretti ad individuare i metodi di controllo e di manutenzione degli impianti e delle attrezzature antincendio.
Gli accertamenti preventivi effettuati sul lavoratore per constatare lassenza di controindicazioni fisiche e di salute all'attività da svolgere nell'azienda vengono fatti, a norma del D.Lgs. n. 626/1994 Dai dirigenti dell'azienda. Dal medico competente, scelto dal datore di lavoro. Dal rappresentante per la sicurezza.
lI lavoratore, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile può allontanarsi dal posto di lavoro? Sì, ma solo dopo aver messo al sicuro i macchinari di lavoro. No, non può mai allontanarsi dal luogo di lavoro senza aver avvisato il superiore gerarchico, pena il licenziamento. Sì, senza subire alcun pregiudizio e deve essere protetto da qualsiasi conseguenza dannosa.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni è conforme alle disposizioni contenute all'art. 3 del D.Lgs. n. 626/1994 nel quale sono elencate le misure generali per la protezione della salute e per la sicurezza dei lavoratori. Tra esse sono comprese solo la valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza e la riduzione dei rischi alla fonte. Tra esse è compresa la programmazione della prevenzione mirando ad un complesso che integra in modo coerente nella prevenzione le condizioni tecniche produttive ed organizzative dell'azienda e l'influenza dei fattori dell'ambiente di lavoro. Tra esse non sono comprese le misure igieniche.
È obbligatoria in tutte le aziende o unità produttive l'elezione o designazione di un rappresentante della sicurezza? Sì, è obbligatoria. No, è obbligatoria solo nelle aziende che occupano più di dieci dipendenti. No, è obbligatoria solo nelle aziende che occupano più di quindici dipendenti.
Dispone l'art. 14 del D.Lgs. 626/1994 in merito ai diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato, tra l'altro, che... Il lavoratore che in caso di pericolo grave, immediato e tale da non può essere evitato, si allontana dal posto di lavoro, non poter subire pregiudizio alcuno e deve essere protetto da qualsiasi conseguenza dannosa. Il lavoratore che, nell'impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, prende misure per evitare le conseguenze ditale pericolo, non può subire pregiudizio per tale azione, anche se abbia commesso una grave negligenza. Il lavoratore prima di abbandonare il posto di lavoro deve essere preventivamente autorizzato dal datore di lavoro o in sua assenza dal responsabile per la sicurezza.
Agli effetti delle disposizioni di cui al D.Lgs. 19/9/1994, n. 626, per «rappresentante dei lavoratori per la sicurezza» si intende... La persona designata dal datore di lavoro in possesso delle capacità e dei requisiti professionali specificati nello stesso D.Lgs. Le persone che prestano il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari, con rapporto di lavoro subordinato anche speciale. La persona, ovvero le persone, eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro.
Agli effetti delle disposizioni di cui al D.Lgs. 19/9/1994, n. 626, per ((agente» si intende... Tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, utilizzati per l'attività lavorativa. La proprietà intrinseca di un agente biologico di produrre effetti nocivi. L'agente chimico, fisico o biologico, presente durante il lavoro e potenzialmente dannoso per la salute.
I componenti del servizio di prevenzione e protezione e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono tenuti al segreto in ordine ai processi lavorativi di cui vengono a conoscenza nell'esercizio delle proprie funzioni? Sono tenuti al segreto in ordine ai processi lavorativi solo i componenti del servizio di prevenzione e protezione. Sì, lo dispone espressamente l'art. 9 del D.Lgs. n. 626/1994. No, non sono tenuti al segreto.
lI lavoratore che nelle aree di lavoro in cui cè rischio di esposizione ad agenti biologici assuma cibi e bevande, fumi, conservi cibi destinati al consumo umano, usi pipette a bocca o applichi cosmetici, è punito... Con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51,65 (lire 100.000) a euro 154,94 (lire 300.000). Con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 103,29 (lire 200.000) a euro 154,94 (lire 300.000)e con la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione fino ad un massimo di dieci giorni. Con la multa di importo non superiore a quattro ore di retribuzione.
lI rappresentate per la sicurezza è la persona, ovvero le persone, eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. Egli, a norma dell'art. 19 D.Lgs. 626/94 Fornisce ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Designa il responsabile del servizio di prevenzione e protezione interno o esterno all'azienda. Ha accesso per l'espletamento della sua funzione alla relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro.
lI rappresentate per la sicurezza è la persona, ovvero le persone, eletta o designata per rappresentare i lavoratori circa gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. Egli, a norma dell'art. 19 del D.Lgs. 626/94 Adotta le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dà istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa. Promuove l'elaborazione, l'individuazione e l'attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori. Designa il responsabile del servizio di prevenzione e protezione interno o esterno all'azienda.
Nelle aziende che occupano più di 15 dipendenti, la riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi deve svolgersi... Almeno una volta all'anno. Almeno una volta ogni due anni. Almeno due volte all'anno.
A norma di quanto dispone l'art. 11 del D.Lgs. n. 626/1994 a quale organo compete indire almeno una volta all'anno nella aziende che occupano più di 15 dipendenti la riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi? Il rappresentante per la sicurezza. Il datore di lavoro, direttamente o tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi. Il medico competente.
Secondo quanto dispone l'art. 17 del D.Lgs. 626/1994, il medico competente, fatti salvi i controlli sanitari previsti dall'art. 16, è obbligato ad effettuare le visite mediche richieste dal lavoratore? No, se non preventivamente autorizzate dal datore di lavoro. Sì, qualora tale richiesta sia correlata ai rischi professionali. Sì, anche se la richiesta non sia correlata ai rischi professionali.
Ai sensi del D.Lgs. 626/1994 il datore di lavoro è obbligato ad elaborare un documento contenente, tra l'altro, l'individuazione delle misure di prevenzione e di protezione e dei dispositivi di protezione individuale. Tale documento... Deve essere depositato presso l'ispettorato del lavoro e sottoscritto anche dal rappresentante per la sicurezza. È elaborato con il medico competente solo nei casi in cui sia obbligatoria la sorveglianza sanitaria. È elaborato comprendendovi le osservazioni dell'AsI territorialmente competente, che deve essere preventivamente interpellata per la sua redazione.
Ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 626/1994, il rappresentante perla sicurezza... Individua le misure di prevenzione e di protezione ed i dispositivi di protezione individuale, conseguenti alla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro. Riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza. Adotta le misure necessarie per la sicurezza e la salute dei lavoratori.
L'art. 4 del D.Lgs. n. 626/1994 obbliga il datore di lavoro ad elaborare una «relazione». Di che relazione si tratta? Di una relazione contenente tutte le osservazioni rilevate dal medico competente nel corso delle visite mediche. Di una relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro. Di una relazione che evidenzia i provvedimenti e le misure adottate dal datore di lavoro a seguito delle richieste del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
lI numero dei rappresentanti per la sicurezza èvariabile in relazione allorganico di personale dipendente. Nelle aziende con 1.500 dipendenti, l'art. 18 del D.Lgs. n. 626/1994 prevede almeno... 1 rappresentante ogni 200 dipendenti o frazione. 15 rappresentanti. 6 rappresentanti.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 626/1994, il datore di lavoro fornisce ai servizi di prevenzione e protezione informazioni anche in merito alle prescrizioni degli organi di vigilanza? Sì, lo prevede espressamente l'ari. 9 del suddetto D.Lgs. Sì, il datore di lavoro deve fornire solo informazioni sui dati del registro degli infortuni e delle malattie professionali nonché sulle prescrizioni degli organi di vigilanza. No, il datore di lavoro deve fornire solo informazioni sulla natura dei rischi, nonché sull'organizzazione del lavoro, la programmazione e l'attuazione delle misure preventive e protettive.
L'art. 17 del D.Lgs. n. 626/1994 tratta delle competenze del medico specificando che esso... Aggiorna le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e della sicurezza del lavoro. Individua i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di pronto soccorso e di gestione dell'emergenza. Comunica, in occasione delle riunioni periodiche dei rischi, ai rappresentanti per la sicurezza, i risultati anonimi collettivi degli accertamenti cImici e strumentali effettuati e fornisce indicazioni sul significato di detti risultati.
Dispone l'art. 18 del D.Lgs. n. 626/1994 che in tutte le aziende o unità produttive è eletto o designato il rappresentante per la sicurezza. Nelle aziende che occupano fino a 15 dipendenti... Può essere individuato per più aziende nell'ambito territoriale ovvero del comparto produttivo. Deve essere individuato d'intesa tra datore di lavoro e rappresentanze sindacali in azienda. Deve essere eletto dal datore di lavoro, tra una rosa di nomi indicati dai lavoratori al loro interno.
lI D.Lgs. n. 626/1994 definisce le tipologie essenziali degli indumenti di lavoro, delle attrezzature, dei materiali e degli apparecchi che costituiscono «dispositivi di protezione individuale». Quali tra quelli proposti non sono DPI? Apparecchi isolanti a presa d'aria. Attrezzature dei servizi di soccorso e salvataggio. Scarpe, stivali e soprastivali di protezione contro le vibrazioni.
Indicare in quale delle seguenti aziende ovvero unità produttive, a norma del disposto di cui all'art. 8 del D.Lgs. 626/1994 è comunque obbligatoria lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione all'interno dell'azienda. Nelle industrie estrattive con oltre venti lavoratori dipendenti. Solo nelle centrali termoelettriche e negli impianti e laboratori nucleari. Nelle aziende industriali con oltre duecento dipendenti.
lI datore di lavoro che ometta di custodire, presso l'azienda ovvero l'unità produttiva, la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria È punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 516,46 (lire 1.000.000)a euro 3.098,74 (lire 6.000.000) e con l'arresto da 2 a 3 mesi, qualora si rifiuti di consegnarne copia al lavoratore che ne faccia richiesta. È punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 516,46 (lire 1.000.000)a euro 3.098,74 (lire 6.000.000). È punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 516,46 (lire 1.000.000)a euro 2.582,28 (lire 5.000.000), salvo che non dimostri che l'omissione sia imputabile al medico competente.
Gli accertamenti periodici previsti dall'art. 16 del D.Lgs. n. 626/1994, per controllare lo stato di salute dei lavoratori all'interno dell'azienda, vengono fatti... Dal medico competente, scelto dall'azienda. Direttamente dal datore di lavoro. Dal Primario dell'ospedale più vicino al luogo di lavoro.
A quale organo il D.Lgs. n. 626/1994 attribuisce un ruolo centrale nell'attività di vigilanza in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro? Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato. Commissione consultiva permanente. Unità sanitaria locale (o denominazione corrispondente).
Quale dei seguenti soggetti, unitamente allASL territorialmente competente, è legittimato ad esercitare la vigilanza sull'applicazione della legislazione in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro? Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Ente locale territorialmente competente. Ordine dei Medici.
lI rappresentate per la sicurezza è la persona, ovvero le persone, eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. Egli, a norma dell'art. 19 D.Lgs. 626/94 Nomina il medico competente. Avverte il responsabile dell'azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività. Adotta le misure necessarie per la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Ai sensi dell'art. 10 deI D.Lgs. 19/9/1994, n. 626, il datore di lavoro può svolgere direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione dai rischi nonché di prevenzione incendi e di evacuazione? Sì, nei casi previsti dal suddetto D.Lgs. dandone preventiva informazione al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. No, il suddetto D.Lgs. lo vieta espressamente. Sì, ma solo previa consultazione generale dei lavoratori e acquisizione del parere favorevole delle rappresentanze sindacali.
Recita l'art. 5 del D.Lgs. 626/94, in materia di obblighi dei lavoratori che «il lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro». Tale obbligo... Si riferisce solo ai rappresentanti per la sicurezza. Si riferisce a quei lavoratori comunque investiti di compiti di coordinamento dell'attività di altri lavoratori. Si riferisce a tutti i lavoratori.
Chi, a norma dell'art. 4 del D.Lgs. 626/94, deve prendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico? Il datore di lavoro. Sempre il responsabile del servizio di prevenzione e protezione. L'ispettorato del lavoro territorialmente competente.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 626/1994, il datore di lavoro fornisce ai servizi di prevenzione e protezione informazioni anche in merito alla descrizione degli impianti e dei processi produttivi? Sì, lo prevede espressamente l'ari. 9 del suddetto D.Lgs. Sì, il datore di lavoro deve fornire solo informazioni in meto ll descrizione degli impianti e dei processi produttivi e all'organizzazione del lavoro, alla programmazione e all'attuazione delle misure preventive e protettive. No, il datore di lavoro deve fornire solo informazioni sulla natura dei rischi.
Ai sensi dell'art. 17 deI D.Lgs. n. 626/1994, il medico competente... Designa il responsabile del servizio di prevenzione e protezione interno o esterno all'azienda. Congiuntamente al responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, visita gli ambienti di lavoro almeno due volte all'anno. Individua e fornisce ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 626/1994, il datore di lavoro fornisce ai servizi di prevenzione e protezione informazioni anche in merito ai dati del registro degli infortuni e delle malattie professionali? No, il datore di lavoro deve fornire solo informazioni in merito alla descrizione degli impianti e dei processi produttivi e all'organizzazione del lavoro, alla programmazione e all'attuazione delle misure preventive e protettive. No, il datore di lavoro deve fornire solo informazioni sull'organizzazione del lavoro, la programmazione e l'attuazione delle misure preventive e protettive. Sì, lo prevede espressamente l'ari. 9 del suddetto D.Lgs.
In materia di sorveglianza sanitaria l'art. 16 del D.Lgs. 626/1994 prescrive che... La sorveglianza sanitaria è effettuata da organismi misti costituiti dall'Unità sanitaria locale e dal medico competente. La sorveglianza sanitaria comprende, tra l'altro, accertamenti periodici per controllare lo stato di salute dei lavoratori, con esclusione di ogni giudizio di idoneità in ordine alla mansione specifica. La sorveglianza sanitaria comprende, tra l'altro, accertamenti periodici per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica.
lI rappresentante per la sicurezza è la persona, ovvero le persone, eletta o designata per rappresentare i lavoratori circa gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. Egli, a norma dell'art. 19 del D.Lgs. 626/94 Adotta le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dà istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa. Fornisce i lvorntori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione. È consultato in merito all'organizzazione della formazione di cui all'ari. 22, comma 5 (lavoratori incaricati dell'attività di prevenzione incendi e lotta antincendio...).
La mancata osservanza, da parte del lavoratore, delle disposizioni impartite dal datore di lavoro ai fini della protezione collettiva ed individuale configura responsabilità penale? No, sanzioni penali possono essere comminate solo nel caso di rimozione o modificazione, senza autorizzazione, dei dispositivi di sicurezza, di segnalazione o di controllo. Sì, tale inosservanza è sanzionata con l'arresto fino ad un mese o l'ammenda da euro 206,58 (lire 400.000) a euro 619,75 (lire 1.200.000). No, tale inosservanza è sanzionata con l'ammenda da euro 206,58 (lire 400.000) a euro 619,75 (lire 1.200.000).
Ai sensi dell'art. 8 del D.Lgs. 19/9/1994, n. 626, il datore di lavoro può organizzare il servizio di prevenzione e protezione avvalendosi di persone o servizi esterni all'azienda. In tal caso deve... Sottoporre preventivamente all'ASL competente per territorio una relazione contenente l'illustrazione delle caratteristiche del servizio di prevenzione e protezione. Comunicare all'ispettorato del lavoro e all'ASL il nominativo della persona designata come responsabile, dichiarando i compiti svolti in materia di prevenzione e protezione, il periodo nel quale tali compiti sono stati svolti e il curriculum. Essere preventivamente autorizzato dall'ASL e dall'ispettorato del lavoro.
Ai fini degli adempimenti di cui all'art. 4, comma 5, lettera q) (misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dellevacuazione dei lavoratori, nonché per il caso di pericolo grave e immediato) del D.Lgs. 626/94, il datore di lavoro... Informa tutti i lavoratori che possono essere esposti ad un pericolo grave ed immediato circa le misure predisposte ed i comportamenti da adottare. Definisce esclusivamente le misure intese ad evitare l'insorgere di un incendio e a limitarne le conseguenze qualora esso si verifichi. Tiene un registro nel quale sono annotati cronologicamente tutti gli infortuni sul lavoro provocati da incendi.
Dispone l'art. 18 del D.Lgs. n. 626/1994 che in tutte le aziende o unità produttive è eletto o designato il rappresentante per la sicurezza. Nelle aziende con più di 15 dipendenti... Può essere eletto direttamente dai lavoratori, tra una rosa di nomi individuati dall'ASL competente per territorio. È eletto o designato dai lavoratori nell'ambito delle rappresentanze sindacali in azienda ovvero, in assenza ditali rappresentanze, è eletto dai lavoratori dell'azienda alloro interno. Deve essere individuato d'intesa tra datore di lavoro e rappresentanze sindacali in azienda.
Lo svolgimento del lavoro quotidiano al videoterminale è disciplinato dal D.Lgs. n. 626/1994. Quale delle indicazioni che seguono è conforme alle predette disposizioni in materia di pause? Qualora svolga la sua attività per almeno quattro ore consecutive, il lavoratore ha diritto ad una interruzione della sua attività esclusivamente mediante cambiamento di attività. È comunque esclusa la cumulabilità delle interruzioni all'inizio ed al termine dell'orario di lavoro. La pausa non è considerata a tutti gli effetti parte integrante dell'orario di lavoro e, come tale, è riassorbibile all'interno di accordi che prevedono la riduzione dell'orario complessivo di lavoro.
Condizione essenziale perché il lavoratore, che in caso di pericolo si allontana dal posto di lavoro, non subisca alcun pregiudizio, ma anzi sia protetto da qualsiasi conseguenza dannosa, è che il pericolo sia... Tale da essersi manifestato con eventi che abbiano già prodotto alcuni effetti rilevabili dal lavoratore. Tale da non poter essere evitato, anche se non grave e immediato. Grave, immediato e tale da non poter essere evitato.
lI dipendente di una struttura pubblica può svolgere l'attività di medico competente qualora esplichi attività di vigilanza? Il D.Lgs. n. 626/1994 lascia ampia scelta alla struttura pubblica in merito alla designazione del medico competente. No, il D.Lgs. n. 626/1994 pone un divieto. Sì, il D.Lgs. n. 626/1994 nulla dispone in merito ad una eventuale incompatibilità.
Nell'ambito dell'ambiente di lavoro, chi ha il compito di valutare, in relazione all'attività dell'azienda, i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori e di individuare le conseguenti misure di prevenzione e protezione? Il datore di lavoro. Il lavoratore con maggiore anzianità di servizio. Il medico addetto alla sorveglianza sanitaria.
lI numero dei rappresentanti per la sicurezza èvariabile in relazione allorganico di personale dipendente. Nelle aziende ovvero unità produttive che occupano fini a 200 dipendenti, l'art. 18 del D.Lgs. n. 626/1994 prevede almeno... Un rappresentante. Un rappresentante ogni 100 dipendenti o frazione. Tre rappresentanti.
Lorgano cui l'art. 23 del D.Lgs. n. 626/1994 attribuisce un ruolo centrale nell'attività di vigilanza sull'applicazione della legislazione in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro è... L'ASL territorialmente competente. L'ente locale territorialmente competente. La Regione.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni è conforme alle disposizioni contenute all'art. 3 del D.Lgs. n. 626/1994 nel quale sono elencate le misure generali per la protezione della salute e per la sicurezza dei lavoratori. Tra esse è compresa anche la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso. Tra esse sono comprese solo le misure di protezione collettiva ed individuale e le misure di emergenza da attuare in caso di pronto soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave ed immediato. Tra esse non è compreso il controllo sanitario dei lavoratori in funzione dei rischi specifici.
L'art. 43 del D.Lgs. n. 626/1994 obbliga il datore di lavoro ad assicurare una formazione adeguata e corretta per ogni dispositivo di protezione individuale che appartenga alla «terza categoria». Di cosa si tratta? Dei dispositivi di protezione nei confronti di carichi sospesi. Dei dispositivi destinati a salvaguardare dal rischio di morte o di lesioni gravi. Dei dispositivi impiegati nelle cave e miniere.
Ai fini degli adempimenti di cui all'art. 4, comma 5, lettera q) (misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dellevacuazione dei lavoratori, nonché per il caso di pericolo grave e immediato) del D.Lgs. 626/94, il datore di lavoro... Prende i provvedimenti necessari affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave ed immediato e nell'impossibilità di contattare il superiore gerarchico, possano prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze ditale pericolo. Tiene un registro nel quale sono annotati cronologicamente tutti gli infortuni sul lavoro provocati da incendi. Definisce esclusivamente i criteri per la gestione delle emergenze.
Le misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro sono state approvate con... Decreto legislativo 19/9/1994, n. 626. D.P.R. 12/10/1992, n. 123. Legge 1/3/1995, n. 276.
lI D.Lgs. n. 626/1994 prescrive misure perla tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro... Nel solo settore dei trasporti. Nei soli settori di attività privata con più di 1.000 lavoratori. In tutti i settori di attività privati o pubblici.
Nelle aziende, ovvero unità produttive, che occupano più di 15 dipendenti, il datore di lavoro, direttamente o tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, indice almeno una volta all'anno una riunione cui partecipano... Datore di lavoro o suo rappresentante, responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, medico competente ove previsto, rappresentante per la sicurezza e delegato dell'ASL competente per territorio. Datore di lavoro o suo rappresentante, responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, tutti i dipendenti, medico competente ove previsto e delegato dell'ispettorato del lavoro. Datore di lavoro o suo rappresentante, responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, medico competente ove previsto e rappresentante per la sicurezza.
Chi valuta, ai sensi dell'art. 12 del D.Lgs. 626/1994, se sia possibile chiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato? Il datore di lavoro. Il rappresentante per la sicurezza. Il medico competente.
lI D.Lgs. n. 626/1994 classifica gli agenti biologici in quattro gruppi, a seconda del rischio di infezione. Un agente biologico del gruppo 2... Può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche. Può provocare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche. Può causare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori; può propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche.
lI D.Lgs. n. 626/1994 classifica gli agenti biologici in quattro gruppi, a seconda del rischio di infezione. Un agente biologico del gruppo 1... Può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche. Presenta poche probabilità di causare malattie in soggetti umani. Può provocare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche.
Quale delle indicazioni che seguono è conforme alle prescrizioni di cui al D.Lgs. n. 626/1994 in materia di videoterminali? La tastiera deve essere inclinabile e dissociata dallo schermo per consentire al lavoratore di assumere una posizione confortevole e tale da non provocare l'affaticamento delle braccia o delle mani. L'illuminazione generale ovvero l'illuminazione specifica (lampade di lavoro) devono essere tali da eliminare totalmente ogni contrasto tra lo schermo e l'ambiente. Dispositivi o controlli quantitativi o qualitativi possono essere utilizzati anche all'insaputa dei lavoratori.
lI D.Lgs. 626/94 assegna il compito di informare il lavoratore interessato dei risultati degli accertamenti sanitari periodici per controllare lo stato di salute e a richiesta dello stesso, rilasciare copia della documentazione sanitaria... Sempre al datore di lavoro. Alla struttura ospedaliera che ha effettuato gli accertamenti. Al medico competente.
lI D.Lgs. n. 626/1994 classifica gli agenti biologici in quattro gruppi, a seconda del rischio di infezione. Un agente biologico del gruppo 3... Può provocare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche. Può causare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori; può propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche. Presenta poche probabilità di causare malattie in soggetti umani.
Quale delle indicazioni che seguono è conforme alle prescrizioni di cui al D.Lgs. n. 626/1994 in materia di videoterminali? Fastidiosi abbagliamenti e riflessi sullo schermo o su altre attrezzature devono essere evitati strutturando l'arredamento del locale e del posto di lavoro in funzione dell'ubicazione delle fonti di luce artificiale e delle loro caratteristiche. Non sono consentiti i poggiapiedi sotto il sedile di lavoro. La tastiera non deve essere inclinabile, né dissociabile dallo schermo.
Dispone l'art. 18 del D.Lgs. n. 626/1994 che in tutte le aziende o unità produttive è eletto o designato il rappresentante per la sicurezza. Nelle aziende che occupano fino a 15 dipendenti... Deve essere obbligatoriamente eletto o individuato nell'ambito delle rappresentanze sindacali in azienda. Deve essere individuato d'intesa tra datore di lavoro e rappresentanze sindacali in azienda. Può essere designato o eletto dai lavoratori nell'ambito delle rappresentanze sindacali, così come definite dalla contrattazione collettiva di riferimento.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni è conforme alle disposizioni contenute all'art. 3 del D.Lgs. n. 626/1994 nel quale sono elencate le misure generali per la protezione della salute e per la sicurezza dei lavoratori. Tra esse sono comprese solo la valutazione dei rischi per la salute e le misure igieniche. Tra esse è compreso anche il rispetto di principi ergonomici nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, anche per attenuare il lavoro monotono e quello ripetitivo. Tra esse non sono comprese le priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale.
lI D.Lgs. n. 626/1994 definisce le tipologie essenziali degli indumenti di lavoro, delle attrezzature, dei materiali e degli apparecchi che costituiscono «dispositivi di protezione individuale». Quali tra quelli proposti non sono DPI? Apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi. Indumenti di protezioni contro il freddo. Apparecchi antipolvere, antigas e contro le polveri radioattive.
I lavoratori esposti ad agenti cancerogeni o mutageni sono iscritti in un registro nel quale è riportata attività svolta, agente cancerogeno o mutageno utilizzato e, ove noto, valore dell'esposizione a tale agente. Detto registro... È istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente. È istituito ed aggiornato dal datore di lavoro e trasmesso in visione trimestralmente all'ISPESL. È istituito ed aggiornato dal medico competente, che informa il datore di lavoro in relazione ad ogni nuova annotazione.
Ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 626/1994, il rappresentante perla sicurezza... Individua le misure di prevenzione e di protezione ed i dispositivi di protezione individuale, conseguenti alla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro. Formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti. Non ha accesso al registro degli infortuni sul lavoro.
la fruibilità e l'accessibilità dei dati informatici tra Pubbliche Amministrazioni è possibile quando l'utilizzazione del dato sia necessaria per lo svolgimento dei compiti istituzionali dell'amministrazione richiedente. è impossibile a ragione della tutela della privacy del soggetto a cui si riferiscono i dati è possibile quando consentita espressamente dal soggetto a cui si riferiscono i dati
È possibile l'accesso agli atti On Line? sì, attraverso un apposito Portale per l'accesso agli atti delle PA sì, nel rispetto delle normative a tutela della riservatezza dei regolamenti per l'accesso delle Amministrazioni sì, solo attraverso i Siti delle Amministrazioni Centrali
Per proteggere adeguatamente le informazioni è necessario salvaguardarne tre qualità: sicurezza, accuratezza e autenticità riservatezza, veridicità e affidabilità riservatezza, integrità e disponibilità
lI codice della privacy indica un insieme di Misure Minime di Sicurezza che hanno lo scopo di: assicurare un livello minimo di protezione dei dati personali prevenire l'accesso abusivo ai sistemi informatici contenenti dati sensibili o giudiziari garantire l'assoluta sicurezza del trattamento dei dati sensibili o giudiziari
Le Misure Minime di Sicurezza, previste per garantire unadeguata protezione dei dati personali durante le operazioni di trattamento, devono essere applicate: dal Titolare, dal Responsabile e dall'incaricato dal Titolare e dal Responsabile esclusivamente dal Titolare
I dati personali vengono suddivisi in tre categorie: personali, politici e legali sensitivi, legali e medici personali, sensibili e giudiziari
Per Trattamento di dati personali si intende: l'elaborazione di tabulati e repori effettuata con l'ausilio di strumenti elettronici a partire da una banca dati contenente dati personali qualunque operazione o complesso di operazioni effettuate sui dati personali, anche senza l'ausilio di strumenti elettronici la conservazione di dati personali nei locali dell'azienda
Il Titolare del Trattamento è: colui al quale compete stabilire i diritti dell'interessato e le modalità con le quali tali diritti possono essere fatti valere colui al quale compete registrare gli accessi agli archivi contenenti dati sensibili o giudiziari colui al quale competono le decisioni in ordine alle finalità, alle modalità del trattamento di dati personali e agli strumenti utilizzati, ivi compreso il profilo della sicurezza
L'incaricato del trattamento è: una persona delegata a consegnare le notifiche dei trattamenti di dati personali al competente ufficio presso l'Autorità Garante della Privacy una persona delegata alla eliminazione dei documenti contenenti dati personali attraverso l'utilizzo di sistemi di distruzione meccanici o manuali una persona autorizzata a compiere operazioni di trattamento sotto la diretta autorità del Titolare o del Responsabile, attenendosi alle istruzioni ricevute
Prima di effettuare un trattamento di dati sensibili o giudiziari incaricato deve essere autorizzato: dal Titolare o dal Responsabile dall'interessato dal Garante
I documenti contenenti dati personali devono essere custoditi in: buste sigillate e controfirmate sui lembi dall'incaricato del trattamento locali appositamente adibiti e protetti contro intrusioni, incendi e allagamenti armadi o contenitori non accessibili a persone non incaricate del trattamento
Il software antivirus deve: essere sempre attivo ed aggiornato costantemente essere attivato solo quando l'incaricato rileva la presenza di programmi potenzialmente dannosi essere attivato solo quando si trattano dati personali avendo cura di installare la versione più recente
Per evitare accessi illeciti ai PC contenenti dati personali in caso di momentaneo allontanamento dell'Incaricato: si deve chiedere al collega di stanza di sorvegliare il PC deve essere attivato il salvaschermo con password deve essere coperto il monitor con un apposito sistema di oscuramento
Al termine della giornata lavorativa l'incaricato deve riporre i documenti cartacei contenenti dati personali: negli appositi archivi non accessibili a persone non incaricate del trattamento sulla propria scrivania in posizione separata dai documenti che non contengono dati personali nella cassaforte appositamente predisposta presso l'ufficio del Responsabile del trattamento
Ai sensi dell'art. 3 del Dlgs. 196/2003 lI Trattamento dei Dati è informato sul Principio della trasparenza Principio di buona amministrazione Principio della necessità
Rientrano tra i dati sensibili i dati giudiziari in genere i dati relativi all'anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato i dati idonei a rivelare lo stato di salute
Ai sensi dell'art. 4 del Dlgs 196/2003 rientrano tra i Responsabili del trattamento dei dati personali L'ente interessato La pubblica amministrazione L'incaricato
Ai sensi dell'art. 4 del Dlgs 196/2003 la Comunicazione dei dati personali viene data all'interessato viene data all'interessato ed ai suoi parenti entro il III grado viene data a soggetti determinati diversi dall'interessato
L'informativa sulle finalità e le modalità del trattamento dei dati personali viene resa: esclusivamente all'interessato esclusivamente alla persona presso la quale sono raccolti i dati personali all'interessato o alla persona presso la quale sono raccolti i dati personali
Esiste un terzo genere di dati personali oltre quelli sensibili e giudiziari? sì, sono i dati sanitari sì, sono i dati diversi da quelli sensibili e giudiziari trattati in ambito pubblico no, non esiste un terzo genere
Esistono dati sensibili oggetto di trattamento anche senza consenso dell'interessato? sì, previa autorizzazione del Garante, quando il trattamento è necessario per la salvaguardia della vita dell'intetressato si in ogni caso, quando il trattamento è necessario per la salvaguardia della vita di un terzo no, ad esclusione dei trattamenti nella pa dove il consenso non è sempre necessario
I dati idonei a rivelare lo stato di salute: possono essere diffusi previa autorizzazione del Garante possono essere diffusi previo consenso dell'interessato non possono essere diffusi
Che differenza esiste tra Titolare e Responsabile del trattamento dei dati personali? Il Titolare viene individuato dal Garante, il Responsabile è designato dall'interessato Il Titolare è designato dall'interessato, il Responsabile è l'entità, persona giuridica o PA nel suo complesso Il Titolare è l'entità, persona giuridica o PA nel suo complesso, il Responsabile è designato dal Titolare
In che cosa consiste la Notificazione al Garante? Nella notifica del trattamento per determinate categorie di dati, presentata prima dell'inizio del trattamento ed una sola volta a prescindere dal numero delle operazioni Nella notifica del trattamento per i dati sensibili, presentata prima dell'inizio del trattamento e periodicamente, raggiunto un certo numero di operazioni Nella notifica del trattamento per tutte le tipologie di dati, presentata prima dell'inizio del trattamento ed una sola volta a prescindere dal numero delle operazioni
La trasmissione di dati personali da parte di un soggetto pubblico ad un altro deve essere comunicata previamente dal Titolare al Garante, quando la trasmissione non è prevista da alcuna norma di legge. Va sempre comunicata previamente al Garante, solo se la trasmissione riguarda Dati Sensibili Deve essere sempre comunicata previamente dal Titolare al Garante
L'accesso agli atti contenenti dati idonei a rivelare lo stato di salute è possibile da parte di un terzo interessato solo previa richiesta ed ottenimento da parte del terzo di parere positivo al Garante. in ogni caso solo quando la richiesta è di rango almeno pari ai diritti dell'interessato
I rapporti di lavoro nella PA, ai fini della tutela della riservatezza non si considerano di rilevante interesse pubblico, rientrando nelle finalità generali si considerano di rilevante interesse pubblico, in particolare per la normativa in materia di collocamento obbligatorio si considerano di rilevante interesse pubblico, solo per le fasi relative alla preselezione psicoattitudinale del personale
La competenza per le controversie in materia di protezione dei dati personali spetta Al Giudice Amministrativo Al Giudice Penale al Giudice Civile
i diritti a tutela della riservatezza possono essere fatti valere esclusivamente dinanzi all'autorità giudiziaria possono essere fatti valere anche cumulativamente dinanzi all'autorità giudiziaria o al Garante possono essere fatti valere alternativamente dinanzi all'autorità giudiziaria o al Garante
Il Garante per la protezione dei dati personali ha tra gli altri i seguenti compiti vietare d'ufficio e su istanza il trattamento non corretto dei dati la predisposizione annuale verso il Presidente della Repubblica di una relazione sull'attività svolta e sullo stato di attuazione della normativa del Codice la tutela penale del diritto alla riservatezza
Può il Garante per la protezione dei dati personali spiccare sanzioni amministrative si no sì, ma solo quando siano accessorie a fattispecie delittuose
Le persone fisiche Incaricate al trattamento dei dati nella Pa: vengono autorizzate dal Titolare o dal Responsabile del trattamento dei dati vengono autorizzate dal Titolare e dal Responsabile del trattamento dei dati vengono autorizzate solo dalla pa di appartenenza
Il diritto di accesso agli atti è escluso nei procedimenti selettivi, nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relativi a terzi per i documenti non coperti da segreto di stato nei provvedimenti specifici emanati sulla base di atti amministrativi generali
lI Garante della Privacy può rivolgersi alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi? sì, su richiesta del Difensore Civico a seguito di diniego di accesso sì, nell'ipotesi di emanazione di regolamenti congiunti sull'accesso sì, per l'emanazione di pareri su procedimenti relativi al trattamento pubblico dei dati personali coinvolgenti l'accesso
Ai fini di una chiara interpretazione delle norme contenute nel Codice in materia di protezione dei dati personali, l'art. 4 individua e definisce alcune parole chiave maggiormente ricorrenti. Cosa si intende per «banca di dati»? Qualsiasi operazione o complesso di operazioni effettuate anche senza l'ausilio di strumenti elettronici, concernenti la raccolta e la registrazione di dati. Qualsiasi complesso organizzato di dati personali, ripartito in una o più unità dislocate in uno o più siti. Qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari, tra l'altro, che... Specifica attenzione deve essere prestata per la verifica dell'indispensabilità dei dati sensibili e giudiziari riferiti a soggetti diversi da quelli cui si riferiscono direttamente le prestazioni o gli adempimenti. Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici non sono tenuti ad indicare la normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi.
A norma di quanto dispone il Codice in materia di protezione dei dati personali, nel caso di cessazione, per qualsiasi causa, di un trattamento di dati, essi possono essere conservati? No, devono essere necessariamente distrutti ovvero ceduti ad altro titolare. No, devono essere necessariamente distrutti. Sì, per fini esclusivamente personali e non destinati ad una comunicazione sistematica o alla diffusione.
Dispone l'art. 39 del D.Lgs. 196/2003 che il trattamento di dati idonei a rivelare lo stato di salute previsto dal programma di ricerca biomedica o sanitaria... Necessita di comunicazione preventiva al Garante. Necessita obbligatoriamente di notificazione ai sensi dell'art. 37 e di consenso scritto dell'interessato. Non necessita di comunicazione preventiva al Garante.
lI Codice in materia di protezione dei dati personali... Disciplina il trattamento di dati personali, anche detenuti all'estero, effettuato da chiunque è stabilito nel territorio dello Stato o in un luogo comunque soggetto alla sovranità dello Stato. Non si applica al trattamento di dati personali effettuato da chiunque è stabilito nel territorio di un Paese non appartenente all'U.E, anche se impiega, per il trattamento, strumenti situati nel territorio dello Stato. Si applica solo al trattamento di dati personali, detenuti in Italia, effettuato da chiunque è stabilito nel territorio dello Stato.
A norma del D.Lgs. 196103, se i dati personali non sono raccolti presso l'interessato, linformativa è data allo stesso alla registrazione dei dati o, quando è prevista la loro comunicazione, non oltre la prima comunicazione. Tale norma... Si applica anche quando i dati sono trattati ai fini dello svolgimento delle investigazioni difensive di cui alla L. 397/2000. Non si applica quando l'informativa all'interessato si riveli, a giudizio del Garante, impossibile. Non si applica solo quando i dati sono trattati in base ad un obbligo previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria.
Ai sensi dell'art. 16 del Codice in materia di protezione dei dati personali la cessione dei dati in violazione di quanto previsto dal Codice o da altre disposizioni rilevanti in materia di trattamento dei dati personali... Deve essere autorizzata dal Garante. È valida a tutti gli effetti. È priva di effetti.
lI D.Lgs. n. 196/2003 riconosce all'interessato il diritto di ottenere la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano. In quale caso la richiesta può essere formulata anche oralmente? In nessun caso. La richiesta rivolta al titolare o al responsabile deve essere trasmessa mediante lettera raccomandata o posta elettronica. Quando la richiesta riguarda l'origine dei dati personali. Quando la richiesta riguarda l'aggiornamento, la rettificazione ovvero, l'integrazione dei dati.
Dispone l'art. 20 del D.Lgs. 196/2003 che il trattamento dei dati sensibili da parte di soggetti pubblici... È sempre vietata se non autorizzata dall'interessato. È consentito anche se non autorizzato da espressa disposizione di legge, senza la preventiva richiesta al Garante. È consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge nella quale sono specificati i tipi di dati che possono essere trattati e di operazioni eseguibili e le finalità di rilevante interesse pubblico perseguite.
A norma di quanto dispone Iart. 7 deI D.Lgs. n. 196/2003 l'interessato ha diritto di ottenere raggiornamento dei dati personali? No, ha diritto solo di ottenere la cancellazione o la trasformazione in forma anonima. Sì, ha diritto di ottenere l'aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l'integrazione dei dati. No, ha diritto di ottenere solo la rettificazione dei dati.
Quale organo promuove la sottoscrizione di codici di deontologia e di buona condotta per determinati settori, ne verifica la conformità alle leggi e ai regolamenti e contribuisce a garantirne la diffusione e il rispetto? Le associazioni di categoria. Il Garante. Il Ministro dell'interno.
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 196/2003, linformativa da dare all'interessato può non comprendere gli elementi già noti alla persona che fornisce i dati? Il D.Lgs. n. 196/2003 nulla dispone in merito agli elementi già noti alla persona che fornisce i dati. È da intendersi che essi possono essere omessi. Sì, lo prevede espressamente l'ari. 13 del suddetto D.Lgs. No, l'informativa deve obbligatoriamente comprendere tutti gli elementi anche se già noti alla persona che fornisce i dati.
A norma dell'art. 26 del D.Lgs. 196/2003, qualora sia richiesta al Garante lautorizzazione al trattamento di dati sensibili, esso comunica la decisione adottata sulla richiesta di autorizzazione entro quarantacinque giorni, decorsi i quali... La mancata pronuncia equivale a rigetto. L'autorizzazione si intende concessa se il Garante nei successivi trenta giorni emana atto di accettazione. La mancata pronuncia equivale ad accoglimento.
Ai fini di una chiara interpretazione delle norme contenute nel Codice in materia di protezione dei dati personali, l'art. 4 individua e definisce alcune parole chiave maggiormente ricorrenti. Cosa si intende per «interessato»? La persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo cui competono le decisioni in ordine alle finalità ed alle modalità del trattamento di dati personali. La persona fisica, la persona giuridica, l'ente o l'associazione cui si riferiscono i dati personali. La persona fisica autorizzata a compiere operazioni di trattamento dal titolare o dal responsabile.
Dispone l'art. 29 del Codice in materia di protezione dei dati personali che il responsabile del trattamento dei dati personali... È designato dal titolare facoltativamente. Deve essere designato dal titolare obbligatoriamente. Deve essere designato obbligatoriamente dall'incacato del trattamento.
Dispone l'art. 23 del D.Lgs. 196/2003, che il trattamento di dati personali da parte di privati odi enti pubblici economici è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato. Tale consenso... Non è richiesto solo nel caso in cui il trattamento sia finalizzato a scopi statistici. È richiesto anche quando il trattamento è necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato. Non è richiesto se il trattamento è necessario, in conformità ai rispettivi codici di deontologia, per esclusivi scopi scientifici o statistici, ovvero per esclusivi scopi storici presso archivi privati dichiarati di notevole interesse storico.
lI Codice in materia di protezione dei dati personali... Garantisce che il trattamento dei dati si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità dell'interessato, con particolare riferimento alla riservatezza, all'identità personale e al diritto alla protezione dei dati. È una raccolta ordinata dileggi in materia di dati personali, rivolta alla tutela dei dati personali trattati dagli enti pubblici e dalle pubbliche amministrazioni. Ha istituito la figura del Garante dei dati personali.
A norma di quanto dispone Iart. 26 deI D.Lgs. n. 196/2003 qualora sia richiesta al Garante Iautorizzazione al trattamento di dati sensibili, il Garante... Comunica la decisione adottata sulla richiesta di autorizzazione entro sessanta giorni. Comunica la decisione adottata sulla richiesta di autorizzazione entro quarantacinque giorni. Comunica la decisione adottata sulla richiesta di autorizzazione entro trenta giorni.
Qualora il trattamento di dati personali riguardi dati sensibili registrati in banche di dati a tini di selezione del personale per conto terzi, il titolare deve notificare al Garante il trattamento? Sì. Il trattamento di dati personali deve essere sempre notificato al Garante indipendentemente dai dati e dalla natura del trattamento. Sì, lo prevede espressamente l'art. 37 del D.Lgs. n. 196/2003. No, non sussiste alcun obbligo di notifica al Garante.
I «dati sensibili» possono essere oggetto di trattamento anche senza consenso dell'interessato, previa autorizzazione del Garante? Sì, tra l'altro, quando il trattamento è necessario per la salvaguardia della vita o dell'incolumità fisica di un terzo. No, in nessun caso. Sì, per il trattamento di dati sensibili non occorre il consenso dell'interessato.
Qualora il trattamento dei dati personali sia necessario per adempiere ad un obbligo previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria deve essere richiesto comunque il consenso dell'interessato dai dati? No, il consenso non è richiesto. Sì, è sempre obbligatorio il consenso dell'interessato in forma scritta. No, in tal caso è sufficiente il consenso del Garante dei dati personali.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari, tra l'altro, che... I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi. È fatto divieto di raccogliere i dati sensibili e giudiziari presso l'interessato. I soggetti pubblici conformano il trattamento dei dati sensibili e giudiziari secondo modalità volte a prevenire violazioni dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità dell'interessato.
A norma di quanto dispone il Codice in materia di protezione dei dati personali, nel caso di cessazione, per qualsiasi causa, di un trattamento di dati, essi possono essere conservati per scopi storici, statistici o scientifici? No, lo vieta espressamente l'art. 16 (Cessazione del trattamento). Sì, in conformità alla legge, ai regolamenti, alla normativa comunitaria e ai codici di deontologia e di buona condotta. No, devono essere necessariamente ceduti a Enti dello Stato.
Dispone il Capo Il - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - del Codice in materia di protezione dei dati personali, tra l'altro, che... I soggetti pubblici sono comunque obbligati, alla stregua di quelli privati, a richiedere il consenso dell'interessato. Non si osservano le disposizioni di cui all'ari. 25 in tema di comunicazione e diffusione. Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito soltanto per lo svolgimento delle funzioni istituzionali.
La persona fisica che utilizza un servizio di comunicazione elettronica accessibile al pubblico, per motivi privati o commerciali, senza esservi necessariamente abbonata è identificata ai fini del D.Lgs. n. 196/2003 come... Utente. Abbonato. Titolare.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 196/2003, l'interessato ha diritto di ottenere l'indicazione degli estremi identificativi del titolare e dei responsabili? Sì, ma solo previa richiesta formale al Garante dei dati personali. Sì, lo prevede espressamente il suddetto D.Lgs. No, in applicazione della legge n. 241/1990.
Quale è il principio cardine del Codice in materia di protezione dei dati personali? L'armonizzazione nella trattazione dei dati personali. La tutela dei minori nel trattamento o diffusione di immagini. Il diritto per chiunque alla protezione dei dati personali che lo riguardano.
A norma di quanto dispone il Codice in materia di protezione dei dati personali nel caso di cessazione, per qualsiasi causa, di un trattamento di dati, essi possono essere ceduti ad altro titolare per scopi storici, statistici o scientifici? Sì, in conformità alla legge, ai regolamenti, alla normativa comunitaria e ai codici di deontologia e di buona condotta. Sì, ma solo se l'altro titolare è un ente statale. No, possono essere solo conservati per scopi storici, statistici o scientifici, ma non ceduti.
Dispone l'art. 26 del D.Lgs. n. 196/2003 che i dati sensibili possono essere oggetto di trattamento solo con il consenso scritto dell'interessato e previa autorizzazione del Garante. Sono dati «sensibili» i dati personali idonei a rivelare... Origine razziale ed etnica, convinzioni religiose e filosofiche, opinioni politiche, adesione a partiti, sindacati, associazioni, organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, stato di salute e vita sessuale. Origine razziale ed etnica, opinioni politiche e adesione a partiti, stato di salute e vita sessuale. Origine razziale ed etnica, convinzioni religiose e filosofiche, opinioni politiche, adesione a partiti, sindacati, associazioni, organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale.
Qualora il trattamento di dati personali riguardi dati registrati in apposite banche di dati gestite con strumenti elettronici e relative a comportamenti illeciti o fraudolenti, il titolare deve notificare al Garante detto trattamento? No, non sussiste alcun obbligo di notifica al Garante. Sì. Il trattamento di dati personali deve essere sempre notificato al Garante indipendentemente dai dati e dalla natura del trattamento. Sì, lo prevede espressamente l'art. 37 del D.Lgs. n. 196/2003.
Llnformativa di cui all'art. 13 del Codice in materia di protezione dei dati personali... Non deve contenere i soggetti o le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza. Deve anche contenere i diritti di cui all'art. 7 (diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti). Deve contenere gli estremi identificativi del titolare ma non gli estremi del rappresentante nel territorio dello Stato se designato.
Le disposizioni del Capo Il - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - del D.Lgs. n. 196/2003 si applicano anche agli enti pubblici economici? Sì, ma solo se si tratta di enti pubblici economici con funzioni istituzionali. No, riguardano tutti i soggetti pubblici, esclusi gli enti pubblici economici. Sì, riguardano anche gli enti pubblici economici.
A norma del D.Lgs. 196103, se i dati personali non sono raccolti presso l'interessato, linformativa è data allo stesso alla registrazione dei dati o, quando è prevista la loro comunicazione, non oltre la prima comunicazione. Tale norma... Non si applica solo quando i dati sono trattati in base ad un obbligo previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria. Si applica anche quando i dati sono trattati ai fini dello svolgimento delle investigazioni difensive di cui alla L. 397/2000. Non si applica quando i dati sono trattati per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria, sempre che i dati siano trattati esclusivamente per tali finalità e per il periodo strettamente necessario al loro perseguimento.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari, tra l'altro, che... I dati sensibili e giudiziari possono essere trattati nell'ambito di test psico-attitudinali volti a definire il profilo o la personalità dell'interessato. Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici non sono tenuti ad indicare la normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. I soggetti pubblici possono trattare solo i dati sensibili e giudiziari indispensabili per svolgere attività istituzionali che non possono essere adempiute mediante il trattamento di dati anonimi o di dati personali di natura diversa.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni è conforme alle disposizioni dettate all'art. 23 dal D.Lgs. 196/2003 al Capo III - Regole ulteriori per privati ed enti pubblici economici - Consenso. Il consenso può essere manifestato anche in forma non scritta quando il trattamento riguarda dati sensibili. Il consenso può riguardare l'intero trattamento di dati personali ovvero una o più operazioni dello stesso. Il consenso è validamente prestato solo se è espresso liberamente e specificamente in riferimento ad un trattamento chiaramente individuato, se è documentato per iscritto, anche se non sono state rese all'interessato le informazioni previste.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. 196/2003 la diffusione di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico è ammessa? No, deve essere in ogni caso autorizzata dal Garante. Sì, è sempre ammessa. Unicamente quando è prevista da una norma di legge o di regolamento.
Dispone l'art. 19 del D.Lgs. 196/2003 che sono ammesse le comunicazioni di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico ad altri soggetti pubblici... Se sono previste da norme di legge o di regolamento o risultano comunque necessarie per lo svolgimento delle funzioni istituzionali. Se sono richieste dal funzionario della P.A. Solo se sono previste espressamente da norme di legge.
Dispone l'art. 23 del D.Lgs. 196/2003, che il trattamento di dati personali da parte di privati odi enti pubblici economici è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato. Tale consenso... È richiesto anche quando il trattamento riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi o atti conoscibili da chiunque. Non è richiesto solo quando il trattamento è necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato o per adempiere, prima della conclusione del contratto, a specifiche richieste dell'interessato. Non è richiesto quando il trattamento riguarda dati relativi allo svolgimento di attività economiche, trattati nel rispetto della vigente normativa in materia di segreto aziendale e industriale.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni è conforme alle disposizioni dettate all'art. 23 dal D.Lgs. 196/2003 al Capo III - Regole ulteriori per privati ed enti pubblici economici - Consenso. Il consenso è validamente prestato solo se è espresso liberamente e specificamente in riferimento ad un trattamento chiaramente individuato, se è documentato per iscritto, e se sono state rese all'interessato le informazioni previste dal Codice. Il consenso al trattamento non è richiesto quando il trattamento di dati personali è effettuato da enti pubblici economici. Il consenso può essere manifestato anche in forma non scritta quando il trattamento riguarda dati sensibili.
L'informativa di cui all'art. 13 del Codice in materia di protezione dei dati personali... Deve anche contenere gli estremi identificativi del titolare e, se designato, del rappresentante nel territorio dello Stato. Deve solo contenere le finalità e le modalità del trattamento cui sono destinati i dati. Non deve contenere i soggetti o le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza.
A norma di quanto dispone il Codice in materia di protezione dei dati personali, nel caso di cessazione, per qualsiasi causa, di un trattamento di dati, essi devono essere necessariamente distrutti? No, possono essere distrutti ovvero conservati ma solo a fini statistici o storici. No, possono essere anche ceduti o conservati nei modi indicati nel suddetto Codice. Sì, devono essere necessariamente distrutti.
Indicare quale tra le seguenti è una corretta regola e/o requisito generale per il trattamento dei dati, così come indicato all'art. 11 del Codice in materia di protezione dei dati personali. Devono essere raccolti e registrati per scopi determinati, espliciti e legittimi, ed utilizzati in altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi. Devono essere trattati in modo lecito e secondo correttezza anche se non completamente esatti. Devono essere utilizzati esclusivamente a fini statistici, storici, scientifici o pubblicitari.
lI Codice in materia protezione dei dati personali disciplina anche il trattamento di dati detenuti all'estero? Sì, se il trattamento è effettuato da chiunque è stabilito nel territorio dello Stato o in un luogo comunque soggetto alla sovranità dello Stato. No, il Codice in materia di protezione dei dati personali non disciplina il trattamento di dati personali detenuti all'estero. Sì, ma solo se il trattamento è effettuato da pubbliche amministrazioni.
Dispone il D.Lgs. 196103 all'art. 39 che la comunicazione di dati personali da parte di un soggetto pubblico ad altro soggetto pubblico non prevista da una norma di legge o di regolamento Effettuata in qualunque forma, anche mediante convenzione non necessita di comunicazione preventiva al Garante. Effettuata in qualunque forma, anche mediante convenzione necessita di comunicazione preventiva al Garante. Effettuata in qualunque forma, anche mediante convenzione necessita obbligatoriamente di notificazione ai sensi dell'art. 37 e di consenso scritto dell'interessato.
Dispone l'art. 38 del D.Lgs. n. 196/2003 in merito alle modalità di notifica del trattamento di dati personali al Garante, tra l'altro, che... Una nuova notificazione è richiesta solo anteriormente alla cessazione del trattamento o al mutamento di taluno degli elementi da indicare nella notificazione medesima. Deve essere presentata al Garante entro 30 gg dall'inizio del trattamento ed una sola volta, a prescindere dal numero delle operazioni e della durata del trattamento da effettuare. È validamente effettuata solo se è trasmessa al Garante con raccomandata con ricevuta di torno.
Qualora il trattamento di dati personali riguardi dati genetici, biometrici o dati che indicano la posizione geografica di persone od oggetti mediante una rete di comunicazione elettronica, il titolare deve notificare al Garante il trattamento? Sì. Il trattamento di dati personali deve essere sempre notificato al Garante indipendentemente dai dati e dalla natura del trattamento. Sì, lo prevede espressamente l'art. 37 del D.Lgs. n. 196/2003. No, non sussiste alcun obbligo di notifica al Garante.
Dispone l'art. 25 del D.Lgs. 196/2003 in merito ai divieti di comunicazione e diffusione dei dati personali, tra l'altro, che... La comunicazione e la diffusione possono essere vietate solo per disposizione dell'autorità giudiziaria. È fatta salva la comunicazione o diffusione di dati richieste, in conformità alla legge, da forze di polizia, dall'autorità giudiziaria, ecc., per finalità di difesa odi sicurezza dello Stato odi prevenzione, accertamento o repressione reati. La diffusione può essere vietata solo per disposizione del Garante.
Qualora il trattamento riguardi dati registrati in apposite banche di dati gestite con strumenti elettronici e relative al rischio sulla solvibilità economica e alla situazione patrimoniale, il titolare deve notificare al Garante il trattamento? Sì, lo prevede espressamente l'art. 37 del D.Lgs. n. 196/2003. No, non sussiste alcun obbligo di notifica al Garante. Sì. Il trattamento di dati personali deve essere sempre notificato al Garante indipendentemente dai dati e dalla natura del trattamento.
lI D.Lgs. n. 196/2003 riconosce il diritto all'interessato di ottenere l'indicazione delle finalità e delle modalità del trattamento di dati personali. Tale diritto è esercitato... Solo per il tramite del Garante. Con richiesta rivolta al titolare o al responsabile solo mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. Con richiesta rivolta senza alcuna formalità al titolare o al responsabile.
Dispone l'art. 25 del D.Lgs. 196/2003 in merito ai divieti di comunicazione e diffusione dei dati personali, tra l'altro, che... La comunicazione e la diffusione possono essere vietate solo per disposizione dell'autorità giudiziaria. Sono vietate la comunicazione e la diffusione di dati personali in riferimento a quelli per i quali è stata ordinata la cancellazione. La diffusione può essere vietata solo per disposizione del Garante.
Dispone rart. 38 del D.Lgs. n. 196/2003 in merito alle modalità di notifica del trattamento di dati personali al Garante, tra l'altro, che... La cessazione del trattamento o il mutamento di taluno degli elementi indicati nella notificazione non comporta nuova notifica al Garante. È validamente effettuata solo se è trasmessa per via telematica utilizzando il modello predisposto dal Garante e osservando le prescrizioni da questi impartite. Deve essere presentata al Garante entro 30 gg dall'inizio del trattamento ed una sola volta, a prescindere dal numero delle operazioni e della durata del trattamento da effettuare.
Il D.Lgs. n. 196/2003 detta anche norme particolari per i soggetti pubblici? No, il suddetto Codice detta solo norme generali che sono applicate a tutti i dati personali siano essi trattati da soggetti privati o da soggetti pubblici. Sì, il suddetto Codice detta solo norme per i soggetti pubblici gestori di dati personali. Sì, il Capo Il del suddetto Codice detta «Regole ulteriori per i soggetti pubblici».
Dispone il D.Lgs. n. 196/2003 che i dati personali devono essere tra l'altro trattati in modo lecito e secondo correttezza. Chiunque cagiona danno per la mancata applicazione di dette norme è tenuto al risarcimento del danno non patrimoniale? No, per essere risarcito il danno deve avere natura patrimoniale. Sì, lo prevede espressamente l'art. 15 del D.Lgs. n. 196/2003. No, la mancata applicazione di dette norme non comporta il risarcimento del danno.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. 196/2003, la comunicazione di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico a privati o a enti pubblici economici è ammessa? No, deve essere sempre autorizzata dal Garante. Unicamente quando è prevista da una norma di legge o di regolamento. Sì, è sempre ammessa.
A norma del D.Lgs. 196103, se i dati personali non sono raccolti presso l'interessato, rinformativa è data allo stesso alla registrazione dei dati o, quando è prevista la loro comunicazione, non oltre la prima comunicazione. Tale norma... Si applica anche quando l'informativa all'interessato comporta un impiego di mezzi che il Garante dichiari manifestamente sproporzionati rispetto al diritto tutelato. Non si applica quando i dati sono trattati in base ad un obbligo previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria. Non si applica solo quando i dati sono trattati per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria, sempre che i dati siano trattati esclusivamente per tali finalità e per il periodo strettamente necessario al loro perseguimento.
Dispone il Capo Il - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - del Codice in materia di protezione dei dati personali, tra l'altro, che... Nel trattare i dati il soggetto pubblico osserva i presupposti e i limiti stabiliti dal presente codice, anche in relazione alla diversa natura dei dati, nonché dalla legge e dai regolamenti. I soggetti pubblici sono comunque obbligati, alla stregua di quelli privati, a richiedere il consenso dell'interessato. Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito anche per lo svolgimento di funzioni non istituzionali.
Indicare quale tra le seguenti è una corretta regola e/o requisito generale per il trattamento dei dati, così come indicato all'art. 11 del Codice in materia di protezione dei dati personali. Devono essere esatti e, se necessario, aggiornati. Devono essere utilizzati esclusivamente a fini statistici, storici, scientifici o pubblicitari. Devono essere trattati in modo lecito e secondo correttezza anche se non necessariamente esatti e aggiornati.
Dispone il Capo Il - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - del Codice in materia di protezione dei dati personali, tra l'altro, che... Si osservano le disposizioni di cui all'ari. 25 in tema di comunicazione e diffusione. I soggetti pubblici sono comunque obbligati, alla stregua di quelli privati, a richiedere il consenso dell'interessato. Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito anche per lo svolgimento di funzioni non istituzionali.
lI trattamento da parte di un soggetto pubblico riguardante dati diversi da quelli sensibili e giudiziari è consentito, anche in mancanza di una norma di legge o di regolamento che lo preveda espressamente? No, in nessun caso. Sì, se necessario per lo svolgimento delle funzioni istituzionali. Sì, senza alcuna limitazione o divieto.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari, tra l'altro, che... Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici fanno espresso riferimento alla normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. I soggetti pubblici non sono tenuti a verificare né l'esattezza, né l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, ma solo la loro pertinenza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi. I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi.
A norma di quanto dispone l'art. 7 del D.Lgs. n. 196/2003 l'interessato ha diritto di ottenere la cancellazione di dati personali? No, l'unico diritto che riconosce il Codice è il blocco dei dati. Sì, ma solo se la richiesta è avanzata per tutelare un minore. Sì, ha diritto di ottenere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge.
Dispone l'art. 21 del D.Lgs. 196/2003 che il trattamento di dati giudiziari da parte di soggetti pubblici... È consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge o provvedimento del Garante che specifichino le finalità di rilevante interesse pubblico del trattamento, i tipi di dati trattati e di operazioni eseguibili. È consentito anche se non autorizzato da espressa disposizione di legge o di provvedimento del Garante. Segue le normali disposizioni dettate dal suddetto D.Lgs. per tutti i dati personali.
Llnformativa di cui all'art. 13 del Codice in materia di protezione dei dati personali... Non deve contenere le conseguenze di un eventuale rifiuto di rispondere. Deve solo contenere le finalità e le modalità del trattamento cui sono destinati i dati. Deve anche contenere i soggetti o le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di responsabili o incaricati, e l'ambito di diffusione dei dati medesimi.
Dispone l'art. 30 del Codice in materia di protezione dei dati personali che le operazioni di trattamento possono essere effettuate... Solo da incaricati che operano sotto la diretta autorità del titolare o del responsabile, attenendosi alle istruzioni impartite. Da tutti i soggetti individuati dall'interessato al trattamento, con esclusione dei soli soggetti non autorizzati all'accesso. Solo dai responsabili del trattamento designati dal titolare.
Dispone il D.Lgs. 196/03 che nei casi in cui una disposizione di legge specifica la finalità di rilevante interesse pubblico, ma non i tipi di dati sensibili e di operazioni eseguibili, il trattamento dei dati da parte di P.A... È in ogni caso vietato. È consentito solo in riferimento ai tipi di dati e operazioni identificati e resi pubblici dai soggetti che ne effettuano il trattamento, in relazione alle specifiche finalità perseguite nei singoli casi e nel rispetto dei principi di legge. È consentito solo se necessario per un adempimento procedurale.
lI D.Lgs. n. 196/2003 riconosce il diritto all'interessato di ottenere l'indicazione degli estremi identificativi del titolare e dei responsabili del trattamento. Tale richiesta... Non può essere trasmessa mediante telefax o posta elettronica. Deve essere trasmessa mediante lettera raccomandata. Può essere formulata anche oralmente e in tal caso è annottata sinteticamente a cura dell'incaricato o del responsabile.
Dispone il Capo Il - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - del Codice in materia di protezione dei dati personali, tra l'altro, che... Salvo quanto previsto per gli esercenti le professioni sanitarie e gli organismi sanitari pubblici, i soggetti pubblici non devono richiedere il consenso dell'interessato. Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito anche per lo svolgimento di funzioni non istituzionali. Non si osservano le disposizioni di cui all'ari. 25 in tema di comunicazione e diffusione.
L'art. 4 del D.Lgs. 196/2003 individua i dati personali definiti «sensibili». Quali dei seguenti dati rientrano in tale categoria? Solo i dati personali idonei a rivelare le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere. Tra gli altri, i dati personali idonei a rivelare la paternità e la maternità. Tra gli altri, i dati personali idonei a rivelare l'adesione ad associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico o politico.
Cosa dispone l'art. 12 del D.Lgs. n. 196/2003 in merito ai Codici di deontologia e di buona condotta? Le associazioni di categoria promuovono la sottoscrizione di codici, ne verificano la conformità alle leggi e ai regolamenti e contribuiscono a garantirne la diffusione e il rispetto. Le disposizioni del suddetto articolo non si applicano al codice di deontologia per i trattamenti di dati per finalità giornalistiche. Il rispetto delle disposizioni contenute nei codici costituisce condizione essenziale per la liceità e correttezza del trattamento dei dati personali effettuato da soggetti privati e pubblici.
A norma del D.Lgs. n. 196/2003, linformativa da dare all'interessato può non comprendere elementi la cui conoscenza può ostacolare in concreto l'espletamento, da parte di un soggetto pubblico, di funzioni ispettive o di controllo? No. Sì, se svolte per finalità di difesa o sicurezza dello Stato oppure di prevenzione, accertamento o repressione di reati. Sì, ma solo se già noti all'interessato.
Dispone il D.Lgs. 196/2003 che se i dati personali non sono raccolti presso l'interessato, rinformativa, comprensiva delle categorie di dati trattati, è data al medesimo interessato... All'atto della registrazione dei dati o, quando è prevista la loro comunicazione, non oltre la prima comunicazione. Sempre quando è prevista la loro comunicazione, non oltre la seconda comunicazione. Sempre all'atto della registrazione dei dati.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari, tra l'altro, che... I dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale devono essere conservati con altri dati personali trattati. Qualora contenuti in elenchi, registri o banche di dati, tenuti con l'ausilio di strumenti elettronici, sono trattati con tecniche che li rendono temporaneamente inintelligibili. I soggetti pubblici non sono tenuti a verificare né l'esattezza, né l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, ma solo la loro pertinenza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari, tra l'altro, che... Le operazioni di raffronto tra dati sensibili e giudiziari, nonché i trattamenti di dati sensibili e giudiziari sono effettuati solo previa annotazione scritta dei motivi. I dati sensibili e giudiziari possono essere trattati nell'ambito di test psico-attitudinali volti a definire il profilo o la personalità dell'interessato. È fatto divieto di raccogliere i dati sensibili e giudiziari presso l'interessato.
A norma del D.Lgs. 196103, se i dati personali non sono raccolti presso l'interessato, rinformativa è data allo stesso alla registrazione dei dati o, quando è prevista la loro comunicazione, non oltre la prima comunicazione. Tale norma... Non si applica solo quando l'informativa all'interessato comporta un impiego di mezzi che il Garante dichiari manifestamente sproporzionati rispetto al diritto tutelato, ovvero si riveli, a giudizio del Garante, impossibile. Si applica anche quando i dati sono trattati in base ad un obbligo previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria. Non si applica quando i dati sono trattati ai fini dello svolgimento delle investigazioni difensive di cui alla L. 397/2000.
Dispone rart. 38 del D.Lgs. n. 196/2003 in merito alle modalità di notifica del trattamento di dati personali al Garante, tra l'altro che... La cessazione del trattamento o il mutamento di taluno degli elementi indicati nella notificazione non comporta una nuova notifica al Garante. Deve essere presentata al Garante prima dell'inizio del trattamento ed una sola volta, a prescindere dal numero delle operazioni e della durata del trattamento da effettuare, e può anche riguardare uno o più trattamenti con finalità correlate. È validamente effettuata solo se è trasmessa al Garante con raccomandata con ricevuta di ritorno.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari, tra l'altro, che... Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici non sono tenuti ad indicare la normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. I dati sensibili e giudiziari possono essere trattati nell'ambito di test psico-attitudinali volti a definire il profilo o la personalità dell'interessato. I soggetti pubblici verificano periodicamente l'esattezza e l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, nonché la loro pertinenza, completezza, non eccedenza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni è conforme alle disposizioni dettate all'art. 23 dal D.Lgs. 196/2003 al Capo III - Regole ulteriori per privati ed enti pubblici economici - Consenso. Il consenso al trattamento non è richiesto quando il trattamento di dati personali è effettuato da enti pubblici economici. Il consenso è manifestato in forma scritta quando il trattamento riguarda dati sensibili. Il consenso è validamente prestato solo se è espresso liberamente e specificamente in riferimento ad un trattamento chiaramente individuato, se è documentato per iscritto, anche se non sono state rese all'interessato le informazioni previste.
Indicare quale tra le seguenti è una corretta regola elo requisito generale per il trattamento dei dati, così come indicato all'art. 11 del Codice in materia di protezione dei dati personali. Devono essere pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono raccolti o successivamente trattati. Devono essere utilizzati esclusivamente a fini statistici, storici, scientifici o pubblicitari. Devono essere trattati in modo lecito e secondo correttezza anche se non completamente esatti.
Dispone l'art. 15 del Codice in materia di protezione dei dati personali che... Soltanto chi si è reso autore di un illecito penale è tenuto al risarcimento del danno. Chiunque cagiona danno ad altri per effetto del trattamento di dati personali è tenuto al risarcimento ai sensi dell'art. 2050 del c.c. Chiunque cagiona danno ad altri per effetto del trattamento di dati è tenuto solo al risarcimento dei danni patrimoniali.
Dispone l'art. 23 deI D.Lgs. 196/2003, che il trattamento di dati personali da parte di privati odi enti pubblici economici è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato. Tale consenso... È richiesto anche quando il trattamento è necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato. Non è richiesto quando il trattamento è necessario per la salvaguardia della vita o dell'incolumità fisica di un terzo. Non è richiesto solo nel caso in cui il trattamento sia necessario per l'adempimento di un obbligo legale.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari, tra l'altro, che... I soggetti pubblici non sono tenuti a verificare né l'esattezza, né l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, ma solo la loro pertinenza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi. I dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale devono essere conservati con altri dati personali trattati. Alfine di assicurare che i dati sensibili e giudiziari siano indispensabili rispetto agli obblighi e ai compiti loro attribuiti, i soggetti pubblici valutano specificamente il rapporto tra i dati e gli adempimenti.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni è conforme alle disposizioni dettate all'art. 23 dal D.Lgs. 196/2003 al Capo III - Regole ulteriori per privati ed enti pubblici economici - Consenso. Il consenso può essere manifestato anche in forma non scritta quando il trattamento riguarda dati sensibili. Il consenso al trattamento non è richiesto quando il trattamento di dati personali è effettuato da enti pubblici economici. Il trattamento di dati personali da parte di privati o di enti pubblici economici è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato.
Dispone l'art. 26 del Codice che i «dati sensibili» possono essere oggetto di trattamento... Di norma, solo con il consenso scritto dell'interessato e previa autorizzazione del Garante. Solo previa comunicazione al Garante. Previa informativa all'interessato.
lI Codice in materia di protezione dei dati personali disciplina, tra l'altro, il trattamento dei c.d. «dati sensibili». Quali dei seguenti dati rientrano in tale categoria? Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di depositi bancari. Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di figli illegittimi. Dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica.
Llnformativa di cui all'art. 13 del Codice in materia di protezione dei dati personali... Deve anche contenere le conseguenze di un eventuale rifiuto di rispondere. Deve solo contenere le finalità e le modalità del trattamento cui sono destinati i dati. Deve solo contenere i diritti di cui all'ari. 7 (diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti).
A norma di quanto dispone il Codice in materia di protezione dei dati personali, l'interessato ha diritto di opporsi, per motivi legittimi, al trattamento dei dati personali che lo riguardano, anche se pertinenti allo scopo della raccolta? Sì, ma solo se si tratta di dati raccolti a fini statistici. Sì, in tutto o in parte. Sì, ma solo se si tratta di dati definiti dal Codice «sensibili».
Linformativa di cui all'art. 13 del Codice in materia di protezione dei dati personali... Deve solo contenere le finalità e le modalità del trattamento cui sono destinati i dati. Deve contenere gli estremi identificativi del titolare ma non gli estremi del rappresentante nel territorio dello Stato se designato. Deve anche contenere la natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati.
A norma di quanto dispone il Codice in materia di protezione dei dati personali, nel caso di cessazione, per qualsiasi causa, di un trattamento di dati, essi possono essere ceduti ad altro titolare? Sì, purché destinati ad un trattamento in termini compatibili agli scopi per i quali i dati sono raccolti. No, devono essere necessariamente distrutti. No, devono essere necessariamente distrutti ovvero conservati dal titolare.
Indicare quale tra le seguenti è una corretta regola elo requisito generale per il trattamento dei dati, così come indicato all'art. 11 del Codice in materia di protezione dei dati personali. Devono essere trattati in modo lecito e secondo correttezza anche se non necessariamente esatti e aggiornati. Devono essere esatti e, se necessario, aggiornati anche se non pertinenti alle finalità per le quali sono raccolti o successivamente trattati. Devono essere conservati in una forma che consenta l'identificazione dell'interessato per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti o successivamente trattati.
lI D.Lgs. n. 196/2003 riconosce all'interessato il diritto di ottenere la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano. In quale caso la richiesta può essere formulata anche oralmente? In nessun caso. La richiesta rivolta al titolare o al responsabile deve essere trasmessa mediante lettera raccomandata o posta elettronica. Solo quando la richiesta riguarda le finalità e le modalità del trattamento. Quando la richiesta riguarda la logica applicata in caso di trattamento effettuato con l'ausilio di strumenti elettronici.
Qualora il trattamento dei dati personali sia necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato deve essere richiesto comunque il consenso dell'interessato dai dati? No, il consenso non è richiesto. No, in tal caso è sufficiente il consenso del Garante dei dati personali. Sì, è sempre obbligatorio il consenso dell'interessato in forma scritta.
I «dati sensibili» possono essere oggetto di trattamento anche senza consenso dell'interessato, previa autorizzazione del Garante? Sì, per il trattamento di dati sensibili non occorre il consenso dell'interessato. No, in nessun caso. Sì, tra l'altro, quando il trattamento è necessario per adempiere a specifici obblighi o compiti previsti dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria per la gestione del rapporto di lavoro.
Indicare quale tra le seguenti è una corretta regola elo requisito generale per il trattamento dei dati, così come indicato all'art. 11 del Codice in materia di protezione dei dati personali. Devono essere esatti e, se necessario, aggiornati anche se non pertinenti alle finalità per le quali sono raccolti o successivamente trattati. Possono essere raccolti e registrati anche per scopi non determinati e/o espliciti purché legittimi e veri tieri. Devono essere trattati in modo lecito e secondo correttezza.
Secondo le prescrizioni del D.Lgs. 196/2003, i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale dell'interessato, possono essere oggetto di trattamento... Di norma, solo con il consenso scritto dell'interessato e previa autorizzazione del Garante. Previa comunicazione al Garante. Previa semplice informativa all'interessato.
Llnformativa di cui all'art. 13 del Codice in materia di protezione dei dati personali... Deve anche contenere le finalità e le modalità del trattamento cui sono destinati i dati. Deve solo contenere i diritti di cui all'ari. 7 (diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti). Non deve contenere i soggetti o le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza.
In materia di trattamento di dati personali, il «responsabile» del trattamento è la persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo... Cui si riferiscono i dati personali. Cui competono le decisioni in ordine alle finalità ed alle modalità del trattamento di dati personali. Preposti dal titolare al trattamento di dati personali.
L'art. 4 del D.Lgs. 196/2003 individua i dati personali definiti «sensibili». Tra essi sono anche contemplati i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale? No, sono considerati dati sensibili solo i dati personali idonei a rivelare l'adesione ad associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico o politico. Sì. Sì, sono considerati dati sensibili solo i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale.
A norma del D.Lgs. 196103, l'interessato ha diritto di opporsi, al trattamento di dati che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale? Sì, lo prevede espressamente l'ari. 7, Titolo Il del suddetto D.Lgs. Sì, ma solo se i dati sono trattati in assenza di misure minime di protezione. Sì, ma solo se si tratta di dati sensibili.
Dispone l'art. 25 del D.Lgs. 196/2003 in merito ai divieti di comunicazione e diffusione dei dati personali, tra l'altro, che... Sono vietate la comunicazione e la diffusione di dati personali per finalità diverse da quelle indicate nella notificazione del trattamento, ove prescritta. La comunicazione e la diffusione possono essere vietate solo per disposizione dell'autorità giudiziaria. La diffusione può essere vietata solo per disposizione del Garante.
A norma del D.Lgs. 196103, se i dati personali non sono raccolti presso l'interessato, rinformativa è data allo stesso alla registrazione dei dati o, quando è prevista la loro comunicazione, non oltre la prima comunicazione. Tale norma... Non si applica quando l'informativa all'interessato comporta un impiego di mezzi che il Garante, prescrivendo eventuali misure appropriate, dichiari manifestamente sproporzionati rispetto al diritto tutelato. Non si applica solo quando i dati sono trattati per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria, sempre che i dati siano trattati esclusivamente per tali finalità e per il periodo strettamente necessario al loro perseguimento. Si applica anche quando i dati sono trattati in base ad un obbligo previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria.
lI nuovo Titolo V della Cost. opera una netta distinzione tra potestà legislativa esclusiva dello Stato e potestà legislativa concorrente delle Regioni. Per quale materia è riconosciuta allo Stato una potestà legislativa esclusiva e piena? Giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustizia amministrativa. Istruzione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale. Previdenza complementare e integrativa.
Consacrando a livello costituzionale i principi di cui alla L. 59/1997, in quale delle seguenti materie, il nuovo art. 117 Cost., attribuisce allo Stato potestà legislativa esclusiva? Tutela e sicurezza del lavoro. Ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all'innovazione per i settori produttivi. Tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali.
Allo Stato la novellata Costituzione riconosce una potestà legislativa esclusiva e piena, vincolata ad un limitato genere di materie. Per quale delle seguenti materie lo Stato ha legislazione esclusiva? Commercio con l'estero. Rapporti internazionali e con l'Unione europea delle Regioni. Politica estera e rapporti internazionali dello Stato.
Qualora con decreto motivato e nei casi previsti espressamente dall'art. 126 della Costituzione, il Presidente della Repubblica disponga lo scioglimento di un Consiglio regionale, quale organo deve essere obbligatoriamente sentito? Una Commissione di deputati costituita, per le questioni regionali, nei modi stabiliti con legge della Repubblica. La Conferenza Stato-Regioni, integrata da almeno dieci deputati e dieci senatori. Una Commissione di deputati e di senatori costituita, per le questioni regionali, nei modi stabiliti con legge della Repubblica.
A norma del rinnovellato art. 117 della Costituzione in quale delle seguenti materie lo Stato ha legislazione esclusiva? Ordinamento della comunicazione. Immigrazione. Produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia.
Quali effetti producono le dimissioni contestuali della maggioranza dei componenti il Consiglio regionale? L'elezione di un nuovo Presidente e della Giunta da parte del Consiglio. Le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio. L'elezione di un nuovo Presidente tra i componenti della Giunta.
Quale dei seguenti articoli della Costituzione è stato completamente abrogato (non rinovellato) dalla L. Cost. n. 3 del 18/10/2001? L'art. 124 che recitava «Un commissario del Governo, residente nel capoluogo della Regione, sopraintende alle funzioni amministrative esercitate dallo Stato e le coordina con quelle esercitate dalla Regione». Nessuna delle risposte proposte è corretta la L.Cost. 3/2001, ha solo apportato modificazioni alla Costituzione ma non ha abrogato alcun articolo. L'art. 119 che recitava tra l'altro «Le Regioni hanno autonomia finanziaria nelle forme e nei limiti stabiliti da leggi della Repubblica, che la coordinano con la finanza dello Stato, delle Province e dei Comuni».
A quale organo la Costituzione attribuisce il potere di promuovere la questione di merito concernente uno statuto regionale? Nessuno. La Costituzione all'art. 123, prevede che possa essere promossa solo la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte costituzionale entro trenta giorni dalla sua pubblicazione. La Costituzione all'art. 123, prevede che possa essere promossa la questione di legittimità costituzionale e quella di merito da parte del Consiglio regionale, dinanzi alla Corte costituzionale entro trenta giorni dalla sua pubblicazione. La Costituzione all'art. 123, prevede che la questione di merito possa essere promossa solo dal Parlamento, dinanzi alla Corte costituzionale entro trenta giorni dalla sua pubblicazione.
Dispone la Costituzione, che lo statuto della Regione è approvato e modificato dal Consiglio regionale con legge approvata a maggioranza assoluta dei suoi componenti, con due deliberazioni successive adottate ad intervallo... Non minore di due mesi. Non minore di venti giorni. Non minore di sette mesi.
Quale dei seguenti articolilcommi della Costituzione è stato abrogato dalla L. Cost. n. 3 del 18110/2001? Il primo comma dell'ari. 125 che recitava, tra l'altro, «Il controllo di legittimità sugli atti amministrativi della Regione è esercitato in forma decentrata, da un organo dello Stato, nei modi e nei limiti stabiliti da leggi della Repubblica». L'ari. 119 che recitava, tra l'altro, «Le Regioni hanno autonomia finanziaria nelle forme e nei limiti stabiliti da leggi della Repubblica, che la coordinano con la finanza dello Stato, delle Province e dei Comuni». L'ari. 129 che recitava «Le Regioni, le Province e i Comuni sono anche circoscrizioni di decentramento statale».
Ha effetto una mozione di sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta regionale messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione? No, l'ari. 126 della Costituzione prevede il limite temporale di sei giorni. No, l'ari. 126 della Costituzione prevede il limite temporale di tre giorni. Sì, purché sia sottoscritta da almeno un quinto dei suoi consiglieri e sia approvata per appello nominale a maggioranza assoluta dei componenti.
lI Presidente della Giunta regionale è organo della Regione espressamente previsto dalla Costituzione? No. La Costituzione non prevede espressamente gli organi della Regione. Essi sono previsti dallo statuto regionale. Sì. La Costituzione prevede espressamente soltanto il Consiglio regionale e il Presidente della Giunta regionale. Sì. La Costituzione prevede espressamente soltanto il Consiglio regionale, la Giunta regionale e il suo Presidente.
Secondo quanto stabilito dalla Costituzione, il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni? Sì, nel solo caso in cui lo richiedono la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica, senza necessità di attenersi ai principi di sussidiarietà e di leale collaborazione. Sì, nel solo caso di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica. Sì, tra l'altro, nel caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria.
Alla luce della riforma costituzionale del 2001, quando una Regione approva leggi in materia di tutela e sicurezza del lavoro esercita una potestà legislativa... Residuale. Esclusiva. Concorrente.
La Costituzione ha conferito il potere di emanare i regolamenti regionali... All'Assessore competente per materia. Al Presidente della Giunta regionale. Al Presidente della Giunta regionale, su parere conforme del Commissario del Governo.
Quale fonte legislativa stabilisce la durata in carica della Giunta regionale? Costituzione. Legge della Regione. Legge della Repubblica.
lI rinnovellato art. 117 della Cost., a seguito dell'approvazione della L. Cost. 3/01, ha portato ad un totale rinnovamento della suddivisione della potestà legislativa. In quale materia le Regioni esercitano una potestà legislativa concorrente? Commercio con l'estero. Mercati finanziari. Legislazione elettorale.
Quali sono gli organi di giustizia amministrativa di primo grado cui si riferisce l'art. 125 della Costituzione? I Commissariati del Governo presso le Regioni. Le delegazioni della Corte di Cassazione. I Tribunali amministrativi regionali.
La Regione, conformemente ai principi sanciti dalla Costituzione Non può limitare l'esercizio del diritto al lavoro in qualunque parte del territorio nazionale. Può istituire dazi di transito fra le Regioni. Può adottare, se preventivamente autorizzata, provvedimenti che ostacolino la libera circolazione delle cose fra le Regioni.
Ai sensi dell'art. 122 della Costituzione, chi nomina i singoli assessori della Regione? Il Presidente del Consiglio regionale su parere del Ministro dell'interno. Il Presidente della Giunta regionale. Il Consiglio regionale.
lI Presidente del Consiglio regionale è organo della Regione espressamente previsto dalla Costituzione? No. La Costituzione prevede espressamente soltanto il Consiglio regionale e la Giunta. Sì. No. La Costituzione prevede espressamente soltanto il Consiglio regionale, la Giunta e il suo Presidente.
Nelle ipotesi, previste dalla Cost., in cui il Governo si sostituisca a organi di Regioni, chi definisce le procedure atte a garantire che i poteri sostitutivi siano esercitati nel rispetto dei principi di sussidiarietà e leale collaborazione? La stessa Costituzione. La legge dello Stato. La conferenza permanente Stato-Regioni.
Quale dei seguenti articoli della Costituzione è stato completamente abrogato (non rinnovellato) dalla L. Cost. n. 3 del 18/10/2001? L'ari. 130 che recitava nel secondo comma «In casi determinati dalla legge può essere esercitato il controllo di merito, nella forma di richiesta motivata agli enti deliberanti di riesaminare la loro deliberazione». L'ari. 114 che recitava «La Repubblica si riparte in Regioni, Province e Comuni». L'art. 131 che elencava le Regioni a Statuto ordinario.
Uno statuto regionale può essere sottoposto a referendum popolare? Sì, lo prevede espressamente l'ari. 123 della Costituzione. Sì, ma solo se lo statuto è contrario a norme costituzionali. No, solo le leggi della Regione possono essere sottoposte a referendum.
È possibile disporre la creazione di una nuova Regione con un numero di abitanti pari a ottocentomila? No, l'ari. 132 della Costituzione dispone che per la creazione di una nuova Regione sia indispensabile un numero di abitanti non inferiore a un milione e cinquecentomila. Sì, l'ari. 132 della Costituzione nulla dispone in merito al numero di abitanti della nuova Regione. No, l'ari. 132 della Costituzione dispone che per la creazione di una nuova Regione sia indispensabile un numero di abitanti non inferiore a un milione.
È possibile staccare una Provincia o un Comune da una Regione ed aggregarli ad un'altra? Sì, con referendum e con legge costituzionale. No. Sì, con referendum e con legge della Repubblica.
Quali sono le conseguenze della rimozione, impedimento permanente o morte del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto? L'attribuzione di funzioni vicarie al Vice Presidente fino al termine della durata in carica del Consiglio. Le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio. La designazione a Presidente del Vice Presidente.
A seguito dell'approvazione della L. Cost. 3/2001, sono stati modificati gli articoli 117 e 118 della Costituzione. Quale delle affermazioni proposte è corretta? La potestà regolamentare spetta allo Stato nelle materie di legislazione concorrente, salva delega alle Regioni. Nelle materie di sua competenza la Regione può concludere accordi con Stati e intese con enti territoriali interni ad altro Stato, secondo le forme disciplinate dallo Statuto della Regione stessa. La legge regionale ratifica le intese della Regione con altre Regioni per il migliore esercizio delle proprie funzioni, anche con individuazione di organi comuni.
Recita la Cost. che «Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi... Di sussidiarietà, economicità e non aggravamento dei procedimenti amministrativi». Di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza». Di differenziazione, pari opportunità e pubblicità».
È efficace una mozione di sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta regionale sottoscritta da un quinto dei consiglieri regionali? Sì, la mozione deve essere sottoscritta almeno da un quinto dei consiglieri regionali. No, è necessaria la sottoscrizione di almeno un terzo dei consiglieri regionali. Sì, è sufficiente la sottoscrizione di almeno un decimo dei consiglieri regionali.
A quale delle seguenti Regioni sono attribuite forme e condizioni particolari di autonomia, secondo statuti speciali adottati con leggi costituzionali? Marche. Molise. Friuli Venezia Giulia.
È conforme al dettato costituzionale asserire che la Regione ha un proprio patrimonio? Sì, la Regione ha un proprio patrimonio, attribuito secondo i principi contenuti nello Statuto regionale. Sì, la Regione ha un proprio patrimonio, attribuito secondo i principi generali determinati dalla legge dello Stato. No. La Regione può avere solo un proprio demanio.
Ciascuna Regione ha uno Statuto che, in armonia con la Costituzione, ne determina la forma di Governo e i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento. Lo Statuto della Regione regola, tra l'altro Le particolari forme e condizioni di autonomia di cui la Regione a statuto ordinario è dotata. L'esercizio del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione. La determinazione delle materie nelle quali la Regione può emanare norme legislative.
Una Regione può adottare provvedimenti che ostacolino in qualsiasi modo la libera circolazione delle persone e delle cose tra le Regioni? Sì. Sì, ma solo previa specifica autorizzazione dello Stato. No. La Costituzione pone al riguardo un esplicito divieto.
Quale delle seguenti affermazioni è conforme alle disposizioni dettate dall'art. 122 della Costituzione? I consiglieri regionali non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni. Il presidente della Regione è eletto dal Consiglio regionale tra coloro che abbiano ricoperto funzioni dirigenziali nell'amministrazione regionale per almeno 20 anni. Nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale e ad una delle Camere del Parlamento, ad un altro Consiglio regionale o ad altra Giunta regionale, ma può appartenere al Parlamento europeo.
A quale organo la Costituzione attribuisce il potere di promuovere la questione della legittimità costituzionale concernente uno statuto regionale? Presidente della Camera dei Deputati. Governo della Repubblica. Presidente del Senato.
Quale organo regionale è legittimato dalla Costituzione a fare proposte di legge alle Camere? Il Consiglio regionale e la Giunta regionale, congiuntamente. Il Presidente della Giunta regionale, su parere conforme del Commissario del Governo. Il Consiglio regionale.
A seguito dell'approvazione della L. Cost. 3/2001, sono stati modificati gli articoli 117 e 118 della Costituzione. Quale delle affermazioni proposte è corretta? L'istruzione rientra nelle materie di legislazione concorrente delle Regioni, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale. L'istruzione rientra nelle materie di legislazione concorrente delle Regioni, nella quale è compresa l'istruzione e la formazione professionale. La potestà regolamentare nelle materie di legislazione esclusiva dello Stato spetta sempre alle Regioni.
Una Regione può istituire dazi di esportazione odi transito tra le Regioni? Sì, ma solo nell'esercizio dei poteri ad essa delegati dallo Stato. Sì, senza alcuna limitazione. No. La Costituzione pone al riguardo un esplicito divieto.
Come è «scelto» il Presidente del Consiglio regionale? È designato dalla Giunta regionale. È eletto dal Consiglio regionale tra i suoi componenti. È eletto a suffragio universale e diretto dagli elettori della Regione che abbiano compiuto i 21 anni.
Quale delle seguenti affermazioni è conforme a quanto dispone il nuovo articolo 118 della Costituzione, modificato dalla L.Cost. 3/2001? Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza. Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà ed economicità. Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di differenziazione e pari opportunità.
A quale dei seguenti organi, compete l'approvazione delle leggi regionali, secondo quanto dispone la Costituzione? Il Commissario del Governo. Il Consiglio regionale. Il Consiglio regionale e la Giunta regionale, congiuntamente.
L'art. 121 della Costituzione prevede come organi essenziali della Regione il Consiglio, la Giunta e il suo Presidente, che sono in posizione quasi simmetrica con gli organi costituzionali statali. Il Consiglio regionale Corrisponde a livello regionale alla Corte costituzionale. Corrisponde a livello regionale alla Corte dei Conti. Corrisponde a livello regionale al Parlamento.
La Regione, conformemente ai principi sanciti dalla Costituzione Non può adottare provvedimenti che ostacolino la libera circolazione delle persone e delle cose fra le Regioni. Può istituire dazi d'importazione fra le Regioni. Può adottare provvedimenti che ostacolino la libera circolazione delle persone e delle cose fra le Regioni.
Quale tra i seguenti organi è legittimato ad esercitare le potestà legislative attribuite alla Regione, ai sensi dell'art. 121 della Costituzione? Il Consiglio regionale e la Giunta regionale, secondo le competenze stabilite dallo statuto regionale. Il Presidente della Giunta regionale. Il Consiglio regionale.
A norma del dettato Costituzionale chi può legittimamente avanzare richiesta per sottoporre uno statuto regionale a referendum popolare? Un cinquantesimo degli elettori della Regione o un quinto dei componenti il Consiglio regionale. Solo un quinto dei componenti il Consiglio regionale. Solo la maggioranza assoluta degli elettori della Regione.
A quale organo la Costituzione attribuisce il compito di rappresentare la Regione? Presidente del Consiglio regionale. Presidente della Giunta regionale. Commissario del Governo presso la Regione.
La durata in carica del Presidente della Giunta regionale è stabilita... Con legge costituzionale. Dallo statuto regionale. Con legge della Repubblica.
lI nuovo Titolo V della Cost. opera una netta distinzione tra potestà legislativa esclusiva dello Stato e potestà legislativa concorrente delle Regioni. Per quale materia è riconosciuta allo Stato una potestà legislativa esclusiva e piena? Grandi reti di trasporto e di navigazione. Porti e aeroporti civili. Diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea.
Su quale dei seguenti atti amministrativi della Regione, a norma del dettato costituzionale, si esercita il controllo di legittimità? Nessuna delle altre risposte proposte è corretta. L'ari. 125 della Costituzione che prevedeva il controllo di legittimità sugli atti amministrativi è stato abrogato dalla L.Cost. n. 3/2001. Le piante organiche e relative variazioni. Gli atti generali di indirizzo.
A quale organo la Costituzione attribuisce il potere di rimuovere il Presidente della Giunta regionale qualora abbia compiuto gravi violazioni di legge? Ministro dell'interno. Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta della Commissione permanente Stato-Regioni. Presidente della Repubblica, con atto motivato.
Ai sensi dell'art. 117 della Costituzione, la potestà legislativa spetta alle regioni... Nelle materie di legislazione concorrente e in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato. In tutte le materie con la sola esclusione di quelle attinenti la cittadinanza. Nelle sole materie espressamente elencate all'art. 118.
LUfficio di Presidenza del Consiglio regionale... È eletto a suffragio universale e diretto tra gli elettori della Regione che abbiano compiuto i quarant'anni d'età e che abbiano ricoperto cariche istituzionali. È formato dai Consiglieri più anziani d'età. È eletto dal Consiglio regionale tra i suoi componenti.
Dispone la Costituzione che il sistema di elezione dei consiglieri regionali è disciplinato con... Legge della Repubblica, che stabilisce anche la durata degli organi elettivi. Legge della Regione nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica, che stabilisce anche la durata degli organi elettivi. Legge dello Stato; la legge regionale stabilisce solo la durata degli organi elettivi.
Dispone l'art. 123 della Costituzione che lo statuto regionale è sottoposto a referendum popolare qualora entro tre mesi dalla sua pubblicazione ne faccia richiesta... Un cinquantesimo degli elettori della Regione o un quinto dei componenti il Consiglio regionale. La metà degli elettori della Regione o il Presidente della Regione. Due cinquantesimi degli elettori della Regione o un quinto dei componenti la Giunta regionale.
Lo Statuto della Regione regola, tra l'altro Le competenze in materia di potestà legislative della Regione. La pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali. La durata in carica degli organi elettivi della Regione.
Quale dei seguenti è organo della Regione espressamente previsto dalla Costituzione? Difensore civico. Presidente del Consiglio regionale. Consiglio regionale.
Chi può revocare, ai sensi dell'art. 122 della Costituzione un singolo assessore regionale? La Giunta regionale. Il Presidente della Giunta regionale. Il Consiglio regionale.
Allo Stato la novellata Costituzione riconosce una potestà legislativa esclusiva e piena, vincolata ad un limitato genere di materie. Per quale delle seguenti materie le Regioni hanno potestà legislativa concorrente? Anagrafi. Porti e aeroporti civili. Dogane.
In quale delle seguenti materie la novellata costituzione riconosce una potestà legislativa concorrente alle Regioni? Alimentazione. Previdenza sociale. Munizioni ed esplosivi.
La Regione, quando ritenga che una legge o un atto avente valore di legge dello Stato leda la sua sfera di competenza, può promuovere la questione di legittimità costituzionale? No, dispone l'arI. 127 della Costituzione che la Regione può promuovere la questione di legittimità costituzionale di una legge o di un atto avente valore di legge solo nei confronti di altra Regione. Sì, può promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte costituzionale entro 60 giorni dalla pubblicazione della legge o dell'atto avente valore di legge. No, è solo il Governo a poter promuovere la questione di legittimità di una legge o di un altro atto avente valore di legge su richiesta della Conferenza Stato-Regioni.
Quando il Governo della Repubblica ritenga che una legge regionale ecceda la competenza della Regione, può promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte costituzionale entro... Sessanta giorni dalla sua pubblicazione. Novanta giorni dalla relativa comunicazione. Venti giorni dalla sua approvazione.
Dispone la Costituzione che il Presidente della Giunta regionale... È eletto a suffragio universale e diretto, salvo che lo statuto regionale disponga diversamente. È eletto dal Consiglio regionale tra coloro che abbiano ricoperto la carica di Presidente di una delle Provincie della Regione per almeno 10 anni. È designato dalla Conferenza permanente Stato-Regioni.
Quale delle seguenti affermazioni è conforme alle disposizioni dettate dall'art. 122 della Costituzione? Il presidente della Regione è eletto dal Consiglio regionale tra coloro che abbiano ricoperto funzioni dirigenziali nell'amministrazione regionale per almeno 20 anni. I consiglieri regionali non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse ma possono essere chiamati a rispondere dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni. Nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale e ad una delle Camere del Parlamento, ad un altro Consiglio regionale o ad altra Giunta regionale, ovvero al Parlamento europeo.
Alla luce della riforma costituzionale del 2001, quando una Regione approva leggi in materia di valorizzazione dei beni culturali ed ambientali esercita una potestà legislativa... Residuale. Esclusiva. Concorrente.
La creazione di nuove Regioni o la fusione di Regioni esistenti è disposta con... Decreto del Ministro dell'interno. Legge costituzionale. Leggi regionali delle Regioni interessate alla fusione.
Secondo il dettato costituzionale Io Stato garantisce i prestiti contratti da Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni? Sì, dal momento che i contratti devono essere sottoposti al preventivo visto della Corte dei Conti. Sì, nella misura massima del 60% del valore contrattuale. No, la Costituzione esclude ogni garanzia dello Stato su tali prestiti.
Lo Statuto di ogni Regione è approvato elo modificato... Con legge ordinaria della Repubblica. Con legge regionale. Con legge costituzionale.
Lo statuto della Regione Trentino-Alto AdigelSudtirol... È stato adottato con provvedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri. È stato adottato con legge ordinaria dello Stato sulla base dei principi di autonomia fissati dalla stessa Costituzione. È stato adottato con legge costituzionale.
L'art. 119 della Costituzione stabilisce che la legge dello Stato istituisce un fondo perequativo... Con un vincolo di destinazione agricolo, per i territori delle Regioni a statuto speciale. Senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante. Destinato esclusivamente al sostegno del settore terziario nelle aree del Sud Italia.
Entro quale termine una Regione può promuovere la questione di legittimità costituzionale concernente una legge di un'altra regione, qualora ritenga che essa leda la sua sfera di competenza? Sessanta giorni dalla sua pubblicazione. Trenta giorni dalla sua pubblicazione. Cinquanta giorni dalla sua comunicazione.
Quale dei seguenti articoli della Costituzione è stato completamente abrogato (non rinnovellato) dalla L. Cost. n. 3 del 18/10/2001? L'ari. 116 che consentiva alle Regioni di fondersi tra loro. L'ari. 117 che elencava le funzioni amministrative delle Provincie, dei Comuni e degli altri enti locali. L'ari. 128 che recitava: «Le Provincie e i Comuni sono enti autonomi nell'ambito dei principi fissati da leggi generali della Repubblica, che ne determinano le funzioni».
Gli organi regionali espressamente previsti dalla Costituzione sono, oltre il Consiglio... La Giunta e il Presidente della Giunta. La Giunta, il Presidente della Regione e il Commissario del Governo presso la Regione. Il Presidente del Consiglio e la Giunta.
Chi può legittimamente avanzare la richiesta di fusione di Regioni esistenti? Tanti Consigli comunali che rappresentino almeno la metà delle popolazioni interessate. Tanti Consigli comunali che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni interessate. Tanti Consigli comunali che rappresentino almeno un quarto delle popolazioni interessate.
lI nuovo Titolo V della Cost. opera una netta distinzione tra potestà legislativa esclusiva dello Stato e potestà legislativa concorrente delle Regioni. In quale materia è riconosciuta alle Regioni potestà legislativa concorrente? Opere d'ingegno. Protezione civile. Funzioni fondamentali delle Province.
L'art. 117 comma 3 della Costituzione sancisce che spetta alle Regioni la potestà legislativa concorrente, tra l'altro, in materia di... Profilassi internazionale. Produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia. Cittadinanza.
A norma del dettato Costituzionale, il Governo è legittimato a promuovere la questione di legittimità di una legge della Regione qualora eccede la competenza della Regione stessa? No, il Governo può promuovere la questione di legittimità solo su atti amministrativi della Regione aventi valore di legge. Sì, dinanzi alla Corte costituzionale entro sessanta giorni dalla sua pubblicazione. Sì, dinanzi alla Corte costituzionale entro quaranta giorni dalla sua pubblicazione.
Dispone la Costituzione che si può con legge costituzionale disporre la fusione di Regioni esistenti, quando ne facciano richiesta tanti Consigli comunali che rappresentino almeno 1/3 delle popolazioni interessate, e la proposta... «Sia approvata con referendum almeno dai due terzi delle popolazioni stesse». «Sia approvata con referendum dalla maggioranza delle popolazioni stesse». «Sia approvata con referendum dalla maggioranza dei componenti i Consigli provinciali».
Quale dei seguenti articolilcommi della Costituzione è stato abrogato dalla L. Cost. n. 3 del 18/10/2001? L'ari. 129 che recitava «Le Regioni, le Province e i Comuni sono anche circoscrizioni di decentramento statale». Il primo comma dell'ari. 125 che recitava, tra l'altro, «La legge può in determinati casi ammettere il controllo di merito, al solo effetto di promuovere, con richiesta motivata, il esame della deliberazione da parte del Consiglio regionale». L'art. 117 che elencava le materie per le quali le Regioni potevano emanare norme legislative.
Consacrando a livello costituzionale i principi di cui alla L. 59/1997, in quale delle seguenti materie, il nuovo art. 117 Cost., attribuisce alle Regioni potestà legislativa concorrente? Ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all'innovazione per i settori produttivi. Immigrazione. Tutela della concorrenza.
Dispone l'art. 122 della Costituzione che il sistema di elezione del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale è disciplinato... Con legge della Regione nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica, che stabilisce anche la durata degli organi elettivi. In completa autonomia con legge della Regione. Con legge della Repubblica, che stabilisce anche la durata degli organi elettivi.
In quale delle seguenti materie le Regioni esercitano potestà legislativa concorrente, nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali? Ordinamento sportivo. Stato civile. Dogane.
Lo statuto della Regione è approvato e modificato dal Consiglio regionale con legge approvata a maggioranza assoluta dei suoi componenti Con tre deliberazioni successive adottate ad intervallo non minore di trenta giorni. Con due deliberazioni successive adottate ad intervallo non minore di due mesi. Con due deliberazioni successive adottate ad intervallo non minore di otto mesi.
L'art. 121 della Costituzione prevede come organi essenziali della Regione il Consiglio, la Giunta e il suo Presidente, che sono in posizione quasi simmetrica con gli organi costituzionali statali. La Giunta regionale Corrisponde a livello regionale alla Corte costituzionale. Corrisponde a livello regionale al Parlamento. Corrisponde a livello regionale al Consiglio dei Ministri.
La Regione, quando ritenga che una legge o un atto avente valore di legge di un'altra Regione leda la sua sfera di competenza, può promuovere la questione di legittimità costituzionale? Sì, dinanzi alla Corte costituzionale. Sì, dinanzi al T.A.R del Lazio. Sì, dinanzi al Consiglio di Stato.
Qualora lo richieda la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, il Governo può sostituirsi a organi della Provincia? No, può sostituirsi ad essi nel solo caso di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica. No, può sostituirsi ad essi nel solo caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria. Sì, prescindendo dai confini territoriali dei governi locali.
All'approvazione di una mozione di sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto conseguono... Esclusivamente l'elezione di un nuovo Presidente della Giunta. Le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio. Esclusivamente l'elezione di un nuovo Presidente e della Giunta.
A seguito dell'approvazione della L. Cost. 3/2001, sono stati modificati gli articoli 117 e 118 della Costituzione. Quale delle affermazioni proposte è corretta? La potestà regolamentare nelle materie di legislazione esclusiva dello Stato spetta sempre alle Regioni. Le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive. L'istruzione rientra nelle materie di legislazione concorrente, nella quale è compresa l'istruzione e la formazione professionale.
lI Titolo V della Cost. è stato profondamente modificato dalla L. Cost. 3101, che ha suddiviso la potestà legislativa tra Stato e Regione. Per quale delle seguenti materie lo Stato esercita una potestà legislativa esclusiva? Armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale. Cittadinanza, stato civile e anagrafi.
Le Regioni a statuto speciale espressamente previste dalla Costituzione sono... Sicilia, Sardegna, Trentino-Alto Adige/Sudtirol e Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste. Sicilia, Trentino-Alto Adige/Sudtirol, Friuli-Venezia Giulia e Valle d'AostaNallée d'Aoste. Sicilia, Sardegna, Trentino-Alto Adige/Sudtirol, Friuli-Venezia Giulia e Valle d'AostaNallée d'Aoste.
Quale dei seguenti articoli della Costituzione è stato completamente abrogato (non rinnovellato) dalla L. Cost. n. 3 del 18/10/2001? L'ari. 117 che elencava le materie nelle quali le Regioni esercitavano una potestà legislativa esclusiva. L'ari. 130 che recitava: «Un organo della Regione, costituito nei modi stabiliti da legge della Repubblica, esercita, anche in forma decentrata, il controllo di legittimità sugli atti delle Province, dei Comuni e degli altri enti locali». L'ari. 133 che prevedeva per le Regioni la possibilità di istituire nel proprio territorio nuovi Comuni odi modificare le loro circoscrizioni e denominazioni.
Quali sono le conseguenze delle dimissioni volontarie del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto? Le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio. Lo scioglimento del Consiglio, ma non le dimissioni della Giunta. L'elezione di un nuovo Presidente e della Giunta da parte del Consiglio.
Ai sensi dell'art. 126 della Costituzione, il Capo dello Stato può sciogliere il Consiglio regionale che abbia compiuto atti contrari alla Costituzione? Sì, con decreto motivato. Sì, previa deliberazione del Parlamento in seduta congiunta. No, tale caso non rientra tra le ipotesi di scioglimento o rimozione previste dalla Costituzione.
lI Titolo V della Cost. è stato profondamente modificato dalla L. Cost. 3101, che ha suddiviso la potestà legislativa tra Stato e Regione. Per quale delle seguenti materie lo Stato esercita una potestà legislativa esclusiva? Alimentazione. Dogane, protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale. Tutela della salute.
Alla luce della riforma costituzionale del 2001, quando una Regione approva leggi in materia di tutela della salute esercita una potestà legislativa... Residuale. Concorrente. Esclusiva.
Dispone l'art. 123 della Costituzione che lo statuto regionale sottoposto a referendum popolare non è promulgato... Se non è approvato dalla maggioranza dei 2/3 dei voti validi. Se non è approvato dalla maggioranza dei voti validi. Se non è approvato dalla maggioranza dei 3/4 dei voti validi.
A quale organo compete apporre il visto alla legge regionale di approvazione dello Statuto? Al Commissario del Governo. Per tale legge regionale non è richiesta l'apposizione del visto. Al Presidente del Senato.
A norma dell'art. 119 della Costituzione, la Regione può avere un proprio patrimonio? Sì, può avere un patrimonio, ma la proprietà e la gestione del demanio sono esclusivi dello Stato. Sì, attribuito secondo i principi generali determinati dalla legge dello Stato. Sì, secondo la disciplina dell'arI. 822 del Codice Civile.
Dispone l'art. 122 della Costituzione che i casi di ineleggibilità e di incompatibilità del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale, sono disciplinati... In completa autonomia con legge della Regione o con lo Statuto. Con legge della Regione nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica, che stabilisce anche la durata degli organi elettivi. Con atto del Presidente della Regione.
L'art. 121 della Costituzione dispone che la Giunta regionale è... L'organo esecutivo e legislativo della Regione. L'organo di controllo della Regione. L'organo esecutivo della Regione.
In relazione alla discrezionalità, gli atti amministrativi si distinguono in... atti discrezionali e atti vincolati. atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali. atti di amministrazione attiva, atti di amministrazione consultiva ed atti di amministrazione di controllo.
In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in... atti ampliativi e atti restrittivi. atti particolari; atti plurimi, atti collettivi e atti generali. atti costitutivi e atti dichiarativi.
In relazione al procedimento, gli atti amministrativi si distinguono in atti procedimentali e atti presupposti. Sono atti amministrativi procedimentali... gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo. gli atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un hlievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo. gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto.
I provvedimenti amministrativi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione. Vale a dire che sono dotati del carattere... dell'autoritarietà. della tipicità. della nominatività.
I provvedimenti amministrativi positivi sono dotati del carattere dell'autoritarietà, vale a dire... possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione. sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge. sono sempre imperativi ed esecutivi.
I provvedimenti amministrativi che sono immediatamente e direttamente eseguibili, anche contro il volere del soggetto destinatario del provvedimento sfavorevole, senza previa pronunzia giurisdizionale, sono dotati del carattere... dell'esecutorietà. della tipicità. della nominatività.
Le autorizzazioni possono essere: espresse e tacite, modali e non modali, personali e reali, discrezionali e vincolate. È espressa lautorizzazione... rilasciata con un provvedimento «ad hoc». rilasciata sulla base di un apprezzamento della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato. rilasciata sulla base di un accertamento relativo a requisiti concernenti una «res».
Le autorizzazioni possono essere: espresse e tacite, modali e non modali, personali e reali, discrezionali e vincolate. E reale lautorizzazione... rilasciata sulla base di un apprezzamento della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato. rilasciata sulla base di un accertamento relativo a requisiti concernenti una «res». il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di una attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica? Divieto. Comando. Licenza.
Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella categoria delle concessioni costitutive? Autorizzazione all'esercizio delle tranvie. Concessione esattoriale delle imposte. Decreto per il cambiamento di cognomi.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica? Concessione. Autorizzazione. Comando.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A. attribuisce ad altri potestà o facoltà inerenti a diritti suoi propri? Abilitazione. Delega. Divieto.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto positivo? Comando. Licenza in senso tecnico. Autorizzazione.
Come sono denominati gli strumenti costituiti da materiali idonei a ricevere e conservare atti forniti dai privati o relativi a fatti accertati dalla stessa Amministrazione, a fini di esibizione? Certazioni. Certificazioni. Registri pubblici.
Le registrazioni sono... dichiarazioni di scienza aventi lo scopo di attestare fatti accertati dalla pubblica autorità o risultanti dalle dichiarazioni o dai documenti forniti dagli interessati attraverso l'inserzione in appositi registri. strumenti costituiti da materiali idonei a ricevere e conservare atti forniti dai privati o relativi a fatti accertati dalla stessa amministrazione, a fini di esibizione. dichiarazioni di scienza esternate in un documento in funzione partecipativa e concernenti fatti precedentemente acquisiti dall'ufficio pubblico.
Se lorgano di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi, i pareri sono... obbligatori parzialmente vincolanti. obbligatori conformi. obbligatori vincolanti.
I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento. Quella conoscitiva è relativa a pareri che la P.A. deve obbligatoriamente richiedere al Consiglio di Stato. è relativa a pareri di organi tecnici per soluzioni attinenti alla discrezionalità tecnica e importano atti vincolati. è relativa a pareri emessi, di norma, al termine di un'istruttoria compiuta per l'adozione di un provvedimento o di una misura amministrativa.
I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento, I pareri di coordinamento... sono richiesti per contemperare più interessi della P.A., si fondano sul principio di buona amministrazione e non è richiesta una norma positiva che li imponga. sono relativi a pareri emessi, di norma, al termine di un'istruttoria compiuta per l'adozione di un provvedimento o di una misura amministrativa. sono relativi a pareri di organi tecnici per soluzioni attinenti alla discrezionalità tecnica e importano atti vincolati.
I pareri sono obbligatori parzialmente vincolanti... se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge. se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi. se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti.
I pareri sono facoltativi... se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno. se l'organo ha il potere discrezionale di provvedere sull'istanza per la quale è obbligato a richiedere il parere, ma ove decida di emanare l'atto di amministrazione attiva deve uniformarsi ad esso. se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge.
Le forme dei ricorsi amministrativi ammessi dall'ordinamento giuridico sono... l'opposizione, il ricorso gerarchico proprio e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. il ricorso gerarchico proprio, il ricorso gerarchico improprio e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. l'opposizione, il ricorso gerarchico proprio, il ricorso gerarchico improprio e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
È dichiarato irricevibile il ricorso amministrativo... presentato fuori termine. presentato ad autorità diversa da quella indicata nell'atto. presentato ad autorità incompetente.
Il ricorso in opposizione deve essere presentato nel termine perentorio di... 120 giorni. 30 giorni. 90 giorni.
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato ad autorità diversa da quella indicata nell'atto... è dichiarato nullo. è dichiarato inammissibile. è gettato.
Costituisce una decisione di rito del ricorso amministrativo la... decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. decisione di irricevibilità per presentazione del ricorso fuori termine. decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito.
Costituisce decisione di merito del ricorso amministrativo la... decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. decisione di inammissibilità per proposizione del ricorso contro un atto non impugnabile. decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso da soggetto carente di interesse.
Il ricorso gerarchico proprio presuppone che rorgano che ha emanato l'atto e lorgano gerarchicamente superiore cui si propone ricorso... siano entrambi organi collegiali. sia l'uno organo collegiale e l'altro organo individuale. siano entrambi organi individuali.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso gerarchico improprio? È proponibile solo nel rapporto fra organi appartenenti allo stesso ramo di amministrazione. È ammesso solo nei casi tassativi previsti dalla legge. Non può essere proposto ad organi collegiali.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... non è ammesso per motivi di legittimità. è ammesso solo per vizi di merito. è ammesso solo per motivi di legittimità.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? Può essere proposto solo a tutela di diritti soggettivi. Non può essere proposto per motivi di legittimità. È proponibile solo nei casi previsti tassativamente dalla legge.
Quale dei seguenti è un Giudice amministrativo generale? Tribunale Amministrativo Regionale. Corte dei Conti. Tribunale delle acque pubbliche.
La giurisdizione generale di legittimità del Giudice amministrativo... attiene alla conformità dell'atto amministrativo ai principi dell'ordinamento giuridico. può anche sostituire parzialmente l'atto impugnato. può pronunciare solo la modifica dell'atto.
La giurisdizione di merito del Giudice amministrativo... non può pronunciare l'annullamento dell'atto per motivi di legittimità. è tassativa, cioè ammessa nei soli casi previsti dalla legge. è alternativa alla giurisdizione di legittimità.
I valori limite e le soglie di allarme per il biossido di zolfo sono stabiliti, ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. n. 351/1999 dalla circolare tecnica del C.N.R. n. 2248 del 2/1/1998. dalle ARPA regionali con circolare. dal Decreto del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio 2/4/2002 n. 60.
La Carta della Natura individua... lo stato dell'ambiente naturale in Italia, evidenziandone i valori naturali ed i profili di vulnerabilità territoriale. la rete ecologica nazionale. il sistema delle aree naturali protette.
Sono tutelati secondo le disposizioni del D.Lgs. n. 42/2004 i territori costieri compresi in una fascia della profondità di... 3.800 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare. 1.500 metri dalla linea di battigia, esclusi i terreni elevati sul mare. 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare.
Per tener conto dei cambiamenti e dei fattori imprevisti al momento della precedente designazione, le Regioni, sentita l'autorità di bacino, rivedono o completano le designazioni delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, almeno ogni... quattro anni. sei anni. dieci anni.
Per i progetti di opere o di impianti ricadenti all'interno di aree naturali protette, le soglie dimensionali ai fini della valutazione dell'impatto ambientale... sono ridotte del 75%. sono aumentate del 50%. sono ridotte del 50%.
I prelievi del suolo, sottosuolo e materiali di riporto da sottoporre ad analisi devono essere effettuati... a secco. con l'ausilio di fluidi. con strumenti di carotaggio che surriscaldino il terreno.
Sono tutelate dalle disposizioni del D.Lgs. n. 42/2004, per la catena alpina, le montagne per la parte eccedente... 1.200 metri sul livello del mare. 1.600 metri sul livello del mare. 2.500 metri sul livello del mare.
Sono tutelate dalle disposizioni del D.Lgs. n. 42/2004, per la catena appenninica, le montagne per la parte eccedente... 1.600 metri sul livello del mare. 1.500 metri sul livello del mare. 1.200 metri sul livello del mare.
I principi e criteri direttivi, costituenti il quadro di riferimento della riforma della Presidenza del Consiglio dei Ministri, operata con il d.lgs. 30 luglio 1999, n. 303, sono stati dettati: Dalla legge 8 giugno 1990, n. 142. Dalla legge 7 agosto 1990, n. 241. Dalla legge 15 marzo 1997, n. 59.
Secondo la legge di delega, alla riforma della Presidenza del Consiglio dei Ministri si sarebbe dovuto provvedere: Sulla base del criterio delle funzioni esercitate o da esercitare. Sulla base del criterio delle funzioni esercitate o da esercitare, nonché del criterio organizzativo. Sulla base del criterio organizzativo.
Secondo la legge di delega, le operazioni di riordino dell'amministrazione centrale dello Stato sarebbero dovute avvenire: Intervenendo separatamente su questa o quella Amministrazione. Intervenendo separatamente sui diversi apparati di Governo. Intervenendo organicamente su tutti gli apparati di Governo.
Quali sono le funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, secondo l'art. 95, comma I della Costituzione? Direzione della politica generale del Governo, mantenimento dell'unità di indirizzo politico ed amministrativo, nonché promozione e coordinamento dell'attività dei Ministri. Predisposizione degli atti del Consiglio dei Ministri. Direzione della politica generale del Governo e mantenimento dell'unità di indirizzo politico ed amministrativo.
Alla luce del decreto legislativo 303 del 1999, quali sono le principali funzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri? Funzioni di carattere normativo. Funzioni di supporto alle funzioni costituzionalmente previste per il Presidente del Consiglio dei Ministri. Funzioni di carattere operativo e gestionale in senso stretto.
Prima del d.lgs. 303 del 1999, attraverso quale provvedimento legislativo si era tentato di operare una riforma della struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri? Legge 23 agosto 1988, n. 400. Legge 7 agosto 1990, n. 241. Legge 24 ottobre 1977, n. 801.
lI primo capo del d.lgs. 303 del 1999 detta: Le disposizioni necessarie per adeguare il concreto assetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri al nuovo modello delineato. Le nuove disposizioni concernenti l'ordinamento, l'organizzazione ed i compiti della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le disposizioni necessarie per disciplinare, in via transitria, il passaggio dal vecchio al nuovo modello della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Secondo il d.lgs. 303 del 1999, costituiscono unità organizzative della Presidenza del Consiglio dei Ministri: I Settori. I Dipartimenti, gli Uffici ed i Servizi. Le Direzioni generali e le Divisioni.
lI d.lgs. 303 del 1999 contiene una definizione di Segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri: Organizzativa e funzionale. Funzionale (identificandolo con le funzioni costituzionalmente previste per il Presidente del Consiglio dei Ministri). Organizzativa (identificandolo con l'insieme delle strutture che fanno capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri).
lI Segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri costituisce: Un Dipartimento. Una Direzione generale. L'insieme delle strutture dipartimentali e degli Uffici che fanno capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Dall'art. 8 del d.lgs. 303 del 1999, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è riconosciuta: Autonomia politica. Personalità giuridica. Autonomia di bilancio, finanziaria e contabile.
lI d.lgs. 303 del 1999, oltre a prevedere talune strutture necessarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, rinvia per le altre scelte organizzative: Alla legge ordinaria. Ai decreti ministeriali. Alla discrezionalità del Presidente del Consiglio dei Ministri, il quale opera attraverso propri decreti (sostanzialmente regolamenti di organizzazione).
Secondo l'articolo 7 del d.lgs. 303 del 1999, in capo al Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri: Rilevano esclusivamente poteri gestionali. Rilevano esclusivamente poteri di indirizzo politico. Coesistono poteri di indirizzo politico e poteri gestionali.
L'art. 10 del d.lgs. 303 del 1999 ha provveduto a trasferire le funzioni del Dipartimento per i servizi tecnici nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri (escluse quelle del servizio sismico nazionale) a: Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici. Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio. Ministero delle lnfrastrutture e dei Trasporti.
L'art. 10 del d.lgs. 303 del 1999 prevede che il trasferimento delle funzioni, di carattere operativo e gestionale, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ad altre amministrazioni, dovesse avvenire: Contestualmente al trasferimento delle risorse finanziarie, umane e strumentali, individuando quattro diverse decorrenze. Indipendentemente dal trasferimento delle risorse finanziarie, umane e strumentali. Immediatamente dopo la sua entrata in vigore.
I principi e criteri direttivi, costituenti il quadro di riferimento della riforma delle strutture Ministeriali, operata con il d.lgs. 30 luglio 1999, n. 300, sono stati dettati: Dalla legge 15 marzo 1997, n. 59. Dalla legge 23 agosto 1988, n. 400. Dalla legge 7 agosto 1990, n. 241.
A quali provvedimenti rinvia l'articolo 95 della Costituzione per la determinazione del numero, delle attribuzioni e della struttura dei Ministeri? A decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. A decreti ministeriali. Alla legge ordinaria.
Il d.lgs. 300 del 1999 detta norme concernenti: Il numero, le attribuzioni e la struttura interna di tutti i Ministeri. La sola struttura interna di tutti i Ministeri. Il numero, le attribuzioni e la struttura interna di alcuni Ministeri.
Quale è, nel momento attuale, il numero dei Ministeri? Diciotto. Quattordici Dodici
Successivamente alla riforma operata dal decreto legislativo 300 del 1999, quali Ministeri sono stati istituiti dal decreto legge 217 del 2001 (convertito nella legge 317 del 2001)? Ministero dell'Economia e delle Finanze. Ministero della Salute e Ministero delle Comunicazioni. Ministero degli Affari Esteri.
Nell'attuale elenco dei Ministeri, contenuto nel comma I dell'art. 2 del d.lgs. 300 del 1999, non compare: Il Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica. Il Ministero degli Affari esteri. Il Ministero delle Politiche agricole e forestali.
Per la delimitazione dei confini delle competenze di ciascun Ministero, il d.lgs. 300 del 1999: Rinvia a successivo intervento legislativo. Opera una ricognizione minuta e dettagliata dei compiti di ciascun Ministero. Contiene l'indicazione delle materie e la specificazione delle aree funzionali nell'ambito delle quali ciascun Ministero deve operare.
Secondo l'articolo 35 del decreto legislativo 300 del 1999 (nel testo attualmente vigente), quali sono i principali compiti del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio? Compiti relativi alla realizzazione delle reti infrastrutturali e delle opere pubbliche di competenza statale. Compiti di coordinamento e di rappresentanza in sede comunitaria delle politiche in materia di foreste. Compiti diretti alla tutela dell'equilibrio ecologico del territorio, alla difesa del suolo, alla tutela delle acque e dalle acque, nonché alla protezione della natura.
Quale decreto legislativo, correttivo del d.lgs. 300 del 1999, ha introdotto modifiche alla disciplina del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio? Il decreto legislativo 287 del 2002. Il decreto legislativo 317 del 2003. Il decreto legislativo 173 del 2003.
I nove decreti legislativi correttivi del d.lgs. 300 del 1999 sono stati emanati in seguito alla delega legislativa prevista: Dalla legge 317 del 2001. Dalla legge 59 del 1997. Dalla legge 137 del 2002.
lI Ministero dell'interno si occupa: Del controllo dell'entrata e della spesa. Della difesa e della sicurezza militare dello Stato. Di compiti relativi all'amministrazione civile ed alla sicurezza pubblica, coordinando le forze di polizia.
lI Ministero della Giustizia si occupa: Dell'organizzazione e del funzionamento dei servizi relativi alla giustizia, dello stato giuridico dei magistrati, dell'amministrazione penitenziaria, nonché della vigilanza sugli ordini professionali. Dell'organizzazione e del funzionamento dei servizi relativi alla giustizia, dell'amministrazione penitenziaria, nonché della vigilanza sugli ordini professionali. Dello stato giuridico dei magistrati.
Le funzioni amministrative riservate allo Stato in materia di turismo competono: Al Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Al Dipartimento del Turismo (presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri). Al Ministero delle Attività Produttive.
Le funzioni amministrative riservate allo Stato in materia di commercio con l'estero competono: Al Ministero del Commercio con l'estero. Al Ministero degli Affari esteri. Al Ministero delle Attività Produttive.
Le funzioni amministrative esercitate dal Ministero dei Lavori Pubblici, dopo la riforma operata dal d.lgs. 300 del 1999, sono state accorpate: Presso il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio. Presso il Ministero delle lnfrastrutture e dei Trasporti. In parte presso il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio ed in parte presso Ministero delle lnfrastrutture e dei Trasporti.
Secondo il testo attualmente vigente dell'articolo 3 del decreto legislativo 300 del 1999, in quale tipo di strutture di primo livello possono articolarsi, al loro interno, i Ministeri? Esclusivamente in direzioni generali. Esclusivamente in dipartimenti. Alternativamente in dipartimenti o in direzioni generali.
Nell'ambito dell'articolazione di primo livello dei Ministeri, cosa sono i Dipartimenti? Uffici di livello dirigenziale generale, ove vale il criterio della diversificazione tra strutture con funzioni finali e strutture con funzioni strumentali. Strutture operative dei Ministeri per l'esercizio di attività di carattere tecnico. Grandi unità amministrative, che svolgono tutti i compiti, sia finali che strumentali, finalizzati all'espletamento di una delle funzioni fondamentali di un Ministero.
Secondo l'art. 3, comma 2 del d.lgs. 300 del 1999 (nel testo attualmente vigente), nei Ministeri in cui le strutture di primo livello sono costituite dai Dipartimenti: È sempre istituita la figura del Segretario generale. Non può essere istituita la figura del Segretario generale. Può non essere istituita la figura del Segretario generale.
Secondo I'art. 6 deI d.Igs. 300 del 1999 (nel testo attualmente vigente), nei Ministeri in cui le strutture di primo livello sono costituite da Direzioni generali: È sempre istituito l'ufficio del Segretario generale. Può essere istituito l'ufficio del Segretario generale. Non può essere istituito l'ufficio del Segretario generale.
Secondo l'art. 6 del d.lgs. 300 del 1999, il Segretario generale è organo: Che opera alle dirette dipendenze del Ministro ed è posto a capo di un Dipartimento. Che opera in posizione di autonomia rispetto al Ministro e dispone di poteri di direzione e di controllo. Che opera alle dirette dipendenze del Ministro e svolge compiti di istruttoria, nonché di coordinamento strumentali all'attività di indirizzo del Ministro stesso.
Secondo il d.p.r. 261 del 2003 (Regolamento di organizzazione del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio), in quali e quante strutture di primo livello si articola, al suo interno, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio? In quattro dipartimenti. In sei direzioni generali. In quattro dipartimenti ed in sei direzioni generali.
Le strutture di primo livello interne al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, a loro volta, in quali strutture si ripartono? In uffici. In divisioni. In servizi.
Secondo il d.lgs. 300 del 1999 (nel testo vigente), le strutture di primo livello, nelle quali si articola il Ministero dell'interno, sono costituite da: Dipartimenti. Direzioni generali. Divisioni.
Secondo il d.lgs. 300 del 1999 (nel testo vigente), le strutture di primo livello, nelle quali si articola il Ministero delle Attività Produttive, sono costituite da: Direzioni generali. Dipartimenti. Uffici.
Secondo il d.lgs. 300 del 1999 (nel testo vigente), le strutture di primo livello, nelle quali si articola il Ministero delle lnfrastrutture e dei Trasporti, sono costituite da: Divisioni. Dipartimenti. Direzioni generali.
Secondo il d.lgs. 300 del 1999 (nel testo vigente), le strutture di primo livello, nelle quali si articola il Ministero degli Affari esteri, sono costituite da direzioni generali. Il loro numero non può essere superiore a? Cinque. Quindici. Venti.
Nel Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, cosa è l'Ufficio di Gabinetto? Una direzione generale. Un ufficio di diretta collaborazione. Un dipartimento.
Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio non ha istituito la figura del Segretario generale. Le funzioni proprie ditale figura da chi sono esercitate? Dai Capi dei Dipartimenti. Dagli Uffici di diretta collaborazione. Dal Ministro.
La disciplina degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio è dettata: Dal d.p.r. 261 del 2003. Dal d.p.r. 245 del 2001. Dal d.lgs. 287 del 2002.
Secondo le norme dettate dal Titolo Il del decreto legislativo 300 del 1999, cosa sono le Agenzie? Enti pubblici non economici. Strutture, sottoposte ai poteri di indirizzo e di vigilanza di un Ministro, che svolgono attività di carattere tecnico - operativo di interesse nazionale. Strutture dipartimentali interne ad un Ministero.
Quali sono gli organi delle Agenzie? Ministro e Capi dipartimento. Direttore generale e Comitato direttivo. Direttore generale e Capi dipartimento.
L'Amministrazione periferica dello Stato si incentra: Su organi ed uffici posti in posizione di autonomia rispetto all'Amministrazione centrale. Su organi ed uffici dipendenti dalle Amministrazioni locali. Su organi ed uffici gerarchicamente dipendenti dall'Amministrazione centrale.
Secondo il testo vigente del Titolo III del decreto legislativo 300 del 1999, quale è la principale funzione degli Uffici Territoriali del Governo (UTG)? Esercitano tutte le funzioni non espressamente conferite agli enti locali. Assicurano l'esercizio coordinato delle competenze amministrative degli uffici periferici dell'Amministrazione dello Stato e garantiscono la leale collaborazione ditali uffici con gli enti locali. Esercitano tutte le funzioni dell'Amministrazione periferica dello Stato non espressamente conferite ad altri uffici.
Quale organo è posto a capo degli Uffici Territoriali del Governo? Il Ministro. Il Prefetto. Il Questore.
Quale differenza sussiste tra atto e provvedimento? Solo l'atto amministrativo incide nella sfera giuridica di un soggetto modificandola, perché la amplia (autorizzazione, concessione, etc.) o la limita (atti ablatori) Solo il provvedimento incide nella sfera giuridica di un soggetto modificandola, perché la amplia (autorizzazione, concessione, etc.) o la limita (atti ablatori) Il provvedimento ha efficacia erga omnes
Il provvedimento amministrativo illegittimo: produce effetti se emanato dall'organo competente produce effetti fino a quando non è annullato non produce effetti
Una volta che sia scaduto il termine per provvedere, la P.A. può ancora adottare l'atto? No, in quanto la P.A. decade dal potere di provvedere Sì, ma l'atto è illegittimo Sì, in quanto, fermo restando profili di responsabilità e di risarcimento ed eccetto l'ipotesi in cui sia espressamente prevista dalla legge una decadenza, il potere amministrativo normalmente non si consuma
Quali sono i presupposti per l'annullamento di un provvedimento in autotutela? Un vizio di legittimità sia originario che sopravvenuto Un sopravvenuto interesse pubblico che renda incompatibili gli effetti prodotti dal provvedimento Un vizio di legittimità ed un interesse pubblico concreto ed attuale che prevalga sull'eventuale affidamento posto dal privato nella legittimità dell'atto
lI conferimento dell'incarico di responsabile del procedimento comporta l'irrogabilità di ulteriori sanzioni oltre quelle tipiche (civile, amministrativa, disciplinare e penale)? No, se l'atto non è lesivo Sì, in caso di atto illegittimo No, in quanto a detto incarico non è correlata alcuna sanzione tipica ed ulteriore
Una volta che sia formato il silenzio assenso la P.A. può rimuoverne gli effetti? Sì, mediante l'emanazione di un atto ablatorio Sì, attraverso i poteri di annullamento e revoca, sussistendone i presupposti No, essendo decaduta dal potere
Qual è la funzione della motivazione? Rendere comprensibile l'unità organizzativa che ha adottato il provvedimento Rendere esecutivo il provvedimento Rendere comprensibili le ragioni della decisione
Cosa si intende perd.i.a., ai sensi dell'art. 19 della In. 241/90, nel testo novellato dalla I. n. 15/2005? La direzione investigativa antimafia La dichiarazione di inizio attività La denuncia di inizio attività
Ai sensi dell'art. 18 della I. n. 241/90. come novellato alla L. n. 80/2005: l'Amministrazione non può mai acquisire d'ufficio i documenti necessari ai fini dell'istruttoria di un procedimento amministrativo l'Amministrazione deve acquisire d'ufficio ogni documento attestante atti, fatti, qualità e stati soggettivi necessari ai fini dell'istruttoria di un procedimento, qualora siano in suo possesso, ovvero siano detenuti da altre amministrazioni pubbliche l'Amministrazione deve acquisire d'ufficio ogni documento attestante atti, fatti, qualità e stati soggettivi necessari ai fini dell'istruttoria di un procedimento amministrativo, solo ove sia espressamente previsto nel proprio regolamento
La giurisdizione generale di legittimità del giudice amministrativo... Può anche sostituire totalmente l'atto impugnato. Attiene alla legittimità dell'atto amministrativo. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di incompetenza di un atto amministrativo.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo generale di primo grado? Tribunale Amministrativo Regionale. Consiglio di Stato. Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione siciliana.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da unautorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti di diritto privato della pubblica amministrazione sono impugnabili. Gli atti degli organi giurisdizionali sono impugnabili. Gli atti di diritto privato della pubblica amministrazione non sono impugnabili.
Con la proposizione del ricorso amministrativo l'interessato può far valere... Solo i vizi di legittimità dell'atto. Solo i vizi di merito dell'atto. Non solo i vizi di legittimità dell'atto, ma anche i vizi di merito.
Contro gli atti amministrativi non definitivi... È ammissibile ricorso amministrativo gerarchico. Non è ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R. È ammissibile esclusivamente ricorso giurisdizionale al T.A.R.
Le foreste sono... Beni patrimoniali indisponibili. Beni del demanio necessario. Beni patrimoniali disponibili.
Quale delle seguenti figure è suscettibile di produrre annullamento dell'atto amministrativo per violazione di legge? Illogicità o contraddittorietà dell'atto. Contraddittoetà tra più atti. Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi.
Quale delle seguenti fattispecie configura un atto ablativo di tipo sanzionatorio? Servitù di elettrodotto. Occupazioni necessitate da eventi naturali calamitosi. Confisca di cose la cui fabbricazione, uso, porto, detenzione o alienazione costituisce illecito amministrativo.
Secondo le disposizioni dettate dall'art. 6 del D.Lgs. n. 157/1995, nell'appalto dei servizi si intende per appalto concorso... La procedura aperta in cui ogni impresa interessata può presentare un'offerta. La procedura ristretta nella quale il candidato redige, in base alla richiesta formulata dall'amministrazione aggiudicatrice, un progetto del servizio ed indica le condizioni e i prezzi ai quali è disposto ad eseguire l'appalto. La procedura negoziata alla quale partecipano soltanto le imprese invitate dall'amministrazione aggiudicatrice.
Il Tribunale delle Acque Pubbliche è un giudice amministrativo... Speciale. Generale. Generale d'appello.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso gerarchico improprio? È un rimedio di carattere generale. È proponibile solo ad organi collegiali. È ammesso solo in unica istanza.
lI ricorso in opposizione... Può essere proposto solo a tutela di diritti soggettivi. Può essere proposto per motivi di merito. È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto.
Cosè la discrezionalità amministrativa? Esame difatti o situazioni sulla base di cognizioni tecniche e scientifiche di carattere specialistico, cui non si affianca il momento della scelta. Facoltà di scelta tra più comportamenti leciti per il soddisfacimento dell'interesse pubblico e per il perseguimento di un fine rispondente alla causa del potere esercitato. Facoltà di scelta in base alle regole di opportunità e convenienza amministrativa.
Quali dei seguenti beni sono classificati, ai sensi del codice civile, nella categoria dei beni demaniali solo se appartengono allo Stato ed agli enti pubblici territoriali? Fiumi e torrenti. Immobili riconosciuti d'interesse storico, archeologico e artistico a norma delle leggi in materia. Rade e porti.
Quale dei seguenti è un vizio di violazione di legge dell'atto amministrativo? Sviamento di potere. Carenza di motivazione. Travisamento ed erronea valutazione dei fatti.
Come viene definito il diritto il cui esercizio è inizialmente limitato da un ostacolo giuridico, per la cui rimozione è necessario un provvedimento amministrativo che consenta al diritto di espandersi e acquistare la sua pienezza? Diritto sospensivamente condizionato. Diritto risolutivamente condizionato. Interesse legittimo.
La ratifica dell'atto amministrativo è... Un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui vengono eliminati i vizi di legittimità di un atto invalido precedentemente emanato dalla stessa autorità. Un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui viene eliminato il vizio di incompetenza relativa da parte dell'autorità astrattamente competente la quale si appropria di un atto adottato da autorità incompetente dello stesso ramo. Una manifestazione di volontà non innovativa con cui l'autorità ribadisce una sua precedente determinazione, eventualmente ripetendone il contenuto.
I beni patrimoniali indisponibili... Sono suscettibili di espropriazione forzata. Possono essere vincolati ad una destinazione di utilità privata con atto dell'autorità amministrativa. Non possono essere sottratti alla loro destinazione se non nei modi stabiliti dalle leggi che li riguardano.
Si ha il silenzio facoltativo nella ipotesi... Di pareri di competenza di amministrazioni preposte alla tutela ambientale e paesaggistico-territoriale. Di pareri di competenza di amministrazioni preposte alla tutela della salute dei cittadini. In cui l'esercizio di una certa competenza, nel corso di un procedimento, sia previsto come meramente facoltativo per cui trascorso il termine di legge la P.A. può proseguire il procedimento senza pregiudizio per gli effetti finali di esso.
Quali sono i requisiti di legittimità dell'atto amministrativo inerenti alragente? Volontà e oggetto. Compatibilità, legittimazione e competenza. Contenuto e finalità.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da unautorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti degli organi giurisdizionali non sono impugnabili. Gli atti soggetti a controllo preventivo sono impugnabili. Gli atti politici sono impugnabili.
lI ricorso gerarchico improprio... È un ricorso ordinario impugnatorio. È proponibile solo nel rapporto fra organi appartenenti allo stesso ramo di amministrazione. Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico.
lI destinatario dell'atto amministrativo... Può anche essere un organo pubblico. Non può essere un soggetto privato. Non può essere un organo pubblico.
Quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo, si pone in essere un provvedimento di... Pronuncia di decadenza dell'atto amministrativo. Riforma dell'atto amministrativo. Abbrogazione dell'atto amministrativo.
La convalida dell'atto amministrativo è... L'inattaccabilità dell'atto amministrativo da parte di colui che pur avendo interesse ad impugnarlo non lo ha fatto nei termini prescritti. Un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui vengono eliminati i vizi di legittimità di un atto invalido precedentemente emanato dalla stessa autorità. Una manifestazione di volontà non innovativa con cui l'autorità ribadisce una sua precedente determinazione, eventualmente ripetendone il contenuto.
Il procedimento amministrativo, di norma, si articola in quattro fasi: fase diniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. E ricompreso nello stadio dell'iniziativa... La deliberazione preparatoria. La proposta vincolante. L'accertamento delle circostanze di fatto.
Lautorizzazione... È un controllo che interviene dopo la formazione dell'atto, incide sulla sua efficacia e mai sulla sua validità. È un atto di controllo vincolato in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporla ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità. È un atto di controllo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto.
Le autorizzazioni possono essere: espresse e tacite, modali e non modali, personali e reali, discrezionali e vincolate. E tacita lautorizzazione... Rilasciata con un provvedimento ad hoc. Rilasciata sulla base di un accertamento relativo a requisiti concernenti una "res". Implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di giudizio? Pareri. Inchieste. Certificazioni.
Quale dei seguenti vizi di legittimità produce l'annullabilità dell'atto amministrativo per eccesso di potere? Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi. Innosservanza di circolari, di norme interne e della prassi amministrativa. Mancata indicazione dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione.
Il ricorso in opposizione... Non può essere proposto a tutela di interessi legittimi. Può essere proposto per motivi di legittimità. Non può essere proposto per motivi di merito.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo speciale? Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione siciliana. Corte dei Conti. Tribunale Amministrativo Regionale.
Quando con provvedimento ad hoc si preclude, per un determinato lasso di tempo, ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti, si pone in essere un provvedimento di... Abrogazione dell'atto amministrativo. Sospensione dell'atto amministrativo. Revoca dell'atto amministrativo.
Sono beni dello Stato indisponibili per appartenenza, tra gli altri Acque minerali e termali. Cose di interesse storico non costituite in raccolte. Beni immobili (esclusi i beni mobili) non demaniali destinati al servizio delle FF.AA.
Quali tipi di ricorsi amministrativi sono previsti dal nostro ordinamento? Ricorso disciplinare, ricorso contabile, ricorso gerarchico. Ricorso incidentale, ricorso arbitrale, ricorso straordinario al Capo dello Stato. Opposizione, ricorso gerarchico, ricorso straordinario al Capo dello Stato.
La giurisdizione generale di legittimità del giudice amministrativo... In presenza dei vizi di eccesso di potere e violazione di legge può annullare in tutto o in parte l'atto illegittimo. È prevista nei casi tassativamente indicati dalla legge. Può pronunciare l'annullamento dell'atto o la sua modifica.
Il procedimento amministrativo, di norma, si articola in quattro fasi: fase diniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. La fase diniziativa... È diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare. È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni. Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo speciale? Consiglio di Stato. Tribunale delle Acque Pubbliche. Tribunale Amministrativo Regionale.
In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali. Sono atti amministrativi particolari... Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati. Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un momento successivo. Gli atti destinati ad un solo soggetto.
La dottrina tradizionale definisce i provvedimenti amministrativi come manifestazioni di volontà aventi rilevanza esterna e provenienti da una P.A. I provvedimenti positivi sono dotati, tra l'altro, del carattere... Dell'autoritarietà, vale a dire che essi, purché efficaci, sono sempre imperativi ed esecutivi. Della nominatività, vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione. Della tipicità, vale a dire che essi sono immediatamente e direttamente eseguibili, anche contro il volere del soggetto destinatario del provvedimento sfavorevole, senza previa pronunzia giurisdizionale.
Ciascun atto amministrativo presenta una struttura formale generalmente composta da intestazione, preambolo, motivazione, dispositivo, luogo, data e sottoscrizione. La motivazione consiste in... Una parte comparativa e una parte valutativa. Una parte descrittiva e una parte legislativa. Una parte descrittiva e una parte valutativa.
L'atto amministrativo emanato da un soggetto incompetente in via assoluta per straripamento di potere è... Irregolare. Inesistente. Imperfetto.
I beni demaniali Possono appartenere solo allo Stato e agli altri enti pubblici anche non territoriali. Sono inespropriabili. Non possono comprendere universalità di beni mobili.
È invalido l'atto amministrativo che... Difetti o sia viziato in uno degli elementi o requisiti prescritti per atti di quel tipo. Non può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo. Non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione.
Le certazioni sono... Atti di scienza con cui si narrano e si documentano atti giuridici, operazioni o anche meri comportamenti di altre figure soggettive. Accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni. Atti di conoscenza mediante i quali la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto.
Scaturisce solo un obbligo per la P.A. di vagliare lopportunità di dare o meno corso al procedimento... Sia dall'esposto che dalla segnalazione. Sia dalla proposta vincolante che dall'istanza. Sia dall'istanza che dalla richiesta.
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... È limitata quanto al potere di decisione, non può riformare l'atto illegittimo. È limitata quanto al potere di decisione, può solo riformare l'atto illegittimo. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di incompetenza di un atto amministrativo.
In tema di principi generali dell'attività amministrativa, è corretto asserire che... La pubblica amministrazione non può aggravare il procedimento se non per le normali esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria. L'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di efficacia, di pubblicità e di trasparenza. L'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di efficacia e di trasparenza.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di scienza elo di conoscenza? Registrazioni. Giudizi sull'idoneità di candidati. Relazioni delle commissioni d'inchiesta.
La tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad una posizione di non terzietà della P.A. in ordine alla controversia. Ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati. Ad un contenzioso.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo generale? Commissione tributaria. Commissario per gli usi civici. Consiglio di Stato.
Quando l'atto amministrativo manca di uno degli elementi essenziali è... Ineseguibile. Nullo. Imperfetto.
La parte precettiva, che costituisce la dichiarazione di volontà vera e propria costituisce... L'intestazione dell'atto amministrativo. La sottoscrizione dell'atto amministrativo. Il dispositivo dell'atto amministrativo.
Loggetto dell'atto amministrativo... Può consistere solo in un fatto o un bene. Può essere solo un comportamento della P.A. Può consistere in un comportamento, un fatto o un bene.
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato ad autorità incompetente... È dichiarato nullo. È dichiarato inammissibile. È dichiarato irricevibile.
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... Può riguardare l'accertamento dei vizi di incompetenza di un atto amministrativo. Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo. È limitata quanto al potere di decisione, può solo riformare l'atto illegittimo.
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato da soggetto carente di interesse... È dichiarato inammissibile. È rigettato. È dichiarato irricevibile.
Il ricorso in opposizione... Può essere proposto solo per motivi di merito. Può essere proposto anche a tutela di interessi legittimi. È un rimedio di carattere generale.
Il procedimento amministrativo, di norma, si articola in quattro fasi: fase diniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. E ricompresa nello stadio dell'iniziativa... La richiesta di parere. L'acquisizione dei fatti. L'istanza.
Le autorizzazioni possono essere: espresse e tacite, modali e non modali, personali e reali, discrezionali e vincolate. E personale lautorizzazione... Rilasciata sulla base di un apprezzamento della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato. Il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni. Che, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative.
Quali tra i seguenti sono dichiarazioni di scienza esternate in documento in funzione partecipativa e concernenti fatti precedentemente acquisiti dallufficio pubblico? Ispezioni. Accertamenti. Certificazioni.
Una decisione di rito di un ricorso amministrativo, che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere la... Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. Decisione di inammissibilità per proposizione del ricorso contro un atto non impugnabile.
I controlli amministrativi sostitutivi... Intervengono dopo che l'atto sia divenuto efficace. Si configurano quando l'autorità gerarchicamente superiore, accertata l'inerzia di quella inferiore, si sostituisce ad essa nell'emanazione del relativo provvedimento. Sono diretti a valutare l'atto e l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione.
I beni demaniali Non sono acquistabili per usucapione. Possono essere costituiti solo da beni immobili. Se appartengono agli enti pubblici territoriali sono classificati nella categoria dei beni patrimoniali indisponibili.
I beni patrimoniali indisponibili... Sono vincolati ad una destinazione di utilità pubblica. Possono consistere solo in beni immobili. Possono appartenere solo ad enti pubblici territoriali.
Come sono demoninate le dichiarazioni di scienza aventi lo scopo di attestare fatti accertati dalla pubblica autorità o risultanti dalle dichiarazioni o dai documenti forniti dagli interessati attraverso l'inserzione in appositi registri? Registri pubblici. Verbalizzazioni. Registrazioni.
lI pubblico dipendente è tenuto a risarcire all'amministrazione i danni derivanti... Da violazioni di obblighi di servizio. Da ogni sua omissione. Da ogni suo atto o comportamento.
La giurisdizione di merito del giudice amministrativo... Non può condannare la P.A. soccombente al pagamento delle spese di giudizio. È ammessa in ogni caso. Può condannare la P.A. soccombente al pagamento delle spese di giudizio.
Contro gli atti amministrativi definitivi... Non è ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R. Non è ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica. È ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R.
Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella categoria delle concessioni costitutive? Concessione di beni del demanio marittimo. Concessione mineraria. Autorizzazione all'apertura di farmacia.
lI ricorso straordinario al Capo dello Stato... È proponibile anche per vizi di merito. È un rimedio amministrativo di carattere generale. Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di giudizio? Relazioni delle commissioni d'inchiesta. Verbalizzazioni. Notificazioni.
Come sono denominati i controlli amministrativi previsti dalla legge come eventuali e disposti allorché se ne presenti la necessità o lopportunità? Intersoggettivi. Interorganici. Straordinari.
Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro Il dovere di insistenza. La facoltà d'uso del bene demaniale. L'obbligo di pagare la cauzione.
La dottrina tradizionale definisce i provvedimenti amministrativi come manifestazioni di volontà aventi rilevanza esterna e provenienti da una P.A. I provvedimenti amministrativi sono dotati, tra l'altro, del carattere... Della tipicità, vale a dire che essi sono immediatamente e direttamente eseguibili, anche contro il volere del soggetto destinatario del provvedimento sfavorevole, senza previa pronunzia giurisdizionale. Della tipicità, vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento in riferimento sia al contenuto che alla funzione. Della nominatività, vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione.
Se lorgano di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti, i pareri sono... Obbligatori non vincolanti. Obbligatori parzialmente vincolanti. Obbligatori vincolanti.
L'ammissibilità del ricorso amministrativo anche per motivi di merito... Costituisce la regola generale per il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. È la regola generale per i ricorsi gerarchici. È la regola generale per tutti i ricorsi amministrativi.
Lagente (o soggetto) dell'atto amministrativo... È il centro di imputazione giuridica che pone in essere l'atto. Deve necessariamente essere un funzionario dello Stato o di altro ente pubblico. Non può in alcun caso essere un privato, ancorché investito dell'esercizio di una pubblica funzione.
Lautotutela amministrativa (in contrapposizione alla tutela amministrativa su ricorso) si attua... Con la P.A. che agisce nel proprio esclusivo interesse. Con la P.A. in posizione di terzietà. Con la P.A. che agisce nell'interesse dei terzi danneggiati.
lI procedimento amministrativo, di norma, si articola in quattro fasi: fase d'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. E ricompresa nello stadio dell'iniziativa... L'acquisizione dell'interesse a ricorrere. La proposta non vincolante. L'acquisizione della posizione legittimante.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo speciale? Commissione tributaria. Consiglio di Stato. Tribunale Amministrativo Regionale.
In relazione al procedimento, gli atti amministrativi si distinguono in atti procedimentali e atti presupposti. Sono atti amministrativi presupposti Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore. Gli atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo. Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità? Ammissione. Dispensa. Nulla osta.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di scienza elo di conoscenza? Proposte. Giudizi sull'idoneità di candidati. Ispezioni.
Un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato? Sì, per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario e determina la inidoneità del provvedimento revocato a produrre ulteriori effett i. No, non può mai essere revocato. Sì, per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario e deve essere disposta solo dall'organo che ha emanato il provvedimento.
L'omologazione... È un controllo di legittimità e di merito, previsto dalla legge in sostituzione o in aggiunta all'approvazione ed analoga a quest'ultima. È un atto di controllo preventivo esclusivamente di merito. È un atto di controllo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto.
Quali tra i seguenti sono atti di scienza con cui si narrano e si documentano atti giuridici, operazioni o anche meri comportamenti di altre figure soggettive? Accertamenti. Ispezioni. Verbalizzazioni.
Il procedimento amministrativo, di norma, si articola in quattro fasi; le attività di acquisizione dei fatti ed interessi (nelle quali rientrano, ad esempio, le richieste di pareri) sono proprie... Della fase d'iniziativa. Della fase istruttoria. Della fase decisoria.
Quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi, si pone in essere un provvedimento di... Proroga dell'atto amministrativo. Revoca dell'atto amministrativo. Sospensione dell'atto amministrativo.
Se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno, i pareri sono... Facoltativi. Obbligatori non vincolanti. Obbligatori parzialmente vincolanti.
In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in atti costitutivi e atti dichiarativi. Sono atti amministrativi dichiarativi... Gli atti che si limitano ad accertare una determinata situazione, senza influire su di essa. Gli atti che creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente. Gli atti che restringono la sfera giuridica del destinatario.
In materia di appalto di lavori pubblici, quali sono i metodi di scelta del contraente individuati dalla legge? Il pubblico incanto o asta pubblica, l'appalto concorso e la trattativa privata. Il pubblico incanto o asta pubblica, la licitazione privata, l'appalto-concorso e la trattativa privata. La licitazione privata, l'appalto-concorso e la trattativa privata.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di scienza elo di conoscenza? Relazioni delle commissioni d'inchiesta. Accertamenti. Proposte.
Costituisce decisione di merito del ricorso amministrativo la... Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso ad autorità incompetente. Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti. Decisione di nullità per mancanza di qualcuno degli elementi essenziali.
In materia di appalto di servizi (D.Lgs. n. 157/1995), qualora l'amministrazione aggiudicatrice utilizzi la licitazione privata, può determinare un numero minimo e massimo di prestatori di servizi che intende invitare alla gara? Può solo determinare un numero massimo. Sì, facendone menzione nel bando di gara. Può solo determinare un numero minimo.
Quale delle seguenti affermazioni riguardanti il ricorso in opposizione non è corretta? È un ricorso amministrativo atipico, rivolto alla stessa autorità che ha emanato l'atto. È un rimedio di carattere eccezionale, espletabile solo nei casi tassativi in cui la legge lo ammette, e per i motivi da essa previsti. Può essere proposto solo per motivi di legittimità e a tutela di diritti soggettivi.
lI procedimento amministrativo, di norma, si articola in quattro fasi; le attività di acquisizione delle circostanze di fatto (rilevabili con accertamenti semplici, quali, ad esempio, ispezioni, inchieste, ecc.) sono proprie... Della fase d'iniziativa. Della fase istruttoria. Della fase decisoria.
La delega dell'esercizio del potere amministrativo da parte dellorgano titolare ad altro organo amministrativo... Crea una competenza derivata in capo all'organo inferiore, che è sempre revocabile dall'organo superiore. Crea una competenza derivata nell'organo inferiore, che è revocabile soltanto da un organo diverso dal delegante. Comporta un trasferimento definitivo di competenza dal delegante al delegato.
I controlli amministrativi che intervengono dopo che l'atto sia divenuto efficace sono controlli... Successivi. Sostitutivi. Di merito.
Loggetto dell'atto amministrativo... Può anche non essere lecito, ma deve essere determinato e possibile. Può essere solo un bene che riguardi l'attività della P.A. È la res su cui l'atto amministrativo incide.
Gli accertamenti sono... Atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto. Misure individuali con cui si porta a conoscenza del destinatario l'atto, attraverso un procedimento che mira a dare certezza legale dell'invio e del ricevimento dell'atto stesso. Atti di conoscenza mediante i quali la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto.
La tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad un procedimento d'iniziativa della stessa P.A. Ad una posizione di non terzietà della P.A. in ordine alla controversia. Ad un procedimento d'iniziativa del ricorrente.
Quale delle seguenti fattispecie configura un atto ablativo di urgente necessità? Requisizione in uso di edifici per provvedere all'alloggio temporaneo di senza tetto in caso di pubblici disastri. Requisizione in uso di aree per provvedere all'alloggio temporaneo di senza tetto in caso di pubblici disastri. Occupazione necessitata da eventi naturali calamitosi.
In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali. Sono atti amministrativi collettivi... Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitariamente ed inscindibilmente nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati. Gli atti destinati ad un solo soggetto. Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo speciale? Consiglio di Stato. Tribunale Amministrativo Regionale. Commissario per gli usi civici.
La mancata comunicazione dellavvio del procedimento comporta... Vizio di violazione di legge. Vizio di incompetenza. Vizio di eccesso di potere.
Nell'atto amministrativo, la parte valutativa della motivazione è... La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, indicando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro. La parte in cui sono indicate le norme di legge o regolamentari in base alle quali l'atto è stato adottato. La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di scienza elo di conoscenza? Giudizi sull'idoneità di candidati. Verbalizzazioni. Relazioni delle commissioni d'inchiesta.
Il visto... È un atto di controllo vincolato in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporlo ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità. È una funzione che si esplica con il controllo di merito e di legittimità. È una funzione che si esercita con controlli di merito.
Quali tra i seguenti sono atti di conoscenza mediante i quali la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto? Ispezioni. Certificazioni. Comunicazioni.
Quando un ricorso amministrativo sia ritenuto infondato... È dichiarato nullo. È dichiarato irricevibile. È gettato.
Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro La facoltà di pagare il canone. Il diritto all'esclusiva nella titolarità della concessione. La facoltà di conseguire i vantaggi economici derivanti dalla gestione del servizio.
lI principio del libero accesso dei cittadini ai pubblici impieghi per concorso è sancito... Dall'ari. 23 della Costituzione. Dall'ari. 53 della Costituzione. Dagli artt. 51 e 97 della Costituzione.
La giurisdizione di merito del giudice amministrativo... Può sostituire l'atto con un altro da esso formato. Non può riformare l'atto in tutto o in parte. Non può pronunciare l'annullamento dell'atto per motivi di legittimità.
lI potere della P.A. di agire emanando atti amministrativi, equiparati, quanto al regime giuridico, agli atti amministrativi dello Stato, costituisce espressione di... Autogoverno. Autarchia. Autotutela.
Le ispezioni particolarmente qualificate in ordine alroggetto dellacquisizione che, presentando il carattere di accadimento straordinario, comporta che le stesse siano affidate ad uffici particolari costituiti ad hoc, anche estranei alla P.A Sono denominate acclaramenti. Sono denominate inchieste. Sono denominate certazioni.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo generale di appello? T.A.R. Commissione tributaria. Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione siciliana.
Quale delle seguenti fattispecie configura un atto ablativo di urgente necessità? Ordine del Sindaco di abbattimento di animali infetti. Servitù di elettrodotto. Confisca di cose la cui detenzione o alienazione costituisce illecito amministrativo.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di scienza elo di conoscenza? Giudizi sull'idoneità di candidati. Certificazioni. Relazioni delle commissioni d'inchiesta.
I beni del demanio culturale (beni di interesse storico, archeologico, artistico e culturale) sono... Beni del demanio accidentale o eventuale. Beni indisponibili per natura. Beni del demanio necessario.
Lavvio del procedimento amministrativo è comunicato... Ai soggetti che per legge debbono intervenirvi, qualora ciò sia dettato da esigenze di celerità del procedimento. Ai soli soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti. Ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari, qualora da quest'ultimo possa derivare loro pregiudizio, ove non sussistano ragioni di impedimento per esigenze di celerità del procedimento.
Nell'atto amministrativo, l'intestazione è... La parte precettiva, che costituisce la dichiarazione di volontà vera e propria. La parte che contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata. L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana.
Quali fattispecie di responsabilità sono ricomprese nella più generale categoria della responsabilità patrimoniale dell'impiegato pubblico? Amministrativa e penale. Amministrativa e contabile. Civile e penale.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, la tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad una decisione non vincolata ai motivi addotti dal ricorrente. Ad un procedimento d'iniziativa della stessa P.A. Ad una posizione di terzietà della P.A. in ordine alla controversia.
Secondo le disposizioni dettate dall'art. 6 del D.Lgs. n. 157/1995, nell'appalto dei servizi si intende per trattativa privata... La procedura ristretta nella quale il candidato redige, in base alla richiesta formulata dalla amministrazione aggiudicatrice, un progetto del servizio ed indica le condizioni e i prezzi ai quali è disposto ad eseguire l'appalto. La procedura ristretta alla quale partecipano soltanto le imprese invitate dall'amministrazione aggiudicatrice. La procedura negoziata in cui l'amministrazione aggiudicatrice consulta le imprese di propria scelta e negozia con una o più di esse i termini del contratto.
Quando rorgano amministrativo emana un atto in una materia del tutto sottratta alla competenza amministrativa, e riservata ad un altro potere dello Stato, l'atto è... Illecito. Inopportuno. Inesistente.
Esiste un obbligo generale dell'amministrazione aggiudicatrice di indicare nel bando di gara quale procedura intenda utilizzare per raggiudicazione di appalti di servizi? Sì, l'obbligo è espressamente sancito dall'art. 6 del D.Lgs. n. 157/1995. No. L'indicazione nel bando di gara della procedura da utilizzare costituisce solo regola di «buona amministrazione». La normativa vigente in materia non sancisce alcun obbligo al riguardo.
Quali dei seguenti sono beni privati di interesse pubblico? Strade ferrate statali. Pertinenze di strade ferrate di proprietà di enti pubblici territoriali. Pinacoteche di proprietà privata.
Quale delle seguenti figure è suscettibile di produrre l'annullamento dell'atto amministrativo per eccesso di potere? Mancata indicazione dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione. Vizio di forma. Sviamento di potere.
Quale delle seguenti fattispecie configura un trasferimento coattivo dei diritti duso? Confisca di cose la cui fabbricazione, uso, porto, detenzione o alienazione costituisce illecito amministrativo. Confisca di cose la cui fabbricazione, uso, porto, detenzione o alienazione è consentita solo previa autorizzazione amministrativa. Diritto di uso pubblico a favore delle comunità di visitare le collezioni private di eccezionale interesse storico.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso gerarchico improprio? Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico. È sempre ammesso. Ha carattere eccezionale.
In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali. Sono atti amministrativi plurimi... Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari. Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un momento successivo. Gli atti destinati ad un solo soggetto.
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. Può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. Può utilizzare tutti i mezzi di prova consentiti nel giudizio di merito.
Quali dei seguenti beni sono classificati, ai sensi del codice civile, nella categoria dei beni demaniali solo se appartengono allo Stato ed agli enti pubblici territoriali? Fortezza militare. Lido del mare. Strade.
Quando un ricorso amministrativo sia stato proposto contro un atto non impugnabile... È dichiarato inammissibile. È gettato. È dichiarato nullo.
I provvedimenti amministrativi sono dotati del carattere deirinoppugnabilità, vale a dire... Sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge. Non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori. Sono sempre imperativi ed esecutivi.
I controlli amministrativi successivi... Intervengono dopo che l'atto sia divenuto efficace. Intervengono su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti. Sono anche denominati "intersoggettivi".
L'istanza è... Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto. Un atto con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato, non creando nell'autorità destinataria alcun obbligo di provvedere. Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., nell'esercizio di unattività discrezionale, conferisce a determinati soggetti nuovi diritti che né preesistono al provvedimento stesso né attengono a settori in dominio dell'Amministrazione? Divieto. Delega. Licenza in senso tecnico.
La giurisdizione di merito del giudice amministrativo... Non può riformare l'atto in tutto o in parte. Non può pronunciare l'annullamento dell'atto per motivi di legittimità. È eccezionale, in quanto ammessa in deroga al principio del sindacato giurisdizionale di sola legittimità sull'atto amministrativo.
L'approvazione... È un atto di controllo successivo di legittimità. È un atto di controllo preventivo di merito. È un controllo preventivo di legittimità ad esito positivo.
I regolamenti sono dotati del carattere della generalità, intesa come... Capacità a concorrere, a costituire o a innovare l'ordinamento giuridico. Capacità di regolare una serie indefinita di casi. Indeterminabilità dei destinatari.
Nell'atto amministrativo, la sottoscrizione è... La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, indicando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro. La parte che contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata. La parte precettiva, che costituisce la dichiarazione di volontà vera e propria.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di scienza elo di conoscenza? Certazioni. Relazioni delle commissioni d'inchiesta. Pareri.
Quale dei seguenti vizi di legittimità produce l'annullabilità dell'atto amministrativo per eccesso di potere? Travisamento ed erronea valutazione dei fatti. Vizio di forma. Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento accidentale... Riserva. Agente o soggetto. Destinatario.
I pareri sono obbligatori non vincolanti... Se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli. Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti. Se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno.
lI ricorso gerarchico improprio... È esperibile soltanto contro i provvedimenti amministrativi definitivi. È proponibile ad un'autorità non gerarchicamente superiore, investita di un potere di generica vigilanza. È un rimedio a carattere generale, proponibile solo per motivi di legittimità.
La giurisdizione generale di legittimità del giudice amministrativo... Può anche sostituire totalmente l'atto impugnato. Può anche sostituire parzialmente l'atto impugnato. In presenza di un vizio di incompetenza può annullare l'atto illegittimo totalmente e rimettere l'affare all'autorità competente.
La dottrina tradizionale definisce i provvedimenti amministrativi come manifestazioni di volontà aventi rilevanza esterna e provenienti da una P.A. I provvedimenti amministrativi sono dotati, tra l'altro, del carattere... Della nominatività, vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione. Dell'esecutorietà, vale a dire che essi possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti. Dell'autoritarietà, vale a dire che essi sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da unautorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili. Gli atti programmatici e pianificatori sono sempre impugnabili. I regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi non sono impugnabili.
La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, indicando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro costituisce... La parte valutativa della motivazione dell'atto amministrativo. La sottoscrizione dell'atto amministrativo. Il dispositivo dell'atto amministrativo.
lI ricorso straordinario al Capo dello Stato... Non può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi. Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi. È proponibile solo contro atti amministrativi definitivi.
L'atto emanato da un soggetto privo di qualsiasi competenza amministrativa è... Ineseguibile. Inopportuno. Inesistente.
La giurisdizione generale di legittimità del giudice amministrativo... Non può intervenire sull'atto, riformandolo o sostituendolo. Può sindacare sia la legittimità che l'opportunità dell'atto impugnato. Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di scienza e di conoscenza? Inchieste. Pareri. Proposte.
I pareri sono obbligatori vincolanti... Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi. Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti. Se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli.
I pareri sono obbligatori... Se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno. Se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli. Se l'organo ha il potere discrezionale di provvedere o meno sull'istanza per la quale è obbligato a richiedere il parere, ma ove decida di emanare l'atto di amministrazione attiva deve uniformarsi ad esso.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da unautorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti emanati da un organo della pubblica amministrazione, ma non formalmente amministrativi, come, ad esempio, i decreti-legislativi sono impugnabili. Gli atti emanati da un organo della pubblica amministrazione, ma non formalmente amministrativi, come, ad esempio, i decreti-legge non sono impugnabili. Gli atti politici sono impugnabili.
In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in... Atti ampliativi e atti restrittivi. Atti composti e atti contestuali. Atti costitutivi e atti dichiarativi.
Nella giurisdizione amministrativa il giudizio che ha la funzione di assicurare anche coattivamente l'attuazione concreta della pronuncia di cognizione, è giudizio... Cautelare. Di esecuzione. Di impugnazione.
lI procedimento amministrativo, di norma, si articola in quattro fasi: fase diniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. La fase istruttoria... È diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare. È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni. È diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da unautorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti soggetti a controllo preventivo sono impugnabili. Gli atti esecutivi non sono impugnabili. Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili.
Ciò che con l'atto amministrativo la P.A. intende, ad esempio, rettificare, attiene... Al soggetto dell'atto. Alla c.d. parte precettiva dell'atto. Al destinatario dell'atto.
Il procedimento amministrativo, di norma, si articola in quattro fasi: fase diniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. E ricompreso nello stadio istruttorio... Accordo integrativo. Acquisizione della posizione legittimante. Autorizzazione in funzione di controllo.
Le commissioni tributarie sono giudici amministrativi... Speciali. Generali. Generali d'appello.
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... Non può utilizzare tutti i mezzi di prova consentiti nel giudizio di merito. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. Può utilizzare tutti i mezzi di prova consentiti nel giudizio di merito.
La giurisdizione generale di legittimità del giudice amministrativo... Può pronunciare l'annullamento dell'atto. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. È limitata quanto al potere di decisione, può solo sostituire l'atto illegittimo.
Come sono denominati i controlli amministrativi diretti a valutare l'atto e l'attività dellorgano sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione? Di merito. Straordinari. Ordinari.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da unautorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti politici sono impugnabili. Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio dalle Camere) non sono impugnabili. Gli atti emanati da un organo della pubblica amministrazione, ma non formalmente amministrativi, come, ad esempio, i decreti-legge sono impugnabili.
lI ricorso è... Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi. Una dichiarazione che viene presentata ad un'autorità amministrativa, al fine di provocare l'esercizio dei suoi poteri, con l'emanazione di un provvedimento. Una domanda dei privati, tendente ad ottenere un provvedimento, che non genera obblighi per la P.A.
I giudizi di responsabilità amministrativa dei pubblici dipendenti dinnanzi alla Corte dei Conti Si prescrivono nel termine di cinque anni. Si prescrivono nel termine di dieci anni. Si prescrivono nel termine di tre anni.
I provvedimenti amministrativi possono essere dotati del carattere delresecutorietà, vale a dire che... Le P.A. possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti. Non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori. Possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione.
I regolamenti della P.A Possono derogare le leggi ordinarie. Possono anche contenere sanzioni penali. Non possono derogare al principio di irretroattività della legge.
I pareri sono obbligatori conformi... Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge. Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi. Se l'organo ha il potere discrezionale di provvedere o non sull'istanza per la quale è obbligato a richiedere il parere, ma ove decida di emanare l'atto di amministrazione attiva deve uniformarsi ad esso.
Una strada ferrata costruita e gestita da privati in regime di concessione costituisce un bene... Del patrimonio indisponibile. Demaniale. Di interesse pubblico.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? Può essere proposto solo per motivi di merito. È rivolto alla stessa autorità che ha emanato l'atto. È un rimedio di carattere generale.
Fanno parte del demanio marittimo... Mare territoriale. Rade. Ghiacciai.
Quale dei seguenti organi è definito dalla Costituzione organo di consulenza giuridico amministrativ e di tutela della giustizia nell'amministrazione? Consiglio supremo di difesa. Consiglio di Stato. Corte dei Conti.
La sospensione dell'atto amministrativo... Ricorre quando con provvedimento ad hoc si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo. Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace. Ricorre quando viene ritirato, con efficacia retroattiva, un atto amministrativo illegittimo per la presenza di vizi di legittimità originari dell'atto.
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... È limitata quanto al potere di decisione, non può sostituire l'atto illegittimo. Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo. È limitata quanto al potere di decisione, può solo sostituire l'atto illegittimo.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da unautorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili. Gli atti politici sono impugnabili. Gli atti emanati da un organo della pubblica amministrazione, ma non formalmente amministrativi, aventi cioè contenuto legislativo o giurisdizionale non sono impugnabili.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di scienza elo di conoscenza? Registri pubblici. Relazioni delle commissioni d'inchiesta. Giudizi sull'idoneità di candidati.
La dottrina tradizionale definisce i provvedimenti amministrativi come manifestazioni di volontà aventi rilevanza esterna e provenienti da una P.A. I provvedimenti sono dotati, tra l'altro, del carattere... Dell'autoritarietà, vale a dire che essi sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge. Dell'inoppugnabilità, vale a dire che essi non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori. Della tipicità, vale a dire che essi sono immediatamente e direttamente eseguibili, anche contro il volere del soggetto destinatario del provvedimento sfavorevole, senza previa pronunzia giurisdizionale.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo generale di appello? Consiglio di Stato. Corte dei Conti. T.A.R.
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato fuori termine... È dichiarato inammissibile. È dichiarato irricevibile. È dichiarato nullo.
Quale delle seguenti fattispecie configura un trasferimento coattivo dei diritti duso? Ordine del Sindaco di distruzione di sostanze alimentari ritenute nocive. Confisca di cose la cui fabbricazione, uso, porto, detenzione o alienazione costituisce illecito amministrativo. Servitù di appoggio di cassette postali.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo generale? Commissione tributaria. Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione siciliana. Corte dei Conti.
Quale dei seguenti è un provvedimento ricompreso fra quelli ablatori reali? Occupazione d'urgenza. Ordine di polizia. Servizio civile sostitutivo del servizio militare.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento essenziale... Agente o soggetto. Condizione. Riserva.
I regolamenti... Sono atti formalmente amministrativi, anche se sostanzialmente normativi. Possono derogare al principio di irretroattività della legge. Se emanati da autorità inferiori possono contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori.
lI contenuto di un atto amministrativo... Non può essere caratterizzato dalla presenza di elementi accidentali. Deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile. Non può essere eventuale.
I provvedimenti amministrativi positivi, purché efficaci, sono sempre imperativi ed esecutivi. Vale a dire che sono dotati del carattere... Dell'esecutorietà. Della tipicità. Dell'autoritarietà.
I beni demaniali Possono formare oggetto di diritti a favore di terzi nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge. Non possono comprendere universalità di beni mobili. Possono appartenere a privati solo a seguito di usucapione.
È dichiarato nullo il ricorso amministrativo... Che manchi di qualcuno degli elementi essenziali. Presentato da soggetto carente di interesse. Presentato ad autorità diversa da quella indicata nell'atto.
Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro La facoltà di conseguire le particolari sovvenzioni da parte dello Stato, ove previste. Il dovere di insistenza. Il diritto di conseguire i vantaggi economici derivanti dalla gestione del servizio.
Quali dei seguenti beni, secondo la prescrizione dell'art. 822 del codice civile, possono appartenere soltanto allo Stato e agli enti pubblici territoriali? Strade ferrate. Fiumi, torrenti e laghi. Immobili riconosciuti d'interesse storico, archeologico e artistico a norma delle leggi in materia.
I regolamenti sono dotati del carattere dell'innovatività, intesa come... Idoneità di ripetizione nell'applicazione della norma. Capacità a concorrere, a costituire o a innovare l'ordinamento giuridico. Capacità di regolare una serie indefinita di casi.
Se lorgano di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge, i pareri sono... Obbligatori non vincolanti. Obbligatori parzialmente vincolanti. Obbligatori conformi.
Llnteresse legittimo è definito interesse Tutelato solo amministrativamente. Immediatamente tutelato. Differenziato e qualificato.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, l'istituto dellautotutela (in contrapposizione alla tutela amministrativa su ricorso) si attua... Con un procedimento esterno alla P.A. Con un procedimento interno alla P.A. D'iniziativa del privato danneggiato da un atto della P.A.
Se la legge impone allorgano di amministrazione attiva di richiederli, i pareri sono... Obbligatori non vincolanti. Obbligatori parzialmente vincolanti. Obbligatori.
In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in atti costitutivi e atti dichiarativi. Sono atti amministrativi costitutivi... Gli atti che creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente. Gli atti che restringono la sfera giuridica del destinatario. Gli atti che si limitano ad accertare una determinata situazione, senza influire su di essa.
La giurisdizione di merito del giudice amministrativo... È aggiuntiva, in quanto non esclude, ma si aggiunge alla giurisdizione di legittimità. Può solo sostituire l'atto con un altro. Non può condannare la P.A. soccombente al pagamento delle spese di giudizio.
Gli interessi collettivi... Sono tutelabili solo in sede amministrativa. Sono tutelabili in sede amministrativa e giurisdizionale. Sono tutelabili solo in sede giurisdizionale.
Quale delle seguenti affermazioni riguardanti l'interesse semplice non è corretta? L'interesse semplice è la pretesa a che la P.A. nell'esercizio del suo potere discrezionale si attenga a quei criteri di opportunità e di convenienza che afferiscono al c.d. merito amministrativo. L'interesse semplice è la pretesa alla legittimità dell'atto amministrativo emanato dalla P.A. nell'esercizio del potere discrezionale. A differenza del diritto soggettivo e dell'interesse legittimo, l'interesse semplice non riceve tutela giurisdizionale.
Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro Il diritto a non sottostare ai controlli della P.A. La facoltà di pagare la cauzione. L'obbligo di pagare il canone.
Una decisione di rito di un ricorso amministrativo, che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere la... Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso ad autorità incompetente. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti.
Quale delle seguenti fattispecie configura un atto ablativo di urgente necessità? Confisca di cose il cui uso o porto costituisce illecito amministrativo. Diritti di uso pubblico a favore delle comunità di visitare le collezioni private di eccezionale interesse storico. Sequestro cautelare di beni in attesa di ulteriori provvedimenti da emanare riguardo ad essi.
Nasce per la P.A. un obbligo a provvedere... Dall'esposto. Dall'istanza. Dalla segnalazione.
In relazione all'elemento psichico di cui sono manifestazione, gli atti amministrativi si distinguono in... Atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali. Atti ampliativi e atti restrittivi. Atti consistenti in manifestazioni di volontà, atti consistenti in manifestazioni di conoscenza, atti consistenti in manifestazioni di giudizio e atti di natura mista.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da unautorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti emanati da un organo della pubblica amministrazione, ma non formalmente amministrativi, come, ad esempio, i decreti-legislativi non sono impugnabili. Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili. Gli atti politici sono impugnabili.
Sono atti di amministrazione attiva... Gli atti diretti a sindacare, sotto il profilo della legittimità o del merito, l'operato dell'amministrazione attiva. Gli atti tendenti ad illuminare, mediante consigli tecnici, giuridici o economici, gli organi di amministrazione attiva. Gli atti diretti a soddisfare immediatamente gli interessi propri della P.A.
Quali dei seguenti beni possono essere solo demaniali? Opere permanenti destinate alla difesa nazionale. Immobili riconosciuti d'interesse storico, archeologico e artistico a norma delle leggi in materia. Strade.
Quale delle seguenti fattispecie configura un atto ablativo di urgente necessità? Confisca di cose il cui uso o porto è consentito solo previa autorizzazione amministrativa. Ordine del Sindaco di abbattimento di muri pericolanti. Confisca di cose la cui detenzione o alienazione costituisce illecito amministrativo.
Il ricorso gerarchico improprio... Non è rimedio di ordine generale. È proponibile solo nel rapporto fra organi individuali. È proponibile solo nel rapporto fra organi appartenenti allo stesso ramo di amministrazione.
Le autorizzazioni possono essere: espresse e tacite, modali e non modali, personali e reali, discrezionali e vincolate. È modale lautorizzazione... Implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego. Che, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative o modali. Il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? Non è ammesso per motivi di legittimità. È proponibile anche per vizi di merito. È alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti? Ordine. Registrazione. Approvazione.
In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in atti composti e atti contestuali. Sono atti amministrativi composti... Gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto. Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati. Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore.
Le posizioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (odi vantaggio) e passive (odi svantaggio). Tra le prime si ricomprendono... L'onere e il diritto potestativo. Il diritto potestativo e l'interesse semplice. La soggezione e il diritto soggettivo.
Le autorizzazioni possono essere: espresse e tacite, modali e non modali, personali e reali, discrezionali e vincolate. E non modale lautorizzazione... Implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego. Il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni. Che, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? Può essere proposto per la tutela di interessi legittimi, ma non di diritti soggettivi. È proponibile congiuntamente al ricorso giurisdizionale amministrativo. Può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento accidentale... Finalità. Condizione. Contenuto.
Una strada vicinale costituisce un bene... Di interesse pubblico. Pubblico. Del patrimonio indisponibile.
I provvedimenti amministrativi non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori. Vale a dire che sono dotati del carattere... Della nominatività. Dell'inoppugnabilità. Della tipicità.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento essenziale... Contenuto. Termine. Onere.
Ciascun atto amministrativo presenta una struttura formale generalmente composta da... Intestazione, preambolo, motivazione, dispositivo, luogo, data e sottoscrizione. Intestazione, preambolo, dispositivo, luogo e data. Preambolo, motivazione, dispositivo, luogo e sottoscrizione.
In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in atti composti e atti contestuali. Sono atti amministrativi contestuali... Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore. Gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto. Gli atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo.
È rigettato il ricorso amministrativo... Presentato fuori termine. Ritenuto infondato. Che manchi di qualcuno degli elementi essenziali.
Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella categoria delle concessioni costitutive? Autorizzazione all'apertura di un istituto di credito. Concessione di beni del demanio pubblico. Autorizzazione all'esercizio delle ferrovie.
lI procedimento amministrativo, di norma, si articola in quattro fasi; le attività di acquisizione degli interessi, ossia raccolta degli interessi pubblici e privati coinvolti nel procedimento, sono proprie... Della fase istruttoria. Della fase integrativa dell'efficacia. Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia.
Il Commissario per gli usi civici è un giudice amministrativo... Generale. Ordinario di primo grado. Speciale.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da unautorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti soggetti a controllo preventivo sono impugnabili. Gli atti emanati da un organo della pubblica amministrazione, ma non formalmente amministrativi, come, ad esempio, i decreti-legge sono impugnabili. Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) non sono impugnabili.
Il demanio stradale appartiene alla categoria del... Demanio necessario. Patrimonio indisponibile. Demanio accidentale o eventuale.
La giurisdizione di merito del giudice amministrativo... In nessun caso può sostituire l'atto con un altro. Può solo riformare l'atto in tutto o in parte. Può pronunciare l'annullamento dell'atto per motivi di legittimità.
lI visto... È un atto di controllo di legittimità o di merito. È un controllo preventivo di legittimità ad esito positivo. È un atto di controllo successivo di legittimità.
Quale dei seguenti è un provvedimento ricompreso fra quelli ablatori reali? Servizio militare. Imposizione tributaria. Servitù coattiva.
Sono atti di amministrazione di controllo... Gli atti diretti a soddisfare immediatamente gli interessi propri della P.A. Gli atti tendenti ad illuminare, mediante consigli tecnici, giuridici o economici, gli organi di amministrazione attiva. Gli atti diretti a sindacare, sotto il profilo della legittimità o del merito, l'operato dell'amministrazione attiva.
Ciò che con l'atto amministrativo la PA. intende, ad esempio, convalidare, attiene... Al soggetto dell'atto. Alla c.d. parte precettiva dell'atto. All'oggetto dell'atto.
Le posizioni giuridiche soggettive passive (odi svantaggio) limitano la libertà dell'individuo restringendo la sfera giuridica e ricomprendono: L'obbligo, il potere, l'onere e la soggezione. L'obbligo, il dovere, l'onere e la soggezione. L'obbligo, il dovere, l'onere e l'interesse legittimo.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da unautorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti esecutivi sono impugnabili. I regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi sono impugnabili. Gli atti soggetti a controllo preventivo non sono impugnabili.
lI ricorso gerarchico proprio può essere proposto se l'organo che ha emanato l'atto e quello gerarchicamente superiore cui si fa ricorso, sono... Un organo individuale ed un organo collegiale. Organi appartenenti allo stesso ramo dell'amministrazione. Organi appartenenti a rami diversi dell'amministrazione.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, la tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad un procedimento d'iniziativa della stessa P.A. Ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati. Ad una decisione vincolata ai motivi addotti dal ricorrente.
Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro Il diritto a non sottostare ai controlli della P.A. Il dovere di insistenza. Il dovere di sottostare ai controlli della P.A.
Costituisce una decisione di rito del ricorso amministrativo la... Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti. Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso ad autorità diversa da quella indicata nell'atto. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito.
lI ricorso gerarchico proprio è un rimedio amministrativo... Ordinario e generale consistente nell'impugnativa di un atto non definitivo proposta all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto. A tutela di diritti soggettivi ed interessi legittimi, con il quale si possono far valere i soli vizi di merito. A tutela di diritti soggettivi ed interessi legittimi, con il quale si possono far valere i soli vizi di legittimità.
lI procedimento amministrativo, di norma, si articola in quattro fasi: fase diniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. La fase diniziativa... È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni. È diretta esclusivamente ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto. È diretta ad introdurre l'interesse pubblico primario nonché gli interessi secondari di cui sono titolari i privati interessati all'oggetto del provvedimento da emanare.
I registri pubblici sono... Dichiarazioni di scienza esternate in un documento in funzione partecipativa e concernenti fatti precedentemente acquisiti dall'ufficio pubblico. Strumenti costituiti da materiali idonei a ricevere e conservare atti forniti dai privati o relativi a fatti accertati dalla stessa amministrazione, a fini di esibizione. Atti di scienza con cui si narrano e si documentano atti giuridici, operazioni o anche meri comportamenti di altre figure soggettive.
Quali delle seguenti fonti dell'ordinamento italiano sono di rango primario? Ordinanze. Statuti dei Comuni. Referendum abrogativi.
Nell'atto amministrativo, il preamboloè... La parte in cui sono indicate le norme di legge o regolamentari in base alle quali l'atto è stato adottato. L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana. La parte che contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata.
Come sono denominati i controlli amministrativi previsti dalla legge come necessari ed abituali, in ordine a particolari atti od attività? Interorganici. Straordinari. Ordinari.
Quale delle seguenti figure è suscettibile di produrre l'annullamento dell'atto amministrativo per eccesso di potere? Carenza di motivazione. Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi. Contraddittoetà tra più atti.
I controlli amministrativi che intervengono su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti, sono controlli... Sostitutivi. Preventivi. Successivi.
L'annullamento dufficio in sede di controllo... È un atto di controllo di legittimità o di merito. È un atto di controllo preventivo. È un atto di controllo successivo di legittimità.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da unautorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti programmatici e pianificatori sono sempre impugnabili. Gli atti meramente confermativi di precedenti provvedimenti sono impugnabili. Gli atti programmatici e pianificatori non sono impugnabili se improduttivi di effetti immediatamente lesivi.
In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in... Atti di amministrazione attiva, atti di amministrazione consultiva ed atti di amministrazione di controllo. Atti costitutivi e atti dichiarativi. Atti ampliativi e atti restrittivi.
Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro L'interesse all'esclusiva nella titolarità della concessione. Il diritto a particolari sovvenzioni da parte dello Stato, ove previste. La facoltà di conseguire i vantaggi economici derivanti dalla gestione del servizio.
Le misure individuali con cui si porta a conoscenza del destinatario l'atto, attraverso un procedimento che mira a dare certezza legale dell'invio e del ricevimento dell'atto stesso, sono denominate... Notificazioni. Verbalizzazioni. Certazioni.
lI procedimento amministrativo, di norma, si articola in quattro fasi: fase diniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. È ricompreso nello stadio istruttorio... Accordo sostitutivo. Designazione. Accertamento dei requisiti di legittimazione.
Quale delle seguenti fattispecie configura un atto ablativo di urgente necessità? Servitù di elettrodotto. Ordine del Sindaco di distruzione di sostanze alimentari ritenute nocive. Servitù di appoggio di cassette postali.
Come è denominata la procedura ristretta nella quale le imprese devono presentare il progetto dell'opera da redigersi sulla base di un progetto preliminare redatto dall'Amministrazione? Pubblico incanto. Appalto concorso. Trattativa privata.
Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro La facoltà di pagare la cauzione. L'interesse all'esclusiva nella titolarità della concessione. Il diritto all'esclusiva nella gestione del servizio.
Scaturisce solo un obbligo per la P.A. di vagliare lopportunità di dare o meno corso al procedimento... Dall'istanza. Dalla proposta vincolante. Dalla segnalazione.
La pubblica amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi? No. In nessun caso l'amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi Sì, solo qualora la loro conoscenza possa impedire o gravemente ostacolare lo svolgimento dell'azione amministrativa Sì. L'amministrazione decide a suo insindacabile giudizio se e quali documenti possano essere sottratti all'accesso Sì, nei casi e nei limiti stabiliti dalla legge n. 241/1990
Costituisce decisione di merito del ricorso amministrativo la... Decisione di inammissibilità per proposizione del ricorso contro un atto non impugnabile Decisione di nullità per mancanza di qualcuno degli elementi essenziali Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso ad autorità incompetente
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Vizi di forma Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi Sviamento di potere Assenza di motivazione
Quando l'atto amministrativo non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione è... Ineseguibile Inesistente Imperfetto Inefficace
I controlli amministrativi sostitutivi... Intervengono dopo che l'atto sia divenuto efficace Possono intervenire esclusivamente su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti Sono diretti a valutare l'atto e l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione Si configurano quando l'autorità gerarchicamente superiore, accertata l'inerzia di quella inferiore, si sostituisce ad essa nell'emanazione del relativo provvedimento
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990, è nullo... Il provvedimento amministrativo che è viziato da incompetenza Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione di legge Il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali Il provvedimento amministrativo che è viziato da eccesso di potere
I regolamenti di attuazione delle direttive comunitarie... Sono volti a disciplinare il funzionamento delle pubbliche amministrazioni secondo disposizioni dettate dalla legge Sono emanati dal Governo, volti ad attuare le direttive comunitarie Sono emanati dal Governo in materie non soggette a riserva assoluta di legge, volti a sostituire la legge vigente Sono volti a disciplinare materie in cui l'intervento di norme primarie non sia ancora configurato, purché non si tratti di materie soggette a riserva assoluta o relativa di legge
È organo della giurisdizione ordinaria... Il Tribunale militare Il Tribunale amministrativo regionale La Corte di Cassazione La Corte dei Conti
Si può verificare l'affievolimento dei diritti soggettivi? No, i diritti soggettivi non possono essere in alcun modo limitati o modificati Sì, allorché la legge consenta alla pubblica amministrazione di limitarli, modificarli o estinguerli con provvedimenti di carattere discrezionale Sì, soltanto quando questo sia previsto esplicitamente dalla legge per motivi di pubblica utilità Sì, soltanto con una modifica della legge costituzionale
I regolamenti... Se emanati da autorità inferiori possono contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori Sono atti formalmente normativi, anche se sostanzialmente amministrativi Sono atti formalmente amministrativi, anche se sostanzialmente normativi Possono derogare al principio di irretroattività della legge
Le Agenzie, strutture che, secondo le previsioni del D.Lgs. n. 300/1999, sono chiamate a svolgere attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale,... Operano al servizio esclusivo degli organi centrali dello Stato Operano sotto il diretto controllo delle Prefetture Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e non sono sottoposte al controllo della Corte dei Conti Sono sottoposte ai poteri di indirizzo e di vigilanza di un Ministro
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Travisamento dei fatti Falsa applicazione della legge Carenza di motivazione Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi
A quale Ministero sono attribuite le funzioni ed i compiti spettanti allo Stato in materia di ricerca scientifica e tecnologica? Ministero dell'università e della ricerca Ministero delle infrastrutture Ministero della salute Ministero del lavoro e della previdenza sociale
Si ha sviamento di potere... Quando l'amministrazione persegua un fine differente da quello per il quale il potere le è stato conferito Quando l'amministrazione emana un atto nel quale vi sia contraddittorietà tra dispositivo e preambolo o motivazione Quando l'amministrazione emana un provvedimento che presenta una motivazione apodittica, dubbiosa, illogica, ecc Quando l'amministrazione mantiene un comportamento non conforme alla prassi amministrativa
Che effetto produce la mancata accettazione di atto di notorietà reso a norma del D.P.R. n. 445/2000? Il T.U. n. 445/2000 commina la sanzione della destituzione dall'impiego Nessuno. Non sussiste obbligo di accettazione di tali dichiarazioni Costituisce violazione dei doveri d'ufficio, ma soltanto qualora sussista dolo Costituisce violazione dei doveri d'ufficio
Quale tra quelli proposti è un istituto che riguarda gli atti nulli? La rettifica L'acquiescenza La convalida La conversione
Il D.Lgs. n. 300/1999, di attuazione della delega di cui alla L. n. 59/1997, ha riformato l'organizzazione del Governo, disponendo che i dipartimenti costituiscono le strutture di primo livello di alcuni Ministeri, tra i quali sono ricompresi,... Ministero dell'interno, Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Ministero della giustizia Ministero della difesa, Ministero della solidarietà sociale, Ministero delle comunicazioni Ministero della giustizia, Ministero dell'economia e delle finanze, Ministero delle comunicazioni Ministero degli affari esteri, Ministero della difesa
Le raccomandazioni e i pareri dell'Unione europea... Hanno portata generale e sono vincolanti Non sono vincolanti Sono indirizzati a singoli Stati ed entrano in vigore con la semplice notificazione ai destinatari Sono direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti degli organi giurisdizionali sono impugnabili Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili Gli atti di diritto privato della pubblica amministrazione non sono impugnabili Gli atti di diritto privato della pubblica amministrazione sono impugnabili
La giurisdizione generale di legittimità del G.A... In presenza di un vizio di incompetenza può annullare l'atto illegittimo Può anche sostituire parzialmente l'atto impugnato Può anche sostituire totalmente l'atto impugnato Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo
I regolamenti governativi possono disciplinare materie di competenza normativa delle Regioni in ordine al recepimento di norme dell'ordinamento comunitario? No, salvo espressa previsione della legge statale No, in alcun caso Sì, senza alcun limite Sì, sentita la Conferenza permanente Stato-Regioni
Se l'interessato al rilascio di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è soggetto a curatela... La dichiarazione è sottoscritta dallo stesso pubblico ufficiale, previo accertamento dell'identità del dichiarante La dichiarazione non può essere ricevuta dal pubblico ufficiale La dichiarazione è sottoscritta dall'interessato stesso con l'assistenza del curatore La dichiarazione, in tal caso, può essere fatta solo dal Tribunale competente
Il diritto soggettivo si definisce perfetto quando.. Il suo esercizio è inizialmente limitato da un ostacolo giuridico, per la cui rimozione è necessario un provvedimento amministrativo che consenta al diritto di espandersi e acquisire la sua pienezza Una norma c.d. di relazione rivolta a disciplinare comportamenti intersoggettivi, attribuisce ad un soggetto un potere diretto ed immediato per la realizzazione di un proprio interesse cui corrisponde necessariamente un obbligo facente capo a soggetti determinati ovvero alla colletività L'esercizio di esso è sottoposto a condizione risolutiva L'esercizio di esso è sottoposto a condizione sospensiva
Quando viene ritirato un precedente atto amministrativo, ampliativo delle facoltà del privato in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità, si pone in essere un provvedimento di... Pronuncia di decadenza dell'atto amministrativo Mero ritiro dell'atto amministrativo Sospensione dell'atto amministrativo Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Mancato rispetto della prassi amministrativa Ingiustizia manifesta Assenza di motivazione Violazioni di circolari, di ordini e di istruzioni di servizio
Con la valutazione della dirigenza, l'amministrazione pubblica.. Ottimizza, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati Valuta l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti Valuta le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale Garantisce la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa
Il D.Lgs. n. 112/1998 ha conferito alle Regioni, alle Province, ai Comuni, alle comunità montane o ad altri enti locali funzioni e compiti amministrativi. Il conferimento... Comprende anche le funzioni di organizzazione e le attività connesse e strumentali all'esercizio delle funzioni e dei compiti conferiti Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza e di accesso al credito, ma non quelle di polizia amministrativa Non comprende l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti Non comprende le funzioni di programmazione, di vigilanza e quelle di accesso al credito
A quale soggetto il D.Lgs. n. 286/1999 attribuisce il compito di definire, ai fini del controllo di gestione, le procedure di determinazione degli obiettivi gestionali e dei soggetti responsabili? Alle singole amministrazioni Al collegio di revisione degli enti pubblici Alla Regione territorialmente competente, che vi provvede con legge Al Ministero dell'economia e delle finanze
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che.. Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici non sono tenuti ad indicare la normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari I soggetti pubblici conformano il trattamento dei dati sensibili e giudiziari secondo modalità volte a prevenire violazioni dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità dell'interessato I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi È fatto divieto di raccogliere i dati sensibili e giudiziari presso l'interessato
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni,... L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno L'organizzazione delle risorse umane La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo
Il D.Lgs. n. 112/1998 ha conferito alle Regioni, alle Province, ai Comuni, alle comunità montane o ad altri enti locali funzioni e compiti amministrativi. Il conferimento... Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza, di accesso al credito, di polizia amministrativa Non comprende le funzioni di programmazione, di vigilanza e quelle di accesso al credito Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza e di accesso al credito, ma non quelle di polizia amministrativa Non comprende l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti
Non mirano ad ottenere l'eliminazione dell'atto bensì ad ottenere la soluzione della controversia... I ricorsi amministrativi non impugnatori I ricorsi amministrativi di carattere generale I ricorsi amministrativi di carattere eccezionale I ricorsi amministrativi impugnatori
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo La gestione tecnica mediante autonomi poteri di spesa La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione La definizione dei criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi
A quale Ministero sono attribuite le funzioni ed i compiti spettanti allo Stato in materia di immigrazione? Ministero dell'interno Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Ministero della salute Ministero dell'università e della ricerca
Quale dei seguenti è organo di rilievo costituzionale? Governo Presidente della Repubblica Consiglio di Stato Parlamento
Come viene definito il diritto il cui esercizio è inizialmente limitato da un ostacolo giuridico, per la cui rimozione è necessario un provvedimento amministrativo che consenta al diritto di espandersi e acquistare la sua pienezza? Diritto risolutivamente condizionato Diritto sospensivamente condizionato Interesse legittimo Interesse semplice
Il legislatore con il D.Lgs. n. 29/1993 ha attuato in modo netto il principio di separazione (rectius, distinzione funzionale) tra politica ed amministrazione. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione L'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale
Ai sensi della normativa in materia di accesso ai documenti amministrativi, per diritto di accesso si intende... Il diritto degli interessati di prendere visione di documenti amministrativi, ma non anche di estrarre copia Il diritto di ottenere il definitivo rilascio di documenti amministrativi in originale Il diritto per chiunque di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi Il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi
A quale Ministero sono attribuite le funzioni ed i compiti spettanti allo Stato in materia di coordinamento della spesa pubblica e verifica dei suoi andamenti? Ministero della giustizia Ministero dell'istruzione Ministero dell'economia e delle finanze Ministero dei trasporti
Costituisce una decisione di rito del ricorso amministrativo la... Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito Decisione di irricevibilità per presentazione del ricorso fuori termine Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità
L'art. 3 del D.Lgs. n. 29/1993 sancisce una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni,... L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno L'organizzazione delle risorse umane La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa La richiesta di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto dalla legge... Al fine di attribuire carattere di efficacia all'azione amministrativa Al fine di favorire la partecipazione e assicurare la trasparenza e l'imparzialità dell'attività amministrativa Solo al fine di attribuire carattere di pubblicità all'azione amministrativa Al fine di assicurare la legittimità del procedimento
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, il soggetto che presta servizi di certificazione delle firme elettroniche o che fornisce altri servizi connessi con queste ultime è denominato... Certificatore Pubblica amministrazione Garante Titolare
Quale delle seguenti decisioni in materia di ricorsi amministrativi è una «decisione di rito»? Decisione di nullità per mancanza di qualcuno degli elementi essenziali Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che.. Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici fanno espresso riferimento alla normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi I soggetti pubblici non sono tenuti a verificare né l'esattezza, né l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, ma solo la loro pertinenza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi I dati sensibili e giudiziari possono essere trattati nell'ambito di test psico- attitudinali volti a definire il profilo o la personalità dell'interessato
Il funzionamento dei servizi relativi alla giustizia spetta... Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Ministero della giustizia Al Consiglio supremo di difesa Alle supreme magistrature
Il legislatore nel riformulare gli artt. 3 e 14 del D.Lgs. n. 29/1993, con gli art. 3 e 9 del D.Lgs. n. 80/1998, trasfusi ora negli artt. 4 e 14 del D.Lgs. n. 165/2001 ha accentuato il principio della distinzione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo degli organi di governo e funzioni di gestione e attuazione amministrativa dei dirigenti. Rientrano tra le funzioni di gestione e attuazione amministrativa... La verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti L'organizzazione delle risorse umane La richiesta di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato La definizione dei programmi da attuare
La ratifica di un provvedimento amministrativo... Riguarda atti irregolari e consiste nell'eliminazione dell'errore Ricorre quando sussista una legittimazione ordinaria di un organo ad emanare a titolo provvisorio un provvedimento che rientra nella competenza di altro organo, il quale ratificandolo, fa proprio quel provvedimento Ricorre quando sussista una legittimazione straordinaria di un organo ad emanare a titolo provvisorio e in una situazione di urgenza un provvedimento che rientra nella competenza di altro organo, il quale ratificandolo, fa proprio quel provvedimento Ricorre quando sussista una legittimazione straordinaria di un organo ad emanare a titolo definitivo, in caso di inerzia dell'organo preposto all'emanazione, il provvedimento definito ed efficace
Il Governo nazionale... È un organo complesso in quanto è formato da più organi necessari che individua l'art. 92 della Costituzione (Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministri) È un organo complesso in quanto è formato da più organi necessari che individua l'art. 92 della Costituzione (Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministri e Consiglio dei Ministri) È un organo complesso in quanto è formato da più organi necessari che individua l'art. 92 della Costituzione (Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministri, Consiglio dei Ministri e Consiglio di Gabinetto) È un organo complesso in quanto è formato da più organi necessari che individua l'art. 92 della Costituzione (Presidente del Consiglio dei Ministri e Consiglio dei Ministri)
Sono ammessi solo nei confronti di un provvedimento definitivo e si sostanziano nel ricorso al Capo dello Stato... I ricorsi amministrativi non impugnatori I ricorsi amministrativi straordinari I ricorsi amministrativi di carattere generale I ricorsi amministrativi di carattere eccezionale
Le decisioni dell'Unione europea che riguardano i Paesi membri possono essere assunte... Dal Parlamento e dalla Corte dei Conti Solo dal Parlamento Solo dal Consiglio Dal Consiglio e dalla Commissione
Quale dei seguenti Ministeri si occupa dei rapporti dell'Italia con gli altri Stati e con le organizzazioni internazionali? Ministero del lavoro e della previdenza sociale Ministero degli affari esteri Ministero dell'interno Ministero della solidarietà sociale
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali ulteriori funzioni e compiti amministrativi. Da tale ambito ha escluso, tra l'altro,... Cittadinanza, immigrazione, rifugiati e asilo politico, estradizione Tramvie e linee automobilistiche, nonché viabilità, acquedotti e lavori pubblici I compiti relativi alla tutela dell'ambiente e della salute in genere I compiti relativi al sistema di protezione civile in genere
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... È proponibile solo contro atti amministrativi non definitivi È un rimedio amministrativo di carattere generale esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi di qualsiasi autorità Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo È un rimedio ammesso solo contro gli atti definitivi dei dirigenti di uffici dirigenziali generali
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando, tra l'altro,... Le tipologie di atti di cui è possibile prendere visione L'amministrazione competente Il termine entro il quale è possibile ricorrere al Consiglio di Stato Il nominativo di tutte le persone interessate al procedimento
I regolamenti... Possono contenere sanzioni penali Sono sottratti all'obbligo di motivazione degli atti amministrativi Possono regolare istituti fondamentali dell'ordinamento Se emanati da autorità inferiori possono contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990, il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali... È sanabile È nullo È annullabile È convalidabile
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti esecutivi sono impugnabili Gli atti soggetti a controllo preventivo sono impugnabili Gli atti soggetti a controllo preventivo non sono impugnabili I regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi sono impugnabili
Quando l'atto amministrativo è inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia è... Ineseguibile Invalido Inesistente Inefficace
A norma di quanto dispone il D.Lgs. 196/2003 la diffusione di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico è ammessa? Sì, è sempre ammessa No, deve essere in ogni caso autorizzata dal Garante Unicamente quando è prevista da una norma di legge o di regolamento No, è espressamente vietata dal Codice in materia di protezione dei dati personali
A quale Ministero sono attribuite le funzioni ed i compiti spettanti allo Stato in materia di cittadinanza? Ministero della difesa Ministero dell'interno Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali Ministero delle infrastrutture
La nominatività del provvedimento amministrativo si sostanzia... Nella riconducibilità dello stesso ad uno specifico schema legale Nella predeterminazione normativa dei suoi effetti Nel potere della P.A. di realizzare le proprie pretese giuridiche fondate su un atto amministrativo Nell'astratta capacità di produrre gli effetti che gli sono propri
Quali delle seguenti fonti del diritto comunitario sono notificate ai loro destinatari ed hanno efficacia in virtù di tale notificazione? Regolamenti e direttive Decisioni Regolamenti Regolamenti e pareri
Come sono denominate le acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in se stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione? Registrazioni Certificazioni Ispezioni Verbalizzazioni
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla l. n. 241/1990, la regola generale. L'esclusione costituisce, quindi, un'eccezione. Oltre al segreto di Stato, possono essere individuati altri casi di esclusione del diritto di accesso in relazione alla esigenza di salvaguardare alcuni valori fondamentali. Quale di tali valori che seguono non può determinare, di norma, casi di esclusione del diritto d'accesso? La politica monetaria e valutaria Il segreto d'ufficio La sicurezza, la difesa nazionale e le relazioni internazionali L'ordine pubblico, la prevenzione e repressione della criminalità
A quale Ministero sono attribuite le funzioni ed i compiti spettanti allo Stato in materia di pianificazione generale e operativa delle forze armate e interforze? Ministero delle infrastrutture Ministero della difesa Ministero della pubblica istruzione Ministero della salute
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio dalle Camere) non sono impugnabili Gli atti meramente confermativi di precedenti provvedimenti sono impugnabili Gli atti soprassessori ed interlocutori, con i quali la P.A. non provvede ma dichiara di rinviare al futuro la risposta all'istanza, sono impugnabili Gli atti soggetti a controllo preventivo sono impugnabili
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che il Ministro... Può riservare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Può riformare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Può riformare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Non può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
A quale soggetto il D.Lgs. n. 286/1999 attribuisce il compito di definire, ai fini del controllo di gestione, la frequenza di rilevazione delle informazioni? Alle singole amministrazioni Al Dipartimento della funzione pubblica Sempre alla struttura preposta al controllo di gestione Alla Corte dei Conti
Una copia integrale degli atti di stato civile è ammessa dalle pubbliche amministrazioni oltre i termini di validità? La legge lascia alla pubblica amministrazione ampia facoltà al riguardo Sì, qualora l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel documento stesso non hanno subìto variazioni dalla data di rilascio Sì, purché l'interessato dimostri, anche attraverso l'esibizione di altro documento, che i dati non hanno subìto variazioni dalla data del rilascio Sì, purché l'interessato rilasci, con foglio a parte, dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante che le informazioni contenute nel documento stesso non hanno subìto variazioni dalla data di rilascio
La giurisdizione generale di legittimità del G.A... È limitata quanto al potere di decisione, può solo riformare l'atto annullato Non può riguardare l'accertamento dei vizi di incompetenza di un atto amministrativo È detta anche giurisdizione di annullamento Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime, si attua, tra l'altro,... Il principio di sussidiarietà Il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni Il principio di autonomia organizzativa e regolamentare e di responsabilità degli enti locali nell'esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi ad essi conferiti Il principio della copertura finanziaria e patrimoniale dei costi per l'esercizio delle funzioni amministrative
Quando non sia stato nominato il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, in caso di assenza o impedimento temporaneo del Presidente del Consiglio dei Ministri, la supplenza spetta... Al Ministro più anziano d'età, salvo diversa disposizione del Presidente del Consiglio Al sottosegretario di Stato Al Ministro dell'interno Al Ministro della giustizia
L'esecutorietà dell'atto amministrativo, che consiste nel potere della P.A. di realizzare direttamente le proprie pretese giuridiche fondate su un atto amministrativo, trova la sua radice... Sempre in un atto amministrativo In una norma regolamentare In una prassi In una presunzione di legittimità dell'atto
La richiesta in senso proprio è... Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato
Dispone il Capo II - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - del Codice in materia di protezione dei dati personali, tra l'altro, che... Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito anche per lo svolgimento di funzioni non istituzionali I soggetti pubblici sono comunque obbligati, alla stregua di quelli privati, a richiedere il consenso dell'interessato Non si osservano le disposizioni di cui all'art. 25 in tema di comunicazione e diffusione Nel trattare i dati, il soggetto pubblico osserva i presupposti e i limiti stabiliti dallo stesso Codice, anche in relazione alla diversa natura dei dati, nonché dalla legge e dai regolamenti
È organo della giurisdizione ordinaria... Il Consiglio di Stato La Corte d'Appello Il Tribunale superiore delle acque pubbliche Il Tribunale amministrativo regionale
Il D.Lgs. n. 286/1999 fa obbligo alle pubbliche amministrazioni di dotarsi di strumenti adeguati a valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale. Ciò allo scopo di realizzare... Il controllo di gestione Il controllo di regolarità amministrativa e contabile La valutazione della dirigenza La valutazione ed il controllo strategico
Dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 che i dirigenti di uffici dirigenziali generali... Formulano proposte ed esprimono pareri al Ministro nelle materie di sua competenza Definiscono i criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi Richiedono i pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato Definiscono gli obiettivi ed i programmi da attuare ed adottano gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990, il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato... È annullabile È sanabile È convalidabile È nullo
La legge n. 241/1990 in materia di partecipazione degli interessati al procedimento amministrativo, ha recepito i dettami della dottrina del giusto procedimento prevedendo che l'amministrazione pubblica provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo, di norma, mediante... Comunicazione personale Avviso pubblico affisso all'albo dell'ente Messa a disposizione presso l'ente degli atti del procedimento Avviso pubblico affisso sia all'albo dell'ente sia all'albo della Regione
A norma del dettato costituzionale, quale dei seguenti organi contribuisce alla elaborazione della legislazione economica e sociale? Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro La Consob Il Consiglio di Stato La Corte dei Conti
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro... Svolge funzioni di vigilanza sull'attività delle organizzazioni sindacali È organo di consulenza delle Camere e del Governo È organo di consulenza degli organi centrali e periferici dello Stato Partecipa alla stipulazione dei contratti di lavoro in rappresentanza dello Stato
La Corte dei Conti partecipa, ai sensi dell'art. 100 della Costituzione, al controllo sulla gestione finanziaria... Degli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria e in via straordinaria Delle sole Regioni a Statuto ordinario Degli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria Di tutti gli enti pubblici e privati
Quale dei seguenti organi è classificato dalla Costituzione tra gli «organi ausiliari»? Consiglio supremo di difesa Corte costituzionale Consiglio Nazionale dell'economia e del lavoro Consiglio superiore della Magistratura
Possono essere esperiti in assenza di una specifica norma che li ammetta e si concretano in: ricorso gerarchico e ricorso straordinario... I ricorsi amministrativi di carattere generale I ricorsi amministrativi di carattere eccezionale I ricorsi amministrativi non impugnatori I ricorsi amministrativi straordinari
Quale obbligo pone a carico dell'amministrazione la legge n. 241 del 1990? L'obbligo della motivazione per gli atti a contenuto generale In ogni atto notificato al destinatario deve essere indicato il termine per ricorrere e, dove previsto obbligatoriamente dalla legge, l'autorità cui è possibile ricorrere L'obbligo della motivazione per gli atti normativi In ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere
Il legislatore ha ulteriormente semplificato la materia delle certificazioni amministrative, estendendo i casi di utilizzo delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni. Non possono, tuttavia, essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore,... I certificati sanitari e veterinari I certificati attestanti l'assolvimento di specifici obblighi contributivi con l'indicazione dell'ammontare corrisposto I certificati attestanti il possesso del codice fiscale o della partita IVA I certificati attestanti la qualifica professionale posseduta
Quale è lo scopo in un'amministrazione pubblica della valutazione e controllo strategico? Garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa Valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti Valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale Ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati
Secondo quanto dispone l'art. 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, la motivazione dei provvedimenti amministrativi deve indicare... I presupposti di fatto e di diritto che hanno determinato l'amministrazione pubblica, e per essa l'organo, ad iniziare il procedimento I presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria Gli elementi essenziali dell'atto e, qualora presenti, gli elementi accidentali Gli elementi precettivi dell'atto, consistenti nella dichiarazione di volontà vera e propria della pubblica amministrazione
Quale dei seguenti vizi di legittimità produce l'annullabilità dell'atto amministrativo per violazione di legge? Vizio di forma Travisamento dei fatti Contraddittorietà tra più atti Ingiustizia manifesta
A norma della legge n. 241/1990, il provvedimento amministrativo viziato da incompetenza è annullabile? No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere Si Sì, l'unica ipotesi contemplata dalla legge n. 241/1990 per l'annullabilità del provvedimento è il vizio di incompetenza No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge
La pubblica amministrazione può richiedere ad un cittadino un certificato di cittadinanza nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento ove tale dato risulta attestato? Sì, può farlo legittimamente secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 445/2000 Richiedere o meno la documentazione in tal caso è una facoltà che il D.P.R. n. 445/2000 demanda all'ente interessato No, il divieto è espressamente previsto dall'art. 45 del D.P.R. n. 445/2000 La legge nulla dispone al riguardo; è da intendersi quindi che la P.A. possa agire in tal senso
Mediante quale dei seguenti provvedimenti l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità? Dispensa Abilitazione Ammissione Nulla osta
La proroga dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza Ricorre quando con provvedimento «ad hoc» si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo Ricorre quando la P.A. differisce ad un momento successivo, rispetto a quello previsto dall'atto, il termine di scadenza dell'atto stesso
Ai fini del controllo di gestione delle amministrazioni pubbliche è necessario definire, tra l'altro, ai sensi del D.Lgs. n. 286/1999, l'insieme dei prodotti e delle finalità dell'azione amministrativa, con riferimento all'intera amministrazione o a singole unità organizzative. Chi provvede al riguardo? Il collegio di revisione degli enti pubblici Ciascuna amministrazione pubblica, autonomamente Il Ministero dell'economia e delle finanze Il Dipartimento della funzione pubblica
I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento. I pareri di coordinamento... Sono relativi a pareri di organi tecnici per soluzioni attinenti alla discrezionalità tecnica e importano atti vincolati Sono richiesti per contemperare più interessi della P.A., si fondano sul principio di buona amministrazione e non è richiesta una norma positiva che li imponga Sono relativi a pareri emessi, di norma, al termine di un'istruttoria compiuta per l'adozione di un provvedimento o di una misura amministrativa Sono relativi a pareri che la P.A. deve obbligatoriamente richiedere al Consiglio di Stato
A seguito del nuovo volto dato dal D.Lgs. n. 29/1993, alla dirigenza il Ministro... Può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Non può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Può riservare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
A quale delle seguenti fonti del diritto comunitario si riferisce il Trattato istitutivo della CEE con la seguente definizione: «... è obbligatoria in tutti i suoi elementi per i destinatari da essa designati»? Regolamento Decisione Direttiva Raccomandazione
Il Ministro, nell'esercizio dei poteri di indirizzo politico-amministrativo, periodicamente e comunque ogni anno entro dieci giorni dalla pubblicazione della legge di bilancio, anche sulla base delle proposte dei dirigenti di uffici dirigenziali generali, tra l'altro... Svolge le attività di gestione dei rapporti sindacali e di lavoro Effettua, ai fini dell'adempimento dell'attività amministrativa e della gestione, l'assegnazione delle risorse ai dirigenti preposti ai centri di responsabilità delle rispettive amministrazioni Richiede direttamente pareri agli organi consultivi dell'amministrazione e risponde ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza Decide sui ricorsi gerarchici contro gli atti ed i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti
Hanno facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo,... Tutti i soggetti che ne facciano istanza Tra gli altri, i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento Solo i portatori di interessi pubblici, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento Solo coloro che abbiano interesse
Ai fini del Codice dell'amministrazione digitale, per «chiave privata» si intende... Il processo di coordinamento dei dati presenti in più archivi finalizzato alla verifica della corrispondenza delle informazioni in essi contenute L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche, utilizzato dal soggetto titolare, mediante il quale si appone la firma digitale sul documento informatico Il documento rilasciato su supporto informatico per consentire l'accesso per via telematica ai servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche destinato ad essere reso pubblico, con il quale si verifica la firma digitale apposta sul documento informatico dal titolare delle chiavi asimmetriche
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, gli attestati elettronici che collegano all'identità del titolare i dati utilizzati per verificare le firme elettroniche sono denominati... Certificati qualificati Originali non unici Certificati elettronici Validazioni temporali
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? È un rimedio amministrativo di carattere generale esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi di qualsiasi autorità, fatta eccezione per le autorità amministrative indipendenti È alternativo, ciò comporta che il ricorso straordinario non sia più ammesso quando lo stesso provvedimento definitivo sia stato impugnato con ricorso giurisdizionale dallo stesso ricorrente Non è ammesso per motivi di legittimità Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990, è nullo... Il provvedimento amministrativo che è viziato da eccesso di potere Il provvedimento amministrativo che è viziato da incompetenza Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione di legge Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di adeguatezza,... Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui Con l'attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati in attuazione del principio di sussidiarietà e delle funzioni di programmazione In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea
Costituisce una decisione di rito del ricorso amministrativo la... Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso ad autorità diversa da quella indicata nell'atto (non appartenente alla stessa amministrazione) Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito
A quale delle seguenti fonti del diritto comunitario si riferisce il Trattato istitutivo della CEE con la seguente definizione: «...vincola lo Stato membro cui è rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi»? Direttiva Decisione Raccomandazione Regolamento
I controlli amministrativi che intervengono su di un atto perfetto ma non ancora efficace, sono controlli... Preventivi antecedenti Di legittimità Preventivi susseguenti Successivi
Fatta salva l'applicazione dell'art. 19 della legge n. 241/1990, nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi, il silenzio dell'amministrazione competente equivale... A provvedimento di accoglimento della domanda, se non è comunicato nei termini il provvedimento di diniego A provvedimento di diniego della domanda, se non è comunicato nei termini il provvedimento di accoglimento A proroga dei termini quando esistono particolari situazioni giuridiche soggettive dei controinteressati A proroga dei termini per l'emissione di un qualsiasi provvedimento
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... Può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo Può utilizzare tutti i mezzi di prova consentiti nel giudizio di merito
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni,... L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno La definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi L'organizzazione delle risorse umane La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa
L'imperatività del provvedimento amministrativo consiste... Nell'astratta capacità di produrre gli effetti che gli sono propri Nella sua capacità di costituire, modificare o estinguere situazioni soggettive, a prescindere dal consenso di chi subisce tale conseguenza Nella sua capacità di essere portato ad esecuzione direttamente dalla P.A. con i suoi mezzi, senza che essa sia tenuta a rivolgersi al giudice per ottenere il soddisfacimento delle proprie pretese Nella posizione di superiorità della P.A
La proposta è... Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto Un atto con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato, non creando nell'autorità destinataria alcun obbligo di provvedere
Quali ricorsi, qualora accolti, consentono all'amministrazione solo il potere di annullamento, senza disporre del potere di riesaminare la questione? I ricorsi amministrativi straordinari I ricorsi amministrativi non impugnatori I ricorsi amministrativi eliminatori I ricorsi amministrativi di carattere eccezionale
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti politici non sono impugnabili Gli atti di diritto privato della pubblica amministrazione sono impugnabili Gli atti degli organi giurisdizionali sono impugnabili Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili
Quando con provvedimento «ad hoc» si preclude, per un determinato lasso di tempo, ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti, si pone in essere un provvedimento di... Abrogazione dell'atto amministrativo Sospensione dell'atto amministrativo Riforma dell'atto amministrativo Revoca dell'atto amministrativo
Secondo il dettato dell'art. 21-septies della legge n. 241/1990, il provvedimento amministrativo viziato da difetto assoluto di attribuzione è nullo? Sì, la nullità del provvedimento amministrativo è ravvisabile nelle sole ipotesi in cui vi sia adozione in violazione o elusione del giudicato e vizio dovuto a difetto assoluto di attribuzione No, la sola ipotesi di nullità è relativa all'adozione in violazione del giudicato No, solo il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali è nullo Si
I controlli diretti a verificare la corrispondenza dell'atto amministrativo alle norme di legge sono... Controlli intersoggettivi Controlli di merito Controlli di legittimità Controlli sostitutivi
Se l'organo ha il potere discrezionale di provvedere o non sull'istanza per la quale è obbligato a richiedere il parere, ma ove decida di emanare l'atto di amministrazione attiva deve uniformarsi ad esso, il parere è... Obbligatorio vincolante Obbligatorio conforme Facoltativo parzialmente vincolante Obbligatorio parzialmente vincolante
Il D.Lgs. 165/2001 trattando del riordino dell'Esecutivo, opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico- amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... La definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi e di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo La richiesta di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato La verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti
La conversione dell'atto amministrativo... Opera ex tunc in base al principio della conservazione dei valori giuridici È un istituto che riguarda gli atti annullabili Ricorre quando il vizio dipende dalla mancanza, nel procedimento, di un atto endoprocedimentale, la cui adozione spetta a soggetto diverso dall'amministrazione competente ad emanare il provvedimento finale Opera ex nunc in base al principio della convalescenza dei valori giuridici
Il ricorso gerarchico proprio presuppone che l'organo che ha emanato l'atto e l'organo gerarchicamente superiore cui si propone ricorso... Siano organi appartenenti a rami diversi dell'amministrazione Siano entrambi organi collegiali Siano entrambi organi individuali Sia l'uno organo collegiale e l'altro organo individuale
Una decisione di rito di un ricorso amministrativo, che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere la... Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso ad autorità incompetente Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito
I sottosegretari di Stato... Esercitano le attribuzioni loro delegate dai Ministri Sono nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Giurano nelle mani del Presidente della Repubblica Hanno rilievo costituzionale
È ammesso ricorso contro i provvedimenti emessi in materia di permessi di soggiorno (art. 5, D.Lgs. 286/1998)? Sì, è ammesso esclusivamente ricorso straordinario al Presidente della Repubblica Sì, è ammesso ricorso al T.A.R No, non è ammesso alcun ricorso Sì, è ammesso ricorso al Comune
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro... È organo di consulenza delle Regioni e degli enti locali È l'autorità garante in materia di contratti di lavoro Contribuisce alla elaborazione della legislazione economica e sociale Svolge funzioni di vigilanza in materia di economia e lavoro
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, la persona fisica cui è attribuita la firma elettronica e che ha accesso ai dispositivi per la creazione della firma elettronica è denominata... Titolare Certificatore Pubblica amministrazione Gestore
La separazione tra politica ed amministrazione operata dal legislatore con il D.Lgs. n. 29/1993 costituisce una novità essenziale introdotta nel nostro ordinamento destinata a porre in essere uno strumento a tutela del ruolo dirigenziale, fino ad allora appartenente agli apparati di diretta collaborazione del Ministro. Il Ministro, nell'esercizio dei poteri oggi definiti dall'art. 14 del D.Lgs. n. 165/2001, tra l'altro,... Definisce obiettivi, priorità, piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attività amministrativa e per la gestione Adotta gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercita i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate Dirige, coordina e controlla l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia Svolge le attività di organizzazione e gestione del personale
I sottosegretari di Stato... Sono incaricati di coadiuvare i Ministri Sono nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Sono organi costituzionali Esercitano le attribuzioni loro conferite dal Presidente del Consiglio dei Ministri
Prima di assumere le funzioni i sottosegretari di Stato prestano giuramento... Davanti al Consiglio dei Ministri Nelle mani del Presidente del Consiglio dei Ministri Davanti al Parlamento riunito in seduta comune Nelle mani del Presidente della Repubblica
I regolamenti indipendenti... Sono emanati dal Governo, volti ad attuare le direttive comunitarie Sono destinati a disciplinare nel rispetto delle norme di grado superiore le materie attribuite dalla legge alla competenza della P.A Sono volti a disciplinare il funzionamento delle pubbliche amministrazioni secondo disposizioni dettate dalla legge Sono volti a completare la trama di principi fissati da leggi e decreti legislativi
Con il controllo di gestione, l'amministrazione pubblica... Valuta l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti Verifica l'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati Garantisce la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa Valuta le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale
Le direttive dell'Unione europea... Sono direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri Vincolano lo Stato membro cui sono rivolte per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi Hanno portata generale Vincolano tutti gli Stati membri per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi
A seguito della riforma dell'organizzazione del Governo, le Agenzie sono chiamate a svolgere attività a carattere tecnico- operativo di interesse nazionale, ed operano al servizio delle amministrazioni pubbliche, comprese quelle regionali e locali. Esse... Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e non sono sottoposte al controllo della Corte dei Conti Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge, sono sottoposte al controllo della Corte dei Conti ed ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Parlamento Sono sottoposte ai poteri di indirizzo del Ministero e di vigilanza della Corte dei Conti e del Consiglio di Stato Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge, sono sottoposte al controllo della Corte dei Conti ed ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Ministro
Se l'interessato al rilascio di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è soggetto a tutela... La dichiarazione, in tal caso, può essere fatta solo dal Tribunale competente La dichiarazione è sottoscritta dal tutore La dichiarazione è sottoscritta dallo stesso pubblico ufficiale, previo accertamento dell'identità del dichiarante La dichiarazione non può essere ricevuta dal pubblico ufficiale
È irregolare l'atto amministrativo che... Presenta un vizio alla cui presenza la legge non commina conseguenze negative per l'atto stesso Difetti o sia viziato in uno degli elementi o requisiti prescritti per atti di quel tipo Non può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo È inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso gerarchico improprio? È proponibile solo nel rapporto fra organi appartenenti allo stesso ramo di amministrazione Non può essere proposto ad organi collegiali Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico È ammesso solo nei casi tassativi previsti dalla legge
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che.. I dati sensibili e giudiziari possono essere trattati nell'ambito di test psico- attitudinali volti a definire il profilo o la personalità dell'interessato È fatto divieto di raccogliere i dati sensibili e giudiziari presso l'interessato I soggetti pubblici verificano periodicamente l'esattezza e l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, nonché la loro pertinenza, completezza, non eccedenza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici non sono tenuti ad indicare la normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari
Dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 che i dirigenti di uffici dirigenziali generali... Definiscono i criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi Curano l'attuazione dei piani, programmi e direttive generali definite dal Ministro e attribuiscono ai dirigenti gli incarichi e la responsabilità di specifici progetti e gestioni Definiscono obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione Richiedono i pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato
In relazione all'oggetto del controllo, si distinguono tre principali tipologie, ovvero... Controlli sugli atti, controlli gestionali e controlli sugli organi Controlli di legittimità, controlli di merito e controlli gestionali Controlli costituzionali, controlli della Corte dei Conti e controlli dell'Amministrazione Controlli sugli atti, controlli sugli uffici e controlli sull'attività
I sottosegretari di Stato... Non fanno parte del Governo Esercitano le attribuzioni loro conferite dal Presidente del Consiglio dei Ministri Sono organi costituzionali Sono nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
Il D.Lgs. n. 286/1999 fa obbligo alle pubbliche amministrazioni di dotarsi di strumenti adeguati a garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa. Ciò allo scopo di realizzare... La valutazione ed il controllo strategico Il controllo di gestione La valutazione della dirigenza Il controllo di regolarità amministrativa e contabile
Dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 che i dirigenti di uffici dirigenziali generali... Richiedono i pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato Definiscono gli obiettivi che i dirigenti devono perseguire e attribuiscono le conseguenti risorse umane, finanziarie e materiali Definiscono gli obiettivi ed i programmi da attuare ed adottano gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni Definiscono i criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., sulla base di un semplice accertamento della sussistenza delle condizioni di legge, rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di un diritto? Nulla osta Dispensa Registrazione Abilitazione
Il Sistema di garanzia previsto dalla Costituzione riguarda in modo particolare la magistratura ordinaria che, a seconda della funzione svolta, è suddivisa in organi giudicanti e requirenti. Sono... Organi requirenti il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di cassazione e la Corte d'appello Organi giudicanti la Corte d'appello, il Tribunale, la Corte d'assise d'appello e la Corte di Cassazione Organi giudicanti quelli che operano come pubblici ministeri presso gli organi giudicanti Organi requirenti quelli che esercitano le funzioni giurisdizionali spettanti alla magistratura ordinaria
Su quali dei seguenti atti è richiesto il parere obbligatorio del Consiglio di Stato? Contratti dello Stato di importo superiore alla soglia comunitaria Decisione dei ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica Provvedimenti di approvazione delle dotazioni organiche degli organi centrali dello Stato Attivazione di liti attive e di resistenza a liti passive
La giurisdizione di merito del G.A... Può pronunciare l'annullamento dell'atto per motivi di legittimità Può solo riformare l'atto in tutto o in parte Non può condannare la P.A. soccombente al pagamento delle spese di giudizio In nessun caso può sostituire l'atto con un altro
Il D.Lgs. n. 112/1998 ha conferito alle Regioni, alle Province, ai Comuni, alle comunità montane o ad altri enti locali funzioni e compiti amministrativi. Il conferimento... Comprende anche l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti previsti dalla legge Non comprende l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza e di accesso al credito, ma non quelle di polizia amministrativa Non comprende le funzioni di programmazione, di vigilanza e quelle di accesso al credito
Dispone l'art. 21 del D.Lgs. 196/2003 che il trattamento di dati giudiziari da parte di soggetti pubblici... Segue le normali disposizioni dettate dal suddetto D.Lgs. per tutti i dati personali È sempre vietato È consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge o provvedimento del Garante che specifichino le finalità di rilevante interesse pubblico del trattamento, i tipi di dati trattati e di operazioni eseguibili È consentito anche se non autorizzato da espressa disposizione di legge o di provvedimento del Garante
La legge n. 241/1990 ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro,... Per gli atti concernenti lo svolgimento dei pubblici concorsi Per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa Per gli atti normativi Per gli atti privi di efficacia economica
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di completezza,... Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative, con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime Con l'attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati, in attuazione del principio di sussidiarietà, e delle funzioni di programmazione Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo Con la conseguente attribuzione ad un unico soggetto delle funzioni e dei compiti connessi, strumentali e complementari, e quello di identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa
Il ricorso gerarchico improprio... È proponibile solo ad organi collegiali È un rimedio di carattere generale Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico È un ricorso ordinario impugnatorio
Dispone il D.Lgs. n. 82/2005 che le pubbliche amministrazioni, nell'organizzare autonomamente la propria attività, utilizzano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di... Semplificazione e partecipazione Partecipazione ed economicità Economicità e celerità Efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione
I regolamenti di esecuzione... Sono destinati a specificare una disciplina di rango legislativo con norme di dettaglio Sono emanati dal Governo in materie, non soggette a riserva assoluta di legge, volti a sostituire la legge vigente Sono emanati dal Governo, volti ad attuare le direttive comunitarie Sono volti a disciplinare il funzionamento delle pubbliche amministrazioni secondo disposizioni dettate dalla legge
Quale dei seguenti organi è definito dalla Costituzione «organo di consulenza giuridico-amministrativa»? Consiglio supremo di difesa Consiglio di Stato Corte dei Conti Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Attribuendo ad un unico soggetto le funzioni ed i compiti connessi, strumentali e complementari, e l'identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa, si realizzano, tra l'altro,... Il principio di efficienza e di economicità Il principio di responsabilità e quello di unicità dell'amministrazione Il principio di autonomia organizzativa e regolamentare e di responsabilità degli enti locali nell'esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi ad essi conferiti Il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Contraddittorietà tra più parti dello stesso atto o tra più atti Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi Mancato rispetto della prassi amministrativa Incompletezza e difetto dell'istruttoria
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990, è annullabile... Il provvedimento amministrativo che è viziato da eccesso di potere Il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato Il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Violazioni di circolari Carenza di motivazione Vizi di forma Violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale
I regolamenti dell'Unione europea... Sono indirizzati a singoli Stati ed entrano in vigore con la semplice notificazione ai destinatari Sono obbligatori in tutti i loro elementi Non sono vincolanti Vincolano lo Stato membro cui sono rivolti per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in fonti di rango costituzionale, fonti di rango primario (di primo e secondo grado), fonti di rango secondario e usi normativi. Quali delle seguenti fonti sono di rango primario? Statuti dei Comuni Regolamenti degli enti locali Referendum abrogativi Ordinanze
La dottrina tradizionale definisce i provvedimenti amministrativi come manifestazioni di volontà aventi rilevanza esterna e provenienti da una P.A. I provvedimenti sono dotati, tra l'altro, del carattere... Dell'autoritarietà, vale a dire che essi sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge Della tipicità, vale a dire che essi sono immediatamente e direttamente eseguibili, anche contro il volere del soggetto destinatario del provvedimento sfavorevole, senza previa pronunzia giurisdizionale Dell'inoppugnabilità, vale a dire che essi non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori Della nominatività, vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di omogeneità,... Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui
A quali delle seguenti fonti del diritto comunitario si riferisce il Trattato istitutivo della CEE con la seguente definizione: «... non sono vincolanti»? Raccomandazioni e pareri Decisioni e raccomandazioni Decisioni e pareri Regolamenti e raccomandazioni
La violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale determina... Eccesso di potere Incompetenza Violazione di legge Nullità dell'atto
I regolamenti sono dotati del carattere dell'«innovatività», intesa come... Idoneità di ripetizione nell'applicazione della norma Capacità a concorrere a costituire o a innovare l'ordinamento giuridico Indeterminabilità dei destinatari Capacità di regolare una serie indefinita di casi
A quale soggetto il D.Lgs. n. 286/1999 attribuisce il compito di definire, ai fini del controllo di gestione, le modalità di rilevazione e ripartizione dei costi tra le unità organizzative e di individuazione degli obiettivi per cui i costi sono sostenuti? Alle singole amministrazioni Sempre alla struttura preposta al controllo di gestione Al Ministero dell'economia e delle finanze Alla Regione territorialmente competente, che vi provvede con legge
A quale Ministero sono attribuite le funzioni ed i compiti spettanti allo Stato in materia di tutela della salute nei luoghi di lavoro? Ministero della salute Ministero della giustizia Ministero della difesa Ministero dell'economia e delle finanze
Su quali dei seguenti atti è richiesto il parere obbligatorio del Consiglio di Stato? Schemi generali di accordi e convenzioni predisposti da uno o più Ministri Contratti dello Stato di importo superiore alla soglia comunitaria Procedimenti per responsabilità civile a carico di pubblici dipendenti Provvedimenti che dispongono il riconoscimento della causa di servizio dei pubblici dipendenti e l'equo indennizzo
L'atto amministrativo la cui efficacia sia stata sospesa a seguito di una ordinanza di sospensione è... Imperfetto Inesistente Inopportuno Ineseguibile
Che ruolo assegna la Costituzione alla Corte dei Conti in ordine alla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria? Una partecipazione diretta alla gestione Un controllo sostitutivo in caso di inerzia degli organi preposti alla gestione Un controllo straordinario in caso di dissesto finanziario Una partecipazione al controllo, nei casi e nelle forme stabilite dalla legge
La giurisdizione di merito del G.A... Può solo sostituire l'atto con un altro Non può pronunciare l'annullamento dell'atto per motivi di legittimità Non può condannare la P.A. soccombente al pagamento delle spese di giudizio È aggiuntiva, in quanto non esclude, ma si aggiunge alla giurisdizione di legittimità
Che effetto produce la richiesta di certificati o di atti di notorietà nei casi in cui sussiste l'obbligo del dipendente di accettare la dichiarazione sostitutiva? Nessuno. Non sussiste obbligo di accettazione di tale dichiarazione Costituisce violazione dei doveri d'ufficio Il T.U. n. 445/2000 commina la sanzione della destituzione dall'impiego Costituisce violazione dei doveri d'ufficio, ma soltanto qualora sussista dolo
Nelle pronunce del giudice amministrativo, in riferimento al contenuto e all'oggetto, si distingue il giudizio di cognizione, il giudizio cautelare e il giudizio di esecuzione. Il giudizio cautelare... Ha la funzione di assicurare anche coattivamente l'attuazione concreta della pronuncia di cognizione È altresì denominato giudizio di impugnazione È volto a stabilire la fondatezza della pretesa vantata dall'attore, per stabilire quale sia la volontà dell'ordinamento riguardo l'attività dell'amministrazione Ha una funzione accessoria e strumentale rispetto al processo di cognizione, essendo teso all'adozione di misure preventive volte a preservare le utilità fornite dalla eventuale sentenza favorevole di cognizione da eventi che possono manifestarsi durante il corso del processo
I provvedimenti disciplinari a carico dei magistrati sono assunti... Dal Consiglio di Stato Dal Ministro della giustizia Dal Consiglio superiore della magistratura Dal Parlamento
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990, è annullabile... Il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione Il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione di legge Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in fonti di rango costituzionale, fonti di rango primario (di primo e secondo grado), fonti di rango secondario e usi normativi. Quali delle seguenti fonti sono di rango secondario? Leggi ordinarie dello Stato Statuti delle Regioni ordinarie Regolamenti governativi Decreti-legge
Con il D.Lgs. 29/1993, si è riproposta la separazione tra politica e amministrazione, mediante un disegno organico che ha riguardato i rapporti tra i dirigenti e gli organi eletti direttamente o indirettamente dal popolo e, in particolare, ha trasformato il rapporto tra Ministro e dirigenti da gerarchia in direzione. Il Ministro, nell'esercizio dei poteri definiti dall'attuale normativa, tra l'altro... Definisce obiettivi, priorità, piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attività amministrativa e per la gestione Adotta gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercita i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti Dirige, coordina e controlla l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia Attribuisce ai dirigenti gli incarichi e la responsabilità di specifici progetti e gestioni
Quale dei seguenti è organo della giurisdizione speciale? Il Tribunale per i minorenni La Corte dei Conti Il Tribunale di sorveglianza La Corte d'Appello
Con riferimento alla legge n. 241 del 1990, la Conferenza dei servizi viene convocata... Prevalentemente per disporre accertamenti tecnici Prevalentemente per disporre ispezioni Per effettuare un esame contestuale dei vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo Per predisporre la progettazione di opere di manutenzione ordinaria dei beni pubblici
Le Agenzie, strutture che, secondo le previsioni del D.Lgs. n. 300/1999, sono chiamate a svolgere attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale,... Determinano i programmi per dare attuazione agli indirizzi del Presidente del Consiglio dei Ministri Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e sono sottoposte al controllo della Corte dei Conti Operano al servizio esclusivo degli organi centrali dello Stato Sono sottoposte ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Parlamento
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui, si attua, tra l'altro,... Il principio di adeguatezza Il principio di omogeneità Il principio di efficienza e di economicità Il principio di completezza
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti? Ammissione Abilitazione Approvazione Registrazione
I regolamenti di attuazione e di integrazione... Sono emanati dal Governo, volti ad attuare le direttive comunitarie Sono emanati dal Governo in materie, non soggette a riserva assoluta di legge, volti a sostituire la legge vigente Sono volti a completare la trama di principi fissati da leggi e decreti legislativi Sono volti a disciplinare il funzionamento delle pubbliche amministrazioni secondo disposizioni dettate dalla legge
A quale soggetto il D.Lgs. n. 286/1999 attribuisce il compito di definire, ai fini del controllo di gestione, le unità organizzative a livello delle quali si intende misurare l'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa? Alle singole amministrazioni Al Dipartimento della funzione pubblica Alla Corte dei Conti Sempre alla struttura preposta al controllo di gestione
Dispone l'art. 19 del D.Lgs. 196/2003 che sono ammesse le comunicazioni di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico ad altri soggetti pubblici... Se sono richieste dal funzionario della P.A Se sono previste da norme di legge o di regolamento o risultano comunque necessarie per lo svolgimento delle funzioni istituzionali Solo se sono previste espressamente da norme di legge Solo se autorizzate da espresso provvedimento del Garante
Le assegnazioni e i trasferimenti dei magistrati spettano... Al Consiglio superiore della magistratura Al Parlamento Al Ministro della giustizia Al Consiglio di Stato
È espressa l'autorizzazione... Rilasciata sulla base di un accertamento relativo a requisiti concernenti una «res» Rilasciata sulla base di un apprezzamento della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato Implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego Rilasciata con un provvedimento manifesto «ad hoc»
Chi ha giurisdizione nelle materie di contabilità pubblica? La Corte costituzionale Il Parlamento in seduta comune La Corte dei Conti Il Consiglio di Stato
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., sulla base di una valutazione discrezionale, consente ad un soggetto di esercitare una data attività o compiere un singolo atto in deroga ad un divieto di legge? Dispensa Approvazione Registrazione Ammissione
Il D.Lgs. 300/1999, di attuazione della delega di cui alla l. 59/1997, ha riformato l'organizzazione del Governo, disponendo che i dipartimenti costituiscono le strutture di primo livello di alcuni Ministeri, tra i quali sono ricompresi,... Ministero della difesa, Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Ministero delle comunicazioni Ministero della giustizia, Ministero dell'economia e delle finanze, Ministero della difesa Ministero dell'interno, Ministero della salute, Ministero della giustizia Ministero dell'università e della ricerca, Ministero delle infrastrutture, Ministero delle comunicazioni
La Corte dei Conti ha giurisdizione, ai sensi dell'art. 103 della Costituzione,... Esclusivamente nei contenziosi riguardanti la responsabilità civile dei funzionari dello Stato Nelle materie di contabilità pubblica e nelle altre specificate dalla legge Nella sola materia pensionistica Nelle sole materie di contabilità pubblica
Ai fini del Codice dell'amministrazione digitale, per «carta nazionale dei servizi» si intende... La possibilità di accedere ai dati senza restrizioni non riconducibili a esplicite norme di legge L'attestato elettronico che collega i dati utilizzati per verificare le firme elettroniche ai titolari e conferma l'identità informatica dei titolari stessi Il certificato elettronico conforme ai requisiti di cui all'allegato I della direttiva 1999/93/CE, rilasciato da certificatori che rispondono ai requisiti di cui all'allegato II della medesima direttiva Il documento rilasciato su supporto informatico per consentire l'accesso per via telematica ai servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni
A quale Ministero sono attribuite le funzioni ed i compiti spettanti allo Stato in materia di partecipazione a missioni a supporto della pace? Ministero per i beni e le attività culturali Ministero della difesa Ministero dell'economia e delle finanze Ministero delle infrastrutture
A quale soggetto il D.Lgs. n. 286/1999 attribuisce il compito di definire, ai fini del controllo di gestione, l'insieme dei prodotti e delle finalità dell'azione amministrativa, con riferimento all'intera amministrazione o a singole unità organizzative? Al collegio di revisione degli enti pubblici Al Dipartimento della funzione pubblica Alla Corte dei Conti Alle singole amministrazioni
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Non può ordinare esibizioni di documenti Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale Accerta d'ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari Non può esperire ispezioni
I sottosegretari di Stato... Sono nominati con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri Esercitano le attribuzioni loro conferite dal Presidente del Consiglio dei Ministri Hanno rilievo costituzionale Esercitano le attribuzioni loro conferite dal Presidente della Repubblica
Le verbalizzazioni sono... Acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in se stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione Atti di scienza con cui si narrano e si documentano atti giuridici, operazioni o anche meri comportamenti di altre figure soggettive Ispezioni particolarmente qualificate in ordine all'oggetto dell'acquisizione che, presentando il carattere di accadimento straordinario, comporta che le stesse siano affidate ad uffici particolari costituiti ad hoc, e talvolta estranei all'amministrazione Atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto
I Dipartimenti, ai sensi del D.Lgs. n. 300/1999, sono strutture amministrative di primo livello... Delle Agenzie Delle strutture decentrate dello Stato Delle Prefetture Dei Ministeri
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo Non può riguardare l'accertamento dei vizi di incompetenza di un atto amministrativo È limitata quanto al potere di decisione, non può riformare l'atto annullato Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo
Relativamente alle funzioni e ai compiti conferiti alle Regioni ed agli enti locali con il D.Lgs. n. 112/1998, è conservato comunque allo Stato... Il potere di indirizzo e coordinamento Il solo potere di controllo Il potere di indirizzo, coordinamento e controllo Il solo potere di indirizzo
Il cittadino di uno Stato non appartenente all'Unione europea, regolarmente soggiornante in Italia, può utilizzare una dichiarazione sostitutiva di certificazione per attestare la data e il luogo di nascita? No. Ai cittadini stranieri è preclusa ogni sorta di autocertificazione No. Può solo dichiarare, di norma, stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani Sì, alla stregua dei cittadini italiani e dell'Unione europea Sì, purché soggiorni in Italia da almeno tre anni
La fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo... È diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso È diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni
Quale delle seguenti decisioni in materia di ricorsi amministrativi è una «decisione di rito»? Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso da soggetto carente di interesse
Chi può conferire ad un Ministro l'incarico di reggere ad interim un Dicastero? Il Consiglio dei Ministri Il Presidente del Consiglio dei Ministri Il Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri Anche i Presidenti delle due Camere
La giurisdizione generale di legittimità del G.A... Può pronunciare l'annullamento dell'atto o la sua sostituzione È prevista nei casi tassativamente indicati dalla legge In presenza dei vizi di eccesso di potere e violazione di legge può annullare in tutto o in parte l'atto illegittimo Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo
Quale dei seguenti organi è definito dalla Costituzione «organo di tutela della giustizia nell'amministrazione»? Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro Corte dei Conti Consiglio supremo di difesa Consiglio di Stato
L'atto amministrativo è efficace quando... Consente alla P.A. di realizzare direttamente le proprie pretese giuridiche senza dover ricorrere preventivamente all'autorità giudiziaria È conforme rispetto ad una specifica norma È completamente formato in tutti gli elementi necessari per la sua esistenza giuridica Nessun ostacolo si oppone al dispiegamento dei suoi effetti e quindi alla sua esecuzione
Su quali dei seguenti atti deve essere acquisito il parere obbligatorio del Consiglio di Stato? Per l'emanazione degli atti normativi del Governo e dei singoli ministri, ai sensi dell'art. 17 della legge n. 400/1988 Provvedimenti di destituzione dall'impiego di pubblici dipendenti Approvazione delle dotazioni organiche dei Ministeri Provvedimenti di approvazione delle dotazioni organiche degli organi centrali dello Stato
Nell'ambito dell'organizzazione ministeriale, i dipartimenti... Sono strutture amministrative di primo livello delle Agenzie Assicurano l'organico ed integrato esercizio delle funzioni del ministero Sono preposti principalmente alla gestione delle risorse umane Sono strutture preposte alle attività esterne
Quale dei seguenti organi è definito dalla Costituzione «organo di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia nell'amministrazione»? Corte dei Conti Consiglio supremo di difesa Consiglio di Stato Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... L'organizzazione delle risorse strumentali Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione La richiesta di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi, ai sensi della legge n. 241/1990, è riconosciuto... A chiunque vi abbia interesse Ai soli soggetti che potrebbero essere danneggiati dall'attività della P.A A chiunque abbia un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso A tutti i cittadini che ne facciano domanda
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti Non può esperire ispezioni Non può ordinare esibizioni di documenti Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che.. I dati che, anche a seguito delle verifiche, risultano eccedenti o non indispensabili possono comunque essere utilizzati Qualora contenuti in elenchi, registri o banche di dati, tenuti con l'ausilio di strumenti elettronici, sono trattati con tecniche che li rendono temporaneamente inintelligibili I soggetti pubblici non sono tenuti a verificare né l'esattezza, né l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, ma solo la loro pertinenza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi I dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale devono essere conservati con altri dati personali trattati
Chi dirime i conflitti di attribuzione tra i Ministri? Il Consiglio dei Ministri Il Presidente del Consiglio dei Ministri La Corte costituzionale Il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Repubblica congiuntamente
Il D.Lgs. n. 112/1998 conferisce al Consiglio dei Ministri il potere sostitutivo in caso di accertata inattività delle Regioni e degli enti locali riferita alle funzioni ed ai compiti loro conferiti. Tale potere sostitutivo è esercitabile, tra l'altro,... Nel solo caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa alla polizia amministrativa regionale e locale Nel caso di accertata inattività che comporti pericolo di grave pregiudizio agli interessi nazionali Nel solo caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa ai servizi alla persona e alla comunità Nel solo caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa allo sviluppo economico
I regolamenti governativi possono disciplinare materie di competenza normativa delle Regioni? Sì, sentita la Conferenza permanente Stato-Regioni No, salvo espressa previsione della legge statale Sì, senza alcun limite No, in alcun caso
Nell'ambito del procedimento amministrativo, quale dei seguenti soggetti, a norma dell'art. 6 della legge 7 agosto 1990, n. 241, valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione di un provvedimento? L'organo di vertice dell'amministrazione interessata In ogni caso, l'organo competente all'adozione del provvedimento finale Sempre il giudice amministrativo Il responsabile del procedimento
La fase decisoria del procedimento amministrativo... È diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni È diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso
A quale delle seguenti fonti del diritto comunitario si riferisce il Trattato istitutivo della CEE con la seguente definizione: «... ha portata generale. Esso è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri»? Regolamento Raccomandazione Parere Direttiva
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno L'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale
Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito agli organi della giurisdizione amministrativa non è corretta Il Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione siciliana è giudice amministrativo generale di appello Il Commissario per gli usi civici è un giudice amministrativo speciale Il Tribunale Amministrativo Regionale è un giudice amministrativo generale di primo grado Il Consiglio di Stato è un giudice amministrativo speciale
A norma di quanto dispone il D.Lgs. 196/2003, la comunicazione di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico a privati o a enti pubblici economici è ammessa? Sì, è sempre ammessa No, deve essere sempre autorizzata dal Garante È ammessa la comunicazione da parte di un soggetto pubblico ad enti pubblici economici, ma non a privati Unicamente quando è prevista da una norma di legge o di regolamento
Il trattamento da parte di un soggetto pubblico riguardante dati diversi da quelli sensibili e giudiziari è consentito, anche in mancanza di una norma di legge o di regolamento che lo preveda espressamente? No, è consentito solo se autorizzato da espressa norma di legge che specifichi le finalità di rilevante interesse pubblico del trattamento Sì, senza alcuna limitazione o divieto No, in nessun caso Sì, se necessario per lo svolgimento delle funzioni istituzionali
Chi nomina i Ministri senza portafoglio? Il Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri Il Presidente del Consiglio dei Ministri Il Consiglio dei Ministri Il Presidente del Consiglio dei Ministri sentiti i Presidenti delle due Camere
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi Non può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo, in quanto la decisione del ricorso può essere impugnata dinanzi al G.A Può essere proposto sia per la tutela di interessi legittimi che di diritti soggettivi
È ineseguibile l'atto amministrativo che... Presenta un vizio alla cui presenza la legge non commina conseguenze negative per l'atto stesso È inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia Non può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo Non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione
È possibile la convocazione di una conferenza di servizi su espressa richiesta di un privato cittadino? Sì, la conferenza di servizi può essere convocata dall'amministrazione preposta alla tutela dell'interesse pubblico prevalente solo su richiesta del privato Sì, la conferenza di servizi è convocata prevalentemente dai privati cittadini Sì, quando l'attività del privato sia subordinata ad atti di consenso, comunque denominati, di competenza di amministrazioni pubbliche diverse No, la conferenza di servizi è un momento di concertazione interno alla pubblica amministrazione, al quale il privato non partecipa in alcun modo
Esiste un obbligo di motivazione degli atti amministrativi a contenuto generale? Sì. Dispone l'art. 3 della legge n. 241 del 1990 che l'obbligo di motivazione sussiste per tutti i documenti e atti formati dalla P.A., ad accezione di quelli concernenti l'organizzazione dei pubblici concorsi Sì, la motivazione costituisce obbligo della pubblica amministrazione L'obbligo di motivazione sussiste solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento No, tale obbligo è espressamente escluso dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990
A norma di quanto dispone la legge n. 241/1990, il diritto di accesso è escluso... Quando i documenti riguardano azioni strettamente strumentali alla tutela dell'ordine pubblico e alla repressione della criminalità Quando i documenti concernono l'attività dei dirigenti delle P.A Quando l'amministrazione che li ha formati decide discrezionalmente di vietarne l'accesso Quando i documenti riguardano l'attività di organi politici e del Parlamento
I giudici amministrativi generali sono... Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana, T.A.R Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana, Corte dei Conti Consiglio di Stato, Corte dei Conti, T.A.R Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana, T.A.R e Commissari per usi civici
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti amministrativi endoprocedimentali e preparatori di altri atti amministrativi non sono impugnabili Gli atti programmatici e pianificatori sono sempre impugnabili Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili Gli atti soprassessori ed interlocutori, con i quali la P.A. non provvede ma dichiara di rinviare al futuro la risposta all'istanza sono impugnabili
Ai fini del controllo di gestione delle amministrazioni pubbliche è necessario definire, tra l'altro, ai sensi del D.Lgs. n. 286/1999, gli indicatori specifici per misurare efficacia, efficienza ed economicità. Chi provvede al riguardo? La Corte dei Conti Sempre la struttura preposta al controllo di gestione Ciascuna amministrazione pubblica, autonomamente Il Dipartimento della funzione pubblica
La legge 15/3/1997, n. 59 esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli enti locali, tra l'altro,... I compiti relativi alla difesa del suolo in genere I compiti e le attività in materia di controllo sugli enti locali La programmazione nel settore dello spettacolo in genere I compiti relativi all'ordine pubblico e alla sicurezza pubblica
I giudici amministrativi generali di appello sono... Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana, Commissioni tributarie Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana, T.A.R Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana, Corte dei Conti Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana
Gli interessi collettivi sono tutelabili.. Solo in sede amministrativa Solo in sede giurisdizionale Solo in sede penale In sede amministrativa e giurisdizionale
I dipendenti della pubblica amministrazione sono responsabili per gli atti emanati, quando l'emanazione sia conseguenza di false dichiarazioni o di documenti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità, prodotti dall'interessato o da terzi? No, salvo i casi di dolo No, salvo i casi di dolo o colpa grave No, in alcun caso No, salvo i casi di dolo o di colpa
Sono esperibili nei confronti degli atti non definitivi e si sostanziano nel ricorso gerarchico, gerarchico improprio e in opposizione... I ricorsi amministrativi di carattere generale I ricorsi amministrativi non impugnatori I ricorsi amministrativi ordinari I ricorsi amministrativi straordinari
Ai fini del Codice dell'amministrazione digitale, per «chiave pubblica» si intende... Il processo di coordinamento dei dati presenti in più archivi finalizzato alla verifica della corrispondenza delle informazioni in essi contenute L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche, utilizzato dal soggetto titolare, mediante il quale si appone la firma digitale sul documento informatico L'insieme dei dati in forma elettronica allegati oppure connessi tramite associazione logica ad altri dati elettronici utilizzati come metodo di autenticazione informatica L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche destinato ad essere reso pubblico, con il quale si verifica la firma digitale apposta sul documento informatico dal titolare delle chiavi asimmetriche
In base alla normativa in materia di documentazione amministrativa è illegittima la previsione che... I certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformità CE, di marchi o brevetti possano essere sostituiti da temporanea dichiarazione di notorietà, salvo diverse disposizioni della normativa di settore Le singole amministrazioni predispongano i moduli necessari per la redazione delle dichiarazioni sostitutive, che gli interessati hanno facoltà di utilizzare Le dichiarazioni sostitutive abbiano la stessa validità temporale degli atti che sostituiscono Nei moduli per la presentazione delle dichiarazioni sostitutive le amministrazioni inseriscano il richiamo alle sanzioni penali previste per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci ivi indicate
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Deve necessariamente delegare l'istruttoria del procedimento Adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria Non può esperire ispezioni Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale
La ratifica dell'atto amministrativo è... Un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui viene eliminato il vizio di incompetenza relativa da parte dell'autorità astrattamente competente la quale si appropria di un atto adottato da autorità incompetente dello stesso ramo Un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui vengono eliminati i vizi di legittimità di un atto invalido precedentemente emanato dalla stessa autorità Una manifestazione di volontà non innovativa con cui l'autorità ribadisce una sua precedente determinazione, eventualmente ripetendone il contenuto La trasformazione di un atto amministrativo nullo in un altro di cui esso presenta i requisiti di forma e di sostanza
A quali dei seguenti criteri, ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001, le amministrazioni pubbliche ispirano la loro organizzazione? Collegamento delle attività degli uffici e, ove possibile, interconnessione con sistemi informatici e statistici pubblici e privati Garanzia dell'imparzialità e della trasparenza dell'azione amministrativa, anche attraverso l'istituzione di apposite strutture per l'informazione ai cittadini Armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con le esigenze rappresentate dalle categorie produttive, dalle associazioni dei lavoratori e dei cittadini e con gli orari di tutte le altre amministrazioni pubbliche Attribuzione a più uffici della responsabilità complessiva di ciascun provvedimento
Il Tribunale delle Acque Pubbliche è un giudice amministrativo... Generale Generale d'appello Ordinario di primo grado Speciale
Quale dei seguenti organi partecipa al controllo sulla gestione finanziaria degli enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria? Consiglio di Stato Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro Corte dei Conti Consiglio superiore della Magistratura
L'atto amministrativo, alla pari del negozio giuridico privato, può contenere gli elementi c.d. accidentali. Tra essi vi rientra... La condicio iuris Il dovere giuridico L'approvazione Il termine
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che ai dirigenti delle amministrazioni pubbliche spetta l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. Tali attribuzioni possono essere derogate? Sì, con provvedimento motivato del rappresentante legale dell'ente Soltanto con provvedimento adottato all'unanimità dall'organo esecutivo Sì, ma soltanto ed espressamente ad opera di specifiche disposizioni legislative No, in alcun caso
Il D.Lgs. n. 112/1998 conferisce al Consiglio dei Ministri il potere sostitutivo in caso di accertata inattività delle Regioni e degli enti locali riferita alle funzioni ed ai compiti loro conferiti. Tale potere sostitutivo è esercitabile, tra l'altro,... Nel caso di accertata inattività che comporti inadempimento agli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione europea Nel caso di accertata inattività che riguardi indistintamente una qualsiasi delle funzioni conferite dal suddetto Decreto Legislativo Nel solo caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa alla polizia amministrativa regionale e locale Nel solo caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa alle attività produttive
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro... Può fare proposte di legge al Parlamento È organo di controllo in materia di economia e lavoro Rappresenta lo Stato nella stipula dei contratti di lavoro del comparto del pubblico impiego Vigila sull'attività associativa delle organizzazioni sindacali e delle aziende
Quale dei seguenti Ministeri si occupa di promozione delle attività culturali? Ministero del lavoro e della previdenza sociale Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Ministero per i beni e le attività culturali Ministero delle infrastrutture
Il legislatore nel riformulare gli artt. 3 e 14 del D.Lgs. n. 29/1993, con gli artt. 3 e 9 del D.Lgs. n. 80/1998, trasfusi ora negli artt. 4 e 14 del D.Lgs. n. 165/2001 ha accentuato il principio della distinzione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo degli organi di governo e funzioni di gestione e attuazione amministrativa dei dirigenti. Rientrano tra le funzioni di indirizzo politico-amministrativo... L'organizzazione delle risorse umane La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno
Quale dei seguenti è organo di rilievo costituzionale? Governo Consiglio Superiore della Magistratura Corte costituzionale Popolo-corpo elettorale
I controlli amministrativi che intervengono su di un atto non ancora perfezionato, sono controlli... Successivi Di legittimità Preventivi antecedenti Preventivi susseguenti
Il ricorso gerarchico proprio può essere proposto se l'organo che ha emanato l'atto e quello gerarchicamente superiore cui si fa ricorso, sono... Un organo individuale ed un organo collegiale Organi appartenenti a rami diversi dell'amministrazione Organi collegiali Organi appartenenti allo stesso ramo dell'amministrazione
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... La gestione finanziaria, mediante autonomi poteri di spesa Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo La definizione dei criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi La richiesta di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato
La giurisdizione generale di legittimità del G.A... Può pronunciare l'annullamento dell'atto È limitata quanto al potere di decisione, può solo sostituire l'atto annullato Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo Può utilizzare tutti i mezzi di prova consentiti nel giudizio di merito
Il modo è un onere imposto alla persona nel cui interesse viene compiuto l'atto giuridico. In quali atti si rinviene con maggiore frequenza? Ordini Approvazioni Pareri Concessioni ed autorizzazioni
Su quali dei seguenti atti deve essere acquisito il parere obbligatorio del Consiglio di Stato? Contratti che impegnano il bilancio dello Stato per più esercizi Testi unici Provvedimenti di espropriazione per pubblica utilità Provvedimenti di destituzione dall'impiego di pubblici dipendenti
I sottosegretari di Stato... Non sono organi previsti dalla Costituzione Esercitano le attribuzioni loro conferite dal Parlamento Fanno parte del Governo Esercitano le attribuzioni loro conferite dal Presidente del Consiglio dei Ministri
Un atto inoppugnabile... Non è annullabile d'ufficio ma è disapplicabile dal giudice ordinario Come quello convalidato, non è annullabile d'ufficio È annullabile d'ufficio e disapplicabile dal giudice ordinario Che diventa tale per un soggetto preclude in ogni caso ad altri soggetti l'impugnazione
La pubblica amministrazione ha l'obbligo generale di determinare, per ciascun tipo di procedimento, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria? Sì, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce un obbligo generale No, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce obbligo solo con riferimento ad alcune tipologie di atti No, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce eventuale atto interno rispetto al quale non è previsto alcun obbligo generale No, la legge n. 241/1990 lascia ampia facoltà all'amministrazione in merito alla determinazione dell'unità responsabile del procedimento
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Non può mai esperire ispezioni Non può mai ordinare esibizioni di documenti Non è mai competente in materia di adozione del provvedimento finale Adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione
Le Questure sono organi periferici del... Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali Ministero delle attività produttive Ministero dell'interno Ministero delle comunicazioni
Dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 che i dirigenti di uffici dirigenziali generali... Adottano gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale non generale Richiedono i pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato Definiscono obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione Definiscono i criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi
Le attività di acquisizione dei fatti (quali ad esempio, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione, le circostanze di fatto, ecc.) sono proprie... Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo Della fase decisoria del procedimento amministrativo Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo Della fase istruttoria del procedimento amministrativo
I regolamenti sono dotati del carattere della «generalità», intesa come... Capacità a concorrere a costituire o a innovare l'ordinamento giuridico Indeterminabilità dei destinatari Capacità ad immettere nuove norme nel tessuto ordinamentale Capacità di regolare una serie indefinita di casi
Quale dei seguenti Ministeri si occupa di assetto del territorio, reti infrastrutturali, politiche urbane e dell'edilizia abitativa? Ministero dell'interno Ministero delle infrastrutture Ministero del lavoro e della previdenza sociale Ministero della salute
Le posizioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Tra le prime si ricomprendono.. Il diritto potestativo e l'interesse semplice La soggezione e il diritto soggettivo L'onere e il diritto potestativo La soggezione e l'interesse legittimo
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando,... Tra l'altro, l'oggetto del procedimento promosso Esclusivamente, l'amministrazione competente e le tipologie di atti di cui non è possibile prendere visione Esclusivamente l'ufficio e la persona responsabile del procedimento Il nominativo di tutte le persone maggiorenni interessate al procedimento
I regolamenti di organizzazione... Sono volti a disciplinare il funzionamento delle pubbliche amministrazioni secondo disposizioni dettate dalla legge Sono volti a disciplinare materie in cui l'intervento di norme primarie non sia ancora configurato, purché non si tratti di materie soggette a riserva assoluta o relativa di legge Sono volti a completare la trama di principi fissati da leggi e decreti legislativi Sono destinati a specificare una disciplina di rango legislativo con norme di dettaglio
Dispone l'art. 20 del D.Lgs. 196/2003 che il trattamento dei dati sensibili da parte di soggetti pubblici... È sempre vietato se non autorizzato dall'interessato È consentito solo previa autorizzazione espressa del Garante È consentito anche se non autorizzato da espressa disposizione di legge, senza la preventiva richiesta al Garante È consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge nella quale sono specificati i tipi di dati che possono essere trattati e di operazioni eseguibili e le finalità di rilevante interesse pubblico perseguite
A norma della legge n. 241/1990, il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è annullabile? Si No, il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è nullo No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere Sì, l'unica ipotesi contemplata dalla legge n. 241/1990 per l'annullabilità del provvedimento è l'adozione in violazione di legge
È organo della giurisdizione ordinaria... Il Consiglio di Stato Il Tribunale amministrativo regionale Il Giudice di pace Il Tribunale superiore delle acque pubbliche
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990, il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione... È nullo È annullabile È convalidabile È sanabile
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di cooperazione tra Stato, Regioni ed enti locali,... Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea Con l'attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati in attuazione del principio di sussidiarietà e delle funzioni di programmazione Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui
In attuazione della legge n. 241/1990, in quale caso l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo, indicando la data entro la quale deve concludersi ed i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione? In nessun caso La legge n. 15/2005 di modifica della n. 241/1990 ha previsto un obbligo generale Nel solo caso in cui il procedimento debba essere iniziato d'ufficio Nel caso di procedimenti ad iniziativa di parte
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando, tra l'altro,... Il termine entro il quale è possibile ricorrere al Consiglio di Stato L'ufficio e la persona responsabile del procedimento Il nominativo di tutte le persone interessate al procedimento Le tipologie di atti di cui è possibile prendere visione
Nel corso del procedimento gli interessati possono presentare documenti? Sì, possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento Sì, ma l'amministrazione non ha alcun l'obbligo di valutarli ancorché pertinenti all'oggetto del procedimento Sì, ma solo quando il procedimento è concluso No
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che.. I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi Specifica attenzione deve essere prestata per la verifica dell'indispensabilità dei dati sensibili e giudiziari riferiti a soggetti diversi da quelli cui si riferiscono direttamente le prestazioni o gli adempimenti Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici non sono tenuti ad indicare la normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari I soggetti pubblici non sono tenuti a verificare né l'esattezza, né l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari
Il legislatore ha ulteriormente semplificato la materia delle certificazioni amministrative, estendendo i casi di utilizzo delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni. Non possono, tuttavia, essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore,... I certificati medici I certificati attestanti la qualità di studente I certificati attestanti la situazione reddituale o economica ai fini della concessione di benefìci e vantaggi di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali I certificati attestanti la qualità di pensionato
Nell'esercizio del diritto di accesso... La richiesta deve essere rivolta esclusivamente all'amministrazione che ha formato il documento L'esame dei documenti è oneroso L'esame dei documenti è gratuito, mentre il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione e di bollo, ove dovuto, nonché al pagamento dei diritti di ricerca e di visura Il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, ma non all'imposta di bollo né al pagamento dei diritti di ricerca e di visura
La giurisdizione di merito del G.A... È alternativa alla giurisdizione di legittimità Non può pronunciare l'annullamento dell'atto per motivi di legittimità Non può condannare la P.A. soccombente al pagamento delle spese di giudizio È tassativa, cioè ammessa nei soli casi previsti dalla legge
La fase d'iniziativa del procedimento amministrativo... È diretta esclusivamente ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto È diretta ad introdurre l'interesse pubblico primario nonché gli interessi secondari di cui sono titolari i privati interessati all'oggetto del provvedimento da emanare È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso
Nasce per la P.A. un obbligo a provvedere... Dal voto Dalla segnalazione Dall'istanza Dalla proposta non vincolante
La tutela dei diritti soggettivi... È rimessa in ogni caso al giudice amministrativo Normalmente è rimessa al giudice amministrativo e solo in casi tassativamente previsti (c.d. legislazione esclusiva) al giudice ordinario È rimessa in ogni caso al giudice ordinario Normalmente è rimessa al giudice ordinario e solo in casi tassativamente previsti (c.d. legislazione esclusiva) al giudice amministrativo
La pubblica amministrazione, specifica la legge n. 241/1990,... Non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria Non può in alcun caso aggravare il procedimento Può aggravare il procedimento solo con il consenso dell'interessato Può aggravare il procedimento solo con il consenso di tutti gli interessati
Dispone il Capo II - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - del Codice in materia di protezione dei dati personali, tra l'altro, che... Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito anche per lo svolgimento di funzioni non istituzionali Non si osservano le disposizioni di cui all'art. 25 in tema di comunicazione e diffusione Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito soltanto per lo svolgimento delle funzioni istituzionali I soggetti pubblici sono comunque obbligati, alla stregua di quelli privati, a richiedere il consenso dell'interessato
La dirigenza è stata oggetto, nel D.Lgs. n. 29/1993, di una completa ristrutturazione negli elementi fondamentali, volta ad un totale ribaltamento della precedente ottica. A seguito di detta ristrutturazione il Ministro... Può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Non può riformare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo Deve essere proposto entro il termine perentorio di centoventi giorni È proponibile anche per vizi di merito Non ammette il ricorrente alla visione degli atti di cui alla legge n. 241/1990
Il provvedimento adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti è sempre annullabile? No, in quanto la fattispecie prospettata configura un'ipotesi di nullità Sì, è sempre annullabile ad istanza della parte che ha richiesto il provvedimento Sì, è sempre annullabile, anche d'ufficio No, non è annullabile qualora, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato
Il D.Lgs. n. 286/1999 fa obbligo alle pubbliche amministrazioni di dotarsi di strumenti adeguati ad ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati. Ciò allo scopo di realizzare... La valutazione della dirigenza Il controllo di gestione Il controllo di regolarità amministrativa e contabile La valutazione ed il controllo strategico
Quale dei seguenti è organo della giurisdizione speciale? Il Tribunale superiore delle acque pubbliche La Corte d'Appello Il Giudice di pace La Corte di Cassazione
Quale dei seguenti è organo di rilievo costituzionale? Popolo-corpo elettorale Presidente della Repubblica Parlamento C.N.E.L
L'applicazione di nozioni e di metodi propri di scienze, arti o discipline, in funzione preparatoria o strumentale rispetto all'esercizio dell'azione amministrativa, è espressione... Dell'attività di diritto privato della P.A Dell'attività vincolata Della discrezionalità tecnica Della discrezionalità amministrativa
Che tipo di controllo esercita la Corte dei Conti, ai sensi dell'art. 100 della Costituzione, sulla gestione del bilancio dello Stato? Un doppio controllo preventivo e successivo Un controllo preventivo di legittimità Un controllo successivo Un controllo preventivo di legittimità e di merito
Nel caso in cui un organo eserciti una competenza di altro organo dello stesso ente che disponga di diversa competenza territoriale (Prefetto che invade la competenza di un altro Prefetto) si ha... Incompetenza per territorio Incompetenza per valore Incompetenza per grado Incompetenza per materia
Le direttive dell'Unione europea che riguardano i Paesi membri possono essere stabilite... Solo dalla Commissione Dal Consiglio e dalla Commissione Solo dal Parlamento Dal Consiglio e dalla Banca Europea per gli investimenti
In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in... Atti costitutivi e atti dichiarativi Atti composti e atti contestuali Atti ampliativi e atti restrittivi Atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali
I regolamenti... Necessitano di specifica motivazione in ordine alle ragioni che hanno portato a dare determinati contenuti Se emanati da autorità inferiori non possono mai contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori Sono insindacabili sotto il profilo dell'eccesso di potere Possono contenere sanzioni penali
Ai sensi dell'art. 14 della legge n. 241/1990, qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente... Interpella le amministrazioni interessate Indice di regola una conferenza di servizi Invita le persone interessate ai procedimenti ad attivare le amministrazioni cointeressate Interpella tutti i Comuni e tutte le Province della Regione
Gli atti sui quali si esercita il controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti... Sono stabiliti dalla legge Sono stabiliti dalla stessa Corte dei Conti Sono stabiliti ogni tre mesi dal Presidente del Consiglio dei Ministri Sono stabiliti dal Ministro dell'economia e delle finanze
Quale dei seguenti organi esercita il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo? Parlamento Consiglio di Stato Corte dei Conti Corte costituzionale
Qualora le dichiarazioni sostitutive di certificazione presentino delle irregolarità o delle omissioni rilevabili d'ufficio, non costituenti falsità... Il funzionario competente a ricevere la documentazione dà notizia all'interessato di tale irregolarità. Questi è tenuto alla regolarizzazione o al completamento della dichiarazione; in mancanza il procedimento s'intende concluso con il silenzio- rigetto Il funzionario competente a ricevere la documentazione la restituisce all'interessato Il funzionario competente a ricevere la documentazione dà notizia all'interessato di tale irregolarità. Questi è tenuto alla regolarizzazione o al completamento della dichiarazione; in mancanza il procedimento non ha seguito Il funzionario può rifiutarsi di ricevere la documentazione e di dar seguito al procedimento
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo L'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale L'organizzazione delle risorse di controllo La definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni,... L'organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo L'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi in genere
I sottosegretari di Stato... Esercitano le attribuzioni loro conferite dal Presidente della Repubblica Giurano nelle mani del Presidente del Consiglio dei Ministri Esercitano le attribuzioni loro conferite dal Presidente del Consiglio dei Ministri Sono nominati dal Parlamento riunito in seduta comune
Dispone la Costituzione che le assunzioni dei magistrati spettano... Al Parlamento Al Consiglio di Stato Al Consiglio Superiore della Magistratura Al Ministro della giustizia
Le attività di acquisizione delle condizioni di ammissibilità (quali, ad esempio, la posizione legittimante, l'interesse a ricorrere, ecc.) sono proprie... Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo Della fase istruttoria del procedimento amministrativo Della fase decisoria del procedimento amministrativo Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo
I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento. Quella conoscitiva... È relativa a pareri che la P.A. deve obbligatoriamente richiedere al Consiglio di Stato È relativa a pareri che l'amministrazione deve obbligatoriamente chiedere qualora vi siano più soggetti interessati È relativa a pareri emessi, di norma, al termine di un'istruttoria compiuta per l'adozione di un provvedimento o di una misura amministrativa È relativa a pareri di organi tecnici per soluzioni attinenti alla discrezionalità tecnica e importano atti vincolati
La condizione in cui viene a trovarsi un atto quando sono decorsi i termini per impugnarlo è denominata... Inoppugnabilità Acquiescenza Rinnovazione Decadenza
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Vizi di forma Mancata applicazione della legge Contraddittorietà tra più parti dello stesso atto o tra più atti Carenza di motivazione
Quale dei seguenti è organo della giurisdizione speciale? Il Tribunale militare La Corte di Cassazione Il Tribunale di sorveglianza La Corte d'Appello
Le attività di acquisizione delle circostanze di fatto (rilevabili con accertamenti semplici, quali, ad esempio, ispezioni, inchieste, ecc.) sono proprie... Della fase istruttoria del procedimento amministrativo Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo Della fase decisoria del procedimento amministrativo Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo
Su quali dei seguenti atti è richiesto il parere obbligatorio del Consiglio di Stato? Provvedimenti di espropriazione per pubblica utilità Contratti dello Stato di importo superiore alla soglia comunitaria Schemi generali di contratti-tipo predisposti da uno o più Ministri Contratti che impegnano il bilancio dello Stato per più esercizi
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Mancata applicazione della legge Ingiustizia manifesta Assenza di motivazione Violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale
In merito al controllo preventivo esercitato dalla Corte dei Conti sulla legittimità degli atti del Governo, la Costituzione prescrive che essa riferisca il risultato del riscontro... Al solo Governo Direttamente alle Camere Alla Corte costituzionale Agli altri organi di controllo
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che.. I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi I dati sensibili e giudiziari possono essere trattati nell'ambito di test psico- attitudinali volti a definire il profilo o la personalità dell'interessato I soggetti pubblici possono trattare solo i dati sensibili e giudiziari indispensabili per svolgere attività istituzionali che non possono essere adempiute, caso per caso, mediante il trattamento di dati anonimi o di dati personali di natura diversa Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici non sono tenuti ad indicare la normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari
La giurisdizione di merito del G.A... È eccezionale, in quanto ammessa in deroga al principio del sindacato giurisdizionale di sola legittimità sull'atto amministrativo Non può riformare l'atto in tutto o in parte Può solo riformare l'atto in tutto o in parte Non può pronunciare l'annullamento dell'atto per motivi di legittimità
La giurisdizione generale di legittimità del G.A... Non può intervenire sull'atto, riformandolo o sostituendolo Può sindacare sia la legittimità che l'opportunità dell'atto impugnato Può sindacare sia la legittimità che la convenienza dell'atto impugnato Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo
Costituisce decisione di merito del ricorso amministrativo la... Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità Decisione di inammissibilità per proposizione del ricorso contro un atto non impugnabile Decisione di nullità per mancanza di qualcuno degli elementi essenziali Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso da soggetto carente di interesse
Le Direzioni generali, ai sensi del D.Lgs. n. 300/1999, sono strutture amministrative di primo livello... Dei Ministeri Delle Agenzie Delle strutture decentrate dello Stato Delle Prefetture
Presso quale dei seguenti organi è istituito l'archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro? C.N.E.L Presidenza del Consiglio dei Ministri Parlamento Ministro delle attività produttive
Una decisione di rito di un ricorso amministrativo, che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere la... Decisione di inammissibilità per proposizione del ricorso contro un atto non impugnabile Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti
Chi può conferire al Presidente del Consiglio dei Ministri l'incarico di reggere ad interim un Dicastero? Il Presidente del Consiglio dei Ministri sentito il Presidente della Repubblica Il Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri Lo stesso Consiglio dei Ministri Il Consiglio di Gabinetto
Qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente si avvale di regola dello strumento previsto dall'articolo 14 della legge 7 agosto 1990, n. 241. Di quale strumento di tratta? Provvedimento contrattuale Conferenza di servizi Accordo di programma Commissione mista paritetica
A norma della legge n. 241/1990, il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere è annullabile? Si No, il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere è nullo Sì, l'unica ipotesi contemplata dalla legge n. 241/1990 per l'annullabilità del provvedimento è il vizio di eccesso di potere No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge
A quali dei seguenti criteri, ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001, le amministrazioni pubbliche ispirano la loro organizzazione? Attivazione di periodici e specifici controlli sulle determinazioni operative e gestionali Attribuzione ad un unico ufficio, per ciascun procedimento, della responsabilità complessiva dello stesso Attuazione di sistemi di controllo preventivo su tutti gli atti a rilevanza esterna Armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con le esigenze rappresentate dalle categorie produttive, dalle associazioni dei lavoratori e dei cittadini e con gli orari di tutte le altre amministrazioni pubbliche
Quale dei seguenti principi in materia amministrativa è espressamente sancito dalla Costituzione? Il principio dell'adeguamento delle funzioni Il principio di trasparenza dell'azione amministrativa Il principio di ragionevolezza Il principio della riserva di legge in materia di organizzazione dei pubblici uffici
In materia di «funzioni e responsabilità», l'art. 4 del D.Lgs. 165/2001 stabilisce che i dirigenti delle P.A... Sono responsabili della gestione, ma non dei relativi risultati Sono responsabili in via esclusiva della gestione e dei relativi risultati Non sono responsabili della gestione, né dei relativi risultati Non sono responsabili della gestione, ma sono responsabili dei risultati conseguiti
La consolidazione dell'atto amministrativo è... Un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui viene eliminato il vizio di incompetenza relativa da parte dell'autorità astrattamente competente la quale si appropria di un atto emesso da autorità incompetente dello stesso ramo Una causa di conservazione oggettiva dell'atto amministrativo, che dipende dal decorso del termine perentorio entro il quale l'interessato avrebbe potuto proporre ricorso contro l'atto invalido Un provvedimento con il quale viene perfezionato ex post un atto o un presupposto di legittimità del procedimento La trasformazione di un atto amministrativo nullo in un altro di cui esso presenta i requisiti di forma e di sostanza
Chi rilascia allo straniero, rispettivamente, il visto di ingresso ed il permesso di soggiorno in Italia? Il Sindaco e il Questore Il Prefetto ed il Questore L'autorità italiana del valico di frontiera ed il Questore L'autorità diplomatica o consolare ed il Questore
Dispone la Costituzione che i trasferimenti dei magistrati spettano... Al Parlamento Al Consiglio di Stato Al Ministro della giustizia Al Consiglio superiore della magistratura
I regolamenti dell'Unione europea... Non sono vincolanti Sono obbligatori in tutti i loro elementi solo per i destinatari da essi designati Hanno portata generale Necessitano di atti di recepimento da parte degli Stati a cui sono destinati
Le raccomandazioni dell'Unione europea... Sono direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri Non sono vincolanti Hanno portata generale Sono sempre vincolanti
Quale tipo di controllo esercita la Corte dei Conti, ai sensi dell'art. 100 della Costituzione, sugli atti del Governo? Nessuno, esercita solo un controllo successivo sulla gestione del bilancio dello Stato Un solo controllo successivo di merito Un controllo preventivo di legittimità Un controllo preventivo di legittimità e successivo di merito di tutti gli atti
Dispone il D.Lgs. 196/2003 che nei casi in cui una disposizione di legge specifica la finalità di rilevante interesse pubblico, ma non i tipi di dati sensibili e di operazioni eseguibili, il trattamento dei dati da parte della P.A... È consentito solo in riferimento ai tipi di dati e di operazioni identificati e resi pubblici dai soggetti che ne effettuano il trattamento, in relazione alle specifiche finalità perseguite nei singoli casi e nel rispetto dei principi di legge È consentito solo se necessario per un adempimento procedurale È in ogni caso vietato È sempre consentito in riferimento a tutti i tipi di dati, in applicazione della normale disciplina stabilita dal Codice in materia di protezione dei dati personali
L'eccesso di potere è stato anche definito... Vizio della funzione Vizio dell'atto Vizio del potere Vizio della forma
Il D.Lgs. n. 196/2003 detta anche norme particolari per i soggetti pubblici? Sì, il Capo II del suddetto Codice detta «Regole ulteriori per i soggetti pubblici» Sì, il Capo II del suddetto Codice detta norme particolari per tutti i soggetti pubblici compresi gli enti pubblici economici Sì, il Codice in materia di protezione dei dati personali detta solo norme per i soggetti pubblici gestori di dati personali No, il Codice in materia di protezione dei dati personali detta solo norme generali che sono applicate a tutti i dati personali siano essi trattati da soggetti privati o da soggetti pubblici
Quale dei seguenti è un provvedimento ricompreso fra quelli ablatori personali? Imposizione tributaria Servitù coattiva Ordine di polizia Espropriazione
L'indipendenza della Corte dei Conti e dei suoi componenti di fronte al Governo è assicurata, ai sensi dell'art. 100 della Costituzione,... Dalla legge Dal Parlamento Dalla Corte costituzionale Dal Consiglio superiore della Magistratura
I regolamenti e le direttive dell'Unione europea che riguardano i Paesi membri possono essere stabiliti... Dalla Commissione e dalla Corte di giustizia Dal Consiglio e dalla Commissione Dalla Commissione e dal Comitato economico e sociale Dal Consiglio e dalla Banca Europea per gli investimenti
Quale è lo scopo in un'amministrazione pubblica del controllo di regolarità amministrativa e contabile? Valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti Garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa Ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati Valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale
A seguto dell'affermazione dell'autonomia gestionale ed operativa dei dirigenti dettata dal D.Lgs. n. 29/1993 (oggi D.Lgs. n. 165/2001) il Ministro... Dirige, coordina e controlla l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia Non può riservare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Promuove e resiste alle liti Ha il potere di conciliare e di transigere
Che funzioni hanno, nell'ambito della riorganizzazione ministeriale, i dipartimenti? Svolgono attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale, operando al servizio delle amministrazioni pubbliche, comprese anche quelle regionali e locali Coordinano le attività che interessano aree di intervento e competenze di più ministeri Svolgono compiti finali concernenti grandi aree di materie omogenee e i relativi compiti strumentali con esclusione dei compiti di indirizzo delle unità di gestione in cui si articolano che sono attribuiti al Ministro Svolgono compiti finali concernenti grandi aree di materie omogenee e i relativi compiti strumentali ivi compresi quelli di indirizzo e coordinamento delle unità di gestione in cui si articolano
Tra i vari principi caratterizzanti il procedimento amministrativo, quelli enunciati dalla legge n. 241/1990 dimostrano come il legislatore abbia inteso modellare l'azione amministrativa secondo principi efficientistici e manageriali tipici delle imprese private. Dispone infatti l'art. 1 della legge n. 241/1990, che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta dai criteri di... Efficacia e pubblicità Economicità, di pubblicità e pari opportunità Economicità, di efficacia, di pubblicità e di trasparenza Economicità, di efficacia e di trasparenza
Il D.Lgs. n. 286/1999 fa obbligo alle pubbliche amministrazioni di dotarsi di strumenti adeguati a valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. Ciò allo scopo di realizzare... La valutazione della dirigenza Il controllo di gestione Il controllo di regolarità amministrativa e contabile La valutazione ed il controllo strategico
I regolamenti... Se emanati da autorità inferiori possono contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori Possono regolare istituti fondamentali dell'ordinamento Sono atti formalmente normativi, anche se sostanzialmente amministrativi Non necessitano di specifica motivazione in ordine alle ragioni che hanno portato a dare determinati contenuti
In relazione al procedimento, gli atti amministrativi si distinguono in atti procedimentali e atti presupposti. Sono atti amministrativi procedimentali... Gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo Gli atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore
Quale dei seguenti è organo costituzionale? Consiglio di Stato C.N.E.L Corte dei Conti Governo
I regolamenti, in quanto atti amministrativi generali a contenuto normativo, necessitano di specifica motivazione in ordine alle ragioni che hanno portato a dare determinati contenuti e non altri alle proprie disposizioni? No. L'obbligo di motivazione è espressamente escluso dalla legge n. 241/1990 Non esistono al riguardo disposizioni legislative e la giurisprudenza è contrastante Sì. Come tutti gli atti amministrativi, i regolamenti sono soggetti all'obbligo di motivazione Sì. L'obbligo di motivazione è espressamente previsto dalla legge n. 241/1990
A quale dei seguenti soggetti la Costituzione attribuisce la facoltà di promuovere l'azione disciplinare a carico dei magistrati? Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Ministro dell'interno Solo al Consiglio Superiore della Magistratura Al Ministro della giustizia
Come è definito il provvedimento mediante il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale posto all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario? Autorizzazione Concessione Delega Ammissione
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti politici sono impugnabili Gli atti del C.S.M. a seguito di recepimento in D.P. e D.M. non sono impugnabili Gli atti emanati da un organo della pubblica amministrazione, ma non formalmente amministrativi, aventi cioè contenuto legislativo o giurisdizionale non sono impugnabili Gli atti emanati da un organo della pubblica amministrazione, ma non formalmente amministrativi, come, ad esempio, i decreti- legislativi sono impugnabili
Con il D.Lgs. 29/1993 si è creata una precisa distinzione di funzioni ed attribuzioni di competenza tra Ministro e dirigenti, da ciò ne consegue che il Ministro... Può riformare, riservare o avocare a sé o altrimenti adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Non può avocare a sé provvedimenti di competenza dei dirigenti, ma può adottare provvedimenti o atti di loro competenza Non può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Non può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti, ma può avocare a sé provvedimenti o atti di loro competenza
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990, è annullabile... Il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione Il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali Il provvedimento amministrativo che è viziato da incompetenza Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato
Dispone il Codice dell'amministrazione digitale che la carta d'identità elettronica e l'analogo documento, rilasciato a seguito della denuncia di nascita e prima del compimento del quindicesimo anno di età, devono contenere... I dati identificativi della persona e le opzioni di carattere sanitario previste dalla legge I dati identificativi della persona, il codice fiscale e le opzioni di carattere sanitario previste dalla legge I dati identificativi della persona e il codice fiscale I dati identificativi della persona e il gruppo sanguigno
Con quali modalità può esercitarsi il diritto di accesso ai documenti amministrativi, riconosciuto ai soggetti all'uopo legittimati dalla legge 7/8/1990, n. 241? Mediante esame ed estrazione di copia dei documenti stessi; l'esame è assolutamente gratuito, il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca e visura Esclusivamente attraverso il rilascio di copia che risulta totalmente gratuito Mediante esame e rilascio temporaneo dell'originale dei documenti stessi; l'esame è subordinato solamente alle disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché ai diritti di ricerca e visura; il rilascio è assolutamente gratuito Mediante esame dei documenti stessi; nessuna copia e riproduzione può, infatti, essere rilasciata dalle pubbliche amministrazioni, in quanto a ciò ostano esigenze di salvaguardia della riservatezza di terzi, persone, gruppi ed imprese
A quale soggetto il D.Lgs. n. 286/1999 attribuisce il compito di definire, ai fini del controllo di gestione, l'unità o le unità responsabili della progettazione e della gestione di tale controllo? Sempre alla struttura preposta al controllo di gestione Al Ministero dell'economia e delle finanze Alle singole amministrazioni Alla Regione territorialmente competente, che vi provvede con legge
L'avocazione, da parte dell'organo gerarchicamente superiore, dell'affare per cui è competente l'organo inferiore... Non sussiste in presenza di un rapporto di gerarchia Comporta che l'organo inferiore non può più esercitare la propria competenza in ordine all'affare avocato ed a tutti gli altri della stessa fattispecie Comporta che l'organo inferiore non può più esercitare la propria competenza in ordine all'affare avocato, a meno che non intervenga un atto di restituzione della potestà di esercizio della competenza da parte dell'organo avocante Opera quando, in caso di inerzia di un organo gerarchicamente inferiore, l'organo superiore si sostituisce ad esso nel compiere un atto vincolato
Il Sistema di garanzia previsto dalla Costituzione riguarda in modo particolare la magistratura ordinaria che, a seconda della funzione svolta, è suddivisa in organi giudicanti e requirenti. Sono... Organi requirenti il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni Organi giudicanti quelli che operano come pubblici ministeri presso gli organi giudicanti Organi requirenti quelli che esercitano le funzioni giurisdizionali spettanti alla magistratura ordinaria Organi giudicanti il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'appello, il Tribunale, la Corte d'assise d'appello e la Corte di Cassazione
I pareri dell'Unione europea... Non sono vincolanti Hanno portata generale Sono direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri Sono obbligatori in tutti i loro elementi per i destinatari da essi designati
I controlli diretti a verificare la convenienza e l'opportunità dell'atto amministrativo per l'amministrazione sono... Controlli di merito Controlli ordinari Controlli di legittimità Controlli straordinari
L'organizzazione e il funzionamento dei servizi relativi alla giustizia spettano... Al Ministero della giustizia Sempre al Consiglio Superiore della Magistratura Alle supreme magistrature Al Consiglio dei Ministri
L'accettazione spontanea e volontaria, da parte di chi potrebbe impugnarlo, delle conseguenze dell'atto, e quindi, della situazione da esso determinata, è denominata... Decadenza Sanatoria Acquiescenza Inoppugnabilità
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro... È organo di consulenza degli organi centrali e periferici dello Stato Svolge funzioni di vigilanza sull'attività delle organizzazioni sindacali Partecipa alla stipulazione dei contratti di lavoro in rappresentanza dello Stato È titolare di iniziativa legislativa
L'interesse legittimo è definito "interesse": Indifferenziato e generico Differenziato e qualificato Immediatamente tutelato Tutelato solo amministrativamente
I controlli amministrativi che intervengono su un atto che ha già prodotto i suoi effetti, sono controlli... Sostitutivi Ordinari Di merito Successivi
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che.. Al fine di assicurare che i dati sensibili e giudiziari siano indispensabili rispetto agli obblighi e ai compiti loro attribuiti, i soggetti pubblici valutano specificamente il rapporto tra i dati e gli adempimenti I dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale devono essere conservati con altri dati personali trattati I soggetti pubblici non sono tenuti a verificare né l'esattezza, né l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, ma solo la loro pertinenza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi I dati che, anche a seguito delle verifiche, risultano eccedenti o non indispensabili possono comunque essere utilizzati
La legge n. 241/1990 definisce alcuni principi in materia di procedimento amministrativo, stabilendo che... Ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato La motivazione non è richiesta per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa I provvedimenti amministrativi concernenti il personale devono essere motivati solo quando la motivazione sia espressamente richiesta in relazione alla natura dell'atto Tutti i provvedimenti amministrativi, compresi gli atti a contenuto generale, devono essere motivati
Cosa si intende per carta di identità elettronica? Documento d'identità rilasciato su supporto informatico Documento di identità cartaceo registrato in un catalogo informatico Documento che certifica l'idoneità a lavorare per le p.a Scheda contenente i dati personali, contenuta nella banca dati della polizia
Cosa si intende per documento informatico? Qualunque tipo di supporto informatico La rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti Carta di identità elettronica e carta nazionale dei servizi Qualunque supporto informatico contenente dati personali di un soggetto
Cos'è la firma elettronica qualificata? La firma necessaria alla p.a. per attestare la provenienza degli atti La firma elettronica autenticata da un notaio Una firma elettronica basata su un certificato qualificato La firma necessaria alla p.a. per sottoscrivere un provvedimento
Quali settori sono esclusi dall'applicazione del dlgs n82/05? Ordine e sicurezza pubblica, difesa e sicurezza nazionale, consultazioni elettorali Nessuno Ordine e sicurezza pubblica Ordine e sicurezza pubblica, difesa e sicurezza nazionale
Quale giudice è competente per il diritto dei cittadini a richiedere l'uso delle tecnologie telematiche? Giudice ordinario per i diritti soggettivi, amministrativo per gli interessi legittimi Giudice amministrativo Giudice ordinario Giudice contabile
Per quali scambi le pa utilizzano la posta elettronica certificata? Per ogni tipo di scambi Per scambi con soggetti che hanno un indirizzo di posta elettronica certificata Per ogni tipo di scambi con altre p.a Per ogni scambio che dovrebbe essere effettuato mediante raccomandata A/R
Cosa contiene la relazione che deve essere trasmessa dalle pa al Ministro delegato per la funzione pubblica? I progetti di aggiornamento La qualità dei servizi resi Il numero delle comunicazioni telematiche effettuate I provvedimenti emessi su supporto informatico
Cosa contiene il Registro informatico degli adempimenti amministrativi per le imprese? Gli adempimenti affinché si possa comunicare con le p.a. per via telematica L'elenco degli adempimenti già effettuati dalla imprese L'elenco degli adempimenti per l'avvio delle attività di impresa L'elenco degli adempimenti per l'esercizio corretto delle attività di impresa
Che ruolo ha la Conferenza Stato-Regioni nel processo di digitalizzazione dell'azione amministrativa? Adotta regolamenti attuativi del d. lgs. n. 82/05 Controlla il processo di informatizzazione Promuove intese e accordi in materia Non ha nessun ruolo
Che cos'è la Commissione permanente per l'innovazione tecnologica? Una commissione che favorisce il processo di informatizzazione La commissione che controlla il processo di informatizzazione La commissione che ha il compito di emettere regolamenti vincolanti per le p.a La commissione che coordina l'operato di Stato ed enti locali in materia
Da chi è presieduta la Commissione permanente per l'innovazione tecnologica? Dal Presidente del Consiglio dei Ministri Da un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri Da qualsiasi ministro Da un'apposita commissione creata dal Governo
Che tipo di efficacia ha il documento informatico ai fini probatori? Non ha nessuna efficacia L'efficacia prevista dall'articolo 2702 c.c L'efficacia prevista dall'articolo 2702 c.c., senza possibilità di prova contraria Dipende dalla discrezionalità del giudice
Che effetto ha l'apposizione di una firma digitale basata su un certificato elettronico revocato? Ha piena efficacia Equivale a mancata sottoscrizione, salvo che il destinatario del documento sia a conoscenza della revoca Ha piena efficacia, fino a che il certificatore non pubblicizza la revoca Equivale a mancata sottoscrizione
Chi verifica la conformità di una copia su supporto informatico all'originale? Il notaio Chi utilizza il documento Il funzionario a ciò delegato Non c'è bisogno di nessuna certificazione
Una copia su cartaceo di documento informatico può sostituire l'originale? Sì, se la conformità è attestata da un pubblico ufficiale No, mai No, tranne il caso in cui l'originale vada smarrito Sì, se la conformità è attestata dal funzionario che ha formato il documento
Di cosa c'è bisogno per la generazione della firma digitale? Nessun adempimento in particolare Un certificato qualificato formato davanti a un notaio L'autorizzazione del CNIPA Un certificato qualificato non scaduto
Di chi c'è bisogno affinché una firma digitale sia riconosciuta ai sensi dell'art2703 cc? Certificazione del CNIPA Autenticazione dal notaio Autenticazione di un funzionario della p.a Il giudizio è lasciato alla libera valutazione del giudice
Come viene sostituita nel documento informatico l'apposizione di sigilli e timbri? Con l'apposizione della firma digitale, previa autorizzazione del CNIPA Con l'apposizione della firma digitale Con una certificazione rilasciata dalla p.a. competente ad apporre gli stessi Con l'apposizione della firma digitale
Quali requisiti sono necessari per svolgere l'attività di certificatore? Almeno cinque anni di attività presso le p.a I medesimi requisiti di onorabilità dei revisori contabili I requisiti di onorabilità richiesti dal d.lgs. n. 385/93 Il superamento di un esame di abilitazione
I certificatori qualificati di altri Stati UE devono rispettare il dlgs82/05 per operare in Italia? Sì Sì, salvo che il CNIPA non riconosca gravi incompatibilità No, salvo un'autorizzazione del CNIPA No, è sufficiente che rispettino la direttiva 1999/93/CE
Quale autorità controlla i requisiti dei certificatori e di interruzione? Il giudice amministrativo La polizia Il CNIPA Il Ministero per le riforme e innovazioni nella p.a
A chi deve comunicare il titolare della firma il modificarsi delle circostanze di un certificato qualificato? Al certificatore A tutti i soggetti terzi con i quali ha intrattenuto rapporti Al CNIPA Alla collettività
Chi concede ai certificatori il riconoscimento del livello più elevato, in termini di sicurezza e qualità? Il Ministero per le riforme e innovazioni nella p.a Il CNIPA Le p.a. con le quali saranno utilizzati i documenti certificati Si usa l'autocertificazione
Che forma giuridica deve avere il soggetto privato che fa domanda di accreditamento? Società di capitali Qualsiasi forma Società o associazione Società, o di persone o di capitali
Chi detiene l'elenco dei certificatori accreditati? Non esiste elenco ufficiale Il CNIPA Il Ministero per le riforme e innovazioni nella p.a La segreteria della Conferenza unificata Stato-Regioni
Che valore hanno i certificatori accreditati presso altri Stati UE? Non hanno nessun valore Sono equiparati ai certificatori accreditati italiani Sono equiparati ai certificatori accreditati italiani, dopo aver ottenuto un'autorizzazione Possono agire solo per poche operazioni indicate dalla legge
Qual è il requisito minimo di responsabilità del certificatore per il danno cagionato nell'esercizio dell'attività? Il dolo La colpa; sono previsti, inoltre, alcuni casi di responsabilità oggettiva La colpa La colpa grave
Che caratteristica devono avere i limiti d'uso di un certificato? Nessuna caratteristica in particolare Devono essere dichiarati verbalmente di volta in volta dal titolare Devono essere comunicati dal certificatore ogni volta che qualcuno voglia conoscerli Devono essere riconoscibili da parte dei terzi
Chi ha l'obbligo di assicurare la custodia del dispositivo di firma? Il certificatore è predisposta un'apposita banca dati presso il CNIPA Nessuno in particolare Il titolare del certificato
Il certificatore deve rendersi depositario dei dati per la creazione della firma digitale? Solo in alcuni casi tassativamente indicati No Sì Solo se gli è espressamente richiesto dal titolare della firma
Chi provvede alla pubblicità in caso di revoca del certificato elettronico? Il titolare del certificato Il CNIPA Il certificatore Il primo che ne venga a conoscenza
È possibile riportare sul certificato elettronico uno pseudonimo? Solo previa autorizzazione del certificatore Mai Solo se lo pseudonimo è molto noto Sì, se viene qualificato come tale
Qual è il riferimento in materia di sicurezza per la creazione di una firma qualificata? Criteri del codice penale in materia di truffa Lo schema nazionale per la valutazione e certificazione di sicurezza nel settore della tecnologia dell'informazione Criteri stabiliti dal CNIPA Criteri stabiliti dal certificatore
Da che momento ha effetto la revoca del certificato qualificato? Dal momento della pubblicazione Dal momento in cui è emesso il provvedimento di revoca Dal momento in cui un soggetto ne viene a conoscenza Dal momento in cui il provvedimento viene comunicato al CNIPA
A chi deve dare avviso il certificatore che intende cessare l'attività? Ai titolari dei certificati da lui emessi Al CNIPA Al Ministero della funzione pubblica Non c'è bisogno di nessun avviso
In caso di cessazione dell'attività di un certificatore che destino hanno i certificati ancora non scaduti? Hanno valore fino alla naturale data di scadenza Sono annullati salvo l'indicazione di un certificatore sostitutivo Sono comunque annullati Hanno valore se i soggetti verso i quali sono utilizzati glielo vogliono attribuire
I libri e le scritture di cui sia obbligatoria la tenuta possono essere conservati su supporti informatici? Sì, solo se si tratta di società di capitali Sì, con autorizzazione del Ministero per lo sviluppo economico Sì No, in nessun caso
Quando una pa può redigere un documento su cartaceo, pur avendo la possibilità di formare un documento informatico? Solo quando il documento è stato richiesto espressamente in forma cartacea La p.a. comunque deve sempre redigere una copia su cartaceo A discrezione della p.a Solo ove risulti necessario
Che contiene il fascicolo informatico del procedimento amministrativo? I termini dei vari tipi di procedimenti Un provvedimento I dati segreti del procedimento Gli elementi di un procedimento amministrativo
La trasmissione di documenti con mezzo informatico deve essere seguita dalla trasmissione dell'originale? Mai Sempre Solo nei casi espressamente richiesti dalla legge Quando, per ragioni di certezza, la p.a. ne faccia richiesta
I documenti trasmessi con mezzi telematici che accertano la provenienza soddisfano il requisito della forma scritta? Sì No Sì, ma solo se si certifica l'esistenza di una copia su cartaceo Sì, ma la forma scritta vale solo per fini interni alla p.a
Quand'è che un documento informatico trasmesso per via telematica si intende spedito dal mittente? Quando è inviato al gestore Quando giunge al destinatario Quando giunge al gestore Quando il gestore lo invia al destinatario
Quando acquistano validità le comunicazioni tra pa effettuate mediante posta elettronica? Una volta che ne sia verificata la provenienza Quando giunge conferma su cartaceo della comunicazione telematica Quando il destinatario manda la conferma della ricezione Quando la documentazione è di fatto utilizzata
Che valore ha la trasmissione del documento mediante posta elettronica certificata? Ha valore di una normale comunicazione Equivale, nei casi consentiti dalla legge, alla notificazione per mezzo della posta Equivale sempre alla notificazione per mezzo della posta Non equivale mai alla notificazione per mezzo della posta
È possibile opporre a terzi la data di trasmissione di un documento inviato mediante posta elettronica certificata? Sì Solo se il destinatario conferma la data indicata dal mittente No No, salvo contemporanea spedizione di una certificazione cartacea
Chi è proprietario dei dati trasmessi per via telematica quando ancora non sono arrivati al destinatario? Il mittente Nessuno dei tre Il gestore Il destinatario
Quando i dati trattati da una pa sono resi accessibili e fruibili da altre pa? Quando il dato è necessario per lo svolgimento dei compiti della p.a. richiedente Mai Sempre Quando la richiesta è fatta per mezzo del Ministero cui la p.a. fa riferimento
L'accesso telematico ai dati della pa è sottratto alla disciplina generale della legge n241/90? No, tranne deroghe con regolamento governativo No Sì Solo nei casi espressamente richiesti dalla legge
Quale autorità svolge funzioni di coordinamento sulla realizzazione dei siti delle pa? Il CNIPA Il Consiglio dei Ministri-dipartimento per le riforme e innovazioni nella p.a Commissione permanente per l'innovazione tecnologica Ministero per le Attività produttive
Con quali modalità è possibile fruire dei dati pubblici contenuti nei siti delle pa? I dati sono fruibili in rete gratuitamente senza autenticazione L'utente deve essere munito di carta di identità elettronica I dati sono fruibili in rete gratuitamente ma c'è bisogno di autenticazione è necessario richiedere una password alla p.a
Che effetto ha la pubblicità telematica? è una mera pubblicità - notizia Per avere effetti di pubblicità legale, solo in pochi casi indicati Ha gli effetti di pubblicità legale solo se effettuata dalle p.a. centrali Ha gli effetti di pubblicità legale
Di quale giudice le sentenze sono inserite sul sito istituzionale? Tutti i giudici presenti nel nostro ordinamento Giudice contabile Giudice amministrativo e contabile Giudice amministrativo
È possibile ottenere per via telematica moduli e formulari validi ad ogni effetto di legge? Sì, ma solo dopo aver stipulato una convenzione con la p.a Sì No Sì, ma solo se si è nell'impossibilità di recarsi fisicamente presso la p.a
Che effetto giuridico determina il trasferimento di un dato da un sistema informativo ad un altro? Non modifica la titolarità del dato Sono titolari del dato tutti i titolari dei sistemi informativi nei quali il dato passa Il dato diventa pubblico La titolarità del dato muta a seconda della titolarità del sistema informativo
Cosa si intende per dato territoriale? Qualunque informazione che è detenuta da una p.a. locale Un' informazione che riguarda la morfologia di un territorio Qualunque informazione geograficamente localizzata Un'informazione che è pubblicizzata solo in un dato territorio
Che compito ha il Comitato per le regole tecniche sui dati territoriali delle pa? Fornire consulenza sulla realizzazione delle basi dei dati territoriali Definire le regole tecniche per la realizzazione delle basi dei dati territoriali Controllare la realizzazione delle basi dei dati territoriali Dirimere le controversie riguardanti il processo di informatizzazione
Cosa si intende per base di dati di interesse nazionale? L'insieme delle informazioni raccolte digitalmente dalle p.a Dati rilevanti ai fini dalla difesa nazionale Dati coperti dal segreto di stato Dati che l'Italia richiede alle p.a. di altri Stati
Come cambia alla luce del dlgs n82/05 l'indice nazionale delle anagrafi (INA)? È realizzato con strumenti informatici La scelta su come realizzarlo è rimessa alle p.a. locali Rimane immutato Esiste nella doppia forma: cartacea e informatica
Quali sono i criteri da rispettare nell'erogazione dei servizi in rete? Principi di eguaglianza e non discriminazione Efficacia, economicità ed utilità Efficacia, economicità ed utilità, rispetto dei principi di eguaglianza e non discriminazione Efficacia ed utilità, rispetto dei principi di eguaglianza e non discriminazione
Con quali strumenti è possibile accedere ai servizi in rete per i quali sia necessaria l'autenticazione? Una password fornita dalla p.a La carta d'identità elettronica e la carta nazionale dei servizi Non sono necessari particolari strumenti Con qualsiasi tipo di documento di riconoscimento
Quando le dichiarazioni presentate alle pa per via telematica sono valide? Sempre Quando sono sottoscritte mediante firma digitale Quando sono sottoscritte mediante la firma digitale, il cui certificato è rilasciato da certificatore accreditato Quando sono sottoscritte mediante una firma digitale già conosciuta dalla p.a
Che valore giuridico hanno le dichiarazioni compilate sul sito? Sono equivalenti alle dichiarazioni sottoscritte con firma autografa Non hanno mai valore giuridico Sono equivalenti alle dichiarazioni orali Non hanno valore giuridico, tranne pochi casi tassativamente indicati
Chi provvede all'emissione della carta nazionale dei servizi? Le p.a. che intendono rilasciarla Il CNIPA Solo le amministrazioni centrali Solo le amministrazioni comunali
È possibile utilizzare la carta nazionale dei servizi per i pagamenti tra privati e pa? No, tranne il caso in cui sia l'unico modo per pagare Sì No, mai Sì, se c'è una convenzione tra privato e p.a
Il codice fiscale deve essere contenuto nella carta di identità elettronica? Solo se richiesto Sì, ma solo se si vuole accedere ad ulteriori servizi Sì No
La carta di identità elettronica può essere utilizzata quale strumento di autenticazione per effettuare pagamenti con la pa? Sì No No, ad eccezione delle banche ed istituti di credito Sì, ma solo per pagamenti inferiori ad Euro diecimila
Quale modalità di selezione utilizzano le pa per gli appalti di lavori ad alto contenuto tecnologico? Qualsiasi modalità ritengano opportuna Il concorso di idee La licitazione privata La trattativa privata
Cosa si intende per formato di dati di tipo aperto? Un formato dati reso pubblico e documentato esaustivamente Un formato di dati che i funzionari pubblici possono consultare liberamente Un formato di dati che sono sottratti alla disciplina del d.lgs. n.196/03 Un formato di dati accessibile ai possessori della carta di identità elettronica
Quale autorità istruisce un repertorio dei formati aperti utilizzabili nelle pa? Nessuna autorità Commissione permanente per l'innovazione tecnologica Il CNIPA Il Consiglio dei Ministri-dipartimento per le riforme e innovazioni nella p.a
Cosa si intende per riuso dei programmi informatici? L'utilizzo da parte di una p.a.di un programma già detenuto da un'altra p.a L'utilizzo di uno stesso programma per diversi tipi di procedimenti L'utilizzo ripetuto da parte di una p.a. di uno stesso programma L'utilizzo di programmi che erano stati caduti in disuso
Quale compito ha il CNIPA allo scopo di agevolare il riuso dei programmi informatici? Si fa carico degli oneri economici del riuso Rende note applicazioni tecnologiche realizzate dalle p.a. idonee al riuso Fornisce alle p.a. i programmi da riusare Fornisce consulenza tecnica in materia
Cosa si intende per trasporto dati? è un altro modo per indicare il riuso dei programmi Il procedimento che si svolge quando una p.a. chiede ad un'altra dei dati I servizi per la trasmissione di dati, oggetti multimediali e fonia Scambio di documenti mediante la posta elettronica certificata
Cosa si intende per interoperabilità evoluta? I servizi idonei a favorire la circolazione di dati fra p.a I servizi idonei a favorire la circolazione di dati fra le p.a. e tra queste e i cittadini Lo stato di un programma informatico quando viene sostituito I servizi idonei a favorire la circolazione di dati fra p.a. e i cittadini
cosa si intende per cooperazione applicativa? La fase del procedimento in cui le p.a. si scambiano pareri La parte del sistema pubblico di connettività finalizzata all'interazione tra i sistemi informatici delle p.a La parte del sistema pubblico di connettività finalizzata all'interazione tra i sistemi informatici delle p.a e dei cittadini La parte del sistema pubblico che controlla i sistemi informatici delle p.a
Che cos'è il sistema pubblico di connettività? Il sistema utilizzato dalla p.a. per connettersi in rete Infrastrutture e che assicurano la connettività del sistema pubblico Infrastrutture che assicurano l'interoperabilità dei sistemi informatici Le strutture informatiche della p.a
Che cos'è la Rete internazionale delle pa? L'infrastruttura di connettività che collega le p.a. dei Paesi UE L'infrastruttura di connettività che collega le p.a. con le p.a. di altri Stati Il sistema di collegamento telematico delle Nazioni Unite L'infrastruttura di connettività che collega le p.a. con gli uffici italiani all'estero
Quali amministrazioni partecipano al Sistema pubblico di connettività? Tutte le p.a Tutte le p.a.; restano escluse le funzioni di ordine e sicurezza pubblica, difesa nazionale Tutte le p.a.; restano escluse funzioni di ordine e sicurezza pubblica, difesa nazionale e consultazioni elettorali Tutte le p.a. centrali
Gli organismi che esercitano funzioni di sicurezza e difesa nazionale hanno accesso al S P C? Sì No Sì, ma solo per ragioni di estrema gravità Sì, ma solo se la richiesta di accesso è effettuata dal Ministero della difesa
Che valore giuridico hanno gli scambi di documenti tra le pa nell'ambito del SPC? Invio documentale valido ad ogni effetto Invio documentale valido ad ogni effetto, solo se c'è una precedente convenzione tra le p.a Mera comunicazione Invio documentale valido ad ogni effetto, solo se accompagnati da una comunicazione scritta
Quale, tra le seguenti, è una delle finalità attribuite al SPC? Fornire servizi di connettività e cooperazione a tutte le p.a Fornire consulenza tecnico-giuridica Fornire servizi di connettività e cooperazione alle p.a. che ne facciano richiesta Fornire servizi per connettersi con le p.a. estere
Quale, tra i seguenti, è uno dei compiti della Commissione di coordinamento del SPC? Disporre la revoca del certificatore Promuovere il recepimento degli standard necessari a garantire la sicurezza del Sistema Fornire servizi che permettano di connettersi con le p.a. di altri Stati Controllare l'attività dei certificatori
In base a quale criterio sono assunte le decisioni della Commissione di coordinamento del SPC? Sempre a maggioranza semplice Sempre con i tre quarti dei componenti All'unanimità A maggioranza semplice o qualificata dei componenti in relazione all'argomento
Come è composta la Commissione di coordinamento del SPC? CIPE presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri Diciassette componenti incluso il Presidente Diciassette componenti escluso il Presidente è composta dalla Conferenza Stato Regioni
Chi è il Presidente della Commissione? Un esperto del settore scelto tra Professori universitari Il Presidente del Centro nazionale per l'informatica nella p.a Il Ministro per le riforme e innovazioni nella p.a Il Presidente del Consiglio dei Ministri
Quanto tempo dura l'incarico dei componenti della Commissione? Un anno La durata della legislatura Due anni Cinque anni
Chi provvede al compenso dei membri della Commissione? Le p.a. interessate La Presidenza del Consiglio dei Ministri Il Ministero per le riforme e innovazioni nella p.a Parlamento
Chi gestisce le risorse condivise del SPC? Il Ministero dell'Interno Il Consiglio dei Ministri - dipartimento per le riforme e innovazioni nella p.a Il CNIPA Commissione permanente per l'innovazione tecnologica
Chi sono i fornitori qualificati SPC? I fornitori che ottengono la qualificazione SPC Qualunque tipo di fornitore, purché comunichi l'intenzione di svolgere tale attività al CNIPA Agenzie create appositamente dal Governo Agenzie appositamente create dalle Regioni
Quale, tra i seguenti, è uno dei requisiti che devono avere i fornitori qualificati SPC? Licenza ottenuta presso il CNIPA Licenza concessa dalla Commissione permanente per l'innovazioni tecnologica Licenza ottenuta presso il Ministero per lo sviluppo economico Possesso di adeguati requisiti finanziari e patrimoniali
Da chi deve essere presentato al CNIPA il piano di migrazione verso il SPC? Da un'apposita commissione creata con regolamento governativo Da tutte le p.a Dalle amministrazioni aderenti alla Rete unitaria della p.a Dal Ministero cui fanno capo le singole p.a
Quale strumento usano le pa che abbiano l'esigenza di connettività verso l'estero? Utilizzano la rete di connettività delle Nazioni Unite Rete europea delle p.a Rete internazionale delle p.a., interconnessa al SPC Rete comunitaria delle p.a
Quale ente cura la progettazione della Rete internazionale delle pa? Il CNIPA Il CIPE L'Agenzia per l'informatizzazione della p.a Il Ministero per l'innovazione tecnologica
Chi sostiene gli oneri dei collegamenti in ambito internazionale delle pa individuate dal dlgsn39/93? Il CNIPA Il Parlamento Il Ministero per le riforme e innovazioni nella p.a La Presidenza del Consiglio dei Ministri
Chi sostiene gli oneri relativi ai servizi utilizzati dalle pa non individuate dal dlgs n39/93? Il CIPE Le stesse p.a. che utilizzano i servizi Un consorzio creato da tali p.a Il Ministero cui fanno capo le singole p.a
Che valore hanno certificati rilasciati da certificatori già iscritti al momento dell'entrata in vigore del dlgs n82/05? Sono equivalenti a documenti sottoscritti con firma digitale basata su certificati di certificatori accreditati Per avere valore devono essere autenticati da un notaio Non hanno più valore Per avere valore devono essere confermati con un atto scritto del certificatore
Cos'è l'autenticazione informatica? La validazione di dati attribuiti in modo esclusivo ad una p.a La validazione di dati attribuiti in modo esclusivo ad un soggetto L'autenticazione di una firma digitale effettuata dal notaio L'autenticazione effettuata da un notaio mediante mezzi informatici
Cos'è una chiave privata? Una password che la p.a. concede per accedere a determinati servizi Una password detenuta da alcuni funzionari pubblici L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche utilizzato dal soggetto titolare L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche utilizzato dal privato e conosciuto dalla p.a
Cosa si intende per dato a conoscibilità limitata? Il dato la cui conoscibilità è riservata per legge soltanto alla polizia Il dato coperto da segreto d'ufficio Il dato la cui conoscibilità è riservata per legge a specifici soggetti Il dato coperto da segreto di Stato
Cos'è la firma digitale? Un tipo di firma elettronica qualificata basata su un sistema di chiavi crittografiche, una pubblica e una privata Una password mediante cui è possibile accedere a dati riservati della p.a Un tipo di firma elettronica qualificata basata su una chiave crittografica privata Un particolare tipo di firma elettronica qualificata
Cosa si intende per validazione temporale? L'indicazione dell'ora di spedizione di un documento L'attribuzione ad un documento informatico di una data ed un orario non opponibili ai terzi L'attribuzione ad un documento informatico di una data ed un orario opponibili ai terzi Sistemazione cronologica dei provvedimenti di una p.a
È possibile applicare anche ai privati le disposizioni del capo II del dlgsn82/05? Sì No Sì, ma solo con autorizzazione del CNIPA Sì, ma solo con autorizzazione del Ministero per l'innovazione e le tecnologie
L'applicazione del dlgsn82/05 può eludere le disposizioni del dlgsn196/03? No Sì No, salvo deroga del Consiglio dei Ministri Sì, ma solo nei casi strettamente necessari
Le imprese possono richiedere l'uso delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni con le pa? Sì, è un loro diritto No Sì, e lo ottengono con provvedimento del Tribunale No, tranne i casi indicati dalla legge
Dove è pubblicato il Registro informatico degli adempimenti amministrativi per le imprese? Su uno o più siti telematici Sul sito del CNIPA Sulla Gazzetta Ufficiale Sui Bollettini regionali
Quali sono i criteri organizzativi nel processo di informatizzazione? Uguaglianza e non discriminazione Efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione Efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza Efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, semplificazione e partecipazione
Chi provvede alla formazione in campo informatico del personale delle pa? Le p.a Il CNIPA La Scuola superiore della pubblica amministrazione Il Ministero cui fanno capo le singole p.a
Che compito ha la Conferenza permanente per l'innovazione tecnologica? Distribuisce alle p.a. i software da installare Verifica lo stato di attuazione dei programmi in materia di innovazione tecnologica Comunica al Governo le irregolarità commesse dalle p.a Verifica la corretta distribuzione delle risorse stabilite dallo Stato
Chi disciplina il funzionamento della Conferenza permanente per l'innovazione tecnologica? La Conferenza unificata Stato-Regioni Il Presidente della Repubblica Il Ministro dell'interno Il Presidente del Consiglio dei Ministri
Che cos'è la banca dati per la legislazione in materia di pubblico impiego? Una banca dati contenente gli adempimenti per installare nuovi programmi Una banca dati contenente lo stato di attuazione del d. lgs. n. 82/05 Una banca dati contenente la normativa in tale materia Una banca dati contenente la normativa speciale in tale materia
Chi cura l'aggiornamento della banca dati per la legislazione in materia di pubblico impiego? La Presidenza del Consiglio dei Ministri La Conferenza Stato-Regioni Il CNIPA Il Ministero per le riforme e innovazioni nella p.a
Il documento informatico sottoscritto con firma elettronica qualificata o digitale soddisfa il requisito della forma scritta? Con firma elettronica digitale sì; con firma elettronica qualificata no Sì No Con firma elettronica qualificata sì; con firma elettronica digitale no
Che valore ha sul piano probatorio il documento informatico con firma elettronica? È liberamente valutabile in giudizio Vale come un documento con firma autenticata dal notaio Dipende dalla forza giuridica che gli ha attribuito l'autore Vale come un documento con firma autenticata dal notaio solo se emesso dalla p.a
Che valore hanno i documenti informatici con firma digitale contenenti copia di atti pubblici? Non hanno nessuna efficacia giuridica Hanno piena efficacia, ai sensi degli articoli 2714 e 2715 c.c Hanno piena efficacia, se è allegato un riferimento cartaceo Sono liberamente valutabili dal giudice
Che requisito assicura la conformità all'originale di copie su supporto informatico di documenti non unici? Nessun requisito La firma digitale dell'autore La firma digitale del responsabile della conservazione La dichiarazione del responsabile della conservazione
Che requisito assicura la conformità all'originale di copie su supporto informatico di documenti unici? L'autenticazione del notaio L'autenticazione di un funzionario della p.a Dichiarazione di un dirigente della p.a Autocertificazione dell'autore
A quanti soggetti può riferirsi la firma digitale? Anche più soggetti Anche a più soggetti, ma solo nel caso di soci Un solo soggetto Un solo soggetto e i suoi eredi
In che consiste l'autenticazione della firma digitale? Nell'attestazione di un funzionario che la firma è stata apposta dal titolare Nell'attestazione di un dirigente della p.a. che la firma è stata apposta dal titolare Nell'attestazione del pubblico ufficiale che la firma è stata apposta dal titolare o da suo delegato Nell'attestazione del pubblico ufficiale che la firma è stata apposta dal titolare
Quale conseguenza ha l'accertamento dell'assenza dei requisiti per svolgere l'attività di certificatore? Il divieto di prosecuzione dell'attività Il divieto di prosecuzione dell'attività, salvo un'autorizzazione del Tribunale Il divieto di prosecuzione dell'attività, salvo un'autorizzazione della Regione Non ha nessun effetto
Chi è tenuto ad adottare adeguate misure contro la contraffazione dei certificati? La polizia postale Il CNIPA I certificatori Il titolare del certificato
Quali delle seguenti informazioni devono essere contenute necessariamente dal certificato qualificato? Precedenti penali del titolare Paesi in cui si è recato il titolare Dati per la verifica della firma Gruppo sanguigno
Sono contenute nel certificato qualificato le qualifiche specifiche del titolare? Sì, sempre Sì, se il titolare lo richiede Sì, sempre, tranne il caso di qualifiche segrete No, mai
In caso di non tempestiva registrazione della revoca, chi è responsabile dei danni nei confronti di terzi? Il certificatore Il titolare del certificato Non c'è forma di responsabilità Il CNIPA
Chi controlla l'attività dei certificatori? La Guardia di finanza Commissione permanente per l'innovazione tecnologica Il Ministero per le riforme e innovazioni nella p.a Il CNIPA
Chi assicura la data e l'ora di rilascio dei certificati elettronici? Il titolare mediante autocertificazione Il notaio Il CNIPA Il certificatore
Nel fascicolo informatico del procedimento deve essere indicato il responsabile del procedimento? Sì, tranne nei procedimenti meno importanti Sì, sempre No Solo se si tratta di procedimenti per l'assegnazione di appalti
È possibile svolgere la conferenza dei servizi avvalendosi di strumenti informatici? Sì, previo accordo tra le p.a. coinvolte No, mai Sì, se si tratta di p.a. centrali No, tranne casi di particolare urgenza
Come avvengono le comunicazioni tra pa che necessitano di una ricevuta di invio e di ritorno? Sempre con raccomandata A/R Qualsiasi tipo di comunicazione cartacea Con la posta elettronica certificata La posta elettronica semplice
Quando gli addetti alla trasmissione per via telematica possono prendere cognizione della corrispondenza telematica? Sempre Mai, tranne il caso di informazioni destinate ad essere rese pubbliche Solo se autorizzati dalla polizia postale Sempre, tranne il caso di informazioni coperte dal segreto d'ufficio
Dove deve essere pubblicato l'elenco dei bandi di gara e di concorso ai sensi del dlgs n82/05? Sui siti delle p.a Solo sulla Gazzetta Ufficiale Solo sulla Gazzetta Ufficiale o sul Bollettino regionale Su un quotidiano a diffusione nazionale o regionale
Chi garantisce la conformità delle informazioni contenute sui siti con quelle contenute nei provvedimenti originali? Le p.a I Ministeri La polizia postale Il CNIPA
Le iniziative normative del Governo possono essere pubblicate su sito telematico? Sì No No, possono essere pubblicati solo sulla Gazzetta Ufficiale No, tranne che si tratti di materia costituzionale
Le pa possono stipulare tra loro convenzioni per fruire dati informatici di cui siano titolari? Sì, ma bisogna avere un'autorizzazione ministeriale No, tranne una deroga ministeriale Sì No
Presso quale ente è istituito il Repertorio nazionale dei dati territoriali? Il CNIPA La Presidenza del Consiglio dei Ministri I comuni I comuni, le province e le città metropolitane
In quale categoria rientra la base dei dati catastali? Dati territoriali di interesse comunale Dati territoriali di interesse regionale Dati territoriali di interesse locale Dati territoriali di interesse nazionale
Dove possono essere conservati i pubblici registri immobiliari formati su supporti informatici? Anche in luogo diverso dall'Ufficio territoriale competente Solo nell'Ufficio territoriale competente I registri devono essere conservati necessariamente su cartaceo Nelle sedi di comuni e province
A carico di chi è l'onere economico di produzione della carta nazionale dei servizi? Del CNIPA Della Presidenza del Consiglio dei Ministri Delle singole p.a. che la emettono Del Ministero cui fa capo la singola p.a
Se una pa esclude il riuso di applicazioni rese note dal CNIPA, deve dare motivazione? Sì, sempre No Sì, ma solo se il programma è utilizzato dalla maggior parte delle p.a Sì, ma solo se il CNIPA la chiede espressamente
Cos'è l'interoperabilità di base? I servizi per lo scambio di documenti informatici fra le p.a I servizi per lo scambio di atti fra p.a. e i cittadini I servizi per lo scambio di documenti informatici fra le p.a. e fra queste e i cittadini La comproprietà di un programma
Chi sostiene i costi delle infrastrutture condivise a decorrere dalla data di approvazione dei contratti quadro? Il CNIPA La Presidenza del Consiglio dei Ministri La Commissione per l'innovazione tecnologica Le commissioni parlamentari che si occupano di tale settore
Ai sensi dell'art43 DPR 445/2000, l'acquisizione d'ufficio di documenti da parte dell'amministrazione procedente come può avvenire? Solamente per via telematica Anche per fax Per contatto diretto Anche per fax e per via telematica
Ai sensi dell'art34 DPR 445/2000, la legalizzazione delle fotografie prescritte per il rilascio dei documenti personali è soggetta all'obbligo del pagamento dell'imposta di bollo? Sì, qualora la legalizzazione avvenga su richiesta di terzi No Si No, salvo i casi previsti dal medesimo art.34
Ai sensi del DPR 445/2000, il porto d'armi è equipollente alla carta d'identità? Sì Salvo le eccezioni di legge Se la prefettura non ha disposto diversamente Mai
Ai sensi dell'art62 DPR 445/2000, chi vigila e dispone per la corretta esecuzione delle operazioni di salvataggio dei dati su supporto informatico rimovibile? Il responsabile per la tenuta del sistema di gestione informatica dei documenti Il dirigente responsabile per la tenuta del sistema di gestione informatica dei documenti Il funzionario responsabile per la tenuta del sistema di gestione cartaceo dei documenti L'ufficio responsabile per la tenuta del sistema di gestione informatica e di protocollo dei documenti
In quali casi il documento d'identità può essere sostituito dal documento di riconoscimento equipollente? Sempre Quando nel DPR 445/2000 è richiesto un documento di identità A discrezione della P.A Previo parere del dirigente dell'ufficio
Le disposizioni del DPR 445/2000 si applicano anche ai comitati aventi sede legale in Italia? No Sì Sì, salvo diversa previsione di legge Soltanto qualora legalmente riconosciuti
Da chi può essere raccolta la dichiarazione di chi non sa o non può firmare? Dal pubblico ufficiale Soltanto dalla polizia Dai parenti entro il secondo grado Dal responsabile del procedimento
Ai sensi dell'art44 DPR 445/2000, per quali procedimenti sono richiesti gli estratti degli atti di stato civile? Per i procedimenti di separazione e divorzio Esclusivamente per i procedimenti che riguardano il cambiamento di stato civile Per i procedimenti individuati dall'amministrazione procedente Per i procedimenti di secondo grado
La cittadinanza attestata in documenti di identità o di riconoscimento può essere comprovata mediante esibizione del documento stesso? No, salvo si tratti di minori No Sì, compatibilmente ad esigenze di ordine pubblico Sì
La domanda di concordato preventivo può essere comprovata con dichiarazione sostitutiva? Sì, salvo quanto previsto dal D.P.R. 445/2000 No Sì No, solo la dichiarazione di fallimento può essere comprovata
Come avvengono i controlli riguardanti dichiarazioni sostitutive di certificazione? Consultando gli archivi dell'amministrazione procedente Consultando gli archivi della amministrazione coinvolta Consultando gli archivi dell'amministrazione centrale Consultando gli archivi dell'amministrazione certificante
Che cosa costituisce altresì violazione dei doveri d'ufficio, ai sensi del DPR 445/2000? Il rifiuto da parte del dipendente di attestare qualità, stati personali e fatti mediante l'esibizione di un qualunque documento di riconoscimento Il rifiuto da parte del dipendente addetto di accettare l'attestazione di stati, qualità personali e fatti mediante l'esibizione di un documento di riconoscimento Il rifiuto da parte del dirigente di accettare l'attestazione di fatti, stati e qualità mediante l'esibizione di un documento di riconoscimento Il rifiuto da parte del dipendente addetto di accertare l'attestazione di qualità personali e fatti mediante l'esibizione di un valido documento di riconoscimento
Gli interessati hanno l'obbligo di utilizzare i moduli che le amministrazioni predispongono per la redazione delle dichiarazioni sostitutive? No, hanno una facoltà Sì Sì, salvo alcune eccezioni contenute nel DPR 445/2000 No, hanno un dovere
Che validità ha il certificato di idoneità alla pratica non agonistica di attività sportive che rilascia il medico di base? Copre ogni semestre Illimitata Copre l'intero anno scolastico Copre ogni quadrimestre
Quali delle seguenti amministrazioni dello Stato provvedono alla gestione informatica dei documenti presso gli uffici di registrazione di protocollo? Quelle centrali Quelle periferiche Nessuna delle precedenti ipotesi Quelle indipendenti
Presso quali delle seguenti strutture le amministrazioni dello Stato provvedono alla gestione informatica dei documenti? Unità organizzative responsabili, aree organizzative omogenee, filiali Micro-aree, macro-aree, sedi distaccate Tutte le ipotesi Direzioni generali, grandi ripartizioni che corrispondono alle Amministrazioni, dipartimenti, uffici centrali di bilancio
Quali dei seguenti documenti sono oggetto di registrazione obbligatoria? I passaporti, i brevetti, gli attestati conseguiti, le licenze Nessuna delle precedenti ipotesi I registri di contabilità e tutti i documenti informatici I documenti ricevuti e spediti dall'amministrazione e tutti i documenti informatici
Quali dei seguenti documenti non sono soggetti a registrazione obbligatoria? I registri di contabilità e tutti i documenti informatici I documenti oggetto di registrazione particolare da parte dell'amministrazione I passaporti, i brevetti, gli attestati conseguiti, le licenze Tutte le ipotesi
Che cosa consente la segnatura di protocollo di cui all'art55 DPR 445/2000? Di valutare la produttività dell'unità organizzativa Di individuare ciascun documento in modo inequivocabile Di individuare il nome e cognome del responsabile del procedimento Di verificare la correttezza dell'azione amministrativa
Chi determina i criteri tecnici ed organizzativi per l'accesso ai documenti del sistema di gestione informatica dei documenti? Le amministrazioni centrali Le pubbliche amministrazioni autonomamente, sulla base delle indicazioni fornite dall'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione Le amministrazioni procedenti Le amministrazioni indipendenti
Cosa va riportato sul registro di emergenza nell'ipotesi di non funzionamento del sistema? Nessuna delle precedenti ipotesi La causa e l'ora dell'interruzione La causa e l'ora del ripristino La causa, la data, l'ora dell'inizio dell'interruzione e del ripristino
Cosa deve consentire il sistema per la gestione dei flussi documentali? Tutte le ipotesi Il reperimento del nominativo del titolare del trattamento Il rapido reperimento delle informazioni riguardanti i fascicoli, il procedimento ed il relativo responsabile L'economicità della gestione delle risorse
Chi è preposto al servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi? Un informatico Tutte le ipotesi Un funzionario dell'Area C Un dirigente ovvero un funzionario in possesso di idonei requisiti professionali
Entro quale termine la mancata risposta alle richieste di controllo sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive costituisce violazione dei doveri di ufficio? Entro quindici giorni Entro due mesi Entro trenta giorni Entro 45 giorni
La richiesta e la produzione, da parte rispettivamente degli ufficiali dello stato civile e del direttore sanitario, del certificato di assistenza al parto ai fini dell'atto di nascita cosa costituisce? Violazione dei doveri di ufficio Abuso di ufficio Eccesso di potere Interferenze illecite nella vita privata
L'appartenenza a Ordini professionali può essere comprovata con dichiarazione sostitutiva di certificazione? No, salvo che l'Ordine di appartenenza vi consenta Sì Sì, ma non quella ai Collegi No
Il possesso della partita IVA può essere comprovato con dichiarazione sostitutiva? Sì, qualora l'interessato sia cittadino italiano No Sì No, salvo per alcune categorie di professionisti
Il titolo di aggiornamento e di qualificazione tecnica può essere comprovato con dichiarazione sostitutiva? Il titolo di aggiornamento sì, quello di qualificazione tecnica no Solo su conforme parere del dirigente dell'ufficio No Sì
Il DPR 445/2000 prevede e disciplina la Carta Nazionale dei Servizi? Si No, la relativa disposizione è stata abrogata Ne rimanda l'istituzione ad un regolamento attuativo No, non l'ha mai prevista
Qual è il presupposto per attivare il procedimento di rilascio del duplicato di documenti? La denuncia all'autorità di Polizia Giudiziaria La querela all'autorità di Polizia Giudiziaria L'esposto all'autorità di Polizia Penitenziaria La richiesta trasmessa in forma elettronica
Ai sensi del DLgs 82/2005 cosa si intende per dato pubblico? Il dato conoscibile da chiunque Il dato conoscibile dai terzi controinteressati Il dato opponibile a chiunque Il dato opponibile ai terzi controinteressati
Secondo il DLgs 82/2005 cosa si intende per chiave pubblica? Elemento della coppia di chiavi asimmetriche destinato ad essere reso pubblico Elemento della coppia di chiavi previste dal D.P.R. 445/2000 Elemento della coppia di chiavi simmetriche destinato ad essere reso pubblico Elemento della coppia di chiavi destinato ad essere reso pubblico
Il DLgs 82/2005 cosa intende per originali non unici? Documenti per i quali sia possibile risalire al loro contenuto attraverso altre scritture di cui sia obbligatoria la conservazione Attestati per i quali sia possibile risalire al loro contenuto attraverso altre scritture di cui sia obbligatoria la conservazione Ogni rappresentazione per la quale sia possibile risalire al loro contenuto attraverso altre scritture di cui sia obbligatoria la conservazione Documenti per i quali sia possibile risalire al loro contenuto attraverso altre scritture di cui sia obbligatoria o facoltativa la conservazione
Ai fini del Codice dell'Amministrazione Digitale cosa si intende per alfabetizzazione? Processo di divulgazione dell'uso delle tecnologie informatiche nei rapporti con la P.A Processo di inizializzazione informatico Processo di digitalizzazione Processo di update informatico nei rapporti con la P.A
Ai fini del Codice dell'Amministrazione Digitale, gli enti pubblici non economici nazionali sono PA centrali? No, solo gli enti pubblici economici nazionali sono P.A. centrali No No, è il DPR 445/2000 che definisce le P.A.centrali Si
Entro quale termine le PA centrali trasmettono al Ministro delegato per la funzione pubblica e al Ministro delegato per l'innovazione e le tecnologie la relazione informativa? Entro il 1 giugno di ciascun anno Entro il 31 maggio di ciascun anno Entro il 31 dicembre di ciascun anno Entro il 1 gennaio di ciascun anno
Ai fini del Codice dell'Amministrazione Digitale cosa si intende per fruibilità di un dato? Possibilità di accedere agli atti amministrativi della P.A .possibilità di utilizzare un dato anche trasferendolo nei sistemi informativi automatizzati di un'altra P.A Disponibilità ad utilizzare i dati giuridicamente rilevanti Disponibilità ad estrarre copia degli atti amministrativi in possesso della P.A
Ai sensi del DLgs 82/2005 chi è il certificatore? L'incaricato di un pubblico servizio abilitato Il pubblico impiegato o l'incaricato di un pubblico servizio abilitato Il pubblico impiegato che presta servizi di certificazione Il soggetto che presta servizi di certificazione
Ai sensi del DLgs 82/2005 cosa si intende per certificato qualificato? Certificato elettronico conforme ai requisiti di cui alla direttiva 1999/93/CE Certificato o attestato elettronico conforme ai requisiti di cui alla direttiva 2000/97/CE Certificato elettronico qualificato conforme ai requisiti di cui alla direttiva 2000/97/CE Attestato elettronico qualificato conforme ai requisiti di cui alla direttiva 1999/93/CE
Quale delle seguenti definizioni corrisponde alla nozione di certificato elettronico? Patentino elettronico Attestato elettronico Diploma elettronico qualificato Documento elettronico qualificato
Lo Stato promuove iniziative volte a favorire l'alfabetizzazione informatica dei cittadini con particolare riguardo a quali delle seguenti categorie? Minori di 18 anni Studenti universitari Ordini professionali Soggetti a rischio di esclusione
Ai fini del codice dell'Amministrazione digitale chi è il titolare? Chiunque abbia interesse ad accedere ai dispositivi per la creazione della firma elettronica La persona fisica cui è attribuita la firma elettronica e che ha accesso ai dispositivi per la creazione della firma elettronica Chiunque abbia interesse per la tutela di una situazione giuridicamente rilevante La persona fisica e giuridica cui è attribuita la firma elettronica
Secondo il Codice dell'Amministrazione Digitale lo Sportello per le attività produttive in quali dei seguenti modi eroga i propri servizi verso l'utenza? In via telematica Anche in via telematica Su istanza dell'interessato D'ufficio e su istanza dell'interessato
Chi promuove l'attuazione delle disposizioni del Codice dell'Amministrazione digitale? Gli organi di governo nell'esercizio delle funzioni di indirizzo politico Gli organi di indirizzo politico nell'esercizio delle loro funzioni Gli organi consultivi a ciò preposti Nessuna della precedenti ipotesi
Chi promuove la realizzazione e l'utilizzo di reti telematiche? Lo Stato Lo Stato e gli Enti locali La Conferenza permanente La P.A
Ai fini di una migliore efficienza dello sportello unico, chi individua uno o più modelli tecnico-organizzativi di riferimento? Lo Stato di intesa con la Conferenza unificata Lo Stato La Conferenza unificata Il Presidente del Consiglio dei Ministri di intesa con la Conferenza unificata
In che modo viene istituita la Commissione permanente per l'innovazione tecnologica nelle regioni e negli Enti locali? Senza nuovi o maggiori oneri Con nuovi ed eventuali maggiori oneri Senza maggiori oneri Senza nuovi oneri
Chi definisce la composizione e le specifiche competenze della Commissione permanente per l'innovazione tecnologica? La Conferenza permanente La Conferenza unificata La Conferenza permanente in seduta straordinaria La Conferenza di servizi decisoria
Chi promuove l'informazione circa le iniziative per la diffusione di nuove tecnologie? Il Ministro per l'informazione nella P.A Il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro delegato per l'innovazione e le tecnologie Nessuna delle precedenti ipotesi Il Capo dello Stato
Chi è competente a riferire dello stato di attuazione del Codice dell'Amministrazione digitale? Il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro delegato per l'innovazione e le tecnologie Il Ministro per l'informazione nella P.A Il Ministro Delegato per l'informazione nella P.A Il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro delegato per l'informazione nella P.A
Con quale cadenza va riferito dello stato di attuazione del Codice? Annualmente Ogni semestre Ogni due mesi Ogni 3 mesi
A chi va riferito dello stato di attuazione del Codice? Al Ministro per l'innovazione tecnologica Al Parlamento Al Capo dello Stato Al Governo
Ciascun Ministero istituisce un unico centro di competenza, salva la facoltà di istituire un proprio centro da parte di quali dei seguenti organismi? Le Amministrazioni indipendenti Le agenzie I Comuni I centri elettronici di documentazione
Il Capo dipartimento per l'innovazione e le tecnologie fa parte della Conferenza permanente per l'innovazione tecnologica? Si No Sì, ma solo quando la Conferenza si riunisce in seduta straordinaria No, è il dirigente dell'ufficio che fa parte della Conferenza
In base a quale trattamento economico opera la Conferenza permanente per l'innovazione tecnologica? Senza rimborsi spese o compensi Dietro corrispettivo A titolo gratuito Senza indennità di amministrazione
Chi deve applicare procedure e metodi amministrativi e di gestione adeguati e conformi a tecniche consolidate? Le P.A. e i certificatori I certificatori Le P.A I Pubblici Ufficiali
In quali delle seguenti ipotesi il documento informatico da chiunque formato può ritenersi valido e rilevante a tutti gli effetti di legge? Se conforme alle disposizioni del Codice dell'Amministrazione Digitale e alle regole tecniche ivi previste Se conforme alle regole tecniche previste nel Codice dell'Amministrazione Digitale Se conforme alle disposizioni del DPR 445/2000 e del Codice dell'Amministrazione Digitale Se conforme alle disposizioni del Codice dell'Amministrazione Digitale
Quante volte può essere sospeso il termine entro il quale viene comunicato all'interessato il provvedimento di diniego della domanda di accreditamento? Una sola volta entro 60 gg dalla data di presentazione della domanda Una sola volta entro 30 gg dalla data di presentazione della domanda Due volte entro 30 gg dalla presentazione della domanda Due volte entro 60 gg dalla data di presentazione della domanda
Per quali delle seguenti ragioni può essere sospeso il termine per comunicare all'interessato il diniego della domanda di accreditamento? Per acquisire il parere del CNIPA e la documentazione integrativa Per acquisire il parere del Ministro per l'innovazione tecnologica e la documentazione integrativa Per acquisire documentazione integrativa Per acquisire la documentazione comprovante il possesso dei requisiti
La commissione di coordinamento del sistema pubblico di connettività quante volte si riunisce? 4 volte all'anno 10 volte all'anno 5 volte all'anno 8 volte all'anno
A quale dei seguenti istituti è possibile ricondurre il sistema di chiavi crittografiche? Alla firma digitale Al sistema della coppia di chiavi asimmetriche Alla firma elettronica qualificata Nessuna delle precedenti ipotesi
Ai sensi del Codice dell'Amministrazione Digitale le istituzioni educative sono una PA centrale? Sì, salvo sia diversamente stabilito Sì No No, sono P.A. periferiche
Il regolamento della Commissione di coordinamento del sistema pubblico di connettività in che modo approva il proprio regolamento? A maggioranza semplice dei suoi membri A maggioranza semplice o qualificata dei suoi membri A maggioranza qualificata dei suoi membri A maggioranza assoluta
Entro quale termine dal suo insediamento la Commissione di coordinamento del sistema pubblico di connettività approva il proprio regolamento interno? Entro 4 mesi Entro 1 mese Entro 3 mesi Entro 2 mesi
Quali dei seguenti soggetti assicurano la disponibilità, la conservazione e l'accesso dell'informazione in forma digitale? Lo Stato, le Regioni e le P.A Gli Enti Locali Lo Stato, le Regioni e le autonomie locali Le P.A
I certificatori prima dell'inizio dell'attività cosa devono comunicare? Una attestazione comprovante il possesso dei requisiti al CNIPA Una dichiarazione di inizio attività al CNIPA Una dichiarazione comprovante il possesso dei requisiti ai sensi del DPR 445/2000 Nessuna delle precedenti ipotesi
Entro quale termine dalla data di entrata in vigore del Codice dell'Amministrazione digitale sono adottate le regole tecniche per il funzionamento del sistema pubblico di connettività? Entro 9 mesi Entro 1 anno Entro 6 mesi Entro 3 mesi
Sul certificato elettronico qualificato si può riportare uno pseudonimo? No, salvo diversa disposizione Sì, salvo diversa disposizione Sì No
In quali dei seguenti rapporti il certificatore può qualificarsi come tale? Nei rapporti con i cittadini e le P.A Nei rapporti commerciali e con le P.A Nei rapporti con le P.A Nei rapporti commerciali
Il CNIPA in che modo procede ad effettuare controlli? Su segnalazione motivata D'ufficio e su segnalazione motivata D'ufficio D'ufficio e su segnalazione anche non necessariamente motivata
Ai sensi del Codice dell'Amministrazione Digitale, chi stabilisce i requisiti che deve possedere il certificatore? Nessuna delle precedenti ipotesi La Commissione Europea Gli Stati membri della U.E Il Parlamento ed il Consiglio Europeo
Che tipo di giurisdizione esercita il giudice competente per la risoluzione delle controversie in materia di amministrazione digitale? Di merito Di merito e di legittimità Di legittimità Esclusiva
Il DPR n 445/2000 cosa intende per registro di emergenza? Un archivio di emergenza a registrazione manuale Un protocollo di emergenza a registrazione elettronica Un registro di emergenza elettronico o manuale Un protocollo di emergenza a registrazione manuale
Secondo il DPR n 445/2000, chi può accedere, ricorrendone i presupposti, ai dati, documenti e informazioni del sistema informatico di una Pubblica Amministrazione? Utenti esterni dotati di una password Utenti interni e utenti esterni dotati di una password Utenti appartenenti all'Amministrazione dotati di una password Utenti esterni e utenti appartenenti all'Amministrazione
È possibile formare documenti su supporti promiscui? No, salvo diversa disposizione No Sì, salvo diversa disposizione Sì
Quale delle seguenti ipotesi costituisce impedimento temporaneo alla possibilità di rendere una dichiarazione? Ragioni connesse allo stato di salute Inabilitazione Interdizione dai pubblici uffici Dichiarazione di fallimento
Cosa deve garantire il sistema di gestione informatica dei documenti? La connessione tra le reti di comunicazione e le risorse di calcolo La sicurezza e l'integrità del sistema L'insieme delle risorse di calcolo e degli apparati L'organizzazione anagrafica e la classificazione d'archivio
L'operazione di segnatura di protocollo quando va effettuata? Successivamente all'operazione di registrazione di protocollo Entro 24 ore dall'operazione di registrazione di protocollo Contemporaneamente all'operazione di registrazione di protocollo Entro 6 mesi dall'operazione di registrazione di protocollo
Salvo quanto previsto negli artt 32 e 33 del DPR 445/2000 quali dei seguenti atti non sono soggetti a legalizzazione di firma? Tutti gli atti sono soggetti a legalizzazione di firma Gli atti e gli estratti rilasciati dai pubblici ufficiali Gli atti, i certificati e gli estratti rilasciati dai pubblici funzionari Gli atti, i certificati, le copie e gli estratti rilasciati dai pubblici funzionari o pubblici ufficiali
Agli atti e i documenti formati all'estero redatti in lingua straniera e da valere nello Stato italiano cosa è necessario allegare? Una traduzione in lingua italiana o inglese Una traduzione in lingua italiana certificata conforme al testo straniero dalla competente rappresentanza diplomatica o consolare, più 2 copie della traduzione Una traduzione in lingua italiana certificata conforme al testo straniero dalla competente rappresentanza diplomatica o consolare, ovvero da un traduttore ufficiale Una traduzione in lingua italiana eseguita da un traduttore ufficiale
In cosa consiste l'autenticazione di sottoscrizione? Nell'attestazione da parte del pubblico ufficiale che la sottoscrizione è conforme all'originale Nell'attestazione da parte del pubblico ufficiale che la firma proviene dall'interessato Nell'attestazione da parte del pubblico ufficiale che la sottoscrizione è stata apposta in sua presenza Nell'attestazione da parte del pubblico funzionario che la firma è stata legalizzata
Con quali modalità l'Amministrazione procedente acquisisce informazioni relative a stati, qualità personali e fatti? Con l'esibizione da parte dell'interessato e di un suo prossimo congiunto di un documento di identità Con l'esibizione da parte dell'interessato di un documento di identità o di riconoscimento in corso di validità Con l'esibizione da parte dell'interessato di un documento di identità Nessuna delle precedenti ipotesi
Il sistema di gestione informatica dei documenti include il sistema per la gestione dei flussi documentali? No, è il sistema per la gestione dei flussi documentali che include il sistema di gestione informatica dei documenti Sì No, la gestione dei flussi documentali può essere ricavata dall'apposito sito internet Il sistema di gestione informatica dei documenti ed il sistema per la gestione dei flussi documentali sono la stessa cosa
In che modo l'Amministrazione procedente provvede alla registrazione delle informazioni relative a stati, qualità personali e fatti contenute in un documento di identità o di riconoscimento? Attraverso l'acquisizione della copia fotostatica non autenticata del documento stesso Attraverso la procedura di accreditamento Attraverso la procedura di acquisizione c.d. qualificata Attraverso la procedura di accertamento preventivo
Ai sensi del DPR 445/2000 chi sono le amministrazione procedenti? Le Amministrazioni, i pubblici ufficiali ed i pubblici funzionari Le Amministrazioni e, nei rapporti con l'utenza, i gestori di pubblici servizi Le amministrazioni certificanti I gestori dei servizi pubblici essenziali
Qual è il testo unico fondamentale che regola la tenuta degli archivi correnti e di deposito delle pubbliche amministrazioni? Il DPR 445 del 2000 Il T.U.L.P.S Il Codice De Lise Il Codice dell'Amministrazione digitale
Ai sensi dell'art 1, comma 1, lett n), del DPR n 445/2000, cosa si intende per firma digitale? Il risultato delle attività di assegnazione e reperimento della firma del titolare Il risultato della validazione basata su un sistema di chiavi asimmetriche a coppia La firma basata su un sistema di chiavi biometriche Il risultato della procedura informatica basata su un sistema simmetrico a coppia
Le firme sugli atti e documenti formati nello Stato e da valere nello Stato, rilasciati da una rappresentanza diplomatica o consolare estera residente nello Stato, da chi sono legalizzate? Dal Presidente della Repubblica Dalla Prefettura Dal Consiglio dei Ministri Dal Ministero degli Esteri
Quando l'imposta di bollo non è dovuta? Quando per le leggi vigenti sia esente da bollo l'atto sostituito ovvero quello nel quale è apposta la firma da legalizzare Quando l'atto sostituito o la firma da legalizzare riguarda minori o incapaci Quando l'atto sostituito o la firma da legalizzare riguarda una persona il cui reddito è inferiore alla pensione sociale È sempre dovuta
Ai sensi dell'art 1, comma 1, lett n), del DPR n 445/2000, da chi sono utilizzate le chiavi della firma digitale? Entrambe sono utilizzate dal destinatario La chiave privata dal sottoscrittore e la chiave pubblica dalle aree organizzative omogenee Entrambe sono utilizzate dal sottoscrittore La chiave privata dal sottoscrittore e la chiave pubblica dal destinatario
Ai sensi del DPR n 445/2000, è previsto un archivio storico? Sì L'archivio storico e l'archivio di deposito sono la stessa cosa No, è il Codice dell'Amministrazione digitale che lo prevede No, è previsto solo un archivio di deposito
La dichiarazione resa nell'interesse proprio del dichiarante può riguardare anche stati, qualità personali e fatti relativi ad altri soggetti? Sì, purché si tratti di prossimi congiunti Mai Sì, purché egli ne abbia diretta conoscenza No, salvi alcuni casi tassativamente previsti dal DPR 445/2000
Che validità temporale hanno le dichiarazioni sostitutive? Hanno la stessa validità temporale degli atti che sostituiscono Hanno una validità temporale inferiore a quella degli atti che sostituiscono Hanno una validità temporale superiore a quella degli atti che sostituiscono Hanno una validità temporale limitata al procedimento amministrativo cui ineriscono
È possibile contenere in un unico documento le certificazioni rilasciabili da uno stesso ufficio in ordine a stati, qualità personali e fatti, concernenti la stessa persona? Sì, ma solo se l'interessato ha superato il 55° anno di età Sì, è possibile Sì, ma solo in ordine ai fatti concernenti la stessa persona No, è necessario procedere distintamente
Chi è preposto al servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi? Un dirigente ovvero un funzionario Un quadro Il responsabile del procedimento Un istruttore amministrativo
Gli estratti degli atti dello stato civile ove formati o tenuti dagli uffici dello stato civile in Italia o dalle Autorità consolari italiane all'estero con quali modalità vengono acquisiti? Su istanza del Ministero degli Esteri Su istanza del pubblico ministero Su istanza dell'interessato D'ufficio
Quali dei seguenti compiti svolge il servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi? Detta regole tecniche e criteri per la gestione dei flussi documentali Effettua idonei controlli, anche a campione, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive Vigila sull'osservanza delle disposizioni del DPR 445/2000 Nessuna delle precedenti ipotesi
Le dichiarazioni sostitutive di cui agli artt 46 e 47 del DPR 445/2000 sono esenti da imposta di bollo? No Sì No, salvo quelle presentate da minori e incapaci Sì, eccetto le dichiarazioni sostitutive del godimento dei diritti civili e politici
I titoli di abilitazione rilasciati al termine di corsi di formazione o di procedimenti autorizzatori all'esercizio di determinate attività, come vengono denominati? Autorizzazione ad esercitare Attestato Diploma o patentino Licenza
Cosa si intende per documento informatico? La rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti La rappresentazione informatica del contenuto di atti, le cui modalità di trasmissione sono disciplinate dal DPR 445/2000 La rappresentazione informatica munita di fotografia rilasciata da una Pubblica Amministrazione italiana La rappresentazione informatica sottoscritta dall'interessato concernente stati e qualità personali di un soggetto
Che validità hanno i certificati rilasciati dalle Pubbliche Amministrazioni attestanti qualità, stati personali e fatti non soggetti a modificazione? Illimitata Semestrale Annuale Quinquennale
I certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformità CE, di marchi o brevetti possono essere sostituiti da altro documento? Solo i certificati di marchi e brevetti possono essere sostituiti No, salva diverse disposizioni della normativa di settore Sì No
I moduli predisposti dalle Amministrazioni necessari per la redazione delle dichiarazioni sostitutive quale richiami devono contenere? Alle sanzioni civili, penali e amministrative previste dalle Leggi dello Stato Italiano Alle sanzioni penali per l'ipotesi di dichiarazioni mendaci e la falsità in atti nonché l'autorizzazione al trattamento dei dati personali Alle sanzioni penali per l'ipotesi di dichiarazioni mendaci e la falsità in atti L'autorizzazione al trattamento dei dati personali
I documenti che chiunque trasmette ad una Pubblica Amministrazione tramite fax o altro mezzo idoneo ad accertarne la fonte di provenienza che regime hanno? Soddisfano il requisito della forma scritta e la loro trasmissione deve essere seguita da quella del documento originale Soddisfano il requisito della forma scritta e la loro trasmissione non deve essere seguita da quella del documento originale Hanno le stesso regime degli accordi conclusi al di fuori dei locali commerciali Hanno lo stesso regime degli accordi amministrativi
Secondo i casi, cosa deve riportare la procedura di annullamento delle informazioni non modificabili di cui all'art 53 del DPR n445/2000? La data, l'identificativo dell'operatore e gli estremi del provvedimento di autorizzazione Nessuna delle precedenti ipotesi Una dicitura, un segno in posizione sempre visibile e tale, da consentire la lettura di tutte le informazioni originarie Tutti gli elementi che consentono la lettura delle informazioni originarie, la data, l'identificativo dell'operatore e gli estremi del provvedimento di autorizzazione
Quali dei seguenti stati, qualità personali e fatti, sono comprovati con dichiarazioni sottoscritte dall'interessato e prodotte in sostituzione delle normali certificazioni? Residenza, cittadinanza, esami sostenuti, stato di disoccupazione, stato di famiglia, data e luogo di nascita Nessuna delle precedenti ipotesi Stato di salute, attività agonistiche esercitate, religione professata, preferenza per un partito Il DNA, interventi di chirurgia, il possesso della chiave biometrica
I certificati rilasciati dalle PA diversi da quelli attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazione che validità hanno? Illimitata Di 1 anno dalla data del rilascio se disposizioni di legge o regolamentari non prevedono una validità superiore Di 6 mesi dalla data del rilascio se disposizioni di legge o regolamentari non prevedono una validità superiore Di cinque anni dalla data del rilascio
L'iscrizione presso associazioni o formazioni sociali può essere comprovata con dichiarazione sostitutiva? Solo l'iscrizione presso i comitati può essere comprovata con dichiarazione sostitutiva No Sì, per qualsiasi tipo di associazione o formazione sociale Sì, salvo alcune eccezioni
Ai sensi dell'art 62 del DPR n 445/2000, di quale operazione hanno bisogno, con cadenza almeno quinquennale, le informazioni del protocollo informatico? Della riproduzione su nuovi supporti informatici Della configurazione Della scansione Della Inizializzazione
Chi è competente a legalizzare le firme dei capi delle scuole parificate o legalmente riconosciute sui diplomi originali o sui certificati di studio da prodursi ad uffici pubblici fuori della provincia in cui ha sede la scuola? Il Preside della scuola Il difensore civico Il Provveditore agli studi Il Ministro della Pubblica Istruzione
Per agevolare l'acquisizione d'ufficio di informazioni e dati su stati, qualità personali, etc le Amministrazioni certificanti cosa devono consentire alle Amministrazioni procedenti? La consultazione per via telematica dei loro archivi informatici limitatamente alle ore di ufficio La consultazione per via telematica dei loro archivi informatici, nel rispetto della riservatezza dei dati personali e senza oneri La consultazione per via telematica dei loro archivi informatici, nel rispetto della riservatezza, ma anche fuori dell'orario d'ufficio La consultazione per via telematica dei loro archivi informatici, nel rispetto della riservatezza e previo pagamento dell'imposta di bollo
Ai sensi dell'art 61 del DPR n 445/ 2000, in quale ambito le Amministrazioni istituiscono il servizio per la gestione informatica dei documenti, dei flussi documentali e degli archivi? Nelle unità organizzative responsabili In ogni provincia In ogni Comune In ciascuna delle grandi aree organizzative omogenee
È possibile comprovare stati, qualità personali e fatti contenuti in documento di identità non in corso di validità? No Sì, mediante esibizione del documento stesso e alla presenza di 4 testimoni anche se non muniti di documento di riconoscimento Sì, mediante esibizione del documento stesso Sì, mediante esibizione del documento stesso e purché l'interessato dichiari che i dati in esso contenuti non hanno subito variazioni dalla data del rilascio
Cosa sono le aree organizzative omogenee, di cui all'art 50, comma 4, del DPR n 445/2000? Micro-aree interne alle Amministrazioni certificanti Macro-aree interne alle Amministrazioni procedenti Unità organizzative responsabili costituite da tre componenti Uffici da considerare ai fini della gestione unica e coordinata dei documenti che le Amministrazioni individuano nell'ambito del proprio ordinamento
In quali dei seguenti casi, il responsabile per la tenuta del protocollo può autorizzare l'uso del registro di emergenza per periodi successivi di non più di una settimana? Nessuna delle precedenti ipotesi Qualora l'impossibilità di utilizzare la procedura informatica si prolunghi oltre 24 ore, per cause di eccezionale gravità Qualora il responsabile per la tenuta del protocollo abbia ricevuto una autorizzazione da parte del Ministero delle Comunicazioni Qualora la procedura informatica non sia utilizzabile a causa dell'interferenza con altre reti di connessione
In materia di aggiornamenti del sistema, le Pubbliche Amministrazioni cosa devono assicurare? Il pieno recupero e la riutilizzazione delle informazioni acquisite con le versioni precedenti L'esistenza di aggiornamenti automatici pianificati L'efficienza, l'efficacia e l'economicità delle nuove versioni del sistema Nessuna delle precedenti ipotesi
Chi autorizza le operazioni di annullamento di cui all'art54 del DPR 445/ 2000? Il servizio per la gestione informatica dei documenti, dei flussi documentali e degli archivi Il responsabile del procedimento L'area organizzativa omogenea L'autorità per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione
È possibile apportare variazioni al testo di atti pubblici? Sì, salvo diversa disposizione Sì No No, salvo diversa disposizione
In quali casi il responsabile del procedimento può autenticare la copia di atti e documenti? In nessun caso Nei casi in cui l'interessato debba presentare alle Amministrazioni o ai gestori di pubblici servizi copia autentica di un documento Nei casi in cui l'interessato debba presentare alle amministrazioni copia autentica di un documento di soggetto impedito Nei casi in cui l'interessato debba presentare copia autentica di documenti riguardanti stati, qualità personali di terzi
Tutte le istanze e le dichiarazioni da presentare alla Pubblica Amministrazione o ai gestori o esercenti di pubblici servizi possono essere inviate anche per fax e via telematica? Sì, in ogni caso No Solo in casi di urgenza e necessità Sì, ma previa autorizzazione dell'Amministrazione, dei gestori e degli esercenti pubblici servizi
Chi sottoscrive le dichiarazioni o i documenti di colui che è soggetto a curatela? L'interessato con l'assistenza del curatore L'interessato con l'assistenza del curatore e previa autorizzazione del pubblico ministero L'interessato con l'assistenza del curatore e previa autorizzazione dell'assistente sociale L'interessato stesso
Un segretario comunale o altro funzionario incaricato dal Sindaco può autenticare le copie di atti e documenti? Solo la persona del Sindaco può autenticare le copie di atti e documenti Sì No, salve alcune ipotesi particolari No
Con quale procedimento possono essere ottenute le copie autentiche, totali o parziali, di atti e documenti? Con un procedimento di omologazione Con un procedimento ad hoc previsto dal DPR 445 /2000 Con qualsiasi procedimento che dia garanzia della riproduzione fedele e duratura dell'atto o documento Con un procedimento esecutivo
In quali dei seguenti casi le Amministrazioni procedenti sono tenute ad effettuare dei controlli? Sempre ed in tutti i casi in cui sorgono fondati dubbi, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di cui agli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000 Nessuna delle precedenti ipotesi Mai, sono le Amministrazioni certificanti ad effettuare i controlli Quando ritengono di dovere acquisire maggiori informazioni sulle dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà di cui all'art. 1, lett.h) del DPR n.445/2000
I soggetti privati possono esercitare attività amministrative? Sì, a richiesta dall'interessato, con il rispetto dei principi generali dell'attività amm Sì, con il rispetto dei principi generali dell'attività amministrativa No, mai Sì, senza il rispetto dei principi generali dell'attività amministrativa
Ai sensi della legge 241/90, tutti i provvedimenti amministrativi devono essere motivati? Sì, salvo gli atti normativi e quelli di carattere normativo Sì, senza eccezione alcuna Solo quelli indicati dalla legge o dai regolamenti Non vi alcun obbligo di motivazione
La fase istruttoria di un procedimento amministrativo deve necessariamente essere espletata dal soggetto che adotta il provvedimento amministrativo finale? Sì, salvo i casi consentiti per legge o regolamento No, il dirigente dell'unità organizzativa può assegnare ad altro dipendente addetto alla medesima unità la responsabilità dell'istruttoria Si No, il dirigente dell'unità organizzativa può assegnare ad altro dipendente addetto alla medesima unità l'espletamento dell'istruttoria ma ne rimane responsabile
Come può essere determinata l'unità organizzativa responsabile del procedimento? Solo per regolamento Solo dalle singole p.a Per legge, con regolamento e dalle singole p.a Solo per legge
La PA può recedere dagli accordi stipulati con i soggetti interessati? Sì, in qualsiasi momento Sì, per sopravvenuti motivi di interesse pubblico Sì, per sopravvenuti motivi di interesse pubblico con l'obbligo di corrispondere un indennizzo al privato per gli eventuali pregiudizi subiti No
Le norme sulla partecipazione al procedimento amministrativo si applicano a tutta l'attività della pa? No, è espressamente esclusa l'attività diretta alla emanazione di atti normativi ed amministrativi generali Si No, è espressamente esclusa l'attività diretta alla emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e programmazione Sì, salvo che i regolamenti dispongano altrimenti
Quale natura deve riconoscersi alla conferenza di servizi preliminare? Né istruttoria, né decisoria, in quanto in essa si esprime un avviso anticipato sulla possibilità di prestare l'assenso finale Istruttoria Decisoria Sia istruttoria che decisoria
Ai sensi della legge 241/90, quale durata devono avere i lavori della conferenza di servizi? Nel termine stabilito all'inizio dei lavori secondo la complessità della procedura Quello stabilito all'inizio dei lavori dalla Conferenza entro il termine massimo di 90 giorni, salvo il caso in cui debba acquisirsi la VIA Quello stabilito all'inizio dei lavori dalla Conferenza entro il termine massimo di 120 giorni Quello stabilito all'inizio dei lavori dalla Conferenza entro il termine massimo di 180giorni
Alla conferenza di servizi possono essere invitati a partecipare con diritto di voto soggetti privati? Sì, anche se portatori di un proprio interesse No, mai No, salvo che non siano portatori di interessi pubblici Solo nelle conferenze istruttorie
I proponenti dell'istanza o i progettisti possono essere chiamati dalla conferenza di servizi a dare chiarimenti? Sì, ogni volta che la conferenza lo ritenga necessario Sì, al massimo per tre volte Sì, per una sola volta No, mai
In caso di motivato dissenso espresso da una amministrazione preposta alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico artistico o della salute e della pubblica incolumità, il contrasto sussistente tra amministrazioni dello stato può essere superato? Sì, mediante la rimessione della decisione, da parte dell'amministrazione procedente, al Consiglio dei Ministri No Si mediante la rimessione della decisione al Ministro della Funzione Pubblica Si con decisione favorevole di tutti gli altri partecipanti alla conferenza di servizi
Ai sensi della legge 241/90, possono le pa raggiungere accordi tra di loro al di fuori dello schema procedurale della conferenza di servizi? Sì, per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune No Sì, per disciplinare lo svolgimento di potestà concorrenti Solo in particolari materie
Laddove si sia formato il silenzio assenso sulla domanda avanzata da un privato per l'ottenimento di un titolo abilitativo, la pa può annullarlo successivamente perché illegittimo? Sì, se sussistono le ragioni di pubblico interesse Sì, Sì, se sussistano ragioni di pubblico interesse e salva la possibilità di convalida No
Quale è il termine entro il quale gli organi consultivi delle pa devono rendere i pareri obbligatori? 60 giorni dal ricevimento della richiesta 45 giorni dalla richiesta 45 giorni dal ricevimento della richiesta 60 giorni dalla richiesta
Quale è il termine entro il quale gli organi consultivi delle pa sono tenuto a rendere i pareri facoltativi? Quello assegnato dalla p.a. richiedente 45 giorni dal ricevimento della richiesta Quello indicato dal medesimo organo consultivo a seguito della richiesta 45 giorni dalla richiesta
Nell'ambito del procedimento amministrativo, quali sono i termini concessi agli organismi tecnici per rendere le proprie valutazioni tecniche? Quelli previsti dalla legge o dal regolamento Quelli previsti nella legge o nel regolamento, o, in mancanza 90 giorni dal ricevimento della richiesta In ogni caso 90 giorni dal ricevimento della richiesta 120 giorni dalla richiesta
Quale effetti produce la denuncia di inizio attività? Sostituisce il titolo abilitativo per l'esercizio dell'attività privata, sulla base della asseverazione del privato della esistenza dei presupposti e dei requisiti di legge Vale come richiesta di indizione della conferenza di servizi Ha solo effetti acceleratori dovendosi il relativo procedimento concludere con il rilascio del consenso Ha valore di istanza per l'ottenimento del titolo abilitativo
In che termine la pa può esercitare i propri poteri di verifica della DIA di cui alla legge 241/90 presentata dal privato? Entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione della effettivo inizio dei lavori Entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione della effettivo inizio dei lavori Entro 45 giorni dal ricevimento della comunicazione della effettivo inizio dei lavori Entro 90 giorni dal ricevimento della comunicazione della effettivo inizio dei lavori
Decorso quale termine il privato può iniziare l'attività nel caso abbia presentato denuncia di inizio attività? 30 giorni dalla presentazione della denuncia, previa comunicazione di inizio lavori 60 giorni dalla presentazione della denuncia, previa comunicazione di inizio lavori 45 giorni dalla presentazione della denuncia 90 giorni dalla presentazione della denuncia
La pa può revocare i propri provvedimenti ad efficacia durevole? Sì, solo per sopravvenuti motivi di pubblico interesse Sì, per sopravvenuti motivi di pubblico, interesse, nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario Sì, in qualsiasi caso No
Quale giudice è competente a conoscere delle controversie in materia di determinazione e corresponsione dell'indennizzo in caso di revoca del provvedimento? Giudice amministrativo Giudice ordinario Commissione arbitrale A secondo del tipo di pregiudizio arrecato al privato, giudice amministrativo o ordinario
È ammesso il recesso della pa dai contratti da essa stipulati? Sì, anche senza previsione espressa No Solo nei casi previsti dalla legge Nei casi previsti dalla legge o dal contratto
Gli atti sanzionatori possono contenere clausole di immediata efficacia? Sì, nei casi previsti da Regolamento Sì, per motivi di interesse pubblico No Si
È immediatamente eseguibile il provvedimento amministrativo efficace? Sì, salvo che sia stabilito diversamente dalla legge o dal provvedimento medesimo Sì, Sì, salvo nei soli casi stabiliti dalla legge No
Può essere sospesa l'efficacia del provvedimento amministrativo da parte della stessa amministrazione? No Sì, per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario ed indicato nell'atto di sospensione Sì, solo per gravi ragioni Sì, purché venga indicato nell'atto che lo dispone il tempo della sospensione
Può il termine di sospensione di un provvedimento amministrativo esecutivo essere prorogato? No, mai Sì, Si per una sola volta Sì, per non più di tre volte
Può il termine di sospensione di un provvedimento amministrativo esecutivo essere differito? Si per una sola volta No, mai Sì, Sì, per non più di tre volte
Chi può disporre la sospensione dell'efficacia del provvedimento amministrativo? Nessuno perché non è ammessa Lo stesso organo emanante od altro organo previsto dalla legge Solo lo stesso organo emanante Un apposito organo previsto dalla legge
Secondo i principi generali dell'ordinamento, incontra dei limiti il potere di revoca del provvedimento amministrativo? Sì, l'avvenuto consolidamento di posizioni di diritto soggettivo No, quando vi sia espressa valutazione della preminenza dell'interesse pubblico riguardo ai diritti acquisiti dai privati No, purché i diritti acquisiti non siano ancora stati esercitati No
Chi può disporre la revoca del provvedimento amministrativo? Lo stesso organo emanante od altro organo previsto dalla legge Lo stesso organo emanante Nessuno perché non è ammessa Un apposito organo previsto dalla legge
Qual è il giudice competente a conoscere le questioni inerenti la nullità del provvedimento amministrativo in violazione o elusione del giudicato? Corte dei conti Il giudice ordinario se vi è richiesta risarcitoria Il giudice amministrativo Il giudice ordinario
La violazione delle norme sul procedimento o sulle forma degli atti comporta sempre l'annullabilità del provvedimento? No No, quando, per la natura vincolata del provvedimento, il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso Sì, salvo il caso in cui il provvedimento abbia effetti non gravemente pregiudizievoli Si
Può essere annullato d'ufficio un provvedimento amministrativo illegittimo? Sì, sussistendo un interesse pubblico specifico ed attuale Sì, per il mero ripristino della legalità Sì, per sanare i vizi di forma e del procedimento No
Chi può disporre l'annullamento d'ufficio del provvedimento amministrativo? Un apposito organo previsto dalla legge Lo stesso organo emanante od altro organo previsto dalla legge Lo stesso organo emanante Non è ammesso
Entro quale termine può essere esercitato dalla pa il potere di autotutela? 60 giorni dalla emanazione del provvedimento Entro un termine ragionevole 90 giorni dalla emanazione del provvedimento Non è ammesso
È possibile convalidare un provvedimento annullabile? Sì, quando sussistono ragioni di pubblico interesse ed in un termine ragionevole No Si Sì, quando sussistono ragioni di pubblico interesse ed entro 1 anno dalla sua emanazione
Come è definito per legge il diritto di accesso? Diritto degli interessati ad essere informati dello stato del procedimento Diritto degli interessati a prendere visione di documenti amministrativi Diritto ad estrarre copia di documenti amministrativi Diritto degli interessati a prendere visione e ad estrarre copia di documenti amministrativi
Il diritto di accesso può esercitarsi nei confronti della amministrazione competente a formare il documento conclusivo? Sì, purché il documento sia materialmente esistente al momento della richiesta Sì, anche con riferimento a documenti non ancora esistenti al momento della richiesta No, solo nei confronti della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi No
Il diritto di accesso può esercitarsi nei confronti dell'amministrazione competente a detenere stabilmente il documento? No, solo nei confronto della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi Sì, purché materialmente esistente al momento della richiesta Sì, anche con riferimento a documento non ancora esistente al momento della richiesta Anche presso qualsiasi altra amministrazione, la quale è tenuta a procurarsi l'atto
Chi ha diritto di accedere ai documenti amministrativi? Tutti i soggetti privati Chiunque vi abbia interesse, anche non diretto Chiunque abbia un interesse diretto, concreto ed attuale corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso Chiunque vi abbia interesse, anche non attuale
Può accedere ai documenti amministrativi un soggetto portatore di interessi collettivi? Si purché vi sia un interesse attuale anche se non diretto Sì, in ogni caso Sì, purché l'interesse sia diretto, concreto ed attuale corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso No
Può accedere ai documenti amministrativi il soggetto privato portatore di interessi diffusi? No Si purché vi sia un interesse attuale anche se non diretto Sì, in ogni caso Sì, purché l'interesse sia diretto, concreto ed attuale corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso
In materia di accesso ai documenti amministrativi chi sono i controinteressati? I soli soggetti cui i documenti fanno espresso riferimento Tutti i soggetti, che dall'esercizio dell'accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza Solo i soggetti eventualmente intervenuti nel procedimento Tutti i soggetti, che dall'esercizio dell'accesso vedrebbero compromesso un loro diritto
In quali casi può essere esercitato il diritto di accesso ai documenti amministrativi informale? Qualora in base alla natura del documento richiesto non risulti l'esistenza di controinteressati Nella ipotesi in cui si richieda un unico documento indicato per estremi In ogni caso Per ragioni di urgenza
Quali sono i contenuti prescritti per la istanza di accesso formale? Deve indicare gli estremi del documento oggetto della richiesta di accesso o gli elementi per individuarlo, Deve indicare gli estremi del documento oggetto della richiesta di accesso o gli elementi per individuarlo, specificare il connesso interesse e dimostrare la identità o i poteri di rappresentanza del richiedente Non sono prescritti contenuti Deve indicare gli estremi del documento oggetto della richiesta di accesso o gli elementi per individuarlo, specificare il connesso interesse
Quali sono i contenuti prescritti per la istanza di accesso informale? La domanda di accesso informale deve avere i medesimi contenuti di quella formale Per la domanda di accesso informale non sono prescritti particolari contenti All'atto della presentazione si deve solo dare dimostrazione della identità del richiedente Deve essere solo specificato che non sussistono controinteressati
Può la richiesta formale di accesso provenire da altra amministrazione? Deve essere presentata dal soggetto che ha la legale rappresentanza dell'ente Deve essere presentata tramite la Commissione per l'accesso dei documenti amministrativi Non può essere avanzata richiesta di accesso formale da parte della p.a Sì, deve essere presentata dal titolare dell'ufficio interessato o dal responsabile del procedimento
Come deve essere trattata la richiesta di accesso, formale e informale proveniente da altra amministrazione? Senza il rispetto delle formalità Non può essere avanzata richiesta di accesso da parte di altra amministrazione Secondo il principio di leale collaborazione istituzionale Con precedenza rispetto a quelle dei privati
Entro quale termine l'Amministrazione deve pronunciarsi sulla richiesta di accesso ai documenti amministrativi? 60 giorni dalla data di presentazione della richiesta di accesso 45 giorni dalla data di presentazione della richiesta di accesso 30 giorni dalla data di presentazione della richiesta di accesso 90 giorni dalla data di presentazione della richiesta di accesso
Chi è il responsabile del procedimento di accesso ai documenti amministrativi? Il soggetto delegato dal rappresentante legale dell'amministrazione Il soggetto che ha la rappresentanza legale della amministrazione a cui si richiede l'accesso Il dirigente o funzionario preposto all'unità organizzativa o altro dipendente addetto all'unità competente a formare il documento o a detenerlo Il dirigente preposto all'unità organizzativa o all'unità competente a formare o a detenere il documento
A seguito dell'accoglimento della istanza di accesso, l'interessato può visionare solo il documento richiesto o anche quelli nello stesso richiamati e appartenenti allo stesso procedimento? Solo il documento richiesto Solo quello richiesto salvo distinto accesso ai documenti richiamati Sia l'uno che gli altri, salve le eccezioni di legge e regolamento Sia l'uno che gli altri, senza eccezione alcuna
Il richiedente può accedere ai documenti solo personalmente? No, anche a mezzo di incaricato e con altra persona le cui generalità vanno previamente specificate e registrate,poi, in calce alla richiesta No, anche a mezzo di incaricato Si Può accedere a mezzo di procuratore speciale
Una rappresentazione grafica o fotocinematografica è documento amministrativo? No Si se richiamato da un documento Si Sì, se allegato ad un documento
Rientra nella nozione di documento amministrativo l'atto della pa avente natura privatistica? Sì, purché concernente attività di diritto pubblico Sì, purché detenuto dal soggetto pubblico e concernente attività di pubblico interesse Sì, purché detenuto dal soggetto pubblico No
È accessibile un documento formato da pa diversa da quella cui si richiede l'accesso? Sì, previo assenso della amministrazione che lo ha formato Sì, se nella sua detenzione No Sì, anche se non detenuto
È accessibile un atto proveniente da privati intervenuti nel procedimento? L'accesso è consentito purché si tratti di atto utilizzato e rilevante nell'iter di formazione del provvedimento e non detenuto dalla p.a. occasionalmente Sì, previa autorizzazione dell'intervenuto Sì, in ogni caso se detenuto dalla p.a No
Quale organo può prevedere casi di sottrazione all'accesso dei documenti amministrativi? Il Governo mediante Regolamento Le singole amministrazioni previo parere della Commissione per l'accesso Il Governo mediante apposito regolamento solo con riguardo a categorie di documenti individuate in via generale dalla legge Le singole amministrazioni
Possono essere sottratti all'accesso i documenti che riguardano l'attività in corso di contrattazione collettiva nazionale di lavoro? Sì, con regolamento del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Sì, con regolamento governativo Sì, con decreto del Ministro della Funzione Pubblica No
Possono essere sottratti all'accesso i documenti che riguardano azioni direttamente strumentali alla tutela dell'ordine pubblico? Sì, con regolamento governativo No Sì, con regolamento del Ministro degli Interni Sì, con decreto prefettizio
Possono essere sottratti all'accesso documenti che riguardano la formazione, determinazione ed attuazione della politica monetaria e valutaria? Sì, con regolamento del ministro della Economia Sì, ove l'accesso possa arrecare danno e, comunque, con regolamento governativo Sì, con decreto del ministro della Economia previo parere della Commissione per l'accesso Si
Nei confronti di quali soggetti è esercitabile l'istanza di accesso ai documenti amministrativi? Delle pubbliche amministrazioni e dei gestori si pubblici servizi Delle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici Delle pubbliche amministrazioni, delle aziende autonome e speciali, degli enti pubblici e dei gestori di pubblici servizi Delle pubbliche amministrazioni e delle aziende autonome e speciali
È esercitabile il diritto di accesso ai documenti nei confronti di soggetti privati? No Sì, limitatamente alla loro attività di pubblico interesse Sì, limitatamente alla loro attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale e comunitario Si
Quale è il limite temporale per l'esercizio dell'accesso ai documenti amministrativi? Il diritto di accesso è esercitabile fino a quando sussiste l'obbligo dell'amministrazione a detenere il documento oggetto dell'accesso Fino a quando è azionabile la tutela giurisdizionale relativamente al documento oggetto dell'accesso Non vi è alcun limite 1 anno dalla emanazione del documento
Sono accessibili le informazioni in possesso di una pa che non abbiano forma di documento amministrativo? No, se riguardano terzi Sì, Sì, previo parere del Garante della privacy se riguardano terzi No
Può la pa differire l'accesso ai documenti amministrativi? Sì, anche in mancanza di particolari ragioni trattandosi comunque di accesso consentito No Sì, quando si tratti di assicurare il buon andamento della attività amministrativa e per una temporanea tutela di alcuni specifici interessi, previa motivazione Sì, nelle ipotesi contemplate dal regolamento
Quale tutela è data all'interessato avverso il diniego dell'accesso? Solo ricorso al TAR entro 60 giorni Solo richiesta di riesame al difensore civico per atti delle amministrazioni comunali, provinciali o regionali, o alla Commissione per l'accesso per atti delle amministrazioni statali Entro 30 giorni Ricorso al TAR ovvero richiesta di riesame al difensore civico per atti delle amministrazioni comunali, provinciali o regionali, o alla Commissione per l'accesso per atti delle amministrazioni statali Solo ricorso al TAR
In caso di diniego di accesso, il rimedio del reclamo al difensore civico o alla Commissione per l'accesso come si pone nei confronti della impugnativa giurisdizionale? Può essere attivato contestualmente alla impugnativa giurisdizionale È preventivo alla impugnativa giurisdizionale È sostitutivo della impugnazione giurisdizionale La proposizione del rimedio amministrativo comporta che il termine di impugnazione giurisdizionale decorre dalla data di ricevimento da parte dell'istante dell'esito del procedimento
È accordata tutela al richiedente nel caso in cui l'accesso ai documenti è stato differito? Sì, i rimedi sono gli stessi previsti per il diniego dell'accesso No, perché è equiparato alla ipotesi di accoglimento dell'istanza Sì, può essere impugnato innanzi al TAR Sì, il differimento non può essere impugnato al Tar ma può essere presentato il reclamo
Come e in che termini decide il TAR sul ricorso avverso il rigetto dell'istanza di accesso ai documenti amministrativi? Il TAR decide entro 30 giorni in camera di consiglio Il TAR decide entro 30 giorni in pubblica udienza Il TAR decide entro 60 giorni in camera di consiglio Il TAR decide entro 60 giorni in pubblica udienza
È appellabile la decisione del TAR sul rigetto della istanza di accesso ai documenti amministrativi? Si al Consiglio di Stato entro 30 giorni dalla comunicazione dell'esito del giudizio Sì, al Consiglio di Stato entro 45 giorni dalla comunicazione dell'esito del giudizio No Solo da parte del ricorrente
Nelle ipotesi in cui la Commissione per l'accesso dichiara irricevibile o inammissibile un ricorso ad essa presentato, l'interessato può ripresentare la domanda di accesso alla amministrazione competente? Sì, ma non può più ricorrere in caso di nuova determinazione negativa No No, salvo espressa indicazione nella decisione di irricevibilità o inammissibilità Sì, e può ricorrere nuovamente in caso di nuova determinazione negativa
Sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato della pa? Si nei casi previsti dal regolamento No Si Sì, se sono avanzate da associazioni o comitati
Sono ammissibili istanze di accesso agli elaborati dei partecipanti a procedure concorsuali da parte di un altro candidato? No Solo alle associazioni o comitati che hanno come scopo istituzionale il controllo delle procedure concorsuali SI Sì, ma con la indicazione dei nominativi dei candidati di cui si vogliono visionare gli elaborati
In presenza di dati sensibili di soggetti diversi dall'istante, è possibile consentire un accesso "parziale" ovvero con il loro mascheramento? Sì, purché il documento rimanga intelligibile Sì, previa autorizzazione della Commissione per l'accesso Si No, mai
Ferme restando le ipotesi di esclusione del diritto di accesso, sono previsti dei casi in cui esso debba essere comunque garantito? Solo in presenza di contenzioso Sì, quando si tratta di documenti la cui conoscenza sia necessaria per curare o difendere i propri interessi giuridici Sì, quando si tratta di documenti la cui conoscenza sia necessaria per curare o difendere gli interessi giuridici del richiedente, salvi i limiti per quelli contenenti dati sensibili e giudiziari di terzi No
Dove è istituita la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi? Presso la Camera dei deputati Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Presso l'Autorità Garante della Privacy Presso il Senato della Repubblica
Quali compiti sono attribuiti alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, almeno fino al suo riordino previsto nella Finanziaria 2007? La Commissione vigila sull'esatto adempimento delle norme dettate in materia di accesso e privacy La Commissione, vigila affinché sia attuato il principio di piena conoscibilità della attività della p.a La Commissione vigila sull'esatto adempimento delle norme dettate in materia di procedimento amministrativo La Commissione vigila sull'esatto adempimento delle norme dettate in materia di tutela giurisdizionale del diritto di accesso
Da chi è presieduta la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi? Dal Presidente del senato Dal Sottosegretario di stato alla Presidenza del consiglio dei Ministri Dal Presidente del Consiglio dei Ministri Dal Presidente della Camera
Da quanti membri è composta la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, almeno sino al previsto riordino? 9 5 12 7
Ogni quanti anni è rinnovata la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi? 5 4 3 2
I reati di peculato, corruzione in atti d'ufficio, corruzione in atti giudiziari comportano il trasferimento del dipendente pubblico? Si Solo il peculato d'uso e la corruzione in atti d'ufficio Soltanto la corruzione in atti d'ufficio Solo se commessi da appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza
In base alla Legge n 97/2001, è possibile che il trasferimento del pubblico dipendente perda efficacia prima di una sentenza anche non definitiva? No Sì, decorsi 7 anni dall'adozione del provvedimento di trasferimento Sì, quando siano decorsi 5 anni dall'adozione del provvedimento di trasferimento Sì, decorsi 3 anni dall'adozione del provvedimento di trasferimento
Entro quale termine l'Amministrazione deve provvedere in ordine al disposto trasferimento del pubblico dipendente dopo il proscioglimento dell'imputato? Entro 30 giorni dal deposito della sentenza Entro il termine assegnato dal dipendente con apposita diffida comunque non inferiore a 15 giorni Entro 10 giorni dalla comunicazione della sentenza Non è previsto alcun termine
In base alla Legge n 97/2001 in presenza dei presupposti di legge per la cessazione di efficacia del trasferimento, può l'amministrazione di appartenenza rifiutare il rientro del pubblico dipendente? Sì, in qualsiasi caso Sì, se vi sia opposizione da parte del nuovo ufficio di appartenenza No, mai Sì, in presenza di obiettive e motivate ragioni per le quali la riassegnazione all'ufficio originariamente coperto sia di pregiudizio alla funzionalità di questo
In base alla Legge n 97/2001 in quali casi si dispone la sospensione del servizio del pubblico dipendente? Solo in caso di condanna definitiva per i reati elencati all'art. 3, c.1, della legge 97/2001 In caso di condanna, anche non definitiva per i reati elencati all'art. 3, c.1, della legge 97/2001 Nel caso di iscrizione nel registro degli indagati per i reati elencati all'art. 3, c.1, della legge 97/2001 In caso di rinvio a giudizio per i reati elencati all'art. 3, c.1, della legge 97/2001
La sospensione condizionale della pena impedisce la sospensione del servizio del pubblico dipendente? Si Solo in caso di condanna definitiva Sì, solo nei casi previsti dalla legge No
Per i reati di cui all'art 3, c1, della legge 97/2001 quale pena accessoria è prevista? Il collocamento in aspettativa per la durata della pena L'estinzione del rapporto di lavoro o di impiego Il trasferimento d'ufficio La sospensione dal servizio per la durata della pena
La sentenza di applicazione della pena su richiesta (cd patteggiamento) ha efficacia sui giudizi disciplinari contro i pubblici dipendenti? No Solo se lo prevede la sentenza Solo se pronunciata dopo la chiusura del dibattimento Si
Quale tipo di efficacia ha nei giudizi disciplinari contro i pubblici dipendenti la sentenza di applicazione della pena su richiesta? Non ha efficacia Ha efficacia di giudicato soltanto relativamente all'affermazione che l'imputato ha commesso il fatto Ha efficacia di giudicato solo relativamente all'accertamento della sussistenza del fatto e della sua illiceità penale È equiparata ad una sentenza di condanna ed ha efficacia di giudicato relativamente all'accertamento della sussistenza del fatto, della sua illiceità penale e alla affermazione che l'imputato lo ha commesso
In base alla Legge n 97/2001, la sentenza penale di condanna irrevocabile con la sospensione condizionale della pena, in che rapporto si pone con il procedimento disciplinare? Impedisce l'estinzione del rapporto di lavoro o di impiego solo per condanne inferiori ai 3 anni di reclusione Impedisce l'estinzione del rapporto di lavoro o di impiego Non impedisce l'estinzione del rapporto di lavoro o di impiego Impedisce l'irrogazione di qualsiasi sanzione e determina l'interruzione del procedimento disciplinare
In base alla Legge n 97/2001, quale termine è previsto per l'inizio o, in caso di intervenuta sospensione, per la prosecuzione del procedimento disciplinare? 60 giorni dalla comunicazione della sentenza all'amministrazione o all'ente competente per il procedimento disciplinare Non è previsto alcun termine 90 giorni dalla comunicazione della sentenza all'amministrazione o all'ente competente per il procedimento disciplinare 90 giorni dalla pubblicazione della sentenza
In base alla Legge n 97/2001, qual è il termine previsto per la conclusione del procedimento disciplinare nei confronti del pubblico dipendente? 180 giorni dal termine di inizio o proseguimento 150 giorni dal termine di inizio o proseguimento 120 giorni dal termine di inizio o proseguimento Non è previsto un termine
In base alla Legge n 97/2001, il termine per la conclusione del procedimento disciplinare è derogabile? Sì, dai CCNL No Sì, da Regolamenti amministrativi Sì, dal contratto individuale
A quale autorità viene trasmessa la sentenza di condanna per i delitti dei pubblici ufficiali contro la PA di cui al libro secondo, titolo II, capo I, cp? Al Prefetto Al Procuratore Generale presso la Corte dei conti All'Amministrazione di appartenenza Al Consiglio di Stato
Il procedimento di responsabilità per danno erariale contro il pubblico dipendente da chi viene promosso? Dal Procuratore Generale della Corte dei conti Dal Procuratore Generale presso la Corte di Appello Dal Procuratore Regionale della Corte dei conti Dal Procuratore Generale della repubblica presso il Tribunale penale competente
Entro quale termine l'eventuale procedimento di responsabilità per danno erariale contro il pubblico dipendente deve essere promosso? 90 giorni dalla comunicazione della sentenza all'autorità competente a promuovere l'azione 30 giorni dalla comunicazione della sentenza all'autorità competente a promuovere l'azione 120 giorni dalla pubblicazione della sentenza 60 giorni dalla comunicazione della sentenza all'autorità competente a promuovere l'azione
I CCNL possono derogare alle disposizioni della legge n 97/2001 in materia di rapporti tra procedimento penale e disciplinare ed effetti del giudicato nei confronti di dipendenti della PA? No, se stipulati dopo l'entrata in vigore della legge Si Solo per i dipendenti degli organi costituzionali Solo per gli aspetti riguardanti il procedimento disciplinare che non investono norme codicistiche
In caso di applicazione della pena su richiesta è prevista la confisca dei beni a carico del pubblico dipendente? Si No Sì, solo se applicata a chiusura del dibattimento Solo per il reato di corruzione in atti giudiziari
In quali casi è previsto il sequestro preventivo dei beni a carico del pubblico dipendente? Solo per il reato di corruzione in atti d'ufficio e in atti giudiziari Mai Nel caso del procedimento penale relativo a delitti previsti dal capo I, Titolo II, libro II, c.p. per i beni per cui è consentita la confisca Nel caso del procedimento penale relativo a delitti previsti dal capo I, Titolo II, libro II, c.p. per tutti i beni del reo
Da quando imprende a decorrere il termine per la proposizione del ricorso straordinario? Dalla data di registrazione dell'atto Dalla data di emissione del provvedimento impugnato Dalla scadenza del termine per proporre altre forme di ricorso Dalla notificazione o comunicazione dell'atto impugnato o, in mancanza, da quando l'interessato ne ha avuto conoscenza
Contro quali atti è ammesso il ricorso straordinario al Capo dello Stato? Solo atti definitivi Solo atti non definitivi Atti definitivi e non definitivi Solo atti endoprocedimentali
L'annullamento di un atto amministrativo generale a contenuto normativo è soggetto a pubblicità? Deve essere soltanto comunicato al ricorrente La decisione è soggetta a pubblicità con le medesime forme di pubblicazione dell'atto annullato La decisione viene affissa presso il Consiglio di Stato Non è soggetto ad alcuna forma di pubblicità
Per le controversie relative ad atti in materie che rientrano nella competenza di giurisdizioni speciali è ammissibile il ricorso straordinario al Capo dello Stato? Solo se azionato prima del ricorso alla giurisdizione speciale No È ammissibile solo dopo la conclusione del giudizio innanzi alla giurisdizione speciale È ammissibile in via alternativa al ricorso avanti la giurisdizione speciale
Chi può controdedurre nel ricorso straordinario al Capo dello Stato? Solo amministrazione resistente Solo controinteressati Nessuno Amministrazione resistente e controinteressati
Qual è il termine per controdedurre e presentare documenti nel ricorso straordinario al capo dello Stato? 60 gg. dalla notifica del ricorso 120 gg. dalla notifica del ricorso Entro 120 giorni dal deposito del ricorso Non c'è alcun termine
Quali atti sono soggetti ad impugnativa tramite ricorso straordinario? Tutti gli atti e i comportamenti che vedono come parte una P.A Soltanto gli atti di diritto comune Gli atti espressivi di una attività autoritativa della P.A Gli atti negoziali della P.A
Contro gli atti amministrativi della Regione Sicilia è ammissibile il ricorso straordinario al Capo dello Stato? Sì, No, è ammissibile il ricorso al Presidente della Regione Sicilia Sì, unitamente a quello al Presidente della Regione Sicilia Sono ammissibili solo i ricorsi giurisdizionali
Contro gli atti amministrativi della Regione Sardegna è ammissibile il ricorso straordinario al Capo dello Stato? Sono ammissibili solo i ricorsi giurisdizionali Si No, è ammissibile il ricorso al Presidente della Regione Sardegna Sì, unitamente a quello al Presidente della Regione Sardegna
Le decisioni sul ricorso straordinario possono essere sottoposte al giudizio di ottemperanza? Solo se hanno riguardo a interessi legittimi Solo se hanno riguardo a diritti soggettivi No Si
La restituzione in sede straordinaria del ricorso può essere disposta dal giudice amministrativo? In caso di infondatezza dei motivi di ricorso in sede giurisdizionale A seguito di rinuncia al motivo di impugnazione riguardante il controinteressato che ha proposto opposizione Solo in caso di irritualità dell'opposizione del controinteressato o dell'ente pubblico diverso dallo Stato resistente Mai
Quali sono i principi che regolano i rapporti tra ricorso straordinario e ricorso giurisdizionale? Prevalenza del ricorso straordinario Concorrenza Alternatività e priorità Cumulabilità
Cosa si intende per definitività dell'atto? L'atto non è più censurabile L'atto non è soggetto a ricorso amministrativo gerarchico L'atto non è più revocabile L'atto ha trovato esecuzione
Qual è il criterio per la individuazione del riparto di giurisdizione tra giudice amministrativo e giudice ordinario? Il criterio del petitum sostanziale Il criterio della prospettazione della situazione giuridica in ricorso Il criterio della prospettazione della situazione giuridica operata dal resistente Il criterio soggettivo
Il criterio su cui si basa la ripartizione della giurisdizione trova riconoscimento anche a livello costituzionale? Sì, negli artt. 103 e 113 Cost No Sì, nell'art. 111 Cost Sì, nell'art. 24
Quali controversie in base al criterio generale di ripartizione della giurisdizione è chiamato a decidere il Giudice Ordinario? Solo quelle concernenti atti amministrativi annullabili Quelle concernenti i diritti soggettivi Quelle concernenti interessi legittimi Solo quelle concernenti atti amministrativi nulli
Quali controversie in base al criterio generale di ripartizione della giurisdizione deve decidere il giudice amministrativo? Solo quelle concernenti atti amministrativi nulli Solo quelle concernenti atti amministrativi annullabili Quelle concernenti interessi legittimi Quelle concernenti i diritti soggettivi
il giudice ordinario conosce delle controversie derivanti da atto amministrativo nullo quando è sottesa? Una posizione di interesse legittimo sia pretensiva che oppositiva Una posizione di interesse legittimo oppositiva Una posizione di interesse legittimo pretensiva Mai
È risarcibile la lesione di un interesse legittimo causata da un atto amministrativo viziato? Si No Sì, solo se l'atto è nullo Sì, solo se l'atto è viziato per eccesso di potere
In base all'art 9 Dlgsn 286/1998 a quale organo giurisdizionale è demandato di conoscere le controversie relative al permesso di soggiorno? TAR territorialmente competente Giudice di Pace Corte d'Appello Tribunale
In base all'art 13 Dlgsn 286/1998 innanzi a quale organo giurisdizionale deve essere impugnato il decreto di espulsione emanato dal Ministero degli Interni per motivi di ordine pubblico? Giudice di Pace competente in relazione al luogo in cui si trova lo straniero Giudice di Pace di Roma TAR competente in relazione al luogo in cui si trova lo straniero TAR Lazio Roma
In base all'art 13 Dlgsn 286/1998 a quale organo giurisdizionale sono devolute le controversie relative alla espulsione prefettizia dello straniero per motivi diversi da quello di ordine pubblico? TAR Lazio Roma Giudice di Pace del luogo in cui ha sede l'entità prefettizia che ha emanato il decreto di espulsione Giudice di Pace di Roma TAR del luogo in cui ha sede l'entità prefettizia che ha emanato il decreto di espulsione
L'attività di custodia dei veicoli sequestrati o confiscati rientra nella nozione di pubblico servizio ai fini del riparto di giurisdizione? Si No Sì, ma solo se esercitata da soggetti pubblici Sì, se esercitata da soggetti privati muniti di autorizzazione prefettizia
In caso di scadenza della concessione di pubblico servizio, quale giudice è competente a conoscere le controversie in materia di rinnovo e di determinazione del canone? Il Giudice Ordinario salvo quando i canoni siano fissati con provvedimento generale Il giudice amministrativo, salvo quelle relative alla determinazione del canone Il giudice amministrativo Il giudice ordinario
Gli appalti misti rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo? Quando i lavori considerati da soli superano la soglia comunitaria Si No Solo se è prevalente la componente lavori
Gli appalti di lavori, servizi e forniture nei settori esclusi rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo? No Solo nel settore energetico Solo gli appalti di lavori Si
Cosa si intende per procedure di affidamento rilevanti ai fini della devoluzione alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo? Esclusivamente le procedure negoziate Quelle regolate dal diritto comunitario per le scelta del contraente e quelle che secondo il diritto nazionale e regionale costituiscono procedure di evidenza pubblica Solo quelle regolate dal diritto comunitario per la scelta del contraente Tutte le procedure volte alla conclusione di un contratto di appalto
Nel concetto di affidamento dei lavori ai fini della devoluzione alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo rientrano le concessioni di costruzione e gestione? No Solo quelle relative ai trasporti Si Solo quelle di infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale
L'affidamento di progettazione esecutiva e lavori, cd appalto integrato, rientra tra quelli soggetti alla giurisdizione del GA? Si Solo per infrastrutture strategiche No Solo se la scelta avviene con procedura negoziale
Le controversie relative alla dismissione della partecipazione pubblica e la scelta conseguente del socio privato rientrano nella giurisdizione del GA? Si Sì, se la vendita riguarda partecipazioni di maggioranza No, mai No, a meno che non si verta in tema di pubblici servizi
Alla luce delle disposizioni dettate dal DLgs n 163/2006 (Nuove Codice dei Contratti Pubblici), a quale giurisdizione sono devolute le controversie in materia di revisione prezzi? Corte dei conti Alla giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo Alla giurisdizione del Giudice Amministrativo per l'an del compenso revisionato, al Giudice Ordinario per il quantum della revisione Alla giurisdizione del Giudice Ordinario
Può il GA conoscere questioni relative al risarcimento del danno? Solo nell'ambito della giurisdizione esclusiva Sì, nell'ambito della giurisdizione generale di legittimità ed quella esclusiva Solo nell'ambito della giurisdizione generale di legittimità No, mai
Secondo il più recente orientamento della SC quali sono i rapporti tra tutela risarcitoria e azione impugnatoria innanzi al GA? L'una è autonoma rispetto all'altra L'azione impugnatoria è pregiudiziale ma necessariamente non contestuale alla tutela risarcitoria L'azione impugnatoria è pregiudiziale e contestuale alla tutela risarcitoria La tutela risarcitoria se azionata autonomamente deve essere proposta innanzi al Giudice Ordinario
Secondo consolidata giurisprudenza amministrativa, quali sono i rapporti tra tutela risarcitoria e azione impugnatoria? La tutela risarcitoria quando è azionata autonomamente deve essere proposta innanzi al Giudice Ordinario L'azione impugnatoria è pregiudiziale alla tutela risarcitoria L'azione impugnatoria è pregiudiziale ma può non essere contestuale alla tutela risarcitoria L'una è autonoma rispetto all'altra
Può essere proposta per la prima volta domanda risarcitoria in sede di giudizio di ottemperanza? No Si No quando è proposta in sede di giudizio di ottemperanza di una decisione del Consiglio di Stato Sì, laddove si chieda il risarcimento di danni non patrimoniali da liquidarsi in via equitativa
Le pretese risarcitoria derivanti dall'illegittimo diniego di accesso ai documenti amministrativi davanti a quale giudice vanno esercitate? Al Giudice Amministrativo, salvo che si lamentino danni di natura esistenziale Al Giudice Ordinario per i danni non patrimoniali Al Giudice Amministrativo Al Giudice Ordinario
È ipotizzabile una responsabilità precontrattuale in capo alla pa? Si Solo quando agisce iure privatorun No, in nessun caso Solo quando adotti nella scelta del contraente la trattativa privata
Può sussistere responsabilità precontrattuale nella ipotesi in cui la pa dopo la emanazione di bando di gara e l'accettazione delle domande, revochi il bando? Si in conseguenza di comportamenti contrari a buona fede, lealtà e correttezza, anche in caso di legittimità del provvedimento di revoca Si Solo dopo l'aggiudicazione provvisoria No
Può avanzarsi nei confronti della pa pretesa risarcitoria derivante da responsabilità precontrattuale? Sì, anche con riferimento a danni non patrimoniali No Si nella misura dell'interesse negativo Si
Avanti a quale giudice può essere portata la pretesa risarcitoria per responsabilità precontrattuale in materia di affidamenti di lavori, forniture e servizi? Al giudice ordinario Al giudice amministrativo Non può essere azionata Alla Corte dei conti
Per la risoluzione dei conflitti virtuali di giurisdizione tra Giudice Amministrativo e Giudice Ordinario quale strumento è esperibile? Regolamento preventivo di giurisdizione Giudizio di legittimità costituzionale Regolamento di competenza Conflitto di attribuzione
Una pa che non sia parte del giudizio può richiedere con regolamento preventivo di giurisdizione, il difetto di giurisdizione del Giudice Ordinario a causa di poteri attribuiti dalla legge all'Amministrazione? Soltanto entro la prima udienza del giudizio di primo grado Sì, in ogni stato e grado del giudizio finché la giurisdizione non sia affermata con sentenza passata in giudicato No Sì, soltanto in primo grado e prima della sentenza
Nelle materie in cui non ha competenza esclusiva, il Giudice Amministrativo può conoscere di questioni riguardanti diritti? In ogni caso Incidentalmente solo quando trattasi di questioni pregiudiziali o incidentali la cui soluzione sia necessaria per pronunciarsi sulla questione principale Mai Solo quando i diritti siano lesi dalla p.a
Cosa si intende comunemente per giurisdizione esclusiva? La giurisdizione del G.A. è estesa alle sole pretese risarcitoria Non è ammesso il ricorso amministrativo gerarchico La cognizione del G.A. si limita alla lesione di interessi legittimi La giurisdizione del G.A. è estesa anche alla cognizione di diritti soggettivi
Quali tipologie di interessi legittimi ricevono tutela? Interessi legittimi oppositivi, pretensivi e procedurali Solo interessi legittimi procedurali Solo interessi legittimi oppositivi Solo interessi legittimi pretensivi
Il ricorso in opposizione è diretto? Al Ministro competente per territorio Al TAR competente per territorio Al Consiglio di Stato Alla stessa autorità che ha emanato l'atto
È impugnabile la decisione sui ricorsi in opposizione e gerarchici? Sì, innanzi al TAR Sì, innanzi alla Corte dei conti No Sì, innanzi al Consiglio di Stato
È impugnabile una circolare amministrativa? Sì, solo per vizi di carenza di potere Sì, anche autonomamente Unitamente all'atto lesivo che la richiama o che la applica No, in nessun caso
È ammesso ricorso Contro le sentenze del Consiglio di Stato? Per revocazione e in cassazione per motivi di giurisdizione Solo per revocazione Non è ammesso ricorso Solo in Cassazione per motivi di giurisdizione
Dopo la privatizzazione del rapporto di lavoro pubblico, quale principio caratterizza il sistema delle fonti? Il principio di determinatezza L'applicazione del diritto comune e il principio della autonomia organizzativa L'applicazione del diritto comune e la contrattualità pura nelle materie non soggette a riserva di legge L'applicazione del diritto comune e il principio della riserva di regolamento
Ai sensi del TU sul pubblico impiego da quale organo è rappresentata la pa nella contrattazione collettiva? Dall'Agenzia per la Rappresentanza Negoziale Dal Ministro della Funzione Pubblica Dai singoli Ministri Dalle delegazioni pubbliche di settore
Ai sensi del TU sul pubblico impiego da chi sono esercitati i poteri di indirizzo per la contrattazione collettiva nazionale? L'ARAN Il Ministro del Lavoro e della Previdenza sociale Il Ministro della Funzione Pubblica Dai Comitati di settore prima di ogni rinnovo contrattuale
Ai sensi del TU sul pubblico impiego nei confronti di chi sono esercitati i poteri di indirizzo per la contrattazione collettiva? Delle singole amministrazioni Delle organizzazioni sindacali Delle confederazioni rappresentative Dell'ARAN
Ai sensi del TU sul pubblico impiego quale soggetto opera come Comitato di settore per le pubbliche amministrazioni? Il Presidente del Consiglio dei Ministri tramite il Ministro dell'Economia Il Presidente del Consiglio dei Ministri tramite il Ministro della Funzione Pubblica di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze Il Presidente del Consiglio dei Ministri Il Presidente del Consiglio dei Ministri tramite il Ministro della Funzione Pubblica
Ai sensi del TU sul pubblico impiego chi elabora l'ipotesi di accordo per il personale delle amministrazioni dello Stato? Presidenza del Consiglio e Confederazioni Sindacali L'ARAN e le rappresentanze sindacali ARAN e i rappresentanti di base Ministro della Funzione Pubblica e Confederazioni Sindacali
Ai sensi del TU sul pubblico impiego come regola l'ARAN i rapporti con i Comitati di settore delle amministrazioni pubbliche? Sulla base di accordi con le organizzazioni sindacali Sulla base di direttive del Ministro della Funzione Pubblica Sulla base di decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Sulla base di appositi protocolli
Ai sensi del TU sul pubblico impiego come vengono determinati i comparti della contrattazione collettiva? Dal Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Dalla legge Attraverso accordi tra l'ARAN e le Confederazioni più rappresentative Dai CCNL
Ai sensi del TU sul pubblico impiego qual è l'organo competente a riferire al Parlamento in merito alle decisioni giurisdizionali che comportino nuovi oneri per il personale pubblico? Il Ministro della Funzione Pubblica La Corte dei conti Il Ministro dell'Economia e delle Finanze Il Presidente del Consiglio dei Ministri
Ai sensi del TU sul pubblico impiego dove sono stabilite le risorse finanziarie per la contrattazione collettiva nazionale? Nel bilancio del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Nel bilancio del Ministero dell'Economia e delle Finanze Nella legge finanziaria Nel bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Secondo il TU sul pubblico impiego, quale funzione svolgono gli organi di governo? Funzioni di controllo Indirizzo politico-amministrativo Solo indirizzo politico Solo indirizzo amministrativo
Ai sensi del TU sul pubblico impiego come vengono stabilite le linee fondamentali di organizzazione degli uffici nella pa? Attraverso d.p.c.m Attraverso direttive del Ministro della Funzione Pubblica Attraverso decreti dei singoli Ministri In base ai principi generali dettati da disposizioni di legge
Con quale strumento può modificarsi la distribuzione del personale dei diversi livelli nelle amministrazioni statali? D.P.C.M Decreto dei singoli Ministri Decreto del Ministro della Funzione Pubblica D.P.R
Come sono disciplinati i rapporti individuali di lavoro dei dipendenti della pa? Con provvedimenti dei singoli ministeri Contrattualmente Con Regolamento Con legge
Ai sensi del TU sul pubblico impiego come sono sanzionate le violazioni delle disposizioni sulla organizzazione e disciplina degli uffici e dotazione organica? Non sono sanzionate Con il commissariamento Con il divieto di assunzione di nuovo personale Con la riduzione dei fondi di bilancio per contrattazione futura
Ai sensi del TU sul pubblico impiego entro quale data deve essere presentato il piano di formazione del personale per le pa? 31 gennaio di ciascun anno 31 marzo di ogni anno Il 31 gennaio di ogni biennio Alla data del rinnovo contrattuale
Dove sono individuate le compatibilità economiche sulle quali sono determinate le risorse finanziarie per il personale delle pa? Nei documenti di programmazione e bilancio del Ministero dell'Economia e delle Finanze Nei documenti di programmazione e bilancio Nei documenti di programmazione e bilancio delle Funzione Pubblica Nei bilanci delle singole amministrazioni
I concorsi per le assunzioni nelle amministrazioni dello Stato possono essere svolti a livello regionale? No, solo a livello provinciale No, solo per aree geografiche omogenee Si No, solo a livello nazionale
Da quale strumento sono disciplinati i contratti a tempo determinato nella pa? Dai CCNL Non sono previsti contratti a tempo determinato Dalla legge Da regolamenti delle singole amministrazioni
Come sono sanzionate le clausole dei contratti collettivi integrativi difformi da quelle previste dai CCNL? Nullità Inefficacia Non sono soggette a sanzione e quindi valide Annullabilità
Ai sensi del TU sul pubblico impiego come viene determinata la rappresentatività delle organizzazioni sindacali? Dalla media tra il dato associativo ed il dato elettorale Dall'entità dei versamenti dei contributi sindacali Solo dal dato associativo Solo dal dato elettorale
Ai sensi del TU sul pubblico impiego come viene espresso il dato elettorale con riferimento alla rappresentatività delle organizzazioni sindacali? Dalla percentuale dei voti ottenuti nelle elezioni delle rappresentanze unitarie del personale rispetto al totale dei voti espressi nell'ambito considerato Dai voti ottenuti nell'ambito considerato Dalla percentuale dei voti ottenuti nelle elezioni delle rappresentanze unitarie del personale rispetto al totale dei voti espressi in tutti comparti e aree Dalla somma dei voti ottenuti in tutti i comparti e aree
Per la nuova stagione contrattuale 2006-2009, quanti comparti della pubblica amministrazione individua l'accordo quadro? 9 12 10 comparti 11 comparti
Ai sensi del TU sul pubblico impiego possono essere costituite rappresentative unitarie del personale comuni a più amministrazioni o enti? Sì, purché nello stesso territorio e nel limiti dimensionale di almeno 15 dipendenti No Sì, in ogni caso Sì, purché nello stesso territorio e nel limite dimensionale di almeno 30 dipendenti
Quali sono le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva Nazionale? Quelle che abbiano una rappresentatività non inferiore al 15% nel comparto o nell'area Quelle che abbiano una rappresentatività non inferiore al 25% nel comparto o nell'area Quelle che abbiano una rappresentatività non inferiore al 50% nel comparto o nell'area Quelle che abbiano una rappresentatività non inferiore al 5% nel comparto o nell'area
Ai sensi del TU sul pubblico impiego ove è istituito l'organo preposto alla risoluzione delle controversie relative alla rappresentatività dell'organizzazioni sindacali? Presso l'ARAN Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Presso il Dipartimento della Funzione Pubblica Presso il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
Ai sensi del TU sul pubblico impiego quale organo è preposto alla risoluzione delle controversie relative alla rappresentatività dell'organizzazioni sindacali? Collegio Arbitrale Comitato paritetico Commissione interministeriale Collegio di Probiviri
Ai sensi del TU sul pubblico impiego Quale soggetto monitorizza l'evoluzione delle retribuzioni di fatto dei pubblici dipendenti attraverso un apposito rapporto? Il Ministro della Funzione Pubblica L'ARAN Le organizzazioni sindacali Il Ministro del lavoro e della Previdenza Sociale
In base al Dlgs 165/2001, con quale cadenza viene redatto il rapporto sulla evoluzione delle retribuzioni di fatto dei pubblici dipendenti? Semestrale Annuale Trimestrale Mensile
In base al Dlgs 165/2001,quale soggetto effettua il controllo sui regolamenti interni dell'ARAN? Presidente del Consiglio dei Ministri Il Dipartimento della Funzione Pubblica Il Ministero del lavoro e della Previdenza Sociale Comitato interministeriali
In base al Dlgs 165/2001, possono essere costituite delegazioni dell'ARAN su base regionale o pluriregionale? Sì, solo su base regionale Sì, solo su base pluriregionale Sì, su richiesta dei comitati di settore No
In base al Dlgs 165/2001, da quali strumenti è regolamentata la gestione finanziaria dell'ARAN? Da regolamenti interni Dalla legge Da regolamenti del Ministero del lavoro e della Previdenza Sociale Da regolamenti del Dipartimento della Funzione Pubblica
In base al Dlgs 165/2001, a quale soggetto viene trasmessa dall'ARAN la quantificazione dei costi contrattuali relativi alla raggiunta ipotesi di accordo? Alla Corte dei conti Al Consiglio dei Ministri Al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Al Dipartimento della Funzione Pubblica
In base al Dlgs 165/2001, a che fini è trasmessa dall'ARAN la quantificazione dei costi contrattuali relativi alla raggiunta ipotesi di accordo? Ai fini della verifica della regolare Costituzione del tavolo delle trattative Ai fini della certificazione di compatibilità con gli strumenti di programmazione e bilancio Ai fini della certificazione della compatibilità agli indirizzo dati dai Comitati di settore Ai fini della verifica della regolarità delle procedure seguite
In base al Dlgs 165/2001, quale soggetto è chiamato a riferire al Parlamento sulla copertura finanziaria dei contratti collettivi del pubblico impiego? La Corte dei conti Il Consiglio dei Ministri Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Il Ministro della Funzione Pubblica
In base al Dlgs 165/2001, a chi spetta quantificare l'onere a carico del bilancio dello stato derivante dalla contrattazione collettiva nazionale? Alla Corte dei conti All'ARAN Al Ministro della Funzione Pubblica Al Ministro dell'Economia e delle Finanze
In base al Dlgs 165/2001, a chi spetta determinare gli eventuali oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello stato per la contrattazione integrativa delle amministrazioni dello Stato? Alla Corte dei conti Al Ministro della Funzione Pubblica Al Ministro dell'Economia e delle Finanze All'ARAN
Alle pubbliche amministrazioni si applica lo Statuto dei Lavoratori? Sì, se l'amministrazione conta più di 1.000 dipendenti Si Sì, se l'amministrazione conta più di 500 dipendenti No
Il pubblico dipendente può essere adibito a mansione immediatamente superiore a quella ad essa spettante? Sì, in caso di vacanza di posto in organico Sì, nei casi stabiliti dal CCNL No Sì, solo nei casi stabiliti con regolamento del ministro delle Funzione Pubblica
Ai sensi del DLgs n 165/2001, può un pubblico dipendente essere adibito a svolgere le mansioni di altro assente anche se immediatamente superiori alle sue? No Sì, per un termine non superiore a 12 mesi Sì, in ogni caso Sì, per la durata dell'assenza ad esclusione dell'assenza per ferie
Ai sensi del TU sul pubblico impiego cosa si intende per incarico retribuito? Quello, anche rientrante nei compiti e doveri di ufficio, per il quale è previsto un qualsiasi compenso Quello, per il quale è previsto un compenso monetario Quello, anche occasionale, non compreso nei compiti e doveri di ufficio, per il quale è previsto un qualsiasi compenso Quello, non occasionale, non compreso nei compiti e doveri di ufficio, per il quale è previsto, un compenso
In base al DLgs 165/2001 possono le amministrazioni conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni? No Sì, previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza Si Sì, previa autorizzazione del Ministro della Funzione Pubblica
In base al DLgs 165/2001 possono gli enti pubblici economici e i soggetti privati conferire incarichi retribuiti a dipendenti pubblici? Si Sì, previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza Sì, previa autorizzazione del Ministro della Funzione Pubblica No
Quale termine è previsto nel TU sul pubblico impiego per la comunicazione dell'elenco degli incarichi retribuiti conferiti o autorizzati dalle amministrazioni pubbliche ai propri dipendenti? 31 dicembre di ogni anno 30 giugno di ogni anno 30 settembre di ogni anno 30 aprile di ogni anno
In base al DLgs 165/2001, quale è il termine concesso al dipendente per impugnare la sanzione disciplinare? 30 giorni dalla comunicazione 30 giorni dalla sua applicazione 20 giorni dalla sua applicazione 10 dalla sua applicazione
In base al DLgs 165/2001 in quale termine l'organo giudicante deve pronunciarsi sulla impugnativa della sanzione disciplinare? Entro 120 giorni dalla impugnazione Entro 90 giorni dalla prima riunione del Collegio Entro 90 giorni dalla impugnazione Entro 60 giorni dalla impugnazione
In base al DLgs 165/2001, è prevista una riserva di posti a favore delle donne nelle commissioni di concorso delle pa? No Sì, almeno ¼ dei posti Sì, almeno ½ dei posti Sì, almeno 1/3 dei posti
In base al DLgs 165/2001, chi impartisce direttive alle pa per l'adozione dei regolamenti volti ad assicurare pari opportunità tra uomini e donne sul lavoro? Il Dipartimento per le Pari Opportunità Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale di concerto con il Dipartimento per le pari opportunità Il Dipartimento della Funzione Pubblica Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
Da parte di chi possono essere disposte visite ispettive per la valutazione e la verifica delle spese ed in particolare di quelle relative agli oneri dei CCNL? Del Ministero del lavoro e della Previdenza Sociale Del Dipartimento della Funzione Pubblica Del Ministro dell'Economia e finanze a cura dei Servizi Ispettivi del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato Del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato
In materia di pubblico impiego, quale tipo di cognizione è attribuita al giudice ordinario nei confronti di un atto amministrativo presupposto? Incidenter tantum senza valore di giudicato Piena Nessuna Incidenter tantum con valore di giudicato
Quale giudice è competente a conoscere dei concorsi per soli interni, comportanti il passaggio da una qualifica ad un'altra della stessa area? Il Giudice Ordinario La Corte dei conti Il Giudice Amministrativo Comitato Paritetico
Nel termine assunzione, ai fini della determinazione della giurisdizione, può rientrare la progressione verticale ad un'area o fascia funzionale più elevata a seguito di concorso interno? Sì, No Solo se previsto dal bando di concorso No, a meno che trattasi di concorso per titoli
In quale termine deve pervenire al giudice procedente, l'accordo sull'interpretazione autentica della clausola controversa del CCNL, decorsi inutilmente i quali la procedura interpretativa si intende conclusa? 180 giorni dalla comunicazione all'ARAN degli atti di causa Entro la data fissata per l'udienza 90 giorni dalla comunicazione all'ARAN degli atti di causa 120 giorni dalla comunicazione all'ARAN degli atti di causa
Tra quali soggetti deve essere raggiunto l'accordo sulla interpretazione autentica della clausola controversa del CCNL? Tra l'ARAN e il Dipartimento della Funzione Pubblica Tra l'ARAN e le organizzazioni sindacali firmatarie dell'accordo Tra l'ARAN e le confederazioni Tra l'ARAN e il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
In mancanza della interpretazione della clausola controversa del CCNL come decide il giudice sulla questione pregiudiziale? Con ordinanza Con sentenza Con sentenza unitamente al merito del giudizio Rimette gli atti alla cassazione affinché decida sulla questione pregiudiziale
È impugnabile il provvedimento del giudice sulla questione pregiudiziale relativa alla interpretazione del CCNL? Sì, alla Corte di Appello Lavoro È reclamabile allo stesso Tribunale Sì, direttamente in Cassazione No
In base al DLgs 165/2001, dopo quanti giorni dalla promozione del tentativo di conciliazione la domanda giudiziale diventa procedibile? 60 giorni 90 giorni 120 giorni 30 giorni
In materia di pubblico impiego in che termine può essere riassunto il giudizio sospeso per mancanza del tentativo di conciliazione? Entro 180 giorni dall'espletamento di esso o decorsi 90 giorni dalla promozione di esso Entro 120 giorni dall'espletamento di esso o decorsi 60 giorni dalla promozione di esso Entro 90 giorni dall'espletamento di esso o decorsi 30 giorni dalla promozione di esso Entro 120 giorni dall'espletamento di esso o decorsi 120 giorni dalla promozione di esso
Quale è il Collegio di conciliazione presso la Direzione provinciale del lavoro competente per territorio innanzi al quale il dipendente pubblico deve promuovere il tentativo di conciliazione? Quello nella cui circoscrizione risiede il dipendente Quello nella cui circoscrizione si trova l'ufficio cui il lavoratore è o era addetto al momento della cessazione del rapporto Quello nella cui circoscrizione si trova il luogo dove è stato firmato il contratto Quello nella cui circoscrizione ha la sede legale l'amministrazione
In base al DLgs 165/2001, l'amministrazione datrice innanzi a quale Collegio di conciliazione istituito presso la Direzione provinciale del lavoro deve promuovere il tentativo di conciliazione? A tutti i Collegi di conciliazione Valgono per essa, se compatibili, gli stessi criteri applicabili al caso di tentativo promosso dal lavoratore A quello nella cui circoscrizione ha la sede legale l'amministrazione A quello del luogo in cui è stato firmato il contratto
In base al DLgs 165/2001, da chi è determinato il personale delle Commissioni di conciliazione avanti alle quali è promosso il tentativo obbligatorio di conciliazione? Dal Ministro del Lavoro e della previdenza sociale Dal Dipartimento della Funzione Pubblica Dal Ministro della Giustizia Dal Presidente del Consiglio
È direttamente responsabile il pubblico dipendente per il danno ingiusto cagionato ad un terzo nell'esercizio delle sue attribuzioni? Sì, solo se ha agito con dolo No Sì, se ha agito con dolo o colpa grave Si in ogni caso
Quale giudice è competente a conoscere dell'azione di responsabilità diretta del pubblico dipendente? Il TAR territorialmente competente Il TAR Lazio Il Giudice Ordinario La Corte dei conti
A quale organo è attribuita la giurisdizione nella materia della responsabilità amministrativa indiretta? Alla Corte dei conti Al Giudice Ordinario Al TAR Lazio Al TAR territorialmente competente
In base al DLgs 165/2001, come sono istituiti e disciplinati gli Uffici di diretta collaborazione del Ministro?, Con legge Con decreto del Ministro Con Regolamento Con decreto del Ministro della Funzione Pubblica
In base al DLgs 165/2001, quali competenze sono assegnate agli Uffici di diretta collaborazione? Solo di supporto Di organizzazione Solo di raccordo con l'amministrazione Di supporto e di raccordo con l'amministrazione
Il Ministro può revocare o riformare i provvedimenti di competenza dei dirigenti? No Si Sì, solo nei casi disciplinati dalla legge Sì, solo dopo aver rimosso il dirigente
Il Ministro può riservare o avocare a sé i provvedimenti di competenza dei dirigenti? Solo le responsabilità dell'attività amministrativa, Solo la responsabilità della gestione No Solo la responsabilità dei risultati in concreto raggiunti
Come è articolata nelle amministrazioni dello Stato la dirigenza? In due fasce di ruolo In una sola fascia di ruolo Nelle fasce di ruolo stabilite dal CCNL dell'area dirigenziale In quattro fasce di ruolo
Quale durata possono avere gli incarichi di funzione dirigenziale? La durata deve essere correlata agli obiettivi prefissati ma, comunque, non può essere inferiore a 3 anni e superiore a 5 anni La durata deve essere correlata agli obiettivi prefissati ma, comunque, non può essere inferiore a 2 anni e superiore a 5 anni La durata è annuale La durata è biennale
Gli incarichi di funzione dirigenziale sono rinnovabili? Solo quelli di direzione degli uffici di livello dirigenziale Solo quelli di funzione dirigenziale di livello generale Si No
Come sono conferiti gli incarichi di funzione dirigenziale di livello generale? Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro competente Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Con decreto del Ministro della Funzione Pubblica Con decreto del Ministro della Funzione Pubblica di concerto con il Ministro competente
Da chi sono conferiti gli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale? Dal Presidente del Consiglio dei Ministri, con decreto Dal dirigente dell'ufficio di livello dirigenziale generale a qualsiasi dirigente della sua o di altra amministrazione Dal dirigente dell'ufficio di livello dirigenziale generali ai dirigenti assegnati al suo ufficio Dal Ministro competente
A chi possono essere conferiti gli incarichi di funzione dirigenziale? A dirigenti di ruolo e a quelli non appartenenti ai ruoli ed anche a persone di comprovata qualificazione professionale Solo a dirigenti di ruolo Solo a dirigenti di ruolo e dirigenti non di ruolo Solo a dirigenti esterni e a persone di comprovata qualificazione professionale
Coloro che abbiano svolto attività in aziende, pubbliche o private, con funzioni dirigenziali, rientrano tra i soggetti con particolare qualificazione professionale ai fini del conferimento di incarichi dirigenziali? Sì, purché abbiano svolto funzioni dirigenziali per almeno un decennio Sì, purché abbiano svolto funzioni dirigenziali almeno 15 anni Sì, purché le funzioni dirigenziali siano state svolte almeno per almeno 5 anni No
Coloro che provengono dai settori della ricerca, della docenza universitaria rientrano tra i soggetti con particolare ai fini del conferimento di incarichi dirigenziali qualificazione professionale? Solo i docenti universitari No Solo se abbiano svolto ricerca e docenza per almeno 10 anni Si
Coloro che provengono dalle magistrature e dell'avvocatura dello Stato rientrano tra i soggetti con particolare qualificazione professionale ai fini del conferimento di incarichi dirigenziali? Solo i magistrati contabili e gli avvocati dello stato No Si Solo i magistrati amministrativi
Quale durata ha lo incarico di funzione dirigenziale di livello generale conferito a persona con particolare qualificazione professionale? Ha durata annuale Non può eccedere i 5 anni Non può eccedere i tre anni Ha durata biennale
La disciplina dettata dal DLgs 165/01 sugli incarichi di funzioni dirigenziali può essere derogata dalla contrattazione collettiva? Si Solo con riferimento alla durata degli incarichi No Solo con riferimento al trattamento economico
Quale natura può attribuirsi alla revoca degli incarichi di funzione dirigenziale? È atto amministrativo riportabile alla revoca di cui alla l. 241/90 Natura pubblicistica incidendo sulla nomina È atto di macro-organizzazione della p.a Natura di diritto privato rientrando tra gli atti di gestione del rapporto di lavoro
Entro quale termine deve essere reso il parere per l'adozione del provvedimento di revoca dell'incarico dirigenziale per responsabilità del dirigente? Entro 30 giorni dalla richiesta, trascorsi i quali si intende non conforme Entro 45 giorni dalla richiesta, trascorsi i quali si prescinde da esso Entro 30 giorni dalla richiesta, trascorsi i quali si prescinde da esso Entro 45 giorni dalla richiesta, trascorsi i quali si intende non conforme
Come è determinata la retribuzione del personale dirigente? Con decreto del Ministro della Funzione Pubblica Con DPCM Con decreto del Ministro della Economia e delle Finanze Dai contratti collettivi per le aree dirigenziali
L'Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti delle amministrazioni pubbliche istituita con la Finanziaria 2007 quale organismo sostituisce? Il CNEL La Scuola Superiore della P.A. locale La Scuola Superiore della P.A La Scuola Superiore dell'amministrazione dell'Interno
In base alla legge Finanziaria 2007, quali organismi entrano a far parte dell'Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti pubblici? Scuola superiore dell'Economia e finanze Istituto diplomatico Istituto diplomatico, Scuola Superiore dell'amministrazione dell'interno, Scuola superiore dell'Economia e finanze Scuola Superiore dell'amministrazione dell'interno, Scuola superiore dell'Economia e finanze, Scuola Superiore della P.A. locale
Secondo la Finanziaria 2007, quale organo stabilisce il numero dei posti di dirigente dello Stato e degli Enti pubblici nazionali da mettere a concorso? L'Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti pubblici Il Consiglio dei Ministri Il Dipartimento della Funzione Pubblica Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale
Secondo la Finanziaria 2007, quando viene determinato il numero dei posti di dirigente dello stato e degli Enti pubblici nazionali da mettere a concorso? Ad ogni scadenza contrattuale Annualmente entro il 28 febbraio Ogni biennio entro il 31 dicembre Annualmente entro il 31 dicembre
Con la Finanziaria 2007 è stato previsto un ammontare massimo per la retribuzione dei dirigenti della pubbliche amministrazioni? No Sì, solo per quelli delle amministrazioni statali cd. Esterni di cui all'art. 19,c6, del D.Lgs. 165/2001 Si per tutti i dirigenti delle amministrazioni statali e locali Sì, per tutti i dirigenti delle amministrazioni statali
Qual è il tetto massimo della retribuzione dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni indicato dalla Finanziaria 2007? Non è previsto alcun tetto È pari all'ammontare della retribuzione del primo Presidente della Corte di cassazione, per quelli esterni È pari all'ammontare della retribuzione del Presidente della Camera È pari all'ammontare della retribuzione del Presidente del Senato
Ai sensi della Finanziaria 2007 gli atti comportanti spesa relativi ad incarichi dirigenziali esterni sono soggetti a pubblicità? Sì, attraverso la pubblicazione sul sito web della amministrazione o del soggetto interessato e comunicazione al Governo e Parlamento Sì, attraverso la pubblicazione sul sito web della amministrazione o del soggetto interessato Sì, attraverso comunicazione al Governo e Parlamento Non sono soggetti a particolari forme di pubblicità
Quali figure sono equiparate a quelle dirigenziali nella Finanziaria 2007 al fine del limite di spesa per la relativa retribuzione? Consulenti, membri di commissioni e di collegi, titolari di qualsiasi incarico corrisposto dallo Stato, da enti pubblici o da Società a prevalente partecipazione pubblica Solo titolari di incarichi corrisposti dallo stato Nessuna altra figura Solo consulenti e membri di commissioni e collegi
Nell'ipotesi di esercizio delle facoltà consentite dalle disposizioni sulla mobilità pubblico-privato, i soggetti previsti dalla norma mantengono la qualifica posseduta? Sì, maturando l'anzianità di servizio nell'amministrazione di provenienza Sì, ma non maturano l'anzianità di servizio nell'amministrazione di appartenenza NO, ma maturano l'anzianità nell'amministrazione di appartenenza Sì, ma maturano il 50% dell'anzianità
In cosa consistono le procedure di mobilità tra amministrazioni? Nella cessione del contratto di lavoro di dipendenti con pari qualifica in servizio presso altre amministrazioni anche senza consenso dell'amministrazione di appartenenza Nel distacco di altro dipendente pubblico da altra amministrazione Nella cessione del contratto di lavoro di dipendenti con pari qualifica in servizio presso altre amministrazioni, previo consenso dell'amministrazione di appartenenza Comando del dipendente pubblico da altra amministrazione
I CCNL possono derogare all'obbligo dell'esperimento di procedure di mobilità? Solo quando è previsto dal Regolamento delle singole amministrazioni Il previo esperimento dell'esperimento delle procedure di mobilità non costituisce obbligo No, sono nulle le clausole elusive dell'obbligo di previo esperimento della procedura di mobilità Si
Possono i cittadini degli stati membri UE accedere ai posti di lavoro delle pubbliche amministrazioni? Sì, salvo a quelli che richiedono l'esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri o attengono alla tutela dell'interesse nazionale Sì, ad esclusione solo di quelli che attengono alla tutela dell'interesse nazionale Sì, in ogni caso No
Nel Pubblico impiego, possono prevedersi posizioni e funzioni in cui non può prescindersi dal possesso della cittadinanza italiana? Sì, con Regolamento Sì, con legge No Sì, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
Il datore pubblico o privato può ottenere un esonero dall'obbligo dell'assunzione di persone disabili? No Sì, per le speciali condizioni dell'attività svolta, a condizione del versamento in un Fondo speciale di un contributo esonerativo Si per le speciali condizioni dell'attività svolta No, solo una riduzione dell'obbligo
Come può definirsi il diritto soggettivo? Posizione giuridica attiva e di vantaggio del soggetto in ordine a determinate utilità riferite ad un bene e alla tutela degli interessi afferenti il bene stesso Posizione giuridica attiva e di vantaggio del soggetto in ordine a determinate utilità solo riferite ad un bene immobile Posizione giuridica passiva del soggetto in ordine ad un bene Situazione giuridica attiva e passiva inerente un determinato bene
Qual sono le posizioni giuridiche semplici che costituiscono il diritto soggettivo? Facoltà, pretese e poteri Solo facoltà Solo pretese Solo poteri
Cosa è l'interesse di fatto? Una situazione soggettiva non protetta Un interesse legittimo affievolito Un interesse che trova tutela nella prassi Una situazione giuridica tutelata per mera opportunità
Quali sono gli atti pubblici tipici? Atti legislativi, atti politici e atti giurisdizionali Atti politici, atti legislativi Atti giurisdizionali Atti amministrativi Atti legislativi e atti amministrativi Atti politici e giurisdizionali
Qual è la natura giuridica del Regolamento? Atto normativo Atto amministrativo Atto formalmente amministrativo e sostanzialmente normativo Atto politico
Cosa sono le norme interne? Norme statali con riferimento a quelle comunitarie Norme dettata solo con regolamento Norme relative al funzionamento degli uffici delle P.A.e alle modalità di svolgimento della loro attività Norme relative al personale delle P.A
Quale veste possono assumere le norme interne? Regolamenti interni e circolari Regolamenti interni e istruzioni Circolari e ordini Regolamenti interni, circolari, ordini, istruzioni
Con quale strumento il legislatore procede al riassetto normativo in una materia? Raccolta Codificazione Testo unico Con quello che ritiene di volta in volta più opportuno
come possono essere definiti gli atti di alta amministrazione? Atti costituenti manifestazioni di impulso all'adozione di atti amministrativi funzionali all'attuazione dei fini di legge Atti di indirizzo volti alla scelta dei fini da perseguire Atti di attuazione delle scelte effettuate a livello organizzativo Atti di controllo della attuazione dei fini di legge
chi ha la titolarità del potere di alta amministrazione? Gli organi di vertice dell'amministrazione, in via quasi esclusiva I Dirigenti sia di prima che di seconda fascia I Sottosegretari I Presidenti delle Province e delle Regioni
cosa si intende per fonte del diritto? Atti di produzione normativa che costituiscono nel loro insieme lo ordinamento giuridico dello stato L'insieme delle leggi che costituiscono nel loro insieme l'ordinamento giuridico dello stato Atti o fatti di produzione normativa che costituiscono nel loro insieme l'ordinamento giuridico dello stato Le norme costituzionali a cui devono ispirarsi tutte le norme dell'ordinamento giuridico dello stato
In che rapporto si pongono i Regolamenti comunitari con la legge nazionale? I Regolamenti dispiegano automaticamente i loro effetti negli stati membri e prevalgono sulla legge nazionale I Regolamenti non dispiegano automaticamente i loro effetti negli stati membri e necessitano di legge nazionale attuativa I Regolamenti sono subordinati alla legge nazionale I Regolamenti sono equiordinati alla legge nazionale
Nel caso in cui una legge dello Stato è in contrasto con il Regolamento comunitario? Deve essere disapplicata Deve essere emanata una nuova legge conforme al Regolamento Il contrasto deve essere risolto dallo organi di giustizia europea Il regolamento non può trovare attuazione nello stato membro
quali sono le fonti comunitarie con carattere vincolante? Regolamenti e decisioni Regolamenti, decisioni e raccomandazioni Regolamenti e raccomandazioni Decisioni e pareri
Quale valore assume il Parere comunitario in relazione alla normativa nazionale? È atto vincolante ma necessita di norma attuativa È atto privo di efficacia precettiva e vincolante costituendo espressione di una opinione su una data materia È atto con carattere vincolante con efficacia diretta È atto non vincolante salvo che non contenga un precetto
Come può definirsi l'interesse semplice? Pretesa che la P.A. nell'esercizio del suo potere discrezionale si attenga a criteri di opportunità e convenienza Interesse legittimo affievolito Pretesa che la P.A. nell'esercizio del suo potere discrezionale si attenga a criteri di legalità Pretesa che la P.A. nell'esercizio del suo potere discrezionale si attenga a criteri di trasparenza ed economicità
Quali sono le capacità degli enti pubblici che agiscono in regime di diritto amministrativo? Autarchia, Autotutela, Autonomia Autarchia. Autotutela. Autonomia. Autogoverno Autotutela, Autonomia, Autogoverno Autarchia Autonomia Autogoverno
Come sorge il rapporto di servizio? Con l'atto di assunzione del soggetto Con ordine di servizio Con l'esercizio dell'attività del soggetto inserito nell'organizzazione dell'ente Con provvedimento normativo
Cosa indica la competenza di un organo amministrativo? Il complesso di poteri e funzioni individuato con atto privato Il complesso di poteri e di funzioni che esso può per legge esercitare Il complesso di poteri e di funzioni che esso può per regolamento interno esercitare Il complesso di poteri e di funzioni che esso di fatto esercita
È consentito il trasferimento dell'esercizio del potere da uno ad altro organo o ente? Sì, solo attraverso l'avocazione Sì, solo attraverso la delega e l'avocazione No Sì, attraverso la delega, avocazione e sostituzione
Quali sono gli effetti della delega dei poteri? Trasferimento dal delegante al delegato dell'esercizio del potere, nei casi previsti dalla legge Trasferimento dal delegante al delegato della titolarità del potere, nei casi previsti dalla legge Trasferimento dal delegante al delegato della titolarità del potere, nei casi ritenuti dal delegante Trasferimento dal delegante al delegato dell'esercizio del potere, senza assunzione di responsabilità del delegato
Quali sono gli effetti dell'avocazione dei poteri? L'organo superiore attribuisce a sé la competenza a compiere un atto spettante all'inferiore In regime di poteri concorrenti, un organo assume un potere propulsivo nei confronti dell'altro Un organo attribuisce a sé la competenza a compiere un atto spettante ad altro organo L'organo superiore esercita i poteri sostitutivi nei confronti dell'inferiore
Quando si ha conflitto di competenza tra due o più autorità? Quando esse affermano o negano la propria potestà, contemporaneamente, a conoscere di una questione o materia Solo nel caso in cui esse negano la propria potestà, contemporaneamente, a conoscere di una questione o materia Solo nel caso in cui esse affermano la propria potestà, contemporaneamente, a conoscere di una questione o materia In caso di avocazione dei poteri
Qual è la natura giuridica dell'autorizzazione? È provvedimento vincolato a contenuto ampliativo È un provvedimento emanato con discrezionalità solo tecnica È provvedimento discrezionale a contenuto ampliativo È provvedimento discrezionale a contenuto costitutivo
Cosa distingue l'autorizzazione dalla abilitazione? Il diverso tipo di discrezionalità sottesa alla loro emanazione: tecnica per la prima, amministrativa per la seconda Il diverso tipo di discrezionalità sottesa alla loro emanazione: amministrativa per la prima, tecnica per la seconda I soggetti richiedenti: privati per la prima, pubblici per la seconda La forma: scritta per la prima, libera per la seconda
Cosa è la dispensa? Provvedimento con cui la p.a. rimuove a posteriori un limite legale all'esercizio di un diritto o di un potere Il provvedimento con cui la p.a. consente di esercitare una attività o compiere un atto in deroga ad un divieto di legge o esonera il soggetto dal rispetto di un obbligo Provvedimento con cui attribuisce poteri speciali ad una categoria di persone in deroga ad un divieto di legge Provvedimento con cui la p.a. rimuove la sanzione comminata per un comportamento illegittimo
Che cosa è la concessione? Atto negoziale con soggetti privati Provvedimento con cui la p.a. amplia una posizione giuridica soggettiva del privato Il provvedimento con cui la p.a. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliandone la sfera giuridica Provvedimento meramente discrezionale che rimuove gli ostacoli all'esercizio di un diritto
Come vengono distinte le concessioni? Concessioni traslative e concessioni costitutive Concessioni di fatto e concessioni di diritto Concessioni costitutive e concessioni dichiarative Concessioni traslative e mere concessioni
Cosa è il visto? È un controllo sostitutivo È un controllo preventivo di legittimità ad esito positivo È un controllo preventivo di merito ad esito positivo È un controllo successivo ad esito positivo
Quando si dice che l'atto amministrativo è imperfetto? Quando non è conforme al principio di buon andamento delle p.a Quando produce effetti solo temporanei Quando non si sia ancora concluso il suo ciclo di formazione Quando difetta di alcuni requisiti formali
Quando si dice che un atto amministrativo è inefficace, benché perfetto? Quando difetta di alcuni requisiti sostanziali Quando è privo del visto di registrazione Quando non è idoneo a produrre i suoi effetti giuridici per inesistenza dei requisiti di efficacia previsti dalla legge o dallo stesso provvedimento Quando è emesso da soggetto inadempiente
Quando si dice che un atto amministrativo è invalido? Quando è difforme dalla norma che lo disciplina sia essa norma di legge che norma di buona amministrazione Quando non è concluso il suo ciclo di formazione Quando è privo dei requisiti di efficacia Quando è sottoposto a condizione non ancora realizzatasi
Quali sono i caratteri fondamentali dei beni demaniali? Sono sempre beni immobili o universalità di beni mobili e devono appartenere a enti pubblici territoriali Sono solo beni immobili appartenenti a enti pubblici territoriali Sono beni immobili o universalità di beni mobili appartenenti a enti pubblici anche non territoriali Sono beni mobili anche singoli e immobili appartenenti a enti pubblici territoriali
Quali beni comprende il demanio necessario? I beni immobili necessariamente demaniali, di proprietà degli enti pubblici territoriali I beni immobili necessariamente demaniali, di proprietà comunale I beni immobili necessariamente demaniali, di proprietà dello Stato, e solo occasionalmente delle regioni Solo i beni immobili e mobili destinati alla difesa militare
Le caserma rientrano nel demanio militare? Solo quelle prive degli alloggi dei militari Si No, perché non servono in maniera immediata alla difesa Solo quelle specificatamente individuate
Quali beni comprende il demanio accidentale? Esclusivamente beni immobili che acquistano il carattere di demanialità se appartenenti ad enti pubblici territoriali Esclusivamente beni mobili che acquistano il carattere di demanialità se appartenenti ad enti pubblici territoriali Beni immobili o universalità di mobili che acquistano il carattere di demanialità se appartenenti ad enti pubblici territoriali Beni immobili o mobili appartenenti a qualsiasi ente pubblico
I beni del demanio pubblico possono essere alienati? No, salva la deroga prevista dal codice dei beni culturali No, mai Si Sì, solo ad altro ente pubblico
Possono essere espropriati i beni del demanio pubblico? Sì, nei casi previsti dalla legge Sì, in ogni caso Solo per la realizzazione di grandi infrastrutture No, fino a quando non viene pronunciata la sdemanializzazione
Quali sono i beni patrimoniali indisponibili? Sono i beni pubblici, solo mobili che possono appartenere a qualsiasi ente pubblico Sono i beni pubblici, sia mobili che immobili, che possono appartenere a qualsiasi ente pubblico Sono i beni pubblici solo immobili, che possono appartenere a qualsiasi ente pubblico Sono i beni pubblici, sia mobili che immobili, che appartengono agli enti pubblici economici
I beni patrimoniali disponibili possono essere alienati? Sì, secondo le regole del diritto privato Sì, nelle forme del diritto pubblico No, mai No, salvo espresse regole
A chi può essere proposto il ricorso in opposizione di cui al DPR 1199/71? Alla stessa autorità che ha emanato l'atto All'autorità gerarchicamente superiore Al Ministro competente Al giudice amministrativo
Il vincolo preordinato all'esproprio, dopo la sua decadenza, può essere reiterato? Sì, in ogni caso Sì, previa adeguata motivazione No Solo se era stato apposto per la realizzazione di una grande infrastruttura
Ai fini della sottoscrizione di documenti informatici di rilevanza esterna le pa possono svolgere l'attività di rilascio dei certificati qualificati non possono rivolgersi a certificatori accreditati devono rivolgersi a certificatori accreditati possono svolgere l'attività di rilascio, previa autorizzazione governativa
Il certificato qualificato deve essere revocato dal certificatore in caso di richiesta del terzo che è in lite con il titolare automaticamente nel caso si discuta in un processo il contenuto del certificato in caso di cessazione dell'attività del certificatore in caso di crisi economica del certificatore
Il sistema di conservazione dei documenti informatici garantisce l'identificazione degli scambi commerciali del titolare maggiore celerità delle indagini il costo di formazione del documento il rispetto delle misure di sicurezza previste da d. lgs. 30 giugno 2003, n. 196
La carta di identità può contenere a richiesta dell'interessato il codice fiscale l'indicazione del gruppo sanguigno la data di nascita il nome del padre
Per il perseguimento dei fini del d lgsn82/05, il Presidente del Consiglio dei Ministri riferisce alle autorità della CE sul processo di informatizzazione sostiene gli oneri finanziari acquista dall'estero programmi informatici definisce con proprie direttive le linee strategiche dell'innovazione tecnologica
In caso di cause limitative della capacità del titolare del certificato qualificato, il certificatore deve revocare o sospendere il certificato qualificato rendere pubbliche tali cause adoperarsi affinché tali cause vengano meno denunciare il titolare che continua ad usare il certificato
Ai fini della verifica della provenienza le comunicazioni tra le pa sono valide se sono dotate di protocollo informatizzato anche se non sono sottoscritte con firma digitale se è comunque possibile accertarne la provenienza se sono trasmesse attraverso sistemi di posta elettronica
I siti delle pa contengono necessariamente la storia dell'amministrazione le modalità per impugnare un atto l'organigramma, l'articolazione degli uffici, le attribuzioni e l'organizzazione di ciascun ufficio l'organigramma, l'articolazione degli uffici
Per documento di riconoscimento si intende il documento elettronico, munito di fotografia del titolare, rilasciato da PA italiana ogni documento munito di fotografia del titolare e rilasciato da una PA che consenta l'identificazione personale del titolare ogni documento di riconoscimento del titolare, rilasciato su supporto magnetico da una PA ogni documento munito di fotografia del titolare e rilasciato, su supporto cartaceo, magnetico o informatico, da una PA italiana o di altri Stati, che consenta l'identificazione personale del titolare
Per legalizzazione di firma si intende l'attestazione ufficiale della legale qualità di chi ha apposto la propria firma sopra atti, certificati, copie ed estratti, nonché della autenticità della firma stessa della personale qualità di chi ha apposto la propria firma sopra atti e certificati, nonché della autenticità della firma stessa della qualità di chi ha apposto la propria firma sopra atti ed estratti, nonché della autenticità della firma stessa della legale qualità di chi ha apposto la propria firma sopra atti, certificati ed estratti, nonché della conformità della firma stessa
Per legalizzazione di fotografia si intende l'attestazione, da parte di una qualunque pubblica amministrazione, che un'immagine fotografica corrisponde alla persona dell'interessato o di terzi l'attestazione, da parte di una pubblica amministrazione competente, che un'immagine fotografica corrisponde al titolare certificato l'attestazione, da parte di una pubblica amministrazione o di un soggetto certificatore, che un'immagine fotografica corrisponde alla persona dell'interessato l'attestazione, da parte di una pubblica amministrazione competente, che un'immagine fotografica corrisponde alla persona dell'interessato
Nelle legalizzazioni di firma devono essere indicati Il nome e il cognome di colui la cui firma si legalizza, nonché il nome ed il cognome del legalizzante Il nome, il cognome e la data di nascita di colui la cui firma si legalizza, nonché il nome ed il cognome del legalizzante Il nome, il cognome, la data di nascita ed il codice fiscale di colui la cui firma si legalizza il nome e il cognome di colui la cui firma si legalizza
Per sistema di gestione informatica dei documenti si intende l'insieme delle risorse e delle procedure informatiche utilizzati dalle amministrazioni per la gestione dei documenti elettronici l'insieme delle risorse di calcolo, delle reti di comunicazione e delle procedure informatiche utilizzati dalle amministrazioni o dai soggetti privati l'insieme delle risorse di calcolo, degli apparati, delle reti di comunicazione e delle procedure informatiche utilizzati dalle amministrazioni per la gestione dei documenti l'insieme delle risorse di calcolo, degli apparati e delle procedure standard utilizzati dalle amministrazioni per la gestione dei flussi documentali
Ai sensi del DPR 445/2000, non è soggetto ad autenticazione i permessi sindacali la sottoscrizione dei certificati medici le certificazioni di ogni genere la sottoscrizione delle domande per la partecipazione a concorsi pubblici
Ai sensi dell'art5 DPR 445/2000, se l'interessato è soggetto alla potestà dei genitori, a tutela, o a curatela, le dichiarazioni e i documenti previsti dal Testo Unico sono sottoscritti rispettivamente dal genitore non interdetto, dal tutore, o dall'interessato stesso con l'assistenza del curatore da entrambi i genitori esercenti la potestà o dal sindaco, dal tutore, o dall'interessato stesso con l'assistenza del curatore dal genitore esercente la potestà, dal tutore, o dall'interessato stesso con l'assistenza del curatore dal genitore esercente la potestà, dal tutore, o dal convivente con l'assistenza del curatore
Ai sensi dell'art 15-bis DPR 445/2000, alla notificazione di atti e documenti da parte degli organi delle pubbliche amministrazioni a soggetti diversi dagli interessati o da persone da essi delegate, si applicano le disposizioni contenute nell'art.137, terzo comma, del codice dei contratti nell'art.137, terzo comma, del codice di procedura civile nell'art.137, terzo comma, del codice civile nell'art.1137, terzo comma, del codice di procedura civile
Ai sensi dell'art18 DPR 445/2000, l'autenticazione delle copie può essere fatta eccezionalmente dal pubblico ufficiale dal quale è stato emesso o presso il quale è depositato l'originale, o al quale deve essere prodotto il documento anche dal pubblico ufficiale dal quale è stato emesso o presso il quale è depositato l'originale, o al quale deve essere prodotto il documento se è d'accordo, dal pubblico ufficiale dal quale è stato emesso o presso il quale è segretato l'originale, o al quale deve essere prodotto il documento, soltanto dal pubblico ufficiale dal quale è stato emesso o presso il quale è depositato l'originale, o al quale deve essere prodotto il documento
In materia di copie autentiche (art18 DPR 445/2000), se la copia dell'atto o documento consta di più fogli, il pubblico ufficiale appone la propria firma a margine di ciascun foglio intermedio appone il timbro a margine di ciascun foglio intermedio appone la propria sigla alla fine di ciascun foglio intermedio appone la propria firma sulla prima e l'ultima pagina
Ai sensi dell'art33 DPR 445/2000, le firme sugli atti e documenti formati nello Stato e da valere all'estero davanti ad autorità estere sono, ove da queste richiesto, legalizzate a cura dei competenti organi, centrali o periferici, del Ministero competente, o di altri organi e autorità delegati dallo stesso dei competenti organi, centrali o periferici, del Ministero dell'Università, o di altri organi e autorità delegati dei competenti organi del Ministero degli Interni, o di altri organi e autorità delegati dallo stesso dei competenti organi, centrali o periferici, del Ministero degli Esteri, o di altri organi e autorità delegati
Ai sensi dell'art36, settimo comma, DPR 445/2000, la carta d'identità, ancorché su supporto cartaceo, può essere rinnovata a decorrere... dal centottantesimo giorno precedente la scadenza dal centonovantesimo giorno precedente la scadenza dal duecentesimo giorno precedente la scadenza dal sessantesimo giorno precedente la scadenza
Ai sensi dell'art43 DPR 445/2000, le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi non possono richiedere atti o certificati concernenti stati, qualità personali e fatti che risultino elencati all'art.46 DPR 445, che siano attestati in documenti già in loro possesso atti o certificati concernenti qualità personali e fatti che comunque lo Stato sia tenuto a certificare certificati di ogni genere la prova di aver prodotto in precedenza certificati concernenti stati e qualità personali
I dati relativi a cognome, nome, luogo e data di nascita, la cittadinanza, lo stato civile e la residenza attestati in documenti di identità o di riconoscimento in corso di validità, possono essere comprovati mediante esibizione dei documenti medesimi sottoscrizione autenticata autocertificazione esibizione dinanzi all'ufficiale giudiziario
Ai sensi del secondo comma dell'art 53 DPR 445/2000, il sistema deve consentire la produzione del registro giornaliero di protocollo, costituito dall'elenco delle informazioni inserite con l'operazione di scritturazione di protocollo settimanalmente vidimazione di protocollo nell'arco di uno più giorni registrazione di protocollo registrazione di protocollo nell'arco di uno stesso giorno
Ai sensi del comma quinto dell'art53 DPR 445/2000 ("Registrazione di protocollo"), sono oggetto di registrazione obbligatoria i documenti ricevuti e spediti dall'amministrazione e tutti i documenti informatici inoltrati dall'amministrazione e tutti i documenti statali ricevuti e spediti dall'amministrazione e tutti i documenti tranne quelli riservati ricevuti e spediti telematicamente dall'amministrazione e tutti i documenti interni
Ai sensi dell'art57 DPR 445/2000, il numero di protocollo è progressivo e costituito da almeno sette cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno solare è regressivo e costituito da almeno otto cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno è progressivo e costituito da almeno sei cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno solare, salvo diversa previsione di legge è crescente e progressivo e costituito da almeno nove cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno solare
Ai sensi dell'art63 DPR 445/2000, il responsabile del servizio per la tenuta del protocollo informatico può autorizzare lo svolgimento anche manuale delle operazioni di registrazione di protocollo su uno o più registri di emergenza, ogni qualvolta per cause tecniche non sia possibile utilizzare la normale procedura informatica e per periodi non superiori alla settimana per cause tecniche non sia possibile utilizzare la normale procedura informatica per cause oggettive non sia possibile utilizzare la normale procedura informatica per cause non imputabili all'amministrazione non sia possibile utilizzare la normale procedura telematica
Ai sensi del secondo comma dell'art67 DPR 445/2000, il trasferimento dei documenti all'archivio di deposito deve avvenire rispettando l'organizzazione che i fascicoli e le serie avevano nell'archivio corrente tenendo conto dell'organizzazione che i fascicoli avevano nell'archivio corrente valutando la tipologia di catalogazione che i fascicoli avevano nell'archivio precedente rispettando la catalogazione che i fascicoli e le serie avevano nell'archivio corrente di ogni unità amministrativa
Il servizio per la gestione dei flussi documentali elabora il piano di conservazione degli archivi, nel rispetto delle disposizioni in materia di archivi storici in materia di tutela dei beni culturali del codice civile del Codice dell'amministrazione digitale
La PA e i suoi dipendenti non sono responsabili per gli atti emanati qualora si rilascino dichiarazioni mendaci si rilascino dichiarazioni non veritiere l'interessato abbia prodotto dichiarazioni false terzi abbiano rilasciato dichiarazioni false
La non veridicità del contenuto di una dichiarazione sostitutiva comporta per il dichiarante la decadenza da ogni beneficio conseguito la decadenza dai benefici economici conseguiti la perenzione dei benefici economici conseguiti la prescrizione dei benefìci conseguiti
Le Amministrazioni certificanti sono le P.A. risultate conformi al sistema di qualità tutte le amministrazioni anche indipendenti i concessionari di pubblici servizi le amministrazioni e i gestori di pubblici servizi
Ai sensi dell'art3 DPR 445/2000, i cittadini di Stati non appartenenti all'Unione Europea, regolarmente soggiornanti in Italia, possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47 esclusivamente per gli stati, le condizioni personali e i fatti o attestabili da parte di soggetti pubblici comunitari limitatamente agli stati, alle qualità personali e ai fatti certificabili da parte di soggetti pubblici o accreditati italiani limitatamente agli stati, alle qualità personali e ai fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani per quanto concerne gli stati, le qualità personali e i fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici o privati italiani
La dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà può riguardare la copia di titoli di servizio la copia di titoli di studio la copia di una pubblicazione Copia di atto o di documento, di pubblicazione o di titolo di studio o di servizio
Dove si appone la dichiarazione che attesta la conformità all'originale di una copia di un atto su un foglio allegato alla copia in calce alla copia a margine della copia su qualunque supporto allegato alla copia
Per quanto concerne la legalizzazione di fotografie, l'art34 DPR 445/2000 prescrive che, su richiesta, le fotografie per il rilascio di documenti personali possono essere, altresì, legalizzate dal dipendente incaricato dal Sindaco dal dipendente incaricato dal dirigente dal giudice di pace dagli ufficiali di polizia
In materia di legalizzazione di firme di atti da e per l'estero, sono fatte salve le esenzioni dall'obbligo della legalizzazione dall'obbligo della legalizzazione e della traduzione stabilite da consuetudini internazionali dall'obbligo della legalizzazione e della traduzione stabilite da leggi o da accordi internazionali dall'obbligo della legalizzazione e della traduzione stabilite da principi generali riconosciuti
In materia di trasmissione di atti o copie di atti di stato civile o di dati concernenti la cittadinanza da parte delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane, si osservano le disposizioni speciali sulle funzioni e sui poteri consolari speciali sulle funzioni e sui poteri dei capi degli Stati esteri generali riconosciute dall'ordinamento generali previste dai trattati
Se la copia di un atto o un documento consta di più fogli, il pubblico ufficiale dove appone la propria firma A margine di ciascun foglio intermedio In calce a ciascun foglio intermedio In epigrafe a ciascun foglio intermedio Nessuna delle precedenti ipotesi
le istanze e le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà da produrre alla pubblica amministrazione sono sottoscritte dall'interessato in presenza del dirigente dell'ufficio in presenza di un funzionario addetto in presenza anche di dipendente non addetto all'ufficio in presenza del dipendente addetto
La sottoscrizione delle domande per la partecipazione a selezioni per l'assunzione, a qualsiasi titolo, in tutte le pubbliche amministrazioni, nonché ad esami per il conseguimento di abilitazioni, diplomi o titoli culturali non è soggetta ad autenticazione non è soggetta ad autenticazione, salvo diversa previsione di legge è soggetta ad autenticazione è soggetta ad autenticazione, qualora l'istante non sia cittadino italiano
Secondo il DPR 445/2000, quando il documento è indirizzato ad altre amministrazioni ed è formato e trasmesso con strumenti informatici, la segnatura di protocollo deve includere le informazioni e la data di registrazione del documento può includere tutte le informazioni di registrazione del documento deve includere tutte le informazioni di registrazione del documento può includere talune informazioni di registrazione del documento, a scelta del dirigente
Il responsabile per la gestione dei flussi documentali provvede all'archiviazione dei fascicoli di procedimenti già conclusi ogni semestre una volta l'anno bimestralmente due volte l'anno
Le Pubbliche Amministrazioni svolgono controlli sulle dichiarazioni sostitutive quando sorgono discrasie, sulla veridicità delle dichiarazioni contraddizioni sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive ragionevoli dubbi, sulla veridicità delle dichiarazioni fondati dubbi, sulla veridicità delle dichiarazioni
Per ragioni di riservatezza i documenti trasmessi ad altre pubbliche amministrazioni possono contenere informazioni su stati, fatti e qualità personali previste da leggi o regolamento necessarie alle finalità della pubblica amministrazione informazioni strettamente necessarie informazioni su stati e fatti personali informazioni relative a fatti e qualità strettamente necessarie
I certificati medici e sanitari richiesti dalle istituzioni scolastiche ai fini della pratica non agonistica di attività sportive da parte dei propri alunni sono sostituiti Con un unico certificato di idoneità alla pratica non agonistica di attività sportive Con un certificato di buona salute Con un certificato di sana e robusta Costituzione Nessuna delle precedenti ipotesi
Le dichiarazioni sostitutive rese ai sensi degli artt 46 e 47 del DPR 445/2000 sono considerate Come fatte a incaricato di un pubblico servizio Sottoposte alla competenza per materia del giudice di pace Come fatte a pubblico ufficiale Come fatte innanzi al magistrato
Le regole tecniche emanate prima dell'entrata in vigore del DPR 445/2000 Sono sostituite Sono abrogate Restano comunque in vigore Nessuna delle precedenti ipotesi
Se i reati di cui all'art76 DPR 445/2000 sono commessi per ottenere la nomina ad un pubblico ufficio o l'autorizzazione all'esercizio di una professione o arte, il giudice, nei casi più gravi può applicare l'interdizione temporanea dai pubblici uffici o dalla professione e arte può applicare l'interdizione permanente dai pubblici uffici può applicare l'inabilitazione può decretare la sospensione dei diritti civili
La illegittimità del provvedimento amministrativo determina il risarcimento ex articolo 2043 c.c 2059 c.c 1218 c.c 24 Cost
La illegittimità del provvedimento amministrativo presuppone come regime la revoca annullabilità disapplicazione sospensione
Nell'ambito della invalidità del provvedimento amministrativo, la inesistenza è una categoria giuridica sorta nell'ambito giurisprudenziale dottrinale normativo amministrativo
Nell'ambito della invalidità del provvedimento amministrativo, l'error in iudicando attiene alla inesistenza illiceità nullità illegittimità
Il concetto di "danno ingiusto", in relazione alla pretesa risarcitoria del privato, concerne il danno derivante dalla violazione di norme specifiche di tutela il danno conseguente alla cattiva gestione del potere amministrativo il danno inferto in carenza di cause di giustificazione il danno derivante dalla semplice constatazione di illegittimità dell'atto
La storica sentenza che statuisce la risarcibilità autonoma dell'interesse legittimo, leso da atto illegittimo è Cass. n. 500/99 Corte Cost. n. 500/99 Corte Cost. n. 204/2004 Cons. Stato n. 2/2003
Ai fini della risarcibilità di una situazione giuridicamente rilevante il giudice deve accertare, tra gli altri il requisito imprescindibile della evitabilità del danno il requisito imprescindibile della lesione di un interesse legittimo il requisito imprescindibile della patrimonialità del danno il requisito imprescindibile della lesione di un diritto soggettivo
La reintegrazione in forma specifica, quale ulteriore tutela risarcitoria per il privato è considerata dalla giurisprudenza, rispetto al risarcimento per equivalente, rimedio alternativo non necessario necessario sussidiario
In tema di accertamento della responsabilità della PA (Cass n 500/99), in relazione alla pretesa risarcitoria del privato, il giudice deve accertare anche la eventuale colpa del funzionario agente estendere l'indagine anche alla valutazione della colpa della P.A. come apparato effettuare una valutazione puramente tecnico-legale effettuare una valutazione circa la opportunità del provvedimento
Nell'ambito della invalidità del provvedimento amministrativo, i vitia in procedendo attengono alla nullità illegittimità illiceità inesistenza
La illiceità del provvedimento amministrativo presuppone come regime la disapplicazione annullabilità sospensione revoca
La illiceità del provvedimento amministrativo determina la violazione di una norma di relazione tecnica di azione penale
Il cd "danno da disturbo" configura una situazione giuridica del tipo del interesse legittimo pretensivo diritto soggettivo facoltà interesse legittimo oppositivo
La illegittimità del provvedimento amministrativo determina la violazione di una norma penale tecnica di azione di relazione
Il concetto di "pregiudizialità amministrativa" concerne la disapplicazione dell'atto amministrativo illegittimo l'azionabilità del giudizio di risarcimento dei danni dinanzi al g.o., previo annullamento dell'atto amministrativo illegittimo l'azionabilità del giudizio di risarcimento dei danni dinanzi al g.o Il rapporto tra provvedimento illegittimo e responsabilità della P.A
La misura del danno da perdita di chance è oggetto di una determinazione da parte del giudice a quantificazione di parte tecnico-peritale in via equitativa connessa all'utilità sperata
La illiceità del provvedimento amministrativo determina il risarcimento ex articolo 24 Cost 2059 c.c 111 Cost 2043 c.c
La recente legge n 15/205, di modifiche ed integrazioni alla l n 241/90, disciplina espressamente i casi di nullità e annullabilità del provvedimento amministrativo nullità e irregolarità del provvedimento amministrativo annullabilità e illiceità nullità e illiceità del provvedimento amministrativo
La recente legge n 15/205, di modifiche ed integrazioni alla l n 241/90, introduce inoltre due ipotesi di inopportunità di annullare l'atto amministrativo divieto di annullare l'atto amministrativo riforma ex lege dell'atto amministrativo disapplicazione dell'atto amministrativo
L'omessa comunicazione di avvio del procedimento, ai fini della legittimità del provvedimento finale, può configurare una ipotesi di inopportunità illiceità irregolarità inesistenza
Il tema del danno da perdita di chance, è inteso come impossibilità di conseguire un provvedimento favorevole impossibilità momentanea di conseguire vantaggi economici impossibilità definitiva e irreparabile di conseguire ulteriori vantaggi economici perdita definitiva della possibilità di conseguire un bene
Il danno da perdita di chance costituisce un danno prevedibile un danno futuro un danno eventuale un danno attuale
La perdita di chance diventa risarcibile solo condizionatamente all'esito di un giudizio logico-ipotetico successivo e concreto prognostico-probabilistico virtuale e futuro
L'oggetto dell'indagine, in relazione al danno da perdita di chance è una lesione presente ed attuale una lesione futura e prevedibile una lesione passata e già sanata una lesione ipotetica non ancora verificata
Le norme che disciplinano gli aspetti estrinseci dell'esercizio del potere amministrativo sono norme di relazione norme tecniche norme disciplinari norme di azione
Secondo la giurisprudenza più recente la perdita di chance costituisce una lesione risarcibile in termini di danno futuro danno emergente lucro cessante danno emergente e lucro cessante
La figura del cd "danno da disturbo" è inteso quale lesione dell'esercizio libero di un interesse procedimentale lesione dell'esercizio libero di una professione autorizzata lesione dell'esercizio libero di una facoltà relativa ad una situazione di vantaggio lesione dell'esercizio libero di diritto relativo ad una situazione di vantaggio
All'indomani della legge di riforma del processo amministrativo le azioni proponibili in sede giurisdizionale potrebbero essere una innanzi al g.o. ed un'altra innanzi al g.a., con medesimo petitum e con giudizio riguardante il medesimo atto amministrativo una innanzi al g.o. ed un'altra innanzi al g.a., ma solo con diverso petitum solo innanzi al g.a., sia per l'annullamento dell'atto che per l'eventuale risarcimento del danno solo innanzi al g.o., sia per l'annullamento dell'atto che per l'eventuale risarcimento del danno
La PA, nell'esercizio del suo potere è tenuta al rispetto di norme cautelari disciplinari strumentali o formali materiali o sostanziali
La PA, nell'esercizio del suo potere, è tenuta al rispetto, tra le altre, di norme che attengono al contenuto degli atti amministrativi, esse sono norme disciplinari norme materiali o sostanziali norme disciplinari norme strumentali o formali
La nuova disciplina del processo amministrativo intervenuta con la legge n 205/2000 statuisce che il TAR non può conoscere di tutte le questioni relative all'eventuale risarcimento del danno conosce di tutte le questioni relative ai soli altri diritti patrimoniali consequenziali conosce solo sulla legittimità degli atti conosce anche di tutte le questioni relative all'eventuale risarcimento del danno e agli altri diritti patrimoniali consequenziali
La violazione di norme direttamente attributive del potere determina irregolarità nullità annullabilità inesistenza
Ai sensi e per gli effetti del nuovo art 21-octies della legge n 15/2005, la violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti non determina l'annullamento dell'atto amministrativo quando vi è attività vincolata e l'atto raggiunge comunque lo scopo cui è destinato vi è attività discrezionale e l'atto raggiunge comunque lo scopo cui è destinato vi è attività vincolata e l'atto è annullato d'ufficio vi è attività discrezionale e l'atto è revocato
L'omessa comunicazione dell'avvio del procedimento (ex nuovo art 21-octies della legge n 15/2005) non determina l'annullabilità del provvedimento finale quando si dimostri che l'omissione è avvenuta per caso fortuito o forza maggiore il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato il destinatario della comunicazione di avvio non avrebbe avuto interesse rilevante alla partecipazione procedimentale l'interesse pubblico è stato comunque soddisfatto
l'onere probatorio nel caso di omessa comunicazione di avvio del procedimento grava sulla P.A. e sul privato è rimesso alla discrezionalità del giudice grava sul privato grava sulla P.A
Il "divieto di annullabilità", di cui al nuovo art 21-octies della legge n 15/2005, riguarda solo i provvedimenti indicati dalla legge solo i provvedimenti discrezionali sia i provvedimenti discrezionali che quelli vincolati solo i provvedimenti vincolati
L'acclaramento, in sede di giudizio preliminare innanzi al giudice amministrativo, dei fatti che determinano la non annullabilità del provvedimento amministrativo per omessa comunicazione di avvio del procedimento costituisce questione pregiudiziale di rito questione preliminare di merito esame della pretesa sostanziale del ricorrente accertamento incidenter tantum
Il provvedimento amministrativo viziato ex art 21-octies subisce, dal punto di vista del trattamento giuridico una modifica sul piano processuale della tutela caducatoria una modifica ope iudicis una modifica sul piano sostanziale della qualificazione della sua validità entrambe le modifiche
Negandosi l'annullamento dell'atto ex art 21-octies la responsabilità della PA, ai fini di un eventuale risarcimento del danno, si configura quale responsabilità "semplice" responsabilità da " contatto amministrativo" responsabilità "affievolita" responsabilità "formale"
Secondo la più recente giurisprudenza amministrativa, il cd "danno da ritardo" è risarcibile nella misura in cui attiene a posizioni di interesse legittimo pretensivo illecitamente insoddisfatte a posizioni di interesse legittimo pretensivo illegittimamente insoddisfatte a posizioni di interesse legittimo oppositivo illecitamente insoddisfatte a posizioni di interesse legittimo oppositivo illegittimamente insoddisfatte
La cd responsabilità da "contatto amministrativo" ha ad oggetto la tutela di interessi procedimentali interessi sostanziali interessi diffusi interessi qualificati
A fronte del potere ablatorio della PA, l'occupazione appropriativa del bene del privato determina il compenso il risarcimento del danno l'indennizzo il compenso
A fronte del potere ablatorio della PA, l'occupazione usurpativa del bene del privato determina l'indennizzo il risarcimento del danno l'indennità il compenso
Per occupazione appropriativa si intende l'illegittimità dell'occupazione, in mancanza del decreto di esproprio o di altra legittima modalità di trasferimento della proprietà l'occupazione dell'immobile in carenza di modalità di trasferimento della proprietà l'occupazione dell'immobile nell'ambito di una procedura sanzionatoria l'occupazione dell'immobile nell'ambito di una procedura di occupazione d'urgenza illegittima
Nella ipotesi precedente, l'effetto acquisitivo del bene si ricollega alla illegittimità del provvedimento all'irreversibile trasformazione dello stesso in conseguenza dell'esecuzione dell'opera alla volontà del privato di non voler restituito il bene alla illiceità del provvedimento
Per occupazione usurpativa si intende l'apprensione del bene in difetto di valido ed efficace procedimento in contradditorio con il privato l'apprensione del bene in difetto di valida ed efficace dichiarazione di pubblica utilità dell'opera l'apprensione del bene a seguito della irreversibile trasformazione dello stesso l'apprensione del bene in difetto di valida ed efficace occupazione
Il provvedimento amministrativo affetto da vizi che lo rendono illegittimo può essere ratificato rettificato convalidato convertito
Un atto nullo emesso dalla PA può essere convalidato rettificato convertito ratificato
In tema di invalidità del provvedimento amministrativo, la mancanza della motivazione determina illiceità annullabilità per violazione di legge annullabilità per eccesso di potere annullabilità per incompetenza
In tema di invalidità del provvedimento amministrativo, il difetto di motivazione determina annullabilità per eccesso di potere annullabilità per violazione di legge annullabilità per incompetenza illiceità
In materia di accesso ai documenti amministrativi la giurisdizione appartiene in via esclusiva al giudice ordinario in via esclusiva al giudice amministrativo al giudice amministrativo o al giudice ordinario a seconda del petitum sostanziale ad una giurisdizione speciale
In materia di diritto di accesso, volto ad ottenere la comunicazione in forma intelligibile dei propri dati personali, la giurisdizione appartiene al giudice ordinario, che conosce anche per il risarcimento del danno in via esclusiva al giudice amministrativo ad una giurisdizione speciale al giudice amministrativo o al giudice ordinario a seconda del petitum sostanziale
In materia di diritto di accesso, la lesione dell'interesse legittimo può dirsi esistente in quanto la violazione delle regole, nella quale la PA è incorsa, abbia pregiudicato il corretto svolgimento della funzione amministrativa la possibilità di realizzazione dell'interesse materiale il soddisfacimento di un interesse patrimoniale la possibilità di realizzazione dell'interesse patrimoniale
In materia di diritto di accesso, ai fini dell'interesse a ricorrere avverso un provvedimento lesivo degli interessi legittimi, per interessati si intendono tutti i soggetti, compresi quelli portatori di interessi legittimi oppositivi tutti i soggetti, esclusi quelli portatori di interessi pubblici e diffusi tutti i soggetti, compresi quelli portatori di interessi pubblici e diffusi tutti i soggetti titolari di diritti soggettivi
In materia di diritto di accesso, ai fini dell'interesse a ricorrere avverso un provvedimento lesivo degli interessi legittimi, l'interesse che si intende leso deve essere diretto o indiretto e provato diretto, attuale o futuro indiretto e provato diretto, concreto ed attuale
Alla luce delle recenti pronunce del Consiglio di Stato, la mancata impugnazione, nei termini di decadenza prescritti, di un provvedimento autoritativo illegittimo determina la possibilità di ottenere l'annullamento del provvedimento l'oppugnabilità del provvedimento con richiesta di risarcimento l'inoppugnabilità del provvedimento e la insindacabilità del titolo giuridico la possibilità di ottenere il risarcimento del danno
Alla luce delle recenti pronunce del Consiglio di Stato, la risarcibilità dei danni cagionati da un provvedimento autoritativo illegittimo è esclusa ove il nesso di causalità tra provvedimento e danno risulta interrotto per il verificarsi di una serie causale autonoma l'interesse pubblico tutelato risulti di rango superiore all'interesse legittimo vantato dal privato l'interesse a conseguire l'utilità sperata è venuto meno a seguito del provvedimento autoritativo illegittimo il rapporto di causalità tra provvedimento illegittimo e danno patrimoniale risulta interrotto per effetto di una vis maior
Alla luce delle recenti pronunce del Consiglio di Stato, ai fini della risarcibilità dei danni cagionati da un provvedimento autoritativo illegittimo, requisito indefettibile per il configurarsi della responsabilità del soggetto pubblico è la colpa la consapevolezza della illegittimità il dolo la consapevolezza del danno
Il danno cd da ritardo riguarda il ritardo tout-court il ritardo nella definizione del procedimento l'adempimento tardivo il ritardo nell'attribuzione al privato dell'utilità sperata
Sul versante probatorio, relativo al danno cd da ritardo, l'onere si considera assolto allorché il ricorrente indichi i criteri usati secondo consuetudine il ricorrente, per un danno certo, indichi taluni criteri di quantificazione dello stesso il ricorrente, per un danno di possibile verificazione, indichi taluni criteri di quantificazione dello stesso il ricorrente presenti idonea documentazione tecnica
In caso di danno cagionato da inadempimento assoluto la diffida è opportuna non necessaria pregiudiziale probatoria
In caso di danno cd da ritardo causato da inerzia vera e propria della PA soccorrono, secondo la giurisprudenza più recente ed ai fini della prova dell'elemento psicologico indizi presunzioni iuris et de iure presunzioni semplici lettere di diffida ad adempiere
In relazione alla motivazione dei provvedimenti amministrativi, la giurisprudenza pacificamente riconosce validità alla motivazione ob relationem, purché siano rispettati i requisiti di esplicito ed univoco richiamo trascrizione completa degli atti riferiti possibilità di individuazione dell'atto richiamato trascrizione della parte precettiva dell'atto richiamato
In relazione alla motivazione ob relationem la impossibilità di individuare l'atto richiamato determina illegittimità del provvedimento per eccesso di potere illiceità del procedimento nel suo complesso illegittimità del provvedimento per violazione di legge illegittimità del provvedimento per incompetenza relativa
In relazione alla motivazione ob relationem la contraddittorietà dell'atto endoprocedimentale rinviato con altro atto della stessa serie procedimentale determina illegittimità del provvedimento per eccesso di potere illegittimità del provvedimento per incompetenza relativa illegittimità del provvedimento per violazione di legge illiceità del procedimento nel suo complesso
In materia di accordi ex art 11, L 241/90, l'effetto cogente di esso determina in caso di inadempimento della PA la possibilità per il privato di ottenere un indennizzo la possibilità di ottenere un provvedimento di revoca la possibilità di ottenere solo il risarcimento del danno la possibilità per il privato di esperire la tutela ex art. 2932 c.c
In materia di accordi ex art 11, L 241/90 la giurisdizione appartiene in via esclusiva al giudice amministrativo al giudice amministrativo in sede di giurisdizione di legittimità al giudice amministrativo in sede di giurisdizione di merito in via esclusiva al giudice ordinario
In materia di silenzio-rifiuto la cognizione del giudice amministrativo si estende all'esame del merito, fino alla sindacabilità della discrezionalità amministrativa all'esame del merito, circa la fondatezza della pretesa sostanziale al solo accertamento della illegittimità del silenzio al solo accertamento che il termine finale di procedimento sia scaduto
In materia di DIA, qualora l'amministrazione intervenga tardivamente in regime di autotutela, il privato può ottenere un indennizzo a seguito dell'intervento oltre i termini subisce gli effetti della inibizione dell'attività risultata illegittima può agire ex art. 2932 c.c può agire per il risarcimento del danno c.d. da ritardo
Il provvedimento di revoca che comporta pregiudizi in danno dei soggetti direttamente interessati determina l'annullamento d'ufficio il ripristino dello status quo ante un indennizzo il risarcimento dei danni
Il provvedimento di annullamento d'ufficio, ai fini della legittimità dello stesso, si basa sul presupposto indefettibile del pubblico interesse della opportunità della scelta del solo vizio di legittimità del danno patrimoniale
Il provvedimento di revoca, per costante pronuncia giurisprudenziale, può avvenire entro sei mesi dall'emanazione del provvedimento da annullare entro un congruo lasso di tempo in ogni tempo entro un anno dall'emanazione del provvedimento revocando
Il provvedimento di annullamento d'ufficio incontra il suo limite temporale di validità ai fini dell'adozione in in ogni tempo un termine ragionevole un anno dall'emanazione del provvedimento da annullare sei mesi dall'emanazione del provvedimento da annullare
Lo strumento del ritiro si differenzia dall'annullamento d'ufficio per il fatto che non è subordinato alla sussistenza dei presupposti indefettibili del primo è emanato da organo gerarchicamente superiore a quello di prima emanazione è emanato da organo di altra amministrazione non è soggetto a limiti temporali
Secondo prevalente giurisprudenza, si ritiene necessario che il provvedimento amministrativo oggetto di annullamento sia non solo illegittimo, ma anche efficace lesivo di diritto soggettivo causa di danno patrimoniale limitativo della sfera giuridica dei destinatari
Secondo concorde giurisprudenza, il provvedimento amministrativo interno contrastante con una disposizione comunitaria è affetto da illiceità illegittimità-annullabilità illegittimità-irregolarità eccesso di potere
Ostacolo all'esercizio del potere di annullamento d'ufficio, avverso un atto viziato, è costituito da intervenuto accertamento giurisdizionale definitivo acquiescenza dell'amministrazione decorso del tempo pendenza di procedimento penale
Non osta all'esercizio del potere di autotutela il venir meno del pubblico interesse la proposizione di ricorso giurisdizionale il decorso del tempo l'intervenuto giudicato
Il privato che abbia proposto ricorso giurisdizionale avverso un provvedimento illegittimo, in pendenza del ricorso medesimo ed avverso tutti i provvedimenti adottati dall'amministrazione in tale lasso temporale, può chiedere la tutela cautelare impugnarli mediante la proposizione di motivi aggiunti impugnarli mediante la proposizione di eccezioni impugnarli mediante la proposizione di controricorso
In relazione all'istituto della convalida la giurisprudenza ha precisato che essa si differenzia dalle ipotesi di successiva rinnovazione dell'atto viziato o di integrazione di atto originariamente incompleto per il fatto che tutti gli effetti giuridici si imputano all'atto convalidato, rispetto a quello convalidante tutti gli effetti giuridici si imputano all'atto convalidante, rispetto a quello convalidato tutti gli effetti giuridici si imputano ad un atto nuovo c.d. congiunto tutti gli effetti giuridici si imputano ad un atto nuovo c.d. complesso
In materia di recesso unilaterale della PA dai contratti il diritto del privato ad ottenere il risarcimento del danno deriva dalla mancata motivazione del recesso dal mancato tentativo di transazione da un esercizio in mala fede del diritto di recesso, ovvero dall'assenza di giusta causa da un esercizio ad nutum del recesso
In materia di recesso unilaterale della PA dai contratti, previsto dalla legge o dal contratto, il diritto del privato ad ottenere il risarcimento del danno è legato alla prova del danno non sussiste è affidato al prudente apprezzamento del giudice è discrezionale ad opera della P.A
In tema di nullità del provvedimento amministrativo per violazione od elusione del giudicato la giurisdizione appartiene in via esclusiva al giudice amministrativo in via esclusiva al giudice ordinario al giudice amministrativo in sede di giurisdizione di legittimità al giudice amministrativo in sede di giurisdizione di merito
In tema di nullità del provvedimento amministrativo per difetto assoluto di attribuzione la giurisdizione appartiene al giudice amministrativo in sede di giurisdizione di legittimità in via esclusiva al giudice ordinario in via esclusiva al giudice amministrativo al giudice amministrativo in sede di giurisdizione di merito
In materia di revoca di provvedimenti amministrativi incidenti su diritti quesiti la giurisprudenza comunitaria ha stabilito che l'amministrazione può limitare gli effetti di essa attribuendole una efficacia temporanea la p.a. può limitare gli effetti di essa attribuendole una efficacia ex nunc, tenendo adeguatamente conto dell'affidamento del privato l'amministrazione può limitare gli effetti di essa conferendo un indennizzo al privato l'amministrazione può limitare gli effetti di essa conferendo un risarcimento al privato
In materia di accordi ex art 11, L n 241/90, ai privati, proponenti gli accordi medesimi, compete ai fini della tutela l'onere di impugnare la determinazione negativa unitamente all'accordo l'onere di impugnare l'intero procedimento la possibilità di impugnare la determinazione negativa, anche solo parzialmente l'onere di impugnare la determinazione negativa
In materia di accordi ex art 11, L n 241/90, ai terzi controinteressati, compete ai fini della tutela l'onere di impugnare la determinazione negativa, ove assunta con atto separato, unitamente all'accordo la possibilità di impugnare la determinazione negativa l'onere di impugnare la determinazione negativa l'onere di impugnare l'intero procedimento
Prima della riforma della legge sul procedimento amministrativo, in materia di silenzio-inadempimento, il Giudice delle Leggi attribuiva al dovere di concludere il procedimento una efficacia precettiva pratica programmatica validante
A seguito della recente riforma del silenzio, ad opera della l n 80/2005, il rito per la formazione del silenzio-rifiuto non è esperibile allorché il privato agisca per l'adozione di un provvedimento amministrativo per la tutela di un interesse legittimo pretensivo per ottenere un provvedimento favorevole per la salvaguardia di posizioni di diritto soggettivo
A seguito della recente riforma del silenzio, ad opera della l n 80/2005, il rito per la formazione del silenzio-rifiuto non è esperibile allorché il privato agisca per la tutela del diritto di accesso per la tutela di un diritto di credito per il conseguimento di un provvedimento autorizzatorio per il conseguimento di un provvedimento concessorio
Per prevalente giurisprudenza, il rito per la formazione del silenzio-rifiuto non è esperibile allorché il giudice amministrativo sia privo di giurisdizione in ordine al rapporto cui inerisce la richiesta rimasta inevasa il giudice ordinario sia privo di giurisdizione in ordine al rapporto cui inerisce la richiesta rimasta inevasa la richiesta del privato sia presentata ad amministrazione incompetente la richiesta del privato sia presentata senza idonea documentazione
A seguito della recente riforma del silenzio, ad opera della l n 80/2005, requisito ulteriore, rispetto alla precedente previsione normativa, per la formazione di esso è il perdurare del silenzio il venir meno del silenzio la titolarità in capo alla P.A. del potere di cui si richiede l'esercizio la posizione di interesse legittimo pretensivo
All'esito del giudizio sul silenzio il giudice può nominare subito un commissario ad acta emanare un provvedimento cautelare ordinare all'amministrazione di provvedere emanare un provvedimento costitutivo, sostitutivo del provvedimento della P.A
Storicamente, il principio della unicità della giurisdizione è realizzato con la legge n. 2248/1865 con la legge n. 3761/1887 con la legge n. 5992/1889 con la legge n. 1034/1971
Il sindacato giurisdizionale amministrativo sugli atti della PA è introdotto per la prima volta con la legge n. 642/1907 con la legge n. 1034/1971 con la legge n. 2248/1865 con la legge n. 3761/1887
In sede di prima creazione di un sistema di giustizia amministrativa, la competenza in materia di controversie concernenti interessi legittimi era affidata all'autorità amministrativa alla Corte dei conti ai TAR al giudice ordinario
In materia di interessi legittimi, l'eccesso di potere quale vizio dell'atto amministrativo è introdotto nell'ordinamento con la legge n. 1034/1971 ad opera della dottrina con la legge n. 5992/1889 ad opera della giurisprudenza
L'introduzione di una fattispecie di risarcibilità degli interessi legittimi lesi viene alla luce per la prima volta con la legge n. 2248/1865 con la legge comunitaria per il 1991, l. n. 142/92 con il d.lgs. n. 80/98 con la legge n. 1034/71
L'ambito delle materie devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo è disciplinato originariamente dalla legge n. 2248/1865 dalla legge n. 1034/71 dalla legge n. 5992/1889 dal d.lgs. n. 80/98
La nota sentenza della Corte Costituzionale n 204/2004 concerne una pronuncia additiva di incostituzionalità dei novellati artt. 33 e 34 del d.lgs. n. 80/98 una pronuncia additiva di incostituzionalità dei novellati artt. 33 e 34 del d.lgs. n. 59/97 una pronuncia additiva di incostituzionalità dei novellati artt. 33 e 34 del d.lgs. n. 29/93 una pronuncia di costituzionalità dei novellati artt. 33 e 34 del d.lgs. n. 80/98
La nota sentenza della Corte Costituzionale n 204/2004 stabilisce che l'ampliamento della giurisdizione esclusiva può riguardare soltanto materie connotate da una generica rilevanza pubblicistica materie connotate dal requisito della rilevanza costituzionale "materie particolari", in cui la giurisdizione naturale sugli interessi attrae la cognizione dei diritti concorrenti e strettamente connessi "materie particolari", ove può essere del tutto assente ogni profilo riconducibile alla pubblica amministrazione-autorità
La giurisdizione concernente tutte le controversie relative al pubblico impiego è affidata al giudice amministrativo in sede di giurisdizione di legittimità al giudice ordinario in funzione di giudice del lavoro al giudice amministrativo in funzione di giudice del lavoro al giudice amministrativo in sede di giurisdizione di merito
Il giudice amministrativo conosce dei diritti soggettivi nella ipotesi di giurisdizione esclusiva giurisdizione di legittimità giurisdizione esclusiva e di merito giurisdizione di merito
Per ciò che concerne il principio della cd pregiudiziale amministrativa, la giurisprudenza si è per lungo tempo divisa tra due opposte tesi ricostruzione "pubblicistica" e ricostruzione "amministrativa" ricostruzione "tutta civilistica" e ricostruzione "tutta amministrativa" ricostruzione "tutta civilistica" e ricostruzione "in chiave costituzionale" ricostruzione "formale" e ricostruzione "informale"
Il nuovo art 10-bis della legge 241/90 introduce il c.d. preavviso di rigetto dell'istanza del privato il c.d. preavviso di rigetto di ricorso gerarchico il c.d. preavviso di accoglimento di particolari istanze del privato il c. d. preavviso di rigetto di ricorso in opposizione
Secondo recentissime pronunce della Suprema Corte di Cassazione (SSUU ordinanze giugno 2006), il riparto tra le due giurisdizioni, ordinaria ed amministrativa, avviene secondo il seguente criterio la giurisdizione del giudice ordinario è in ogni caso delimitata dalla sussistenza di un diritto patrimoniale la giurisdizione del g.a. è in ogni caso delimitata dal collegamento con l'esercizio del potere amministrativo la giurisdizione del g.a. è in ogni caso delimitata dalla sussistenza di un interesse pubblico generico la giurisdizione del g.o. è in ogni caso delimitata dal collegamento con l'esercizio del potere amministrativo
Secondo recentissime pronunce della Suprema Corte di Cassazione (SSUU ordinanze giugno 2006), il problema della cd pregiudiziale amministrativa è risolto nel senso di riconoscere una tutela risarcitoria autonoma dell'interesse legittimo senza precludere l'accertamento dell'illegittimità per l'eventuale inoppugnabilità del provvedimento respingere una tutela risarcitoria dell'interesse legittimo, per la degradazione della situazione giuridica respingere una tutela risarcitoria autonoma dell'interesse legittimo riconoscere una tutela risarcitoria autonoma dell'interesse legittimo, salva la preclusione dell'accertamento della illegittimità per inoppugnabilità
La Convenzione, del 1993, del Consiglio d'Europa sulla responsabilità civile per danno ambientale riguarda il danno ambientale da attività pericolose il danno ambientale da sostanze tossiche il danno ambientale da negligenza tecnica il danno ambientale da reato
Secondo la più recente giurisprudenza l'effetto ripristinatorio del giudicato è effetto tipico delle sentenze di risarcimento di ottemperanza costitutive di annullamento
Secondo la più recente giurisprudenza, l'obbligo di ripristino dello status quo ante o di restituzione discendono in via diretta ed immediata dall'annullamento del provvedimento illegittimo in via indiretta ed mediata dall'annullamento del provvedimento illegittimo dall'esistenza e dall'accertamento di un illecito dall'esistenza e dall'accertamento di un danno ingiusto
Secondo la più recente giurisprudenza, la richiesta di ripristino dello status quo ante o di restituzione costituiscono parte integrante della richiesta di sentenza costitutiva di accertamento dell'illecito del petitum risarcitorio della richiesta di sentenza costitutiva di accertamento di un danno ingiusto del petitum di annullamento
L'obbligo risarcitorio, anche in forma specifica, presuppone l'esistenza e l'accertamento di un illecito, ma non anche un danno ingiusto l'esistenza e l'accertamento di un illecito, unitamente al danno ingiusto l'annullamento del provvedimento illegittimo l'annullamento del provvedimento illegittimo, unitamente al danno ingiusto
Secondo la più recente giurisprudenza, la richiesta di ripristino dello status quo ante o di restituzione, in una fase successiva rispetto all'introduzione del giudizio di merito, è ammissibile anche in sede di giudizio cautelare giudizio per Cassazione ricorso amministrativo giudizio di ottemperanza
Se, a seguito della declaratoria di illegittimità, la riedizione del potere amministrativo non risulti possibile, in quanto l'obiettivo cui era preordinato il provvedimento caducato si è comunque realizzato, il privato può agire in ottemperanza può solo ottenere un indennizzo può esperire la tutela dei ricorsi amministrativi può esperire solo la tutela risarcitoria
Secondo prevalente giurisprudenza, la richiesta di risarcimento del danno in sede di giudizio di ottemperanza è ammissibile solo ove si tratti di diritti insopprimibili è ammissibile solo ove risulti unico strumento per ottenere l'ottemperanza della sentenza di annullamento è ammissibile solo ove si tratti di diritti soggettivi non è ammissibile
È possibile l'instaurazione di un giudizio di ottemperanza per la sola definizione del quantum del danno risarcibile previo accertamento degli elementi costitutivi dell'illecito in sede di ricorso amministrativo previo accertamento degli elementi costitutivi dell'illecito e condanna da parte del giudice della cognizione no, tranne che per diritti di credito no, mai
In materia di concessione di beni pubblici, l'annullamento dell'aggiudicazione determina, secondo prevalente giurisprudenza l'assenza di un potere amministrativo in capo all'organo stipulante, falsus procurator la nullità del contratto stipulato caducazione automatica ex tunc del contratto stipulato l'annullabilità del contratto stipulato
In materia di concessione di beni pubblici la giurisdizione compete al giudice amministrativo in sede di giurisdizione esclusiva al giudice amministrativo in sede di giurisdizione di merito al giudice ordinario al giudice amministrativo in sede di giurisdizione di legittimità
In materia di concessione di beni pubblici, l'annullamento dell'aggiudicazione determina per il privato la possibilità di scegliere una tutela demolitoria, ovvero risarcitoria la possibilità di ottenere solo una tutela demolitoria la possibilità di ottenere solo una tutela risarcitoria la possibilità di ottenere un indennizzo
Secondo le norme del diritto comunitario, le decisioni del Consiglio o della Commissione che importano a carico di persone che non siano Stati, un obbligo pecuniario costituiscono provvedimento equiparato a sentenza titolo di credito titolo esecutivo provvedimento amministrativo
Secondo la pronuncia della Corte di Giustizia, sentenza "Fratelli Costanzo" del giugno 1989, l'obbligo di applicare la normativa comunitaria dotata di efficacia diretta è esteso alla pubblica amministrazione al parlamento nazionale ai privati alle aziende interessate
Secondo la pronuncia della Corte di Giustizia, sentenza "Francovich" del novembre 1991, lo Stato che omette di adottare provvedimenti attuativi necessari alla trasposizione di direttive non direttamente applicabili commette illecito risarcibile illecito amministrativo violazione di prassi comunitaria illecito penale
I cd procedimenti di secondo grado incidono su istanze private su ricorsi amministrativi su richieste di contributi su precedenti procedimenti
Il risarcimento del danno causato ai singoli da violazioni del diritto comunitario è riconosciuto al singolo con riferimento a diritti soggettivi. In riferimento ad interessi legittimi qualora vi siano accordi stipulati in tal senso con riferimento a diritti soggettivi, ad interessi legittimi e ad interessi collettivi sia con riferimento a diritti soggettivi, che ad interessi legittimi solo in presenza di diritti soggettivi
Il principio di prevenzione in materia ambientale consiste nell'eliminare tutte le possibili fonti di danno di una attività nell'evitare o ridurre al minimo i rischi sulla base di analisi compiute nell'attività di previsione nell'evitare o ridurre al minimo i rischi potenzialmente verificabili nell'eliminare le conseguenze dannose di una attività
Il principio di precauzione ambientale consiste nell'adozione di misure efficaci volte a prevenire il degrado ambientale in presenza di piene certezze scientifiche nella individuazione delle attività fonti di possibile danno ambientale nell'adozione di misure efficaci volte a prevenire il degrado ambientale, anche in assenza di piene certezze scientifiche nella messa in sicurezza di zone soggette a rischi di danno ambientale
La configurabilità dell'ambiente come bene giuridico trova la sua fonte genetica nella giurisprudenza della Corte di Cassazione nella legge n. 349/86 nella legge Cost. n. 3/2001 nella giurisprudenza della Corte Costituzionale
Prima della riforma del 2006, la responsabilità civile in materia ambientale si fondava sulla responsabilità extracontrattuale dell'art. 2043 c.c sulla responsabilità dei danni non patrimoniali ai sensi dell'art. 2059 c.c sulle singole norme penali sulle singole violazioni di norme amministrative
Prima della riforma del 2006, il noto art 18 per la peculiarità delle disposizioni che individuavano i criteri di imputazione della responsabilità veniva considerato norma eccezionale norma derogatoria lex specialis lex generalis
Nella vecchia disciplina, l'illecito ambientale si configurava secondo una condotta "tipica" consistente in alterazione, deterioramento, distruzione totale o parziale del bene ambiente distruzione totale o parziale del bene ambiente modificazione irreversibile del bene ambiente alterazione dell'habitat e dell'ecosistema ambientale
Nella vecchia disciplina, sotto il profilo soggettivo rilevava il dolo intenzionale il dolo o la colpa, qualificati dalla violazione di disposizioni di legge o provvedimenti adottati in base a legge il dolo specifico o la colpa il dolo o la colpa, qualificati dalla violazione di norme penali
Nella vecchia disciplina, la tutela prevista in caso di danno ambientale era principalmente restitutoria-reintegratoria, ripristino dello stato dei luoghi, quindi risarcitoria esclusivamente risarcitoria principalmente risarcitoria, quindi restitutoria-reintegratoria, ripristino dello stato dei luoghi, su richiesta del ricorrente inibitoria
Nella vecchia disciplina, il giudice, qualora non fosse possibile quantificare il danno da risarcire procedeva ad una liquidazione in via equitativa secondo i seguenti parametri gravità della colpa, costo necessario per il ripristino, profitto conseguito dal trasgressore gravità della colpa, costo necessario per il ripristino tempo necessario per la rigenerazione ambientale, entità territoriale del danno entità territoriale del danno, profitto conseguito dal trasgressore
La giurisdizione in materia di risarcimento per danno ambientale era affidata al giudice ordinario o al giudice amministrativo a seconda della qualificazione dell'attività dannosa alla Corte dei conti al giudice ordinario al giudice amministrativo
La nuova normativa in materia ambientale, dlgs n 152/2006, è emanata a seguito di attuazione del protocollo di Kyoto della direttiva comunitaria 2003/87 della direttiva comunitaria 2004/35 di attuazione di accordi internazionali
La nuova disciplina codifica i procedimenti da attuarsi tra privato ed autorità pubblica, tra gli altri, nel caso di attuazione del principio di riparazione pericolo anche solo potenziale di danno pericolo di perdite economiche pericolo esteso e probabile di danno
In caso di danno ambientale verificato, le misure di ripristino sono adottate dall'operatore e poi sottoposte al Ministro per l'approvazione dal Ministro e poi sottoposte all'operatore per l'esecuzione dall'amministrazione pubblica coinvolta nel danno da soggetti specializzati
Rispetto alla disciplina passata, le associazioni di tutela ambientale non possono più intervenire nei procedimenti di adozione di misure di precauzione, prevenzione o ripristino o per presentare osservazioni surrogarsi allo Stato nella titolarità della azione di risarcimento del danno ricorrere per l'annullamento di provvedimenti adottati in violazione delle norme ambientali ricorrere avverso il silenzio-inadempimento del Ministro
Il titolo III del decreto citato traspone la responsabilità per danno ambientale disciplinata precedentemente da art. 18, l. 447/95 direttiva comunitaria 2002/49 direttiva comunitaria 2004/35 art. 18, l. n. 349/86
Il risarcimento del danno ambientale avviene in forma specifica o per equivalente patrimoniale a seconda della richiesta del ricorrente principalmente in forma specifica, quindi per equivalente patrimoniale per equivalente patrimoniale in forma specifica
L'azionabilità delle misure volte ad ottenere il risarcimento del danno ambientale da parte del soggetto trasgressore preclude al privato la tutela civile privata ove il patrimonio del trasgressore è limitato se il privato è intervenuto nei procedimenti di adozione di misure di precauzione, prevenzione o ripristino mai se il trasgressore ha concordato le misure sanzionatorie con l'autorità pubblica
Il titolo III, dlgs n 152/2006, si differenzia dal Titolo II, in relazione all'attribuzione di responsabilità, per il fatto che nel Titolo II i soggetti destinatari sono operatori qualificati, mentre nel Titolo III sono "chiunque" nel Titolo II si fa riferimento solo ad attività imprenditoriali, mentre nel Titolo III ad attività di privati nel Titolo II la responsabilità è per violazione di norme penali, mentre nel Titolo III per illeciti in genere nel Titolo II i soggetti destinatari sono esercenti di pubblici servizi,, mentre nel Titolo III sono "chiunque"
In relazione alla responsabilità di cui al Titolo III, il Ministro procede mediante ordinanza ricorso amministrativo decreto ricorso giurisdizionale
Per l'accertamento della responsabilità di cui al Titolo III, il Ministro può procedere mediante invio di funzionari per perquisizione dei locali esclusivamente consulenze tecniche consulenze tecniche e testimonianze consulenze tecniche, ispezioni di documenti, verificazioni e ricerche anche in apparecchiature informatiche
Il provvedimento conclusivo dell'istruttoria di accertamento della responsabilità è soggetto ad approvazione del giudice atto di messa in mora immediatamente esecutivo esecutivo decorsi sei mesi dall'emanazione
Il provvedimento conclusivo dell'istruttoria di accertamento della responsabilità è revisionabile rettificabile impugnabile inoppugnabile
La quantificazione del danno, secondo la nuova disciplina, deve comprendere il pregiudizio arrecato alla situazione ambientale, con particolare riferimento al profitto conseguito dal trasgressore ai tempi necessari per il ripristino al costo per il ripristino alla gravità della colpa
Ai fini del Codice dell'Amministrazione Digitale, per Carta nazionale dei servizi si intende il documento rilasciato su supporto informatico per consentire l'accesso per via telematica ai servizi erogati dalla P.A La Carta sociale dei servizi forniti dalla P.A Nessuna della precedenti ipotesi lo Statuto contenente l'elenco dei servizi che una P.A. è in grado di erogare ai cittadini
I cittadini e le imprese hanno diritto ad ottenere che il trattamento dei dati effettuato mediante l'uso di tecnologie telematiche sia conformato al rispetto dei diritti dell'interessato dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità dell'interessato dei diritti e delle libertà fondamentali dell'interessato delle libertà fondamentali e della dignità dell'interessato
Le disposizioni di cui al capo V del DLgs 82/2005, concernenti l'accesso ai documenti informatici, e la fruibilità delle informazioni digitali si applicano anche ai gestori di servizi pubblici ed agli organismi di diritto pubblico alle authorities alle società in nome collettivo alle società di persone e di capitali
La partecipazione al procedimento amministrativo è esercitabile mediante l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione secondo quanto stabilito dal Codice dell'Amministrazione Digitale dal D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 dalla Legge n. 205 del 2000 dalla Legge n. 241 del 1990 e s.m.i
Il processo di allineamento dei dati è Il coordinamento di dati presenti in più archivi L'aggiornamento dei dati presenti in più archivi La comparazione di dati presenti in più archivi La comparazione avanzata di dati presenti in più archivi
Ogni atto e documento può essere trasmesso alle PA con l'uso delle tecnologie dell'informazione se formato ed inviato nel rispetto della vigente normativa della vigente normativa comunitaria della vigente normativa regionale della vigente normativa internazionale
Le disposizioni in materia di utilizzo della posta elettronica certificata si applicano anche alle agenzie salvo che non sia diversamente stabilito alle P.A. regionali e locali salvo che non sia diversamente stabilito alle P.A. regionali alle amministrazioni indipendenti salvo che non sia diversamente stabilito
Gli sportelli unici sono integrati con i servizi erogati dalle P.A. regionali e locali con i servizi erogati in rete dalle P.A con il lavoro prestato dalle P.A con i lavori, i servizi e le forniture prestate dalle P.A. regionali e locali
Il Registro informatico degli adempimenti amministrativi delle imprese è istituito presso la Camera di Commercio presso il Ministero della Funzione pubblica presso i Comuni presso il ministero delle Attività produttive
Lo Stato realizza un sistema informatizzato per le imprese relativo ai procedimenti di competenza delle amministrazioni centrali nell'ambito di quanto previsto dal sistema pubblico telematico sistema pubblico di digitalizzazione sistema pubblico di connettività sistema pubblico di connessione
Le PA centrali provvedono alla riorganizzazione ed aggiornamento dei servizi resi sulla base di una preventiva analisi delle reali esigenze dei cittadini e delle imprese sulla base di una prognosi postuma sulla base di una prognosi ex ante e in concreto sulla base delle esigenze reali e future dei cittadini
Lo Stato, le Regioni ed le autonomie locali, adottano gli indirizzi utili per realizzare il processo di digitalizzazione attraverso Nessuna delle precedenti ipotesi la Conferenza Unificata la Conferenza permanente la Conferenza dei servizi
La Conferenza permanente per l'innovazione tecnologica può sentire le organizzazioni produttive deve sentire le organizzazioni produttive e di categoria deve sentire le organizzazioni di categoria può sentire le organizzazioni produttive e di categoria
Gli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici sono assolti secondo le modalità definite con uno o più decreti del Ministro dell'Economia e delle Finanze, sentito il Ministro delegato per l'innovazione e le tecnologie decreto del Ministro dell'Economia decreto del Ministro delegato per l'innovazione e le tecnologie decreto del Ministro delegato per l'innovazione e le tecnologie sentito il Ministro dell'economia e delle finanze
Le regole tecniche di cui al Codice dell'Amministrazione digitale sono dettate in conformità alle discipline risultanti dal processo di standardizzazione tecnologica a livello internazionale ed alle normative dell'Unione Europea Alle circolari adottate a seguito del processo di standardizzazione tecnologica a livello internazionale alle normative dell'Unione Europea Nessuna delle precedenti ipotesi
Le disposizioni del Codice dell'Amministrazione digitale si applicano alle PA di cui al Dlgs 165/2001, salvo che sia diversamente stabilito, e comunque, nel rispetto della loro autonomia gestionale, decisionale e organizzativa Nessuna delle precedenti ipotesi della loro autonomia organizzativa e del riparto di competenza di cui all'art. 117, Cost dei loro regolamenti interni
Ai fini del Codice dell'Amministrazione Digitale, per disponibilità si intende la possibilità di Accedere ai dati senza giusta causa Accedere ai dati senza restrizioni Accedere ai dati senza chiave privata Accedere ai dati senza password
Il DPR n 445/2000 intende per segnatura di protocollo l'apposizione o l'associazione all'originale del documento, in forma permanente e non modificabile Delle informazioni riguardanti il documento stesso Delle informazioni concernenti stati, qualità personali e fatti Delle sole informazioni idonee a verificare la provenienza e l'integrità del documento stesso Delle informazioni di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti
Il documento amministrativo è Ogni atto rilevante per la P.A Ogni rappresentazione del contenuto di atti interni della P.A Ogni atto rilevante per il diritto amministrativo Ogni manifestazione del contenuto di atti interni della P.A
Il documento di identità è rilasciato dall'Amministrazione anche indipendente dall'Amministrazione centrale dall'Amministrazione procedente dall'Amministrazione competente
Il formato e la struttura delle informazioni associate al documento informatico ai sensi dell'art55, 4° comma del DPR 445/2000 sono stabiliti Con DPCM. su proposta dell'Autorità per l'Informatica nella PA di concerto con il Ministro per la funzione pubblica Con DPCM su proposta dell'Autorità per l'Informatica nella P.A Con DPCM su proposta dell'Autorità per l'informatica nella P.A. previo parere del Ministro per la funzione pubblica Con D.Lvo.sentite le Regioni interessate
La dichiarazione di chi non sa o non può firmare è raccolta dal pubblico ufficiale previo accertamento Dell'identità del dichiarante e della presenza di due testimoni Dell'identità del dichiarante e dell'esistenza di una sentenza passata in giudicato Dell'identità del dichiarante Dell'identità del dichiarante e del suo curatore
Il servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi è posto alle dipendenze Dell'area organizzativa omogenea Del responsabile del procedimento Del responsabile unico del procedimento Dell'Autorità per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione
Sono equipollenti alla carta di identità La patente nautica, il porto d'armi, il libretto di pensione, purché munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciate da una Amministrazione dello Stato I documenti rilasciati da una amministrazione pubblica aventi funzione di ricognizione I documenti, sottoscritti dall'interessato e prodotti nelle forme previste dal DPR 445/2000 I documenti contenenti una immagine fotografica, sottoscritti dall'amministrazione competente
Il pubblico ufficiale nelle attività di legalizzazione di firme e di fotografie deve indicare Data, luogo di legalizzazione e qualifica rivestita Tutte le ipotesi (data, luogo di legalizzazione, nome cognome, qualifica etc.) data e luogo di legalizzazione Nessuna delle precedenti ipotesi
Le disposizioni del DPR 445/2000 si applicano Ai cittadini italiani, PA, persone giuridiche e associazioni aventi sede legale in Italia Ai cittadini italiani, persone giuridiche, PA ed enti, aventi sede legale in Italia Ai cittadini italiani e dell'UE, persone giuridiche, società di persone, PA ed enti, associazioni e comitati aventi sede legale in Italia o in uno dei Paesi dell'Unione Europea Ai cittadini italiani e dell'UE, alle PA
Gli obblighi di conservazione dei documenti informatici si intendono soddisfatti se le procedure utilizzate sono conformi alle regole tecniche dettate dal Ministro per la Funzione pubblica sono conformi alle regole tecniche dettate dall'Autorità per l'Informatica nella P.A sono conformi alle regole tecniche dettate dal Ministro per l'innovazione tecnologica sono conformi alle regole tecniche dettate dagli Enti Locali
I limiti e le modalità tecniche della riproduzione e dell'autenticazione dei documenti di cui all'art 6, comma 1, del DPR 455/2000 sono stabiliti con D.Lgs Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per la funzione pubblica D.L. sentite le Regioni interessate Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
Il Ministero per i beni e le attività culturali esercita sugli archivi delle PA Poteri di controllo Poteri di autocertificazione Poteri di certificazione Poteri di legalizzazione
Il documento di identità elettronico viene rilasciato dal Comune Fino al compimento del 14° anno di età Fino al compimento del 18° anno di età Fino al compimento del 16° anno di età Fino al compimento del 15° anno di età
Secondo il DPR n 445/2000 la chiave privata e la chiave pubblica consentono rispettivamente al suo sottoscrittore e al destinatario Di consentire l'univoca identificazione del firmatario e di creare un dispositivo sicuro per la creazione della firma Di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l'integrità di un documento informatico Di opporre a terzi la firma e di verificare gli elementi essenziali del documento Di garantire la connessione univoca della firma al suo titolare ed il controllo esclusivo del documento
Le PA avrebbero dovuto realizzare i sistemi automatizzati per la gestione dei procedimenti amministrativi Entro il 1° gennaio 2004 Entro il 31 dicembre 2004 Entro il 1° gennaio 2006 Entro il 31 dicembre 2006
L'autenticazione di una copia consiste nell'attestazione di conformità con l'originale scritta alla fine della copia a cura del pubblico ufficiale autorizzato, il quale deve altresì indicare La data, il luogo del rilascio e gli anni di iscrizione ad albi o elenchi La data e il luogo del rilascio, il numero dei fogli impiegati, il proprio nome e cognome, la qualifica rivestita, la propria firma, il timbro dell'ufficio Nessuna delle precedenti ipotesi il luogo del rilascio deve corrispondere a quello di residenza dell'interessato
Ai sensi dell'art74 del DPR 445/2000, costituisce violazione dei doveri di ufficio Le richieste sindacali da parte dei funzionari pubblici Il DPR non contiene ipotesi di violazione dei doveri di ufficio La mancata accettazione delle dichiarazioni sostitutive di certificazione o di atto di notorietà rese a norma delle disposizioni del DPR 445/2000 Le molestie ed il turbamento provocato agli utenti nell'esercizio del loro diritto di accesso
L'esibizione di un atto contenente dati non più rispondenti a verità equivale Ad uso di atto falso Ad atti contrari a norme imperative e ordine pubblico A reticenza ad una Pubblica Amministrazione Ad atti in frode alla legge
Il responsabile della gestione informatica dei documenti riproduce le informazioni su nuovi supporti informatici almeno ogni 5 anni ogni anno ogni biennio ogni semestre
Il DPR 445/2000 stabilisce che è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia Chiunque offre o promette utilità non dovute ad un pubblico ufficiale Il pubblico ufficiale che nello svolgimento delle funzioni e del servizio omette di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto Il pubblico impiegato che omette o ritarda un atto del suo ufficio ricevendo per sé ed un terzo denaro o altra utilità Chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti nel DPR 445/2000
Le disposizioni in materia di impedimento alla sottoscrizione e alla dichiarazione non si applicano In materia di dichiarazioni fiscali Si applicano sempre In materia di dichiarazioni relative all'assolvimento di specifici obblighi In materia di dichiarazioni relative alle condanne penali
Il testo degli atti pubblici comunque redatti non deve contenere Lacune, aggiunte, abbreviazioni, correzioni, alterazioni o abrasioni Alterazioni o abrasioni Lacune e correzioni Abbreviazioni, acronimi, ed espressioni in lingua straniera
L'attività amministrativa è retta da criteri di economicità, efficacia e pubblicità di economicità, efficacia,pubblicità e trasparenza Economicità ed efficacia Volti al perseguimento del pubblico interesse
L'organizzazione e l'attività amministrativa sono improntate Solo al principio di buon andamento al perseguimento del pubblico interesse ai principi di imparzialità e buon andamento nonché a quelli dell'ordinamento comunitario Solo al principio di imparzialità
La legge n 241/90 detta La disciplina generale dell'organizzazione amministrativa la disciplina generale del procedimento amministrativo La disciplina generale dell'attività amministrativa Norme sull'organizzazione ed attività di alcuni Uffici
La PA nell'adozione di atti di natura non autoritativa agisce Sempre secondo le norme di diritto privato secondo le norme di diritto privato, salvo che la legge disponga diversamente Secondo le norme di diritto pubblico, salvo che la legge disponga diversamente Sempre secondo le norme di diritto pubblico
Il procedimento amministrativo ha inizio Solo d'ufficio Su istanza dei destinatari del provvedimento Solo su istanza di parte su istanza di parte o d'ufficio
Ai sensi della legge 241/90, il termine per la conclusione del procedimento di competenza delle amministrazioni statali è Deve essere sempre stabilito dalla legge di 90 giorni, salvo quanto diversamente disposto per legge o regolamento di 30 giorni È determinato dalla p.a. con apposito provvedimento
Ai sensi della legge 241/90, salvi i casi di silenzio assenso, il ricorso avverso il silenzio rifiuto deve essere necessariamente preceduto da formale diffida all'Amministrazione inadempiente non deve essere necessariamente preceduto da formale diffida all'Amministrazione inadempiente Deve accordare un termine all'Amministrazione inadempiente per l'emissione del provvedimento Non può essere proposto
Ai sensi della legge 241/90, e salvi i casi di silenzio assenso, il ricorso avverso il silenzio rifiuto Può essere proposto non oltre un anno dalla scadenza del termine previsto per la conclusione del procedimento Entro un anno dalla scadenza del termine fissato nella diffida Entro 30 giorni dalla scadenza del termine fissato nella diffida Entro 60 giorni dalla scadenza del termine fissato nella diffida
Ai sensi della legge 241/90, la motivazione di un atto amministrativo deve indicare Non deve essere motivato i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione Generiche ragioni giuridiche, dando la possibilità agli interessati di chiedere chiarimenti Solo generiche circostanze di fatto
È consentita la motivazione di un atto amministrativo per relationem Sì, la comunicazione dl provvedimento deve indicare e rendere disponibile l'atto richiamato in motivazione No, mai Sì, in ogni caso Sì, solo quando è consentito dalla legge o dai regolamenti
Il silenzio rifiuto si ritiene Silenzio significativo o anche silenzio-rigetto Silenzio non significativo o anche silenzio -inadempimento Silenzio significativo Silenzio-rigetto
Ai sensi della legge 241/90, la comunicazione di avvio del procedimento amministrativo deve essere rivolta Solo ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale produce effetti diretti Ai soggetti nei confronti dei quali è destinato a produrre effetti diretti e a quelli che per legge devono intervenire Solo ai soggetti che per legge possono intervenire Solo ai soggetti che dal provvedimento subiscano una lesione dei propri interessi
Ove dal provvedimento amministrativo possa derivare pregiudizio ad un soggetto, diverso dal destinatario diretto L'amministrazione provvede a informarlo dello stato del procedimento L'amministrazione ha facoltà di comunicare anche ad esso l'avvio del procedimento l'amministrazione deve comunicare anche ad esso l'avvio del procedimento L'amministrazione non deve ad esso comunicare l'inizio del procedimento
La comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo può essere omessa Per particolari esigenze di economicità Per particolari esigenze di celerità Secondo la discrezionalità dell'Amministrazione Per particolari motivi di volta in volta individuati e motivati dall'amministrazione
La comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo Deve avvenire con modalità che assicurino la effettiva conoscenza del provvedimento Non sono per essa previste particolari formalità deve essere personale, salvo i casi in cui per il numero dei destinatari non sia possibile o eccessivamente gravosa Deve essere personale
Ai sensi della legge 241/90, ove il soggetto che adotti il provvedimento amministrativo finale è diverso da quello che ha espletato l'istruttoria Non è prevista dalla legge una siffatta ipotesi Non può discostarsi dalle risultanze della istruttoria Può discostarsi dalle motivazione senza fornire alcuna motivazione può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria dandone specifica motivazione
L'accertamento dei requisiti e dei presupposti di ammissibilità delle istanze presentate alla pa Concerne la fase decisoria del procedimento Concerne la fase preistruttoria del procedimento Concerne la fase integrativa del procedimento Concerne la fase istruttoria del procedimento
Ai sensi della legge 241/90, la comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo deve, tra l'altro, contenere Il rinvio alla norma che stabilisce il termine entro cui deve concludersi il procedimento Nessun riferimento al termine per la conclusione del procedimento Solo la data entro cui deve concludersi il procedimento la data entro cui deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili per l'inerzia della p.a
Ha facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo Qualunque soggetto portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento Solo i soggetti a cui sia stato comunicato l'avvio del procedimento Solo i soggetti portatori di interessi pubblici o privati Solo i soggetti portatori di interessi pubblici o privati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento
I soggetti portatori di interessi diffusi, se ne sussistono i presupposti, possono intervenire nel procedimento se costituiti in comitati o associazioni Anche uti persona Solo se persone giuridiche Non possono intervenire
La PA ha il dovere di concludere il procedimento con l'adozione di un provvedimento espresso Per tutti i procedimenti Per i procedimenti che conseguono obbligatoriamente ad una istanza o a quelli che devono essere iniziati di ufficio Per quelli indicati dalla legge o regolamento Per nessun procedimento
Il ricorso avverso il silenzio rigetto Non deve essere preceduto da diffida Deve essere necessariamente preceduto da atto di diffida ad adempiere con l'assegnazione di un termine non inferiore a 30 giorni Deve essere necessariamente preceduto da atto di diffida ad adempiere con l'assegnazione di termine non inferiore a 15 giorni Deve essere necessariamente preceduto da atto di diffida ad adempiere con l'assegnazione di un congruo termine
Per una maggiore efficienza della propria attività, la pa incentiva L'uso della comunicazione informale L'uso della telematica L'uso della telematica tra amministrazioni L'uso della informatica
Ai sensi della legge 241/90, hanno diritto a prendere visione degli atti del procedimento amministrativo Solo coloro cui è stato comunicato l'avvio del procedimento amministrativo I soggetti cui è stato comunicato l'avvio del procedimento amministrativo e quelli intervenuti Chiunque vi faccia istanza Solo coloro che sono intervenuti nel procedimento amministrativo
La richiesta di integrazione documentale da parte del responsabile del procedimento Interrompe i termini per la conclusione del procedimento I termini continuano a decorrere I termini continuano a decorrere, salvo che non sia specificatamente disposto altrimenti per leggo o regolamento Sospende i termini per la conclusione del procedimento
Il responsabile del procedimento deve dare notizia dell'esito sfavorevole del procedimento prima della adozione del provvedimento finale Nei procedimenti ad istanza di parte, salvo quelli in materia previdenziale e assistenziale Nei procedimenti ad istanza di parte In tutti i procedimenti Nei casi previsti dalla legge o regolamento
I soggetti a cui è stato comunicato l'avvio del procedimento e quelli intervenuti in esso possono Presentare memorie scritte e documenti, che, se pertinenti, l'amministrazione ha l'obbligo di valutare Presentare solo documenti Presentare solo memorie scritte Presentare memorie scritte e documenti senza obbligo per la p.a. di valutarli
Ai sensi della legge 241/90, la PA può concludere con gli interessati Accordi integrativi e sostitutivi del provvedimento Accordi integrativi e sostitutivi, nei casi previsti dalla legge, del provvedimento Accordi integrativi Accordi sostitutivi
Ai sensi della legge 241/90, gli accordi conclusi dalla pa con i soggetti interessati Non devono pregiudicare i diritti dei terzi e perseguire comunque il pubblico interesse La loro conclusione è demandata alla discrezionalità della p.a Devono perseguire comunque il pubblico interesse Non devono pregiudicare i diritti dei terzi
Gli accordi conclusi dalla pa con i soggetti interessati devono essere stipulati Non è richiesta forma scritta Per atto scritto ad probationem Per atto scritto Per atto scritto, a pena di nullità, salvo che la legge disponga altrimenti
Per la stipulazione dell'accordo integrativo o sostitutivo del provvedimento amministrativo, l'organo che sarebbe competente ad adottare il provvedimento deve far seguire l'accordo da una sua determinazione Non è tenuto ad adottare alcuna determinazione A richiedere il parere della Corte dei conti far precedere l'accordo da una sua determinazione
Per facilitare la conclusione dell'accordo integrativo o sostitutivo del provvedimento amministrativo Il responsabile del procedimento indice una conferenza di servizi istruttoria Il responsabile del procedimento dà incarico all'interessato di sentire tutte le altre parti coinvolte Il responsabile del procedimento sente informalmente le parti che ne facciano richiesta Il responsabile del procedimento può fissare un calendario di incontri tra le parti
Le controversie riguardanti la formazione, conclusione ed esecuzione degli accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento sono devolute Alla giurisdizione del giudice ordinario alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo Alla Corte dei conti Ad un Collegio Arbitrale
La conferenza di servizi può avere natura Attuativa Istruttoria o decisoria Solo istruttoria Solo decisoria
La conferenza di servizi istruttoria Non è prevista dall'ordinamento Fa scaturire effetti giuridici costitutivi Fa scaturire effetti giuridici modificativi Consiste in una misura di coordinamento strumentale alle successive fasi del procedimento
La conferenza di servizi decisoria Adotta una proposta di provvedimento finale Non è prevista dall'ordinamento Raccoglie i provvedimenti espressi di assenso di tutte le amministrazioni partecipanti Raccoglie pareri
Nella legge 241/90, l'istituto della conferenza di servizi rientra nelle misure Di trasparenza dell'attività amministrativa Di pubblicità dell'attività amministrativa Di partecipazione all'attività amministrativa Di semplificazione e snellimento dell'attività amministrativa
Ai sensi della legge 241/90, nel caso in cui l'amministrazione procedente deve acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi da altre amministrazioni, l'indizione della conferenza di servizi costituisce Una facoltà ove non li ottenga nei 30 giorni successivi alla ricezione della relativa richiesta Un obbligo ove non li ottenga nei 60 giorni successivi alla ricezione della relativa richiesta Una facoltà ove non li ottenga nei 60 giorni successivi alla ricezione della Un obbligo ove non li ottenga nei 30 giorni successivi alla ricezione della relativa richiesta
Se l'attività del privato è subordinata al rilascio di atti di consenso da parte di più amministrazioni, la conferenza di servizi è convocata dalla amministrazione cui spetta l'adozione del provvedimento finale, anche su richiesta dell'interessato cui spetta l'adozione del provvedimento finale, solo previa richiesta dell'interessato Da una qualsiasi tra quelle che devono rilasciare l'atto di consenso a cui fa capo l'interesse pubblico preminente
In caso di affidamento di concessione di lavori pubblici la conferenza di servizi è convocata Dal concedente ovvero dal concessionario previo consenso del concedente Dal concedente Dal concessionario Congiuntamente dal concessionario e dal concedente
La conferenza di servizi preliminare può essere convocata Per progetti di realizzazione di grandi infrastrutture Per progetti di particolare complessità e di insediamenti produttivi di beni e servizi A prescindere dalla complessità del progetto Per progetti di insediamenti abitativi
La conferenza di servizi preliminare di opere pubbliche o di interesse pubblico si esprime Sul progetto definitivo dell'opera Sul progetto preliminare dell'opera Sullo studio di fattibilità Sul progetto esecutivo
Ai sensi della legge 241/90, i lavori della conferenza di servizi devono avere inizio, salvo casi particolare complessità della istruttoria Entro 15 giorni dalla sua indizione Non prima di 15 giorni dalla sua indizione Entro 30 giorni dalla sua indizione Non prima di 30 giorni dalla sua indizione
La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori A maggioranza dei componenti A maggioranza qualificata dei presenti All'unanimità a maggioranza dei presenti
L'amministrazione convocata partecipa alla conferenza di servizi a mezzo A mezzo di un proprio dipendente non munito di delega Di un unico rappresentante delegato dall'organo competente a decidere A mezzo del soggetto che ha la legale rappresentanza Di uno o più rappresentanti delegati dall'organo competente a decidere
All'esito dei lavori della conferenza di servizi o trascorso il termine previsto per la conclusione di essi L'amministrazione procedente adotta determinazione motivata di conclusione del procedimento, sulla base delle risultanze della conferenza dichiara formalmente conclusi i lavori della conferenza raccoglie gli atti di assenso della amministrazioni partecipanti adotta determinazione di conclusione del procedimento
Ai sensi della legge 241/90, il provvedimento finale conforme alla determinazione di conclusione della conferenza di servizi, sostituisce a tutti gli effetti ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso di competenza delle amministrazioni partecipanti o invitate a partecipare, ma solo alla successiva ratifica da parte di esse di competenza solo delle amministrazioni partecipanti Di competenza delle amministrazioni partecipanti o invitate a partecipare anche se assenti di competenza solo delle amministrazioni partecipanti a mezzo degli organi di vertice
Il dissenso dei rappresentanti delle pa reso al di fuori della conferenza di servizi a cui partecipano è Irregolare Inefficace Vale assenso inammissibile
Il dissenso espresso da una amministrazione nell'ambito della conferenza di servizi Deve essere congruamente motivato, deve essere connesso all'oggetto della conferenza, deve recare le specifiche indicazioni per superare il dissenso Deve essere congruamente motivato, deve essere connesso all'oggetto della conferenza Deve essere congruamente motivato Non deve essere motivato ove rechi le indicazioni per superare il dissenso
Ai sensi della legge 241/90, novellata dalla L 80/2005, nei procedimenti amministrativi ad istanza di parte, trascorsi i termini concessi per provvedere, il silenzio della amministrazione competente, equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, ove non sia indetta una conferenza di servizi, e salvi i casi di cui all'art. 20, c.4, di diniego della domanda, ove non sia indetta una conferenza di servizi, di accoglimento della domanda, in ogni caso di rigetto della domanda
Si dicono facoltativi i pareri che l'amministrazione ha facoltà di richiedere l'amministrazione deve richiedere ma se ne può discostare l'amministrazione è obbligata a richiedere l'amministrazione deve richiedere se lo chiede l'interessato
Nel caso in cui il parere dell'organo consultivo non sia reso nei termini consentiti o previsti la pa richiedente Deve diffidare l'organo consultivo assegnando a ciò un termine ha facoltà di procedere senza l'acquisizione del parere, salvo che esso debba essere reso da amm.ni preposte alla tutela ambientale, paesaggistica, territoriale e della salute dei cittadini, ha facoltà di procedere senza l'acquisizione del parere Deve procedere senza l'acquisizione del parere
L'acquisizione di valutazioni tecniche di organi ed enti appositi per l'adozione di un provvedimento può essere prevista solo dalla legge È demandata alle valutazioni della p.a. richiedente e solo in casi di comprovata necessità È demandata alle valutazioni della p.a. richiedente deve essere prevista espressamente dalla legge o dal regolamento
Eventuali esigenze istruttorie rappresentate dagli organi consultivi alla amministrazione richiedente Non determinano né interruzione né sospensione del termine concesso per rendere il parere Sospendono il termine concesso per rendere il parere Interrompono il termine concesso per rendere il parere, che deve essere reso entro 15 giorni dalla ricezione degli elementi istruttori Interrompono il termine concesso per rendere il parere
Nel caso in cui le valutazioni tecniche non vengano rese nei termini consentiti e non debbano provenire da amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistica, territoriale e della salute dei cittadini, il responsabile del procedimento provvede a diffidare l'organo od ente assegnando termine a provvedere ha facoltà di chiedere le medesime valutazioni ad altri organi della p.a. o altri enti pubblici dotati di capacità equipollenti ovvero a istituti universitari può procedere senza la loro acquisizione deve chiedere le medesime valutazioni ad altri organi della p.a. o altri enti pubblici dotati di capacità equipollenti ovvero a istituti universitari
La denuncia di inizio attività è misura volta Alla trasparenza e partecipazione al procedimento amministrativo Allo snellimento e semplificazione del procedimento amministrativo Alla trasparenza del procedimento amministrativo Alla partecipazione ed intervento del privato al procedimento amministrativo
Ove la pa, nell'esercizio dei poteri di verifica della dia riscontri che non ne sussistono i presupposti ed i requisiti di legge deve disporre e notificare all'interessato provvedimento di Demolizione a cura della p.a. e a spese dell'interessato divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione degli effetti, dando ad esso la possibilità, se possibile, di conformare l'attività alla normativa vigente riduzione in pristino dei lavori già eseguiti sospensione dei lavori
Se a causa della revoca di un provvedimento si produce un pregiudizio in danno del privato L'amministrazione è tenuta a risarcire il privato L'amministrazione non è tenuta ad indennizzare il privato l'amministrazione ha l'obbligo di indennizzare il privato l'amministrazione ha l'obbligo di indennizzare il privato solo se la revoca dipenda da nuova valutazione dell'interesse pubblico originario
Ove la revoca di un atto amministrativo ad efficacia durevole o istantanea incida sui rapporti negoziali l'indennizzo liquidato dall'amministrazione agli interessati è parametrato al danno emergente ed al lucro cessante l'indennizzo liquidato dall'amministrazione agli interessati è parametrato al solo danno emergente l'indennizzo liquidato dall'amministrazione agli interessati è parametrato al solo lucro cessante Non è previsto indennizzo per gli interessati
Il provvedimento amministrativo ad efficacia durevole revocato perde efficacia Ex tunc Ex nunc Dal momento della effettiva conoscenza da parte dell'interessato Dal momento della comunicazione all'interessato
Gli atti amministrativi recettizi acquistano efficacia a seguito della loro effettiva conoscenza da parte dei destinatari della comunicazione personale ai loro destinatari, salvo casi particolari della loro emanazione di registrazione
Gli atti amministrativi limitativi della sfera giuridica dei privati hanno natura recettizia salvo quelli di immediata efficacia per il loro carattere di urgenza e cautelare e quelli con clausola di immediata efficacia salvo quelli immediatamente efficaci per il loro carattere di urgenza e cautelare salvo quelli con clausola di immediata efficacia Sempre
L'attuazione coattiva degli obblighi del privato derivanti dal provvedimento amministrativo è possibile Sempre quando è espressamente prevista dalla legge Quando è prevista dal regolamento Quando è disposta dal responsabile del procedimento
Il termini e le modalità della esecuzione coattiva degli obblighi imposti dalla pa sono previsti Da apposito decreto ministeriale dal provvedimento costitutivo degli obblighi Dalla legge Dal regolamento
La pa procedente procede alla esecuzione coattiva Senza alcuna messa in mora Previo precetto Previa diffida dell'interessato Previa duplice messa in mora
Può essere oggetto di impugnazione giurisdizionale il provvedimento di sospensione del provvedimento Solo per vizi di forma Si No Non sotto l'aspetto della discrezionalità amministrativa
All'esecuzione coattiva da parte della pa delle obbligazioni aventi oggetto somme di denaro È espressamente escluso che si possano applicare le disposizioni per l'esecuzione dei crediti dello stato Si applicano le disposizioni comuni si applicano le disposizioni per l'esecuzione coattiva dei crediti dello Stato Si applicano le norme del codice di procedura civile
Il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali è Nullo inefficace Annullabile inesistente
Il provvedimento amministrativo viziato da difetto assoluto di attribuzione è inapplicabile Nullo inefficace Annullabile
Il provvedimento amministrativo adottato in violazione o elusione del giudicato è Nullo Annullabile irregolare Inefficace
Il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è inefficace Annullabile inesistente Nullo
Il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere è inesistente inefficace Annullabile Nullo
Il provvedimento amministrativo viziato da incompetenza è Inesistente inefficace Annullabile Nullo
L'annullamento d'ufficio di provvedimenti che comportano l'illegittimo esborso di pubblico denaro Non è comunque ammesso l'annullamento d'ufficio Non richiede una specifica valutazione dell'interesse pubblico sotteso perché in re ipsa Richiede una specifica valutazione dell'interesse pubblico sotteso Può essere disposto previo parere della Corte dei conti
Il provvedimento annullato perde efficacia Dopo 60 giorni dall'annullamento Dalla comunicazione dell'annullamento all'interessato Ex tunc Ex nunc
L'accesso ai documenti amministrativi costituisce principio generale dell'attività amministrativa volto a favorire la partecipazione ed assicurare l'imparzialità e la trasparenza dell'azione amministrativa a favorire la partecipazione all'azione amministrativa ad assicurare l'imparzialità dell'azione amministrativa ad assicurare la trasparenza dell'azione amministrativa
Se l'amministrazione a seguito di richiesta di accesso ai documenti amministrativi individua dei soggetti controinteressati Dà termine all'istante di provvedere alla notifica a mezzo ufficiale giudiziario Dà comunicazione ad essi mediante invio di copia della richiesta a mezzo racc. a.r. o per via telematica Notifica ad essi a mezzo ufficiale giudiziario copia della richiesta Dà termine all'istante di dare ad essi comunicazione mediante invio di copia della richiesta a mezzo racc. a.r
I controinteressati coinvolti nella procedura di accesso ai documenti amministrativi possono Presentare una motivata opposizione all'accesso entro 10 giorni dalla comunicazione Presentare una motivata opposizione all'accesso entro 10 giorni dalla notifica Presentare una motivata opposizione all'accesso entro 15 giorni dalla comunicazione Presentare una motivata opposizione all'accesso entro 15 giorni dalla notifica
L'accesso ai documenti in via informale è esercitato mediante richiesta necessariamente scritta che viene esaminata entro 10 giorni anche verbale che viene esaminata e, nella eventualità, accolta immediatamente scritta che viene esaminata e, nella eventualità, accolta immediatamente necessariamente scritta che viene esaminata entro 5 giorni
Se la richiesta di accesso ai documenti amministrativi informale proviene da altra pa È presentata dal soggetto che ha la legale rappresentanza dell'ente È presentata tramite la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi È presentata dal titolare dell'ufficio interessato o dal responsabile del procedimento Non può essere avanzata richiesta di accesso informale da parte della p.a
Se dall'esame della richiesta informale di accesso ai documenti amministrativi la pa riscontri la esistenza di controinteressati Dichiara non ammissibile la richiesta di accesso invita l'interessato a presentare richiesta formale di accesso Trasforma d'ufficio la richiesta di accesso informale in formale Dà comunicazione della richiesta di accesso informale ai controinteressati
L'istanza di accesso formale presentata ad amministrazione diversa da quella nei cui confronti va esercitato il diritto All'esito dell'esame, l'accesso non è consentito è dalla stessa immediatamente trasmessa a quella competente, con contestuale comunicazione all'interessato È dalla stessa trasmessa a quella competente È dichiarata irricevibile
In caso di richiesta di accesso ai documenti amministrativi irregolare o incompleta l'amministrazione Entro 10 giorni dal ricevimento ne dà comunicazione al richiedente Entro 15 giorni dal ricevimento ne dà comunicazione al richiedente Dichiara irricevibile la richiesta All'esito dell'esame, l'accesso non è consentito
l'atto di accoglimento della istanza di accesso ai documenti amministrativi deve indicare l'Ufficio, con la sede, presso cui rivolgersi Dando termine non inferiore a 10 giorni per prendere ivi visione dei documenti richiesti dando termine non inferiore a 15 giorni per prendere ivi visione dei documenti richiesti Dando termine non inferiore a 20 giorni per prendere ivi visione dei documenti richiesti per concordare l'accesso
Secondo le modalità stabilite per l'accesso formale, l'esame dei documenti deve avvenire presso l'ufficio indicato nell'atto di accoglimento della richiesta, nelle ore di ufficio presso l'ufficio indicato nell'atto di accoglimento della richiesta, alla presenza obbligatoria di personale addetto nel luogo concordato con l'ufficio indicato nell'atto di accoglimento della richiesta presso l'ufficio prescelto dal richiedente
La copia dei documenti richiesti è ammessa Con il pagamento dei soli diritti di visura Su richiesta, anche con la autenticazione della stessa e previo pagamento di quanto stabilito dalle singole amministrazioni Solo in forma semplice e senza alcun pagamento Solo in forma semplice e con il pagamento di quanto stabilito dalle singole amministrazioni
Per documenti amministrativi deve intendersi Gli atti formati dalla p.a. cui si richiede l'accesso Gli atti, anche interni e non relativi a uno specifico procedimento, detenuti da una p.a. e concernenti attività di pubblico interesse Gli atti detenuti da una p. e concernenti attività di pubblico interesse Gli atti detenuti da una p
Il diritto di accesso è escluso, tra gli altri, per i documenti amministrativi Coperti dal segreto in quanto non rientrano tra quelli per i quali è espressamente ammesso coperti dal segreto di stato e quelli che non possono essere divulgati per legge, regolamento o nei casi indicati dalla singole amministrazioni che non possono essere divulgati per legge, regolamento o nei casi indicati dalla singole amministrazioni coperti dal segreto di stato
Il diritto di accesso è escluso nei confronti della attività della pubblica amministrazione diretta alla Emanazione di atti normativi Emanazione di atti amministrativi generali Emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione programmazione Emanazione di atti di pianificazione programmazione
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è anche escluso Nei procedimenti di scelta dei contraenti ogni volta che il contraente vi si opponga Nei procedimenti selettivi Nei procedimenti di scelta dei contraenti per documenti relativi alla azienda Nei procedimenti selettivi per i documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relativi a terzi
La richiesta di accesso ai documenti amministrativi è soddisfatta Con la esibizione di tutti i documenti e delle informazioni, anche riguardanti i terzi, in suo possesso Con la esibizione dei documenti richiesti e di quelli in essi richiamati non essendo tenuta la p.a. ad elaborare i dati in suo possesso Con la esibizione dei soli documenti richiesti Ponendo in essere ogni attività, anche di elaborazione di dati, volta a soddisfare la richiesta
L'atto con cui la pa non acconsente alla richiesta di accesso ai documenti amministrativi Deve essere motivato Deve essere espressamente motivato con riferimento specifico alla normativa vigente, alle esclusioni e alle circostanze di fatto per cui la richiesta non può essere accolta Deve essere sommariamente motivato Non deve essere motivato
Trascorso il termine concesso, il silenzio della pa serbato sulla richiesta di accesso deve intendersi come Diniego all'accesso Accoglimento dell'accesso Diniego dell'accesso ma dopo lo spirare dell'ulteriore termine assegnato in diffida Accoglimento dell'accesso ma dopo lo spirare dell'ulteriore termine assegnato in diffida
la tutela amministrativa dinanzi alla Commissione per l'accesso, deve essere attivato entro 30 giorni dalla piena conoscenza del provvedimento di diniego o dalla formazione del silenzio rigetto mediante notifica nelle forme di cui al codice di proc. civ Trasmissione alla Commissione per il tramite del Dipartimento della Funzione Pubblica Trasmissione del ricorso alla Commissione per il tramite della amministrazione che ha emesso il provvedimento di diniego Invio del ricorso a mezzo racc. a.r. o fax o in via telematica alla Commissione per l'accesso
L'atto amministrativo che abbia ad effetto la creazione di una situazione giuridica, la modifica o l'estinzione di una preesistente è qualificabile Atto dichiarativo Atto ampliativo Atto di accertamento atto costitutivo
Sulla richiesta di riesame del diniego all'accesso al difensore civico o alla Commissione per l'accesso, la pronuncia di detti organi deve intervenire, ove non vi siano controinteressati, entro Entro 30 giorni giorni dalla presentazione del ricorso, trascorsi i quali l'accesso deve intendersi consentito Entro 30 giorni dalla presentazione del ricorso, trascorsi i quali l'accesso deve intendersi rigettato Entro 45 giorni, giorni dalla presentazione del ricorso, trascorsi i quali l'accesso deve intendersi rigettato Entro 45 giorni, giorni dalla presentazione del ricorso, trascorsi i quali l'accesso deve intendersi consentito
La Commissione per l'accesso ai documenti ove neghi l'accesso per motivi inerenti i dati personali di soggetti terzi Deve previamente sentire il soggetto interessato Deve previamente sentire i soggetti terzi Deve previamente sentire il Presidente del Consiglio dei Ministri Deve previamente sentire il Garante per la protezione dei dati personali
Se il TAR ritiene il ricorso avverso il diniego all'accesso meritevole di accoglimento Ordina il deposito degli atti presso la Commissione per l'accesso ai documenti Nomina un commissario ad acta Ordina il deposito degli atti presso il TAR Ordina all'amministrazione resistente la esibizione dei documenti
Ove sia pendente un ricorso avverso un provvedimento lesivo, l'impugnativa del diniego di accesso da parte del ricorrente Deve essere avviata autonomamente ma poi riunita al giudizio pendente È decisa con ordinanza istruttoria in camera di consiglio nell'ambito del giudizio pendente, previa notifica all'amministrazione ed ai controinteressati È decisa con ordinanza istruttoria in camera di consiglio nell'ambito del giudizio pendente Deve essere avviata e decisa autonomamente rispetto al ricorso pendente
Nel giudizio incardinato innanzi al TAR con il ricorso contro il diniego di accesso, il ricorrente può stare in giudizio personalmente senza assistenza dei difensori deve farsi rappresentare da un difensore ma non necessariamente da un legale deve stare in giudizio personalmente senza assistenza dei difensori deve farsi rappresentare da un difensore
Nel giudizio incardinato innanzi al TAR con il ricorso contro il diniego di accesso, la pa Deve stare in giudizio a mezzo di un difensore Può stare in giudizio personalmente a mezzo di dipendente autorizzato dal rapp.te legale può stare in giudizio personalmente a mezzo di dirigente autorizzato dal rappresentante legale dell'ente Deve stare in giudizio personalmente a mezzo di un dirigente autorizzato dal rappresentante dell'ente
L'accesso riguardante documenti contenenti dati inerenti lo stato di salute e la vita sessuale di soggetti diversi dall'istante, è ammesso se la situazione giuridicamente rilevante che si intende tutelare con la richiesta di accesso risulti Non è ammesso di rango prevalente o pariordinato ai diritti del soggetto terzo e sempre che sia indispensabile Solo di rango prevalente ai diritti del soggetto terzo e sempre che sia indispensabile di rango prevalente o pariordinato ai diritti del soggetto terzo
L'archivio che opera presso Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi riguarda Tutti gli atti dei concernenti la disciplina del diritto di accesso emanati da i soggetti nei confronti dei quali è esercitabile il diritto di accesso Tutte le decisioni assunte dalla Commissione per l'accesso Tutti i pareri resi dalla Commissione per l'accesso Tutti i pareri dell'Autorità garante dei dati personali
Nell'ambito delle norme relative ai livelli essenziali delle prestazioni attinenti al diritto di accesso che devono essere garantite su tutto il territorio nazionale, le regioni Possono legiferare senza limiti devono adeguare i propri regolamenti ad esse e possono intervenire normativamente nel rispetto di esse e per assicurare ulteriori livelli di tutela Non possono legiferare Possono legiferare previo parere della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi
Nel giudizio disciplinare contro un dipendente pubblico la sentenza penale irrevocabile di assoluzione Ha efficacia di giudicato quanto all'accertamento che il fatto non sussiste, non costituisce illecito penale, ovvero l'imputato non lo ha commesso Non ha efficacia di giudicato Ha efficacia di giudicato quanto all'accertamento che il fatto non sussiste e che l'imputato non ha commesso il fatto Ha efficacia di giudicato quanto all'accertamento che il fatto non costituisce reato
Nel giudizio disciplinare contro un dipendente pubblico la sentenza penale irrevocabile di condanna Ha efficacia di giudicato sulla sussistenza del fatto che l'imputato ha commesso il fatto Non ha efficacia di giudicato Ha efficacia di giudicato sulla sussistenza del fatto sulla sua illiceità penale e sulla affermazione che il fatto è stato commesso dall'imputato Ha efficacia di giudicato sulla illiceità del fatto
In base alla Legge n 97/2001 il trasferimento del dipendente può essere disposto Per i dipendenti di amministrazioni o enti pubblici e enti a partecipazione pubblica anche non prevalente Per dipendenti delle amministrazione dello Stato Per i dipendenti di amministrazioni o enti pubblici o enti a prevalente partecipazione pubblica Per i dipendenti di amministrazione o enti pubblici
In base alla Legge n 97/2001 il trasferimento del dipendente è disposto A seguito di rinvio a giudizio A seguito di iscrizione nel registro degli indagati A seguito di norma di pronuncia anche non definitiva Soltanto a seguito di pronuncia definitiva
In base alla Legge n 97/2001 il trasferimento d'ufficio del pubblico dipendente comporta Spostamento ad ufficio diverso da quello in cui prestava servizio al momento del fatto e attribuzioni di funzioni corrispondenti per inquadramento, mansioni e prospettive di carriera Spostamento ad ufficio diverso da quello in cui prestava servizio e con inquadramento diverso Trasferimento ad altra amministrazione Spostamento ad ufficio diverso da quello in cui prestava servizio e blocco temporaneo della progressione di carriera
In base alla Legge n 97/2001 in relazione alla propria organizzazione e a motivi evidenti di opportunità, l'amministrazione di appartenenza Può disporre soltanto l'attribuzione al pubblico dipendente di un incarico differente Può disporre solo il trasferimento di sede Può disporre il trasferimento di sede del pubblico dipendente o l'attribuzione di un incarico differente Non può mai disporre né il cambio di sede né l'attribuzione di un incarico differente
Quando per la qualifica rivestita o per ragioni organizzative non è possibile disporre il trasferimento del pubblico dipendente, in base alla Legge n 97/2001 Il dipendente è posto in posizione di aspettativa con la corresponsione dei medesimi emolumenti che avrebbe percepito in servizio Il dipendente viene sospeso dal servizio Il dipendente rimane nell'ufficio presso il quale prestava servizio Il dipendente è posto in posizione di aspettativa o di disponibilità con conservazione del trattamento economico in godimento salvo gli emolumenti connessi alla presenza in servizio
In caso di sentenza di proscioglimento o assoluzione non definitiva i provvedimenti di trasferimento del pubblico dipendente in base alla Legge n 97/2001 Perdono efficacia salvo che il dipendente chieda di restare nel nuovo ufficio Conservano efficacia sino alla sentenza definitiva Perdono efficacia a prescindere dalla volontà del dipendente Perdono efficacia ma possono essere reiterati in appello
La sospensione del servizio del pubblico dipendente in base alla Legge n 97/2001 perde efficacia Solo quando è pronunciata sentenza definitiva di proscioglimento o di assoluzione In ogni caso trascorsi 5 anni Quando è pronunciata sentenza, anche non definitiva, di proscioglimento o di assoluzione In ogni caso trascorsi 7 anni
In quali casi alla condanna del pubblico dipendente in sede penale consegue l'estinzione del rapporto di lavoro o di impiego come pena accessoria In caso di condanna del pubblico dipendente alla pena non inferiore a 3 anni per i reati di cui all'art. 3, c.1, della legge 97/2001 In ogni caso di condanna del pubblico dipendente ad una pena non inferiore a 3 anni In ogni caso di condanna del pubblico dipendente Mai
In base alla Legge n 97/2001, l'estinzione del rapporto di lavoro o di impiego non inflitta come pena accessoria nella sentenza penale irrevocabile di condanna non può essere pronunciata può essere pronunciata solo per il reato di corruzione in atti giudiziari può essere pronunciata solo per il reato di corruzione in atti d'ufficio può essere pronunciata a seguito di procedimento disciplinare
Per i delitti dei pubblici ufficiali contro la PA in caso di condanna è prevista La confisca dei soli beni mobili che costituiscono il profitto o il prezzo del reato Non è prevista nessuna misura patrimoniale La confisca dei beni che costituiscono il profitto o il prezzo del reato La confisca dei soli beni immobili che costituiscono il profitto o il prezzo del reato
I beni immobili confiscati ai pubblici dipendenti ai sensi degli artt 322ter e 335 bis del cp Sono acquisiti di diritto e gratuitamente nel demanio del Comune in cui si trovano Sono acquisiti di diritto e gratuitamente nel patrimonio disponibile del Comune in cui si trovano Sono acquisiti di diritto e gratuitamente al patrimonio indisponibile dello Stato Sono acquisiti di diritto e gratuitamente al patrimonio disponibile dello Stato
Il procedimento di responsabilità per danno erariale contro il pubblico dipendente è promovibile a seguito di sentenza anche non definitiva di condanna per i delitti contro la P.A. di cui al Capo I, Titolo II, libro II, codice penale irrevocabile di condanna per qualsiasi delitto o contravvenzione contro la P.A irrevocabile di condanna per i delitti contro la P.A. di cui al Capo I, Titolo II, libro II, codice penale anche non definitiva di condanna per qualsiasi delitto o contravvenzione contro la P.A
Il rapporto tra la legge n 97/2001 e le disposizioni di natura contrattuale regolanti la materia è Sono equiordinate e perciò prevale il criterio cronologico Di prevalenza delle disposizioni contrattuali collettive ed individuali Prevalgono solo i contratti collettivi di categoria e non quelli individuali Di prevalenza della legge
per i delitti contro la PA, quando non è possibile la confisca dei beni che costituiscono profitto o prezzo del reato, si opera la confisca di altri beni di cui il reo ha la disponibilità per un valore corrispondente al prezzo Non si fa luogo a confisca dei beni È prevista una aggravante di pena Non può darsi corso alla sospensione condizionale
L'estinzione del rapporto di lavoro e di impiego per i militari appartenenti alla Guardia di Finanza consegue Alla condanna alla reclusione per qualsiasi reato contro la P.A. o il patrimonio Non si applica l'estinzione del rapporto di lavoro o di impiego Alla condanna alla reclusione anche inferiore a 3 anni per i delitti previsti dall'art. 3 L. 1383/1941 Alla condanna alla reclusione superiore a 3 anni per i delitti previsti dall'art. 3 L. 1383/1941
Quali motivi giustificano la impugnativa degli atti amministrativi con ricorso straordinario al Capo dello Stato Solo motivi di merito Soli motivi indicati espressamente nell'atto Soli motivi di legittimità Motivi di merito e di legittimità
È proponibile ricorso straordinario al Capo dello Stato nel caso sia già stato proposto ricorso giurisdizionale contro il medesimo atto Soltanto dopo la decisione del ricorso giurisdizionale no si Soltanto se il ricorso giurisdizionale viene rigettato
Il termine per la proposizione del ricorso straordinario al Capo dello Stato è di 60 giorni 120 giorni 180 giorni 90 giorni
Nel termine previsto per la sua proposizione il ricorso straordinario deve Essere soltanto presentato all'organo che ha emanato l'atto Esser depositato presso la Presidenza della Repubblica Essere notificato ad almeno un controinteressato e presentato all'organo che ha emanato l'atto Esser soltanto notificato a tutti i controinteressati
Nel ricorso straordinario al Capo dello Stato il ricorso incidentale È inammissibile È ammissibile solo da parte dei controinteressati È ammissibile da parte dei soli cointeressati È ammissibile da parte dei controinteressati e dei cointeressati
In quali casi può essere ordinata l'integrazione del contraddittorio nel ricorso straordinario Nei confronti di almeno un controinteressato quando sia stato notificato solo all'organo che ha emesso l'atto sempre Nei confronti degli altri controinteressati quando sia stato notificato soltanto ad uno di essi mai
È ammessa opposizione contro il ricorso straordinario Sì entro 120 giorni dalla notifica del ricorso Sì entro 60 giorni dalla notifica del ricorso no In qualsiasi momento prima della decisione
Chi può presentare opposizione al ricorso straordinario Il solo organo che ha emesso l'atto chiunque I controinteressati e l'ente pubblico diverso dallo Stato che ha emanato l'atto impugnato nessuno
In cosa consiste l'opposizione al ricorso straordinario Nella Costituzione in giudizio Nella richiesta che il ricorso sia traslato in sede giurisdizionale Nella richiesta di rigetto del ricorso Nella impugnazione della decisione del ricorso
In quale modo può essere richiesto che il ricorso sia deciso in sede giurisdizionale Con atto notificato al ricorrente e all'organo che ha emanato l'atto impugnato Non può essere richiesto Con deposito di memoria di Costituzione Con atto notificato al Capo dello Stato
Quale organo cura l'istruttoria del ricorso straordinario Consiglio di Stato TAR Presidenza della Repubblica Ministero competente per materia o Presidenza del Consiglio dei Ministri per atti non rientranti nella competenza di specifici Ministri
Quale termine è previsto per il compimento dell'istruttoria 60 giorni dal deposito 120 giorni dalla scadenza del termine per controdedurre Non è previsto alcun termine 180 giorni dal deposito
Ai fini della decisione del ricorso straordinario quale organo svolge funzione consultiva nessuno Il Consiglio di Stato la Corte dei conti La Presidenza del Consiglio
Il parere espresso dall'organo consultivo ai fini della decisione del ricorso straordinario è obbligatorio No è facoltativo È obbligatorio solo se non sia stata svolta istruttoria dall'organo competente Non è previsto alcun parere sì
Quando viene investita l'adunanza generale del Consiglio di Stato nel ricorso straordinario Su richiesta del Presidente del CdS per la soluzione di problemi di particolare importanza e su rimessione delle sezioni per dirimere contrasti giurisprudenziali sempre Solo su richiesta del ricorrente Quando ne faccia richiesta almeno uno dei controiteressati
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato è deciso con D.P.R. su proposta del Ministro competente D.P.C.M D.M. del Ministro competente Sentenza del CdS
Ai fini della decisione del ricorso straordinario il parere del Consiglio di Stato è vincolante Sì, sempre No, mai Non è previsto alcun parere È possibile decidere difformemente solo sottoponendo la proposta di decisione al Consiglio dei Ministri
Sono impugnabili con ricorso straordinario gli atti amministrativi generali a contenuto normativo No Sono impugnabili solo da parte di una P.A Si Sì, soltanto quando siano notificati a destinatari individuati
La decisione del ricorso straordinario al Capo dello Stato È impugnabile al Consiglio di Stato per vizi di legittimità solo dai controinteressati È soggetta a revocazione nei casi previsti dall'art. 385 c.p.c È impugnabile davanti alla Corte Costituzionale Non è soggetta ad alcuna impugnativa
L'accoglimento del ricorso straordinario al Capo dello Stato per motivi di incompetenza comporta La sostituzione dell'atto annullato La rimessione degli atti all'organo competente La riforma dell'atto L'annullamento tout court
La decisione sul ricorso straordinario al Capo dello stato È soggetta al controllo del Consiglio di Stato È soggetta al controllo della Corte dei conti sul contenuto della decisione in sede di registrazione È soggetta a controllo per vizi di forma e del procedimento da parte della Corte dei conti in sede di registrazione Non è soggetta ad alcun controllo
La decisione sul ricorso straordinario può essere impugnata per vizi che attengono il contenuto avanti al giudice amministrativo da parte dei controinteressati o dell'autorità emanante in caso di mancata notifica del ricorso dei controinteressati che abbiano ricevuta notifica del ricorso ma non abbiano chiesto il trasferimento in sede giurisdizionale Di tutte le parti del procedimento Non può essere impugnata
Le censure relative alle disposizioni della legge 241/90 possono essere dedotte in sede di ricorso straordinario al Capo dello Stato No Si Sì, ad eccezione delle controversie in materia di accesso ai documenti Solo quelle in materia di accesso ai documenti amministrativi
Se venga proposto ricorso straordinario al Capo dello Stato dopo la proposizione di ricorso giurisdizionale, il secondo ricorso I ricorsi procedono separatamente È inammissibile Viene sospeso in attesa della definizione del primo Viene riunito al primo e le censure trattate congiuntamente
Quale natura ha la decisione sul ricorso straordinario Atto amministrativo in senso stretto Sentenza Atto amministrativo decisorio Ordinanza
Il ricorso straordinario al capo dello stato è ammissibile Solo contro atti normativi Contro atti amministrativi che incidono sia su interessi legittimi sia su diritti soggettivi Solo contro atti amministrativi che incidono su interessi legittimi Contro atti amministrativi che incidono su diritti soggettivi
La presentazione di un ricorso giurisdizionale conclusasi con la rinuncia alla pronuncia Preclude la proposizione del ricorso straordinario solo se la rinuncia sia stata operata dopo la proposizione del ricorso straordinario Preclude comunque la proposizione del ricorso straordinario Non preclude la proposizione del ricorso straordinario Preclude la proposizione del ricorso straordinario solo se si fonda sugli stessi motivi
Il mancato esercizio della facoltà di traslazione del ricorso straordinario in sede giurisdizionale comporta la preclusione della impugnativa in sede giurisdizionale della decisione di accoglimento Non produce alcuna preclusione per i soli controinteressati Solo per l'ente pubblico diverso dallo Stato che ha emanato il provvedimento per i controinteressati e l'ente pubblico diverso dallo Stato che ha emanato il provvedimento salvo che per vizi formali o di procedimento
L'errore scusabile sulla definitività dell'atto è rilevante nella decisione del ricorso straordinario al Capo dello Stato Sì, non impedisce l'accoglimento del ricorso Sì, determina la rimessione in termini per il ricorso amministrativo Sì, determina la rimessione in termini per il ricorso giurisdizionale No, produce il rigetto del ricorso
Quali effetti sono ricollegabili alla omessa trasmissione al Consiglio di Stato, da parte dell'Amministrazione, di tutti gli atti relativi al ricorso straordinario Non impedisce l'espressione del parere Determina l'improcedibilità Determina l'inammissibilità Determina l'accoglimento del ricorso
Il giudice amministrativo conosce delle controversie derivanti da atto amministrativo nullo quando è sottesa una posizione di interesse legittimo sia pretensiva che oppositiva mai una posizione di interesse legittimo pretensiva una posizione di interesse legittimo oppositiva
In materia tributaria, gli atti regolamentari e gli atti amministrativi generali sono assoggettati al sindacato giurisdizionale del Giudice amministrativo, salva la competenza del giudice tributario alla disapplicazione Giudice amministrativo Giudice tributario Giudice ordinario
I regolamenti governativi, ministeriali o di enti locali istitutivi o disciplinanti tributi sono assoggettati al sindacato giurisdizionale del Giudice tributario Giudice amministrativo Giudice ordinario Giudice amministrativo per i regolamenti governativi, giudice tributario per i rimanenti
La competenza a conoscere delle controversie inerenti l'esercizio o meno del potere di autotutela da parte della autorità finanziaria spetta al Giudice tributario Giudice ordinario Giudice amministrativo Giudice amministrativo per i provvedimenti di rigetto dell'istanza di autotutela
Gli atti della procedura esattoriale sono sottoposti al sindacato giurisdizionale del Non sono impugnabili Giudice amministrativo Giudice tributario Giudice ordinario
Le controversie relative al fermo amministrativo di beni mobili registrati sono di competenza Giudice ordinario solo per vizi di forma Giudice tributario Giudice amministrativo Giudice ordinario
L' opposizione all'ordinanza-ingiunzione prefettizia ex art 22 L 689/81 rientra nella giurisdizione Del giudice ordinario: Giudice di Pace Del Giudice Ordinario: Tribunale Giudice amministrativo Giudice amministrativo per vizi comportanti la nullità del provvedimento
In materia di contenzioso elettorale il principio generale di riparto di giurisdizione è regolato Con l'attribuzione della giurisdizione speciale della Giunta delle Elezioni Con l'attribuzione della giurisdizione esclusiva al Giudice Ordinario Secondo la dicotomia interesse legittimo/Giudice Amministrativo diritto soggettivo/AGO Con l'attribuzione della giurisdizione esclusiva al Giudice Amministrativo
Le controversie in materia di elettorato attivo e passivo rientrano nella competenza del Giudice ordinario Giudice ordinario per questioni attinenti l'elettorato attivo, giudice amministrativo per quelle attinenti l'elettorato passivo Giudice amministrativo Giudice speciale Giunta delle Elezioni
Le controversie relative alle operazioni di voto sono devolute al Giudice Amministrativo Giudice ordinario Giudice speciale Giunta delle Elezioni Giudice ordinario se dalla decisione non deriva la correzione dei risultati elettorali
Le controversie in materia di atti dello stato civile relative alla iscrizione e cancellazione della popolazione nei registri anagrafici sono devolute alla cognizione del Del difensore civico Giudice amministrativo Del giudice ordinario Giudice amministrativo in caso di omessa iscrizione
Avverso il provvedimento di rigetto dell'istanza di acquisto della cittadinanza può essere proposta impugnativa al Giudice amministrativo per i soli vizi di forma Giudice ordinario, salvo che il provvedimento di rigetto si fondi su motivi legati alla sicurezza dello Stato Giudice Ordinario Giudice Amministrativo
Le controversie in materia di imposizioni di vincoli e limiti legali alla proprietà privata sono devolute Alla Agenzia del Territorio Al Giudice Amministrativo Al Giudice Amministrativo, salvo quelle relative alla misura della indennità, ove prevista Al Giudice Ordinario
Il ricorso avverso il silenzio inadempimento deve essere presentato Al giudice amministrativo, previa diffida Al giudice Ordinario Al Giudice Ordinario ove sia avanzata domanda risarcitoria Al Giudice Amministrativo
In materia di concessioni di pubblici servizi la legge n 80/1998 a seguito dell'intervento della Corte Costituzionale prevede giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, con esclusione delle controversie relative ad indennità, canoni o altri corrispettivi Giurisdizione esclusiva del giudice ordinario giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo Nessuna giurisdizione esclusiva
La controversia relativa alla fase esecutiva di un contratto connesso allo svolgimento di un servizio pubblico è devoluta Al giudice amministrativo Al giudice amministrativo, fatta eccezione delle domande risarcitoria Al giudice ordinario Al giudice amministrativo, fatta eccezione per le domande di condanna
Ai sensi della L 280/2003 le controversie aventi oggetto atti del CONI e delle federazioni sportive non riservate ad organi di giustizia sportiva sono devolute esauriti i gradi della giustizia sportiva Al Tribunale di Roma Al Giudice Ordinario competente territorialmente Al TAR competente territorialmente Al TAR Lazio sede di Roma
Le pretese creditorie dei gestori di pubblici servizi nei confronti della pa possono essere azionate innanzi al Giudice amministrativo sull'an, giudice ordinario sul quantum Corte dei conti Giudice amministrativo Giudice ordinario ove non coinvolgono profili attinenti il momento genetico e funzionale del rapporto concessorio
Il contenzioso relativo al diniego di autorizzazione al ricovero di urgenza presso una struttura sanitaria ubicata all'estero ed al rimborso delle spese sostenute è devoluto Al giudice amministrativo Al Giudice Ordinario Al giudice ordinario per quanto riguarda le spese sostenute Al giudice amministrativo solo se l'autorizzazione è richiesta prima del ricovero
Le controversie relative a provvedimenti adottati dalla pa o dal gestore di un pubblico servizio in un procedimento amministrativo disciplinato dalla l 241/90 Rientrano nella giurisdizione del giudice amministrativo solo quelle relative ai provvedimenti adottati Rientrano nella competenza del giudice amministrativo se non ineriscono a domande risarcitorie rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo Rientrano nella giurisdizione dell'AGO
Le controversie relative alla scelta del socio per la Costituzione di una società mista affidataria di un pubblico servizio Rientrano nella giurisdizione del Giudice amministrativo ove il socio pubblico è di maggioranza rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo Rientrano nella competenza dell'AGO se il socio pubblico viene scelto con procedura negoziata Rientrano nella giurisdizione dell'AGO
Rientrano nella giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo le controversie relative all'affidamento di un pubblico servizio, ove non applicabile la disciplina comunitaria all'affidamento di un pubblico servizio all'affidamento di un pubblico servizio, salvo che si tratti di affidamento diretto all'affidamento di servizi pubblici locali
Sulla disciplina del riparto di giurisdizione in materia di pubblici servizi prevista dall'art 33 del DLgs 80/1998 È intervenuta la Corte Costituzionale con sentenza meramente demolitiva È intervenuta la Corte Costituzionale con sentenza demolitiva ed additiva Non è intervenuta la Corte Costituzionale È intervenuta la Corte Costituzionale con sentenza additiva
Tra le tipologie di servizi elencate dalla Consulta ai fini dell'attribuzione delle controversie alla giurisdizione esclusiva del Giudice amministrativo rientrano Solo i servizi afferenti la vigilanza sul credito, sulle assicurazioni e sul mercato mobiliare I servizi afferenti la vigilanza sul credito, sulle assicurazioni e sul mercato mobiliare, il servizio farmaceutico, i trasporti, le telecomunicazioni e servizi di cui alla legge 481/95 Solo il servizio farmaceutico Solo il servizio di trasporti e telecomunicazioni
In materia di contratti pubblici ai sensi dell'art 6 della legge n 205/2000 sono devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo Le controversie relative alle procedure di affidamento dei contratti Le controversie relative alla fase esecutiva dei contratti Le controversie relative sia alla fase di affidamento che alla fase esecutiva dei contratti Le controversie relative ai soli affidamenti comunitari
Rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie relative all'affidamento di contratti aventi ad oggetto Lavori, servizi e forniture Solo lavori e servizi Solo lavori Solo servizi
Nell'ambito degli affidamenti sottoposti alla giurisdizione esclusiva del GA rientrano L'affidamento al contraente generale, l'affidamento al promotore e l'affidamento a società di progetto Solo l'affidamento al contraente generale Solo l'affidamento a società di progetto Nessuna delle tipologie indicate
Sono soggette alla giurisdizione esclusiva del GA le procedure di affidamento svolte Da chiunque Da soggetti pubblici in qualsiasi caso Da soggetti tenuti nella scelta del contraente all'applicazione della normativa comunitaria o al rispetto di procedure di evidenza pubblica previste da normativa nazionale o regionale Solo da soggetti tenuti nella scelta del contraente all'applicazione della normativa comunitaria
Rientrano nella competenza esclusiva del GA le controversie in materia di scelta del socio privato di società a partecipazione pubblica Solo se la scelta del socio è soggetta alla normativa comunitaria Sempre Sì, se la scelta del socio è soggetta al rispetto di procedure di evidenza pubblica previste da normativa nazionale o regionale No
Nella fase esecutiva dell'appalto La giurisdizione è sempre del Giudice Ordinario La giurisdizione è del Giudice Ordinario solo per le vicende relative al corrispettivo La giurisdizione è sempre del Giudice Amministrativo La giurisdizione è del Giudice Ordinario, fatti salvi eventuali atti aventi natura autoritativa
Le questioni successive alla stipula del contratto di appalto che coinvolgono posizioni di diritto soggettivo, sono devolute Al Giudice Ordinario Al Giudice Amministrativo, salvo penali e corretto adempimento Al Giudice Amministrativo Al Giudice Ordinario, salvo l'annullamento, risoluzione e rescissione del contratto
Tra gli atti della procedura di evidenza pubblica soggetti alla giurisdizione del GA rientrano il bando di gara gli atti di autotutela concernenti il procedimento di scelta il provvedimento di esclusione dalla gara il bando di gara; il provvedimento di esclusione dalla gara;gli atti di autotutela concernenti il procedimento di scelta
Alla luce delle disposizioni del DLgs n 163/2006 (Nuovo Codice dei Contratti Pubblici), le controversie relative allo affidamento di contratti pubblici a trattativa privata sono devolute alla giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo Alla giurisdizione del Giudice Ordinario Al Giudice Amministrativo nei casi di trattativa privata procedimentalizzata Al Giudice Amministrativo nei casi di trattativa privata pura
Il project financing È disciplinato dal Codice dei Contratti Pubblici e rientra nella giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo È una procedura negoziata pura e rientra nella giurisdizione del Giudice Ordinario Rientra nel concetto di affidamento solo la individuazione del promotore ed è soggetta al Giudice Amministrativo È estraneo al concetto di affidamento e rientra nella giurisdizione del Giudice Ordinario
Ai fini del riparto di giurisdizione nei contratti pubblici devono ricorrere Solo i presupposti oggettivi ossia la materia contrattuale Interesse pubblico generale Solo i presupposti soggettivi ossia i soggetti che operano la procedura di scelta Cumulativamente i presupposti oggettivi e soggettivi
Un organismo dotato di personalità giuridica ed istituito per soddisfare esigenze di interesse generale, non di carattere industriale o commerciale la cui attività sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato o da Enti pubblici territoriali è Fondazione organismo di diritto pubblico società privata a partecipazione pubblica ente morale
Alla luce di quanto stabilito dalla Corte Cost nella sentenza n 204/2004 l'attribuzione della giurisdizione esclusiva al giudice amministrativo può avvenire Per blocchi di materie In materie particolari A discrezione del legislatore In ragione della partecipazione della p.a. al giudizio
Le azioni possessorie e nunciatorie verso la pa rientrano nella giurisdizione Al Giudice Amministrativo se correlate a controversie sorte in materie rientranti nella giurisdizione esclusiva Al Giudice Ordinario le possessorie e al G.A. le nunciatorie Del Giudice Ordinario Del Giudice Amministrativo
Le controversie aventi ad oggetto atti o provvedimenti emanati dalla PA nell'ambito del procedimento di esproprio sono devolute Al Giudice Ordinario - Tribunale Al Giudice Amministrativo, salvo quelle relative alla cessione volontaria Alla Corte dei conti Al Giudice Amministrativo
Le controversie riguardanti la determinazione e la corresponsione di indennità in carenza di atti di natura espropriativi o ablativa sono devoluti Al Giudice Amministrativo salva l'opposizione alla stima relativamente alla indennità dovuta in caso di incidenza di previsioni urbanistiche Al Giudice Ordinario, salvo l'impugnazione del provvedimento di stima dell'indennità Al Giudice Ordinario Al Giudice Amministrativo
Alla luce della sentenza della Corte Cost n 191/2006 le vicende relative alla occupazione divenuta sine titulo sono devolute alla giurisdizione del Giudice Ordinario del Giudice Amministrativo se sia stato annullato il decreto di esproprio del Giudice Ordinario se sia venuta meno la dichiarazione di p.u esclusiva del Giudice Amministrativo
Alla luce della sentenza della Corte Cost n 191/2006 le vicende relative alla occupazione operata in assenza di dichiarazione di pu Alla giurisdizione del Giudice Ordinario Alla giurisdizione del Giudice Ordinario solo se accompagnata da richieste risarcitorie Alla giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo Alla giurisdizione speciale contabile
Le controversie concernenti la dichiarazione di inizio attività sono devolute Alla giurisdizione del Giudice amministrativo., salvo la tutela dei terzi lesi dall'attività denunciata Alla giurisdizione del G.A., solo nel caso in cui la p.a. abbia esercitato i poteri inibitori Alla giurisdizione del Giudice Ordinario Alla giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo
Tra le categorie escluse dal processo di privatizzazione del pubblico impiego rientrano Solo i magistrati e gli avvocati dello Stato I magistrati, gli avvocati e procuratori dello Stato, il personale militare e quello di Polizia Solo il personale militare e quello di Polizia Non vi sono categorie escluse
Le controversie relative alle categorie escluse dal processo di privatizzazione sono devolute Alla giurisdizione del Giudice Ordinario Alla giurisdizione esclusiva del G.A Alla giurisdizione del G.A., salvo le domande risarcitorie Alla giurisdizione del la Corte dei conti
Il giudice amministrativo ha giurisdizione Solo di legittimità e merito Solo esclusiva e di legittimità Solo merito Generale di legittimità oltre che quella esclusiva nei casi previsti dalla legge e di merito nei casi previsti dalla legge
È risarcibile il danno da lesione di interesse legittimo No Solo nei casi stabiliti per legge Si Solo in caso di atto adottato con abuso di potere
La pretesa risarcitoria avente ad oggetto danni derivanti dal ritardo della pa a provvedere su domande volte al rilascio di titolo abilitativi in materia edilizia va esercitata innanzi Al Giudice Amministrativo Alla Corte dei conti Al Giudice Ordinario, solo se il provvedimento sia stato positivo Al Giudice Ordinario
Le richieste di danni derivanti da comportamenti meramente materiali della pa ricadono nella sfera decisoria Del Giudice Ordinario, salvo quelli da omesso controllo della fauna selvatica Del Giudice Ordinario, salvo quelli relativi alla manutenzione delle strade del Giudice Ordinario Del Giudice Amministrativo
Nel caso dell'attività jure privatorum della pa quali tipi di sentenze possono essere emesse nei confronti della PA dal Giudice Ordinario Solo dichiarativa Solo di condanna Dichiarativa, costitutiva e di condanna Dichiarativa e costitutiva
L'esecuzione del giudicato del Giudice Ordinario nei confronti della pa si esercita con Azione esecutiva innanzi il Giudice Ordinario o con giudizio di ottemperanza innanzi al G.A Solo con azione esecutiva innanzi il Giudice Ordinario Solo con giudizio di ottemperanza innanzi al G.A Azione esecutiva innanzi al Giudice Ordinario. solo per sentenze di condanna
Quale organo giurisdizionale è chiamato a stabilire definitivamente la spettanza della giurisdizione Corte di Cassazione Consiglio di Stato Corte Costituzionale Corte dei conti
Lo strumento del Regolamento preventivo di giurisdizione è applicabile per i giudizi pendenti innanzi al GA Sì, purché non sia intervenuta una pronuncia del TAR nel merito o limitatamente alla giurisdizione No, è applicabile solo per i giudizi pendenti innanzi al Giudice Ordinario Unico limite è una sentenza sulla giurisdizione passata in giudicato Si sempre
In ipotesi di cognizione del Giudice Amministrativo su questioni pregiudiziali e incidentali relative a diritti al di fuori della giurisdizione esclusiva, la pronuncia Acquista efficacia di giudicato ex se Il Giudice Amministrativo non può mai conoscere di tali questioni Ha autorità limitata alla questione decisa in via principale Ha efficacia di giudicato perfetto nei confronti di tutti i rapporti con la p.a. e in tutti i giudizi amministrativi
Sulla questione pregiudiziale di falso, il Giudice Amministrativo Ha cognizione piena Sospende il giudizio in attesa della decisione del Giudice Ordinario Decide incidenter tantum La questione di falso non è sollevabile davanti al Giudice Amministrativo
Quali sono le questioni pregiudiziali che esulano da quelle civili che non possono essere decise dal Giudice Amministrativo questioni di legittimità costituzionale e questioni riservate alla Corte di Giustizia UE solo questioni di legittimità costituzionale Non vi sono pregiudiziali che non possono essere decise dal G.A solo questioni riservate alla Corte di Giustizia UE
Quando al Giudice Amministrativo è consentito decidere di una questione in via incidentale per la quale penda un giudizio avanti al giudice naturale in via principale Prosegue il giudizio iniziato per primo Non è tenuto a sospendere il giudizio È tenuto a sospendere il giudizio Il G.A. non può pronunciarsi su questioni pregiudiziali di competenza di altre giurisdizioni
La competenza del Giudice Amministrativo a decidere controversie relative ad atti lesivi di interessi legittimi Consente il solo sindacato di merito Consente il solo sindacato di legittimità Consente il solo sindacato di legittimità salvo l'estensione a vizi di merito nei casi espressamente previsti dalle norme Consente in ogni caso sia il sindacato di legittimità che di merito
Davanti a quale organo giurisdizionale può essere proposto ricorso contro il provvedimento di rigetto del ricorso al Garante per la protezione dei dati personali Consiglio di Stato Tribunale TAR Corte d'Appello
Davanti a quale organo giurisdizionale può essere proposta azione di nullità e risarcimento del danno nei confronti dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato TAR Lazio TAR territorialmente competente Tribunale Corte d'Appello
Il ricorso contro i provvedimenti dell'Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni va proposto avanti Tribunale territorialmente competente TAR competente territorialmente Corte d'Appello di Roma TAR del Lazio
A chi spetta la titolarità degli interessi diffusi Una collettività Partiti politici Enti territoriali Organizzazioni sindacali
Quali sono gli organi della giurisdizione amministrativa ordinaria Consiglio di Stato e Corte dei conti TAR e Consiglio di Stato Corte dei conti e commissioni tributarie Tribunali e Corti d'Appello
Il Giudice Amministrativo investito di giurisdizione di merito Non può mai riformare l'atto o sostituirlo Può solo sostituire l'atto Può anche riformare l'atto o sostituirlo, salvi gli ulteriori provvedimenti dell'Autorità amministrativa Non ha giurisdizione di merito
Nella giurisdizione di merito del Giudice Amministrativo è ricompreso Il giudizio in materia di Pubblico impiego Il giudizio relativo al rilascio di concessione edilizia Il giudizio di ottemperanza Non ha giurisdizione di merito
La decisione sul regolamento di competenza nel Giudizio Amministrativo spetta Alla Corte d'Appello Al Consiglio di Stato Al Consiglio di giustizia amministrativa Alla Corte di Cassazione
Sussiste la giurisdizione del TAR su atti legislativi no Solo sui Decreti Legislativi Solo su autorizzazione dei presidenti di Camera e Senato sì
Il Giudice Amministrativo nelle materie di competenza esclusiva esercita la tutela cautelare Con funzione diretta ad assicurare gli effetti dell'accoglimento del ricorso Non esercita tutela cautelare essendo riservata all'AGO Esclusivamente inibitoria Esclusivamente conservativa della situazione anteriore all'atto
Il Giudice Amministrativo è competente a conoscere dei diritti patrimoniali consequenziali Sì sempre No, salvo per la materia espropriativa Sì nei casi previsti dalla legge no
Avverso la decisione del Ministro della sanità sul ricorso in materia di indennizzi e danni da vaccinazioni obbligatorie la giurisdizione spetta Al Giudice Ordinario Al Giudice Amministrativo Al Capo dello Stato Alla Corte dei conti
I beni facenti parte del demanio pubblico possono essere tutelati Solo attraverso azioni petitorie Sia in via amministrativa sia con gli ordinari mezzi di tutela della proprietà e del possesso Solo in via amministrative Solo attraverso azioni possessorie
Il ricorso giurisdizionale contro il rigetto di un ricorso gerarchico ha come oggetto Non può essere proposto in ragione della non impugnabilità della decisione sul ricorso gerarchico L'atto impugnato con ricorso gerarchico e la decisione di rigetto L'atto impugnato con ricorso gerarchico La decisione di rigetto
L'adozione di un atto amministrativo meramente confermativo di uno precedente Riapre i termini solo per il ricorso straordinario Non riapre i termini salvo che l'atto non sia viziato da nullità Riapre i termini per il ricorso Non riapre i termini per proporre ricorso
Ogni anno è trasmessa al Parlamento una relazione sulla Giustizia Amministrativa da parte del Ministro della Giustizia Ministro della Funzione Pubblica Presidente del Consiglio dei Ministri Presidente del Consiglio di Stato
Il ricorso avverso il silenzio della amministrazione sono decisi dal Giudice Amministrativo In pubblica udienza con ordinanza In camera di consiglio con sentenza succintamente motivata In camera di consiglio con ordinanza In camera di consiglio con sentenza non motivata
La contrattazione collettiva del pubblico impiego riguarda Solo le materie relative al rapporto di lavoro Le materie relative al solo trattamento economico Le materie relative al solo trattamento economico e giuridico Tutte le materie relative al rapporto di lavoro ed alle relazioni sindacali
Ai sensi del TU sul pubblico impiego l'ipotesi di accordo per il personale delle amministrazioni dello Stato deve essere sottoposta Al parere del Ministro dell'Economia e delle Finanze All'approvazione del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Al parere del Presidente del Consiglio dei Ministri Al parere del Consiglio di Stato
La durata del contratto collettivo nazionale del pubblico impiego è Individuata nel contratto stesso Indicata dalla legge Triennale Superiore al triennio
Ai sensi del TU sul pubblico impiego le amministrazioni pubbliche devono comunicare l'esistenza di contenzioso in materia di lavoro dalla cui soccombenza potrebbero derivare effetti sulla finanza pubblica Al Dipartimento della Funzione pubblica Al Ministro dell'Economia e delle Finanze Al Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Alla Corte dei conti
Ai sensi del TU sul pubblico impiego dove sono stabilite le risorse finanziare per la contrattazione integrativa Nel bilancio dei singoli ministeri Nella legge finanziaria Nel bilancio del Ministero dell'Economia e delle Finanze Nei fondi destinati al trattamento economico accessorio
Ai sensi del TU sul pubblico impiego l'individuazione degli obiettivi da attuare e la verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa agli indirizzi costituisce funzione di indirizzo politico amministrativo Funzione di programmazione Funzione esecutiva Funzione organizzatoria
Ai sensi del TU sul pubblico impiego le dotazioni organiche vengono ridefinite a scadenza triennale Ad ogni cambiamento dell'organo di vertice Ogni volta se ne ravvisi l'esigenza In caso di assegnazione di nuove funzioni
Ai sensi del TU sul pubblico impiego sussiste l'obbligo di predisposizione di un piano di formazione del personale per le pa No Sì, deve essere predisposto annualmente Sì, deve essere predisposto ogni due anni Sì, deve essere predisposto ad ogni rinnovo contrattuale
Ai sensi del TU sul pubblico impiego le pa assumono con contratto individuale di lavoro Solo attraverso avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento Solo attraverso procedure selettive Attraverso procedure selettive o avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento Per chiamata diretta
Le materie che possono essere oggetto di contrattazione collettiva integrativa sono stabiliti Dalla legge nessuna risposta dai CCNL nessuna risposta
I soggetti e le procedure negoziali della contrattazione collettiva integrativa sono previsti Da provvedimento del Ministro della Funzione Pubblica Dalla legge dai CCNL Dai regolamenti delle singole amministrazioni
Le forme di tutela della libertà e dell'attività sindacale nella pa sono stabilite Nei CCNL Nella Costituzione dallo Statuto dei Lavoratori Nei Regolamenti
Ai sensi del TU sul pubblico impiego le rappresentanze sindacali aziendali possono essere costituite in ciascuna amministrazione, ente, struttura amministrativa che occupi oltre 15 dipendenti, salvo diversa previsione dei contratti collettivi meno di 15 dipendenti, salvo diversa previsione dei contratti collettivi oltre 30 dipendenti, salvo diversa previsione dei contratti collettivi oltre 45 dipendenti, salvo diversa previsione dei contratti collettivi
Ai sensi del TU sul pubblico impiego l'Organismo di rappresentanza unitaria del personale deve essere costituito in ciascuna amministrazione, ente, struttura amministrativa che occupi oltre 30 dipendenti, salvo diversa previsione dei contratti collettivi oltre 15 dipendenti, salvo diversa previsione dei contratti collettivi meno di 15 dipendenti, salvo diversa previsione dei contratti collettivi oltre 45 dipendenti, salvo diversa previsione dei contratti collettivi
Ai sensi del TU sul pubblico impiego la composizione dell'Organismo di rappresentanza unitaria del personale è stabilita ARAN da appositi accordi tra ARAN e organizzazioni sindacali rappresentative Dal Dipartimento della Funzione Pubblica Dal Ministero del lavoro e della Previdenza Sociale
Ai sensi del TU sul pubblico impiego la Costituzione dell'Organismo di rappresentanza unitaria del personale deve avvenire Mediante elezione a voto segreto, con il metodo stabilito dall'ARAN Mediante elezione a voto segreto, con il metodo proporzionale Mediante elezione a voto segreto, con il metodo maggioritario Mediante elezione a voto palese, con il metodo proporzionale
Ai sensi del TU sul pubblico impiego alla contrattazione collettiva sono anche ammesse Le confederazioni Le confederazioni che ne facciano richiesta Le confederazioni alle quali le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva siano affiliate Le confederazioni su delega delle organizzazioni sindacali
Ai sensi del TU sul pubblico impiego la raccolta dei dati sui voti e delle deleghe per la determinazione della rappresentatività sindacale è operata dall'ARAN Dal Dipartimento della Funzione Pubblica Dalle organizzazioni sindacali Dal Ministero del lavoro e della Previdenza Sociale
Ai sensi del TU sul pubblico impiego le organizzazioni sindacali che aderiscono all'accordo per la sottoscrizione del CCNL devono rappresentare complessivamente nel comparto o area Almeno il 75% come media tra dato associativo ed elettorale o almeno l'80% del dato elettorale almeno il 51% come media tra dato associativo ed elettorale o almeno il 60% del dato elettorale Almeno il 10% come media tra dato associativo ed elettorale Almeno il 25% come media tra dato associativo ed elettorale
In base al Dlgs 165/2001, l'ARAN è dotata Solo di autonomia regolamentare Solo di autonomia contabile Di autonomia organizzativa e contabile Solo di autonomia organizzativa
In base al Dlgs 165/2001, l'ARAN ha Personalità giuridica di diritto pubblico Personalità giuridica di diritto privato Non ha personalità giuridica Ha solo autonomia amministrativa e contabile
In base al Dlgs 165/2001, al controllo consuntivo della gestione finanziaria dell'ARAN provvede Il Dipartimento della Funzione Pubblica Il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale La Corte dei conti La Presidenza del Consiglio dei Ministri
In base al Dlgs 165/2001, l'ARAN sottoscrive definitivamente il contratto collettivo In caso di certificazione positiva e previa autorizzazione del Consiglio dei Ministri In caso di certificazione positiva In caso di certificazione positiva e previa autorizzazione del ministro del Lavoro e della previdenza Sociale In caso di certificazione positiva e previa autorizzazione del Ministro per la Funzione Pubblica
In base al Dlgs 165/2001, l'ARAN riapre le trattative con le organizzazioni sindacali per la contrattazione collettiva Nel caso di certificazione negativa, comunque Solo dopo aver tentato interventi correttivi per ottenere la certificazione Nel caso di certificazione negativa, salvo che ritenga possibile procedere alla adeguazione della quantificazione dei costi contrattuali al fine di ottenere la certificazione Nel caso di certificazione negativa ove lo richiedano le organizzazioni sindacali
Ai sensi del TU sul pubblico impiego il trattamento economico fondamentale è definito Dai CCNL Dal Dipartimento della Funzione Pubblica Dalla contrattazione integrativa Dalla legge
Ai sensi del TU sul pubblico impiego il trattamento economico accessorio è definito Dalla contrattazione integrativa Dalla legge Dal Dipartimento della Funzione Pubblica Dai CCNL
Ai sensi del TU sul pubblico impiego la produttività individuale costituisce Il solo parametro per la attribuzione del trattamento economico accessorio Uno dei parametri per l'attribuzione del trattamento economico accessorio Uno dei parametri per la attribuzione del trattamento economico fondamentale Un dato non valutabile per l'attribuzione del trattamento economico
Ai sensi del TU sul pubblico impiego le pubbliche amministrazioni devono garantire ai propri dipendenti Solo parità di trattamento economico Un trattamento economico congruo all'attività svolta Parità di trattamento economico e comunque non inferiore a quello previsto dai rispettivi contratti collettivi Solo un trattamento economico non inferiore a quello previsto dai rispettivi contratti collettivi
In base al DLgs 165/2001, in caso di controversie sulla interpretazione delle clausole del CCNL del pubblico impiego Decide il Consiglio di Stato le parti che lo hanno sottoscritto si incontrano per definire di comune accordo la interpretazione autentica della clausola Decide un Collegio Arbitrale Decide il Comitato paritetico
Ai sensi del TU sul pubblico impiego la decisione sulle clausole controverse del CCNL Sostituisce la clausola sin dalla vigenza del contratto Sostituisce la clausola dal momento della sua emanazione Non sostituisce la clausola Sostituisce la clausola dal momento che è resa pubblica
Ai sensi del TU sul pubblico impiego i contratti collettivi nazionali sono pubblicati Sul Foglio annunci Legali Non sono pubblicati Sul sito web del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale sulla Gazzetta Ufficiale
Nel settore del pubblico impiego, il limite dei permessi volti a consentire lo espletamento di attività sindacale e della aspettativa è stabilito dall'ARAN e le organizzazioni sindacali con apposito accordo Dall'ARAN Dal Ministro della Funzione Pubblica Dalle singole amministrazioni
Ai sensi del TU sul pubblico impiego l'attribuzione in modo prevalente sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri delle mansioni superiori Costituisce svolgimento di mansioni superiori Costituisce svolgimento di mansioni superiori solo nell'ambito della dirigenza e dei quadri Non costituisce svolgimento di mansioni superiori Non è consentito
Lo svolgimento di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza Non ha effetto ai fini dello inquadramento del lavoratore ma non dell'assegnazione di incarichi di direzione Non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione Ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione Ha effetto solo ai fini dell'assegnazione di incarichi di direzione
In base al DLgs 165/2001 l'amministrazione di appartenenza del dipendente a cui un soggetto privato intende conferire incarico retribuito deve pronunciarsi sulla richiesta di autorizzazione entro 30 giorni, trascorsi i quali si intende accordata 45 giorni, trascorsi i quali si intende negata 30 giorni, trascorsi i quali si intende negata 45 giorni, trascorsi i quali si intende accordata
In base al DLgs 165/2001 l'amministrazione di appartenenza del dipendente a cui una altra amministrazione pubblica intende conferire incarico retribuito deve pronunciarsi sulla richiesta di autorizzazione entro 45 giorni, previa intesa con la richiedente, trascorsi i quali si intende accordata 45 giorni, previa intesa con la richiedente, trascorsi i quali si intende negata 30 giorni, trascorsi i quali si intende accordata 30 giorni, trascorsi i quali si intende negata
In base al DLgs 165/2001 l'elenco degli incarichi retribuiti ai propri dipendenti, deve essere comunicato da ciascuna amministrazione Alla Corte dei conti Al Dipartimento della Funzione Pubblica Al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Non sono consentiti incarichi retribuiti
I magistrati e gli avvocati dello Stato possono assumere incarichi nei limiti indicati Decreto del Ministro della Giustizia Da appositi regolamenti Legge ordinaria Non possono assumere incarichi
Il Dipartimento della Funzione Pubblica può formulare proposte per il contenimento della spesa per incarichi conferiti a pubblici dipendenti Al Consiglio dei Ministri Al Ministro dell'Economia e del Bilancio Al Parlamento Al Ministro della Funzione Pubblica
In base al DLgs 165/2001, le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi individuali ad esperti di comprovata competenza, senza corresponsione di alcun compenso competenza, solo in presenza dei presupposti individuati dalla legge esperienza, senza alcun limite capacità, purché sia individuato nel contratto la durata dell'incarico
Quale soggetto redige il codice di comportamento dei dipendenti della PA Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale L'ARAN ARAN in accordo con le Organizzazioni sindacali Il Dipartimento della Funzione Pubblica
A quale soggetto devono essere formulati dalle Amministrazioni indirizzi per il recepimento contrattuale del codice di comportamento dei dipendenti Al Ministro del Lavoro e della previdenza sociale Al Dipartimento della Funzione Pubblica Alla Presidenza del Consiglio All'ARAN
Quale soggetto adotta un codice etico per l'avvocatura dello Stato e per la Magistratura Gli organi delle associazioni di categoria Ministro della Funzione Pubblica Ministero della Giustizia ARAN
Le infrazioni e le sanzioni nel rapporto di pubblico impiego sono definite Da circolari ministeriali Dai regolamenti Ministeriali Dalla legge Dai contratti collettivi
In base al DLgs 165/2001 la competenza per i procedimenti disciplinari è individuata Dall'ARAN Dall'ordinamento di ciascuna amministrazione Dal contratto collettivo Da regolamento della presidenza del Consiglio
Nel pubblico impiego quali provvedimenti disciplinari non necessitano di preventiva contestazione scritta Nessuno Il rimprovero verbale La sospensione La censura
Il dipendente pubblico, quando il contratto collettivo non preveda procedure di conciliazione, può impugnare la sanzione disciplinare Dinanzi al Collegio dei Probiviri dell'Amministrazione datrice Dinanzi all'AGO Dinanzi al TAR dinanzi al Collegio Arbitrale della Amministrazione datrice
In caso di impugnazione della sanzione in pendenza della procedura La sanzione resta sospesa la sanzione si applica salvo che non venga sospesa con apposito provvedimento del Collegio giudicante la sanzione viene comunque applicata La sanzione decade
In base al DLgs 165/2001, le amministrazioni pubbliche garantiscono parità e pari opportunità tra uomini e donne il trattamento economico parità e pari opportunità tra uomini e donne per le opportunità di lavoro parità e pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro parità e pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento economico
Il conto annuale delle spese sostenute per il personale è presentato dalle amministrazioni pubbliche Al dipartimento della Funzione Pubblica Alla Corte dei conti Al Ministero dell'Economia e delle Finanze Al Ministero del Bilancio
Quale organo riferisce al Parlamento in merito alla gestione delle risorse finanziarie destinate al personale Il Ministero del Bilancio Il Dipartimento della Funzione Pubblica La Corte dei conti Il Ministro dell'Economia e delle Finanze
Entro quale mese deve essere presentato il conto annuale delle spese sostenute per il personale pubblico Entro il mese di settembre Entro il mese di maggio Entro il mese di aprile Entro il mese di dicembre
Al fine di realizzare il più efficace controllo dei bilanci, tutte le pa impiegano sistemi informatici definiti o valutati da Centro Nazionale per l'Informatica nelle Pubbliche Amministrazioni Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato Ministero dell'Economia e delle Finanze Dipartimento della Funzione Pubblica
In base al DLgs 165/2001, le amministrazioni pubbliche garantiscono parità e pari opportunità tra uomini e donne Solo per il trattamento economico Per la progressione in carriera per l'accesso al lavoro ed il trattamento economico Solo per l'accesso al lavoro
Le controversie relative ai rapporti di pubblico impiego sono devolute Alla giurisdizione esclusiva dell'AGO Al giudice ordinario, salvo i rapporti di impiego soggetti a regime di diritto pubblico Al la giurisdizione esclusiva del G.A Alla Corte dei conti
Le controversie inerenti le categorie dei magistrati e degli avvocati e procuratori dello stato sono di competenza Esclusiva del Giudice Amministrativo Della Corte dei conti Del C.S.M Del Giudice Ordinario
Le controversie inerenti il personale militare e della polizia dello Stato sono decise Dal Giudice Ordinario dal Giudice Amministrativo in maniera esclusiva Dalla Corte dei conti Dal Giudice militare
Le controversie relative ai professori e ricercatori universitari sono decise Da Collegio Arbitrale Dalla Corte dei conti Dal Giudice Ordinario dal G.A in maniera esclusiva
Le controversie relative al personale del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco sono devolute Alla Corte dei conti Al Giudice Ordinario Alla Giurisdizione esclusiva del G.A., salvo il personale volontario Alla Giurisdizione esclusiva del G.A., in ogni caso
In materia di pubblico impiego, ove l'atto amministrativo illegittimo sia rilevante ai fini del decidere Deve essere disapplicato dal Giudice Ordinario Sono annullati dal giudice amministrativo Il giudice amministrativo si esprime sulla loro illegittimità in via incidentale Il giudice ordinario rimette gli atti al giudice amministrativo
Il giudice del lavoro nei confronti della pa adotta Solo provvedimenti di condanna Solo provvedimenti costitutivi Provvedimenti di accertamento, costitutivi o di condanna richiesti dalla natura dei diritti tutelati Solo provvedimenti di accertamento
L'impugnazione in sede amministrativa dell'atto amministrativo rilevante nel giudizio civile ai fini del decidere Non determina la sospensione del giudizio civile Attrae la competenza al TAR Determina l'interruzione del processo Determina la sospensione del giudizio civile
Le controversie relative a comportamenti antisindacali della pa sono devolute Alla Corte dei conti Al Comitato paritetico al Giudice Ordinario Al Giudice amministrativo
Le controversie relative alla contrattazione collettiva sono devolute Al Comitato Paritetico Al Giudice Amministrativo Al Giudice Ordinario Alla Corte dei conti
Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti della pa sono devolute Al Giudice Amministrativo Al Giudice Ordinario Alla Corte dei conti Al Giudice Amministrativo solo per vizi di forma
Il ricorso per cassazione avverso pronunce del Giudice Ordinario in materia di pubblico impiego può essere proposto Anche per violazione o falsa applicazione dei contratti e accordi collettivi nazionali Solo per violazione o falsa applicazione dei contratti e accordi collettivi nazionali Solo per motivi attinenti la giurisdizione Solo per violazione di legge
Ove la decisione di una controversia individuale richieda la risoluzione di una questione pregiudiziale relativa alla interpretazione di un CCNL sottoscritto dall'ARAN, il giudice fissa con ordinanza una nuova udienza di discussione non prima di 120 giorni, formulando il quesito e disponendo la comunicazione degli atti all'ARAN non prima di 180 giorni disponendo con ordinanza la comunicazione degli atti all'ARAN non prima di 90 giorni disponendo la comunicazione degli atti all'ARAN non prima di 150 giorni disponendo con ordinanza la comunicazione degli atti all'ARAN
In base al DLgs 165/2001, nelle controversie individuali il tentativo obbligatorio di conciliazione si svolge Con le procedure previste dall'amministrazione di appartenenza Con le procedure previste dai contratti collettivi ovvero davanti al Collegio di conciliazione Con le procedure previste dal Ministro della Funzione Pubblica Con le procedure previste dal Ministro del lavoro e della previdenza Sociale
In materia di pubblico impiego, se il giudice rileva che non è stato promosso il tentativo di conciliazione o che la domanda giudiziale non è ancora procedibile Sospende il giudizio Sospende il giudizio e fissa il termine di 90 giorni per promuovere il tentativo di conciliazione Dichiara l'estinzione del giudizio sospende il giudizio e fissa alle parti il termine di 60 giorni per promuovere il tentativo obbligatorio di conciliazione
I pubblici dipendenti sono collocati in aspettativa senza assegni, se eletti Solo al parlamento nazionale Solo al parlamento europeo Al parlamento nazionale, al parlamento europeo, e nei consigli regionali Solo nei consigli regionali
Le pretese risarcitorie avanzate con l'azione per responsabilità diretta nei confronti del pubblico dipendente Possono riguardare solo i danni derivanti da lesione interessi legittimi Possono riguardare solo i danni derivanti da lesione di diritti soggettivi possono riguardare i danni derivanti da lesione di diritti soggettivi ed interessi legittimi L'azione di responsabilità non può estendersi alla quantificazione del danno arrecato
Per responsabilità amministrativa dei pubblici dipendenti per danno indiretto si intende la responsabilità per la diminuzione patrimoniale subita dall'amministrazione che ha risarcito il terzo danneggiato per un fatto del quale è responsabile, per dolo o colpa grave, anche il dipendente Per un fatto del quale è responsabile, solo per dolo, anche il dipendente a prescindere da ogni valutazione sull'operato del dipendente per un fatto del quale è responsabile anche il dipendente, ove l'importo liquidato superi gli 1.000,00
In base al DLgs 165/2001, agli organi di governo sono attribuite Funzioni di indirizzo politico-amministrativo Solo funzioni di indirizzo politico Solo funzioni di indirizzo amministrativo Funzioni di controllo
In base al DLgs 165/2001, possono essere assegnati agli uffici di diretta collaborazione i dipendenti pubblici Solo fuori ruolo In ruolo In posizione di aspettativa, fuori ruolo o di comando Solo fuori ruolo e in posizione di aspettativa
In base al DLgs 165/2001, possono essere anche assegnati agli uffici di diretta collaborazione Collaboratori assunti con contratto a tempo determinato ed esperti e consulenti Solo collaboratori assunti con contratto a tempo determinato Solo esperti e consulenti Solo esperti e consulenti, senza corrispettivo
In base al DLgs 165/2001, tutte le assegnazioni di personale agli uffici di diretta collaborazione decadono automaticamente, ove non confermati entro 30 giorni dal giuramento del nuovo Ministro Decadono automaticamente, ove non confermati entro 60 giorni dal giuramento del nuovo Ministro Non decadono, salvo diversa determinazione del nuovo ministro da adottarsi entro 30 giorni dal giuramento Non decadono con il giuramento del nuovo ministro
In base al DLgs 165/2001, a fronte degli obiettivi fissati dagli organi politici, ai dirigenti sono attribuite le responsabilità dell'attività amministrativa, della gestione e dei risultati in concreto raggiunti Solo le responsabilità dell'attività amministrativa, Solo la responsabilità della gestione Solo la responsabilità dei risultati in concreto raggiunti
In base al DLgs 165/2001, in caso di inerzia o ritardo del dirigente nella adozione di atti o provvedimenti di sua competenza Il ministro può irrogare solo sanzioni disciplinari il Ministro concede ad esso un termine perentorio per provvedere trascorso il quale nomina un Commissario ad acta Il Ministro si sostituisce Il ministro revoca l'incarico e provvede direttamente
In base al DLgs 165/2001, i dirigenti di uffici dirigenziali generali Riferiscono al Ministro sulla attività svolta e quando egli lo richieda Riferiscono al Presidente del Consiglio dei Ministri Riferiscono al Sottosegretario sulla attività svolta e quando egli lo richieda Riferiscono al Ministro della Funzione Pubblica
Gli atti ed i provvedimenti adottati dai dirigenti di uffici dirigenziali Sono suscettibili di ricorso gerarchico al Ministro competente Sono suscettibili di ricorso gerarchico al Ministro della Funzione Pubblica Sono suscettibili di ricorso gerarchico al Presidente del Consiglio dei Ministri Non sono suscettibili di ricorso gerarchico
I dirigenti pubblici possono delegare alcune dello loro competenze, per comprovate ragioni di servizio, con atto scritto e motivato per un periodo di tempo indeterminato ai dipendenti ritenuti più capaci per un periodo di tempo determinato ai dipendenti ritenuti più capaci per un periodo di tempo determinato, ai dipendenti con posizioni funzionali più elevate senza indicazione del tempo
Ai sensi del DLgs 165/2001 la istituzione della Vicedirigenza È disciplinata dalla contrattazione del comparto Ministeri in una separata area È disciplinata dalla contrattazione del comparto Ministeri in nella medesima area del personale non dirigente Non è disciplinata È disciplinata dalla contrattazione del comparto Ministeri nell'area del personale dirigente
In base al DLgs 165/2001, il provvedimento di conferimento dell'incarico di funzione dirigenziale deve indicare L'oggetto, gli obiettivi da conseguire e la durata Solo l'oggetto e gli obiettivi Il trattamento economico Solo l'oggetto e la durata
Il contratto di conferimento di incarico di funzione dirigenziale determina Solo il trattamento economico Il trattamento e la durata Il trattamento e gli obiettivi L'oggetto, gli obiettivi e la durata
Il provvedimento di conferimento dell'incarico di funzione dirigenziale ha natura Di atto di natura pubblicistica per gli incarichi dirigenziali di vertice di atto organizzativo interno, di diritto privato Di atto di natura pubblicistica Di provvedimento amministrativo
Gli incarichi dirigenziali possono essere conferiti dall'amministrazione anche a dirigenti non appartenenti ai ruoli Senza alcun limite entro il limite del 30% della dotazione organica dei dirigenti di prima fascia di ruolo entro il limite del 20% della dotazione organica dei dirigenti di prima fascia di ruolo entro il limite del 10% della dotazione organica dei dirigenti di prima fascia di ruolo
Gli incarichi dirigenziali possono essere conferiti dall'amministrazione anche a dirigenti non appartenenti ai ruoli entro il limite del 20% della dotazione organica dei dirigenti di seconda fascia di ruolo entro il limite del 10% della dotazione organica dei dirigenti di seconda fascia di ruolo Entro il limite del 5% della dotazione organica dei dirigenti di seconda fascia di ruolo Senza alcun limite
Gli incarichi dirigenziali possono essere conferiti dall'amministrazione anche a persone di comprovata e particolare qualificazione professionale entro il limite del 10% della dotazione organica dei dirigenti di prima fascia di ruolo Senza alcun limite entro il limite del 30% della dotazione organica dei dirigenti di prima fascia di ruolo entro il limite del 20% della dotazione organica dei dirigenti di prima fascia di ruolo
Gli incarichi dirigenziali possono essere conferiti dall'amministrazione anche a persone di comprovata e particolare qualificazione professionale entro il limite del 10% della dotazione organica dei dirigenti di prima fascia di ruolo Senza alcun limite entro il limite del 8% della dotazione organica dei dirigenti di seconda fascia di ruolo entro il limite del 20% della dotazione organica dei dirigenti di seconda fascia di ruolo
L'incarico di funzione dirigenziale di livello generale conferito dopo la data del 17/5/2006 a persona con particolare qualificazione Cessa decorsi 60 giorni dal voto di fiducia al nuovo governo cessa decorsi 120 giorni dal voto di fiducia al nuovo Governo Non cessa salvo revoca da parte del nuovo ministro cessa decorsi 90 giorni dal voto di fiducia al nuovo Governo
I dirigenti a cui non sia affidata la titolarità di uffici dirigenziali Svolgono, a richiesta, funzioni ispettive, di consulenza, studio, ricerca o altre attività specifiche Vengono collocati in aspettativa Gli viene comunicata la risoluzione del contratto di lavoro Vengono trasferiti
Le controversie in materia di conferimento revoca degli incarichi di funzioni dirigenziali sono devolute Al Giudice Ordinario Al Giudice Amministrativo Alla Corte dei conti A un collegio arbitrale
Il mancato raggiungimento da parte del dirigente degli obiettivi fissati nell'incarico dirigenziale determina L'impossibilità di rinnovo dello stesso incarico e di conferimento di altro incarico Solo l'eventuale responsabilità disciplinare l'impossibilità dell'amministrazione di rinnovare lo stesso incarico dirigenziale Solo un richiamo verbale della amministrazione
Nell'ipotesi di grave responsabilità del dirigente per il mancato raggiungimento degli obiettivi fissati nell'incarico dirigenziale l'amministrazione può solo revocare l'incarico L'amministrazione deve avviare la procedura disciplinare l'amministrazione può revocare l'incarico ovvero recedere dal rapporto di lavoro l'amministrazione può solo recedere dal rapporto di lavoro
Il provvedimento di revoca dell'incarico dirigenziale per il mancato raggiungimento degli obiettivi deve essere adottato dall'amministrazione nei confronti del dirigente responsabile previo conforme parere della Corte dei conti previo conforme parere del Comitato dei Garanti previo conforme parere degli organismi unitari sindacali previo conforme parere del comitato paritetico
In base al DLgs 165/2001, il Comitato dei Garanti dura in carica 3 anni e l'incarico non è rinnovabile 3 anni e l'incarico è rinnovabile 2 anni e l'incarico non è rinnovabile 2 anni e l'incarico è rinnovabile
Il trattamento economico accessorio per i dirigenti pubblici È determinato in misura fissa a seconda della fascia e sezione di appartenenza È correlato solo alle funzioni attribuite È sempre inglobato al trattamento fondamentale in misura predeterminata È correlato alle funzioni attribuite e alle connesse responsabilità
Con riferimento al trattamento economico accessorio per i dirigenti delle amministrazioni dello stato Il Presidente del Consiglio dei Ministri con proprio decreto definisce la graduazione delle funzioni e responsabilità il Ministro con proprio decreto definisce la graduazione delle funzioni e responsabilità Il Ministro della Funzione Pubblica con proprio decreto definisce la graduazione delle funzioni Il ministro con proprio decreto definisce l'entità del trattamento accessorio con riferimento alle fasce e sezioni
Alla qualifica di dirigente dei ruoli professionale, tecnico ed amministrativo del SSN si accede mediante Concorso pubblico per titoli Concorso pubblico per esami Senza procedura concorsuale concorso pubblico per titoli ed esami
Per le amministrazioni dello stato la programmazione triennale del fabbisogno del personale è deliberata Dal Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Dal Consiglio dei Ministri Dal Ministro della Funzione Pubblica Dal Ministro dell'Economia e delle Finanze
In base alla legge Finanziaria 2007, l'Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti pubblici è dotata di personalità giuridica di diritto pubblico e autonomia amministrativa e contabile Di personalità giuridica di diritto privato di personalità giuridica di diritto pubblico ma non ha autonomia amministrativa e contabile Non ha personalità giuridica né autonomia contabile
In base alla legge Finanziaria 2007, l'Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti pubblici è sottoposta alla vigilanza Del Ministero del Lavoro e Previdenza Sociale Del Dipartimento della Funzione Pubblica della presidenza del Consiglio dei Ministri Della Corte dei conti
In base alla legge Finanziaria 2007, gli organismi che entrano a far parte dell'Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti pubblici Vengono assorbiti nella organizzazione dell'Agenzia ed il personale transita nei ruoli della Presidenza del Consiglio Mantengono autonomia organizzativa e l'inquadramento del personale nelle rispettive amministrazioni ma sono soggetti al coordinamento dell'Agenzia Perdono autonomia organizzativa ed il personale viene distaccato dalle rispettive amministrazioni Vengono assorbiti nell'ambito dell'organizzazione dell'Agenzia ed il personale passa nei ruoli della stessa
In base alla legge Finanziaria 2007, tra gli altri compiti attribuiti all'Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti pubblici rientrano quelli relativi alla Raccolta, elaborazione e sviluppo delle metodologie formative e l'accreditamento delle strutture di formazione Esclusivamente la formazione dei segretari comunali Esclusivamente lo svolgimento di corsi di formazione Esclusivamente lo svolgimento di corsi di formazione del personale delle carriere militari e del corpo di polizia
In base alla legge Finanziaria 2007, l'Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti pubblici svolge funzioni di Reclutamento e formazione dei dirigenti delle Amministrazioni dello Stato Solo formazione dei dirigenti delle amministrazioni dello stato Reclutamento e formazione dei segretari comunali e provinciali Reclutamento e formazione del personale delle carriere militari e corpi di polizia
Il reclutamento e la formazione dei segretari e provinciali è affidato avviene solo per concorso e la formazione presso strutture pubbliche o private accreditate Alla Scuola superiore della P.A. locale A scuole speciali All'Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti pubblici
Sulla base della Finanziaria 2007 l'aggiornamento professionale e la formazione dei dipendenti della PA non aventi funzioni dirigenziali è affidato ad istituzioni ed organismi formativi pubblici o privati accreditati All'Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti pubblici Con convenzioni ad Università statali Ad istituzioni e organismi pubblici o privati
In base alla legge Finanziaria 2007, l'Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti pubblici ha funzione Di Tenuta di un elenco di strutture formative private accreditate dal Ministero della Università e ricerca scientifica Di accreditamento e certificazione degli istituti e organismi di formazione pubblici e privati da inserire in un elenco tenuto presso il Dipartimento della Funzione Pubblica Di accreditamento e certificazione degli istituti ed organismi di formazione pubblici e privati e di tenuta del relativo elenco Di formulazione di indirizzi e linee guida a strutture di formazione private
In base alla legge Finanziaria 2007, ai fini dello svolgimento delle iniziative di formazione e aggiornamento professionale dei propri dipendenti, le amministrazioni pubbliche procedono alla scelta della istituzione formativa Demandando alla Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti pubblici la scelta della istituzione formativa mediante procedura competitiva tra le strutture accreditate rivolgendosi alla Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti pubblici che eroga direttamente la prestazione formativa richiesta senza alcun procedimento competitivo
Sulla base della Finanziaria 2007, il reclutamento dei dirigenti dello Stato e degli Enti pubblici nazionali avviene attraverso Parte con concorso svolto dalla Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti pubblici e parte con concorsi svolti dalla singole amministrazioni concorsi svolti dalle singole amministrazioni corsi concorsi svolti dalle singole amministrazioni concorso svolto dalla Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti pubblici che provvede alla ripartizione tra concorsi riservati a dipendenti pubblici e quelli aperti ai cittadini della UE
L'attuazione delle disposizioni contenute nella Finanziaria 2007 relative alla Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti pubblici ed al reclutamento dei dirigenti è demandata ad un Regolamento da adottarsi su proposta del Ministro per le riforme e le innovazioni nella p.a., di concerto con il Ministro della Economia e finanze, il Ministro degli affari esteri e il Ministro dell'Interno su proposta del Presidente del Consiglio su proposta del Ministro del Lavoro e Previdenza Sociale, di concerto con il Ministro dell'Economia e finanze su proposta del Ministro della Funzione Pubblica
Come è sanzionata dalla legge l'inosservanza delle disposizioni concernente il tetto delle retribuzioni dei dirigenti della PA stabilito nella Legge Finanziaria 2007 Non è prevista sanzione L'amministratore che ha disposto il pagamento, in solido con il percettore delle somme, è tenuto a rimborsare a titolo di danno erariale una somma pari a 10 volte l'ammontare eccedente il consentito La sanzione è determinata dalla Corte dei conti in un eventuale giudizio per danno erariale Il destinatario delle somme è tenuto a rimborsare quanto ricevuto in eccesso, mentre l'amministratore è tenuto al pagamento della medesima somma a titolo di danno erariale
A quali soggetti sono applicabili le norme di mobilità tra pubblico e privato di cui all'art 23bis del Dlgs N 165/2001 Soltanto ai dirigenti della P.A Soltanto ai magistrati ordinari, amministrativi e contabili, avvocati dello Stato A tutti gli impiegati civili dello Stato Dirigenti della P.A., appartenenti alla carriera diplomatica e prefettizia, magistrati ordinari, amministrativi e contabili, avvocati dello Stato
Nell'ambito della mobilità pubblico-privato di cui all'art 23bis del Dlgs N 165/2001,i soggetti in esso individuati possono A domanda essere distaccati soltanto presso soggetti e organismi pubblici Essere trasferiti presso organismi pubblici o privati con possibilità di rientro nella amministrazione a discrezione di questa A domanda essere distaccati presso soggetti e organismi pubblici o privati A domanda essere collocati in aspettativa senza assegni per svolgere attività presso soggetti e organismi pubblici o privati
Per la copertura dei posti vacanti, le pubbliche amministrazioni Possono attivare immediatamente le procedure concorsuali Possono soltanto attivare le procedure di mobilità Devono attivare le procedure di mobilità da altre amministrazioni prima di procedere a concorso attingono alla graduatoria di precedenti concorsi
In ipotesi di trasferimento o conferimento di attività svolte da pubbliche amministrazioni ad altri soggetti pubblici o privati Il rapporto di lavoro continua con il cessionario e si applica l'art. 2112 cod.civ Il personale della P.A. adibito allo svolgimento delle attività cedute viene posto in mobilità Il rapporto di lavoro si estingue Il rapporto di lavoro si interrompe e il personale viene riassunto dal soggetto privato
L'equiparazione dei titoli di studio e professionali ai fini dell'accesso ai posti di lavoro dei cittadini degli stati membri della UE è operata Con decreti ministeriali Con Regolamento con DPCM, su proposta dei Ministri competenti, salvo che non vi sia una disciplina a livello comunitario Con DPCM
I bandi di concorso per l'accesso alle pubbliche amministrazioni devono, in relazione alla professionalità cui si riferiscono, tra l'altro, prevedere l'accertamento della conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse e di almeno una lingua straniera di almeno 2 lingue straniere ed il possesso del patentino informatico europeo Solo dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse Solo di una lingua straniera
I datori pubblici e privati che occupano più di 50 lavoratori devono riservare alle persone disabili una quota di posti pari al 7% degli occupati 5% degli occupati 20% degli occupati, 10% degli occupati
I datori pubblici e privati che occupano tra 36 e 50 lavoratori devono riservare alle persone disabili un numero di posti pari 1 unità 3 unità Non vi è alcun obbligo 2 unità
Per le pubbliche amministrazioni, le mansioni che non consentono l'occupazione di lavoratori disabili o la consentono in maniera ridotta sono individuate Con DPCM, sentite le Commissioni parlamentari competenti per materia e la Conferenza Unificata Con legge Con DPCM Con decreti ministeriali
Il Provvedimento della Conferenza Unificata n992/2006 disciplina, in particolare, il tirocinio ai fini dell'inserimento lavorativo dei disabili prevedendo che al termine del periodo di tirocinio venga disposta l'immissione in ruolo del disabile previa verifica della permanenza dello stato invalidante e delle condizioni di disabilità previa verifica delle condizioni di disabilità e delle capacità attitudinali previa verifica dello stato invalidante Previa verifica delle capacità attitudinali
Nell'ambito del pubblico impiego, i disabili vengono immessi in ruolo nell'area e profilo professionale per il quale si è svolto il tirocinio per il quale si è svolto il tirocinio, previo accertamento delle condizioni di compatibilità allo svolgimento delle mansioni relative compatibile con gli studi svolti scelti dalla amministrazione
Secondo la classificazione soggettiva, i Regolamenti si distinguono in Regolamenti interni ed esterni Regolamenti di attuazione e di esecuzione Regolamenti statali e regionali Regolamenti statali e non statali
Gli statuti degli enti pubblici sono Fonti secondarie Fonti primarie Fonti di diritto privato Non sono fonti di diritto
Gli atti politici sono caratterizzati da Solo libertà di fine Libertà di fine e insindacabilità Solo insindacabilità Vincolo di forma e contenuto
L'Analisi dell'Impatto della regolamentazione (AIR) di cui alla legge di semplificazione, consiste nella valutazione a priori degli effetti che l'introduzione di una norma può comportare su il bilancio le imprese pubbliche e private imprese e cittadini gli utenti dei servizi pubblici
La verifica dell'impatto della regolamentazione (VIR) di cui alla legge di semplificazione consiste nella valutazione degli effetti prodotti da atti normativi sul funzionamento della P.A nella valutazione periodica del raggiungimento delle finalità e nella stima dei costi e degli effetti prodotti da atti normativi sulle attività dei cittadini e delle imprese e sul funzionamento delle P.A solo nella valutazione periodica del raggiungimento delle finalità perseguite dalla norma nella valutazione a posteriori degli effetti che la introduzione di una norma ha comportato su imprese e cittadini
l'attività di indirizzo e la guida strategica delle politiche di semplificazione e di qualità della regolazione è attribuita alla Commissione per la semplificazione e la qualità della regolazione al Comitato interministeriale di indirizzo alla Ministro della Funzione Pubblica al Presidente del Consiglio dei Ministri
l'approvazione dei Regolamenti costituisce atto amministrativo atto normativo atto politico atto di alta amministrazione
Gli enti pubblici economici sono Enti pubblici che operano solo in regime di diritto amministrativo Enti pubblici che operano in regime misto di diritto amministrativo e di diritto privato Enti pubblici che non operano in regime di diritto amministrativo bensì di diritto privato Enti pubblici senza scopo di lucro
Gli organi dell'ente pubblico sono centri di competenza deputati al compimento di atti giuridici rilevanti all'esterno ed imputati all'ente centri di competenza deputati al compimento di atti giuridici non rilevanti all'esterno Complesso organizzato di sfere di competenze Centri di rappresentatività dell'ente
Si dice che l'organo collegiale è perfetto quando Quando le decisioni in esso assunte sono giuridicamente rilevanti all'esterno Il quorum strutturale è pari alla totalità dei membri Deve decidere alla unanimità dei suoi componenti Quando il quorum strutturale è pari ai 2/3 dei suoi componenti
Il rapporto di servizio si configura come Il rapporto intercorrente tra la persona fisica inserita nella organizzazione dell'ente ed il dirigente apicale dell'ufficio cui esso è assegnato Il rapporto interorganico intercorrente tra i diversi organi dell'ente il rapporto giuridico intercorrente tra l'ente e la persona fisica che viene inserita nell'organizzazione dell'ente pubblico Il rapporto intercorrente tra la persona fisica inserita nella organizzazione dell'ente ed il suo diretto capo gerarchico
La competenza di un organo amministrativo deve essere determinata Da qualsiasi fonte scritta ed anche dalla prassi Con legge ordinaria Con regolamento interno Da qualsiasi fonte scritta
La delega è atto amministrativo Atto meramente privatistico Meramente organizzatorio organizzatorio,discrezionale,essenzialmente temporaneo,ampliativo della sfera giuridica del delegato Organizzatorio, discrezionale ed ampliativo in via definitiva della sfera giuridica del delegato
Con riferimento ai tipi di delega, si distingue tra Delega totale e delega parziale Delega intersoggettiva e delega per materia delega interorganica e delega intersoggettiva Delega interorganica e delega tra Uffici
L'atto amministrativo viziato da incompetenza assoluta dell"organo che lo ha emanato è Annullabile Inefficace Valido ed efficace nullo
L'attività amministrativa è L'insieme dei procedimenti conclusi con l'adozione di atti normativi L'insieme degli atti, di natura privata e pubblica, posti in essere da un ente pubblico L'insieme degli atti e fatti, di natura privata e pubblica, posti in essere da un ente pubblico l'attività mediante la quale gli organi delle p.a. provvedono alla cura concreta degli interessi pubblici ad essi affidati
Il principio di proporzionalità risalente al diritto comunitario a cui deve pure ispirarsi l'agere amministrativo è definito dovere in capo alla P.A. di non comprimere le situazioni giuridiche soggettive dei privati se non nei casi di stretta necessità ovvero di indispensabilità Dovere della P.A. di dare rilevanza e priorità alle posizioni giuridiche soggettive dei privati Dovere della P.A. di comparazione fra situazioni giuridiche soggettive private dando prevalenza a quella che fa capo a più soggetti dovere in capo alla P.A. di non comprimere in ogni caso le situazioni giuridiche soggettive dei privati
Per discrezionalità amministrativa deve intendersi facoltà di scelta fra più comportamenti giuridicamente leciti per il soddisfacimento dell'interesse pubblico ed il perseguimento di un fine rispondente alla causa del potere esercitato Facoltà di adottare atti e comportamenti senza obbligo di motivazione Facoltà di scelta fra più comportamenti, prediligendo in ogni caso quello più favorevole alla p.a Facoltà di agire senza l'osservanza del principio di legalità
Il provvedimento amministrativo è Manifestazione di volontà della p.a. avente rilevanza esterna indirizzata a soggetti determinati o determinabili ed in grado di incidere sulla sfera giuridica di essi Qualsiasi manifestazione di volontà amministrativa Manifestazione di volontà amministrativa rivolta ad una generalità di soggetti indeterminati Qualsiasi atto avente natura normativa
In diritto amministrativo l'autorizzazione è Atto con cui la p.a. rimuove in forma preventiva un limite legale all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto Atto con cui la p.a. consente di esercitare un attività in deroga ad un divieto Atto con cui la p.a. rimuove in forma preventiva un limite legale all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto Atto con cui la p.a. esonera il soggetto dal rispetto di un obbligo
L'esercizio di un diritto fondamentale sottoposto ad autorizzazione, in mancanza di questa si configura come Illecito, sanzionabile amministrativamente e/o penalmente lecito Illecito con sanzioni solo amministrative Illecito con sanzioni penali
Il compimento di un negozio giuridico condizionato ad autorizzazione, in mancanza di questa è inefficace nullo Pienamente efficace Annullabile
L'autorizzazione è rilasciata Salvo opposizione dei controinteressati Facendo salvi i diritti dei terzi Comprimendo i diritti dei terzi Dopo aver sentito i terzi interessati
A seconda del contenuto, gli ordini si distinguono in comandi se hanno contenuto positivo, divieti se negativo Precetti se a contenuto positivo, diffide se a contenuto negativo Permessi se a contenuto positivo, obbligazioni se a contenuto negativo Comandi positivi e comandi negativi
Gli atti di controllo possono essere Esclusivamente successivi Esclusivamente preventivi Esclusivamente sostitutivi preventivi, successivi o sostitutivi
L'atto con cui è attribuito ad un soggetto un beneficio pecuniario è definito Concessione Agevolazione Assegnazione Sussidio
L'atto con cui la pa attesta determinati atti, fatti o qualità è definito Autenticazione Pubblicazione Certificazione Visto
L'atto con cui i soggetti vengono inseriti in una categoria al fine di godere di determinati benefici o prestazioni è definito Iscrizione Concessione Esenzione Nulla osta
Gli atti amministrativi che pur rivolgendosi ad una pluralità di destinatari sono scindibili in tanti provvedimenti individuali sono definiti Atti unitari Atti complessi Atti plurimi Atti collettivi
I beni di interesse pubblico sono tutti i beni appartenenti a soggetti privati che soddisfano direttamente ed istituzionalmente un interesse pubblico a soggetti pubblici o privati che soddisfano direttamente ed istituzionalmente un interesse pubblico a soggetti privati che soddisfano anche indirettamente un interesse pubblico a soggetti pubblici
I beni pubblici sono solo i beni appartenenti agli enti territoriali I beni che oltre a perseguire l'interesse pubblico appartengono allo stato o ad altro ente pubblico I beni anche non appartenenti ad un ente pubblico ma aventi pubblica utilità solo i beni che appartengono ad enti pubblici economici
Rientrano nei beni pubblici i beni patrimoniali indisponibili e quelli disponibili I soli beni demaniali I soli beni patrimoniali indisponibili i beni demaniali e i beni patrimoniali indisponibili
Fanno parte del demanio necessario Solo demanio marittimo e militare Solo il demanio militare Demanio marittimo, demanio idrico e demanio militare Demanio stradale e demanio militare
Le strade appartenenti ad enti pubblici territoriali fanno parte del Demanio necessario Demanio accidentale patrimonio indisponibile dell'ente pubblico territoriale Patrimonio disponibile dell'ente pubblico territoriale
I beni costituenti la dotazione del Presidente della Repubblica appartengono Ai beni patrimoniali indisponibili, quelli immobili, ai beni patrimoniali disponibili i mobili Ai beni patrimoniali indisponibili, sia quelli immobili che i mobili Ai beni patrimoniali disponibili Al demanio accidentale
Con il ricorso gerarchico, secondo la disciplina dettata dal DPR 1199/71, possono essere impugnati Atti delle regioni nelle materie attribuite in via definitiva alla regione stessa Qualsiasi atto non definitivo di enti pubblici Atti definitivi di enti pubblici Atti non definitivi dell'amministrazione dello Stato e di enti pubblici, quando vi è una espressa norma che lo prevede
Il ricorso gerarchico proprio è un rimedio amministrativo ordinario e generale che deve essere proposto dal soggetto interessato All'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto All'organo gerarchicamente inferiore a quello che ha emanato l'atto Al Ministro competente per materia Al Dipartimento della Funzione Pubblico
Nel ricorso gerarchico possono essere fatti valere Solo vizi di competenza Solo vizi di legittimità Sia vizi di legittimità che di merito Solo vizi di merito
Il ricorso gerarchico proprio presuppone un rapporto di gerarchia che intercorre Tra organi appartenenti a diverse amministrazioni Solo tra organi collegiali Solo tra organi individuali Tra organi individuali e collegiali
Il ricorso gerarchico improprio può essere proposto Eccezionalmente, in alcuni casi, tassativamente previsti dalla legge, in cui non c'è un rapporto di gerarchia Sempre, quando non c'è un rapporto di gerarchia Eccezionalmente quando c'è un rapporto di gerarchia In ogni caso, quando c'è un rapporto di gerarchia
Secondo la disciplina del DPR n 1199/71, il ricorso gerarchico, in caso di rigetto Può essere riproposto allo stesso organo, ma solo con motivi nuovi Non può essere riproposto Può essere riproposto sempre allo stesso organo Può essere proposto al Ministro competente
Il termine per la presentazione del ricorso gerarchico ai sensi dell'art 2 del DPR n 1199/71 è 60 gg. dalla notifica o dalla conoscenza dell'atto amministrativo 30 gg. dalla notifica o dalla conoscenza dell'atto amministrativo 90 gg. dalla notifica o dalla conoscenza dell'atto amministrativo 120 gg. dalla notifica o dalla conoscenza dell'atto amministrativo
Il ricorso gerarchico può essere presentato dall'interessato con il patrocinio di un avvocato dall'interessato con il patrocinio di un avvocato abilitato alla difesa innanzi alle magistrature superiori Dall'interessato unitamente ad un avvocato, commercialista o dirigente della P.A dall'interessato senza necessità del patrocinio di un avvocato
I controinteressati al ricorso gerarchico, ai sensi del DPR n 1199/71 Possono presentare deduzioni ed esibire documenti entro 20 giorni dalla comunicazione del ricorso Possono presentare deduzioni e documenti entro 60 giorni dalla comunicazione del ricorso Possono presentare motivi nuovi contro l'atto impugnato Non possono presentare deduzioni e documenti
Ai sensi dell'art 3 del DPR n 1199/71, la presentazione del ricorso ha efficacia sospensiva dell'atto impugnato Mai, salvo casi espressamente previsti dalla legge o quando l'autorità procedente ravvisa gravi motivi Mai, salvo quando l'autorità procedente ravvisi un periculum in mora Si Sì, salvo i casi espressamente esclusi dalla legge
La sospensione del provvedimento impugnato per ricorso gerarchico è disposta A seguito di apposita istanza presentata successivamente il ricorso, quando siano trascorsi almeno 90 gg dalla sua presentazione e non sia intervenuta una decisione A seguito di istanza contenuta nello stesso ricorso o presentata successivamente con gli stessi modi previsti per la presentazione del ricorso, ovvero d'ufficio A seguito di istanza contenuta nello stesso ricorso ovvero d'ufficio Solo d'ufficio
Ai sensi del DPR n 1199/71, trascorsi 90 gg dalla presentazione del ricorso gerarchico senza che l'organo adito abbia comunicato la decisione Il ricorrente può presentare istanza di sospensione dell'atto impugnato il ricorso si intende respinto a tutti gli effetti Il ricorrente può presentare istanza di prelievo Il ricorso si intende accolto a tutti gli effetti
La decisione del ricorso gerarchico, se riguarda posizioni di interesse legittimo, è impugnabile con ricorso giurisdizionale al TAR o con ricorso straordinario al capo dello Stato Solo con ricorso giurisdizionale al TAR Solo con ricorso straordinario al Capo dello Stato Con ricorso giurisdizionale al Consiglio di Stato
La decisione del ricorso gerarchico che riguarda posizioni di diritto soggettivo è impugnabile Con ricorso giurisdizionale al TAR Con ricorso giurisdizionale al Consiglio di Stato Con ricorso straordinario al Capo dello Stato con azione avanti al Giudice di pace
Secondo il disposto dell'art 16 del DLgs 165/2001, gli atti e provvedimenti adottati dai dirigenti al vertice della Amministrazione e dai dirigenti di uffici dirigenziali generali sono sottratti al ricorso gerarchico Sono ricorribili direttamente innanzi al Consiglio di Stato Sono sottratti all'azione davanti al Giudice Ordinario Sono assoggettabili a ricorso gerarchico avanti il Ministro competente
Il ricorso in opposizione di cui al DPR 1199/71 può essere proposto Solo nei casi tassativamente previsti dalla legge Sempre Quando ricorrono gravi motivi Quando non possono esperiti altri rimedi per decorrenza dei termini
Il ricorso in opposizione di cui al DPR 1199/71 può essere proposto per i seguenti motivi Solo di legittimità Solo di merito Risarcitori di legittimità e di merito
Il termine generale di presentazione del ricorso in opposizione è di 60gg 90gg 30 gg 120gg
Il ricorso gerarchico è normalmente deciso con Riserva Decreto Sentenza Ordinanza
La decisione del ricorso gerarchico deve essere pubblicata, ai sensi dell'art 14 del DPR 1199/71 quando È annullata un'autorizzazione È annullato un Regolamento È una decisione di rito È annullato un concorso
Il ricorso gerarchico può concludersi per estinzione con la rinuncia del ricorrente, la quale Deve essere accettata Non deve essere accettata e non è revocabile È sempre revocabile È revocabile entro 90 giorni
Secondo il TU in materia di espropriazioni, il vincolo preordinato all'esproprio ha durata È stabilita di volta in volta dal PRG Di 5 anni Di 3 anni Di 10 anni
Secondo il DLgs n 22/97, la gestione dei rifiuti costituisce Attività sociale ed economica Attività di pubblico interesse Attività di interesse sovranazionale Attività privata
La pubblica amministrazione non può assumere obbligazioni può assumere obbligazioni purché siano diritti reali può assumere obbligazioni ha solamente privilegia fisci
La natura della responsabilità dell'amministrazione per lesione di interesse legittimo non sussiste mai viene letta da un orientamento della giurisprudenza come responsabilità contrattuale da contatto qualificato è di natura contabile viene letta da tutta la giurisprudenza come responsabilità contrattuale da contatto
L'obbligazione può rimanere inadempiuta può non sussistere quando, a fronte di una non volontà di adempimento da parte del debitore, il creditore, ricorrendo al giudice, può con la sentenza far adempiere il proprio debitore mai, perché comunque si ricorre in giudizio perché il debitore personalmente non è in grado o non vuole adempiere perché viene a mancare la possibilità, sempre che il debitore non voglia adempiere
Il ritardo talvolta è causa del premio di accelerazione può essere fonte di responsabilità può essere fonte di responsabilità solo se vuole il creditore non può essere fonte di responsabilità
Il debitore è in mora quando le penali sono causa di rescissione quando non adempie nel tempo stabilito quando non adempie nel tempo stabilito, sempre che non abbia successivamente ad esso adempiuto quando adempie in presenza di penali
Quando l'impossibilità oggettiva di adempiere dipende da colpa del debitore rimane in capo al creditore recedere dal contratto rimane in capo al creditore la possibilità di rinnovare il contratto l'obbligo non si estingue senza che rimanga una responsabilità del debitore l'obbligo comunque si estingue senza che rimanga una responsabilità del debitore
L'impossibilità sopravvenuta non dipesa da colpa viene valutata anche con rilievo dell'impedimento derivante dalle vicende patrimoniali del soggetto viene valutata anche con rilievo dell'impedimento derivante dalle vicende personali del soggetto viene valutata oggettivamente, considerando la prestazione in sé e per sé viene valutata volta per volta, considerando l'insieme del rapporto patrimoniale sorto da contratto
Nei casi di responsabilità contrattuale le prove sono acquisite d'ufficio dal giudice è il creditore che deve provare la responsabilità per il fatto dell'inadempimento non è il creditore che deve provare la responsabilità per il fatto dell'inadempimento ognuna delle due parti deve provare il proprio titolo
Le sanzioni generali dell'inadempimento dell'obbligazione sono esecuzione in forma specifica, eventuale pena convenzionale, risarcimento del danno esecuzione, pignoramento, sanzione amministrativa risarcimento del danno non patrimoniale; esecuzione in forma specifica, eventuale pena convenzionale risarcimento del danno
Le regole di questo sistema di sanzioni legali ammettono variazioni e deroghe per volontà dell'amministrazione parte contrattuale ammettono variazioni e deroghe per volontà delle parti sono tassative ed inderogabili ammettono variazioni e deroghe per volontà del legislatore
La mora del debitore ha come presupposto la colpa del creditore e la scadenza del credito la scadenza del debito e la colpa del debitore la scadenza del debito, la sua esigibilità e il dolo del debitore il dolo del debitore
Le conseguenza della mora del debitore sono solamente l'obbligo del risarcimento danni l'obbligo di risarcire l'interesse legittimo violato da parte dell'amministrazione committente l'obbligo di risarcire i danni e l'assunzione da parte del debitore moroso del rischio per impossibilità sopravvenuta l'obbligo di risarcire i danni patrimoniale e non patrimoniali
La mora del debitore può essere sottoposta a purgazione, cioè l'eliminazione dello stato di illegittimo ritardo e dei relativi effetti la revisione del contratto mediante la revisione dei tempi d'esecuzione il pagamento della penale da parte del debitore l'adeguamento della prestazione del debitore mediante un nuovo contratto
Il silenzio-inadempimento della pubblica amministrazione in un procedimento amministrativo configura un inadempimento contrattuale nel senso che la prestazione da contratto dell'amministrazione non è stata da essa eseguita non configura in senso proprio l'inadempimento contrattuale configura un vizio di forma sanabile non dà luogo ad alcuna forma di responsabilità essendo il silenzio un assenso
Le norme sul risarcimento del danno non valgono che per l'illecito extracontrattuale sono solo norme civilistiche non applicabili nell'ambito pubblicistico valgono solo per la lesione di un interesse legittimo valgono in gran parte anche per la responsabilità contrattuale
I danni patrimoniali che il debitore deve risarcire sono il mancato guadagno ed il danno non patrimoniale il danno morale ed il lucro cessante il danno emergente ed il lucro cessante il danno emergente ed il danno contrattuale
Il risarcimento del danno non è previsto per le conseguenze dirette dell'inadempimento è previsto per le conseguenze tutte derivate anche immediatamente dall'inadempimento è previsto per le conseguenze dirette ed indirette dell'inadempimento è previsto per le sole conseguenze dirette ed immediate dell'inadempimento
Se l'inadempimento del debitore è colposo, l'obbligo del risarcimento si estende a tutti i danni, indipendentemente dal fatto che fossero o meno prevedibili al tempo in cui è sorta l'obbligazione si estende ai soli danni che potevano prevedersi al tempo in cui è sorta l'obbligazione prescinde dal criterio della prevedibilità dei danni al tempo in cui è sorta l'obbligazione si estende ai soli danni che potevano prevedersi al tempo in cui sono iniziate le prestazioni dei contraenti
Se l'inadempimento del debitore è doloso, quest'ultimo risarcirà solo i danni che potevano prevedersi al tempo in cui è sorta l'obbligazione risarcirà i danni che potevano prevedersi al tempo in cui è sorta l'obbligazione, nei limiti delle conseguenze dirette risarcirà anche i danni imprevisti e imprevedibili, sempre nei limiti delle conseguenze dirette risarcirà anche i danni imprevisti e imprevedibili, sia per le conseguenze immediate che per quelle immediate
Per il ritardo nell'adempimento delle obbligazioni pecuniarie, il risarcimento è dovuto nell'ammontare dell'interesse legale purché il creditore abbia parallelamente subito un danno concreto e diretto nell'ammontare dell'interesse legale sulle somme liquide o poi liquidate anche se il creditore non ha subito alcun danno nell'ammontare dell'interesse fissato dalle parti nel contratto nell'ammontare dell'interesse moratorio che il capitolato speciale al contratto prevede
Nella valutazione del danno rispetto al tempo che passa il danno causato in passato viene indicato secondo la valutazione a tasso legale il danno causato in passato viene indicato secondo la valutazione di allora il danno è sempre valutato in via equitativa il danno causato in passato viene indicato secondo la valutazione di oggi
Quando il danno non può essere provato nel suo preciso ammontare, il giudice valuterà in via equitativa le circostanze valuterà inammissibile la domanda risarcitoria presentata valuterà decaduto il diritto della parte per insufficienza di prove processuali valuterà irregolare la domanda risarcitoria
La responsabilità contrattuale del debitore significa la soggezione del contratto alla valutazione del giudice la soggezione del debitore alla sanzione la soggezione del debitore al giudizio la previsione nelle fattispecie astratte nel contratto della sanzione
Il debitore risponde dell'adempimento dell'obbligazione con tutti i suoi beni presenti e futuri con tutti i suoi beni presenti con i suoi beni mobili con i suoi beni immobili e pecuniari
Quando non sia possibile individuare i mezzi per la soddisfazione diretta dell'interesse creditore si procede alla valutazione in via equitativa la responsabilità del debitore si risolve solo se sia possibile l'esecuzione in forma specifica si esamina al creditore quanto gli spetta (il quantum debeatur) dopo la vendita all'asta di beni pignorati al debitore nella fase esecutiva si riducono in denaro i beni che si trovano nel patrimonio del debitore, mediante la vendita forzata e simili
La responsabilità contrattuale è costituita dall'inadempimento degli obblighi solo nei contratti a prestazioni corrispettive è costituita dall'inadempimento degli obblighi nati da una delle tre fonti dell'obbligazione (art. 1173 c.c.) è costituita dall'inadempimento degli obblighi nei contratti in cui v'è una prestazione di consegna del denaro come prezzo è costituita dall'inadempimento degli obblighi sorgenti dal contratto
Per la disciplina del rapporto contrattuale è previsto per colmare i vuoti lasciati nel contratto (mezzi di integrazione del contratto) che si applichi la legge ed ove manchi la legge si ricorra agli usi, ed in mancanza di questi si ricorra all'equità che si applichi solamente la legge che si abbia l'inserzione automatica di clausole, a norma dell'art. 1339 c.c. che il contratto sia nullo per mancanza dell'oggetto
La pubblica amministrazione che stipula un contratto d'appalto pubblico diventa parte del contratto ed è tenuta a pagare il prezzo pattuito l'amministrazione pubblica non può stipulare contratti d'appalto rimane stazione appaltante senza alcuna obbligazione da contratto diventa parte del contratto ma senza responsabilità contrattuale
Nel contratto d'appalto pubblico, oltre alle norme poste dalle parti per regolare l'adempimento si applica quanto previsto nel D.Lgs. n. 163/06 e nel DPR n. 554/99, cioè la normativa pubblicistica in materia di contratti pubblici dalla stipula del contratto si applica la Legge Merloni si applica primariamente quanto previsto nel codice civile e la disciplina del D.lgs. n. 163/06 solo per lo svolgimento della procedura di gara dal momento della stipula del contratto si applica solo il codice civile
La risoluzione dell'appalto pubblico può avvenire per gravi inadempimenti, gravi ritardi e recesso dell'amministrazione solo per eccessiva onerosità e per impossibilità sopravvenuta unicamente per eccessiva onerosità e per gravi ritardi nell'esecuzione per gravi ritardi, gravi inadempimenti, per reati accertati
L'istituto della gestione di affari altrui (2028-2032 cc) si sostanzia nell'obbligo, in capo a chi in forza di legge ha dovuto assumere la gestione di un affare altrui, di continuare la gestione stessa si sostanzia nell'obbligo in capo a chi oggettivamente e senza esservi obbligato assume la gestione di un affare altrui, di continuare la gestione stessa si sostanzia nell'obbligo, in capo a chi scientemente e senza esservi obbligato assume la gestione di un affare altrui, di continuare la gestione stessa si sostanzia nella facoltà di continuare la gestione stessa
L'istituto della gestione di affari altrui può applicarsi all'amministrazione pubblica, purché non si tratti di esercizio di pubbliche potestà può applicarsi all'amministrazione pubblica, anche se si tratti di esercizio di pubbliche potestà non può applicarsi all'amministrazione pubblica, ma solamente se si tratti di esercizio di pubbliche potestà non può applicarsi all'amministrazione pubblica solamente nei casi in cui questa abbia bandito una procedura concorsuale
La gestione di affari altrui nei casi in cui può applicarsi all'amministrazione pubblica è disciplinata dalla normativa amministrativistica, tuttavia la gestione può essere accertata con atto di riconoscimento è disciplinata interamente dalla normativa pubblicistica è disciplinata dalla normativa civilistica, tuttavia la gestione deve essere accertata con atto di riconoscimento è disciplinata interamente dalla normativa civilistica
L'arricchimento senza causa consiste nel vantaggio che può essere rappresentato da una diminuzione di spesa e da un vantaggio materiale da un incremento del patrimonio, da un risparmio di spesa o dalla mancata perdita di beni da un incremento del patrimonio, senza che in tale incremento sia valutato un risparmio di spesa o la mancata perdita di beni da un incremento del patrimonio mediante la prestazione della consegna del prezzo dell'altra parte
Se il soggetto arricchito senza causa è l'amministrazione pubblica, per l'esercizio dell'azione nei suoi confronti è previsto il riconoscimento solamente implicito dell'utilità dell'opera dell'utilità dell'opera da parte del soggetto pubblico, non deducibile dall'utilizzazione dell'opera solamente esplicito dell'utilità dell'opera dell'utilità dell'opera da parte del soggetto pubblico, deducibile dall'utilizzazione dell'opera
Secondo la tesi della cd "responsabilità da contatto amministrativo qualificato", la sussistenza di un contatto determina sia la responsabilità di cui all'art. 1218 c.c. sia dell'art. 2043 c.c. la responsabilità di cui all'art. 1218 c.c. quanto all'onere della prova un semplice contatto senza obblighi specifici in capo all'amministrazione la responsabilità di cui all'art. 2043 c.c. quanto all'onere della prova
Secondo la tesi della cd "responsabilità da contatto amministrativo qualificato" il danneggiato non deve provare la colpa del danneggiante il danneggiante deve provare la colpa del danneggiato sia in danneggiante che il danneggiato devono rispettivamente provare la colpa dell'altra parte sarà il giudice che d'ufficio istruirà processualmente la causa
Nell'ambito degli appalti pubblici la responsabilità precontrattuale è riconosciuta all'impresa aggiudicataria definitiva se l'amministrazione motivatamente rifiuta di stipulare il contratto è riconosciuta all'impresa aggiudicataria definitiva se l'amministrazione immotivatamente rifiuta di stipulare il contratto è riconosciuta all'impresa aggiudicataria provvisoria se l'amministrazione immotivatamente rifiuta di stipulare il contratto è riconosciuta alle imprese concorrenti se l'amministrazione rifiuta di stipulare il contratto
Nelle obbligazioni pubbliche aventi ad oggetto somme di denaro, le deroghe alle regole civilistiche sono solamente il tempo dell'adempimento il tempo e la natura dell'adempimento il tempo dell'adempimento e la procedura per adempiere il luogo ed il tempo dell'adempimento
Sul "tempo" dell'adempimento per le obbligazioni pubbliche di somme di denaro, si può affermare che i debiti diventano liquidi ed esigibili non solo a conclusione del procedimento contabile solo a conclusione del procedimento contabile solamente prima della conclusione del procedimento contabile ad inizio del procedimento contabile
Per le obbligazioni di carattere patrimoniale dell'amministrazione pubblica, l'art 1181 cc in tema di adempimento parziale si ritiene inapplicabile, quindi il creditore privato non può rifiutare un adempimento parziale della P.A. si ritiene in parte applicabile alla pubblica amministrazione si ritiene applicabile alla pubblica amministrazione si ritiene in parte inapplicabile, fermo restando che il creditore privato può rifiutare un adempimento parziale della P.A
Per le obbligazioni pubbliche aventi carattere pecuniario, con riguardo all'esecuzione forzata il soggetto pubblico risponde delle obbligazioni con tutti i suoi beni tutti i beni dell'amministrazione non sono pignorabili sono pignorabili solo i beni riservati all'amministrazione alcuni beni dell'amministrazione non sono pignorabili
Il cd interesse negativo relativo al danno risarcibile a titolo di responsabilità precontrattuale, consiste nel solo danno effettivamente patito nel danno non patrimoniale nelle spese inutilmente sostenute e nella perdita di favorevoli occasioni contrattuali nel danno inteso come fonte d'obbligazione da fatto illecito
I contratti della pubblica amministrazione debbono essere sempre conclusi in forma scritta, anche se non attengono a beni immobili possono essere conclusi in forma scritta come espressione della discrezionalità amministrativa debbono essere conclusi in forma scritta solamente i contratti per appalto pubblico di lavori possono essere conclusi in forma scritta solamente i contratti per appalto pubblico di lavori, servizi e forniture
Ai sensi della legge sui contratti pubblici (DLgs n 163/06), il contratto d'appalto o di concessione ha luogo, salvo diverso termine previsto nel bando, entro novanta giorni dall'aggiudicazione definitiva quindici giorni dall'aggiudicazione provvisoria trenta giorni dall'aggiudicazione definitiva sessanta giorni dall'aggiudicazione definitiva
Ai sensi della legge sui contratti pubblici (DLgs n 163/06), se la stipulazione del contratto d'appalto non avviene nel termine fissato, l'aggiudicatario non può sciogliersi da ogni vincolo o recedere dal contratto può, mediante atto notificato alla stazione appaltante, sciogliersi da ogni vincolo o recedere dal contratto può, mediante atto notificato alla stazione appaltante, solamente risolvere il contratto deve limitarsi a prendere atto dello scioglimento del contratto
Ai sensi della legge sui contratti pubblici (DLgs n 163/06), se la stipulazione del contratto d'appalto non avviene nel termine fissato all'aggiudicatario non spetta alcun indennizzo, salvo il rimborso delle spese contrattuali documentate all'aggiudicatario spetta l'indennizzo previsto dal capitolato generale d'appalto all'aggiudicatario spetta l'indennizzo e il risarcimento del danno all'aggiudicatario spettano gli interessi legali stabiliti dal capitolato generale d'appalto
Ai sensi del DLgs n 163/06, se la stipulazione del contratto d'appalto di lavori non avviene nel termine fissato e sia intervenuta la consegna dei lavori in via d'urgenza, l'aggiudicatario ha diritto ad ottenere quanto previsto per la responsabilità derivante da inadempimento contrattuale, ai sensi dell'art. 1218 c.c al risarcimento del danno e non al rimborso delle spese sostenute per l'esecuzione dei lavori ordinati dal direttore dei lavori al rimborso delle spese sostenute per l'esecuzione dei lavori ordinati dal direttore dei lavori, fatta eccezione per quelle per opere provvisionali al rimborso delle spese sostenute per l'esecuzione dei lavori ordinati dal direttore dei lavori e per opere provvisionali
A séguito della stipulazione del contratto d'appalto pubblico, se la consegna dei lavori avvenga in ritardo per fatto o colpa dell'amministrazione, l'appaltatore può chiedere di recedere dal contratto può chiedere di annullare il contratto non può chiedere alcun recesso, ma fare istanza di consegna dei lavori come messa in mora chiede la risoluzione del contratto per ritardo
A séguito della stipulazione del contratto d'appalto pubblico, se la consegna dei lavori avvenga in ritardo per colpa dell'amministrazione e l'istanza dell'impresa non sia accolta, l'appaltatore ha diritto al risarcimento del danno ha diritto ad un compenso per i maggiori oneri dipendenti dal ritardo ha diritto ad un compenso in via equitativa e generale non ha diritto ad alcun compenso
Per gli enti pubblici sussiste l'applicabilità della responsabilità precontrattuale per la violazione del dovere di buona fede nelle trattative solo per le procedure urbanistiche nelle trattative e nella formazione del contratto nelle trattative e nella formazione del contratto solo nelle procedure ad evidenza pubblica nelle trattative e nella formazione del contratto solo per le procedure d'esproprio
Riguardo alla responsabilità precontrattuale degli enti pubblici va precisato che essa viene esclusa se il privato abbia dato esecuzione non richiesta ad un negozio invalido essa non viene esclusa se il privato abbia dato esecuzione non richiesta ad un negozio invalido essa viene esclusa solo se il privato abbia dato esecuzione richiesta ad un negozio essa comunque non viene mai esclusa
Riguardo alla responsabilità precontrattuale degli enti pubblici va precisato che, sulla base di parte della dottrina e della giurisprudenza (Cass SU, sent n 9892/1993) essa viene esclusa con riguardo al procedimento amministrativo in genere, ai sensi della L. n. 241/90 essa viene esclusa con riguardo al procedimento amministrativo strumentale alla scelta del contraente essa non viene esclusa con riguardo al procedimento amministrativo strumentale alla scelta del concorrente essa normalmente viene esclusa con riguardo al procedimento amministrativo non strumentale alla scelta del concorrente
Con riferimento all'esecuzione del contratto d'appalto di lavori pubblici, le penali da applicare nel caso di ritardato adempimento degli obblighi contrattuali sono precisate nel contratto e nel regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici (d.p.r. n. 554/99) nel capitolato speciale di appalto e nel regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici (d.p.r. n. 554/99) nel capitolato speciale di appalto e nel contratto d'appalto nel capitolato generale d'appalto e nel contratto
Nell'esecuzione del contratto d'appalto di lavori pubblici, se il ritardo nell'adempimento determina un importo massimo della penale superiore all'importo previsto (10% dell'ammontare contrattuale) il responsabile del procedimento promuove l'avvio delle procedure previste per la risoluzione del contratto per grave ritardo il responsabile del procedimento promuove l'avvio delle procedure previste per il recesso del contratto per grave ritardo si continuano ad applicare le penali previste in misura giornaliera senza alcuna aggiunta di interessi da ritardo si continuano ad applicare le penali previste in misura giornaliera alle quali si vanno a sommare interessi da ritardo
Nell'esecuzione del contratto d'appalto di lavori pubblici, in caso di ritardo nella emissione dei certificati di pagamento spettano all'esecutore dei lavori unicamente gli interessi moratori unicamente gli interessi legali solo tempi suppletivi per eseguire i rimanenti lavori gli interessi, legali e moratori
Negli appalti pubblici, l'amministrazione appaltante ha diritto di recedere ai sensi dell'art 134 del DLgs n 163/06 solo quando le riserve iscritte superino il 10% dell'importo del lavori eseguiti in qualunque tempo dal contratto solo da quando l'esecuzione ha raggiunto la metà dei lavori previsti dal contratto mai per tutta la durata dell'appalto
Il recesso della stazione appaltante è preceduto da formale comunicazione all'appaltatore da darsi con preavviso non inferiore a venti giorni non è preceduto da alcuna formale comunicazione all'appaltatore e la stazione appaltante in ogni momento può prendere in consegna i lavori è seguito da una comunicazione all'appaltatore dopo che la stazione appaltante prende in consegna i lavori prende in consegna i lavori ed emette formale comunicazione all'appaltatore da darsi con preavviso non inferiore a venti giorni
In ambito di appalti pubblici di lavori, se nei confronti dell'appaltatore sia intervenuta sentenza di condanna passata in giudicato per frodi nei riguardi della stazione appaltante il responsabile del procedimento ha l'obbligo di procedere alla risoluzione del contratto il responsabile del procedimento valuta l'opportunità di procedere al recesso del contratto il responsabile del procedimento ha l'obbligo di procedere al recesso del contratto il responsabile del procedimento valuta l'opportunità di procedere alla risoluzione del contratto
Nell'ipotesi di scioglimento del contratto ai sensi dell'art 135 del DLgs n 163, l'appaltatore ha diritto soltanto al pagamento del decimo dei lavori non eseguiti è solo onerato di spese aggiuntive derivanti dallo scioglimento del contratto ha diritto soltanto al pagamento dei lavori regolarmente eseguiti ha diritto al pagamento dell'indennità prevista e pari al tasso legale
Per i contratti relativi a cottimo, ai sensi dell'art 137 del DLgs n 163/06, in caso di inadempimento dell'appaltatore il recesso è dichiarato per iscritto da responsabile del procedimento, senza la previa ingiunzione del direttore dei lavori la risoluzione è dichiarata per iscritto dal responsabile del procedimento, previa ingiunzione del direttore dei lavori la risoluzione è dichiarata per iscritto da responsabile del procedimento, senza la previa ingiunzione del direttore dei lavori il recesso è dichiarato per iscritto da responsabile del procedimento, previa ingiunzione del direttore dei lavori
In caso di ritardo nella consegna dei lavori attribuibile a colpa della PA, nell'ipotesi di appalto integrato spetta all'appaltatore (a sèguito d'accoglimento dell'istanza) il diritto al rimborso delle spese di progetto esecutivo, alternativamente al diritto al rimborso delle spese il diritto al rimborso delle spese di progetto esecutivo, escluso il diritto al rimborso delle spese il diritto al rimborso delle spese di progetto esecutivo, oltre al diritto al rimborso delle spese nessun diritto al rimborso delle spese di progetto esecutivo, ma solamente il diritto al rimborso delle spese previste
In caso di ritardo nella consegna dei lavori per colpa della stazione appaltante, nell'ipotesi di appalto integrato (a sèguito d'accoglimento dell'istanza), con il pagamento da parte della stazione appaltante di quanto previsto la proprietà del progetto è acquisita in capo alla P.A. la proprietà del progetto rimane comunque dell'appaltatore la proprietà del progetto rimane dell'appaltatore ma la stazione appaltante potrà utilizzare il progetto con altro appaltatore il diritto d'autore del progetto passa in parte alla P.A
In caso di ritardo nella consegna dei lavori per colpa della stazione appaltante, a sèguito del non accoglimento dell'istanza l'appaltatore non ha diritto al risarcimento dei danni dipendenti dal ritardo, ma al rimborso della cauzione versata l'appaltatore ha diritto al risarcimento dei danni dipendenti dal ritardo l'appaltatore ha diritto al risarcimento dei danni dipendenti dal ritardo, pari ad un indennizzo previsto di volta in volta nel contratto l'appaltatore non ha diritto al risarcimento dei danni dipendenti dal ritardo, ma esclusivamente al rimborso delle spese contrattuali sostenute
Nell'ipotesi in cui la stazione appaltante ordinasse l'esecuzione dei lavori in misura inferiore rispetto a quanto previsto, nel limite di un quinto dell'importo di contratto non incorre in alcuna responsabilità contrattuale, infatti l'amministrazione, può sempre ordinare tale riduzione, indipendentemente dalle ipotesi di variante incorre in responsabilità per aver arbitrariamente modificato l'oggetto del contratto incorre in responsabilità contrattuale per inadempimento contrattuale ex art. 1218 c.c. incorre in responsabilità poiché, con tale riduzione, ha determinato unilateralmente la modifica della prestazione del contraente
La responsabilità giuridica che può ricadere sulla pubblica amministrazione include quella penale esclude quella penale, che è personale e soltanto le persone fisiche possono esserne investite include anche quella penale, sempre che siano parallelamente perseguite le responsabilità personali esclude quella penale se per i medesimi fatti sussistono responsabilità civili e/o amministrative
Gli obblighi che la pubblica amministrazione assume nei confronti di altri soggetti giuridici con i quali entra in rapporto, possono essere obblighi primari (di sopportare, fare, non fare, dare), obblighi secondari, che sorgono a séguito della violazione dei primi (responsabilità della P.A.) solamente obblighi che scaturiscono a sèguito della violazione delle norme contrattuali poste in essere obblighi primari, che sono esclusivamente di dare (il prezzo), ed obblighi secondari, che sorgono a séguito della violazione dei primi (responsabilità della P.A.) solamente obblighi primari, che sono esclusivamente di dare (il prezzo)
La responsabilità contrattuale è una forma della responsabilità civile, unitamente alla responsabilità extracontrattuale è una forma della responsabilità amministrativa è una forma della responsabilità penale è una forma della responsabilità amministrativa, unitamente alla responsabilità extracontrattuale
La responsabilità giuridica può essere civile, contabile, precontrattuale può essere amministrativa e contabile può essere civile, penale, amministrativa può essere contrattuale, extracontrattuale
La responsabilità civile dell'amministrazione può essere definita come il dovere giuridico imposto alla P.A. di risarcire il danno, come conseguenza della lesione nella sfera giuridica altrui il dovere deontologico della P.A. di risarcire in via equitativa un danno il dovere giuridico imposto alla P.A. di indennizzare la c.d. perdita di chance la facoltà giuridica riconosciuta alla P.A., di risarcire il danno
La responsabilità precontrattuale secondo la prevalente dottrina e giurisprudenza ha natura extracontrattuale ha natura contrattuale da contatto qualificato ha natura di responsabilità presunta ha natura di responsabilità oggettiva
In ordine ai contratti ad evidenza pubblica, la responsabilità precontrattuale degli enti pubblici, secondo una autorevole dottrina è comunque configurabile quando l'amministrazione tenga comportamenti contrari alla buona fede è comunque configurabile quando l'amministrazione tenga comportamenti che vadano a non soddisfare l'interesse privato dell'impresa concorrente è comunque configurabile a prescindere dal fatto che l'amministrazione tenga comportamenti contrari alla buona fede non è comunque configurabile anche quando l'amministrazione tenga comportamenti contrari alla buona fede
La cd responsabilità contrattuale da contatto amministrativo qualificato, è un nuovo tipo di responsabilità prevista nel codice civile da recente riforma prevista nella l. n. 1034/1971 e seguito della novella della l. n. 205/2000 prevista dalla l. n. 241/90 sul procedimento amministrativo elaborata da dottrina e giurisprudenza
La cd responsabilità contrattuale da contatto amministrativo qualificato, comporta il sorgere di tutti gli obblighi propri del contraente e previsti dal codice civile in capo alla pubblica amministrazione di alcuni obblighi di tutela di quelle situazione giuridiche coincidenti con i diritti soggettivi non patrimoniali che vengono in luce durante il procedimento di alcuni obblighi c.d. di protezione in capo alla pubblica amministrazione di alcuni diritti soggettivi assoluti propri del contraente e previsti dal codice civile in capo alla pubblica amministrazione
La cd responsabilità contrattuale da contatto amministrativo qualificato,è assimilabile a quella contrattuale per inadempimento e che fa riferimento ad obbligazioni nate non da contratto ma per legge a quella per fatto altrui (2049 e 2054 c.c.) e che fa riferimento ad obbligazioni nate non da contratto a quella extracontrattuale per fatto illecito e che fa riferimento ad obbligazioni nate non da contratto a quella c.d. oggettiva e che fa riferimento ad obbligazioni nate non da contratto
La cd responsabilità da atto lecito da cui può scaturire la responsabilità dell'amministrazione, sussiste allorquando il soggetto pubblico, durante un'attività illegittima, provochi il sacrificio di un diritto soggettivo privato il soggetto privato chieda alla P.A. un provvedimento comunque dovuto il soggetto pubblico provochi il sacrificio di un diritto soggettivo privato il soggetto privato chieda all'amministrazione un provvedimento
Nei casi di cd responsabilità da atto lecito da cui scaturisca la responsabilità dell'amministrazione, l'ordinamento prevede l'obbligo dell'indennizzo che ristori tutto il sacrificio patrimoniale subito dal privato la facoltà dell'indennizzo che in via equitativa ristori il sacrificio patrimoniale del privato l'obbligo dell'indennizzo che in via equitativa ristori il sacrificio patrimoniale del privato la facoltà dell'indennizzo che ristori tutto il sacrificio patrimoniale subito dal privato
L' indennizzo per cd responsabilità da atto lecito è assimilabile al risarcimento avendo lo stesso scopo è una forma del risarcimento coincide con il risarcimento va distinto dal risarcimento
L'indennizzo per cd responsabilità da atto lecito - è uno strumento di reintegrazione completa della sfera giuridica violata è uno strumento di reintegrazione della sfera giuridica violata avente però carattere meramente simbolico - è un mezzo diretto ad un riequilibrio totale del pregiudizio subito - è un mezzo diretto ad un riequilibrio parziale, anche se non meramente simbolico, del pregiudizio subito
Esempi di responsabilità da atto lecito sono la materia di espropriazioni per pubblica utilità, di requisizione e di contratti autoritativamente imposti dall'amministrazione la materia in sé di gare ad evidenza pubblica per appalti pubblici la materia in sé di procedure di gara per affidamento di concessioni la materia di cartolarizzazione e di dismissione di immobili
L'ipotesi prevista dall'art 11 della L n 241/90, in cui per la materia di accordi stipulati fra amministrazione e privati è riconosciuta alla PA la facoltà di recedere unilateralmente dall'accordo è ipotesi di responsabilità precontrattuale è ipotesi configurabile come inadempimento contrattuale da cui sorge l'obbligo del risarcimento è ipotesi configurabile come recesso dal contratto è nuova ipotesi rientrante nella c.d. responsabilità da atto lecito, cioè conforme a legge
Le ipotesi di riparazione per l'ingiusta detenzione e di riparazione dell'errore giudiziario, disciplinate negli artt 314 ss e 643 ss del codice di procedura penale, sono ricondotte nella responsabilità amministrativa nella responsabilità penale dell'amministrazione nella c.d. responsabilità da atto lecito nella responsabilità oggettiva dell'amministrazione
Secondo la più recente giurisprudenza, il comma 2 dell'art 1341 cc che richiede la specifica approvazione per iscritto delle cd clausole vessatorie predisposte da una parte contraente sussiste solo in parte anche riguardo ai contratti stipulati dalla pubblica amministrazione per le clausole di tale natura da essa predisposte non sussiste mai in materia pubblicistica dei contratti della pubblica amministrazione sussiste anche riguardo ai contratti stipulati dalla pubblica amministrazione per le clausole di tale natura da essa predisposte certamente non sussiste anche riguardo ai contratti stipulati dalla pubblica amministrazione per le clausole di tale natura da essa predisposte
Nei contratti con prestazioni corrispettive quando la PA sia debitrice di una somma di denaro e non paghi alla scadenza prevista in quanto non completato ancora il relativo procedimento amministrativo, tale fatto configura una speciale forma di responsabilità amministrativa e contabile con obbligo di indennizzo configura, pur se la materia è dibattuta in giurisprudenza, la mora della pubblica amministrazione non configura certamente la mora della pubblica amministrazione configura una speciale forma di responsabilità amministrativa e contabile
La valutazione della colpa della PA come apparato dovrà riferirsi alla responsabilità oggettiva ai parametri di negligenza o imperizia alla sprezzante trascuratezza dei doveri ed all'accettazione del rischio del danno ai parametri del dolo e del dolo eventuale
La deliberazione di contrarre, l'aggiudicazione, appartengono alla categoria degli atti amministrativi che non riguardano mai un contratto della pubblica amministrazione degli atti amministrativi che condizionano la validità del contratto (c.d. rilevanza interna) degli atti amministrativi che subordinano l'efficacia del contratto (c.d. rilevanza esterna) degli atti amministrativi privi di rilevanza diretta nei confronti del contratto
In generale, l'azione della pubblica amministrazione può esplicarsi sia nelle forme previste dal diritto pubblico, sia nelle forme comuni del diritto privato mai nelle forme previste dal diritto privato sia nelle forme previste dal diritto pubblico, sia nelle formi comuni del diritto privato pur se queste mirano al raggiungimento di fini contrastanti con i fini pubblici solamente nelle forme previste del diritto pubblico
Il contratto ad evidenza pubblica dal punto di vista strutturale è caratterizzato unicamente da atti riconducibili alla categoria procedimentale e relativi al rapporto di controllo tra organo stipulante ed organi di controllo da due procedimenti, uno (fra le parti) ha ad oggetto la formazione della volontà e l'altro che è un procedimento amministrativo unicamente da un procedimento amministrativo ed è finalizzato ad evidenziare le ragioni di pubblico interesse che inducono l'amministrazione a contrarre unicamente dalla formazione della volontà secondo le regole privatistiche
Il contratto per lavori pubblici nei settori ordinari a sèguito di procedura negoziata è facoltativa la forma scritta deve avere forma scritta solo se è prevista l'approvazione, deve avere la forma scritta è sufficiente il provvedimento di affidamento
Atti eventualmente illegittimi adottati dalla stazione appaltante durante le procedure di gara ad evidenza pubblica comportano l'eventuale annullamento dell'atto per vizi di legittimità la responsabilità oggettiva dell'amministrazione solamente la necessità di un suo provvedimento di annullamento d'ufficio l'illiceità e quindi la nullità degli atti stessi
L'illecito amministrativo complessivamente, consiste nella violazione di un dovere generale a cui l'ordinamento giuridico ricollega come conseguenza il pagamento di una somma di denaro come sanzione amministrativa coincide con il risarcimento del danno per responsabilità contrattuale o precontrattuale dell'amministrazione può essere commesso dalla stessa amministrazione nell'ambito di un contratto pubblico, avente però solamente natura contabile complessivamente, consiste nella violazione di un dovere generale previsto nell'ambito di un rapporto contrattuale fra amministrazione e privato
In generale, si ha illecito contrattuale o da inadempimento se si viola un diritto assoluto se si viola un'aspettativa se si viola un diritto relativo se si viola un diritto reale
Si ha illecito contrattuale quando la lesione si riferisce ad un precedente specifico rapporto obbligatorio, purché la fonte dell'obbligo violato sia sorta da reati ad un precedente specifico rapporto obbligatorio, purché la fonte dell'obbligo violato sia da contratto ad un precedente specifico rapporto obbligatorio, qualunque sia la fonte dell'obbligo violato ad un precedente specifico rapporto obbligatorio, purché la fonte dell'obbligo violato non sia da fatto illecito
Se l'autore di un illecito extracontrattuale deve risarcire il relativo danno ed è negligente nel pagamento della somma liquidata risponderà per illecito contrattuale risponderà solamente di inosservanza degli obblighi imposti dal giudice e quindi per responsabilità non assimilabile né a quella contrattuale né a quella extracontrattuale continuerà a rispondere per illecito extracontrattuale risponderà per responsabilità c.d. oggettiva e dolosa
L'azione di responsabilità per illecito contrattuale si prescrive in dieci anni (tempo ordinario) per le conseguenze della violazione di un'obbligazione, mentre cinque anni per l'illecito extracontrattuale cinque anni per le conseguenze della violazione di un'obbligazione e parimenti cinque anni per l'illecito extracontrattuale cinque per le conseguenze della violazione di un'obbligazione, mentre tre anni per l'illecito extracontrattuale cinque anni per le conseguenze della violazione di un'obbligazione, mentre dieci anni (tempo ordinario) per l'illecito extracontrattuale
Relativamente al cumulo di responsabilità contrattuale ed extracontrattuale non si ammette tale cumulo di responsabilità si ammette tale cumulo e si consente al danneggiato la scelta tra i rimedi che sono identici si ammette tale cumulo, a patto che il danneggiato azioni contemporaneamente i due rimedi si ammette tale cumulo e si consente al danneggiato la scelta tra i rimedi che sono sottoposti a regole diverse
Per la determinazione del danno risarcibile per l'illecito contrattuale e per quello extracontrattuale non c'è alcuna diversità c'è una diversità, infatti per la responsabilità extracontrattuale c'è la limitazione diistinguendosi il grado di colpevolezza fra dolo e colpa non si pone alcun problema perché nell'uno e nell'altro caso opera la valutazione equitativa del giudice c'è una diversità, infatti per la responsabilità contrattuale c'è la limitazione distinguendosi il grado di colpevolezza fra dolo e colpa
Per danno emergente si intende una effettiva situazione di mancato guadagno una offesa all'integrità fisica o morale della persona un danno alla persona una effettiva diminuzione patrimoniale
Per lucro cessante si intende un mancato guadagno una effettiva diminuzione patrimoniale il danno a sèguito della distruzione della cosa esclusivamente un danno per perdita di chance a seguito dell'esclusione illegittima da una gara
Il calcolo di quanto occorre per la reintegrazione del danneggiato (id quod interest) non si limita, neanche nei casi di distruzione della cosa, al computo del suo valore non si limita, tranne che nei casi di distruzione della cosa, al computo del suo valore si limita, indipendentemente dai casi di distruzione della cosa, al computo del suo valore a discrezione del giudice, si può limitare o meno a calcolo del mancato guadagno
Ai sensi dell'art 1227, comma 2 cc, esiste esenzione di responsabilità quando il danno avrebbe potuto essere evitato con l'impiego di ordinaria diligenza da parte di chi lo abbia subito quando il danno avrebbe potuto essere evitato con l'impiego di ordinaria diligenza da parte di chi lo abbia causato al solo danno per lucro cessante, quando il danno avrebbe potuto essere evitato con l'impiego di ordinaria diligenza da parte di chi lo abbia subito al solo danno emergente, quando il danno avrebbe potuto essere evitato con l'impiego di ordinaria diligenza da parte di chi lo abbia subito
La revoca della proposta contrattuale prevista dall'art 1328 cc è un'ipotesi di responsabilità da fatto illecito è un'ipotesi di responsabilità contrattuale è un'ipotesi di responsabilità da fatto lecito non implica alcuna forma di responsabilità, nemmeno da fatto lecito
La responsabilità precontrattuale sono ipotesi limitatissime ed elencate tassativamente dall'art. 1337 c.c. può aversi solo nelle ipotesi speciali di cui all'art. 1337 c.c. non è prevista dal codice civile ma è frutto di elaborazione giurisprudenziale si può avere in varie ipotesi; alcune di esse sono espressamente indicate dalla legge ed altre rientrano nella previsione generale dell'art. 1337 c.c.
La responsabilità di colui che agisce senza averne i poteri o di chi trascende i limiti della procura sono ipotesi di responsabilità meramente penale sono ipotesi di responsabilità precontrattuale sono ipotesi di responsabilità amministrativa è responsabilità che si concretizza come illecito amministrativo
La responsabilità del contraente che non abbia indicato alla controparte l'esistenza di cause d'annullamento del contratto è culpa in contrahendo indipendentemente dal fatto che l'altra parte abbia confidato con o senza sua colpa nella validità del contratto è ipotesi di responsabilità contrattuale infatti sussiste solo se il contratto viene concluso dalle parti è culpa in contrahendo pur se l'altra parte abbia confidato con sua colpa nella validità del contratto è culpa in contrahendo solo se l'altra parte abbia confidato senza sua colpa nella validità del contratto
L'interesse contrattuale negativo corrisponde al solo vantaggio che il soggetto avrebbe altrimenti conseguito con altro contratto alla sola voce del lucro cessante, escludendo quindi il danno emergente alla sola diminuzione patrimoniale che il soggetto non avrebbe subito se non avesse contratto alla diminuzione patrimoniale che il soggetto non avrebbe subito se non avesse contratto ed al vantaggio che avrebbe altrimenti conseguito con altro contratto
Il risarcimento del danno dal contraente nella ipotesi di ritiro ingiustificato dalle trattative della controparte viene limitato ai c.d.interessi contrattuali positivi o interessi di esecuzione, viene limitato ai c.d.interessi negativi (id quod interest contractum initium fuisse) viene esteso sia ai c.d.interessi negativi sia ai c.d.interessi di esecuzione non ha limiti ed è esteso dal giudice sempre in via equitativa
Nell'ipotesi in cui una parte contrattuale non ha adempiuto e non è pronta ad adempiere e chieda la prestazione della controparte quest'ultima può difendersi con l'eccezione di inadempimento, purché esso sia conforme a buona fede quest'ultima non può assumere un atteggiamento passivo, anche se esso sia conforme a buona fede quest'ultima può solo recedere dal contratto per inadempimento dell'altra parte ma mai assumere un atteggiamento passivo quest'ultima può solo risolvere il contratto per inadempimento dell'altra parte ma mai assumere un atteggiamento passivo
L'eccezione di inadempimento (art 1460 cc) ha prima di tutto un carattere di tutela immediata ed ha effetto sospensivo ha prima un carattere di tutela immediata che però richiede obbligatoriamente il previo intervento del giudice ha prima di tutto un carattere di tutela immediata ed ha un effetto risolutivo del rapporto patrimoniale fra le parti è una tutela mediata in quanto è sempre richiesto il preventivo intervento del giudice per sospendere l'obbligo della controprestazione
La impossibilità sopravvenuta è inadempimento non imputabile al debitore ed estingue l'obbligazione dà diritto al creditore di ottenere un equo indennizzo è un'impossibilità della prestazione che non permette il sorgere del vincolo è inadempimento comunque imputabile al debitore
La responsabilità civile dell'amministrazione disciplinata dall'art 28 della Costituzione e dall'art 2043 cc concerne la responsabilità contrattuale la responsabilità amministrativa la responsabilità oggettiva la responsabilità extracontrattuale da fatto illecito
La responsabilità contrattuale ha natura extracontrattuale da fatto illecito È fondata sulla violazione del rapporto obbligatorio sorto in virtù del contratto, per atto unilaterale, da un precedente fatto illecito, ex lege è costituita dalla violazione del generale obbligo del neminem laedere è costituita dalla violazione di norme contrattuali
Relativamente alla responsabilità contrattuale dell'amministrazione, l'inadempimento fa sorgere la responsabilità in capo alla sola amministrazione, unica obbligata fa sorgere la responsabilità non solo in capo all'amministrazione fa sorgere la responsabilità in capo alla P.A., ma è comunque rilevante responsabilità oggettiva fa sorgere la responsabilità in capo alla P.A. ma si può anche scegliere di procedere con la extracontrattuale
Nella responsabilità contrattuale dell'amministrazione il funzionario o il dipendente non rimane estraneo alla responsabilità ex art. 1218 c.c. ma contro di lui non si potrà rivolgere il terzo non rimane estraneo alla responsabilità ex art. 1218 c.c. e contro di lui si potrà rivolgere il terzo rimane estraneo alla responsabilità ex art. 1218 c.c. e contro di lui non si potrà rivolgere il terzo rimane estraneo alla responsabilità ex art. 1218 c.c. ma contro di lui si potrà comunque rivolgere il terzo
Posta le responsabilità contrattuale dell'amministrazione, per la persona fisica agente che violi il proprio dovere d'ufficio la violazione sarà fonte di responsabilità amministrativa nei confronti del terzo e non nei confronti dell'amministrazione per le conseguenze pecuniarie dell'inadempimento la violazione non potrà mai essere fonte di responsabilità amministrativa nei confronti dell'ente la violazione sarà fonte di responsabilità amministrativa nei confronti dell'ente per le conseguenze pecuniarie dell'inadempimento la violazione sussisterà solo se sarà fonte di responsabilità penale
Nell'ipotesi di danni causati da studenti in una scuola pubblica risponderà soltanto chi materialmente li ha cagionati risponderà soltanto l'amministrazione per l'obbligazione di sorveglianza non adempiuta e per la condotta di chi materialmente li ha cagionati risponderà unicamente l'amministrazione per l'obbligazione di sorveglianza solo se previsto come reato risponderà l'amministrazione solo per l'obbligazione di sorveglianza non adempiuta ma non per la condotta di chi materialmente li ha cagionati
Nell'ipotesi del danno causato ad un paziente da un sanitario dipendente della PA nel corso di un intervento c'è solo responsabilità extracontrattuale dell'ente per inadempimento dell'obbligo c'è responsabilità contrattuale dell'ente per inadempimento e responsabilità extracontrattuale per lesione del bene alla salute sussiste solo responsabilità contrattuale dell'ente per inadempimento dell'obbligo c'è responsabilità extracontrattuale dell'ente per inadempimento e responsabilità contrattuale per lesione del bene alla salute
La responsabilità contrattuale della PA comporta che essa risponde per inadempimento nei termini previsti nel codice civile, nelle parti in cui esso non viene specificamente derogato non risponde per inadempimento nei termini previsti nel codice civile, ma esclusivamente seguendo le regole pubblicistiche risponde per indempimento esclusivamente nei termini previsti nel codice civile,che non viene mai derogato risponde solamente in ipotesi tassative e fissate preventivamente da norme pubblicistiche
La responsabilità extracontrattuale per violazione dell'art 1337 e dell'art 1338 cc è stata ammessa solo nei confronti degli enti pubblici privatizzati è stata ammessa solamente per gli enti pubblici ma limitatamente ed esclusivamente alle procedura di gara ad evidenza pubblica è stata ammessa nei confronti degli enti pubblici non è stata ammessa ancora nei confronti degli enti pubblici
L'atto illegittimo della pubblica amministrazione è viziato di legittimità e, a monte, l'esercizio del potere attribuito all'amministrazione interessata non è stato corretto, violando cioè le norme di azione è un inadempimento contrattuale e può sussistere solo a séguito della stipulazione di un contratto è un atto decadenziale è un atto illecito che è fonte di responsabilità extracontrattuale
In un contratto d'appalto pubblico, l'inadempimento della PA all'obbligo del pagamento del corrispettivo nei modi e nei tempi stabiliti dalla legge dà luogo a responsabilità amministrativa di mora responsabilità contrattuale per violazione degli obblighi stabiliti dalla legge responsabilità contrattuale da contatto qualificato responsabilità civile, in particolare extracontrattuale
In un contratto di appalto pubblico di servizi, l'inadempimento a specifici obblighi pattuiti con clausole negoziali inserite nel contratto dà luogo a nessuna forma di responsabilità, in quanto non prevista per i contratti pubblici di servizi ma solo per gli appalti pubblici di lavori e concessioni a responsabilità contrattuale da contatto qualificato a responsabilità civile, in particolare extracontrattuale a responsabilità contrattuale per violazione degli obblighi stabiliti da contratto
Nel caso di responsabilità dell'amministrazione per inadempimento in un appalto pubblico, l'appaltatore sarà tenuto a dare la prova esclusivamente del carattere colposo o doloso dell'inadempimento deve provare il mancato adempimento e dimostrare il suo carattere colposo o doloso deve provare esclusivamente il mancato adempimento deve fornire la prova del danno subito e della colpa della P.A.
Le fonti dell'obbligazione previste nel codice civile non sono mai applicabili nel diritto amministrativo per la P.A. sono le fonti applicabili anche nel diritto amministrativo per le obbligazioni della P.A. valgono unicamente per i rapporti tra privato e la P.A. quando agisce come privato vale per la P.A. quando assume obbligazioni non agendo nell'interesse generale
Se un'amministrazione deve approvare una variante al progetto per un'opera pubblica ed il ritardo nell'approvazione dipende da autorizzazioni di terzi esiste solo la responsabilità extracontrattuale del terzo e non quella dell'amministrazione esiste la responsabilità dell'amministrazione non esiste la responsabilità dell'amministrazione esiste la responsabilità dell'amministrazione, ma l'appaltatore ha azione diretta anche contro il terzo
Se un'amministrazione deve approvare una variante al progetto per un'opera pubblica, ed il ritardo nell'approvazione dipende da autorizzazioni di terzi, nel caso di errore progettuale che imponga le variazioni, se sono scaturiti ritardi nell'esecuzione, l'amministrazione risponde solo parzialmente dei danni dell'appaltatore risponde per intero dei danni dell'appaltatore per nulla risponde dei danni dell'appaltatore non risponde dei danni dell'appaltatore ma è prevista indennità legale
Se una Pa deve approvare varianti al progetto di un'opera pubblica ed il ritardo dipende da autorizzazioni di terzi, la PA nel caso di errore progettuale che imponga variazioni non può dichiarare ipso iure risolto il contratto per legge deve affidare mediante concessione i lavori per legge deve affidare mediante procedura negoziata i lavori per legge deve dichiarare ipso iure risolto il contratto
In materia di sospensioni nell'ambito dei lavori pubblici, se la sospensione è dovuta a causa di forza maggiore non esiste in generale alcuna forma di responsabilità dell'amministrazione esiste in generale la responsabilità oggettiva dell'amministrazione esiste per legge la forma di responsabilità extracontrattuale dell'amministrazione si risolve il contratto e l'amministrazione risponde comunque per inadempimento contrattuale
In materia di sospensioni nell'ambito dei lavori pubblici se la sospensione è dovuta a causa di forza maggiore che l'amministrazione possa rimuovere entro tempi ragionevoli la sua inerzia o i suoi ritardi trasformano la sospensione necessariamente in recesso del contratto col pagamento del mancato utile la sua inerzia o i suoi ritardi trasformano la sospensione da legittima in illegittima, determinando l'insorgere di sue responsabilità la sua inerzia o i suoi ritardi trasformano la sospensione necessariamente in risoluzione del contratto rimane comunque l'irresponsabilità dell'amministrazione
Se la sospensione del lavori, in materia di lavori pubblici, è disposta dal responsabile del procedimento a causa di ragioni di pubblico interesse di per sé è una forma di sospensione che determina ex lege responsabilità extracontrattuale dell'amministrazione di per sé implica l'obbligo dell'amministrazione di risolvere il contratto e di ripartire i costi patiti dall'amministrazione e dall'appaltatore di per sé implica l'obbligo dell'amministrazione di recedere dal contratto e di ripartire i costi patiti dall'amministrazione e dall'appaltatore di per sé è una forma di sospensione che non determina responsabilità dell'amministrazione in quanto non è riconducibile a sua colpa
Nell'ambito dei lavori pubblici se la sospensione dei lavori è riconducibile a colpa dell'amministrazione è illegittima e sussiste la responsabilità dell'amministrazione per fatto illecito è illegittima e sussiste la responsabilità dell'amministrazione per inadempimento è illegittima e sussiste la responsabilità dell'amministrazione extracontrattuale è comunque legittima pur se sussiste la responsabilità dell'amministrazione di natura contabile
In materia di sospensioni nell'ambito dei lavori pubblici se la sospensione è illegittima sussiste il diritto dell'appaltatore al risarcimento di tutti i danni per effetto di essa subiti, senza alcuna condizione procedurale sussiste il diritto dell'appaltatore al risarcimento di tutti i danni subiti, ma a condizione che egli abbia formulato la relativa domanda nei documenti previsti sussiste il diritto dell'appaltatore agli interessi legali fissati nel capitolato speciale-parte prestazionale d'appalto sussiste il diritto dell'appaltatore solo alla revisione prezzi
Se nell'ambito dei lavori pubblici il collaudo sia svolto con modalità eccessivamente onerose per l'appaltatore, questi può richiedere alla P.A. il ristoro delle spese inutilmente ed ingiustificatamente sostenute può richiedere alla P.A. il ristoro di tutte le spese del collaudo sostenute può richiedere al collaudatore il ristoro delle spese ingiustificatamente sostenute non può richiedere all'amministrazione alcun ristoro
Se nell'ambito dei lavori pubblici l'emissione del certificato di collaudo avviene con ritardo (cioè dopo sei mesi dall'ultimazione dei lavori) non deriva alcuna responsabilità dell'amministrazione deriva la responsabilità del collaudatore per maggiori oneri che l'appaltatore subisce a decorrere dalla scadenza del sesto mese deriva la responsabilità dell'amministrazione per maggiori oneri che l'appaltatore subisce a decorrere dalla scadenza del sesto mese deriva la responsabilità dell'amministrazione per maggiori oneri che l'appaltatore subisce a decorrere dalla data di ultimazione lavori
Se nell'ambito dei lavori pubblici l'emissione del certificato di collaudo avviene con ritardo (cioè dopo sei mesi dall'ultimazione dei lavori) sarà il giudice ad avviare d'ufficio processo ed istruttoria l'appaltatore avrà l'onere di dimostrare in giudizio l'oggettiva circostanza del mancato rispetto del termine dei sei mesi non spetta nulla all'appaltatore in quanto l'amministrazione non ha alcuna forma di responsabilità l'appaltatore avrà l'onere di dimostrare in giudizio che il ritardo sia dipeso da fatto imputabile all'amministrazione
Le controversie relative alle procedure di gara per la scelta dell'appaltatore rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario rientrano nella giurisdizione di merito del giudice amministrativo rientrano nella giurisdizione di legittimità del giudice amministrativo rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo
Le controversie tra amministrazione e privato relative alla fase dell'esecuzione in quanto tale dell'appalto pubblico rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo rientrano nella giurisdizione di merito del giudice amministrativo rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario rientrano nella giurisdizione di legittimità del giudice amministrativo
Nelle gare d'appalto, individuata la relativa responsabilità dell'amministrazione che ha emanato il provvedimento d'aggiudicazione definitiva, la reintegrazione in forma specifica non è mai prevista consiste nell'attribuzione, al concorrente, dell'appalto illegittimamente aggiudicato ad un altro soggetto consiste solamente nel pagamento di un indennizzo a tasso legale deve consistere esclusivamente e solo nel risarcimento pecuniario
La reintegrazione in forma specifica con l'assegnazione dell'appalto non è possibile - quando il vizio fatto valere in giudizio coinvolga l'intero procedimento che, conseguentemente, deve essere ripetuto dall'inizio mai quando è stato emanato dall'amministrazione il provvedimento di aggiudicazione quando sono state valutate le offerte presentate in gara dai concorrenti
Quando in un contratto l'oggetto non è determinato e indeterminabile vi è responsabilità precontrattuale il contratto è annullabile il contratto è nullo per mancanza di un elemento essenziale vi è inadempimento contrattuale e quindi responsabilità contrattuale
Quando in un contratto si verifica la condizione risolutiva posta dalle parti nel contratto come elemento accidentale una parte può recedere si ha lo scioglimento del contratto stesso il contratto rimane in essere e si scioglierà con la successiva scadenza del termine il contratto si risolve per inadempimento
La responsabilità contrattuale di cui all'art 1218 cc si distingue, fra l'altro, da quella extracontrattuale per il fatto che la prima è conseguenza di una violazione di un diritto relativo, la seconda di un diritto assoluto la prima è conseguenza di una violazione di un diritto assoluto, la seconda di un diritto relativo la prima è conseguenza di una violazione di un diritto non patrimoniale, la seconda di un diritto patrimoniale la prima è conseguenza di una violazione di un diritto reale, la seconda di un diritto assoluto
La mora del debitore deve avere i seguenti presupposti esigibilità del credito, ossia l'avvenuta scadenza dell'obbligazione ed il ritardo nell'adempimento imputabile al debitore esigibilità del credito, ossia l'avvenuta scadenza dell'obbligazione ed il ritardo nell'adempimento imputabile al creditore la sola esigibilità del credito, ossia l'avvenuta scadenza dell'obbligazione il solo ritardo nell'adempimento imputabile al debitore
La mora del debitore può essere mora mediante intimazione formale ad adempiere e diffida mora di diritto e mora senza che sia necessaria alcuna attività del creditore mora di diritto e mora mediante intimazione formale ad adempiere solo la c.d.diffida
Ai sensi dell'art 1229 cc comma 1 il contratto che esclude o limita preventivamente la responsabilità del debitore per dolo o colpa grave è viziato è nullo è illegittimo amministrativamente è annullabile
Il risarcimento del danno presuppone sempre che se ne stabilisca l'ammontare, cioè occorre procedere alla risarcibilità compensazione indennità liquidazione
La mora del creditore si ha solo quando questi rifiuti con legittimo motivo di effettuare il pagamento si ha quando questi rifiuti senza legittimo motivo di effettuare il pagamento si ha quando questi rifiuti senza legittimo motivo di ricevere il pagamento offertogli dal debitore si ha quando questi rifiuti con legittimo motivo di ricevere il pagamento offertogli dal debitore
Affinché sorga la mora del creditore è facoltativo che il debitore faccia un'offerta di adempimento della prestazione del creditore il debitore deve indirizzare al creditore un atto di diffida per la Costituzione in mora è necessario che il debitore faccia un'offerta di adempimento della prestazione del creditore, mediante forma solenne è necessario che il debitore faccia un'offerta di adempimento della prestazione del creditore, pur senza forma solenne
La cd purgazione della mora si effettua con la rinunzia o al credito o solo alla mora si effettua con la rinunzia solamente al credito si effettua con la rinunzia o al debito o solo alla mora si effettua con la rinunzia sia al credito sia alla mora
La rinunzia per la cd purgazione della mora deve essere esplicita, cioè non si presume deve essere esplicita, ma comunque si presume può essere anche tacita, perché si presume può essere esplicita, in quanto si presume
La parte in cui sono indicate le norme di legge o regolamentari in base alle quali l'atto è stato adottato costituisce... Il preambolo dell'atto amministrativo La parte valutativa della motivazione dell'atto amministrativo La parte descrittiva della motivazione dell'atto amministrativo L'intestazione dell'atto amministrativo
Nel procedimento amministrativo le attività di acquisizione degli interessi pubblici e privati coinvolti nel procedimento,... Sono sempre attività facoltative in quanto non rilevanti al fine dell'emanazione dell'atto Sono indispensabili solo in caso di autorizzazioni Sono proprie della fase istruttoria Sono proprie della fase decisoria
Il controllo delle condizioni di salute del dipendente di una P.A., assente dal servizio per malattia, può essere disposto: Solo attraverso la competente unità sanitaria locale Solo attraverso medici fiduciari dell'amministrazione Solo attraverso il medico di fiducia del dipendente Solo attraverso i medici appartenenti alla stessa amministrazione
Le fonti secondarie dell'ordinamento italiano comprendono tutti gli atti espressione del potere normativo della P.A. o degli altri enti pubblici. Esse... Non possono contrastare con le norme costituzionali Possono derogare alle norme costituzionali Non sono soggette alle leggi Hanno forza e valore di legge
Nell'atto amministrativo, la sottoscrizione è... La parte precettiva che costituisce la dichiarazione di volontà vera e propria La parte che contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, indicando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro La parte in cui sono indicate le norme di legge o regolamentari in base alle quali l'atto è stato adottato nonché la firma
In materia di incompatibilità e cumulo di impieghi degli impiegati pubblici, la legislazione vigente dispone che: Non costituiscono incompatibilità i compensi derivati dalla collaborazione a giornali L'impiegato Non può in nessun caso accettare cariche in società cooperative Costituiscono incompatibilità i compensi derivati dalla utilizzazione economica da parte dell'autore di opere dell'ingegno Costituiscono incompatibilità i compensi derivati dalla partecipazione a convegni e seminari
La parte che contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata costituisce... La sottoscrizione dell'atto amministrativo L'intestazione dell'atto amministrativo La parte descrittiva della motivazione dell'atto amministrativo Il preambolo dell'atto amministrativo
Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi, i pareri sono... Obbligatori vincolanti Obbligatori conformi Facoltativi parzialmente vincolanti Facoltativi
Hanno facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo,... Tra gli altri, i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento Solo i portatori di interessi pubblici Solo coloro che abbiano interesse Tra gli altri, tutti i soggetti che ne facciano istanza
La revoca dell'atto amministrativo... Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento Ricorre quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo Ricorre quando con provvedimento "ad hoc" si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo
Gli elementi accidentali dell'atto amministrativo sono componenti eventuali, che non necessariamente devono essere contenuti nell'atto. È un elemento accidentale... Riserva Agente o soggetto Contenuto Destinatario
In tema di accesso alle informazioni da parte dei cittadini, il dipendente pubblico: Non impedisce l'accesso dei cittadini alle informazioni, ma fornisce solo le notizie valutate come necessarie dal dirigente Non impedisce l'accesso dei cittadini alle informazioni solo se espressamente comandato dal dirigente Favorisce l'accesso alle informazioni e, nei limiti in cui ciò non sia vietato, fornisce tutte le notizie e informazioni necessarie Favorisce l'accesso alle informazioni ma, secondo coscienza, può discrezionalmente ometterne alcune
La sottoscrizione delle domande per la partecipazione a selezioni per l'assunzione, a qualsiasi titolo, in tutte le P.A... Non è soggetta ad autenticazione È sempre soggetta ad autenticazione Non è soggetta ad autenticazione, salvo diverse disposizioni dell'amministrazione destinataria Non è soggetta ad autenticazione solo se la selezione è indetta da un Ministero
I criteri che reggono l'attività amministrativa sono indicati dalla legge n. 241/1990. Essi sono... Economicità, efficacia e trasparenza Economicità, pubblicità e pari opportunità Economicità, efficacia, pubblicità e trasparenza Efficacia e pubblicità
Il visto... È un atto di controllo successivo di legittimità o di merito È un atto di controllo successivo di merito È un atto di controllo preventivo di legittimità ad esito positivo È un atto di controllo successivo di legittimità
Il responsabile del procedimento... Cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale Non può esperire ispezioni Non può ordinare esibizioni di documenti
La competenza degli organi amministrativi viene distinta in tre categorie: competenza per materia, per territorio e per grado. Cosa si intende con competenza per materia? Che la competenza può essere limitata ad una parte del territorio Che ad ogni organo è riservata la competenza su di una o più materie Che nell'ambito di una stessa materia la competenza può essere ripartita tra un superiore gerarchico ed uno o più inferiori gerarchici Che il soggetto versa in una situazione di incompatibilità nei confronti di una carica
L'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando,... Il nominativo di tutte le persone maggiorenni interessate al procedimento Esclusivamente l'amministrazione competente e le tipologie di atti di cui non è possibile prendere visione Esclusivamente l'ufficio e la persona responsabile del procedimento Tra l'altro, l'oggetto del procedimento promosso
Ai sensi di quanto dispone il D.P.R. n. 445/2000, la P.A. può richiedere ad un cittadino un certificato di nascita nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento ove tale dato risulta attestato? La legge nulla dispone al riguardo; è da intendersi quindi che la P.A. possa agire in tal senso No, la legislazione vigente lo vieta espressamente Sì, può legittimamente farlo Richiedere o meno la documentazione in tal caso è una facoltà demandata all'ente interessato
L'agente (o soggetto) dell'atto amministrativo... Può essere un funzionario dello Stato Non può mai essere un funzionario di un ente pubblico È il soggetto nei cui confronti l'atto è destinato a produrre effetti È il termine passivo dell'atto stesso, ovvero il bene su cui incidono gli effetti dell'atto
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella seconda categoria potranno ricomprendersi... Gli obblighi I diritti Le potestà La facoltà
Una copia integrale degli atti di stato civile è ammessa dalle P.A. oltre i termini di validità? Sì, purché l'interessato dimostri, anche attraverso l'esibizione di altro documento, che i dati non hanno subìto variazioni dalla data del rilascio Sì, purché l'interessato rilasci, con foglio a parte, dichiarazione sostitutiva di atto notorio Sì, qualora l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel documento stesso non hanno subìto variazioni dalla data di rilascio La legge lascia alla P.A. ampia facoltà al riguardo
La legge sul procedimento amministrativo ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste,... Solo per gli atti concernenti lo svolgimento dei pubblici concorsi Tra l'altro per gli atti normativi Solo per gli atti privi di efficacia economica Solo per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa
Gli organi a rilevanza costituzionale sono quelli previsti dalla Costituzione, ma disciplinati dalle fonti primarie. Quale tra essi è un organo a rilevanza Costituzionale? La Corte Costituzionale Il Presidente del Consiglio dei Ministri Il Consiglio Superiore della Magistratura La Camera dei Deputati
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, per diritto affievolito o condizionato si intende... Un diritto soggettivo subordinato ad un interesse pubblico prevalente Quell'interesse non oggetto di tutela né diretta né indiretta Quell'interesse riconosciuto dall'ordinamento giuridico come esclusivamente proprio del suo titolare, e protetto in modo diretto ed immediato Quell'interesse facente capo ad un ente esponenziale della collettività autonomamente individuabile
Come sono denominati i controlli amministrativi in cui organo controllante e organo controllato appartengono allo stesso ente? Interorganici Di merito Di legittimità Preventivi
Gli organi costituzionali sono quelli necessari per la stessa esistenza dell'ordinamento costituzionale. Quale tra essi è un organo Costituzionale? Vice Ministro Assessore provinciale Corte Costituzionale Dirigente della P.A
Gli organi costituzionali sono quelli previsti e disciplinati dalla Costituzione. Tra essi rientra... Il Parlamento in seduta comune Il Questore Il Consigliere provinciale Il Consiglio Superiore della Magistratura
In diritto amministrativo il termine incompetenza... Viene adoperato per indicare il complesso di attribuzioni di un organo, ovvero i poteri e le funzioni esercitabili Viene adoperato al fine di individuare uno dei tre vizi di legittimità da cui l'atto amministrativo può essere affetto Indica l'attività messa in atto dagli organi della P.A. per attuare i fini diversi da quelli istituzionali Indica la situazione conflittuale in cui due organi della P.A. si possono trovare
Se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno, i pareri sono... Obbligatori parzialmente vincolanti Facoltativi Obbligatori non vincolanti Facoltativi parzialmente vincolanti
Gli organi politici (o istituzionali o di governo) della P.A. esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo; un esempio di organo politico è rappresentato... Dal Segretario generale dell'ente locale Dal Ministro Dal Dirigente amministrativo di una P.A Dal Presidente della Repubblica
La funzione esecutiva o amministrativa dello Stato... Ha come scopo principale quello di tutela e conservazione dell'ordinamento giuridico È quella a cui spetta individuare i fini che lo Stato intende perseguire È diretta alla creazione delle norme che costituiscono l'ordinamento giuridico dello Stato Cura, in concreto, la realizzazione dei fini pubblici individuati dal potere politico e precettivamente assegnati dal potere legislativo alla P.A
Gli organi collegiali della P.A. sono quelli composti da una pluralità di persone fisiche; ne costituisce un esempio... Il Direttore generale Il Presidente della Regione Il Consiglio comunale Il Presidente della Repubblica
Un atto giuridico di diritto pubblico compiuto da un soggetto attivo della P.A. nell'esercizio di potestà amministrativa e volto alla realizzazione di un interesse pubblico è... Un certificato Un atto amministrativo Una attestazione Una autorizzazione
Nelle P.A., qualora il numero delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale superi il numero previsto dal contratto, ha precedenza: Chi risiede a oltre 100 chilometri dal posto di lavoro Il familiare che assiste un anziano Il genitore con figli minori, in relazione al loro numero Il dipendente portatore di handicap
Gli organi monocratici o individuali della P.A. sono quelli composti da una sola persona fisica, come ad esempio... Il Sindaco La Camera dei Deputati Il Senato della Repubblica Il Consiglio comunale
La legge fondamentale dello Stato in materia di documentazione amministrativa, legalizzazione e autenticazione di firme è... Il D.P.R. 12/4/1966, n. 15 La legge 24/2/1993, n. 55 Il D.Lgs. 28/11/1972, n. 136 Il D.P.R. 28/12/2000, n. 445
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti soggetti a modificazioni hanno di norma validità di sei mesi. Quale certificato ha validità limitata? Certificato di nascita Certificato di morte Iscrizione nelle liste elettorali Certificato di titolo di studio
La funzione esecutiva o amministrativa dello Stato... È quella che mira alla realizzazione concreta dei fini dello Stato attraverso statuizioni che permettono di dare effettiva ed immediata operatività all'astratta previsione legislativa Indica le scelte (economiche, sociali, istituzionali, ecc.) da mettere in atto ad opera dallo Stato È diretta alla creazione delle norme che costituiscono l'ordinamento giuridico dello Stato Ha come scopo principale quello di tutela e conservazione dell'ordinamento giuridico
In tema di obblighi connessi alla valutazione dei risultati, il dirigente e il dipendente pubblico devono fornire all'ufficio interno di controllo: Solo le informazioni ritenute utili a valutare meglio l'ambiente di lavoro Solo le informazioni richieste se in linea con le norme a tutela della privacy Tutte le informazioni necessarie a una piena valutazione dei risultati conseguiti Tutte le informazioni richieste, comprese quelle di carattere personale
Quali tra i seguenti sono atti di scienza con cui si narrano e si documentano atti giuridici, operazioni o anche meri comportamenti di altre figure soggettive? Ispezioni Verbalizzazioni Accertamenti Certificazioni
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali; quelli accidentali... Si sostanziano esclusivamente nella forma e nella causa Devono necessariamente esistere affinché si configuri la stessa esistenza dell'atto amministrativo Sono componenti eventuali, che non necessariamente devono essere contenuti nell'atto Se assenti comportano sempre la nullità dell'atto
Che effetto produce la richiesta di certificati o di atti di notorietà nei casi in cui sussiste l'obbligo del dipendente di accettare la dichiarazione sostitutiva? Il T.U. n. 445/2000 commina la sanzione della destituzione dall'impiego Costituisce violazione dei doveri d'ufficio, ma soltanto qualora sussista dolo Costituisce violazione dei doveri d'ufficio Nessuno. non sussiste obbligo di accettazione di tali dichiarazioni
Ai sensi di quanto dispone la legge n. 241/1990, il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro,... I documenti concernenti situazioni patrimoniali I documenti concernenti la politica monetaria e valutaria dello Stato I documenti concernenti l'attività del Parlamento I documenti concernenti l'attività di organi politici
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi esterni ed interni. I secondi... Esplicano attività a rilevanza interna, come ad esempio la commissione esaminatrice di un concorso pubblico Con la loro attività determinano l'estinguersi di rapporti giuridici con soggetti terzi Sono quelli che esprimono all'esterno la volontà dell'ente, come ad esempio il Ministro Esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo
La funzione che tende ad assicurare che gli organi di amministrazione attiva agiscano in modo conforme alle leggi e secondo l'effettiva opportunità è detta... Di controllo Legislativa Esecutiva Giudiziaria
I controlli amministrativi che intervengono dopo che l'atto sia divenuto efficace sono controlli... Ordinari Sostitutivi Di merito Successivi
Le dichiarazioni sostitutive di certificazioni non possono essere utilizzate, salvo diverse disposizioni della normativa di settore, per... I certificati attestanti l'assolvimento di specifici obblighi contributivi I certificati attestanti la qualifica professionale posseduta I certificati attestanti il possesso del codice fiscale o della partita IVA I certificati sanitari e veterinari
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Costituisce un esempio di rapporto di direzione... Quello intercorrente tra Ministro e direttore generale Quello intercorrente tra il dirigente della P.A. ed i dipendenti ad esso assegnati Quello intercorrente tra Ministero dell'interno e Ministero della giustizia Quello intercorrente tra due Questori
È ineseguibile l'atto amministrativo che... Non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione (es. D.P.R. non controfirmato dal Ministro) Manca di uno degli elementi essenziali che ne condizionano l'esistenza Presenta un vizio talmente grave che ne comporta la nullità Non può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo (es. ordinanza temporanea di sospensione)
L'autorizzazione... È un atto di controllo preventivo È un atto di controllo successivo di merito È un atto di controllo successivo di legittimità Si sostanzia in un parere facoltativo
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Costituisce un esempio di rapporto di gerarchia... Quello intercorrente tra direttore generale e dirigenti della P.A Quello intercorrente tra due Ministeri Quello intercorrente tra Sindaco e segretario comunale Quello intercorrente tra il dirigente della P.A. ed i dipendenti ad esso assegnati
Costituisce sanzione disciplinare propria del rapporto di impiego: La riduzione dello stipendio per tutto il restante periodo del rapporto di lavoro La riduzione alla qualifica inferiore Il trasferimento d'ufficio Il licenziamento senza preavviso
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in: fonti di rango costituzionale; fonti di rango primario e subprimario; fonti di rango secondario; usi normativi. Sono fonti di rango secondario... Decreti legge Regolamenti degli enti locali Referendum abrogativi Costituzione e convenzioni costituzionali
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato da soggetto carente di interesse... È dichiarato irricevibile È rigettato È dichiarato nullo È dichiarato inammissibile
Nella redazione di un atto pubblico sono ammesse le abbreviazioni di uso comune? No. Qualunque tipo di abbreviazione è tassativamente vietata dalla legge Sì. Sono ammesse solo le abbreviazioni di uso comune, contenute in un apposito formulario approvato con decreto del Ministro della giustizia Sì. Sono ammesse solo le abbreviazioni di uso comune, contenute in un apposito formulario approvato dall'Unione europea Sì. Sono ammesse le abbreviazioni di uso comune che non lascino dubbi sul significato delle parole abbreviate
Se l'interessato al rilascio di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è soggetto a tutela... La dichiarazione, in tal caso, può essere fatta solo dal Tribunale competente La dichiarazione è sottoscritta dallo stesso pubblico ufficiale, previo accertamento dell'identità del dichiarante La dichiarazione non può essere ricevuta dal pubblico ufficiale La dichiarazione è sottoscritta dal tutore
In materia di rapporti di lavoro nella P.A. il principio delle "pari opportunità" riguarda soprattutto l'accesso al lavoro e: Le assenze Le ferie Il trattamento di quiescenza Il trattamento sul lavoro
La fase d'iniziativa del procedimento amministrativo ... Determina esclusivamente il contenuto dell'atto da adottare È diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare È diretta esclusivamente ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi previste dalla legge
La contrattazione collettiva del pubblico impiego si articola a livello di... Contratti collettivi nazionali di comparto e contratti integrativi Contratti collettivi decentrati e contratti individuali Accordi di settore e contratti interni Patti di categoria e contratti collettivi decentrati
Il contenuto di un atto amministrativo... È il soggetto nei cui confronti l'atto è destinato a produrre effetti Deve essere espressione di una potestà amministrativa Può solo essere implicito È la funzione istituzionale che si persegue con l'atto
Quando nell'atto amministrativo risulti incompetenza assoluta dell'organo che lo ha emanato esso è... Ineseguibile Inopportuno Nullo Sanabile
Il collocamento in disponibilità del dipendente può essere attivato: A seguito di conclusione infruttuosa della procedura di mobilità collettiva A seguito dell'assunzione di mandato sindacale Per l'assolvimento del servizio militare ovvero del volontariato Per comprovati motivi personali o familiari
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Quale certificato ha validità illimitata? Estratto dell'atto di morte Iscrizione alle liste elettorali Certificato penale-casellario Posizione reddituale
I controlli amministrativi successivi... Intervengono dopo che l'atto sia divenuto efficace Intervengono su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti Sono anche i c.d. controlli di legittimità Sono diretti a valutare l'atto e l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità per la P.A
I controlli sui soggetti... Sono diretti a valutare l'operato delle persone fisiche preposte agli uffici o la funzionalità di un organo in quanto tale Sono diretti a valutare la legittimità o l'opportunità di un singolo atto amministrativo Sono di legittimità e di merito Sono diretti a verificare i risultati raggiunti in termini di efficienza e efficacia, dell'attività svolta in un determinato periodo di tempo
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, il diritto riconosciuto dall'ordinamento giuridico come esclusivamente proprio del suo titolare e protetto in modo diretto ed immediato costituisce... Il diritto affievolito o condizionato L'interesse legittimo L'interesse collettivo Il diritto soggettivo
La motivazione dei provvedimenti amministrativi deve indicare... Solo gli gli elementi accidentali dell'atto Solo gli elementi essenziali dell'atto Solo gli elementi precettivi dell'atto, consistenti nella dichiarazione di volontà vera e propria della P.A I presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione
Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti, i pareri sono... Obbligatori non vincolanti Obbligatori vincolanti Facoltativi conformi Facoltativi parzialmente vincolanti
Ai sensi di quanto dispone il D.Lgs. n. 626/1994, l'obbligo di prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro si riferisce: A tutti i lavoratori Al responsabile che cura l'osservanza delle disposizioni Ai rappresentanti per la sicurezza Ai lavoratori investiti di compiti di coordinamento
Quale dei seguenti soggetti può legittimamente eseguire l'autenticazione di copie (atto o documento)? Pubblico ufficiale dal quale l'atto è stato emesso Funzionario comunale, qualunque sia l'ufficio di applicazione, previa esibizione dell'originale Funzionario comunale o provinciale, purché preposto a servizi al pubblico Le autenticazioni di copie (atto o documento) possono essere eseguite esclusivamente da un notaio
L'oggetto dell'atto amministrativo... Può consistere solo in un fatto o un bene Può essere solo un comportamento della P.A Può consistere in un comportamento, un fatto o un bene Può anche non essere lecito, ma deve essere determinato e possibile
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Costituisce un esempio di rapporto di direzione... Quello intercorrente tra due Prefetti Quello intercorrente tra il dirigente della P.A. ed i dipendenti ad esso assegnati Quello intercorrente tra due Ministeri Quello intercorrente tra Sindaco e segretario comunale
In materia di rapporti di lavoro nella pubblica amministrazione, il principio delle "pari opportunità" riguarda soprattutto... Gli infortuni L'accesso al lavoro e il trattamento sul lavoro Il trattamento di quiescenza Le ferie
Sono atti amministrativi contestuali... Gli atti destinati ad un solo soggetto Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto Gli atti che creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente
In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in... Atti scritti e atti orali Atti costitutivi e atti dichiarativi Atti di amministrazione attiva e atti di amministrazione consultiva Atti discrezionali e atti vincolati
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Costituisce un esempio di rapporto di direzione... Quello intercorrente tra Sindaco e dirigenti Quello intercorrente tra due Questori Quello intercorrente tra il dirigente della P.A. ed i dipendenti ad esso assegnati Quello intercorrente tra Ministero dell'interno e Ministero della giustizia
È rigettato il ricorso amministrativo... Presentato da soggetto carente di interesse Ritenuto infondato Presentato fuori termine Che manchi di qualcuno degli elementi essenziali
I controlli amministrativi sostitutivi... Sono i c.d. controlli di legittimità Sono diretti a valutare l'atto e l'attività dell'organo sotto il profilo della opportunità per la P.A Si configurano quando l'autorità gerarchicamente superiore, accertata l'inerzia di quella inferiore, si sostituisce ad essa nell'emanazione del provvedimento Intervengono solo dopo che l'atto sia divenuto efficace
L'orario di lavoro che consiste nella programmazione di calendari di lavoro con orari superiori o inferiori alle 36 ore settimanali, nel rispetto del monte ore complessivo, è denominato: Orario di lavoro plurisettimanale Orario di lavoro con turnazione Orario di lavoro continuato Orario di lavoro flessibile
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa La verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti L'individuazione delle risorse umane da destinare alle diverse finalità e loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale La definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in: fonti di rango costituzionale; fonti di rango primario e subprimario; fonti di rango secondario; usi normativi. Sono fonti di rango primario... Principi supremi dell'ordinamento costituzionale Decreti legislativi Regolamenti ministeriali Statuti degli enti locali
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi ordinari e straordinari. I primi... Sono quelli previsti per la normale attività dell'ente, come ad esempio il dirigente Esercitano attività di natura gestionale nel perseguimento degli indirizzi predeterminati dagli organi politici Esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo Sono quelli normalmente non previsti dall'ordinamento dell'ente, i quali si attivano solo in presenza di particolari circostanze o per particolari finalità, come ad esempio la commissione di gara per un appalto
Come può essere definito, con un termine giuridico, una rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle P.A.? Atto amministrativo Documento amministrativo Attestazione Certificato
Il responsabile del procedimento... Adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione Non è mai competente in materia di adozione del provvedimento finale Non può mai ordinare esibizioni di documenti Non può mai esperire ispezioni
Il destinatario dell'atto amministrativo... Deve essere necessariamente un organo pubblico Deve necessariamente essere predeterminato prima dell'emanazione dell'atto Non può essere un soggetto privato È l'organo pubblico o il soggetto privato nei cui confronti si producono gli effetti del provvedimento
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento essenziale... Termine Onere Oggetto Condizione
Cosa dispone la legislazione vigente in materia di copie autentiche? L'autenticazione delle copie di atti o documenti può essere eseguita solo da un notaio Se la copia dell'atto o documento consta di più fogli, il pubblico ufficiale appone la propria firma a margine di ciascun foglio intermedio L'autenticazione delle copie di atti o documenti può essere eseguita esclusivamente dal Sindaco Se la copia dell'atto o documento consta di più fogli, il pubblico ufficiale deve apporre la propria firma solo sull'ultimo foglio
Le misure individuali con cui si porta a conoscenza del destinatario l'atto, attraverso un procedimento che mira a dare certezza legale dell'invio e del ricevimento dell'atto stesso, sono denominate... Certazioni Notificazioni Verbalizzazioni Comunicazioni
Gli atti tendenti ad illuminare, mediante consigli tecnici, giuridici o economici, gli organi di amministrazione attiva sono... Atti di amministrazione consultiva Atti di amministrazione di controllo Atti di amministrazione gestionale Atti di amministrazione attiva
Gli organi collegiali della P.A. sono quelli composti da una pluralità di persone fisiche; ne costituisce un esempio... Il Presidente del Consiglio dei Ministri Il Dirigente amministrativo Il Presidente della Provincia La Giunta provinciale
Quando l'atto amministrativo manca del destinatario esso è... Irregolare Ineseguibile Inopportuno Nullo
Il ricorso gerarchico è dichiarato "irricevibile" se presentato oltre il termine perentorio di... 60 giorni 15 giorni 90 giorni 30 giorni
I cittadini della Comunità europea possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di atto notorio? Sì. Al riguardo si applicano le stesse modalità previste per i cittadini italiani Sì, limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare qualità personali certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani No. Le dichiarazioni sostitutive di atto notorio possono essere utilizzate solo dai cittadini italiani Sì, purché abbiano la dimora da almeno due anni in Italia
I controlli sugli atti... Sono di legittimità e di merito Sono diretti a valutare l'operato delle persone fisiche preposte agli uffici o la funzionalità di un organo in quanto tale Sono effettuati al fine di adottare le opportune misure per garantire il buon funzionamento della P.A Sono diretti a verificare i risultati raggiunti in termini di efficienza e efficacia, dell'attività svolta in un determinato periodo di tempo
Con riferimento alla legge n. 241 del 1990, la Conferenza dei servizi viene convocata... Per effettuare un esame contestuale dei vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo Solo per disporre accertamenti tecnici Per predisporre la progettazione di opere di manutenzione ordinaria dei beni comunali Solo per disporre ispezioni
L'esame dei documenti amministrativi, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... È gravato di una tassa il cui importo è stabilito annualmente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri È sottoposto al pagamento di una indennità di visione È gravato di imposta di bollo È gratuito
Gli organi consultivi sono quelli la cui funzione è quella di illuminare l'attività degli organi dell'amministrazione attiva. Tipico organo consultivo è... Il Consiglio di Stato Il Ministro La Corte dei Conti Il Dirigente
La parte dell'atto amministrativo, nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, indicando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro costituisce... La sottoscrizione La parte valutativa della motivazione L'intestazione Il preambolo
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001, il passaggio diretto di dipendenti appartenenti ad una amministrazione pubblica ad un'altra del medesimo comparto... È disposto solo se una delle amministrazioni interessate presenti un esubero di personale Deve essere autorizzato dal Dipartimento della funzione pubblica È disposto previo consenso dell'amministrazione di appartenenza Può avere luogo solo nell'ambito della stessa Regione
Il principio del decentramento amministrativo... È previsto solo dal T.U. degli enti locali È l'unico principio amministrativo previsto dalla Costituzione Non è previsto dalla Costituzione È sancito dalla Costituzione
I cittadini extracomunitari residenti in Italia possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di atto notorio? Sì. Al riguardo si applicano le stesse modalità previste per i cittadini italiani Sì, purché abbiano la residenza da almeno due anni in Italia Sì, limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani No. Le dichiarazioni sostitutive di atto notorio possono essere utilizzate solo dai cittadini italiani
Quando con provvedimento "ad hoc" si preclude, per un determinato lasso di tempo, ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti, si pone in essere un provvedimento di... Abrogazione dell'atto amministrativo Riforma dell'atto amministrativo Sospensione dell'atto amministrativo Revoca dell'atto amministrativo
Con quali modalità può esercitarsi il diritto di accesso ai documenti amministrativi, riconosciuto ai soggetti legittimati? Mediante esame ed estrazione di copia dei documenti stessi; l'esame è assolutamente gratuito, il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca e visura Mediante esame dei documenti stessi; nessuna copia e riproduzione può, infatti, essere rilasciata dalle pubbliche amministrazioni, in quanto a ciò ostano esigenze di salvaguardia della riservatezza di terzi, persone, gruppi ed imprese Mediante esame dei documenti stessi. L'esame dei documenti è a titolo oneroso Mediante esame e rilascio temporaneo dell'originale dei documenti stessi; l'esame è subordinato solamente alle disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché ai diritti di ricerca e visura; il rilascio è assolutamente gratuito
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi primari e secondari. I secondari... Sono i c.d. organi istituzionali o di governo, come il Ministro, il Sindaco, ecc Svolgono esclusivamente funzioni di controllo, come la Corte dei Conti Sono quelli dotati di proprie competenze direttamente attribuite da una norma, come il Prefetto, il Sindaco, il Ministro, ecc Sono quelli dotati di competenze delegate da altri organi ovvero si sostituiscono ad altri organi in caso di assenza o impedimento, come il sottosegretario di Stato, l'assessore comunale, il vice Sindaco
L'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando,... Il nominativo di tutte le persone interessate al procedimento Solo le tipologie di atti di cui è possibile prendere visione Tra l'altro, l'amministrazione competente Solo il termine entro il quale è possibile ricorrere al T.A.R
I controlli amministrativi di merito... Si configurano quando l'autorità gerarchicamente superiore, accertata l'inerzia di quella inferiore, si sostituisce ad essa nell'emanazione del provvedimento Sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione Sono quelli in cui l'autorità controllante e controllata appartengono ad enti diversi Sono diretti a valutare e garantire la corrispondenza formale dell'atto o dell'attività del soggetto alle norme di legge
In merito al controllo sugli organi, il controllo ispettivo... Consiste nell'applicazione di particolari sanzioni amministrative o disciplinari al titolare dell'organo controllato Consiste nella contemporanea sostituzione dell'organo controllato e nella applicazione al titolare di esso di sanzioni (sospensione, revoca, sanzioni disciplinari, etc.) È il potere dello Stato di disporre ispezioni ed accertamenti sull'attività delle amministrazioni controllate Consiste nella sostituzione di un organo superiore ad uno inferiore in caso di inerzia o ritardo nel compimento di certi atti da parte di quest'ultimo
Qualora non si sia provveduto a determinare il termine entro cui il procedimento amministrativo debba concludersi, esso... È stabilito in un anno Si considera come non indicato e pertanto non esiste obbligo di conclusione È stabilito in 20 giorni È stabilito in 90 giorni
Quali tra i seguenti sono atti di conoscenza mediante i quali la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto? Ispezioni Certificazioni Comunicazioni Verbalizzazioni
A norma di quanto dispone il D.P.R. n. 445/2000, in merito ai documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento, che cosa richiede l'amministrazione procedente agli interessati? Copia autenticata di tutti i documenti necessari Originale di tutti i documenti necessari Copia anche informale dei documenti con riserva di richiedere l'originale all'amministrazione competente I soli elementi necessari per la loro ricerca
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Nei rapporti di equiordinazione... Due organi sono in rapporto di dipendenza funzionale tra essi L'organo gerarchicamente superiore può solo impartire direttive all'organo inferiore Due o più organi sono equiordinati Due organi sono in rapporto di dipendenza gerarchica l'uno dall'altro
Ai fini dell'erogazione dell'indennità di malattia, l'obbligo da parte del lavoratore di essere reperibile per eventuali controlli... Comprende anche i giorni festivi Comprende solo i giorni lavorativi Non comprende tutti i giorni lavorativi Non comprende le domeniche
Ha facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo,... Esclusivamente il cittadino che ne faccia domanda Tra gli altri, qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici Tra gli altri, qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento Tra gli altri, qualunque soggetto che ne faccia istanza
Quando viene ritirato, con efficacia retroattiva, un atto amministrativo illegittimo per la presenza di vizi di legittimità originari dell'atto, si pone in essere un provvedimento di... Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo Riforma dell'atto amministrativo Proroga dell'atto amministrativo
Il ricorso è... Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore Una dichiarazione che viene presentata ad un'autorità amministrativa, relativamente a fatti o notizie di cui essa deve essere a conoscenza Una denuncia dei privati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi
La dichiarazione sostitutiva di certificazione... Deve essere sottoscritta sempre in presenza del responsabile del procedimento Deve essere sottoscritta dall'interessato Deve essere sottoscritta in presenza di un pubblico ufficiale Può anche riguardare fatti che siano a diretta conoscenza del sottoscrittore
Quando l'atto amministrativo presenta un vizio alla cui presenza la legge non commina conseguenze negative per l'atto stesso (es. violazione delle norme sul bollo) è... Irregolare Ineseguibile Nullo Inesistente
Quale dei seguenti principi in materia amministrativa è espressamente sancito dalla Costituzione? Il principio di trasparenza dell'azione amministrativa Solo il principio di leale collaborazione Nessuna delle risposte proposte è corretta; nessun principio amministrativo è previsto dalla Costituzione Il principio di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in: fonti di rango costituzionale; fonti di rango primario e subprimario; fonti di rango secondario; usi normativi. Sono fonti di rango secondario... Ordinanze Principi supremi dell'ordinamento costituzionale Leggi ordinarie dello Stato Referendum abrogativi
Gli organi periferici o locali della P.A... Sono quegli organi preposti ad esprimere pareri sull'attività degli altri organi periferici Hanno competenza relativamente ad una parte del territorio dello Stato, come il Prefetto o il direttore regionale scolastico Sono quegli organi preposti ad esercitare funzioni di controllo sull'attività degli altri organi periferici Hanno competenza territoriale sull'intero territorio statale, come il Ministro o il direttore generale di un Ministero
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in: fonti di rango costituzionale; fonti di rango primario e subprimario; fonti di rango secondario; usi normativi. Sono fonti di rango secondario... Decreti legge Regolamenti governativi Decreti legislativi Costituzione e convenzioni costituzionali
Il contenuto di un atto amministrativo... Non può essere caratterizzato dalla presenza di elementi accidentali È il compito che la P.A. con l'atto intende realizzare È il centro di imputazione giuridica che pone in essere l'atto Deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile
Che validità hanno i certificati rilasciati dalle P.A. non attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni? Illimitata Di norma, sei mesi dalla data del rilascio Due anni dalla data del rilascio Tre mesi dalla data del rilascio
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi politici e gli organi gestionali. I secondi... Sono i c.d. organi istituzionali o di governo Sono organi residuali nella gestione dell'ente Gestiscono le risorse umane, finanziarie e strumentali Esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento essenziale... Onere Finalità Condizione Riserva
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali; quelli essenziali... Si sostanziano esclusivamente nella volontà e nel contenuto Sono quelli che ogni P.A. decide di inserire negli atti regolamentari interni perché questi producano effetti Sono componenti eventuali, che non necessariamente devono essere contenuti nell'atto Se mancanti comportano la nullità dell'atto
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto negativo? Dispensa Divieto Comando Abilitazione
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in: fonti di rango costituzionale; fonti di rango primario e subprimario; fonti di rango secondario; usi normativi. Sono fonti di rango primario... Decreti legge Leggi costituzionali e di revisione Regolamenti degli enti locali Ordinanze
Una certificazione può essere redatta con mezzi informatici? Sì, può essere redatta sia interamente che promiscuamente con mezzi informatici No, in alcun caso Sì, con esclusione degli atti di stato civile Sì, con esclusione degli atti concernenti procedimenti penali
La realizzazione dei fini dello Stato si attua attraverso la funzione politica, legislativa, amministrativa e giurisdizionale. La loro attuazione, cioè il concreto perseguimento di tali fini è svolto dalla funzione... Legislativa Politica Amministrativa Giurisdizionale
Contro gli atti amministrativi non definitivi... È ammissibile il solo ricorso amministrativo gerarchico Non è ammissibile ricorso amministrativo gerarchico È ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R È ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica
La finalità dell'atto amministrativo... È il centro di imputazione giuridica che pone in essere l'atto È il soggetto nei cui confronti l'atto è destinato a produrre effetti Attiene all'aspetto funzionale dell'atto, allo scopo che esso persegue È l'organo della P.A. competente all'emanazione dell'atto e legittimamente investito della funzione che esercita
Per la costituzione e per la continuazione del rapporto di pubblico impiego è richiesta non solo la volontà della P.A., ma anche quella del dipendente. Per tale caratteristica il rapporto d'impiego si configura come... Rapporto giuridico obbligato Rapporto volontario Rapporto di subordinazione gerarchica Rapporto strettamente personale
I regolamenti... Se emanati da autorità inferiori possono contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori Sono atti formalmente amministrativi, anche se sostanzialmente normativi Possono derogare al principio di irretroattività della legge Sono atti formalmente normativi, anche se sostanzialmente amministrativi
Le raccomandazioni e i pareri dell'Unione europea... Non sono vincolanti Sono indirizzati a singoli Stati ed entrano in vigore con la semplice notificazione ai destinatari Hanno portata generale e sono vincolanti Sono direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, per interesse collettivo si intende... Un diritto soggettivo subordinato ad un interesse pubblico prevalente Quell'interesse individuale strettamente connesso con l'interesse pubblico e protetto dall'ordinamento giuridico non direttamente ma solo attraverso la tutela dell'interesse pubblico cui è connesso Quell'interesse facente capo ad un ente esponenziale della collettività autonomamente individuabile Quell'interesse comune agli appartenenti ad una formazione sociale non costituente un gruppo od una categoria omogenei
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato fuori termine... È dichiarato nullo È rigettato È dichiarato irricevibile È dichiarato inammissibile
Come sono denominati i controlli amministrativi previsti dalla legge come necessari ed abituali, in ordine a particolari atti od attività? Di merito Ordinari Interorganici Straordinari
Le fonti secondarie dell'ordinamento italiano comprendono tutti gli atti espressione del potere normativo della P.A. o degli altri enti pubblici. Esse... Possono derogare alle norme costituzionali Non sono soggette alle leggi Non hanno forza né valore di legge Possono contrastare con gli atti legislativi ordinari
L'accesso ai documenti amministrativi costituisce un diritto fondamentale del cittadino. Il suo esercizio è disciplinato dalla legge n. 241/1990 la quale dispone che... Il diritto di accesso si esercita mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi, nei modi e con i limiti indicati dalla legge Il rilascio di copia dei documenti non può essere subordinato al rimborso del costo di riproduzione L'esame dei documenti è sempre a titolo oneroso È escluso il diritto di accesso di documenti concernenti situazioni patrimoniali
Le direttive dell'Unione europea... Hanno portata generale Vincolano lo Stato membro cui sono rivolte per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi Sono direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri Vincolano tutti gli Stati membri per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi
Gli organi collegiali della P.A. sono quelli composti da una pluralità di persone fisiche; ne costituisce un esempio... Il Senato della Repubblica Il Direttore generale Il Presidente della Repubblica Il Presidente della Provincia
Quando l'atto amministrativo difetti o sia viziato in uno degli elementi o requisiti prescritti per atti di quel tipo è... Invalido Irregolare Inesistente Sempre nullo
Le dichiarazioni sostitutive di certificazioni non possono essere utilizzate, salvo diverse disposizioni della normativa di settore, per... I certificati di origine Certificare il godimento dei diritti politici Certificare il proprio codice fiscale I certificati attestanti la qualità di studente
Gli organi costituzionali sono quelli previsti e disciplinati dalla Costituzione. Tra essi rientra... La Corte dei Conti L'Assessore comunale Il Senato della Repubblica Il Prefetto
L'impiegato non deve comunque eseguire l'ordine del superiore quando: Dall'atto possano derivare pregiudizi a terzi L'atto sia contrario a disposizioni precedentemente impartite L'atto non sia conforme a regolamenti interni L'atto costituisca illecito penale o amministrativo
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato ad autorità diversa da quella indicata nell'atto... È dichiarato nullo È dichiarato irricevibile È rigettato È dichiarato inammissibile
L'annullamento d'ufficio in sede di controllo... È un atto di controllo preventivo di legittimità È un atto di controllo preventivo di merito Può essere esercitato solo da un organo dell'amministrazione centrale (Ministro, Senatore e Deputato) È un atto di controllo successivo di legittimità
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., nell'esercizio di un'attività discrezionale, conferisce a determinati soggetti nuovi diritti che né preesistono al provvedimento stesso né attengono a settori in dominio dell'Amministrazione? Licenza in senso tecnico Divieto Nulla osta Delega
È invalido l'atto amministrativo che... Non abbia ancora concluso il suo ciclo di formazione Difetti o sia viziato in uno degli elementi o requisiti prescritti per atti di quel tipo Non può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo (es. ordinanza temporanea di sospensione) Benché perfetto non sia idoneo a produrre effetti per la mancanza di alcuni requisiti di efficacia
Quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse, si pone in essere un provvedimento di... Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo Sospensione dell'atto amministrativo Riforma dell'atto amministrativo Abrogazione dell'atto amministrativo
Quale dei seguenti provvedimenti legislativi disciplina la formazione, il rilascio, la tenuta e la conservazione di atti e documenti da parte di organi della P.A.? Il D.P.R. 28/12/2000, n. 445 La legge 24/2/1993, n. 55 La legge 31/12/1972, n. 675 La legge 11/1/1965, n. 28
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Quale certificato ha validità illimitata? Estratto dell'atto di nascita Cittadinanza Godimento dei diritti politici Codice fiscale e partita IVA
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo L'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità
Si definisce "tempo parziale verticale" la prestazione di servizio: Ridotta in tutti i giorni lavorativi A tempo determinato La cui durata sia compresa tra il 30% ed il 50% di quella a tempo pieno Articolata su alcuni giorni della settimana, del mese o di determinati periodi dell'anno
Indicare quale delle seguenti voci costituisce componente del trattamento accessorio della retribuzione del pubblico dipendente L'indennità integrativa speciale La retribuzione individuale di anzianità, ove acquisita Le indennità di reperibilità Lo stipendio tabellare
La sottoscrizione delle domande per la partecipazione ad esami per il conseguimento di abilitazioni è soggetta ad autenticazione? No, non è soggetta ad autenticazione Sì, è sempre soggetta ad autenticazione No, non è soggetta ad autenticazione, salvo diverse disposizioni dell'amministrazione destinataria Sì, se dall'abilitazione non consegue l'iscrizione ad un albo professionale
L'annullamento d'ufficio in sede di controllo... È un atto di controllo preventivo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto del cittadino È un controllo di legittimità esperito da organi della magistratura È un atto di controllo preventivo di legittimità Rientra nel potere di controllo proprio di ogni autorità amministrativa nei confronti di organi gerarchicamente subordinati
Gli organi gestionali della P.A. esercitano attività di natura gestionale nel perseguimento degli indirizzi predeterminati dagli organi politici; un esempio di organo gestionale è rappresentato... Dal Presidente della Provincia Dal dirigente del Comune Dal Presidente del Consiglio dei Ministri Dal Consiglio provinciale
Nel procedimento amministrativo le ispezioni e le inchieste... Sono le uniche attività della fase d'iniziativa Sono indispensabili solo in caso di autorizzazioni Sono sempre attività facoltative in quanto non rilevanti al fine dell'emanazione dell'atto Sono proprie della fase istruttoria
Il responsabile del procedimento... Adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria Non può esperire ispezioni ed ordinare esibizioni di documenti Non può mai essere un funzionario amministrativo Deve necessariamente essere un privato delegato dall'amministrazione
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di una attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica? Approvazione Licenza Comando Divieto
Le dichiarazioni sostitutive di certificazioni non possono essere utilizzate, salvo diverse disposizioni della normativa di settore, per... I certificati attestanti la qualità di studente I certificati medici I certificati attestanti la qualità di pensionato I certificati attestanti la situazione reddituale o economica ai fini della concessione di benefìci
Il trattamento economico fondamentale ed accessorio dei pubblici dipendenti è definito... Solo con il contratto integrativo aziendale Con il contratto collettivo nazionale di comparto Sempre con legge della Repubblica Con provvedimento del rappresentante legale della P.A
Con la proposizione del ricorso amministrativo l'interessato può far valere... Non solo i vizi di legittimità dell'atto, ma anche i vizi di merito Solo la violazione di interessi legittimi Solo i vizi di merito dell'atto Solo i vizi di legittimità dell'atto
Lo Statuto dei Lavoratori: Si applica solo alle P.A. con più di 100 dipendenti Si applica anche alle P.A. a prescindere dal numero dei dipendenti Si applica a tutte le P.A. ad esclusione del comparto ministeriale Trova applicazione solo nei rapporti di lavoro privati
Quando viene ritirato un atto amministrativo in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità, si pone in essere un provvedimento di... Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo Sospensione dell'atto amministrativo Mero ritiro dell'atto amministrativo Pronuncia di decadenza dell'atto amministrativo
Quando l'atto amministrativo contenga un oggetto impossibile, illecito ed indeterminabile esso è... Ineseguibile Inopportuno Imperfetto Nullo
Mediante quale dei seguenti provvedimenti l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità? Nulla osta Dispensa Abilitazione Ammissione
Qual è la differenza tra regolamenti e direttive, nel quadro dell'Unione Europea? Le direttive sono vincolanti per gli Stati membri, mentre i regolamenti non sono vincolanti Nessuna I regolamenti sono direttamente applicabili negli ordinamenti nazionali mentre le direttive vincolano gli Stati membri in ordine al risultato da raggiungere lasciando libertà ai singoli Stati in merito alla forma e ai mezzi da utilizzare Le direttive sono direttamente applicabili negli ordinamenti nazionali mentre i regolamenti individuano soltanto gli obiettivi lasciando libertà nell'adozione di forme e mezzi da utilizzare
Quale delle seguenti voci costituisce componente del trattamento fondamentale della retribuzione del pubblico dipendente? I compensi per il lavoro straordinario L'assegno per il nucleo famigliare, ove spettante Le indennità di turno I compensi per la produttività individuale
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, quando l'interesse individuale è strettamente connesso con l'interesse pubblico, protetto dall'ordinamento giuridico non direttamente ma solo attraverso la tutela dell'interesse pubblico cui è connesso si parla di... Interesse diffuso Interesse legittimo Interesse collettivo Interesse semplice
Gli organi monocratici o individuali della P.A. sono quelli composti da una sola persona fisica, come ad esempio... La Camera dei Deputati Il Consiglio regionale Il Presidente del Consiglio dei Ministri Il Consiglio dei Ministri
Nell'atto amministrativo, il dispositivo è... La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, indicando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro La parte in cui sono indicate le norme di legge o regolamentari in base alle quali l'atto è stato adottato La parte precettiva che costituisce la dichiarazione di volontà vera e propria La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento
Secondo la struttura gli organi della P.A. si possono classificare in monocratici, collegiali, semplici e complessi. Gli organi collegiali... Sono quelli composti da una sola persona fisica Sono quelli previsti dalla Costituzione Sono quelli che esprimono all'esterno la loro volontà Sono quelli composti da una pluralità di persone fisiche
Quali sono i requisiti di legittimità dell'atto amministrativo inerenti all'agente? Compatibilità, legittimazione e competenza Nessuna risposta proposta è corretta; i requisiti di legittimità dell'atto amministrativo si riferiscono solo all'oggetto Contenuto e finalità Soggetto e destinatario
Quale dei seguenti è un requisito di legittimità dell'atto amministrativo inerente all'agente? Volontà Oggetto Legittimazione Forma
Quando un ricorso amministrativo sia stato proposto contro un atto non impugnabile... È dichiarato inammissibile È dichiarato irricevibile È dichiarato nullo È rigettato
In diritto amministrativo il termine competenza... Indica la capacità di agire per conseguire propri fini attraverso l'attività amministrativa Viene adoperato per indicare il complesso di attribuzioni di un organo, ovvero i poteri e le funzioni esercitabili Viene adoperato al fine di individuare uno dei tre vizi di legittimità da cui l'atto amministrativo può essere affetto Viene adoperato per indicare la facoltà per alcuni organi della P.A. di dotarsi di proprio statuto
Gli organi di controllo... Sono quelli che formano e manifestano all'esterno la volontà dell'ente Sono quelli la cui competenza è quella di verificare la conformità a norme giuridiche e norme di opportunità Sono quelli la cui funzione è quella di illuminare l'attività degli organi dell'amministrazione attiva Sono quelli la cui competenza è quella di esprimere pareri
Se l'interessato al rilascio di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è soggetto a curatela... La dichiarazione non può essere ricevuta dal pubblico ufficiale La dichiarazione, in tal caso, può essere fatta solo dal Tribunale competente La dichiarazione è sottoscritta dall'interessato stesso con l'assistenza del curatore La dichiarazione è sottoscritta dallo stesso pubblico ufficiale, previo accertamento dell'identità del dichiarante
In merito al controllo sugli organi, il controllo che consiste nella contemporanea sostituzione dell'organo controllato e nella applicazione al titolare di esso di sanzioni (sospensione, revoca, sanzioni disciplinari, etc.) è detto... Controllo interno Controllo ispettivo Controllo sostitutivo-repressivo Controllo di gestione
L'oggetto dell'atto amministrativo può anche consistere in un bene? No, può essere solo un fatto che riguardi la P.A Sì, può essere solo un bene Sì, può consistere in un comportamento, un fatto o un bene No, può essere solo un comportamento
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto dalla legge... Al fine di assicurare la trasparenza dell'attività amministrativa e di favorirne lo svolgimento imparziale Al fine di attribuire carattere di efficacia all'azione amministrativa Solo al fine di attribuire carattere di pubblicità all'azione amministrativa Al fine di assicurare la legittimità del procedimento
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in: fonti di rango costituzionale; fonti di rango primario e subprimario; fonti di rango secondario; usi normativi. Sono fonti di rango secondario... Decreti legislativi Principi supremi dell'ordinamento costituzionale Statuti degli enti locali Leggi ordinarie dello Stato
Gli elementi accidentali dell'atto amministrativo sono componenti eventuali, che non necessariamente devono essere contenuti nell'atto. È un elemento accidentale... Oggetto Agente o soggetto Contenuto Termine
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi esterni ed interni. I primi... Sono quelli che esauriscono la propria attività all'interno dell'ente, come ad esempio la commissione esaminatrice di un concorso pubblico Esplicano attività a rilevanza interna, come ad esempio la commissione esaminatrice di un concorso pubblico Con la loro attività determinano il sorgere, il modificarsi e/o l'estinguersi di rapporti giuridici con soggetti terzi Esercitano attività di natura gestionale nel perseguimento degli indirizzi predeterminati dagli organi politici
Le disposizioni in materia di documentazione amministrativa, si applicano solo ai cittadini italiani? No, si applicano ai cittadini italiani e dell'Unione europea Si No, si applicano a tutti i cittadini, di qualsiasi Paese No, si applicano ai cittadini italiani e a tutti i cittadini di Paesi facenti parte del territorio europeo
La realizzazione dei fini dello Stato si attua attraverso la funzione politica, legislativa, amministrativa e giurisdizionale. Quale di esse cura, in concreto, la realizzazione dei fini pubblici individuati dal potere politico e precettivamente assegnati dal potere legislativo alla P.A.? Funzione legislativa Funzione politica Funzione giurisdizionale Funzione amministrativa
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità... Di sei mesi dalla data di rilascio Illimitata Di tre mesi dalla data di rilascio Di un anno dalla data di rilascio, salvo che disposizioni di legge o regolamentari prevedano una validità superiore
Gli organi monocratici o individuali della P.A. sono quelli composti da una sola persona fisica, come ad esempio... La Camera dei Deputati La Giunta provinciale Il Senato della Repubblica Il Presidente della Provincia
Le forme dei ricorsi amministrativi ammessi dall'ordinamento giuridico sono... Il ricorso gerarchico proprio, il ricorso gerarchico improprio e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica L'opposizione, il ricorso gerarchico proprio, il ricorso gerarchico improprio e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica Il ricorso gerarchico proprio e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica L'opposizione, il ricorso gerarchico proprio e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica
Gli organi consultivi sono quelli la cui funzione è quella di illuminare l'attività degli organi dell'amministrazione attiva. Tipico organo consultivo è costituito... Dal Ministro Dalle Commissioni Dal Sindaco Dalla Corte dei Conti
L'oggetto dell'atto amministrativo... Può consistere solo in un comportamento o un fatto Può consistere solo in un bene o un comportamento Può anche non essere lecito, ma deve essere determinato e possibile Può anche consistere in un comportamento
In merito al controllo sugli organi, il controllo che consiste nell'applicazione di particolari sanzioni amministrative o disciplinari al titolare dell'organo controllato è detto... Controllo repressivo Controllo interno Controllo sostitutivo Controllo di gestione
Ciascun atto amministrativo presenta una struttura formale generalmente composta da... Preambolo, motivazione, dispositivo, luogo e sottoscrizione Intestazione, preambolo, motivazione, dispositivo, luogo, data e sottoscrizione Intestazione, preambolo, dispositivo, luogo e data Intestazione, motivazione, luogo, data e sottoscrizione
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi esterni ed interni. I secondi... Con la loro attività determinano l'estinguersi di rapporti giuridici con soggetti terzi Sono quelli che esprimono all'esterno la volontà dell'ente, come ad esempio il Ministro Sono quelli che esauriscono la propria attività all'interno dell'ente, come ad esempio la commissione esaminatrice di un concorso pubblico Esercitano attività di natura gestionale nel perseguimento degli indirizzi predeterminati dagli organi politici
Quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza consistente nella preferenza del rinnovo della concessione a suo favore, si pone in essere un provvedimento di... Pronuncia di decadenza dell'atto amministrativo Proroga dell'atto amministrativo Abrogazione dell'atto amministrativo Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo
È dichiarato inammissibile il ricorso amministrativo... Presentato ad autorità incompetente Presentato fuori termine Che manchi di qualcuno degli elementi essenziali Ritenuto infondato
La riforma dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo Ricorre quando con provvedimento "ad hoc" si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo
Gli elementi accidentali dell'atto amministrativo sono componenti eventuali, che non necessariamente devono essere contenuti nell'atto. È un elemento accidentale... Finalità Contenuto Onere Oggetto
Gli organi monocratici o individuali della P.A. sono quelli composti da una sola persona fisica, come ad esempio... Il Dirigente La Camera dei Deputati Il Consiglio regionale Il Consiglio dei Ministri
Che effetto produce la mancata accettazione di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa a norma della legislazione vigente? La sanzione del licenziamento senza preavviso Costituisce violazione dei doveri d'ufficio Nessuno. non sussiste obbligo di accettazione di tali dichiarazioni La sanzione della destituzione dall'impiego
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, quando il diritto soggettivo è subordinato ad un interesse pubblico prevalente si parla di... Diritto affievolito o condizionato Interesse legittimo Interesse diffuso Interesse semplice
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento essenziale... Termine Riserva Condizione Destinatario
Quale dei seguenti soggetti può legittimamente eseguire l'autenticazione di copie (atto o documento)? Funzionario comunale o provinciale, purché preposto a servizi al pubblico Pubblico ufficiale al quale il documento deve essere prodotto Funzionario comunale, qualunque sia l'ufficio di applicazione, previa esibizione dell'originale Le autenticazioni di copie (atto o documento) possono essere eseguite esclusivamente da un cancelliere di un tribunale
Come sono denominati gli strumenti costituiti da materiali idonei a ricevere e conservare atti forniti dai privati o relativi a fatti accertati dalla stessa amministrazione, a fini di esibizione? Registri pubblici Certificazioni Verbalizzazioni Certazioni
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., sulla base di una valutazione discrezionale, consente ad un soggetto di esercitare una data attività o compiere un singolo atto in deroga ad un divieto di legge? Registrazione Ammissione Approvazione Dispensa
I controlli amministrativi che intervengono su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti sono controlli... Successivi Preventivi Di legittimità Sostitutivi
La proroga dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo Ricorre quando con provvedimento "ad hoc" si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento
I controlli sui soggetti... Sono di legittimità e di merito Sono diretti a valutare la legittimità o l'opportunità di un singolo atto amministrativo Sono diretti a verificare i risultati raggiunti in termini di efficienza e efficacia, dell'attività svolta in un determinato periodo di tempo Sono effettuati al fine di adottare le opportune misure per garantire il buon funzionamento della P.A
Sono atti amministrativi particolari quelli che... Sono formati da più manifestazioni di volontà Sono destinati a più soggetti Sono rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto Sono destinati ad un solo soggetto
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Quale certificato ha validità illimitata? Stato di invalidità Certificato di titolo di studio Stato di famiglia Residenza
L'accesso al pubblico impiego avviene: Di norma, tramite procedure selettive Solo tramite concorso Di norma, mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento Per tutti i dipendenti in base al collocamento obbligatorio
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti soggetti a modificazioni hanno di norma validità di sei mesi. Quale certificato ha validità limitata? Estratto di nascita Certificato penale-casellerio Certificato di morte Certificato di nascita
A norma di quanto dispone la legge n. 241/1990, il diritto di accesso è escluso... Quando concernono l'attività dei dirigenti delle P.A Quando l'amministrazione che li ha formati decide discrezionalmente di vietarne l'accesso Quando i documenti riguardano azioni strettamente strumentali alla tutela dell'ordine pubblico e alla repressione della criminalità Quando i documenti riguardano l'attività di organi politici e del Parlamento
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, per interesse legittimo si intende... Un diritto soggettivo subordinato ad un interesse pubblico prevalente Quell'interesse non oggetto di tutela né diretta né indiretta Quell'interesse individuale strettamente connesso con l'interesse pubblico, e protetto dall'ordinamento giuridico non direttamente ma solo attraverso la tutela dell'interesse pubblico cui è connesso Quell'interesse riconosciuto dall'ordinamento giuridico come esclusivamente proprio del suo titolare e protetto in modo diretto ed immediato
La fase d'iniziativa del procedimento amministrativo ... È diretta a valutare l'interesse pubblico primario nonché gli interessi secondari È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi previste dalla legge È diretta esclusivamente ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto È diretta all'emanazione dell'atto
Quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento, si pone in essere un provvedimento di... Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo Proroga dell'atto amministrativo Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo Abrogazione dell'atto amministrativo
È dichiarato nullo il ricorso amministrativo... Presentato ad autorità diversa da quella indicata nell'atto Presentato da soggetto carente di interesse Che manchi di qualcuno degli elementi essenziali Presentato fuori termine
Per un corretto adempimento della prestazione lavorativa, i dipendenti pubblici devono rispettare gli obblighi di: Deferenza, imparzialità e decoro Deferenza, puntualità e professionalità Disponibilità, lealtà e puntualità Diligenza, lealtà e imparzialità
In relazione alla natura dell'attività esercitata, gli atti amministrativi si distinguono in... Atti di amministrazione attiva, atti di amministrazione consultiva ed atti di amministrazione di controllo Atti ampliativi e atti restrittivi Atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali Atti costitutivi e atti dichiarativi
Di norma l'amministrazione è tenuta a fornire notizia dell'inizio del procedimento... Ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi Ai soggetti individuati dall'amministrazione stessa nell'esercizio della propria discrezionalità Solo ai soggetti che ne facciano istanza Solo ai soggetti che sono obbligati ad intervenire
Secondo la struttura gli organi della P.A. si possono classificare in monocratici, collegiali, semplici e complessi. Gli organi complessi... Sono quelli che si esauriscono nell'organo individualmente considerato Sono quelli composti da una sola persona fisica Sono nel contempo un unico organo ed un complesso di organi che per taluni effetti operano autonomamente e sono dotati di proprie attribuzioni Sono quelli composti da una pluralità di persone fisiche
Come sono denominati i controlli amministrativi diretti a valutare l'atto e l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione? Di merito Ordinari Straordinari Di legittimità
Gli organi politici (o istituzionali o di governo) della P.A. esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo; un esempio di organo politico è rappresentato... Dal Presidente del Consiglio dei Ministri Dal Presidente del Consiglio di Stato Dal Dirigente contabile di una P.A Dal Segretario generale dell'ente locale
Gli elementi accidentali dell'atto amministrativo sono componenti eventuali, che non necessariamente devono essere contenuti nell'atto. È un elemento accidentale... Finalità Contenuto Oggetto Condizione
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto dalla legge... Al fine di assicurare la legittimità del procedimento Solo al fine di attribuire carattere di pubblicità all'azione amministrativa Al fine di attribuire carattere di efficacia all'azione amministrativa Al fine di favorire la partecipazione e assicurare la trasparenza e l'imparzialità dell'attività amministrativa
Il destinatario dell'atto amministrativo può essere un organo pubblico? No, deve essere un soggetto privato No, non può essere un organo pubblico Sì, può anche essere un organo pubblico Sì, deve necessariamente essere un organo pubblico
Di norma l'amministrazione pubblica provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante... Comunicazione personale Avviso pubblico affisso all'albo dell'ente Messa a disposizione presso l'ente degli atti del procedimento Avviso pubblico affisso sia all'albo dell'ente sia all'albo della Regione
Il D.Lgs. n. 165/2001 dispone che nella pubblica amministrazione si considera svolgimento di mansioni superiori: Soltanto l'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni Anche l'attribuzione in modo non prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni L'attribuzione, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni in misura non inferiore al 50% L'attribuzione, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni in misura non inferiore al 40%
La struttura formale di ciascun atto amministrativo si compone di... Intestazione, preambolo, motivazione, dispositivo, luogo, data e sottoscrizione Dispositivo, motivazione, luogo e data Oggetto, soggetto, motivazione, termine e sottoscrizione Motivazione, luogo, data e sottoscrizione
Gli organi a rilevanza costituzionale sono quelli previsti dalla Costituzione, ma disciplinati dalle fonti primarie. Quale tra essi è un organo a rilevanza Costituzionale? Il Senato della Repubblica Il Presidente della Repubblica La Corte dei Conti Il Consiglio dei Ministri
Quale dei seguenti soggetti può legittimamente eseguire l'autenticazione di copie (atto o documento)? Funzionario comunale, qualunque sia l'ufficio di applicazione, previa esibizione dell'originale Funzionario comunale incaricato dal Sindaco Le autenticazioni di copie (atto o documento) possono essere eseguite esclusivamente dal responsabile della P.A. che ha emanato l'atto Funzionario comunale o provinciale, purché preposto a servizi al pubblico
I requisiti di legittimità dell'atto amministrativo... Sono quelli che ogni P.A. può discrezionalmente inserire nell'atto Si riferiscono solo all'oggetto Sono quelli richiesti dalla legge affinché l'atto, oltre che esistente, sia anche valido (legittimo) Si riferiscono solo alle finalità che con l'atto la P.A. intende perseguire
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica? Abilitazione Autorizzazione Concessione Comando
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, per interesse semplice si intende... Quell'interesse riconosciuto dall'ordinamento giuridico come esclusivamente proprio del suo titolare e protetto in modo diretto ed immediato Quell'interesse non oggetto di tutela né diretta né indiretta e rappresenta una mera utilità di fatto di cui non un singolo ma tutti possono beneficiare, in quanto membri della collettività Quell'interesse comune agli appartenenti ad una formazione sociale non costituente un gruppo od una categoria omogenei Quell'interesse facente capo ad un ente esponenziale della collettività autonomamente individuabile
L'istanza è... Una denuncia dei privati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi Un atto con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella prima categoria rientrano... Le potestà Gli oneri I doveri Gli obblighi
Quale dei seguenti principi in materia amministrativa è espressamente sancito dalla Costituzione? Solo il principio della riserva di legge per l'imposizione di prestazioni coattive Il principio dell'espropriabilità della proprietà privata a fini di pubblica utilità e salvo indennizzo Il principio di ragionevolezza Nessuna delle risposte proposte è corretta; nessun principio amministrativo è previsto dalla Costituzione
Come può essere definito, con un termine giuridico, una rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle P.A., o comunque utilizzati ai fini dell'attività amministrativa? Attestazione Certificato Atto amministrativo Documento amministrativo
La P.A. può stipulare contratti individuali per l'assunzione di personale a tempo determinato: In sostituzione di personale assente anche per pochi giorni di malattia Solo in sostituzione di personale assente per aspettativa Solo se siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti Anche per sostituire personale assente per gravidanza
Come sono denominate le acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sé stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione? Registrazioni Ispezioni Certificazioni Verbalizzazioni
Indicare quale tra le seguenti è una fonte di rango costituzionale Leggi ordinarie dello Stato Principi supremi dell'ordinamento costituzionale Decreti legge Regolamenti ministeriali
Costituisce componente del trattamento fondamentale della retribuzione del pubblico dipendente: L'indennità per maneggio di valori L'indennità di rischio Lo stipendio tabellare Il compenso per lavoro straordinario
Secondo la posizione nell'ordinamento gli organi della P.A. si possono suddividere in organi... Costituzionali, a rilevanza costituzionale e in altri organi Costituzionali e periferici Politici e amministrativi Legislativi ed esecutivi
Gli organi costituzionali sono quelli necessari per la stessa esistenza dell'ordinamento costituzionale. Quale tra essi è un organo Costituzionale? Prefetto Consiglio dei Ministri Assessore comunale Corte dei Conti
Quando l'atto amministrativo è inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia è... Nullo Inesistente Comunque eseguibile Inefficace
Sono atti amministrativi plurimi... Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari Gli atti che creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto Gli atti destinati ad un solo soggetto
I controlli diretti a valutare la legittimità o l'opportunità di un singolo atto amministrativo sono... Controlli sugli atti Controlli sugli organi Controlli di gestione Controlli sull'attività
La pubblica amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi? Sì, nei casi e nei limiti stabiliti dalla normativa vigente No. In nessun caso l'amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi Sì, solo qualora la loro conoscenza possa impedire o gravemente ostacolare lo svolgimento dell'azione amministrativa Sì. L'amministrazione decide a suo insindacabile giudizio se e quali documenti possano essere sottratti all'accesso
Quale dei seguenti principi in materia amministrativa è espressamente sancito dalla Costituzione? Solo il principio di sussidiarietà, di adeguatezza e di differenziazione Il principio di leale collaborazione Il principio di trasparenza dell'azione amministrativa Nessuna delle risposte proposte è corretta; nessun principio amministrativo è previsto dalla Costituzione
In merito al controllo sugli organi, il controllo sostitutivo-semplice... È il potere dello Stato di disporre ispezioni ed accertamenti sull'attività delle amministrazioni controllate Consiste nella sostituzione di un organo superiore ad uno inferiore in caso di inerzia o ritardo nel compimento di certi atti da parte di quest'ultimo Consiste nell'applicazione di particolari sanzioni amministrative o disciplinari al titolare dell'organo controllato Consiste nella contemporanea sostituzione dell'organo controllato e nella applicazione al titolare di esso di sanzioni (sospensione, revoca, sanzioni disciplinari, etc.)
L'oggetto dell'atto amministrativo... Deve in ogni caso essere determinato, possibile e lecito Può consistere solo in un comportamento o un fatto Può anche essere illecito, purché consista in un comportamento Può anche non essere determinato, ma deve essere possibile e lecito
Gli organi politici (o istituzionali o di governo) della P.A. esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo; un esempio di organo politico è rappresentato... Dal Dirigente tecnico di una P.A Dal Segretario comunale Dal Presidente del Consiglio di Stato Dal Sindaco
La legge dispone che il testo degli atti pubblici non deve contenere lacune, aggiunte, abbreviazioni, correzioni, alterazioni o abrasioni. Ciò significa che non è ammessa alcuna forma di abbreviazione? No. Sono ammesse solo le abbreviazioni di uso comune, contenute in un apposito formulario approvato con decreto del Ministro delle giustizia No. Sono ammesse solo le abbreviazioni di uso comune, contenute in un apposito formulario approvato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Sì. Sono vietate anche le abbreviazioni di uso comune No. Sono ammesse le abbreviazioni di uso comune che non lascino dubbi sul significato delle parole abbreviate
Quale dei seguenti principi in materia amministrativa è espressamente sancito dalla Costituzione? Il principio del diritto alla tutela giurisdizionale nei confronti dell'azione amministrativa Solo il principio di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa Il principio di ragionevolezza Nessuna delle risposte proposte è corretta; nessun principio amministrativo è previsto dalla Costituzione
Il contenuto di un atto amministrativo... Non può essere determinabile; deve essere necessariamente determinato È ciò che l'atto dispone È lo scopo dell'atto Può consistere solo in un ordine
Le fonti secondarie dell'ordinamento italiano comprendono tutti gli atti espressione del potere normativo della P.A. o degli altri enti pubblici. Esse... Non possono derogare alle norme costituzionali Non sono soggette alle leggi Possono derogare agli atti legislativi ordinari Hanno forza e valore di legge
L'amministrazione è tenuta, di norma, a fornire notizia dell'inizio del procedimento amministrativo... Ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai suoi diretti destinatari, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento Ai soggetti individuati dall'amministrazione nell'esercizio della propria discrezionalità Esclusivamente ai soggetti che ne facciano richiesta A tutti i cittadini residenti nella Regione in cui è sita l'Amministrazione
Se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli, i pareri sono... Obbligatori Facoltativi non vincolanti Facoltativi parzialmente vincolanti Obbligatori vincolanti
Gli organi a rilevanza costituzionale sono quelli previsti dalla Costituzione, ma disciplinati dalle fonti primarie. Quale tra essi è un organo a rilevanza Costituzionale? La Corte Costituzionale Il Presidente della Repubblica Il Parlamento in seduta comune Il Consiglio di Stato
Nei documenti di riconoscimento è necessaria l'indicazione o l'attestazione dello stato civile? No, salvo specifica istanza del richiedente Sì, salvo specifica istanza del richiedente No, tale indicazione può essere apposta solo previa autorizzazione della magistratura competente Sì, tale indicazione è obbligatoria
Quando l'atto amministrativo non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione è... Imperfetto Nullo Comunque efficace Comunque eseguibile
Gli organi monocratici o individuali della P.A. sono quelli composti da una sola persona fisica, come ad esempio... Il Consiglio dei Ministri Il Direttore generale Il Senato della Repubblica La Giunta regionale
Gli organi politici (o istituzionali o di governo) della P.A. esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo; un esempio di organo politico è rappresentato... Dal Presidente del Consiglio di stato Dal Dirigente contabile di una P.A Dal Presidente della Provincia Dal Segretario provinciale
Sono atti di amministrazione di controllo... Gli atti diretti a sindacare, sotto il profilo della legittimità o del merito, l'operato dell'amministrazione attiva Gli atti tendenti ad illuminare, mediante consigli tecnici, giuridici o economici, gli organi di amministrazione attiva Gli atti che restringono la sfera giuridica del destinatario Gli atti diretti a soddisfare immediatamente gli interessi propri della P.A
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Per fatto si intende... La situazione di un soggetto caratterizzata da una particolare sfera di capacità, diritti, doveri nell'ambito di una collettività Solo le specificazioni (mediche, sanitarie, di opinioni politiche) inerenti alla vita personale e alla persona Qualsiasi fatto della vita reale che può avere rilevanza per il diritto Solo l'attributo che qualifica una persona nell'ambito della collettività
I dipendenti della P.A. sono responsabili per gli atti emanati, quando l'emanazione sia conseguenza di false dichiarazioni o di documenti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità, prodotti dall'interessato o da terzi? No, salvo i casi di dolo o colpa grave No, salvo i casi di dolo o di colpa No, salvo i casi di dolo No, in alcun caso
Contro gli atti amministrativi definitivi... È ammissibile ricorso amministrativo gerarchico È ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica Non è ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R Non è ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica
La sospensione dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace Ricorre quando viene ritirato, con efficacia retroattiva, un atto amministrativo illegittimo per la presenza di vizi di legittimità originari dell'atto Ricorre quando con provvedimento "ad hoc" si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità
Il ricorso in opposizione deve essere presentato nel termine perentorio di... 90 giorni 120 giorni 60 giorni 30 giorni
Nell'atto amministrativo, l'intestazione è... La parte che contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana La parte precettiva che costituisce la dichiarazione di volontà vera e propria
La P.A. può richiedere ad un cittadino un certificato di cittadinanza nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento ove tale dato risulta attestato? No, la legislazione vigente lo vieta espressamente Sì, può legittimamente farlo Richiedere o meno la documentazione in tal caso è una facoltà demandata all'ente interessato La legge nulla dispone al riguardo; è da intendersi quindi che la P.A. possa agire in tal senso
La P.A. può legittimamente ricevere estratti e copie integrali degli atti di stato civile un anno dopo il loro rilascio? No, in alcun caso Sì, a condizione che l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data di rilascio Sì, purché l'interessato dimostri, anche attraverso l'esibizione di altro documento, che i dati non hanno subito variazioni dalla data del rilascio Sì, tali certificati hanno validità illimitata
Come è definito il provvedimento mediante il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale posto all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario? Comando Autorizzazione Concessione Ammissione
Gli organi a rilevanza costituzionale... Sono quelli previsti e disciplinati dalla Costituzione Sono gli organi politici previsti dalla Costituzione Sono quelli necessari per la stessa esistenza dell'ordinamento costituzionale Sono quelli previsti dalla Costituzione, ma disciplinati dalle fonti primarie
In diritto amministrativo la competenza di un organo... Indica la capacità di agire per conseguire propri fini attraverso l'attività amministrativa Indica il complesso di poteri e di funzioni che esso può, per legge, esercitare Indica la facoltà di un determinato organo di autoamministrarsi Indica la facoltà per alcuni organi della P.A. di dotarsi di proprio statuto e propri regolamenti
Per dichiarazione sostitutiva di certificazione si intende... Il documento, sottoscritto dall'interessato, concernente stati, qualità personali e fatti, che siano a diretta conoscenza di questi Ogni rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle P.A Il documento rilasciato da una P.A. avente funzione di riproduzione di qualità personali contenuti in registri pubblici Il documento, sottoscritto dall'interessato, prodotto in sostituzione dei certificati
L'abrogazione dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento Ricorre quando con provvedimento "ad hoc" si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo
Costituisce sanzione disciplinare propria del rapporto di impiego: Il trasferimento d'ufficio La sospensione dal servizio con privazione della retribuzione La sospensione della retribuzione con obbligo della prestazione La riduzione dello stipendio
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti soggetti a modificazioni hanno di norma validità di sei mesi. Quale certificato ha validità limitata? Certificato di nascita Godimento dei diritti politici Estratto di morte Certificato di titolo di studio
Sono atti amministrativi procedimentali... Gli atti destinati ad un solo soggetto Gli atti che creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento Gli atti formati da più manifestazioni di volontà
Gli organi consultivi... Sono quelli che formano e manifestano all'esterno la volontà dell'ente Sono quelli la cui competenza è quella di verificare l'opportunità delle norme giuridiche Sono quelli che esprimono pareri Sono quelli la cui competenza è quella di verificare la conformità a norme giuridiche
Conformemente alle innovazioni introdotte dalla legge in materia di certificazione, è corretto affermare che... Le certificazioni dello stato civile sono ammesse dalle P.A. anche oltre i termini di validità, per un periodo non superiore a sei mesi Nei documenti di riconoscimento rilasciati ai minori di anni 18 è sempre obbligatoria l'indicazione o l'attestazione dello stato civile Le certificazioni (diverse da quelle attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni) hanno validità di sei mesi dalla data di rilascio, salvo che disposizioni di legge o regolamentari prevedano una validità superiore La carta d'identità deve essere rinnovata entro centoventi giorni dalla sua scadenza
L'atto amministrativo è invalido quando è difforme dalla norma giuridica che lo disciplina. In relazione alla natura della norma rispetto alla quale si verifica tale difformità, si individuano due categorie di vizi dell'atto. Se la norma è una c.d. norma di buona amministrazione... Il vizio conseguente sarà di legittimità e l'atto sarà illegittimo Il vizio conseguente sarà di legittimità e l'atto sarà inopportuno Il vizio conseguente sarà di merito e l'atto sarà inopportuno Il vizio conseguente sarà di merito e l'atto sarà inesistente
Secondo la struttura, gli organi della P.A. si possono classificare in... Di controllo ed esecutivi Monocratici, collegiali, semplici e complessi Costituzionali e a rilevanza costituzionale Politici ed amministrativi
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti? Licenza Iscrizione Ammissione Ordine
L'orario di lavoro flessibile del dipendente consiste: Nella rotazione ciclica dei dipendenti in prestabilite articolazioni di orario Nella programmazione di calendari di lavoro plurisettimanali o annuali con orari superiori o inferiori alle 36 ore settimanali Nel consentire di posticipare l'orario di inizio o di anticipare l'orario di uscita o di avvalersi di entrambe le facoltà Nel consentire al dipendente di articolare la settimana su sei o cinque giorni lavorativi
Gli organi collegiali della P.A. sono quelli composti da una pluralità di persone fisiche; ne costituisce un esempio... Il Consiglio dei Ministri Il Presidente del Consiglio dei Ministri Il Sindaco Il Dirigente della P.A
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Costituisce un esempio di rapporto di equiordinazione... Quello intercorrente tra il dirigente della P.A. ed i dipendenti ad esso assegnati Quello intercorrente tra Ministro e direttore generale Quello intercorrente tra direttore generale e dirigenti della P.A Quello intercorrente tra due Ministeri
Secondo la loro struttura, gli organi della P.A. si possono classificare in monocratici, collegiali, semplici e complessi. Gli organi monocratici... Sono quelli composti da una sola persona fisica Sono quelli previsti dalla Costituzione Sono quelli composti da una pluralità di persone fisiche Sono nel contempo un unico organo ed un complesso di organi che per taluni effetti operano autonomamente e sono dotati di proprie attribuzioni
Indicare quale tra le seguenti è una fonte di rango costituzionale Regolamenti degli enti locali Leggi costituzionali e di revisione Referendum abrogativi Regolamenti governativi
Nel procedimento amministrativo le attività di acquisizione dei fatti (es. condizioni di ammissibilità, circostanze di fatto, ecc.)... Sono proprie della fase istruttoria Sono proprie della fase decisoria Sono sempre attività facoltative in quanto non rilevanti al fine dell'emanazione dell'atto Sono indispensabili solo in caso di autorizzazioni
Indicare quale tra le seguenti è una fonte di rango costituzionale Statuti degli enti locali Decreti legislativi Costituzione e convenzioni costituzionali Ordinanze
Le fonti secondarie dell'ordinamento italiano comprendono tutti gli atti espressione del potere normativo della P.A. o degli altri enti pubblici. Esse... Possono contrastare con le norme costituzionali Non possono derogare agli atti legislativi ordinari Non sono soggette alle leggi Hanno forza e valore di legge
Gli organi costituzionali sono quelli previsti e disciplinati dalla Costituzione. Tra essi rientra... Il Sindaco Il Presidente del Consiglio dei Ministri Il Consiglio di Stato Il Consigliere comunale
Le fonti secondarie dell'ordinamento italiano comprendono tutti gli atti espressione del potere normativo della P.A. o degli altri enti pubblici. Esse... Sono soggette alle leggi e a tutti gli atti di pari grado di forza Non sono soggette alle leggi Possono contrastare con gli atti legislativi ordinari Possono derogare alle norme costituzionali
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, quanto l'interesse non è oggetto di tutela né diretta né indiretta e rappresenta una mera utilità di fatto di cui non un singolo ma tutti possono beneficiare, in quanto membri della collettività, si parla di... Interesse semplice Interesse legittimo Interesse diffuso Interesse collettivo
L'indicazione del luogo in cui l'atto amministrativo è stato emanato costituisce... Il luogo dell'atto amministrativo Il dispositivo dell'atto amministrativo La sottoscrizione dell'atto amministrativo L'intestazione dell'atto amministrativo
Costituisce sanzione disciplinare propria del rapporto di impiego: La sospensione dal servizio e dalla retribuzione La riduzione alla qualifica inferiore La sospensione della retribuzione con obbligo della prestazione Il trasferimento d'ufficio
I controlli diretti a valutare l'operato delle persone fisiche preposte agli uffici o la funzionalità di un organo in quanto tale sono... Controlli di gestione Controlli sull'attività Controlli sui soggetti Controlli sugli atti
La fase decisoria del provvedimento amministrativo... È diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi previste dalla legge È diretta esclusivamente ad accertare i presupposti dell'atto da emanare
Con la proposizione del ricorso amministrativo l'interessato può far valere... La violazione sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi Solo i vizi di legittimità dell'atto Solo la violazione di diritti soggettivi Solo la violazione di interessi legittimi
Il trattamento economico fondamentale ed accessorio dei pubblici dipendenti è definito: Sempre con legge della Repubblica Con provvedimento del rappresentante legale della P.A Solo con il contratto integrativo aziendale Con il contratto collettivo nazionale di comparto
Gli organi di amministrazione attiva sono quelli che formano e manifestano all'esterno la volontà dell'ente. Tipico organo dell'amministrazione attiva è... Il Consiglio comunale Il Consiglio di Stato La Corte dei Conti L'Avvocatura dello Stato
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, per interesse diffuso si intende... Quell'interesse facente capo ad un ente esponenziale della collettività autonomamente individuabile Quell'interesse riconosciuto dall'ordinamento giuridico come esclusivamente proprio del suo titolare e protetto in modo diretto ed immediato Quell'interesse comune agli appartenenti ad una formazione sociale non costituente un gruppo od una categoria omogenei Quell'interesse individuale strettamente connesso con l'interesse pubblico, e protetto dall'ordinamento giuridico non direttamente ma solo attraverso la tutela dell'interesse pubblico cui è connesso
Il destinatario dell'atto amministrativo... Deve essere determinato o determinabile Deve essere necessariamente un organo pubblico È il centro di imputazione giuridica che pone in essere l'atto Non può essere un soggetto privato
La fase istruttoria del procedimento amministrativo ... È diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi previste dalla legge Determina esclusivamente il contenuto dell'atto da adottare È diretta solo a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare
Esiste per la P.A. un obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi concernenti l'organizzazione amministrativa? No, la motivazione di tutti gli atti amministrativi è sempre una facoltà della P.A Sì, tale obbligo è espressamente previsto dalla legge n. 241/1990 La motivazione dei provvedimenti amministrativi costituisce una facoltà della P.A L'obbligo di motivazione sussiste solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento
Quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace, si pone in essere un provvedimento di... Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo Sospensione dell'atto amministrativo Abrogazione dell'atto amministrativo Mero ritiro dell'atto amministrativo
Quando l'atto amministrativo manca di uno degli elementi essenziali che ne condizionano l'esistenza è... Imperfetto Inesistente Inefficace Ineseguibile
I regolamenti dell'Unione europea... Non sono vincolanti Sono obbligatori in tutti i loro elementi solo per i destinatari da essi designati Necessitano di atti di recepimento da parte degli Stati a cui sono destinati Hanno portata generale
Indicare quale delle seguenti voci costituisce componente del trattamento accessorio della retribuzione del pubblico dipendente La retribuzione individuale di anzianità, ove acquisita I compensi per il lavoro straordinario Lo stipendio tabellare L'assegno per il nucleo familiare, ove spettante
Qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente si avvale di regola... Di un provvedimento contrattuale Di una Conferenza di servizi Di un accordo di programma Di una Commissione mista paritetica
Quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi, si pone in essere un provvedimento di... Proroga dell'atto amministrativo Revoca dell'atto amministrativo Sospensione dell'atto amministrativo Riforma dell'atto amministrativo
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Costituisce un esempio di rapporto di direzione... Quello intercorrente tra direttore generale e dirigenti della P.A Quello intercorrente tra il dirigente della P.A. ed i dipendenti ad esso assegnati Quello intercorrente tra due Prefetti Quello intercorrente tra due Ministeri
Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro,... I documenti concernenti le relazioni internazionali I documenti aventi rilevanza politica I documenti concernenti l'attività del Parlamento I documenti concernenti l'attività del Governo
Contro gli atti amministrativi definitivi... Non è ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica È ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R È ammissibile ricorso amministrativo gerarchico Non è ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R
Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro,... I documenti concernenti l'attività del Governo I documenti concernenti l'attività di organi politici I documenti volti a salvaguardare la sicurezza e la difesa nazionale I documenti concernenti situazioni patrimoniali
Quando l'atto amministrativo manca di forma essenziale esso è... Inopportuno Irregolare Nullo Inefficace
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti? Ordine Abilitazione Registrazione Approvazione
La prestazione di servizio ridotta in tutti i giorni lavorativi è denominata: A tempo parziale verticale A tempo parziale orizzontale A tempo indeterminato A tempo determinato
La realizzazione dei fini dello Stato si attua attraverso la funzione politica, legislativa, amministrativa e giurisdizionale. Quale di esse mira alla realizzazione concreta dei fini dello Stato attraverso statuizioni che permettono di dare effettiva ed immediata operatività all'astratta previsione legislativa? Funzione amministrativa Funzione legislativa Funzione giurisdizionale Funzione politica
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in: fonti di rango costituzionale; fonti di rango primario e subprimario; fonti di rango secondario; usi normativi. Sono fonti di rango primario... Ordinanze Leggi ordinarie dello Stato Costituzione e convenzioni costituzionali Regolamenti degli enti locali
Gli organi centrali della P.A... Sono quegli organi preposti ad esprimere pareri sull'attività degli organi periferici Hanno competenza territoriale sull'intero territorio statale, come il Ministro o il direttore generale di un Ministero Sono quegli organi preposti ad esercitare funzioni di controllo sull'attività degli organi periferici Hanno competenza relativamente ad una parte del territorio dello Stato, come il Prefetto o il direttore regionale scolastico
Gli organi di amministrazione attiva sono quelli che formano e manifestano all'esterno la volontà dell'ente. Tipico organo dell'amministrazione attiva è... Il Dirigente Il Consiglio di Stato La Corte dei Conti L'Avvocatura dello Stato
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Per stato si intende... Qualsiasi fatto della vita reale che può avere rilevanza per il diritto Solo le specificazioni (mediche, sanitarie, di opinioni politiche) inerenti alla vita personale e alla persona La situazione di un soggetto caratterizzata da una particolare sfera di capacità, diritti, doveri nell'ambito di una collettività L'attributo che qualifica una persona nell'ambito della collettività, cioè la qualità (es. la professione)
Gli organi consultivi... Sono quelli la cui competenza è quella di verificare l'opportunità delle norme giuridiche Sono quelli che formano e manifestano all'esterno la volontà dell'ente Sono quelli la cui funzione è quella di illuminare l'attività degli organi dell'amministrazione attiva Sono quelli la cui competenza è quella di verificare la conformità a norme giuridiche
Quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo, si pone in essere un provvedimento di... Proroga dell'atto amministrativo Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo Pronuncia di decadenza dell'atto amministrativo Riforma dell'atto amministrativo
Il merito al controllo sugli organi, quando lo Stato dispone ispezioni ed accertamenti sull'attività delle amministrazioni controllate mette in atto... Un controllo ispettivo Un controllo di gestione Un controllo sostitutivo Un controllo repressivo
Ai fini dell'erogazione dell'indennità di malattia, il dipendente ha l'obbligo della reperibilità per eventuali controlli... Durante le fasce orarie previste Solo nel caso in cui la malattia si protragga per oltre 10 giorni Per tutta la durata della malattia Solo in caso di infortunio
La denuncia è... Una domanda dei privati da cui non nasce per la P.A. un obbligo a provvedere Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore Una dichiarazione che viene presentata ad un'autorità amministrativa, relativamente a fatti o notizie di cui essa deve essere a conoscenza Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A
Quale dei seguenti soggetti può legittimamente eseguire l'autenticazione di copie (atto o documento)? Solo il pubblico ufficiale o un notaio Pubblico ufficiale od incaricato di pubblico servizio, ovunque presti servizio, purché autorizzato dal Sindaco o da un notaio Pubblico ufficiale presso il quale è depositato l'originale Pubblico ufficiale, ovunque presti la sua opera, previa esibizione dell'originale
Le fonti secondarie dell'ordinamento italiano comprendono tutti gli atti espressione del potere normativo della P.A. o degli altri enti pubblici. Esse... Possono derogare alle norme costituzionali Non possono contrastare con gli atti legislativi ordinari Non sono soggette alle leggi Hanno forza e valore di legge
La P.A. ha l'obbligo generale di determinare, per ciascun tipo di procedimento, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria? No, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce eventuale atto interno rispetto al quale non è previsto alcun obbligo generale Sì, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce un obbligo generale No, la legge n. 241/1990, lascia ampia facoltà all'amministrazione in merito alla determinazione dell'unità responsabile del procedimento No, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce obbligo solo con riferimento ad alcune tipologie di atti
Nell'atto amministrativo, il preambolo è... La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento La parte in cui sono indicate le norme di legge o regolamentari in base alle quali l'atto è stato adottato La parte che contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana
La competenza degli organi amministrativi viene distinta in tre categorie: competenza per materia, per territorio e per grado. Cosa si intende con competenza per territorio? Che la competenza può essere limitata ad una parte del territorio Che ad ogni organo è riservata la competenza su di una o più materie Che nell'ambito di una stessa materia la competenza può essere ripartita tra un superiore gerarchico ed uno o più inferiori gerarchici Che il soggetto versa in una situazione di incompatibilità nei confronti di una carica
La consolidazione dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo È un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui è possibile eliminare solo i vizi per eccesso di potere È la trasformazione di un atto amministrativo nullo in un altro valido a tutti gli effetti È una causa di conservazione oggettiva dell'atto amministrativo, che dipende dal decorso del termine perentorio entro il quale l'interessato avrebbe potuto proporre ricorso contro l'atto invalido
È imperfetto l'atto amministrativo che... Presenta un vizio talmente grave che la legge lo considera nullo Non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione (es. D.P.R. non controfirmato dal Ministro) Manca di uno degli elementi essenziali che ne condizionano l'esistenza È inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia (es. controlli previsti dalla legge)
Le mansioni dei pubblici impiegati sono disciplinate dal D.Lgs. n. 165/2001, il quale dispone, tra l'altro, che: Si considera svolgimento di mansioni superiori anche l'attribuzione non prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni Nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni superiori, per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore Per obiettive esigenze di servizio il lavoratore può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente inferiore per non più di un anno In nessun caso lo svolgimento di mansioni superiori rispetto alla qualifica di appartenenza può comportare il diritto a differenze retributive
L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana costituisce... Il preambolo dell'atto amministrativo Il dispositivo dell'atto amministrativo La parte descrittiva della motivazione dell'atto amministrativo L'intestazione dell'atto amministrativo
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in: fonti di rango costituzionale; fonti di rango primario e subprimario; fonti di rango secondario; usi normativi. Sono fonti di rango secondario... Regolamenti ministeriali Leggi costituzionali e di revisione Referendum abrogativi Leggi ordinarie dello Stato
L'agente (o soggetto) dell'atto amministrativo... È il soggetto nei cui confronti l'atto è destinato a produrre effetti È la res su cui l'atto incide, ovvero il bene su cui vanno ad incidere gli effetti Non può mai essere un funzionario di un ente pubblico È l'organo della P.A. competente all'emanazione dell'atto
Gli organi collegiali della P.A. sono quelli composti da una pluralità di persone fisiche; ne costituisce un esempio... La Camera dei Deputati Il Presidente del Consiglio dei Ministri Il Presidente della Regione Il Dirigente amministrativo
La richiesta di accesso ai documenti amministrativi... Deve essere avanzata al difensore civico competente per territorio Deve essere avanzata esclusivamente al responsabile del procedimento Deve essere rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente Deve essere rivolta esclusivamente all'amministrazione che ha formato il documento
La prestazione di servizio articolata su alcuni giorni della settimana, del mese o di determinati periodi dell'anno, è denominata: A tempo parziale verticale A tempo parziale orizzontale A tempo indeterminato A tempo parziale misto
Esiste un obbligo di motivazione degli atti amministrativi a contenuto generale? Sì, tutti gli atti amministrativi devono essere motivati L'obbligo di motivazione sussiste solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento Sì, la motivazione costituisce sempre obbligo della P.A No, tale obbligo è espressamente escluso dalla legge n. 241/1990
Sono atti amministrativi dichiarativi quelli che... Si limitano ad accertare una determinata situazione, senza influire su di essa Restringono la sfera giuridica del destinatario Attribuiscono al destinatario nuovi poteri e nuove facoltà Creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente
Gli organi di amministrazione attiva... Sono quelli la cui competenza è quella di verificare la conformità a norme giuridiche e norme di opportunità Sono quelli la cui funzione è quella di illuminare l'attività di organi dell'amministrazione Sono quelli la cui competenza è quella di esprimere pareri Sono quelli che formano e manifestano all'esterno la volontà dell'ente
Gli organi di amministrazione attiva sono quelli che formano e manifestano all'esterno la volontà dell'ente. Tipico organo dell'amministrazione attiva è... Il Consiglio di Stato La Corte dei Conti Il Ministro L'Avvocatura dello Stato
Gli organi costituzionali... Sono gli organi legislativi previsti dalla Costituzione Sono quelli previsti dalla Costituzione, ma disciplinati dalle fonti primarie Sono quelli necessari per la stessa esistenza dell'ordinamento costituzionale Sono gli organi politici previsti dalla Costituzione
Quale dei seguenti principi in materia amministrativa è espressamente sancito dalla Costituzione? Il principio della riserva di legge per l'imposizione di prestazioni coattive Il principio di trasparenza dell'azione amministrativa Solo il principio del diritto alla tutela giurisdizionale nei confronti dell'azione amministrativa Nessuna delle risposte proposte è corretta; nessun principio amministrativo è previsto dalla Costituzione
Gli atti diretti a sindacare, sotto il profilo della legittimità o del merito, l'operato dell'amministrazione attiva sono... Atti di amministrazione attiva Atti di amministrazione gestionale Atti di amministrazione di controllo Atti di amministrazione consultiva
Prevede il D.Lgs. n. 165/2001 che le P.A. individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, a favore dei dipendenti che, tra l'altro,: Siano impegnati in attività di volontariato Siano di sesso femminile Siano coniugati, con prole a carico Siano impegnati in attività di tutela dei lavoratori
Il termine dell'atto amministrativo... È quell'elemento essenziale dell'atto che è diretto a subordinare l'inizio o la cessazione dell'efficacia al verificarsi di un evento futuro ed incerto Attiene all'aspetto funzionale dell'atto e allo scopo che esso vuole perseguire Indica sia il momento a partire dal quale l'atto produrrà gli effetti sia il momento a partire dal quale l'atto cesserà di produrre effetti È un elemento essenziale dell'atto amministrativo che indica il periodo di validità dell'atto
I controlli diretti a verificare i risultati raggiunti in termini di efficienza e efficacia, dell'attività svolta in un determinato periodo di tempo sono... Controlli sostitutivi Controlli sugli atti Controlli sugli organi Controlli sull'attività
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti soggetti a modificazioni hanno di norma validità di sei mesi. Quale certificato ha validità limitata? Estratto di nascita Cittadinanza Certificato di titolo di studio Estratto di morte
Come sono denominate le dichiarazioni di scienza aventi lo scopo di attestare fatti accertati dalla pubblica autorità o risultanti dalle dichiarazioni o dai documenti forniti dagli interessati attraverso l'inserzione in appositi registri? Verbalizzazioni Registri pubblici Registrazioni Certazioni
In materia di incompatibilità e cumulo di impieghi degli impiegati pubblici, il D.Lgs. n. 165/2001 dispone che: Non costituiscono incompatibilità i compensi derivati da incarichi per i quali è corrisposto solo il rimborso delle spese documentate Costituiscono incompatibilità i compensi derivati dalla collaborazione a riviste Non costituiscono incompatibilità i compensi derivati da attività svolte dal dipendente nell'industria Costituiscono incompatibilità i compensi derivati dalla partecipazione a convegni e seminari
L'agente (o soggetto) dell'atto amministrativo... Può anche essere un privato investito dell'esercizio di una pubblica funzione Non può mai essere un funzionario dello Stato È il termine passivo dell'atto stesso, ovvero il bene su cui incidono gli effetti dell'atto È il soggetto nei cui confronti l'atto è destinato a produrre effetti
La condizione dell'atto amministrativo... Indica il momento dal quale deve avere inizio l'efficacia dell'atto È un elemento essenziale dell'atto amministrativo che indica il periodo di validità dell'atto Attiene all'aspetto funzionale dell'atto e allo scopo che esso vuole perseguire È quell'elemento accidentale dell'atto che è diretto a subordinare l'inizio o la cessazione dell'efficacia al verificarsi di un evento futuro ed incerto
Ai sensi della normativa in materia di accesso ai documenti amministrativi, per diritto di accesso si intende... Il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi Il diritto per chiunque di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi Il diritto degli interessati di prendere visione di documenti amministrativi, ma non anche di estrarre copia Il diritto di ottenere il definitivo rilascio di documenti amministrativi in originale
Sono atti di amministrazione consultiva... Gli atti diretti a soddisfare immediatamente gli interessi propri della P.A Gli atti che attribuiscono al destinatario nuovi poteri e nuove facoltà, ampliando la sua sfera giuridica Gli atti diretti a sindacare, sotto il profilo della legittimità o del merito, l'operato dell'amministrazione attiva Gli atti tendenti ad illuminare, mediante consigli tecnici, giuridici o economici, gli organi di amministrazione attiva
La sanatoria dell'atto amministrativo... È un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui è possibile eliminare solo il vizio di incompetenza assoluta Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo È un provvedimento con il quale viene perfezionato ex post un atto o un presupposto di legittimità del procedimento
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali; quelli accidentali... Si sostanziano esclusivamente nel soggetto e nell'oggetto Se assenti comportano sempre la nullità dell'atto Possono o meno essere presenti in un atto Devono essere necessariamente presenti per la stessa esistenza dell'atto
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella seconda categoria potranno ricomprendersi... I diritti Le potestà La facoltà Gli oneri
I regolamenti sono dotati del carattere della "generalità", intesa come... Capacità a concorrere a costituire o a innovare l'ordinamento giuridico Capacità di regolare una serie indefinita di casi Capacità ad immettere nuove norme nel tessuto ordinamentale Indeterminabilità dei destinatari
In relazione alla discrezionalità, gli atti amministrativi si distinguono in... Atti ablativi e ordini Atti a rilevanza interna e atti esterni Atti di amministrazione attiva e atti di amministrazione consultiva Atti discrezionali e atti vincolati
Le tipologie di infrazioni e relative sanzioni disciplinari sono definite: Con provvedimento del rappresentante legale dell'ente Con i contratti collettivi di comparto Con legge dello Stato Con provvedimento del collegio arbitrale di disciplina
Che validità hanno i certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni? Un anno dalla data del rilascio Illimitata Due anni dalla data del rilascio Sei mesi dalla data del rilascio
In diritto amministrativo dicesi competenza... La possibilità riconosciuta agli organi della P.A. di emanare atti amministrativi La situazione conflittuale in cui due organi della P.A. si possono trovare La delimitazione delle specifiche aree di pertinenza dei singoli organi od enti locali L'attività messa in atto dagli organi della P.A. per attuare i fini istituzionali
Quale delle seguenti è una sanzione disciplinare propria del rapporto di impiego? Attribuzione della qualifica inferiore Rimprovero verbale Riduzione dello stipendio fino al 70% Riduzione dello stipendio fino al 60%
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali; quelli essenziali... Possono o meno essere presenti in un atto Si considerano sempre inseriti nell'atto anche se non vi compaiono espressamente, in quanto previsti della legge per il tipo astratto di atto Devono necessariamente esistere affinché si configuri la stessa esistenza dell'atto amministrativo Si sostanziano esclusivamente nel soggetto e nella volontà della P.A
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, per diritto soggettivo si intende... Quell'interesse individuale strettamente connesso con l'interesse pubblico, e protetto dall'ordinamento giuridico non direttamente ma solo attraverso la tutela dell'interesse pubblico cui è connesso Quell'interesse comune agli appartenenti ad una formazione sociale non costituente un gruppo od una categoria omogenei Quell'interesse riconosciuto dall'ordinamento giuridico come esclusivamente proprio del suo titolare e protetto in modo diretto ed immediato Quell'interesse facente capo ad un ente esponenziale della collettività autonomamente individuabile
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali; quelli essenziali... Sono componenti eventuali, che non necessariamente devono essere contenuti nell'atto Si sostanziano esclusivamente nella forma e nella causa Sono necessari giuridicamente per dar vita all'atto Si considerano sempre inseriti nell'atto anche se non vi compaiono espressamente, in quanto previsti della legge per il tipo astratto di atto
Le assenze per infortunio del dipendente pubblico riducono le ferie? Il periodo di ferie non è riducibile per assenze per infortunio Solo se l'infortunio è stato causato da distrazione del dipendente In proporzione alla durata dell'infortunio La riduzione è demandata alla discrezionalità dell'amministrazione
Non può tenersi conto ad alcun effetto delle sanzioni disciplinari inflitte ai dipendenti decorsi: Tre anni dalla loro applicazione Cinque anni dalla loro applicazione Quattro anni dalla loro applicazione Due anni dalla loro applicazione
Gli organi politici (o istituzionali o di governo)... Esercitano attività di natura gestionale nel perseguimento degli indirizzi predeterminati dagli organi gestionali Esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo Gestiscono le risorse umane, finanziarie e strumentali dell'ente Esplicano esclusivamente attività a rilevanza esterna, come ad esempio la commissione esaminatrice di un concorso pubblico
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, l'interesse comune agli appartenenti ad una formazione sociale non costituente un gruppo od una categoria omogenei è detto Interesse diffuso Interesse legittimo Interesse semplice Interesse collettivo
Il contenuto di un atto amministrativo... Indica ciò che con l'atto si intende autorizzare, disporre, ordinare, concedere, attestare, ecc È la funzione istituzionale che si persegue con l'atto Può consistere solo in una autorizzazione È l'organo della P.A. competente all'emanazione dell'atto e legittimamente investito della funzione che esercita
Il contenuto di un atto amministrativo... Può anche non essere espressione di una potestà amministrativa È la parte precettiva dell'atto Non può essere determinabile; deve essere necessariamente determinato È lo scopo che l'atto persegue
Nell'atto amministrativo, la parte descrittiva della motivazione è... La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento La parte in cui sono indicate le norme di legge o regolamentari in base alle quali l'atto è stato adottato L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana La parte che contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata
L'impiegato pubblico non deve comunque eseguire l'ordine del superiore: Quando dalla sua applicazione possano derivare danni ad altri impiegati o a terzi Quando l'atto costituisca illecito amministrativo Quando l'atto sia contrario a disposizioni precedentemente impartite Quando l'atto non sia conforme a regolamenti interni
Come sono denominati i controlli amministrativi previsti dalla legge come eventuali e disposti allorché se ne presenti la necessità o l'opportunità? Di legittimità Ordinari Straordinari Di merito
Il termine dell'atto amministrativo... Può indicare il momento dal quale la sua efficacia deve cessare Attiene all'aspetto funzionale dell'atto e allo scopo che esso vuole perseguire È un elemento essenziale dell'atto amministrativo che indica il periodo di validità dell'atto È quell'elemento essenziale dell'atto che è diretto a subordinare l'inizio o la cessazione dell'efficacia al verificarsi di un evento futuro ed incerto
Il legislatore opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni,... L'adozione di atti e provvedimenti in genere L'organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa L'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità
Sono atti di amministrazione attiva... Gli atti diretti a soddisfare immediatamente gli interessi propri della P.A Gli atti diretti a sindacare, sotto il profilo della legittimità o del merito, l'operato dell'amministrazione attiva Gli atti tendenti ad illuminare, mediante consigli tecnici, giuridici o economici, gli organi di amministrazione attiva Gli atti che attribuiscono al destinatario nuovi poteri e nuove facoltà, ampliando la sua sfera giuridica
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, quando l'interesse fa capo ad un ente esponenziale della collettività autonomamente individuabile si parla di... Interesse collettivo Interesse legittimo Interesse diffuso Interesse semplice
Gli organi complessi della P.A. sono nel contempo un unico organo ed un complesso di organi che per taluni effetti operano autonomamente e sono dotati di proprie attribuzioni; ne costituisce un esempio... Il Consiglio dei Ministri Il Presidente della Repubblica Il Presidente del Consiglio dei Ministri Il Sindaco
La P.A., specifica la legge n. 241/1990,... Può aggravare il procedimento solo con il consenso dell'interessato Non può in alcun caso aggravare il procedimento Può aggravare il procedimento solo con il consenso di tutti gli interessati Non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria
L'orario di lavoro che consiste nella rotazione ciclica dei dipendenti in prestabilite articolazioni di orario è denominato: Orario di lavoro con turnazione Orario di lavoro continuato Orario di lavoro plurisettimanale Orario di lavoro flessibile
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Nel rapporto di direzione... L'organo gerarchicamente superiore non può impartire direttive, ma solo ordini Due organi sono in rapporto di dipendenza funzionale tra essi Due organi sono equiordinati Due organi sono in rapporto di dipendenza gerarchica l'uno dall'altro
La competenza degli organi amministrativi viene distinta in tre categorie: competenza per materia, per territorio e per grado. Cosa si intende con competenza per grado? Che nell'ambito di una stessa materia la competenza può essere ripartita tra un superiore gerarchico ed uno o più inferiori gerarchici Che ad ogni organo è riservata la competenza su di una o più materie Che il soggetto versa in una situazione di incompatibilità nei confronti di una carica Che la competenza può essere limitata ad una parte del territorio
Titolari della funzione amministrativa sono... Il Parlamento e il Governo Lo Stato-amministrazione e gli enti pubblici autarchici che esplicano tale funzione mediante i loro organi Il corpo elettorale e il Parlamento Il Presidente della Repubblica e la Corte costituzionale
Ai dipendenti pubblici sono concessi permessi retribuiti per: Infortunio occorso durante la gestione del tempo libero Partecipazione ad assemblee indette dal Sindacato Lutto per familiari e parenti Particolari motivi personali o familiari debitamente documentati
I controlli sugli atti... Sono diretti a verificare i risultati raggiunti in termini di efficienza e efficacia, dell'attività svolta in un determinato periodo di tempo Sono effettuati al fine di adottare le opportune misure per garantire il buon funzionamento della P.A Sono diretti a valutare la legittimità o l'opportunità di un singolo atto amministrativo Sono diretti a valutare l'operato delle persone fisiche preposte agli uffici o la funzionalità di un organo in quanto tale
Durante il periodo di ferie spetta al dipendente pubblico: La normale retribuzione, comprese le indennità di turno, rischio, reperibilità ed esclusi gli assegni familiari La normale retribuzione, compresi i compensi per prestazioni di lavoro straordinario, le indennità connesse a particolari condizioni di lavoro e quelle che siano corrisposte per dodici mensilità La normale retribuzione, esclusi i compensi per prestazioni di lavoro straordinario e le indennità che non siano corrisposte per dodici mensilità La normale retribuzione, compresi i compensi per prestazioni di lavoro straordinario ed esclusa la retribuzione individuale di anzianità
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella prima categoria rientrano... Gli obblighi Gli oneri La facoltà I doveri
È dichiarato irricevibile il ricorso amministrativo... Presentato ad autorità incompetente Proposto contro un atto non impugnabile Presentato ad autorità diversa da quella indicata nell'atto Presentato fuori termine
Quale dei seguenti provvedimenti legislativi disciplina la produzione di atti e documenti agli organi della P.A.? Il D.P.R. 28/12/2000, n. 445 Il D.P.R. 12/4/1975, n. 102 La Legge 24/2/1993, n. 55 La Legge 24/2/1993, n. 55
Il principio della tutela delle autonomie locali... Non è previsto dalla Costituzione È l'unico principio amministrativo previsto dalla Costituzione È previsto solo dal T.U. degli enti locali È sancito dalla Costituzione
Gli organi di amministrazione attiva sono quelli che formano e manifestano all'esterno la volontà dell'ente. Tipico organo dell'amministrazione attiva è... La Corte dei Conti Il Consiglio di Stato Il Sindaco L'Avvocatura dello Stato
Gli organi monocratici o individuali della P.A. sono quelli composti da una sola persona fisica, come ad esempio... Il Consiglio dei Ministri Il Senato della Repubblica Il Presidente della Regione La Giunta comunale
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., sulla base di un semplice accertamento della sussistenza delle condizioni di legge, rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di un diritto? Nulla osta Abilitazione Registrazione Ordine
Il destinatario dell'atto amministrativo... È l'organo della P.A. competente all'emanazione dell'atto Può anche essere un soggetto privato Non può essere mai un altro un organo pubblico Deve essere necessariamente un soggetto privato
La pronuncia di decadenza dell'atto amministrativo... Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento Ricorre quando con provvedimento "ad hoc" si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo
Il principio del libero accesso dei cittadini ai pubblici impieghi per concorso... È l'unico principio amministrativo previsto dalla Costituzione È sancito dalla Costituzione È previsto dai regolamenti concorsuali interni delle P.A Non è previsto dalla Costituzione
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Quale certificato ha validità illimitata? Stato di insolvenza-fallimento Codice fiscale Godimento dei diritti politici Certificato di nascita
Nella P.A. l'esercizio di fatto di mansioni superiori a quelle della qualifica di appartenenza... Non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione Ha effetto in ogni caso ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione Ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione, purché di durata superiore a sei mesi Ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione, purché di durata superiore a due anni
In merito al controllo sugli organi, il controllo sostitutivo-repressivo... Consiste nella sostituzione di un organo superiore ad uno inferiore in caso di inerzia o ritardo nel compimento di certi atti da parte di quest'ultimo Consiste nell'applicazione di particolari sanzioni amministrative o disciplinari al titolare dell'organo controllato È il potere dello Stato di disporre ispezioni ed accertamenti sull'attività delle amministrazioni controllate Consiste nella contemporanea sostituzione dell'organo controllato e nella applicazione al titolare di esso di sanzioni (sospensione, revoca, sanzioni disciplinari, etc.)
Il responsabile del procedimento... Cura solo le comunicazioni inerenti al procedimento Deve sempre essere un organo di governo dell'amministrazione Accerta d'ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti necessari Deve sempre essere un funzionario contabile
In merito al controllo sugli organi, il controllo repressivo... È il potere dello Stato di disporre ispezioni ed accertamenti sull'attività delle amministrazioni controllate Consiste nella sostituzione di un organo superiore ad uno inferiore in caso di inerzia o ritardo nel compimento di certi atti da parte di quest'ultimo Consiste nell'applicazione di particolari sanzioni amministrative o disciplinari al titolare dell'organo controllato Consiste nella contemporanea sostituzione dell'organo controllato e nella applicazione al titolare di esso di sanzioni (sospensione, revoca, sanzioni disciplinari, etc.)
La convalida dell'atto amministrativo... È la trasformazione di un atto amministrativo nullo in un altro di cui esso presenta i requisiti di forma e di sostanza È un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui vengono eliminati i vizi di legittimità di un atto invalido precedentemente emanato dalla stessa autorità Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento
I regolamenti sono dotati del carattere dell'"innovatività", intesa come... Capacità di regolare una serie indefinita di casi Idoneità di ripetizione nell'applicazione della norma Capacità a concorrere a costituire o a innovare l'ordinamento giuridico Indeterminabilità dei destinatari
Gli organi gestionali della P.A. esercitano attività di natura gestionale nel perseguimento degli indirizzi predeterminati dagli organi politici; un esempio di organo gestionale è rappresentato... Dal Ministro Dal dirigente della P.A Dalla Giunta comunale Dal Sindaco
Il mero ritiro dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento Ricorre quando con provvedimento "ad hoc" si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali; quelli naturali... Se assenti comportano sempre la nullità dell'atto Sono necessari giuridicamente per dar vita all'atto Sono componenti eventuali, che non necessariamente devono essere contenuti nell'atto Si considerano sempre inseriti nell'atto anche se non vi compaiono espressamente, in quanto previsti della legge per il tipo astratto di atto
È inesistente l'atto amministrativo che... Manca di uno degli elementi essenziali che ne condizionano l'esistenza È inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia Presenta un vizio per la cui presenza la legge non commina conseguenze negative per l'atto stesso Difetti di uno degli elementi accidentali
L'oggetto dell'atto amministrativo può anche consistere in un fatto? No, può essere solo un comportamento della P.A No, può essere solo un bene Eccezionalmente, purché sia lecito Sì, può consistere anche in un fatto
Quale dei seguenti principi in materia amministrativa è espressamente sancito dalla Costituzione? Il principio della programmazione economica Solo il principio dell'obbligo di tutti a concorrere alle spese pubbliche Il principio di trasparenza dell'azione amministrativa Nessuna delle risposte proposte è corretta; nessun principio amministrativo è previsto dalla Costituzione
Qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente... Indice di regola una conferenza di servizi Interpella tutti i Comuni e tutte le Province della Regione Interpella le amministrazioni interessate Invita le persone interessate ai procedimenti ad attivare le amministrazioni cointeressate
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento essenziale... Agente o soggetto Onere Riserva Condizione
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto... A tutti i cittadini che ne facciano domanda A chiunque vi abbia interesse A tutti i cittadini italiani A chiunque vi abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti
Chi esercita l'azione di vigilanza sull'applicazione del codice di comportamento del personale delle P.A.? Il Collegio disciplinare Sempre il dirigente del settore personale I dirigenti responsabili di ciascuna struttura Solo il dirigente generale
Si definisce prestazione di lavoro a tempo parziale orizzontale quella: Articolata su alcuni giorni della settimana o del mese La cui durata sia inferiore al 50% di quella a tempo pieno Ridotta in tutti i giorni lavorativi A tempo determinato
Gli organi di controllo hanno il compito di verificare la conformità a norme giuridiche e norme di opportunità. Tipico organo di controllo è... Il Dirigente La Corte dei Conti Il Consiglio di Stato Il Ministro
I regolamenti dell'Unione europea... Sono indirizzati a singoli Stati ed entrano in vigore con la semplice notificazione ai destinatari Sono obbligatori in tutti i loro elementi Vincolano lo Stato membro cui sono rivolti per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi Non sono vincolanti
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Nel rapporto di gerarchia... L'organo gerarchicamente superiore non può impartire ordini, ma solo direttive Due organi sono in rapporto di dipendenza gerarchica l'uno dall'altro Due organi sono equiordinati Due organi sono in rapporto di dipendenza funzionale tra essi
Il dipendente pubblico ha diritto di usufruire di permessi retribuiti per: Lutto per parenti entro il quarto grado Partecipazione ad assemblee indette dal Sindacato Infortunio occorso durante la gestione del tempo libero Partecipazione a concorsi od esami
Il rapporto di pubblico impiego si configura come rapporto giuridico bilaterale in quanto: Comporta diritti ed obblighi reciproci per la P.A. e per il dipendente L'ente deve avere fiducia nella persona cui affida la cura dei propri interessi Per la cessazione del rapporto è necessario il consenso sia della P.A. che del dipendente Esiste subordinazione gerarchica tra ente e dipendente
L'ammissibilità del ricorso amministrativo anche per motivi di merito... È tassativamente esclusa per il ricorso gerarchico È tassativamente esclusa per il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica È la regola generale per tutti i ricorsi amministrativi Costituisce la regola generale per il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica
Prevede il D.Lgs. n. 165/2001 che le P.A. individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibile con l'organizzazione degli uffici e del lavoro, a favore... Di tutti i dipendenti Dei dipendenti che hanno almeno tre figli a carico Dei dipendenti di sesso femminile Dei dipendenti in situazioni di svantaggio personale
I regolamenti di attuazione delle direttive comunitarie... Sono emanati dal Governo, volti ad attuare le direttive comunitarie Sono emanati dal Governo in materie, non soggette a riserva assoluta di legge, volti a sostituire la legge vigente Sono volti a disciplinare il funzionamento delle pubbliche amministrazioni secondo disposizioni dettate dalla legge Sono volti a disciplinare materie in cui l'intervento di norme primarie non sia ancora configurato, purché non si tratti di materie soggette a riserva assoluta o relativa di legge
L'agente (o soggetto) dell'atto amministrativo... È sempre un funzionario anche se non competente all'emanazione dell'atto È il soggetto nei cui confronti l'atto è destinato a produrre effetti È il bene o il soggetto su cui vanno ad incidere gli effetti dell'atto È l'organo della P.A. competente all'emanazione dell'atto e legittimamente investito della funzione che esercita
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto positivo? Divieto Autorizzazione Licenza in senso tecnico Comando
Quando l'atto amministrativo non può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo (es. ordinanza temporanea di sospensione) è... Irregolare Ineseguibile Inesistente Nullo
La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento costituisce... La parte descrittiva della motivazione dell'atto amministrativo Il dispositivo dell'atto amministrativo L'intestazione dell'atto amministrativo La parte valutativa della motivazione dell'atto amministrativo
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella seconda categoria potranno ricomprendersi... Le potestà La facoltà I doveri I diritti
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi esterni ed interni. I primi... Sono quelli che esprimono all'esterno la volontà dell'ente, come ad esempio il Ministro Sono quelli che esauriscono la propria attività all'interno dell'ente, come ad esempio la commissione esaminatrice di un concorso pubblico Esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo Esplicano attività a rilevanza interna, come ad esempio la commissione di gara per appalto
I controlli amministrativi preventivi... Intervengono su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti Possono essere solo di merito Sono previsti dalla legge come eventuali e disposti allorché se ne presenti la necessità o l'opportunità Sono previsti dalla legge come necessari ed abituali
L'annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo Ricorre quando viene ritirato, con efficacia retroattiva, un atto amministrativo illegittimo per la presenza di vizi di legittimità originari dell'atto Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento Ricorre quando con provvedimento "ad hoc" si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo
L'orario di lavoro che consente di posticipare l'orario di inizio o di anticipare l'orario di uscita o di avvalersi di entrambe le facoltà, limitando al nucleo centrale dell'orario la contemporanea presenza in servizio di tutto il personale addetto alla medesima struttura è denominato: Orario di lavoro flessibile Orario di lavoro plurisettimanale Orario di lavoro continuato Orario con turnazione
I controlli sull'attività... Sono diretti a valutare l'operato delle persone fisiche preposte agli uffici o la funzionalità di un organo in quanto tale Sono diretti a verificare i risultati raggiunti in termini di efficienza e efficacia, dell'attività svolta in un determinato periodo di tempo Sono di legittimità e di merito Sono diretti a valutare la legittimità o l'opportunità di un singolo atto amministrativo
Le ispezioni particolarmente qualificate in ordine all'oggetto dell'acquisizione che, presentando il carattere di accadimento straordinario, comporta che le stesse siano affidate ad uffici particolari costituiti ad hoc, e talvolta estranei all'amministrazione, sono denominate... Inchieste Accertamenti Acclaramenti Certazioni
L'impiegato pubblico non deve comunque eseguire l'ordine del superiore: Quando l'atto non sia conforme a regolamenti interni Quando l'atto sia contrario a disposizioni precedentemente impartite Quando l'atto sia vietato dalla legge penale Quando dalla sua applicazione possano derivare danni all'amministrazione
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi ordinari e straordinari. I secondi... Sono quelli normalmente non previsti dall'ordinamento dell'ente, i quali si attivano solo in presenza di particolari circostanze o per particolari finalità, come ad esempio la commissione di gara per un appalto Sono quelli previsti per la normale attività dell'ente, come ad esempio il dirigente Esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo Esercitano attività di natura gestionale nel perseguimento degli indirizzi predeterminati dagli organi politici
Quando un ricorso amministrativo sia ritenuto infondato... È dichiarato inammissibile È dichiarato irricevibile È rigettato È dichiarato nullo
I controlli amministrativi straordinari... Sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione Sono previsti dalla legge come necessari ed abituali, in ordine a particolari atti od attività Sono diretti a valutare e garantire la corrispondenza formale dell'atto o dell'attività del soggetto alle norme di legge Sono previsti dalla legge come eventuali e disposti allorché se ne presenti la necessità o l'opportunità
Gli organi costituzionali sono quelli necessari per la stessa esistenza dell'ordinamento costituzionale. Quale tra essi è un organo Costituzionale? Presidente della Repubblica Sindaco Consigliere comunale Consiglio di Stato
L'espressione «la legge prevede e l'amministrazione provvede» si riferisce nella seconda parte... Alla funzione giurisdizionale dello Stato Alla funzione politica dello Stato Alla funzione esecutiva o amministrativa dello Stato Alla funzione legislativa e giurisdizionale dello Stato
I periodi di assenza dal servizio del dipendente per malattia: Non interrompono la maturazione dell'anzianità di servizio a tutti gli effetti Interrompono la maturazione dell'anzianità di servizio a tutti gli effetti Non interrompono la maturazione dell'anzianità solo in alcuni casi espressamente previsti dalla legge Interrompono la maturazione dell'anzianità di servizio se si protraggono per oltre quattro mesi
Relativamente a quale delle seguenti sanzioni disciplinari a carico del dipendente non è necessaria la previa contestazione scritta? Rimprovero verbale Sospensione dal servizio e dalla retribuzione Censura Multa
Sono atti amministrativi costitutivi quelli che... Creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente Sono destinati ad un solo soggetto Sono rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto Risultano dalla riunione di più atti autonomi
L'accertamento che l'impiego fu conseguito mediante la produzione di documenti falsi costituisce responsabilità del dipendente pubblico, sanzionata: Con la sospensione della retribuzione Con il licenziamento senza preavviso Con il licenziamento con preavviso Con la sospensione dal servizio con privazione della retribuzione
Contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso ai documenti amministrativi è dato ricorso al T.A.R... Nel termine di 30 giorni Nel termine di 120 giorni Nel termine di 90 giorni Nel termine di 60 giorni
Quando un ricorso amministrativo manchi di qualcuno degli elementi essenziali... È dichiarato irricevibile È dichiarato nullo È dichiarato inammissibile È rigettato
Sono atti amministrativi collettivi... Gli atti che manifestano la volontà della P.A. nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati Gli atti destinati ad un solo soggetto Gli atti costistenti in manifestazione di giudizio Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo già avviato
Nell'atto amministrativo, la parte valutativa della motivazione è... L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento La parte in cui sono indicate le norme di legge o regolamentari in base alle quali l'atto è stato adottato La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, indicando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro
L'oggetto dell'atto amministrativo... Può essere solo un fatto che riguardi la P.A Può anche non essere determinato, ma deve essere possibile e lecito Può essere solo un comportamento della P.A È il bene o il soggetto su cui vanno ad incidere gli effetti dell'atto
Nel corso del procedimento amministrativo gli interessati possono presentare memorie scritte? Sì, possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento Sì, ma l'amministrazione non ha alcun obbligo di valutarle ancorché pertinenti all'oggetto del procedimento Sì, ma solo quando il procedimento è concluso No
Gli atti amministrativi formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto sono... Atti costitutivi Atti composti Atti generali Atti collettivi
Le posizioni giuridiche soggettive... Possono essere solo di vantaggio come ad esempio i diritti e le potestà Non possono mai essere di svantaggio come ad esempio doveri e obblighi Costituiscono il complesso dei diritti, poteri ed obblighi di cui un soggetto giuridico può essere titolare Sono tutte protette in modo indiretto attraverso un interesse pubblico
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella prima categoria rientrano... I diritti I doveri Gli obblighi Gli oneri
Contro gli atti amministrativi definitivi... È ammissibile ricorso amministrativo gerarchico Non è ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R È ammissibile eccezionalmente e nei casi tassativi di legge, un ricorso gerarchico improprio, in presenza di cause di definitività per natura dell'atto Non è ammissibile il ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica
Sono atti amministrativi generali... Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto Gli atti che risultano dalla riunione di più atti Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo già avviato Gli atti destinati ad un solo soggetto
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in: fonti di rango costituzionale; fonti di rango primario e subprimario; fonti di rango secondario; usi normativi. Sono fonti di rango primario... Leggi costituzionali e di revisione Regolamenti governativi Statuti degli enti locali Referendum abrogativi
Gli organi gestionali della P.A... Esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo Sono organi residuali nella gestione dell'ente Sono i c.d. organi istituzionali o di governo Esercitano attività di natura gestionale nel perseguimento degli indirizzi predeterminati dagli organi politici
I regolamenti di esecuzione... Sono emanati dal Governo, volti ad attuare le direttive comunitarie Sono emanati dal Governo in materie, non soggette a riserva assoluta di legge, volti a sostituire la legge vigente Sono volti a disciplinare materie in cui l'intervento di norme primarie non sia ancora configurato, purché non si tratti di materie soggette a riserva assoluta o relativa di legge Sono destinati a specificare una disciplina di rango legislativo con norme di dettaglio
Come sono denominati i controlli amministrativi diretti a valutare e garantire la corrispondenza formale dell'atto e dell'attività del soggetto alle norme di legge? Sostitutivi Di merito Di legittimità Straordinari
Il termine dell'atto amministrativo... È quell'elemento essenziale dell'atto che è diretto a subordinare l'inizio o la cessazione dell'efficacia al verificarsi di un evento futuro ed incerto È un elemento accidentale che può o meno essere apposto ad un atto È un elemento essenziale dell'atto amministrativo che indica il periodo di validità dell'atto Attiene all'aspetto funzionale dell'atto e allo scopo che esso vuole perseguire
Il D.Lgs. n. 165/2001 dispone che i provvedimenti disciplinari: Sono sempre adottati direttamente dal responsabile della struttura dove il dipendente lavora Possono essere adottati, salvo il licenziamento, senza previa contestazione scritta dell'addebito Devono essere adottati, salvo il rimprovero verbale, previa contestazione scritta dell'addebito Sono adottati anche senza aver sentito il lavoratore a sua difesa
Quali tra i seguenti sono dichiarazioni di scienza concernenti fatti precedentemente acquisiti dall'ufficio pubblico? Accertamenti Ispezioni Verbalizzazioni Certificazioni
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento essenziale... Onere Termine Condizione Contenuto
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi primari e secondari. I primari... Svolgono esclusivamente funzioni di controllo, come la Corte dei Conti Sono quelli dotati di competenze delegate da altri organi ovvero si sostituiscono ad altri organi in caso di assenza o impedimento, come il sottosegretario di Stato, l'assessore comunale, il vice Sindaco Sono quelli dotati di proprie competenze direttamente attribuite da una norma, come il Prefetto, il Sindaco, il Ministro, ecc Sono i c.d. organi gestionali dell'ente, come i Dirigenti
Gli atti diretti a soddisfare immediatamente gli interessi propri della P.A. sono... Atti di amministrazione consultiva Atti di amministrazione attiva Atti di amministrazione di controllo Atti di amministrazione gestionale
Il termine dell'atto amministrativo... Attiene all'aspetto funzionale dell'atto e allo scopo che esso vuole perseguire Indica il momento dal quale deve avere inizio l'efficacia dell'atto È un elemento essenziale dell'atto amministrativo che indica il periodo di validità dell'atto È quell'elemento essenziale dell'atto che è diretto a subordinare l'inizio o la cessazione dell'efficacia al verificarsi di un evento futuro ed incerto
In materia di pari opportunità, il D.Lgs. n. 165/2001 dispone che le P.A., al fine di garantire pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro, tra l'altro,... Adottano propri atti regolamentari per assicurare pari opportunità Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, il 50% dei posti di componente delle commissioni di concorso Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, il 50% dei posti di dirigente Garantiscono la partecipazione di tutte le proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale
La finalità dell'atto amministrativo... È la res su cui l'atto incide, ovvero il bene su cui vanno ad incidere gli effetti È il soggetto nei cui confronti l'atto è destinato a produrre effetti È la funzione istituzionale che si persegue con l'atto È l'organo della P.A. competente all'emanazione dell'atto e legittimamente investito della funzione che esercita
Quale dei seguenti principi in materia amministrativa è espressamente sancito dalla Costituzione? Il principio dell'obbligo di tutti a concorrere alle spese pubbliche Nessuna delle risposte proposte è corretta, nessun principio amministrativo è previsto dalla Costituzione Il principio dell'adeguamento delle funzioni Solo il principio dell'espropriabilità della proprietà privata a fini di pubblica utilità e salvo indennizzo
Nell'esercizio del diritto di accesso... Il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, ma non all'imposta di bollo né al pagamento dei diritti di ricerca e di visura L'esame dei documenti è oneroso L'esame dei documenti è gratuito, mentre il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione e di bollo, ove dovuto, nonché al pagamento dei diritti di ricerca e di visura La richiesta deve essere rivolta esclusivamente all'amministrazione che ha formato il documento
È irregolare l'atto amministrativo che... Non può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo (es. ordinanza temporanea di sospensione) Manca di uno degli elementi essenziali che ne condizionano l'esistenza Presenta un vizio alla cui presenza la legge non commina conseguenze negative per l'atto stesso (es. violazione delle norme sul bollo) Manca della finalità e della causa
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni,... La determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi L'organizzazione delle risorse umane L'adozione di atti e provvedimenti in genere L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno
Nel procedimento amministrativo le attività di accertamento delle condizioni di ammissibilità (es. l'interesse a ricorrere, ecc.)... Sono indispensabili solo in caso di licenze Sono proprie della fase decisoria Sono proprie della fase istruttoria Sono sempre attività facoltative in quanto non rilevanti al fine dell'emanazione dell'atto
Gli organi politici (o istituzionali o di governo) della P.A. esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo; un esempio di organo politico è rappresentato... Dal Consiglio provinciale Dal Dirigente amministrativo di una P.A Dal Segretario generale dell'ente locale Dal Presidente della Repubblica
Gli organi costituzionali... Sono tutti gli organi che svolgono funzioni amministrative Sono quelli previsti e disciplinati dalla Costituzione Sono gli organi politici previsti dalla Costituzione Sono tutti quegli organi citati nella Costituzione
L'atto amministrativo è invalido quando è difforme dalla norma giuridica che lo disciplina. In relazione alla natura della norma rispetto alla quale si verifica tale difformità, si individuano due categorie di vizi dell'atto. Se la norma è una norma giuridica... Il vizio conseguente sarà di legittimità e l'atto sarà inopportuno Il vizio conseguente sarà di legittimità e l'atto sarà illegittimo Il vizio conseguente sarà di merito e l'atto sarà inesistente Il vizio conseguente sarà di merito e l'atto sarà inopportuno
L'ammissibilità del ricorso amministrativo anche per motivi di merito... È la regola generale per tutti i ricorsi amministrativi È ammessa solo per i ricorsi al T.A.R Costituisce la regola generale per il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica È la regola generale per i ricorsi gerarchici
Quando nell'atto amministrativo la volontà sia viziata da violenza fisica esso è... Nullo Imperfetto Inefficace Inopportuno
Il principio dell'indipendenza dei giudici amministrativi... Non è previsto dalla Costituzione È sancito dalla Costituzione È l'unico principio amministrativo previsto dalla Costituzione È previsto dai regolamenti interni della magistratura
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato ad autorità incompetente... È dichiarato inammissibile È dichiarato irricevibile È dichiarato nullo È rigettato
Il dipendente della P.A. ha diritto ad impugnare la sanzione disciplinare che gli è stata comminata dinanzi: Al collegio arbitrale di disciplina dell'amministrazione Al T.A.R. territorialmente competente Al rappresentante legale dell'ente Alla Corte dei conti
Contro gli atti amministrativi non definitivi... È ammissibile ricorso amministrativo gerarchico Non è ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R È ammissibile il solo ricorso giurisdizionale al T.A.R È ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica
È inefficace l'atto amministrativo che... Manca di uno degli elementi essenziali che ne condizionano l'esistenza Benché perfetto è inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia Non può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo (es. ordinanza temporanea di sospensione) Manchi dell'oggetto
Gli organi costituzionali sono quelli necessari per la stessa esistenza dell'ordinamento costituzionale. Quale tra essi è un organo Costituzionale? Consiglio Superiore della Magistratura Camera dei Deputati Questore Consigliere provinciale
La ratifica dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo È un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui viene eliminato il vizio di incompetenza relativa da parte dell'autorità astrattamente competente la quale si appropria di un atto adottato da autorità incompetente dello stesso ramo È una manifestazione di volontà non innovativa con cui l'autorità ribadisce una sua precedente determinazione, eventualmente ripetendone il contenuto Ricorre quando con provvedimento "ad hoc" si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo
La legge sul procedimento amministrativo ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti. Tale obbligo tuttavia non sussiste... Tra l'altro per gli atti a contenuto generale Solo per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa Solo per gli atti privi di efficacia economica Solo per gli atti concernenti l'ordinamento del personale
Contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso ai documenti amministrativi è dato ricorso... Al Tribunale amministrativo regionale Al Prefetto territorialmente competente Al Presidente della Regione Al responsabile del procedimento
Le disposizioni in materia di documentazione amministrativa, si possono applicare ad un cittadino francese? No. Si applicano solo ai cittadini italiani Sì. Si applicano ai cittadini italiani e dell'Unione europea Sì. Si applicano ai cittadini di tutti i Paesi facenti parte del territorio europeo Sì. Si applicano ai cittadini di qualsiasi Paese
Ai fini del Codice dell'amministrazione digitale, gli attestati elettronici che collegano all'identità del titolare i dati utilizzati per verificare le firme elettroniche assumono la denominazione di... Certificati elettronici. Autenticazioni informatiche. Documenti informatici. Certificati qualificati.
Cosa dispone il D.P.R. n. 68/2005 in merito alla ricevuta di accettazione e di avvenuta consegna di posta elettronica certificata? Il gestore utilizzato dal mittente fornisce al mittente stesso la ricevuta di accettazione nella quale sono contenuti i dati di certificazione che costituiscono prova dell'avvenuta spedizione di un messaggio di posta elettronica certificata consegnato. La ricevuta di avvenuta consegna non può contenere in nessun caso la copia completa del messaggio di posta elettronica. La ricevuta di avvenuta consegna è rilasciata entro 12 ore dalla consegna del messaggio di posta elettronica nella casella di posta elettronica messa a disposizione del destinatario dal gestore. In nessun caso la trasmissione di posta elettronica certificata può avvenire per il tramite di più gestori.
Nei ricorsi agli organi di giustizia amministrativa aventi ad oggetto i provvedimenti relativi alle procedure di aggiudicazione, affidamento ed esecuzione di opere pubbliche o di pubblica utilità: Valgono i termini processuali ordinari, compresi quelli per la proposizione del ricorso. Valgono i termini processuali ordinari, salvo quelli per la proposizione del ricorso che sono ridotti alla metà. I termini processuali previsti sono ridotti alla metà, salvo quelli per la proposizione del ricorso. Tutti i termini processuali, compresi quelli per la proposizione del ricorso, sono ridotti alla metà.
A seguto dell'affermazione dell'autonomia gestionale ed operativa dei dirigenti dettata dal D.Lgs. n. 29/1993 (oggi D.Lgs. n. 165/2001) il Ministro... Può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può riservare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può riformare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Non può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
In materia di documentazione amministrativa una delle seguenti espressioni corrisponde al disposto in ordine alla dichiarazione sostitutiva di certificazione. Quale? Deve essere sottoscritta dall'interessato; non può essere prodotta contestualmente all'istanza; può essere presentata anche da persona diversa dal dichiarante, o inviata via fax o trasmessa per via telematica; ha la stessa validità del certificato o dell'atto che sostituisce; è sempre soggetta a imposta di bollo. Deve essere sottoscritta dall'interessato; può essere prodotta anche contestualmente all'istanza; ha la stessa validità del certificato o dell'atto che sostituisce; è ammessa anche per la conformità CE. Deve essere sottoscritta dall'interessato; può essere prodotta anche contestualmente all'istanza; può essere presentata anche da persona diversa dal dichiarante, o inviata via fax o trasmessa per via telematica; ha la stessa validità del certificato o dell'atto che sostituisce. Deve essere sottoscritta dall'interessato; può essere prodotta anche contestualmente all'istanza; deve contenere la conformità della copia all'originale; può essere presentata solo dal dichiarante; ha la stessa validità del certificato o dell'atto che sostituisce (sei mesi).
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso gerarchico improprio? È un ricorso ordinario impugnatorio che può essere proposto solo da organi collegiali avverso deliberazioni di altri organi collegiali. È un rimedio di carattere eccezionale previsto in alcuni casi in cui non esiste rapporto di gerarchia. È proponibile solo nel rapporto fra organi individuali. Non può essere proposto ad organi statali avverso provvedimenti di organi di vertice (Ministri).
L'oggetto dell'atto amministrativo... Può essere solo un bene che riguardi l'attività della P.A. Può essere solo un fatto che riguardi la P.A. Può anche non essere lecito, ma deve essere determinato e possibile. È la "res" su cui l'atto amministrativo incide.
I controlli amministrativi che intervengono su di un atto non ancora perfezionato, sono controlli... Esterni. Di merito. Preventivi antecedenti. Successivi.
L'obbligo di conclusione esplicita del procedimento, sancito dalla legge n. 241/1990, sussiste... Solo quando il procedimento debba essere iniziato d'ufficio. Solo quando il procedimento consegua ad istanza. Quando il responsabile del procedimento presenti motivata istanza di conclusione tramite provvedimento espresso. Sia quando il procedimento consegua obbligatoriamente ad istanza, sia quando debba essere iniziato d'ufficio.
Quale effetto produce la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pubbliche amministrazioni? Nessun effetto. Non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pubbliche amministrazioni, ferma restando ogni responsabilità e sanzione. Il provvedimento è sottoposto all'esame di un collegio arbitrale per verificare se il comportamento dell'amministrazione pubblica è stato tale da ingenerare nel lavoratore il convincimento che si trattasse di provvedimento legittimo. Le amministrazioni hanno l'obbligo di recuperare le somme pagate a titolo di risarcimento del danno al lavoratore nei confronti dei dirigenti responsabili, anche se la violazione non sia dovuta a dolo o colpa grave.
Nelle pronunce del G.A., in riferimento al contenuto e all'oggetto, si distingue il giudizio di cognizione, il giudizio cautelare e il giudizio di esecuzione. Il giudizio di esecuzione... È altresì denominato giudizio di impugnazione. Ha la funzione di assicurare anche coattivamente l'attuazione concreta della pronuncia di cognizione. Ha una funzione accessoria e strumentale rispetto al processo di cognizione, essendo teso all'adozione di misure preventive volte a preservare le utilità fornite dalla eventuale sentenza favorevole di cognizione da eventi che possono manifestarsi durante il corso del processo. È volto a stabilire la fondatezza della pretesa vantata dall'attore, per stabilire quale sia la volontà dell'ordinamento riguardo l'attività dell'amministrazione.
A norma del D.P.R. n. 68/2005, sono soggetti del servizio di posta elettronica certificata... Il mittente, il certificatore, il titolare e il gestore informatico certificato. Il mittente, il destinatario e il gestore del servizio. Il mittente, il destinatario, il certificatore e il gestore del servizio. Il mittente, il destinatario e il titolare.
Ai sensi dell'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001, è collocato in disponibilità al termine della procedura di mobilità... Solo il personale che non sia possibile impiegare diversamente nell'ambito della medesima amministrazione. Il personale che abbia un'anzianità di servizio, maturata nell'ultima amministrazione di appartenenza, inferiore a cinque anni. Il personale che abbia maturato l'anzianità contributiva prevista dai vigenti ordinamenti sufficiente per il conseguimento della pensione di anzianità. Il personale che non abbia preso servizio presso la diversa amministrazione che, secondo gli accordi intervenuti, ne avrebbe consentito la ricollocazione.
Il ricorso amministrativo al Presidente della Repubblica... Permette di riesaminare la questione al fine di modificare o sostituire l'atto. È l'unico esempio di ricorso straordinario. È l'unico esempio di ricorso impugnatorio. È l'unico esempio di ricorso a carattere eccezionale.
L'art. 11 del D.Lgs. n. 165/2001, ai fini di garantire la piena attuazione della legge n. 241/1990, detta i principi generali sull'istituzione e il funzionamento dell'Ufficio relazioni con il pubblico, disponendo tra l'altro,... Che, ove non sia stato istituito, ai sensi della legge n. 241/1990, il responsabile del procedimento, tale incarico formale sia affidato all'Ufficio relazioni con il pubblico. Che gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedano, anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche, alla ricerca ed analisi finalizzate alla formulazione di proposte alla propria amministrazione sugli aspetti organizzativi e logistici del rapporto con l'utenza. Che l'Ufficio relazioni con il pubblico valuti con ampia autonomia se porre a carico dell'utente ovvero a carico dell'ente le spese per le comunicazioni postali relative al rapporto d'utenza. Che l'Ufficio relazioni con il pubblico possa disporre l'autonomo utilizzo di qualsiasi dipendente dell'ente, tenuto conto anche dell'organico complessivo e delle unità presenti in servizio.
Il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro... È organo di consulenza degli organi centrali e periferici dello Stato. Esprime, su richiesta del Governo, valutazioni e proposte sui più importanti documenti ed atti di politica e di programmazione economica e sociale, anche con riferimento alle politiche comunitarie. Contribuisce all'elaborazione della legislazione che comporta indirizzi di politica economica e sociale esprimendo pareri e compiendo studi e indagini su richiesta delle autorità indipendenti o degli enti locali. È l'autorità garante in materia di contratti di lavoro.
Il parere del Consiglio di stato sul ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è vincolante ai fini della decisione? Sì, parzialmente. Il Ministero competente, ove intenda proporre una decisione difforme dal parere del Consiglio di Stato, deve sottoporre l'affare alla deliberazione del Consiglio dei Ministri; in mancanza, la decisione del ricorso deve essere conforme al parere predetto. Sì, la decisione del ricorso deve essere sempre conforme al parere del Consiglio di Stato. No, il Ministero competente può motivatamente adottare una decisione difforme. No, il Presidente della Repubblica può motivatamente adottare una decisione difforme.
L'atto di urgenza emanato in assenza del presupposto consentito per la legittima adozione (mancanza di urgenza)... Può essere convalidato ovvero sanato. Può essere sanato. Non può essere convalidato. Può essere convalidato.
Le disposizioni di cui al capo II del D.Lgs. n. 82/2005 concernenti i documenti informatici, le firme elettroniche, i pagamenti informatici, i libri e le scritture, si applicano anche ai privati? Sì, si applicano anche ai privati ai sensi dell'art. 3 del D.P.R. n. 445/2000. No, ai privati si applicano solo le disposizioni di cui al capo III concernenti i documenti informatici e le firme elettroniche. No, si applicano solo alle amministrazioni centrali dello Stato e agli enti locali. Si applicano anche ai privati con esclusione delle disposizioni concernenti i libri e le scritture.
La legge n. 241/1990 fa obbligo alle amministrazioni procedenti di predeterminare e pubblicare, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, i criteri e le modalità cui esse devono attenersi per alcuni procedimenti amministrativi. Relativamente a quali dei seguenti provvedimenti amministrativi tale obbligo trova applicazione? Provvedimenti tributari ed attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati. Concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari ed attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati. Atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione. Atti di pianificazione e di programmazione, concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari ed atti di organizzazione del personale dipendente.
Qualora la competenza ad esprimere il parere su ricorso straordinario al Presidente della Repubblica sia stata devoluta all'Adunanza generale del Consiglio di Stato: Essa esprime il parere su preavviso della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Essa esprime il parere senza necessità di alcun preavviso. Essa esprime il parere su preavviso della sezione o della commissione speciale, alla quale il ricorso è assegnato. Essa esprime il parere su preavviso del Presidente del Consiglio di Stato che le ha deferito il ricorso.
Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro,... I documenti concernenti l'attività del Parlamento. I documenti concernenti la politica monetaria e valutaria dello Stato. I documenti concernenti l'attività di organi politici. I documenti concernenti situazioni patrimoniali.
In materia di ricorsi amministrativi, contro gli atti amministrativi dei Ministri, di enti pubblici o di organi collegiali: È ammesso solo ricorso giurisdizionale. Non è ammesso ricorso amministrativo. È sempre ammesso ricorso gerarchico. È ammesso ricorso da parte di chi vi abbia interesse nei casi, nei limiti e con le modalità previsti dalla legge o dagli ordinamenti dei singoli enti.
Rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo: I ricorsi diretti ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorità amministrativa di conformarsi, in quanto riguarda il caso deciso, al giudicato dei tribunali che abbia riconosciuto la lesione di un diritto civile o politico. Le controversie relative all'accesso ai documenti amministrativi. I ricorsi per contestazioni sui confini di comuni o di provincie. I ricorsi in materia di consorzi per strade, le quali tocchino il territorio di più provincie.
Con la proposizione del ricorso amministrativo l'interessato può far valere... Solo i vizi di legittimità dell'atto. Non solo i vizi di legittimità dell'atto, ma anche i vizi di merito. Solo la violazione di interessi legittimi. Solo i vizi di merito dell'atto.
Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta. In relazione alla discrezionalità, gli atti amministrativi si distinguono in: atti di amministrazione attiva, atti di amministrazione consultiva ed atti di amministrazione di controllo. In relazione alla natura dell'attività esercitata, gli atti si distinguono in: atti di amministrazione attiva, atti di amministrazione consultiva ed atti di amministrazione di controllo. In relazione al procedimento, gli atti amministrativi si distinguono in: atti composti e atti contestuali. In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in: atti ampliativi e atti restrittivi.
Il Capo I, Sezione II del D.Lgs. n. 82/2005 riconosce ai cittadini e alle imprese alcuni diritti (partecipazione al procedimento amministrativo informatico, utilizzo della posta elettronica certificata, ecc.). In base al diritto riconosciuto dall'art. 3 del Codice dell'amministrazione digitale (Diritto all'uso delle tecnologie)... Non è più possibile per le P.A. o per i gestori di pubblici servizi obbligare i cittadini a recarsi agli sportelli per presentare documenti cartacei, per firmare fisicamente documenti o istanze, per fornire chiarimenti. I cittadini e le imprese hanno diritto di accedere a tutti gli atti che li riguardano e di partecipare a tutti i procedimenti in cui sono coinvolti tramite le moderne tecnologie informatiche e telematiche. Non è più necessario alcun passaggio materiale di denaro né tanto meno fare file in banca o alla posta. Tutte le P.A. devono organizzarsi per rendere disponibile agli interessati documenti, atti e procedimenti, in modo sicuro e trasparente in formato digitale.
Il procedimento previsto dall'art. 8 della Legge 21-07-2000, n. 205, per l'emissione da parte del TAR di ingiunzioni di pagamento o di ordinanze di pagamento di somme non contestate può applicarsi anche al giudizio innanzi al Consiglio di Stato? No. Sì, solo nei casi tassativamente previsti dalla legge. Sì, in sede di appello. Sì, solo in sede di appello avverso le stesse ingiunzioni e ordinanze.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? Non può essere proposto per motivi di legittimità. Non può mai essere ammesso avverso gli atti che sono il risultato di un accertamento tecnico. È previsto dall'art. 7 del D.P.R. 1199/1971, che non detta alcuna disciplina particolare, rinviando, per quanto possibile, alle norme generali sul ricorso amministrativo gerarchico. È un ricorso ordinario ed a carattere rinnovativo proponibile nei casi tassativamente previsti dalla legge, all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato il provvedimento impugnato.
Quale obbligo pone a carico dell'amministrazione la legge n. 241 del 1990? In ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere. L'obbligo della motivazione per gli atti normativi. L'obbligo della motivazione per gli atti a contenuto generale. In ogni atto notificato al destinatario deve essere indicato il termine per ricorrere e, dove previsto obbligatoriamente dalla legge, l'autorità cui è possibile ricorrere.
Cosa dispone il D.P.R. 445/2000 in ordine alla rappresentanza legale? Se l'interessato è soggetto alla potestà dei genitori, a tutela, o a curatela, le dichiarazioni e i documenti previsti dal suddetto testo unico sono sottoscritti rispettivamente dal genitore esercente la potestà, o dall'interessato stesso con l'assistenza del tutore ovvero dal curatore. Se l'interessato è soggetto alla potestà dei genitori, a tutela, o a curatela, le dichiarazioni e i documenti previsti dal suddetto testo unico sono sottoscritti rispettivamente dal genitore esercente la potestà, dal tutore, o dall'interessato stesso con l'assistenza del curatore. Se l'interessato è soggetto alla potestà dei genitori, a tutela, o a curatela, le dichiarazioni e i documenti previsti dal suddetto testo unico sono sottoscritti dallo stesso pubblico ufficiale, previo accertamento dell'identità del dichiarante. Se l'interessato è soggetto alla potestà dei genitori, a tutela, o a curatela, le dichiarazioni e i documenti previsti dal suddetto testo unico sono sottoscritti rispettivamente dall'interessato stesso con l'assistenza del genitore esercente la potestà, dal tutore o dal curatore.
Secondo la teoria tradizionale, l'atto amministrativo nullo è... Convalidabile. Efficace ed annullabile. Sanabile. Inesecutorio.
L'atto amministrativo è invalido quando è difforme dalla norma giuridica che lo disciplina. In relazione alla natura della norma rispetto alla quale si verifica tale difformità, si possono individuare due categorie generali di vizi dell'atto. Se la norma è una norma giuridica... Il vizio conseguente sarà di legittimità e l'atto sarà inopportuno. Il vizio conseguente sarà di merito e l'atto sarà inesistente. Il vizio conseguente sarà di legittimità e l'atto sarà illegittimo. Il vizio conseguente sarà di merito e l'atto sarà inopportuno.
È ineseguibile l'atto amministrativo che... È inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia. Presenta un vizio alla cui presenza la legge non commina conseguenze negative per l'atto stesso. Non può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo. Non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, per diritto soggettivo si intende... Quell'interesse individuale strettamente connesso con l'interesse pubblico, e protetto dall'ordinamento giuridico non direttamente ma solo attraverso la tutela dell'interesse pubblico cui è connesso. Quell'interesse facente capo ad un ente esponenziale della collettività autonomamente individuabile. Quell'interesse riconosciuto dall'ordinamento giuridico come esclusivamente proprio del suo titolare e protetto in modo diretto ed immediato. Quell'interesse comune agli appartenenti ad una formazione sociale non costituente un gruppo od una categoria omogenei.
Quando viene ritirato un precedente atto amministrativo, ampliativo delle facoltà del privato in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità, si pone in essere un provvedimento di... Pronuncia di decadenza dell'atto amministrativo. Sospensione dell'atto amministrativo. Mero ritiro dell'atto amministrativo. Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo.
Dispone l'art. 23 del D.Lgs. 196/2003, che il trattamento di dati personali da parte di privati o di enti pubblici economici è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato. Tale consenso... Non è richiesto solo nel caso in cui il trattamento sia finalizzato a scopi statistici. Non è richiesto solo quando il trattamento riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi o atti. Non è richiesto quando è necessario per adempiere ad un obbligo previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria. Non è richiesto solo quando è necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato o per adempiere, prima della conclusione del contratto, a specifiche richieste dell'interessato.
Il Commissario per gli usi civici è un giudice amministrativo... Generale. Speciale. Generale d'appello. Ordinario di primo grado.
Ai sensi dell'art. 54, comma 7, del D.Lgs. n. 165/2001 e succ. mod. e integr. le Pubbliche amministrazioni... Devono organizzare attività di formazione del personale per la conoscenza e la corretta applicazione dei codici di comportamento. Non possono organizzare attività di formazione del personale per la conoscenza e la corretta applicazione dei codici di comportamento, essendo in conflitto d'interessi. Non possono organizzare attività di formazione del personale per la conoscenza e la corretta applicazione dei codici di comportamento, in quanto ciò pregiudicherebbe l'esercizio del potere disciplinare. Devono interrogare periodicamente il personale per verificare la conoscenza e la corretta applicazione dei codici di comportamento.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo II "Sviluppo economico e attività produttive" di detto D.Lgs.? Tutela della salute. Risorse idriche. Turismo ed industria alberghiera. Gestione dei rifiuti.
Dispone il D.Lgs. n. 82/2005 che lo Stato promuove iniziative volte a favorire l'alfabetizzazione informatica dei cittadini, anche al fine di favorire l'utilizzo dei servizi telematici delle P.A., con particolare riguardo... Alle persone anziane. Alle categorie a rischio di esclusione. Ai giovani in età scolare. Ai soggetti disabili.
L'approvazione... È un atto di controllo che interviene su atti che non hanno ancora acquisito efficacia, sindacandoli, oltre che nella legittimità, anche nel merito. È una funzione che si esercita con il solo controllo di merito. È un controllo preventivo di legittimità ad esito positivo. È un atto di controllo vincolato in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporla ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità.
Gli atti e i documenti possono essere trasmessi alle pubbliche amministrazioni con l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione? La trasmissione di atti e documenti con l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione è ad uso esclusivo delle amministrazioni e/o tra le amministrazioni dello Stato. Sì, se formati ed inviati nel rispetto della vigente normativa. Solo se inerenti il diritto di accesso di cui alla legge n. 241/1990. Solo se inerenti ai procedimenti di cui all'art. 54 della legge n. 241/1990.
Ai sensi dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 il compito di adottare gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercitare i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti è attribuito... All'organo di direzione politica. Ai dirigenti di uffici dirigenziali generali. Agli organi preposti al controllo di gestione. Agli organi consultivi dell'amministrazione.
Su quali dei seguenti atti è richiesto il parere obbligatorio del Consiglio di Stato? Decisione dei ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica. Contratti dello Stato di importo superiore alla soglia comunitaria. Provvedimenti di approvazione delle dotazioni organiche degli organi centrali dello Stato. Attivazione di liti attive e di resistenza a liti passive.
L'atto complesso deriva... Dall'unificazione formale, in un solo contesto, di più atti amministrativi speciali. Dal concorso della volontà di più organi o di più soggetti della P.A. Dalla manifestazione uno actu di più volontà di contenuto e finalità uguali, che tuttavia restano distinte e giuridicamente autonome. Dall'incontro e fusione di più volontà, in funzione della composizione di opposti interessi delle parti.
Le comunicazioni di documenti tra P.A. avvengono di norma mediante l'utilizzo della posta elettronica; esse sono valide ai fini del procedimento amministrativo una volta che ne sia verificata la provenienza. Ai fini della verifica esse... Sono valide se sono sottoscritte con firma digitale o altro tipo di firma elettronica qualificata. Sono valide solo quando è possibile accertarne la provenienza, secondo quanto previsto dalla normativa vigente o dalle regole tecniche di cui all'art. 71 del D.Lgs. n. 82/2005. Sono valide solo se sono dotate di protocollo informatizzato. Sono valide solo se trasmesse attraverso sistemi di posta elettronica certificata di cui al D.P.R. n. 68/2005.
L'interesse legittimo... È un interesse che si presenta non solo differenziato ma anche qualificato, in quanto preso in considerazione, insieme agli interessi pubblici e gli altri interessi privati, dalla norma attributiva del potere. Si esprime in termini di posizione autonoma in quanto l'utilità sperata cui tende l'interesse del privato non dipende dalla intermediazione provvedimentale della P.A. Non è strettamente correlato all'esercizio del potere amministrativo. Non è tutelabile mediante il potere di provocare l'eliminazione dell'atto attraverso il ricorso amministrativo.
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... È limitata quanto al potere di decisione, non può annullare l'atto illegittimo. Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo (non sono previste materie riservate alla cognizione di altra giurisdizione speciale). Può riguardare l'accertamento dei vizi di violazione di legge di un atto amministrativo. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di violazione di legge di un atto amministrativo.
Per dare corretta attuazione alle disposizioni di cui al D.Lgs. 165/2001 in materia di pari opportunità, le pubbliche amministrazioni, tra l'altro,... Garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale in rapporto proporzionale alla loro presenza nelle amministrazioni interessate ai corsi medesimi. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, un numero di posti di componente delle commissioni di concorso, in rapporto alla loro presenza nell'amministrazione. Garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale, riservando ad esse almeno il quaranta per cento dei posti per ciascun corso. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, il cinquanta per cento dei posti in organico.
La fase d'iniziativa del procedimento amministrativo... È diretta ad introdurre l'interesse pubblico primario nonché gli interessi secondari di cui sono titolari i privati interessati all'oggetto del provvedimento da emanare. È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni. Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso. È diretta esclusivamente ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto.
Ai sensi dell'art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001, e succ. mod. o int., il dipendente di una pubblica amministrazione deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito... Per aver svolto mansioni superiori per una durata superiore a tre mesi. Per effetto dello sviluppo professionale o di procedure concorsuali o selettive. Per aver svolto mansioni superiori per una durata superiore a sei mesi. Per anzianità nella qualifica di assunzione.
Dispone il Capo II - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - Titolo III del Codice in materia di protezione dei dati personali, tra l'altro, che... Non si osservano le disposizioni di cui all'art. 25 in tema di comunicazione e diffusione. Nel trattare i dati, il soggetto pubblico osserva i presupposti e i limiti stabiliti dallo stesso Codice, anche in relazione alla diversa natura dei dati, nonché dalla legge e dai regolamenti. I soggetti pubblici sono comunque obbligati, alla stregua di quelli privati, a richiedere il consenso dell'interessato. Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito anche per lo svolgimento di funzioni non istituzionali.
A norma di quanto dispone la legge n. 241/1990, il diritto di accesso è escluso... Quando i documenti riguardano azioni strettamente strumentali alla tutela dell'ordine pubblico e alla repressione della criminalità. Quando l'amministrazione che ha formato i documenti decide discrezionalmente di vietarne l'accesso. Quando i documenti concernono l'attività dei dirigenti delle P.A. Quando i documenti riguardano l'attività di organi politici e del Parlamento.
Un pubblico dipendente può invocare a proprio favore l'applicazione dello Statuto dei lavoratori? Sì, ad eccezione dei dipendenti del comparto ministeriale. Sì, in quanto si applica alle pubbliche amministrazioni a prescindere dal numero dei dipendenti. Sì, qualora l'ente abbia più di 100 dipendenti. No, lo Statuto dei lavoratori trova applicazione solo nei rapporti di lavoro privati.
La convalida dell'atto amministrativo... Come l'acquiescenza elimina il vizio dell'atto. È un provvedimento che esclude la possibilità di ritiro, da parte della P.A., della stessa convalida anche se in presenza di interesse pubblico prioritario. Differisce dalla conversione in quanto questa tende solo a conservare alcuni effetti dell'atto stesso, mentre la convalida mira a rendere l'atto stabile e sicuro in tutti gli effetti che gli sono propri. È un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, che elimina i vizi di legittimità di un atto invalido precedentemente emanato da diversa autorità.
Le direttive da impartire tramite il commissario del Governo per l'esercizio delle funzioni amministrative delegate alle regioni, che sono tenute ad osservarle... Non necessitano di deliberazione da parte del Consiglio dei ministri. Sono sottoposte alla deliberazione del Consiglio dei ministri. Sono sottoposte alla deliberazione del Presidente della Repubblica. Sono sottoposte alla deliberazione del Presidente del Consiglio dei ministri.
La giurisdizione del giudice amministrativo è generalmente stabilita dall'art. 23 bis della L. 1034/1971 avverso i provvedimenti adottati da tutte le autorità amministrative indipendenti, ad eccezione di quelli: Del Garante della privacy. Del Garante delle comunicazioni. Dell'Autorità per la Vigilanza dei Contratti Pubblici. Dell'Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità.
Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro,... I documenti concernenti l'attività del Governo. I documenti aventi rilevanza politica. I documenti concernenti la continuità e la correttezza delle relazioni internazionali. I documenti concernenti l'attività del Parlamento.
Il SPC è... Il sistema pubblico condivisibile. Il servizio pubblico delle carte nazionali. Il sistema pubblico di connettività. Il sistema pubblico di comunicazione.
Ai sensi dell'art. 35, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001, e succ. mod. ed integr., le assunzioni obbligatorie da parte delle amministrazioni pubbliche, aziende ed enti pubblici dei soggetti di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, avvengono per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa... Previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere. Previa verifica della copertura finanziaria. Previa verifica della presenza in pianta organica di posti liberi. Previa verifica della compatibilità della invalidità con la normativa sulla sicurezza del lavoro.
La convocazione della prima riunione della conferenza di servizi... Deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno quindici giorni prima della relativa data. Entro i successivi dieci giorni, le amministrazioni convocate possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i cinque giorni successivi alla prima. Deve pervenire alle amministrazioni interessate, esclusivamente per posta o a mezzo fax, almeno quindici giorni prima della relativa data. Entro i successivi sette giorni, le amministrazioni convocate possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i dieci giorni successivi alla prima. Deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno cinque giorni prima della relativa data. Entro i successivi cinque giorni, le amministrazioni convocate possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i dieci giorni successivi alla prima. Deve pervenire alle amministrazioni interessate, esclusivamente per posta o a mezzo fax, almeno quindici giorni prima della relativa data. Entro i successivi cinque giorni, le amministrazioni convocate possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i dieci giorni successivi alla prima.
La motivazione incongrua e dubbiosa dell'atto amministrativo... Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere.
Il cittadino di uno Stato non appartenente all'Unione, regolarmente soggiornante in Italia, può utilizzare una dichiarazione sostitutiva di certificazione per attestare la data e il luogo di nascita? Può solo dichiarare, di norma, stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani. No. Ai cittadini stranieri è preclusa ogni sorta di autocertificazione. Sì, alla stregua dei cittadini italiani e dell'Unione europea. Sì, purché soggiorni in Italia da almeno tre anni.
Il visto... È una funzione che si esplica con il controllo di merito e di legittimità. È una funzione che si esercita con controlli di merito. È un atto di controllo preventivo ad esito positivo, nel quale l'autorità tutoria è chiamata a verificare l'assenza di un vizio di legittimità nell'atto, essendo vincolata a rilasciare il visto ove non ne riscontri alcuno. È un atto di controllo di legittimità o di merito.
Salvi i casi di silenzio assenso, decorsi i termini per la conclusione del procedimento previsti nell'art. 2 della legge n. 241/1990, il ricorso avverso il silenzio dell'amministrazione... Può essere proposto anche senza necessità di diffida all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre sei mesi dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento. Può essere proposto, previa diffida, all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre sei mesi dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento. Può essere proposto, previa diffida, all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre tre mesi dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento. Può essere proposto anche senza necessità di diffida all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre un anno dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento.
A norma del dettato costituzionale quale dei seguenti organi contribuisce alla elaborazione della legislazione economica e sociale? Il Consiglio di Stato. La Corte dei Conti. Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro. La Consob.
È corretto asserire che sui regolamenti del Consiglio regionale attinenti l'autonomia funzionale viene esclusa ogni valutazione del merito? No. Tutti gli atti amministrativi della Regione sono soggetti al controllo di merito da parte della Commissione statale di controllo. Sì, la legge 127/1997 esclude ogni controllo sul merito dei soli regolamenti regionali. Sì. La legge 127/1997 esclude ogni valutazione di merito su tutti gli atti amministrativi della Regione. Sì, la legge 127/1997 esclude solo su tale fattispecie un controllo di merito.
A seguito della riforma dell'organizzazione del Governo, le Agenzie sono chiamate a svolgere attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale, ed operano al servizio delle amministrazioni pubbliche, comprese quelle regionali e locali. Esse... Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e non sono sottoposte al controllo della Corte dei conti. Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e sono sottoposte ai poteri di indirizzo del Ministero e di vigilanza della Corte dei conti e del Consiglio di Stato. Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge, sono sottoposte al controllo della Corte dei conti ed ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Ministro. Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge, sono sottoposte al controllo della Corte dei conti ed ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Parlamento.
L'istituto della riserva di legge non è omogeneo né unitario. Le riserve, infatti, si distinguono in: riserve assolute, relative, di legge costituzionale, ecc. Si parla di riserve assolute... Quando la Costituzione, nel riservare la materia alla legge, determina anche ulteriori limiti di contenuto (ad es.: articolo 16 Cost.). Quando prevedono che l'intervento della legge è previsto solo per definire le caratteristiche fondamentali della disciplina, lasciando spazio alle fonti secondarie di intervenire per definirla compiutamente. Quando escludono la possibilità di disciplinare certe materie con fonti di grado secondario, lasciando tale determinazione solo alla legge od ad atti aventi forza di legge. Quando si riferiscono solo alla legge formale, approvata dal Parlamento, e non anche agli atti equiparati alla legge o alla legge regionale (ad es.: articoli 77 e 78 Cost.).
Mediante la dichiarazione sostitutiva di cui all'art. 47 del D.P.R. 445/2000... Si può dichiarare di non essere l'ente destinatario di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni amministrative di cui al D.Lgs. 231/2001. Si può dichiarare la situazione reddituale o economica anche ai fini della concessione dei benefici di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali. Si può attestare anche la conformità all'originale della copia di un atto o di un documento conservato o rilasciato da una P.A. Non è possibile sostituire il documento inerente i dati relativi ai bilanci e al fatturato dell'impresa.
I provvedimenti amministrativi possono essere dotati del carattere dell'esecutorietà, vale a dire che... Non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori. Nei casi e con le modalità stabiliti dalla legge le P.A. possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti. Sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge. Possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione.
Nell'esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi... L'esame dei documenti è gratuito, mentre il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione e di bollo, ove dovuto, nonché al pagamento dei diritti di ricerca e di visura. L'esame dei documenti è oneroso. Il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, ma non all'imposta di bollo né al pagamento dei diritti di ricerca e di visura. La richiesta deve essere rivolta esclusivamente all'amministrazione che ha formato il documento.
Consacrando a livello costituzionale i principi di cui alla L. 59/1997, in quale delle seguenti materie, l'art. 117 della Costituzione attribuisce alle Regioni potestà legislativa concorrente? Rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose. Ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all'innovazione per i settori produttivi. Immigrazione. Tutela della concorrenza e sistema valutario.
Il travisamento dei fatti... Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza.
Dispone l'art. 20 della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze o diffide, se... La medesima amministrazione non comunica all'interessato, nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della domanda, il provvedimento di diniego. La medesima amministrazione non interrompe il procedimento nel termine di dieci giorni dal ricevimento della domanda. La medesima amministrazione non comunica all'interessato, nel termine di novanta giorni dal ricevimento della domanda (salvo che non sia stabilito un termine diverso da regolamenti e disposizioni legislative), il provvedimento di diniego. La medesima amministrazione non indice, entro sessanta giorni dalla presentazione dell'istanza, una conferenza di servizi.
Nella legge sul procedimento amministrativo vige... Il divieto di aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria. Il divieto assoluto di aggravare il procedimento. Il divieto di interventi di carattere consultivo facoltativo. Il divieto di compiere accertamenti tecnici ed ispezioni.
Il D.Lgs. 82/2005 prevede che in luogo del nome del titolare il certificatore può riportare sul certificato elettronico uno pseudonimo, qualificandolo come tale. Se il certificato è qualificato,... Il certificatore ha l'obbligo di conservare le informazioni relative alla reale identità del titolare per almeno dieci anni dopo la scadenza del certificato stesso. Il certificatore ha l'obbligo di conservare le informazioni relative alla reale identità del titolare per almeno cinque anni dopo la scadenza del certificato stesso. Il certificatore ha l'obbligo di conservare le informazioni relative alla reale identità del titolare per almeno venti anni dopo la scadenza del certificato stesso. Il certificatore ha l'obbligo di conservare le informazioni relative alla reale identità del titolare per almeno quindici anni dopo la scadenza del certificato stesso.
Indicare quale principio costituzionale della pubblica amministrazione è enunciato nell'art. 118 Cost. Il principio dell'obbligo di tutti a concorrere alle spese pubbliche. Il principio di sussidiarietà, di adeguatezza e di differenziazione. Il principio della tutela delle autonomie locali. Il principio della indipendenza dei giudici amministrativi.
Nei ricorsi agli organi di giustizia amministrativa aventi ad oggetto i provvedimenti relativi alle procedure di aggiudicazione, affidamento ed esecuzione di servizi pubblici e forniture: Tutti i termini processuali, compresi quelli per la proposizione del ricorso, sono ridotti alla metà. Valgono i termini processuali ordinari, salvo quelli per la proposizione del ricorso che sono ridotti alla metà. La parte può, al fine di ottenere la sospensione dell'esecuzione della sentenza di 1° grado, proporre appello nel termine di trenta giorni dalla pubblicazione del dispositivo, con riserva dei motivi, da proporre entro trenta giorni dalla notificazione ed entro centoventi giorni dalla comunicazione della pubblicazione della sentenza. La parte può, al fine di ottenere la sospensione dell'esecuzione della sentenza di 1° grado, proporre appello nel termine di trenta giorni dalla pubblicazione del dispositivo, con riserva dei motivi, da proporre entro sessanta giorni dalla notificazione ed entro sei mesi dalla comunicazione della pubblicazione della sentenza.
Chi è il segretario del Consiglio dei Ministri? Il Ministro senza portafoglio più anziano d'età. Il Ministro senza portafoglio più giovane d'età. Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Secondo autorevole dottrina, rientrano nella categoria dei provvedimenti di "conservazione" degli atti amministrativi annullabili: Abrogazione. Consolidazione per inoppugnabilità, acquiescenza, conversione e conferma. Convalida, ratifica e sanatoria. Annullamento e revoca.
I ricorsi amministrativi ordinari... Sono ammessi solo nei confronti di un provvedimento definitivo. Sono ammissibili solo se espressamente previsti dalla legge (secondo la dottrina prevalente, anche da altre fonti). Sono esperibili nei confronti degli atti non definitivi e si sostanziano nel ricorso gerarchico, gerarchico improprio e in opposizione. Possono essere esperiti in assenza di una specifica norma che li ammetta e si concretano nel ricorso gerarchico, utilizzabile purché sussista il rapporto di gerarchia, e nel ricorso straordinario, utilizzabile sempre che l'atto impugnato sia definitivo.
L'art. 7 del D.Lgs. n. 165/2001, nel definire i principi generali per la gestione delle risorse umane, stabilisce che... Le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi individuali a soggetti di provata esperienza e competenza, ove il rapporto costo/beneficio risulti più favorevole rispetto all'impiego del personale in servizio. Le amministrazioni pubbliche curano l'aggiornamento del personale meno qualificato. Le amministrazioni possono erogare trattamenti economici accessori, anche non corrispondenti alle prestazioni effettivamente rese, purché individuino strumenti certi per misurare la maggiore produttività. Per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, le P.A. possono conferire incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa ad esperti di particolare e comprovata specializzazione universitaria.
Secondo la teoria tradizionale, l'atto amministrativo nullo è... Sanabile. Annullabile. Giuridicamente esistente. Inannullabile.
Quale certificato ha validità limitata? Estratto di nascita. Cittadinanza. Estratto di morte. Certificato di titolo di studio.
Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge: La violazione di circolare. La mancanza di motivazione. La contraddittorietà tra più atti. L'illogicità o contraddittorietà della motivazione.
La Dir.Min. 18 novembre 2005 (Linee guida per la Pubblica Amministrazione digitale)... Vuole costituire un momento di riflessione e di stimolo per questa ulteriore e nuova sfida alla quale tutta la P.A. è chiamata indicando alcuni punti fondamentali dei quali le amministrazioni dovranno assicurare l'attuazione. Sancisce obblighi e fissa termini in vista dei quali è necessario che le amministrazioni si preparino adeguatamente all'utilizzo delle ICT. Detta le disposizioni per attuare i controlli previsti dal Codice dell'amministrazione digitale. Stabilisce l'obbligo per le pubbliche amministrazioni di comunicare per via telematica con le altre pubbliche amministrazioni.
Si parla di riserve di legge costituzionale... Quando la materia è affidata a leggi costituzionali (ad es.: articoli 71, 116, 132, 137 comma 1 Cost.); in tal caso la riserva è sempre assoluta. Quando si riferiscono solo alla legge formale, approvata dal Parlamento, e non anche agli atti equiparati alla legge o alla legge regionale (ad es.: articoli 77 e 78 Cost.). Quando escludono la possibilità di disciplinare certe materie con fonti di grado secondario, lasciando tale determinazione solo alla legge o ad atti aventi forza di legge. Quando prevedono che l'intervento della legge è previsto solo per definire le caratteristiche fondamentali della disciplina, lasciando spazio alle fonti secondarie di intervenire per definirla compiutamente.
Su quali dei seguenti atti è richiesto il parere obbligatorio del Consiglio di Stato? Contratti dello Stato di importo superiore alla soglia comunitaria. Procedimenti per responsabilità civile a carico di pubblici dipendenti. Schemi generali di accordi e convenzioni predisposti da uno o più Ministri. Provvedimenti che dispongono il riconoscimento della causa di servizio dei pubblici dipendenti e l'equo indennizzo.
Le disposizioni del Codice dell'amministrazione digitale... Si applicano nel rispetto della disciplina rilevante in materia di trattamento dei dati personali e, in particolare, delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali di cui al D.Lgs. n. 196/2003. Si applicano anche all'esercizio delle attività e funzioni di ordine e sicurezza pubblica, difesa e sicurezza nazionale, e consultazioni elettorali. Si applicano solo alle amministrazioni dello Stato e agli enti pubblici economici. Si applicano a tutte le amministrazioni dello Stato e trovano integrale applicazione anche all'esercizio delle funzioni di ordine e sicurezza pubblica, difesa nazionale, consultazioni elettorali.
Legittimati ad impugnare gli atti comunitari sono anzitutto e comunque gli Stati membri, anche rispetto ad atti destinati ad altri Stati membri, o a individui. È peraltro pacifico che la legittimazione è attribuita... Unicamente allo Stato e non anche alle sue eventuali articolazioni decentrate, quali Regioni e Comuni. Soltanto alle articolazioni decentrate dello Stato destinatarie dell'atto. Unicamente allo Stato e non anche alle sue eventuali articolazioni decentrate, quali Regioni e Comuni: le une e gli altri possono impugnare un atto comunitario solo in quanto persone giuridiche. Allo Stato e anche alle sue eventuali articolazioni decentrate in ogni caso.
In attuazione della legge n. 241/1990, in quale caso l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo, indicando la data entro la quale deve concludersi ed i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione? In nessun caso. La legge n. 15/2005 di modifica della n. 241/1990 ha previsto un obbligo generale. Nel caso di procedimenti ad iniziativa di parte. Nel solo caso in cui il procedimento debba essere iniziato d'ufficio.
Ai sensi della normativa in materia di accesso ai documenti amministrativi, per diritto di accesso si intende... Il diritto degli interessati di prendere visione di documenti amministrativi, ma non anche di estrarne copia. Il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi. Il diritto di ottenere il definitivo rilascio di documenti amministrativi in originale. Il diritto per chiunque di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla L. n. 241/1990, la regola generale. Il differimento o il diniego sono, quindi, un'eccezione. Quale dei punti che seguono espone principi conformi alla predetta legge? Non può essere causa di esclusione dal diritto di accesso alle informazioni l'esigenza di salvaguardare la sicurezza, la difesa nazionale e le relazioni internazionali. Il diritto di accesso è escluso nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione. Il diritto di accesso è consentito nei procedimenti selettivi, anche nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relative a terzi. Le singole amministrazioni, a loro giudizio insindacabile e senza obbligo di motivazione, hanno facoltà di sottrarre all'accesso una o più categorie di documenti da esse formati.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo III "Territorio, ambiente e infrastrutture" di detto D.Lgs.? Artigianato. Servizi sociali. Risorse idriche e difesa del suolo. Sanità veterinaria.
Dispone l'art. 6 della legge n. 241/1990 che il responsabile del procedimento, tra l'altro,... Propone l'indizione o, avendone la competenza, indice le conferenze di servizi. Può chiedere il rilascio di dichiarazioni, ma non la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete. Può ordinare esibizioni documentali, ma non esperire accertamenti tecnici ed ispezioni. Può ammettere a suo insindacabile giudizio rettifiche e/o dichiarazioni relative alla documentazione presentata.
Nella giurisdizione amministrativa, il giudizio che ha una funzione accessoria e strumentale rispetto al processo di cognizione, essendo teso all'adozione di misure preventive volte a preservare le utilità fornite dalla eventuale sentenza favorevole di cognizione da eventi che possono manifestarsi durante il corso del processo, è il giudizio... Cautelare. Di esecuzione. Di impugnazione. Di diritto obiettivo, al pari di quello penale.
A quale dei seguenti ministeri il D.Lgs. n. 300/1999 ha attribuito le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di tutela dei diritti civili? Ministero dell'interno. Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Ministero della giustizia. Ministero dell'università e della ricerca.
I conferimenti di funzioni di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 4 della L. 15-3-1997 n. 59 devono avvenire nell'osservanza di alcuni principi fondamentali. Indicare quale funzione/principio è corretto. In considerazione delle diverse caratteristiche, anche associative, demografiche, territoriali e strutturali degli enti riceventi si realizza il principio della copertura finanziaria e patrimoniale. Attribuendo ad un unico soggetto le funzioni ed i compiti connessi, strumentali e complementari, e l'identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa, si realizza il principio di efficienza e di economicità. Con la attribuzione alla regione dei compiti e delle funzioni amministrative e delle funzioni di programmazione si realizza il principio di completezza. Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime, si attua, il principio della copertura finanziaria e patrimoniale dei costi per l'esercizio delle funzioni amministrative.
È corretto asserire che sui regolamenti del Consiglio regionale viene esclusa ogni valutazione del merito? No. Tutti gli amministrativi della Regione sono soggetti al controllo di merito da parte della Corte dei Conti. Sì. La legge 127/1997 esclude ogni valutazione di merito su tutti gli atti amministrativi della Regione. No, la legge 127/1997 prevede espressamente un controllo di merito solo sui regolamenti. Sì, la legge 127/1997 esclude ogni controllo sul merito dei soli regolamenti regionali.
Contro gli atti amministrativi definitivi... Non è ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R. È sempre ammissibile ricorso amministrativo gerarchico. È ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica. Non è ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica.
Il ricorso per l'ottemperanza non è ammissibile: Per le sentenze del TAR non sospese dal Consiglio di Stato. Per le ordinanze con cui sono state disposte dal TAR misure cautelari. Per le sentenze del giudice ordinario non passate in giudicato. Per i decreti ingiuntivi non opposti.
L'art. 15 del D.Lgs. 11 aprile 2006 n. 198 affida, tra l'altro, alle Consigliere e ai Consiglieri di parità, compiti di collaborazione con le Direzioni Regionali e Provinciali del Lavoro al fine di individuare... Procedure efficaci di rilevazione delle violazioni alla normativa in materia di parità, pari opportunità e garanzie contro le discriminazioni. Sanzioni amministrative più severe per le violazioni alla normativa in materia di parità, pari opportunità e garanzie contro le discriminazioni. I componenti delle Commissioni regionali per la vigilanza sulle violazioni alla normativa in materia di parità, pari opportunità e garanzie contro le discriminazioni. Gli istituti di ricerca accreditati a fornire dati sulle le violazioni alla normativa in materia di parità, pari opportunità e garanzie contro le discriminazioni.
Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta. In relazione all'elemento psichico di cui sono manifestazione, gli atti amministrativi si distinguono in: atti consistenti in manifestazioni di giudizio e atti plurimi. In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in: atti collettivi e atti di amministrazione consultiva. In relazione alla discrezionalità, gli atti amministrativi si distinguono in: atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali. In relazione al risultato, gli atti amministrativi si distinguono in: atti ampliativi e atti restrittivi.
Nello svolgimento dei suoi compiti il responsabile del procedimento amministrativo... Può solo proporre l'indizione di conferenze di servizi, non avendo mai la competenza per indirle. Non avendo mai la competenza per adottare direttamente il provvedimento finale, si limita a trasmettere gli atti all'organo competente per l'adozione. Non può esperire ispezioni od ordinare esibizioni di documenti. Può chiedere, in fase di istruttoria, il rilascio di dichiarazioni e la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete e può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali.
Il ricorso gerarchico improprio... È proponibile ad autorità che, pur non essendo quella gerarchicamente superiore rispetto all'autorità che ha emanato l'atto, è investita di un potere di generica vigilanza. È un ricorso ordinario impugnatorio che può essere proposto solo da organi individuali avverso deliberazioni di organi collegiali e viceversa. È un rimedio di carattere generale. Non può essere proposto ad organi statali avverso provvedimenti di organi di vertice (Ministri).
La richiesta di certificati o di atti di notorietà nei casi, in cui sussiste l'obbligo del dipendente di accettare la dichiarazione sostitutiva, costituisce, a norma del disposto di cui all'art. 74 del D.P.R. 445/2000,... Rifiuto di atti d'ufficio, omissione punibile a norma dell'art. 328 del c.p. Violazione dei doveri d'ufficio. Abuso d'ufficio, punibile a norma dell'art. 323 del c.p. Responsabilità disciplinare, patrimoniale nonché penale.
Le procedure di acquisizione dei pareri sono state oggetto di notevoli innovazioni da parte della legge n. 241/1990, al fine di accelerare il procedimento amministrativo. Ove debba essere obbligatoriamente sentito un organo consultivo, questo deve emettere il proprio parere entro quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere o senza che l'organo adito abbia rappresentato esigenze istruttorie,... È obbligo dell'amministrazione richiedente interrompere il procedimento e sollecitare il parere che deve essere reso definitivamente entro quindici giorni. È in facoltà dell'amministrazione richiedente di procedere indipendentemente dall'acquisizione del parere. È obbligo dell'amministrazione richiedente interrompere il procedimento e sollecitare il parere che deve essere reso definitivamente entro sessanta giorni. L'amministrazione deve procedere indipendentemente dall'acquisizione del parere.
Qualora con decreto motivato e nei casi previsti espressamente dall'art. 126 della Costituzione, il Presidente della Repubblica disponga lo scioglimento di un Consiglio regionale, quale organo deve essere obbligatoriamente sentito? Una Commissione di deputati e di senatori costituita, per le questioni regionali, nei modi stabiliti con legge della Repubblica. Il Consiglio dei Ministri. La Conferenza Stato-Regioni, integrata da almeno dieci deputati e dieci senatori. Una Commissione di deputati costituita, per le questioni regionali, nei modi stabiliti con legge della Repubblica.
La convalida dell'atto amministrativo... È un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, che elimina i vizi di legittimità di un atto invalido precedentemente emanato dalla stessa autorità. Come la conversione tende solo a conservare alcuni effetti dell'atto stesso. Può ricorrere anche in caso di atto viziato per eccesso di potere. sotto forma di sviamento. Come l'acquiescenza può provenire solo dall'autore dell'atto o da un organo superiore.
In base al diritto riconosciuto dall'art. 7 del Codice dell'amministrazione digitale (Diritto alla qualità del servizio e alla misura della soddisfazione)... Non è più necessario alcun passaggio materiale di denaro né tanto meno fare file in banca o alla posta. Le P.A. centrali provvedono alla riorganizzazione ed all'aggiornamento dei servizi resi, e a tal fine sviluppano l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, sulla base di una preventiva analisi delle reali esigenze dei cittadini e delle imprese, anche utilizzando strumenti per la valutazione del grado di soddisfazione degli utenti. I cittadini e le imprese hanno il diritto di usare le moderne tecnologie per tutti i rapporti con qualsiasi amministrazione dello Stato. Tutte le P.A. devono organizzarsi per rendere disponibile agli interessati documenti, atti e procedimenti, in modo sicuro e trasparente in formato digitale.
I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento. I pareri di coordinamento... Sono richiesti per contemperare più interessi della P.A., si fondano sul principio di buona amministrazione e non è richiesta una norma positiva che li imponga. Sono relativi a pareri emessi, di norma, al termine di un'istruttoria compiuta per l'adozione di un provvedimento o di una misura amministrativa. Sono relativi a pareri di organi tecnici per soluzioni attinenti alla discrezionalità tecnica e importano atti vincolati. Sono relativi a pareri che la P.A. deve obbligatoriamente richiedere al Consiglio di Stato.
Non possono essere comprovati mediante dichiarazioni, anche contestuali all'istanza, sottoscritte dall'interessato e prodotte in sostituzione delle normali certificazioni e non in luogo dell'atto di notorietà... Qualità di vivenza a carico. Qualità di pensionato e categoria di pensione. Stati, qualità personali e fatti relativi ad altri soggetti di cui il dichiarante abbia diretta conoscenza. Qualifica professionale posseduta, titolo di specializzazione, di abilitazione, di formazione, di aggiornamento e di qualificazione tecnica.
Quando l'interpretazione correttiva delle fonti legislative riduce l'ambito applicativo di una norma sul presupposto che lex magis dixit quam voluit, si parla di... Interpretazione restrittiva. Interpretazione estensiva. Interpretazione sistematica. Interpretazione adeguatrice.
Cosa ha disposto la finanziaria 2008 in ordine alla carta di identità elettronica e alla carta nazionale di servizi? Ha previsto che a far data dal 31 dicembre 2008 la Carta dei servizi nazionali debba contenere obbligatoriamente oltre ai dati identificativi del titolare, il codice fiscale, la data di rilascio e la data di scadenza della carta. Ha stabilito che le due carte debbano essere consegnate a tutti i cittadini entro il 31 dicembre 2009. Ha previsto l'operatività delle due carte a far data dal 1° febbraio 2009. Ha previsto la proroga al 31 dicembre 2008 del termine a decorrere dal quale non è più consentito l'accesso ai servizi erogati in rete dalle P.A. con strumenti diversi dalla carta di identità elettronica e dalla carta nazionale di servizi.
Ai sensi dell'art. 52 del D.Lgs n. 165/2001, e succ. mod. o int., l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza... Dà diritto all'assegnazione di incarichi di direzione se svolte per una durata superiore a tre mesi. Dà diritto all'assegnazione di incarichi di direzione se svolte per una durata superiore a sei mesi. Non ha effetto ai fini dell'assegnazione di incarichi di direzione. Dà diritto all'assegnazione di incarichi di direzione se svolte per una durata superiore a nove mesi.
Nel caso di proposizione di un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica: L'organo, che ha ricevuto il ricorso, lo trasmette nel termine di sessanta giorni dalla notifica al Consiglio di Stato, al quale riferisce. L'organo, che ha ricevuto il ricorso, lo trasmette immediatamente al Consiglio di Stato, al quale riferisce. L'organo, che ha ricevuto il ricorso, lo trasmette nel termine di sessanta giorni dalla notifica al Ministero competente, al quale riferisce. L'organo, che ha ricevuto il ricorso, lo trasmette immediatamente al Ministero competente, al quale riferisce.
Quale dei seguenti organi è classificato dalla Costituzione tra gli "organi ausiliari"? Consiglio superiore della Magistratura. Corte costituzionale. Consiglio Nazionale dell'economia e del lavoro. Consiglio supremo di difesa.
Sotto il profilo procedurale, sono ricorribili per Cassazione: Solo le sentenze del Consiglio di Stato. Le sentenze del Consiglio di Stato e quelle del TAR, limitatamente quest'ultime a vizi di giurisdizione. Le sentenze del Consiglio di Stato e quelle del TAR. Solo le sentenze del TAR.
È ammessa la correzione degli errori delle decisioni dei giudici amministrativi? Sì, ove occorra correggere omissioni o errori materiali, o errori di diritto od una omissione di pronuncia. Si sempre. Sì, ove occorra correggere omissioni o errori materiali, che non implichino comunque un vizio della formazione della volontà dei giudici. No, in alcun caso.
A norma del disposto di cui all'art. 73 del D.P.R. 445/2000 le P.A. e i loro dipendenti sono responsabili per gli atti emanati, quando l'emanazione sia conseguenza di false dichiarazioni? No, salvo il caso di grave pregiudizio di altra P.A. Sono esenti da responsabilità penale, salvo i casi di dolo o colpa anche lieve. Solo i dipendenti della P.A. sono esenti da responsabilità, salvo i casi di dolo o colpa grave. No, sono esenti da responsabilità disciplinare, patrimoniale e penale, salvo i casi di dolo o colpa grave.
Ove in materia di procedimenti amministrativi debbano essere obbligatoriamente sentiti organi consultivi questi devono emettere il proprio parere entro quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta. Qualora siano richiesti pareri facoltativi,... Essi sono tenuti a dare immediata comunicazione alle amministrazioni richiedenti del termine entro il quale il parere sarà reso, che comunque non può superare i trenta giorni. Essi sono tenuti a dare immediata comunicazione alle amministrazioni richiedenti del termine entro il quale il parere sarà reso. Essi sono obbligati ad esprimere il parere richiesto entro due mesi. Essi sono tenuti entro centoventi giorni ad esprimere il parere richiesto.
È corretto asserire che sui regolamenti del Consiglio regionale attinenti l'autonomia organizzativa viene esclusa ogni valutazione del merito? Sì, la legge 127/1997 esclude ogni controllo sul merito dei soli regolamenti regionali. Sì, la legge 127/1997 esclude solo su tale fattispecie un controllo di merito. Sì. La legge 127/1997 esclude ogni valutazione di merito su tutti gli atti amministrativi della Regione. No. Tutti gli atti amministrativi della Regione sono soggetti al controllo di merito da parte del CO.RE.CO.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. 196/2003 la diffusione di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico è ammessa? No, è espressamente vietata dal Codice in materia di protezione dei dati personali. Unicamente quando è prevista da una norma di legge o di regolamento. Sì, è sempre ammessa. No, deve essere in ogni caso autorizzata dal Garante.
Ai sensi della legislazione vigente, quale dei seguenti soggetti può chiedere pareri al CNEL? Le amministrazioni pubbliche. Le organizzazioni degli imprenditori. Gli enti locali. Il Governo.
In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in atti composti e atti contestuali. Sono atti amministrativi composti... Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati. Gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto. Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore. Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari.
La competenza a decidere i ricorsi per l'esecuzione di sentenze del Consiglio di Stato spetta: Al tribunale amministrativo regionale soltanto nell'ipotesi in cui la sentenza da eseguire abbia accolto l'appello avverso la decisione dello stesso T.A.R., riformandola o annullandola. Allo stesso Consiglio di Stato nell'ipotesi in cui la sentenza da eseguire abbia accolto l'appello avverso la decisione del tribunale amministrativo regionale, riformandola o annullandola. Allo stesso Consiglio di Stato, per eseguire tutte le due sentenze. Allo stesso Consiglio di Stato nell'ipotesi in cui la sentenza da eseguire abbia confermato la decisione del tribunale amministrativo regionale.
Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro,... La facoltà di pagare il canone. Il diritto di insistenza. Il diritto di organizzare e far funzionare il servizio assunto a proprio piacimento. Il diritto di non sottostare ai controlli della P.A.
Tra i vari principi caratterizzanti il procedimento amministrativo, quelli enunciati dalla legge n. 241/1990 dimostrano come il legislatore abbia inteso modellare l'azione amministrativa secondo principi efficientistici e manageriali tipici delle imprese private. Dispone infatti l'art. 1 della legge n. 241/1990, che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta dai criteri di... Efficacia e pubblicità. Economicità, di pubblicità e pari opportunità. Economicità, di efficacia, di pubblicità e di trasparenza. Economicità, di efficacia e di trasparenza.
La giurisdizione di legittimità dei T.A.R., prevista dagli artt. 2, 3 e 4 della legge n. 1034/1971, è parzialmente limitata quanto al potere di istruzione in quanto... Nell'esercizio della competenza generale di legittimità, può utilizzare l'intero apparato di mezzi di prova normalmente previsto nel giudizio di merito, ad eccezione del giuramento. Nell'esercizio della competenza generale di legittimità, può utilizzare l'intero apparato di mezzi di prova normalmente previsto nel giudizio di merito, ad eccezione della prova per testi. Nell'esercizio della competenza generale di legittimità, non può utilizzare l'intero apparato di mezzi di prova normalmente previsto nel giudizio di merito. Nell'esercizio della competenza generale di legittimità, può utilizzare l'intero apparato di mezzi di prova normalmente previsto nel giudizio di merito, ad eccezione della confessione.
La Costituzione italiana prevede alcuni principi in materia amministrativa. Il principio del libero accesso dei cittadini ai pubblici impieghi per concorso è sancito... Dall'art. 23 della Costituzione. Dagli artt. 51 e 97, ultimo comma della Costituzione. Dall'art. 53 della Costituzione. Dall'art. 100 della Costituzione.
I regolamenti sono dotati del carattere della "generalità", intesa come... Capacità ad immettere nuove norme nel tessuto ordinamentale. Indeterminabilità dei destinatari. Capacità a concorrere a costituire o a innovare l'ordinamento giuridico. Capacità di regolare una serie indefinita di casi.
Quale certificato ha validità illimitata? Posizione reddituale. Iscrizione alle liste elettorali. Estratto dell'atto di morte. Certificato penale-casellario.
Il principio dell'indipendenza dei giudici amministrativi è sancito... Dall'art. 100 della Cost. Dall'art. 12 della Cost. Dagli artt. 42, terzo comma e 43, della Cost. Dall'art. 97 della Cost.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 è nullo... Il provvedimento amministrativo che è viziato da eccesso di potere. Il provvedimento amministrativo che è viziato da incompetenza. Il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali. Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione di legge.
Contro le ordinanze cautelari dei tribunali amministrativi regionali di cui all'art. 21 della Legge 06-12-1971, n. 1034: È ammesso ricorso in appello, da proporre nel termine di quarantacinque giorni dalla notificazione dell'ordinanza, ovvero di novanta giorni dalla comunicazione del deposito dell'ordinanza stessa nella segreteria. È ammesso ricorso in appello, da proporre nel termine di trenta giorni dalla notificazione dell'ordinanza, ovvero di sessanta giorni dalla comunicazione del deposito dell'ordinanza stessa nella segreteria. È ammesso ricorso in appello, da proporre nel termine di sessanta giorni dalla notificazione dell'ordinanza, ovvero di centoventi giorni dalla comunicazione del deposito dell'ordinanza stessa nella segreteria. Non è ammesso ricorso in appello, trattandosi di strumento provvisionale.
La licenza è... Una figura analoga all'autorizzazione. Una concessione traslativa. Una figura analoga alla concessione. Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti.
Gli accordi sostitutivi di provvedimenti di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990 sono soggetti ai medesimi controlli previsti per i provvedimenti stessi? Sì, ma solo quando l'accordo comporti un onere per l'amministrazione. No, gli accordi sostitutivi non necessitano di controlli. Sì, ma solo se all'accordo sono interessati più soggetti privati. Sì, lo dispone espressamente la detta legge.
La legge conferisce al Prefetto il potere di disporre ispezioni per accertare il regolare funzionamento di taluni servizi gestiti dalle Amministrazioni locali, quale, ad esempio,... Funzioni delegate al Comune dalla Regione. Viabilità. Tenuta dei registri di stato civile. Commercio.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Le concessioni del demanio marittimo rientrano nella categoria delle... Concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A. Concessioni costitutive. Concessioni traslative di pubblici servizi. Concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici.
La pubblica amministrazione può legittimamente ricevere estratti e copie integrali degli atti di stato civile un anno dopo il loro rilascio? Sì, tali certificati hanno validità illimitata. Sì, purché l'interessato dimostri, anche attraverso l'esibizione di altro documento, che i dati non hanno subito variazioni dalla data del rilascio. No, in alcun caso. Sì, a condizione che l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data di rilascio.
Ai sensi dell'art. 117 della Costituzione, la potestà legislativa spetta alle regioni... In tutte le materie con la sola esclusione di quelle attinenti l'ordinamento civile e penale. In tutte le materie con la sola esclusione di quelle attinenti la cittadinanza. Nelle sole materie espressamente elencate all'art. 118. Nelle materie di legislazione concorrente e in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato.
Chi contesta al lavoratore dipendente di una pubblica amministrazione il comportamento rilevante ai fini dell'applicazione di una sanzione disciplinare? L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, ai sensi dell'art. 55, comma 4, del D.lgs n. 165/2001, qualora le sanzioni da applicare non siano rimprovero verbale e censura. Il capo della struttura in cui il dipendente lavora, ai sensi dell'art. 55, comma 4, del D.lgs n. 165/2001, qualora le sanzioni da applicare non siano rimprovero verbale e censura. L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, ai sensi dell'art. 55, comma 4, del D.lgs n. 165/2001, qualora le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura. Il capo della struttura in cui il dipendente lavora, ai sensi dell'art. 55, comma 4, del D.Lgs. n. 165/2001, qualora la sanzione da applicare sia la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione.
Dispone il D.P.R. n. 68/2005 che per i privati che intendono utilizzare il servizio di posta elettronica certificata, il solo indirizzo valido, ad ogni effetto giuridico,... Può anche dedursi dalla mera indicazione dell'indirizzo di posta certificata nella corrispondenza o in altre comunicazioni o pubblicazioni del soggetto. Deve obbligatoriamente risultare dal certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A. Deve essere obbligatoriamente depositato presso il CNIPA. È quello espressamente dichiarato ai fini di ciascun procedimento con le pubbliche amministrazioni o di ogni singolo rapporto intrattenuto tra privati o tra questi e le pubbliche amministrazioni.
Il mero ritiro dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace. Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo. Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento. Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso gerarchico improprio? Per lo più si tratta di ricorso di carattere impugnatorio contro provvedimenti emessi da organi collegiali, ovvero da amministrazione diversa da quella a cui appartiene l'organo decidente. È proponibile ad autorità gerarchicamente superiore rispetto all'autorità che ha emanato l'atto. Non può essere proposto a organi individuali avverso deliberazioni di organi collegiali e viceversa. Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico.
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato ad autorità diversa da quella indicata nell'atto... È dichiarato irricevibile. È dichiarato inammissibile. È dichiarato nullo. È rigettato.
Il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro... È organo di consulenza delle regioni e degli enti locali. Esprime, su richiesta degli Enti anche non economici, valutazioni e proposte sui più importanti documenti ed atti di politica e di programmazione economica e sociale, anche con riferimento alle politiche comunitarie. Esprime proprie valutazioni sull'andamento della congiuntura economica in sessioni semestrali, dettando a tal fine proprie direttive agli istituti incaricati di redigere il rapporto di base. Partecipa alla stipulazione dei contratti di lavoro in rappresentanza dello Stato.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo II "Sviluppo economico e attività produttive" di detto D.Lgs.? Agricoltura e foreste. Tutela dell'ambiente dagli inquinamenti. Sanità veterinaria. Difesa del suolo.
A norma dell'art. 1 della legge n. 241/1990 così come modificato dalla legge n. 15/2005, la pubblica amministrazione, nell'adozione di atti di natura non autoritativa... Agisce sempre secondo le norme di diritto privato. Agisce secondo le norme di diritto privato salvo che la legge disponga diversamente. Agisce sempre secondo le norme di diritto pubblico. Agisce secondo le norme di diritto pubblico salvo che la legge disponga diversamente.
Dispone l'art. 19 del D.Lgs. 196/2003 che sono ammesse le comunicazioni di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico ad altri soggetti pubblici... Se sono previste da norme di legge o di regolamento o risultano comunque necessarie per lo svolgimento delle funzioni istituzionali. Solo se autorizzate da espresso provvedimento del Garante. Se sono richieste dal funzionario della P.A. Solo se sono previste espressamente da norme di legge.
Il legislatore con il D.Lgs. n. 29/1993 ha attuato in modo netto il principio di separazione (rectius, distinzione funzionale) tra politica ed amministrazione. È una funzione di gestione e attuazione amministrativa... La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. La definizione dei criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. La gestione tecnica mediante autonomi poteri di spesa. Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo.
Quale dei seguenti soggetti non può comunque essere patrocinato dall'Avvocatura dello Stato? Amministrazioni statali. Regioni. Società a capitale interamente pubblico. Provincie, comuni, loro consorzi e altri enti per le controversie relative alle funzioni delegate o subdelegate dalle regioni.
In relazione al procedimento, gli atti amministrativi si distinguono in atti procedimentali e atti presupposti. Sono atti amministrativi procedimentali... Gli atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo. Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore. Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo. Gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto.
I conferimenti di funzioni di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 4 della L. 15-3-1997 n. 59 devono avvenire nell'osservanza di alcuni principi fondamentali. Secondo il principio di omogeneità,... Con la conseguente attribuzione ad un unico soggetto delle funzioni e dei compiti connessi, strumentali e complementari, e quello di identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa. In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni. Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative, con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Estendere il regime di diritto privato del rapporto di lavoro anche ai dirigenti generali ed equiparati delle amministrazioni pubbliche, mantenendo ferme le altre esclusioni previste dal D.Lgs. n. 29/1993. Procedere alla razionalizzazione e redistribuzione delle competenze tra i Ministeri, tenuto conto delle esigenze derivanti dall'appartenenza dello Stato all'Unione europea in ogni caso riducendone il numero. Aggiornare le procedure, prevedendo la più estesa e ottimale utilizzazione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, anche nei rapporti con i destinatari dell'azione amministrativa. Riorganizzare e razionalizzare gli organi di rappresentanza periferica dello Stato con funzioni di raccordo, supporto e collaborazione con le Regioni e gli enti locali.
Ai sensi dell'art. 14-quater della L. n. 241/1990, il dissenso di uno o più rappresentanti delle amministrazioni, regolarmente convocate alla conferenza di servizi... Può, se necessario, recare le indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso. Può riferirsi a questioni connesse anche se non costituiscono oggetto della conferenza. A pena di inammissibilità, deve essere congruamente motivato. Può essere manifestato al di fuori della conferenza, purché sia portato a conoscenza delle altre amministrazioni con mezzi idonei.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo IV "Servizi alla persona e alla comunità" di detto D.Lgs.? Ordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Industria. Spettacolo. Protezione civile.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, nello svolgimento delle funzioni previste dall'articolo 95, primo comma, della Costituzione, può essere coadiuvato da un Comitato, denominato Consiglio di Gabinetto, composto... Dai Vice Presidenti del Consiglio dei Ministri,. Dai Ministri dell'interno, degli esteri e della difesa. Dai Ministri da lui designati, sentito il Consiglio dei Ministri. Dai Ministri senza portafoglio.
L'istituto della conversione dell'atto amministrativo... È una causa di conservazione soggettiva dell'atto amministrativo, che dipende da un comportamento con cui il soggetto privato dimostrando, con manifestazioni espresse o per fatti concludenti, di essere d'accordo con l'operato della P.A., si preclude la possibilità di impugnare l'atto. Alla stregua della convalida mira a rendere l'atto stabile e sicuro in tutti gli effetti che gli sono propri. Non opera «ex tunc» in quanto non trova applicazione il principio della conservazione dei valori giuridici. Consiste nel considerare un atto invalido (nullo, a volte annullabile) come appartenente ad altro tipo, di cui esso presenta i requisiti di forma e di sostanza.
L'interesse legittimo... Alla stregua del diritto soggettivo non può prevedere, in sede di ricorso, pronunce di natura reintegratoria. È una situazione giuridica soggettiva individuale di natura dottrinale che non ha trovato riconoscimento nel nostro ordinamento. È la posizione soggettiva di vantaggio, qualificata dall'ordinamento, che viene in evidenza nell'esercizio di una potestà collegata a talune posizioni legittimanti. È un interesse che si presenta solo differenziato ma non anche qualificato.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri (atti a carattere ausiliario consistenti in manifestazioni di giudizio) è corretta. I pareri sono obbligatori parzialmente vincolanti se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, e ad uniformarsi ad essi. I pareri sono atti privi di autonomia funzionale, in quanto emessi in vista del provvedimento terminale di un procedimento amministrativo. I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento, quella conoscitiva è relativa a pareri che la P.A. deve obbligatoriamente richiedere al Consiglio di Stato. I pareri sono sempre obbligatori.
Indicare, secondo l'orientamento prevalente, in quale dei seguenti casi è riscontrabile una figura sintomatica di eccesso di potere. Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi. Violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale. Inosservanza dei limiti, dei parametri di riferimento e dei criteri prefissati per lo svolgimento futuro dell'azione. Carenza di motivazione.
Quale dei seguenti è un provvedimento ricompreso fra quelli ablatori personali? Servitù coattiva. Ordine di polizia. Espropriazione. Imposizione tributaria.
Qual è una finalità del Sistema pubblico di connettività (SPC)? Fornire un'infrastruttura condivisa di interscambio che consenta l'interoperabilità tra tutte le reti delle pubbliche amministrazioni esistenti, favorendone lo sviluppo omogeneo su tutto il territorio nella salvaguardia degli investimenti effettuati. Proporre le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni per la pubblica amministrazione. Approvare le linee guida, le modalità operative e di funzionamento dei servizi e delle procedure per realizzare la cooperazione applicativa fra i servizi erogati dalle amministrazioni. Predisporre una apposita procedura informatica utilizzabile da tutte le amministrazioni pubbliche e in grado di consentire l'effettuazione di una conferenza di servizi in modo semplice ed univoco.
A seguito della proposizione di ricorso gerarchico, l'organo decidente: Qualora non vi abbia già provveduto il ricorrente, comunica il ricorso agli altri soggetti direttamente interessati ed individuabili sulla base dell'atto impugnato, i quali, entro venti giorni dalla comunicazione del ricorso, possono presentare all'organo cui è diretto deduzioni e documenti. Comunica il ricorso agli altri soggetti direttamente interessati ed individuabili sulla base dell'atto impugnato, i quali, entro trenta giorni dalla comunicazione del ricorso, possono presentare all'organo cui è diretto deduzioni e documenti. Non può provvedere d'ufficio a comunicare il ricorso agli altri soggetti direttamente interessati ed individuabili sulla base dell'atto impugnato. Qualora non vi abbia già provveduto il ricorrente, comunica il ricorso agli altri soggetti direttamente interessati, i quali, entro sessanta giorni dalla comunicazione del ricorso, possono presentare all'organo cui è diretto deduzioni e documenti.
Il diritto soggettivo e l'interesse legittimo... Si differenziano solo per il grado di protezione. Non si differenziano né per il grado né per le forme di protezione. Si differenziano sia per il grado di protezione sia per le forme di protezione. Si differenziano solo per le forme di protezione.
Quale delle seguenti attività è propria dell'Avvocatura di Stato? Attività consultiva in materia di economia e lavoro nei confronti delle Regioni. Partecipazione alla stipulazione dei contratti di lavoro in rappresentanza dello Stato. Rappresentanza e difesa in giudizio dello Stato davanti alla Corte Internazionale di Giustizia. Tenuta dell'archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 è annullabile... Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione di legge. Il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione. Il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali. Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato.
Dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 che i dirigenti di uffici dirigenziali generali... Definiscono i criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. Esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo e verificano la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. Adottano gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale non generale. Esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definendo gli obbiettivi e i programmi da attuare ed adottando gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di giudizio? Accertamenti. Giudizi sull'idoneità di candidati. Comunicazioni. Registrazioni.
Il ricorso per l'ottemperanza è esperibile solo per le sentenze passate in giudicato? No, anche per l'esecuzione delle sentenze di 1° grado del giudice ordinario non sospese in appello. Sì. No, anche per l'esecuzione delle sentenze del TAR non sospese dal Consiglio di Stato e per le ordinanze cautelari. No, anche per l'esecuzione delle sentenze del TAR e del giudice ordinario non sospese in appello.
Dispone il novellato comma 6 dell'art. 7 del D.Lgs. n. 165/2001 che per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, le P.A. possono conferire incarichi individuali. Per procedere al conferimento... L'esigenza deve essere di natura temporanea e richiedere prestazioni altamente qualificate. Occorre la preventiva autorizzazione del Dipartimento della funzione pubblica. L'esigenza deve essere certificata dal Dipartimento della funzione pubblica. L'esigenza deve essere almeno pari a due esercizi finanziari e richiedere prestazioni altamente qualificate.
Quale dei seguenti servizi comunali è considerato dal D.Lgs. n. 267/2000 compito del comune per servizi di competenza statale e, come tale, svolto dal Sindaco nella veste di ufficiale del Governo? Leva militare. Annona. Viabilità. Fiere e mercati.
Razionalizzare il costo del lavoro pubblico, contenendo la spesa complessiva per il personale, diretta e indiretta, entro i vincoli di finanza pubblica, costituisce un principio fondamentale dello Stato italiano. Attraverso quale provvedimento legislativo il Governo ha inteso realizzare il predetto obiettivo? D.Lgs. n. 61/2000. D.Lgs. n. 165/2001. Legge n. 241/1990. Legge n. 300/1970.
Ai sensi dell'art. 69, comma 7, del D.Lgs. 165/2001, rimangono attribuite alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo... Le controversie di cui all'art. 63 dello stesso decreto relative a questioni attinenti al periodo del rapporto di lavoro anteriore al 30 giugno 1998 purché siano state proposte, a pena di decadenza, entro il 15 settembre 2000. Le controversie relative a comportamenti antisindacali delle pubbliche amministrazioni. Le controversie di cui all'art. 63 dello stesso decreto relative a questioni attinenti al periodo del rapporto di lavoro anteriore al 30 giugno 1998. Le controversie di cui all'art. 63 dello stesso decreto relative a questioni attinenti al periodo del rapporto di lavoro anteriore al 15 settembre 2000.
Mediante la dichiarazione sostitutiva di cui all'art. 46 del D.P.R. 445/2000... Si può attestare anche la conformità all'originale della copia di documenti fiscali che debbono essere obbligatoriamente conservati dai privati contribuenti. Si può dichiarare di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali. È possibile sostituire certificati medici, sanitari e veterinari. Non si può dichiarare di non essere l'ente destinatario di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni amministrative di cui al D.Lgs. 231/2001.
I regolamenti... Sono soggetti all'obbligo di motivazione propria degli atti amministrativi. Sono atti formalmente normativi, anche se sostanzialmente amministrativi. Non possono mai regolare le materie riservate dalla Costituzione alla legge. Se emanati da autorità inferiori possono contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori.
Le Regioni a statuto ordinario possono avvalersi delle funzioni dell'Avvocatura dello Stato? Sì, le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione. No, in alcun caso. Sì, solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Sì, le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione della giunta regionale da pubblicarsi per estratto sul Bollettino ufficiale della regione.
Il Ministro, nell'esercizio dei poteri di indirizzo politico-amministrativo, periodicamente, tra l'altro... Effettua, ai fini dell'adempimento dell'attività amministrativa e della gestione, l'assegnazione delle risorse ai dirigenti preposti ai centri di responsabilità delle rispettive amministrazioni. Richiede direttamente pareri agli organi consultivi dell'amministrazione e risponde ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza. Svolge le attività di gestione dei rapporti sindacali e di lavoro. Decide sui ricorsi gerarchici contro gli atti e i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti.
Indicare quale delle seguenti è una funzione dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali prevista dall'art. 16 del D.Lgs. 165/2001. Richiedere i pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato. Definire i criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. Dirigere, coordinare e controllare l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia. Definire obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione.
In base alla normativa in materia di documentazione amministrativa è illegittima la previsione che... Le dichiarazioni sostitutive hanno la stessa validità temporale degli atti che sostituiscono. I certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformità CE, di marchi o brevetti possano essere sostituiti da temporanea dichiarazione di notorietà, salvo diverse disposizioni della normativa di settore. Le singole amministrazioni predispongono i moduli necessari per la redazione delle dichiarazioni sostitutive, che gli interessati hanno facoltà di utilizzare. Nei moduli per la presentazione delle dichiarazioni sostitutive le amministrazioni inseriscono il richiamo alle sanzioni penali previste per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci ivi indicate e l'informativa sulla raccolta dei dati personali e sul diritto alla riservatezza.
I regolamenti governativi possono disciplinare materie di competenza normativa delle Regioni? Sì, senza alcun limite. No, salvo espressa previsione della legge statale. No, in alcun caso. Sì, sentita la Conferenza permanente Stato-Regioni.
Il modo è un onere imposto alla persona nel cui interesse viene compiuto l'atto giuridico. In quali atti si rinviene con maggiore frequenza? Pareri. Ordini. Concessioni ed autorizzazioni. Approvazioni.
L'inosservanza della prassi amministrativa: Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza.
La consolidazione (o inoppugnablità) dell'atto amministrativo è... Un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui viene eliminato il vizio di incompetenza relativa da parte dell'autorità astrattamente competente la quale si appropria di un atto emesso da autorità incompetente dello stesso ramo. Una causa di conservazione oggettiva dell'atto amministrativo, che dipende dal decorso del termine perentorio entro il quale l'interessato avrebbe potuto proporre ricorso contro l'atto invalido. La trasformazione di un atto amministrativo nullo in un altro di cui esso presenta i requisiti di forma e di sostanza. Un provvedimento con il quale viene perfezionato ex post un atto o un presupposto di legittimità del procedimento.
Secondo la teoria negoziale è definito provvedimento amministrativo... Qualunque dichiarazione di volontà, di desiderio, di conoscenza, di giudizio compiuto da un soggetto della P.A. nell'esercizio d'una potestà amministrativa e rivolto ad un fine pubblico. Qualunque operazione o comportamento compiuto da un soggetto della P.A. nell'esercizio d'una potestà amministrativa e rivolto ad un fine pubblico. L'atto giuridico di diritto privato compiuto dai soggetti attivi della P.A. L'atto giuridico di diritto pubblico compiuto dai soggetti attivi della P.A. nell'esercizio d'una potestà amministrativa e rivolto alla realizzazione di un interesse pubblico.
Ai sensi dell'art. 16 del D.Lgs. 165/2001, gli atti e i provvedimenti adottati dai dirigenti di uffici dirigenziali generali sono suscettibili di ricorso gerarchico? Sì, sono sempre suscettibili di ricorso gerarchico al Ministro. No, non sono suscettibili di ricorso gerarchico gli atti e i provvedimenti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione pubblica e dai dirigenti di uffici dirigenziali generali. Sì, sono suscettibili di ricorso gerarchico al Presidente del Consiglio dei Ministri. No, sono suscettibili di ricorso gerarchico solo gli atti e i provvedimenti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione pubblica.
Gli interessi collettivi... Sono tutelabili solo in sede amministrativa. Sono tutelabili solo in sede giurisdizionale. Sono tutelabili solo in sede penale. Sono tutelabili in sede amministrativa e giurisdizionale.
Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge: La falsa applicazione di una norma vigente. La mancata applicazione di una norma vigente. La violazione di circolare. La violazione delle norme sulla formazione delle volontà collegiali.
L'insieme di tutte e sole le caselle di posta elettronica certificata il cui indirizzo fa riferimento, nell'estensione, ad uno stesso dominio della rete Internet, definito secondo standard propri di tale rete è denominato dal D.P.R. 68/2005... Log dei messaggi. Dominio di posta elettronica certificata. Busta di trasporto. Posta elettronica certificata.
Posto che sia il diritto soggettivo che l'interesse legittimo hanno alla base un interesse materiale, essi si differenziano per il grado di protezione? Sì, in quanto il primo consta di poteri atti a soddisfare sempre e pienamente, con o senza la mediazione di un'altrui condotta, l'interesse materiale, mentre il secondo è tutelato non immediatamente e pienamente bensì in funzione della realizzazione dell'interesse pubblico generale attraverso l'esercizio del potere pubblico. No, in quanto entrambi sono tutelati non immediatamente e pienamente bensì in funzione della realizzazione dell'interesse pubblico generale attraverso l'esercizio del potere pubblico. Sì, in quanto il primo è tutelato non immediatamente e pienamente bensì in funzione della realizzazione dell'interesse pubblico generale attraverso l'esercizio del potere pubblico, mentre il secondo consta di poteri atti a soddisfare sempre e pienamente, con o senza la mediazione di un'altrui condotta, l'interesse materiale. No, in quanto entrambi constano di poteri atti a soddisfare sempre e pienamente, con o senza la mediazione di un'altrui condotta, l'interesse materiale.
Altra caratteristica, oltre alla portata generale, del regolamento comunitario è data dall'obbligatorietà del medesimo in tutti i suoi elementi. Ciò vuol dire che... I destinatari del regolamento sono tenuti a dare applicazione completa ed integrale alle norme regolamentari, anche se è data la possibilità di formulare opposizioni o riserve all'atto della loro adozione. I destinatari del regolamento sono tenuti a dare applicazione completa ed integrale alle norme regolamentari, con conseguente illegittimità di una applicazione parziale da parte di uno Stato. I destinatari del regolamento non sono tenuti a dare applicazione completa ed integrale alle norme regolamentari. I destinatari del regolamento sono tenuti a dare applicazione completa ed integrale alle norme regolamentari, in quanto essi disegnano sempre una disciplina completa e autosufficiente.
L'amministrazione può essere condannata al risarcimento del danno: Nell'ipotesi in cui sia accertata la responsabilità del funzionario che l'ha determinato ed in via residuale. Solo per lesione di diritti soggettivi. Nelle ipotesi di lesione di diritti soggettivi ed interessi legittimi. Solo per lesione di interessi legittimi.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? È proponibile anche per vizi di merito. Non può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi. Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo. Può essere proposto per la tutela di interessi legittimi.
I dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento nazionale sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato. Tale periodo... È utile solo ai fini del trattamento di previdenza. È utile ai fini dell'anzianità di servizio e del trattamento di quiescenza e di previdenza. Non è utile ai fini dell'anzianità di servizio. È utile solo ai fini del trattamento di quiescenza e di previdenza.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... È proponibile solo contro atti amministrativi definitivi. Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi. Non può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi. È ammesso solo per vizi di merito.
Indicare, secondo l'orientamento prevalente, in quale dei seguenti casi è riscontrabile una figura sintomatica di eccesso di potere. Falsa applicazione della legge. Motivazione insufficiente, contraddittoria e dubbiosa. Vizi di forma. Violazioni procedimentali.
Il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro... Contribuisce all'elaborazione della legislazione che comporta indirizzi di politica economica e sociale esprimendo pareri e compiendo studi e indagini su richiesta delle autorità indipendenti o degli enti locali. Esamina, sulla base dei rapporti predisposti dal Governo, le politiche comunitarie e la loro attuazione e a tal fine mantiene i contatti con i corrispondenti organismi delle Comunità europee e degli altri Stati membri. Esprime, su richiesta degli Enti anche non economici, valutazioni e proposte sui più importanti documenti ed atti di politica e di programmazione economica e sociale, anche con riferimento alle politiche comunitarie. Partecipa alla stipulazione dei contratti di lavoro in rappresentanza dello Stato.
Il giudizio di ottemperanza: È un rimedio previsto solo per l'esecuzione del giudicato del giudice ordinario. È un rimedio previsto solo per l'esecuzione del giudicato amministrativo. Non richiede la preventiva messa in mora della pubblica amministrazione. È un rimedio previsto per l'esecuzione sia del giudicato amministrativo sia del giudicato del giudice ordinario.
Sull'applicazione del Codice di comportamento di cui all'art. 54 del D.Lgs. n. 165/2001 e succ. mod. e integr. vigila... Il Collegio arbitrale di cui all'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001. Il dirigente generale dell'ente. Il dirigente responsabile di ciascuna struttura. L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari.
Indicare quale tra quelle proposte è una figura analoga all'autorizzazione. Delega. Ammissione. Abilitazione. Concessione.
Nella registrazione di protocollo informatico le informazioni di cui all'art 53 lett. a), b), c), d), e) e f) del D.P.R. 445/2000... Non sono modificabili, ma sono annullabili con una procedura che consenta la memorizzazione delle informazioni annullate. Tale procedura deve riportare, secondo i casi, una dicitura o un segno in posizione sempre visibile e tale, comunque, da consentire la lettura di tutte le informazioni originarie unitamente alla data, all'identificativo dell'operatore ed agli estremi del provvedimento d'autorizzazione. Non sono modificabili, né annullabili. Non sono modificabili, ma sono annullabili con una procedura che consenta la memorizzazione delle informazioni annullate. Tale procedura deve riportare obbligatoriamente l'asterisco con la dicitura "informazione annullata" in posizione sempre visibile, consentendo la lettura in calce di tutte le informazioni originarie unitamente alla data, all'identificativo dell'operatore ed agli estremi del provvedimento d'autorizzazione. Sono sempre modificabili.
Dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 che i dirigenti di uffici dirigenziali generali... Richiedono i pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato. Definiscono gli obiettivi che i dirigenti devono perseguire e attribuiscono le conseguenti risorse umane, finanziarie e materiali. Definiscono gli obiettivi ed i programmi da attuare ed adottano gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni. Definiscono i criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che... I soggetti pubblici conformano il trattamento dei dati sensibili e giudiziari secondo modalità volte a prevenire violazioni dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità dell'interessato. I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi. È fatto divieto di raccogliere i dati sensibili e giudiziari presso l'interessato. Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici non sono tenuti ad indicare la normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari.
Costituisce decisione di merito del ricorso amministrativo la... Decisione di inammissibilità per proposizione del ricorso contro un atto non impugnabile. Decisione di nullità per mancanza di qualcuno degli elementi essenziali del ricorso. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso da soggetto carente di interesse.
L'illogicità o contraddittorietà della motivazione dell'atto amministrativo: Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere.
I regolamenti... Sono sottratti all'obbligo di motivazione degli atti amministrativi. Se emanati da autorità inferiori possono contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori. Possono contenere sanzioni penali. Possono regolare istituti fondamentali dell'ordinamento.
Il ricorso gerarchico: Deve essere proposto nel termine di trenta giorni dalla data della notificazione o della comunicazione in via amministrativa dell'atto impugnato e da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza. Deve essere proposto nel termine di sessanta giorni dalla data della notificazione o della comunicazione in via amministrativa dell'atto impugnato e da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza. Può essere proposto nel termine di trenta giorni dalla data della notificazione o della comunicazione in via amministrativa dell'atto impugnato ovvero di sessanta giorni da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza. Deve essere proposto nel termine indicato nell'atto impugnato che, in mancanza, è di sessanta giorni dalla data della comunicazione in via amministrativa.
L'interesse che legittima la richiesta di accesso agli atti amministrativi... Può essere riconducibile anche a mera curiosità dell'istante. Deve essere personale e concreto, ricollegabile alla persona dell'istante da uno specifico nesso. Può essere anche non qualificato dall'ordinamento come meritevole di tutela. Deve necessariamente essere di tipo collettivo o diffuso.
I trattati istitutivi delle Comunità europee prevedono, per la realizzazione dei loro obiettivi, l'emanazione di norme giuridiche da parte delle istituzioni comunitarie. Tra esse le direttive... Vincolano tutti gli Stati membri per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi. Sono direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri. Vincolano lo Stato membro cui sono rivolte per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi. Hanno portata generale e sono direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri.
È legittimo da parte dell'ente pubblico assumere nei confronti del dirigente il provvedimento di revoca dell'incarico collocando il dirigente a disposizione dei ruoli ovvero recedere dal rapporto di lavoro? No. Il dirigente può essere escluso dal conferimento di ulteriori incarichi di livello dirigenziale corrispondente a quello revocato solo nel caso di ripetuta valutazione negativa. Sì. Tale provvedimento è espressamente previsto dal D.Lgs. n. 165/2001. No. Può essere prevista la sola revoca dell'incarico. Sì, ma il periodo di esclusione non può essere superiore ad un anno.
Costituisce decisione di merito del ricorso amministrativo la... Decisione di nullità per mancanza di qualcuno degli elementi essenziali del ricorso. Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti. Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso ad autorità incompetente. Decisione di inammissibilità per proposizione del ricorso contro un atto non impugnabile.
Quali dei seguenti soggetti possono chiedere pareri al CNEL? Corte dei Conti. Regioni e Province autonome. Consigli provinciali. Comuni.
Le controversie in materia di formazione, conclusione ed esecuzione degli accordi di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990 (accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento)... Sono riservate alla giurisdizione esclusiva del G.A. Sono riservate alla giurisdizione esclusiva del G.O. Sono di competenza del T.A.R. del Lazio. Sono di competenza del Consiglio di Stato.
In materia di codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni il D.Lgs. n. 165/2001 dispone che... Sull'applicazione del codice vigilano le confederazioni sindacali. La non conoscenza del codice di comportamento costituisce grave infrazione ai doveri d'ufficio. Le P.A. formulano all'ARAN indirizzi, affinché il codice venga recepito nei contratti, in allegato e perché i suoi principi vengano coordinati con le previsioni contrattuali in materia di responsabilità disciplinare. La non conoscenza del codice di compartimento può essere sanzionata con la destituzione dall'impiego.
Nel caso di procedimento amministrativo ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. In tal caso... Entro il termine di trenta giorni dalla comunicazione, gli istanti devono presentare per iscritto le loro osservazioni, obbligatoriamente corredate da documenti. Entro il termine di venti giorni dal ricevimento della comunicazione, gli istanti devono presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. La comunicazione interrompe i termini per concludere il procedimento che iniziano a decorrere nuovamente dalla data di presentazione delle osservazioni o, in mancanza, dalla scadenza del termine di venti giorni dal ricevimento della comunicazione da parte degli istanti. La comunicazione interrompe i termini per concludere il procedimento che iniziano a decorrere nuovamente dalla data di presentazione delle osservazioni o, in mancanza, dalla scadenza del termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione da parte degli istanti.
Ai sensi dell'art. 14 della legge n. 241/1990, qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente... Interpella tutti i Comuni e tutte le Province della Regione. Indice di regola una conferenza di servizi. Interpella le amministrazioni interessate. Invita le persone interessate ai procedimenti ad attivare le amministrazioni cointeressate.
Ai sensi dell'art. 7 del D.Lgs. n. 165/2001, le amministrazioni pubbliche possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano a prestazioni effettivamente rese? Sì, purché le prestazioni determinino un aumento della qualità dei servizi. Sì, ma solo per i dipendenti con più di quindici anni di servizio. Sì. Non esistono particolari limitazioni al riguardo. No. Non possono.
Sono impugnabili innanzi al G.A. soltanto gli atti amministrativi (in senso oggettivo, ossia esplicazione di pubblica potestà) che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti meramente confermativi di precedenti provvedimenti non sono impugnabili. Gli atti esecutivi sono impugnabili. I regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi sono impugnabili. Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili.
Ai sensi dell'art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001, e succ. mod. o int., l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza... Dà diritto all'inquadramento superiore se svolte per una durata superiore a tre mesi. Dà diritto all'inquadramento superiore se svolte per una durata superiore a nove mesi. Non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore. Dà diritto all'inquadramento superiore se svolte per una durata superiore a sei mesi.
Nell'ambito della procedura per l'espressione del parere su ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, l'organo del Consiglio di Stato al quale è assegnato il ricorso, se l'istruttoria è completa e il contraddittorio è regolare, esprime parere: Per l'assegnazione al ricorrente di un termine per la regolarizzazione, se ravvisa una irregolarità sanabile, e, se questi non vi provvede, per la dichiarazione di inammissibilità del ricorso. Per la reiezione, se riconosce che il ricorso non poteva essere proposto. Per l'accoglimento e la rimessione degli atti all'organo competente, se riconosce fondato il ricorso per il motivo di incompetenza. Per la dichiarazione di improcedibilità, se riconosce che il ricorso non poteva essere proposto, salva la facoltà dell'assegnazione di un breve termine per presentare all'organo competente il ricorso proposto, per errore ritenuto scusabile, contro atti definitivi.
Quando entrano in vigore le direttive dell'Unione europea? Il 20° giorno successivo alla loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione, salvo che sia stabilita una diversa data. Il 30° giorno successivo alla loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione. Il 60° giorno successivo alla loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione, salvo che sia stabilita una diversa data. Il 15° giorno successivo alla loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione.
Quale dei seguenti è un "interesse primario" - come definito dalla legge n. 59/1997 - che lo Stato, le Regioni e gli enti locali devono assicurare nella gestione delle proprie attività istituzionali? La promozione dello sviluppo economico, la valorizzazione dei sistemi produttivi e la promozione della ricerca applicata. L'amministrazione della giustizia e l'ordine pubblico e la sicurezza pubblica. La tutela dei beni culturali e del patrimonio storico e artistico. Il coordinamento dei rapporti con l'Unione europea e lo sviluppo del sistema valutario e bancario.
La segnatura di protocollo informatico è... L'operazione di registrazione di protocollo per ogni documento ricevuto o spedito dalle pubbliche amministrazioni. L'operazione di memorizzazione delle informazioni del documento nel sistema di gestione informatica dei documenti. L'operazione di apposizione o associazione all'originale del documento, in forma permanente non modificabile, delle informazioni riguardanti il documento stesso. L'operazione preliminare di apposizione o associazione all'originale del documento, del numero e data di protocollo.
Dispone il D.Lgs. 165/2001 che le determinazioni per l'organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro del personale delle amministrazioni pubbliche sono assunte dagli organi preposti alla gestione con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro. A quale dei seguenti soggetti si riferisce la legge con il termine "organi preposti alla gestione"? Agli organi di controllo. Sia ai dirigenti, sia agli organi di governo. Ai dirigenti. Agli organi preposti a funzioni di indirizzo politico-amministrativo dell'ente.
In quali casi il Consiglio di Stato, in sede di appello, rinvia la controversia al tribunale amministrativo regionale? Solo nei casi in cui accoglie il ricorso per difetto di procedura o per vizio di forma della decisione di primo grado. Quando accoglie il ricorso per nullità del ricorso introduttivo del giudizio di prima istanza. In ogni caso di annullamento della decisione di primo grado. Quando accoglie il ricorso per difetto di procedura o per vizio di forma della decisione di primo grado ovvero quando accoglie il ricorso contro la sentenza con la quale il tribunale amministrativo regionale abbia dichiarato la propria incompetenza.
L'amministrazione è obbligata a predeterminare e rendere preventivamente pubblici i criteri e le modalità cui attenersi per... Qualunque spesa che ecceda gli stanziamenti di bilancio. L'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere. L'effettuazione di spese pubbliche. L'attribuzione di benefici al personale dipendente.
La violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale... Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge.
Consideriamo l'insieme degli atti definito comunemente diritto comunitario derivato, espressione che ne coglie, la forza derivata dai trattati istitutivi, in applicazione e per l'attuazione dei quali gli atti comunitari vengono adottati. A tal proposito è corretto affermare che... Le decisioni sono direttamente applicabili negli ordinamenti nazionali mentre i regolamenti individuano soltanto gli obiettivi lasciando libertà nell'adozione di forme e mezzi da utilizzare. I regolamenti sono direttamente applicabili negli ordinamenti nazionali mentre le direttive vincolano gli Stati membri in ordine al risultato da raggiungere lasciando libertà ai singoli Stati in merito alla forma e ai mezzi da utilizzare. I pareri, a differenza delle decisioni, sono vincolanti per gli Stati membri. Del regolamento il legislatore si è avvalso come strumento di armonizzazione delle legislazioni nazionali, là dove il Trattato lo imponeva ovvero quale frutto di una scelta delle istituzioni a vantaggio di un atto meno «unificante» rispetto alla direttiva.
Qualora non si sia provveduto a determinare il termine entro cui il procedimento amministrativo debba concludersi, esso... È stabilito dalla legge n. 241/1990 in 120 giorni. È stabilito dalla legge n. 241/1990 in 30 giorni. È stabilito dalla legge n. 241/1990 in 90 giorni. Si considera come non indicato e pertanto non esiste obbligo di conclusione.
L'annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace. Ricorre quando viene ritirato, con efficacia retroattiva, un atto amministrativo illegittimo per la presenza di vizi di legittimità originari dell'atto. Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento. Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza.
Dispone l'art. 6 della legge n. 241/1990 che il responsabile del procedimento, tra l'altro,... Deve essere persona diversa da quella competente in materia di adozione del provvedimento finale. Valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione del provvedimento in contraddittorio con gli interessati. Può solo proporre l'indizione di conferenze di servizi, non avendo mai la competenza per indirle. Può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali.
La decisione di rito che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere di irricevibilità, di inammissibilità e di nullità. Determina una decisione di irricevibilità... La mancanza di qualcuno degli elementi essenziali del ricorso. La presentazione del ricorso fuori termine. La presentazione del ricorso da soggetto carente di interesse. La presentazione del ricorso ad autorità incompetente.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, nello svolgimento delle funzioni previste dall'articolo 95, primo comma, della Costituzione, può essere coadiuvato da un Comitato, che prende nome di... Consiglio di Gabinetto. Consiglio di Presidenza. Dipartimento della Presidenza. Conferenza di Presidenza.
La legge n. 241/1990 stabilisce che i termini di conclusione del procedimento, nel caso di acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni... Possono essere sospesi, per una sola volta. Possono essere sospesi, per un periodo non superiore a dieci giorni. Possono essere sospesi, fino ad un massimo di tre volte. Possono essere sospesi per un periodo non superiore a trenta giorni.
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro... È organo di consulenza delle Regioni e degli enti locali. Svolge funzioni di vigilanza in materia di economia e lavoro. È l'autorità garante in materia di contratti di lavoro. Contribuisce alla elaborazione della legislazione economica e sociale.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi, ai sensi della legge n. 241/1990, è riconosciuto... A tutti i cittadini che ne facciano domanda. A chiunque abbia un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso. Ai soli soggetti che potrebbero essere danneggiati dall'attività della P.A. A chiunque vi abbia interesse.
Il Capo I, Sezione II del D.Lgs. n. 82/2005 riconosce ai cittadini e alle imprese alcuni diritti (partecipazione al procedimento amministrativo informatico, utilizzo della posta elettronica certificata, ecc.). In base al diritto riconosciuto dall'art. 3 del Codice dell'amministrazione digitale (Diritto all'uso delle tecnologie)... I cittadini e le imprese hanno il diritto di effettuare qualsiasi pagamento verso le P.A. centrali attraverso le tecnologie informatiche e telematiche in modo sicuro. Non è più necessario alcun passaggio materiale di denaro né tanto meno fare file in banca o alla posta. Tutte le P.A. devono organizzarsi per rendere disponibile agli interessati documenti, atti e procedimenti, in modo sicuro e trasparente in formato digitale. I cittadini e le imprese hanno il diritto di usare le moderne tecnologie informatiche per tutti i rapporti con qualsiasi amministrazione dello Stato.
Quale compito affida l'art. 54 del D.Lgs. n. 165/2001 alle pubbliche amministrazioni in materia di codice di comportamento dei pubblici dipendenti? Il compito di formulare all'A.R.A.N. indirizzi affinché il codice venga recepito nei contratti, in allegato, e perché i suoi principi vengano coordinati con le previsioni contrattuali in materia di responsabilità disciplinare. Il compito di dare integrale attuazione ai contenuti del codice, così come esso è formulato dall'A.R.A.N., in particolare in materia di responsabilità disciplinare. Il compito di formulare, entro il 31 dicembre 2008, sulla base dei principi generali del codice di comportamento definito dal Dipartimento della funzione pubblica, e conseguentemente adottare autonomamente uno specifico codice di comportamento con efficacia limitata alla singola amministrazione. Nessun compito se non quello di farlo rispettare.
Ai sensi dell'art. 21-septies della legge n. 241/1990 a chi sono attribuite le questioni inerenti alla nullità dei provvedimenti amministrativi in violazione o elusione del giudicato? Alla giurisdizione del G.A. o del G.O. Alla giurisdizione esclusiva del Consiglio di Stato. Alla giurisdizione esclusiva del G.O. Alla giurisdizione esclusiva del G.A.
Può essere convalidato un atto amministrativo viziato per eccesso di potere sotto forma di sviamento? Sì, ai sensi dell'art. 21-nonies della legge n. 241/1990. Sì, può essere convalidato ovvero sanato. No. No, può essere sanato.
La pubblica amministrazione può richiedere ad un cittadino un certificato di stato civile nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento ove tale dato risulta attestato? La legge nulla dispone al riguardo; è da intendersi quindi che la P.A. possa agire in tal senso. Richiedere o meno la documentazione in tal caso è una facoltà che il D.P.R. n. 445/2000 demanda all'ente interessato. No, il divieto è espressamente previsto dall'art. 45 del D.P.R. n. 445/2000. Sì, può farlo legittimamente secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 445/2000.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo III "Territorio, ambiente e infrastrutture" di detto D.Lgs.? Sport. Energia. Istruzione scolastica. Viabilità.
Quale delle seguenti fonti del diritto comunitario vengono notificate ai destinatari ed acquistano efficacia dalla data di notifica o da altra data successiva, espressamente indicata? Decisioni. Regolamenti. Regolamenti e direttive. Direttive e pareri.
Quale fase del procedimento amministrativo è diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare? Fase istruttoria. Fase dell'iniziativa. Fase decisoria. Fase integrativa dell'efficacia.
Dispone il D.Lgs. 196/2003 che nei casi in cui una disposizione di legge specifica la finalità di rilevante interesse pubblico, ma non i tipi di dati sensibili e di operazioni eseguibili, il trattamento dei dati da parte della P.A... È in ogni caso vietato. È consentito solo in riferimento ai tipi di dati e di operazioni identificati e resi pubblici dai soggetti che ne effettuano il trattamento, in relazione alle specifiche finalità perseguite nei singoli casi e nel rispetto dei principi di legge. È consentito solo se necessario per un adempimento procedurale. È sempre consentito in riferimento a tutti i tipi di dati, in applicazione della normale disciplina stabilita dal Codice in materia di protezione dei dati personali.
Il decreto legislativo n. 165/2001 demanda la disciplina dei rapporti di lavoro dei pubblici impiegati al codice civile, escludendo peraltro da tale disciplina i rapporti concernenti... Avvocati dello Stato. Personale del comparto "Sanità". Personale degli enti pubblici non economici. Personale delle amministrazioni autonome dello Stato.
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi... È istituita presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze. È istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. È istituita presso la Presidenza della Repubblica. È istituita presso il Ministero dell'Interno.
L'atto amministrativo è efficace quando... È conforme rispetto ad una specifica norma. Consente alla P.A. di realizzare direttamente le proprie pretese giuridiche senza dover ricorrere preventivamente all'autorità giudiziaria. Nessun ostacolo si oppone al dispiegamento dei suoi effetti e quindi alla sua esecuzione. È completamente formato in tutti gli elementi necessari per la sua esistenza giuridica.
Ciascun atto amministrativo presenta una struttura formale generalmente composta da intestazione, preambolo, motivazione, dispositivo, luogo, data e sottoscrizione. La motivazione consiste in... Una parte legislativa e una parte comparativa. Una parte descrittiva e una parte legislativa. Una parte descrittiva e una parte valutativa. Una parte comparativa e una parte valutativa.
Il principio del carattere impugnatorio del processo giurisdizionale amministrativo... È di regola sempre necessario nella giurisdizione esclusiva. È di regola sempre necessario nella giurisdizione generale di legittimità. È di regola sempre necessario nella giurisdizione di merito. È sempre necessario per tutti i tipi di giurisdizione.
Indicare quale affermazione sull'inoppugnabilità dell'atto amministrativo è corretta. L'inoppugnabilità comporta necessariamente il mero ritiro dell'atto. È un carattere assoluto del provvedimento, in quanto quando l'atto è divenuto inoppugnabile per un soggetto è inoppugnabile anche per gli altri soggetti anche se ne sono venuti a conoscenza successivamente. È la condizione in cui l'atto viene a trovarsi ove siano decorsi i termini per impugnarlo. L'atto inoppugnabile può essere annullato d'ufficio ma non è mai disapplicabile dal giudice ordinario.
Ai sensi dell'art. 55 D.Lgs n. 165/2001 la sanzione disciplinare applicabile può essere ridotta con il consenso del dipendente? Sì, ma in tal caso non è più suscettibile di impugnazione. No, mai. Sì, ma solamente per il rimprovero verbale. Sì, con la possibilità per il lavoratore di impugnare l'accordo entro 60 giorni.
Nell'attuale formulazione l'art. 22 della legge n. 241/1990 specifica che l'accesso ai documenti amministrativi... Costituisce un controllo generalizzato sull'attività amministrativa. Costituisce principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza. È ammesso anche qualora gli interessati non abbiano un interesse diretto, concreto e attuale. È riconosciuto agli enti associativi non solo per tutelare l'interesse differenziato della categoria rappresentata ma anche per la tutela degli interessi propri dei singoli associati.
L'art. 3 del D.Lgs. n. 29/1993 (ora art. 4 del D.Lgs. n. 165/2001) sancisce una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientrano tra le funzioni di gestione e attuazione amministrativa... L'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale. L'organizzazione delle risorse di controllo. La definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi. Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo.
Rientrano nella giurisdizione di merito del giudice amministrativo: I ricorsi diretti ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorità amministrativa di conformarsi, in quanto riguarda il caso deciso, al giudicato dei tribunali che abbia riconosciuto la lesione di un diritto civile o politico. Le controversie concernenti la istituzione, modificazione o estinzione di soggetti gestori di pubblici servizi, ivi comprese le aziende speciali, le istituzioni o le società di capitali anche di trasformazione urbana. Le controversie relative all'accesso ai documenti amministrativi. Le questioni inerenti alla nullità dei provvedimenti amministrativi in violazione o elusione del giudicato.
La dichiarazione sostitutiva di cui all'art. 47 del D.P.R. 445/2000 è... L'attestazione, da parte di un pubblico ufficiale, che la sottoscrizione è stata apposta in sua presenza, previo accertamento dell'identità della persona che sottoscrive. Il documento sottoscritto dall'interessato, concernente stati, qualità personali e fatti, che siano a diretta conoscenza di questi. Il documento, sottoscritto dall'interessato, prodotto in sostituzione del certificato. L'attestazione ufficiale della legale qualità di chi ha apposto la propria firma sopra atti, certificati, copie ed estratti.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... È un rimedio ammesso solo contro gli atti definitivi dei dirigenti di uffici dirigenziali generali. Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo. È un rimedio amministrativo di carattere generale esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi di qualsiasi autorità. È proponibile solo contro atti amministrativi non definitivi.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, la tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad un procedimento d'iniziativa della stessa P.A. Ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati. Ad una decisione vincolata ai motivi addotti dal ricorrente. Ad un procedimento interno alla P.A.
Indicare quale tra le seguenti funzioni, ai sensi del D.Lgs. n. 267/2000, è svolta dal Sindaco nella sua veste di capo dell'amministrazione comunale e non come ufficiale del Governo. Tenuta dei registri di stato civile e di popolazione. Convocazione della Giunta. Adempimenti demandatigli dalle leggi in materia di statistica. Svolgimento di funzioni in materia di polizia giudiziaria, affidategli dalla legge.
Il mancato esercizio della facoltà di scelta di richiedere la trasposizione del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica in sede giurisdizionale: Preclude ai controinteressati, ai quali sia stato notificato il ricorso straordinario, l'impugnazione dinanzi al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale della decisione di accoglimento del Presidente della Repubblica, salvo che per vizi di forma o di procedimento propri del medesimo. Non preclude in ogni caso ai controinteressati, ai quali sia stato notificato il ricorso straordinario, l'impugnazione dinanzi al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale della decisione di accoglimento del Presidente della Repubblica. Preclude ai controinteressati, ai quali sia stato notificato il ricorso straordinario, l'impugnazione dinanzi al TAR della decisione di accoglimento del Presidente della Repubblica. Non preclude in ogni caso ai controinteressati, ai quali sia stato notificato il ricorso straordinario, l'impugnazione dinanzi al TAR della decisione di accoglimento del Presidente della Repubblica.
È corretto asserire che sugli atti amministrativi della Regione è esclusa ogni valutazione del merito? No. Tutti gli amministrativi della Regione sono sottoposti al controllo di merito previsto dalla legge. No, la legge 127/1997 prevede espressamente l'esclusione del controllo di merito solo sui regolamenti. Sì. La legge 127/1997 esclude ogni valutazione di merito su tutti gli atti amministrativi della Regione. Sì, la legge 127/1997 esclude su tutti gli atti amministrativi della Regione sia un controllo di merito che di legittimità.
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro... È organo di controllo in materia di economia e lavoro. Può fare proposte di legge al Parlamento. Rappresenta lo Stato nella stipula dei contratti di lavoro del comparto del pubblico impiego. Vigila sull'attività associativa delle organizzazioni sindacali e delle aziende.
Ai sensi della legge n. 400/1988, chi determina la politica generale del Governo? Il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Repubblica congiuntamente. Il Consiglio dei Ministri. Il Presidente del Consiglio dei Ministri. Il Parlamento.
Dispone il D.Lgs. n. 82/2005 che al fine di promuovere la massima efficacia ed efficienza dello sportello unico, anche attraverso l'adozione di modalità omogenee di relazione con gli utenti nell'intero territorio nazionale,... Ogni Regione, sentiti le Province e i Comuni individua il suo modello tecnico-organizzativo di riferimento. Lo Stato, d'intesa con la Conferenza unificata individua uno o più modelli tecnico-organizzativi di riferimento, tenendo presenti le migliori esperienze realizzate che garantiscano l'interoperabilità delle soluzioni individuate. Il CNIPA elabora ogni anno un modello tecnico-operativo unico per tutti i Comuni e per tutte le imprese. La Conferenza unificata individua un unico modello tecnico-organizzativo di riferimento.
Quale o quali dipendenti delle pubbliche amministrazioni, ai sensi dell'art. 68 del D.Lgs. n. 165/2001, sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato? Eletto nel Consiglio regionale. Eletto nel Consiglio regionale o provinciale. Eletto nel Consiglio provinciale o comunale. Eletto nel Consiglio comunale di Comune con popolazione superiore a 100.000 abitanti.
Mediante la dichiarazione sostitutiva di cui all'art. 46 del D.P.R. 445/2000... Si può dichiarare di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l'applicazione di misure di sicurezza e di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale. È possibile sostituire il certificato di origine. Si può dichiarare di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l'applicazione di misure di sicurezza e di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale, ma non di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali. Si può comprovare lo smarrimento di documenti di riconoscimento o attestanti stati e qualità personali ai fini del rilascio del duplicato, eccetto i casi in cui non sia espressamente previsto l'obbligo della denuncia alla autorità giudiziaria.
Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta. In relazione all'elemento psichico di cui sono manifestazione, gli atti amministrativi si distinguono in: atti consistenti in manifestazioni di conoscenza e atti particolari. In relazione al procedimento, gli atti amministrativi si distinguono in: atti particolari e atti plurimi. In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in: atti di amministrazione attiva e atti plurimi. In relazione all'elemento psichico di cui sono manifestazione, gli atti amministrativi si distinguono in atti consistenti in manifestazioni di: volontà, conoscenza, giudizio e atti di natura mista.
In base alla vigente normativa, le controversie concernenti diritti soggettivi devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo... Non possono essere risolte mediante arbitrato. Possono essere risolte mediante arbitrato irrituale secondo equità. Possono essere risolte mediante arbitrato, solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Possono essere risolte mediante arbitrato rituale di diritto.
Nei ricorsi agli organi di giustizia amministrativa aventi ad oggetto i provvedimenti relativi alle procedure di privatizzazione o di dismissione di imprese o beni pubblici, nonché quelli relativi alla costituzione, modificazione o soppressione di società, aziende e istituzioni ai sensi dell'articolo 113 del D.Lgs. 267/2000: Il dispositivo della sentenza è pubblicato entro venti giorni dalla data dell'udienza, mediante deposito in segreteria. Le parti, in sede di giudizio cautelare, possono depositare documenti entro il termine di trenta giorni dal deposito e possono depositare memorie entro i successivi quindici giorni. Il dispositivo della sentenza è pubblicato entro sette giorni dalla data dell'udienza, mediante deposito in segreteria. Le parti, in sede di giudizio cautelare, possono depositare documenti entro il termine di trenta giorni dal deposito e possono depositare memorie entro i successivi venti giorni.
Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta. In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in: atti consistenti in manifestazioni di volontà, atti consistenti in manifestazioni di conoscenza, atti consistenti in manifestazioni di giudizio e atti di natura mista. In relazione agli agenti gli atti amministrativi si distinguono in: atti di un solo organo e atti di più organi. In relazione alla natura dell'attività esercitata, gli atti si distinguono in: atti ampliativi e atti restrittivi. In relazione al risultato, gli atti amministrativi si distinguono in: atti generali e atti particolari.
Ciò che con l'atto amministrativo la pubblica amministrazione intende, ad esempio, attestare, attiene... Al soggetto dell'atto. Alla c.d. parte precettiva dell'atto. Alla forma dell'atto. All'oggetto dell'atto.
Con la proposizione del ricorso amministrativo l'interessato può far valere... La violazione sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi. Solo la violazione di diritti soggettivi. Solo la violazione di interessi legittimi. Solo i vizi di legittimità dell'atto.
Nel giudizio di appello in sede giurisdizionale, in caso di errore scusabile, il Consiglio di Stato: Può rimettere in termini il ricorrente solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Può rimettere in termini il ricorrente solo per proporre l'impugnativa al giudice competente, ma non per rinnovare la notificazione del ricorso. Non può rimettere in termini il ricorrente. Può rimettere in termini il ricorrente per proporre l'impugnativa al giudice competente, che deve essere indicato nella sentenza del Consiglio di Stato, o per rinnovare la notificazione del ricorso.
In relazione agli agenti gli atti amministrativi si distinguono in atti di un solo organo e atti di più organi; gli atti di più organi possono essere atti complessi, atti di concerto e contratti. Gli atti complessi... Sono anche detti atti collettivi. Sono anche detti atti generali. Sono anche detti atti di codecisione. Sono anche detti atti dichiarativi.
L'istituto della conversione dell'atto amministrativo... Alla stregua della acquiescenza può provenire solo dall'autore dell'atto o da un organo superiore. Non costituisce applicazione del principio di conservazione dell'atto. Opera con efficacia retroattiva. È una figura di diritto sostanziale con cui si riconosce la legittimità dell'operato della P.A. rinunciando espressamente a far valere le proprie pretese mediante ricorso.
L'esecuzione della sentenza del tribunale amministrativo regionale: Può essere sospesa dal Consiglio di Stato, su istanza di parte e con ordinanza motivata emessa in camera di consiglio, qualora dall'esecuzione della sentenza possa derivare un danno grave e irreparabile. Può essere sospesa d'ufficio dal Consiglio di Stato quando ravvisi il fumus boni iuris nell'appello del ricorrente. Può essere sospesa dallo stesso TAR, su istanza di parte e con ordinanza motivata emessa in camera di consiglio, qualora dall'esecuzione della sentenza possa derivare un danno grave e irreparabile. Può essere sospesa d'ufficio dal Consiglio di Stato quando ravvisi il fumus boni iuris ed il periculum in mora nell'appello del ricorrente.
La convalida dell'atto amministrativo... Come la conversione mira a rendere l'atto stabile e sicuro in tutti gli effetti che gli sono propri. Opera «ex nunc» ma poiché si collega ad un atto precedentemente emanato conservandone gli effetti anche nel tempo intermedio, di fatto opera «ex tunc». Come l'acquiescenza può provenire solo dal destinatario dell'atto. È una manifestazione di volontà non innovativa con cui l'autorità ribadisce una sua precedente determinazione, eventualmente ripetendone il contenuto.
I sottosegretari di Stato... Giurano nelle mani del Presidente del Consiglio dei Ministri. Esercitano le attribuzioni loro conferite dal Presidente della Repubblica. Sono nominati dal Parlamento riunito in seduta comune. Esercitano le attribuzioni loro conferite dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. È limitata quanto al potere di decisione, non può riformare l'atto annullato. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di incompetenza di un atto amministrativo. Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo (non sono previste materie riservate alla cognizione di altra giuridizione speciale).
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso gerarchico improprio? Non può essere proposto ad organi statali avverso provvedimenti di altro ente pubblico. È proponibile solo nel rapporto fra organi individuali. È ammesso solo nei casi in cui non esiste rapporto di gerarchia. Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico.
Il D.Lgs. 165/2001 attribuisce ai dirigenti di uffici dirigenziali generali alcuni compiti e poteri. Quali dei seguenti ne è escluso? Curare l'attuazione dei piani, programmi e direttive generali definite dal Ministro e attribuire ai dirigenti gli incarichi e la responsabilità di specifici progetti e gestioni. Dirigere, coordinare e controllare l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia. Decidere sui ricorsi gerarchici contro gli atti e i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti. Formulare richieste di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato.
Ai fini del T.U. n. 445/2000 per «fatto» si intende... Solo le specificazioni (mediche, sanitarie, di opinioni politiche) inerenti alla vita personale e alla persona. Qualsiasi fatto della vita reale che può avere rilevanza per il diritto. Solo l'attributo che qualifica di una persona nell'ambito della collettività. La situazione di un soggetto caratterizzata da una particolare sfera di capacità, diritti, doveri nell'ambito di una collettività.
Le decisioni dell'Unione europea... Sono obbligatorie in tutti i loro elementi per i destinatari da esse designati. Vincolano lo Stato membro cui sono rivolte per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi. Non sono vincolanti. Non hanno il carattere dell'obbligatorietà.
La revoca dell'atto amministrativo... Ricorre quando con provvedimento "ad hoc" si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo. Ricorre quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi. Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace. Ricorre quando viene ritirato, con efficacia retroattiva, un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse.
Dispone il novellato comma 6 dell'art. 7 del D.Lgs. n. 165/2001 che per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, le P.A. possono conferire incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa ad esperti di particolare e comprovata specializzazione universitaria. Per procedere al conferimento le P.A. devono predeterminare durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione? Devono predeterminare solo durata e oggetto. Sì, preventivamente. No, data la natura della prestazione altamente qualificata. Devono predeterminare solo oggetto e compenso.
Quando un ricorso amministrativo sia ritenuto infondato... È dichiarato nullo. È dichiarato irricevibile. È rigettato. È dichiarato inammissibile.
Mediante la dichiarazione sostitutiva di cui all'art. 47 del D.P.R. 445/2000... Si può dichiarare di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali. Si può attestare anche la conformità all'originale della copia di una pubblicazione o di titoli di studio o di servizio. Non è possibile sostituire il documento inerente i dati relativi ai bilanci e al fatturato dell'impresa. Si può dichiarare l'assolvimento di specifici obblighi contributivi con l'indicazione dell'ammontare corrisposto.
Dispone il D.Lgs. 165/2001 che nella P.A. il lavoratore può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore, tra l'altro,... Nel caso di vacanza di posto in organico, per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti. Nel caso di vacanza di posto in organico, per non più di tre mesi, prorogabili fino a sei qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti. Nel caso di sostituzione di altro dipendente assente per ferie, per la durata dell'assenza. Nel caso di sostituzione di altro dipendente assente per ferie, qualora la durata sia superiore a 15 giorni.
Indicare quale compito/funzione non è stato oggetto di conferimento ai sensi del disposto di cui all'art. 1 della legge L. 15-3-1997, n. 59. Vigilanza in materia di lavoro e cooperazione. Tramvie e linee automobilistiche, nonché viabilità, acquedotti e lavori pubblici. La programmazione nel settore dello spettacolo in genere, nonché il turismo e l'industria alberghiera. I compiti relativi alla tutela dell'ambiente in genere.
L'inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi... Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo.
Il D.Lgs. n. 300/1999, di attuazione della delega di cui alla legge n. 59/1997, ha riformato l'organizzazione del Governo, prevedendo accanto alla figura del Ministro, strutture dipartimentali cui sono attribuiti compiti finali concernenti grandi aree di materie omogenee e relativi compiti strumentali. In quali tra i seguenti Ministeri i dipartimenti costituiscono le strutture di primo livello? Ministeri dell'interno; della giustizia; dell'economia e delle finanze; delle politiche agricole, alimentari e forestali. Ministero degli affari esteri, Ministero della difesa, Ministero delle comunicazioni. Ministeri della salute; dell'università e della ricerca; per i beni e le attività culturali; delle comunicazioni; delle politiche agricole, alimentari e forestali; del lavoro e della previdenza sociale. Ministeri della giustizia; della difesa; dell'economia e delle finanze; delle infrastrutture; degli affari esteri.
Nella segnatura di protocollo informatico, le informazioni minime previste sono... Il progressivo di protocollo, la data di protocollo e l'identificazione in forma sintetica dell'amministrazione o dell'area organizzativa competente ai fini della gestione unica o coordinata del documento. Il progressivo di protocollo, la data di protocollo, il codice identificativo dell'ufficio cui il documento è assegnato o il codice dell'ufficio che ha prodotto il documento e l'indice di classificazione del documento. Il progressivo di protocollo, la data di protocollo, l'identificazione in forma sintetica dell'amministrazione o dell'area organizzativa competente, il codice identificativo dell'ufficio cui il documento è assegnato e l'indice di classificazione del documento. Il progressivo di protocollo, la data di protocollo, l'identificazione in forma sintetica dell'amministrazione o dell'area organizzativa competente, il codice identificativo dell'ufficio che ha prodotto il documento e l'indice di classificazione del documento.
Dopo le innovazioni introdotte dal D.Lgs. 165/2001 in materia di pubblico impiego, permane la giurisdizione del giudice amministrativo in materia di... Controversie relative a procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Controversie concernenti il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali, nonché la responsabilità dirigenziale. Controversie relative a comportamenti antisindacali delle pubbliche amministrazioni. Controversie concernenti le indennità di fine rapporto, comunque denominate e corrisposte, purché non vengano in questione atti amministrativi presupposti.
La proroga dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo. Ricorre quando la P.A. differisce ad un momento successivo, rispetto a quello previsto dall'atto, il termine di scadenza dell'atto stesso. Ricorre quando con provvedimento "ad hoc" si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo. Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza.
L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 attribuisce il compito di adottare gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale non generale... Ai dirigenti. Agli organi consultivi dell'amministrazione. Ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali. All'organo di direzione politica.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Nelle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici, la concessione può riguardare solo un bene patrimoniale indisponibile. Le autorizzazioni all'apertura di farmacie rientrano nella categoria delle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, il diritto all'esclusiva nella titolarità della concessione. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, il dovere di insistenza.
L'art. 20 della legge 15/3/1997, n. 59, ha delineato principi e criteri generali che devono informare l'attività regolamentare del Governo nella definizione dei procedimenti amministrativi relativi alle materie oggetto di delegificazione. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi e/o criteri? Prevedere che ciascuna amministrazione provveda periodicamente e comunque annualmente alla elaborazione di specifici indicatori di efficacia, efficienza ed economicità ed alla valutazione comparativa dei costi, rendimenti e risultati. Riordinare e potenziare i meccanismi e gli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche. Adeguare la disciplina sostanziale e procedimentale dell'attività e degli atti amministrativi ai princìpi della normativa comunitaria, anche sostituendo al regime concessorio quello autorizzatorio. Completare l'integrazione della disciplina del lavoro pubblico con quella del lavoro privato e la conseguente estensione al lavoro pubblico delle disposizioni del codice civile e delle leggi sui rapporti di lavoro privato nell'impresa.
Quale tra i seguenti non costituisce uno dei compiti e poteri elencati nell'art. 16, comma 1, D.Lgs. n. 165 del 2001, e successive modificazioni ed integrazioni, il cui esercizio è attribuito dall'articolo medesimo ai dirigenti di uffici dirigenziali generali, comunque denominati? Formulano proposte ed esprimono pareri al Ministro, nelle materie di sua competenza. Curano l'attuazione dei piani, programmi e direttive generali definite dal Ministro e attribuiscono ai dirigenti gli incarichi e la responsabilità di specifici progetti e gestioni; definiscono gli obiettivi che i dirigenti devono perseguire e attribuiscono le conseguenti risorse umane, finanziarie e materiali. Decidono, in alternativa all'autorità giurisdizionale competente, su ricorsi in merito a controversie sorte tra dipendenti nello svolgimento del servizio. Adottano gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale non generale.
Il D.Lgs. 165/2001 ha razionalizzato la disciplina della mobilità nel pubblico impiego individuando le seguenti ipotesi... Mobilità collettiva, mobilità tra pubblico e privato. Passaggio diretto di personale all'interno della stessa amministrazione, mobilità collettiva. Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse, mobilità collettiva, mobilità tra pubblico e privato. Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse, mobilità tra pubblico e privato.
Le dichiarazioni relative all'indirizzo politico, agli impegni programmatici ed alle questioni su cui il Governo chiede la fiducia del Parlamento... Sono sottoposte alla deliberazione del Presidente del Consiglio dei ministri. Sono sottoposte alla deliberazione del Consiglio dei ministri. Sono sottoposte alla deliberazione del Presidente della Repubblica. Sono attribuzione propria del Presidente del Consiglio dei ministri che adotta autonomamente a nome del Governo.
Dispone il Codice dell'amministrazione digitale che le caratteristiche e le modalità per il rilascio, per la diffusione e l'uso della carta nazionale dei servizi sono definite con uno o più regolamenti, adottati su proposta dei Ministri competenti, sentito il Garante per la protezione dei dati personali e d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'art. 8 del D.Lgs. 281/1997. Cosa si intende per carta nazionale dei servizi? Il documento rilasciato su supporto informatico per consentire l'accesso per via telematica ai servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni. L'attestato elettronico che collega i dati utilizzati per verificare le firme elettroniche ai titolari e conferma l'identità informatica dei titolari stessi. La possibilità di accedere ai dati senza restrizioni non riconducibili a esplicite norme di legge. Il certificato elettronico conforme ai requisiti di cui all'allegato I della direttiva 1999/93/CE, rilasciato da certificatori che rispondono ai requisiti di cui all'allegato II della medesima direttiva.
I ricorsi amministrativi non impugnatori... Non mirano ad ottenere l'eliminazione dell'atto bensì ad ottenere la soluzione della controversia. Possono essere esperiti in assenza di una specifica norma che li ammetta e si concretano nel ricorso gerarchico, utilizzabile purché sussista il rapporto di gerarchia, e nel ricorso straordinario, utilizzabile sempre che l'atto impugnato sia definitivo. Qualora accolti, consentono all'amministrazione solo il potere di annullare l'atto, senza disporre del potere di riesaminare la questione. Sono esperibili nei confronti degli atti non definitivi e si sostanziano nel ricorso gerarchico, gerarchico improprio e in opposizione.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni non è conforme a quanto dispone l'art. 16 del D.Lgs. 165/2001, come da ultimo modificato dall'art. 4 del D.Lgs. 387/1998 sulle funzioni e compiti dei dirigenti di uffici dirigenziali generali. Adottano gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercitano i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti. Definiscono gli obiettivi che i dirigenti devono perseguire e attribuiscono le conseguenti risorse umane, finanziarie e materiali. Adottano gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale non generale. Definiscono i criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi e di determinazioni di tariffe.
Tradizionalmente, lo "straripamento di potere" si configura: Come un vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza relativa. Come un vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Come un vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Come una causa di nullità dell'atto amministrativo per incompetenza assoluta.
Indicare, secondo l'orientamento prevalente, in quale dei seguenti casi è riscontrabile una figura sintomatica di eccesso di potere. Contraddittorietà tra più parti dello stesso atto o tra più atti. Mancata applicazione della legge. Violazioni procedimentali. Carenza di presupposti fissati della legge.
La posta elettronica certificata consente l'invio di messaggi la cui trasmissione è valida agli effetti di legge? Solo nei casi espressamente elencati nel D.P.R. n. 68/2005. Sì, lo dispone espressamente il D.P.R. n. 68/2005. Solo a far data dal 01/07/2007. Solo per la trasmissione tra amministrazioni centrali dello Stato.
La richiesta e la produzione, da parte rispettivamente degli ufficiali di stato civile e dei direttori sanitari, del certificato di assistenza al parto ai fini della formazione dell'atto di nascita, a norma del disposto di cui all'art. 74 del D.P.R. 445/2000, costituisce... Abuso d'ufficio, punibile a norma dell'art. 323 del c.p. Violazione dei doveri d'ufficio. Responsabilità disciplinare, patrimoniale nonché penale. Rifiuto di atti d'ufficio, omissione punibile a norma dell'art. 328 del c.p.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, la persona fisica cui è attribuita la firma elettronica e che ha accesso ai dispositivi per la creazione della firma elettronica è denominata... Gestore. Certificatore. Pubblica amministrazione. Titolare.
Spettano al comune tutte le funzioni amministrative che riguardino la popolazione ed il territorio comunale precipuamente nei settori organici indicati dall'art. 13 del D.Lgs. n. 267/2000, tra cui sono compresi... Valorizzazione dei beni culturali. Servizi alla persona e alla comunità. Viabilità e trasporti. Tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche.
I ricorsi diretti ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorità amministrativa di conformarsi al giudicato dell'autorità giudiziaria ordinaria: Sono di competenza del Consiglio di Stato o del tribunale amministrativo regionale territorialmente competente secondo l'organo che ha emesso la decisione, della cui esecuzione si tratta. Sono di competenza dei tribunali amministrativi regionali quando l'autorità amministrativa chiamata a conformarsi sia un ente che eserciti la sua attività esclusivamente nei limiti della circoscrizione del tribunale amministrativo regionale. Negli altri casi, la competenza è del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale. Sono sempre di competenza dei tribunali amministrativi regionali. Sono di competenza dell'autorità giudiziaria ordinaria.
I compensi derivanti da quali delle seguenti prestazioni non configurano, ai sensi dell'art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001, una situazione di incompatibilità o cumulo di impieghi? Collaborazione retribuita presso S.p.a. Compensi derivati da attività svolte dal dipendente in qualità di amministratore di S.p.a. Compensi derivati dalla utilizzazione economica da parte dell'autore o inventore di opere d'ingegno e di invenzioni industriali. Collaborazione in società per azioni regolarmente retribuita.
Quale delle seguenti attività è propria del C.N.E.L.? Attività consultiva in materia di economia e lavoro nei confronti del Parlamento. Iniziativa legislativa in materia di polizia rurale. Iniziativa legislativa in materia di assistenza sanitaria. Iniziativa legislativa in materia di circoscrizioni comunali.
La tutela di interessi collettivi interviene solo con l'esperibilità di un ricorso amministrativo? No, per la tutela di interessi collettivi è prevista solo la partecipazione alla formazione del procedimento amministrativo con la possibilità di ottenere l'accesso ai documenti amministrativi. Sì, interviene solo in sede di ricorso amministrativo. No, la tutela di interessi collettivi interviene anche durante la formazione del procedimento amministrativo (L. n. 241/1990). Sì, in quanto per la tutela di detti interessi non vale la regola generale del "giusto procedimento".
I sottosegretari di Stato... Non fanno parte del Governo. Sono nominati con decreto dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Sono organi costituzionali. Esercitano le attribuzioni loro conferite dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
Ai sensi dell'art. 55, comma 9, del D.Lgs. n. 165/2001 e succ. mod. e integr., le pubbliche amministrazioni che sono tra loro omogenee o affini possono istituire un unico collegio arbitrale con competenza sulle sanzioni disciplinari irrogate? No, in quanto vige il principio della distinzione. Sì, mediante accordo, anche verbale, senza alcun bisogno di regolare le modalità di funzionamento, ma solo quelle di costituzione. No, in quanto tale possibilità è rimessa alla emanazione di un DPCM, mai emanato. Sì, mediante convenzione che ne regoli le modalità di costituzione e di funzionamento.
A norma della legge n. 241/1990 il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è annullabile? No, il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è nullo. Sì, lo prevede espressamente l'art. 21-octies. No, l'unica ipotesi contemplata all'art. 21-octies per l'annullabilità è il vizio dell'eccesso di potere. Sì, l'unica ipotesi contemplata dall'art. 21-octies per l'annullabilità è l'adozione in violazione di legge.
In ordine ai termini e al potere di differimento per il procedimento di accesso formale ai documenti amministrativi è corretto affermare che... Il procedimento di accesso deve concludersi nel termine di 45 giorni. Qualora la richiesta sia irregolare o incompleta la P.A. entro 30 giorni ne deve dare comunicazione al richiedente. Nel caso in cui la P.A. si avvalga del potere di differimento l'atto che lo dispone deve indicare la durata dello stesso. Il differimento non può essere disposto nella fase preparatoria dei provvedimenti amministrativi.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo IV "Servizi alla persona e alla comunità" di detto D.Lgs.? Opere pubbliche. Sport. Artigianato. Tutela dell'ambiente dagli inquinamenti.
I cittadini extracomunitari residenti in Italia possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di atto notorio? Sì, purché abbiano la residenza da almeno due anni in Italia. Sì, limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani. No. Le dichiarazioni sostitutive di atto notorio possono essere utilizzate solo dai cittadini italiani. Sì. Al riguardo si applicano le stesse modalità previste per i cittadini italiani.
Quale fonte legislativa definisce e disciplina la Rete internazionale delle pubbliche amministrazioni, interconnessa al SPC? D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82. D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 42. D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445. D.Lgs. 4 aprile 2006, n. 159.
La conferma dell'atto amministrativo è... Una manifestazione di volontà non innovativa con cui l'autorità ribadisce una sua precedente determinazione, eventualmente ripetendone il contenuto. Una causa di conservazione oggettiva dell'atto amministrativo dipendente da un comportamento con cui il soggetto privato dimostri di essere d'accordo con l'operato della P.A. La trasformazione di un atto amministrativo nullo in un altro di cui esso presenta i requisiti di forma e di sostanza. L'inattaccabilità dell'atto amministrativo da parte di colui che pur avendo interesse ad impugnarlo non lo ha fatto nei termini prescritti.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? È alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo. Non è ammesso per motivi di legittimità. Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi. È proponibile anche per vizi di merito.
Le linee di indirizzo del Governo in tema di politica internazionale e comunitaria... Sono deliberate dal Presidente della Repubblica. Sono deliberate dal Consiglio dei Ministri. Sono adottate autonomamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Sono deliberate dal Consiglio dei Ministri, previa autorizzazione del Presidente della Repubblica.
Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica: Deve essere proposto nel termine di centoventi giorni dalla data della notificazione o della comunicazione dell'atto impugnato o da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza. Deve essere proposto nel termine di sessanta giorni dalla data della notificazione o della comunicazione dell'atto impugnato o da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza. Deve essere proposto nel termine di novanta giorni dalla data della notificazione o della comunicazione dell'atto impugnato o da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza. Deve essere proposto entro il termine di prescrizione del diritto fatto valere.
Un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato? Sì. La revoca può intervenire per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario e ogni controversia, relativa ad un eventuale indennizzo, è attribuita alla giurisdizione esclusiva del giudice ordinario. Sì. La revoca può intervenire per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario e deve essere disposta solo dall'organo che ha emanato il provvedimento. Sì. La revoca può intervenire per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario e determina la inidoneità del provvedimento revocato a produrre ulteriori effetti. Sì. La revoca può intervenire per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario e se comporta pregiudizi in danno dei soggetti direttamente interessati, l'amministrazione ha facoltà di provvedere o meno al loro indennizzo.
Quali tra i seguenti sono acquisizioni di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale? Certificazioni. Acclaramenti. Ispezioni. Verbalizzazioni.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 82/2005, chi approva le linee guida, le modalità operative e di funzionamento dei servizi e delle procedure per realizzare la cooperazione applicativa fra i servizi erogati dalle amministrazioni? Il SPC. Il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione. "Il Servizio e-government per lo sviluppo" del Capo del Dipartimento del MIT. La Commissione di coordinamento del SPC.
Sono oggetto di registrazione obbligatoria di protocollo... I documenti ricevuti e spediti dall'amministrazione e tutti i documenti informatici. Tutti i documenti dell'amministrazione, senza esclusione. Le gazzette ufficiali, i bollettini ufficiali e i notiziari della pubblica amministrazione. Le note di ricezione delle circolari e altre disposizioni, i materiali statistici, gli atti preparatori interni, i giornali, le riviste, i libri, i materiali pubblicitari, gli inviti a manifestazioni.
A norma del D.P.R. n. 68/2005 sono soggetti del servizio di posta elettronica certificata il mittente, il destinatario e il gestore del servizio. Il destinatario è... L'utente che si avvale del servizio di posta elettronica certificata per la ricezione di documenti prodotti mediante strumenti informatici. L'utente che si avvale del servizio di posta elettronica certificata per la trasmissione di documenti prodotti mediante strumenti informatici. Il soggetto, pubblico o privato, che eroga il servizio di posta elettronica certificata e che gestisce domini di posta elettronica certificata. Il soggetto che presta servizi di certificazione delle firme elettroniche o che fornisce altri servizi connessi con queste ultime.
Chi presiede le Conferenze provinciali permanenti? Il Prefetto. Il Presidente della Provincia. Il Questore. Il Comandante provinciale dei Carabinieri.
Dispone il Capo II - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - Titolo III - del Codice in materia di protezione dei dati personali, tra l'altro, che... I soggetti pubblici sono comunque obbligati, alla stregua di quelli privati, a richiedere il consenso dell'interessato. Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito anche per lo svolgimento di funzioni non istituzionali. Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito soltanto per lo svolgimento delle funzioni istituzionali. Non si osservano le disposizioni di cui all'art. 25 in tema di comunicazione e diffusione.
Dispone l'art. 75 del D.Lgs. n. 82/2005 che al Sistema pubblico di connettività (SPC) partecipano... Tutte le amministrazione centrali dello Stato ad esclusione degli enti pubblici non economici. Tutte le amministrazioni centrali dello Stato. Tutte le amministrazioni dello Stato, e le sue disposizioni si applicano anche all'esercizio delle funzioni di ordine e sicurezza pubblica, difesa nazionale, consultazioni elettorali. Tutte le amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza computando anche le amministrazioni assenti. La prima riunione è convocata entro venti giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro quaranta giorni dalla data di indizione. La convocazione della prima riunione deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno dieci giorni prima della relativa data. La convocazione della prima riunione deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno cinque giorni prima della relativa data.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Nelle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici, la concessione può riguardare solo un bene demaniale. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà di pagare la cauzione. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà di pagare il canone. I decreti per il cambiamento di nomi rientrano nella categoria delle concessioni costitutive.
Le proposte motivate per lo scioglimento dei consigli regionali... Sono sottoposte alla deliberazione del Presidente della Repubblica. Non necessitano di deliberazione da parte del Consiglio dei ministri. Sono sottoposte alla deliberazione del Consiglio dei ministri. Sono sottoposte alla deliberazione del Presidente del Consiglio dei ministri.
Nella comunicazione di avvio del procedimento di cui alla legge n. 241/1990 deve essere indicata la data entro la quale deve concludersi il procedimento? Sì, ma solo nel caso in cui il procedimento sia ad istanza di parte. Sì, deve essere indicata anche la data entro cui il procedimento deve concludersi ed i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione. No, devono essere indicate l'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento promosso, l'ufficio e la persona responsabile del procedimento. Sì, ma solo nel caso di indizione di conferenza di servizi.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... Non è ammesso per vizi di merito. È un rimedio amministrativo di carattere eccezionale. È proponibile solo contro atti amministrativi non definitivi. Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi.
Le amministrazioni che non provvedono agli adempimenti previsti dal D.Lgs. n. 165/2001 in materia di organizzazione e disciplina degli uffici e di dotazioni organiche... Non possono assumere nuovo personale, ad esclusione di quello appartenente alle categorie protette. Non possono assumere nuovo personale, compreso quello appartenente alle categorie protette. Non possono corrispondere al proprio personale premi e compensi incentivanti a qualsiasi titolo. Non possono realizzare accordi in sede di contrattazione integrativa.
Quale dei seguenti è organo di rilievo costituzionale? Consiglio di Stato. Parlamento. Presidente della Repubblica. Governo.
Quale dei seguenti è organo interno del Consiglio di Stato? Adunanza plenaria. Tribunale Amministrativo Regionale. Avvocatura generale dello Stato. Presidente del Consiglio dei Ministri.
In caso di totale o parziale accoglimento del ricorso giurisdizionale di primo grado avverso il silenzio dell'amministrazione ... Il giudice amministrativo nomina d'ufficio un commissario ad acta che provveda in luogo della stessa. Il giudice amministrativo ordina all'amministrazione di provvedere di norma entro un termine non superiore a trenta giorni. Qualora l'amministrazione resti inadempiente oltre il detto termine, il giudice amministrativo, su richiesta di parte, nomina un commissario che provveda in luogo della stessa. Il giudice amministrativo ordina all'amministrazione di emettere l'atto richiesto entro un termine non superiore a sessanta giorni. Qualora l'amministrazione resti inadempiente oltre il detto termine, il giudice amministrativo, su richiesta di parte, nomina un commissario che provveda in luogo della stessa. Il giudice amministrativo adotta direttamente l'atto richiesto.
Ai sensi del disposto di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990 l'avvio del procedimento amministrativo è comunicato... Solo ai soggetti che per legge debbono intervenirvi, qualora ciò sia dettato da esigenze di celerità del procedimento. Ai soli soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti. Ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora da quest'ultimo possa derivare loro pregiudizio, anche se ciò comporti aggravamento del procedimento. A soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora da quest'ultimo possa derivare loro pregiudizio, ove non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento.
L'eccesso di potere è: Un vizio di legittimità dell'atto amministrativo configurabile solo con riferimento agli atti discrezionali. Un vizio di legittimità dell'atto amministrativo configurabile solo con riferimento agli atti vincolati. Un vizio di legittimità dell'atto amministrativo configurabile con riferimento sia agli atti discrezionali sia a quelli vincolati. Un vizio di merito dell'atto amministrativo.
Quando in un atto amministrativo manchi l'individuazione del soggetto o dell'oggetto nei cui confronti il provvedimento ha effetti, l'atto è... Illecito. Nullo. Irregolare. Inopportuno.
I giudici amministrativi generali di appello sono... Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, Corte dei Conti. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, Commissioni tributarie. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, T.A.R. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia.
L'art. 3 del D.Lgs. n. 29/1993 (ora art. 4 del D.Lgs. n. 165/2001) sancisce una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. È una funzione di indirizzo politico-amministrativo... L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno. La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa. L'organizzazione delle risorse umane. La richiesta di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato.
Quale delle seguenti affermazioni in merito al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro è corretta? Svolge funzioni di vigilanza sull'attività delle Organizzazioni sindacali. Partecipa alla stipulazione dei contratti di lavoro in rappresentanza dello Stato. È organo di consulenza degli organi centrali e periferici dello Stato. È composto di esperti e di rappresentanti delle categorie produttive.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla L. n. 241/1990, la regola generale. L'esclusione costituisce, quindi, un'eccezione. Oltre al segreto di Stato, possono essere individuati altri casi di esclusione del diritto di accesso in relazione alla esigenza di salvaguardare alcuni valori fondamentali. Quali di tali valori che seguono non possono determinare, di norma, casi di esclusione del diritto d'accesso? Il segreto d'ufficio. La politica monetaria e valutaria. La sicurezza, la difesa nazionale e le relazioni internazionali. L'ordine pubblico, la prevenzione e repressione della criminalità.
L'autorizzazione può essere definita come il provvedimento mediante il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale posto all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle autorizzazioni è corretta. L'autorizzazione modale è quella rilasciata con un provvedimento «ad hoc». L'autorizzazione personale è quella rilasciata sulla base di un apprezzamento della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato. L'autorizzazione alla stregua di tutti i negozi giuridici è trasmissibile senza il consenso della P.A. L'autorizzazione reale è quella il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni.
L'acquiescenza dell'atto amministrativo... È un mezzo di sanatoria classificato nei provvedimenti di convalescenza dell'atto amministrativo. È una figura di diritto sostanziale con cui si riconosce la legittimità dell'operato della P.A. "rinunciando" espressamente a far valere le proprie pretese mediante ricorso. Si verifica in presenza di una legittimazione straordinaria di un organo ad emanare a titolo provvisorio e in una situazione di urgenza un provvedimento che rientra nella competenza di un altro organo. Alla stregua della convalida, produce effetti «erga omnes».
A norma del D.P.R. n. 68/2005 sono soggetti del servizio di posta elettronica certificata il mittente, il destinatario e il gestore del servizio. Il mittente è... Il soggetto, pubblico o privato, che eroga il servizio di posta elettronica certificata e che gestisce domini di posta elettronica certificata. Il soggetto che presta servizi di certificazione delle firme elettroniche o che fornisce altri servizi connessi con queste ultime. L'utente che si avvale del servizio di posta elettronica certificata per la ricezione di documenti prodotti mediante strumenti informatici. L'utente che si avvale del servizio di posta elettronica certificata per la trasmissione di documenti prodotti mediante strumenti informatici.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulla conversione dell'atto amministrativo è corretta. È un mezzo di sanatoria classificato nei provvedimenti di conservazione dell'atto amministrativo. La conversione a differenza della convalida non elimina il vizio ma mantiene fermo l'atto nell'ambito di un diverso schema legale. Nella c.d. conversione-provvedimento la conversione può operare anche in sede di applicazione dell'atto, effettuata sia da parte dell'interprete, sia da parte dell'autorità giudirisdizionale in sede di legittimità come di merito. Presuppone necessariamente una imperfezione lieve nella costituzione dell'atto non idonea a cagionarne l'annullamento.
In materia di collegio arbitrale di disciplina del personale delle P.A., l'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001, dispone che... Il Presidente del collegio è designato dal collegio stesso, nel suo seno, mediante votazione a scrutinio segreto. Il collegio si compone di tre membri: uno scelto dall'amministrazione, uno dai rappresentanti dei dipendenti, il terzo di comune accordo. Il collegio è presieduto da un soggetto di provata esperienza e indipendenza, esterno all'amministrazione. Il Presidente del collegio è scelto di comune accordo tra le parti interessate dalla decisione.
Come sono disciplinati i rapporti di lavoro con le pubbliche amministrazioni? Dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa, fatte salve le diverse disposizioni contenute nel D.Lgs. 165/2001. Dalle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001. Dai principi sanciti dalla Costituzione, fatte salve le disposizioni contenute nel D.Lgs. 165/2001. Esclusivamente dalle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001 e dalle successive leggi speciali.
Il ricorso giurisdizionale amministrativo è nullo: Solo se manca la sottoscrizione del ricorrente. Solo se manca la sottoscrizione del difensore e del ricorrente. Se manca la sottoscrizione del difensore e del ricorrente, salvo che questi abbia conferito al difensore procura speciale ad litem, nonché se, per la mancanza di altri elementi, vi sia incertezza assoluta sulle persone o sull'oggetto della domanda. Solo qualora vi sia incertezza assoluta sulle persone o sull'oggetto della domanda.
Si può configurare responsabilità in capo alla P.A. per gli atti emanati, quando l'emanazione sia conseguenza di false dichiarazioni o di documenti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità, prodotti dall'interessato o da terzi? Solo nel caso di danno pubblico arrecato alla collettività. No, salvo il caso di dolo o colpa anche lievissima. No, salvo che l'atto non costituisca reato. No, salvo i casi di dolo o colpa grave.
L'atto deliberato con il quorum richiesto dalla legge nell'ipotesi in cui l'atto di primo grado fosse viziato da insufficienza di quorum... Può essere convalidato. Non può essere né convalidato né sanato. Non può essere convalidato. Può essere solo sanato.
Nell'ambito della procedura per l'espressione del parere su ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, l'organo del Consiglio di Stato al quale è assegnato il ricorso, se l'istruttoria è completa e il contraddittorio è regolare, esprime parere: Per la dichiarazione di inammissibilità, se riconosce che il ricorso non poteva essere proposto, salva la facoltà dell'assegnazione di un breve termine per presentare all'organo competente il ricorso proposto, per errore ritenuto scusabile, contro atti non definitivi. Per la reiezione, se riconosce che il ricorso non poteva essere proposto. Per l'assegnazione al ricorrente di un termine per la regolarizzazione, se ravvisa una irregolarità sanabile, e, se questi non vi provvede, per la dichiarazione di inammissibilità del ricorso. Per la dichiarazione di improcedibilità, se riconosce che il ricorso non poteva essere proposto.
È anullabile l'atto amministrativo... Adottato in violazione di legge. Viziato da incompetenza. Viziato da difetto assoluto di attribuzione. Viziato da eccesso di potere.
I membri esperti del CNEL sono nominati... Dal Ministro dello sviluppo economico. Con decreto del Presidente della Repubblica. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Dal Ministro del lavoro e della previdenza sociale.
Dispone l'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001 in merito alle controversie relative ai rapporti di lavoro che sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro,... Le controversie in materia di rapporti di lavoro del personale della carriera diplomatica. Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Solo le controversie concernenti il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali. Le controversie relative a comportamenti antisindacali delle pubbliche amministrazioni.
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando, tra l'altro,... Le tipologie di atti di cui è possibile prendere visione. Il termine entro il quale è possibile ricorrere al Consiglio di Stato. L'ufficio e la persona responsabile del procedimento. Il nominativo di tutte le persone interessate al procedimento.
In materia di sanzioni disciplinari e responsabilità, il D.Lgs. n. 165/2001 dispone che... Tutti i provvedimenti disciplinari devono essere adottati contestualmente alla contestazione scritta dell'addebito al dipendente. Ogni provvedimento disciplinare, ad eccezione del rimprovero verbale, deve essere adottato previa tempestiva contestazione scritta dell'addebito al dipendente. Ogni provvedimento disciplinare, compresi il rimprovero verbale e la censura, deve essere adottato previa tempestiva contestazione scritta dell'addebito al dipendente. Quando le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale, la censura e la multa, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente.
Le amministrazioni pubbliche possono procedere all'avvio della procedura concorsuale per le posizioni per le quali non sia intervenuta l'assegnazione di personale ai sensi del comma 2 dell'art. 34-bis del D.Lgs. 165/2001... Decorsi due mesi dalla ricezione della comunicazione di cui al comma 1 del citato art. 34-bis da parte del Dipartimento della funzione pubblica. Decorsi due mesi dalla comunicazione di cui al comma 1 del citato art. 34-bis al Dipartimento della funzione pubblica. Decorsi quarantacinque giorni dalla ricezione della comunicazione di cui al comma 1 del citato art. 34-bis da parte del Dipartimento della funzione pubblica. Decorsi quarantacinque giorni dalla comunicazione di cui al comma 1 del citato art. 34-bis al Dipartimento della funzione pubblica.
Il D.Lgs. 165/2001 attribuisce ai dirigenti di uffici dirigenziali non generali determinate competenze. Tali competenze: Non possono mai essere delegate. Possono essere delegate senza limiti a dipendenti che ricoprano le posizioni funzionali più elevate nell'ambito degli uffici ad essi affidati. Possono essere delegate a dipendenti che ricoprano le posizioni funzionali più elevate nell'ambito degli uffici ad essi affidati, ma solo limitatamente a quelle già delegate ai dirigenti da parte dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali. Possono essere delegate dai dirigenti, limitatamente ad alcune funzioni, per specifiche e comprovate ragioni di servizio e per un periodo di tempo determinato, con atto scritto e motivato, a dipendenti che ricoprano le posizioni funzionali più elevate nell'ambito degli uffici ad essi affidati.
Secondo autorevole dottrina, rientrano nella categoria dei provvedimenti di "convalescenza" degli atti amministrativi annullabili: Convalida, ratifica e sanatoria. Annullamento e revoca. Consolidazione per inoppugnabilità, acquiescenza, conversione e conferma. Decadenza.
Indicare, secondo l'orientamento prevalente, in quale dei seguenti casi è riscontrabile una figura sintomatica di eccesso di potere. Carenza di presupposti fissati della legge. Mancata applicazione della legge. Violazione della prassi amministrativa. Carenza di motivazione.
La conferenza di servizi è sempre indetta quando l'amministrazione procedente deve acquisire intese, concerti, nullaosta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche e non li ottenga, entro trenta giorni dalla ricezione da parte dell'Amministrazione competente della relativa richiesta? Sì, ed in tal caso la determinazione conclusiva della conferenza di servizi sostituisce di regola ogni autorizzazione, concessione, nullaosta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti, o comunque invitate a partecipare alla predetta conferenza, purché nessuna amministrazione partecipante vi si opponga. No. La conferenza di servizi può essere indetta solo nel caso in cui l'amministrazione debba acquisire nullaosta ed in tal caso il provvedimento finale conforme alla determinazione conclusiva favorevole della conferenza di servizi sostituisce, a tutti gli effetti, i nullaosta di competenza delle amministrazioni partecipanti, o comunque invitate a partecipare alla predetta conferenza. Sì, ma le determinazioni concordate nella conferenza devono essere confermate da atti formali delle singole amministrazioni partecipanti. Sì, ed in tal caso il provvedimento finale conforme alla determinazione conclusiva favorevole della conferenza di servizi sostituisce, a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nullaosta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti, o comunque invitate a partecipare, alla predetta conferenza.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulla conversione dell'atto amministrativo è corretta. È una causa di conservazione soggettiva dell'atto amministrativo, che dipende da un comportamento con cui il soggetto privato dimostrando, con manifestazioni espresse o per fatti concludenti, di essere d'accordo con l'operato della P.A., si preclude la possibilità di impugnare l'atto. È un rimedio esperibile solo per eliminare i vizi di incompetenza relativa. Si ammette talvolta in dottrina e in giurisprudenza la possibilità della conversione anche per gli atti annullabili. Nella c.d. conversione-interpretazione la P.A., o il G.A. in sede di giurisdizione di merito, divenuta consapevole della invalidità che inficia l'atto, può emanare un provvedimento di diverso tipo, i cui elementi e requisiti siano gli stessi del precedente atto invalido e la cui funzione pratica sia analoga a quella dell'atto invalido.
Nelle procedure accelerate del giudizio amministrativo, la compattazione della fase cautelare con quella decisoria comporta ... Che il collegio, se ritiene ad un sommario esame che sussistano i profili che inducono a una ragionevole previsione sull'esito del ricorso e che sussista altresì un pregiudizio grave e irreparabile derivante dall'esecuzione dell'atto impugnato, previa verifica della completezza del contraddittorio, dispone sulla misura cautelare e fissa con ordinanza la data di discussione del merito alla prima udienza successiva alla scadenza del termine di 60 giorni dalla data di deposito dell'ordinanza sull'istanza cautelare. Che il collegio, se ritiene ad un sommario esame che sussistano i profili che inducono a una ragionevole previsione sull'esito del ricorso e che sussista altresì un pregiudizio grave e irreparabile derivante dall'esecuzione dell'atto impugnato, dispone sulla misura cautelare e fissa con decreto la data di discussione del merito alla prima udienza successiva alla scadenza del termine di 15 giorni dalla data di deposito del decreto sull'istanza cautelare. Che il collegio, se ritiene ad un primo esame che il ricorso evidenzi l'illegittimità dell'atto impugnato e la sussistenza di un pregiudizio grave e irreparabile, previa verifica della completezza del contraddittorio, dispone sulla misura cautelare e fissa con ordinanza la data di discussione del merito alla prima udienza successiva alla scadenza del termine di 30 giorni dalla data di deposito dell'ordinanza sull'istanza cautelare. Che il collegio, se ritiene ad un primo esame che il ricorso evidenzi l'illegittimità dell'atto impugnato e la sussistenza di un pregiudizio grave e irreparabile, previa verifica della completezza del contraddittorio, dispone sulla misura cautelare e fissa con decreto la data di discussione del merito alla prima udienza successiva alla scadenza del termine di 45 giorni dalla data di deposito del decreto sull'istanza cautelare.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo III "Territorio, ambiente e infrastrutture" di detto D.Lgs.? Industria. Turismo. Spettacolo. Protezione civile.
Quale delle seguenti funzioni il Presidente del Consiglio dei Ministri può delegare ad un Ministro? Sospensione dell'adozione di atti da parte dei Ministri competenti in ordine a questioni politiche e amministrative, sottoponendoli al Consiglio dei Ministri nella riunione immediatamente successiva. Controfirma di ogni atto per il quale è intervenuta deliberazione del Consiglio dei Ministri. Cura della tempestiva comunicazione alle Camere dei procedimenti normativi in corso nelle Comunità europee, informando il Parlamento delle iniziative e posizioni assunte dal Governo nelle specifiche materie. Adozione delle direttive per assicurare l'imparzialità, il buon andamento e l'efficienza degli uffici pubblici e promozione delle verifiche necessarie.
Qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente si avvale di regola dello strumento previsto dall'articolo 14 della legge 7 agosto 1990, n. Di quale strumento di tratta? Conferenza di servizi. Accordo di programma. Provvedimento contrattuale. Commissione mista paritetica.
Come sono denominati i controlli amministrativi diretti a valutare e garantire la corrispondenza formale dell'atto e dell'attività del soggetto alle norme di legge? Di legittimità. Di merito. Sostitutivi. Intersoggettivi.
Secondo il disposto dell'art. 2 della legge n. 241/1990, nei casi in cui leggi o regolamenti prevedono per l'adozione di un provvedimento l'acquisizione di valutazioni tecniche di organi o enti appositi, i termini previsti per la conclusione del procedimento... Continuano a decorrere. Sono sospesi fino all'acquisizione delle valutazioni tecniche per un periodo massimo comunque non superiore a sessanta giorni. Sono sospesi fino all'acquisizione delle valutazioni tecniche per un periodo massimo comunque non superiore a novanta giorni. Sono sospesi fino all'acquisizione delle valutazioni tecniche per un periodo massimo comunque non superiore a trenta giorni.
Quando la Costituzione, nel riservare la materia alla legge, determina anche ulteriori limiti di contenuto (es. art. 16 Cost), si parla di... Riserva rinforzata. Riserva di legge formale. Riserva di legge assoluta. Riserva implicita.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla L. n. 241/1990, la regola generale. Il differimento o il diniego sono, quindi, un'eccezione. Quale dei punti che seguono espone principi conformi alla predetta legge? È consentito l'accesso, nei procedimenti selettivi, nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relative a terzi. Le singole amministrazioni, a loro giudizio insindacabile e senza obbligo di motivazione, hanno facoltà di sottrarre all'accesso una o più categorie di documenti da esse formati. L'acceso ai documenti amministrativi non può essere negato ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento. Non può essere causa di esclusione dal diritto di accesso ai documenti amministrativi l'esigenza di salvaguardare la sicurezza, la difesa nazionale e le relazioni internazionali.
Le Pubbliche Amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico... Mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento e se il trasferimento è disposto previo consenso dell'amministrazione di appartenenza. Mediante affitto del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento. Mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, con ordine di servizio dell'amministrazione di appartenenza. Mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento anche senza previo consenso dell'amministrazione di appartenenza.
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato fuori termine... È dichiarato irricevibile. È dichiarato inammissibile. È dichiarato nullo. È rigettato.
Quale delle seguenti affermazioni è aderente ai principi sanciti dal D.Lgs. n. 165/2001 in materia di gestione delle risorse umane? Le amministrazioni pubbliche devono obbligatoriamente delegare la formazione e l'aggiornamento del personale, garantendo libertà di insegnamento ed autonomia didattica. Le amministrazioni pubbliche possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano alle prestazioni effettivamente rese, purché in relazione a maggiore produttività. Le amministrazioni pubbliche garantiscono parità e pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro. Le amministrazioni sono autorizzate a ridurre l'orario di lavoro, mantenendo la stessa retribuzione, qualora vi sia un esubero di personale.
Gli interessi relativi alla c.d. sfera sociale, ovvero quelli attinenti alla sfera sociale e quelli attinenti alla qualità della vita (es. tutela dei beni ambientali, protezione dei consumatori, ecc.),... Costituiscono la categoria degli interessi collettivi. Costituiscono la categoria degli interessi diffusi. Possono essere tutelati solo in sede amministrativa. Non sono tutelati in sede giurisdizionale.
Le verbalizzazioni sono... Atti di scienza con cui si narrano e si documentano atti giuridici, operazioni o anche meri comportamenti di altre figure soggettive. Acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sé stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione. Ispezioni particolarmente qualificate in ordine all'oggetto dell'acquisizione che, presentando il carattere di accadimento straordinario, comporta che le stesse siano affidate ad uffici particolari costituiti ad hoc, e talvolta estranei all'amministrazione. Atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto.
La mancanza di motivazione dell'atto amministrativo: Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza.
Quando un atto amministrativo sia viziato da mancanza di forma laddove prevista dalla legge, l'atto è... Illecito. Irregolare. Inopportuno. Nullo.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 82/2005, chi verifica la qualità e la sicurezza dei servizi erogati dai fornitori qualificati del SPC? La Commissione di coordinamento del SPC. "Il Servizio e-government per lo sviluppo" del Capo del Dipartimento del MIT. La Commissione di coordinamento del CNS. Il MIT.
In caso di irritualità della notificazione del ricorso giurisdizionale amministrativo, la comparizione dell'intimato: Non sana l'irregolarità dell'atto. Non ha alcuna rilevanza ai fini processuali, in quanto il ricorso è comunque inammissibile. Non sana la nullità del ricorso. Sana la nullità e l'irregolarità dell'atto, salvo i diritti acquisiti anteriormente alla comparizione.
I sottosegretari di Stato... Sono nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Sono organi costituzionali. Sono incaricati di coadiuvare i Ministri. Esercitano le attribuzioni loro conferite dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
L'atto amministrativo la cui efficacia sia stata sospesa a seguito di una ordinanza di sospensione è... Ineseguibile. Inopportuno. Inesistente. Imperfetto.
I regolamenti del Consiglio o della Commissione, sono pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ed entrano in vigore... Nel trentesimo giorno successivo alla loro pubblicazione. Alla data che essi stessi prevedono ovvero, in mancanza, il ventesimo giorno successivo alla loro pubblicazione. Alla data che essi stessi prevedono ovvero, in mancanza, nel quindicesimo giorno successivo alla loro pubblicazione. Alla data che essi stessi prevedono.
Nel campo del diritto amministrativo per "ordinanze" si intendono tutti quegli atti che creano obblighi o divieti imponendo "ordini". Le c.d. ordinanze di necessità... Non necessitano di motivazione. Hanno un'efficacia nel tempo determinata in totale autonomia dall'autorità amministrativa investita del potere di emanarle, a prescindere dal perdurare della necessità che ne ha legittimato l'emanazione. Sono ordinarie, nel senso che il ricorso a detti strumenti tipici è possibile anche ove la situazione di pericolo possa essere fronteggiata adeguatamente con normali provvedimenti amministrativi soggetti ai principi di tipicità e nominatività. Non possono, in nessun caso, derogare a norme costituzionali o a principi generali dell'ordinamento e disciplinare materie coperte da riserva assoluta di legge.
Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro,... Il diritto a non sottostare ai controlli della P.A. La facoltà d'uso del bene demaniale. Il dovere di sottostare ai controlli della P.A. Il dovere di insistenza.
Il legislatore recependo l'elaborazione giurisprudenziale in tema di nullità dell'atto amministrativo, ha introdotto l'art. 21-septies nella legge n. 241/1990 che prevede la nullità per il provvedimento... Che è stato adottato in violazione di legge. Che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato. Che è viziato da eccesso di potere. Che è viziato da incompetenza.
Dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 che i dirigenti di uffici dirigenziali generali... Adottano gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercitano i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti. Esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo e verificano la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. Esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definendo gli obbiettivi e i programmi da attuare ed adottando gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni. Definiscono i criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi.
Quando l'errore nella notificazione del ricorso dinanzi al giudice amministrativo può essere riconosciuto scusabile? Quando esso tragga origine da incertezze o difficoltà d'interpretazione delle norme, da oscillazioni giurisprudenziali e comunque per motivi non imputabili al ricorrente. Esclusivamente quando riguardi atti non definitivi. Solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Mai.
Indicare quale compito/funzione non è stato oggetto di conferimento ai sensi del disposto di cui all'art. 1 della legge L. 15-3-1997, n. 59. I compiti relativi alla tutela dell'ambiente e della salute in genere. I compiti e le attività in materia di controllo sugli enti locali. I compiti relativi alla difesa del suolo in genere. Moneta, perequazione delle risorse finanziarie, sistema valutario e banche.
Il ricorso giurisdizionale amministrativo deve essere notificato: Sia all'organo che ha emesso l'atto impugnato quanto ai controinteressati ai quali l'atto direttamente si riferisce, o almeno a due di essi, entro il previsto termine decadenziale, salvo l'obbligo di integrare le notifiche con le ulteriori notifiche agli altri controinteressati, che siano disposte d'ufficio dal tribunale amministrativo regionale. Sia all'organo che ha emesso l'atto impugnato quanto ai controinteressati ai quali l'atto direttamente si riferisce, o almeno ad alcuno tra essi, entro il previsto termine decadenziale, salvo l'obbligo di integrare le notifiche con le ulteriori notifiche agli altri controinteressati, che siano ordinate dal tribunale amministrativo regionale. Solo all'organo che ha emesso l'atto. All'organo che ha emesso l'atto impugnato e a tutti i controinteressati ai quali l'atto direttamente si riferisce.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Le concessioni del demanio stradale rientrano nella categoria delle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà di conseguire i vantaggi economici derivanti dalla gestione del servizio. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, il dovere di insistenza. Il rapporto concessionario non si può risolvere per revoca.
Le norme concernenti i documenti informatici e la firma digitale sono contenute ... Nella legge 24/2/1993, n. 55. Nel D.P.R. 12/4/1975, n. 102. Nel D.Lgs. 7/3/2005, n. 82. Nel D.P.R. 28/7/1971, n. 287.
I conferimenti di funzioni di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 4 della L. 15-3-1997 n. 59 devono avvenire nell'osservanza di alcuni principi fondamentali. Secondo il principio di adeguatezza,... Con l'attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati in attuazione del principio di sussidiarietà e delle funzioni di programmazione. In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni. Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea. Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui.
Ai sensi dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, chi ha il compito di curare l'attuazione dei piani, programmi e direttive generali definite dal Ministro e di attribuire ai dirigenti gli incarichi e la responsabilità di specifici progetti e gestioni? I Sottosegretari di Stato. Gli organi preposti al controllo di gestione. I dirigenti di uffici dirigenziali generali. L'organo di direzione politica.
L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento amministrativo configura... Una ipotesi di illegittimità, che può essere fatta valere soltanto dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista. Un vizio procedimentale, che può essere fatto valere da qualunque soggetto. Un vizio di legge che comporta la nullità del provvedimento. Una ipotesi di illegittimità, che può essere fatta valere da qualunque soggetto.
Le disposizioni di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990 - Comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza - ... Non si applicano ai procedimenti in materia previdenziale e assistenziale sorti a seguito di istanza di parte e gestiti dagli enti previdenziali e ai procedimenti concernenti il personale dell'amministrazione stessa. Si applicano anche alle procedure concorsuali. Non si applicano alle procedure concorsuali e ai procedimenti in materia previdenziale e assistenziale sorti a seguito di istanza di parte e gestiti dagli enti previdenziali. Si applicano a tutti i procedimenti amministrativi indipendentemente dall'oggetto promosso.
La sospensione dell'atto amministrativo... Ricorre quando si differisce il termine di scadenza di un precedente provvedimento. Ricorre quando viene ritirato, con efficacia retroattiva, un atto amministrativo illegittimo per la presenza di vizi di legittimità originari dell'atto. Ricorre quando con provvedimento "ad hoc" si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo. Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace.
Nella concessione-contratto, l'annullamento dell'atto di concessione: È impugnabile dinanzi al giudice amministrativo nell'esercizio della giurisdizione generale di legittimità. È impugnabile dinanzi al giudice amministrativo nell'esercizio della giurisdizione di merito. È impugnabile dinanzi al giudice ordinario. Travolge il contratto.
Quale dei seguenti è un provvedimento di conservazione degli atti amministrativi? Annullamento. Conversione. Ratifica. Revoca.
La legge n. 241/1990 definisce alcuni principi in materia di procedimento amministrativo, stabilendo che... Tutti i provvedimenti amministrativi, compresi gli atti a contenuto generale, devono essere motivati. Ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato. La motivazione non è richiesta per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa. I provvedimenti amministrativi concernenti il personale devono essere motivati solo quando la motivazione sia espressamente richiesta in relazione alla natura dell'atto.
La legge 15/3/1997, n. 59, esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli enti locali, tra l'altro,... La programmazione generale nel settore dello spettacolo in genere. I compiti e le attività in materia di controllo sugli enti locali. I compiti relativi alla difesa del suolo in genere. I compiti di rilievo nazionale del sistema di protezione civile.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri (atti a carattere ausiliario consistenti in manifestazioni di giudizio) è corretta. I pareri sono obbligatori parzialmente vincolanti se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli. I pareri obbligatori possono essere solo non vincolanti o vincolanti. I pareri obbligatori vincolanti sono assimilabili ad una deliberazione preparatoria in quanto appartengono alla fase di determinazione del contenuto dell'atto. I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento, quella conoscitiva è relativa a pareri che l'amministrazione deve obbligatoriamente chiedere qualora vi siano più soggetti interessati.
Nei ricorsi agli organi di giustizia amministrativa aventi ad oggetto i provvedimenti adottati dalle autorità amministrative indipendenti: Valgono i termini processuali ordinari, salvo quelli per la proposizione del ricorso che sono ridotti alla metà. Valgono i termini processuali ordinari, compresi quelli per la proposizione del ricorso. Il termine per la proposizione dell'appello avverso la sentenza del tribunale amministrativo regionale è di trenta giorni dalla notificazione e di centoventi giorni dalla pubblicazione della sentenza. Il termine per la proposizione dell'appello avverso la sentenza del tribunale amministrativo regionale è di sessanta giorni dalla notificazione e di un anno dalla pubblicazione della sentenza.
La convalida dell'atto amministrativo... Differisce dall'acquiescenza in quanto può provenire solo dall'autore dell'atto o da un organo superiore, mentre l'acquiescenza proviene dal destinatario dell'atto. È una manifestazione di volontà non innovativa con cui l'autorità ribadisce una sua precedente determinazione, eventualmente ripetendone il contenuto. Può ricorrere anche in caso di atto emanato in assenza dei presupposti che ne avrebbero consentito la legittima adozione. Come la conversione non elimina il vizio ma mantiene fermo l'atto nell'ambito di un diverso schema legale.
In ogni amministrazione dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, è istituito il ruolo dei dirigenti, che si articola nella prima e nella seconda fascia. Alla prima fascia ... Transitano i dirigenti della seconda fascia qualora abbiano ricoperto incarichi di direzione di uffici dirigenziali generali o equivalenti, per un periodo pari almeno a cinque anni senza essere incorsi nelle misure previste per le ipotesi di responsabilità dirigenziale. Transitano i dirigenti della seconda fascia qualora abbiano ricoperto incarichi di direzione di uffici dirigenziali generali o equivalenti, per un periodo pari almeno a tre anni senza essere incorsi nelle misure previste per le ipotesi di responsabilità dirigenziale. Appartengono i dirigenti generali in servizio all'entrata in vigore del regolamento di disciplina delle modalità di costituzione e tenuta del ruolo unico dei dirigenti e i dirigenti della seconda fascia che abbiano ricoperto incarichi di direzione di uffici dirigenziali generali per un tempo pari ad almeno tre anni, senza essere incorsi nelle misure previste per le ipotesi di responsabilità dirigenziale. Appartengono i dirigenti generali in servizio all'entrata in vigore del regolamento di disciplina delle modalità di costituzione e tenuta del ruolo unico dei dirigenti e i dirigenti della seconda fascia che abbiano ricoperto incarichi di direzione di uffici dirigenziali generali per un tempo pari ad almeno sette anni, senza essere incorsi nelle misure previste per le ipotesi di responsabilità dirigenziale.
Le certazioni sono... Atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto. Atti di conoscenza mediante i quali la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto. Acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sé stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione. Accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni.
I controlli amministrativi che intervengono su un atto che ha già prodotto i suoi effetti, sono controlli... Di merito. Ordinari. Sostitutivi. Successivi.
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Mancata applicazione della legge. Violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale. Ingiustizia manifesta. Assenza di motivazione.
Il principio della programmazione economica è sancito... Dall'art. 100 della Cost. Dall'art. 12 della Cost. Dall'art. 41, terzo comma della Cost. Dall'art. 97 della Cost.
Esiste per la pubblica amministrazione un obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi concernenti l'organizzazione amministrativa? La motivazione dei provvedimenti amministrativi costituisce una facoltà della pubblica amministrazione. L'obbligo di motivazione sussiste solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento. Sì, tale obbligo è espressamente previsto dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. No. Tale fattispecie non rientra tra quelle espressamente previste dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990.
L'approvazione... È un provvedimento permissivo mediante il quale la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti. Non costituisce generalmente un atto di controllo e non trova applicazione nei rapporti fra Stato e persone giuridiche pubbliche. Condiziona la legittimità dell'atto o dell'attività della P.A. a differenza dell'autorizzazione che ne condiziona solo l'operatività. Deve necessariamente intervenire prima del compimento dell'attività o dell'atto cui si riferisce.
In materia di ufficio relazioni con il pubblico, il D.Lgs. n. 165/2001 stabilisce che... Qualunque iniziativa del responsabile dell'ufficio per le relazioni con il pubblico volta all'incremento delle modalità di accesso alle informazioni deve essere preventivamente approvata dall'organo di gestione dell'ente. Al fine di assicurare la conoscenza di normative, servizi e strutture, le amministrazioni pubbliche programmano ed attuano iniziative di comunicazione di pubblica utilità; in particolare, le amministrazioni dello Stato, per l'attuazione delle iniziative individuate nell'ambito delle proprie competenze, si avvalgono del Ministero dell'Università e della Ricerca. Gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedono ad assicurare il diritto di accesso ai documenti amministrativi di cui al capo IV della L. 241/1990. Agli uffici per le relazioni con il pubblico viene assegnato, nell'ambito delle attuali dotazioni organiche delle singole amministrazioni, personale con idonea qualificazione e con elevata capacità di avere contatti con il pubblico. Per le comunicazioni previste dalla legge 241/1990 si applicano le norme vigenti che dispongono la tassa a carico del destinatario.
Chi assume, nell'ambito delle amministrazioni pubbliche, le determinazioni per l'organizzazione degli uffici e le misure inerenti la gestione dei rapporti di lavoro? Gli organi preposti alla gestione, con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro. Secondo le norme di autoregolamentazione dell'ente o gli organi preposti alla gestione o gli organi di direzione politico- amministrativa, con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro. Gli organi di controllo. Un organo esterno all'amministrazione interessata, con garanzie di "terzietà".
La denuncia è... Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto, che genera obblighi per la P.A. Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore. Una dichiarazione che viene presentata dai privati ad un'autorità amministrativa, al fine di provocare l'esercizio dei suoi poteri, con l'emanazione di un provvedimento. Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi.
I conferimenti di funzioni di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 4 della L. 15-3-1997 n. 59 devono avvenire nell'osservanza di alcuni principi fondamentali. Secondo il principio di cooperazione tra Stato, Regioni ed enti locali,... Con la conseguente attribuzione ad un unico soggetto delle funzioni e dei compiti connessi, strumentali e complementari, e quello di identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa. Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea. Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative, con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime. Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui.
Oltre ai provvedimenti, esiste tutta una serie di atti amministrativi che per lo più assolvono funzioni strumentali, accessorie o quanto meno secondarie. Alcuni di essi rappresentano semplici momenti dei procedimenti preordinati all'emanazione e all'operatività dei provvedimenti ed altri assolvono compiti di mera testificazione, tra i primi un esempio si concreta con... Le verbalizzazioni. Le registrazioni. Gli accertamenti preparatori. Le certificazioni.
Che effetto produce la mancata accettazione delle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà reso a norma del D.P.R. n. 445/2000? Il T.U. n. 445/2000 commina la sanzione della destituzione dall'impiego. Costituisce violazione dei doveri d'ufficio. Costituisce violazione dei doveri d'ufficio, ma soltanto qualora sussista dolo. Nessuno. Non sussiste obbligo di accettazione di tali dichiarazioni.
Secondo il dettato dell'art. 23 della legge n. 241/1990, il diritto di accesso, inteso come diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi, si esercita nei confronti dei gestori di pubblici servizi? No, si esercita solo nei confronti delle pubbliche amministrazioni e delle aziende autonome e speciali. Sì, il diritto si esercita solo nei confronti delle aziende autonome e speciali e dei gestori di pubblici servizi. Sì. No, si esercita solo nei confronti delle pubbliche amministrazioni.
Nelle controversie devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, aventi ad oggetto diritti soggettivi di natura patrimoniale, il TAR può emettere in via provvisionale, a determinate condizioni, un'ordinanza provvisoriamente esecutiva di condanna. A tal fine: Il presidente del tribunale amministrativo regionale, ovvero il presidente della sezione interna o della sezione distaccata, fissa su istanza di parte la discussione in udienza entro un termine di sessanta giorni successivo al deposito del ricorso o dell'istanza di parte se separata. Il presidente del tribunale amministrativo regionale, ovvero il presidente della sezione interna o della sezione distaccata, fissa su istanza di parte la discussione nella prima camera di consiglio utile, e quando ciò non sia possibile, entro un termine di trenta giorni successivo al deposito del ricorso o dell'istanza di parte se separata. Il presidente del tribunale amministrativo regionale, ovvero il presidente della sezione interna o della sezione distaccata, fissa d'ufficio la discussione in udienza entro un termine di trenta giorni successivo al deposito del ricorso o dell'istanza di parte se separata. Il collegio fissa d'ufficio la discussione nella prima camera di consiglio utile successivamente al deposito del ricorso o dell'istanza di parte se separata.
Le controversie sul risarcimento del danno conseguente all'annullamento di atti amministrativi sono di competenza: Della corte dei conti. Del giudice amministrativo. Del giudice ordinario. Del giudice amministrativo, solo nei casi previsti dalla legge.
I cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea regolarmente soggiornanti in Italia, possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di cui agli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000, limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani. Al di fuori dei suddetti casi... Possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive nei casi in cui la produzione delle stesse avvenga in applicazione di convenzioni internazionali tra l'Italia e il Paese di provenienza del dichiarante. È preclusa qualsiasi dichiarazione. La dichiarazione è ammessa solo se sottoscritta anche a firma del Consolato di provenienza del dichiarante. Le P.A. centrali possono attestare la conformità del documento prodotto dal dichiarante, dopo averlo ammonito sulle conseguenze penali della produzione di atti o documenti non veritieri.
È corretto asserire che sui regolamenti del Consiglio regionale attinenti l'autonomia contabile, non si applica il controllo di legittimità previsto di norma per i regolamenti? No, l'art. 17 della legge 127/1997, ha escluso ogni valutazione di merito e di legittimità solo sugli atti amministrativi di competenza della Giunta regionale. Sì, l'art. 17 della legge 127/1997, esclude su tali regolamenti il controllo di legittimità. Sì, l'art. 17 della legge 127/1997, ha escluso ogni valutazione di merito e di legittimità su tutti gli atti amministrativi della Regione. No, l'art. 17 della legge 127/1997, ha escluso ogni valutazione di merito e di legittimità solo sugli atti amministrativi di competenza del Presidente della Regione.
Qual è l'unico esempio di ricorso amministrativo straordinario? Il ricorso al Consiglio di Stato. Il ricorso non impugnatorio. Il ricorso al Capo dello Stato. Il ricorso al T.A.R.
La sanatoria dell'atto amministrativo... Ricorre quando il vizio dipende dalla mancanza, nel procedimento, di un atto endoprocedimentale, la cui adozione spetta a soggetto diverso dall'amministrazione competente ad emanare il provvedimento finale. Non è ammissibile qualora avvenga tardivamente. È un istituto che riguarda gli atti nulli. È un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui vengono eliminati i vizi di legittimità di un atto nullo precedentemente emanato dalla stessa autorità.
Le pubbliche amministrazioni possono avvalersi delle forme contrattuali di lavoro flessibile previste dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa? Sì, sempre senza limitazioni. Solo se per esigenze stagionali o per periodi non superiori a tre mesi, fatte salve le sostituzioni per maternità relativamente alle autonomie territoriali. Solo se per esigenze stagionali o per periodi non superiori a sei mesi. No, in nessun caso.
Quale carattere di pubblicità deve essere dato, ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001, al codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni? Deve essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e consegnato al dipendente all'atto dell'assunzione. Deve essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e consegnato al dipendente all'atto dell'assunzione. Ai fini del superamento del periodo di prova, il dipendente deve dimostrare di conoscere nel dettaglio ogni contenuto del codice. Nessuna forma di pubblicità. Deve essere consegnato al dipendente all'atto dell'assunzione e messo a disposizione dei cittadini perché ogni utente conosca con esattezza quali sono i doveri dei pubblici dipendenti nei rapporti di servizio.
I regolamenti sono dotati del carattere dell'"astrattezza", intesa come... Capacità a concorrere a costituire o a innovare l'ordinamento giuridico. Capacità di regolare una serie indefinita di casi. Indeterminabilità dei destinatari. Idoneità di ripetizione nell'applicazione della norma.
Il Titolo V della Costituzione opera una netta distinzione tra potestà legislativa esclusiva dello Stato e potestà legislativa concorrente delle Regioni. Per quale materia è riconosciuta allo Stato una potestà legislativa esclusiva e piena? Grandi reti di trasporto e di navigazione. Enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale. Porti e aeroporti civili. Diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea.
Si parla di interpretazione giudiziale delle fonti legislative quando... Viene fatta dallo stesso legislatore con legge successiva. È compiuta da un organo dello Stato nell'esercizio delle sue funzioni. È contenuta soprattutto in opere accademiche di professori di diritto. È proveniente dagli organi giurisdizionali.
Per i giudizi davanti ai tribunali amministrativi regionali: È obbligatorio il patrocinio di avvocato per il ricorrente, mentre l'amministrazione può sempre essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della qualifica di dirigente, autorizzato dal rappresentante legale dell'ente. È sempre obbligatorio il patrocinio di avvocato. È obbligatorio il patrocinio di avvocato, ad eccezione dei giudizi in materia di operazioni elettorali e per i giudizi in materia di diritto di accesso ai documenti, in cui il ricorrente può stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore. Non è obbligatorio il patrocinio di avvocato.
La convalida dell'atto amministrativo... Come l'acquiescenza elimina il vizio dell'atto. Come la conversione non elimina il vizio ma mantiene fermo l'atto nell'ambito di un diverso schema legale. È un provvedimento che opera nei confronti di atti non ancora efficaci ovvero non ancora perfezionati. È un provvedimento di riesame a contenuto conservativo di un provvedimento annullabile.
Il Consiglio di Stato è articolato... In sette sezioni, di cui cinque a carattere consultivo (una specializzata nei pareri su atti normativi) e due con competenze giurisdizionali. In sette sezioni, di cui tre a carattere consultivo (una specializzata nei pareri su atti normativi) e quattro con competenze giurisdizionali. In sette sezioni, di cui quattro a carattere consultivo (una specializzata nei pareri su atti normativi) e tre con competenze giurisdizionali. In cinque sezioni, di cui tre a carattere consultivo (una specializzata nei pareri su atti normativi) e due con competenze giurisdizionali.
Il Consiglio di Stato... Può esprimere solo pareri facoltativi. Ha solo funzioni giurisdizionali amministrative di primo grado. Può essere privato delle sue funzioni istituzionali solo con legge costituzionale. Ha funzioni consultive speciali in materia contabile.
Presso quale dei seguenti organi è istituita la banca dei dati sul mercato del lavoro, sui costi e sulle condizioni di lavoro? C.N.E.L. Consiglio di Stato. Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Ministro dell'Interno.
Ai sensi dell'art. 17, comma 1-bis, D.Lgs. n. 165 del 2001, e successive modificazioni ed integrazioni, i dirigenti possono delegare alcune delle competenze rientranti nelle funzioni, loro attribuite, di cui alle lett. b), d), e) del comma 1 del medesimo articolo ... A dipendenti che ricoprono posizioni funzionali medio-alte nell'ambito degli uffici ad essi affidati; per specifiche e comprovate ragioni personali; con atto scritto e motivato; per un periodo di tempo determinato. È esclusa l'applicabilità dell'art. 2103 del codice civile, salvo diversamente previsto dalle leggi speciali. A dipendenti che ricoprono le posizioni funzionali più elevate nell'ambito degli uffici ad essi affidati; per specifiche e comprovate ragioni di servizio; con atto scritto e motivato; per un periodo di tempo determinato. È in ogni caso esclusa l'applicabilità dell'art. 2103 del codice civile. A dipendenti che ricoprono posizioni funzionali medio-alte nell'ambito degli uffici ad essi affidati o, in alternativa, a quelli con un'anzianità di servizio non inferiore a venticinque anni; per specifiche e comprovate ragioni personali; con atto scritto e motivato; per un periodo di tempo determinato. È esclusa l'applicabilità dell'art. 2103 del codice civile, salvo diversamente previsto dalle leggi speciali. A dipendenti che ricoprono posizioni funzionali medio-alte nell'ambito degli uffici ad essi affidati; sia per ragioni di servizio che personali, purché comprovate; con atto scritto; per un periodo di tempo determinato o determinabile per relationem. Si applica l'art. 2103 del codice civile.
Quale dei seguenti è un "interesse primario" - come definito dalla legge n. 59/1997 - che lo Stato, le Regioni e gli enti locali devono assicurare nella gestione delle proprie attività istituzionali? L'istruzione, compresa quella professionale. La promozione della ricerca applicata. L'ordine pubblico e la sicurezza pubblica. La tutela dei beni culturali e del patrimonio storico e artistico.
Indicare quale principio costituzionale della pubblica amministrazione è enunciato negli artt. 42, terzo comma e 43 Cost. Il principio della riserva di legge in materia di organizzazione dei pubblici uffici. Il principio del decentramento amministrativo. Il principio dell'espropriabilità della proprietà privata ai fini di pubblica utilità e salvo indennizzo. Il principio del diritto alla tutela giurisdizionale nei confronti dell'azione amministrativa.
I regolamenti... Non possono contenere sanzioni penali, per il principio della riserva di legge in materia penale. Sono atti formalmente normativi, anche se sostanzialmente amministrativi. Possono derogare al principio di irretroattività della legge. Sono soggetti all'obbligo di motivazione propria degli atti amministrativi.
In merito alle dichiarazioni sostitutive di certificazione di cui alla lettera z) dell'art. 46 del D.P.R. 445/2000 (situazioni relative all'adempimento degli obblighi militari, ivi comprese quelle attestate nel foglio matricolare dello stato di servizio), la circolare 10-1-2002 n. 12 INPS, ha precisato che... La suddetta autocertificazione è da considerarsi utile solo ai fini dell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. La suddetta autocertificazione è da considerarsi utile anche ai fini del ripristino o della concessione delle prestazioni di disoccupazione. La suddetta autocertificazione non è da considerarsi utile ai fini dell'accreditamento di periodi di contribuzione figurativa. La suddetta autocertificazione è da considerarsi utile solo ai fini del trattamento di fine rapporto e del riconoscimento della previdenza complementare.
Cosa dispone la legge n. 241/1990 in materia di comunicazioni dell'unità organizzativa competente e del nominativo del responsabile del procedimento? Le comunicazioni devono essere fornite a richiesta a tutti i cittadini italiani. Le comunicazioni devono essere fornite a richiesta ai soggetti interessati. Le comunicazioni devono essere fornite d'ufficio ai soggetti interessati al procedimento di cui all'art. 7 e a richiesta a chiunque vi abbia interesse. Le comunicazioni devono essere fornite d'ufficio a chiunque vi abbia interesse.
A quale dei seguenti ministeri il D.Lgs. n. 300/1999 ha attribuito le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di rapporti con il consiglio superiore della magistratura, attribuzioni concernenti i magistrati ordinari, vigilanza sugli ordini professionali, archivi notarili, cooperazione internazionale in materia civile e penale? Ministero della difesa. Ministero della giustizia. Ministero dell'interno. Ministero del lavoro e della previdenza sociale.
Lo sviamento di potere... Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza.
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001, le assunzioni obbligatorie nella pubblica amministrazione dei soggetti di cui alla legge n. 68/1999 avvengono... Per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere. Solo per concorso di reclutamento riservato ai soggetti in possesso della specifica qualifica, purché l'invalidità sia compatibile con le mansioni da svolgere. Solo per concorso pubblico, previa riserva alle categorie protette di un numero di posti commisurato alle percentuali stabilite dalla legge. Per conoscenza diretta del dirigente al quale verrà preposto il dipendente.
Il D.Lgs. 165/2001 attribuisce ai dirigenti di uffici dirigenziali non generali alcuni compiti e poteri. Quali dei seguenti ne è escluso? Promuovere e resistere alle liti, conciliare e transigere. Curare l'attuazione dei progetti e delle gestioni ad essi assegnati dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, adottando i relativi atti e provvedimenti amministrativi ed esercitando i poteri di spesa e di acquisizione delle entrate. Dirigere, coordinare e controllare l'attività degli uffici che da essi dipendono e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con poteri sostitutivi in caso di inerzia. Provvedere alla gestione del personale e delle risorse finanziarie e strumentali assegnate ai propri uffici.
Il Consiglio di Stato... Ha solo funzioni giurisdizionali amministrative di terzo grado. Può essere privato delle sue funzioni dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Non può esprimere pareri in materia giuridico-amministrativa. Può essere soppresso solo con legge costituzionale.
Nell'atto amministrativo, il dispositivo è... La parte precettiva, che costituisce la dichiarazione di volontà vera e propria. La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, indicando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro. La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento. La parte in cui sono indicate le norme di legge o i regolamenti in base alle quali l'atto è stato adottato.
In base al diritto riconosciuto dall'art. 5 del Codice dell'amministrazione digitale (Diritto di effettuare qualsiasi pagamento in forma digitale)... I cittadini e le imprese hanno il diritto di effettuare qualsiasi pagamento verso le P.A. centrali attraverso le tecnologie informatiche e telematiche in modo sicuro. I cittadini e le imprese che ne hanno fatto richiesta hanno diritto a ricevere tutte le comunicazioni delle P.A. via e-mail all'indirizzo che avranno dichiarato. Non è più possibile per le P.A. o per i gestori di pubblici servizi obbligare i cittadini a recarsi agli sportelli per presentare documenti cartacei, per firmare fisicamente documenti o istanze, per fornire chiarimenti. I cittadini e le imprese hanno diritto di accedere a tutti gli atti che li riguardano e di partecipare a tutti i procedimenti in cui sono coinvolti tramite le moderne tecnologie informatiche e telematiche.
In materia di disciplina delle mansioni, l'art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001 dispone, tra l'altro, che... Per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, comprese le assenze per ferie, per la durata dell'assenza. L'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione, ma può essere tenuto in conto ai fini del successivo sviluppo professionale o di procedure concorsuali o selettive. Nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni proprie di una qualifica superiore, per il periodo di effettiva prestazione il lavoratore ha comunque diritto al trattamento economico previsto per la qualifica superiore, anche in caso di nullità dell'assegnazione alle mansioni superiori. Qualora l'utilizzazione del dipendente sia disposta per sopperire a vacanze dei posti in organico, immediatamente, e comunque nel termine massimo di sessanta giorni dalla data in cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni, devono essere avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti.
Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso sia presentata da una associazione di tutela di consumatori, che per buona parte del suo oggetto non evidenzi uno specifico interesse in relazione a reali o probabili lesioni degli interessi dei consumatori, ma miri, in una logica di sospetto, a ottenere dati per verificare la possibilità di violazioni? No, è inammissibile. Sì, perché l'istanza è presentata da una associazione di tutela dei consumatori. Sì, perché il diritto di accesso è comunque uno strumento di controllo generalizzato sull'attività oggetto della P.A. Sì, è ammissibile.
I sottosegretari di Stato possono intervenire, quali rappresentanti del Governo, alle sedute delle Camere e delle Commissioni parlamentari? Sì, se espressamente delegati dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Sì, possono anche sostenere la discussione in conformità alle direttive del Ministro e rispondere ad interrogazioni ed interpellanze. No, solo i membri del Governo possono intervenire alle sedute delle Camere e delle Commissioni parlamentari. Possono intervenire, quali rappresentanti del Governo, alle sedute delle Camere ma non a quelle delle Commissioni parlamentari.
In materia di trattamento di dati personali, in ipotesi di violazioni amministrative commesse dal titolare, dal responsabile o dall'incaricato del trattamento, chi è competente ad irrogare la relativa sanzione? Il T.A.R. territorialmente competente. Il Garante per la protezione dei dati personali. Il Tribunale penale competente per territorio. La Presidenza del Consiglio dei Ministri.
A norma della legislazione vigente può farsi ricorso alla dichiarazione sostitutiva di atto notorio per comprovare lo smarrimento di documenti di riconoscimento o attestanti stati e qualità personali dell'interessato ai fini del rilascio del duplicato? No, per lo smarrimento di documenti di riconoscimento è previsto l'obbligo della denuncia all'autorità giudiziaria. Sì, lo prevede espressamente il D.P.R. 445/2000, eccetto i casi in cui non sia espressamente previsto l'obbligo della denuncia alla autorità giudiziaria. Sì, lo prevede espressamente il D.P.R. 445/2000, eccetto i casi in cui non sia espressamente previsto l'obbligo della denuncia alla autorità amministrativa ovvero alla autorità giudiziaria. Sì, lo prevede espressamente il D.P.R. 445/2000, eccetto i casi in cui non sia espressamente previsto l'obbligo della denuncia alla autorità amministrativa.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che... È fatto divieto di raccogliere i dati sensibili e giudiziari presso l'interessato. I soggetti pubblici verificano periodicamente l'esattezza e l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, nonché la loro pertinenza, completezza, non eccedenza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi. I dati sensibili e giudiziari possono essere trattati nell'ambito di test psico-attitudinali volti a definire il profilo o la personalità dell'interessato. Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici non sono tenuti ad indicare la normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari.
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni gestionali che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo. La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. L'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale.
La legislazione previgente al D.P.R. 445/2000 (L. 15/1968 e D.P.R. 403/1998) non contemplava nell'elencazione alcune certificazioni frequentemente richieste ai cittadini. Quale innovazione è stata prevista in merito alle dichiarazioni sostitutive di certificazione? La dichiarazione sulla qualità di studente, qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore e simili. La dichiarazione del possesso e del numero del codice fiscale, della partita IVA e di qualsiasi dato presente nell'archivio dell'anagrafe tributaria. La dichiarazione di non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l'applicazione di misure di sicurezza e di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale. La dichiarazione di stato di celibe, coniugato, vedovo o stato libero.
La qualità di Presidente del CNEL è incompatibile... Con l'ufficio di Ministro. Con l'esercizio di un'impresa. Con l'esercizio di qualsiasi attività professionale. Solo con l'ufficio di consigliere regionale.
Chi può conferire ad un Ministro l'incarico di reggere ad interim un Dicastero? Il Consiglio dei Ministri. Il Presidente del Consiglio dei Ministri. Anche i Presidenti delle due Camere. Il Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri.
La falsa applicazione della legge... Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo.
Dispone l'art. 20 del D.Lgs. 196/2003 che il trattamento dei dati sensibili da parte di soggetti pubblici... È consentito anche se non autorizzato da espressa disposizione di legge, senza la preventiva richiesta al Garante. È consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge nella quale sono specificati i tipi di dati che possono essere trattati e di operazioni eseguibili e le finalità di rilevante interesse pubblico perseguite. È sempre vietata se non autorizzata dall'interessato. È consentito solo previa autorizzazione espressa del Garante.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? Può essere proposto sia a tutela di interessi legittimi che di diritti soggettivi, per motivi di legittimità ma mai di merito. Il termine per la sua proposizione è quello generale di 60 giorni dalla notifica o emanazione dell'atto impugnato, salvo termini diversi per i singoli casi. Non può mai essere ammesso avverso gli atti che sono il risultato di un accertamento tecnico. Può essere proposto sia per motivi di legittimità che di merito e a tutela di interessi legittimi o semplici, oltre che di diritti soggettivi.
A quale dei seguenti ministeri sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di rapporti politici, economici, sociali e culturali con l'estero? Ministero dell'economia e delle finanze. Ministero della giustizia. Ministero degli affari esteri. Ministero dell'interno.
Le mansioni dei pubblici impiegati sono disciplinate dal D.Lgs. n. 165/2001, il quale dispone, tra l'altro, che... Per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, comprese le assenze per ferie, per la durata dell'assenza. Si considera svolgimento di mansioni superiori anche l'attribuzione non prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni. Nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni superiori, per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore. Per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente inferiore nel caso di esigenze di servizio, per non più di un anno.
Cosa comporta il "silenzio devolutivo" disciplinato dall'art. 17 della legge n. 241/1990? La facoltà per il responsabile del procedimento, nel caso in cui l'organo competente non fornisca le valutazioni tecniche richieste nei termini previsti dalla legge, o in mancanza entro 90 giorni, di rivolgersi ad altri organi dell'amministrazione pubblica, ovvero di proseguire il procedimento senza pregiudizio per gli effetti finali di esso. L'obbligo per il responsabile del procedimento, nel caso in cui l'organo competente non fornisca le valutazioni tecniche richieste nei termini previsti dalla legge, o in mancanza entro 90 giorni, di rivolgersi ad altri organi dell'amministrazione pubblica, o ad enti pubblici dotati di qualificazione e capacità tecnica equipollenti, ovvero ad istituti universitari. L'obbligo per il responsabile del procedimento, nel caso in cui l'organo competente non fornisca le valutazioni tecniche richieste nei termini previsti dalla legge, o in mancanza entro 120 giorni, di rivolgersi ad enti dotati di qualificazione e capacità tecniche equipollenti esterni all'amministrazione. L'obbligo per il responsabile del procedimento, nel caso in cui l'organo competente non fornisca le valutazioni tecniche richieste nei termini previsti dalla legge, o in mancanza entro 30 giorni, di rivolgersi esclusivamente ad istituti universitari.
Ai fini del Codice dell'amministrazione digitale, per "certificato qualificato" si intende... Il documento rilasciato su supporto informatico per consentire l'accesso per via telematica ai servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni. Il certificato elettronico conforme ai requisiti di cui all'allegato I della direttiva 1999/93/CE, rilasciato da certificatori che rispondono ai requisiti di cui all'allegato II della medesima direttiva. La possibilità di accedere ai dati senza restrizioni non riconducibili a esplicite norme di legge. L'attestato elettronico che collega i dati utilizzati per verificare le firme elettroniche ai titolari e conferma l'identità informatica dei titolari stessi.
Le Agenzie, di cui all'art. 8 del D.Lgs. 300/1999, sono chiamate a svolgere attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale, in atto esercitate dai Ministeri e enti pubblici. Esse... Operano al servizio esclusivo degli organi centrali dello Stato. Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e sono sottoposte al controllo della Corte dei conti. Sono sottoposte ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Parlamento. Determinano i programmi per dare attuazione agli indirizzi del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il principio di leale collaborazione è sancito... Dall'art. 52 della Cost. Dall'art. 120 della Cost. Dagli artt. 172, terzo comma e 173, della Cost. Dall'art. 97 della Cost.
I pareri sono obbligatori parzialmente vincolanti... Se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli. Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi. Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti. Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge.
Dispone l'art. 10-bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni; dell'eventuale mancato accoglimento di tali osservazioni deve essere data ragione nella motivazione del provvedimento finale? Sì, se l'istanza proviene da altra pubblica amministrazione. Sì, lo prevede espressamente l'art. 10-bis della legge n. 241/1990. No, in quanto atti presenti nella c.d. fase preparatoria. No, in quanto scelte che non pregiudicano l'adozione del provvedimento finale.
Nell'attuale disciplina del pubblico impiego, le pubbliche amministrazioni assumono... Esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato e non possono avvalersi delle forme contrattuali di lavoro flessibile, salvo i casi espressamente previsti dalla legge. Con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato e determinato, nonché con le altre forme contrattuali di lavoro flessibile. Esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato e determinato. Con le forme contrattuali di lavoro flessibile previste dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Il rapporto concessionario si può estinguere solo con il riscatto. Le concessioni esattoriali delle imposte rientrano nella categoria delle concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà di esercitare la concessione. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, il dovere di insistenza.
Indicare quale affermazione sulla convalida dell'atto amministrativo è corretta. Con la convalida la P.A. rimuove un vizio che inficia il provvedimento di primo grado e pone in essere una dichiarazione che espressamente riconosce il vizio ed esprime la volontà di eliminarlo, sempreché tale vizio possa essere rimosso. Costituisce un esempio di convalida l'assenza dei presupposti che ne avrebbero consentito la legittima adozione. La convalida dell'atto amministrativo come la convalida civilistica esclude la possibilità di ritiro, da parte della P.A., della stessa convalida. È un provvedimento che opera nei confronti di atti non ancora efficaci ovvero non ancora perfezionati.
A norma del novellato art. 6 della legge n. 241/1990, qualora l'organo competente per l'adozione del provvedimento finale sia diverso dal responsabile del procedimento, può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento? Sì, indicandone la motivazione nel provvedimento finale. Sì, ma solo se il responsabile del procedimento e l'organo competente all'adozione del provvedimento finale appartengono a due amministrazioni diverse. No, mai. Sì, perché il responsabile del procedimento, qualora diverso dall'organo competente all'adozione del provvedimento finale, predispone una "bozza" di provvedimento.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza dei presenti. I lavori della conferenza non possono superare i centoventi giorni, salvo quanto previsto dalla stessa legge. Ogni amministrazione convocata partecipa alla conferenza di servizi attraverso due rappresentanti legittimati (funzionario tecnico e amministrativo), dall'organo competente, ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa. La prima riunione è convocata entro venti giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro quaranta giorni dalla data di indizione.
I pareri sono obbligatori non vincolanti... Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti. Se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno. Se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli. Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi.
I controlli amministrativi sostitutivi... Intervengono dopo che l'atto sia divenuto efficace. Possono intervenire esclusivamente su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti. Sono diretti a valutare l'atto e l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione. Si configurano quando l'autorità gerarchicamente superiore, accertata l'inerzia di quella inferiore, si sostituisce ad essa nell'emanazione del relativo provvedimento.
I sottosegretari di Stato coadiuvano il Ministro ed esercitano i compiti... Ad essi attribuiti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Ad essi delegati con decreto ministeriale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Ad essi delegati con atti interni del Consiglio dei Ministri. Ad essi attribuiti con deliberazione del Consiglio dei Ministri.
Il ricorso gerarchico improprio... È un ricorso ordinario impugnatorio che può essere proposto solo da organi statali avverso provvedimenti di organi di vertice (es. Ministeri). Non è proponibile contro provvedimenti emessi da organi collegiali. Non può essere proposto ad organi statali avverso provvedimenti di altro ente pubblico. È un ricorso ordinario impugnatorio che può essere proposto anche a organi statali avverso provvedimenti di altro ente pubblico.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo IV "Servizi alla persona e alla comunità" di detto D.Lgs.? Salute umana. Tutela dell'ambiente dagli inquinamenti. Opere pubbliche. Artigianato.
La convalida dell'atto amministrativo... È un provvedimento che esclude la possibilità di ritiro, da parte della P.A., della stessa convalida anche se in presenza di interesse pubblico prioritario. È un provvedimento che può operare anche su atti nulli. Differisce dalla conversione in quanto questa non elimina il vizio ma mantiene fermo l'atto nell'ambito di un diverso schema legale. Come nell'acquiescenza l'atto viene sanato attraverso la rinuncia a far valere l'impugnativa dell'atto stesso.
Il provvedimento amministrativo è nullo: Se viziato per violazione di legge. Se mancante degli elementi essenziali. Se viziato per incompetenza. Se viziato per eccesso di potere.
Il Prefetto... Dipende burocraticamente dall'Amministrazione locale ma funzionalmente dal Ministro dell'Interno. È coadiuvato dal Comitato provinciale della P.A. da lui presieduto. È sottoposto al coordinamento "politico" del Questore. Svolge compiti di rappresentanza generale del Governo sul territorio e di garanzia istituzionale a tutela dell'ordinamento giuridico.
Il legislatore nel riformulare gli artt. 3 e 14 del D.Lgs. n. 29/1993, con gli art. 3 e 9 del D.Lgs. n. 80/1998, trasfusi ora negli art. 4 e 14 del D.Lgs. n. 165/2001 ha accentuato il principio della distinzione tra funzioni di indirizzo politico- amministrativo degli organi di governo e funzioni di gestione e attuazione amministrativa dei dirigenti. Rientrano tra le funzioni di gestione e attuazione amministrativa... La definizione dei criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. La gestione finanziaria, mediante autonomi poteri di spesa. Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo. La richiesta di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato.
Ai fini del D.P.R. n. 68/2005, il registro informatico delle operazioni relative alle trasmissioni effettuate mediante posta elettronica certificata tenuto dal gestore prende il nome di... Busta di trasporto. Log dei messaggi. Dominio di posta elettronica certificata. Posta elettronica certificata.
Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta. In relazione alla natura dell'attività esercitata, gli atti si distinguono in: atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali. In relazione al procedimento, gli atti amministrativi si distinguono in: atti collettivi e atti generali. In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in: atti ampliativi e atti restrittivi. In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in: atti costitutivi e atti dichiarativi.
Ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001, il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni... È esecutivo solo se recepito dalle Organizzazioni confederali. Deve essere firmato da tutti i dipendenti per presa visione. È consegnato al dipendente all'atto dell'assunzione. È affisso in tutti gli uffici aperti al pubblico.
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001, la sanzione disciplinare applicabile al pubblico dipendente può essere ridotta? Sì, con il consenso del dipendente. Resta in ogni caso impregiudicato il diritto di impugnazione. No. La sanzione disciplinare deve essere applicata nella sua integrità, salvo il diritto di impugnazione da parte del dipendente. Sì, con il consenso dell'organizzazione sindacale cui il dipendente ha aderito, ma in tal caso non è più suscettibile di impugnazione. Sì, con il consenso del dipendente, ma in tal caso non è più suscettibile di impugnazione.
Quale delle seguenti funzioni il Presidente del Consiglio dei Ministri può delegare ad un Ministro? Controfirma degli atti che hanno valore o forza di legge. Sospensione dell'adozione di atti da parte dei Ministri competenti in ordine a questioni politiche e amministrative, sottoponendoli al Consiglio dei Ministri nella riunione immediatamente successiva. Controfirma di ogni atto per il quale è intervenuta deliberazione del Consiglio dei Ministri. Promozione degli adempimenti di competenza governativa conseguenti alle pronunce della Corte europea dei diritti dell'uomo emanate nei confronti dello Stato.
La legge n. 59/1997 indica nella promozione dello sviluppo economico, nella valorizzazione dei sistemi produttivi e nella promozione della ricerca applicata gli interessi pubblici primari che lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e gli altri enti locali assicurano nell'ambito delle rispettive competenze, nel rispetto, tra l'altro,... Della libera iniziativa economica e sociale e della libera iniziativa privata. Delle regole del "mercato" universalmente riconosciute. Della sanità e sicurezza pubblica, della tutela dell'ambiente e delle esigenze della salute. Delle convinzioni politiche e religiose e della libera iniziativa economica e sociale.
Quale tra i seguenti è un ricorso ordinario ed a carattere rinnovativo proponibile nei casi tassativamente previsti dalla legge, alla stessa autorità che ha emanato il provvedimento impugnato? Ricorso straordinario. Ricorso in opposizione. Ricorso eliminatorio. Ricorso improprio.
Indicare in quale dei seguenti casi è riscontrabile una violazione di legge. Violazione della prassi amministrativa. Contraddittorietà tra più parti dello stesso atto o tra più atti. Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi. Travisamento dei fatti.
A norma del D.Lgs. 82/2005 il sistema di conservazione dei documenti informatici garantisce, oltre all'identificazione certa del soggetto che ha formato il documento e dell'amministrazione o dell'area organizzativa omogenea di riferimento... Integrità del documento; leggibilità e agevole reperibilità di documenti e informazioni identificative, inclusi i dati di registrazione e di classificazione originari. Integrità del documento; leggibilità e agevole reperibilità di documenti e informazioni identificative, inclusi i dati di registrazione e di classificazione originari; rispetto delle misure di sicurezza previste dalla legge vigente. Integrità del documento; rispetto delle misure di sicurezza previste dalla legge vigente. Integrità del documento; leggibilità e agevole reperibilità di documenti e informazioni identificative, esclusi i dati di registrazione e di classificazione originari.
I regolamenti... Sono atti formalmente amministrativi, anche se sostanzialmente normativi. Sono atti formalmente normativi, anche se sostanzialmente amministrativi. Possono derogare al principio di irretroattività della legge. Se emanati da autorità inferiori possono contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori.
Ai sensi dell'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001, è collocato in disponibilità al termine della procedura di mobilità... Solo il personale che non abbia preso servizio presso la diversa amministrazione che, secondo gli accordi intervenuti, ne avrebbe consentito la ricollocazione. Il personale che abbia un'anzianità di servizio, maturata nell'ultima amministrazione di appartenenza, inferiore a cinque anni. Il personale che non sia possibile impiegare diversamente nell'ambito della medesima amministrazione e che non possa essere ricollocato presso altre amministrazioni. Il personale che abbia maturato l'anzianità contributiva prevista dai vigenti ordinamenti sufficiente per il conseguimento della pensione di anzianità.
A quale dei seguenti ministeri il D.Lgs. n. 300/1999 ha attribuito le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di cura delle attività di integrazione europea in relazione alle istanze ed ai processi negoziali riguardanti i trattati dell'Unione europea, della Comunità europea, della CECA, dell'EURATOM? Ministero dell'economia e delle finanze. Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Ministero dell'interno. Ministero degli affari esteri.
Il Prefetto... È nominato con decreto del Ministro dell'Interno. È organo che rappresenta la Regione a livello provinciale. È tenuto ad uniformarsi alle direttive governative. Rappresenta il Governo nella circoscrizione regionale.
Uno Stato membro dell'Unione europea può dare applicazione ad una direttiva in via anticipata rispetto al termine fissato dallo stesso atto comunitario? Sì, e tale circostanza produce effetti anche nei confronti di altri Stati membri che alla direttiva non si siano ancora adeguati. Sì, ma tale circostanza non può produrre effetti nei confronti di altri Stati membri che alla direttiva non si siano ancora adeguati. No, e non è neppure consentito al singolo di invocare il principio del legittimo affidamento prima della scadenza del termine stabilito per l'attuazione della direttiva. Sì, e il singolo può invocare il principio del legittimo affidamento prima della scadenza del termine stabilito per l'attuazione della direttiva.
Nel corso del procedimento amministrativo gli interessati possono presentare memorie scritte? No, possono soltanto prendere visione degli atti del procedimento. Sì, coloro che hanno titolo a prendere parte al procedimento possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha sempre l'obbligo di valutare. Sì, coloro che hanno titolo a prendere parte al procedimento possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento. Sì, coloro che hanno titolo a prendere parte al procedimento possono presentare memorie scritte e documenti che, anche se pertinenti, è in facoltà dell'amministrazione valutare.
Cosa ha precisato l'INPS con Msg. 1-7-2004 n. 20616 in merito alla delega alla riscossione della pensione dopo l'emanazione del D.P.R. 445/2000 che all'art. 21, comma 2, dispone: «Se l'istanza o la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è presentata a soggetti diversi da quelli indicati al comma 1 o a questi ultimi al fine della riscossione da parte di terzi di benefici economici, l'autenticazione è redatta da un notaio, cancelliere, segretario comunale, dal dipendente addetto a ricevere la documentazione o altro dipendente incaricato dal Sindaco»? Ha precisato che l'attestazione in merito all'autenticità della firma di un detenuto in un atto che è condizione per la riscossione della prestazione, possa essere fatta solo dal Magistrato di Sorveglianza. Ha precisato che, considerata la particolare condizione degli interessati e ritenendo che il Direttore di un Istituto di pena sia comunque investito di una ampia giurisdizione concernente l'intero stato del detenuto, il Direttore stesso possa anche attestare l'autenticità della firma di un atto che è condizione per la riscossione della prestazione, in armonia con i criteri di tempestività ed economicità che devono improntare l'agire della Pubblica Amministrazione. Ha precisato che il Direttore di un Istituto di pena anche se investito di una ampia giurisdizione concernente l'intero stato del detenuto, non possa attestare l'autenticità della firma di un atto che è condizione per la riscossione della prestazione. Ha precisato che l'attestazione in merito all'autenticità della firma di un detenuto in un atto che è condizione per la riscossione della prestazione, possa essere fatta solo dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia.
Contro gli atti amministrativi definitivi... È sempre ammissibile ricorso amministrativo gerarchico. È ammissibile eccezionalmente e nei casi tassativi di legge, un ricorso gerarchico improprio, in presenza di cause di definitività per natura dell'atto. Non è ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R. Non è ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica.
La richiesta è... Una dichiarazione che viene presentata dai privati ad un'autorità amministrativa, al fine di provocare l'esercizio dei suoi poteri, con l'emanazione di un provvedimento. Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato. Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi. Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, il dovere di insistenza. Le concessioni esattoriali delle imposte rientrano nella categoria delle concessioni costitutive. Il rapporto concessionario non si può risolvere per revoca. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, il diritto di insistenza.
L'art. 11 del D.Lgs. n. 165/2001, ai fini di garantire la piena attuazione della legge n. 241/1990, detta i principi generali sull'istituzione e il funzionamento dell'Ufficio relazioni con il pubblico, disponendo tra l'altro,... Che l'Ufficio relazioni con il pubblico valuti con ampia autonomia se porre a carico dell'utente ovvero a carico dell'ente le spese per le comunicazioni postali relative al rapporto d'utenza. Che gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedono, anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche, al servizio all'utenza per i diritti di partecipazione di cui alla legge n. 241/1990. Che, ove non sia stato istituito, ai sensi della legge n. 241/1990, il responsabile del procedimento, tale incarico formale sia affidato all'Ufficio relazioni con il pubblico. Che il personale dell'Ufficio relazioni con il pubblico abbia accesso a tutti gli atti dell'amministrazione, compresi quelli per i quali il rappresentante legale dell'ente abbia inibito la visione.
Ai sensi dell'art. 52 del D.Lgs n. 165/2001, e succ. mod. o int., si considera svolgimento di mansioni superiori... L'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri delle mansioni superiori. L'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di mansioni equivalenti in cui è inquadrato il dipendente. L'attribuzione anche in modo non prevalente, sotto il profilo qualitativo, dei compiti propri delle mansioni superiori, ma assolutamente prevalente sotto il profilo quantitativo e temporale dei compiti propri delle mansioni superiori. L'attribuzione anche in modo non prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri delle mansioni superiori.
I vizi di legittimità degli atti ovvero le concrete cause della illegittimità degli stessi sono l'incompetenza, la violazione di legge e l'eccesso di potere. L'incompetenza può aversi... Per materia, per valore e per grado. Per materia, per grado e per territorio. Per materia, per valore, per grado e per territorio. Per grado, per valore e per territorio.
Nel giudizio amministrativo la perentorietà del termine per ricorrere è un principio fondamentale. Tale principio può essere derogato? Sì, salvo il caso di mancato rispetto del termine per proporre ricorso indicato nel provvedimento dall'Amministrazione. Sì, nel caso di ricorso avverso un atto confermativo. Sì, in caso di errore scusabile. No, in nessun caso.
È dichiarato irricevibile il ricorso amministrativo... Presentato ad autorità incompetente. Presentato ad autorità diversa da quella indicata nell'atto. Presentato fuori termine. Proposto contro un atto non impugnabile.
Secondo la teoria tradizionale, l'atto amministrativo nullo è... Giuridicamente esistente. Inconvalidabile. Efficace. Annullabile.
Sono propri della fase istruttoria del procedimento amministrativo... L'istanza e la richiesta. Gli accordi integrativi. Le attività di acquisizione delle condizioni di ammissibilità (quali, ad esempio, la posizione legittimante, l'interesse a ricorrere, ecc.). La proposta non vincolante e l'istanza.
Ai fini del Codice dell'amministrazione digitale, per "chiave pubblica" si intende... L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche destinato ad essere reso pubblico, con il quale si verifica la firma digitale apposta sul documento informatico dal titolare delle chiavi asimmetriche. Il processo di coordinamento dei dati presenti in più archivi finalizzato alla verifica della corrispondenza delle informazioni in essi contenute. L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche, utilizzato dal soggetto titolare, mediante il quale si appone la firma digitale sul documento informatico. L'insieme dei dati in forma elettronica allegati oppure connessi tramite associazione logica ad altri dati elettronici utilizzati come metodo di autenticazione informatica.
Considerate le numerose modifiche legislative già recepite e il riordino non ancora attuato previsto dalla legge finanziaria 2007, il Ministero delle Comunicazioni si articola attualmente in... Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell'informazione (di livello dirigenziale non generale) e Ispettorati territoriali di livello dirigenziale generale. Uffici centrali di livello dirigenziale generale ed Ispettorati territoriali di livello dirigenziale non generale. Uffici centrali di livello dirigenziale generale e Direzioni generali. Segretariato generale e Uffici centrali di livello dirigenziale generale.
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando, tra l'altro,... Le tipologie di atti di cui è possibile prendere visione. Il termine entro il quale è possibile ricorrere al Consiglio di Stato. L'amministrazione competente. Il nominativo di tutte le persone interessate al procedimento.
In sede di espressione del parere sul ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio di Stato può deferire la questione all'Adunanza generale? Sì, il presidente può deferire all'Adunanza generale qualunque ricorso che renda necessaria la risoluzione di questioni di massima di particolare importanza, a condizione che la sezione o la commissione speciale non abbiano già espresso il loro parere. No. Sì, ma solo se rileva che il punto di diritto sottoposto ad esame ha dato luogo o possa dar luogo a contrasti giurisprudenziali. No, ciò può avvenire solo d'impulso della sezione o della commissione speciale del Consiglio di Stato, alla quale il ricorso è assegnato.
Nella pubblica amministrazione si considera svolgimento di mansioni superiori... L'attribuzione, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni in misura non inferiore al cinquanta per cento. L'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza. Anche l'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni. Soltanto l'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni.
Esiste un obbligo di motivazione degli atti amministrativi a contenuto normativo? Sì. Dispone l'art. 3 della legge n. 241 del 1990 che l'obbligo di motivazione sussiste per tutti i documenti e atti formati dalla P.A., anche se a contenuto normativo. No, tale obbligo è espressamente escluso dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. Sì, la motivazione costituisce obbligo della pubblica amministrazione. L'obbligo di motivazione sussiste solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento.
Come è definito il provvedimento mediante il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale posto all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario? Ammissione. Autorizzazione. Concessione. Delega.
La mancata acquisizione del parere obbligatorio comporta... L'invalidità dell'atto per violazione di legge. La nullità assoluta dell'atto per violazione di legge. L'invalidità dell'atto per eccesso di potere. La nullità assoluta dell'atto per eccesso di potere.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti? Abilitazione. Ammissione. Approvazione. Registrazione.
Gli organi consultivi delle P.A. sono tenuti a rendere i pareri ad essi obbligatoriamente richiesti entro quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta. Se l'organo adito abbia rappresentato esigenze istruttorie il termine di quarantacinque giorni... Può essere interrotto per una sola volta e il parere deve essere reso definitivamente entro quindici giorni dalla ricezione degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate. Può essere prorogato per una sola volta e per un termine comunque non superiore a novanta giorni. Può essere interrotto per non più di due volte e il parere deve essere reso definitivamente entro trenta giorni dalla ricezione degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate. Non può essere interrotto e il parere deve essere reso definitivamente entro trenta giorni dalla ricezione degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate.
L'art. 117 della Costituzione sancisce che spetta alle Regioni la potestà legislativa concorrente, tra l'altro, in materia di... Produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia. Profilassi internazionale. Diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea. Cittadinanza, stato civile e anagrafi.
Dispone il Capo II - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - Titolo III del Codice in materia di protezione dei dati personali, tra l'altro, che... Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito anche per lo svolgimento di funzioni non istituzionali. Non si osservano le disposizioni di cui all'art. 25 in tema di comunicazione e diffusione. Salvo quanto previsto per gli esercenti le professioni sanitarie e gli organismi sanitari pubblici, i soggetti pubblici non devono richiedere il consenso dell'interessato. I soggetti pubblici sono comunque obbligati, alla stregua di quelli privati, a richiedere il consenso dell'interessato.
Le attività di autorizzazione in funzione di controllo, con cui la P.A., nell'esercizio della sua attività discrezionale in funzione preventiva, esprime il proprio parere circa l'atto che le è stato presentato, sono proprie... Della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo. Della fase decisoria del procedimento amministrativo. Solo della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo. Solo della fase istruttoria del procedimento amministrativo.
Nel giudizio amministrativo dinanzi al TAR, sono previste alcune ipotesi di perenzione processuale. Quale tra esse, secondo l'orientamento prevalente, è da considerare implicitamente abrogata per incompatibilità dalla novella operata dalla legge 205/2000? Casetta: Man. Dir. Amm 2007 pag. 810 e Gallo - Man. Giust. Amm. 2007 pag. 235 La perenzione dei ricorsi ultradecennali. La perenzione per mancata rinnovazione dell'istanza di fissazione d'udienza dalle parti o dall'amministrazione dopo l'esecuzione dell'istruttoria. La perenzione conseguente alla mancata istanza di discussione del ricorso richiesta dal ricorrente ovvero dall'amministrazione o da altra parte costituita entro il termine massimo di due anni dal deposito del ricorso. La perenzione conseguente al mancato compimento nel corso di due anni di alcun atto di procedura, nel qual caso i ricorsi si considerano abbandonati.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, l'obbligo di pagare il canone. Nelle concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A. il concessionario, anche se particolarmente qualificato, non acquista gli stessi poteri pubblicistici che aveva la P.A. Le concessioni esattoriali delle imposte rientrano nella categoria delle concessioni traslative di pubblici servizi. Il concessionario agisce sempre e soltanto in nome della P.A., per cui è responsabile con la P.A. per i fatti e gli atti illeciti compiuti.
L'interesse collettivo, come l'interesse legittimo, di cui costituisce una specie, è... Differenziato e qualificato. Immediatamente tutelato. Tutelato solo amministrativamente. Indifferenziato e generico.
Ai sensi dell'art. 17 della L. 127/1997, sui regolamenti del Consiglio regionale attinenti l'autonomia organizzativa... Si applica il controllo preventivo di legittimità. Si applica un controllo di merito. Non si applica il controllo di legittimità. Si applica sia il controllo di merito sia quello di legittimità.
La giurisdizione di legittimità dei T.A.R., prevista dagli artt. 2, 3 e 4 della legge n. 1034/1971, è limitata quanto al potere di decisione in quanto... Essi possono annullare o sostituire l'atto illegittimo, ma non possono riformarlo. Essi possono sostituire l'atto illegittimo, ma non possono riformarlo né annullarlo. Essi possono annullare l'atto illegittimo, ma non possono riformarlo né sostituirlo. Essi possono riformare l'atto illegittimo, ma non possono annullarlo.
La carenza di presupposti fissati della legge... Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo.
Il visto... È una funzione che si esplica con il controllo di merito e di legittimità. È un atto di controllo successivo di legittimità. È una funzione che si esercita con controlli di merito. È un atto di controllo vincolato in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporlo ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità.
Dispone l'art. 35 del D.Lgs. n. 165/2001 che i vincitori di concorsi devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni. Detta disposizione è derogabile? No, non è derogabile da contratti o accordi collettivi. Sì, è sempre derogabile dai contratti collettivi. Può essere derogata dagli accordi collettivi. È derogabile dai contratti collettivi nei soli casi in essi indicati.
Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta. In relazione al procedimento gli atti amministrativi si distinguono in: atti procedimentali e atti presupposti. In relazione alla discrezionalità, gli atti amministrativi si distinguono in: atti costitutivi e atti dichiarativi. In relazione al risultato, gli atti amministrativi si distinguono in: atti plurimi e atti collettivi. In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in: atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali.
Nell'ambito della procedura per l'espressione del parere su ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, l'organo del Consiglio di Stato al quale è assegnato il ricorso, se l'istruttoria è completa e il contraddittorio è regolare, esprime parere: Per l'assegnazione al ricorrente di un termine per la regolarizzazione, se ravvisa una irregolarità sanabile, e, se questi non vi provvede, per la dichiarazione di inammissibilità del ricorso. Per l'assegnazione al ricorrente di un termine per la regolarizzazione, se ravvisa una irregolarità sanabile, e, se questi non vi provvede, per la dichiarazione di improcedibilità del ricorso. Per la reiezione, se riconosce che il ricorso non poteva essere proposto. Per la dichiarazione di improcedibilità, se riconosce che il ricorso non poteva essere proposto, salva la facoltà dell'assegnazione di un breve termine per presentare all'organo competente il ricorso proposto, per errore ritenuto scusabile, contro atti definitivi.
Le attività ispettive in materia elettorale spettano al... Prefetto o un suo delegato. Questore o un suo delegato. Sindaco del Comune o un suo delegato. Presidente della Provincia o un suo delegato.
In materia di "funzioni e responsabilità", l'art. 4 del D.Lgs. 165/2001 stabilisce che i dirigenti delle P.A... Non sono responsabili della gestione, ma sono responsabili dei risultati conseguiti. Sono responsabili della gestione, ma non dei relativi risultati. Sono responsabili in via esclusiva della gestione e dei relativi risultati. Non sono responsabili né della gestione, né dei relativi risultati.
Una caratteristica del regolamento espressamente prevista dal Trattato CE è data dall'obbligatorietà del medesimo in tutti i suoi elementi. Essa comporta che... Un'applicazione parziale del regolamento da parte di uno Stato sarebbe perfettamente legittima. Le sue norme designino sempre una disciplina completa e autosufficiente. È preclusa agli Stati la possibilità di formulare opposizioni o riserve all'atto della sua adozione, le quali, anche se espresse, restano prive di effetto. I destinatari non sono tenuti a dare applicazione completa e integrale alle norme regolamentari.
I ricorsi gerarchici rivolti, nel termine prescritto, a organi diversi da quello competente, ma appartenenti alla medesima amministrazione: Sono soggetti a dichiarazione di irricevibilità. Sono inammissibili. Sono improcedibili. Non sono soggetti a dichiarazione di irricevibilità e i ricorsi stessi sono trasmessi d'ufficio all'organo competente.
L'art. 21-nonies della legge n. 241/1990 stabilisce tra l'altro che... Il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell'art. 21-octies può essere revocato, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro il termine perentorio di novanta giorni. È fatta salva la possibilità di convalida del provvedimento annullabile, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole. Il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell'art. 21-octies può essere annullato d'ufficio, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, solo dall'organo che lo ha emanato. Il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell'art. 21-octies è nullo.
Le violazioni procedimentali... Costituiscono vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Costituiscono vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituiscono vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Non costituiscono vizio di legittimità dell'atto amministrativo.
Se il Consiglio di Stato accoglie il ricorso per difetto di procedura o per vizio di forma della decisione di primo grado: Annulla la sentenza impugnata e rinvia la controversia al tribunale amministrativo regionale. Annulla la sentenza impugnata senza rinvio. Riforma la sentenza impugnata. Decide sulla controversia.
Ai sensi dell'art. 15, commi 3, 4, 5, D.Lgs. n. 165 del 2001 e successive modificazioni ed integrazioni, in ciascuna struttura organizzativa non affidata alla direzione del dirigente generale... Il dirigente preposto all'ufficio di più elevato livello è sovraordinato al dirigente preposto ad ufficio di livello inferiore o di livello equivalente, ma di minore età anagrafica. Il dirigente preposto all'ufficio di più elevato livello è sovraordinato al dirigente preposto ad ufficio di livello inferiore. Il dirigente preposto all'ufficio di più elevato livello è sovraordinato al dirigente preposto ad ufficio di livello equivalente, ma di minore età anagrafica. Il dirigente preposto all'ufficio di più elevato livello è sovraordinato al dirigente preposto ad ufficio di livello inferiore o di livello equivalente, ma di maggiore età anagrafica.
A seguito della trasposizione del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica in sede giurisdizionale: Il collegio giudicante, qualora riconosca che il ricorso è inammissibile in sede giurisdizionale, ma può essere deciso in sede straordinaria dispone la rimessione degli atti al Ministero competente per l'istruzione dell'affare. Il collegio giudicante, qualora riconosca che il ricorso è inammissibile in sede giurisdizionale, ma può essere deciso in sede straordinaria dispone la rimessione degli atti al Consiglio di Stato per l'istruzione dell'affare. Il ricorso straordinario è sospeso, in attesa della decisione del giudice amministrativo competente. Il collegio giudicante, qualora riconosca che il ricorso è inammissibile in sede giurisdizionale, ma può essere deciso in sede straordinaria dispone la rimessione degli atti all'Ufficio di Presidenza per l'istruzione dell'affare.
Le funzioni relative ai compiti del comune per servizi di competenza statale sono esercitate dal Sindaco quale ufficiale del Governo. Quale tra i seguenti servizi è, a norma dell'art. 14 del D.Lgs. n. 267/2000, di competenza statale? Anagrafe. Protezione della flora e della fauna. Polizia urbana. Assetto del territorio.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... La prima riunione è convocata entro venti giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro quaranta giorni dalla data di indizione. Ogni amministrazione convocata partecipa alla conferenza di servizi attraverso un unico rappresentante legittimato, dall'organo competente, ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa. La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza computando anche le amministrazioni assenti. La convocazione della prima riunione deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno dieci giorni prima della relativa data.
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001, con il collocamento in disponibilità del pubblico dipendente... Il lavoratore ha diritto ad un assegno alimentare pari al 50% dello stipendio, con esclusione dell'indennità integrativa speciale e di ogni altro emolumento, per la durata massima di dodici mesi. Restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro. Restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro per due mesi. Il lavoratore ha diritto ad una indennità pari all'80% dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale e di ogni altro emolumento corrisposto al personale in servizio di pari qualifica, per la durata massima di ventiquattro mesi.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo III "Territorio, ambiente e infrastrutture" di detto D.Lgs.? Miniere e risorse geotermiche. Beni e attività culturali. Ordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Trasporti.
In materia di mansioni dei pubblici dipendenti, il D.Lgs. n. 165/2001 dispone, tra l'altro, che... Per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza. L'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza deve essere adeguatamente valutato ai fini dell'inquadramento del lavoratore e dell'assegnazione di incarichi di direzione. Si considera svolgimento di mansioni superiori anche l'attribuzione non prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni. Per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di vacanza di posto in organico, per non più di un anno, prorogabile fino a due anni qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti.
Quale dei seguenti soggetti può chiedere pareri al CNEL? Le organizzazioni sindacali. Le amministrazioni dello Stato. Il Parlamento. Le Regioni, le province ed i comuni.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Completare l'integrazione della disciplina del lavoro pubblico con quella del lavoro privato e la conseguente estensione al lavoro pubblico delle disposizioni del codice civile e delle leggi sui rapporti di lavoro privato nell'impresa. Riordinare e potenziare i meccanismi e gli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche. Ricondurre le intese, gli accordi e gli atti equiparabili comunque denominati, nonché le conferenze di servizi, previste dalle normative vigenti, aventi il carattere della ripetitività, ad uno o più schemi base o modelli di riferimento nei quali, ai sensi degli artt. da 14 a 14-quater della legge n. 241/1990, siano stabilite le responsabilità, le modalità di attuazione e le conseguenze degli eventuali inadempimenti. Prevedere la definizione, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, di un codice di comportamento dei dipendenti della pubblica amministrazione e le modalità di raccordo con la disciplina contrattuale delle sanzioni disciplinari, nonché l'adozione di codici di comportamento da parte delle singole amministrazioni pubbliche.
Le sanzioni disciplinari, ai sensi dell'art. 56 del D.Lgs. 165/2001, possono essere impugnate dal dipendente di una pubblica amministrazione davanti al Collegio di conciliazione di cui art. 66 del D.Lgs. n. 165/2001, con le modalità e con gli effetti di cui all'art. 7, commi 6 e 7, dello Statuto dei lavoratori? Sì, in ogni caso. No, fatta eccezione per i dipendenti inquadrati nel livello "C". No, in nessun caso. Sì, ma solo se i contratti collettivi nazionali non hanno istituito apposite procedure di conciliazione e arbitrato.
A favore dei dipendenti impegnati in attività di volontariato, le P.A... Sono autorizzate a ridurre l'orario d'obbligo fino al limite del 20%. Individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibile con l'organizzazione degli uffici e del lavoro. Attuano, in via sperimentale, forme di lavoro a domicilio. Sono autorizzate a concedere a domanda permessi retribuiti pari al doppio di quelli previsti dal CCNL di comparto.
Le norme del D.P.R. 445/2000 disciplinano la produzione di atti e documenti... Agli organi della pubblica amministrazione ed ai privati. Solo agli organi della pubblica amministrazione ed ai gestori di pubblici servizi nei rapporti tra loro. Agli organi della pubblica amministrazione nonché ai gestori di pubblici servizi nei rapporti tra loro e in quelli con l'utenza, e ai privati che vi consentono. Solo agli organi della pubblica amministrazione.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, quando il diritto soggettivo è subordinato ad un interesse pubblico prevalente si parla di... Interesse semplice. Diritto affievolito o condizionato. Interesse collettivo. Interesse diffuso.
Le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale presso le amministrazioni pubbliche rimangono vigenti... Per un termine di due anni dalla data di pubblicazione, fatti salvi i periodi di vigenza inferiori previsti da leggi regionali. Per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione, fatti salvi i periodi di vigenza inferiori previsti da leggi regionali. Per un termine di tre anni dalla data di approvazione, fatti salvi i periodi di vigenza inferiori previsti da leggi regionali. Per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione, fatti salvi i periodi di vigenza inferiori previsti dalle stesse amministrazioni.
Più amministrazioni pubbliche possono istituire un unico collegio arbitrale, ai sensi dell'art. 55, comma 9, del D.Lgs. n. 165/2001 e succ. mod. e integr.? Sì, se sono tra loro omogenee o affini. Sì, anche se non sono tra loro omogenee o affini. No, in quanto vige il principio della distinzione. No, con la sola eccezione per le Autorità indipendenti.
Nel corso del procedimento gli interessati possono presentare documenti? Sì, possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento. Sì, ma solo quando il procedimento è concluso. Sì, ma l'amministrazione non ha alcun l'obbligo di valutarle ancorché pertinenti all'oggetto del procedimento. No.
Il principio del diritto alla tutela giurisdizionale nei confronti dell'azione amministrativa è sancito... Dall'art. 105 della Cost. Dall'art. 87 della Cost. Dall'art. 112 della Cost. Dagli artt. 24, 103, comma 1 della Cost.
Le disposizioni di cui al capo IV del D.Lgs. n. 82/2005, relative alla trasmissione dei documenti informatici si applicano anche ai privati? No, ai privati si applicano solo le disposizioni di cui al capo III concernenti i documenti informatici e le firme elettroniche. No, ai privati si applicano solo le disposizioni di cui al capo V concernenti l'accesso ai documenti informatici. Sì, si applicano anche ai privati ai sensi dell'art. 3 del D.P.R. n. 445/2000. No, si applicano solo alle amministrazioni centrali dello Stato e agli enti locali.
Quale dei seguenti soggetti può chiedere pareri al CNEL? Le amministrazioni pubbliche. Le organizzazioni degli imprenditori. Il Governo. Gli enti locali.
In materia di trattamento di dati personali, il "responsabile" del trattamento è... In ogni caso il responsabile del procedimento. La persona fisica, la persona giuridica, l'ente o l'associazione cui si riferiscono i dati personali. La persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo preposti dal titolare al trattamento di dati personali. La persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo cui competono le decisioni in ordine alle finalità ed alle modalità del trattamento di dati personali.
Il trattamento di dati personali da parte di privati è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato, il quale consenso, peraltro, ai sensi del D.Lgs. 196/2003,... Non è richiesto solo quando il trattamento riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Non è richiesto quando il trattamento riguarda dati non provenienti da pubblici registri, elenchi o atti. Non è richiesto solo nel caso in cui il trattamento sia necessario per l'adempimento di un obbligo legale. Non è richiesto quando è necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato o per adempiere, prima della conclusione del contratto, a specifiche richieste dell'interessato.
Gli interessi diffusi... Non sono tutelati in sede giurisdizionale. Possono essere tutelati solo in sede amministrativa. Sono interessi comuni a tutti gli individui di una formazione sociale non organizzata e non individuabile autonomamente. Sono interessi che fanno capo ad un ente esponenziale di un gruppo non occasionale.
Cosa dispone il comma 2-bis dell'art. 56 del Codice dell'amministrazione digitale aggiunto dall'art. 23 del D.Lgs. 159/2006? I dati identificativi delle questioni pendenti, le sentenze e le altre decisioni depositate in cancelleria o segreteria dell'autorità giudiziaria di ogni ordine e grado sono rese accessibili a chi vi abbia interesse mediante pubblicazione sul sito istituzionale della rete Internet delle autorità emananti. I dati identificativi delle questioni pendenti, le sentenze e le altre decisioni depositate in cancelleria o segreteria dell'autorità giudiziaria di ogni ordine e grado sono rese accessibili ai sensi dell'art. 51 del D.Lgs. 196/2003. I dati identificativi delle questioni pendenti, le sentenze e le altre decisioni depositate in cancelleria o segreteria dell'autorità giudiziaria di ogni ordine e grado sono inserite nel sistema informatico interno osservando le cautele previste dalla normativa in materia di dati personali. I dati identificativi delle questioni pendenti, le sentenze e le altre decisioni depositate in cancelleria o segreteria dell'autorità giudiziaria di ogni ordine e grado sono rese accessibili a chi vi abbia interesse mediante pubblicazione sul sistema informatico interno.
Con il D.Lgs. 165/2001, si è ribadita la separazione tra politica e amministrazione mediante un disegno organico che ha riguardato i rapporti tra i dirigenti e gli organi eletti, direttamente o indirettamente, dal popolo e, in particolare, ha trasformato il rapporto tra Ministro e dirigenti da gerarchia in direzione. Il Ministro, nell'esercizio dei poteri definiti dall'attuale normativa, tra l'altro... Adotta gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercita i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientrati nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti. Dirige, coordina e controlla l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia. Definisce obiettivi, priorità, piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attività amministrativa e per la gestione. Attribuisce ai dirigenti gli incarichi e la responsabilità di specifici progetti e gestioni.
L'art. 4 del D.Lgs. 196/2003 individua i dati personali definiti "sensibili". Quali dei seguenti dati rientrano in tale categoria? Tra gli altri, i dati personali idonei a rivelare le opinioni politiche. Solo i dati personali idonei a rivelare le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere. Tra gli altri, i dati personali idonei a rivelare la paternità e la maternità. Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di depositi bancari.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Le concessioni all'esercizio di ferrovie rientrano nella categoria delle concessioni costitutive. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, il dovere di organizzare e far funzionare il servizio assunto. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, il dovere di insistenza. Il rapporto concessionario si può estinguere solo con la declaratoria di decadenza.
Il ricorso gerarchico: È presentato all'organo indicato nella comunicazione o a quello che ha emanato l'atto impugnato. È presentato esclusivamente all'organo indicato nella comunicazione in via amministrativa dell'atto impugnato. È presentato esclusivamente all'organo che ha emanato l'atto impugnato. È presentato all'organo indicato nella comunicazione o a quello che ha emanato l'atto impugnato ovvero al Presidente della Repubblica.
Mediante la dichiarazione sostitutiva di cui all'art. 46 del D.P.R. 445/2000... Si può dichiarare qualsiasi dato presente nell'archivio dell'anagrafe tributaria. Si può dichiarare la qualità di tutore, di curatore, ma non la qualità di legale rappresentante di persone giuridiche. Si può attestare anche la conformità all'originale della copia di una pubblicazione o di titoli di studio o di servizio. È possibile sostituire il certificato di conformità CE.
Indicare in quale dei seguenti casi è riscontrabile una violazione di legge. Ingiustizia manifesta. Assenza di motivazione. Inosservanza dei limiti, dei parametri di riferimento e dei criteri prefissati per lo svolgimento futuro dell'azione. Motivazione insufficiente, contraddittoria e dubbiosa.
In base al criterio dell'esistenza di un nesso giuridicamente rilevante tra l'interesse legittimo ed un sottostante interesse materiale gli interessi legittimi si distinguono in... Interessi partecipativi e interessi oppositivi. Interessi pretensivi e interessi procedimentali. Interessi oppositivi e interessi procedimentali. Interessi sostanziali e interessi formali.
A norma delle disposizioni di cui all'art. 21-ter della legge n. 241/1990 le P.A. possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti derivanti da un provvedimento? Sì, anche senza diffida, qualora l'interessato non ottemperi. Sì, nei casi e con le modalità stabilite dalla legge. Sì, ma solo quando il provvedimento modifichi o estingua situazioni preesistenti all'emanazione dell'atto. No, in nessun caso è consentito alle P.A. di imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti derivanti da un provvedimento; esse devono affidare la tutela delle proprie ragioni alla giustizia ordinaria.
Il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell'art. 21-octies della legge n. 241/1990... Comporta l'inesistenza assoluta dell'atto. È nullo ovvero inesistente. Può essere annullato d'ufficio, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati, dall'organo che lo ha emanato, ovvero da altro organo previsto dalla legge. Può essere revocato, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro il termine perentorio di sessanta giorni, tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati, solo da organo superiore a quello che lo ha emanato.
Sono atti amministrativi plurimi... Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati. Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari. Gli atti destinati ad un solo soggetto. Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un momento successivo.
Secondo il dettato dell'art. 21-septies della legge n. 241/1990, la nullità del provvedimento amministrativo può essere provocata dalla mancanza degli elementi essenziali? Sì, le sole cause di nullità del provvedimento amministrativo sono la mancanza degli elementi essenziali e l'adozione in violazione del giudicato. Sì, il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali è nullo. No, il provvedimento amministrativo è nullo solo se è viziato da difetto assoluto di attribuzione. No, l'assenza di elementi essenziali del provvedimento amministrativo è causa di annullabilità.
Indicare quale compito/funzione non è stato oggetto di conferimento ai sensi del disposto di cui all'art. 1 della legge L. 15-3-1997, n. 59. I compiti e le attività in materia di controllo sugli enti locali. Istruzione universitaria, ordinamenti scolastici, programmi scolastici, organizzazione generale dell'istruzione scolastica e stato giuridico del personale. Beneficenza pubblica ed assistenza sanitaria ed ospedaliera. I compiti relativi alla difesa del suolo in genere.
Quella degli atti amministrativi non provvedimenti costituisce una categoria residuale che si caratterizza in quanto essi... Sono tutti dotati di autoritarietà. Sono tutti tipici o nominati. Non sono di norma dotati di esecutorietà. Non sono di norma dotati di esecutorietà ma sono dotati di autoritarietà.
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che il C.C.N.L. definisce, tra l'altro, secondo criteri obiettivi di misurazione, trattamenti economici accessori collegati alla produttività collettiva tenendo conto dell'apporto di ciascun dipendente. Chi valuta l'apporto partecipativo di ciascun dipendente? I dirigenti di settore. Il dirigente del settore personale. Il dirigente dell'ufficio procedimenti disciplinari. Il rappresentante sindacale delegato dall'ARAN.
Il ricorso gerarchico: È presentato all'amministrazione destinataria mediante consegna diretta o mediante notificazione o lettera raccomandata con avviso di ricevimento. È presentato all'amministrazione destinataria esclusivamente mediante notificazione. È presentato all'amministrazione destinataria esclusivamente mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. È presentato all'amministrazione destinataria esclusivamente mediante consegna diretta.
La dirigenza è stata oggetto, nel D.Lgs. n. 29/1993, di una completa ristrutturazione negli elementi fondamentali, volta ad un totale ribaltamento della precedente ottica. A seguito di detta ristrutturazione il Ministro... Non può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può riformare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può riservare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
Con riferimento alla legge n. 241 del 1990, la Conferenza dei servizi viene convocata... Prevalentemente per disporre accertamenti tecnici. Prevalentemente per disporre ispezioni. Per effettuare un esame contestuale dei vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo. Per predisporre la progettazione di opere di manutenzione ordinaria dei beni pubblici.
Nelle controversie devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, aventi ad oggetto diritti soggettivi di natura patrimoniale, il TAR può emettere in via provvisionale, a determinate condizioni, un'ordinanza provvisoriamente esecutiva di condanna. Quali delle seguenti condizioni non è corretta? È richiesta la prova scritta del credito. È necessaria l'istanza di parte. Deve trattarsi di somme non contestate dalle parti costituite. La condanna deve avere ad oggetto il pagamento di somme di denaro o la consegna di una determinata quantità di cose fungibili.
L'atto amministrativo, che sia o meno un provvedimento, presenta sempre una realtà oggettiva e formale composta da elementi e requisiti. Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito è corretta. La legittimazione e la compatibilità non sono requisiti di legittimità inerenti all'agente. Il destinatario e la forma sono elementi accidentali. Il termine e la riserva sono elementi essenziali. La condizione e l'onere sono elementi accidentali.
I controlli amministrativi successivi... Sono diretti a valutare l'atto e l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione. Sono anche denominati "intersoggettivi". Intervengono dopo che l'atto sia divenuto efficace. Intervengono su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti.
Mediante la dichiarazione sostitutiva di cui all'art. 47 del D.P.R. 445/2000... Si può comprovare lo smarrimento di documenti di riconoscimento o attestanti stati e qualità personali ai fini del rilascio del duplicato, eccetto i casi in cui non sia espressamente previsto l'obbligo della denuncia alla autorità giudiziaria. Si possono dichiarare tutte le situazioni relative all'adempimento degli obblighi militari, ivi comprese quelle attestate nel foglio matricolare dello stato di servizio. Non è possibile attestare la conformità all'originale della copia di documenti fiscali che debbono essere obbligatoriamente conservati dai privati contribuenti. Si può dichiarare la qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore e simili.
Il ricorso gerarchico improprio... È un rimedio di carattere generale. È proponibile solo ad organi collegiali. È un ricorso ordinario impugnatorio. Non può essere proposto a organi individuali avverso deliberazioni di organi collegiali e viceversa.
Dispone l'art. 21-octies della legge n. 241/1990 che la mancata comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo... Comporta sempre l'annullabilità dell'atto. Non comporta annullabilità dell'atto quando la P.A. dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato. Non comporta in nessun caso conseguenze negative per l'atto stesso. Costituisce un vizio di legge che comporta la nullità del provvedimento.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, il diritto di conseguire i vantaggi economici derivanti dalla gestione del servizio. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà d'uso del bene demaniale. Le autorizzazioni all'apertura di istituti di credito rientrano nella categoria delle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici. Nelle concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A. il concessionario, anche se particolarmente qualificato, non acquista gli stessi poteri pubblicistici che aveva la P.A.
Gli atti concernenti i rapporti tra lo Stato e la Chiesa cattolica di cui all'articolo 7 della Costituzione... Sono deliberati dal Consiglio dei Ministri. Sono deliberati dalle Camere. Sono adottati autonomamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Sono deliberati dal Ministro delle riforme istituzionali e devoluzione.
Nei casi in cui il Consiglio di Stato, in sede di appello, rinvia la controversia al tribunale amministrativo regionale: Il giudizio prosegue innanzi al tribunale amministrativo regionale, con fissazione d'ufficio dell'udienza pubblica, da tenere entro trenta giorni dalla comunicazione della sentenza con la quale si dispone il rinvio. Il giudizio deve essere riassunto a cura della parte interessata entro il termine di sessanta giorni dal deposito della sentenza a pena di estinzione. Il giudizio deve essere riassunto a cura della parte interessata entro il termine di trenta giorni dalla comunicazione della sentenza con la quale si dispone il rinvio a pena di estinzione. Il giudizio prosegue innanzi al tribunale amministrativo regionale, previa fissazione dell'udienza pubblica su istanza di parte, da tenere entro trenta giorni dal deposito della sentenza con la quale si dispone il rinvio.
Il ricorso gerarchico improprio è: Un ricorso ordinario, ammesso nei casi tassativamente previsti dalla legge, proponibile alla stessa autorità che ha emanato il provvedimento impugnato. Un ricorso ordinario di carattere generale, proponibile alla stessa autorità che ha emanato il provvedimento impugnato. Un rimedio ordinario, ammesso nei casi tassativamente previsti dalla legge, proponibile ad un'autorità che, pur non essendo quella gerarchicamente superiore rispetto all'autorità che ha emesso l'atto, è investita di un potere di generica vigilanza. Un rimedio di carattere generale, proponibile all'autorità che, pur non essendo quella gerarchicamente superiore rispetto all'autorità che ha emesso l'atto, è investita di un potere di generica vigilanza.
Qualora le dichiarazioni sostitutive di certificazione presentino delle irregolarità o delle omissioni rilevabili d'ufficio, non costituenti falsità... Il funzionario può rifiutarsi di ricevere la documentazione e di non dar seguito al procedimento. Il funzionario competente a ricevere la documentazione dà notizia all'interessato di tale irregolarità. Questi è tenuto alla regolarizzazione o al completamento della dichiarazione; in mancanza il procedimento non ha seguito. Il funzionario competente a ricevere la documentazione dà notizia all'interessato di tale irregolarità. Questi è tenuto alla regolarizzazione o al completamento della dichiarazione; in mancanza il procedimento s'intende concluso con il silenzio-rigetto. Il funzionario competente a ricevere la documentazione la restituisce all'interessato.
Per quanto riguarda le innovazioni di cui al D.P.R. 445/2000, l'INPS ha provveduto con Circ. 10-1-2002 n. 12 a fornire una disamina dettagliata e coordinata di quelle che più direttamente interessano l'Istituto e a richiamare principi di carattere generale già applicati. Per quanto attiene ai cittadini extracomunitari... La dichiarazione concernente lo stato civile è valida anche se non verificabile direttamente presso l'anagrafe o l'ufficio di stato civile italiano. La condizione della certificabilità o attestabilità da parte di soggetti pubblici italiani non è richiesta quando i cittadini extracomunitari, autorizzati a soggiornare in Italia, si avvalgano delle dichiarazioni sostitutive di cui agli artt. 46 e 47 relativamente a materie per le quali esistono convenzioni internazionali tra l'Italia e il loro paese di provenienza. Con l'entrata in vigore del T.U. l'utilizzo delle dichiarazioni sostitutive è subordinato al requisito della residenza, non essendo sufficiente il possesso di regolare permesso di soggiorno. La possibilità di avvalersi delle dichiarazioni sostitutive, già prevista dall'art. 5 del D.P.R. n. 403/1998 (che era limitata alle qualità personali e ai fatti che siano certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani) viene equiparata a quella degli appartenenti all'Unione europea.
A seguito della proposizione di ricorso gerarchico, l'organo decidente, se ravvisa una irregolarità sanabile: Assegna al ricorrente un termine per la regolarizzazione e, se questi non vi provvede, respinge il ricorso. Assegna al ricorrente un termine per la regolarizzazione e, se questi non vi provvede, dichiara il ricorso inammissibile. Assegna al ricorrente un termine per la regolarizzazione e, se questi non vi provvede, dichiara il ricorso improcedibile. Assegna al ricorrente un termine per la regolarizzazione e, se questi non vi provvede, dichiara il ricorso irricevibile.
A norma di quanto dispone l'art. 79 del D.Lgs. n. 82/2005, chi assicura il raccordo tra le amministrazioni pubbliche, nel rispetto delle funzioni e dei compiti spettanti a ciascuna di esse? Il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione. La Commissione di coordinamento del SPC. Il MIT. Il SPC.
Con il ricorso giurisdizionale al Garante per la tutela della persona e di altri soggetti al trattamento dei dati personali può essere chiesto: Solo il risarcimento del danno eventualmente subito. L'emanazione di provvedimenti provvisori che blocchino in tutto o in parte il trattamento, ma non il risarcimento del danno eventualmente subito. L'adozione delle misure necessarie, esclusi i provvedimenti provvisori. L'adozione delle misure necessarie, il risarcimento del danno, ove richiesto, oltre che l'emanazione di provvedimenti provvisori quando sussiste pericolo imminente di un danno grave ed irreparabile.
L'autenticazione dell'istanza o della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà deve essere redatta da pubblico ufficiale... Se l'istanza o la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è presentata alle pubbliche amministrazioni. Se l'istanza o la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è presentata a soggetti diversi dalle pubbliche amministrazioni, o dai gestori di servizi pubblici o a questi ultimi al fine della riscossione da parte di terzi di benefici economici. Se l'istanza o la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è presentata ai gestori di servizi pubblici. Se l'istanza o la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è presentata agli esercenti di servizi pubblici.
Cosa dispone l'art. 4 del D.P.R. 445/2000 in ordine all'impedimento alla sottoscrizione e alla dichiarazione? La dichiarazione nell'interesse di chi si trovi in una situazione di impedimento temporaneo, per ragioni connesse allo stato di salute, è sostituita dalla dichiarazione contenente espressa indicazione dell'esistenza di un impedimento, resa dal coniuge o, in sua assenza, dai figli o, in mancanza di questi, da altro parente in linea retta o collaterale fino al terzo grado. La dichiarazione di chi non sa o non può firmare è raccolta dal pubblico ufficiale previo accertamento dell'identità del dichiarante; il pubblico ufficiale attesta che la dichiarazione è stata a lui resa dall'interessato in presenza di due testimoni. La dichiarazione di chi non sa o non può firmare è sostituita dalla dichiarazione contenente espressa indicazione dell'esistenza di un impedimento, resa dal coniuge o, in sua assenza, dai figli o, in mancanza di questi, da altro parente in linea retta o collaterale fino al terzo grado. Le disposizioni del suddetto articolo non si applicano in materia di dichiarazioni sulla situazione reddituale o economica al fine della concessione di benefici di qualsiasi tipo se previsti da leggi speciali.
Indicare in quale dei seguenti casi è riscontrabile una violazione di legge. Violazioni di circolari, di ordini e di istruzioni di servizio. Vizi di forma. Disparità di trattamento. Incompletezza e difetto dell'istruttoria.
Il trattamento da parte di un soggetto pubblico riguardante dati diversi da quelli sensibili e giudiziari è consentito, anche in mancanza di una norma di legge o di regolamento che lo preveda espressamente? Sì, se necessario per lo svolgimento delle funzioni istituzionali. Sì, senza alcuna limitazione o divieto. No, è consentito solo se autorizzato da espressa norma di legge che specifichi le finalità di rilevante interesse pubblico del trattamento. No, in nessun caso.
A quale dei seguenti ministeri il D.Lgs. n. 300/1999 ha attribuito le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di stipulazione e di revisione dei trattati e delle convenzioni internazionali e di coordinamento delle relative attività di gestione? Ministero dell'interno. Ministero degli affari esteri. Ministero dell'università e della ricerca. Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
Il c.d. diritto comunitario derivato è costituito da atti che vengono posti in essere attraverso procedimenti deliberativi che si svolgono e si esauriscono in modo del tutto indipendente da quelli nazionali. In particolare, i regolamenti dell'Unione europea... Sono obbligatori in tutti i loro elementi per i destinatari da essi designati. Sono direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri. Vincolano lo Stato membro cui sono rivolti per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi. Non sono direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri.
Dispone il D.Lgs. n. 82/2005 che lo sportello unico per le attività produttive... Non può ricevere istanze e dichiarazioni in via telematica. È realizzato in modalità informatica ed eroga i propri servizi verso l'utenza anche in via telematica. Deve essere obbligatoriamente previsto solo nelle Amministrazioni centrali dello Stato. Deve essere obbligatoriamente previsto solo nelle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato che provvedono ad appaltare a soggetti privati le forniture di servizi ai cittadini.
Contro gli atti amministrativi non definitivi... È ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica. È ammissibile ricorso amministrativo gerarchico. È ammissibile esclusivamente il ricorso giurisdizionale al T.A.R. Non è ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R.
Ai sensi dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, chi ha il compito di decidere sui ricorsi gerarchici contro gli atti e i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti? I dirigenti di uffici dirigenziali generali. L'organo di direzione politica. Gli organi preposti al controllo di gestione. I dirigenti stessi.
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001, con il collocamento in disponibilità del pubblico dipendente... Decorre l'anzianità ai fini pensionistici. Restano ferme tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro. Il lavoratore ha diritto ad una indennità pari all'80 per cento dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale e di ogni altro emolumento corrisposto al personale in servizio di pari qualifica, per la durata massima di ventiquattro mesi. Il lavoratore ha diritto ad una indennità pari al 60 per cento dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale e di ogni altro emolumento corrisposto al personale in servizio di pari qualifica, per la durata massima di ventiquattro mesi.
Quale delle seguenti formulazioni, in materia di organizzazione e disciplina degli uffici e delle dotazioni organiche, è conforme ai principi sanciti dal D.Lgs. n. 165/2001? Le amministrazioni pubbliche curano l'ottimale distribuzione delle risorse umane esclusivamente attraverso la coordinata attuazione dei processi di mobilità. Il reclutamento del personale costituisce evento eccezionale cui è possibile fare ricorso solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Le amministrazioni pubbliche curano l'ottimale distribuzione delle risorse umane attraverso la coordinata attuazione dei processi di mobilità e di reclutamento del personale. Le variazioni delle dotazioni organiche già determinate dall'ente sono approvate dall'organo di controllo. Di norma, per la ridefinizione degli uffici e delle dotazioni organiche si procede annualmente, sulla base del fabbisogno rilevato attraverso l'attività dell'anno precedente.
In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in... Atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali. Atti composti e atti contestuali. Atti costitutivi e atti dichiarativi. Atti ampliativi e atti restrittivi.
Il principio della riserva di legge in materia di organizzazione dei pubblici uffici è sancito... Dall'art. 100 della Cost. Dall'art. 97 della Cost. Dagli artt. 24, 103, comma 1 della Cost. Dagli artt. 142, terzo comma e 143, della Cost.
In base all'art. 23 bis, comma 5, del D.Lgs. n. 165/2001 e succ. mod. e integr. l'aspettativa per lo svolgimento di attività o incarichi presso soggetti privati o pubblici da parte dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni non può comunque essere disposta se... Il personale, nei due anni precedenti, è stato addetto a funzioni di controllo a favore di soggetti presso i quali intende svolgere l'attività. Il personale, nei tre anni precedenti, è stato addetto a funzioni di controllo a favore di soggetti presso i quali intende svolgere l'attività. Il personale, nei cinque anni precedenti, è stato addetto a funzioni di controllo a favore di soggetti presso i quali intende svolgere l'attività. Il personale, nei quattro anni precedenti, è stato addetto a funzioni di controllo a favore di soggetti presso i quali intende svolgere l'attività.
Le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi, in luogo di atti o certificati concernenti stati, qualità personali e fatti che siano attestati in documenti già in loro possesso o che comunque siano tenuti a certificare... Hanno l'obbligo di acquisire d'ufficio le relative informazioni, previa indicazione, da parte dell'interessato, dell'amministrazione competente e degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati richiesti, ovvero devono accettare la dichiarazione sostitutiva prodotta dall'interessato. Possono operare l'accertamento d'ufficio delle relative informazioni ovvero richiedere al dichiarante la trasmissione dell'atto o del certificato originale al termine del procedimento. Sono tenute ad acquisire direttamente le informazioni relative a stati, qualità personali e fatti presso l'amministrazione competente per la loro certificazione, che provvede al rilascio del relativo certificato. Sono comunque tenuti ad acquisire d'ufficio le relative informazioni, anche in mancanza d'indicazione, da parte dell'interessato, dell'amministrazione competente e degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati richiesti.
In base alla vigente normativa, le controversie devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo possono essere risolte mediante arbitrato: Solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Quando concernono diritti soggettivi. Solo quando concernono interessi legittimi. Sia se concernono diritti soggettivi che interessi legittimi.
Su quale dei seguenti atti amministrativi della Regione, ai sensi della legge 127/1997, si esercita il controllo di legittimità? Gli atti costituenti adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea. Gli atti generali di direttiva. Le piante organiche. Le variazioni delle piante organiche.
I controlli diretti a verificare la corrispondenza dell'atto amministrativo alle norme di legge sono... Controlli di legittimità. Controlli di merito. Controlli sostitutivi. Controlli intersoggettivi.
Secondo la ricostruzione operata dalla giurisprudenza (C.d.S., 6023/2005 e T.A.R. Lazio 4863/2005) è ricompresa nel concetto di elemento essenziale dell'atto amministrativo la forma? No, nel concetto di elemento essenziale dell'atto amministrativo è ricompresa solo la qualità di pubblica amministrazione in capo al soggetto che emette il provvedimento. Sì, laddove prescritta dalla legge. Sì, sempre. No, in nessun caso.
Quando l'atto amministrativo non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione è... Inesistente. Inefficace. Ineseguibile. Imperfetto.
La convalida dell'atto amministrativo... A differenza dalla conversione non elimina il vizio ma mantiene fermo l'atto nell'ambito di un diverso schema legale. È un provvedimento di conversione di un provvedimento annullabile. È un provvedimento in cui, come nell'acquiescenza, l'atto viene sanato attraverso la rinuncia a far valere l'impugnativa dell'atto stesso. È un provvedimento che non esclude la possibilità di ritiro, da parte della P.A., della stessa convalida per esigenze prioritarie di interesse pubblico.
I conferimenti di funzioni di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 4 della L. 15-3-1997 n. 59 devono avvenire nell'osservanza di alcuni principi fondamentali. Indicare quale funzione/principio è corretto. Con la attribuzione alla regione dei compiti e delle funzioni amministrative e delle funzioni di programmazione si realizza il principio di cooperazione tra Stato, regioni ed enti locali. Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime, si attua, il principio di sussidiarietà. In considerazione delle diverse caratteristiche, anche associative, demografiche, territoriali e strutturali degli enti riceventi si realizza il principio di autonomia organizzativa e regolamentare e di responsabilità degli enti locali nell'esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi ad essi conferiti. Con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui, si attua il principio di omogeneità.
Quale denominazione assume la causa di conservazione soggettiva dell'atto amministrativo, che dipende da un comportamento con cui il soggetto privato dimostrando, con manifestazioni espresse o per fatti concludenti, di essere d'accordo con l'operato della P.A., si preclude la possibilità di impugnare l'atto? Decadenza. Acquiescenza. Sanatoria. Inoppugnabilità.
La rettifica dei provvedimenti amministrativi... Secondo la maggioranza della dottrina, non riguarda provvedimenti viziati, ma atti irregolari. È un istituto che a seguito della disciplina introdotta dall'art. 21-octies della legge 241/1990 è stato abrogato. È un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui viene eliminato il vizio di incompetenza relativa da parte dell'autorità astrattamente competente la quale si appropria di un atto adottato da autorità incompetente dello stesso ramo. Consiste nell'eliminazione di un vizio di legittimità dell'atto.
Indicare quale affermazione sull'inoppugnabilità dell'atto amministrativo è corretta. L'atto inoppugnabile è sempre annullabile d'ufficio e disapplicabile dal giudice ordinario ovvero da qualsiasi giudice qualora l'atto confligga con la disciplina comunitaria. È un carattere assoluto del provvedimento, in quanto quando l'atto è divenuto inoppugnabile per un soggetto è inoppugnabile anche per gli altri soggetti anche se ne sono venuti a conoscenza successivamente. L'inoppugnabilità è l'accettazione spontanea e volontaria, da parte di chi potrebbe impugnarlo, delle conseguenze dell'atto, e quindi, della situazione da esso determinata. Come l'acquiescenza produce effetti «erga omnes».
I disegni di legge e le proposte di ritiro dei disegni di legge già presentati al Parlamento... Sono sottoposte alla deliberazione del Consiglio dei ministri. Sono sottoposte alla deliberazione del Presidente del Consiglio dei ministri. Sono sottoposte alla deliberazione del Presidente della Repubblica. Non necessitano di deliberazione dal parte del Consiglio dei ministri.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Garantire a tutte le amministrazioni pubbliche autonomi livelli di contrattazione collettiva integrativa nel rispetto dei vincoli di bilancio di ciascuna amministrazione. Prevedere la definizione, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, di un codice di comportamento dei dipendenti della pubblica amministrazione e le modalità di raccordo con la disciplina contrattuale delle sanzioni disciplinari, nonché l'adozione di codici di comportamento da parte delle singole amministrazioni pubbliche. Sopprimere i procedimenti che risultino non più rispondenti alle finalità e agli obiettivi fondamentali definiti dalla legislazione di settore o che risultino in contrasto con i princìpi generali dell'ordinamento giuridico nazionale o comunitario. Razionalizzare ed omogeneizzare i poteri di vigilanza ministeriale, con esclusione, di norma, di rappresentanti ministeriali negli organi di amministrazione.
Un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato? No, un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole non può essere revocato. Sì, lo prevede espressamente l'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990, per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario. Sì, lo prevede espressamente l'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990, ma solo in caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario. Sì, lo prevede espressamente l'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990, ma solo per sopravvenuti motivi di pubblico interesse.
Con il D.Lgs 29/1993 (oggi abrogato e sostituito dal D.Lgs. 165/2001), si è creata una precisa distinzione di funzioni ed attribuzioni di competenza tra Ministro e dirigenti; da ciò consegue che il Ministro... Non può avocare a sé provvedimenti di competenza dei dirigenti, ma può adottare provvedimenti o atti di loro competenza. Può riformare, riservare o avocare a sé o altrimenti adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Non può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Non può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti, ma può avocare a sé provvedimenti o atti di loro competenza.
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Vizi di forma. Mancata applicazione della legge. Contraddittorietà tra più parti dello stesso atto o tra più atti. Violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale.
Le disposizioni del D.P.R. 28/12/2000, n. 445, in materia di documentazione amministrativa, si applicano solo ai cittadini italiani? Sì. No, si applicano ai cittadini italiani e dell'Unione europea. No, si applicano a tutti i cittadini, di qualsiasi Paese. No, si applicano ai cittadini italiani e a tutti i cittadini di Paesi facenti parte del territorio europeo.
Quale delle seguenti formulazioni, in materia di organizzazione e disciplina degli uffici e delle dotazioni organiche, è conforme ai principi sanciti dal D.Lgs. n. 165/2001? Di norma, per la ridefinizione degli uffici e delle dotazioni organiche si procede annualmente, sulla base del fabbisogno rilevato attraverso l'attività dell'anno precedente. Nelle amministrazioni pubbliche l'organizzazione e la disciplina degli uffici sono determinate previa consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. La ridefinizione degli uffici e delle dotazioni organiche di ciascuna amministrazione devono essere determinate da organismi o soggetti esterni all'amministrazione con criteri di assoluta obiettività e trasparenza. Le amministrazioni pubbliche curano l'ottimale distribuzione delle risorse umane esclusivamente attraverso la coordinata attuazione dei processi di mobilità. Il reclutamento del personale costituisce evento eccezionale cui è possibile fare ricorso solo nei casi espressamente previsti dalla legge.
Quale dei seguenti è organo interno del Consiglio di Stato? Adunanza generale. Commissione statale di controllo. Co.Re.Co. Presidente del Senato della Repubblica.
Il regolamento concernente la diffusione della Carta nazionale di servizi a norma dell'art. 27, comma 8, lettera b) della legge 3/2003 è stato emanato... Con D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82. Con Legge 24 dicembre 2007, n. 244. Con D.P.R. 2 marzo 2004, n. 117. Con D.Lgs. 20 febbraio 2004, n. 52.
Il ricorso gerarchico è: Prevalente rispetto alla proposizione del ricorso giurisdizionale. Implicitamente rinunciato, nell'ipotesi in cui sia stato proposto dallo stesso soggetto già ricorrente in via gerarchica il ricorso giurisdizionale. Un rimedio facoltativo rispetto all'esercizio del ricorso giurisdizionale. Un rimedio alternativo al ricorso giurisdizionale.
Ai sensi dell'art. 20 della legge n. 241/1990, l'amministrazione competente entro quanti giorni dalla presentazione dell'istanza per il rilascio di provvedimenti amministrativi può indire una conferenza di servizi? Entro dieci giorni. Entro quaranta giorni. Entro sessanta giorni. Entro trenta giorni.
Nel ricorso giurisdizionale amministrativo, per i diretti destinatari del provvedimento il termine per ricorrere: Dal giorno in cui sia scaduto il termine della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Dal giorno in cui sia scaduto il termine della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione in cui ha sede l'amministrazione che ha emesso l'atto lesivo. Dal giorno in cui sia scaduto il termine della pubblicazione all'Albo Pretorio del Comune o Provincia in cui ha sede l'amministrazione che ha emesso l'atto lesivo. Dal giorno in cui l'interessato ne abbia ricevuta la notifica, o ne abbia comunque avuta piena conoscenza.
Ai sensi dell'art. 63 del D.Lgs. 165/2001, il ricorso per cassazione può essere proposto anche per violazione o falsa applicazione dei contratti e accordi collettivi nazionali di cui all'art. 40... Nelle controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. In tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, ad eccezione di quelle relative ai rapporti di lavoro del personale in regime di diritto pubblico di cui all'art. 3 del medesimo decreto. Nelle controversie relative ai rapporti di lavoro del personale in regime di diritto pubblico di cui all'art. 3 del medesimo decreto. In tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni.
Nel caso degli accertamenti d'ufficio previsti dal D.P.R. 445/2000 non risponde al vero che... Quando l'amministrazione procedente opera l'acquisizione d'ufficio possa procedere anche per fax e via telematica. Per l'accesso diretto ai propri archivi l'amministrazione certificante rilascia all'amministrazione procedente apposita autorizzazione in cui vengono indicati i limiti e le condizioni di accesso volti ad assicurare la riservatezza dei dati personali ai sensi della normativa vigente. Al fine di agevolare l'acquisizione d'ufficio di informazioni e dati relativi a stati, qualità personali e fatti, contenuti in albi, elenchi o pubblici registri, le amministrazioni certificanti sono tenute a consentire alle amministrazioni procedenti, previo pagamento dei relativi oneri, la consultazione per via telematica dei loro archivi informatici, nel rispetto della riservatezza dei dati personali. Fermo restando il divieto di accesso a dati diversi da quelli di cui è necessario acquisire la certezza o verificare l'esattezza, si considera operata per finalità di rilevante interesse pubblico la consultazione diretta, da parte di una pubblica amministrazione o di un gestore di pubblico servizio, degli archivi dell'amministrazione certificante, finalizzata all'accertamento d'ufficio di stati, qualità e fatti ovvero al controllo sulle dichiarazioni sostitutive presentate dai cittadini.
Nei punti che seguono sono esposti alcuni principi cui deve ispirarsi il pubblico dipendente nello svolgimento del proprio servizio. Quale di essi non è conforme al "Codice di comportamento dei dipendenti della pubblica amministrazione"? Il dipendente limita gli adempimenti a carico dei cittadini e delle imprese a quelli indispensabili e applica ogni possibile misura di semplificazione dell'attività amministrativa, agevolando, comunque, lo svolgimento, da parte dei cittadini, delle attività loro consentite, o comunque non contrarie alle norme giuridiche in vigore. Il dipendente favorisce l'accesso dei cittadini alle informazioni a cui abbiano titolo e, nei limiti in cui ciò non sia vietato, fornisce tutte le notizie e informazioni necessarie per valutare le decisioni dell'amministrazione e i comportamenti dei dipendenti. Nello svolgimento dei propri compiti, il dipendente rispetta la distribuzione delle funzioni tra Stato ed enti territoriali e, nei limiti delle proprie competenze, favorisce l'esercizio delle funzioni e dei compiti da parte dell'autorità territorialmente competente e funzionalmente più vicina ai cittadini interessati. Il dipendente usa e custodisce con cura i beni di cui dispone per ragioni di ufficio e non li può utilizzare a fini privati, comprese le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio, salvo che non contrastino con gli interessi pubblici.
L'art. 20 della legge 15/3/1997, n. 59, ha delineato principi e criteri generali che devono informare l'attività regolamentare del Governo nella definizione dei procedimenti amministrativi relativi alle materie oggetto di delegificazione. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi e/o criteri? Riordinare gli enti pubblici nazionali operanti in settori diversi dalla assistenza e previdenza, nonché le istituzioni di diritto privato e le società per azioni, controllate direttamente o indirettamente dallo Stato, che operano, anche all'estero, nella promozione e nel sostegno pubblico al sistema produttivo nazionale. Riorganizzare e razionalizzare gli organi di rappresentanza periferica dello Stato con funzioni di raccordo, supporto e collaborazione con le Regioni e gli enti locali. Prevedere, per i casi di mancato rispetto del termine del procedimento, di mancata o ritardata adozione del provvedimento, di ritardato o incompleto assolvimento degli obblighi e delle prestazioni da parte della pubblica amministrazione, di forme di indennizzo automatico e forfettario a favore dei soggetti richiedenti il provvedimento. Regolare, ove possibile, tutti gli aspetti organizzativi e tutte le fasi del procedimento.
"Le amministrazioni pubbliche individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibile con l'organizzazione degli uffici e del lavoro". A favore di quali categorie di dipendenti si riferisce il D.Lgs. n. 165/2001? Dipendenti di sesso femminile. Dipendenti che hanno almeno tre figli a carico. Dipendenti in situazioni di svantaggio personale, sociale e familiare. Tutti i dipendenti.
In base all'art. 23 bis, comma 5, del D.Lgs. n. 165/2001 e succ. mod. e integr. l'aspettativa per lo svolgimento di attività o incarichi presso soggetti privati o pubblici da parte dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni non può comunque essere disposta se... Il personale, nei tre anni precedenti, ha concesso autorizzazioni a favore di soggetti presso i quali intende svolgere l'attività. Il personale, nei due anni precedenti, ha concesso autorizzazioni a favore di soggetti presso i quali intende svolgere l'attività. Il personale, nei quattro anni precedenti, ha concesso autorizzazioni a favore di soggetti presso i quali intende svolgere l'attività. Il personale, nei cinque anni precedenti, ha concesso autorizzazioni a favore di soggetti presso i quali intende svolgere l'attività.
Il D.Lgs. 165/2001 prevede che, in materia di reclutamento di personale,... Le pubbliche amministrazioni applicano la disciplina prevista dal D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, per le parti non incompatibili con quanto previsto dagli artt. 35 e 36 del D.Lgs. 165/2001, salva la possibilità, esclusivamente per gli enti locali, di disciplinare diversamente la materia, in coerenza con i principi ivi previsti, con propri regolamenti sull'ordinamento degli uffici e dei servizi. Le pubbliche amministrazioni possano disciplinare la materia, in coerenza con i principi previsti dagli artt. 35 e 36 del D.Lgs. 165/2001, nell'ambito dei rispettivi ordinamenti, ad eccezione delle Amministrazioni statali, che applicano la disciplina prevista dal D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487. Le pubbliche amministrazioni applicano la disciplina prevista dal D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, per le parti non incompatibili con quanto previsto dagli artt. 35 e 36 del D.Lgs. 165/2001, salvo che la materia venga regolata, in coerenza con i principi ivi previsti, nell'ambito dei rispettivi ordinamenti. Le pubbliche amministrazioni devono sempre applicare la disciplina prevista dal D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487 per le parti non incompatibili con quanto previsto dagli artt. 35 e 36 del D.Lgs. 165/2001.
Il D.Lgs. n. 165/2001 demanda alle singole amministrazioni, che vi provvedono secondo principi generali fissati da disposizioni di legge e, sulla base dei medesimi, mediante atti organizzativi adottati secondo i rispettivi ordinamenti, tra l'altro,... La definizione dei principi generali in materia di trattamento economico dei dirigenti. La definizione delle linee fondamentali della disciplina del rapporto di lavoro del personale dipendente. La disciplina dei principi generali in materia di accesso alle informazioni e di partecipazione all'attività amministrativa. La definizione delle linee fondamentali di organizzazione degli uffici e la determinazione delle dotazioni organiche complessive.
Quando un ricorso amministrativo manchi di qualcuno degli elementi essenziali... È dichiarato inammissibile. È dichiarato irricevibile. È dichiarato nullo. È rigettato.
La dirigenza è stata oggetto, nel D.Lgs. n. 29/1993, di una completa ristrutturazione negli elementi fondamentali, volta ad un totale ribaltamento della precedente ottica. A seguito di detta ristrutturazione il Ministro... Può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Non può riformare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
Qual è una finalità del Sistema pubblico di connettività? Approvare le linee guida, le modalità operative e di funzionamento dei servizi e delle procedure per realizzare la cooperazione applicativa fra i servizi erogati dalle amministrazioni. Realizzare un modello di fornitura dei servizi multifornitore coerente con l'attuale situazione di mercato e le dimensioni del progetto stesso. Predisporre una apposita procedura informatica utilizzabile da tutte le amministrazioni pubbliche e in grado di consentire l'effettuazione di una conferenza di servizi in modo semplice ed univoco. Fornire informazioni relative a comunicazioni istituzionali (es. avviso circa la realizzazione da parte della singola amministrazione di un nuovo servizio).
In caso di violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pubbliche amministrazioni, la vigente normativa prevede... Il diritto del lavoratore interessato alla corresponsione del trattamento economico derivante dalla prestazione di lavoro resa in violazione di disposizioni imperative, con esclusione del risarcimento del danno. Il divieto di costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pubbliche amministrazioni, salvo i casi di conversione del rapporto a termine dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Il divieto di costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pubbliche amministrazioni, ferma restando ogni responsabilità e sanzione. L'obbligo delle amministrazioni di recuperare le somme pagate a titolo di risarcimento del danno al lavoratore nei confronti dei dirigenti responsabili, anche se la violazione non sia dovuta a dolo o colpa grave.
Quale delle seguenti attività è propria dell'Avvocatura di Stato? Attività consultiva in materia di economia e lavoro nei confronti del Governo. Rappresentanza e difesa in giudizio dello Stato davanti alla giurisdizione civile e penale. Attività consultiva in materia di economia e lavoro nei confronti delle Regioni. Controllo sugli enti sovvenzionati dallo Stato.
Dispone il Codice dell'amministrazione digitale che la carta d'identità elettronica e l'analogo documento, rilasciato a seguito della denuncia di nascita e prima del compimento del quindicesimo anno di età, devono contenere... I dati identificativi della persona e le opzioni di carattere sanitario previste dalla legge. I dati identificativi della persona e il codice fiscale. I dati identificativi della persona e il gruppo sanguigno. I dati identificativi della persona, il codice fiscale e le opzioni di carattere sanitario previste dalla legge.
Nel giudizio amministrativo, la notifica del ricorso o di provvedimenti: Deve essere effettuata esclusivamente a mezzo di ufficiale giudiziario. Può essere effettuata con qualunque mezzo idoneo, ad eccezione di quelli per via telematica o telefax. Deve essere effettuata esclusivamente a mezzo di messo comunale. Può essere effettuata con qualunque mezzo idoneo, compresi quelli per via telematica o telefax, ai sensi dell'articolo 151 del codice di procedura civile.
Se siano interessate più persone, il ricorso al tribunale amministrativo regionale proposto da un interessato: Esclude il ricorso gerarchico di tutti gli altri. Gli interessati, che abbiano già proposto ricorso gerarchico, devono essere informati a cura dell'amministrazione dell'avvenuta presentazione del ricorso al tribunale amministrativo regionale. Entro centoventi giorni da tale comunicazione essi, se il loro ricorso gerarchico era stato presentato in termine, possono ricorrere al tribunale amministrativo regionale o al Presidente della Repubblica. Obbliga gli altri interessati, che abbiano già proposto ricorso gerarchico, a ricorrere al tribunale amministrativo regionale. Esclude il ricorso gerarchico di tutti gli altri. Gli interessati, che abbiano già proposto o propongano ricorso gerarchico, devono essere informati a cura dell'amministrazione dell'avvenuta presentazione del ricorso al tribunale amministrativo regionale. Entro 30 giorni da tale comunicazione essi, se il loro ricorso gerarchico era stato presentato in termine, possono ricorrere al tribunale amministrativo regionale. Non esclude il ricorso gerarchico di tutti gli altri.
A norma del disposto di cui all'art. 16 del D.Lgs. 165/2001, gli atti e i provvedimenti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione pubblica e dai dirigenti di uffici dirigenziali generali... Sono sempre suscettibili di ricorso gerarchico al Ministro. Sono suscettibili di ricorso gerarchico al Presidente del Consiglio dei Ministri. Possono essere suscettibili di ricorso gerarchico solo se proposto dal Ministro competente. Non sono suscettibili di ricorso gerarchico.
Dispone il D.P.R. n. 445/2000 che qualora l'interessato debba presentare all'amministrazione copia autentica di un documento, l'autenticazione della copia... Può essere fatta dal responsabile del procedimento o da qualsiasi altro dipendente competente a ricevere la documentazione, su semplice esibizione dell'originale e senza obbligo di deposito dello stesso presso l'amministrazione procedente. In tal caso la copia autentica può essere utilizzata solo nel procedimento in corso. Deve essere fatta da un dipendente dell'amministrazione procedente competente a ricevere la documentazione diverso dal responsabile del procedimento, su semplice esibizione dell'originale e senza obbligo di deposito dello stesso presso l'amministrazione procedente. Può essere fatta dal responsabile del procedimento o da qualsiasi altro dipendente competente a ricevere la documentazione, su presentazione dell'originale, il quale viene ritirato e restituito non prima di sei mesi dalla formazione della copia autentica. Deve essere fatta a pena di nullità con dichiarazione dell'interessato che attesti la conformità della copia all'originale sottoscritta alla presenza del responsabile del procedimento.
Ai sensi dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, chi ha il compito di richiedere direttamente pareri agli organi consultivi dell'amministrazione e rispondere ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza? I dirigenti di uffici dirigenziali generali. Solo gli organi preposti al controllo di gestione. Solo l'organo di direzione politica. Solo il Ministro.
Dopo il decorso di dieci anni dalla data di deposito al TAR dei ricorsi giurisdizionali amministrativi, è da presumere che sia venuto meno l'interesse a ricorrere e pertanto, a cura della segreteria, è notificato alle parti costituite apposito avviso con cui si avverte che si procederà alla dichiarazione di perenzione se ... Nel corso dei successivi due anni dalla data di notifica dell'avviso medesimo non sia stato compiuto da nessuna delle parti alcun atto di procedura. Entro il termine di tre mesi dalla data di notifica dell'avviso medesimo non venga presentata dalle parti ricorrenti una nuova istanza di fissazione dell'udienza con la firma delle parti personalmente o del procuratore costituito. Nel corso dei successivi due anni dalla data di notifica dell'avviso medesimo non sia stata presentata da nessuna delle parti apposita istanza per la discussione del ricorso. Entro il termine di sei mesi dalla data di notifica dell'avviso medesimo non venga presentata dalle parti ricorrenti una nuova istanza di fissazione dell'udienza con la firma delle parti.
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in... Tre fasi: fase istruttoria, fase decisoria e fase integrativa dell'efficacia. Tre fasi: fase d'iniziativa, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. Quattro fasi: fase d'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. Due fasi: fase d'iniziativa e fase istruttoria.
La dottrina tradizionale definisce i provvedimenti amministrativi come manifestazioni di volontà aventi rilevanza esterna e provenienti da una P.A. I provvedimenti amministrativi sono dotati, tra l'altro, del carattere... Dell'esecutorietà, vale a dire che, nei casi e con le modalità stabiliti dalla legge, le P.A. possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti. Dell'autoritarietà, vale a dire che essi sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge. Della nominatività, vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione. Della tipicità, vale a dire che essi sono immediatamente e direttamente eseguibili, anche contro il volere del soggetto destinatario del provvedimento sfavorevole, senza previa pronunzia giurisdizionale.
Nella giurisdizione esclusiva può essere previsto un termine per ricorrere diverso da quello ordinario che è di 60 giorni dalla conoscenza del provvedimento impugnato? No, mai. Sì, nei casi di azioni di annullamento. Sì, nei casi di azioni di accertamento o di condanna. Sì, sempre.
I provvedimenti amministrativi sono dotati del carattere dell'inoppugnabilità, vale a dire... Non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori. Sono sempre imperativi ed esecutivi. Sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge. Possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione.
Indicare in quale dei seguenti casi è riscontrabile una violazione di legge. Violazioni di circolari, di ordini e di istruzioni di servizio. Falsa applicazione della legge. Ingiustizia manifesta. Incompletezza e difetto dell'istruttoria.
In base al diritto riconosciuto dall'art. 6 del Codice dell'amministrazione digitale (Diritto all'utilizzo della posta elettronica certificata)... Tutte le P.A. devono organizzarsi per rendere disponibile agli interessati documenti, atti e procedimenti, in modo sicuro e trasparente in formato digitale. I cittadini e le imprese che ne fanno richiesta hanno diritto a ricevere tutte le comunicazioni dalle P.A. via e-mail all'indirizzo che avranno dichiarato. Non è più necessario alcun passaggio materiale di denaro né tanto meno fare file in banca o alla posta. I cittadini e le imprese hanno diritto di accedere a tutti gli atti che li riguardano e di partecipare a tutti i procedimenti in cui sono coinvolti tramite le moderne tecnologie informatiche e telematiche.
La decisione sul ricorso gerarchico: Deve essere motivata e deve essere emessa e comunicata all'organo o all'ente che ha emanato l'atto impugnato, al ricorrente e agli altri interessati, ai quali sia stato comunicato il ricorso, in via amministrativa o mediante notificazione o mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Deve essere motivata e deve essere comunicata all'organo o all'ente che ha emanato l'atto impugnato ed al ricorrente, mediante notificazione o mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Deve essere motivata e deve essere emessa e comunicata all'organo o all'ente che ha emanato l'atto impugnato ed al ricorrente esclusivamente mediante notificazione. Può non essere motivata e deve essere comunicata all'organo o all'ente che ha emanato l'atto impugnato ed al ricorrente, in via amministrativa o mediante notificazione o mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento.
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che le tipologie di infrazioni e delle relative sanzioni disciplinari sono definite,... Con provvedimento del rappresentante legale dell'ente. Con i contratti collettivi. Con legge dello Stato. Con provvedimento del collegio arbitrale di disciplina.
Il legislatore nel riformulare gli artt. 3 e 14 del D.Lgs. n. 29/1993, con gli artt. 3 e 9 del D.Lgs. n. 80/1998, trasfusi ora negli art. 4 e 14 del D.Lgs. n. 165/2001 ha accentuato il principio della distinzione tra funzioni di indirizzo politico- amministrativo degli organi di governo e funzioni di gestione e attuazione amministrativa dei dirigenti. Rientrano tra le funzioni di indirizzo politico-amministrativo... La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa. Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno. L'organizzazione delle risorse umane.
Quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi, si pone in essere un provvedimento di... Sospensione dell'atto amministrativo. Revoca dell'atto amministrativo. Riforma dell'atto amministrativo. Proroga dell'atto amministrativo.
Nel procedimento amministrativo, le segnalazioni e i voti sono propri... Della fase decisoria. Della fase d'iniziativa. Della fase istruttoria. Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia.
Quale delle seguenti attività rientra nelle competenze dell'Avvocatura dello Stato? Giudizi di responsabilità contabile e amministrativa dei dipendenti delle P.A. Tutela legale dei diritti e interessi dello Stato. Attività consultiva in materia di economia e lavoro nei confronti del Governo. Proposte di regolamenti da emanare con delibera del Consiglio dei Ministri e decreto del Presidente della Repubblica.
L'atto amministrativo emanato in difformità della norma giuridica che lo disciplina è... Irregolare. Illegittimo. Inesistente. Ineseguibile.
Le raccomandazioni dell'Unione europea possono essere emanate dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione, alle condizioni contemplate dal Trattato e... Sono direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri. Non sono vincolanti. Hanno portata generale. Sono sempre vincolanti.
L'art. 20 della legge 15/3/1997, n. 59, ha delineato principi e criteri generali che devono informare l'attività regolamentare del Governo nella definizione dei procedimenti amministrativi relativi alle materie oggetto di delegificazione. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi e/o criteri? Avvalimento di uffici e strutture tecniche e amministrative pubbliche da parte di altre pubbliche amministrazioni, sulla base di accordi conclusi ai sensi dell'art. 15 della legge n. 241/1990. Semplificare e rendere più spedite le procedure di contrattazione collettiva nell'ambito dell'impiego pubblico anche attraverso il riordino e il potenziamento dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN). Estendere il regime di diritto privato del rapporto di lavoro anche ai dirigenti generali ed equiparati delle amministrazioni pubbliche, mantenendo ferme le altre esclusioni previste dal D.Lgs. n. 29/1993. Contenere le spese di funzionamento dei ministeri, anche attraverso il ricorso obbligatorio a forme di comune utilizzo di contraenti ovvero di organi.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni non è conforme a quanto dispone l'art. 16 del D.Lgs. 165/2001, come da ultimo modificato dall'art. 4 del D.Lgs. 387/1998 sulle funzioni e compiti dei dirigenti di uffici dirigenziali generali. Curano i rapporti con gli uffici dell'Unione europea e degli organismi internazionali nelle materie di competenza secondo le specifiche direttive dell'organo di direzione politica, sempreché tali rapporti non siano espressamente affidati ad apposito ufficio o organo. Decidono sui ricorsi gerarchici contro gli atti e i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti. Definiscono i criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. Svolgono le attività di organizzazione e gestione del personale e di gestione dei rapporti sindacali e di lavoro.
Indicare, secondo l'orientamento prevalente, in quale dei seguenti casi è riscontrabile una figura sintomatica di eccesso di potere. Incompletezza e difetto dell'istruttoria. Violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale. Assenza di motivazione. Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi.
Ai sensi dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, chi ha il compito definire gli obiettivi che i dirigenti devono perseguire e attribuire le conseguenti risorse umane, finanziarie e materiali? L'organo di direzione politica. I Sottosegretari di Stato. Gli organi preposti al controllo di gestione. I dirigenti di uffici dirigenziali generali.
Il ricorso gerarchico è: Un rimedio di carattere ordinario, a carattere rinnovatorio e generale, proponibile all'autorità superiore a quella che ha emesso l'atto ed è esperibile contro i provvedimenti amministrativi non definitivi, per far valere vizi sia di legittimità sia di merito e per la tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi. Un rimedio di carattere generale, proponibile all'autorità investita di un potere di vigilanza rispetto a quella che ha emesso l'atto ed è esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi, per far valere solo vizi di legittimità e per la tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi. Un rimedio di carattere ordinario, ammesso nei casi tassativamente previsti dalla legge, proponibile all'autorità investita di un potere di vigilanza rispetto a quella che ha emesso l'atto ed è esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi, per far valere vizi sia di legittimità sia di merito e per la tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi. Un rimedio di carattere generale, proponibile all'autorità superiore a quella che ha emesso l'atto ed è esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi, per far valere solo vizi di legittimità e per la tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi.
A norma delle disposizioni contenute nella legge n. 241/1990, il provvedimento amministrativo viziato da incompetenza è annullabile? Sì, l'unica ipotesi contemplata dalla legge n. 241/1990 per l'annullabilità del provvedimento è il vizio di incompetenza. No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge. Sì, dispone l'art. 21-octies che è annullabile il procedimento amministrativo adottato in violazione di legge o viziato da eccesso di potere o da incompetenza. No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... Ogni amministrazione convocata partecipa alla conferenza di servizi attraverso due rappresentanti legittimati (funzionario tecnico e amministrativo), dall'organo competente, ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa. La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza computando anche le amministrazioni assenti. Nella prima riunione della conferenza di servizi, o comunque in quella immediatamente successiva alla trasmissione dell'istanza o del progetto definitivo, le amministrazioni che vi partecipano determinano il termine per l'adozione della decisione conclusiva. I lavori della conferenza non possono superare i centoventi giorni, salvo quanto previsto dalla stessa legge.
Indicare quale affermazione sulla ratifica di un atto amministrativo è corretta. Presuppone necessariamente una imperfezione lieve nella costituzione dell'atto non idonea a cagionarne l'annullamento. Nella ratifica a differenza della convalida il vizio sanabile è sempre inerente alla incompetenza assoluta per materia. La ratifica ricorre quando sussista una legittimazione straordinaria di un organo ad emanare a titolo provvisorio e in una situazione di urgenza un provvedimento che rientra nella competenza di altro organo, il quale ratificandolo, fa proprio quel provvedimento. La ratifica consiste nella trasformazione di un atto amministrativo nullo in un altro di cui esso presenta i requisiti di forma e di sostanza.
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001, con il collocamento in disponibilità del pubblico dipendente... Il lavoratore ha diritto ad una indennità pari al 60% dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima di dodici mesi. Il lavoratore ha diritto ad una indennità pari all'80% dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima di ventiquattro mesi. Restano ferme tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro. Restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro per due mesi.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sul Consiglio di Stato risulta essere corretta. Le funzioni consultive del Consiglio di Stato vengono eserciate dall'adunanza generale, di cui fanno parte i consiglieri di Stato, mentre l'adunanza plenaria (composta da dodici giudici appartenenti alle tre sezioni giurisdizionali) svolge funzioni solo in sede giurisdizionale. Il Presidente del Consiglio di Stato è eletto dal Parlamento in seduta comune tra i magistrati che abbiano svolto per un quinquennio funzioni direttive. Il Consiglio di Stato è articolato in sette sezioni, di cui cinque a carattere consultivo (una specializzata nei pareri su atti normativi) e due con competenze giurisdizionali. La designazione dei membri del Consiglio di Stato avviene con la regola dei pubblici concorsi.
Dispone il Capo II - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - Titolo III del Codice in materia di protezione dei dati personali, tra l'altro, che... I soggetti pubblici sono comunque obbligati, alla stregua di quelli privati, a richiedere il consenso dell'interessato. Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito anche per lo svolgimento di funzioni non istituzionali. Non si osservano le disposizioni di cui all'art. 25 in tema di comunicazione e diffusione. Si osservano le disposizioni di cui all'art. 25 in tema di comunicazione e diffusione.
Il Codice in materia di protezione dei dati personali disciplina, tra l'altro, il trattamento dei c.d. "dati sensibili". Quali dei seguenti dati rientrano in tale categoria? Solo i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e quelli idonei a rivelare le opinioni politiche. Dati personali idonei a rivelare le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere. Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di figli illegittimi. Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di depositi bancari.
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che le P.A. possono ricoprire posti vacanti in organico mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre P.A., che facciano domanda di trasferimento. Il trasferimento... Si attua d'ufficio. È disposto previo consenso dell'amministrazione di appartenenza. Può avere luogo solo nell'ambito della stessa Regione. Deve essere autorizzato dal Dipartimento della funzione pubblica.
La legge di riforma del giudizio amministrativo ha previsto per talune materie una procedura accelerata che si distingue dal normale rito processuale per i seguenti caratteri: Dimidiazione dei termini; fissazione con precedenza dell'udienza; pubblicazione della sentenza immediatamente dopo la decisione. Dimidiazione dei termini; compattazione della fase cautelare con la fase decisoria, nell'ipotesi di istanza di concessione della misura cautelare; fissazione con precedenza dell'udienza. Fissazione con precedenza dell'udienza; compattazione della fase cautelare con la fase decisoria, nell'ipotesi di istanza di concessione della misura cautelare; pubblicazione della sentenza immediatamente dopo la decisione. Dimidiazione dei termini; compattazione della fase cautelare con la fase decisoria, nell'ipotesi di istanza di concessione della misura cautelare; fissazione con precedenza dell'udienza; pubblicazione della sentenza immediatamente dopo la decisione.
La motivazione illogica e perplessa dell'atto amministrativo... Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge.
Ai sensi del terzo comma del nuovo art. 36 del D.Lgs. n. 165/2001, le pubbliche amministrazioni possono avvalersi delle prestazioni lavorative di personale dipendente da altre pubbliche amministrazioni... Solo per un periodo non superiore a 6 mesi, rinnovabile. Solo per un periodo non superiore a 6 mesi, non rinnovabile, per fare fronte ad esigenze temporanee ed eccezionali. Sempre, previo accordo tra le amministrazioni. A condizione dello scambio con altro personale dipendente dall'amministrazione ricevente.
Le fonti secondarie dell'ordinamento italiano comprendono tutti gli atti espressione del potere normativo della P.A. statale o degli altri enti pubblici. Esse... Non sono soggette alle leggi. Possono contrastare con gli atti legislativi ordinari. Non hanno forza né valore di legge. Possono derogare alle norme costituzionali.
È corretto affermare che tra le aree funzionali in cui il Ministero delle Comunicazioni svolge la sua attività vi è anche quella attinente la gestione degli accordi internazionali in materia di assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze e delle reti ed orbite dei sistemi satellitari? Sì, lo prevede espressamente il D.Lgs. 300/1999. No. Tale area rientra nelle competenze del Ministero del Commercio Internazionale. No. Tale area rientra nelle competenze del Ministero degli Affari Esteri. No. Tale attività per l'alta potenzialità strategica è demandata alla competenza del Ministero della Difesa.
Quale delle seguenti affermazioni in merito agli "accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento" di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990 risulta essere errata? Gli accordi sostitutivi di provvedimenti sono soggetti ai medesimi controlli previsti per questi ultimi. A garanzia dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, la stipulazione degli accordi è preceduta da una determinazione dell'organo che sarebbe competente all'adozione del provvedimento. Il responsabile del procedimento, al fine di favorire la conclusione degli accordi può predisporre un calendario di incontri in cui invita, separatamente o contestualmente, il destinatario del provvedimento ed eventuali controinteressati. Le controversie in materia di formazione, conclusione ed esecuzione degli accordi sono riservate in via esclusiva alla giurisdizione del giudice ordinario.
Attualmente la giustizia amministrativa è organizzata secondo il sistema della doppia giurisdizione, in base al quale... Tutte le volte che si lamenta il cattivo uso del potere dell'amministrazione, si fa valere un interesse legittimo e la giurisdizione è del G.O. Quando si contesta la stessa esistenza del potere dell'amministrazione, si ha questione di diritto soggettivo e giurisdizione del G.A. L'autorità giudiziaria amministrativa (A.G.A.) è competente a giudicare delle violazioni degli interessi legittimi, salvo i casi eccezionali di c.d. giurisdizione esclusiva, in cui giudica anche per violazioni di diritti. L'autorità giudiziaria amministrativa (A.G.A.) ha il potere di disapplicare l'atto amministrativo che risulti illegittimo, e di dichiararne la illegittimità.
Nel protocollo informatico... Il sistema deve consentire la produzione del registro giornaliero di protocollo, costituito dall'elenco delle informazioni inserite con l'operazione di registrazione di protocollo nell'arco di uno stesso giorno; l'assegnazione delle informazioni nelle operazioni di registrazione di protocollo è effettuata dal sistema in unica soluzione, con esclusione di interventi intermedi, anche indiretti, da parte dell'operatore, garantendo la completezza dell'intera operazione di modifica o registrazione dei dati. Il sistema deve consentire la produzione del registro giornaliero di protocollo, costituito dall'elenco delle informazioni inserite con l'operazione di registrazione di protocollo nell'arco di uno stesso giorno; l'assegnazione delle informazioni nelle operazioni di registrazione di protocollo è effettuata dal sistema anche con interventi intermedi e indiretti, da parte dell'operatore, garantendo comunque la completezza dell'intera operazione di modifica o registrazione dei dati. Il sistema deve consentire la produzione del registro giornaliero e settimanale di protocollo, costituito dall'elenco delle informazioni inserite con l'operazione di registrazione di protocollo nell'arco di uno stesso giorno e nell'arco della settimana di riferimento; l'assegnazione delle informazioni nelle operazioni di registrazione di protocollo è effettuata dal sistema anche con interventi intermedi e indiretti, da parte dell'operatore, garantendo comunque la completezza dell'intera operazione di modifica o registrazione dei dati. Il sistema deve consentire la produzione del registro giornaliero e mensile di protocollo, costituito dall'elenco delle informazioni inserite con l'operazione di registrazione di protocollo nell'arco di uno stesso giorno e nell'arco del mese di riferimento; l'assegnazione delle informazioni nelle operazioni di registrazione di protocollo è effettuata dal sistema in unica soluzione, con esclusione di interventi intermedi, anche indiretti, da parte dell'operatore, garantendo la completezza dell'intera operazione di modifica o registrazione dei dati.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo II "Sviluppo economico e attività produttive" di detto D.Lgs.? Beni e attività culturali. Energia. Risorse idriche e difesa del suolo. Formazione professionale.
Anche al fine di favorire lo scambio internazionale di esperienze amministrative, i dipendenti delle amministrazioni pubbliche, a seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Ministero degli affari esteri ed il Dipartimento della funzione pubblica, possono essere destinati a prestare temporaneamente servizio... Presso amministrazioni pubbliche degli Stati membri dell'Unione europea, degli Stati candidati all'adesione e di altri Stati con cui l'Italia intrattiene rapporti di collaborazione, nonché presso gli organismi dell'Unione europea e le organizzazioni ed enti internazionali cui l'Italia aderisce. Solamente presso amministrazioni pubbliche degli Stati membri dell'Unione europea. Presso amministrazioni pubbliche degli Stati membri dell'Unione europea, nonché presso gli organismi dell'Unione europea e le organizzazioni ed enti internazionali cui l'Italia aderisce, con esclusione degli Stati candidati all'adesione. Presso amministrazioni pubbliche degli Stati membri dell'Unione europea, degli Stati candidati all'adesione, nonché presso gli organismi dell'Unione europea e le organizzazioni ed enti internazionali cui l'Italia aderisce, ma non di altri Stati con cui l'Italia intrattiene rapporti di collaborazione.
Gli atti amministrativi non provvedimenti possono essere raggruppati in due grandi categorie: atti consistenti in manifestazioni di volontà e atti non consistenti in manifestazioni di volontà. I primi si suddividono in atti paritetici, atti facenti parte del procedimento amministrativo e atti di controllo; fra gli atti che si inseriscono nella fase preparatoria del procedimento rientrano la richiesta, la designazione, le deliberazioni preliminari, gli accordi preliminari. Le deliberazioni preliminari... Sostanzialmente consistono nell'indicazione di uno o più nominativi all'autorità competente a provvedere ad una nomina. Sono gli accordi che l'autorità competente all'emanazione di un determinato atto deve concludere previamente con altre autorità, tutte le volte in cui il provvedimento debba essere realizzato "di concerto" o "d'intesa" con esse. Sostanzialmente non si distinguono dalle richieste facoltative. Sostanzialmente non si distinguono dalle richieste vincolanti.
Il provvedimento che viene adottato quando l'amministrazione verifichi l'insussistenza di vizi nell'atto sottoposto a riesame viene tradizionalmente definito... Come atto di revisione. Come atto di consolidazione. Come atto di convalida. Come atto di conferma o atto confermativo.
In relazione al trattamento di dati personali, l'interessato al quale sia stato illegittimamente vietato di opporsi al trattamento dei dati personali che lo riguardano può far valere i propri diritti dinanzi... Esclusivamente all'autorità giudiziaria ordinaria. Al Co.re.co. Al T.A.R territorialmente competente. All'autorità giudiziaria o, alternativamente, al Garante per la protezione dei dati personali.
L'istituto della conversione dell'atto amministrativo... È un istituto che riguarda gli atti nulli, per il quale in luogo dell'atto nullo è da considerarsi esistente un differente atto, purché sussistano tutti i requisiti di questo e risulti che l'agente avrebbe voluto il secondo atto ove fosse stato a conoscenza del mancato venire in essere del primo. Non costituisce applicazione del principio di conservazione dell'atto. Alla stregua della acquiescenza può provenire solo dall'autore dell'atto o da un organo superiore. È l'accettazione spontanea e volontaria, da parte di chi potrebbe impugnarlo, delle conseguenze dell'atto, e quindi, della situazione da esso determinata.
È dichiarato inammissibile il ricorso amministrativo... Che manchi di qualcuno degli elementi essenziali. Presentato ad autorità incompetente. Ritenuto infondato. Presentato fuori termine.
La rinnovazione dei provvedimenti amministrativi... È un istituto che riguarda solo i provvedimenti nulli. È un istituto di conservazione oggettiva dell'atto amministrativo, che dipende dal decorso del termine perentorio entro il quale l'interessato avrebbe potuto proporre ricorso contro l'atto invalido. È possibile sempre che l'atto precedente non sia stato annullato per ragioni di ordine sostanziale. Secondo la maggioranza della dottrina, non riguarda provvedimenti viziati, ma atti irregolari.
L'insieme degli atti che costituisce comunemente il diritto comunitario derivato incide in modo rilevante sugli ordinamenti giuridici interni e sulle posizioni giuridiche dei singoli, talvolta senza che occorra un intervento formale del legislatore e/o dell'amministrazione nazionale, altre volte imponendo all'uno e/o all'altra un'attività normativa. I regolamenti dell'Unione europea, in particolare,... Vincolano lo Stato membro cui sono rivolti per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi. Sono indirizzati a singoli Stati ed entrano in vigore con la semplice notificazione ai destinatari. Sono obbligatori in tutti i loro elementi. Non sono vincolanti.
I regolamenti... Sono insindacabili sotto il profilo dell'eccesso di potere. Necessitano di specifica motivazione in ordine alle ragioni che hanno portato a dare determinati contenuti. Possono contenere sanzioni penali. Se emanati da autorità inferiori non possono mai contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori.
Il ricorso gerarchico proprio è un rimedio amministrativo... A carattere eccezionale. Ordinario, a carattere rinnovativo e generale consistente nell'impugnativa di un atto definitivo proposta all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto. Che consente di far valere vizi di legittimità a tutela di diritti soggettivi e interessi legittimi. Che consente di far valere vizi di legittimità e di merito e di tutelare diritti soggettivi e interessi legittimi.
Tra gli atti amministrativi negoziali, alcuni sono diretti ad aumentare le facoltà, i poteri, i diritti, in una parola la sfera giuridica dei singoli; quali non rientrano in tale categoria? Le approvazioni. Le ammissioni. Le iscrizioni. Le concessioni.
Perché possa garantirsi l'autenticità della sottoscrizione di qualsiasi istanza o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà da produrre agli organi della pubblica amministrazione, nonché ai gestori di servizi pubblici... Le istanze e la copia fotostatica del documento di identità non possono essere inviate per via telematica. Le istanze e le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà devono essere sottoscritte dall'interessato in presenza del dipendente addetto ovvero sottoscritte e presentate unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore, da inserire nel fascicolo. Non sono valide le istanze e le dichiarazioni inviate per via telematica. Può essere inviato per via telematica solo il necessario documento di identità del sottoscrittore. L'autenticazione deve essere redatta da un notaio, cancelliere, segretario comunale, dal dipendente addetto a ricevere la documentazione o altro dipendente incaricato dal Sindaco; in tale ultimo caso, l'autenticazione è redatta di seguito alla sottoscrizione e il pubblico ufficiale, che autentica, attesta che la sottoscrizione è stata apposta in sua presenza, previo accertamento dell'identità del dichiarante, indicando le modalità di identificazione, la data ed il luogo di autenticazione, il proprio nome, cognome e la qualifica rivestita, nonché apponendo la propria firma e il timbro dell'ufficio.
Le posizioni giuridiche soggettive... Non possono mai essere di svantaggio come ad esempio doveri e obblighi. Sono tutte protette in modo indiretto attraverso un interesse pubblico. Costituiscono il complesso dei diritti, poteri ed obblighi di cui un soggetto giuridico può essere titolare. Possono essere solo di vantaggio come ad esempio i diritti e le potestà.
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che nella P.A. l'esercizio di fatto di mansioni superiori a quelle della qualifica di appartenenza... Non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione. Ha effetto solo ai fini del calcolo del TFR. Ha effetto in ogni caso ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione. Ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione, purché di durata superiore a sei mesi.
L'applicazione di nozioni e di metodi propri di scienze, arti o discipline, in funzione preparatoria o strumentale rispetto all'esercizio dell'azione amministrativa, è espressione... Dell'attività di diritto privato della P.A. Dell'attività vincolata. Della discrezionalità tecnica. Della discrezionalità amministrativa.
A norma di quanto dispone l'art. 65 del D.Lgs. n. 82/2005 le istanze e dichiarazioni presentate alle P.A. per via telematica... Sono valide solo quando l'autore è identificato dal sistema informatico con l'uso della carta d'identità elettronica. Sono valide solo quando l'autore è identificato dal sistema informatico con l'uso della carta d'identità elettronica o della carta nazionale dei servizi. Sono valide solo quando l'autore è identificato dal sistema informatico con l'uso della carta nazionale dei servizi. Sono valide se sottoscritte mediante la firma digitale, il cui certificato è rilasciato da un certificatore accreditato.
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro... È organo di consulenza delle Regioni e di tutti gli enti locali. Si compone anche di esperti e di rappresentanti delle categorie produttive in misura che tenga conto della loro importanza numerica e qualitativa. È l'autorità garante in materia di contratti di lavoro. Svolge funzioni di vigilanza in materia di economia e lavoro.
Dinanzi a quale organo il dipendente della P.A., ai sensi dell'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001, può impugnare la sanzione disciplinare che gli è stata comminata? Dinanzi al collegio arbitrale di disciplina dell'amministrazione alle dipendenze della quale presta servizio. Dinanzi al giudice del lavoro. Dinanzi al consiglio di amministrazione della stessa P.A. Dinanzi al T.A.R. del Lazio.
Ai sensi della legge n. 400/1988, chi determina l'indirizzo generale dell'azione amministrativa del Governo? Il Parlamento. Il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Repubblica congiuntamente. Il Consiglio dei Ministri. Il Presidente del Consiglio dei Ministri.
Secondo il disposto della legge n. 241/1990, nella prima riunione della conferenza di servizi, o comunque in quella immediatamente successiva alla trasmissione dell'istanza o del progetto definitivo, le amministrazioni che vi partecipano determinano il termine per l'adozione della decisione conclusiva. Entro quale termine devono essere contenuti i lavori della conferenza? I lavori non possono superare, di norma, i novanta giorni. I lavori non possono superare, di norma, i sessanta giorni. I lavori non possono superare, di norma, i quarantacinque giorni. I lavori non possono superare, di norma, i trenta giorni.
La violazioni di circolari, di ordini e di istruzioni di servizio... Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza.
Secondo la ricostruzione operata dalla giurisprudenza (C.d.S., 6023/2005 e T.A.R. Lazio 4863/2005) nel concetto di elemento essenziale dell'atto amministrativo... È ricompresa la qualità di P.A. in capo al soggetto che emette il provvedimento. Non è ricompresa né l'individuazione del soggetto né dell'oggetto nei cui confronti il provvedimento ha effetti. È compresa solo l'esistenza di una norma attributiva del potere alla P.A. procedente ovvero l'esistenza di una norma attributiva del potere. È ricompresa sempre la forma.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Il concessionario agisce sempre e soltanto in nome della P.A., per cui è responsabile con la P.A. per i fatti e gli atti illeciti compiuti. I decreti per il cambiamento di cognomi rientrano nella categoria delle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, l'obbligo di pagare la cauzione. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà d'uso del bene demaniale.
Il nulla-osta è... Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti. Una concessione costitutiva. Un atto con cui l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità. Una figura analoga alla concessione.
In base all'art. 23 bis, comma 5, del D.Lgs. n. 165/2001 e succ. mod. e integr. l'aspettativa per lo svolgimento di attività o incarichi presso soggetti privati o pubblici da parte dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni non può comunque essere disposta se... Il personale, nei tre anni precedenti, ha stipulato contratti con i soggetti presso i quali intende svolgere l'attività. Il personale, nei quattro anni precedenti, ha stipulato contratti con i soggetti presso i quali intende svolgere l'attività. Il personale, nei due anni precedenti, ha stipulato contratti con i soggetti presso i quali intende svolgere l'attività. Il personale, nei cinque anni precedenti, ha stipulato contratti con i soggetti presso i quali intende svolgere l'attività.
L'acquiescenza dell'atto amministrativo... È la trasformazione di un atto amministrativo nullo in un altro di cui esso presenta i requisiti di forma e di sostanza. Come la rinuncia richiede un atto volontario espresso con il quale il soggetto titolare del potere di azione manifesta la volontà contraria alla proposizione del ricorso. È un provvedimento di caducazione dell'atto amministrativo. A differenza della convalida, non produce effetti «erga omnes».
Ai fini del Codice dell'amministrazione digitale, per "chiave privata" si intende... Il processo di coordinamento dei dati presenti in più archivi finalizzato alla verifica della corrispondenza delle informazioni in essi contenute. L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche destinato ad essere reso pubblico, con il quale si verifica la firma digitale apposta sul documento informatico dal titolare delle chiavi asimmetriche. L'elemento della coppia di chiavi asimmetriche, utilizzato dal soggetto titolare, mediante il quale si appone la firma digitale sul documento informatico. Il documento rilasciato su supporto informatico per consentire l'accesso per via telematica ai servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni.
La fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo... È diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare. È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni. Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso. È diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto.
Su quali dei seguenti atti deve essere acquisito il parere obbligatorio del Consiglio di Stato? Provvedimenti di approvazione delle dotazioni organiche degli organi centrali dello Stato. Approvazione delle dotazioni organiche dei Ministeri. Emanazione degli atti normativi del Governo e dei singoli ministri, ai sensi dell'art. 17 della legge n. 400/1988. Provvedimenti di destituzione dall'impiego di pubblici dipendenti.
Quando entrano in vigore i regolamenti dell'Unione europea? Il 60° giorno successivo alla loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione, salvo che sia stabilita una diversa data. Il 15° giorno successivo alla loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione. Il 20° giorno successivo alla loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione, salvo che sia stabilita una diversa data. Il 45° giorno successivo alla loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione, salvo che sia stabilita una diversa data.
L'istituto della conversione dell'atto amministrativo... Opera «ex tunc» in base al principio della conservazione dei valori giuridici. Non opera «ex tunc» in quanto non trova applicazione il principio della conservazione dei valori giuridici. Alla stregua della convalida mira a rendere l'atto stabile e sicuro in tutti gli effetti che gli sono propri. È un istituto che riguarda solo gli atti annullabili e non anche gli atti nulli.
La registrazione di protocollo informatico per ogni documento ricevuto o spedito dalle pubbliche amministrazioni è effettuata mediante la memorizzazione delle seguenti informazioni... Numero di protocollo del documento generato automaticamente dal sistema e registrato in forma non modificabile; data di registrazione di protocollo assegnata automaticamente dal sistema e registrata in forma non modificabile; mittente per i documenti ricevuti o, in alternativa, il destinatario o i destinatari per i documenti spediti, registrati in forma non modificabile; oggetto del documento, registrato in forma non modificabile; data e protocollo del documento ricevuto, se disponibili. Numero di protocollo del documento generato automaticamente dal sistema e registrato in forma non modificabile; data di registrazione di protocollo assegnata automaticamente dal sistema e registrata in forma non modificabile; mittente per i documenti ricevuti o, in alternativa, il destinatario o i destinatari per i documenti spediti, registrati in forma non modificabile; oggetto del documento, registrato in forma non modificabile; l'impronta del documento informatico, se trasmesso per via telematica, costituita dalla sequenza di simboli binari in grado di identificarne univocamente il contenuto, registrata in forma non modificabile. Numero di protocollo del documento generato automaticamente dal sistema e registrato in forma non modificabile; data di registrazione di protocollo assegnata automaticamente dal sistema e registrata in forma non modificabile; oggetto del documento, registrato in forma non modificabile; data e protocollo del documento ricevuto, se disponibili; l'impronta del documento informatico, se trasmesso per via telematica, costituita dalla sequenza di simboli binari in grado di identificarne univocamente il contenuto, registrata in forma non modificabile. Numero di protocollo del documento generato automaticamente dal sistema e registrato in forma non modificabile; data di registrazione di protocollo assegnata automaticamente dal sistema e registrata in forma non modificabile; mittente per i documenti ricevuti o, in alternativa, il destinatario o i destinatari per i documenti spediti, registrati in forma non modificabile; oggetto del documento, registrato in forma non modificabile; data e protocollo del documento ricevuto, se disponibili; l'impronta del documento informatico, se trasmesso per via telematica, costituita dalla sequenza di simboli binari in grado di identificarne univocamente il contenuto, registrata in forma non modificabile.
Quale è la procedura per procedere alla correzione degli errori materiali delle decisioni dei giudici amministrativi? La correzione è operata su istanza congiunta delle parti allo stesso collegio che ha pronunciato la decisione, il quale avvia la procedura ordinaria per l'emissione della nuova decisione. La correzione è operata d'ufficio dal collegio che ha pronunciato la decisione, il quale decreta, in camera di consiglio, la correzione necessaria. In caso di dissenso delle parti, avverso le correzioni è ammesso ricorso ordinario. La domanda per la correzione deve essere presentata al collegio che ha pronunciato la decisione, entro 30 giorni dalla pubblicazione della sentenza, decorso il quale la sentenza non è più modificabile. La domanda per la correzione deve esser fatta al collegio che ha pronunciato la decisione, il quale, sul consenso delle parti, decreta, in camera di consiglio, la correzione richiesta. In caso di dissenso delle parti, sulle domande di correzione pronuncia il collegio col procedimento ordinario.
La legge n. 241/1990 in materia di partecipazione degli interessati al procedimento amministrativo, ha recepito i dettami della dottrina del giusto procedimento prevedendo che l'amministrazione pubblica provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo, di norma, mediante... Avviso pubblico affisso sia all'albo dell'ente sia all'albo della Regione. Comunicazione personale. Avviso pubblico affisso all'albo dell'ente. Messa a disposizione presso l'ente degli atti del procedimento.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Le concessioni di acqua rientrano nella categoria delle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà di esercitare la concessione. Il rapporto concessionario non si può risolvere con la declaratoria di decadenza. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà d'uso del bene demaniale.
L'istituto della conversione dell'atto amministrativo... Non opera con efficacia retroattiva. Costituisce applicazione del principio di conservazione dell'atto e si ispira al brocardo «utile per inutile vitiatur». È l'accettazione spontanea e volontaria, da parte di chi potrebbe impugnarlo, delle conseguenze dell'atto, e quindi, della situazione da esso determinata. Alla stregua della convalida non elimina il vizio ma mantiene fermo l'atto nell'ambito di un diverso schema legale.
Indicare quale affermazione sull'istituto dell'acquiescenza dell'atto amministrativo è corretta. Il comportamento acquiescente non presuppone la conoscenza del provvedimento o l'avvenuta sua emanazione. La mancata presentazione di osservazioni a seguito della comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza di cui all'art. 10-bis della legge 241/1990 comporta sempre acquiescenza dell'atto. Il comportamento acquiescente deve desumersi da fatti univoci, chiari e concordanti. Ricorre solo quando il vizio dipende dalla mancanza, nel procedimento, di un atto endoprocedimentale, la cui adozione spetta a soggetto diverso dall'amministrazione competente ad emanare il provvedimento finale.
Dispone il D.Lgs. 165/2001 che le determinazioni per l'organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro del personale sono assunte dagli organi preposti alla gestione con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro. A quale dei seguenti soggetti si riferisce la legge con il termine "organi preposti alla gestione"? Organi preposti a funzioni di indirizzo politico-amministrativo dell'ente locale. Dirigenti amministrativi. Organi di controllo interno. Rappresentanti legali degli enti.
Relativamente al diritto di accesso ai documenti amministrativi è corretto affermare che... Non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni. Il diritto di accesso è consentito nei procedimenti selettivi, anche nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relative a terzi. L'accesso ai documenti amministrativi può essere negato anche ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento. Nessuna preclusione è stabilita relativamente al diritto di accesso nei procedimenti tributari.
È personale l'autorizzazione... Rilasciata sulla base di un apprezzamento discrezionale della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato. Il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni. Che, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative. Implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego.
Il ricorso è... Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi. Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore. Una dichiarazione che viene presentata ad un'autorità amministrativa, al fine di provocare l'esercizio dei suoi poteri, con l'emanazione di un provvedimento. Una domanda dei privati, tendente ad ottenere un provvedimento, che non genera obblighi per la P.A.
Quale delle seguenti fattispecie configura responsabilità dirigenziale, come delineata dall'art. 21 del D.Lgs. n. 165/2001? Violazione dei doveri di comportamento di gravità tale da non consentire la prosecuzione del rapporto di lavoro. Condanna passata in giudicato quando dalla stessa consegua l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Mancato raggiungimento degli obiettivi ovvero inosservanza delle direttive imputabili al dirigente. Ingiustificato ritardo, non superiore a 10 giorni, a trasferirsi nella sede assegnata dai superiori.
Indicare quale affermazione sull'istituto dell'acquiescenza dell'atto amministrativo è corretta. Il comportamento acquiescente può anche non desumersi da fatti univoci, chiari e concordanti. Il comportamento acquiescente presuppone la conoscenza del provvedimento e, pur in presenza di alcune decisioni giurisdizionali in senso contrario, l'avvenuta sua emanazione. La mancata presentazione di osservazioni a seguito della comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza di cui all'art. 10-bis della legge 241/1990 comporta sempre acquiescenza dell'atto. È una causa di conservazione oggettiva dell'atto amministrativo, che dipende dal decorso del termine perentorio entro il quale l'interessato avrebbe potuto proporre ricorso contro l'atto invalido.
In merito ai documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento e detenuti da altre P.A., che cosa richiede l'amministrazione procedente agli interessati ai sensi del rinovellato art. 18 della legge n. 241/1990? Copia autenticata di tutti i documenti necessari. I soli elementi necessari per la loro ricerca. Copia anche informale dei documenti con riserva di richiedere l'originale all'amministrazione competente. Originale di tutti i documenti necessari.
Il D.Lgs. 165/2001 trattando del riordino dell'Esecutivo, opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico- amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. L'organizzazione delle risorse strumentali. La richiesta di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato. Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo.
La giurisdizione di legittimità dei T.A.R., prevista dagli artt. 2, 3 e 4 della legge n. 1034/1971, è limitata in quanto poteri di cognizione in quanto... Può riguardare solo l'accertamento dei vizi di incompetenza e di violazione di legge. Può riguardare solo l'accertamento delle violazioni di legge. Può riguardare solo l'accertamento delle violazioni di legge e dell'eccesso di potere. Può riguardare l'accertamento dei soli tre vizi di incompetenza, violazione di legge ed eccesso di potere.
La partecipazione al procedimento amministrativo e il diritto di accesso ai documenti amministrativi sono esercitabili mediante l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione? Solo nei procedimenti ad istanza di parte. Sì, secondo quanto disposto dagli artt. 59 e 60 del D.P.R. 445/2000. Solo il diritto di accesso. Solo il diritto di partecipazione.
Nel caso di proposizione di un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica: Ai controinteressati è assegnato un termine di trenta giorni dalla notificazione del ricorso per presentare al Ministero che istruisce l'affare deduzioni e documenti ed eventualmente per proporre controricorso. Ai controinteressati è assegnato un termine di sessanta giorni dalla notificazione del ricorso per presentare al Consiglio di Stato deduzioni e documenti ed eventualmente per proporre ricorso incidentale. Ai controinteressati è assegnato un termine di sessanta giorni dalla notificazione del ricorso per presentare al Ministero che istruisce l'affare deduzioni e documenti ed eventualmente per proporre ricorso incidentale. Ai controinteressati è assegnato un termine di trenta giorni dalla notificazione del ricorso per presentare al Consiglio di Stato deduzioni e documenti ed eventualmente per proporre controricorso.
Il Consiglio di Stato... È un organo di rilievo costituzionale. Ha funzioni consultive speciali in materia contabile. Non ha funzioni consultive. È un organo ausiliario del Governo.
A quale dei seguenti ministeri sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di politica militare e partecipazione a missioni a supporto della pace? Ministero della giustizia. Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Ministero degli affari esteri. Ministero della difesa.
Quali ricorsi, a seguito della loro proposizione, nel caso di accoglimento dell'istanza, consentono all'amministrazione soltanto il potere di annullare l'atto senza disporre del potere di riesaminare la questione? I ricorsi amministrativi eliminatori. I ricorsi amministrativi di carattere eccezionale. I ricorsi amministrativi non impugnatori. I ricorsi amministrativi straordinari.
Contro le decisioni pronunziate dal Consiglio di Stato in secondo grado sono ammessi: Soltanto il ricorso per revocazione, nei casi e nei termini previsti dall'articolo 396 del codice di procedura civile ed il ricorso in cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione. Il ricorso per revocazione, nei casi e nei termini previsti dall'articolo 396 del codice di procedura civile, l'opposizione di terzo ordinaria ed il ricorso in cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione ed al merito. Soltanto il ricorso per revocazione ed il ricorso in cassazione. Il ricorso per revocazione, nei casi e nei termini previsti dall'articolo 396 del codice di procedura civile, il ricorso in cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione e l'opposizione di terzo ordinaria.
Il provvedimento amministrativo è nullo: Se viziato da difetto assoluto di attribuzione. Se viziato da violazione di legge. Se viziato da eccesso di potere. Se viziato da incompetenza.
Su quali dei seguenti atti è richiesto il parere obbligatorio del Consiglio di Stato? Provvedimenti di espropriazione per pubblica utilità. Schemi generali di contratti-tipo predisposti da uno o più Ministri. Contratti che impegnano il bilancio dello Stato per più esercizi. Contratti dello Stato di importo superiore alla soglia comunitaria.
I Dipartimenti sono strutture amministrative di primo livello... Dei Ministeri. Delle Agenzie. Delle strutture decentrate dello Stato. Delle Prefetture.
Quale dei seguenti è organo interno del Consiglio di Stato? Co.Re.Co. Presidente del Consiglio dei Ministri. Consiglio di Presidenza. Sezione regionale del Consiglio di Stato.
Nell'ambito della procedura per l'espressione del parere su ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, l'organo del Consiglio di Stato al quale è assegnato il ricorso, se l'istruttoria è completa e il contraddittorio è regolare, esprime parere: Per l'assegnazione al ricorrente di un termine per la regolarizzazione, se ravvisa una irregolarità sanabile, e, se questi non vi provvede, per la dichiarazione di inammissibilità del ricorso. Per l'accoglimento, salvo gli ulteriori provvedimenti dell'amministrazione, se riconosce fondato il ricorso per motivi di legittimità diversi dall'incompetenza. Per la dichiarazione di improcedibilità, se riconosce che il ricorso non poteva essere proposto, salva la facoltà dell'assegnazione di un breve termine per presentare all'organo competente il ricorso proposto, per errore ritenuto scusabile, contro atti definitivi. Per la reiezione, se riconosce che il ricorso non poteva essere proposto.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 è annullabile... Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato. Il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione. Il provvedimento amministrativo che è viziato da incompetenza. Il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali.
All'atto dell'insediamento, il commissario ad acta nominato dal giudice amministrativo a seguito del ricorso avverso il silenzio dell'amministrazione: Adotta entro dieci giorni il provvedimento richiesto dal ricorrente. Accerta, preliminarmente all'emanazione del provvedimento da adottare in via sostitutiva, se anteriormente alla data dell'insediamento medesimo l'amministrazione abbia provveduto, ancorché in data successiva al termine assegnato dal giudice amministrativo. Adotta entro dieci giorni il provvedimento stabilito dal giudice nella sentenza che accoglie il ricorso. Accerta, preliminarmente all'emanazione del provvedimento da adottare in via sostitutiva, se l'amministrazione abbia notificato l'impugnazione della sentenza del giudice amministrativo, sospendendo in tal caso le proprie operazioni.
Il D.Lgs. 300/1999, di attuazione della delega di cui alla l. 59/1997, ha riformato l'organizzazione del Governo, disponendo, che i dipartimenti costituiscono le strutture di primo livello di alcuni Ministeri, tra i quali sono ricompresi,... Ministero dell'interno, Ministero della salute, Ministero della giustizia. Ministero della giustizia, Ministero dell'economia e delle finanze, Ministero delle comunicazioni. Ministero dello sviluppo economico, Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Ministero delle comunicazioni. Ministero dell'università e della ricerca, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero delle comunicazioni.
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. 165/2001, chi è competente, nell'ambito degli enti pubblici a contestare al dipendente l'addebito ai fini del procedimento disciplinare? L'Ufficio per i procedimenti disciplinari. La Corte dei conti. Il dirigente del settore personale. Il rappresentante legale dell'ente.
Il codice di comportamento di cui all'art. 54 del D.Lgs. n. 165/2001 e succ. mod. e integr. deve... Essere affisso in luogo accessibile a tutti i lavoratori. Essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale e consegnato al dipendente all'atto dell'assunzione. Essere consegnato al dipendente tramite l'organizzazione sindacale di appartenenza. Essere pubblicato sulla bacheca elettronica dell'amministrazione di appartenenza.
Consacrando a livello costituzionale i principi di cui alla L. 59/1997, in quale delle seguenti materie, l'art. 117 della Costituzione attribuisce allo Stato potestà legislativa esclusiva? Tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali. Tutela e sicurezza del lavoro. Ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all'innovazione per i settori produttivi. Produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia.
I ricorsi dinanzi al Consiglio di Stato e al T.A.R. nei confronti di Amministrazioni dello Stato: Devono essere notificati presso la competente avvocatura dello Stato a pena di nullità da pronunciarsi anche d'ufficio, salva la possibilità di sanatoria della notificazione. Possono essere notificati sia all'Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l'autorità giudiziaria, innanzi alla quale è portata la causa, sia presso la sede dell'autorità che ha emanato l'atto impugnato. Devono essere notificati presso la competente avvocatura dello Stato a pena di nullità da pronunciarsi anche d'ufficio. Devono essere notificati presso la sede dell'autorità che ha emanato l'atto impugnato.
Il ricorso gerarchico proprio presuppone che l'organo che ha emanato l'atto e l'organo gerarchicamente superiore cui si propone ricorso... Siano organi appartenenti a rami diversi dell'amministrazione. Siano entrambi organi collegiali. Siano entrambi organi individuali. Sia l'uno organo collegiale e l'altro organo individuale.
Il ricorso giurisdizionale amministrativo deve contenere: Intestazione, generalità del ricorrente, esposizione sommaria dei fatti, motivi su cui si fonda il ricorso, indicazione degli articoli di legge o di regolamento che si ritengono violati e conclusioni, sottoscrizione del ricorrente e del difensore, ovvero del solo avvocato munito di procura speciale. Intestazione, generalità del ricorrente, indicazione dell'atto o provvedimento amministrativo che s'impugna e data della sua notificazione, esposizione sommaria dei fatti, motivi su cui si fonda il ricorso, indicazione degli articoli di legge o di regolamento che si ritengono violati e conclusioni, sottoscrizione del ricorrente e del difensore, ovvero del solo avvocato munito di procura speciale. Generalità del ricorrente, indicazione dell'atto o provvedimento amministrativo che s'impugna e data della sua notificazione, esposizione sommaria dei fatti, motivi su cui si fonda il ricorso, indicazione degli articoli di legge o di regolamento che si ritengono violati e conclusioni, sottoscrizione del ricorrente e del difensore. Generalità del ricorrente, indicazione dell'atto o provvedimento amministrativo che s'impugna e data della sua notificazione, esposizione sommaria dei fatti, motivi su cui si fonda il ricorso, conclusioni, sottoscrizione del ricorrente e del difensore.
Quale delle seguenti attività è propria dell'Avvocatura di Stato? Attività consultiva in materia di economia e lavoro nei confronti delle Regioni. Tenuta dell'archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro. Rappresentanza e difesa in giudizio dello Stato davanti alle giurisdizioni. Controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 è annullabile... Il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali. Il provvedimento amministrativo che è viziato da eccesso di potere. Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato. Il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella prima categoria rientra... L'onere. Il dovere. L'obbligo. Il diritto soggettivo.
È modale l'autorizzazione... Implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego. Rilasciata con un provvedimento "ad hoc". Il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni. Che, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative.
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali ulteriori funzioni e compiti amministrativi. Da tale ambito ha escluso, tra l'altro,... Tramvie e linee automobilistiche di interesse regionale. Turismo ed industria alberghiera. Viabilità, acquedotti e lavori pubblici di interesse regionale. Difesa e forze armate.
Un atto inoppugnabile... Come quello convalidato, non è annullabile d'ufficio. È annullabile d'ufficio e disapplicabile dal giudice ordinario. Non è annullabile d'ufficio ma è disapplicabile dal giudice ordinario. Che diventa tale per un soggetto, preclude in ogni caso ad altri soggetti l'impugnazione.
I decreti aventi valore o forza di legge e i regolamenti da emanare con decreto del Presidente della Repubblica... Sono sottoposti alla deliberazione del Presidente della Repubblica. Sono attribuzione propria del Presidente del Consiglio dei ministri che adotta autonomamente a nome del Governo. Sono sottoposti alla deliberazione del Presidente del Consiglio dei ministri. Sono sottoposti alla deliberazione del Consiglio dei ministri.
Per quanto riguarda le innovazioni di cui al D.P.R. 445/2000, l'INPS ha provveduto con Circ. 10-1-2002 n. 12 a fornire una disamina dettagliata e coordinata di quelle che più direttamente interessano l'Istituto e a richiamare principi di carattere generale già applicati. Per quanto attiene ai documenti di identità e di riconoscimento non in corso di validità... È stata disapplicata la normativa precedente che prevedeva la possibilità di presentare documenti di identità scaduti per comprovare i fatti indicati nel documento stesso. È prevista la possibilità di comprovare stati, qualità personali e fatti, anche quando gli stessi risultino da un documento scaduto, a condizione che l'interessato dichiari in calce alla fotocopia del documento che i dati in esso contenuti non hanno subito variazioni dalla data del rilascio. I dati relativi al cognome, nome, luogo e data di nascita, residenza, cittadinanza e stato civile contenuti in documenti di identità o di riconoscimento possono essere comprovati solo con documenti in corso di validità. È prevista la possibilità di comprovare, anche con documenti di identità scaduti, qualsiasi fatto o stato anche se soggetto a modificazione.
In materia di incompatibilità e cumulo di impieghi degli impiegati pubblici, il D.Lgs. n. 165/2001 dispone che... Costituiscono incompatibilità i compensi derivati dalla collaborazione a riviste. Costituiscono incompatibilità i compensi derivati dalla partecipazione a convegni e seminari. Non costituiscono incompatibilità i compensi derivati da incarichi per i quali è corrisposto solo il rimborso delle spese documentate. Non costituiscono incompatibilità i compensi derivati da attività svolte dal dipendente nell'industria.
Ai sensi dell'art. 69, comma 7, del D.Lgs. 165/2001, sono attribuite al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro... Le controversie di cui all'art. 63 dello stesso decreto, relative a questioni attinenti al periodo del rapporto di lavoro successivo al 30 aprile 1998 e quelle relative a questioni attinenti al periodo del rapporto di lavoro anteriore a tale data, purché proposte al medesimo giudice, a pena di decadenza, entro il 15 giugno 2000. Le controversie di cui all'art. 63 dello stesso decreto, relative a questioni attinenti al periodo del rapporto di lavoro successivo al 30 giugno 1998. Le controversie di cui all'art. 63 dello stesso decreto, relative a questioni attinenti al periodo del rapporto di lavoro successivo al 30 giugno 1998 e quelle relative a questioni attinenti al periodo del rapporto di lavoro anteriore a tale data, purché proposte al medesimo giudice, a pena di decadenza, entro il 15 settembre 2000. Le controversie di cui all'art. 63 dello stesso decreto, relative a questioni attinenti al periodo del rapporto di lavoro successivo al 15 settembre 2000.
L'orientamento giurisprudenziale prevalente è quello di ritenere la mancanza di sottoscrizione della sentenza: Un errore materiale. Causa di nullità. Un errore scusabile. Irrilevante.
Indicare, secondo l'orientamento prevalente, in quale dei seguenti casi è riscontrabile una figura sintomatica di eccesso di potere. Falsa applicazione della legge. Violazioni procedimentali. Vizi di forma. Violazioni di circolari, di ordini e di istruzioni di servizio.
La violazione delle circolari e delle norme interne: Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo.
Garantire l'interazione della P.A. centrale e locale con tutti gli altri soggetti connessi a Internet, nonché con reti di altri enti, promuovendo l'erogazione di servizi di qualità e la miglior fruibilità da parte di cittadini e imprese è una finalità che l'art. 77 del D.Lgs. n. 82/2008 affida... Al SPC. Al CNIPA. Al Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle P.A. Alla Commissione di Coordinamento del SPC.
Cosa dispone il D.P.R. n. 68/2005 in merito alla ricevuta di accettazione e di avvenuta consegna di posta elettronica certificata? La ricevuta di avvenuta consegna deve essere emessa anche a fronte della ricezione di una busta di trasporto non valida. La ricevuta di avvenuta consegna fornisce al mittente prova che il suo messaggio di posta elettronica è effettivamente pervenuto all'indirizzo elettronico dichiarato dal destinatario e certifica il momento della consegna. La ricevuta di avvenuta consegna non può contenere in nessun caso la copia completa del messaggio di posta elettronica consegnato. In nessun caso la trasmissione di posta elettronica certificata può avvenire per il tramite di più gestori.
Chi vigila sulle autorità amministrative operanti nella Provincia e vi si sostituisce in caso di urgente necessità adottando le misure del caso (ordinanze d'urgenza)? Il Prefetto quale rappresentante del Governo in Provincia. Il Questore. Il Sindaco. Il Presidente della Provincia.
Ai sensi dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, chi ha il compito di curare i rapporti con gli uffici dell'Unione europea e degli organismi internazionali nelle materie di competenza secondo le specifiche direttive dell'organo di direzione politica? Il Ministro. L'organo di direzione politica. I dirigenti di uffici dirigenziali generali sempreché tali rapporti non siano espressamente affidati ad apposito ufficio o organo. I dirigenti sempreché tali rapporti non siano espressamente affidati ad apposito ufficio o organo.
Ai sensi dell'art. 22, D.Lgs. n. 165 del 2001, e successive modificazioni ed integrazioni, i provvedimenti di cui all'art. 21, comma 1 dello stesso decreto, in materia di responsabilità dirigenziale, sono adottati previo conforme parere di uno specifico organo: quale? La Corte dei conti. Il Consiglio di Stato. Il Comitato dei garanti. Il Ministro della funzione pubblica, o un suo delegato.
L'istituto del responsabile del procedimento è una novità introdotta dalla L. n. 241/1990, che incide particolarmente sulla fase istruttoria del procedimento, stabilendo che il dirigente di ciascuna unità organizzativa provvede ad assegnare a sé o ad altro dipendente addetto all'unità la responsabilità dell'istruttoria e di ogni altro adempimento inerente il singolo procedimento nonché, eventualmente, dell'adozione del provvedimento finale. Fino a quando non sia effettuata detta assegnazione... Non può in nessun caso essere considerato responsabile del singolo procedimento il funzionario preposto all'unità organizzativa. Non decorrono i termini per la conclusione del procedimento. È considerato responsabile del singolo procedimento il funzionario preposto all'unità organizzativa. È vietato compiere qualsiasi atto istruttorio, se non in contraddittorio con i soggetti interessati al procedimento.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Il rapporto concessionario si può estinguere solo con la declaratoria di decadenza. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà d'uso del bene demaniale. Le concessioni minerarie rientrano nella categoria delle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, l'interesse all'esclusiva nella titolarità della concessione.
La disparità di trattamento tra situazioni simili... Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo.
Il ricorso in opposizione... Il termine per la sua proposizione è quello generale di 30 giorni dalla notifica o emanazione dell'atto impugnato, salvo termini diversi per i singoli casi. È un ricorso ordinario ed a carattere rinnovativo proponibile nei casi tassativamente previsti dalla legge, all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato il provvedimento impugnato. È un rimedio di carattere generale. Può essere proposto solo per motivi di merito.
Il provvedimento amministrativo è annullabile: Per difetto assoluto di attribuzione. Per incompetenza relativa. Per straripamento di potere. Per incompetenza assoluta.
Dispone l'art. 21 del D.Lgs. 196/2003 che il trattamento di dati giudiziari da parte di soggetti pubblici... È sempre vietato. È consentito anche se non autorizzato da espressa disposizione di legge o di provvedimento del Garante. Segue le normali disposizioni dettate dal suddetto D.Lgs. per tutti i dati personali. È consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge o provvedimento del Garante che specifichino le finalità di rilevante interesse pubblico del trattamento, i tipi di dati trattati e di operazioni eseguibili.
I ricorsi amministrativi di carattere generale... Sono esperibili nei confronti degli atti non definitivi e si sostanziano nel ricorso gerarchico, gerarchico improprio e in opposizione. Non mirano ad ottenere l'eliminazione dell'atto bensì ad ottenere la soluzione della controversia. Possono essere esperiti in assenza di una specifica norma che li ammetta e si concretano nel ricorso gerarchico, utilizzabile purché sussista il rapporto di gerarchia, e nel ricorso straordinario, utilizzabile sempre che l'atto impugnato sia definitivo. Sono ammessi solo nei confronti di un provvedimento definitivo.
L'autorizzazione... È un atto di controllo vincolato in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporla ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità. È un atto di controllo che ha una natura controversa, essendo considerata da alcuni un atto di controllo preventivo antecedente, da altri un atto di amministrazione attiva, tendente a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o potere già facente parte della sfera giuridica del soggetto. È un atto di controllo preventivo esclusivamente di merito. È un controllo preventivo di legittimità ad esito positivo.
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001, le P.A. possono sottoscrivere in sede decentrata contratti collettivi integrativi che comportino oneri non previsti negli strumenti di programmazione annuale e pluriennale di ciascuna amministrazione? Sì, purché la P.A. non versi in situazione deficitaria. Sì, purché non siano in contrasto con vincoli risultanti dai contratti collettivi nazionali. Sì, senza alcuna limitazione. No, le clausole difformi sono nulle e non possono essere applicate.
Ha facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo,... Qualunque soggetto portatore di interessi pubblici o privati. Tra gli altri, qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. I soggetti portatori di interessi diffusi purché costituiti in associazioni. Soltanto i titolari di diritti soggettivi legittimi.
Dispone l'art. 4 del D.Lgs. n. 112/1998 che relativamente alle funzioni e ai compiti conferiti alle regioni e agli enti locali con lo stesso decreto è conservato allo Stato il potere di indirizzo e coordinamento da esercitarsi ai sensi dell'art. 8 della legge n. 59/1997. Cosa ha disposto in merito l'art. 8 delle legge n. 131/2003? Ha ribadito che è conservato allo Stato il potere di indirizzo e coordinamento nelle materie previste dall'art. 117, terzo e quarto comma, della Costituzione. Ha disposto che non possono essere adottati gli atti di indirizzo e di coordinamento nelle materie previste dall'art. 117, terzo e quarto comma, della Costituzione. Ha disposto che nelle materie di legislazione esclusiva o piena non possono essere adottati gli atti di indirizzo e di coordinamento nelle materie previste dall'art. 117, terzo e quarto comma, della Costituzione. Ha disposto che non possono essere adottati gli atti di indirizzo e di coordinamento nelle materie previste dall'art. 117, terzo e quarto comma, della Costituzione, fatta eccezione per la tutela e la sicurezza del lavoro.
L'istituto della sospensione feriale dei termini processuali prevista dalla legge 7.10.1969, n. 742: Comporta che il decorso dei termini processuali relativi alle giurisdizioni ordinarie ed a quelle amministrative è sospeso di diritto dal 1° agosto al 15 settembre di ciascun anno, e riprende a decorrere dalla fine del periodo di sospensione. Ove il decorso abbia inizio durante il periodo di sospensione, l'inizio stesso è differito alla fine di detto periodo. Comporta che il decorso dei termini processuali relativi alle giurisdizioni ordinarie ed a quelle amministrative è interrotto di diritto dal 1° agosto al 30 settembre di ciascun anno, e riprende a decorrere ex novo dalla fine del periodo di sospensione. Comporta che il decorso dei termini processuali relativi alle giurisdizioni ordinarie ed a quelle amministrative è interrotto di diritto dal 1° agosto al 15 settembre di ciascun anno, e riprende a decorrere ex novo dalla fine del periodo di sospensione. Comporta che il decorso dei termini processuali relativi alle giurisdizioni ordinarie ed a quelle amministrative è sospeso di diritto dal 1° agosto al 30 settembre di ciascun anno, e riprende a decorrere dalla fine del periodo di sospensione. Ove il decorso abbia inizio durante il periodo di sospensione, l'inizio stesso è differito alla fine di detto periodo.
Quale certificato ha validità limitata? Certificato di nascita. Certificato di titolo di studio. Certificato di morte. Codice fiscale e partita IVA.
L'A.R.A.N. può intervenire nei giudizi innanzi al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, aventi ad oggetto le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle P.A.? Sì, al fine di garantire la corretta interpretazione e l'uniforme applicazione dei contratti collettivi. No, il D.Lgs. n. 165/2001 lo esclude espressamente. Solo per le amministrazioni centrali dello Stato (Ministeri). Solo per le amministrazioni periferiche dello Stato.
Le attività di acquisizione dei fatti (quali ad esempio, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione, le circostanze di fatto, ecc.) sono proprie... Della fase decisoria del procedimento amministrativo. Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo. Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo. Della fase istruttoria del procedimento amministrativo.
Fatti salvi i termini più brevi previsti per legge, il parere del Consiglio di Stato è reso nel termine di quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta; decorso il termine, l'amministrazione può procedere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Tale termine può essere interrotto? Sì, per esigenze istruttorie, qualora non possa essere rispettato il termine, esso può essere interrotto per una sola volta e il parere deve essere reso definitivamente entro i successivi quarantacinque giorni dal ricevimento degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate. Sì, ma solo se il parere concerne la decisione dei ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica. Sì, per esigenze istruttorie, qualora non possa essere rispettato il termine, esso può essere interrotto per una sola volta e il parere deve essere reso definitivamente entro venti giorni dal ricevimento degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate. Sì, ma solo se il parere concerne l'emanazione di Testi unici.
Il ricorso per Cassazione avverso le sentenze del Consiglio di Stato è esperibile: In nessun caso. In ogni caso. Soltanto per motivi inerenti alla giurisdizione e per assoluto difetto di giurisdizione del consiglio di Stato. Esclusivamente nei casi espressamente previsti dalla legge.
Ai sensi dell'art. 19, comma 1, D.Lgs. n. 165 del 2001, e successive modificazioni ed integrazioni, per il conferimento di ciascun incarico di funzione dirigenziale si tiene conto, in relazione alla natura e alle caratteristiche degli obiettivi prefissati... Delle attitudini e delle capacità professionali del singolo dirigente, valutate anche in considerazione dei risultati conseguiti con riferimento agli obiettivi fissati nella direttiva annuale e negli altri atti di indirizzo del Ministro. Al conferimento degli incarichi e al passaggio ad incarichi diversi non si applica l'art. 2103 del codice civile. Delle attitudini e delle capacità professionali del singolo dirigente, valutate a prescindere dai risultati conseguiti con riferimento agli obiettivi fissati ogni tre anni con apposito atto di indirizzo del Ministro. Al conferimento degli incarichi e al passaggio ad incarichi diversi non si applica l'art. 2103 del codice civile, salvo diversamente previsto dalle leggi speciali. Delle attitudini e delle capacità professionali del singolo dirigente, valutate a prescindere dai risultati conseguiti con riferimento agli obiettivi fissati annualmente dal Ministro con apposito decreto. Al conferimento degli incarichi e al passaggio ad incarichi diversi si applica l'art. 2103 del codice civile, salvo diversamente previsto dalle leggi speciali. Dell'anzianità sia anagrafica che di sevizio del singolo dirigente, delle sue attitudini professionali, valutate a prescindere dai risultati conseguiti con riferimento agli obiettivi fissati annualmente dal Ministro con apposito decreto. Al conferimento degli incarichi e al passaggio ad incarichi diversi non si applica l'art. 2103 del codice civile, salvo diversamente previsto dalle leggi speciali.
Il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica è presieduto dal... Capo della Polizia municipale. Sindaco. Prefetto. Questore.
A quali soggetti si riferisce l'art. 2 del Codice dell'amministrazione digitale quando dispone che essi «assicurano la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale»? Stato, regioni e autonomie locali. Tutte le Amministrazioni dello Stato. Amministrazioni centrali dello Stato. Amministrazioni centrali dello Stato e enti pubblici sottoposti a vigilanza ministeriale.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo IV "Servizi alla persona e alla comunità" di detto D.Lgs.? Sanità veterinaria. Gestione dei rifiuti. Artigianato. Viabilità.
L'amministrazione è obbligata a predeterminare e rendere preventivamente pubblici i criteri e le modalità cui attenersi per... La concessione di sussidi ed ausili finanziari. Atti di pianificazione e di programmazione, concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari ed atti di organizzazione del personale dipendente. Qualunque spesa che ecceda gli stanziamenti di bilancio. Qualunque spesa i cui oneri siano a totale carico del bilancio dell'ente.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? È un rimedio di carattere generale. È previsto dall'art. 7 del D.P.R. 1199/1971, che non detta alcuna disciplina particolare, rinviando, per quanto possibile, alle norme generali sul ricorso al capo dello Stato. Può essere proposto solo a tutela di interessi legittimi. È un ricorso amministrativo atipico, rivolto alla stessa autorità che ha emanato l'atto, anziché a quella superiore gerarchicamente.
Le disposizioni del Codice dell'amministrazione digitale... Si applicano alle pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001, salvo che sia diversamente stabilito, nel rispetto della loro autonomia organizzativa. Concernenti i documenti informatici e le firme elettroniche non si applicano ai privati. Si applicano solo alle amministrazioni dello Stato. Concernenti la trasmissione dei documenti informatici non si applicano ai privati.
Con quali modalità può esercitarsi il diritto di accesso ai documenti amministrativi, riconosciuto ai soggetti all'uopo legittimati dalla legge 7/8/1990, n. 241? Mediante esame e rilascio temporaneo dell'originale dei documenti stessi; l'esame è subordinato solamente alle disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché ai diritti di ricerca e visura; il rilascio è assolutamente gratuito. Mediante esame dei documenti stessi; nessuna copia e riproduzione può, infatti, essere rilasciata dalle pubbliche amministrazioni, in quanto a ciò ostano esigenze di salvaguardia della riservatezza di terzi, persone, gruppi ed imprese. Mediante esame ed estrazione di copia dei documenti stessi; l'esame è assolutamente gratuito, il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca e visura. Esclusivamente attraverso il rilascio di copia che risulta totalmente gratuito.
È possibile la convocazione di una conferenza di servizi su espressa richiesta di un privato cittadino? Sì, la conferenza di servizi può essere convocata dall'amministrazione preposta alla tutela dell'interesse pubblico prevalente solo su richiesta del privato. No, la conferenza di servizi è un momento di concertazione interno alla pubblica amministrazione, al quale il privato non partecipa in alcun modo. Sì, la conferenza di servizi è convocata prevalentemente dai privati cittadini. Sì, quando l'attività del privato sia subordinata ad atti di consenso, comunque denominati, di competenza di amministrazioni pubbliche diverse.
In materia di disciplina delle mansioni, l'art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001 dispone, tra l'altro, che... Qualora l'utilizzazione del dipendente in mansioni superiori sia disposta per sopperire a vacanze dei posti in organico, immediatamente, e comunque nel termine massimo di novanta giorni dalla data in cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni, devono essere avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti. Nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni superiori, per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore non ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore. Qualora l'utilizzazione del dipendente in mansioni superiori sia disposta per sopperire a vacanze dei posti in organico, immediatamente, e comunque nel termine massimo di un anno dalla data in cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni, devono essere avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti. Qualora l'utilizzazione del dipendente in mansioni superiori sia disposta per sopperire a vacanze dei posti in organico sia superiore a diciotto mesi, al dipendente deve essere riconosciuta di diritto la qualifica superiore per la quale devono essere indette le relative procedure per la copertura dei posti vacanti.
Qual è una finalità del Sistema pubblico di connettività? Fornire informazioni specifiche e documenti d'interesse individuale del cittadino o dell'impresa. Fornire servizi di connettività e cooperazione alle pubbliche amministrazioni che ne facciano richiesta, per permettere l'interconnessione delle proprie sedi e realizzare così anche l'infrastruttura interna di comunicazione. Disporre la sospensione e la cancellazione degli elenchi dei fornitori qualificati di cui all'art. 82 del D.Lgs. 82/2005. Proporre le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni per la pubblica amministrazione.
La violazione della prassi amministrativa nell'atto amministrativo... Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo.
In sede di espressione del parere su ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, l'organo del Consiglio di Stato al quale è assegnato il ricorso: Qualora accerti che il ricorso sia stato notificato ad alcuni soltanto dei controinteressati, esprime parere per la dichiarazione di improcedibilità del ricorso. Qualora accerti che il ricorso sia stato notificato ad alcuni soltanto dei controinteressati, esprime parere per la dichiarazione di inammissibilità del ricorso. Qualora accerti che il ricorso sia stato notificato ad alcuni soltanto dei controinteressati, manda al Ministero competente di ordinare l'integrazione del contraddittorio nei confronti degli altri controinteressati. Qualora accerti che il ricorso sia stato notificato ad alcuni soltanto dei controinteressati, ordina all'organo che ha emanato l'atto impugnato di integrare il contraddittorio nei confronti degli altri controinteressati.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze e le strutture regionali e provinciali di cui all'art. 34, comma 3, del D.Lgs. 165/2001, provvedono,... Entro quindici giorni dalla comunicazione di cui all'art. 34-bis del medesimo decreto, ad assegnare il personale collocato in disponibilità ai sensi degli artt. 33 e 34 del detto decreto, secondo l'anzianità di iscrizione nel relativo elenco. Entro quaranta giorni dalla comunicazione di cui all'art. 34-bis del medesimo decreto, ad assegnare il personale collocato in disponibilità ai sensi degli artt. 33 e 34 del detto decreto, secondo l'anzianità di iscrizione nel relativo elenco. Entro trenta giorni dalla comunicazione di cui all'art. 34-bis del medesimo decreto, ad assegnare il personale collocato in disponibilità ai sensi degli artt. 33 e 34 del detto decreto, secondo l'anzianità di iscrizione nel relativo elenco. Entro sessanta giorni dalla comunicazione di cui all'art. 34-bis del medesimo decreto, ad assegnare il personale collocato in disponibilità ai sensi degli artt. 33 e 34 del detto decreto, secondo l'anzianità di iscrizione nel relativo elenco.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti soggetti a controllo preventivo sono impugnabili. Gli atti soggetti a controllo preventivo non sono impugnabili. I regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi sono impugnabili. Gli atti esecutivi sono impugnabili.
A seguito della proposizione di ricorso gerarchico, l'organo decidente, se riconosce infondato il ricorso: Lo respinge. Lo dichiara irricevibile. Lo dichiara inammissibile. Lo dichiara improcedibile.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti emanati da un organo della pubblica amministrazione, ma non materialmente amministrativi, aventi cioè contenuto legislativo o giurisdizionale non sono impugnabili. Gli atti interlocutori, con i quali la P.A. non provvede ma dichiara di rinviare al futuro la risposta all'istanza sono impugnabili. Gli atti emanati da un organo della pubblica amministrazione, ma non materialmente amministrativi, come, ad esempio, i decreti-legislativi sono impugnabili. Gli atti politici sono impugnabili.
Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è: Un rimedio alternativo al ricorso giurisdizionale. Un rimedio pregiudiziale al ricorso giurisdizionale. Un rimedio ordinario, proponibile nei casi tassativamente previsti dalla legge, con cui possono essere fatti valere solo vizi di legittimità, per la tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi. Un rimedio di carattere generale esperibile contro i provvedimenti amministrativi anche non definitivi di qualsiasi autorità, con cui possono essere fatti valere sia vizi di legittimità sia di merito, per la tutela solo di diritti soggettivi.
Gli interessi sostanziali, in base al criterio del contenuto del potere attribuito al titolare nei confronti di una potestà amministrativa, possono essere partecipativi, oppositivi, pretensivi. Gli interessi partecipativi... Sono quegli interessi cui corrisponde il dovere da parte della P.A. di erogare una prestazione patrimoniale, un pubblico servizio o un'attività. Vengono fatti valere dal soggetto che vuole ottenere un'utilità dalla P.A. e vuole accrescere la propria posizione giuridica con l'emanazione di un provvedimento a suo favore. Sono gli interessi del privato che emergono nel corso di un procedimento amministrativo, che possono essere fatti valere in giudizio al fine di eliminare quegli atti e quei comportamenti preclusivi della prosecuzione del procedimento. Sono gli interessi del privato a far valere la sua posizione nel procedimento amministrativo e, quindi, ad esercitare quelle facoltà che gli sono attribuite dalla legge n. 241/1990 nell'ambito del procedimento amministrativo.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo speciale? Commissione tributaria. Consiglio di Stato. Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Sicilia. Tribunale Amministrativo Regionale.
I ricorsi diretti ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorità amministrativa di conformarsi al giudicato degli organi di giustizia amministrativa: Sono di competenza del Consiglio di Stato o del tribunale amministrativo regionale territorialmente competente secondo l'organo che ha emesso la decisione, della cui esecuzione si tratta. Tuttavia, la competenza è del tribunale amministrativo regionale anche quando si tratti di decisione di tribunale amministrativo regionale confermata dal Consiglio di Stato in sede di appello. Sono sempre di competenza dei tribunali amministrativi regionali. Sono di competenza dei tribunali amministrativi regionali quando l'autorità amministrativa chiamata a conformarsi sia un ente che eserciti la sua attività esclusivamente nei limiti della circoscrizione del tribunale amministrativo regionale. Negli altri casi, la competenza è del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale. Sono di competenza del Consiglio di Stato o del tribunale amministrativo regionale territorialmente competente secondo l'organo che ha emesso la decisione, della cui esecuzione si tratta. Tuttavia, la competenza è del tribunale amministrativo regionale anche quando si tratti di decisione di tribunale amministrativo regionale riformata dal Consiglio di Stato in sede di appello.
È consentito il trasferimento di dati personali oggetto di trattamento al di fuori del territorio dello Stato italiano, effettuato in accoglimento di una richiesta di accesso ai documenti amministrativi? Sì. Soltanto se l'ordinamento dello Stato di destinazione assicuri un livello di tutela delle persone adeguato. Soltanto se preventivamente autorizzato dal Garante. No, il D.Lgs. 196/2003 lo vieta espressamente.
I ricorsi amministrativi eliminatori... Non mirano ad ottenere l'eliminazione dell'atto bensì ad ottenere la soluzione della controversia. Sono esperibili nei confronti degli atti non definitivi e si sostanziano nel ricorso gerarchico, gerarchico improprio e in opposizione. Qualora accolti, consentono all'amministrazione solo il potere di annullare l'atto, senza disporre del potere di riesaminare la questione. Possono essere esperiti in assenza di una specifica norma che li ammetta e si concretano nel ricorso gerarchico, utilizzabile purché sussista il rapporto di gerarchia, e nel ricorso straordinario, utilizzabile sempre che l'atto impugnato sia definitivo.
Quale delle seguenti decisioni in materia di ricorsi amministrativi è una "decisione di rito"? Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito. Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso da soggetto carente di interesse.
La S.S.A.I. è... La Scuola per i Servizi Statistici di Archiviazione dell'Interno. Il Sistema Statistico dell'Amministrazione dell'Interno. L'ufficio centrale Sistemi Statistici Automatizzati dell'Interno. La Scuola Superiore dell'Amministrazione dell'Interno.
Le disposizioni del Capo II - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - Titolo III - del D.Lgs. n. 196/2003 si applicano anche agli enti pubblici economici? No, riguardano tutti i soggetti pubblici, esclusi gli enti pubblici economici. Sì, ma solo se si tratta di enti pubblici economici con funzioni istituzionali. Sì, riguardano anche gli enti pubblici economici. Sì, riguardano tutti i soggetti pubblici compresi gli enti pubblici economici e gli enti pubblici territoriali.
La mancanza di motivazione dell'atto amministrativo... Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge.
Il Governo nazionale... È un organo complesso in quanto è formato da più organi necessari che individua l'art. 92 della Costituzione (Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministri). È un organo complesso in quanto è formato da più organi necessari che individua l'art. 92 della Costituzione (Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministri e Consiglio dei Ministri). È un organo complesso in quanto è formato da più organi necessari che individua l'art. 92 della Costituzione (Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministri, Consiglio dei Ministri e Consiglio di Gabinetto). È un organo complesso in quanto è formato da più organi necessari che individua l'art. 92 della Costituzione (Presidente del Consiglio dei Ministri e Consiglio dei Ministri).
Le Direzioni generali sono strutture amministrative di primo livello... Dei Ministeri. Delle Agenzie. Delle strutture decentrate dello Stato. Delle Prefetture.
Ai sensi dell'art. 52 del D.Lgs n. 165/2001, e succ. mod. o int., qualora l'utilizzazione del dipendente in mansioni superiori sia disposta per sopperire a vacanze dei posti in organico, devono essere avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti... Immediatamente dopo l'approvazione della nuova dotazione organica, e comunque nel termine massimo di un anno dalla data in cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni. Immediatamente dopo l'approvazione della nuova dotazione organica, e comunque nel termine massimo di centoventi giorni dalla data in cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni. Immediatamente, e comunque nel termine massimo di novanta giorni dalla data in cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni. Immediatamente, e comunque nel termine massimo di centottanta giorni dalla data in cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni.
Ai sensi dell'art. 34 del D.Lgs. n. 165 del 2001, e succ. mod. ed integr., il personale in disponibilità è iscritto in appositi elenchi... Secondo l'ordine cronologico di sospensione del relativo rapporto di lavoro. Secondo la qualifica ricoperta. Secondo i carichi familiari. Secondo l'anzianità di servizio.
Le concessioni esattoriali delle imposte rientrano nella categoria delle... Concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A. Concessioni traslative di pubblici servizi. Concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici. Concessioni costitutive.
A quale dei seguenti ministeri sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di analisi, definizione e attuazione dell'azione italiana in materia di politica internazionale? Ministero dell'interno. Ministero degli affari esteri. Ministero della giustizia. Ministero dell'economia e delle finanze.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni non è conforme a quanto dispone l'art. 16 del D.Lgs. 165/2001, come da ultimo modificato dall'art. 4 del D.Lgs. 387/1998 sulle funzioni e compiti dei dirigenti di uffici dirigenziali generali. Richiedono i pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato. Promuovono e resistono alle liti. Dirigono, coordinano e controllano l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia. Propongono l'adozione, nei confronti dei dirigenti, delle misure previste dall'art. 21.
Il ricorso gerarchico improprio... È un ricorso ordinario impugnatorio che può essere proposto anche a organi collegiali avverso deliberazioni di altri organi collegiali. È proponibile solo ad organi collegiali. È proponibile solo nel rapporto fra organi appartenenti allo stesso ramo di amministrazione. È un ricorso ordinario impugnatorio che può essere proposto solo da organi statali avverso provvedimenti di altro ente pubblico.
Per dare corretta attuazione alle disposizioni di cui al D.Lgs. 165/2001 in materia di pari opportunità, le pubbliche amministrazioni, tra l'altro,... Possono finanziare programmi di azioni positive e l'attività dei Comitati pari opportunità nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio. Garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale, riservando ad esse almeno il quaranta per cento dei posti per ciascun corso. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, il cinquanta per cento dei posti di dirigente. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, un numero di posti di componente delle commissioni di concorso, in rapporto alla loro presenza nell'amministrazione.
L'atto viziato per eccesso di potere sotto forma di sviamento... Non può essere convalidato. Può essere convalidato ovvero sanato. Può essere convalidato. Può essere sanato.
L'acquiescenza dell'atto amministrativo... È una causa di conservazione soggettiva dell'atto amministrativo, che dipende da un comportamento con cui il soggetto privato dimostrando, con manifestazioni espresse o per fatti concludenti, di essere d'accordo con l'operato della P.A., si preclude la possibilità di impugnare l'atto. È l'inattaccabilità dell'atto amministrativo da parte di colui che pur avendo interesse ad impugnarlo non lo ha fatto nei termini prescritti. Ricorre solo quando il vizio dipende dalla mancanza, nel procedimento, di un atto endoprocedimentale, la cui adozione spetta a soggetto diverso dall'amministrazione competente ad emanare il provvedimento finale. Come la rinuncia richiede un atto volontario espresso con il quale il soggetto titolare del potere di azione manifesta la volontà contraria alla proposizione del ricorso.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, per interesse collettivo si intende... Quell'interesse facente capo ad un ente esponenziale della collettività autonomamente individuabile. Un diritto soggettivo subordinato ad un interesse pubblico prevalente. Quell'interesse comune agli appartenenti ad una formazione sociale non costituente un gruppo od una categoria omogenei. Quell'interesse individuale strettamente connesso con l'interesse pubblico e protetto dall'ordinamento giuridico non direttamente ma solo attraverso la tutela dell'interesse pubblico cui è connesso.
Le disposizioni del titolo II, capo II, del D.Lgs. 165/2001, dedicate alla dirigenza, a quali amministrazioni pubbliche si applicano? Alle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, alle regioni a statuto ordinario, alle altre pubbliche amministrazioni non statali ed agli enti pubblici non economici nazionali. Alle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, alle regioni a statuto ordinario, alle altre pubbliche amministrazioni non statali ed agli enti pubblici non economici nazionali, mentre non si applicano alle regioni a statuto speciale, le quali, nell'esercizio della propria potestà statutaria e regolamentare, adeguano ai principi dell'art. 4 e del predetto capo i propri ordinamenti, tenendo conto delle relative peculiarità. Alle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo. Alle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, alle regioni a statuto ordinario ed alle altre pubbliche amministrazioni non statali.
I provvedimenti amministrativi sono dotati di alcuni caratteri quali l'esecutorietà, la tipicità, la nominatività, ecc. Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito è corretta. Esecutorietà: vale a dire che, che nei casi e con le modalità stabiliti dalla legge, le P.A. possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti. Autoritarietà: vale a dire che essi sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge. Nominatività: vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione. Tipicità: vale a dire che essi sono immediatamente e direttamente eseguibili, anche contro il volere del soggetto destinatario del provvedimento sfavorevole, senza previa pronunzia giurisdizionale.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo IV "Servizi alla persona e alla comunità" di detto D.Lgs.? Istruzione scolastica. Risorse idriche. Fiere, mercati e commercio. Agricoltura e foreste.
L'incompletezza e difetto dell'istruttoria dell'atto amministrativo... Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge.
L'interpretazione correttiva delle fonti legislative può essere distinta in: interpretazione estensiva, interpretazione restrittiva, interpretazione sistematica, interpretazione adeguatrice. Quando adatta il significato di una disposizione affinché non contrasti con il significato di altre norme di rango superiore (ad esempio una legge viene interpretata in modo che non contrasti con la Costituzione), si parla di... Interpretazione adeguatrice. Interpretazione sistematica. Interpretazione estensiva. Interpretazione restrittiva.
Il ricorso gerarchico proprio è un rimedio amministrativo... Ordinario e generale consistente nell'impugnativa di un atto non definitivo proposta all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto. Ordinario, a carattere rinnovativo e generale consistente nell'impugnativa di un atto definitivo proposta all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto. A tutela di diritti soggettivi ed interessi legittimi, con il quale si possono far valere i soli vizi di legittimità. A tutela di diritti soggettivi ed interessi legittimi, con il quale si possono far valere i soli vizi di merito.
La delega è... Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. attribuisce ad altri potestà o facoltà inerenti a diritti suoi propri. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti. Un provvedimento amministrativo tramite il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale tecnica in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario. Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti.
Tra gli atti vincolanti della Comunità europea, viene anzitutto in rilevo il regolamento che nel sistema giuridico comunitario rappresenta l'equivalente della legge negli ordinamenti statali. Essi devono essere pubblicati sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee ed entrano in vigore alla data da essi stabilita ovvero, in mancanza, nel ventesimo giorno successivo alla loro pubblicazione. La mancata pubblicazione... Influisce sulla validità dell'atto, comportando la sua annullabilità se la pubblicazione non avvenga nel limite di sessanta giorni dall'emanazione. Non influisce sulla validità dell'atto, limitandosi a impedire la produzione di effetti obbligatori che si realizzano invece trascorsi trenta giorni dalla pubblicazione. Non influisce sulla validità dell'atto, limitandosi a impedire la produzione di effetti obbligatori sino a quando non venga pubblicato. Comporta la nullità dell'atto.
In ordine ai termini e al potere di differimento per procedimento di accesso formale ai documenti amministrativi è corretto affermare che... Qualora la richiesta sia irregolare o incompleta la P.A. entro 30 giorni ne deve dare comunicazione al richiedente. Nel caso in cui la P.A. si avvalga del potere di differimento l'atto che lo dispone non deve necessariamente indicare la durata del differimento. Il differimento non può essere disposto nella fase preparatoria dei provvedimenti amministrativi. Il procedimento di accesso deve concludersi nel termine di 30 giorni.
La decisione di rito che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere di irricevibilità, di inammissibilità e di nullità. Determina una decisione di nullità... La proposizione del ricorso contro un atto non impugnabile. La mancanza di qualcuno degli elementi essenziali del ricorso. La presentazione del ricorso ad autorità diversa da quella indicata nell'atto (non appartenente alla stessa amministrazione). La presentazione del ricorso da soggetto carente di interesse.
La pubblica amministrazione, specifica la legge n. 241/1990,... Non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria. Non può in alcun caso aggravare il procedimento. Può aggravare il procedimento solo con il consenso dell'interessato. Può aggravare il procedimento solo con il consenso di tutti gli interessati.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 è nullo... Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato. Il provvedimento amministrativo che è viziato da eccesso di potere. Il provvedimento amministrativo che è viziato da incompetenza. Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione di legge.
I membri del CNEL... Durano in carica nove anni. Durano in carica tre anni. Durano in carica sette anni. Durano in carica cinque anni.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., sulla base di una valutazione discrezionale, consente ad un soggetto di esercitare una data attività o compiere un singolo atto in deroga ad un divieto di legge? Registrazione. Ammissione. Dispensa. Approvazione.
I dirigenti di uffici dirigenziali generali, comunque denominati, nell'ambito di quanto stabilito dall'art. 4 del D.Lgs. n. 165/2001 esercitano, fra gli altri, i seguenti compiti e poteri. Indicare quale tra i seguenti è un compito/potere dei dirigenti di uffici dirigenziali generali. Definiscono i criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi. Esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo e verificano la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. Formulano proposte ed esprimono pareri al Ministro nelle materie di sua competenza. Esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definendo gli obbiettivi e i programmi da attuare ed adottando gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni.
Per l'assolvimento dei loro compiti e alle condizioni contemplate dal Trattato CE, gli organi comunitari competenti adottano regolamenti e direttive, prendono decisioni e formulano raccomandazioni o pareri. I regolamenti dell'Unione europea... Sono applicabili ad un numero definito di destinatari, individuabili facilmente o espressamente identificati. Hanno portata generale. Sono obbligatori in tutti i loro elementi e direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri. Vincolano gli Stati membri cui sono rivolti per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi. Sono obbligatori in tutti i loro elementi per i destinatari da essi designati.
Indicare quale affermazione sulla ratifica di un atto amministrativo è corretta. La ratifica riguarda atti irregolari e consiste nell'eliminazione dell'errore. Nella ratifica a differenza della convalida il vizio sanabile è sempre quello di incompetenza relativa. Nella ratifica come nella convalida l'autorità che pone in essere l'atto è la stessa autorità emanante. La ratifica è un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui vengono eliminati i vizi di legittimità di un atto invalido precedentemente emanato dalla stessa autorità.
Dispone l'art. 35 del D.Lgs. n. 165/2001 che i vincitori di concorsi devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a... Due anni. Tre anni. Cinque anni. Sette anni.
Nei ricorsi agli organi di giustizia amministrativa aventi ad oggetto i provvedimenti relativi a procedure di affidamento di incarichi di progettazione e di attività tecnico-amministrative ad esse connesse: In caso di rigetto dell'istanza cautelare da parte del tribunale amministrativo regionale, ove il Consiglio di Stato riformi l'ordinanza di primo grado, la pronunzia di appello è trasmessa al tribunale amministrativo regionale per la fissazione dell'udienza di merito. In tale ipotesi, il termine di trenta giorni decorre dalla data di ricevimento dell'ordinanza da parte della segreteria del tribunale amministrativo regionale che ne dà avviso alle parti. In caso di rigetto dell'istanza cautelare da parte del tribunale amministrativo regionale, ove il Consiglio di Stato confermi l'ordinanza di primo grado, la pronunzia di appello è trasmessa al tribunale amministrativo regionale per la fissazione dell'udienza di merito. In tale ipotesi, il termine di sessanta giorni decorre dalla data di ricevimento dell'ordinanza da parte della segreteria del tribunale amministrativo regionale che ne dà avviso alle parti. Valgono i termini processuali ordinari, salvo quelli per la proposizione del ricorso che sono ridotti alla metà. Tutti i termini processuali, compresi quelli per la proposizione del ricorso, sono ridotti alla metà.
È corretto asserire che sugli atti della Regione costituenti adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea è esclusa ogni valutazione del merito? No. Tutti gli atti amministrativi della Regione costituenti tali adempimenti sono soggetti al controllo di merito da parte del Consiglio Europeo. Sì. La legge 127/1997 esclude ogni valutazione di merito su tutti gli atti amministrativi della Regione. No, la legge 127/1997 prevede espressamente un controllo di merito su tali atti. Sì, la legge 127/1997 esclude ogni controllo sul merito solo su tali atti.
Il contenuto di un atto amministrativo... Non può essere determinabile; deve essere necessariamente determinato. Deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile. Non può essere eventuale. Non può essere caratterizzato dalla presenza di elementi accidentali.
Qualora in base alla natura del documento amministrativo richiesto non risulti l'esistenza di controinteressati, il diritto di accesso può essere esercitato in via informale? Solo se la richiesta provenga da una pubblica amministrazione. Sì, in tal caso il richiedente deve indicare gli elementi del documento oggetto di richiesta (ovvero gli elementi che ne consentano l'individuazione), specificare e, ove occorra, comprovare l'interesse connesso all'oggetto della richiesta, dimostrare la propria identità e, ove occorra, i propri poteri di rappresentanza del soggetto interessato. Sì, il diritto di accesso in via informale è oggi sempre ammesso anche in presenza di controinteressati. No, anche se non risulti l'esistenza di controinteressati la richiesta deve essere sempre formale.
Quale dei seguenti soggetti può, a norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 267/2000, disporre ispezioni per accertare il regolare funzionamento dei servizi ai quali il Sindaco sovraintende nella sua veste di ufficiale del Governo? Prefetto. Presidente della Regione. Commissario del Governo presso la Regione. Presidente della Corte d'Appello.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti programmatici e pianificatori non sono impugnabili se improduttivi di effetti immediatamente lesivi. Gli atti meramente confermativi di precedenti provvedimenti sono impugnabili. Gli atti programmatici e pianificatori sono sempre impugnabili. Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi sono impugnabili.
Ai sensi dell'art. 22, D.Lgs. n. 165 del 2001, e successive modificazioni ed integrazioni, il Comitato dei garanti è presieduto... Da un magistrato del Consiglio di Stato, designato dal Presidente del Consiglio di Stato. Da un magistrato della Corte di cassazione, designato dal Presidente della Corte dei conti. Da un magistrato della Corte di cassazione, con esperienza nel controllo di gestione, designato dal presidente del Consiglio di Stato. Da un magistrato della Corte dei conti, con esperienza nel controllo di gestione, designato dal Presidente della Corte dei conti.
Il ricorso in opposizione è: Un ricorso di carattere generale proponibile all'autorità gerarchicamente superiore a quella che ha emanato il provvedimento impugnato, con cui possono essere fatti valere vizi sia di legittimità sia di merito, per la tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi. Un ricorso ordinario e a carattere rinnovatorio, proponibile nei casi tassativamente previsti dalla legge alla stessa autorità che ha emanato il provvedimento impugnato, con cui possono essere fatti valere vizi sia di legittimità sia di merito. Un ricorso ordinario, proponibile nei casi tassativamente previsti dalla legge alla stessa autorità che ha emanato il provvedimento impugnato, con cui possono essere fatti valere solo vizi di legittimità. Un rimedio di carattere generale esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi di qualsiasi autorità per la tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Il concessionario agisce sempre e soltanto in nome della P.A., per cui è responsabile con la P.A. per i fatti e gli atti illeciti compiuti. Le concessioni all'esercizio di tranvie rientrano nella categoria delle concessioni traslative di pubblici servizi. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà di pagare la cauzione. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, il diritto a non sottostare ai controlli della P.A.
La fase decisoria del procedimento amministrativo... È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni. Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso. È diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto. È diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare.
Chi nomina i Ministri senza portafoglio? Il Presidente del Consiglio dei Ministri sentiti i Presidenti delle due Camere. Il Presidente del Consiglio dei Ministri. Il Consiglio dei Ministri. Il Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri.
In merito alle circolari interne della P.A., la dottrina moderna ha approfondito la materia, individuando alcuni tipi di circolari. Le circolari interpretative... Sono tese ad informare su determinati atti o problemi, come la situazione normativa o l'orientamento della giurisprudenza. Contengono disposizioni sull'organizzazione degli uffici. Contengono precetti (norme di azione) vincolanti per le azioni successive dell'amministrazione, non vincolanti all'esterno e quindi prive di efficacia lesiva all'esterno. Contengono l'interpretazione di leggi o regolamenti al fine di assicurare l'uniforme interpretazione nell'ambito dell'apparato amministrativo.
Quale dei seguenti organi è definito dalla Costituzione "organo di tutela della giustizia nell'amministrazione"? Corte dei Conti. Consiglio di Stato. Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro. Consiglio supremo di difesa.
È ammessa una dichiarazione sostitutiva di certificazione rilasciata dal coniuge nell'interesse di una persona che si trovi in una situazione di impedimento temporaneo, per ragioni connesse allo stato di salute? Sì, purché la dichiarazione sia anche sottoscritta da due testimoni dei quali siano annotati gli estremi del documento di riconoscimento. Sì, purché la dichiarazione contenga l'espressa indicazione dell'esistenza di un impedimento. Sì, ma solo nel caso in cui l'impedimento temporaneo sia superiore a sessanta giorni. No. La dichiarazione deve necessariamente essere personale.
Il legislatore nel riformulare gli artt. 3 e 14 del D.Lgs. n. 29/1993, con gli art. 3 e 9 del D.Lgs. n. 80/1998, trasfusi ora negli art. 4 e 14 del D.Lgs. n. 165/2001 ha accentuato il principio della distinzione tra funzioni di indirizzo politico- amministrativo degli organi di governo e funzioni di gestione e attuazione amministrativa dei dirigenti. Rientrano tra le funzioni di gestione e attuazione amministrativa... La definizione dei programmi da attuare. La verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. L'organizzazione delle risorse umane. La richiesta di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato.
Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro,... I documenti volti a salvaguardare la sicurezza e la difesa nazionale. I documenti concernenti l'attività di organi politici. I documenti concernenti l'attività del Governo. I documenti concernenti situazioni patrimoniali.
I regolamenti dell'Unione europea devono essere pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea. La mancata pubblicazione... Non influisce sulla validità dell'atto, ma ne impedisce la produzione di effetti obbligatori sino a quando non venga pubblicato. Influisce sulla validità dell'atto e ne impedisce la produzione di effetti obbligatori sino a quando non venga pubblicato. Determina una nullità insanabile neppure a seguito di una successiva pubblicazione. Non influisce sulla validità dell'atto, e non ne impedisce la produzione di effetti obbligatori.
Ai sensi dell'art. 21, comma 1, D.Lgs. n. 165 del 2001, e successive modificazioni ed integrazioni, il mancato raggiungimento degli obiettivi, o l'inosservanza delle direttive imputabili al dirigente, valutati con i sistemi e le garanzie di cui all'art. 5, D.Lgs. n. 286 del 1999, comportano... La possibilità di rinnovare lo stesso incarico dirigenziale per una sola volta e per un periodo non superiore a due anni, ferma restando, in ogni caso, l'eventuale responsabilità disciplinare secondo la disciplina prevista dalle leggi speciali. L'impossibilità di rinnovo dello stesso incarico dirigenziale, ferma restando l'eventuale responsabilità disciplinare secondo la disciplina prevista nel contratto collettivo. L'impossibilità di rinnovo dello stesso o di altro incarico dirigenziale, ferma restando l'eventuale responsabilità disciplinare secondo la disciplina prevista dalle leggi speciali. La possibilità di rinnovare lo stesso incarico dirigenziale per una sola volta e per un periodo non superiore ad un anno, ferma restando, in ogni caso, l'eventuale responsabilità disciplinare secondo la disciplina prevista nel contratto collettivo.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 82/2005, chi promuove la cooperazione applicativa fra le pubbliche amministrazioni, nel rispetto delle regole tecniche di cui all'art. 71? Il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione. L'Ufficio II, Ufficio politiche per la digitalizzazione della P.A del MIT. La Commissione di coordinamento del SPC. La Commissione di coordinamento del CNS.
L'art. 55, comma 2, del D.lgs n. 165/2001 e succ. mod. e integr. stabilisce che ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni si applica... L'art. 7, commi 1, 5 e 8 dello Statuto dei lavoratori. L'art. 7, commi 1, 2 e 3 dello Statuto dei lavoratori. L'art. 7 dello Statuto dei lavoratori nella sua interezza, essendo stato privatizzato il rapporto dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. L'art. 7, commi 2, 3 e 5 dello Statuto dei lavoratori.
Il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro... È organo di consulenza degli organi periferici dello Stato. Esprime, su richiesta degli Enti anche non economici, valutazioni e proposte sui più importanti documenti ed atti di politica e di programmazione economica e sociale, anche con riferimento alle politiche comunitarie. È organo di controllo in materia di economia e lavoro. Contribuisce all'elaborazione della legislazione che comporta indirizzi di politica economica e sociale esprimendo pareri e compiendo studi e indagini su richiesta delle Camere o del Governo o delle regioni o delle province autonome.
Gli eventi indicati dall'art. 21 del D.Lgs. n. 165/2001, valutati con i sistemi e le garanzie previste dal D.Lgs. n. 286/1999, comportano, ferma restando l'eventuale responsabilità disciplinare, l'impossibilità di rinnovo dello stesso incarico dirigenziale. In quale dei punti che seguono è indicato uno dei predetti eventi? Violazioni intenzionali dei doveri, anche nei confronti di terzi, di gravità tale da non consentire la prosecuzione neppure provvisoria del rapporto di lavoro. Mancato raggiungimento degli obiettivi. Alterchi con vie di fatto negli ambienti di lavoro, anche con utenti o terzi. Condanna passata in giudicato quando dalla stessa consegua l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Ai sensi dell'art. 16 del D.Lgs. 165/2001, gli atti e i provvedimenti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione pubblica sono suscettibili di ricorso gerarchico? No, sono suscettibili di ricorso gerarchico solo gli atti e i provvedimenti adottati dai dirigenti di uffici dirigenziali generali. No, non sono suscettibili di ricorso gerarchico gli atti e i provvedimenti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione pubblica e dai dirigenti di uffici dirigenziali generali. Sì, sono suscettibili di ricorso gerarchico al Presidente del Consiglio dei Ministri. Possono essere suscettibili di ricorso gerarchico solo se proposto dal Ministro competente.
Ai sensi dell'art. 55 D.Lgs n. 165/2001 ogni provvedimento disciplinare deve essere adottato previa contestazione scritta dell'addebito al dipendente? No, mai essendo una procedura di rilievo pubblicistico. Sì, ad eccezione del rimprovero verbale. Sì, in ogni caso. Sì, a eccezione del licenziamento disciplinare.
Il D.Lgs. n. 112/1998 ha conferito alle Regioni, alle Province, ai Comuni, alle comunità montane o ad altri enti locali funzioni e compiti amministrativi. Il conferimento... Non comprende le funzioni di programmazione, di vigilanza e quelle di accesso al credito. Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza, di accesso al credito, di polizia amministrativa. Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza e di accesso al credito, ma non quelle di polizia amministrativa. Non comprende l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella seconda categoria rientra... L'obbligo. Il diritto soggettivo. Il diritto potestativo. L'interesse legittimo.
La mancante o insufficiente motivazione di un atto amministrativo può essere sanata in pendenza di giudizio? Sì, ma solo per gli atti non vincolati. No, in quanto il nostro ordinamento non consente l'integrazione postuma della motivazione in sede giurisdizionale. Sì, perché la motivazione non è un elemento essenziale. Sì, ma solo per gli atti vincolati.
Ai sensi dell'art. 52 del D.Lgs n. 165/2001, e succ. mod. o int., in quali dei seguenti casi il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore? Per obiettive esigenze di servizio nel caso di sostituzione di altro dipendente assente per ferie, per la durata dell'assenza. Per soggettive esigenze di servizio decise dal Dirigente della struttura. Per obiettive esigenze di servizio nel caso di vacanza di posto in organico. Per sopperire alla cronica necessità di coprire il servizio svolto dall'Ufficio Relazioni con il Pubblico.
Quale certificato ha validità limitata? Certificato di titolo di studio. Certificato di nascita. Estratto di morte. Godimento dei diritti politici.
Quale dei seguenti è un "interesse primario" - come definito dalla legge n. 59/1997 - che lo Stato, le Regioni e gli enti locali devono assicurare nella gestione delle proprie attività istituzionali? L'ordine pubblico e la sicurezza pubblica. L'istruzione, compresa quella professionale. La valorizzazione dei sistemi produttivi. La tutela dei beni culturali e del patrimonio storico e artistico.
Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso sia finalizzata ad un controllo generalizzato sull'operato dei destinatari dell'istanza? Sì, perché il diritto di accesso è comunque uno strumento di controllo generalizzato sull'attività oggetto della P.A. Sì, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica degli atti per cui si richiede l'accesso. Sì, è ammissibile. No, è inammissibile.
La legge 15/3/1997, n. 59 esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli enti locali, tra l'altro,... Beneficenza pubblica ed assistenza sanitaria ed ospedaliera. I compiti e le attività in materia di controllo sugli enti locali. I compiti preordinati ad assicurare l'esecuzione a livello nazionale degli obblighi derivanti dal Trattato sull'Unione europea. Polizia locale urbana e rurale.
I vincitori dei concorsi per il reclutamento del personale presso le amministrazioni pubbliche devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo... Non inferiore a cinque anni, non derogabile dai contratti collettivi. Non inferiore a sette anni, non derogabile dai contratti collettivi. Non inferiore a cinque anni, salva deroga stabilita nei contratti collettivi. Non inferiore a sette anni, salva deroga stabilita nei contratti collettivi.
A seguito della proposizione di ricorso gerarchico, l'organo decidente, se accoglie il ricorso per motivi di legittimità diversi dall'incompetenza dell'organo che lo ha emanato o per motivi di merito: Annulla o riforma l'atto salvo, ove occorra, il rinvio dell'affare all'organo che lo ha emanato. Riforma l'atto. Annulla l'atto e rimette l'affare all'organo competente. Annulla o riforma l'atto.
Dispone l'art. 19 del D.Lgs. n. 165/2001 che gli incarichi di Segretario generale di ministeri, gli incarichi di direzione di strutture articolate al loro interno in uffici dirigenziali generali e quelli di livello equivalente... Sono conferiti con decreto del Ministro competente, previo parere conforme del Presidente della Repubblica. Sono conferiti con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro competente. Cessano decorsi sessanta giorni dal voto di fiducia al Governo. Devono essere comunicati al Presidente della Repubblica e al Presidente del Senato della Repubblica.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? Non può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi. Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo, in quanto la decisione del ricorso può essere impugnata dinanzi al G.A. Può essere proposto sia per la tutela di interessi legittimi che di diritti soggettivi. Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Il rapporto concessionario si può estinguere solo con il riscatto. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, il diritto a particolari sovvenzioni da parte dello Stato, ove previste. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, il diritto a non sottostare ai controlli della P.A. Le concessioni all'esercizio di tranvie rientrano nella categoria delle concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A.
I contratti collettivi di lavoro del personale delle pubbliche amministrazioni definiscono, tra l'altro, secondo criteri obiettivi di misurazione, trattamenti economici accessori collegati alla produttività collettiva tenendo conto dell'apporto di ciascun dipendente. Chi valuta l'apporto partecipativo di ciascun dipendente? L'organo di governo dell'ente nell'ambito di criteri definiti dalla contrattazione collettiva. I dirigenti di settore nell'ambito di criteri definiti dalla contrattazione collettiva. La conferenza dei dirigenti, d'intesa con le OO.SS. Il nucleo di valutazione o, in mancanza, il Direttore Generale.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo II "Sviluppo economico e attività produttive" di detto D.Lgs.? Protezione della natura e dell'ambiente. Viabilità. Salute umana. Fiere, mercati e commercio.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005 la possibilità di utilizzare il dato anche trasferendolo nei sistemi informativi automatizzati di un'altra amministrazione è denominata... Fruibilità di un dato. Dato pubblico. Validazione temporale. Gestione informatica di documenti.
Secondo quanto dispone il Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali uno dei compiti del comune per servizi di competenza statale svolti dal Sindaco quale ufficiale del Governo è quello di... Polizia edilizia. Servizi sociali. Commercio ambulante. Stato civile.
In tema di efficacia del provvedimento amministrativo l'art. 21-bis della legge n. 241/1990 dispone che... Il provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati, avente carattere cautelare ed urgente, è immediatamente efficace. Il provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati, non avente carattere sanzionatorio, deve contenere una motivata clausola di immediata efficacia. Il provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati acquista efficacia nei confronti di ciascun destinatario, trascorsi trenta giorni dalla comunicazione effettuata a norma dell'art. 140 del c.p.c. Il provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati, non avente carattere sanzionatorio, può contenere una clausola, seppur non motivata, di immediata efficacia.
In sede di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, qualora i controinteressati abbiano richiesto che il ricorso sia deciso in sede giurisdizionale: Il ricorrente, qualora intenda insistere nel ricorso straordinario, deve depositare nella segreteria del Consiglio di Stato, nel termine di sessanta giorni dal ricevimento dell'atto di opposizione, l'atto di conferma del detto ricorso straordinario, dandone avviso mediante notificazione all'organo che ha emanato l'atto impugnato ed ai controinteressati e il giudizio prosegue in sede amministrativa. Il ricorrente, qualora intenda insistere nel ricorso, deve depositare nella segreteria del giudice amministrativo competente, nel termine di sessanta giorni dal ricevimento dell'atto di opposizione, l'atto di costituzione in giudizio, dandone avviso mediante notificazione all'organo che ha emanato l'atto impugnato ed ai controinteressati e il giudizio segue in sede giurisdizionale. Il ricorrente, qualora intenda insistere nel ricorso straordinario, deve depositare nella segreteria del Consiglio di Stato, nel termine di trenta giorni dal ricevimento dell'atto di opposizione, l'atto di conferma del detto ricorso straordinario, dandone avviso mediante notificazione all'organo che ha emanato l'atto impugnato ed ai controinteressati e il giudizio prosegue in sede amministrativa. Il ricorrente, qualora intenda insistere nel ricorso, deve depositare nella segreteria del giudice amministrativo competente, nel termine di trenta giorni dal ricevimento dell'atto di opposizione, l'atto di costituzione in giudizio, dandone avviso mediante notificazione ai soli controinteressati e il giudizio segue in sede giurisdizionale.
Dispone l'art. 35 del D.Lgs. n. 82/2005 che i dispositivi sicuri e le procedure utilizzate per la generazione delle firme devono presentare requisiti di sicurezza tali da garantire che la chiave privata... Non possa essere derivata e che la relativa firma sia protetta da contraffazioni. Possa essere sufficientemente protetta dal titolare dall'uso da parte di terzi. Possa essere sufficientemente protetta dal titolare dall'uso da parte di terzi e sia riservata. Sia riservata; non possa essere derivata e che la relativa firma sia protetta da contraffazioni; possa essere sufficientemente protetta dal titolare dall'uso da parte di terzi.
La pubblica amministrazione può richiedere ad un cittadino un certificato di cittadinanza nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento ove tale dato risulta attestato? La legge nulla dispone al riguardo; è da intendersi quindi che la P.A. possa agire in tal senso. No, il divieto è espressamente previsto dall'art. 45 del D.P.R. n. 445/2000. Sì, può farlo legittimamente secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 445/2000. Richiedere o meno la documentazione in tal caso è una facoltà che il D.P.R. n. 445/2000 demanda all'ente interessato.
Le disposizioni di cui all'art. 16 (attività consultiva) in merito ai termini previsti per i pareri... Trovano sempre applicazione, salvo i casi che richiedono esigenze istruttorie, nel qual caso i termini possono essere raddoppiati. Non si applicano in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistica, territoriale e della salute dei cittadini. Non si applicano in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela dei diritti fondamentali costituzionalmente tutelati. Non si applicano in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistica, territoriale.
Gli atti amministrativi che si limitano ad accertare una determinata situazione, senza influire su di essa, sono atti amministrativi dichiarativi. Gli atti dichiarativi sono provvedimenti? No, tutti gli atti dichiarativi non sono provvedimenti. Solo alcuni. Sì, tutti gli atti dichiarativi sono provvedimenti. Solo se destinati ad un solo soggetto.
I conferimenti di funzioni di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 4 della L. 15-3-1997 n. 59 devono avvenire nell'osservanza di alcuni principi fondamentali. Indicare quale funzione/principio è corretto. Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime, si attua, il principio della copertura finanziaria e patrimoniale dei costi per l'esercizio delle funzioni amministrative. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo si realizza il principio di omogeneità. Con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui, si attua il principio di completezza. In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni, si realizza il principio di completezza.
L'art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001 pone a carico degli enti pubblici l'obbligo di comunicare, entro il 30 giugno di ciascun anno, l'elenco degli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti stessi nell'anno precedente, con l'indicazione dell'oggetto dell'incarico e del compenso lordo previsto o presunto. La comunicazione deve essere fatta... Al Commissario del Governo presso la Regione territorialmente competente. Al Prefetto territorialmente competente. Al Dipartimento della funzione pubblica. Alla Direzione generale della finanza locale presso il Ministero dell'interno.
Indicare, secondo l'orientamento prevalente, in quale dei seguenti casi è riscontrabile una figura sintomatica di eccesso di potere. Assenza di motivazione. Travisamento dei fatti. Falsa applicazione della legge. Vizi di forma.
La carenza di motivazione dell'atto amministrativo... Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge.
Il legislatore ha ulteriormente semplificato la materia delle certificazioni amministrative, estendendo i casi di utilizzo delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni. Non possono, tuttavia, essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore,... I certificati attestanti la qualifica professionale posseduta. I certificati attestanti l'assolvimento di specifici obblighi contributivi con l'indicazione dell'ammontare corrisposto. I certificati sanitari e veterinari. I certificati attestanti il possesso del codice fiscale o della partita IVA.
L'atto amministrativo adottato in violazione o elusione del giudicato... È convalidabile. È nullo. È annullabile. È sanabile.
La rettifica dei provvedimenti amministrativi... È un istituto che a seguito della disciplina introdotta dall'art. 21-octies della legge 241/1990 è stato disapplicato. Secondo la maggioranza della dottrina, riguarda provvedimenti viziati, e non atti irregolari. Consiste nell'eliminazione dell'errore in un atto irregolare. Ricorre quando sussista una legittimazione straordinaria di un organo ad emanare a titolo provvisorio e in una situazione di urgenza un provvedimento che rientra nella competenza di altro organo.
Ai sensi dell'art. 7 del D.Lgs. n. 165/2001, le amministrazioni pubbliche individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, a favore dei dipendenti che, tra l'altro,... Siano impegnati in attività di tutela dei lavoratori. Siano impegnati in attività di volontariato. Siano coniugati, con prole a carico. Siano di sesso femminile.
Nella registrazione di protocollo informatico... Il numero di protocollo è progressivo e costituito almeno otto cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno solare. Il numero di protocollo è progressivo e costituito da almeno otto cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno finanziario. Il numero di protocollo è progressivo e costituito da almeno sette cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno solare. Il numero di protocollo è progressivo e costituito da almeno sei cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno finanziario.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Regolare uniformemente i procedimenti dello stesso tipo che si svolgono presso diverse amministrazioni o presso diversi uffici della medesima amministrazione. Prevedere la definizione, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, di un codice di comportamento dei dipendenti della pubblica amministrazione e le modalità di raccordo con la disciplina contrattuale delle sanzioni disciplinari, nonché l'adozione di codici di comportamento da parte delle singole amministrazioni pubbliche. Procedere alla razionalizzazione e redistribuzione delle competenze tra i Ministeri, tenuto conto delle esigenze derivanti dall'appartenenza dello Stato all'Unione europea in ogni caso riducendone il numero. Razionalizzare ed omogeneizzare i poteri di vigilanza ministeriale, con esclusione, di norma, di rappresentanti ministeriali negli organi di amministrazione.
Il cittadino di uno Stato non appartenente all'Unione, regolarmente soggiornante in Italia, può utilizzare una dichiarazione sostitutiva di certificazione per attestare la residenza? Sì, alla stregua dei cittadini italiani e dell'Unione europea. Può solo dichiarare, di norma, stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani. No. Ai cittadini stranieri è preclusa ogni sorta di autocertificazione. Sì, purché soggiorni in Italia da almeno tre anni.
In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali. Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari... Sono atti amministrativi collettivi. Sono atti amministrativi plurimi. Sono atti amministrativi generali. Sono atti amministrativi particolari.
Quali tra i seguenti vizi dell'atto amministrativo costituisce violazione di legge: Vizio per violazione di circolari. Vizio dell'oggetto. Vizio per sviamento dalla causa tipica. Vizio per sviamento di potere.
L'ammissibilità del ricorso amministrativo anche per motivi di merito... È la regola generale per tutti i ricorsi amministrativi. È tassativamente esclusa per il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Costituisce la regola generale per il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. È tassativamente esclusa per il ricorso gerarchico.
Chi assicura, a livello regionale o provinciale, le funzioni e i compiti spettanti al Ministero dell'Interno? Il Presidente della Regione. Il Presidente della Provincia. Le Prefetture-UU.TT.G. L'Ufficio Ispettivo del Dipartimento della pubblica sicurezza.
È un provvedimento di convalescenza dell'atto amministrativo... L'acquiescenza. La ratifica. La consolidazione. L'inoppugnabilità.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo III "Territorio, ambiente e infrastrutture" di detto D.Lgs.? Agricoltura e foreste. Opere pubbliche. Formazione professionale. Fiere, mercati e commercio.
La dichiarazione sostitutiva di cui all'art. 46 del D.P.R. 445/2000 è... L'attestazione, da parte di un pubblico ufficiale, che la sottoscrizione è stata apposta in sua presenza, previo accertamento dell'identità della persona che sottoscrive. Il documento, sottoscritto dall'interessato, prodotto in sostituzione del certificato. Il documento sottoscritto dall'interessato, concernente stati, qualità personali e fatti, che siano a diretta conoscenza di questi. L'attestazione ufficiale della legale qualità di chi ha apposto la propria firma sopra atti, certificati, copie ed estratti.
Il Consiglio di Stato... Ha funzioni consultive generali in materia giuridico-amministrativa. Può essere soppresso con legge ordinaria del Parlamento. È un organo ausiliario del Governo. Può esprimere solo pareri obbligatori.
Il comando è... Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto positivo. Un atto con cui l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità.
Quale dei seguenti è un provvedimento di riesame a contenuto conservativo di un provvedimento annullabile? La riforma. La convalida. La conferma. L'acquiescenza.
Ai sensi dell'art. 21-nonies della legge 241/1990 l'amministrazione ha la possibilità di convalida del provvedimento annullabile, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole. Il relativo potere... Rende inattaccabile sia sul piano amministrativo che giurisdizionale l'atto amministrativo illegittimo. È l'applicazione del principio della convalescenza dei valori giuridici. È riconosciuto solo alle amministrazioni centrali dello Stato. È l'applicazione del principio della conservazione dei valori giuridici.
I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa e i medesimi rapporti sono regolati contrattualmente, fatte salve le diverse disposizioni contenute nel D.Lgs. 165/2001. Quale delle seguenti categorie è soggetta al predetto regime e non a quello di diritto pubblico? Il personale della carriera prefettizia. Il personale militare e delle Forze di polizia di Stato. Il personale della carriera diplomatica. I professori scolastici.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? Può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi. È proponibile congiuntamente al ricorso giurisdizionale amministrativo. Può essere proposto per la tutela di interessi legittimi, ma non di diritti soggettivi. Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo.
Quando la riserva di legge prevede che l'intervento della legge è previsto solo per definire le caratteristiche fondamentali della disciplina, lasciando spazio alle fonti secondarie di intervenire per definirla compiutamente, si parla di... Riserva rinforzata. Riserva implicita. Riserva assoluta. Riserva relativa.
Nel caso in cui un organo eserciti una competenza di altro organo dello stesso ente che disponga di diversa competenza territoriale (Prefetto che invade la competenza di un altro Prefetto) si ha... Incompetenza per grado. Incompetenza per territorio. Incompetenza per valore. Incompetenza per materia.
Cosa dispone l'art. 4 del D.P.R. 445/2000 in ordine all'impedimento alla sottoscrizione e alla dichiarazione? La dichiarazione di chi non sa o non può firmare è sostituita dalla dichiarazione contenente espressa indicazione dell'esistenza di un impedimento, resa dal coniuge o, in sua assenza, dai figli o, in mancanza di questi, da altro parente in linea retta o collaterale fino al terzo grado. Le disposizioni del suddetto articolo non si applicano in materia di dichiarazioni fiscali. La dichiarazione di chi non sa o non può firmare è raccolta dal pubblico ufficiale previo accertamento dell'identità del dichiarante; il pubblico ufficiale attesta che la dichiarazione è stata a lui resa dall'interessato in presenza di due testimoni. La dichiarazione nell'interesse di chi si trovi in una situazione di impedimento temporaneo, per ragioni connesse allo stato di salute, è raccolta dal pubblico ufficiale previo accertamento dell'identità del dichiarante; il pubblico ufficiale attesta che la dichiarazione è stata a lui resa dall'interessato in presenza di due testimoni.
Il provvedimento amministrativo "ad efficacia durevole" può essere revocato? Sì, ma solo da un organo diverso da quello che lo ha emanato. Sì, ma solo per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario. No, mai. Sì, ma solo da un organo gerarchicamente superiore all'organo che ha emesso il provvedimento.
Nel giudizio amministrativo, il ricorrente: Deve versare il "contributo unificato" di iscrizione a ruolo solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Deve versare il "contributo unificato" di iscrizione a ruolo, salvo i ricorsi in materia di pubblico impiego e quelli in materia elettorale che ne sono esentati. Deve sempre versare il "contributo unificato" di iscrizione a ruolo. Non deve provvedere ad alcun pagamento di spese processuali.
Il Consiglio di Stato è articolato... In cinque sezioni. In sette sezioni. In quattro sezioni. In nove sezioni.
Il D.Lgs. n. 300/1999 di attuazione della delega di cui alla legge n. 59/1997, ha riformato l'organizzazione del Governo, disponendo che le direzioni generali costituiscono le strutture di primo livello nel Ministero... Della giustizia. Degli affari esteri. Dell'interno. Delle politiche agricole, alimentari e forestali.
Contro gli atti amministrativi definitivi... Non è ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R. Non è ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica. È sempre ammissibile ricorso amministrativo gerarchico. È ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R.
I provvedimenti amministrativi sono dotati del carattere della nominatività, vale a dire che... Non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori. A ciascun interesse pubblico particolare da realizzare è preordinato un tipo di atto perfettamente definito dalla legge. Possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione. Sono immediatamente e direttamente eseguibili, anche contro il volere del soggetto destinatario del provvedimento sfavorevole, senza previa pronunzia giurisdizionale.
Ai sensi dell'art. 22, D.Lgs. n. 165 del 2001, e successive modificazioni ed integrazioni, il Comitato dei garanti dura in carica... Quattro anni, e l'incarico non è rinnovabile. Tre anni, e l'incarico non è rinnovabile. Tre anni, e l'incarico è rinnovabile per una sola volta. Quattro anni, e l'incarico è rinnovabile per una sola volta.
Il rifiuto da parte del dipendente addetto di accettare l'attestazione di stati, qualità personali e fatti mediante l'esibizione di un documento di riconoscimento, costituisce, a norma del disposto di cui all'art. 74 del D.P.R. 445/2000,... Rifiuto di atti d'ufficio, omissione punibile a norma dell'art. 328 del c.p. Violazione dei doveri d'ufficio. Responsabilità disciplinare, patrimoniale nonché penale. Abuso d'ufficio, punibile a norma dell'art. 323 del c.p.
La preclusione dell'impugnativa del decreto di decisione del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per effetto del mancato esercizio della facoltà di scelta di trasporre il ricorso in sede giurisdizionale: Opera solo nei confronti dell'ente pubblico, diverso dallo Stato, che ha emanato l'atto impugnato, al quale sia stato notificato il ricorso straordinario. Opera solo nei confronti dei controinteressati ai quali sia stato notificato il ricorso straordinario. Opera nei confronti dei controinteressati e della pubblica amministrazione, anche statale, che ha emanato l'atto impugnato, ai quali sia stato notificato il ricorso straordinario. Opera nei confronti dei controinteressati e dell'ente pubblico, diverso dallo Stato, che ha emanato l'atto impugnato, ai quali sia stato notificato il ricorso straordinario.
È dichiarato nullo il ricorso amministrativo... Presentato ad autorità diversa da quella indicata nell'atto. Che manchi di qualcuno degli elementi essenziali. Presentato fuori termine. Presentato da soggetto carente di interesse.
Le correzioni degli errori materiali delle decisioni dei giudici amministrativi si fanno: In margine o in fine della decisione originale, con indicazione del decreto e della decisione che le abbia ordinate. Con altra separata pronuncia materialmente unita alla decisione che corregge. In margine della decisione originale, senza indicazione del decreto e della decisione che le abbia ordinate. In fine della decisione originale, senza indicazione del decreto e della decisione che le abbia ordinate.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? Può essere proposto sia per motivi di legittimità che di merito. È un rimedio di carattere generale. È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto. Può essere proposto solo per motivi di legittimità.
Il decreto di nomina del Presidente del Consiglio dei Ministri è controfirmato... Dallo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri, insieme ai decreti di accettazione delle dimissioni del precedente Governo. Dal Ministro della giustizia, insieme ai decreti di accettazione delle dimissioni del precedente Governo. Dai Presidenti delle Camere, insieme ai decreti di accettazione delle dimissioni del precedente Governo. Dal Ministro dell'interno, insieme ai decreti di accettazione delle dimissioni del precedente Governo.
Ai sensi dell'art. 34-bis del D.Lgs. 165/2001, la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, ricevuta la comunicazione di cui al comma 1, provvede ad assegnare alle amministrazioni che intendono bandire il concorso il personale in disponibilità. A seguito dell'assegnazione... L'amministrazione destinataria iscrive il dipendente in posizione di comando. L'amministrazione destinataria iscrive il dipendente in disponibilità nel ruolo soprannumerario e il rapporto di lavoro prosegue in posizione di comando con l'amministrazione che ha comunicato l'intenzione di bandire il concorso. L'amministrazione destinataria iscrive il dipendente in disponibilità nel proprio ruolo e il rapporto di lavoro non prosegue, ma si riavvia ex novo con l'amministrazione che ha comunicato l'intenzione di bandire il concorso. L'amministrazione destinataria iscrive il dipendente in disponibilità nel proprio ruolo e il rapporto di lavoro prosegue con l'amministrazione che ha comunicato l'intenzione di bandire il concorso.
Dispone l'art. 11 della legge n. 241/1990 che a garanzia dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, in tutti i casi in cui una pubblica amministrazione conclude accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento con privato, la stipulazione dell'accordo... Deve essere preceduta da una conferenza di servizi. Deve essere comunicata mediante pubblicazione in gazzetta ufficiale. Deve essere preceduta da una determinazione dell'organo che sarebbe competente per l'adozione del provvedimento. Deve essere adeguatamente motivata e portata a conoscenza di tutti i soggetti interessati qualora diversi da portatori di interessi diffusi.
Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso abbia un oggetto generico e indeterminato? Sì, è ammissibile. Sì, perché il diritto di accesso è comunque uno strumento di controllo generalizzato sull'attività oggetto della P.A. Solo se l'istanza è presentata da una associazione di tutela dei consumatori. No, è inammissibile.
Indicare quale principio costituzionale della pubblica amministrazione è enunciato nell'art. 120 Cost. Il principio di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa. Il principio di leale collaborazione. Il principio della riserva di legge per l'imposizione di prestazioni coattive. Il principio della programmazione economica.
Se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno, i pareri sono... Facoltativi. Obbligatori non vincolanti. Obbligatori parzialmente vincolanti. Facoltativi parzialmente vincolanti.
Il D.Lgs. n. 112/1998 conferisce al Presidente del Consiglio dei Ministri il potere sostitutivo in caso di accertata inattività delle Regioni e degli enti locali riferita alle funzioni ed ai compiti loro conferiti. Tale potere sostitutivo è esercitabile, tra l'altro,... Nel caso di accertata inattività che comporti pericolo di grave pregiudizio agli interessi nazionali. Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa alla polizia amministrativa regionale e locale. Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa allo sviluppo economico. Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa ai servizi alla persona e alla comunità.
In relazione all'oggetto del controllo, si distinguono tre principali tipologie, ovvero... Controlli Costituzionali, controlli della Corte dei Conti e controlli dell'Amministrazione. Controlli sugli atti, controlli sugli uffici e controlli sull'attività. Controlli sugli atti, controlli gestionali e controlli sugli organi. Controlli di legittimità, controlli di merito e controlli gestionali.
I vincitori dei concorsi per l'accesso alla qualifica di dirigente nelle amministrazioni statali ... Sono immessi direttamente in servizio. Frequentano, anteriormente al conferimento del primo incarico dirigenziale, un ciclo di attività formative, di durata non superiore a dodici mesi, organizzato dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione, che può comprendere anche l'applicazione presso amministrazioni italiane e straniere, enti o organismi internazionali, istituti o aziende pubbliche o private. Frequentano, anteriormente al conferimento del primo incarico dirigenziale, un ciclo di attività formative, di durata non inferiore a diciotto mesi, organizzato da istituti universitari italiani o stranieri ovvero da primarie istituzioni formative pubbliche o private, che può comprendere anche l'applicazione presso amministrazioni italiane e straniere, enti o organismi internazionali, istituti o aziende pubbliche o private. Frequentano, anteriormente al conferimento del primo incarico dirigenziale, un ciclo di attività formative, di durata non superiore a sei mesi, organizzato dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione, che può comprendere anche l'applicazione presso amministrazioni italiane e straniere, enti o organismi internazionali, istituti o aziende pubbliche o private.
Il Garante in materia di protezione dei dati personali è... Organo collegiale costituito da due membri, uno designato dalla Camera dei deputati e uno dal Senato della Repubblica. Organo collegiale costituito da tre membri, eletti due dalla Camera dei deputati e uno dal Presidente della Repubblica. Organo collegiale costituito da quattro membri, eletti due dalla Camera dei deputati e due dal Senato della Repubblica con voto limitato. La persona fisica autorizzata al trattamento dei dati personali.
Come sono denominati i controlli provenienti da soggetti diversi dall'amministrazione interessata, o perché di altri rami dell'ordinamento o perché collegati all'amministrazione ma in posizione di indipendenza? Intersoggettivi. Di legittimità. Interorganici. Di merito.
Gli atti normativi delle Comunità europee, vincolanti e non, sono citati rispettivamente all'art. 249 (CE) e all'art. 161 (EURATOM). Tra essi, i pareri... Hanno portata generale. Non sono vincolanti. Sono direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri. Sono obbligatori in tutti i loro elementi per i destinatari da essi designati.
Secondo la teoria tradizionale, l'atto amministrativo emanato in difformità della norma che lo disciplina è... Invalido. Inefficace. Inesistente. Ineseguibile.
Quale delle affermazioni che seguono è conforme ai principi vigenti in materia di procedimento amministrativo? Solo ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, la pubblica amministrazione ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, la pubblica amministrazione ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Solo ove il procedimento debba essere iniziato d'ufficio, la pubblica amministrazione ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, la pubblica amministrazione ha interesse a concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso.
Chi istruisce il procedimento disciplinare nei confronti di un lavoratore dipendente di una pubblica amministrazione? L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, ai sensi dell'art. 55, comma 4, del D.lgs n. 165/2001, qualora le sanzioni da applicare non siano rimprovero verbale e censura. Il capo della struttura in cui il dipendente lavora, ai sensi dell'art. 55, comma 4, del D.lgs n. 165/2001, qualora le sanzioni da applicare non siano rimprovero verbale e censura. L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, ai sensi dell'art. 55, comma 4, del D.lgs n. 165/2001, qualora le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura. Il capo della struttura in cui il dipendente lavora, ai sensi dell'art. 55, comma 4, del D.lgs n. 165/2001, qualora la sanzione da applicare sia la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione.
Nei documenti d'identità e di riconoscimento, ai sensi del T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa... Può essere omessa l'indicazione o l'attestazione dello stato civile, se vi è una specifica richiesta in tal senso da parte del richiedente. È necessaria l'indicazione o l'attestazione dello stato civile. Non è necessaria l'indicazione o l'attestazione dello stato civile, salvo specifica istanza del richiedente. Non può essere più riportata l'indicazione o l'attestazione dello stato civile, in quanto costituente un dato sensibile.
La legge n. 59/1997 ha delineato i principi per il conferimento alle Regioni ed agli enti locali di funzioni amministrative. Nel "conferimento" rientra anche l'istituto del trasferimento? Sì, la legge precisa che per conferimento si intende il trasferimento, la delega o l'attribuzione di funzioni e compiti. No, la legge precisa che per conferimento si intende solo la delega di funzioni e compiti. Sì, la legge precisa che per conferimento si intende solo il trasferimento e l'attribuzione di funzioni e compiti. Sì, la legge precisa che per conferimento si intende solo il trasferimento di funzioni e compiti.
Quale certificato ha validità illimitata? Residenza. Certificato di titolo di studio. Stato di famiglia. Stato di invalidità.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, l'obbligo di pagare la cauzione. Nelle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici, la concessione può riguardare solo un bene demaniale. Le concessioni minerarie rientrano nella categoria delle concessioni costitutive. Il rapporto concessionario si può estinguere solo con la declaratoria di decadenza.
L'art. 20 della legge 15/3/1997, n. 59, ha delineato principi e criteri generali che devono informare l'attività regolamentare del Governo nella definizione dei procedimenti amministrativi relativi alle materie oggetto di delegificazione. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi e/o criteri? Generale possibilità di utilizzare, da parte delle amministrazioni e dei soggetti a queste equiparati, strumenti di diritto privato, salvo che nelle materie o nelle fattispecie nelle quali l'interesse pubblico non può essere perseguito senza l'esercizio di poteri autoritativi. Completare l'integrazione della disciplina del lavoro pubblico con quella del lavoro privato e la conseguente estensione al lavoro pubblico delle disposizioni del codice civile e delle leggi sui rapporti di lavoro privato nell'impresa. Prevedere che ciascuna amministrazione organizzi un sistema informativo-statistico di supporto al controllo interno di gestione, alimentato da rilevazioni periodiche, al massimo annuali, dei costi, delle attività e dei prodotti. Garantire a tutte le amministrazioni pubbliche autonomi livelli di contrattazione collettiva integrativa nel rispetto dei vincoli di bilancio di ciascuna amministrazione.
Secondo le prescrizioni del D.Lgs. 196/2003, i dati personali idonei a rivelare l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, possono essere oggetto di trattamento? Il D.Lgs. 196/2003 non prescrive nulla al riguardo. Deve pertanto ritenersi che non esistono limitazioni. Sì, di norma solo con il consenso scritto dell'interessato e previa autorizzazione del Garante. Sì, ma solo previa autorizzazione del Garante. Sì, di norma solo con il consenso scritto dell'interessato e previa autorizzazione del Presidente del Consiglio dei Ministri.
La confisca: È un provvedimento ablatorio a carattere non espropriativo, ma sanzionatorio, conseguente alla commissione di un illecito amministrativo. È un provvedimento ablatorio di natura cautelare. È un provvedimento ablatorio che incide non su diritti reali, ma sulla complessa sfera giuridica del privato, privandolo di un diritto o di una facoltà. È un provvedimento mediante il quale l'amministrazione dispone della proprietà o, comunque, utilizza un bene di un privato per soddisfare un interesse pubblico.
Nel processo amministrativo non possono essere assunti come mezzi di prova La verificazione. La confessione e il giuramento. L'esibizione di atti e documenti. La richiesta di chiarimenti.
Ai sensi dell'art. 13 della legge n. 241/1990, così come modificato dalla legge n. 45/2001, le norme contenute nel Capo III - partecipazione al procedimento amministrativo -... Si applicano a tutti i procedimenti volti all'emanazione di atti normativi dell'amministrazione. Si applicano a tutti i procedimenti volti all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, compresi quelli che riguardano l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento di pubblici concorsi ed il personale. Si applicano anche ai procedimenti volti all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, nonché a quelli tributari. Non si applicano ai procedimenti volti all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, nonché a quelli tributari.
Quale è lo strumento informatico che le P.A. rilasciano ai cittadini per consentire loro di accedere, attraverso la rete, a quei servizi per i quali sia necessaria l'identificazione in rete del soggetto? Firma digitale. TS (Tessera sanitaria). Codice fiscale. CNS (Carta nazionale dei servizi).
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... Non è ammesso per motivi di legittimità. È ammesso solo per motivi di legittimità. È proponibile solo contro atti amministrativi non definitivi. È ammesso solo per vizi di merito.
La dottrina tradizionale definisce i provvedimenti amministrativi come manifestazioni di volontà aventi rilevanza esterna e provenienti da una P.A. I provvedimenti amministrativi sono dotati, tra l'altro, del carattere... Della tipicità, vale a dire che essi sono immediatamente e direttamente eseguibili, anche contro il volere del soggetto destinatario del provvedimento sfavorevole, senza previa pronunzia giurisdizionale. Dell'autoritarietà, vale a dire che essi sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge. Della nominatività, vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione. Della tipicità, vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento.
La disciplina delle "conferenze di servizi" è finalizzata all'attuazione del principio di buon andamento dell'amministrazione, in quanto mezzo di semplificazione e snellimento dell'azione amministrativa. Sia la conferenza "istruttoria" sia quella "decisoria" hanno infatti funzioni di accelerazione e coordinamento. Quella decisoria... È indetta quando l'amministrazione debba acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre pubbliche amministrazioni; in tal caso il provvedimento finale conforme alla determinazione conclusiva della conferenza sostituisce a tutti gli effetti ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti, o comunque invitate a partecipare ma risultate assenti, alla predetta conferenza. È finalizzata all'esame contestuale dei vari interessi pubblici coinvolti nel procedimento. È una misura di coordinamento e di informazione che ha una funzione solo strumentale; da questo tipo di conferenza non derivano ex se effetti giuridici di nessun tipo. Deve essere obbligatoriamente convocata entro trenta giorni dalla richiesta formale, mentre quella istruttoria è convocata di comune accordo tra le parti interessate.
In base al diritto riconosciuto dall'art. 4 del Codice dell'amministrazione digitale (Diritto alla partecipazione al procedimento informatico e all'accesso)... I cittadini e le imprese hanno diritto di accedere a tutti gli atti che li riguardano e di partecipare a tutti i procedimenti in cui sono coinvolti tramite le moderne tecnologie informatiche e telematiche. Non è più possibile per le P.A. o per i gestori di pubblici servizi obbligare i cittadini a recarsi agli sportelli per presentare documenti cartacei, per firmare fisicamente documenti o istanze, per fornire chiarimenti. I cittadini e le imprese hanno il diritto di usare le moderne tecnologie per tutti i rapporti con qualsiasi amministrazione dello Stato. Non è più necessario alcun passaggio materiale di denaro né tanto meno fare file in banca o alla posta.
Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge, i pareri sono... Obbligatori vincolanti. Obbligatori parzialmente vincolanti. Obbligatori conformi. Facoltativi.
Dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 che i dirigenti di uffici dirigenziali generali... Definiscono i criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. Esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo e verificano la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. Dirigono, coordinano e controllano l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia, e propongono l'adozione, nei confronti dei dirigenti, delle misure previste dall'art. 21. Esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definendo gli obbiettivi e i programmi da attuare ed adottando gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni.
Dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 che i dirigenti di uffici dirigenziali generali... Definiscono obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. Definiscono i criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi. Richiedono i pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato. Curano l'attuazione dei piani, programmi e direttive generali definite dal Ministro e attribuiscono ai dirigenti gli incarichi e la responsabilità di specifici progetti e gestioni.
Come sono denominati gli accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni? Verbalizzazioni. Certazioni. Ispezioni. Registrazioni.
Le autorizzazioni in funzione di controllo, con cui la P.A., nell'esercizio della sua attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione del limite legale che si frappone al compimento dell'atto, sono proprie... Della fase decisoria del procedimento amministrativo. Solo della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo. Della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo. Solo della fase istruttoria del procedimento amministrativo.
Nelle pronunce del giudice amministrativo, in riferimento al contenuto e all'oggetto, si distingue il giudizio di cognizione, il giudizio cautelare e il giudizio di esecuzione. Il giudizio cautelare... È volto a stabilire la fondatezza della pretesa vantata dall'attore, per stabilire quale sia la volontà dell'ordinamento riguardo l'attività dell'amministrazione. Ha una funzione accessoria e strumentale rispetto al processo di cognizione, essendo teso all'adozione di misure preventive volte a preservare le utilità fornite dalla eventuale sentenza favorevole di cognizione da eventi che possono manifestarsi durante il corso del processo. Ha la funzione di assicurare anche coattivamente l'attuazione concreta della pronuncia di cognizione. È altresì denominato giudizio di impugnazione.
Il Sindaco, quale ufficiale del Governo, esercita funzioni relative ai compiti del comune per servizi di competenza statale tra i quali rientrano, ai sensi del D.Lgs. n. 267/2000,... Polizia rurale. Servizi elettorali. Circolazione stradale. Commercio.
L'annullamento d'ufficio in sede di controllo... È un atto di controllo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto. È un atto di controllo di legittimità o di merito. È un atto di controllo preventivo. È un atto di controllo successivo di legittimità.
I regolamenti... Possono regolare istituti fondamentali dell'ordinamento. Non possono mai derogare o contrastare con la Costituzione, né con i principi in essa contenuti. Possono contenere sanzioni penali. Necessitano di specifica motivazione in ordine alle ragioni che hanno portato a dare determinati contenuti.
Nella giurisdizione amministrativa il giudizio volto a stabilire la fondatezza della pretesa vantata dall'attore, per stabilire quale sia la volontà dell'ordinamento riguardo l'attività dell'amministrazione, è il giudizio... Cautelare. Di diritto obiettivo, al pari di quello penale. Di cognizione. Di esecuzione.
I ricorsi amministrativi esperibili solo nei confronti di un provvedimento definitivo sono i c.d... Ricorsi straordinari. Ricorsi di carattere generale. Ricorsi di carattere eccezionale. Ricorsi non impugnatori.
Relativamente alle funzioni e ai compiti conferiti alle Regioni ed agli enti locali con il D.Lgs. n. 112/1998, è conservato comunque allo Stato... Il potere di indirizzo, coordinamento e controllo. Il solo potere di indirizzo. Il solo potere di controllo. Il potere di indirizzo e coordinamento.
In sede di espressione del parere sul ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, la sezione o la commissione speciale del Consiglio di Stato può rimettere il ricorso all'Adunanza generale? No. No, ciò può avvenire solo d'impulso del presidente del Consiglio di Stato. Sì, solo se rileva che il punto di diritto sottoposto al loro esame ha dato luogo o possa dar luogo a contrasti giurisprudenziali. Sì, può deferire all'Adunanza generale qualunque ricorso che renda necessaria la risoluzione di questioni di massima di particolare importanza.
Indicare quale delle seguenti è una funzione dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali prevista dall'art. 16 del D.Lgs. 165/2001. Definire obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. Svolgere le attività di organizzazione e gestione del personale e di gestione dei rapporti sindacali e di lavoro. Definire i criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi. Richiedere i pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di giudizio? Relazioni delle commissioni d'inchiesta. Verbalizzazioni. Notificazioni. Comunicazioni.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Ridurre i termini per la conclusione dei procedimenti e uniformare i tempi di conclusione previsti per procedimenti tra loro analoghi. Prevedere procedure facoltative di consultazione delle organizzazioni sindacali firmatarie dei contratti collettivi dei relativi comparti prima dell'adozione degli atti interni di organizzazione aventi riflessi sul rapporto di lavoro. Garantire a tutte le amministrazioni pubbliche autonomi livelli di contrattazione collettiva integrativa nel rispetto dei vincoli di bilancio di ciascuna amministrazione. Semplificare e rendere più spedite le procedure di contrattazione collettiva nell'ambito dell'impiego pubblico anche attraverso il riordino e il potenziamento dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN).
Quale delle seguenti attività è propria dell'Avvocatura di Stato? Rappresentanza e difesa in giudizio dello Stato davanti alla Corte di Giustizia della C.E. Attività consultiva in materia di economia e lavoro nei confronti del Parlamento. Attività consultiva in materia di economia e lavoro nei confronti del Governo. Vigilanza sull'attività delle Organizzazioni sindacali.
Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro il previsto termine di centoventi giorni: Deve essere notificato in via amministrativa a tutti i controinteressati e presentato con la prova dell'eseguita notificazione direttamente all'organo che ha emanato l'atto. Deve essere notificato in via amministrativa a tutti i controinteressati e presentato con la prova dell'eseguita notificazione direttamente al Ministero competente. Deve essere notificato in via amministrativa ad uno almeno dei controinteressati e presentato con la prova dell'eseguita notificazione direttamente al Ministero competente. Deve essere notificato nei modi e con le forme prescritti per i ricorsi giurisdizionali ad uno almeno dei controinteressati e presentato con la prova dell'eseguita notificazione all'organo che ha emanato l'atto o al Ministero competente, direttamente o mediante notificazione o mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento.
Le proposte di sollevare conflitti di attribuzione o di resistere nei confronti degli altri poteri dello Stato, delle regioni e delle province autonome... Sono sottoposte alla deliberazione del Consiglio dei ministri. Sono attribuzione propria del Presidente del Consiglio dei ministri che adotta autonomamente a nome del Governo. Sono sottoposte alla deliberazione del Presidente del Consiglio dei ministri. Sono sottoposte alla deliberazione del Presidente della Repubblica.
Secondo l'art. 249 del Trattato CE la decisione... Non sono vincolanti. È obbligatoria in tutti i suoi elementi per i destinatari da essa designati. Ha portata generale. Sono adottate solo dalla Commissione.
Dispone l'art. 21-septies della legge n. 241/1990 che le questioni inerenti alla nullità dei provvedimenti amministrativi in violazione o elusione del giudicato... Sono attribuiti alla giurisdizione esclusiva del G.A. Sono attribuiti alla giurisdizione esclusiva del G.O. Sono attribuiti alla giurisdizione del G.A. o del G.O. Sono attribuiti alla giurisdizione esclusiva del Consiglio di Stato.
È espressa l'autorizzazione... Rilasciata sulla base di un accertamento relativo a requisiti concernenti una "res". Implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego. Rilasciata con un provvedimento manifesto "ad hoc". Rilasciata sulla base di un apprezzamento della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato.
La normativa di semplificazione dei procedimenti in materia di ricorsi amministrativi prevede che: Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, istruito dall'amministrazione che ha emesso l'atto impugnato, è trasmesso, entro centoventi giorni dalla scadenza del termine assegnato ai controinteressati per la presentazione di controdeduzioni, all'Ufficio di Presidenza per l'emissione della decisione. Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, istruito dall'amministrazione che ha emesso l'atto impugnato, è trasmesso, entro novanta giorni dalla scadenza del termine assegnato ai controinteressati per la presentazione di controdeduzioni, al Consiglio di Stato per il parere. Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, istruito dal Ministero competente, è trasmesso, entro centoventi giorni dalla scadenza del termine assegnato ai controinteressati per la presentazione di controdeduzioni, al Consiglio di Stato per il parere. Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, istruito dall'amministrazione che ha emesso l'atto impugnato, è trasmesso, entro sessanta giorni dalla scadenza del termine assegnato ai controinteressati per la presentazione di controdeduzioni, all'Ufficio di Presidenza per l'emissione della decisione.
Il dipendente dell'amministrazione pubblica può impugnare la sanzione disciplinare dinanzi al collegio arbitrale di disciplina dell'ente. Al riguardo il D.Lgs. n. 165/2001 dispone che... Il collegio arbitrale di disciplina dell'amministrazione emette la sua decisione entro 90 giorni dall'impugnazione e l'amministrazione vi si deve conformare. Il rappresentante legale dell'ente, su istanza del dipendente, può sospendere la sanzione per tutto il periodo di tempo assegnato al collegio per la sua decisione. Durante il periodo assegnato al collegio per la sua decisione, la sanzione non è sospesa. L'amministrazione non ha l'obbligo di conformarsi alla decisione emessa dal collegio arbitrale.
In base alle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, l'impiegato deve rispettare determinate regole. Quale delle seguenti non è corretta? L'impiegato non può trasmettere a chi non ne abbia diritto informazioni riguardanti provvedimenti od operazioni amministrative, in corso o concluse, ovvero notizie di cui sia venuto a conoscenza a causa delle sue funzioni al di fuori delle ipotesi e delle modalità previste dalle norme sul diritto di accesso. Nell'ambito delle proprie attribuzioni, l'impiegato preposto ad un ufficio rilascia copie ed estratti di atti e documenti di ufficio nei soli casi espressamente previsti dall'ordinamento. L'impiegato deve mantenere il segreto d'ufficio. Nell'ambito delle proprie attribuzioni, l'impiegato preposto ad un ufficio rilascia copie ed estratti di atti e documenti di ufficio nei casi non vietati dall'ordinamento.
I controlli amministrativi che intervengono su di un atto perfetto ma non ancora efficace, sono controlli... Di legittimità. Preventivi susseguenti. Successivi. Esterni.
Il D.Lgs. n. 112/1998 ha conferito alle Regioni, alle Province, ai Comuni, alle comunità montane o ad altri enti locali funzioni e compiti amministrativi. Il conferimento... Comprende anche l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti previsti dalla legge. Non comprende le funzioni di programmazione, di vigilanza e quelle di accesso al credito. Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza e di accesso al credito, ma non quelle di polizia amministrativa. Non comprende l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti.
La pubblica amministrazione può richiedere ad un cittadino un certificato di nascita nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento ove tale dato risulta attestato? No, il divieto è espressamente previsto dall'art. 45 del D.P.R. n. 445/2000. La legge nulla dispone al riguardo; è da intendersi quindi che la P.A. possa agire in tal senso. Richiedere o meno la documentazione in tal caso è una facoltà che il D.P.R. n. 445/2000 demanda all'ente interessato. Sì, può farlo legittimamente secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 445/2000.
Il ricorso di ottemperanza costituisce una fattispecie di: Giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Giurisdizione di legittimità del giudice amministrativo. Giurisdizione di merito del giudice ordinario. Giurisdizione di merito del giudice amministrativo.
I sottosegretari di Stato... Giurano nelle mani del Presidente della Repubblica. Esercitano le attribuzioni loro delegate dai Ministri. Sono nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Hanno rilievo costituzionale.
A seguito della riforma dell'organizzazione del Governo, le Agenzie di cui all'art. 8 del D.Lgs. n. 300/1999,... Sono sottoposte ai poteri di indirizzo del Ministero e di vigilanza della Corte dei conti e del Consiglio di Stato. Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e non sono sottoposte al controllo della Corte dei conti. Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge, sono sottoposte al controllo della Corte dei conti ed ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Ministro. Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge, sono sottoposte al controllo della Corte dei conti ed ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Parlamento.
A norma della legge n. 127/1997, fatti salvi i termini più brevi previsti per legge, il parere del Consiglio di Stato è reso... Nel termine di venti giorni dal ricevimento della richiesta. Nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della richiesta. Nel termine di trenta giorni dal ricevimento della richiesta. Nel termine di quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta.
Ai sensi dell'art. 31 del D.Lgs. 165/2001, fatte salve le disposizioni speciali, nel caso di trasferimento o conferimento di attività, svolte da pubbliche amministrazioni, enti pubblici o loro aziende o strutture, ad altri soggetti, pubblici o privati, al personale che passa alle dipendenze di tali soggetti... Non si applicano le norme civilistiche in materia di trasferimento di ramo d'azienda. Si applica l'art. 2112 del codice civile e si osservano le procedure di informazione e di consultazione di cui all'art. 47, commi da 1 a 4, della legge 29 dicembre 1990, n. 428. Si applicano le disposizioni normative in materia di comando dei dipendenti pubblici. Si applicano le disposizioni normative e contrattuali in materia di comando dei dipendenti pubblici.
Dispone il D.Lgs. n. 82/2005 che gli scambi di documenti informatici tra le pubbliche amministrazioni nell'ambito del SPC... Sono consentiti solo tra amministrazioni centrali dello Stato. Trovano integrale applicazione anche nei confronti delle P.A. che esercitano funzioni di ordine e sicurezza pubblica, difesa nazionale e consultazioni elettorali. Realizzati attraverso la cooperazione applicativa e nel rispetto delle relative procedure tecniche di sicurezza costituiscono invio documentale valido ad ogni effetto di legge. Sono preclusi alle amministrazioni diverse da quelle ministeriali.
L'autorizzazione può essere definita come il provvedimento mediante il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale posto all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle autorizzazioni è corretta. L'autorizzazione non modale è quella che, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative. L'autorizzazione espressa è quella rilasciata con un provvedimento manifesto «ad hoc». L'autorizzazione alla stregua di tutti i negozi giuridici è trasmissibile senza il consenso della P.A. L'autorizzazione espressa è quella rilasciata sulla base di un accertamento relativo a requisiti concernenti una «res».
A seguto dell'affermazione dell'autonomia gestionale ed operativa dei dirigenti dettata dal D.Lgs. n. 29/1993 (oggi D.Lgs. n. 165/2001) il Ministro... Ha il potere di conciliare e di transigere. Non può riservare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Dirige, coordina e controlla l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia. Promuove e resiste alle liti.
Come viene definito il diritto il cui esercizio è inizialmente limitato da un ostacolo giuridico, per la cui rimozione è necessario un provvedimento amministrativo che consenta al diritto di espandersi e acquistare la sua pienezza? Diritto risolutivamente condizionato. Diritto sospensivamente condizionato. Interesse legittimo. Interesse semplice.
Che effetto produce la richiesta di certificati o di atti di notorietà nei casi in cui sussiste l'obbligo del dipendente di accettare la dichiarazione sostitutiva? Costituisce violazione dei doveri d'ufficio. Nessuno. Non sussiste obbligo di accettazione di tali dichiarazioni. Il T.U. n. 445/2000 commina la sanzione della destituzione dall'impiego. Costituisce violazione dei doveri d'ufficio, ma soltanto qualora sussista dolo.
Quale delle seguenti affermazioni è conforme a quanto dispone l'art. 118 della Costituzione, così come modificato dalla Legge Costituzionale 3/2001? Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà ed economicità. Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di differenziazione e pari opportunità. Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza. Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di pubblicità, efficacia e trasparenza.
In attuazione della legge n. 241/1990, nei procedimenti ad iniziativa di parte, esiste un obbligo generale di indicare, nella comunicazione di avvio del procedimento, la data di presentazione dell'istanza? Sì, la legge n. 15/2005 ha previsto un obbligo generale. Sì, ma solo se l'istanza è presentata da altra P.A. No. Sì, ma solo se l'istanza è presentata da un soggetto privato estraneo all'amministrazione.
Il D.Lgs. 196/2003 disciplina, tra l'altro, il trattamento dei c.d. "dati sensibili". Quali dei seguenti dati rientrano in tale categoria? Dati personali idonei a rivelare la consistenza patrimoniale. Dati personali idonei a rilevare l'esistenza di depositi bancari. Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di figli illegittimi. Dati personali idonei a rivelare lo stato di salute.
Il divieto è... Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti. Un provvedimento amministrativo tramite il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale tecnica in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto negativo. Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti.
Nell'ambito della procedura per l'espressione del parere su ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, l'organo del Consiglio di Stato al quale è assegnato il ricorso, se l'istruttoria è completa e il contraddittorio è regolare, esprime parere: Per la dichiarazione di improcedibilità, se riconosce che il ricorso non poteva essere proposto, salva la facoltà dell'assegnazione di un breve termine per presentare all'organo competente il ricorso proposto, per errore ritenuto scusabile, contro atti definitivi. Per l'assegnazione al ricorrente di un termine per la regolarizzazione, se ravvisa una irregolarità sanabile, e, se questi non vi provvede, per la dichiarazione di inammissibilità del ricorso. Per la reiezione, se riconosce che il ricorso non poteva essere proposto. Per la reiezione, se riconosce infondato il ricorso.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo IV "Servizi alla persona e alla comunità" di detto D.Lgs.? Ordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Industria. Tutela della salute. Protezione civile.
I decreti del Presidente della Repubblica che decidono i ricorsi straordinari: Non possono essere impugnati. Possono essere impugnati per revocazione nei casi previsti dall'art. 395 del codice di procedura civile. Possono essere impugnati per revocazione e mediante ricorso per cassazione. Possono essere impugnati mediante ricorso per cassazione.
La conferenza di servizi può essere indetta quando l'amministrazione procedente deve acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche? Sì, ma le determinazioni concordate nella conferenza devono essere confermate da atti formali delle singole amministrazioni. Sì. In tal caso, le determinazioni concordate nella conferenza sostituiscono a tutti gli effetti i concerti, le intese, i nullaosta e gli assensi richiesti. Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge. No. La conferenza dei servizi può essere indetta solo nel caso in cui l'amministrazione debba acquisire nulla osta.
Il Capo I, Sezione II del D.Lgs. n. 82/2005 riconosce ai cittadini e alle imprese alcuni diritti (diritto all'uso delle tecnologie, utilizzo della posta elettronica certificata, ecc.). In base al diritto riconosciuto dall'art. 9 del Codice dell'amministrazione digitale (Diritto alla partecipazione)... Non è più possibile per le P.A. o per i gestori di pubblici servizi obbligare i cittadini a recarsi agli sportelli per presentare documenti cartacei, per firmare fisicamente documenti o istanze, per fornire chiarimenti. I cittadini e le imprese hanno il diritto di effettuare qualsiasi pagamento verso le P.A. centrali attraverso le tecnologie informatiche e telematiche in modo sicuro. Non è più necessario alcun passaggio materiale di denaro né tanto meno fare file in banca o alla posta. Lo Stato favorisce ogni forma di uso delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini, anche residenti all'estero, al processo democratico e per facilitare l'esercizio dei diritti politici e civili sia individuali che collettivi.
La denuncia e la richiesta facoltativa sono proprie... Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo. Della fase istruttoria del procedimento amministrativo. Della fase decisoria del procedimento amministrativo. Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo.
Indicare, secondo l'orientamento prevalente, in quale dei seguenti casi è riscontrabile una figura sintomatica di eccesso di potere. Ingiustizia manifesta. Carenza di motivazione. Mancata applicazione della legge. Carenza di presupposti fissati della legge.
Indicare in quale dei seguenti casi è riscontrabile una violazione di legge. Violazioni procedimentali. Sviamento di potere. Violazione della prassi amministrativa. Contraddittorietà tra più parti dello stesso atto o tra più atti.
La ratifica di un provvedimento amministrativo... Ricorre quando sussista una legittimazione ordinaria di un organo ad emanare a titolo provvisorio un provvedimento che rientra nella competenza di altro organo, il quale ratificandolo, fa proprio quel provvedimento. Ricorre quando sussista una legittimazione straordinaria di un organo ad emanare a titolo provvisorio e in una situazione di urgenza un provvedimento che rientra nella competenza di altro organo, il quale ratificandolo, fa proprio quel provvedimento. Riguarda atti irregolari e consiste nell'eliminazione dell'errore. Ricorre quando sussista una legittimazione straordinaria di un organo ad emanare a titolo definitivo, in caso di inerzia dell'organo preposto all'emanazione, il provvedimento definito ed efficace.
Con riferimento all'art. 6 del Codice dell'amministrazione digitale (Diritto all'utilizzo della posta elettronica certificata), la finanziaria 2008 ha stabilito che le P.A. devono adeguare la propria modalità operativa alle disposizioni del Codice entro una percentuale minima del 50%. Cosa determina la violazione degli obiettivi? La riduzione del personale addetto all'ufficio inadempiente. Una stretta sulle spese per le modalità non telematiche di gestione dei documenti. Per l'esercizio finanziario successivo, le risorse per finanziare le spese di invio della corrispondenza in forma cartacea dovranno essere ridotte del 30%. Per le P.A. centrali la stretta per le spese di invio della corrispondenza in forma cartacea; per le amministrazioni autonome dello Stato la destituzione del funzionario addetto all'ufficio inadempiente; per gli enti pubblici non economici nazionali la riduzione dei fondi per la gestione. La destituzione del funzionario responsabile dell'ufficio inadempiente.
Le registrazioni sono... Dichiarazioni di scienza aventi lo scopo di attestare fatti accertati dalla pubblica autorità o risultanti dalle dichiarazioni o dai documenti forniti dagli interessati attraverso l'inserzione in appositi registri. Strumenti costituiti da materiali idonei a ricevere e conservare atti forniti dai privati o relativi a fatti accertati dalla stessa amministrazione, a fini di esibizione. Accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni. Dichiarazioni di scienza esternate in un documento in funzione partecipativa e concernenti fatti precedentemente acquisiti dall'ufficio pubblico.
Il Prefetto... È organo periferico dell'amministrazione statale. È organo subordinato al Sindaco. È nominato dal Presidente della Regione. Può essere rimosso con delibera del Consiglio regionale.
I ricorsi amministrativi esperibili nei confronti degli atti non definitivi (ricorso gerarchico, gerarchico improprio, in opposizione)... Sono i c.d. ricorsi non impugnatori. Sono i c.d. ricorsi ordinari. Sono i c.d. ricorsi di carattere generale. Sono i c.d. ricorsi straordinari.
Secondo la teoria tradizionale, l'atto amministrativo nullo è... Sanabile. Giuridicamente esistente. Inefficace. Annullabile.
La fase istruttoria del procedimento amministrativo,... È diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto. È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni. È diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare. Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso.
Chi presiede le Conferenze regionali permanenti? Il Capo della Direzione Centrale delle Autonomie. Il Presidente della Regione. Il Prefetto del capoluogo di regione. Il Comandante Capo dei Carabinieri.
L'art. 20 della legge 15/3/1997, n. 59, ha delineato principi e criteri generali che devono informare l'attività regolamentare del Governo nella definizione dei procedimenti amministrativi relativi alle materie oggetto di delegificazione. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi e/o criteri? Prevedere procedure facoltative di consultazione delle organizzazioni sindacali firmatarie dei contratti collettivi dei relativi comparti prima dell'adozione degli atti interni di organizzazione aventi riflessi sul rapporto di lavoro. Garantire a tutte le amministrazioni pubbliche autonomi livelli di contrattazione collettiva integrativa nel rispetto dei vincoli di bilancio di ciascuna amministrazione. Razionalizzare l'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri, anche attraverso il riordino, la soppressione e la fusione di Ministeri, nonché di amministrazioni centrali anche ad ordinamento autonomo. Ridurre il numero di procedimenti amministrativi e accorpare i procedimenti che si riferiscono alla medesima attività.
A quale provvedimento di riesame dell'atto amministrativo illegittimo si riferisce l'art. 21-nonies della legge n. 241/1990? Alla convalida. Alla sanatoria. Alla ratifica. Alla rettifica.
Ai sensi dell'art. 22, D.Lgs. n. 165 del 2001, e successive modificazioni ed integrazioni, i componenti del Comitato dei garanti sono nominati... Con decreto del Ministro della funzione pubblica di concerto con il Ministro del lavoro. Con decreto del Ministro del lavoro. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Con decreto del Ministro della funzione pubblica.
Il D.Lgs. n. 165/2001 demanda alle singole amministrazioni, che vi provvedono secondo principi generali fissati da disposizioni di legge e, sulla base dei medesimi, mediante atti organizzativi adottati secondo i rispettivi ordinamenti, tra l'altro,... L'individuazione degli uffici di maggiore rilevanza. La disciplina del trattamento economico del personale dipendente. La disciplina generale dell'attività di controllo interno e del controllo sulle delibere degli organi collegiali. La definizione delle linee fondamentali e di principio per il reclutamento del personale.
Le assunzioni vanno comunicate al Servizio competente nel cui ambito territoriale è ubicata la sede di lavoro, anche se operate dalle Pubbliche amministrazioni, almeno il giorno prima dell'inizio del rapporto? Sì, fatta eccezione per la chiamata diretta per le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata. Sì, se a seguito di concorso o selezione dopo avviamento a selezione. Sì, qualunque sia stata la modalità di accesso. No, mai.
Quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento, si pone in essere un provvedimento di... Proroga dell'atto amministrativo. Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo. Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo. Abrogazione dell'atto amministrativo.
Per quanto riguarda le innovazioni di cui al D.P.R. 445/2000, l'INPS ha provveduto con Circ. 10-1-2002 n. 12 a fornire una disamina dettagliata e coordinata di quelle che più direttamente interessano l'Istituto e a richiamare principi di carattere generale già applicati. Per quanto attiene ai cittadini extracomunitari... Con l'entrata in vigore del T.U. l'utilizzo delle dichiarazioni sostitutive è subordinato al requisito della residenza, non essendo sufficiente il possesso di regolare permesso di soggiorno. La condizione della certificabilità o attestabilità da parte di soggetti pubblici italiani è richiesta anche quando i cittadini extracomunitari, autorizzati a soggiornare in Italia, si avvalgano delle dichiarazioni sostitutive di cui agli artt. 46 e 47 relativamente a materie per le quali esistono convenzioni internazionali tra l'Italia e il loro paese di provenienza. Ai fini della attestazione di status, qualità personali e fatti, gli interessati sono tenuti sempre a produrre certificati o attestazioni rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero, corredati di traduzione in lingua italiana, autenticata dalla autorità consolare italiana che ne attesti la conformità all'originale, previa ammonizione circa le conseguenze penali in caso di atti o documenti che risultassero non veritieri. La possibilità di avvalersi delle dichiarazioni sostitutive resta, comunque, limitata, secondo quanto già previsto dall'art. 5 del D.P.R. n. 403/1998, allo status degli interessati, alle qualità personali e ai fatti che siano certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani.
L'approvazione... È un atto di controllo che non si limita al sindacato sulla legittimità dell'atto, ma accerta anche l'opportunità e la convenienza dell'atto controllato. È un atto di controllo vincolato in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporla ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità. È una funzione che si esercita con il solo controllo di merito. È un controllo preventivo di legittimità ad esito positivo.
A norma del D.Lgs. n. 82/2005, chi promuove l'evoluzione del modello organizzativo e dell'architettura tecnologica del SPC in funzione del mutamento delle esigenze delle P.A. e delle opportunità derivanti dalla evoluzione delle tecnologie? Il MIT. Il Servizio Sviluppo culturale digitale dei cittadini e delle imprese del MIT. La Commissione di coordinamento del SPC. Il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione.
I cittadini della Comunità europea possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di atto notorio? Sì. Al riguardo si applicano le stesse modalità previste per i cittadini italiani. Sì, limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare stati, fatti e qualità personali certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici o privati italiani. No. Le dichiarazioni sostitutive di atto notorio possono essere utilizzate solo dai cittadini italiani. Sì, purché abbiano la dimora da almeno due anni in Italia.
I sottosegretari di Stato... Sono nominati con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri. Esercitano le attribuzioni loro conferite dal Presidente della Repubblica. Hanno rilievo costituzionale. Esercitano le attribuzioni loro conferite dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
La convalida dell'atto amministrativo... Può ricorrere anche in caso di atto emanato in assenza dei presupposti che ne avrebbero consentito la legittima adozione. Differisce dall'acquiescenza in quanto elimina il vizio dell'atto, mentre nell'acquiescenza l'atto viene sanato attraverso la rinuncia a far valere l'impugnativa dell'atto stesso. Può ricorrere anche in caso di atto viziato per eccesso di potere sotto forma di sviamento. A differenza dalla conversione non elimina il vizio ma mantiene fermo l'atto nell'ambito di un diverso schema legale.
Nell'atto amministrativo, l'inosservanza dei limiti, dei parametri di riferimento e dei criteri prefissati per lo svolgimento futuro dell'azione... Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo.
Quando un ricorso amministrativo sia stato proposto contro un atto non impugnabile... È dichiarato irricevibile. È dichiarato inammissibile. È rigettato. È dichiarato nullo.
Indicare quale dei seguenti è un provvedimento di convalescenza degli atti amministrativi. Convalida. Conferma. Acquiescenza. Annullamento.
Dispone il D.Lgs. 165/2001 che gli organismi di controllo interno delle pubbliche amministrazioni verificano periodicamente la rispondenza delle determinazioni organizzative ai principi indicati dalla legge. Scopo del controllo è, tra l'altro, quello di... Verificare le capacità gestionali ed organizzative dei responsabili ai fini della corresponsione di eventuali compensi incentivanti. Relazionare semestralmente al Dipartimento della funzione pubblica. Proporre l'adozione di eventuali interventi correttivi e di fornire elementi per l'adozione delle misure previste nei confronti dei responsabili della gestione. Rendere esecutive le determinazioni, o annullare quelle non conformi ai principi indicati dalla legge.
L'art. 95 della Costituzione individua nell'ambito del Governo... Due distinti principi organizzatori: monocratico e ministeriale. Due distinti principi organizzatori: collegiale e ministeriale. Tre distinti principi organizzatori: monocratico, collegiale e ministeriale. Due distinti principi organizzatori: monocratico e collegiale.
Quale dei seguenti organi è definito dalla Costituzione "organo di consulenza giuridico-amministrativa"? Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro. Consiglio di Stato. Corte dei Conti. Consiglio supremo di difesa.
Le sentenze dei tribunali amministrativi regionali: Sono esecutive ed il ricorso in appello al Consiglio di Stato non sospende l'esecuzione della sentenza impugnata. Sono esecutive dopo il decorso del termine per l'appello al Consiglio di Stato. Non sono esecutive. Sono esecutive, ma il ricorso in appello al Consiglio di Stato sospende l'esecuzione della sentenza impugnata.
I progetti dei trattati e degli accordi internazionali, comunque denominati, di natura politica o militare,... Sono adottati autonomamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Sono deliberati dal Consiglio dei Ministri. Sono deliberati dal Consiglio dei Ministri, previa autorizzazione del Presidente della Repubblica. Sono deliberati dal Ministro della Difesa.
Dispone l'art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001 che i soggetti pubblici o privati che erogano compensi a dipendenti pubblici per gli incarichi di cui al comma 6 (n.d.r. dello stesso art. 53) sono tenuti a dare comunicazione all'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi dei compensi erogati nell'anno precedente. Entro quale data detti soggetti devono espletare l'adempimento? Entro il 31 luglio di ciascun anno. Entro il 30 aprile di ciascun anno. Entro il 30 giugno di ciascun anno. Entro il 1° dicembre di ciascun anno.
Il regime di incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi, disciplinato per i dipendenti pubblici ex art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001 e succ. mod. e integr. è sottoposto a deroga... Per i dirigenti delle pubbliche amministrazioni. Per gli impiegati delle pubbliche amministrazioni. Per gli operai delle pubbliche amministrazioni. Per tutti i lavoratori delle pubbliche amministrazioni.
Il sistema di gestione informatica dei documenti non deve... Consentire l'assegnazione delle informazioni nelle operazioni di registrazione di protocollo anche mediante interventi intermedi, da parte dell'operatore. Fornire informazioni sul collegamento esistente tra ciascun documento ricevuto dall'amministrazione e i documenti dalla stessa formati nell'adozione dei provvedimenti finali. Consentire il reperimento delle informazioni riguardanti i documenti registrati. Consentire, in condizioni di sicurezza, l'accesso alle informazioni del sistema da parte dei soggetti interessati, nel rispetto delle disposizioni in materia di tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali.
Le direttive dell'Unione europea... Sono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea ed entrano in vigore alla data da esse stabilita ovvero, in mancanza, nel ventesimo giorno successivo alla loro pubblicazione. In quanto atti non dotati di portata generale e con destinatari espressamente individuati, sono solo notificate a questi ultimi, producendo i propri effetti obbligatori a partire dalla data della notificazione. Sono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea ed entrano in vigore nel ventesimo giorno successivo alla loro pubblicazione. Sono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea ed in quella di ciascuno Stato membro ed entrano in vigore alla data da esse stabilita.
Le disposizioni dettate dall'art. 19 del D.Lgs. n. 165/2001 per gli incarichi di funzioni dirigenziali... Non sono derogabili da contratti o accordi collettivi. Possono essere derogati dai contratti collettivi. Sono sempre derogabili dai contratti collettivi. Sono derogabili dai contratti collettivi in casi eccezionali.
I decreti-legge da emanare con decreto del Presidente della Repubblica... Sono deliberati del Parlamento. Sono adottati dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Sono deliberati dal Consiglio dei Ministri. Sono deliberati dal Consiglio dei Ministri, previa autorizzazione del Parlamento.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 è nullo... Il provvedimento amministrativo che è viziato da eccesso di potere. Il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione. Il provvedimento amministrativo che è viziato da incompetenza. Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione di legge.
In quale dei seguenti settori, a norma del T.U. degli enti locali, spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardino vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale? Disciplina delle attività artigianali. Disciplina generale dei servizi sanitari, di igiene e profilassi pubblica. Viabilità e trasporti. Disciplina generale dell'orario di apertura degli esercizi pubblici.
Nell'atto amministrativo, la parte descrittiva della motivazione è... La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento. La parte in cui sono indicate le norme di legge o i regolamenti in base alle quali l'atto è stato adottato. L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana. La parte che contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, la tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati. Ad un procedimento non contenzioso. Ad una decisione non vincolata ai motivi addotti dal ricorrente. Ad una posizione di imparzialità della P.A. in ordine alla controversia.
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001, le determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento sono adottate da ciascuna P.A... Sulla base della programmazione triennale del fabbisogno di personale. Sulla base della programmazione annuale del fabbisogno di personale approvata dal Dipartimento della funzione pubblica. Sulla base della programmazione decennale del fabbisogno di personale approvata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sulla base della programmazione quinquennale del fabbisogno di personale.
In materia di applicazione delle sanzioni disciplinari, l'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001 dispone che... Il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente solo quando la sanzione da applicare sia il rimprovero verbale. Il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente quando le sanzioni da applicare siano il rimprovero verbale, la censura o la multa. Il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente quando le sanzioni da applicare siano il rimprovero verbale o la censura. Il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente solo quando la sanzione da applicare sia la censura.
Su quale dei seguenti atti amministrativi della Regione, ai sensi della legge 127/1997, si esercita, di norma, il controllo di legittimità? I regolamenti. Gli atti aventi contenuto normativo a rilevanza esterna. Gli atti generali di indirizzo o di direttiva. I piani anche territoriali.
Il Consiglio di Stato... È un organo indipendente dal Governo. Ha funzioni giurisdizionali solo in materia di pensioni di Stato. Ha funzioni consultive speciali in materia contabile. È articolato in sette direzioni.
Il D.Lgs. 300/1999, di attuazione della delega di cui alla legge n. 59/1997, ha riformato l'organizzazione del Governo, disponendo che i dipartimenti costituiscono le strutture di primo livello... Nel Ministero delle attività produttive, Ministero delle politiche agricole e forestali, Ministero delle comunicazioni. Nel Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero delle comunicazioni. In tutti i Ministeri alternativamente con le direzioni generali. Nel Ministero della giustizia, Ministero dell'economia e delle finanze, Ministero della difesa.
In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in atti composti e atti contestuali. Sono atti amministrativi contestuali... Gli atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo. Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati. Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore. Gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto.
In merito alle circolari interne della P.A., la dottrina moderna ha approfondito la materia, individuando alcuni tipi di circolari. Le circolari informative... Contengono l'interpretazione di leggi o regolamenti al fine di assicurare l'uniforme interpretazione nell'ambito dell'apparato amministrativo. Contengono disposizioni sull'organizzazione degli uffici. Contengono precetti (norme di azione) vincolanti per le azioni successive dell'amministrazione, non vincolanti all'esterno e quindi prive di efficacia lesiva all'esterno. Sono tese ad informare su determinati atti o problemi, come la situazione normativa o l'orientamento della giurisprudenza.
Costituisce decisione di merito del ricorso amministrativo la... Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito. Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso ad autorità diversa da quella indicata nell'atto. Decisione di irricevibilità per presentazione del ricorso fuori termine. Decisione di nullità per mancanza di qualcuno degli elementi essenziali del ricorso.
La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento costituisce... L'intestazione dell'atto amministrativo. La parte valutativa della motivazione dell'atto amministrativo. La parte descrittiva della motivazione dell'atto amministrativo. Il dispositivo dell'atto amministrativo.
L'interesse legittimo è definito "interesse"... Differenziato e qualificato. Immediatamente tutelato. Tutelato solo amministrativamente. Indifferenziato e generico.
Nei procedimenti ad istanza di parte, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, il responsabile del procedimento o l'autorità competente deve, a norma del disposto di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990,... Invitare gli istanti a produrre ulteriore documentazione. Comunicare tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. Convocare gli istanti per ascoltarli su eventuali incertezze. Comunicare tempestivamente le incertezze dell'amministrazione.
I sottosegretari di Stato sono nominati... Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro che il sottosegretario è chiamato a coadiuvare. Con atti interni della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con decreto del Ministro che il sottosegretario è chiamato a coadiuvare. Con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro che il sottosegretario è chiamato a coadiuvare, sentito il Consiglio dei Ministri.
L'acquiescenza dell'atto amministrativo... È un mezzo di conservazione dell'atto amministrativo. È un mezzo di sanatoria classificato nei provvedimenti di convalescenza dell'atto amministrativo. È una causa di conservazione oggettiva dell'atto amministrativo, che dipende dal decorso del termine perentorio entro il quale l'interessato avrebbe potuto proporre ricorso contro l'atto invalido. Come la rinuncia richiede un atto volontario espresso con il quale il soggetto titolare del potere di azione manifesta la volontà contraria alla proposizione del ricorso.
L'eccesso di potere per violazione dei principi di coerenza e di logica sorge anche per "contraddittorietà del provvedimento con altri atti della pubblica amministrazione". Si verifica tali ipotesi: Quando tra il provvedimento emanato ed altri precedenti o successivi sussista un insanabile contrasto sotto il profilo logico- giuridico. Tutte le volte che l'amministrazione, nell'esercizio del potere discrezionale, adotta provvedimenti diversi in presenza di fattispecie identiche. Nel caso di travisamento dei fatti. Nel caso di contrasto con norme interne.
Le funzioni della misura cautelare ex art. 3. L. 205/2000 sono ... Anticipatorie e conservative. Solo conservative. Solo anticipatorie. Accertative.
Indicare quale affermazione sulla ratifica di un atto amministrativo è corretta. Si ha ratifica quando sussista una legittimazione straordinaria di un organo ad emanare a titolo definitivo, in caso di inerzia dell'organo preposto all'emanazione, il provvedimento definito ed efficace. La ratifica è una manifestazione di volontà non innovativa con cui l'autorità ribadisce una sua precedente determinazione, eventualmente ripetendone il contenuto. Nella ratifica a differenza della convalida l'autorità che pone in essere l'atto non è quella emanante. Nella ratifica come nella convalida il vizio da sanare è sempre la competenza relativa.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Non può esperire ispezioni. Accerta d'ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari. Non può ordinare esibizioni di documenti. Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale.
È corretto affermare che tra le aree funzionali in cui il Ministero delle Comunicazioni svolge la sua attività vi è anche quella relativa a concessioni, licenze e autorizzazioni nei settori delle comunicazioni? Sì, detta attività viene svolta in conformità alle linee guida del piano nazionale di ripartizione delle frequenze redatto dal Ministero dell'Interno. No. Il Ministero delle Comunicazioni collabora alla stesura del piano nazionale di ripartizione delle frequenze ma non ha competenze riguardo al rilascio di concessioni. No. Il Ministero delle Comunicazioni collabora con quello della Salute alla vigilanza sui tetti di radiofrequenze compatibili con la salute umana, ma non ha competenze riguardo al rilascio di concessioni. Sì, lo prevede espressamente il D.Lgs. 300/1999.
La pubblica amministrazione ha l'obbligo generale di determinare, per ciascun tipo di procedimento, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria? No, la legge n. 241/1990 lascia ampia facoltà all'amministrazione in merito alla determinazione dell'unità responsabile del procedimento. Sì, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce un obbligo generale. No, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce obbligo solo con riferimento ad alcune tipologie di atti. No, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce eventuale atto interno rispetto al quale non è previsto alcun obbligo generale.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo IV "Servizi alla persona e alla comunità" di detto D.Lgs.? Industria. Servizi sociali. Energia. Protezione della natura e dell'ambiente.
La giurisdizione di legittimità dei T.A.R., prevista dagli artt. 2, 3 e 4 della legge n. 1034/1971, è "generale" in quanto... È limitata quanto al potere di decisione; essi possono solo sostituire l'atto annullato. Riguarda le controversie relative alla legittimità di un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo (tranne le materie riservate alla cognizione di altra giurisdizione speciale). Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo (non sono previste materie riservate alla cognizione di altra giuridizione speciale). Non può riguardare l'accertamento dei vizi di incompetenza di un atto amministrativo.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà di pagare la cauzione. Le concessioni all'esercizio di ferrovie rientrano nella categoria delle concessioni traslative di pubblici servizi. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, l'interesse all'esclusiva nella titolarità della concessione. Il rapporto concessionario si può estinguere solo per revoca.
Il Consiglio di Stato... È il supremo organo di consultazione giuridico-amministrativa dello Stato-comunità. È un organo dipendente dal Governo. Ha funzioni giurisdizionali in materia di pensioni di Stato. È articolato in sei agenzie.
Le autorizzazioni possono essere: espresse e tacite, modali e non modali, personali e reali, discrezionali e vincolate. È non modale l'autorizzazione... Rilasciata sulla base di un apprezzamento della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato. Implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego. Che, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative. Il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... È proponibile anche per vizi di merito. Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo. Non ammette il ricorrente alla visione degli atti di cui alla legge n. 241/1990. Deve essere proposto entro il termine perentorio di centoventi giorni.
Dopo il decorso di dieci anni dalla data di deposito al TAR dei ricorsi giurisdizionali amministrativi, è da presumere che sia venuto meno l'interesse a ricorrere e pertanto, a cura della segreteria, è notificato alle parti costituite apposito avviso con cui si avverte che si procederà ... Alla dichiarazione di perenzione se nel corso dei successivi due anni dalla data di notifica dell'avviso medesimo non sia stata presentata da nessuna delle parti apposita istanza per la discussione del ricorso. Alla dichiarazione di decadenza se nel corso dei successivi due anni dalla data di notifica dell'avviso medesimo non sia stato compiuto da nessuna delle parti alcun atto di procedura. Alla dichiarazione di perenzione se entro il termine di sei mesi dalla data di notifica dell'avviso medesimo non venga presentata dalle parti ricorrenti una nuova istanza di fissazione dell'udienza con la firma delle parti. Alla dichiarazione di decadenza se entro il termine di tre mesi dalla data di notifica dell'avviso medesimo non venga presentata dalle parti ricorrenti una nuova istanza di fissazione dell'udienza con la firma delle parti personalmente o del procuratore costituito.
I controlli amministrativi di merito... Intervengono sempre dopo che l'atto sia divenuto efficace. Sono quelli in cui l'autorità controllante e controllata appartengono ad enti diversi. Sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione. Sono diretti a valutare e garantire la corrispondenza formale dell'atto o dell'attività del soggetto alle norme di legge.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, l'insieme dei dati in forma elettronica, allegati oppure connessi tramite associazione logica ad altri dati elettronici, utilizzati come metodo di autenticazione informatica è denominato... Gestione informatica dei documenti. Firma elettronica. Firma elettronica qualificata. Firma digitale.
L'acquiescenza dell'atto amministrativo... Consiste nell'emanazione di un nuovo atto avente efficacia «ex nunc». È l'accettazione spontanea e volontaria, da parte di chi potrebbe impugnarlo, delle conseguenze dell'atto, e quindi, della situazione da esso determinata. A differenza della rinuncia non richiede un comportamento attivo compatibile con la proposizione del ricorso. È un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui viene eliminato il vizio di incompetenza relativa da parte dell'autorità astrattamente competente la quale si appropria di un atto emesso da autorità incompetente dello stesso ramo.
Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso miri ad un controllo di tipo investigativo-preventivo? Sì, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica degli atti per cui si richiede l'accesso. No, è inammissibile perché il diritto di accesso non è uno strumento di controllo generalizzato. Sì, perché il diritto di accesso è comunque uno strumento di controllo generalizzato. Solo se l'istanza è presentata da una associazione di tutela dei consumatori.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo II "Sviluppo economico e attività produttive" di detto D.Lgs.? Protezione civile. Miniere e risorse geotermiche. Sport. Spettacolo.
Il D.Lgs. n. 165/2001 demanda alle singole amministrazioni, che vi provvedono secondo principi generali fissati da disposizioni di legge e, sulla base dei medesimi, mediante atti organizzativi adottati secondo i rispettivi ordinamenti, tra l'altro,... La disciplina generale dell'attività di controllo interno e del controllo sulle delibere degli organi collegiali. La libera determinazione dei principi in materia di reclutamento del personale. La disciplina del trattamento economico del personale dipendente. L'individuazione degli uffici di maggiore rilevanza ed i modi di conferimento della titolarità dei medesimi.
Il titolare del trattamento dei dati personali che, per effetto del trattamento, cagioni un danno è tenuto al risarcimento? Soltanto se il danno è stato determinato da fatto doloso o colposo del titolare. Si sempre, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno. Soltanto se si è reso autore di un illecito penale. No.
L'atto amministrativo, alla pari del negozio giuridico privato, può contenere gli elementi c.d. accidentali. Tra essi vi rientra... Il dovere giuridico. Il termine. La condicio iuris. L'approvazione.
Chi cura la verbalizzazione e la conservazione del registro delle deliberazioni del Consiglio dei Ministri? Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Uno dei Ministri senza portafoglio. Il Capo di Gabinetto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
La dottrina tradizionale definisce i provvedimenti amministrativi come manifestazioni di volontà aventi rilevanza esterna e provenienti da una P.A. I provvedimenti sono dotati, tra l'altro, del carattere... Dell'inoppugnabilità, vale a dire che essi non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori. Dell'autoritarietà, vale a dire che essi sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge. Della nominatività, vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione. Della tipicità, vale a dire che essi sono immediatamente e direttamente eseguibili, anche contro il volere del soggetto destinatario del provvedimento sfavorevole, senza previa pronunzia giurisdizionale.
Le attività di acquisizione delle condizioni di ammissibilità (quali, ad esempio, la posizione legittimante, l'interesse a ricorrere, ecc.) sono proprie... Della fase decisoria del procedimento amministrativo. Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo. Della fase istruttoria del procedimento amministrativo. Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo.
Dispone l'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001 in merito alle controversie relative ai rapporti di lavoro che sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro,... Le controversie, promosse da organizzazioni sindacali, relative alle procedure di contrattazione collettiva. Le controversie in materia di rapporti di lavoro del personale delle Forze di Polizia di Stato. Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Le controversie in materia di rapporti di lavoro del personale della carriera diplomatica.
L'atto inficiato da incompetenza relativa... Non può essere né convalidato né sanato. Può essere solo sanato. Non può essere convalidato. Può essere convalidato.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo speciale? Consiglio di Stato. Corte dei Conti. Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Sicilia. Tribunale Amministrativo Regionale.
Quale tra le seguenti affermazioni corrisponde a quanto stabilito dall'art. 5 della legge n. 241 del 1990? Anche quando sia stata effettuata l'assegnazione ad altri soggetti la responsabilità dell'istruttoria e di ogni altro adempimento inerente il singolo procedimento è comunque del funzionario preposto all'unità organizzativa. L'unità organizzativa competente e il nominativo del responsabile del procedimento possono essere comunicati esclusivamente ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti. L'unità organizzativa competente e il nominativo del responsabile del procedimento sono comunicati ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenire e, a richiesta, a chiunque vi abbia interesse. Il dirigente di ciascuna unità organizzativa non può in nessun caso adottare il provvedimento finale.
Nei casi in cui contro gli atti o provvedimenti emessi da organi periferici dello Stato o di enti pubblici a carattere ultraregionale sia presentato ricorso in via gerarchica: Il ricorso al tribunale amministrativo regionale non è proponibile se sia già stata emessa la decisione sul ricorso gerarchico. Il ricorso al tribunale amministrativo regionale non è proponibile fino a quando non sia stata emessa la decisione sul ricorso gerarchico. Il ricorso al tribunale amministrativo regionale è proponibile contro la decisione sul ricorso gerarchico ed, in mancanza, contro il provvedimento impugnato, se, nel termine di centoventi giorni, la pubblica amministrazione non abbia comunicato la decisione all'interessato. Il ricorso al tribunale amministrativo regionale è proponibile contro la decisione sul ricorso gerarchico ed, in mancanza, contro il provvedimento impugnato, se, nel termine di novanta giorni, la pubblica amministrazione non abbia comunicato e notificato la decisione all'interessato.
Il giudice amministrativo, in base alla vigente normativa, in quale ambito può conoscere anche di tutte le questioni relative all'eventuale risarcimento del danno, anche attraverso la reintegrazione in forma specifica, e agli altri diritti patrimoniali consequenziali? Nell'ambito della sola giurisdizione esclusiva. Nell'ambito dell'intera sua giurisdizione. Nell'ambito della sola giurisdizione di legittimità. Nell'ambito della sola giurisdizione di merito.
Nei ricorsi agli organi di giustizia amministrativa aventi ad oggetto i provvedimenti di scioglimento degli enti locali e quelli connessi concernenti la formazione e il funzionamento degli organi: Il TAR chiamato a pronunciarsi sulla domanda cautelare, salvi i casi di manifesta fondatezza ovvero manifesta irricevibilità, inammissibilità, improcedibilità o infondatezza del ricorso ed accertata la completezza del contraddittorio ovvero disposta l'integrazione dello stesso, se ritiene ad un primo esame che il ricorso evidenzi l'illegittimità dell'atto impugnato e la sussistenza di un pregiudizio grave e irreparabile, fissa con ordinanza la data di discussione nel merito alla prima udienza successiva al termine di trenta giorni dalla data di deposito dell'ordinanza. Il TAR chiamato a pronunciarsi sulla domanda cautelare, nei casi di manifesta fondatezza ovvero manifesta irricevibilità, inammissibilità, improcedibilità o infondatezza del ricorso, fissa con ordinanza la data di discussione nel merito alla prima udienza successiva al termine di trenta giorni dalla data di deposito dell'ordinanza. Tutti i termini processuali, compresi quelli per la proposizione del ricorso, sono ridotti alla metà. Valgono i termini processuali ordinari, salvo quelli per la proposizione del ricorso che sono ridotti alla metà.
Con il comma 6-bis del novellato art. 7 del D.Lgs. 165/2001 tutte le amministrazioni pubbliche hanno l'obbligo di dotarsi di appositi Regolamenti o di apposite norme che... Dovranno prevedere e rendere pubbliche procedure comparative per il conferimento degli incarichi di collaborazione. Dovranno prevedere e rendere pubbliche procedure comparative per il conferimento degli incarichi di collaborazione, compresi quelli relativi ai componenti degli organismi di controllo interno e dei nuclei di valutazione. Potranno prevedere procedure per il conferimento di incarichi intuitu personae anche direttamente senza valutazioni comparative, purché venga pubblicizzato il nominativo degli incaricati. Potranno prevedere procedure comparative per il conferimento degli incarichi ai componenti degli organismi di controllo interno e dei nuclei di valutazione, con obbligo di rendere pubblici gli esiti.
Il Prefetto... Ha competenza esclusiva sull'intero territorio regionale sulle verifiche e controlli di reti e servizi di comunicazione elettronica. Non è tenuto ad uniformarsi alle direttive del Governo. Dipende burocraticamente dall'intero governo ma funzionalmente dal solo Ministro dell'Interno. Svolge la funzione di controllo e vigilanza sulla tenuta dei registri di stato civile.
L'interesse legittimo... È una posizione autonoma, che compiutamente configurata dalla stessa previsione di legge, spetta ad una persona sulla base di un titolo che può avere natura più varia, ma che non dipende da una P.A. Gode delle stesse forme di protezione del diritto soggettivo. Non comporta il potere di dare inizio al procedimento amministrativo. È necessariamente correlato all'esercizio del potere amministrativo.
La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi motivando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro costituisce... La parte valutativa della motivazione dell'atto amministrativo. La sottoscrizione dell'atto amministrativo. Il preambolo dell'atto amministrativo. Il dispositivo dell'atto amministrativo.
Quale delle seguenti disposizioni non trova applicazione nella normativa in materia di documentazione amministrativa? Lo smarrimento di documenti di riconoscimento o comunque attestanti stati e qualità personali dell'interessato non può essere comprovato da chi ne richiede il duplicato mediante dichiarazione sostitutiva, stante l'obbligo generalizzato della denuncia all'Autorità di Polizia Giudiziaria che costituisce presupposto necessario per attivare il procedimento amministrativo di rilascio del detto duplicato. È fatto divieto alle amministrazioni pubbliche ed ai gestori o esercenti di pubblici servizi, nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento, di richiedere certificati attestanti stati o fatti contenuti nel documento esibito. E', comunque, fatta salva per le amministrazioni pubbliche ed i gestori e gli esercenti di pubblici servizi la facoltà di verificare, nel corso del procedimento, la veridicità e l'autenticità dei dati contenuti nel documento di identità o di riconoscimento esibito. Nei casi in cui l'amministrazione procedente acquisisce informazioni relative a stati, qualità personali e fatti attraverso l'esibizione da parte dell'interessato di un documento di identità o di riconoscimento in corso di validità, la registrazione dei dati avviene attraverso l'acquisizione della copia fotostatica non autenticata del documento stesso.
Prima di assumere le funzioni prestano giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica... Il Presidente del Consiglio dei Ministri e i Ministri. Il Presidente del Consiglio dei Ministri ed i Ministri titolari di un dicastero. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, i Ministri e i sottosegretari. I Ministri titolari di un dicastero e i Ministri senza portafoglio.
Il ricorso gerarchico improprio... È proponibile solo nel rapporto fra organi individuali. È un rimedio di carattere generale. Può essere proposto una sola volta, e il provvedimento emesso in seguito al primo ricorso è definitivo. Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico.
Le controversie concernenti l'esercizio del diritto all'uso delle tecnologie) a norma dell'art. 3 del Codice dell'amministrazione digitale... Sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Sono devolute alla giurisdizione esclusiva del TAR del Lazio. Sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice del lavoro. Sono devolute alla giurisdizione esclusiva del Consiglio di Stato.
Nell'ambito di quale Ministero opera l'Ufficio per le attività del Commissario per il Coordinamento delle Iniziative Antiracket ed Antiusura? Ministero delle comunicazioni. Ministero dell'economia e delle finanze. Ministero dell'interno. Ministero della giustizia.
Dispone l'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001 in merito alle controversie relative ai rapporti di lavoro che sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro,... Le controversie concernenti le indennità di fine rapporto, comunque denominate e corrisposte. Le controversie in materia di rapporti di lavoro del personale militare. Le controversie in materia di rapporti di lavoro del personale della carriera diplomatica. Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.
Costituisce una causa di sospensione del processo giurisdizionale amministrativo: Il sopraggiungere della perdita della capacità di stare in giudizio del rappresentante legale di una delle parti private. La proposizione del regolamento preventivo di giurisdizione o di competenza. La perdita della capacità di stare in giudizio di una delle parti private. La morte, radiazione o sospensione dall'albo del difensore costituito.
Il pubblico dipendente può incorrere in responsabilità amm.va se la sua azione è caratterizzata dai seguenti elementi psicologici: Non è necessaria la sussistenza dell'elemento psicologico. Solo in caso di dolo. In caso dolo o colpa grave. In caso di colpa lieve.
Quale dei seguenti organi è definito dalla Costituzione "organo di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia nell'amministrazione"? Consiglio di Stato. Consiglio supremo di difesa. Corte dei Conti. Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro.
Indicare, secondo l'orientamento prevalente, in quale dei seguenti casi è riscontrabile una figura sintomatica di eccesso di potere. Sviamento di potere. Violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale. Carenza di motivazione. Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi.
Posto che sia il diritto soggettivo che l'interesse legittimo hanno alla base un interesse materiale, essi si differenziano per le forme di protezione? Sì, in quanto il primo offre possibilità di tutela più ampie e differenziate, mentre il secondo legittima il privato ad ottenere, in sede amministrativa o giurisdizionale, soltanto pronunce di natura reintegratoria o risarcitoria. No, in quanto entrambi legittimano il privato ad ottenere, in sede amministrativa o giurisdizionale, soltanto pronunce di natura reintegratoria o risarcitoria. No, in quanto entrambi offrono le stesse possibilità di protezione. Sì, in quanto la titolarità del diritto soggettivo legittima il privato ad ottenere, in sede amministrativa o giurisdizionale, soltanto pronunce di natura reintegratoria o risarcitoria, mentre l'interesse legittimo offre possibilità di tutela più ampie e differenziate.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che... I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi. Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici fanno espresso riferimento alla normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. I dati sensibili e giudiziari possono essere trattati nell'ambito di test psico-attitudinali volti a definire il profilo o la personalità dell'interessato. I soggetti pubblici non sono tenuti a verificare né l'esattezza, né l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, ma solo la loro pertinenza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso gerarchico improprio? Può essere proposto una sola volta, e il provvedimento emesso in seguito al primo ricorso è definitivo. Non può essere proposto ad organi collegiali. È un ricorso ordinario impugnatorio che può essere proposto solo da organi statali avverso provvedimenti di altro ente pubblico. È proponibile solo nel rapporto fra organi appartenenti allo stesso ramo di amministrazione.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso gerarchico improprio? Non può essere proposto ad organi statali avverso provvedimenti di altro ente pubblico. Di norma la parte può far valere soli vizi di legittimità. È un ricorso ordinario impugnatorio che può essere proposto solo da organi individuali avverso deliberazioni di organi collegiali e viceversa. Di norma la parte può far valere soli vizi di merito.
Chi presiede il collegio di conciliazione previsto dall'art. 66 del D.Lgs. n. 165/2001? Un magistrato delegato dal Presidente del Tribunale amministrativo territoriale. Un magistrato delegato dal pretore del lavoro. Il Direttore della Direzione provinciale del lavoro, o un suo delegato. Un referendario incaricato dalla delegazione regionale della Corte dei conti.
Ciascun atto amministrativo presenta una struttura formale generalmente composta da... Intestazione, preambolo, dispositivo, luogo e data. Intestazione, motivazione, luogo, data e sottoscrizione. Intestazione, preambolo, motivazione, dispositivo, luogo, data e sottoscrizione. Preambolo, motivazione, dispositivo, luogo e sottoscrizione.
Dispone l'art. 21-octies della L. n. 241/1990 che il provvedimento amministrativo adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti... Non è annullabile se per la natura vincolata del provvedimento sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato. Non è annullabile sussistendo le ragioni di interesse pubblico. È nullo e non produce effetti. È annullabile d'ufficio, anche se per la natura vincolata del provvedimento sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato.
La rinnovazione dei provvedimenti amministrativi... È un istituto che riguarda solo i provvedimenti nulli. È un istituto che a seguito della disciplina introdotta dall'art. 21-octies della legge 241/1990 è stato disapplicato. È un istituto che riguarda il provvedimento annullato. È ammissibile anche quando l'atto precedentemente annullato manchi del presupposto richiesto.
La confisca è un provvedimento... Con il quale l'amministrazione dispone della proprietà o, comunque, utilizza un bene di un privato per soddisfare un interesse pubblico. Ablatorio che incide non su diritti reali ma sulla complessa sfera giuridica del privato, privandolo di un diritto o di una facoltà. Ablatorio di natura cautelare che mira in genere a salvaguardare la collettività dai rischi derivanti dalla pericolosità di un bene. Ablatorio a carattere non espropriativo, bensì sanzionatorio ed è la misura conseguente alla commissione di un illecito amministrativo.
La sanzione disciplinare irrogata ad un dipendente di una pubblica amministrazione... È espressione della supremazia speciale della pubblica amministrazione. È un atto amministrativo. È espressione del potere privato del datore di lavoro pubblico. È un provvedimento parificato ai decreti ministeriali.
In base al diritto riconosciuto dall'art. 5 del Codice dell'amministrazione digitale (Diritto di effettuare qualsiasi pagamento in forma digitale)... Tutte le P.A. devono organizzarsi per rendere disponibile agli interessati documenti, atti e procedimenti, in modo sicuro e trasparente in formato digitale. La finanziaria 2008 ha stabilito che le P.A. devono adeguare la propria modalità operativa alle disposizioni del Codice entro una percentuale del 50%, a tale controllo è deputato il CNIPA. Non è più necessario alcun passaggio materiale di denaro né tanto meno fare file in banca o alla posta. I cittadini e le imprese hanno il diritto di usare le moderne tecnologie per tutti i rapporti con qualsiasi amministrazione dello Stato.
L'interesse legittimo... Alla stregua del diritto soggettivo è tutelato non immediatamente e pienamente bensì in funzione della realizzazione dell'interesse pubblico generale attraverso l'esercizio del potere pubblico. È un interesse che si presenta solo qualificato ma non anche differenziato. Non può essere tutelato mediante il potere di provocare l'eliminazione dell'atto attraverso il ricorso amministrativo. È riconosciuto anche a livello costituzionale dagli artt. 24, 103 e 113.
Quale certificato ha validità limitata? Certificato penale-casellario. Certificato di morte. Certificato di nascita. Estratto di nascita.
Il D.Lgs. n. 112/1998 ha conferito alle Regioni, alle Province, ai Comuni, alle comunità montane o ad altri enti locali funzioni e compiti amministrativi. Il conferimento... Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza e di accesso al credito, ma non quelle di polizia amministrativa. Non comprende l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti. Comprende anche le funzioni di organizzazione e le attività connesse e strumentali all'esercizio delle funzioni e dei compiti conferiti. Non comprende le funzioni di programmazione, di vigilanza e quelle di accesso al credito.
Nel procedimento amministrativo, quale fase è diretta ad introdurre l'interesse pubblico primario nonché gli interessi secondari di cui sono titolari i privati interessati all'oggetto del provvedimento da emanare? Fase decisoria. Fase dell'iniziativa. Fase integrativa dell'efficacia. Fase istruttoria.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso gerarchico improprio? Non può essere proposto a organi individuali avverso deliberazioni di organi collegiali e viceversa. È ammesso in unica istanza (art. 1 D.P.R. 1199/1971), anche in caso di pluralità di gradi di gerarchia. È un rimedio di carattere generale. È un ricorso ordinario impugnatorio che può essere proposto solo da organi statali avverso provvedimenti di organi di vertice (es. Ministeri).
La normativa in materia di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica stabilisce che: Il ricorrente, scaduto lo specifico termine previsto nella stessa normativa, può richiedere, con atto notificato al Ministero competente, che il ricorso sia trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la decisione. Il ricorrente, scaduto lo specifico termine previsto nella stessa normativa, può richiedere, con atto notificato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che il ricorso sia trasmesso al Consiglio di Stato per la decisione. Il ricorrente, scaduto lo specifico termine previsto nella stessa normativa, può richiedere, con atto notificato al Ministero competente, che il ricorso sia trasmesso direttamente all'Ufficio di Presidenza per la decisione. Il ricorrente, scaduto lo specifico termine previsto nella stessa normativa, può richiedere, con atto notificato al Ministero competente, se il ricorso sia stato trasmesso al Consiglio di Stato per l'emissione del parere.
La condizione in cui viene a trovarsi un atto quando sono decorsi i termini per impugnarlo è l'istituto ... Dell'inoppugnabilità. Dell'acquiescenza. Della decadenza. Della rinnovazione.
Dispone l'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001 in merito alle controversie relative ai rapporti di lavoro che restano devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo... Le controversie concernenti il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali. Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Le controversie, promosse da organizzazioni sindacali, relative alle procedure di contrattazione collettiva. Le controversie concernenti la responsabilità dirigenziale.
A norma del'art. 249 del Trattato istitutivo della Comunità europea, i pareri dell'Unione europea... Possono essere adottati solo dal Consiglio e dalla Commissione. Vincolano lo Stato membro cui sono rivolti per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi. Hanno portata generale. Non sono vincolanti.
La decisione, alla quale corrispondeva nel sistema CECA la decisione individuale, è, al pari del regolamento, atto obbligatorio in tutti i suoi elementi. Essa... Diventa applicabile a seguito della pubblicazione. Deve essere notificata ai destinatari e solo da tale momento produce i suoi effetti ed è ad essi opponibile. Necessita sempre di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, con la sola eccezione delle decisioni adottate secondo la procedura di codecisione. Se pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea esonera l'istituzione che adotta la decisione dall'onere di provvedere alla sua notificazione al destinatario.
Quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse, si pone in essere un provvedimento di... Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo. Riforma dell'atto amministrativo. Abrogazione dell'atto amministrativo. Sospensione dell'atto amministrativo.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, il soggetto che presta servizi di certificazione delle firme elettroniche o che fornisce altri servizi connessi con queste ultime è denominato... Pubblica amministrazione. Garante. Certificatore. Titolare.
Contro gli atti amministrativi non definitivi... È ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica. È ammissibile esclusivamente il ricorso amministrativo gerarchico. È ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R. Non è ammissibile ricorso amministrativo gerarchico.
L'interpretazione correttiva delle fonti legislative tende ad attribuire alle disposizioni un significato diverso da quello risultante dalla lettera del testo, facendo leva sulla intenzione, sulla volontà o gli scopi del legislatore sottesi alla norma e non esplicitati nella stessa. L'interpretazione sistematica... Inserisce la disposizione da interpretare in un contesto più ampio (l'intero articolo in cui è collocata, l'insieme delle norme che disciplinano una determinata materia, l'ordinamento giuridico nel suo complesso), alla cui luce le attribuisce un significato specifico. Estende il significato della disposizione oltre il dato letterale, in base al principio per cui lex minus dixit quam voluit. Riduce l'ambito applicativo di una norma sul presupposto che lex magis dixit quam voluit. Adatta il significato di una disposizione affinché non contrasti con il significato di altre norme di rango superiore (ad esempio una legge viene interpretata in modo che non contrasti con la Costituzione).
Esiste un obbligo generale di comunicare ai soggetti di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990 l'unità organizzativa competente? No. Alla pubblica amministrazione è fatto divieto di comunicare sia il nominativo dei soggetti cui sono affidate le singole pratiche sia gli uffici cui esse sono affidate. No, il nominativo o la struttura competente possono essere comunicati solo se richiesti. No. La legge n. 241 del 1990 nulla dispone in materia di comunicazione. Sì, tale obbligo è sancito dall'art. 5 della legge n. 241 del 1990.
L'esecutorietà dell'atto amministrativo, che consiste nel potere della P.A. di realizzare direttamente le proprie pretese giuridiche fondate su un atto amministrativo, trova la sua radice... In una presunzione di legittimità dell'atto. Sempre in un atto amministrativo. In una norma regolamentare. In una prassi.
Il Registro informatico degli adempimenti amministrativi per le imprese previsto dal Codice dell'amministrazione digitale... Si articola in base ai distretti individuati dal MIT (Distretto Nord, Sud e Centro). È istituito presso ogni C.C.I.A.A. Contiene l'elenco completo degli adempimenti amministrativi previsti dalle P.A. per l'avvio e l'esercizio delle attività di impresa, nonché i dati raccolti dalle amministrazioni comunali negli archivi informatici (art. 24 D.Lgs. 112/1998). Contiene l'elenco di tutte le imprese che instaurano rapporti con le P.A. centrali dello Stato.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Estendere il regime di diritto privato del rapporto di lavoro anche ai dirigenti generali ed equiparati delle amministrazioni pubbliche, mantenendo ferme le altre esclusioni previste dal D.Lgs. n. 29/1993. Procedere alla razionalizzazione e redistribuzione delle competenze tra i Ministeri, tenuto conto delle esigenze derivanti dall'appartenenza dello Stato all'Unione europea in ogni caso riducendone il numero. Riorganizzare e razionalizzare gli organi di rappresentanza periferica dello Stato con funzioni di raccordo, supporto e collaborazione con le Regioni e gli enti locali. Semplificare ed accelerare le procedure di spesa e contabili, anche mediante l'adozione di disposizioni che prevedano termini perentori, prorogabili per una sola volta, per le fasi di integrazione dell'efficacia e di controllo degli atti, decorsi i quali i provvedimenti si intendono adottati.
L'esecuzione, in sede regionale, dei provvedimenti che il Consiglio dei ministri emana nei casi in cui si renda necessario esercitare il potere sostitutivo dello Stato (art. 120, comma 2, Cost.), è curata... Dal Questore. Dal Presidente della Provincia. Dal Prefetto designato dal Ministro dell'Interno. Dal Prefetto titolare dell'U.T.G. con sede nel capoluogo della Regione.
Quale delle seguenti affermazioni è aderente ai principi sanciti dal D.Lgs. n. 165/2001 in materia di gestione delle risorse umane? Le amministrazioni pubbliche curano la formazione e l'aggiornamento del personale, escluso quello con qualifica dirigenziale. Le amministrazioni pubbliche possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano alle prestazioni effettivamente rese, purché in relazione a maggiore produttività. Le amministrazioni pubbliche devono obbligatoriamente delegare la formazione e l'aggiornamento del personale, garantendo libertà di insegnamento ed autonomia didattica. Le amministrazioni pubbliche garantiscono la libertà di insegnamento e l'autonomia professionale nello svolgimento dell'attività didattica, scientifica e di ricerca.
I diritti previsti dall'art. 7 del D.Lgs. 196/2003 (Codice della Privacy) possono essere fatti valere: Esclusivamente con ricorso al Garante. Proponendo ricorso sia dinanzi all'autorità giudiziaria sia al Garante. Alternativamente dinanzi all'autorità giudiziaria o con ricorso al Garante. Esclusivamente dinanzi all'autorità giudiziaria.
Al corso-concorso selettivo di formazione per l'accesso alla qualifica di dirigente nelle amministrazioni statali possono essere ammessi... Dipendenti di strutture private con almeno 250 dipendenti, collocati in posizioni professionali equivalenti a quelle previste per i dipendenti pubblici, muniti del diploma di laurea che abbiano maturato almeno due anni di esperienza lavorativa in tali posizioni professionali all'interno delle strutture stesse. Coloro che hanno ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore a cinque anni, purché muniti di diploma di laurea. Soggetti muniti di laurea nonché di uno dei seguenti titoli: laurea specialistica, diploma di specializzazione, dottorato di ricerca, o altro titolo post-universitario rilasciato da istituti universitari italiani o stranieri, ovvero da primarie istituzioni formative pubbliche o private, secondo modalità di riconoscimento disciplinate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentiti il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e la Scuola superiore della pubblica amministrazione. Dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti di laurea, che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio, svolti in posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea e che siano stati reclutati a seguito di corso-concorso.
Ai sensi dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, chi ha il compito di svolgere le attività di organizzazione e gestione del personale e di gestione dei rapporti sindacali e di lavoro? I dirigenti di uffici dirigenziali generali. Gli organi preposti al controllo di gestione. L'organo di direzione politica. I dirigenti.
Il Codice dell'amministrazione digitale, che ha abrogato il D.Lgs. 10/2002 sulla firma elettronica e numerosi articoli del D.P.R. 445/2000,... È entrato in vigore il 1° luglio 2005. È entrato in vigore il 1° gennaio 2007. È entrato in vigore il 1° luglio 2006. È entrato in vigore il 1° gennaio 2006.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Prevedere che ciascuna amministrazione organizzi un sistema informativo-statistico di supporto al controllo interno di gestione, alimentato da rilevazioni periodiche, al massimo annuali, dei costi, delle attività e dei prodotti. Sopprimere i procedimenti che derogano alla normativa procedimentale di carattere generale, qualora non sussistano più le ragioni che giustifichino una difforme disciplina settoriale. Contenere le spese di funzionamento dei ministeri, anche attraverso il ricorso obbligatorio a forme di comune utilizzo di contraenti ovvero di organi. Razionalizzare l'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri, anche attraverso il riordino, la soppressione e la fusione di Ministeri, nonché di amministrazioni centrali anche ad ordinamento autonomo.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, per «interoperabilità evoluta» si intende... I servizi per la realizzazione, gestione ed evoluzione di strumenti per lo scambio di documenti informatici fra le pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini. I servizi idonei a favorire la circolazione, lo scambio di dati e informazioni, e l'erogazione fra le pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini. L'insieme dei servizi di trasporto di dati e di interoperabilità di base. La parte del sistema pubblico di connettività finalizzata all'interazione tra i sistemi informatici delle pubbliche amministrazioni per garantire l'integrazione delle informazioni e dei procedimenti amministrativi.
Sono impugnabili innanzi al G.A. soltanto gli atti amministrativi (in senso oggettivo, ossia esplicazione di pubblica potestà) che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti meramente confermativi di precedenti provvedimenti sono impugnabili. Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili. I regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi non sono impugnabili. Gli atti programmatici e pianificatori sono sempre impugnabili.
Esiste per la pubblica amministrazione, ai sensi della legge n. 241/1990, un obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi concernenti lo svolgimento dei pubblici concorsi? No, costituisce una facoltà della pubblica amministrazione. Sì, tale obbligo è espressamente previsto dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. L'obbligo di motivazione sussiste solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento. Sì. Dispone l'art. 3 della legge n. 241 del 1990 che l'obbligo di motivazione sussiste per tutti i documenti e atti formati dalla P.A., anche se a contenuto generale.
I Ministri senza portafoglio svolgono le funzioni... Loro delegate dal Presidente del Consiglio dei Ministri sentito il Consiglio dei Ministri. Loro assegnate da uno o più Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio. Loro assegnate dal Consiglio dei Ministri. Loro delegate dal Presidente del Consiglio dei Ministri sentiti i Presidenti delle due Camere.
La composizione delle commissioni per l'assunzione di lavoratori da parte delle pubbliche amministrazioni, ai sensi dell'art. 35, comma 3, del D.Lgs. n. 165/2001, e succ. mod. ed integr., deve avvenire esclusivamente con... Esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali. Esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti a seguito di concorso. Esperti di provata competenza nelle materie del diritto pubblico, del diritto amministrativo, della legislazione sociale e del lavoro, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali. Esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali che non siano componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione e che non ricoprano cariche politiche.
L'interesse a ristabilire la legalità dell'azione amministrativa... È propria solo del diritto soggettivo risolutamente condizionato. È strumentale alla tutela dell'interesse legittimo. È propria del diritto soggettivo sospensivamente condizionato. È strumentale alla tutela esclusiva dell'interesse collettivo.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... È proponibile solo contro atti amministrativi non definitivi. È un rimedio amministrativo di carattere generale. Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo. È proponibile anche per vizi di merito.
Dispone l'art. 10-bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda, concedendo ad essi il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. Entro quale termine gli istanti devono presentare le loro osservazioni? Entro il termine previsto dal responsabile del procedimento che comunque non può essere superiore a quindici giorni dalla comunicazione. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione. Entro il termine di venti giorni dal ricevimento della comunicazione. Immediatamente e comunque entro cinque giorni dalla comunicazione anche data verbalmente o via fax.
Secondo l'orientamento prevalente, il vizio dell'atto amministrativo per incompetenza relativa può aversi: Per ragioni di materia, territorio, valore e grado. Solo per ragioni di materia. Solo per ragioni di valore e grado. Solo per ragioni di materia e territorio.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che... Al fine di assicurare che i dati sensibili e giudiziari siano indispensabili rispetto agli obblighi e ai compiti loro attribuiti, i soggetti pubblici valutano specificamente il rapporto tra i dati e gli adempimenti. I dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale devono essere conservati con altri dati personali trattati. I soggetti pubblici non sono tenuti a verificare né l'esattezza, né l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, ma solo la loro pertinenza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi. I dati che, anche a seguito delle verifiche, risultano eccedenti o non indispensabili possono comunque essere utilizzati.
Per quanto riguarda le innovazioni di cui al D.P.R. 445/2000, l'INPS ha provveduto con Circ. 10-1-2002 n. 12 a fornire una disamina dettagliata e coordinata di quelle che più direttamente interessano l'Istituto e a richiamare principi di carattere generale già applicati. Per quanto attiene ai cittadini extracomunitari... Ai fini della attestazione di status, qualità personali e fatti, gli interessati sono tenuti sempre a produrre certificati o attestazioni rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero, corredati di traduzione in lingua italiana, autenticata dalla autorità consolare italiana che ne attesti la conformità all'originale, previa ammonizione circa le conseguenze penali in caso di atti o documenti che risultassero non veritieri. La possibilità di avvalersi delle dichiarazioni sostitutive, già prevista dall'art. 5 del D.P.R. n. 403/1998 (che era limitata alle qualità personali e ai fatti che siano certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani) viene equiparata a quella degli appartenenti all'Unione europea. La dichiarazione concernente lo stato civile è valida soltanto se verificabile presso l'anagrafe o l'ufficio di stato civile italiano. La condizione della certificabilità o attestabilità da parte di soggetti pubblici italiani è richiesta anche quando i cittadini extracomunitari, autorizzati a soggiornare in Italia, si avvalgano delle dichiarazioni sostitutive di cui agli artt. 46 e 47 relativamente a materie per le quali esistono convenzioni internazionali tra l'Italia e il loro paese di provenienza.
I conferimenti di funzioni di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 4 della L. 15-3-1997 n. 59 devono avvenire nell'osservanza di alcuni principi fondamentali. Secondo il principio di completezza,... Con l'attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati, in attuazione del principio di sussidiarietà, e delle funzioni di programmazione. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo. Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea. Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui.
A norma di quanto dispone l'art. 19 del D.Lgs. n. 267/2000, le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardino vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale nel settore caccia e pesca nelle acque interne spettano... Al Comune. Alla Regione. Alla Città. Alla Provincia.
La normativa del D.Lgs. 165/2001 prevede che gli incarichi di funzione dirigenziale di livello generale sono conferiti ... A dirigenti della prima fascia dei ruoli unici dirigenziali o, in misura non superiore al 50 per cento della relativa dotazione, agli altri dirigenti appartenenti ai medesimi ruoli ovvero, con contratto a tempo determinato, a persone in possesso delle specifiche qualità professionali. Solo a dirigenti dei ruoli unici dirigenziali, di prima o seconda fascia. A dirigenti della prima fascia dei ruoli unici dirigenziali o, in misura non superiore al 70 per cento della relativa dotazione, agli altri dirigenti appartenenti ai medesimi ruoli ovvero, con contratto a tempo determinato, a persone in possesso delle specifiche qualità professionali. Solo a dirigenti della prima fascia dei ruoli unici dirigenziali.
Possono essere esperiti in assenza di una specifica norma che li ammetta e si concretano nel ricorso gerarchico, utilizzabile purché sussista il rapporto di gerarchia, e nel ricorso straordinario, utilizzabile sempre che l'atto impugnato sia definitivo... I ricorsi amministrativi non impugnatori. I ricorsi amministrativi di carattere generale. I ricorsi amministrativi di carattere eccezionale. I ricorsi amministrativi straordinari.
L'ordine è... Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. attribuisce ad altri potestà o facoltà inerenti a diritti suoi propri. Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto sempre positivo.
In materia di pari opportunità, il D.Lgs. n. 165/2001 dispone che le pubbliche amministrazioni, al fine di garantire pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro, tra l'altro,... Adottano propri atti regolamentari per assicurare pari opportunità tra uomini e donne sul lavoro, conformemente alle direttive impartite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, il cinquanta per cento dei posti di componente delle commissioni di concorso. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, il cinquanta per cento dei posti di dirigente. Garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale, riservando ad esse almeno un terzo dei posti per ciascun corso.
Il Garante per la protezione dei dati personali può disporre il blocco del trattamento dei dati personali... Solo in presenza di un minore. Quando, in considerazione della natura dei dati o delle modalità del trattamento, vi sia il concreto rischio del verificarsi di un pregiudizio rilevante per uno o più interessati. A sua discrezione. Esclusivamente quando il trattamento risulta illecito.
Il rinnovo del contratto o l'utilizzo del medesimo lavoratore assunto nella pubblica amministrazione con tipologia contrattuale diversa dal rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato... È sempre ammesso. No, non è ammesso in alcun caso. Non è ammesso, salvo che per esigenze stagionali. Non è ammesso, salvo che per periodi non superiori a tre mesi.
Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso per taluni profili, non riguardi documenti esistenti, ma postuli una attività di elaborazione dati? Sì, è ammissibile. Solo se l'istanza è presentata da una associazione di tutela dei consumatori. Sì, perché il diritto di accesso è comunque uno strumento di controllo generalizzato sull'attività oggetto della P.A. No, è inammissibile.
Il previsto parere sul ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è espresso di regola: Dall'Adunanza generale del Consiglio di Stato, che può in taluni casi delegare la questione ad una sezione o ad una commissione speciale dello stesso Consiglio. Dalla sezione o dalla commissione speciale del Consiglio di Stato, alla quale il ricorso è assegnato. Dall'Adunanza generale del Consiglio di Stato, su richiesta del ricorrente. Dal Presidente del Consiglio di Stato.
Dispone la legge n. 241/1990 che in accoglimento di osservazioni e proposte presentate dai privati, l'amministrazione procedente può concludere, senza pregiudizio dei diritti dei terzi, e in ogni caso nel perseguimento del pubblico interesse, accordi con gli interessati al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale ovvero in sostituzione di questo. Tali accordi debbono essere stipulati in forma scritta? Sì, a pena di nullità, salvo che la legge disponga altrimenti e ad essi si applicano, ove non diversamente previsto, i principi del c.c. in materia di obbligazioni e contratti in quanto compatibili. Sì, a pena di nullità, e ad essi si applicano, ove non diversamente previsto, le speciali disposizioni dettate dalla stessa legge n. 241/1990. No, non è richiesta la forma scritta, ma si applicano, ove non diversamente previsto, i principi del c.c. in materia di obbligazioni e contratti in quanto compatibili. Sì, se l'accordo oltre al destinatario del provvedimento prevede la partecipazione di altri cointeressati, e in tal caso si applicano i principi del c.c. in materia di obbligazioni e contratti in quanto compatibili.
La pubblica amministrazione può incorrere in responsabilità: Extracontrattuale, contrattuale, precontrattuale. Solo contrattuale e precontrattuale. Solo contrattuale. Solo extracontrattuale.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto dalla legge... Al fine di favorire la partecipazione e assicurare la trasparenza e l'imparzialità dell'attività amministrativa. Al fine di attribuire carattere di efficacia all'azione amministrativa. Al fine di assicurare la legittimità del procedimento. Solo al fine di attribuire carattere di pubblicità all'azione amministrativa.
La mancata accettazione delle dichiarazioni sostitutive di certificazione o di atto di notorietà rese a norma delle disposizioni di cui al D.P.R. 445/2000, costituisce a norma dell'art. 74... Rifiuto di atti d'ufficio, omissione punibile a norma dell'art. 328 del c.p. Violazione dei doveri d'ufficio. Abuso d'ufficio, punibile a norma dell'art. 323 del c.p. Responsabilità disciplinare, patrimoniale nonché penale.
Quali tra le seguenti opzioni non rientrano nell'elenco dei compiti e poteri di cui i dirigenti hanno l'esercizio in base all'art. 17, comma 1, D.Lgs. n. 165 del 2001, e successive modificazioni ed integrazioni? La formulazione di proposte e pareri ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali. Il potere di decidere su ricorsi presentati da dipendenti in merito a liti insorte con altri dipendenti. La cura dell'attuazione dei progetti e delle gestioni ad essi assegnati dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, adottando i relativi atti e provvedimenti amministrativi ed esercitando i poteri di spesa e di acquisizione delle entrate. La direzione, il coordinamento e il controllo dell'attività degli uffici che da essi dipendono e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con poteri sostitutivi in caso di inerzia.
Mediante la dichiarazione sostitutiva di cui all'art. 47 del D.P.R. 445/2000... Si può attestare anche la conformità all'originale della copia di documenti fiscali che debbono essere obbligatoriamente conservati dai privati contribuenti. Non è possibile comprovare lo smarrimento di documenti di riconoscimento o attestanti stati e qualità personali ai fini del rilascio del duplicato. Si può dichiarare qualsiasi dato presente nell'archivio dell'anagrafe tributaria. Si può dichiarare di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l'applicazione di misure di sicurezza e di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale.
Il legislatore ha ulteriormente semplificato la materia delle certificazioni amministrative, estendendo i casi di utilizzo delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni. Non possono, tuttavia, essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore,... I certificati attestanti la qualità di studente. I certificati di origine. I certificati attestanti la qualità di tutore o di curatore e simili. I certificati attestanti la qualità di rappresentante legale di persone giuridiche.
Su quali dei seguenti atti deve essere acquisito il parere obbligatorio del Consiglio di Stato? Testi unici. Provvedimenti di espropriazione per pubblica utilità. Contratti che impegnano il bilancio dello Stato per più esercizi. Provvedimenti di destituzione dall'impiego di pubblici dipendenti.
L'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 disciplina l'eccedenza di personale e le conseguenti procedure di mobilità collettiva. Quando trova applicazione questo articolo? Limitatamente agli enti per i quali sia stato dichiarato lo stato di dissesto. Limitatamente alle Province ed ai Comuni capoluogo di Provincia. Quando l'eccedenza rilevata riguardi almeno dieci dipendenti. Quando l'eccedenza rilevata riguardi almeno venti dipendenti.
La legge 15/3/1997, n. 59, esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli enti locali, tra l'altro,... I compiti relativi al sistema di protezione civile in genere. Il coordinamento dei rapporti con l'Unione europea. I compiti relativi alla tutela dell'ambiente e della salute in genere. I compiti relativi alla tutela dell'ambiente in genere.
Qual è una finalità del Sistema pubblico di connettività? Fornire informazioni collegate a scadenze o adempimenti da assolvere nei confronti della pubblica amministrazione. Disporre la sospensione e la cancellazione dagli elenchi dei fornitori qualificati di cui all'art. 82 del D.Lgs. 82/2005. Fornire un insieme di servizi di connettività condivisi dalle P.A. interconnesse, definiti negli aspetti di funzionalità, qualità e sicurezza, ampiamente graduabili in modo da poter soddisfare le differenti esigenze delle P.A aderenti al SPC. Proporre le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni per la pubblica amministrazione.
In base al D.Lgs. 165/2001, gli incarichi di funzione dirigenziale di livello generale sono conferiti... Con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro competente, sentito il Senato della Repubblica. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro competente. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro competente. Con decreto del Ministro competente.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, il diritto all'esercizio della concessione. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà di pagare la cauzione. Nelle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici, la concessione può riguardare solo un bene demaniale. Le autorizzazioni all'apertura di farmacie rientrano nella categoria delle concessioni traslative di pubblici servizi.
Il D.Lgs. n. 300/1999, di attuazione della delega di cui alla L. n. 59/1997, ha riformato l'organizzazione del Governo, disponendo che i dipartimenti costituiscono le strutture di primo livello di alcuni Ministeri, tra i quali sono ricompresi,... Ministero dell'interno, Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Ministero della giustiza. Ministero della giustizia, Ministero dell'economia e delle finanze, Ministero delle comunicazioni. Ministero dello sviluppo economico, Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Ministero delle comunicazioni. Ministero degli affari esteri e Ministero della difesa.
Qualora debba essere espresso il parere su ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, l'organo del Consiglio di Stato al quale è assegnato il ricorso: Se riconosce che l'istruttoria è incompleta o che i fatti affermati nell'atto impugnato sono in contraddizione con i documenti, può richiedere al Ministero competente nuovi chiarimenti o documenti ovvero ordinare al Ministero medesimo di disporre nuove verificazioni, autorizzando le parti ad assistervi ed a produrre nuovi documenti. Se riconosce che l'istruttoria è incompleta o che i fatti affermati nell'atto impugnato sono in contraddizione con i documenti, può richiedere all'organo che ha emanato l'atto impugnato nuovi chiarimenti o documenti ovvero ordinare allo stesso organo di disporre nuove verificazioni, autorizzando le parti ad assistervi ed a produrre nuovi documenti. Se riconosce che l'istruttoria è incompleta o che i fatti affermati nell'atto impugnato sono in contraddizione con i documenti, esprime parere per l'accoglimento del ricorso e la rimessione degli atti all'organo competente. Se riconosce che l'istruttoria è incompleta o che i fatti affermati nell'atto impugnato sono in contraddizione con i documenti, esprime parere per la dichiarazione di inammissibilità del ricorso.
Una decisione di rito di un ricorso amministrativo, che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere la... Decisione di inammissibilità per proposizione del ricorso contro un atto non impugnabile. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito. Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti.
I vizi di forma dell'atto amministrativo... Costituiscono vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Costituiscono vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Costituiscono vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Non costituiscono vizio di legittimità dell'atto amministrativo.
Il D.Lgs. 165/2001 stabilisce che nelle amministrazioni dello stato, anche ad ordinamento autonomo, la dirigenza è articolata in due fasce. L'accesso alla qualifica di dirigente della seconda fascia può avvenire... Esclusivamente a seguito di concorso per esami per l'accesso al ruolo unico dei dirigenti. Attraverso concorso per esami indetto dalle singole amministrazioni ovvero per corso-concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione. Anche a seguito di selezione interna per progressione di carriera cui possono accedere coloro che abbiano ricoperto incarichi di direzione di uffici dirigenziali generali o equivalenti, per un periodo almeno pari a cinque anni. Esclusivamente mediante corso-concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione.
Chi applica la sanzione disciplinare al lavoratore dipendente di una pubblica amministrazione? L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, ai sensi dell'art. 55, comma 4, del D.Lgs. n. 165/2001, qualora le sanzioni da applicare non siano rimprovero verbale e censura. Il capo della struttura in cui il dipendente lavora, ai sensi dell'art. 55, comma 4, del D.Lgs. n. 165/2001, qualora la sanzione da applicare sia la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione. L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, ai sensi dell'art. 55, comma 4, del D.Lgs. n. 165/2001, qualora le sanzioni da applicare siano rimprovero verbale e censura. Il capo della struttura in cui il dipendente lavora, ai sensi dell'art. 55, comma 4, del D.Lgs. n. 165/2001, qualora le sanzioni da applicare non siano rimprovero verbale e censura.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso gerarchico improprio? Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico. È ammesso solo nei casi tassativi previsti dalla legge. È proponibile solo nel rapporto fra organi appartenenti allo stesso ramo di amministrazione. Non può essere proposto ad organi collegiali.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, l'istituto dell'autotutela (in contrapposizione alla tutela amministrativa su ricorso) si attua... Con un procedimento esterno alla P.A. Con la P.A. che agisce nell'interesse dei terzi danneggiati. Con il ritiro discrezionale di un atto da parte della P.A. Con l'annullamento dell'atto su istanza dell'interessato.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza computando anche le amministrazioni assenti. Si considera acquisito l'assenso dell'amministrazione il cui rappresentante non abbia espresso definitivamente la volontà dell'amministrazione rappresentata. La prima riunione è convocata entro venti giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro quaranta giorni dalla data di indizione. La convocazione della prima riunione deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno dieci giorni prima della relativa data.
L'autorizzazione può essere definita come il provvedimento mediante il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale posto all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle autorizzazioni è corretta. L'autorizzazione reale è quella rilasciata sulla base di un apprezzamento della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato. L'autorizzazione tacita è quella rilasciata sulla base di un accertamento relativo a requisiti concernenti una «res». L'autorizzazione modale è quella che, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative o modali. L'autorizzazione espressa è quella implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, per «connettività» si intende... La parte del sistema pubblico di interoperabilità finalizzata all'interazione tra i sistemi informatici delle pubbliche amministrazioni per garantire l'integrazione delle informazioni e dei procedimenti amministrativi. I servizi idonei a favorire la circolazione, lo scambio di dati e informazioni, e l'erogazione fra le pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini. L'insieme dei servizi di trasporto di dati e di interoperabilità di base. I servizi per la realizzazione, gestione ed evoluzione di strumenti per lo scambio di documenti informatici fra le pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini.
Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta. In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in: atti composti e atti contestuali. In relazione all'elemento psichico di cui sono manifestazione, gli atti amministrativi si distinguono in: atti di natura mista, atti collettivi e atti generali. In relazione alla discrezionalità, gli atti amministrativi si distinguono in: atti costitutivi e atti dichiarativi. In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in: atti costitutivi e atti dichiarativi.
La legge 15/3/1997, n. 59, esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli enti locali, tra l'altro,... I compiti preordinati ad assicurare l'esecuzione a livello nazionale degli obblighi derivanti dal Trattato sull'Unione europea. I compiti relativi alla difesa del suolo in genere. I compiti e le attività in materia di controllo sugli enti locali. La programmazione generale nel settore dello spettacolo in genere.
Sono propri della fase istruttoria del procedimento amministrativo... L'istanza e la richiesta. L'esposto e la segnalazione. Le attività di acquisizione delle circostanze di fatto (rilevabili con accertamenti semplici, quali, ad esempio, ispezioni, inchieste, ecc.). Le designazioni.
A seguito dell'approvazione della Legge Costituzionale 3/2001, sono stati modificati gli articoli 117 e 118 della Costituzione. Quale delle affermazioni proposte è corretta? Nelle materie di sua competenza la Regione può concludere accordi con Stati e intese con enti territoriali interni ad altro Stato, secondo le forme disciplinate dallo Statuto della Regione stessa. L'istruzione rientra nelle materie di legislazione concorrente delle Regioni, nella quale è compresa l'istruzione e la formazione professionale. La legge regionale ratifica le intese della Regione con altre Regioni per il migliore esercizio delle proprie funzioni, anche con individuazione di organi comuni. Cittadinanza, stato civile e anagrafi rientrano nelle materie di legislazione concorrente.
Secondo la teoria tradizionale, determina un vizio di legittimità dell'atto amministrativo: Lo straripamento di potere. L'incompetenza relativa. Il difetto assoluto di attribuzione. L'incompetenza assoluta.
Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare riunisce le competenze omogenee dei precedenti Ministeri dell'ambiente e dei lavori pubblici. Sotto la sua vigilanza opera l'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici, con il compito, tra l'altro di... Vigilare sugli enti di normazione tecnica e sugli organismi di accreditamento dei sistemi di qualità aziendale e dei prodotti. Svolgere i compiti e le attività tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezione dell'ambiente, per la tutela delle risorse idriche e della difesa del suolo, ivi compresi l'individuazione e delimitazione dei bacini idrografici nazionali e interregionali. Omologare e approvare i veicoli a motore e loro rimorchi, loro componenti e unità tecniche indipendenti. Predisporre le normative tecniche e gli standard per la certificazione di qualità aziendale e dei prodotti.
Da chi sono svolte le funzioni di Rappresentante dello Stato per i rapporti con il sistema delle autonomie locali? Dal Prefetto avente sede nel capoluogo della Regione. Dal Sindaco. Dal Questore avente sede nel capoluogo della Provincia. Dall'autorità locale di pubblica sicurezza.
Ai fini del T.U. n. 445/2000 per «stato» si intende... La situazione di un soggetto caratterizzata da una particolare sfera di capacità, diritti, doveri nell'ambito di una collettività. Qualsiasi fatto della vita reale che può avere rilevanza per il diritto. L'attributo che qualifica una persona nell'ambito della collettività, cioè la qualità (es. la professione). Solo le specificazioni (mediche, sanitarie, di opinioni politiche) inerenti alla vita personale e alla persona.
Al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono attribuite le funzioni ed i compiti statali in materia di identificazione delle linee fondamentali dell'assetto del territorio con riferimento alle reti infrastrutturali, politiche urbane e dell'edilizia abitativa, opere marittime e infrastrutture idrauliche, trasporti e viabilità. Sotto la sua vigilanza opera l'Agenzia dei trasporti terrestri e delle infrastrutture con il compito, tra l'altro, di... Esercitare le attività tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezione dell'ambiente, per la tutela delle risorse idriche e della difesa del suolo. Definire standard e prescrizioni tecniche in materia di sicurezza stradale e norme tecniche relative alle strade e loro pertinenze ed alla segnaletica stradale. Esercitare l'attività di controllo di conformità delle macchine, degli impianti e di prodotti. Svolgere i servizi geotopocartografici e quelli relativi alle conservatorie dei registri immobiliari.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, per «interoperabilità di base» si intende... L'insieme dei servizi di trasporto di dati. I servizi per la realizzazione, gestione ed evoluzione di strumenti per lo scambio di documenti informatici fra le pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini. I servizi idonei a favorire la circolazione, lo scambio di dati e informazioni, e l'erogazione fra le pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini. La parte del sistema pubblico di connettività finalizzata all'interazione tra i sistemi informatici delle pubbliche amministrazioni per garantire l'integrazione delle informazioni e dei procedimenti amministrativi.
Il Dlgs. 165/2001 demanda alle singole amministrazioni, che vi provvedono secondo principi generali fissati da disposizioni di legge e, sulla base dei medesimi, mediante atti organizzativi adottati secondo i rispettivi ordinamenti, tra l'altro, la definizione delle linee fondamentali di organizzazione degli uffici, ispirandola ad alcuni fondamentali criteri. Tra tali criteri non rientra: L'ampia flessibilità nell'impiego del personale, garantendo adeguati margini alle determinazioni operative e gestionali da perseguire anche mediante la libera erogazione di trattamenti economici accessori al personale. La funzionalità rispetto ai compiti e ai programmi di attività, nel perseguimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità. La garanzia dell'imparzialità e della trasparenza dell'azione amministrativa, anche attraverso l'istituzione di apposite strutture per l'informazione ai cittadini e attribuzione ad un unico ufficio, per ciascun procedimento, della responsabilità complessiva dello stesso. Il collegamento delle attività degli uffici, adeguandosi al dovere di comunicazione interna ed esterna, e l'interconnessione mediante sistemi informatici e statistici pubblici.
Indicare quale tra quelle proposte è una figura analoga all'autorizzazione. Delega. Registrazione. Concessione. Ammissione.
Nelle pubbliche amministrazioni l'assunzione o l'impiego di lavoratori in violazione di disposizioni imperative... Non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato, ma il lavoratore assunto in violazione ha diritto al risarcimento del danno. Comporta responsabilità da parte dei dirigenti responsabili, ma il lavoratore ha diritto alla conversione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Comporta l'obbligo per le amministrazioni di recuperare dai dirigenti responsabili le somme pagate ai lavoratori a titolo di risarcimento del danno, solo qualora la violazione sia dovuta a colpa grave. Comporta l'obbligo per le amministrazioni di recuperare dai dirigenti responsabili le somme pagate ai lavoratori a titolo di risarcimento del danno, solo qualora la violazione sia dovuta a dolo.
A seguito della proposizione di ricorso gerarchico, l'organo decidente, se accoglie il ricorso per incompetenza dell'organo che lo ha emanato: Annulla o riforma l'atto. Annulla o riforma l'atto salvo, ove occorra, il rinvio dell'affare all'organo che lo ha emanato. Annulla l'atto e rimette l'affare all'organo competente. Riforma l'atto.
Nel procedimento amministrativo, il ricorso e la proposta vincolante sono proprie... Della fase istruttoria. Della fase decisoria. Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia. Della fase d'iniziativa.
Quale fonte legislativa per la prima volta ha raccolto in modo organico il tema dell'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (c.d. ICT) nelle P.A. nonché della disciplina dei fondamentali principi giuridici applicabili al documento informatico e alla firma digitale? La legge 9 gennaio 2004, n. 4. Il D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82. Il D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196. Il D.Lgs. 20 febbraio 2004, n. 52.
Quale dei seguenti è il massimo organo consultivo e propositivo del Ministero delle Comunicazioni alle dirette dipendenze del Ministro? Commissione tecnica consultiva. Comitato paritetico per le Pari Opportunità. Osservatorio permanente per la sicurezza e la tutela delle reti e delle comunicazioni. Consiglio Superiore delle Comunicazioni.
Nell'ambito del sistema giuridico comunitario va inquadrato l'art. 249 del Trattato CE, che sancisce la tipologia degli atti a mezzo dei quali le istituzioni comunitarie esercitano le competenze loro attribuite. Tra essi i regolamenti dell'Unione europea... Possono imporre solo obblighi di «non fare». Sono destinati a produrre i propri effetti nei confronti di un numero indeterminato e indeterminabile di destinatari. Sono destinati a produrre i propri effetti solo nei confronti di un numero determinato di destinatari. Non sono direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri.
Contro le sentenze dei tribunali amministrativi regionali: È ammesso ricorso per revocazione, nei casi, nei modi e nei termini previsti dagli articoli 395 e 396 del codice di procedura civile, opposizione di terzo ordinaria, nonché ricorso al Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, da proporre nel termine di giorni sessanta dalla ricevuta notificazione. È ammesso solo ricorso per revocazione, nei casi, nei modi e nei termini previsti dagli articoli 395 e 396 del codice di procedura civile. È ammesso ricorso per revocazione, nei casi, nei modi e nei termini previsti dagli articoli 395 e 396 del codice di procedura civile, nonché ricorso al Consiglio di Stato, da proporre nel termine di giorni sessanta dal deposito della sentenza. È ammesso solo ricorso al Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, da proporre nel termine di giorni sessanta dalla ricevuta notificazione.
La conferenza di servizi, prevista di regola dall'art. 14 della legge 241/1990 per l'esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, può essere convocata anche per l'esame contestuale di interessi coinvolti in più procedimenti amministrativi reciprocamente connessi. In tal caso, essa è indetta... Dall'amministrazione o, previa formale intesa, da una delle amministrazioni che curano l'interesse pubblico concernente la tutela ambientale. In ogni caso dall'amministrazione competente a concludere il procedimento che cronologicamente deve precedere gli altri connessi. Dall'amministrazione o, previa informale intesa, da una delle amministrazioni che curano l'interesse pubblico prevalente. In ogni caso da una delle amministrazioni che curano l'interesse pubblico prevalente senza necessità di raggiungere una preventiva intesa informale.
Il D.Lgs. 165/2001 demanda alle singole amministrazioni, che vi provvedono secondo principi generali fissati da disposizioni di legge e, sulla base dei medesimi, mediante atti organizzativi adottati secondo i rispettivi ordinamenti, tra l'altro,... La determinazione delle dotazioni organiche complessive. La definizione dei principi generali in materia di procedimento amministrativo. La disciplina generale dell'attività di controllo interno e del controllo sulle delibere degli organi collegiali. La definizione dei principi generali in materia di trattamento economico dei dirigenti.
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro... È composto di esperti, rappresentanti delle associazioni di promozione sociale e delle organizzazioni di volontariato e rappresentanti delle categorie produttive. È organo di consulenza delle Regioni e degli enti locali. Svolge funzioni di vigilanza in materia di economia e lavoro. È l'autorità garante in materia di contratti di lavoro.
L'art. 10-bis della legge n. 241/1990 quale obbligo prevede a carico del responsabile del procedimento? L'obbligo, nei procedimenti ad istanza di parte, prima dell'adozione formale del provvedimento amministrativo negativo, di comunicare tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda permettendo agli stessi di presentare per iscritto le loro osservazioni eventualmente corredate da documenti. L'obbligo di indicare nella comunicazione di avvio del procedimento, la data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione. L'obbligo di indicare, nella comunicazione di avvio del procedimento, la data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione, anche nelle ipotesi in cui il procedimento prenda l'avvio su istanza di parte. L'art. 10-bis della legge n. 241/1990 è stato abrogato dalla legge n. 15/2005.
Nel procedimento amministrativo la fase d'iniziativa... È diretta esclusivamente ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto. Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso. È diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare. È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni.
Ai sensi dell'art. 55 D.Lgs n. 165/2001 il collegio arbitrale di disciplina è composto da... Cinque membri. Tre membri. Da un numero di membri variabile a seconda della gravità della sanzione irrogata. Un membro.
In materia di incompatibilità e cumulo di impieghi degli impiegati pubblici, il D.Lgs. n. 165/2001 dispone che... Costituiscono incompatibilità i compensi derivati dalla utilizzazione economica da parte dell'autore o inventore di opere dell'ingegno e di invenzioni industriali. Non costituiscono incompatibilità i compensi derivati da attività svolte dal dipendente in qualità di amministratore di una S.r.l. Non costituiscono incompatibilità i compensi derivati da incarichi per lo svolgimento dei quali il dipendente è posto in posizione di comando o fuori ruolo. Costituiscono incompatibilità i compensi derivati da incarichi per i quali è corrisposto solo il rimborso delle spese documentate.
Ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001 si considera svolgimento di mansioni superiori... Soltanto l'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni. L'attribuzione di mansioni diverse da quelle previste dai C.C.N.L. Anche l'attribuzione in modo non prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni. L'attribuzione, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni in misura non inferiore al cinquanta per cento.
In ordine ai termini e al potere di differimento per il procedimento di accesso formale ai documenti amministrativi è corretto affermare che... Il procedimento di accesso deve concludersi nel termine di 45 giorni. Nel caso in cui la P.A. si avvalga del potere di differimento l'atto che lo dispone non deve necessariamente indicare la durata del differimento. Qualora la richiesta sia irregolare o incompleta la P.A. entro 10 giorni ne deve dare comunicazione al richiedente. Il differimento non può essere disposto nella fase preparatoria dei provvedimenti amministrativi.
Le certificazioni sono... Dichiarazioni di scienza esternate in un documento in funzione partecipativa e concernenti fatti precedentemente acquisiti dall'ufficio pubblico. Ispezioni particolarmente qualificate in ordine all'oggetto dell'acquisizione che, presentando il carattere di accadimento straordinario, comporta che le stesse siano affidate ad uffici particolari costituiti ad hoc, e talvolta estranei all'amministrazione. Atti di scienza con cui si narrano e si documentano atti giuridici, operazioni o anche meri comportamenti di altre figure soggettive. Atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, l'interesse comune agli appartenenti ad una formazione sociale non costituente un gruppo od una categoria omogenei è detto... Interesse semplice. Interesse legittimo. Interesse collettivo. Interesse diffuso.
Nel giudizio in materia elettorale, il ricorso deve essere depositato presso la segreteria del giudice: Entro 60 giorni dalla data di proclamazione degli eletti. Entro 45 giorni dalla data di proclamazione degli eletti. Entro 15 giorni dalla data di proclamazione degli eletti. Entro 30 giorni dalla data di proclamazione degli eletti.
Hanno facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo,... Tutti i soggetti che ne facciano istanza. Solo i portatori di interessi pubblici. Tra gli altri, i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Solo i portatori di interessi pubblici, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento.
A norma della legge n. 127/1997, fatti salvi i termini più brevi previsti per legge, il parere del Consiglio di Stato è reso nel termine di... Quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta; decorso il termine, il parere è da intendersi nel senso negativo. Sessanta giorni dal ricevimento della richiesta; decorso il termine, l'amministrazione può procedere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Trenta giorni dal ricevimento della richiesta; decorso il termine, il parere è da intendersi nel senso negativo. Quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta; decorso il termine, l'amministrazione può procedere indipendentemente dall'acquisizione del parere.
Prevede la legislazione vigente che la dichiarazione nell'interesse di chi si trovi in una situazione di impedimento temporaneo, per ragioni connesse allo stato di salute, è sostituita dalla dichiarazione contenente espressa indicazione dell'esistenza di un impedimento. Chi è legittimato a rendere la dichiarazione? Il coniuge o, in sua assenza, i figli o, in mancanza di questi, altro parente in linea retta o collaterale fino al secondo grado, al pubblico ufficiale, previo accertamento dell'identità del dichiarante. Il coniuge, i figli, un parente in linea retta o, in mancanza di questi, un parente in linea collaterale fino al terzo grado, al pubblico ufficiale, previo accertamento dell'identità del dichiarante. Il coniuge o, in sua assenza, i figli o, in mancanza di questi, altro parente in linea retta, al pubblico ufficiale, previo accertamento dell'identità del dichiarante. Il coniuge o, in sua assenza, i figli o, in mancanza di questi, altro parente in linea retta o collaterale fino al terzo grado, al pubblico ufficiale, previo accertamento dell'identità del dichiarante.
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro... Partecipa alla stipulazione dei contratti di lavoro in rappresentanza dello Stato. Svolge funzioni di vigilanza sull'attività delle organizzazioni sindacali. È organo di consulenza delle Camere e del Governo. È organo di consulenza degli organi centrali e periferici dello Stato.
Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella categoria delle concessioni costitutive? Autorizzazione all'apertura di un istituto di credito. Concessione del demanio stradale. Autorizzazione all'esercizio delle ferrovie. Concessione mineraria.
Il diritto comunitario derivato comprende tutte le norme giuridiche emanate dalle istituzioni comunitarie per la realizzazione degli obiettivi posti in essere dai Trattati. Tra esse, le raccomandazioni e i pareri dell'Unione europea... Sono adottati solo da Parlamento e Commissione. Sono indirizzati a singoli Stati ed entrano in vigore con la semplice notificazione ai destinatari. Sono direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri. Non sono vincolanti.
Il Prefetto... Dipende burocraticamente dal Ministero dell'Interno. È organo subordinato al Presidente della Provincia. È nominato su proposta del Presidente della Regione. Deve godere della fiducia del Presidente della Giunta regionale.
In materia di documentazione amministrativa... I documenti trasmessi da chiunque ad una pubblica amministrazione tramite fax, o con altro mezzo telematico o informatico idoneo ad accertarne la fonte di provenienza, soddisfano il requisito della forma scritta e la loro trasmissione non deve essere seguita da quella del documento originale. I documenti fatti pervenire da chiunque ad una pubblica amministrazione soddisfano il requisito della forma scritta solo se trasmessi tramite fax idoneo ad accertarne la fonte di provenienza e a condizione che la loro trasmissione sia seguita da quella del documento originale. I documenti fatti pervenire da chiunque ad una pubblica amministrazione mediante mezzo telematico o informatico soddisfano il requisito della forma scritta solo a condizione che la loro trasmissione sia seguita da quella del documento originale cartaceo. I documenti autocertificati sono accettati dalle pubbliche amministrazioni che possono successivamente operare l'accertamento d'ufficio ovvero richiedere al dichiarante la trasmissione dell'atto o del certificato originale al termine del procedimento.
I conferimenti di funzioni di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 4 della L. 15-3-1997 n. 59 devono avvenire nell'osservanza di alcuni principi fondamentali. Indicare quale funzione/principio è corretto. In considerazione delle diverse caratteristiche, anche associative, demografiche, territoriali e strutturali degli enti riceventi si realizza il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni. In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni, si realizza il principio di omogeneità. Con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui, si attua il principio di completezza. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo si realizza il principio di autonomia organizzativa e regolamentare e di responsabilità degli enti locali nell'esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi ad essi conferiti.
L'art. 11 del D.Lgs. n. 165/2001, ai fini di garantire la piena attuazione della legge n. 241/1990, detta i principi generali sull'istituzione e il funzionamento dell'Ufficio relazioni con il pubblico, disponendo tra l'altro,... Che l'Ufficio relazioni con il pubblico sia dotato di un proprio fondo per assicurare le spese di funzionamento, comprese quelle necessarie per intrattenere rapporti di cortesia con gli utenti. Che, ove non sia stato istituito, ai sensi della legge n. 241/1990, il responsabile del procedimento, tale incarico formale sia affidato all'Ufficio relazioni con il pubblico. Che il personale dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico abbia accesso a tutti gli atti dell'amministrazione, compresi quelli per i quali il rappresentante legale dell'ente abbia inibito la visione. Che gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedano, anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche, all'informazione all'utenza relativa agli atti e allo stato dei procedimenti.
Indicare quale affermazione sull'inoppugnabilità dell'atto amministrativo è corretta. L'atto inoppugnabile non è annullabile d'ufficio ma può essere disapplicato dal giudice ordinario ovvero da qualsiasi giudice qualora l'atto confligga con la disciplina comunitaria. Non è un carattere assoluto del provvedimento, in quanto l'atto può non essere più impugnabile per un soggetto ma può essere impugnato da altri soggetti. L'inoppugnabilità comporta necessariamente il mero ritiro dell'atto. Come l'acquiescenza produce effetti «erga omnes».
Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa è regolata secondo le modalità previste dalla legge stessa e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché... Dai principi costituzionali. Dalle disposizioni delle leggi regionali vigenti. Dai principi dell'ordinamento comunitario. Dai principi dell'ordinamento giudiziario.
Le decisioni, ai sensi dell'art. 249 del Tratto CE,... Vincolano lo Stato membro cui sono rivolte per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi. Non possono avere come destinatari gli Stati membri. Sono normalmente emanate dal Parlamento. Sono obbligatorie in tutti i loro elementi per i destinatari da esse designati.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo II "Sviluppo economico e attività produttive" di detto D.Lgs.? Territorio e urbanistica. Industria. Protezione della natura e dell'ambiente, tutela dell'ambiente dagli inquinamenti e gestione dei rifiuti. Istruzione scolastica.
Il giudice amministrativo può sentire testimonianze, ordinare perizie, eseguire ispezioni secondo le disposizioni del codice di procedura civile? No, mai. Sì, solo nel giudizio d'appello. Sì, quando il giudizio è esteso anche al merito. Sì, sempre.
Una decisione di rito di un ricorso amministrativo, che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere la... Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti. Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso ad autorità incompetente. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri (atti a carattere ausiliario consistenti in manifestazioni di giudizio) è corretta. I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento; quelli di coordinamento sono relativi a pareri di organi tecnici per soluzioni attinenti alla discrezionalità tecnica e importano atti vincolati. I pareri obbligatori possono essere solo vincolanti. I pareri sono obbligatori conformi se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge. I pareri sono di regola di competenza di speciali organi collegiali.
Quali sono le differenze rilevanti tra raccomandazioni e pareri? Le raccomandazioni hanno come scopo di specificare il punto di vista dell'istituzione che le emette in ordine ad una data questione; i pareri hanno come scopo di sollecitare il destinatario a tenere un determinato comportamento giudicato più rispondente agli interessi comuni. I pareri hanno carattere vincolante, le raccomandazioni no. Le raccomandazioni hanno come scopo di sollecitare il destinatario a tenere un determinato comportamento giudicato più rispondente agli interessi comuni; i pareri hanno come scopo di indicare gli strumenti per la soluzione di una questione specifica. Le raccomandazioni sollecitano il destinatario a conformarsi ad un certo comportamento, i pareri costituiscono l'atto con cui le stesse istituzioni o altri organi comunitari fanno conoscere il loro punto di vista in ordine ad una specifica questione.
Quale delle seguenti affermazioni riguardanti i diritti soggettivi condizionati non è corretta? Si distinguono in diritti in attesa di espansione e diritti suscettibili di affievolimento. Il loro esercizio è subordinato ad un provvedimento permissivo ovvero la P.A. può incidere sfavorevolmente su di essi comprimendoli o estinguendoli con un suo provvedimento. Si distinguono in diritti sospensivamente condizionati e diritti risolutivamente condizionati. Il loro esercizio è sempre subordinato ad autorizzazione e controllo da parte della P.A.
A seguito della proposizione di ricorso gerarchico, l'organo decidente: Può sospendere l'esecuzione dell'atto impugnato, solo su domanda del ricorrente, se proposta nello stesso ricorso. Può sospendere per gravi motivi l'esecuzione dell'atto impugnato, d'ufficio o su domanda del ricorrente, proposta nello stesso ricorso o in successiva istanza. Non può sospendere l'esecuzione dell'atto impugnato, ma solo riesaminarlo e se viziato, annullarlo, revocarlo o modificarlo. Non può sospendere l'esecuzione dell'atto impugnato, ma solo annullarlo.
Una volta aperta la fase dell'iniziativa del procedimento amministrativo la legge n. 241/1990 prevede... Tre obblighi ovvero: la previsione di un termine di conclusione dell'iter procedimentale, la individuazione del responsabile del procedimento e la comunicazione dell'avvio del procedimento agli interessati. Due obblighi ovvero: la previsione di un termine di conclusione dell'iter procedimentale e la individuazione del responsabile del procedimento. Due obblighi ovvero: la individuazione del responsabile del procedimento e la comunicazione dell'avvio del procedimento agli interessati. Solo l'obbligo della individuazione del responsabile del procedimento.
Le inchieste sono... Ispezioni particolarmente qualificate in ordine all'oggetto dell'acquisizione che, presentando il carattere di accadimento straordinario, comporta che le stesse siano affidate ad uffici particolari costituiti ad hoc, e talvolta estranei all'amministrazione. Acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sé stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione. Atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto. Accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni.
Secondo la ricostruzione operata dalla giurisprudenza (C.d.S., 6023/2005 e T.A.R. Lazio 4863/2005) nel concetto di elemento essenziale dell'atto amministrativo... Non è ricompresa l'individuazione del soggetto o dell'oggetto nei cui confronti il provvedimento ha effetti. È compresa solo la qualità di P.A. in capo al soggetto che emette il provvedimento. È ricompresa sempre la forma. È ricompresa la volontà della pubblica amministrazione di adottare l'atto.
La normativa in materia di semplificazione dei procedimenti in materia di ricorsi amministrativi prevede che, qualora il decreto di decisione del ricorso straordinario pronunci l'annullamento di atti amministrativi generali a contenuto normativo: Del decreto stesso deve essere data, a cura dell'Amministrazione interessata, nel termine di sessanta giorni dalla emanazione, pubblicità mediante pubblici proclami. Nel caso di omissione da parte dell'amministrazione, può provvedervi a sue spese la parte interessata. Del decreto stesso deve essere data, a cura della parte interessata, nel termine di sessanta giorni dalla emanazione, pubblicità nelle medesime forme di pubblicazione degli atti annullati. Del decreto stesso deve essere data, a cura dell'Amministrazione interessata, nel termine di trenta giorni dalla emanazione, pubblicità nelle medesime forme di pubblicazione degli atti annullati. Nel caso di omissione da parte dell'amministrazione, può provvedervi la parte interessata, ma le spese sono a carico dell'amministrazione stessa. Del decreto stesso deve essere data, a cura della parte interessata, nel termine di trenta giorni dalla emanazione, pubblicità nelle medesime forme di pubblicazione degli atti annullati.
La legge n. 241/1990 ammette il recesso unilaterale dai contratti della P.A.? Sì, nei soli casi ammessi dal contratto. Sì, nei casi previsti dalla legge e dal contratto. Sì, nei soli casi ammessi dalla legge. No, in nessun caso.
A seguito della proposizione di ricorso gerarchico, l'organo decidente, se riconosce che il ricorso non poteva essere proposto: Lo respinge. Lo dichiara irricevibile. Lo dichiara inammissibile. Lo dichiara improcedibile.
Contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso ai documenti amministrativi è dato ricorso, nel termine di trenta giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio... Entro trenta giorni dalla data di deposito del ricorso. Entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso. Entro dieci giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso. Entro venti giorni dalla data di deposito del ricorso.
In base all'art. 23 bis, comma 5, del D.Lgs. n. 165/2001 e succ. mod. e integr. l'aspettativa per lo svolgimento di attività o incarichi presso soggetti privati o pubblici da parte dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni non può comunque essere disposta se... Il personale, nei due anni precedenti è stato addetto a funzioni di vigilanza a favore di soggetti presso i quali intende svolgere l'attività. Il personale, nei tre anni precedenti è stato addetto a funzioni di vigilanza a favore di soggetti presso i quali intende svolgere l'attività. Il personale, nei quattro anni precedenti è stato addetto a funzioni di vigilanza a favore di soggetti presso i quali intende svolgere l'attività. Il personale, nei cinque anni precedenti è stato addetto a funzioni di vigilanza a favore di soggetti presso i quali intende svolgere l'attività.
Il Consiglio di Stato... Ha funzioni consultive speciali in materia contabile. È articolato in tre dipartimenti. È un organo ausiliario dello Stato. Ha solo funzioni giurisdizionali amministrative di primo grado.
Costituisce una decisione di rito del ricorso amministrativo la... Decisione di irricevibilità per presentazione del ricorso fuori termine. Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito.
I ricorsi dinanzi al Consiglio di Stato e al T.A.R. nei confronti di Amministrazioni dello Stato devono essere notificati ... Presso l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato, anche nei giudizi in cui sono parte l'Amministrazione dello Stato e l'amministrazione regionale. Presso l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l'autorità giudiziaria, innanzi alla quale è portata la causa. Presso la sede dell'autorità che ha emanato l'atto impugnato. Sia all'Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l'autorità giudiziaria, innanzi alla quale è portata la causa, sia presso la sede dell'autorità che ha emanato l'atto impugnato.
Il ricorso gerarchico improprio... Non può essere proposto ad organi collegiali. Di norma la parte può far valere soli vizi di merito. È un ricorso ordinario impugnatorio che può essere proposto anche a organi individuali avverso deliberazioni di organi collegiali e viceversa. È un ricorso ordinario impugnatorio che può essere proposto solo da organi collegiali avverso deliberazioni di altri organi collegiali.
Prima di assumere le funzioni i sottosegretari di Stato prestano giuramento... Davanti al Parlamento riunito in seduta comune. Nelle mani del Presidente della Repubblica. Davanti al Consiglio dei Ministri. Nelle mani del Presidente del Consiglio dei Ministri.
In materia di collegio arbitrale di disciplina l'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001, dispone che... Ove i rappresentanti dell'amministrazione e dei dipendenti siano d'accordo, può essere nominato presidente del collegio anche un rappresentante dell'ente di provata autonomia ed obiettività di giudizio. È fatto divieto di istituire per più amministrazioni anche se omogenee o affini un unico collegio arbitrale di disciplina. Il presidente del collegio è designato dal collegio stesso, nel suo seno, mediante votazione a scrutinio segreto. Più amministrazioni omogenee o affini possono istituire un unico collegio arbitrale mediante convenzione che ne regoli le modalità di costituzione e di funzionamento nel rispetto dei principi stabiliti dalla legge.
La richiesta di certificati o di atti di notorietà nei casi in cui, ai sensi dell'art. 43 del D.P.R. 445/2000, ci sia l'obbligo del dipendente di accettare la dichiarazione sostitutiva, costituisce... Rifiuto di atti d'ufficio, omissione punibile a norma dell'art. 328 del c.p. Violazione dei doveri d'ufficio. Abuso d'ufficio, punibile a norma dell'art. 323 del c.p. Responsabilità disciplinare, patrimoniale nonché penale.
In merito alle dichiarazioni sostitutive di certificazione di cui alla lettera i) dell'art. 46 del D.P.R. 445/2000 (iscrizione in albi, registri o elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni) la circolare 10-1-2002 n. 12 INPS, secondo chiarimenti forniti dalla Funzione pubblica, ha precisato che... La suddetta casistica è comprensiva solo degli elenchi predisposti dagli uffici del lavoro per ciechi e sordomuti. La suddetta casistica non è comprensiva dei registri ed elenchi speciali. La suddetta casistica è comprensiva anche dei registri ed elenchi speciali (quali ad es. quelli predisposti dagli uffici del lavoro per invalidi civili, ciechi e sordomuti). La suddetta casistica è comprensiva solo degli elenchi predisposti dagli uffici del lavoro per invalidi civili.
La decisione del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è adottata: Con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministero competente. Con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri. Con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio di Stato. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Presidente del Consiglio di Stato.
La registrazione è... Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di un diritto, a seguito di una valutazione discrezionale. Un atto con cui l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica, attraverso una valutazione discrezionale circa la rispondenza all'interesse pubblico dell'attività che s'intende svolgere. Un'autorizzazione vincolata, in quanto anch'essa è diretta a rimuovere un limite legale che si frappone all'esercizio di un diritto, che avviene sulla base di un semplice accertamento della sussistenza delle condizioni di legge.
Richiedere ed ottenere l'uso delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni con le P.A. centrali e con i gestori di pubblici servizi statali nei limiti di quanto previsto nel D.Lgs. n. 82/2005... Costituisce un diritto dei cittadini e delle imprese. Costituisce un diritto per le sole imprese. Costituisce un diritto per i soli cittadini. Costituisce un obbligo per le imprese ed una facoltà per i cittadini.
Con il D.Lgs. 29/1993, si è creata una precisa distinzione di funzioni ed attribuzioni di competenza tra Ministro e dirigenti, da ciò ne consegue che il Ministro... Non può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Non può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti, ma può avocare a sé provvedimenti o atti di loro competenza. Non può avocare a sé provvedimenti di competenza dei dirigenti, ma può adottare provvedimenti o atti di loro competenza. Può riformare, riservare o avocare a sé o altrimenti adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
La nominatività del provvedimento amministrativo si sostanzia... Nel potere della P.A. di realizzare le proprie pretese giuridiche fondate su un atto amministrativo. Nella predeterminazione normativa dei suoi effetti. Nella riconducibilità dello stesso ad uno specifico schema legale. Nell'astratta capacità di produrre gli effetti che gli sono propri.
Alla luce della riforma costituzionale del 2001, quando una Regione approva leggi in materia di tutela e sicurezza del lavoro esercita una potestà legislativa... Concorrente. Residuale. Esclusiva. Relativa.
I provvedimenti amministrativi sono dotati di alcuni caratteri quali l'esecutorietà, la tipicità, la nominatività, ecc. Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito è corretta. Autoritarietà: vale a dire che essi sono sempre imperativi ed esecutivi. Inoppugnabilità: vale a dire che, che nei casi e con le modalità stabiliti dalla legge, le P.A. possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti. Tipicità: vale a dire che essi sono sempre imperativi ed esecutivi. Nominatività: vale a dire che essi non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quali delle seguenti attività sono classificate nel Titolo II "Sviluppo economico e attività produttive" di detto D.Lgs.? Agricoltura e foreste; artigianato; industria; energia; miniere e risorse geotermiche; beni e attività culturali; fiere e mercati e commercio; turismo ed industria alberghiera. Protezione civile; agricoltura e foreste; artigianato; industria; energia; miniere e risorse geotermiche; ordinamento delle C.C.I.A.A.; fiere e mercati e commercio; turismo ed industria alberghiera. Agricoltura e foreste; artigianato; industria; energia; miniere e risorse geotermiche; ordinamento delle C.C.I.A.A.; fiere e mercati e commercio; turismo ed industria alberghiera. Agricoltura e foreste; artigianato; industria; energia; miniere e risorse geotermiche; risorse idriche e difesa del suolo; ordinamento delle C.C.I.A.A.; fiere e mercati e commercio; turismo ed industria alberghiera.
Nella comunicazione mediante la quale l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento debbono essere indicati... L'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento promosso, la data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione; nei procedimenti ad iniziativa di parte, la data di presentazione della relativa istanza. L'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento promosso, l'ufficio e la persona responsabile del procedimento; la data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione; nei procedimenti ad iniziativa di parte, la data di presentazione della relativa istanza; l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti. L'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento promosso, l'ufficio e la persona responsabile del procedimento; la data entro la quale deve concludersi il procedimento; l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti. L'ufficio e la persona responsabile del procedimento; la data di presentazione dell'istanza, con riferimento ai procedimenti ad iniziativa di parte; l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti.
A quale dei seguenti ministeri il D.Lgs. n. 300/1999 ha attribuito le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di prevenzione e protezione dall'inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico e dai rischi industriali? Ministero dello sviluppo economico. Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Ministero dell'interno. Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Procedere alla razionalizzazione e redistribuzione delle competenze tra i Ministeri, tenuto conto delle esigenze derivanti dall'appartenenza dello Stato all'Unione europea in ogni caso riducendone il numero. Semplificare e rendere più spedite le procedure di contrattazione collettiva nell'ambito dell'impiego pubblico anche attraverso il riordino e il potenziamento dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN). Conformarsi ai principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, nella ripartizione delle attribuzioni e competenze tra i diversi soggetti istituzionali, nella istituzione di sedi stabili di concertazione e nei rapporti tra i soggetti istituzionali ed i soggetti interessati, secondo i criteri dell'autonomia, della leale collaborazione, della responsabilità e della tutela dell'affidamento. Prevedere, per i casi di mancato rispetto del termine del procedimento, di mancata o ritardata adozione del provvedimento, di ritardato o incompleto assolvimento degli obblighi e delle prestazioni da parte della pubblica amministrazione, di forme di indennizzo automatico e forfettario a favore dei soggetti richiedenti il provvedimento.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che... I soggetti pubblici non sono tenuti a verificare né l'esattezza, né l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, ma solo la loro pertinenza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi. Qualora contenuti in elenchi, registri o banche di dati, tenuti con l'ausilio di strumenti elettronici, sono trattati con tecniche che li rendono temporaneamente inintelligibili. I dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale devono essere conservati con altri dati personali trattati. I dati che, anche a seguito delle verifiche, risultano eccedenti o non indispensabili possono comunque essere utilizzati.
Quale fonte legislativa stabilisce le caratteristiche e le modalità per l'erogazione e la fruizione di servizi di trasmissione di documenti informatici mediante posta elettronica certificata? D.P.R. 11 febbraio 2005, n. 68. D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82. D.Lgs. 28 dicembre 2000, n. 445. D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 42.
Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta. In relazione alla natura dell'attività esercitata, gli atti si distinguono in: atti costitutivi e atti dichiarativi. In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in: atti particolari; atti plurimi, atti collettivi e atti generali. In relazione al risultato, gli atti amministrativi si distinguono in: atti di amministrazione attiva, atti di amministrazione consultiva ed atti di amministrazione di controllo. In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in: atti composti e atti ampliativi.
Ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. a), del D.Lgs n. 165/2001, e succ. mod. ed integr., l'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene con contratto individuale di lavoro tramite procedure selettive... Volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno. Volte all'accertamento dell'effettiva conoscenza delle nozioni acquisite sulla base al titolo di studio richiesto, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno. Volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano una riserva dei posti in favore degli esterni in misura non superiore al 20%. Volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano una riserva dei posti in favore degli esterni in misura non inferiore al 20%.
Dispone l'art. 19 del D.Lgs. n. 165/2001 che gli incarichi di Segretario generale di ministeri, gli incarichi di direzione di strutture articolate al loro interno in uffici dirigenziali generali e quelli di livello equivalente... Cessano decorsi sessanta giorni dal voto di fiducia al Governo. Devono essere comunicati al Presidente della Repubblica e al Presidente del Senato della Repubblica. Sono conferiti con decreto del Ministro competente, previo parere conforme del Presidente della Repubblica. Devono essere comunicati al Senato della Repubblica e alla Camera dei deputati.
Di seguito sono proposti alcuni principi cui deve ispirarsi il pubblico dipendente nello svolgimento del proprio servizio. Quale di essi non corrisponde ai contenuti del vigente "Codice di comportamento dei dipendenti della pubblica amministrazione"? Il dipendente si astiene in ogni caso in cui esistano gravi ragioni di convenienza. Il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi di individui od organizzazioni con cui egli stesso o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o rapporti di credito o debito. Il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere solo interessi propri, ma anche di suoi parenti entro il secondo grado, affini di primo grado o conviventi. Il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi di individui od organizzazioni di cui egli sia tutore, curatore, procuratore o agente; di enti, associazioni anche non riconosciute, comitati, società o stabilimenti di cui egli sia amministratore o gerente o dirigente.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni non è conforme a quanto dispone l'art. 16 del D.Lgs. 165/2001, come da ultimo modificato dall'art. 4 del D.Lgs. 387/1998 sulle funzioni e compiti dei dirigenti di uffici dirigenziali generali. Curano l'attuazione dei piani, programmi e direttive generali definite dal Ministro. Attribuiscono ai dirigenti gli incarichi e la responsabilità di specifici progetti e gestioni. Esercitano funzioni di indirizzo politico-amministrativo e definiscono obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. Formulano proposte ed esprimono pareri al Ministro nelle materie di sua competenza.
In materia di ricorsi pensionistici, civili, militari e di guerra è competente, nel caso in cui il ricorrente risulti deceduto, il giudice: Dichiara interrotto il giudizio e dispone la comunicazione agli eredi ovvero la pubblicazione del relativo avviso nella Gazzetta Ufficiale, contenente i dati anagrafici del ricorrente, il numero del ricorso e l'avvertenza che il giudizio deve essere riassunto entro il termine di novanta giorni a pena di estinzione. Dichiara sospeso il giudizio e dispone la comunicazione agli eredi. Dichiara sospeso il giudizio e dispone la pubblicazione del relativo avviso nella Gazzetta Ufficiale, contenente i dati anagrafici del ricorrente, il numero del ricorso e l'avvertenza che il giudizio deve essere riassunto entro il termine di sessanta giorni a pena di estinzione. Dichiara interrotto il giudizio e dispone la pubblicazione del relativo avviso nella Gazzetta Ufficiale, contenente i dati anagrafici del ricorrente, il numero del ricorso e l'avvertenza che il giudizio deve essere riassunto entro il termine di centoventi giorni a pena di estinzione.
Il ricorso in opposizione... È di solito previsto avverso gli atti che sono il risultato di un accertamento tecnico. Non può mai essere ammesso avverso gli atti che sono il risultato di un accertamento tecnico. È un ricorso ordinario ed a carattere rinnovativo proponibile nei casi tassativamente previsti dalla legge, all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato il provvedimento impugnato. Può essere proposto solo per motivi di merito.
I regolamenti di organizzazione... Sono emanati dal Governo in materie non soggette a riserva assoluta di legge, volti a sostituire la legge vigente. Sono volti a disciplinare materie in cui l'intervento di norme primarie non si sia ancora configurato, purché non si tratti di materie soggette a riserva assoluta o relativa di legge. Sono emanati dal Governo, volti ad attuare le direttive comunitarie. Sono volti a disciplinare l'organizzazione e il funzionamento delle pubbliche amministrazioni secondo disposizioni dettate dalla legge.
Nella vigente normativa processuale in materia di giustizia amministrativa non implica decadenza: La mancata produzione della copia del provvedimento impugnato e della documentazione a sostegno del ricorso. Il mancato deposito nella segreteria del tribunale amministrativo regionale, entro trenta giorni dall'ultima notifica, del ricorso giurisdizionale amministrativo con la prova delle avvenute notifiche. Il mancato deposito nella segreteria del tribunale amministrativo regionale, entro trenta giorni dall'ultima notifica, del ricorso giurisdizionale amministrativo. Il decorso dei termini previsti per proporre l'impugnazione.
In materia di sanzioni disciplinari e responsabilità, il D.Lgs. n. 165/2001 dispone che... Ogni provvedimento disciplinare, compresi il rimprovero verbale e la censura, deve essere adottato previa tempestiva contestazione scritta dell'addebito al dipendente. Quando le sanzioni da applicare siano il rimprovero verbale, la censura e la multa, il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente. È sottratta alla disciplina del lavoro privato la materia concernente la responsabilità civile, amministrativa, penale e contabile per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche. Il capo della struttura in cui il dipendente lavora provvede direttamente solo quando la sanzione da applicare sia la censura.
Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni considerate equivalenti nell'ambito della classificazione professionale prevista dai contratti collettivi, ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito per effetto dello sviluppo professionale o di procedure concorsuali o selettive. In casi specifici, il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore? Sì, per obiettive esigenze di servizio, nei soli casi di vacanza di posto in organico, per non più di tre mesi, prorogabili fino a sei qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti, e di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza. Sì, per obiettive esigenze di servizio, nei soli casi di vacanza di posto in organico, per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti, e di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza. Sì, per obiettive esigenze di servizio, nel solo caso di vacanza di posto in organico, per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti. No, l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza è espressamente escluso dalla normativa vigente in materia di pubblico impiego.
Il ricorso gerarchico improprio... Non è rimedio di ordine generale. Non può essere proposto ad organi statali avverso provvedimenti di organi di vertice (Ministri). È proponibile solo nel rapporto fra organi individuali. È proponibile solo nel rapporto fra organi appartenenti allo stesso ramo di amministrazione.
Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella categoria delle concessioni costitutive? Decreto per il cambiamento di nomi e cognomi. Concessione esattoriale delle imposte. Concessione relativa all'esercizio delle tranvie. Concessione del demanio stradale.
In merito alle circolari interne della P.A., la dottrina moderna ha approfondito la materia, individuando alcuni tipi di circolari. Le circolari organizzative... Contengono l'interpretazione di leggi o regolamenti al fine di assicurare l'uniforme interpretazione nell'ambito dell'apparato amministrativo. Sono tese ad informare su determinati atti o problemi, come la situazione normativa o l'orientamento della giurisprudenza. Contengono disposizioni sull'organizzazione degli uffici. Contengono precetti (norme di azione) vincolanti per le azioni successive dell'amministrazione, non vincolanti all'esterno e quindi prive di efficacia lesiva all'esterno.
A norma del disposto di cui all'art. 9 della legge n. 241/1990, quali soggetti possono intervenire nel procedimento amministrativo? Qualunque soggetto che ne faccia istanza. Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Esclusivamente il soggetto nei cui confronti il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti. Ogni soggetto, purché persona fisica, che sia portatore di interessi pubblici o privati, anche diffusi, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di scienza e/o di conoscenza? Pareri. Acclaramenti. Relazioni delle commissioni d'inchiesta. Giudizi sull'idoneità di candidati.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? Può essere proposto solo per motivi di merito. È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto. È rivolto alla stessa autorità che ha emanato l'atto. È un rimedio di carattere generale.
Ai sensi dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, chi ha il compito di dirigere, coordinare e controllare l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia, e di proporre l'adozione, nei confronti dei dirigenti, delle misure previste dall'art. 21? L'organo di direzione politica. I dirigenti di uffici dirigenziali generali. Gli organi preposti al controllo di gestione. I Sottosegretari di Stato.
Il Prefetto... Propone al Sindaco le occupazioni temporanee o di urgenza di competenza statale. Ha solo competenze in materia di violazione alle norme del codice della strada. È autorità provinciale di pubblica sicurezza. Si sostituisce alle autorità amministrative regionali, in caso di urgente necessità, nell'adozione dei provvedimenti.
Dispone l'art. 33 del Codice dell'amministrazione digitale in merito all'uso dello pseudonimo che se il certificato è qualificato, il certificatore ha l'obbligo di conservare le informazioni relative alla reale identità del titolare... Per almeno due anni dopo la scadenza del certificato stesso. Allo scadere del termine le informazioni sulla identità del titolare devono essere inviate al CNIPA. Per almeno quindici anni dopo la scadenza del certificato stesso. Per almeno dieci anni dopo la scadenza del certificato stesso. Per almeno cinque anni dopo la scadenza del certificato stesso.
L'interesse legittimo... Si esprime in termini di posizione inautonoma in quanto l'utilità sperata cui tende l'interesse del privato dipende dalla intermediazione provvedimentale della P.A. È un interesse che non si presenta né differenziato né qualificato. Alla stregua del diritto soggettivo gode delle stesse forme di protezione, in quanto può prevedere in sede di ricorso solo pronunce di natura risarcitoria. Non è strettamente correlato all'esercizio del potere amministrativo.
La ratifica di un atto amministrativo... È un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui viene eliminato il vizio di incompetenza relativa da parte dell'autorità astrattamente competente la quale si appropria di un atto adottato da autorità incompetente dello stesso ramo. Presuppone necessariamente un vizio nella costituzione dell'atto tale da comportare la nullità. Può riguardare solo atti nulli. Si ha quando sussista una legittimazione ordinaria di un organo ad emanare a titolo provvisorio un provvedimento che rientra nella competenza di altro organo, il quale ratificandolo, fa proprio quel provvedimento.
Il legislatore recependo l'elaborazione giurisprudenziale in tema di nullità dell'atto amministrativo, ha introdotto l'art. 21-septies nella legge n. 241/1990 che prevede la nullità per il provvedimento... Che è viziato da difetto assoluto di attribuzione. Che è viziato da incompetenza. Che è stato adottato in violazione di legge. Che è viziato da eccesso di potere.
A norma dell'art. 17 della L. 127/1997, sui regolamenti del Consiglio regionale attinenti l'autonomia contabile... Si applica solo il controllo preventivo di legittimità. Si applica sia il controllo di merito sia quello di legittimità. Non si applica il controllo di legittimità. Si applica solo il controllo di merito.
La motivazione contradditoria e apodittica dell'atto amministrativo... Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere.
A seguito del decorso del termine di novanta giorni dalla data di presentazione del ricorso gerarchico senza che l'organo adito abbia comunicato la decisione: Il ricorso si intende respinto a tutti gli effetti e contro il provvedimento impugnato è esperibile il ricorso all'autorità giurisdizionale competente, o quello straordinario al Presidente della Repubblica. Il ricorso si intende respinto a tutti gli effetti e contro il provvedimento impugnato è esperibile esclusivamente il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Il ricorso si intende respinto a tutti gli effetti e contro il provvedimento impugnato è esperibile esclusivamente il ricorso all'autorità giurisdizionale competente. Il ricorso si intende accolto.
In attuazione di quale fonte legislativa è stato emanato il Codice dell'Amministrazione digitale? In attuazione della delega contenuta nell'art. 10 della legge 229/2003. In attuazione della delega contenuta nell'art. 15 della legge 241/1990. In attuazione della delega contenuta nella direttiva 2001/115/CE. In attuazione della delega contenuta nell'art. 45 del D.Lgs. 165/2001.
A norma della legge n. 241/1990 il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è annullabile? No, il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è nullo. Sì, l'unica ipotesi contemplata dalla legge n. 241/1990 per l'annullabilità del provvedimento è l'adozione in violazione di legge. No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere. Sì.
Fatta salva l'applicazione dell'art. 19 della legge n. 241/1990 nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale... A proroga dei termini quando esistono particolari situazioni giuridiche soggettive dei controinteressati. A provvedimento di accoglimento della domanda, se non è comunicato nei termini il provvedimento di diniego. A proroga dei termini per l'emissione di un qualsiasi provvedimento. A provvedimento di diniego della domanda, se non è comunicato nei termini il provvedimento di accoglimento.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Il rapporto concessionario si può risolvere anche per revoca. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà di conseguire i vantaggi economici derivanti dalla gestione del servizio. Le concessioni del demanio marittimo rientrano nella categoria delle concessioni costitutive. Nelle concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A. il concessionario, anche se particolarmente qualificato, non acquista gli stessi poteri pubblicistici che aveva la P.A.
Per dare corretta attuazione alle disposizioni previste dal D.Lgs. 165/2001 in materia di pari opportunità, le pubbliche amministrazioni, tra l'altro,... Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, almeno un terzo dei posti di componente delle commissioni di concorso. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, un numero di posti di componente delle commissioni di concorso, in rapporto alla loro presenza nell'amministrazione. Garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale, riservando ad esse almeno il quaranta per cento dei posti per ciascun corso. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, il cinquanta per cento dei posti in organico.
L'art. 14 del D.Lgs. n. 267/2000 tratta dei compiti del comune per servizi di competenza statale. Quale tra i seguenti rientra in tale fattispecie? Statistica. Polizia mortuaria. Mercati. Viabilità e trasporti.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quali delle seguenti attività sono classificate nel Titolo III "Territorio, ambiente e infrastrutture" di detto D.Lgs.? Territorio e urbanistica; protezione della natura e dell'ambiente, tutela dell'ambiente dagli inquinamenti e gestione dei rifiuti; risorse idriche e difesa del suolo; viabilità; agricoltura e foreste; energia; miniere e risorse geotermiche. Territorio e urbanistica; protezione della natura e dell'ambiente, tutela dell'ambiente dagli inquinamenti e gestione dei rifiuti; risorse idriche e difesa del suolo; opere pubbliche; viabilità; trasporti; protezione civile. Territorio e urbanistica; protezione della natura e dell'ambiente, tutela dell'ambiente dagli inquinamenti e gestione dei rifiuti; risorse idriche e difesa del suolo; miniere e risorse geotermiche; opere pubbliche; viabilità; trasporti; protezione civile. Territorio e urbanistica; protezione della natura e dell'ambiente, tutela dell'ambiente dagli inquinamenti e gestione dei rifiuti; risorse idriche e difesa del suolo; opere pubbliche; viabilità; trasporti; agricoltura e foreste; protezione civile.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni non è conforme a quanto dispone l'art. 16 del D.Lgs. 165/2001, come da ultimo modificato dall'art. 4 del D.Lgs. 387/1998 sulle funzioni e compiti dei dirigenti di uffici dirigenziali generali. Formulano proposte ed esprimono pareri al Ministro nelle materie di sua competenza. Promuovono e resistono alle liti. Adottano le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo. Definiscono gli obiettivi che i dirigenti devono perseguire e attribuiscono le conseguenti risorse umane, finanziarie e materiali.
I compensi derivati da quali delle seguenti prestazioni non configurano, ai sensi dell'art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001, una situazione di incompatibilità o cumulo di impieghi? Collaborazione retribuita presso s.p.a. Compensi derivati da attività svolte dal dipendente in qualità di amministratore di s.r.l. Collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili. Utilizzazione economica da parte dell'autore o inventore di opere dell'ingegno, escluse le invenzioni industriali.
Il trattamento di dati personali da parte di privati è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato, il quale consenso, peraltro, ai sensi del D.Lgs. 196/2003,... Non è richiesto quando il trattamento riguarda dati non provenienti da pubblici registri, elenchi o atti. Non è richiesto solo nel caso in cui il trattamento sia finalizzato a scopi statistici. Non è richiesto solo quando è necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato o per adempiere, prima della conclusione del contratto, a specifiche richieste dell'interessato. Non è richiesto quando il trattamento riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque.
Secondo quanto stabilito dalla Costituzione, il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni? Sì, nel solo caso in cui sia necessario tutelare i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali. Sì, nel solo caso in cui lo richiedano la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica. Sì, nel solo caso di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica. Sì, tra l'altro, nel caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria.
I Dipartimenti, nell'ambito dell'organizzazione del Governo... Assicurano l'organico ed integrato esercizio delle funzioni del ministero. Sono preposti alla gestione delle risorse umane. Sono strutture amministrative di primo livello delle Agenzie. Sono strutture preposte alle attività esterne.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Non può esperire ispezioni. Deve necessariamente delegare l'istruttoria del procedimento. Adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria. Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale.
Dispone il novellato comma 6 dell'art. 7 del D.Lgs. n. 165/2001 che le P.A. possono conferire incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa ad esperti di particolare e comprovata specializzazione universitaria. Per procedere al conferimento le P.A. devono accertare l'impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al loro interno? No, gli incarichi dirigenziali sono conferiti a discrezione della P.A. Sì, preliminarmente. Sì, ma solo nel comparto Ministeri e in quello degli enti pubblici economici. No, data la natura temporanea e la prestazione altamente qualificata.
In base al diritto riconosciuto dall'art. 6 del Codice dell'amministrazione digitale (Diritto all'utilizzo della posta elettronica certificata), la finanziaria 2008 ha stabilito che ... Tutte le P.A. devono organizzarsi per rendere disponibile agli interessati documenti, atti e procedimenti, in modo sicuro e trasparente in formato digitale. Le P.A. devono adeguare la propria modalità operativa alle disposizioni del Codice entro una percentuale minima del 30%, a tale controllo è deputato il AIPA. Le P.A. devono adeguare la propria modalità operativa alle disposizioni del Codice entro una percentuale minima del 50%, a tale controllo è deputato il CNIPA. Non è più possibile per le P.A. o per i gestori di pubblici servizi obbligare i cittadini a recarsi agli sportelli per presentare documenti cartacei, per firmare fisicamente documenti o istanze, per fornire chiarimenti.
Le disposizioni del D.P.R. 28/12/2000, n. 445, in materia di documentazione amministrativa, si possono applicare ad un cittadino spagnolo? No, si applicano solo ai cittadini italiani. Sì. Si applicano ai cittadini italiani e dell'Unione europea. Sì. Si applicano ai cittadini di qualsiasi Paese. Sì. Si applicano ai cittadini di tutti i Paesi facenti parte del territorio europeo.
La Costituzione riconosce allo Stato una potestà legislativa esclusiva e piena, vincolata ad un limitato genere di materie. Per quale delle seguenti materie le Regioni hanno potestà legislativa concorrente? Politica estera e rapporti internazionali dello Stato. Anagrafi. Porti e aeroporti civili. Dogane.
Le disposizioni del D.P.R. 28/12/2000, n. 445, in materia di documentazione amministrativa, si possono applicare ad un cittadino francese? Sì. Si applicano ai cittadini di qualsiasi Paese. Sì. Si applicano ai cittadini di tutti i Paesi facenti parte del territorio europeo. No, si applicano solo ai cittadini italiani. Sì. Si applicano ai cittadini italiani e dell'Unione europea.
Le forme dei ricorsi amministrativi ammessi dall'ordinamento giuridico sono... L'opposizione, il ricorso gerarchico proprio, il ricorso gerarchico improprio e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Il ricorso gerarchico proprio, il ricorso gerarchico improprio e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. L'opposizione, il ricorso gerarchico proprio e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Il ricorso gerarchico proprio e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
Il cittadino di uno Stato non appartenente all'Unione, regolarmente soggiornante in Italia, può utilizzare una dichiarazione sostitutiva di certificazione per attestare la cittadinanza? Sì, purché soggiorni in Italia da almeno tre anni. No. Ai cittadini stranieri è preclusa ogni sorta di autocertificazione. Può solo dichiarare, di norma, stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani. Sì, alla stregua dei cittadini italiani e dell'Unione europea.
La legge n. 59/1997 ha delineato i principi per il conferimento alle Regioni ed agli enti locali di funzioni amministrative. Nel "conferimento" rientra anche l'istituto della delega? No, la legge precisa che per conferimento si intende solo il trasferimento e l'attribuzione di funzioni e compiti. Sì, la legge precisa che per conferimento si intende solo la delega di funzioni e compiti. Sì, la legge precisa che per conferimento si intende il trasferimento, la delega o l'attribuzione di funzioni e compiti. No, la legge precisa che per conferimento si intende solo il trasferimento di funzioni e compiti.
L'eccesso di potere è stato anche definito... Vizio dell'atto. Vizio del potere. Vizio della funzione. Vizio della forma.
Dispone l'art. 21-quater della legge 241/1990 che i provvedimenti amministrativi efficaci sono eseguiti immediatamente. Può l'efficacia o l'esecuzione essere sospesa? Sì, ed in tal caso il termine della sospensione, esplicitamente indicato nell'atto, può essere prorogato fino a due volte, ma non può essere ridotto in nessun caso. Sì, per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario. Sì, ma il termine della sospensione non può essere prorogato. Sì, ma la sospensione può essere disposta solo dallo stesso organo che ha emanato il provvedimento.
Il provvedimento amministrativo è nullo: Se viziato per eccesso di potere. Se viziato per violazione di legge. Se viziato per incompetenza. Se adottato in violazione o elusione del giudicato.
In merito alle dichiarazioni sostitutive di certificazione di cui alla lettera z) dell'art. 46 del D.P.R. 445/2000 (situazioni relative all'adempimento degli obblighi militari, ivi comprese quelle attestate nel foglio matricolare dello stato di servizio), la circolare 10-1-2002 n. 12 INPS, ha precisato che... A. La suddetta autocertificazione è da considerarsi utile anche ai fini La suddetta autocertificazione è da considerarsi utile solo ai fini del riconoscimento di trattamenti integrativi. La suddetta autocertificazione è da considerarsi utile solo ai fini del riconoscimento della pensione di invalidità e della pensione privilegiata di inabilità. Dell'accreditamento di periodi di contribuzione figurativa. La suddetta autocertificazione non è da considerarsi utile ai fini del ripristino o della concessione delle prestazioni di disoccupazione.
L'istituto della sospensione feriale dei termini processuali prevista dalla legge 7.10.1969, n. 742, è applicabile: Ai ricorsi gerarchici. Alle giurisdizioni ordinarie ed a quelle amministrative. Ai ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica. Alle giurisdizioni ordinarie ed a quelle amministrative, nonché ai ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica.
I regolamenti... Se emanati da autorità inferiori possono contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori. Possono regolare istituti fondamentali dell'ordinamento. Non necessitano di specifica motivazione in ordine alle ragioni che hanno portato a dare determinati contenuti e non altri alle proprie disposizioni. Sono atti formalmente normativi, anche se sostanzialmente amministrativi.
Ove in materia di procedimenti amministrativi debba essere obbligatoriamente sentito un organo consultivo, questo deve emettere il proprio parere... Non oltre novanta giorni dal ricevimento della richiesta. Entro sessanta giorni dal ricevimento della richiesta. Entro quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta. Non oltre trenta giorni dal ricevimento della richiesta.
Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta. In relazione al risultato, gli atti amministrativi si distinguono in: atti costitutivi e atti dichiarativi. In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in: atti costitutivi e atti dichiarativi. In relazione alla discrezionalità, gli atti amministrativi si distinguono in: atti discrezionali e atti vincolati. In relazione al procedimento, gli atti amministrativi si distinguono in: atti costitutivi e atti dichiarativi.
Quale dei seguenti è organo interno del Consiglio di Stato? Segretario generale. Presidente della Camera dei deputati. Commissario del Governo presso le Regioni. Tribunale Amministrativo Regionale.
Le attività di acquisizione delle circostanze di fatto (rilevabili con accertamenti semplici, quali, ad esempio, ispezioni, inchieste, ecc.) sono proprie... Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo. Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo. Della fase decisoria del procedimento amministrativo. Della fase istruttoria del procedimento amministrativo.
L'art. 69 del D.Lgs. 165/2001 stabilisce che, salvo che per le materie di cui all'art. 2, comma 1, lettera c), della legge 23 ottobre 1992, n. 421, gli accordi sindacali recepiti in decreti del Presidente della Repubblica in base alla legge 29 marzo 1983, n. 93, e le norme generali e speciali del pubblico impiego, vigenti alla data del 13 gennaio 1994 e non abrogate, costituiscono, limitatamente agli istituti del rapporto di lavoro, la disciplina di cui all'art. 2, comma 2. Tali disposizioni... Sono inapplicabili a seguito della stipulazione dei contratti collettivi del quadriennio 1994-1997, in relazione ai soggetti e alle materie dagli stessi contemplati e cessano in ogni caso di produrre effetti dal momento della sottoscrizione, per ciascun ambito di riferimento, dei contratti collettivi del quadriennio 1998-2001. Cessano di produrre effetti a seguito della stipulazione dei contratti collettivi del quadriennio 1994-1997, in relazione ai soggetti e alle materie dagli stessi contemplati e sono inapplicabili in ogni caso dal momento della sottoscrizione, per ciascun ambito di riferimento, dei contratti collettivi del quadriennio 1998-2001. Cessano di produrre effetti a seguito della stipulazione dei contratti collettivi del quadriennio 1994-1997. Sono inapplicabili a seguito della stipulazione dei contratti collettivi del quadriennio 1998-2001.
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando,... Esclusivamente, l'amministrazione competente e le tipologie di atti di cui non è possibile prendere visione. Esclusivamente l'ufficio e la persona responsabile del procedimento. Tra l'altro, l'oggetto del procedimento promosso. Il nominativo di tutte le persone maggiorenni interessate al procedimento.
A norma del disposto di cui all'art. 21-octies della legge n. 241/1990 è annullabile il provvedimento amministrativo... Viziato da difetto assoluto di attribuzione. Mancante degli elementi essenziali. Viziato da incompetenza. Adottato in violazione o elusione del giudicato.
Ove non esistano circoscrizioni comunali il Sindaco, previa comunicazione al Prefetto, può delegare ad un consigliere comunale, nell'ambito di quartieri e frazioni, alcune delle sue attribuzioni previste dagli artt. 14 e 54 del T.U. n. 267/2000, tra le quali rientra... L'emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalle leggi e dai regolamenti in materia di ordine e di sicurezza pubblica. L'adozione dei provvedimenti contingibili ed urgenti in materia di sanità. La nomina dei responsabili dei servizi e degli uffici. Il coordinamento degli orari degli esercizi commerciali, nell'ambito della disciplina regionale.
Nel giudizio amministrativo è ammesso: L'intervento volontario adesivo. L'intervento principale, cioè l'intervento di chi agisce a tutela di un proprio diritto nei confronti di tutte le altre parti. L'intervento litisconsortile, cioè l'intervento di chi agisce a tutela di un proprio diritto nei confronti di alcune sole delle parti. L'intervento coatto per ordine del giudice.
Il ricorso gerarchico improprio... È un ricorso ordinario impugnatorio che può essere proposto solo da organi individuali avverso deliberazioni di organi collegiali e viceversa. Non può essere proposto ad organi statali avverso provvedimenti di altro ente pubblico. È un rimedio ordinario, ammesso nei casi tassativamente previsti dalla legge. È proponibile solo nel rapporto fra organi individuali.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Riordinare gli enti pubblici nazionali operanti in settori diversi dalla assistenza e previdenza, nonché le istituzioni di diritto privato e le società per azioni, controllate direttamente o indirettamente dallo Stato, che operano, anche all'estero, nella promozione e nel sostegno pubblico al sistema produttivo nazionale. Trasferire ad organi monocratici o ai dirigenti amministrativi le funzioni anche decisionali, che non richiedano, in ragione della loro specificità, l'esercizio in forma collegiale. Estendere il regime di diritto privato del rapporto di lavoro anche ai dirigenti generali ed equiparati delle amministrazioni pubbliche, mantenendo ferme le altre esclusioni previste dal D.Lgs. n. 29/1993. Riorganizzare e razionalizzare gli organi di rappresentanza periferica dello Stato con funzioni di raccordo, supporto e collaborazione con le Regioni e gli enti locali.
La Costituzione italiana prevede alcuni principi in materia amministrativa. I principi di sussidiarietà, di adeguatezza e di differenziazione sono sanciti... Dagli artt. 42, terzo comma e 43, della Costituzione. Dall'art. 97 della Costituzione. Dall'art. 12 della Costituzione. Dall'art. 118 della Costituzione.
Sono ammesse le comunicazioni di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico ad altri soggetti pubblici? No, sono rigorosamente vietate dal D.Lgs. 196/2003. Sì, senza alcuna limitazione. Sì, se sono previste da norme di legge o di regolamento o risultano comunque necessarie per lo svolgimento delle funzioni istituzionali. Sì, ma solo previa autorizzazione del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Se l'organo ha il potere discrezionale di provvedere o non sull'istanza per la quale è obbligato a richiedere il parere, ma ove decida di emanare l'atto di amministrazione attiva deve uniformarsi ad esso, il parere è... Obbligatorio conforme. Facoltativo parzialmente vincolante. Obbligatorio parzialmente vincolante. Obbligatorio vincolante.
Il diritto soggettivo si definisce perfetto quando... L'esercizio di esso è sottoposto a condizione risolutiva. Una norma c.d. di relazione rivolta a disciplinare comportamenti intersoggettivi, attribuisce ad un soggetto un potere diretto ed immediato per la realizzazione di un proprio interesse cui corrisponde necessariamente un obbligo facente capo a soggetti determinati ovvero alla collettività. L'esercizio di esso è sottoposto a condizione sospensiva. Il suo esercizio è inizialmente limitato da un ostacolo giuridico, per la cui rimozione è necessario un provvedimento amministrativo che consenta al diritto di espandersi e acquisire la sua pienezza.
Per quanto riguarda le innovazioni di cui al D.P.R. 445/2000, l'INPS ha provveduto con Circ. 10-1-2002 n. 12 a fornire una disamina dettagliata e coordinata di quelle che più direttamente interessano l'Istituto e a richiamare principi di carattere generale già applicati. Per quanto attiene ai cittadini extracomunitari... La dichiarazione concernente lo stato civile è valida anche se non verificabile direttamente presso l'anagrafe o l'ufficio di stato civile italiano. La possibilità di avvalersi delle dichiarazioni sostitutive, già prevista dall'art. 5 del D.P.R. n. 403/1998 (che era limitata alle qualità personali e ai fatti che siano certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani) viene equiparata a quella degli appartenenti all'Unione europea. Ai fini della attestazione di status, qualità personali e fatti, gli interessati sono tenuti sempre a produrre certificati o attestazioni rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero, corredati di traduzione in lingua italiana, autenticata dalla autorità consolare italiana che ne attesti la conformità all'originale, previa ammonizione circa le conseguenze penali in caso di atti o documenti che risultassero non veritieri. Con l'entrata in vigore del T.U. l'utilizzo delle dichiarazioni sostitutive non è più subordinato al requisito della residenza, essendo sufficiente il possesso di regolare permesso di soggiorno.
Il D.Lgs. 165/2001 trattando del riordino dell'Esecutivo, opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico- amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. È una funzione di indirizzo politico-amministrativo... La definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno. L'organizzazione delle risorse umane. La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa.
Quando non sia stato nominato il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, in caso di assenza o impedimento temporaneo del Presidente del Consiglio dei Ministri, la supplenza spetta... Al Ministro della giustizia. Al sottosegretario di Stato. Al Ministro dell'interno. Al Ministro più anziano d'età, salvo diversa disposizione del Presidente del Consiglio.
In materia di documentazione amministrativa una delle seguenti espressioni non risponde al principio di semplificazione amministrativa. Le certificazioni da rilasciarsi da uno stesso ufficio in ordine a stati, qualità personali e fatti, concernenti la stessa persona, nell'ambito del medesimo procedimento, sono contenute in un unico documento. La sottoscrizione delle domande per la partecipazione a selezioni per l'assunzione, a qualsiasi titolo, in tutte le pubbliche amministrazioni, nonché ad esami per il conseguimento di abilitazioni, diplomi o titoli culturali non è soggetta ad autenticazione. I certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Le restanti certificazioni hanno validità di sei mesi dalla data di rilascio se disposizioni di legge o regolamentari non prevedono una validità superiore. I certificati anagrafici, le certificazioni dello stato civile, gli estratti e le copie integrali degli atti di stato civile sono ammessi dalle pubbliche amministrazioni nonché dai gestori o esercenti di pubblici servizi solo se in corso di validità all'atto della loro presentazione.
La richiesta in senso proprio è... Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore. Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto. Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato. Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi.
La parte propriamente comunitaria del sistema normativo della CE comprende un ventaglio di atti giuridici adottati dalle istituzioni comunitarie, nei limiti delle competenze e con gli effetti che il Trattato sancisce. Tra essi, il regolamento dell'Unione europea... È obbligatorio in tutti i suoi elementi solo per i destinatari da essi designati. Ha portata generale. Non è vincolante. Necessita di atti di recepimento da parte degli Stati a cui è destinato.
Quando l'autorità amministrativa non si pronunci su un ricorso ad essa presentato lasciando decorrere inutilmente 90 giorni dalla sua presentazione: Il ricorso s'intende accettato per silenzio-assenso. Il ricorso s'intende respinto a tutti gli effetti e contro il provvedimento impugnato l'interessato può proporre ricorso all'autorità giurisdizionale competente, o quello straordinario al Presidente della Repubblica. Il ricorso s'intende rigettato e l'interessato può proporre ricorso solo al giudice amministrativo contro il provvedimento originario. Il ricorso s'intende rigettato e l'interessato può proporre ricorso in via gerarchica all'autorità amministrativa sovraordinata a quella che ha emesso il provvedimento originario.
Quale dei ricorsi amministrativi è proponibile solo nei casi espressamente previsti dalla legge: Il ricorso al TAR. Il ricorso in opposizione. Il ricorso Straordinario al capo dello Stato. Il ricorso gerarchico tipico.
La Conferenza Stato - città ed autonomie locali è istituita presso... La Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Ministero dell'Interno. Ogni provincia d'Italia. Ogni Regione d'Italia.
La rinnovazione dei provvedimenti amministrativi... Consiste nell'emanazione di un nuovo atto, avente efficacia «ex nunc» con la ripetizione della procedura a partire dall'atto endoprocedimentale viziato. È un istituto di conservazione oggettiva dell'atto amministrativo, che dipende dal decorso del termine perentorio entro il quale l'interessato avrebbe potuto proporre ricorso contro l'atto invalido. È ammissibile anche quando l'atto precedentemente annullato manchi del presupposto richiesto. Secondo la maggioranza della dottrina, non riguarda provvedimenti viziati, ma atti irregolari.
Nasce per la P.A. un obbligo a provvedere... Dalla richiesta e dalla proposta vincolante. Dal voto, dalla richiesta e dall'esposto. Dalla proposta non vincolante e dall'istanza. Dalla segnalazione e dalla proposta vincolante.
Dispone la legge n. 241/1990 che l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento mediante comunicazione personale indicando l'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento, l'ufficio e la persona responsabile, ecc. L'omissione di taluna delle comunicazioni prescritte... Può essere fatta valere solo dai soggetti portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati. Comporta la sospensione dell'avvio del procedimento. Può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista. Può essere fatta valere da qualunque soggetto purché estraneo all'amministrazione.
Le posizioni giuridiche soggettive passive (o di svantaggio) limitano la libertà dell'individuo restringendo la sfera giuridica e ricomprendono... L'obbligo, il dovere, la potestà e la soggezione. L'obbligo, il dovere, l'onere e la soggezione. L'obbligo, il potere, l'onere e la soggezione. L'obbligo, il dovere, l'onere e l'interesse legittimo.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, per «cooperazione applicativa» si intende... L'insieme dei servizi di trasporto di dati e di interoperabilità di base. La parte del sistema pubblico di connettività finalizzata all'interazione tra i sistemi informatici delle pubbliche amministrazioni per garantire l'integrazione dei metadati, delle informazioni e dei procedimenti amministrativi. I servizi idonei a favorire la circolazione, lo scambio di dati e informazioni, e l'erogazione fra le pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini. I servizi per la realizzazione, gestione ed evoluzione di strumenti per lo scambio di documenti informatici fra le pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini.
L'art. 11 del D.Lgs. n. 165/2001, ai fini di garantire la piena attuazione della legge n. 241/1990, detta i principi generali sull'istituzione e il funzionamento dell'Ufficio relazioni con il pubblico, disponendo tra l'altro,... Che siano esentate dall'istituzione dell'Ufficio relazioni con il pubblico le sole amministrazioni il cui organico di personale registri carenze superiori al 15%. Che per le comunicazioni previste dalla legge n. 241/1990 non si applicano le norme vigenti che dispongono la tassa a carico del destinatario. Che l'Ufficio relazioni con il pubblico possa disporre l'autonomo utilizzo di qualsiasi dipendente dell'ente, tenuto conto anche dell'organico complessivo e delle unità presenti in servizio. Che qualunque iniziativa del responsabile dell'ufficio per le relazioni con il pubblico volta all'incremento delle modalità di accesso alle informazioni deve essere preventivamente approvata dall'organo di gestione dell'ente.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 82/2005, chi promuove il recepimento degli standard necessari a garantire la connettività, l'interoperabilità di base e avanzata, la cooperazione applicativa e la sicurezza del Sistema? "Il Servizio e-government per lo sviluppo" del Capo del Dipartimento del MIT. La Commissione di coordinamento del CNS. L'Ufficio II, Ufficio politiche per la digitalizzazione della P.A del MIT. La Commissione di coordinamento del SPC.
Il D.Lgs. 300/1999 di attuazione della delega di cui alla legge 59/1997, ha riformato l'organizzazione del Governo, disponendo, che le direzioni generali costituiscono le strutture di primo livello nei Ministeri... Degli affari esteri; della difesa; dell'economia e delle finanze; delle politiche agricole, alimentari e forestali. Della giustizia; degli affari esteri; per i beni e le attività culturali. Degli affari esteri; delle comunicazioni. Dell'interno; della giustizia; della difesa; delle comunicazioni.
L'art. 20 della legge 15/3/1997, n. 59, ha delineato principi e criteri generali che devono informare l'attività regolamentare del Governo nella definizione dei procedimenti amministrativi relativi alle materie oggetto di delegificazione. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi e/o criteri? Prevedere procedure facoltative di consultazione delle organizzazioni sindacali firmatarie dei contratti collettivi dei relativi comparti prima dell'adozione degli atti interni di organizzazione aventi riflessi sul rapporto di lavoro. Razionalizzare l'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri, anche attraverso il riordino, la soppressione e la fusione di Ministeri, nonché di amministrazioni centrali anche ad ordinamento autonomo. Garantire a tutte le amministrazioni pubbliche autonomi livelli di contrattazione collettiva integrativa nel rispetto dei vincoli di bilancio di ciascuna amministrazione. Sopprimere i procedimenti che comportino, per l'amministrazione e per i cittadini, costi più elevati dei benefìci conseguibili, anche attraverso la sostituzione dell'attività amministrativa diretta con forme di autoregolamentazione da parte degli interessati.
Che cos'è l'ARAN? L'Agenzia Regionale Amministrativa. L'Agenzia Regionale per la rappresentanza negoziale della P.A. L'Agenzia per la rappresentanza negoziale della P.A. L'Agenzia per la rappresentanza nazionale.
I ricorsi giurisdizionali avverso il silenzio dell'amministrazione ... Sono decisi cautelarmente in camera di consiglio, con ordinanza non motivata, entro dieci giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso, uditi i difensori delle parti che ne facciano richiesta. Nel caso che il collegio abbia disposto un'istruttoria, il ricorso è deciso in camera di consiglio entro sessanta giorni dalla data fissata per gli adempimenti istruttori. Sono decisi in udienza, con sentenza succintamente motivata, entro sessanta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso, uditi i difensori delle parti che ne facciano richiesta. Nel caso che il collegio abbia disposto un'istruttoria, il ricorso è deciso in camera di consiglio entro trenta giorni dalla data fissata per gli adempimenti istruttori. Sono decisi in udienza, con ordinanza succintamente motivata, entro sessanta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso, uditi i difensori delle parti che ne facciano richiesta. Nel caso che il collegio abbia disposto un'istruttoria, il ricorso è deciso in camera di consiglio entro sessanta giorni dalla data fissata per gli adempimenti istruttori. Sono decisi in camera di consiglio, con sentenza succintamente motivata, entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso, uditi i difensori delle parti che ne facciano richiesta. Nel caso che il collegio abbia disposto un'istruttoria, il ricorso è deciso in camera di consiglio entro trenta giorni dalla data fissata per gli adempimenti istruttori.
Di norma l'amministrazione è tenuta a fornire notizia dell'inizio del procedimento,... Solo ai soggetti che sono obbligati ad intervenire. Tra l'altro, ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi. Ai soggetti individuati dall'amministrazione stessa nell'esercizio della propria discrezionalità. Solo ai soggetti che ne facciano istanza.
Le disposizioni di cui all'art. 4 del D.P.R. 445/2000 in merito all'impedimento alla sottoscrizione e alla dichiarazione, trovano applicazione in materia di dichiarazioni fiscali? Sì, trovano applicazione. No, non trovano applicazione. Solo se nella dichiarazione è indicata la causa dell'impedimento a sottoscrivere. No, salvo il caso di rappresentanza legale.
I conferimenti di funzioni di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 4 della L. 15-3-1997 n. 59 devono avvenire nell'osservanza di alcuni principi fondamentali. Indicare quale funzione/principio è corretto. Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime, si attua, il principio della copertura finanziaria e patrimoniale dei costi per l'esercizio delle funzioni amministrative. In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni, si realizza il principio di differenziazione. Con la attribuzione alla regione dei compiti e delle funzioni amministrative e delle funzioni di programmazione si realizza il principio della copertura finanziaria e patrimoniale. Con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui, si attua il principio di efficienza e di economicità.
Indicare in quale dei seguenti casi è riscontrabile una violazione di legge. Contraddittorietà tra più parti dello stesso atto o tra più atti. Violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale. Travisamento dei fatti. Violazione della prassi amministrativa.
Dispone l'art. 10 della Legge n. 11/2005 (misure urgenti per l'adeguamento agli obblighi derivanti dall'ordinamento comunitario), che il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro per le politiche comunitarie può proporre al Consiglio dei Ministri l'adozione dei provvedimenti, anche urgenti, necessari a fronte di atti normativi e di sentenze degli organi giurisdizionali delle Comunità europee e dell'Unione europea che comportano obblighi statali di adeguamento solo... Qualora si tratti di regolamenti o decisioni. Qualora si tratti di materie di competenza legislativa o amministrativa delle Regioni e delle Provincie autonome. Qualora si tratti di politiche di coesione economica e sociale. Qualora la scadenza risulti anteriore alla data di presunta entrata in vigore della legge comunitaria relativa all'anno in corso.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo II "Sviluppo economico e attività produttive" di detto D.Lgs.? Ordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Tutela della salute. Risorse idriche. Gestione dei rifiuti.
Il ricorso in opposizione, salvi i termini diversi stabiliti dalla legge per i singoli casi, deve essere presentato nel termine perentorio di... 120 giorni dall'emanazione dell'atto impugnato. 60 giorni dalla notifica. 30 giorni dalla notifica o emanazione dell'atto impugnato. 90 giorni notifica della conoscenza dell'atto.
Quale competenza attribuisce alla Corte dei Conti il D.Lgs. n. 165/2001 in materia di verifica degli andamenti della spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni? La Corte dei Conti esercita un controllo su tutti i provvedimenti di spesa per il personale che devono essere trasmessi dalle P.A. entro due giorni alla Corte dei Conti, la quale ha potere di annullamento anche retroattivo. La Corte dei Conti, anche nelle sue articolazioni regionali di controllo, verifica periodicamente gli andamenti della spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni, utilizzando, per ciascun comparto, insiemi significativi di amministrazioni. La Corte dei Conti esercita un controllo successivo di legittimità e di merito su ogni provvedimento di spesa per il personale. Nessuna. La Corte dei Conti non ha competenza in materia.
Si ha sviamento di potere... Quando l'amministrazione persegua un fine differente da quello per il quale il potere le è stato conferito. Quando l'amministrazione emana un provvedimento che presenta una motivazione apodittica, dubbiosa, illogica, ecc. Quando l'amministrazione emana un atto contraddittorio tra dispositivo, preambolo o motivazione. Quando l'amministrazione mantiene un comportamento non conforme alla prassi amministrativa.
Indicare, secondo l'orientamento prevalente, in quale dei seguenti casi è riscontrabile una figura sintomatica di eccesso di potere. Violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale. Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi. Disparità di trattamento. Assenza di motivazione.
La decisione sui ricorsi giurisdizionali avverso il silenzio dell'amministrazione ... È appellabile entro trenta giorni dalla notificazione o, in mancanza, entro un anno dalla comunicazione della pubblicazione. È appellabile entro sessanta giorni dalla notificazione o, in mancanza, entro novanta giorni dalla comunicazione della pubblicazione. È appellabile entro trenta giorni dalla notificazione o, in mancanza, entro novanta giorni dalla comunicazione della pubblicazione. Non è appellabile.
Secondo la teoria tradizionale, l'atto amministrativo emanato in difformità delle norme di buona amministrazione è... Inopportuno. Inesistente. Irregolare. Ineseguibile.
Il Sindaco nella sua veste di Ufficiale del Governo... Dipende gerarchicamente dal Prefetto. Gode di amplissima autonomia. Dipende gerarchicamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Dipende gerarchicamente dal Questore.
Il ricorso in opposizione... È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto. È un ricorso ordinario ed a carattere rinnovativo proponibile nei casi tassativamente previsti dalla legge, alla stessa autorità che ha emanato il provvedimento impugnato. Non può essere proposto per motivi di legittimità. È previsto dall'art. 7 del D.P.R. 1199/1971, che non detta alcuna disciplina particolare, rinviando, per quanto possibile, alle norme generali sul ricorso al capo dello Stato.
Sono equipollenti alla carta di identità, ai sensi del T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa... Il passaporto, la patente di guida, la patente nautica, il libretto di pensione, il patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici, il porto d'armi, le tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciate da un'amministrazione dello Stato. Le tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciate da una qualunque pubblica amministrazione. Soltanto il passaporto e la patente di guida. Il passaporto, la patente di guida, la patente nautica, il libretto di pensione, il porto d'armi e le tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciate da una qualunque pubblica amministrazione.
I provvedimenti amministrativi "efficaci" sono eseguiti... Immediatamente fatta salva la sola eccezione configurata da diversa previsione del provvedimento. Dopo trenta giorni salvo che sia diversamente stabilito dalla legge. Immediatamente, salvo che sia diversamente stabilito dalla legge o dal provvedimento medesimo. Dopo quindici giorni salvo che sia diversamente stabilito dalla legge.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri (atti a carattere ausiliario consistenti in manifestazioni di giudizio) è corretta. I pareri obbligatori possono essere non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti e conformi. La mancata acquisizione del parere obbligatorio non comporta l'invalidità dell'atto. I pareri sono facoltativi se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno ma, qualora sia richiesto il parere, l'amministrazione ha l'obbligo di provvedere in tal senso. I pareri sono obbligatori parzialmente vincolanti se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli.
La consolidazione dell'atto amministrativo è... La trasformazione di un atto amministrativo nullo in un altro di cui esso presenta i requisiti di forma e di sostanza. Un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui viene eliminato il vizio di incompetenza relativa da parte dell'autorità astrattamente competente la quale si appropria di un atto emesso da autorità incompetente dello stesso ramo. Una causa di conservazione oggettiva dell'atto amministrativo, che dipende dal decorso del termine perentorio entro il quale l'interessato avrebbe potuto proporre ricorso contro l'atto invalido. Un provvedimento con il quale viene perfezionato ex post un atto o un presupposto di legittimità del procedimento.
Indicare quale tra quelle proposte è una figura analoga all'autorizzazione. Ammissione. Concessione. Delega. Nulla-osta.
Una volta intervenuta l'interruzione del processo amministrativo, esso, per poter riprendere il proprio corso, deve essere riassunto: A cura della parte più diligente, con apposito atto notificato a tutte le altre parti, nel termine perentorio di un anno dal verificarsi dell'evento interruttivo. A cura della parte più diligente, con apposito atto notificato a tutte le altre parti, nel termine perentorio di un anno dalla conoscenza legale dell'evento interruttivo. A cura della parte più diligente, con apposito atto notificato a tutte le altre parti, nel termine perentorio di sei mesi dal verificarsi dell'evento interruttivo. A cura della parte più diligente, con apposito atto notificato a tutte le altre parti, nel termine perentorio di sei mesi dalla conoscenza legale dell'evento interruttivo.
Ai sensi della legislazione vigente, quale dei seguenti soggetti può chiedere pareri al CNEL? Il Parlamento. Le organizzazioni sindacali. Le amministrazioni dello Stato. Le Regioni, le province ed i comuni.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... Ogni amministrazione convocata partecipa alla conferenza di servizi attraverso due rappresentanti legittimati (funzionario tecnico e amministrativo), dall'organo competente, ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa. La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza computando anche le amministrazioni assenti. La prima riunione è convocata entro venti giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro quaranta giorni dalla data di indizione. All'esito dei lavori della conferenza, e in ogni caso scaduto il termine previsto, l'amministrazione procedente adotta la determinazione motivata di conclusione del procedimento, valutate le specifiche risultanze della conferenza e tenendo conto delle posizioni prevalenti espresse in quella sede.
La legislazione previgente al D.P.R. 445/2000 (L. 15/1968 e D.P.R. 403/1998) non contemplava nell'elencazione alcune certificazioni frequentemente richieste ai cittadini. Quale innovazione è stata prevista in merito alle dichiarazioni sostitutive di certificazione? La dichiarazione di stato di famiglia, esistenza in vita, nascita del figlio, decesso del coniuge, dell'ascendente o discendente. La dichiarazione di non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e di non aver presentato domanda di concordato. La dichiarazione di iscrizione in albi, registri o elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni. La dichiarazione sulla situazione reddituale o economica anche ai fini della concessione dei benefici di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali.
La mancata applicazione della legge... Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere.
La normativa in materia di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica prevede che i ricorsi con i quali si impugnano atti di enti pubblici in materie per le quali manchi uno specifico collegamento con le competenze di un determinato Ministero: Devono essere presentati direttamente all'Ufficio di Presidenza della Repubblica che ne cura la relativa istruttoria. Possono essere presentati allo stesso Ente che ha emanato l'atto impugnato che ne cura la relativa istruttoria e la trasmette, insieme con gli atti e i documenti che vi si riferiscono, al Consiglio di Stato per il parere. Devono essere presentati alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che ne cura la relativa istruttoria. Devono essere presentati direttamente alla segreteria del Consiglio di Stato che ne cura la relativa istruttoria.
È nullo l'atto amministrativo... Adottato in violazione di legge. Viziato da eccesso di potere. Viziato da incompetenza. Adottato in violazione o elusione del giudicato.
Indicare quale compito/funzione non è stato oggetto di conferimento ai sensi del disposto di cui all'art. 1 della legge L. 15-3-1997, n. 59. I compiti relativi alla difesa del suolo in genere. Consultazioni elettorali, elettorato attivo e passivo, propaganda elettorale, consultazioni referendarie escluse quelle regionali. Tramvie e linee automobilistiche, nonché viabilità, acquedotti e lavori pubblici. I compiti relativi alla tutela dell'ambiente in genere.
I conferimenti di funzioni di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 4 della L. 15-3-1997 n. 59 devono avvenire nell'osservanza di alcuni principi fondamentali. Indicare quale funzione/principio è corretto. In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni, si realizza il principio di adeguatezza. In considerazione delle diverse caratteristiche, anche associative, demografiche, territoriali e strutturali degli enti riceventi si realizza il principio di cooperazione tra Stato, regioni ed enti locali. Attribuendo ad un unico soggetto le funzioni ed i compiti connessi, strumentali e complementari, e l'identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa, si realizza il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo si realizza il principio della copertura finanziaria e patrimoniale.
Gli accordi tra le pubbliche amministrazioni previsti dall'art. 15 della legge n. 241/1990... Sono stati parzialmente abrogati dalla legge n. 15/2005. Sono stipulati per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune. Possono essere stipulati solo per disciplinare attività meramente esecutive. Sono stipulati per realizzare, attraverso l'esame contestuale dei vari interessi coinvolti, la semplificazione di taluni procedimenti amministrativi particolarmente complessi.
In materia di ricorsi pensionistici, civili, militari e di guerra è competente: Il giudice ordinario. La Corte dei conti. Il Consiglio di Stato. Il TAR nell'esercizio della giurisdizione esclusiva.
Quale distinzione è stata operata dalla dottrina tradizionale tra interessi occasionalmente protetti e diritti affievoliti? Nessuna, la distinzione tra interessi occasionalmente protetti e diritti affievoliti è recentissima. I primi sono gli interessi materiali protetti esclusivamente in maniera indiretta tramite la soddisfazione dell'interesse collettivo, mentre i secondi sono nati per spiegare il comportamento del diritto soggettivo nel suo scontro con il potere autoritativo. I primi sono inerenti agli interessi del privato nel procedimento amministrativo, mentre i secondi sono nati per tutelare gli interessi relativi al contenzioso elettorale. I primi sono nati per spiegare il comportamento del diritto soggettivo nel suo scontro con il potere autoritativo, mentre i secondi sono gli interessi materiali protetti esclusivamente in maniera indiretta tramite la soddisfazione dell'interesse collettivo.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulla conversione dell'atto amministrativo è corretta. È l'accettazione spontanea e volontaria, da parte di chi potrebbe impugnarlo, delle conseguenze dell'atto, e quindi, della situazione da esso determinata. È un rimedio esperibile solo per eliminare i vizi di incompetenza relativa. Nella c.d. conversione-provvedimento la P.A., o il G.A. in sede di giurisdizione di merito, divenuta consapevole della invalidità che inficia l'atto, può emanare un provvedimento di diverso tipo, i cui elementi e requisiti siano gli stessi del precedente atto invalido e la cui funzione pratica sia analoga a quella dell'atto invalido. È una figura di diritto sostanziale con cui si riconosce la legittimità dell'operato della P.A. rinunciando espressamente a far valere le proprie pretese mediante ricorso.
Dispone la legge n. 241/1990 che l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento mediante comunicazione personale indicando l'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento, l'ufficio e la persona responsabile, ecc. È in facoltà dell'amministrazione prevedere forme di pubblicità unificate? Sì, qualora l'oggetto del procedimento richieda valutazioni tecniche e pareri vincolanti. Nella prassi l'amministrazione provvede sempre con forme di pubblicità unificate. Sì, qualora l'oggetto promosso sia di discrezionalità amministrativa. Sì, qualora per il numero dei destinatari la comunicazione personale non sia possibile o risulti particolarmente gravosa.
Contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso ai documenti amministrativi è dato ricorso al T.A.R... Nel termine di 90 giorni. Nel termine di 120 giorni. Nel termine di 60 giorni. Nel termine di 30 giorni.
Quali delle seguenti fonti del diritto comunitario non sono vincolanti? Raccomandazioni e pareri. Decisioni e raccomandazioni. Decisioni e pareri. Regolamenti e raccomandazioni.
In quali dei seguenti casi non si determina la sospensione del processo giurisdizionale amministrativo? Sussistenza di una questione pregiudiziale relativa allo stato o capacità delle persone, la cui soluzione sia riservata al giudice ordinario. Esperimento del regolamento preventivo di giurisdizione. Esperimento del regolamento preventivo di competenza. Morte di una delle parti.
La legge 205/2000 ha introdotto un particolare strumento processuale al fine di eliminare l'arretrato e cioè le decine di migliaia di ricorsi risalenti nel tempo e non ancora decisi. Si tratta: Della perenzione dei ricorsi, decorsi due anni dalla data di deposito dei ricorsi. Della prescrizione dei ricorsi, decorsi dieci anni dalla data di deposito dei ricorsi. Della perenzione dei ricorsi, decorsi dieci anni dalla data di deposito dei ricorsi. Della decadenza dei ricorsi, decorsi due anni dalla data di deposito dei ricorsi.
Ai sensi del D.Lg. 165/2001, le assunzioni effettuate in violazione dell'art. 34-bis recante disposizioni in materia di mobilità del personale... Sono annullabili. Sono sanabili. Possono essere sanate dall'amministrazione entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione da parte del Dipartimento della funzione pubblica. Sono nulle di diritto.
Chi può conferire al Presidente del Consiglio dei Ministri l'incarico di reggere ad interim un Dicastero? Il Presidente del Consiglio dei Ministri sentito il Presidente della Repubblica. Il Consiglio di Gabinetto. Il Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri. Lo stesso Consiglio dei Ministri.
Nell'ambito del procedimento amministrativo, quale dei seguenti soggetti, a norma dell'art. 6 della legge 7 agosto 1990, n. 241, valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione di un provvedimento? Sempre il giudice amministrativo. Il responsabile del procedimento. L'organo di vertice dell'amministrazione interessata. In ogni caso, l'organo competente all'adozione del provvedimento finale.
Il Prefetto... È organo burocratico posto alle dirette dipendenze del Ministro dell'Interno. È sottoposto al coordinamento "politico" del Questore. È organo dell'amministrazione locale dalla quale dipende sia burocraticamente che funzionalmente. Svolge compiti di rappresentanza dell'amministrazione locale e di garanzia istituzionale a tutela dell'ordinamento giuridico.
Di seguito sono proposti alcuni principi cui deve ispirarsi il pubblico dipendente nello svolgimento del proprio servizio. Quale di essi non corrisponde ai contenuti del vigente "Codice di comportamento dei dipendenti della pubblica amministrazione"? Il dipendente non accetta da soggetti diversi dall'amministrazione retribuzioni o altre utilità per prestazioni alle quali è tenuto per lo svolgimento dei propri compiti d'ufficio. Il dipendente non accetta incarichi di collaborazione con individui od organizzazioni che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico in decisioni o attività inerenti all'ufficio. Il dipendente non sollecita ai propri superiori il conferimento di incarichi remunerati. Il dipendente informa per iscritto il dirigente dell'ufficio di tutti i rapporti di collaborazione in qualunque modo retribuiti che egli abbia avuto nell'ultimo biennio, precisando se egli, o suoi parenti entro il secondo grado, affini di primo grado o conviventi, abbiano ancora rapporti finanziari con il soggetto con cui ha avuto i predetti rapporti di collaborazione e se tali rapporti siano intercorsi o intercorrano con soggetti che abbiano interessi in attività o decisioni inerenti all'ufficio, limitatamente alle pratiche a lui affidate.
Si può verificare l'affievolimento dei diritti soggettivi? Sì, soltanto quando questo sia previsto esplicitamente dalla legge per motivi di pubblica necessità. Sì, allorché la legge consenta alla pubblica amministrazione di limitarli, modificarli o estinguerli con provvedimenti di carattere discrezionale. Sì, soltanto quando questo sia previsto esplicitamente dalla legge per motivi di pubblica utilità. Sì, soltanto con una modifica della legge costituzionale.
L'autorizzazione può essere definita come il provvedimento mediante il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale posto all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle autorizzazioni è corretta. L'autorizzazione tacita è quella rilasciata con un provvedimento «ad hoc». L'autorizzazione è reale quando è rilasciata sulla base di un accertamento relativo a requisiti concernenti una «res». L'autorizzazione alla stregua di tutti i negozi giuridici è trasmissibile senza il consenso della P.A. L'autorizzazione reale è quella il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni.
È ammessa una dichiarazione sostitutiva di certificazione rilasciata da un parente in linea retta nell'interesse di una persona che si trovi in una situazione di impedimento temporaneo, per ragioni connesse allo stato di salute? Sì, in mancanza del coniuge e dei figli, con l'espressa indicazione dell'esistenza di un impedimento. No. La dichiarazione deve necessariamente essere personale. No, la dichiarazione può essere rilasciata solo dal coniuge o dai figli, o in mancanza dal sanitario incaricato. Sì, purché la dichiarazione sia anche sottoscritta dal sanitario incaricato.
Scaturisce solo un obbligo per la P.A. di vagliare l'opportunità di dare o meno corso al procedimento... Sia dalla segnalazione che dalla proposta non vincolante. Sia dall'istanza che dalla richiesta. Sia dalla proposta vincolante che dall'istanza. Sia dalla richiesta che dalla proposta non vincolante.
I cittadini degli Stati membri dell'Unione europea possono accedere ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche... Che implichino esclusivamente applicazione presso strutture ministeriali. Che, tra l'altro, non attengono alla tutela dell'interesse nazionale. Solo periferiche dello Stato. Che non implichino gestione di entrate o spese dello Stato.
Quali tra i seguenti sono atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto? Ispezioni. Certificazioni. Verbalizzazioni. Accertamenti.
Le posizioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Tra le prime si ricomprendono... La soggezione e l'interesse legittimo. L'onere e il diritto potestativo. Il diritto potestativo e l'interesse semplice. La soggezione e il diritto soggettivo.
Il legislatore nel riformulare gli artt. 3 e 14 del D.Lgs. n. 29/1993, con gli artt. 3 e 9 del D.Lgs. n. 80/1998, trasfusi ora negli art. 4 e 14 del D.Lgs. n. 165/2001 ha accentuato il principio della distinzione tra funzioni di indirizzo politico- amministrativo degli organi di governo e funzioni di gestione e attuazione amministrativa dei dirigenti. Rientrano tra le funzioni di indirizzo politico-amministrativo... L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi in genere. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno. L'organizzazione delle risorse umane. La definizione dei criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi.
La contraddittorietà tra più parti dello stesso atto o tra più atti... Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza.
L'amministrazione è tenuta, di norma, a fornire notizia dell'inizio del procedimento amministrativo,... Ai soggetti individuati dall'amministrazione nell'esercizio della propria discrezionalità. A tutti i cittadini residenti nella Regione in cui è sita l'Amministrazione. Esclusivamente ai soggetti che ne facciano istanza. Tra l'altro, ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento.
Il ricorso gerarchico proprio è un rimedio amministrativo... A tutela sia di diritti soggettivi che interessi legittimi, facendo valere sia vizi di legittimità che di merito. A tutela dei soli interessi legittimi con il quale si possono far valere sia vizi di legittimità che di merito. A tutela dei soli diritti soggettivi con il quale si possono far valere sia vizi di legittimità che di merito. A carattere eccezionale.
Tra le figure più rilevanti di eccesso di potere (definite in sede dottrinale e giurisprudenziale, dette figure sintomatiche) rientra... Assenza di motivazione. Travisamento ed erronea valutazione dei fatti. Vizio di forma. Inosservanza delle disposizioni relative alla valida costituzione dei collegi.
Le ispezioni particolarmente qualificate in ordine all'oggetto dell'acquisizione che, presentando il carattere di accadimento straordinario, comporta che le stesse siano affidate ad uffici particolari costituiti ad hoc, e talvolta estranei all'amministrazione, sono denominate... Inchieste. Acclaramenti. Certazioni. Accertamenti.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Non può mai esperire ispezioni. Non può mai ordinare esibizioni di documenti. Non è mai competente in materia di adozione del provvedimento finale. Adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione.
La dottrina e la giurisprudenza sulla spinta del dibattito generato dalla nota decisione del Consiglio di Stato (Ad. plen., n. 24/1979),... Hanno riconosciuto la tutelabilità giurisdizionale degli interessi collettivi ma non di quelli diffusi. Hanno riconosciuto la tutelabilità giurisdizionale degli interessi diffusi e collettivi. Non hanno riconosciuto né la tutelabilità giurisdizionale degli interessi diffusi né quella degli interessi collettivi. Hanno riconosciuto la tutelabilità giurisdizionale degli interessi diffusi ma non di quelli collettivi.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale tecnica in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario? Dispensa. Registrazione. Abilitazione. Nulla osta.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? Non è un rimedio di carattere generale ma è eccezionale, utilizzabile nei casi tassativi in cui la legge lo ammette. Il termine per la sua proposizione è quello generale di 60 giorni dalla notifica o emanazione dell'atto impugnato, salvo termini diversi per i singoli casi. È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto. Può essere proposto solo a tutela di diritti soggettivi.
Il ricorso in opposizione... Può essere proposto sia a tutela di interessi legittimi che di diritti soggettivi. È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto. Può essere proposto solo a tutela di interessi legittimi. Non può essere proposto per motivi di legittimità.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che... I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi. I soggetti pubblici possono trattare solo i dati sensibili e giudiziari indispensabili per svolgere attività istituzionali che non possono essere adempiute, caso per caso, mediante il trattamento di dati anonimi o di dati personali di natura diversa. Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici non sono tenuti ad indicare la normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. I dati sensibili e giudiziari possono essere trattati nell'ambito di test psico-attitudinali volti a definire il profilo o la personalità dell'interessato.
Dove è istituito il collegio di conciliazione di cui all'art. 66 del D.Lgs. n. 165/2001 presso cui si svolge il tentativo obbligatorio di conciliazione? Presso la Provincia nella cui circoscrizione si trova l'ufficio cui il lavoratore è addetto, ovvero era addetto al momento della cessazione del rapporto. Presso la Direzione provinciale del lavoro nella cui circoscrizione si trova l'ufficio cui il lavoratore è addetto, ovvero era addetto al momento della cessazione del rapporto. Presso il giudice di pace. Presso la locale Agenzia per l'impiego.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri è corretta. I pareri a differenza delle motivazioni (L. 241/1990) richiedono sempre la forma scritta. I pareri sono obbligatori parzialmente vincolanti se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli. La mancata acquisizione del parere obbligatorio comporta l'invalidità dell'atto per violazione di legge. I pareri sono facoltativi se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge.
Dispone il D.Lgs. n. 82/2005 che le pubbliche amministrazioni nell'organizzare autonomamente la propria attività utilizzano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di... Efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione. Economicità e celerità. Semplificazione e partecipazione. Partecipazione ed economicità.
I ricorsi amministrativi di carattere eccezionale... Non mirano ad ottenere l'eliminazione dell'atto bensì ad ottenere la soluzione della controversia. Qualora accolti, consentono all'amministrazione solo il potere di annullare l'atto, senza disporre del potere di riesaminare la questione. Sono ammissibili solo se espressamente previsti dalla legge (secondo la dottrina prevalente, anche da altre fonti). Sono esperibili nei confronti degli atti non definitivi e si sostanziano nel ricorso gerarchico, gerarchico improprio e in opposizione.
Le Pubbliche Amministrazioni, prima di procedere all'espletamento di procedure concorsuali, finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico, devono... Attivare le procedure di mobilità. Verificare la non disponibilità di lavoratori in possesso delle qualifiche richieste presso le Agenzie di somministrazione. Riqualificare i dipendenti. Assumere dalle liste di mobilità.
Quando manca la sottoscrizione del difensore, il ricorso giurisdizionale amministrativo: È nullo. È annullabile. Può essere rinnovato entro il termine stabilito nell'ordinanza del giudice competente. È irregolare.
Il D.Lgs. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni e competenze,... L'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e la loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale. L'organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi anche quando impegnano l'ente verso l'esterno.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, la tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad una posizione di terzietà della P.A. in ordine alla controversia. Ad una decisione non vincolata ai motivi addotti dal ricorrente. Ad un procedimento d'iniziativa della stessa P.A. Ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati.
Le fonti secondarie dell'ordinamento italiano comprendono tutti gli atti espressione del potere normativo della P.A. statale o degli altri enti pubblici. Esse... Possono derogare agli atti legislativi ordinari. Hanno forza e valore di legge. Non sono soggette alle leggi. Non possono derogare alle norme costituzionali.
Quali fra le seguenti cause di estinzione del processo amministrativo non sono pronunciate con decreto presidenziale: La perenzione. Le decisioni in forma semplificata. La rinuncia al ricorso. La cessazione della materia del contendere.
L'imperatività del provvedimento amministrativo consiste... Nella sua capacità di essere portato ad esecuzione direttamente dalla P.A. coi suoi mezzi, senza che essa sia tenuta a rivolgersi al giudice per ottenere il soddisfacimento delle proprie pretese. Nella posizione di superiorità della P.A. Nella sua capacità di costituire, modificare o estinguere situazioni soggettive, a prescindere dal consenso di chi subisce tale conseguenza. Nell'astratta capacità di produrre gli effetti che gli sono propri.
Le registrazioni sono... Dichiarazioni di scienza aventi lo scopo di attestare fatti accertati dalla pubblica autorità o risultanti dalle dichiarazioni o dai documenti forniti dagli interessati attraverso l'inserzione in appositi registri. Dichiarazioni di scienza esternate in un documento in funzione partecipativa e concernenti fatti precedentemente acquisiti dall'ufficio pubblico. Accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni. Strumenti costituiti da materiali idonei a ricevere e conservare atti forniti dai privati o relativi a fatti accertati dalla stessa amministrazione, a fini di esibizione.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Il rapporto concessionario non si può risolvere con il riscatto. Le concessioni del demanio marittimo rientrano nella categoria delle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, l'interesse all'esclusiva nella gestione del servizio. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà di pagare la cauzione.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulla conversione dell'atto amministrativo è corretta. La conversione alla stregua dell'istituto della convalida non elimina il vizio ma mantiene fermo l'atto nell'ambito di un diverso schema legale. È un mezzo di sanatoria classificato nei provvedimenti di conservazione dell'atto amministrativo. È una figura di diritto sostanziale con cui si riconosce la legittimità dell'operato della P.A. rinunciando espressamente a far valere le proprie pretese mediante ricorso. Nella c.d. conversione-interpretazione la conversione può operare anche in sede di applicazione dell'atto, effettuata sia da parte dell'interprete, sia da parte dell'autorità giudirisdizionale in sede di legittimità come di merito.
Il legislatore con il D.Lgs. n. 29/1993 ha attuato in modo netto il principio di separazione (rectius, distinzione funzionale) tra politica ed amministrazione. È una funzione di indirizzo politico-amministrativo... L'organizzazione delle risorse umane. La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa. La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno.
A norma dell'art. 25 della legge n. 241/1990 nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi... Il giudice amministrativo ha comunque l'obbligo di ordinare l'esibizione dei documenti richiesti. Le parti non possono stare in giudizio personalmente, senza l'assistenza del difensore. Le parti devono stare in giudizio con l'assistenza di almeno due difensori. L'amministrazione può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della qualifica di dirigente, autorizzato dal rappresentante legale dell'ente.
A seguito della presentazione del ricorso gerarchico: Qualora sia decorso il termine di centoventi giorni dalla data di presentazione del ricorso senza che l'organo adito abbia comunicato la decisione, il ricorso si intende respinto a tutti gli effetti. Qualora sia decorso il termine di novanta giorni dalla data di presentazione del ricorso senza che l'organo adito abbia comunicato la decisione, il ricorso si intende accolto. Qualora sia decorso il termine di novanta giorni dalla data di presentazione del ricorso senza che l'organo adito abbia comunicato la decisione, il ricorso si intende respinto a tutti gli effetti. Qualora sia decorso il termine di centoventi giorni dalla data di presentazione del ricorso senza che l'organo adito abbia comunicato la decisione, il ricorso si intende accolto.
Dispone la legge n. 241/1990 che in accoglimento di osservazioni e proposte presentate dai privati, l'amministrazione procedente può concludere, senza pregiudizio dei diritti dei terzi, e in ogni caso nel perseguimento del pubblico interesse, accordi con gli interessati al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale ovvero in sostituzione di questo. Al fine di favorire la conclusione di tali accordi il responsabile del procedimento... Può predisporre un calendario di incontri cui invita, separatamente o contestualmente, il destinatario del provvedimento ed eventuali controinteressati. Indice di regola una conferenza di servizi. Deve mettere in atto procedure semplificate. Deve prevedere provvedimenti attributivi di vantaggi economici al destinatario del provvedimento ed agli eventuali controinteressati.
Quale dei seguenti è un "interesse primario" - come definito dalla legge n. 59/1997 - che lo Stato, le Regioni e gli enti locali devono assicurare nella gestione delle proprie attività istituzionali? L'amministrazione della giustizia. Lo sviluppo del sistema valutario e bancario. Il coordinamento dei rapporti con l'Unione europea. La promozione dello sviluppo economico.
Gli interessi sostanziali, in base al criterio del contenuto del potere attribuito al titolare nei confronti di una potestà amministrativa, possono essere partecipativi, oppositivi, pretensivi. Gli interessi pretensivi... Sono gli interessi del privato a far valere la sua posizione nel procedimento amministrativo e, quindi, ad esercitare quelle facoltà che gli sono attribuite dalla legge n. 241/1990 nell'ambito del procedimento amministrativo. Sono quegli interessi cui corrisponde il dovere da parte della P.A. di erogare una prestazione patrimoniale, un pubblico servizio o un'attività. Sono quegli interessi che il privato oppone all'esercizio di un potere che potrebbe produrre una vicenda giuridica svantaggiosa ossia incidere negativamente nella propria sfera giuridica. Sono gli interessi del privato che emergono nel corso di un procedimento amministrativo, che possono essere fatti valere in giudizio al fine di eliminare quegli atti e quei comportamenti preclusivi della prosecuzione del procedimento.
Mediante la dichiarazione sostitutiva di cui all'art. 46 del D.P.R. 445/2000... È possibile sostituire certificati medici, sanitari e veterinari. Si possono dichiarare tutte le situazioni relative all'adempimento degli obblighi militari, ivi comprese quelle attestate nel foglio matricolare dello stato di servizio. Si può attestare anche la conformità all'originale della copia di documenti fiscali che debbono essere obbligatoriamente conservati dai privati contribuenti. Non si possono dichiarare dati presenti nell'archivio dell'anagrafe tributaria, fatta eccezione per il possesso e il numero del codice fiscale e della partita IVA.
Il ricorso gerarchico improprio... Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico. È ammesso in unica istanza anche in caso di pluralità di gradi di gerarchia. È proponibile solo nel rapporto fra organi appartenenti allo stesso ramo di amministrazione. Non può essere proposto ad organi collegiali.
L'atto emanato in assenza dei presupposti che ne avrebbero consentito la legittima adozione... Non può essere convalidato. Può essere convalidato. Può essere sanato. Può essere convalidato ovvero sanato.
Indicare in quale dei seguenti casi è riscontrabile una violazione di legge. Mancata applicazione della legge. Disparità di trattamento. Inosservanza dei limiti, dei parametri di riferimento e dei criteri prefissati per lo svolgimento futuro dell'azione. Motivazione insufficiente, contraddittoria e dubbiosa.
Con riferimento all'art. 6 del Codice dell'amministrazione digitale (Diritto all'utilizzo della posta elettronica certificata), cosa ha stabilito la finanziaria 2008? Ha stabilito che le P.A. devono adeguare la propria modalità operativa alle disposizioni del Codice entro una percentuale minima del 50%. Ha stabilito che i cittadini e le imprese hanno il diritto di effettuare qualsiasi pagamento verso le P.A. centrali attraverso le tecnologie informatiche e telematiche in modo sicuro. Ha stabilito che i cittadini e le imprese hanno il diritto di usare le moderne tecnologie per tutti i rapporti con qualsiasi amministrazione dello Stato. Ha stabilito che le P.A. devono adeguare la propria modalità operativa alle disposizioni del Codice entro una percentuale minima del 70%.
Secondo l'orientamento prevalente, la conversione è un istituto di conservazione dell'atto amministrativo applicabile: Solo agli atti annullabili, i cui effetti operano ex nunc. Sia agli atti annullabili che a quelli nulli, i cui effetti operano ex tunc. Solo agli atti nulli, i cui effetti operano ex nunc. Solo nei casi espressamente previsti dalla legge, i cui effetti operano ex nunc.
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in quattro fasi: fase d'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. È ricompreso nello stadio istruttorio... Autorizzazione in funzione di controllo. Acquisizione della posizione legittimante. Accordo integrativo. Designazione.
Il tratto unitario degli atti consistenti in manifestazioni di scienza e di conoscenza si individua nella comune funzione dichiarativa, intesa come la funzione volta a dare certezza di fatti giuridici rilevanti. Rientrano tra tali atti... Le relazioni delle commissioni d'inchiesta e i pareri. Solo le registrazioni e i registri. Le comunicazioni e le notificazioni. I giudizi sull'idoneità di candidati.
Indicare quale principio costituzionale in materia amministrativa è enunciato negli artt. 51 e 97, ultimo comma Cost. Il principio dell'indipendenza dei giudici amministrativi. Il principio della programmazione economica. Il principio del libero accesso dei cittadini ai pubblici impieghi per concorso. Il principio della riserva di legge per l'imposizione di prestazioni coattive.
In materia di ricorsi amministrativi, quando l'atto sia stato impugnato con ricorso giurisdizionale: È ammesso il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica da parte dello stesso interessato. La proposizione successiva del ricorso gerarchico comporta automaticamente rinuncia al ricorso giurisdizionale. Non è ammesso il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica da parte dello stesso interessato. Non è precluso il ricorso gerarchico da parte di tutti gli altri cointeressati.
A quale dei seguenti ministeri sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato relativi alla sorveglianza, monitoraggio e recupero delle condizioni ambientali? Ministero dello sviluppo economico. Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Ministero dell'interno.
La richiesta di accesso ai documenti amministrativi... Deve essere rivolta esclusivamente all'amministrazione che ha formato il documento. Deve essere avanzata al difensore civico competente per territorio. Deve essere rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente. Deve essere avanzata esclusivamente al responsabile del procedimento.
L'accettazione spontanea e volontaria, da parte di chi potrebbe impugnarlo, delle conseguenze dell'atto, e quindi, della situazione da esso determinata, è denominata... Inoppugnabilità. Decadenza. Sanatoria. Acquiescenza.
La tutela dei diritti soggettivi... È rimessa in ogni caso al giudice amministrativo. Normalmente è rimessa al giudice amministrativo e solo in casi tassativamente previsti (c.d. legislazione esclusiva) al giudice ordinario. Normalmente è rimessa al giudice ordinario e solo in casi tassativamente previsti (c.d. legislazione esclusiva) al giudice amministrativo. È rimessa in ogni caso al giudice ordinario.
La requisizione è un provvedimento... Che ha l'effetto di costituire un diritto di proprietà o altro diritto reale in capo ad un soggetto, previa estinzione del diritto in capo ad altro soggetto. Con il quale l'amministrazione dispone della proprietà o, comunque, utilizza un bene di un privato per soddisfare un interesse pubblico. Ablatorio a carattere non espropriativo, bensì sanzionatorio ed è la misura conseguente alla commissione di un illecito amministrativo. Che riguarda soltanto cose mobili disposto dall'autorità giudiziaria dietro corrispettivo di un'indennità con effetti irreversibili.
La legge n. 241/1990 fa obbligo all'amministrazione di predeterminare e pubblicare, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, i criteri e le modalità cui essa deve attenersi per alcuni provvedimenti amministrativi. Relativamente a quali dei seguenti provvedimenti amministrativi tale obbligo trova applicazione secondo quanto dispone l'art. 12 della suddetta legge? Concessione di sovvenzioni ed ausili finanziari in genere. Atti amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione. Provvedimenti tributari. Atti di natura organizzatoria funzionali al decentramento amministrativo.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che... I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi. Specifica attenzione deve essere prestata per la verifica dell'indispensabilità dei dati sensibili e giudiziari riferiti a soggetti diversi da quelli cui si riferiscono direttamente le prestazioni o gli adempimenti. Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici non sono tenuti ad indicare la normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. I soggetti pubblici non sono tenuti a verificare né l'esattezza, né l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari.
L'atto amministrativo emanato in difformità della norma che lo disciplina è... Invalido. Ineseguibile. Inesistente. Inefficace.
Il dipendente dell'amministrazione pubblica può impugnare la sanzione disciplinare dinanzi al collegio arbitrale di disciplina dell'ente. Al riguardo il D.Lgs. n. 165/2001 dispone che... Durante il periodo assegnato al collegio per la sua decisione, la sanzione resta sospesa. Il collegio arbitrale di disciplina dell'amministrazione emette la sua decisione entro 30 giorni dall'impugnazione. L'amministrazione non ha l'obbligo di conformarsi alla decisione emessa dal collegio arbitrale. Il rappresentante legale dell'ente, su istanza del dipendente, può sospendere la sanzione per tutto il periodo di tempo assegnato al collegio per la sua decisione.
Ai sensi dell'art. 21, comma 1, D.Lgs. n. 165 del 2001, e successive modificazioni ed integrazioni, il mancato raggiungimento degli obiettivi, o l'inosservanza delle direttive imputabili al dirigente, valutati con i sistemi e le garanzie di cui all'art. 5, D.Lgs. n. 286 del 1999, comportano l'impossibilità di rinnovo dello stesso incarico dirigenziale, ferma restando l'eventuale responsabilità disciplinare in base alla disciplina prevista nel contratto collettivo. Inoltre, in relazione alla gravità dei casi, l'amministrazione... Può revocare l'incarico, collocando il dirigente a disposizione dei ruoli di cui all'art. 23 dello stesso decreto, ovvero recedere dal rapporto di lavoro secondo le disposizioni del contratto collettivo. Deve necessariamente revocare l'incarico, collocando il dirigente a disposizione dei ruoli di cui all'art. 23 dello stesso decreto. Deve necessariamente recedere dal rapporto di lavoro, secondo le disposizioni del contratto collettivo. Deve necessariamente recedere dal rapporto di lavoro, secondo le modalità previste dalle leggi speciali.
Ai sensi dell'art. 55 D.Lgs n. 165/2001 la tipologia delle infrazioni e delle relative sanzioni disciplinari è definita... Dai contratti collettivi. Dalla Amministrazione. Da un Decreto del Presidente della Repubblica. Da un Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Quale tra le seguenti affermazioni corrisponde a quanto disposto dall'art. 4 della legge n. 241/1990, in materia di responsabile del procedimento? Ove non sia già direttamente stabilito per legge o per regolamento, le pubbliche amministrazioni sono tenute a determinare per ciascun tipo di procedimento relativo ad atti di loro competenza l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale. È sempre competenza delle pubbliche amministrazioni determinare per ciascun tipo di procedimento relativo ad atti di loro competenza l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria, nonché dell'adozione del provvedimento finale. Le leggi dello Stato determinano per ciascun tipo di procedimento di competenza delle pubbliche amministrazioni l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria; i regolamenti interni determinano il responsabile di ogni altro adempimento procedimentale. Le leggi della Repubblica determinano per ciascun tipo di procedimento relativo ad atti della pubblica amministrazione il responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale.
I sottosegretari di Stato... Fanno parte del Governo. Esercitano le attribuzioni loro conferite dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Non sono organi previsti dalla Costituzione. Esercitano le attribuzioni loro conferite dal Parlamento.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? Può essere proposto solo a tutela di interessi legittimi. È un rimedio di carattere generale. Non può essere proposto per motivi di legittimità. È un rimedio di carattere eccezionale.
Si parla di interpretazione autentica delle fonti legislative quando... È proveniente dagli organi giurisdizionali. È contenuta soprattutto in opere accademiche di professori di diritto. È compiuta da un organo dello Stato nell'esercizio delle sue funzioni. Viene fatta dallo stesso legislatore con legge successiva.
Il ricorso gerarchico improprio... Non può essere proposto a organi individuali avverso deliberazioni di organi collegiali e viceversa. È proponibile ad autorità gerarchicamente superiore rispetto all'autorità che ha emanato l'atto. Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico. È un ricorso ordinario impugnatorio che può essere proposto anche a organi statali avverso provvedimenti di organi di vertice (es. Ministeri).
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001, chi esercita un'azione di vigilanza sull'applicazione del codice di comportamento del personale? Sempre il dirigente del settore personale. I dirigenti responsabili di ciascuna struttura. Solo il dirigente generale. Il Collegio disciplinare.
Gli atti amministrativi non provvedimenti possono essere raggruppati in due grandi categorie: atti consistenti in manifestazioni di volontà e atti non consistenti in manifestazioni di volontà. Indicare quale tra le seguenti affermazioni su tali atti è corretta. I primi si suddividono in atti ricognitivi, atti di valutazione e intimidazioni. Gli atti ricognitivi hanno ad oggetto sempre un manifestazione di giudizio. Fra gli atti che si inseriscono nella fase preparatoria del procedimento vi sono la richiesta, la designazione, le deliberazioni preliminari, gli accordi preliminari. I secondi si suddividono in atti paritetici, atti facenti parte del procedimento amministrativo e atti di controllo.
La dottrina tradizionale definisce i provvedimenti amministrativi come manifestazioni di volontà aventi rilevanza esterna e provenienti da una P.A. I provvedimenti positivi sono dotati, tra l'altro, del carattere... Dell'autoritarietà, vale a dire che essi sono sempre imperativi ed esecutivi. Dell'autoritarietà, vale a dire che essi sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge. Della nominatività, vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione. Della tipicità, vale a dire che essi sono immediatamente e direttamente eseguibili, anche contro il volere del soggetto destinatario del provvedimento sfavorevole, senza previa pronunzia giurisdizionale.
I controlli diretti a verificare la convenienza e l'opportunità dell'atto amministrativo per l'amministrazione sono... Controlli straordinari. Controlli di merito. Controlli ordinari. Controlli di legittimità.
L'atto amministrativo viziato da difetto assoluto di attribuzione... È sanabile. È convalidabile. È nullo. È annullabile.
La motivazione insufficiente, contraddittoria e dubbiosa dell'atto amministrativo... Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza.
Quando l'atto amministrativo è inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia è... Invalido. Ineseguibile. Inesistente. Inefficace.
I giudici amministrativi generali sono... Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, Corte dei Conti. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, T.A.R e Commissari per usi civici. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, T.A.R. Consiglio di Stato, Corte dei Conti, T.A.R.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo II "Sviluppo economico e attività produttive" di detto D.Lgs.? Opere pubbliche. Trasporti. Artigianato. Servizi sociali.
Quale delle affermazioni di seguito riportate è coerente col dettato della legge n. 241/1990? Nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, le parti devono stare in giudizio necessariamente con l'assistenza del difensore. L'amministrazione, nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, non ha facoltà di farsi rappresentare e difendere da un proprio dipendente. L'amministrazione, nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della qualifica di quadro. Nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore.
Quale delle seguenti fonti del diritto comunitario, al pari della legge negli ordinamenti statali, ha portata generale nel senso che si rivolge a soggetti non determinati e limitati, bensì considerati astrattamente, ed investe pertanto situazioni oggettive? Direttiva. Regolamento. Raccomandazione. Parere.
L'acquiescenza dell'atto amministrativo... È un provvedimento ricompreso tra gli istituti di corretta interpretazione dell'atto amministrativo. Si differenzia dalla rinuncia in quanto richiede un comportamento attivo incompatibile con la proposizione del ricorso, sicché la sua analisi va più correttamente riportata nell'ambito dello studio delle cause che impediscono l'esercizio dell'azione processuale. Alla stregua della convalida, produce effetti «erga omnes». È l'istituto che riguarda gli atti nulli, per il quale in luogo dell'atto nullo è da considerarsi esistente un differente atto, purché sussistano tutti i requisiti di questo e risulti che l'agente avrebbe voluto il secondo atto ove fosse stato a conoscenza del mancato venire in essere del primo.
Quale delle seguenti attività è propria dell'Avvocatura di Stato? Attività consultiva in materia di economia e lavoro nei confronti del Parlamento. Rappresentanza e difesa in giudizio dello Stato davanti ai collegi arbitrali. Attività consultiva in materia di economia e lavoro nei confronti del Governo. Controllo successivo sulla gestione del bilancio dello Stato.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo III "Territorio, ambiente e infrastrutture" di detto D.Lgs.? Salute umana. Agricoltura. Protezione della natura e dell'ambiente, tutela dell'ambiente dagli inquinamenti e gestione dei rifiuti. Turismo ed industria alberghiera.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... Ogni amministrazione convocata partecipa alla conferenza di servizi attraverso due rappresentanti legittimati (funzionario tecnico e amministrativo), dall'organo competente, ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa. I lavori della conferenza non possono superare i novanta giorni, salvo quanto previsto dalla stessa legge. Nella prima riunione della conferenza di servizi, o comunque in quella immediatamente successiva alla trasmissione dell'istanza o del progetto definitivo, l'amministrazione procedente deve determinare il termine per l'adozione della decisione conclusiva. I lavori della conferenza non possono superare i centoventi giorni, salvo quanto previsto dalla stessa legge.
I conferimenti di funzioni di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 4 della L. 15-3-1997 n. 59 devono avvenire nell'osservanza di alcuni principi fondamentali. Indicare quale funzione/principio è corretto. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo si realizza il principio di cooperazione tra Stato, regioni ed enti locali. Attribuendo ad un unico soggetto le funzioni ed i compiti connessi, strumentali e complementari, e con l'identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa, si realizzano i princìpi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione. Con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui, si attua il principio di adeguatezza. In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni, si realizza il principio di differenziazione.
I provvedimenti amministrativi sono dotati di alcuni caratteri quali l'esecutorietà, la tipicità, la nominatività, ecc. Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito è corretta. Esecutorietà: vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento. Nominatività: vale a dire che a ciascun interesse pubblico particolare da realizzare è preordinato un tipo di atto perfettamente definito dalla legge. Autoritarietà: vale a dire che a ciascun interesse pubblico particolare da realizzare è preordinato un tipo di atto perfettamente definito dalla legge. Inoppugnabilità: vale a dire che, che nei casi e con le modalità stabiliti dalla legge, le P.A. possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti programmatici e pianificatori sono sempre impugnabili. Gli atti interlocutori, con i quali la P.A. non provvede ma dichiara di rinviare al futuro la risposta all'istanza sono impugnabili. Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili. Gli atti amministrativi endoprocedimentali e preparatori di altri atti amministrativi non sono impugnabili.
Indicare in quale dei seguenti casi è riscontrabile una violazione di legge. Carenza di presupposti fissati della legge. Sviamento di potere. Inosservanza dei limiti, dei parametri di riferimento e dei criteri prefissati per lo svolgimento futuro dell'azione. Motivazione insufficiente, contraddittoria e dubbiosa.
La sanatoria dell'atto amministrativo è... La trasformazione di un atto amministrativo nullo in un altro di cui esso presenta i requisiti di forma e di sostanza. Un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui vengono eliminati i vizi di legittimità di un atto nullo precedentemente emanato dalla stessa autorità. Un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui viene eliminato il vizio di incompetenza relativa da parte dell'autorità astrattamente competente la quale si appropria di un atto emesso da autorità incompetente dello stesso ramo. Un provvedimento con il quale viene perfezionato ex post un atto o un presupposto di legittimità del procedimento.
Il legislatore ha ulteriormente semplificato la materia delle certificazioni amministrative, estendendo i casi di utilizzo delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni. Non possono, tuttavia, essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore,... I certificati medici. I certificati attestanti la qualità di pensionato. I certificati attestanti la qualità di studente. I certificati attestanti la situazione reddituale o economica ai fini della concessione di benefìci e vantaggi di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali.
Nell'atto amministrativo, il preambolo è... La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento. La parte in cui sono indicate le norme di legge o i regolamenti in base ai quali l'atto è stato adottato. L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana. La parte che contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata.
La proposta è... Un atto con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato, non creando nell'autorità destinataria alcun obbligo di provvedere. Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato. Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto. Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore.
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che la consistenza e la variazione delle dotazioni organiche sono determinate in funzione delle finalità di cui all'art. 1 del suddetto decreto... Previa verifica degli effettivi fabbisogni e previa consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative. Previa consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative. Previa verifica delle disponibilità finanziarie. Previa consultazione del Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.
La manifesta ingiustizia (es. sproporzione tra sanzione e illecito) dell'atto amministrativo... Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza.
Il D.Lgs. n. 165/2001 demanda alle singole amministrazioni, che vi provvedono secondo principi generali fissati da disposizioni di legge e, sulla base dei medesimi, mediante atti organizzativi adottati secondo i rispettivi ordinamenti, tra l'altro,... La definizione dei principi generali in materia di trattamento economico dei dirigenti. La disciplina dei principi generali in materia di accesso alle informazioni e di partecipazione all'attività amministrativa. La definizione dei principi generali in materia di contenzioso del lavoro. La definizione delle modalità di conferimento della titolarità degli uffici di maggiore rilevanza.
È possibile esperire nel giudizio amministrativo il ricorso per decreto ingiuntivo? Sì, in tutte le controversie devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Sì, nelle sole controversie devolute alla giurisdizione di merito del giudice amministrativo. Sì, nelle controversie devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, aventi ad oggetto diritti soggettivi di natura patrimoniale. Sì, nelle sole controversie devolute alla giurisdizione di legittimità del giudice amministrativo.
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali ulteriori funzioni e compiti amministrativi. Da tale ambito ha escluso, tra l'altro,... Beneficenza pubblica ed assistenza sanitaria ed ospedaliera. Fiere e mercati. Polizia locale urbana e rurale. Affari esteri e commercio estero.
A norma del disposto di cui all'art. 16 della legge n. 241/1990 in materia di attività consultiva esiste un termine cui gli organi consultivi delle pubbliche amministrazioni devono attenersi nel rendere i pareri ad essi richiesti? Sì, di sessanta giorni, ma solo nel caso di pareri obbligatori e di pareri rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela ambientale e paesaggistica. Sì, per i pareri obbligatori vincolanti, che non può essere comunque superiore a sessanta giorni. Sì, nel caso di pareri obbligatori il termine è di trenta giorni dal ricevimento della richiesta; nel caso di pareri facoltativi è in facoltà dell'organo consultivo procedere o meno in merito al parere richiesto. Sì, nel caso di pareri obbligatori il termine è di quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta; nel caso di pareri facoltativi, gli organi consultivi sono tenuti a dare immediata comunicazione alle amministrazioni richiedenti del termine entro il quale il parere sarà reso.
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Vizi di forma. Disparità di trattamento tra situazioni simili. Assenza di motivazione. Violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale.
Esiste un obbligo di motivazione degli atti amministrativi a contenuto generale? Sì. Dispone l'art. 3 della legge n. 241 del 1990 che l'obbligo di motivazione sussiste per tutti i documenti e atti formati dalla P.A., ad accezione di quelli concernenti l'organizzazione dei pubblici concorsi. L'obbligo di motivazione sussiste solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento. No, tale obbligo è espressamente escluso dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. Sì, la motivazione costituisce obbligo della pubblica amministrazione.
Indicare quale compito/funzione non è stato oggetto di conferimento ai sensi del disposto di cui all'art. 1 della legge L. 15-3-1997, n. 59. Dogane, protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale. I compiti relativi al sistema di protezione civile in genere. La programmazione nel settore dello spettacolo in genere, nonché il turismo e l'industria alberghiera. I compiti relativi alla tutela dell'ambiente in genere.
Ai sensi dell'art. 16, comma 2, D.Lgs. n. 165 del 2001, e successive modificazioni ed integrazioni, i dirigenti di uffici dirigenziali generali riferiscono al Ministro sull'attività da essi svolta... Non oltre una volta all'anno. Correntemente e in tutti i casi in cui il Ministro lo richieda o lo ritenga opportuno. Non oltre due volte l'anno. Solo nei casi in cui il Ministro lo ritenga opportuno, e previa richiesta scritta.
Si parla di riserva di legge costituzionale... Quando la Costituzione, nel riservare la materia alla legge, determina anche ulteriori limiti di contenuto (es. art. 16 Cost). Quando non è espressamente prevista dalla Costituzione (es. art. 72 Cost). Quando la materia è affidata a leggi costituzionali (es. artt. 71, 116, ecc. Cost.). Quando si riferisce solo alla legge formale, approvata dal Parlamento, e non anche agli atti equiparati alla legge o alla legge regionale.
I regolamenti... Non possono regolare istituti fondamentali dell'ordinamento. Se emanati da autorità inferiori possono contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori. Possono derogare al principio di irretroattività della legge. Sono soggetti all'obbligo di motivazione propria degli atti amministrativi.
Ai sensi dell'art. 34-bis del D.Lgs. 165/2001, in materia di mobilità del personale, le amministrazioni pubbliche, prima di avviare le procedure di assunzione di personale, sono tenute... Ad attivare le procedure di mobilità volontaria. A comunicare ai soggetti di cui all'art. 34, commi 2 e 3 del medesimo decreto, le qualifiche funzionali dei posti per i quali si intende bandire il concorso e le eventuali specifiche idoneità richieste. A provvedere, in via prioritaria, all'immissione in ruolo dei dipendenti, provenienti da altre amministrazioni, in posizione di comando o di fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale, che facciano domanda di trasferimento nei ruoli delle amministrazioni in cui prestano servizio. A comunicare ai soggetti di cui all'art. 34, commi 2 e 3 del medesimo decreto, l'area, il livello e la sede di destinazione per i quali si intende bandire il concorso nonché, se necessario, le funzioni e le eventuali specifiche idoneità richieste.
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... Può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo (non sono previste materie riservate alla cognizione di altra giuridizione speciale). Può utilizzare tutti i mezzi di prova consentiti nel giudizio di merito.
La riforma dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo. Ricorre quando con provvedimento "ad hoc" si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo. Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità. Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse.
Ai fini della L. 15-3-1997, n. 59 per «conferimento» si intende... Il trasferimento o l'attribuzione di funzioni e compiti. Il trasferimento o la delega di funzioni e compiti. Il trasferimento, la delega o l'attribuzione di funzioni e compiti. La delega di funzioni e compiti.
Ai sensi dell'art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001, e succ. mod. o int., il dipendente assegnato a svolgere mansioni proprie di una qualifica superiore... Ha diritto a percepire la differenza di trattamento economico tra la qualifica in cui è inquadrato e quella superiore solamente se l'assegnazione avviene per obiettive esigenze di servizio nel caso di vacanza di posto in organico. Non ha diritto a percepire la differenza di trattamento economico tra la qualifica in cui è inquadrato e quella superiore essendo corresponsabile dell'illecito. Ha diritto a percepire la differenza di trattamento economico tra la qualifica in cui è inquadrato e quella superiore solamente se l'assegnazione avviene per obiettive esigenze di servizio nel caso di sostituzione di altro dipendente assente per ferie, per la durata dell'assenza. Ha sempre diritto a percepire la differenza di trattamento economico tra la qualifica in cui è inquadrato e quella superiore.
In caso di diniego dell'accesso, espresso o tacito, ai documenti amministrativi, il richiedente può... Presentare ricorso, nel termine di venti giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro cinque giorni dalla data di presentazione del ricorso. Presentare ricorso, nel termine di trenta giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso. Presentare ricorso, nel termine di trenta giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro sessanta giorni dalla data di presentazione del ricorso. Presentare ricorso, nel termine di sessanta giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro dieci giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso.
Il tratto unitario degli atti consistenti in manifestazioni di scienza e di conoscenza si individua nella comune funzione dichiarativa, intesa come la funzione volta a dare certezza di fatti giuridici rilevanti. Rientrano tra tali atti... Le proposte. I giudizi sull'idoneità di candidati e i pareri. Le ispezioni e gli accertamenti. Solo le registrazioni e le notificazioni.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella seconda categoria rientra... L'onere. L'interesse legittimo. Il diritto potestativo. Il diritto soggettivo.
Indicare quale compito/funzione non è stato oggetto di conferimento ai sensi del disposto di cui all'art. 1 della legge L. 15-3-1997, n. 59. I compiti relativi alla tutela dell'ambiente in genere. Previdenza sociale, eccedenze di personale temporanee e strutturali. I compiti relativi alla difesa del suolo in genere. Polizia locale urbana e rurale.
In alcuni casi eccezionali le pubbliche amministrazioni possono avvalersi delle forme contrattuali di lavoro flessibile previste dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa. Per quale delle seguenti fattispecie non è consentito il ricorso ai predetti strumenti? Per l'assunzione di lavoratori negli uffici di supporto agli organi di direzione politica. Per il conferimento di incarichi dirigenziali e di incarichi per gli organi di direzione, consultivi e di controllo. Per l'assunzione di lavoratori per lo svolgimento di programmi o attività con finanziamenti con fondi comunitari o con il fondo per le aree sottoutilizzate. Per l'assunzione di lavoratori per periodi superiori a tre mesi.
L'art. 20 della legge 15/3/1997, n. 59, ha delineato principi e criteri generali che devono informare l'attività regolamentare del Governo nella definizione dei procedimenti amministrativi relativi alle materie oggetto di delegificazione. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi e/o criteri? Sostituire gli organi collegiali con conferenze di servizi o con interventi, nei relativi procedimenti, dei soggetti portatori di interessi diffusi. Procedere alla razionalizzazione e redistribuzione delle competenze tra i Ministeri, tenuto conto delle esigenze derivanti dall'appartenenza dello Stato all'Unione europea in ogni caso riducendone il numero. Prevedere procedure facoltative di consultazione delle organizzazioni sindacali firmatarie dei contratti collettivi dei relativi comparti prima dell'adozione degli atti interni di organizzazione aventi riflessi sul rapporto di lavoro. Razionalizzare l'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri, anche attraverso il riordino, la soppressione e la fusione di Ministeri, nonché di amministrazioni centrali anche ad ordinamento autonomo.
Non sono tradizionalmente considerate parti necessarie nel processo amministrativo: L'amministrazione che ha emanato l'atto. I controinteressati. I cointeressati. Il ricorrente.
Ai sensi dell'art. 22, D.Lgs. n. 165 del 2001, e successive modificazioni ed integrazioni, i provvedimenti di cui all'articolo 21, comma 1 dello stesso decreto, in materia di responsabilità dirigenziale, sono adottati previo conforme parere del Comitato dei garanti, che viene reso... Entro cinquanta giorni dalla richiesta; decorso inutilmente tale termine si prescinde da esso. Entro sessanta giorni dalla richiesta; decorso inutilmente tale termine si prescinde da esso. Entro trenta giorni dalla richiesta; decorso inutilmente tale termine si prescinde da esso. Entro quaranta giorni dalla richiesta; decorso inutilmente tale termine si prescinde da esso.
Quale effetto produce la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pubbliche amministrazioni? Nessun effetto. I provvedimenti sono nulli di diritto ed ogni obbligazione è priva di efficacia. Il lavoratore non ha diritto ad alcun risarcimento. Le amministrazioni hanno l'obbligo di recuperare le somme pagate a titolo di risarcimento del danno al lavoratore nei confronti dei dirigenti responsabili, qualora la violazione sia dovuta a dolo o colpa grave. Il provvedimento è sottoposto all'esame di un collegio arbitrale per verificare se il comportamento dell'amministrazione pubblica è stato tale da ingenerare nel lavoratore il convincimento che si trattasse di provvedimento legittimo.
In forza dell'istituto dell'autocertificazione l'art. 18 della legge n. 241/1990 dispone che... Ogni atto di autorizzazione o licenza, escluse le domande relative ad iscrizioni in albi o ruoli richiesti per l'esercizio di attività imprenditoriale, commerciale o artigianale, il cui rilascio dipenda esclusivamente dall'accertamento dei requisiti e presupposti di legge, può essere sostituito da una dichiarazione dell'interessato. I documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi necessari per l'istruttoria del procedimento sono acquisiti d'ufficio quando sono in possesso dell'amministrazione procedente ovvero sono detenuti istituzionalmente da altre pubbliche amministrazioni. I documenti attestanti atti, fatti e stati soggettivi necessari per l'istruttoria del procedimento sono acquisiti dal responsabile del procedimento previa dichiarazione dell'interessato unicamente nel caso in cui siano in possesso dell'amministrazione procedente. In deroga al disposto di cui al D.P.R. 445/2000 tutti i documenti prodotti dagli interessati nel corso del procedimento amministrativo possono essere autocertificati.
Le comunicazioni di documenti tra P.A. avvengono di norma mediante l'utilizzo della posta elettronica; esse sono valide ai fini del procedimento amministrativo una volta che ne sia verificata la provenienza. Ai fini della verifica esse... Sono valide anche quando è possibile accertarne la provenienza, secondo quanto previsto dalla normativa vigente o dalle regole tecniche di cui all'art. 71 del D.Lgs. n. 82/2005. Sono valide solo se trasmesse attraverso sistemi di posta elettronica certificata di cui al D.P.R. n. 68/2005. Sono valide solo se sono dotate di protocollo informatizzato. Sono valide solo se sottoscritte con firma digitale.
Sono ammissibili solo se espressamente previsti dalla legge (secondo la dottrina prevalente, anche da altre fonti)... I ricorsi amministrativi di carattere eccezionale. I ricorsi amministrativi non impugnatori. I ricorsi amministrativi ordinari. I ricorsi amministrativi straordinari.
Spettano al comune - dispone l'art. 13 del D.Lgs. n. 267/2000 - tutte le funzioni amministrative che riguardino la popolazione ed il territorio comunale precipuamente nei settori organici... Dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico. Dei servizi sociali, dello sviluppo economico, della tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche e della valorizzazione dei beni culturali. Dei servizi sociali, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, nonché della viabilità e dei trasporti. Dello sviluppo economico, della tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche e della valorizzazione dei beni culturali.
Ai sensi dell'art. 52 del D.Lgs n. 165/2001, e succ. mod. o int., il dirigente che ha disposto l'assegnazione del dipendente a svolgere mansioni proprie di una qualifica superiore al di fuori delle ipotesi contenute nel comma 2 del predetto articolo... Risponde personalmente del maggior onere conseguente, solamente se ha agito con dolo. Risponde personalmente del maggior onere conseguente, se ha agito con dolo o colpa grave. Risponde personalmente del maggior onere conseguente, anche se ha agito con colpa lieve. Non risponde personalmente del maggior onere conseguente, ma ne risponde l'articolazione contabilmente autonoma dell'amministrazione di appartenenza.
Le Agenzie, di cui all'art. 8 del D.Lgs. 300/1999, sono chiamate a svolgere attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale, in atto esercitate dai Ministeri e enti pubblici. Esse... Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e non sono sottoposte al controllo della Corte dei conti. Operano sotto il diretto controllo delle Prefetture. Operano al servizio esclusivo degli organi centrali dello Stato. Sono sottoposte ai poteri di indirizzo e di vigilanza di un Ministro.
I ricorsi amministrativi straordinari... Sono ammessi solo nei confronti di un provvedimento definitivo. Possono essere esperiti in assenza di una specifica norma che li ammetta e si concretano nel ricorso gerarchico, utilizzabile purché sussista il rapporto di gerarchia, e nel ricorso straordinario, utilizzabile sempre che l'atto impugnato sia definitivo. Sono ammissibili solo se espressamente previsti dalla legge (secondo la dottrina prevalente, anche da altre fonti). Sono esperibili nei confronti degli atti non definitivi e si sostanziano nel ricorso gerarchico, gerarchico improprio e in opposizione.
Ai fini del D.Lgs. 82/2005, il documento d'identità munito di fotografia del titolare rilasciato su supporto informatico dalle amministrazioni comunali con la prevalente finalità di dimostrare l'identità anagrafica del suo titolare... È denominato carta d'identità elettronica. È denominato validazione temporale. È denominato certificato qualificato. È denominato certificato elettronico.
La direttiva comunitaria... Come la decisione e a differenza del regolamento, non ha portata generale, ma vincola lo Stato o gli Stati, che ne sono i destinatari, salvo ad incidere talvolta, sulle situazioni giuridiche soggettive dei singoli. Come il regolamento e a differenza della decisione, non ha portata generale, ma vincola lo Stato o gli Stati, che ne sono i destinatari, salvo ad incidere talvolta, sulle situazioni giuridiche soggettive dei singoli. Diversamente dalla decisione ma non dal regolamento produce effetti obbligatori. Come la decisione e a differenza del regolamento, non ha portata generale, ma vincola lo Stato o gli Stati, che ne sono i destinatari, non potendo mai incidere sulle situazioni giuridiche soggettive dei singoli.
L'atto amministrativo emanato in difformità delle norme di buona amministrazione è... Inopportuno. Irregolare. Inesistente. Ineseguibile.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni non è conforme a quanto dispone l'art. 16 del D.Lgs. 165/2001, come da ultimo modificato dall'art. 4 del D.Lgs. 387/1998. I dirigenti di uffici dirigenziali generali promuovono e resistono alle liti ed hanno il potere di conciliare e di transigere, fermo restando quanto disposto dall'art. 12, comma 1, della legge 103/1979. I dirigenti di uffici dirigenziali generali riferiscono al Ministro sull'attività da essi svolta correntemente e in tutti i casi in cui il Ministro lo richieda o lo ritenga opportuno. Gli atti e i provvedimenti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione e dai dirigenti di uffici dirigenziali generali sono suscettibili di ricorso gerarchico. L'esercizio dei compiti e dei poteri dei dirigenti di uffici può essere conferito anche a dirigenti preposti a strutture organizzative comuni a più amministrazioni pubbliche, ovvero alla attuazione di particolari programmi, progetti e gestioni.
Sono atti amministrativi presupposti... Gli atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo. Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo. Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore. Gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto.
È possibile emanare nel giudizio amministrativo ordinanze provvisoriamente esecutive di condanna al pagamento di somme di denaro, inaudita altera parte? Sì, nelle sole controversie devolute alla giurisdizione di legittimità del giudice amministrativo. Sì, in tutte le controversie devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Sì, nelle sole controversie devolute alla giurisdizione di merito del giudice amministrativo. Sì, nelle controversie devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, aventi ad oggetto diritti soggettivi di natura patrimoniale.
Ai sensi dell'art. 12 della legge n. 241/1990, l'amministrazione è obbligata a predeterminare e rendere preventivamente pubblici i criteri e le modalità cui attenersi per... La concessione di contributi. L'effettuazione di spese pubbliche. L'attribuzione di benefici al personale dipendente. I provvedimenti tributari.
I pareri sono obbligatori conformi... Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi. Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge. Se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli. Se l'organo ha il potere discrezionale di provvedere o non sull'istanza per la quale è obbligato a richiedere il parere, ma ove decida di emanare l'atto di amministrazione attiva deve uniformarsi ad esso.
È reale l'autorizzazione... Rilasciata sulla base di un accertamento relativo a requisiti concernenti una "res". Che, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative. Il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni. Rilasciata sulla base di un apprezzamento della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato.
Attualmente la giustizia amministrativa è organizzata secondo il sistema della doppia giurisdizione, in base al quale... L'autorità giudiziaria ordinaria (A.G.O.) è competente a decidere delle violazioni di diritti soggettivi, con il potere di disapplicare l'atto amministrativo che risulti illegittimo, e di dichiararne la illegittimità. Tutte le volte che si lamenta il cattivo uso del potere dell'amministrazione, si fa valere un interesse legittimo e la giurisdizione è del G.O. L'autorità giudiziaria ordinaria (A.G.O.) può annullare gli atti amministrativi illegittimi, nonché, in alcuni casi tassativi (di giurisdizione di merito), può sostituirli con altri atti o riformarli in parte (sostituendosi in tal caso alla P.A.). L'autorità giudiziaria ordinaria (A.G.O.) è competente a giudicare delle violazioni degli interessi legittimi, salvo i casi eccezionali di c.d. giurisdizione esclusiva, in cui giudica anche per violazione di diritti.
La legge in materia di procedimento amministrativo consente alle pubbliche amministrazioni di indicare le ragioni delle proprie decisioni con riferimento ad altro atto precedentemente emanato dalle stesse? Sì, ma deve trattarsi di atto emanato nel semestre precedente alla data di emanazione dell'atto motivato per relationem. La legge nulla dispone al riguardo; dottrina e giurisprudenza, tuttavia, sono largamente favorevoli alla prassi della motivazione per relationem. No, la legge pone in ogni caso a carico delle pubbliche amministrazioni un obbligo di motivazione espressa delle proprie decisioni. Sì, ma tale atto deve essere richiamato dalla decisione stessa, nonché indicato e reso disponibile nei modi indicati dalla legge.
Gli accertamenti sono... Atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto. Atti di conoscenza mediante i quali la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto. Misure individuali con cui si porta a conoscenza del destinatario l'atto, attraverso un procedimento che mira a dare certezza legale dell'invio e del ricevimento dell'atto stesso. Acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sé stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione.
Sono impugnabili innanzi al G.A. soltanto gli atti amministrativi (in senso oggettivo, ossia esplicazione di pubblica potestà) che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti esecutivi non sono impugnabili. Gli atti soggetti a controllo preventivo sono impugnabili. Gli atti esecutivi sono impugnabili. Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili.
Quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico o per inadempimento, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza, si pone in essere un provvedimento di... Proroga dell'atto amministrativo. Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo. Convalida dell'atto amministrativo. Ratifica dell'atto amministrativo.
La licenza in senso tecnico è... Un'autorizzazione vincolata, in quanto anch'essa è diretta a rimuovere un limite legale che si frappone all'esercizio di un diritto, che avviene sulla base di un semplice accertamento della sussistenza delle condizioni di legge. Un atto con cui l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica, attraverso una valutazione discrezionale circa la rispondenza all'interesse pubblico dell'attività che s'intende svolgere, tenute presenti le condizioni ambientali esistenti. È una figura analoga alla concessione traslativa di potestà pubbliche alla P.A.
Qualora le dichiarazioni sostitutive di certificazione presentino delle irregolarità o delle omissioni rilevabili d'ufficio, non costituenti falsità, il funzionario competente a ricevere la documentazione... Può rifiutarsi di riceverla e di dar seguito al procedimento. Dà notizia all'interessato di tale irregolarità; questi è tenuto alla regolarizzazione o al completamento della dichiarazione, in mancanza il procedimento non ha seguito. Deve restituire la documentazione all'interessato e sospendere il procedimento. Dà notizia all'interessato di tale irregolarità; questi è tenuto alla regolarizzazione o al completamento della dichiarazione, in mancanza il procedimento s'intende concluso in ossequio al principio del silenzio-rigetto.
Il Presidente del CNEL è nominato... Dal Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Ministro dello sviluppo economico. Con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri. Dai Presidenti delle Camere, congiuntamente. Dal Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri.
I regolamenti sono dotati del carattere dell'"innovatività", intesa come... Indeterminabilità dei destinatari. Capacità di regolare una serie indefinita di casi. Capacità a concorrere a costituire o a innovare l'ordinamento giuridico. Idoneità di ripetizione nell'applicazione della norma.
Il corso del procedimento di corso-concorso selettivo di formazione per l'accesso alla qualifica di dirigente nelle amministrazioni statali ... Ha la durata di diciotto mesi ed è seguito, previo superamento di esame, da un semestre di applicazione presso amministrazioni pubbliche o private. Al termine, i candidati sono sottoposti ad un esame-concorso finale. Ai partecipanti al corso e al periodo di applicazione è corrisposta una borsa di studio a carico della Scuola superiore della pubblica amministrazione. Ha la durata di dodici mesi ed è seguito, previo superamento di esame, da un semestre di applicazione presso amministrazioni pubbliche o private. Al termine, i candidati sono sottoposti ad un esame-concorso finale. Ai partecipanti al corso e al periodo di applicazione è corrisposta una borsa di studio a carico della Scuola superiore della pubblica amministrazione. Ha la durata di diciotto mesi ed è seguito, previo superamento di esame, da un trimestre di applicazione presso amministrazioni pubbliche. Al termine, i candidati sono sottoposti ad un esame-concorso finale. Ai partecipanti al corso e al periodo di applicazione è corrisposta una borsa di studio a carico della Scuola superiore della pubblica amministrazione. Ha la durata di dodici mesi ed è seguito, previo superamento di esame, da un trimestre di applicazione presso amministrazioni pubbliche. Al termine, i candidati sono sottoposti ad un test finale. Ai partecipanti al corso e per il periodo di applicazione è corrisposta una borsa di studio a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il D.Lgs. 165/2001 trattando del riordino dell'Esecutivo, opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico- amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. La verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. La richiesta di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato. La definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi e di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi.
Il ricorso gerarchico proprio può essere proposto se l'organo che ha emanato l'atto e quello gerarchicamente superiore cui si fa ricorso, sono... Un organo individuale ed un organo collegiale. Organi appartenenti a rami diversi dell'amministrazione. Organi appartenenti allo stesso ramo dell'amministrazione. Organi collegiali.
Gli interessi sostanziali, in base al criterio del contenuto del potere attribuito al titolare nei confronti di una potestà amministrativa, possono essere partecipativi, oppositivi, pretensivi. Gli interessi oppositivi... Sono quegli interessi che il privato oppone all'esercizio di un potere che potrebbe produrre una vicenda giuridica svantaggiosa ossia incidere negativamente nella propria sfera giuridica. Sono quegli interessi cui corrisponde il dovere da parte della P.A. di erogare una prestazione patrimoniale, un pubblico servizio o un'attività. Sono gli interessi del privato a far valere la sua posizione nel procedimento amministrativo e, quindi, ad esercitare quelle facoltà che gli sono attribuite dalla legge n. 241/1990 nell'ambito del procedimento amministrativo. Vengono fatti valere dal soggetto che vuole ottenere un'utilità dalla P.A. e vuole accrescere la propria posizione giuridica con l'emanazione di un provvedimento a suo favore.
Nel campo del diritto amministrativo per "ordinanze" si intendono tutti quegli atti che creano obblighi o divieti imponendo "ordini". Le c.d. ordinanze di necessità... Devono essere adeguatamente motivate e vanno pubblicizzate con mezzi idonei laddove siano destinate ad avere efficacia nei confronti della generalità dei soggetti o di più soggetti determinati. Non trovano fondamento nella legge, in quanto non è una legge a prevederle e ad attribuire a un organo amministrativo il potere di emanarle, ma è la situazione di "urgente necessità" che le pone in essere. Possono derogare a principi generali dell'ordinamento e disciplinare materie coperte da riserva assoluta di legge. In quanto provvedimenti limitativi della sfera giuridica dei privati aventi carattere cautelare ed urgente diventano efficaci, dalla loro comunicazione ai destinatari (art. 21-bis, L. n. 241/1990).
Ciascuna Regione ha uno Statuto che, in armonia con la Costituzione, ne determina la forma di Governo e i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento. Lo Statuto della Regione regola, tra l'altro,... L'esercizio del diritto di iniziativa del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione. Le particolari forme e condizioni di autonomia di cui la Regione a statuto ordinario è dotata. La durata in carica degli organi elettivi della Regione. La determinazione delle materie nelle quali la Regione può emanare norme legislative.
Nel campo del diritto amministrativo per "ordinanze" si intendono tutti quegli atti che creano obblighi o divieti imponendo "ordini". Le c.d. ordinanze di necessità... Sono ordinarie, nel senso che il ricorso a detti strumenti tipici è possibile anche ove la situazione di pericolo possa essere fronteggiata adeguatamente con normali provvedimenti amministrativi soggetti ai principi di tipicità e nominatività. Trovano fondamento esclusivamente nella legge, in quanto può essere solo una legge a prevederle e ad attribuire a un organo amministrativo il potere di emanarle, comportando la loro previsione una restrizione del principio di legalità. Possono derogare a principi generali dell'ordinamento e disciplinare materie coperte da riserva assoluta di legge. Non necessitano di motivazione.
La giurisprudenza amministrativa ha elaborato alcune figure sintomatiche di eccesso di potere. Non è tale: Il travisamento dei fatti. Lo sviamento dall'interesse pubblico. Lo straripamento di potere. Lo sviamento dalla causa tipica.
Il ricorso per revocazione avverso i decreti del Presidente della Repubblica che decidono i ricorsi straordinari deve essere proposto: In tutti i casi, nel termine di sessanta giorni dalla data della notificazione o della comunicazione in via amministrativa del decreto impugnato. Nei casi previsti nei numeri 4 e 5 dell'art. 395 del codice di procedura civile, nel termine di trenta giorni dalla data della notificazione o della comunicazione in via amministrativa o della pubblicazione del decreto impugnato nei modi stabiliti dai regolamenti particolari delle singole amministrazioni; negli altri casi, entro il termine di trenta giorni dal giorno della scoperta o dell'accertamento del dolo o della falsità o del recupero dei documenti. Nei casi previsti nei numeri 4 e 5 dell'art. 395 del codice di procedura civile, nel termine di sessanta giorni dalla data della notificazione o della comunicazione in via amministrativa o della pubblicazione del decreto impugnato nei modi stabiliti dai regolamenti particolari delle singole amministrazioni; negli altri casi, il termine di sessanta giorni decorre dal giorno della scoperta o dell'accertamento del dolo o della falsità o del recupero dei documenti. In tutti i casi, nel termine di trenta giorni dalla data della notificazione o della comunicazione in via amministrativa del decreto impugnato.
La mancanza della motivazione dell'atto amministrativo costituisce: Causa di inefficacia dell'atto. Violazione di legge. Causa di nullità dell'atto. Eccesso di potere.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo IV "Servizi alla persona e alla comunità" di detto D.Lgs.? Difesa del suolo. Formazione professionale. Turismo ed industria alberghiera. Miniere e risorse geotermiche.
Come sono denominate le acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sé stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione? Ispezioni. Registrazioni. Certificazioni. Verbalizzazioni.
Indicare quale affermazione sulla convalida dell'atto amministrativo è corretta. L'annullamento dell'atto di convalida non comporta anche l'annullamento dell'atto convalidato (non impugnato), attesa la diversa contenutistica degli stessi. Costituisce un esempio di convalida l'assenza dei presupposti che ne avrebbero consentito la legittima adozione. Gli effetti della convalida non retroagiscono al momento dell'emanazione dell'atto convalidato. È un provvedimento di conversione di un provvedimento annullabile.
L'omologazione... È un atto di controllo preventivo esclusivamente di merito. È un atto di controllo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto. È un atto di controllo preventivo esclusivamente di legittimità. È un atto di controllo di legittimità e di merito analogo all'approvazione.
Qual è la distinzione tra diritti soggettivi perfetti e diritti condizionati? L'esercizio dei primi è subordinato ad un provvedimento permissivo della P.A. o è soggetto a compressione o estinzione ad opera di provvedimenti della P.A.; l'esercizio dei secondi non è soggetto a limitazioni di sorta, né sottoposto ad autorizzazioni da parte della P.A. Nessuna, non esistono diritti soggettivi condizionati. L'esercizio dei primi è totalmente libero: non è soggetto a limitazioni di sorta, né sottoposto ad autorizzazioni da parte della P.A.; l'esercizio dei secondi è sempre soggetto ad autorizzazione e controllo da parte della P.A. L'esercizio dei primi è totalmente libero: non è soggetto a limitazioni di sorta, né sottoposto ad autorizzazioni da parte della P.A.; l'esercizio dei secondi è subordinato ad un provvedimento permissivo della P.A. o è soggetto a compressione o estinzione ad opera di provvedimenti della P.A.
È proprio della fase istruttoria del procedimento amministrativo... Accordo sostitutivo. Designazione. Autorizzazione in funzione di controllo. Accertamento dei requisiti di legittimazione.
Secondo quanto dispone l'art. 54 del D.Lgs. n. 267/2000, quale dei seguenti soggetti può disporre ispezioni presso i comuni per accertare la regolare tenuta dei registri della popolazione? Presidente della provincia. Prefetto. Commissario del Governo presso la Regione. Presidente della Regione.
L'abilitazione è... Un provvedimento amministrativo tramite il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale tecnica in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario. Una figura analoga alla concessione. Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti. Una concessione costitutiva.
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro... È organo di consulenza degli organi centrali e periferici dello Stato. È titolare di iniziativa legislativa. Partecipa alla stipulazione dei contratti di lavoro in rappresentanza dello Stato. Svolge funzioni di vigilanza sull'attività delle organizzazioni sindacali.
Chi dirige, nell'ambito della Regione, le funzioni amministrative delegate dallo Stato alla Regione, conformandosi alle istruzioni del Governo della Repubblica, secondo quanto dispone la Costituzione? Il Presidente della Giunta regionale. L'assessore delegato dal Presidente della Giunta regionale. Il Presidente della Conferenza permanente Stato-Regioni. Il Presidente del Consiglio regionale.
Quando il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica sia stato notificato ad alcuni soltanto dei controinteressati: L'Ufficio di Presidenza ordina l'integrazione del procedimento, determinando i soggetti cui il ricorso stesso deve essere notificato e assegnando un termine di trenta giorni entro il quale il ricorrente deve provvedere all'integrazione. L'Ufficio di Presidenza ordina l'integrazione del procedimento, determinando i soggetti cui il ricorso stesso deve essere notificato e le modalità e i termini entro i quali il ricorrente deve provvedere all'integrazione. Il Ministero ordina l'integrazione del procedimento, determinando i soggetti cui il ricorso stesso deve essere notificato e le modalità e i termini entro i quali il ricorrente deve provvedere all'integrazione. Il Consiglio di Stato ordina l'integrazione del procedimento, determinando i soggetti cui il ricorso stesso deve essere notificato e le modalità e i termini entro i quali il ricorrente deve provvedere all'integrazione.
Qualora in base alla natura del documento amministrativo richiesto non risulti l'esistenza di controinteressati, il diritto di accesso può essere esercitato in via informale? Solo se la richiesta provenga da una pubblica amministrazione. No, anche se non risulti l'esistenza di controinteressati la richiesta deve essere sempre formale. Sì, mediante richiesta, anche verbale, all'ufficio dell'amministrazione competente a formare l'atto conclusivo del procedimento o a detenerlo stabilmente. Sì, il diritto di accesso in via informale è oggi sempre ammesso anche in presenza di controinteressati.
L'interesse legittimo... È una posizione autonoma, che compiutamente configurata dalla stessa previsione di legge, spetta ad una persona sulla base di un titolo che può avere natura più varia, ma che non dipende da una P.A. Alla stregua del diritto soggettivo non può prevedere, in sede di ricorso, pronunce di natura risarcitoria. È una situazione giuridica soggettiva individuale di natura dottrinale che non ha trovato riconoscimento nel nostro ordinamento. Si distingue dall'interesse di fatto non solo per essere differenziato, ma anche per essere qualificato.
Contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso ai documenti amministrativi è dato ricorso al Tribunale amministrativo regionale. È appellabile la decisione del T.A.R.? No, la decisione del Tribunale amministrativo regionale non è mai appellabile. Sì, entro 10 giorni dalla notifica, alla Corte di Cassazione. Sì, entro 90 giorni dalla notifica, al Consiglio di Stato. Sì, entro 30 giorni dalla notifica, al Consiglio di Stato.
Il D.Lgs. 165/2001 prevede che le disposizioni sulla dirigenza si applicano direttamente... Alle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, agli enti pubblici non economici nazionali ed alle sole regioni a statuto ordinario. Alle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo ed agli enti pubblici non economici nazionali. Alle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, agli enti pubblici non economici nazionali, alle regioni a statuto ordinario ed agli enti locali. Alle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo.
La cessazione della materia del contendere nel processo amministrativo si verifica: In caso di decadenza per mancata riassunzione del ricorso a seguito dell'interruzione del processo. Se, entro il termine per la fissazione dell'udienza, l'amministrazione annulla o riforma l'atto impugnato in modo conforme alla istanza del ricorrente. Se, in qualunque stadio della controversia, una delle parti rinuncia al ricorso. Quando si realizza una situazione di fatto o di diritto incompatibile con la permanenza dell'interesse al ricorso in capo al ricorrente.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. 196/2003, la comunicazione di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico a privati o a enti pubblici economici è ammessa? È ammessa la comunicazione da parte di un soggetto pubblico ad enti pubblici economici, ma non a privati. No, deve essere sempre autorizzata dal Garante. Unicamente quando è prevista da una norma di legge o di regolamento. Sì, è sempre ammessa.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale. Cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti. Non può esperire ispezioni. Non può ordinare esibizioni di documenti.
Chi dirime i conflitti di attribuzione tra i Ministri? Il Consiglio dei Ministri. Il Presidente del Consiglio dei Ministri. La Corte costituzionale. Il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Repubblica congiuntamente.
Con riferimento all'elencazione di cui all'art. 46 del D.P.R. 445/2000 la Circ. 10-1-2002 n. 12 INPS in merito alla situazione reddituale o economica anche ai fini della concessione dei benefici di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali ha precisato che... Tra i benefici non sono da ricomprendersi le prestazioni previdenziali ed assistenziali erogate dall'Istituto. Tra i benefici sono da ricomprendersi le prestazioni previdenziali ed assistenziali erogate dall'Istituto. Tra i benefici sono da ricomprendersi solo le prestazioni assistenziali erogate dall'Istituto. Tra i benefici sono da ricomprendersi solo le prestazioni previdenziali erogate dall'Istituto.
Ai fini della L. 15-3-1997, n. 59 per «enti locali» si intendono... Le province, i comuni, le comunità montane e gli altri enti locali. Tutti gli enti locali diversi da Provincie e Comuni. Le province, i comuni e comunità montane. Le province, i comuni e gli altri enti locali, con esclusione delle comunità montane e delle comunità isolane.
Nella giurisdizione amministrativa il giudizio che ha la funzione di assicurare anche coattivamente l'attuazione concreta della pronuncia di cognizione, è il giudizio... Di esecuzione. Cautelare. Di diritto obiettivo, al pari di quello penale. Di impugnazione.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, i documenti per i quali sia possibile risalire al loro contenuto attraverso altre scritture o documenti di cui sia obbligatoria la conservazione, anche se in possesso di terzi, sono denominati... Certificati. Originali non unici. Originali unici. Originali.
Indicare in quale dei seguenti casi è riscontrabile una violazione di legge. Violazioni di circolari, di ordini e di istruzioni di servizio. Incompletezza e difetto dell'istruttoria. Carenza di motivazione. Travisamento dei fatti.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, il dovere di sottostare ai controlli della P.A. Le concessioni esattoriali delle imposte rientrano nella categoria delle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici. Il rapporto concessionario si può estinguere solo con il riscatto. Nelle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici, la concessione può riguardare solo un bene patrimoniale indisponibile.
Quale tra quelli proposti è un istituto che riguarda gli atti nulli? La conversione. L'acquiescenza. La rettifica. La convalida.
La dottrina tradizionale definisce i provvedimenti amministrativi come manifestazioni di volontà aventi rilevanza esterna e provenienti da una P.A. I provvedimenti amministrativi sono dotati, tra l'altro, del carattere... Della nominatività, vale a dire che a ciascun interesse pubblico particolare da realizzare è preordinato un tipo di atto perfettamente definito dalla legge. Dell'autoritarietà, vale a dire che essi sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge. Della nominatività, vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione. Della tipicità, vale a dire che essi sono immediatamente e direttamente eseguibili, anche contro il volere del soggetto destinatario del provvedimento sfavorevole, senza previa pronunzia giurisdizionale.
Non possono essere comprovati mediante esibizione dei documenti di identità o di riconoscimento in corso di validità... La cittadinanza. Lo stato civile. La professione. I dati relativi a cognome, nome, luogo e data di nascita.
L'art. 20 della legge 15/3/1997, n. 59, ha delineato principi e criteri generali che devono informare l'attività regolamentare del Governo nella definizione dei procedimenti amministrativi relativi alle materie oggetto di delegificazione. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi e/o criteri? Prevedere che ciascuna amministrazione provveda periodicamente e comunque annualmente alla elaborazione di specifici indicatori di efficacia, efficienza ed economicità ed alla valutazione comparativa dei costi, rendimenti e risultati. Individuare le responsabilità e le procedure di verifica e controllo. Riordinare e potenziare i meccanismi e gli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche. Razionalizzare ed omogeneizzare i poteri di vigilanza ministeriale, con esclusione, di norma, di rappresentanti ministeriali negli organi di amministrazione.
In merito ai rapporti che intercorrono tra controllore e controllato i controlli tra autorità equiordinate... Necessitano di espressa previsione legislativa legittimante. Sono quelli impropriamente denominati sostitutivi-repressivi. Sono quelli che intervengono nei rapporti di subordinazione. Sono quelli che intervengono tra autorità in posizione di reciproca autonomia o indipendenza costituzionalmente garantita.
I regolamenti di attuazione delle direttive comunitarie... Sono emanati dal Governo, volti ad attuare le direttive comunitarie. Sono volti a disciplinare il funzionamento delle pubbliche amministrazioni secondo disposizioni dettate dalla legge. Sono volti a disciplinare materie in cui l'intervento di norme primarie non si sia ancora configurato, purché non si tratti di materie soggette a riserva assoluta o relativa di legge. Sono emanati dal Governo in materie non soggette a riserva assoluta di legge, volti a sostituire la legge vigente.
Secondo la teoria tradizionale, l'atto amministrativo nullo è... Sanabile. Giuridicamente inesistente. Giuridicamente esistente. Annullabile.
Al concorso per esami per l'accesso alla qualifica di dirigente nelle amministrazioni statali possono essere ammessi, tra gli altri... I dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti di laurea, che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio. Soggetti muniti di laurea nonché di uno dei seguenti titoli: laurea specialistica, diploma di specializzazione, dottorato di ricerca, o altro titolo post-universitario rilasciato da istituti universitari italiani o stranieri, ovvero da primarie istituzioni formative pubbliche o private. I dipendenti di strutture private, collocati in posizioni professionali equivalenti a quelle stabilite per i dipendenti pubblici, muniti del diploma di laurea e che abbiano maturato almeno cinque anni di esperienza lavorativa in tali posizioni professionali all'interno delle strutture stesse. I dipendenti di strutture private con almeno 250 dipendenti, collocati in posizioni professionali equivalenti a quelle previste per i dipendenti pubblici, muniti del diploma di laurea e che abbiano maturato almeno cinque anni di esperienza lavorativa in tali posizioni professionali all'interno delle strutture stesse.
L'art. 4 della legge n. 241/1990 fa carico a ciascuna Amministrazione pubblica di determinare, per ciascun tipo di procedimento amministrativo, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale. Tale determinazione... È resa pubblica nelle forme previste dai singoli ordinamenti. Deve essere resa nota a tutti i soggetti che abbiano rapporti con l'Amministrazione. Costituisce atto interno di natura organizzativa e pertanto non sussiste obbligo di comunicazione pubblica. Deve essere comunicata al soggetto interessato al singolo tipo di procedimento, che ne faccia richiesta.
La legge n. 241/1990 ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro,... Per gli atti privi di efficacia economica. Per gli atti a contenuto generale. Per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa. Per gli atti concernenti l'ordinamento del personale.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... Ogni amministrazione convocata partecipa alla conferenza di servizi attraverso due rappresentanti legittimati (funzionario tecnico e amministrativo), dall'organo competente, ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa. Nella prima riunione della conferenza di servizi, o comunque in quella immediatamente successiva alla trasmissione dell'istanza o del progetto definitivo, l'amministrazione procedente deve determinare il termine per l'adozione della decisione conclusiva. La prima riunione è convocata entro quindici giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro trenta giorni dalla data di indizione. La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza computando anche le amministrazioni assenti.
Quale tra le affermazioni di seguito riportate è coerente con la disciplina relativa alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi di cui all'art. 27 della legge n. 241/1990? La Commissione è nominata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Consiglio dei Ministri. La Commissione è rinnovata ogni due anni. La Commissione è presieduta dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è composta da dieci membri. La Commissione è composta da quattordici membri di cui quattro senatori e quattro deputati, designati dai Presidenti delle rispettive Camere.
Per la corretta applicazione dei principi dettati dal D.Lgs. n. 165/2001 in materia di "pari opportunità", le pubbliche amministrazioni... Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, almeno il cinquanta per cento dei posti di componente delle commissioni di concorso. Garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale in rapporto proporzionale alla loro presenza nelle amministrazioni interessate ai corsi medesimi. Garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale in rapporto almeno del 30 per cento rispetto alla loro presenza nelle amministrazioni interessate ai corsi medesimi. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, il cinquanta per cento dei posti di componente delle commissioni di concorso.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Razionalizzare ed omogeneizzare i poteri di vigilanza ministeriale, con esclusione, di norma, di rappresentanti ministeriali negli organi di amministrazione. Procedere alla razionalizzazione e redistribuzione delle competenze tra i Ministeri, tenuto conto delle esigenze derivanti dall'appartenenza dello Stato all'Unione europea in ogni caso riducendone il numero. Semplificare i procedimenti amministrativi, e quelli che agli stessi risultano strettamente connessi o strumentali, in modo da ridurre il numero delle fasi procedimentali e delle amministrazioni intervenienti, anche riordinando le competenze degli uffici, accorpando le funzioni per settori omogenei, sopprimendo gli organi che risultino superflui e costituendo centri interservizi dove raggruppare competenze diverse ma confluenti in una unica procedura. Prevedere la definizione, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, di un codice di comportamento dei dipendenti della pubblica amministrazione e le modalità di raccordo con la disciplina contrattuale delle sanzioni disciplinari, nonché l'adozione di codici di comportamento da parte delle singole amministrazioni pubbliche.
In merito all'elencazione di cui all'art. 46 del D.P.R. 445/2000 la Circ. 10-1-2002 n. 12 INPS con riferimento alla possibilità di autocertificare l'assolvimento degli obblighi contributivi ha precisato che... Qualora l'Istituto abbia provveduto a notificare un addebito per mancato o inesatto versamento di contributi, l'interessato, ai fini della contestazione, potrà comunque avvalersi dell'autocertificazione. Qualora l'Istituto abbia provveduto a notificare un addebito per mancato o inesatto versamento di contributi, l'interessato, ai fini della contestazione, dovrà necessariamente provvedere ad autenticazione presso un notaio. Qualora l'Istituto abbia provveduto a notificare un addebito per mancato o inesatto versamento di contributi, l'interessato, non potrà più (in nessun tempo) avvalersi dell'istituto dell'autocertificazione ma sarà sempre tenuto a comprovare l'avvenuto versamento mediante esibizione degli originali direttamente agli sportelli dell'Istituto. Qualora l'Istituto abbia provveduto a notificare un addebito per mancato o inesatto versamento di contributi, l'interessato, ai fini della contestazione, non potrà avvalersi dell'autocertificazione ma sarà tenuto a comprovare l'avvenuto versamento mediante esibizione dell'originale della relativa ricevuta.
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali ulteriori funzioni e compiti amministrativi. Da tale ambito ha escluso, tra l'altro,... Istruzione artigiana e professionale e assistenza scolastica. Urbanistica. Cooperazione internazionale e attività promozionale all'estero di rilievo nazionale. Musei e biblioteche di enti locali.
L'atto amministrativo illegittimo può essere viziato in modo più o meno grave quindi essere nullo o annullabile. È nullo... Quando è stato adottato in violazione di legge. Quando è viziato da eccesso di potere. Quando è viziato da incompetenza. Se è viziato da difetto assoluto di attribuzione.
Indicare quale compito/funzione non è stato oggetto di conferimento ai sensi del disposto di cui all'art. 1 della legge L. 15-3-1997, n. 59. I compiti relativi alla tutela dell'ambiente e della salute in genere. I compiti relativi alla difesa del suolo in genere. La programmazione nel settore dello spettacolo in genere, nonché il turismo e l'industria alberghiera. I compiti esercitati localmente in regime di autonomia funzionale dalle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e dalle università degli studi.
Secondo la teoria tradizionale, l'atto amministrativo nullo è... Giuridicamente inesistente. Annullabile. Giuridicamente esistente. Sanabile.
Mediante la dichiarazione sostitutiva di cui all'art. 46 del D.P.R. 445/2000... Si può attestare anche la conformità all'originale della copia di un atto o di un documento conservato o rilasciato da una P.A. È possibile sostituire il certificato di origine. Si può dichiarare la situazione reddituale o economica anche ai fini della concessione dei benefici di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali. Non si può dichiarare l'assolvimento di specifici obblighi contributivi qualora sia richiesta l'indicazione dell'ammontare corrisposto.
La facoltà di richiedere la trasposizione del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica in sede giurisdizionale: Può essere esercitata dai controinteressati e dall'ente pubblico, diverso dallo Stato, che ha emanato l'atto impugnato, ai quali sia stato notificato il ricorso straordinario. Può essere esercitata solo dai controinteressati. Può essere esercitata solo dall'ente pubblico, che ha emanato l'atto impugnato con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Può essere esercitata dai controinteressati e dalla pubblica amministrazione, anche statale, che ha emanato l'atto impugnato, ai quali sia stato notificato il ricorso straordinario.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di giudizio? Comunicazioni. Relazioni delle commissioni d'inchiesta. Notificazioni. Verbalizzazioni.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990, le relative disposizioni non si applicano... Ai soli atti e procedimenti riguardanti la pubblica sicurezza e l'immigrazione, la salute e la pubblica incolumità. Tra l'altro agli atti e procedimenti riguardanti l'ambiente e la difesa nazionale. Ai soli casi in cui la legge qualifica il silenzio dell'amministrazione come rigetto dell'istanza. Ai soli atti e procedimenti individuati con uno o più decreti del Ministro dell'Interno, su proposta del Ministro per la funzione pubblica.
Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è: Un rimedio di carattere generale esperibile contro i provvedimenti amministrativi anche non definitivi di qualsiasi autorità, con cui possono essere fatti valere sia vizi di legittimità sia di merito, per la tutela solo di diritti soggettivi. Un rimedio proponibile, nei casi tassativamente previsti dalla legge, contro i provvedimenti amministrativi anche non definitivi di qualsiasi autorità, con cui possono essere fatti valere vizi sia di legittimità sia di merito, per la tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi. Un rimedio di carattere generale esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi di qualsiasi autorità, con cui possono essere fatti valere solo vizi di legittimità e per la tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi. Un ricorso ordinario, proponibile nei casi tassativamente previsti dalla legge, con cui possono essere fatti valere vizi sia di legittimità sia di merito, per la tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi.
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che le P.A. possono ricoprire posti vacanti in organico mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti in servizio presso altre P.A., che facciano domanda di trasferimento (passaggio diretto). Il trasferimento... Non trova applicazione nel comparto Ministeri. È disciplinato secondo criteri stabiliti annualmente dal Dipartimento della funzione pubblica. Avviene tra dipendenti appartenenti alla stessa qualifica. Riguarda soltanto il comparto delle Regioni-Enti locali.
I provvedimenti da emanare con decreto del Presidente della Repubblica previo parere del Consiglio di Stato, se il Ministro competente non intende conformarsi a tale parere... Sono adottati dal Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Ministro competente. Sono deliberati dal Consiglio dei Ministri. Sono deliberati dal Consiglio dei Ministri, previa autorizzazione delle competenti Commissioni parlamentari. Sono deliberati dalla Corte costituzionale.
Si può configurare responsabilità in capo all'amministrazione per gli atti emanati, quando l'emanazione sia conseguenza di documenti falsi presentati in luogo alle certificazioni di cui all'art. 47 del D.P.R. 445/2000? Solo nel caso di atti presentati per la stipulazione di contratti a evidenza pubblica. No, salvo i casi di dolo o di colpa. No, salvo i casi di dolo o colpa grave. La responsabilità è sempre a capo del funzionario incaricato.
Chi definisce il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni? Il Dipartimento della funzione pubblica, sentite le confederazioni sindacali rappresentative. Le organizzazioni sindacali. Il Parlamento con legge dello Stato. Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
La normativa in materia di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica prevede che il ricorrente, qualora abbia richiesto se il ricorso sia stato trasmesso al Consiglio di Stato per l'emissione del parere: Possa, in caso di risposta negativa o di mancata risposta entro trenta giorni, esperire la procedura per la formazione del silenzio rigetto. Possa, in caso di risposta negativa o di mancata risposta entro sessanta giorni, depositare direttamente copia del ricorso presso l'Ufficio di Presidenza per la decisione. Possa, in caso di risposta negativa o di mancata risposta entro trenta giorni, depositare direttamente copia del ricorso presso il Consiglio di Stato. Possa, in caso di risposta negativa o di mancata risposta entro trenta giorni, esperire la procedura per la formazione del silenzio accoglimento.
Cosa dispone l'art. 4 del D.P.R. 445/2000 in ordine all'impedimento alla sottoscrizione e alla dichiarazione? La dichiarazione di chi non sa o non può firmare è raccolta dal pubblico ufficiale previo accertamento dell'identità del dichiarante; il pubblico ufficiale attesta che la dichiarazione è stata a lui resa dall'interessato in presenza di un impedimento a sottoscrivere. La dichiarazione nell'interesse di chi si trovi in una situazione di impedimento temporaneo, per ragioni connesse allo stato di salute, è raccolta dal pubblico ufficiale previo accertamento dell'identità del dichiarante; il pubblico ufficiale attesta che la dichiarazione è stata a lui resa dall'interessato in presenza di due testimoni. Le disposizioni del suddetto articolo trovano applicazione anche in materia di dichiarazioni fiscali. Le disposizioni del suddetto articolo non si applicano in materia di dichiarazioni sulla situazione reddituale o economica al fine della concessione di benefici di qualsiasi tipo se previsti da leggi speciali.
L'art. 11 del D.Lgs. n. 165/2001, ai fini di garantire la piena attuazione della legge n. 241/1990, detta i principi generali sull'istituzione e il funzionamento dell'Ufficio relazioni con il pubblico, disponendo tra l'altro,... Che al fine di assicurare la conoscenza di normative, servizi e strutture, le amministrazioni pubbliche programmano ed attuano iniziative di comunicazione di pubblica utilità. Che per garantire l'assegnazione di personale dell'ufficio relazioni con il pubblico sia consentito il distacco temporaneo anche di personale dipendente da altre amministrazioni. Che agli uffici per le relazioni con il pubblico venga assegnato, anche in aggiunta alle attuali dotazioni organiche delle singole amministrazioni, personale con idonea qualificazione e con elevata capacità di avere contatti con il pubblico, eventualmente assicurato da apposita formazione. Che tutte le comunicazioni all'utenza relative ai servizi pubblici siano effettuate con tasse postali a carico dell'ente mittente.
Presso quale dei seguenti organi è istituito l'archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro? Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ministro dello sviluppo economico. Parlamento. C.N.E.L.
L'art. 11 del D.Lgs. n. 82/2005 ha previsto il Registro informatico degli adempimenti amministrativi per le imprese disposto dal Codice dell'amministrazione digitale... Istituito presso ogni C.C.I.A.A. Che si articola in base ai distretti individuati dal MIT (Distretto Nord, Sud e Centro). Istituito presso le amministrazioni comunali, provinciali e regionali. Istituito presso il Ministero delle attività produttive, che si avvale a questo scopo del sistema informativo delle C.C.I.A.A.
In quali casi il Consiglio di Stato, in sede di appello, annulla la decisione impugnata senza rinvio? Quando accoglie il ricorso per difetto di procedura o per vizio di forma della decisione di primo grado. Quando accoglie il ricorso contro la sentenza con la quale il tribunale amministrativo regionale abbia dichiarato la propria incompetenza. Quando riconosce il difetto di giurisdizione o di competenza del tribunale amministrativo regionale o la nullità del ricorso introduttivo del giudizio di prima istanza, o la esistenza di cause impeditive o estintive del giudizio. In ogni caso di annullamento della decisione di primo grado.
I Dipartimenti, nell'ambito della riorganizzazione del Governo,... Coordinano le attività che interessano aree di intervento e competenze di più ministeri. Svolgono compiti finali concernenti grandi aree di materie omogenee e i relativi compiti strumentali ivi compresi quelli di indirizzo e coordinamento delle unità di gestione in cui si articolano. Svolgono compiti finali concernenti grandi aree di materie omogenee e i relativi compiti strumentali con esclusione dei compiti di indirizzo delle unità di gestione in cui si articolano, che sono attribuiti al Ministro. Svolgono attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale, operando al servizio delle amministrazioni pubbliche, comprese anche quelle regionali e locali.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità? Abilitazione. Dispensa. Ammissione. Nulla osta.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 82/2005, chi definisce i criteri e ne verifica l'applicazione in merito alla iscrizione, sospensione e cancellazione dagli elenchi dei fornitori qualificati SPC di cui all'art. 82? Il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione. La Commissione di coordinamento del CNS. La Commissione di coordinamento del SPC. L'Ufficio II, Ufficio studi e tecnologie del MIT.
Nel caso di proposizione di un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica: I controinteressati, entro il termine di sessanta giorni dalla notificazione del ricorso, possono richiedere, con atto notificato al ricorrente e all'organo che ha emanato l'atto impugnato, che il ricorso sia deciso in sede giurisdizionale. I controinteressati, entro il termine di centoventi giorni dalla notificazione del ricorso, possono richiedere, con atto notificato al ricorrente e al Ministero competente, che il ricorso sia deciso in sede giurisdizionale. I controinteressati, entro il termine di novanta giorni dalla notificazione del ricorso, possono richiedere, con atto notificato al ricorrente, che il ricorso sia deciso in sede giurisdizionale. I controinteressati, entro il termine di sessanta giorni dalla notificazione del ricorso, possono richiedere, con atto notificato al Ministero competente, che il ricorso sia deciso in sede giurisdizionale.
In base alla vigente normativa, il giudice amministrativo, nelle controversie devolute alla sua giurisdizione esclusiva, dispone il risarcimento del danno ingiusto: Solo attraverso il risarcimento per equivalente. Solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Attraverso la reintegrazione in forma specifica o attraverso il risarcimento per equivalente. Solo attraverso la reintegrazione in forma specifica.
Quale dei seguenti principi le pubbliche amministrazioni non devono rispettare nelle procedure di reclutamento? Decentramento delle procedure di reclutamento. Sufficiente pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento, ricorrendo in ogni caso all'ausilio di sistemi personalizzati. Adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire. Rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori.
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo III "Territorio, ambiente e infrastrutture" di detto D.Lgs.? Territorio e urbanistica. Fiere e mercati. Commercio. Tutela della salute.
L'istituto della conversione dell'atto amministrativo... Ricorre solo quando il vizio dipende dalla mancanza, nel procedimento, di un atto endoprocedimentale, la cui adozione spetta a soggetto diverso dall'amministrazione competente ad emanare il provvedimento finale. È un istituto che in genere riguarda gli atti nulli. Non opera «ex tunc» in quanto non trova applicazione il principio della conservazione dei valori giuridici. Alla stregua della convalida non elimina il vizio ma mantiene fermo l'atto nell'abito di un diverso schema legale.
Il Consiglio di Stato... È un organo ausiliario del Governo. Ha solo funzioni giurisdizionali amministrative di primo grado. Ha funzioni giurisdizionali amministrative di secondo grado. Non ha organi interni.
Il sistema della doppia giurisdizione, detto anche "doppio binario" comporta che... Il G.O. ha giurisdizione in materia di interessi legittimi. Tutte le volte che si lamenta il cattivo uso del potere dell'amministrazione, si fa valere un interesse legittimo e la giurisdizione è del G.A. Il G.A. ha giurisdizione per la tutela dei diritti soggettivi. Quando si contesta la stessa esistenza del potere, si ha questione di diritto soggettivo e giurisdizione del G.A.
In base al diritto riconosciuto dall'art. 4 del Codice dell'amministrazione digitale (Diritto alla partecipazione al procedimento informatico e all'accesso)... Non è più possibile per le P.A. o per i gestori di pubblici servizi obbligare i cittadini a recarsi agli sportelli per presentare documenti cartacei, per firmare fisicamente documenti o istanze, per fornire chiarimenti. I cittadini e le imprese che ne hanno fatto richiesta hanno diritto a ricevere tutte le comunicazioni delle P.A. via e-mail all'indirizzo che avranno dichiarato. Tutte le P.A. devono organizzarsi per rendere disponibile agli interessati documenti, atti e procedimenti, in modo sicuro e trasparente in formato digitale. I cittadini e le imprese hanno il diritto di effettuare qualsiasi pagamento verso le P.A. centrali attraverso le tecnologie informatiche e telematiche in modo sicuro.
Gli atti amministrativi che creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente sono atti amministrativi costitutivi. Tali atti... Possono incidere su status, diritti e precedenti atti. Non possono incidere su status, diritti e precedenti atti. Possono incidere solo su precedenti atti. Non possono incidere su status.
Chi convoca il Consiglio dei Ministri? Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Capo di Gabinetto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Il Presidente del Consiglio dei Ministri. Il segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Che funzioni hanno, nell'ambito della riorganizzazione ministeriale, i dipartimenti? Svolgono attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale, operando al servizio delle amministrazioni pubbliche, comprese anche quelle regionali e locali. Coordinano le attività che interessano aree di intervento e competenze di più ministeri. Svolgono compiti finali concernenti grandi aree di materie omogenee e i relativi compiti strumentali con esclusione dei compiti di indirizzo e coordinamento delle unità di gestione in cui si articolano, che sono invece attribuiti al Ministro. Svolgono compiti finali concernenti grandi aree di materie omogenee e i relativi compiti strumentali, ivi compresi quelli di indirizzo e coordinamento delle unità di gestione in cui si articolano i dipartimenti stessi, quelli di organizzazione e quelli di gestione delle risorse strumentali, finanziarie ed umane ad essi attribuite.
Dispone l'art. 21-octies della L. n. 241/1990 che il provvedimento difforme dal paradigma normativo non è in taluni casi annullabile. Ciò accade... Quando esso sia adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti ma, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato. Solo quando esso sia adottato in violazione di norme sulla forma degli atti. Solo quando non sia stata data comunicazione dell'avvio del procedimento. Quando esso è motivato per relationem.
Secondo quanto dispone il Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali il comune gestisce i seguenti servizi di competenza statale:... Servizio elettorale, anagrafe, stato civile, statistica e leva militare. Leva militare, ambiente, sicurezza sociale, asili nido e assistenza sociale. Servizio elettorale, anagrafe, stato civile, ambiente e leva militare. Servizio elettorale, anagrafe, stato civile e leva militare.
È conforme ai principi dettati dal D.Lgs. n. 165/2001 in materia di "pari opportunità" riservare alle donne uno dei sei posti di componente della commissione di un concorso pubblico? Sì, ma solo se all'interno dell'amministrazione le donne sono in numero inferiore al 50% rispetto agli uomini. No, la riserva dei posti deve essere almeno del 50%. No, la riserva dei posti deve essere almeno di un terzo. Sì.
Ai sensi dell'art. 21-nonies della legge 241/1990 l'amministrazione può... Convalidare il provvedimento annullabile, anche in assenza di interesse pubblico, entro il termine di trenta giorni della sua emanazione. Sanare il provvedimento illegittimo, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole. Ratifica il provvedimento annullabile, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro il termine di sessanta giorni dalla sua emanazione. Convalidare il provvedimento annullabile, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole.
Dispone l'art. 14-quater della legge n. 241/1990 che il dissenso di uno o più rappresentanti delle amministrazioni, regolarmente convocate alla conferenza di servizi, a pena di inammissibilità... Deve essere portato a conoscenza di tutte le amministrazioni, deve essere congruamente motivato, può riferirsi a questioni connesse che non costituiscono oggetto della conferenza medesima e può recare le specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso. Deve essere manifestato nella conferenza di servizi, deve essere congruamente motivato, può riferirsi a questioni connesse anche se non costituiscono oggetto della conferenza medesima e deve recare le specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso. Deve essere manifestato nella conferenza di servizi, deve essere congruamente motivato, non può riferirsi a questioni connesse che non costituiscono oggetto della conferenza medesima e deve recare le specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso. Deve essere portato a conoscenza di tutte le amministrazioni, deve essere congruamente motivato, non può riferirsi a questioni connesse che non costituiscono oggetto della conferenza medesima e deve recare le specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso.
Il D.Lgs. n. 196/2003 detta anche norme particolari per i soggetti pubblici? No, il Codice in materia di protezione dei dati personali detta solo norme generali che sono applicate a tutti i dati personali siano essi trattati da soggetti privati o da soggetti pubblici. Sì, il Codice in materia di protezione dei dati personali detta solo norme per i soggetti pubblici gestori di dati personali. Sì, il Capo II del suddetto Codice detta norme particolari per tutti i soggetti pubblici compresi gli enti pubblici economici. Sì, il Capo II - Titolo III del suddetto Codice detta "Regole ulteriori per i soggetti pubblici".
Il Tribunale delle Acque Pubbliche è un giudice amministrativo... Speciale. Generale. Generale d'appello. Ordinario di primo grado.
Secondo quanto dispone l'art. 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, la motivazione dei provvedimenti amministrativi deve indicare... I presupposti di fatto e di diritto che hanno determinato l'amministrazione pubblica, e per essa l'organo, ad iniziare il procedimento. I presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria. Gli elementi essenziali dell'atto e, qualora presenti, gli elementi accidentali. Gli elementi precettivi dell'atto, consistenti nella dichiarazione di volontà vera e propria della pubblica amministrazione.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, l'istituto dell'autotutela (in contrapposizione alla tutela amministrativa su ricorso) si attua... D'iniziativa della stessa P.A. D'iniziativa del privato danneggiato da un atto della P.A. Con un procedimento esterno alla P.A. Con l'annullamento dell'atto su istanza dell'interessato.
Le ispezioni costituiscono... Atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto. Atti di conoscenza mediante i quali la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto. Acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sé stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione. Accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni.
La qualità di Presidente del CNEL è incompatibile... Con qualsiasi altro incarico pubblico. Con l'esercizio di un'impresa. Solo con la carica di membro del Parlamento nazionale ed europeo. Con l'ufficio di consigliere regionale.
La pubblica amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi? Sì, nei casi e nei limiti stabiliti dalla legge n. 241/1990. No. In nessun caso l'amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi. Sì. L'amministrazione decide a suo insindacabile giudizio se e quali documenti possano essere sottratti all'accesso. Sì, solo qualora la loro conoscenza possa impedire o gravemente ostacolare lo svolgimento dell'azione amministrativa.
Le disposizioni di cui al capo III del D.Lgs. n. 82/2005, relative alla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici si applicano anche ai privati? No, ai privati si applicano solo le disposizioni di cui al capo II concernenti i documenti informatici e le firme elettroniche. No, si applicano solo alle amministrazioni centrali dello Stato. No, si applicano solo alle amministrazioni centrali dello Stato, alle Regioni e agli enti locali. Sì, si applicano anche ai privati ai sensi dell'art. 3 del D.P.R. n. 445/2000.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi. Non è ammesso per motivi di legittimità. È un rimedio amministrativo di carattere generale esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi di qualsiasi autorità, fatta eccezione per le autorità amministrative indipendenti. È alternativo, ciò comporta che il ricorso straordinario non sia più ammesso quando lo stesso provvedimento definitivo sia stato impugnato con ricorso giurisdizionale dallo stesso ricorrente.
L'abrogazione dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse. Ricorre quando viene annullato un atto amministrativo in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità. Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo. Ricorre quando con provvedimento "ad hoc" si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo.
L'atto amministrativo è invalido quando è difforme dalla norma giuridica che lo disciplina. In relazione alla natura della norma rispetto alla quale si verifica tale difformità, si possono individuare due categorie generali di vizi dell'atto. Se la norma è una c.d. norma di buona amministrazione... Il vizio conseguente sarà di legittimità e l'atto sarà illegittimo. Il vizio conseguente sarà di legittimità e l'atto sarà inopportuno. Il vizio conseguente sarà di merito e l'atto sarà inopportuno. Il vizio conseguente sarà di merito e l'atto sarà inesistente.
L'art. 19 della legge n. 241/1990 in merito alla D.I.A... Prevede che l'attività oggetto della dichiarazione sostitutiva possa essere iniziata decorsi 20 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione alla P.A. competente. Tende a semplificare il complesso regime delle autorizzazioni amministrative concernenti l'esercizio di attività private con l'introduzione di dichiarazioni sostitutive da parte dei privati. Prevede che le controversie relative all'applicazione delle norme relative alla dichiarazione di inizio attività siano devolute al giudice ordinario. L'amministrazione competente può richiedere informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità anche qualora siano attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni.
Nell'atto amministrativo, la parte valutativa della motivazione è... L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana. La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento. La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, motivando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro. La parte in cui sono indicate le norme di legge o i regolamenti in base ai quali l'atto è stato adottato.
Quale dei seguenti è un mezzo di sanatoria degli atti amministrativi classificato nei "provvedimenti di convalescenza"? Ratifica. Consolidazione. Inoppugnabilità. Acquiescenza.
I conferimenti di funzioni di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 4 della L. 15-3-1997 n. 59 devono avvenire nell'osservanza di alcuni principi fondamentali. Secondo il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni,... In considerazione delle diverse caratteristiche, anche associative, demografiche, territoriali e strutturali degli enti riceventi. In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni. Con l'attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati in attuazione del principio di sussidiarietà e delle funzioni di programmazione. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni non è conforme a quanto dispone l'art. 16 del D.Lgs. 165/2001, come da ultimo modificato dall'art. 4 del D.Lgs. 387/1998 sulle funzioni e compiti dei dirigenti di uffici dirigenziali generali. Rispondono ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza. Esercitano funzioni di indirizzo politico-amministrativo e definiscono gli obiettivi ed i programmi da attuare ed adottano gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni. Hanno il potere di conciliare e di transigere, fermo restando quanto disposto dall'art. 12, comma 1, della legge 3 aprile 1979, n. 103. Richiedono direttamente pareri agli organi consultivi dell'amministrazione.
L'atto amministrativo è invalido quando... È difforme dalla norma giuridica che lo disciplina. Non può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo. È inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia. Non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione.
Indicare quale affermazione sulla convalida dell'atto amministrativo è corretta. La convalida dell'atto amministrativo come la convalida civilistica esclude la possibilità di ritiro, da parte della P.A., della stessa convalida. Costituisce un esempio di convalida l'eccesso di potere sotto forma sviamento. Gli effetti della convalida retroagiscono al momento dell'emanazione dell'atto convalidato. È un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, che elimina i vizi di legittimità di un atto invalido precedentemente emanato da diversa autorità.
La parte precettiva, che costituisce la dichiarazione di volontà vera e propria costituisce... La sottoscrizione dell'atto amministrativo. L'intestazione dell'atto amministrativo. Il preambolo dell'atto amministrativo. Il dispositivo dell'atto amministrativo.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni è corretta. È tacita l'autorizzazione rilasciata con un provvedimento "ad hoc". È tacita l'autorizzazione il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni. È tacita l'autorizzazione implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego. È tacita l'autorizzazione rilasciata sulla base di un accertamento relativo a requisiti concernenti una "res".
Ai sensi dell'art. 18, comma 1, D.Lgs. n. 165 del 2001, e successive modificazioni ed integrazioni, in base alle indicazioni di cui all'articolo 59 del decreto stesso, i dirigenti preposti ad uffici dirigenziali di livello generale... Adottano misure minime atte a consentire la rilevazione e l'analisi dei costi e dei rendimenti dell'attività amministrativa, rimandando al vertice dell'amministrazione di appartenenza l'adozione delle misure necessarie per la rilevazione dei costi della gestione e delle decisioni organizzative. Adottano misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e l'analisi dei costi e dei rendimenti dell'attività amministrativa, della gestione e delle decisioni organizzative. Non sono tenuti ad adottare alcuna misura idonea a consentire la rilevazione e l'analisi dei costi e dei rendimenti dell'attività amministrativa, salvo che ciò sia espressamente richiesto dal vertice dell'amministrazione di appartenenza. Non sono tenuti ad adottare alcuna misura idonea a consentire la rilevazione e l'analisi dei costi delle decisioni organizzative da loro prese, salvo che ciò sia espressamente richiesto dal vertice dell'amministrazione di appartenenza.
Indicare quale affermazione sulla convalida dell'atto amministrativo è corretta. È convalidabile l'incompetenza relativa. Gli effetti della convalida non retroagiscono al momento dell'emanazione dell'atto convalidato. L'annullamento dell'atto di convalida comporta sempre l'annullamento dell'atto convalidato. È un provvedimento che può operare anche su atti nulli.
L'autorizzazione può essere definita come il provvedimento mediante il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale posto all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle autorizzazioni è corretta. L'autorizzazione tacita ricorre quando la volontà autorizzatoria della P.A. sia ricavata dal suo silenzio a seguito di istanza (silenzio-assenso). L'autorizzazione non modale è quella implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego. L'autorizzazione personale è quella il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni. L'autorizzazione espressa è quella rilasciata sulla base di un apprezzamento della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato.
Conformemente alle innovazioni introdotte dalla legge in materia di certificazione, è corretto affermare che... Nei documenti di riconoscimento rilasciati ai minori di anni 18 è sempre obbligatoria l'indicazione o l'attestazione dello stato civile. Le certificazioni (diverse da quelle attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni) hanno validità di sei mesi dalla data di rilascio, salvo che disposizioni di legge o regolamentari prevedano una validità superiore. La carta d'identità deve essere rinnovata entro sessanta giorni dalla sua scadenza, ovvero, previo pagamento delle spese e dei diritti di segreteria, a decorrere dal terzo mese successivo alla produzione di documenti con caratteristiche tecnologiche e funzionali innovative. Le certificazioni dello stato civile sono ammesse dalle pubbliche amministrazioni anche oltre i termini di validità, per un periodo non superiore a sei mesi.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? Può essere proposto solo a tutela di diritti soggettivi. È proponibile solo nei casi previsti tassativamente dalla legge. Non può essere proposto per motivi di legittimità. È un rimedio di carattere generale.
Con riferimento all'art. 6 del Codice dell'amministrazione digitale (Diritto all'utilizzo della posta elettronica certificata), la finanziaria 2008 ha stabilito che le P.A. devono adeguare la propria modalità operativa alle disposizioni del Codice entro una percentuale minima del 50%. Quale organo è deputato a tale controllo? L'AIRE. Il CNIPA. L'AIPA. Il RUPA.
Il D.Lgs. n. 112/1998 conferisce al Presidente del Consiglio dei Ministri il potere sostitutivo in caso di accertata inattività delle Regioni e degli enti locali riferita alle funzioni ed ai compiti loro conferiti. Tale potere sostitutivo è esercitabile, tra l'altro,... Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa alle attività produttive. Nel caso di accertata inattività che comporti inadempimento agli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione europea. Nel caso di accertata inattività che riguardi indistintamente una qualsiasi delle funzioni conferite dal suddetto Decreto Legislativo. Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa alla polizia amministrativa regionale e locale.
A quale dei seguenti ministeri sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato relativi alla gestione dei rifiuti ed interventi di bonifica dei siti inquinati? Ministero dello sviluppo economico. Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Ministero dell'interno.
Il Prefetto... Rappresenta il Governo a livello provinciale. È nominato previa deliberazione del Consiglio regionale. È tenuto ad uniformarsi alle direttive della regione. È organo di consulenza del Parlamento.
Secondo il disposto dell'art. 3-bis della legge n. 241/1990 così come modificato dalla legge n. 15/2005, quale delle seguenti affermazioni in relazione all'uso della telematica è corretta? Le P.A. incentivano l'uso della telematica per conseguire maggiore efficienza nella loro attività. Le P.A. incentivano l'uso della telematica nei rapporti tra le diverse amministrazioni ed ai soli fini di garantire l'accesso ai documenti. Le P.A. incentivano l'uso della telematica solo nei rapporti interni e tra le diverse amministrazioni. Le P.A. incentivano l'uso della telematica al solo fine di ridurre i costi di conservazione dei documenti.
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. I decreti per il cambiamento di nomi rientrano nella categoria delle concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, il diritto all'esclusiva nella gestione del servizio. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà d'uso del bene demaniale. Il rapporto concessionario si può estinguere solo per revoca.
Chi fissa l'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri? Il Capo di Gabinetto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Il segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Presidente del Consiglio dei Ministri. Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L'assenza di motivazione dell'atto amministrativo... Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo.
La legge n. 241/1990 ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro,... Per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa. Per gli atti privi di efficacia economica. Per gli atti concernenti lo svolgimento dei pubblici concorsi. Per gli atti normativi.
Quale dei seguenti è un provvedimento di convalescenza degli atti amministrativi? Acquiescenza Conferma Sanatoria Conversione
Sono impugnabili innanzi al G.A. soltanto gli atti amministrativi (in senso oggettivo, ossia esplicazione di pubblica potestà) che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti esecutivi non sono impugnabili Gli atti soggetti a controllo preventivo sono impugnabili Gli atti esecutivi sono impugnabili Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta Le concessioni di acqua rientrano nella categoria delle concessioni costitutive Nelle concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A. il concessionario, che deve essere un soggetto particolarmente qualificato, acquista gli stessi poteri pubblicistici che aveva la P.A Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà di pagare il canone Il rapporto concessionario non si può risolvere con il riscatto
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Contenuto illegittimo Difetto di presupposti legali Violazione dei criteri di economicità, efficacia, trasparenza e pubblicità dell'azione amministrativa Inosservanza di circolari
Indicare quale tra quelle proposte è una figura analoga all'autorizzazione Ammissione Delega Dispensa Concessione
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... I lavori della conferenza non possono superare i centoventi giorni, salvo quanto previsto dalla stessa legge Entro i successivi dieci giorni, le amministrazioni convocate alla prima riunione possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione in una diversa data, in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i venti giorni successivi alla prima Nella prima riunione della conferenza di servizi, o comunque in quella immediatamente successiva alla trasmissione dell'istanza o del progetto definitivo, l'amministrazione procedente deve determinare il termine per l'adozione della decisione conclusiva I lavori della conferenza non possono superare i novanta giorni, salvo quanto previsto dalla stessa legge
L'autorizzazione può essere definita come il provvedimento mediante il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale posto all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle autorizzazioni è corretta L'autorizzazione ha carattere personale e, come tale, non è trasmissibile senza il consenso della P.A L'autorizzazione reale è quella che, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative L'autorizzazione modale è quella rilasciata con un provvedimento «ad hoc» L'autorizzazione, alla stregua di tutti i negozi giuridici, è trasmissibile senza il consenso della P.A
Gli atti amministrativi che si limitano ad accertare una determinata situazione, senza influire su di essa sono atti amministrativi dichiarativi. Gli atti dichiarativi sono provvedimenti? No, tutti gli atti dichiarativi non sono provvedimenti Solo se destinati ad un solo soggetto Solo alcuni Sì, tutti gli atti dichiarativi sono provvedimenti
Il Ministro, nell'esercizio dei poteri definiti dall'art. 14 del D.Lgs. n. 165/2001, tra l'altro... Dirige, coordina e controlla l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia Adotta gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercita i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate Svolge le attività di organizzazione e gestione del personale Definisce obiettivi, priorità, piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attività amministrativa e per la gestione
Gli accordi sostitutivi di provvedimenti di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990 sono soggetti ai medesimi controlli previsti per i provvedimenti stessi? Sì, ma solo quando l'accordo comporti un onere per l'amministrazione Sì, ma solo se all'accordo sono interessati più soggetti privati Sì, lo dispone espressamente la detta legge No, gli accordi sostitutivi non necessitano di controlli
Il D.Lgs. n. 112/1998 conferisce al Presidente del Consiglio dei Ministri il potere sostitutivo in caso di accertata inattività delle Regioni e degli enti locali riferita alle funzioni ed ai compiti loro conferiti. Tale potere sostitutivo è esercitabile, tra l'altro,... Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa alle attività produttive Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa alla polizia amministrativa regionale e locale Nel caso di accertata inattività che comporti inadempimento agli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione europea Nel caso di accertata inattività che riguardi indistintamente una qualsiasi delle funzioni conferite dal suddetto Decreto Legislativo
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Inosservanza delle disposizioni relative alla valida costituzione dei collegi Travisamento ed erronea valutazione dei fatti Violazioni di circolari, di ordini e di istruzioni di servizio Inosservanza di circolari
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti soggetti a controllo preventivo sono impugnabili Gli atti emanati da un organo della pubblica amministrazione, ma non formalmente amministrativi, come, ad esempio, i decreti-legge sono impugnabili Gli atti politici sono impugnabili Gli atti degli altri organi giurisdizionali non sono impugnabili
I cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di atto notorio? Sì. Al riguardo si applicano le stesse modalità previste per i cittadini italiani Sì, limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani No. Le dichiarazioni sostitutive di atto notorio possono essere utilizzate solo dai cittadini italiani Sì, purché abbiano la residenza da almeno due anni in Italia
Quale dei seguenti è un provvedimento di convalescenza degli atti amministrativi? Annullamento Convalida Acquiescenza Conferma
Quale delle indicazioni che seguono è conforme alle modifiche legislative introdotte dalla legge in materia di carta d'identità? La carta d'identità può essere rinnovata a decorrere dal 180° giorno precedente la scadenza La carta d'identità deve essere rinnovata entro sessanta giorni dalla sua scadenza, ovvero, previo pagamento delle spese e dei diritti di segreteria, a decorrere dal terzo mese successivo alla produzione di documenti con caratteristiche tecnologiche e funzionali innovative La carta d'identità non deve essere rinnovata fin quando non saranno disponibili i documenti con caratteristiche tecnologiche e funzionali innovative previsti dalla legge La carta d'identità deve essere obbligatoriamente rinnovata a decorrere dal terzo mese successivo alla produzione di documenti con caratteristiche tecnologiche e funzionali innovative
Nei procedimenti ad istanza di parte, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, il responsabile del procedimento o l'autorità competente deve a norma del disposto di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990... Invitare gli istanti a produrre ulteriore documentazione Comunicare tempestivamente le incertezze dell'amministrazione Convocare gli istanti per ascoltarli su eventuali incertezze Comunicare tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui controlli amministrativi è corretta Il visto è un controllo preventivo di legittimità ad esito positivo L'autorizzazione è un atto di controllo preventivo esclusivamente di merito L'approvazione è un atto di controllo vincolato in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporla ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità L'annullamento d'ufficio in sede di controllo, come l'annullamento in sede di autotutela, è sempre atto dovuto
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... La prima riunione è convocata entro venti giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro quaranta giorni dalla data di indizione La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza dei presenti Ogni amministrazione convocata partecipa alla conferenza di servizi attraverso due rappresentanti legittimati (funzionario tecnico e amministrativo), dall'organo competente, ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa I lavori della conferenza non possono superare i centoventi giorni, salvo quanto previsto dalla stessa legge
Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti, i pareri sono... Obbligatori conformi Obbligatori vincolanti Obbligatori non vincolanti Obbligatori parzialmente vincolanti
Nel protocollo informatico... Il sistema deve consentire la produzione del registro giornaliero di protocollo, costituito dall'elenco delle informazioni inserite con l'operazione di registrazione di protocollo nell'arco di uno stesso giorno; l'assegnazione delle informazioni nelle operazioni di registrazione di protocollo è effettuata dal sistema anche con interventi intermedi e indiretti, da parte dell'operatore, garantendo comunque la completezza dell'intera operazione di modifica o registrazione dei dati Il sistema deve consentire la produzione del registro giornaliero di protocollo, costituito dall'elenco delle informazioni inserite con l'operazione di registrazione di protocollo nell'arco di uno stesso giorno; l'assegnazione delle informazioni nelle operazioni di registrazione di protocollo è effettuata dal sistema in unica soluzione, con esclusione di interventi intermedi, anche indiretti, da parte dell'operatore, garantendo la completezza dell'intera operazione di modifica o registrazione dei dati Il sistema deve consentire la produzione del registro giornaliero e settimanale di protocollo, costituito dall'elenco delle informazioni inserite con l'operazione di registrazione di protocollo nell'arco di uno stesso giorno e nell'arco della settimana di riferimento; l'assegnazione delle informazioni nelle operazioni di registrazione di protocollo è effettuata dal sistema anche con interventi intermedi e indiretti, da parte dell'operatore, garantendo comunque la completezza dell'intera operazione di modifica o registrazione dei dati Il sistema deve consentire la produzione del registro giornaliero e mensile di protocollo, costituito dall'elenco delle informazioni inserite con l'operazione di registrazione di protocollo nell'arco di uno stesso giorno e nell'arco del mese di riferimento; l'assegnazione delle informazioni nelle operazioni di registrazione di protocollo è effettuata dal sistema in unica soluzione, con esclusione di interventi intermedi, anche indiretti, da parte dell'operatore, garantendo la completezza dell'intera operazione di modifica o registrazione dei dati
Quale dei seguenti atti e/o operazioni è ricompreso nella fase decisoria del procedimento amministrativo? Designazione Istanza Acquisizione della posizione legittimante Accertamento dei requisiti di legittimazione
Dispone il D.P.R. n. 445/2000 che qualora l'interessato debba presentare all'amministrazione copia autentica di un documento, l'autenticazione della copia... Può essere fatta dal responsabile del procedimento o da qualsiasi altro dipendente competente a ricevere la documentazione, su semplice esibizione dell'originale e senza obbligo di deposito dello stesso presso l'amministrazione procedente. In tal caso la copia autentica può essere utilizzata solo nel procedimento in corso Deve essere fatta da un dipendente dell'amministrazione procedente competente a ricevere la documentazione diverso dal responsabile del procedimento, su semplice esibizione dell'originale e senza obbligo di deposito dello stesso presso l'amministrazione procedente Deve essere fatta a pena di nullità con dichiarazione dell'interessato che attesti la conformità della copia all'originale sottoscritta alla presenza del responsabile del procedimento Può essere fatta dal responsabile del procedimento o da qualsiasi altro dipendente competente a ricevere la documentazione, su presentazione dell'originale, il quale viene ritirato e restituito non prima di sei mesi dalla formazione della copia autentica
Il Garante per la protezione dei dati personali può disporre il blocco del trattamento dei dati personali... Quando, in considerazione della natura dei dati o delle modalità del trattamento, vi sia il concreto rischio del verificarsi di un pregiudizio rilevante per uno o più interessati A sua discrezione Esclusivamente quando il trattamento risulta illecito Solo in presenza di un minore
Il cittadino di uno Stato non appartenente all'Unione, regolarmente soggiornante in Italia, può utilizzare una dichiarazione sostitutiva di certificazione per attestare la residenza? Sì, purché soggiorni in Italia da almeno tre anni Sì, alla stregua dei cittadini italiani e dell'Unione europea Può solo dichiarare, di norma, stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani Ai cittadini stranieri è preclusa ogni sorta di autocertificazione
L'Agenzia delle entrate, di cui all'art. 62 del D.Lgs. n. 300/1999, tra l'altro,... Svolge i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei tributi diretti e dell'IVA, nonché di tutte le imposte, diritti o entrate erariali o locali, entrate anche di natura extratributaria, già di competenza del dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze o affidati alla sua gestione in base alla legge o ad apposite convenzioni stipulate con gli enti impositori o con gli enti creditori Svolge i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei diritti doganali e della fiscalità interna negli scambi internazionali, nonché delle accise sulla produzione e sui consumi Svolge i servizi geotopocartografici e quelli relativi alle conservatorie dei registri immobiliari Costituisce l'anagrafe dei beni immobiliari esistenti sul territorio nazionale sviluppando, anche ai fini della semplificazione dei rapporti con gli utenti, l'integrazione fra i sistemi informativi attinenti alla funzione fiscale ed alle trascrizioni ed iscrizioni in materia di diritti sugli immobili
È consentito il trasferimento di dati personali oggetto di trattamento al di fuori del territorio dello Stato italiano, effettuato in accoglimento di una richiesta di accesso ai documenti amministrativi? Soltanto se l'ordinamento dello Stato di destinazione assicuri un livello di tutela delle persone adeguato No, il D.Lgs. 196/2003 lo vieta espressamente Si Soltanto se preventivamente autorizzato dal Garante
Quale dei seguenti è un «interesse primario» - come definito dalla legge n. 59/1997 - che lo Stato, le Regioni e gli enti locali devono assicurare nella gestione delle proprie attività istituzionali? L'ordine pubblico e la sicurezza pubblica La tutela dei beni culturali e del patrimonio storico e artistico L'istruzione, compresa quella professionale La valorizzazione dei sistemi produttivi
Quali dei seguenti beni dello Stato sono ricompresi nella categoria dei beni indisponibili per destinazione? Beni mobili e immobili non demaniali destinati al servizio delle FF.AA Foreste Torbiere avocate al proprietario del fondo su cui insistono Documenti pubblici
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali ulteriori funzioni e compiti amministrativi. Da tale ambito ha escluso, tra l'altro,... Musei e biblioteche di enti locali Istruzione artigiana e professionale e assistenza scolastica Cooperazione internazionale e attività promozionale all'estero di rilievo nazionale Urbanistica
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui controlli amministrativi è corretta L'annullamento d'ufficio in sede di controllo, è un controllo preventivo di legittimità L'approvazione è una funzione che si esercita con il solo controllo di merito L'autorizzazione, essendo concessa dopo la formazione dell'atto, incide sulla sua efficacia Il visto è un atto di controllo preventivo ad esito positivo, nel quale l'autorità tutoria è chiamata a verificare l'assenza di un vizio di legittimità nell'atto, essendo vincolata a rilasciare il visto ove non ne riscontri alcuno
La giurisdizione di legittimità dei T.A.R., prevista dagli artt. 2, 3 e 4 della legge n. 1034/1977, è limitata in quanto poteri di cognizione in quanto... Può riguardare solo l'accertamento dei vizi di incompetenza e di violazione di legge Può riguardare solo l'accertamento delle violazioni di legge ed eccesso di potere Può riguardare l'accertamento dei soli tre vizi di incompetenza, violazione di legge ed eccesso di potere Può riguardare solo l'accertamento delle violazioni di legge
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in quattro fasi; le designazioni, sono proprie... Della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo Solo della fase istruttoria del procedimento amministrativo Della fase decisoria del procedimento amministrativo Solo della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo
In relazione agli agenti gli atti amministrativi si distinguono in atti di un solo organo e atti di più organi; gli atti di più organi possono essere atti complessi, atti di concerto e contratti. Gli atti complessi... Sono anche detti atti collettivi Sono anche detti atti dichiarativi Sono anche detti atti di codecisione Sono anche detti atti generali
La legge n. 59/1997 indica nella promozione dello sviluppo economico, nella valorizzazione dei sistemi produttivi e nella promozione della ricerca applicata gli interessi pubblici primari che lo Stato, la Regione e gli altri enti locali assicurano nell'ambito delle rispettive competenze, nel rispetto, tra l'altro,... Delle convinzioni politiche e religiose Delle autonomie locali Della libera iniziativa economica e sociale Delle esigenze della salute
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta Le concessioni del demanio marittimo rientrano nella categoria delle concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A Il rapporto concessionario non si può risolvere per revoca Nelle concessioni traslative di pubblici servizi i presupposti della concessione sono l'esistenza di un pubblico servizio e la possibilità, anche astratta, che l'attività sia esercitata in regime di monopolio Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, il diritto di organizzare e far funzionare il servizio assunto a proprio piacimento
Secondo le prescrizioni del D.Lgs. 196/2003, i dati personali idonei a rivelare l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, possono essere oggetto di trattamento? Sì, di norma solo con il consenso scritto dell'interessato e previa autorizzazione del Garante Il D.Lgs. 196/2003 non prescrive nulla al riguardo. Deve pertanto ritenersi che non esistono limitazioni Sì, ma solo previa autorizzazione del Garante Sì, di norma solo con il consenso scritto dell'interessato e previa autorizzazione del Presidente del Consiglio dei Ministri
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui controlli amministrativi è corretta L'approvazione è un controllo preventivo di legittimità ad esito positivo L'autorizzazione, alla stregua del visto e dell'approvazione, essendo concessa prima della formazione dell'atto incide sulla validità L'annullamento d'ufficio in sede di controllo interviene prima che l'atto abbia acquistato efficacia L'omologazione è un controllo di legittimità e di merito, previsto dalla legge in sostituzione o in aggiunta all'approvazione, ed analoga a quest'ultima
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che il Ministro... Non può riformare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che gli organismi di controllo interno delle pubbliche amministrazioni verificano periodicamente la rispondenza delle determinazioni organizzative ai principi indicati dalla legge. Scopo del controllo è, tra l'altro, quello di... Verificare le finalità delle determinazioni ai fini della corresponsione di eventuali compensi incentivanti Annullare le determinazioni non conformi ai principi indicati dalla legge Proporre l'adozione di eventuali interventi correttivi Relazionare semestralmente al Dipartimento della funzione pubblica
In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali. Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari... Sono atti amministrativi collettivi Sono atti amministrativi generali Sono atti amministrativi plurimi Sono atti amministrativi particolari
Quale dei seguenti è un provvedimento di conservazione degli atti amministrativi? Ratifica Conversione Annullamento Revoca
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? È proponibile solo nei casi previsti tassativamente dalla legge Non può essere proposto per motivi di legittimità Può essere proposto solo a tutela di diritti soggettivi È un rimedio di carattere generale
Tra le figure più rilevanti di eccesso di potere (definite in sede dottrinale e giurisprudenziale figure sintomatiche) rientra... Vizio di forma Inosservanza delle disposizioni relative alla valida costituzione dei collegi Difetto di motivazione o motivazione insufficiente Travisamento ed erronea valutazione dei fatti
Quali tra i seguenti sono acquisizioni di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale? Certificazioni Acclaramenti Ispezioni Verbalizzazioni
Quale dei seguenti atti e/o operazioni è ricompreso nella fase decisoria del procedimento amministrativo? Deliberazione preparatoria Condizioni di ammissibilità Denunce Acquisizione dell'interesse a ricorrere
Sono impugnabili innanzi al G.A. soltanto gli atti amministrativi (in senso oggettivo, ossia esplicazione di pubblica potestà) che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti programmatici e pianificatori sono sempre impugnabili Gli atti meramente confermativi di precedenti provvedimenti sono impugnabili I regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi non sono impugnabili Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili
Sono beni dello Stato indisponibili per appartenenza, tra gli altri,... Armi e armamenti Aree destinate all'edilizia popolare ed economica Arsenali militari Beni immobili (esclusi i beni mobili) non demaniali destinati al servizio delle FF.AA
I pareri sono obbligatori conformi... Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge Se l'organo ha il potere discrezionale di provvedere o non sull'istanza per la quale è obbligato a richiedere il parere, ma ove decida di emanare l'atto di amministrazione attiva deve uniformarsi ad esso Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi Se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli
L'autorizzazione può essere definita come il provvedimento mediante il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale posto all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle autorizzazioni è corretta L'autorizzazione non modale è quella implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego L'autorizzazione personale è quella il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni L'autorizzazione espressa è quella rilasciata sulla base di un apprezzamento della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato L'autorizzazione tacita ricorre quando la volontà autorizzatoria della P.A. sia ricavata dal suo silenzio a seguito di istanza (silenzio-assenso)
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Travisamento ed erronea valutazione dei fatti Contraddittorietà tra più atti Vizi della volontà Difetto di presupposti legali
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui controlli amministrativi è corretta L'approvazione è un atto di controllo preventivo di merito L'omologazione è un atto di controllo preventivo esclusivamente di merito Il visto è un atto di controllo successivo di legittimità L'autorizzazione è un controllo preventivo di legittimità ad esito positivo
La giurisdizione di legittimità dei T.A.R., prevista dagli artt. 2, 3 e 4 della legge n. 1034/1977, è «generale» in quando... È limitata quanto al potere di decisione; essi possono solo sostituire l'atto annullato Riguarda le controversie relative alla legittimità di un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo Non può riguardare l'accertamento dei vizi di incompetenza di un atto amministrativo
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui controlli amministrativi è corretta L'annullamento d'ufficio in sede di controllo interviene prima che l'atto ha acquistato efficacia Il visto è una funzione che si esplica con il controllo di merito e di legittimità L'approvazione è un atto di controllo vincolato in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporla ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità L'autorizzazione è un atto di controllo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto
Costituisce una decisione di rito del ricorso amministrativo la... Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso ad autorità diversa da quella indicata nell'atto Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito
Quella degli atti amministrativi non provvedimenti costituisce una categoria residuale che si caratterizza in quanto essi... Non sono tutti tipici o nominati Non sono di norma dotati di esecutorietà ma sono dotati di autoritarietà Sono tutti dotati di esecutorietà Sono tutti dotati di autoritarietà
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? È rivolto alla stessa autorità che ha emanato l'atto È un rimedio di carattere generale È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto Può essere proposto solo per motivi di merito
L'art. 21-nonies della legge n. 241/1990 stabilisce tra l'altro che... Il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell'art. 21-octies è nullo È fatta salva la possibilità di convalida del provvedimento annullabile, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole Il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell'art. 21-octies può essere revocato, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro il termine perentorio di novanta giorni Il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell'art. 21-octies può essere annullato d'ufficio, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, solo dall'organo che lo ha emanato
Secondo la ricostruzione operata dalla giurisprudenza (C.d.S. 6023/2005 e T.A.R. Lazio 4863/2005) nel concetto di elemento essenziale dell'atto amministrativo... È ricompresa la volontà della pubblica amministrazione di adottare l'atto Non è ricompresa l'individuazione del soggetto o dell'oggetto nei cui confronti il provvedimento ha effetti È ricompresa sempre la forma È compresa solo la qualità di P.A. in capo al soggetto che emette il provvedimento
Dispone l'art. 21-octies della legge n. 241/1990 che la mancata comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo... Costituisce un vizio di legge che comporta la nullità del provvedimento Non comporta annullabilità dell'atto quando la P.A. dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato Comporta sempre l'annullabilità dell'atto Non comporta in nessun caso conseguenze negative per l'atto stesso
Indicare quale tra quelle proposte è una figura analoga all'autorizzazione Delega Ammissione Licenza Concessione
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi... È istituita presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze Redige una relazione annuale sulla trasparenza dell'attività della pubblica amministrazione, che deve comunicare esclusivamente al Presidente del Consiglio dei Ministri Non può proporre al Governo modifiche dei testi legislativi, anche laddove siano utili a realizzare la più ampia garanzia del diritto di accesso ai documenti amministrativi È nominata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Consiglio dei Ministri
A quale Agenzia fiscale è attribuita la gestione dei beni confiscati? All'Agenzia del territorio All'Agenzia del demanio All'Agenzia delle entrate All'Agenzia delle dogane
Il legislatore recependo l'elaborazione giurisprudenziale in tema di nullità dell'atto amministrativo, ha introdotto l'art. 21-septies nella legge n. 241/1990 che prevede la nullità per il procedimento... Che è viziato da difetto assoluto di attribuzione Che è viziato da incompetenza Che è stato adottato in violazione di legge Che è viziato da eccesso di potere
Fino a quando non sia effettuata l'assegnazione di cui al comma 1 dell'art. 5 della legge n. 241/1990... È considerato responsabile del singolo procedimento il funzionario preposto all'unità organizzativa Il procedimento amministrativo non può godere dei termini di sospensione previsti nei casi di cui all'art. 21- quater Non decorrono i termini per la conclusione del procedimento È vietato compiere qualsiasi atto istruttorio
Quella degli atti amministrativi non provvedimenti costituisce una categoria residuale che si caratterizza in quanto essi... Sono tutti dotati di esecutorietà Non sono dotati di autoritarietà Non sono di norma dotati di esecutorietà ma sono dotati di autoritarietà Sono tutti tipici o nominati
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, l'obbligo di pagare il canone Le concessioni esattoriali delle imposte rientrano nella categoria delle concessioni traslative di pubblici servizi Nelle concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A. il concessionario, anche se particolarmente qualificato, non acquista gli stessi poteri pubblicistici che aveva la P.A Il concessionario agisce sempre e soltanto in nome della P.A., per cui è responsabile con la P.A. per i fatti e gli atti illeciti compiuti
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi... Vigila affinché sia attuato il principio di piena conoscibilità dell'attività della pubblica amministrazione con il rispetto dei limiti fissati dalla legge n. 241/1990 È presieduta dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è composta da dieci membri Si compone di quattordici membri di cui quattro senatori e quattro deputati, designati dai Presidenti delle rispettive Camere È istituita presso il Ministero dell'Interno
Il legislatore, recependo l'elaborazione giurisprudenziale in tema di nullità dell'atto amministrativo, ha introdotto l'art. 21-septies nella legge n. 241/1990 che prevede la nullità per il procedimento... Che è viziato da eccesso di potere Che è viziato da incompetenza Che è stato adottato in violazione di legge Che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato
L'autorizzazione può essere definita come il provvedimento mediante il quale la P.A., nell'esercizio di un'attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale posto all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle autorizzazioni è corretta L'autorizzazione reale è quella il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni L'autorizzazione alla stregua di tutti i negozi giuridici è trasmissibile senza il consenso della P.A L'autorizzazione personale è quella rilasciata sulla base di un apprezzamento discrezionale della P.A. concernente requisiti che ineriscono alla persona del soggetto autorizzato L'autorizzazione modale è quella rilasciata con un provvedimento «ad hoc»
Il legislatore, recependo l'elaborazione giurisprudenziale in tema di nullità dell'atto amministrativo, ha introdotto l'art. 21-septies nella legge n. 241/1990 che prevede la nullità per il procedimento... Che è viziato da incompetenza Che è stato adottato in violazione di legge Che è viziato da eccesso di potere Che manca degli elementi essenziali
Secondo la ricostruzione operata dalla giurisprudenza (C.d.S. 6023/2005 e T.A.R. Lazio 4863/2005) nel concetto di elemento essenziale dell'atto amministrativo... Non è ricompresa né l'individuazione del soggetto né dell'oggetto nei cui confronti il provvedimento ha effetti È compresa solo l'esistenza di una norma attributiva del potere alla P.A. procedente ovvero l'esistenza di una norma attributiva del potere È ricompresa sempre la forma È ricompresa la qualità di P.A. in capo al soggetto che emette il provvedimento
I provvedimenti amministrativi sono dotati di alcuni caratteri quali l'esecutorietà, la tipicità, la nominatività, ecc. Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito è corretta Inoppugnabilità: vale a dire, che nei casi e con le modalità stabiliti dalla legge, le P.A. possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti Nominatività: vale a dire che essi non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori Autoritarietà: vale a dire la forza giuridica dei provvedimenti che consiste nell'imporre unilateralmente modificazioni nella sfera giuridica dei destinatari Tipicità: vale a dire che essi sono sempre imperativi ed esecutivi
Dispone l'art. 11 della legge n. 241/1990 che le controversie in materia di formazione, conclusione ed esecuzione degli accordi integrativi o sostitutivi del procedimento sono riservate alla giurisdizione esclusiva... Del T.A.R. del Lazio Del G.O Del Consiglio di Stato Del G.A
Le quattro Agenzie Fiscali (Entrate, Dogane, Territorio, Demanio): Sono organi di controllo delle attività di gestione dei quattro Dipartimenti del M.E.F Sono organi di indirizzo e di controllo politico- amministrativo Svolgono le attività tecnico operative che prima erano di competenza del Ministero delle Finanze Sono organi del M.E.F. che, a seguito della riforma del Governo del maggio 2006, svolgono funzioni residuali
Gli atti amministrativi non provvedimenti possono essere raggruppati in due grandi categorie: atti consistenti in manifestazioni di volontà e atti non consistenti in manifestazioni di volontà. I primi si suddividono in atti paritetici, atti facenti parte del procedimento amministrativo e atti di controllo; fra gli atti che si inseriscono nella fase preparatoria del procedimento rientrano la richiesta, la designazione, le deliberazioni preliminari, gli accordi preliminari. Le deliberazioni preliminari... Sono gli accordi che l'autorità competente all'emanazione di un determinato atto deve concludere previamente con altre autorità, tutte le volte in cui il provvedimento debba essere realizzato «di concerto» o «d'intesa» con esse Sostanzialmente non si distinguono dalle richieste vincolanti Sostanzialmente non si distinguono dalle richieste facoltative Sostanzialmente consistono nell'indicazione di uno o più nominativi all'autorità competente a provvedere ad una nomina
Dispone l'art. 21-octies della L. n. 241/1990 che il provvedimento amministrativo adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti... È annullabile d'ufficio, anche se per la natura vincolata del provvedimento sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato Non è annullabile se per la natura vincolata del provvedimento sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato Non è annullabile sussistendole le ragioni di interesse pubblico È nullo e non produce effetti
I provvedimenti amministrativi sono dotati di alcuni caratteri quali l'esecutorietà, la tipicità, la nominatività, ecc. Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito è corretta Nominatività: vale a dire che essi non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori Esecutorietà: vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento Autoritarietà: vale a dire che a ciascun interesse pubblico particolare da realizzare è preordinato un tipo di atto perfettamente definito dalla legge Tipicità: vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento e ciò con riferimento sia al contenuto che alla funzione che lo stesso è destinato a realizzare
L'autorizzazione può essere definita come il provvedimento mediante il quale la P.A., nell'esercizio di un'attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale posto all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle autorizzazioni è corretta L'autorizzazione alla stregua di tutti i negozi giuridici è trasmissibile senza il consenso della P.A L'autorizzazione è reale quando è rilasciata sulla base di un accertamento relativo a requisiti concernenti una «res» L'autorizzazione tacita è quella rilasciata con un provvedimento «ad hoc» L'autorizzazione reale è quella il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà di conseguire i vantaggi economici derivanti dalla gestione del servizio Nelle concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A. il concessionario, anche se particolarmente qualificato, non acquista gli stessi poteri pubblicistici che aveva la P.A Il rapporto concessionario si può risolvere anche per revoca Le concessioni del demanio marittimo rientrano nella categoria delle concessioni costitutive
Le disposizioni di cui all'art. 20 della legge n. 241/1990 sul silenzio assenso si applicano ai procedimenti nei casi in cui la normativa comunitaria impone l'adozione di provvedimenti formali? Sì, salvo gli atti e procedimenti individuati con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri Sì, salvo i casi in cui la legge qualifica il silenzio dell'amministrazione come rigetto dell'istanza Sì, le disposizioni di cui all'art. 20 trovano sempre applicazione No, le disposizioni di cui all'art. 20 non trovano applicazione
La carta di identità, ancorché su supporto cartaceo, può essere rinnovata... A decorrere dal centesimo giorno precedente la scadenza A decorrere dal centottantesimo giorno precedente la scadenza A decorrere dal sessantesimo giorno precedente la scadenza A decorrere dal decimo giorno precedente la scadenza
I regolamenti sono dotati del carattere dell'«innovatività», intesa come... Idoneità di ripetizione nell'applicazione della norma Indeterminabilità dei destinatari Capacità a concorrere a costituire o a innovare l'ordinamento giuridico Capacità di regolare una serie indefinita di casi
Nasce per la P.A. un obbligo a provvedere... Dalla richiesta e dalla proposta vincolante Dalla segnalazione e dalla proposta vincolante Dal voto, dalla richiesta e dall'esposto Dalla proposta non vincolante e dall'istanza
Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro,... La facoltà di esercitare la concessione La facoltà di conseguire le particolari sovvenzioni da parte dello Stato, ove previste Il diritto di conseguire i vantaggi economici derivanti dalla gestione del servizio Il dovere di insistenza
Il tratto unitario degli atti consistenti in manifestazioni di scienza e di conoscenza si individua nella comune funzione dichiarativa, intesa come la funzione volta a dare certezza di fatti giuridici rilevanti. Rientrano tra tali atti... Gli accertamenti e le certificazioni Le relazioni delle commissioni d'inchiesta I pareri e le proposte Solo le inchieste e le ispezioni
La conferma dell'atto amministrativo è... L'inattaccabilità dell'atto amministrativo da parte di colui che pur avendo interesse ad impugnarlo non lo ha fatto nei termini prescritti Una manifestazione di volontà non innovativa con cui l'autorità ribadisce una sua precedente determinazione, eventualmente ripetendone il contenuto La trasformazione di un atto amministrativo nullo in un altro di cui esso presenta i requisiti di forma e di sostanza Una causa di conservazione oggettiva dell'atto amministrativo dipendente da un comportamento con cui il soggetto privato dimostri di essere d'accordo con l'operato della P.A
Nel corso del procedimento amministrativo gli interessati possono presentare memorie scritte? Sì, coloro che hanno titolo a prendere parte al procedimento possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha sempre l'obbligo di valutare Sì, coloro che hanno titolo a prendere parte al procedimento possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento Sì, coloro che hanno titolo a prendere parte al procedimento possono presentare memorie scritte e documenti che, anche se pertinenti, è in facoltà dell'amministrazione valutare No, possono soltanto prendere visione degli atti del procedimento
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? Può essere proposto per la tutela di interessi legittimi Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo È proponibile anche per vizi di merito Non può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi
Nei casi e con le modalità stabiliti dalla legge, provvedimenti amministrativi delle P.A. possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi, vale a dire che sono dotati del carattere... Della nominatività Dell'inoppugnabilità Dell'esecutorietà Della tipicità
La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento costituisce... L'intestazione dell'atto amministrativo La parte descrittiva della motivazione dell'atto amministrativo La parte valutativa della motivazione dell'atto amministrativo Il dispositivo dell'atto amministrativo
Quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico o per inadempimento, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza, si pone in essere un provvedimento di... Proroga dell'atto amministrativo Pronuncia di decadenza dell'atto amministrativo Abrogazione dell'atto amministrativo Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo
Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro,... L'interesse all'esclusiva nella gestione del servizio L'interesse all'esclusiva nella titolarità della concessione Il diritto a particolari sovvenzioni da parte dello Stato, ove previste La facoltà di conseguire i vantaggi economici derivanti dalla gestione del servizio
Quale delle seguenti fattispecie configura un trasferimento coattivo dei diritti d'uso? Confisca di cose la cui fabbricazione, uso, porto, detenzione o alienazione costituisce illecito amministrativo Requisizione in uso di aree per provvedere all'alloggio temporaneo di senza tetto in caso di pubblici disastri Ordine del Sindaco di abbattimento di animali infetti Ordine del Sindaco di distruzione di sostanze alimentari ritenute nocive
Ove in materia di procedimenti amministrativi debbano essere obbligatoriamente sentiti organi consultivi questi devono emettere il proprio parere entro quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta. Qualora siano richiesti pareri facoltativi,... Essi sono tenuti entro centoventi giorni ad esprimere il parere richiesto Essi sono tenuti a dare immediata comunicazione alle amministrazioni richiedenti del termine entro il quale il parere sarà reso, che comunque non può superare i trenta giorni Essi sono tenuti a dare immediata comunicazione alle amministrazioni richiedenti del termine entro il quale il parere sarà reso Essi sono obbligati ad esprimere il parere richiesto entro due mesi
Gli atti procedimentali possono essere propulsivi o preparatori; tra i secondi... Rientrano gli accordi preliminari Rientrano le istanze Rientrano le richieste Rientrano i ricorsi
Il D.Lgs. n. 165/2001 detta i principi generali sull'istituzione e il funzionamento dell'ufficio relazioni con il pubblico, disponendo tra l'altro,... Che tutte le comunicazioni all'utenza relative ai servizi pubblici siano effettuate con tasse postali a carico dell'ente mittente Che agli uffici per le relazioni con il pubblico venga assegnato, anche in aggiunta alle attuali dotazioni organiche delle singole amministrazioni, personale con idonea qualificazione e con elevata capacità di avere contatti con il pubblico, eventualmente assicurato da apposita formazione Che al fine di assicurare la conoscenza di normative, servizi e strutture, le amministrazioni pubbliche programmino ed attuino iniziative di comunicazione di pubblica utilità Che per garantire l'assegnazione di personale dell'ufficio relazioni con il pubblico sia consentito il distacco temporaneo anche di personale dipendente da altre amministrazioni
Ai sensi dell'art. 12 della legge n. 241/1990, l'amministrazione è obbligata a predeterminare e rendere preventivamente pubblici i criteri e le modalità cui attenersi per... I provvedimenti tributari La concessione di contributi L'effettuazione di spese pubbliche L'attribuzione di benefici al personale dipendente
Nell'atto amministrativo, il dispositivo è... La parte precettiva, che costituisce la dichiarazione di volontà vera e propria La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento La parte in cui sono indicate le norme di legge o i regolamenti in base alle quali l'atto è stato adottato La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, indicando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro
L'annullamento d'ufficio in sede di controllo... È un atto di controllo successivo di legittimità È un atto di controllo di legittimità o di merito È un atto di controllo preventivo È un atto di controllo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale tecnica in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario? Dispensa Abilitazione Registrazione Nulla osta
Dispone il D.P.R. n. 445/2000 che se l'interessato al rilascio di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è soggetto a tutela la dichiarazione... Non può essere ricevuta dal pubblico ufficiale È sottoscritta dallo stesso pubblico ufficiale, previo accertamento dell'identità del dichiarante Necessita anche della firma di un testimone È sottoscritta dal tutore
«La promozione dello sviluppo economico, la valorizzazione dei sistemi produttivi e la promozione della ricerca applicata sono interessi pubblici primari che devono essere assicurati nel rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo e delle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, delle esigenze della salute, della sanità e sicurezza pubblica e della tutela dell'ambiente». A quale dei seguenti soggetti, tra gli altri, si riferisce con tale affermazione l'art. 1 della legge n. 59/1997? Imprese pubbliche e private Enti locali Soggetti pubblici e privati ai quali lo Stato eroga contributi Parti sociali, in sede di contrattazione
Dei seguenti beni dello Stato, sono indisponibili per natura... Documenti pubblici Caserme Aeromobili militari Cave avocate al proprietario del fondo su cui insistono
La legge n. 241/1990 ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro,... Per gli atti concernenti il personale Per gli atti normativi Per gli atti privi di rilevanza esterna Per gli atti aventi solo efficacia economica
Le certificazioni sono... Atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto Dichiarazioni di scienza esternate in un documento in funzione partecipativa e concernenti fatti precedentemente acquisiti dall'ufficio pubblico Atti di scienza con cui si narrano e si documentano atti giuridici, operazioni o anche meri comportamenti di altre figure soggettive Ispezioni particolarmente qualificate in ordine all'oggetto dell'acquisizione che, presentando il carattere di accadimento straordinario, comporta che le stesse siano affidate ad uffici particolari costituiti ad hoc, e talvolta estranei all'amministrazione
I beni demaniali... Possono formare oggetto di diritti a favore di terzi nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge Possono appartenere a privati solo a seguito di usucapione Sono alienabili solo tra enti pubblici Non possono comprendere universalità di beni mobili
Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro,... La facoltà d'uso del bene demaniale Il dovere di sottostare ai controlli della P.A Il dovere di insistenza Il diritto a non sottostare ai controlli della P.A
Può rilasciare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio una persona che non sappia firmare? Sì. La dichiarazione di chi non sa o non può firmare è raccolta dal pubblico ufficiale previo accertamento dell'identità del dichiarante. Questi attesta che la dichiarazione è stata a lui resa dall'interessato in presenza di un impedimento a sottoscrivere Sì. La dichiarazione di chi non sa o non può firmare è raccolta dal pubblico ufficiale previo accertamento dell'identità del dichiarante alla presenza di due testimoni che dichiarano la causa dell'impedimento a sottoscrivere No. La firma è elemento essenziale della dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Chi non sa firmare, non può conseguentemente «dichiarare» Sì. La dichiarazione di chi non sa o non può firmare è raccolta dal pubblico ufficiale previo accertamento dell'identità del dichiarante alla presenza di un testimone che deve sottoscrivere l'atto
I beni patrimoniali indisponibili... Sono suscettibili di espropriazione forzata Possono essere sottratti alla loro destinazione soltanto con atto dello Stato Sono insuscettibili di espropriazione forzata Possono essere vincolati ad una destinazione di utilità privata con atto dell'autorità amministrativa
Le ispezioni particolarmente qualificate in ordine all'oggetto dell'acquisizione che, presentando il carattere di accadimento straordinario, comporta che le stesse siano affidate ad uffici particolari costituiti ad hoc, e talvolta estranei all'amministrazione, sono denominate... Inchieste Certazioni Acclaramenti Accertamenti
La dispensa è... Un provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliandone così la sfera giuridica Un'autorizzazione vincolata, in quanto anch'essa è diretta a rimuovere un limite legale che si frappone all'esercizio di un diritto, che avviene sulla base di un semplice accertamento della sussistenza delle condizioni di legge Un atto con cui l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., sulla base di una valutazione discrezionale, consente ad un soggetto di esercitare una data attività o compiere un singolo atto in deroga ad un divieto di legge ovvero esonera il soggetto dall'adempimento di un obbligo di legge
Contro gli atti amministrativi non definitivi... È ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R Non è ammissibile ricorso amministrativo gerarchico È ammissibile esclusivamente il ricorso amministrativo gerarchico È ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica
L'approvazione... È una funzione che si esercita con il solo controllo di merito È un atto di controllo vincolato in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporla ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità È un controllo preventivo di legittimità ad esito positivo È un atto di controllo che non si limita al sindacato sulla legittimità dell'atto, ma accerta anche l'opportunità e la convenienza dell'atto controllato
La legge n. 241/1990 consente alle P.A. di indicare le ragioni delle proprie decisioni con riferimento ad altro atto precedentemente emanato dalle stesse? No, la legge pone in ogni caso a carico delle pubbliche amministrazioni un obbligo di motivazione espressa delle proprie decisioni La legge nulla dispone al riguardo; dottrina e giurisprudenza, tuttavia, sono largamente favorevoli alla prassi della motivazione per relationem Sì, ma tale atto deve essere richiamato dalla decisione stessa, nonché indicato e reso disponibile nei modi indicati dalla legge Sì, ma deve trattarsi di atto emanato nel semestre precedente alla data di emanazione dell'atto motivato per relationem
Quale delle seguenti fattispecie configura un trasferimento coattivo dei diritti d'uso? Ordine del Sindaco di distruzione di sostanze alimentari ritenute nocive Requisizione di edifici per provvedere all'alloggio delle truppe di passaggio Confisca di cose la cui fabbricazione, uso, porto, detenzione o alienazione costituisce illecito amministrativo Ordine del Sindaco di abbattimento di animali infetti
Nel procedimento amministrativo, le segnalazioni e i voti sono proprie... Della fase d'iniziativa Della fase istruttoria Della fase decisoria Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia
Dispone la legge n. 241/1990 che l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento mediante comunicazione personale indicando l'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento, l'ufficio e la persona responsabile, ecc. È in facoltà dell'amministrazione prevedere forme di pubblicità unificate? Nella prassi l'amministrazione provvede sempre con forme di pubblicità unificate Sì, qualora l'oggetto promosso sia di discrezionalità amministrativa Sì, qualora per il numero dei destinatari la comunicazione personale non sia possibile o risulti particolarmente gravosa Sì, qualora l'oggetto del procedimento richieda valutazioni tecniche e pareri vincolanti
La legge n. 59/1997 ha delineato i principi per il conferimento alle Regioni ed agli enti locali di funzioni amministrative. Nel «conferimento» rientra anche l'istituto della delega? No, la legge precisa che per conferimento si intende solo il trasferimento di funzioni e compiti Sì, la legge precisa che per conferimento si intende il trasferimento, la delega o l'attribuzione di funzioni e compiti No, la legge precisa che per conferimento si intende solo il trasferimento e l'attribuzione di funzioni e compiti Sì, la legge precisa che per conferimento si intende solo la delega di funzioni e compiti
L'annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo... Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento Ricorre quando viene ritirato, con efficacia retroattiva, un atto amministrativo illegittimo per la presenza di vizi di legittimità originari dell'atto Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? Può essere proposto sia per motivi di legittimità che di merito È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto Può essere proposto solo per motivi di legittimità È un rimedio di carattere generale
Indicare quale dei seguenti non è un requisito di legittimità dell'atto amministrativo Compatibilità Legittimazione Competenza Forma
La dottrina tradizionale definisce i provvedimenti amministrativi come manifestazioni di volontà aventi rilevanza esterna e provenienti da una P.A. I provvedimenti amministrativi sono dotati, tra l'altro, del carattere... Della tipicità, vale a dire che essi sono immediatamente e direttamente eseguibili, anche contro il volere del soggetto destinatario del provvedimento sfavorevole, senza previa pronunzia giurisdizionale Dell'autoritarietà, vale a dire che essi sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge Della nominatività, vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione Della nominatività, vale a dire che a ciascun interesse pubblico particolare da realizzare è preordinato un tipo di atto perfettamente definito dalla legge
La legge n. 241/1990 fa carico a ciascuna P.A. di determinare, per ciascun tipo di procedimento amministrativo, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale. Tale determinazione... Deve essere comunicata al soggetto interessato al singolo tipo di procedimento, che ne faccia richiesta Costituisce atto interno di natura organizzativa e pertanto non sussiste obbligo di comunicazione pubblica È resa pubblica nelle forme previste dai singoli ordinamenti Deve essere resa nota a tutti i soggetti che abbiano rapporti con l'Amministrazione
Quale dei seguenti soggetti può, ai sensi dell'art. 18 del D.P.R. n. 445/2000, legittimamente eseguire l'autenticazione di copie (atto o documento)? Pubblico ufficiale dal quale l'atto è stato emesso Solo il pubblico ufficiale o un notaio Funzionario comunale, qualunque sia l'ufficio di applicazione, previa esibizione dell'originale Funzionario comunale o provinciale, purché preposto a servizi al pubblico
L'atto amministrativo illegittimo può essere viziato in modo più o meno grave quindi essere nullo o annullabile. È nullo... Se è stato adottato in violazione o elusione del giudicato Quando è viziato da eccesso di potere Quando è viziato da incompetenza Quando è stato adottato in violazione di legge
Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro,... Il diritto a non sottostare ai controlli della P.A L'obbligo di pagare la cauzione e il canone Il dovere di insistenza La facoltà d'uso del bene demaniale
In caso di diniego dell'accesso, espresso o tacito, ai documenti amministrativi, il richiedente può... Presentare ricorso, nel termine di venti giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro cinque giorni dalla data di presentazione del ricorso Presentare ricorso, nel termine di trenta giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro sessanta giorni dalla data di presentazione del ricorso Presentare ricorso, nel termine di sessanta giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro dieci giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso Presentare ricorso, nel termine di trenta giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso
L'atto amministrativo illegittimo può essere viziato in modo più o meno grave quindi essere nullo o annullabile. Quando è viziato da eccesso di potere... È nullo È annullabile È nullo ovvero annullabile entro 60 giorni dalla sua emanazione È annullabile entro 30 giorni dalla sua emanazione
L'atto amministrativo viziato da incompetenza relativa per materia è... Illecito Ineseguibile Annullabile Imperfetto
Quale tra le seguenti è una concessione traslativa di potestà pubbliche appartenenti alla P.A.? Concessione esattoriale delle imposte Concessione all'esercizio di ferrovie Concessione di acqua Concessione del demanio marittimo
Sono atti amministrativi generali... Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un momento successivo Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari Gli atti destinati ad un solo soggetto
Ai sensi dell'art. 20 della legge n. 241/1990, l'amministrazione competente entro quanti giorni dalla presentazione dell'istanza per il rilascio di provvedimenti amministrativi può indire una conferenza di servizi? Entro sessanta giorni Entro trenta giorni Entro dieci giorni Entro quaranta giorni
Le commissioni tributarie sono giudici amministrativi... Speciali Generali Generali d'appello Ordinari di primo grado
Il D.Lgs. n. 112/1998 ha conferito alle Regioni, alle Province, ai Comuni, alle comunità montane o ad altri enti locali funzioni e compiti amministrativi. Il conferimento... Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza, di accesso al credito, di polizia amministrativa Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza e di accesso al credito, ma non quelle di polizia amministrativa Non comprende l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti Non comprende le funzioni di programmazione, di vigilanza e quelle di accesso al credito
L'abrogazione dell'atto amministrativo... Ricorre quando con provvedimento «ad hoc» si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo Ricorre quando viene annullato un atto amministrativo in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni,... La definizione dei criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi in genere L'organizzazione delle risorse umane
Oltre ai provvedimenti, esiste tutta una serie di atti amministrativi che per lo più assolvono funzioni strumentali, accessorie o quanto meno secondarie. Alcuni di essi rappresentano semplici momenti dei procedimenti preordinati all'emanazione e all'operatività dei provvedimenti ed altri assolvono compiti di mera testificazione, tra i primi un esempio si concreta con... Gli accertamenti preparatori Le certificazioni Le verbalizzazioni Le registrazioni
Di norma l'amministrazione è tenuta a fornire notizia dell'inizio del procedimento,... Ai soggetti individuati dall'amministrazione stessa nell'esercizio della propria discrezionalità Solo ai soggetti che sono obbligati ad intervenire Tra l'altro, ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi Solo ai soggetti che ne facciano istanza
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui controlli amministrativi è corretta I controlli esterni sono previsti dalla legge come necessari ed abituali, in ordine a particolari atti od attività I controlli amministrativi successivi sono anche denominati «intersoggettivi» Il visto è un atto di controllo di legittimità o di merito I controlli interni sono quelli che l'amministrazione esercita nel proprio ambito in forza del potere di supremazia gerarchica che le consente di vigilare sui propri atti
In relazione agli agenti gli atti amministrativi si distinguono in atti di un solo organo e atti di più organi. Gli atti di un solo organo... Possono essere posti in essere da un solo soggetto sia esso individuale o collettivo Possono essere posti in essere da un solo soggetto individuale Possono essere posti in essere da un solo soggetto purché collettivo Possono essere atti complessi, atti di concerto e contratti
La legge n. 241/1990 ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro,... Per gli atti concernenti l'ordinamento del personale Per gli atti a contenuto generale Per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa Per gli atti privi di efficacia economica
La parte precettiva, che costituisce la dichiarazione di volontà vera e propria costituisce... Il preambolo dell'atto amministrativo L'intestazione dell'atto amministrativo Il dispositivo dell'atto amministrativo La sottoscrizione dell'atto amministrativo
Relativamente alle funzioni e ai compiti conferiti alle Regioni ed agli enti locali con il D.Lgs. n. 112/1998, è conservato comunque allo Stato... Il solo potere di controllo Il potere di indirizzo, coordinamento e controllo Il solo potere di indirizzo Il potere di indirizzo e coordinamento
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri (atti a carattere ausiliario consistenti in manifestazioni di giudizio) è corretta I pareri sono obbligatori parzialmente vincolanti se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli I pareri sono facoltativi se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno ma, qualora sia richiesto il parere, l'amministrazione ha l'obbligo di provvedere in tal senso La mancata acquisizione del parere obbligatorio non comporta l'invalidità dell'atto I pareri obbligatori possono essere non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti e conformi
A norma di quanto dispone la legge n. 241/1990, il diritto di accesso è escluso... Quando concernono l'attività dei dirigenti delle P.A Quando l'amministrazione che li ha formati decide discrezionalmente di vietarne l'accesso Quando i documenti riguardano l'attività di organi politici e del Parlamento Quando i documenti riguardano azioni strettamente strumentali alla tutela dell'ordine pubblico e alla repressione della criminalità
Nel procedimento amministrativo, quale fase è diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto? La fase integrativa dell'efficacia La fase d'iniziativa La fase istruttoria La fase decisoria
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato deve essere presentato nel termine perentorio di... 45 giorni dalla data della notifica o della comunicazione 180 giorni dalla data della notifica o della comunicazione 60 giorni dalla data della notifica o della comunicazione 120 giorni dalla data della notifica o della comunicazione
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui controlli amministrativi è corretta L'autorizzazione è un atto di controllo vincolato in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporla ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità I controlli amministrativi preventivi sono quelli in cui l'autorità controllante e controllata appartengono ad enti diversi I controlli interni sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione La funzione del controllo di legittimità sugli atti amministrativi è qualificata di vigilanza
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sugli elementi essenziali dell'atto amministrativo: agente o soggetto, destinatario, volontà (per alcuni), oggetto, contenuto, finalità, forma è corretta L'oggetto è la «res» su cui l'atto amministrativo incide Il contenuto può consistere solo in una autorizzazione L'agente (o soggetto) non può in alcun caso essere un privato, ancorché investito dell'esercizio di una pubblica funzione Il destinatario non può mai essere un soggetto privato
Gli atti procedimentali possono essere propulsivi o preparatori; tra i primi... Rientrano le richieste Rientrano i pareri Rientrano gli accordi preliminari Rientrano le designazioni
La Costituzione italiana prevede alcuni principi in materia amministrativa. Il principio dell'espropriabilità della proprietà privata ai fini di pubblica utilità e salvo indennizzo è sancito... Dall'art. 100 della Costituzione Dall'art. 97 della Costituzione Dall'art. 12 della Costituzione Dagli artt. 42, terzo comma e 43, della Costituzione
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di scienza e/o di conoscenza? Giudizi sull'idoneità di candidati Ispezioni Proposte Relazioni delle commissioni d'inchiesta
Le Agenzie, di cui all'art. 8 del D.Lgs. 300/1999, sono chiamate a svolgere attività a carattere tecnico- operativo di interesse nazionale, in atto esercitate dai Ministeri e enti pubblici. Esse... Determinano i programmi per dare attuazione agli indirizzi del Presidente del Consiglio dei Ministri Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e sono sottoposte al controllo della Corte dei conti Operano al servizio esclusivo degli organi centrali dello Stato Sono sottoposte ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Parlamento
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... È ammesso solo per vizi di merito Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi È proponibile solo contro atti amministrativi definitivi Non può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi
In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali. Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati... Sono atti amministrativi generali Sono atti amministrativi plurimi Sono atti amministrativi collettivi Sono atti amministrativi particolari
Gli accertamenti sono... Atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto Misure individuali con cui si porta a conoscenza del destinatario l'atto, attraverso un procedimento che mira a dare certezza legale dell'invio e del ricevimento dell'atto stesso Atti di conoscenza mediante i quali la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto Acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sé stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione
Relativamente al diritto di accesso ai documenti amministrativi è corretto affermare che... Nessuna preclusione è stabilita relativamente al diritto di accesso nei procedimenti tributari L'accesso ai documenti amministrativi può essere negato anche ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento Non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni Il diritto di accesso è consentito nei procedimenti selettivi, anche nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relativi a terzi
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Garantendo alle province, ai comuni e agli altri enti locali un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea, si osserva, tra l'altro,... Il principio di autonomia organizzativa e regolamentare e di responsabilità degli enti locali nell'esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi ad essi conferiti Il principio di sussidiarietà Il principio di cooperazione tra Stato, Regioni ed enti locali Il principio della copertura finanziaria e patrimoniale dei costi per l'esercizio delle funzioni amministrative
Quali tra i seguenti sono atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto? Certificazioni Verbalizzazioni Ispezioni Accertamenti
Oltre ai provvedimenti, esiste tutta una serie di atti amministrativi che per lo più assolvono funzioni strumentali, accessorie o quanto meno secondarie. Alcuni di essi rappresentano semplici momenti dei procedimenti preordinati all'emanazione e all'operatività dei provvedimenti ed altri assolvono compiti di mera testificazione come ad esempio... Le certificazioni Gli accertamenti preparatori Le proposte I pareri
Quando un atto amministrativo sia viziato da difetto di qualità di organo pubblico del soggetto, l'atto è... Illecito Nullo Inopportuno Irregolare
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla l. n. 241/1990, la regola generale. Il differimento o il diniego sono, quindi, un'eccezione. Quale dei punti che seguono espone principi conformi alla predetta legge? Le singole amministrazioni, a loro giudizio insindacabile e senza obbligo di motivazione, hanno facoltà di sottrarre all'accesso una o più categorie di documenti da esse formati L'acceso ai documenti amministrativi non può essere negato ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento Non può essere causa di esclusione dal diritto di accesso ai documenti amministrativi l'esigenza di salvaguardare la sicurezza, la difesa nazionale e le relazioni internazionali È consentito l'accesso, nei procedimenti selettivi, nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relativi a terzi
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica, attraverso una valutazione discrezionale circa la rispondenza all'interesse pubblico dell'attività che s'intende svolgere, tenute presenti le condizioni ambientali esistenti? Nulla osta Registrazione Licenza in senso tecnico Delega
L'atto amministrativo, che sia o meno un provvedimento, presenta sempre una realtà oggettiva e formale composta da elementi e requisiti. Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito è corretta L'onere e la condizione sono elementi essenziali La compatibilità e la competenza non sono requisiti di legittimità inerenti all'agente L'onere e il termine sono elementi accidentali Il contenuto e la finalità sono elementi accidentali
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri è corretta I pareri sono obbligatori parzialmente vincolanti se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli La mancata acquisizione del parere obbligatorio comporta l'invalidità dell'atto per violazione di legge I pareri a differenza delle motivazioni (L. 241/1990) richiedono sempre la forma scritta I pareri sono facoltativi se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge
In relazione al procedimento, gli atti amministrativi si distinguono in... Atti composti e atti contestuali Atti procedimentali e atti presupposti Atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali Atti costitutivi e atti dichiarativi
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo speciale? Consiglio di Stato Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione siciliana Tribunale Amministrativo Regionale Commissario per gli usi civici
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri (atti a carattere ausiliario consistenti in manifestazioni di giudizio) è corretta I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento; quella conoscitiva è relativa a pareri che la P.A. deve obbligatoriamente richiedere al Consiglio di Stato I pareri sono atti privi di autonomia funzionale, in quanto emessi in vista del provvedimento terminale di un procedimento amministrativo I pareri sono obbligatori parzialmente vincolanti se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, e ad uniformarsi ad essi I pareri sono sempre obbligatori
I regolamenti sono dotati del carattere della «generalità», intesa come... Capacità ad immettere nuove norme nel tessuto ordinamentale Capacità di regolare una serie indefinita di casi Indeterminabilità dei destinatari Capacità a concorrere a costituire o a innovare l'ordinamento giuridico
A quali dei seguenti criteri, ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001, le amministrazioni pubbliche ispirano la loro organizzazione? Garanzia dell'imparzialità e della trasparenza dell'azione amministrativa Armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con le esigenze rappresentate dalle categorie produttive, dalle associazioni dei lavoratori e dei cittadini e con gli orari di tutte le altre amministrazioni pubbliche Attivazione di periodici e specifici controlli sulle determinazioni operative e gestionali Collegamento delle attività degli uffici e, ove possibile, interconnessione con sistemi informatici e statistici pubblici e privati
Quale delle seguenti fattispecie configura un atto ablativo di urgente necessità? Ordine del Sindaco di abbattimento di muri pericolanti Confisca di cose la cui detenzione o alienazione costituisce illecito amministrativo Confisca di cose il cui uso o porto è consentito solo previa autorizzazione amministrativa Servitù di elettrodotto
Quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo, si pone in essere un provvedimento di... Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo Pronuncia di decadenza dell'atto amministrativo Riforma dell'atto amministrativo Proroga dell'atto amministrativo
La legge n. 241/1990 ammette il recesso unilaterale dai contratti della P.A.? Sì, nei casi previsti dalla legge e dal contratto No, in nessun caso Sì, nei soli casi ammessi dalla legge Sì, nei soli casi ammessi dal contratto
Nel procedimento amministrativo, il ricorso e la proposta vincolante sono proprie... Della fase istruttoria Della fase d'iniziativa Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia Della fase decisoria
La conferenza di servizi può essere indetta quando l'amministrazione procedente deve acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche? No. La conferenza dei servizi può essere indetta solo nel caso in cui l'amministrazione debba acquisire nulla osta Sì. In tal caso, le determinazioni concordate nella conferenza sostituiscono a tutti gli effetti i concerti, le intese, i nullaosta e gli assensi richiesti Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge Sì, ma le determinazioni concordate nella conferenza devono essere confermate da atti formali delle singole amministrazioni
In forza dell'istituto dell'autocertificazione l'art. 18 della legge n. 241/1990 così come modificato dall'art. 3 del D.L. n. 35/2005 dispone che... Ogni atto di autorizzazione o licenza, escluse le domande relative ad iscrizioni in albi o ruoli richiesti per l'esercizio di attività imprenditoriale, commerciale o artigianale, il cui rilascio dipenda esclusivamente dall'accertamento dei requisiti e presupposti di legge, può essere sostituito da una dichiarazione dell'interessato I documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi necessari per l'istruttoria del procedimento sono acquisiti d'ufficio quando sono in possesso dell'amministrazione procedente ovvero sono detenuti istituzionalmente da altre pubbliche amministrazioni I documenti attestanti atti, fatti e stati soggettivi necessari per l'istruttoria del procedimento sono acquisiti dal responsabile del procedimento previa dichiarazione dell'interessato unicamente nel caso in cui siano in possesso dell'amministrazione procedente In deroga al disposto di cui al D.P.R. 445/2000 tutti i documenti prodotti dagli interessati nel corso del procedimento amministrativo possono essere autocertificati
Quale delle seguenti fattispecie configura un atto ablativo di urgente necessità? Ordine di sospensione del godimento di fondi per inerbarli al fine di pascolo Servitù di elettrodotto Confisca di cose la cui detenzione o alienazione costituisce illecito amministrativo Confisca di cose il cui uso o porto è consentito solo previa autorizzazione amministrativa
Contro gli atti amministrativi definitivi... È sempre ammissibile ricorso amministrativo gerarchico È ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica Non è ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R Non è ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato ad autorità incompetente... È dichiarato inammissibile È dichiarato nullo È rigettato È dichiarato irricevibile
Dispone l'art. 11 della legge n. 241/1990 che a garanzia dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, in tutti i casi in cui una pubblica amministrazione conclude accordi integrativi o sostitutivi con privato, la stipulazione dell'accordo... Deve essere comunicata mediante pubblicazione in gazzetta ufficiale Deve essere preceduta da una determinazione dell'organo che sarebbe competente per l'adozione del provvedimento Deve essere adeguatamente motivata e portata a conoscenza di tutti i soggetti interessati qualora diversi da portatori di interessi diffusi Deve essere preceduta da una conferenza di servizi
I beni demaniali... Non possono comprendere universalità di beni mobili Comportano imprescrittibilità del diritto di proprietà «pubblica» dell'ente Sono alienabili solo tra enti pubblici anche non territoriali Se appartengono agli enti pubblici territoriali sono classificati nella categoria dei beni patrimoniali indisponibili
I provvedimenti amministrativi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione. Vale a dire che sono dotati del carattere... Della nominatività Della tipicità Dell'autoritarietà Dell'inoppugnabilità
Dispone l'art. 6 della legge n. 241/1990 che il responsabile del procedimento, tra l'altro,... Propone l'indizione o, avendone la competenza, indice le conferenze di servizi Può chiedere il rilascio di dichiarazioni, ma non la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete Può ordinare esibizioni documentali, ma non esperire accertamenti tecnici ed ispezioni Può ammettere a suo insindacabile giudizio rettifiche e/o dichiarazioni relative alla documentazione presentata
L'ammissibilità del ricorso amministrativo anche per motivi di merito... È la regola generale per i ricorsi gerarchici È la regola generale per tutti i ricorsi amministrativi Costituisce la regola generale per il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica È ammesso solo per i ricorsi al T.A.R
La demanialità del bene non coinvolge... Solo le accessioni Le sue pertinenze Le servitù costituite a suo favore I frutti, salvo che, prima del distacco, non siano diversamente qualificati
L'atto amministrativo illegittimo può essere viziato in modo più o meno grave quindi essere nullo o annullabile. È annullabile... Se manca di taluno degli elementi essenziali richiesti dalla legge Se è viziato da difetto assoluto di attribuzione Se è stato adottato in violazione o elusione del giudicato Quando è viziato da incompetenza
I beni patrimoniali indisponibili... Possono essere vincolati ad una destinazione di utilità privata con atto dell'autorità amministrativa Sono suscettibili di espropriazione forzata Non possono essere sottratti alla loro destinazione se non nei modi stabiliti dalle leggi che li riguardano Possono essere sottratti alla loro destinazione soltanto con atto dello Stato
L'approvazione... Deve necessariamente intervenire prima del compimento dell'attività o dell'atto cui si riferisce Non costituisce generalmente un atto di controllo e non trova applicazione nei rapporti fra Stato e persone giuridiche pubbliche Condiziona la legittimità dell'atto o dell'attività della P.A. a differenza dell'autorizzazione che ne condiziona solo l'operatività È un provvedimento permissivo mediante il quale la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti
Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella categoria delle concessioni costitutive? Autorizzazione all'apertura di un istituto di credito Concessione del demanio stradale Concessione mineraria Autorizzazione all'esercizio delle ferrovie
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di sussidiarietà,... Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative, con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime In considerazione delle diverse caratteristiche, anche associative, demografiche, territoriali e strutturali degli enti riceventi In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea
Rientra nella fase istruttoria del procedimento amministrativo... L'autorizzazione in funzione di controllo La designazione L'accertamento dei requisiti di legittimazione L'accordo sostitutivo
Quando un ricorso amministrativo sia ritenuto infondato... È dichiarato nullo È dichiarato irricevibile È rigettato È dichiarato inammissibile
Come sono denominati i controlli provenienti da soggetti diversi dall'amministrazione interessata, o perché di altri rami dell'ordinamento o perché collegati all'amministrazione ma in posizione di indipendenza? Intersoggettivi Di merito Interorganici Di legittimità
Il trattamento di dati personali da parte di privati è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato, il quale, peraltro, ai sensi del D.Lgs. 196/2003,... Non è richiesto quando il trattamento riguarda dati non provenienti da pubblici registri, elenchi o atti Non è richiesto solo nel caso in cui il trattamento sia finalizzato a scopi statistici Non è richiesto quando il trattamento riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque Non è richiesto solo quando è necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato o per adempiere, prima della conclusione del contratto, a specifiche richieste dell'interessato
È dichiarato irricevibile il ricorso amministrativo... Presentato ad autorità diversa da quella indicata nell'atto Proposto contro un atto non impugnabile Presentato fuori termine Presentato ad autorità incompetente
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri (atti a carattere ausiliario consistenti in manifestazioni di giudizio) è corretta I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento; quella conoscitiva è relativa a pareri emessi, di norma, al termine di un'istruttoria compiuta per l'adozione di un provvedimento o di una misura amministrativa I pareri sono atti con cui gli organi dell'amministrazione consultiva mirano ad illuminare, consigliare, erudire gli organi dell'amministrazione attiva e sono emanati dietro loro richiesta I pareri sono sempre facoltativi I pareri sono obbligatori parzialmente vincolanti se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri (atti a carattere ausiliario consistenti in manifestazioni di giudizio) è corretta I pareri sono atti con cui gli organi dell'amministrazione attiva mirano ad illuminare, consigliare, erudire gli organi dell'amministrazione di controllo I pareri sono obbligatori vincolanti se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento; quelli di coordinamento sono richiesti per contemperare più interessi della P.A., si fondano sul principio di buona amministrazione e non è richiesta una norma positiva che li imponga I pareri sono obbligatori conformi se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi
Gli arredi e gli edifici sede dei pubblici uffici sono... Beni patrimoniali indisponibili Beni del patrimonio disponibile Beni del demanio necessario Beni del demanio accidentale
Le concessioni di acqua rientrano nella categoria delle... Concessioni traslative di pubblici servizi Concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici Concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A Concessioni costitutive
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso gerarchico improprio? Ha carattere eccezionale È sempre ammesso Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico Può essere proposto solo ad organi collegiali
La parte in cui sono indicate le norme di legge o i regolamenti in base alle quali l'atto è stato adottato costituisce... La parte valutativa della motivazione dell'atto amministrativo Il preambolo dell'atto amministrativo L'intestazione dell'atto amministrativo La parte descrittiva della motivazione dell'atto amministrativo
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di efficienza e di economicità,... Con la conseguente attribuzione ad un unico soggetto delle funzioni e dei compiti connessi, strumentali e complementari, e quello di identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa Con l'attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati in attuazione del principio di sussidiarietà e delle funzioni di programmazione Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di giudizio? Registrazioni Inchieste Pareri Certificazioni
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri è corretta I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento; quelli di coordinamento sono relativi a pareri emessi, di norma, al termine di un'istruttoria compiuta per l'adozione di un provvedimento o di una misura amministrativa I pareri obbligatori possono essere solo vincolanti o parzialmente vincolanti I pareri consistono in giudizi su un'attività che dovrà essere intrapresa e compiuta da parte di chi li chiede I pareri sono obbligatori conformi se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi
Esiste un obbligo generale di comunicare ai soggetti di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990 l'unità organizzativa competente? Sì, tale obbligo è sancito dall'art. 5 della legge n. 241 del 1990 No. La legge n. 241 del 1990 nulla dispone in materia di comunicazione No. Alla pubblica amministrazione è fatto divieto di comunicare sia il nominativo dei soggetti cui sono affidate le singole pratiche sia gli uffici cui esse sono affidate No, il nominativo o la struttura competente possono essere comunicati solo se richiesti
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Attribuendo ad un unico soggetto le funzioni ed i compiti connessi, strumentali e complementari, e l'identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa, si realizzano, tra l'altro,... Il principio di autonomia organizzativa e regolamentare e di responsabilità degli enti locali nell'esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi ad essi conferiti I princìpi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione Il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni Il principio di efficienza e di economicità
I controlli amministrativi ordinari... Sono previsti dalla legge come necessari ed abituali, in ordine a particolari atti od attività Sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione Sono anche denominati «intersoggettivi» Sono quelli in cui l'autorità controllante e controllata appartengono ad enti diversi
Qualora l'interessato lo richieda espressamente, l'ente che rilascia il documento di riconoscimento deve indicare o attestare lo stato civile? Si Lo stato civile deve sempre essere indicato sui documenti d'identità o riconoscimento, ancorché non richiesto dall'interessato Sì, tale disposizione è entrata in vigore a far data dall'1/1/2003 No, in alcun caso
Scaturisce solo un obbligo per la P.A. di vagliare l'opportunità di dare o meno corso al procedimento... Dalla proposta vincolante Dalla segnalazione Dall'istanza Dalla richiesta
Nel procedimento amministrativo, quale fase determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso? Fase integrativa dell'efficacia Fase istruttoria Fase decisoria Fase d'iniziativa
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sugli elementi essenziali dell'atto amministrativo: agente o soggetto, destinatario, volontà (per alcuni), oggetto, contenuto, finalità, forma è corretta Il contenuto può essere implicito quando deriva, anche se l'atto non vi faccia riferimento, dall'ordinamento L'oggetto può anche non essere lecito, ma deve essere determinato e possibile Il destinatario deve essere necessariamente determinato L'agente (o soggetto) non può mai essere un funzionario dello Stato
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Innosservanza di circolari Travisamento ed erronea valutazione dei fatti Vizi della volontà Vizio di forma
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria Non può esperire ispezioni Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale Deve necessariamente delegare l'istruttoria del procedimento
Gli atti consistenti in manifestazioni di giudizio presuppongono un procedimento di apprendimento e si risolvono nell'enunciazione di un giudizio valutativo, per cui sono designati come atti di valutazione. Appartengono a questa categoria... Accertamenti Proposte Ispezioni Comunicazioni
A norma del disposto di cui all'art. 21-octies dalla legge n. 241/1990 è annullabile il provvedimento amministrativo... Che manca degli elementi essenziali Adottato in violazione di legge Viziato da difetto assoluto di attribuzione Adottato in violazione o elusione del giudicato
Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in: atti costitutivi e atti dichiarativi In relazione alla discrezionalità, gli atti amministrativi si distinguono in: atti discrezionali e atti vincolati In relazione al risultato, gli atti amministrativi si distinguono in: atti costitutivi e atti dichiarativi In relazione al procedimento, gli atti amministrativi si distinguono in: atti costitutivi e atti dichiarativi
Decorsi i termini per la conclusione del procedimento di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 2 della L. n. 241/1990, il ricorso avverso il silenzio dell'amministrazione, nei casi diversi dal silenzio assenso, può essere proposto anche senza necessità di diffida all'amministrazione inadempiente? No, può essere proposto solo previa diffida all'amministrazione inadempiente, e comunque entro un anno dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento Sì, lo prevede espressamente il suddetto articolo, fintanto che perdura l'inadempimento, e comunque non oltre sei mesi dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento, salvo i casi espressamente previsti dalla legge Sì, lo prevede espressamente il suddetto articolo, fintanto che perdura l'inadempimento, e comunque non oltre un anno dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento No, può essere proposto solo previa diffida all'amministrazione inadempiente, e comunque entro tre mesi dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento, salvo che si tratti di provvedimenti di natura finanziaria
Ai sensi del'art. 21-septies della legge n. 241/1990, a chi sono attribuite le questioni inerenti alla nullità dei provvedimenti amministrativi in violazione o elusione del giudicato? Alla giurisdizione del G.A. o del G.O Alla giurisdizione esclusiva del G.A Alla giurisdizione esclusiva del G.O Alla giurisdizione esclusiva del Consiglio di Stato
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sugli elementi essenziali dell'atto amministrativo: agente o soggetto, destinatario, volontà (per alcuni), oggetto, contenuto, finalità, forma è corretta L'agente (o soggetto) deve necessariamente essere un funzionario dello Stato o di altro ente pubblico L'errata individuazione del destinatario comporta l'annullabilità dell'atto Il contenuto non può essere caratterizzato dalla presenza di elementi accidentali L'oggetto può essere solo un bene che riguardi l'attività della P.A
Il nulla-osta è... Un atto con cui l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità Una figura analoga alla concessione Una concessione costitutiva Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti
Ai sensi della legge n. 241/1990 così come modificata dalla legge n. 15/2005, il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato... È nullo È annullabile d'ufficio È convalidabile per ragioni di pubblico interesse Può essere sanabile entro il termine perentorio di sessanta giorni
L'abilitazione è... Una concessione traslativa Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti Una figura analoga all'autorizzazione Una figura analoga alla concessione
A norma delle disposizioni contenute nella legge n. 241/1990, il provvedimento amministrativo viziato da incompetenza è annullabile? No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere Sì, dispone l'art. 21-octies che è annullabile il procedimento amministrativo adottato in violazione di legge o viziato da eccesso di potere o da incompetenza Sì, l'unica ipotesi contemplata dalla legge n. 241/1990 per l'annullabilità del provvedimento è il vizio di incompetenza No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge
Oltre ai provvedimenti, esiste tutta una serie di atti amministrativi che per lo più assolvono funzioni strumentali, accessorie o quanto meno secondarie. Alcuni di essi rappresentano semplici momenti dei procedimenti preordinati all'emanazione e all'operatività dei provvedimenti ed altri assolvono compiti di mera testificazione; tra i primi un esempio si concreta con... Le deliberazioni preliminari Le verbalizzazioni Le certificazioni Le registrazioni
Ai sensi dell'art. 2 della legge n. 241/1990 i termini di conclusione del procedimento di cui ai commi 2 e 3, nel caso di acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione o non direttamente acquisibili presso altre P.A. possono essere sospesi? Sì, possono essere sospesi per un periodo non superiore a cinque giorni Sì, per una sola volta Sì, fino ad un massimo di tre volte No, non possono essere sospesi
La delega è... Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. attribuisce ad altri potestà o facoltà inerenti a diritti suoi propri Un provvedimento amministrativo tramite il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale tecnica in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario
Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta In relazione all'elemento psichico di cui sono manifestazione, gli atti amministrativi si distinguono in: atti consistenti in manifestazioni di giudizio e atti plurimi In relazione al risultato, gli atti amministrativi si distinguono in: atti ampliativi e atti restrittivi In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in: atti collettivi e atti di amministrazione consultiva In relazione alla discrezionalità, gli atti amministrativi si distinguono in: atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali
Quale tra le seguenti è una concessione traslativa di poteri o facoltà su beni pubblici? Concessione all'esercizio di ferrovie Concessione di acqua Concessione esattoriale delle imposte Concessione all'esercizio di tranvie
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in quattro fasi: fase d'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. Sono ricomprese nello stadio istruttorio... Le autorizzazioni in funzione di controllo Le designazioni Gli accordi integrativi Le acquisizioni delle circostanze di fatto
Ai sensi della legge n. 241/1990 così come modificata dalla legge n. 15/2005, il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali... È annullabile d'ufficio Può essere sanabile entro il termine perentorio di sessanta giorni È nullo È convalidabile per ragioni di pubblico interesse
Le norme relative alla disciplina sulla partecipazione al procedimento amministrativo di cui al Capo III della legge n. 241/1990... Non si applicano ai procedimenti volti all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, nonché a quelli tributari Si applicano anche ai procedimenti tributari Non trovano applicazione solo per gli atti di pianificazione e di programmazione Si applicano anche a tutti i procedimenti volti all'emanazione di atti normativi dell'amministrazione
A norma della legge n. 241/1990 il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è annullabile? No, il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è nullo Sì, lo prevede espressamente l'art. 21-octies No, l'unica ipotesi contemplata all'art. 21-octies per l'annullabilità è il vizio dell'eccesso di potere Sì, l'unica ipotesi contemplata dall'art 21-octies per l'annullabilità è l'adozione in violazione di legge
In merito a quanto dispone l'art 4 della legge n. 241/1990 sull'unità organizzativa responsabile del procedimento amministrativo è corretto affermare che... È la legge della Repubblica a determinare per ciascun tipo di procedimento il responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale È sempre competenza della P.A. che adotta il provvedimento finale determinare per ciascun tipo di procedimento l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria È la legge dello Stato a determinare per ciascun tipo di procedimento l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria, mentre i regolamenti interni delle P.A. determinano il responsabile di ogni altro adempimento procedimentale Ove non sia già direttamente stabilito per legge o per regolamento, le P.A. devono determinare per ciascun tipo di procedimento relativo ad atti di loro competenza l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale
L'ordine è... Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto sempre positivo Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. attribuisce ad altri potestà o facoltà inerenti a diritti suoi propri Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti
Le Agenzie fiscali sono sottoposte all'alta vigilanza... Del Ministro dell'economia e delle finanze Della Corte dei Conti Del C.I.P.E Della Cabina di Regia nazionale
Le disposizioni adottate ai sensi del comma 1 dell'art. 4 della legge n. 241/1990 sull'unità organizzativa responsabile del procedimento amministrativo... Costituiscono atti interni della P.A. e non necessitano di comunicazione pubblica Devono essere rese pubbliche entro trenta giorni dalla conclusione del procedimento Sono rese pubbliche secondo quanto previsto dai singoli ordinamenti Devono essere rese note a tutti i soggetti, siano essi pubblici o privati, che abbiano rapporti con la P.A. interessata
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di scienza e/o di conoscenza? Certazioni Giudizi sull'idoneità di candidati Relazioni delle commissioni d'inchiesta Pareri
A norma del disposto di cui all'art. 21-octies dalla legge n. 241/1990 è annullabile il provvedimento amministrativo... Viziato da incompetenza Adottato in violazione o elusione del giudicato Viziato da difetto assoluto di attribuzione Mancate degli elementi essenziali
Secondo la ricostruzione operata dalla giurisprudenza (C.d.S., 6023/2005 e T.A.R. Lazio 4863/2005) è ricompresa nel concetto di elemento essenziale dell'atto amministrativo la forma? No, nel concetto di elemento essenziale dell'atto amministrativo è ricompresa solo la qualità di pubblica amministrazione in capo al soggetto che emette il provvedimento Sì, sempre No, in nessun caso Sì, laddove prescritta dalla legge
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in quattro fasi; gli accordi sostitutivi, sono propri... Della fase decisoria del procedimento amministrativo Solo della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo Della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo Solo della fase istruttoria del procedimento amministrativo
L'atto amministrativo, che sia o meno un provvedimento, presenta sempre una realtà oggettiva e formale composta da elementi e requisiti. Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito è corretta L'oggetto e la forma sono elementi accidentali La legittimazione e la competenza sono requisiti di legittimità dell'atto amministrativo L'onere e la riserva sono elementi essenziali La finalità è un requisito di legittimità dell'atto amministrativo
La registrazione è... Una concessione costitutiva Un'autorizzazione vincolata, in quanto anch'essa è diretta a rimuovere un limite legale che si frappone all'esercizio di un diritto, che avviene sulla base di un semplice accertamento della sussistenza delle condizioni di legge Una figura analoga alla concessione Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti
Quale Agenzia fiscale è competente a svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei diritti doganali e della fiscalità interna negli scambi internazionali, delle accise sulla produzione e sui consumi, escluse quelle sui tabacchi lavorati? L'Agenzia delle dogane L'Agenzia del territorio L'Agenzia delle entrate L'Agenzia del demanio
Le concessioni del demanio stradale rientrano nella categoria delle... Concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici Concessioni costitutive Concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A Concessioni traslative di pubblici servizi
Le disposizioni di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990 sulle comunicazioni dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza trovano sempre applicazione? No, non trovano applicazione per le P.A. preposte alla tutela ambientale e paesaggistica No, non trovano applicazione nelle procedure concorsuali e nei procedimenti in materia previdenziale e assistenziale sorti a seguito di istanza di parte e gestiti dagli enti previdenziali Sì, trovano sempre applicazione No, non trovano applicazione nelle concessioni di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari
Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta In relazione al procedimento, gli atti amministrativi si distinguono in: atti collettivi e atti generali In relazione alla natura dell'attività esercitata, gli atti si distinguono in: atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in: atti ampliativi e atti restrittivi In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in: atti costitutivi e atti dichiarativi
Ai sensi dell'art. 9 della legge n. 241/1990 può intervenire nel procedimento amministrativo... Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento Solo i soggetti nei cui confronti il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed immediati Ogni soggetto, purché persona fisica, che sia portatore di interessi pubblici o privati Qualunque soggetto pubblico o privato che ne faccia istanza
L'obbligo di motivazione di cui all'art. 3 della legge n. 241/1990 è previsto anche per i provvedimenti amministrativi concernenti l'organizzazione amministrativa? Solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento stesso No, la motivazione dei provvedimenti amministrativi costituisce una facoltà della P.A Sì, tale obbligo è espressamente previsto dal suddetto articolo No, tale obbligo è espressamente escluso dal suddetto articolo
L'approvazione è... Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti Una concessione traslativa Una figura analoga all'autorizzazione Una figura analoga alla concessione
Ai sensi dell'art. 5 della legge n. 241/1990 è corretto affermare che... L'unità organizzativa competente e il nominativo del responsabile del procedimento sono comunicati ai soggetti di cui all'art. 7 e, a richiesta, a chiunque vi abbia interesse La competenza all'adozione del provvedimento finale è sempre in capo al responsabile dell'unità organizzativa Fino a quando non sia effettuata l'assegnazione di cui al comma 1 non decorrono i termini per la conclusione del procedimento La responsabilità di ogni singolo procedimento è sempre del funzionario preposto all'unità organizzativa competente
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulla struttura formale dell'atto amministrativo è corretta Il preambolo dell'atto amministrativo è l'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana La parte valutativa della motivazione dell'atto amministrativo è la parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, motivando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro La struttura formale dell'atto amministrativo generalmente è composta da: motivazione, luogo, data e sottoscrizione Il dispositivo dell'atto amministrativo è la parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, indicando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro
In relazione all'elemento psichico di cui sono manifestazione, gli atti amministrativi si distinguono in: atti consistenti in manifestazioni di volontà,... Atti consistenti in manifestazioni di conoscenza e atti particolari Atti di natura mista, atti collettivi e atti generali Atti consistenti in manifestazioni di giudizio e atti plurimi Atti consistenti in manifestazioni di conoscenza, atti consistenti in manifestazioni di giudizio e atti di natura mista
Ai sensi della legge n. 241/1990 così come modificata dalla legge n. 15/2005, il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione... È annullabile d'ufficio È nullo Può essere sanabile entro il termine perentorio di sessanta giorni È convalidabile per ragioni di pubblico interesse
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 che la prima riunione della conferenza dei servizi è convocata entro quindici giorni dalla data di indizione. In caso di particolare complessità dell'istruttoria,... Essa è convocata entro quarantacinque giorni I tempi sono triplicati Essa è convocata entro venti giorni Essa è convocata entro trenta giorni
Qualora l'organo competente per l'adozione del provvedimento finale sia persona diversa dal responsabile del procedimento amministrativo, egli può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile? Sì, ma solo se il responsabile del procedimento e l'organo competente all'adozione del provvedimento finale provengano da diverse amministrazioni No, lo esclude espressamente l'art. 6 della legge n. 241/1990 Sì, lo prevede espressamente l'art. 6 della legge n. 241/1990, senza alcun obbligo di motivazione nel provvedimento finale Sì, lo prevede espressamente l'art. 6 della legge n. 241/1990, indicandone la motivazione nel provvedimento finale
Un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato? Sì, lo prevede espressamente l'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990, per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario Sì, lo prevede espressamente l'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990, ma solo in caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario No, un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole non può essere revocato Sì, lo prevede espressamente l'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990, ma solo per sopravvenuti motivi di pubblico interesse
A quale Agenzia fiscale sono attribuite tutte le funzioni concernenti le entrate tributarie erariali che non sono assegnate alla competenza di altre agenzie, amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, enti od organi, con il compito di perseguire il massimo livello di adempimento degli obblighi fiscali sia attraverso l'assistenza ai contribuenti, sia attraverso i controlli diretti a contrastare gli inadempimenti e l'evasione fiscale? All'Agenzia delle dogane All'Agenzia del territorio All'Agenzia del demanio All'Agenzia delle entrate
Quale dei seguenti è un requisito di legittimità dell'atto amministrativo inerente all'agente? Onere Competenza Riserva Destinatario
Dispone l'art. 3-bis della legge n. 241/1990 che per conseguire maggiore efficienza nella loro attività, le P.A. incentivano l'uso della telematica, nei rapporti interni, tra diverse amministrazioni e tra queste ed i privati. Tale disposizione... È stata aggiunta dalla legge n. 165/2001 È stata aggiunta dal D.Lgs. n. 82/2005 È stata aggiunta dalla legge n. 15/2005 È stata aggiunta dal D.L. n. 163/1995
Il D.Lgs. 196/2003 disciplina, tra l'altro, il trattamento dei c.d. «dati sensibili». Quali dei seguenti dati rientrano in tale categoria? Dati personali idonei a rivelare la consistenza patrimoniale Dati personali idonei a rilevare l'esistenza di depositi bancari Dati personali idonei a rivelare lo stato di salute Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di figli illegittimi
Le misure individuali con cui si porta a conoscenza del destinatario l'atto, attraverso un procedimento che mira a dare certezza legale dell'invio e del ricevimento dell'atto stesso, sono denominate... Comunicazioni Certazioni Verbalizzazioni Notificazioni
Qualora non si sia provveduto a determinare il termine entro cui il procedimento amministrativo debba concludersi, esso è stabilito dalla legge n. 241/1990 in... 30 giorni 90 giorni 60 giorni 120 giorni
Quale fase del procedimento amministrativo è diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare? Fase decisoria Fase dell'iniziativa Fase istruttoria Fase integrativa dell'efficacia
Quale dei seguenti è un provvedimento ricompreso fra quelli ablatori reali? Servizio militare Servitù coattiva Ordine di polizia Imposizione tributaria
Nella redazione di un atto pubblico sono ammesse le abbreviazioni di uso comune? Sì. Sono ammesse solo le abbreviazioni di uso comune, contenute in un apposito formulario approvato dalla Comunità europea Sì. Sono ammesse le abbreviazioni di uso comune che non lascino dubbi sul significato delle parole abbreviate No. Qualunque tipo di abbreviazione è tassativamente vietata dalla legge Sì. Sono ammesse solo le abbreviazioni di uso comune, contenute in un apposito formulario approvato con decreto del Ministro della giustizia
Quale dei seguenti principi in materia amministrativa è espressamente sancito dalla Costituzione? Il principio di ragionevolezza Il principio di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa Il principio di pari opportunità Il principio di trasparenza dell'azione amministrativa
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto positivo? Autorizzazione Divieto Licenza in senso tecnico Comando
Gli atti amministrativi che attribuiscono al destinatario nuovi poteri e nuove facoltà, ampliando la sua sfera giuridica... Sono atti amministrativi restrittivi Sono atti amministrativi ampliativi Sono atti amministrativi dichiarativi Non possono essere costitutivi di status
L'autotutela amministrativa (in contrapposizione alla tutela amministrativa su ricorso) si attua... Con la P.A. in posizione di imparzialità Con la P.A. che agisce nell'interesse dei terzi danneggiati Con la P.A. non in posizione di terzietà Con l'annullamento dell'atto su istanza dell'interessato
Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore che crea per la P.A. un obbligo a provvedere è denominata... Proposta vincolante Segnalazione Esposto Istanza
I beni demaniali... Non possono appartenere alle Regioni Costituiscono oggetto di diritto di proprietà pubblica che è pertanto imprescrittibile Non possono comprendere universalità di beni mobili Se appartengono agli enti pubblici territoriali sono classificati nella categoria dei beni patrimoniali indisponibili
Con riferimento alla legge n. 241 del 1990, la Conferenza dei servizi viene convocata... Prevalentemente per disporre ispezioni Prevalentemente per disporre accertamenti tecnici Per predisporre la progettazione di opere di manutenzione ordinaria dei beni pubblici Per effettuare un esame contestuale dei vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo
L'oggetto dell'atto amministrativo... Può anche non essere lecito, ma deve essere determinato e possibile È la «res» su cui l'atto amministrativo incide Può essere solo un bene che riguardi l'attività della P.A Può essere solo un fatto che riguardi la P.A
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, per diritto soggettivo si intende... Quell'interesse individuale strettamente connesso con l'interesse pubblico, e protetto dall'ordinamento giuridico non direttamente ma solo attraverso la tutela dell'interesse pubblico cui è connesso Quell'interesse riconosciuto dall'ordinamento giuridico come esclusivamente proprio del suo titolare ed è protetto in modo diretto ed immediato Quell'interesse facente capo ad un ente esponenziale della collettività autonomamente individuabile Quell'interesse comune agli appartenenti ad una formazione sociale non costituente un gruppo od una categoria omogenei
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti soggetti a modificazioni hanno di norma validità di sei mesi. Quale certificato ha validità limitata? Estratto di morte Godimento dei diritti politici Certificato di nascita Certificato di titolo di studio
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella prima categoria rientra... Il dovere Il diritto soggettivo L'obbligo L'onere
Ai sensi della normativa in materia di accesso ai documenti amministrativi, per diritto di accesso si intende... Il diritto per chiunque di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi Il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi Il diritto di ottenere il definitivo rilascio di documenti amministrativi in originale Il diritto degli interessati di prendere visione di documenti amministrativi, ma non anche di estrarne copia
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto dalla legge... Al fine di attribuire carattere di efficacia all'azione amministrativa Al fine di assicurare la legittimità del procedimento Solo al fine di attribuire carattere di pubblicità all'azione amministrativa Al fine di favorire la partecipazione e assicurare la trasparenza e l'imparzialità dell'attività amministrativa
Quando l'autorizzazione è rilasciata sulla base di un apprezzamento discrezionale della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato è definita... Espressa Tacita Reale Personale
L'atto amministrativo emanato in difformità della norma giuridica che lo disciplina è... Ineseguibile Illegittimo Inesistente Irregolare
La competenza degli organi amministrativi viene distinta in tre categorie: competenza per materia, per territorio e per grado. Cosa si intende con competenza per grado? Che il soggetto versa in una situazione di incompatibilità nei confronti di una carica Che la competenza può essere limitata ad una parte del territorio Che nell'ambito di una stessa materia la competenza può essere ripartita tra un superiore gerarchico ed uno o più inferiori gerarchici Che ad ogni organo è riservata la competenza su di una o più materie
Le acque minerali e termali sono... Beni del patrimonio disponibile Beni patrimoniali indisponibili Beni del demanio necessario Beni del demanio accidentale
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento accidentale... Condizione Contenuto Finalità Oggetto
Nell'atto amministrativo, la sottoscrizione è... La parte precettiva, che costituisce la dichiarazione di volontà vera e propria La parte in cui sono indicate le norme di legge o i regolamenti in base ai quali l'atto è stato adottato nonché la firma La parte che contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, indicando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Costituisce un esempio di rapporto di direzione... Quello intercorrente tra Ministro e direttore generale Quello intercorrente tra Ministero dell'interno e Ministero della giustizia Quello intercorrente tra due Questori Quello intercorrente tra il dirigente della P.A. ed i dipendenti ad esso assegnati
La richiesta è... Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi Una dichiarazione che viene presentata dai privati ad un'autorità amministrativa, al fine di provocare l'esercizio dei suoi poteri, con l'emanazione di un provvedimento Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore
Con la proposizione del ricorso amministrativo l'interessato può far valere... Solo i vizi di legittimità dell'atto Solo i vizi di merito dell'atto Solo la violazione di interessi legittimi Non solo i vizi di legittimità dell'atto, ma anche i vizi di merito
Quali tra i seguenti sono atti di conoscenza mediante i quali la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto? Comunicazioni Ispezioni Certificazioni Verbalizzazioni
Le posizioni giuridiche soggettive passive (o di svantaggio) limitano la libertà dell'individuo restringendo la sfera giuridica e ricomprendono... L'obbligo, il potere, l'onere e la soggezione L'obbligo, il dovere, l'onere e l'interesse legittimo L'obbligo, il dovere, la potestà e la soggezione L'obbligo, il dovere, l'onere e la soggezione
I controlli amministrativi che intervengono dopo che l'atto sia divenuto efficace sono controlli... Successivi Di merito Sostitutivi Ordinari
Come sono denominati i controlli amministrativi diretti a valutare e garantire la corrispondenza formale dell'atto e dell'attività del soggetto alle norme di legge? Intersoggettivi Di legittimità Di merito Sostitutivi
Quando l'autorizzazione è rilasciata con un provvedimento manifesto «ad hoc» è definita... Reale Tacita Non modale Espressa
In materia di trattamento di dati personali, il «responsabile» del trattamento è... La persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo cui competono le decisioni in ordine alle finalità ed alle modalità del trattamento di dati personali La persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo preposti dal titolare al trattamento di dati personali La persona fisica, la persona giuridica, l'ente o l'associazione cui si riferiscono i dati personali In ogni caso il responsabile del procedimento
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, l'interesse comune agli appartenenti ad una formazione sociale non costituente un gruppo od una categoria omogenei è detto... Interesse diffuso Interesse legittimo Interesse collettivo Interesse semplice
Nell'ambito della giustizia amministrativa, la tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad una posizione di imparzialità della P.A. in ordine alla controversia Ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati Ad un procedimento non contenzioso Ad una decisione non vincolata ai motivi addotti dal ricorrente
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi primari e secondari. I secondari... Svolgono esclusivamente funzioni di controllo, come la Corte dei Conti Sono quelli dotati di competenze delegate da altri organi ovvero si sostituiscono ad altri organi in caso di assenza o impedimento, come il sottosegretario di Stato, l'assessore comunale, il vice Sindaco Sono quelli dotati di proprie competenze direttamente attribuite da una norma, come il Prefetto, il Sindaco, il Ministro, ecc Sono i c.d. organi istituzionali o di governo, come il Ministro, il Sindaco, ecc
Come sono denominati i controlli amministrativi previsti dalla legge come eventuali e disposti allorché se ne presenti la necessità o l'opportunità? Straordinari Intersoggettivi Di merito Interorganici
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi esterni ed interni. I secondi... Esplicano attività a rilevanza interna, come ad esempio la commissione esaminatrice di un concorso pubblico Esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo Con la loro attività determinano l'estinguersi di rapporti giuridici con soggetti terzi Sono quelli che esprimono all'esterno la volontà dell'ente, come ad esempio il Ministro
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando,... Il nominativo di tutte le persone maggiorenni interessate al procedimento Esclusivamente l'ufficio e la persona responsabile del procedimento Tra l'altro, l'oggetto del procedimento promosso Esclusivamente l'amministrazione competente e le tipologie di atti di cui non è possibile prendere visione
Gli atti consistenti in manifestazioni di giudizio presuppongono un procedimento di apprendimento e si risolvono nell'enunciazione di un giudizio valutativo, per cui sono designati come atti di valutazione. Appartengono a questa categoria... Giudizi sull'idoneità di candidati Comunicazioni Ispezioni Accertamenti
In relazione alla natura dell'attività esercitata, gli atti amministrativi si distinguono in atti di amministrazione attiva, atti di amministrazione consultiva ed atti di amministrazione di controllo. I pareri... Sono atti di amministrazione consultiva Sono atti di amministrazione attiva Sono atti di amministrazione di controllo Possono essere sia atti di amministrazione attiva che atti di amministrazione di controllo
Quale dei seguenti è un provvedimento ricompreso fra quelli ablatori personali? Espropriazione Ordine di polizia Imposizione tributaria Servitù coattiva
I controlli amministrativi di merito... Intervengono sempre dopo che l'atto sia divenuto efficace Sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione Sono diretti a valutare e garantire la corrispondenza formale dell'atto o dell'attività del soggetto alle norme di legge Sono quelli in cui l'autorità controllante e controllata appartengono ad enti diversi
I beni di interesse pubblico... Possono comprendere solo beni pubblici Possono comprendere sia beni pubblici che beni privati Possono comprendere solo beni demaniali e beni del patrimonio indisponibile Non possono mai appartenere a soggetti privati
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), per «dichiarazione sostitutiva di certificazione» si intende... Ogni rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle pubbliche amministrazioni o, comunque, utilizzati ai fini dell'attività amministrativa Il documento, sottoscritto dall'interessato, prodotto in sostituzione dei certificati Il documento, sottoscritto dall'interessato, concernente stati, qualità personali e fatti, che siano a diretta conoscenza di questi, resa nelle forme previste dal testo unico Il documento rilasciato da una amministrazione pubblica avente funzione di ricognizione, riproduzione o partecipazione a terzi di stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi o registri pubblici o comunque accertati da soggetti titolari di funzioni pubbliche
I controlli amministrativi preventivi... Sono previsti dalla legge come eventuali e disposti allorché se ne presenti la necessità o l'opportunità Sono previsti dalla legge come necessari ed abituali, in ordine a particolari atti od attività Sono quelli in cui l'autorità controllante e controllata appartengono ad enti diversi Intervengono su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti
Quando l'atto amministrativo manca di uno degli elementi essenziali richiesti dalla legge è... Ineseguibile Inefficace Nullo Imperfetto
Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi, i pareri sono... Obbligatori non vincolanti Obbligatori vincolanti Obbligatori conformi Obbligatori parzialmente vincolanti
Le fonti secondarie dell'ordinamento italiano comprendono tutti gli atti espressione del potere normativo della P.A. o degli altri enti pubblici. Esse... Non possono derogare alle norme costituzionali Non sono soggette alle leggi Possono derogare agli atti legislativi ordinari Hanno forza e valore di legge
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo II «Sviluppo economico e attività produttive» di detto D.Lgs.? Energia Formazione professionale Beni e attività culturali Risorse idriche e difesa del suolo
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella seconda categoria rientra... Il diritto soggettivo Il dovere Il diritto potestativo L'interesse legittimo
In relazione all'elemento psichico di cui sono manifestazione, gli atti amministrativi si distinguono in... Atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali Atti di amministrazione attiva, atti di amministrazione consultiva ed atti di amministrazione di controllo Atti ampliativi e atti restrittivi Atti consistenti in manifestazioni di volontà, atti consistenti in manifestazioni di conoscenza, atti consistenti in manifestazioni di giudizio e atti di natura mista
Qual è la fase propulsiva del procedimento amministrativo? Fase decisoria Fase istruttoria Fase dell'iniziativa Fase integrativa dell'efficacia
La P.A. specifica la legge n. 241/1990,... Non può in alcun caso aggravare il procedimento Non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria Può aggravare il procedimento solo con il consenso dell'interessato Può aggravare il procedimento solo con il consenso di tutti gli interessati
Il contenuto di un atto amministrativo... Non può essere caratterizzato dalla presenza di elementi accidentali Deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile Non può essere eventuale Non può essere determinabile; deve essere necessariamente determinato
Quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento, si pone in essere un provvedimento di... Proroga dell'atto amministrativo Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo Abrogazione dell'atto amministrativo
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti? Licenza Ordine Iscrizione Ammissione
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo IV «Servizi alla persona e alla comunità» di detto D.Lgs.? Difesa del suolo Formazione professionale Miniere e risorse geotermiche Turismo ed industria alberghiera
I provvedimenti amministrativi non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori. Vale a dire che sono dotati del carattere... Della tipicità Della nominatività Dell'inoppugnabilità Dell'esecutorietà
Nell'ambito della giustizia amministrativa, l'istituto dell'autotutela (in contrapposizione alla tutela amministrativa su ricorso) si attua... Con l'annullamento dell'atto su istanza dell'interessato Con la P.A. che agisce nell'interesse dei terzi danneggiati Con il ritiro discrezionale di un atto da parte della P.A Con un procedimento esterno alla P.A
Quale dei seguenti principi in materia amministrativa è espressamente sancito dalla Costituzione? Il principio di ragionevolezza Il principio dell'adeguamento delle funzioni Il principio di pari opportunità Il principio del diritto alla tutela giurisdizionale nei confronti dell'azione amministrativa
In relazione alla natura dell'attività esercitata, gli atti amministrativi si distinguono in atti di amministrazione attiva, atti di amministrazione consultiva ed atti di amministrazione di controllo. I provvedimenti... Sono atti di amministrazione attiva Possono essere sia atti di amministrazione consultiva che atti di controllo Sono atti di amministrazione consultiva Sono atti di amministrazione di controllo
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica? Concessione Autorizzazione Comando Abilitazione
Le Direzioni generali sono strutture amministrative di primo livello... Dei Ministeri Delle Agenzie Delle strutture decentrate dello Stato Delle Prefetture
Quali dei seguenti beni possono essere solo demaniali? Fiumi e torrenti Aerodromi Acquedotti Strade ferrate
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento essenziale... Forma Termine Onere Riserva
L'agente (o soggetto) dell'atto amministrativo... Può anche non essere competente all'emanazione dell'atto, purché sia investito legittimamente della funzione che esercita Può essere un funzionario di un ente pubblico Deve essere competente all'emanazione dell'atto, ancorché illegittimamente investito della funzione che esercita Non può in alcun caso essere un privato, ancorché investito dell'esercizio di una pubblica funzione
I beni pubblici... Possono appartenere solo allo Stato o ad altri enti pubblici Possono appartenere solo allo Stato, alle Regioni, alle Province o ai Comuni Possono appartenere solo allo Stato Possono appartenere solo allo Stato o alle Regioni
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Quale certificato ha validità illimitata? Codice fiscale e partita IVA Cittadinanza Godimento dei diritti politici Estratto dell'atto di nascita
Il D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, ha conferito funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione della L. n. 59/1997. Quale delle seguenti attività è classificata nel Titolo III «Territorio, ambiente e infrastrutture» di detto D.Lgs.? Territorio e urbanistica Fiere e mercati Commercio Tutela della salute
Quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi, si pone in essere un provvedimento di... Revoca dell'atto amministrativo Riforma dell'atto amministrativo Proroga dell'atto amministrativo Sospensione dell'atto amministrativo
Ciò che con l'atto amministrativo la pubblica amministrazione intende, ad esempio, attestare, attiene... Alla c.d. parte precettiva dell'atto Al soggetto dell'atto Alla forma dell'atto All'oggetto dell'atto
Nell'ambito della giustizia amministrativa, la tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad un procedimento non contenzioso Ad un contraddittorio con gli interessati Ad un procedimento interno alla P.A Ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati
Quando l'autorizzazione, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative, è definita... Espressa Tacita Modale Reale
Quale dei seguenti ministeri ha lo scopo di coordinare le istituzioni pubbliche e private interessate allo sviluppo della competitività? Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio Ministero degli esteri Ministero delle attività produttive Ministero dell'interno
I pareri sono facoltativi... Se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno Se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno ma, qualora sia richiesto il parere, l'amministrazione ha l'obbligo di provvedere in tal senso Se l'organo ha il potere discrezionale di provvedere sull'istanza per la quale è obbligato a richiedere il parere, ma ove decida di emanare l'atto di amministrazione attiva deve uniformarsi ad esso Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge
La segnalazione è... Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore Un atto con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato, non creando per l'autorità destinataria alcun obbligo di provvedere Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato, creando per l'autorità destinataria un obbligo a provvedere Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi
Quale dei seguenti provvedimenti legislativi disciplina la formazione, il rilascio, la tenuta e la conservazione di atti e documenti da parte di organi della pubblica amministrazione? La legge 11/1/1965, n. 28 Il D.P.R. 28/12/2000, n. 445 La legge 31/12/1972, n. 675 La legge 24/2/1993, n. 55
Nella giurisdizione amministrativa il giudizio che ha la funzione di assicurare anche coattivamente l'attuazione concreta della pronuncia di cognizione, è giudizio... Di esecuzione Cautelare Di impugnazione Di diritto obiettivo, al pari di quello penale
Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro,... I documenti concernenti l'attività di organi politici I documenti volti a salvaguardare la sicurezza e la difesa nazionale I documenti concernenti l'attività del Governo I documenti concernenti situazioni patrimoniali
Esiste un obbligo di motivazione degli atti amministrativi a contenuto normativo? Sì, la motivazione costituisce obbligo della P.A. anche per gli atti a contenuto normativo, anche se consistenti in regolamenti interni No, tale obbligo è espressamente escluso dall'art. 3 della legge n. 241/1990 La legge n. 241/1990 nulla dispone per gli atti a contenuto normativo, ma la prassi amministrativa richiede la motivazione Sì, la motivazione non costituisce mai una facoltà per la P.A. ma sempre un obbligo
La registrazione è... Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti Un'autorizzazione vincolata Una concessione traslativa Una figura analoga alla concessione
Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa oltre ad essere retta dai criteri di economicità, di efficacia, di pubblicità e di trasparenza è retta dai principi... Costituzionali Dell'ordinamento giudiziario Dell'ordinamento comunitario Delle leggi regionali
Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro,... I documenti concernenti l'attività di organi politici I documenti concernenti situazioni patrimoniali I documenti concernenti l'attività del Parlamento I documenti concernenti la politica monetaria e valutaria dello Stato
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in quattro fasi: fase d'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. Si ricomprende nello stadio dell'iniziativa... L'istanza La richiesta di parere L'acquisizione dei fatti L'accordo preliminare
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Costituisce un esempio di rapporto di direzione... Quello intercorrente tra due Ministeri Quello intercorrente tra direttore generale e dirigenti della P.A Quello intercorrente tra due Prefetti Quello intercorrente tra il dirigente della P.A. ed i dipendenti ad esso assegnati
Con i provvedimenti di riforma delle amministrazioni dello Stato sono stati creati nuovi organismi di gestione denominati Agenzie. Quali sono le quattro Agenzie Fiscali? Entrate, Frodi, Dogane e Demanio Entrate, Uscite, Dogane e Demanio Entrate, OMI, Dogane e Territorio Entrate, Dogane, Territorio e Demanio
Recita l'art. 1 della legge n. 241/1990, che: «L'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta dai criteri di... Economicità, di efficacia, di pubblicità e di trasparenza» Economicità, di pubblicità e pari opportunità» Economicità, di efficacia e di trasparenza» Efficacia e di pubblicità»
In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in composti e... Ampliativi Costitutivi Contestuali Particolari e plurimi
QUALE DEI SEGUENTI SOGGETTI PUÒ, AI SENSI DELL'ART. 18 DEL D.P.R. N. 445/2000, LEGITTIMAMENTE ESEGUIRE L'AUTENTICAZIONE DI COPIE (ATTO O DOCUMENTO)? Solo il pubblico ufficiale o un notaio Pubblico ufficiale presso il quale è depositato l'originale Pubblico ufficiale, ovunque presti la sua opera, previa esibizione dell'originale
AI SENSI DELL'ART. 10-BIS DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LA COMUNICAZIONE DEI MOTIVI OSTATIVI ALL'ACCOGLIMENTO DELL'ISTANZA NON È DOVUTA, TRA L'ALTRO: Nei procedimenti edilizi Nelle procedure concorsuali Nei procedimenti sanitari
A NORMA DELLA LEGGE 6 DICEMBRE 1971, N. 1034, LE SENTENZE DEI TRIBUNALI AMMINISTRATIVI REGIONALI: Sono esecutive Diventano esecutive se non appellate Sono dichiarate esecutive su istanza del ricorrente
COSTITUISCE DECISIONE DI MERITO DEL RICORSO AMMINISTRATIVO LA... Decisione di irricevibilità per presentazione del ricorso fuori termine Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso ad autorità diversa da quella indicata nell'atto Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito
CHI PRESIEDE IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI SANITA'? Il Presidente del Consiglio Regionale Il Prefetto Il Presidente della Giunta provinciale
DEI SEGUENTI BENI DELLO STATO, SONO INDISPONIBILI PER NATURA... Documenti pubblici Torbiere avocate al proprietario del fondo su cui insistono Aree destinate all'edilizia popolare ed economica
AI SENSI DELL'ART. 135 DEL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 42 DEL 2004, I PIANI PAESAGGISTICI: Individuano le aree di maggiore interesse da sottoporre a vincolo Individuano le aree paesaggistiche da recuperare ed offrire alla pubblica fruizione Individuano ambiti definiti in relazione alla tipologia, rilevanza e integrità dei valori paesaggistici
IL RAPPORTO ORGANICO SI COSTITUISCE SEMPRE E NECESSARIAMENTE CON UN ATTO DI INVESTITURA? No, può costituirsi anche in via di mero fatto Sì, sempre Sì, per i soggetti che svolgono il proprio lavoro a titolo professionale
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1034 DEL 1971, È AMMISSIBILE LA REVOCA O LA MODIFICA DELLE MISURE CAUTELARI CONCESSE? Sì, se motivate con riferimento a fatti sopravvenuti No Sì, se motivate con riferimento al pregiudizio grave ed irreparabile dall'esecuzione della misura cautelare stessa
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1034 DEL 1971, CONTRO LE DECISIONI PRONUNZIATE DAL CONSIGLIO DI STATO IN SECONDO GRADO È AMMESSO: Ricorso per cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione Ricorso alla Corte costituzionale Ricorso per cassazione per ogni motivo indicato dalla legge in tale giudizio
LA GERARCHIA È UNA RELAZIONE ORGANIZZATIVA: Che lega uffici o organi appartenenti ad enti diversi Interna ad un determinato ente Interna ad un determinato organo collegiale
IL COMMISSARIO PER GLI USI CIVICI È UN GIUDICE AMMINISTRATIVO... Speciale Generale Generale d'appello
INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SUI PARERI (ATTI A CARATTERE AUSILIARIO CONSISTENTI IN MANIFESTAZIONI DI GIUDIZIO) È CORRETTA. La mancata acquisizione del parere obbligatorio non comporta l'invalidità dell'atto I pareri sono facoltativi se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno I pareri sono obbligatori se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno
QUALE DEI SEGUENTI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI RIENTRA NELLA CATEGORIA DELLE CONCESSIONI TRASLATIVE? Concessione mineraria Autorizzazione all'apertura di farmacia Decreto per il cambiamento di cognomi
I REGOLAMENTI SONO DOTATI DEL CARATTERE DELLA «GENERALITA'», INTESA COME... Capacità di concorrere a costituire o a innovare l'ordinamento giuridico Capacità di immettere nuove norme nel tessuto ordinamentale Idoneità di ripetizione nell'applicazione della norma
QUALI FRA I SEGUENTI ORGANI È RICONOSCIUTA L'AUTODICHIA? Senato Governo Ufficio Presidenza della Repubblica
A NORMA DEL D.P.R. 6 GIUGNO 2001, N. 380, AI FINI E PER GLI EFFETTI DELLE NORME CONTENUTE NEL TITOLO IV, CAPO I, DELLO STESSO DECRETO: Il titolare del permesso di costruire, il committente e il costruttore sono responsabili della conformità delle opere alla normativa urbanistica, alle previsioni di piano nonché, unitamente al direttore dei lavori, a quelle del permesso e alle modalità esecutive stabilite dal medesimo Il titolare del permesso di costruire, il committente, il costruttore e il direttore dei lavori sono responsabili esclusivamente della conformità delle opere alla normativa urbanistica ed alle previsioni di piano Il titolare del permesso di costruire, il committente e il costruttore sono responsabili della conformità delle opere alla normativa urbanistica, alle previsioni di piano ma non alle previsioni del permesso e alle modalità esecutive stabilite dal medesimo, per le quali sussiste l'esclusiva responsabilità del direttore dei lavori
A NORMA DEL D.P.R. 8 GIUGNO 2001, N. 327, L'ELENCO DELLE INDENNITÀ DA CORRISPONDERE AI PROPRIETARI DEI BENI DA ESPROPRIARE PER LA REALIZZAZIONE DELLE OPERE DESTINATE ALLA DIFESA MILITARE, È TRASMESSO: Al presidente della regione nel cui territorio essi si trovano Al presidente dell'amministrazione provinciale nel cui territorio essi si trovano Al sindaco nel cui territorio essi si trovano
L'ATTO PUBBLICO RILASCIATO DA UN PUBBLICO UFFICIALE AUTORIZZATO A DARVI PUBBLICA FEDE FINO A QUERELA DI FALSO DI CIÒ CHE IN ESSO È DICHIARATO E DELLA PROVENIENZA È UN: Atto di notorietà Certificato Attestato
AI SENSI DELL'ART. 5 DEL D.P.R. N. 380 DEL 2001, AI FINI DEL RILASCIO DEL PERMESSO DI COSTRUIRE O DEL CERTIFICATO DI AGIBILITÀ, IL PARERE DEI VIGILI DEL FUOCO IN ORDINE AL RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTINCENDIO: È acquisito direttamente dall'impresa concessionaria dei lavori edilizi È acquisito direttamente da colui che ha presentato istanza di rilascio del permesso di costruire È acquisito direttamente dallo sportello unico per l'edilizia
AI SENSI DELL'ART. 21-TER DELLA VIGENTE LEGGE N. 241/ DEL 1990, QUALORA L'INTERESSATO NON OTTEMPERI AGLI OBBLIGHI CONTENUTI IN UN PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO, LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI POSSONO PROVVEDERE ALL'ESECUZIONE COATTIVA: Previo esperimento di un tentativo obbligatorio di conciliazione Previa diffida Senza necessità di una previa diffida
LA RELAZIONE FRA ORGANI DI UNO STESSO ENTE IN POSIZIONE DI PARITÀ È DEFINITA: Concerto Accordo Intesa
AI SENSI DELL'ART. 11 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, A QUALI CONTROLLI SONO SOGGETTI GLI ACCORDI SOSTITUTIVI DEL PROVVEDIMENTO? Agli stessi controlli previsti per i contratti pubblici Agli stessi controlli previsti per il provvedimento che sostituiscono Agli stessi controlli previsti per gli accordi integrativi del provvedimento
AI SENSI DELL'ART. 8 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, L'OMISSIONE DI TALUNA DELLE COMUNICAZIONI IVI PREVISTE PUÒ ESSERE FATTA VALERE: Solo da colui che ha presentato l'istanza del procedimento e dagli eredi in linea retta Solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista Solo da colui che ha presentato l'istanza del procedimento
NELL'ISTITUTO DELLA DELEGAZIONE, QUALI POTERI SONO RICONOSCIUTI AL DELEGANTE? Nessun potere, in quanto tutte le competenze sono trasferite al delegato Tutti i poteri del delegato I poteri di direttiva, di vigilanza, di revisione e di avocazione
TRA I COMPITI DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO RIENTRA, AI SENSI DELL'ART. 6 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990: L'identificazione dei casi in cui il provvedimento deve essere portato a conoscenza dei terzi La fissazione del termine finale di conclusione del procedimento La richiesta del rilascio di dichiarazioni
AI SENSI DELL'ART. 21-QUATER DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, DA CHI PUÒ ESSERE SOSPESA L'EFFICACIA OVVERO L'ESECUZIONE DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Dallo stesso organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge Esclusivamente dal giudice amministrativo attraverso l'apposito giudizio cautelare Esclusivamente dall'organo gerarchicamente superiore
AI SENSI DELL'ART. 21-OCTIES DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, È ANNULLABILE IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO ADOTTATO IN VIOLAZIONE DI NORME SUL PROCEDIMENTO O SULLA FORMA DEGLI ATTI? Sì, sempre e tale violazione configura anche un'ipotesi di nullità Sì, salvo che, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato Sì, sempre
QUALE DEI SEGUENTI È UN «INTERESSE PRIMARIO» - COME DEFINITO DALLA LEGGE N. 59/1997 - CHE LO STATO, LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI DEVONO ASSICURARE NELLA GESTIONE DELLE PROPRIE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI? La promozione della ricerca applicata La tutela dei beni culturali e del patrimonio storico e artistico L'ordine pubblico
QUANDO L'AUTORIZZAZIONE È RILASCIATA SULLA BASE DI UN ACCERTAMENTO RELATIVO A REQUISITI CONCERNENTI UNA «RES», SI DEFINISCE: Reale Espressa Tacita
QUALE DEI SEGUENTI È UN PROVVEDIMENTO ABLATORIO PERSONALE? Ordine dell'autorità sanitaria Espropriazione Occupazione d'urgenza
IN MATERIA DI UFFICIO PER LE RELAZIONI CON IL PUBBLICO, D.LGS. N. 165/2001 STABILISCE CHE... Tutte le comunicazioni all'utenza relative ai servizi pubblici siano effettuate con tasse postali a carico dell'ente mittente Agli uffici per le relazioni con il pubblico viene assegnato, nell'ambito delle attuali dotazioni organiche delle singole amministrazioni, personale con idonea qualificazione e con elevata capacità di avere contatti con il pubblico Qualunque iniziativa del responsabile dell'ufficio per le relazioni con il pubblico volta all'incremento delle modalità di accesso alle informazioni deve essere preventivamente approvata dall'organo di gestione dell'ente
AI SENSI DELL'ART. 2 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE HA IL DOVERE DI CONCLUDERE IL PROCEDIMENTO MEDIANTE L'ADOZIONE: Di un provvedimento espresso Di un provvedimento implicito Di Un Provvedimento Tacito
SOTTO IL PROFILO FUNZIONALE, LO SVOLGIMENTO DEL POTERE AUTORIZZATORIO IMPONE ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: Di verificare preventivamente la compatibilità dell'esercizio dell'attività autorizzata con l'interesse pubblico Di sostituirsi al soggetto autorizzato per garantire il risultato finale Di accertare preventivamente l'idoneità tecnica dei soggetti richiedenti a svolgere una certa attività
A NORMA DELL'ART. 25 DELLA LEGGE N. 241/1990 NEI GIUDIZI IN MATERIA DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI... Le parti devono stare in giudizio con l'assistenza di almeno due difensori L'amministrazione può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della qualifica di dirigente, autorizzato dal rappresentante legale dell'ente Le parti non possono stare in giudizio personalmente, senza l'assistenza del difensore
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1034 DEL 1971, L'INCOMPETENZA PER TERRITORIO: Non costituisce motivo di impugnazione della decisione emessa dal T.A.R. Costituisce motivo di impugnazione della decisione emessa dal T.A.R. Costituisce motivo di impugnazione della decisione emessa dal T.A.R. solo se pronunciata dal T.A.R. Lazio
IL D.LGS. 165/2001 PREVEDE PER GLI ORGANISMI DI CONTROLLO INTERNO DELLE P.A. L'OBBLIGO DELLA VERIFICA PERIODICA DELLA RISPONDENZA DELLE DETERMINAZIONI ORGANIZZATIVE AI PRINCIPI INDICATI DALLA LEGGE. SCOPO DEL CONTROLLO E', TRA L'ALTRO, QUELLO DI... Proporre l'adozione di eventuali interventi correttivi e di fornire elementi per l'adozione delle misure previste nei confronti dei responsabili della gestione Verificare le capacità gestionali ed organizzative dei responsabili ai fini della corresponsione di eventuali compensi incentivanti Rendere esecutive le determinazioni, o annullare quelle non conformi ai principi indicati dalla legge
INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SUI CONTROLLI AMMINISTRATIVI È CORRETTA. L'omologazione è un atto di controllo di legittimità e di merito analogo all'approvazione L'autorizzazione, essendo concessa dopo la formazione dell'atto, incide sulla sua efficacia L'approvazione è un atto di controllo successivo di legittimità
SONO IMPUGNABILI IN SEDE GIURISDIZIONALE AMMINISTRATIVA SOLTANTO GLI ATTI AMMINISTRATIVI CHE PROMANINO DA UN'AUTORITÀ AMMINISTRATIVA, LESIVI DI INTERESSI LEGITTIMI DEL PRIVATO. CONSEGUENTEMENTE... Gli atti programmatici e pianificatori sono sempre impugnabili Gli atti programmatici e pianificatori non sono impugnabili se improduttivi di effetti immediatamente lesivi Gli atti meramente confermativi di precedenti provvedimenti sono impugnabili
LE SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE SI DISTINGUONO IN ATTIVE (O DI VANTAGGIO) E PASSIVE (O DI SVANTAGGIO). NELLA SECONDA CATEGORIA RIENTRA: Il diritto soggettivo L'onere Il diritto potestativo
L'ATTO AMMINISTRATIVO EMANATO IN DIFFORMITÀ DELLA NORMA CHE LO DISCIPLINA È: Inesistente Invalido Inefficace
I BENI DEL DEMANIO FERROVIARIO SONO... Beni indisponibili per natura Beni del demanio accidentale o eventuale Beni del demanio necessario
L'OGGETTO DELL'ATTO AMMINISTRATIVO: Può consistere in un comportamento, un fatto o un bene Può essere solo un comportamento della P.A. Può consistere solo in un fatto o un bene
TRA I COMPITI DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO RIENTRA, AI SENSI DELL'ART. 6 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990: L'identificazione dei casi in cui il provvedimento deve essere portato a conoscenza dei terzi La fissazione del termine finale di conclusione del procedimento L'esperimento di accertamenti tecnici ed ispezioni
INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SUI CONTROLLI AMMINISTRATIVI È CORRETTA: L'approvazione è un atto di controllo che non si limita al sindacato sulla legittimità dell'atto, ma accerta anche l'opportunità e la convenienza dell'atto controllato L'annullamento d'ufficio in sede di controllo è un atto di controllo preventivo di legittimità L'omologazione è un atto di controllo preventivo esclusivamente di legittimità
A NORMA DELL'ART. 1 DELLA LEGGE N. 20 DEL 1994, IN TEMA DI RESPONSABILITÀ DEI SOGGETTI SOTTOPOSTI ALLA GIURISDIZIONE DELLA CORTE DEI CONTI, IL TERMINE DI PRESCRIZIONE DEL DIRITTO AL RISARCIMENTO DEL DANNO DECORRE: Dalla data in cui la corte dei conti iscrive il fatto nell'apposito registro Sempre dalla data in cui il fatto dannoso è stato scoperto Dalla data in cui si è verificato il fatto dannoso, ovvero, in caso di occultamento doloso del danno, dalla data della sua scoperta
AI SENSI DELL'ART. 137 DEL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 42 DEL 2004, LA DICHIARAZIONE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO DEGLI IMMOBILI PAESAGGISTICI È FORMULATA: Dalle regioni Da ciascun comune in cui ricade il terreno considerato Dalle province
LA CONCESSIONE È IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO CON CUI LA P.A. CONFERISCE EX NOVO POSIZIONI GIURIDICHE ATTIVE AL DESTINATARIO, AMPLIANDO COSÌ LA SUA SFERA GIURIDICA. INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SULLE CONCESSIONI È CORRETTA. Le autorizzazioni all'apertura di istituti di credito rientrano nella categoria delle concessioni costitutive Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, il dovere di insistenza Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, il diritto di organizzare e far funzionare il servizio assunto a proprio piacimento
QUANDO VIENE RITIRATO UN ATTO AMMINISTRATIVO PER IL SOPRAVVENIRE DI NUOVE CIRCOSTANZE DI FATTO CHE RENDONO L'ATTO NON PIÙ RISPONDENTE AL PUBBLICO INTERESSE, SI PONE IN ESSERE UN PROVVEDIMENTO DI... Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo Abrogazione dell'atto amministrativo Riforma dell'atto amministrativo
MEDIANTE QUALE DEI SEGUENTI PROVVEDIMENTI LA P.A. RIMUOVE UN LIMITE LEGALE CHE SI FRAPPONE ALL'ESERCIZIO DI UN DIRITTO, CHE AVVIENE SULLA BASE DI UN SEMPLICE ACCERTAMENTO DELLA SUSSISTENZA DELLE CONDIZIONI DI LEGGE? Delega Licenza Registrazione
LE ATTIVITÀ DI AUTORIZZAZIONE IN FUNZIONE DI CONTROLLO, CON CUI LA P.A., NELL'ESERCIZIO DELLA SUA ATTIVITÀ DISCREZIONALE IN FUNZIONE PREVENTIVA ESPRIME IL PROPRIO PARERE CIRCA L'ATTO CHE LE È STATO PRESENTATO, SONO PROPRIE: Solo della fase istruttoria del procedimento amministrativo Della fase decisoria del procedimento amministrativo Solo della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo
LA CONCESSIONE È IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO CON CUI LA P.A. CONFERISCE EX NOVO POSIZIONI GIURIDICHE ATTIVE AL DESTINATARIO, AMPLIANDO COSÌ LA SUA SFERA GIURIDICA. INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SULLE CONCESSIONI È CORRETTA. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà di pagare il canone Le concessioni del demanio stradale rientrano nella categoria delle concessioni traslative di pubblici servizi Il rapporto concessionario si può risolvere anche con la declaratoria di decadenza
QUALE DEI SEGUENTI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI RIENTRA NELLA CATEGORIA DELLE CONCESSIONI TRASLATIVE? Autorizzazione all'apertura di farmacia Concessione del demanio stradale Decreto per il cambiamento del nome
NELL'ATTO AMMINISTRATIVO, LA PARTE DESCRITTIVA DELLA MOTIVAZIONE E'... La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento La parte in cui sono indicate le norme di legge o i regolamenti in base alle quali l'ano è stato adottato L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana
AI SENSI DELL'ART. 21-QUINQUIES DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO AD EFFICACIA DUREVOLE PUÒ ESSERE REVOCATO? Sì, tra l'altro, per sopravvenuti motivi di pubblico interesse Sì, sempre, anche senza che sussista alcun motivo No, mai
I PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI POSSONO ESSERE DOTATI DEL CARATTERE DELL'ESECUTORIETÀ, VALE A DIRE CHE... Possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione Nei casi e con le modalità stabiliti dalla legge le P.A. possono impone coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti Sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1034 DEL 1971, LA PERENZIONE DEL GIUDIZIO DAVANTI AL T.A.R. È PRONUNCIATA CON: Decreto Ordinanza Sentenza
LA COSTITUZIONE ITALIANA PREVEDE ALCUNI PRINCIPI IN MATERIA AMMINISTRATIVA. IL PRINCIPIO DEL LIBERO ACCESSO DEI CITTADINI AI PUBBLICI IMPIEGHI PER CONCORSO È SANCITO... Dagli artt. 51 e 97 ultimo comma della Costituzione Dall'art. 23 della Costituzione Dall'art. 53 della Costituzione
QUALI DEI SEGUENTI BENI FANNO PARTE DEL DEMANIO IDRICO? Acque termali Ghiacciai Foci dei torrenti che sboccano in mare
CIASCUN ATTO AMMINISTRATIVO PRESENTA UNA STRUTTURA FORMALE GENERALMENTE COMPOSTA DA INTESTAZIONE, PREAMBOLO, MOTIVAZIONE, DISPOSITIVO, LUOGO, DATA E SOTTOSCRIZIONE. LA MOTIVAZIONE CONSISTE IN... Una parte descrittiva e una parte valutativa Una parte descrittiva e una parte legislativa Una parte comparativa e una parte valutativa
AI SENSI DELL'ART. 21-QUINQUIES DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LA REVOCA DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO AD EFFICACIA DUREVOLE DETERMINA? L'inidoneità del provvedimento revocato a produrre ulteriori effetti La rimozione degli effetti già prodotti dal provvedimento L'illegittimità derivata dei provvedimenti connessi
IL RICORSO STRAORDINARIO AL CAPO DELLO STATO È UN RICORSO DI TIPO: Eliminatorio Rinnovatorio Gerarchico
AI SENSI DELL'ART. 8 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO DEVE CONTENERE L'INDICAZIONE DELL'UFFICIO IN CUI SI PUÒ PRENDERE VISIONE DEGLI ATTI? No, mai Sì, fatte salve le esigenze di riservatezza dei terzi, ai sensi del Codice della privacy Sì, sempre
DISPONE IL D.LGS. N. 112/1998 CHE, RELATIVAMENTE ALLE FUNZIONI E AI COMPITI CONFERITI ALLE REGIONI E AGLI ENTI LOCALI DALLO STESSO DECRETO, È CONSERVATO ALLO STATO IL POTERE DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO DA ESERCITARSI AI SENSI DELL'ART. 8 DELLA L. N. 59/1997. COSA HA DISPOSTO IN MERITO L'ART. 8 DELLA L. N. 131/03? Ha disposto che non possono essere adottati gli atti di indirizzo e di coordinamento nelle materie previste dall'art. 117, terzo e quarto comma, della Costituzione, fatta eccezione per la tutela e la sicurezza del lavoro Ha disposto che non possono essere adottati gli atti di indirizzo e di coordinamento nelle materie previste dall'art. 117, terzo e quarto comma, della Costituzione Ha ribadito che è conservato allo Stato il potere di indirizzo e coordinamento nelle materie previste dall'art. 117, terzo e quarto comma, della Costituzione
LA LICENZA IN SENSO TECNICO E'... Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. rimuove un limite legale che sn frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica, attraverso una valutazione discrezionale circa la rispondenza all'interesse pubblico dell'attività che si intende svolgere, tenute presenti le condizioni ambientali esistenti Un atto con cui l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità Un'autorizzazione vincolata, in quanto anch'essa è diretta a rimuovere un limite legale che si frappone all'esercizio di un diritto, che avviene sulla base di un semplice accertamento della sussistenza delle condizioni di legge
INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SULLE CONCESSIONI È CORRETTA. Il concessionario agisce sempre e soltanto in nome proprio, per cui è responsabile in proprio per i fatti e gli atti illeciti compiuti Le concessioni del demanio marittimo rientrano nella categoria delle concessioni traslative di pubblici servizi Il rapporto concessionario non si può risolvere con la declaratoria di decadenza
LA COMMISSIONE DI GARANZIA DELLA ATTUAZIONE DELLA LEGGE 12 GIUGNO 1990, N. 146, ISTITUITA CON LA STESSA LEGGE, È COMPOSTA DA NOVE MEMBRI NOMINATI CON D.P.R.: Su designazione dl Ministro del lavoro e delle politiche sociali Su designazione del Presidente del Consiglio dei ministri Su designazione dei Presidenti della Camera e del Senato
L'ENTE PUBBLICO ECONOMICO SI DISTINGUE DAL NORMALE ENTE PUBBLICO: Perché agisce in modo non autoritativo Perché, a differenza dell'ente pubblico non economico, non può assumere funzioni di regolazione Perché persegue interessi non settoriali, ma generali
AI FINI DEL D.P.R. 8 GIUGNO 2001, N. 327, PER BENEFI'CIARIO DELL'ESPROPRIAZIONE, SI INTENDE: l'autorità amministrativa titolare del potere di espropriare il soggetto, pubblico o privato, in cui favore è emesso il decreto di esproprio il soggetto unicamente privato, in cui favore è emesso il decreto di esproprio
GLI ATTI AMMINISTRATIVI SI DISTINGUONO IN ATTI PROCEDIMENTALI E ATTI PRESUPPOSTI. GLI ATTI CHE, PUR RILEVANDO AI FINI DELLA PRODUZIONE DELL'EFFETTO GIURIDICO FINALE, ACQUISTANO UN RILIEVO AUTONOMO IN SENO AL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO O COSTITUISCONO ATTO FINALE DI UN PROCEDIMENTO AUTONOMO... Sono atti amministrativi procedimentali ad istanza di parte Sono atti amministrativi presupposti Sono atti amministrativi procedimentali propulsivi
IL CONTROLLO È UNA TIPICA RELAZIONE TRA FIGURE SOGGETTIVE CHE PUÒ ESSERE ATTIVATA: Sia tra organi di uno stesso ente che tra organi di enti diversi Solo ed esclusivamente tra organi di uno stesso ente Solo ed esclusivamente tra organi di enti diversi
L'ISTANZA È: Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore Un atto con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe
AI SENSI DELL'ART. 15 DEL D.P.R. N. 380 DEL 2001, IL TERMINE PER L'INIZIO DEI LAVORI FISSATO NEL PERMESSO DI COSTRUIRE NON PUÒ ESSERE SUPERIORE A: 1 anno 18 mesi 6 mesi
A NORMA DEL D.P.R. 6 GIUGNO 2001, N. 380, IL DIRITTO DELL'AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA A RECUPERARE LE IMPOSTE DOVUTE IN MISURA ORDINARIA PER EFFETTO DELLA DECADENZA STABILITA DALL'ART. 49 DELLO STESSO DECRETO: Si prescrive col decorso di tre anni dalla data di ricezione della segnalazione del comune Si prescrive col decorso di tre anni dalla data della realizzazione delle opere Si prescrive con decorso di tre anni dalla data di spedizione della segnalazione del comune
LE DISPOSIZIONI DEL D.P.R. 28/12/2000, N. 445, IN MATERIA DI DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA, SI APPLICANO SOLO AI CITTADINI ITALIANI? No, si applicano ai cittadini italiani e dell'Unione europea Si No, si applicano a tutti i cittadini, di qualsiasi Paese
DISPONE L'ART. 23 DEI 0.LGS. 196/2003, CHE IL TRATTAMENTO DI DATI PERSONALI DA PARTE DI PRIVATI O DI ENTI PUBBLICI ECONOMICI È AMMESSO SOLO CON IL CONSENSO ESPRESSO DELL'INTERESSATO. TALE CONSENSO... Non è richiesto solo quando il trattamento riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi o atti Non è richiesto solo nel caso in cui il trattamento sia finalizzato a scopi statistici Non è richiesto quando è necessario per adempiere ad un obbligo previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria
AI SENSI DELL'ART. 21-TER DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, AI FINI DELL'ESECUZIONE DELLE OBBLIGAZIONI AVENTI AD OGGETTO SOMME DI DENARO SI APPLICANO LE DISPOSIZIONI: Del codice di procedura civile Per l'esecuzione coattiva dei crediti dello stato Del codice civile
QUALE DEI SEGUENTI È UN «INTERESSE PRIMARIO» - COME DEFINITO DALLA LEGGE N. 59/1997 - CHE LO STATO, LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI DEVONO ASSICURARE NELLA GESTIONE DELLE PROPRIE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI? L'amministrazione della giustizia Lo sviluppo del sistema valutario e bancario La promozione dello sviluppo economico
LA DISPENSA È IL PROVVEDIMENTO CHE L'AMMINISTRAZIONE RIVOLGE A SOGGETTI CHE SI TROVANO IN QUALE POSIZIONE GIURIDICA? Titolari di un interesse legittimo Soggetti ad un dovere o obbligo Titolari di un diritto soggettivo
AI SENSI DELL'ART. 21-SEXIES DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PUÒ RECEDERE DAI CONTRATTI? No, mai, avendo il contratto forza di legge tra le parti Sì, nei casi previsti dalla legge o dal contratto Sì, solo previo accordo delle parti
LA LICENZA E'... Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti Una figura analoga alla concessione Una figura analoga all'autorizzazione
AI SENSI DELL'ART. 23-BIS LEGGE N. 1034 DEL 1971, I TERMINI PROCESSUALI DEL GIUDIZIO DAVANTI AL T.A.R. SONO DIMEZZATI, TRA L'ALTRO, NELLE SEGUENTI IPOTESI: Pubblico impiego Concessione di servizi pubblici Provvedimenti relativi a procedure di affidamento di incarichi di progettazione e di attività tecnico- amministrative connesse
IL GARANTE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DURA IN CARICA... Tre anni Quattro anni Cinque anni
AI SENSI DELL'ART. 3-BIS DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, L'USO DELLA TELEMATICA È PREVISTO NEI RAPPORTI TRA LE DIVERSE AMMINISTRAZIONI ED I PRIVATI? Sì, ma non per tutte le tipologie procedimentali Sì, sempre No, mai
L'ECCESSO DI POTERE È STATO ANCHE DEFINITO... Vizio dell'atto Vizio del potere Vizio della funzione
L'ART. 11 DEL D.LGS. N. 165/2001 DETTA I PRINCIPI GENERALI SULL'ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELL'UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO, DISPONENDO TRA L'ALTRO Che per le comunicazioni all'utenza previste dalla legge n. 241/1990 non si applicano le norme vigenti che dispongono la tassa a carico del destinatario Che l'Ufficio relazioni con il pubblico possa disporre l'autonomo utilizzo di qualsiasi dipendente dell'ente, tenuto conto anche dell'organico complessivo e delle unità presenti in servizio Che siano esentate dall'istituzione dell'Ufficio relazioni con il pubblico le sole amministrazioni il cui organico di personale registri carenze superiori al 15%
A NORMA DELL'ART. 1 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 286 DEL 1999, IL CONTROLLO DI REGOLARITÀ AMMINISTRATIVA E CONTABILE È DIRETTO A: Valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico Valutare la correttezza delle prestazioni del personale con qualifica dirigenziale Garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa
A NORMA DEL D. LGS. 30/03/01, N. 165, NELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO, LA RETRIBUZIONE DEL PERSONALE CON QUALIFICA DI DIRIGENTE È DETERMINATA: Da un regolamento emanato dal presidente del consiglio dei ministri, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative Dai contratti collettivi per le aree dirigenziali Da un regolamento ministeriale
I DIPENDENTI DEGLI ENTI PUBBLICI ECONOMICI SONO TITOLARI DI UN RAPPORTO DI LAVORO: Originariamente di diritto pubblico, ma negli ultimi anni in fase di privatizzazione Da sempre di diritto pubblico Da sempre di diritto privato
IL POTERE DI AGIRE EMANANDO ATTI AMMINISTRATIVI, EQUIPARATI, QUANTO AL REGIME GIURIDICO, AGLI ATTI AMMINISTRATIVI DELLO STATO, COSTITUISCE ESPRESSIONE DI... Autarchia Autogoverno Autotutela
AI SENSI DELL'ART. 14, COMMA 1, DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LA CONFERENZA DI SERVIZI È INDETTA, DI REGOLA: Qualora vi sia un'istanza del privato che richiede un provvedimento amministrativo Qualora la legge preveda la notifica per pubblici proclami, considerata la difficoltà di comunicare l'avvio del procedimento agli interessati Qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici
I PROCEDIMENTI DI CUI AL D.P.R. 8 GIUGNO 2001, N. 327, IN MATERIA DI ESPROPRIAZIONE PER PUBBLICA UTILITÀ: Si ispirano solo ai principi di pubblicità e di semplificazione dell'azione amministrativa Si ispirano ai princìpi di economicità, di efficacia, di efficienza, di pubblicità e di semplificazione dell'azione amministrativa Si ispirano solo al principio di economicità dell'azione amministrativa
IN QUALI CASI È RICONOSCIUTA DAL CODICE CIVILE ALLO STATO LA POSSIBILITÀ DI NOMINARE O REVOCARE AMMINISTRATORI O SINDACI NELLE SOCIETÀ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA? Solo ed esclusivamente quando lo Stato non abbia partecipazioni azionarie Sia quando lo Stato sia titolare di partecipazioni azionarie, sia nel caso contrario, allorché così disponga la legge o l'atto costitutivo Solo ed esclusivamente quando lo Stato sia titolare di partecipazioni azionarie
NELL'AMBITO DELLE SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE DI DIRITTO AMMINISTRATIVO, PER INTERESSE LEGITTIMO SI INTENDE: Quell'interesse individuale strettamente connesso con l'interesse pubblico, e protetto dall'ordinamento giuridico non direttamente ma solo attraverso la tutela dell'interesse pubblico cui è connesso Quell'interesse riconosciuto dall'ordinamento giuridico come esclusivamente proprio del suo titolare e protetto in modo diretto ed immediato Un diritto soggettivo subordinato ad un interesse pubblico prevalente
IL VISTO... E una funzione che si esplica con il controllo di merito e di legittimità E una funzione che si esercita con controlli di merito È un atto di controllo vincolato, in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporlo ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità
AI SENSI DELL'ART. 16 DEL D.P.R. N. 380 DEL 2001, LA QUOTA DI CONTRIBUTO RELATIVA AGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE È CORRISPOSTA: Al comune All'autorità di vigilanza sui lavori pubblici, i servizi e le forniture Alla provincia
A NORMA DELL'ART. 1 DELLA LEGGE N. 20 DEL 1994, IN TEMA DI RESPONSABILITÀ DEI SOGGETTI SOTTOPOSTI ALLA GIURISDIZIONE DELLA CORTE DEI CONTI, IN CASO DI DELIBERAZIONI DI ORGANI COLLEGIALI: La responsabilità si imputa a coloro che sono stati presenti nella seduta collegiale La responsabilità si imputa a tutti coloro che hanno preso parte alla deliberazione La responsabilità si imputa esclusivamente a coloro che hanno espresso voto favorevole
QUALE DELLE AFFERMAZIONI DI SEGUITO RIPORTATE È COERENTE COL DETTATO DELLA LEGGE N. 241/1990? L'amministrazione, nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, non ha facoltà di farsi rappresentare e difendere da un proprio dipendente Nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, le parti devono stare in giudizio necessariamente con l'assistenza del difensore Nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore
OVE IN MATERIA DI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI DEBBA ESSERE OBBLIGATORIAMENTE SENTITO UN ORGANO CONSULTIVO, QUESTO DEVE EMETTERE IL PROPRIO PARERE... Non oltre novanta giorni dal ricevimento della richiesta Non oltre trenta giorni dal ricevimento della richiesta Entro quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta
AI SENSI DELL'ART. 21-NONIES DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO ILLEGITTIMO È ANNULLABILE D'UFFICIO: Dall'organo che l'ha emanato o da altro organo previsto dalla legge Dal ministro competente Dal dirigente di settore
DISPONE IL D.LGS. N. 165/2001 CHE IL MINISTRO... Può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Non può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
AI SENSI DELL'ART. 1 DEL TESTO UNICO SULLA DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA, DI CUI AL D.P.R. N. 445 DEL 2000, IL DOCUMENTO DI IDENTITÀ ELETTRONICO È RILASCIATO: Fino al compimento del quindicesimo anno di età Fino al compimento del sedicesimo anno di età Fino al compimento del quattordicesimo anno di età
QUELLA DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI NON PROVVEDIMENTI COSTITUISCE UNA CATEGORIA RESIDUALE CHE SI CARATTERIZZA IN QUANTO ESSI... Non sono di norma dotati di esecutorietà ma sono dotati di autoritarietà Non sono di norma dotati di esecutorietà Sono tutti dotati di autoritarietà
IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO "AD EFFICACIA DUREVOLE" PUÒ ESSERE REVOCATO? Sì, ma solo per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario Sì, ma solo dall'organo gerarchico superiore all'organo che ha emesso il provvedimento Sì, ma solo da un organo diverso da quello che lo ha emanato
IL PRINCIPIO DEL BUON ANDAMENTO DI CUI ALL'ART. 97 COST. IMPONE: Un dovere di aggravamento del procedimento a carico di ciascun ufficio o organo amministrativo Un dovere funzionale di buona amministrazione a carico del singolo dipendente pubblico Un dovere di agire nel modo più adeguato e conveniente possibile a carico della pubblica amministrazione nel suo complesso
DA CHI È PRESIEDUTO IL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA? Presidente del Consiglio dei Ministri Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Capo dello Stato
LA LEGGE N. 59/1997 INDICA NELLA PROMOZIONE DELLO SVILUPPO ECONOMICO, NELLA VALORIZZAZIONE DEI SISTEMI PRODUTTIVI E NELLA PROMOZIONE DELLA RICERCA APPLICATA GLI INTERESSI PUBBLICI PRIMARI CHE LO STATO, LA REGIONE E GLI ALTRI ENTI LOCALI ASSICURANO NELL'AMBITO DELLE RISPETTIVE COMPETENZE, NEL RISPETTO, TRA L'ALTRO... Di tutti i cittadini dell'Unione europea Della libera iniziativa privata Della tutela dell'ambiente
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1034 DEL 1971, SONO RISERVATE ALL'AUTORITÀ GIUDIZIARIA ORDINARIA: Le questioni pregiudiziali concernenti lo stato e le capacità dei privati individui Le questioni concernenti indennità, canoni ed altri corrispettivi I rapporti di concessione di beni pubblici
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1034 DEL 1971, CONTRO LE DECISIONI PRONUNZIATE DAL CONSIGLIO DI STATO IN SECONDO GRADO È AMMESSO, TRA L'ALTRO: Ricorso alla Corte costituzionale Ricorso per revocazione Ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo
IL TRATTO UNITARIO DEGLI ATTI CONSISTENTI IN MANIFESTAZIONI DI SCIENZA E DI CONOSCENZA SI INDIVIDUA NELLA COMUNE FUNZIONE DICHIARATIVA, INTESA COME LA FUNZIONE VOLTA A DARE CERTEZZA DI FATTI GIURIDICI RILEVANTI. RIENTRANO TRA TALI ATTI... Solo le ispezioni e le inchieste Solo i pareri e le verbalizzazioni Gli acclaramenti e le certazioni
LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E I GESTORI DI PUBBLICI SERVIZI, IN LUOGO DI ATTI O CERTIFICATI CONCERNENTI STATI, QUALITÀ PERSONALI E FATTI CHE SIANO ATTESTATI IN DOCUMENTI GIÀ IN LORO POSSESSO O CHE COMUNQUE SIANO TENUTI A CERTIFICARE Sono comunque tenuti ad acquisire d'ufficio le relative informazioni, anche in mancanza d'indicazione, da parte dell'interessato, dell'amministrazione competente e degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati richiesti Hanno l'obbligo di acquisire d'ufficio le relative informazioni, previa indicazione, da parte dell'interessato, dell'amministrazione competente e degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati richiesti, ovvero ad accettare la dichiarazione sostituva prodotta dall'interessato Sono tenuti ad acquisire direttamente le informazioni relative a stati, qualità personali e fatti presso l'amministrazione competente per la loro certificazione, che provvede al rilascio del relativo certificato
LA DIREZIONE È UNA RELAZIONE ORGANIZZATIVA: Che riguarda solo ed esclusivamente il rapporto tra enti diversi Che può riguardare sia il rapporto tra enti diversi, sia i rapporti interni ad un determinato ente Necessariamente interna ad un determinato ente
AI SENSI DELL'ART. 145 DEL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 42 DEL 2004, I PIANI PAESAGGISTICI PREVEDONO: Misure di coordinamento con gli strumenti di pianificazione territoriale e di settore Zone da destinare esclusivamente a verde pubblico Il necessario raccordo con le associazioni di tutela ambientale maggiormente rappresentative sul piano nazionale
LA LEGGE N. 59/1997 HA DELEGATO IL GOVERNO A RIORDINARE E POTENZIARE I MECCANISMI E GLI STRUMENTI DI MONITORAGGIO E DI VALUTAZIONE DEI COSTI, DEI RENDIMENTI E DEI RISULTATI DELL'ATTIVITÀ SVOLTA DALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI. IL SUCCESSIVO D.LGS. N. 286/1999 HA INDICATO ALCUNI CRITERI E PRINCIPI INFORMATORI AL RIGUARDO, TRA CUI IL SEGUENTE... "E' fatto divieto di affidare verifiche di regolarità amministrativa e contabile alle strutture addette alla valutazione dei dirigenti" "Le verifiche di regolarità amministrativa e contabile sono di norma affidate alle strutture addette al controllo di gestione, alla valutazione dei dirigenti, al controllo strategico" "L'attività di valutazione dei dirigenti è svolta dalle stesse strutture o soggetti cui è demandato il controllo di gestione"
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1034 DEL 1971, PER I GIUDIZI PER I QUALI SI DEBBA SOLTANTO DARE ATTO DELLA RINUNCIA AL RICORSO O DICHIARARE LA PERENZIONE SI SEGUE: Il procedimento in camera di consiglio La pubblica udienza La decisione in forma semplificata
A NORMA DEL D. LGS. 30/03/01, N. 165, I DIPENDENTI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE POSSONO ESSERE DESTINATI A PRESTARE TEMPORANEAMENTE SERVIZIO PRESSO GLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA: A seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri A seguito di appositi accordi di reciprocità stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il Ministero degli affari esteri ed il Dipartimento della funzione pubblica Su loro domanda, sempre che la destinazione non superi la durata di sei mesi, previa autorizzazione del Ministero degli affari esteri e del Dipartimento della funzione pubblica
QUALE DEI SEGUENTI PRINCIPI IN MATERIA AMMINISTRATIVA È ESPRESSAMENTE SANCITO DALLA COSTITUZIONE? Il principio della riserva di legge in materia di organizzazione dei pubblici uffici Il principio di trasparenza dell'azione amministrativa Il principio di ragionevolezza
I BENI DEMANIALI Non sono acquistabili per usucapione Se appartengono agli enti pubblici territoriali sono classificati nella categoria dei beni patrimoniali indisponibili Possono essere costituiti solo da beni immobili
GLI ORDINI E COLLEGI PROFESSIONALI RAPPRESENTANO, DAL PUNTO DI VISTA GIURIDICO: Enti pubblici associativi ad appartenenza volontaria Associazioni di diritto privato ad appartenenza volontaria Enti pubblici associativi ad appartenenza necessaria
GLI ORGANI SONO DOTATI DI PERSONALITÀ GIURIDICA? Solo alcuni organi, per espressa volontà di legge, sono dotati di personalità giuridica No, mai Sì, sempre
GLI ATTI AMMINISTRATIVI CHE RISULTANO DALLA RIUNIONE DI PIÙ ATTI AUTONOMI IN UN'UNICA MANIFESTAZIONE ESTERIORE SONO... Atti amministrativi composti Atti amministrativi plurimi Atti amministrativi contestuali
SONO BENI DELLO STATO INDISPONIBILI PER APPARTENENZA, TRA GLI ALTRI Gli acquedotti di proprietà di enti pubblici territoriali Cose di interesse artistico e culturale non costituite in raccolte Beni mobili (esclusi gli immobili) non demaniali destinati alla difesa
SONO ATTI AMMINISTRATIVI COLLETTIVI... Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un momento successivo Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati
AI SENSI DELL'ART. 137 DEL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 42 DEL 2004, LE COMMISSIONI CHE HANNO IL COMPITO DI FORMULARE PROPOSTE PER LA DICHIARAZIONE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO DEGLI IMMOBILI PAESAGGISTICI SONO ISTITUITE: Dalle regioni Dalle province Da ciascun comune in cui ricade il terreno considerato
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1034 DEL 1971, LE DISPOSIZIONI CONCERNENTI LE MISURE CAUTELARI PROVVISORIE SI APPLICANO ANCHE AI GIUDIZI INNANZI AL CONSIGLIO DI STATO? No Sì, in caso di appello contro un'ordinanza cautelare e in caso di domanda di sospensione della sentenza appellata Sì, sempre
QUALE DELLE SEGUENTI CONDIZIONI NON È NECESSARIA PER IDENTIFICARE GLI "ORGANISMI DI DIRITTO PUBBLICO"? L'esplicita qualificazione di enti pubblici Il perseguimento di finalità pubbliche L'esistenza di un particolare legame con lo Stato, gli enti locali o altri organismi di diritto pubblico
LA SOSPENSIONE DELL'ATTO AMMINISTRATIVO... Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace Ricorre quando con provvedimento «ad hoc» si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo
IL RICORSO GERARCHICO PROPRIO È UN RIMEDIO AMMINISTRATIVO... A tutela dei soli diritti soggettivi, con il quale si possono far valere sia vizi di legittimità che di merito A tutela dei soli interessi legittimi, con il quale si possono far valere sia vizi di legittimità che di merito A tutela sia di diritti soggettivi che interessi legittimi, facendo valere sia vizi di legittimità che di merito
AI SENSI DEL D.LGS N. 80 DEL 1998 IL GIUDICE AMMINISTRATIVO NELLE MATERIE DEI SERVIZI PUBBLICI, DELL'EDILIZIA E DELL'URBANISTICA ESERCITA UNA GIURISDIZIONE DI TIPO: Concorrente Non ha giurisdizione Esclusiva
A NORMA DEL D.P.R. 6 GIUGNO 2001, N. 380, DAL MINISTRO PER LE INFRASTRUTTURE E I TRASPORTI, POSSONO ESSERE CONCESSE DEROGHE ALL'OSSERVANZA DELLE NORME TECNICHE DI CUI ALL'ART. 83 DEL MEDESIMO DECRETO: Previa apposita istruttoria da parte dell'ufficio periferico competente e parere favorevole del presidente della regione Previa apposita istruttoria da parte dell'ufficio periferico competente e parere favorevole della Conferenza unificata Previa apposita istruttoria da parte dell'ufficio periferico competente e parere favorevole del Consiglio superiore dei lavori pubblici
IL TITOLARE DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI CHE, PER EFFETTO DEL TRATTAMENTO, CAGIONI UN DANNO È TENUTO AL RISARCIMENTO? Si sempre, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno Soltanto se si è reso autore di un illecito penale Soltanto se il danno è stato determinato da fatto doloso o colposo del titolare
IL POTERE DI VIGILANZA SI DIFFERENZIA DALLA TUTELA: In quanto attiene ai controlli di merito In quanto si traduce in un'attività di controllo sia di merito che di legittimità In quanto si manifesta soprattutto in controlli di legittimità
QUALE DEI SEGUENTI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI RIENTRA NELLA CATEGORIA DELLE CONCESSIONI COSTITUTIVE? Concessione esattoriale delle imposte Decreto per il cambiamento di nomi e cognomi Concessione relativa all'esercizio delle tranvie
A NORMA DEL D.P.R. 8 GIUGNO 2001, N. 327, SI CONSIDERA OPERA PUBBLICA O DI PUBBLICA UTILITÀ ANCHE LA REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI: Necessari per l'utilizzazione da parte della collettività di beni, esclusi i terreni, di cui non è prevista la materiale modificazione o trasformazione Necessari per l'utilizzazione da parte della collettività dei soli terreni, o di un loro insieme, di cui non è prevista la materiale modificazione o trasformazione Necessari per l'utilizzazione da parte della collettività di beni o di terreni, o di un loro insieme, di cui non è prevista la materiale modificazione o trasformazione
AI SENSI DELL'ART. 21-TER DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI POSSONO IMPORRE COATTIVAMENTE L'ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI NEI LORO CONFRONTI? Sì, nei casi e nei modi stabiliti dalla legge No, mai Sì, ma solo previo parere conforme del Consiglio di Stato, che si esprime in sede consultiva
LA DEMANIALITÀ DEL BENE NON COINVOLGE... Le servitù costituite a suo favore Le sue pertinenze Le accessioni
CIASCUN ATTO AMMINISTRATIVO PRESENTA UNA STRUTTURA FORMALE GENERALMENTE COMPOSTA DA... Intestazione, preambolo, motivazione, dispositivo, luogo, data e sottoscrizione Preambolo, motivazione, dispositivo, luogo e sottoscrizione Intestazione, preambolo, dispositivo, luogo e data
L'ATTO AMMINISTRATIVO ILLEGITTIMO PUÒ ESSERE VIZIATO IN MODO PIÙ O MENO GRAVE, QUINDI ESSERE NULLO O ANNULLABILE. SE È VIZIATO DA DIFETTO ASSOLUTO DI ATTRIBUZIONE... È annullabile È convalidabile È nullo
A NORMA DELL'ART. 1 DELLA LEGGE N. 20 DEL 1994, IL DEBITO RELATIVO ALLA RESPONSABILITÀ DEI SOGGETTI SOTTOPOSTI ALLA GIURISDIZIONE DELLA CORTE DEI CONTI IN MATERIA DI CONTABILITÀ PUBBLICA È: Trasmissibile agli eredi, nei limiti di quanto stabilito nel Codice civile Trasmissibile agli eredi secondo le leggi vigenti nei casi di illecito arricchimento del dante causa e di conseguente arricchimento degli eredi stessi Intrasmissibile agli eredi
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1034 DEL 1971, I RICORSI AVVERSO IL SILENZIO DELL'AMMINISTRAZIONE SONO DECISI: In camera di consiglio Secondo quanto disposto dal presidente del T.A.R. In pubblica udienza
I CITTADINI DELLA COMUNITÀ EUROPEA POSSONO UTILIZZARE LE DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DI ATTO NOTORIO? Sì. Al riguardo si applicano le stesse modalità previste per i cittadini italiani No. Le dichiarazioni sostitutive di allo notorio possono essere utilizzate solo dai cittadini italiani Sì, limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare stati, fatti e qualità personali certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici o privati italiani
UNA COSA DI INTERESSE ARCHEOLOGICO RITROVATA DA UN PRIVATO NEL SOTTOSUOLO COSTITUISCE... Proprietà di chi l'ha ritrovata Bene patrimoniale indisponibile dello Stato Bene del demanio necessario
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PUÒ LEGITTIMAMENTE RICEVERE ESTRATTI E COPIE INTEGRATI DEGLI ATTI DI STATO CIVILE UN ANNO DOPO IL LORO RILASCIO? Sì, a condizione che l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data di rilascio Sì, tali certificati hanno validità illimitata No, in alcun caso
NELLA CONCESSIONE DI SERVIZI IL CONCESSIONARIO ACQUISTA, TRA L'ALTRO Il dovere di organizzare e far funzionare il servizio assunto La facoltà di conseguire i vantaggi economici derivanti dalla gestione del servizio L'interesse all'esclusiva nella gestione del servizio
SONO ATTI AMMINISTRATIVI PARTICOLARI: Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un momento successivo Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati Gli atti destinati ad un solo soggetto
A NORMA DEL D.P.R. 8 GIUGNO 2001, N. 327, I BENI DA ESPROPRIARE PER LA REALIZZAZIONE DELLE OPERE DESTINATE ALLA DIFESA MILITARE SONO INDIVIDUATI: Dal Ministero della difesa Dal Consiglio supremo di difesa Dal Capo di stato maggiore dell'esercito
AI SENSI DEL D.P.R. N. 1199 DEL 1971, IL RICORSO IN OPPOSIZIONE È PRESENTATO: Al'organo gerarchicamente sovraordinato All'organo di controllo rispetto a quello che ha emanato l'atto impugnato All'organo che ha emanato l'atto impugnato
NEL CORSO DEL PROCEDIMENTO GLI INTERESSATI POSSONO PRESENTARE DOCUMENTI? Sì, ma l'amministrazione non ha alcun obbligo di valutarle ancorché pertinenti all'oggetto del procedimento Sì, ma solo quando il procedimento è concluso Sì, possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento
A NORMA DEL D. LGS. 30/03/01, N. 165, I BANDI DI CONCORSO PER L'ACCESSO ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI INDICATE IN DETTO DECRETO, A DECORRERE DAL 1 GENNAIO 2000: Prevedono l'accertamento della conoscenza di almeno una lingua straniera, fatta eccezione per i soli casi nei quali l'apposito regolamento stabilisce che non si procede a tale accertamento Prevedono l'accertamento della conoscenza di almeno una lingua straniera, nei casi nei quali siffatta previsione è contemplata dai contratti collettivi nazionali Prevedono l'accertamento della conoscenza di almeno una lingua straniera, limitatamente ai concorsi per i quali è richiesto quale requisito il possesso del diploma di laurea
AI SENSI DELL'ART. 14, COMMA 2, DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LA CONFERENZA DI SERVIZI È SEMPRE INDETTA: Qualora la legge preveda la notifica per pubblici proclami, considerata la difficoltà di comunicare l'avvio del procedimento agli interessati Qualora vi sia un'istanza del privato che richiede un provvedimento amministrativo Qualora l'amministrazione procedente deve acquisire atti di assenso e non li abbia ottenuti, entro 30 giorni dalla richiesta
AI SENSI DELL'ART. 15 DEL D.P.R. N. 380 DEL 2001, IL TERMINE PER L'ULTIMAZIONE DEI LAVORI FISSATO NEL PERMESSO DI COSTRUIRE NON PUÒ ESSERE SUPERIORE A: 2 anni dall'inizio dei lavori 1 anno dall'inizio dei lavori 3 anni dall'inizio dei lavori
NELL'ISTITUTO DELLA DELEGAZIONE, L'ORGANO DELEGATARIO AGISCE: In nome proprio, per proprio conto e nel proprio interesse In nome proprio, ma per conto e nell'interesse del delegante In nome, per conto e nell'interesse del delegante
QUALE DELLE SEGUENTI FATTISPECIE CONFIGURA UN TRASFERIMENTO COATTIVO DEI DIRITTI D'USO? Ordine del Sindaco di distruzione di sostanze alimentari ritenute nocive Confisca di cose la cui fabbricazione, uso, porto, detenzione o alienazione costituisce illecito amministrativo Servitù di appoggio di cassette postali
SECONDO QUANTO PREVISTO IN TEMA DI SILENZIO ASSENSO DALLA LEGGE N. 241/1990, LE RELATIVE DISPOSIZIONI NON SI APPLICANO... Ai soli atti e procedimenti riguardanti la pubblica sicurezza e l'immigrazione, la salute e la pubblica incolumità Tra l'altro agli atti e procedimenti riguardanti la difesa nazionale Ai soli atti e procedimenti individuati con uno o più decreti del Ministro dell'Interno, su proposta del Ministro per la funzione pubblica
NEL DIRITTO AMMINISTRATIVO TROVA APPLICAZIONE L'ISTITUTO DELLA PROROGATIO CON RIFERIMENTO AGLI ORGANI DELLO STATO E DEGLI ENTI PUBBLICI? No, la legislazione stabilisce in linea generale il divieto di prorogatio Sì, fino alla ricostituzione dei nuovi organi Sì, per un periodo massimo di 60 giorni
I PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI POSITIVI SONO DOTATI DEL CARATTERE DELL'AUTORITARIETÀ, VALE A DIRE... Sono sempre imperativi ed esecutivi Sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge Possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione
AI SENSI DEL D.P.R. N. 380 DEL 2001, LE MODALITÀ COSTRUTTIVE CONTENUTE NEI REGOLAMENTI EDILIZI COMUNALI NON COMPRENDONO: Il rispetto delle normative tecnico-estetiche Il rispetto dei vincoli storico-artistici Il rispetto delle normative igienico-sanitarie
IL D.LGS. A. 112/1998 HA CONFERITO ALLE REGIONI, ALLE PROVINCE, AI COMUNI, ALLE COMUNITÀ MONTANE O AD ALTRI ENTI LOCALI FUNZIONI E COMPITI AMMINISTRATIVI. IL CONFERIMENTO... Comprende anche le finzioni di programmazione, di vigilanza e di accesso al credito, ma non quelle di polizia amministrativa Non comprende l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti Comprende anche l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti previsti dalla legge
INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SULLE CONCESSIONI È CORRETTA. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, il diritto di non sottostare ai controlli della P.A. Le concessioni di acqua rientrano nella categoria delle concessioni traslative di pubblici servizi Nelle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici, presupposti della concessione di beni sono l'appartenenza del bene ad un ente pubblico e la conformità dell'atto di concessione all'interesse pubblico generale
IL D.LGS. N. 165/2001 PREVEDE LA COSTITUZIONE DI SERVIZI DI ACCESSO POLIFUNZIONALE ALLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE. DA CHI SONO PROMOSSI TALI SERVIZI? Dalle Camere Dalle Regioni, Province e Comuni Dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione pubblica e dai Comitati metropolitani
QUALE TRA LE SEGUENTI È UNA FIGURA SINTOMATICA DELL'ECCESSO DI POTERE? Difetto di presupposti legali Violazione dei criteri di economicità, efficacia, trasparenza e pubblicità dell'azione amministrativa Contraddittorietà tra più atti
LA CARENZA DEI PRESUPPOSTI FISSATI DALLA LEGGE DA LUOGO AL SEGUENTE VIZIO DI LEGITTIMITÀ: Eccesso di potere Incompetenza Violazione di legge
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1034 DEL 1971, IN SEDE DI DECISIONE DELLA DOMANDA CAUTELARE, IL T.A.R. PUÒ DEFINIRE IL GIUDIZIO? Sì, ma solo ove vi sia apposita e concorde istanza delle parti No Sì
QUANDO VIENE RITIRATO UN ATTO AMMINISTRATIVO NON ANCORA EFFICACE, SI PONE IN ESSERE UN PROVVEDIMENTO DI... Mero ritiro dell'atto amministrativo Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo Sospensione dell'atto amministrativo
IN QUALE DEI SEGUENTI CASI SUSSISTE VIOLAZIONE DI LEGGE? Vizi della volontà Travisamento ed erronea valutazione dei fatti Violazione del principio del giusto procedimento
AI SENSI DELL'ART. 14, COMMA 4, DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LA RICHIESTA DELL'INTERESSATO DI INDIRE UNA CONFERENZA DI SERVIZI DEVE ESSERE INOLTRATA: All'amministrazione competente per l'adozione del provvedimento finale Al capo di gabinetto del ministero competente, trattandosi di valutazione altamente discrezionale Al capo del dipartimento della struttura amministrativa competente
AI FINI DEL CONTROLLO DI GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE È NECESSARIO DEFINIRE, TRA L'ALTRO, AI SENSI DEL D.LGS. N. 286/1999, GLI INDICATORI SPECIFICI PER MISURARE EFFICACIA, EFFICIENZA ED ECONOMICITÀ. CHI PROVVEDE AL RIGUARDO? Ciascuna amministrazione pubblica, autonomamente La Corte dei conti Il Dipartimento della finzione pubblica
AI SENSI DELL'ART. 2 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, I TERMINI DI CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO SONO MODULATI TENENDO CONTO: Della loro sostenibilità sotto il profilo della organizzazione amministrativa e della natura degli interessi pubblici tutelati Delle esigenze di celerità dell'azione amministrativa Degli obiettivi imposti ai dirigenti di prima e seconda fascia
IN QUALE DEI SEGUENTI CASI SUSSISTE VIOLAZIONE DI LEGGE? Violazione del principio di leale collaborazione istituzionale Illogicità o contraddittorietà della motivazione Mancanza di idonei parametri di riferimento
AI SENSI DELL'ART. 11 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, QUALE È LA FORMA CON CUI DEVONO ESSERE STIPULATI GLI ACCORDI INTEGRATIVI O SOSTITUTIVI DEL PROVVEDIMENTO? Forma scritta ad substantiam Vige il principio civilistico della libertà della forma Forma scritta ad probationem
A SEGUITO DELLA RIFORMA DELL'ORGANIZZAZIONE DEL GOVERNO, LE AGENZIE DI CUI ALL'ART. 8 DEL D.LGS. N. 300/1999 Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e non sono sottoposte al controllo della Corte dei conti Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge, sono sottoposte al controllo della Corte dei Conti ed ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Parlamento Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge, sono sottoposte al controllo della Corte dei conti ed ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Ministro
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1034 DEL 1971, LE MISURE CAUTELARI PROVVISORIE SONO CONCESSE: Dal giudice relatore cui è stata affidata la causa Dal presidente del T.A.R. Dal collegio giudicante del T.A.R.
IL RICORSO STRAORDINARIO VIENE DECISO CON DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SU PROPOSTA DEL MINISTRO COMPETENTE IN BASE AL PARERE OBBLIGATORIO DEL: Della Corte di Cassazione Della Corte dei Conti Del Consiglio di Stato
AI SENSI DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LE NORME DI DIRITTO PRIVATO SONO OSSERVATE DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NELL'ADOZIONE: Di atti di natura non autoritativa Di atti di natura autoritativa Di atti di natura autoritativa e non autoritativa
LA LEGGE N. 59/1997 HA DELEGATO IL GOVERNO AD EMANARE UNO O PIÙ DECRETI LEGISLATIVI VOLTI A CONFERIRE ALLE REGIONI E AGLI ENTI LOCALI ULTERIORI FUNZIONI E COMPITI AMMINISTRATIVI. OA TALE AMBITO HA ESCLUSO, TRA L'ALTRO Turismo ed industria alberghiera Tramvie e linee automobilistiche di interesse regionale Difesa e forze armate
I PARERI SONO OBBLIGATORI VINCOLANTI... Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi Se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli
I REGOLAMENTI SONO DOTATI DEL CARATTERE DELL'«ASTRATTEZZA», INTESA COME... Indeterminabilità dei destinatari Idoneità di ripetizione nell'applicazione della norma Capacità di regolare una serie indefinita di casi
LA COSTITUZIONE ITALIANA PREVEDE ALCUNI PRINCIPI IN MATERIA AMMINISTRATIVA. IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ, DI ADEGUATEZZA E DI DIFFERENZIAZIONE È SANCITO... Dall'art. 118 della Costituzione Dagli artt. 42, terzo comma e 43, della Costituzione Dall'art. 97 della Costituzione
IL CITTADINO DI UNO STATO NON APPARTENENTE ALL'UNIONE EUROPEA, REGOLARMENTE SOGGIORNANTE IN ITALIA, PUÒ UTILIZZARE UNA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE PER ATTESTARE LA CITTADINANZA? Sì, alla stregua dei cittadini italiani e dell'Unione europea Può solo dichiarare, di norma, stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani Ai cittadini stranieri è preclusa ogni sorta di autocertificazione
DISPONE L'ART. 21-QUATER DELLA LEGGE 241/1990 CHE I PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI EFFICACI SONO ESEGUITI IMMEDIATAMENTE. PUÒ L'EFFICACIA O L'ESECUZIONE ESSERE SOSPESA? Sì, ma la sospensione può essere disposta solo dallo stesso organo che ha emanato il provvedimento Sì, ed in tal caso il termine della sospensione, esplicitamente indicato nell'atto, può essere prorogato fino a due volte, ma non può essere ridotto in nessun caso Sì, per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario
AI SENSI DELL'ART. 136 DEL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 42 DEL 2004, SONO SOGGETTI ALLE DISPOSIZIONI CONCERNENTI I BENI PAESAGGISTICI, TRA L'ALTRO: Gli immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale I siti unesco I quadri naturali
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1034 DEL 1971, IL DIFETTO DI GIURISDIZIONE PUÒ ESSERE RILEVATO: Solo su istanza di parte Dal T.A.R. su conforme parere delle sezioni unite della Corte di Cassazione D'ufficio o su istanza di parte
AI SENSI DELL'ART. 10-BIS DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LA COMUNICAZIONE DEI MOTIVI OSTATIVI ALL'ACCOGLIMENTO DELL'ISTANZA INTERROMPE I TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO? No, se trattasi di procedimenti consultivi Sì No
LE CONTROVERSIE IN MATERIA DI FORMAZIONE, CONCLUSIONE ED ESECUZIONE DEGLI ACCORDI DI CUI ALL'AD. 11 DELLA LEGGE N. 241/1990 (ACCORDI INTEGRATIVI O SOSTITUTIVI DEL PROVVEDIMENTO)... Sono riservate alla giurisdizione esclusiva del G.A. Sono di competenza del T.A.R. del Lazio Sono riservate alla giurisdizione esclusiva del G.O.
AI SENSI DELL'ART. 135 DEL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 42 DEL 2004, LO STATO E LE REGIONI ASSICURANO CHE: Il paesaggio sia adeguatamente conosciuto, tutelato e valorizzato Il paesaggio sia adeguatamente protetto Il paesaggio sia correttamente utilizzato
IL TRATTO CHE ACCOMUNA LE DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE ALLE CERTIFICAZIONI È: L'effetto giuridico La valenza generale dell'atto La trascrizione del contenuto in un pubblico registro
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1034 DEL 1971, NELLA MATERIA RELATIVA A DIRITTI ATTRIBUITI ALLA SUA COMPETENZA ESCLUSIVA E DI MERITO PUÒ IL T.A.R. CONDANNARE L'AMMINISTRAZIONE AL PAGAMENTO DELLE SOMME DI CUI RISULTI DEBITRICE? No, essendo la materia devoluta alla cognizione del giudice ordinario Sì Sì, sebbene entro il massimale di € 50.000
GLI ATTI CHE SI INSERISCONO IN UN PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO E SONO TRA LORO COORDINATI E PREORDINATI ALL'ADOZIONE DI UN PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO... Sono atti amministrativi presupposti Sono atti amministrativi plurimi Sono atti amministrativi procedimentali
AI SENSI DELL'ART. 3-BIS DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, L'USO DELLA TELEMATICA: Riguarda i rapporti interni all'amministrazione, quelli tra le diverse amministrazioni e quelli tra le amministrazioni e i privati È limitato ai rapporti interni all'amministrazione È limitato ai rapporti tra le diverse amministrazioni
AI SENSI DELL'ART. 5 DEL D.P.R. N. 380 DEL 2001, LO SPORTELLO UNICO PER L'EDILIZIA: Costituisce l'equivalente degli u.r.p. in materia edilizia Cura tutti i rapporti tra il privato, l'amministrazione e, ove occorra, le altre amministrazioni in materia di permesso di costruire e denuncia di inizio attività Cura i rapporti tra l'amministrazione comunale e gli organismi edili per assicurare il rispetto della normativa a tutela dei lavoratori
L'AUTORIZZAZIONE PUÒ ESSERE DEFINITA COME IL PROVVEDIMENTO MEDIANTE IL QUALE LA P.A., NELL'ESERCIZIO DI UNA ATTIVITÀ DISCREZIONALE IN FUNZIONE PREVENTIVA, PROVVEDE ALLA RIMOZIONE DI UN LIMITE LEGALE POSTO ALL'ESERCIZIO DI UN'ATTIVITÀ INERENTE AD UN DIRITTO SOGGETTIVO O AD UNA POTESTÀ PUBBLICA CHE DEVE NECESSARIAMENTE PREESISTERE IN CAPO AL DESTINATARIO. INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SULLE AUTORIZZAZIONI È CORRETTA. L'autorizzazione modale è quella che è implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego L'autorizzazione non modale è quella in cui il contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni; la P.A. ha solo la facoltà di emanarla o meno L'autorizzazione, alla stregua di tutti i negozi giuridici, è trasmissibile senza il consenso della P.A.
LA GIURISDIZIONE DI LEGITTIMITÀ DEI T.A.R., PREVISTA DAGLI ARTT. 2,3 E 4 DELLA LEGGE N. 1034/1977, È PARZIALMENTE LIMITATA QUANTO AL POTERE DI ISTRUZIONE IN QUANTO... Nell'esercizio della competenza generale di legittimità, può utilizzare l'intero apparato di mezzi di prova normalmente previsto nel giudizio di merito, ad eccezione della confessione Nell'esercizio della competenza generale di legittimità non può utilizzare l'intero apparato di mezzi di prova normalmente previsto nel giudizio di merito Nell'esercizio della competenza generale di legittimità, può utilizzare l'intero apparato di mezzi di prova normalmente previsto nel giudizio di merito, ad eccezione della prova per testi
LA LEGGE N. 59/1997 HA DELEGATO IL GOVERNO A RIORDINARE E POTENZIARE I MECCANISMI E GLI STRUMENTI DI MONITORAGGIO E DI VALUTAZIONE DEI COSTI, DEI RENDIMENTI E DEI RISULTATI DELL'ATTIVITÀ SVOLTA DALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI. IL SUCCESSIVO D.LGS. N. 286/1999 HA INDICATO ALCUNI CRITERI E PRINCIPI INFORMATORI A RIGUARDO, TRA CUI IL SEGUENTE... "L'attività di valutazione e controllo strategico è svolta da strutture che rispondono esclusivamente ai dirigenti posti al vertice dell'unità organizzativa interessata" "Le verifiche di regolarità amministrativa e contabile sono di norma affidate alle strutture addette al controllo strategico" "L'attività di valutazione dei dirigenti utilizza anche i risultati del controllo di gestione"
QUALE DELLE SEGUENTI FATTISPECIE CONFIGURA UN ATTO ABLATIVO DI URGENTE NECESSITA'? Occupazione necessitata dall'urgenza di eseguire opere dichiarate indifferibili e urgenti Confisca di cose la cui detenzione o alienazione costituisce illecito amministrativo Requisizione di edifici per provvedere all'alloggio delle truppe di passaggio
LA DESIGNAZIONE: Consiste nell'indicazione di uno o più nominativi all'autorità competente a provvedere ad una nomina È un atto amministrativo mediante il quale un'autorità si rivolge ad un'altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto amministrativo È un atto di conoscenza mediante il quale la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto
A NORMA DELLA LEGGE 6 DICEMBRE 1971, N. 1034, NEL GIUDIZIO INNANZI AL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE IL RESISTENTE O QUALSIASI INTERVENIENTE POSSONO ECCEPIRE L'INCOMPETENZA TERRITORIALE DEL TRIBUNALE ADITO: Indicando quello competente e chiedendo che la relativa questione sia preventivamente decisa dalla Corte di cassazione Indicando quello competente e chiedendo che la relativa questione sia preventivamente decisa dal tribunale adito, salvo appello Indicando quello competente e chiedendo che la relativa questione sia preventivamente decisa dal Consiglio di Stato
I REGOLAMENTI, IN QUANTO ATTI AMMINISTRATIVI GENERALI A CONTENUTO NORMATIVO, NECESSITANO DI SPECIFICA MOTIVAZIONE IN ORDINE ALLE RAGIONI CHE HANNO PORTATO A DARE DETERMINATI CONTENUTI E NON ALTRI ALLE PROPRIE DISPOSIZIONI? Non esistono al riguardo disposizioni legislative e la giurisprudenza è contrastante Sì, come tutti gli atti amministrativi, i regolamenti sono soggetti all'obbligo di motivazione No. L'obbligo di motivazione è espressamente escluso dalla legge n. 241/1990
L'AGENZIA AUTONOMA PER LA GESTIONE DELL'ALBO DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI È SOTTOPOSTA ALLA VIGILANZA DI: Presidenza del Consiglio Ministero dell'Interno Presidenza della Repubblica
A NORMA DEL D.P.R. 6 GIUGNO 2001, N. 380, PER GLI INTERVENTI ABUSIVAMENTE ESEGUITI SU TERRENI SOTTOPOSTI, IN BASE A LEGGI STATALI O REGIONALI, A VINCOLO DI INEDIFICABILITÀ, L'ACQUISIZIONE GRATUITA, NEL CASO DI INOTTEMPERANZA ALL'INGIUNZIONE DI DEMOLIZIONE E NELLA IPOTESI DI CONCORSO DEI VINCOLI, SI VERIFICA DI DIRITTO: A favore del patrimonio del comune A favore delle amministrazioni cui compete la vigilanza sull'osservanza del vincolo e del comune, in comunione tra loro A favore delle amministrazioni cui compete la vigilanza sull'osservanza del vincolo, in comunione tra loro
AI SENSI DELL'ART. 5 DEL D.P.R. N. 380 DEL 2001, AI FINI DEL RILASCIO DEL PERMESSO DI COSTRUIRE O DEL CERTIFICATO DI AGIBILITÀ, IL PARERE DELL'A.S.L.: È acquisito direttamente dallo Sportello unico per l'edilizia È acquisito direttamente da colui che ha presentato istanza di rilascio del permesso di costruire È acquisito direttamente dall'impresa concessionaria dei lavori edilizi
LA CONFERENZA DI SERVIZI IN MATERIA DI FINANZA DI PROGETTO... Prevede che siano convocati alla conferenza con diritto di voto anche le società di progetto di cui all'art. 37- quinquies della legge n. 109/1994 Prevede che siano convocati alla conferenza con diritto di voto anche i soggetti aggiudicatari di concessione individuati all'esito della procedura di cui alla legge n. 109/1994 E stata introdotta con la legge n. 15/2005, che ha aggiunto l'art. 14- quinquies alla legge n. 241/90
AI SENSI DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, L'ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA PERSEGUE I FINI DETERMINATI: Dalla burocrazia amministrativa Dagli organi di governo, in concertazione con le organizzazioni sindacali Dalla legge
I CONTROLLI INTERNI SI DISTINGUONO DAGLI ALTRI CONTROLLI PER ALCUNI CARATTERI SPECIFICI, TRA CUI: Il carattere necessariamente preventivo del controllo interno Il riferimento esclusivo al parametro della legittimità L'oggetto del controllo, riferito all'intera attività, non soltanto a singoli atti
GLI ACCLARAMENTI SONO... Misure individuali con cui si porta a conoscenza del destinatario l'atto, attraverso un procedimento che mira a dare certezza legale dell'invio e del ricevimento dell'atto stesso Atti di conoscenza mediante i quali la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto Acquisizioni di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale
AI SENSI DELL'ART. 2 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, IL RICORSO AVVERSO IL SILENZIO-INADEMPIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PUÒ ESSERE PROPOSTO: Solo previa diffida Indipendentemente da una previa diffida Attraverso una previa e duplice diffida
IL DISSENSO DI UNO O PIÙ RAPPRESENTANTI DELLE AMMINISTRAZIONI, REGOLARMENTE CONVOCATE ALLA CONFERENZA DI SERVIZI A pena di inammissibilità, deve essere congruamente motivato Può essere manifestato al di fuori della conferenza, purché sia portato a conoscenza delle altre amministrazioni con mezzi idonei Può riferirsi a questioni connesse anche se non costituiscono oggetto della conferenza
QUALI TRA LE SEGUENTI SONO DICHIARAZIONI DI SCIENZA ESTERNATE IN UN DOCUMENTO IN FUNZIONE PARTECIPATIVA E CONCERNENTI FATTI PRECEDENTEMENTE ACQUISITI DALL'UFFICIO PUBBLICO? Accertamenti Certificazioni Ispezioni
LA DOTTRINA TRADIZIONALE DEFINISCE I PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI COME MANIFESTAZIONI DI VOLONTÀ AVENTI RILEVANZA ESTERNA E PROVENIENTI DA UNA P.A. I PROVVEDIMENTI POSITIVI SONO DOTATI, TRA L'ALTRO, DEL CARATTERE... Della nominatività, vale a dire che essi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione Dell'autoritarietà, vale a dire che essi sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge Dell'autoritarietà, vale a dire che essi sono sempre imperativi ed esecutivi
L'ANNULLAMENTO D'UFFICIO IN SEDE DI CONTROLLO... È un controllo di legittimità e di merito, previsto dalla legge in sostituzione o in aggiunta all'approvazione È un atto di controllo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto Rientra nel potere di controllo proprio di ogni autorità amministrativa nei confronti di organi gerarchicamente subordinati
A NORMA DELL'ART. 1 DELLA LEGGE N. 20 DEL 1994, NEL GIUDIZIO DI RESPONSABILITÀ CONTABILE A CARICO DEI SOGGETTI SOTTOPOSTI ALLA GIURISDIZIONE DELLA CORTE DEI CONTI DEVE TENERSI CONTO: Degli svantaggi comunque subiti dall'amministrazione o dalla comunità amministrata Del reddito complessivo prodotto dai responsabili del danno erariale Dei vantaggi comunque conseguiti dall'amministrazione o dalla comunità amministrata
QUALE DEI SEGUENTI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI RIENTRA NELLA CATEGORIA DELLE CONCESSIONI COSTITUTIVE? Concessione del demanio marittimo Autorizzazione all'esercizio delle ferrovie Autorizzazione all'apertura di farmacia
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PUÒ RICHIEDERE AD UN CITTADINO UN CERTIFICATO DI STATO CIVILE, NEL CASO IN CUI ALL'ATTO DELLA PRESENTAZIONE DELL'ISTANZA SIA RICHIESTA L'ESIBIZIONE DI UN DOCUMENTO DI IDENTITÀ ODI RICONOSCIMENTO OVE TALE DATO RISULTA ATTESTATO? No, il divieto è espressamente previsto dall'art. 45 del D.P.R. n. 445/2000 Sì, può farlo legittimamente secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 445/2000 Richiedere o meno la documentazione in tal caso è una facoltà che il D.P.R. n. 445/2000 demanda all'ente interessato
LA LEGGE N. 59/1997 INDICA I PRINCIPI FONDAMENTALI CHE LE REGIONI DEVONO OSSERVARE NEL CONFERIMENTO AGLI ENTI LOCALI DELLE FUNZIONI CHE NON RICHIEDONO L'UNITARIO ESERCIZIO A LIVELLO REGIONALE. CONSIDERANDO LE DIVERSE CARATTERISTICHE, ANCHE ASSOCIATIVE, DEMOGRAFICHE, TERRITORIALI E STRUTTURALI DEGLI ENTI RICEVENTI, SI REALIZZA, TRA L'ALTRO... Il principio di differenziazione nell'allocazione delle finzioni Il principio di completezza Il principio di efficienza e di economicità
DAL PUNTO DI VISTA GIURIDICO, LE AZIENDE O AMMINISTRAZIONI AUTONOME CREATE A LIVELLO STATALE: Sono persone giuridiche staccate ed indipendenti dal Ministero di riferimento Sono meri uffici del rispettivo Ministero Sono organi del rispettivo Ministero, dotati di legittimazione separata
A SEGUITO DELL'AFFERMAZIONE DELL'AUTONOMIA GESTIONALE ED OPERATIVA DEI DIRIGENTI DETTATA OGGI DAL D.LGS. N. 165/2001, IL MINISTRO... Ha il potere di conciliare e di transigere Non può riservare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Dirige, coordina e controlla l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia
LE FONTI POSITIVE SONO: Gli elementi costitutivi dell'ordinamento giuridico già esistenti contenenti norme giuridiche Meri fattori politici, economici, sociali, morali che influenzano la creazione e il contenuto delle norme Comportamenti idonei a produrre conseguenze giuridiche
LA COSTITUZIONE DI UN ENTE PUBBLICO PUÒ AVVENIRE: Solo con legge Con legge o con atto amministrativo sulla base di una legge Solo con atto amministrativo
LA DELEGA DI FUNZIONI AMMINISTRATIVE COMPORTA: Un trasferimento stabile della titolarità dei poteri Un trasferimento permanente dell'esercizio dei poteri Un trasferimento momentaneo dell'esercizio dei poteri
I MEMBRI DELL'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO ISTITUITA CON LEGGE 10 OTTOBRE 1990, N. 287, SONO NOMINATI PER SETTE ANNI E: Possono essere confermati una volta sola Non possono essere confermati più di due volte Non possono essere confermati
QUALE DELLE SEGUENTI FATTISPECIE CONFIGURA UN TRASFERIMENTO COATTIVO DEI DIRITTI D'USO? Ordine del Sindaco di abbattimento di animali infetti Servitù di elettrodotto Confisca di cose la cui fabbricazione, uso, porto, detenzione o alienazione è consentita solo previa autorizzazione amministrativa
«LA PROMOZIONE DELLO SVILUPPO ECONOMICO, LA VALORIZZAZIONE DEI SISTEMI PRODUTTIVI E LA PROMOZIONE DELLA RICERCA APPLICATA SONO INTERESSI PUBBLICI PRIMARI CHE DEVONO ESSERE ASSICURATI NEL RISPETTO DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UOMO E DELLE FORMAZIONI SOCIALI OVE SI SVOLGE LA SUA PERSONALITÀ, DELLE ESIGENZE DELLA SALUTE, DELLA SANITÀ E SICUREZZA PUBBLICA E DELLA TUTELA DELL'AMBIENTE. A QUALE DEI SEGUENTI SOGGETTI, TRA GLI ALTRI, SI RIFERISCE CON TALE AFFERMAZIONE L'ART. 1 DELLA L. N. 59/1997? Organi di controllo dello Stato e delle autonomie locali Regioni Cittadini italiani come cittadini dell'Unione europea
AI SENSI DELL'ART. 21-QUATER DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, IL TERMINE PER LA SOSPENSIONE DELL'EFFICACIA OVVERO DELL'ESECUZIONE DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO: È fissato in esclusivamente atti amministrativi generali È esplicitamente indicato nell'atto che la dispone ed è improrogabile È esplicitamente indicato nell'atto che la dispone ed è prorogabile, differibile o riducibile
SONO PROPRI DELLA FASE ISTRUTTORIA DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO... Le attività di acquisizione dei fatti ovvero, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione, le circostanze di fatto, ecc. La richiesta e la proposta vincolante Gli accordi sostitutivi
L'ATTO AMMINISTRATIVO NULLO E'... Giuridicamente esistente Annullabile Giuridicamente inesistente
TRA I COMPITI DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO RIENTRA, AI SENSI DELL'ART. 6 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990: La redazione della relazione istruttoria al dirigente del servizio La fissazione del termine finale di conclusione del procedimento La valutazione, ai fini istruttori, dei presupposti che siano rilevanti per l'emanazione del provvedimento
L'ORDINE È: Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. attribuisce ad altri potestà o facoltà inerenti a diritti suoi propri Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro detemilnati comportamenti a contenuto sempre positivo
TRA I COMPITI DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO RIENTRA, AI SENSI DELL'ART. 6 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990: Il compimento degli atti necessari per l'accertamento d'ufficio dei fatti L'identificazione dei casi in cui il provvedimento deve essere portato a conoscenza dei terzi La fissazione del termine finale di conclusione del procedimento
I PARERI SONO OBBLIGATORI NON VINCOLANTI... Se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno Se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti
QUALE, TRA LE SEGUENTI, È UNA CARATTERISTICA TIPICA DEL RICORSO IN OPPOSIZIONE? Può essere proposto solo a tutela di interessi legittimi È un rimedio di carattere eccezionale È un rimedio di carattere generale
A NORMA DEL D.P.R. 6 GIUGNO 2001, N. 380, IN CASO DI REVOCA O DECADENZA DAI BENEFICI FISCALI, DEI CONTRIBUTI E DELLE ALTRE PROVVIDENZE DELLO STATO, AI SENSI DELL'ART. 49 DEL MEDESIMO DECRETO: Il committente è responsabile dei danni nei confronti degli aventi causa Il committente è solidalmente responsabile con l'appaltatore nei confronti dei danti causa L'appaltatore è responsabile dei danni nei confronti del committente
A NORMA DELL'ART. 1 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 286 DEL 1999, LA VALUTAZIONE E IL CONTROLLO STRATEGICO SONO DIRETTI A: Valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico Valutare le strategie di impiego delle risorse finanziarie ed umane Valutare correttezza ed efficienza delle strategie adottate dalla dirigenza
I BENI PATRIMONIALI INDISPONIBILI... Sono vincolati ad una destinazione di utilità pubblica Possono consistere solo in beni immobili Possono consistere solo in beni mobili
SALVI I CASI DI SILENZIO ASSENSO, DECORSI I TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO PREVISTI NELL'ART. 2 DELLA LEGGE N. 241/1990, IL RICORSO AVVERSO IL SILENZIO DELL'AMMINISTRAZIONE... Può essere proposto, previa diffida, all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre tre mesi dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento Può essere proposto anche senza necessità di diffida all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre sei mesi dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento Può essere proposto anche senza necessità di diffida all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre un anno dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento
QUALE DELLE SEGUENTI NON RAPPRESENTA UNA CARATTERISTICA GIURIDICA TIPICA DEGLI ENTI PUBBLICI? L'autonomia L'autotutela L'autodichia
DISPONE LA LEGGE N. 241/1990 CHE L'AMMINISTRAZIONE DEVE PROVVEDERE A DARE NOTIZIA DELL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO MEDIANTE COMUNICAZIONE PERSONALE INDICANDO L'AMMINISTRAZIONE COMPETENTE, L'OGGETTO DEL PROCEDIMENTO, L'UFFICIO E LA PERSONA RESPONSABILE, ECC. L'OMISSIONE DI TALUNE DELLE COMUNICAZIONI PRESCRITTE... Può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista Può essere fatta valere da qualunque soggetto purché estraneo all'amministrazione Può essere fatta valere solo dai soggetti portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati
IL CITTADINO DI UNO STATO NON APPARTENENTE ALL'UNIONE EUROPEA, REGOLARMENTE SOGGIORNANTE IN ITALIA, PUÒ UTILIZZARE UNA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE PER ATTESTARE LA QUALIFICA PROFESSIONALE POSSEDUTA? Può solo dichiarare, di norma, stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani Sì. purché soggiorni in Italia da almeno tre anni Ai cittadini stranieri è preclusa ogni sorta di autocertificazione
LA LICENZA E'... Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica, attraverso una valutazione discrezionale circa la rispondenza all'interesse pubblico dell'attività che si intende svolgere, tenute presenti le condizioni ambientali esistenti Un atto con cui l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità Un provvedimento permissivo mediante il quale la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di una attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica
INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SUGLI ELEMENTI ESSENZIALI DELL'ATTO AMMINISTRATIVO È CORRETTA. L'agente (o soggetto) deve necessariamente essere un organo individuale della P.A. L'oggetto deve in ogni caso essere determinato, possibile e lecito Il contenuto può consistere solo in una autorizzazione
LA CONFISCA È UN PROVVEDIMENTO ABLATORIO: Di natura cautelare A carattere sanzionatorio A carattere espropriativo
LE MISURE IMPEDITIVE ADOTTATE A SEGUITO DI UN'ATTIVITÀ DI CONTROLLO CONCLUSASI CON ESITO NEGATIVO: Ostano a che l'atto produca efficacia Determinano l'eliminazione dell'atto Determinano una privazione della facoltà di agire in capo al controllato
LA GIURISDIZIONE DI LEGITTIMITÀ DEI T.A.R., PREVISTA DAGLI ARTT. 2, 3 E 4 DELLA LEGGE N. 1034/1977, È LIMITATA QUANTO AL POTERE DI DECISIONE IN QUANTO... Essi possono riformare l'atto illegittimo, ma non possono annullarlo Essi possono annullare l'atto illegittimo, ma non possono riformarlo né sostituirlo Essi possono sostituire l'atto illegittimo, ma non possono riformarlo né annullarlo
IN RELAZIONE AI DESTINATARI, GLI ATTI AMMINISTRATIVI SI DISTINGUONO IN ATTI PARTICOLARI, ATTI PLURIMI, ATTI COLLETTIVI E ATTI GENERATI. GLI ATTI RIVOLTI A DESTINATARI NON DETERMINATI AL MOMENTO DELL'EMANAZIONE DELL'ATTO, MA DETERMINABILI IN UN MOMENTO SUCCESSIVO... Sono atti amministrativi collettivi Sono atti amministrativi generali Sono atti amministrativi plurimi
LA LEGGE N. 59/1997 INDICA I PRINCIPI FONDAMENTALI CHE LE REGIONI DEVONO OSSERVARE NEL CONFERIMENTO AGLI ENTI LOCALI DELLE FUNZIONI CHE NON RICHIEDONO L'UNITARIO ESERCIZIO A LIVELLO REGIONALE. TENENDO CONTO IN PARTICOLARE DELLE FUNZIONI GIÀ ESERCITATE CON L'ATTRIBUZIONE DI FUNZIONI E COMPITI OMOGENEI ALLO STESSO LIVELLO DI GOVERNO, SI REALIZZA, TRA L'ALTRO... I principi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione Il principio di sussidiarietà Il principio di omogeneità
QUALE DEI SEGUENTI ATTI E/O OPERAZIONI È RICOMPRESO NELLA FASE DECISORIA DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Accordi integrativi Istanze Condizioni di ammissibilità
AI SENSI DELL'ART. 16 DEL D.P.R. N. 380 DEL 2001, LA QUOTA DI CONTRIBUTO RELATIVA AGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE È CORRISPOSTA: Al termine dei lavori All'inizio dei lavori All'atto del rilascio del permesso di costruire
QUALI DEI SEGUENTI ATTI APPARTENGONO ALLA CATEGORIA DELLE MANIFESTAZIONI DI SCIENZA E/O DI CONOSCENZA? Relazioni delle commissioni d'inchiesta Giudizi sull'idoneità di candidati Verbalizzazioni
LA RIFORMA DELL'ATTO AMMINISTRATIVO... Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fallo che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse
L'ATTIVITÀ DEGLI UFFICI È PREORDINATA: All'emanazione degli atti aventi rilevanza esterna All'adozione degli atti imputati all'ente Alla preparazione degli atti che costituiscono esercizio delle competenze dell'ente
LA GIURISDIZIONE GENERALE DI LEGITTIMITÀ DEI T.A.R... Non può riguardare l'accertamento dei vizi di violazione di legge di un atto amministrativo Può riguardare l'accertamento dei vizi di violazione di legge di un atto amministrativo È limitata quanto al potere di decisione, non può annullare l'atto illegittimo.
A NORMA DEL D. LGS. 30/03/01, N. 165, NELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO, IL TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO DEL PERSONALE CON QUALIFICA DI DIRIGENTE È CORRELATO ALLE FUNZIONI ATTRIBUITE E ALLE CONNESSE RESPONSABILITÀ: E la graduazione di queste ultime è, a detto fine, definita con i contratti collettivi di lavoro E la graduazione di queste ultime è, a detto fine, definita con decreto ministeriale per le amministrazioni dello Stato e con provvedimenti dei rispettivi organi di governo per le altre amministrazioni o enti E la graduazione di queste ultime è, a detto fine, definita per tutte le amministrazioni pubbliche con decreto emanato dal Presidente del Consiglio dei ministri, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative
INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SULLE CONCESSIONI È CORRETTA Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, il diritto di organizzare e far funzionare il servizio assunto a proprio piacimento Le concessioni di acqua rientrano nella categoria delle concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A. Nelle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici, la concessione può sia riguardare un bene demaniale che un bene patrimoniale indisponibile
LA COSTITUZIONE DEGLI ENTI PUBBLICI PUÒ AVVENIRE: Con legge o atto amministrativo sulla base di una legge Solo ed esclusivamente con legge Solo ed esclusivamente con atto di diritto privato
INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SUI PARERI (ATTI A CARATTERE AUSILIARIO CONSISTENTI IN MANIFESTAZIONI DI GIUDIZIO) È CORRETTA. I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento; quella conoscitiva è relativa a pareri di organi tecnici per soluzioni attinenti alla discrezionalità tecnica e importano atti vincolati I pareri sono obbligatori vincolanti se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge La mancata acquisizione del parere obbligatorio non comporta l'invalidità dell'atto
È RIGETTATO IL RICORSO AMMINISTRATIVO: Ritenuto infondato Che manchi di qualcuno degli elementi essenziali Presentato fuori termine
LE AGENZIE POSSONO AVERE PERSONALITÀ GIURIDICA? No, in quanto totalmente prive di autonomia No, anche se è riconosciuta loro una spiccata autonomia Sì, alcune agenzie hanno personalità giuridica
A NORMA DEL D.P.R. 6 GIUGNO 2001, N. 380, PER LE OPERE ABUSIVAMENTE REALIZZATE SU IMMOBILI DICHIARATI MONUMENTO NAZIONALE CON PROVVEDIMENTI AVENTI FORZA DI LEGGE: Il Soprintendente, su richiesta della regione, del comune o delle altre autorità preposte alla tutela, ovvero decorso il termine di centottanta giorni dall'accertamento dell'illecito, procede al sequestro Il competente ufficio comunale dà comunicazione al soprintendente il quale, nel termine di centoventi giorni, dispone le modalità di attuazione del piano di demolizione e di ripristino dello stato dei luoghi Il Soprintendente, su richiesta della regione, del comune o delle altre autorità preposte alla tutela, ovvero decorso il termine di centottanta giorni dall'accertamento dell'illecito, procede alla demolizione
A NORMA DEL D.P.R. 8 GIUGNO 2001, N. 327, LE CONTROVERSIE AVENTI PER OGGETTO I COMPORTAMENTI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E DEI SOGGETTI AD ESSE EQUIPARATI, CONSEGUENTI ALLA APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI DEL TESTO UNICO SULLE ESPROPRIAZIONI PER PUBBLICA UTILITÀ, SONO DEVOLUTE: Alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo Alla giurisdizione della corte dei conti Alla giurisdizione del giudice ordinario
COSA COMPORTA IL «SILENZIO DEVOLUTIVO» DISCIPLINATO DALL'ART. 17 DELLA LEGGE N. 241/1990? La facoltà per il responsabile del procedimento, nel caso in cui l'organo competente non fornisca le valutazioni tecniche richieste nei termini previsti dalla legge, o in mancanza entro 90 giorni, di rivolgersi ad altri organi dell'amministrazione pubblica, ovvero di proseguire il procedimento senza pregiudizio per gli effeti finali di esso L'obbligo per il responsabile del procedimento, nel caso in cui l'organo competente non fornisca le valutazioni tecniche richieste nei termini previsti dalla legge, o in mancanza entro 120 giorni, di rivolgersi ad enti dotati di qualificazione e capacità tecniche equipollenti esterni all'amministrazione L'obbligo per il responsabile del procedimento, nel caso in cui l'organo competente non fornisca le valutazioni tecniche richieste nei termini previsti dalla legge, o in mancanza entro 90 giorni, di rivolgersi ad altri organi dell'amministrazione pubblica, o ad enti pubblici dodtati di ualificazione e capacità tecnica equipollenti, ovvero ad istituti universitari
È POSSIBILE LA CONVOCAZIONE DI UNA CONFERENZA DI SERVIZI SU ESPRESSA RICHIESTA DI UN PRIVATO CITTADINO? Sì, quando l'attività del privato sia subordinata ad atti di consenso, comunque denominati, di competenza di amministrazioni pubbliche diverse No, la conferenza di servizi è un momento di concertazione interno alla pubblica amministrazione, al quale il privato non partecipa in alcun modo Sì, la conferenza di servizi può essere convocata dall'amministrazione preposta alla tutela dell'interesse pubblico prevalente solo su richiesta del privato
L'ISTITUTO DEL PROJECT FINANCING TROVA APPLICAZIONE CON RIFERIMENTO A QUELLE OPERE E ATTIVITÀ IN GRADO DI: Compensare le somme ottenute per finanziare l'operazione complessiva Produrre flussi di cassa Produrre flussi di cassa e compensare le somme ottenute per finanziare l'operazione complessiva
INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SUI PARERI (ATTI A CARATTERE AUSILIARIO CONSISTENTI IN MANIFESTAZIONI DI GIUDIZIO) È CORRETTA. I pareri, a differenza delle motivazioni (L. 241/1990), richiedono sempre la forma scritta I pareri sono obbligatori vincolanti se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento
AI SENSI DELL'ART. 8 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO DEVE CONTENERE L'INDICAZIONE DEI RIMEDI ESPERIBILI IN CASO DI INERZIA DELL'AMMINISTRAZIONE? Sì, ad esclusione dei soli procedimenti di autotutela No Sì, sempre
I CERTIFICATI RILASCIATI DALLE P.A. ATTESTANTI STATI, QUALITÀ PERSONALI E FATTI NON SOGGETTI A MODIFICAZIONI HANNO VALIDITÀ ILLIMITATA. QUALE CERTIFICATO HA VALIDITÀ ILLIMITATA? Certificato di titolo di studio Stato di famiglia Stato di invalidità
QUALE DEI SEGUENTI SOGGETTI PUÒ, AI SENSI DELL'ART. 18 DEL 0.P.R. N. 445/2000, LEGITTIMAMENTE ESEGUIRE L'AUTENTICAZIONE DI COPIE (ATTO O DOCUMENTO)? Funzionario comunale, qualunque sia l'ufficio di applicazione, previa esibizione dell'originale Funzionario comunale o provinciale, purché preposto ai servizi al pubblico Pubblico ufficiale al quale il documento deve essere prodotto
AI SENSI DELL'ART. 21-NONIES DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO ILLEGITTIMO PUÒ ESSERE ANNULLATO D'UFFICIO DALL'AMMINISTRAZIONE: Solo su richiesta Solo se sussistono ragioni di interesse pubblico all'annullamento Sempre e in ogni momento
NELL'AMBITO DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA, L'ISTITUTO DELL'AUTOTUTELA (IN CONTRAPPOSIZIONE ALLA TUTELA AMMINISTRATIVA SU RICORSO) SI ATTUA: Con l'annullamento dell'atto su istanza dell'interessato D'iniziativa della stessa P.A. Con un procedimento esterno alla P.A.
AI SENSI DELL'ART. 16 DEL D.P.R. N. 380 DEL 2001, L'INCIDENZA DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA È STABILITA: Dal dirigente comunale Dal consiglio comunale Dall'assessore al ramo
LA LEGGE N. 59/1997 INDICA NELLA PROMOZIONE DELLO SVILUPPO ECONOMICO, NELLA VALORIZZAZIONE DEI SISTEMI PRODUTTIVI E NELLA PROMOZIONE DELLA RICERCA APPLICATA GLI INTERESSI PUBBLICI PRIMARI CHE LO STATO, LE REGIONI E GLI ALTRI ENTI LOCALI ASSICURANO NELL'AMBITO DELLE RISPETTIVE COMPETENZE, NEL RISPETTO, TRA L'ALTRO... Della libera iniziativa economica e sociale Della sanità e sicurezza pubblica Delle convinzioni politiche e religiose
GLI ATTI AMMINISTRATIVI FORMATI DA PIÙ MANIFESTAZIONI DI VOLONTÀ COSÌ STRETTAMENTE UNITE CHE SI CONSIDERANO UN SOLO ATTO, PER CUI IL DIFETTO DI UNA DI ESSE SI RISOLVE NEL DIFETTO DI TUTTO L'ATTO, SONO... Atti amministrativi plurimi Atti amministrativi composti Atti amministrativi contestuali
DISPONE L'AD. 10-BIS DELLA LEGGE N. 241/1990 CHE NEI PROCEDIMENTI AD ISTANZA DI PARTE IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO O L'AUTORITÀ COMPETENTE, PRIMA DELLA FORMALE ADOZIONE DI UN PROVVEDIMENTO NEGATIVO, COMUNICA TEMPESTIVAMENTE AGLI ISTANTI I MOTIVI CHE OSTANO ALL'ACCOGLIMENTO DELLA DOMANDA, CONCEDENDO AD ESSI IL DIRITTO DI PRESENTARE PER ISCRITTO LE LORO OSSERVAZIONI, EVENTUALMENTE CORREDATE DA DOCUMENTI. ENTRO QUALE TERMINE GLI ISTANTI DEVONO PRESENTARE LE LORO OSSERVAZIONI? Entro il termine di venti giorni dal ricevimento della comunicazione Immediatamente e comunque entro cinque giorni dalla comunicazione anche data verbalmente o via fax Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione
È DICHIARATO INAMMISSIBILE IL RICORSO AMMINISTRATIVO... Presentato ad autorità incompetente Ritenuto infondato Che manchi di qualcuno degli elementi essenziali
L'ABILITAZIONE E'... Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti Un provvedimento amministrativo tramite il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale tecnica in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente presesistere in capo al destinatario Una figura analoga alla concessione
IL PRESIDENTE E I MEMBRI DELL'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO, ISTITUITA CON LEGGE 10 OTTOBRE 1990, N. 287, SONO NOMINATI: Con determinazione del Presidente del Consiglio dei ministri previa deliberazione del Consiglio stesso Con determinazione adottata d'intesa dai Presidenti della Camera e del Senato Con decreto del Presidente della Repubblica su designazione dei Presidenti della Camera e del Senato
AI FINI DEL D.P.R. 8 GIUGNO 2001, N. 327, PER ESPROPRIATO, SI INTENDE: Il soggetto pubblico titolare dell'azione amministrativa Il solo soggetto privato titolare del diritto espropriato Il soggetto, pubblico o privato, titolare del diritto espropriato
IL D.LGS. N. 286/1999 FA OBBLIGO ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI DI DOTARSI DI STRUMENTI ADEGUATI A GARANTIRE LA LEGITTIMITÀ, REGOLARITÀ E CORRETTEZZA DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA. CIÒ ALLO SCOPO DI REALIZZARE... Il controllo di regolarità amministrativa e contabile La valutazione della dirigenza La valutazione ed il controllo strategico
AI SENSI DELL'ART. 21 NONIES DELLA L. N. 241 DEL 1990 QUALE, FRA I SEGUENTI ISTITUTI È UN PROVVEDIMENTO DI RIESAME A CONTENUTO CONSERVATIVO ADOTTABILE SUSSISTENDONE LE RAGIONI DI PUBBLICO INTERESSE? La sanatoria La convalida La conversione
LE NORME DEL D.P.R. 8 GIUGNO 2001, N. 327, POSSONO ESSERE DEROGATE? No, mai Sì, solo dagli strumenti urbanistici Sì, esclusivamente per dichiarazione espressa, con specifico riferimento a singole disposizioni
COME SONO DENOMINATI GLI ACCERTAMENTI CHE NON SI LIMITANO AD ATTRIBUIRE UNA QUALITÀ GIURIDICA AD ALTRA ENTITÀ GIURIDICA ESISTENTE, MA CREANO ESSE STESSE DELLE QUALIFICAZIONI? Ispezioni Certazioni Verbalizzazioni
AI SENSI DELL'ART. 4 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241/90, LA DETERMINAZIONE DELL'UNITÀ ORGANIZZATIVA RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: È resa pubblica in conformità ai singoli ordinamenti Viene pubblicata all'albo della singola amministrazione Resta tra gli interna corporis dell'amministrazione, non avendo rilevanza esterna
QUALE DEI SEGUENTI È UN GIUDICE AMMINISTRATIVO SPECIALE? Commissione tributaria Tribunale Amministrativo Regionale Consiglio di Stato
LA CATEGORIA DELLE AUTONOMIE FUNZIONALI È STATA INTRODOTTA DAL DECRETO LEGISLATIVO N. 112 DEL 1998 PER INDICARE: Le autonomie territoriali Gli enti ai quali possono essere conferiti funzioni e compiti statali Gli enti privi di autonomia organizzativa, vincolati alle direttive degli enti territoriali
LA LEGGE N. 59/1997 INDICA I PRINCIPI FONDAMENTALI CHE LE REGIONI DEVONO OSSERVARE NEL CONFERIMENTO AGLI ENTI LOCALI DELLE FUNZIONI CHE NON RICHIEDONO L'UNITARIO ESERCIZIO A LIVELLO REGIONALE. CON LA SOPPRESSIONE DELLE FUNZIONI E DEI COMPITI DIVENUTI SUPERFLUI, SI ATTUA, TRA L'ALTRO: Il principio di completezza Il principio di adeguatezza Il principio di efficienza e di economicità
QUALE DEI SEGUENTI ATTI E/O OPERAZIONI È RICOMPRESO NELLA FASE DECISORIA DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Accordi sostitutivi Denunce Acquisizione degli interessi
AI SENSI DELL'ART. 21-SEPTIES DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, È PREVISTA LA GIURISDIZIONE ESCLUSIVA DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO PER: Le questioni di nullità dei provvedimenti amministrativi in violazione od elusione del giudicato Le questioni in tema di autotutela Tutte le questioni di nullità dei provvedimenti
TRA I PRINCIPI GENERALI APPLICABILI ALLE SANZIONI AMMINISTRATIVE, LA LEGGE N. 689 DEL 1981 INCLUDE: Il principio dell'interpretazione analogica Il principio del buon andamento Il principio di legalità
AI SENSI DELL'ART. 21-QUINQUIES DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LA REVOCA DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO AD EFFICACIA DUREVOLE COMPORTA LA CORRESPONSIONE DI UN INDENNIZZO? Sì, ma solo se la revoca comporta pregiudizi in danno dei soggetti direttamente interessati Sì, sempre No, mai
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO, AI SENSI DELLA LEGGE N. 241 DEL 1990 Non può esperire ispezioni Cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale
IL CONSIGLIO DI STATO È COMPETENTE ANCHE SUI RICORSI PER L'ESECUZIONE DEL GIUDICATO EMESSI DA: Corte di appello di Roma Corte di Cassazione Corte Costituzionale
A NORMA DEL D.P.R. 8 GIUGNO 2001, N. 327, NEI CASI DI ESPROPRIAZIONE PER FINI STRUMENTALI E PER INTERESSE ARCHEOLOGICO, PREVISTI DAL TESTO UNICO IN MATERIA DI BENI CULTURALI E AMBIENTALI: Si applicano le disposizioni del T. U. sui lavori pubblici Si applicano le disposizioni del T. U. sulle espropriazioni per pubblica utilità Si applicano le disposizioni del T. U. sulle espropriazioni per pubblica utilità in quanto compatibili
NELLA CONCESSIONE DI SERVIZI IL CONCESSIONARIO ACQUISTA, TRA L'ALTRO Il diritto di insistenza Il diritto di organizzare e far funzionare il servizio assunto a proprio piacimento Il diritto di non sottostare ai controlli della P.A.
IL MINISTRO, NELL'ESERCIZIO DEI POTERI DEFINITI DALL'ART. 14 DEL D.LGS. N. 165/2001, TRA L'ALTRO... Effettua, ai fini dell'adempimento dell'attività amministrativa e della gestione, l'assegnazione delle risorse ai dirigenti preposti ai centri di responsabilità delle rispettive amministrazioni Ha il potere di conciliare e di transigere Decide sui ricorsi gerarchici contro gli atti e i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti
IN RELAZIONE AL TRATTAMENTO DI DATI PERSONALI, L'INTERESSATO AL QUALE SIA STATO ILLEGITTIMAMENTE VIETATO DI OPPORSI AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI CHE IO RIGUARDANO PUÒ FAR VALERE I PROPRI DIRITTI DINANZI... Esclusivamente all'autorità giudiziaria ordinaria Al T.A.R territorialmente competente All'autorità giudiziaria o, alternativamente, al Garante per la protezione dei dati personali
IL CONTROLLO DI RAGIONERIA NELL'AMMINISTRAZIONE STATALE È UN CONTROLLO: Contabile e di merito Sia di legittimità che di merito Contabile e di legittimità
UN'ISTANZA DA PRESENTARE ALL'ESERCENTE DI UN PUBBLICO SERVIZIO PUÒ ESSERE TRASMESSA PER VIA TELEMATICA? Sì, con esclusione delle istanze intese ad ottenere benefici economici Sì, limitatamente alle istanze intese ad ottenere benefici economici Sì, lo prevede espressamente il D.P.R. n. 445/2000, nei modi ivi indicati
GLI ATTI AMMINISTRATIVI CHE CREANO, MODIFICANO O ESTINGUONO UN RAPPORTO GIURIDICO PREESISTENTE SONO ATTI AMMINISTRATIVI COSTITUTIVI. TALI ATTI... Non possono incidere su status, diritti e precedenti atti Possono incidere solo su precedenti atti Possono incidere su status, diritti e precedenti atti
L'ESPOSTO È: Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore, che non genera obblighi per la P.A. Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore, che genera per la P.A. l'obbligo di provvedere Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto, che genera obblighi per la P.A.
A NORMA DELL'ART. 4 DELL'ALLEGATO E) DELLA N. 2248 DEL 1865, QUANDO SORGE CONTROVERSIA SOPRA UN DIRITTO CHE SI PRETENDE LESO DA UN ATTO DELL'AUTORITÀ AMMINISTRATIVA, E DEVOLUTO ALLA COGNIZIONE DEL GIUDICE ORDINARIO: L'atto amministrativo non potrà essere revocato o modificato se non mediante ricorso alle competenti autorità amministrative L'atto amministrativo potrà essere revocato o modificato L'atto amministrativo non potrà essere revocato o modificato
I PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI POSITIVI SONO SEMPRE IMPERATIVI ED ESECUTIVI. VALE A DIRE CHE SONO DOTATI DEL CARATTERE... Della nominatività Dell'inoppugnabilità Dell'autoritarietà
TRA LE FIGURE PIÙ RILEVANTI DI ECCESSO DI POTERE (DEFINITE IN SEDE DOTTRINALE E GIURISPRUDENZIALE FIGURE SINTOMATICHE) RIENTRA... Violazione del principio di leale collaborazione istituzionale Vizio di forma Vizio della volontà
SONO IMPUGNABILI INNANZI AL G.A. SOLTANTO GLI ATTI AMMINISTRATIVI (IN SENSO OGGETTIVO, OSSIA ESPLICAZIONE DI PUBBLICA POTESTA') CHE PROMANINO DA UN'AUTORITÀ AMMINISTRATIVA, LESIVI DI INTERESSI LEGITTIMI DEL PRIVATO. CONSEGUENTEMENTE... Gli atti meramente confermativi di precedenti provvedimenti non sono impugnabili Gli atti esecutivi sono impugnabili I regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi sono impugnabili
CHE COSA DIFFERENZIA GLI ENTI PUBBLICI DAGLI ENTI TERRITORIALI? La personalità giuridica, riconosciuta solo agli enti territoriali, non agli enti pubblici Gli interessi curati, che nel caso degli enti pubblici sono settoriali, nel caso degli enti territoriali generali Il rapporto con gli organi, che solo nel caso degli enti pubblici è di immedesimazione organica
INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SUI PARERI (ATTI A CARATTERE AUSILIARIO CONSISTENTI IN MANIFESTAZIONI DI GIUDIZIO) È CORRETTA. I pareri sono obbligatori non vincolanti se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento; quelli di coordinamento sono relativi a pareri di organi tecnici per soluzioni attinenti alla discrezionalità tecnica e importano atti vincolati I pareri sono obbligatori parzialmente vincolanti se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge
AI SENSI DELL'ART. 137 DEL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 42 DEL 2004, IL PROVVEDIMENTO DI DICHIARAZIONE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO DEGLI IMMOBILI PAESAGGISTICI È PUBBLICATO: Nella gazzetta ufficiale della repubblica italiana All'albo pretorio della provincia Nel bollettino unesco
HA FACOLTÀ DI INTERVENIRE NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO Qualunque soggetto portatore di interessi pubblici o privati I soggetti portatori di interessi diffusi purché costituiti in associazioni Tra gli altri, qualunque soggetto portatore di interessi pubblici o privati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento
A DIFFERENZA DI ALTRI ORGANI DELLO STATO, PURE INDIPENDENTI, LE AUTORITÀ INDIPENDENTI SVOLGONO FUNZIONI: Consultive Di amministrazione attiva, regolazione e controllo Di controllo e sostitutive
L'AGENTE (O SOGGETTO) DELL'ATTO AMMINISTRATIVO... Non può mai essere un funzionario dello Stato Deve necessariamente essere un organo individuale della P.A. Può essere anche in via eccezionale un privato investito dell'esercizio di una pubblica finzione
QUALE, TRA I SEGUENTI, NON È UN ORGANO INTERNO DEL CONSIGLIO DI STATO? Segretario generale Consiglio di Presidenza Direttore generale
AI SENSI DELL'ART. 153 DEL D.LGS N. 196 DEL 2003 IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI È UN ORGANO COLLEGIALE COMPOSTO: Da tre componenti Da quattro componenti Da due componenti
CHE COSA ACCOMUNA LE REQUISIZIONI IN PROPRIETÀ E LE REQUISIZIONI IN USO? La temporaneità del provvedimento, sempre reversibile La necessità dell'indennizzo L'oggetto del provvedimento, che può essere un bene mobile o immobile
DISPONE IL D.LGS. N. 165/2001 CHE AI DIRIGENTI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE SPETTA L'ADOZIONE DEGLI ATTI E PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI, COMPRESI TUTTI GLI ATTI CHE IMPEGNANO L'AMMINISTRAZIONE VERSO L'ESTERNO. TALI ATTRIBUZIONI POSSONO ESSERE DEROGATE? Soltanto con provvedimento adottato all'unanimità dall'organo esecutivo Sì, ma soltanto ed espressamente ad opera di specifiche disposizioni legislative No, in alcun caso
AI SENSI DELL'ART. 142 DEL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 42 DEL 2004, SONO DA CONSIDERARSI AREE TUTELATE PER LEGGE AGLI EFFETTI DELLE DISPOSIZIONI CONCERNENTI I BENI PAESAGGISTICI: I quadri naturali I torrenti I complessi di immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale
IL RICORSO PER IL GIUDIZIO DI OTTEMPERANZA DOPO LA MESSA IN MORA DEVE ESSERE PROPOSTO ENTRO QUALE TERMINE? 90 giorni 10 anni 120 giorni
AI SENSI DELL'ART. 21-QUINQUIES DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, DA CHI PUÒ ESSERE REVOCATO IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO AD EFFICACIA DUREVOLE? Dall'organo che lo ha emanato o da altro organo previsto dalla legge Solo dal superiore gerarchico Dal capo di gabinetto del ministro
IN MATERIA DI TRATTAMENTO DI DATI PERSONALI, IN IPOTESI DI VIOLAZIONI AMMINISTRATIVE COMMESSE DAL TITOLARE, DAL RESPONSABILE O DALL'INCARICATO DEL TRATTAMENTO, CHI È COMPETENTE AD IRROGARE LA RELATIVA SANZIONE? Il Garante per la protezione dei dati personali La Presidenza del Consiglio dei Ministri Il T.A.R. territorialmente competente
DISPONE L'ART. 1 DELLA LEGGE N. 241/1990 CHE LA P.A., NELL'ADOZIONE DI ATTI DI NATURA NON AUTORITATIVA: Agisce sempre secondo le norme di diritto pubblico Agisce secondo le norme di diritto pubblico salvo che la legge disponga diversamente Agisce secondo le norme di diritto privato salvo che la legge disponga diversamente
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1034 DEL 1971, LE DECISIONI IN FORMA SEMPLIFICATA EMESSE DAL T.A.R. SONO SOGGETTE: Alle medesime forme di impugnazione previste per i decreti Alle medesime forme di impugnazione previste per le sentenze Alle medesime forme di impugnazione previste per le ordinanze
IN RELAZIONE ALL'EFFICACIA, GLI ATTI AMMINISTRATIVI SI DISTINGUONO IN ATTI COSTITUTIVI E ATTI DICHIARATIVI. SONO ATTI AMMINISTRATIVI DICHIARATIVI... Gli atti che si limitano ad accertare una determinata situazione, senza influire su di essa Gli atti che restringono la sfera giuridica del destinatario Gli atti che attribuiscono al destinatario nuovi poteri e nuove facoltà, ampliando la sua sfera giuridica
LE ISPEZIONI COSTITUISCONO: Acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in se stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione Accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni Atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto
LA LEGGE 15/3/1997, N. 59, ESCLUDE DAL CONFERIMENTO DI FUNZIONI E COMPITI ALLE REGIONI ED AGLI ENTI LOCALI, TRA L'ALTRO I compiti relativi al sistema di protezione civile in genere Il coordinamento dei rapporti con l'Unione europea I compiti relativi alla tutela dell'ambiente e della salute in genere
QUALE, TRA LE SEGUENTI NON COSTITUISCE, AI SENSI DELL'ART. 73 DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL'AVVOCATURA DELLO STATO, UNA COMPETENZA DELLA STESSA? Parere sulle proposte di regolamenti da emanarsi con delibera del Consiglio dei Ministri e Decreto del Presidente della Repubblica Esame progetti di legge, regolamenti, capitolati redatti dalle amministrazioni, qualora ne sia richiesto l'esame Tutela legale dei diritti e degli interessi dello Stato
SE L'ORGANO DI AMMINISTRAZIONE ATTIVA È OBBLIGATO A RICHIEDERLI, MA PUÒ ADOTTARE UN PROVVEDIMENTO DIFFORME NELL'AMBITO DEI LIMITI POSTI DALLA LEGGE, I PARERI SONO... Obbligatori parzialmente vincolanti Obbligatori conformi Facoltativi
INDICARE QUALE DEI SEGUENTI NON È UN REQUISITO DI LEGITTIMITÀ DELL'ATTO AMMINISTRATIVO. Competenza Compatibilità Volontà
LA LEGGE 15/3/1997, N. 59, ESCLUDE DAL CONFERIMENTO DI FUNZIONI E COMPITI ALLE REGIONI ED AGLI ENTI LOCALI, TRA L'ALTRO La programmazione generale nel settore dello spettacolo in genere I compiti relativi alla difesa del suolo in genere I compiti di rilievo nazionale del sistema di protezione civile
SONO ATTI AMMINISTRATIVI PLURIMI... Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati Gli atti destinati ad un solo soggetto
INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SUI PARERI (ATTI A CARATTERE AUSILIARIO CONSISTENTI IN MANIFESTAZIONI DI GIUDIZIO) È CORRETTA. I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento; quelli di coordinamento sono relativi a pareri che la P.A. deve obbligatoriamente richiedere al Consiglio di Stato I pareri sono atti privi di autonomia funzionale, in quanto emessi in vista del provvedimento terminale di un procedimento amministrativo I pareri sono obbligatori conformi se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli
NELL'ATTO AMMINISTRATIVO, IL PREAMBOLO E'... La parte che contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata La parte in cui sono indicate le norme di legge o i regolamenti in base alle quali l'atto è stato adottato L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana
IN LINEA GENERALE, IL POTERE, INTESO COME POTENZIALITÀ ASTRATTA DI TENERE UN CERTO COMPORTAMENTO, PUÒ ESSERE TRASFERITO? No, in quanto espressione della capacità del soggetto Sì, anche a favore di soggetti privati Sì, ma solo a favore di soggetti di diritto pubblico
SCATURISCE SOLO UN OBBLIGO PER LA P.A. DI VAGLIARE L'OPPORTUNITÀ DI DARE O MENO CORSO AL PROCEDIMENTO... Sia dalla segnalazione che dai voti Sia dalla richiesta che dalla proposta non vincolante Sia dall'istanza che dalla richiesta
QUANDO UN RICORSO AMMINISTRATIVO SIA STATO PRESENTATO FUORI TERMINE... E dichiarato nullo È dichiarato inammissibile E dichiarato irricevibile
NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO LA FASE D'INIZIATIVA... E diretta a predispone ed accertare i presupposti dell'atto da emanare Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso E un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni
AI SENSI DELL'ART. 2 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, IL RICORSO AVVERSO IL SILENZIO-INADEMPIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PUÒ ESSERE PROPOSTO: Fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre un anno dalla scadenza dei termini previsti Entro un termine massimo di 90 giorni Entro un termine non superiore a 60 giorni
QUANDO UN ATTO AMMINISTRATIVO SIA VIZIATO DA MANCANZA DI FORMA, LADDOVE LA STESSA SIA PREVISTA DALLA LEGGE, L'ATTO E'... Irregolare Illecito Nullo
DISPONE IL D.P.R. N. 445/2000 CHE SE L'INTERESSATO AL RILASCIO DI UNA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ È SOGGETTO A CURATELA, LA DICHIARAZIONE... Può essere fatta solo dal Tribunale competente È sottoscritta dall'interessato stesso con l'assistenza del curatore È sottoscritta dallo stesso pubblico ufficiale, previo accertamento dell'identità del dichiarante
IL D.LGS. N. 286/1999 FA OBBLIGO ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI DI DOTARSI DI STRUMENTI ADEGUATI AD OTTIMIZZATE, ANCHE MEDIANTE TEMPESTIVI INTERVENTI DI CORREZIONE, IL RAPPORTO TRA COSTI E RISULTATI. CIÒ ALLO SCOPO DI REALIZZARE... La valutazione ed il controllo strategico Il controllo di regolarità amministrativa e contabile Il controllo di gestione
È LEGITTIMA L'ISTANZA PRODOTTA AGLI ORGANI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA SOTTOSCRITTA DALL'INTERESSATO IN PRESENZA DEL DIPENDENTE ADDETTO? L'art. 38 del D.P.R. n. 445/2000 lascia ampia facoltà al riguardo alla pubblica amministrazione No, ciò è escluso dall'art. 38 del D.P.R. n. 445/2000 Sì, lo prevede espressamente l'art. 38 del D.P.R. n. 445/2000
AI SENSI DELL'ART. 8 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241/90, LE FORME DI PUBBLICITÀ IDONEE A SOSTITUIRE LA COMUNICAZIONE PERSONALE DELL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO SONO PREVISTE: Qualora questa non sia possibile o risulti particolarmente gravosa Ogni qualvolta vadano avvertiti dieci o più soggetti Ogni volta che vadano avvertiti due o più soggetti
UNA VOLTA APERTA LA FASE DELL'INIZIATIVA DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO LA LEGGE N. 241/1990 PREVEDE... Tre obblighi ovvero: la previsione di un termine di conclusione dell'iter procedimentale, la individuazione del responsabile del procedimento e la comunicazione dell'avvio del procedimento agli interessati Due obblighi ovvero: la previsione di un termine di conclusione dell'iter procedimentale e la individuazione del responsabile del procedimento Due obblighi ovvero la individuazione del responsabile del procedimento e la comunicazione dell'avvio del procedimento agli interessati
QUALI TRA I SEGUENTI SONO ATTI DI SCIENZA CON CUI SI NARRANO E SI DOCUMENTANO ATTI GIURIDICI, OPERAZIONI O ANCHE MERI COMPORTAMENTI DI ALTRE FIGURE SOGGETTIVE? Ispezioni Accertamenti Verbalizzazioni
AI SENSI DELL'ART. 21-BIS DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, I PROVVEDIMENTI LIMITATIVI DELLA SFERA GIURIDICA DEI PRIVATI AVENTI CARATTERE CAUTELARE ED URGENTE ACQUISTANO EFFICACIA: Con la comunicazione dell'atto Con il perfezionamento dell'atto Immediatamente
QUALE DELLE SEGUENTI NON RAPPRESENTA UNA CARATTERISTICA TIPICA DELL'ATTIVITÀ DI CONTROLLO: L'accessorietà La facoltatività La conformità alle forme previste dalla legge
INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SUI CONTROLLI AMMINISTRATIVI È CORRETTA. L'omologazione è un atto di controllo preventivo esclusivamente di legittimità L'approvazione è un atto di controllo successivo di legittimità Il visto è un atto di controllo vincolato in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporlo ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità
IL GIUDIZIO AMMINISTRATIVO DEVE ESSERE SOSPESO OBBLIGATORIAMENTE QUANDO: Quando penda un altro giudizio amministrativo su un provvedimento connesso, la cui decisione influenza il giudizio amministrativo da sospendere Quando un fatto rilevante ai fini della decisione amministrativa debba essere deciso in via principale nel corso di un giudizio penale già pendente Quando una questione pregiudiziale di diritto soggettivo, da risolversi incidenter tantum, penda in un giudizio civile ordinario e influisca sul giudizio amministrativo
L'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO È INCARDINATA PRESSO: La Presidenza del Consiglio dei Ministri La Corte Costituzionale La Corte dei Conti
LA DENUNCIA E LA RICHIESTA FACOLTATIVA SONO PROPRIE Della fase istruttoria del procedimento amministrativo Della fase decisoria del procedimento amministrativo Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo
A NORMA DEL D. IGS. 30/03/01, N. 165, LA GRADUAZIONE DELLE FUNZIONI E RESPONSABILITÀ AI FINI DEL TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO DEL PERSONALE CON QUALIFICA DI DIRIGENTE È DEFINITA CON DECRETO MINISTERIALE PER LE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO E CON PROVVEDIMENTI DEI RISPETTIVI ORGANI DI GOVERNO PER LE ALTRE AMMINISTRAZIONI O ENTI: Ferma restando comunque l'osservanza dei criteri e dei limiti delle compatibilità finanziarie fissate dal Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze Ferma restando comunque l'osservanza dei criteri e dei limiti delle compatibilità finanziarie fissate dal Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il parere obbligatorio e vincolante della Corte dei conti Ferma restando comunque l'osservanza dei criteri e dei limiti delle compatibilità finanziarie fissate dal Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il parere obbligatorio e vincolante della Corte dei Conti
AI SENSI DELL'ART. 1 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: Può aggravare il procedimento, anche a prescindere da straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria Non può aggravare il procedimento, se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria Non può in nessun caso aggravare il procedimento
LA DIREZIONE È UNA RELAZIONE ORGANIZZATIVA CHE SI MANIFESTA: In atti vincolanti solo in rapporto all'indicazione dei mezzi necessari per perseguire un determinato fine In atti di indirizzo In ordini vincolanti nei fini e nei mezzi
AI SENSI DELL'ART. 142 DEL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 42 DEL 2004, SONO DA CONSIDERARSI AREE TUTELATE PER LEGGE AGLI EFFETTI DELLE DISPOSIZIONI CONCERNENTI I BENI PAESAGGISTICI: I territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia I quadri naturali I siti unesco
DAL PUNTO VISTA GIURIDICO, IL PREFETTO È: Un organo regionale Un organo del Ministero dell'Interno Un organo provinciale
NEL CASO DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO AD ISTANZA DI PARTE IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO O L'AUTORITÀ COMPETENTE, PRIMA DELLA FORMALE ADOZIONE DI UN PROVVEDIMENTO NEGATIVO, COMUNICA TEMPESTIVAMENTE AGLI ISTANTI I MOTIVI CHE OSTANO ALL'ACCOGLIMENTO DELLA DOMANDA. IN TAL CASO... Entro il termine di venti giorni dal ricevimento della comunicazione, gli istanti devono presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti La comunicazione interrompe i termini per concludere il procedimento, che iniziano a decorrere nuovamente dalla data di presentazione delle osservazioni o, in mancanza, dalla scadenza del termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione da parte degli istanti Entro il termine di trenta giorni dalla comunicazione, gli istanti devono presentare per iscritto le loro osservazioni, obbligatoriamente corredate da documenti
QUALE DELLE SEGUENTI FATTISPECIE CONFIGURA UN ATTO ABLATIVO DI URGENTE NECESSITA'? Ordine del Sindaco di distruzione di sostanze alimentari ritenute nocive Confisca di cose il cui uso o porto è consentita solo previa autorizzazione amministrativa Servitù di elettrodotto
AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.P.R. N. 380 DEL 2001, LA DEROGA AGLI STRUMENTI URBANISTICI PER IL RILASCIO DEL PERMESSO DI COSTRUIRE PUÒ RIGUARDARE: Norme sanitarie Norme igieniche Limiti di distanza tra i fabbricati
GLI ATTI PROCEDIMENTALI POSSONO ESSERE PROPULSIVI O PREPARATORI; TRA I PRIMI... Rientrano le designazioni Rientrano le istanze Rientrano i pareri
CON EFFICIENZA DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA, INTESA IN SENSO STRETTO, SI FA RIFERIMENTO: Al rapporto tra le risorse umane e materiali impiegate e i risultati ottenuti Alla posizione di chi amministra in rapporto agli interessi della materia della decisione Al rapporto tra i risultati ottenuti e gli obiettivi prestabiliti
QUALE DELLE SEGUENTI FATTISPECIE CONFIGURA UN ATTO ABLATIVO DI URGENTE NECESSITA'? Servitù di elettrodotto Sequestro di sostanze alimentari ritenute nocive in attesa dell'ordine definitivo della loro distruzione Servitù di appoggio di cassette postali
LA REGISTRAZIONE E'... Un'autorizzazione vincolata, in quanto anch'essa è diretta a rimuovere un limite legale che si frappone all'esercizio di un diritto, che avviene sulla base di un semplice accertamento della sussistenza delle condizioni di legge Un atto con cui l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica, attraverso una valutazione discrezionale circa la rispondenza all'interesse pubblico dell'attività che s'intende svolgere
È PERSONALE L'AUTORIZZAZIONE: Il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni Che, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative Rilasciata sulla base di un apprezzamento discrezionale della P.A., concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato
A NORMA DELL'ART. 1, COMMA 2, DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 286 DEL 1999, L'ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI UTILIZZA, TRA L'ALTRO: I risultati del controllo di gestione I risultati del controllo strategico I risultati del controllo di regolarità amministrativa e contabile
A NORMA DELL'ART. 1 DELLA LEGGE N. 20 DEL 1994, IN TEMA DI RESPONSABILITÀ DEI SOGGETTI SOTTOPOSTI ALLA GIURISDIZIONE DELLA CORTE DEI CONTI, SE IL FATTO DANNOSO È COMMESSO DA PIÙ PERSONE: La responsabilità è oggettiva La responsabilità si ripartisce tra coloro che vi presero parte e per la parte di ciascuno La responsabilità è solidale
I CERTIFICATI RILASCIATI DALLE P.A. ATTESTANTI STATI, QUALITÀ PERSONALI E FATTI NON SOGGETTI A MODIFICAZIONI HANNO VALIDITÀ ILLIMITATA. PER FATTO SI INTENDE... Solo l'attributo che qualifica una persona nell'ambito della collettività Qualsiasi fatto della vita reale che può avere rilevanza per il diritto La situazione di un soggetto caratterizzata da una particolare sfera di capacità, diritti, doveri nell'ambito di una collettività
AI SENSI DELL'ART. 21-QUINQUIES DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, SONO DEVOLUTE ALLA GIURISDIZIONE ESCLUSIVA DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO LE CONTROVERSIE CONCERNENTI: La legittimazione dell'autorità che ha disposto la revoca La revoca del provvedimento La determinazione e la corresponsione dell'indennizzo derivante dalla revoca del provvedimento
LE SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE SI DISTINGUONO IN ATTIVE (O DI VANTAGGIO) E PASSIVE (O DI SVANTAGGIO). NELLA PRIMA CATEGORIA RIENTRA: Il dovere L'interesse legittimo L'obbligo
CHE TIPO DI SILENZIO, AI SENSI DEL D.P.R. N. 1199/71, CONFIGURA L'IPOTESI IN CUI L'AMMINISTRAZIONE ALLA QUALE SIA STATA INDIRIZZATA IL RICORSO AMMINISTRATIVO RIMANGA INERTE: Silenzio inadempimento Silenzio rigetto Silenzio devolutivo
INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SUI CONTROLLI AMMINISTRATIVI È CORRETTA. L'omologazione è un atto di controllo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto L'approvazione è un atto di controllo che interviene su atti che non hanno ancora acquisito efficacia, sindacandoli, oltre che nella legittimità, anche nel merito Il visto è una funzione che si esercita con controlli di merito
QUANDO UN ATTO AMMINISTRATIVO SIA VIZIATO DA INCOMPETENZA ASSOLUTA DELL'ORGANO, L'ATTO E'... Nullo Irregolare Illecito
AI SENSI DELL'ART. 10-BIS DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LA COMUNICAZIONE DEI MOTIVI OSTATIVI ALL'ACCOGLIMENTO DELL'ISTANZA È DOVUTA: Prima della conclusione dell'istruttoria Prima della conclusione della fase integrativa dell'efficacia, in modo da evitare la produzione degli effetti negativi nei confronti dei terzi Prima della formale adozione di un provvedimento negativo
AI SENSI DELL'ART. 10-BIS DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, DOPO LA COMUNICAZIONE DEI MOTIVI OSTATIVI ALL'ACCOGLIMENTO DELL'ISTANZA, GLI ISTANTI HANNO IL DIRITTO DI PRESENTARE LE LORO OSSERVAZIONI: Entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione Entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione Entro 10 giorni dal ricevimento della comunicazione
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1034 DEL 1971, LE MISURE CAUTELARI POSSONO ESSERE RICHIESTE AL T.A.R. ALLEGANDO: Un danno gravissimo dall'esecuzione del provvedimento impugnato Un pregiudizio grave ed irreparabile dall'esecuzione del provvedimento impugnato Un danno di rilevante entità dall'esecuzione del provvedimento impugnato
L'AMMINISTRAZIONE È OBBLIGATA A PREDETERMINARE E RENDERE PREVENTIVAMENTE PUBBLICI I CRITERI E LE MODALITÀ CUI ATTENERSI PER... Qualunque spesa che ecceda gli stanziamenti di bilancio L'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere L'effettuazione di spese pubbliche
QUALE, TRA I SEGUENTI ORGANI NON È SOTTOPOSTO ALLA DIREZIONE POLITICA DEL CIPE? Comitato Interministeriale per il credito e risparmio Comitato Interministeriale per le Informazioni e la sicurezza Comitato Interministeriale Prezzi
A NORMA DI QUANTO DISPONE L'ART. 64 DEL D.LGS. N. 300/1999 L'AGENZIA DEL TERRITORIO HA IL COMPITO, TRA L'ALTRO, DI... Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei tributi diretti e dell'IVA, nonché di tutte le imposte, diritti o entrate erariali o locali già di competenza del dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze Svolgere i servizi relativi al catasto, i servizi geotopocartografici e quelli relativi alle conservatorie dei registri immobiliari Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei diritti doganali e della fiscalità interna negli scambi internazionali, nonché delle accise sulla produzione e sui consumi
I MEMBRI DELLA COMMISSIONE DI GARANZIA DELLA ATTUAZIONE DELLA LEGGE 12 GIUGNO 1990, N. 146, ISTITUITA CON LA STESSA LEGGE, DURANO IN CARICA UN TRIENNIO E: Possono essere confermati soltanto due volte Non possono essere confermati Possono essere confermati una sola volta
LA LEGGE N. 59/1997 INDICA I PRINCIPI FONDAMENTALI CHE LE REGIONI DEVONO OSSERVARE NEL CONFERIMENTO AGLI ENTI LOCALI DELLE FUNZIONI CHE NON RICHIEDONO L'UNITARIO ESERCIZIO A LIVELLO REGIONALE. CON LA ATTRIBUZIONE ALLA REGIONE DEI COMPITI E DELLE FUNZIONI AMMINISTARTIVE NON ASSEGNATI IN ATTUAZIONE DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ E DELLE FUNZIONI DI PROGRAMMAZIONE, SI CONCRETIZZA, TRA L'ALTRO... Il principio di omogeneità Il principio di completezza Il principio di adeguatezza
QUALE, TRA I SEGUENTI, NON È UN ATTO DI ALTA AMMINISTRAZIONE? Atto di nomina dei più alti funzionari dello stato Atto di nomina dei ministri e sottosegretari Atto di nomina dei dirigenti dei maggiori enti statali strumentali
AI SENSI DELL'ART. 8 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO DEVE CONTENERE L'INDICAZIONE DELLA DATA ENTRO CUI IL PROCEDIMENTO DEVE CONCLUDERSI? No Sì, sempre No, ove il procedimento sia concertato tra più amministrazioni
TRA I COMPITI DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO RIENTRA, AI SENSI DELL'ART. 6 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990: L'identificazione dei casi in cui il provvedimento deve essere portato a conoscenza dei terzi La fissazione del termine finale di conclusione del procedimento L'adozione di ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria
A NORMA DEL D. LGS. 30/03/01, N. 165, I BANDI DI CONCORSO PER L'ACCESSO ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI INDICATE IN DETTO DECRETO, A DECORRERE DAL 1 GENNAIO 2000, TRA L'ALTRO: Prevedono l'accertamento della conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse, fatta eccezione per i soli casi nei quali l'apposito regolamento stabilisce che non si procede a tale accertamento Prevedono l'accertamento della conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse, limitatamente ai concorsi per i quali è richiesto quale requisito il possesso del diploma di laurea Prevedono l'accertamento della conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse nei casi nei quali siffatta previsione è contemplata dai contratti collettivi nazionali
AI SENSI DELL'ART. 8 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO DEVE CONTENERE L'INDICAZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE COMPETENTE? No, se trattasi di procedimenti coperti da segreto di Stato Sì, sempre. No
FRA I SEGUENTI BENI, APPARTENGONO AL DEMANIO NECESSARIO? Le autostrade I porti Gli acquedotti
A NORMA DEL D.P.R. 6 GIUGNO 2001, N. 380, LA VIGILANZA SULL'ATTIVITÀ URBANISTICO- EDILIZIA È ESERCITATA: Dal dirigente o dal responsabile del competente ufficio comunale, anche secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti comunali Dal dirigente o dal responsabile del competente ufficio regionale, anche secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti Dal dirigente o dal responsabile del competente ufficio provinciale, anche secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti
LE AGENZIE, DI CUI ALL'ART. 8 DEL D.LGS. 300/1999, SONO CHIAMATE A SVOLGERE ATTIVITÀ A CARATTERE TECNICO-OPERATIVO DI INTERESSE NAZIONALE, IN ATTO ESERCITATE DAI MINISTERI E ENTI PUBBLICI. ESSE... Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e non sono sottoposte al controllo della Corte dei conti Sono sottoposte ai poteri di indirizzo e di vigilanza di un Ministro Operano al servizio esclusivo degli organi centrali dello Stato
AI SENSI DELL'ART. 13 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LE NORME IN MATERIA DI PARTECIPAZIONE NON SI APPLICANO NEI CONFRONTI DELL'ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA DIRETTA ALL'EMANAZIONE: Soltanto di atti normativi Soltanto di atti amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione Di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione
QUANDO UN ATTO AMMINISTRATIVO MANCHI DEL SOGGETTO O DELL'OGGETTO NEI CUI CONFRONTI IL PROVVEDIMENTO HA EFFETTI, L'ATTO E'... Inopportuno Illecito Nullo
A NORMA DELL'ART. 1 DELLA LEGGE N. 20 DEL 1994, IN TEMA DI RESPONSABILITÀ DEI SOGGETTI SOTTOPOSTI ALLA GIURISDIZIONE DELLA CORTE DEI CONTI IN MATERIA DI CONTABILITÀ PUBBLICA, SE IL FATTO DANNOSO È COMMESSO DA PIÙ PERSONE LA RESPONSABILITÀ È: Parziale, sempre Solidale per i soli concorrenti che abbiano conseguito un illecito arricchimento o abbiano agito con dolo Solidale, sempre
QUALI DEI SEGUENTI ATTI APPARTENGONO ALLA CATEGORIA DELLE MANIFESTAZIONI DI SCIENZA E/O DI CONOSCENZA? Relazioni delle commissioni d'inchiesta Registrazioni Giudizi sull'idoneità di candidati
IL RICORSO AVVERSO IL SILENZIO DELL'AMMINISTRAZIONE È DECISO IN CAMERA DI CONSIGLIO ENTRO QUANTI GIORNI DALLA SCADENZA DEL TERMINE UTILE PER IL DEPOSITO DEL RICORSO: 30 giorni 90 giorni 60 giorni
LE FONTI SECONDARIE DELL'ORDINAMENTO ITALIANO COMPRENDONO TUTTI GLI ATTI ESPRESSIONE DEL POTERE NORMATIVO DELLA P.A. O DEGLI ALTRI ENTI PUBBLICI. ESSE: Possono derogare alle norme costituzionali Non hanno forza né valore di legge Non sono soggette alle leggi
I PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI SONO DOTATI DEL CARATTERE DELL'INOPPUGNABILITÀ, VALE A DIRE... Non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori Sono sempre imperativi ed esecutivi Sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge
IL NULLA-OSTA: È l'atto conclusivo in cui si manifesta il potere provvedimentale di abilitazione È un atto endoprocedimentale necessario È l'atto con cui l'autorità competente rilascia un'omologazione
ALL'ENTE PUBBLICO POSSONO ESSERE IMPUTATI, COME PRODUTTIVI DI EFFETTI ESTERNI: Solo gli atti degli organi Sia gli atti degli organi che gli atti degli uffici Solo gli atti degli uffici
AI SENSI DELL'ART. 21-NONIES DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO ILLEGITTIMO È ANNULLABILE D'UFFICIO: Entro 60 giorni dalla sua emanazione Entro un termine ragionevole Entro 90 giorni dalla sua emanazione
QUALE, TRA LE SEGUENTI, È UNA CARATTERISTICA PROPRIA DEL RICORSO GERARCHICO IMPROPRIO? È ammesso solo nei casi in cui non esiste rapporto di gerarchia Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico È proponibile solo nel rapporto fra organi individuali
AI SENSI DELL'ART. 14, COMMA 5, DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, IN CASO DI AFFIDAMENTO DI CONCESSIONE DI LAVORI PUBBLICI LA CONFERENZA DI SERVIZI È CONVOCATA ENTRO: 30 giorni 10 giorni 15 giorni
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1034 DEL 1971, LA DISCUSSIONE DEL RICORSO DAVANTI AL T.A.R. È: Richiesta dal ricorrente o dall'amministrazione o da altra parte costituita Disposta dal giudice relatore del T.A.R. Automatica
A NORMA DELLA LEGGE 6 DICEMBRE 1971, N. 1034, LA DECISIONE DEL RICORSO DA PARTE DEL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE SEDENTE NEL CAPOLUOGO ANZICHÉ DALLA SEZIONE STACCATA, O VICEVERSA: Non costituisce vizio di incompetenza della decisione Costituisce vizio di incompetenza della decisione Costituisce vizio di legittimità della decisione
AI SENSI DELL'ART. 11 DEL D.P.R. N. 380 DEL 2001, IL PERMESSO DI COSTRUIRE: È trasferibile esclusivamente ai successori in linea retta È trasferibile, insieme all'immobile, ai successori o aventi causa Non è trasferibile, insieme all'immobile, ai successori o aventi causa
LE CONCESSIONI ESATTORIALI DELLE IMPOSTE RIENTRANONELLA CATEGORIA DELLE... Concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A. Concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici Concessioni traslative di pubblici servizi
AI SENSI DELLA LEGGE N. 1034 DEL 1971, I RICORSI SI CONSIDERANO ABBANDONATI SE NON SIA STATO COMPIUTO ALCUN ATTO DI PROCEDURA: Nel corso di 1 anno Nel corso di 18 mesi Nel corso di 2 anni
IL DINIEGO DI RINNOVO DELL'ATTO AMMINISTRATIVO... Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico o per inadempimento, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo Ricorre quando con provvedimento «ad hoc» si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo
A NORMA DELL'ART. 4 DELL'ALLEGATO E) DELLA N. 2248 DEL 1865, QUANDO SORGE CONTROVERSIA SOPRA UN DIRITTO CHE SI PRETENDE LESO DA UN ATTO DELL'AUTORITÀ AMMINISTRATIVA: La competenza appartiene ai tribunali ordinari, con cognizione piena La competenza appartiene ai tribunali ordinari, che si limiteranno a conoscere degli effetti dell'atto stesso La competenza appartiene ai tribunali amministrativi regionali
IL D.LGS. N. 112/1998 CONFERISCE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL POTERE SOSTITUTIVO IN CASO DI ACCERTATA INATTIVITÀ DELLE REGIONI E DEGLI ENTI LOCALI RIFERITA ALLE FUNZIONI ED AI COMPITI LORO CONFERITI. TALE POTERE SOSTITUTIVO È ESERCITABILE, TRA L'ALTRO Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa allo sviluppo economico Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa ai servizi alla persona e alla comunità Nel caso di accertata inattività che comporti pericolo di grave pregiudizio agli interessi nazionali
AI SENSI DELL'ART. 1 DEL TESTO UNICO SULLA DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA, DI CUI AL D.P.R. N. 445 DEL 2000, IL DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO PUÒ ESSERE RILASCIATO: Solo su supporto cartaceo Solo su supporto informatico Anche su supporto magnetico o informatico
AI SENSI DELL'ART. 3-BIS DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, L'USO DELLA TELEMATICA È: Vietato Incentivato Imposto
COME SONO DENOMINATI I CONTROLLI AMMINISTRATIVI IN CUI ORGANO CONTROLLANTE E ORGANO CONTROLLATO APPARTENGONO ALLO STESSO ENTE? Interorganici Intersoggettivi Di legittimità
AI SENSI DELL'ART. 2 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, QUALE È IL TERMINE RESIDUALE DI CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? 60 giorni. 45 giorni. 90 giorni.
AI SENSI DELL'ART 12 DEL D.P.R. N. 380 DEL 2001, IN CASO DI CONTRASTO TRA LA DOMANDA DI PERMESSO DI COSTRUIRE E LE PREVISIONI DI STRUMENTI URBANISTICI ADOTTATI: È sospesa ogni determinazione in ordine alla domanda Il proprietario può proporre ricorso al competente T.A.R. L'amministrazione provinciale può annullare il permesso di costruire eventualmente rilasciato dal Comune
AI SENSI DELL'ART. 16 DEL D.P.R. N. 380 DEL 2001, LA QUOTA DI CONTRIBUTO RELATIVA AL COSTO DI COSTRUZIONE È CORRISPOSTA: All'inizio dei lavori All'atto del rilascio del permesso di costruire In corso d'opera
AI SENSI DELL'ART. 142 DEL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 42 DEL 2004, SONO DA CONSIDERARSI AREE TUTELATE PER LEGGE AGLI EFFETTI DELLE DISPOSIZIONI CONCERNENTI I BENI PAESAGGISTICI: I ghiacciai Le bellezze panoramiche considerate come quadri I quadri naturali
QUALE DEI SEGUENTI ATTI E/O OPERAZIONI È RICOMPRESO NELLA FASE DECISORIA DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Ricorsi Accertamento delle circostanze di fatto Autorizzazioni in funzione di controllo
AI SENSI DELL'ART. 10 DEL D.P.R. N. 380 DEL 2001, NON COSTITUISCONO INTERVENTI DI TRASFORMAZIONE URBANISTICA ED EDILIZIA DEL TERRITORIO: Gli interventi di ristrutturazione edilizia che non portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente Gli interventi di nuova costruzione Gli interventi di ristrutturazione urbanistica
AI SENSI DELL'ART. 3 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, DEVONO ESSERE MOTIVATI I PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI CONCERNENTI I CONCORSI PUBBLICI? Dipende specificamente dalla tipologia di concorso Sì, sempre No, mai
QUALE TRA LE SEGUENTI È UNA FIGURA SINTOMATICA DELL'ECCESSO DI POTERE? Illogicità o contraddittorietà della motivazione Inosservanza delle disposizioni relative alla valida costituzione dei collegi Difetto di motivazione o motivazione insufficiente
L'AGENZIA DELLE DOGANE DI CUI ALL'AD. 63 DEL D.LGS. N. 300/1999 TRA L'ALTRO, HA IL COMPITO DI.. Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei diritti doganali e della fiscalità interna negli scambi internazionali, nonché delle accise sulla produzione e sui consumi Svolgere i servizi relativi al catasto, i servizi geotopocartografici e quelli relativi alle conservatorie dei registri immobiliari Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei tributi diretti e dell'IVA, nonché di tutte le imposte, diritti o entrate erariali o locali già di competenza del dipartimento delle entrate del ministero delle finanze
IL SERVIZIO DI TESORERIA DELLO STATO È ATTUALMENTE SVOLTO: Dalla Banca d'Italia Dalla Direzione generale del Tesoro Dalla Corte dei Conti
AI SENSI DELL'ART. 5 DEL D.P.R. N. 380 DEL 2001, LO SPORTELLO UNICO PER L'EDILIZIA: Interviene nelle valutazioni di impatto ambientale (V.I.A.) concernenti il territorio di un determinato Comune Esprime parere in ordine ai permessi di costruire inerenti beni paesaggistici, unitamente alla competente soprintendenza Cura la ricezione delle denunce di inizio attività
A NORMA DEL D.P.R. 6 GIUGNO 2001, N. 380, L'OPERA COSTRUITA IN ASSENZA DI PERMESSO, IN TOTALE DIFFORMITÀ DAL MEDESIMO, OVVERO CON VARIAZIONI ESSENZIALI, DOPO L'ACQUISIZIONE DA PARTE DEL COMUNE: E', in ogni caso, demolita con ordinanza del dirigente o del responsabile del competente ufficio comunale a spese dei responsabili dell'abuso È demolita con ordinanza del dirigente o del responsabile del competente ufficio comunale a spese dei responsabili dell'abuso, salvo che con deliberazione consiliare non si dichiari l'esistenza di prevalenti interessi pubblici e sempre che l'opera non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientali E', in ogni caso, demolita con ordinanza del sindaco
L'AMMINISTRAZIONE È OBBLIGATA A PREDETERMINARE E RENDERE PREVENTIVAMENTE PUBBLICI I CRITERI E LE MODALITÀ CUI ATTENERSI PER: Qualunque spesa che ecceda gli stanziamenti di bilancio Qualunque spesa i cui oneri siano a totale carico del bilancio dell'ente La concessione di sussidi ed ausili finanziari
QUALI DEI SEGUENTI BENI DELLO STATO SONO RICOMPRESI NELLA CATEGORIA DEI BENI INDISPONIBILI PER DESTINAZIONE? Documenti pubblici Torbiere avocate al proprietario del fondo su cui insistono Beni mobili e immobili non demaniali destinati alla difesa
AI SENSI DEL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 42 DEL 2004, PER PAESAGGIO SI INTENDE Il complesso territoriale caratterizzato da bellezze naturalistiche Il complesso territoriale caratterizzato da amenità incomparabili e tutelabili tra i siti unesco Le parti di territorio i cui caratteri distintivi derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle reciproche interrelazioni
AI SENSI DELL'ART. 21-QUATER DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, L'EFFICACIA OVVERO L'ESECUZIONE DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO PUÒ ESSERE SOSPESA? No, mai Sì, per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario Sì, per qualsivoglia ragione
INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SULLE CONCESSIONI È CORRETTA. Nelle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici, la concessione può riguardare solo un bene demaniale Il rapporto concessionario si può risolvere anche con il riscatto Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, l'interesse all'esclusiva nella gestione del servizio
INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SUI CONTROLLI AMMINISTRATIVI È CORRETTA. I controlli interni sono anche denominati di legittimità L'omologazione è un atto di controllo preventivo esclusivamente di merito I controlli amministrativi di merito sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione
QUALE, TRA I SEGUENTI, NON RAPPRESENTA, UN CARATTERE DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO? Diritto pubblico interno Diritto riguardante la struttura fondamentale dello stato Diritto autonomo ad oggetto variabile
AI SENSI DELL'ART. 14, COMMA 2, DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, LA CONFERENZA DI SERVIZI, OVE SIA INTERVENUTO IL DISSENSO DI UNA O PIÙ AMMINISTRAZIONI INTERPELLATE: Non può essere indetta Può essere indetta Deve essere indetta
INDICARE QUALE TRA QUELLE PROPOSTE È UNA FIGURA ANALOGA ALL'AUTORIZZAZIONE Registrazione Concessione Delega
AI SENSI DELL'ART. 3 DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, GLI ATTI NORMATIVI DEVONO ESSERE MOTIVATI? Sì, sempre No Sì, solo se trattasi di atti normativi regionali e locali
AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.P.R. N. 380 DEL 2001, IL PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA AGLI STRUMENTI URBANISTICI È RILASCIATO ESCLUSIVAMENTE: Per edifici o impianti pubblici o di interesse pubblico Per gli immobili culturali Per gli edifici destinati ad ospitare portatori di handicap
AI SENSI DELL'ART. 21-TER DELLA VIGENTE LEGGE N. 241 DEL 1990, IL PROVVEDIMENTO COSTITUTIVO DI OBBLIGHI DEVE INDICARE: Il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere Il nominativo del responsabile del procedimento Il termine e le modalità dell'esecuzione da parte del soggetto obbligato
NELL'ISTITUTO DELLA SOSTITUZIONE, AL SOSTITUITO SI POSSONO IMPUTARE LE FATTISPECIE GIURIDICHE CONNESSE ALL'ATTIVITÀ DEL SOSTITUTO? Solo in caso di sostituzione diretta No, mai Sì, sempre
LA MANCATA ACQUISIZIONE DEL PARERE OBBLIGATORIO COMPORTA... L'invalidità dell'atto per violazione di legge La nullità assoluta dell'atto per violazione di legge La nullità assoluta dell'atto per eccesso di potere
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti soggetti a modificazioni hanno di norma validità di sei mesi. Quale certificato ha validità limitata? Cittadinanza. Estratto di nascita. Certificato della qualifica professionale.
L'ordine è un provvedimento... Restrittivo della sfera giuridica del destinatario mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti. Mediante il quale la P.A. attribuisce ad altri potestà o facoltà inerenti a diritti suoi propri. Mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto sempre positivo.
Gli organi costituzionali sono quelli necessari per la stessa esistenza dell'ordinamento costituzionale. Quale tra essi è un organo Costituzionale? Camera dei Deputati. Questore. Consiglio Superiore della Magistratura.
Nel procedimento amministrativo, a norma di quanto dispone la legge n. 241/1990, chi accerta d'ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari? L'organo di vertice della P.A. L'organo di governo della P.A. Il responsabile del procedimento.
Contro gli atti amministrativi non definitivi... È ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica. Non è ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R. È ammissibile ricorso amministrativo gerarchico.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Con la attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati in attuazione del principio di sussidiarietà e delle funzioni di programmazione, si concretizza, tra l'altro,... Il principio di efficienza e di economicità. I princìpi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione. Il principio di completezza.
A norma del D.P.R. n. 327/2001, quale è la durata del vincolo preordinato all'esproprio? Tre anni. Due anni. Cinque anni.
In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in atti costitutivi e atti dichiarativi. Sono atti amministrativi dichiarativi... Gli atti che restringono la sfera giuridica del destinatario. Gli atti che si limitano ad accertare una determinata situazione, senza influire su di essa. Gli atti che creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., nell'esercizio di un'attività discrezionale, conferisce a determinati soggetti nuovi diritti che né preesistono al provvedimento stesso né attengono a settori in dominio dell'Amministrazione? Licenza in senso tecnico. Divieto. Delega.
Quali tra i seguenti sono atti di scienza con cui si narrano e si documentano atti giuridici, operazioni o anche meri comportamenti di altre figure soggettive? Verbalizzazioni. Ispezioni. Certificazioni.
L'atto amministrativo illegittimo può essere viziato in modo più o meno grave quindi essere nullo o annullabile. Se è stato adottato in violazione o elusione del giudicato... È nullo. È sanabile. È annullabile.
La legge 15/3/1997, n. 59, esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli enti locali, tra l'altro,... I compiti relativi alla difesa del suolo in genere. I compiti e le attività in materia di controllo sugli enti locali. I compiti di rilievo nazionale del sistema di protezione civile.
Quale dei seguenti soggetti può chiedere pareri al CNEL? Le Regioni, le province ed i comuni. Esclusivamente le amministrazioni centrali dello Stato. Il Parlamento.
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro... Può fare proposte di legge al Parlamento. Rappresenta lo Stato nella stipula dei contratti di lavoro del comparto del pubblico impiego. Svolge funzioni di vigilanza sull'attività delle organizzazioni sindacali.
Secondo quanto dispone l'art. 1 della legge 241/1990, le norme di diritto privato regolano l'agire della pubblica amministrazione? Sì, nell'adozione di atti di natura non autoritativa e salvo che la legge non disponga diversamente. Sì, disciplinano i procedimenti amministrativi al pari delle norme di diritto pubblico, per l'adozione di tutti i tipi di atto. No, mai.
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi ordinari e straordinari. I secondi... Esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo. Sono quelli previsti per la normale attività dell'ente, come ad esempio il dirigente. Sono quelli normalmente non previsti dall'ordinamento dell'ente, i quali si attivano solo in presenza di particolari circostanze o per particolari finalità, come ad esempio la commissione di gara per un appalto.
Esiste per la pubblica amministrazione un obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi concernenti l'organizzazione amministrativa? L'obbligo di motivazione sussiste solo se previsto da regolamenti interni dell'Amministrazione. Sì, tale obbligo è espressamente previsto dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. La motivazione dei provvedimenti amministrativi costituisce una facoltà della pubblica amministrazione.
È ammessa una dichiarazione sostitutiva di certificazione rilasciata dal coniuge nell'interesse di una persona che si trovi in una situazione di impedimento temporaneo, per ragioni connesse allo stato di salute? Sì, ma solo nel caso in cui l'impedimento temporaneo sia superiore a sessanta giorni. Sì, purché la dichiarazione contenga l'espressa indicazione dell'esistenza di un impedimento. No. La dichiarazione deve necessariamente essere personale.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... È normalmente un organo esterno all'Amministrazione nominato dall'Organo di vertice. Adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria. Deve necessariamente delegare l'istruttoria del procedimento.
Con la proposizione del ricorso amministrativo l'interessato può far valere... La violazione sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi. Solo i vizi di legittimità dell'atto. Solo la violazione di diritti soggettivi.
I pareri sono obbligatori vincolanti... Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi. Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato. Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge.
Ai sensi dell'art. 18 del D.P.R. n. 445/2000, quale dei seguenti soggetti può, legittimamente eseguire l'autenticazione di copie (atto o documento)? Pubblico ufficiale presso il quale è depositato l'originale. Solo un notaio. Solo il pubblico ufficiale.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? È un rimedio amministrativo di carattere generale esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi di qualsiasi autorità, fatta eccezione per le autorità amministrative indipendenti. Non può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi. È alternativo a quello giurisdizionale amministrativo.
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Quale certificato ha validità illimitata? Estratto dell'atto di morte. Posizione reddituale. Iscrizione alle liste elettorali.
Il Codice in materia protezione dei dati personali disciplina anche il trattamento di dati detenuti all'estero? Sì, ma solo se il trattamento è effettuato da pubbliche amministrazioni. Sì, se il trattamento è effettuato da chiunque è stabilito nel territorio dello Stato o in un luogo comunque soggetto alla sovranità dello Stato. Sì, ma solo se giudiziari.
In merito al controllo sugli organi, il controllo repressivo... Consiste nella sostituzione di un organo superiore ad uno inferiore in caso di inerzia o ritardo nel compimento di certi atti da parte di quest'ultimo. Consiste nell'applicazione di particolari sanzioni amministrative o disciplinari al titolare dell'organo controllato. È il potere dello Stato di disporre ispezioni ed accertamenti sull'attività delle amministrazioni controllate.
La struttura formale di ciascun atto amministrativo, oltre che dal luogo, data e sottoscrizione si compone di... Intestazione, preambolo, motivazione, dispositivo. Dispositivo, motivazione. Oggetto, soggetto.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. 196/2003 la diffusione di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico è ammessa? Sì, è sempre ammessa. No, deve essere in ogni caso autorizzata dal Garante. Unicamente quando è prevista da una norma di legge o di regolamento.
Secondo la struttura gli organi della P.A. si possono classificare in monocratici, collegiali, semplici e complessi. Gli organi complessi... Sono quelli che si esauriscono nell'organo individualmente considerato. Sono nel contempo un unico organo ed un complesso di organi che per taluni effetti operano autonomamente e sono dotati di proprie attribuzioni. Sono quelli composti da una sola persona fisica.
Ai fini del Codice in materia di protezione dei dati personali, i dati personali che permettono l'identificazione diretta dell'interessato sono,... Dati identificativi. Dati sensibili. Dati giudiziari.
La registrazione di protocollo informatico per ogni documento ricevuto o spedito dalle P.A. è effettuata mediante la memorizzazione di alcune informazioni indicate all'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000. Tra esse... È previsto il numero di protocollo del documento generato automaticamente dal sistema e registrato in forma non modificabile. È prevista l'impronta del documento, se trasmesso per via telematica, registrata in forma modificabile. Non è previsto il mittente per i documenti ricevuti o, in alternativa, il destinatario o i destinatari per i documenti spediti.
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in: fonti di rango costituzionale; fonti di rango primario e subprimario; fonti di rango secondario; usi normativi. Sono fonti di rango secondario... Ordinanze. Referendum abrogativi. Leggi ordinarie dello Stato.
Il D.Lgs. n. 165/2001 demanda alle singole pubbliche amministrazioni, tra l'altro: La disciplina dei principi generali in materia di accesso alle informazioni e di partecipazione all'attività amministrativa. La definizione delle linee fondamentali di organizzazione degli uffici e la determinazione delle dotazioni organiche complessive. La libera determinazione dei principi in materia di reclutamento del personale.
In base alla natura della situazione soggettiva sacrificata, i provvedimenti ablatori possono essere personali, obbligatori e reali. È un provvedimento ablatorio reale... Ordine dell'autorità sanitaria. Occupazione d'urgenza. Ordine di polizia.
Contro gli atti amministrativi definitivi... Non è ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica. È ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica. Non è ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R.
Ogni Amministrazione pubblica ha l'obbligo di determinare, per ciascun tipo di procedimento amministrativo, l'unità organizzativa responsabile del procedimento? No, l'obbligo vale solo per le amministrazioni statali e per le regioni. Sì, ove non sia già direttamente stabilito per legge o per regolamento. No, l'obbligo vale solo per le amministrazioni statali.
Le posizioni giuridiche soggettive... Non possono mai essere di svantaggio come ad esempio doveri e obblighi. Costituiscono il complesso dei diritti, poteri ed obblighi di cui un soggetto giuridico può essere titolare. Possono essere solo di vantaggio come ad esempio i diritti e le potestà.
In merito al controllo sugli organi, il controllo che consiste nell'applicazione di particolari sanzioni amministrative o disciplinari al titolare dell'organo controllato è detto... Controllo repressivo. Controllo interno. Controllo sostitutivo.
Quale dei seguenti organi è definito dalla Costituzione "organo di tutela della giustizia nell'amministrazione"? Consiglio di Stato. Consiglio supremo di difesa. Corte costituzionale.
Quando l'autorizzazione è rilasciata sulla base di un apprezzamento discrezionale della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato è definita... Reale. Personale. Tacita.
Ai fini del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), per "dichiarazione sostitutiva di certificazione" si intende... Il documento rilasciato da una amministrazione pubblica avente funzione di ricognizione, riproduzione o partecipazione a terzi di stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi o registri pubblici o comunque accertati da soggetti titolari di funzioni pubbliche. Il documento, sottoscritto dall'interessato, prodotto in sostituzione dei certificati. Il documento sottoscritto da un funzionario dell'amministrazione attestante fatti e qualità personali dei quali lui è a conoscenza.
Ai sensi della Legge n. 241/1990, come sono stabiliti i termini entro i quali i procedimenti di competenza delle amministrazioni statali devono concludersi? Con legge. Con regolamento, ove non siano direttamente previsti per legge. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
A norma della legge n. 241/1990 il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è annullabile? No, l'unica ipotesi contemplata all'art. 21-octies per l'annullabilità è il vizio dell'eccesso di potere. Sì, l'unica ipotesi contemplata dall'art. 21-octies per l'annullabilità è l'adozione in violazione di legge. Sì, lo prevede espressamente l'art. 21-octies.
I controlli amministrativi previsti dalla legge come eventuali e disposti allorché se ne presenti la necessità o l'opportunità sono... Controlli straordinari. Controlli di legittimità. Controlli ordinari.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo generale di appello? Corte dei Conti. Commissione tributaria. Consiglio di Stato.
Indicare quale affermazione sulla giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R è corretta. È limitata quanto al potere di decisione, in quanto può solo annullare l'atto illegittimo, ma non può riformarlo o sostituirlo. Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo (non sono previste materie riservate alla cognizione di altra giurisdizione speciale). Non può riguardare l'accertamento dei vizi di incompetenza di un atto amministrativo.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, l'istituto dell'autotutela (in contrapposizione alla tutela amministrativa su ricorso)... Si attua d'iniziativa del privato danneggiato da un atto della P.A. Si attua con l'annullamento dell'atto su istanza dell'interessato. Si attua con un procedimento interno della P.A.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti l'autorità amministrativa, dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità? Nulla osta. Ammissione. Comando.
L'esposto è... Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore, che non genera obblighi per la P.A. Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore, che genera per la P.A. l'obbligo di provvedere. Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi.
In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali. Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un momento successivo... Sono atti amministrativi particolari. Sono atti amministrativi generali. Sono atti amministrativi collettivi.
Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un momento successivo sono atti amministrativi generali. Quale ne costituisce un esempio? Accordi preliminari. Pareri. Bandi di gara.
In relazione al risultato, gli atti amministrativi si distinguono in atti restrittivi e atti ampliativi. Gli atti che restringono la sfera giuridica del destinatario... Sono atti amministrativi ampliativi. Sono atti amministrativi restrittivi. Non possono creare nuovi obblighi.
Gli organi di amministrazione attiva sono quelli che formano e manifestano all'esterno la volontà dell'ente. Tipico organo dell'amministrazione attiva è... Il Consiglio di Stato. La Corte dei Conti. Il Ministro.
Quale dei seguenti organi è classificato dalla Costituzione tra gli "organi ausiliari"? Corte costituzionale. Consiglio dei Ministri. C.N.E.L.
Ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001 per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, e... Le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e le C.C.I.A.A. Le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le C.C.I.A.A. e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l'ARAN e le Agenzie di cui al D.Lgs. n. 300/1999. Le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni.
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti soggetti a modificazioni hanno di norma validità di sei mesi. Quale certificato ha validità limitata? Certificato di nascita. Certificato penale. Certificato di morte.
Quale dei seguenti soggetti può, ai sensi dell'art. 18 del D.P.R. n. 445/2000, legittimamente eseguire l'autenticazione di copie (atto o documento)? Pubblico ufficiale al quale il documento deve essere prodotto. Funzionario comunale, qualunque sia l'ufficio di applicazione, previa esibizione dell'originale. Pubblico ufficiale od incaricato di pubblico servizio, ovunque presti servizio, purché autorizzato dal Sindaco o da un notaio.
In base alla legge 241/1990, si può aggravare il procedimento amministrativo? Sì, ma solo per ragioni d'interesse pubblico. No, in nessun caso. Sì, ma solo per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria.
Gli atti amministrativi che attribuiscono al destinatario nuovi poteri e nuove facoltà, ampliando la sua sfera giuridica... Sono atti amministrativi dichiarativi. Sono atti amministrativi restrittivi. Sono atti amministrativi ampliativi.
Conformemente alle innovazioni introdotte dalla legge in materia di certificazione, è corretto affermare che... Le certificazioni dello stato civile sono ammesse dalle pubbliche amministrazioni anche oltre i termini di validità, per un periodo non superiore a sei mesi. Tutte le certificazioni hanno validità illimitata. Le certificazioni (diverse da quelle attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni) hanno validità di sei mesi dalla data di rilascio, salvo che disposizioni di legge o regolamentari prevedano una validità superiore.
Le fasi del procedimento amministrativo sono state diversamente individuate dalla dottrina, ma quattro possono considerarsi le fasi comunemente condivise: fase dell'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. La terza... È rivolta all'accertamento delle condizioni di fatto e di diritto per l'adozione dell'atto. È quella che dà luogo all'avvio del procedimento. È quella in cui si assume il contenuto dell'atto che sarà emanato.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella prima categoria rientrano... Potestà. Doveri. Obblighi.
È obbligatoria la comunicazione dell'avvio del procedimento? Sì, ad eccezione dei casi in cui sussistano ragioni derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento. Sì, ma nei confronti soltanto dei soggetti che per legge devono intervenire nel procedimento. No.
Con riferimento alla legge n. 241 del 1990, la Conferenza dei servizi viene convocata... Solo per disporre ispezioni. Solo per predisporre la progettazione di opere di manutenzione ordinaria dei beni comunali. Per effettuare un esame contestuale dei vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo.
Nel procedimento amministrativo, le istanze sono proprie... Della fase d'iniziativa. Della fase istruttoria. Della fase decisoria.
A norma di quanto dispone l'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000, sono oggetto di registrazione obbligatoria di protocollo... Tutti i documenti dell'amministrazione, senza esclusione. I documenti ricevuti e spediti dall'amministrazione e tutti i documenti informatici. Le gazzette ufficiali, i bollettini ufficiali e i notiziari della pubblica amministrazione.
L'approvazione è... Una figura analoga all'autorizzazione. Una figura analoga alla concessione. Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti.
I controlli amministrativi che intervengono dopo che l'atto sia divenuto efficace sono controlli... Di merito. Sostitutivi. Successivi.
Indicare quale delle seguenti affermazioni riferite al ricorso straordinario al Capo dello Stato è corretta. È proponibile solo contro atti amministrativi definitivi. Può essere proposto per la tutela di interessi legittimi, ma non di diritti soggettivi. Non può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi.
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Nei rapporti di equiordinazione... Due organi sono in rapporto di dipendenza gerarchica l'uno dall'altro. Due o più organi sono equiordinati. Due organi sono in rapporto di dipendenza funzionale tra essi.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Falsa applicazione della legge. Sviamento di potere. Violazione della prassi amministrativa.
In merito al controllo sugli organi, il controllo che consiste nella contemporanea sostituzione dell'organo controllato e nella applicazione al titolare di esso di sanzioni (sospensione, revoca, sanzioni disciplinari, etc.) è detto... Controllo interno. Controllo sostitutivo-repressivo. Controllo ispettivo.
L'annullamento d'ufficio in sede di controllo... È un atto di controllo preventivo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto del cittadino. Rientra nel potere di controllo proprio di ogni autorità amministrativa nei confronti di organi gerarchicamente subordinati. È un controllo di legittimità esperito da organi della magistratura.
L'atto amministrativo nullo è... Sanabile. Convalidabile. Inesecutorio.
Dispone l'art. 21 del D.Lgs. 196/2003 che il trattamento di dati giudiziari da parte di soggetti pubblici... Segue le normali disposizioni dettate dal suddetto D.Lgs. per tutti i dati personali. È consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge o provvedimento del Garante che specifichino le finalità di rilevante interesse pubblico del trattamento, i tipi di dati trattati e di operazioni eseguibili. È consentito anche se non autorizzato da espressa disposizione di legge o di provvedimento del Garante.
Ai sensi del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, si intende per "promotore dell'espropriazione"... Il soggetto, pubblico o privato, che chiede l'espropriazione. Il soggetto, pubblico o privato, titolare del diritto espropriato. Il soggetto privato al quale sia stato attribuito il potere di espropriare e che cura il relativo procedimento.
A norma di quanto dispone l'art. 7 del D.Lgs. n. 196/2003 l'interessato ha diritto di ottenere l'aggiornamento dei dati personali? No, ha diritto di ottenere solo la rettificazione dei dati. Sì, ha diritto di ottenere l'aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l'integrazione dei dati. Solo se giudiziari.
A norma di quanto dispone l'art. 57 del D.P.R. n. 445/2000, nella registrazione di protocollo informatico... Il numero di protocollo è progressivo e costituito da almeno otto cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno solare. Il numero di protocollo è progressivo e costituito da almeno sette cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno solare. Il numero di protocollo è progressivo e costituito da almeno sei cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno finanziario.
A norma di quanto dispone l'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000, non sono oggetto di registrazione obbligatoria di protocollo... Gli inviti a manifestazioni. I documenti inerenti a pubbliche forniture. Solo le note di ricezione delle circolari.
L'amministrazione è tenuta, di norma, a fornire notizia dell'inizio del procedimento amministrativo,... Tra l'altro, ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento. A tutti i cittadini residenti nella Regione in cui è sita l'Amministrazione. A tutti i cittadini residenti nel Comune in cui è sita l'Amministrazione.
Un atto giuridico di diritto pubblico compiuto da un soggetto attivo della P.A. nell'esercizio di potestà amministrativa e volto alla realizzazione di un interesse pubblico è... Una attestazione. Un certificato. Un atto amministrativo.
La registrazione di protocollo informatico per ogni documento ricevuto o spedito dalle PP.AA. è effettuata mediante la memorizzazione di alcune informazioni indicate all'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000. Tra esse... È prevista la data e protocollo del documento ricevuto, se disponibili. Non è previsto l'oggetto del documento. Non è prevista l'impronta del documento informatico, se trasmesso per via telematica.
Come può essere definito, con un termine giuridico, una rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle pubbliche amministrazioni, o comunque utilizzati ai fini dell'attività amministrativa? Documento amministrativo. Certificato. Atto notarile.
Con l'atto di concessione sorge un rapporto di diritto pubblico tra la P.A. concedente e il concessionario, disciplinato specificatamente dalla legge in relazione a ciascun caso di concessione. Secondo un principio generale, nella concessione di beni il concessionario acquista,... Tra l'altro, il dovere di insistenza. Solo la facoltà d'uso del bene demaniale. Tra l'altro, l'obbligo di pagare la cauzione e il canone.
I controlli amministrativi preventivi... Sono quelli previsti dalla legge come necessari ed abituali, in ordine a particolari atti od attività. Intervengono su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti. Sono quelli previsti dalla legge come eventuali e disposti allorché se ne presenti la necessità o l'opportunità.
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in: fonti di rango costituzionale; fonti di rango primario e subprimario; fonti di rango secondario; usi normativi. Sono fonti di rango primario... Principi supremi dell'ordinamento costituzionale. Decreti legislativi. Regolamenti ministeriali.
In materia di trattamento di dati personali, in ipotesi di violazioni amministrative commesse dal titolare, dal responsabile o dall'incaricato del trattamento, chi è competente ad irrogare la relativa sanzione? Il Tribunale penale competente per territorio. Il Difensore civico. Il Garante per la protezione dei dati personali.
A norma del D.P.R. n. 327/2001, i beni appartenenti al patrimonio indisponile dello Stato e degli altri enti pubblici possono essere espropriati? No, non possono essere espropriati fino a quando non ne viene pronunciata la sdemanializzazione. Possono essere espropriati soltanto i beni appartenenti al patrimonio indisponibile degli enti pubblici diversi dallo Stato. Sì, possono essere espropriati per perseguire un interesse pubblico di rilievo superiore a quello soddisfatto con la precedente destinazione.
Quale tra le seguenti affermazioni riferite al ricorso in opposizione è corretta? Può essere proposto solo a tutela di interessi legittimi. Può essere proposto sia a tutela di interessi legittimi che di diritti soggettivi. È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto.
A norma di quanto dispone il D.P.R. n. 445/2000 le note di ricezione delle circolari sono oggetto di registrazione obbligatoria? Sì, non sono soggetti a registrazione obbligatoria solo i notiziari della pubblica amministrazione. No. Sì, come tutti gli atti/documenti della P.A.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990, le relative disposizioni non si applicano... Ai soli atti riguardanti il patrimonio culturale e paesaggistico. Ai soli atti e procedimenti riguardanti la pubblica sicurezza e l'immigrazione, la salute e la pubblica incolumità. Tra l'altro agli atti e procedimenti riguardanti la difesa nazionale.
Quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo, si pone in essere un provvedimento di... Pronuncia di decadenza dell'atto amministrativo. Riforma dell'atto amministrativo. Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo.
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Nel rapporto di gerarchia... Due organi sono in rapporto di dipendenza gerarchica l'uno dall'altro. Due organi sono equiordinati. L'organo gerarchicamente superiore non può impartire ordini, ma solo direttive.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? È proponibile solo nei casi previsti tassativamente dalla legge. Non può essere proposto per motivi di legittimità. È un rimedio di carattere impugnatorio.
Ai sensi del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità", l'autorità competente alla realizzazione di un'opera pubblica o di pubblica utilità è anche competente all'emanazione degli atti del procedimento espropriativo che si renda necessario? Solo in casi di servitù militari. Sì. No.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Violazione del principio di leale collaborazione istituzionale. Inosservanza di circolari. Mancanza di idonei parametri di riferimento.
Il diritto soggettivo e l'interesse legittimo... Sono del tutto irrilevanti per il diritto e non ricevono alcuna tutela. Non si differenziano né per il grado né per le forme di protezione. Si differenziano sia per il grado di protezione sia per le forme di protezione.
Attualmente il sistema di riparto di giurisdizione è organizzato secondo il sistema del doppio binario, in base al quale... L'autorità giudiziaria amministrativa ha il potere di disapplicare l'atto amministrativo che risulti illegittimo, e di dichiararne la illegittimità. L'autorità giudiziaria amministrativa è competente a giudicare delle violazioni degli interessi legittimi, salvo i casi eccezionali di c.d. giurisdizione esclusiva, in cui giudica anche per violazioni di diritti. L'autorità giudiziaria ordinaria può annullare gli atti amministrativi illegittimi, nonché, in alcuni casi tassativi (di giurisdizione di merito), può sostituirli con altri atti o riformarli in parte (sostituendosi in tal caso alla P.A.).
Come sono denominate le acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sé stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione? Ispezioni. Registrazioni. Certificazioni.
Gli organi costituzionali sono quelli necessari per la stessa esistenza dell'ordinamento costituzionale. Quale tra essi è un organo Costituzionale? Sindaco. Presidente della Repubblica. Consiglio di Stato.
Gli atti diretti a soddisfare immediatamente gli interessi propri della P.A. sono... Atti di amministrazione consultiva. Atti di amministrazione di controllo. Atti di amministrazione attiva.
In quali casi la L. 241/1990 prevede la nullità provvedimentale? Nelle sole ipotesi di mancanza degli elementi essenziali, di difetto assoluto di attribuzione, di violazione o elusione del giudicato, nonché negli altri casi espressamente previsti dalla legge. Nelle sole ipotesi di mancanza degli elementi essenziali. Nelle sole ipotesi di difetto assoluto di attribuzione e di violazione o elusione del giudicato.
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi primari e secondari. I secondari... Sono quelli dotati di proprie competenze direttamente attribuite da una norma, come il Prefetto, il Sindaco, il Ministro, ecc. Sono quelli dotati di competenze delegate da altri organi ovvero si sostituiscono ad altri organi in caso di assenza o impedimento, come il sottosegretario di Stato, l'assessore comunale, il vice Sindaco. Sono i c.d. organi istituzionali o di governo, come il Ministro, il Sindaco, ecc.
I controlli c.d. sugli atti... Sono diretti a valutare l'operato delle persone fisiche preposte agli uffici o la funzionalità di un organo in quanto tale. Sono di legittimità e di merito. Sono effettuati al fine di adottare le opportune misure per garantire il buon funzionamento della P.A.
Quale autorità svolge funzioni di vigilanza sull'applicazione delle norme in materia di affidamento dei lavori pubblici e gode di poteri ispettivi? Autorità per l'energia elettrica e il gas. Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici. Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Con l'atto di concessione sorge un rapporto di diritto pubblico tra la P.A. concedente e il concessionario, disciplinato specificatamente dalla legge in relazione a ciascun caso di concessione. Secondo un principio generale, nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro,... Il diritto di organizzare e far funzionare il servizio assunto a proprio piacimento. Il diritto di non sottostare ai controlli della P.A. Il dovere di sottostare ai controlli della P.A.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti interlocutori, con i quali la P.A. non provvede ma dichiara di rinviare al futuro la risposta all'istanza sono impugnabili. Gli atti emanati da un organo della pubblica amministrazione, ma non materialmente amministrativi, come, ad esempio, i decreti-legislativi sono impugnabili. Gli atti emanati da un organo della pubblica amministrazione, ma non materialmente amministrativi, aventi cioè contenuto legislativo o giurisdizionale non sono impugnabili.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, quando il diritto soggettivo è subordinato ad un interesse pubblico prevalente si parla di... Interesse semplice. Diritto affievolito o condizionato. Interesse di fatto.
La dichiarazione sostitutiva di cui all'art. 46 del D.P.R. 445/2000 è... Il documento, sottoscritto dall'interessato, concernente fatti che siano a diretta conoscenza di questi. L'attestazione ufficiale della legale qualità di chi ha apposto la propria firma sopra atti, certificati, copie ed estratti. Il documento, sottoscritto dall'interessato, prodotto in sostituzione del certificato.
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in: fonti di rango costituzionale; fonti di rango primario e subprimario; fonti di rango secondario; usi normativi. Sono fonti di rango secondario... Regolamenti degli enti locali. Costituzione e convenzioni costituzionali. Decreti legge.
Il Codice in materia di protezione dei dati personali... Garantisce che il trattamento dei dati si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità dell'interessato, con particolare riferimento alla riservatezza, all'identità personale e al diritto alla protezione dei dati personali. Ha istituito la figura del Difensore dei dati personali. È una sorta di prontuario dove sono elencati tutti gli enti pubblici autorizzati a trattare dati personali.
È invalido l'atto amministrativo che... Non può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo (es. ordinanza temporanea di sospensione). Difetti o sia viziato in uno degli elementi o requisiti prescritti per atti di quel tipo. Non abbia ancora concluso il suo ciclo di formazione.
A norma del D.P.R. n. 327/2001, è possibile espropriare un bene appartenente al patrimonio indisponibile del Comune? No, in alcun caso. Sì, previo parere conforme di Provincia e Regione. Sì, ma solo per perseguire un interesse pubblico di rilievo superiore a quello soddisfatto con la precedente destinazione.
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in quattro fasi: fase d'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. È ricompreso nello stadio dell'iniziativa... La richiesta vincolante. L'acquisizione dell'interesse a ricorrere. L'accertamento dei requisiti di legittimazione.
La legge 15/3/1997, n. 59, esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli enti locali, tra l'altro,... Turismo ed industria alberghiera. L'amministrazione della giustizia. La programmazione generale nel settore dello spettacolo in genere.
Ai fini del Codice in materia di protezione dei dati personali, si intendono per scopi storici... Le finalità di indagine statistica o di produzione di risultati statistici, anche a mezzo di sistemi informativi statistici. Le finalità di studio e di indagine sistematica finalizzata allo sviluppo delle conoscenze scientifiche in uno specifico settore. Le finalità di studio, indagine, ricerca e documentazione di figure, fatti e circostanze del passato.
Quando un ricorso amministrativo sia stato proposto contro un atto non impugnabile è dichiarato... Inammissibile. Irricevibile. Nullo.
A norma di quanto dispone l'art. 54 del D.P.R. n. 445/2000, nella registrazione di protocollo informatico le informazioni quali il numero di protocollo del documento e il mittente per i documenti ricevuti o, in alternativa, il destinatario o i destinatari per i documenti spediti sono modificabili? Sì, sono modificabili direttamente dall'operatore. Sì, non è modificabile solo l'oggetto del documento. No, non sono modificabili.
Quale dei seguenti principi in materia amministrativa è espressamente sancito dalla Costituzione? Il principio dell'obbligo di tutti a concorrere alle spese pubbliche. Solo il principio dell'espropriabilità della proprietà privata a fini di pubblica utilità e salvo indennizzo. Il principio dell'adeguamento delle funzioni.
Secondo il dettato dell'art. 23 della legge n. 241/1990, il diritto di accesso, inteso come diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi, si esercita nei confronti dei gestori di pubblici servizi? Sì, il diritto si esercita solo nei confronti delle aziende autonome e speciali e dei gestori di pubblici servizi. Sì. No, si esercita solo nei confronti delle pubbliche amministrazioni.
Quale dei seguenti organi è definito dalla Costituzione "organo di tutela della giustizia nell'amministrazione"? Consiglio di Stato. Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro. Corte dei Conti.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Violazione delle norme sulla formazione della volontà collegiale. Disparità di trattamento. Travisamento dei fatti.
Il principio del decentramento amministrativo... È sancito dalla Costituzione. Non è previsto dalla Costituzione. È l'unico principio amministrativo previsto dalla Costituzione.
La pubblica amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi? Sì, nei casi e nei limiti stabiliti dalla legge n. 241/1990. No. In nessun caso l'amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi. Sì. L'amministrazione decide a suo insindacabile giudizio se e quali documenti possano essere sottratti all'accesso.
I controlli diretti a verificare la corrispondenza dell'atto amministrativo alle norme di legge sono... Controlli di merito. Controlli di legittimità. Controlli di gestione.
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo (non sono previste materie riservate alla cognizione di altra giurisdizione speciale). Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. Può riguardare l'accertamento dei vizi di violazione di legge di un atto amministrativo.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? È alternativo a quello giurisdizionale amministrativo. Non è ammesso per motivi di legittimità. Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi.
Le concessioni possono essere distinte in traslative (trasferimento di un diritto appartenente alla P.A.) o costitutive (attribuzione di un diritto acquistabile da soggetti privati dotati dei requisiti richiesti dalla legge). Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella seconda categoria? Autorizzazione all'apertura di sportelli bancari. Concessione del demanio marittimo. Concessione mineraria.
L'istanza è... Un atto con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato, non creando nell'autorità destinataria alcun obbligo di provvedere. Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore. Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi.
L'atto amministrativo emanato in violazione delle norme sul bollo è... Irregolare. Inesistente. Imperfetto.
Il C.N.E.L... È titolare di iniziativa legislativa. Vigila sull'attività associativa delle organizzazioni sindacali e delle aziende. Svolge funzioni di vigilanza sull'attività delle organizzazioni sindacali.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale. Accerta d'ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari. Decide avverso i ricorsi sul provvedimento emanato.
Quale dei seguenti principi in materia amministrativa è espressamente sancito dalla Costituzione? Il principio dell'espropriabilità della proprietà privata a fini di pubblica utilità e salvo indennizzo. Solo il principio della riserva di legge per l'imposizione di prestazioni coattive. Il principio di ragionevolezza.
Sono atti amministrativi ampliativi... Gli atti che attribuiscono al destinatario nuovi poteri e nuove facoltà, ampliando la sua sfera giuridica. Gli atti che restringono la sfera giuridica del destinatario. Gli atti che creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente.
L'espressione "la legge prevede e l'amministrazione provvede" si riferisce nella seconda parte... Alla funzione esecutiva o amministrativa dello Stato. Alla funzione legislativa e giurisdizionale dello Stato. Alla funzione politica dello Stato.
Come sono denominati i controlli provenienti da soggetti diversi dall'amministrazione interessata, o perché di altri rami dell'ordinamento o perché collegati all'amministrazione ma in posizione di indipendenza? Di legittimità. Controlli esterni intersoggettivi. Controlli interni interorganici.
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato fuori termine... È dichiarato irricevibile. È rigettato. È annullabile.
Una dichiarazione che viene presentata dai privati ad un'autorità amministrativa, al fine di provocare l'esercizio dei suoi poteri, con l'emanazione di un provvedimento che crea per la P.A. un obbligo a provvedere è denominata... Segnalazione. Denuncia. Esposto.
A chi spetta, in base al D.Lgs. 165/2001, la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo? Ai dirigenti. Agli organi di governo dell'amministrazione. Solo ai responsabili del procedimento.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., sulla base di una valutazione discrezionale, consente ad un soggetto di esercitare una data attività o compiere un singolo atto in deroga ad un divieto di legge? Dispensa. Ammissione. Approvazione.
L'oggetto dell'atto amministrativo può anche consistere in un bene? Sì, può consistere in un comportamento, un fatto o un bene. No, può essere solo un fatto che riguardi la P.A. No, può essere solo un comportamento.
In materia di trattamento di dati personali, il "responsabile" del trattamento... È la persona fisica, la persona giuridica, l'ente o l'associazione cui si riferiscono i dati personali. È la persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo preposti dal titolare al trattamento di dati personali. È in ogni caso il responsabile del procedimento.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Carenza di presupposti fissati dalla legge. Ingiustizia manifesta. Sviamento di potere.
A norma della legge n. 241/1990 il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è annullabile? No, in alcun caso. No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere. Sì.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica, attraverso una valutazione discrezionale circa la rispondenza all'interesse pubblico dell'attività che s'intende svolgere, tenute presenti le condizioni ambientali esistenti? Registrazione. Delega. Licenza in senso tecnico.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica? Concessione. Comando. Autorizzazione.
A norma di quanto dispone l'art. 54 del D.P.R. n. 445/2000, nella registrazione di protocollo informatico le informazioni quali il numero di protocollo del documento e l'impronta del documento informatico sono modificabili? No, non sono modificabili. Sì, non è modificabile solo il destinatario per i documenti spediti. Sì, sono modificabili direttamente dall'operatore.
La revoca dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi. Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento. Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo.
Nella giurisdizione amministrativa, il giudizio che ha una funzione accessoria e strumentale rispetto al processo di cognizione, essendo teso all'adozione di misure preventive volte a preservare le utilità fornite dalla eventuale sentenza favorevole di cognizione da eventi che possono manifestarsi durante il corso del processo, è il giudizio... Di impugnazione. Cautelare. Di esecuzione.
Sono oggetto di registrazione obbligatoria di protocollo... I giornali, le riviste, i libri, i materiali pubblicitari, gli inviti a manifestazioni. I documenti ricevuti e spediti dall'amministrazione e tutti i documenti informatici. Le note di ricezione delle circolari e altre disposizioni, i materiali statistici e gli atti preparatori interni.
L'autorizzazione il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni, è definita... Non modale. Espressa. Modale.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto positivo? Licenza in senso tecnico. Comando. Autorizzazione.
Il decreto del Presidente della Repubblica emanato senza la controfirma del Ministro competente è... Ineseguibile. Imperfetto. Inesistente.
Le disposizioni del D.P.R. 28/12/2000, n. 445, in materia di documentazione amministrativa, si possono applicare ad un cittadino spagnolo? Sì. Si applicano ai cittadini di tutti i Paesi facenti parte del territorio europeo. Sì. Si applicano ai cittadini italiani e dell'Unione europea. Sì. Si applicano ai cittadini di qualsiasi Paese.
Di norma l'amministrazione è tenuta a fornire notizia dell'inizio del procedimento,... Solo ai soggetti che sono obbligati ad intervenire. Tra l'altro, ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi. Solo ai soggetti pubblici che sono obbligati ad intervenire.
In base al D.Lgs. 165/2001, a chi spetta, nelle amministrazioni pubbliche statali, l'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e la loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale? Ai dirigenti di uffici dirigenziali generali. Ai dirigenti. Agli organi di governo.
Sono atti di amministrazione consultiva... Gli atti diretti a sindacare, sotto il profilo della legittimità o del merito, l'operato dell'amministrazione attiva. Gli atti tendenti ad illuminare, mediante consigli tecnici, giuridici o economici, gli organi di amministrazione attiva. Gli atti diretti a soddisfare immediatamente gli interessi propri della P.A.
Tra i principi generali dell'attività amministrativa, sanciti dalla Legge 241/1990, quale è quello che si traduce nell'idoneità dell'azione amministrativa a conseguire i risultati prefissati? Principio di economicità dell'azione amministrativa. Principio di efficacia dell'azione amministrativa. Principio di efficienza dell'azione amministrativa.
Come sono denominati gli strumenti costituiti da materiali idonei a ricevere e conservare atti forniti dai privati o relativi a fatti accertati dalla stessa amministrazione, a fini di esibizione? Registri. Certazioni. Certificazioni.
Nella giurisdizione amministrativa il giudizio volto a stabilire la fondatezza della pretesa vantata dall'attore, per stabilire quale sia la volontà dell'ordinamento riguardo l'attività dell'amministrazione, è il giudizio... Di diritto obiettivo, al pari di quello penale. Di cognizione. Di ottemperanza.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Difetto di presupposti legali. Contraddittorietà tra più atti. Vizi della volontà.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, l'istituto dell'autotutela (in contrapposizione alla tutela amministrativa su ricorso)... Si attua con l'annullamento dell'atto su istanza dell'interessato. Si attua d'iniziativa della stessa P.A. Si attua con un procedimento esterno alla P.A.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. Secondo la teoria più moderna, è un elemento essenziale... Termine. Condizione. Contenuto.
La denuncia è... Una dichiarazione che viene presentata ad un'autorità amministrativa, relativamente a fatti o notizie di cui essa deve essere a conoscenza. Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore. Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A.
I controlli amministrativi successivi... Intervengono dopo che l'atto sia divenuto efficace. Sono anche detti controlli di legittimità. Sono diretti a valutare l'atto e l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità per la P.A.
Attualmente il riparto di giurisdizione è organizzato secondo il sistema del doppio binario, in base al quale... L'autorità giudiziaria ordinaria (A.G.O.) è competente a decidere delle violazioni di diritti soggettivi, con il potere di disapplicare l'atto amministrativo che risulti illegittimo, e di dichiararne la illegittimità. Tutte le volte che si lamenta il cattivo uso del potere dell'amministrazione, si fa valere un interesse legittimo e la giurisdizione è del G.O. L'autorità giudiziaria amministrativa (A.G.A.) ha il potere di disapplicare l'atto amministrativo che risulti illegittimo, e di dichiararne la illegittimità.
Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso miri ad un controllo di tipo investigativo-preventivo? No, è inammissibile perché il diritto di accesso non è uno strumento di controllo generalizzato. Sì, perché il diritto di accesso è comunque uno strumento di controllo generalizzato. Solo se l'istanza è presentata da una associazione di tutela dei consumatori.
Relativamente a quale delle seguenti tipologie di atti in arrivo non è prevista la registrazione di protocollo, di cui all'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000? Atti provenienti dall'autorità giudiziaria. Documenti informatici. Materiale pubblicitario.
Ai sensi del T.U. n. 445/2000, nei documenti d'identità e di riconoscimento, è necessaria l'indicazione o l'attestazione dello stato civile? No, salvo specifica istanza del richiedente. Sì, è necessaria l'indicazione o l'attestazione dello stato civile. No, non può essere più riportata l'indicazione o l'attestazione dello stato civile, in quanto costituente un dato sensibile.
La pubblica amministrazione ha l'obbligo generale di determinare, per ciascun tipo di procedimento, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria? Sì, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce un obbligo generale. No, la legge n. 241/1990 lascia ampia facoltà all'amministrazione in merito alla determinazione dell'unità responsabile del procedimento. La determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce obbligo generale solo per i provvedimenti a rilevanza esterna.
Il C.N.E.L... È organo di consulenza delle Camere e del Governo. Svolge funzioni di vigilanza sull'attività delle organizzazioni sindacali. È organo di consulenza delle Regioni e degli enti locali.
Nella giurisdizione amministrativa il giudizio che ha la funzione di assicurare anche coattivamente l'attuazione concreta della pronuncia di cognizione, è il giudizio... Di cognizione. Di diritto obiettivo, al pari di quello penale. Di esecuzione.
Qualora la pubblica amministrazione non abbia provveduto a determinare il termine entro cui il procedimento amministrativo debba concludersi, esso è stabilito dalla legge n. 241/1990 in... 70 giorni. 360 giorni. 90 giorni.
Gli organi monocratici o individuali della P.A. sono quelli composti da una sola persona fisica, come ad esempio... Il Dirigente. La Camera dei Deputati. Il Consiglio dei Ministri.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di un diritto, che avviene sulla base di un accertamento della sussistenza delle condizioni di legge? Nulla osta. Registrazione. Delega.
L'annullamento d'ufficio in sede di controllo... È un atto di controllo preventivo di merito. Può essere esercitato solo da un organo dell'amministrazione centrale (Ministro, Senatore e Deputato). È un atto di controllo successivo di legittimità.
Il Codice in materia di protezione dei dati personali disciplina, tra l'altro, il trattamento dei c.d. "dati sensibili". Quali dei seguenti dati rientrano in tale categoria? Dati personali idonei a rivelare le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere. Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di figli illegittimi. Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di depositi bancari.
Le fasi del procedimento amministrativo sono state diversamente individuate dalla dottrina, ma quattro possono considerarsi le fasi comunemente condivise: fase dell'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. La seconda... È rivolta all'accertamento delle condizioni di fatto e di diritto per l'adozione dell'atto. È quella che dà luogo all'avvio del procedimento. È quella in cui si assume il contenuto dell'atto che sarà emanato.
Esiste per la pubblica amministrazione, ai sensi della legge n. 241/1990, un obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi concernenti lo svolgimento dei pubblici concorsi? Sì, tale obbligo è espressamente previsto dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. L'obbligo di motivazione esiste solo per le procedure interne di riqualificazione del personale. No, costituisce una facoltà della pubblica amministrazione.
Ai fini del T.U. n. 445/2000 per "fatto" si intende... Qualsiasi fatto della vita reale che può che a rilevanza in ambito penale. Solo le specificazioni (mediche, sanitarie, di opinioni politiche) inerenti alla vita personale e alla persona. Qualsiasi fatto della vita reale che può avere rilevanza per il diritto.
Quale possibilità ha l'interessato, a norma della Legge 241/1990 e di fronte al rifiuto espresso o tacito dell'Amministrazione sulla propria istanza d'accesso? Di esperire il ricorso gerarchico. Di ricorrere esclusivamente al TAR. Di ricorrere al TAR o di chiedere il riesame di tale determinazione al difensore civico competente per ambito territoriale, ovvero alla Commissione per l'accesso di cui all'art. 27 della Legge 241/1990 per gli atti delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato.
Il trattamento di dati personali da parte di privati è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato, il quale consenso, peraltro, ai sensi del D.Lgs. 196/2003,... Non è richiesto solo nel caso in cui il trattamento sia necessario per l'adempimento di un obbligo legale. Non è richiesto quando è necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato o per adempiere, prima della conclusione del contratto, a specifiche richieste dell'interessato. Non è richiesto quando il trattamento riguarda dati non provenienti da pubblici registri, elenchi o atti.
Ai sensi dell'art. 20 del D.Lgs. n. 196/2003, il trattamento dei dati sensibili da parte di soggetti pubblici: È consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge nella quale sono specificati i tipi di dati che possono essere trattati e di operazioni eseguibili e le finalità di rilevante interesse pubblico perseguite. È sempre consentito, salvo diversa disposizione di legge. È sempre consentito.
I requisiti di legittimità dell'atto amministrativo... Si riferiscono solo alle finalità che con l'atto la P.A. intende perseguire. Sono quelli richiesti dalla legge affinché l'atto, oltre che esistente, sia anche valido (legittimo). Sono quelli che ogni P.A. può discrezionalmente inserire nell'atto.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, il diritto riconosciuto dall'ordinamento giuridico come esclusivamente proprio del suo titolare e protetto in modo diretto ed immediato costituisce... L'interesse collettivo. L'interesse di fatto. Il diritto soggettivo.
L'art. 22 della legge n. 241/1990 (principi in materia di accesso) ha anche introdotto una specie di azione popolare diretta a consentire una sorta di controllo generalizzato sull'Amministrazione e sul suo operato? Sì, riconoscendo di fatto il diritto di accesso a chiunque. No, non ha introdotto alcun tipo di azione popolare, diretta a consentire una sorta di controllo generalizzato sull'Amministrazione e sul suo operato. Sì, l'art. 22 prevede espressamente l'azione popolare diretta a consentire un controllo generalizzato sull'Amministrazione e sul suo operato.
Nelle pronunce del giudice amministrativo, il giudizio cautelare... È altresì denominato giudizio di impugnazione. Ha una funzione accessoria e strumentale rispetto al processo di cognizione, essendo teso all'adozione di misure preventive volte a preservare le utilità fornite dalla eventuale sentenza favorevole di cognizione da eventi che possono manifestarsi durante il corso del processo. È un giudizio di diritto obiettivo nel quale il giudice può anche procedere d'ufficio.
Il contenuto di un atto amministrativo... Indica ciò che con l'atto si intende autorizzare, disporre, ordinare, concedere, attestare, ecc. Può consistere solo in una autorizzazione. È la funzione istituzionale che si persegue con l'atto.
A chi spetta, in base al D.Lgs. 165/2001, l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno? Agli organi di governo dell'amministrazione. Ai dirigenti. Solo ai responsabili del procedimento.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Violazione del principio del giusto procedimento. Vizi della volontà. Travisamento ed erronea valutazione dei fatti.
A norma del D.P.R. n. 327/2001, il decreto di esproprio "dispone"... L'accesso ai luoghi da parte del responsabile del procedimento. Il passaggio del diritto di proprietà, o del diritto oggetto dell'espropriazione. Il vincolo preordinato all'esproprio.
I certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità... Illimitata. Di un anno dalla data di rilascio, salvo che disposizioni di legge o regolamentari prevedano una validità superiore. Di tre anni dalla data di rilascio, salvo che disposizioni di legge o regolamentari prevedano una validità superiore.
Gli organi a rilevanza costituzionale sono quelli previsti dalla Costituzione, ma disciplinati dalle fonti primarie. Quale tra essi è un organo a rilevanza Costituzionale? Il Parlamento in seduta comune. Il Consiglio di Stato. La Corte Costituzionale.
L'esame dei documenti amministrativi, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... È gravato di imposta di bollo. È gratuito. È sottoposto al pagamento di una indennità di visione.
La giurisdizione di legittimità dei T.A.R., prevista dagli artt. 2, 3 e 4 della legge n. 1034/1971, è limitata quanto al potere di decisione in quanto essi possono... Riformare l'atto illegittimo, ma non annullarlo. Annullare l'atto illegittimo, ma non riformarlo né sostituirlo. Annullare o sostituire l'atto illegittimo, ma non riformarlo.
Con l'atto di concessione sorge un rapporto di diritto pubblico tra la P.A. concedente e il concessionario, disciplinato specificatamente dalla legge in relazione a ciascun caso di concessione. Secondo un principio generale, nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro,... Il diritto all'uso del bene demaniale. La facoltà di pagare la cauzione. La facoltà d'uso del bene demaniale.
L'atto con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato, non creando per l'autorità destinataria alcun obbligo di provvedere è denominato... Segnalazione. Esposto. Denuncia.
L'obbligo di conclusione esplicita del procedimento amministrativo, sancito dalla legge n. 241/1990, sussiste... Solo quando il procedimento debba essere iniziato d'ufficio. Sia quando il procedimento consegua obbligatoriamente ad istanza, sia quando debba essere iniziato d'ufficio. Solo quando il procedimento consegua obbligatoriamente a controlli di organi collegiali.
Quali dei seguenti soggetti possono chiedere pareri al CNEL? Solo i Consigli comunali e provinciali. Solo la Corte dei Conti. Regioni e Province autonome.
In base alla natura della situazione soggettiva sacrificata, i provvedimenti ablatori possono essere personali, obbligatori e reali. È un provvedimento ablatorio reale... Espropriazione. Imposizione tributaria. Ordine di polizia.
Con l'atto di concessione sorge un rapporto di diritto pubblico tra la P.A. concedente e il concessionario, disciplinato specificatamente dalla legge in relazione a ciascun caso di concessione. Secondo un principio generale, nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro,... Il diritto a particolari sovvenzioni da parte dello Stato, ove previste. La facoltà di conseguire i vantaggi economici derivanti dalla gestione del servizio. L'interesse all'esclusiva nella gestione del servizio.
A norma di quanto dispone l'art. 4 del D.Lgs. 165/2001 in materia di "funzioni e responsabilità", i dirigenti delle P.A... Sono esenti da responsabilità salvo che il fatto non costituisca reato. Sono responsabili in via esclusiva della gestione e dei relativi risultati. Non sono responsabili della gestione, ma sono responsabili dei risultati conseguiti.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, la tutela amministrativa su ricorso... Dà luogo ad un contraddittorio con gli interessati. Dà luogo ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati. Dà luogo ad una posizione di non terzietà della P.A. in ordine alla controversia.
Nel procedimento amministrativo, il ricorso è proprio... Della fase d'iniziativa. Della fase istruttoria. Della fase decisoria.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Violazioni procedimentali. Sviamento di potere. Violazione della prassi amministrativa.
Le norme del D.P.R. 445/2000 disciplinano la produzione di atti e documenti... Solo agli organi della pubblica amministrazione. Agli organi della pubblica amministrazione nonché ai gestori di pubblici servizi nei rapporti tra loro e in quelli con l'utenza, e ai privati che vi consentono. Solo agli organi della pubblica amministrazione ed ai gestori di pubblici servizi nei rapporti tra loro.
Indicare quale tra le seguenti è una corretta regola e/o requisito generale per il trattamento dei dati, così come indicato all'art. 11 del Codice in materia di protezione dei dati personali. Devono essere utilizzati esclusivamente a fini statistici, storici, scientifici o pubblicitari. Devono essere esatti e, se necessario, aggiornati. Devono essere trattati in modo lecito e secondo correttezza anche se non necessariamente esatti e aggiornati.
È tenuto al risarcimento il titolare del trattamento dei dati personali che, per effetto del trattamento, cagioni un danno? Solo se il danno è stato arrecato a minore. Soltanto se si è reso autore di un illecito penale. Si sempre, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno.
In attuazione della legge n. 241/1990, nei procedimenti ad iniziativa di parte, esiste un obbligo generale di indicare, nella comunicazione di avvio del procedimento, la data di presentazione dell'istanza? Sì, la legge n. 15/2005, che ha modificato l'art. 8, L. n. 241/1990, ha previsto un obbligo generale. No. Sì, ma solo se l'istanza è presentata da persone giuridiche.
Quando l'atto amministrativo manca di uno degli elementi essenziali richiesti dalla legge è... Inefficace. Nullo. Imperfetto.
Oltre ai provvedimenti, esiste tutta una serie di atti amministrativi che per lo più assolvono funzioni strumentali, accessorie o quanto meno secondarie. Alcuni di essi rappresentano semplici momenti dei procedimenti preordinati all'emanazione e all'operatività dei provvedimenti ed altri assolvono compiti di mera testificazione, tra i primi un esempio si concreta con... I visti. Le registrazioni. Le verbalizzazioni.
"La promozione dello sviluppo economico, la valorizzazione dei sistemi produttivi e la promozione della ricerca applicata sono interessi pubblici primari che devono essere assicurati nel rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo e delle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, delle esigenze della salute, della sanità e sicurezza pubblica e della tutela dell'ambiente". A quali soggetti si riferisce con tale affermazione l'art. 1 della legge n. 59/1997? Stato e Regioni. Stato, Regioni, province, comuni e altri enti locali. Regioni, province e comuni.
La parte in cui sono indicate le norme di legge o i regolamenti in base ai quali l'atto è stato adottato costituisce... Il preambolo dell'atto amministrativo. La parte valutativa della motivazione dell'atto amministrativo. La parte descrittiva della motivazione dell'atto amministrativo.
Quale dei seguenti soggetti può chiedere pareri al CNEL? Il Governo. Solo gli enti locali. Solo le organizzazioni degli imprenditori.
I controlli amministrativi che si configurano quando l'autorità superiore, accertata l'inerzia di quella inferiore, si sostituisce ad essa nell'emanazione del relativo provvedimento, sono controlli... Ordinari. Straordinari. Sostitutivi.
Dispone l'art. 49 del D.P.R. n. 445/2000, che non possono essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore,... I certificati attestanti la situazione reddituale o economica ai fini della concessione di benefìci e vantaggi di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali. I certificati medici. I certificati attestanti la qualità di studente.
Le fonti secondarie dell'ordinamento italiano comprendono tutti gli atti espressione del potere normativo della P.A. o degli altri enti pubblici. Esse... Possono contrastare con gli atti legislativi ordinari. Sono soggette alle leggi e a tutti gli atti di pari grado di forza. Possono derogare alle norme costituzionali.
Qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente si avvale di regola dello strumento previsto dall'articolo 14 della legge 7 agosto 1990, n. 241. Di quale strumento di tratta? Commissione mista paritetica. Conferenza di servizi. Accordo di programma.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990, le relative disposizioni non si applicano... Ai soli atti e procedimenti concernenti la difesa nazionale. Tra l'altro agli atti e procedimenti concernenti la pubblica sicurezza. Ai soli atti e procedimenti concernenti la salute e la pubblica incolumità.
L'art. 4 del D.Lgs. 196/2003 individua i dati personali definiti "sensibili". Quali dei seguenti dati rientrano in tale categoria? I dati personali idonei a rivelare l'attività professionale svolta e il reddito conseguito. I dati personali idonei a rivelare l'esistenza di depositi bancari. Tra gli altri, i dati personali idonei a rivelare le opinioni politiche.
Le ispezioni particolarmente qualificate in ordine all'oggetto dell'acquisizione che, presentando il carattere di accadimento straordinario, comporta che le stesse siano affidate ad uffici particolari costituiti ad hoc, e talvolta estranei all'amministrazione, sono denominate... Certazioni. Inchieste. Acclaramenti.
Gli atti amministrativi che creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente sono atti amministrativi costitutivi. Tali atti... Non possono incidere su status. Non possono incidere su diritti. Possono incidere su status, diritti e precedenti atti.
La funzione esecutiva o amministrativa dello Stato... È quella che mira alla realizzazione concreta dei fini dello Stato attraverso statuizioni che permettono di dare effettiva ed immediata operatività all'astratta previsione legislativa. Indica le scelte (economiche, sociali, istituzionali, ecc.) da mettere in atto ad opera dallo Stato. È diretta alla creazione delle norme che costituiscono l'ordinamento giuridico dello Stato.
Le fasi del procedimento amministrativo sono state diversamente individuate dalla dottrina, ma quattro possono considerarsi le fasi comunemente condivise: fase dell'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. La prima... È rivolta ad integrare le condizioni affinché l'atto adottato produca i suoi effetti. È quella che dà luogo all'avvio del procedimento. È quella in cui si assume il contenuto dell'atto che sarà emanato.
Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi è denominato... Ricorso. Denuncia. Segnalazione.
Oltre ai provvedimenti, esiste tutta una serie di atti amministrativi che per lo più assolvono funzioni strumentali, accessorie o quanto meno secondarie. Alcuni di essi rappresentano semplici momenti dei procedimenti preordinati all'emanazione e all'operatività dei provvedimenti ed altri assolvono compiti di mera testificazione come ad esempio... Gli accertamenti preparatori. Le deliberazioni preliminari. Le verbalizzazioni.
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato ad autorità diversa da quella indicata nell'atto, e perciò incompetente... È dichiarato inammissibile. È rigettato. È annullabile.
Quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento, si pone in essere un provvedimento di... Proroga dell'atto amministrativo. Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo. Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo.
La competenza degli organi amministrativi viene distinta in tre categorie: competenza per materia, per territorio e per grado. Cosa si intende con competenza per territorio? Che nell'ambito di una stessa materia la competenza può essere ripartita tra un superiore gerarchico ed uno o più inferiori gerarchici. Che la competenza può essere limitata ad una parte del territorio. Che ad ogni organo è riservata la competenza su di una o più materie.
La legge 241/1990 stabilisce l'ambito di applicazione e di esclusione del diritto di accesso. Quale tra le seguenti affermazioni non è corretta? Sono escluse istanze di accesso nei procedimenti tributari, per i quali restano ferme le particolari norme che li regolano. Sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni. Sono escluse istanze di accesso per i documenti coperti da segreto di Stato.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi, ai sensi della legge n. 241/1990, è riconosciuto... A tutti i cittadini che ne facciano domanda. A chiunque vi abbia interesse. A tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso.
Il Tribunale delle Acque Pubbliche è un giudice amministrativo... Generale. Speciale. Generale d'appello.
Il Garante per la protezione dei dati personali può disporre il blocco del trattamento dei dati personali... Quando, in considerazione della natura dei dati o delle modalità del trattamento, vi sia il concreto rischio del verificarsi di un pregiudizio rilevante per uno o più interessati. Esclusivamente quando il trattamento risulta illecito. Solo nel caso di dati giudiziari.
I conferimenti di funzioni di cui alla legge n. 59/1997 devono avvenire nell'osservanza di alcuni pincipi. Con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui, si attua, tra l'altro,... Il principio di completezza. Il principio di efficienza e di economicità. Il principio di adeguatezza.
Indicare quale affermazione sulla giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R è corretta. È limitata quanto al potere di decisione, non può annullare l'atto illegittimo. Può riguardare l'accertamento dei vizi di violazione di legge di un atto amministrativo. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di violazione di legge di un atto amministrativo.
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro... Svolge funzioni di vigilanza in materia di economia e lavoro. Si compone anche di esperti e di rappresentanti delle categorie produttive in misura che tenga conto della loro importanza numerica e qualitativa. È organo di consulenza delle Regioni e di tutti gli enti locali.
Nell'atto amministrativo, la sottoscrizione è... La parte che contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata. La parte precettiva, che costituisce la dichiarazione di volontà vera e propria. La parte in cui sono indicate le norme di legge o i regolamenti in base ai quali l'atto è stato adottato nonché la firma.
I conferimenti di funzioni di cui alla legge n. 59/1997 devono avvenire nell'osservanza di alcuni pincipi. Attribuendo ad un unico soggetto le funzioni ed i compiti connessi, strumentali e complementari, e l'identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa, si realizzano, tra l'altro,... Il principio di autonomia organizzativa e regolamentare e di responsabilità degli enti locali nell'esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi ad essi conferiti. I princìpi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione. Il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Considerando le diverse caratteristiche, anche associative, demografiche, territoriali e strutturali degli enti riceventi, si realizza, tra l'altro,... I princìpi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione. Il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni. Il principio di adeguatezza.
Nasce per la P.A. un obbligo a provvedere... Dall'istanza e dalla richiesta vincolanti. Dalla segnalazione e dalla proposta non vincolante. Dalla proposta non vincolante e dall'istanza.
A norma di quanto dispone l'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000, quale tra i seguenti documenti non è soggetto alla protocollazione obbligatoria? Tutti i documenti già soggetti a registrazione particolare dell'amministrazione. I documenti pervenuti su richiesta della P.A. I documenti pervenuti alla P.A. da altre P.A.
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato fuori termine è dichiarato... Nullo. Irricevibile. Inammissibile.
Secondo quanto dispone l'art. 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, la motivazione dei provvedimenti amministrativi deve indicare... I presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria. Gli elementi essenziali dell'atto e, qualora presenti, gli elementi accidentali. I requisiti di legittimità dell'atto amministrativo.
È ineseguibile l'atto amministrativo che... Non può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo (es. ordinanza temporanea di sospensione). Manca di uno degli elementi essenziali che ne condizionano l'esistenza. Presenta un vizio talmente grave che ne comporta la nullità.
La conferenza di servizi, prevista di regola dall'art. 14 della legge 241/1990 per l'esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, può essere convocata anche per l'esame contestuale di interessi coinvolti in più procedimenti amministrativi reciprocamente connessi. In tal caso, essa è indetta... Dall'amministrazione o, previa informale intesa, da una delle amministrazioni che curano l'interesse pubblico prevalente. In ogni caso da una delle amministrazioni che curano l'interesse pubblico prevalente senza necessità di raggiungere una preventiva intesa informale. Dall'amministrazione prefettizia.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti. Non può esperire ispezioni. È solo competente all'indizione delle conferenze di servizi e a decidere avverso i ricorsi del provvedimento emanato.
I conferimenti di funzioni di cui alla legge n. 59/1997 devono avvenire nell'osservanza di alcuni pincipi. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo, si realizza, tra l'altro,... Il principio di cooperazione tra Stato, Regioni ed enti locali. Il principio di omogeneità. I princìpi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione.
Il destinatario dell'atto amministrativo può essere un organo pubblico? Sì, può anche essere un organo pubblico. No, deve essere un soggetto privato. Sì, deve necessariamente essere un organo pubblico.
Sono impugnabili innanzi al G.A. soltanto gli atti amministrativi (in senso oggettivo, ossia esplicazione di pubblica potestà) che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... I regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi non sono impugnabili. Gli atti programmatici e pianificatori sono sempre impugnabili. Gli atti meramente confermativi di precedenti provvedimenti sono impugnabili.
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in quattro fasi: fase d'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. È ricompreso nello stadio dell'iniziativa... La denuncia. L'accordo preliminare. L'acquisizione dei fatti.
La legge n. 241 del 1990 non pone a carico dell'amministrazione: L'obbligo di indicare nella motivazione i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria. L'obbligo della motivazione per gli atti a contenuto generale. L'obbligo di indicare, in ogni atto notificato al destinatario, il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere.
La legislazione vigente prevede alcuni atti attraverso i quali si consente a chi vi abbia titolo di partecipare al procedimento amministrativo. È un atto di partecipazione procedimentale... La conclusione di accordi procedimentali. L'obbligo di motivazione del provvedimento amministrativo. L'attuazione di controlli sostitutivi.
Ai fini di una chiara interpretazione delle norme contenute nel Codice in materia di protezione dei dati personali, l'art. 4 individua e definisce alcune parole chiave maggiormente ricorrenti. Cosa si intende per "banca di dati"? Qualsiasi operazione o complesso di operazioni effettuate anche senza l'ausilio di strumenti elettronici, concernenti la raccolta e la registrazione di dati. Qualsiasi complesso organizzato di dati personali, ripartito in una o più unità dislocate in uno o più siti. Qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione.
Quando un ricorso amministrativo manchi di qualcuno degli elementi essenziali... È rigettato. È dichiarato nullo. È annullabile.
Quale dei seguenti principi in materia amministrativa è espressamente sancito dalla Costituzione? Il principio della riserva di legge per l'imposizione di prestazioni coattive. Solo il principio del diritto alla tutela giurisdizionale nei confronti dell'azione amministrativa. Il principio di trasparenza dell'azione amministrativa.
L'agente (o soggetto) dell'atto amministrativo... Deve necessariamente essere un funzionario dello Stato o di altro ente pubblico. È il centro di imputazione giuridica che pone in essere l'atto. Non può mai essere un funzionario dello Stato.
Qualora il trattamento riguardi dati registrati in apposite banche di dati gestite con strumenti elettronici e relative al rischio sulla solvibilità economica e alla situazione patrimoniale, il titolare deve notificare al Garante il trattamento? Sì. Il trattamento di dati personali deve essere sempre notificato al Garante indipendentemente dai dati e dalla natura del trattamento. No, in tal casi la notifica deve essere fatta dal Magistrato. Sì, lo prevede espressamente l'art. 37 del D.Lgs. n. 196/2003.
Quali tra i seguenti sono atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto? Certificazioni. Ispezioni. Accertamenti.
Le concessioni possono essere distinte in traslative (trasferimento di un diritto appartenente alla P.A.) o costitutive (attribuzione di un diritto acquistabile da soggetti privati dotati dei requisiti richiesti dalla legge). Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella prima categoria? Autorizzazione all'apertura di farmacia. Concessione di acqua. Decreto per il cambiamento di nomi.
La giurisdizione di legittimità dei T.A.R., prevista dagli artt. 2, 3 e 4 della legge n. 1034/1971, è "generale" in quanto... Non può riguardare l'accertamento dei vizi di incompetenza di un atto amministrativo. Riguarda le controversie relative alla legittimità di un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo (tranne le materie riservate alla cognizione di altra giurisdizione speciale). Può riguardare solo l'accertamento dei vizi di incompetenza e di violazione di legge.
In base al D.Lgs. 165/2001, a chi spetta, nelle amministrazioni pubbliche statali, il compito di effettuare le richieste di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato? Agli organi di governo. Ai dirigenti di uffici dirigenziali generali. Ai dirigenti.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, quale interesse è del tutto irrilevante per il diritto e non riceve alcuna tutela? Interesse collettivo. Interesse semplice. Interesse di fatto.
Gli organi politici (o istituzionali o di governo) della P.A. esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo; un esempio di organo politico è rappresentato... Dal Dirigente amministrativo di una P.A. Dal Segretario generale dell'ente locale. Dal Ministro.
Se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno, i pareri sono... Obbligatori non vincolanti. Facoltativi. Obbligatori parzialmente vincolanti.
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali ulteriori funzioni e compiti amministrativi. Da tale ambito ha escluso, tra l'altro,... Viabilità, acquedotti e lavori pubblici di interesse regionale. Difesa e forze armate. Turismo ed industria alberghiera.
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi esterni ed interni. I secondi... Sono quelli che esauriscono la propria attività all'interno dell'ente, come ad esempio la commissione esaminatrice di un concorso pubblico. Sono quelli che esprimono all'esterno la volontà dell'ente, come ad esempio il Ministro. Esercitano attività di natura gestionale nel perseguimento degli indirizzi predeterminati dagli organi politici.
Qualora l'interessato lo richieda espressamente, l'ente che rilascia il documento di riconoscimento deve indicare o attestare lo stato civile? Lo stato civile deve sempre essere indicato sui documenti d'identità o riconoscimento, ancorché non richiesto dall'interessato. No, in alcun caso. Sì.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento accidentale... Termine. Agente o soggetto. Oggetto.
In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in atti costitutivi e atti dichiarativi. Gli atti che si limitano ad accertare una determinata situazione, senza influire su di essa... Sono atti amministrativi ampliativi. Sono atti amministrativi restrittivi. Sono atti amministrativi dichiarativi.
Il ricorso gerarchico proprio presuppone che l'organo che ha emanato l'atto e l'organo gerarchicamente superiore cui si propone ricorso... Siano entrambi organi individuali. Siano entrambi organi collegiali. Sia l'uno organo collegiale e l'altro organo individuale.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 è annullabile... Il provvedimento amministrativo che è viziato da eccesso di potere. Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato. Il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali.
Nel procedimento amministrativo, quale fase determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso? Fase decisoria. Fase integrativa dell'efficacia. Fase d'iniziativa.
Quando un atto amministrativo sia viziato da mancanza di forma laddove prevista dalla legge, l'atto è... Illecito. Irregolare. Nullo.
L'art. 4 del D.Lgs. 196/2003 individua i dati personali definiti "sensibili". Quali dei seguenti dati rientrano in tale categoria? Tra gli altri, i dati personali idonei a rivelare le opinioni politiche. Solo i dati personali idonei a rivelare le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere. Tra gli altri, i dati personali idonei a rivelare la paternità e la maternità.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Non può mai ordinare esibizioni di documenti. È solo competente all'indizione delle conferenze di servizi e all'emanazione del provvedimento finale. Adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione.
Il divieto è provvedimento... Mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto negativo. Mediante il quale la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti. Nediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto positivo.
A norma dell'art. 21-septies della novellata legge 241/1990, il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato: È nullo. È annullabile. È annullabile e imperfetto.
I gestori di pubblici servizi devono consentire l'accesso ai documenti con riferimento alle modalità con cui è materialmente gestito il servizio pubblico ed alle circostanze attinenti all'organizzazione dello stesso? Sì, alla luce delle più recenti pronunce di C.d.S. i gestori sono tenuti a garantire l'accesso solo con riferimento alle modalità con cui è materialmente gestito il servizio pubblico e alle circostanze attinenti all'organizzazione dello stesso. No, a far data dall'entrata in vigore della legge n. 265/1999. Sì, in base all'art. 23 della legge n. 241/1990, come modificato dall'art. 4 della legge n. 265/1999.
Nel procedimento amministrativo le ispezioni e le inchieste... Sono sempre attività facoltative in quanto non rilevanti al fine dell'emanazione dell'atto. Sono proprie della fase istruttoria. Sono le uniche attività della fase d'iniziativa.
Quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace, si pone in essere un provvedimento di... Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo. Abrogazione dell'atto amministrativo. Mero ritiro dell'atto amministrativo.
La motivazione dei provvedimenti amministrativi deve indicare... Solo gli elementi precettivi dell'atto, consistenti nella dichiarazione di volontà vera e propria della P.A. I presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione. Solo gli elementi essenziali dell'atto.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui, si attua, tra l'altro,... Il principio di efficienza e di economicità. Il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni. Il principio di omogeneità.
Il Codice in materia di protezione dei dati personali... Disciplina il trattamento di dati personali, anche detenuti all'estero, effettuato da chiunque è stabilito nel territorio dello Stato o in un luogo comunque soggetto alla sovranità dello Stato. Si applica solo al trattamento di dati personali, detenuti in Italia, effettuato da chiunque è stabilito nel territorio dello Stato. Non si applica al trattamento di dati personali effettuato da chiunque è stabilito nel territorio di un Paese non appartenente all'U.E, anche se impiega, per il trattamento, strumenti situati nel territorio dello Stato.
A norma delle disposizioni contenute nella legge n. 241/1990, il provvedimento amministrativo viziato da incompetenza è annullabile? Sì, dispone l'art. 21-octies che è annullabile il procedimento amministrativo adottato in violazione di legge o viziato da eccesso di potere o da incompetenza. Sì, l'unica ipotesi contemplata dalla legge n. 241/1990 per l'annullabilità del provvedimento è il vizio di incompetenza. No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge.
A norma di quanto dispone l'art. 57 del D.P.R. n. 445/2000, il numero di protocollo è progressivo e costituito da almeno 7 cifre numeriche. La numerazione è rinnovata con periodicità... Annuale. Biennale. Mensile.
Gli organi di amministrazione attiva... Sono quelli la cui funzione è quella di illuminare l'attività di organi dell'amministrazione. Sono quelli che formano e manifestano all'esterno la volontà dell'ente. Sono quelli la cui competenza è quella di esprimere pareri.
Indicare quale delle seguenti affermazioni riferite al ricorso straordinario al Capo dello Stato è corretta. Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi. È proponibile congiuntamente al ricorso giurisdizionale amministrativo. È alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo.
Ai sensi del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità", l'autorità che ha dichiarato la pubblica utilità dell'opera può disporre la proroga dei termini previsti per l'emanazione del decreto di esproprio? No, in nessun caso. Sì, ma solo in zone ad elevato rischio sismico. Sì, per cause di forza maggiore o altre giustificate ragioni.
I pareri sono obbligatori... Se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli. Se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno. Se l'organo ha il potere discrezionale di provvedere o non sull'istanza per la quale è obbligato a richiedere il parere.
Si dicono atti negoziali ampliativi della sfera giuridica del destinatario quelli che modificano la situazione giuridica soggettiva del destinatario in termini positivi per lo stesso. In detta categoria rientra... Decisione. Ammissione. Atto di espropriazione.
In relazione alla natura dell'attività esercitata, gli atti amministrativi si distinguono in atti di amministrazione attiva,... Atti plurimi, atti collettivi e atti generali. Atti di amministrazione consultiva ed atti di amministrazione di controllo. Atti di amministrazione di controllo e atti costitutivi.
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro... È organo di consulenza degli organi centrali e periferici dello Stato. Partecipa alla stipulazione dei contratti di lavoro in rappresentanza dello Stato. È titolare di iniziativa legislativa.
Il termine dell'atto amministrativo... Attiene all'aspetto funzionale dell'atto e allo scopo che esso vuole perseguire. È quell'elemento essenziale dell'atto che è diretto a subordinare l'inizio o la cessazione dell'efficacia al verificarsi di un evento futuro ed incerto. Può indicare il momento dal quale la sua efficacia deve cessare.
Contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso ai documenti amministrativi è dato ricorso, ai sensi della legge n. 241/1990,... Al Tribunale amministrativo regionale. Al Prefetto territorialmente competente. Al responsabile del procedimento.
Il principio della tutela delle autonomie locali... È sancito dalla Costituzione. Non è previsto dalla Costituzione. È l'unico principio amministrativo previsto dalla Costituzione.
Gli organi a rilevanza costituzionale... Sono quelli previsti dalla Costituzione, ma disciplinati dalle fonti primarie. Sono quelli necessari per la stessa esistenza dell'ordinamento costituzionale. Sono quelli previsti e disciplinati dalla Costituzione.
Le norme contenute nel Capo III - partecipazione al procedimento amministrativo - della legge n. 241/1990, trovano applicazione per i procedimenti volti all'emanazione di atti amministrativi generali? No, non trovano applicazione. Sì, le norma contenute nel Capo III trovano applicazione a prescindere dal tipo di atto. Sì, le norme contenute nel Capo III si applicano a tutti gli atti amministrativi salvo che si tratti di atti tributari.
Qualora il trattamento di dati personali riguardi dati genetici, biometrici o dati che indicano la posizione geografica di persone od oggetti mediante una rete di comunicazione elettronica, il titolare deve notificare al Garante il trattamento? Sì, lo prevede espressamente l'art. 37 del D.Lgs. n. 196/2003. Sì. Il trattamento di dati personali deve essere sempre notificato al Garante indipendentemente dai dati e dalla natura del trattamento. No, a far data dall'1/1/2008 non è più necessario notificare al Garante il trattamento.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... È un rimedio amministrativo di carattere generale esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi. Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo. È un rimedio ammesso solo contro gli atti definitivi dei dirigenti di uffici dirigenziali generali.
L'atto amministrativo nullo è... Giuridicamente inesistente. Efficace. Annullabile.
Nel procedimento amministrativo, quale fase è diretta ad introdurre l'interesse pubblico primario nonché gli interessi secondari di cui sono titolari i privati interessati all'oggetto del provvedimento da emanare? Fase decisoria. Fase integrativa dell'efficacia. Fase dell'iniziativa.
In base alla natura della situazione soggettiva sacrificata, i provvedimenti ablatori possono essere personali, obbligatori e reali. È un provvedimento ablatorio reale... Servitù coattiva. Imposizione tributaria. Ordine di polizia.
Le controversie relative all'accesso ai documenti amministrativi sono attribuite: Alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Al garante in materia di protezione dei dati personali. Al giudice ordinario monocratico.
Il D.Lgs. 196/2003 disciplina, tra l'altro, il trattamento dei c.d. "dati sensibili". Rientrano in tale categoria... I dati personali idonei a rivelare lo stato di salute. I dati personali idonei a rivelare l'attività professionale svolta. I dati personali idonei a rivelare l'esistenza di depositi bancari.
In relazione alla natura dell'attività esercitata, gli atti amministrativi si distinguono in... Atti di amministrazione attiva, atti di amministrazione consultiva ed atti di amministrazione di controllo. Atti costitutivi e atti dichiarativi. Atti ampliativi e atti restrittivi.
Oltre ai provvedimenti, esiste tutta una serie di atti amministrativi che per lo più assolvono funzioni strumentali, accessorie o quanto meno secondarie. Alcuni di essi rappresentano semplici momenti dei procedimenti preordinati all'emanazione e all'operatività dei provvedimenti ed altri assolvono compiti di mera testificazione come ad esempio... Le deliberazioni preliminari. Le registrazioni. Le proposte.
L'atto amministrativo è perfetto quando... Si è concluso il procedimento prescritto per la sua giuridica esistenza. È idoneo a produrre effetti giuridici. È immune da vizi.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti programmatici e pianificatori non sono impugnabili se improduttivi di effetti immediatamente lesivi. Gli atti meramente confermativi di precedenti provvedimenti sono impugnabili. Gli atti programmatici e pianificatori sono sempre impugnabili.
A chi è rimessa la tutela dei diritti soggettivi? Normalmente è rimessa al GA e solo in casi tassativamente previsti (c.d. legislazione esclusiva) al GO. È rimessa in ogni caso al GO. Normalmente è rimessa al GO e solo in casi tassativamente previsti (c.d. legislazione esclusiva) al GA.
A norma di quanto dispone l'art. 57 del D.P.R. n. 445/2000, nella registrazione di protocollo informatico... Il numero di protocollo è progressivo e costituito da almeno sette cifre numeriche. Il numero di protocollo è progressivo e costituito da almeno dieci cifre numeriche. Il numero di protocollo è attribuito casualmente dal sistema ed è costituito da almeno cinque cifre numeriche.
L'amministrazione è obbligata a predeterminare e rendere preventivamente pubblici i criteri e le modalità cui attenersi... Per la concessione di sussidi ed ausili finanziari. Solo per qualunque spesa che ecceda gli stanziamenti di bilancio. Per l'effettuazione delle spese in economica.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, quando l'interesse individuale è strettamente connesso con l'interesse pubblico, protetto dall'ordinamento giuridico non direttamente ma solo attraverso la tutela dell'interesse pubblico cui è connesso si parla di... Interesse collettivo. Interesse semplice. Interesse legittimo.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 196/2003, l'interessato ha diritto di ottenere l'indicazione degli estremi identificativi del titolare e dei responsabili? No, in applicazione della legge n. 241/1990. Sì, lo prevede espressamente il suddetto D.Lgs. Sì, ma solo previa richiesta formale al Garante dei dati personali.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, quale interesse è del tutto irrilevante per il diritto e non riceve alcuna tutela? Interesse legittimo. Interesse di fatto. Interesse diffuso.
Perché la giurisdizione di legittimità dei T.A.R., prevista dagli artt. 2, 3 e 4 della legge n. 1034/1971, è "generale"? Perché è limitata quanto al potere di decisione; essi possono solo sostituire l'atto annullato. Perché riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo (non sono previste materie riservate alla cognizione di altra giurisdizione speciale). Perché riguarda le controversie relative alla legittimità di un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo (tranne le materie riservate alla cognizione di altra giurisdizione speciale).
I controlli amministrativi che intervengono su di un atto non ancora perfezionato,... Sono controlli preventivi antecedenti. Sono controlli esterni. Sono controlli sostitutivi.
Nella giurisdizione amministrativa, il giudizio che ha una funzione accessoria e strumentale rispetto al processo di cognizione, essendo teso all'adozione di misure preventive volte a preservare le utilità fornite dalla eventuale sentenza favorevole di cognizione da eventi che possono manifestarsi durante il corso del processo, è il giudizio... Cautelare. Di diritto obiettivo, al pari di quello penale. Di ottemperanza.
I conferimenti di funzioni di cui alla legge n. 59/1997 devono avvenire nell'osservanza di alcuni pincipi. Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime, si attua, tra l'altro,... Il principio di sussidiarietà. Il principio della copertura finanziaria e patrimoniale dei costi per l'esercizio delle funzioni amministrative. Il principio di autonomia organizzativa e regolamentare e di responsabilità degli enti locali nell'esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi ad essi conferiti.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto negativo? Abilitazione. Divieto. Dispensa.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di sussidiarietà,... In considerazione delle diverse caratteristiche, anche associative, demografiche, territoriali e strutturali degli enti riceventi. In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni. Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative, con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime.
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando,... Tra l'altro, l'oggetto del procedimento promosso. Il nominativo di tutte le persone maggiorenni interessate al procedimento. Tra l'altro, tutti i fatti personali inerenti alle persone coinvolte nel procedimento.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali; quelli essenziali... Se mancanti comportano la nullità dell'atto. Si sostanziano esclusivamente nella volontà e nel contenuto. Sono quelli che ogni P.A. decide di inserire negli atti regolamentari interni perché questi producano effetti.
Hanno facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo,... Solo le pubbliche amministrazioni costituite in organi collegiali e tutti coloro che hanno fatto denuncia. Tra gli altri, i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Solo i portatori di interessi pubblici.
Le disposizioni del D.P.R. 28/12/2000, n. 445, in materia di documentazione amministrativa, si possono applicare ad un cittadino francese? No, si applicano solo ai cittadini italiani. Sì. Si applicano ai cittadini italiani e dell'Unione europea. Sì. Si applicano ai cittadini di tutti i Paesi facenti parte del territorio europeo.
La proposta è... Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore. Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto. Un atto con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato, non creando nell'autorità destinataria alcun obbligo di provvedere.
Le Autonomie amministrative indipendenti sono state previste nei settori dell'economica e delle garanzie fondamentali dell'individuo, al fine di assicurare l'intervento neutro di poteri pubblici, non condizionati dalle contingenti maggioranze di governo. Quale Autonomia è prevista nel campo dei diritti fondamentali? Istituto di vigilanza sulle assicurazioni private. Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici. Garante del trattamento dei dati personali.
Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso per taluni profili, non riguardi documenti esistenti, ma postuli una attività di elaborazione dati? Sì, è ammissibile. Sì, perché il diritto di accesso è comunque uno strumento di controllo generalizzato sull'attività della P.A. No, è inammissibile.
A norma del D.P.R. n. 327/2001, il vincolo preordinato all'esproprio, dopo la sua decadenza, può essere reiterato? Sì, può essere motivatamente reiterato. No, non può essere reiterato. No, perché devono decorrere almeno tre anni dalla decadenza.
Quando l'atto amministrativo difetti o sia viziato in uno degli elementi o requisiti prescritti per atti di quel tipo è... Irregolare. Sempre nullo. Invalido.
A norma di quanto dispone il D.P.R. n. 445/2000 i notiziari della pubblica amministrazione sono oggetto di registrazione obbligatoria? Sì, non sono soggetti a registrazione obbligatoria solo i bollettini ufficiali. Sì, come tutti gli atti interni dell'amministrazione. No.
Ai sensi di quanto prevede l'art. 3 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445, le disposizioni in materia di documentazione amministrativa, si applicano solo ai cittadini italiani? No, si applicano ai cittadini italiani e dell'Unione europea. Sì. No, si applicano a tutti i cittadini, di qualsiasi Paese.
In relazione alla discrezionalità, gli atti amministrativi si distinguono in... Atti discrezionali e atti vincolati. Atti di amministrazione attiva e atti di amministrazione consultiva. Atti a rilevanza interna e atti esterni.
A norma dell'art. 21-septies della novellata legge 241/1990, il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione: È annullabile. È nullo. È inesistente e annullabile.
L'art. 1 della legge 15/3/1997, n. 59, ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali, ai sensi degli articoli 5, 118 e 128 della Costituzione, funzioni e compiti amministrativi nel rispetto dei princìpi e dei criteri direttivi contenuti nella legge stessa. A tali fini per "conferimento" si intende... Il trasferimento, la delega o l'attribuzione di funzioni e compiti. Il trasferimento o la delega di funzioni e compiti. Il trasferimento totale di funzioni e compiti.
In relazione alla discrezionalità, gli atti amministrativi si distinguono in atti discrezionali e... Atti di amministrazione attiva. Atti vincolati. Atti particolari.
Nel procedimento amministrativo, a norma di quanto dispone la legge n. 241/1990, chi adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria? Il responsabile del procedimento. L'organo politico della P.A. Il responsabile dell'ufficio ragioneria o corrispondente.
Il legislatore recependo l'elaborazione giurisprudenziale in tema di nullità dell'atto amministrativo, ha introdotto l'art. 21-septies nella legge n. 241/1990 che prevede la nullità per il provvedimento... Che è viziato da eccesso di potere. Che è viziato da incompetenza. Che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato.
A norma di quanto dispone l'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000, sono oggetto di registrazione obbligatoria di protocollo... I documenti ricevuti e spediti dall'amministrazione e tutti i documenti informatici. Tutti i documenti dell'amministrazione, senza esclusione. Le note di ricezione delle circolari e altre disposizioni.
La legge n. 59/1997 ha delineato i principi per il conferimento alle Regioni ed agli enti locali di funzioni amministrative. Nel "conferimento" rientra anche l'istituto della delega? Sì, la legge precisa che per conferimento si intende il trasferimento, la delega o l'attribuzione di funzioni e compiti. Sì, la legge precisa che per conferimento si intende solo la delega di funzioni e compiti. No, la legge precisa che per conferimento si intende solo il trasferimento e l'attribuzione di funzioni e compiti.
I controlli amministrativi preventivi... Possono essere solo di merito. Intervengono su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti. Sono quelli previsti dalla legge come necessari ed abituali.
La legislazione vigente prevede alcuni atti attraverso i quali si consente a chi vi abbia titolo di partecipare al procedimento amministrativo. È un atto di partecipazione procedimentale... L'obbligo di conclusione del procedimento entro un termine certo. L'obbligo di individuazione per ogni tipo di procedimento dell'unità organizzativa responsabile. L'accesso agli atti del procedimento.
Hanno facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo,... Soltanto i titolari di diritti soggettivi legittimi. Tra gli altri, qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Soltanto i titolari di interessi diffusi.
Che cosa richiede l'amministrazione procedente agli interessati, ai sensi dell'art. 18 della legge n. 241/1990, con riguardo ai documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento e detenuti da altre P.A.? I soli elementi necessari per la loro ricerca. La copia autenticata dei documenti. L'originale dei documenti.
L'art. 4 del D.Lgs. 196/2003 individua i dati personali definiti "sensibili". Rientrano in tale categoria... Tra gli altri, i dati personali idonei a rivelare le opinioni politiche. Solo i dati personali idonei a rivelare le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere. Tra gli altri, i dati personali idonei a rivelare la paternità e la maternità.
I controlli amministrativi sostitutivi... Sono i c.d. controlli di merito. Si configurano quando l'autorità gerarchicamente superiore, accertata l'inerzia di quella inferiore, si sostituisce ad essa nell'emanazione del provvedimento. Sono i c.d. controlli di legittimità.
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in quattro fasi: fase d'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. La fase d'iniziativa... È la fase propulsiva del procedimento. È diretta esclusivamente ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto. Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella seconda categoria potranno ricomprendersi... I diritti. Le potestà. Gli obblighi.
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in quattro fasi: fase d'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. È ricompreso nello stadio dell'iniziativa... L'acquisizione dell'interesse a ricorrere. La richiesta. La deliberazione preparatoria.
Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge, i pareri sono... Obbligatori vincolanti. Obbligatori parzialmente vincolanti. Facoltativi.
Come sono denominati gli strumenti costituiti da materiali idonei a ricevere e conservare atti forniti dai privati o relativi a fatti accertati dalla stessa amministrazione, a fini di esibizione? Registri pubblici. Certificazioni. Verbalizzazioni.
Con riferimento alla legge n. 241 del 1990, la Conferenza dei servizi viene convocata... Per effettuare un esame contestuale dei vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo. Prevalentemente per disporre accertamenti tecnici. Per dare validità agli atti del procedimento.
A norma del D.P.R. n. 327/2001, i beni appartenenti al demanio pubblico possono essere espropriati? Non possono essere espropriati se non vi è il previo accordo con la Santa Sede. Non possono essere espropriati fino a quando non ne viene pronunciata la sdemanializzazione. Possono essere espropriati, previo accordo con l'Ente di appartenenza.
Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa è regolata secondo le modalità previste dalla legge stessa e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché... Dai principi dell'ordinamento giudiziario. Dalle disposizioni delle leggi regionali vigenti. Dai principi dell'ordinamento comunitario.
L'atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato è denominata... Denuncia. Richiesta. Istanza.
Come sono denominati dal D.Lgs. 165/2001 gli uffici che provvedono all'informazione all'utenza relativa agli atti e allo stato dei procedimenti? Uffici per le relazioni con il pubblico. Uffici per la trasparenza delle amministrazioni pubbliche. Uffici di comunicazione con l'utenza.
Il ricorso gerarchico proprio può essere proposto se l'organo che ha emanato l'atto e quello gerarchicamente superiore cui si fa ricorso, sono... Organi appartenenti allo stesso ramo dell'amministrazione. Organi collegiali. Uno, un organo dell'amministrazione centrale dello Stato e l'altro ente territoriale.
Esiste un obbligo generale di comunicare ai soggetti di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990 l'unità organizzativa competente? No. La legge n. 241 del 1990 nulla dispone in materia di comunicazione. Sì, tale obbligo è sancito dall'art. 5 della legge n. 241 del 1990. No, il nominativo o la struttura competente possono essere comunicati solo se richiesti.
Il Tribunale delle Acque Pubbliche è... Amministrativo generale. Ordinario di primo grado. Amministrativo speciale.
Gli organi costituzionali... Sono quelli necessari per la stessa esistenza dell'ordinamento costituzionale. Sono gli organi legislativi previsti dalla Costituzione. Sono quelli previsti dalla Costituzione, ma disciplinati dalle fonti primarie.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, quando il diritto soggettivo è subordinato ad un interesse pubblico prevalente si parla di... Interesse diffuso. Diritto affievolito o condizionato. Interesse legittimo.
L'art. 7 del D.P.R. n. 445/2000 dispone che il testo degli atti pubblici non deve contenere lacune, aggiunte, abbreviazioni, correzioni, alterazioni o abrasioni. Ciò significa che non è ammessa alcuna forma di abbreviazione? No. Sono ammesse solo le abbreviazioni di uso comune, contenute in un apposito formulario approvato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. No. Sono ammesse le abbreviazioni di uso comune che non lascino dubbi sul significato delle parole abbreviate. Sì. Sono vietate anche le abbreviazioni di uso comune.
Sono impugnabili innanzi al G.A. soltanto gli atti amministrativi (in senso oggettivo, ossia esplicazione di pubblica potestà) che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti esecutivi sono impugnabili. Gli atti meramente confermativi di precedenti provvedimenti non sono impugnabili. I regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi sono impugnabili.
Quali tra i seguenti sono atti di conoscenza mediante i quali la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto? Ispezioni. Comunicazioni. Certificazioni.
Il ricorso gerarchico proprio presuppone che l'organo che ha emanato l'atto e l'organo gerarchicamente superiore cui si propone ricorso... Siano organi appartenenti a rami diversi dell'amministrazione. Siano entrambi organi individuali. Siano entrambi organi collegiali appartenenti ad amministrazioni diverse.
Qualora non si sia provveduto a determinare il termine entro cui il procedimento amministrativo debba concludersi, esso... È stabilito in 90 giorni. È stabilito in un anno. È stabilito in 20 giorni.
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... Può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. Può utilizzare tutti i mezzi di prova consentiti nel giudizio di merito.
In merito al controllo sugli organi, il controllo sostitutivo-semplice... Consiste nella sostituzione di un organo superiore ad uno inferiore in caso di inerzia o ritardo nel compimento di certi atti da parte di quest'ultimo. Consiste nell'applicazione di particolari sanzioni amministrative o disciplinari al titolare dell'organo controllato. È il potere dello Stato di disporre ispezioni ed accertamenti sull'attività delle amministrazioni controllate.
Relativamente a quale delle seguenti tipologie di atti in arrivo non è prevista la registrazione di protocollo, di cui all'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000? Atti provenienti da organi politici. Materiale statistico. Documenti informatici.
Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo sono atti amministrativi procedimentali. Tali atti possono essere propulsivi o preparatori; tra i secondi... Rientrano le istanze. Rientrano i ricorsi. Rientrano i pareri.
La realizzazione dei fini dello Stato si attua attraverso la funzione politica, legislativa, amministrativa e giurisdizionale. Quale di esse mira alla realizzazione concreta dei fini dello Stato attraverso statuizioni che permettono di dare effettiva ed immediata operatività all'astratta previsione legislativa? Funzione giurisdizionale. Funzione politica. Funzione amministrativa.
Sono ammesse le comunicazioni di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico ad altri soggetti pubblici? Sì, se sono previste da norme di legge o di regolamento o risultano comunque necessarie per lo svolgimento delle funzioni istituzionali, nel rispetto di quanto stabilito dall'art. 39, comma 2, del d.lgs. n. 196/03.. Sì, senza alcuna limitazione. No, sono rigorosamente vietate dal D.Lgs. 196/2003.
Quale dei seguenti è un requisito di legittimità dell'atto amministrativo inerente all'agente? Legittimazione. Oggetto. Volontà.
Nelle pronunce del giudice amministrativo, in riferimento al contenuto e all'oggetto, si distingue il giudizio di cognizione, il giudizio cautelare e il giudizio di esecuzione. Il giudizio cautelare... Ha la funzione di assicurare anche coattivamente l'attuazione concreta della pronuncia di cognizione. Ha una funzione accessoria e strumentale rispetto al processo di cognizione, essendo teso all'adozione di misure preventive volte a preservare le utilità fornite dalla eventuale sentenza favorevole di cognizione da eventi che possono manifestarsi durante il corso del processo. È volto a stabilire la fondatezza della pretesa vantata dall'attore, per stabilire quale sia la volontà dell'ordinamento riguardo l'attività dell'amministrazione.
L'atto amministrativo viziato da incompetenza relativa per materia è... Annullabile. Imperfetto. Ineseguibile.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti? Iscrizione. Licenza. Ordine.
Quando l'atto amministrativo presenta un vizio alla cui presenza la legge non commina conseguenze negative per l'atto stesso (es. violazione delle norme sul bollo) è... Irregolare. Nullo. Ineseguibile.
Nei documenti d'identità e di riconoscimento, ai sensi del T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa... È necessaria l'indicazione o l'attestazione dello stato civile e dei figli a carico. Non è necessaria l'indicazione o l'attestazione dello stato civile, salvo specifica istanza del richiedente. Può essere omessa l'indicazione o l'attestazione dello stato civile, se vi è una specifica richiesta in tal senso da parte del richiedente.
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in: fonti di rango costituzionale; fonti di rango primario e subprimario; fonti di rango secondario; usi normativi. Sono fonti di rango secondario... Regolamenti ministeriali. Leggi costituzionali e di revisione. Leggi ordinarie dello Stato.
A norma della legge 241/90, è sempre prevista l'indizione della conferenza di servizi: Quando l'amministrazione procedente deve acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche e non li ottenga, entro trenta giorni dalla ricezione, da parte dell'amministrazione competente, della relativa richiesta. Quando almeno due delle Amministrazioni procedenti ne facciano richiesta. Solo nei casi annualmente determinati con decreto del Presidente della Repubblica.
I controlli c.d. sugli atti... Sono diretti a valutare la legittimità o l'opportunità di un singolo atto amministrativo. Sono diretti a verificare i risultati raggiunti in termini di efficienza e efficacia, dell'attività svolta in un determinato periodo di tempo. Sono diretti a valutare l'operato delle persone fisiche preposte agli uffici o la funzionalità di un organo in quanto tale.
L'atto amministrativo la cui efficacia sia stata sospesa a seguito di una ordinanza di sospensione è... Ineseguibile. Inesistente. Inopportuno.
L'ordine è l'atto con cui la P.A., sulla base di un potere di supremazia generale o speciale, fa sorgere a carico del destinatario un dovere di condotta, la cui inosservanza comporta l'applicazione di una sanzione. Esso si sostanzia... Nelle rinunzie e nelle concessioni. Nei comandi e nei divieti. Nelle riserve e nelle autorizzazioni.
I provvedimenti amministrativi non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori. Vale a dire che sono dotati del carattere... Della tipicità. Dell'inoppugnabilità. Dell'esecutorietà.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. Secondo la teoria più moderna, è un elemento essenziale... Finalità. Condizione. Onere.
Ai sensi della Legge n. 241/1990, come può avvenire l'apertura del procedimento amministrativo? Solo a richiesta di parte. Solo ad iniziativa d'ufficio. A richiesta di parte o ad iniziativa d'ufficio.
Quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse, si pone in essere un provvedimento di... Abrogazione dell'atto amministrativo. Riforma dell'atto amministrativo. Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo.
I conferimenti di funzioni di cui alla legge n. 59/1997 devono avvenire nell'osservanza di alcuni pincipi. Tenendo conto dell'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni, si realizza, tra l'altro,... I princìpi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione. Il principio di omogeneità. Il principio di adeguatezza.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo generale? Commissione tributaria. Corte dei Conti. Tribunale Amministrativo Regionale.
Come sono denominati i controlli amministrativi diretti a valutare e garantire la corrispondenza formale dell'atto e dell'attività del soggetto alle norme di legge? Intersoggettivi. Di legittimità. Interorganici.
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Quale certificato ha validità illimitata? Iscrizione alle liste elettorali. Godimento dei diritti politici. Estratto dell'atto di nascita.
Dispone l'art. 29 del Codice in materia di protezione dei dati personali che il responsabile del trattamento dei dati personali... È designato dal titolare facoltativamente. Deve essere designato dal titolare obbligatoriamente. Deve essere designato obbligatoriamente dall'incaricato del trattamento.
Quale dei seguenti è un requisito di legittimità dell'atto amministrativo inerente all'agente? Onere. Competenza. Riserva.
Nella giurisdizione amministrativa il giudizio volto a stabilire la fondatezza della pretesa vantata dall'attore, per stabilire quale sia la volontà dell'ordinamento riguardo l'attività dell'amministrazione, è il giudizio... Di cognizione. Di esecuzione. Cautelare.
Quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi, si pone in essere un provvedimento di... Revoca dell'atto amministrativo. Proroga dell'atto amministrativo. Sospensione dell'atto amministrativo.
Come sono denominati i controlli amministrativi previsti dalla legge come necessari ed abituali, in ordine a particolari atti od attività? Straordinari. Ordinari. Di merito.
L'art. 22 della legge n. 241/1990, stabilisce che non sono accessibili le informazioni in possesso di una P.A. che non abbiano forma di documento amministrativo. A tal fine è considerato documento amministrativo... Ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, interni anche se non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una P.A. e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale. Ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, interni e relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una P.A. e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale. Ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una P.A. e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale.
Nelle pronunce del G.A., in riferimento al contenuto e all'oggetto, si distingue il giudizio di cognizione, il giudizio cautelare e il giudizio di esecuzione. Il giudizio di esecuzione... Ha la funzione di assicurare anche coattivamente l'attuazione concreta della pronuncia di cognizione. Ha una funzione accessoria e strumentale rispetto al processo di cognizione, essendo teso all'adozione di misure preventive volte a preservare le utilità fornite dalla eventuale sentenza favorevole di cognizione da eventi che possono manifestarsi durante il corso del processo. È volto a stabilire la fondatezza della pretesa vantata dall'attore, per stabilire quale sia la volontà dell'ordinamento riguardo l'attività dell'amministrazione.
Gli organi politici (o istituzionali o di governo)... Esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo. Esercitano attività di natura gestionale nel perseguimento degli indirizzi predeterminati dagli organi gestionali. Gestiscono le risorse umane, finanziarie e strumentali dell'ente.
I vizi di legittimità dell'atto amministrativo sono... Violazione di legge, incompetenza ed eccesso di potere. Incompetenza assoluta ed eccesso di potere. Nullità, irregolarità e violazione di legge.
Come sono denominati dal D.Lgs. 165/2001 gli uffici che provvedono al servizio all'utenza per i diritti di partecipazione di cui al capo III della legge 241/1990? Uffici per le relazioni con il pubblico. Uffici di comunicazione con l'utenza. Uffici per la trasparenza delle amministrazioni pubbliche.
La giurisdizione di legittimità dei T.A.R., prevista dagli artt. 2, 3 e 4 della legge n. 1034/1971, è limitata in quanto poteri di cognizione in quanto... Può riguardare solo l'accertamento delle violazioni di legge. Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo (non sono previste materie riservate alla cognizione di altra giurisdizione speciale). Può riguardare l'accertamento dei soli tre vizi di incompetenza, violazione di legge ed eccesso di potere.
Le concessioni possono essere distinte in traslative (trasferimento di un diritto appartenente alla P.A.) o costitutive (attribuzione di un diritto acquistabile da soggetti privati dotati dei requisiti richiesti dalla legge). Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella seconda categoria? Concessione relativa all'esercizio delle tranvie. Decreto per il cambiamento di nomi e cognomi. Concessione esattoriale delle imposte.
L'atto amministrativo nullo è... Efficace. Insanabile. Giuridicamente esistente.
La legislazione vigente prevede alcuni atti attraverso i quali si consente a chi vi abbia titolo di partecipare al procedimento amministrativo. È un atto di partecipazione procedimentale... L'obbligo di individuazione del responsabile del procedimento. L'obbligo di motivazione degli atti di pianificazione e programmazione. La presentazione di documenti.
Secondo il dettato dell'art. 21-septies della legge n. 241/1990, la nullità del provvedimento amministrativo può essere provocata dalla mancanza degli elementi essenziali? Sì, il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali è nullo. Sì, le sole cause di nullità del provvedimento amministrativo sono la mancanza degli elementi essenziali e l'adozione in violazione del giudicato. No, il provvedimento amministrativo è nullo solo se è viziato da difetto assoluto di attribuzione.
Quale dei seguenti organi è definito dalla Costituzione "organo di consulenza giuridico-amministrativa"? Consiglio di Stato. Corte dei Conti. Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro.
Relativamente a quale delle seguenti tipologie di atti in arrivo non è prevista la registrazione di protocollo, di cui all'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000? Atti provenienti da organi politici. Documenti già soggetti a registrazione particolare della P.A. Documenti informatici.
Oltre ai provvedimenti, esiste tutta una serie di atti amministrativi che per lo più assolvono funzioni strumentali, accessorie o quanto meno secondarie. Alcuni di essi rappresentano semplici momenti dei procedimenti preordinati all'emanazione e all'operatività dei provvedimenti ed altri assolvono compiti di mera testificazione come ad esempio... I pareri. Le certificazioni. Le proposte.
In relazione all'esigenza di salvaguardare la riservatezza di terzi, persone, gruppi ed imprese vanno sottratti all'accesso i documenti inerenti i rapporti informativi sul personale dipendente? No, non vanno sottratti all'accesso. Solo se inerenti alla salute. Sì, vanno sottratti all'accesso.
La tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad un contenzioso. Ad un procedimento d'iniziativa della stessa pubblica amministrazione. Ad una posizione di non terzietà della pubblica amministrazione in ordine alla controversia.
Il D.Lgs. 165/2001 prevede che l'esercizio delle funzioni di indirizzo politico-amministrativo, nelle amministrazioni pubbliche statali, spetta: Agli organi di governo. Ai dirigenti di uffici dirigenziali generali. Ai dirigenti.
I pareri sono obbligatori non vincolanti... Se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno. Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi. Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? Può essere proposto solo a tutela di diritti soggettivi. È un rimedio di carattere generale. È proponibile solo nei casi previsti tassativamente dalla legge.
In relazione al risultato, gli atti amministrativi si distinguono in... Atti ampliativi e atti restrittivi. Atti costitutivi e atti dichiarativi. Atti di amministrazione attiva, atti di amministrazione consultiva ed atti di amministrazione di controllo.
La condizione in cui viene a trovarsi un atto quando sono decorsi i termini per impugnarlo è denominata... Inoppugnabilità. Acquiescenza. Rinnovazione.
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali ulteriori funzioni e compiti amministrativi. Da tale ambito ha escluso, tra l'altro,... Cittadinanza, immigrazione, rifugiati e asilo politico, estradizione. Tramvie e linee automobilistiche, nonché viabilità, acquedotti e lavori pubblici. I compiti relativi alla tutela dell'ambiente e della salute in genere.
Qualora non si sia provveduto a determinare il termine entro cui il procedimento amministrativo debba concludersi, esso... È stabilito dalla legge n. 241/1990 in 90 giorni. È stabilito dal responsabile del procedimento a suo insindacabile giudizio. È stabilito dalla legge n. 241/1990 in 30 giorni.
Il contenuto di un atto amministrativo... È lo scopo che l'atto persegue. Può anche non essere espressione di una potestà amministrativa. È la parte precettiva dell'atto.
Ai fini del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di esproprio per pubblica utilità", per "beneficiario dell'espropriazione" si intende... Il soggetto, pubblico o privato, in cui favore è emesso il decreto di esproprio. Il soggetto privato, al quale sia stato attribuito il potere di espropriare in base ad una norma. Il soggetto, pubblico o privato, titolare del diritto espropriato.
La persona fisica che utilizza un servizio di comunicazione elettronica accessibile al pubblico, per motivi privati o commerciali, senza esservi necessariamente abbonata è identificata ai fini del D.Lgs. n. 196/2003 come... Utente. Titolare. Abbonato.
Il trattamento da parte di un soggetto pubblico riguardante dati diversi da quelli sensibili e giudiziari è consentito, anche in mancanza di una norma di legge o di regolamento che lo preveda espressamente? Sì, i soggetti pubblici possono trattare qualsiasi dato anche se sensibile o giudiziario. Sì, se necessario per lo svolgimento delle funzioni istituzionali. No, è consentito solo se autorizzato da espressa norma di legge che specifichi le finalità di rilevante interesse pubblico del trattamento.
Se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli, i pareri sono... Obbligatori. Obbligatori non vincolanti. Obbligatori parzialmente vincolanti.
L'ordine... È un provvedimento restrittivo della sfera giuridica del destinatario mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti. È un atto amministrativo diverso dai provvedimenti. È un provvedimento amministrativo tramite il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale tecnica in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario.
I controlli amministrativi ordinari... Sono diretti esclusivamente a valutare l'atto sotto il profilo della convenienza per l'amministrazione. Possono essere solo di merito. Sono previsti dalla legge come necessari ed abituali.
Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo sono atti amministrativi procedimentali. Tali atti possono essere propulsivi o preparatori; tra i primi... Rientrano gli accordi preliminari. Rientrano le istanze. Rientrano i pareri.
Le norme contenute nel Capo III - partecipazione al procedimento amministrativo - della legge n. 241/1990, trovano applicazione per i procedimenti volti all'emanazione di atti normativi? No, non trovano applicazione. Sì, le norme contenute nel Capo III si applicano a tutti gli atti amministrativi salvo che si tratti di atti di pianificazione. Sì, le norme contenute nel Capo III si applicano a tutti gli atti amministrativi salvo che si tratti di atti tributari.
In diritto amministrativo il termine competenza... Viene adoperato per indicare la facoltà per alcuni organi della P.A. di dotarsi di proprio statuto. Viene adoperato per indicare il complesso di attribuzioni di un organo, ovvero i poteri e le funzioni esercitabili. Viene adoperato al fine di individuare uno dei tre vizi di legittimità da cui l'atto amministrativo può essere affetto.
Con l'atto di concessione sorge un rapporto di diritto pubblico tra la P.A. concedente e il concessionario, disciplinato specificatamente dalla legge in relazione a ciascun caso di concessione. Secondo un principio generale, nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro,... Il diritto all'esclusiva nella gestione del servizio. La facoltà di esercitare la concessione. L'interesse all'esclusiva nella titolarità della concessione.
La pubblica amministrazione può richiedere ad un cittadino un certificato di cittadinanza nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento ove tale dato risulta attestato? No, il divieto è espressamente previsto dall'art. 45 del D.P.R. n. 445/2000. Richiedere o meno la documentazione in tal caso è una facoltà che il D.P.R. n. 445/2000 demanda all'ente interessato. La legge nulla dispone al riguardo; è da intendersi quindi che la P.A. possa agire in tal senso.
A norma del dettato costituzionale quale dei seguenti organi contribuisce alla elaborazione della legislazione economica e sociale? Il C.N.E.L. La Corte dei Conti. Il CIPE.
Il ricorso gerarchico proprio è un rimedio amministrativo... A carattere eccezionale. A tutela sia di diritti soggettivi che interessi legittimi, facendo valere sia vizi di legittimità che di merito. A tutela dei soli interessi legittimi con il quale si possono far valere sia vizi di legittimità che di merito.
La tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad un procedimento d'iniziativa del ricorrente. Ad una posizione di non terzietà della P.A. in ordine alla controversia. Ad una decisione non vincolata ai motivi addotti dal ricorrente.
A norma del D.P.R. 445/2000, la partecipazione al procedimento amministrativo e il diritto di accesso ai documenti amministrativi sono esercitabili mediante l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione? Solo nei procedimenti ad istanza di parte. No, in nessun caso. Sì.
In base al D.Lgs. 165/2001, a chi spetta, nelle amministrazioni pubbliche statali, la definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi e di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi? Ai dirigenti di uffici dirigenziali generali. Ai dirigenti. Agli organi di governo.
Con l'atto di concessione sorge un rapporto di diritto pubblico tra la P.A. concedente e il concessionario, disciplinato specificatamente dalla legge in relazione a ciascun caso di concessione. Secondo un principio generale, nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro,... La facoltà d'uso del bene demaniale. Il dovere di sottostare ai controlli della P.A. Il dovere di insistenza.
In base alla natura della situazione soggettiva sacrificata, i provvedimenti ablatori possono essere personali, obbligatori e reali. È un provvedimento ablatorio obbligatorio... Solo l'espropriazione. Imposizione tributaria. Solo l'occupazione d'urgenza.
Ai sensi dell'art. 39 del D.P.R. n. 445/2000 la sottoscrizione delle domande per la partecipazione a selezioni per l'assunzione, a qualsiasi titolo, in tutte le pubbliche amministrazioni... Non è soggetta ad autenticazione. È sempre soggetta ad autenticazione. Non è soggetta ad autenticazione, salvo diverse disposizioni dell'amministrazione destinataria.
A norma di quanto dispone l'art. 3 del D.P.R. n. 445/2002,i cittadini dell'Unione europea possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di atto notorio? No. Le dichiarazioni sostitutive di atto notorio possono essere utilizzate solo dai cittadini italiani. Sì. Al riguardo si applicano le stesse modalità previste per i cittadini italiani. Sì, limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare stati, fatti e qualità personali certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici o privati italiani.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi i princìpi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione,... Con la conseguente attribuzione ad un unico soggetto delle funzioni e dei compiti connessi, strumentali e complementari, e quello di identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo. In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni.
È legittima l'istanza prodotta agli organi dell'amministrazione pubblica sottoscritta dall'interessato in presenza del dipendente addetto? L'art. 38 del D.P.R. n. 445/2000 lascia ampia facoltà al riguardo alla pubblica amministrazione. Sì, lo prevede espressamente l'art. 38 del D.P.R. n. 445/2000. No, ciò è escluso dall'art. 38 del D.P.R. n. 445/2000.
Il contenuto di un atto amministrativo... Deve essere espressione di una potestà amministrativa. Può solo essere implicito. È il soggetto nei cui confronti l'atto è destinato a produrre effetti.
L'agente (o soggetto) dell'atto amministrativo... Deve necessariamente essere un funzionario dello Stato o di altro ente pubblico. Non può mai essere un funzionario dello Stato. Può essere un funzionario dello Stato.
Relativamente alle funzioni e ai compiti conferiti alle Regioni ed agli enti locali con il D.Lgs. n. 112/1998, è conservato comunque allo Stato... Il potere di indirizzo e coordinamento. Il solo potere di controllo. Il solo potere di indirizzo.
Nei documenti di riconoscimento è necessaria l'indicazione o l'attestazione dello stato civile? No, salvo specifica istanza del richiedente. No, tale indicazione può essere apposta solo previa autorizzazione della magistratura competente. Sì, salvo specifica istanza del richiedente.
Quale dei seguenti organi è classificato dalla Costituzione tra gli "organi ausiliari"? Consiglio supremo di difesa. Consiglio Nazionale dell'economia e del lavoro. Consiglio superiore della Magistratura.
L'atto con cui la P.A. fa venir meno a carico di un soggetto un dovere di prestazione già sorto è detto rinuncia. Quale figura è ad essa assimilabile? Esonero. Accordo. Ammissione.
L'atto amministrativo nullo è... Annullabile. Inefficace. Sanabile.
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Costituisce un esempio di rapporto di gerarchia... Quello intercorrente tra due Ministeri. Quello intercorrente tra il dirigente della P.A. ed i dipendenti ad esso assegnati. Quello intercorrente tra direttore generale e dirigenti della P.A.
Nella giurisdizione amministrativa il giudizio che ha la funzione di assicurare anche coattivamente l'attuazione concreta della pronuncia di cognizione, è il giudizio... Di esecuzione. Cautelare. Di impugnazione.
L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana costituisce... Il dispositivo dell'atto amministrativo. L'intestazione dell'atto amministrativo. Il preambolo dell'atto amministrativo.
L'agente (o soggetto) dell'atto amministrativo... Può essere un funzionario dello Stato. È il soggetto nei cui confronti l'atto è destinato a produrre effetti. È il termine passivo dell'atto stesso, ovvero il bene su cui incidono gli effetti dell'atto.
Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore, che non genera obblighi per la P.A. è denominata... Denuncia. Istanza. Esposto.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? È un rimedio di carattere eccezionale. Non può essere proposto per motivi di legittimità. Può essere proposto solo a tutela di interessi legittimi.
La funzione esecutiva o amministrativa dello Stato... È diretta alla creazione delle norme che costituiscono l'ordinamento giuridico dello Stato. Ha come scopo principale quello di tutela e conservazione dell'ordinamento giuridico. Cura, in concreto, la realizzazione dei fini pubblici individuati dal potere politico e precettivamente assegnati dal potere legislativo alla P.A.
Quando un atto amministrativo sia viziato da incompetenza assoluta dell'organo, l'atto è... Nullo. Illecito. Irregolare.
Ove non sia già direttamente stabilito per legge o per regolamento, ogni Amministrazione pubblica ha l'obbligo di determinare, per ciascun tipo di procedimento amministrativo, l'unità organizzativa: Responsabile della istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale. Responsabile dell'adozione del provvedimento finale. Responsabile dell'istruttoria.
Il legislatore ha ulteriormente semplificato la materia delle certificazioni amministrative, estendendo i casi di utilizzo delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni. Non possono, tuttavia, essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore,... I certificati attestanti la qualità di pensionato. I certificati attestanti l'assolvimento di specifici obblighi contributivi con l'indicazione dell'ammontare corrisposto. I certificati medici.
A norma di quanto dispone l'art. 14 del D.Lgs. n. 165/2001, cosa può fare il Ministro in caso di grave inosservanza delle direttive generali da parte del dirigente competente, che determinino pregiudizio per l'interesse pubblico? Può nominare un commissario ad acta. Può solo revocare gli atti o i provvedimenti adottati dal dirigente. Può solo avocare a sé i provvedimenti che il dirigente avrebbe dovuto adottare.
Cosa dispone l'art. 12 del D.Lgs. n. 196/2003 in merito ai Codici di deontologia e di buona condotta? Il rispetto delle disposizioni contenute nei codici costituisce condizione essenziale per la liceità e correttezza del trattamento dei dati personali effettuato da soggetti privati e pubblici. Le disposizioni del suddetto articolo non si applicano al codice di deontologia per i trattamenti di dati per finalità giornalistiche. Le associazioni di categoria promuovono la sottoscrizione di codici, ne verificano la conformità alle leggi e ai regolamenti e contribuiscono a garantirne la diffusione e il rispetto.
In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in... Atti scritti e atti orali. Atti costitutivi e atti dichiarativi. Atti di amministrazione attiva e atti di amministrazione consultiva.
Gli atti amministrativi che creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente... Sono sempre atti con una pluralità di destinatari alternativi. Sono atti amministrativi costitutivi. Sono atti amministrativi dichiarativi.
Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti, i pareri sono... Facoltativi. Obbligatori vincolanti. Obbligatori non vincolanti.
I controlli c.d. sui soggetti... Sono diretti a valutare il solo merito. Sono diretti a valutare l'operato delle persone fisiche preposte agli uffici o la funzionalità di un organo in quanto tale. Sono diretti a valutare la sola legittimità.
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi primari e secondari. I primari... Svolgono esclusivamente funzioni di controllo, come la Corte dei Conti. Sono quelli dotati di proprie competenze direttamente attribuite da una norma, come il Prefetto, il Sindaco, il Ministro, ecc. Sono quelli dotati di competenze delegate da altri organi ovvero si sostituiscono ad altri organi in caso di assenza o impedimento, come il sottosegretario di Stato, l'assessore comunale, il vice Sindaco.
Ai fini del Codice in materia di protezione dei dati personali, i dati personali idonei a rivelare provvedimenti, in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, o la qualità di imputato o di indagato sono... Dati significativi. Dati giudiziari. Dati identificativi.
Come sono denominate le dichiarazioni di scienza aventi lo scopo di attestare fatti accertati dalla pubblica autorità o risultanti dalle dichiarazioni o dai documenti forniti dagli interessati attraverso l'inserzione in appositi registri? Registrazioni. Verbalizzazioni. Certazioni.
A norma di quanto prevede l'art. 7 del D.P.R. n. 445/2000, nella redazione di un atto pubblico sono ammesse le abbreviazioni di uso comune? Sì. Sono ammesse le abbreviazioni di uso comune che non lascino dubbi sul significato delle parole abbreviate. No. Qualunque tipo di abbreviazione è tassativamente vietata dalla legge. Sì. Sono ammesse solo le abbreviazioni di uso comune, contenute in un apposito formulario approvato con decreto del Ministro della giustizia.
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in: fonti di rango costituzionale; fonti di rango primario e subprimario; fonti di rango secondario; usi normativi. Sono fonti di rango primario... Statuti degli enti locali. Referendum abrogativi. Regolamenti governativi.
A norma del D.P.R. n. 327/2001, per "autorità espropriante" si intende... Il soggetto privato che chiede l'espropriazione. L'autorità amministrativa titolare del potere di espropriare e che cura il relativo procedimento, ovvero il soggetto privato, al quale sia stato attribuito tale potere, in base ad una norma. Il soggetto, pubblico o privato, in cui favore è emesso il decreto di espropriazione.
I cittadini extracomunitari residenti in Italia possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di atto notorio? I cittadini extracomunitari possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive solo per attestare residenza e cittadinanza. Sì, limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani. Sì. Al riguardo si applicano le stesse modalità previste per i cittadini italiani.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... È un rimedio amministrativo di carattere generale. Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo. È proponibile anche per vizi di merito.
Nell'ambito del procedimento amministrativo, quale dei seguenti soggetti, a norma dell'art. 6 della legge 7 agosto 1990, n. 241, valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione di un provvedimento? Il responsabile del procedimento. Un consulente esterno all'amministrazione nominato dal responsabile del procedimento. Sempre il giudice amministrativo.
Cosa dispone la legge n. 241/1990 in materia di comunicazioni dell'unità organizzativa competente e del nominativo del responsabile del procedimento? Le comunicazioni devono essere fornite d'ufficio ai soggetti interessati al procedimento di cui all'art. 7 e a richiesta a chiunque vi abbia interesse. Tutte le comunicazioni, anche quelle "riservate" devono essere rese pubbliche mediante inserimento nell'albo pretorio dell'Amministrazione. Le comunicazioni devono essere fornite a richiesta a tutti i cittadini italiani.
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in: fonti di rango costituzionale; fonti di rango primario e subprimario; fonti di rango secondario; usi normativi. Sono fonti di rango secondario... Regolamenti governativi. Costituzione e convenzioni costituzionali. Decreti legislativi.
Gli atti tendenti ad illuminare, mediante consigli tecnici, giuridici o economici, gli organi di amministrazione attiva sono... Atti di amministrazione gestionale. Atti di amministrazione consultiva. Atti di amministrazione attiva.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo speciale? Tribunale Amministrativo Regionale. Consiglio di Stato. Tribunale delle Acque Pubbliche.
Le Autonomie amministrative indipendenti sono state previste nei settori dell'economica e delle garanzie fondamentali dell'individuo, al fine di assicurare l'intervento neutro di poteri pubblici, non condizionati dalle contingenti maggioranze di governo. Quale Autonomia è prevista nel campo dell'economia? Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro. CONSOB. Garante del trattamento dei dati personali.
A norma del D.P.R. n. 327/2001, il decreto di esproprio è eseguito mediante l'immissione in possesso... Del beneficiario dell'esproprio. Del proprietario. Del responsabile del procedimento.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tenendo conto dell'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni, si realizza, tra l'altro,... Il principio di adeguatezza. Il principio di cooperazione tra Stato, Regioni ed enti locali. Il principio di completezza.
L'agente (o soggetto) dell'atto amministrativo... Non può in alcun caso essere un privato, ancorché investito dell'esercizio di una pubblica funzione. È di norma un organo della P.A. competente all'emanazione dell'atto e legittimamente investito della funzione che esercita. Deve necessariamente essere un funzionario dello Stato o di altro ente pubblico.
In relazione al risultato, gli atti amministrativi si distinguono in atti ampliativi e... Atti dichiarativi. Atti restrittivi. Atti generali.
La Costituzione italiana prevede alcuni principi in materia amministrativa. Il principio della programmazione economica è sancito... Dall'art. 120 della Costituzione. Dall'art. 7 della Costituzione. Dall'art. 41, terzo comma della Costituzione.
Nella legge sul procedimento amministrativo vige... Il divieto di aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria. Il divieto di agire secondo le norme di diritto privato. Il divieto assoluto di aggravare il procedimento.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, l'istituto dell'autotutela (in contrapposizione alla tutela amministrativa su ricorso) si attua... Con la P.A. in posizione di terzietà. Con un procedimento interno della P.A. Con un procedimento esterno alla P.A.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, l'istituto dell'autotutela (in contrapposizione alla tutela amministrativa su ricorso) si attua... D'iniziativa della stessa P.A. D'iniziativa del privato danneggiato da un atto della P.A. Con la P.A. in posizione di terzietà.
Ai sensi della normativa in materia di accesso ai documenti amministrativi, per diritto di accesso si intende... Il diritto per chiunque di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi. Il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi. Il diritto degli interessati di prendere visione di documenti amministrativi, ma non anche di estrarne copia.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella prima categoria rientrano... Potestà. Oneri. Soggezione.
Come sono denominati dal D.Lgs. 165/2001 gli uffici che provvedono alla ricerca ed analisi finalizzate alla formulazione di proposte alla propria amministrazione sugli aspetti organizzativi e logistici del rapporto con l'utenza? Uffici per le relazioni con il pubblico. Uffici per la trasparenza delle amministrazioni pubbliche. Uffici di comunicazione con l'utenza.
Relativamente a quale delle seguenti tipologie di atti in arrivo non è prevista la registrazione di protocollo, di cui all'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000? Atti provenienti da organi politici. Gazzette ufficiali. Documenti informatici.
I controlli sull'attività... Sono diretti a verificare i risultati raggiunti, in termini di efficienza e efficacia, dall'attività svolta in un determinato periodo di tempo. Sono diretti a valutare la legittimità o l'opportunità di un singolo atto amministrativo. Sono diretti a valutare la sola legittimità.
Le forme dei ricorsi amministrativi ammessi dall'ordinamento giuridico sono... Il ricorso gerarchico proprio, il ricorso gerarchico improprio e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. L'opposizione, il ricorso gerarchico proprio, il ricorso gerarchico improprio e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. L'opposizione, il ricorso gerarchico proprio e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato è ammesso solo per motivi di legittimità? Sì, è ammesso solo per motivi di legittimità. No, non è mai ammesso per motivi di legittimità. No, è ammesso solo per vizi di merito.
A quali tra i seguenti procedimenti non si applica la normativa della Legge 241/1990 concernente la partecipazione degli interessati al procedimento amministrativo? Solo ai procedimenti per la concessione di contributi. Solo ai procedimenti ad iniziativa d'ufficio. Ai procedimenti per l'emanazione di atti amministrativi generali.
La legge n. 241/1990, in materia di partecipazione degli interessati al procedimento amministrativo, ha recepito i dettami della dottrina del giusto procedimento prevedendo che l'amministrazione pubblica provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo, di norma, mediante... Pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Comunicazione personale. Avviso pubblico affisso sia all'albo dell'ente sia all'albo della Regione.
Perché la giurisdizione di legittimità dei T.A.R., prevista dagli artt. 2, 3 e 4 della legge n. 1034/1971, è limitata in quanto poteri di cognizione? Perché può riguardare l'accertamento dei soli tre vizi di incompetenza, violazione di legge ed eccesso di potere. Perché può riguardare solo l'accertamento dei vizi di incompetenza e di violazione di legge. Perché può riguardare solo l'accertamento delle violazioni di legge e dell'eccesso di potere.
Oltre ai provvedimenti, esiste tutta una serie di atti amministrativi che per lo più assolvono funzioni strumentali, accessorie o quanto meno secondarie. Alcuni di essi rappresentano semplici momenti dei procedimenti preordinati all'emanazione e all'operatività dei provvedimenti ed altri assolvono compiti di mera testificazione, tra i primi un esempio si concreta con... Le registrazioni. I pareri. Le certificazioni.
Ai fini di una chiara interpretazione delle norme contenute nel Codice in materia di protezione dei dati personali, l'art. 4 individua e definisce alcune parole chiave maggiormente ricorrenti. Cosa si intende per "interessato"? La persona fisica, la persona giuridica, l'ente o l'associazione cui si riferiscono i dati personali. La persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo cui competono le decisioni in ordine alle finalità ed alle modalità del trattamento di dati personali. La persona fisica autorizzata a compiere operazioni di trattamento dal titolare o dal responsabile.
I controlli amministrativi che intervengono su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti, sono... Controlli di legittimità. Controlli preventivi. Solo controlli repressivi.
Per quali finalità la legge n. 241 del 1990 prevede che l'amministrazione procedente indìce di regola una conferenza di servizi? Per organizzare riunioni intersettoriali. Per organizzare riunioni interistituzionali. Per effettuare un esame contestuale dei vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, il diritto riconosciuto dall'ordinamento giuridico come esclusivamente proprio del suo titolare e protetto in modo diretto ed immediato costituisce... Il diritto soggettivo. Il diritto affievolito o condizionato. L'interesse legittimo.
Dispone l'art. 21 del D.Lgs. 196/2003 che il trattamento di dati giudiziari da parte di soggetti pubblici... È sempre vietato. È consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge o provvedimento del Garante che specifichino le finalità di rilevante interesse pubblico del trattamento, i tipi di dati trattati e di operazioni eseguibili. È consentito solo se autorizzato dall'autorità giudiziaria.
Quando l'autorizzazione è rilasciata sulla base di un accertamento relativo a requisiti concernenti una "res" si definisce... Tacita. Reale. Espressa.
La legge 241/1990 stabilisce l'ambito di applicazione del diritto di accesso. In particolare, dispone che esso: Si esercita solo nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Si esercita nei confronti delle pubbliche amministrazioni, delle aziende autonome e speciali, degli enti pubblici e dei gestori di pubblici servizi, nonché nei confronti delle Autorità di garanzia e di vigilanza nell'ambito dei rispettivi ordinamenti, secondo quanto previsto dall'art. 24. Si esercita nei confronti di tutti i soggetti, pubblici e privati.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? Può essere proposto sia per la tutela di interessi legittimi che di diritti soggettivi. Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi. Non può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi.
La tutela amministrativa su ricorso dà luogo ad un procedimento... Esterno alla P.A. Privo di contraddittorio con gli interessati. D'iniziativa della stessa P.A.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990, le relative disposizioni non si applicano... Ai soli atti coperti da segreto di Stato. Tra l'latro agli atti e procedimenti concernenti la salute e la pubblica incolumità. Ai soli atti e procedimenti concernenti la difesa nazionale.
Gli organi collegiali della P.A. sono quelli composti da una pluralità di persone fisiche; ne costituisce un esempio... Il Dirigente della P.A. Il Consiglio dei Ministri. Il Presidente del Consiglio dei Ministri.
In base alla natura della situazione soggettiva sacrificata, i provvedimenti ablatori possono essere personali, obbligatori e reali. È un provvedimento ablatorio personale... Ordine di polizia. Imposizione tributaria. Servitù coattiva.
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Quale certificato ha validità illimitata? Stato di famiglia. Certificato di titolo di studio. Certificato penale-casellario.
Gli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale delle amministrazioni dello Stato... Sono conferiti a tempo determinato. Sono conferiti a tempo indeterminato. Non possono essere conferiti a tempo determinato.
In base alla natura della situazione soggettiva sacrificata, i provvedimenti ablatori possono essere personali, obbligatori e reali. È un provvedimento ablatorio personale... Espropriazione. Ordine dell'autorità sanitaria. Occupazione d'urgenza.
Relativamente a quale delle seguenti tipologie di atti in arrivo non è prevista la registrazione di protocollo, di cui all'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000? Quotidiani. Atti provenienti dall'autorità giudiziaria. Atti provenienti dall'estero.
L'atto amministrativo è perfetto quando... Nessun ostacolo si oppone alla sua esecuzione. Si è concluso il procedimento prescritto per la sua giuridica esistenza. È immune da vizi.
I controlli diretti a verificare la convenienza e l'opportunità dell'atto amministrativo per l'amministrazione sono... Controlli di merito. Controlli ordinari. Controlli di legittimità.
In materia di trattamento di dati personali, in ipotesi di violazioni amministrative commesse dal titolare, dal responsabile o dall'incaricato del trattamento, chi è competente ad irrogare la relativa sanzione? Il Garante per la protezione dei dati personali. La Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il T.A.R. territorialmente competente.
Nel procedimento amministrativo le attività di accertamento delle condizioni di ammissibilità (es. l'interesse a ricorrere, ecc.)... Sono sempre attività facoltative in quanto non rilevanti al fine dell'emanazione dell'atto. Sono indispensabili solo in caso di licenze. Sono proprie della fase istruttoria.
Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990, che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta dai criteri di... Efficacia e pubblicità. Differenziazione, allocazione e sussidiarietà. Economicità, di efficacia, di pubblicità e di trasparenza.
In merito alle circolari interne della P.A., la dottrina moderna ha approfondito la materia, individuando alcuni tipi di circolari. Le circolari interpretative... Contengono l'interpretazione di leggi o regolamenti al fine di assicurare l'uniforme interpretazione nell'ambito dell'apparato amministrativo. Contengono disposizioni sull'organizzazione degli uffici. Sono tese ad informare su determinati atti o problemi, come la situazione normativa o l'orientamento della giurisprudenza.
Come sono denominati i controlli amministrativi in cui organo controllante e organo controllato appartengono allo stesso ente? Intersoggettivi. Di merito. Interorganici.
L'amministrazione è obbligata a predeterminare e rendere preventivamente pubblici i criteri e le modalità cui attenersi per... L'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere. Qualunque spesa che ecceda gli stanziamenti di bilancio. La concessione di sussidi e ausili solo se non finanziari.
Quando l'autorizzazione è rilasciata con un provvedimento manifesto "ad hoc" è definita... Espressa. Reale. Tacita.
In materia di trattamento di dati personali, il "responsabile" del trattamento... È la persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo cui competono le decisioni in ordine alle finalità ed alle modalità del trattamento di dati personali. È la persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo preposti dal titolare al trattamento di dati personali. Corrisponde alla figura del "Garante".
A norma di quanto dispone l'art. 54 del D.P.R. n. 445/2000, nella registrazione di protocollo informatico le informazioni quali il numero di protocollo del documento e la data di registrazione di protocollo sono modificabili? No, non sono modificabili. Sì, non è modificabile solo il mittente per i documenti ricevuti. Sì, sono modificabili direttamente dall'operatore.
Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo sono atti amministrativi procedimentali. Tali atti possono essere propulsivi o preparatori; tra i primi... Rientrano gli accordi preliminari. Rientrano i ricorsi. Rientrano i pareri.
Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore che crea per la P.A. un obbligo a provvedere è denominata... Istanza. Esposto. Segnalazione.
L'accettazione spontanea e volontaria, da parte di chi potrebbe impugnarlo, delle conseguenze dell'atto, e quindi, della situazione da esso determinata, è denominata... Inoppugnabilità. Decadenza. Acquiescenza.
A norma di quanto dispone l'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000, non sono oggetto di registrazione obbligatoria di protocollo... Solo i documenti già soggetti a registrazione particolare dell'amministrazione. La corrispondenza con S.n.c. I giornali.
Oltre ai provvedimenti, esiste tutta una serie di atti amministrativi che per lo più assolvono funzioni strumentali, accessorie o quanto meno secondarie. Alcuni di essi rappresentano semplici momenti dei procedimenti preordinati all'emanazione e all'operatività dei provvedimenti ed altri assolvono compiti di mera testificazione, tra i primi un esempio si concreta con... Le certificazioni. Le proposte. Le registrazioni.
Nel procedimento amministrativo le attività di acquisizione degli interessi pubblici e privati coinvolti nel procedimento,... Sono proprie della fase istruttoria. Sono indispensabili solo in caso di autorizzazioni. Sono sempre attività facoltative in quanto non rilevanti al fine dell'emanazione dell'atto.
La legge 15/3/1997, n. 59 esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli enti locali, tra l'altro,... I compiti relativi all'ordine pubblico e alla sicurezza pubblica. I compiti relativi alla difesa del suolo in genere. La programmazione nel settore dello spettacolo in genere.
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi esterni ed interni. I primi... Sono quelli che esauriscono la propria attività all'interno dell'ente, come ad esempio la commissione esaminatrice di un concorso pubblico. Esplicano attività a rilevanza interna, come ad esempio la commissione di gara per appalto. Sono quelli che esprimono all'esterno la volontà dell'ente, come ad esempio il Ministro.
L'atto amministrativo è efficace quando... È completamente formato in tutti gli elementi necessari per la sua esistenza giuridica. È idoneo a produrre effetti giuridici. È conforme rispetto ad una specifica norma.
La registrazione di protocollo informatico per ogni documento ricevuto o spedito dalle P.A. è effettuata mediante la memorizzazione di alcune informazioni indicate all'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000. Tra esse... È previsto il numero di protocollo del documento generato automaticamente sistema e registrato in forma modificabile. È prevista la data di registrazione di protocollo assegnata automaticamente dal sistema e registrata in forma non modificabile. Non è mai prevista la data e protocollo del documento ricevuto.
I controlli diretti a verificare i risultati raggiunti, in termini di efficienza e efficacia, dall'attività svolta in un determinato periodo di tempo sono... Controlli sull'attività. Controlli sugli atti. Controlli sostitutivi.
A norma del D.Lgs. 196/2003, l'interessato ha diritto di opporsi, al trattamento di dati che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale? Sì, lo prevede espressamente l'art. 7, Titolo II del suddetto D.Lgs. Sì, ma solo se si tratta di dati sensibili. No.
La proroga dell'atto amministrativo... Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento. Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo. Ricorre quando per sopraggiunte cause di interesse pubblico, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza.
A norma del D.Lgs. 165/2001, sono suscettibili di ricorso gerarchico gli atti e i provvedimenti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione e dai dirigenti di uffici dirigenziali generali delle amministrazioni pubbliche statali, anche ad ordinamento autonomo? Sì. Sì, soltanto nei casi espressamente previsti dalla legge. No, lo esclude espressamente l'art. 16 del suddetto D.Lgs. n. 165/2001.
Quando l'autorizzazione, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative, è definita... Modale. Tacita. Reale.
Ciò che con l'atto amministrativo la P.A. intende, ad esempio, ordinare, attiene... Alla forma dell'atto. Al soggetto dell'atto. Al contenuto dell'atto.
Quale dei seguenti è un requisito di legittimità dell'atto amministrativo inerente all'agente? Compatibilità. Volontà. Riserva.
Ai sensi dell'art. 22 lett. c) della legge n. 241/1990 possono essere considerati controinteressati... Tutti i soggetti, individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che dall'esercizio dell'accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza. Tutti i soggetti che a qualsiasi titolo sono coinvolti nel documento oggetto dell'istanza ostensiva. Tutti i soggetti che a qualsiasi titolo sono nominati nel documento oggetto dell'istanza ostensiva.
Il trattamento da parte di un soggetto pubblico riguardante dati diversi da quelli sensibili e giudiziari è consentito, anche in mancanza di una norma di legge o di regolamento che lo preveda espressamente? Sì, senza alcuna limitazione o divieto. Sì, se necessario per lo svolgimento delle funzioni istituzionali. No, in nessun caso.
Come sono denominati i controlli provenienti da soggetti diversi dall'amministrazione interessata, o perché di altri rami dell'ordinamento o perché collegati all'amministrazione ma in posizione di indipendenza? Controlli interni. Controlli esterni. Controlli di merito.
In relazione alla discrezionalità, gli atti amministrativi si distinguono in atti vincolati e... Atti di amministrazione consultiva. Atti composti. Atti discrezionali.
L'art. 7 della legge n. 241/1990 (comunicazione di avvio del procedimento) può essere invocato per gli atti antecedenti la sua entrata in vigore? Sì, per gli atti emanati a far data dal 1980. No. Sì, per gli atti emanati a far data dal 1975.
I controlli provenienti da soggetti diversi dall'amministrazione interessata, o perché di altri rami dell'ordinamento o perché collegati all'amministrazione ma in posizione di indipendenza sono denominati... Strategici. Controlli esterni intersoggettivi. Di merito.
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Costituisce un esempio di rapporto di direzione... Quello intercorrente tra il dirigente della P.A. ed i dipendenti ad esso assegnati. Quello intercorrente tra Sindaco e dirigenti. Quello intercorrente tra Ministero dell'interno e Ministero della giustizia.
Ai sensi del D.Lgs. 165/2001, nelle amministrazioni pubbliche statali la dirigenza è articolata: In tre fasce. In due fasce. In una sola fascia.
Sono atti amministrativi generali... Gli atti destinati ad un solo soggetto. Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un momento successivo. Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari.
Ai fini del Codice in materia di protezione dei dati personali cosa si intende per "blocco"? L'inutilizzazione definitiva dei dati, per disposizione del Garante. La conservazione di dati personali con sospensione temporanea di ogni altra operazione del trattamento. Il dare conoscenza dei dati personali solo ad alcuni soggetti determinati.
La legge n. 59/1997 ha delineato i principi per il conferimento alle Regioni ed agli enti locali di funzioni amministrative. Nel "conferimento" rientra anche l'istituto del "trasferimento"? No, la legge precisa che per conferimento si intende solo la delega o l'attribuzione di funzioni e compiti. Sì, la legge precisa che per conferimento si intende solo il trasferimento e l'attribuzione di funzioni e compiti. Sì, la legge precisa che per conferimento si intende il trasferimento, la delega o l'attribuzione di funzioni e compiti.
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi esterni ed interni. I primi... Esplicano attività a rilevanza interna, come ad esempio la commissione esaminatrice di un concorso pubblico. Con la loro attività determinano il sorgere, il modificarsi e/o l'estinguersi di rapporti giuridici con soggetti terzi. Esercitano attività di natura gestionale nel perseguimento degli indirizzi predeterminati dagli organi politici.
Il contenuto di un atto amministrativo... Può consistere solo in un ordine. Si può distinguere in naturale, implicito o eventuale. Può consistere solo in una autorizzazione.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, quando l'interesse fa capo ad un ente esponenziale della collettività autonomamente individuabile si parla di... Interesse semplice. Interesse di fatto. Interesse collettivo.
Quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico o per inadempimento, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza, si pone in essere un provvedimento di... Convalida dell'atto amministrativo. Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo. Ratifica dell'atto amministrativo.
Il comando è... Un provvedimento mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto positivo. Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti.
L'atto amministrativo emanato in difformità della norma giuridica che lo disciplina è... Inesistente. Illegittimo. Ineseguibile.
Il Tribunale delle Acque Pubbliche è... Amministrativo generale d'appello. Amministrativo speciale. Ordinario speciale.
Le Autonomie amministrative indipendenti sono state previste nei settori dell'economica e delle garanzie fondamentali dell'individuo, al fine di assicurare l'intervento neutro di poteri pubblici, non condizionati dalle contingenti maggioranze di governo. Quale Autonomia è prevista nel campo dei diritti fondamentali? Autorità garante della concorrenza e del mercato. Commissione di garanzia relativamente allo sciopero nei servizi pubblici essenziali. CONSOB.
A norma di quanto dispone l'art. 54 del D.P.R. n. 445/2000, nella registrazione di protocollo informatico, il mittente per i documenti ricevuti o, in alternativa, il destinatario o i destinatari per i documenti spediti... Sono modificabili e annullabili. Sono modificabili, ma non sono annullabili. Non sono modificabili, ma sono annullabili con una procedura che consenta la memorizzazione delle informazioni annullate.
Con la proposizione del ricorso amministrativo l'interessato può far valere... Solo i vizi di legittimità dell'atto. Non solo i vizi di legittimità dell'atto, ma anche i vizi di merito. Solo la violazione di interessi legittimi.
Gli elementi accidentali dell'atto amministrativo sono componenti eventuali, che non necessariamente devono essere contenuti nell'atto. È un elemento accidentale... Termine. Oggetto. Agente o soggetto.
Indicare quale delle seguenti affermazioni riferite al ricorso straordinario al Capo dello Stato è corretta. Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi. È proponibile solo contro atti amministrativi definitivi. È ammesso solo per vizi di merito.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento accidentale... Forma. Riserva. Agente o soggetto.
I controlli interni... Sono quelli previsti dalla legge come necessari ed abituali, in ordine a particolari atti od attività. Sono quelli provenienti da soggetti diversi dall'amministrazione interessata, o perché di altri rami dell'ordinamento o perché collegati all'amministrazione ma in posizione di indipendenza. Sono quelli che l'amministrazione esercita nel proprio ambito in forza del potere di supremazia gerarchica che le consente di vigilare sui propri atti.
La licenza è... Un provvedimento permissivo mediante il quale la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di una attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica. Un atto con cui l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità. Una figura analoga alla concessione traslativa di pubblici servizi.
A norma di quanto dispone l'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000, non sono oggetto di registrazione obbligatoria di protocollo... Solo i giornali. I documenti inerenti a pubbliche forniture. I bollettini ufficiali.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali; quelli essenziali... Sono necessari giuridicamente per dar vita all'atto. Si considerano sempre inseriti nell'atto anche se non vi compaiono espressamente, in quanto previsti della legge per il tipo astratto di atto. Si sostanziano esclusivamente nella forma e nella causa.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo speciale? Corte dei Conti. Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Sicilia. Tribunale Amministrativo Regionale.
La sottoscrizione delle domande per la partecipazione a selezioni per l'assunzione, a qualsiasi titolo, in tutte le pubbliche amministrazioni... È soggetta ad autenticazione solo se contiene dichiarazioni inerenti a procedimenti penali in corso. Non è soggetta ad autenticazione. Non è soggetta ad autenticazione solo se la selezione è indetta da un Ministero.
Quale validità hanno, di norma, i certificati aventi ad oggetto stati, qualità personali e fatti soggetti a modificazione nel tempo? Sei mesi dalla data del rilascio. Un anno dalla data del rilascio. Tre mesi dalla data del rilascio.
In diritto amministrativo dicesi competenza... L'attività messa in atto dagli organi della P.A. per attuare i fini istituzionali. La delimitazione delle specifiche aree di pertinenza dei singoli organi od enti locali. La situazione conflittuale in cui due organi della P.A. si possono trovare.
Tra i principi generali dell'attività amministrativa, sanciti dalla Legge 241/1990, quale è quello che consiste nel minor dispendio o impiego di mezzi economici e procedurali nel raggiungimento dei risultati? Principio di efficacia dell'azione amministrativa. Principio di economicità dell'azione amministrativa. Principio di efficienza dell'azione amministrativa.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990, le relative disposizioni non si applicano... Tra l'altro agli atti e procedimenti concernenti l'immigrazione. Ai soli atti e procedimenti concernenti la pubblica sicurezza. Ai soli atti concernenti l'ambiente.
Dispone l'art. 27 del D.Lgs. n. 196/2003 che il trattamento di dati giudiziari da parte di privati o di enti pubblici economici... È consentito previa informativa all'interessato. È consentito soltanto se autorizzato da espressa disposizione di legge o provvedimento del Garante che specifichino le rilevanti finalità di interesse pubblico del trattamento, i tipi di dati trattati e di operazioni eseguibili. È in ogni caso vietato.
Relativamente a quale delle seguenti tipologie di atti in arrivo non è prevista la registrazione di protocollo, di cui all'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000? Atti provenienti dall'autorità giudiziaria. Atti preparatori interni alla P.A. Atti provenienti dall'estero.
In merito ai documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento e detenuti da altre P.A., che cosa può richiedere l'amministrazione procedente agli interessati ai sensi del rinovellato art. 18 della legge n. 241/1990? I soli elementi necessari per la loro ricerca. La sola autocertificazione attestaste quale amministrazione/ente ha rilasciato i documenti originali. L'originale di tutti i documenti necessari.
Chi sono nelle pubbliche amministrazioni, in base al D.Lgs. 165/2001, i responsabili in via esclusiva dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati? Solo i responsabili del procedimento. I dirigenti. Gli organi di governo dell'amministrazione.
L'atto amministrativo emanato in difformità della norma che lo disciplina è... Inesistente. Invalido. Inefficace.
Ai fini del Codice in materia di protezione dei dati personali, si intendono per scopi statistici... Le finalità di studio e di indagine sistematica finalizzata allo sviluppo delle conoscenze scientifiche in uno specifico settore. Le finalità di indagine statistica o di produzione di risultati statistici, anche a mezzo di sistemi informativi statistici. Le finalità di studio, indagine, ricerca e documentazione di figure, fatti e circostanze del passato.
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Costituisce un esempio di rapporto di direzione... Quello intercorrente tra due Questori. Quello intercorrente tra Ministro e direttore generale. Quello intercorrente tra Ministero dell'interno e Ministero della giustizia.
Le concessioni possono essere distinte in traslative (trasferimento di un diritto appartenente alla P.A.) o costitutive (attribuzione di un diritto acquistabile da soggetti privati dotati dei requisiti richiesti dalla legge). Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella seconda categoria? Concessione mineraria. Autorizzazione all'apertura di farmacia. Concessione del demanio marittimo.
In attuazione della legge n. 241/1990, in quale caso l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo, indicando la data entro la quale deve concludersi ed i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione? Solo nel caso di procedimenti inerenti a persone giuridiche. La legge n. 15/2005 di modifica della n. 241/1990 ha previsto un obbligo generale. In nessun caso.
Quale è il principio cardine del Codice in materia di protezione dei dati personali? L'armonizzazione nella trattazione dei dati personali. Il diritto per chiunque alla protezione dei dati personali che lo riguardano. La tutela dei minori nel trattamento o diffusione di immagini.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento essenziale... Agente o soggetto. Condizione. Onere.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Garantendo alle province, ai comuni e agli altri enti locali un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea, si osserva, tra l'altro,... Il principio di cooperazione tra Stato, Regioni ed enti locali. Il principio di autonomia organizzativa e regolamentare e di responsabilità degli enti locali nell'esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi ad essi conferiti. Il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni.
Ai fini del T.U. n. 445/2000 per "stato" si intende... La situazione di un soggetto caratterizzata da una particolare sfera di capacità, diritti, doveri nell'ambito di una collettività. Qualsiasi fatto della vita reale che può avere rilevanza per il diritto. Solo le specificazioni inerenti ai dati sensibili della persona.
La legislazione vigente consente che taluni stati, fatti, qualità personali siano comprovati mediante esibizione del documento d'identità o di riconoscimento in corso di validità. Quale documento è considerato equipollente alla carta d'identità? Solo la patente di guida. Solo il porto d'armi. La patente nautica.
Gli organi costituzionali sono quelli necessari per la stessa esistenza dell'ordinamento costituzionale. Quale tra essi è un organo Costituzionale? Prefetto. Consiglio dei Ministri. Corte dei Conti.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali; quelli essenziali... Devono necessariamente esistere affinché si configuri la stessa esistenza dell'atto amministrativo. Si sostanziano esclusivamente nel soggetto e nella volontà della P.A. Si considerano sempre inseriti nell'atto anche se non vi compaiono espressamente, in quanto previsti dalla legge per il tipo astratto di atto.
I provvedimenti amministrativi sono caratterizzati dalla forza giuridica consistente nell'imporre unilateralmente notificazioni nella sfera giuridica dei privati. Vale a dire che sono dotati del carattere... Della tipicità. Dell'autoritarietà. Dell'inoppugnabilità.
Gli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale delle amministrazioni dello Stato... Possono essere conferiti sia a tempo determinato che a tempo indeterminato. Non possono eccedere i sei mesi. Sono conferiti a tempo determinato.
I vizi di legittimità degli atti ovvero le concrete cause della illegittimità degli stessi sono l'incompetenza, la violazione di legge e l'eccesso di potere. L'incompetenza può aversi... Per grado, per valore e per territorio. Per materia, per grado e per territorio. Per materia, per valore, per grado e per territorio.
Sono giudici amministrativi generali... Il Consiglio di Stato, il Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, le Commissioni tributarie. Il Consiglio di Stato, il Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, il T.A.R. Il Consiglio di Stato, il Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, il T.A.R e i Commissari per usi civici.
La sottoscrizione delle domande per la partecipazione a selezioni per l'assunzione, a qualsiasi titolo, in tutte le pubbliche amministrazioni... Non è soggetta ad autenticazione, salvo diverse disposizioni dell'amministrazione destinataria. Non è soggetta ad autenticazione solo se la selezione è interna. Non è soggetta ad autenticazione.
Il D.Lgs. n. 196/2003 disciplina, tra l'altro, il trattamento dei c.d. "dati sensibili". Quali dei seguenti dati rientrano in tale categoria? Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di figli illegittimi. Solo i dati personali idonei a rivelare le convinzioni religiose, filosofiche. Dati personali idonei a rivelare l'adesione ad organizzazioni sindacali.
Quale dei seguenti soggetti può, ai sensi dell'art. 18 del D.P.R. n. 445/2000, legittimamente eseguire l'autenticazione di copie (atto o documento)? Pubblico ufficiale presso il quale è depositato l'originale. Pubblico ufficiale, ovunque presti la sua opera, previa esibizione dell'originale. Pubblico ufficiale od incaricato di pubblico servizio, ovunque presti servizio, purché autorizzato dal Sindaco o da un notaio.
Come sono denominati dal D.Lgs. 165/2001 gli uffici, appositamente costituiti, che provvedono ad assicurare l'efficace svolgimento di tutte le attività stragiudiziali e giudiziali inerenti alle controversie di lavoro? Uffici di conciliazione del lavoro. Uffici per la gestione del contenzioso del lavoro. Uffici legali.
L'atto amministrativo illegittimo può essere viziato in modo più o meno grave quindi essere nullo o annullabile. Quando è viziato da incompetenza... È nullo. È annullabile. È annullabile entro 30 giorni dalla sua emanazione.
A norma dell'art. 21-septies della novellata legge 241/1990, il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali: È nullo. È annullato ed efficace. È annullabile.
In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in atti costitutivi e atti dichiarativi. Sono atti amministrativi costitutivi... Gli atti che si limitano ad accertare una determinata situazione, senza influire su di essa. Gli atti che restringono la sfera giuridica del destinatario. Gli atti che creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente.
A norma di quanto dispone l'art. 54 del D.P.R. n. 445/2000, nella registrazione di protocollo informatico, la data di registrazione di protocollo... Non è modificabile, ma è annullabile con una procedura che consenta la memorizzazione delle informazioni annullate. È modificabile, ma non annullabile. È modificabile e annullabile.
Le norme del D.P.R. 445/2000 disciplinano la produzione di atti e documenti... Agli organi della pubblica amministrazione nonché ai gestori di pubblici servizi nei rapporti tra loro e in quelli con l'utenza, e ai privati che vi consentono. Agli organi della pubblica amministrazione ed ai privati. Agli organi delle amministrazioni centrali dello Stato.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. 196/2003 la diffusione di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico è ammessa? No, deve essere in ogni caso autorizzata dall'autorità giudiziaria che procede. Unicamente quando è prevista da una norma di legge o di regolamento. No, è espressamente vietata dal Codice in materia di protezione dei dati personali.
In merito alle circolari interne della P.A., la dottrina moderna ha approfondito la materia, individuando alcuni tipi di circolari. Le circolari organizzative... Sono tese ad informare su determinati atti o problemi, come la situazione normativa o l'orientamento della giurisprudenza. Contengono l'interpretazione di leggi o regolamenti al fine di assicurare l'uniforme interpretazione nell'ambito dell'apparato amministrativo. Contengono disposizioni sull'organizzazione degli uffici.
Una delle seguenti caratteristiche è tipica del ricorso in opposizione, quale? È un rimedio di carattere generale. Può essere proposto sia per motivi di legittimità che di merito. Non può essere proposto a tutela di interessi legittimi.
La normativa della legge 241/1990 concernente la partecipazione degli interessati al procedimento amministrativo si applica: Anche ai procedimenti tributari. Anche ai procedimenti ad iniziativa d'ufficio. Ai soli procedimenti amministrativi ad istanza di parte.
Il termine dell'atto amministrativo... È un elemento essenziale dell'atto amministrativo che indica il periodo di validità dell'atto. È un elemento accidentale che può o meno essere apposto ad un atto. È quell'elemento essenziale dell'atto che è diretto a subordinare l'inizio o la cessazione dell'efficacia al verificarsi di un evento futuro ed incerto.
I controlli amministrativi che intervengono su un atto che ha già prodotto i suoi effetti, sono controlli... Sostitutivi. Ordinari. Successivi.
L'autotutela amministrativa (in contrapposizione alla tutela amministrativa su ricorso) si attua con la pubblica amministrazione... Che agisce nel proprio esclusivo interesse. In posizione di terzietà. Che agisce nell'interesse dei terzi danneggiati.
Il comando... È un provvedimento mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto positivo. È un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto negativo. È un atto con cui l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità.
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali ulteriori funzioni e compiti amministrativi. Da tale ambito ha escluso, tra l'altro,... Cooperazione internazionale e attività promozionale all'estero di rilievo nazionale. Urbanistica. Istruzione artigiana e professionale e assistenza scolastica.
L'atto amministrativo è viziato nel merito quando... È difforme da una norma giuridica. È difforme da una norma non giuridica. È difforme da una norma regolamentare.
Il trattamento di dati personali da parte di privati è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato, il quale consenso, peraltro, ai sensi del D.Lgs. 196/2003,... Non è richiesto quando il trattamento riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Non è richiesto quando il trattamento riguarda dati non provenienti da pubblici registri, elenchi o atti. Non è richiesto solo nel caso in cui il trattamento sia finalizzato a scopi statistici.
La dichiarazione sostitutiva di certificazione... Deve essere sottoscritta dall'interessato. Deve essere sottoscritta in presenza di un pubblico ufficiale. Deve essere sottoscritta sempre in presenza del responsabile del procedimento.
Il legislatore ha ulteriormente semplificato la materia delle certificazioni amministrative, estendendo i casi di utilizzo delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni. Non possono, tuttavia, essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore,... I certificati attestanti la situazione reddituale o economica ai fini della concessione dei benefìci di qualsiasi tipo. I certificati attestanti la qualità di rappresentante legale di persone giuridiche. I certificati di origine.
Secondo il disposto dell'art. 3-bis della legge n. 241/1990, quale delle seguenti affermazioni in relazione all'uso della telematica è corretta? Le P.A. incentivano l'uso della telematica per conseguire maggiore efficienza nella loro attività. Le P.A. incentivano l'uso della telematica al solo fine di ridurre i costi di conservazione dei documenti. Le P.A. incentivano l'uso della telematica solo nelle procedure inerenti appalti di servizi, lavori e forniture.
Come sono denominati i controlli amministrativi diretti a valutare l'atto e l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione? Ordinari. Straordinari. Di merito.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, la tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad un procedimento d'iniziativa della stessa P.A. Ad una posizione di imparzialità della P.A. in ordine alla controversia. Ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti? Registrazione. Approvazione. Abilitazione.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento essenziale... Forma. Riserva. Onere.
Quando l'atto amministrativo non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione è... Inefficace. Ineseguibile. Imperfetto.
Dispone l'art. 7 del D.P.R. n. 445/2000, che il testo degli atti pubblici non deve contenere lacune, aggiunte, abbreviazioni, correzioni, alterazioni o abrasioni. Per le variazioni da apportare al testo in dipendenza di errori od omissioni, si provvede con chiamate in calce e si cancella la precedente stesura in modo che resti leggibile. Chi può provvedere in tal senso? Un notaio, il segretario comunale o qualsiasi pubblico ufficiale. Qualunque pubblico ufficiale, a condizione che l'errore o l'omissione risultino macroscopicamente evidenti. Lo stesso organo che ha formato l'atto.
Quali tra le seguenti sono dichiarazioni di scienza esternate in un documento in funzione partecipativa e concernenti fatti precedentemente acquisiti dall'ufficio pubblico? Certificazioni. Accertamenti. Ispezioni.
Le norme contenute nel Capo III - partecipazione al procedimento amministrativo - della legge n. 241/1990, trovano applicazione per i procedimenti volti all'emanazione di atti di pianificazione e di programmazione? Sì, le norma contenute nel Capo III trovano applicazione a prescindere dal tipo di atto. No, non trovano applicazione. Sì, le norme contenute nel Capo III si applicano a tutti gli atti amministrativi salvo che si tratti di atti amministrativi generali.
Le concessioni possono essere distinte in traslative (trasferimento di un diritto appartenente alla P.A.) o costitutive (attribuzione di un diritto acquistabile da soggetti privati dotati dei requisiti richiesti dalla legge). Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella prima categoria? Concessione esattoriale delle imposte. Decreto per il cambiamento di nomi. Autorizzazione all'apertura di farmacia.
I controlli amministrativi che intervengono su di un atto non ancora perfezionato, sono controlli... Preventivi antecedenti. Di merito. Successivi.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... È alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo. Non è ammesso per motivi di legittimità. È proponibile anche per vizi di merito.
L'atto amministrativo nullo è... Efficace. Giuridicamente esistente. Inconvalidabile.
Quale dei seguenti dati non può essere comprovato mediante semplice esibizione di un documento di identità o di riconoscimento? Titolo di studio. Data di nascita. Cittadinanza.
Gli organi gestionali della P.A... Esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo. Sono organi residuali nella gestione dell'ente. Esercitano attività di natura gestionale nel perseguimento degli indirizzi predeterminati dagli organi politici.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A., sulla base di un semplice accertamento della sussistenza delle condizioni di legge, rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di un diritto? Dispensa. Registrazione. Nulla osta.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? Deve essere presentato nel termine perentorio di 180 giorni dalla data della notifica o della comunicazione. Può essere proposto sia per la tutela di interessi legittimi che di diritti soggettivi. Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo, in quanto la decisione del ricorso può essere impugnata dinanzi al G.A.
Un'istanza da presentare all'esercente di un pubblico servizio può essere inviata per fax? No. Sì, lo prevede espressamente il D.P.R. n. 445/2000. Sì, con esclusione delle istanze intese ad ottenere benefici economici.
Esiste un obbligo di motivazione degli atti amministrativi a contenuto normativo? No, tale obbligo è espressamente escluso dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. Sì. Dispone l'art. 3 della legge n. 241 del 1990 che l'obbligo di motivazione sussiste per tutti i documenti e atti formati dalla P.A., anche se a contenuto normativo. L'obbligo di motivazione sussiste solo se previsto da regolamenti interni dell'Amministrazione.
Le fasi del procedimento amministrativo sono state diversamente individuate dalla dottrina, ma quattro possono considerarsi le fasi comunemente condivise: fase dell'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. L'ultima... È rivolta ad integrare le condizioni affinché l'atto adottato produca i suoi effetti. È rivolta all'accertamento delle condizioni di fatto e di diritto per l'adozione dell'atto. È quella in cui si assume il contenuto dell'atto che sarà emanato.
Quale fase del procedimento amministrativo è diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare? Fase istruttoria. Fase dell'iniziativa. Fase decisoria.
La tutela amministrativa su ricorso... Dà luogo ad un contenzioso. Dà luogo ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati. Dà luogo ad una decisione non vincolata ai motivi addotti dal ricorrente.
Gli atti consistenti in manifestazioni di giudizio presuppongono un procedimento di apprendimento e si risolvono nell'enunciazione di un giudizio valutativo, per cui sono designati come atti di valutazione. Appartengono a questa categoria... Pareri. Verbalizzazioni. Registrazioni.
Gli organi consultivi sono quelli la cui funzione è quella di illuminare l'attività degli organi dell'amministrazione attiva. Tipico organo consultivo è costituito... Dalla Corte dei Conti. Dalle Commissioni. Dal Sindaco.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella seconda categoria potranno ricomprendersi... I doveri. La facoltà. I diritti di fatto.
Con l'atto di concessione sorge un rapporto di diritto pubblico tra la P.A. concedente e il concessionario, disciplinato specificatamente dalla legge in relazione a ciascun caso di concessione. Secondo un principio generale, nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro,... La facoltà di conseguire i vantaggi economici derivanti dalla gestione del servizio. La facoltà di pagare il canone. L'obbligo di pagare la cauzione e il canone.
Ai sensi dell'art. 18 del D.P.R. n. 445/2000, quale dei seguenti soggetti può, legittimamente eseguire l'autenticazione di copie (atto o documento)? Pubblico ufficiale al quale il documento deve essere prodotto. Funzionario comunale o provinciale, purché preposto a servizi al pubblico. Solo il pubblico ufficiale o un cancelliere.
Indicare quale tra le seguenti è una fonte di rango costituzionale. Costituzione e convenzioni costituzionali. Ordinanze. Decreti legislativi.
Come sono denominati i controlli che l'amministrazione esercita nel proprio ambito in forza del potere di supremazia gerarchica che le consente di vigilare sui propri atti e di disporre, eventualmente, l'annullamento o la revoca? Controlli interni. Controlli esterni. Controlli di merito.
Qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente si avvale di regola dello strumento previsto dall'articolo 14 della legge 7 agosto 1990, n.241. Di quale strumento di tratta? Provvedimento contrattuale. Accordo quadro. Conferenza di servizi.
Con l'atto di concessione sorge un rapporto di diritto pubblico tra la P.A. concedente e il concessionario, disciplinato specificatamente dalla legge in relazione a ciascun caso di concessione. Secondo un principio generale, nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro,... La facoltà di pagare il canone. Il diritto all'esclusiva nella titolarità della concessione. La facoltà di pagare la cauzione.
Come è definita dall'art. 55 del D.P.R. 445/2000, la segnatura di protocollo informatico? L'operazione preliminare di apposizione all'originale del documento del numero e data di protocollo. L'operazione di apposizione o associazione all'originale del documento, in forma permanente non modificabile, delle informazioni riguardanti il documento stesso. L'operazione di registrazione di protocollo per ogni documento ricevuto o spedito dalle pubbliche amministrazioni.
Secondo la struttura gli organi della P.A. si possono classificare in monocratici, collegiali, semplici e complessi. Gli organi collegiali... Sono quelli composti da una pluralità di persone fisiche. Sono quelli che esprimono all'esterno la loro volontà. Sono quelli previsti dalla Costituzione.
Ai sensi del D.Lgs. 196/2003, chi ha diritto alla protezione dei dati personali che lo riguardano? Chiunque. Solo le categorie previste dalla legge. Chiunque sia addetto ad una funzione pubblica.
In base al D.Lgs. 165/2001, a chi spettano, nelle amministrazioni pubbliche statali, le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo? Agli organi di governo. Ai dirigenti di uffici dirigenziali generali. Ai dirigenti.
Il D.Lgs. 165/2001 prevede che nelle amministrazioni pubbliche statali la promozione e resistenza alle liti, compreso il potere di conciliare e di transigere, spetta: Ai dirigenti e a qualsiasi dipendente che ricopre funzioni più elevata. Ai dirigenti di uffici dirigenziali generali. Solo al ministro.
Quale dei seguenti principi in materia amministrativa è espressamente sancito dalla Costituzione? Il principio di sussidiarietà, di adeguatezza e di differenziazione. Solo il principio della programmazione economica. Nessuna delle risposte proposte è corretta; nessun principio amministrativo è previsto dalla Costituzione.
Le fonti dell'ordinamento italiano si possono suddividere in: fonti di rango costituzionale; fonti di rango primario e subprimario; fonti di rango secondario; usi normativi. Sono fonti di rango secondario... Statuti degli enti locali. Decreti legislativi. Leggi ordinarie dello Stato.
Indicare quale delle seguenti affermazioni riferite al ricorso in opposizione è corretta. Non può essere proposto per motivi di merito. È un rimedio di carattere non impugnatorio. Può essere proposto per motivi di legittimità e di merito.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali; quelli naturali... Sono componenti eventuali, che non necessariamente devono essere contenuti nell'atto. Si considerano sempre inseriti nell'atto anche se non vi compaiono espressamente, in quanto previsti della legge per il tipo astratto di atto. Se assenti comportano sempre la nullità dell'atto.
A norma di quanto dispone il Codice in materia di protezione dei dati personali, l'interessato ha diritto di opporsi, per motivi legittimi, al trattamento dei dati personali che lo riguardano, anche se pertinenti allo scopo della raccolta? Sì, ma solo se si tratta di dati definiti dal Codice "sensibili". Sì, in tutto o in parte. Sì, ma solo se si tratta di dati raccolti a fini statistici.
Dispone l'art. 20 del D.Lgs. 196/2003 che il trattamento dei dati sensibili da parte di soggetti pubblici... È consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge nella quale sono specificati i tipi di dati che possono essere trattati e di operazioni eseguibili e le finalità di rilevante interesse pubblico perseguite. È consentito anche se non autorizzato da espressa disposizione di legge, senza la preventiva richiesta al Garante. È sempre vietata se non autorizzata dall'interessato.
Quale dei seguenti dati può essere comprovato mediante semplice esibizione di un documento di identità o di riconoscimento? Stato di invalidità. Stato di disoccupazione. Residenza.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... È proponibile anche per vizi di merito. È proponibile solo contro atti amministrativi non definitivi. È un rimedio amministrativo di carattere generale esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi.
Ai fini del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità", per "espropriato" si intende... Il soggetto, pubblico o privato, in cui favore è emesso il decreto di esproprio. Il soggetto privato, al quale sia stato attribuito il potere di espropriare in base ad una norma. Il soggetto, pubblico o privato, titolare del diritto espropriato.
Quale dei seguenti organi è definito dalla Costituzione "organo di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia nell'amministrazione"? Corte dei Conti. Consiglio di Stato. Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro.
Le concessioni possono essere distinte in traslative (trasferimento di un diritto appartenente alla P.A.) o costitutive (attribuzione di un diritto acquistabile da soggetti privati dotati dei requisiti richiesti dalla legge). Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella seconda categoria? Concessione del demanio stradale. Autorizzazione all'apertura di un istituto di credito. Concessione mineraria.
È possibile la convocazione di una conferenza di servizi su espressa richiesta di un privato cittadino? No, la conferenza di servizi è un momento di concertazione interno alla pubblica amministrazione, al quale il privato non partecipa in alcun modo. No, la conferenza di servizi può essere convocata dall'amministrazione preposta alla tutela dell'interesse pubblico prevalente solo su richiesta di persone giuridiche. Sì, quando l'attività del privato sia subordinata ad atti di consenso, comunque denominati, di competenza di amministrazioni pubbliche diverse.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella seconda categoria potranno ricomprendersi... Gli oneri. La facoltà. I diritti di fatto.
I controlli amministrativi previsti dalla legge come necessari ed abituali, in ordine a particolari atti od attività sono... Straordinari. Controlli ordinari. Sempre controlli interorganici.
Attualmente il riparto di giurisdizione è organizzato secondo il sistema del doppio binario, in base al quale l'autorità giudiziaria ordinaria... Può annullare gli atti amministrativi illegittimi, nonché, in alcuni casi tassativi (di giurisdizione di merito), può sostituirli con altri atti o riformarli in parte (sostituendosi in tal caso alla P.A.). È competente a decidere delle violazioni di diritti soggettivi, con il potere di disapplicare l'atto amministrativo che risulti illegittimo, e di dichiararne la illegittimità. È competente a giudicare delle violazioni degli interessi legittimi, salvo i casi eccezionali di c.d. giurisdizione esclusiva, in cui giudica anche per violazione di diritti.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Violazione dei criteri di economicità, efficacia, trasparenza e pubblicità dell'azione amministrativa. Mancanza di idonei parametri di riferimento. Illogicità o contraddittorietà della motivazione.
Una delle seguenti caratteristiche è tipica del ricorso in opposizione, quale? È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto. Può essere proposto sia per motivi di legittimità che di merito. Può essere proposto solo per motivi di legittimità.
A norma di quanto dispone il D.P.R. n. 445/2000 i bollettini ufficiali sono oggetto di registrazione obbligatoria? Sì, non sono soggetti a registrazione obbligatoria solo le gazzette ufficiali. Sì, alla stregua di tutti i documenti ricevuti dalla P.A. No.
Le Autonomie amministrative indipendenti sono state previste nei settori dell'economica e delle garanzie fondamentali dell'individuo, al fine di assicurare l'intervento neutro di poteri pubblici, non condizionati dalle contingenti maggioranze di governo. Quale Autonomia è prevista nel campo dell'economia? Consiglio dei Giudici speciali. Commissione di garanzia relativamente allo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Istituto di vigilanza sulle assicurazioni private.
Sono atti amministrativi restrittivi... Gli atti che restringono la sfera giuridica del destinatario. Gli atti che si limitano ad accertare una determinata situazione, senza influire su di essa. Gli atti che attribuiscono al destinatario nuovi poteri e nuove facoltà, ampliando la sua sfera giuridica.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... È un rimedio amministrativo di carattere eccezionale. Non è ammesso per vizi di merito. È proponibile solo contro atti amministrativi non definitivi.
L'indicazione del luogo in cui l'atto amministrativo è stato emanato costituisce... Il luogo dell'atto amministrativo. Il dispositivo dell'atto amministrativo. L'intestazione dell'atto amministrativo.
Come sono denominati i controlli amministrativi previsti dalla legge come eventuali e disposti allorché se ne presenti la necessità o l'opportunità? Straordinari. Intersoggettivi. Di merito.
La legge n. 241/1990 detta importanti disposizioni di principio in materia di procedimento amministrativo, stabilendo tra l'altro che: Qualora le pubbliche amministrazioni non abbiano provveduto a determinare il termine entro cui il procedimento amministrativo debba concludersi, esso è di trenta giorni. La motivazione è richiesta solo per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa. Per conseguire maggiore efficienza nella loro attività, le amministrazioni pubbliche incentivano l'uso della telematica, nei rapporti interni, tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati.
Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso sia finalizzata ad un controllo generalizzato sull'operato dei destinatari dell'istanza? No, è inammissibile. Sì, è ammissibile. Sì, perché il diritto di accesso è comunque uno strumento di controllo generalizzato sull'attività della P.A.
I controlli amministrativi di merito... Sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione. Sono quelli in cui viene valutata la conformità formale dell'atto alle norme di legge. Sono di competenza esclusiva della Corte dei conti.
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in quattro fasi: fase d'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. È ricompreso nello stadio dell'iniziativa... L'acquisizione della posizione legittimante. L'acquisizione dell'interesse a ricorrere. La proposta vincolante.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, la tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad un procedimento non contenzioso. Ad una decisione vincolata ai motivi addotti dal ricorrente. Ad un procedimento d'iniziativa della stessa P.A.
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in quattro fasi: fase d'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. L'esposto e la richiesta obbligatoria sono proprie... Della fase d'iniziativa. Della fase istruttoria. Della fase decisoria.
Gli organi a rilevanza costituzionale sono quelli previsti dalla Costituzione, ma disciplinati dalle fonti primarie. Quale tra essi è un organo a rilevanza Costituzionale? La Corte Costituzionale. Il Consiglio Superiore della Magistratura. Il Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il destinatario dell'atto amministrativo... Deve essere necessariamente un organo pubblico. Deve necessariamente essere predeterminato prima dell'emanazione dell'atto. È l'organo pubblico o il soggetto privato nei cui confronti si producono gli effetti del provvedimento.
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... È limitata quanto al potere di decisione, in quanto può solo annullare l'atto illegittimo, ma non può riformarlo o sostituirlo. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. È limitata quanto al potere di decisione, non può annullare l'atto illegittimo.
L'autotutela amministrativa (in contrapposizione alla tutela amministrativa su ricorso) si attua... Con l'annullamento dell'atto su istanza dell'interessato. D'iniziativa del privato danneggiato da un atto della P.A. Con la P.A. che agisce nel proprio esclusivo interesse.
I controlli di legittimità... Sono anche denominati "intersoggettivi". Sono diretti a valutare e garantire la corrispondenza formale dell'atto e dell'attività del soggetto alle norme di legge. Sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione.
La legge n. 241/1990 disciplina... La riservatezza dei dati personali. La partecipazione dei privati al procedimento amministrativo. La materia della documentazione amministrativa.
L'organo straordinario nominato dall'autorità competente per il compimento di un atto omesso dall'organo ordinariamente competente è... Il Commissario ad acta. Il presidente della Commissione d'inchiesta. Il Commissario del Governo.
Il legislatore recependo l'elaborazione giurisprudenziale in tema di nullità dell'atto amministrativo, ha introdotto l'art. 21-septies nella legge n. 241/1990 che prevede la nullità per il provvedimento... Che è viziato da eccesso di potere. Che è viziato da difetto assoluto di attribuzione. Che è viziato da incompetenza.
Ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. n. 196/2003, cosa si intende per "dato personale"? Qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale. Qualsiasi complesso di informazioni su privati, ripartito in una o più unità dislocate in uno o più siti, organizzato secondo una pluralità di criteri determinati tali da facilitarne il trattamento. Qualsiasi dato inerente alle situazioni giudiziarie delle persone fisiche.
Ai sensi dell'art. 2 della Legge 241/1990, quando il procedimento amministrativo consegue obbligatoriamente ad una istanza: La pubblica amministrazione ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. La pubblica amministrazione può concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso, ovvero facendo ricorso al silenzio assenso. La pubblica amministrazione può concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso, ovvero facendo ricorso al silenzio rifiuto.
Scaturisce solo un obbligo per la P.A. di vagliare l'opportunità di dare o meno corso al procedimento... Dalla segnalazione. Dalla proposta vincolante. Dalla richiesta vincolante.
La fase d'iniziativa del procedimento amministrativo... È diretta ad introdurre l'interesse pubblico primario nonché gli interessi secondari di cui sono titolari i privati interessati all'oggetto del provvedimento da emanare. Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso. È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni.
I regolamenti, in quanto atti amministrativi generali a contenuto normativo, necessitano di specifica motivazione in ordine alle ragioni che hanno portato a dare determinati contenuti e non altri alle proprie disposizioni? Non esistono al riguardo disposizioni legislative e la giurisprudenza è contrastante. Solo se emanati da Amministrazioni centrali dello Stato. No. L'obbligo di motivazione è espressamente escluso dalla legge n. 241/1990.
È dichiarato nullo il ricorso amministrativo... Ritenuto infondato. Che manchi di qualcuno degli elementi essenziali. Presentato da soggetto carente di interesse.
In quali procedimenti il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, deve comunicare tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda? Nei procedimenti avviati d'ufficio. In tutti i procedimenti amministrativi. Nei procedimenti ad istanza di parte.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? Può essere proposto solo a tutela di diritti soggettivi. È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto. È rivolto alla stessa autorità che ha emanato l'atto impugnato.
Il Commissario per gli usi civici è un giudice amministrativo... Generale. Speciale. Generale d'appello.
Quale dei seguenti organi è definito dalla Costituzione "organo di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia nell'amministrazione"? Consiglio supremo di difesa. Consiglio di Stato. Corte costituzionale.
Nella comunicazione di avvio del procedimento di cui alla legge n. 241/1990 deve essere indicata la data entro la quale deve concludersi il procedimento? Sì, salvo per i provvedimenti di competenza dell'autorità giudiziaria. No, devono essere indicate l'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento promosso, l'ufficio e la persona responsabile del procedimento. Sì, deve essere indicata anche la data entro cui il procedimento deve concludersi ed i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione.
Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso abbia un oggetto generico e indeterminato? Sì, è ammissibile. No, è inammissibile. Sì, perché il diritto di accesso è comunque uno strumento di controllo generalizzato sull'attività della P.A.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella prima categoria rientrano... I diritti. I doveri. Gli obblighi.
Quando con provvedimento "ad hoc" si preclude, per un determinato lasso di tempo, ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti, si pone in essere un provvedimento di... Riforma dell'atto amministrativo. Sospensione dell'atto amministrativo. Abrogazione dell'atto amministrativo.
I controlli amministrativi in cui organo controllante e organo controllato appartengono allo stesso ente sono... Controlli preventivi. Controlli interorganici. Controlli di legittimità.
Gli atti amministrativi formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto sono... Atti composti. Atti costitutivi. Atti collettivi.
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in quattro fasi: fase d'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. È ricompreso nello stadio dell'iniziativa... L'istanza. La richiesta di parere. L'acquisizione dei fatti.
In merito al controllo sugli organi, il controllo ispettivo... Consiste nell'applicazione di particolari sanzioni amministrative o disciplinari al titolare dell'organo controllato. È il potere dell'autorità dello Stato (o della Regione) di disporre ispezioni ed accertamenti sull'attività delle amministrazioni controllate. Consiste nella sostituzione di un organo superiore ad uno inferiore in caso di inerzia o ritardo nel compimento di certi atti da parte di quest'ultimo.
Le fonti secondarie dell'ordinamento italiano comprendono tutti gli atti espressione del potere normativo della P.A. o degli altri enti pubblici. Esse... Hanno forza e valore di legge. Non possono derogare alle norme costituzionali. Non sono soggette alle leggi.
I controlli diretti a valutare l'operato delle persone fisiche preposte agli uffici o la funzionalità di un organo in quanto tale sono... Controlli sui soggetti. Controlli sugli atti. Controlli sull'attività.
L'autorizzazione... È un atto di controllo preventivo. È un atto di controllo successivo di legittimità. Si sostanzia in un parere facoltativo.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo speciale? Commissione tributaria. Consiglio di Stato. Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Sicilia.
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando, tra l'altro,... L'amministrazione competente. Il nominativo di tutte le persone interessate al procedimento. Gli elementi essenziali e accidentali dell'atto.
Il titolare del trattamento dei dati personali che, per effetto del trattamento, cagioni un danno è tenuto al risarcimento? Si sempre, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno. Soltanto se il danno è stato determinato da fatto doloso o colposo del titolare. No.
A norma di quanto dispone l'art. 54 del D.P.R. n. 445/2000, nella registrazione di protocollo informatico, il numero di protocollo del documento... È modificabile e annullabile. Non è modificabile, ma è annullabile con una procedura che consenta la memorizzazione delle informazioni annullate. È modificabile, ma non annullabile.
Scaturisce solo un obbligo per la P.A. di vagliare l'opportunità di dare o meno corso al procedimento... Dall'istanza vincolante. Dalla richiesta vincolante. Dalla proposta non vincolante.
Le concessioni possono essere distinte in traslative (trasferimento di un diritto appartenente alla P.A.) o costitutive (attribuzione di un diritto acquistabile da soggetti privati dotati dei requisiti richiesti dalla legge). Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella prima categoria? Concessione all'esercizio di tranvie. Decreto per il cambiamento di nomi. Autorizzazione all'apertura di farmacia.
Ai sensi dell'art. 18 del D.P.R. n. 445/2000, quale dei seguenti soggetti può, legittimamente eseguire l'autenticazione di copie (atto o documento)? Solo il pubblico ufficiale o un notaio. Pubblico ufficiale dal quale l'atto è stato emesso. Funzionario comunale o provinciale, purché preposto a servizi al pubblico.
La pubblica amministrazione, specifica la legge n. 241/1990,... Non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria. Può aggravare il procedimento solo con il consenso di tutti gli interessati. Può aggravare il procedimento con il consenso del responsabile del procedimento spesso.
La giurisdizione di legittimità dei T.A.R., prevista dagli artt. 2, 3 e 4 della legge n. 1034/1971, è limitata quanto al potere di decisione in quanto... Essi possono annullare l'atto illegittimo, ma non possono riformarlo né sostituirlo. Essi possono sostituire l'atto illegittimo, ma non possono riformarlo né annullarlo. Nell'esercizio della competenza generale di legittimità, può utilizzare l'intero apparato di mezzi di prova normalmente previsto nel giudizio di merito, ad eccezione della confessione.
Dispone l'art. 30 del Codice in materia di protezione dei dati personali che le operazioni di trattamento possono essere effettuate... Solo da incaricati che operano sotto la diretta autorità del titolare o del responsabile, attenendosi alle istruzioni impartite. Solo dai responsabili del trattamento designati dal titolare. Da tutti i soggetti individuati dall'interessato al trattamento, con esclusione dei soli soggetti non autorizzati all'accesso.
Il Garante per la protezione dei dati personali può disporre il blocco del trattamento dei dati personali... Quando, in considerazione della natura dei dati o delle modalità del trattamento, vi sia il concreto rischio del verificarsi di un pregiudizio rilevante per uno o più interessati. Solo in presenza di un minore. A sua discrezione.
Sono atti di amministrazione attiva... Gli atti tendenti ad illuminare, mediante consigli tecnici, giuridici o economici, gli organi di amministrazione attiva. Gli atti diretti a soddisfare immediatamente gli interessi propri della P.A. Gli atti che attribuiscono al destinatario nuovi poteri e nuove facoltà, ampliando la sua sfera giuridica.
Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo sono atti amministrativi procedimentali. Tali atti possono essere propulsivi o preparatori; tra i primi... Rientrano i pareri. Rientrano le richieste. Rientrano le designazioni.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto dalla legge... Al fine di favorire la partecipazione e assicurare la trasparenza e l'imparzialità dell'attività amministrativa. Al fine di assicurare la legittimità del procedimento. Solo al fine di attribuire carattere di pubblicità all'azione amministrativa.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella seconda categoria potranno ricomprendersi... Gli oneri. I diritti. Le potestà.
La funzione che tende ad assicurare che gli organi di amministrazione attiva agiscano in modo conforme alle leggi e secondo l'effettiva opportunità è detta... Giudiziaria. Esecutiva. Di controllo.
Le disposizioni del D.P.R. 28/12/2000, n. 445, in materia di documentazione amministrativa, si applicano solo ai cittadini italiani? Sì, salvo diverse disposizioni dettate dal legislatore. No, si applicano ai cittadini italiani e dell'Unione europea. No, si applicano ai cittadini italiani e a tutti i cittadini di Paesi facenti parte del territorio europeo.
Il termine dell'atto amministrativo... Indica il momento dal quale deve avere inizio l'efficacia dell'atto. È un elemento essenziale dell'atto amministrativo che indica il periodo di validità dell'atto. Attiene all'aspetto funzionale dell'atto e allo scopo che esso vuole perseguire.
La fase decisoria del procedimento amministrativo... È diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto. Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso. È diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare.
La delega è un provvedimento... Mediante il quale la P.A. attribuisce ad altri potestà o facoltà inerenti a diritti suoi propri. Mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti. Tramite il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale tecnica in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario.
La competenza degli organi amministrativi viene distinta in tre categorie: competenza per materia, per territorio e per grado. Cosa si intende con competenza per grado? Che nell'ambito di una stessa materia la competenza può essere ripartita tra un superiore gerarchico ed uno o più inferiori gerarchici. Che la competenza può essere limitata ad una parte del territorio. Che il soggetto versa in una situazione di incompatibilità nei confronti di una carica.
In base alla normativa vigente, il diritto di accesso agli atti amministrativi è tutelato ove sia preordinato alla difesa di interessi giuridicamente protetti anche se incide su posizioni di terzi? Sì, anche rispetto ai dati sensibili. No, in tal caso il diritto di accesso non è consentito. Sì, salvo che i dati relativi ai terzi siano tutelati dalle norme sulla riservatezza.
Dispone il D.Lgs. n. 196/2003 che i dati sensibili possono essere oggetto di trattamento solo con il consenso scritto dell'interessato e previa autorizzazione del Garante. I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi? Sì, ma solo se a scopi statistici. No, non possono essere diffusi. Sì, previa informativa all'interessato.
Indicare quale tra le seguenti è una fonte di rango costituzionale. Decreti legge. Principi supremi dell'ordinamento costituzionale. Regolamenti ministeriali.
La legge n. 59/1997 ha delineato i principi per il conferimento alle Regioni ed agli enti locali di funzioni amministrative. Nel "conferimento" rientra anche l'istituto del "trasferimento"? Sì, la legge precisa che per conferimento si intende solo il trasferimento di funzioni e compiti. No, la legge precisa che per conferimento si intende solo la delega di funzioni e compiti. Sì, la legge precisa che per conferimento si intende il trasferimento, la delega o l'attribuzione di funzioni e compiti.
A norma di quanto dispone il D.P.R. n. 445/2000 le gazzette ufficiali sono oggetto di registrazione obbligatoria? No. Sì, tutto ciò che viene ricevuto da una P.A. è soggetto a registrazione obbligatoria. Sì, non sono soggetti a registrazione obbligatoria solo gli inviti a manifestazioni.
In quale caso il ricorso amministrativo è dichiarato nullo? Quando è presentato fuori termine. Quando è presentato ad autorità diversa da quella indicata nell'atto. Quando manchi di qualcuno degli elementi essenziali.
Il principio del libero accesso dei cittadini ai pubblici impieghi per concorso... È sancito dalla Costituzione. È l'unico principio amministrativo previsto dalla Costituzione. È previsto dai regolamenti concorsuali interni delle P.A.
A norma di quanto dispone l'art. 54 del D.P.R. n. 445/2000, nella registrazione di protocollo informatico le informazioni quali il numero di protocollo del documento e la data e protocollo del documento ricevuto sono modificabili? Sì, sono modificabili direttamente dall'operatore. No, non sono modificabili. Sì, non è modificabile solo il destinatario per i documenti spediti.
Quale dei seguenti organi è definito dalla Costituzione "organo di consulenza giuridico-amministrativa"? Consiglio dei Ministri. Consiglio supremo di difesa. Consiglio di Stato.
Gli organi politici (o istituzionali o di governo) della P.A. esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo; un esempio di organo politico è rappresentato... Dal Dirigente contabile di una P.A. Dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Dal Presidente del Consiglio di Stato.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo, si realizza, tra l'altro,... Il principio di efficienza e di economicità. Il principio di omogeneità. Il principio di sussidiarietà.
Il ricorso gerarchico proprio può essere proposto se l'organo che ha emanato l'atto e quello gerarchicamente superiore cui si fa ricorso, sono... Un organo individuale ed un organo collegiale. Organi appartenenti a rami diversi dell'amministrazione. Organi appartenenti allo stesso ramo dell'amministrazione.
I controlli amministrativi diretti a valutare e garantire la corrispondenza formale dell'atto e dell'attività del soggetto alle norme di legge... Sono i controlli di merito. Sono sempre controlli straordinari. Sono i controlli di legittimità.
A norma di quanto dispone l'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000, le note di ricezione delle circolari pervenute alla P.A... Non necessitano di protocollazione obbligatoria. Necessitano di protocollazione obbligatoria. Sono gli unici documenti diversi dagli atti veri e propri che richiedono la protocollazione obbligatoria.
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo speciale? Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione siciliana. Consiglio di Stato. Commissario per gli usi civici.
La legge 15/3/1997, n. 59 esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli enti locali, tra l'altro,... I compiti e le attività in materia di controllo sugli enti locali. Polizia locale urbana e rurale. I compiti preordinati ad assicurare l'esecuzione a livello nazionale degli obblighi derivanti dal Trattato sull'Unione europea.
A norma del disposto di cui all'art. 9 della legge n. 241/1990, quali soggetti possono intervenire nel procedimento amministrativo? Solo i soggetti espressamente inviatati dal responsabile del procedimento o dall'organo di vertice dell'Amministrazione. Qualunque soggetto che ne faccia istanza. Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento.
Dispone l'art. 23 del D.Lgs. 196/2003, che il trattamento di dati personali da parte di privati o di enti pubblici economici è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato. Tale consenso, ai sensi dell'art. 24 ... È richiesto anche quando è necessario per adempiere ad un obbligo previsto dalla legge. Non è richiesto quando è necessario per adempiere ad un obbligo previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria. Non è richiesto solo quando è necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato o per adempiere, prima della conclusione del contratto, a specifiche richieste dell'interessato.
Ai fini del Codice in materia di protezione dei dati personali, si intendono per scopi scientifici... Le finalità di studio, indagine, ricerca e documentazione di figure, fatti e circostanze del passato. Le finalità di indagine statistica o di produzione di risultati statistici, anche a mezzo di sistemi informativi statistici. Le finalità di studio e di indagine sistematica finalizzata allo sviluppo delle conoscenze scientifiche in uno specifico settore.
L'art. 4 del D.Lgs. 196/2003 individua i dati personali definiti "sensibili". Tra essi sono anche contemplati i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale? No, sono considerati dati sensibili solo i dati personali idonei a rivelare l'adesione ad associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico o politico. Sì, sono considerati dati sensibili solo i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale. Sì.
Secondo la struttura gli organi della P.A. si possono classificare in monocratici, collegiali, semplici e complessi. Gli organi semplici... Sono quelli che si esauriscono nell'organo individualmente considerato. Sono quelli composti da almeno due persone fisiche. Sono quelli composti da una pluralità di persone fisiche.
La realizzazione dei fini dello Stato si attua attraverso la funzione politica, legislativa, amministrativa e giurisdizionale. La loro attuazione, cioè il concreto perseguimento di tali fini è svolto dalla funzione... Giurisdizionale. Amministrativa. Politica.
A norma del D.P.R. n. 327/2001, tutti gli atti della procedura espropriativa sono disposti nei confronti... Del soggetto, che risulti proprietario secondo i registri catastali. Del soggetto, che risulti aver acquistato il bene a titolo gratuito. Del possessore del bene oggetto di esproprio.
Contro gli atti amministrativi definitivi... Non è ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R. È ammissibile eccezionalmente e nei casi tassativi di legge, un ricorso gerarchico improprio, in presenza di cause di definitività per natura dell'atto. Non è ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica.
Le disposizioni del titolo II, capo II, del D.Lgs. 165/2001, dedicate alla dirigenza, si applicano... A tutte le pubbliche amministrazioni. Alle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo. Alle amministrazioni dello Stato ed alle regioni a statuto ordinario.
Quale tra le seguenti affermazioni riferite al ricorso in opposizione è corretta? Non può essere proposto per motivi di legittimità. Può essere proposto sia a tutela di interessi legittimi che di diritti soggettivi. È un rimedio di carattere straordinario.
È sufficiente un qualsiasi interesse per legittimare l'esercizio del diritto di accesso agli atti amministrativi? No, a legittimare l'esercizio del diritto di accesso è necessario un interesse differenziato e protetto dall'ordinamento, e non emulativo. Sì, qualunque sia l'interesse. Sì, la legislazione vigente non pone alcun limite all'interesse.
La legge 241/1990 stabilisce che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da determinati principi. I soggetti privati sono tenuti al rispetto di tali principi? Sì, ma essi hanno la stessa efficacia vincolante delle norme morali. Sì, lo prevede l'art. 1 della suddetta legge, se sono preposti all'esercizio di attività amministrative. No, in alcun caso.
L'atto amministrativo è valido... Quando è immune da vizi. Quando è idoneo a produrre effetti giuridici. Anche se non è completamente formato in tutti gli elementi necessari per la sua esistenza giuridica.
Il D.Lgs. 196/2003 disciplina, tra l'altro, il trattamento dei c.d. "dati sensibili". Quali dei seguenti dati rientrano in tale categoria? Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di figli illegittimi. Dati personali idonei a rivelare la consistenza patrimoniale. Dati personali idonei a rivelare lo stato di salute.
L'oggetto dell'atto amministrativo... Può consistere solo in un comportamento o un bene. Deve in ogni caso essere determinato, possibile e lecito. Può anche non essere determinato, ma deve essere possibile e lecito.
Il contenuto di un atto amministrativo... Può consistere solo in un ordine. È lo scopo dell'atto. È ciò che l'atto dispone.
Il potere attraverso il quale la P.A. per un vantaggio della collettività sacrifica un interesse ad un bene della vita di un privato cittadino è il... Potere assoluto. Potere ablatario. Potere amministrativo.
Gli atti diretti a sindacare, sotto il profilo della legittimità o del merito, l'operato dell'amministrazione attiva sono... Atti di amministrazione attiva. Atti di amministrazione di controllo. Atti di amministrazione consultiva.
Quale dei seguenti soggetti può, ai sensi dell'art. 18 del D.P.R. n. 445/2000, legittimamente eseguire l'autenticazione di copie (atto o documento)? Pubblico ufficiale, ovunque presti la sua opera, previa esibizione dell'originale. Funzionario comunale, qualunque sia l'ufficio di applicazione, previa esibizione dell'originale. Pubblico ufficiale dal quale l'atto è stato emesso.
Quale dei seguenti principi in materia amministrativa è espressamente sancito dalla Costituzione? Il principio di trasparenza dell'azione amministrativa. Il principio della programmazione economica. Solo il principio dell'obbligo di tutti a concorrere alle spese pubbliche.
La legge n. 241/1990 ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro,... Per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa. Per gli atti discrezionali. Per gli atti a contenuto generale.
Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo sono atti amministrativi procedimentali. Tali atti possono essere propulsivi o preparatori; tra i secondi... Rientrano i ricorsi. Rientrano le richieste. Rientrano gli accordi preliminari.
A norma del D.Lgs. 196/2003, le notizie concernenti lo svolgimento delle prestazioni di chiunque sia addetto ad una funzione pubblica e la relativa valutazione: Sono oggetto di protezione della riservatezza personale, salvo i casi particolari previsti dalla legge. Non sono oggetto di protezione della riservatezza personale. Sono oggetto di protezione della riservatezza personale.
Ai sensi del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità", se l'opera di pubblica utilità va realizzata da un concessionario o contraente generale, l'amministrazione titolare del potere espropriativo può delegare, in tutto o in parte, l'esercizio dei propri poteri espropriativi? Sì, determinando chiaramente l'ambito della delega nella concessione o nell'atto di affidamento. Solo in caso di opere eseguite in località dichiarate ad alto rischio sismico. Solo in caso di opere eseguite in aree consortili di bonifica in territorio montano.
Come sono denominati gli accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni? Ispezioni. Certazioni. Verbalizzazioni.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A. attribuisce ad altri potestà o facoltà inerenti a diritti suoi propri? Divieto. Nulla osta. Delega.
Sono atti di amministrazione di controllo... Gli atti diretti a soddisfare immediatamente gli interessi propri della P.A. Gli atti diretti a sindacare, sotto il profilo della legittimità o del merito, l'operato dell'amministrazione attiva. Gli atti tendenti ad illuminare, mediante consigli tecnici, giuridici o economici, gli organi di amministrazione attiva.
Dispone il D.Lgs. n. 196/2003 che i dati personali devono essere tra l'altro trattati in modo lecito e secondo correttezza. Chiunque cagiona danno per la mancata applicazione di dette norme è tenuto al risarcimento del danno non patrimoniale? No, per essere risarcito il danno deve avere natura patrimoniale. No, la mancata applicazione di dette norme non comporta il risarcimento del danno. Sì, lo prevede espressamente l'art. 15 del D.Lgs. n. 196/2003.
Come può essere definito, con un termine giuridico, una rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle pubbliche amministrazioni? Atto amministrativo. Attestazione. Documento amministrativo.
Nell'attuale formulazione l'art. 22 della legge n. 241/1990 specifica che l'accesso ai documenti amministrativi... Costituisce un controllo generalizzato sull'attività amministrativa. Costituisce principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza. È ammesso anche qualora gli interessati non abbiano un interesse diretto, concreto e attuale.
I controlli c.d. sui soggetti... Sono effettuati al fine di adottare le opportune misure per garantire il buon funzionamento della P.A. Sono diretti a valutare la sola legittimità. Sono diretti a valutare la legittimità o l'opportunità di un singolo atto amministrativo.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, la tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad un contraddittorio con gli interessati. Ad un procedimento interno alla P.A. Ad un procedimento non contenzioso.
È dichiarato inammissibile il ricorso amministrativo... Presentato ad autorità incompetente. Ritenuto infondato. Che manchi di qualcuno degli elementi essenziali.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali; quelli accidentali... Possono o meno essere presenti in un atto. Si sostanziano esclusivamente nel soggetto e nell'oggetto. Se assenti comportano sempre la nullità dell'atto.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Ingiustizia manifesta. Disparità di trattamento. Mancata applicazione della legge.
In tutti i casi in cui il Testo unico in materia di documentazione amministrativa richiede un documento di identità esso può essere sostituito da un documento di riconoscimento ritenuto equipollente. È equipollente... Il libretto di pensione. Il codice fiscale. L'atto di nascita.
Gli atti consistenti in manifestazioni di giudizio presuppongono un procedimento di apprendimento e si risolvono nell'enunciazione di un giudizio valutativo, per cui sono designati come atti di valutazione. Appartengono a questa categoria... Giudizi sull'idoneità di candidati. Ispezioni. Comunicazioni.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella prima categoria rientrano... Oneri. Soggezione. Facoltà.
L'esigenza di sicurezza pubblica può costituire legittima ragione ostativa alla comunicazione di avvio del procedimento? No, e in tal caso l'omessa comunicazione comporta l'annullabilità del provvedimento. Sì. No, mai.
Le misure individuali con cui si porta a conoscenza del destinatario l'atto, attraverso un procedimento che mira a dare certezza legale dell'invio e del ricevimento dell'atto stesso, sono denominate... Certazioni. Verbalizzazioni. Notificazioni.
Sono atti amministrativi particolari... Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un momento successivo. Gli atti destinati ad un solo soggetto. Sono sempre atti restrittivi.
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti soggetti a modificazioni hanno di norma validità di sei mesi. Quale certificato ha validità limitata? Certificato di morte. Codice fiscale e partita IVA. Certificato di titolo di studio.
Quale obbligo è previsto dall'art. 7 della legge n. 241/1990? L'obbligo per l'organo di vertice dell'Amministrazione di firmare per presa visione tutti gli atti del procedimento. L'obbligo della comunicazione dell'avvio del procedimento. L'obbligo di prendere visione degli atti da parte di tutti gli interessati al procedimento.
La registrazione di protocollo informatico per ogni documento ricevuto o spedito dalle PP.AA. è effettuata mediante la memorizzazione di alcune informazioni indicate all'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000. Tra esse... Non è previsto l'oggetto del documento. È prevista l'impronta del documento informatico, se trasmesso per via telematica. Non è previsto il numero di protocollo del documento.
Il ricorso gerarchico proprio è... Un rimedio amministrativo che consente di far valere vizi di legittimità e di merito e di tutelare diritti soggettivi e interessi legittimi. Un rimedio amministrativo a carattere eccezionale. Un rimedio amministrativo a tutela dei soli interessi legittimi con il quale si possono far valere sia vizi di legittimità che di merito.
Secondo la posizione nell'ordinamento gli organi della P.A. si possono suddividere in organi... Costituzionali, a rilevanza costituzionale e in altri organi. Politici e amministrativi. Legislativi ed esecutivi.
In relazione alla natura dell'attività esercitata, gli atti amministrativi si distinguono in atti di amministrazione attiva, atti di amministrazione consultiva ed atti di amministrazione di controllo. I pareri... Sono atti di amministrazione attiva. Sono atti di amministrazione consultiva. Sono atti di amministrazione di controllo.
Gli elementi accidentali dell'atto amministrativo sono componenti eventuali, che non necessariamente devono essere contenuti nell'atto. È un elemento accidentale... Onere. Finalità. Contenuto.
Il ricorso in opposizione... È un rimedio di carattere generale. È rivolto alla stessa autorità che ha emanato l'atto impugnato. Può essere proposto solo per motivi di merito.
Indicare quale tra le seguenti è una corretta regola e/o requisito generale per il trattamento dei dati, così come indicato all'art. 11 del Codice in materia di protezione dei dati personali. Devono essere pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono raccolti o successivamente trattati. Devono essere trattati in modo lecito e secondo correttezza anche se non completamente esatti. Devono essere utilizzati esclusivamente a fini statistici, storici, scientifici o pubblicitari.
Ai sensi della Legge n. 241/1990, quando la pubblica amministrazione ha il dovere di concludere il procedimento mediante l'adozione di un provvedimento espresso? Quando il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio. Solo quando il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza. Solo quando il procedimento debba essere iniziato d'ufficio.
I cittadini della Comunità europea possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di atto notorio? I cittadini della Comunità europea possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive solo per attestare data e luogo di nascita. Sì. Al riguardo si applicano le stesse modalità previste per i cittadini italiani. Sì, limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare stati, fatti e qualità personali certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici o privati italiani.
I controlli diretti a valutare la legittimità o il merito di un atto amministrativo sono... Controlli di gestione. Controlli sugli atti. Controlli sugli organi.
Quali sono i requisiti di legittimità dell'atto amministrativo inerenti all'agente? Nessuna risposta proposta è corretta; i requisiti di legittimità dell'atto amministrativo si riferiscono solo all'oggetto. Compatibilità, legittimazione e competenza. Soggetto e destinatario.
Il D.Lgs. n. 196/2003 disciplina, tra l'altro, il trattamento dei c.d. "dati sensibili". Quali dei seguenti dati rientrano in tale categoria? Dati personali idonei a rivelare la paternità e la maternità. Dati personali idonei a rivelare l'adesione ad organizzazioni sindacali. Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di depositi bancari.
Quando viene ritirato un precedente atto amministrativo, ampliativo delle facoltà del privato in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità, si pone in essere un provvedimento di... Sospensione dell'atto amministrativo. Mero ritiro dell'atto amministrativo. Pronuncia di decadenza dell'atto amministrativo.
Il diritto soggettivo e l'interesse legittimo si differenziano... Si differenziano solo per le forme di protezione. Si differenziano solo per il grado di protezione. Sia per il grado di protezione sia per le forme di protezione.
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in quattro fasi: fase d'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. È ricompreso nello stadio dell'iniziativa... Il ricorso. La designazione. L'acquisizione della posizione legittimante.
La tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad una decisione non vincolata ai motivi addotti dal ricorrente. Ad un procedimento esterno alla P.A. Ad una posizione di non terzietà della P.A. in ordine alla controversia.
Nel corso del procedimento gli interessati possono presentare documenti? Sì, possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento. No. Solo se costituiti in associazioni o comitati.
L'atto con cui la P.A. fa venir meno a carico di un soggetto un dovere di prestazione già sorto è detto rinuncia. Quale figura è ad essa assimilabile? Autorizzazione. Autonomia. Esenzione.
Contro gli atti amministrativi non definitivi... Non è ammissibile ricorso amministrativo gerarchico. È ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica. È ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R.
Nei casi e con le modalità stabiliti dalla legge, provvedimenti amministrativi delle P.A. possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi, vale a dire che sono dotati del carattere... Dell'esecutorietà. Della tipicità. Dell'inoppugnabilità.
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Per stato si intende... La situazione di un soggetto caratterizzata da una particolare sfera di capacità, diritti, doveri nell'ambito di una collettività. L'attributo che qualifica una persona nell'ambito della collettività, cioè la qualità (es. la professione). Solo le specificazioni (mediche, sanitarie, di opinioni politiche) inerenti alla vita personale e alla persona.
L'atto amministrativo nullo è... Inconvalidabile ed inannullabile. Giuridicamente esistente. Efficace ed annullabile.
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro... È organo di consulenza delle Camere e del Governo. È organo di consulenza degli organi centrali e periferici dello Stato. Partecipa alla stipulazione dei contratti di lavoro in rappresentanza dello Stato.
Il D.Lgs. 165/2001 prevede che, nelle amministrazioni pubbliche statali, la definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione spetta: Agli organi di governo. Ai dirigenti. Ai dirigenti di uffici dirigenziali generali.
A norma di quanto dispone l'art. 57 del D.P.R. n. 445/2000, il numero di protocollo è progressivo e la numerazione è rinnovata... Ogni anno. Ogni cinque anni. Ogni mese.
La delega... È un atto amministrativo diverso dai provvedimenti. È un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti. È un provvedimento mediante il quale la P.A. attribuisce ad altri potestà o facoltà inerenti a diritti suoi propri.
La tutela amministrativa su ricorso dà luogo ad un procedimento... D'iniziativa del ricorrente. D'iniziativa della stessa P.A. Privo di contraddittorio con gli interessati.
Ai fini del Codice in materia di protezione dei dati personali, qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale, è... Dato sensibile. Dato identificativo. Dato personale.
La tutela dei diritti soggettivi... È rimessa in ogni caso al giudice amministrativo. È rimessa in ogni caso al tribunale amministrativo regionale. Normalmente è rimessa al giudice ordinario e solo in casi tassativamente previsti (c.d. legislazione esclusiva) al giudice amministrativo.
Il divieto è... Un provvedimento mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto negativo. Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti. Un provvedimento amministrativo tramite il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale tecnica in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario.
A norma del D.P.R. n. 327/2001, il decreto di esproprio viene eseguito... Mediante l'acquisizione nei pubblici registri. Mediante il pagamento dell'indennità. Mediante l'immissione in possesso del beneficiario dell'esproprio.
Quali sono i requisiti di legittimità dell'atto amministrativo inerenti all'agente? Compatibilità, legittimazione e competenza. Volontà e oggetto. Contenuto e finalità.
L'atto amministrativo illegittimo può essere viziato in modo più o meno grave quindi essere nullo o annullabile. Se è viziato da difetto assoluto di attribuzione... È sanabile. È nullo. È annullabile.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella seconda categoria potranno ricomprendersi... I doveri. Le potestà. I diritti.
L'atto amministrativo, alla pari del negozio giuridico privato, può contenere gli elementi c.d. accidentali. Tra essi rientra... L'approvazione. Il termine. Il dovere giuridico.
Il cittadino di uno Stato non appartenente all'Unione, regolarmente soggiornante in Italia, può utilizzare una dichiarazione sostitutiva di certificazione per attestare la qualifica professionale posseduta? Può solo dichiarare, di norma, stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani. No. Ai cittadini stranieri è preclusa ogni sorta di autocertificazione. No, può utilizzarla solo per dichiarare lo Stato di provenienza.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990, le relative disposizioni non si applicano... Tra l'altro agli atti e procedimenti concernenti la difesa nazionale. Ai soli atti riguardanti il patrimonio culturale e paesaggistico. Ai soli atti e procedimenti e procedimenti concernenti la pubblica sicurezza.
Attualmente il sistema di riparto di giurisdizione è organizzato secondo il sistema del doppio binario, in base al quale... Quando si contesta la stessa esistenza del potere dell'amministrazione, si ha questione di diritto soggettivo e giurisdizione del G.A. L'autorità giudiziaria amministrativa (A.G.A.) è competente a giudicare delle violazioni degli interessi legittimi, salvo i casi eccezionali di c.d. giurisdizione esclusiva, in cui giudica anche per violazioni di diritti. Tutte le volte che si lamenta il cattivo uso del potere dell'amministrazione, si fa valere un interesse legittimo e la giurisdizione è del G.O.
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi esterni ed interni. I secondi... Con la loro attività determinano l'estinguersi di rapporti giuridici con soggetti terzi. Sono quelli che esprimono all'esterno la volontà dell'ente, come ad esempio il Ministro. Esplicano attività a rilevanza interna, come ad esempio la commissione esaminatrice di un concorso pubblico.
Nel procedimento amministrativo, quale fase è diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto? La fase decisoria. La fase integrativa dell'efficacia. La fase istruttoria.
I conferimenti di funzioni di cui alla legge n. 59/1997 devono avvenire nell'osservanza di alcuni pincipi. Con la attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati in attuazione del principio di sussidiarietà e delle funzioni di programmazione, si concretizza, tra l'altro,... Il principio di omogeneità. Il principio di adeguatezza. Il principio di completezza.
A norma del disposto di cui all'art. 21-octies della legge n. 241/1990 è annullabile il provvedimento amministrativo... Viziato da incompetenza. Adottato in violazione o elusione del giudicato. Viziato da difetto assoluto di attribuzione.
L'atto nullo può essere revocato? Sì, sempre. No, può soltanto intervenire un atto meramente dichiarativo della nullità. No, però può essere sanato.
Ai fini del Codice in materia di protezione dei dati personali cosa si intende per "Garante"? L'autorità ovvero l'organo collegiale costituito da quattro membri, eletti due dalla Camera dei deputati e due dal Senato della Repubblica con voto limitato. La persona fisica che all'interno di ciascuna amministrazione pubblica è preposta a garantire il trattamento dei dati personali. La persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo preposti dal titolare al trattamento di dati personali.
Indicare quale tra le seguenti è una fonte di rango costituzionale. Regolamenti governativi. Referendum abrogativi. Leggi costituzionali e di revisione.
Il Codice in materia di protezione dei dati personali... Garantisce che il trattamento dei dati si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità dell'interessato, con particolare riferimento alla riservatezza, all'identità personale e al diritto alla protezione dei dati personali. Ha istituito la figura del Garante dei dati personali. È una raccolta ordinata di leggi, rivolta alla tutela dei dati personali trattati dagli enti pubblici.
Qualora il trattamento di dati personali riguardi dati registrati in apposite banche di dati gestite con strumenti elettronici e relative a comportamenti illeciti o fraudolenti, il titolare deve notificare al Garante detto trattamento? Sì, lo prevede espressamente l'art. 37 del D.Lgs. n. 196/2003. Sì. Il trattamento di dati personali deve essere sempre notificato al Garante indipendentemente dai dati e dalla natura del trattamento. No, non sussiste alcun obbligo di notifica al Garante.
Esiste un obbligo di motivazione degli atti amministrativi a contenuto generale? Sì, la motivazione costituisce obbligo della pubblica amministrazione. No, tale obbligo è espressamente escluso dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. L'obbligo di motivazione sussiste solo se previsto da regolamenti interni dell'Amministrazione.
Nel procedimento amministrativo, a norma di quanto dispone la legge n. 241/1990, chi cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti? L'organo di governo della P.A. Il responsabile dell'ufficio ragioneria o corrispondente. Il responsabile del procedimento.
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Per fatto si intende... Solo le specificazioni (mediche, sanitarie) inerenti alla vita personale e alla persona. Qualsiasi accadimento. Qualsiasi fatto della vita reale che può avere rilevanza per il diritto.
La legge 241/1990 stabilisce che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da determinati criteri. Quale tra i seguenti, tuttavia, non è espressamente sancito all'art. 1? Criterio di efficienza. Criterio di pubblicità. Criterio di economicità.
Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo sono atti amministrativi procedimentali. Tali atti possono essere propulsivi o preparatori; tra i secondi... Rientrano le istanze. Rientrano le designazioni. Rientrano le richieste.
In base alla Legge 241/1990, l'amministrazione è tenuta a fornire notizia dell'inizio del procedimento a soggetti diversi dai diretti destinatari del provvedimento? No, l'obbligo sussiste soltanto nei confronti dei soggetti diretti destinatari del provvedimento finale. No, l'obbligo sussiste soltanto nei confronti dei soggetti che per legge devono intervenire nel procedimento. Sì, qualora dal provvedimento possa derivare un pregiudizio a soggetti individuati o facilmente individuabili ed ove non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento.
Quando un ricorso amministrativo sia stato proposto contro un atto non impugnabile... È dichiarato inammissibile. È annullabile. È rigettato.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, la tutela amministrativa su ricorso... Dà luogo ad una posizione di imparzialità della P.A. in ordine alla controversia. Dà luogo ad un procedimento non contenzioso. Dà luogo ad una decisione non vincolata ai motivi addotti dal ricorrente.
Le concessioni possono essere distinte in traslative (trasferimento di un diritto appartenente alla P.A.) o costitutive (attribuzione di un diritto acquistabile da soggetti privati dotati dei requisiti richiesti dalla legge). Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella prima categoria? Concessione del demanio marittimo. Autorizzazione all'apertura di un istituto di credito. Decreto per il cambiamento di cognomi.
Nelle pronunce del G.A., in riferimento al contenuto e all'oggetto, si distingue il giudizio di cognizione, il giudizio cautelare e il giudizio di esecuzione. Il giudizio di esecuzione... Ha una funzione accessoria e strumentale rispetto al processo di cognizione, essendo teso all'adozione di misure preventive volte a preservare le utilità fornite dalla eventuale sentenza favorevole di cognizione da eventi che possono manifestarsi durante il corso del processo. È volto a stabilire la fondatezza della pretesa vantata dall'attore, per stabilire quale sia la volontà dell'ordinamento riguardo l'attività dell'amministrazione. Ha la funzione di assicurare anche coattivamente l'attuazione concreta della pronuncia di cognizione.
Con l'atto di concessione sorge un rapporto di diritto pubblico tra la P.A. concedente e il concessionario, disciplinato specificatamente dalla legge in relazione a ciascun caso di concessione. Secondo un principio generale, nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro,... Il dovere di utilizzare il bene. La facoltà d'uso del bene demaniale. Il dovere di insistenza.
I conferimenti di funzioni di cui alla legge n. 59/1997 devono avvenire nell'osservanza di alcuni pincipi. Garantendo alle province, ai comuni e agli altri enti locali un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea, si osserva, tra l'altro,... Il principio della copertura finanziaria e patrimoniale dei costi per l'esercizio delle funzioni amministrative. Il principio di sussidiarietà. Il principio di cooperazione tra Stato, Regioni ed enti locali.
Quando nell'atto amministrativo la volontà sia viziata da violenza fisica esso è... Imperfetto. Inefficace. Nullo.
In merito al controllo sugli organi, il controllo sostitutivo-repressivo... Consiste nell'applicazione di particolari sanzioni amministrative o disciplinari al titolare dell'organo controllato. Consiste nella sostituzione di un organo superiore ad uno inferiore in caso di inerzia o ritardo nel compimento di certi atti da parte di quest'ultimo. Consiste nella contemporanea sostituzione dell'organo controllato e nella applicazione al titolare di esso di sanzioni (sospensione, revoca, sanzioni disciplinari, etc.).
L'atto putativo... È l'atto con cui la P.A. applica una sanzione quale conseguenza di un comportamento antigiuridico del soggetto. È un atto che si concreta in una manifestazione di conoscenza consistente nella constatazione oggettiva di fatti o situazioni. È l'atto con cui un organo collegiale può esprimere orientamenti o indirizzi sugli argomenti in discussione.
A norma del D.P.R. n. 327/2001, il decreto di esproprio viene trascritto... Solo sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Presso l'osservatorio LL.PP.. Presso l'ufficio del registri immobiliari.
Sono atti amministrativi contestuali... Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore. Gli atti destinati ad un solo soggetto. Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 è annullabile... Il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali. Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione di legge. Il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione.
Quando un ricorso amministrativo manchi di qualcuno degli elementi essenziali è dichiarato... Nullo. Irricevibile. Inammissibile.
A norma di quanto dispone l'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000, qualora pervenga all'ufficio servizio di controllo interno un documento informatico, esso necessita di protocollazione obbligatoria? No, i documenti informatici non necessitano di protocollazione. Sì, ma solo se la provenienza è certa. Sì, tutti i documenti informatici necessitano di protocollazione.
Con l'atto di concessione sorge un rapporto di diritto pubblico tra la P.A. concedente e il concessionario, disciplinato specificatamente dalla legge in relazione a ciascun caso di concessione. Secondo un principio generale, nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro,... Il diritto di non sottostare ai controlli della P.A. Il diritto di insistenza. Il diritto di organizzare e far funzionare il servizio assunto a proprio piacimento.
La legge n. 241/1990 definisce alcuni principi in materia di procedimento amministrativo, stabilendo che... Ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato. I provvedimenti amministrativi concernenti il personale devono essere motivati solo quando la motivazione sia espressamente richiesta in relazione alla natura dell'atto. Tutti i provvedimenti amministrativi, compresi gli atti a contenuto generale, devono essere motivati.
Gli organi costituzionali sono quelli previsti e disciplinati dalla Costituzione. Tra essi rientra... Il Consiglio di Stato. Il Presidente del Consiglio dei Ministri. Il Sindaco.
Quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento,... Si pone in essere un provvedimento di abrogazione dell'atto amministrativo. Si pone in essere un provvedimento di sospensione dell'atto amministrativo. Si pone in essere un provvedimento di proroga dell'atto amministrativo.
Il termine dell'atto amministrativo... È quell'elemento essenziale dell'atto che è diretto a subordinare l'inizio o la cessazione dell'efficacia al verificarsi di un evento futuro ed incerto. Indica il momento a partire dal quale l'atto produrrà gli effetti o il momento a partire dal quale l'atto cesserà di produrre effetti. Attiene all'aspetto funzionale dell'atto e allo scopo che esso vuole perseguire.
Le Autonomie amministrative indipendenti sono state previste nei settori dell'economica e delle garanzie fondamentali dell'individuo, al fine di assicurare l'intervento neutro di poteri pubblici, non condizionati dalle contingenti maggioranze di governo. Quale Autonomia è prevista nel campo dell'economia? Autorità garante della concorrenza e del mercato. Agenzia delle dogane. Conferenza Stato-Regioni.
Ai sensi dell'art. 14 della legge n. 241/1990, qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente... Indice di regola una conferenza di servizi. Interpella tutti i Comuni e tutte le Province della Regione. Indice di regola la Conferenza Stato-regioni-autonomie locali.
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando, tra l'altro,... Anche i fatti coperti da segreto di Stato. L'ufficio e la persona responsabile del procedimento. Le tipologie di atti di cui è possibile prendere visione.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Attribuendo ad un unico soggetto le funzioni ed i compiti connessi, strumentali e complementari, e l'identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa, si realizzano, tra l'altro,... Il principio di sussidiarietà. I princìpi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione. Il principio di efficienza e di economicità.
La Costituzione italiana prevede alcuni principi in materia amministrativa. Il principio del diritto alla tutela giurisdizionale nei confronti dell'azione amministrativa è sancito... Dall'art. 112 della Costituzione. Dall'art. 2 della Costituzione. Dagli artt. 24, 103, comma 1 della Costituzione.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento essenziale... Oggetto. Condizione. Termine.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella prima categoria rientrano... Obblighi. Doveri. Facoltà.
In base alla Legge 241/1990, la determinazione con cui ogni Amministrazione pubblica individua, per ciascun tipo di procedimento amministrativo, l'unità organizzativa responsabile: Deve essere pubblicata su almeno due quotidiani a livello regionale. Costituisce atto interno di natura organizzativa e pertanto non sussiste obbligo di comunicazione pubblica. È resa pubblica nelle forme previste dai singoli ordinamenti.
I controlli amministrativi successivi... Intervengono dopo che l'atto sia divenuto efficace. Intervengono su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti. Sono anche denominati "strategici".
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Costituisce un esempio di rapporto di equiordinazione... Quello intercorrente tra due Ministeri. Quello intercorrente tra il dirigente della P.A. ed i dipendenti ad esso assegnati. Quello intercorrente tra direttore generale e dirigenti della P.A.
Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un momento successivo sono atti amministrativi generali. Quale ne costituisce un esempio? Contratti. Ordini di mobilitazione. Istanze.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti programmatici e pianificatori sono sempre impugnabili. Gli atti amministrativi endoprocedimentali e preparatori di altri atti amministrativi non sono impugnabili, in quanto non hanno valenza lesiva autonoma. Gli atti interlocutori, con i quali la P.A. non provvede ma dichiara di rinviare al futuro la risposta all'istanza sono impugnabili.
Un provvedimento amministrativo che favorisse un aspirante o un candidato a danno di altri, sarebbe viziato di eccesso di potere per violazione del... Principio di efficacia. Principio di imparzialità. Principio di logica.
L'agente (o soggetto) dell'atto amministrativo... È l'organo della P.A. competente all'emanazione dell'atto. È il soggetto nei cui confronti l'atto è destinato a produrre effetti. È la res su cui l'atto incide, ovvero il bene su cui vanno ad incidere gli effetti.
Qual è la fase propulsiva del procedimento amministrativo? Fase dell'iniziativa. Fase istruttoria. Fase decisoria.
La fase d'iniziativa del procedimento amministrativo ... È diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare. Determina esclusivamente il contenuto dell'atto da adottare. È diretta esclusivamente ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto.
In relazione alla natura dell'attività esercitata, gli atti amministrativi si distinguono in atti di amministrazione attiva, atti di amministrazione consultiva ed atti di amministrazione di controllo. I provvedimenti... Possono essere sia atti di amministrazione consultiva che atti di controllo. Sono atti di amministrazione attiva. Sono atti di amministrazione di controllo.
Tra i diversi organi della P.A. si possono instaurare diverse tipologie di relazioni ovvero rapporti di: gerarchia; direzione; equiordinazione. Nel rapporto di direzione... Due organi sono in rapporto di dipendenza funzionale tra essi. Due organi sono in rapporto di dipendenza gerarchica l'uno dall'altro. Due organi sono equiordinati.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di una attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica? Licenza. Comando. Registrazione.
I conferimenti di funzioni di cui alla legge n. 59/1997 devono avvenire nell'osservanza di alcuni pincipi. Considerando le diverse caratteristiche, anche associative, demografiche, territoriali e strutturali degli enti riceventi, si realizza, tra l'altro,... Il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni. Il principio di efficienza e di economicità. Il principio di completezza.
La legislazione vigente consente che taluni stati, fatti, qualità personali siano comprovati mediante esibizione del documento d'identità o di riconoscimento in corso di validità. Quale documento è considerato equipollente alla carta d'identità? La carta di credito. Il patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici. Libretto sanitario.
In tutti i casi in cui il Testo unico in materia di documentazione amministrativa richiede un documento di identità esso può essere sostituito da un documento di riconoscimento ritenuto equipollente. È equipollente... Il porto d'armi. Solo il porto d'armi. Solo la patente di guida.
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato ad autorità diversa da quella indicata nell'atto, e perciò incompetente è dichiarato... Nullo. Irricevibile. Inammissibile.
È legittima l'istanza prodotta agli organi dell'amministrazione pubblica sottoscritta dall'interessato in presenza del dipendente addetto? No, occorre la presenza del responsabile del procedimento. Sì, lo prevede espressamente l'art. 38 del D.P.R. n. 445/2000. Sì, limitatamente alle istanze intese ad ottenere benefici economici.
Dispone l'art. 23 del D.Lgs. 196/2003, che il trattamento di dati personali da parte di privati o di enti pubblici economici è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato. Tale consenso, ai sensi dell'art. 24 ... Non è richiesto quando è necessario per adempiere ad un obbligo previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria. Non è richiesto solo quando il trattamento riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi o atti. Non è richiesto solo nel caso in cui il trattamento sia finalizzato a scopi statistici.
L'interesse che legittima la richiesta di accesso agli atti amministrativi... Può essere riconducibile anche a mera curiosità dell'istante. Deve essere diretto, concreto e attuale, ricollegabile alla persona dell'istante da uno specifico nesso. Può essere anche non qualificato dall'ordinamento come meritevole di tutela.
Con l'atto di concessione sorge un rapporto di diritto pubblico tra la P.A. concedente e il concessionario, disciplinato specificatamente dalla legge in relazione a ciascun caso di concessione. Secondo un principio generale, nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro,... La facoltà di conseguire le particolari sovvenzioni da parte dello Stato, ove previste. Il dovere di insistenza. Il diritto di conseguire i vantaggi economici derivanti dalla gestione del servizio.
Il ricorso gerarchico proprio è un rimedio amministrativo... Ordinario, a carattere rinnovativo e generale consistente nell'impugnativa di un atto definitivo proposta all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto. A tutela dei soli diritti soggettivi con il quale si possono far valere sia vizi di legittimità che di merito. A tutela sia di diritti soggettivi che interessi legittimi, facendo valere sia vizi di legittimità che di merito.
Oltre ai provvedimenti, esiste tutta una serie di atti amministrativi che per lo più assolvono funzioni strumentali, accessorie o quanto meno secondarie. Alcuni di essi rappresentano semplici momenti dei procedimenti preordinati all'emanazione e all'operatività dei provvedimenti ed altri assolvono compiti di mera testificazione, tra i primi un esempio si concreta con... Le certificazioni. Le registrazioni. Gli accertamenti preparatori.
Contro gli atti amministrativi definitivi... È ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R. È sempre ammissibile ricorso amministrativo gerarchico. Non è ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica.
Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso sia presentata da una associazione di tutela di consumatori, che per buona parte del suo oggetto non evidenzi uno specifico interesse in relazione a reali o probabili lesioni degli interessi dei consumatori, ma miri, in una logica di sospetto, a ottenere dati per verificare la possibilità di violazioni? Sì, perché il diritto di accesso è comunque uno strumento di controllo generalizzato sull'attività oggetto della P.A. Sì, è ammissibile. No, è inammissibile.
Le concessioni possono essere distinte in traslative (trasferimento di un diritto appartenente alla P.A.) o costitutive (attribuzione di un diritto acquistabile da soggetti privati dotati dei requisiti richiesti dalla legge). Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella prima categoria? Concessione del demanio stradale. Decreto per il cambiamento di nomi. Autorizzazione all'apertura di farmacia.
A norma di quanto dispone l'art. 54 del D.P.R. n. 445/2000, nella registrazione di protocollo informatico, la data e protocollo del documento ricevuto... Non sono modificabili, ma sono annullabili con una procedura che consenta la memorizzazione delle informazioni annullate. Sono modificabili e annullabili. Sono modificabili, ma non sono annullabili.
Qualora il trattamento dei dati personali sia necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato deve essere richiesto comunque il consenso dell'interessato dai dati? Solo se il trattamento non è autorizzato dal tribunale amministrativo regionale. No, il consenso non è richiesto. Sì, è sempre obbligatorio il consenso dell'interessato in forma scritta.
Nell'atto amministrativo, l'intestazione è... La parte che contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata. La parte precettiva, che costituisce la dichiarazione di volontà vera e propria. L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana.
Sono impugnabili innanzi al G.A. soltanto gli atti amministrativi (in senso oggettivo, ossia esplicazione di pubblica potestà) che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti soggetti a controllo preventivo sono impugnabili. Gli atti esecutivi sono impugnabili. Gli atti esecutivi non sono impugnabili, in quanto non hanno valenza lesiva autonoma.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento accidentale... Oggetto. Forma. Condizione.
Il ricorso gerarchico proprio è un rimedio amministrativo... Ordinario, a carattere rinnovativo e generale consistente nell'impugnativa di un atto definitivo proposta all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto. Che consente di far valere vizi di legittimità a tutela di diritti soggettivi e interessi legittimi. Che consente di far valere vizi di legittimità e di merito e di tutelare diritti soggettivi e interessi legittimi.
A norma della legge n. 241/1990, contro il silenzio-rifiuto sulla richiesta di accesso a documenti amministrativi... Si può proporre ricorso al giudice ordinario. Si può proporre ricorso al T.A.R. Non si può proporre ricorso, se non nei casi previsti dalla legge.
La partecipazione al procedimento amministrativo e il diritto di accesso ai documenti amministrativi sono esercitabili mediante l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione? Sì, secondo quanto disposto dagli artt. 59 e 60 del D.P.R. 445/2000. Solo il diritto di partecipazione. Solo il diritto di accesso.
Gli interessi collettivi sono tutelabili... In sede amministrativa e giurisdizionale. Solo in sede amministrativa. Solo in sede giurisdizionale.
Dispone l'art. 49 del D.P.R. n. 445/2000, che non possono essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore,... I certificati attestanti l'assolvimento di specifici obblighi contributivi con l'indicazione dell'ammontare corrisposto. I certificati di origine. I certificati attestanti la qualità di studente.
Le concessioni possono essere distinte in traslative (trasferimento di un diritto appartenente alla P.A.) o costitutive (attribuzione di un diritto acquistabile da soggetti privati dotati dei requisiti richiesti dalla legge). Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella prima categoria? Autorizzazione all'apertura di sportelli bancari. Concessione all'esercizio di ferrovie. Decreto per il cambiamento di cognomi.
I giudici amministrativi generali sono... Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, Corte dei Conti. Consiglio di Stato, Corte dei Conti, T.A.R. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, T.A.R.
In relazione al risultato, gli atti amministrativi si distinguono in atti restrittivi e... Atti ampliativi. Atti collettivi. Atti di amministrazione di controllo.
Ai sensi di quanto dispone l'art. 26 del D.Lgs. n. 196/2003, i "dati sensibili" possono essere oggetto di trattamento anche senza consenso dell'interessato, previa autorizzazione del Garante? No, in nessun caso. Sì, tra l'altro, quando il trattamento è necessario per la salvaguardia della vita o dell'incolumità fisica di un terzo. Sì, per il trattamento di dati sensibili non occorre il consenso dell'interessato.
Il C.N.E.L... Partecipa alla stipulazione dei contratti di lavoro in rappresentanza dello Stato. Può fare proposte di legge al Parlamento. È organo di controllo in materia di economia e lavoro.
Il Codice in materia di protezione dei dati personali disciplina, tra l'altro, il trattamento dei c.d. "dati sensibili". Rientrano in tale categoria... Solo i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e quelli idonei a rivelare le opinioni politiche. I dati personali idonei a rivelare titolo di studio, iscrizione a albi professionali, ecc. I dati personali idonei a rivelare le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere.
La legge n. 241/1990 ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro,... Per gli atti normativi. Per gli atti privi di efficacia economica. Per gli atti concernenti lo svolgimento dei pubblici concorsi.
Le Autonomie amministrative indipendenti sono state previste nei settori dell'economica e delle garanzie fondamentali dell'individuo, al fine di assicurare l'intervento neutro di poteri pubblici, non condizionati dalle contingenti maggioranze di governo. Quale Autonomia è prevista nel campo dell'economia? Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici. Agenzia del territorio. Conferenza Stato-città ed autonomie locali.
I gestori di pubblici servizi devono consentire l'accesso ai documenti nei casi in cui una norma imponga al gestore l'attivazione di procedimenti, anche in merito alla scelta del contraente? I gestori di pubblici servizi non sono tenuti all'osservanza delle norme in materia di diritto di accesso di cui alla legge n. 241/1990. No, alla luce delle più recenti pronunce del C.d.S. i gestori sono tenuti a garantire l'accesso solo con riferimento alle modalità con cui è materialmente gestito il servizio pubblico. Sì, in base alla nuova formulazione legislativa dell'art. 23 della legge n. 241/1990.
Il destinatario dell'atto amministrativo... Può essere sia un organo pubblico che un soggetto privato. Deve essere necessariamente determinato. Deve essere necessariamente un organo pubblico.
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in quattro fasi: fase d'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. L'esposto e la proposta obbligatoria sono proprie... Della fase decisoria. Della fase istruttoria. Della fase d'iniziativa.
La registrazione di protocollo informatico per ogni documento ricevuto o spedito dalle P.A. è effettuata mediante la memorizzazione di alcune informazioni indicate all'art. 53 del D.P.R. n. 445/2000. Tra esse... Non è prevista la data di registrazione di protocollo. È previsto l'oggetto del documento, registrato in forma non modificabile. È previsto il mittente per i documenti ricevuti o, in alternativa, il destinatario o i destinatari per i documenti spediti registrati in forma modificabile.
In materia di "funzioni e responsabilità", l'art. 4 del D.Lgs. 165/2001 stabilisce che i dirigenti delle P.A... Sono responsabili in via esclusiva della gestione e dei relativi risultati. Non sono responsabili né della gestione, né dei relativi risultati. Sono responsabili della gestione, ma non dei relativi risultati.
Nel procedimento amministrativo le attività di acquisizione dei fatti (es. condizioni di ammissibilità, circostanze di fatto, ecc.)... Sono indispensabili solo in caso di autorizzazioni e concessioni. Sono proprie della fase istruttoria. Sono sempre attività facoltative in quanto non rilevanti al fine dell'emanazione dell'atto.
Sono ammesse le comunicazioni di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico ad altri soggetti pubblici? Sì, previa autorizzazione scritta dell'interessato. Sì, se sono previste da norme di legge o di regolamento o risultano comunque necessarie per lo svolgimento delle funzioni istituzionali, nel rispetto di quanto stabilito dall'art. 39, comma 2, del d.lgs. n. 196/03.. Sì, ma solo previa autorizzazione del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. Secondo la teoria negoziale, è un elemento essenziale... Termine. Riserva. Destinatario.
La contraddittorietà nella motivazione di un provvedimento amministrativo determina il vizio di eccesso di potere per violazione del... Principio di logica. Principio di imparzialità. Principio di buon andamento dell'amministrazione.
Il ricorso in opposizione... Non può essere proposto a tutela di interessi legittimi. Può essere proposto per motivi di legittimità e di merito. Può essere proposto solo a tutela di diritti soggettivi.
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali ulteriori funzioni e compiti amministrativi. Da tale ambito ha escluso, tra l'altro,... Rapporti tra lo Stato e le confessioni religiose. I compiti relativi alla difesa del suolo in genere. La programmazione nel settore dello spettacolo in genere, nonché il turismo e l'industria alberghiera.
Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi, i pareri sono... Obbligatori vincolanti. Obbligatori parzialmente vincolanti. Obbligatori non vincolanti.
Sono atti amministrativi collettivi... Gli atti destinati ad un solo soggetto. Gli atti che manifestano la volontà della P.A. nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati. Gli atti costistenti in manifestazione di giudizio.
I certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni... Hanno la validità che è indicata nel certificato stesso. Hanno validità di sei mesi dalla data di rilascio. Hanno validità illimitata.
Gli organi di controllo... Sono quelli la cui competenza è quella di esprimere pareri. Sono quelli la cui competenza è quella di verificare la conformità a norme giuridiche e norme di opportunità. Sono quelli la cui funzione è quella di illuminare l'attività degli organi dell'amministrazione attiva.
Gli organi monocratici o individuali della P.A. sono quelli composti da una sola persona fisica, come ad esempio... Il Presidente del Consiglio dei Ministri. Il Consiglio dei Ministri. La Camera dei Deputati.
A norma del dettato costituzionale quale dei seguenti organi contribuisce alla elaborazione della legislazione economica e sociale? Il Consiglio di Stato. La Consob. Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro.
In materia di trattamento di dati personali, il "responsabile" del trattamento è la persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo... Cui si riferiscono i dati personali. Cui competono le decisioni in ordine alle finalità ed alle modalità del trattamento di dati personali. Preposti dal titolare al trattamento di dati personali.
A norma di quanto dispone l'art. 17 del D.Lgs. n. 196/2003, il trattamento dei dati diversi da quelli sensibili e giudiziari che presenta rischi specifici per i diritti e le libertà fondamentali e per la dignità dell'interessato... È in ogni caso equiparato a quello dei dati "sensibili". È in ogni caso vietato. È ammesso nel rispetto di misure ed accorgimenti a garanzia dell'interessato, ove prescritti.
L'agente (o soggetto) dell'atto amministrativo... Non può mai essere un funzionario dello Stato. Deve necessariamente essere un organo individuale della P.A. Può essere anche in via eccezionale un privato investito dell'esercizio di una pubblica funzione.
Gli interessi collettivi... Sono tutelabili solo in sede penale. Sono tutelabili in sede amministrativa e giurisdizionale. Non sono mai tutelabili in sede giurisdizionale.
L'organo straordinario nominato per garantire la gestione dell'ente pubblico, in presenza di scioglimento degli organi ordinari, è... Il presidente della Commissione bicamerale. Il Commissario straordinario. Il Commissario del Governo.
La pubblica amministrazione può richiedere ad un cittadino un certificato di stato civile nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento ove tale dato risulta attestato? Sì, può farlo legittimamente secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 445/2000. No, il divieto è espressamente previsto dall'art. 45 del D.P.R. n. 445/2000. La legge nulla dispone al riguardo; è da intendersi quindi che la P.A. possa agire in tal senso.
Gli elementi dell'atto amministrativo si distinguono in: essenziali, accidentali e naturali. È un elemento accidentale... Oggetto. Onere. Forma.
Il D.Lgs. n. 196/2003 riconosce il diritto all'interessato di ottenere l'indicazione delle finalità e delle modalità del trattamento di dati personali. Tale diritto è esercitato... Con richiesta rivolta al titolare o al responsabile solo mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. Con richiesta rivolta senza alcuna formalità al titolare o al responsabile. Solo per il tramite del Garante.
Ai sensi del D.Lgs. 196/2003, il trattamento da parte di un soggetto pubblico riguardante dati diversi da quelli sensibili e giudiziari è consentito di regola: Solo in presenza di una norma di legge che lo preveda espressamente. Anche in mancanza di una norma di legge o di regolamento che lo preveda espressamente. Solo in presenza di una norma di regolamento che lo preveda espressamente.
Ciascun atto amministrativo presenta una struttura formale generalmente composta, oltre che dalla motivazione, da... Intestazione, preambolo, dispositivo, luogo, data e sottoscrizione. Intestazione, dispositivo, luogo e data. Intestazione, luogo, data e sottoscrizione.
Quale dei seguenti principi in materia amministrativa è espressamente sancito dalla Costituzione? Nessuna delle risposte proposte è corretta; nessun principio amministrativo è previsto dalla Costituzione. Il principio di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa. Il principio di trasparenza dell'azione amministrativa.
Con l'atto di concessione sorge un rapporto di diritto pubblico tra la P.A. concedente e il concessionario, disciplinato specificatamente dalla legge in relazione a ciascun caso di concessione. Secondo un principio generale, nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro,... Il diritto all'esercizio della concessione. Il diritto di organizzare e far funzionare il servizio assunto a proprio piacimento. L'interesse all'esclusiva nella gestione del servizio.
La Corte dei Conti è un giudice amministrativo... Generale. Generale d'appello. Speciale.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di sussidiarietà,... Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea. Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative, con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime. Con la conseguente attribuzione ad un unico soggetto delle funzioni e dei compiti connessi, strumentali e complementari, e quello di identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa.
La pubblica amministrazione può richiedere ad un cittadino un certificato di nascita nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento ove tale dato risulta attestato? Sì, può farlo legittimamente secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 445/2000. Dipende dall'amministrazione e dall'uso. No, il divieto è espressamente previsto dall'art. 45 del D.P.R. n. 445/2000.
La finalità dell'atto amministrativo... È la res su cui l'atto incide, ovvero il bene su cui vanno ad incidere gli effetti. È il soggetto nei cui confronti l'atto è destinato a produrre effetti. È la funzione istituzionale che si persegue con l'atto.
Quali tra i seguenti sono acquisizioni di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale? Ispezioni. Verbalizzazioni. Acclaramenti.
I controlli diretti a valutare la legittimità o l'opportunità di un singolo atto amministrativo sono... Controlli sull'attività. Controlli sugli atti. Controlli di gestione.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, quando l'interesse fa capo ad un ente esponenziale della collettività autonomamente individuabile si parla di interesse... Diffuso. Collettivo. Legittimo.
A norma di quanto dispone l'art. 54 del D.P.R. n. 445/2000, nella registrazione di protocollo informatico, l'oggetto del documento... È modificabile e annullabile. Non è modificabile, ma è annullabile con una procedura che consenta la memorizzazione delle informazioni annullate. È modificabile, ma non è annullabile.
Quando l'atto amministrativo difetti o sia viziato in uno degli elementi o requisiti prescritti per atti di quel tipo è... Inesistente. Irregolare. Invalido.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. 196/2003, la comunicazione di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico a privati o a enti pubblici economici è ammessa? Unicamente quando è prevista da una norma di legge o di regolamento. Sì, i soggetti pubblici possono trattare qualsiasi dato anche se sensibile o giudiziario. È ammessa la comunicazione da parte di un soggetto pubblico ad enti pubblici economici, ma non a privati.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime, si attua, tra l'altro,... Il principio di sussidiarietà. Il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni. Il principio di cooperazione tra Stato, Regioni ed enti locali.
Con l'atto di concessione sorge un rapporto di diritto pubblico tra la P.A. concedente e il concessionario, disciplinato specificatamente dalla legge in relazione a ciascun caso di concessione. Secondo un principio generale, nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro,... L'interesse all'esclusiva nella gestione del servizio. La facoltà di conseguire i vantaggi economici derivanti dalla gestione del servizio. Il dovere di organizzare e far funzionare il servizio assunto.
Come sono denominati i controlli amministrativi che intervengono su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti? Successivi. Sostitutivi. Preventivi.
La parte che contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata costituisce... L'intestazione dell'atto amministrativo. La sottoscrizione dell'atto amministrativo. Il preambolo dell'atto amministrativo.
Che validità hanno i certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni non attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni? Illimitata. Sei mesi dalla data del rilascio. La validità indicata dalla stessa amministrazione che deve rilasciare i certificati.
Dispone l'art. 26 del D.Lgs. n. 196/2003 che i dati sensibili possono essere oggetto di trattamento solo con il consenso scritto dell'interessato e previa autorizzazione del Garante. Sono dati "sensibili" i dati personali idonei a rivelare... Origine razziale e etnica, opinioni politiche e adesione a partiti, stato di salute e vita sessuale. Origine razziale e etnica, convinzioni religiose e filosofiche, opinioni politiche, adesione a partiti, sindacati, associazioni, organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale. Origine razziale e etnica, convinzioni religiose e filosofiche, opinioni politiche, adesione a partiti, sindacati, associazioni, organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, stato di salute e vita sessuale.
Quando l'atto amministrativo è inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia è... Invalido. Inefficace. Ineseguibile.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, la tutela amministrativa su ricorso... Dà luogo ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati. Dà luogo ad una decisione vincolata ai motivi addotti dal ricorrente. Dà luogo ad un procedimento interno alla P.A.
Il merito al controllo sugli organi, quando lo Stato dispone ispezioni ed accertamenti sull'attività delle amministrazioni controllate mette in atto... Un controllo sostitutivo. Un controllo repressivo. Un controllo ispettivo.
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti soggetti a modificazioni hanno di norma validità di sei mesi. Quale certificato ha validità limitata? Estratto di morte. Godimento dei diritti politici. Certificato di titolo di studio.
A norma di quanto dispone l'art. 7 del D.Lgs. n. 196/2003 l'interessato ha diritto di ottenere la cancellazione di dati personali? No, l'unico diritto che riconosce il Codice è il blocco dei dati. Sì, ha diritto di ottenere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge. Sì, ma solo se la richiesta è avanzata per tutelare un minore.
La legge n. 59/1997 ha delineato i principi per il conferimento alle Regioni ed agli enti locali di funzioni amministrative. Nel "conferimento" rientra anche l'istituto della delega? Sì, la legge precisa che per conferimento si intende solo il trasferimento o la delega di funzioni e compiti. No, la legge precisa che per conferimento si intende solo il trasferimento di funzioni e compiti. Sì, la legge precisa che per conferimento si intende il trasferimento, la delega o l'attribuzione di funzioni e compiti.
Il ricorso in opposizione... È un rimedio di carattere eccezionale. È un rimedio di carattere generale. Non può essere proposto per motivi di merito.
A norma di quanto dispone l'art. 3 del D.P.R. n. 445/2002, i cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di atto notorio? No. Le dichiarazioni sostitutive di atto notorio possono essere utilizzate solo dai cittadini italiani. No, salvo che si tratti di dichiarare la cittadinanza e i dati di nascita. Sì, limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi i princìpi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione,... Con la conseguente attribuzione ad un unico soggetto delle funzioni e dei compiti connessi, strumentali e complementari, e quello di identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa. Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative, con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime. In considerazione delle diverse caratteristiche, anche associative, demografiche, territoriali e strutturali degli enti riceventi.
La fase istruttoria del procedimento amministrativo ... È diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto. È diretta solo a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare. Determina esclusivamente il contenuto dell'atto da adottare.
Secondo le attribuzioni proprie degli organi della P.A. si distinguono, tra l'altro, gli organi politici e gli organi gestionali. I secondi... Esercitano attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'attuazione di detto indirizzo. Sono i c.d. organi istituzionali o di governo. Gestiscono le risorse umane, finanziarie e strumentali.
L'atto con cui la P.A. fa venir meno a carico di un soggetto un dovere di prestazione già sorto è detto... Decisione. Concessione. Rinuncia.
In quale caso il ricorso amministrativo è dichiarato inammissibile? Quando è presentato ad autorità incompetente. Quando è presentato fuori termine. Solo quando sia presentato da soggetto carente di interesse.
La pubblica amministrazione può legittimamente ricevere estratti e copie integrali degli atti di stato civile un anno dopo il loro rilascio? No, in alcun caso. Sì, tali certificati hanno validità illimitata. Sì, a condizione che l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data di rilascio.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti esecutivi sono impugnabili. I regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi sono impugnabili. Gli atti soggetti a controllo preventivo non sono impugnabili.
In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali. Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati... Sono atti amministrativi particolari. Sono atti amministrativi collettivi. Sono atti amministrativi generali.
Quale obbligo pone a carico dell'amministrazione l'art. 3 della legge n. 241 del 1990? L'obbligo della motivazione per gli atti normativi. L'obbligo della motivazione per gli atti a contenuto generale. In ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere.
L'oggetto dell'atto amministrativo può anche consistere in un fatto? Sì, può consistere anche in un fatto. No, può essere solo un bene. Eccezionalmente, purché sia lecito.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Inosservanza delle disposizioni sulla valida costituzione dei collegi. Sviamento di potere. Ingiustizia manifesta.
I provvedimenti amministrativi possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione. Vale a dire che sono dotati del carattere... Dell'inoppugnabilità. Della tipicità. Dell'autoritarietà.
Quando viene ritirato, con efficacia retroattiva, (ossia dalla data della sua emanazione) un atto amministrativo inficiato dalla presenza di uno o più di vizi di legittimità originari dell'atto, si pone in essere un provvedimento di... Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo. Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo. Riforma dell'atto amministrativo.
Il trattamento di dati personali da parte di privati è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato, il quale consenso, peraltro, ai sensi del D.Lgs. 196/2003,... Non è richiesto solo quando il trattamento riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Non è richiesto quando il trattamento riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Non è richiesto solo quando è necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato o per adempiere, prima della conclusione del contratto, a specifiche richieste dell'interessato.
Ai sensi dell'art. 2 della Legge 241/1990, quando il procedimento amministrativo deve essere iniziato d'ufficio: Non sussiste il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. La pubblica amministrazione ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. La pubblica amministrazione può concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso, ovvero facendo ricorso al silenzio assenso.
A norma dell'art. 1 della legge n. 241/1990, così come modificato dalla legge n. 15/2005, la pubblica amministrazione, nell'adozione di atti di natura non autoritativa... Agisce sempre secondo le norme di diritto commerciale. Agisce secondo le norme di diritto privato salvo che la legge disponga diversamente. Agisce sempre secondo le norme di diritto privato.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. 196/2003, la comunicazione di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico a privati o a enti pubblici economici è ammessa? Unicamente quando è prevista da una norma di legge o di regolamento. Sì, è sempre ammessa. No, deve essere sempre autorizzata dal Garante.
Le fonti secondarie dell'ordinamento italiano comprendono tutti gli atti espressione del potere normativo della P.A. o degli altri enti pubblici. Esse... Non possono contrastare con le norme costituzionali. Non sono soggette alle leggi. Possono derogare alle norme costituzionali.
La legislazione vigente prevede alcuni atti attraverso i quali si consente a chi vi abbia titolo di partecipare al procedimento amministrativo. È un atto di partecipazione procedimentale... La presentazione di memorie scritte. Il controllo di gestione e sulla gestione. Il visto di legittimità.
Una copia integrale degli atti di stato civile è ammessa dalle pubbliche amministrazioni oltre i termini di validità? Sì, purché l'interessato dimostri, anche attraverso l'esibizione di altro documento, che i dati non hanno subìto variazioni dalla data del rilascio. Sì, qualora l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subìto variazioni dalla data di rilascio. La legge lascia alla pubblica amministrazione ampia facoltà al riguardo.
Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un momento successivo sono atti amministrativi generali. Quale ne costituisce un esempio? Istanze. Bandi di concorso. Ricorsi.
Quando in un atto amministrativo manchi l'individuazione del soggetto o dell'oggetto nei cui confronti il provvedimento ha effetti, l'atto è... Illecito. Irregolare. Nullo.
Quando l'atto amministrativo presenta un vizio alla cui presenza la legge non commina conseguenze negative per l'atto stesso, ma solo delle sanzioni amministrative a carico dell'agente è... Irregolare. Inesistente. Imperfetto.
Gli organi complessi della P.A. sono nel contempo un unico organo ed un complesso di organi che per taluni effetti operano autonomamente e sono dotati di proprie attribuzioni; ne costituisce un esempio... Il Consiglio dei Ministri. Il Presidente della Repubblica. Il Sindaco.
L'obbligo di comunicazione dell'avvio del procedimento cui all'art. 7 della legge n. 241/1990 trova applicazione anche nel caso di provvedimento di dichiarazione di pubblica utilità? No, stante la particolarità del provvedimento stesso. Sì. Solo se il provvedimento è emanato nei confronti di altra Amministrazione.
Le fonti secondarie dell'ordinamento italiano comprendono tutti gli atti espressione del potere normativo della P.A. o degli altri enti pubblici. Esse... Possono derogare alle norme costituzionali. Non hanno forza né valore di legge. Possono contrastare con gli atti legislativi ordinari.
Il Codice in materia di protezione dei dati personali disciplina, tra l'altro, il trattamento dei c.d. "dati sensibili". Quali dei seguenti dati rientrano in tale categoria? Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di depositi bancari. Dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica. Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di figli illegittimi.
Al responsabile del procedimento amministrativo fanno capo tre categorie di competenze che si collocano in tre diverse fasi del procedimento. È una competenza di natura istruttoria... Formulazione della proposta di provvedimento conclusivo del procedimento all'organo competente. Pubblicazione del provvedimento definitivo. Valutazione della condizioni di ammissibilità.
La dispensa è... Un provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliandone così la sfera giuridica. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., sulla base di una valutazione discrezionale, consente ad un soggetto di esercitare una data attività o compiere un singolo atto in deroga ad un divieto di legge ovvero esonera il soggetto dall'adempimento di un obbligo di legge. Un atto con cui l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità.
Le concessioni possono essere distinte in traslative (trasferimento di un diritto appartenente alla P.A.) o costitutive (attribuzione di un diritto acquistabile da soggetti privati dotati dei requisiti richiesti dalla legge). Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella prima categoria? Concessione mineraria. Autorizzazione all'apertura di sportelli bancari. Decreto per il cambiamento di cognomi.
Quando l'autorizzazione è implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego è definita... Modale. Tacita. Espressa.
Il D.Lgs. n. 165/2001 demanda alle singole pubbliche amministrazioni, tra l'altro: La disciplina del trattamento economico del personale dipendente. La disciplina generale dell'attività di controllo interno e del controllo sulle delibere degli organi collegiali. L'individuazione degli uffici di maggiore rilevanza ed i modi di conferimento della titolarità dei medesimi.
Non possono essere comprovati mediante esibizione dei documenti di identità o di riconoscimento in corso di validità... La professione. I dati relativi a cognome e nome. La cittadinanza.
I "dati sensibili" possono essere oggetto di trattamento anche senza consenso dell'interessato, previa autorizzazione del Garante? Sì, tra l'altro, quando il trattamento è necessario per adempiere a specifici obblighi o compiti previsti dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria per la gestione del rapporto di lavoro. Sì, per il trattamento di dati sensibili non occorre il consenso dell'interessato. No, in nessun caso.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella seconda categoria potranno ricomprendersi... La facoltà. Gli obblighi. I diritti di fatto.
In relazione alla motivazione del provvedimento amministrativo l'obbligo sussiste: Sussiste per ogni provvedimento, salvo eccezioni di legge. Sussiste solo per gli atti a contenuto di legge. Solo per gli atti normativi.
Come viene di regola definito l'interesse legittimo? Un interesse differenziato e qualificato Un interesse indifferenziato e qualificato Un interesse qualificato solo processualmente
I certificati rilasciati dalla Pubblica amministrazione, ai sensi del DPR 445/2000 hanno validità Illimitata in ogni caso. Hanno validità di 18 mesi dalla data del rilascio, se disposizioni di legge o regolamenti non prevedono una validità superiore. Illimitata se riguardano stati o fatti personali non soggetti a modificazione.
I controlli successivi Intervengono su di un atto già formato, ma prima che produca effetti. Intervengono dopo che l'atto sia divenuto efficace Intervengono anche in corso di formazione dell'atto.
I dati personali sensibili possono essere oggetto di trattamento: Con il solo consenso scritto dell'interessato. Con il consenso scritto dell'interessato e previa comunicazione al Garante per la protezione dei dati personali. Con il consenso scritto dell'interessato e previa comunicazione a prefetto.
Quale affermazione sulle concessioni è corretta? Nelle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici, presupposti della concessione di beni sono l'appartenenza del bene ad un ente pubblico e la conformità dell'atto di concessione all'interesse pubblico generale. Le concessioni di acqua rientrano nella categoria delle concessioni traslative di pubblici servizio. Il rapporto concessionario non si può risolvere con la declaratoria di decadenza.
Ai sensi del D.lgs 196/2003 il codice in materia di protezione dei dati personali disciplina: Il trattamento dei dati personali anche detenuti all'estero. Il trattamento dei dati personali detenuti esclusivamente nel territorio dello Stato. Il trattamento dei dati personali detenuti nel territorio dello Stato solo se è effettuato dal garante dei dati personali.
Il Ministro, nell'esercizio dei poteri definiti dall'art.14 del D.Lgs. n. 165/2001: Decide sui ricorsi gerarchici contro gli atti e i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti. Effettua, ai fini dell'adempimento dell'attività amministrativa e della gestione, l'assegnazione delle risorse ai dirigenti preposti ai centri di responsabilità delle rispettive amministrazioni. Promuove e resiste alle liti.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Illogicità o contraddittorietà della motivazione Violazione del principio di leale collaborazione istituzionale Mancanza di idonei parametri di riferimento.
L'esecutività del provvedimento amministrativo è: Un elemento accidentale. Un requisito di efficacia. Un requisito di legittimità.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui controlli amministrativi è corretta. L'omologazione è un atto di controllo di legittimità e di merito analogo all'approvazione. Il visto è un atto di controllo successivo di legittimità. L'autorizzazione, essendo concessa dopo la formazione dell'atto, incide sulla sua efficacia.
Le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi, in luogo di atti o certificati concernenti stati, qualità personali e fatti che siano attestati in documenti già in loro possesso o che comunque siano tenuti a certificare: Sono tenuti ad acquisire direttamente le informazioni relative a stati, qualità personali e fatti presso l'amministrazione competente per la loro certificazione, che provvede al rilascio del relativo certificato. Hanno l'obbligo di acquisire d'ufficio le relative informazioni, previa indicazione, da parte dell'interessato, dell'amministrazione competente e degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati richiesti, ovvero ad accettare la dichiarazione sostitutiva prodotta dall'interessato. Possono operare l'accertamento d'ufficio delle relative informazioni ovvero richiedere al dichiarante la trasmissione dell'atto o del certificato originale al termine del procedimento.
Il titolare del trattamento dei dati personali che, per effetto del trattamento, cagioni un danno è tenuto al risarcimento? Soltanto se si è reso autore di un illecito penale. Si sempre, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno. Soltanto se il danno è stato determinato da fatto doloso o colposo del titolare.
L'eccesso di potere è stato anche definito: Vizio dell'atto. Vizio della funzione. Vizio del potere.
Come sono denominati gli accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni? Verbalizzazioni. Certazioni. Registrazioni
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Il rapporto concessionario si può risolvere anche con la declaratoria di decadenza. Le concessioni del demanio stradale rientrano nella categoria delle concessioni traslative di pubblici servizi. Il concessionario agisce sempre e soltanto in nome della P.A., per cui è responsabile con la P.A. per i fatti e gli atti illeciti compiuti
La pubblica amministrazione può richiedere ad un cittadino un certificato di stato civile, nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento ove tale dato risulta attestato? No, il divieto è espressamente previsto dall'art. 45 del D.P.R. n. 445/2000. Sì, può farlo legittimamente secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 445/2000. Richiedere o meno la documentazione in tal caso è una facoltà che il D.P.R. n. 445/2000 demanda all'ente interessato.
Quale differenza sussiste tra mero atto e provvedimento? Solo i l secondo incide nella sfera giuridica di un soggetto modificandola, perché la amplia o la limita. Solo i l primo incide nella sfera giuridica di un soggetto modificandola, perché la amplia o la limita. Non sussiste alcuna differenza.
Le certificazioni sono: Atti con cui la pubblica amministrazione attesta atti, fatti o qualità che sono a sua conoscenza Atti relativi all'attività endoprocedimentale dell'amministrazione. Atti con cui la pubblica amministrazione manifesta al sua volontà.
Gli acclaramenti sono: Acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in se stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri Acquisizioni di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale. Atti di conoscenza mediante i quali la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto.
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Violazione del principio del giusto procedimento. Contraddittorietà tra più atti. Difetto di presupposti legali.
Quale dei seguenti è un mezzo di sanatoria degli atti amministrativi classificato nei provvedimenti di conservazione»? Revoca. Consolidazione. Convalida.
Nel corso del procedimento gli interessati possono presentare documenti? Sì, possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento. Sì, ma l'amministrazione non ha alcun obbligo di valutarle ancorché pertinenti all'oggetto del procedimento. Sì, ma solo quando il procedimento è concluso.
Tra le figure più rilevanti di eccesso di potere (definite in sede dottrinale e giurisprudenziale figure sintomatiche) rientra: Vizio della volontà. Violazione del principio di leale collaborazione istituzionale. Difetto di motivazione o motivazione insufficiente.
I pareri sono obbligatori non vincolanti:ì Se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno. Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti. Se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Illogicità o contraddittorietà della motivazione Violazione del principio di leale collaborazione istituzionale Mancanza di idonei parametri di riferimento.
Il cittadino di uno Stato non appartenente all'Unione europea, regolarmente soggiornante in Italia, può utilizzare una dichiarazione sostitutiva di certificazione per attestare la cittadinanza? Sì, alla stregua dei cittadini italiani e dell'Unione europea Sì, purché soggiorni in Italia da almeno tre anni. Può solo dichiarare, di norma, stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani.
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Difetto di motivazione o motivazione insufficiente. Inosservanza delle disposizioni relative alla valida costituzione dei collegi. Illogicità o contraddittorietà della motivazione.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui controlli amministrativi è corretta. L'omologazione è un atto di controllo preventivo esclusivamente di legittimità L'approvazione è un atto di controllo successivo di legittimità. Il visto è un atto di controllo vincolato in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporlo ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Violazione del principio del giusto procedimento. Travisamento ed erronea valutazione dei fatti. Violazioni di circolari, di ordini e di istruzioni di servizio.
Quale dei seguenti è un mezzo di sanatoria degli atti amministrativi classificato nei «provvedimenti di convalescenza»? Ratifica. Consolidazione. Acquiescenza.
Le deliberazioni preliminari... Sostanzialmente non si distinguono dalle richieste vincolanti. Sostanzialmente non si distinguono dalle richieste facoltative Sostanzialmente consistono nell'indicazione di uno o più nominativi all'autorità competente a provvedere ad una nomina
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Il rapporto concessionario si può risolvere anche con il riscatto. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, l'interesse all'esclusiva nella gestione del servizio. Le concessioni del demanio stradale rientrano nella categoria delle concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A.
Tra le figure più rilevanti di eccesso di potere rientra: Violazione del principio del giusto procedimento Violazione del principio di leale collaborazione istituzionale. Mancanza di idonei parametri di riferimento.
I pareri sono obbligatori vincolanti.: Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti Se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli
Sono atti amministrativi collettivi: Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari. Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un momento successivo Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati.
Quale dei seguenti è un mezzo di sanatoria degli atti amministrativi classificato nei «provvedimenti di conservazione»? Acquiescenza Abrogazione. Revoca.
Le autorizzazioni in funzione di controllo, con cui la P.A., nell'esercizio della sua attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione del limite legale che si frappone al compimento dell'atto, sono proprie: Della fase decisoria del procedimento amministrativo. Della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo. Solo della fase istruttoria del procedimento amministrativo.
La sanatoria dell'atto amministrativo è: Un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui viene eliminato il vizio di incompetenza relativa da parte dell'autorità astrattamente competente, la quale si appropria di un atto emesso da autorità incompetente dello stesso ramo. Un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui vengono eliminati i vizi di legittimità di un atto invalido precedentemente emanato dalla stessa autorità. Un provvedimento con il quale viene perfezionato ex post un atto o un presupposto di legittimità del procedimento.
Quale dei seguenti atti e/o operazioni è ricompreso nella fase decisoria del procedimento amministrativo? Autorizzazioni in funzione di controllo. Ricorsi. Accertamento delle circostanze di fatto.
Quella degli atti amministrativi non provvedimenti costituisce una categoria residuale che si caratterizza in quanto essi: Non sono di norma dotati di esecutorietà ma sono dotati di autoritarietà. Sono tutti dotati di autoritarietà. Non sono di norma dotati di esecutorietà.
In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in atti costitutivi e atti dichiarativi. Sono atti amministrativi dichiarativi: Gli atti che creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente. Gli atti che restringono la sfera giuridica del destinatario. Gli atti che si limitano ad accertare una determinata situazione, senza influire su di essa.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui controlli amministrativi è corretta. L'approvazione è un atto di controllo che interviene su atti che non hanno ancora acquisito efficacia, sindacandoli, oltre che nella legittimità, anche nel merito. L'omologazione è un atto di controllo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto. L'autorizzazione, come il visto, essendo concessa prima della formazione dell'atto, incide sulla validità.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Le concessioni di acqua rientrano nella categoria delle concessioni traslative di pubblici servizi. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, il diritto di non sottostare ai controlli della P.A. Nelle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici, presupposti della concessione di beni sono l'appartenenza del bene ad un ente pubblico e la conformità dell'atto di concessione all'interesse pubblico generale.
Quale dei seguenti atti e/o operazioni è ricompreso nella fase decisoria del procedimento amministrativo? Accordi sostitutivi. Denunce. Accertamento delle circostanze di fatto.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Illogicità o contraddittorietà della motivazione. Violazione del principio di leale collaborazione istituzionale. Inosservanza di circolari.
Indicare quale tra quelle proposte è una figura analoga all'autorizzazione. Approvazione Concessione. Delega.
Quale dei seguenti è un mezzo di sanatoria degli atti amministrativi classificato nei «provvedimenti di conservazione»? Convalida Conferma. Sanatoria.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle autorizzazioni è corretta. L'autorizzazione personale è quella che, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative. L'autorizzazione modale è quella che è implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego L'autorizzazione non modale è quella in cui il contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni; la P.A. ha solo la facoltà di emanarla o meno.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Nelle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici, la concessione può sia riguardare un bene demaniale che un bene patrimoniale indisponibile. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, il diritto di organizzare e far funzionare il servizio assunto a proprio piacimento. Le concessioni di acqua rientrano nella categoria delle concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A.
Come sono denominati gli accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni? Verbalizzazioni. Certazioni. Ispezioni.
Tra gli atti amministrativi possiamo distinguere atti procedimentali e atti presupposti. Gli atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo. Sono atti amministrativi presupposti. Sono atti amministrativi procedimentali propulsivi. Sono atti amministrativi procedimentali.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Violazione dei criteri di economicità, efficacia, trasparenza e pubblicità dell'azione amministrativa. Mancanza di idonei parametri di riferimento. Illogicità o contraddittorietà della motivazione.
Gli atti amministrativi che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore sono: Atti amministrativi contestuali. Atti amministrativi composti. Atti amministrativi collettivi
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Il concessionario agisce sempre e soltanto in nome proprio, per cui è responsabile in proprio per i fatti e gli atti illeciti compiuti. Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, il diritto di non sottostare ai controlli della P.A. Le concessioni del demanio marittimo rientrano nella categoria delle concessioni traslative di pubblici servizi.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui controlli amministrativi è corretta. L'autorizzazione è un atto di controllo preventivo antecedente. L'omologazione è un atto di controllo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto. Il visto, a differenza dell'approvazione che interviene dopo la formazione dell'atto, incide sulla sua validità.
La mancata acquisizione del parere obbligatorio comporta: L'invalidità dell'atto per violazione di legge. La nullità assoluta dell'atto per violazione di legge. L'invalidità dell'atto per eccesso di potere.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta. Nelle concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici, la concessione può riguardare solo un bene patrimoniale indisponibile. Le autorizzazioni all'apertura di istituti di credito rientrano nella categoria delle concessioni costitutive. Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro, il dovere di insistenza.
Sono atti amministrativi plurimi.: Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati. Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari. Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un momento successivo
Quando un atto amministrativo manchi del soggetto o dell'oggetto nei cui confronti il provvedimento ha effetti, l'atto è: Nullo. Irregolare Illecito.
Quale tra le seguenti è una concessione traslativa di pubblici servizi? Concessione di acqua. Concessione all'esercizio di ferrovie Concessione del demanio stradale.
Quale dei seguenti soggetti può, ai sensi dell'art. 18 del D.P.R. n. 445/2000, legittimamente eseguire l'autenticazione di copie (atto o documento)? Funzionario comunale o provinciale, purché preposto a servizi al pubblico. Funzionario comunale incaricato dal Sindaco Solo il pubblico ufficiale o un notaio o il Sindaco.
L'atto amministrativo illegittimo può essere viziato in modo più o meno grave, quindi essere nullo o annullabile. Se è viziato da difetto assoluto di attribuzione: È convalidabile È annullabile. È nullo.
Quale tra le seguenti affermazioni sui controlli amministrativi è corretta. I controlli amministrativi successivi intervengono su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti. I controlli amministrativi di merito entrano nel merito dell'atto valutandone il contenuto e la regolarità formale I controlli esterni sono quelli che l'amministrazione esercita nel proprio ambito in forza del potere di supremazia gerarchica che le consente di vigilare sui propri atti.
Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella categoria delle concessioni costitutive? Decreto per il cambiamento di nomi e cognomi. Concessione relativa all'esercizio delle tranvie. Concessione del demanio stradale
Rientrano nella categoria degli atti propulsivi: Le designazioni Le istanze. Gli accordi preliminari.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri è corretta. I pareri sono obbligatori vincolanti se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti I pareri sono obbligatori conformi se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge. I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri è corretta. I pareri sono atti privi di autonomia funzionale, in quanto emessi in vista del provvedimento terminale di un procedimento amministrativo. I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento; quelli di coordinamento sono relativi a pareri che la P.A. deve obbligatoriamente richiedere al Consiglio di Stato. I pareri obbligatori possono essere solo parzialmente vincolanti o conformi
Nello svolgimento dei suoi compiti il responsabile del procedimento amministrativo: Può chiedere, in fase di istruttoria, il rilascio di dichiarazioni e la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete e può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali. Non avendo mai la competenza per adottare direttamente il provvedimento finale, si limita a trasmettere gli atti all'organo competente per l'adozione. È sempre competente all'emanazione di atti endoprocedimentali.
I regolamenti sono dotati del carattere della «generalità», intesa come: Idoneità di ripetizione nell'applicazione della norma. Capacità di regolare una serie indefinita di casi. Capacità di concorrere a costituire o a innovare l'ordinamento giuridico.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri è corretta. I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento; quella conoscitiva è relativa a pareri di organi tecnici per soluzioni attinenti alla discrezionalità tecnica e importano atti vincolati. I pareri sono obbligatori vincolanti se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge. I pareri sono obbligatori conformi se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli.
Che cosa si intende per autotutela amministrativa propria della P:A.? La potestà di risolvere i conflitti di giurisdizione. La possibilità di risolvere i conflitti relativi alle sua pretese o ai suoi provvedimenti con i mezzi amministrativi a sua disposizione. La potestà di risolvere i conflitti di competenza tra organi giurisdizionali.
Il diniego di rinnovo dell'atto amministrativo... Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico o per inadempimento, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo.
Quale delle seguenti fattispecie configura un atto ablativo di urgente necessità? Occupazione necessitata dall'urgenza di eseguire opere dichiarate indifferibili e urgenti. Requisizione di edifici per provvedere all'alloggio delle truppe di passaggio Servitù di elettrodotti.
Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella categoria delle concessioni costitutive? Autorizzazione all'esercizio delle ferrovie. Autorizzazione all'apertura di farmacia. Concessione del demanio marittimo.
In quali casi l'amministrazione è obbligata a predeterminare e rendere preventivamente pubblici i criteri e le modalità cui attenersi? L'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere. L'attribuzione di benefici al personale dipendente. L'effettuazione di spese pubbliche.
I provvedimenti amministrativi positivi sono sempre imperativi ed esecutivi. Vale a dire che sono dotati del carattere: Dell'autoritarietà. Dell'inoppugnabilità Della tipicità
Ciascun atto amministrativo presenta una struttura formale generalmente composta da intestazione, preambolo, motivazione, dispositivo, luogo, data e sottoscrizione. La motivazione consiste in: Una parte descrittiva e una parte valutativa. Una parte legislativa e una parte comparativa Una parte comparativa e una parte valutativa.
Per provvedimenti amministrativi "efficaci" si intendono: Provvedimenti che sono eseguiti immediatamente, salvo che sia diversamente stabilito dalla legge o dal provvedimento medesimo Provvedimenti che sono eseguiti immediatamente, fatta salva la sola eccezione configurata da diversa previsione del provvedimento Provvedimenti che sono eseguiti dopo trenta giorni salvo che sia diversamente stabilito dalla legge.
Il D.Lgs. n. 286/1999 fa obbligo alle pubbliche amministrazioni di dotarsi di strumenti adeguati ad ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati. Ciò allo scopo di realizzare: La valutazione ed il controllo strategico. Il controllo di gestione. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile.
I controlli amministrativi sono diretti ad esaminare l'operato di organi amministrativi con funzione di amministrazione attiva. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui controlli amministrativi è corretta. I controlli amministrativi ordinari sono previsti dalla legge come necessari ed abituali, in ordine a particolari atti od attività. I controlli sugli atti sono diretti a riesaminare e valutare l'operato, i comportamenti, la funzionalità di un organo o di un ente. I controlli amministrativi ordinari sono quelli in cui l'autorità controllante e controllata appartengono ad enti diversi
Si definisce autorizzazione modale: Rilasciata con un provvedimento «ad hoc». Implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego. Rilasciata, per ragioni di pubblico interesse, con prescrizioni limitative.
Ha facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo: Tra gli altri, qualunque soggetto portatore di interessi pubblici o privati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. I soggetti portatori di interessi diffusi purché costituiti in associazioni. Qualunque soggetto portatore di interessi pubblici o privati.
Quale delle seguenti fattispecie configura un atto ablativo di urgente necessità? Confisca di cose il cui uso o porto è consentita solo previa autorizzazione amministrativa. Ordine del Sindaco di distruzione di sostanze alimentari ritenute nocive. Servitù di elettrodotto.
Il visto: È un controllo preventivo di legittimità ad esito positivo. È un atto di controllo successivo di legittimità. È un atto di controllo di legittimità o di merito.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri è corretta. I pareri sono obbligatori non vincolanti se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento; quelli di coordinamento sono relativi a pareri di organi tecnici per soluzioni attinenti alla discrezionalità tecnica e importano atti vincolati. I pareri sono obbligatori parzialmente vincolanti se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge.
Il tratto unitario degli atti consistenti in manifestazioni di scienza e di conoscenza si individua nella comune funzione dichiarativa, intesa come la funzione volta a dare certezza di fatti giuridici rilevanti. Rientrano tra tali atti: Le relazioni delle commissioni d'inchiesta e i pareri. I giudizi sull'idoneità di candidati. Le verbalizzazioni e le notificazioni.
Quali atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di scienza e/o di conoscenza? Giudizi sull'idoneità di candidati. Verbalizzazioni. Relazioni delle commissioni d'inchiesta.
L'approvazione: È un controllo preventivo di sola legittimità ad esito positivo. È un atto di controllo successivo di legittimità. È un atto di controllo preventivo di merito.
Ricorre la sospensione dell'atto amministrativo quando: Con provvedimento «ad hoc» si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo. Viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace. Viene ritirato, con efficacia retroattiva, un atto amministrativo illegittimo per la presenza di vizi
In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in: Atti ampliativi e atti restrittivi. Atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali. Atti costitutivi e atti dichiarativi.
Nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro: Il diritto di organizzare e far funzionare il servizio assunto a proprio piacimento. Il diritto all'esercizio della concessione. L'interesse all'esclusiva nella gestione del servizio
In quali casi l'atto amministrativo è annullabile? Se manca di taluno degli elementi essenziali richiesti dalla legge. Quando è stato adottato in violazione di legge. Se è viziato da difetto assoluto di attribuzione.
A quali soggetti l'amministrazione è tenuta, di norma, a fornire notizia dell'inizio del procedimento amministrativo? Esclusivamente ai soggetti che ne facciano istanza. Ai soggetti individuati dall'amministrazione nell'esercizio della propria discrezionalità. Tra l'altro, ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai suoi diretti destinatari, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento.
Se un atto amministrativo è stato adottato in violazione o elusione del giudicato: È nullo. È annullabile. È sanabile.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui controlli amministrativi è corretta. I controlli amministrativi di merito sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione. I controlli interni sono anche denominati di legittimità. I controlli amministrativi sostitutivi possono intervenire esclusivamente su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti.
La diffida è: Un atto costitutivo di obblighi giuridici Un ordine con natura novativa un atto ricetti zio che costituisce un ammonimento ad adempiere e non determina l'insorgere di un obbligo nuovo in capo al destinatario
La registrazione è: Una figura analoga alla concessione. Un'autorizzazione vincolata, in quanto anch'essa è diretta a rimuovere un limite legale all'esercizio di un diritto, che avviene sulla base di un semplice accertamento della sussistenza delle condizioni di legge. B) Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica, attraverso una valutazione discrezionale circa la rispondenza all'interesse pubblico dell'attività che s'intende svolgere.
Quali tra i seguenti sono atti di scienza con cui si narrano e si documentano atti giuridici, operazioni o anche meri comportamenti di altre figure soggettive? Verbalizzazioni. Accertamenti. Certificazioni.
La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, motivando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro, costituisce: La parte valutativa della motivazione dell'atto amministrativo. Il preambolo dell'atto amministrativo. Il dispositivo dell'atto amministrativo.
Le concessioni esattoriali delle imposte rientrano nella categoria delle: Concessioni costitutive. Concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A. Concessioni traslative di pubblici servizi.
Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro: Il dovere di insistenza. Il diritto all'uso del bene demaniale. La facoltà d'uso del bene demaniale.
Presso quale organo è costituita la Commissione per l'accesso ai documenti Amministrativi: Presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Presso la Presidenza della Repubblica. Presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
I portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento possono intervenire nel procedimento amministrativo: Mai Solo se portatori di interessi pubblici Sempre
Scaturisce solo un obbligo per la P.A. di vagliare l'opportunità di dare o meno corso al procedimento: Sia dalla proposta vincolante che dall'istanza. Sia dall'esposto che dalla segnalazione. Sia dall'istanza che dalla richiesta.
Nel procedimento amministrativo la fase istruttoria è diretta a: Determinare il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso. Acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto. Predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare.
Quale tipo di provvedimento si pone in essere quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace? Abrogazione dell'atto amministrativo. Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo. Mero ritiro dell'atto amministrativo.
Nell'atto amministrativo, la parte descrittiva della motivazione è: La parte che contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata. La parte in cui sono indicate le norme di legge o i regolamenti in base alle quali l'atto è stato adottato. La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento.
Il visto: È un atto di controllo vincolato, in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporlo ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità. È una funzione che si esercita con controlli di merito. È una funzione che si esplica con il controllo di merito e di legittimità.
Un atto amministrativo viziato da incompetenza assoluta dell'organo è: Illecito. Nullo. Annullabile
L'omologazione: È un atto di controllo di legittimità e di merito. È un atto di controllo preventivo esclusivamente di legittimità È un atto di controllo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto
Qual è il significato dell'affermazione che i provvedimenti amministrativi sono dotati del carattere dell'inoppugnabilità? Possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione. Non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori. Sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge.
Nell'ipotesi in cui un atto amministrativo sia ritirato per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse, si pone in essere un provvedimento di: Abrogazione dell'atto amministrativo. Riforma dell'atto amministrativo. Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo
Nel procedimento amministrativo la fase d'iniziativa: È diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare. Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso. È diretta esclusivamente ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri è corretta: I pareri sono obbligatori non vincolanti se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli. I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento; quella conoscitiva è relativa a pareri che l'amministrazione deve obbligatoriamente chiedere qualora vi siano più soggetti interessati. I pareri sono obbligatori conformi se l'organo ha il potere discrezionale di provvedere o non sull'istanza per la quale è obbligato a richiedere il parere, ma ove decida di emanare l'atto di amministrazione attiva deve uniformarsi ad esso.
L' atto adottato in violazione di legge è: È annullabile. È nullo. È annullabile entro 30 giorni dalla sua emanazione.
Quale dei seguenti non è un requisito di legittimità dell'atto amministrativo. Volontà. Compatibilità. Competenza.
La licenza è: Una figura analoga alla concessione traslativa di pubblici servizi. Un provvedimento permissivo mediante il quale la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di una attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica, attraverso una valutazione discrezionale circa la rispondenza all'interesse pubblico dell'attività che s'intende svolgere, tenute presenti le condizioni ambientali esistenti.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri è corretta. I pareri sono obbligatori non vincolanti se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi. I pareri sono obbligatori se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli. I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento; quelli di coordinamento sono relativi a pareri emessi, di norma, al termine di un'istruttoria compiuta per l'adozione di un provvedimento o di una misura amministrativa.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri è corretta. I pareri sono obbligatori conformi se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge I pareri sono facoltativi se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno. I pareri sono obbligatori se è rimesso alla discrezionalità degli organi dell'amministrazione attiva di richiederli o meno.
La denuncia e la richiesta facoltativa sono proprie: Della fase decisoria del procedimento amministrativo. Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo. Della fase istruttoria del procedimento amministrativo.
In quale ipotesi si ha la riforma dell'atto amministrativo? Quando viene ritirato un atto amministrativo in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità. Quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo. Quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse.
I provvedimenti amministrativi positivi sono dotati del carattere dell'autoritarietà in quanto: Sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge. Non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori Sono sempre imperativi ed esecutivi.
La licenza è : Una concessione traslativa. Una figura analoga alla concessione. Una figura analoga all'autorizzazione.
In relazione ai destinatari gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un momento successivo. Sono atti amministrativi collettivi. Sono atti amministrativi plurimi. Sono atti amministrativi generali.
Come si possono definire i pareri se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla Legge? Obbligatori parzialmente vincolanti. Obbligatori conformi. Obbligatori vincolanti.
Sono propri della fase istruttoria del procedimento amministrativo: Le attività di acquisizione dei fatti ovvero, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione, le circostanze di fatto, ecc. Gli accordi sostitutivi. La richiesta e la proposta vincolante.
L'autorizzazione: È un controllo che interviene dopo la formazione dell'atto, incide sulla sua efficacia e mai sulla sua validità. È un atto di controllo antecedente che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto. È un atto di controllo vincolato, in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporla ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di giudizio? Comunicazioni. Proposte. Accertamenti.
L'annullamento d'ufficio in sede di controllo: È un controllo di legittimità e di merito, previsto dalla legge in sostituzione o in aggiunta all'approvazione. È un atto di controllo preventivo Rientra nel potere di controllo proprio di ogni autorità amministrativa nei confronti di organi gerarchicamente subordinati.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri è corretta: I pareri sono facoltativi se l'organo ha il potere discrezionale di provvedere sull'istanza per la quale è obbligato a richiedere il parere, ma ove decida di emanare l'atto di amministrazione attiva deve uniformarsi ad esso. I pareri sono atti con cui gli organi dell'amministrazione attiva mirano ad illuminare, consigliare, erudire gli organi dell'amministrazione di controllo. Dal fondamento intrinseco dei pareri deriva che essi, per poter esplicare la loro funzione conoscitiva e valutativa, devono essere acquisiti al procedimento prima dell'emanazione del provvedimento finale.
Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella categoria delle concessioni traslative? Concessione mineraria. Decreto per il cambiamento di cognomi. Autorizzazione all'apertura di farmacia
Nell'atto amministrativo, la parte valutativa della motivazione è: La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento. La parte in cui sono indicate le norme di legge o i regolamenti in base alle quali l'atto è stato adottato. La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, motivando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro.
Il carattere dell'esecutorietà di cui sono dotati i provvedimenti comporta che essi Sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge Nei casi e con le modalità stabiliti dalla legge le P.A. possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti. Non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori
Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo: Sono atti amministrativi plurimi. Sono atti amministrativi presupposti. Sono atti amministrativi procedimentali.
Nell'atto amministrativo, il preambolo è: La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento La parte in cui sono indicate le norme di legge o i regolamenti in base alle quali l'atto è stato adottato. L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana.
Quale delle seguenti fattispecie configura un trasferimento coattivo dei diritti d'uso? Confisca di cose la cui fabbricazione, uso, porto, detenzione o alienazione è consentita solo previa autorizzazione amministrativa. Confisca di cose la cui fabbricazione, uso, porto, detenzione o alienazione costituisce illecito amministrativo. Servitù di appoggio di cassette postali.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri è corretta. I pareri sono di regola di competenza di speciali organi collegiali. I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento; quelli di coordinamento sono relativi a pareri di organi tecnici per soluzioni attinenti alla discrezionalità tecnica e importano atti vincolati. I pareri sono obbligatori conformi se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge.
L'autorizzazione : È un atto di controllo preventivo esclusivamente di merito È un atto di controllo preventivo antecedente. È un controllo preventivo di legittimità ad esito positivo.
L'abilitazione è: Una figura analoga alla concessione. Un provvedimento amministrativo tramite il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale tecnica in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario Una concessione costitutiva.
Nel procedimento amministrativo l'istanza e la proposta non vincolante sono proprie: Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia. Della fase d'iniziativa. Della fase istruttoria.
È possibile la convocazione di una conferenza di servizi su espressa richiesta di un privato cittadino? Sì, quando l'attività del privato sia subordinata ad atti di consenso, comunque denominati, di competenza di amministrazioni pubbliche diverse. No, la conferenza di servizi è un momento di concertazione interno alla pubblica amministrazione, al quale il privato non partecipa in alcun modo Sì, la conferenza di servizi può essere convocata dall'amministrazione preposta alla tutela dell'interesse pubblico prevalente solo su richiesta del privato.
La licenza in senso tecnico è: Una figura analoga alla concessione. Una concessione traslativa. Una figura analoga all'autorizzazione.
Nella concessione di beni il concessionario acquista, tra l'altro: Il dovere di utilizzare il bene. La facoltà d'uso del bene demaniale. Il dovere di insistenza.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sugli elementi essenziali dell'atto amministrativo è corretta. L'agente (o soggetto) deve essere un organo della P.A. competente all'emanazione dell'atto e legittimamente investito della funzione che esercita. La forma dell'atto non può essere implicita, deve necessariamente essere esplicita. L'oggetto può essere solo un fatto che riguardi la P.A.
Quali atti amministrativi rappresentano semplici momenti dei procedimenti preordinati all'emanazione e all'operatività dei provvedimenti? Le verbalizzazioni Le proposte. Le registrazioni.
L'atto amministrativo nullo è: Giuridicamente inesistente. Giuridicamente esistente. Annullabile.
Come sono denominati i controlli amministrativi in cui organo controllante e organo controllato appartengono allo stesso ente? Di legittimità. Intersoggettivi. Interorganici.
Gli atti amministrativi che creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente sono atti amministrativi costitutivi. Tali atti: Non possono incidere su status, diritti e precedenti atti Possono incidere su status, diritti e precedenti atti. Possono incidere solo su precedenti atti.
Sono propri della fase istruttoria del procedimento amministrativo: La proposta non vincolante e l'istanza. Le attività di acquisizione delle condizioni di ammissibilità (quali, ad esempio, la posizione legittimante, l'interesse a ricorrere, ecc.). L'istanza e la richiesta.
In relazione al risultato, gli atti amministrativi si distinguono in: Atti di amministrazione attiva, atti di amministrazione consultiva ed atti di amministrazione di controllo Atti costitutivi e atti dichiarativi. Atti ampliativi e atti restrittivi.
Mediante quale dei seguenti provvedimenti la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di una attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica? Approvazione. Comando. Licenza.
L'atto cui manca la forma, laddove prevista dalla legge, è ... Illecito. Nullo. Irregolare.
I provvedimenti amministrativi sono dotati del carattere della nominatività, vale a dire che: Sono immediatamente e direttamente eseguibili, anche contro il volere del soggetto destinatario del provvedimento sfavorevole, senza previa pronunzia giurisdizionale. A ciascun interesse pubblico particolare da realizzare è preordinato un tipo di atto perfettamente definito dalla legge. Possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione.
Ciascun atto amministrativo presenta una struttura formale generalmente composta da: Preambolo, motivazione, dispositivo, luogo e sottoscrizione. Intestazione, preambolo, dispositivo, luogo e data. Intestazione, preambolo, motivazione, dispositivo, luogo, data e sottoscrizione
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sugli elementi essenziali dell'atto amministrativo: agente o soggetto, destinatario, volontà (per alcuni), oggetto, contenuto, finalità, forma è corretta. L'oggetto può anche non essere determinato, ma deve essere possibile e lecito. Il destinatario deve essere necessariamente un organo pubblico. Il contenuto può essere naturale quando consegue all'emanazione dell'atto per ciò che l'atto dispone.
Oltre ai provvedimenti, esiste tutta una serie di atti amministrativi che per lo più assolvono funzioni strumentali, accessorie o quanto meno secondarie. Alcuni di essi rappresentano semplici momenti dei procedimenti preordinati all'emanazione e all'operatività dei provvedimenti ed altri assolvono compiti di mera testificazione; tra i primi un esempio si concreta con: Le certificazioni. Le registrazioni I pareri.
Quale delle seguenti fattispecie configura un trasferimento coattivo dei diritti d'uso? Confisca di cose la cui fabbricazione, uso, porto, detenzione o alienazione è consentita solo previa autorizzazione amministrativa. Diritto di uso pubblico a favore delle comunità di visitare le collezioni private di eccezionale interesse storico. Confisca di cose la cui fabbricazione, uso, porto, detenzione o alienazione costituisce illecito amministrativo.
Il nulla-osta è: Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica, attraverso una valutazione discrezionale circa la rispondenza all'interesse pubblico dell'attività che s'intende svolgere. Un atto con cui l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di una attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica.
I controlli esterni: Sono quelli provenienti da soggetti diversi dall'amministrazione interessata, o perché di altri rami dell'ordinamento o perché collegati all'amministrazione ma in posizione di indipendenza. Sono quelli che l'amministrazione esercita nel proprio ambito in forza del potere di supremazia gerarchica che le consente di vigilare sui propri atti. Sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della
Quale tra le seguenti affermazioni sui controlli amministrativi è corretta? I controlli amministrativi straordinari sono previsti dalla legge come necessari ed abituali, in ordine a particolari atti od attività. I controlli amministrativi straordinari sono previsti dalla legge come eventuali e disposti allorché se ne presenti la necessità o l'opportunità. La funzione del controllo di legittimità sugli atti amministrativi è qualificata di tutela.
Il tratto unitario degli atti consistenti in manifestazioni di scienza e di conoscenza si individua nella comune funzione dichiarativa, intesa come la funzione volta a dare certezza di fatti giuridici rilevanti. Rientrano tra tali atti..: I giudizi sull'idoneità di candidati e i pareri. Le proposte. Le ispezioni e le registrazioni.
La designazione: Consiste nell'indicazione di uno o più nominativi all'autorità competente a provvedere ad una nomina. È un atto amministrativo mediante il quale un'autorità si rivolge ad un'altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto amministrativo. È un atto di conoscenza mediante il quale la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto.
I controlli amministrativi sono diretti ad esaminare l'operato di organi amministrativi con funzione di amministrazione attiva. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui controlli amministrativi è corretta. I controlli amministrativi sostitutivi sono diretti a valutare l'atto e l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione I controlli interni sono anche denominati di merito. La funzione del controllo di merito sugli atti amministrativi è qualificata di tutela.
Sono propri della fase istruttoria del procedimento amministrativo: L'istanza e la richiesta. Le attività di acquisizione delle circostanze di fatto (rilevabili con accertamenti semplici, quali, ad esempio, ispezioni, inchieste, ecc.). L'esposto e la segnalazione.
Sono atti preparatori: Le richieste I pareri Le istanze
Quale delle seguenti fattispecie costituisce espressione del potere di autotutela dell'ente pubblico? Approvazione del proprio statuto. Emanazione di un atto che commina una sanzione amministrativa. Emanazione di atti amministrativi
La proroga dell'atto amministrativo: Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento. Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo. Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza.
L'omologazione: È un controllo di legittimità e di merito, previsto dalla legge in sostituzione o in aggiunta all'approvazione, ed analoga a quest'ultima. È un atto di controllo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto. È un controllo che interviene dopo la formazione dell'atto, incide sulla sua efficacia e mai sulla sua validità.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di scienza e/o di conoscenza? Relazioni delle commissioni d'inchiesta. Accertamenti. Proposte.
Rientrano tra gli atti preparatori: Le designazioni Le richieste Le istanze
Se un atto amministrativo non ancora efficace viene ritirato si configura: La revoca dell'atto amministrativo. Il mero ritiro dell'atto amministrativo Il differimento del termine di efficacia dell'atto amministrativo.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di scienza e di conoscenza? Proposte. Inchieste Pareri.
Sono propri della fase istruttoria del procedimento amministrativo:. Le autorizzazioni in funzione di controllo. La segnalazione e la proposta vincolante. I requisiti di legittimazione (quali ad esempio, cittadinanza, titolo di studio, ecc.).
I regolamenti sono dotati del carattere dell'«innovatività», intesa come: Capacità ad immettere nuove norme nel tessuto ordinamentale Idoneità di ripetizione nell'applicazione della norma. Capacità di regolare una serie indefinita di casi
La richiesta vincolante e quella non vincolante sono proprie: Della fase integrativa dell'efficacia, del procedimento amministrativo. Della fase d'iniziativa, del procedimento amministrativo Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia, del procedimento amministrativo.
Indicare quale dei seguenti non è un requisito di legittimità dell'atto amministrativo. Termine Competenza. Legittimazione
Sono atti amministrativi particolari: Gli atti destinati ad un solo soggetto. Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un momento successivo. Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati.
Quali dei seguenti atti appartengono alla categoria delle manifestazioni di scienza e/o di conoscenza? Relazioni delle commissioni d'inchiesta. Registrazioni. Giudizi sull'idoneità di candidati.
In quali categoria rientrano le concessioni del demanio marittimo? Concessioni traslative di pubblici servizi. Concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A. Concessioni traslative di poteri o facoltà su beni pubblici.
Nasce per la P.A. un obbligo a provvedere: Dalla proposta non vincolante e dall'istanza. Dalla segnalazione e dalla proposta vincolante. Dall'istanza e dalla richiesta.
L'atto amministrativo viziato da incompetenza: È annullabile. È nullo È annullabile entro 90 giorni dalla sua emanazione.
Le ispezioni costituiscono: Atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto. Acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in se stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione. Accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni.
L'atto amministrativo è nullo: Se è viziato da difetto assoluto di attribuzione. Quando è stato adottato in violazione di legge. Quando è viziato da eccesso di potere.
La revoca dell'atto amministrativo: Ricorre quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi. Ricorre quando con provvedimento «ad hoc» si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo. Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace.
Se manca di taluno degli elementi essenziali richiesti dalla legge, l'atto amministrativo è È nullo. È convalidabile. È annullabile.
L'oggetto dell'atto amministrativo: Può anche non essere determinato, ma deve essere possibile e lecito. Deve in ogni caso essere determinato, possibile e lecito. Può consistere solo in un comportamento o un bene.
È personale l'autorizzazione: Rilasciata sulla base di un apprezzamento discrezionale della P.A., concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato. Implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego. Il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni.
L'ordine è: Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. attribuisce ad altri potestà o facoltà inerenti a diritti suoi propri. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto sempre positivo.
L'istanza è: Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore. Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto. Un atto con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato, non creando nell'autorità destinataria alcun obbligo di provvedere.
Il destinatario dell'atto amministrativo: È l'organo pubblico o il soggetto privato nei cui confronti si producono gli effetti del provvedimento. Deve necessariamente essere determinato. Deve essere necessariamente un organo pubblico.
L'autotutela amministrativa (in contrapposizione alla tutela amministrativa su ricorso) si attua: Con una valutazione discrezionale della P.A. Con la P.A. che agisce nell'interesse dei terzi danneggiati Con l'annullamento dell'atto su istanza dell'interessato.
L'atto amministrativo emanato in difformità della norma che lo disciplina è: Invalido Inefficace. Ineseguibile
I controlli amministrativi straordinari: Sono previsti dalla legge come necessari ed abituali, in ordine a particolari atti od attività. Sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione. Sono previsti dalla legge come eventuali e disposti allorché se ne presenti la necessità o l'opportunità.
L'esposto è: Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore, che genera per la P.A. l'obbligo di provvedere. Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore, che non genera obblighi per la P.A. Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi.
Il divieto è: Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti. Un provvedimento amministrativo tramite il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale tecnica in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto negativo.
È nullo l'atto amministrativo che: Presenta un vizio alla cui presenza la legge non commina conseguenze negative per l'atto stesso. Manca di uno degli elementi essenziali richiesti dalla legge. È inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia.
Nell'atto amministrativo, l'intestazione è: La parte che contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata La parte precettiva, che costituisce la dichiarazione di volontà vera e propria. L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana.
Sono atti amministrativi ampliativi: Gli atti che attribuiscono al destinatario nuovi poteri e nuove facoltà, ampliando la sua sfera giuridica. Gli atti che restringono la sfera giuridica del destinatario. Gli atti che creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente
Come sono denominati i controlli amministrativi previsti dalla legge come necessari ed abituali, in ordine a particolari atti od attività? Straordinari. Di merito. Ordinari.
È un elemento accidentale dell'atto amministrativo: L'oggetto. Il termine. Il Contenuto.
È un elemento accidentale dell'atto amministrativo: Il contenuto La finalità. L'onere.
L'atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato, è denominato: Richiesta. Ricorso. Istanza.
I controlli interni: Sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione Sono quelli che l'amministrazione esercita nel proprio ambito in forza del potere di supremazia gerarchica che le consente di vigilare sui propri atti. Sono quelli provenienti da soggetti diversi dall'amministrazione interessata, o perché di altri rami dell'ordinamento o perché collegati all'amministrazione ma in posizione di indipendenza
L'agente (o soggetto) dell'atto amministrativo: Deve necessariamente essere un funzionario dello Stato o di altro ente pubblico. Non può in alcun caso essere un privato, ancorché investito dell'esercizio di una pubblica funzione. È il centro di imputazione giuridica che pone in essere l'atto.
Gli atti che si limitano ad accertare una determinata situazione, senza influire su di essa: Sono atti amministrativi costitutivi solo se promanano da un organo centrale dello Stato Sono atti amministrativi dichiarativi. Sono atti amministrativi costitutivi.
La denuncia è: Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto, che genera obblighi per la P.A. Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore. Una dichiarazione che viene presentata dai privati ad un'autorità amministrativa, al fine di provocare l'esercizio dei suoi poteri, con l'emanazione di un provvedimento.
L'atto amministrativo è nullo: Se manca di taluno degli elementi essenziali richiesti dalla legge. Quando è stato adottato in violazione di legge. Quando è viziato da eccesso di potere.
È un elemento essenziale dell'atto amministrativo La riserva. La finalità. La condizione.
È un elemento accidentale dell'atto amministrativo: La riserva La finalità Il destinatario.
I controlli amministrativi successivi: Intervengono dopo che l'atto sia divenuto efficace. Intervengono su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti. Sono diretti a valutare l'atto e l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione.
In relazione alla natura dell'attività esercitata, gli atti amministrativi si distinguono in: Atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali. Atti costitutivi e atti dichiarativi. Atti di amministrazione attiva, atti di amministrazione consultiva ed atti di amministrazione di controllo
I controlli amministrativi di merito: Sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione. Sono diretti a valutare e garantire la corrispondenza formale dell'atto o dell'attività del soggetto alle norme di legge. Sono quelli in cui l'autorità controllante e controllata appartengono ad enti diversi.
Le inchieste sono: Ispezioni particolarmente qualificate in ordine all'oggetto dell'acquisizione che, presentando il carattere di accadimento straordinario, comporta che le stesse siano affidate ad uffici particolari costituiti ad hoc, e talvolta estranei all'amministrazione. Acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sé stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione. Accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni.
Nel procedimento amministrativo la fase d'iniziativa È diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare. Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso. È diretta esclusivamente ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto.
Quando l'atto amministrativo è inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia è: Inefficace. Invalido. Ineseguibile.
L'annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo: Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace. Ricorre quando viene ritirato, con efficacia retroattiva, un atto amministrativo illegittimo per la presenza di vizi di legittimità originari dell'atto. Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza
Hanno facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo: Tra gli altri, i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Solo i portatori di interessi pubblici, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Tutti i soggetti che ne facciano istanza.
La licenza in senso tecnico è: Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica, attraverso una valutazione discrezionale circa la rispondenza all'interesse pubblico dell'attività che s'intende svolgere, tenute presenti le condizioni ambientali esistenti. Un atto con cui l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità. Un'autorizzazione vincolata, in quanto anch'essa è diretta a rimuovere un limite legale che si frappone all'esercizio di un diritto, che avviene sulla base di un semplice accertamento della sussistenza delle condizioni di legge.
Nel procedimento amministrativo, quale fase è diretta ad introdurre l'interesse pubblico primario nonché gli interessi secondari di cui sono titolari i privati interessati all'oggetto del provvedimento da emanare? Fase istruttoria. Fase dell'iniziativa. Fase decisoria.
In ordine ai termini e al potere di differimento per procedimento di accesso formale ai documenti amministrativi è corretto affermare che: Il procedimento di accesso deve concludersi nel termine di 30 giorni. Il differimento non può essere disposto nella fase preparatoria dei provvedimenti amministrativi. Qualora la richiesta sia irregolare o incompleta la P.A. entro 30 giorni ne deve dare comunicazione al richiedente.
L'atto amministrativo la cui efficacia sia stata sospesa a seguito di una ordinanza di sospensione è: Ineseguibile. Inopportuno. Imperfetto.
Il provvedimento amministrativo "ad efficacia durevole" può essere revocato? Sì. La revoca può intervenire per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario e se comporta pregiudizi in danno dei soggetti direttamente interessati, l'amministrazione ha facoltà di provvedere o meno al loro indennizzo. Sì, ma solo per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario. Sì, ma solo da un organo diverso da quello che lo ha emanato.
Sono propri della fase istruttoria del procedimento amministrativo: L'istanza e la richiesta Le attività di acquisizione delle condizioni di ammissibilità (quali, ad esempio, la posizione legittimante, l'interesse a ricorrere, ecc.). La proposta non vincolante e l'istanza.
L'imperatività del provvedimento amministrativo consiste: Nell'astratta capacità di produrre gli effetti che gli sono propri. Nella sua capacità di costituire, modificare o estinguere situazioni soggettive, a prescindere dal consenso di chi subisce tale conseguenza. Nella sua capacità di essere portato ad esecuzione direttamente dalla P.A. coi suoi mezzi, senza che essa sia tenuta a rivolgersi al giudice per ottenere il soddisfacimento delle proprie pretese.
Nel procedimento, gli atti amministrativi si distinguono in atti procedimentali e atti presupposti. Sono atti amministrativi procedimentali: Gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto. Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo Gli atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo
I provvedimenti amministrativi "efficaci" sono eseguiti: Immediatamente, salvo che sia diversamente stabilito dalla legge o dal provvedimento medesimo. Immediatamente fatta salva la sola eccezione configurata da diversa previsione del provvedimento. Dopo trenta giorni salvo che sia diversamente stabilito dalla legge.
L'approvazione: Deve necessariamente intervenire prima del compimento dell'attività o dell'atto cui si riferisce. Condiziona la legittimità dell'atto o dell'attività della P.A. a differenza dell'autorizzazione che ne condiziona solo l'operatività. È un provvedimento permissivo mediante il quale la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti.
L'acquiescenza dell'atto amministrativo è: L'inattaccabilità dell'atto amministrativo da parte di colui che pur avendo interesse ad impugnarlo non lo ha fatto nei termini prescritti. Una causa di conservazione soggettiva dell'atto amministrativo dipendente da un comportamento con cui il soggetto privato dimostri di essere d'accordo con l'operato della P.A. Una causa di conservazione oggettiva dell'atto amministrativo, che dipende dal decorso del termine perentorio entro il quale l'interessato avrebbe potuto proporre ricorso contro l'atto invalido.
Quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi, si pone in essere un provvedimento di: Revoca dell'atto amministrativo. Riforma dell'atto amministrativo Sospensione dell'atto amministrativo.
Sono atti amministrativi presupposti: Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo Gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto. Gli atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo.
La conferenza di servizi può essere indetta quando l'amministrazione procedente deve acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche? Sì. In tal caso, le determinazioni concordate nella conferenza sostituiscono a tutti gli effetti i concerti, le intese, i nullaosta e gli assensi richiesti. Sì, ma le determinazioni concordate nella conferenza devono essere confermate da atti formali delle singole amministrazioni. No. La conferenza dei servizi può essere indetta solo nel caso in cui l'amministrazione debba acquisire nulla osta.
L'atto amministrativo emanato in difformità della norma giuridica che lo disciplina è: Inesistente. Ineseguibile. Illegittimo.
La conferma dell'atto amministrativo è: Una manifestazione di volontà non innovativa con cui l'autorità ribadisce una sua precedente determinazione, eventualmente ripetendone il contenuto. Una causa di conservazione oggettiva dell'atto amministrativo dipendente da un comportamento con cui il soggetto privato dimostri di essere d'accordo con l'operato della P.A. L'inattaccabilità dell'atto amministrativo da parte di colui che pur avendo interesse ad impugnarlo non lo ha fatto nei termini prescritti.
I pareri possono adempiere a tre funzioni: conoscitiva, valutativa e di coordinamento. I pareri di coordinamento: Sono richiesti per contemperare più interessi della P.A., si fondano sul principio di buona amministrazione e non è richiesta una norma positiva che li imponga. Sono relativi a pareri di organi tecnici per soluzioni attinenti alla discrezionalità tecnica e importano atti vincolati. Sono relativi a pareri emessi, di norma, al termine di un'istruttoria compiuta per l'adozione di un provvedimento o di una misura amministrativa
La convalida dell'atto amministrativo: È una manifestazione di volontà non innovativa con cui l'autorità ribadisce una sua precedente determinazione, eventualmente ripetendone il contenuto. È un provvedimento di riesame a contenuto conservativo di un provvedimento annullabile. Può ricorrere anche in caso di atto emanato in assenza dei presupposti che ne avrebbero consentito la legittima adozione.
Il mero ritiro dell'atto amministrativo: Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento. Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo. Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace.
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in: Tre fasi: fase d'iniziativa, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. Tre fasi: fase istruttoria, fase decisoria e fase integrativa dell'efficacia. Quattro fasi: fase d'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia.
Quale dei seguenti provvedimenti amministrativi rientra nella categoria delle concessioni costitutive? Autorizzazione all'apertura di un istituto di credito Concessione del demanio stradale. Concessione mineraria.
Le verbalizzazioni sono: Acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sé stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione. Atti di scienza con cui si narrano e si documentano atti giuridici, operazioni o anche meri comportamenti di altre figure soggettive. Ispezioni particolarmente qualificate in ordine all'oggetto dell'acquisizione che, presentando il carattere di accadimento straordinario, comporta che le stesse siano affidate ad uffici particolari costituiti ad hoc, e talvolta estranei all'amministrazione.
Nel caso di procedimento amministrativo ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. In tal caso: La comunicazione interrompe i termini per concludere il procedimento che iniziano a decorrere nuovamente dalla data di presentazione delle osservazioni o, in mancanza, dalla scadenza del termine di venti giorni dal ricevimento della comunicazione da parte degli istanti. La comunicazione interrompe i termini per concludere il procedimento che iniziano a decorrere nuovamente dalla data di presentazione delle osservazioni o, in mancanza, dalla scadenza del termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione da parte degli istanti. Entro il termine di trenta giorni dalla comunicazione, gli istanti devono presentare per iscritto le loro osservazioni, obbligatoriamente corredate da documenti.
La richiesta è: Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato. Una dichiarazione che viene presentata dai privati ad un'autorità amministrativa, al fine di provocare l'esercizio dei suoi poteri, con l'emanazione di un provvedimento. Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore.
Il contenuto di un atto amministrativo: Deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile. Non può essere caratterizzato dalla presenza di elementi accidentali. Non può essere determinabile; deve essere necessariamente determinato.
L'abrogazione dell'atto amministrativo: Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse. Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo. Ricorre quando viene annullato un atto amministrativo in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità
La ratifica di un provvedimento amministrativo: Ricorre quando sussista una legittimazione straordinaria di un organo ad emanare a titolo provvisorio e in una situazione di urgenza un provvedimento che rientra nella competenza di altro organo, il quale ratificandolo, fa proprio quel provvedimento. Ricorre quando sussista una legittimazione ordinaria di un organo ad emanare a titolo provvisorio un provvedimento che rientra nella competenza di altro organo, il quale ratificandolo, fa proprio quel provvedimento. Ricorre quando sussista una legittimazione straordinaria di un organo ad emanare a titolo definitivo, in caso di inerzia dell'organo preposto all'emanazione,
Qualora in base alla natura del documento amministrativo richiesto non risulti l'esistenza di controinteressati, il diritto di accesso può essere esercitato in via informale? Sì, il diritto di accesso in via informale è oggi sempre ammesso anche in presenza di controinteressati. No, anche se non risulti l'esistenza di controinteressati la richiesta deve essere sempre formale. Sì, mediante richiesta, anche verbale, all'ufficio dell'amministrazione competente a formare l'atto conclusivo del procedimento o a detenerlo stabilmente.
Il visto: È un atto di controllo preventivo ad esito positivo, nel quale l'autorità tutoria è chiamata a verificare l'assenza di un vizio di legittimità nell'atto, essendo vincolata a rilasciare il visto ove non ne riscontri alcuno. È un atto di controllo di legittimità o di merito. È una funzione che si esplica con il controllo di merito e di legittimità.
Quale dei seguenti atti e/o operazioni è ricompreso nella fase decisoria del procedimento amministrativo? Accordi integrativi. Acquisizione dell'interesse a ricorrere. Acquisizione delle condizioni di ammissibilità.
Il comando è: Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto positivo. Un atto con cui l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti.
Oltre ai provvedimenti, esiste tutta una serie di atti amministrativi che per lo più assolvono funzioni strumentali, accessorie o quanto meno secondarie. Alcuni di essi rappresentano semplici momenti dei procedimenti preordinati all'emanazione e all'operatività dei provvedimenti ed altri assolvono compiti di mera testificazione, tra i primi un esempio si concreta con: Gli accertamenti preparatori. Le registrazioni. Le verbalizzazioni.
In base all'art. 19 della l. n.196/2003, la comunicazione di dati diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico a privati o a enti pubblici economici e la diffusione da parte di un soggetto pubblico sono ammesse: Unicamente quando sono previste da una norma di legge o di regolamento. In ogni caso Solo se sono previste da una norma di legge
In base all'art. 18 della l. n.196/2003: Il trattamento è consentito solo a fronte di specifiche esigenze Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito soltanto per lo svolgimento delle funzioni istituzionali. Il trattamento dei dati personali da parte di soggetti pubblici è sempre consentito
In base all'art. 19 della l. n.196/2003, la comunicazione di dati diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto ad altri soggetti pubblici, se non è prevista da una specifica norma di legge o di regolamento: È ammessa quando è comunque necessaria per lo svolgimento di funzioni istituzionali e può essere iniziata se è decorso il termine di cui all'articolo 39, comma 2, e non è stata adottata la diversa determinazione ivi indicata. Non è ammessa È ammessa previa autorizzazione dell'Autorità Garante
In base all'art. 20 della l. n.196/2003, il trattamento dei dati sensibili da parte di soggetti pubblici: È consentito se autorizzato da espressa disposizione di legge nella quale sono specificati i tipi di dati che possono essere trattati e di operazioni eseguibili e le finalità di rilevante interesse pubblico perseguite. Non è mai consentito È consentito solo se autorizzato da una espressa previsione regolamentare
In base all'art.20 della l.n.196/2003, se il trattamento di dati sensibili non è previsto espressamente da una disposizione di legge i soggetti pubblici: Non possono procedere al trattamento Possono procedere al trattamento solo previo parere del Consiglio di stato Possono richiedere al Garante l'individuazione delle attività, tra quelle demandate ai medesimi soggetti dalla legge, che perseguono finalità di rilevante interesse pubblico e per le quali può essere conseguentemente autorizzato, il trattamento dei dati sensibili.
In base all'art.21 della l.n.196/2003, il trattamento di dati giudiziari da parte di soggetti pubblici: È consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge o provvedimento del Garante che specifichino le finalità di rilevante interesse pubblico del trattamento, i tipi di dati trattati e di operazioni eseguibili. È sempre consentito È consentito solo previo parere del consiglio di Stato
Ai sensi dell'art.60 della l.n.196/2003, quando il trattamento concerne dati idonei a rivelare lo stato di salute o la vita sessuale, l'accesso a documenti amministrativi: È consentito solo se la situazione giuridicamente rilevante che si intende tutelare con la richiesta di accesso ai documenti amministrativi è di rango inferiore ai diritti dell'interessato È consentito se la situazione giuridicamente rilevante che si intende tutelare con la richiesta di accesso ai documenti amministrativi è di rango almeno pari ai diritti dell'interessato, ovvero consiste in un diritto della personalità o in un altro diritto o libertà fondamentale e inviolabile Non è mai consentito
La comunicazione: È un atto formale da compiersi esclusivamente a mezzo raccomandata È un atto di natura ricettizia, con cui l'Amministrazione rende noto ad un determinato soggetto, un fatto od un atto È un atto formale da compiersi esclusivamente a mezzo ufficiale giudiziario
I nullaosta sono: Provvedimenti che permettono lo svolgimento di attività economiche Atti di consenso endoprocedimentali, ad efficacia preclusiva dell'ulteriore iter procedimentale in caso di mancato assenso Autorizzazioni concesse a seguito di valutazioni tecniche
All'attività ermeneutica di interpretazione del provvedimento amministrativo si applicano: Le stesse regole dettate dall'art.12 delle disposizioni preliminari al codice civile per gli atti normativi Le regole da individuarsi di volta in volta in appositi regolamenti Le stesse regole, in quanto compatibili, dettate dal codice civile in tema di interpretazione dei contratti
Il silenzio assenso è: Un comportamento inerte dell'Amministrazione che integra un provvedimento tacito di diniego Un comportamento inerte dell'Amministrazione che diventa significativo, in senso favorevole all'interessato, per espressa statuizione del legislatore Un comportamento inerte dell'Amministrazione che diventa significativo, in senso pregiudizievole all'interessato, per espressa statuizione del legislatore
Il silenzio rigetto è un istituto introdotto dalla giurisprudenza del Consiglio di Stato agli inizi del ‘900 al fine di: Evitare che il prolungato silenzio dell'Amministrazione mantenuto su un ricorso gerarchico paralizzasse la giustizi abilità della pretesa del ricorrente Supplire all'inerzia della Pubblica Amministrazione nei procedimenti autorizzatori Supplire all'inerzia della Pubblica Amministrazione nei procedimenti concessori
Quale delle seguenti affermazioni sul silenzio assenso è corretta: Le fattispecie di silenzio assenso si sono ampliate a seguito delle innovazioni legislative introdotte dal 2005 ed è diventato un istituto di carattere generale, essendo utilizzabile nella gran parte dei procedimenti ad istanza di parte Le innovazioni legislative introdotte dal 2005 hanno ristretto l'applicazione del silenzio assenso ai soli atti di controllo Il silenzio assenso è un provvedimento tacito di rifiuto
Quale delle seguenti affermazioni sul silenzio rigetto è corretta: Il decorso del termine di novanta giorni di cui al d.p.r. n.1199/71 ha effetti sostanziali l'eventuale provvedimento di accoglimento tardivo da parte dell'Amministrazione è giuridicamente insesistente Il decorso del termine di novanta giorni di cui al d.p.r. n.1199/71 ha effetti meramente processuali e non preclude l'eventuale provvedimento di accoglimento tardivo da parte dell'Amministrazione Il decorso del termine di novanta giorni di cui al d.p.r. n.1199/71 preclude l'eventuale provvedimento di accoglimento tardivo da parte dell'Amministrazione
Quale delle seguenti affermazioni in tema di autocertificazione è corretta: L'autocertificazione è ammissibile solo in caso di acquisizione di documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento in possesso della stessa Amministrazione procedente I documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento, quando sono in possesso dell'amministrazione procedente, ovvero sono detenuti, istituzionalmente, da altre pubbliche amministrazioni, devono essere acquisiti d'ufficio senza onere di autocertificazione. L'amministrazione procedente può richiedere agli interessati i soli elementi necessari per la ricerca dei documenti. L'acquisizione d'ufficio di documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento, in possesso di altra amministrazione, è sempre subordinata ad un'espressa dichiarazione dell'interessato
In virtù dell'art. 1, comma 1bis della legge n. 241/90 e successive modifiche ed integrazioni, la pubblica amministrazione agisce: con atti di natura paritetica, previa audizione di tutti i destinatari compresi i controinteressati. sempre secondo le norme di diritto privato. secondo le norme di diritto privato nell'adozione di atti di natura non autoritativa e salvo che la legge disponga diversamente.
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge n. 241/90, quale modificata ed integrata, nella comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo deve essere contenuta l'indicazione del responsabile del procedimento? Sì, solo ove l'amministrazione ne valuti l'opportunità. Sì, sempre. Sì, solo se si tratta di procedimento ad iniziativa di parte.
Nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi l'amministrazione statale: può essere rappresentata e difesa solo dal funzionario nominato responsabile del procedimento. può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della qualifica di dirigente e autorizzato dal rappresentante legale dell'ente. può essere difesa solo dall'Avvocatura dello Stato.
Il responsabile del procedimento, secondo la legge n. 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni, può accertare d'ufficio i fatti disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari? Può esperire solo accertamenti tecnici ed ispezioni. No, non può farlo. Sì, può farlo in ogni caso.
Nella comunicazione con cui viene data notizia dell'avvio del procedimento, quale dei seguenti adempimenti è escluso dalla specifica indicazione notiziale? L'oggetto del procedimento promosso. L'individuazione dell'amministrazione competente La data di inizio degli adempimenti istruttori nei procedimenti iniziati d'ufficio.
Secondo la legge n. 241/90, quale risulta modificata ed integrata, se le ragioni della decisione risultano da un altro atto dell'amministrazione richiamato dalla decisione stessa: non occorre che sia indicato e reso disponibile l'atto richiamato nella decisione. insieme alla decisione, deve essere notificato d'urgenza al richiedente l'atto richiamato. insieme alla comunicazione della decisione, deve essere indicato e reso disponibile anche l'atto cui essa si richiama.
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge n. 241/90, come modificata e integrata, l'omissione di talune delle comunicazioni prescritte per la partecipazione al procedimento amministrativo: è fatta valere solo dall'autorità di controllo. può esser fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista. può esser fatta valere solo dal difensore civico
Secondo la legge 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni, spetta al responsabile del procedimento valutare, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti rilevanti per l'emanazione del provvedimento? No, in ogni caso. Sì, in ogni caso. Sì, se il procedimento è iniziato d'ufficio.
Le controversie in materia di accesso ai documenti amministrativi sono attribuite: esclusivamente ad un collegio arbitrale. alla giurisdizione del giudice ordinario. alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo.
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge n 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni, l'amministrazione, nell'adozione del provvedimento finale, può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento? Sì, può discostarsi adottando diverse determinazione senza obbligo di motivazione. No, deve attenersi sempre alle risultanze istruttorie condotte dal responsabile del procedimento. Sì, può discostarsi ma deve indicarne la motivazione nel provvedimento finale.
Qualora in materia di procedimenti amministrativi debba essere obbligatoriamente sentito un organo consultivo, questo deve emettere il proprio parere: non oltre trenta giorni dal ricevimento della richiesta. entro venti giorni dal ricevimento della richiesta. non oltre quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto dalla legge 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni: solo al fine di attribuire carattere di pubblicità all'azione amministrativa. al fine di attribuire carattere di efficacia all'azione amministrativa. al fine di favorire la partecipazione e di assicurare l'imparzialità e la trasparenza dell'attività amministrativa.
Secondo le disposizioni di cui alla legge n. 241/1990, quale modificata ed integrata, il provvedimento amministrativo è nullo: se manca degli elementi essenziali. se è viziato da incompetenza. se è stato adottato in violazione di legge.
Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso sia diretta ad effettuare un controllo di tipo investigativo-preventivo? Sì, perché il diritto di accesso è comunque uno strumento di controllo generalizzato. No, è inammissibile perché il diritto di accesso non è uno strumento di controllo generalizzato. Solo se l'istanza è presentata da una associazione di tutela dei consumatori.
Ai sensi della legge n. 241/1990, quale modificata ed integrata, in accoglimento di osservazioni e proposte presentate, l'amministrazione procedente può concludere, a determinate condizioni, accordi con gli interessati al fine di stabilire il contenuto discrezionale del provvedimento finale ovvero in sostituzione di questo. Tali accordi debbono essere stipulati in forma scritta? Sì, se l'accordo oltre al destinatario del provvedimento prevede la partecipazione di altri cointeressati, e in tal caso si applicano i principi del codice civile in materia di obbligazioni e contratti in quanto compatibili. No, non è richiesta la forma scritta, ma si applicano, ove non diversamente previsto, i principi del codice civile in materia di obbligazioni. Sì, a pena di nullità, per atto scritto, salvo che la legge disponga altrimenti e ad essi si applicano, ove non diversamente previsto, i princìpi del codice civile in materia di obbligazioni e contratti in quanto compatibili.
In caso di diniego dell'accesso, espresso o tacito, ai documenti amministrativi, il richiedente può presentare ricorso: nel termine di trenta giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso. nel termine di venti giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro cinque giorni dalla data di presentazione del ricorso. nel termine di trenta giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro sessanta giorni dalla data di presentazione del ricorso.
È proprio della fase istruttoria del procedimento amministrativo: la designazione. l'accertamento dei requisiti di legittimazione. l'accordo sostitutivo.
Secondo quanto disposto dall'art. 3 della legge n. 241/1990, quale modificata ed integrata, la motivazione dei provvedimenti amministrativi deve indicare: i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria. gli elementi essenziali dell'atto e, laddove presenti, gli elementi accidentali. i presupposti di fatto e di diritto che hanno determinato l'amministrazione pubblica, e per essa l'organo, ad iniziare il procedimento.
La legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro: per gli atti relativi l'organizzazione amministrativa. per gli atti privi di efficacia economica. per gli atti normativi.
Secondo quanto disposto dalla legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, il provvedimento è annullabile: se è viziato da eccesso di potere o da incompetenza. se è stato adottato in violazione o elusione del giudicato. se manca degli elementi essenziali.
La conferenza di servizi, prevista dalla legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni per effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, può essere convocata anche per l'esame contestuale di interessi coinvolti in più procedimenti amministrativi connessi. In tal caso essa è indetta: in ogni caso dall'amministrazione competente a concludere il procedimento che cronologicamente deve precedere gli altri connessi. in ogni caso da una delle amministrazioni che curano l'interesse pubblico prevalente senza necessità di raggiungere una preventiva intesa informale. dall'amministrazione o, previa informale intesa, da una delle amministrazioni che curano l'interesse pubblico prevalente.
Quanto alle modalità di esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi: l'esame dei documenti è gratuito, mentre il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca e di misura. il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, ma non all'imposta di bollo né al pagamento dei diritti di ricerca e di misura. l'esame come il rilascio di copia dei documenti non è subordinato ad alcun pagamento.
L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento amministrativo configura: un vizio procedimentale, che può essere fatto valere da qualunque soggetto. un vizio procedimentale che determina la nullità del provvedimento. una ipotesi di illegittimità che può essere fatta valere soltanto dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista.
Il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell'art. 21-nonies della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni : è annullabile d'ufficio, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati, dall'organo che lo ha emanato, ovvero da altro organo previsto dalla legge. è nullo ovvero inesistente. può essere revocato, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro il termine perentorio di sessanta giorni, tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati, solo da organo superiore a quello che lo ha emanato.
Secondo la legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, nei procedimenti ad iniziativa di parte, esiste un obbligo generale di indicare, nella comunicazione di avvio del procedimento, la data di presentazione dell'istanza? Sì, la legge n. 15/2005 ha previsto un obbligo generale. Sì, ma solo se l'istanza è presentata da altra pubblica amministrazione. No.
È ammesso secondo la legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni il recesso unilaterale dai contratti della P.A.? Sì, nei casi previsti dalla legge o dal contratto. No, in nessun caso. Sì, soltanto nei casi ammessi dalla legge.
Le disposizioni relative all'art. 10-bis della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni sulla comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza: si applicano anche alle procedure concorsuali non si applicano alle procedure concorsuali. si applicano a tutti i procedimenti amministrativi indipendentemente dall'oggetto promosso.
Ai sensi dell'art. 6 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, il responsabile del procedimento, tra l'altro: propone l'indizione o, avendone la competenza, indice le conferenze di servizi. può chiedere il rilascio di dichiarazioni, ma non la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete. può ordinare esibizioni documentali, ma non esperire accertamenti tecnici ed ispezioni.
Gli accordi tra le pubbliche amministrazioni previsti dall'art. 15 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni: possono essere stipulati solo per disciplinare attività meramente esecutive. sono stipulati per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune. sono stati in parte abrogati dalla legge n. 15/2005.
Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro: i documenti concernenti l'attività del Governo. i documenti concernenti situazioni patrimoniali. i documenti volti a salvaguardare la sicurezza e la difesa nazionale.
Secondo l'art. 14-quater della L. n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, il dissenso di uno o più rappresentanti delle amministrazioni, regolarmente convocate alla conferenza di servizi: può riferirsi a questioni connesse anche se non costituiscono oggetto della conferenza medesima. a pena di inammissibilità, deve essere congruamente motivato. può essere manifestato al di fuori della conferenza, purché sia portato a conoscenza delle altre amministrazioni con mezzi idonei.
Ai sensi dell'art. 14-ter della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni concernente i lavori della conferenza di servizi, alla conferenza: possono partecipare, con diritto di voto, i concessionari e i gestori di pubblici servizi, in ogni caso. i concessionari e i gestori di pubblici servizi non possono partecipare. possono partecipare, senza diritto di voto, i concessionari e i gestori di pubblici servizi, nel caso in cui il procedimento amministrativo o il progetto dedotto in conferenza implichi loro adempimenti ovvero abbia effetto diretto o indiretto sulla loro attività.
Secondo quanto disposto dalla legge n. 241/1990, nella prima riunione della conferenza di servizi, o comunque in quella immediatamente successiva alla trasmissione dell'istanza o del progetto definitivo, le amministrazioni che vi partecipano determinano il termine per l'adozione della decisione conclusiva. Entro quale termine devono essere contenuti i lavori della conferenza in virtù dell'art. 14-ter della suddetta legge? I lavori non possono superare, di norma, i novanta giorni. I lavori non possono superare, di norma, i trenta giorni. I lavori non possono superare, di norma, i sessanta giorni.
Ai sensi del disposto di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990 l'avvio del procedimento amministrativo è comunicato: anche ai soggetti individuati o facilmente individuabili, qualora da un provvedimento possa derivare un pregiudizio purché non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento. ai soli soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi. ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora da quest'ultimo possa derivare loro pregiudizio, anche se ciò comporti aggravamento del procedimento.
I gestori di pubblici servizi devono consentire l'accesso ai documenti nei casi in cui una norma imponga al gestore l'attivazione di procedimenti, anche in merito alla scelta del contraente? Sì, in base alla nuova formulazione legislativa dell'art. 23 della legge n. 241/1990. Sì, ma solo se si tratta di privati legittimati, in virtù di un provvedimento concessorio, allo svolgimento di attività pubbliche. I gestori di pubblici servizi non sono tenuti all'osservanza delle norme in materia di diritto di accesso di cui alla legge n. 241/1990.
Gli organi consultivi delle P.A. sono tenuti a rendere i pareri ad essi obbligatoriamente richiesti entro un termine prestabilito dalla legge n 241/1990, come modificato ed integrato, e può interromperlo qualora abbia rappresentato esigenze istruttorie: per una sola volta e il parere deve essere reso definitivamente entro quindici giorni dalla ricezione degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate. può essere interrotto per non più di due volte e il parere deve essere reso definitivamente entro trenta giorni dalla ricezione degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate. può essere prorogato per una sola volta e per un termine comunque non superiore a novanta giorni.
L'art. 19 della legge n. 241/1990 in merito alla dichiarazione di inizio attività: dispone che l'amministrazione competente possa richiedere informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità anche qualora siano attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non siano direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni. tende a semplificare il complesso regime delle autorizzazioni amministrative concernenti l'esercizio di attività private con l'introduzione di dichiarazioni sostitutive da parte dei privati. prevede che l'attività oggetto della dichiarazione sostitutiva possa essere iniziata decorsi 20 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione alla P.A. competente.
I termini per la conclusione del procedimento previsti nell'art. 2 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, sono: trenta giorni, salvo alcuni casi previsti dalla legge. sessanta giorni, salvo alcuni casi previsti dalla legge. quarantacinque, in ogni caso.
In caso di diniego dell'accesso, espresso o tacito, ai documenti amministrativi, il richiedente ne può domandare il riesame. Nei confronti degli atti delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato questa richiesta è inoltrata: presso la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi nonché presso l'amministrazione resistente. solo presso alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi. presso la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi nonché presso il difensore civico competente per l'ambito territoriale immediatamente superiore.
In merito all'efficacia del provvedimento amministrativo l'art. 21-bis della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, dispone che: il provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati non avente carattere sanzionatorio deve contenere una motivata clausola di immediata efficacia. il provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati avente carattere cautelare ed urgente è immediatamente efficace. il provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati acquista efficacia nei confronti di ciascun destinatario, trascorsi dieci giorni dalla comunicazione allo stesso.
In accoglimento di osservazioni e proposte presentate dai privati, l'amministrazione procedente può concludere, a determinate condizioni, accordi con gli interessati al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale ovvero in sostituzione di questo. Al fine di favorire la conclusione degli accordi, il responsabile del procedimento: deve mettere in atto procedure semplificate. può predisporre un calendario di incontri cui invita, separatamente o contestualmente, il destinatario del provvedimento ed eventuali controinteressati. indice una conferenza di servizi, salvo casi previsti dalla legge.
Secondo l'art. 21-septies della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, nei casi concernenti la nullità dei provvedimenti amministrativi in violazione o elusione del giudicato, la questione deve essere devoluta: alla giurisdizione esclusiva del G.O, nel caso di atti di natura non autoritativa. alla giurisdizione esclusiva del G.A. alla giurisdizione esclusiva del G.O.
La pubblica amministrazione ha l'obbligo generale di determinare, per ciascun tipo di procedimento, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria? No, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce obbligo solo con riferimento all'adozione del provvedimento finale. No, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce obbligo solo con riferimento ad alcune tipologie di atti. Sì, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce un obbligo generale.
In materia di comunicazioni dell'unità organizzativa competente e del nominativo del responsabile del procedimento, la legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni dispone che: le comunicazioni devono essere fornite d'ufficio ai soggetti interessati al procedimento e, a richiesta, a chiunque vi abbia interesse. le comunicazioni devono essere fornite d'ufficio a chiunque vi abbia interesse. le comunicazioni devono essere fornite a richiesta ai soggetti interessati.
Quale tra le affermazioni di seguito riportate è coerente con la disciplina relativa alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi di cui all'art. 27 della legge n. 241/1990, quale modificata ed integrata? La Commissione è nominata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Consiglio dei Ministri. La Commissione è rinnovata ogni cinque anni. La Commissione è presieduta dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è composta da dieci membri.
In materia di lavori della conferenza di servizi, l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, dispone che: la conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza dei presenti. nei casi in cui sia richiesta la VIA, la conferenza di servizi si esprime dopo aver acquisito la valutazione medesima ed il termine per l'adozione della decisione conclusiva resta sospeso, per un massimo di trenta giorni, fino all'acquisizione della pronuncia sulla compatibilità ambientale. i lavori della conferenza non possono superare i centoventi giorni, salvo quanto previsto dalla stessa legge.
Secondo l'art. 12 della legge n. 241/1990, quale modificata ed integrata, l'amministrazione è obbligata a predeterminare e rendere preventivamente pubblici i criteri e le modalità cui attenersi per: la concessione di sovvenzioni. i provvedimenti tributari. l'effettuazione di spese pubbliche.
Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa è regolata secondo le modalità previste dalla legge stessa e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché dai principi dell'ordinamento comunitario. dai principi dell'ordinamento comunitario e internazionale. dai principi costituzionali.
Secondo il modificato art. 18 della legge n. 241/1990, che cosa richiede l'amministrazione procedente agli interessati nel caso di documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento e detenuti da altre P.A? Copia anche informale dei documenti con riserva di richiedere l'originale all'amministrazione competente. Copia autenticata di tutti i documenti necessari. I soli elementi necessari per la ricerca dei documenti.
Al fine di accelerare il procedimento amministrativo, laddove debba essere obbligatoriamente sentito un organo consultivo e sia decorso il termine senza che sia stato comunicato il parere obbligatorio o senza che l'organo adito abbia rappresentato esigenze istruttorie: l'amministrazione deve procedere indipendentemente dall'acquisizione del parere. è obbligo dell'amministrazione richiedente interrompere il procedimento e sollecitare il parere che deve essere reso definitivamente entro quindici giorni. è in facoltà dell'amministrazione richiedente di procedere indipendentemente dall'espressione del parere.
A norma del novellato art. 6 della legge n. 241/1990, qualora l'organo competente per l'adozione del provvedimento finale sia diverso dal responsabile del procedimento, può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento? Sì, indicandone la motivazione nel provvedimento finale. Sì, ma solo se il responsabile del procedimento e l'organo competente all'adozione del provvedimento finale appartengono a due amministrazioni diverse. No, mai.
L'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, prevede, tra l'altro, che: il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell'art. 21-octies è nullo. il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell'art. 21-octies può essere revocato, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro il termine perentorio di trenta giorni. è fatta salva la possibilità di convalida del provvedimento annullabile, sussistendone le ragioni di interesse pubblico ed entro un termine ragionevole
Sino a quando il dirigente di ciascuna unità organizzativa non provveda ad assegnare a sé o ad altro dipendente addetto all'unità la responsabilità dell'istruttoria e di ogni altro adempimento inerente il singolo procedimento nonché, eventualmente, dell'adozione del provvedimento finale, la legge n. 241/1990, come modificata e integrata, prevede che: non possono decorrere i termini per la conclusione del procedimento non può in nessun caso essere considerato responsabile del singolo procedimento il funzionario preposto all'unità organizzativa. è considerato responsabile del singolo procedimento il funzionario preposto alla unità organizzativa determinata.
Secondo il disposto di cui all'art.22 della legge n. 241/1990, come modificata e integrata, si intende per documento amministrativo ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti: concernenti attività di pubblico interesse, caratterizzati dalla natura esclusivamente pubblicistica della loro disciplina sostanziale. anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento ed esclusivamente formati da una pubblica amministrazione. anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione.
Agli effetti dell'art. 23 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, il diritto di accesso si esercita nei confronti dei gestori di pubblici servizi: sì. no, si esercita solo nei confronti delle pubbliche amministrazioni e delle aziende autonome e speciali. no, si esercita solo nei confronti delle pubbliche amministrazioni.
In merito alla comunicazione di avvio del procedimento, la legge n. 241/1990, quale modificata ed integrata, prevede l'obbligo di indicare la data entro la quale deve concludersi il procedimento? Sì, deve essere indicata anche la data entro cui il procedimento deve concludersi ed i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione. No, devono essere indicate l'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento promosso, l'ufficio e la persona responsabile del procedimento. Sì, ma solo nel caso in cui il procedimento sia ad istanza di parte.
Il divieto di accesso ai documenti amministrativi può riguardare, tra l'altro: i documenti concernenti la continuità e la correttezza delle relazioni internazionali. i documenti concernenti l'attività del Parlamento. i documenti aventi rilevanza politica.
La richiesta di accesso ai documenti amministrativi: deve essere rivolta esclusivamente all'amministrazione che ha formato il documento. deve essere rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente. deve essere avanzata esclusivamente al responsabile del procedimento.
Dispone la legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, che l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento mediante comunicazione personale indicando diversi elementi previsti dalla legge. L'omissione di taluna delle comunicazioni prescritte: può essere fatta valere da qualunque soggetto purché estraneo all'amministrazione. comporta la sospensione dell'avvio del procedimento. può esser fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista.
Quale delle seguenti formulazioni è coerente col dettato della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni? Nei giudizi in materia di accesso, le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore. Nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, le parti devono stare in giudizio necessariamente con l'assistenza del difensore. L'amministrazione, nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, non ha facoltà di farsi rappresentare e difendere da un proprio dipendente.
Secondo quanto disposto dalla legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, il provvedimento amministrativo viziato da incompetenza è annullabile? No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge. Sì, dispone l'art. 21-octies che è annullabile il procedimento amministrativo adottato in violazione di legge o viziato da eccesso di potere o da incompetenza. Sì, l'unica ipotesi contemplata dalla legge n. 241/1990 per l'annullabilità del provvedimento è il vizio di incompetenza.
Qualora in base alla natura del documento amministrativo richiesto non risulti l'esistenza di controinteressati, il diritto di accesso può essere esercitato in via informale? Sì, in tal caso il richiedente deve indicare gli elementi del documento oggetto di richiesta (ovvero gli elementi che ne consentano l'individuazione), specificare e, ove occorra, comprovare l'interesse connesso all'oggetto della richiesta, dimostrare la propria identità e, ove occorra, i propri poteri di rappresentanza del soggetto interessato. Sì, il diritto di accesso in via informale è oggi sempre ammesso anche in presenza di controinteressati. No, anche se non risulti l'esistenza di controinteressati la richiesta deve essere sempre formale.
Ai sensi della normativa in materia di accesso ai documenti amministrativi, per diritto di accesso si intende: il diritto degli interessati di prendere visione di documenti amministrativi, ma non anche di estrarne copia. il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi. il diritto per chiunque di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi.
Quale tra le seguenti affermazioni corrisponde a quanto disposto dall'art. 4 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, in materia di responsabile del procedimento? È sempre competenza delle pubbliche amministrazioni determinare per ciascun tipo di procedimento relativo ad atti di loro competenza l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria, nonché dell'adozione del provvedimento finale. Le leggi statali determinano per ciascun tipo di procedimento relativo ad atti della pubblica amministrazione il responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale. Ove non sia già direttamente stabilito per legge o per regolamento, le pubbliche amministrazioni sono tenute a determinare per ciascun tipo di procedimento relativo ad atti di loro competenza l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale.
Esiste per la pubblica amministrazione un obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi concernenti l'organizzazione amministrativa? La motivazione dei provvedimenti amministrativi costituisce una facoltà della pubblica amministrazione. No. Tale fattispecie non rientra tra quelle espressamente previste dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. Sì, tale obbligo è espressamente previsto dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990.
La richiesta di accesso agli atti amministrativi deve essere legittimata da un interesse che: deve essere personale anche se non concreto e attuale e ricollegabile alla persona dell'istante da uno specifico nesso. deve necessariamente essere di tipo collettivo o diffuso. deve essere personale e concreto, ricollegabile alla persona dell'istante da uno specifico nesso.
Ai sensi dell'art. 21 octies della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, la mancata comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo: non comporta annullabilità dell'atto quando la P.A. dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato. comporta sempre l'annullabilità dell'atto. costituisce un vizio di legge che comporta la nullità del provvedimento.
Ai sensi dell'art. 14-quater della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, il dissenso di uno o più rappresentanti delle amministrazioni regolarmente convocate alla conferenza di servizi, a pena di inammissibilità: deve essere manifestato nella conferenza di servizi, deve essere congruamente motivato, può riferirsi a questioni connesse anche se non costituiscono oggetto della conferenza medesima e deve recare le specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso. deve essere portato a conoscenza di tutte le amministrazioni, deve essere congruamente motivato, non può riferirsi a questioni connesse che non costituiscono oggetto della conferenza medesima e deve recare le specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso. deve essere manifestato nella conferenza di servizi, deve essere congruamente motivato, non può riferirsi a questioni connesse che non costituiscono oggetto della conferenza medesima e deve recare le specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso.
Secondo quanto disposto dall'art. 10-bis della legge n. 241/1990, come modificato ed integrato, nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, deve: comunicare tempestivamente le incertezze dell'amministrazione. comunicare tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. invitare gli istanti a produrre ulteriore documentazione.
Ad eccezione di quanto previsto dall'art. 19 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale: a provvedimento di diniego della domanda, se non è comunicato nei termini il provvedimento di accoglimento. a provvedimento di accoglimento della domanda, se non è comunicato nei termini il provvedimento di diniego, ma sono necessarie successive istanze. a provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze o diffide, se non è comunicato nei termini il provvedimento di diniego.
Nella legge sul procedimento amministrativo vige: il divieto di interventi di carattere consultivo facoltativo. il divieto di aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria. il divieto assoluto di aggravare il procedimento.
Agli effetti della normativa in materia di procedimento amministrativo, un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato? No, un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole non può essere revocato. Sì, lo prevede espressamente l'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990, per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario. Sì, lo prevede espressamente l'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990, ma solo in caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario.
Le controversie in materia di formazione, conclusione ed esecuzione degli accordi di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, ovvero degli accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento, sono: riservate alla giurisdizione esclusiva del G.A. di competenza del Consiglio di Stato. riservate alla giurisdizione esclusiva del G.O.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, le relative disposizioni non si applicano: tra l'altro, agli atti e procedimenti riguardanti l'ambiente e la difesa nazionale. ai soli atti e procedimenti riguardanti la pubblica sicurezza e l'immigrazione, la salute e la pubblica incolumità. ai soli casi in cui la legge qualifica il silenzio dell'amministrazione come rigetto dell'istanza.
Secondo il disposto dell'art. 3-bis della legge n. 241/1990 così come modificato ed integrato, quale delle seguenti affermazioni in relazione all'uso della telematica è corretta? Le P.A. incentivano l'uso della telematica solo nei rapporti interni e tra le diverse amministrazioni. Per conseguire maggiore efficienza nella loro attività, le amministrazioni pubbliche incentivano l'uso della telematica. Le P.A. incentivano l'uso della telematica nei rapporti tra le diverse amministrazioni ed ai soli fini di garantire l'accesso ai documenti.
La pubblica amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi? Sì, nei casi e nei limiti stabiliti dalla legge n. 241/1990. Sì, solo qualora la loro conoscenza possa impedire o gravemente ostacolare lo svolgimento dell'azione amministrativa. No. In nessun caso l'amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi.
Una volta aperta la fase dell'iniziativa del procedimento amministrativo la legge n. 241/1990 prevede: tre obblighi ovvero: la previsione di un termine di conclusione dell'iter procedimentale, la individuazione del responsabile del procedimento e la comunicazione dell'avvio del procedimento agli interessati. due obblighi ovvero: la individuazione del responsabile del procedimento e la comunicazione dell'avvio del procedimento agli interessati. solo l'obbligo della individuazione del responsabile del procedimento.
Secondo il disposto normativo di cui all'art. 2 della legge sul procedimento amministrativo, come modificata ed integrata, la mancata emanazione del provvedimento amministrativo nei termini: costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale. costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale solo per alcune fattispecie previste. non può costituire, di regola, elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale.
Nel caso di ritardo dell'amministrazione nella conclusione del procedimento, le pubbliche amministrazioni: sono tenuti al risarcimento del danno ingiusto cagionato in conseguenza dell'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento. sono tenuti al risarcimento del danno cagionato nei soli casi di inosservanza dolosa del termine di conclusione del procedimento. sono tenuti al risarcimento del danno cagionato, in ogni caso.
Esiste per la pubblica amministrazione, ai sensi della legge n. 241/1990 come modificata ed integrata, un obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi concernenti lo svolgimento dei pubblici concorsi? Sì, tale obbligo è espressamente previsto dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990, come modificata ed integrata. No, costituisce una facoltà della pubblica amministrazione. L'obbligo di motivazione sussiste solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento.
Secondo la norma di cui all'art. 9 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, quali soggetti possono intervenire nel procedimento amministrativo? Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento, hanno facoltà di intervenire nel procedimento. Ogni soggetto, purché persona fisica, che sia portatore di interessi pubblici o privati, anche diffusi, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Esclusivamente il soggetto nei cui confronti il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti.
Ai sensi dell'art. 10-bis della legge n. 241/1990 come modificata ed integrata, entro un termine prestabilito dalla stessa legge gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni; dell'eventuale mancato accoglimento di tali osservazioni deve essere data ragione nella motivazione del provvedimento finale? No, in quanto atti presenti nella c.d. fase preparatoria. Sì, lo prevede espressamente l'art. 10-bis della legge n. 241/1990. Sì, se l'istanza proviene da altra pubblica amministrazione.
Dispone la legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, che l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento mediante comunicazione personale indicando diversi elementi previsti dalla legge. È in facoltà dell'amministrazione prevedere altre forme di pubblicità? Sì, la forma di pubblicità unificata qualora per il numero dei destinatari la comunicazione personale non sia possibile o risulti particolarmente gravosa. Nella prassi l'amministrazione provvede sempre con forme di pubblicità unificate. Sì, la forma di pubblicità unificata qualora l'oggetto promosso sia di discrezionalità amministrativa
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi è istituita presso: la Presidenza della Repubblica. il Ministero dell'Interno. la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Ai sensi dell'art. 14 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente: invita le persone interessate ai procedimenti ad attivare le amministrazioni cointeressate. indice di regola una conferenza di servizi. interpella le amministrazioni interessate.
Secondo la normativa sull'istituto della denuncia d'inizio attività (D.I.A.) prevista della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, l'interessato: contestualmente all'inizio dell'attività, ne dà comunicazione all'amministrazione competente. entro quindici giorni dall'inizio dell'attività, ne dà comunicazione all'amministrazione competente. entro dieci giorni dall'inizio dell'attività, ne dà comunicazione all'amministrazione competente.
Secondo l'art. 11 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, a garanzia dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, in tutti i casi in cui una pubblica amministrazione conclude accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento con privato, la stipulazione dell'accordo: deve essere adeguatamente motivata e portata a conoscenza di tutti i soggetti interessati qualora diversi da portatori di interessi diffusi. deve essere preceduta da una conferenza di servizi. deve essere preceduta da una determinazione dell'organo che sarebbe competente per l'adozione del provvedimento.
La legge n. 241/1990 come modificata ed integrata, specifica che la pubblica amministrazione: può aggravare il procedimento solo con il consenso dell'interessato. non può in alcun caso aggravare il procedimento. non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria.
Secondo quanto disposto dall'art. 21-ter della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, le P.A. possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei confronti dei soggetti obbligati derivanti da un provvedimento? No, in nessun caso è consentito alle P.A. di imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti derivanti da un provvedimento. Sì, nei casi e con le modalità stabilite dalla legge. Sì, ma solo quando il provvedimento modifichi o estingua situazioni preesistenti all'emanazione dell'atto.
Ai sensi dell'art. 20 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, l'amministrazione competente entro quanti giorni dalla presentazione dell'istanza per il rilascio di provvedimenti amministrativi può indire una conferenza di servizi? Entro dieci giorni. Entro trenta giorni. Entro quaranta giorni.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990 e successive modifiche ed integrazioni: non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale. non può esperire ispezioni. adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria.
Salvi i casi di silenzio assenso, decorsi i termini per la conclusione del procedimento previsti nell'art. 2 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, il ricorso avverso il silenzio dell'amministrazione: può essere proposto, solo previa diffida, all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre sei mesi dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento. può essere proposto, solo previa diffida, all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre tre mesi dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento. può essere proposto anche senza necessità di diffida all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre un anno dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento.
Gli accordi sostitutivi di provvedimenti di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, sono soggetti ai medesimi controlli previsti per i provvedimenti stessi? Sì, ma solo quando l'accordo comporti un onere per l'amministrazione. Sì, lo dispone espressamente la detta legge. No, gli accordi sostitutivi non necessitano di controlli.
Nel caso di procedimento amministrativo ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. In tal caso: la comunicazione interrompe i termini per concludere il procedimento che iniziano a decorrere nuovamente dalla data di presentazione delle osservazioni o, in mancanza, dalla scadenza del termine di venti giorni dal ricevimento della comunicazione da parte degli istanti. entro il termine di venti giorni dal ricevimento della comunicazione, gli istanti devono presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. la comunicazione interrompe i termini per concludere il procedimento che iniziano a decorrere nuovamente dalla data di presentazione delle osservazioni o, in mancanza, dalla scadenza del termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione da parte degli istanti.
La decisione del tribunale amministrativo regionale in merito alle determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso è appellabile innanzi al Consiglio di Stato entro: sessanta giorni dalla notifica della stessa trenta giorni dalla notifica della stessa. venti giorni dalla notifica della stessa
Gli accordi integrativi o sostitutivi di provvedimento debbono essere stipulati: esclusivamente per atto scritto. a pena di nullità, per atto scritto, salvo che la legge disponga altrimenti la legge non prevede nessuna forma specifica per tali accordi.
In merito ai termini e al potere di differimento per il procedimento di accesso formale ai documenti amministrativi è corretto affermare che: il differimento non può essere disposto nella fase preparatoria dei provvedimenti amministrativi. ove la richiesta sia irregolare o incompleta, l'amministrazione, entro dieci giorni, ne dà comunicazione al richiedente. nel caso in cui la P.A. si avvalga del potere di differimento l'atto che lo dispone non deve necessariamente indicare la durata del differimento.
La legge n. 241/90, come modificata ed integrata, dispone che, con apposito regolamento, siano individuati determinati casi di esclusione del silenzio-assenso della Pubblica Amministrazione? No, non detta norme in tal senso. No, esclude categoricamente che il silenzio della Pubblica Amministrazione possa valere come assenso Sì, dispone in tal senso
Il termine entro il quale deve concludersi il procedimento amministrativo, ai sensi della legge n. 241/90, come modificata ed integrata, decorre: dalla nomina del responsabile del procedimento. dall'inizio del procedimento d'ufficio o dal ricevimento della domanda se il procedimento è ad iniziativa di parte. al trentesimo giorno successivo alla data di ricevimento dell'istanza.
La legge n. 241/90 e successive modifiche ed integrazioni, stabilisce che il rifiuto, il differimento e la limitazione all'accesso ai documenti amministrativi devono essere motivati? Sì, lo stabilisce. No, non lo stabilisce. No, solo il rifiuto deve essere motivato.
Agli effetti della legge n. 241/90 e successive modifiche ed integrazioni, deve mantenere il segreto d'ufficio: l'ufficio o organo a cui appartiene il dipendente-persona fisica che gestisce l'informazione o la notizia coperta da segreto d'ufficio. il dipendente-persona fisica. anche il soggetto non appartenente alla Pubblica Amministrazione che abbia conoscenza di atti amministrativi.
Il differimento dell'accesso è disposto: ove sia sufficiente per assicurare una temporanea tutela di specifici interessi previsti dalla legge, o per salvaguardare specifiche esigenze dell'amministrazione, escluse nella fase preparatoria dei provvedimenti, in relazione a documenti la cui conoscenza possa compromettere il buon andamento dell'azione amministrativa. solo qualora sia indispensabile per assicurare una temporanea tutela di specifici interessi previsti dalla legge, o per salvaguardare esigenze dell'amministrazione, in ogni caso. ove sia sufficiente per assicurare una temporanea tutela di specifici interessi previsti dalla legge, o per salvaguardare specifiche esigenze dell'amministrazione, specie nella fase preparatoria dei provvedimenti, in relazione a documenti la cui conoscenza possa compromettere il buon andamento dell'azione amministrativa.
L'esame dei documenti è effettuato dal richiedente o da persona da lui incaricata: ad esclusione di altre persone, in nessun caso ammesse dalla legge in accompagnamento del richiedente o di altra persona da lui incaricata. con l'eventuale accompagnamento di altra persona di cui non è necessario assumere le generalità. con l'eventuale accompagnamento di altra persona di cui vanno specificate le generalità, che devono essere poi registrate in calce alla richiesta.
Quale atto normativo (regolamento) disciplina le modalità di esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi in conformità a quanto stabilito dalla legge sul procedimento e sull'accesso ai documenti? Il D.P.R. n. 184/2006. La legge n. 241/1990. La legge n. 15/2005.
Quando non è possibile l'accoglimento immediato della richiesta in via informale? Esclusivamente qualora sorgano dubbi sulla sussistenza dell'interesse alla stregua delle informazioni e delle documentazioni fornite, sull'accessibilità del documento o sull'esistenza di controinteressati. Qualora sorgano dubbi sulla legittimazione del richiedente, sulla sua identità, sui suoi poteri rappresentativi, sulla sussistenza dell'interesse alla stregua delle informazioni e delle documentazioni fornite, sull'accessibilità del documento o sull'esistenza di controinteressati. Esclusivamente qualora sorgano dubbi sull'esistenza di controinteressati.
Ai sensi dell'art. 14-bis della legge n. 241/90, come modificata ed integrata, in merito alla conferenza di servizi preliminare, nel caso in cui sia richiesta la VIA, la conferenza si esprime: entro trenta giorni dalla conclusione della fase preliminare di definizione dei contenuti dello studio d'impatto ambientale. entro sessanta giorni dalla conclusione della fase preliminare relativa ai contenuti dello studio d'impatto ambientale. entro quarantacinque giorni dalla conclusione della fase preliminare relativa ai contenuti dello studio d'impatto ambientale, secondo quanto previsto in materia di VIA.
Secondo l'art. 11 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, il recesso unilaterale dagli accordi stipulati nell'ambito del procedimento amministrativo da parte della pubblica amministrazione: è ammesso per sopravvenuti motivi di pubblico interesse. può essere ammesso solo nei casi previsti dalla legge o dal contratto. non è ammesso.
Agli effetti della normativa di cui alla legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, quali provvedimenti amministrativi limitativi della sfera giuridica dei privati sono immediatamente efficaci? Quelli che hanno carattere sanzionatorio. Quelli che non hanno carattere sanzionatorio. Quelli che hanno carattere cautelare ed urgente.
Nel caso di provvedimento adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti, la legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, dispone che: il provvedimento è annullabile, in ogni caso. non è annullabile il provvedimento qualora, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato. non è mai annullabile
Nel caso in cui la dichiarazione di inizio attività abbia ad oggetto l'esercizio di attività di impianti produttivi di beni e di servizi e di prestazione di servizi di cui alla direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, l'attività oggetto della dichiarazione: deve essere iniziata decorsi trenta giorni dalla data di presentazione della dichiarazione all'amministrazione competente. deve essere iniziata decorsi dieci giorni dalla data di presentazione della dichiarazione all'amministrazione competente. può essere iniziata dalla data della presentazione della dichiarazione all'amministrazione competente.
La revoca del provvedimento amministrativo, come disciplinata dall'art. 21-quinquies della novellata legge n. 241/1990, determina: la inidoneità del provvedimento revocato a produrre ulteriori effetti. l'eliminazione del provvedimento con efficacia retroattiva. la caducazione degli effetti che il provvedimento ha prodotto fin dal momento in cui è stato emanato.
L'adozione di provvedimenti attributivi di vantaggi economici da parte di pubbliche amministrazioni è subordinata dalla legge sul procedimento amministrativo alla predeterminazione ed alla pubblicazione di criteri e modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi. Ciò vale per l'attribuzione di vantaggi a favore: di persone ed enti pubblici e privati. esclusivamente di persone fisiche ed enti privati. solo di persone fisiche.
Ai sensi dell'art. 21 quater della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, i provvedimenti amministrativi efficaci sono eseguiti immediatamente. Può l'efficacia o l'esecuzione essere sospesa? Sì, per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario. Sì, ed in tal caso il termine della sospensione, esplicitamente indicato nell'atto, può essere prorogato fino a due volte, ma non Sì, a discrezione dell'amministrazione e per un termine di sospensione prorogabile fino a due volte, ma in nessun caso riducibile.
La legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, detta importanti disposizioni in materia di partecipazione al procedimento amministrativo, stabilendo, tra l'altro, la comunicazione preventiva agli istanti dei motivi che ostano all'accoglimento della domanda nei procedimenti amministrativi ad istanza di parte. Entro quale termine gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti? Entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione. Entro sette giorni dal ricevimento della comunicazione. Entro cinque giorni dal ricevimento della comunicazione.
L'art. 14-ter della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, in merito ai lavori della conferenza di servizi dispone che: si considera acquisito l'assenso dell'amministrazione il cui rappresentante non abbia espresso definitivamente la volontà dell'amministrazione rappresentata. La convocazione della prima riunione deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno dieci giorni prima della relativa data. la conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza computando anche le amministrazioni assenti.
In attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, la regola generale è il diritto di accesso ai documenti amministrativi mentre il differimento o il diniego costituiscono un'eccezione. Quale delle affermazioni seguenti espone principi conformi alla predetta legge? L'accesso ai documenti amministrativi non può essere negato ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento. Non può essere causa di esclusione dal diritto di accesso ai documenti amministrativi l'esigenza di non arrecare pregiudizio ai processi di formazione, di determinazione e di attuazione della politica monetaria e valutaria È consentito l'accesso, nei procedimenti selettivi, nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relative a terzi.
Secondo l'art. 13 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, in relazione ai procedimenti volti all'emanazione di atti normativi nella fase preparatoria è consentita la partecipazione? Sì, è consentita la partecipazione e l'accesso. No, non è consentita né la partecipazione né l'accesso. Sì, è consentita la partecipazione ma non è consentito l'accesso.
Le controversie in materia di determinazione e corresponsione dell'indennizzo, nel caso in cui la revoca di un provvedimento abbia comportato pregiudizi in danno dei soggetti direttamente interessati sono attribuite, ai sensi dell'art. 21-quinquies della novellata legge n. 241/1990: alla giurisdizione esclusiva del giudice ordinario. alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. alla giurisdizione di merito del giudice amministrativo.
Secondo la normativa sul procedimento amministrativo, nel caso di documenti contenenti dati sensibili e giudiziari, l'accesso: è consentito, senza alcuna limitazione. è consentito nei limiti in cui sia strettamente indispensabile. è escluso, in ogni caso.
Qualora la richiesta formale di accesso sia presentata ad amministrazione diversa da quella nei cui confronti va esercitato il diritto d'accesso: la disciplina consente l'esercizio del diritto di accesso solo presso l'ufficio competente a concludere il relativo procedimento. l'amministrazione respinge la richiesta. l'amministrazione trasmette immediatamente la richiesta a quella competente, dandone comunicazione all'interessato.
Quale tra le affermazioni seguenti è coerente con la disciplina sulla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi prevista all'art. 27 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni? La Commissione ogni due anni deve redigere una relazione sulla trasparenza dell'attività della pubblica amministrazione. La Commissione può avvalersi di un numero di esperti non superiore a sette unità. propone al Governo modifiche dei testi legislativi e regolamentari che siano utili a realizzare la più ampia garanzia del diritto di accesso di cui all'articolo 22.
Secondo l'art. 20 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda se: la medesima amministrazione non comunica all'interessato, nel termine previsto dalla suddetta legge (salvo che non sia stabilito un termine diverso da regolamenti e disposizioni legislative), il provvedimento di diniego. la medesima amministrazione non indice, entro sessanta giorni dalla presentazione dell'istanza, una conferenza di servizi. la medesima amministrazione comunica all'interessato, nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della domanda, senza alcuna eccezione, il provvedimento di diniego.
Ai sensi dell'art. 13 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, le norme sulla partecipazione al procedimento amministrativo – contenute nel Capo III - trovano applicazione per i procedimenti volti all'emanazione di atti tributari? Sì, le norme contenute nel Capo III si applicano a tutti gli atti amministrativi salvo che si tratti di atti amministrativi generali. Sì, trovano applicazione a prescindere dal tipo di atto. No, non trovano applicazione.
Il preavviso di rigetto previsto dall'art. 10-bis della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, è automaticamente impugnabile innanzi all'autorità competente? No, non è autonomamente né immediatamente impugnabile in quanto ha natura di atto endo-procedimentale. Sì, è immediatamente impugnabile. Sì, trascorsi quindici giorni dalla sua comunicazione.
L'accesso agli atti amministrativi va escluso nel caso di svolgimento dell'attività di vigilanza? Sì, in quanto il principio di buon andamento e dell'imparzialità non trova applicazione nel caso di svolgimento dell'attività di vigilanza. No, l'accesso agli atti va escluso nei soli casi previsti dalla legge e in questi non vi rientra quello dello svolgimento dell'attività di vigilanza. Sì, l'accesso agli atti va escluso nei soli casi previsti dalla legge, tra i quali rientra quello dello svolgimento dell'attività di vigilanza.
In virtù della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, il responsabile del procedimento ha una serie di compiti propri ed altri attribuiti in via eventuale. Tra questi ultimi rientra: la cura delle comunicazioni. l'indizione delle conferenze di servizi, avendone la competenza. l'accertamento d'ufficio dei fatti.
In caso di diniego dell'accesso, espresso o tacito, o di differimento dello stesso, il richiedente può chiedere al difensore civico o alla Commissione per l'accesso, per la rispettiva competenza, che sia riesaminata la suddetta determinazione. Se il difensore civico o la Commissione ritengono illegittimo il diniego o il differimento: lo comunicano a chi l'ha disposto. Se il disponente non emana il provvedimento confermativo motivato entro sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione del difensore civico o della Commissione, questi ultimi disapplicano il provvedimento e consentono l'accesso. disapplicano il provvedimento e ammettono immediatamente l'accesso. ne informano il richiedente e lo comunicano all'autorità disponente. Se quest'ultima non emette nel termine prefissato dalla legge il provvedimento confermativo motivato, l'accesso è consentito.
Secondo il disposto normativo della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, con quali modalità ed entro quale termine deve pervenire alle amministrazioni interessate la convocazione della prima riunione della conferenza di servizi? Esclusivamente per posta o a mezzo fax, almeno quindici giorni prima della relativa data. Anche per via telematica o informatica, almeno dieci giorni prima della relativa data. Anche per via telematica o informatica, almeno cinque giorni prima della relativa data.
Ai sensi della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, le norme relative alla partecipazione al procedimento amministrativo - contenute nel Capo III - si applicano: anche ai procedimenti volti all'emanazione di atti amministrativi generali. a tutti i procedimenti amministrativi, senza alcuna esclusione. anche ai procedimenti relativi allo svolgimento di pubblici concorsi.
La norma di cui all'art. 14-ter della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, consente la richiesta ai proponenti dell'istanza o ai progettisti di chiarimenti o ulteriore documentazione in sede di conferenza di servizi? Sì, sino ad un massimo di due volte. Sì, per una sola volta. No, mai.
In merito al silenzio assenso nel procedimento amministrativo è l'art. 20 della legge 241/1990, come modificata ed integrata, a dettare alcune disposizioni. A riguardo, quale tra le seguenti disposizioni non è corretta? Alla procedura di formazione del silenzio assenso non si applicano gli artt. 2, comma 7 e 10-bis della suddetta legge. Nei casi in cui il silenzio dell'amministrazione equivale ad accoglimento della domanda, l'amministrazione competente può assumere determinazioni in via di autotutela, ai sensi degli articoli 21 quinquies e 21 nonies. Il silenzio assenso non si applica ai casi in cui la normativa comunitaria impone l'adozione di provvedimenti amministrativi formali,
In quali casi la legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, prevede che le pubbliche amministrazioni possano imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei confronti dei soggetti obbligati? Esclusivamente nei casi e con le modalità stabiliti dalla legge In tutti i casi in cui l'interessato non ottemperi ai provvedimenti limitativi della sfera giuridica dei privati non avente carattere sanzionatorio. In nessun caso.
A quale dei seguenti atti non si applica l'istituto della denuncia d'inizio attività (D.I.A.) regolato dalle norme di cui all'art. 19 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni? Alle concessioni costitutive. Alle autorizzazioni e licenze. Ai casi espressamente indicati dal regolamento governativo che elenca i procedimenti in cui la dichiarazione è ammessa.
Le amministrazioni convocate alla prima riunione della conferenza di servizi, secondo i criteri e i termini previsti dalla legge sul procedimento amministrativo di cui all'art. 14 ter, possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, entro un termine previsto dalla legge: l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i dieci giorni successivi alla prima. l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, senza alcun vincolo temporale previsto dalla suddetta legge. l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i cinque giorni successivi alla prima.
L'obbligo di motivazione di cui all'art. 3 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni riguarda anche i giudizi e le valutazioni dell'Amministrazione? Riguarda anche le valutazioni ma non i giudizi. Sì, riguarda anche i giudizi e le valutazioni. No, l'obbligo di motivazione riguarda l'attività provvedimentale dell'Amministrazione.
Ai sensi del novellato art. 2 della legge n. 241/1990, nei casi in cui - tenendo conto della sostenibilità dei tempi sotto il profilo dell'organizzazione amministrativa, della natura degli interessi pubblici tutelati e della particolare complessità del procedimento - per la conclusione del procedimento di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali siano indispensabili termini superiori a quelli stabiliti in via eccezionale dallo stesso dettato normativo e già previsti in appositi decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, sarà necessario che questi stessi decreti siano adottati con una procedura aggravata. I termini in ultimo ivi previsti non possono comunque superare: i centottanta giorni. i centoventi giorni i centosessanta giorni.
Quale fonte legislativa ha modificato nel 2009 alcune disposizioni della legge n. 241/1990? La legge n. 69/2009. Il d.p.r. n. 79/2009. Il d.p.r. n.69/2009.
Quale tra le seguenti disposizioni normative della legge 241/1990 non è stata modificata dalla legge n. 15/2005? L'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di efficacia, di pubblicità e di trasparenza secondo le modalità previste dalla presente legge e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché dai principi dell'ordinamento comunitario. Ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato, salvo che per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale. La conferenza di servizi può essere convocata anche per l'esame contestuale di interessi coinvolti in più procedimenti amministrativi connessi, riguardanti medesimi attività o risultati. In tal caso, la conferenza è indetta dall'amministrazione o, previa informale intesa, da una delle amministrazioni che curano l'interesse pubblico prevalente. L'indizione della conferenza può essere richiesta da qualsiasi altra amministrazione coinvolta.
Ai sensi dell'art. 14 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, in quali casi l'amministrazione procedente deve sempre procedere all'indizione di una conferenza di servizi? Quando l'amministrazione procedente deve acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche e non li ottenga nel termine previsto dalla suddetta legge. Quando deve acquisire atti di assenso comunque denominati di competenza delle amministrazioni partecipanti, senza necessità di attendere il decorso di un termine. In nessun caso, essendo la conferenza di servizi un mero strumento a disposizione del responsabile del procedimento per accelerare l'iter dell'attività amministrativa.
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi di cui all'art. 27 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, a quale organo deve comunicare la propria relazione sulla trasparenza dell'attività della pubblica amministrazione? Alle Camere e al Presidente del Consiglio dei Ministri. Alla Corte dei Conti. Al Governo.
Le disposizioni di cui all'art. 20 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni sul silenzio assenso non si applicano, tra l'altro: agli atti e procedimenti riguardanti l'immigrazione, l'asilo e la cittadinanza. ai procedimenti ad istanza di parte nei quali il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, abbia comunicato tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. agli atti amministrativi aventi carattere economico.
L'art. 21 della legge 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni stabilisce che per l'operatività dell'istituto della dichiarazione d'inizio attività o del silenzio assenso l'interessato deve dichiarare la sussistenza dei presupposti e dei requisiti di legge richiesti. In caso di dichiarazioni mendaci o di false attestazioni: è ammessa la conformazione dell'attività e dei suoi effetti a legge o la sanatoria prevista dagli articoli 19 e 20 ed il dichiarante è punito con le sanzioni attualmente previste solo in caso di svolgimento dell'attività in carenza dell'atto di assenso dell'amministrazione o in difformità di esso. non è ammessa la conformazione dell'attività e dei suoi effetti a legge o la sanatoria prevista dagli articoli 19 e 20 ed il dichiarante è punito con la sanzione prevista dal codice penale per la falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, salvo che il fatto costituisca più grave reato. è ammessa la conformazione postuma dell'attività e dei suoi effetti a legge e, in tal caso, non si applicano le sanzioni previste.
In base alla disciplina della novellata legge n. 241/1990, i termini previsti per la conclusione del procedimento: non possono essere mai sospesi. possono essere sospesi, per una sola volta, per l'acquisizione di informazioni o di certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni. sono sospesi, per un massimo di due volte, per l'acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni per un periodo stabilito sempre a discrezione del responsabile del procedimento.
Ai sensi della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, le norme relative alla partecipazione al procedimento amministrativo - contenute nel Capo III - si applicano: anche ai procedimenti per la protezione dei testimoni di giustizia. anche ai procedimenti volti all'emanazione di atti di pianificazione e di programmazione anche ai procedimenti volti all'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati.
Agli effetti della norma di cui all'art. 14-ter della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, entro quale termine i proponenti dell'istanza o i progettisti devono fornire i chiarimenti o ulteriore documentazione richiesti in sede di conferenza di servizi? La legge non dispone alcun termine preciso in proposito. Entro i successivi trenta giorni. Se questi non sono forniti entro tale termine si procede all'esame del provvedimento. Entro i successivi venti giorni, con decadenza dal provvedimento se questi non sono forniti entro tale termine.
Nel caso il difensore civico o la Commissione per l'accesso ritengano illegittimo il diniego o il differimento, entro quale termine l'autorità disponente emana il provvedimento confermativo motivato? Entro sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione del difensore civico o della Commissione. Se questa non emana il provvedimento confermativo motivato entro tale termine, il difensore civico o la Commissione disapplicano il provvedimento e consentono l'accesso. Entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione del difensore civico o della Commissione. Se questa non emana il provvedimento confermativo motivato entro tale termine l'accesso è consentito. Entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione del difensore civico o della Commissione. Se questa non emana il provvedimento confermativo motivato entro tale termine l'accesso si intende negato.
L'accesso agli atti amministrativi va escluso nel caso di svolgimento dell'attività di accertamento di illeciti? Sì, l'accesso agli atti va escluso nei soli casi previsti dalla legge, tra i quali rientra quello dello svolgimento dell'attività di accertamento di illeciti. Sì, in quanto il principio di buon andamento e dell'imparzialità non trova applicazione nel caso di svolgimento dell'attività di accertamento di illeciti. No, l'accesso agli atti va escluso nei soli casi previsti dalla legge e in questi non vi rientra quello dello svolgimento dell'attività di accertamento di illeciti.
L'art. 14 quater della novellata legge n. 241/1990 stabilisce che, nella conferenza di servizi, qualora il motivato dissenso sia espresso da un'amministrazione preposta alla tutela ambientale, la decisione: è rimessa dall'amministrazione procedente al Consiglio dei Ministri, in caso di dissenso tra amministrazioni statali. è sempre rimessa dall'amministrazione procedente, entro trenta giorni, al Consiglio dei Ministri. è rimessa dall'amministrazione procedente al Ministero competente per materia in caso di dissenso tra amministrazioni statali.
In virtù dell'art. 12 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, qualora una Pubblica Amministrazione intenda procedere all'assegnazione di un contributo a titolo di rimborso spese a un'associazione senza scopo di lucro, il responsabile del procedimento: potrà proporre l'adozione dell'atto di assegnazione del contributo solo ove siano stati predeterminati e pubblicati da parte dell'Ente i criteri e le modalità cui esso si deve attenere. potrà proporre l'adozione dell'atto di assegnazione del contributo soltanto a seguito di idonea procedura di gara ad evidenza potrà procedere all'assegnazione diretta del contributo, ove ravvisi l'urgenza di porre in essere l'attività.
La legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, stabilisce alcune regole in materia di ricorso avverso il silenzio dell'amministrazione, qualora siano decorsi i termini previsti per la conclusione del procedimento e fatti salvi i casi di silenzio assenso. Quale tra le disposizioni seguenti è errata? Il ricorso può essere proposto fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre un anno dalla scadenza dei termini Il giudice amministrativo può conoscere della fondatezza dell'istanza. Il ricorso deve essere proposto sempre previa diffida all'amministrazione inadempiente.
Le disposizioni di cui all'art. 16 – relativo all'attività consultiva – della novellata legge n. 241/1990 in merito ai termini previsti per i pareri: trovano sempre applicazione, salvo i casi che richiedono esigenze istruttorie, nel qual caso i termini possono essere raddoppiati. non si applicano in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela dei diritti fondamentali costituzionalmente tutelati. non si applicano in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte, tra l'altro, alla tutela ambientale, paesaggistica, territoriale.
Qualora in materia di procedimenti amministrativi debbano essere obbligatoriamente sentiti organi consultivi questi devono emettere il proprio parere entro un termine stabilito dalla legge sul procedimento amministrativo. Qualora siano richiesti pareri facoltativi, gli organi consultivi: sono tenuti a dare immediata comunicazione alle amministrazioni richiedenti del termine entro il quale il parere sarà reso, che comunque non può superare i trenta giorni sono obbligati ad esprimere il parere richiesto entro due mesi. sono tenuti a dare immediata comunicazione alle amministrazioni richiedenti del termine entro il quale il parere sarà reso.
La legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, stabilisce l'obbligo all'amministrazione di predeterminare e pubblicare, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, i criteri e le modalità cui essa deve attenersi per alcuni provvedimenti amministrativi. Rispetto a quali dei seguenti provvedimenti amministrativi tale obbligo trova applicazione in virtù della norma di cui all'art. 12 della suddetta legge? Provvedimenti tributari. Atti amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione. Concessione di sovvenzioni ed ausili finanziari in genere.
In virtù dell'istituto dell'autocertificazione, l'art. 18 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, dispone che: il responsabile del procedimento non può accertare d'ufficio i fatti, gli stati e le qualità che la stessa amministrazione procedente o altra pubblica amministrazione è tenuta a certificare. i documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento, sono acquisiti d'ufficio quando sono in possesso dell'amministrazione procedente, ovvero sono detenuti, istituzionalmente, da altre pubbliche amministrazioni. L'amministrazione procedente può richiedere agli interessati i soli elementi necessari per la ricerca dei documenti. i documenti attestanti atti, fatti e stati soggettivi necessari per l'istruttoria del procedimento sono acquisiti dal responsabile del procedimento previa dichiarazione dell'interessato unicamente nel caso in cui siano in possesso dell'amministrazione procedente.
In virtù dell'art. 11 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, che tipo di accordi può stipulare l'amministrazione procedente, in caso di accoglimento di osservazioni e proposte presentate dai partecipanti al procedimento amministrativo? Accordi procedimentali e, nei casi tassativi previsti dalla legge, accordi sostitutivi. Solo accordi sostitutivi. Accordi integrativi e accordi sostitutivi.
Nei casi ammessi, per quando tempo possono essere sospesi i termini per la conclusione del procedimento? Per un periodo non superiore a trenta giorni. La legge sul procedimento amministrativo non prevede un termine. Per un periodo non superiore a quindici giorni
La legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, dispone l'annullabilità del provvedimento amministrativo in alcuni casi. Quale tra la seguenti fattispecie non determina annullabilità del provvedimento? Eccesso di potere. Irregolarità. Violazione di legge.
La legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, consente alle pubbliche amministrazioni di indicare le ragioni delle proprie decisioni con riferimento ad altro atto precedentemente emanato dalle stesse? Sì, ma tale atto deve essere richiamato dalla decisione stessa, nonché indicato e reso disponibile nei modi indicati dalla legge. No, la legge pone in ogni caso a carico delle pubbliche amministrazioni un obbligo di motivazione espressa delle proprie decisioni. La legge nulla dispone al riguardo; dottrina e giurisprudenza, tuttavia, sono largamente favorevoli alla prassi della motivazione
Secondo l'art. 21-quinquies della novellata legge 241/1990, qualora la revoca comporti un pregiudizio in danno dei soggetti direttamente interessati, l'Amministrazione: ha l'obbligo di provvedere al loro indennizzo o al loro risarcimento ex art. 2043 c.c. ha l'obbligo di provvedere al loro indennizzo. ha l'obbligo di provvedere al loro risarcimento ex art. 2043 c.c.
In virtù di quanto disposto dall'art. 7 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, può essere omessa la comunicazione dell'avvio di procedimento per l'emanazione del decreto di occupazione di urgenza? No, la comunicazione non può mai essere omessa. L'emanazione del decreto di occupazione di urgenza non necessita di comunicazione dell'avvio, in quanto atto di mera attuazione del provvedimento dichiarativo della pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dei lavori. L'emanazione del decreto di occupazione di urgenza necessita sempre di comunicazione dell'avvio, anche se atto di mera attuazione del provvedimento dichiarativo della pubblica utilità.
Secondo l'art. 14-ter della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, in merito ai lavori della conferenza dei servizi, nei casi in cui sia richiesta la VIA, la conferenza si esprime dopo aver acquisito la valutazione medesima ed il termine per l'adozione della decisione conclusiva resta sospeso: per un massimo di quarantacinque giorni, fino all'acquisizione della pronuncia sulla compatibilità ambientale. per un massimo di sessanta giorni, fino all'acquisizione della pronuncia sulla compatibilità ambientale. per un massimo di novanta giorni, fino all'acquisizione della pronuncia sulla compatibilità ambientale.
Secondo la normativa sul procedimento amministrativo, il soggetto portatore di interessi pubblici e privati nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati possono intervenire nel procedimento amministrativo, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento? no, vi può intervenire qualunque soggetto anche non immediatamente coinvolto dal provvedimento sì no, l'intervento nel procedimento è limitato ai soli soggetti portatori di interessi individuali.
L'accoglimento della richiesta di accesso a un documento amministrativo, in virtù del disposto di cui al DPR n. 184/2006: comporta anche la facoltà di accesso agli altri documenti nello stesso richiamati e appartenenti al medesimo procedimento. non comporta la facoltà di accesso agli altri documenti nello stesso richiamati e appartenenti allo stesso procedimento. comporta l'obbligo di visionare anche gli altri documenti nello stesso richiamati e appartenenti allo stesso procedimento.
Può il responsabile del procedimento adottare anche l'atto finale? Sì, se trattasi di atto di autotutela. Solo se è anche l'organo competente all'adozione, altrimenti deve concludere l'istruttoria formulando una proposta motivata. No, mai
La Pubblica Amministrazione, ai sensi della legge n. 241/1990 come modificata ed integrata, può provvedere, prima della comunicazione dell'avvio del procedimento, all'emanazione di provvedimenti cautelari? Sì, può provvedervi ma solo in casi eccezionali previsti dalla legge. Sì, può provvedervi. La suddetta legge non prevede nulla con riferimento ai provvedimenti cautelari.
La riservatezza costituisce un limite all'accesso? Sì, in quanto avente rilievo costituzionale Generalmente sì, tranne l'ipotesi in cui la visione degli atti sia necessaria per curare o difendere gli interessi giuridici dei richiedenti Sì, in quanto previsto dalla successiva normativa di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, senza eccezioni.
Quali dei seguenti atti sono sottratti all'accesso? Gli atti interni. Gli atti relativi a procedimenti penali in corso. Gli atti sottoposti a sequestro penale.
L'art. 16 della novella legge n. 241/1990 dispone che, qualora siano richiesti pareri facoltativi, il termine che gli organi consultivi delle pubbliche amministrazioni devono osservare per rendere il parere, comunque: non può superare i trenta giorni dal ricevimento della richiesta. non può superare i venti giorni dal ricevimento della richiesta. non è previsto alcun termine specifico.
In virtù di quanto disposto dal DPR n. 184/2006, al fine di soddisfare le richieste di accesso, la pubblica amministrazione è tenuta ad elaborare dati? Sì, purché si tratti di dati in suo possesso. Sì, in ogni caso, giacché l'accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce principio generale dell'attività amministrativa. No.
Agli effetti del disposto di cui al DPR n. 184/2006, l'ufficio che riceve la richiesta formale di accesso ai documenti amministrativi: è tenuto a rilasciare ricevuta. deve limitarsi ad annotare sui propri atti interni la richiesta d'accesso. rilascia ricevuta solo su richiesta dell'interessato.
Le controversie relative all'applicazione della norma di cui all'art. 2-bis della novellata legge n. 241/1990 relative alle conseguenze per il ritardo dell'amministrazione nella conclusione del procedimento sono attribuite: alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo alla giurisdizione del giudice amministrativo, salvo i profili attinenti la sfera privata del soggetto interessato di competenza esclusiva del giudice ordinario. alla giurisdizione esclusiva del giudice ordinario, competente in materia di risarcimento danni.
Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, che vi possono essere casi in cui (tenendo conto dei tempi sotto il profilo dell'organizzazione amministrativa, della natura degli interessi pubblici tutelati e della particolare complessità del procedimento) risultano indispensabili termini superiori a quelli previsti in via eccezionale dal dettato normativo medesimo – e già individuati in specifici decreti ministeriali - per la conclusione dei procedimenti di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali. In tali ipotesi, i termini da prevedere in appositi decreti, adottati con modalità rafforzate e comunque non superiore a quello indicato dalla stessa legge, si applicano a tutti i procedimenti... Con la sola esclusione dei procedimenti riguardanti l'immigrazione. Con la sola esclusione dei procedimenti di acquisto della cittadinanza italiana e di quelli riguardanti l'immigrazione. Senza alcuna eccezione.
Il responsabile del procedimento, secondo quanto previsto dalla legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, in sede di svolgimento dell'istruttoria, può ordinare esibizioni documentali? Sì, ma solo se sussistono necessità ed urgenze inderogabili. Sì. No, tale potere spetta solo all'autorità giudiziaria.
Secondo il regolamento sulle modalità di esercizio del diritto d'accesso ai documenti amministrativi, la richiesta di accesso informale, esaminata immediatamente e senza formalità, è accolta: mediante indicazione della pubblicazione contenente le notizie, esibizione del documento, estrazione di copie, ovvero altra modalità idonea. mediante esibizione del documento ed estrazione di copie. Esclusivamente, mediante esibizione copie.
La Pubblica Amministrazione ha il dovere di concludere il procedimento amministrativo mediante l'adozione di un provvedimento espresso? Sì, ma solo nei casi in cui consegua obbligatoriamente ad una istanza. Sì, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio. No, la legge sul procedimento amministrativo non dispone alcun dovere in proposito.
Esclusi i casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti previsti ai commi 3, 4 e 5 del novellato art. 2 della legge n. 241/1990 prevedano un termine diverso, qual è il termine entro cui deve concludersi il procedimento amministrativo di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali previsto dalla stessa legge n. 241/1990? Sessanta giorni. Novanta giorni. Trenta giorni.
Una richiesta di accesso ai documenti amministrativi s'intende respinta decorsi inutilmente: sessanta giorni dall'individuazione del responsabile del procedimento. trenta giorni dalla richiesta medesima. sessanta giorni dalla richiesta medesima.
Il DPR n. 184/2006 individua un contenuto minimo dei provvedimenti generali organizzatori delle amministrazioni occorrenti per l'esercizio del diritto di accesso? No, tale individuazione è operata con decreto ministeriale. Sì, lo individua. Non esistono norme a riguardo.
Secondo il disposto di cui al DPR n. 184/2006, l'interessato all'esame dei documenti amministrativi può: prendere appunti e trascrivere solo in parte i documenti presi in visione. solo prendere appunti dei documenti in visione. prendere appunti o trascrivere, in tutto o in parte, i documenti presi in visione.
È ammissibile una richiesta di accesso con la quale si richiedano chiarimenti sull'operato della P.A? No, in quanto atti interni. sì, se il richiedente ha partecipato ad almeno una gara. No, in quanto l'accesso può riguardare solo documenti preesistenti ed individuabili.
Nel caso di richiesta incompleta il responsabile del procedimento: deve rigettare l'istanza. deve chiederne l'integrazione, alla luce del principio generale sancito dall'art. 6 della legge sul procedimento amministrativo. deve rinnovare il procedimento.
Secondo l'art. 2 della novellata legge n. 241/1990, nel caso del silenzio dell'amministrazione si può ricorrere, stando i presupposti e i termini indicati, innanzi all'autorità giudiziaria competente. La riproponibilità dell'istanza di avvio del procedimento: è esclusa in ogni caso. è fatta salva, senza alcuna eccezione. è fatta salva ove ne ricorrano i presupposti.
La legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, stabilisce un numero massimo di Pubbliche Amministrazioni per la partecipazione alla Conferenza dei servizi? Sì, fissa il numero massimo di cinque. No, non stabilisce alcun numero. Sì, fissa il numero massimo di tre.
Secondo il disposto di cui all'art. 10 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, l'Amministrazione ha l'obbligo di valutare le memorie scritte e i documenti presentati dal destinatario del provvedimento: in ogni caso. ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento. ove non siano causa di aggravamento del procedimento.
Secondo il DPR n. 184/2006, la comunicazione ai controinteressati di una richiesta di accesso è data dalla pubblica amministrazione cui la stessa richiesta è indirizzata: mediante invio di copia con raccomandata con avviso di ricevimento, o per via telematica per coloro che abbiano consentito tale forma di comunicazione. mediante invio di copia con raccomandata con avviso di ricevimento, o per via telematica senza necessità di un preventivo consenso per tale forma di comunicazione. solo mediante invio di copia con raccomandata con avviso di ricevimento.
In pendenza di un ricorso giurisdizionale amministrativo presentato ai sensi della legge 6 dicembre 1971, n. 1034 e successive modificazioni, è ammissibile l'impugnativa di cui all'art. 25 della legge sul procedimento amministrativo? No, deve seguire un procedimento autonomo proponendo un nuovo ricorso. Sì, il ricorso può essere proposto con istanza presentata al presidente e depositata presso la segreteria della sezione cui è assegnato il ricorso. Sì, verbalmente in udienza.
È possibile avvalersi della denuncia di inizio attività (D.I.A.) ai sensi della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, quando: quando viene richiamato un precedente provvedimento analogo. il rilascio degli atti dipenda dall'accertamento dei requisiti e presupposti di legge o di atti amministrativi a contenuto generale e speciale, seppure con limiti previsti per il rilascio degli atti stessi da valutare successivamente. il rilascio degli atti dipenda esclusivamente dall'accertamento dei requisiti e presupposti di legge o di atti amministrativi a contenuto generale e non sia previsto alcun limite o contingente complessivo o specifici strumenti di programmazione settoriale per il rilascio degli atti stessi.
Per la regolarità di una richiesta di accesso agli atti occorre necessariamente indicare con precisione gli estremi del documento (quali ad esempio, data e organo emanante)? No, è sufficiente che l'atto sia agevolmente individuabile e preesistente. Sì, in quanto si verificherebbe un aggravamento del procedimento. Sì, altrimenti la richiesta risulterebbe incompleta.
L'individuazione del responsabile del procedimento comporta: un diverso modo di gestire le funzioni amministrative, ferme restando le mansioni. l'individuazione del soggetto cui imputarsi, eventualmente, la responsabilità amministrativa. il conferimento di mansioni superiori.
Il diritto di accesso è un'applicazione del principio di: imparzialità dell'attività amministrativa. sussidiarietà. efficienza dell'attività amministrativa.
Il dirigente di ciascuna unità organizzativa, ai sensi della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, assegna la responsabilità del procedimento: a sé o ad altro dipendente addetto all'unità organizzativa. solo ad altro dipendente di qualifica dirigenziale. solo a se stesso.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi può essere esercitato mediante richiesta verbale all'ufficio competente? Sì, ma solo quando la richiesta di accesso provenga da una Pubblica Amministrazione. No, occorre necessariamente una richiesta formale. Sì.
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, secondo quanto disposto dalle disposizioni di cui alla legge 241/90 e successive integrazioni e modificazioni, è presieduta: dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. dal magistrato più anziano della Corte dei conti. dal Presidente dell'ARAN
Ai sensi del DPR n. 184/2006, la richiesta di accesso ai documenti amministrativi, qualora provenga da una Pubblica Amministrazione, può avere carattere: solo informale. sia informale che formale. solo formale.
Secondo quanto previsto dalla legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, il diritto di accesso nei confronti delle autorità di garanzia e vigilanza si esercita: non è esercitabile. nell'ambito dei rispettivi ordinamenti. secondo la normativa generale dettata dalle disposizioni della suddetta legge n. 241/1990.
La Conferenza dei servizi preliminare può essere indetta ai sensi dell'art. 14 bis della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni: per progetti di particolare complessità e di insediamenti produttivi di beni e servizi su motivata richiesta dell'interessato, documentata, in assenza di un progetto preliminare, da uno studio di fattibilità. solo qualora non si richieda l'intervento di una amministrazione preposta alla tutela della salute. per progetti di particolare complessità e di insediamenti produttivi di beni e servizi su motivata richiesta dell'interessato, documentata, in presenza di una istanza o di un progetto definitivi.
Il DPR n. 184/2006 stabilisce che sia autenticata la sottoscrizione dell'istanza di accesso ai documenti amministrativi? No, non contiene alcun riferimento alla autenticazione della sottoscrizione dell'istanza No, vieta espressamente l'autenticazione di detta sottoscrizione. Sì, ma solo nel caso di procedimento di accesso in materia tributaria.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, le relative disposizioni non si applicano: tra l'altro, agli atti e procedimenti riguardanti il patrimonio culturale e paesaggistico. tra l'altro, agli atti e procedimenti di carattere economico. tra l'altro, agli atti e procedimenti previsti dalla normativa comunitaria.
In caso di affidamento di concessione di lavori pubblici la conferenza di servizi di cui all'art. 14 della legge n. 241/1990, quale modificata ed integrata, è convocata: dal concedente ovvero, con il consenso di quest'ultimo, dal concessionario entro quindici giorni fatto salvo quanto previsto dalle leggi regionali in materia di valutazione di impatto ambientale. dal concedente ovvero, con il consenso di quest'ultimo, dal concessionario entro dieci giorni fatto salvo quanto previsto dalle leggi regionali in materia di valutazione di impatto ambientale. dal concedente ovvero, con il consenso di quest'ultimo, dal concessionario entro trenta giorni fatto salvo quanto previsto dalle leggi regionali in materia di valutazione di impatto ambientale
Nel caso di ricorso innanzi al difensore civico o alla Commissione per l'accesso, questi organi si pronunciano, secondo il disposto di cui all'art. 25 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni: entro venti giorni. entro trenta giorni. entro sessanta giorni.
I procedimenti di competenza delle amministrazioni statali possono concludersi in un termine diverso da quello stabilito di regola dalla legge n. 241/1990 come modificato ed integrato, se così stabilito in appositi decreti ministeriali. Gli enti pubblici nazionali, salvo casi specifici previsti dallo stesso dettato normativo, stabiliscono in tali decreti, nel rispetto dei propri ordinamenti, termini entro i quali devono concludersi i procedimenti di propria competenza non superiori: a quarantacinque giorni. a novanta giorni. a sessanta giorni.
Il provvedimento amministrativo concernente l'organizzazione amministrativa: deve essere motivato. non deve essere motivato. deve essere motivato con indicazione dei soli presupposti di fatto che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria.
In accoglimento di osservazioni e proposte, l'amministrazione procedente può concludere accordi integrativi o sostituitivi del provvedimento con gli interessati di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni. A tal fine il responsabile del procedimento può stabilire incontri cui invita: solo contestualmente e mai separatamente, il destinatario del provvedimento ed eventuali controinteressati. contestualmente, solo il destinatario del provvedimento. separatamente o contestualmente, il destinatario del provvedimento ed eventuali controinteressati.
Quando l'amministrazione procedente deve acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche ed, entro trenta giorni dalla ricezione, da parte dell'amministrazione competente, della relativa richiesta, è intervenuto il dissenso di una o più amministrazioni interpellate, l'amministrazione procedente: deve indire la conferenza dei servizi, salvo nei casi di procedimenti di valutazione di impatto ambientale, ove non può mai essere convocata. deve sempre indire la conferenza dei servizi può indire la conferenza dei servizi.
Quali delle seguenti affermazioni è coerente con il disposto normativo di cui all'art. 14 ter della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni? La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza dei presenti e può svolgersi per via telematica. La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza assoluta dei presenti. La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza delle amministrazioni interpellate e, salvo motivi di particolare celerità e speditezza, non può svolgersi per via telematica.
Ai sensi dell'art. 14 quater della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, qualora il motivato dissenso sia espresso nella conferenza di servizi da un'amministrazione preposta alla tutela ambientale la decisione è rimessa, in caso di dissenso tra un'amministrazione statale e una regionale o tra più amministrazioni regionali: alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, denominata "Conferenza Stato-regioni", tenuta ad assumere la decisione entro trenta giorni, salvo che il Presidente della Conferenza Stato-regioni, valutata la complessità dell'istruttoria, decida di prorogare tale termine per un ulteriore periodo non superiore a sessanta giorni. ai competenti organi giudiziari, tenuti ad assumere la decisione entro venti giorni. ai competenti organi collegiali esecutivi degli enti territoriali tenuti ad assumere la decisione entro venti giorni, salvo che il presidente della giunta regionale o il presidente della provincia o il sindaco, valutata la complessità dell'istruttoria, decidano di prorogare tale termine per un ulteriore periodo non superiore a sessanta giorni.
Ai sensi dell'art. 21 septies della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, è nullo il provvedimento che: manca degli elementi essenziali, è viziato per incompetenza nonché adottato in violazione di legge. manca degli elementi essenziali, è viziato da difetto assoluto di attribuzione, è stato adottato in violazione o elusione del giudicato, nonché negli altri casi espressamente previsti dalla legge. manca degli elementi essenziali, è viziato da eccesso di potere o incompetenza, è stato adottato in violazione o elusione del giudicato, nonché negli altri casi espressamente previsti dalla legge.
Le disposizioni della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni si applicano, altresì: alle società con capitale pubblico, anche se non prevalente e senza alcun limite. alle società con totale o prevalente capitale pubblico, limitatamente all'esercizio delle funzioni amministrative. alle società con totale o prevalente capitale pubblico, senza alcun limite.
In virtù di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, è accessibile un parere richiesto ad un legale di fiducia? Solo se previsto dal regolamento. Solo se richiamato nell'ambito del provvedimento finale, in quanto atto endoprocedimentale. No.
Ai sensi dell'art. 22 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, gli interessati sono: tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso. tutti i soggetti, pubblici e privati, esclusi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso. tutti i soggetti, pubblici e privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e potenziale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata, anche in via indiretta, al documento al quale è chiesto l'accesso.
Le disposizioni di cui all'art. 17 – relativo alle valutazioni tecniche – della novellata legge n. 241/1990 in merito ai termini previsti per le valutazioni: trovano sempre applicazione, salvo i casi che richiedono particolari esigenze istruttorie, nel qual caso i termini possono essere raddoppiati. non si applicano in caso di valutazioni che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla difesa nazionale. non si applicano in caso di valutazioni che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte, tra l'altro, alla tutela ambientale, paesaggistica, territoriale.
In merito ai lavori della conferenza dei servizi, l'art. 14-ter della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, stabilisce che nei casi in cui sia richiesta la VIA, la conferenza si esprime dopo aver acquisito la valutazione medesima ed il termine per l'adozione della decisione conclusiva può restare sospeso fino ad un massimo stabilito dalla normativa stessa. Se però la VIA non interviene nel termine previsto per l'adozione del relativo provvedimento, l'amministrazione competente si esprime in sede di conferenza di servizi, la quale si conclude nei trenta giorni successivi al termine predetto. Tuttavia, a richiesta della maggioranza dei soggetti partecipanti alla conferenza di servizi: si può procedere immediatamente, nel termine massimo di cinque giorni se sussistono interessi di ordine pubblico. il suddetto termine di trenta giorni è prorogato di altri trenta giorni nel caso che si appalesi la necessità di approfondimenti istruttori. il suddetto termine di trenta giorni può essere dimezzato se si appalesino necessità di speditezza ed urgenza.
Il diritto al risarcimento del danno relativo alle conseguenze per il ritardo dell'amministrazione nella conclusione del procedimento di cui all'art. 2-bis della novellata legge n. 241/1990 si prescrive: in cinque anni. in dieci anni, salvo casi espressamente previsti dalla suddetta legge. in dieci anni.
Il DPR n. 184/2006 (Regolamento sulle modalità di esercizio del diritto d'accesso ai documenti amministrativi) stabilisce che l'atto di accoglimento della richiesta di accesso contenga: solo l'indicazione dell'ufficio, completa della sede, presso cui rivolgersi e del responsabile del procedimento. il nome del responsabile del procedimento e il termine massimo di 15 giorni per l'esercizio del diritto di accesso. l'indicazione dell'ufficio, completa della sede, presso cui rivolgersi, nonché di un congruo periodo di tempo, comunque non inferiore a quello determinato dal regolamento stesso, per esercitare il diritto di accesso.
Ai sensi del DPR n. 184/2006 (Regolamento sulle modalità di esercizio del diritto d'accesso ai documenti amministrativi), il soggetto che ha richiesto l'accesso ai documenti amministrativi può incaricare altra persona di effettuarne l'esame? No, a meno che non si tratti del difensore. Sì, può farlo. Sì, può farlo ma occorrerà attuare una procedura aggravata per attribuire l'incarico al terzo, specificamente prevista dal DPR medesimo.
Le disposizioni di cui all'art. 16 – relativo all'attività consultiva – della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, in merito ai termini previsti per i pareri degli organi consultivi delle pubbliche amministrazioni: si applicano sempre, salvo il caso in cui l'organo adito abbia rappresentato esigenze istruttorie. In tal caso il termine previsto dal dettato normativo può essere interrotto per una sola volta e il parere deve essere reso definitivamente entro dieci giorni dalla ricezione degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate. non si applicano in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistica, territoriale e della salute dei cittadini. non si applicano in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla difesa nazionale.
La legge n. 69/2009 ha rettificato l'art. 1 ter della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, puntualizzando che: i soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative assicurano il rispetto dei criteri e principi di cui al comma 1. tutti i soggetti preposti all'esercizio di attività amministrative assicurano il rispetto dei principi di cui al comma 1. tutti i soggetti preposti all'esercizio di attività amministrative assicurano il rispetto dei principi e dei termini di cui al comma 1.
Nel caso di mancata espressione dei pareri degli organi consultivi delle pubbliche Amministrazioni di cui all'art. 16 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, il responsabile del procedimento: risponde degli eventuali danni derivanti, qualora poteva evitarli attraverso l'adozione di un parere sostitutivo. non può essere chiamato a rispondere degli eventuali danni derivanti, salvo il caso di omessa richiesta del parere. risponde degli eventuali danni derivanti, in ogni caso.
In merito al provvedimento, il vizio di difetto assoluto di attribuzione è causa di: nullità del provvedimento. annullamento di ufficio del provvedimento. annullabilità del provvedimento.
Secondo l'art. 22 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni per "pubblica amministrazione" devono intendersi: tutti i soggetti di diritto pubblico e i soggetti di diritto privato limitatamente alla loro attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o comunitario. tutti i soggetti di diritto pubblico e i soggetti di diritto privato che comunque svolgono finalità di rilevanti interesse. esclusivamente i soggetti di diritto pubblico.
Il diritto di accesso è escluso: nei processi di formazione, di determinazione e di attuazione della politica estera. nei procedimenti attributivi di vantaggi economici. nei procedimenti tributari, per i quali restano ferme le particolari norme che li regolano.
Nella comunicazione con cui l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento deve essere indicato, tra l'altro: la data in cui è possibile esperire i rimedi in caso di inerzia dell'amministrazione. la data di inizio degli adempimenti istruttori nei procedimenti iniziati d'ufficio. l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti.
Ai sensi del disposto del DPR n. 184/2006, entro quanti giorni dalla ricezione della comunicazione di richiesta di accesso, i controinteressati possono presentare una motivata opposizione? Entro quindici giorni. Entro cinque giorni. Entro dieci giorni.
Secondo la legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, la richiesta di accesso ai documenti amministrativi deve essere motivata? Sì, se la richiesta di accesso proviene da un privato Sì, indipendentemente dalla forma dell'istanza. Sì, se l'istanza ha la forma scritta.
L'atto di accoglimento della richiesta di accesso, secondo quanto disposto dal DPR n. 184/2006, deve contenere, tra l'altro, indicazioni concernenti i limiti temporali per prendere visione dei documenti o per ottenerne copia? No. Sì, deve indicare un congruo periodo di tempo, comunque non inferiore a quindici giorni, per prendere visione dei documenti o per ottenerne copia Sì, deve indicare un congruo periodo di tempo per prendere visione dei documenti o per ottenerne copia. Il DPR non prevede in proposito alcun limite minimo temporale.
Qualora la richiesta di accesso ai documenti amministrativi sia irregolare o incompleta, da quando decorre il termine del procedimento, come previsto dal DPR n. 184/2006? Ricomincia a decorrere dalla presentazione della richiesta corretta. Continua a decorrere dalla presentazione della richiesta irregolare o incompleta E', in via generale, fissato in sessanta giorni.
Secondo il dettato normativo della legge n. 69/2009 posto ad integrazione e modifica della legge n. 241/1990, al fine della corresponsione della retribuzione di risultato si tiene conto: del rispetto dei termini per la conclusione dei procedimenti. del numero dei provvedimenti espressi adottati. della speditezza e della celerità per la conclusione dei procedimenti.
Quando i documenti riguardino le strutture, i mezzi, le dotazioni, il personale e le azioni strettamente strumentali, tra l'altro, alla tutela dell'ordine pubblico, l'accesso: può essere escluso con regolamento del Governo, adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, ma per i soli casi in cui l'accesso possa arrecare pregiudizio alle strutture stesse. può essere escluso con regolamento del Governo, adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400. non può essere escluso.
Quale delle seguenti affermazioni in merito alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi è conforme a quanto disposto dall'art. 27 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni? La Commissione vigila affinché sia attuato il principio di piena conoscibilità dell'attività della pubblica amministrazione con il rispetto dei limiti fissati dalla suddetta legge. La Commissione sovrintende l'attività amministrativa affinché sia assicurata l'efficienza della pubblica amministrazione. La Commissione propone al Parlamento modifiche dei testi legislativi e regolamentari che siano utili a realizzare la più ampia garanzia del diritto di accesso di cui all'articolo 22.
Secondo il disposto normativo di cui all'art. 3 sulla motivazione del provvedimento della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, in ogni atto notificato ai destinatari: devono essere indicati il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere. devono essere indicati il termine, le modalità, il mezzo con cui è possibile ricorrere all'amministrazione. È sufficiente l'indicazione del termine in cui è possibile adire le autorità competenti.
Un interesse si dice concreto, ai sensi dell'art. 22 della legge n. 241 del 1990, così come successivamente modificata, se: vi è un collegamento tra il soggetto ed un bene della vita coinvolto dall'atto o documento. è diretto. è personale, cioè appartenente alla sfera dell'interessato.
Nel caso di richiesta di accesso a documenti concernenti terzi soggetti controinteressati, che interpellati hanno manifestato nei termini di legge la loro opposizione al riguardo, l'accesso: può essere consentito, se la pubblica amministrazione lo ritenga opportuno. può essere consentito se il responsabile del procedimento ne ravvisi la necessità. per legge e per regolamento, è escluso.
Agli effetti del regolamento sull'accesso - il DPR n. 184/2006 - il diritto di accesso tutelato dalla novellata legge sul procedimento amministrativo nei confronti dell'autorità competente a formare l'atto conclusivo o a detenerlo stabilmente si esercita con riferimento ai documenti amministrativi detenuti da una pubblica amministrazione... Ed esclusivamente soggetti alla disciplina pubblicistica. Anche se i relativi dati non sono stati ancora elaborati in un documento al momento della richiesta di accesso. E materialmente esistenti al momento della richiesta di accesso.
La presentazione di un ricorso amministrativo avverso l'atto amministrativo di rigetto dell'istanza di accesso ai documenti amministrativi da parte del richiedente alla Commissione o al Difensore Civico: non esclude la possibilità di presentare, nel contempo, un ricorso giurisdizionale al G.O. non esclude la possibilità di presentare, nel contempo, un ricorso giurisdizionale al T.A.R. esclude la possibilità di presentare, nel contempo, un ricorso giurisdizionale al T.A.R.
Le ultime disposizioni normative di cui alla legge n. 69/2009 hanno apportato diverse modifiche alle regole del diritto dell'accesso ai documenti amministrativi inteso quale principio generale dell'attività amministrativa preordinato al fine di favorire la partecipazione dei cittadini e assicurare l'imparzialità e la trasparenza della stessa attività amministrativa. Rilevante, al riguardo, è l'espresso collegamento previsto al novellato art. 29 della legge n. 241/1990 che connette, tra l'altro, gli obblighi per la pubblica amministrazione di garantire la partecipazione dell'interessato al procedimento e la Costituzione repubblicana nella parte in cui si afferma la sua attinenza: ai livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, ai sensi dell'art. 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione. al principio di eguaglianza formale e sostanziale di cui all'art. 3 della prima parte della Costituzione. ai livelli minimi delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, ai sensi dell'art. 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione, tuttavia derogabili dalle regioni e dagli enti locali che, nel disciplinare i procedimenti amministrativi di loro competenza, possono stabilire garanzie ulteriori seppure inferiori a quelle assicurate ai privati dalle disposizioni attinenti ai livelli essenziali delle prestazioni di cui alla suddetta legge.
Nel caso in cui il ricorrente alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi individui eventuali soggetti che dall'esercizio dell'accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza, in attuazione di quanto previsto dall'art. 12 del D.P.R. n. 184/2006, deve notificare ai controinteressati copia del ricorso. Questi ultimi soggetti potranno presentare le loro controdeduzioni nel termine di: quindici giorni dall'avvenuta comunicazione. dieci giorni dall'avvenuta comunicazione. trenta giorni dall'avvenuta comunicazione.
L'articolo 25 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, stabilisce che qualora la Commissione per l'accesso ritenga illegittimo il diniego o il differimento, lo comunica all'autorità disponente e che in tal caso, se questa non emana il provvedimento confermativo motivato nel termine previsto dalla stessa norma, l'accesso è consentito. Nell'ipotesi però in cui l'amministrazione non confermi il proprio diniego e non rilasci i documenti sui quali la Commissione si sia pronunciata, la suddetta legge: non prevede strumenti specifici. prescrive l'obbligo di denuncia da parte della Commissione per l'accesso alla Procura della Repubblica per omissione di atti di ufficio. prevede strumenti specifici di tipo penalistico.
Ai sensi dell'art. 22 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, i controinteressati sono: solo i soggetti privati, individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che dall'esercizio dell'accesso vedrebbero compromesso situazioni giuridicamente rilevanti. tutti i soggetti, individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che dall'esercizio dell'accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza. solo i soggetti privati, anche indirettamente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che dall'esercizio dell'accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza.
In virtù dell'art. 19 di cui alla legge n. 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni, ogni controversia relativa l'applicazione delle norme in materia di dichiarazione di inizio attività (D.I.A.) è soggetta, di regola, alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Il relativo ricorso giurisdizionale... Non può riguardare anche gli atti di assenso formati in virtù delle norme sul silenzio assenso previste dall'articolo 20 della suddetta legge. Può riguardare anche gli atti di assenso formati in virtù delle norme sul silenzio assenso previste dall'articolo 20 della suddetta legge, salvo il caso in cui la D.I.A. abbia riguardato le domande per le iscrizioni in albi o ruoli richieste per l'esercizio di attività imprenditoriale, commerciale o artigianale . Esperibile da qualunque interessato nei termini di legge, può riguardare anche gli atti di assenso formati in virtù delle norme sul silenzio assenso previste dall'articolo 20 della suddetta legge.
In caso di documenti contenenti dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale, il diritto di accesso è: consentito, in ogni caso. consentito nei limiti in cui sia strettamente indispensabile e nei termini previsti dall'articolo 60 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. inammissibile.
Agli effetti dell'articolo 25 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, il difensore civico o la Commissione per l'accesso si pronunciano entro trenta giorni dalla presentazione dell'istanza. Scaduto infruttuosamente tale termine, il ricorso: si intende accolto e, trascorsi dieci giorni senza opposizioni, si può accedere ai documenti amministrativi. si intende accolto e si può immediatamente accedere ai documenti amministrativi. si intende respinto.
Le informazioni in possesso di una pubblica amministrazione che non abbiano forma di documento amministrativo, ai sensi dell'art. 22 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata: non sono accessibili mai. sono accessibili da chiunque. non sono accessibili, salvo quanto previsto dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 in materia di accesso a dati personali da parte della persona cui i dati si riferiscono.
In virtù dell'art. 27 di cui alla legge n. 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni, la Commissione per l'acceso ai documenti amministrativi può avvalersi di esperti: non superiore a cinque unità. non superiore a sette unità. non superiore a tre unità.
Quale criterio è stato introdotto all'art. 1 concernente i principi generali dell'attività amministrativa dalla legge di modifica n. 69 del 18 giugno 2009? Il criterio di sussidiarietà, Il criterio di imparzialità. Il criterio di efficienza.
Secondo il D.P.R. n. 184/2006, l'atto che dispone il differimento dell'accesso: deve indicarne la durata. è motivato, a cura del responsabile del procedimento di accesso, con riferimento specifico alla normativa vigente in materia di ricorsi ordinari. non necessita di alcuna indicazione sulla durata del differimento, essendo previsto un limite massimo dallo stesso D.P.R. n. 184/2006.
Ai soggetti portatori di interessi diffusi o collettivi, in virtù di quanto previsto dal D.P.R. n. 184/2006: si applicano le disposizioni sulle modalità del diritto di accesso ai documenti amministrativi. non si applicano le disposizioni sulle modalità del diritto di accesso ai documenti amministrativi. si applicano le disposizioni sulle modalità del diritto di accesso ai documenti amministrativi, nella sola parte relativa all'accesso formale.
Ai sensi dell'art. 25 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, in caso di ricorso il giudice amministrativo: ordina l'esibizione dei documenti richiesti se l'accoglimento del ricorso è totale o parziale. sussistendone i presupposti, ordina l'esibizione dei documenti richiesti. ordina l'esibizione dei documenti richiesti, in ogni caso.
Qualora un procedimento di cui alla sezione III del capo I del titolo I della parte III del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 o di cui agli articoli 154, 157, 158, 159 e 160 del medesimo decreto legislativo n. 196 del 2003 relativo al trattamento pubblico di dati personali da parte di una pubblica amministrazione, interessi l'accesso ai documenti amministrativi, il Garante per la protezione dei dati personali chiede il parere, obbligatorio e non vincolante, della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi. La richiesta di parere sospende il termine per la pronuncia del Garante sino all'acquisizione del parere, e comunque: per non oltre venti giorno. sino ad un massimo di dieci giorni. per non oltre quindici giorni.
Il diritto di accesso nei confronti delle aziende autonome e speciali: è stato abrogato dalla legge n. 69/2009. è esercitabile con alcuni limiti previsti dalla stessa legge sul procedimento amministrativo. è esercitabile.
Stabilisce l'art. 26 della legge n. 241/1990, come modificata e integrata, che fermo restando quanto previsto per le pubblicazioni nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana dalla legge 11 dicembre 1984, n. 839, e dalle relative norme di attuazione, sono pubblicati, secondo le modalità previste dai singoli ordinamenti, le direttive, i programmi, le istruzioni, le circolari... E ogni atto che dispone in generale sulla organizzazione, sulle funzioni, sugli obiettivi, sui procedimenti di una pubblica amministrazione, con esclusione di quelli concernenti il personale. E ogni atto che dispone in generale sulla organizzazione, sulle funzioni, sugli obiettivi, sui procedimenti di una pubblica amministrazione, con esclusione di quelli concernenti lo svolgimento dei pubblici concorsi. E ogni atto che dispone in generale sulla organizzazione, sulle funzioni, sugli obiettivi, sui procedimenti di una pubblica amministrazione ovvero nel quale si determina l'interpretazione di norme giuridiche o si dettano disposizioni per l'applicazione di esse.
Per conseguire maggiore efficienza nella loro attività, le amministrazioni pubbliche, in virtù dell'art. 3 bis della novellata legge n. 241/1990, incentivano l'uso della telematica... Nei rapporti interni, tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati. Nei soli rapporti interni, tra le diverse amministrazioni. Nei rapporti interni, tra le diverse amministrazioni e, solo laddove necessario per ragioni stabilite dal responsabile del procedimento, tra queste e i privati.
La conferenza di servizi preliminare, secondo l'art. 14 bis della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, si esprime allo stato degli atti a sua disposizione e le indicazioni fornite in tale sede: possono essere motivatamente modificate o integrate solo in presenza di significativi elementi emersi nelle fasi successive del procedimento, anche a seguito delle osservazioni dei privati sul progetto definitivo. possono essere motivatamente modificate o integrate in ogni caso, se si tratta di osservazioni dei privati. non possono essere modificate o integrate.
Secondo la normativa sull'istituto della denuncia d'inizio attività (D.I.A.) prevista dall'art. 19 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, in caso di accertata carenza delle condizioni, modalità e fatti legittimanti, l'amministrazione competente, nel termine prefissato dalla stessa norma, adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione dei suoi effetti: senza alcuna possibilità per l'interessato ad adottare provvedimenti diretti a conformare alla normativa vigente detta attività ed i suoi effetti. salvo che, ove ciò sia possibile, l'interessato provveda a conformare alla normativa vigente detta attività ed i suoi effetti entro un termine fissato dall'amministrazione, in ogni caso non superiore a trenta giorni. salvo che, ove ciò sia possibile, l'interessato provveda a conformare alla normativa vigente detta attività ed i suoi effetti entro un termine fissato dall'amministrazione, in ogni caso non inferiore a trenta giorni.
Dispone l'art. 30 di cui alla novellata legge n. 241/1990 che in tutti i casi in cui le leggi e i regolamenti prevedono atti di notorietà o attestazioni asseverate da testimoni altrimenti denominate, il numero dei testimoni: è aumentato a quattro. resta quello previsto di regola. è ridotto a due.
Contro le determinazioni che consentono l'accesso ai documenti amministrativi, il controinteressato può presentare ricorso: alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi. al giudice ordinario. presso l'amministrazione resistente.
Nelle procedure di realizzazione di opere pubbliche e di interesse pubblico, la conferenza di servizi di cui all'art. 14 bis della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, si esprime sul progetto preliminare al fine di indicare quali siano le condizioni per ottenere, sul progetto definitivo, le intese, i pareri, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i nullaosta e gli assensi, comunque denominati, richiesti dalla normativa vigente. In tal caso, il responsabile unico del procedimento trasmette alle amministrazioni interessate il progetto definitivo, redatto sulla base delle condizioni indicate dalle stesse amministrazioni in sede di conferenza di servizi sul progetto preliminare, e: convoca la conferenza tra il trentesimo e il sessantesimo giorno successivi alla trasmissione. lo adotta senza necessità di convocare la conferenza, se non riceve dissenso entro i trenta giorni successivi alla trasmissione. convoca la conferenza entro venti dalla trasmissione.
Ai sensi dell'art. 11 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, in accoglimento di osservazioni e proposte presentate dai privati, l'amministrazione procedente può concludere, al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale ovvero in sostituzione di questo, degli accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento con gli interessati ... Esclusivamente nel perseguimento del pubblico interesse. In ogni caso. Senza pregiudizio dei diritti dei terzi, e in ogni caso nel perseguimento del pubblico interesse.
Il diritto di accesso è esercitabile fino a quando: la pubblica amministrazione ha l'obbligo di utilizzare ai fini dell'attività amministrativa i documenti amministrativi ai quali si chiede di accedere. la pubblica amministrazione ha l'obbligo di detenere i documenti amministrativi ai quali si chiede di accedere. la legge n. 241/1990 non dispone nulla di specifico in merito.
Il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è: annullabile. irregolare. nullo.
Ove la revoca di un atto amministrativo ad efficacia durevole o istantanea incida sui rapporti negoziali, l'amministrazione è tenuta a liquidare agli interessati l'indennizzo. Questo è parametrato: al danno emergente e al lucro cessante in considerazione dell'eventuale conoscenza o conoscibilità da parte dei contraenti della contrarietà dell'atto amministrativo oggetto di revoca all'interesse pubblico. al solo danno emergente e tiene conto sia dell'eventuale conoscenza o conoscibilità da parte dei contraenti della contrarietà dell'atto amministrativo oggetto di revoca all'interesse pubblico, sia dell'eventuale concorso dei contraenti o di altri soggetti all'erronea valutazione della compatibilità di tale atto con l'interesse pubblico. al danno emergente e al lucro cessante.
Nella fase amministrativa presso la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi o il Difensore Civico locale, l'istante per la tutela del diritto di accesso ai documenti amministrativi: deve farsi assistere dal difensore d'ufficio. può costituirsi in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore, come nella fase giurisdizionale presso il Tribunale Amministrativo Regionale. al pari della fase giurisdizionale presso il Tribunale Amministrativo Regionale, non può costituirsi in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore.
I documenti sui quali è consentito l'accesso... Possono essere asportati dal luogo presso cui sono dati in visione nel caso di tutela del diritto di difesa dell'interessato innanzi all'autorità giudiziaria come previsto dal D.P.R. n. 184/2006. Non possono essere asportati dal luogo presso cui sono dati in visione. Non possono essere asportati dal luogo presso cui sono dati in visione, salvo casi specifici previsti dal D.P.R. n. 184/2006.
L'avvio del procedimento è comunicato, con le modalità previste dal disposto normativo di cui all'articolo 8 della legge n. 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni, ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi: Ove non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento. In ogni caso. Ove non sussistano ragioni di impedimento derivanti dalla mancata nomina del responsabile del procedimento.
Le disposizioni relative all'art. 10-bis della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni sulla comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza: si applicano anche ai procedimenti in materia previdenziale e assistenziale. si applicano a tutti i procedimenti amministrativi indipendentemente dall'oggetto promosso. non si applicano ai procedimenti in materia previdenziale e assistenziale.
Prima della presentazione di una istanza o di un progetto definitivi, qualora di particolare complessità e relativi a insediamenti produttivi di beni e servizi, su motivata richiesta dell'interessato, al fine di verificare quali siano le condizioni per ottenere, alla loro presentazione, i necessari atti di consenso, l'amministrazione competente per il provvedimento: organizza un tavolo di concertazione tra tutte le amministrazioni cointeressate che adottano il provvedimento decisivo seduta stante allo stato degli atti a loro disposizione in tale sede. indice una conferenza servizi preliminare. invita i soggetti interessati ai procedimenti ad attivare tutte le amministrazioni cointeressate.
Ai sensi del DPR n. 184/2006 la richiesta di accesso può essere presentata anche per il tramite: degli Uffici relazioni con il pubblico. del difensore civico. della Commissione per l'accesso.
Qualora l'acquisizione di un documento contenente dati personali idonei a rivelare lo stato di salute o la vita sessuale sia necessaria per l'esercizio del diritto di difesa del richiedente, l'accesso, in presenza di un'istanza correttamente motivata, è consentito? No, salvo il caso in cui la richiesta di accesso sia formulata dal difensore ai sensi della disciplina sulle investigazioni difensive introdotta dalla legge n. 397/2000. No, giacché la legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni sottrae sempre dall'accesso i documenti amministrativi riguardanti la vita privata o la riservatezza di persone fisiche, persone giuridiche, gruppi, imprese e associazioni, con particolare riferimento agli interessi, tra l'altro, sanitario ancorché i relativi dati siano forniti all'amministrazione dagli stessi soggetti cui si riferiscono. Sì se i dati siano effettivamente "necessari" al fine di far valere o difendere gli equivalenti diritti in sede contenziosa. Il diritto di difesa è di pari rango rispetto al diritto alla salute.
L'art. 27 di cui alla legge n. 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni relativo alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi stabilisce un obbligo generale in capo a tutte le amministrazioni di comunicazione alla Commissione, nel termine assegnato dalla medesima, delle informazioni e dei documenti da essa richiesti? No, non dispone nulla in proposito. Sì, ad eccezione di quelli coperti da segreto di Stato Sì, senza eccezioni.
Ai sensi dell'art. 22, comma 1, lett. d, legge n. 241 del 1990, come modificata ed integrata, l'accesso ai documenti rappresentativi di mera attività interna dell'amministrazione: non può essere consentito. deve essere consentito, a prescindere dal fatto che essi siano stati o meno concretamente utilizzati ai fini dell'attività con rilevanza esterna. deve essere consentito solo laddove essi siano stati concretamente utilizzati ai fini dell'attività con rilevanza esterna.
In materia di finanza di progetto, in virtù del disposto di cui all'art. 14-quinquies della legge n. 241/1990, come modificata e integrata, nelle ipotesi di conferenza di servizi finalizzata all'approvazione del progetto definitivo sono convocati alla conferenza anche i soggetti aggiudicatari di concessione: la suddetta legge non prevede questa convocazione. senza diritto di voto. con diritto di voto.
In materia di attività consultiva, in virtù dell'art. 16 della legge n. 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni: La recente legge n. 69/2009, posta a modifica ed integrazione della legge n. 241/1990, ha ridotto i termini entro i quali gli organi consultivi delle pubbliche amministrazioni sono tenuti a rendere i pareri ad essi obbligatoriamente richiesti da quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta a trenta giorni. Resta fermo quanto previsto dall'articolo 127 del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni. La recente legge n. 69/2009, posta a modifica ed integrazione della legge n. 241/1990, ha abrogato la disciplina prevista dall'articolo 127 del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni.
Le amministrazioni preposte alla gestione delle eventuali misure pubbliche di agevolazione, nel caso di conferenza di servizi di cui agli articoli 14 e 14-bis della legge n. 241/1990, come modificata e integrata: devono partecipare con diritto di voto. possono eventualmente partecipare senza diritto di voto. devono partecipare, senza diritto di voto.
Le disposizioni della legge n. 241/1990, come modificata e integrata, si applicano di norma, ai sensi dell'art. 29 della suddetta legge, in tutto il suo contenuto: alle amministrazioni statali e agli enti pubblici nazionali. solo a tutte le amministrazioni pubbliche. anche agli enti privati, qualora svolgano funzioni di rilevante interesse.
Secondo il disposto di cui all'art. 22 della legge n. 241/1990, come modificata e integrata, il documento amministrativo consiste in ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse: esclusivamente se la natura della loro disciplina sostanziale sia pubblicistica. indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale. esclusivamente se la natura della loro disciplina sostanziale sia privatistica.
Tra i casi di segreto previsti dall'ordinamento a preclusione del diritto di accesso ai documenti amministrativi, rientra quello istruttorio in sede penale delineato dall'art. 329 c.p.p.? Sì. Tuttavia, il segreto istruttorio non costituisce un motivo legittimo di diniego all'accesso dei documenti, fintanto ché gli stessi siano nella disponibilità dell'amministrazione e il giudice che conduce l'indagine penale non li abbia acquisiti con uno specifico provvedimento di sequestro. Sì, fintanto ché i documenti gli stessi siano nella disponibilità dell'amministrazione, purché non acquisiti con uno specifico provvedimento di sequestro. No.
Nel caso di documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento, qualora siano detenuti, istituzionalmente, da altre pubbliche amministrazioni, l'amministrazione procedente può acquisirli d'ufficio. In caso di rifiuto dell'amministrazione detentrice dei documenti la legge n. 241/1990, come modificata ed integrata... Non prevede nessuna misura specifica in merito. Prescrive misure precise e tra queste l'obbligo del sequestro dei documenti. Prescrive l'obbligo di denuncia da parte della amministrazione procedente per omissione di atti di ufficio
Le sanzioni attualmente previste, secondo il disposto di cui dall'art. 21 della legge n. 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni, in caso di svolgimento dell'attività in carenza dell'atto di assenso dell'amministrazione o in difformità di esso... La legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, espressamente esclude l'applicazione nei riguardi di coloro i quali diano inizio all'attività ai sensi degli articoli 19 e 20 della suddetta legge, salvi i casi di dichiarazioni mendaci o di false attestazioni. Si applicano anche nei riguardi di coloro i quali diano inizio all'attività ai sensi degli articoli 19 e 20 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, anche in presenza dei requisiti richiesti, se rientranti nei casi specifici previsti dalla suddetta legge. Si applicano anche nei riguardi di coloro i quali diano inizio all'attività ai sensi degli articoli 19 e 20 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, in mancanza dei requisiti richiesti o, comunque, in contrasto con la normativa vigente.
Il diritto di accesso disciplinato dalla legge n. 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni, si esercita esclusivamente nei confronti: delle pubbliche amministrazioni, delle aziende autonome e speciali, degli enti pubblici e dei gestori di pubblici servizi. Il diritto di accesso nei confronti delle Autorità di garanzia e di vigilanza si esercita nell'ambito dei rispettivi ordinamenti. delle amministrazioni dello Stato, ivi compresi le aziende autonome, gli enti pubblici ed i concessionari di pubblici servizi. Il diritto di accesso nei confronti delle Autorità di garanzia e di vigilanza si esercita nell'ambito dei rispettivi ordinamenti. delle pubbliche amministrazioni, delle aziende autonome, degli enti pubblici e dei gestori di pubblici servizi. Il diritto di accesso nei confronti delle Autorità di garanzia e di vigilanza è escluso.
Il responsabile del procedimento, secondo la legge n. 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni, può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni? No, non può farlo. Può farlo solo in casi eccezionali previsti dalla suddetta legge. Sì, può farlo in ogni caso.
La Commissione per l'acceso ai documenti amministrativi, secondo quanto disposto dalle disposizioni di cui alla legge n. 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni, è composta da: dieci membri. otto membri. dodici membri.
L'art. 17 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, ammette che per disposizione espressa di legge o di regolamento può essere prevista per l'adozione di un provvedimento la necessità di acquisire preventivamente le valutazioni tecniche di organi od enti appositi. Questi soggetti devono provvedere nei termini prefissati dalla disposizione stessa o, in mancanza, entro un termine prefissato dalla medesima legge sul procedimento e può interromperlo qualora abbia rappresentato esigenze istruttorie: per una sola volta e la valutazione deve essere resa definitivamente entro quindici giorni dalla ricezione degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate. può essere interrotto per non più di due volte e la valutazione deve essere resa definitivamente entro trenta giorni dalla ricezione degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate. può essere prorogato per una sola volta e per un termine comunque non superiore a novanta giorni.
Qual è il soggetto che ai sensi della disciplina dettata dalla legge n. 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni, cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le modificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti? Qualunque funzionario amministrativo. Il responsabile del procedimento. Dipende dall'organizzazione interna alla struttura amministrativa, la legge non dispone nulla di specifico in merito.
Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, quali diritti hanno i partecipanti al procedimento? Esclusivamente di prendere visione degli atti del procedimento. Sempre, di prendere visione degli atti del procedimento e, in specifiche ipotesi dettate dal preminente e motivato interesse dei partecipanti, di presentare memorie scritte e documenti all'amministrazione che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare in ogni caso. Di norma, di prendere visione degli atti del procedimento nonché di presentare memorie scritte e documenti all'amministrazione.
Quale delle seguenti affermazioni in merito alla conferenza dei servizi di cui alla legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, è corretta alla luce delle modifiche introdotte dalla legge 15/2005? La conferenza dei servizi è sempre indetta quando l'amministrazione procedente deve acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche e non li ottenga, entro trenta giorni dalla ricezione, da parte dell'amministrazione competente, della relativa richiesta. Il ricorso alla conferenza di servizi è obbligatorio nei casi in cui l'attività di programmazione, progettazione localizzazione, decisione o realizzazione di opere pubbliche o programmi operativi di importo iniziale complessivo superiore a quello stabilito dalla suddetta legge richieda l'intervento di più amministrazioni o enti, anche attraverso intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati, ovvero qualora si tratti di opere di interesse statale o che interessino più regioni. La conferenza di servizi è sempre indetta quando l'amministrazione procedente deve acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche e non li ottenga, entro quindici giorni dall'inizio del procedimento, avendoli formalmente richiesti
Ai sensi dell'articolo 14 quater – effetti del dissenso espresso nella conferenza dei servizi - della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, se il motivato dissenso è espresso da una regione o da una provincia autonoma in una delle materie di propria competenza, la determinazione sostitutiva è rimessa, a seconda del tipo di amministrazioni coinvolte, alla Conferenza Stato-regioni oppure alla Conferenza unificata, entro: dieci giorni. quindici giorni. venti giorni.
Secondo il disposto di cui all'art. 19, della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, per gli atti rilasciati dalle amministrazioni preposte alla amministrazione delle finanze... È esclusa la dichiarazione di inizio attività, salvo che per gli atti concernenti le reti di acquisizione del gettito, anche derivante dal gioco. È esclusa la dichiarazione di inizio attività. È ammessa la dichiarazione di inizio attività, salvo richiesta, da parte dell'amministrazione competente, di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità qualora non siano attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non siano direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, le relative disposizioni non si applicano: non sono previsti atti e procedimenti esclusi. tra l'altro, agli atti e procedimenti riguardanti la pubblica incolumità. ai soli casi in cui la legge qualifica il silenzio dell'amministrazione come rigetto dell'istanza.
La violazione o elusione del giudicato è causa: di nullità. di annullabilità. di irregolarità.
Quale disposizione ha introdotto la legge n. 69/2009 all'art. 22 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata? L'accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce principio generale dell'attività amministrativa, salvo le eccezioni espressamente previste. L'accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza. L'accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire l'efficienza delle amministrazioni pubbliche.
La fonte legislativa che nel 2005 ha apportato rilevanti modifiche ed integrazioni alla legge n. 241/1990 è: il DPR n. 65/2005 il decreto legislativo n. 15/2005 la legge n. 15/2005.
Ai sensi dell'art. 16 della legge n. 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni, gli organi consultivi dello Stato predispongono procedure... Con particolari modalità quanto alla fase istruttoria. La legge non stabilisce nulla di specifico. Di particolare urgenza per l'adozione dei pareri loro richiesti.
La motivazione, a cura del responsabile del procedimento di accesso, nel caso di rifiuto, limitazione o differimento dell'accesso richiesto in via formale deve, secondo il DPR n. 184/2006, fare riferimento specifico: alla normativa vigente, alla individuazione delle categorie di cui all'articolo 24 della legge, ed alle circostanze di fatto per cui la richiesta non può essere accolta così come proposta. alla sola individuazione delle categorie di cui all'articolo 24 della legge. alle sole circostanze di fatto per cui la richiesta non può essere accolta così come proposta.
Il DPR n. 184/2006 stabilisce che l'istanza informale di accesso si intende soddisfatta con l'indicazione della pubblicazione contenente notizia del documento amministrativo? No, non lo stabilisce. Sì, ma solo se l'istanza proviene da una pubblica amministrazione. Sì, lo prevede.
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi è rinnovata: ogni cinque anni. ogni tre anni ogni due anni.
Secondo quanto disposto dall'art. 25 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, nel caso di ricorso alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi o al Difensore Civico, i termini per adire il T.A.R. sono sospesi e ripartono nel momento in cui questi soggetti si pronunciano. Contro quest'altra risposta negativa l'interessato: non può più esperire ricorsi essendo questo rimedio posto in esclusione di quello giurisdizionale. potrà, comunque, ricorrere al T.A.R, nel termine di trenta giorni. potrà ricorrere in appello al Consiglio di Stato, entro dieci giorni.
Quando i documenti riguardino le strutture, i mezzi, le dotazioni, il personale e le azioni strettamente strumentali, tra l'altro, all'attività di polizia giudiziaria e di conduzione delle indagini, l'accesso: non può essere escluso. può essere escluso con regolamento del Governo, adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400. può essere escluso con regolamento del Governo, adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400 ma solo qualora l'accesso possa arrecare pregiudizio alle strutture stesse.
I pareri degli organi consultivi delle pubbliche Amministrazioni di cui all'art. 16 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, sono trasmessi: con mezzi telematici. telegraficamente o con mezzi telematici. con posta interna prioritaria.
Se l'accesso è negato o differito per motivi inerenti ai dati personali che si riferiscono a soggetti terzi, la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi provvede, secondo l'art. 25 della novellata legge n. 241/1990, in merito all'istanza... Sentito il terzo stesso tenuto a rendere la propria dichiarazione entro quindici giorni. Autonomamente, senza necessità di alcun parere. Sentito il Garante per la protezione dei dati personali, il quale si pronuncia entro il termine di dieci giorni dalla richiesta, decorso inutilmente il quale il parere si intende reso.
Secondo il DPR n. 184/2006, la copia dei documenti amministrativi rilasciata all'interessato: deve essere autenticata. non può essere autenticata in nessun caso. può essere autenticata su richiesta dell'interessato.
Il responsabile del procedimento può chiedere la rettifica di dichiarazioni? Sì, solo se erronee. Sì, se erronee o incomplete. Sì, solo incomplete.
Ai sensi del D.P.R. 380/2001 e successive modificazioni gli interventi volti all'eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di rampe o di ascensori esterni, ovvero di manufatti che alterino la sagoma dell'edificio: Sono eseguibili senza titolo abilitativi in quanto costituiscono attività edilizia libera. Sono realizzabili mediante denuncia di inizio attività (DIA). Sono subordinati al rilascio del permesso di costruire.
Ai sensi del D.P.R. 380/2001 e successive modificazioni qualora l'immobile oggetto dell'intervento sia sottoposto ad un vincolo la cui tutela compete, anche in via di delega, alla stessa amministrazione comunale, il termine di trenta giorni per presentare la denuncia di inizio attività: decorre dal rilascio del relativo atto di assenso. Ove tale atto non sia favorevole, è necessario subordinare l'attività al rilascio di un permesso di costruire. decorre dal rilascio del relativo atto di assenso. Ove tale atto non sia favorevole, la denuncia ha comunque effetto per tutti quei lavori che costituiscano esercizio di edilizia libera. decorre dal rilascio del relativo atto di assenso. Ove tale atto non sia favorevole, la denuncia è priva di effetti.
Ai sensi del D.P.R. 380/2001 e successive modificazioni ultimato l'intervento sull'immobile, il progettista o un tecnico abilitato: rilascia un certificato di collaudo finale, che va presentato allo sportello unico, con il quale si attesta la conformità dell'opera al progetto presentato con la denuncia di inizio attività. Contestualmente presenta ricevuta dell'avvenuta presentazione della variazione catastale conseguente alle opere realizzate ovvero dichiarazione che le stesse non hanno comportato modificazioni del classamento. rilascia un certificato di collaudo finale, che va presentato al comune e alla regione, con il quale si attesta la conformità dell'opera al progetto presentato con la denuncia di inizio attività. Contestualmente presenta ricevuta dell'avvenuta presentazione della variazione catastale conseguente alle opere realizzate ovvero dichiarazione che le stesse non hanno comportato modificazioni del classamento. rilascia un certificato di collaudo finale, che va presentato al comune e alla regione, con il quale si attesta la conformità dell'opera al progetto presentato con la denuncia di inizio attività. Contestualmente il proprietario dell'immobile presenta ricevuta dell'avvenuta presentazione della variazione catastale conseguente alle opere realizzate.
Ai sensi del D.P.R. 380/2001 gli interventi di nuova costruzione: qualora siano in diretta esecuzione di strumenti urbanistici generali recanti precise disposizioni plano-volumetriche sono realizzabili mediante denuncia di inizio attività (DIA). sono sempre realizzabili esclusivamente a seguito di rilascio del permesso di costruire sono realizzabili mediante denuncia di inizio attività (DIA).
Ai sensi del D.P.R. 380/2001 e successive modificazioni il proprietario dell'immobile o chi abbia titolo per presentare la denuncia di inizio attività, almeno trenta giorni prima dell'effettivo inizio dei lavori: presenta allo sportello unico la denuncia, accompagnata da una dettagliata relazione a firma di un progettista abilitato e dagli opportuni elaborati progettuali, che asseveri la conformità delle opere da realizzare agli strumenti urbanistici approvati e non in contrasto con quelli adottati ed ai regolamenti edilizi vigenti, nonché il rispetto delle norme di sicurezza e di quelle igienico-sanitarie presenta allo sportello unico la denuncia, accompagnata da una dettagliata relazione a firma di un progettista abilitato e dagli opportuni elaborati progettuali, che asseveri la conformità delle opere da realizzare agli strumenti urbanistici approvati anche se in contrasto con quelli adottati ed ai regolamenti edilizi vigenti, nonché il rispetto delle norme di sicurezza e di quelle igienico-sanitarie presenta allo sportello unico la denuncia, accompagnata da una dettagliata relazione a firma di un progettista abilitato e dagli opportuni elaborati progettuali, che asseveri la conformità delle opere da realizzare agli strumenti urbanistici approvati e non in contrasto con quelli adottati ed ai regolamenti edilizi vigenti, nonché il rispetto delle norme antimafia e di quelle igienico-sanitarie
Ai sensi del D.P.R. 380/2001 e successive modificazioni le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico o siano eseguite in aree esterne al centro edificato: sono subordinati al rilascio del permesso di costruire. sono realizzabili mediante denuncia di inizio attività (DIA). sono eseguibili senza titolo abilitativi in quanto costituiscono attività edilizia libera.
Ai sensi del D.P.R. 380/2001 e successive modificazioni le varianti a permessi di costruire che non incidono sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, che non modificano la destinazione d'uso e la categoria edilizia, non alterano la sagoma dell'edificio e non violano le eventuali prescrizioni contenute nel permesso di costruire: Sono realizzabili mediante denuncia di inizio attività (DIA). Sono eseguibili senza titolo abilitativi in quanto costituiscono attività edilizia libera. Sono subordinati al rilascio del permesso di costruire o in alternativa possono essere realizzati mediante denuncia di inizia attività (DIA).
Ai sensi dell'art. 2 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'affidamento e l'esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture, ai sensi del codice sui contratti pubblici, deve garantire: la qualità delle prestazioni. la qualità e redditività delle prestazioni. la redditività delle prestazioni.
Ai sensi dell'art. 2 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'affidamento e l'esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture, ai sensi del codice sui contratti pubblici, deve svolgersi nel rispetto: dei soli principi di economicità, efficacia e tempestività. dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza. dei soli principi di economicità ed efficacia.
Ai sensi dell'art. 2 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'affidamento di opere e lavori pubblici, servizi e forniture, ai sensi del codice sui contratti pubblici, deve altresì rispettare: i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità. i soli principi di libera concorrenza, parità di trattamento e trasparenza. i soli principi di libera concorrenza e parità di trattamento.
Ai sensi dell'art. 2 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il principio di economicità può essere subordinato alla tutela della salute e dell'ambiente: Si sempre No, mai Sì, entro i limiti in cui sia espressamente consentito dalle norme vigenti e dal codice sui contratti pubblici.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i «contratti pubblici» sono: i contratti di appalto o di concessione aventi per oggetto l'acquisizione di servizi, o di forniture, ovvero l'esecuzione di opere o lavori, posti in essere dalle stazioni appaltanti, dagli enti aggiudicatori, dai soggetti aggiudicatori. i soli contratti di appalto, con esclusione delle concessioni, aventi per oggetto l'acquisizione di servizi, o di forniture, ovvero l'esecuzione di opere o lavori, posti in essere dalle stazioni appaltanti, dagli enti aggiudicatori, dai soggetti aggiudicatori. i contratti di appalto o di concessione aventi per oggetto la sola acquisizione di servizi, o di forniture, e non anche l'esecuzione di opere o lavori, posti in essere dalle stazioni appaltanti, dagli enti aggiudicatori, dai soggetti aggiudicatori.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, gli «appalti pubblici» sono: i contratti a titolo oneroso o anche gratuito, stipulati per iscritto tra una stazione appaltante o un ente aggiudicatore e uno o più operatori economici, aventi per oggetto l'esecuzione di lavori, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi. i contratti a titolo oneroso, stipulati per iscritto tra una stazione appaltante o un ente aggiudicatore e uno o più operatori economici, aventi per oggetto l'esecuzione di lavori, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi. i contratti a titolo oneroso, stipulati per iscritto o meno tra una stazione appaltante o un ente aggiudicatore e uno o più operatori economici, aventi per oggetto l'esecuzione di lavori, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i «lavori» di cui all'allegato 1 dello stesso decreto comprendono: le attività di sola costruzione, demolizione e ristrutturazione, di opere, con esclusione del recupero, del restauro e della manutenzione. le attività di sola costruzione, demolizione, ristrutturazione e manutenzione, di opere, con esclusione del recupero e del restauro. le attività di costruzione, demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro, manutenzione, di opere.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per «opera» si intende il risultato di un insieme di lavori, che di per sé esplichi: solo una funzione tecnica. solo una funzione economica. una funzione economica o tecnica.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le opere comprendono: solo quelle che sono il risultato di un insieme di lavori edilizi. sia quelle che sono il risultato di un insieme di lavori edilizi o di genio civile, sia quelle di presidio e difesa ambientale e di ingegneria naturalistica. solo quelle che sono il risultato di un insieme di lavori edilizi o di genio civile.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, gli «appalti pubblici di forniture» sono appalti pubblici diversi da quelli di lavori o di servizi, aventi per oggetto: la locazione finanziaria l'acquisto, la locazione finanziaria, la locazione o l'acquisto a riscatto, con o senza opzione per l'acquisto, di prodotti. il solo acquisto di prodotti.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la «concessione di servizi» è un contratto che presenta le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di servizi, ad eccezione del fatto che: il corrispettivo della fornitura di servizi consiste unicamente nel diritto di ricevere un prezzo a titolo di corrispettivo. il corrispettivo della fornitura di servizi consiste unicamente nel diritto di gestire i servizi senza che tale diritto possa essere accompagnato da un prezzo. il corrispettivo della fornitura di servizi consiste unicamente nel diritto di gestire i servizi o in tale diritto accompagnato da un prezzo.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'«accordo quadro» è un accordo concluso tra una o più stazioni appaltanti e uno o più operatori economici e il cui scopo è quello di: stabilire le clausole relative agli appalti da aggiudicare durante un dato periodo, con esclusione degli aspetti relativi ai prezzi. stabilire le clausole relative agli appalti da aggiudicare durante un dato periodo, con esclusione degli aspetti relativi ai prezzi e alle quantità previste. stabilire le clausole relative agli appalti da aggiudicare durante un dato periodo, in particolare per quanto riguarda i prezzi e, se del caso, le quantità previste.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il «sistema dinamico di acquisizione» è un processo di acquisizione interamente elettronico, per acquisti: di uso particolare, le cui caratteristiche generalmente poco disponibili sul mercato soddisfano le esigenze di una stazione appaltante, limitato nel tempo e aperto per tutta la sua durata a qualsivoglia operatore economico che soddisfi i criteri di selezione e che abbia presentato un'offerta indicativa conforme al capitolato d'oneri. di uso corrente, le cui caratteristiche generalmente disponibili sul mercato soddisfano le esigenze di una stazione appaltante, limitato nel tempo e aperto per tutta la sua durata a qualsivoglia operatore economico che soddisfi i criteri di selezione e che abbia presentato un'offerta indicativa conforme al capitolato d'oneri. di uso particolare, le cui caratteristiche generalmente poco disponibili sul mercato soddisfano le esigenze di una stazione appaltante, limitato nel tempo e aperto esclusivamente a operatori economici qualificati che soddisfino i criteri di selezione e che abbiano presentato un'offerta indicativa conforme al capitolato d'oneri.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'«asta elettronica» è un processo per fasi successive basato su un dispositivo elettronico di presentazione di nuovi prezzi, modificati al ribasso, o di nuovi valori riguardanti taluni elementi delle offerte, che: interviene dopo una prima valutazione completa delle offerte permettendo che la loro classificazione possa essere effettuata sulla base di un trattamento automatico. interviene dopo una prima valutazione completa delle offerte escludendo che la loro classificazione possa essere effettuata sulla base di un trattamento automatico. interviene prima di ogni possibile valutazione completa delle offerte al fine di permettere che la loro classificazione possa essere effettuata sulla base di un trattamento automatico.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, gli appalti di servizi e di lavori che hanno per oggetto prestazioni intellettuali possono essere oggetto di aste elettroniche: No, mai. Sì, sempre. Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la «locazione finanziaria di opere pubbliche o di pubblica utilità» è il contratto avente ad oggetto: la prestazione di servizi finanziari e l'esecuzione di lavori. la sola prestazione di servizi finanziari. la sola esecuzione di lavori.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i «contratti di partenariato pubblico privato» sono contratti aventi per oggetto una o più prestazioni quali la progettazione, la costruzione, la gestione o la manutenzione di un'opera pubblica o di pubblica utilità, oppure la fornitura di un servizio: compreso in ogni caso il finanziamento totale o parziale a carico di privati, anche in forme diverse, di tali prestazioni, con allocazione dei rischi ai sensi delle prescrizioni e degli indirizzi comunitari vigenti. con esclusione in ogni caso del finanziamento totale a carico di privati, anche in forme diverse, di tali prestazioni, con allocazione dei rischi ai sensi delle prescrizioni e degli indirizzi comunitari vigenti. con esclusione in ogni caso del finanziamento parziale a carico di privati, anche in forme diverse, di tali prestazioni, con allocazione dei rischi ai sensi delle prescrizioni e degli indirizzi comunitari vigenti.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la concessione di servizi rientra tra i contratti di partenariato pubblico privato: Sì, sempre. No, mai. Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la concessione di lavori rientra tra i contratti di partenariato pubblico privato: Sì, sempre. No, mai. Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la locazione finanziaria rientra tra i contratti di partenariato pubblico privato: Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Sì, sempre. No, mai.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'affidamento di lavori mediante finanza di progetto rientra tra i contratti di partenariato pubblico privato: Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Sì, sempre. No, mai.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il termine «imprenditore», designa: una persona giuridica, o un ente senza personalità giuridica, con esclusione delle persone fisiche e dei gruppi europei di interesse economico (GEIE) costituito ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1991, n. 240, che offra sul mercato, rispettivamente, la realizzazione di lavori o opere, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi. una persona giuridica, o un ente senza personalità giuridica, con esclusione delle persone fisiche ma ivi compreso il gruppo europeo di interesse economico (GEIE) costituito ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1991, n. 240, che offra sul mercato, rispettivamente, la realizzazione di lavori o opere, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi. una persona fisica, o una persona giuridica, o un ente senza personalità giuridica, ivi compreso il gruppo europeo di interesse economico (GEIE) costituito ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1991, n. 240, che offra sul mercato, rispettivamente, la realizzazione di lavori o opere, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il termine «fornitore», designa: una persona giuridica, o un ente senza personalità giuridica, con esclusione delle persone fisiche ma ivi compreso il gruppo europeo di interesse economico (GEIE) costituito ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1991, n. 240, che offra sul mercato, rispettivamente, la realizzazione di lavori o opere, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi. una persona giuridica, o un ente senza personalità giuridica, con esclusione delle persone fisiche e dei gruppi europei di interesse economico (GEIE) costituito ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1991, n. 240, che offra sul mercato, rispettivamente, la realizzazione di lavori o opere, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi. una persona fisica, o una persona giuridica, o un ente senza personalità giuridica, ivi compreso il gruppo europeo di interesse economico (GEIE) costituito ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1991, n. 240, che offra sul mercato, rispettivamente, la realizzazione di lavori o opere, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il termine «prestatore di servizi», designa: una persona fisica, o una persona giuridica, o un ente senza personalità giuridica, ivi compreso il gruppo europeo di interesse economico (GEIE) costituito ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1991, n. 240, che offra sul mercato, rispettivamente, la realizzazione di lavori o opere, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi. una persona giuridica, o un ente senza personalità giuridica, con esclusione delle persone fisiche ma ivi compreso il gruppo europeo di interesse economico (GEIE) costituito ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1991, n. 240, che offra sul mercato, rispettivamente, la realizzazione di lavori o opere, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi. una persona giuridica, o un ente senza personalità giuridica, con esclusione delle persone fisiche e dei gruppi europei di interesse economico (GEIE) costituito ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1991, n. 240, che offra sul mercato, rispettivamente, la realizzazione di lavori o opere, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il termine «raggruppamento temporaneo» designa: un insieme di imprenditori, o fornitori, o prestatori di servizi, costituito, anche mediante scrittura privata, allo scopo di partecipare alla procedura di affidamento di uno specifico contratto pubblico, mediante presentazione di una unica offerta. un insieme di fornitori o prestatori di servizi, con esclusione degli imprenditori, costituito, anche mediante scrittura privata, allo scopo di partecipare alla procedura di affidamento di uno specifico contratto pubblico, mediante presentazione di una unica offerta. un insieme di fornitori o prestatori di servizi, con esclusione degli imprenditori, costituito, esclusivamente mediante atto pubblico, allo scopo di partecipare alla procedura di affidamento di uno specifico contratto pubblico, mediante presentazione di una unica offerta.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il termine «consorzio» si riferisce ai consorzi previsti dall'ordinamento,: aventi personalità giuridica con esclusione di quelli che ne siano privi. privi di personalità giuridica, con esclusione di quelli aventi tali requisito. con o senza personalità giuridica.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il termine «operatore economico» comprende: l'imprenditore, il fornitore e il prestatore di servizi o un raggruppamento o consorzio di essi. il solo imprenditore, con esclusione del fornitore e del prestatore di servizi o del raggruppamento o consorzio di essi. il fornitore e il prestatore di servizi o un raggruppamento o consorzio di essi, con esclusione dell'imprenditore.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le «amministrazioni aggiudicatrici» sono: le amministrazioni dello Stato; gli enti pubblici territoriali; gli altri enti pubblici non economici; gli organismi di diritto pubblico; con esclusione di associazioni, unioni, consorzi, comunque denominati, costituiti da detti soggetti. le amministrazioni dello Stato; gli enti pubblici territoriali; gli altri enti pubblici non economici; gli organismi di diritto pubblico; le associazioni, unioni, consorzi, comunque denominati, costituiti da detti soggetti. le sole amministrazioni dello Stato e gli enti pubblici territoriali con esclusione degli altri enti pubblici non economici; degli organismi di diritto pubblico; delle associazioni, unioni, consorzi, comunque denominati, costituiti da detti soggetti.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'«organismo di diritto pubblico» è qualsiasi organismo, anche in forma societaria: istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale, aventi carattere industriale e commerciale. istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale, aventi carattere non industriale o commerciale. istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale, aventi carattere solo industriale.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'«organismo di diritto pubblico» è qualsiasi organismo, anche in forma societaria: dotato di personalità giuridica; privo di personalità giuridica: di regola privo di personalità giuridica, ma deve averla nei casi espressamente richiesti dalla legge.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'«organismo di diritto pubblico» è qualsiasi organismo, anche in forma societaria: la cui attività sia finanziata in modo maggioritario o anche minoritario dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico. la cui attività sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico. la cui attività sia finanziata totalmente dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'«organismo di diritto pubblico» è qualsiasi organismo, anche in forma societaria: il cui organo d'amministrazione, di direzione o di vigilanza sia costituito da membri tutti designati dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico. il cui organo d'amministrazione, di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali più della metà è designata dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico. il cui organo d'amministrazione, di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali un terzo è designato dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le «imprese pubbliche» sono le imprese su cui le amministrazioni aggiudicatrici possono esercitare, direttamente o indirettamente, un'influenza dominante: esclusivamente perché ne sono proprietarie, con esclusione di ogni forma di partecipazione finanziaria. esclusivamente perché vi hanno una partecipazione finanziaria, con esclusione di ogni forma di proprietà delle imprese. o perché ne sono proprietarie, o perché vi hanno una partecipazione finanziaria, o in virtù delle norme che disciplinano dette imprese.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le «imprese pubbliche» sono le imprese su cui le amministrazioni aggiudicatrici possono esercitare, direttamente o indirettamente, un'influenza dominante. Tale influenza dominante è presunta quando le amministrazioni aggiudicatrici, direttamente o indirettamente, riguardo all'impresa, alternativamente o cumulativamente: detengono la totalità del capitale sottoscritto. detengono la minoranza del capitale sottoscritto. detengono la maggioranza del capitale sottoscritto.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le «imprese pubbliche» sono le imprese su cui le amministrazioni aggiudicatrici possono esercitare, direttamente o indirettamente, un'influenza dominante. Tale influenza dominante è presunta quando le amministrazioni aggiudicatrici, direttamente o indirettamente, riguardo all'impresa, alternativamente o cumulativamente: controllano almeno una minoranza dei voti cui danno diritto le azioni emesse dall'impresa. controllano la totalità dei voti cui danno diritto le azioni emesse dall'impresa. controllano la maggioranza dei voti cui danno diritto le azioni emesse dall'impresa.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le «imprese pubbliche» sono le imprese su cui le amministrazioni aggiudicatrici possono esercitare, direttamente o indirettamente, un'influenza dominante. Tale influenza dominante è presunta quando le amministrazioni aggiudicatrici, direttamente o indirettamente, riguardo all'impresa, alternativamente o cumulativamente: hanno il diritto di nominare tutti i membri del consiglio di amministrazione, di direzione o di vigilanza dell'impresa. hanno il diritto di nominare un terzo dei membri del consiglio di amministrazione, di direzione o di vigilanza dell'impresa. hanno il diritto di nominare più della metà dei membri del consiglio di amministrazione, di direzione o di vigilanza dell'impresa.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la «centrale di committenza» è un'amministrazione aggiudicatrice che: acquista forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori, ma non aggiudica appalti pubblici né conclude accordi quadro di lavori, forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori. acquista forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori, o aggiudica appalti pubblici o conclude accordi quadro di lavori, forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori. aggiudica appalti pubblici e conclude accordi quadro di lavori, forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori, ma non acquista forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il «profilo di committente» è: la stazione appaltante descritta negli atti della procedura di gara. il committente che si avvale di una stazione appaltante per diramare e pubblicare gli atti e le informazioni previsti dal codice sui contratti pubblici. il sito informatico di una stazione appaltante, su cui sono pubblicati gli atti e le informazioni previsti dal codice sui contratti pubblici.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le «procedure di affidamento» e l'«affidamento» comprendono: sia l'affidamento di lavori, servizi, o forniture, o incarichi di progettazione, mediante appalto, sia l'affidamento di lavori o servizi mediante concessione, sia l'affidamento di concorsi di progettazione e di concorsi di idee. l'affidamento di lavori, servizi, o forniture, o incarichi di progettazione, mediante appalto, con esclusione sia dell'affidamento di lavori o servizi mediante concessione, sia dell'affidamento di concorsi di progettazione e di concorsi di idee. sia l'affidamento di lavori, servizi, o forniture, o incarichi di progettazione, mediante appalto, e sia l'affidamento di concorsi di progettazione e di concorsi di idee, ma non l'affidamento di lavori o servizi mediante concessione.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le «procedure aperte» sono: le procedure in cui ogni operatore economico interessato può presentare un'offerta. le procedure solo operatore economico invitato può presentare un'offerta. le procedure in cui tutti, anche se non operatori economici, possono presentare un'offerta.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le «procedure ristrette» sono: le procedure in cui tutti, anche se non operatori economici, possono presentare un'offerta. le procedure in cui tutti gli operatori economici possono presentare un'offerta. le procedure in cui possono presentare un'offerta soltanto gli operatori economici invitati dalle stazioni appaltanti.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il «dialogo competitivo» è una procedura nella quale la stazione appaltante, in caso di appalti particolarmente complessi, avvia un dialogo: con i candidati ammessi a tale procedura, al fine di elaborare una o più soluzioni atte a soddisfare le sue necessità e sulla base della quale o delle quali i candidati selezionati saranno invitati a presentare le offerte. con i tutti i candidati interessati, al fine di elaborare una o più soluzioni atte a soddisfare le sue necessità e sulla base della quale o delle quali tutti i candidati potranno presentare la propria offerta. con tutti i candidati interessati, al fine di elaborare una o più soluzioni atte a soddisfare le sue necessità e sulla base della quale o delle quali verranno selezionati i candidati da invitare a presentare le offerte.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le «procedure negoziate» sono le procedure in cui le stazioni appaltanti consultano: tutti gli operatori economici interessati per negoziano con essi le condizioni dell'appalto. gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o più di essi le condizioni dell'appalto. tutti gli operatori economici interessati per conoscere le loro offerte.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il cottimo fiduciario costituisce: procedura aperta. procedura ristretta. procedura negoziata.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i «concorsi di progettazione» sono le procedure intese a fornire alla stazione appaltante, soprattutto nel settore della pianificazione territoriale, dell'urbanistica, dell'architettura, dell'ingegneria o dell'elaborazione di dati: un piano o un progetto, selezionato da una commissione giudicatrice ma senza che si debba procedere ad una gara. un piano o un progetto, selezionato da una commissione giudicatrice in base ad una gara, con o senza assegnazione di premi. un piano o un progetto, che non occorra che sia selezionato da una commissione giudicatrice in base ad una gara.
Ai sensi dell'art. 75 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la stazione appaltante, nell'atto con cui comunica l'aggiudicazione ai non aggiudicatari, provvede contestualmente, nei loro confronti, allo svincolo della garanzia: immediatamente e comunque entro 5 giorni dall'aggiudicazione. tempestivamente e comunque entro un termine non superiore a trenta giorni dall'aggiudicazione. tempestivamente e comunque entro un termine non superiore a sessanta giorni dall'aggiudicazione.
Ai sensi dell'art. 10 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per ogni singolo intervento da realizzarsi mediante un contratto pubblico, le amministrazioni aggiudicatrici: nominano un responsabile del procedimento per la sola fase dell'affidamento. nominano un responsabile del procedimento, unico per le fasi della progettazione, dell'affidamento, dell'esecuzione. nominano un responsabile del procedimento per le soli fasi della progettazione e dell'affidamento.
Ai sensi dell'art. 10 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il responsabile del procedimento cura, in ciascuna fase di attuazione degli interventi, il controllo: sui livelli di prestazione, di qualità e di prezzo determinati in coerenza alla copertura finanziaria e ai tempi di realizzazione dei programmi. di qualità e di prezzo determinati in coerenza alla copertura finanziaria e ai tempi di realizzazione dei programmi, con esclusione di quello sui livelli di prestazione. solo sui prezzi determinati in coerenza alla copertura finanziaria e ai tempi di realizzazione dei programmi.
Ai sensi dell'art. 10 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, rientra tra i compiti del responsabile del procedimento quello di accertare la libera disponibilità di aree e immobili necessari: Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Sì sempre. No, mai.
Ai sensi dell'art. 10 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, rientra tra i compiti del responsabile del procedimento quello di proporre all'amministrazione aggiudicatrice la conclusione di un accordo di programma: Sì quando si rende necessaria l'azione integrata e coordinata di diverse amministrazioni. No, mai. Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge e riportati nel bando di gara.
Ai sensi dell'art. 10 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, rientra tra i compiti del responsabile del procedimento quello di indire la conferenza di servizi: No, mai. Sì quando sia necessario o utile per l'acquisizione di intese, pareri, concessioni, autorizzazioni, permessi, licenze, nulla osta, assensi, comunque denominati. Sì, ma solo se tale potere sia stato espressamente e riportato nel bando di gara.
Ai sensi dell'art. 10 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il nominativo del responsabile del procedimento è indicato nel bando o avviso con cui si indice la gara per l'affidamento del contratto di lavori, servizi, forniture, ovvero, nelle procedure in cui non vi sia bando o avviso con cui si indice la gara, nell'invito a presentare un'offerta: Sì, ma solo quando ciò sia espressamente previsto nella determinazione di contrattare. Sì, sempre. No, mai.
Ai sensi dell'art. 11 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, prima dell'avvio delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, le amministrazioni aggiudicatrici decretano o determinano di contrarre, in conformità ai propri ordinamenti: individuando gli elementi generali del contratto e criteri generali di selezione degli operatori economici e delle offerte. individuando gli elementi essenziali del contratto e i criteri di selezione degli operatori economici e delle offerte. individuando i soli elementi essenziali del contratto, con esclusione dei i criteri di selezione degli operatori economici e delle offerte.
Ai sensi dell'art. 11 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, ciascun concorrente può presentare più di un'offerta: No, mai. Sì, sempre. Sì, ma solo nei casi espressamente consentiti dalla legge e dal bando di gara.
Ai sensi dell'art. 11 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'offerta è vincolante per il periodo indicato nel bando o nell'invito e, in caso di mancata indicazione: per sessanta giorni dalla scadenza del termine per la sua presentazione. per centottanta giorni dalla scadenza del termine per la sua presentazione. per novanta giorni dalla scadenza del termine per la sua presentazione.
Ai sensi dell'art. 11 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'aggiudicazione definitiva equivale ad accettazione dell'offerta: Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge. No, mai. Sì, sempre.
Ai sensi dell'art. 11 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'aggiudicazione definitiva diventa efficace: dopo la verifica del possesso dei prescritti requisiti. con la stipulazione del contratto. decorsi trenta giorni da essa.
Ai sensi dell'art. 11 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, divenuta efficace l'aggiudicazione definitiva, e fatto salvo l'esercizio dei poteri di autotutela nei casi consentiti dalle norme vigenti, la stipulazione del contratto di appalto o di concessione ha luogo: entro il termine di trenta giorni, salvo diverso termine previsto nel bando o nell'invito ad offrire, ovvero l'ipotesi di differimento espressamente concordata con l'aggiudicatario. entro il termine di sessanta giorni, salvo diverso termine previsto nel bando o nell'invito ad offrire, ovvero l'ipotesi di differimento espressamente concordata con l'aggiudicatario. entro il termine di quaranta giorni, salvo diverso termine previsto nel bando o nell'invito ad offrire, ovvero l'ipotesi di differimento espressamente concordata con l'aggiudicatario.
Ai sensi dell'art. 11 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, se la stipulazione del contratto non avviene nel termine fissato, l'aggiudicatario può, mediante atto notificato alla stazione appaltante: sciogliersi da ogni vincolo o recedere dal contratto. diffidarla a provvedere entro il termine di trenta giorni, solo decorso il quale potrà sciogliersi da ogni vincolo o recedere dal contratto. diffidarla a provvedere entro il termine di trenta giorni, senza poter in alcun modo sciogliersi dal vincolo o recedere dal contratto.
Ai sensi dell'art. 11 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il contratto può essere stipulato prima di trenta giorni dalla comunicazione ai controinteressati del provvedimento di aggiudicazione: No, salvo motivate ragioni di particolare urgenza che non consentono all'amministrazione di attendere il decorso del predetto termine. No, mai. Sì sempre.
Ai sensi dell'art. 11 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il contratto è sottoposto: A una condizione risolutiva del contratto. A una condizione potestativa. alla condizione sospensiva dell'esito positivo dell'eventuale approvazione;
Ai sensi dell'art. 11 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'esecuzione del contratto può avere inizio: solo dopo che lo stesso è divenuto efficace, salvo che, in casi di urgenza, la stazione appaltante o l'ente aggiudicatore ne chieda l'esecuzione anticipata, nei modi e alle condizioni previste dal regolamento. subito dopo la stipulazione dello stesso. subito dopo l'aggiudicazione definitiva.
Ai sensi dell'art. 11 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il contratto può essere stipulato: solo mediante atto pubblico notarile o forma pubblica amministrativa a cura dell'ufficiale rogante dell'amministrazione aggiudicatrice. mediante atto pubblico notarile, o mediante forma pubblica amministrativa a cura dell'ufficiale rogante dell'amministrazione aggiudicatrice, ovvero mediante scrittura privata, nonché in forma elettronica secondo le norme vigenti per ciascuna stazione appaltante. solo mediante atto pubblico notarile.
Dispone l'art. 75 del D.Lgs. n. 163/2006 che l'offerta da presentare per l'affidamento dell'esecuzione dei contratti pubblici deve essere corredata da una garanzia pari: Al 2% del prezzo base indicato nel bando o nell'invito. Al 20% del prezzo base indicato nel bando o nell'invito. A quanto stabilito nel Capitolato Speciale d'Appalto.
A norma di quanto dispone l'art. 133 del D.Lgs. n. 163/2006 per i lavori pubblici affidati dalle stazioni appaltanti è ammesso procedere alla revisione dei prezzi? No, e non si applica il primo comma dell'articolo 1664 del c.c. No, ma si applica il primo comma dell'articolo 1664 del c.c. Sì, e si applica anche il primo comma dell'articolo 1664 del c.c.
Dispone l'art. 35 del D.Lgs. n. 163/2006 in materia dei requisiti per la partecipazione dei consorzi alle gare che sono computati cumulativamente in capo al consorzio, ancorché posseduti dalle singole imprese consorziate, tra l'altro: L'idoneità finanziaria. L'idoneità tecnica. La disponibilità delle attrezzature.
Sono ammesse a partecipare alle procedure di affidamento dei contratti pubblici le imprese artigiane? Sono ammesse solo nell'ambito di consorzi tra imprese artigiane. Sì, l'ammissione è espressamente prevista dall'art. 34 del D.Lgs. n. 163/2006. No.
Sono ammessi a partecipare alle procedure di affidamento dei contratti pubblici i soggetti che abbiano stipulato il contratto di gruppo europeo di interesse economico (GEIE) ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1991, n. 240? Sì, l'ammissione è espressamente prevista dall'art. 34 del D.Lgs. n. 163/2006. No. Sono ammessi solo nell'ambito di consorzi stabili.
Perché un consorzio possa essere qualificato "stabile" ai sensi del D.Lgs. n. 163/2006, occorre, tra l'altro, che sia formato da non meno di: Cinque consorziati. Tre consorziati. Sette consorziati.
I consorzi stabili sono tenuti ad indicare in sede di offerta per quali consorziati il consorzio concorre? Sì, ma sono nei casi in cui ciò sia previsto nella legge o nel bando. No, mai. Sì, sempre.
Ai sensi dell'art. 36 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il consorzio stabile si qualifica: sulla base delle qualificazioni possedute dalle singole imprese consorziate. sulla base delle qualificazioni possedute sommando i requisiti delle imprese consorziate sulla base delle qualificazioni possedute da almeno una delle imprese consorziate.
In materia di garanzie a corredo dell'offerta, l'art. 75 del D.Lgs. n. 163/2006 dispone che: La garanzia copre la mancata sottoscrizione del contratto per fatto dell'affidatario, ed è svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto medesimo. La garanzia copre la mancata sottoscrizione del contratto per volontà dell'affidatario, ed è trattenuta dall'amministrazione aggiudicante in aggiunta alla cauzione definitiva. La garanzia non può essere prestata mediante fideiussione assicurativa.
A norma di quanto dispone l'art. 133 del D.Lgs. n. 163/2006, in caso di ritardo nella emissione dei certificati di pagamento o dei titoli di spesa relativi agli acconti e alla rata di saldo rispetto alle condizioni e ai termini stabiliti dal contratto, che non devono comunque superare quelli fissati dal capitolato generale: Spettano all'esecutore dei lavori solo gli interessi moratori. Spettano all'esecutore dei lavori gli interessi, legali e moratori. Spettano all'esecutore dei lavori solo gli interessi legali.
A norma di quanto dispone l'art. 70 del D.Lgs. 163/2006, nelle procedure ristrette quando l'urgenza rende impossibile rispettare i termini minimi stabiliti, le stazioni appaltanti, possono stabilire un termine inferiore per la ricezione delle domande di partecipazione? Sì, fino ad un massimo di cinque giorni. No, possono stabilire un termine inferiore solo per la pubblicazione dei bandi di gara. Sì, non inferiore a 15 giorni, purché indichino nel bando di gara le ragioni dell'urgenza.
Dispone l'art. 71 del D.Lgs. n. 163/2006 che, sempre che siano state chieste in tempo utile, le informazioni complementari sui capitolati d'oneri e sui documenti complementari relativi a contratti di rilevanza comunitaria devono essere comunicate dalle amministrazioni aggiudicatrici ovvero dallo sportello competente: Almeno due giorni prima della scadenza del termine stabilito per la ricezione delle offerte. Almeno tre giorni prima della scadenza del termine stabilito per la ricezione delle offerte. Almeno sei giorni prima della scadenza del termine stabilito per la ricezione delle offerte.
Ai sensi dell'art. 11 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'aggiudicazione provvisoria è soggetta ad approvazione: Sì, ma solo nei casi in cui la legge lo preveda espressamente, essendo altrimenti riservata solo alla aggiudicazione definitiva. No mai, perché l'approvazione deve riguardare solo l'aggiudicazione definitiva. Sì sempre.
Ai sensi dell'art. 11 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il contratto stipulato è soggetta ad approvazione: Sì, ma solo nei casi in cui la legge lo preveda espressamente, essendo altrimenti riservata solo alla aggiudicazione definitiva No mai, perché l'approvazione deve riguardare solo l'aggiudicazione definitiva. Sì sempre.
Ai sensi dell'art. 11 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, qualora i singoli ordinamenti non prevedano termini per i controlli sull'approvazione, si applica il termine legale di: Novanta giorni. Sessanta giorni. Trenta giorni.
Ai sensi dell'art. 11 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il termine per i controlli sull'approvazione può essere interrotto dalla richiesta di chiarimenti o documenti: Per non più di due volte. Per non più di tre volte. Per non più di una volta.
Ai sensi dell'art. 12 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il diritto d'accesso nelle procedure aperte è differito: in relazione all'elenco dei soggetti che hanno presentato offerte. in relazione all'elenco dei soggetti che hanno fatto richiesta di invito. in relazione all'elenco dei soggetti che hanno segnalato il loro interesse.
Ai sensi dell'art. 12 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le relazioni riservate del direttore dei lavori e dell'organo di collaudo sulle domande e sulle riserve del soggetto esecutore del contratto, sono escluse dal diritto d'accesso: Sì, ma solo nei casi espressamente previsto dalla legge o dal regolamento. No, mai. Sì, sempre.
Ai sensi dell'art. 12 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i pareri legali acquisiti dai soggetti tenuti all'applicazione del codice dei contratti pubblici, per la soluzione di liti, potenziali o in atto, relative ai contratti pubblici sono escluse dal diritto d'accesso: No, mai. Sì, sempre. Sì, ma solo nei casi espressamente previsto dalla legge o dal regolamento.
Ai sensi dell'art. 12 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in relazione al procedimento di verifica della anomalia dell'offerta il diritto d'accesso è differito: fino all'aggiudicazione definitiva. fino alla stipulazione del contratto. fino alla aggiudicazione provvisoria.
Ai sensi dell'art. 17 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i servizi destinati ad attività della Banca d'Italia possono essere eseguiti in deroga alle disposizioni relative alla pubblicità delle procedure di affidamento dei contratti pubblici: Sì, sempre. Sì, nei casi in cui sono richieste misure speciali di sicurezza o di segretezza. No, mai.
Ai sensi dell'art. 17 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i servizi destinati ad attività dell'amministrazione finanziaria possono essere eseguiti in deroga alle disposizioni relative alla pubblicità delle procedure di affidamento dei contratti pubblici: Sì, nei casi in cui sono richieste misure speciali di sicurezza o di segretezza, e purché siano relativi alla gestione del sistema informativo della fiscalità. No, mai. Sì, sempre.
Ai sensi dell'art. 17 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i servizi «eseguibili con speciali misure di sicurezza» sono: dichiarate con provvedimento motivato delle amministrazioni e degli enti usuari. previsti espressamente dalla legge. previsti espressamente nei regolamenti delle amministrazioni e degli enti usuari.
Ai sensi dell'art. 17 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'affidamento dei contratti eseguibili con speciali misure di sicurezza avviene previo esperimento: di gara informale. di procedura aperta. di dialogo competitivo.
Ai sensi dell'art. 17 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, gli incaricati della progettazione nei contratti eseguibili con speciali misure di sicurezza devono essere in possesso dell'abilitazione di sicurezza: sì, sempre. no, mai. sì, ma solo se sono esterni all'amministrazione.
Ai sensi dell'art. 17 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, gli incaricati del collaudo nei contratti eseguibili con speciali misure di sicurezza devono essere in possesso dell'abilitazione di sicurezza: no, mai. sì, ma solo se sono esterni all'amministrazione. sì, sempre.
Ai sensi dell'art. 17 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, a quali controlli sono soggetti i contratti eseguibili con speciali misure di sicurezza posti in essere da amministrazioni statali? esclusivamente al controllo successivo della Corte dei conti. a nessun controllo, dovendo essere solo presentata una relazione al Parlamento. al controllo preventivo della Corte dei conti.
Ai sensi dell'art. 25 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, agli appalti per la fornitura di combustibili destinati alla produzione di energia: non si applica il codice dei contratti pubblici. si applica sempre il codice dei contratti pubblici. si applicano i principi del Trattato e le regole dei contratti pubblici.
Ai sensi dell'art. 26 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, ai contratti di sponsorizzazione: si applicano i principi del codice dei contratti pubblici per la scelta dello sponsor. si applicano i principi del Trattato per la scelta dello sponsor. si applicano i principi del Trattato e le regole dei contratti pubblici per la scelta dello sponsor.
Ai sensi dell'art. 27 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'affidamento dei contratti pubblici aventi ad oggetto lavori, servizi forniture, esclusi, in tutto o in parte, dall'applicazione del presente codice, deve essere preceduto da invito: ad almeno cinque concorrenti, se compatibile con l'oggetto del contratto. ad almeno tre concorrenti, se compatibile con l'oggetto del contratto. ad almeno sette concorrenti, se compatibile con l'oggetto del contratto.
Ai sensi dell'art. 29 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per gli appalti pubblici di forniture aventi per oggetto la locazione finanziaria, la locazione o l'acquisto a riscatto di prodotti, il valore da assumere come base per il calcolo del valore stimato dell'appalto, se trattasi di appalto pubblico di durata indeterminata o che non può essere definita, è pari: al valore mensile moltiplicato per sessanta. al valore mensile moltiplicato per quarantotto. al valore mensile moltiplicato per settanta.
Ai sensi dell'art. 29 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per gli appalti pubblici di servizi assicurativi il valore da assumere come base di calcolo del valore stimato dell'appalto è pari: al valore del servizio assicurato. al premio da pagare e alle altre forme di remunerazione. al valore del servizio assicurato moltiplicato per dodici.
Ai sensi dell'art. 29 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per gli appalti pubblici di servizi bancari il valore da assumere come base di calcolo del valore stimato dell'appalto è pari: agli onorari, le commissioni, gli interessi e altre forme di remunerazione. al valore del servizio erogato. al valore del servizio erogato moltiplicato per dodici.
Ai sensi dell'art. 29 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per gli appalti pubblici dei servizi di progettazione il valore da assumere come base di calcolo del valore stimato dell'appalto è pari: al valore dei soli onorari determinato in base alle tariffe professionali. agli onorari, alle commissioni da pagare e alle altre forme di remunerazione. al valore dell'opera progettata.
Ai sensi dell'art. 29 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, quando le stazioni appaltanti prevedono premi o pagamenti per i candidati o gli offerenti, ne tengono conto nel calcolo del valore stimato dell'appalto? Sì, ma solo se espressamente previsto nel bando. No, mai. Sì, sempre.
Ai sensi dell'art. 29 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per i contratti relativi a lavori, opere, servizi, quando un'opera prevista o un progetto di acquisto di servizi può dare luogo ad appalti aggiudicati contemporaneamente per lotti distinti, è computato: il valore complessivo stimato della totalità dei lotti. il valore stimato della metà dei lotti. il valore stimato di ciascun singolo lotto.
Ai sensi dell'art. 60 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i sistemi dinamici di acquisizione sono utilizzati esclusivamente nel caso di: forniture da realizzare in base a specifiche tecniche del committente. forniture di beni e servizi tipizzati e standardizzati, di uso corrente, esclusi gli appalti di forniture o servizi da realizzare in base a specifiche tecniche del committente. forniture di beni e servizi tipizzati e standardizzati, di uso corrente, compresi gli appalti di forniture o servizi da realizzare in base a specifiche tecniche del committente.
Ai sensi dell'art. 59 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la durata di un accordo quadro non può superare: i due anni. i quattro anni, senza eccezioni. i quattro anni, salvo in casi eccezionali debitamente motivati, in particolare, dall'oggetto dell'accordo quadro.
Ai sensi dell'art. 59 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per gli appalti di lavori possono essere ammessi accordi quadro: in relazione ai lavori di manutenzione e alla progettazione. esclusivamente in relazione ai lavori di manutenzione. esclusivamente in relazione alla progettazione.
Ai sensi dell'art. 30 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le disposizioni del codice sui contratti pubblici si applicano alle concessioni di servizi: Sì. No. Sì, ma solo se espressamente previsto nei capitolati.
Ai sensi dell'art. 30 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nella concessione di servizi la controprestazione a favore del concessionario consiste unicamente: nel diritto di sfruttare economicamente il servizio ma non in quello di gestirlo funzionalmente. nel diritto di gestire funzionalmente e di sfruttare economicamente il servizio. nel diritto di gestire funzionalmente ma non in quello di sfruttare economicamente il servizio.
Ai sensi dell'art. 30 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nella concessione di servizi la scelta del concessionario deve avvenire: previa gara informale a cui sono invitati almeno tre concorrenti. previa gara informale a cui sono invitati almeno cinque concorrenti. senza gara informale ma richiedendo ad almeno cinque concorrenti di presentare una offerta.
Ai sensi dell'art. 36 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per i lavori la qualificazione è acquisita dai consorzi stabili con riferimento ad una determinata categoria di opere generali o specialistiche per la classifica corrispondente: alla somma posseduta dalla impresa capogruppo. alla somma posseduta da una sola fra le imprese consorziate, che abbia già una qualificazione anche per prestazioni di progettazione e costruzione. alla somma di quelle possedute dalle imprese consorziate.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nel caso di lavori, la riunione di concorrenti nell'ambito della quale uno di essi realizza i lavori della categoria prevalente dà luogo a: una situazione vietata dal codice dei contratti. un raggruppamento temporaneo di tipo verticale. un raggruppamento temporaneo di tipo orizzontale.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nel caso di lavori, la riunione di concorrenti nell'ambito della quale uno di essi realizza i lavori della stessa categoria dà luogo a: un raggruppamento temporaneo di tipo verticale. un raggruppamento temporaneo di tipo orizzontale. una situazione vietata dal codice dei contratti.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nel caso di lavori, per lavori scorporabili si intendono: lavori non appartenenti alla categoria prevalente. lavori appartenenti alla categoria prevalente. lavori che possono essere affidati in subappalto.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nel caso di forniture, raggruppamento verticale è un raggruppamento di concorrenti in cui: il mandatario esegua le prestazioni di forniture principali ed i mandanti quelle secondarie. il mandatario esegua le prestazioni di forniture secondarie ed i mandanti quelle principali. mandatario e mandante possono ripartirsi le prestazioni di forniture, siano esse principali o secondarie.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nel caso di servizi, raggruppamento verticale è un raggruppamento di concorrenti in cui: il mandatario esegua le prestazioni di servizi principali ed i mandanti quelle secondarie. il mandatario esegua le prestazioni di servizi secondarie ed i mandanti quelle principali. mandatario e mandante possono ripartirsi le prestazioni di servizi, siano esse principali o secondarie.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le prestazioni principali o secondarie sono indicate: dalla stazione appaltante nel bando. nel capitolato di gara. nella determinazione a contrarre.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nel caso di lavori, i raggruppamenti temporanei di concorrenti sono ammessi: se ciò sia stato previsto nel bando e gli imprenditori partecipanti al raggruppamento abbiano i requisiti indicati nel regolamento. se gli imprenditori partecipanti al raggruppamento abbiano i requisiti indicati nel regolamento. se ciò sia stato previsto nel bando.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nel caso di forniture o servizi nell'offerta devono essere specificate le parti del servizio o della fornitura che saranno eseguite dai singoli operatori economici riuniti o consorziati: Sì, sempre. No, mai. Sì, ma solo se così sia stato espressamente previsto nel bando.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'offerta dei concorrenti raggruppati o dei consorziati determina la loro responsabilità solidale nei confronti della stazione appaltante: No, mai. Sì, sempre. Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'offerta dei concorrenti raggruppati o dei consorziati determina la loro responsabilità solidale nei confronti del subappaltatore: Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Sì, sempre. No, mai.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'offerta dei concorrenti raggruppati o dei consorziati determina la loro responsabilità solidale nei confronti dei fornitori: Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Sì, sempre. No, mai.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la responsabilità degli assuntori di lavori scorporabili: è limitata all'esecuzione delle prestazioni di rispettiva competenza. è solidale per tutte le prestazioni. sussiste solo nei riguardi del mandatario.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la responsabilità degli assuntori di prestazioni secondarie: è solidale per tutte le prestazioni. sussiste solo nei riguardi del mandatario. è limitata all'esecuzione delle prestazioni di rispettiva competenza.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per i lavori scorporabili la responsabilità del mandatario: è solidale con quella degli assuntori degli stessi. è esclusiva, non configurandosi alcuna responsabilità degli assuntori degli stessi. non sussiste, perché rispondono esclusivamente gli assuntori degli stessi.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per le prestazioni secondarie la responsabilità del mandatario: è solidale con quella degli assuntori degli stessi. è esclusiva, non configurandosi alcuna responsabilità degli assuntori degli stessi. non sussiste, perché rispondono esclusivamente gli assuntori degli stessi.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i concorrenti possono partecipare alla gara in più di un raggruppamento temporaneo: No, mai. Sì, sempre. Sì, ma solo se ciò sia espressamente consentito dal bando di gara.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i concorrenti in un raggruppamento temporaneo, partecipare alla gara in forma individuale: No, mai. Sì, sempre. Sì, ma solo se ciò sia espressamente consentito dal bando di gara.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i consorzi sono tenuti ad indicare, in sede di offerta, per quali consorziati ciascuno di essi concorre: Sì, ma solo se ciò sia espressamente richiesto dal bando di gara. Sì, sempre. No, mai.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, qualora alla gara partecipi un consorzio, i singoli consorziati possono anch'essi partecipare alla gara: No, mai. Sì, sempre. Sì, ma solo se ciò sia espressamente consentito dal bando di gara.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, cosa accade qualora alla gara partecipi un consorzio ed i singoli consorziati dello stesso? Sono esclusi dalla gara solo i singoli consorziati. Sono esclusi entrambi dalla gara. Nulla, perché entrambi possono partecipare alla gara.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'offerta presentata da un raggruppamento temporaneo deve essere sottoscritta: dal solo mandatario. dal solo mandatario, salvo il caso in cui il bando preveda espressamente che debba essere sottoscritto da tutti gli operatori economici che costituiranno il raggruppamento temporaneo. da tutti gli operatori economici che costituiranno il raggruppamento temporaneo.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'offerta presentata da un raggruppamento temporaneo deve: contenere l'impegno che, in caso di aggiudicazione della gara, tutti gli operatori economici che costituiranno il raggruppamento stipuleranno il contratto in nome e per conto proprio e del raggruppamento. contenere l'impegno che, in caso di aggiudicazione della gara, tutti gli operatori economici che costituiranno il raggruppamento stipuleranno il contratto in nome e per conto proprio. contenere l'impegno che, in caso di aggiudicazione della gara, gli operatori economici che costituiranno il raggruppamento conferiranno mandato collettivo speciale con rappresentanza ad uno di essi, da indicare in sede di offerta e qualificata come mandatario, il quale stipulerà il contratto in nome e per conto proprio e dei mandanti.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'associazione in partecipazione nelle procedure di affidamento di contratti pubblici: è vietata. è consentita, ma solo se così espressamente previsto nel bando. è sempre consentita.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, qualora venga modificata la composizione di un raggruppamento temporaneo di concorrenti rispetto a quella risultante dall'impegno presentato in sede di offerta, l'aggiudicazione: è valida, perché la modificazione è sempre consentita. è nulla. è annullabile.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, qualora venga modificata la composizione di un raggruppamento temporaneo di concorrenti rispetto a quella risultante dall'impegno presentato in sede di offerta, il contratto eventualmente stipulato: è valido, perché la modificazione è sempre consentita. è nullo. è annullabile.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, qualora nell'oggetto dell'appalto rientrino, oltre ai lavori prevalenti, opere per le quali sono necessari lavori o componenti di notevole contenuto tecnologico o di rilevante complessità tecnica, il subappalto: può essere utilizzato qualora una o più di tali opere superi in valore il quindici per cento dell'importo totale dei lavori. può essere sempre utilizzato. non può mai essere utilizzato.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il subappalto, quando consentito, può essere suddiviso: no, mai. sì, sempre. sì, ma solo se a tal fine ricorrono ragioni obiettive.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in caso di procedure ristrette l'operatore economico invitato individualmente ha la facoltà di presentare offerta quale mandatario di operatori riuniti: sì, sempre. sì, ma solo se ciò è espressamente consentito dal bando. no, mai.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in caso di procedure negoziate l'operatore economico invitato individualmente ha la facoltà di trattare quale mandatario di operatori riuniti: sì, sempre. sì, ma solo se ciò è espressamente consentito dal bando. no, mai.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i concorrenti riuniti in raggruppamento temporaneo devono eseguire le prestazioni: secondo la ripartizione programmata in sede di presentazione delle offerte. secondo la ripartizione che concorderanno in sede di esecuzione del contratto. nella percentuale corrispondente alla quota di partecipazione al raggruppamento.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il mandato collettivo speciale conferito ai fini della costituzione del raggruppamento temporaneo deve risultare: da scrittura privata autenticata. da atto pubblico. da scrittura privata non autenticata.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, al mandatario di un raggruppamento temporaneo spetta: la rappresentanza esclusiva, ad eccezione di quella processuale, dei mandanti nei confronti della stazione appaltante. la rappresentanza non esclusiva, anche processuale, dei mandanti nei confronti della stazione appaltante. la rappresentanza esclusiva, anche processuale, dei mandanti nei confronti della stazione appaltante.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in caso di raggruppamento temporaneo la stazione appaltante può far valere direttamente le responsabilità facenti capo ai mandanti: sì, sempre. no, mai. sì, ma prima deve aver escusso il mandatario.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in caso di raggruppamento temporaneo il rapporto di mandato determina organizzazione o associazione degli operatori economici riuniti: no, mai. sì, sempre. sì, qualora sia stato così espressamente previsto nel contratto di mandato.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in caso di raggruppamento temporaneo gli operatori economici riuniti conservano la propria autonomia ai fini degli adempimenti fiscali: no, mai. sì, qualora sia stato così espressamente previsto nel contratto di mandato. sì, sempre.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in caso di raggruppamento temporaneo gli operatori economici riuniti conservano la propria autonomia ai fini degli oneri sociali: sì, sempre. no, mai. sì, qualora sia stato così espressamente previsto nel contratto di mandato.
Ai sensi dell'art. 58 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le stazioni appaltanti possono prevedere premi o incentivi per i partecipanti al dialogo? sì, ma solo nei casi in cui ciò sia consentito dalla legge o dal regolamento. sì, sempre. no, mai.
Ai sensi dell'art. 58 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in caso di dialogo competitivo l'appalto viene aggiudicato: in base all'unico criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. in base all'unico criterio del prezzo più basso. indifferentemente in base all'uno o all'altro criterio.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in caso di raggruppamento temporaneo, ove intervenga il fallimento del mandatario: il contratto si risolve. la stazione appaltante può proseguire il rapporto di appalto con altro operatore economico che sia costituito mandatario, purché abbia i prescritti requisiti di qualificazione . la stazione appaltante può proseguire il rapporto di appalto con altro operatore economico anche se non sia costituito mandatario.
Ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in caso di raggruppamento temporaneo, ove intervenga il fallimento di uno dei mandanti: il contratto si risolve. il mandatario, ove non indichi altro operatore economico subentrante che sia in possesso dei prescritti requisiti di idoneità, è tenuto alla esecuzione, direttamente o a mezzo degli altri mandanti, purché questi abbiano i requisiti di qualificazione adeguati ai lavori o servizi o forniture ancora da eseguire. il mandatario, ove non indichi altro operatore economico subentrante che sia in possesso dei prescritti requisiti di idoneità, è tenuto alla esecuzione diretta dei lavori, servizi o forniture ancora da eseguire, con esclusione della possibilità di avvalersi di altri mandanti.
Ai sensi dell'art. 58 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, ai fini del ricorso al dialogo competitivo un appalto pubblico è considerato «particolarmente complesso» quando la stazione appaltante: non è oggettivamente in grado di specificare l'impostazione giuridica o finanziaria di un progetto. dispone di mezzi insufficienti a delineare gli aspetti economici di un progetto. non riesce a delineare il proprio quadro esigenziale.
Ai sensi dell'art. 57 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il rinnovo tacito dei contratti aventi ad oggetto forniture, servizi, lavori: è vietato. è sempre consentito. è consentito se così è previsto dalla legge o dal regolamento.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la società in nome collettivo nei confronti del cui direttore tecnico è stata pronunciata sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale: è esclusa dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, né può essere affidataria di subappalti. è esclusa dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, ma può essere affidataria di subappalti. può regolarmente partecipare alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la società in accomandita semplice nei confronti del cui socio accomandatario, cessato dalla carica nel triennio antecedente la data di pubblicazione del bando di gara, sia stato pronunciato decreto penale di condanna divenuto irrevocabile per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale: è sempre esclusa dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, ma può essere affidataria di subappalti. può partecipare alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, e può essere affidataria di subappalti qualora dimostri di aver adottato atti o misure di completa dissociazione della condotta penalmente sanzionata. è sempre esclusa dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, e non può essere neppure affidataria di subappalti.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la società in nome collettivo nei confronti del cui socio è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale: è esclusa dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, ma può essere affidataria di subappalti. è esclusa dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, né può essere affidataria di subappalti. può regolarmente partecipare alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la società in accomandita semplice nei confronti del cui direttore tecnico, cessato dalla carica nel triennio antecedente la data di pubblicazione del bando di gara, sia stato pronunciato decreto penale di condanna divenuto irrevocabile per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale: è sempre esclusa dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, ma può essere affidataria di subappalti. è sempre esclusa dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, e non può essere neppure affidataria di subappalti. può partecipare alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, e può essere affidataria di subappalti qualora dimostri di aver adottato atti o misure di completa dissociazione della condotta penalmente sanzionata.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la società in nome collettivo nei confronti del cui socio è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato per corruzione: è esclusa dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, ma può essere affidataria di subappalti. è sempre esclusa dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, né può essere affidataria di subappalti. può regolarmente partecipare alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la società in accomandita semplice nei confronti del cui direttore tecnico stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato per riciclaggio: è sempre esclusa dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, né può essere affidataria di subappalti. è esclusa dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, ma può essere affidataria di subappalti. può regolarmente partecipare alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i soggetti che hanno violato il divieto di intestazione fiduciaria posto all'articolo 17 della legge 19 marzo 1990, n. 55: possono regolarmente partecipare alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi. sono sempre esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, né possono essere affidatari di subappalti. sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, ma possono essere affidatari di subappalti.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i soggetti che hanno commesso gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di sicurezza e a ogni altro obbligo derivante dai rapporti di lavoro: sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, ma possono essere affidatari di subappalti. sono sempre esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi. sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi solo se le infrazioni risultano dai dati in possesso dell'Osservatorio.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i soggetti che hanno commesso grave negligenza o malafede nell'esecuzione delle prestazioni affidate dalla stazione appaltante che bandisce la gara: sono sempre esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi. sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi ma solo se la negligenza o la malafede risulta da motivata valutazione della stazione appaltante. sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, ma possono essere affidatari di subappalti.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i soggetti che hanno che hanno commesso un errore grave nell'esercizio della loro attività professionale: sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, ma possono essere affidatari di subappalti. sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi ma solo se tale errore sia stato accertato con qualsiasi mezzo di prova da parte della stazione appaltante. sono sempre esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i soggetti che hanno che hanno commesso che hanno commesso violazioni rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse: sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi ma solo se tali violazioni siano state definitivamente accertate. sono sempre esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi. sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, ma possono essere affidatari di subappalti.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i soggetti che hanno che hanno reso false dichiarazioni in merito ai requisiti e alle condizioni rilevanti per la partecipazione alle procedure di gara e per l'affidamento dei subappalti: sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi ma solo se trattasi di dichiarazioni rese nell'anno antecedente la data di pubblicazione del bando di gara. ono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, ma possono essere affidatari di subappalti. sono sempre esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i soggetti che si trovino, rispetto ad un altro partecipante alla medesima procedura di affidamento, in una situazione di controllo di cui all'articolo 2359 del codice civile: sono sempre esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi. sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi ma solo se la situazione di controllo comporti che le offerte sono imputabili ad un unico centro decisionale. sono sempre ammessi alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, ma possono essere affidatari di subappalti.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le esclusioni previste in tale disposizione si applicano alle aziende o società sottoposte a sequestro o confisca ai sensi dell'articolo 12-sexies del decreto-legge 8 giugno 1992, n. 306, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 1992, n. 356, o della legge 31 maggio 1965, n. 575: no, mai. sì, sempre. no, se le aziende siano state affidate ad un custode o amministratore giudiziario o finanziario.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le eventuali condanne per le quali abbia sia stato applicato il beneficio della non menzione devono essere attestate dal concorrente di una procedura di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi: sì, sempre mediante dichiarazione sostitutiva in conformità alle disposizioni del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445. no, mai perché è stato concesso il beneficio della non menzione. sì, mediante certificato del casellario giudiziale.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i soggetti che si trovino, rispetto ad un altro partecipante alla medesima procedura di affidamento, in una situazione di controllo di cui all'articolo 2359 del codice civile, può partecipare alla gara se dichiara di aver formulato autonomamente l'offerta, con indicazione del concorrente con cui sussiste tale situazione: sì, ma deve corredare tale dichiarazione con i documenti utili a dimostrare che la situazione di controllo non ha influito sulla formulazione dell'offerta no, mai. sì, sempre.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, ai fini degli accertamenti relativi alle cause di esclusione dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, nei confronti di candidati o concorrenti non stabiliti in Italia, le stazioni appaltanti possono chiedere ai candidati o ai concorrenti di fornire i necessari documenti probatori? no, mai perché deve essere sempre e solo richiesta la cooperazione delle competenti autorità del Paese estero. sì, ma previa cooperazione delle competenti autorità del Paese estero. sì, sempre.
Ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, ai fini degli accertamenti relativi alle cause di esclusione dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti di lavori, forniture e servizi, nei confronti di candidati o concorrenti non stabiliti in Italia, se nessun documento o certificato è rilasciato da altro Stato dell'Unione europea costituisce prova una dichiarazione resa dall'interessato innanzi a un notaio qualificato a riceverla del Paese di origine o di provenienza? sì, sempre. sì, ma previa cooperazione delle competenti autorità del Paese estero. no, mai perché deve essere sempre e solo richiesta la cooperazione delle competenti autorità del Paese estero.
Ai sensi dell'art. 39 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i concorrenti alle gare possono essere invitati a provare la loro iscrizione nel registro della camera di commercio? no, mai. sì, se cittadini italiani o di altro Stato membro residenti in Italia. sì, sempre.
Ai sensi dell'art. 39 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, se il concorrente alla gara di appalto di servizi è cittadino di altro Stato membro non residente in Italia, può essere invitati a provare la sua iscrizione in uno dei registri professionali o commerciali secondo le modalità vigenti nello Stato membro nel quale è stabilito? sì, ma previa cooperazione delle competenti autorità del Paese estero. sì, sempre. no, mai.
Ai sensi dell'art. 39 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nelle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi, se i candidati devono essere in possesso di una particolare autorizzazione per poter prestare nel proprio paese d'origine il servizio in questione: la stazione appaltante richiede di tale autorizzazione direttamente alla Autorità competente. la stazione appaltante può chiedere loro di provare il possesso di tale autorizzazione. la stazione appaltante non può chiedere loro di provare il possesso di tale autorizzazione, dovendo comunque ammettere i candidati.
Ai sensi dell'art. 40 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i soggetti esecutori a qualsiasi titolo di lavori pubblici devono essere: qualificati e devono improntare la loro attività ai principi della qualità, della professionalità e della correttezza. qualificati e devono improntare la loro attività ai principi della professionalità e della correttezza. solo qualificati, senza che occorra che la loro attività sia improntata a principi generali.
Ai sensi dell'art. 40 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i prodotti, i processi, i servizi e i sistemi di qualità aziendali impiegati dai soggetti esecutori a qualsiasi titolo di lavori pubblici devono essere: accompagnati da una autocertificazione che attesti il rispetto degli standards di qualità europei. sottoposti a certificazione. rispondenti a criteri di qualità medi.
Ai sensi dell'art. 40 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il sistema di qualificazione dei soggetti esecutori a qualsiasi titolo di lavori pubblici è attuato: da organismi di diritto privato di attestazione, anche non autorizzati dall'Autorità. da organismi di diritto privato di attestazione, appositamente autorizzati dall'Autorità. esclusivamente da organismi di diritto pubblico.
Ai sensi dell'art. 40 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'attività di attestazione del sistema di qualificazione dei soggetti esecutori a qualsiasi titolo di lavori pubblici è esercitata nel rispetto: del principio di indipendenza di giudizio, di economicità e trasparenza. del principio di indipendenza di giudizio, garantendo l'assenza di qualunque interesse commerciale o finanziario che possa determinare comportamenti non imparziali o discriminatori. del principio di indipendenza di giudizio, senza che sia necessario garantire l'assenza di qualunque interesse commerciale o finanziario che possa determinare comportamenti non imparziali o discriminatori.
Ai sensi dell'art. 40 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per l'affidamento di lavori pubblici, è vietata l'utilizzazione degli elenchi predisposti dalle amministrazioni aggiudicatrici e da altri soggetti aggiudicatori: no, è sempre consentita. sì, salvo quanto disposto per la procedura ristretta semplificata e per gli affidamenti in economia. no, salvo che non sia diversamente disposto dai regolamenti.
Ai sensi dell'art. 41 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, negli appalti di forniture o servizi, la dimostrazione della capacità finanziaria ed economica delle imprese concorrenti può essere fornita mediante: dichiarazione di almeno un istituto bancario o intermediario autorizzato. dichiarazione di almeno tre istituti bancari o intermediari autorizzati. dichiarazione di almeno due istituti bancari o intermediari autorizzati.
Ai sensi dell'art. 41 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, negli appalti di forniture o servizi, la dimostrazione della capacità finanziaria ed economica delle imprese concorrenti può essere fornita mediante: dichiarazione, sottoscritta in conformità alle disposizioni del d.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, concernente il fatturato globale d'impresa e l'importo relativo ai servizi o forniture nel settore oggetto della gara, realizzati negli ultimi due esercizi. dichiarazione, sottoscritta in conformità alle disposizioni del d.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, concernente il fatturato globale d'impresa e l'importo relativo ai servizi o forniture nel settore oggetto della gara, realizzati negli ultimi tre esercizi. dichiarazione, sottoscritta in conformità alle disposizioni del d.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, concernente il fatturato globale d'impresa, oppure in alternativa, l'importo relativo ai servizi o forniture nel settore oggetto della gara, realizzati negli ultimi tre esercizi.
Ai sensi dell'art. 41 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, negli appalti di forniture o servizi, se il concorrente non è in grado, per giustificati motivi, di presentare le referenze richieste per provare la propria capacità finanziaria ed economica: viene escluso dalla stazione appaltante. viene comunque direttamente ammesso alla gara. può fornire tale prova mediante qualsiasi altro documento considerato idoneo dalla stazione appaltante.
Ai sensi dell'art. 42 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, negli appalti di forniture o servizi, la dimostrazione delle capacità tecniche dei concorrenti può essere fornita, a seconda della natura, della quantità o dell'importanza e dell'uso delle forniture o dei servizi, anche mediante: presentazione dell'elenco dei principali servizi o delle principali forniture prestati negli ultimi due anni con l'indicazione degli importi, delle date e dei destinatari, pubblici o privati, dei servizi o forniture stessi. presentazione dell'elenco dei principali servizi o delle principali forniture prestati nell'ultimo anno con l'indicazione degli importi, delle date e dei destinatari, pubblici o privati, dei servizi o forniture stessi. presentazione dell'elenco dei principali servizi o delle principali forniture prestati negli ultimi tre anni con l'indicazione degli importi, delle date e dei destinatari, pubblici o privati, dei servizi o forniture stessi.
Ai sensi dell'art. 42 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, negli appalti di forniture o servizi, alora qualora le capacità tecniche dei concorrenti vengano dimostrate mediante presentazione dell'elenco dei principali servizi o delle principali forniture prestate a favore di amministrazioni o enti pubblici, esse sono provate da: certificati rilasciati e vistati dalle amministrazioni o dagli enti medesimi. relazione tecnica giurata. autocertificazione dei concorrenti.
Ai sensi dell'art. 42 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, negli appalti di forniture o servizi, alora qualora le capacità tecniche dei concorrenti vengano dimostrate mediante presentazione dell'elenco dei principali servizi o delle principali forniture prestate a favore di amministrazioni o enti pubblici, esse sono provate da: fatture e documenti equipollenti. certificati rilasciati e vistati dalle amministrazioni o dagli enti medesimi. relazione tecnica giurata.
Ai sensi dell'art. 42 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, negli appalti di forniture o servizi, alora qualora le capacità tecniche dei concorrenti vengano dimostrate mediante presentazione dell'elenco dei principali servizi o delle principali forniture prestate a favore di privati, esse sono provate da: dichiarazione rilasciata dal privato di effettiva effettuazione delle prestazioni. fatture e documenti equipollenti. relazione tecnica giurata.
Ai sensi dell'art. 42 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, negli appalti di servizi e forniture la dimostrazione delle capacità tecniche dei concorrenti può essere fornita, a seconda della natura, della quantità o dell'importanza e dell'uso delle forniture o dei servizi mediante: indicazione dei tecnici e degli organi tecnici, facenti direttamente capo, o meno, al concorrente e, in particolare, di quelli incaricati dei controlli di qualità. presentazione del bilancio e documenti equipollenti. relazione tecnica giurata.
Ai sensi dell'art. 42 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, negli appalti di forniture o servizi, alora qualora le capacità tecniche dei concorrenti vengano dimostrate mediante controllo effettuato dalla stazione appaltante, tale controllo verte: sui dati contabili e di bilancio dell'ultimo triennio. sulla capacità di produzione del concorrente. sulla gestione dell'ultimo anno di attività.
Ai sensi dell'art. 42 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, negli appalti di forniture o servizi, alora qualora le capacità tecniche dei concorrenti vengano dimostrate mediante controllo effettuato dalla stazione appaltante, tale controllo può vertere sulle capacità di studio e ricerca del concorrente? sì, ma solo ove ciò sia ritenuto necessario. sì, sempre, senza alcuna valutazione circa la sua necessarietà. no, mai.
Ai sensi dell'art. 42 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, negli appalti di servizi, alora le capacità tecniche dei concorrenti possono essere dimostrate mediante indicazione delle misure di gestione ambientale che l'operatore potrà applicare durante la realizzazione dell'appalto? sì, ma unicamente nei casi appropriati stabiliti dal regolamento. no, mai. sì, sempre.
Ai sensi dell'art. 42 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, negli appalti di servizi, alora le capacità tecniche dei concorrenti possono essere dimostrate mediante indicazione dei titoli di studio e professionali dei dirigenti dell'impresa concorrente? sì, sempre. no, mai. sì, ma unicamente nei casi appropriati stabiliti dal regolamento.
Ai sensi dell'art. 42 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, negli appalti di servizi, alora le capacità tecniche dei concorrenti possono essere dimostrate mediante indicazione della quota di appalto che il concorrente intenda, eventualmente, subappaltare? sì, sempre. no, mai. sì, ma unicamente nei casi appropriati stabiliti dal regolamento.
Ai sensi dell'art. 42 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, negli appalti di servizi, alora le capacità tecniche dei concorrenti possono essere dimostrate mediante dichiarazione indicante l'attrezzatura, il materiale e l'equipaggiamento tecnico di cui il prestatore di servizi disporrà per eseguire l'appalto? no, mai. sì, sempre. sì, ma unicamente nei casi stabiliti dal regolamento.
Ai sensi dell'art. 42 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, negli appalti di servizi, alora le capacità tecniche dei concorrenti possono essere dimostrate mediante indicazione del numero medio annuo di dipendenti del concorrente e del numero di dirigenti impiegati: negli ultimi cinque anni. negli ultimi due anni. negli ultimi tre anni.
Ai sensi dell'art. 42 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, negli appalti di forniture, alora le capacità tecniche dei concorrenti possono essere dimostrate mediante produzione di campioni, descrizioni o fotografie dei beni da fornire, la cui autenticità sia certificata: mediante perizia giurata. dalla società che ha prodotto i beni da fornire. a richiesta della stazione appaltante.
Ai sensi dell'art. 42 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i documenti e requisiti che devono essere presentati per provare le capacità tecniche dei concorrenti vengono precisati: nel bando di gara o nella lettera d'invito. nella determina di contrattare. nel regolamento.
Ai sensi dell'art. 42 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la stazione appaltante considera, in ogni caso, rispettati i requisiti tecnici prescritti anche ove la disponibilità dei mezzi tecnici necessari ed idonei all'espletamento del servizio sia assicurata: mediante contratti di locazione finanziaria con soggetti terzi. mediante contratti di comodato con soggetti terzi. mediante contratti di appalto con soggetti terzi.
Ai sensi dell'art. 44 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, qualora, per gli appalti di lavori e di servizi, e unicamente nei casi appropriati, le stazioni appaltanti chiedano l'indicazione delle misure di gestione ambientale che l'operatore economico potrà applicare durante l'esecuzione del contratto, esse fanno riferimento: al solo sistema comunitario di ecogestione e audit, non potendo mai accettare altre prove relative a misure equivalenti in materia di gestione ambientale, eventualmente prodotte dagli operatori economici. al sistema di autocertificazione. al sistema comunitario di ecogestione e audit, ma possono parimenti accettare altre prove relative a misure equivalenti in materia di gestione ambientale, prodotte dagli operatori economici.
Ai sensi dell'art. 45 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i concorrenti iscritti in elenchi ufficiali di prestatori di servizi o di fornitori possono presentare alla stazione appaltante: una autocertificazione indicante le referenze di cui sono in possesso. una relazione tecnica giurata indicante le referenze di cui sono in possesso. un certificato d'iscrizione indicante le referenze che hanno permesso l'iscrizione stessa e la relativa classificazione.
Ai sensi dell'art. 48 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le stazioni appaltanti, prima di procedere all'apertura delle buste delle offerte presentate, richiedono di comprovare il possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa: ad un numero di offerenti non inferiore al 5 per cento delle offerte presentate, arrotondato all'unità superiore, scelti con sorteggio pubblico. ad un numero di offerenti non inferiore al 15 per cento delle offerte presentate, arrotondato all'unità superiore, scelti con sorteggio pubblico. ad un numero di offerenti non inferiore al 10 per cento delle offerte presentate, arrotondato all'unità superiore, scelti con sorteggio pubblico.
Ai sensi dell'art. 48 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, qualora il concorrente richiesto dalla stazione appaltante, prima di procedere all'apertura delle buste delle offerte presentate, non comprova il possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa, la stazione appaltante procede: all'esclusione del concorrente dalla gara, all'escussione della relativa cauzione provvisoria e alla segnalazione del fatto all'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici. all'esclusione del concorrente dalla gara, alla restituzione della cauzione provvisoria e alla segnalazione del fatto all'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici. all'esclusione del concorrente dalla gara e alla restituzione della cauzione provvisoria.
Ai sensi dell'art. 49 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il concorrente, in relazione ad una specifica gara, può soddisfare la richiesta relativa al possesso dei requisiti di carattere economico e finanziario, avvalendosi dei requisiti di un altro soggetto? sì, ma unicamente nei casi stabiliti dal regolamento. sì, sempre. no, mai.
Ai sensi dell'art. 49 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in caso di avvalimento il concorrente: è responsabile in via esclusiva, nei confronti della stazione appaltante, per le prestazioni oggetto del contratto. è responsabile in via esclusiva, nei confronti della stazione appaltante, per le sole prestazioni che esegue direttamente. è responsabile in solido con l'impresa ausiliaria, nei confronti della stazione appaltante, per le prestazioni oggetto del contratto.
Ai sensi dell'art. 49 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, è consentito l'avvalimento di più imprese ausiliarie: no, mai. sì, ma in ragione dell'importo dell'appalto o della peculiarità delle prestazioni. sì, sempre.
Ai sensi dell'art. 49 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in relazione a ciascuna gara non è consentito che della stessa impresa ausiliaria si avvalga più di un concorrente: no, mai. sì, sempre. sì, ma in ragione dell'importo dell'appalto o della peculiarità delle prestazioni.
Ai sensi dell'art. 49 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in caso di avvalimento l'impresa ausiliaria: può assumere sempre il ruolo di subappaltatore, indipendentemente dai requisiti prestati, oppure, indifferentemente, eseguire direttamente il contratto può assumere il ruolo di subappaltatore nei limiti dei requisiti prestati. può eseguire il contratto.
Ai sensi dell'art. 49 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in relazione a ciascuna gara, la stazione appaltante: trasmette all'Autorità tutte le dichiarazioni di avvalimento, indicando altresì l'aggiudicatario. trasmette all'Autorità tutte le dichiarazioni di avvalimento, senza indicare l'aggiudicatario. trasmette all'Autorità tutte le dichiarazioni di avvalimento, solo se espressamente richiesta da quest'ultima.
Ai sensi dell'art. 51 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, qualora i candidati o i concorrenti, singoli, associati o consorziati, cedano l'azienda il cessionario: è ammessi alla gara, all'aggiudicazione, alla stipulazione, previo accertamento dei requisiti. è sempre ammesso alla gara, all'aggiudicazione, alla stipulazione, senza alcun previo accertamento. non può essere ammesso alla gara, né all'aggiudicazione o alla stipulazione.
Ai sensi dell'art. 52 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le stazioni appaltanti possono riservare la partecipazione alle procedure di aggiudicazione di singoli appalti pubblici a laboratori protetti: no, mai, non essendo possibile una simile riserva perché contraria al principio di libera concorrenza. quando la maggioranza dei lavoratori interessati è composta di disabili i quali, in ragione della natura o della gravità del loro handicap, non possono esercitare un'attività professionale in condizioni normali. quando tutti i lavoratori interessati sono disabili.
Ai sensi dell'art. 53 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i contratti di appalto relativi a lavori sono stipulati: sempre a corpo. a corpo, salvo i casi in cui è riconosciuta facoltà alle stazioni appaltanti di stipularli a misura. sempre a misura.
Ai sensi dell'art. 53 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per le prestazioni a corpo, il prezzo convenuto: può essere sempre modificato sulla base della verifica della quantità o della qualità della prestazione. non può essere modificato sulla base della verifica della quantità o della qualità della prestazione. può essere modificato sulla base della verifica della quantità o della qualità della prestazione, ma solo se ciò sia stato espressamente previsto nel bando.
Ai sensi dell'art. 53 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per l'esecuzione di prestazioni a misura, il capitolato: fissa i prezzi variabili per unità di misura e per ogni tipologia di prestazione. fissa i prezzi solo per unità di misura. fissa i prezzi invariabili per unità di misura e per ogni tipologia di prestazione.
Ai sensi dell'art. 53 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in un medesimo contratto: non possono essere comprese mai prestazioni da eseguire a corpo e a misura. possono essere comprese prestazioni da eseguire a corpo, ma non anche a misura o viceversa. possono essere comprese prestazioni da eseguire a corpo e a misura.
Ai sensi dell'art. 53 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, quando il contratto ha per oggetto anche la progettazione, l'esecuzione può iniziare: solo dopo l'aggiudicazione definitiva. solo dopo l'approvazione, da parte della stazione appaltante, del progetto esecutivo. solo dopo la stipulazione del contratto.
Ai sensi dell'art. 53 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in sostituzione totale o parziale delle somme di denaro costituenti il corrispettivo del contratto, il bando di gara può prevedere il trasferimento all'affidatario della proprietà di beni immobili appartenenti all'amministrazione aggiudicatrice? sì, purché non assolvano più a funzioni di interesse pubblico. no, mai. sì, sempre.
Ai sensi dell'art. 53 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, qualora, in sostituzione totale o parziale delle somme di denaro costituenti il corrispettivo del contratto, sia trasferita all'affidatario la proprietà di beni immobili appartenenti all'amministrazione aggiudicatrice, possono formare oggetto di trasferimento anche i beni immobili già inclusi in programmi di dismissione del patrimonio pubblico? sì, purché non sia stato già pubblicato il bando o avviso per l'alienazione, ovvero se la procedura di dismissione ha avuto esito negativo. sì, sempre. no, mai
Ai sensi dell'art. 53 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, qualora, in sostituzione totale o parziale delle somme di denaro costituenti il corrispettivo del contratto, sia trasferita all'affidatario la proprietà di beni immobili appartenenti all'amministrazione aggiudicatrice, il trasferimento della proprietà può essere disposto: immediatamente dopo l'aggiudicazione. solo dopo l'approvazione del certificato di collaudo. immediatamente dopo la stipulazione del contratto.
Ai sensi dell'art. 53 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, qualora, in sostituzione totale o parziale delle somme di denaro costituenti il corrispettivo del contratto, si intenda trasferire all'affidatario la proprietà di beni immobili appartenenti all'amministrazione aggiudicatrice, la selezione della migliore offerta avviene: utilizzando il criterio del prezzo più basso o dell'offerta economicamente più vantaggiosa, valutando congiuntamente le componenti dell'offerta. utilizzando esclusivamente il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, valutando singolarmente le componenti dell'offerta. utilizzando esclusivamente il criterio del prezzo più basso.
Ai sensi dell'art. 55 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, a dover indicare se si seguirà una procedura aperta o una procedura ristretta deve essere: la determina a contrarre. il bando di gara. il capitolato di gara.
Ai sensi dell'art. 55 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le stazioni appaltanti utilizzano di preferenza le procedure ristrette quando: il criterio di aggiudicazione è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa. il criterio di aggiudicazione è quello del prezzo più basso. il contratto ha per oggetto la sola esecuzione.
Ai sensi dell'art. 55 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, Il bando di gara può prevedere che non si procederà ad aggiudicazione nel caso di una sola offerta valida? no, mai. sì, sempre. sì, ma solo nei casi in cui ciò sia consentito dalla legge o dal regolamento.
Ai sensi dell'art. 56 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, quando tutte le offerte presentate sono irregolari, la stazione appaltante: può annullare la gara. può aggiudicare i contratti pubblici mediante procedura negoziata. può riaprire i termini del bando per la presentazione di nuove offerte.
Ai sensi dell'art. 56 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le stazioni appaltanti possono prevedere che la procedura negoziata si svolga in fasi successive? sì, purché il ricorso a tale facoltà sia indicato nel bando di gara o nel capitolato d'oneri. no, mai. sì, sempre.
Ai sensi dell'art. 57 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, quando, in esito all'esperimento di una procedura aperta o ristretta, non sia stata presentata nessuna offerta, la stazione appaltante: può riaprire i termini del bando per la presentazione di nuove offerte. può annullare la gara. può aggiudicare i contratti pubblici mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara.
Nelle procedure negoziate con pubblicazione di un bando di gara le stazioni appaltanti possono limitare il numero di candidati idonei che inviteranno a negoziare? Sì, sempre. No, mai. Sì, quando lo richieda la difficoltà o la complessità dell'opera, della fornitura o del servizio.
Nelle procedure negoziate on pubblicazione di un bando di gara, quando si avvalgono della facoltà di limitare il numero dei candidati da invitare a negoziare, le stazioni appaltanti indicano nel bando di gara: sempre e soltanto il numero minimo dei candidati che intendono invitare, e mai il numero massimo. il numero minimo dei candidati che intendono invitare, e, ove lo ritengano opportuno per motivate esigenze di buon andamento, il numero massimo. Sempre e soltanto il numero massimo.
Nelle procedure negoziate con pubblicazione di un bando di gara, quando le stazioni appaltanti si avvalgono della facoltà di limitare il numero dei candidati da invitare a negoziare, il numero di tali candidati: non può essere inferiore a tre. non può essere inferiore a sei. non può essere inferiore a cinque.
Nelle procedure negoziate con pubblicazione di un bando di gara, quando le stazioni appaltanti si avvalgono della facoltà di limitare il numero dei candidati da invitare a negoziare: possono anche invitare operatori economici che non hanno chiesto di partecipare possono invitare operatori economici che non hanno chiesto di partecipare, ma solo se ciò sia stato espressamente previsto nel bando di gara. non possono invitare operatori economici che non hanno chiesto di partecipare.
Le stazioni appaltanti che hanno aggiudicato un contratto pubblico inviano un avviso relativo ai risultati della procedura di aggiudicazione: entro trenta giorni dall'aggiudicazione del contratto. entro quarantotto giorni dall'aggiudicazione del contratto. entro sessanta giorni dall'aggiudicazione del contratto.
Quando le stazioni appaltanti che hanno aggiudicato un contratto pubblico inviano un avviso relativo ai risultati della procedura di aggiudicazione, in tale avviso possono essere omesse talune informazioni relative all'aggiudicazione del contratto? Sì, ma solo qualora la loro divulgazione ostacoli l'applicazione della legge, sia contraria all'interesse pubblico, pregiudichi i legittimi interessi commerciali di operatori economici pubblici o privati oppure possa recare pregiudizio alla concorrenza leale tra questi No, mai. Sì, sempre.
Ai sensi dell'art. 68 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'operatore economico può proporre soluzioni equivalenti ai requisiti definiti dalle specifiche tecniche equivalenti? Sì, sempre. No, mai. Sì, ma deve segnalarlo con separata dichiarazione che allega all'offerta
Ai sensi dell'art. 74 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il mancato utilizzo di moduli predisposti dalle stazioni appaltanti per la presentazione delle offerte: non costituisce mai causa di esclusione. non costituisce causa di esclusione, salvo che l'offerta del prezzo sia determinata mediante prezzi unitari. costituisce sempre causa di esclusione.
Ai sensi dell'art. 76 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le stazioni appaltanti possono autorizzare gli offerenti a presentare varianti? Sì, ma solo quando il criterio di aggiudicazione è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Sì, sempre. No, mai.
Le domande di partecipazione alle procedure di aggiudicazione di contratti pubblici possono essere presentate per telefono? Sì, ma devono essere confermate, prima della scadenza del termine previsto per la loro ricezione, per iscritto. Sì, sempre, e senza che occorra tempestiva conferma scritta. No, mai.
Le domande di partecipazione alle procedure di aggiudicazione di contratti pubblici possono essere presentate per via elettronica? No, mai. Sì, ma solo se consentito dalle stazioni appaltanti. Sì sempre, senza che occorra il consenso delle stazioni appaltanti.
Le stazioni appaltanti possono esigere che le domande di partecipazione alle procedure di aggiudicazione di contratti pubblici presentate mediante fax siano confermate per posta o per via elettronica? Sì sempre. Sì, ma devono indicare nel bando di gara tale esigenza e il termine entro il quale deve essere soddisfatta. No, mai.
Le stazioni appaltanti informano i candidati e gli offerenti delle decisioni prese riguardo all'aggiudicazione di un appalto: non oltre quindici giorni dalla ricezione della domanda scritta da parte dell'interessato. non oltre dieci giorni dalla ricezione della domanda scritta da parte dell'interessato. non oltre cinque giorni dalla ricezione della domanda scritta da parte dell'interessato.
Le stazioni appaltanti possono motivatamente omettere, ai candidati o agli offerenti che ne abbiano fatto richiesta scritta, talune informazioni relative all'aggiudicazione dei contratti? Sì, qualora la loro diffusione pregiudichi i legittimi interessi commerciali dell'operatore economico cui è stato aggiudicato il contratto. Sì, sempre. No, mai.
Ai sensi dell'art. 79 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'amministrazione è tenuta a comunicare l'avvenuta aggiudicazione di un contratto pubblico: entro un termine non superiore a dieci giorni. entro un termine non superiore a cinque giorni. entro un termine non superiore a tre giorni.
Ai sensi dell'art. 79 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'amministrazione è tenuta a comunicare l'avvenuta aggiudicazione di un contratto pubblico: a tutti i candidati che hanno presentato un'offerta ammessa in gara. all'aggiudicatario e a quello che lo segue immediatamente in graduatoria. al solo aggiudicatario.
Ai sensi dell'art. 84 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, quando la scelta della migliore offerta avviene con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, la commissione giudicatrice è presieduta: da un professionista, esperto della materia ed estraneo alla stazione appaltante. da un dirigente della stazione appaltante. da un professore universitario di ruolo, scelto nell'ambito di un elenco, formato sulla base di rose di candidati fornite dalle facoltà di appartenenza.
Ai sensi dell'art. 84 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la nomina dei commissari e la costituzione della commissione devono avvenire: dopo la scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte. anche prima della scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte, ma dopo la pubblicazione del bando. in ogni momento.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, quando il criterio di aggiudicazione è quello del prezzo più basso, le stazioni appaltanti valutano la congruità delle offerte che presentano un ribasso: pari o superiore alla media aritmetica dei ribassi percentuali di tutte le offerte ammesse. pari o superiore alla media aritmetica dei ribassi percentuali di tutte le offerte ammesse, con esclusione del dieci per cento, arrotondato all'unità superiore, rispettivamente delle offerte di maggior ribasso e di quelle di minor ribasso pari o superiore alla media aritmetica dei ribassi percentuali di tutte le offerte ammesse, con esclusione delle offerte di maggior ribasso e di quelle di minor ribasso.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, quando il criterio di aggiudicazione è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa, le stazioni appaltanti valutano la congruità delle offerte in relazione alle quali: la somma dei punti relativi a elementi di valutazione diversi dal prezzo sia pari o superiori ai tre quinti dei corrispondenti punti massimi previsti dal bando di gara. i punti relativi al prezzo siano pari o superiori ai tre quinti dei corrispondenti punti massimi previsti dal bando di gara. sia i punti relativi al prezzo, sia la somma dei punti relativi agli altri elementi di valutazione, sono entrambi pari o superiori ai quattro quinti dei corrispondenti punti massimi previsti dal bando di gara.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il costo relativo alla sicurezza può essere soggetto a ribasso d'asta: No, mai. Sì, sempre. Sì, se così è stato espressamente previsto nel bando di gara.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, quando un'offerta appaia anormalmente bassa, la stazione appaltante: convoca l'offerente per le iniziative del caso. adotta senz'altro un provvedimento di esclusione dell'offerente. richiede all'offerente le giustificazioni relative alle voci di prezzo che concorrono a formare l'importo complessivo posto a base di gara.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, quando un'offerta appaia anormalmente bassa, la stazione appaltante: chiede parere all'ufficio del contenzioso in ordine alle giustificazioni eventualmente fornite dall'offerente. può istituire una commissione per esaminare le giustificazioni prodotte. procede senz'altro direttamente ad esaminare le giustificazioni prodotte, non potendo istituire commissioni al riguardo.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, quando un'offerta appaia anormalmente bassa, la stazione appaltante: può escludere l'offerta senza convocare l'offerente ma deve attendere almeno tre giorni.. convoca l'offerente prima di escludere l'offerta. può escludere l'offerta senza convocare l'offerente.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, quando un'offerta appaia anormalmente bassa, la stazione appaltante può procedere contemporaneamente alla verifica di anomalia delle migliori offerte? Sì, ma non oltre la quinta e purché si sia riservata tale facoltà nel bando di gara. Sì, ma non oltre la quinta e senza che occorra che si sia riservata tale facoltà nel bando di gara. Sì, sempre.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, al fine di stabilire il prezzo base nei bandi o inviti le stazioni appaltanti tengono conto: del prezzo stabilito dalla relazione richiesta al competente ufficio tecnico. del miglior prezzo di mercato. del prezzo medio di mercato.
Ai sensi dell'art. 91 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, quando sono affidati incarichi di progettazione, l'affidatario: può sempre avvalersi del subappalto. non può avvalersi del subappalto, fatta eccezione per le attività relative alle indagini geologiche, geotecniche e sismiche. non può mai avvalersi del subappalto,
Ai sensi dell'art. 91 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, La procedura di verifica preventiva dell'interesse archeologico si articola: in due fasi non costituenti livelli progressivi di approfondimento dell'indagine archeologica in due fasi costituenti livelli progressivi di approfondimento dell'indagine archeologica. in tre fasi costituenti livelli progressivi di approfondimento dell'indagine archeologica
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le stazioni appaltanti che intendono indire un concorso di progettazione rendono nota tale intenzione: mediante avviso diffuso sui principali quotidiani nazionali. in ogni possibile, atto a consentirne la massima diffusione. mediante un bando di concorso.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nel concorso di idee, le idee premiate: restano in proprietà del concorrente e possono essere da lui diffuse con la indicazione del premio ricevuto. sono edite e pubblicate a cura e spese della stazione appaltante. sono acquisite in proprietà dalla stazione appaltante.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nel concorso di idee, le idee premiate possono essere poste a base di un concorso di progettazione? Sì, previa eventuale definizione degli assetti tecnici. Sì, sempre. No, mai.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nel concorso di idee, la stazione appaltante può affidare al vincitore la realizzazione dei successivi livelli di progettazione: Sì, ma a condizione che detta facoltà sia stata esplicitata nel bando. Sì, sempre. No, mai.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la stazione appaltante può procedere all'esperimento di un concorso di progettazione articolato in due gradi? Sì, sempre. Sì, in caso di intervento di particolare rilevanza e complessità. No, mai.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nei contratti relativi a lavori, il progettista incaricato della progettazione posta a base di gara e in ogni caso della progettazione esecutiva deve essere munito: di una fideiussione bancaria generale pari al 5% del valore del contratto. di una dichiarazione rilasciata da organismo certificato. di una polizza di responsabilità civile professionale per i rischi derivanti dallo svolgimento delle attività di propria competenza.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le amministrazioni pubbliche, nel contratto stipulato o in atto separato contestuale, possono preventivamente accettare la cessione da parte dell'esecutore: esclusivamente di parte dei crediti già maturati. di tutti i crediti maturati, di tutti o di parte dei crediti che devono venire a maturazione.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in caso l'amministrazione cui è stata notificata la cessione dei crediti da parte dell'esecutore: può opporre al cessionario solo le eccezioni fondate sui rapporti personali con il cedente. non può opporre al cessionario alcuna eccezione relativa ai rapporti con il cedente. può opporre al cessionario tutte le eccezioni opponibili al cedente in base al contratto relativo a lavori, servizi, forniture, progettazione, con questo stipulato.
Ai sensi dell'art. 118 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'affidamento in subappalto richiede che che l'affidatario provveda al deposito del contratto di subappalto presso la stazione appaltante? Sì, almeno venti giorni prima della data di effettivo inizio dell'esecuzione delle relative prestazioni. Sì, sempre e in ogni momento. No, mai.
Ai sensi dell'art. 119 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la esecuzione dei contratti aventi ad oggetto lavori, servizi, forniture, è diretta: da altro soggetto, diverso dal responsabile del procedimento nei casi e con le modalità stabilite dal regolamento. dal responsabile del procedimento o da altro soggetto, nei casi e con le modalità stabilite dal regolamento. esclusivamente dal responsabile del procedimento.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per i contratti relativi a lavori, servizi e forniture, l'affidamento dell'incarico di verifica di conformità, in quanto attività propria delle stazioni appaltanti, è conferito dalle stesse: a professionisti esterni. a professionisti esterni iscritti in appositi albi istituiti presso le Amministrazioni aggiudicatrici. a propri dipendenti o a dipendenti di amministrazioni aggiudicatrici.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nelle procedure ristrette relative a contratti di servizi e forniture sotto soglia, il termine per la ricezione delle domande di partecipazione: non può essere inferiore a sette giorni. non può essere inferiore a dieci giorni. non può essere inferiore a cinque giorni.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nelle procedure ristrette relative a contratti di servizi e forniture sotto soglia, il termine per la ricezione delle offerte: non può essere inferiore a dieci giorni. non può essere inferiore a cinque giorni. non può essere inferiore a sette giorni.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nelle procedure relative a contratti di servizi e forniture d'importo inferiore o pari a 100.000 euro, la stazione appaltante può prevedere nel bando l'esclusione automatica dalla gara delle offerte anomale? No, mai. Sì, purché il numero delle offerte ammesse non sia inferiore a cinque. Sì, purché il numero delle offerte ammesse non sia inferiore a dieci.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le acquisizioni in economia di beni, servizi, lavori, possono essere effettuate: esclusivamente mediante amministrazione diretta, con esclusione del cottimo fiducxiario. mediante amministrazione diretta o mediante procedura di cottimo fiduciario. esclusivamente mediante procedura di cottimo fiduciario, con esclusione della amministrazione diretta.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i lavori in economia sono ammessi per importi: non superiori a 200.000 di euro. non superiori a 20.000 euro. non superiori a 1.000.000 di euro.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la manutenzione di opere o di impianti rientra tra i lavori eseguibili in economia: No. Sì. Sì, ma solo se così sia stato espressamente previsto nel relativo regolamento adottato dall'amministrazione.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i fondi necessari per la realizzazione di lavori in economia possono essere anticipati dalla stazione appaltante: con mandati intestati al responsabile del procedimento, con obbligo di rendiconto finale. con mandati intestati al responsabile del procedimento, senza obbligo di rendiconto finale. non possono essere anticipati dalla stazione appaltante.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per l'esecuzione di lavori pubblici affidati in appalto, le amministrazioni aggiudicatrici: affidano la direzione dei lavori al responsabile del procedimento. sono obbligate ad istituire un ufficio di direzione dei lavori costituito da un direttore dei lavori ed eventualmente da assistenti. hanno facoltà di istituire un ufficio di direzione dei lavori costituito da un direttore dei lavori ed eventualmente da assistenti.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, qualora, per il manifestarsi di errori o di omissioni del progetto esecutivo che pregiudicano, in tutto o in parte, la realizzazione dell'opera ovvero la sua utilizzazione, si rendano necessarie varianti in corso d'opera. il soggetto aggiudicatore procede sempre alla risoluzione del contratto e indice una nuova gara alla quale è invitato l'aggiudicatario iniziale. procede alla risoluzione del contratto e indice una nuova gara alla quale è invitato l'aggiudicatario iniziale, ma solo se le varianti eccedano il quinto dell'importo originario del contratto. procede sempre alla risoluzione del contratto ma non indice una nuova gara.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in caso di risoluzione del contratto conseguente a varianti in corso d'opera, tale risoluzione dà luogo: al pagamento dei soli lavori eseguiti e dei materiali utili. al pagamento dei lavori eseguiti, dei materiali utili e del 20 per cento dei lavori non eseguiti, fino a due terzi dell'importo del contratto. al pagamento dei lavori eseguiti, dei materiali utili e del 10 per cento dei lavori non eseguiti, fino a quattro quinti dell'importo del contratto.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nei contratti relativi a lavori pubblici, la stazione appaltante ha il diritto di recedere in qualunque tempo dal contratto: Nei coli casi espressamente previsti dalla legge e dal bando di gara e previo pagamento dei soli lavori eseguiti. previo pagamento dei lavori eseguiti e del valore dei materiali utili esistenti in cantiere, oltre al decimo dell'importo delle opere non eseguite. previo pagamento dei soli lavori eseguiti e del valore dei materiali utili esistenti in cantiere.
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nei contratti relativi a lavori pubblici, il collaudo finale deve avere luogo: non oltre sei mesi dall'ultimazione dei lavori. non oltre otto mesi dall'ultimazione dei lavori. non oltre tre mesi dall'ultimazione dei lavori.
Le procedure in cui ogni operatore economico interessato può presentare un'offerta, nel rispetto delle disposizioni contenute nel bando di gara sono denominate: Procedure negoziate Procedure aperte Procedure ristrette
Le procedure alle quali ogni operatore economico può chiedere di partecipare ed in cui possono presentare un'offerta soltanto gli operatori economici invitati dalle stazioni appaltanti sono denominate: Procedure aperte Procedure ristrette Procedure negoziate
Le procedure nelle quali le stazioni appaltanti consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o più di essi le condizioni di appalto sono denominate: Procedure ristrette Procedure negoziate Procedure aperte
Con il c.d. progetto di contratto l'Amministrazione...: Emana l'elenco degli operatori economici invitati in una procedura ristretta Fissa unilateralmente le condizioni alle quali è disposta a stipulare il contratto Propone una schema di clausole contrattuali da negoziare con il contraente
Con le concessioni traslative...: Vengono conferiti ai privati diritti o poteri che non trovano corrispondenza in precedenti diritti o facoltà dell'amministrazione Viene trasferito ai destinatari del provvedimento concessorio un diritto soggettivo o un potere di cui la P.A. è titolare, ma che non intende esercitare direttamente, pur rimanendo la titolarità radicata nella P.A. stessa Viene trasferita in via definitiva la titolarità di diritti o poteri della P.A.
Con le concessioni costitutive...: Vengono conferiti ai privati diritti o poteri che non trovano corrispondenza in precedenti diritti o facoltà dell'amministrazione Viene trasferito ai destinatari del provvedimento concessorio un diritto soggettivo o un potere di cui la P.A. è titolare, ma che non intende esercitare direttamente, pur rimanendo la titolarità radicata nella P.A. stessa Vengono conferiti ai privati diritti su beni demaniali
Le concessioni di status sono: Concessioni traslative Concessioni-contratto Concessioni costitutive
La concessione di beni è: Una concessione-contratto Una concessione traslativa Una concessione costitutiva
L'appalto di servizi si distingue dalla concessione perché: Nell'appalto le prestazioni di servizio, fornitura o lavori sono rese in favore dell'Amministrazione mentre nella concessione si costituisce un rapporto trilatero e le prestazioni sono rese in favore dell'utente finale Nell'appalto si costituisce un rapporto trilatero e le prestazioni sono rese in favore dell'utente finale mentre nella concessione le prestazioni di servizio, fornitura o lavori sono rese in favore dell'Amministrazione Nell'appalto il costo del servizio grava sull'utente mentre nella concessione l'obbligazione di compensare l'attività svolta dal privato grava sull'Amministrazione
Uno dei tratti distintivi dell'appalto di servizi rispetto alla concessione è: Negli appalti pubblici di servizi l'appaltatore presta la propria opera in favore della P.A. la quale utilizza tale prestazione ai fini dell'eventuale erogazione a vantaggio della collettività, mentre nella concessione di pubblico servizio il concessionario sostituisce direttamente la P.A. nell'erogazione del servizio Negli appalti di pubblici servizi l'appaltatore sostituisce direttamente la P.A. nell'erogazione del servizio, assumendo su di sé i rischi di gestione, mentre nella concessione di pubblico servizio il concessionario presta la propria opera direttamente in favore della P.A Negli appalti di pubblici servizi il costo del servizio grava sull'utente mentre nella concessione di pubblico servizio l'obbligazione di compensare l'attività svolta dal privato grava sull'Amministrazione
Uno dei tratti distintivi dell'appalto di servizi rispetto alla concessione è: La natura unilaterale del titolo concessorio di affidamento del servizio pubblico, contrapposta al carattere negoziale dell'appalto La natura unilaterale dell'appalto di servizio pubblico, contrapposta al carattere negoziale della concessione La natura negoziale del titolo concessorio, contrapposta alla natura provvedi mentale dell'appalto
Uno dei tratti distintivi dell'appalto di servizi rispetto alla concessione è: Il trasferimento di potestà pubbliche in capo all'appaltatore, che opera come organo indiretto dell'ente committente, mentre il concessionario esercita prerogative proprie di qualsiasi soggetto economico Il carattere surrogatorio dell'attività svolta dal concessionario di pubblico servizio, che realizza i compiti istituzionali dell'ente concedente, mentre l'appaltatore compie attività di mera rilevanza economica nell'interesse del committente pubblico Il carattere surrogatorio dell'attività svolta dall'appaltatore, che realizza i compiti istituzionali dell'ente committente, mentre il concessionario compie attività di mera rilevanza economica nell'interesse del concessionario
Quando un concorrente che partecipa ad una gara pubblica può dimostrare il possesso dei requisiti necessari per la partecipazione facendo riferimento alle risorse e alla capacità di un altro operatore economico si da luogo a: Un raggruppamento di imprese Un rapporto di avvalimento Un rapporto di associazione
Per raggruppamento temporaneo di imprese di tipo orizzontale si intende: Un insieme di operatori economici che eseguono tutti il medesimo tipo di prestazione, costituito allo scopo di partecipare alla procedura di affidamento di uno specifico contratto pubblico, mediante presentazione di una unica offerta, senza che la distribuzione del lavoro tra le singole raggruppate abbia rilievo all'esterno e con responsabilità solidale tra tutte le imprese riunite Un insieme di operatori economici che eseguono vari tipi di prestazioni, costituito allo scopo di partecipare alla procedura di affidamento di uno specifico contratto pubblico, mediante presentazione di una unica offerta, in cui solo chi esegue la prestazione principale è responsabile dell'intera opera nei confronti del soggetto appaltante. Un insieme di operatori economici, con esclusione degli imprenditori, costituito allo scopo di partecipare alla procedura di affidamento di uno specifico contratto pubblico, mediante presentazione di offerte identiche.
Per responsabilità precontrattuale tipica della P.A. si intende: Quella discendente direttamente dalla trasgressione dei canoni comportamentali privatistici posti dagli artt.1337 e 1338 c.c. e che prescinde dall'adozione di provvedimenti illegittimi Quella discendente dalla lesione di diritti soggettivi Quella discendente dall'inadempimento di un accordo di programma
Quale delle seguenti caratteristiche accede alla corretta definizione di servizio pubblico: Attività di qualsiasi natura, connessa alla cura di interessi collettivi, svolta sia da soggetti pubblici che da soggetti privati Attività di qualsiasi natura, connessa alla cura di interessi collettivi, svolta esclusivamente da soggetti pubblici Attività di qualsiasi natura, connessa alla cura di interessi collettivi, svolta esclusivamente da soggetti privati
Quale delle seguenti affermazione in materia di servizi pubblici locali è corretta: Dalla distinzione tra servizi pubblici locali di rilevanza economica e servizi pubblici locali privi di rilevanza economica discende la corretta individuazione della disciplina normativa applicabile I servizi pubblici locali privi di rilevanza economica possono essere affidati esclusivamente a aziende speciali I servizi pubblici locali di rilevanza economica possono essere affidati esclusivamente a società per azioni a capitale interamente pubblico
Quale delle seguenti affermazione in materia di servizi pubblici locali è corretta: A seguito della pronuncia della Corte Cost. n.267/2000 è stata dichiarata l'incostituzionalità dell'intera disciplina normativa statale in materia di servizi pubblici locali A seguito della pronuncia della Corte Cost. n.267/2000 è stata dichiarata l'incostituzionalità della disciplina normativa statale in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica A seguito della pronuncia della Corte Cost. n.267/2000 è stata dichiarata l'incostituzionalità della disciplina normativa statale in materia di servizi pubblici locali privi di rilevanza economica
Quale delle seguenti affermazione in materia di servizi pubblici locali è corretta: I servizi pubblici locali di rilevanza economica non possono mai essere affidati senza gara I servizi pubblici locali di rilevanza economica posso sempre essere affidati senza gara I servizi pubblici locali di rilevanza economica posso essere affidati senza gara solo in via eccezionale
L'affidamento del servizio pubblico in house providing costituisce: Un‘eccezione alle regole generali del diritto comunitario Il metodo ordinario di affidamento del servizio pubblico secondo la legge italiana Un'applicazione delle regole generali del diritto comunitario
Quali dei seguenti beni dello Stato sono ricompresi nella categoria dei beni indisponibili per destinazione? Documenti pubblici. Beni costituenti la dotazione del Presidente della Repubblica. Cose di interesse archeologico ed etnologico non costituite in raccolte.
Dei seguenti beni dello Stato, sono indisponibili per natura: Torbiere avocate al proprietario del fondo su cui insistono. Aree destinate all'edilizia popolare ed economica. Cose di interesse archeologico ed etnologico non costituite in raccolte.
Sono beni dello Stato indisponibili per appartenenza, tra gli altri: Foreste. Acque termali Beni immobili (esclusi i beni mobili) non demaniali destinati al servizio delle FF.AA.
Fanno parte del demanio marittimo: Porti. Porti per la navigazione interna. Golfi.
Quali dei seguenti beni fanno parte del demanio idrico? Acque termali. Foci dei torrenti che sboccano in mare. Ghiacciai.
I beni demaniali: Sono inespropriabili. Se appartengono agli enti pubblici territoriali sono classificati nella categoria dei beni patrimoniali indisponibili. Possono appartenere solo allo Stato e agli altri enti pubblici anche non territoriali.
Quali dei seguenti beni fanno parte del demanio idrico? Approdi destinati alla navigazione interna. Acque minerali. Foci dei fiumi che sboccano in mare
I beni patrimoniali indisponibili.: Possono appartenere solo ad enti pubblici territoriali. Possono consistere solo in beni immobili. Sono vincolati ad una destinazione di utilità pubblica.
Quali dei seguenti beni fanno parte del demanio idrico? Costruzioni appartenenti allo Stato che esistono entro i limiti del demanio. Alveo abbandonato da un torrente. Lido del mare.
La demanialità del bene coinvolge: Anche i frutti del bene demaniale. Anche le accessioni. Anche le sue pertinenze.
Sono beni del demanio militare: Linee fortificate e trincerate. Caserme. Magazzini militari.
Appartengono ai beni del demanio culturale (beni di interesse storico, archeologico, artistico e culturale): Beni del demanio necessario. Beni del demanio accidentale o eventuale. Beni del patrimonio indisponibile.
Sono beni del demanio ferroviario: Beni del demanio accidentale o eventuale. Beni del demanio necessario. Beni del patrimonio indisponibile.
Le foreste che appartengono ad un ente pubblico sono: Beni patrimoniali indisponibili. Beni patrimoniali disponibili. Beni del demanio accidentale.
Sono beni di interesse pubblico: I beni che potrebbero soddisfare un interesse pubblico. Solo i beni che, appartenendo ad un ente pubblico, sono destinati a soddisfare un interesse pubblico. I beni appartenenti a soggetti pubblici o privati che soddisfano direttamente ed istituzionalmente un interesse pubblico.
I beni demaniali: Costituiscono oggetto di diritto di proprietà pubblica o privata. Sono inalienabili. Se appartengono agli enti pubblici territoriali sono classificati nella categoria dei beni patrimoniali
I beni demaniali: Sono inalienabili. Possono essere costituiti solo da beni immobili. Costituiscono oggetto di diritto di proprietà pubblica o privata.
Quali dei seguenti beni possono essere solo demaniali? Aerodromi. Laghi. Immobili riconosciuti d'interesse storico, archeologico e artistico a norma delle leggi in materia.
I beni demaniali: Non possono comprendere universalità di beni mobili. Devono necessariamente appartenere ad enti pubblici territoriali (Stato, Regioni, Provincie, Comuni). Sono inalienabili, ma il diritto di proprietà «pubblica» dell'ente è prescrivibile
È possibile espropriare un bene appartenente al demanio? Si previa autorizzazione del prefetto No mai Solo quando ne venga pronunciata la sdemanializzazione.
La retrocessione è: Il provvedimento con cui l'autorità amministrativa dispone della proprietà o comunque utilizza beni privati per finalità di interesse pubblico Il provvedimento con cui l'autorità espropriante liquida un corrispettivo al soggetto espropriato quando risulti impossibile la realizzazione dell'opera oppure essa non sia avvenuta nel termine di dieci anni dalla data di esecuzione del decreto di esproprio Il provvedimento con cui l'autorità espropriante dispone la restituzione del bene, su richiesta del soggetto espropriato, quando risulti impossibile la realizzazione dell'opera oppure essa non sia avvenuta nel termine di dieci anni dalla data di esecuzione del decreto di esproprio
La requisizione è: Il provvedimento dell'amministrazione che acquisisce definitivamente un bene oggetto di illecito amministrativo, con finalità sanzionatorie Il provvedimento con cui l'autorità amministrativa dispone della proprietà o comunque utilizza beni privati per finalità di interesse pubblico Il provvedimento di carattere cautelare che mira a salvaguardare la collettività dai rischi derivanti dalla pericolosità del bene
Rientrano tra i provvedimenti amministrativi ablatori reali: Le espropriazioni Le concessioni Le sanzioni
Ai sensi dell'art.43 del T.U. n.327/2001, se un bene immobile viene utilizzato dalla P.A. senza titolo, per scopi di interesse pubblico: Valutati gli interessi in conflitto, l'autorità che utilizza il bene immobile può disporre che esso vada acquisito al suo patrimonio indisponibile e che al proprietario vadano risarciti i danni. Non è mai possibile il trasferimento della proprietà alla P.A., che può esclusivamente risarcire il proprietario per l'indebita occupazione L'Amministrazione ne acquisisce la proprietà senza dover ricorrere ad un apposito atto acquisitivo, per effetto dell'accessione invertita
Ai sensi dell'art.43 del T.U. n.327/2001, l'atto di acquisizione di un bene immobile che venga utilizzato dalla P.A. senza titolo, per scopi di interesse pubblico ha: Efficacia dichiarativa dell'acquisto Efficacia di mera pubblicità legale nei confronti dei terzi Efficacia costitutiva dell'acquisto
L'espropriazione è: Un provvedimento ablatorio reale Un provvedimento sanzionatorio Un provvedimento concessorio
Quale delle seguenti affermazioni in materia di espropriazione è corretta: L'espropriazione dei beni immobili o di diritti relativi ad immobili può essere disposta nei soli casi previsti dalle leggi e dai regolamenti L'espropriazione dei beni immobili o di diritti relativi ad immobili può essere disposta nei soli casi previsti dalla Costituzione L'espropriazione dei beni immobili o di diritti relativi ad immobili può essere sempre disposta, purché sia stabilito un indennizzo
Ai sensi dell'art. 22-bis del T.U. n.327/2001 in materia di espropriazioni, l'occupazione d'urgenza preordinata all'espropriazione: Non è mai consentita È consentita, qualora l'avvio dei lavori rivesta carattere di particolare urgenza, tale da non permettere, in relazione alla particolare natura delle opere, l'applicazione delle ordinarie procedure, previo decreto motivato che determini in via provvisoria l'indennità di espropriazione È sempre consentita
I beni appartenenti al patrimonio indisponibile dello Stato e degli altri enti pubblici possono essere espropriati? Sì, ma solo per perseguire un interesse pubblico di rilievo superiore a quello soddisfatto con la precedente destinazione. No, mai Sì, sempre
Gli edifici aperti al culto possono essere espropriati? Sì, sempre No, mai No, se non per gravi ragioni e previo accordo con le competenti autorità religiose
A chi spettano la rappresentanza, il patrocinio e l'assistenza in giudizio delle amministrazioni dello Stato? Agli avvocati iscritti in un albo speciale. Alla Avvocatura dello Stato. Al Procuratore generale presso la Corte suprema di cassazione
In persona di chi devono essere notificati i ricorsi giudiziali diretti alle amministrazioni dello Stato? Nella persona dell'Avvocato distrettuale dello Stato. Nella persona del ministro competente Nella persona dell'Avvocato generale dello Stato.
Dove deve essere notificato i ricorsi diretti alle amministrazioni dello Stato Presso l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l'Autorità giudiziaria innanzi alla quale è portata la causa. Presso l'organo che ha emanato l'atto nella residenza dichiarata o nel domicilio eletto. Presso il ministero competente in relazione all'affare.
A quale Corte d'appello spetta la competenza per cause nelle quali è parte una amministrazione dello Stato? Alla Corte d'appello del luogo nel cui distretto ha sede l'ente che ha emesso l'atto impugnato Alla Corte d'appello del luogo nel cui distretto deve essere eseguito l'atto impugnato Alla Corte d'appello del luogo dove ha sede l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto si trova il tribunale o la Corte d'appello che sarebbe competente secondo le norme ordinarie.
Gli avvocati dello Stato, che hanno la rappresentanza, il patrocinio e l'assistenza in giudizio delle amministrazioni dello Stato, innanzi a quali giurisdizioni esercitano le loro funzioni? Innanzi a tutte le giurisdizioni Innanzi alla sola giurisdizione ordinaria. Innanzi alla sola giurisdizione amministrativa.
Le sezioni giurisdizionali del Consiglio di Stato pronunciano con l'intervento: Di un presidente e quattro consiglieri Di un presidente e sei consiglieri. Di un presidente e due consiglieri.
Il giudizio di ottemperanza diretto ad ottenere l'esecuzione da parte della P.A., delle sentenze giudiziarie riguarda: Le sentenze del giudice amministrativo e quelle del giudice ordinario. Soltanto le sentenze ed i decreti del giudice amministrativo. Soltanto le sentenze del giudice ordinario.
L'Avvocatura dello Stato può assumere la rappresentanza e la difesa di amministrazioni pubbliche non statali ed enti sovvenzionati, sottoposti a tutela od anche a sola vigilanza dello Stato nei giudizi attivi e passivi avanti i Collegi arbitrali? Sì, ma solo se munita di specifico mandato. Sì, ma solo se autorizzata da disposizione di legge o di regolamento. Sì, ma solo se l'Avvocato generale dello Stato ne riconosca la opportunità.
Gli avvocati dello Stato, che hanno la rappresentanza, il patrocinio e l'assistenza in giudizio delle amministrazioni dello Stato, hanno bisogno di mandato, laddove consti della loro qualità? Sì, ma solo nei casi nei quali le norme ordinarie richiedono il mandato speciale. Sì, sempre. No, mai.
Nel procedimento innanzi al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale se la sezione cui è stato rimesso il ricorso rileva che il punto di diritto al suo esame ha dato luogo o possa dar luogo a contrasti giurisprudenziali, può rimettere il ricorso all'adunanza plenaria: Su richiesta delle parti o di ufficio. Solo su richiesta delle parti. Solo di ufficio
I ricorsi presentati al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale: Sono sottoscritti dalle parti ricorrenti e firmati da un avvocato anche non iscritto nell'albo speciale dei patrocinanti innanzi alle giurisdizioni superiori. Sono sottoscritti dalle parti ricorrenti o da una di esse e firmati da un avvocato ammesso al patrocinio in Corte di cassazione. Sono sottoscritti soltanto dalle parti ricorrenti.
Quale organo di giurisdizione giudica sulle responsabilità per danni arrecati all'erario da pubblici funzionari, retribuiti dallo Stato, nell'esercizio delle loro funzioni? Il giudice ordinario. La Corte dei conti Il Consiglio di Stato.
Quale organo di giurisdizione giudica sui ricorsi in materia di pensione anche in parte a carico dello Stato? Il Consiglio di Stato. Il giudice ordinario. La Corte dei conti.
Quali dei seguenti giudizi rientrano tra le attribuzioni della Corte dei conti? Giudizi sulle responsabilità per danni arrecati all'erario da pubblici funzionari, retribuiti dallo Stato, nell'esercizio delle loro funzioni. Giudizi sulle responsabilità per danni arrecati all'erario da pubblici funzionari, retribuiti dallo Stato, al di fuori dell'esercizio delle loro funzioni. Giudizi sulle responsabilità per danni arrecati a terzi da pubblici funzionari, retribuiti dallo Stato
Quale conseguenza è prevista, al di fuori delle ipotesi di rifiuto assoluto di registrazione, ove la Corte dei conti, dopo che il consigliere delegato o la sezione di controllo abbia ricusato il visto sugli atti o decreti ad essa presentati e dopo che il Consiglio dei ministri abbia risolto che l'atto o decreto debba aver corso, non riconosca tuttavia cessata la causa del rifiuto? La Corte ordina la registrazione del provvedimento dopo avervi apportato le modifiche ritenute più opportune. La Corte ordina la registrazione del provvedimento e vi appone il visto con riserva. La Corte ordina la registrazione del provvedimento ma non vi appone il visto.
Il Consiglio di Stato riunito in adunanza generale: Ha funzioni giurisdizionali Ha funzioni consultive e giurisdizionali Ha funzioni consultive per questioni di particolare importanza
Per effetto delle disposizioni di cui alla legge 1034/71 e successive modifiche ed integrazioni, la decisione adottata dal Tribunale amministrativo regionale su ricorsi contro atti e provvedimenti amministrativi viziati, si determina: esclusivamente per incompetenza ed eccesso di potere Per incompetenza, violazione di legge ed eccesso di potere esclusivamente per violazione di legge
Il Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana: Non è una sezione del Consiglio di stato È giudice di appello contro le decisioni pronunciate dal TAR Sicilia È anche organo consultivo del Governo della regione Sicilia
È ammesso il ricorso al Capo dello Stato contro un provvedimento già impugnato davanti al TAR? No, in quanto i due rimedi sono alternativi. Sì, in quanto i due rimedi non sono alternativi. No, tale ricorso è ammesso contro un provvedimento.
Quale è il giudice competente in merito al contenzioso tributario La Corte dei Conti Il Consiglio di Stato Le commissioni tributarie
I TAR.: Sono organi di giustizia amministrativa di primo grado delle Regioni. Sono organi di giustizia amministrativa di primo grado dell'ordinamento statale. Sono organi di controllo sugli atti delle Regioni.
L'appello alla Commissione tributaria regionale, dichiarato inammissibile, può essere riproposto alla Commissione tributaria regionale. No, anche se non è decorso il termine previsto dalla legge. Sì, ma solo quando siano addotte nuove prove. Sì, se non è decorso il termine previsto dalla legge.
Il TAR se accoglie il ricorso per motivi di incompetenza Dà un termine all'amministrazione per decidere sulla ratifica. Annulla l'atto e rimette l'affare all'autorità competente. Disapplica l'atto.
Davanti ai TAR il patrocinio di un avvocato è: Obbligatorio. Obbligatorio solo in materia elettorale. Obbligatorio solo per i giudizi aventi ad oggetto gli atti delle amministrazioni dello Stato.
Quando il ricorso amministrativo manchi di uno degli elementi essenziali: È rigettato. È dichiarato inammissibile. È dichiarato nullo.
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di incompetenza di un atto amministrativo È limitata quanto al potere di decisione, non potendo l'atto annullato essere riformato.
La decisione di rito che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere di irricevibilità, di inammissibilità e di nullità. Determina una decisione di irricevibilità... La presentazione del ricorso fuori termine La presentazione del ricorso ad autorità incompetente La mancanza di qualcuno degli elementi essenziali del ricorso
I vizi di legittimità degli atti ovvero le concrete cause della illegittimità degli stessi sono l'incompetenza, la violazione di legge e l'eccesso di potere. Tutti i casi di incompetenza sono: Per grado, per valore e per territorio Per materia, per valore e per grado. Per materia, per valore, per grado e per territorio
Contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso ai documenti amministrativi è dato ricorso al Tribunale amministrativo regionale. È appellabile la decisione del T.A.R.? Sì, entro 10 giorni dalla notifica, alla Corte di Cassazione No, la decisione del Tribunale amministrativo regionale non è mai appellabile. Sì, entro 30 giorni dalla notifica, al Consiglio di Stato
I giudici amministrativi generali di appello sono... Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, T.A.R. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, Commissioni tributarie. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia.
Il giudizio amministrativo di cognizione... Si instaura mediante la proposizione di un ricorso. Può avere come oggetto solo comportamenti della P.A. È un'impugnativa rivolta alla riforma dell'atto amministrativo che leda un diritto soggettivo.
La giurisdizione generale di legittimità del G.A... In presenza dei vizi di eccesso di potere e violazione di legge può annullare in tutto o in parte l'atto illegittimo Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo È prevista nei casi tassativamente indicati dalla legge.
Nelle pronunce del G.A., in riferimento al contenuto e all'oggetto, si distingue il giudizio di cognizione, il giudizio cautelare e il giudizio di esecuzione. Il giudizio di esecuzione... Ha la funzione di assicurare anche coattivamente l'attuazione concreta della pronuncia di cognizione. È volto a stabilire la fondatezza della pretesa vantata dall'attore, per stabilire quale sia la volontà dell'ordinamento riguardo l'attività dell'amministrazione. Ha una funzione accessoria e strumentale rispetto al processo di cognizione, essendo teso all'adozione di misure preventive con funzione anticipatoria dell'eventuale sentenza favorevole.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili. Gli atti amministrativi endoprocedimentali e preparatori di altri atti amministrativi non sono impugnabili Gli atti con i quali la P.A. manifesta la propria volontà negoziale nell'attività di diritto privato sono impugnabili.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... È un rimedio amministrativo di carattere eccezionale. È proponibile solo contro atti amministrativi non definitivi. Non è ammesso per vizi di merito.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... È ammesso solo per motivi di legittimità. Non è ammesso per motivi di legittimità. È ammesso solo per vizi di merito.
La tutela dei diritti soggettivi... Normalmente è rimessa al giudice amministrativo e solo in casi tassativamente previsti (c.d. legislazione esclusiva) al giudice ordinario Normalmente è rimessa al giudice ordinario e solo in casi tassativamente previsti (c.d. legislazione esclusiva) al giudice amministrativo. È rimessa in ogni caso al giudice ordinario
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo speciale? Consiglio di Stato. Corte dei Conti. Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Sicilia
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, l'interesse comune agli appartenenti ad una formazione sociale non costituente un gruppo od una categoria omogenei è detto... Interesse diffuso. Interesse legittimo. Interesse collettivo.
Nella giurisdizione amministrativa, il giudizio che ha una funzione accessoria e strumentale rispetto al processo di cognizione, essendo teso all'adozione di misure preventive volte a preservare le utilità fornite dalla eventuale sentenza favorevole di cognizione da eventi che possono manifestarsi durante il corso del processo, è il giudizio... Di impugnazione Cautelare Di esecuzione.
Il ricorso gerarchico consente di impugnare l'atto: Solo per motivi di legittimità. Solo per motivi di merito. Sia per motivi di legittimità che di merito.
La tutela amministrativa su ricorso dà luogo: Ad un procedimento d'iniziativa del ricorrente. Ad una posizione di non terzietà della P.A. in ordine alla controversia. Ad un procedimento d'iniziativa della stessa P.A.
È dichiarato inammissibile il ricorso amministrativo: Presentato ad autorità incompetente. Presentato fuori termine. Che manchi di qualcuno degli elementi essenziali.
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato ad autorità diversa da quella indicata nell'atto: È dichiarato inammissibile. È dichiarato irricevibile. È rigettato.
Il ricorso gerarchico proprio è un rimedio amministrativo: A tutela dei soli interessi legittimi, con il quale si possono far valere sia vizi di legittimità che di merito. A tutela dei soli diritti soggettivi, con il quale si possono far valere sia vizi di legittimità che di merito. A tutela sia di diritti soggettivi che interessi legittimi, facendo valere sia vizi di legittimità che di merito.
Contro gli atti amministrativi non definitivi.: È ammissibile ricorso amministrativo gerarchico. È ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica. Non è ammissibile il ricorso giurisdizionale al T.A.R.
Quando un ricorso amministrativo sia stato proposto contro un atto non impugnabile: È dichiarato nullo. È dichiarato irricevibile. È dichiarato inammissibile.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? Può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi. È proponibile congiuntamente al ricorso giurisdizionale amministrativo. Può essere proposto per la tutela di interessi legittimi, ma non di diritti soggettivi.
Il Consiglio di Stato riunito in adunanza plenaria: Ha funzioni consultive Ha funzioni consultive e giurisdizionali. Ha funzioni giurisdizionali
Nel giudizio amministrativo, l'ordinanza che decide sulla opposizione al collegio avverso il decreto di perenzione è impugnabile? Sì, con ricorso per revocazione. Sì, mediante ricorso in opposizione. Sì, mediante ricorso in appello.
Per interesse legittimo pretensivo si intende: L'interesse legittimo che ha come contenuto l'aspirazione del privato ad un provvedimento favorevole della Pubblica Amministrazione L'interesse che può essere soddisfatto solo con l'annullamento del provvedimento lesivo L'interesse del privato ad opporsi ad un atto amministrativo
Per interesse legittimo oppositivo si intende: L'interesse del privato ad opporsi ad un atto amministrativo che incide negativamente sulla sua sfera giuridica L'interesse legittimo che ha come contenuto l'aspirazione del privato ad un provvedimento favorevole della Pubblica Amministrazione L'interesse alla base dell'azione contro il silenzio inadempimento della P.A.
Il G.A., nelle materie di giurisdizione esclusiva, dispone della potestà giurisdizionale: Per la tutela sia degli interessi legittimi che dei diritti soggettivi Per la tutela degli interessi legittimi Per la tutela dei diritti soggettivi
In sede di giurisdizione esclusiva: Non è possibile esercitare azioni di accertamento e di condanna della Pubblica Amministrazione al pagamento di somme di denaro È possibile esercitare solo azioni di condanna della Pubblica Amministrazione al pagamento di somme di denaro È possibile esercitare azioni di accertamento e di condanna della Pubblica Amministrazione al pagamento di somme di denaro
Sono materia di giurisdizione esclusiva: Le controversie sull'accesso ai documenti amministrativi Le controversie sul pubblico impiego privatizzato Le controversie in materia di lavori pubblici
Nelle controversie di competenza del giudice amministrativo è possibile fare ricorso all'arbitrato: In nessun caso In ogni caso Solo nelle controversie concernenti diritti soggettivi
Nelle controversie amministrative, la possibilità introdotta dall'art.6 della l.n.205/2000 di devolvere la controversia ad un arbitro: È limitata all'arbitrato rituale di diritto e alle controversie concernenti diritti soggettivi È ammessa sia per l'arbitrato rituale che per quello irrituale È limitata all'arbitrato irrituale
Nel giudizio amministrativo l'incompetenza territoriale: Può essere rilavata in ogni stato e grado del processo Non può essere rilevata d'ufficio dal giudice Può essere rilevata d'ufficio dal giudice
Il ricorso incidentale: È accessorio rispetto al ricorso principale e il termine per proporlo decorre dalla notifica di quest'ultimo Può essere proposto in ogni stato e grado del giudizio Instaura un autonomo giudizio che prescinde dall'esito del ricorso principale
La perenzione del processo: Consegue al mancato esercizio dell'onere di attivazione del processo che incombe sulla parte interessata Consegue alla mancata notifica del ricorso Consegue alla mancata costituzione del resistente
Per evitare la perenzione, la parte interessata deve presentare l'istanza di fissazione dell'udienza entro un termine massimo: Di sei mesi dal deposito del ricorso Di tre anni dal deposito del ricorso Di due anni dal deposito del ricorso
Da quante sezioni è composto il Consiglio di Stato. Sei sezioni con funzioni consultive o giurisdizionali, oltre alla sezione normativa istituita dall'art. 17, comma 28, della legge 15 maggio 1997, n. 127 Due sezioni consultive e due sezioni giurisdizionali Una sezione consultiva, una sezione giurisdizionale e una sezione normativa
Nel processo amministrativo l'estinzione è dichiarata: Con decreto del Presidente, contro il quale è ammessa opposizione al collegio Con sentenza Con ordinanza inoppugnabile
Nel processo amministrativo la consulenza tecnica di ufficio è un mezzo istruttorio... Di cui il giudice amministrativo si può avvalere Non ammissibile Utilizzabile solo nei giudizi di risarcimento danni
L'appello al Consiglio di Stato: Ha effetto sospensivo automatico della sentenza impugnata Sospende l'esecuzione della sentenza impugnata solo se questa è iniziata Non sospende l'esecuzione della sentenza impugnata
Nel processo amministrativo la tutela cautelare... Può essere invocata dalla parte con la richiesta al giudice di emanazione di misure cautelari atipiche È ammissibile solo in sede di giurisdizione esclusiva Non è ammissibile
Nel processo amministrativo, la misura cautelare della sospensione del provvedimento impugnato (c.d. sospensiva)... È l'unica misura cautelare prevista dalla legge È ammissibile solo in sede di giurisdizione esclusiva Non è più l'unica misura cautelare prevista dalla legge
Il commissario ad acta : Viene nominato dall'amministrazione per l'esecuzione del giudicato amministrativo Viene nominato dal giudice dell'ottemperanza per compiere l'attività sostituiva dell'inadempimento della Pubblica Amministrazione Viene nominato dal giudice dell'esecuzione nei procedimenti di esecuzione in forma specifica
Nel processo amministrativo le questioni di giurisdizione sono decise: Dalla Corte Costituzionale Solo dal Consiglio di Stato Nel processo di merito o dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione
Il ricorso giurisdizionale in materia di diritto di accesso: Viene deciso dal tribunale in camera di Consiglio entro il termine di tsei mesi dal deposito del ricorso Viene deciso dal tribunale in udienza pubblica entro il termine di trenta giorni dal deposito del ricorso Viene deciso dal tribunale in camera di Consiglio entro il termine di trenta giorni dal deposito del ricorso
Ai sensi della legge 30 dicembre 1986 n. 936 art. 10 bis, introdotto dall'art. 9 della L. 15/2009 in tema di ulteriori attribuzioni, il CNEL, tra l'altro: Contribuisce all'elaborazione della legislazione che comporta indirizzi di politica economica e sociale esprimendo pareri e compiendo studi e indagini su richiesta delle Camere o del Governo o delle regioni o delle province autonome Redige una relazione annuale al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese ed ai cittadini Esprime, su richiesta del Governo, valutazioni e proposte sui più importanti documenti ed atti di politica e di programmazione economica e sociale, anche con riferimento alle politiche comunitarie
Ai sensi della legge 30 dicembre 1986 n. 936 art. 10 bis, introdotto dall'art. 9 della L. 15/2009, in tema di ulteriori attribuzioni, il CNEL, tra l'altro: Esprime, su richiesta del Governo, valutazioni e proposte sui più importanti documenti ed atti di politica e di programmazione economica e sociale, anche con riferimento alle politiche comunitarie Approva in apposite sessioni con periodicità da esso stesso stabilita, ovvero, in relazione ad esigenze specifiche, su richiesta delle Camere o del Governo, rapporti predisposti da apposito comitato o dalla commissione di cui all'articolo 16 sugli andamenti generali, settoriali e locali del mercato del lavoro, sugli assetti normativi e retributivi espressi dalla contrattazione collettiva, procedendo ad un esame critico dei dati disponibili e delle loro fonti, al fine di agevolare l'elaborazione di risultati univoci sui singoli fenomeni Raccoglie e aggiorna l'Archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro nel settore pubblico, con particolare riferimento alla contrattazione decentrata e integrativa di secondo livello, predisponendo una relazione annuale sullo stato della contrattazione collettiva nelle pubbliche amministrazioni con riferimento alle esigenze della vita economica e sociale.
Il CNEL ai sensi della legge 30 dicembre 1986 n. 936 art. 10 bis, introdotto dall'art. 9 della L. 15/2009, in tema di ulteriori attribuzioni, tra l'altro: Esprime, su richiesta del Governo, valutazioni e proposte sui più importanti documenti ed atti di politica e di programmazione economica e sociale, anche con riferimento alle politiche comunitarie Esamina, in apposita sessione, la relazione previsionale e programmatica che il Ministro del bilancio e della programmazione economica e il Ministro del tesoro sono tenuti a presentare al Parlamento a norma dell'articolo 15 della legge 5 agosto 1978, n. 468 Promuove ed organizza lo svolgimento di una conferenza annuale sull'attività compiuta dalle amministrazioni pubbliche, con la partecipazione di rappresentanti delle categorie economiche e sociali, delle associazioni dei consumatori e degli utenti, di studiosi qualificati e di organi di informazione, per la discussione ed il confronto sull'andamento dei servizi delle pubbliche amministrazioni e sui problemi emergenti.
Il CNEL ai sensi della legge 30 dicembre 1986 n. 936 art. 10, in tema di attribuzioni, tra l'altro: Esprime, su richiesta del Governo, valutazioni e proposte sui più importanti documenti ed atti di politica e di programmazione economica e sociale, anche con riferimento alle politiche comunitarie Raccoglie e aggiorna l'Archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro nel settore pubblico, con particolare riferimento alla contrattazione decentrata e integrativa di secondo livello, predisponendo una relazione annuale sullo stato della contrattazione collettiva nelle pubbliche amministrazioni con riferimento alle esigenze della vita economica e sociale. Redige una relazione annuale al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi erogatio dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese ed ai cittadini
Il CNEL ai sensi della legge 30 dicembre 1986 n. 936 art. 10, in tema di attribuzioni, tra l'altro: Promuove ed organizza lo svolgimento di una conferenza annuale sull'attività compiuta dalle amministrazioni pubbliche, con la partecipazione di rappresentanti delle categorie economiche e sociali, delle associazioni dei consumatori e degli utenti, di studiosi qualificati e di organi di informazione, per la discussione ed il confronto sull'andamento dei servizi delle pubbliche amministrazioni e sui problemi emergenti. Approva in apposite sessioni con periodicità da esso stesso stabilita, ovvero, in relazione ad esigenze specifiche, su richiesta delle Camere o del Governo, rapporti predisposti da apposito comitato o dalla commissione di cui all'articolo 16 sugli andamenti generali, settoriali e locali del mercato del lavoro, sugli assetti normativi e retributivi espressi dalla contrattazione collettiva, procedendo ad un esame critico dei dati disponibili e delle loro fonti, al fine di agevolare l'elaborazione di risultati univoci sui singoli fenomeni Redige una relazione annuale al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi erogatio dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese ed ai cittadini
Il CNEL ai sensi della legge 30 dicembre 1986 n. 936 art. 10, in tema di attribuzioni, tra l'altro: Redige una relazione annuale al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi erogatio dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese ed ai cittadini Raccoglie e aggiorna l'Archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro nel settore pubblico, con particolare riferimento alla contrattazione decentrata e integrativa di secondo livello, predisponendo una relazione annuale sullo stato della contrattazione collettiva nelle pubbliche amministrazioni con riferimento alle esigenze della vita economica e sociale. Esamina, in apposita sessione, la relazione previsionale e programmatica che il Ministro del bilancio e della programmazione economica e il Ministro del tesoro sono tenuti a presentare al Parlamento a norma dell'articolo 15 della legge 5 agosto 1978,n. 468
Il CNEL ai sensi della legge 30 dicembre 1986 n. 936 art. 10, in tema di attribuzioni, tra l'altro: Esamina, sulla base dei rapporti predisposti dal Governo, le politiche comunitarie e la loro attuazione e a tal fine mantiene i contatti con i corrispondenti organismi delle Comunità europee e degli altri Stati membri; Esamina, sulla base dei rapporti predisposti dal Governo, le politiche comunitarie e la loro attuazione ma non mantiene i contatti con gli organismi delle Comunità europee e degli altri Stati membri; Redige una relazione annuale al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi erogatio dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese ed ai cittadini
Il CNEL ai sensi della legge 30 dicembre 1986 n. 936 art. 10, in tema di attribuzioni, tra l'altro: Raccoglie e aggiorna l'Archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro nel settore pubblico, con particolare riferimento alla contrattazione decentrata e integrativa di secondo livello, predisponendo una relazione annuale sullo stato della contrattazione collettiva nelle pubbliche amministrazioni con riferimento alle esigenze della vita economica e sociale. È organo di consulenza delle Camere e del Governo privo di iniziativa legislativa Contribuisce all'elaborazione della legislazione che comporta indirizzi di politica economica e sociale esprimendo pareri e compiendo studi e indagini su richiesta delle Camere o del Governo o delle regioni o delle province autonome
Il CNEL ai sensi della legge 30 dicembre 1986 n. 936 art. 10, in tema di attribuzioni, tra l'altro: Ha l'iniziativa legislativa È organo di consulenza delle Camere e del Governo privo di iniziativa legislativa Promuove ed organizza lo svolgimento di una conferenza annuale sull'attività compiuta dalle amministrazioni pubbliche, con la partecipazione di rappresentanti delle categorie economiche e sociali, delle associazioni dei consumatori e degli utenti, di studiosi qualificati e di organi di informazione, per la discussione ed il confronto sull'andamento dei servizi delle pubbliche amministrazioni e sui problemi emergenti.
Il CNEL ai sensi della legge 30 dicembre 1986 n. 936 art. 10, in tema di attribuzioni, tra l'altro: Promuove ed organizza lo svolgimento di una conferenza annuale sull'attività compiuta dalle amministrazioni pubbliche, con la partecipazione di rappresentanti delle categorie economiche e sociali, delle associazioni dei consumatori e degli utenti, di studiosi qualificati e di organi di informazione, per la discussione ed il confronto sull'andamento dei servizi delle pubbliche amministrazioni e sui problemi emergenti. È organo di consulenza delle Camere e del Governo e ha iniziativa legislativa È organo di consulenza delle Camere e del Governo privo di iniziativa legislativa
Il CNEL ai sensi della legge 30 dicembre 1986 n. 936 art. 10, in tema di attribuzioni, tra l'altro: Raccoglie e aggiorna l'Archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro nel settore pubblico, con particolare riferimento alla contrattazione decentrata e integrativa di secondo livello, predisponendo una relazione annuale sullo stato della contrattazione collettiva nelle pubbliche amministrazioni con riferimento alle esigenze della vita economica e sociale. Può formulare osservazioni e proposte di propria iniziativa sulle materie di propria competenza, previa presa in considerazione da parte dell'assemblea con le stesse modalità previste per la propria iniziativa legislativa; Promuove ed organizza lo svolgimento di una conferenza annuale sull'attività compiuta dalle amministrazioni pubbliche, con la partecipazione di rappresentanti delle categorie economiche e sociali, delle associazioni dei consumatori e degli utenti, di studiosi qualificati e di organi di informazione, per la discussione ed il confronto sull'andamento dei servizi delle pubbliche amministrazioni e sui problemi emergenti.
Il CNEL ai sensi della legge 30 dicembre 1986 n. 936 art. 10, in tema di attribuzioni, tra l'altro: Compie studi e indagini esclusivamente su richiesta del Governo e delle Camere Compie studi e indagini di propria iniziativa, sulle materie di propria competenza Compie studi ed indagini esclusivamente su richiesta delle Camere o del Governo o delle regioni o delle province autonome
Le richieste dei pareri alle autorità amministrative indipendenti e al Consiglio di Stato Agli uffici legislativi di ciascun ministero Agli organi di governo che esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo Agli organi di governo e ai dirigenti di uffici dirigenziali generali a seconda della materia oggetto del parere
Per effetto delle disposizioni di cui al D.lgs 267 del 2000, chi esercita il controllo della gestione degli enti locali La PCM La Corte dei Conti La Ragioneria generale dello Stato
Secondo la legge n. 70/75 come viene riconosciuto o istituito un nuovo Ente pubblico Con provvedimento della P.A. Per espressa previsione di legge Con un atto di normazione secondaria
Per effetto delle disposizioni di cui al D.lgs 18 agosto 2000 n. 267, per gli Enti locali si intende: Le regioni, le Province e le Circoscrizioni comunali I Comuni, le Province, le Città metropolitane, le Comunità montane, le Comunità isolane e le unioni di Comuni I Comuni, le Province, le Comunità isolane e le Aziende sanitarie locali
Quando fu istituito l'ufficio per la riforma dell'amministrazione Nella fine degli anni 30 Nella metà degli anni 60 Nei primi anni 50
L'esigenza di garantire snellezza, produttività, trasparenza, nonché l'attivazione di adeguati meccanismi di controllo sull'operato dei pubblici poteri ha visto l'istituzione: Dell'AIPA Dell'ARAN Dell'ISVAP
La legge 59 del 1997 delega il Governo per alla razionalizzazione dei Ministeri Attraverso la sola soppressione dei Ministeri Anche attraverso il riordino, la soppressione e la fusione dei Ministeri Attraverso la sola riduzione del numero
A quale organo il Sindaco, previa comunicazione al Prefetto, può delegare l'esercizio delle funzioni cui sovrintende quale Ufficiale del Governo? Al Presidente del Consiglio Circoscrizionale Al Dirigente del settore di competenza Al Presidente del Consiglio Comunale
A quale organo è attribuita ogni decisione in materia di eleggibilità alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica? Alla Giunta delle elezioni della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica Al Consiglio di Stato Alla Corte Costituzionale
Sono Enti pubblici territoriali Le Questure Le comunità montane Le ASL
L'organo esecutivo delle regioni è: La Giunta Regionale La Commissione consiliare Il Consiglio regionale
Il direttore generale di un comune è Il manager responsabile dell'amministrazione Un dirigente dello Stato Un dirigente scelto da apposito albo
A norma del D.lgs 165del 2001, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni ha autonomia contabile e organizzativa? No, ha solo autonomia finanziaria ma non organizzativa Ha solo autonomia organizzativa mentre dal punto di vista contabile dipende dal Ministero di riferimento Sì, ha autonomia organizzativa e contabile nei limiti del proprio bilancio
Quale fra i seguenti Enti si definisce come autarchico? Ente pubblico economico Azienda autonoma Fondazione pubblica
Quale fra i seguenti compiti spetta all'Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici La formulazione al competente Ministro delle proposte per la revisione del regolamento La determinazione delle modalità di scelta del contraente L'approvazione degli atti di gara
L'ARAN ammette alla contrattazione collettiva nazionale: Solo le organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al 5% Solo le organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non superiore al 5% Solo le organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al 10%.
Il garante per la protezione dei dati personali è un organo collegiale composto da 4 membri di cui: Due eletti dalla Camera dei Deputati e due eletti dal Senato della Repubblica Uno eletto dalla Camera dei Deputati, uno eletto dal Senato della Repubblica, uno nominato dal Ministro dell'Interno e uno nominato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Uno eletto dal Senato della Repubblica, uno eletto dalla Camera dei Deputati e due nominati dal Presidente del Consiglio dei Ministri
Quando fu introdotta la V sezione del Consiglio di Stato? Nel 1889 Nel 1924 Nel 1907
Quando fu introdotta la IV sezione del Consiglio di Stato? Nel 1889 Nel 1907 Nel 1924
Quando fu approvato il testo unico delle leggi sul Consiglio di Stato Nel 1924 Nel 1907 Nel 1889
A quale organo il Garante per la protezione dei dati personali presenta annualmente una relazione sull'attività svolta Al Governo e alla Corte dei Conti Alla Corte dei Conti Al Parlamento e al Governo
Quale organo ha il compito di provvedere alla raccolta e alla elaborazione dei dati informativi concernenti i contratti pubblici su tutto il territorio nazionale L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato L'Autorità indipendente per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture La CONSOB
Il presidente dell'Agcom è nominato Con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri d'intesa con il Ministro delle Comunicazioni Con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro delle Comunicazioni Con decreto del Presidente del consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle Comunicazioni d'intesa con il Ministro delle Finanze
I giudici amministrativi generali di appello sono: Il Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia Consiglio di Stato e Corte dei Conti Corte dei Conti e Consiglio di giustizia amministrativa della regione Sicilia
Ai sensi del D.lgs. 165/2001 quali compiti ha la Corte dei Conti in materia di verifica degli andamenti della spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni? La Corte dei Conti, anche nelle sue articolazioni regionali di controllo, verifica periodicamente gli andamenti della spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni, utilizzando, per ciascun comparto, insiemi significativi di amministrazioni. La Corte dei Conti esercita un controllo successivo di legittimità e di merito su ogni provvedimento di spesa per il personale. La Corte dei Conti esercita un controllo su tutti i provvedimenti di spesa per il personale che devono essere trasmessi dalle P.A. entro due giorni alla Corte dei Conti, la quale ha potere di annullamento anche retroattivo
Nell'ambito della propria autonomia l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture: Può disporre ispezioni, avvalendosi anche della collaborazione di altri organi dello Stato Può richiedere la visione di atti ma non può disporre ispezioni. Può disporre ispezioni e richiedere visione di atti solo alle P.A. aggiudicatrici
Quale tra i seguenti organi è classificato dalla Costituzione come organo ausiliare: Consiglio superiore della Magistratura Consiglio supremo di difesa Consiglio Nazionale dell'economia e del lavoro
I sottosegretari di Stato : Esercitano attribuzioni loro conferite dal Presidente del Consiglio dei Ministri Sono nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Sono incaricati di coadiuvare i Ministri
Il Consiglio di Stato è articolato: In sette sezioni, di cui tre a carattere consultivo (una specializzata nei pareri su atti normativi) e quattro con competenze giurisdizionali In sette sezioni, di cui cinque a carattere consultivo (una specializzata nei pareri su atti normativi) e due con competenze giurisdizionali In sette sezioni, di cui quattro a carattere consultivo (una specializzata nei pareri su atti normativi) e tre con competenze giurisdizionali
. Il Consiglio di Stato: Può essere privato delle sue funzioni istituzionali solo con legge costituzionale Ha solo funzioni giurisdizionali amministrative di primo grado Ha funzioni consultive speciali in materia contabile
Presso quale dei seguenti organi è istituita la banca dei dati sul mercato del lavoro, sui costi e sulle condizioni di lavoro? C.N.E.L Ministro dell'Interno Ministero del lavoro e della previdenza sociale
A quale dei seguenti ministeri il D.Lgs. n. 300/1999 ha attribuito le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di rapporti con il consiglio superiore della magistratura, attribuzioni concernenti i magistrati ordinari, vigilanza sugli ordini professionali, archivi notarili, cooperazione internazionale in materia civile e penale? Ministero della difesa Ministero della giustizia Ministero del lavoro e della previdenza sociale
Il Consiglio di Stato: Può essere soppresso solo con legge costituzionale Non può esprimere pareri in materia giuridico-amministrativa Può essere privato delle sue funzioni dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri
La qualità di Presidente del CNEL è incompatibile: Con l'ufficio di Ministro Con l'esercizio di qualsiasi attività professionale Con l'esercizio di un'impresa
Chi può conferire ad un Ministro l'incarico di reggere ad interim un Dicastero? Il Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri Il Consiglio dei Ministri Il Presidente del Consiglio dei Ministri
A quale dei seguenti ministeri sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di rapporti politici, economici, sociali e culturali con l'estero? Ministero degli affari esteri Ministero dell'economia e delle finanze Ministero dell'interno
Le Agenzie, di cui all'art. 8 del D.Lgs. 300/1999, sono chiamate a svolgere attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale, in atto esercitate dai Ministeri e enti pubblici. Esse: Operano al servizio esclusivo degli organi centrali dello Stato Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e sono sottoposte al controllo della Corte dei conti Determinano i programmi per dare attuazione agli indirizzi del Presidente del Consiglio dei Ministri
Il Prefetto: Svolge compiti di rappresentanza generale del Governo sul territorio e di garanzia istituzionale a tutela dell'ordinamento giuridico È coadiuvato dal Comitato provinciale della P.A. da lui presieduto Dipende burocraticamente dall'Amministrazione locale ma funzionalmente dal Ministro dell'Interno
Quale delle seguenti funzioni il Presidente del Consiglio dei Ministri può delegare ad un Ministro? Promozione degli adempimenti di competenza governativa conseguenti alle pronunce della Corte europea dei diritti dell'uomo emanate nei confronti dello Stato Sospensione dell'adozione di atti da parte dei Ministri competenti in ordine a questioni politiche e amministrative, sottoponendoli al Consiglio dei Ministri nella riunione immediatamente successiva Controfirma di ogni atto per il quale è intervenuta deliberazione del Consiglio dei Ministri
Il Prefetto: È organo che rappresenta la Regione a livello provinciale È tenuto ad uniformarsi alle direttive governative È nominato con decreto del Ministro dell'Interno
A quale dei seguenti ministeri il D.Lgs. n. 300/1999 ha attribuito le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di cura delle attività di integrazione europea in relazione alle istanze ed ai processi negoziali riguardanti i trattati dell'Unione europea, della Comunità europea, della CECA, dell'EURATOM? Ministero dell'economia e delle finanze Ministero degli affari esteri Ministero del lavoro e della previdenza sociale
Quale dei seguenti soggetti può chiedere pareri al CNEL? Il Parlamento Le amministrazioni dello Stato Le Regioni, le province ed i comuni
Le funzioni relative ai compiti del comune per servizi di competenza statale sono esercitate dal Sindaco quale ufficiale del Governo. Quale tra i seguenti servizi è, a norma dell'art. 14 del D.Lgs. n. 267/2000, di competenza statale? Anagrafe Protezione della flora e della fauna Assetto del territorio
Quale dei seguenti soggetti può chiedere pareri al CNEL? Gli enti locali Il Governo Le amministrazioni pubbliche
Ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. 303/1999, che disciplina la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Presidente si avvale della Presidenza per svolgere in maniera organica ed integrata le seguenti funzioni: La razionalizzazione delle risorse del settore dell'audiovisivo. La vigilanza sulla qualità e sulle modalità di distribuzione dei servizi e dei prodotti, compresa la pubblicità. Il coordinamento delle attività di comunicazione istituzionale, di informazione, nonché relative all'editoria ed ai prodotti editoriali
Ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. 303/1999, che disciplina la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Presidente si avvale della Presidenza per svolgere in maniera organica ed integrata le seguenti funzioni: La promozione e verifica dell'innovazione nel settore pubblico ed il coordinamento in materia di lavoro pubblico La promozione e verifica dell'innovazione nel settore pubblico ad esclusione del coordinamento in materia di lavoro pubblico affidato al ministero della Funzione pubblica. Curare gli adempimenti e predisporre gli atti necessari alla formulazione e al coordinamento delle iniziative legislative, nonché l'attuazione della politica istituzionale del Governo.
Ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. 303/1999, che disciplina la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Presidente si avvale della Presidenza per svolgere in maniera organica ed integrata le seguenti funzioni I rapporti del Governo con il Parlamento e con gli altro organi costituzionali. Predisporre una base conoscitiva e progettuale del programma di Governo Curare il cerimoniale della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Il Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Coordina l'attività dei Ministri È nominato con decreto del Presidente del Consiglio È nominato con decreto del Presidente della Repubblica
I Sottosegretari di Stato sono nominati Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Consiglio dei Ministri Con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il ministro che è chiamato a coadiuvare.
Il Consiglio provinciale si compone del Presidente della Provincia e di un numero variabile di consiglieri, in funzione del numero di abitanti della Provincia 45 membri nelle Province con popolazione residente superiore a 1.400.000 abitanti 45 membri nelle province con popolazione superiore a 1.500.000 abitanti. 52 membri nelle province con popolazione residente superiore a 1.500.000 abitanti.
Il Consiglio provinciale si compone del Presidente della Provincia e di un numero variabile di consiglieri, in funzione del numero di abitanti della Provincia 36 membri nelle Province con popolazione residente superiore a 700.000 abitanti 45 membri nelle Province con popolazione residente superiore a 1.000.000 abitanti 45 membri nelle Province con popolazione residente superiore a 700.000 abitanti
Il Consiglio provinciale si compone del Presidente della Provincia e di un numero variabile di consiglieri, in funzione del numero di abitanti della Provincia 30 membri nelle Province con popolazione residente superiore a 300.000 abitanti 22 membri nelle Province con popolazione residente superiore a 400.000 abitanti 30 membri nelle Province con popolazione residente superiore a 400.000 abitanti
Il Consiglio provinciale si compone del Presidente della Provincia e di un numero variabile di consiglieri, in funzione del numero di abitanti della Provincia 24 membri nelle Province con popolazione residente superiore a 300.000 abitanti 24 membri nelle Province con popolazione residente superiore a 1.300.000 abitanti 24 membri nelle Province con popolazione residente inferiore a 300.000 abitanti
Ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs.267/2000 costituiscono enti locali Comuni, Province, Città metropolitane, Comunità montane, Comunità isolane e consigli di Comuni Comuni, Province, Città metropolitane, Comunità montane, Comunità isolane e unioni di Comuni Comuni, Province, Città metropolitane, Comunità montane, Comunità isolate e unioni di Comuni
Il Prefetto : Svolge la funzione di controllo e vigilanza sulla tenuta dei registri di stato civile. Dipende burocraticamente dall'intero governo ma funzionalmente dal solo Ministro dell'Interno Ha competenza esclusiva sull'intero territorio regionale sulle verifiche e controlli di reti e servizi di comunicazione elettronica
Quale dei seguenti è un giudice amministrativo speciale? Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Sicilia Consiglio di Stato Corte dei Conti
. Il Consiglio di Stato. Ha funzioni giurisdizionali in materia di pensioni di Stato È il supremo organo di consultazione giuridico-amministrativa dello Stato-comunità È articolato in sei agenzie
A norma di quanto dispone l'art. 19 del D.Lgs. n. 267/2000, le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardino vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale nel settore caccia e pesca nelle acque interne spettano: Alla Provincia Al Comune Alla Regione
I Ministri senza portafoglio svolgono le funzioni: Loro delegate dal Presidente del Consiglio dei Ministri sentiti i Presidenti delle due Camere Loro delegate dal Presidente del Consiglio dei Ministri sentito il Consiglio dei Ministri Loro assegnate da uno o più Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio
Il Garante per la protezione dei dati personali può disporre il blocco del trattamento dei dati personali. Esclusivamente quando il trattamento risulta illecito Quando, in considerazione della natura dei dati o delle modalità del trattamento, vi sia il concreto rischio del verificarsi di un pregiudizio rilevante per uno o più interessati Solo in presenza di un minore
. Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare riunisce le competenze omogenee dei precedenti Ministeri dell'ambiente e dei lavori pubblici. Sotto la sua vigilanza opera l'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici, con il compito, tra l'altro di: Svolgere i compiti e le attività tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezione dell'ambiente, per la tutela delle risorse idriche e della difesa del suolo, ivi compresi l'individuazione e delimitazione dei bacini idrografici nazionali e interregionali. Vigilare sugli enti di normazione tecnica e sugli organismi di accreditamento dei sistemi di qualità aziendale e dei prodotti Predisporre le normative tecniche e gli standard per la certificazione di qualità aziendale e dei prodotti
Da chi sono svolte le funzioni di Rappresentante dello Stato per i rapporti con il sistema delle autonomie locali? Dal Questore avente sede nel capoluogo della Provincia Dal Prefetto avente sede nel capoluogo della Regione. Dal Sindaco
Al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono attribuite le funzioni ed i compiti statali in materia di identificazione delle linee fondamentali dell'assetto del territorio con riferimento alle reti infrastrutturali, politiche urbane e dell'edilizia abitativa, opere marittime e infrastrutture idrauliche, trasporti e viabilità. Sotto la sua vigilanza opera l'Agenzia dei trasporti terrestri e delle infrastrutture con il compito, tra l'altro, di: Svolgere i servizi geotopocartografici e quelli relativi alle conservatorie dei registri immobiliari Definire standard e prescrizioni tecniche in materia di sicurezza stradale e norme tecniche relative alle strade e loro pertinenze ed alla segnaletica stradale Esercitare le attività tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezione dell'ambiente, per la tutela delle risorse idriche e della difesa del suolo
Quale dei seguenti è il massimo organo consultivo e propositivo del Ministero delle Comunicazioni alle dirette dipendenze del Ministro? Consiglio Superiore delle Comunicazioni. Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni Osservatorio permanente per la sicurezza e la tutela delle reti e delle comunicazioni.
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro: È organo di consulenza delle Regioni e degli enti locali. Svolge funzioni di vigilanza in materia di economia e lavoro È l'autorità garante in materia di contratti di lavoro È composto di esperti, rappresentanti delle associazioni di promozione sociale e delle organizzazioni di volontariato erappresentanti delle categorie produttive.
Il Prefetto: Dipende burocraticamente dal Ministero dell'Interno. È nominato su proposta del Presidente della Regione. Deve godere della fiducia del Presidente della Giunta regionale.
Il Consiglio di Stato: È articolato in tre dipartimenti È un organo ausiliario dello Stato Ha funzioni consultive speciali in materia contabile.
Prima di assumere le funzioni i sottosegretari di Stato prestano giuramento. Davanti al Consiglio dei Ministri. Nelle mani del Presidente della Repubblica. Nelle mani del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il D.Lgs. 29/1993, ha creata una precisa distinzione di funzioni ed attribuzioni di competenza tra Ministro e dirigenti, a causa della quale il Ministro: Non può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti Non può avocare a sé provvedimenti di competenza dei dirigenti, ma può adottare provvedimenti o atti di loro competenza Non può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti, ma può avocare a sé provvedimenti o atti di loro competenza
Ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 165/2001 che gli incarichi di Segretario generale di ministeri, gli incarichi di direzione di strutture articolate al loro interno in uffici dirigenziali generali e quelli di livello equivalente: Sono conferiti con decreto del Ministro competente, previo parere conforme del Presidente della Repubblica. Devono essere comunicati al Presidente della Repubblica e al Presidente del Senato della Repubblica Devono essere comunicati al Senato della Repubblica e alla Camera dei deputati.
I Consigli comunali sono presieduti: Da un presidente eletto con elezione diretta. Da un presidente eletto trai i consiglieri alla prima seduta Da un presidente eletto in seduta congiunta tra i membri della Giunta e dal Consiglio comunale, prima dell'inizio dell'attività.
I regolamenti di organizzazione: Sono volti a disciplinare materie in cui l'intervento di norme primarie non si sia ancora configurato, purché non si tratti di materie soggette a riserva assoluta o relativa di legge. Sono volti a disciplinare l'organizzazione e il funzionamento delle pubbliche amministrazioni secondo disposizioni dettate dalla legge. Sono emanati dal Governo in materie non soggette a riserva assoluta di legge, volti a sostituire la legge vigente.
Il Prefetto: Si sostituisce alle autorità amministrative regionali, in caso di urgente necessità, nell'adozione dei provvedimenti. Propone al Sindaco le occupazioni temporanee o di urgenza di competenza statale. È autorità provinciale di pubblica sicurezza.
Quale dei seguenti è organo interno del Consiglio di Stato? Segretario generale Commissario del Governo presso le Regioni Commissario esecutivo
La Conferenza Stato - città ed autonomie locali è istituita presso: La Presidenza del Consiglio dei Ministri Ogni provincia d'Italia Ogni Regione d'Italia.
Che cos'è l'ARAN? L'Agenzia Regionale per la rappresentanza negoziale della P.A. L'Agenzia per la rappresentanza nazionale L'Agenzia per la rappresentanza negoziale della P.A.
Quale competenza attribuisce alla Corte dei Conti il D.Lgs. n. 165/2001 in materia di verifica degli andamenti della spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni? La Corte dei Conti esercita un controllo successivo di legittimità e di merito su ogni provvedimento di spesa per il personale. La Corte dei Conti, anche nelle sue articolazioni regionali di controllo, verifica periodicamente gli andamenti della spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni, utilizzando, per ciascun comparto, insiemi significativi di amministrazioni La Corte dei Conti esercita un controllo su tutti i provvedimenti di spesa per il personale che devono essere trasmessi dalle P.A. entro due giorni alla Corte dei Conti, la quale ha potere di annullamento anche retroattivo.
Il Sindaco nella sua veste di Ufficiale del Governo: Dipende gerarchicamente dal Questore. Dipende gerarchicamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Dipende gerarchicamente dal Prefetto
Ai sensi della legislazione vigente, quale dei seguenti soggetti può chiedere pareri al CNEL? Le Regioni, le province ed i comuni. Il Parlamento. Le amministrazioni dello Stato.
Il Presidente del CNEL è nominato: Con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri. Dal Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Ministro dello sviluppo economico
Chi dirime i conflitti di attribuzione tra i Ministri? Il Presidente del Consiglio dei Ministri. La Corte costituzionale. Il Consiglio dei Ministri.
Il Consiglio di Stato: Ha solo funzioni giurisdizionali amministrative di primo grado. Ha funzioni giurisdizionali amministrative di secondo grado È un organo ausiliario del Governo.
La qualità di Presidente del CNEL è incompatibile: Con qualsiasi altro incarico pubblico. Con l'ufficio di consigliere regionale. Con l'esercizio di un'impresa.
Il Prefetto: È nominato previa deliberazione del Consiglio regionale. tenuto ad uniformarsi alle direttive della regione. Rappresenta il Governo a livello provinciale.
Chi fissa l'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri? Il Presidente del Consiglio dei Ministri. Il Capo di Gabinetto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Il segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Garante in materia di protezione dei dati personali è.: Organo collegiale costituito da cinque membri, eletti tre dalla Camera dei deputati e due dal Senato della Repubblica con voto illimitato. Organo collegiale costituito da quattro membri, eletti due dalla Camera dei deputati e due dal Senato della Repubblica con voto limitato. Organo collegiale costituito da tre membri, eletti due dalla Camera dei deputati e uno dal Senato della Repubblica con voto limitato.
Il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro: Esamina, sulla base dei rapporti predisposti dal Governo, le politiche comunitarie e la loro attuazione e a tal fine mantiene i contatti con i corrispondenti organismi delle Comunità europee e degli altri Stati membri. È il principale organo preposto alla legislazione economica e sociale del Paese Contribuisce all'elaborazione della legislazione che comporta indirizzi di politica economica e sociale esprimendo pareri e compiendo studi e indagini su richiesta delle autorità indipendenti o degli enti locali.
La legge 15/3/1997, n. 59, esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli enti locali, tra l'altro: I compiti di rilievo nazionale del sistema di protezione civile. I compiti relativi alla difesa del suolo in genere. I compiti e le attività in materia di controllo sugli enti locali.
In materia di trattamento di dati personali, in ipotesi di violazioni amministrative commesse dal titolare, dal responsabile o dall'incaricato del trattamento, chi è competente ad irrogare la relativa sanzione? Il Garante per la protezione dei dati personali. Il T.A.R. territorialmente competente. Il prefetto territorialmente competente
I Dipartimenti, nell'ambito della riorganizzazione del Governo, svolgono: Attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale, operando al servizio delle amministrazioni pubbliche, comprese anche quelle regionali e locali. Compiti finali concernenti grandi aree di materie omogenee e i relativi compiti strumentali, ivi compresi quelli di indirizzo e coordinamento delle unità di gestione in cui si articolano. Compiti finali concernenti grandi aree di materie omogenee e i relativi compiti strumentali, con esclusione dei compiti di indirizzo delle unità di gestione in cui si articolano, che sono attribuiti al Ministro.
La legge 15/3/1997, n. 59, esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli enti locali, tra l'altro: I compiti esercitati localmente in regime di autonomia funzionale dalle camere di commercio, industria artigianato e agricoltura e dalle università degli studi. I compiti relativi alla tutela della salute in genere. I compiti relativi al sistema di protezione civile in genere.
Il Presidente del Consiglio di Stato è nominato: con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa. con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri. con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro della Giustizia.
I Tribunali amministrativi regionali sono complessivamente, incluse le sedi staccate: 26 29 20
Ai sensi del D.Lgs. n. 300 del 1999, nei Ministeri costituiscono strutture di primo livello: i dipartimenti e le direzioni generali. i dipartimenti, le direzioni generali e i reparti. I dipartimenti, le direzioni generali e le direzioni regionali.
Ai sensi del D.Lgs. n. 300 del 1999, l'organizzazione, la dotazione organica, l'individuazione degli uffici di livello dirigenziale generale dei Ministeri e la definizione dei rispettivi compiti sono stabiliti con regolamenti o con decreti del ministro emanati ai sensi dell'articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400. devono essere stabiliti con legge. sono stabiliti dallo stesso D.Lgs. n. 300 del 1999.
Il Ministero dell'economia e delle finanze è stato istituito con il D.Lgs. n. 300 del 1999. è stato istituito con la riforma del Titolo V della Costituzione. è stato istituito con la legge n. 400 del 1988.
Al Ministero dell'economia e delle finanze sono state trasferite le funzioni dei ministeri del tesoro, bilancio e programmazione economica e del commercio estero. dei ministeri del tesoro, bilancio e programmazione economica e delle attività produttive. dei Ministeri del tesoro, bilancio e programmazione economica e delle finanze.
Le Agenzie fiscali sono state istituite con il D.Lgs. n. 300 del 1999. con la riforma del Titolo V della Costituzione. con la legge n. 400 del 1988.
Il principio del decentramento amministrativo è in antitesi con la prima parte della Costituzione. è affermato dall'art. 5 della Costituzione. è di natura esclusivamente giurisprudenziale.
Ai sensi dell'art. 4 della legge n. 70 del 1975: all'istituzione di un nuovo ente pubblico si può procedere con provvedimento di natura regolamentare. nessun nuovo ente pubblico può essere istituito o riconosciuto se non per legge. è vietato procedere all'istituzione o al riconoscimento di un nuovo ente pubblico, se non nei casi previsti dallo stesso articolo.
Il Presidente della Corte dei Conti è nominato: con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa. con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il parere del Consiglio di Presidenza. con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, sentito il parere del Consiglio di Presidenza.
Gli Uffici territoriali di governo con la legge n. 400 del 1988. sono stati istituiti con il D.Lgs. n. 300 del 1999. con la riforma del Titolo V della Costituzione.
Ai sensi del D.Lgs. n. 300 del 1999, le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di garanzia della regolare costituzione e del funzionamento degli organi degli enti locali e funzioni statali esercitate dagli enti locali sono attribuite al Ministero dell'interno. alle Regioni. al Ministro per gli affari regionali.
Secondo l'art. 97 della Costituzione: I pubblici uffici sono organizzati secondo principi di efficienza, efficacia ed economicità. I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione. Lo Stato attua il più ampio decentramento amministrativo.
La norma secondo la quale "La legge provvede all'ordinamento della Presidenza del Consiglio e determina il numero, le attribuzioni e l'organizzazione dei ministeri": è contenuta nella legge n. 400 del 1988. è contenuta nel D.Lgs. n. 300 del 1999. è di rango costituzionale.
Secondo l'art. 114 della Costituzione: La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Regioni e dallo Stato. La Repubblica è costituita dai Città metropolitane, dalle Province, dalle Regioni e dallo Stato.
Ai sensi del D.Lgs. n. 430 del 1997, nell'ambito degli indirizzi fissati dal Governo e sulla base di proposte delle amministrazioni competenti per materia, chi svolge funzioni di coordinamento in materia di programmazione e di politica economica nazionale, nonché di coordinamento della politica economica nazionale con le politiche comunitarie: il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE). il Ministero dell'economia e delle finanze. Il Ministero dello sviluppo economico.
Qual è l'organo di autogoverno dei magistrati del Consiglio di Stato e dei Tribunali amministrativi regionali? Il Consiglio Superiore della Magistratura. Il Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa. Tale organo non esiste.
Da chi è presieduto il Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa? Dal Presidente del Consiglio di Stato. Dal Presidente della Repubblica. Dal Segretario Generale della Giustizia Amministrativa.
Qual è l'organo di autogoverno dei magistrati delle Commissioni tributarie? Il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria. Il Consiglio Superiore della Magistratura. Tale organo non esiste.
Qual è l'organo di autogoverno dei magistrati della Corte dei conti? Tale organo non esiste. Il Consiglio di Presidenza della Corte dei conti. Il Consiglio Superiore della Magistratura.
Da chi è presieduto il Consiglio di Presidenza della Corte dei conti? Dal Presidente della Corte dei conti. Dal Presidente della Repubblica. Dal Presidente del Consiglio di Stato.
A chi spetta la rappresentanza, il patrocinio e l'assistenza in giudizio delle Amministrazioni dello Stato, anche se organizzate ad ordinamento autonomo? All'Avvocatura generale dello Stato. Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Alla Corte dei conti.
La nomina dell'Avvocato generale dello Stato è fatta con decreto del Presidente del Consiglio dei Consiglio dei Ministri previa deliberazione del Consiglio stesso. è fatta con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri previa deliberazione del Consiglio stesso. è fatta con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Consiglio Superiore della Magistratura.
Qual è l'ente preposto alla formazione, alla specializzazione ed all'aggiornamento del personale dell'amministrazione dell'economia e delle finanze? Il Servizio consultivo ed ispettivo tributario. La Scuola superiore dell'economia e delle finanze, che opera nell'ambito del Ministero dell'economia e delle finanze. La Scuola superiore della pubblica amministrazione.
Qual è l'istituzione di alta formazione e ricerca che ha lo scopo di sostenere e promuovere il processo di innovazione e riforma della pubblica amministrazione? La Scuola superiore della pubblica amministrazione, posta nell'ambito e sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La Scuola superiore dell'economia e delle finanze, che opera nell'ambito del Ministero dell'economia e delle finanze. La Scuola superiore dell'economia e delle finanze, posta nell'ambito e sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L'art. 116 della costituzione, nell'adottare il principio del c.d. regionalismo differenziato, stabilisce che Il Friuli-Venezia Giulia, la Sardegna, la Sicilia, il Trentino-Alto Adige/Südtirol e la Valle d'Aosta/Vallé d'Aoste dispongono di forme e condizioni particolari di autonomia, secondo i rispettivi statuti speciali adottati con legge costituzionale. Il Friuli-Venezia Giulia, la Sardegna, la Sicilia, il Trentino-Alto Adige/Südtirol e la Valle d'Aosta/Vallé d'Aoste dispongono di forme e condizioni particolari di autonomia, secondo i rispettivi statuti speciali adottati con legge ordinaria. Il Friuli-Venezia Giulia, la Sardegna, la Sicilia, il Trentino-Alto Adige/Südtirol e la Valle d'Aosta/Vallé d'Aoste dispongono di forme e condizioni particolari di autonomia, secondo i rispettivi statuti speciali adottati con legge regionale.
L'art. 118 della Costituzione afferma, tra l'altro, che spettano alla Regione le funzioni amministrative per le materie elencate nel precedente articolo 117, salvo quelle di interesse esclusivamente locale, che possono essere attribuite dalle leggi della Repubblica alle Province, ai Comuni o ad altri enti locali. le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni solo dalle leggi della Repubblica. le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza.
Ai sensi del D.Lgs. n. 267 del 2000, gli enti locali non possono stipulare convenzioni. al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati. al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati, gli enti locali possono stipulare tra loro apposite convenzioni. al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati, gli enti locali possono stipulare tra loro apposite convenzioni solo se autorizzati dalla Regione.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Attribuendo ad un unico soggetto le funzioni ed i compiti connessi, strumentali e complementari, e l'identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa, si realizzano, tra l'altro,... Il principio di autonomia organizzativa e regolamentare e di responsabilità degli enti locali nell'esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi ad essi conferiti. Il principio di sussidiarietà. Il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni. I princìpi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione. Il principio di efficienza e di economicità.
Nel corso del procedimento amministrativo gli interessati possono presentare memorie scritte? Solo se costituiti in associazioni o comitati. Sì, coloro che hanno titolo a prendere parte al procedimento possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento. Sì, coloro che hanno titolo a prendere parte al procedimento possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha sempre l'obbligo di valutare. Sì, coloro che hanno titolo a prendere parte al procedimento possono presentare memorie scritte e documenti che, anche se pertinenti, è in facoltà dell'amministrazione valutare. No, possono soltanto prendere visione degli atti del procedimento.
Nel procedimento amministrativo, il ricorso è proprio... Della fase istruttoria. Della fase decisoria. Della fase d'iniziativa. Sia della fase sub-procedimentale sia della fase decisoria. Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990, le relative disposizioni non si applicano... Ai soli atti riguardanti il patrimonio culturale e paesaggistico. Ai soli atti per i quali la normativa comunitaria impone l'adozione di provvedimenti formali. Tra l'altro agli atti e procedimenti concernenti la difesa nazionale. Ai soli atti e procedimenti concernenti la pubblica sicurezza. Ai soli atti e procedimenti concernenti l'immigrazione.
Quali sono gli elementi costitutivi della responsabilità amministrativa? Dolo o colpa grave; nesso di causalità. Danno d'immagine; rapporto di servizio. Danno; dolo o colpa grave. Colpa anche lieve; maneggio di denaro o beni pubblici; rapporto di servizio. Danno; dolo o colpa grave; rapporto di servizio; nesso di causalità.
Il divieto è... Un provvedimento amministrativo tramite il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale tecnica in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario. Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto positivo. Un provvedimento mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto negativo. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti.
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Quale certificato ha validità illimitata? Stato di invalidità. Certificato di titolo di studio. Residenza. Stato di famiglia. Certificato penale-casellario.
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando, tra l'altro,... Il nominativo di tutte le persone interessate al procedimento. L'ufficio e la persona responsabile del procedimento. Le tipologie di atti di cui è possibile prendere visione. Il termine entro il quale è possibile ricorrere al Consiglio di Stato. Anche i fatti coperti da segreto di Stato.
Il diritto al risarcimento del danno per responsabilità amministrativa... Si prescrive in cinque anni. Si prescrive in dieci anni. È imprescrittibile. Si prescrive in quindici anni. Non è previsto dal nostro ordinamento.
Quale fase del procedimento amministrativo è diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare? Fase integrativa dell'efficacia. Fase dell'iniziativa. Fase istruttoria. Fase decisoria. Fase sub-procedimentale.
A chi si riferisce il D.Lgs. n. 150/2009 quando prevede l'obbligo di dotarsi di un Organismo indipendente di valutazione della performance? Ad ogni amministrazione pubblica. Agli enti privi dei sevizi di controllo interno. Alle amministrazioni deficitarie. Agli enti privi di organi per il controllo della gestione. Alle amministrazioni centrali dello Stato.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, quale interesse è del tutto irrilevante per il diritto e non riceve alcuna tutela? Interesse legittimo. Interesse diffuso. Interesse di fatto. Interesse collettivo. Interesse semplice.
A quale dei seguenti ministeri il D.Lgs. n. 300/1999 ha attribuito le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di disciplina generale e coordinamento delle politiche relative all'attività di pesca e acquacoltura? Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali. Ministero dell'economia e delle finanze. Ministero dello sviluppo economico. Ministero dell'interno. Ministero del lavoro, salute e politiche sociali.
Il D.Lgs. 196/2003 disciplina, tra l'altro, il trattamento dei c.d. "dati sensibili". Quali dei seguenti dati rientrano in tale categoria? Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di figli illegittimi. Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di depositi bancari. Dati personali idonei a rivelare l'attività professionale svolta. Dati personali idonei a rivelare lo stato di salute. Dati personali idonei a rivelare la consistenza patrimoniale.
I dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento europeo sono collocati in aspettativa? Sì, sono collocati in aspettativa con diritto alla conservazione di tutti gli assegni per la durata del mandato. No, sono collocati in disponibilità senza assegni per la durata del mandato. No, sono sospesi dal servizio. No, sono licenziati, con diritto alla riassunzione. Sì, sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato.
L'obbligo di reperibilità per i dipendenti pubblici assenti per malattia per le fasce orarie previste dal D.M. n. 206/2009 sussiste anche per coloro che sono affetti da patologie gravi che richiedono terapie salvavita? Sì, per coloro che sono affetti da patologie gravi che richiedono terapie salvavita la reperibilità nel luogo indicato è estesa alle 24 ore. No, per tali patologie è escluso l'obbligo del rispetto delle fasce di reperibilità. Sì, ma solo nelle ore pomeridiane. Sì, ma in tal caso le fasce orarie di reperibilità sono: dalle 12 alle 13 e dalle 17 alle 18. No, essendo l'obbligo di reperibilità escluso solo per coloro che sono affetti da patologie gravi che richiedono terapie salvavita e per coloro che risultino ricoverati in una struttura ospedaliera pubblica.
A norma di quanto dispone l'art. 11 del D.Lgs. n. 150/2009 sulla trasparenza e rendicontazione della performance, le P.A. hanno l'obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale l'analisi dei dati relativi al grado di differenziazione nell'utilizzo della premialità? Sì, ma solo per i dipendenti che non rivestono qualifica dirigenziale. Sì, sia per i dirigenti sia per i dipendenti. Solo per i dirigenti. No, è sempre in facoltà delle P.A. provvedere o meno alla pubblicazione sul proprio sito istituzionale. Tale obbligo sussiste solo per le amministrazioni centrali dello Stato.
Quando la gara è limitata soltanto a coloro che siano stati espressamente invitati dalla P.A., la scelta del privato contraente avviene a mezzo... Di procedura aperta. Di pubblico incanto. Di asta pubblica. Di licitazione privata. Di procedura ristretta.
Può configurarsi responsabilità del pubblico dipendente verso terzi? Sì, tale responsabilità si configura quando l'impiegato, nell'esercizio delle attribuzioni ad esso conferite da leggi o regolamenti, cagioni danno all'Amministrazione. Sì, tale responsabilità si configura quando l'impiegato, nell'esercizio delle attribuzioni ad esso conferite da leggi o regolamenti, cagioni a terzi un danno ingiusto. Sì, ma essa è sempre concorrente con quella dell'ente. No, il dipendente può solo incorrere in responsabilità verso l'amministrazione. Sì, in tale caso sussiste sempre anche responsabilità penale.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990, le relative disposizioni non si applicano... Ai soli atti e procedimenti riguardanti la pubblica sicurezza e l'immigrazione, la salute e la pubblica incolumità. Ai soli casi in cui la legge qualifica il silenzio dell'amministrazione come rigetto dell'istanza. Tra l'altro agli atti e procedimenti riguardanti il patrimonio culturale e il paesaggio. Ai soli atti e procedimenti individuati con uno o più decreti del Ministro dell'Interno, su proposta del Ministro per la funzione pubblica. Ai soli atti riguardanti il patrimonio culturale e paesaggistico.
Quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi, si pone in essere un provvedimento di... Revoca dell'atto amministrativo. Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo. Proroga dell'atto amministrativo. Riforma dell'atto amministrativo. Sospensione dell'atto amministrativo.
La pubblica amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi? Sì, nei casi e nei limiti stabiliti dalla legge n. 241/1990. No. In nessun caso l'amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi. Sì, ma previo parere conforme della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi. Sì. L'amministrazione decide a suo insindacabile giudizio se e quali documenti possono essere sottratti all'accesso. Sì, solo qualora la loro conoscenza possa impedire o gravemente ostacolare lo svolgimento dell'azione amministrativa.
Con riferimento ai principi e criteri in materia di sanzioni disciplinari e responsabilità dei dipendenti pubblici cosa ha previsto la legge n. 15/2009? Ha previsto il licenziamento senza preavviso per i dipendenti che risultano assenti ai controlli medici durante il periodo di assenza per malattia. Ha escluso la possibilità per la pubblica amministrazione di richiedere il risarcimento dei danni al dipendente, in presenza di illecito disciplinare conseguente alla sua condotta. Ha abolito i controlli medici durante il periodo di assenza per malattia del dipendente. Ha previsto l'obbligo per tutte le amministrazioni di affissione del codice disciplinare all'ingresso della sede di lavoro. Ha previsto meccanismi rigorosi per l'esercizio dei controlli medici durante il periodo di assenza per malattia del dipendente.
L'atto amministrativo è valido... Quando è immune da vizi. Quando è idoneo a produrre effetti giuridici. Quando nessun ostacolo si oppone alla sua esecuzione. Quando non è nullo. Anche se non è completamente formato in tutti gli elementi necessari per la sua esistenza giuridica.
L'amministrazione è tenuta, di norma, a fornire notizia dell'inizio del procedimento amministrativo,... Esclusivamente ai soggetti che ne facciano istanza. Tra l'altro, ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento. A tutti i cittadini residenti nel Comune in cui è sita l'Amministrazione. A tutti i cittadini residenti nella Regione in cui è sita l'Amministrazione. Ai soggetti individuati dall'amministrazione nell'esercizio della propria discrezionalità.
La legislazione vigente consente che taluni stati, fatti, qualità personali siano comprovati mediante esibizione del documento d'identità o di riconoscimento in corso di validità. Quale documento è considerato equipollente alla carta d'identità? Il libretto sanitario. Solo il porto d'armi. La carta di credito. La patente nautica. Solo la patente di guida.
L'atto amministrativo emanato in difformità della norma giuridica che lo disciplina è... Illegittimo. Inesistente. Ineseguibile. Imperfetto. Inopportuno.
I dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento nazionale sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato. Tale periodo... Non è utile ai fini dell'anzianità di servizio. È utile solo ai fini del trattamento di quiescenza e di previdenza. È utile solo ai fini del trattamento di previdenza. È solo coperto da assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. È utile ai fini dell'anzianità di servizio e del trattamento di quiescenza e di previdenza.
La legge 20/5/1970, n. 300 (Statuto dei Lavoratori), si applica alle pubbliche amministrazioni? Sì, a prescindere dal numero dei dipendenti. Sì, limitatamente alle amministrazioni che abbiano più di 100 dipendenti. Sì, limitatamente alle amministrazioni che abbiano più di 500 dipendenti. No, lo Statuto dei lavoratori trova applicazione solo nei rapporti di lavoro privati. Solo a quelle individuate dal Dipartimento della Funzione Pubblica.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Contraddittorietà tra più parti dello stesso atto o tra più atti. Vizi della volontà. Mancata applicazione della legge. Sviamento di potere. Violazioni di circolari, di ordini e di istruzioni di servizio.
Chi ha il compito di predisporre i capitolati d'oneri? L'Autorità di vigilanza sui contratti di lavori, servizi e forniture. L'Osservatorio sui contratti di lavori, servizi e forniture. Un apposito ufficio del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. La Consob. L'ente appaltante.
Ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001, per l'accesso all'impiego pubblico, la conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse... È obbligatoria solo se è previsto nel bando di concorso. Non è obbligatoria. È obbligatoria dal 1° gennaio 2000. È obbligatoria dal 1° gennaio 2006. È obbligatoria dal 1° gennaio 2009.
A quale dei seguenti ministeri sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato relativi alla sorveglianza, monitoraggio e recupero delle condizioni ambientali? Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Ministero dello sviluppo economico. Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Ministero dell'interno. Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
In tutti i casi in cui il Testo unico in materia di documentazione amministrativa richiede un documento di identità esso può essere sostituito da un documento di riconoscimento ritenuto equipollente. È equipollente... Il porto d'armi. Solo la patente di guida. Solo il porto d'armi. L'atto di nascita. Il codice fiscale.
Le norme contenute nel Capo III - partecipazione al procedimento amministrativo - della legge n. 241/1990, trovano applicazione per i procedimenti volti all'emanazione di atti normativi? Sì, nonché per gli atti amministrativi generali. No, non trovano applicazione. Sì, le norme contenute nel Capo III si applicano a tutti gli atti amministrativi salvo che si tratti di atti tributari. Sì, le norme contenute nel Capo III si applicano a tutti gli atti amministrativi salvo che si tratti di atti di pianificazione. Sì, le norme contenute nel Capo III trovano applicazione a prescindere dal tipo di atto.
"La promozione dello sviluppo economico, la valorizzazione dei sistemi produttivi e la promozione della ricerca applicata sono interessi pubblici primari che devono essere assicurati nel rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo e delle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, delle esigenze della salute, della sanità e sicurezza pubblica e della tutela dell'ambiente". A quali soggetti si riferisce con tale affermazione l'art. 1 della legge n. 59/1997? Regioni, province e comuni. Stato e Regioni. Imprese pubbliche e private e soggetti pubblici e privati ai quali lo Stato eroga contributi. Stato, Regioni, province, comuni e altri enti locali. Enti territoriali.
L'atto amministrativo è viziato nel merito quando... È difforme da una norma regolamentare. È difforme da una norma di legge o di regolamento. È difforme da una norma non giuridica. È difforme da una norma di diritto privato. È difforme da una norma giuridica.
Nei documenti d'identità e di riconoscimento, ai sensi del T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa... È necessaria l'indicazione o l'attestazione dello stato civile e dei figli a carico. Non è necessaria l'indicazione o l'attestazione dello stato civile, salvo specifica istanza del richiedente. È necessaria l'indicazione o l'attestazione dello stato civile. Non può essere più riportata l'indicazione o l'attestazione dello stato civile, in quanto costituente un dato sensibile. Può essere omessa l'indicazione o l'attestazione dello stato civile, se vi è una specifica richiesta in tal senso da parte del richiedente.
Il c.d. elemento soggettivo della responsabilità amministrativa è costituito dal dolo o dalla colpa grave. Si ha dolo... In presenza della volontà cosciente del soggetto di provocare con la sua condotta un determinato evento. Quando il soggetto anche involontariamente procura un danno a un soggetto diverso dell'amministrazione. Quando non vi è la precisa volontà di arrecare un determinato danno, ma il soggetto agisce trascurando gli accorgimenti dettati dalla prudenza, dall'esperienza e dall'osservanza delle norme. Quando il soggetto anche involontariamente procura un danno di natura non patrimoniale alla P.A. Quando la norma violata è una norma penale.
Ai sensi di quanto dispone il D.Lgs. n. 163/2006 le stazioni appaltanti possono decidere di non procedere all'aggiudicazione se nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all'oggetto del contratto? Solo per contratti di affidamento di lavori. Sì. No. Solo per contratti inferiori alla soglia comunitaria. Solo se la previsione era stata inserita nel bando di gara.
A quali dei seguenti criteri, ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001, le amministrazioni pubbliche ispirano la loro organizzazione? Armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con le esigenze rappresentate dalle categorie produttive, dalle associazioni dei lavoratori e dei cittadini e con gli orari di tutte le altre amministrazioni pubbliche. Garanzia dell'imparzialità e della trasparenza dell'azione amministrativa. Attivazione di periodici e specifici controlli sulle determinazioni operative e gestionali. Attuazione di sistemi di controllo preventivo su tutti gli atti a rilevanza esterna. Collegamento delle attività degli uffici e, ove possibile, interconnessione con sistemi informatici e statistici pubblici e privati.
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti soggetti a modificazioni hanno di norma validità di sei mesi. Quale certificato ha validità limitata? Cittadinanza. Estratto di nascita. Certificato di titolo di studio. Estratto di morte. Certificato della qualifica professionale.
Sono ammesse a partecipare alle procedure di affidamento dei contratti pubblici le imprese artigiane? No. Sì, l'ammissione è espressamente prevista dall'art. 34 del D.Lgs. n. 163/2006. Sono ammesse solo se costituite in forma societaria. Sono ammesse solo nell'ambito di consorzi tra imprese artigiane. Solo con un organico superiore alle dieci unità.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Con la attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati in attuazione del principio di sussidiarietà e delle funzioni di programmazione, si concretizza, tra l'altro,... Il principio di omogeneità. Il principio di completezza. I princìpi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione. Il principio di efficienza e di economicità. Il principio di adeguatezza.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella seconda categoria potranno ricomprendersi... Le potestà. Gli obblighi. I diritti. La facoltà. I diritti di fatto.
Ai sensi dell'art. 7 del D.Lgs. n. 165/2001, le amministrazioni pubbliche possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano a prestazioni effettivamente rese? Sì, se firmate dal responsabile del personale. Sì. Non esistono particolari limitazioni al riguardo. Sì, purché le prestazioni determinino un aumento della qualità dei servizi. Sì, ma solo per i dipendenti con più di quindici anni di servizio. No. Non possono.
Cosa sono i c.d. contratti a rilevanza comunitaria? Contratti appaltati da amministrazioni pubbliche diverse da quelle italiane a operatori economici italiani. Contratti di servizi che comportano obblighi su tutto il territorio europeo. I nuovi contratti previsti dal D.Lgs. n. 163/2006. Contratti che l'amministrazione aggiudica a operatori economici non italiani. Contratti di appalto di importo superiore ad una determinata soglia (importo) disciplinati a livello europeo.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto. Può essere proposto solo a tutela di diritti soggettivi. È rivolto alla stessa autorità che ha emanato l'atto impugnato. Può essere proposto solo per motivi di merito. È un rimedio di carattere generale.
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001, con il collocamento in disponibilità del pubblico dipendente... Il lavoratore ha diritto ad un assegno alimentare pari al 50% dello stipendio, con esclusione dell'indennità integrativa speciale e di ogni altro emolumento, per la durata massima di dodici mesi. Restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro. Restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro per due mesi. Il lavoratore ha diritto ad una indennità pari al 40% dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale e di ogni altro emolumento corrisposto al personale in servizio di pari qualifica, per la durata massima di ventiquattro mesi. Il lavoratore ha diritto ad una indennità pari al 70% dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale e di ogni altro emolumento corrisposto al personale in servizio di pari qualifica, per la durata massima di ventiquattro mesi.
L'atto amministrativo emanato in violazione delle norme sul bollo è... Ineseguibile. Nullo. Imperfetto. Irregolare. Inesistente.
Il ricorso gerarchico proprio è un rimedio amministrativo... A tutela dei soli diritti soggettivi con il quale si possono far valere sia vizi di legittimità che di merito. A carattere eccezionale. A tutela dei soli interessi legittimi con il quale si possono far valere sia vizi di legittimità che di merito. Ordinario, a carattere rinnovativo e generale consistente nell'impugnativa di un atto definitivo proposta all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto. Che consente di far valere vizi di legittimità e di merito e di tutelare diritti soggettivi e interessi legittimi.
Qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente si avvale di regola dello strumento previsto dall'articolo 14 della legge 7 agosto 1990, n. 241. Di quale strumento si tratta? Commissione mista paritetica. Conferenza di servizi. Accordo quadro. Provvedimento contrattuale. Accordo di programma.
Quale dei seguenti dati può essere comprovato mediante semplice esibizione di un documento di identità o di riconoscimento? Residenza. Stato di disoccupazione. Partita IVA. Codice fiscale. Stato di invalidità.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 163/2006 l'offerta presentata in fase di gara è vincolante per il concorrente? Sì, è vincolante per il periodo indicato nel bando o nell'invito e, in caso di mancata indicazione, per centottanta giorni dalla scadenza del termine per la sua presentazione. Sì, è vincolante per novanta giorni dalla scadenza del termine per la sua presentazione. Dipende dall'oggetto della gara e dalle clausole contenute nel capitolato speciale di gara. L'offerta è vincolante solo se tale indicazione risulta nel bando o nell'invito. No, non è vincolante.
L'istituto del responsabile del procedimento è una novità introdotta dalla L. n. 241/1990, che incide particolarmente sulla fase istruttoria del procedimento, stabilendo che il dirigente di ciascuna unità organizzativa provvede ad assegnare a sé o ad altro dipendente addetto all'unità la responsabilità dell'istruttoria e di ogni altro adempimento inerente il singolo procedimento nonché, eventualmente, dell'adozione del provvedimento finale. Fino a quando non sia effettuata detta assegnazione... È considerato responsabile del singolo procedimento il funzionario preposto all'unità organizzativa. Non può in nessun caso essere considerato responsabile del singolo procedimento il funzionario preposto all'unità organizzativa. Il provvedimento è inconvalidabile. È vietato compiere qualsiasi atto istruttorio, se non in contraddittorio con i soggetti interessati al procedimento. Non decorrono i termini per la conclusione del procedimento.
Il comma 4 dell'art. 22 della legge n. 241/1990, stabilisce che non sono accessibili le informazioni in possesso di una P.A. che non abbiano forma di documento amministrativo. A tal fine è considerato documento amministrativo... Ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una P.A. e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale. Ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, interni anche se non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una P.A. e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale. Ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, interni e relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una P.A. e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale. Ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una P.A. e concernenti attività di pubblico interesse, qualora abbiano natura pubblicistica. Ogni atto amministrativo, diverso da provvedimenti, con il quale la P.A. è tenuta per legge a far fronte ad un obbligo di natura patrimoniale, in base ad una mera attività accertativa.
Il certificato di collaudo dei lavori pubblici disciplinato dal D.Lgs. n. 163/2006 ha carattere definitivo fin dal momento della sua emissione? No. Il certificato di collaudo ha carattere provvisorio ed assume carattere definitivo decorsi due anni dall'emissione del medesimo. Sì, salve le eccezioni previste dallo stesso Codice. No. Il certificato di collaudo ha carattere provvisorio ed assume carattere definitivo decorsi due mesi dall'emissione del medesimo. No. Il certificato di collaudo ha carattere provvisorio ed assume carattere definitivo decorsi tre anni dall'emissione del medesimo. Sì, sempre.
I c.d. "contratti ad evidenza pubblica" ... Sono ammissibili solo per alcuni tipi di contratto con oggetto stabilito dalla legge. Sono un modo di formazione e conclusione dell'accordo contrattuale applicabile a diversi tipi di contratti che la P.A. può concludere. Sono tipi autonomi di contratti tipici delle P.A. Identificano l'ex asta pubblica e l'ex pubblico incanto. Sono contratti conclusi tra imprenditore e P.A. aventi ad oggetto la gestione funzionale ed economica dei lavori.
Quale Agenzia fiscale è competente a svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei diritti doganali e della fiscalità interna negli scambi internazionali, delle accise sulla produzione e sui consumi, escluse quelle sui tabacchi lavorati? L'Agenzia delle dogane. L'Agenzia del patrimonio. L'Agenzia del demanio. L'Agenzia delle entrate. L'Agenzia del territorio.
Dispone il D.Lgs. 163/2006 che tutte le comunicazioni e tutti gli scambi di informazioni tra stazioni appaltanti e operatori economici possono avvenire... Esclusivamente mediante il servizio delle Poste italiane o di corrieri certificati. Esclusivamente mediante fax o per via elettronica. Esclusivamente tramite posta ordinaria. A scelta degli operatori economici, mediante posta ovvero mediante fax. A scelta delle stazioni appaltanti, mediante posta, mediante fax, per via elettronica o per telefono nei modi e alle condizioni espressamente previste.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi. Non può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi. È ammesso solo per vizi di merito. È proponibile solo contro atti amministrativi definitivi. Può essere proposto per la tutela di interessi legittimi, ma non di diritti soggettivi.
I certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni... Hanno validità di tre mesi dalla data di rilascio. Hanno la validità che è indicata nel certificato stesso. Hanno validità di un anno dalla data di rilascio, salvo che disposizioni di legge o regolamentari prevedano una validità superiore. Hanno validità di sei mesi dalla data di rilascio. Hanno validità illimitata.
Il procedimento di formazione di un contratto ad evidenza pubblica si avvia con... La deliberazione a contrarre. L'aggiudicazione. La stipulazione. L'inizio dei lavori. L'esecuzione.
Quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse, si pone in essere un provvedimento di... Riforma dell'atto amministrativo. Mero ritiro dell'atto amministrativo. Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo. Sospensione dell'atto amministrativo. Abrogazione dell'atto amministrativo.
L'interesse che legittima la richiesta di accesso agli atti amministrativi... Deve necessariamente essere di tipo individuale anche se non concreto. Può essere anche non qualificato dall'ordinamento come meritevole di tutela. Deve essere diretto, concreto e attuale, ricollegabile alla persona dell'istante da uno specifico nesso. Può essere riconducibile anche a mera curiosità dell'istante. Deve necessariamente essere di tipo collettivo o diffuso.
Il Garante per la protezione dei dati personali può disporre il blocco del trattamento dei dati personali... Quando, in considerazione della natura dei dati o delle modalità del trattamento, vi sia il concreto rischio del verificarsi di un pregiudizio rilevante per uno o più interessati. Solo in presenza di un minore. Solo nel caso di dati giudiziari. Esclusivamente quando il trattamento risulta illecito. A sua discrezione.
Secondo il disposto dell'art. 3-bis della legge n. 241/1990 così come modificato dalla legge n. 15/2005, quale delle seguenti affermazioni in relazione all'uso della telematica è corretta? Le P.A. incentivano l'uso della telematica solo nei rapporti interni e tra le diverse amministrazioni. Le P.A. incentivano l'uso della telematica solo nelle procedure inerenti appalti di servizi, lavori e forniture. Le P.A. incentivano l'uso della telematica al solo fine di ridurre i costi di conservazione dei documenti. Le P.A. incentivano l'uso della telematica per conseguire maggiore efficienza nella loro attività. Le P.A. incentivano l'uso della telematica nei rapporti tra le diverse amministrazioni ed ai soli fini di garantire l'accesso ai documenti.
Quale organo è competente in materia di rilascio della licenza per l'importazione, la riparazione, l'esportazione ed il commercio di armi non da guerra e per la collezione di armi antiche, artistiche e rare? Autorità locale di pubblica sicurezza. Questore. Prefetto. Sindaco. Ministro dell'Interno.
La tutela dei diritti soggettivi... Normalmente è rimessa al GA e solo in casi tassativamente previsti (c.d. legislazione esclusiva) al GO. È rimessa in ogni caso al TAR. È rimessa in ogni caso al GO. Normalmente è rimessa al GO e solo in casi tassativamente previsti (c.d. legislazione esclusiva) al GA. È rimessa in ogni caso al GA.
Come deve essere risarcito un danno che ha dato luogo a responsabilità amministrativa di un pubblico dipendente? Con il pagamento di una somma equivalente alla misura del danno. Con una prestazione di servizio non retribuita equivalente alla misura del danno. Con il pagamento di una somma pari al doppio della misura del danno. In denaro ovvero con prestazione di lavoro non retribuita, a discrezione della P.A. danneggiata. Nessuna delle altre risposte è corretta, la responsabilità amministrativa non configura mai il risarcimento del danno.
Dispone il D.Lgs. 165/2001 che le determinazioni per l'organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro del personale sono assunte dagli organi preposti alla gestione con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro. A quale dei seguenti soggetti si riferisce la legge con il termine "organi preposti alla gestione"? Organi preposti a funzioni di indirizzo politico- amministrativo dell'ente locale. Organi politici. Dirigenti. Organi di controllo interno. Rappresentanti legali degli enti.
Il comando è... Un provvedimento mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto positivo. Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto negativo. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti. Un atto con cui l'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità.
Quale obbligo è previsto dall'art. 7 della legge n. 241/1990? L'obbligo della nomina di un responsabile diverso per ogni fase del procedimento. L'obbligo della comunicazione dell'avvio del procedimento. L'obbligo per l'organo di vertice dell'Amministrazione di firmare per presa visione tutti gli atti del procedimento. L'obbligo di motivazione di tutti gli atti a contenuto generale. L'obbligo di prendere visione degli atti da parte di tutti gli interessati al procedimento.
I Dipartimenti sono strutture di primo livello... Delle Questure. Delle Prefetture. Delle strutture decentrate dello Stato. Delle Agenzie. Dei Ministeri.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 163/2006 un contratto pubblico può essere stipulato mediante atto pubblico notarile? Sì, può essere stipulato anche mediante atto pubblico notarile. Solo se di rilevanza comunitaria. No, deve essere stipulato mediante forma pubblica amministrativa. No, deve essere stipulato mediante scrittura privata. Sì, deve essere stipulato necessariamente mediante atto pubblico notarile.
Per dare corretta attuazione alle disposizioni di cui al D.Lgs. 165/2001 in materia di pari opportunità, le pubbliche amministrazioni, tra l'altro,... Garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale in rapporto proporzionale alla loro presenza nelle amministrazioni interessate ai corsi medesimi. Garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale, riservando ad esse almeno il quaranta per cento dei posti per ciascun corso. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, un numero di posti di componente delle commissioni di concorso, in rapporto alla loro presenza nell'amministrazione. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, il cinquanta per cento dei posti in organico. Garantiscono alle donne con prole la possibilità di accedere al telelavoro.
Quale dei seguenti ministeri si occupa di emigrazione e tutela delle collettività italiane e dei lavoratori all'estero? Ministero dell'interno. Ministero degli affari esteri. Ministero della solidarietà sociale. Ministero della difesa. Ministero della giustizia.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... È un rimedio amministrativo di carattere eccezionale. Deve essere presentato nel termine perentorio di 45 giorni dalla data della notifica o della comunicazione. È proponibile solo contro atti amministrativi non definitivi. Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi. Non è ammesso per vizi di merito.
I controlli amministrativi che intervengono su di un atto non ancora perfezionato, sono controlli... Esterni. Sostitutivi. Di merito. Preventivi antecedenti. Successivi.
Ai sensi dell'art. 7 del D.Lgs. n. 165/2001, le amministrazioni pubbliche individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, a favore dei dipendenti che, tra l'altro,... Siano impegnati in attività di volontariato. Siano coniugati, con prole a carico. Siano impegnati in attività di tutela dei lavoratori. Siano trasfertisti. Siano di sesso femminile.
Nell'ambito del procedimento amministrativo, quale dei seguenti soggetti, a norma dell'art. 6 della legge 7 agosto 1990, n. 241, valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione di un provvedimento? Il responsabile del procedimento. L'organo di vertice dell'amministrazione interessata. In ogni caso, l'organo competente all'adozione del provvedimento finale. Sempre il giudice amministrativo. Un consulente esterno all'amministrazione nominato dal responsabile del procedimento.
Quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace, si pone in essere un provvedimento di... Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo. Sospensione dell'atto amministrativo. Pronuncia di decadenza. Abrogazione dell'atto amministrativo. Mero ritiro dell'atto amministrativo.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi, ai sensi della legge n. 241/1990, è riconosciuto... Ai soli soggetti che potrebbero essere danneggiati dall'attività della P.A. A chiunque vi abbia interesse. A tutti i cittadini che ne facciano domanda. A qualunque soggetto diverso da una P.A. A tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso.
L'art. 22 della legge n. 241/1990 (principi in materia di accesso) ha anche introdotto una specie di azione popolare diretta a consentire una sorta di controllo generalizzato sull'Amministrazione e sul suo operato? Sì, riconoscendo di fatto il diritto di accesso a chiunque. Sì, ma solo per gli atti dell'Amministrazione disciplinati dal diritto privato. Sì, riconoscendo di fatto ai portatori di interessi diffusi il diritto di accesso. No, non ha introdotto alcun tipo di azione popolare, diretta a consentire una sorta di controllo generalizzato sull'Amministrazione e sul suo operato. Sì, l'art. 22 prevede espressamente l'azione popolare diretta a consentire un controllo generalizzato sull'Amministrazione e sul suo operato.
A quale dei seguenti ministeri il D.Lgs. n. 300/1999 ha attribuito le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di gestione amministrativa del personale e dei beni della amministrazione penitenziaria? Ministero del lavoro, salute e politiche sociali. Ministero della giustizia. Ministero dell'interno. Ministero degli affari esteri. Ministero della difesa.
Secondo il dettato dell'art. 23 della legge n. 241/1990, il diritto di accesso, inteso come diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi, si esercita nei confronti dei gestori di pubblici servizi? Solo nel caso di gestori di servizi pubblici essenziali. No, si esercita solo nei confronti delle pubbliche amministrazioni e delle aziende autonome e speciali. Sì. No, si esercita solo nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Sì, il diritto si esercita solo nei confronti delle aziende autonome e speciali e dei gestori di pubblici servizi.
La legge n. 59/1997 ha delineato i principi per il conferimento alle Regioni ed agli enti locali di funzioni amministrative. Nel "conferimento" rientra anche l'istituto del "trasferimento"? Sì, la legge precisa che per conferimento si intende solo il trasferimento e l'attribuzione di funzioni e compiti. Sì, la legge precisa che per conferimento si intende solo il trasferimento di funzioni e compiti. Sì, la legge precisa che per conferimento si intende il trasferimento, la delega o l'attribuzione di funzioni e compiti. No, la legge precisa che per conferimento si intende solo la delega di funzioni e compiti. No, la legge precisa che per conferimento si intende solo la delega o l'attribuzione di funzioni e compiti.
La delega è... Un provvedimento amministrativo tramite il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale tecnica in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario. Un provvedimento mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto negativo. Un provvedimento mediante il quale la P.A. attribuisce ad altri potestà o facoltà inerenti a diritti suoi propri. Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti. Un provvedimento mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto positivo.
Esiste un obbligo generale di comunicare ai soggetti di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990 l'unità organizzativa competente? No. Alla pubblica amministrazione è fatto divieto di comunicare sia il nominativo dei soggetti cui sono affidate le singole pratiche sia gli uffici cui esse sono affidate. Sì, tale obbligo è sancito dall'art. 5 della legge n. 241 del 1990. No, il nominativo o la struttura competente possono essere comunicati solo se richiesti. No. La legge n. 241 del 1990 nulla dispone in materia di comunicazione. Solo se costituiti in associazioni e comitati.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi. Non è ammesso per motivi di legittimità. È proponibile congiuntamente al ricorso giurisdizionale amministrativo. È alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo. È proponibile anche per vizi di merito.
A quale dei seguenti ministeri sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di spettacolo? Ministero dello sviluppo economico. Ministero delle attività produttive. Ministero per i beni e le attività culturali. Ministero dell'interno. Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi motivando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro costituisce... La parte valutativa della motivazione dell'atto amministrativo. Il dispositivo dell'atto amministrativo. La sottoscrizione dell'atto amministrativo. Il preambolo dell'atto amministrativo. L'intestazione dell'atto amministrativo.
A quale dei seguenti ministeri sono attribuite le funzioni e i compiti in materia di promozione e tutela della produzione ecocompatibile e delle attività agricole nelle aree protette? Ministero dell'economia e delle finanze. Ministero dell'interno. Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali. Ministero dello sviluppo economico.
Quando in un atto amministrativo manchi l'individuazione del soggetto o dell'oggetto nei cui confronti il provvedimento ha effetti, l'atto è... Irregolare. Annullabile. Nullo. Illecito. Inopportuno.
Quando l'obbligo di risarcimento del danno deriva dalla violazione di un obbligo derivante da preesistente rapporto obbligatorio della P.A. si parla di... Responsabilità extracontrattuale. Responsabilità amministrativo-contabile. Responsabilità precontrattuale. Responsabilità penale. Responsabilità contrattuale.
Quando viene ritirato, con efficacia retroattiva, (ossia dalla data della sua emanazione) un atto amministrativo inficiato dalla presenza di uno o più di vizi di legittimità originari dell'atto, si pone in essere un provvedimento di... Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo. Riforma dell'atto amministrativo. Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo. Proroga dell'atto amministrativo. Mero ritiro dell'atto amministrativo.
Nel procedimento amministrativo, a norma di quanto dispone la legge n. 241/1990, chi accerta d'ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari? Il responsabile dell'ufficio ragioneria o corrispondente. Il responsabile del procedimento. L'organo di vertice della P.A. L'organo di governo della P.A. L'organo politico della P.A.
Ai sensi dell'art. 54, D.Lgs. n. 165/2001, chi definisce il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni? Il Dipartimento della funzione pubblica, sentite le confederazioni sindacali rappresentative. Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Le organizzazioni sindacali. Il Parlamento con legge dello Stato. L'ARAN.
Come sono denominati i controlli amministrativi diretti a valutare e garantire la corrispondenza formale dell'atto e dell'attività del soggetto alle norme di legge? Di merito. Di legittimità. Interorganici. Sostitutivi. Intersoggettivi.
Il c.d. elemento soggettivo della responsabilità "amministrativa" è costituito dal dolo o dalla colpa grave. Si ha colpa grave... Quando la norma violata è punibile penalmente. Quando non vi è la precisa volontà di arrecare un determinato danno, ma il soggetto agisce trascurando gli accorgimenti dettati dalla prudenza, dall'esperienza e dall'osservanza delle norme. Quando il soggetto volontariamente procura un danno a un soggetto diverso dell'amministrazione. In presenza della volontà cosciente del soggetto di provocare con la sua condotta un determinato evento. Quando il soggetto volontariamente procura un danno di natura non patrimoniale alla P.A.
Razionalizzare il costo del lavoro pubblico, contenendo la spesa complessiva per il personale, diretta e indiretta, entro i vincoli di finanza pubblica, costituisce un principio fondamentale dello Stato italiano. Attraverso quale provvedimento legislativo il Governo ha inteso realizzare il predetto obiettivo? Legge n. 241/1990. Legge n. 300/1970. D.Lgs. n. 61/2000. D.P.R. n. 445/2000. D.Lgs. n. 165/2001.
Quale Agenzia fiscale è competente in particolare a svolgere i servizi relativi alla amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei tributi diretti e dell'imposta sul valore aggiunto, nonché di tutte le imposte, diritti o entrate erariali o locali, entrate anche di natura extratributaria? L'Agenzia delle entrate. L'Agenzia del territorio. L'Agenzia delle imposte. L'Agenzia del demanio. L'Agenzia delle dogane.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella prima categoria rientrano... Diritto soggettivo. Obblighi. Doveri. Oneri. Soggezione.
A quale dei seguenti ministeri sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di pianificazione generale e operativa delle forze armate e interforze? Ministero degli affari esteri. Ministero del lavoro, salute e politiche sociali. Ministero dell'interno. Ministero della difesa. Ministero della giustizia.
Quale dei seguenti provvedimenti legislativi disciplina la produzione di atti e documenti agli organi della pubblica amministrazione? Il D.P.R. 28/12/2000, n. 445. La Legge 11/1/1965, n. 28. La Legge 24/2/1993, n. 55. La legge 7/8/1990, n. 241. Il D.P.R. 12/4/1975, n. 102.
L'esame dei documenti amministrativi, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... È sottoposto al pagamento di una indennità di visione. È sottoposto al pagamento della tassa di registro. È gravato di imposta di bollo. È gravato di una tassa il cui importo è stabilito annualmente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. È gratuito.
In relazione all'esigenza di salvaguardare la riservatezza di terzi, persone, gruppi ed imprese vanno sottratti all'accesso i documenti inerenti i rapporti informativi sul personale dipendente? Solo se inerenti alla salute. Sì, vanno sottratti all'accesso. No, non vanno sottratti all'accesso. Solo se inerenti a procedimenti penali o disciplinari in corso. Solo se inerenti a procedure selettive attitudinali.
Il ricorso è... Un atto che si sostanzia nella presentazione, da parte di privati, di dichiarazioni rivolte a che vengano attivati i poteri di un'autorità giudiziaria. Una domanda con cui una P.A. si rivolge ad un'altra P.A. al fine di valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione di piani e programmi. Una dichiarazione che viene presentata ad un'autorità amministrativa, al fine di provocare l'esercizio dei suoi poteri, con l'emanazione di un provvedimento. Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato. Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi.
Nella legge sul procedimento amministrativo vige... Il divieto di compiere accertamenti tecnici ed ispezioni. Il divieto di agire secondo le norme di diritto privato. Il divieto di aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria. Il divieto assoluto di aggravare il procedimento. Il divieto di interventi di carattere consultivo facoltativo.
L'art. 1 del D.Lgs. 286/1999 illustra i principi generali del controllo interno nelle P.A. e definisce il controllo di regolarità amministrativa e contabile come lo strumento più adeguato a... Verificare l'efficacia dell'azione amministrativa. Garantire la trasparenza dell'azione amministrativa. Verificare nella legittimità ma soprattutto nel merito l'azione amministrativa. Garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa. Monitorare efficienza ed economicità dell'azione amministrativa.
Quale Agenzia fiscale è competente a svolgere i servizi relativi al catasto, i servizi geotopocartografici e quelli relativi alle conservatorie dei registri immobiliari? L'Agenzia del demanio. L'Agenzia del patrimonio. L'Agenzia delle entrate. L'Agenzia delle dogane. L'Agenzia del territorio.
Di norma l'amministrazione è tenuta a fornire notizia dell'inizio del procedimento,... Solo ai soggetti pubblici che sono obbligati ad intervenire. Ai soggetti individuati dall'amministrazione stessa nell'esercizio della propria discrezionalità. Tra l'altro, ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi. Solo ai soggetti che ne facciano istanza. Solo ai soggetti che sono obbligati ad intervenire.
Ai sensi dell'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001, è collocato in disponibilità al termine della procedura di mobilità... Il personale che abbia maturato l'anzianità contributiva prevista dai vigenti ordinamenti sufficiente per il conseguimento della pensione di anzianità. Solo il personale che non sia possibile impiegare diversamente nell'ambito della medesima amministrazione. Il personale che non abbia preso servizio presso la diversa amministrazione che, secondo gli accordi intervenuti, ne avrebbe consentito la ricollocazione. Solo il personale che non abbia preso servizio presso la diversa amministrazione che, secondo gli accordi intervenuti, ne avrebbe consentito la ricollocazione. Il personale che abbia un'anzianità di servizio, maturata nell'ultima amministrazione di appartenenza, inferiore a cinque anni.
Ai sensi dell'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001, è collocato in disponibilità al termine della procedura di mobilità... Solo il personale che non sia possibile impiegare diversamente nell'ambito della medesima amministrazione. Il personale che non sia possibile impiegare diversamente nell'ambito della medesima amministrazione e che non possa essere ricollocato presso altre amministrazioni. Il personale che abbia maturato l'anzianità contributiva prevista dai vigenti ordinamenti sufficiente per il conseguimento della pensione di anzianità. Il personale che abbia un'anzianità di servizio, maturata nell'ultima amministrazione di appartenenza, inferiore a cinque anni. Solo il personale che non abbia preso servizio presso la diversa amministrazione che, secondo gli accordi intervenuti, ne avrebbe consentito la ricollocazione.
Le Direzioni generali sono strutture di primo livello... Dei Ministeri. Delle Questure. Delle Agenzie. Delle strutture decentrate dello Stato. Delle Prefetture.
Le norme contenute nel Capo III - partecipazione al procedimento amministrativo - della legge n. 241/1990, trovano applicazione per i procedimenti volti all'emanazione di atti di pianificazione e di programmazione? No, non trovano applicazione. Sì, le norme contenute nel Capo III trovano applicazione a prescindere dal tipo di atto. Sì, nonché per gli atti normativi. Sì, le norme contenute nel Capo III si applicano a tutti gli atti amministrativi salvo che si tratti di atti amministrativi generali. Sì, le norme contenute nel Capo III si applicano a tutti gli atti amministrativi salvo che si tratti di atti tributari.
Il nominativo del responsabile del procedimento deve essere indicato nel bando o avviso con cui si indice la gara per l'affidamento del contratto di lavori, servizi e forniture? Sì, lo prevede espressamente l'art. 10 del D.Lgs. n. 163/2006. No, deve essere indicato solo il nominativo del responsabile per la sicurezza. No, deve essere indicato solo il nominativo del direttore dell'esecuzione del contratto. No. La figura del responsabile del procedimento è prevista solo per le fasi successive all'aggiudicazione. No, deve essere indicato solo il nominativo del direttore dei lavori.
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando, tra l'altro,... Le tipologie di atti di cui è possibile prendere visione. Gli elementi essenziali e accidentali dell'atto. L'amministrazione competente. Il nominativo di tutte le persone interessate al procedimento. Il termine entro il quale è possibile ricorrere al Consiglio di Stato.
Per dare corretta attuazione alle disposizioni di cui al D.Lgs. 165/2001 in materia di pari opportunità, le pubbliche amministrazioni, tra l'altro,... Possono finanziare programmi di azioni positive e l'attività dei Comitati di pari opportunità nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, un numero di posti di componente delle commissioni di concorso, in rapporto alla loro presenza nell'amministrazione. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, il cinquanta per cento dei posti di dirigente. Garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale, riservando ad esse almeno il quaranta per cento dei posti per ciascun corso. Nella pubblicazione di bandi di concorso per l'accesso al lavoro, riservano alle donne il trenta per cento dei posti.
In base alla normativa vigente, il diritto di accesso agli atti amministrativi è tutelato ove sia preordinato alla difesa di interessi giuridicamente protetti anche se incide su posizioni di terzi? Sì, anche rispetto ai dati sensibili. Solo previo parere conforme del Garante dei dati personali. Solo previo parere conforme della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi. Sì, salvo che i dati relativi ai terzi siano tutelati dalle norme sulla riservatezza. No, in tal caso il diritto di accesso non è consentito.
L'art. 1 della legge 15/3/1997, n. 59, ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali, ai sensi degli articoli 5, 118 e 128 della Costituzione, funzioni e compiti amministrativi nel rispetto dei princìpi e dei criteri direttivi contenuti nella legge stessa. A tali fini per "conferimento" si intende... La delega di funzioni e compiti. Il trasferimento, la delega o l'attribuzione di funzioni e compiti. Il trasferimento o l'attribuzione di funzioni e compiti. Il trasferimento o la delega di funzioni e compiti. Il trasferimento totale di funzioni e compiti.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo. È proponibile anche per vizi di merito. È un rimedio amministrativo di carattere generale. È proponibile solo contro atti amministrativi non definitivi. Deve essere presentato nel termine perentorio di 60 giorni dalla data della notifica o della comunicazione.
Ai sensi della normativa in materia di accesso ai documenti amministrativi, per diritto di accesso si intende... Il diritto di ottenere qualunque informazione inerente a qualsiasi attività svolta da una P.A. Il diritto degli interessati di prendere visione di documenti amministrativi, ma non anche di estrarne copia. Il diritto per chiunque di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi. Il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi. Il diritto di ottenere il definitivo rilascio di documenti amministrativi in originale.
Sono oggetto di registrazione obbligatoria di protocollo... Le gazzette ufficiali, i bollettini ufficiali e i notiziari della pubblica amministrazione. I documenti ricevuti e spediti dall'amministrazione e tutti i documenti informatici. Le note di ricezione delle circolari e altre disposizioni, i materiali statistici e gli atti preparatori interni. Tutti i documenti dell'amministrazione, senza esclusione. I giornali, le riviste, i libri, i materiali pubblicitari, gli inviti a manifestazioni.
Il trattamento da parte di un soggetto pubblico riguardante dati diversi da quelli sensibili e giudiziari è consentito, anche in mancanza di una norma di legge o di regolamento che lo preveda espressamente? No, in nessun caso. No, è consentito solo se autorizzato da espressa norma di legge che specifichi le finalità di rilevante interesse pubblico del trattamento. Sì, senza alcuna limitazione o divieto. Sì, se necessario per lo svolgimento delle funzioni istituzionali. Sì, i soggetti pubblici possono trattare qualsiasi dato anche se sensibile o giudiziario.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella seconda categoria potranno ricomprendersi... I diritti. La facoltà. Le potestà. Gli oneri. I diritti di fatto.
L'atto amministrativo emanato in difformità della norma che lo disciplina è... Ineseguibile. Irregolare. Inefficace. Invalido. Inesistente.
Dispone l'art. 19 del D.Lgs. n. 150/2009 che in ogni amministrazione, l'Organismo indipendente, sulla base dei livelli di performance attribuiti ai valutati, compila una graduatoria delle valutazioni individuali del personale, differenziandolo in tre distinte fasce. Quali sono le tre fasce? Fascia di merito eccellenza, fascia di merito alta, fascia di merito intermedia. Fascia di merito alta, fascia di merito intermedia, fascia di merito bassa. Fascia di merito alta, fascia di merito bassa, fascia di merito bassissima. Fascia di merito eccellenza, fascia di merito alta, fascia di merito bassa. Fascia della dirigenza, fascia direttiva, fascia operativa.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 150/2009 è possibile erogare incentivi e premi collegati alla performance in assenza delle verifiche e attestazioni sui sistemi di misurazione e valutazione? Sì, purché sia intervenuta la preventiva autorizzazione dall'ARAN. Sì, se è stato previsto in sede di contrattazione integrativa. Sì, purché sia stata effettuata la relazione annuale da parte dei dirigenti. No, lo vieta espressamente il suddetto D.Lgs. Sì, è sempre possibile erogare incentivi e premi collegati alla performance anche in assenza delle verifiche e attestazioni sui sistemi di misurazione e valutazione.
Sono esempi di responsabilità per fatto lecito... Gli atti in violazione di obblighi derivanti da preesistenti rapporti obbligazionari. Gli atti di spesa degli amministratori per spese non autorizzate in bilancio, ovvero non deliberate nelle forme legali. Gli atti compiuti in violazione di leggi, regolamenti o disposizioni interne. Gli atti che violano la tutela di interessi di carattere pubblico. Gli atti in materia di espropriazione per pubblica utilità, di requisizione e di contratti autoritativamente imposti dalla P.A.
Fermo quanto previsto dal codice penale, come è punito a norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 150/2009, il lavoratore dipendente di una P.A. che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente? Con la multa corrispondente a dieci giorni della retribuzione. Con la multa. Con la sospensione dal servizio fino a cinque giorni. Con la reclusione e con la multa. Esclusivamente in via disciplinare.
Le norme contenute nel Capo III - partecipazione al procedimento amministrativo - della legge n. 241/1990, trovano applicazione per i procedimenti volti all'emanazione di atti amministrativi generali? Sì, nonché per gli atti normativi. No, non trovano applicazione. Sì, le norme contenute nel Capo III si applicano a tutti gli atti amministrativi salvo che si tratti di atti di pianificazione. Sì, le norme contenute nel Capo III si applicano a tutti gli atti amministrativi salvo che si tratti di atti tributari. Sì, le norme contenute nel Capo III trovano applicazione a prescindere dal tipo di atto.
Quale è l'elemento che caratterizza la responsabilità amministrativa? La qualifica di funzionario. Il nesso di causalità. La presenza di un rapporto di servizio. Nessuno, la responsabilità amministrativa non differisce dalla comune responsabilità civile. Il maneggio di denaro pubblico.
Nella comunicazione di avvio del procedimento di cui alla legge n. 241/1990 deve essere indicata la data entro la quale deve concludersi il procedimento? Sì, ma solo nel caso di indizione di conferenza di servizi. Sì, ma solo nel caso in cui il procedimento sia ad istanza di parte. Sì, salvo per i provvedimenti di competenza dell'autorità giudiziaria. No, devono essere indicate l'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento promosso, l'ufficio e la persona responsabile del procedimento. Sì, deve essere indicata anche la data entro cui il procedimento deve concludersi ed i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione.
L'azione risarcitoria nei confronti della P.A. per danni derivanti da responsabilità precontrattuale deve essere proposta... Davanti alla Corte dei Conti. Sempre davanti al Consiglio di Stato. Indifferentemente davanti al G.A. o al G.O. Davanti al G.A. Davanti al G.O.
Nell'ambito delle procedure di affidamento dei contratti pubblici il diritto d'accesso, ai sensi dell'art. 13, D.Lgs. 163/2006 è differito con riferimento, tra l'altro a... L'importo a base d'asta. Il capitolato speciale di gara. L'oggetto dell'appalto. Il nome del responsabile del procedimento. L'elenco dei soggetti che hanno presentato offerte nelle procedure aperte, fino alla scadenza del termine per la presentazione delle medesime.
Secondo quanto dispone l'art. 45 del D.Lgs. n. 165/2001, come è definito il trattamento economico fondamentale ed accessorio dei pubblici dipendenti? Con provvedimento del Dipartimento della funzione pubblica. Con atto interno delle singole P.A. Sempre con legge della Repubblica. Con il contratto collettivo nazionale di comparto. Solo con il contratto integrativo aziendale.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990, le relative disposizioni non si applicano... Ai soli atti e procedimenti concernenti la salute e la pubblica incolumità. Ai soli casi elencati espressamente nel Capo VI della suddetta legge. Ai soli atti e procedimenti concernenti la difesa nazionale. Ai soli atti per i quali la normativa comunitaria impone l'adozione di provvedimenti formali. Tra l'altro agli atti e procedimenti concernenti la pubblica sicurezza.
A quale Agenzia fiscale il D.Lgs. n. 300/1999 ha attribuito la gestione dell'O.M.I.? All'Agenzia del territorio. All'Agenzia del demanio. All'Agenzia delle entrate. All'Agenzia delle dogane. All'Agenzia delle imposte.
Quale dei seguenti ministeri, con la riforma dell'organizzazione del Governo, è preposto ai servizi di catasto e conservatorie dei registri immobiliari? Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Ministero dell'economia e delle finanze. Ministero dello sviluppo economico. Ministero dell'interno. Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Il passaporto è rilasciato... Da nessuno. Dal Ministro dell'Interno. Dal Questore. Dal Sindaco. Dal Prefetto.
Dispone l'art. 35 del D.Lgs. n. 165/2001 che i vincitori di concorsi devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a... Dieci anni. Sette anni. Due anni. Tre anni. Cinque anni.
Chi rilascia licenza per porto d'armi lunghe da fuoco? Il Questore. Il Prefetto. Il Ministro dell'Interno. Il Sindaco. L'autorità locale di pubblica sicurezza.
Una copia integrale degli atti di stato civile è ammessa dalle pubbliche amministrazioni oltre i termini di validità? Sì, purché l'interessato dimostri, anche attraverso l'esibizione di altro documento, che i dati non hanno subìto variazioni dalla data del rilascio. Sì, qualora l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subìto variazioni dalla data di rilascio. La legge lascia alla pubblica amministrazione ampia facoltà al riguardo. Sì, purché l'interessato rilasci, con foglio a parte, dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante che le informazioni contenute nel documento stesso non hanno subìto variazioni dalla data di rilascio. No, in nessun caso.
Dispone l'art. 10 del D.Lgs. n. 163/2006 che per ogni singolo intervento da realizzarsi mediante un contratto pubblico, le amministrazioni aggiudicatrici nominano,... Un responsabile del procedimento per la fase della progettazione, un responsabile del procedimento per la fase dell'affidamento e un responsabile del procedimento per la fase dell'esecuzione. Un responsabile del procedimento, unico per le fasi della progettazione, dell'affidamento, dell'esecuzione. Un responsabile del procedimento per la fase della progettazione e per la fase dell'affidamento e un responsabile del procedimento per la fase dell'esecuzione. Un responsabile del procedimento per la fase della progettazione ed un responsabile del procedimento per la fase dell'affidamento e la fase dell'esecuzione. Un responsabile del procedimento per la fase della progettazione ed esecuzione ed uno per la fase dell'affidamento e del collaudo.
In materia di rapporti di lavoro nella pubblica amministrazione il principio delle "pari opportunità" riguarda soprattutto... La malattia. Le ferie. Il trattamento di quiescenza. Permessi retribuiti. L'accesso al lavoro e il trattamento sul lavoro.
Nel procedimento amministrativo, a norma di quanto dispone la legge n. 241/1990, chi cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti? L'organo di vertice della P.A. L'organo di governo della P.A. Il responsabile dell'ufficio ragioneria o corrispondente. Il responsabile del procedimento. L'organo politico della P.A.
Nel procedimento amministrativo, a norma di quanto dispone la legge n. 241/1990, chi adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria? Il responsabile del procedimento. L'organo di governo della P.A. L'organo di vertice della P.A. L'organo politico della P.A. Il responsabile dell'ufficio ragioneria o corrispondente.
Non possono essere comprovati mediante esibizione dei documenti di identità o di riconoscimento in corso di validità... La cittadinanza. La professione. I dati relativi a luogo e data di nascita. Lo stato civile. I dati relativi a cognome e nome.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990, le relative disposizioni non si applicano... Ai soli atti e procedimenti concernenti l'immigrazione. Tra l'altro agli atti e procedimenti concernenti la salute e la pubblica incolumità. Ai soli atti coperti da segreto di Stato. Ai soli atti e procedimenti concernenti la difesa nazionale. Ai soli atti concernenti la salute.
Le procedure aperte... Sono le procedure in cui le stazioni appaltanti consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o più di essi le condizioni dell'appalto. Sono particolari procedure utilizzate in caso di appalti particolarmente complessi, nelle quali la stazione appaltante avvia un dialogo competitivo con i candidati ammessi a tale procedura. Sono le procedure alle quali ogni operatore economico può chiedere di partecipare e in cui soltanto gli operatori economici invitati dalle stazioni appaltanti possono presentare offerta. Sono procedure utilizzate principalmente per il conferimento di incarichi di direzione a soggetti esterni all'amministrazione. Sono le procedure in cui ogni operatore economico interessato può presentare un'offerta.
Il Prefetto... Fissa la data di svolgimento delle elezioni politiche nella provincia. Propone alla Regione le requisizioni di competenza statale. Delega al Sindaco i propri poteri in materia di circolazione stradale. Ha solo competenze in materia di protezione civile e in materia di violazione alle norme del codice della strada. Nell'ambito della protezione civile sovrintende al coordinamento degli interventi di immediato soccorso per fronteggiare le situazioni di emergenza.
Il Prefetto... È organo dell'amministrazione locale dalla quale dipende sia burocraticamente che funzionalmente. Svolge compiti di rappresentanza dell'amministrazione locale e di garanzia istituzionale a tutela dell'ordinamento giuridico. È organo burocratico posto alle dirette dipendenze del Ministro dell'Interno. È sottoposto al coordinamento "politico" del Questore. Ha competenza esclusiva sull'intero territorio regionale sulle verifiche e controlli di reti e servizi di comunicazione elettronica.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto dalla legge... Al fine di attribuire carattere di efficacia all'azione amministrativa. Solo al fine di attribuire carattere di pubblicità all'azione amministrativa. Al fine di assicurare la legittimità del procedimento. Al fine di attribuire carattere di inoppugnabilità all'azione amministrativa. Al fine di favorire la partecipazione e assicurare la trasparenza e l'imparzialità dell'attività amministrativa.
Quanto tempo dopo la sua emissione, il certificato di collaudo dei lavori pubblici assume carattere definitivo? Cinque anni. Due anni. Un anno. Sei mesi. Immediatamente.
Quale dei seguenti dati non può essere comprovato mediante semplice esibizione di un documento di identità o di riconoscimento? Cittadinanza. Titolo di studio. Luogo di nascita. Data di nascita. Residenza.
Il ricorso in opposizione... È un rimedio di carattere straordinario. È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto. Può essere proposto solo a tutela di interessi legittimi. Non può essere proposto per motivi di legittimità. Può essere proposto sia a tutela di interessi legittimi che di diritti soggettivi.
Nel rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche trova applicazione lo Statuto dei lavoratori? Sì, con esclusione del comparto ministeriale. Sì, sempre. No, in alcun caso. Sì, ma solo se la P.A. ha più di 100 dipendenti. Solo per i dipendenti assunti prima del 1/1/2008.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui, si attua, tra l'altro,... Il principio di adeguatezza. Il principio di omogeneità. Il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni. Il principio di efficienza e di economicità. Il principio di completezza.
Il D.Lgs. n. 286/1999 fa obbligo alle pubbliche amministrazioni di dotarsi di strumenti adeguati a valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale. Ciò allo scopo di realizzare... La valutazione ed il controllo strategico. Il controllo di regolarità amministrativa. Il controllo di gestione. Il controllo di regolarità contabile. La valutazione della dirigenza.
Il diritto soggettivo e l'interesse legittimo... Si differenziano solo per il grado di protezione. Si differenziano sia per il grado di protezione sia per le forme di protezione. Si differenziano solo per le forme di protezione. Non si differenziano né per il grado né per le forme di protezione. Sono del tutto irrilevanti per il diritto e non ricevono alcuna tutela.
Nel procedimento amministrativo, quale fase è diretta ad introdurre l'interesse pubblico primario nonché gli interessi secondari di cui sono titolari i privati interessati all'oggetto del provvedimento da emanare? Fase dell'iniziativa. Fase decisoria. Fase integrativa dell'efficacia. Fase istruttoria. Fase sub-procedimentale.
Nell'attuale formulazione l'art. 22 della legge n. 241/1990 specifica che l'accesso ai documenti amministrativi... Costituisce principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza. Costituisce un controllo generalizzato sull'attività amministrativa. È ammesso anche qualora gli interessati non abbiano un interesse diretto, concreto e attuale. È riconosciuto agli enti associativi non solo per tutelare l'interesse differenziato della categoria rappresentata ma anche per la tutela degli interessi propri dei singoli associati. Costituisce requisito essenziale per la validità degli atti posti in essere dalla P.A.
Cosa dispone la legge n. 241/1990 in materia di comunicazioni dell'unità organizzativa competente e del nominativo del responsabile del procedimento? Le comunicazioni devono essere fornite d'ufficio a chiunque vi abbia interesse. Le comunicazioni devono essere fornite d'ufficio a tutti i cittadini residenti nel territorio di competenza della P.A. Le comunicazioni devono essere fornite a richiesta a tutti i cittadini italiani. Tutte le comunicazioni, anche quelle "riservate" devono essere rese pubbliche mediante inserimento nell'albo pretorio dell'Amministrazione. Le comunicazioni devono essere fornite d'ufficio ai soggetti interessati al procedimento di cui all'art. 7 e a richiesta a chiunque vi abbia interesse.
Ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001 per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, e... Le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni. Le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le C.C.I.A.A. e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l'ARAN e le Agenzie di cui al D.Lgs. n. 300/1999. Le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le C.C.I.A.A. e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al D.Lgs. n. 300/1999. Le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali. Le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e le C.C.I.A.A.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 150/2009, chi sostituisce i servizi di controllo interno, comunque denominati, di cui al D.Lgs. n. 286/1999? L'organo di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione. L'Organismo indipendente di valutazione della performance. Nessuno. L'ARAN. I dirigenti di ciascuna amministrazione.
La responsabilità patrimoniale assume tre diversi aspetti a seconda dei soggetti cui si riferisce, delle norme violate e del tipo di danno cagionato; esse sono... Responsabilità extracontrattuale; contabile; penale. Responsabilità amministrativa; contabile; civile verso terzi. Responsabilità amministrativa; penale; civile verso terzi. Responsabilità contabile; penale; disciplinare. Responsabilità amministrativa; penale; disciplinare.
Quando l'atto amministrativo manca di uno degli elementi essenziali richiesti dalla legge è... Imperfetto. Annullabile. Nullo. Inefficace. Ineseguibile.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... È un rimedio amministrativo di carattere generale esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi. È un rimedio ammesso solo contro gli atti definitivi dei dirigenti di uffici dirigenziali generali. Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo. È proponibile solo contro atti amministrativi non definitivi. È proponibile anche per vizi di merito.
Dispone l'art. 75 del D.Lgs. n. 163/2006 che l'offerta da presentare per l'affidamento dell'esecuzione dei contratti pubblici deve essere corredata da una garanzia pari... Al 20% del prezzo base indicato nel bando o nell'invito. Al 2% del prezzo base indicato nel bando o nell'invito. Al 5% del prezzo base indicato nel bando o nell'invito. A quanto stabilito nel Capitolato Speciale d'Appalto. A quanto stabilito nel contratto.
A quale soggetto l'art. 10 del D.Lgs. n. 163/2006 affida il compito di curare, in ciascuna fase di attuazione degli interventi, il controllo sui livelli di prestazione, di qualità e di prezzo determinati in coerenza alla copertura finanziaria ed ai tempi di realizzazione dei programmi e di curare il corretto e razionale svolgimento delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture? All'ingegnere capo. Ad un qualsiasi dipendente dell'amministrazione purché in possesso dei requisiti previsti. Al progettista. Al responsabile unico del procedimento. Al direttore dei lavori.
Come è denominata la specifica responsabilità che sorge a carico del pubblico impiegato a seguito della violazione di un obbligo di servizio che abbia causato un danno all'amministrazione? Responsabilità disciplinare e patrimoniale. Responsabilità extracontrattuale. Responsabilità amministrativa. Responsabilità verso terzi. Responsabilità civile.
A quale dei seguenti ministeri sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato relativi alla gestione dei rifiuti ed interventi di bonifica dei siti inquinati? Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Ministero dello sviluppo economico. Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Ministero dell'interno.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990, le relative disposizioni non si applicano... Ai soli atti e procedimenti concernenti la pubblica sicurezza. Ai soli atti coperti da segreto di Stato. Ai soli atti e procedimenti concernenti la salute e la pubblica incolumità. Tra l'altro agli atti e procedimenti concernenti l'immigrazione. Ai soli atti concernenti l'ambiente.
Quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo, si pone in essere un provvedimento di... Pronuncia di decadenza dell'atto amministrativo. Riforma dell'atto amministrativo. Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo. Proroga dell'atto amministrativo. Mero ritiro dell'atto amministrativo.
Cosa ha previsto l'art. 55-nonies del D.Lgs. n. 165/2001, introdotto dal D.Lgs. n. 150/2009? L'identificazione del personale delle P.A. a contatto con il pubblico. L'identificazione del personale del Comparto Ministeri. L'identificazione del personale degli enti pubblici territoriali. L'identificazione di tutto il personale delle P.A. L'identificazione del personale delle P.A. che opera negli uffici relazioni con il pubblico.
I cittadini degli Stati membri dell'Unione europea possono accedere ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche... Che non implichino gestione di entrate o spese dello Stato. Che, tra l'altro, non attengono alla tutela dell'interesse nazionale. Che implichino esclusivamente applicazione presso strutture ministeriali. Qualora sia richiesta una ottima conoscenza della lingua straniera. Solo periferiche dello Stato.
A quale dei seguenti ministeri sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato relativi alla tutela della biodiversità e della biosicurezza, della fauna e della flora? Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Ministero dello sviluppo economico. Ministero dell'interno. Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
La pubblica amministrazione, specifica la legge n. 241/1990,... Non può in alcun caso aggravare il procedimento. Non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria. Può aggravare il procedimento solo con il consenso dell'interessato. Può aggravare il procedimento solo con il consenso di tutti gli interessati. Può aggravare il procedimento con il consenso del responsabile del procedimento stesso.
Nei casi in cui disposizioni di legge ovvero provvedimenti non prevedano un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi... Entro il termine stabilito con regolamento interno dell'amministrazione o dell'ente che comunque non può essere superiore a 60 giorni. Entro il termine stabilito singolarmente per ogni amministrazione o ente dal responsabile del procedimento in piena autonomia. Entro il termine di 30 giorni. Entro il termine di 60 giorni. Entro il termine di 70 giorni.
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando,... Il nominativo di tutte le persone maggiorenni interessate al procedimento. Tra l'altro, tutti i fatti personali inerenti alle persone coinvolte nel procedimento. Esclusivamente l'ufficio e la persona responsabile del procedimento. Tra l'altro, l'oggetto del procedimento promosso. Esclusivamente, l'amministrazione competente e le tipologie di atti di cui non è possibile prendere visione.
Gli impiegati pubblici rispondono del loro operato... Solo sul piano penale e disciplinare. Solo sul piano civile e patrimoniale. Solo sul piano amministrativo. Solo sul piano disciplinare. Non soltanto sul piano penale e disciplinare ma anche su quello civile o patrimoniale.
La responsabilità della P.A. può scaturire da atti leciti? Sì, ma la fattispecie si configura solo nel caso di espropriazione per pubblica utilità. No, la responsabilità civile della P.A. consegue sempre ad un comportamento antigiuridico, ossia lesivo di un diritto soggettivo. No, la responsabilità della P.A. scaturisce solo da fatti punibili penalmente. Sì, ed in tal caso la P.A. è obbligata al risarcimento, inteso come strumento di reintegrazione completa della sfera giuridica violata. Sì, può scaturire anche da attività perfettamente lecite e finalizzate al soddisfacimento di interessi pubblici, qualora provochi il sacrificio di un diritto soggettivo del privato.
Quando l'atto amministrativo non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione è... Nullo. Inefficace. Imperfetto. Ineseguibile. Inesistente.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella prima categoria rientrano... Oneri. Diritto potestativo. Doveri. Obblighi. Soggezione.
È possibile la convocazione di una conferenza di servizi su espressa richiesta di un privato cittadino? Sì, quando l'attività del privato sia subordinata ad atti di consenso, comunque denominati, di competenza di amministrazioni pubbliche diverse. Sì, la conferenza di servizi può essere convocata dall'amministrazione preposta alla tutela dell'interesse pubblico prevalente solo su richiesta del privato. Sì, la conferenza di servizi è convocata prevalentemente dai privati cittadini. No, la conferenza di servizi può essere convocata dall'amministrazione preposta alla tutela dell'interesse pubblico prevalente solo su richiesta di persone giuridiche. No, la conferenza di servizi è un momento di concertazione interno alla pubblica amministrazione, al quale il privato non partecipa in alcun modo.
Il Prefetto... Deve godere della fiducia del Presidente della provincia. Ha il comando supremo delle forze armate nella provincia. Presiede il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Fissa la data di svolgimento delle elezioni politiche nella provincia. Coordina l'attività di tutte le amministrazioni periferiche dello Stato operanti nella Regione.
Quando un atto amministrativo sia viziato da incompetenza assoluta dell'organo, l'atto è... Nullo. Illecito. Irregolare. Inopportuno. Annullabile.
A quale dei seguenti ministeri sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di analisi, definizione e attuazione dell'azione italiana in materia di politica internazionale? Ministero della difesa. Ministero dell'interno. Ministero della giustizia. Ministero dell'economia e delle finanze. Ministero degli affari esteri.
Il ricorso in opposizione... Non può essere proposto a tutela di interessi legittimi. Può essere proposto solo a tutela di diritti soggettivi. Può essere proposto per motivi di legittimità e di merito. Non può essere proposto per motivi di merito. È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto.
Con la valutazione della dirigenza, l'amministrazione pubblica... Valuta le prestazioni del personale con incarico dirigenziale. Valuta l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. Ottimizza, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati. Garantisce la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa. Verifica l'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati.
Quale è lo scopo in un'amministrazione pubblica del controllo di regolarità amministrativa e contabile? Valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale. Ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati. Sostituirsi alla Corte dei Conti al fine della verifica di congruità. Garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa. Valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti.
Quando l'atto amministrativo presenta un vizio alla cui presenza la legge non commina conseguenze negative per l'atto stesso, ma solo delle sanzioni amministrative a carico dell'agente è... Invalido. Irregolare. Inefficace. Inesistente. Imperfetto.
Il D.Lgs. n. 286/1999 fa obbligo alle pubbliche amministrazioni di dotarsi di strumenti adeguati ad ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati. Ciò allo scopo di realizzare... Il controllo di regolarità contabile. Il controllo di gestione. La valutazione ed il controllo strategico. Il controllo di regolarità amministrativa. La valutazione della dirigenza.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi. È alternativo a quello giurisdizionale amministrativo. Deve essere presentato nel termine perentorio di 180 giorni dalla data della notifica o della comunicazione. Non può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi. Non è ammesso per motivi di legittimità.
A quale dei seguenti ministeri sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di politica militare e partecipazione a missioni a supporto della pace? Ministero della giustizia. Ministero della difesa. Ministero degli affari esteri. Ministero del lavoro, salute e politiche sociali. Ministero dell'interno.
La legge n. 241/1990, in materia di partecipazione degli interessati al procedimento amministrativo, ha recepito i dettami della dottrina del giusto procedimento prevedendo che l'amministrazione pubblica provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo, di norma, mediante... Pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Avviso pubblico affisso all'albo dell'ente. Avviso pubblico affisso sia all'albo dell'ente sia all'albo della Regione. Comunicazione personale. Messa a disposizione presso l'ente degli atti del procedimento.
"Le amministrazioni pubbliche individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibile con l'organizzazione degli uffici e del lavoro". A favore di quali categorie di dipendenti si riferisce il D.Lgs. n. 165/2001? Tutti i dipendenti. Dipendenti che hanno almeno tre figli a carico. Dipendenti con più anni di anzianità. Dipendenti in situazioni di svantaggio personale, sociale e familiare. Dipendenti di sesso femminile.
Con i provvedimenti di riforma delle amministrazioni dello Stato sono stati creati nuovi organismi di gestione denominati Agenzie. Quali sono le quattro Agenzie Fiscali? Entrate, Frodi, Dogane e Demanio. Entrate, OMI, Dogane e Territorio. Entrate, Uscite, Frodi e Dogane. Entrate, Uscite, Dogane e Demanio. Entrate, Dogane, Territorio e Demanio.
In merito ai documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento e detenuti da altre P.A., che cosa può richiedere l'amministrazione procedente agli interessati ai sensi dell'art. 18 della legge n. 241/1990? L'originale di tutti i documenti necessari. I soli elementi necessari per la loro ricerca. La copia autenticata di tutti i documenti necessari. La sola autocertificazione attestante quale amministrazione/ente ha rilasciato i documenti originali. La copia anche informale dei documenti con riserva di richiedere l'originale all'amministrazione competente.
A seguito dell'emanazione del D.M. n. 206/2009 quali sono le fasce orarie di reperibilità per i pubblici dipendenti in caso di assenza per malattia? Le fasce orarie di reperibilità sono: dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 18. Le fasce orarie di reperibilità sono: dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18. Le fasce orarie di reperibilità sono: dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Le fasce orarie di reperibilità sono: dalle 9 alle 12 e dalle 15,30 alle 18. Le fasce orarie di reperibilità sono: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Il Prefetto... È tenuto ad uniformarsi alle direttive della regione. È organo di consulenza del Parlamento. Ha solo competenze in materia di protezione civile e in materia di violazione alle norme del codice della strada. Rappresenta il Governo sul territorio. È nominato previa deliberazione del Consiglio regionale.
Il Prefetto... Propone al Sindaco la data delle elezioni amministrative. Fissa la data di svolgimento delle elezioni politiche nella provincia. Svolge rilevanti funzioni in materia elettorale. È subordinato al Sindaco ai fini del mantenimento dell'ordine pubblico nella provincia. Deve godere della fiducia del Presidente della provincia.
Ai fini del T.U. n. 445/2000 per "stato" si intende... La situazione di un soggetto caratterizzata da una particolare sfera di capacità, diritti, doveri nell'ambito di una collettività. Solo le specificazioni inerenti ai dati sensibili della persona. Solo le specificazioni (mediche, sanitarie, di opinioni politiche) inerenti alla vita personale e alla persona. Qualsiasi fatto della vita reale che può avere rilevanza per il diritto. L'attributo che qualifica una persona nell'ambito della collettività, cioè la qualità (es. la professione).
Il Prefetto... È nominato dal Presidente della Regione. Può essere rimosso con delibera del Consiglio regionale. È organo periferico dell'amministrazione statale. È organo subordinato al Sindaco. Non ha competenze in materia di protezione civile.
Le norme del D.P.R. 445/2000 disciplinano la produzione di atti e documenti... Agli organi delle amministrazioni centrali dello Stato. Agli organi della pubblica amministrazione nonché ai gestori di pubblici servizi nei rapporti tra loro e in quelli con l'utenza, e ai privati che vi consentono. Solo agli organi della pubblica amministrazione ed ai gestori di pubblici servizi nei rapporti tra loro. Solo agli organi della pubblica amministrazione. Agli organi della pubblica amministrazione ed ai privati.
Le situazioni giuridiche soggettive si distinguono in attive (o di vantaggio) e passive (o di svantaggio). Nella seconda categoria potranno ricomprendersi... I doveri. I diritti. La facoltà. Le potestà. I diritti di fatto.
Quando l'atto amministrativo difetti o sia viziato in uno degli elementi o requisiti prescritti per atti di quel tipo è... Irregolare. Invalido. Inesistente. Imperfetto. Nullo.
La condizione in cui viene a trovarsi un atto quando sono decorsi i termini per impugnarlo è denominata... Decadenza. Rinnovazione. Conferma. Acquiescenza. Inoppugnabilità.
La Scuola superiore di polizia opera nell'ambito... Del Ministero della Giustizia. Del Ministero degli Affari esteri. Del Ministero della Difesa. Del Ministero dell'Interno. Della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, quando l'interesse fa capo ad un ente esponenziale della collettività autonomamente individuabile si parla di... Interesse semplice. Interesse legittimo. Interesse di fatto. Interesse collettivo. Interesse diffuso.
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti soggetti a modificazioni hanno di norma validità di sei mesi. Quale certificato ha validità limitata? Estratto di morte. Certificato di nascita. Certificato di titolo di studio. Certificato della qualifica professionale. Godimento dei diritti politici.
I giudici amministrativi generali sono... Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, Corte dei Conti. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, Commissioni tributarie. Consiglio di Stato, Corte dei Conti, T.A.R. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, T.A.R. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, T.A.R e Commissari per usi civici.
Chi rilascia il nulla osta all'acquisto di armi? Nessuno. Questore. Sindaco. Prefetto. Ministro dell'Interno.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? Non può essere proposto per motivi di legittimità. Può essere proposto solo a tutela di diritti soggettivi. È un rimedio di carattere generale. È proponibile solo nei casi previsti tassativamente dalla legge. È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto.
Contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso ai documenti amministrativi è dato ricorso, ai sensi della legge n. 241/1990,... Al Tribunale amministrativo regionale. Al responsabile del procedimento. Al Presidente della Regione. Al Consiglio di Stato. Al Prefetto territorialmente competente.
A quale Agenzia fiscale sono attribuite tutte le funzioni concernenti le entrate tributarie erariali che non sono assegnate alla competenza di altre agenzie, amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, enti od organi, con il compito di perseguire il massimo livello di adempimento degli obblighi fiscali sia attraverso l'assistenza ai contribuenti, sia attraverso i controlli diretti a contrastare gli inadempimenti e l'evasione fiscale? All'Agenzia del territorio. All'Agenzia delle dogane. All'Agenzia delle entrate. All'Agenzia del demanio. All'Agenzia delle imposte.
Quale tra i seguenti è uno strumento per premiare il merito e le professionalità previsto dal D.Lgs. n. 150/2009? Quindicesima mensilità. Bonus annuale delle eccellenze. Detrazioni fiscali. Premio di produzione. Settimana di vacanza premio.
A quale Agenzia fiscale è attribuita l'amministrazione dei beni immobili dello Stato, con il compito di razionalizzarne e valorizzarne l'impiego, di sviluppare il sistema informativo sui beni del demanio e del patrimonio, utilizzando in ogni caso, nella valutazione dei beni a fini conoscitivi ed operativi, criteri di mercato, di gestire con criteri imprenditoriali i programmi di vendita, di provvista, anche mediante l'acquisizione sul mercato, di utilizzo e di manutenzione ordinaria e straordinaria di tali immobili? All'Agenzia del demanio. All'Agenzia del territorio. All'Agenzia delle entrate. All'Agenzia delle dogane. All'Agenzia del patrimonio.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Violazioni di circolari, di ordini e di istruzioni di servizio. Travisamento ed erronea valutazione dei fatti. Difetto di presupposti legali. Contraddittorietà tra più atti. Vizi della volontà.
Sulla disciplina del pubblico impiego è intervenuta di recente la legge n. 15/2009 sulla produttività nel pubblico impiego, prevedendo un sistema più rigoroso di responsabilità dei dipendenti pubblici. Quale dei seguenti principi e criteri direttivi è conforme a quanto previsto dalla suddetta legge? Ha previsto l'obbligo, per tutto il personale sia o meno a contatto con il pubblico, di indossare un cartellino identificativo munito di fotografia. Ha previsto, per il personale a contatto con il pubblico, in luogo del cartellino identificativo, l'obbligo di esporre sulla scrivania una targa indicante nome e cognome. Ha previsto l'obbligo, per tutto il personale a contatto con il pubblico, senza alcuna esclusione, di indossare un cartellino identificativo ovvero di esporre sulla scrivania una targa indicante nome e cognome. Ha previsto l'obbligo, per il personale a contatto con il pubblico, di indossare un cartellino identificativo ovvero di esporre sulla scrivania una targa indicante nome e cognome, con la possibilità di escludere da tale obbligo determinate categorie di personale, in relazione alla specificità di compiti ad esse attribuiti. Ai fini di tutela della privacy personale, ha espressamente abolito l'obbligo per il personale a contatto con il pubblico di indossare un cartellino identificativo.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso straordinario al Capo dello Stato? Non può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi. Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi. Può essere proposto sia per la tutela di interessi legittimi che di diritti soggettivi. Deve essere presentato nel termine perentorio di 180 giorni dalla data della notifica o della comunicazione. Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo, in quanto la decisione del ricorso può essere impugnata dinanzi al G.A.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Considerando le diverse caratteristiche, anche associative, demografiche, territoriali e strutturali degli enti riceventi, si realizza, tra l'altro,... Il principio di completezza. Il principio di efficienza e di economicità. I princìpi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione. Il principio di adeguatezza. Il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni.
Per dare corretta attuazione alle disposizioni di cui al D.Lgs. 165/2001 in materia di pari opportunità, le pubbliche amministrazioni, tra l'altro,... Adottano, nei corsi di formazione e di aggiornamento professionale, modalità organizzative atte a favorire la partecipazione delle proprie dipendenti, consentendo la conciliazione tra vita professionale e vita familiare. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, un numero di posti di componente delle commissioni di concorso, in rapporto alla loro presenza nell'amministrazione. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, il cinquanta per cento dei posti della carriera direttiva. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, il cinquanta per cento dei posti in organico. Nella pubblicazione di bandi di concorso per l'accesso al lavoro, riservano alle donne svantaggiate almeno il venti per cento dei posti messi a concorso.
Il Codice in materia di protezione dei dati personali disciplina, tra l'altro, il trattamento dei c.d. "dati sensibili". Quali dei seguenti dati rientrano in tale categoria? Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di figli illegittimi. Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di depositi bancari. Dati personali idonei a rivelare titolo di studio, iscrizione a albi professionali, ecc. Solo i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e quelli idonei a rivelare le opinioni politiche. Dati personali idonei a rivelare le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere.
Ad un concorso indetto da un Ministero può partecipare un cittadino spagnolo? Sì, poiché esistono appositi accordi con il Governo spagnolo. Solo se il bando di concorso prevede la conoscenza della lingua spagnola. Sì, i cittadini degli Stati membri dell'Unione europea possono accedere ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell'interesse nazionale. Sì, previa autorizzazione del Ministero dell'interno. No, gli stranieri non possono accedere ai posti di lavoro presso il comparto "Ministeri".
Ai sensi dell'art. 22 lett. C) della legge n. 241/1990 possono essere considerati controinteressati... La Pubblica Amministrazione e il responsabile del procedimento. Tutti i soggetti che a qualsiasi titolo sono nominati nel documento oggetto dell'istanza di accesso. Tutti i soggetti, individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che dall'esercizio dell'accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza. Tutti i soggetti che a qualsiasi titolo sono coinvolti nel documento oggetto dell'istanza di accesso. Tutti i portatori di interessi pubblici o diffusi.
L'impiegato pubblico che per azione od omissione, anche solo colposa, cagioni danno all'Amministrazione è tenuto a risarcirlo? No, salvo che non incorra nella responsabilità penale. No, in nessun caso, salvo che il T.A.R. non decida diversamente. Sì. È sempre a discrezione dell'Amministrazione richiedere o meno il risarcimento del danno. Sì, nella misura stabilita direttamente dal consiglio disciplinare (o corrispondente) dell'Amministrazione.
Quante e quali Agenzie Fiscali sono state istituite dal D.Lgs. n. 300/1999? Due: Entrate e Uscite. Tre: Entrate, Territorio e Demanio. Cinque: Entrate, Uscite, Dogane, Territorio e Demanio. Quattro: Entrate, Dogane, Territorio e Demanio. Quattro: Entrate, Dogane, Territorio e Osservatorio Mercato Immobiliare.
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Quale certificato ha validità illimitata? Cittadinanza. Godimento dei diritti politici. Codice fiscale e partita IVA. Stato di famiglia. Estratto dell'atto di nascita.
Quale Agenzia fiscale gestisce con criteri imprenditoriali i laboratori doganali di analisi e può anche offrire sul mercato le relative prestazioni? L'Agenzia delle dogane. L'Agenzia del demanio. L'Agenzia del territorio. L'Agenzia delle entrate. L'Agenzia del patrimonio.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? È un rimedio di carattere eccezionale. Non può essere proposto per motivi di legittimità. Non può essere proposto per motivi di merito. Può essere proposto solo a tutela di interessi legittimi. È un rimedio di carattere generale.
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001, chi esercita un'azione di vigilanza sull'applicazione del codice di comportamento del personale? Sempre il dirigente del settore personale. Solo il dirigente generale. L'ARAN. Il Collegio disciplinare. I dirigenti responsabili di ciascuna struttura.
Come sono disciplinati i rapporti di lavoro con le pubbliche amministrazioni? Esclusivamente dalle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001 e dalle successive leggi speciali. Dalle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001. Dai principi sanciti dalla Costituzione, fatte salve le disposizioni contenute nel D.Lgs. 165/2001. Dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa, fatte salve le diverse disposizioni contenute nel D.Lgs. 165/2001. Esclusivamente dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa.
Gli interessi collettivi... Sono tutelabili solo in sede giurisdizionale. Sono tutelabili in sede amministrativa e giurisdizionale. Non sono mai tutelabili in sede giurisdizionale. Sono tutelabili solo in sede amministrativa. Sono tutelabili solo in sede penale.
Il Prefetto... Si sostituisce alle autorità amministrative regionali, in caso di urgente necessità, nell'adozione dei provvedimenti. Propone al Sindaco le occupazioni temporanee o di urgenza di competenza statale. Ha solo competenze in materia di violazione alle norme del codice della strada. È autorità provinciale di pubblica sicurezza. È subordinato al Sindaco ai fini del mantenimento dell'ordine pubblico nella provincia.
L'art. 7 del D.Lgs. 165/2001 dispone che a favore dei dipendenti pubblici in situazioni di svantaggio personale, sociale e familiare, le P.A... Sono corrisposti premi e compensi aggiuntivi. Individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibile con l'organizzazione degli uffici e del lavoro. Sono autorizzate ad attivare in via sperimentale il telelavoro. Sono autorizzate a ridurre l'orario d'obbligo fino al limite del 25%. Attuano, in via sperimentale, forme di lavoro a domicilio.
L'art. 4 del D.Lgs. 196/2003 individua i dati personali definiti "sensibili". Quali dei seguenti dati rientrano in tale categoria? Dati personali idonei a rivelare l'attività professionale svolta e il reddito conseguito. Tra gli altri, i dati personali idonei a rivelare le opinioni politiche. Solo i dati personali idonei a rivelare le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere. Tra gli altri, i dati personali idonei a rivelare la paternità e la maternità. Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di depositi bancari.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica tipica del ricorso in opposizione? Può essere proposto sia per motivi di legittimità che di merito. Può essere proposto solo per motivi di legittimità. È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto. È un rimedio di carattere generale. Non può essere proposto a tutela di interessi legittimi.
Quale dei seguenti provvedimenti legislativi ha, in particolare, la finalità di realizzare la migliore utilizzazione delle risorse umane nelle pubbliche amministrazioni, curando la formazione e lo sviluppo professionale dei dipendenti, garantendo pari opportunità alle lavoratrici ed ai lavoratori e applicando condizioni uniformi rispetto a quello del lavoro privato? D.Lgs. n. 165/2001. Legge n. 241/1990. Legge n. 300/1970. D.Lgs. n. 196/2003. D.Lgs. n. 163/2006.
La S.S.A.I. è... Il Sistema di Sicurezza dell'Amministrazione dell'Interno. La Scuola per i Servizi Statistici di Archiviazione dell'Interno. Il Sistema Statistico dell'Amministrazione dell'Interno. La Scuola Superiore dell'Amministrazione dell'Interno. L'ufficio centrale Sistemi Statistici Automatizzati dell'Interno.
È configurabile responsabilità penale in capo ad una P.A.? La responsabilità in capo di una P.A. è sempre penale. No, la responsabilità giuridica della P.A. può essere civile o amministrativa. Sì, la responsabilità giuridica della P.A. può essere amministrativa o penale. No, la responsabilità giuridica della P.A. può essere solo amministrativa. Sì, la responsabilità giuridica della P.A. può essere civile, amministrativa e penale.
Il Prefetto... Deve godere della fiducia del Presidente della provincia. Coordina l'attività di tutte le amministrazioni periferiche dello Stato operanti nella Regione. Propone al Sindaco la data delle elezioni amministrative. È subordinato al Sindaco ai fini del mantenimento dell'ordine pubblico nella provincia. Vigila sulle autorità amministrative operanti nella provincia.
È conforme ai principi dettati dal D.Lgs. n. 165/2001 in materia di "pari opportunità" riservare alle donne uno dei posti di componente della commissione di un concorso pubblico? Sì, ma solo se all'interno dell'amministrazione le donne sono in numero inferiore al 50% rispetto agli uomini. No, il principio di pari opportunità trova applicazione solo per l'accesso al lavoro. No, la riserva dei posti deve essere almeno del 50%. No, salva motivata impossibilità, la riserva dei posti deve essere almeno di un terzo. Sì.
Il Prefetto... Autorizza il reclutamento del personale del Comune. Non ha competenze in materia di protezione civile. Propone al Sindaco la nomina degli Assessori. Ha il comando supremo delle forze armate nella provincia. Si sostituisce alle Autorità amministrative operanti nella provincia in caso di urgente necessità adottando le misure del caso (ordinanze di urgenza).
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tenendo conto dell'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni, si realizza, tra l'altro,... Il principio di cooperazione tra Stato, Regioni ed enti locali. I princìpi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione. Il principio di adeguatezza. Il principio di completezza. Il principio di omogeneità.
Il ricorso gerarchico proprio è un rimedio amministrativo... A tutela dei soli diritti soggettivi con il quale si possono far valere sia vizi di legittimità che di merito. Ordinario, a carattere rinnovativo e generale consistente nell'impugnativa di un atto definitivo proposta all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto. A tutela dei soli interessi legittimi con il quale si possono far valere sia vizi di legittimità che di merito. A carattere eccezionale. A tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi, facendo valere sia vizi di legittimità che di merito.
L'atto amministrativo illegittimo può essere viziato in modo più o meno grave quindi essere nullo o annullabile. Se è viziato da difetto assoluto di attribuzione... È sanabile. È nullo. È convalidabile. È imperfetto. È annullabile.
Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa è regolata secondo le modalità previste dalla legge stessa e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché... Dai principi dell'ordinamento internazionale. Dai principi dell'ordinamento comunitario. Dai principi costituzionali. Dai principi dell'ordinamento giudiziario. Dalle disposizioni delle leggi regionali vigenti.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, quando il diritto soggettivo è subordinato ad un interesse pubblico prevalente si parla di... Diritto affievolito o condizionato. Interesse diffuso. Interesse semplice. Interesse di fatto. Interesse legittimo.
Il giudizio di responsabilità propria dei pubblici dipendenti che, violando obblighi di servizio, cagionino un danno all'amministrazione è demandato... Alla giurisdizione speciale del tribunali amministrativi regionali. Alla giurisdizione amministrativa. Alla giurisdizione ordinaria. Alla giurisdizione speciale del Consiglio di Stato. Alla giurisdizione speciale della Corte dei Conti.
Quando l'atto amministrativo è inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia è... Invalido. Inesistente. Ineseguibile. Irregolare. Inefficace.
Dispone l'art. 19 del D.Lgs. n. 150/2009 che in ogni amministrazione, l'Organismo indipendente, sulla base dei livelli di performance attribuiti ai valutati, compila una graduatoria delle valutazioni individuali del personale. Quanti livelli di performance sono previsti? Tre. Quanti sono i livelli previsti dalla contrattazione integrativa di comparto. Quattro. Due. Cinque.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Garantendo alle province, ai comuni e agli altri enti locali un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea, si osserva, tra l'altro,... Il principio della copertura finanziaria e patrimoniale dei costi per l'esercizio delle funzioni amministrative. Il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni. Il principio di cooperazione tra Stato, Regioni ed enti locali. Il principio di sussidiarietà. Il principio di autonomia organizzativa e regolamentare e di responsabilità degli enti locali nell'esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi ad essi conferiti.
Ai fini del T.U. n. 445/2000 per "fatto" si intende... Qualsiasi fatto della vita reale che può avere rilevanza per il diritto. Solo le specificazioni (mediche, sanitarie, di opinioni politiche) inerenti alla vita personale e alla persona. Qualsiasi fatto della vita reale che ha rilevanza in ambito penale. Solo l'attributo che qualifica una persona nell'ambito della collettività. La situazione di un soggetto caratterizzata da una particolare sfera di capacità, diritti, doveri nell'ambito di una collettività.
Nella giurisdizione amministrativa il giudizio che ha la funzione di assicurare anche coattivamente l'attuazione concreta della pronuncia di cognizione, è il giudizio... Di esecuzione. Cautelare. Di impugnazione. Di diritto obiettivo, al pari di quello penale. Di cognizione.
È sufficiente un qualsiasi interesse per legittimare l'esercizio del diritto di accesso agli atti amministrativi? Sì, anche se l'interesse è semplice. No, a legittimare l'esercizio del diritto di accesso è necessario un interesse diretto, concreto e attuale. Sì, qualunque sia l'interesse. Sì, la legislazione vigente non pone alcun limite all'interesse. Sì, purché l'interesse sia collettivo.
Si configura responsabilità verso terzi a carico del pubblico dipendente che ha agito per un ordine che era obbligato ad eseguire? Sì, se non dimostra comunque la sua buona fede. No, in tal caso si configura responsabilità amministrativa. No. Il dipendente è esente da responsabilità. Sì. La responsabilità sussiste in ogni caso. Sì, ma in tal caso la responsabilità è condivisa con il soggetto che ha impartito l'ordine.
Ai sensi dell'art. 113 del D.Lgs. 12/4/2006, n. 163, l'esecutore del contratto è obbligato a costituire una garanzia fideiussoria... Del 10% dell'importo contrattuale. Del 2% dell'importo contrattuale. Del 50% dell'importo contrattuale. Pari all'importo contrattuale. Del 20% dell'importo contrattuale.
L'acroniomo ARAN significa ... Agenzia per la rappresentanza nazionale. Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni. Agenzia Regionale Amministrativa. Agenzia Regionale per la rappresentanza negoziale della P.A. Agenzia che gestisce la mobilità nelle P.A.
Quale tra i seguenti è uno strumento per premiare il merito e le professionalità previsto dal D.Lgs. n. 150/2009? Premio di produzione. Premio annuale per l'innovazione. Detrazioni fiscali. Settimana di vacanza premio. Quindicesima mensilità.
Nel corso del procedimento gli interessati possono presentare documenti? Sì, ma solo quando il procedimento è concluso. Sì, possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento. Sì, ma l'amministrazione non ha alcun obbligo di valutarli ancorché pertinenti all'oggetto del procedimento. No. Solo se costituiti in associazioni o comitati.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo, si realizza, tra l'altro,... Il principio di sussidiarietà. Il principio di cooperazione tra Stato, Regioni ed enti locali. Il principio di omogeneità. I princìpi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione. Il principio di efficienza e di economicità.
A quale Agenzia fiscale è attribuita la gestione dei beni confiscati? All'Agenzia delle dogane. All'Agenzia del demanio. All'Agenzia delle entrate. All'Agenzia del territorio. All'Agenzia del patrimonio immobiliare.
Il Prefetto... È organo fiduciario del Presidente del Consiglio dei Ministri. Non ha competenze in materia di protezione civile. È responsabile dell'ordine e della sicurezza pubblica nel territorio provinciale. Coordina l'attività di tutte le amministrazioni periferiche dello Stato operanti nella Regione. Non può emanare le ordinanze di urgenza.
In ambito provinciale a quale organo compete la responsabilità e il coordinamento, a livello tecnico operativo, dei servizi di ordine e di sicurezza pubblica? All'organo di governo dell'amministrazione provinciale. Direttamente al Ministro dell'Interno. Al Presidente della provincia. Al Questore. Al Sindaco.
Con riferimento alla legge n. 241 del 1990, la Conferenza dei servizi viene convocata... Per predisporre la progettazione di opere di manutenzione ordinaria dei beni pubblici. Per effettuare un esame contestuale dei vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo. Prevalentemente per disporre ispezioni. Prevalentemente per disporre accertamenti tecnici. Per dare validità agli atti del procedimento.
Il Prefetto... È organo periferico della Regione. Dipende burocraticamente dal Ministro della Funzione Pubblica. È subordinato al Sindaco ai fini del mantenimento dell'ordine pubblico nella provincia. Non ha competenze in materia elettorale. Deve godere della fiducia del Governo.
Il D.Lgs. n. 286/1999 fa obbligo alle pubbliche amministrazioni di dotarsi di strumenti adeguati a valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. Ciò allo scopo di realizzare... La valutazione della dirigenza. Il controllo di gestione. Il controllo di regolarità amministrativa. La valutazione ed il controllo strategico. Il controllo di regolarità contabile.
La sottoscrizione delle domande per la partecipazione a selezioni per l'assunzione, a qualsiasi titolo, in tutte le pubbliche amministrazioni... Non è soggetta ad autenticazione. Non è soggetta ad autenticazione solo se la selezione è indetta da un Ministero. È sempre soggetta ad autenticazione. Non è soggetta ad autenticazione, salvo diverse disposizioni dell'amministrazione destinataria. È soggetta ad autenticazione solo se contiene dichiarazioni inerenti a procedimenti penali in corso.
Nella giurisdizione amministrativa il giudizio volto a stabilire la fondatezza della pretesa vantata dall'attore, per stabilire quale sia la volontà dell'ordinamento riguardo l'attività dell'amministrazione, è il giudizio... Di cognizione. Di diritto obiettivo, al pari di quello penale. Di esecuzione. Cautelare. Di ottemperanza.
Tra i vari principi caratterizzanti il procedimento amministrativo, quelli enunciati dalla legge n. 241/1990 dimostrano come il legislatore abbia inteso modellare l'azione amministrativa secondo principi efficientistici e manageriali tipici delle imprese private. Dispone infatti l'art. 1 della legge n. 241/1990, che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta dai criteri di... Economicità, di efficacia e di trasparenza. Economicità, di pubblicità e pari opportunità. Economicità, di efficacia, di imparzialità, di pubblicità e di trasparenza. Efficacia e pubblicità. Differenziazione, allocazione e sussidiarietà.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 150/2009, quale premio viene assegnato al miglior progetto realizzato nell'anno, in grado di produrre un significativo cambiamento dei servizi offerti o dei processi interni di lavoro, con un elevato impatto sulla performance dell'organizzazione? L'attribuzione di incarichi e responsabilità. La quindicesima mensilità. Il premio annuale per l'innovazione. L'accesso a percorsi di alta formazione e di crescita professionale. Il bonus annuale delle eccellenze.
Il Prefetto... Delega al Questore il rilascio delle patenti di circolazione. Può emanare le ordinanze di urgenza. È organo subordinato al Questore. Non ha competenze in materia di violazione alle norme del codice della strada. È organo subordinato al Sindaco.
Nella giurisdizione amministrativa, il giudizio che ha una funzione accessoria e strumentale rispetto al processo di cognizione, essendo teso all'adozione di misure preventive volte a preservare le utilità fornite dalla eventuale sentenza favorevole di cognizione da eventi che possono manifestarsi durante il corso del processo, è il giudizio... Cautelare. Di impugnazione. Di esecuzione. Di ottemperanza. Di diritto obiettivo, al pari di quello penale.
L'ordine è... Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto sempre positivo. Un provvedimento restrittivo della sfera giuridica del destinatario mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti. Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti. Un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. attribuisce ad altri potestà o facoltà inerenti a diritti suoi propri. Un provvedimento amministrativo tramite il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale tecnica in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario.
Il D.Lgs. n. 286/1999 fa obbligo alle pubbliche amministrazioni di dotarsi di strumenti adeguati a garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa. Ciò allo scopo di realizzare... La valutazione della dirigenza. Il controllo di gestione. La valutazione ed il controllo strategico. Il controllo di merito. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile.
Le quattro Agenzie Fiscali (Entrate, Dogane, Territorio, Demanio): Svolgono le attività tecnico operative che prima erano di competenza del Ministero delle Finanze. Sono organi di controllo delle attività di gestione dei quattro Dipartimenti del M.E.F. Sono organi di indirizzo e di controllo politico- amministrativo. Sono organi del M.E.F. che, a seguito della riforma del Governo del maggio 2006, svolgono funzioni residuali. Sono organi ispettivi del M.E.F.
Dispone il D.Lgs. n. 163/2006, per quanto attiene alle fasi delle procedure di affidamento dei contratti che ciascun concorrente può presentare... Una o più offerte diverse tra loro. Teoricamente un numero infinito di offerte, fino allo scadere dei termini di gara, purché con dichiarazione a parte indichi quale deve essere presa in considerazione dall'amministrazione. Un massimo di tre offerte diverse tra loro. Non più di una offerta. Un massimo di due offerte diverse tra loro.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime, si attua, tra l'altro,... Il principio della copertura finanziaria e patrimoniale dei costi per l'esercizio delle funzioni amministrative. Il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni. Il principio di autonomia organizzativa e regolamentare e di responsabilità degli enti locali nell'esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi ad essi conferiti. Il principio di cooperazione tra Stato, Regioni ed enti locali. Il principio di sussidiarietà.
Il pubblico dipendente è tenuto a risarcire all'Amministrazione i danni da lui causati... Solo qualora costituiscono anche illecito penale. Anche nell'ipotesi di incapacità di intendere e di volere. Anche nell'ipotesi di causa di forza maggiore. Solo qualora essi siano derivati da omissione. Qualora essi siano derivanti da violazioni di obblighi di servizio.
Ai sensi dell'art. 130 del D.Lgs. n. 163/2006, qualora le amministrazioni aggiudicatrici non possano espletare l'attività di direzione dei lavori, essa è affidata in via prioritaria... All'impresa appaltatrice. Al progettista. Ad altre amministrazioni pubbliche. Al responsabile del procedimento. Ad un funzionario dell'Autorità di vigilanza.
La pubblica amministrazione ha l'obbligo generale di determinare, per ciascun tipo di procedimento, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria? Sì, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce un obbligo generale. No, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce eventuale atto interno rispetto al quale non è previsto alcun obbligo generale. No, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce obbligo solo con riferimento ad alcune tipologie di atti. No, la legge n. 241/1990 lascia ampia facoltà all'amministrazione in merito alla determinazione dell'unità responsabile del procedimento. La determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce obbligo generale solo per i provvedimenti a rilevanza esterna.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Inosservanza di circolari. Contraddittorietà tra più parti dello stesso atto o tra più atti. Mancanza di idonei parametri di riferimento. Falsa applicazione della legge. Sviamento di potere.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato... Deve essere presentato nel termine perentorio di 90 giorni dalla data della notifica o della comunicazione. È ammesso solo per motivi di legittimità. Non è ammesso per motivi di legittimità. È ammesso solo per vizi di merito. È proponibile solo contro atti amministrativi non definitivi.
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001, chi può accedere ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche? Solo i cittadini italiani. In via prioritaria i cittadini italiani e in via sussidiaria i cittadini degli Stati membri dell'Unione europea. I cittadini italiani e i cittadini degli Stati membri dell'Unione europea, questi ultimi presso le amministrazioni pubbliche che non implicano l'esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengano alla tutela dell'interesse nazionale. I cittadini italiani ed i cittadini degli Stati membri dell'Unione europea o gli extracomunitari. I cittadini italiani e i cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ma limitatamente a quelli di sesso maschile.
L'atto amministrativo la cui efficacia sia stata sospesa a seguito di una ordinanza di sospensione è... Imperfetto. Irregolare. Ineseguibile. Inopportuno. Inesistente.
L'art. 18 del T.U. delle disposizioni concernenti lo Statuto degli impiegati civili dello Stato disciplina l'istituto della responsabilità dell'impiegato verso l'Amministrazione. Di quale responsabilità si tratta? Responsabilità verso terzi. Responsabilità extracontrattuale. Responsabilità penale. Responsabilità verso l'amministrazione. Responsabilità disciplinare e patrimoniale.
Il principio delle "pari opportunità" trova largo impiego nella pubblica amministrazione con riferimento... Al rapporto tra uomini e donne. Al rapporto tra cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari. Al rapporto tra cittadini comunitari ed extracomunitari. Al rapporto tra cittadini italiani e comunitari. Esclusivo ai disabili.
Ai sensi dell'art. 14 della legge n. 241/1990, qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente... Interpella tutti i Comuni e tutte le Province della Regione. Indice di regola una conferenza di servizi. Interpella le amministrazioni interessate. Invita le persone interessate ai procedimenti ad attivare le amministrazioni cointeressate. Indice di regola la Conferenza Stato-regioni-autonomie locali.
Come sono denominati i controlli provenienti da soggetti diversi dall'amministrazione interessata, o perché di altri rami dell'ordinamento o perché collegati all'amministrazione ma in posizione di indipendenza? Controlli interni interorganici. Strategici. Controlli esterni intersoggettivi. Di legittimità. Di merito.
A norma dell'art. 1 della legge n. 241/1990, così come modificato dalla legge n. 15/2005, la pubblica amministrazione, nell'adozione di atti di natura non autoritativa... Agisce sempre secondo le norme di diritto pubblico. Agisce sempre secondo le norme di diritto privato. Agisce sempre secondo le norme di diritto commerciale. Agisce secondo le norme di diritto privato salvo che la legge disponga diversamente. Agisce secondo le norme di diritto pubblico salvo che la legge disponga diversamente.
La legge n. 59/1997 ha delineato i principi per il conferimento alle Regioni ed agli enti locali di funzioni amministrative. Nel "conferimento" rientra anche l'istituto della delega? No, la legge precisa che per conferimento si intende solo il trasferimento di funzioni e compiti. Sì, la legge precisa che per conferimento si intende il trasferimento, la delega o l'attribuzione di funzioni e compiti. Sì, la legge precisa che per conferimento si intende solo il trasferimento o la delega di funzioni e compiti. Sì, la legge precisa che per conferimento si intende solo la delega di funzioni e compiti. No, la legge precisa che per conferimento si intende solo il trasferimento e l'attribuzione di funzioni e compiti.
La conferenza di servizi, prevista di regola dall'art. 14 della legge 241/1990 per l'esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, può essere convocata anche per l'esame contestuale di interessi coinvolti in più procedimenti amministrativi reciprocamente connessi. In tal caso, essa è indetta... In ogni caso dall'amministrazione competente a concludere il procedimento che cronologicamente deve precedere gli altri connessi. Dall'amministrazione prefettizia. Dall'amministrazione o, previa formale intesa, da una delle amministrazioni che curano l'interesse pubblico concernente la tutela ambientale. Dall'amministrazione o, previa informale intesa, da una delle amministrazioni che curano l'interesse pubblico prevalente. In ogni caso da una delle amministrazioni che curano l'interesse pubblico prevalente senza necessità di raggiungere una preventiva intesa informale.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, il diritto riconosciuto dall'ordinamento giuridico come esclusivamente proprio del suo titolare e protetto in modo diretto ed immediato costituisce... L'interesse legittimo. L'interesse di fatto. L'interesse collettivo. Il diritto affievolito o condizionato. Il diritto soggettivo.
Quando un atto amministrativo sia viziato da mancanza di forma laddove prevista dalla legge, l'atto è... Illecito. Inopportuno. Annullabile. Irregolare. Nullo.
Quale validità hanno, di norma, i certificati aventi ad oggetto stati, qualità personali e fatti soggetti a modificazione nel tempo? Tre mesi dalla data del rilascio. Illimitata. Sei mesi dalla data del rilascio. Un anno dalla data del rilascio. Venti giorni dalla data del rilascio.
Quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico o per inadempimento, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza, si pone in essere un provvedimento di... Diniego di rinnovo dell'atto amministrativo. Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo. Proroga dell'atto amministrativo. Convalida dell'atto amministrativo. Ratifica dell'atto amministrativo.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. 196/2003 la diffusione di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico è ammessa? No, deve essere in ogni caso autorizzata dal Garante. Sì, è sempre ammessa. No, è espressamente vietata dal Codice in materia di protezione dei dati personali. Unicamente quando è prevista da una norma di legge o di regolamento. No, deve essere in ogni caso autorizzata dall'autorità giudiziaria che procede.
Come può essere definito, con un termine giuridico, una rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle pubbliche amministrazioni? Documento amministrativo. Atto amministrativo. Certificato. Attestazione. Certificazione.
È ammessa una dichiarazione sostitutiva di certificazione rilasciata dal coniuge nell'interesse di una persona che si trovi in una situazione di impedimento temporaneo, per ragioni connesse allo stato di salute? No. La dichiarazione deve necessariamente essere personale. Sì, purché la dichiarazione contenga l'espressa indicazione dell'esistenza di un impedimento. Sì, purché la dichiarazione sia anche sottoscritta da due testimoni dei quali siano annotati gli estremi del documento di riconoscimento. Sì, ma solo nel caso in cui l'impedimento temporaneo sia superiore a sessanta giorni. No, in tal caso la dichiarazione viene rilasciata dall'assistente sociale preposto.
I compensi derivanti da quali delle seguenti prestazioni non configurano, ai sensi dell'art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001, una situazione di incompatibilità o cumulo di impieghi? Nessuna delle altre risposte è corretta, qualsiasi attività che prevede un compenso costituisce situazione incompatibile e cumulo di impieghi. Compensi derivati da attività svolte dal dipendente in qualità di amministratore di S.p.a. Compensi derivati dalla utilizzazione economica da parte dell'autore o inventore di opere d'ingegno e di invenzioni industriali. Collaborazione in società per azioni regolarmente retribuita. Collaborazione retribuita presso S.p.a.
Relativamente al diritto di accesso ai documenti amministrativi è corretto affermare che... L'accesso ai documenti amministrativi può essere negato anche ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento. Nessuna preclusione è stabilita relativamente al diritto di accesso nei procedimenti tributari. Il diritto di accesso è consentito nei procedimenti selettivi, anche nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relative a terzi. Il diritto di accesso non può essere escluso nei confronti dell'attività della P.A. diretta all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione. Non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni.
I Consigli Territoriali per l'immigrazione sono istituiti... Presso tutte le Province. Presso tutti i Comuni capoluogo di provincia. Presso tutte le Prefetture-U.T.G. e le Questure. Presso tutte le Regioni. Presso tutte le Prefetture-U.T.G.
Ai fini dell'attuazione dei principi generali di cui all'art. 3 del D.Lgs. n. 150/2009, le amministrazioni pubbliche sviluppano, in maniera coerente con i contenuti e con il ciclo della programmazione finanziaria e del bilancio, il ciclo di gestione della performance. Qual è l'ultima fase del ciclo di gestione della performance? Definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori. Monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi. Misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale. Rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici delle amministrazioni, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi. Collegamento tra gli obiettivi e l'allocazione delle risorse.
L'accettazione spontanea e volontaria, da parte di chi potrebbe impugnarlo, delle conseguenze dell'atto, e quindi, della situazione da esso determinata, è denominata... Conferma. Inoppugnabilità. Sanatoria. Decadenza. Acquiescenza.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Mancanza di idonei parametri di riferimento. Vizi della volontà. Vizio di forma. Travisamento ed erronea valutazione dei fatti. Innosservanza di circolari.
Dispone l'art. 21-quater della legge 241/1990 che i provvedimenti amministrativi efficaci sono eseguiti immediatamente. Può l'efficacia o l'esecuzione essere sospesa? Sì, ma la sospensione può essere disposta solo dallo stesso organo che ha emanato il provvedimento. Sì, ma il termine della sospensione non può essere prorogato. No, in nessun caso. Sì, per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario. Sì, ed in tal caso il termine della sospensione, esplicitamente indicato nell'atto, può essere prorogato fino a due volte, ma non può essere ridotto in nessun caso.
Il Ministro... Può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Non può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può riformare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Promuove e resiste alle liti.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Non può ordinare esibizioni di documenti. Cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti. Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale. Non può esperire ispezioni. È solo competente all'indizione delle conferenze di servizi e a decidere avverso i ricorsi del provvedimento emanato.
Ai sensi dell'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001, quali delle seguenti controversie relative ai rapporti di lavoro sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro? Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Le controversie in materia di rapporti di lavoro degli avvocati dello Stato. Solo le controversie, promosse da organizzazioni sindacali, relative alle procedure di contrattazione collettiva. Le controversie concernenti l'assunzione al lavoro. Solo le controversie concernenti le indennità di fine rapporto, comunque denominate e corrisposte.
L'art. 113 del D.Lgs. 12/4/2006, n. 163 dispone che l'esecutore del contratto è obbligato a costituire una garanzia fideiussoria del 10% dell'importo contrattuale. Tale garanzia... Copre i rischi di esecuzione da qualsiasi causa determinati, salvo quelli derivanti da errori di progettazione, insufficiente progettazione, azioni di terzi o cause di forza maggiore. Copre i rischi di rovina totale o parziale dell'opera, ovvero i rischi derivanti da gravi difetti costruttivi. Copre la mancata sottoscrizione del contratto per volontà dell'aggiudicatario ed è svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto medesimo. Copre i rischi inerenti alla sicurezza dei lavoratori della P.A. Copre gli oneri per il mancato od inesatto adempimento.
Il D.Lgs. n. 165/2001 demanda alle singole amministrazioni, che vi provvedono secondo principi generali fissati da disposizioni di legge e, sulla base dei medesimi, mediante atti organizzativi adottati secondo i rispettivi ordinamenti, tra l'altro,... La disciplina del trattamento economico del personale dipendente. L'individuazione degli uffici di maggiore rilevanza. La disciplina generale dell'attività di controllo interno e del controllo sulle delibere degli organi collegiali. La definizione delle linee fondamentali e di principio per il reclutamento del personale. La definizione dei principi generali in materia di procedimento amministrativo.
In merito alla disciplina sull'accesso agli atti amministrativi, laddove la richiesta formale di accesso sia presentata ad amministrazione diversa da quella nei cui confronti va esercitato il diritto d'accesso... L'amministrazione trasmette la richiesta formale a quella competente dandone comunicazione all'interessato (art. 6, comma 2, D.P.R. n. 184/2006). La disciplina consente l'esercizio del diritto di accesso solo presso l'ufficio competente a concludere il relativo procedimento. La disciplina consente l'esercizio del diritto di accesso solo presso l'ufficio competente a detenere stabilmente gli atti medesimi. L'amministrazione respinge la richiesta. L'amministrazione respinge la richiesta salvo che il procedimento sia già concluso.
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato fuori termine... È rigettato. È dichiarato inammissibile. È dichiarato irricevibile. È dichiarato nullo. È annullabile.
Dispone l'art. 7 del D.Lgs. n. 165/2001 che per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, le P.A. possono conferire incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa. Per procedere al conferimento... Occorre la preventiva autorizzazione del Dipartimento della funzione pubblica. L'esigenza deve essere di natura temporanea e richiedere prestazioni altamente qualificate. L'esigenza deve essere almeno pari a due esercizi finanziari e richiedere prestazioni altamente qualificate. L'esigenza deve essere certificata dal Dipartimento della funzione pubblica. L'esigenza non deve essere di natura temporanea e richiedere prestazioni non altamente qualificate.
Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso sia presentata da una associazione di tutela di consumatori, che per buona parte del suo oggetto non evidenzi uno specifico interesse in relazione a reali o probabili lesioni degli interessi dei consumatori, ma miri, in una logica di sospetto, a ottenere dati per verificare la possibilità di violazioni? Sì, è ammissibile. Solo se la violazione è di natura penale. Sì, perché il diritto di accesso è comunque uno strumento di controllo generalizzato sull'attività oggetto della P.A. Sì, perché l'istanza è presentata da una associazione di tutela dei consumatori. No, è inammissibile.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 163/2006 l'esecuzione del contratto può avere inizio prima che lo stesso sia divenuto efficace? No, in nessun caso l'esecuzione del contratto può avvenire prima che lo stesso sia divenuto efficace. Sì, di prassi l'esecuzione del contratto ha inizio prima che lo stesso sia divenuto efficace. Sì, ma solo nel caso si tratti di stazioni appaltanti statali. Il D.Lgs. n. 163/2006 nulla dispone in merito all'inizio dell'esecuzione dei lavori. È corretta prassi amministrativa iniziare l'esecuzione dopo che il contratto sia divenuto efficace. No, salvo che, in casi di urgenza, la stazione appaltante o l'ente aggiudicatore ne chieda l'esecuzione anticipata, nei modi e alle condizioni previste dal regolamento.
Quale delle seguenti affermazioni è aderente ai principi sanciti dal D.Lgs. n. 165/2001 in materia di gestione delle risorse umane? Le amministrazioni pubbliche devono obbligatoriamente delegare la formazione e l'aggiornamento del personale, garantendo libertà di insegnamento ed autonomia didattica. Le amministrazioni pubbliche curano la formazione e l'aggiornamento del personale, escluso quello con qualifica dirigenziale. Le amministrazioni pubbliche garantiscono parità e pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro. Le amministrazioni pubbliche possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano alle prestazioni effettivamente rese, purché in relazione a maggiore produttività. Le amministrazioni sono autorizzate a ridurre l'orario di lavoro, mantenendo la stessa retribuzione, qualora vi sia un esubero di personale.
Quale dei seguenti è un "interesse primario" - come definito dalla legge n. 59/1997 - che lo Stato, le Regioni e gli enti locali devono assicurare nella gestione delle proprie attività istituzionali? L'istruzione, compresa quella professionale. L'amministrazione della giustizia. La tutela dei beni culturali e del patrimonio storico e artistico. La valorizzazione dei sistemi produttivi. L'ordine pubblico e la sicurezza pubblica.
La giurisdizione del giudice amministrativo è generalmente stabilita dall'art. 23 bis della L. 1034/1971 avverso i provvedimenti adottati da tutte le autorità amministrative indipendenti, ad eccezione di quelli... Del Garante delle comunicazioni. Dell'Autorità per la Vigilanza dei Contratti Pubblici. Del Garante della privacy. Dell'Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità. Del Garante della privacy e del Garante delle comunicazioni.
Al fine di assicurare la qualità, comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance, le amministrazioni pubbliche redigono annualmente il Piano della performance e la Relazione sulla performance. Il Piano della performance... È un documento, da adottare entro il 30 giugno. È un documento programmatico quinquennale. Evidenzia, a consuntivo, con riferimento all'anno precedente, i risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati ed alle risorse, con rilevazione degli eventuali scostamenti, e il bilancio di genere realizzato. È un documento consultivo biennale. È un documento programmatico triennale.
La pubblica amministrazione può legittimamente ricevere estratti e copie integrali degli atti di stato civile un anno dopo il loro rilascio? Sì, purché l'interessato dimostri, anche attraverso l'esibizione di altro documento, che i dati non hanno subito variazioni dalla data del rilascio. Solo se autenticati da un notaio o da un pubblico ufficiale. No, in alcun caso. Sì, a condizione che l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data di rilascio. Sì, tali certificati hanno validità illimitata.
La decisione di rito che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere di irricevibilità, di inammissibilità e di nullità. Determina una decisione di nullità... La presentazione del ricorso da soggetto carente di interesse. La presentazione del ricorso fuori termine. La mancanza di qualcuno degli elementi essenziali del ricorso. La proposizione del ricorso contro un atto non impugnabile. La presentazione del ricorso ad autorità diversa da quella indicata nell'atto (non appartenente alla stessa amministrazione).
L'Agenzia delle entrate, di cui all'art. 62 del D.Lgs. n. 300/1999, tra l'altro, ha il compito di... Costituire l'anagrafe dei beni immobiliari esistenti sul territorio nazionale sviluppando, anche ai fini della semplificazione dei rapporti con gli utenti, l'integrazione fra i sistemi informativi attinenti alla funzione fiscale ed alle trascrizioni ed iscrizioni in materia di diritti sugli immobili. Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei tributi diretti e dell'IVA, nonché di tutte le imposte, diritti o entrate erariali o locali, entrate anche di natura extratributaria, già di competenza del dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze o affidati alla sua gestione in base alla legge o ad apposite convenzioni stipulate con gli enti impositori o con gli enti creditori. Svolgere i servizi relativi al catasto e i servizi geotopocartografici. Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei diritti doganali e della fiscalità interna negli scambi internazionali, nonché delle accise sulla produzione e sui consumi. Svolgere i servizi relativi alle conservatorie dei registri immobiliari.
Sono impugnabili innanzi al G.A. soltanto gli atti amministrativi (in senso oggettivo, ossia esplicazione di pubblica potestà) che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti programmatici e pianificatori sono sempre impugnabili. Gli atti soggetti a controllo preventivo sono impugnabili. Gli atti esecutivi non sono impugnabili, in quanto non hanno valenza lesiva autonoma. Gli atti esecutivi sono impugnabili. Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili.
Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso abbia un oggetto generico e indeterminato? Sì, è ammissibile. Sì, perché il diritto di accesso è comunque uno strumento di controllo generalizzato sull'attività della P.A. No, è inammissibile. Solo se l'istanza è presentata da una associazione di tutela dei consumatori. Solo se l'istanza è prodotta da altra P.A.
Chi presiede il collegio di conciliazione previsto dall'art. 66 del D.Lgs. n. 165/2001? Il Direttore della Direzione provinciale del lavoro, o un suo delegato. Un magistrato delegato dal Presidente del Tribunale amministrativo territoriale. Un referendario incaricato dalla delegazione regionale della Corte dei conti. Un magistrato delegato dal pretore del lavoro. Il Direttore della Direzione regionale del lavoro, o un suo delegato.
I cittadini dell'Unione europea possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di atto notorio? Sì, limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare stati, fatti e qualità personali certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici o privati italiani. Sì, limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare stati e qualità personali certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani. Sì, purché abbiano la dimora da almeno due anni in Italia. Sì. Al riguardo si applicano le stesse modalità previste per i cittadini italiani. No. Le dichiarazioni sostitutive di atto notorio possono essere utilizzate solo dai cittadini italiani.
L'abrogazione dell'atto amministrativo... Ricorre quando con provvedimento "ad hoc" si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo. Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse. Ricorre quando viene annullato un atto amministrativo in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità. Non attiene a valutazioni di opportunità dell'atto amministrativo. Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo.
Sono propri della fase istruttoria del procedimento amministrativo... Le attività di acquisizione delle circostanze di fatto (rilevabili con accertamenti semplici, quali, ad esempio, ispezioni, inchieste, ecc.). L'esposto e la segnalazione. L'istanza e la richiesta. La proposta non vincolante e l'istanza. Le designazioni.
A norma del disposto di cui all'art. 21-octies della legge n. 241/1990 è annullabile il provvedimento amministrativo... Mancante dell'oggetto e del soggetto. Viziato da incompetenza. Adottato in violazione o elusione del giudicato. Viziato da difetto assoluto di attribuzione. Mancante degli elementi essenziali.
A norma del D.Lgs. n. 163/2006, possono partecipare alla medesima gara imprese che si trovino fra di loro in una delle situazioni di controllo di cui all'articolo 2359 del codice civile? No, in alcun caso. Sì, ma in tal caso la cauzione è raddoppiata. Sì, se in fase di gara dichiarano la situazione di controllo. Sì, non esistono particolari disposizioni al riguardo. Sì, ma solo per contratti il cui importo non superi 50.000 euro.
Quale dei seguenti soggetti può, ai sensi dell'art. 18 del D.P.R. n. 445/2000, legittimamente eseguire l'autenticazione di copie (atto o documento)? Pubblico ufficiale dal quale l'atto è stato emesso. Funzionario comunale o provinciale, purché preposto a servizi al pubblico. Funzionario comunale, qualunque sia l'ufficio di applicazione, previa esibizione dell'originale. Solo il pubblico ufficiale o un notaio. Solo il pubblico ufficiale presso il quale è depositato l'originale.
L'art. 2 bis della legge 241/1990 stabilisce che le controversie relative al risarcimento del danno in conseguenza del ritardo dell'amministrazione nella conclusione del procedimento sono attribuite alla: Giurisdizione di legittimità del giudice ordinario. Giurisdizione esclusiva del Tar del Lazio. Giurisdizione esclusiva della Corte dei Conti. Giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Giurisdizione del giudice ordinario.
Secondo quanto dispone l'art. 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, la motivazione dei provvedimenti amministrativi deve indicare... Gli elementi essenziali dell'atto e, qualora presenti, gli elementi accidentali. I presupposti di fatto e di diritto che hanno determinato l'amministrazione pubblica, e per essa l'organo, ad iniziare il procedimento. I requisiti di legittimità dell'atto amministrativo. Gli elementi precettivi dell'atto, consistenti nella dichiarazione di volontà vera e propria della pubblica amministrazione. I presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria.
Le Agenzie, di cui all'art. 8 del D.Lgs. 300/1999, sono chiamate a svolgere attività a carattere tecnico- operativo di interesse nazionale, in atto esercitate dai Ministeri e enti pubblici. Esse... Operano sotto il diretto controllo delle Prefetture. Determinano i programmi per dare attuazione agli indirizzi del Presidente del Consiglio dei Ministri. Operano al servizio esclusivo degli organi centrali dello Stato. Sono sottoposte ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Parlamento. Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e sono sottoposte al controllo della Corte dei conti.
In quale dei seguenti casi trova applicazione il licenziamento disciplinare di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, aggiunto dall'art. 69 del D.Lgs. n. 150/2009? Violazione di obblighi di comportamento da cui sia derivato disservizio agli utenti o a terzi. Falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, ovvero giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o che attesta falsamente uno stato di malattia. Alterchi negli ambienti di lavoro, anche con utenti o terzi. Solo in caso di ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio. Solo in caso di reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte aggressive o moleste o minacciose o ingiuriose o comunque lesive dell'onore e della dignità personale altrui.
Qualora in base alla natura del documento amministrativo richiesto non risulti l'esistenza di controinteressati, il diritto di accesso può essere esercitato in via informale? Solo se la richiesta provenga da una pubblica amministrazione. Sì, il diritto di accesso in via informale è oggi sempre ammesso anche in presenza di controinteressati. Sì, in tal caso il richiedente deve indicare gli elementi del documento oggetto di richiesta (ovvero gli elementi che ne consentano l'individuazione), specificare e, ove occorra, comprovare l'interesse connesso all'oggetto della richiesta, dimostrare la propria identità e, ove occorra, i propri poteri di rappresentanza del soggetto interessato. No, anche se non risulti l'esistenza di controinteressati la richiesta deve essere sempre formale. Solo se il richiedente non è portatore di una situazione qualificata, differenziata e tutelata.
A quale tra i seguenti organi coinvolti nel processo di misurazione e valutazione della performance l'art. 14 del D.Lgs. n. 150/2009 attribuisce il compito di monitorare il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni ed elaborare una relazione annuale sullo stato dello stesso? Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche. Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione. Organo di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione. Dirigenti di ciascuna amministrazione. Organismo indipendente di valutazione della performance.
La legge n. 241/1990 ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro,... Per gli atti concernenti l'ordinamento del personale. Per gli atti a contenuto generale. Per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa. Per gli atti privi di efficacia economica. Per gli atti discrezionali.
A quale tra i seguenti organi coinvolti nel processo di misurazione e valutazione della performance l'art. 13 del D.Lgs. n. 150/2009 attribuisce il compito di verificare la corretta predisposizione del Piano e della Relazione sulla Performance delle amministrazioni centrali e, a campione, analizzare quelli degli Enti territoriali, formulando osservazioni e specifici rilievi? Alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche. All'Organismo indipendente di valutazione della performance. Al Dipartimento della Funzione Pubblica. In via esclusiva al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione. Al Ministro per l'attuazione del programma di Governo.
La tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad un procedimento d'iniziativa della stessa P.A. Ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati. Ad un procedimento esterno alla P.A. Ad una posizione di non terzietà della P.A. in ordine alla controversia. Ad una decisione non vincolata ai motivi addotti dal ricorrente.
Dispone l'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001 in merito alle controversie relative ai rapporti di lavoro che sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro,... Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Le controversie in materia di rapporti di lavoro del personale della carriera diplomatica. Le controversie, promosse da organizzazioni sindacali, relative alle procedure di contrattazione collettiva. Le controversie in materia di rapporti di lavoro del personale delle Forze di Polizia di Stato. Solo le controversie concernenti le indennità di fine rapporto, comunque denominate e corrisposte.
L'esigenza di sicurezza pubblica può costituire legittima ragione ostativa alla comunicazione di avvio del procedimento? Sì, salvo nel caso di provvedimento di foglio di via obbligatorio. Sì. No, mai. No, salvo nel caso specifico di provvedimento di foglio di via obbligatorio. No, e in tal caso l'omessa comunicazione comporta l'annullabilità del provvedimento.
Indicare per quale dei seguenti soggetti non sussiste l'obbligo di reperibilità previsto dal D.M. n. 206/2009. Dipendenti pubblici nei confronti dei quali sono già state effettuate nell'anno almeno due visite fiscali. Dipendenti pubblici per i quali la malattia è stata riconosciuta causa di servizio. Il suddetto D.M. ha escluso l'obbligo di reperibilità solo per i dipendenti pubblici affetti da patologie gravi che richiedono terapie salvavita. Il suddetto D.M. ha escluso l'obbligo di reperibilità solo per i dipendenti pubblici con stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta. Dipendenti pubblici assenti per infortunio anche se occorso nel tempo libero.
Quando viene ritirato un precedente atto amministrativo, ampliativo delle facoltà del privato in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità, si pone in essere un provvedimento di... Annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo. Ratifica dell'atto amministrativo. Pronuncia di decadenza dell'atto amministrativo. Mero ritiro dell'atto amministrativo. Sospensione dell'atto amministrativo.
La responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica... È personale e limitata esclusivamente ai fatti commessi con dolo. È personale e limitata ai fatti ed alle omissioni commessi con dolo o con colpa grave. È personale e limitata ai fatti ed alle omissioni commessi con dolo. È personale e limitata ai fatti ed alle omissioni commessi con dolo o con colpa. È personale e limitata ai fatti ed alle omissioni commessi da colpa scaturita da una mancanza di diligenza superiore alla media.
Quale è lo scopo in un'amministrazione pubblica della valutazione e controllo strategico? Valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. Garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa. Dare validità ai provvedimenti amministrativi. Valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale. Ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati.
A norma di quanto prevede il D.Lgs. n. 150/2009, più amministrazioni pubbliche possono dotarsi dello stesso Organismo indipendente di valutazione della performance? Sì, le amministrazioni devono provvedere in forma associata. Sì, le amministrazioni possono provvedere singolarmente o in forma associata. Solo previa autorizzazione della Corte dei Conti. No, le amministrazioni devono provvedere singolarmente. Solo previa autorizzazione del Ministro competente.
A quali dei seguenti impiegati pubblici la legge attribuisce la denominazione di agente contabile? Ufficiali roganti che abbiano registrato contratti nulli. Soggetti preposti alla tutela dei beni demaniali. Soggetti che con qualsiasi titolo sono incaricati, a norma delle disposizioni organiche di ciascuna amministrazione, di riscuotere le varie entrate dello Stato e di versarne le somme nelle casse del Tesoro. Soggetti preposti all'approvazione o stipula dei contratti dello Stato. Dirigenti amministrativi dello Stato.
Il mero ritiro dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace. Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo. Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento. Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza. Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse.
Dispone l'art. 19 del D.Lgs. n. 150/2009 che in ogni amministrazione, l'Organismo indipendente, sulla base dei livelli di performance attribuiti ai valutati, compila una graduatoria delle valutazioni individuali del personale, differenziandolo in tre distinte fasce. Quale percentuale di personale è prevista per la fascia di merito alta? Il 5%. Il 10%. Il 25%. Il 15%. Il 30%.
Ai sensi dell'art. 25, comma 5, L. n. 241/1990, contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso ai documenti amministrativi è dato ricorso, nel termine di trenta giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio... Entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso. Entro dieci giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso. Entro trenta giorni dalla data di deposito del ricorso. Entro venti giorni dalla data di deposito del ricorso. Entro sessanta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso.
Ai sensi del Codice dei contratti pubblici, nel caso in cui l'organico delle amministrazioni aggiudicatrici presenti carenze accertate o in esso non sia compreso nessun soggetto in possesso della specifica professionalità necessaria per lo svolgimento dei compiti propri del responsabile del procedimento, i compiti di supporto all'attività del responsabile del procedimento possono essere affidati ai soggetti aventi le specifiche competenze di carattere tecnico, economico-finanziario, amministrativo, organizzativo, e legale? Sì, è sempre in facoltà della P.A., a prescindere o meno della carenza nell'organico, affidare a soggetti esterni i compiti di supporto. I compiti di supporto possono essere affidati solo a società ed organismi di altre P.A. Sì, lo prevede espressamente l'art. 10 del D.Lgs. n. 163/2006. No, i compiti di supporto devono essere svolti esclusivamente dall'organico della stazione appaltante. I compiti di supporto possono essere affidati solo a società di ingegneria, aventi le necessarie competenze specifiche di carattere tecnico, economico-finanziario, amministrativo, organizzativo e legale.
È sufficiente una semplice violazione dei diritti dei terzi commessa per colpa lieve dal pubblico impiegato perché possa configurarsi "danno ingiusto"? Sì, è sufficiente una violazione per colpa anche lievissima. Sì, è sufficiente una violazione per colpa lieve. No, la violazione deve essere commessa per dolo o per colpa grave. No, per configurarsi "danno ingiusto" la violazione deve essere commessa solo con dolo. No, la violazione per colpa non configura in alcun caso "danno ingiusto".
In materia di mansioni dei pubblici dipendenti, il D.Lgs. n. 165/2001 dispone, tra l'altro, che... Per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza. L'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza deve essere adeguatamente valutato ai fini dell'inquadramento del lavoratore e dell'assegnazione di incarichi di direzione. L'esercizio di fatto di mansioni superiori a quelle della qualifica di appartenenza ha effetto solo ai fini del calcolo del TFR. Per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di vacanza di posto in organico, per non più di un anno, prorogabile fino a due anni qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti. Si considera svolgimento di mansioni superiori anche l'attribuzione non prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni.
L'atto amministrativo è invalido quando è difforme dalla norma giuridica che lo disciplina. In relazione alla natura della norma rispetto alla quale si verifica tale difformità, si possono individuare due categorie generali di vizi dell'atto. Se la norma è una norma giuridica... Il vizio conseguente sarà di legittimità e l'atto sarà inopportuno. Il vizio conseguente sarà di merito e l'atto sarà inesistente. Il vizio conseguente sarà di legittimità e l'atto sarà illegittimo. Il vizio conseguente sarà di merito e l'atto sarà imperfetto. Il vizio conseguente sarà di merito e l'atto sarà inopportuno.
Esiste un obbligo di motivazione degli atti amministrativi a contenuto normativo? Sì, la motivazione costituisce obbligo della pubblica amministrazione. L'obbligo di motivazione sussiste solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento. Sì. Dispone l'art. 3 della legge n. 241 del 1990 che l'obbligo di motivazione sussiste per tutti i documenti e atti formati dalla P.A., anche se a contenuto normativo. L'obbligo di motivazione sussiste solo se previsto da regolamenti interni dell'Amministrazione. No, tale obbligo è espressamente escluso dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990.
La giurisdizione di legittimità dei T.A.R., prevista dagli artt. 2, 3 e 4 della legge n. 1034/1971, è "generale" in quanto... Non può riguardare l'accertamento dei vizi di incompetenza di un atto amministrativo. Riguarda le controversie relative alla legittimità di un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo (tranne le materie riservate alla cognizione di altra giurisdizione speciale). Può riguardare solo l'accertamento dei vizi di incompetenza e di violazione di legge. Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo (non sono previste materie riservate alla cognizione di altra giurisdizione speciale). È limitata quanto al potere di decisione; essi possono solo sostituire l'atto annullato.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, la persona fisica cui è attribuita la firma elettronica e che ha accesso ai dispositivi per la creazione della firma elettronica è denominata... Certificatore. Pubblica amministrazione. Gestore. Garante. Titolare.
Le disposizioni di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990 - Comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza - ... Non si applicano alle procedure concorsuali e ai procedimenti in materia previdenziale e assistenziale sorti a seguito di istanza di parte e gestiti dagli enti previdenziali. Si applicano anche per i procedimenti connotati, ex lege, da tratti di assoluta specialità come quello del condono edilizio straordinario. Si applicano anche alle procedure concorsuali. Non si applicano ai procedimenti in materia previdenziale e assistenziale sorti a seguito di istanza di parte e gestiti dagli enti previdenziali e ai procedimenti concernenti il personale dell'amministrazione stessa. Si applicano a tutti i procedimenti amministrativi indipendentemente dall'oggetto promosso.
A norma di quanto dispone l'art. 15 del D.Lgs. n. 150/2009 nelle amministrazioni pubbliche chi definisce il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità di cui all'art. 11, nonché gli eventuali aggiornamenti annuali? Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Dirigenti di ciascuna amministrazione. Organo di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione. Organismo indipendente di valutazione della performance. Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.
I compensi derivati da quali delle seguenti prestazioni non configurano, ai sensi dell'art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001, una situazione di incompatibilità o cumulo di impieghi? Utilizzazione economica da parte dell'autore o inventore di opere dell'ingegno, escluse le invenzioni industriali. Nessuna delle altre risposte è corretta, qualsiasi attività che prevede un compenso costituisce situazione incompatibile e cumulo di impieghi. Collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili. Collaborazione retribuita presso s.p.a. Compensi derivati da attività svolte dal dipendente in qualità di amministratore di s.r.l.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di completezza,... Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo. Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative, con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime. Con l'attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati in attuazione del principio di sussidiarietà e delle funzioni di programmazione. Con la conseguente attribuzione ad un unico soggetto delle funzioni e dei compiti connessi, strumentali e complementari, e quello di identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa. Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui.
Il Prefetto... Vigila sull'attuazione degli ordinamenti scolastici, sui livelli di efficacia dell'attività formativa e sull'osservanza degli standard programmati. Ha competenza esclusiva sull'intero territorio regionale sulle verifiche e controlli di reti e servizi di comunicazione elettronica. È nominato con D.P.R. previa deliberazione del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell'Interno. Deve godere della fiducia del Presidente della Repubblica. Svolge compiti di collocamento e politiche del lavoro sul territorio provinciale.
Le disposizioni del D.P.R. 28/12/2000, n. 445, in materia di documentazione amministrativa, si applicano solo ai cittadini italiani? No, si applicano a tutti i cittadini, di qualsiasi Paese. No, si applicano ai cittadini italiani e a tutti i cittadini di Paesi facenti parte del territorio europeo. Sì, salvo diverse disposizioni dettate dal legislatore. Sì. No, si applicano ai cittadini italiani e dell'Unione europea.
La legge in materia di procedimento amministrativo consente alle pubbliche amministrazioni di indicare le ragioni delle proprie decisioni con riferimento ad altro atto precedentemente emanato dalle stesse? Sì, ma deve trattarsi di atto emanato nel semestre precedente alla data di emanazione dell'atto motivato per relationem. La legge nulla dispone al riguardo; dottrina e giurisprudenza, tuttavia, sono largamente favorevoli alla prassi della motivazione per relationem. No, la legge pone in ogni caso a carico delle pubbliche amministrazioni un obbligo di motivazione espressa delle proprie decisioni. Sì, salvo che si tratti di atto emanato da autorità giudiziaria. Sì, ma tale atto deve essere richiamato dalla decisione stessa, nonché indicato e reso disponibile nei modi indicati dalla legge.
Gli accordi tra le pubbliche amministrazioni previsti dall'art. 15 della legge n. 241/1990... Sono stati parzialmente abrogati dalla legge n. 15/2005. Possono essere stipulati solo a seguito di conferenza di servizi. Sono stipulati per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune. Sono stipulati per realizzare, attraverso l'esame contestuale dei vari interessi coinvolti, la semplificazione di taluni procedimenti amministrativi particolarmente complessi. Possono essere stipulati solo per disciplinare attività meramente esecutive.
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001, con il collocamento in disponibilità del pubblico dipendente... I periodi di godimento dell'indennità sono riconosciuti ai fini della determinazione dei requisiti di accesso alla pensione e della misura della stessa. Il lavoratore ha diritto ad una indennità pari all'80 per cento dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale e di ogni altro emolumento corrisposto al personale in servizio di pari qualifica, per la durata massima di ventiquattro mesi. Il lavoratore ha diritto ad una indennità pari al 60 per cento dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale e di ogni altro emolumento corrisposto al personale in servizio di pari qualifica, per la durata massima di ventiquattro mesi. Il lavoratore ha diritto ad un assegno alimentare pari al 50% dello stipendio, con esclusione dell'indennità integrativa speciale e di ogni altro emolumento, per la durata massima di dodici mesi. Restano ferme tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro.
L'interesse collettivo, come l'interesse legittimo, di cui costituisce una specie,... Non è mai risarcibile a norma dell'art. 2043 del c.c. È tutelato solo amministrativamente. È indifferenziato e generico. È differenziato e qualificato. È immediatamente tutelato.
Fermo quanto previsto dal codice penale, come è punito a norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 165/2001, il lavoratore dipendente di una P.A. che giustifica l'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia? Con la reclusione da uno a due anni e con la multa da euro 50 ad euro 500. Con la reclusione da uno a due anni e con la multa da euro 100 ad euro 600. Con la multa da euro 1.200 ad euro 2.400. Con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 400 ad euro 1.600. Con la multa da euro 500 ad euro 2.600.
Le mansioni dei pubblici impiegati sono disciplinate dal D.Lgs. n. 165/2001, il quale dispone, tra l'altro, che... Nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni superiori, per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore. Si considera svolgimento di mansioni superiori anche l'attribuzione non prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni. L'esercizio di fatto di mansioni superiori a quelle della qualifica di appartenenza ha effetto in ogni caso ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione. Per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, comprese le assenze per ferie, per la durata dell'assenza. Per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente inferiore nel caso di esigenze di servizio, per non più di un anno.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di cooperazione tra Stato, Regioni ed enti locali,... In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni. Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea. Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui. Con l'attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati in attuazione del principio di sussidiarietà e delle funzioni di programmazione. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo.
Con il controllo di gestione, l'amministrazione pubblica... Verifica l'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati. Valuta l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. Garantisce la legittimità dell'azione amministrativa. Valuta le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale. Garantisce la regolarità e correttezza dell'azione amministrativa.
La Direzione Investigativa Antimafia del Ministero dell'interno opera nell'ambito del... Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile. Dipartimento per gli Affari interni e territoriali. Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione. Ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Dispone il D.Lgs. n. 163/2006 che durante l'iter di aggiudicazione di un contratto d'appalto, quando un'offerta appaia anormalmente bassa, la stazione appaltante richiede all'offerente le giustificazioni. Le giustificazioni possono riguardare... Solo i costi per la sicurezza. Solo i trattamenti salariali minimi stabiliti dalla legge. L'economia del procedimento di costruzione, del processo di fabbricazione, del metodo di prestazione del servizio. Solo l'eventualità che l'offerente ottenga un aiuto di Stato. Solo il costo del lavoro come determinato periodicamente in apposite tabelle dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
È consentito il trasferimento di dati personali oggetto di trattamento al di fuori del territorio dello Stato italiano, effettuato in accoglimento di una richiesta di accesso ai documenti amministrativi? No, il D.Lgs. 196/2003 lo vieta espressamente. Soltanto se l'ordinamento dello Stato di destinazione assicuri un livello di tutela delle persone adeguato. Soltanto se preventivamente autorizzato dal Garante. Sì. Soltanto se preventivamente autorizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La legge n. 241/1990 definisce alcuni principi in materia di procedimento amministrativo, stabilendo che... Tutti i provvedimenti amministrativi, compresi gli atti a contenuto generale, devono essere motivati. Ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato. La motivazione non è richiesta per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa. I provvedimenti amministrativi concernenti il personale devono essere motivati solo quando la motivazione sia espressamente richiesta in relazione alla natura dell'atto. La motivazione è richiesta anche per i giudizi e le valutazioni e non solo per l'attività provvedimentale della P.A.
Quale o quali dipendenti delle pubbliche amministrazioni, ai sensi dell'art. 68 del D.Lgs. n. 165/2001, sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato? Eletto nella Giunta regionale, provinciale o comunale. Eletto nel Consiglio regionale. Eletto nel Consiglio regionale o provinciale. Eletto nel Consiglio provinciale o comunale. Eletto nel Consiglio comunale di Comune con popolazione superiore a 100.000 abitanti.
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001, con il collocamento in disponibilità del pubblico dipendente... Il lavoratore ha diritto ad una indennità pari all'80% dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima di ventiquattro mesi. Restano ferme tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro. Restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro per due mesi. Il lavoratore ha diritto ad una indennità pari al 60% dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima di dodici mesi. Il lavoratore ha diritto ad un assegno alimentare pari al 50% dello stipendio, con esclusione dell'indennità integrativa speciale e di ogni altro emolumento, per la durata massima di dodici mesi.
L'atto amministrativo viziato da incompetenza relativa per materia è... Imperfetto. Ineseguibile. Nullo. Illecito. Annullabile.
A norma di quanto previsto dal D.Lgs. 150/2009, in quale dei seguenti casi trova applicazione la sanzione disciplinare del licenziamento? Atti o comportamenti ostili e denigratori nei confronti di un altro dipendente. Solo in caso di reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte aggressive o moleste o minacciose o ingiuriose o comunque lesive dell'onore e della dignità personale altrui. Comportamenti calunniosi nei confronti di altri dipendenti o degli utenti o di terzi. Solo in caso di ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio. Assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre nell'arco di un biennio o comunque per più di sette giorni nel corso degli ultimi dieci anni ovvero mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'amministrazione.
Tra le figure più rilevanti di eccesso di potere (definite in sede dottrinale e giurisprudenziale, dette figure sintomatiche) rientra... Inosservanza delle disposizioni relative alla valida costituzione dei collegi. Assenza di motivazione. Travisamento ed erronea valutazione dei fatti. Violazione dei criteri di economicità, efficacia, trasparenza e pubblicità dell'azione amministrativa. Vizio di forma.
L'Agenzia delle dogane di cui all'art. 63 del D.Lgs. n. 300/1999 tra l'altro, ha il compito di... Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei diritti doganali e della fiscalità interna negli scambi internazionali, nonché delle accise sulla produzione e sui consumi. Svolgere i servizi relativi al catasto, i servizi geotopocartografici e quelli relativi alle conservatorie dei registri immobiliari. Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei tributi diretti e dell'IVA, nonché di tutte le imposte, diritti o entrate erariali o locali già di competenza del dipartimento delle entrate del ministero delle finanze. Perseguire il massimo livello di adempimento degli obblighi fiscali concernenti l'IVA sia attraverso l'assistenza ai contribuenti, sia attraverso i controlli diretti a contrastare gli inadempimenti e l'evasione fiscale. Amministrare i beni immobili dello Stato, razionalizzandone e valorizzandone l'impiego.
Il ciclo di gestione della performance si articola in alcune fasi tra cui la prima è costituita dalla definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori. Gli obiettivi di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 150/2009... Devono essere specifici e misurabili in termini concreti e chiari, anche se non tali da determinare un significativo miglioramento della qualità dei servizi erogati e degli interventi. Devono essere rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività, alla missione istituzionale, alle priorità politiche ed alle strategie dell'amministrazione, anche se non tali da determinare un significativo miglioramento della qualità dei servizi erogati e degli interventi. Devono essere riferibili ad un arco temporale indeterminato. Sono definiti, prima dell'inizio del rispettivo esercizio, dai dirigenti e responsabili delle unità organizzative, sentiti gli organi di indirizzo politico-amministrativo. Devono essere tali da determinare un significativo miglioramento della qualità dei servizi erogati e degli interventi.
Ai sensi del D.Lgs. 163/2006 in quale caso le stazioni appaltanti possono aggiudicare i contratti pubblici mediante il "dialogo competitivo"? Nel caso di appalti d'importo superiore a 100.000.000 euro. Qualora, per ragioni d'urgenza, esista il reale impedimento alla pubblicazione di un bando di gara nei tempi prefissati dalla legge. Nel caso di appalti particolarmente complessi. Qualora, in esito all'esperimento di una procedura aperta o ristretta, non sia stata presentata nessuna offerta, o nessuna offerta appropriata, o nessuna candidatura. Qualora si tratti di forniture d'importo inferiore a 50.000 euro.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale. Accerta d'ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari. Decide avverso i ricorsi sul provvedimento emanato. Non può esperire ispezioni. Non può ordinare esibizioni di documenti.
Ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 165/2001, quale durata hanno gli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale? Non inferiore a due anni e non superiore a sette anni. Non inferiore a due anni e non superiore a cinque anni. Non inferiore a tre anni e non superiore a cinque anni. Non inferiore ad un anno e non superiore a tre anni. Non inferiore a tre anni e non superiore a quattro anni.
A quale tra i seguenti organi coinvolti nel processo di misurazione e valutazione della performance l'art. 13 del D.Lgs. n. 150/2009 attribuisce il compito di adottare le linee guida per la definizione degli Strumenti per la qualità dei servizi pubblici? Al Dipartimento della Funzione Pubblica. Alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche. In via esclusiva al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione. Al Ministro per l'attuazione del programma di Governo. All'Organismo indipendente di valutazione della performance.
La conferma dell'atto amministrativo è... L'inattaccabilità dell'atto amministrativo da parte di colui che pur avendo interesse ad impugnarlo non lo ha fatto nei termini prescritti. Un provvedimento di convalescenza dell'atto amministrativo. La trasformazione di un atto amministrativo nullo in un altro di cui esso presenta i requisiti di forma e di sostanza. Una causa di conservazione oggettiva dell'atto amministrativo dipendente da un comportamento con cui il soggetto privato dimostri di essere d'accordo con l'operato della P.A. Una manifestazione di volontà non innovativa con cui l'autorità ribadisce una sua precedente determinazione, eventualmente ripetendone il contenuto.
La responsabilità extracontrattuale della P.A. si basa sugli stessi principi di diritto privato (art. 2043 cod. civ.), ovvero... La condotta, la colpevolezza dell'agente e il nesso di causalità tra condotta ed evento. La condotta, la colpevolezza dell'agente, l'evento dannoso e il nesso di causalità tra condotta ed evento. La colpevolezza dell'agente, l'evento dannoso e il nesso di causalità tra condotta ed evento. La condotta, il dolo e l'evento dannoso. La colpevolezza dell'agente e l'evento dannoso.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 è annullabile... Il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali. Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato. Il provvedimento amministrativo che è viziato da eccesso di potere. Il provvedimento amministrativo che è viziato da acompetenza. Il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione.
Ai sensi dell'art. 12 della legge n. 241/1990, l'amministrazione è obbligata a predeterminare e rendere preventivamente pubblici i criteri e le modalità cui attenersi per... L'effettuazione di spese pubbliche. I provvedimenti tributari. La concessione di contributi. L'attribuzione di benefici al personale dipendente. L'emanazione dei regolamenti.
La proroga dell'atto amministrativo... Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza. Ricorre quando, con provvedimento "ad hoc", si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo. Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo. Ricorre quando la P.A. differisce ad un momento successivo, rispetto a quello previsto dall'atto, il termine di scadenza dell'atto stesso. Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico o per inadempimento, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza.
Ciascun atto amministrativo presenta una struttura formale generalmente composta da... Intestazione, preambolo, dispositivo, data e sottoscrizione. Preambolo, motivazione, dispositivo, luogo e sottoscrizione. Intestazione, preambolo, motivazione, dispositivo, luogo, data e sottoscrizione. Intestazione, preambolo, dispositivo, luogo e data. Intestazione, motivazione, luogo, data e sottoscrizione.
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che le P.A. possono ricoprire posti vacanti in organico mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre P.A., che facciano domanda di trasferimento. Il trasferimento... È disposto previo parere favorevole dei dirigenti responsabili dei servizi e degli uffici cui il personale è o sarà assegnato. Si attua d'ufficio. Può avere luogo solo nell'ambito della stessa Regione. Deve essere autorizzato dal Dipartimento della funzione pubblica. Non necessita di consenso da parte delle amministrazioni interessate né da parte del dirigente responsabile dei servizi e degli uffici cui il personale è o sarà assegnato.
I capitolati generali d'oneri, ai sensi del Regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato,... Contengono le condizioni che possono applicarsi indistintamente ad un determinato genere di lavoro, appalto o contratto, e le forme da seguirsi per le gare. Sono documenti interni all'amministrazione che vengono predisposti per annotare tutte le fasi di gestione delle procedure. Contengono esclusivamente le condizioni che possono applicarsi indistintamente a tutti i contratti. Contengono le condizioni che si riferiscono più particolarmente all'oggetto proprio del contratto. Contengono le condizioni che si riferiscono in modo specifico ad un determinato contratto e riguardano solo quel contratto.
A norma delle disposizioni dettate dalla legge 14/1/1994, n. 20 nei confronti di quali soggetti si imputa la responsabilità contabile, nel caso di deliberazioni degli organi collegiali? Nei confronti di tutti i componenti l'organo. Nei confronti del Presidente dell'organo collegiale che firma gli atti deliberativi. Nei confronti di coloro che comunque non hanno fatto constatare il proprio dissenso. Nei confronti di coloro che hanno espresso voto favorevole e di quelli che, pur assenti, non hanno fatto constatare il proprio dissenso. Nei confronti dei soggetti che hanno espresso voto favorevole.
La decisione di rito che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere di irricevibilità, di inammissibilità e di nullità. Determina una decisione di irricevibilità... La presentazione del ricorso fuori termine. La proposizione del ricorso contro un atto non impugnabile. La presentazione del ricorso ad autorità incompetente. La mancanza di qualcuno degli elementi essenziali del ricorso. La presentazione del ricorso da soggetto carente di interesse.
A quali dei seguenti criteri, ai sensi dell'art. 2, D.Lgs. n. 165/2001, le amministrazioni pubbliche ispirano la loro organizzazione? Collegamento delle attività degli uffici e, ove possibile, interconnessione con sistemi informatici e statistici pubblici e privati. Attuazione di sistemi di controllo preventivo su tutti gli atti a rilevanza esterna. Ampia flessibilità, garantendo adeguati margini alle determinazioni operative e gestionali da assumersi ai sensi dell'art. 5, comma 2, D.Lgs. n. 165/2001. Attivazione di periodici e specifici controlli sulle determinazioni operative e gestionali. Armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con le esigenze rappresentate dalle categorie produttive, dalle associazioni dei lavoratori e dei cittadini e con gli orari di tutte le altre amministrazioni pubbliche.
Dispone l'art. 21-septies della legge n. 241/1990 che le questioni inerenti alla nullità dei provvedimenti amministrativi in violazione o elusione del giudicato... Sono attribuiti alla giurisdizione esclusiva del Consiglio di Stato. Sono attribuiti alla giurisdizione esclusiva del G.A. Sono attribuiti alla giurisdizione esclusiva del G.O. Sono attribuiti alla giurisdizione esclusiva della Corte dei Conti. Sono attribuiti alla giurisdizione del G.A. o del G.O.
Il ciclo di gestione della performance si articola in alcune fasi tra cui la prima è costituita dalla definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori. Gli obiettivi di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 150/2009... Devono essere rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività, alla missione istituzionale, alle priorità politiche ed alle strategie dell'amministrazione, anche se non tali da determinare un significativo miglioramento della qualità dei servizi erogati e degli interventi. Devono essere specifici e misurabili in termini concreti e chiari, anche se non tali da determinare un significativo miglioramento della qualità dei servizi erogati e degli interventi. Sono definiti in coerenza con quelli di bilancio indicati nei documenti programmatici, e il loro conseguimento costituisce condizione per l'erogazione degli incentivi previsti dalla contrattazione integrativa. Sono definiti, prima dell'inizio del rispettivo esercizio, dai dirigenti e responsabili delle unità organizzative, sentiti gli organi di indirizzo politico-amministrativo. Sono programmati su base quinquennale.
L'accesso agli atti amministrativi va escluso nel caso di svolgimento dell'attività di vigilanza? L'accesso agli atti amministrativi va escluso solo nel caso di svolgimento dell'attività di controllo. L'accesso agli atti amministrativi va escluso solo nel caso di svolgimento dell'attività di accertamento di illeciti. No, l'accesso agli atti va escluso nei soli casi previsti dalla legge, tra i quali non rientra quello dello svolgimento dell'attività di vigilanza. Sì, l'accesso agli atti va escluso nei soli casi previsti dalla legge, tra i quali rientra quello dello svolgimento dell'attività di vigilanza. Sì, in quanto il principio di buon andamento e dell'imparzialità non trova applicazione nel caso di svolgimento dell'attività di vigilanza.
Il D.M. n. 206/2009 dispone che sono esclusi dall'obbligo di rispettare le fasce di reperibilità i dipendenti pubblici per i quali l'assenza è etiologicamente riconducibile ad una delle circostanze indicate all'art. 2. Quale è una circostanza che esclude l'obbligo di reperibilità? Patologie gravi che richiedono terapie salvavita. Malattia superiore a sette giorni. Malattia certificata direttamente da una struttura sanitaria ospedaliera. Malattia ad obbligo di denuncia da parte del medico. Malattia neurologica indipendentemente dalla gravità.
A quali soggetti si riferisce l'art. 2 del Codice dell'amministrazione digitale quando dispone che essi "assicurano la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale"? Stato, regioni e autonomie locali. Tutte le Amministrazioni dello Stato. Amministrazioni centrali dello Stato e enti pubblici sottoposti a vigilanza ministeriale. Amministrazioni centrali dello Stato. A tutti i ministeri.
Quale delle affermazioni che seguono è conforme ai principi vigenti in materia di procedimento amministrativo? Solo ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, la P.A. ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, la P.A. ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, la P.A non è obbligata a concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Solo ove il procedimento debba essere iniziato d'ufficio, la P.A. ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Solo ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una votazione di organo collegiale, la P.A. ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso.
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi... È istituita presso l'ufficio del Garante della privacy. È istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. È istituita presso il Ministero dell'Interno. È istituita presso la Presidenza della Repubblica. È istituita presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze.
A norma di quanto dispone l'art. 15 del D.Lgs. n. 150/2009 nelle amministrazioni pubbliche chi verifica il conseguimento effettivo degli obiettivi strategici? L'organo di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione. Il Ministro per l'attuazione del programma di Governo. L'Organismo indipendente di valutazione della performance. I dirigenti di ciascuna amministrazione. Il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, l'istituto dell'autotutela (in contrapposizione alla tutela amministrativa su ricorso) si attua... D'iniziativa del privato danneggiato da un atto della P.A. Con un procedimento esterno alla P.A. Con la P.A. in posizione di terzietà. Con un procedimento interno della P.A. Con l'annullamento dell'atto su istanza dell'interessato.
Gli atti e i documenti possono essere trasmessi alle pubbliche amministrazioni con l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione? Sì, se formati ed inviati nel rispetto della vigente normativa. La trasmissione di atti e documenti con l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione è ad uso esclusivo delle amministrazioni e/o tra le amministrazioni dello Stato. Solo se inerenti il diritto di accesso di cui alla legge n. 241/1990. Solo se inerenti ai procedimenti di cui all'art. 54 della legge n. 241/1990. No, salvo espressa richiesta da parte dell'amministrazione.
Nella comunicazione mediante la quale l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento debbono essere indicati... L'ufficio e la persona responsabile del procedimento; la data di presentazione dell'istanza, con riferimento ai procedimenti ad iniziativa di parte; l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti. L'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento promosso, l'ufficio e la persona responsabile del procedimento; la data entro la quale deve concludersi il procedimento; l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti. L'amministrazione competente, i nominativi di tutte le persone interessate; le tipologie di atti di cui è possibile prendere visione; il termine entro il quale è possibile ricorrere al Consiglio di Stato. L'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento promosso, l'ufficio e la persona responsabile del procedimento; la data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione; nei procedimenti ad iniziativa di parte, la data di presentazione della relativa istanza; l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti. L'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento promosso, la data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione; nei procedimenti ad iniziativa di parte, la data di presentazione della relativa istanza.
A quale tra i seguenti organi coinvolti nel processo di misurazione e valutazione della performance l'art. 13 del D.Lgs. n. 150/2009 attribuisce il compito di definire i parametri e i modelli di riferimento del Sistema di misurazione e valutazione della performance in termini di efficienza e produttività? Al Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche. Al Dipartimento della Funzione Pubblica. All'Organismo indipendente di valutazione della performance. In via esclusiva al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.
Esiste per la pubblica amministrazione un obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi concernenti l'organizzazione amministrativa? L'obbligo di motivazione sussiste solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento. No. Tale fattispecie non rientra tra quelle espressamente previste dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. L'obbligo di motivazione sussiste solo se previsto da regolamenti interni dell'Amministrazione. Sì, tale obbligo è espressamente previsto dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. La motivazione dei provvedimenti amministrativi costituisce una facoltà della pubblica amministrazione.
Sono ammesse le comunicazioni di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico ad altri soggetti pubblici? Sì, senza alcuna limitazione. No, sono rigorosamente vietate dal D.Lgs. 196/2003. Sì, ma solo previa autorizzazione del Presidente del Consiglio dei Ministri. Sì, previa autorizzazione scritta dell'interessato. Sì, se sono previste da norme di legge o di regolamento o risultano comunque necessarie per lo svolgimento delle funzioni istituzionali, nel rispetto di quanto stabilito dall'art. 39, comma 2, del d.lgs. n. 196/03.
Il titolare del trattamento dei dati personali che, per effetto del trattamento, cagioni un danno è tenuto al risarcimento? Si sempre, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno. Solo se il danno è stato arrecato a minore. Soltanto se il danno è stato determinato da fatto doloso o colposo del titolare. No. Soltanto se si è reso autore di un illecito penale.
Ai sensi dell'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001, quali delle seguenti controversie relative ai rapporti di lavoro restano devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo? Le controversie relative a comportamenti antisindacali delle pubbliche amministrazioni. Le controversie, promosse da organizzazioni sindacali, relative alle procedure di contrattazione collettiva. Controversie relative alle indennità di fine rapporto di tutti i pubblici impiegati. Controversie relative al conferimento di incarichi dirigenziali nonché quelle relative alla revoca degli incarichi dirigenziali. Controversie relative ai rapporti di lavoro dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili.
È possibile ammettere ad una gara d'appalto un'offerta condizionata? No, tale ipotesi è espressamente esclusa dal Regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato. Il Regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato lascia ampia facoltà al riguardo a chi presiede la gara. Sì. Sì. Dispone il Regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato, che non è possibile ammettere ad una gara d'appalto esclusivamente un'offerta espressa in modo indeterminato. Sì. Dispone il Regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato, che non è possibile ammettere ad una gara d'appalto esclusivamente un'offerta pervenuta per telegramma.
In caso di diniego dell'accesso, espresso o tacito, ai documenti amministrativi, il richiedente può... Presentare ricorso, nel termine di sessanta giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro dieci giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso. Presentare ricorso, nel termine di trenta giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso. Presentare ricorso, nel termine di trenta giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro sessanta giorni dalla data di presentazione del ricorso. Presentare ricorso, nel termine di venti giorni, al T.A.R. il quale decide in camera di consiglio entro cinque giorni dalla data di presentazione del ricorso. Presentare ricorso, nel termine di trenta giorni, alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi la quale decide nei successivi venti giorni.
Dove è istituito il collegio di conciliazione di cui all'art. 66 del D.Lgs. n. 165/2001 presso cui si svolge il tentativo obbligatorio di conciliazione? Presso la Direzione provinciale del lavoro nella cui circoscrizione si trova l'ufficio cui il lavoratore è addetto, ovvero era addetto al momento della cessazione del rapporto. Presso la Provincia nella cui circoscrizione si trova l'ufficio cui il lavoratore è addetto, ovvero era addetto al momento della cessazione del rapporto. Presso l'apposito ufficio istituito presso la Regione. Presso la locale Agenzia per l'impiego. Presso il giudice di pace.
Qualora l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture accerti che dalla esecuzione dei contratti pubblici derivi pregiudizio per il pubblico erario, ai sensi del D.Lgs. n. 163/2006,... Trasmette gli atti ed i propri rilievi ai soli organi giurisdizionali competenti. Trasmette gli atti e i propri rilievi agli organi di controllo, ai soggetti interessati e alla procura generale della Corte dei conti. Annulla o riforma gli atti in questione. Annulla gli atti in questione e trasmette gli atti all'autorità giudiziaria. Annulla il contratto e denuncia il fatto all'Agenzia delle Entrate.
Se l'interessato al rilascio di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è soggetto a curatela... La dichiarazione non può essere ricevuta dal pubblico ufficiale. La dichiarazione può essere fatta anche da un parente prossimo. La dichiarazione è sottoscritta dallo stesso pubblico ufficiale, previo accertamento dell'identità del dichiarante. La dichiarazione è sottoscritta dall'interessato stesso con l'assistenza del curatore. La dichiarazione, in tal caso, può essere fatta solo dal Tribunale competente.
A quale Ministero compete il compito, tra gli altri, di tutela dei diritti civili, cittadinanza, immigrazione, asilo e soccorso? Ministero della Giustizia. Ministero dell'Interno. Ministero degli Affari istituzionali. Ministero degli Affari esteri. Ministero della Previdenza sociale.
Fatta salva l'applicazione dell'art. 19 della legge n. 241/1990 nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale... A provvedimento di diniego della domanda, se non è comunicato nei termini il provvedimento di accoglimento. Sempre a diniego di accoglimento della domanda. A proroga dei termini quando esistono particolari situazioni giuridiche soggettive dei controinteressati. A proroga dei termini per l'emissione di un qualsiasi provvedimento. A provvedimento di accoglimento della domanda, se non è comunicato nei termini il provvedimento di diniego.
A norma di quanto dispone l'art. 37 del D.Lgs. 163/2006, l'offerta dei concorrenti raggruppati o dei consorziati... Determina la loro responsabilità solidale nei confronti della stazione appaltante, nonché nei confronti del subappaltatore e dei fornitori. Non determina la loro responsabilità solidale né nei confronti della stazione appaltante né nei confronti dei fornitori. Determina la loro responsabilità solidale nei confronti della stazione appaltante, ma non nei confronti dei fornitori. Determina responsabilità solo per il mandatario. Non è ammessa per espressa previsione del suddetto D.Lgs.
L'atto amministrativo illegittimo può essere viziato in modo più o meno grave quindi essere nullo o annullabile. Quando è viziato da incompetenza... È annullabile. È annullabile entro 30 giorni dalla sua emanazione. È nullo ovvero annullabile entro 60 giorni dalla sua emanazione. È nullo. È imperfetto.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... Non è mai competente in materia di adozione del provvedimento finale. È solo competente all'indizione delle conferenze di servizi e all'emanazione del provvedimento finale. Non può mai esperire ispezioni. Adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione. Non può mai ordinare esibizioni di documenti.
Il termine di cinque anni per la prescrizione del diritto al risarcimento del danno per responsabilità contabile, previsto dall'art. 1 comma 2 della legge n. 20/1994, decorre... Di norma dalla data in cui il fatto è stato accertato. Dalla data in cui si è verificato il fatto dannoso, ovvero, in caso di occultamento doloso del danno, dalla data della sua scoperta. In caso di dolo dalla data in cui è stato accertato il fatto, in caso di colpa al momento in cui si è verificato il fatto dannoso. Dalla data in cui è iniziato il procedimento per responsabilità. Dalla data in cui si è concluso il procedimento per responsabilità.
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che le P.A. possono ricoprire posti vacanti in organico mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti in servizio presso altre P.A., che facciano domanda di trasferimento (passaggio diretto). Il trasferimento... Avviene tra dipendenti appartenenti alla stessa qualifica. Trova applicazione solo nel comparto Ministeri. È disciplinato secondo criteri stabiliti annualmente dal Dipartimento della funzione pubblica. Riguarda soltanto il comparto delle Regioni-Enti locali. Non trova applicazione nel comparto Ministeri.
Dispone la legge n. 241/1990 che l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento mediante comunicazione personale indicando l'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento, l'ufficio e la persona responsabile, ecc. L'omissione di taluna delle comunicazioni prescritte... Può essere fatta valere da qualunque soggetto anche se non portatore di interessi legittimi. Può essere fatta valere solo dai soggetti portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati. Comporta la sospensione dell'avvio del procedimento. Può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista. Può essere fatta valere da qualunque soggetto purché estraneo all'amministrazione.
Quale dei seguenti è un "interesse primario" - come definito dalla legge n. 59/1997 - che lo Stato, le Regioni e gli enti locali devono assicurare nella gestione delle proprie attività istituzionali? L'ordine pubblico e la sicurezza pubblica. L'amministrazione della giustizia. La promozione dello sviluppo economico. Lo sviluppo del sistema valutario e bancario. Il coordinamento dei rapporti con l'Unione europea.
Le disposizioni dell'art. 55-ter del D.Lgs. n. 165/2001 concernenti i rapporti fra procedimento disciplinare e procedimento penale costituiscono norme imperative? No, possono essere derogate dai successivi contratti individuali. No, possono essere derogate dall'ARAN. Sì, ai sensi e per gli effetti degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del c.c. No, possono essere derogate dai successivi contratti collettivi nazionali. No, possono essere derogate dagli organi di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,... È normalmente un organo esterno all'Amministrazione nominato dall'Organo di vertice. Adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria. Non può esperire ispezioni. Deve necessariamente delegare l'istruttoria del procedimento. Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale.
Ai sensi dell'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001, quali delle seguenti controversie relative ai rapporti di lavoro sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro? Le controversie in materia di rapporti di lavoro degli avvocati dello Stato. Solo le controversie concernenti le indennità di fine rapporto, comunque denominate e corrisposte. Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Le controversie concernenti il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali. Le controversie in materia di rapporti di lavoro del personale delle Forze di Polizia di Stato.
Il Garante in materia di protezione dei dati personali è... Organo collegiale costituito da due membri, uno designato dalla Camera dei deputati e uno dal Senato della Repubblica. La persona fisica individuata dal Capo dello Stato. Organo collegiale costituito da tre membri, eletti due dalla Camera dei deputati e uno dal Presidente della Repubblica. La persona fisica autorizzata al trattamento dei dati personali. Organo collegiale costituito da quattro membri, eletti due dalla Camera dei deputati e due dal Senato della Repubblica con voto limitato.
Le disposizioni dell'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001 in materia di responsabilità, infrazioni e sanzioni, procedure conciliative, costituiscono norme imperative? No, possono essere derogate dall'ARAN. Sì, ai sensi e per gli effetti degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del c.c. No, possono essere derogate dai successivi contratti collettivi nazionali. No, possono essere derogate dagli organi di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione. No, possono essere derogate dai successivi contratti individuali.
Si può configurare responsabilità in capo alla P.A. per gli atti emanati, quando l'emanazione sia conseguenza di false dichiarazioni o di documenti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità, prodotti dall'interessato o da terzi? Solo nel caso di danno pubblico arrecato alla collettività. No, salvo il caso di dolo o colpa anche lievissima. No, salvo che l'atto non costituisca reato. No, salvo i casi di dolo o colpa grave. No, in nessun caso.
Salvi i casi di silenzio assenso, decorsi i termini per la conclusione del procedimento previsti nell'art. 2 della legge n. 241/1990, il ricorso avverso il silenzio dell'amministrazione... Può essere proposto anche senza necessità di diffida all'amministrazione inadempiente, fino alla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento, ovvero nei sessanta giorni previsti dalla suddetta legge. Può essere proposto, previa diffida, all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre tre mesi dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento. Può essere proposto anche senza necessità di diffida all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre sei mesi dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento. Può essere proposto, previa diffida, all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre sei mesi dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento. Può essere proposto anche senza necessità di diffida all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre un anno dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento.
Nell'ambito delle autocertificazioni si distinguono le dichiarazioni sostitutive di certificazione e le dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà. Le prime... Configurano un documento sottoscritto dall'interessato prodotto in sostituzione dei certificati. Hanno validità di tre mesi. Configurano il documento sottoscritto dall'interessato concernente stati, qualità personali e fatti, che siano a diretta conoscenza di questi. Hanno sempre validità illimitata. Possono essere utilizzate solo per dichiarare qualità personali.
A norma di quanto dispone l'art. 65 del D.Lgs. n. 82/2005 le istanze e dichiarazioni presentate alle P.A. per via telematica... Sono valide se sottoscritte mediante la firma digitale, il cui certificato è rilasciato da un certificatore accreditato. Sono valide solo quando l'autore è identificato dal sistema informatico con l'uso della carta d'identità elettronica. Sono valide solo quando l'autore è identificato dal sistema informatico con l'uso della carta nazionale dei servizi. Sono valide solo quando l'autore è identificato dal sistema informatico con l'uso della carta d'identità elettronica o della carta nazionale dei servizi. Non sono valide, salvo espressa previsione che le legittima.
Qualora la prescrizione del diritto al risarcimento sia maturata a causa di omissione o ritardo della denuncia del fatto che ha dato luogo alla responsabilità contabile,... L'azione è proponibile entro cinque anni dalla data in cui la prescrizione è maturata. L'azione è proponibile entro dieci anni dalla data in cui la prescrizione è maturata. L'azione è proponibile entro vent'anni dalla data in cui la prescrizione è maturata. L'azione di responsabilità si deve intendere comunque non più proponibile. L'azione è imprescrittibile.
Quale condizione inderogabile pone l'art. 14 del D.Lgs. 150/2009 ai fini dell'accesso agli strumenti per premiare il merito di cui al Titolo III? L'approvazione da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica. L'approvazione da parte dell'ARAN. Nessuna, ogni pubblica amministrazione provvede in autonomia. L'approvazione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La validazione della Relazione sulla performance.
Le disposizioni di cui all'art. 16 (attività consultiva) in merito ai termini previsti per i pareri... Trovano sempre applicazione, salvo i casi che richiedono esigenze istruttorie, nel qual caso i termini possono essere raddoppiati. Non si applicano in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela dei diritti fondamentali costituzionalmente tutelati. Non si applicano solo in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistica, territoriale. Non si applicano in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistica, territoriale e della salute dei cittadini. Non si applicano in caso di pareri che devono essere rilasciati dall'autorità amministrativa e dal Consiglio di Stato.
Il Prefetto... È sottoposto al coordinamento "politico" del Questore. Svolge compiti di rappresentanza dell'amministrazione locale e di garanzia istituzionale a tutela dell'ordinamento giuridico. È coadiuvato dal Comitato provinciale della P.A. da lui presieduto. Dipende burocraticamente dall'intero governo ma funzionalmente dal solo Ministro dell'Interno. Rappresenta il Governo ed è tenuto ad uniformarsi alle direttive governative e deve godere della fiducia dell'Esecutivo.
Nell'ambito delle autocertificazioni si distinguono le dichiarazioni sostitutive di certificazione e le dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà. Le seconde... Configurano un documento sottoscritto dall'interessato prodotto in sostituzione dei certificati. Hanno sempre validità di tre mesi. Configurano il documento sottoscritto dall'interessato concernente stati, qualità personali e fatti, che siano a diretta conoscenza di questi. Possono essere utilizzati solo in sostituzione di certificati che attestino titoli di studio o abilitazioni. Hanno sempre validità di nove mesi.
La tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad una posizione di non terzietà della P.A. in ordine alla controversia. Ad un procedimento d'iniziativa della stessa P.A. Ad un procedimento d'iniziativa del ricorrente. Ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati. Ad una decisione non vincolata ai motivi addotti dal ricorrente.
È esclusa la responsabilità personale del pubblico dipendente verso i terzi,... Quando ha agito per legittima difesa di sé o di altri. Solo quando ha gito nell'interesse esclusivo dell'Amministrazione. Quando ha agito in concorso con altri dipendenti. Quando il danno è di modesta entità. Quando ha agito per delega del superiore.
Dispone il D.Lgs. n. 150/2009 che l'Organismo indipendente di valutazione della performance, sulla base di appositi modelli cura annualmente la realizzazione di indagini sul personale dipendente volte a rilevare il livello di benessere organizzativo e il grado di condivisione del sistema di valutazione nonché la rilevazione della valutazione del proprio superiore gerarchico da parte del personale. Chi fornisce detti modelli? Il Dipartimento della Funzione Pubblica. L'ARAN. La Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche. L'organo di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione. La Corte dei Conti.
È inefficace l'atto amministrativo che... Manca di uno degli elementi essenziali che ne condizionano l'esistenza. Non può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo. Presenta un vizio alla cui presenza la legge non commina conseguenze negative per l'atto stesso. Non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione. È inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia.
Quale è la norma che ha definitivamente cambiato la denominazione di Prefettura-U.T.G.? D.Lgs. 300 del 30/7/1999. D.Lgs. 29 del 21/1/2004. D.P.R. 398 del 7/09/2001. D.Lgs. 139 del 19/5/2000. D.P.R. 13/05/2005.
A seguito della riforma dell'organizzazione del Governo, le Agenzie di cui all'art. 8 del D.Lgs. n. 300/1999,... Sono sottoposte ai poteri di indirizzo del Ministero e di vigilanza della Corte dei conti e del Consiglio di Stato. Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge, sono sottoposte al controllo della Corte dei conti ed ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Parlamento. Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge, sono sottoposte al controllo della Corte dei conti ed ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Ministro. Hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e non sono sottoposte al controllo della Corte dei conti. Operano al servizio esclusivo degli organi centrali dello Stato.
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... È limitata quanto al potere di decisione, in quanto può solo annullare l'atto illegittimo, ma non può riformarlo o sostituirlo. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di incompetenza di un atto amministrativo. Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo (non sono previste materie riservate alla cognizione di altra giurisdizione speciale). Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. È limitata quanto al potere di decisione, non può annullare l'atto illegittimo.
Quale delle seguenti formulazioni, in materia di organizzazione e disciplina degli uffici e delle dotazioni organiche, è conforme ai principi sanciti dal D.Lgs. n. 165/2001? Nelle amministrazioni pubbliche l'organizzazione e la disciplina degli uffici sono determinate previa consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge. Le amministrazioni pubbliche curano l'ottimale distribuzione delle risorse umane esclusivamente attraverso la coordinata attuazione dei processi di mobilità. Il reclutamento del personale costituisce evento eccezionale cui è possibile fare ricorso solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Di norma, per la ridefinizione degli uffici e delle dotazioni organiche si procede annualmente, sulla base del fabbisogno rilevato attraverso l'attività dell'anno precedente. Le variazioni delle dotazioni organiche già determinate dall'ente sono approvate dall'organo di controllo. La ridefinizione degli uffici e delle dotazioni organiche di ciascuna amministrazione deve essere determinata da organismi o soggetti esterni all'amministrazione con criteri di assoluta obiettività e trasparenza.
Il legislatore recependo l'elaborazione giurisprudenziale in tema di nullità dell'atto amministrativo, ha introdotto l'art. 21-septies nella legge n. 241/1990 che prevede la nullità per il provvedimento... Che è stato adottato in violazione di norme sul procedimento. Che è viziato da eccesso di potere. Che è stato adottato in violazione di legge. Che è viziato da difetto assoluto di attribuzione. Che è viziato da incompetenza.
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... La definizione dei criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo. La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. L'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno.
Quale è lo strumento informatico che le P.A. rilasciano ai cittadini per consentire loro di accedere, attraverso la rete, a quei servizi per i quali sia necessaria l'identificazione in rete del soggetto? TS (Tessera sanitaria). Codice fiscale. Firma digitale. CNS (Carta nazionale dei servizi). Numero CI (Carta Identità).
La legge 15/3/1997, n. 59, esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli enti locali, tra l'altro,... I compiti relativi alla difesa del suolo in genere. I compiti e le attività in materia di controllo sugli enti locali. I compiti preordinati ad assicurare l'esecuzione a livello nazionale degli obblighi derivanti dal Trattato sull'Unione europea. La programmazione generale nel settore dello spettacolo in genere. Turismo ed industria alberghiera.
Richiedere ed ottenere l'uso delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni con le P.A. centrali e con i gestori di pubblici servizi statali nei limiti di quanto previsto nel D.Lgs. n. 82/2005... Costituisce una opportunità per i cittadini e le imprese. Costituisce un obbligo per le imprese ed una facoltà per i cittadini. Costituisce un diritto per i soli cittadini. Costituisce un diritto dei cittadini e delle imprese. Costituisce un diritto per le sole imprese.
Il trattamento di dati personali da parte di privati è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato, il quale consenso, peraltro, ai sensi del D.Lgs. 196/2003,... Non è richiesto solo nel caso in cui il trattamento sia necessario per l'adempimento di un obbligo legale. Non è richiesto quando è necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato o per adempiere, prima della conclusione del contratto, a specifiche richieste dell'interessato. Non è richiesto quando il trattamento riguarda dati non provenienti da pubblici registri, elenchi o atti. Non è richiesto solo nel caso in cui il trattamento sia finalizzato a scopi statistici. Non è richiesto solo quando il trattamento riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque.
L' art. 4 del D.Lgs. n. 165/2001 sancisce una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico- amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni,... L'organizzazione delle risorse umane. La richiesta di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno. La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi in genere.
Esiste un obbligo di motivazione degli atti amministrativi a contenuto generale? Sì, la motivazione costituisce obbligo della pubblica amministrazione. L'obbligo di motivazione sussiste solo se previsto da regolamenti interni dell'Amministrazione. No, tale obbligo è espressamente escluso dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990. L'obbligo di motivazione sussiste solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento. Sì. Dispone l'art. 3 della legge n. 241 del 1990 che l'obbligo di motivazione sussiste per tutti i documenti e atti formati dalla P.A., ad accezione di quelli concernenti l'organizzazione dei pubblici concorsi.
I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono disciplinati, ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. n. 165/2001, dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa. Sono invece disciplinati con apposita legge dello Stato i rapporti relativi a... Personale che svolge attività di pubblica sicurezza. Personale degli enti pubblici non economici. Personale delle amministrazioni autonome dello Stato. Personale della carriera prefettizia. Personale del comparto "Sanità".
Come è definito il provvedimento mediante il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale posto all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario? Ammissione. Delega. Dispensa. Autorizzazione. Concessione.
Quale fonte legislativa ha istituito l'Agenzia delle Entrate? La L. n. 189/1959 che ha istituito anche la Guardia di Finanza. Il D.M. 22/03/1996, n. 327 istitutivo del servizio di controllo presso il Ministero del bilancio e della programmazione economica. Il D.Lgs. n. 173/2003 che riorganizza il Ministero dell'economia e delle finanze. Il D.Lgs. n. 300/1999 di riforma dell'organizzazione del Governo. Il D.P.R. n. 102/1996 recante norme sulla Cabina di regia nazionale.
In materia di "funzioni e responsabilità", l'art. 4 del D.Lgs. 165/2001 stabilisce che i dirigenti delle P.A... Sono responsabili della gestione, ma non dei relativi risultati. Sono esenti da responsabilità salvo che il fatto non costituisca reato. Sono responsabili in via esclusiva della gestione e dei relativi risultati. Non sono responsabili né della gestione, né dei relativi risultati. Non sono responsabili della gestione, ma sono responsabili dei risultati conseguiti.
I raggruppamenti temporanei di concorrenti, costituiti tra consorzi stabili e società commerciali sono ammessi a partecipare alle procedure di affidamento dei contratti pubblici? Sì, anche se prima della presentazione dell'offerta, non abbiano conferito mandato collettivo speciale con rappresentanza ad uno di essi, qualificato mandatario. È in facoltà del responsabile del procedimento ammettere alle procedure di affidamento dei contratti pubblici i soggetti che ritiene opportuno a suo insindacabile giudizio. Solo se iscritti in apposito elenco tenuto dall'Autorità di vigilanza. Sì, se prima della presentazione dell'offerta, abbiano conferito mandato collettivo speciale con rappresentanza ad uno di essi, qualificato mandatario, il quale esprime l'offerta in nome e per conto proprio e dei mandanti. No, non sono ammessi in nessun caso.
Dispone l'art. 11 della legge n. 241/1990 che a garanzia dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, in tutti i casi in cui una pubblica amministrazione conclude accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento con privato, la stipulazione dell'accordo... Deve essere comunicata mediante pubblicazione in gazzetta ufficiale. Deve essere preceduta da una determinazione dell'organo che sarebbe competente per l'adozione del provvedimento. Deve essere preceduta da una conferenza di servizi. Deve essere adeguatamente motivata e portata a conoscenza di tutti i soggetti interessati qualora diversi da portatori di interessi diffusi. Può avvenire anche in forma non scritta.
Ai fini del D.Lgs. 82/2005, il documento d'identità munito di fotografia del titolare rilasciato su supporto informatico dalle amministrazioni comunali con la prevalente finalità di dimostrare l'identità anagrafica del suo titolare... È denominato carta nazionale di servizi a firma digitale. È denominato certificato elettronico. È denominato certificato qualificato. È denominato carta d'identità elettronica. È denominato validazione temporale.
A norma di quanto dispone l'art. 57 (procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando di gara) del D.Lgs. n. 163/2006, in quale dei seguenti casi le stazioni appaltanti possono aggiudicare i contratti pubblici mediante procedura negoziata? In nessun caso; di fatto la procedura negoziata non è più ammissibile. Solo qualora, per ragioni di natura tecnica o artistica ovvero attinenti alla tutela di diritti esclusivi, il contratto possa essere affidato unicamente ad un operatore economico determinato. Qualora, in esito all'esperimento di una procedura aperta o ristretta, non sia stata presentata nessuna offerta, o nessuna offerta appropriata, o nessuna candidatura. Ogni qualvolta la stazione appaltante lo ritenga a suo insindacabile giudizio opportuno. Solo nel caso di appalti pubblici di lavori, per lavori realizzati unicamente a scopo di ricerca, sperimentazione o messa a punto, e non per assicurare una redditività o il recupero dei costi di ricerca e sviluppo.
Se l'interessato al rilascio di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è soggetto a tutela... La dichiarazione è sottoscritta dal tutore. La dichiarazione è sottoscritta dallo stesso pubblico ufficiale, previo accertamento dell'identità del dichiarante. La dichiarazione non può essere ricevuta dal pubblico ufficiale. La dichiarazione, in tal caso, può essere fatta solo dal Tribunale competente. La dichiarazione può essere fatta anche da un parente prossimo.
A quale/quali organi l'art. 7 del D.Lgs. n. 150/2009 attribuisce la funzione di misurazione e valutazione della performance? Organismi indipendenti di valutazione della performance, Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle P.A., dirigenti di ciascuna amministrazione. Organismi indipendenti di valutazione della performance, organo di indirizzo politico-amministrativo e dirigenti di ciascuna amministrazione. Organismi indipendenti di valutazione della performance e organo di indirizzo politico- amministrativo di ciascuna amministrazione. Solo agli organismi indipendenti di valutazione della performance. Solo alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle P.A. e ai dirigenti di ciascuna amministrazione.
La novella operata dalla legge 69/2009 all'art. 14 ter della legge 241/1990 ha previsto, tra l'altro, che: Alla conferenza possono partecipare, senza diritto di voto, i concessionari e i gestori di pubblici servizi, nel caso in cui il procedimento amministrativo o il progetto dedotto in conferenza implichi loro adempimenti ovvero abbia effetto diretto o indiretto sulla loro attività. In sede di conferenza di servizi possono essere richiesti, per una sola volta, ai proponenti dell'istanza o ai progettisti chiarimenti o ulteriore documentazione. Se questi ultimi non sono forniti in detta sede, entro i successivi 60 giorni, si procede all'esame del provvedimento. La prima riunione della conferenza di servizi è convocata entro venti giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro sessanta giorni dalla data di indizione. La conferenza assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori all'unanimità dei presenti. La prima riunione della conferenza di servizi è convocata entro venti giorni dalla data di indizione.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, la tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad un procedimento non contenzioso. Ad una posizione di non terzietà della P.A. in ordine alla controversia. Ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati. Ad un contraddittorio con gli interessati. Ad un procedimento interno alla P.A.
Per dare corretta attuazione alle disposizioni previste dal D.Lgs. 165/2001 in materia di pari opportunità, le pubbliche amministrazioni, tra l'altro,... Garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale, riservando ad esse almeno il quaranta per cento dei posti per ciascun corso. Garantiscono alle donne con prole la possibilità di accedere al telelavoro. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, un numero di posti di componente delle commissioni di concorso, in rapporto alla loro presenza nell'amministrazione. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, il cinquanta per cento dei posti in organico. Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, almeno un terzo dei posti di componente delle commissioni di concorso.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 150/2009, chi esercita il controllo strategico di cui all'art. 6 comma 1 D.Lgs. n. 286/1999? Il Dipartimento della Funzione Pubblica. Direttamente la Corte dei Conti. L'Organismo indipendente di valutazione della performance. L'organo di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione. I dirigenti di ciascuna amministrazione.
Un dipendente pubblico responsabile verso l'amministrazione per danni derivanti da violazioni di obblighi di servizio, ma non per maneggio di denaro, è sottoposto alla giurisdizione... Della Corte dei Conti per responsabilità contabile. Del Giudice Amministrativo. Della Commissione Tributaria. Della Corte dei Conti per responsabilità amministrativa. Della Commissione di Disciplina.
Dispone l'art. 10-bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni; dell'eventuale mancato accoglimento di tali osservazioni deve essere data ragione nella motivazione del provvedimento finale? No, in quanto si tratta di una scelta che non pregiudica l'adozione del provvedimento finale. Sì, se l'istanza proviene da portatore di interessi pubblici. Sì, lo prevede espressamente l'art. 10-bis della legge n. 241/1990. Sì, se l'istanza proviene da altra pubblica amministrazione. No, in quanto atti presenti nella c.d. fase preparatoria.
Ai fini della responsabilità del pubblico dipendente verso terzi, per "danno ingiusto" si intende... Solo quello derivante da ogni sua omissione di atti di servizio. Quello derivante da qualsiasi comportamento che abbia prodotto danni a terzi. Quello derivante da ogni violazione dei diritti dei terzi che l'impiegato abbia commesso per dolo o per colpa grave. Quello derivato da ogni violazione dei diritti dei terzi previsto dal nostro ordinamento come delitto. Quello derivante da ogni violazione degli obblighi di servizio.
Al fine di assicurare la qualità, comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance, le amministrazioni pubbliche redigono annualmente il Piano della performance e la Relazione sulla performance. La Relazione sulla performance... È un documento programmatico che deve essere approvato dal Ministero per le pari opportunità. È adottato entro il 31 gennaio. È adottato entro il mese di marzo. Evidenzia, a consuntivo, con riferimento all'anno precedente, i risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati ed alle risorse, con rilevazione degli eventuali scostamenti, e il bilancio di genere realizzato. È un documento programmatico triennale.
Il SPC è... Il servizio pubblico certificato. Il sistema pubblico condivisibile. Il sistema pubblico di comunicazione. Il sistema pubblico di connettività. Il servizio pubblico delle carte nazionali.
Ai fini del Codice dell'amministrazione digitale, per "carta nazionale dei servizi" si intende... L'attestato elettronico che collega i dati utilizzati per verificare le firme elettroniche ai titolari e conferma l'identità informatica dei titolari stessi. Il documento rilasciato su supporto informatico per consentire l'accesso per via telematica ai servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni. Il certificato elettronico conforme ai requisiti di cui all'allegato I della direttiva 1999/93/CE, rilasciato da certificatori che rispondono ai requisiti di cui all'allegato II della medesima direttiva. Il documento rilasciato su supporto informatico per consentire l'accesso per via telematica solo alle informazioni inerenti a procedimenti avviati dalle pubbliche amministrazioni. La possibilità di accedere ai dati senza restrizioni non riconducibili a esplicite norme di legge.
In materia di documentazione amministrativa... I documenti fatti pervenire da chiunque ad una pubblica amministrazione mediante mezzo telematico o informatico soddisfano il requisito della forma scritta solo a condizione che la loro trasmissione sia seguita da quella del documento originale cartaceo. I documenti autocertificati sono accettati dalle pubbliche amministrazioni che possono successivamente operare l'accertamento d'ufficio ovvero richiedere al dichiarante la trasmissione dell'atto o del certificato originale al termine del procedimento. I documenti trasmessi da chiunque ad una pubblica amministrazione tramite fax, o con altro mezzo telematico o informatico idoneo ad accertarne la fonte di provenienza, soddisfano il requisito della forma scritta e la loro trasmissione non deve essere seguita da quella del documento originale. I documenti trasmessi da chiunque ad una pubblica amministrazione tramite fax, o con altro mezzo telematico o informatico anche se idoneo ad accertarne la fonte di provenienza, non soddisfano il requisito della forma scritta. I documenti fatti pervenire da chiunque ad una pubblica amministrazione soddisfano il requisito della forma scritta solo se trasmessi tramite fax idoneo ad accertarne la fonte di provenienza e a condizione che la loro trasmissione sia seguita da quella del documento originale.
È conforme alle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 163/2006 che una stazione appaltante, prima di procedere all'apertura delle buste delle offerte presentate, richieda soltanto ad alcuni offerenti di dimostrare il possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa, attraverso l'effettiva presentazione della documentazione indicata nel bando o nella lettera di invito? Sì, qualora l'amministrazione abbia fondate ragioni per ritenere che l'offerente sia privo dei requisiti richiesti. Sì. Le stazioni appaltanti, prima di procedere all'apertura delle buste delle offerte presentate, avanzano tale richiesta ad un numero di offerenti non inferiore al 10% delle offerte presentate, arrotondato all'unità superiore, scelti con sorteggio pubblico. No. La richiesta è illegittima perché viola la "par condicio" dei concorrenti. Sì. Le stazioni appaltanti, prima di procedere all'apertura delle buste delle offerte presentate, devono obbligatoriamente avanzare tale richiesta ad almeno due offerenti. No, la richiesta deve essere avanzata a tutti gli offerenti.
Dispone l'art. 75 del D.Lgs. n. 82/2005 che al Sistema pubblico di connettività (SPC) partecipano... Tutte le amministrazioni dello Stato, e le sue disposizioni si applicano anche all'esercizio delle funzioni di ordine e sicurezza pubblica, difesa nazionale, consultazioni elettorali. Tutte le amministrazioni centrali dello Stato. Tutti i ministeri. Tutte le amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001. Tutte le amministrazione centrali dello Stato ad esclusione degli enti pubblici non economici.
Il ricorso gerarchico proprio è un rimedio amministrativo... Ordinario e generale consistente nell'impugnativa di un atto non definitivo proposta all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto. A tutela di diritti soggettivi ed interessi legittimi, con il quale si possono far valere i soli vizi di legittimità. A tutela di diritti soggettivi ed interessi legittimi, con il quale si possono far valere i soli vizi di merito. Ordinario, a carattere rinnovativo e generale consistente nell'impugnativa di un atto definitivo proposta all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto. A carattere eccezionale.
A norma di quanto dispone l'art. 79 del D.Lgs. n. 82/2005, chi assicura il raccordo tra le amministrazioni pubbliche, nel rispetto delle funzioni e dei compiti spettanti a ciascuna di esse? La Commissione di coordinamento del SPC. Il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione. Il MIT. "Il Servizio e-government per lo sviluppo" del Capo del Dipartimento del MIT. Il SPC.
Negli appalti di forniture o servizi, se il concorrente non è in grado di presentare le referenze richieste dalla stazione appaltante: Deve impugnare il bando di gara. Può provare la propria capacità economica e finanziaria mediante qualsiasi altro documento considerato idoneo dalla stazione appaltante, senza necessità di giustificati motivi e salvo comunque il requisito concernente la costituzione o l'inizio dell'attività da meno di tre anni. Può provare la propria capacità economica e finanziaria mediante qualsiasi altro documento considerato idoneo dalla stazione appaltante, purché adduca giustificati motivi, ivi compreso quello concernente la costituzione o l'inizio dell'attività da meno di tre anni. Non può in nessun caso partecipare alla gara, in quanto la legislazione vigente non ammette deroghe. È escluso dalla gara.
Qualora in base alla natura del documento amministrativo richiesto non risulti l'esistenza di controinteressati, il diritto di accesso può essere esercitato in via informale? No, la legge 241/1990 prevede che la richiesta debba sempre essere avanzata formalmente. No, anche se non risulti l'esistenza di controinteressati la richiesta deve essere sempre formale. Sì, mediante richiesta, anche verbale, all'ufficio dell'amministrazione competente a formare l'atto conclusivo del procedimento o a detenerlo stabilmente. Solo se la richiesta provenga da una pubblica amministrazione. Sì, il diritto di accesso in via informale è oggi sempre ammesso anche in presenza di controinteressati.
A norma di quanto dispone l'art. 10 del D.Lgs. n. 163/2006 il responsabile del procedimento... È l'organo che definisce i requisiti minimi di idoneità finanziaria per l'ammissione alle procedure di affidamento dei lavori. Coincide sempre con il responsabile della sicurezza. Svolge esclusivamente compiti di controllo sul livello di avanzamento dei lavori. Fornisce all'amministrazione aggiudicatrice i dati e le informazioni relativi alle principali fasi di svolgimento dell'attuazione dell'intervento, necessari per l'attività di coordinamento, di indirizzo e di controllo di sua competenza. È un organo esterno all'amministrazione aggiudicatrice che propone l'indizione, o, ove competente, indice la conferenza di servizi, quando sia necessario o utile per l'acquisizione di intese, pareri, concessioni, autorizzazioni, permessi, licenze, nulla osta, assensi, comunque denominati.
È dichiarato inammissibile il ricorso amministrativo... Solo quando sia presentato da soggetto carente di interesse. Presentato ad autorità incompetente. Ritenuto infondato. Presentato fuori termine. Che manchi di qualcuno degli elementi essenziali.
Dispone l'art. 66 del D.Lgs. n. 163/2006 che le spese per la pubblicazione degli avvisi e dei bandi da parte della Commissione sono a carico... Della Comunità. Delle stazioni appaltanti. Dei partecipanti alle gare d'appalto. Dello Stato. Dell'Autorità di vigilanza.
Dispone l'art. 21 del D.Lgs. 196/2003 che il trattamento di dati giudiziari da parte di soggetti pubblici... È consentito solo se autorizzato dall'autorità giudiziaria. È consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge o provvedimento del Garante che specifichino le finalità di rilevante interesse pubblico del trattamento, i tipi di dati trattati e di operazioni eseguibili. È consentito anche se non autorizzato da espressa disposizione di legge o di provvedimento del Garante. Segue le normali disposizioni dettate dal suddetto D.Lgs. per tutti i dati personali. È sempre vietato.
Il contenuto di un atto amministrativo... È la "res" su cui l'atto amministrativo incide. Deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile. Non può essere caratterizzato dalla presenza di elementi accidentali. Non può essere eventuale. Non può essere determinabile; deve essere necessariamente determinato.
Dispone l'art. 35 del D.Lgs. n. 163/2006 in materia dei requisiti per la partecipazione dei consorzi alle gare che è computata cumulativamente in capo al consorzio, ancorché in possesso delle singole imprese consorziate... Tra l'altro, l'idoneità finanziaria. Tra l'altro, l'idoneità tecnica. Tra l'altro, l'organico medio annuo. Tra l'altro, la disponibilità dei mezzi d'opera e l'idoneità finanziaria. La sola disponibilità delle attrezzature.
La legge 15/3/1997, n. 59, esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli enti locali, tra l'altro,... I compiti relativi alla difesa del suolo in genere. I compiti relativi alla tutela dell'ambiente e della salute in genere. I compiti di rilievo nazionale del sistema di protezione civile. I compiti e le attività in materia di controllo sugli enti locali. La programmazione generale nel settore dello spettacolo in genere.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni,... In considerazione delle diverse caratteristiche, anche associative, demografiche, territoriali e strutturali degli enti riceventi. In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo. Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea. Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui.
La tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad una decisione non vincolata ai motivi addotti dal ricorrente. Ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati. Ad un procedimento d'iniziativa della stessa P.A. Ad un contenzioso. Ad una posizione di non terzietà della P.A. in ordine alla controversia.
Nei casi di cui all'art. 55-quinquies, comma 1, (false attestazioni o certificazioni) del D.Lgs. n. 165/2001, il lavoratore, ferme la responsabilità penale e disciplinare e le relative sanzioni, è obbligato a risarcire anche il danno patrimoniale? Sì, pari al doppio del compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i quali sia accertata la mancata prestazione, nonché il danno all'immagine subito dall'amministrazione. Sì, ma solo in presenza di danno all'immagine subito dall'amministrazione. No. Sì, pari alla metà del compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i quali sia accertata la mancata prestazione, con esclusione del danno all'immagine subito dall'amministrazione. Sì, pari al compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i quali sia accertata la mancata prestazione, nonché il danno all'immagine subito dall'amministrazione.
Ai fini del Codice dell'amministrazione digitale, gli attestati elettronici che collegano all'identità del titolare i dati utilizzati per verificare le firme elettroniche assumono la denominazione di... Documenti informatici. Autenticazioni informatiche. Atti qualificati. Certificati qualificati. Certificati elettronici.
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni,... L'organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno. L'organizzazione delle risorse umane. La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa.
In attuazione della legge n. 241/1990, nei procedimenti ad iniziativa di parte, esiste un obbligo generale di indicare, nella comunicazione di avvio del procedimento, la data di presentazione dell'istanza? Sì, ma solo se l'istanza è presentata da persone giuridiche. Sì, ma solo se l'istanza è presentata da un soggetto privato estraneo all'amministrazione. No. Sì, la legge n. 15/2005, che ha modificato l'art. 8, l. n. 241/1990, ha previsto un obbligo generale. Sì, ma solo se l'istanza è presentata da altra P.A.
Che validità hanno i certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni non attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni? Due anni dalla data del rilascio. La validità indicata dalla stessa amministrazione che deve rilasciare i certificati. Tre mesi dalla data del rilascio. Sei mesi dalla data del rilascio. Illimitata.
Ai sensi del D.Lgs. n. 163/2006, le spese relative alla pubblicità di bandi e avvisi... Devono essere inserite nel quadro economico dello schema di contratto tra le somme a disposizione della stazione appaltante. Devono essere inserite nel quadro economico del progetto tra le competenze tecniche. Sono da imputarsi su apposito capitolo di bilancio. Sono a carico del soggetto che risulterà al termine delle procedure aggiudicatario. Devono essere inserite nel quadro economico del progetto tra gli imprevisti.
Ai sensi del D.Lgs. n. 163/2006, nel caso di lavori, per raggruppamento temporaneo di tipo "verticale" si intende... Una riunione di concorrenti finalizzata a realizzare i lavori della stessa categoria. Una riunione di concorrenti con oggetto sociale diverso. Una riunione di concorrenti nell'ambito della quale uno di essi realizza i lavori della categoria prevalente. Una riunione di concorrenti finalizzata a realizzare i lavori in economia diretta. Un raggruppamento temporaneo di concorrenti, i quali, prima della presentazione dell'offerta, abbiano conferito mandato collettivo speciale con rappresentanza ad uno di essi, qualificato mandatario.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, per interesse legittimo si intende, secondo la teoria c.d. dell'interesse strumentale... Quell'interesse riconosciuto dall'ordinamento allo scopo di tutelare i c.d. interessi personalissimi. Quell'interesse non oggetto di tutela né diretta né indiretta. L'interesse del singolo alla legittimità dell'atto amministrativo ovvero ad un corretto esercizio del potere da parte della P.A. Quell'interesse riconosciuto dall'ordinamento giuridico come esclusivamente proprio del suo titolare e protetto in modo diretto ed immediato. Un diritto soggettivo subordinato ad un interesse pubblico prevalente.
Il D.Lgs. n. 112/1998 conferisce al Presidente del Consiglio dei Ministri il potere sostitutivo in caso di accertata inattività delle Regioni e degli enti locali riferita alle funzioni ed ai compiti loro conferiti. Tale potere sostitutivo è esercitabile, tra l'altro,... Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa ai servizi alla persona e alla comunità. Nel caso di accertata inattività che comporti inadempimento agli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione europea. Nel caso di accertata inattività che riguardi indistintamente una qualsiasi delle funzioni conferite dal suddetto Decreto Legislativo. Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa alla polizia amministrativa regionale e locale. Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa alle attività produttive.
Quali poteri sono conferiti al Prefetto nel caso in cui un consigliere comunale compia atti contrari alla Costituzione? Il potere di sciogliere il Consiglio comunale. Il potere di rimozione del consigliere dall'ufficio. Nessuno. Tutti i poteri sono conferiti al Ministro dell'interno. In attesa del decreto di rimozione dall'incarico, il Prefetto può sospendere il consigliere qualora sussistano motivi di grave e urgente necessità. Il potere di proporre al Presidente della Repubblica la rimozione del consigliere dall'ufficio.
Il trattamento di dati personali da parte di privati è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato, il quale consenso, peraltro, ai sensi del D.Lgs. 196/2003,... Non è richiesto quando il trattamento riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Non è richiesto quando il trattamento riguarda dati non provenienti da pubblici registri, elenchi o atti. Non è richiesto solo nel caso in cui il trattamento sia finalizzato a scopi statistici. Non è richiesto solo quando è necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato o per adempiere, prima della conclusione del contratto, a specifiche richieste dell'interessato. Non è richiesto solo quando il trattamento riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque.
L'interesse legittimo... È sempre correlato ad una carenza di potere della P.A. È un interesse che si presenta solo differenziato ma non anche qualificato. È la posizione soggettiva di vantaggio, qualificata dall'ordinamento, che viene in evidenza nell'esercizio di una potestà collegata a talune posizioni legittimanti. Alla stregua del diritto soggettivo non può prevedere, in sede di ricorso, pronunce di natura reintegratoria. È una situazione giuridica soggettiva individuale di natura dottrinale che non ha trovato riconoscimento nel nostro ordinamento.
Dispone l'art. 23 del D.Lgs. 196/2003, che il trattamento di dati personali da parte di privati o di enti pubblici economici è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato. Tale consenso, ai sensi dell'art. 24 ... Non è richiesto solo quando è necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato o per adempiere, prima della conclusione del contratto, a specifiche richieste dell'interessato. Non è richiesto solo quando il trattamento riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi o atti. Non è richiesto solo nel caso in cui il trattamento sia finalizzato a scopi statistici. Non è richiesto quando è necessario per adempiere ad un obbligo previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria. È richiesto anche quando è necessario per adempiere ad un obbligo previsto dalla legge.
Secondo la teoria generale, quale dei seguenti elementi non costituisce carattere essenziale della responsabilità extracontrattuale della P.A. nei confronti dei terzi? L'evento dannoso. L'antigiuridicità della condotta. La riferibilità alla P.A. dell'attività dell'agente. Il dolo. Il nesso di causalità tra condotta ed evento.
Il legislatore nel riformulare gli artt. 3 e 14 del D.Lgs. n. 29/1993, con gli artt. 3 e 9 del D.Lgs. n. 80/1998, trasfusi ora negli art. 4 e 14 del D.Lgs. n. 165/2001 ha accentuato il principio della distinzione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo degli organi di governo e funzioni di gestione e attuazione amministrativa dei dirigenti. Rientrano tra le funzioni di indirizzo politico-amministrativo... L'organizzazione delle risorse umane. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi in genere. La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno. La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa.
Nell'ambito della propria autonomia l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture può richiedere alla stazione appaltante informazioni e chiarimenti sul conferimento di incarichi di progettazione relativamente ad un lavoro pubblico in corso di esecuzione? No, l'Autorità di vigilanza è un ente con competenza limitata alla fase di collaudo. Sì, l'Autorità di vigilanza può richiedere informazioni e chiarimenti relativamente a lavori, servizi e forniture pubblici, in corso o da iniziare. No, l'Autorità di vigilanza esplica le sue funzioni solo durante la fase di aggiudicazione dei contratti. Sì, ma la richiesta deve essere avanzata dal responsabile dei lavori. No, l'Autorità di vigilanza non ha competenza in merito ai conferimenti di incarichi.
Perché un consorzio possa essere qualificato "stabile" ai sensi del D.Lgs. n. 163/2006, occorre, tra l'altro, che sia formato da non meno di... Quattro consorziati. Tre consorziati. Cinque consorziati. Sette consorziati. Un capo gruppo e un consorziato.
I vizi di legittimità degli atti ovvero le concrete cause della illegittimità degli stessi sono l'incompetenza, la violazione di legge e l'eccesso di potere. L'incompetenza può aversi... Per grado, per valore e per territorio. Per materia, per grado e per territorio. Per materia, per valore e per grado. Per valore e per territorio. Per materia, per valore, per grado e per territorio.
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni,... L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi in genere. La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa. L'organizzazione delle risorse umane. La definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno.
Contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso ai documenti amministrativi è dato ricorso al Tribunale amministrativo regionale. È appellabile la decisione del T.A.R.? Sì, entro 10 giorni dalla notifica, alla Corte di Cassazione. Sì, entro 60 giorni dalla notifica, alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi. Sì, entro 30 giorni dalla notifica, al Consiglio di Stato. Sì, entro 90 giorni dalla notifica, al Consiglio di Stato. No, la decisione del Tribunale amministrativo regionale non è mai appellabile.
In base alla disciplina dell'istituto della denuncia d'inizio attività (D.I.A.) prevista della legge n. 241/1990... Entro sessanta giorni dall'inizio dell'attività, l'interessato ne dà comunicazione all'amministrazione competente. Entro tre giorni dall'inizio dell'attività, l'interessato ne dà comunicazione all'amministrazione competente. Entro dieci giorni dall'inizio dell'attività, l'interessato ne dà comunicazione all'amministrazione competente. Entro sette giorni dall'inizio dell'attività, l'interessato ne dà comunicazione all'amministrazione competente. Contestualmente all'inizio dell'attività, l'interessato ne dà comunicazione all'amministrazione competente.
Le disposizioni dell'art. 55-octies del D.Lgs. n. 165/2001 concernenti la permanente inidoneità fisica al servizio costituiscono norme imperative? No, possono essere derogate dall'ARAN. No, possono essere derogate dai successivi contratti collettivi nazionali. Sì, ai sensi e per gli effetti degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del c.c. No, possono essere derogate dai successivi contratti individuali. No, possono essere derogate dagli organi di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione.
Da quali soggetti è attuato il sistema di qualificazione degli esecutori di lavori pubblici previsto dal D.Lgs. n. 163/2006? Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ministero dei lavori pubblici. Albo nazionale dei costruttori. Organismi di diritto privato di attestazione, appositamente autorizzati dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Regioni territorialmente competenti.
Si può configurare responsabilità in capo all'amministrazione per gli atti emanati, quando l'emanazione sia conseguenza di documenti falsi presentati in luogo alle certificazioni di cui all'art. 47 del D.P.R. 445/2000? Solo nel caso di atti presentati per la stipulazione di contratti a evidenza pubblica. No, in nessun caso. No, salvo i casi di dolo o colpa grave. No, salvo i casi di dolo o di colpa. La responsabilità è sempre a capo del funzionario incaricato.
Nello svolgimento dei suoi compiti il responsabile del procedimento amministrativo... Può solo proporre l'indizione di conferenze di servizi, non avendo mai la competenza per indirle. Può chiedere, in fase di istruttoria, il rilascio di dichiarazioni e la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete e può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali. Non può esperire ispezioni od ordinare esibizioni di documenti. Non avendo mai la competenza per adottare direttamente il provvedimento finale, si limita a trasmettere gli atti all'organo competente per l'adozione. Deve nominare un organo tecnico, interno all'Amministrazione, al fine di esperire gli accertamenti tecnici e le ispezioni.
Dispone il D.Lgs. 165/2001 che nella P.A. il lavoratore può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore, tra l'altro,... Nel caso di sostituzione di altro dipendente assente per ferie, per la durata dell'assenza. Nel caso di vacanza di posto in organico, per non più di tre mesi, prorogabili fino a sei qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti. Nel caso di sostituzione di altro dipendente assente per ferie, qualora la durata sia superiore a 15 giorni. Nel caso di vacanza di posto in organico, per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti. Nel caso di vacanza di posto in organico, per non più di due mesi.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, i documenti per i quali sia possibile risalire al loro contenuto attraverso altre scritture o documenti di cui sia obbligatoria la conservazione, anche se in possesso di terzi, sono denominati... Originali non unici. Certificati. Originali unici. Originali. Copie conformi.
In base all'art. 2 bis della legge 241/1990, chi è tenuto al risarcimento del danno in conseguenza del ritardo nella conclusione del procedimento amministrativo? Solo i soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative. Solo le pubbliche amministrazioni statali e i soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative. Le pubbliche amministrazioni e i soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative. Anche i soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative, purché costituiti in forma di società mista a totale o prevalente capitale pubblico. Solo le pubbliche amministrazioni.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, per interesse legittimo si intende, secondo la teoria più tradizionale (c.d. dell'interesse occasionalmente protetto)... Quell'interesse individuale strettamente connesso con l'interesse pubblico, e protetto dall'ordinamento giuridico non direttamente ma solo attraverso la tutela dell'interesse pubblico cui è connesso. Un diritto soggettivo subordinato ad un interesse pubblico prevalente. Quell'interesse riconosciuto dall'ordinamento giuridico come esclusivamente proprio del suo titolare e protetto in modo diretto ed immediato. Quell'interesse non oggetto di tutela né diretta né indiretta. Quell'interesse riconosciuto dall'ordinamento allo scopo di tutelare i c.d. interessi personalissimi.
Dispone la legge n. 241/1990 che l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento mediante comunicazione personale indicando l'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento, l'ufficio e la persona responsabile, ecc. È in facoltà dell'amministrazione prevedere forme di pubblicità unificate? Sì, qualora l'oggetto del procedimento richieda valutazioni tecniche e pareri vincolanti. No, la suddetta legge esclude tassativamente forme di pubblicità unificate. Sì, qualora per il numero dei destinatari la comunicazione personale non sia possibile o risulti particolarmente gravosa. Nella prassi l'amministrazione provvede sempre con forme di pubblicità unificate. Sì, qualora l'oggetto promosso sia di discrezionalità amministrativa.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... I regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi sono impugnabili. Gli atti emanati da un organo della pubblica amministrazione, ma non materialmente amministrativi, come, ad esempio, i decreti-legislativi sono impugnabili. Gli atti emanati da un organo della pubblica amministrazione, ma non materialmente amministrativi, aventi cioè contenuto legislativo o giurisdizionale non sono impugnabili. Gli atti politici sono impugnabili. Gli atti interlocutori, con i quali la P.A. non provvede ma dichiara di rinviare al futuro la risposta all'istanza sono impugnabili.
L'interesse legittimo... È riconosciuto a livello costituzionale dagli artt. 24, 103 e 113. Non può essere tutelato mediante il potere di provocare l'eliminazione dell'atto attraverso il ricorso amministrativo. È un interesse che si presenta solo qualificato ma non anche differenziato. È una situazione giuridica soggettiva individuale che ha trovato riconoscimento nel nostro ordinamento negli ultimi anni e precisamente dall'emanazione della legge n. 241/1990. Alla stregua del diritto soggettivo è tutelato non immediatamente e pienamente bensì in funzione della realizzazione dell'interesse pubblico generale attraverso l'esercizio del potere pubblico.
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali ulteriori funzioni e compiti amministrativi. Da tale ambito ha escluso, tra l'altro,... Cooperazione internazionale e attività promozionale all'estero di rilievo nazionale. Istruzione artigiana e professionale e assistenza scolastica. Musei e biblioteche di enti locali. Urbanistica. Polizia locale urbana e rurale.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, il soggetto che presta servizi di certificazione delle firme elettroniche o che fornisce altri servizi connessi con queste ultime è denominato... Garante. Titolare. Certificatore. Pubblica amministrazione. Gestore.
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali ulteriori funzioni e compiti amministrativi. Da tale ambito ha escluso, tra l'altro,... I compiti relativi alla tutela dell'ambiente e della salute in genere. Cittadinanza, immigrazione, rifugiati e asilo politico, estradizione. I compiti e le attività in materia di controllo sugli enti locali. I compiti relativi al sistema di protezione civile in genere. Tramvie e linee automobilistiche, nonché viabilità, acquedotti e lavori pubblici.
I cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di atto notorio? Sì, limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani. Sì, purché abbiano la residenza da almeno due anni in Italia. No, salvo che si tratti di dichiarare la cittadinanza e i dati di nascita. No. Le dichiarazioni sostitutive di atto notorio possono essere utilizzate solo dai cittadini italiani. Sì. Al riguardo si applicano le stesse modalità previste per i cittadini italiani.
La dichiarazione sostitutiva di cui all'art. 46 del D.P.R. 445/2000 è... Il documento sottoscritto dall'interessato, concernente stati e qualità personali, che siano a diretta conoscenza di questi. Il documento, sottoscritto dall'interessato, concernente fatti che siano a diretta conoscenza di questi. L'attestazione ufficiale della legale qualità di chi ha apposto la propria firma sopra atti, certificati, copie ed estratti. L'attestazione, da parte di un pubblico ufficiale, che la sottoscrizione è stata apposta in sua presenza, previo accertamento dell'identità della persona che sottoscrive. Il documento, sottoscritto dall'interessato, prodotto in sostituzione del certificato.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, l'istituto dell'autotutela (in contrapposizione alla tutela amministrativa su ricorso) si attua... Con un procedimento esterno alla P.A. Con l'annullamento dell'atto su istanza dell'interessato. D'iniziativa della stessa P.A. D'iniziativa del privato danneggiato da un atto della P.A. Con la P.A. in posizione di terzietà.
La Corte dei conti può giudicare sulla responsabilità degli amministratori e dei dipendenti pubblici quando il danno sia stato cagionato ad amministrazioni o enti pubblici diversi da quelli di appartenenza? Sì, limitatamente al caso di danno arrecato al comparto dei Ministeri. Sì. Sì, limitatamente al caso di danno arrecato al comparto regioni-enti locali. No, in nessun caso. No, salvo che non si tratti di danno particolarmante grave.
Ove in materia di procedimenti amministrativi debba essere obbligatoriamente sentito un organo consultivo, questo deve emettere il proprio parere... Entro venti giorni dal ricevimento della richiesta. Entro sessanta giorni dal ricevimento della richiesta. Non oltre trenta giorni dal ricevimento della richiesta. Non oltre novanta giorni dal ricevimento della richiesta. Entro quindici giorni dal ricevimento della richiesta.
Se il fatto dannoso da cui sorge la responsabilità contabile è causato da più persone, la Corte dei conti, valutate le singole responsabilità, può condannare ciascuno per la parte che vi ha preso. La norma ammette eccezioni? No. Sì, ma solo per i dirigenti tecnici ed amministrativi. Sì, ma solo per i dirigenti contabili o addetti ai centri di costo. Sì, i soli concorrenti che abbiano conseguito un illecito arricchimento o abbiano agito con dolo sono responsabili solidalmente. Sì, i soli concorrenti che abbiano agito con dolo sono responsabili solidalmente.
Lo Sportello Unico per l'immigrazione, opera... Presso la Direzione provinciale del lavoro. Presso la Prefettura-UTG. Presso la Questura. Presso i Comuni. Presso la Direzione regionale del lavoro.
È possibile instaurare un procedimento per responsabilità contabile a carico di soggetti, non dipendenti dell'Amministrazione che, senza legale autorizzazione, si ingeriscono nel maneggio di denaro dell'ente? No, in tal caso si instaura un procedimento per responsabilità penale. Sì, tali soggetti assumono la denominazione di "agenti consegnatari". Sì, e in tal caso si instaura anche un procedimento per responsabilità amministrativa. Sì, tali soggetti assumono la denominazione di "contabili di fatto". No, la responsabilità contabile presuppone sempre un rapporto di servizio.
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che il Ministro... Può riformare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può riservare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Ha il potere di conciliare e di transigere. Non può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Promuove e resiste alle liti.
La legge n. 241/1990 ammette il recesso unilaterale dai contratti della P.A.? Sì, nei soli casi ammessi dalla legge. No, in nessun caso. Solo nel caso di contratti aventi ad oggetto servizi o pubbliche forniture. Sì, nei soli casi ammessi dal contratto. Sì, nei casi previsti dalla legge e dal contratto.
Quale delle seguenti formulazioni, in materia di organizzazione e disciplina degli uffici e delle dotazioni organiche, è conforme ai principi sanciti dal D.Lgs. n. 165/2001? Le amministrazioni pubbliche curano l'ottimale distribuzione delle risorse umane attraverso la coordinata attuazione dei processi di mobilità e di reclutamento del personale. Le variazioni delle dotazioni organiche già determinate dall'ente sono approvate dall'organo di controllo. Di norma, per la ridefinizione degli uffici e delle dotazioni organiche si procede annualmente, sulla base del fabbisogno rilevato attraverso l'attività dell'anno precedente. Le amministrazioni pubbliche curano l'ottimale distribuzione delle risorse umane esclusivamente attraverso la coordinata attuazione dei processi di mobilità. Il reclutamento del personale costituisce evento eccezionale cui è possibile fare ricorso solo nei casi espressamente previsti dalla legge. La ridefinizione degli uffici e delle dotazioni organiche di ciascuna amministrazione deve essere determinata da organismi o soggetti esterni all'amministrazione con criteri di assoluta obiettività e trasparenza.
Le stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori sono tenuti a comunicare all'Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture gli elementi indicati dall'art. 7 del D.Lgs. n. 163/2006 relativamente ai contratti pubblici di importo superiore a... 100.000 Euro. 200.000 Euro. 300.000 Euro. 50.000 Euro. 150.000 Euro.
La conferenza di servizi è sempre indetta quando l'amministrazione procedente deve acquisire intese, concerti, nullaosta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche e non li ottenga, entro trenta giorni dalla ricezione da parte dell'Amministrazione competente della relativa richiesta? No. La conferenza di servizi può essere indetta solo quando l'interesse prevalente sia in capo ad una Amministrazione Centrale dello Stato. Sì, ed in tal caso il provvedimento finale conforme alla determinazione conclusiva favorevole della conferenza di servizi sostituisce, a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nullaosta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti, o comunque invitate a partecipare, alla predetta conferenza. No. La conferenza di servizi può essere indetta solo nel caso in cui l'amministrazione debba acquisire nullaosta ed in tal caso il provvedimento finale conforme alla determinazione conclusiva favorevole della conferenza di servizi sostituisce, a tutti gli effetti, i nullaosta di competenza delle amministrazioni partecipanti, o comunque invitate a partecipare alla predetta conferenza. Sì, ed in tal caso la determinazione conclusiva della conferenza di servizi sostituisce di regola ogni autorizzazione, concessione, nullaosta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti, o comunque invitate a partecipare alla predetta conferenza, purché nessuna amministrazione partecipante vi si opponga. Sì, ma le determinazioni concordate nella conferenza devono essere confermate da atti formali delle singole amministrazioni partecipanti.
Dalla violazione degli "obblighi di sopportare", ovvero dell'obbligo di tollerare che terzi traggano soddisfacimento dall'uso dei beni pubblici, nei casi previsti dalla legge... Non può derivare responsabilità della P.A. Può derivare responsabilità precontrattuale della P.A. Può derivare anche responsabilità penale della P.A. Può derivare responsabilità penale della P.A. Può derivare responsabilità della P.A.
Quale fonte legislativa per la prima volta ha raccolto in modo organico il tema dell'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (c.d. ICT) nelle P.A. nonché della disciplina dei fondamentali principi giuridici applicabili al documento informatico e alla firma digitale? Il D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196. La legge 9 gennaio 2004, n. 4. Il D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82. Il D.Lgs. 20 febbraio 2004, n. 52. La legge 7 agosto 1990, n. 241.
Nel procedimento amministrativo la fase d'iniziativa... È diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare. È diretta a disciplinare le varie fasi successive, in particolare nelle fasi inerenti alla semplificazione procedimentale. È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni. Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso. È diretta esclusivamente ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto.
Nel procedimento amministrativo, le istanze sono proprie... Della fase istruttoria. Della fase decisoria. Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia. Della fase d'iniziativa. Sia della fase sub-procedimentale sia della fase decisoria.
Al Ministero dell'interno sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di... Tutela dei diritti civili, ivi compresi quelli delle confessioni religiose, di cittadinanza, immigrazione e asilo. Servizi dell'amministrazione penitenziaria. Programmazione degli investimenti pubblici. Leva e reclutamento. Attuazione delle misure di sicurezza.
Ai fini dell'attuazione dei principi generali di cui all'art. 3 del D.Lgs. n. 150/2009, le amministrazioni pubbliche sviluppano, in maniera coerente con i contenuti e con il ciclo della programmazione finanziaria e del bilancio, il ciclo di gestione della performance. Qual è la prima fase del ciclo di gestione della performance? Definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori. Rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici delle amministrazioni, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi. Monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi. Misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale. Utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito.
A norma del disposto di cui all'art. 9 della legge n. 241/1990, quali soggetti possono intervenire nel procedimento amministrativo? Solo i soggetti espressamente inviatati dal responsabile del procedimento o dall'organo di vertice dell'Amministrazione. Ogni soggetto, purché persona fisica, che sia portatore di interessi pubblici o privati, anche diffusi, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Esclusivamente il soggetto nei cui confronti il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti. Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Qualunque soggetto che ne faccia istanza.
Quale delle seguenti affermazioni è aderente ai principi sanciti dal D.Lgs. n. 165/2001 in materia di gestione delle risorse umane? Le amministrazioni sono autorizzate a ridurre l'orario di lavoro, mantenendo la stessa retribuzione, qualora vi sia un esubero di personale. Le amministrazioni pubbliche possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano alle prestazioni effettivamente rese, purché in relazione a maggiore produttività. Le amministrazioni pubbliche devono obbligatoriamente delegare la formazione e l'aggiornamento del personale, garantendo libertà di insegnamento ed autonomia didattica. Le amministrazioni pubbliche garantiscono la libertà di insegnamento e l'autonomia professionale nello svolgimento dell'attività didattica, scientifica e di ricerca. Le amministrazioni pubbliche curano la formazione e l'aggiornamento del personale, escluso quello con qualifica dirigenziale.
La legge n. 241/1990 fa obbligo all'amministrazione di predeterminare e pubblicare, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, i criteri e le modalità cui essa deve attenersi per alcuni provvedimenti amministrativi. Relativamente a quali dei seguenti provvedimenti amministrativi tale obbligo trova applicazione secondo quanto dispone l'art. 12 della suddetta legge? Atti di natura organizzatoria funzionali al decentramento amministrativo. Concessione di sussidi ed ausili non finanziari ed attribuzione di vantaggi non economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati. Concessione di sovvenzioni ed ausili finanziari in genere. Provvedimenti tributari. Atti amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione.
Il ricorso gerarchico è: Presentato all'amministrazione destinataria esclusivamente mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Un ricorso amministrativo atipico, rivolto alla stessa autorità che ha emanato l'atto, anziché a quella superiore gerarchicamente. Con tale ricorso possono essere fatti valere vizi sia di legittimità sia di merito. Un rimedio di carattere ordinario, ammesso nei casi tassativamente previsti dalla legge, proponibile all'autorità investita di un potere di vigilanza rispetto a quella che ha emesso l'atto ed è esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi, per far valere vizi sia di legittimità sia di merito e per la tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi. Un rimedio di carattere generale, proponibile all'autorità investita di un potere di vigilanza rispetto a quella che ha emesso l'atto ed è esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi, per far valere solo vizi di legittimità e per la tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi. Un rimedio di carattere ordinario, a carattere rinnovatorio e generale, proponibile all'autorità superiore a quella che ha emesso l'atto ed è esperibile contro i provvedimenti amministrativi non definitivi, per far valere vizi sia di legittimità sia di merito e per la tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi.
In quale dei seguenti casi sussiste violazione di legge? Sviamento di potere. Contenuto illegittimo. Travisamento ed erronea valutazione dei fatti. Inosservanza di circolari. Contraddittorietà tra più atti.
L'art. 11 del D.Lgs. n. 165/2001 detta i principi generali sull'istituzione e il funzionamento dell'Ufficio relazioni con il pubblico, disponendo tra l'altro,... Che per le comunicazioni all'utenza previste dalla legge n. 241/1990 non si applicano le norme vigenti che dispongono la tassa a carico del destinatario. Che l'Ufficio relazioni con il pubblico possa disporre l'autonomo utilizzo di qualsiasi dipendente dell'ente, tenuto conto anche dell'organico complessivo e delle unità presenti in servizio. Che siano esentate dall'istituzione dell'Ufficio relazioni con il pubblico le sole amministrazioni il cui organico di personale registri carenze superiori al 15%. Che qualunque iniziativa del responsabile dell'ufficio per le relazioni con il pubblico volta all'incremento delle modalità di accesso alle informazioni deve essere preventivamente approvata dall'organo di gestione dell'ente. Che, ove non sia stato istituito, ai sensi della legge n. 241/1990, il responsabile del procedimento, tale incarico formale sia affidato all'Ufficio relazioni con il pubblico.
Nell'ambito di quale Ministero/Ufficio opera l'Ufficio per le attività del Commissario straordinario per il Governo per il Coordinamento delle Iniziative Antiracket ed Antiusura? Ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ministero dell'interno. Ministero delle comunicazioni. Ministero della giustizia. Ministero dell'economia e delle finanze.
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... La definizione dei criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. La richiesta di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato. Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo. La gestione tecnica mediante autonomi poteri di spesa. La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione.
I diritti previsti dall'art. 7 del D.Lgs. 196/2003 (Codice della Privacy) possono essere fatti valere: Proponendo ricorso sia dinanzi all'autorità giudiziaria sia al Garante. Esclusivamente dinanzi all'autorità amministrativa. Esclusivamente con ricorso al Garante. Alternativamente dinanzi all'autorità giudiziaria o con ricorso al Garante. Esclusivamente dinanzi all'autorità giudiziaria.
A norma dell'art. 6 della legge n. 241/1990, qualora l'organo competente per l'adozione del provvedimento finale sia diverso dal responsabile del procedimento, può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento? Sì, perché il responsabile del procedimento, qualora diverso dall'organo competente all'adozione del provvedimento finale, predispone una "bozza" di provvedimento. Sì, ma solo se il responsabile del procedimento e l'organo competente all'adozione del provvedimento finale appartengono a due amministrazioni diverse. Sì, indicandone la motivazione nel provvedimento finale. Sì, ma solo se il responsabile del procedimento e l'organo competente all'adozione del provvedimento finale appartengono il primo ad un Organo centrale dello Stato e il secondo ad un ente pubblico territoriale. No, mai.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 163/2006, riguardo all'esecuzione dei contratti aventi ad oggetto lavori, il responsabile del procedimento può coincidere con il direttore dei lavori? Sì, obbligatoriamente. Sì, secondo le tipologie e gli importi massimi stabiliti dal regolamento. No, in nessun caso. Solo per opere che non presentano caratteristiche di complessità strutturale e costruttiva, definite nel bando di affidamento. È sempre in facoltà della P.A. decidere in merito.
Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso sia finalizzata ad un controllo generalizzato sull'operato dei destinatari dell'istanza? No, è inammissibile. Sì, è ammissibile. Sì, perché il diritto di accesso è comunque uno strumento di controllo generalizzato sull'attività della P.A. Sì, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica degli atti per cui si richiede l'accesso. Sì, se è un controllo finalizzato a contenere la spesa pubblica.
Con il riordino dell'organizzazione del Governo delineato dal D.Lgs. n. 300/1999 sono state istituite le Agenzie fiscali, tra le quali, l'Agenzia del demanio con il compito, tra l'altro, di... Gestire l'osservatorio del mercato immobiliare ed i connessi servizi estimativi che può offrire direttamente sul mercato. Amministrare i beni immobili dello Stato, razionalizzandone e valorizzandone l'impiego. Svolgere i servizi relativi al catasto, i servizi geotopocartografici e quelli relativi alle conservatorie dei registri immobiliari. Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei diritti doganali e della fiscalità interna negli scambi internazionali, nonché delle accise sulla produzione e sui consumi. Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei tributi diretti e dell'IVA, nonché di tutte le imposte, diritti o entrate erariali o locali, entrate anche di natura extratributaria, già di competenza del dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze o affidati alla sua gestione in base alla legge o ad apposite convenzioni stipulate con gli enti impositori o con gli enti creditori.
Quale dei seguenti è un "interesse primario" - come definito dalla legge n. 59/1997 - che lo Stato, le Regioni e gli enti locali devono assicurare nella gestione delle proprie attività istituzionali? L'ordine pubblico e la sicurezza pubblica. La promozione della ricerca applicata. La tutela dei beni culturali e del patrimonio storico e artistico. L'istruzione, compresa quella professionale. L'amministrazione della giustizia.
La partecipazione al procedimento amministrativo e il diritto di accesso ai documenti amministrativi sono esercitabili mediante l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione? Sì, secondo quanto disposto dagli artt. 59 e 60 del D.P.R. 445/2000. Solo il diritto di accesso. Solo nei procedimenti ad istanza di parte. Solo il diritto di partecipazione. No, lo esclude espressamente l'art. 59 del D.P.R. 445/2000.
I Consigli Territoriali per l'immigrazione istituiti presso le Prefetture-U.T.G... Si occupano del superamento degli ostacoli culturali e fisici derivanti dalla presenza dei confini di Stato attraverso l'attività di cooperazione transfrontaliera. Svolgono compiti di analisi delle esigenze e di promozione degli interventi da attuare a livello locale e rappresentano strumenti fondamentali per la concreta attuazione delle politiche dell'immigrazione sul territorio. Si occupano dello studio delle realtà minoritarie etnico- linguistiche presenti in Italia, nella prospettiva di una società sempre più multirazziale e multiculturale. Si occupano degli interventi straordinari assistenziali e dell'applicazione della Convenzione di New York del 1956 per il recupero degli alimenti. Si occupano principalmente di minori stranieri in situazioni di svantaggio sociale.
A seguito dell'affermazione dell'autonomia gestionale ed operativa dei dirigenti dettata dal D.Lgs. n. 29/1993 (oggi D.Lgs. n. 165/2001) il Ministro... Può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Non può riservare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Promuove e resiste alle liti. Ha il potere di conciliare e di transigere. Dirige, coordina e controlla l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia.
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001 è corretto affermare che il trattamento economico fondamentale ed accessorio dei pubblici dipendenti è definito con provvedimento del Dipartimento della funzione pubblica? No, è definito con il contratto collettivo nazionale di comparto. Sì. No, è definito sempre con legge della Repubblica. Quello fondamentale è definito dal Dipartimento della funzione pubblica quello accessorio con il contratto collettivo nazionale di comparto. No, è definito con provvedimento del rappresentante legale dell'ente.
È legittima l'istanza prodotta agli organi dell'amministrazione pubblica sottoscritta dall'interessato in presenza del dipendente addetto? No, ciò è escluso dall'art. 38 del D.P.R. n. 445/2000. L'art. 38 del D.P.R. n. 445/2000 lascia ampia facoltà al riguardo alla pubblica amministrazione. Sì, lo prevede espressamente l'art. 38 del D.P.R. n. 445/2000. No, occorre la presenza del responsabile del procedimento. Sì, limitatamente alle istanze intese ad ottenere benefici economici.
Il ciclo di gestione della performance si articola in alcune fasi tra cui la prima è costituita dalla definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori. Gli obiettivi di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 150/2009... Devono essere commisurati ai valori di riferimento derivanti da standard definiti a livello nazionale e internazionale, nonché da comparazioni con amministrazioni omologhe. Devono essere riferibili ad un arco temporale determinato, di norma corrispondente ad un semestre. Sono definiti, prima dell'inizio del rispettivo esercizio, dai dirigenti e responsabili delle unità organizzative, sentiti gli organi di indirizzo politico-amministrativo. Devono essere rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività, alla missione istituzionale, alle priorità politiche ed alle strategie dell'amministrazione, anche se non tali da determinare un significativo miglioramento della qualità dei servizi erogati e degli interventi. Devono essere specifici e misurabili in termini concreti e chiari, anche se non tali da determinare un significativo miglioramento della qualità dei servizi erogati e degli interventi.
L'accesso agli atti amministrativi va escluso nel caso di svolgimento dell'attività di accertamento di illeciti? L'accesso agli atti amministrativi va escluso solo nel caso di svolgimento dell'attività di vigilanza. No, l'accesso agli atti va escluso nei soli casi previsti dalla legge, tra i quali non rientra quello dello svolgimento dell'attività di accertamento di illeciti. Sì, in quanto il principio di buon andamento e dell'imparzialità non trova applicazione nel caso di svolgimento dell'attività di accertamento di illeciti. Sì, l'accesso agli atti va escluso nei soli casi previsti dalla legge, tra i quali rientra quello dello svolgimento dell'attività di accertamento di illeciti. L'accesso agli atti amministrativi va escluso solo nel caso di svolgimento dell'attività di controllo.
Le autorizzazioni in funzione di controllo, con cui la P.A., nell'esercizio della sua attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione del limite legale che si frappone al compimento dell'atto, sono proprie... Di tutte le quattro fasi del procedimento amministrativo. Della fase decisoria del procedimento amministrativo. Solo della fase istruttoria del procedimento amministrativo. Solo della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo. Della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo.
Dispone l'art. 55-nonies del D.Lgs. n. 165/2001, introdotto dal D.Lgs. n. 150/2009, che i dipendenti delle P.A. che svolgono attività a contatto con il pubblico sono tenuti a rendere conoscibile il proprio nominativo mediante l'uso di cartellini identificativi o di targhe da apporre presso la postazione di lavoro. Da tale obbligo... Sono esclusi solo i dipendenti del Comparto Ministero. Sono esclusi tutti i dipendenti degli enti locali. È escluso il personale individuato da ciascuna amministrazione sulla base di categorie determinate, in relazione ai compiti ad esse attribuiti, mediante uno o più decreti. Sono esclusi i dipendenti di enti previdenziali ed assistenziali. Sono esclusi solo gli appartenenti al Corpo della Polizia di Stato.
Sono equipollenti alla carta di identità, ai sensi del T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa... Il passaporto, la patente di guida, la patente nautica, il libretto di pensione, il patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici, il porto d'armi, le tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciate da un'amministrazione dello Stato. Le tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciate da una qualunque pubblica amministrazione. Soltanto il passaporto e la patente di guida. Il passaporto, la patente di guida, la patente nautica, il libretto di pensione, il porto d'armi e le tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciate da una qualunque pubblica amministrazione. Qualsiasi tessera di riconoscimento anche se priva di fotografia purché munita di timbro o di altra segnatura equivalente dell'amministrazione dello Stato che l'ha rilasciata.
I controlli amministrativi di merito... Sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione. Sono i c.d. atti di controllo positivi. Sono quelli in cui l'autorità controllante e controllata appartengono ad enti diversi. Intervengono sempre dopo che l'atto sia divenuto efficace. Sono diretti a valutare e garantire la corrispondenza formale dell'atto o dell'attività del soggetto alle norme di legge.
Dispone l'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001 in merito alle controversie relative ai rapporti di lavoro che sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro,... Le controversie relative a comportamenti antisindacali delle pubbliche amministrazioni. Solo le controversie concernenti il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali. Le controversie in materia di rapporti di lavoro del personale delle Forze di Polizia di Stato. Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Le controversie in materia di rapporti di lavoro del personale della carriera diplomatica.
La denuncia facoltativa è propria... Sia della fase istruttoria sia della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo. Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo. Della fase istruttoria del procedimento amministrativo. Della fase decisoria del procedimento amministrativo. Sia della fase sub-procedimentale sia della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo.
Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso per taluni profili, non riguardi documenti esistenti, ma postuli una attività di elaborazione dati? Sì, se i dati sono conoscibili da chiunque. Solo se l'istanza è presentata da una associazione di tutela dei consumatori. No, è inammissibile. Sì, è ammissibile. Sì, perché il diritto di accesso è comunque uno strumento di controllo generalizzato sull'attività della P.A.
Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro,... I documenti concernenti l'attività di organi politici. I documenti formati dai Ministeri dell'Interno e della Giustizia. I documenti concernenti situazioni patrimoniali. I documenti volti a salvaguardare la sicurezza e la difesa nazionale. I documenti concernenti l'attività del Governo.
Una decisione di rito di un ricorso amministrativo, che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere la... Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso ad autorità incompetente. Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. Decisione di irricevibilità per mancanza di elementi essenziali del ricorso.
L'istituto della denuncia d'inizio attività (D.I.A.) disciplinato dall'art. 19 della legge n. 241/1990 prevede che l'attività oggetto della dichiarazione può essere iniziata decorsi: Cento giorni dalla data di presentazione della dichiarazione all'amministrazione competente. Venti giorni dalla data di presentazione della dichiarazione all'amministrazione competente. Quarantacinque giorni dalla data di presentazione della dichiarazione all'amministrazione competente. Sessanta giorni dalla data di presentazione della dichiarazione all'amministrazione competente. Trenta giorni dalla data di presentazione della dichiarazione all'amministrazione competente.
Gli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale delle amministrazioni dello Stato... Non possono eccedere i sette anni. Sono conferiti a tempo determinato. Non possono essere conferiti a tempo determinato. Sono conferiti a tempo indeterminato. Possono essere conferiti sia a tempo determinato che a tempo indeterminato.
A norma di quanto dispone l'art. 15 del D.Lgs. n. 150/2009 nelle amministrazioni pubbliche chi definisce in collaborazione con i vertici dell'amministrazione il Piano della performance e la Relazione sulla performance? Dirigenti di ciascuna amministrazione. Organo di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione. Organismo indipendente di valutazione della performance. Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione. Ministro per l'attuazione del programma di Governo.
Secondo le prescrizioni del D.Lgs. 196/2003, i dati sensibili, possono essere oggetto di trattamento? Sì, di norma solo con il consenso scritto dell'interessato e previa autorizzazione del Garante, nell'osservanza dei presupposti e dei limiti stabiliti dal D.Lgs. n. 196/2003, dalla legge e dai regolamenti. Il D.Lgs. 196/2003 non prescrive nulla al riguardo. Deve pertanto ritenersi che non esistono limitazioni. Sì, ma solo previa autorizzazione del Garante. Sì, di norma solo con il consenso scritto dell'interessato e previa autorizzazione del Presidente del Consiglio dei Ministri. No, in nessun caso.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, per interesse collettivo si intende... Quell'interesse comune a tutti gli individui di una formazione sociale non organizzata e non individuabile autonomamente. Quell'interesse comune agli appartenenti a partiti politici strumentale alla tutela di interessi in ambito contrattuale. Quell'interesse facente capo ad un ente esponenziale della collettività autonomamente individuabile. Un diritto soggettivo subordinato ad un interesse pubblico prevalente. Quell'interesse individuale strettamente connesso con l'interesse pubblico e protetto dall'ordinamento giuridico non direttamente ma solo attraverso la tutela dell'interesse pubblico cui è connesso.
Dispone l'art. 19 del D.Lgs. 196/2003 che sono ammesse le comunicazioni di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico ad altri soggetti pubblici... Solo se sono previste espressamente da norme di legge. Se sono previste da norme di legge o di regolamento o risultano comunque necessarie per lo svolgimento delle funzioni istituzionali, in quest'ultimo caso la comunicazione può essere iniziata se è decorso il termine di cui all'art. 39, comma 2, D.Lgs. n. 196/03 e non è stata adottata la diversa determinazione ivi indicata. Se sono richieste dal funzionario della P.A. Solo se autorizzate da espresso provvedimento del Garante. Solo se autorizzate da una apposita commissione istituita presso il Ministero dell'Interno.
Non possono essere comprovati mediante dichiarazioni, anche contestuali all'istanza, sottoscritte dall'interessato e prodotte in sostituzione delle normali certificazioni... Qualità di pensionato e categoria di pensione. Qualità di vivenza a carico. Qualifica professionale posseduta, titolo di specializzazione, di abilitazione, di formazione, di aggiornamento e di qualificazione tecnica. Stato di famiglia, esistenza in vita, nascita del figlio, decesso del coniuge, dell'ascendente o discendente. Stati, qualità personali e fatti relativi ad altri soggetti di cui il dichiarante abbia diretta conoscenza.
Il legislatore ha ulteriormente semplificato la materia delle certificazioni amministrative, estendendo i casi di utilizzo delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni. Non possono, tuttavia, essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore,... I certificati attestanti la qualità di studente. I certificati attestanti l'assolvimento di specifici obblighi contributivi con l'indicazione dell'ammontare corrisposto. I certificati attestanti la qualità di pensionato. I certificati medici. I certificati attestanti il possesso e il numero del codice fiscale, della partita I.V.A. e di qualsiasi dato presente nell'archivio dell'anagrafe tributaria.
Ai sensi dell'art. 21-septies della legge n. 241/1990 a chi sono attribuite le questioni inerenti alla nullità dei provvedimenti amministrativi in violazione o elusione del giudicato? Alla giurisdizione esclusiva della Corte dei Conti. Alla giurisdizione esclusiva del Consiglio di Stato. Alla giurisdizione esclusiva del G.A. Alla giurisdizione esclusiva del G.O. Alla giurisdizione del G.A. o del G.O.
L'organo di rappresentanza generale del Governo sul territorio che svolge compiti di amministrazione generale e di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica ed è organo periferico del Ministero dell'Interno è... La Prefettura-U.T.G. Direttamente il Capo della Polizia di Stato. Il Presidente della Regione. Il Presidente della Provincia. L'Ufficio Ispettivo del Dipartimento della pubblica sicurezza.
Gli accordi sostitutivi di provvedimenti di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990 sono soggetti ai medesimi controlli previsti per i provvedimenti stessi? Sì, ma solo se all'accordo sono interessati più soggetti privati. No, gli accordi sostitutivi non necessitano di controlli. Sì, lo dispone espressamente la detta legge. Sì, ma solo quando l'accordo comporti un onere per l'amministrazione. No, sono solo soggetti al controllo di merito.
A norma del disposto di cui all'art. 73 del D.P.R. 445/2000 le P.A. e i loro dipendenti sono responsabili per gli atti emanati, quando l'emanazione sia conseguenza di false dichiarazioni? No, sono esenti da responsabilità disciplinare, patrimoniale e penale, salvo i casi di dolo o colpa anche lievissima. No, sono esenti da responsabilità disciplinare, patrimoniale e penale, salvo i casi di dolo o colpa grave. Sono esenti da responsabilità penale, salvo i casi di dolo o colpa anche lieve. Solo i dipendenti della P.A. sono esenti da responsabilità, salvo i casi di dolo o colpa grave. No, salvo il caso di grave pregiudizio arrecato ad altra P.A.
Dispone l'art. 6 della legge n. 241/1990 che il responsabile del procedimento, tra l'altro,... Può ammettere a suo insindacabile giudizio rettifiche e/o dichiarazioni relative alla documentazione presentata. Deve essere nominato da una Commissione interna all'Amministrazione, tra gli iscritti ai vari albi professionali. Può ordinare esibizioni documentali, ma non esperire accertamenti tecnici ed ispezioni. Propone l'indizione o, avendone la competenza, indice le conferenze di servizi. Può chiedere il rilascio di dichiarazioni, ma non la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete.
Il D.Lgs. n. 163/2006 prevede un sistema di qualificazione, unico per tutti gli esecutori a qualsiasi titolo di lavori pubblici, per lavori di importo superiore a... 500.000 Euro. 250.000 Euro. 300.000 Euro. 150.000 Euro. 800.000 Euro.
Quando un ricorso amministrativo manchi di qualcuno degli elementi essenziali... È dichiarato irricevibile. È annullabile. È dichiarato inammissibile. È rigettato. È dichiarato nullo.
L'atto amministrativo illegittimo può essere viziato in modo più o meno grave quindi essere nullo o annullabile. Se è stato adottato in violazione o elusione del giudicato... È convalidabile. È sanabile. È nullo. È imperfetto. È annullabile.
La legge 15/3/1997, n. 59 esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli enti locali, tra l'altro,... Polizia locale urbana e rurale. Beneficenza pubblica ed assistenza sanitaria ed ospedaliera. I compiti e le attività in materia di controllo sugli enti locali. I compiti preordinati ad assicurare l'esecuzione a livello nazionale degli obblighi derivanti dal Trattato sull'Unione europea. I compiti relativi alla tutela dell'ambiente in genere.
Il ricorso gerarchico improprio... È proponibile solo ad organi collegiali. Non può essere proposto a organi individuali avverso deliberazioni di organi collegiali e viceversa. È un ricorso ordinario impugnatorio. Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico. È un rimedio di carattere generale.
L'atto amministrativo nullo è... Convalidabile. Efficace. Annullabile. Sanabile. Inconvalidabile.
Una decisione di rito di un ricorso amministrativo, che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere la... Decisione di inammissibilità per proposizione del ricorso contro un atto non impugnabile. Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti. Decisione di irricevibilità per mancanza di elementi essenziali del ricorso. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito.
Dispone l'art. 113 del D.Lgs. n. 163/2006 che la garanzia fideiussoria o la polizza assicurativa del 10% che l'esecutore dei lavori è obbligato a costituire deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'art. 1957, comma 2, del c.c., nonché la sua operatività entro... Cinque giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante. Quindici giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante. Novanta giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante. Sessanta giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante. Trenta giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante.
Quale delle seguenti decisioni in materia di ricorsi amministrativi è una "decisione di rito"? Decisione di irricevibilità per mancanza di elementi essenziali del ricorso. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di merito. Decisione di inammissibilità per presentazione del ricorso da soggetto carente di interesse. Decisione di accoglimento del ricorso per motivi di legittimità. Decisione di rigetto del ricorso per infondatezza dei motivi addotti.
La legge n. 241/1990 fa obbligo alle amministrazioni procedenti di predeterminare e pubblicare, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, i criteri e le modalità cui esse devono attenersi per alcuni procedimenti amministrativi. Relativamente a quali dei seguenti provvedimenti amministrativi tale obbligo trova applicazione? Provvedimenti tributari ed attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati. Atti di pianificazione e di programmazione, concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari ed atti di organizzazione del personale dipendente. Concessione di sussidi ed ausili non finanziari ed attribuzione di vantaggi non economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati. Concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari ed attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati. Atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione.
A quale tra i seguenti organi coinvolti nel processo di misurazione e valutazione della performance l'art. 14 del D.Lgs. n. 150/2009 attribuisce il compito di promuovere e attestare l'assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e all'integrità previsti dal suddetto D.Lgs.? Organo di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione. Organismo indipendente di valutazione della performance. Dirigenti di ciascuna amministrazione. Solo alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche. Solo al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.
Dispone l'art. 13 del D.Lgs. n. 163/2006 che il diritto di accesso è differito, in relazione alle offerte... Fino a sessanta giorni dall'aggiudicazione. Fino alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'importo delle offerte. Fino all'approvazione dell'aggiudicazione. Fino a quando il responsabile unico del procedimento, a suo insindacabile giudizio, lo ritenga necessario. Fino al momento dell'apertura delle offerte stesse, anche se non è avvenuta l'aggiudicazione formale.
Il legislatore recependo l'elaborazione giurisprudenziale in tema di nullità dell'atto amministrativo, ha introdotto l'art. 21-septies nella legge n. 241/1990 che prevede la nullità per il provvedimento... Che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato. Che è stato adottato in violazione di norme sul procedimento. Che è viziato da incompetenza. Che è viziato da eccesso di potere. Che è stato adottato in violazione di legge.
In materia di documentazione amministrativa una delle seguenti espressioni corrisponde al disposto in ordine alla dichiarazione sostitutiva di certificazione. Quale? Deve essere sottoscritta dall'interessato; può essere prodotta anche contestualmente all'istanza; può essere presentata anche da persona diversa dal dichiarante, o inviata via fax o trasmessa per via telematica; ha la stessa validità del certificato o dell'atto che sostituisce. Deve essere sottoscritta dall'interessato; può essere prodotta anche contestualmente all'istanza; ha la stessa validità del certificato o dell'atto che sostituisce; è ammessa anche per la conformità CE. Deve essere sottoscritta dall'interessato; può essere prodotta anche contestualmente all'istanza; deve contenere la conformità della copia all'originale; può essere presentata solo dal dichiarante; ha la stessa validità del certificato o dell'atto che sostituisce (sei mesi). Deve essere sottoscritta dall'interessato; deve essere prodotta successivamente all'istanza; può essere presentata solo direttamente dal dichiarante, o inviata via fax o trasmessa per via telematica; ha validità di 12 mesi dalla data della sottoscrizione. Deve essere sottoscritta dall'interessato; non può essere prodotta contestualmente all'istanza; può essere presentata anche da persona diversa dal dichiarante, o inviata via fax o trasmessa per via telematica; ha la stessa validità del certificato o dell'atto che sostituisce; è sempre soggetta a imposta di bollo.
I Dipartimenti, nell'ambito dell'organizzazione del Governo... Sono strutture preposte alle attività esterne. Sono strutture amministrative di primo livello delle Agenzie. Sono preposti alla gestione delle risorse umane. Svolgono attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale, operando al servizio delle amministrazioni pubbliche, comprese anche quelle regionali e locali. Assicurano l'organico ed integrato esercizio delle funzioni del ministero.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili. Gli atti esecutivi sono impugnabili. Gli atti interlocutori, con i quali la P.A. non provvede ma dichiara di rinviare al futuro la risposta all'istanza sono impugnabili. Gli atti amministrativi endoprocedimentali e preparatori di altri atti amministrativi non sono impugnabili, in quanto non hanno valenza lesiva autonoma. Gli atti programmatici e pianificatori sono sempre impugnabili.
Il D.Lgs. n. 165/2001 detta i principi generali sull'istituzione e il funzionamento dell'ufficio relazioni con il pubblico, disponendo tra l'altro,... Che tutte le comunicazioni all'utenza relative ai servizi pubblici siano effettuate con tasse postali a carico dell'ente mittente. Che al fine di assicurare la conoscenza di normative, servizi e strutture, le amministrazioni pubbliche programmano ed attuano iniziative di comunicazione di pubblica utilità. Che per garantire l'assegnazione di personale dell'ufficio relazioni con il pubblico sia consentito il distacco temporaneo anche di personale dipendente da altre amministrazioni. Che agli uffici per le relazioni con il pubblico venga assegnato, anche in aggiunta alle attuali dotazioni organiche delle singole amministrazioni, personale con idonea qualificazione e con elevata capacità di avere contatti con il pubblico, eventualmente assicurato da apposita formazione. Che l'Ufficio relazioni con il pubblico sia dotato di un proprio fondo per assicurare le spese di funzionamento, comprese quelle necessarie per intrattenere rapporti di cortesia con gli utenti.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti programmatici e pianificatori sono sempre impugnabili. I regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi sono impugnabili. Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi sono impugnabili. Gli atti meramente confermativi di precedenti provvedimenti sono impugnabili. Gli atti programmatici e pianificatori non sono impugnabili se improduttivi di effetti immediatamente lesivi.
L'atto amministrativo è invalido quando è difforme dalla norma giuridica che lo disciplina. In relazione alla natura della norma rispetto alla quale si verifica tale difformità, si possono individuare due categorie generali di vizi dell'atto. Se la norma è una c.d. norma di buona amministrazione... Il vizio conseguente sarà di merito e l'atto sarà inopportuno. Il vizio conseguente sarà di merito e l'atto sarà inesistente. Il vizio conseguente sarà di legittimità e l'atto sarà inopportuno. Il vizio conseguente sarà di legittimità e l'atto sarà illegittimo. Il vizio conseguente sarà di legittimità e l'atto sarà imperfetto.
Il diniego di rinnovo dell'atto amministrativo... Ricorre quando la P.A. differisce ad un momento successivo, rispetto a quello previsto dall'atto, il termine di scadenza dell'atto stesso. Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento. Ricorre quando, con provvedimento "ad hoc", si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo. Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico o per inadempimento, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza. Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo.
A quale tra i seguenti organi coinvolti nel processo di misurazione e valutazione della performance l'art. 13 del D.Lgs. n. 150/2009 attribuisce il compito di fornire supporto tecnico e metodologico all'attuazione delle varie fasi del ciclo di gestione della performance? All'Organismo indipendente di valutazione della performance. Al Dipartimento della Funzione Pubblica. Alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche. Al Ministro per l'attuazione del programma di Governo. In via esclusiva al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.
La giurisdizione di legittimità dei T.A.R., prevista dagli artt. 2, 3 e 4 della legge n. 1034/1971, è limitata in quanto ai poteri di cognizione in quanto... Può riguardare l'accertamento dei soli tre vizi di incompetenza, violazione di legge ed eccesso di potere. Può riguardare solo l'accertamento delle violazioni di legge e dell'eccesso di potere. Può riguardare solo l'accertamento dei vizi di incompetenza e di violazione di legge. Può riguardare solo l'accertamento delle violazioni di legge. Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo (non sono previste materie riservate alla cognizione di altra giurisdizione speciale).
L'atto amministrativo nullo è... Efficace. Annullabile. Sanabile. Convalidabile. Insanabile.
L'annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi. Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace. Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza. Ricorre quando viene ritirato, con efficacia retroattiva, un atto amministrativo illegittimo per la presenza di vizi di legittimità originari dell'atto. Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento.
Con quali modalità può esercitarsi il diritto di accesso ai documenti amministrativi, riconosciuto ai soggetti all'uopo legittimati dalla legge 7/8/1990, n. 241? Mediante esame dei documenti stessi; nessuna copia e riproduzione può, infatti, essere rilasciata dalle pubbliche amministrazioni, in quanto a ciò ostano esigenze di salvaguardia della riservatezza di terzi, persone, gruppi ed imprese. Mediante esame ed estrazione di copia dei documenti stessi; l'esame è assolutamente gratuito, il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca e visura. Mediante esame e rilascio temporaneo dell'originale dei documenti stessi; l'esame è subordinato solamente alle disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché ai diritti di ricerca e visura; il rilascio è assolutamente gratuito. Esclusivamente attraverso il rilascio di copia che risulta totalmente gratuito. Esclusivamente mediamente richiesta scritta all'ufficio relazioni con il pubblico dell'amministrazione che ha formato l'atto, previo pagamento delle imposte e del bollo per la registrazione della richiesta.
Dispone l'art. 6 della legge n. 241/1990 che il responsabile del procedimento, tra l'altro,... È di nomina prefettizia. Valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione del provvedimento in contraddittorio con gli interessati. Può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali. Deve essere persona diversa da quella competente in materia di adozione del provvedimento finale. Può solo proporre l'indizione di conferenze di servizi, non avendo mai la competenza per indirle.
Le agenzie fiscali hanno autonomia: Regolamentare e organizzativa. Amministrativa e organizzativa. Regolamentare, amministrativa, patrimoniale, organizzativa, contabile e finanziaria. Regolamentare e amministrativa. Patrimoniale, organizzativa, contabile e finanziaria.
A quale tra i seguenti organi coinvolti nel processo di misurazione e valutazione della performance l'art. 13 del D.Lgs. n. 150/2009 attribuisce il compito di promuovere analisi comparate della performance delle amministrazioni pubbliche sulla base di indicatori di andamento gestionale e la loro diffusione attraverso la pubblicazione nei siti istituzionali ed altre modalità ed iniziative ritenute utili? In via esclusiva al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione. All'Organismo indipendente di valutazione della performance. Alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche. Al Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Al Dipartimento della Funzione Pubblica.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, per interesse diffuso si intende... Quell'interesse riconosciuto dall'ordinamento giuridico come esclusivamente proprio del suo titolare e protetto in modo diretto ed immediato. Quell'interesse comune agli appartenenti ad una formazione sociale che si realizza attraverso il mancato esercizio del potere della P.A. Quell'interesse facente capo ad un ente esponenziale della collettività autonomamente individuabile. Quell'interesse comune a tutti gli individui di una formazione sociale non organizzata e non individuabile autonomamente. Quell'interesse individuale strettamente connesso con l'interesse pubblico, e protetto dall'ordinamento giuridico non direttamente ma solo attraverso la tutela dell'interesse pubblico cui è connesso.
Le controversie in materia di formazione, conclusione ed esecuzione degli accordi di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990 (accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento)... Sono riservate alla giurisdizione esclusiva del G.A. Sono di competenza della Corte dei Conti. Sono riservate alla giurisdizione esclusiva del G.O. Sono di competenza del T.A.R. del Lazio. Sono di competenza del Consiglio di Stato.
L'Agenzia del territorio di cui all'art. 65 del D.Lgs. n. 300/1999, ha il compito, tra l'altro, di... Amministrare i beni mobili dello Stato, razionalizzandone e valorizzandone l'impiego. Costituire l'anagrafe dei beni immobiliari esistenti sul territorio nazionale sviluppando, anche ai fini della semplificazione dei rapporti con gli utenti, l'integrazione fra i sistemi informativi attinenti alla funzione fiscale ed alle trascrizioni ed iscrizioni in materia di diritti sugli immobili. Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei tributi diretti e dell'IVA, nonché di tutte le imposte, diritti o entrate erariali o locali già di competenza del dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze. Amministrare i beni immobili dello Stato, razionalizzandone e valorizzandone l'impiego. Svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei diritti doganali e della fiscalità interna negli scambi internazionali, nonché delle accise sulla produzione e sui consumi.
Il cittadino di uno Stato non appartenente all'Unione, regolarmente soggiornante in Italia, può utilizzare una dichiarazione sostitutiva di certificazione per attestare la qualifica professionale posseduta? Sì, alla stregua dei cittadini italiani e dell'Unione europea. No. Ai cittadini stranieri è preclusa ogni sorta di autocertificazione. Può solo dichiarare, di norma, stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani. No, può utilizzarla solo per dichiarare lo Stato di provenienza. Sì, purché soggiorni in Italia da almeno tre anni.
È dichiarato nullo il ricorso amministrativo... Che manchi di qualcuno degli elementi essenziali. Presentato ad autorità diversa da quella indicata nell'atto. Presentato da soggetto carente di interesse. Presentato fuori termine. Ritenuto infondato.
L'atto amministrativo, che sia o meno un provvedimento, presenta sempre una realtà oggettiva e formale composta da elementi e requisiti. Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito è corretta. La condizione e l'onere sono elementi essenziali. Il termine e la riserva sono elementi essenziali. Il destinatario e la forma sono elementi accidentali. La legittimazione e la compatibilità non sono requisiti di legittimità inerenti all'agente. La condizione e l'onere sono elementi accidentali.
L'art. 11 del D.Lgs. n. 165/2001 detta i principi generali sull'istituzione e il funzionamento dell'Ufficio relazioni con il pubblico, disponendo tra l'altro,... Che l'Ufficio relazioni con il pubblico valuti con ampia autonomia se porre a carico dell'utente ovvero a carico dell'ente le spese per le comunicazioni postali relative al rapporto d'utenza. Che l'Ufficio relazioni con il pubblico possa disporre l'autonomo utilizzo di qualsiasi dipendente dell'ente, tenuto conto anche dell'organico complessivo e delle unità presenti in servizio. Che gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedano, anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche, alla ricerca ed analisi finalizzate alla formulazione di proposte alla propria amministrazione sugli aspetti organizzativi e logistici del rapporto con l'utenza. Che il personale dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico abbia accesso a tutti gli atti dell'amministrazione, compresi quelli per i quali il rappresentante legale dell'ente abbia inibito la visione. Che, ove non sia stato istituito, ai sensi della legge n. 241/1990, il responsabile del procedimento, tale incarico formale sia affidato all'Ufficio relazioni con il pubblico.
Quale tra le seguenti affermazioni corrisponde a quanto disposto dall'art. 4 della legge n. 241/1990, in materia di responsabile del procedimento? Ove non sia già direttamente stabilito per legge o per regolamento, le pubbliche amministrazioni sono tenute a determinare per ciascun tipo di procedimento relativo ad atti di loro competenza l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale. Le leggi dello Stato determinano per ciascun tipo di procedimento di competenza delle pubbliche amministrazioni l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria; i regolamenti interni determinano il responsabile di ogni altro adempimento procedimentale. È sempre competenza delle pubbliche amministrazioni determinare per ciascun tipo di procedimento relativo ad atti di loro competenza l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria, nonché dell'adozione del provvedimento finale. La nomina del responsabile unico del procedimento è sempre una facoltà per le pubbliche amministrazioni. Le leggi della Repubblica determinano per ciascun tipo di procedimento relativo ad atti della pubblica amministrazione il responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale.
La novella operata dalla legge 69/2009 all'art. 14 ter della legge 241/1990 ha previsto, tra l'altro, che: I lavori della conferenza non possono superare in alcun caso i novanta giorni dalla data di indizione. La conferenza assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori all'unanimità dei presenti. Alla conferenza di servizi di cui agli articoli 14 e 14-bis sono convocati i soggetti proponenti il progetto dedotto in conferenza, alla quale gli stessi partecipano senza diritto di voto. La prima riunione della conferenza di servizi è convocata entro venti giorni dalla data di indizione. In sede di conferenza di servizi possono essere richiesti, per una sola volta, ai proponenti dell'istanza o ai progettisti chiarimenti o ulteriore documentazione. Se questi ultimi non sono forniti in detta sede, entro i successivi 45 giorni, si procede all'esame del provvedimento.
Quali poteri sono conferiti al Prefetto nel caso in cui un Sindaco compia gravi e persistenti violazioni di legge? Il potere di commissariare il Comune. In attesa del decreto di rimozione dall'incarico, il Prefetto può sospendere il Sindaco qualora sussistano motivi di grave e urgente necessità. Nessuno. Tutti i poteri sono conferiti al Ministro dell'interno. Il potere di proporre al Presidente della Repubblica la rimozione del Sindaco dall'ufficio. Il potere di rimuovere il Sindaco dall'ufficio.
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo (non sono previste materie riservate alla cognizione di altra giurisdizione speciale). Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. Può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di incompetenza di un atto amministrativo. È limitata quanto al potere di decisione, non può annullare l'atto illegittimo.
La tutela di interessi collettivi interviene solo con l'esperibilità di un ricorso amministrativo? No, per la tutela di interessi collettivi è prevista solo la partecipazione alla formazione del procedimento amministrativo con la possibilità di ottenere l'accesso ai documenti amministrativi. Sì, interviene solo in sede di ricorso amministrativo. No, la tutela di interessi collettivi interviene anche durante il procedimento amministrativo (L. n. 241/1990). Sì, in quanto per la tutela di detti interessi non vale la regola generale del "giusto procedimento". No, la tutela di interessi collettivi interviene solo con l'esperibilità di un ricorso giurisdizionale.
Quando un ricorso amministrativo sia stato proposto contro un atto non impugnabile... È dichiarato irricevibile. È annullabile. È rigettato. È dichiarato inammissibile. È dichiarato nullo.
I capitolati speciali d'oneri, ai sensi del Regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato,... Contengono le condizioni che possono applicarsi indistintamente ad un determinato genere di lavoro, appalto o contratto, e le forme da seguirsi per le gare. Contengono esclusivamente le condizioni che possono applicarsi indistintamente a tutti i contratti. Contengono esclusivamente le forme da seguirsi per le gare. Sono documenti interni all'amministrazione che vengono predisposti per annotare tutte le fasi di gestione delle procedure. Contengono le condizioni che si riferiscono più particolarmente all'oggetto proprio del singolo rapporto concreto.
La legge n. 241/1990 stabilisce che i termini di conclusione del procedimento, nel caso di acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre P.A... Possono essere sospesi, fino ad un massimo di tre volte. Possono essere sospesi, per una sola volta. Possono essere sospesi per un periodo non superiore a quindici giorni. Possono essere sospesi, per un periodo non superiore a dieci giorni. Non possono comunque essere sospesi.
Ai sensi del disposto di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990 l'avvio del procedimento amministrativo è comunicato... Solo ai soggetti che nella fase pre-procedimentale ne abbiano fatto esplicita richiesta. Anche a soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora da quest'ultimo possa derivare loro pregiudizio, ove non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento. Ai soli soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti. Solo ai soggetti che per legge debbono intervenirvi, qualora ciò sia dettato da esigenze di celerità del procedimento. Ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora da quest'ultimo possa derivare loro pregiudizio, anche se ciò comporti aggravamento del procedimento.
La legge 15/3/1997, n. 59 esclude dal conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli enti locali, tra l'altro,... I compiti relativi all'ordine pubblico e alla sicurezza pubblica. I compiti relativi alla difesa del suolo in genere. I compiti e le attività in materia di controllo sugli enti locali. La programmazione nel settore dello spettacolo in genere. Polizia locale urbana e rurale.
La pubblica amministrazione può richiedere ad un cittadino un certificato di nascita nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento ove tale dato risulta attestato? Richiedere o meno la documentazione in tal caso è una facoltà che il D.P.R. n. 445/2000 demanda all'ente interessato. No, il divieto è espressamente previsto dall'art. 45 del D.P.R. n. 445/2000. La legge nulla dispone al riguardo; è da intendersi quindi che la P.A. possa agire in tal senso. Sì, può farlo legittimamente secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 445/2000. Sì, la pubblica amministrazione è obbligata a richiederlo.
L'elemento psicologico richiesto per integrare la responsabilità amministrativa patrimoniale non può ravvisarsi... Nella colpa grave. In capo agli organi di governo che abbiano approvato o autorizzato ovvero consentito l'esecuzione di atti. In capo agli organi di governo che in buona fede abbiano approvato o autorizzato ovvero consentito l'esecuzione di atti rientranti nella competenza propria degli uffici tecnici o amministrativi. Nella negligenza, imprudenza, imperizia coniugata alla consapevolezza della prevedibilità delle conseguenze dannose. Nel dolo.
Dalla violazione "dell'obbligo di non fare", ovvero di astenersi dal compiere determinati atti o attività in quanto vietati dalla legge o da un contratto stipulato da terzi... Può derivare anche responsabilità penale della P.A. Può sorgere responsabilità extracontrattuale della P.A. Può derivare responsabilità penale della P.A. Non può derivare responsabilità della P.A. Può derivare responsabilità precontrattuale della P.A.
A carico dell'impresa aggiudicataria di un appalto di lavori pubblici, oltre alla cauzione definitiva, è prevista anche la stipula di una assicurazione a garanzia e copertura di tutti i rischi di esecuzione da qualsiasi causa determinati? A discrezione della Stazione Appaltante. Solo se lo ritiene opportuno il responsabile del procedimento. No, le uniche cauzioni previste sono quella provvisoria e quella definitiva. No. Sì, lo prevede espressamente l'art. 129 del D.Lgs. n. 163/2006.
Dispone il D.Lgs. n. 163/2006 in merito alla scelta della migliore offerta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, che la valutazione è demandata... Agli amministratori delegati dagli operatori economici interessati. Ad una commissione giudicatrice, nominata direttamente dal responsabile del procedimento. Al responsabile dell'ufficio tecnico della stazione appaltante. Ad una commissione giudicatrice, esterna all'amministrazione, nominata dagli organi di vertice. Ad una commissione giudicatrice, nominata dall'organo della stazione appaltante competente.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di sussidiarietà,... Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative, con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime. In considerazione delle diverse caratteristiche, anche associative, demografiche, territoriali e strutturali degli enti riceventi. In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni. Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea. Con la conseguente attribuzione ad un unico soggetto delle funzioni e dei compiti connessi, strumentali e complementari, e quello di identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa.
Il Dipartimento della pubblica sicurezza provvede, tra l'altro, all'attuazione della politica dell'ordine e della sicurezza pubblica, secondo l'indirizzo fornito... Dal Ministro della giustizia. Dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Dal Capo dello Stato. Dal Ministro dell'interno. Dal Ministro della difesa.
La legge n. 241/1990 ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro,... Per gli atti discrezionali. Per gli atti normativi. Per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa. Per gli atti privi di efficacia economica. Per gli atti concernenti lo svolgimento dei pubblici concorsi.
Qualora le dichiarazioni sostitutive di certificazione presentino delle irregolarità o delle omissioni rilevabili d'ufficio, non costituenti falsità... Il funzionario competente a ricevere la documentazione dà notizia all'interessato di tale irregolarità. Questi è tenuto alla regolarizzazione o al completamento della dichiarazione; in mancanza il procedimento non ha seguito. Il funzionario competente a ricevere la documentazione la restituisce all'interessato. Il funzionario può rifiutarsi di ricevere la documentazione e di dar seguito al procedimento. Il funzionario competente a ricevere la documentazione è comunque obbligato a far denuncia all'autorità competente. Il funzionario competente a ricevere la documentazione dà notizia all'interessato di tale irregolarità. Questi è tenuto alla regolarizzazione o al completamento della dichiarazione; in mancanza il procedimento s'intende concluso con il silenzio-rigetto.
Hanno facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo,... Tra gli altri, qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Qualunque soggetto portatore di interessi pubblici o privati. Soltanto i titolari di diritti soggettivi legittimi. Soltanto i titolari di interessi diffusi. I soggetti portatori di interessi diffusi purché costituiti in associazioni.
Il D.Lgs. n. 112/1998 conferisce al Presidente del Consiglio dei Ministri il potere sostitutivo in caso di accertata inattività delle Regioni e degli enti locali riferita alle funzioni ed ai compiti loro conferiti. Tale potere sostitutivo è esercitabile, tra l'altro,... Nel caso di accertata inattività che comporti pericolo di grave pregiudizio agli interessi nazionali. Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa ai servizi alla persona e alla comunità. Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa allo sviluppo economico. Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa alla polizia amministrativa regionale e locale. Nel caso di accertata inattività che riguardi la materia relativa alle attività produttive.
A quale tra i seguenti organi coinvolti nel processo di misurazione e valutazione della performance l'art. 14 del D.Lgs. n. 150/2009 attribuisce la responsabilità della corretta applicazione delle linee guida, delle metodologie e degli strumenti predisposti dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche? Organismo indipendente di valutazione della performance. Organo di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione. Dirigenti di ciascuna amministrazione. Corte dei Conti. Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi i princìpi di responsabilità ed unicità dell'amministrazione,... Con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative, con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo. Con la conseguente attribuzione ad un unico soggetto delle funzioni e dei compiti connessi, strumentali e complementari, e quello di identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa. In considerazione delle diverse caratteristiche, anche associative, demografiche, territoriali e strutturali degli enti riceventi. In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni.
Dispone l'art. 20 della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze o diffide, se... La medesima amministrazione non interrompe il procedimento nel termine di quaranta giorni dal ricevimento della domanda ovvero non comunica all'interessato nei termini di sessanta giorni dal ricevimento della domanda, il provvedimento di diniego. La medesima amministrazione non comunica all'interessato, nel termine fissato per la conclusione del procedimento, il provvedimento di diniego. La medesima amministrazione non interrompe il procedimento nel termine di dieci giorni dal ricevimento della domanda. La medesima amministrazione non indice, entro sessanta giorni dalla presentazione dell'istanza, una conferenza di servizi. La medesima amministrazione non comunica all'interessato, nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della domanda, il provvedimento di diniego.
Con il controllo di gestione l'amministrazione pubblica... Valuta l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. Ottimizza, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati. Valuta le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale. Garantisce la regolarità e correttezza dell'azione amministrativa. Garantisce la legittimità dell'azione amministrativa.
L'autotutela amministrativa (in contrapposizione alla tutela amministrativa su ricorso) si attua... D'iniziativa del privato danneggiato da un atto della P.A. Con l'annullamento dell'atto su istanza dell'interessato. Con la P.A. che agisce nell'interesse dei terzi danneggiati. Con la P.A. in posizione di terzietà. Con la P.A. che agisce nel proprio esclusivo interesse.
Sono impugnabili innanzi al G.A. soltanto gli atti amministrativi (in senso oggettivo, ossia esplicazione di pubblica potestà) che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti meramente confermativi di precedenti provvedimenti non sono impugnabili. Gli atti esecutivi sono impugnabili. I regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi sono impugnabili. Gli atti programmatici e pianificatori sono sempre impugnabili. Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili.
Hanno facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo,... Solo i portatori di interessi pubblici, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Le pubbliche amministrazioni costituite in organi collegiali e tutti coloro che hanno fatto denuncia. Solo i portatori di interessi pubblici. Tutti i soggetti che ne facciano istanza. Tra gli altri, i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento.
Quale o quali dipendenti delle pubbliche amministrazioni, ai sensi dell'art. 68 del D.Lgs. n. 165/2001, sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato? Eletto nel Consiglio comunale. Eletto al Parlamento nazionale o nel Consiglio regionale. Eletto nel Consiglio di Provincia capoluogo di Regione. Eletto nel Consiglio regionale o provinciale. Eletto nella Giunta regionale, provinciale o comunale.
A norma di quanto disposto dalla legge n. 241/1990 è annullabile... Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione di legge. Il provvedimento amministrativo che è viziato da acompetenza. Il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali. Il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione. Il provvedimento amministrativo che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato.
A norma delle disposizioni contenute nella legge n. 241/1990, il provvedimento amministrativo viziato da incompetenza è annullabile? No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge. Sì, l'unica ipotesi contemplata dalla legge n. 241/1990 per l'annullabilità del provvedimento è il vizio di incompetenza. No, è annullabile solo il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere. No, non è annullabile perché è nullo e quindi inestistente. Sì, dispone l'art. 21-octies che è annullabile il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge o viziato da eccesso di potere o da incompetenza.
La novella operata dalla legge 69/2009 all'art. 14 ter della legge 241/1990 ha previsto, tra l'altro, che: Alla conferenza dei servizi possono partecipare, senza diritto di voto, anche le amministrazioni preposte alla gestione delle eventuali misure pubbliche di agevolazione. La conferenza assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori all'unanimità dei presenti. In sede di conferenza di servizi possono essere richiesti, per una sola volta, ai proponenti dell'istanza o ai progettisti chiarimenti o ulteriore documentazione. Se questi ultimi non sono forniti in detta sede, entro i successivi 60 giorni, si procede all'esame del provvedimento. La prima riunione della conferenza di servizi è convocata entro venti giorni dalla data di indizione. La prima riunione della conferenza di servizi è convocata entro venti giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro sessanta giorni dalla data di indizione.
Sono impugnabili innanzi al G.A. soltanto gli atti amministrativi (in senso oggettivo, ossia esplicazione di pubblica potestà) che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti politici sono impugnabili. Gli atti amministrativi emanati da organi non amministrativi (ad esempio, il Parlamento) sono impugnabili. Gli atti meramente confermativi di precedenti provvedimenti sono impugnabili. Gli atti programmatici e pianificatori sono sempre impugnabili. I regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi non sono impugnabili.
Dispone l'art. 37 (Raggruppamenti temporanei e consorzi ordinari di concorrenti) del D.Lgs. n. 163/2006 che in caso di fallimento del mandatario ovvero, qualora si tratti di imprenditore individuale, in caso di morte, interdizione, inabilitazione o fallimento del medesimo, ovvero nei casi previsti dalla legislazione antimafia, la stazione appaltante... Ha l'obbligo di proseguire il rapporto di appalto con altro operatore economico scelto a sua discrezione. Può proseguire il rapporto di appalto se l'importo dei lavori o servizi o forniture è inferiore alla soglia comunitaria; in caso contrario deve recedere dal contratto e indire una nuova gara. Ha l'obbligo di proseguire il rapporto di appalto con altro operatore economico scelto dalla Autorità per la vigilanza. Può proseguire il rapporto di appalto con altro operatore economico che sia costituito mandatario purché abbia i requisiti di qualificazione adeguati ai lavori o servizi o forniture ancora da eseguire; non sussistendo tali condizioni la stazione appaltante può recedere dall'appalto. Deve recedere dall'appalto.
Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro,... I documenti concernenti l'attività di organi politici. I documenti concernenti l'attività del Parlamento. I documenti formati da enti pubblici territoriali. I documenti concernenti situazioni patrimoniali. I documenti concernenti la politica monetaria e valutaria dello Stato.
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in... Quattro fasi: fase d'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. Tre fasi: fase istruttoria, fase decisoria e fase integrativa dell'efficacia. Tre fasi: fase d'iniziativa, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. Quattro fasi: sub-procedimento, fase istruttoria, fase decisoria, fase del controllo. Due fasi: fase d'iniziativa e fase istruttoria.
La giurisdizione di legittimità dei T.A.R., prevista dagli artt. 2, 3 e 4 della legge n. 1034/1971, è limitata quanto al potere di decisione in quanto... Essi possono sostituire l'atto illegittimo, ma non possono riformarlo né annullarlo. Essi possono riformare l'atto illegittimo, ma non possono annullarlo. Essi possono annullare l'atto illegittimo, ma non possono riformarlo né sostituirlo. Essi possono annullare o sostituire l'atto illegittimo, ma non possono riformarlo. Nell'esercizio della competenza generale di legittimità, può utilizzare l'intero apparato di mezzi di prova normalmente previsto nel giudizio di merito, ad eccezione della confessione.
In materia di trattamento di dati personali, in ipotesi di violazioni amministrative commesse dal titolare, dal responsabile o dall'incaricato del trattamento, chi è competente ad irrogare la relativa sanzione? Il Tribunale penale competente per territorio. Il Garante per la protezione dei dati personali. La Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il T.A.R. territorialmente competente. Il Difensore civico.
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni,... L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi in genere. L'organizzazione delle risorse umane. La definizione dei criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'ente verso l'esterno. L'organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.
A norma del disposto di cui all'art. 16 della legge n. 241/1990 in materia di attività consultiva esiste un termine cui gli organi consultivi delle pubbliche amministrazioni devono attenersi nel rendere i pareri ad essi richiesti? No, la suddetta legge non indica termini, la prassi amministrativa prevede di norma novanta giorni. Sì, di sessanta giorni, ma solo nel caso di pareri obbligatori e di pareri rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela ambientale e paesaggistica. Sì, per i pareri obbligatori vincolanti, che non può essere comunque superiore a sessanta giorni. Sì, nel caso di pareri obbligatori il termine è di venti giorni dal ricevimento della richiesta; nel caso di pareri facoltativi, gli organi consultivi sono tenuti a dare immediata comunicazione alle amministrazioni richiedenti del termine entro il quale il parere sarà reso che comunque non può superare i 20 giorni dal ricevimento della richiesta. Sì, nel caso di pareri obbligatori il termine è di trenta giorni dal ricevimento della richiesta; nel caso di pareri facoltativi è in facoltà dell'organo consultivo procedere o meno in merito al parere richiesto.
L'art. 19 della legge n. 241/1990 in merito alla D.I.A... Dispone che l'amministrazione competente può richiedere informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità anche qualora siano attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni. Stabilisce che non si può prescindere dall'acquisizione del parere espresso. Prevede che l'attività oggetto della dichiarazione sostitutiva possa essere iniziata decorsi 20 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione alla P.A. competente. Prevede che le controversie relative all'applicazione delle norme relative alla dichiarazione di inizio attività siano devolute al giudice ordinario. Tende a semplificare il complesso regime delle autorizzazioni amministrative concernenti l'esercizio di attività private con l'introduzione di dichiarazioni sostitutive da parte dei privati.
Il D.Lgs. n. 165/2001 opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni,... La definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi. La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. L'organizzazione delle risorse di controllo. L'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale. Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo.
L'art. 2 bis della legge 241/1990 stabilisce che il diritto al risarcimento del danno, conseguente al ritardo dell'amministrazione nella conclusione del procedimento amministrativo: È imprescrittibile. Si prescrive in tre anni. Si prescrive in dieci anni. Si prescrive in un anno. Si prescrive in cinque anni.
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali ulteriori funzioni e compiti amministrativi. Da tale ambito ha escluso, tra l'altro,... Turismo ed industria alberghiera. Viabilità, acquedotti e lavori pubblici di interesse regionale. Difesa e forze armate. Tramvie e linee automobilistiche di interesse regionale. Musei e biblioteche di enti locali.
I cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea regolarmente soggiornanti in Italia, possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di cui agli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000, limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani. Al di fuori dei suddetti casi... Le P.A. centrali possono attestare la conformità del documento prodotto dal dichiarante, dopo averlo ammonito sulle conseguenze penali della produzione di atti o documenti non veritieri. Possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive nei casi in cui la produzione delle stesse avvenga in applicazione di convenzioni internazionali tra l'Italia e il Paese di provenienza del dichiarante. La dichiarazione è ammessa solo se sottoscritta anche da un funzionario del Dipartimento per le Libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'Interno. La dichiarazione è ammessa solo se sottoscritta anche a firma del Consolato di provenienza del dichiarante. È preclusa qualsiasi dichiarazione.
Garantire l'interazione della P.A. centrale e locale con tutti gli altri soggetti connessi a Internet, nonché con reti di altri enti, promuovendo l'erogazione di servizi di qualità e la miglior fruibilità da parte di cittadini e imprese è una finalità che l'art. 77 del D.Lgs. n. 82/2005 affida... Alla Commissione di Coordinamento del SPC. Al MIT. Al Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle P.A. Al SPC. Al CNIPA.
Nell'ambito della propria autonomia l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture... Può disporre ispezioni e richiedere visione di atti solo alle P.A. aggiudicatrici. Nomina il responsabile del procedimento e il soggetto preposto al collaudo finale. Può disporre ispezioni, avvalendosi anche della collaborazione di altri organi dello Stato. Può richiedere la visione di atti ma non può disporre ispezioni. Non può disporre perizie ed analisi economiche e statistiche.
Secondo il disposto della legge n. 241/1990, nella prima riunione della conferenza di servizi, o comunque in quella immediatamente successiva alla trasmissione dell'istanza o del progetto definitivo, le amministrazioni che vi partecipano determinano il termine per l'adozione della decisione conclusiva. Entro quale termine devono, di norma, essere contenuti i lavori della conferenza? I lavori non possono superare, di norma, i trenta giorni. I lavori non possono superare, di norma, i novanta giorni. I lavori non possono superare, di norma, i sessanta giorni. I lavori non possono superare, di norma, i quarantacinque giorni. I lavori non possono superare, di norma, i centoventi giorni.
Il raggruppamento di almeno tre soggetti che abbiano stabilito di operare congiuntamente nel settore dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per almeno 5 anni, istituendo a tal fine una comune struttura di impresa, è detto... Consorzio temporaneo. Raggruppamento temporaneo d'imprese. Consorzio stabile. Associazione temporanea d'imprese. Cooperativa di servizi e lavoro.
Conformemente alle innovazioni introdotte dalla legge in materia di certificazione, è corretto affermare che... Le certificazioni dello stato civile sono ammesse dalle pubbliche amministrazioni anche oltre i termini di validità, per un periodo non superiore a sei mesi. La carta d'identità deve essere rinnovata entro sessanta giorni dalla sua scadenza, ovvero, previo pagamento delle spese e dei diritti di segreteria, a decorrere dal terzo mese successivo alla produzione di documenti con caratteristiche tecnologiche e funzionali innovative. Le certificazioni (comprese quelle attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni) hanno validità di sei mesi dalla data di rilascio, salvo che disposizioni di legge o regolamentari prevedano una validità superiore. Le certificazioni (diverse da quelle attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni) hanno validità di sei mesi dalla data di rilascio, salvo che disposizioni di legge o regolamentari prevedano una validità superiore. Nei documenti di riconoscimento rilasciati ai minori di anni 18 è sempre obbligatoria l'indicazione o l'attestazione dello stato civile.
La Prefettura-U.T.G è... La struttura del Governo sul territorio a competenza generale e fa parte della organizzazione periferica del Ministero dell'interno dal quale dipende. La struttura del Governo sul territorio a competenza specifica in ordine alle funzioni di Commissario del Governo e fa parte della organizzazione periferica del Ministero dell'interno dal quale dipende. La struttura autonoma con specifiche funzioni delegate del Ministero dell'interno. La struttura del Governo sul territorio a competenza generale e fa parte della organizzazione centrale del Ministero dell'interno dal quale dipende. La struttura interna alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
È irregolare l'atto amministrativo che... Presenta un vizio alla cui presenza la legge non commina conseguenze negative per l'atto stesso, ma solo delle sanzioni amministrative a carico dell'agente. Difetti o sia viziato in uno degli elementi o requisiti prescritti per atti di quel tipo. Non può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo. È inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia. Non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione.
Nell'individuazione degli operatori economici che possono presentare offerte per l'affidamento di un contratto pubblico, quali procedure sono sempre ammesse nella pubblica amministrazione? Procedure aperte e procedure ristrette. Procedura negoziata e dialogo competitivo. L'asta pubblica e la licitazione privata. Pubblico incanto o asta pubblica, licitazione privata e dialogo competitivo. Procedure aperte e procedure negoziate.
Con la legge n. 131/2003 è stata creata la figura del Rappresentante dello Stato per i rapporti con il sistema delle autonomie. Chi ricopre detta carica? Questore. Prefetto designato dal Ministro dell'Interno. Prefetto avente sede nel capoluogo della Regione. Sindaco nella sue veste di Commissario del Governo. Presidente della Regione.
Ai sensi del D.Lgs. n. 163/2006, i lavori in economia sono ammessi... Fino all'importo di 100 mila euro. Fino all'importo di 200 mila euro. Fino all'importo di 300 mila euro. Fino all'importo di 400 mila euro. Fino all'importo di 150 mila euro.
Ai sensi di quanto dispone il D.Lgs. n. 163/2006, le stazioni appaltanti sono tenute a comunicare ad ogni offerente escluso i motivi del rigetto dell'offerta? Sì, ma solo se l'offerente dimostra che il lavoro, il prodotto o il servizio conforme alla norma ottempera alle prestazioni o ai requisiti funzionali prescritti. Sì, su richiesta scritta della parte interessata. Sì, ma solo per la mancata aggiudicazione di un appalto di forniture e lavori d'importo superiore a 150.000 euro. No, in nessun caso. Sì, ma solo per la mancata aggiudicazione di un appalto di servizi di importo superiore alla soglia comunitaria.
L'obbligo di conclusione esplicita del procedimento amministrativo, sancito dalla legge n. 241/1990, sussiste... Quando il responsabile del procedimento presenti motivata istanza di conclusione tramite provvedimento espresso. Solo quando il procedimento consegua obbligatoriamente a controlli di organi collegiali. Solo quando il procedimento consegua ad istanza. Sia quando il procedimento consegua obbligatoriamente ad istanza, sia quando debba essere iniziato d'ufficio. Solo quando il procedimento debba essere iniziato d'ufficio.
Ai sensi dell'art. 25, comma 5, L. n. 241/1990, contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso ai documenti amministrativi è dato ricorso al T.A.R... Nel termine di 120 giorni. Nel termine di 60 giorni. Nel termine di 15 giorni. Nel termine di 90 giorni. Nel termine di 30 giorni.
È proprio della fase istruttoria del procedimento amministrativo... Accertamento dei requisiti di legittimazione. Decisione pluristrutturale. Accordo sostitutivo. Designazione. Autorizzazione in funzione di controllo.
Il Ministero dell'Interno è una struttura complessa articolata a livello centrale... Con cinque Dipartimenti. Con dieci Direzioni generali. Con venti Questure. Con tre Dipartimenti. Con venti Prefetture.
Il rifiuto da parte del dipendente addetto di accettare l'attestazione di stati, qualità personali e fatti mediante l'esibizione di un documento di riconoscimento, costituisce, a norma del disposto di cui all'art. 74 del D.P.R. 445/2000,... Violazione dei doveri d'ufficio. Rifiuto di atti d'ufficio, omissione punibile a norma dell'art. 328 del c.p. Abuso d'ufficio, punibile a norma dell'art. 323 del c.p. Responsabilità disciplinare, patrimoniale nonché penale. Responsabilità penale.
Il ricorso gerarchico è dichiarato "irricevibile" se presentato oltre il termine perentorio di... 60 giorni. 90 giorni. 30 giorni. 15 giorni. 120 giorni.
Quale obbligo pone a carico dell'amministrazione l'art. 3 della legge n. 241 del 1990? In ogni atto notificato al destinatario deve essere indicato il termine per ricorrere e, dove previsto obbligatoriamente dalla legge, l'autorità cui è possibile ricorrere. L'obbligo della motivazione per gli atti a contenuto generale. In ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere. L'obbligo della motivazione per gli atti normativi. L'obbligo di notificazione dei giudizi e delle valutazioni dell'Amministrazione.
L'accesso agli atti amministrativi va escluso nel caso di svolgimentodell'attività di controllo? No, l'accesso agli atti va escluso nei soli casi previsti dalla legge, tra i quali non rientra quello dello svolgimento dell'attività di controllo. L'accesso agli atti amministrativi va escluso solo nel caso di svolgimento dell'attività di vigilanza. L'accesso agli atti amministrativi va escluso solo nel caso di svolgimento dell'attività di accertamento di illeciti. Sì, l'accesso agli atti va escluso nei soli casi previsti dalla legge, tra i quali rientra quello dello svolgimento dell'attività di controllo. Sì, in quanto il principio di buon andamento e dell'imparzialità non trova applicazione nel caso di svolgimento dell'attività di controllo.
Dispone l'art. 19 del D.Lgs. n. 150/2009 che in ogni amministrazione, l'Organismo indipendente, sulla base dei livelli di performance attribuiti ai valutati, compila una graduatoria delle valutazioni individuali del personale, differenziandolo in tre distinte fasce. Quale percentuale di personale è prevista per la fascia di merito intermedia? Il 40%. Il 25%. Il 30%. Il 50%. Il 60%.
Come viene definito il diritto il cui esercizio è inizialmente limitato da un ostacolo giuridico, per la cui rimozione è necessario un provvedimento amministrativo che consenta al diritto di espandersi e acquistare la sua pienezza? Interesse semplice. Interesse legittimo. Diritto risolutivamente condizionato. Diritto sospensivamente condizionato. Interesse collettivo differenziato.
Il diritto soggettivo si definisce perfetto quando... Il suo esercizio è inizialmente limitato da un ostacolo giuridico, per la cui rimozione è necessario un provvedimento amministrativo che consenta al diritto di espandersi e acquisire la sua pienezza. Una norma c.d. di relazione rivolta a disciplinare comportamenti intersoggettivi, attribuisce ad un soggetto un potere diretto ed immediato per la realizzazione di un proprio interesse cui corrisponde necessariamente un obbligo facente capo a soggetti determinati ovvero alla collettività. Non è tutelato in modo pieno. L'esercizio di esso è sottoposto a condizione risolutiva. L'esercizio di esso è sottoposto a condizione sospensiva.
In materia di incompatibilità e cumulo di impieghi degli impiegati pubblici, il D.Lgs. n. 165/2001 dispone che... Non costituiscono incompatibilità i compensi derivati da attività svolte dal dipendente in qualità di amministratore di una S.r.l. Costituiscono incompatibilità i compensi derivati dalla collaborazione a riviste. Costituiscono incompatibilità i compensi derivati dalla utilizzazione economica da parte dell'autore o inventore di opere dell'ingegno e di invenzioni industriali. Non costituiscono incompatibilità i compensi derivati da incarichi per i quali è corrisposto solo il rimborso delle spese documentate. Costituiscono incompatibilità i compensi derivati dalla partecipazione a convegni e seminari.
Dispone l'art. 35 del D.Lgs. n. 165/2001 che i vincitori di concorsi devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni. Detta disposizione è derogabile dai contratti collettivi? Sì, è sempre derogabile dai contratti collettivi. Può essere derogata dagli accordi collettivi. No, non è derogabile da contratti o accordi collettivi. È derogabile solo per il comparto Ministeri. È derogabile dai contratti collettivi nei soli casi in essi indicati.
Ai sensi dell'art. 20 della legge n. 241/1990, l'amministrazione competente entro quanti giorni dalla presentazione dell'istanza per il rilascio di provvedimenti amministrativi può indire una conferenza di servizi? Immediatamente e comunque entro quindici giorni. Entro sessanta giorni. Entro quaranta giorni. Entro novanta giorni. Entro trenta giorni.
I controlli amministrativi successivi... Sono anche denominati "strategici". Sono anche denominati "intersoggettivi". Sono diretti a valutare l'atto e l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione. Intervengono dopo che l'atto sia divenuto efficace. Intervengono su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti.
La novella operata dalla legge 69/2009 all'art. 14 ter della legge 241/1990, in riferimento alla disciplina della conferenza di servizi, ha previsto che: La conferenza assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori all'unanimità dei presenti. La convocazione della prima riunione della conferenza di servizi deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno 15 giorni prima della relativa data. La conferenza di servizi può svolgersi per via telematica. La prima riunione della conferenza di servizi è convocata entro venti giorni dalla data di indizione. In sede di conferenza di servizi possono essere richiesti, per una sola volta, ai proponenti dell'istanza o ai progettisti chiarimenti o ulteriore documentazione. Se questi ultimi non sono forniti in detta sede, entro i successivi 45 giorni, si procede all'esame del provvedimento.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, la tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati. Ad un procedimento non contenzioso. Ad una decisione vincolata ai motivi addotti dal ricorrente. Ad un procedimento d'iniziativa della stessa P.A. Ad un procedimento interno alla P.A.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di efficienza e di economicità,... Con la conseguente attribuzione ad un unico soggetto delle funzioni e dei compiti connessi, strumentali e complementari, e quello di identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa. Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo. Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea. Con l'attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati in attuazione del principio di sussidiarietà e delle funzioni di programmazione.
A norma di quanto dispone la legge n. 241/1990, il diritto di accesso è escluso... Quando i documenti concernono l'attività dei dirigenti delle P.A. Quando i documenti riguardano azioni strettamente strumentali alla tutela dell'ordine pubblico e alla repressione della criminalità. Quando i documenti riguardano l'attività di organi politici e del Parlamento. Quando i documenti riguardano le attività ministeriali. Quando l'amministrazione che ha formato i documenti decide discrezionalmente di vietarne l'accesso.
Gli atti amministrativi che creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente sono atti amministrativi costitutivi. Tali atti... Non possono incidere su status. Possono incidere su status, diritti e precedenti atti. Non possono incidere su diritti. Non possono incidere su status, diritti e precedenti atti. Possono incidere solo su precedenti atti.
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che nella P.A. l'esercizio di fatto di mansioni superiori a quelle della qualifica di appartenenza... Ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione, purché di durata superiore a sei mesi. Non può eccedere i tre mesi. Non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione. Ha effetto solo ai fini del calcolo del TFR. Ha effetto in ogni caso ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione.
Dispone l'art. 84 del D.Lgs. n. 163/2006 che qualora l'aggiudicazione avvenga con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa la valutazione delle offerte relative è affidata ad una commissione giudicatrice. Chi presiede, di norma, la commissione? Il responsabile del procedimento. Il coordinatore per la progettazione. Un dirigente della stazione appaltante. Un soggetto esterno all'amministrazione aggiudicatrice scelto dal responsabile del procedimento. L'organo di vertice della stessa amministrazione.
Tra le figure più rilevanti di eccesso di potere (definite in sede dottrinale e giurisprudenziale figure sintomatiche) rientra... Contenuto illegittimo. Difetto di presupposti legali. Mancanza di idonei parametri di riferimento. Vizio di forma. Violazione dei criteri di economicità, efficacia, trasparenza e pubblicità dell'azione amministrativa.
Dispone l'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001 in merito alle controversie relative ai rapporti di lavoro che restano devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo... Le controversie concernenti il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali. Controversie relative al conferimento di incarichi dirigenziali nonché quelle relative alla revoca degli incarichi dirigenziali. Le controversie, promosse da organizzazioni sindacali, relative alle procedure di contrattazione collettiva. Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Le controversie concernenti la responsabilità dirigenziale.
Dispone l'art. 13 del D.Lgs. n. 163/2006 che il diritto di accesso è differito, nelle procedure ristrette e negoziate, e in ogni ipotesi di gara informale, in relazione all'elenco dei soggetti che hanno fatto richiesta di invito o che hanno segnalato il loro interesse... Fino alla data di comunicazione di aggiudicazione all'operatore economico. Fino alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte medesime. Fino alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte medesime, salvo che si tratti di procedure a rilevanza comunitaria. Fino alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'elenco. Fino a quando il responsabile unico del procedimento, a suo insindacabile giudizio, lo ritenga necessario.
Quali sono gli strumenti per premiare il merito e le professionalità previsti dall'art. 20 del D.Lgs. n. 150/2009? Il bonus annuale delle eccellenze, le progressioni economiche, le progressioni di carriera, i permessi premio retribuiti, l'accesso a percorsi di alta formazione e di crescita professionale. Il bonus annuale delle eccellenze, il premio annuale per l'innovazione, le progressioni economiche, le progressioni di carriera, l'attribuzione di incarichi e responsabilità, l'accesso a percorsi di alta formazione e di crescita professionale, in ambito nazionale e internazionale. Il bonus annuale delle eccellenze, il premio annuale per l'innovazione, le progressioni economiche, le gratifiche natalizie, l'accesso a percorsi di alta formazione e di crescita professionale. Il bonus annuale delle eccellenze, il premio annuale per l'innovazione, le progressioni economiche, le progressioni di carriera, l'attribuzione di incarichi e responsabilità, l'accesso a percorsi di alta formazione e di crescita professionale, in ambito nazionale e internazionale, l'aumento fino a quaranta ore dei permessi retribuiti. Il bonus annuale delle eccellenze, il premio annuale per l'innovazione, la quindicesima mensilità, le progressioni di carriera, l'attribuzione di incarichi e responsabilità, l'accesso a percorsi di alta formazione e di crescita professionale, in ambito nazionale e internazionale.
La conferenza di servizi può essere indetta quando l'amministrazione procedente deve acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche? No. La conferenza dei servizi può essere indetta solo nel caso in cui l'amministrazione debba acquisire pareri vincolanti. Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Sì. In tal caso, le determinazioni concordate nella conferenza sostituiscono a tutti gli effetti i concerti, le intese, i nullaosta e gli assensi richiesti. Sì, ma le determinazioni concordate nella conferenza devono essere confermate da atti formali delle singole amministrazioni. No. La conferenza dei servizi può essere indetta solo nel caso in cui l'amministrazione debba acquisire nulla osta.
L'interesse legittimo... È necessariamente correlato all'esercizio del potere amministrativo. Non comporta il potere di dare inizio al procedimento amministrativo. È quel diritto riconosciuto al singolo soggetto a tutela di un suo interesse non materiale. È una posizione autonoma, che compiutamente configurata dalla stessa previsione di legge, spetta ad una persona sulla base di un titolo che può avere natura più varia, ma che non dipende da una P.A. Gode delle stesse forme di protezione del diritto soggettivo.
Dispone l'art. 19 del D.Lgs. n. 150/2009 che in ogni amministrazione, l'Organismo indipendente, sulla base dei livelli di performance attribuiti ai valutati, compila una graduatoria delle valutazioni individuali del personale, differenziandolo in tre distinte fasce. Quale percentuale di personale è prevista per la fascia di merito bassa? Il 40%. Il 50%. Il 30%. Il 35%. Il 25%.
I provvedimenti amministrativi "efficaci" sono eseguiti... Dopo sessanta giorni salvo che sia diversamente stabilito dalla legge. Immediatamente, salvo che sia diversamente stabilito dalla legge o dal provvedimento medesimo. Dopo quindici giorni salvo che sia diversamente stabilito dalla legge. Dopo trenta giorni salvo che sia diversamente stabilito dalla legge. Immediatamente fatta salva la sola eccezione configurata da diversa previsione del provvedimento.
Cosa prevede l'art. 2 bis della legge 241/1990 quale conseguenza per il ritardo dell'amministrazione nella conclusione del procedimento? La responsabilità penale del responsabile del procedimento. L'obbligo del risarcimento del danno solo nel caso di dolo. L'obbligo del risarcimento del danno ingiusto. La sola corresponsione di una sanzione disciplinare a carico del responsabile del procedimento. La destituzione del responsabile del procedimento.
In materia di garanzie a corredo dell'offerta, l'art. 75 del D.Lgs. n. 163/2006 dispone che... La garanzia copre le spese necessarie per l'eventuale stipulazione del contratto. Ai non aggiudicatari la garanzia è restituita entro 60 giorni dall'aggiudicazione. La garanzia copre la mancata sottoscrizione del contratto per volontà dell'affidatario, ed è trattenuta dall'amministrazione aggiudicante in aggiunta alla cauzione definitiva. La garanzia copre la mancata sottoscrizione del contratto per fatto dell'affidatario, ed è svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto medesimo. La garanzia non può essere prestata mediante fideiussione assicurativa.
Costituiscono elementi della responsabilità amministrativa patrimoniale... La qualità di pubblico impiegato, il danno patrimoniale, la violazione di norma di servizio, il nesso di causalità fra evento e danno. La qualità di pubblico impiegato, il danno patrimoniale, la violazione di norme penali, la colpa grave o lieve, il nesso di causalità fra evento e danno. La qualità di pubblico impiegato, il danno patrimoniale, la violazione di norma di servizio ovvero il maneggio di denaro, il dolo, il nesso di causalità fra evento e danno. La qualità di pubblico impiegato, il danno patrimoniale, la violazione di norma di servizio o di regole di comune diligenza, il dolo o la colpa grave, il nesso di causalità fra evento e danno. La qualità di pubblico impiegato, il danno patrimoniale, il maneggio di denaro, l'elemento psicologico, il nesso di causalità fra evento e danno.
In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali. Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari... Sono atti amministrativi particolari. Sono atti amministrativi generali. Sono atti amministrativi collettivi. Sono atti amministrativi plurimi. Sono anche detti atti dichiarativi.
A norma delle disposizioni dettate dalla legge 14/1/1994, n. 20, se il fatto dannoso da cui sorge la responsabilità contabile è causato da più persone, esiste responsabilità solidale? Sì, ai sensi dell'art. 1, comma 1, quinquies, l. n. 20/94, sussiste l'eccezione della responsabilità solidale per i soli concorrenti beneficiari di un illecito arricchimento o che abbiano agito con dolo. Sì, la responsabilità è sempre solidale qualora partecipino più persone. No, in nessun caso. La responsabilità non può mai essere solidale. Sì, esclusivamente per i concorrenti che abbiano conseguito un illecito arricchimento. Solo se dal fatto dannoso derivi un grave danno economico e patrimoniale per l'Amministrazione.
L'esercizio a livello regionale o provinciale di funzioni e compiti del Ministero dell'interno è assicurato... Dalle Prefetture-U.T.G. Dalla D.C.P.P. Dall'Ufficio Ispettivo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Dalla Direzione centrale per i servizi demografici. Dagli uffici dell'amministrazione comunale.
Ai sensi del D.Lgs. 165/2001, nelle Amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, come avviene l'accesso alla qualifica di dirigente della seconda fascia? Per chiamata diretta. Per concorso per esami indetto dalle singole amministrazioni ovvero per corso-concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione. Per corso-concorso bandito dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione. Per titoli e colloquio valutati dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione. Solo per concorso indetto delle singole amministrazioni.
La richiesta di certificati o di atti di notorietà nei casi in cui, ai sensi dell'art. 43 del D.P.R. 445/2000, ci sia l'obbligo del dipendente di accettare la dichiarazione sostitutiva, costituisce... Rifiuto di atti d'ufficio, omissione punibile a norma dell'art. 328 del c.p. Responsabilità disciplinare, patrimoniale nonché penale. Reato di concussione. Violazione dei doveri d'ufficio. Abuso d'ufficio, punibile a norma dell'art. 323 del c.p.
A norma di quanto previsto dal D.Lgs. 150/2009 in quale dei seguenti casi trova applicazione la sanzione disciplinare del licenziamento? Solo in caso di falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente. Inosservanza anche lieve degli obblighi in materia di prevenzione degli infortuni e di sicurezza sul lavoro. Insufficiente rendimento, rispetto ai carichi di lavoro e, comunque, nell'assolvimento dei compiti assegnati. Reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte aggressive o moleste o minacciose o ingiuriose o comunque lesive dell'onore e della dignità personale altrui. Comportamento da cui sia derivato danno anche lieve all'amministrazione.
Al sistema premiale di cui all'art. 21 del D.Lgs. n. 150/2009 - Bonus annuale delle eccellenze - può concorrere... Il personale, dirigenziale e non, che si è collocato nella fascia di merito alta. Solo il personale dirigenziale. Solo il personale non dirigenziale. Anche il personale, dirigenziale e non, che si è collocato nella fascia intermedia. Solo il personale dirigenziale che si è collocato nella fascia alta o intermedia.
Il legislatore ha ulteriormente semplificato la materia delle certificazioni amministrative, estendendo i casi di utilizzo delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni. Non possono, tuttavia, essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore,... I certificati attestanti la qualità di rappresentante legale di persone giuridiche. I certificati di origine. I certificati attestanti la qualità di tutore o di curatore e simili. I certificati attestanti la qualità di studente. I certificati attestanti la situazione reddituale o economica ai fini della concessione dei benefìci di qualsiasi tipo.
A quale tra i seguenti organi coinvolti nel processo di misurazione e valutazione della performance l'art. 13 del D.Lgs. n. 150/2009 attribuisce il compito di favorire, nella pubblica amministrazione, la cultura della trasparenza anche attraverso strumenti di prevenzione e di lotta alla corruzione? Al Dipartimento della Funzione Pubblica. All'Organismo indipendente di valutazione della performance. Alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche. In via esclusiva al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione. Al Ministro per l'attuazione del programma di Governo.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 163/2006 quando, in esito all'esperimento di una procedura aperta o ristretta o di un dialogo competitivo, tutte le offerte presentate sono irregolari ovvero inammissibili la stazione appaltante può aggiudicare avvalendosi della procedura negoziata previa pubblicazione del bando di gara? Sì, lo prevede espressamente l'art. 56 del suddetto D.Lgs. No, il suddetto D.Lgs. ammette la procedura negoziata solo nel caso di appalti pubblici di lavori, per lavori realizzati unicamente a scopo di ricerca, sperimentazione o messa a punto, e non per assicurare una redditività o il recupero dei costi di ricerca e sviluppo. No, in tal caso la stazione appaltante può procedere con accordi quadro. No, la procedura negoziata è ammissibile solo nel caso di fornitura di servizi o lavori di particolare complessità. No, il suddetto D.Lgs. ammette la procedura negoziata solo in casi eccezionali, qualora si tratti di lavori, servizi, forniture, la cui particolare natura o i cui imprevisti, oggettivamente non imputabili alla stazione appaltante, non consentano la fissazione preliminare e globale dei prezzi.
Dispone l'art. 71 del D.Lgs. n. 163/2006 che, sempre che siano state chieste in tempo utile, le informazioni complementari sui capitolati d'oneri e sui documenti complementari relativi a contratti di rilevanza comunitaria devono essere comunicate dalle amministrazioni aggiudicatrici ovvero dallo sportello competente... Almeno tre giorni prima della scadenza del termine stabilito per la ricezione delle offerte. Almeno due giorni prima della scadenza del termine stabilito per la ricezione delle offerte. Almeno dieci giorni prima della scadenza del termine stabilito per la ricezione delle offerte. Almeno quindici giorni prima della scadenza del termine stabilito per la ricezione delle offerte. Almeno sei giorni prima della scadenza del termine stabilito per la ricezione delle offerte.
La legge 241/1990 stabilisce che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da determinati criteri. Quale tra i seguenti è stato introdotto dalla recente novella operata dalla legge 69/2009? Criterio di economicità. Criterio di efficacia. Criterio di trasparenza. Criterio di pubblicità. Criterio di imparzialità.
A norma della legge n. 241/1990 il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è annullabile? No, tale provvedimento è semplicemente imperfetto. No, l'unica ipotesi contemplata all'art. 21-octies per l'annullabilità è il vizio dell'eccesso di potere. No, il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è nullo. Sì, lo prevede espressamente l'art. 21-octies. Sì, l'unica ipotesi contemplata dall'art. 21-octies per l'annullabilità è l'adozione in violazione di legge.
A quale tra i seguenti organi coinvolti nel processo di misurazione e valutazione della performance l'art. 13 del D.Lgs. n. 150/2009 attribuisce il compito di adottare le linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità? Al Dipartimento della Funzione Pubblica. In via esclusiva al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione. Alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche. Al Ministro per l'attuazione del programma di Governo. All'Organismo indipendente di valutazione della performance.
Secondo il dettato dell'art. 21-septies della legge n. 241/1990, la nullità del provvedimento amministrativo può essere provocata dalla mancanza degli elementi essenziali? No, l'assenza di elementi essenziali del provvedimento amministrativo è causa di annullabilità. Sì, il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali è nullo. Sì, le sole cause di nullità del provvedimento amministrativo sono la mancanza degli elementi essenziali e l'adozione in violazione del giudicato. No, il provvedimento amministrativo è nullo solo se è viziato da difetto assoluto di attribuzione. No, l'assenza di elementi essenziali del provvedimento amministrativo è causa di invalidità.
L'art. 75 del D.Lgs. 12/4/2006, n. 163 dispone che l'offerta da presentare per l'affidamento dell'esecuzione dei contratti pubblici è corredata da una garanzia pari al 2% dell'importo dei lavori. Ai non aggiudicatari la garanzia ... È svincolata entro 60 giorni dall'aggiudicazione. È svincolata tempestivamente e comunque entro un termine non superiore a 30 giorni dall'aggiudicazione. È svincolata immediatamente e comunque entro 5 giorni dall'aggiudicazione. È svincolata entro 90 giorni dall'aggiudicazione. È svincolata entro 45 giorni dall'aggiudicazione.
Quale, tra le seguenti, è una caratteristica propria del ricorso gerarchico improprio? È ammesso solo nei casi in cui non esiste rapporto di gerarchia. Presuppone un rapporto di gerarchia in senso tecnico. È proponibile solo nel rapporto fra organi individuali. Non può essere proposto ad organi statali avverso provvedimenti di altro ente pubblico. Non può essere proposto ad organi statali avverso provvedimenti di organi di vertice (Ministri).
Quale tra le seguenti è una figura sintomatica dell'eccesso di potere? Contenuto illegittimo. Difetto di presupposti legali. Inosservanza di circolari. Violazione dei criteri di economicità, efficacia, trasparenza e pubblicità dell'azione amministrativa. Vizi di forma.
L'interesse legittimo... Non è tutelabile mediante il potere di provocare l'eliminazione dell'atto attraverso il ricorso amministrativo. È un interesse che si presenta non solo differenziato ma anche qualificato, in quanto preso in considerazione, insieme agli interessi pubblici e gli altri interessi privati, dalla norma attributiva del potere. È un interesse che non può mai concorrere con l'interesse pubblico. Non è strettamente correlato all'esercizio del potere amministrativo. Si esprime in termini di posizione autonoma in quanto l'utilità sperata cui tende l'interesse del privato non dipende dalla intermediazione provvedimentale della P.A.
In attuazione della legge n. 241/1990, in quale caso l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo, indicando la data entro la quale deve concludersi ed i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione? Nel caso di procedimenti ad iniziativa di parte. La legge n. 15/2005 di modifica della n. 241/1990 ha previsto un obbligo generale. Nel solo caso in cui il procedimento debba essere iniziato d'ufficio. In nessun caso. Nel caso di procedimenti inerenti a persone giuridiche.
Ai sensi di quanto dispone il D.Lgs. n. 163/2006 riguardo ai criteri per la scelta dell'offerta migliore, nei contratti pubblici, fatte salve le disposizioni legislative, regolamentari o amministrative relative alla remunerazione di servizi specifici, la migliore offerta è selezionata... Con il criterio della minor deviazione standard applicata alle dieci offerte d'importo minore. Esclusivamente con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Esclusivamente con il criterio del prezzo più basso. Con il criterio del prezzo più basso o con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Con il criterio stabilito autonomamente dal responsabile del procedimento e inserito nel bando di gara.
Le disposizioni dettate dall'art. 19 del D.Lgs. n. 165/2001 per gli incarichi di funzioni dirigenziali... Sono sempre derogabili dai contratti collettivi. Possono essere derogati dai contratti collettivi. Sono derogabili dai contratti collettivi in casi eccezionali. Non sono derogabili da contratti o accordi collettivi. Possono essere derogabili sia da contratti o accordi collettivi sia per disposizione del Ministro competente.
A norma delle disposizioni di cui all'art. 21-ter della legge n. 241/1990 le P.A. possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti derivanti da un provvedimento? Sì, anche senza diffida, qualora l'interessato non ottemperi. Sì, nei casi e con le modalità stabilite dalla legge. Sì, ma solo quando il provvedimento modifichi o estingua situazioni preesistenti all'emanazione dell'atto. No, in nessun caso è consentito alle P.A. di imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti derivanti da un provvedimento; esse devono affidare la tutela delle proprie ragioni alla giustizia ordinaria. No, salvo che il provvedimento non sia condiviso dall'autorità giudiziaria.
Ai fini del D.Lgs. n. 82/2005, l'insieme dei dati in forma elettronica, allegati oppure connessi tramite associazione logica ad altri dati elettronici, utilizzati come metodo di autenticazione informatica è denominato... Firma elettronica. Firma magnetica. Firma elettronica qualificata. Firma digitale. Gestione informatica dei documenti.
Nella registrazione di protocollo informatico... Il numero di protocollo è progressivo e costituito da cinque cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno finanziario. Il numero di protocollo è progressivo e costituito da almeno sei cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno finanziario. Il numero di protocollo è progressivo e costituito da almeno sette cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno solare. Il numero di protocollo è progressivo e costituito almeno otto cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno solare. Il numero di protocollo è progressivo e costituito da almeno otto cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno finanziario.
Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso miri ad un controllo di tipo investigativo-preventivo? Solo se l'istanza è presentata da una associazione di tutela dei consumatori. No, è inammissibile perché il diritto di accesso non è uno strumento di controllo generalizzato. Sì, ma in tal caso il ricorso deve essere prsentato direttamente al Consiglio di Stato. Sì, perché il diritto di accesso è comunque uno strumento di controllo generalizzato. Sì, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica degli atti per cui si richiede l'accesso.
Al fine di assicurare la qualità, comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance, le amministrazioni pubbliche redigono annualmente il Piano della performance e la Relazione sulla performance. Il Piano della performance... È un documento programmatico quinquennale. È un documento da adottare entro il 30 giugno. È adottato in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio, che individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dell'amministrazione, nonché gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori. Evidenzia, a consuntivo, con riferimento all'anno precedente, i risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati ed alle risorse, con rilevazione degli eventuali scostamenti, e il bilancio di genere realizzato. È un documento consultivo biennale.
L'art. 4 della legge n. 241/1990 fa carico a ciascuna Amministrazione pubblica di determinare, per ciascun tipo di procedimento amministrativo, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale. Tale determinazione... Deve essere resa nota a tutti i soggetti che abbiano rapporti con l'Amministrazione. Costituisce atto interno di natura organizzativa e pertanto non sussiste obbligo di comunicazione pubblica. Deve essere comunicata al soggetto interessato al singolo tipo di procedimento, che ne faccia richiesta. È resa pubblica mediante inserimento del nominativo nell'apposita sezione della Gazzetta Ufficiale della Repubblica. È resa pubblica nelle forme previste dai singoli ordinamenti.
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, per diritto soggettivo si intende... Quell'interesse individuale strettamente connesso con l'interesse pubblico, e protetto dall'ordinamento giuridico non direttamente ma solo attraverso la tutela dell'interesse pubblico cui è connesso. Quell'interesse riconosciuto dall'ordinamento giuridico come esclusivamente proprio del suo titolare e protetto in modo diretto ed immediato. Quell'interesse che fa capo ad una ben determinata collettività di individui quali ad esempio associazioni culturali, partiti, ecc. Quell'interesse facente capo ad un ente esponenziale della collettività autonomamente individuabile. Quell'interesse comune agli appartenenti ad una formazione sociale non costituente un gruppo od una categoria omogenei.
Ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001 si considera svolgimento di mansioni superiori... Soltanto l'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni. Anche l'attribuzione in modo non prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni. L'attribuzione, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni in misura non inferiore al cinquanta per cento. L'attribuzione di mansioni diverse da quelle previste dai C.C.N.L. Qualsiasi attribuzione di mansioni diverse da quelle previste per la qualifica di riferimento del dipendente.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di adeguatezza,... In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni. Con l'attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati in attuazione del principio di sussidiarietà e delle funzioni di programmazione. Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui. Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo.
Dispone l'art. 19 del D.Lgs. n. 150/2009 che in ogni amministrazione, l'Organismo indipendente, sulla base dei livelli di performance attribuiti ai valutati, compila una graduatoria delle valutazioni individuali del personale, differenziandolo in tre distinte fasce. Alla fascia di merito bassa... È corrisposto l'attribuzione del 25% delle risorse destinate al trattamento accessorio collegato alla performance. È corrisposto l'attribuzione del 15% delle risorse destinate al trattamento accessorio collegato alla performance. È corrisposto l'attribuzione del 10% delle risorse destinate al trattamento accessorio collegato alla performance. È corrisposto l'attribuzione del 5% delle risorse destinate al trattamento accessorio collegato alla performance. Non corrisponde l'attribuzione di alcun trattamento accessorio collegato alla performance individuale.
Nell'ambito della giustizia amministrativa, la tutela amministrativa su ricorso dà luogo... Ad un procedimento d'iniziativa della stessa P.A. Ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati. Ad un procedimento non contenzioso. Ad una posizione di imparzialità della P.A. in ordine alla controversia. Ad una decisione non vincolata ai motivi addotti dal ricorrente.
La legge n. 59/1997 indica i principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Tra essi il principio di omogeneità,... Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui. Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea. Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo. Con la conseguente attribuzione ad un unico soggetto delle funzioni e dei compiti connessi, strumentali e complementari, e quello di identificabilità in capo ad un unico soggetto anche associativo della responsabilità di ciascun servizio o attività amministrativa. In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni.
In materia di trattamento di dati personali, il "responsabile" del trattamento... Corrisponde alla figura del "Garante". È la persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo preposti dal titolare al trattamento di dati personali. È la persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo cui competono le decisioni in ordine alle finalità ed alle modalità del trattamento di dati personali. È la persona fisica, la persona giuridica, l'ente o l'associazione cui si riferiscono i dati personali. È in ogni caso il responsabile del procedimento.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 163/2006, su quale dei seguenti progetti definitivi di lavori pubblici di competenza statale il Consiglio superiore dei lavori pubblici esprime parere obbligatorio? Progetti di importo superiore ai 10 milioni di euro. Nessuna delle altre risposte proposte è corretta, a far data dal 1/1/2009 non è più richiesto il parere obbligatorio. Progetti di importo superiore ai 25 milioni di euro. Progetti di importo superiore ai 50 milioni di euro. Progetti di importo superiore ai 30 milioni di euro.
Il Ministero dell'Interno è una struttura complessa articolata a livello centrale con cinque Dipartimenti e a livello periferico... Con UU.TT.G. e comandi dei Vigili del fuoco. Con Prefetture, Questure e comandi dei Vigili del fuoco. Con Prefetture, Questure e UU.TT.G. Con Prefetture e Questure. Con Prefetture, UEPE.
Quale dei seguenti soggetti può, ai sensi dell'art. 18 del D.P.R. n. 445/2000, legittimamente eseguire l'autenticazione di copie (atto o documento)? Solo il pubblico ufficiale o un cancelliere. Pubblico ufficiale al quale il documento deve essere prodotto. Funzionario comunale, qualunque sia l'ufficio di applicazione, previa esibizione dell'originale. Funzionario comunale o provinciale, purché preposto a servizi al pubblico. Solo il pubblico ufficiale o un notaio.
Dispone il D.Lgs. n. 82/2005 che le pubbliche amministrazioni nell'organizzare autonomamente la propria attività utilizzano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di... Efficienza, economicità, sussidiarietà e allocazione. Partecipazione ed economicità. Economicità e celerità. Semplificazione e partecipazione. Efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione.
Nelle pronunce del giudice amministrativo, in riferimento al contenuto e all'oggetto, si distingue il giudizio di cognizione, il giudizio cautelare e il giudizio di esecuzione. Il giudizio cautelare... Ha una funzione accessoria e strumentale rispetto al processo di cognizione, essendo teso all'adozione di misure preventive volte a preservare le utilità fornite dalla eventuale sentenza favorevole di cognizione da eventi che possono manifestarsi durante il corso del processo. Ha la funzione di assicurare anche coattivamente l'attuazione concreta della pronuncia di cognizione. È un giudizio di diritto obiettivo nel quale il giudice può anche procedere d'ufficio. È altresì denominato giudizio di impugnazione. È volto a stabilire la fondatezza della pretesa vantata dall'attore, per stabilire quale sia la volontà dell'ordinamento riguardo l'attività dell'amministrazione.
In materia di incompatibilità e cumulo di impieghi degli impiegati pubblici, il D.Lgs. n. 165/2001 dispone che... Non costituiscono incompatibilità i compensi derivati da incarichi per lo svolgimento dei quali il dipendente è posto in posizione di comando o fuori ruolo. Non costituiscono incompatibilità i compensi derivati da attività svolte dal dipendente in qualità di amministratore di una S.r.l. Costituiscono incompatibilità i compensi derivati dalla utilizzazione economica da parte dell'autore o inventore di opere dell'ingegno e di invenzioni industriali. Costituiscono incompatibilità i compensi derivati da incarichi per i quali è corrisposto solo il rimborso delle spese documentate. Costituiscono incompatibilità i compensi derivati dalla collaborazione a riviste.
Il D.Lgs. n. 165/2001 demanda alle singole amministrazioni, che vi provvedono secondo principi generali fissati da disposizioni di legge e, sulla base dei medesimi, mediante atti organizzativi adottati secondo i rispettivi ordinamenti, tra l'altro,... La definizione delle modalità di conferimento della titolarità degli uffici di maggiore rilevanza. La disciplina dei principi generali in materia di accesso alle informazioni e di partecipazione all'attività amministrativa. La definizione dei principi generali in materia di contenzioso del lavoro. La definizione dei principi generali in materia di trattamento economico dei dirigenti. La definizione dei principi generali in materia di procedimento amministrativo.
A norma di quanto dispone l'art. 56 (procedura negoziata previa pubblicazione di bando di gara) del D.Lgs. n. 163/2006 in quale dei seguenti casi le stazioni appaltanti possono aggiudicare i contratti pubblici mediante procedura negoziata? Solo nel caso di lavori pubblici integrati. Quando, in esito all'esperimento di una procedura aperta o ristretta o di un dialogo competitivo, tutte le offerte presentate sono irregolari ovvero inammissibili. Solo nel caso di appalti pubblici di lavori, per lavori realizzati unicamente a scopo di ricerca, sperimentazione o messa a punto, e non per assicurare una redditività o il recupero dei costi di ricerca e sviluppo. Solo quando l'importo posto a base di gara sia inferiore alla soglia comunitaria. Quando il responsabile del procedimento ritiene a suo insindacabile giudizio di avvalersene.
Dispone l'art. 35 del D.Lgs. n. 163/2006 in materia dei requisiti per la partecipazione dei consorzi alle gare che si computa cumulativamente in capo al consorzio, ancorché in possesso delle singole imprese consorziate... Il solo organico medio annuo. Tra l'altro, l'idoneità finanziaria. Tra l'altro, la disponibilità delle attrezzature e l'idoneità finanziaria. Tra l'altro, l'idoneità tecnica. Tra l'altro, la disponibilità delle attrezzature.
L'art. 11 del D.Lgs. n. 165/2001 detta i principi generali sull'istituzione e il funzionamento dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico, disponendo tra l'altro... Che gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedano, anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche, all'informazione all'utenza relativa agli atti e allo stato dei procedimenti. Che qualunque iniziativa del responsabile dell'ufficio per le relazioni con il pubblico volta all'incremento delle modalità di accesso alle informazioni deve essere preventivamente approvata dall'organo di gestione dell'ente. Che l'Ufficio relazioni con il pubblico sia dotato di un proprio fondo per assicurare le spese di funzionamento, comprese quelle necessarie per intrattenere rapporti di cortesia con gli utenti. Che, ove non sia stato istituito, ai sensi della legge n. 241/1990, il responsabile del procedimento, tale incarico formale sia affidato all'Ufficio relazioni con il pubblico. Che il personale dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico abbia accesso a tutti gli atti dell'amministrazione, compresi quelli per i quali il rappresentante legale dell'ente abbia inibito la visione.
Le norme contenute nel Capo III - partecipazione al procedimento amministrativo - della legge n. 241/1990, trovano applicazione per i procedimenti volti all'emanazione di atti tributari? Sì, le norme contenute nel Capo III trovano applicazione a prescindere dal tipo di atto. Sì, nonché per gli atti normativi. No, non trovano applicazione. Sì, le norme contenute nel Capo III si applicano a tutti gli atti amministrativi salvo che si tratti di atti amministrativi generali. Sì, le norme contenute nel Capo III si applicano a tutti gli atti amministrativi salvo che si tratti di atti di pianificazione.
La fideiussione bancaria o assicurativa presentata dall'offerente a corredo dell'offerta, deve avere validità... Per almeno 360 giorni dalla data di presentazione dell'offerta. Per almeno 90 giorni dalla data di presentazione dell'offerta. Per almeno 120 giorni dalla data di presentazione dell'offerta. Per almeno due anni dalla data di presentazione dell'offerta. Per almeno 180 giorni dalla data di presentazione dell'offerta.
La segnatura di protocollo informatico è... L'operazione preliminare di apposizione o associazione all'originale del documento, del numero e data di protocollo. L'operazione di apposizione o associazione all'originale del documento, in forma permanente non modificabile, delle informazioni riguardanti il documento stesso. L'operazione di apposizione o associazione all'originale del documento, in forma temporanea e modificabile, delle informazioni riguardanti il documento stesso. L'operazione di registrazione di protocollo per ogni documento ricevuto o spedito dalle pubbliche amministrazioni. L'operazione di memorizzazione delle informazioni del documento nel sistema di gestione informatica dei documenti.
Quando un ricorso amministrativo sia stato presentato ad autorità diversa da quella indicata nell'atto, e perciò incompetente... È rigettato. È dichiarato inammissibile. È dichiarato nullo. È dichiarato irricevibile. È annullabile.
Ai sensi dell'art. 113 del D.Lgs. n. 163/2006, l'esecutore dei lavori è obbligato a costituire una garanzia fideiussoria del 10% dell'importo contrattuale. Quando cessa di avere effetto detta garanzia? Quando lo ritiene opportuno la stazione appaltante. Alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione. Decorsi due mesi dalla data di emissione del certificato di collaudo definitivo. Alla data indicata nel capitolato di gara. Alla data di emissione del certificato di collaudo definitivo.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 82/2005, chi approva le linee guida, le modalità operative e di funzionamento dei servizi e delle procedure per realizzare la cooperazione applicativa fra i servizi erogati dalle amministrazioni? Il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione. La Commissione di coordinamento del SPC. "Il Servizio e-government per lo sviluppo" del Capo del Dipartimento del MIT. Il SPC. Il Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle P.A.
La giurisdizione generale di legittimità dei T.A.R... Non può riguardare l'accertamento dei vizi di eccesso di potere nell'emanazione di un atto amministrativo. Può riguardare l'accertamento dei vizi di violazione di legge di un atto amministrativo. Non può riguardare l'accertamento dei vizi di violazione di legge di un atto amministrativo. È limitata quanto al potere di decisione, non può annullare l'atto illegittimo. Riguarda ogni controversia relativa ad un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo (non sono previste materie riservate alla cognizione di altra giurisdizione speciale).
I Dipartimenti, nell'ambito della riorganizzazione del Governo,... Svolgono compiti finali concernenti grandi aree di materie omogenee e i relativi compiti strumentali con esclusione dei compiti di indirizzo delle unità di gestione in cui si articolano, che sono attribuiti al Ministro. Sono preposti alla gestione delle risorse umane. Coordinano le attività che interessano aree di intervento e competenze di più ministeri. Svolgono compiti finali concernenti grandi aree di materie omogenee e i relativi compiti strumentali ivi compresi quelli di indirizzo e coordinamento delle unità di gestione in cui si articolano. Svolgono attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale, operando al servizio delle amministrazioni pubbliche, comprese anche quelle regionali e locali.
I controlli amministrativi sostitutivi... Sono diretti a valutare l'atto e l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione. Si configurano quando l'autorità gerarchicamente superiore, accertata l'inerzia di quella inferiore, si sostituisce ad essa nell'emanazione del relativo provvedimento. Intervengono sempre su un atto perfetto. Intervengono dopo che l'atto sia divenuto efficace. Possono intervenire esclusivamente su di un atto già formato, ma prima che produca i suoi effetti.
Nell'esercizio delle funzioni il titolare dell'Ufficio territoriale del Governo è coadiuvato da una conferenza permanente. Da chi è presieduta? Da un funizonario delegato dal Sindaco. Dal Prefetto della Direzione centrale delle Autonomie. Dal Prefetto titolare della Prefettura Ufficio territoriale del Governo. Dal Presidente della Regione. Dal Prefetto incaricato dal Ministro dell'Interno.
A quale tra i seguenti organi coinvolti nel processo di misurazione e valutazione della performance l'art. 14 del D.Lgs. n. 150/2009 attribuisce il compito di verificare i risultati e le buone pratiche di promozione delle pari opportunità? Organismo indipendente di valutazione della performance. Organo di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione. Dirigenti di ciascuna amministrazione. Solo alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche. Solo al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.
Il Ministro... Può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Non può riformare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. Promuove e resiste alle liti.
Esiste per la pubblica amministrazione, ai sensi della legge n. 241/1990, un obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi concernenti lo svolgimento dei pubblici concorsi? Sì. Dispone l'art. 3 della legge n. 241 del 1990 che l'obbligo di motivazione sussiste per tutti i documenti e atti formati dalla P.A., anche se a contenuto generale. L'obbligo di motivazione sussiste solo se espressamente richiesto da una delle parti interessate al procedimento. L'obbligo di motivazione esiste solo per le procedure interne di riqualificazione del personale. No, costituisce una facoltà della pubblica amministrazione. Sì, tale obbligo è espressamente previsto dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990.
Fermo quanto previsto dal codice penale, come è punito a norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 165/2001, il lavoratore dipendente di una P.A. che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente? Con la reclusione da uno a due anni e con la multa da euro 100 ad euro 600. Con la reclusione da uno a due anni e con la multa da euro 50 ad euro 500. Con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 400 ad euro 1.600. Con la multa da euro 500 ad euro 2.600. Con la multa da euro 1.200 ad euro 2.400.
Il D.Lgs. n. 196/2003 detta anche norme particolari per i soggetti pubblici? Sì, il Capo II - Titolo III del suddetto Codice detta "Regole ulteriori per i soggetti pubblici". No, il Codice in materia di protezione dei dati personali detta solo norme generali che sono applicate a tutti i dati personali siano essi trattati da soggetti privati o da soggetti pubblici. No, le norme particolari per i soggetti pubblici sono individuate singolarmente da ciascuna amministrazione. Sì, il Codice in materia di protezione dei dati personali detta solo norme per i soggetti pubblici gestori di dati personali. Sì, il Capo II del suddetto Codice detta norme particolari per tutti i soggetti pubblici compresi gli enti pubblici economici.
I controlli amministrativi che intervengono su di un atto perfetto ma non ancora efficace, sono controlli... Preventivi susseguenti. Di legittimità. Successivi. Esterni. Straordinari.
Sono propri della fase istruttoria del procedimento amministrativo... L'esposto e la segnalazione. La proposta non vincolante e l'istanza. Gli accordi integrativi. L'istanza e la richiesta. Le attività di acquisizione delle condizioni di ammissibilità (quali, ad esempio, la posizione legittimante, l'interesse a ricorrere, ecc.).
Nell'ambito delle situazioni giuridiche soggettive di diritto amministrativo, per interesse legittimo si intende, secondo la teoria c.d. processualistica... Quell'interesse riconosciuto dall'ordinamento allo scopo di tutelare i c.d. interessi personalissimi. Un diritto soggettivo subordinato ad un interesse pubblico prevalente. Quell'interesse non oggetto di tutela né diretta né indiretta. L'interesse a ricorrere attribuito al soggetto al fine di ottenere l'annullamento del provvedimento illegittimo. Quell'interesse riconosciuto dall'ordinamento giuridico come esclusivamente proprio del suo titolare e protetto in modo diretto ed immediato.
La legge n. 59/1997 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi volti a conferire alle Regioni e agli enti locali ulteriori funzioni e compiti amministrativi. Da tale ambito ha escluso, tra l'altro,... I compiti relativi alla difesa del suolo in genere. I compiti relativi alla tutela dell'ambiente in genere. La programmazione nel settore dello spettacolo in genere, nonché il turismo e l'industria alberghiera. Rapporti tra lo Stato e le confessioni religiose. Tramvie e linee automobilistiche, nonché viabilità, acquedotti e lavori pubblici.
La ratifica... È un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo con cui viene eliminato il vizio di incompetenza relativa da parte dell'autorità astrattamente competente la quale si appropria di un provvedimento emesso da autorità incompetente. Ricorre quando sussista una legittimazione straordinaria di un organo ad emanare a titolo definitivo, in caso di inerzia dell'organo preposto all'emanazione, il provvedimento definito ed efficace. Non è mai ammissibile per i vizi di incompetenza relativa. Ricorre quando sussista una legittimazione ordinaria di un organo ad emanare a titolo provvisorio un provvedimento che rientra nella competenza di altro organo, il quale ratificandolo, fa proprio quel provvedimento. Riguarda atti irregolari e consiste nell'eliminazione dell'errore.
Quale tra le seguenti affermazioni corrisponde a quanto stabilito dall'art. 5 della legge n. 241 del 1990? Il dirigente di ciascuna unità organizzativa non può in nessun caso adottare il provvedimento finale. L'unità organizzativa competente e il nominativo del responsabile del procedimento devono essere inseriti nell'apposita sezione della Gazzetta Ufficiale della Repubblica. L'unità organizzativa competente e il nominativo del responsabile del procedimento possono essere comunicati esclusivamente ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti. L'unità organizzativa competente e il nominativo del responsabile del procedimento sono comunicati ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenire e, a richiesta, a chiunque vi abbia interesse. Anche quando sia stata effettuata l'assegnazione ad altri soggetti la responsabilità dell'istruttoria e di ogni altro adempimento inerente il singolo procedimento è comunque del funzionario preposto all'unità organizzativa.
Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro,... I documenti concernenti l'attività del Governo. I documenti formati da enti pubblici economici. I documenti concernenti la continuità e la correttezza delle relazioni internazionali. I documenti aventi rilevanza politica. I documenti concernenti l'attività del Parlamento.
Ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo, in quale dei seguenti casi, a norma del disposto di cui al D.Lgs. n. 150/2009, trova applicazione il licenziamento disciplinare? Solo in caso di giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o che attesta falsamente uno stato di malattia. Inosservanza delle disposizioni di servizio. Condotta non conforme ai principi di correttezza verso superiori o altri dipendenti o nei confronti del pubblico. Ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio. Negligenza nell'esecuzione dei compiti assegnati nonché nella cura dei locali e dei beni mobili o strumenti affidati.
La revoca dell'atto amministrativo... Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo non ancora efficace. Ricorre quando viene ritirato, con efficacia retroattiva, un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse. Ricorre quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi. Ricorre quando con provvedimento "ad hoc" si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo. Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo.
Dispone il D.Lgs. 196/2003 che nei casi in cui una disposizione di legge specifica la finalità di rilevante interesse pubblico, ma non i tipi di dati sensibili e di operazioni eseguibili, il trattamento dei dati da parte della P.A... È consentito solo in riferimento ai tipi di dati e di operazioni identificati e resi pubblici dai soggetti che ne effettuano il trattamento, in relazione alle specifiche finalità perseguite nei singoli casi e nel rispetto dei principi di cui all'art. 22. È consentito solo se necessario per un adempimento procedurale, ai sensi dell'art. 134. È in ogni caso vietato. È sempre consentito in riferimento a tutti i tipi di dati, in applicazione della normale disciplina stabilita dal Codice in materia di protezione dei dati personali. È consentito solo se espressamente autorizzato dal Garante.
Dispone il D.Lgs. n. 163/2006 riguardo ai criteri per la scelta dell'offerta migliore nei contratti pubblici, che le stazioni appaltanti scelgono, tra i criteri definiti per legge, quello più adeguato in relazione... Esclusivamente all'entità dell'importo dei lavori in appalto. Principalmente all'ubicazione dei lavori oggetto del contratto. Al numero di operatori economici partecipanti. Principalmente alle norme messe in atto in materia di sicurezza. Alle caratteristiche dell'oggetto del contratto.
L'A.R.A.N. può intervenire nei giudizi innanzi al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, aventi ad oggetto le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle P.A.? Sì, al fine di garantire la corretta interpretazione e l'uniforme applicazione dei contratti collettivi. No, il D.Lgs. n. 165/2001 lo esclude espressamente. Solo per le amministrazioni centrali dello Stato (Ministeri). Solo per le amministrazioni periferiche dello Stato. Sì, previa autorizzazione del Dipartimento della funzione pubblica, sentito il Ministro dell'Economia e delle finanze.
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente... Gli atti esecutivi sono impugnabili. I regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi sono impugnabili. Gli atti soggetti a controllo preventivo non sono impugnabili. Gli atti soggetti a controllo preventivo sono impugnabili. Gli atti interlocutori, con i quali la P.A. non provvede ma dichiara di rinviare al futuro la risposta all'istanza sono impugnabili.
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi... È presieduta dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. È presieduta dal Ministro dell'Interno. È presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri. È presieduta dal Presidente della Repubblica. È presieduta a turno dai Presidenti delle Camere.
Nei procedimenti ad istanza di parte, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, il responsabile del procedimento o l'autorità competente deve, a norma del disposto di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990,... Comunicare tempestivamente le incertezze dell'amministrazione. Invitare gli istanti a produrre ulteriore documentazione. Comunicare tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. Invitare gli istanti a richiedere i motivi che hanno impedito l'accoglimento della domanda. Convocare gli istanti per ascoltarli su eventuali incertezze.
Il D.Lgs. n. 300/1999 di attuazione della delega di cui alla legge n. 59/1997, ha riformato l'organizzazione del Governo, disponendo che le direzioni generali costituiscono le strutture di primo livello nel Ministero... Del turismo. Dell'interno. Della giustizia. Delle politiche agricole, alimentari e forestali. Degli affari esteri.
Dispone l'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001 in merito alle controversie relative ai rapporti di lavoro che sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro,... Solo le controversie, promosse da organizzazioni sindacali, relative alle procedure di contrattazione collettiva. Le controversie concernenti le indennità di fine rapporto, comunque denominate e corrisposte. Le controversie in materia di rapporti di lavoro del personale militare. Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Le controversie in materia di rapporti di lavoro del personale della carriera diplomatica.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato deve essere presentato nel termine perentorio di... 180 giorni dalla data della notifica o della comunicazione. 120 giorni dalla data della notifica o della comunicazione o da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza. 45 giorni dalla data della notifica o della comunicazione o da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza. 60 giorni dalla data della notifica o della comunicazione. 90 giorni dalla data della notifica o della comunicazione.
Il ricorso in opposizione è... Un rimedio di carattere ordinario, ammesso nei casi tassativamente previsti dalla legge, proponibile all'autorità investita di un potere di vigilanza rispetto a quella che ha emesso l'atto ed è esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi, per far valere vizi sia di legittimità sia di merito e per la tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi. Un ricorso di carattere generale proponibile all'autorità gerarchicamente superiore a quella che ha emanato il provvedimento impugnato, con cui possono essere fatti valere vizi sia di legittimità sia di merito, per la tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi. Un ricorso ordinario, proponibile nei casi tassativamente previsti dalla legge alla stessa autorità che ha emanato il provvedimento impugnato, con cui possono essere fatti valere solo vizi di legittimità. Un rimedio di carattere generale esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi di qualsiasi autorità per la tutela sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi. Un ricorso amministrativo atipico, rivolto alla stessa autorità che ha emanato l'atto, anziché a quella superiore gerarchicamente. Con tale ricorso possono essere fatti valere vizi sia di legittimità sia di merito.
Al fine di assicurare la qualità, comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance, le amministrazioni pubbliche redigono annualmente il Piano della performance e la Relazione sulla performance. La Relazione sulla performance... È adottato entro il mese di marzo. È un documento programmatico triennale. È adottato in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio, che individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dell'amministrazione, nonché gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori. È un documento programmatico che deve essere approvato dal Ministero per le pari opportunità. È un documento da adottare entro il 30 giugno.
Nell'esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi... La richiesta deve essere rivolta esclusivamente all'amministrazione che ha formato il documento. L'esame dei documenti è gratuito, mentre il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione e di bollo, ove dovuto, nonché al pagamento dei diritti di ricerca e di visura. È sufficiente che il richiedente sia titolare di meri interessi di fatto. L'esame dei documenti è oneroso. Il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, ma non all'imposta di bollo né al pagamento dei diritti di ricerca e di visura.
L'interesse legittimo è definito "interesse"... Tutelato solo amministrativamente. Differenziato e qualificato. Immediatamente tutelato. Indifferenziato e generico. Pretensivo e oppositivo.
Nel caso in cui un organo eserciti una competenza di altro organo dello stesso ente che disponga di diversa competenza territoriale (Prefetto che invade la competenza di un altro Prefetto) si ha... Incompetenza per materia. Acompetenza. Incompetenza per territorio. Incompetenza per grado. Incompetenza per valore.
A norma di quanto dispone l'art. 70 del D.Lgs. 163/2006, nelle procedure ristrette quando l'urgenza rende impossibile rispettare i termini minimi stabiliti, le stazioni appaltanti, possono stabilire un termine inferiore per la ricezione delle domande di partecipazione? Sì, non inferiore a 15 giorni, purché indichino nel bando di gara le ragioni dell'urgenza. Sì, fino ad un massimo di cinque giorni. No, possono stabilire un termine inferiore solo per la pubblicazione dei bandi di gara. No, un termine inferiore è previsto solo per le procedure negoziate. Sì, ma solo previo parere conforme dell'Autorità di vigilanza.
L'eccesso di potere... È un vizio di legittimità dell'atto amministrativo configurabile solo con riferimento agli atti vincolati. È un vizio di legittimità dell'atto amministrativo configurabile con riferimento sia agli atti discrezionali sia a quelli vincolati. Si sostanzia in un contrasto tra l'atto e l'ordinamento giuridico. È un vizio di legittimità dell'atto amministrativo configurabile solo con riferimento agli atti discrezionali. È un vizio di merito dell'atto amministrativo.
L'obbligo di comunicazione dell'avvio del procedimento cui all'art. 7 della legge n. 241/1990 trova applicazione anche nel caso di provvedimento di dichiarazione di pubblica utilità? Solo se il provvedimento è emanato nei confronti di altra Amministrazione. Sì. No, stante la particolarità del provvedimento stesso. No, in quanto esso costituisce subprocedimento dell'espropriazione. No, in quanto esso non è mai impugnabile.
In materia di ricorsi pensionistici, è competente: Il giudice ordinario. Il TAR nell'esercizio della giurisdizione esclusiva. La Corte dei conti. Il Consiglio di Stato. Il tribunale collegiale.
La responsabilità contabile... Presuppone in ogni caso un rapporto di servizio. Può insorgere solo nei confronti di dipendenti della P.A. che sono obbligati per legge alla resa del conto giudiziale. È imprescrittibile. È assimilabile a quella del depositario, il quale è liberato dall'obbligo di restituzione soltanto se dimostra che la perdita è avvenuta per causa a lui non imputabile (art. 1780 c.c.). Trova il suo fondamento in un danno non patrimoniale, doloso o colposo, cagionato alla P.A.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che... I dati sensibili e giudiziari possono essere trattati nell'ambito di test psico-attitudinali volti a definire il profilo o la personalità dell'interessato. I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi. Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici fanno espresso riferimento alla normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. È fatto divieto di raccogliere i dati sensibili e giudiziari presso l'interessato. I soggetti pubblici non sono tenuti a verificare né l'esattezza, né l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, ma solo la loro pertinenza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi.
L'art. 19 del D.Lgs. n. 150/2009 detta i criteri per la differenziazione delle valutazioni delle performance. In base a tali criteri... Il 20% del personale è collocato nella fascia di merito alta, alla quale corrisponde l'attribuzione del 60% delle risorse destinate al trattamento accessorio collegato alla performance individuale. Il 30% del personale è collocato nella fascia di merito bassa, alla quale non corrisponde l'attribuzione di alcun trattamento accessorio collegato alla performance individuale. Il 40% del personale è collocato nella fascia di merito intermedia, alla quale corrisponde l'attribuzione del 50% delle risorse destinate al trattamento accessorio collegato alla performance individuale. Il 15% del personale è collocato nella fascia di merito alta, alla quale corrisponde l'attribuzione del 50% delle risorse destinate al trattamento accessorio collegato alla performance individuale. Il 50% del personale è collocato nella fascia di merito intermedia, alla quale corrisponde l'attribuzione del 50% delle risorse destinate al trattamento accessorio collegato alla performance individuale.
Indicare quale delle seguenti è una funzione dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali prevista dall'art. 16 del D.Lgs. 165/2001. Definire obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. Definire i criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. Definire gli obiettivi ed i programmi da attuare. Richiedere i pareri al Consiglio di Stato. Curare i rapporti con gli uffici dell'Unione europea e degli organismi internazionali nelle materie di competenza secondo le specifiche direttive dell'organo di direzione politica, sempreché tali rapporti non siano espressamente affidati ad apposito ufficio o organo.
Posto che sia il diritto soggettivo che l'interesse legittimo hanno alla base un interesse materiale, essi si differenziano per il grado di protezione? No, in quanto entrambi constano di poteri atti a soddisfare sempre e pienamente, con o senza la mediazione di un'altrui condotta, l'interesse materiale. Sì, in quanto il primo è tutelato non immediatamente e pienamente bensì in funzione della realizzazione dell'interesse pubblico generale attraverso l'esercizio del potere pubblico, mentre il secondo consta di poteri atti a soddisfare sempre e pienamente, con o senza la mediazione di un'altrui condotta, l'interesse materiale. Sì, in quanto il primo consta di poteri atti a soddisfare sempre e pienamente, con o senza la mediazione di un'altrui condotta, l'interesse materiale, mentre il secondo è tutelato non immediatamente e pienamente bensì in funzione della realizzazione dell'interesse pubblico generale attraverso l'esercizio del potere pubblico. No, in quanto entrambi sono tutelati non immediatamente e pienamente bensì in funzione della realizzazione dell'interesse pubblico generale attraverso l'esercizio del potere pubblico. No, si differenziano solo nelle forme di protezione.
L'annullamento d'ufficio in sede di controllo... È un atto di controllo successivo di legittimità. È un atto di controllo preventivo. È una funzione che si esercita con il solo controllo di merito. È un atto di controllo di legittimità o di merito. È un atto di controllo preventivo di merito.
Le attività di autorizzazione in funzione di controllo, con cui la P.A., nell'esercizio della sua attività discrezionale in funzione preventiva, esprime il proprio parere circa l'atto che le è stato presentato, sono proprie... Solo della fase istruttoria del procedimento amministrativo. Della fase decisoria del procedimento amministrativo. Di tutte le quattro fasi del procedimento amministrativo. Solo della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo. Della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo.
In quale dei seguenti casi non trovano applicazione le disposizioni di cui all'art. 19 del D.Lgs. n. 150/2009 sui criteri per la differenziazione delle valutazioni delle performance dei dirigenti? Quando il numero dei dirigenti in servizio nell'amministrazione non sia superiore a 5. Quando il numero dei dirigenti in servizio nell'amministrazione non sia superiore a 6. Quando il numero dei dirigenti in servizio nell'amministrazione non sia superiore a 3. Quando il numero dei dirigenti in servizio nell'amministrazione non sia superiore a 2. Quando il numero dei dirigenti in servizio nell'amministrazione non sia superiore a 15.
Il Sistema di misurazione e valutazione della performance, di cui al comma 1 dell'art. 7 del D.Lgs. n. 150/2009 deve individuare anche le modalità di raccordo e integrazione con i documenti di programmazione finanziaria e di bilancio? No, è sufficiente che individui le fasi, i tempi, le modalità, i soggetti e le responsabilità del processo di misurazione e valutazione della performance. Sì, secondo le direttive adottate dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche. No, è sufficiente che individui le modalità di raccordo e di integrazione con i sistemi di controllo esistenti. No, è sufficiente che individui le procedure di conciliazione relative all'applicazione del sistema di misurazione e valutazione della performance. Sì, è sufficiente che individui le modalità di raccordo e integrazione con i documenti di programmazione finanziaria e di bilancio.
Il ricorso gerarchico: È presentato all'organo indicato nella comunicazione o a quello che ha emanato l'atto impugnato ovvero al Presidente della Repubblica. Deve essere proposto nel termine di trenta giorni dalla data della notificazione o della comunicazione in via amministrativa dell'atto impugnato e da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza. Deve essere proposto nel termine di sessanta giorni dalla data della notificazione o della comunicazione in via amministrativa dell'atto impugnato e da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza. Può essere proposto nel termine di trenta giorni dalla data della notificazione o della comunicazione in via amministrativa dell'atto impugnato ovvero di sessanta giorni da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza. Deve essere proposto nel termine indicato nell'atto impugnato che, in mancanza, è di sessanta giorni dalla data della comunicazione in via amministrativa.
Dispone il Capo II - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - Titolo III del Codice in materia di protezione dei dati personali, tra l'altro, che... Non si osservano le disposizioni di cui all'art. 25 in tema di comunicazione e diffusione. I soggetti pubblici sono comunque obbligati, alla stregua di quelli privati, a richiedere il consenso dell'interessato. Nel trattare i dati, il soggetto pubblico osserva i presupposti e i limiti stabiliti dallo stesso Codice, anche in relazione alla diversa natura dei dati, nonché dalla legge e dai regolamenti. I soggetti pubblici possono senza autorizzazione, trattare qualsiasi dato personale anche se sensibile purché ne impediscano la divulgazione. Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito anche per lo svolgimento di funzioni non istituzionali.
La legge 69/2009 ha innovato, tra l'altro, la disciplina dell'art. 29 della legge 241/1990 relativa all'ambito di applicazione della stessa legge. In particolare, ha stabilito che le disposizioni di cui all'art. 2-bis (Conseguenze per il ritardo dell'amministrazione nella conclusione del procedimento) si applicano... Soltanto alle società con totale o prevalente capitale pubblico. Soltanto alle amministrazioni statali e agli enti pubblici nazionali, nonché alle società con totale o prevalente capitale pubblico. Alle sole amministrazioni statali e agli enti pubblici nazionali. Soltanto agli enti pubblici non economici. A tutte le amministrazioni pubbliche.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Procedere alla razionalizzazione e redistribuzione delle competenze tra i Ministeri, tenuto conto delle esigenze derivanti dall'appartenenza dello Stato all'Unione europea in ogni caso riducendone il numero. Sopprimere i procedimenti che risultino non più rispondenti alle finalità e agli obiettivi fondamentali definiti dalla legislazione di settore o che risultino in contrasto con i princìpi generali dell'ordinamento giuridico nazionale o comunitario. Prevedere la definizione, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, di un codice di comportamento dei dipendenti della pubblica amministrazione e le modalità di raccordo con la disciplina contrattuale delle sanzioni disciplinari, nonché l'adozione di codici di comportamento da parte delle singole amministrazioni pubbliche. Razionalizzare ed omogeneizzare i poteri di vigilanza ministeriale, con esclusione, di norma, di rappresentanti ministeriali negli organi di amministrazione. Riordinare e potenziare i meccanismi e gli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche.
Dispone il D.Lgs. n. 163/2006 in merito alla scelta della migliore offerta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, che la valutazione è demandata ad una commissione giudicatrice. In quale momento deve aver luogo la nomina dei commissari e la costituzione della commissione? Prima della scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte. Dopo l'apertura delle buste contenenti le offerte. Dopo la scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte. Dieci giorni prima della scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte. Immediatamente dopo la nomina del responsabile unico del procedimento.
I ricorsi diretti ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorità amministrativa di conformarsi al giudicato dell'autorità giudiziaria ordinaria: Sono di competenza del Consiglio di Stato o del tribunale amministrativo regionale territorialmente competente secondo l'organo che ha emesso la decisione, della cui esecuzione si tratta. Sono sempre di competenza dei tribunali amministrativi regionali. Sono di competenza dell'autorità giudiziaria ordinaria. Sono di competenza dei tribunali amministrativi regionali quando l'autorità amministrativa chiamata a conformarsi sia un ente che eserciti la sua attività esclusivamente nei limiti della circoscrizione del tribunale amministrativo regionale. Negli altri casi, la competenza è della Corte dei conti. Sono di competenza dei tribunali amministrativi regionali quando l'autorità amministrativa chiamata a conformarsi sia un ente che eserciti la sua attività esclusivamente nei limiti della circoscrizione del tribunale amministrativo regionale. Negli altri casi, la competenza è del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale.
In materia di disciplina delle mansioni, l'art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001 dispone, tra l'altro, che... Qualora l'utilizzazione del dipendente in mansioni superiori sia disposta per sopperire a vacanze dei posti in organico, immediatamente, e comunque nel termine massimo di un anno dalla data in cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni, devono essere avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti. Nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni superiori, per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore non ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore. Nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni superiori, qualora il periodo di effettiva prestazione sia superiore a dodici mesi, il lavoratore ha diritto al riconoscimento della qualifica superiore. Qualora l'utilizzazione del dipendente in mansioni superiori sia disposta per sopperire a vacanze dei posti in organico e sia superiore a diciotto mesi, al dipendente deve essere riconosciuta di diritto la qualifica superiore per la quale devono essere indette le relative procedure per la copertura dei posti vacanti. Qualora l'utilizzazione del dipendente in mansioni superiori sia disposta per sopperire a vacanze dei posti in organico, immediatamente, e comunque nel termine massimo di novanta giorni dalla data in cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni, devono essere avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti.
Dispone il Capo II - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - Titolo III del Codice in materia di protezione dei dati personali, tra l'altro, che... Non si osservano le disposizioni di cui all'art. 25 in tema di comunicazione e diffusione. I soggetti pubblici sono comunque obbligati, alla stregua di quelli privati, a richiedere il consenso dell'interessato. Salvo quanto previsto nella Parte II per gli esercenti le professioni sanitarie e gli organismi sanitari pubblici, i soggetti pubblici non devono richiedere il consenso dell'interessato. I soggetti pubblici possono utilizzare e trattare solo i dati personali provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito anche per lo svolgimento di funzioni non istituzionali.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... Ogni amministrazione convocata partecipa alla conferenza di servizi attraverso due rappresentanti legittimati (funzionario tecnico e amministrativo), dall'organo competente, ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa. La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza computando anche le amministrazioni assenti. I lavori della conferenza non possono superare i centoventi giorni, salvo quanto previsto dalla stessa legge. La prima riunione è convocata entro venti giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro quaranta giorni dalla data di indizione. Nella prima riunione della conferenza di servizi, o comunque in quella immediatamente successiva alla trasmissione dell'istanza o del progetto definitivo, le amministrazioni che vi partecipano determinano il termine per l'adozione della decisione conclusiva.
L'art. 10-bis della legge n. 241/1990 quale obbligo prevede a carico del responsabile del procedimento? L'obbligo, per tutti i procedimenti, ad accezione di quelli ad istanza di parte, di comunicare tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda, prima dell'adozione formale del provvedimento amministrativo negativo. L'obbligo, nei procedimenti ad istanza di parte, prima dell'adozione formale del provvedimento amministrativo negativo, di comunicare tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda permettendo agli stessi di presentare per iscritto le loro osservazioni eventualmente corredate da documenti. L'obbligo di indicare nella comunicazione di avvio del procedimento, la data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione. L'obbligo di indicare, nella comunicazione di avvio del procedimento, la data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione, anche nelle ipotesi in cui il procedimento prenda l'avvio su istanza di parte. L'art. 10-bis della legge n. 241/1990 è stato abrogato dalla legge n. 15/2005.
Quale delle seguenti disposizioni non trova applicazione nella normativa in materia di documentazione amministrativa? Lo smarrimento di documenti di riconoscimento o comunque attestanti stati e qualità personali dell'interessato non può essere comprovato da chi ne richiede il duplicato mediante dichiarazione sostitutiva, stante l'obbligo generalizzato della denuncia all'Autorità di Polizia Giudiziaria che costituisce presupposto necessario per attivare il procedimento amministrativo di rilascio del detto duplicato. Le copie autentiche di atti e documenti possono essere validamente prodotte in sostituzione dell'originale. È fatto divieto alle amministrazioni pubbliche ed ai gestori o esercenti di pubblici servizi, nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento, di richiedere certificati attestanti stati o fatti contenuti nel documento esibito. E', comunque, fatta salva per le amministrazioni pubbliche ed i gestori e gli esercenti di pubblici servizi la facoltà di verificare, nel corso del procedimento, la veridicità e l'autenticità dei dati contenuti nel documento di identità o di riconoscimento esibito. Nei casi in cui l'amministrazione procedente acquisisce informazioni relative a stati, qualità personali e fatti attraverso l'esibizione da parte dell'interessato di un documento di identità o di riconoscimento in corso di validità, la registrazione dei dati avviene attraverso l'acquisizione della copia fotostatica non autenticata del documento stesso.
Prevede la legge n. 20/1994 che qualora la prescrizione del diritto al risarcimento sia maturata a causa di omissione o ritardo della denuncia del fatto,... Rispondono del danno erariale i soggetti che hanno omesso o ritardato la denuncia. Il termine di prescrizione è elevato a quindici anni. Il termine di prescrizione è elevato a dodici anni. Risponde del danno erariale anche l'Amministrazione. Rispondono del danno erariale i soggetti che hanno omesso o ritardato la denuncia e la prescrizione è interrotta di diritto.
La decisione sui ricorsi giurisdizionali avverso il silenzio dell'amministrazione ... È appellabile entro novanta giorni dalla notificazione o, in mancanza, entro centoventi giorni dalla comunicazione della pubblicazione. È appellabile entro trenta giorni dalla notificazione o, in mancanza, entro un anno dalla comunicazione della pubblicazione. È appellabile entro trenta giorni dalla notificazione o, in mancanza, entro novanta giorni dalla comunicazione della pubblicazione. È appellabile entro sessanta giorni dalla notificazione o, in mancanza, entro novanta giorni dalla comunicazione della pubblicazione. Non è appellabile.
Gli interessi sostanziali, in base al criterio del contenuto del potere attribuito al titolare nei confronti di una potestà amministrativa, possono essere partecipativi, oppositivi, pretensivi. Gli interessi partecipativi... Sono gli interessi del privato a far valere la sua posizione nel procedimento amministrativo e, quindi, ad esercitare quelle facoltà che gli sono attribuite dalla legge n. 241/1990 nell'ambito del procedimento amministrativo. Vengono fatti valere dal soggetto che vuole ottenere un'utilità dalla P.A. e vuole accrescere la propria posizione giuridica con l'emanazione di un provvedimento a suo favore. Sono quegli interessi cui corrisponde il dovere da parte della P.A. di erogare una prestazione patrimoniale, un pubblico servizio o un'attività. Sono quegli interessi che il privato oppone all'esercizio di un potere che potrebbe produrre una vicenda giuridica svantaggiosa ossia incidere negativamente nella propria sfera giuridica. Sono gli interessi del privato che emergono nel corso di un procedimento amministrativo, che possono essere fatti valere in giudizio al fine di eliminare quegli atti e quei comportamenti preclusivi della prosecuzione del procedimento.
In relazione al procedimento, gli atti amministrativi si distinguono in atti procedimentali e atti presupposti. Sono atti amministrativi procedimentali... Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo. Gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto. Gli atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo. Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un momento successivo. Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore.
Dispone l'art. 9 del D.Lgs. n. 163/2006 che le stazioni appaltanti possono istituire un ufficio denominato "Sportello dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi, forniture", con il compito di... Accertare la coerenza del progetto, per quanto concerne le tecniche di realizzazione ed i processi produttivi previsti, con i dati di utilizzo delle materie prime e delle risorse naturali. Curare il corretto e razionale svolgimento delle procedure, nonché segnalare eventuali disfunzioni, impedimenti, ritardi nell'attuazione degli interventi. Fornire ai candidati e agli offerenti, e ai soggetti che intendono presentare una candidatura o un'offerta, informazioni relative alle norme vigenti nel luogo di affidamento e di esecuzione del contratto. Garantire il completamento delle procedure in tempi certi. Effettuare i controlli sulle dichiarazioni fornite in sede di gara dai concorrenti.
Sono atti amministrativi presupposti... Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo. Gli atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo. Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore. Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari. Gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto.
La legislazione previgente al D.P.R. 445/2000 (L. 15/1968 e D.P.R. 403/1998) non contemplava nell'elencazione alcune certificazioni frequentemente richieste ai cittadini. Quale innovazione è stata prevista in merito alle dichiarazioni sostitutive di certificazione? La dichiarazione di non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e di non aver presentato domanda di concordato. La dichiarazione di iscrizione in albi, registri o elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni. La dichiarazione di stato di famiglia, esistenza in vita. La dichiarazione sulla situazione reddituale o economica anche ai fini della concessione dei benefici di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali. La dichiarazione di nascita del figlio, decesso del coniuge, dell'ascendente o discendente.
La misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di una unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità è collegata ad alcuni fattori indicati all'art. 9 del D.Lgs. n. 150/2009. Indicare quale tra i seguenti non è un corretto fattore. Raggiungimento di specifici obiettivi individuali. Indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità. Qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate. Numero di assenze/presenze. Capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi.
Perché possa garantirsi l'autenticità della sottoscrizione di qualsiasi istanza o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà da produrre agli organi della pubblica amministrazione, nonché ai gestori di servizi pubblici... Non sono valide le istanze e le dichiarazioni inviate per via telematica. Può essere inviato per via telematica solo il necessario documento di identità del sottoscrittore. Le istanze e le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà devono essere sottoscritte dall'interessato in presenza del dipendente addetto ovvero sottoscritte e presentate unitamente a copia fotostatica autenticata di un documento di identità del sottoscrittore, da inserire nel fascicolo. L'autenticazione deve essere redatta da un notaio, cancelliere, segretario comunale, dal dipendente addetto a ricevere la documentazione o altro dipendente incaricato dal Sindaco; in tale ultimo caso, l'autenticazione è redatta di seguito alla sottoscrizione e il pubblico ufficiale, che autentica, attesta che la sottoscrizione è stata apposta in sua presenza, previo accertamento dell'identità del dichiarante, indicando le modalità di identificazione, la data ed il luogo di autenticazione, il proprio nome, cognome e la qualifica rivestita, nonché apponendo la propria firma e il timbro dell'ufficio. Le istanze e le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà devono essere sottoscritte dall'interessato in presenza del dipendente addetto ovvero sottoscritte e presentate unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore, da inserire nel fascicolo, ovvero inviate per via telematica ai sensi del Codice dell'Amministrazione digitale. Le istanze e la copia fotostatica del documento di identità non possono essere inviate per via telematica.
L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 dispone che i dirigenti di uffici dirigenziali generali... Definire i criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi. Definiscono i criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. Promuovono e resistono alle liti ed hanno il potere di conciliare e di transigere, fermo restando quanto disposto dall'art. 12, comma 1, della legge 3 aprile 1979, n. 103. Definiscono gli obiettivi ed i programmi da attuare ed adottano gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni. Richiedono i pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato.
Il ricorso gerarchico: È presentato all'amministrazione destinataria mediante consegna diretta o mediante notificazione o lettera raccomandata con avviso di ricevimento. È presentato all'amministrazione destinataria esclusivamente mediante consegna diretta. È presentato all'amministrazione destinataria esclusivamente mediante notificazione. È presentato all'amministrazione destinataria esclusivamente mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. È presentato all'organo indicato nella comunicazione o a quello che ha emanato l'atto impugnato ovvero al Presidente della Repubblica.
L'art. 19 del D.Lgs. n. 150/2009 detta i criteri per la differenziazione delle valutazioni delle performance. In base a tali criteri... Il 15% del personale è collocato nella fascia di merito alta, alla quale corrisponde l'attribuzione del 50% delle risorse destinate al trattamento accessorio collegato alla performance individuale. Il 25% del personale è collocato nella fascia di merito alta, alla quale corrisponde l'attribuzione del 50% delle risorse destinate al trattamento accessorio collegato alla performance individuale. Il 50% del personale è collocato nella fascia di merito bassa, alla quale non corrisponde l'attribuzione di alcun trattamento accessorio collegato alla performance individuale. Il 40% del personale è collocato nella fascia di merito intermedia, alla quale corrisponde l'attribuzione del 50% delle risorse destinate al trattamento accessorio collegato alla performance individuale. Il 25% del personale è collocato nella fascia di merito intermedia, alla quale corrisponde l'attribuzione del 50% delle risorse destinate al trattamento accessorio collegato alla performance individuale.
L'art. 20 della legge 15/3/1997, n. 59, ha delineato principi e criteri generali che devono informare l'attività regolamentare del Governo nella definizione dei procedimenti amministrativi relativi alle materie oggetto di delegificazione. Quale delle indicazioni che seguono è conforme ai predetti principi e/o criteri? Prevedere che ciascuna amministrazione provveda periodicamente e comunque annualmente alla elaborazione di specifici indicatori di efficacia, efficienza ed economicità ed alla valutazione comparativa dei costi, rendimenti e risultati. Riordinare gli enti pubblici nazionali operanti in settori diversi dalla assistenza e previdenza, nonché le istituzioni di diritto privato e le società per azioni, controllate direttamente o indirettamente dallo Stato, che operano, anche all'estero, nella promozione e nel sostegno pubblico al sistema produttivo nazionale. Avvalimento di uffici e strutture tecniche e amministrative pubbliche da parte di altre pubbliche amministrazioni, sulla base di accordi conclusi ai sensi dell'art. 15 della legge n. 241/1990. Procedere alla razionalizzazione e redistribuzione delle competenze tra i Ministeri, tenuto conto delle esigenze derivanti dall'appartenenza dello Stato all'Unione europea in ogni caso riducendone il numero. Prevedere la definizione, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, di un codice di comportamento dei dipendenti della pubblica amministrazione e le modalità di raccordo con la disciplina contrattuale delle sanzioni disciplinari, nonché l'adozione di codici di comportamento da parte delle singole amministrazioni pubbliche.
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001, le assunzioni obbligatorie nella pubblica amministrazione dei soggetti di cui alla legge n. 68/1999 avvengono... Solo per concorso di reclutamento riservato ai soggetti in possesso della specifica qualifica, purché l'invalidità sia compatibile con le mansioni da svolgere. Solo per concorso pubblico, previa riserva alle categorie protette di un numero di posti commisurato alle percentuali stabilite dalla legge. Per conoscenza diretta del dirigente al quale verrà preposto il dipendente. Per corso-concorso. Per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere.
A seguito della proposizione di ricorso gerarchico, l'organo decidente, se ravvisa una irregolarità sanabile: Annulla l'atto e rimette l'affare all'organo competente. Assegna al ricorrente un termine per la regolarizzazione e, se questi non vi provvede, dichiara il ricorso inammissibile. Assegna al ricorrente un termine per la regolarizzazione e, se questi non vi provvede, dichiara il ricorso improcedibile. Assegna al ricorrente un termine per la regolarizzazione e, se questi non vi provvede, respinge il ricorso. Assegna al ricorrente un termine per la regolarizzazione e, se questi non vi provvede, dichiara il ricorso irricevibile.
L'art. 14 del D.Lgs. n. 150/2009 fa obbligo per ogni amministrazione di dotarsi di un Organismo indipendente di valutazione della performance. Tale Organismo in particolare... Adotta le linee guida per la definizione degli Strumenti per la qualità dei servizi pubblici. Valida la Relazione sulla performance e ne assicura la visibilità attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione. Emana le direttive generali contenenti gli indirizzi strategici. Verifica la corretta predisposizione del Piano e della Relazione sulla Performance delle amministrazioni centrali e, a campione, analizza quelli degli Enti territoriali, formulando osservazioni e specifici rilievi. Definisce i parametri e i modelli di riferimento del Sistema di misurazione e valutazione della performance in termini di efficienza e produttività.
A norma di quanto prevede l'art. 10 del D.Lgs. n. 150/2009 qualora una amministrazione non adotti il Piano della performance può procedere al conferimento di incarichi di consulenza o di collaborazione comunque denominati? Sì, ma il conferimento di incarichi di consulenza o di collaborazione non può eccedere i trenta giorni. No, lo vieta espressamente il suddetto articolo. Sì, ma non può erogare retribuzioni di risultato ai dirigenti che risultano avere concorso alla mancata adozione del Piano, per omissione o inerzia nell'adempimento dei propri compiti. Sì, è sempre in facoltà dell'amministrazione procedere o meno al conferimento di incarichi di consulenza o di collaborazione. Sì, ma non può procedere ad assunzioni di personale.
Sono elementi della responsabilità extracontrattuale della P.A. la condotta, la colpevolezza, l'evento dannoso e il nesso di causalità tra condotta ed evento. In particolare... La condotta commissiva può consistere solo in un atto amministrativo illegittimo della P.A. La condotta può consistere solo in una omissione della P.A. dalla quale sia derivato un danno. Il danno deve consistere sempre nel pregiudizio patrimoniale derivante dalla lesione di un diritto soggettivo perfetto, e alla luce della sentenza n. 500/1999 e della legge n. 205/2000, mai dalla lesione dell'interesse legittimo. L'antigiuridicità della condotta si concretizza nella violazione della sfera giuridica di un soggetto e sorge per la violazione di norme giuridiche c.d. di relazione, sempre che non ricorra una causa di giustificazione. Per la riferibilità all'amministrazione del fatto illecito del dipendente, non occorre che questo sia e si manifesti come esplicazione dell'attività della stessa P.A., in quanto può manifestarsi anche per finalità estranee a quelle dell'ufficio, o addirittura contro l'interesse della P.A.
Nel protocollo informatico... Il sistema deve consentire la produzione del registro mensile di protocollo, costituito dall'elenco delle informazioni inserite con l'operazione di registrazione di protocollo nell'arco del mese di riferimento; l'assegnazione delle informazioni nelle operazioni di registrazione di protocollo è effettuata dal sistema anche con interventi intermedi e indiretti, da parte dell'operatore, garantendo comunque la completezza dell'intera operazione di modifica o registrazione dei dati. Il sistema deve consentire la produzione del registro giornaliero di protocollo, costituito dall'elenco delle informazioni inserite con l'operazione di registrazione di protocollo nell'arco di uno stesso giorno; l'assegnazione delle informazioni nelle operazioni di registrazione di protocollo è effettuata dal sistema in unica soluzione, con esclusione di interventi intermedi, anche indiretti, da parte dell'operatore, garantendo la completezza dell'intera operazione di modifica o registrazione dei dati. Il sistema deve consentire la produzione del registro giornaliero di protocollo, costituito dall'elenco delle informazioni inserite con l'operazione di registrazione di protocollo nell'arco di uno stesso giorno; l'assegnazione delle informazioni nelle operazioni di registrazione di protocollo è effettuata dal sistema anche con interventi intermedi e indiretti, da parte dell'operatore, garantendo comunque la completezza dell'intera operazione di modifica o registrazione dei dati. Il sistema deve consentire la produzione del registro giornaliero e mensile di protocollo, costituito dall'elenco delle informazioni inserite con l'operazione di registrazione di protocollo nell'arco di uno stesso giorno e nell'arco del mese di riferimento; l'assegnazione delle informazioni nelle operazioni di registrazione di protocollo è effettuata dal sistema in unica soluzione, con esclusione di interventi intermedi, anche indiretti, da parte dell'operatore, garantendo la completezza dell'intera operazione di modifica o registrazione dei dati. Il sistema deve consentire la produzione del registro giornaliero e settimanale di protocollo, costituito dall'elenco delle informazioni inserite con l'operazione di registrazione di protocollo nell'arco di uno stesso giorno e nell'arco della settimana di riferimento; l'assegnazione delle informazioni nelle operazioni di registrazione di protocollo è effettuata dal sistema anche con interventi intermedi e indiretti, da parte dell'operatore, garantendo comunque la completezza dell'intera operazione di modifica o registrazione dei dati.
Il D.Lgs. n. 112/1998 ha conferito alle Regioni, alle Province, ai Comuni, alle comunità montane o ad altri enti locali funzioni e compiti amministrativi. Il conferimento... Non comprende l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti. Non comprende le funzioni di programmazione, di vigilanza e quelle di accesso al credito. Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza, di accesso al credito, di polizia amministrativa. Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza e di accesso al credito, ma non quelle di polizia amministrativa. Non comprende anche le funzioni di organizzazione e le attività connesse e strumentali all'esercizio delle funzioni e dei compiti conferiti.
Se l'organo ha il potere discrezionale di provvedere o non sull'istanza per la quale è obbligato a richiedere il parere, ma ove decida di emanare l'atto di amministrazione attiva deve uniformarsi ad esso, il parere è... Obbligatorio conforme. Obbligatorio vincolante. Obbligatorio parzialmente vincolante. Facoltativo parzialmente vincolante. Facoltativo conforme.
L'indizione delle elezioni regionali e la determinazione dei seggi consiliari e l'assegnazione di essi alle singole circoscrizioni, nonché l'adozione dei provvedimenti connessi o conseguenti, fino alla data di entrata in vigore di diversa previsione contenuta negli statuti e nelle leggi regionali è competenza propria... Del Prefetto titolare della Prefettura-U.T.G. avente sede nel capoluogo della Regione. Del Prefetto designato dal Ministro dell'Interno. Del Prefetto titolare della Prefettura-U.T.G. Del Questore. Del Sindaco in qualità di ufficiale del governo.
Quale delle affermazioni di seguito riportate è coerente col dettato della legge n. 241/1990? Nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, le parti devono stare in giudizio necessariamente con l'assistenza del difensore. Nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore. L'amministrazione, nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, non ha facoltà di farsi rappresentare e difendere da un proprio dipendente. L'amministrazione, nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della qualifica di quadro. Nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi, le parti non possono stare in giudizio senza l'assistenza del difensore.
L'art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001 pone a carico degli enti pubblici l'obbligo di comunicare, entro il 30 giugno di ciascun anno, l'elenco degli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti stessi nell'anno precedente, con l'indicazione dell'oggetto dell'incarico e del compenso lordo previsto o presunto. La comunicazione deve essere fatta... All'ARAN. Al Dipartimento della funzione pubblica. Alla Direzione generale della finanza locale presso il Ministero dell'interno. Al Commissario del Governo presso la Regione territorialmente competente. Al Prefetto territorialmente competente.
Dopo il decorso di cinque anni dalla data di deposito al TAR dei ricorsi giurisdizionali amministrativi, è da presumere che sia venuto meno l'interesse a ricorrere e pertanto, a cura della segreteria, è notificato alle parti costituite apposito avviso con cui si avverte che si procederà alla dichiarazione di perenzione se ... Nel corso dei successivi due anni dalla data di notifica dell'avviso medesimo non sia stata presentata da nessuna delle parti apposita istanza per la discussione del ricorso. Entro il termine di tre mesi dalla data di notifica dell'avviso medesimo non venga presentata dalle parti ricorrenti una nuova istanza di fissazione dell'udienza con la firma delle parti personalmente o del procuratore costituito. Entro il termine di sei mesi dalla data di notifica dell'avviso medesimo non venga presentata dalle parti ricorrenti una nuova istanza di fissazione dell'udienza con la firma delle parti. Nel corso dei successivi due anni dalla data di notifica dell'avviso medesimo non sia stato compiuto da nessuna delle parti alcun atto di procedura. Entro il termine di nove mesi dalla data di notifica dell'avviso medesimo non venga presentata dalle parti ricorrenti una nuova istanza di fissazione dell'udienza con la firma delle parti.
Dispone il D.Lgs. n. 163/2006 relativamente al procedimento di verifica e di esclusione delle offerte anormalmente basse, che la richiesta di giustificazioni da parte della stazione appaltante deve essere formulata per iscritto. Quale termine deve essere assegnato al concorrente per presentare le giustificazioni? Un termine non inferiore a trenta giorni per presentare, per iscritto, le giustificazioni richieste. Un termine non inferiore a centoventi giorni per presentare, per iscritto, le giustificazioni richieste. Un termine non inferiore a quaranta giorni per presentare, per iscritto, le giustificazioni richieste. Un termine non inferiore a quindici giorni per presentare, per iscritto, le giustificazioni richieste. Un termine non inferiore a novanta giorni per presentare, per iscritto, le giustificazioni richieste.
Dopo il decorso di cinque anni dalla data di deposito al TAR dei ricorsi giurisdizionali amministrativi, è da presumere che sia venuto meno l'interesse a ricorrere e pertanto, a cura della segreteria, è notificato alle parti costituite apposito avviso con cui si avverte che si procederà ... Alla dichiarazione di perenzione se entro il termine di dodici mesi dalla data di notifica dell'avviso medesimo non venga presentata dalle parti ricorrenti una nuova istanza di fissazione dell'udienza con la firma delle parti. Alla dichiarazione di decadenza se entro il termine di tre mesi dalla data di notifica dell'avviso medesimo non venga presentata dalle parti ricorrenti una nuova istanza di fissazione dell'udienza con la firma delle parti personalmente o del procuratore costituito. Alla dichiarazione di perenzione se entro il termine di sei mesi dalla data di notifica dell'avviso medesimo non venga presentata dalle parti ricorrenti una nuova istanza di fissazione dell'udienza con la firma delle parti. Alla dichiarazione di decadenza se nel corso dei successivi due anni dalla data di notifica dell'avviso medesimo non sia stato compiuto da nessuna delle parti alcun atto di procedura. Alla dichiarazione di perenzione se nel corso dei successivi due anni dalla data di notifica dell'avviso medesimo non sia stata presentata da nessuna delle parti apposita istanza per la discussione del ricorso.
Con riferimento alla responsabilità della P.A., quando un soggetto, in violazione del principio del "neminem laedere", provoca a terzi un danno ingiusto si ha... Responsabilità precontrattuale. Responsabilità penale. Responsabilità amministrativo-contabile. Responsabilità extracontrattuale. Responsabilità contrattuale.
In base alla disciplina della legge n. 241/1990, i termini previsti per la conclusione del procedimento... Possono essere sospesi fino all'acquisizione di valutazioni tecniche di organi o enti per un periodo massimo comunque non superiore a venti giorni. Sono sospesi fino all'acquisizione, prevista da leggi o regolamenti, di valutazioni tecniche di organi o enti per un periodo massimo comunque non superiore a quarantacinque giorni. Possono essere sospesi fino all'acquisizione di valutazioni tecniche di organi o enti per un periodo massimo comunque non superiore a centottanta giorni. Possono essere sospesi per l'acquisizione, prevista da leggi o regolamenti, di valutazioni tecniche di organi o enti per un periodo massimo comunque non superiore a novanta giorni. Possono essere sospesi fino all'acquisizione di valutazioni tecniche di organi o enti per un periodo massimo comunque non superiore a sessanta giorni.
La tempestiva informazione alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per gli affari regionali e ai Ministeri interessati degli statuti regionali e delle leggi regionali, per le finalità di cui agli art. 123 e 127 della Costituzione, e degli atti amministrativi regionali, agli effetti dell'art. 134 della Costituzione, nonché il tempestivo invio dei medesimi atti all'ufficio dell'Avvocatura dello Stato avente sede nel capoluogo è esercitata... Dal Questore. Dal Prefetto titolare della Prefettura-U.T.G.. Dal Sindaco in qualità di ufficiale del governo. Dal Prefetto titolare della Prefettura-U.T.G. avente sede nel capoluogo della Regione. Dal Prefetto designato dal Ministro dell'Interno.
Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge: La falsa applicazione di una norma vigente. La violazione delle norme sulla formazione delle volontà collegiali. La violazione di circolare. Il contenuto illegittimo. La mancata applicazione di una norma vigente.
La convalida dell'atto amministrativo... Può ricorrere anche in caso di atto viziato per eccesso di potere sotto forma di sviamento. È una manifestazione di volontà non innovativa con cui l'autorità ribadisce una sua precedente determinazione, eventualmente ripetendone il contenuto. Ricorre quando sussista una legittimazione straordinaria di un organo ad emanare a titolo provvisorio e in una situazione di urgenza un provvedimento che rientra nella competenza di altro organo, il quale ratificandolo, fa proprio quel provvedimento. Può ricorrere anche in caso di atto emanato in assenza dei presupposti che ne avrebbero consentito la legittima adozione. È un provvedimento di riesame a contenuto conservativo di un provvedimento annullabile.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza computando anche le amministrazioni assenti. Nella prima riunione della conferenza di servizi, o comunque in quella immediatamente successiva alla trasmissione dell'istanza o del progetto definitivo, l'amministrazione procedente deve determinare il termine per l'adozione della decisione conclusiva. La prima riunione è convocata entro venti giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro quaranta giorni dalla data di indizione. Ogni amministrazione convocata partecipa alla conferenza di servizi attraverso un unico rappresentante legittimato, dall'organo competente, ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa. La convocazione della prima riunione deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno dieci giorni prima della relativa data.
È reale l'autorizzazione... Che, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative. Rilasciata sulla base di un apprezzamento della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato. Il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni. Rilasciata con un provvedimento manifesto "ad hoc". Rilasciata sulla base di un accertamento relativo a requisiti concernenti una "res".
Ai sensi dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 chi ha il compito di promuovere e resistere alle liti con il potere di conciliare e di transigere, fermo restando quanto disposto dall'art. 12, comma 1, della legge 3 aprile 1979, n. 103? Dirigenti di uffici dirigenziali generali. Organi consultivi dell'amministrazione. Organi preposti al controllo di gestione. Dirigenti. Funzionario preposto dalla Corte dei Conti.
I ricorsi gerarchici rivolti, nel termine prescritto, a organi diversi da quello competente, ma appartenenti alla medesima amministrazione: Sono nulli. Sono soggetti a dichiarazione di irricevibilità. Non sono soggetti a dichiarazione di irricevibilità e i ricorsi stessi sono trasmessi d'ufficio all'organo competente. Sono improcedibili. Sono inammissibili.
La raccolta e lo scambio dei dati di rilevanza statistica, da effettuarsi secondo gli standard e le metodologie definiti dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), avvalendosi anche dei suoi uffici regionali, d'intesa con lo stesso è effettuata... Dal Prefetto titolare della Prefettura-U.T.G. Dal Prefetto titolare della Prefettura-U.T.G. avente sede nel capoluogo della Regione. Dal Prefetto designato dal Ministro dell'Interno. Dal Questore. Dal Sindaco in qualità di ufficiale del governo.
Se il Consiglio di Stato accoglie il ricorso per difetto di procedura o per vizio di forma della decisione di primo grado: Annulla la sentenza impugnata e rinvia la controversia al tribunale amministrativo regionale. Decide sulla controversia. Annulla la sentenza impugnata senza rinvio. Annulla la sentenza impugnata e rinvia la controversia alla Corte costituzionale. Riforma la sentenza impugnata.
Ai sensi dell'art. 17 del D.Lgs. n. 165/2001 i dirigenti, nell'ambito di quanto stabilito dall'art. 4, hanno il compito/potere di... Curare l'attuazione dei progetti e delle gestioni ad essi assegnati dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, adottando i relativi atti e provvedimenti amministrativi ed esercitando i poteri di spesa e di acquisizione delle entrate. Curare i rapporti con gli uffici dell'Unione europea e degli organismi internazionali nelle materie di competenza secondo le specifiche direttive dell'organo di direzione politica, sempre che tali rapporti non siano espressamente affidati ad apposito ufficio o organo. Promuovere, resistere alle liti, conciliare e transigere, fermo restando quanto disposto dall'articolo 12, comma 1, della legge 3 aprile 1979, n. 103. Richiedere direttamente pareri agli organi consultivi dell'amministrazione e rispondere ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di tutta l'amministrazione. Definire gli obiettivi ed i programmi da attuare.
Gli organi consultivi delle P.A. sono tenuti a rendere i pareri ad essi obbligatoriamente richiesti entro venti giorni dal ricevimento della richiesta. Se l'organo adito abbia rappresentato esigenze istruttorie il termine di venti giorni... Può essere interrotto per una sola volta e il parere deve essere reso definitivamente entro quindici giorni dalla ricezione degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate. Può essere interrotto per non più di due volte e il parere deve essere reso definitivamente entro trenta giorni dalla ricezione degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate. Può essere prorogato per una sola volta e per un termine comunque non superiore a novanta giorni. Non può essere interrotto e il parere deve essere reso definitivamente entro trenta giorni dalla ricezione degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate. Può essere prorogato per ulteriori venti giorni.
Cosa dispone l'art. 4 del D.P.R. 445/2000 in ordine all'impedimento alla sottoscrizione e alla dichiarazione? La dichiarazione nell'interesse di chi si trovi in una situazione di impedimento temporaneo, per ragioni connesse allo stato di salute, è raccolta dal pubblico ufficiale previo accertamento dell'identità del dichiarante; il pubblico ufficiale attesta che la dichiarazione è stata a lui resa dall'interessato in presenza di due testimoni. Le disposizioni del suddetto articolo trovano applicazione anche in materia di dichiarazioni fiscali. Le disposizioni del suddetto articolo non si applicano in materia di dichiarazioni sulla situazione reddituale o economica al fine della concessione di benefici di qualsiasi tipo se previsti da leggi speciali. Chi non sa o non può firmare anche se in presenza di un impedimento non può dichiarare. La dichiarazione di chi non sa o non può firmare è raccolta dal pubblico ufficiale previo accertamento dell'identità del dichiarante; il pubblico ufficiale attesta che la dichiarazione è stata a lui resa dall'interessato in presenza di un impedimento a sottoscrivere.
Cosa ha precisato il Supremo Consesso di Giustizia amministrativa in merito alla responsabilità precontrattuale della P.A.? Per tutte le controversie che riguardano la responsabilità precontrattuale della P.A. per il mancato rispetto da parte di quest'ultima delle norme di correttezza di cui all'art. 1337 del cod. civ. prescritte dal diritto comune, sussiste la giurisdizione esclusiva della Corte dei Conti. Per tutte le controversie fra privato e P.A. riguardanti la fase anteriore alla stipula dei contratti, sussiste la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Per tutte le controversie tra privato e P.A. riguardanti la fase di un contratto ad evidenza pubblica rivolta alla scelta del contraente privato, sussiste la giurisdizione esclusiva del giudice ordinario. La non applicabilità del combinato disposto di cui agli artt. 1337 e 1338 del cod. civ. ai contratti tra P.A. e privati, in quanto le trattative per un futuro contratto, anche se prima aggiudicato e poi rimosso, non possono mai dar luogo a responsabilità per la P.A. La non applicabilità nei contratti pubblici di lavori, forniture e servizi delle norme contenute nel cod. civ.
Al fine di assicurare la qualità, comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance, le amministrazioni pubbliche redigono il Piano della performance e la Relazione sulla performance. Entro quale data deve essere adottato il Piano? Entro il 30 marzo. Entro il mese di febbraio. Entro il mese di settembre. Entro il 30 giugno. Entro il 31 gennaio.
Dispone l'art. 22 del Codice in materia di protezione dei dati personali, in merito ai Principi applicabili al trattamento di dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici, tra l'altro, che... Specifica attenzione deve essere prestata per la verifica dell'indispensabilità dei dati sensibili e giudiziari riferiti a soggetti diversi da quelli cui si riferiscono direttamente le prestazioni o gli adempimenti. I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere diffusi. Nel fornire l'informativa i soggetti pubblici non sono tenuti ad indicare la normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale è effettuato il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. I soggetti pubblici non sono tenuti a verificare né l'esattezza, né l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari. I dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale devono essere conservati con altri dati personali trattati.
Il D.Lgs. n. 112/1998 ha conferito alle Regioni, alle Province, ai Comuni, alle comunità montane o ad altri enti locali funzioni e compiti amministrativi. Il conferimento... Non comprende le funzioni di programmazione, di vigilanza e quelle di accesso al credito. Non comprende anche le funzioni di organizzazione e le attività connesse e strumentali all'esercizio delle funzioni e dei compiti conferiti. Non comprende l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti. Comprende anche le funzioni di organizzazione e le attività connesse e strumentali all'esercizio delle funzioni e dei compiti conferiti. Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza e di accesso al credito, ma non quelle di polizia amministrativa.
Nell'ambito della disciplina delle forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale, quale effetto produce la violazione di disposizioni imperative da parte delle pubbliche amministrazioni? Le amministrazioni hanno l'obbligo di recuperare le somme pagate a titolo di risarcimento del danno al lavoratore nei confronti dei dirigenti responsabili, qualora la violazione sia dovuta a dolo o colpa grave. Comporta la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pubbliche amministrazioni, ferma restando ogni responsabilità e sanzione. Nessun effetto. Il provvedimento è sottoposto all'esame di un collegio arbitrale per verificare se il comportamento dell'amministrazione pubblica è stato tale da ingenerare nel lavoratore il convincimento che si trattasse di provvedimento legittimo. I provvedimenti sono nulli di diritto ed ogni obbligazione è priva di efficacia. Il lavoratore non ha diritto ad alcun risarcimento.
Le attività dirette ad assicurare il rispetto del principio di leale collaborazione tra Stato e Regione, nonché il raccordo tra le istituzioni dello Stato presenti sul territorio, anche attraverso le conferenze di cui all'art. 11 del D.Lgs. n. 300/1999, al fine di garantire la rispondenza dell'azione amministrativa all'interesse generale, il miglioramento della qualità dei servizi resi al cittadino e di favorire e rendere più agevole il rapporto con il sistema delle autonomie, sono esercitate... Dal Questore. Dal Sindaco in qualità di ufficiale del governo. Dal Prefetto titolare della Prefettura-U.T.G. Dal Prefetto designato dal Ministro dell'Interno. Dal Prefetto titolare della Prefettura-U.T.G. avente sede nel capoluogo della Regione.
La Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche di cui all'art. 13 del D.Lgs. n. 150/2009... È organo collegiale composto da cinque componenti. È organo collegiale composto da quindici componenti. È organo collegiale composto da dieci componenti. È organo collegiale composto da sette componenti. È organo monocratico.
Ove in materia di procedimenti amministrativi debbano essere obbligatoriamente sentiti organi consultivi questi devono emettere il proprio parere entro venti giorni dal ricevimento della richiesta. Qualora siano richiesti pareri facoltativi,... Essi sono tenuti a dare immediata comunicazione alle amministrazioni richiedenti del termine entro il quale il parere sarà reso, che comunque non può superare i trenta giorni. Essi sono obbligati ad esprimere il parere richiesto entro due mesi. Essi sono tenuti entro novanta giorni ad esprimere il parere richiesto. Essi sono tenuti a dare immediata comunicazione alle amministrazioni richiedenti del termine entro il quale il parere sarà reso che comunque non può superare i venti giorni. Essi sono tenuti entro centoventi giorni ad esprimere il parere richiesto.
Al procedimento per l'irrogazione di sanzioni amministrative è applicabile l'art. 3 della legge n. 241/1990? Sì, e l'ordinanza di ingiunzione che applica la sanzione può essere motivata "per relationem". No, in quanto per detto procedimento non è prevista la motivazione. Sì, ma l'ordinanza di ingiunzione che applica la sanzione non può essere motivata "per relationem". No, al procedimento per l'irrogazione di sanzioni amministrative non si applica l'art. 3. Solo se l'ammontare della sanzione amministrativa supera i 1.000 euro.
L'art. 14 del D.Lgs. n. 150/2009 fa obbligo per ogni amministrazione di dotarsi di un Organismo indipendente di valutazione della performance. Tale Organismo in particolare... Verifica la corretta predisposizione del Piano e della Relazione sulla Performance delle amministrazioni centrali e, a campione, analizza quelli degli Enti territoriali, formulando osservazioni e specifici rilievi. Comunica tempestivamente le criticità riscontrate ai competenti organi interni di governo ed amministrazione, nonché alla Corte dei conti, all'Ispettorato per la funzione pubblica e alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche. Realizza e gestisce, in collaborazione con il CNIPA il portale della trasparenza che contiene i piani e le relazioni di performance delle amministrazioni pubbliche. Definisce la struttura e le modalità di redazione del Piano della performance e della Relazione sulla performance. Adotta le linee guida per la definizione degli Strumenti per la qualità dei servizi pubblici.
Può essere omessa la comunicazione dell'avvio di procedimento di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990 per l'emanazione del decreto di occupazione di urgenza? L'emanazione del decreto di occupazione di urgenza non necessita di comunicazione dell'avvio, in quanto atto di mera attuazione del provvedimento dichiarativo della pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dei lavori. L'emanazione del decreto di occupazione di urgenza necessita sempre di comunicazione dell'avvio, anche se atto di mera attuazione del provvedimento dichiarativo della pubblica utilità. Solo nel caso in cui il decreto di occupazione di urgenza sia stato emanato dal Ministro dell'ambiente, tutela del territorio e del mare. No, la comunicazione non può mai essere omessa. Sì, ma solo se non è stato comunicato l'avvio del procedimento dichiarativo della pubblica utilità dei lavori.
Dispone l'art. 70 del D.Lgs. n. 150/2009, che la cancelleria del giudice che ha pronunciato sentenza penale nei confronti di un lavoratore dipendente di una P.A. ne comunica il dispositivo all'amministrazione di appartenenza e, su richiesta di questa, trasmette copia integrale del provvedimento per via telematica. Entro quanti giorni dalla data del deposito devono essere effettuate la comunicazione e la trasmissione? Entro quaranta giorni. Entro sessanta giorni. Entro dieci giorni. Entro trenta giorni. Immediatamente e comunque entro cinque giorni.
Dispone l'art. 21-octies della L. n. 241/1990 che il provvedimento amministrativo adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti... È annullabile d'ufficio, anche se per la natura vincolata del provvedimento sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato. Non è annullabile se per la natura vincolata del provvedimento sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato. Non è annullabile sussistendo le ragioni di interesse pubblico. È irregolare ma mai annullabile. È nullo e non produce effetti.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Garantire a tutte le amministrazioni pubbliche autonomi livelli di contrattazione collettiva integrativa nel rispetto dei vincoli di bilancio di ciascuna amministrazione. Ricondurre le intese, gli accordi e gli atti equiparabili comunque denominati, nonché le conferenze di servizi, previste dalle normative vigenti, aventi il carattere della ripetitività, ad uno o più schemi base o modelli di riferimento nei quali, ai sensi degli artt. da 14 a 14- quater della legge n. 241/1990, siano stabilite le responsabilità, le modalità di attuazione e le conseguenze degli eventuali inadempimenti. Prevedere che ciascuna amministrazione provveda periodicamente e comunque annualmente alla elaborazione di specifici indicatori di efficacia, efficienza ed economicità ed alla valutazione comparativa dei costi, rendimenti e risultati. Prevedere, per i casi di mancato rispetto del termine del procedimento, di mancata o ritardata adozione del provvedimento, di ritardato o incompleto assolvimento degli obblighi e delle prestazioni da parte della pubblica amministrazione, di forme di indennizzo automatico e forfettario a favore dei soggetti richiedenti il provvedimento. Procedere alla razionalizzazione e redistribuzione delle competenze tra i Ministeri, tenuto conto delle esigenze derivanti dall'appartenenza dello Stato all'Unione europea in ogni caso riducendone il numero.
La legge 69/2009 ha innovato, tra l'altro, la disciplina dell'art. 29 della legge 241/1990 relativa all'ambito di applicazione della stessa legge. In particolare, ha stabilito che le disposizioni di cui all'art. 15 (Accordi fra pubbliche amministrazioni) si applicano: A tutte le amministrazioni pubbliche. Alle sole amministrazioni statali e agli enti pubblici nazionali. Soltanto alle società con totale o prevalente capitale pubblico. Soltanto agli enti pubblici non economici. Soltanto alle amministrazioni statali e agli enti pubblici nazionali, nonché alle società con totale o prevalente capitale pubblico.
L'art. 14 del D.Lgs. n. 150/2009 fa obbligo per ogni amministrazione di dotarsi di un Organismo indipendente di valutazione della performance. Tale Organismo in particolare... Promuove analisi comparate della performance delle amministrazioni pubbliche sulla base di indicatori di andamento gestionale e la loro diffusione attraverso la pubblicazione nei siti istituzionali ed altre modalità ed iniziative ritenute utili. Realizza e gestisce, in collaborazione con il CNIPA il portale della trasparenza che contiene i piani e le relazioni di performance delle amministrazioni pubbliche. Definisce il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità nonché gli eventuali aggiornamenti annuali. Adotta le linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità. Garantisce la correttezza dei processi di misurazione e valutazione, nonché dell'utilizzo dei premi, nel rispetto del principio di valorizzazione del merito e della professionalità.
Nell'ambito della disciplina dei contratti flessibili di cui all'art. 36, D.Lgs. n. 165/2001, quale effetto produce la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pubbliche amministrazioni? Nessun effetto. Comporta la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pubbliche amministrazioni, ferma restando ogni responsabilità e sanzione. Le amministrazioni hanno l'obbligo di recuperare le somme pagate a titolo di risarcimento del danno al lavoratore nei confronti dei dirigenti responsabili, anche se la violazione non sia dovuta a dolo o colpa grave. Non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pubbliche amministrazioni, ferma restando ogni responsabilità e sanzione. Il provvedimento è sottoposto all'esame di un collegio arbitrale per verificare se il comportamento dell'amministrazione pubblica è stato tale da ingenerare nel lavoratore il convincimento che si trattasse di provvedimento legittimo.
Dispone l'art. 10-bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda, concedendo ad essi il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. Entro quale termine gli istanti devono presentare le loro osservazioni? Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione. Entro il termine di venti giorni dal ricevimento della comunicazione. Immediatamente e comunque entro cinque giorni dalla comunicazione anche data verbalmente o via fax. Entro il termine previsto dal responsabile del procedimento che comunque non può essere superiore a quindici giorni dalla comunicazione. Entro il termine di trenta giorni dal ricevimento della comunicazione.
Quale fonte disciplina le modalità di esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi? Il D.Lgs. n. 165/2001. Il D.P.R. n. 184/2006. Il D.P.R. n. 445/2000. La legge n. 15/2005. La legge n. 241/1990.
La violazione delle circolari e delle norme interne: Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per acompetenza.
La legge n. 59/1997 ha disposto la delegificazione delle norme concernenti i procedimenti amministrativi di numerose materie, demandando al Governo il relativo potere regolamentare. Quale delle indicazioni di seguito proposte corrisponde ad uno dei criteri e/o principi cui devono conformarsi i predetti regolamenti, secondo quanto disposto dall'art. 20? Aggiornare le procedure, prevedendo la più estesa e ottimale utilizzazione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, anche nei rapporti con i destinatari dell'azione amministrativa. Prevedere che ciascuna amministrazione provveda periodicamente e comunque annualmente alla elaborazione di specifici indicatori di efficacia, efficienza ed economicità ed alla valutazione comparativa dei costi, rendimenti e risultati. Prevedere la definizione, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, di un codice di comportamento dei dipendenti della pubblica amministrazione e le modalità di raccordo con la disciplina contrattuale delle sanzioni disciplinari, nonché l'adozione di codici di comportamento da parte delle singole amministrazioni pubbliche. Garantire a tutte le amministrazioni pubbliche autonomi livelli di contrattazione collettiva integrativa nel rispetto dei vincoli di bilancio di ciascuna amministrazione. Prevedere, per i casi di mancato rispetto del termine del procedimento, di mancata o ritardata adozione del provvedimento, di ritardato o incompleto assolvimento degli obblighi e delle prestazioni da parte della pubblica amministrazione, di forme di indennizzo automatico e forfettario a favore dei soggetti richiedenti il provvedimento.
In materia di responsabilità contabile dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti, la legge 14/1/1994, n. 20 dispone, tra l'altro, che... Nel giudizio di responsabilità la Corte dei conti non può esercitare il potere di riduzione. Nel caso di atti che rientrano nella competenza propria degli uffici tecnici o amministrativi la responsabilità si estende anche ai titolari degli organi politici che in buona fede li abbiano approvati ovvero ne abbiano autorizzato o consentito l'esecuzione. In caso di occultamento doloso del danno, il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in cinque anni, decorrenti dalla data della sua scoperta. Il debito si trasmette in ogni caso agli eredi. Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in dieci anni.
Si ha sviamento di potere... Quando l'amministrazione emana un provvedimento che presenta una motivazione apodittica, dubbiosa, illogica, ecc. Quando l'amministrazione persegua un fine differente da quello per il quale il potere le è stato conferito. Quando l'amministrazione mantiene un comportamento non conforme alla prassi amministrativa. Quando l'amministrazione emana un atto contraddittorio tra dispositivo, preambolo o motivazione. Quando l'amministrazione provvede su una materia riservata ad altro organo.
Dispone il D.Lgs. n. 163/2006 in merito alla scelta della migliore offerta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, che la valutazione è demandata ad una commissione giudicatrice. In caso di rinnovo del procedimento di gara a seguito di annullamento dell'aggiudicazione o di annullamento dell'esclusione di taluno dei concorrenti... Deve essere rinnovato almeno il 50% dei componenti della commissione. Deve essere sostituito sia il responsabile del procedimento sia la commissione incaricata. Devono essere rinnovati almeno i due terzi dei componenti della commissione. Non può essere riconvocata la medesima commissione. Deve essere riconvocata la medesima commissione.
Nella segnatura di protocollo informatico, le informazioni minime previste sono... Il progressivo di protocollo, la data di protocollo, l'identificazione in forma sintetica dell'amministrazione o dell'area organizzativa competente, il codice identificativo dell'ufficio che ha prodotto il documento e l'indice di classificazione del documento. Il progressivo di protocollo, l'identificazione in forma sintetica dell'amministrazione o dell'area organizzativa competente e il codice identificativo dell'ufficio che ha prodotto il documento. Il progressivo di protocollo, la data di protocollo, l'identificazione in forma sintetica dell'amministrazione o dell'area organizzativa competente, il codice identificativo dell'ufficio cui il documento è assegnato e l'indice di classificazione del documento. Il progressivo di protocollo, la data di protocollo e l'identificazione in forma sintetica dell'amministrazione o dell'area organizzativa competente ai fini della gestione unica o coordinata del documento. Il progressivo di protocollo, la data di protocollo, il codice identificativo dell'ufficio cui il documento è assegnato o il codice dell'ufficio che ha prodotto il documento e l'indice di classificazione del documento.
In materia di responsabilità contabile dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti, la legge 14/1/1994, n. 20 dispone, tra l'altro, che... In caso di omissione o ritardo della denuncia del fatto, la prescrizione è decennale. Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in cinque anni, decorrenti dalla data in cui si è verificato il fatto dannoso, ovvero, in caso di occultamento doloso del danno, dalla data della sua scoperta. Se il fatto dannoso è causato da più persone, sono responsabili solidalmente esclusivamente i concorrenti che abbiano agito con dolo. La responsabilità è personale e limitata ai soli fatti ed alle omissioni commessi con dolo. Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in dieci anni.
Quale dei seguenti è un provvedimento di convalescenza degli atti amministrativi? Mero ritiro. Convalida. Annullamento. Revoca. Abrogazione.
Il provvedimento adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti è sempre annullabile? Sì, è sempre annullabile, anche d'ufficio. Sì, è sempre annullabile, ma solo dall'organo gerarchicamente superiore da quello che ha emanato il provvedimento. Sì, è sempre annullabile ad istanza della parte che ha richiesto il provvedimento. No, non è annullabile qualora, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato. No, in quanto la fattispecie prospettata configura un'ipotesi di nullità.
Il D.Lgs. n. 112/1998 ha conferito alle Regioni, alle Province, ai Comuni, alle comunità montane o ad altri enti locali funzioni e compiti amministrativi. Il conferimento... Comprende anche l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti previsti dalla legge. Comprende anche le funzioni di programmazione, di vigilanza e di accesso al credito, ma non quelle di polizia amministrativa. Non comprende anche le funzioni di organizzazione e le attività connesse e strumentali all'esercizio delle funzioni e dei compiti conferiti. Non comprende le funzioni di programmazione, di vigilanza e quelle di accesso al credito. Non comprende l'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti.
Il ricorso gerarchico: Può essere proposto nel termine di trenta giorni dalla data della notificazione o della comunicazione in via amministrativa dell'atto impugnato ovvero di sessanta giorni da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza. È presentato esclusivamente all'organo indicato nella comunicazione in via amministrativa dell'atto impugnato. È presentato esclusivamente all'organo che ha emanato l'atto impugnato. È presentato all'organo indicato nella comunicazione o a quello che ha emanato l'atto impugnato. È presentato all'organo indicato nella comunicazione o a quello che ha emanato l'atto impugnato ovvero al Presidente della Repubblica.
L'approvazione... È un controllo preventivo di legittimità ad esito positivo. È una funzione che si esercita con il solo controllo di merito. È un controllo che si aggiunge sempre all'omologazione e al visto. È un atto di controllo preventivo di merito che non si limita al sindacato sulla legittimità dell'atto, ma accerta anche l'opportunità e la convenienza dell'atto controllato. È un atto di controllo vincolato in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporla ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità.
Il provvedimento amministrativo "ad efficacia durevole" può essere revocato? No, mai. Sì, ma solo nel caso in cui l'atto non risponde più al pubblico interesse. Sì, ma solo per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario. Sì, ma solo da un organo gerarchicamente superiore all'organo che ha emesso il provvedimento. Sì, ma solo da un organo diverso da quello che lo ha emanato.
L'art. 14 del D.Lgs. n. 150/2009 fa obbligo per ogni amministrazione di dotarsi di un Organismo indipendente di valutazione della performance. Tale Organismo in particolare... È responsabile della corretta applicazione delle linee guida, delle metodologie e degli strumenti predisposti dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche. Promuove analisi comparate della performance delle amministrazioni pubbliche sulla base di indicatori di andamento gestionale e la loro diffusione attraverso la pubblicazione nei siti istituzionali ed altre modalità ed iniziative ritenute utili. Definisce la struttura e le modalità di redazione del Piano della performance e della Relazione sulla performance. Realizza e gestisce, in collaborazione con il CNIPA il portale della trasparenza che contiene i piani e le relazioni di performance delle amministrazioni pubbliche. Emana le direttive generali contenenti gli indirizzi strategici.
Quale tra le affermazioni di seguito riportate è coerente con la disciplina relativa alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi di cui all'art. 27 della legge n. 241/1990? La Commissione è presieduta dal Garante della privacy. La Commissione vigila affinché sia attuato il principio di piena conoscibilità dell'attività della pubblica amministrazione con il rispetto dei limiti fissati dalla legge n. 241/1990. La Commissione redige una relazione annuale sulla trasparenza dell'attività della pubblica amministrazione, che deve comunicare esclusivamente al Presidente del Consiglio dei Ministri. La Commissione può avvalersi di un numero di esperti non superiore a sette unità. La Commissione non può proporre al Governo modifiche dei testi legislativi, anche laddove siano utili a realizzare la più ampia garanzia del diritto di accesso ai documenti amministrativi.
In ordine ai termini e al potere di differimento per il procedimento di accesso formale ai documenti amministrativi è corretto affermare che... Qualora la richiesta sia irregolare o incompleta la P.A. entro 10 giorni ne deve dare comunicazione al richiedente. Non è mai ammissibile il differimento nel caso di accesso agli atti di procedure concorsuali. Il differimento non può essere disposto nella fase preparatoria dei provvedimenti amministrativi. Il procedimento di accesso deve concludersi nel termine di 45 giorni. Nel caso in cui la P.A. si avvalga del potere di differimento l'atto che lo dispone non deve necessariamente indicare la durata del differimento.
La raccolta delle notizie utili allo svolgimento delle funzioni degli organi statali, costituendo il tramite per la reciproca informazione nei rapporti con le autorità regionali nonché la fornitura di dati e di elementi per la redazione della Relazione annuale sullo stato della pubblica amministrazione è effettuata... Dal Questore. Dal Sindaco in qualità di ufficiale del governo. Dal Prefetto titolare della Prefettura-U.T.G. avente sede nel capoluogo della Regione. Dal Prefetto titolare della Prefettura-U.T.G. Dal Prefetto designato dal Ministro dell'Interno.
L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento amministrativo configura... Una ipotesi di illegittimità, che può essere fatta valere soltanto dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista. Causa di nullità assoluta dell'atto. Un vizio procedimentale, che può essere fatto valere da qualunque soggetto. Un vizio di legge che comporta la nullità del provvedimento. Una ipotesi di illegittimità, che può essere fatta valere da qualunque soggetto.
Le disposizioni del Capo II - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - Titolo III - del D.Lgs. n. 196/2003 si applicano anche agli enti pubblici economici? No, le ulteriori regole previste dal suddetto D.Lgs. sono specifiche per i Ministeri e gli organi di gestione dello Stato. Sì, riguardano anche gli enti pubblici economici. No, riguardano tutti i soggetti pubblici, esclusi gli enti pubblici economici. Sì, ma solo se si tratta di enti pubblici economici con funzioni istituzionali. Sì, riguardano tutti i soggetti pubblici compresi gli enti pubblici economici e gli enti pubblici territoriali.
L'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 disciplina l'eccedenza di personale e le conseguenti procedure di mobilità collettiva. Quando trova applicazione questo articolo? Quando l'eccedenza rilevata riguardi almeno dieci dipendenti. Limitatamente alle Province ed ai Comuni capoluogo di Provincia. Quando l'eccedenza rilevata riguardi almeno venti dipendenti. Quando l'eccedenza rilevata riguardi almeno cinque dipendenti. Limitatamente agli enti per i quali sia stato dichiarato lo stato di dissesto.
Quando il dirigente responsabile con qualifica dirigenziale abbia notizia di comportamenti punibili con taluna delle sanzioni disciplinari di cui al comma 1 primo periodo dell'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001, senza indugio e comunque non oltre venti giorni deve contestare per iscritto l'addebito al dipendente e convocarlo per il contraddittorio a sua difesa, con un preavviso... Di almeno 10 giorni. Di almeno 20 giorni. Di almeno 5 giorni. Di almeno 30 giorni. Di almeno 15 giorni.
A seguito della proposizione di ricorso gerarchico, l'organo decidente: Comunica il ricorso agli altri soggetti direttamente interessati ed individuabili sulla base dell'atto impugnato, i quali, entro trenta giorni dalla comunicazione del ricorso, possono presentare all'organo cui è diretto deduzioni e documenti. Non può provvedere d'ufficio a comunicare il ricorso agli altri soggetti direttamente interessati ed individuabili sulla base dell'atto impugnato. Qualora non vi abbia già provveduto il ricorrente, comunica il ricorso agli altri soggetti direttamente interessati ed individuabili sulla base dell'atto impugnato, i quali, entro venti giorni dalla comunicazione del ricorso, possono presentare all'organo cui è diretto deduzioni e documenti. Non può sospendere l'esecuzione dell'atto impugnato, ma solo annullarlo. Qualora non vi abbia già provveduto il ricorrente, comunica il ricorso agli altri soggetti direttamente interessati, i quali, entro sessanta giorni dalla comunicazione del ricorso, possono presentare all'organo cui è diretto deduzioni e documenti.
In caso di totale o parziale accoglimento del ricorso giurisdizionale di primo grado avverso il silenzio dell'amministrazione ... Il giudice amministrativo adotta direttamente l'atto richiesto. Il giudice amministrativo ordina all'amministrazione di provvedere di norma entro un termine non superiore a dieci giorni. Il giudice amministrativo nomina d'ufficio un commissario ad acta che provveda in luogo della stessa. Il giudice amministrativo ordina all'amministrazione di emettere l'atto richiesto entro un termine non superiore a sessanta giorni. Qualora l'amministrazione resti inadempiente oltre il detto termine, il giudice amministrativo, su richiesta di parte, nomina un commissario che provveda in luogo della stessa. Il giudice amministrativo ordina all'amministrazione di provvedere di norma entro un termine non superiore a trenta giorni. Qualora l'amministrazione resti inadempiente oltre il detto termine, il giudice amministrativo, su richiesta di parte, nomina un commissario che provveda in luogo della stessa.
Dispone l'art. 17 del D.Lgs. n. 165/2001 che i dirigenti, nell'ambito di quanto stabilito dall'art. 4, esercitano, fra gli altri, il seguente compito/potere... Richiedono direttamente pareri agli organi consultivi dell'amministrazione e rispondono ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di tutta l'amministrazione. Curano i rapporti con gli uffici dell'Unione europea e degli organismi internazionali nelle materie di competenza secondo le specifiche direttive dell'organo di direzione politica, sempre che tali rapporti non siano espressamente affidati ad apposito ufficio o organo. Curano l'attuazione dei programmi e direttive generali definite dal Ministro. Dirigono, coordinano e controllano l'attività degli uffici che da essi dipendono e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con poteri sostitutivi in caso di inerzia. Promuovono e resistono alle liti ed hanno il potere di conciliare e di transigere, fermo restando quanto disposto dall'articolo 12, comma 1, della legge 3 aprile 1979, n. 103.
A norma di quanto prevede l'art. 10 del D.Lgs. n. 150/2009, a quale organo deve essere trasmesso il Piano della performance adottato dalle amministrazioni pubbliche? Solo al Ministro della Pubblica amministrazione e l'Innovazione. Al Ministro per le Pari opportunità. Alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche e al Ministero dell'economia e delle finanze. Al Ministro per l'attuazione del Programma di Governo. Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Le autorizzazioni possono essere: espresse e tacite, modali e non modali, personali e reali, discrezionali e vincolate. È non modale l'autorizzazione... Implicitamente rilasciata in mancanza di un motivato provvedimento di diniego. Il cui contenuto è predisposto dalla legge e non è pertanto suscettibile di limitazioni. Che, per ragioni di pubblico interesse, è rilasciata con prescrizioni limitative. Rilasciata sulla base di un apprezzamento della P.A. concernente requisiti che ineriscono la persona del soggetto autorizzato. Rilasciata con un provvedimento manifesto "ad hoc".
Quale competenza attribuisce alla Corte dei Conti il D.Lgs. n. 165/2001 in materia di verifica degli andamenti della spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni? La Corte dei Conti esercita un controllo su tutti i provvedimenti di spesa per il personale che devono essere trasmessi dalle P.A. entro due giorni alla Corte dei Conti, la quale ha potere di annullamento anche retroattivo. Nessuna. La Corte dei Conti non ha competenza in materia. La Corte di Conti esercita esclusivamente un controllo preventivo sugli atti di programmazione triennale del fabbisogno di ciascuna P.A. La Corte dei Conti, anche nelle sue articolazioni regionali di controllo, verifica periodicamente gli andamenti della spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni, utilizzando, per ciascun comparto, insiemi significativi di amministrazioni. La Corte dei Conti esercita un controllo successivo di legittimità e di merito su ogni provvedimento di spesa per il personale.
I componenti la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche di cui all'art. 13 del D.Lgs. n. 150/2009 possono essere nominati tra soggetti che rivestano incarichi pubblici elettivi? Sì, purché non rivestano anche cariche in organizzazioni sindacali. Sì, il suddetto D.Lgs. nulla dispone in merito. No, lo esclude espressamente il suddetto D.Lgs. Sì, ma in tal caso devono optare per una delle cariche. Sì, purché non rivestano anche cariche in partiti politici.
In materia di documentazione amministrativa una delle seguenti espressioni non risponde al principio di semplificazione amministrativa. Indicare quale. I certificati anagrafici, le certificazioni dello stato civile, gli estratti e le copie integrali degli atti di stato civile sono ammessi dalle pubbliche amministrazioni nonché dai gestori o esercenti di pubblici servizi solo se in corso di validità all'atto della loro presentazione. Le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi, in luogo di atti o certificati concernenti stati, qualità personali e fatti che siano attestati in documenti già in loro possesso o che comunque siano tenuti a certificare hanno l'obbligo di acquisire d'ufficio le relative informazioni, previa indicazione, da parte dell'interessato, dell'amministrazione competente e degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati richiesti, ovvero devono accettare la dichiarazione sostitutiva prodotta dall'interessato. I certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Le restanti certificazioni hanno validità di sei mesi dalla data di rilascio se disposizioni di legge o regolamentari non prevedono una validità superiore. La sottoscrizione delle domande per la partecipazione a selezioni per l'assunzione, a qualsiasi titolo, in tutte le pubbliche amministrazioni, nonché ad esami per il conseguimento di abilitazioni, diplomi o titoli culturali non è soggetta ad autenticazione. Le certificazioni da rilasciarsi da uno stesso ufficio in ordine a stati, qualità personali e fatti, concernenti la stessa persona, nell'ambito del medesimo procedimento, sono contenute in un unico documento.
Il visto... È un atto di controllo che si aggiunge sempre all'approvazione. È un atto di controllo di legittimità o di merito. È una funzione che si esplica con il controllo di merito e di legittimità. È un atto di controllo preventivo ad esito positivo, nel quale l'autorità tutoria è chiamata a verificare l'assenza di un vizio di legittimità nell'atto, essendo vincolata a rilasciare il visto ove non ne riscontri alcuno. È una funzione che si esercita con controlli di merito.
Un provvedimento prefettizio di divieto di detenzione di armi deve ritenersi viziato per "difetto" di motivazione se in esso sono indicati la norma posta a presidio dell'interesse tutelato, i presupposti di fatto e l'oggetto dell'atto? No. No, per i provvedimenti prefettizi è sufficiente che siano indicati i presupposti di fatto. No, per i provvedimenti prefettizi di divieto di detenzione di armi o munizioni non trova applicazione l'art. 3 della legge n. 241/1990. Sì, se non è anche motivato "per relationem". No, per i provvedimenti prefettizi è sufficiente che sia indicata la norma posta a presidio dell'interesse tutelato.
La mancanza di motivazione dell'atto amministrativo: Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per acompetenza. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per difetto assoluto di attribuzione.
Quale organo verifica l'interscambio di dati e di informazioni rilevanti sull'attività statale, regionale e degli enti locali e ne riferisce al Ministero per l'innovazione e le tecnologie? Prefetto nella sua qualità di Rappresentante dello Stato per i rapporti con le autonomie locali. Questore dell'ufficio avente sede nel capoluogo della Regione. Prefetto titolare di Ufficio del Governo. Prefetto designato di comune accordo tra i Ministri dell'Interno, Difesa, Innovazione e tecnologie. Presidente della Regione.
Dispone l'art. 9 del D.Lgs. n. 163/2006 che le stazioni appaltanti possono istituire un ufficio denominato "Sportello dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi, forniture", con il compito di... Fornire ai concorrenti tutta la documentazione di gara ed effettuare i controlli sui requisiti minimi previsti dalla legislazione vigente. Curare il corretto e razionale svolgimento delle procedure, nonché segnalare eventuali disfunzioni, impedimenti, ritardi nell'attuazione degli interventi. Fornire ai candidati la documentazione utile per la presentazione delle candidature e delle offerte, in conformità alle norme del codice medesimo. Accertare la coerenza del progetto, per quanto concerne le tecniche di realizzazione ed i processi produttivi previsti, con i dati di utilizzo delle materie prime e delle risorse naturali. Garantire il completamento delle procedure in tempi certi.
In caso di diniego dell'accesso, espresso o tacito, ai documenti amministrativi, il richiedente ne può domandare il riesame. Nei confronti degli atti delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato tale richiesta è inoltrata presso la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, la quale... Se ritiene illegittimo il diniego, ne informa il richiedente e lo comunica all'autorità disponente; se questa non emana il provvedimento confermativo motivato entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione, l'accesso si intende negato. Se ritiene illegittimo il diniego, ne informa il richiedente e lo comunica all'autorità disponente; se questa non emana immediatamente il provvedimento confermativo motivato, l'accesso può essere consentito. Se ritiene illegittimo il diniego, ne informa il richiedente e lo comunica all'autorità disponente; se questa non emana il provvedimento confermativo motivato entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione, l'accesso è consentito. Se ritiene illegittimo il diniego, ne informa il richiedente e lo comunica all'autorità disponente; se questa non emana il provvedimento confermativo motivato entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione, l'accesso è consentito. Se ritiene illegittimo il diniego, ne informa il richiedente e lo comunica all'autorità disponente; se questa non emana il provvedimento confermativo motivato entro venti giorni dall'invio della comunicazione, l'accesso è negato.
In base all'art. 29 della legge 241/1990, per come novellato dalla legge 69/2009, quali tra le seguenti disposizioni della stessa legge 241 si applicano espressamente a tutte le amministrazioni pubbliche? Quelle di cui all'art. 11 (Accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento). Quelle di cui all'art. 7 (Comunicazione di avvio del procedimento). Quelle di cui all'art. 8 (Modalità e contenuti della comunicazione di avvio del procedimento). Quelle di cui all'art. 9 (Intervento nel procedimento). Quelle di cui all'art. 6 (Compiti del responsabile del procedimento).
Nel giudizio di responsabilità in materia di contabilità pubblica, la Corte dei Conti, nel valutare il comportamento degli amministratori,... Deve tenere conto solo del danno economico arrecato all'Amministrazione. Deve tener conto dell'anzianità di servizio dell'amministratore che ha commesso il fatto. Deve tenere conto dei vantaggi comunque conseguiti dall'amministrazione di appartenenza, o da altra amministrazione o dalla comunità amministrata. Può, nei casi e con i limiti espressamente previsti dalla legge, tenere conto dei vantaggi comunque conseguiti dalla comunità amministrata. Non può in alcun caso tenere conto dei vantaggi comunque conseguiti dalla comunità amministrata.
Il ricorso giurisdizionale amministrativo deve essere notificato: Sia all'organo che ha emesso l'atto impugnato quanto ai controinteressati ai quali l'atto direttamente si riferisce, o almeno ad alcuno tra essi, entro i termini stabiliti dall'art. 21, comma 1, l. 1034/71 salvo l'obbligo di integrare le notifiche con le ulteriori notifiche agli altri controinteressati, che siano ordinate dal tribunale amministrativo regionale. Solo all'organo che ha emesso l'atto. All'organo che ha emesso l'atto impugnato e a tutti i controinteressati ai quali l'atto direttamente si riferisce. Sia all'organo che ha emesso l'atto impugnato quanto ai controinteressati ai quali l'atto direttamente si riferisce, o almeno a due di essi, entro il previsto termine decadenziale, salvo l'obbligo di integrare le notifiche con le ulteriori notifiche agli altri controinteressati, che siano disposte d'ufficio dal tribunale amministrativo regionale. Ai soli controinteressati ai quali l'atto direttamente si riferisce.
A norma di quanto dispone l'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 sulle forme e termini del procedimento disciplinare, qualora a provvedere sia il responsabile con qualifica dirigenziale, della struttura in cui il dipendente lavora, entro quanto tempo dalla notizia di comportamenti punibili deve contestare per iscritto l'addebito al dipendente? Entro 20 giorni. Entro 10 giorni. Entro 30 giorni. Entro 15 giorni. Entro 7 giorni.
Le disposizioni di cui all'art. 4 del D.P.R. 445/2000 in merito all'impedimento alla sottoscrizione e alla dichiarazione, trovano applicazione in materia di dichiarazioni fiscali? No, salvo il caso di rappresentanza legale. Solo se nella dichiarazione è indicata la causa dell'impedimento a sottoscrivere. Sì, ma solo se la dichiarazione è resa dal coniuge. No, non trovano applicazione. Sì, trovano applicazione.
Il visto... È un atto di controllo vincolato in quanto l'autorità di controllo non può rifiutarsi di apporlo ove non riscontri nell'atto vizi di legittimità. È una funzione che si esercita con controlli di merito. È un atto di controllo preventivo di merito. È una funzione che si esplica con il controllo di merito e di legittimità. È un atto di controllo successivo di legittimità.
A norma di quanto dispone l'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 sulle forme e termini del procedimento disciplinare entro quanto tempo dalla contestazione dell'addebito, il responsabile della struttura deve concludere il procedimento, con l'atto di archiviazione o di irrogazione della sanzione? Entro sessanta giorni. Entro trenta giorni. Entro quaranta giorni. Entro novanta giorni. Entro venti giorni.
Il Ministro, nell'esercizio dei poteri definiti dall'art. 14 del D.Lgs. n. 165/2001, tra l'altro... Decide sui ricorsi gerarchici contro gli atti e i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti. Ha il potere di conciliare e di transigere. Dirige, coordina e controlla l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia. Promuove e resiste alle liti. Effettua, ai fini dell'adempimento dell'attività amministrativa e della gestione, l'assegnazione delle risorse ai dirigenti preposti ai centri di responsabilità delle rispettive amministrazioni.
La legge 205/2000 ha introdotto un particolare strumento processuale al fine di eliminare l'arretrato e cioè le decine di migliaia di ricorsi risalenti nel tempo e non ancora decisi. Si tratta: Della perenzione dei ricorsi, decorsi dieci anni dalla data di deposito dei ricorsi, oggi ridotto a cinque anni dal D.L. n. 112/2008. Della prescrizione dei ricorsi, decorsi dieci anni dalla data di deposito dei ricorsi. Della perenzione dei ricorsi, decorsi due anni dalla data di deposito dei ricorsi. Della decadenza dei ricorsi, decorsi due anni dalla data di deposito dei ricorsi. Della perenzione dei ricorsi, decorsi cinque anni dalla data di deposito dei ricorsi, oggi riportato a due anni dal D.L. n. 112/2008.
In base al criterio dell'esistenza di un nesso giuridicamente rilevante tra l'interesse legittimo ed un sottostante interesse materiale gli interessi legittimi si distinguono in... Interessi sostanziali e interessi formali. Interessi oppositivi e interessi procedimentali. Interessi collettivi e interessi individuali. Interessi partecipativi e interessi oppositivi. Interessi pretensivi e interessi procedimentali.
Dispone il Capo II - Regole ulteriori per i soggetti pubblici - Titolo III del Codice in materia di protezione dei dati personali, tra l'altro, che... Si osservano le disposizioni di cui all'art. 25 in tema di comunicazione e diffusione. I soggetti pubblici sono comunque obbligati, alla stregua di quelli privati, a richiedere il consenso dell'interessato. I soggetti pubblici possono utilizzare e trattare solo i dati personali provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito anche per lo svolgimento di funzioni non istituzionali. Non si osservano le disposizioni di cui all'art. 25 in tema di comunicazione e diffusione.
Un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato? No, un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole non può essere revocato. Sì. La revoca può intervenire per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario e se comporta pregiudizi in danno dei soggetti direttamente interessati, l'amministrazione ha facoltà di provvedere o meno al loro indennizzo. Sì. La revoca può intervenire per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario e determina la inidoneità del provvedimento revocato a produrre ulteriori effetti. Sì. La revoca può intervenire per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario e deve essere disposta solo dall'organo che ha emanato il provvedimento. Sì. La revoca può intervenire per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario e ogni controversia, relativa ad un eventuale indennizzo, è attribuita alla giurisdizione esclusiva del giudice ordinario.
Posto che sia il diritto soggettivo che l'interesse legittimo hanno alla base un interesse materiale, essi si differenziano per le forme di protezione? No, in quanto entrambi legittimano il privato ad ottenere, in sede amministrativa o giurisdizionale, soltanto pronunce di natura reintegratoria o risarcitoria. Sì, in quanto la titolarità del diritto soggettivo legittima il privato ad ottenere, in sede amministrativa o giurisdizionale, soltanto pronunce di natura reintegratoria o risarcitoria, mentre l'interesse legittimo offre anche la possibilità di tutela differenziate, quali il potere di richiedere l'annullamento dell'atto amministrativo, di provocarne l'eliminazione, di dare inizio e partecipare al procedimento amministrativo. No, si differenziano solo per il grado di protezione. Sì, in quanto il primo offre possibilità di tutela più differenziate, quali il potere di richiedere l'annullamento dell'atto amministrativo, di provocarne l'eliminazione, di dare inizio e partecipare al procedimento amministrativo, mentre il secondo legittima il privato ad ottenere, in sede amministrativa o giurisdizionale, soltanto pronunce di natura reintegratoria o risarcitoria. No, in quanto entrambi offrono le stesse possibilità di protezione.
Quale organo indice le elezioni regionali, individua i seggi e ne cura l'assegnazione alle singole circoscrizioni? Questore dell'ufficio avente sede nel capoluogo della Regione. Sindaco nella sua veste di ufficiale del governo. Prefetto designato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Prefetto nella sua qualità di Rappresentante dello Stato per i rapporti con le autonomie locali. Presidente della Regione.
In relazione agli agenti gli atti amministrativi si distinguono in atti di un solo organo e atti di più organi; gli atti di più organi possono essere atti complessi, atti di concerto e contratti. Gli atti complessi... Sono anche detti atti dichiarativi. Sono atti amministrativi particolari. Sono anche detti atti generali. Sono anche detti atti collettivi. Sono anche detti atti di codecisione.
La promozione dell'attuazione delle intese e del coordinamento tra Stato e Regione previsti da leggi statali nelle materie indicate dall'art. 118, terzo comma, della Costituzione, nonché delle misure di coordinamento tra Stato e autonomie locali, di cui all'art. 9, comma 5, del D.Lgs. n. 281/1997 è esercitata... Dal Prefetto designato dal Ministro dell'Interno. Dal Sindaco in qualità di ufficiale del governo. Dal Questore. Dal Prefetto titolare della Prefettura-U.T.G. avente sede nel capoluogo della Regione. Dal Prefetto titolare della Prefettura-U.T.G.
Indicare quale delle seguenti è una funzione dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali prevista dall'art. 16 del D.Lgs. 165/2001. Decidere sui ricorsi gerarchici contro gli atti e i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti. Definire gli obiettivi ed i programmi da attuare. Definire i criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi. Richiedere i pareri al Consiglio di Stato. Definire i criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla L. n. 241/1990, la regola generale. Il differimento o il diniego sono, quindi, un'eccezione. Quale dei punti che seguono espone principi conformi alla predetta legge? Non può essere causa di esclusione dal diritto di accesso ai documenti amministrativi l'esigenza di salvaguardare la sicurezza e la difesa nazionale. Non può essere causa di esclusione dal diritto di accesso ai documenti amministrativi l'esigenza di salvaguardare le relazioni internazionali. L'accesso ai documenti amministrativi non può essere negato ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento. Le singole amministrazioni, a loro giudizio insindacabile e senza obbligo di motivazione, hanno facoltà di sottrarre all'accesso una o più categorie di documenti da esse formati. È consentito l'accesso, nei procedimenti selettivi, nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relative a terzi.
L'approvazione... Condiziona la legittimità dell'atto o dell'attività della P.A. a differenza dell'autorizzazione che ne condiziona solo l'operatività. Deve necessariamente intervenire prima del compimento dell'attività o dell'atto cui si riferisce. Non costituisce generalmente un atto di controllo e non trova applicazione nei rapporti fra Stato e persone giuridiche pubbliche. È un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. attribuisce ad altri potestà o facoltà inerenti a diritti suoi propri. È un provvedimento permissivo mediante il quale la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti.
L'illogicità o contraddittorietà della motivazione dell'atto amministrativo: Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per incompetenza. Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per acompetenza. Non costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo.
In base alla normativa in materia di documentazione amministrativa è illegittima la previsione che... Le singole amministrazioni predispongono i moduli necessari per la redazione delle dichiarazioni sostitutive, che gli interessati hanno facoltà di utilizzare. Nei moduli per la presentazione delle dichiarazioni sostitutive le amministrazioni inseriscono il richiamo alle sanzioni penali previste per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci ivi indicate e l'informativa sulla raccolta dei dati personali e sul diritto alla riservatezza. La dichiarazione nell'interesse di chi si trovi in una situazione di impedimento temporaneo, per ragioni connesse allo stato di salute, è sostituita dalla dichiarazione contenente espressa indicazione dell'esistenza di un impedimento, resa dal coniuge o, in sua assenza, dai figli o, in mancanza di questi, da altro parente in linea retta o collaterale fino al terzo grado. I certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformità CE, di marchi o brevetti possano essere sostituiti da temporanea dichiarazione di notorietà, salvo diverse disposizioni della normativa di settore. Le dichiarazioni sostitutive hanno la stessa validità temporale degli atti che sostituiscono.
Nel caso di procedimento amministrativo ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. In tal caso... La comunicazione interrompe i termini per concludere il procedimento che iniziano a decorrere nuovamente dalla data di presentazione delle osservazioni o, in mancanza, dalla scadenza del termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione da parte degli istanti. La comunicazione interrompe i termini per concludere il procedimento che iniziano a decorrere nuovamente dalla data di presentazione delle osservazioni o, in mancanza, dalla scadenza del termine di venti giorni dal ricevimento della comunicazione da parte degli istanti. La comunicazione non interrompe comunque i termini per concludere il procedimento. Entro il termine di venti giorni dal ricevimento della comunicazione, gli istanti devono presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. Entro il termine di trenta giorni dalla comunicazione, gli istanti devono presentare per iscritto le loro osservazioni, obbligatoriamente corredate da documenti.
A norma di quanto prevede l'art. 10 del D.Lgs. n. 150/2009, a quale organo deve essere trasmessa la Relazione sulla performance predisposta dalle amministrazioni pubbliche? Solo al Ministro della Pubblica amministrazione e l'Innovazione. Al Ministro per le Pari opportunità. Alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche e al Ministero dell'economia e delle finanze. Al Ministro per l'attuazione del Programma di Governo. Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L'art. 21-nonies della legge n. 241/1990 stabilisce tra l'altro che... È fatta salva la possibilità di convalida del provvedimento annullabile, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole. Il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell'art. 21-octies può essere revocato, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro il termine perentorio di novanta giorni. Il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell'art. 21-octies è nullo. Il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell'art. 21-octies può essere annullato d'ufficio, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, solo dall'organo che lo ha emanato. È fatta salva la possibilità di convalida del provvedimento nullo, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole.
In base alla disciplina della legge n. 241/1990, i termini previsti per la conclusione del procedimento: Sono sospesi, in qualunque momento, per l'acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni e per un periodo massimo comunque non superiore a dieci giorni. Non possono mai essere sospesi. Sono sospesi, per una sola volta, per l'acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni per un periodo stabilito sempre a totale discrezione del responsabile del procedimento. Possono essere sospesi, per una sola volta, per l'acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni. Sono sospesi, in qualunque momento, per l'acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni e per un periodo massimo comunque non superiore a centoventi giorni.
Negli appalti di forniture o servizi, il concorrente comprova il requisito del possesso di idonee dichiarazioni bancarie... Mediante dichiarazione di almeno due istituti bancari o intermediari autorizzati ai sensi del D.Lgs. 1° settembre 1993 n. 385. Mediante dichiarazione sottoscritta in conformità alle disposizioni del D.P.R. 445/2000, mentre al concorrente aggiudicatario è richiesta la documentazione probatoria, a conferma di quanto dichiarato in sede di gara. Mediante dichiarazione di almeno un istituto bancario o di un'impresa assicurativa autorizzata ai sensi del D.Lgs. 1° settembre 1993 n. 385. Mediante dichiarazione sottoscritta in conformità alle disposizioni del D.P.R. 445/2000 ovvero tramite presentazione di polizza assicurativa. Mediante dichiarazione di almeno un istituto bancario o intermediario autorizzato ai sensi del D.Lgs. 1° settembre 1993 n. 385.
In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in atti composti e atti contestuali. Sono atti amministrativi contestuali... Gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto. Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore. Gli atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo. Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati. Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo.
L'eccesso di potere per violazione dei principi di coerenza e di logica sorge anche per "contraddittorietà del provvedimento con altri atti della pubblica amministrazione". Si verifica tale ipotesi: Quando tra il provvedimento emanato ed altri precedenti o successivi sussista un insanabile contrasto sotto il profilo logico-giuridico. Nel caso di contrasto con norme interne. Tutte le volte che l'amministrazione, nell'esercizio del potere discrezionale, adotta provvedimenti diversi in presenza di fattispecie identiche. Nel caso di travisamento dei fatti. Quando viene violata una circolare o un atto interno.
Cosa dispone il D.P.R. 445/2000 in ordine alla rappresentanza legale? Se l'interessato è soggetto alla potestà dei genitori, a tutela, o a curatela, le dichiarazioni e i documenti previsti dal suddetto D.P.R. sono sottoscritti rispettivamente dal genitore esercente la potestà, dal tutore, o dall'interessato stesso con l'assistenza del curatore. Se l'interessato è soggetto alla potestà dei genitori, a tutela, o a curatela, le dichiarazioni e i documenti previsti dal suddetto D.P.R. sono sottoscritti rispettivamente dal genitore esercente la potestà, o dall'interessato stesso con l'assistenza del tutore ovvero dal curatore. Se l'interessato è soggetto alla potestà dei genitori, a tutela, o a curatela, le dichiarazioni e i documenti previsti dal suddetto D.P.R. sono sottoscritti dal Presidente del Tribunale competente per territorio. Se l'interessato è soggetto alla potestà dei genitori, a tutela, o a curatela, le dichiarazioni e i documenti previsti dal suddetto D.P.R. sono sottoscritti dallo stesso pubblico ufficiale, previo accertamento dell'identità del dichiarante. Se l'interessato è soggetto alla potestà dei genitori, a tutela, o a curatela, le dichiarazioni e i documenti previsti dal suddetto D.P.R. sono sottoscritti rispettivamente dall'interessato stesso con l'assistenza del genitore esercente la potestà, dal tutore o dal curatore.
I gestori di pubblici servizi devono consentire l'accesso ai documenti nei casi in cui una norma imponga al gestore l'attivazione di procedimenti, anche in merito alla scelta del contraente? Sì, in base all'art. 23 della legge n. 241/1990. I gestori di pubblici servizi non sono tenuti all'osservanza delle norme in materia di diritto di accesso di cui alla legge n. 241/1990. No, la legge n. 241/1990 lo esclude espressamente. No, alla luce delle più recenti pronunce del C.d.S. i gestori sono tenuti a garantire l'accesso solo con riferimento alle modalità con cui è materialmente gestito il servizio pubblico. Sì, ma solo se si tratta di privati legittimati, in virtù di un provvedimento concessorio, allo svolgimento di attività pubbliche.
La sentenza che accoglie il ricorso giurisdizionale per la tutela della persona e di altri soggetti al trattamento dei dati personali prescrive... Solo il provvedimento di sospensione del trattamento. L'adozione delle misure necessarie, dispone sul risarcimento del danno, ove richiesto, e pone a carico della parte soccombente le spese del procedimento. L'emanazione di provvedimenti provvisori che blocchino in tutto o in parte il trattamento, ma non il risarcimento del danno eventualmente subito. L'adozione delle misure necessarie, esclusi i provvedimenti provvisori. Solo il risarcimento del danno eventualmente subito.
Qual è la distinzione tra diritti soggettivi perfetti e diritti condizionati? L'esercizio dei primi è totalmente libero: non è soggetto a limitazioni di sorta, né sottoposto ad autorizzazioni da parte della P.A.; l'esercizio dei secondi è sempre soggetto ad autorizzazione e controllo da parte della P.A. Nessuna, non esistono diritti soggettivi condizionati. L'esercizio dei primi è libero: non è soggetto a limitazioni di sorta, né sottoposto ad autorizzazioni da parte della P.A.; l'esercizio dei secondi è subordinato ad un provvedimento permissivo della P.A. o è soggetto a compressione o estinzione ad opera di provvedimenti della P.A. L'esercizio dei primi è subordinato ad un provvedimento permissivo della P.A. o è soggetto a compressione o estinzione ad opera di provvedimenti della P.A.; l'esercizio dei secondi non è soggetto a limitazioni di sorta, né sottoposto ad autorizzazioni da parte della P.A. I primi possono essere fatti valere solo in sede di formazione dell'atto amministrativo, i secondi solo in sede di ricorsi amministrativi o giurisdizionali.
Quale organo cura l'esecuzione dei provvedimenti che il Consiglio dei Ministri emana nei casi in cui si renda necessario l'esercizio del potere sostitutivo dello Stato ai sensi dell'art. 120 Cost.? Questore dell'ufficio avente sede nel capoluogo della Regione. Presidente della Regione. Prefetto designato di comune accordo tra i Ministri dell'Interno, Difesa, Innovazione e tecnologie. Prefetto designato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Prefetto nella sua qualità di Rappresentante dello Stato per i rapporti con le autonomie locali.
Dispone l'art. 14-quater della legge n. 241/1990 che il dissenso di uno o più rappresentanti delle amministrazioni, regolarmente convocate alla conferenza di servizi, a pena di inammissibilità... Deve essere portato a conoscenza di tutte le amministrazioni, deve essere congruamente motivato, può riferirsi a questioni connesse che non costituiscono oggetto della conferenza medesima e può recare le specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso. Deve essere manifestato nella conferenza di servizi, deve essere congruamente motivato, può riferirsi a questioni connesse anche se non costituiscono oggetto della conferenza medesima e deve recare le specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso. Può essere manifestato anche al di fuori della conferenza di servizi, purché congruamente motivato. Deve essere manifestato nella conferenza di servizi, deve essere congruamente motivato, non può riferirsi a questioni connesse che non costituiscono oggetto della conferenza medesima e deve recare le specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso. Deve essere portato a conoscenza di tutte le amministrazioni, deve essere congruamente motivato, non può riferirsi a questioni connesse che non costituiscono oggetto della conferenza medesima e deve recare le specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso.
Quale organo cura le attività dirette ad assicurare il rispetto del principio di leale collaborazione tra Stato e Regione, nonché il raccordo tra le istituzioni dello Stato al fine di garantire la rispondenza dell'azione amministrativa all'interesse generale, di migliorare la qualità dei servizi resi al cittadino e di favorire il rapporto con il sistema delle autonomie locali? Prefetto nella sua qualità di Rappresentante dello Stato per i rapporti con le autonomie locali. Presidente della Regione. Prefetto designato di comune accordo tra il Ministro dell'Interno e la Conferenza Stato-regioni. Questore dell'ufficio avente sede nel capoluogo della Regione. Prefetto designato dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
Può essere convalidato un atto amministrativo viziato per eccesso di potere sotto forma di sviamento? Sì, ai sensi dell'art. 21-nonies della legge n. 241/1990. Sì, qualsiasi atto amministrativo può essere convalidato. Sì, può essere convalidato ovvero sanato. No. No, può essere sanato.
Dispone il D.Lgs. n. 163/2006 che nelle procedure aperte, ristrette, o negoziate previo bando, le stazioni appaltanti possono stabilire che l'aggiudicazione dei contratti di appalto avvenga attraverso un'asta elettronica. Quando l'appalto viene aggiudicato al prezzo più basso l'asta elettronica riguarda... I valori degli elementi dell'offerta indicati nel bando. Sia il prezzo più basso sia l'offerta economicamente più vantaggiosa. I prezzi e i valori degli elementi dell'offerta indicati negli atti di gara. I valori pertinenti alla natura, all'oggetto e alle caratteristiche del contratto. Unicamente i prezzi.
Nella registrazione di protocollo informatico le informazioni di cui all'art 53 lett. a), b), c), d), e) e f) del D.P.R. 445/2000... Sono annullabili o modificabili, mediante procedure che consentano la memorizzazione delle informazioni originarie, successivamente modificate od annullate. Non sono modificabili, né annullabili. Non sono modificabili, ma sono annullabili con una procedura che consenta la memorizzazione delle informazioni annullate. Tale procedura deve riportare obbligatoriamente l'asterisco con la dicitura "informazione annullata" in posizione sempre visibile, consentendo la lettura in calce di tutte le informazioni originarie unitamente alla data, all'identificativo dell'operatore ed agli estremi del provvedimento d'autorizzazione. Non sono modificabili, ma sono annullabili con una procedura che consenta la memorizzazione delle informazioni annullate. Tale procedura deve riportare, secondo i casi, una dicitura o un segno in posizione sempre visibile e tale, comunque, da consentire la lettura di tutte le informazioni originarie unitamente alla data, all'identificativo dell'operatore ed agli estremi del provvedimento d'autorizzazione. Sono sempre modificabili.
A norma di quanto dispone il D.Lgs. 196/2003, la comunicazione di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari da parte di un soggetto pubblico a privati o a enti pubblici economici è ammessa? Sì, è sempre ammessa. Unicamente quando è prevista da una norma di legge o di regolamento. No, deve essere sempre autorizzata dal Garante. È ammessa la comunicazione da parte di un soggetto pubblico ad enti pubblici economici, ma non a privati. Sì, i soggetti pubblici possono trattare qualsiasi dato anche se sensibile o giudiziario.
Ai sensi dell'art. 16 del D.Lgs. 165/2001, gli atti e i provvedimenti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione pubblica e dai dirigenti di uffici dirigenziali generali sono suscettibili di ricorso gerarchico? Sì, sono sempre suscettibili di ricorso gerarchico al Capo dello Stato. No, non sono suscettibili di ricorso gerarchico. Sì, sono suscettibili di ricorso gerarchico al Presidente del Consiglio dei Ministri. Sì, sono sempre suscettibili di ricorso gerarchico al Ministro. Possono essere suscettibili di ricorso gerarchico solo se proposto dal Ministro competente.
Sono elementi della responsabilità extracontrattuale della P.A. la condotta, la colpevolezza, l'evento dannoso e il nesso di causalità tra condotta ed evento. In particolare... Il danno deve consistere sempre nel pregiudizio patrimoniale derivante dalla lesione di un diritto soggettivo perfetto, e alla luce della sentenza n. 500/1999 e della legge n. 205/2000, mai dalla lesione dell'interesse legittimo. La condotta commissiva può consistere tanto in un comportamento materiale del dipendente, quanto nel compimento di un atto amministrativo illegittimo. Per la riferibilità all'amministrazione del fatto illecito del dipendente, non occorre che questo sia e si manifesti come esplicazione dell'attività della stessa P.A., in quanto può manifestarsi anche per finalità estranee a quelle dell'ufficio, o addirittura contro l'interesse della P.A. La condotta omissiva può consistere nel mancato compimento di un comportamento doveroso, e non anche nell'omissione di un atto ugualmente dovuto. L'antigiuridicità della condotta ricorre quando siano violate norme concernenti regole di buona amministrazione.
Ai sensi dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, i dirigenti di uffici dirigenziali generali... Definiscono gli obiettivi ed i programmi da attuare ed adottano gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni. Richiedono direttamente pareri agli organi consultivi dell'amministrazione e rispondono ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza. Definiscono i criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi. Definire i criteri generali in materia di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi. Richiedono i pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato.
La convocazione della prima riunione della conferenza di servizi... Deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno cinque giorni prima della relativa data. Entro i successivi cinque giorni, le amministrazioni convocate possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i dieci giorni successivi alla prima. Deve pervenire alle amministrazioni interessate, esclusivamente per posta o a mezzo fax, almeno quindici giorni prima della relativa data. Entro i successivi sette giorni, le amministrazioni convocate possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i dieci giorni successivi alla prima. Deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno quindici giorni prima della relativa data. Entro i successivi dieci giorni, le amministrazioni convocate possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i cinque giorni successivi alla prima. Deve pervenire alle amministrazioni interessate, esclusivamente per posta o a mezzo fax, almeno quindici giorni prima della relativa data. Entro i successivi cinque giorni, le amministrazioni convocate possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i dieci giorni successivi alla prima. Deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno trenta giorni prima della relativa data. Entro i successivi quindici giorni, le amministrazioni convocate possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i trenta giorni successivi alla prima.
Quale delle seguenti affermazioni in merito agli "accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento" di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990 risulta essere errata? Il responsabile del procedimento, al fine di favorire la conclusione degli accordi può predisporre un calendario di incontri in cui invita, separatamente o contestualmente, il destinatario del provvedimento ed eventuali controinteressati. Gli accordi sostitutivi di provvedimenti sono soggetti ai medesimi controlli previsti per questi ultimi. A garanzia dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, la stipulazione degli accordi è preceduta da una determinazione dell'organo che sarebbe competente all'adozione del provvedimento. Le controversie in materia di formazione, conclusione ed esecuzione degli accordi sono riservate in via esclusiva alla giurisdizione del giudice ordinario. Gli accordi sostitutivi di provvedimenti devono essere stipulati, a pena di nullità, per atto scritto, salvo che la legge disponga altrimenti.
In quale dei seguenti casi non trovano applicazione le disposizioni di cui all'art. 19 del D.Lgs. n. 150/2009 sui criteri per la differenziazione delle valutazioni delle performance dei dipendenti? Quando il numero dei dipendenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 8. Quando il numero dei dipendenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 15. Quando il numero dei dipendenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 4. Quando il numero dei dipendenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 10. Quando il numero dei dipendenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 25.
Dispone l'art. 21-octies della L. n. 241/1990 che il provvedimento difforme dal paradigma normativo non è in taluni casi annullabile. Ciò accade... Solo quando esso sia adottato in violazione di norme sulla forma degli atti. Quando esso è motivato per relationem. In tutti i casi in cui esso sia adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti. Solo quando non sia stata data comunicazione dell'avvio del procedimento. Quando esso sia adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti ma, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato.
Dispone l'art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001 che i soggetti pubblici o privati che erogano compensi a dipendenti pubblici per gli incarichi di cui al comma 6 (n.d.r. dello stesso art. 53) sono tenuti a dare comunicazione all'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi dei compensi erogati nell'anno precedente. Entro quale data detti soggetti devono espletare l'adempimento? Entro il 30 aprile di ciascun anno. Entro il 30 giugno di ciascun anno. Entro il 1° dicembre di ciascun anno. Entro il 31 luglio di ciascun anno. Entro il 31 maggio di ciascun anno.
Quale delle indicazioni che seguono è conforme alle prescrizioni della legge 14/1/1994, n. 20, in materia di responsabilità contabile? Nel caso di deliberazioni di organi collegiali la responsabilità è sempre computata a tutti coloro che erano presenti alla votazione. Nel caso di atti che rientrano nella competenza propria degli uffici tecnici o amministrativi la responsabilità si estende anche ai titolari degli organi politici che in buona fede li abbiano approvati ovvero ne abbiano autorizzato o consentito l'esecuzione. In caso di omissione o ritardo della denuncia del fatto, la prescrizione è di quindici anni. Nel caso di deliberazioni di organi collegiali la responsabilità si imputa esclusivamente a coloro che hanno espresso voto favorevole. Anche nel caso di illecito arricchimento del dante causa, il debito non si trasmette agli eredi.
La violazione di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990 comporta l'automatica illegittimità del provvedimento finale? No, essendo applicabile l'art. 21 octies della medesima legge. Sì, sempre. No, salvo i casi di vizi formali. Sì, anche se le violazioni formali non abbiano inciso sulla legittimità sostanziale. Sì, trascorsi trenta giorni, senza che sia intervenuto un provvedimento di sanatoria dell'atto.
Quale organo raccoglie notizie utili allo svolgimento delle funzioni degli organi statali, costituendo il tramite per la reciproca informazione nei rapporti con le autorità regionali? Prefetto designato di comune accordo tra il Ministro dell'Interno e la Conferenza Stato-regioni. Prefetto nella sua qualità di Rappresentante dello Stato per i rapporti con le autonomie locali. Prefetto designato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Presidente della Regione. Questore dell'ufficio avente sede nel capoluogo della Regione.
In base all'art. 29 della legge 241/1990, per come novellato dalla legge 69/2009, quali tra le seguenti disposizioni della stessa legge 241 si applicano espressamente a tutte le amministrazioni pubbliche? Quelle di cui all'art. 23, concernenti l'ambito di applicazione del diritto di accesso. Quelle di cui all'art. 16 concernenti l'attività consultiva. Quelle di cui all'art. 25, commi 5, 5-bis e 6, concernenti il ricorso in materia di diritto d'accesso. Quelle di cui all'art. 24, concernenti l'esclusione dal diritto di accesso. Quelle di cui all'art. 22, concernenti le definizioni ed i princípi in materia di accesso.
A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 165/2001, le determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento sono adottate da ciascuna P.A... Sulla base della programmazione triennale del fabbisogno di personale. Sulla base della programmazione annuale del fabbisogno di personale approvata dal Dipartimento della funzione pubblica. Sulla base della programmazione quinquennale del fabbisogno di personale. Sulla base della programmazione decennale del fabbisogno di personale approvata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sulla base della programmazione biennale del fabbisogno di personale.
L'annullamento d'ufficio in sede di controllo... È un atto di controllo di legittimità o di merito. È un atto di controllo successivo di legittimità, spettante ad autorità equiordinata. È un atto di controllo successivo di legittimità, spettante ad autorità gerarchicamente sovraordinata sugli atti degli organi subordinati. Ricorre quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi. È un atto di controllo che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto.
In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in atti composti e atti contestuali. Sono atti amministrativi composti... Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari. Gli atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo. Gli atti formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un solo atto, per cui il difetto di una di esse si risolve nel difetto di tutto l'atto. Gli atti che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore. Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati.
La fideiussione bancaria o assicurativa presentata dall'offerente a corredo dell'offerta... Deve avere validità per almeno 120 giorni dalla data di presentazione dell'offerta. È necessaria solo per le imprese/società non certificate. Deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'art. 1957 comma 2 del c.c. nonché la sua operatività entro 15 giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante. Deve avere validità per almeno 90 giorni dalla data di presentazione dell'offerta. Deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e la sua operatività entro 60 giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante.
Il provvedimento amministrativo illegittimo (art. 21- octies), ai sensi dell'art. 21-nonies della legge n. 241/1990... È nullo ovvero inesistente. Può essere revocato, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro il termine perentorio di sessanta giorni, tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati, solo da organo superiore a quello che lo ha emanato. Può essere annullato d'ufficio, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati, dall'organo che lo ha emanato, ovvero da altro organo previsto dalla legge. Può essere annullato d'ufficio, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, solo dall'organo che lo ha emanato. Comporta l'inesistenza assoluta dell'atto.
Sono elementi della responsabilità extracontrattuale della P.A. la condotta, la colpevolezza, l'evento dannoso e il nesso di causalità tra condotta ed evento. In particolare... La condotta commissiva può consistere solo in un atto amministrativo illegittimo della P.A. Il danno deve consistere sempre nel pregiudizio patrimoniale derivante dalla lesione di un diritto soggettivo perfetto, e alla luce della sentenza n. 500/1999 e della legge n. 205/2000, mai dalla lesione dell'interesse legittimo. La condotta può consistere solo in una azione della P.A. dalla quale sia derivato un danno. Per la riferibilità all'amministrazione del fatto illecito del dipendente, occorre che questo sia e si manifesti come esplicazione dell'attività della stessa P.A., in quanto diretta al conseguimento dei suoi fini istituzionali nell'ambito del servizio al quale il dipendente è addetto. L'antigiuridicità della condotta ricorre quando siano violate norme concernenti regole di buona amministrazione.
I gestori di pubblici servizi devono consentire l'accesso ai documenti con riferimento alle modalità con cui è materialmente gestito il servizio pubblico ed alle circostanze attinenti all'organizzazione dello stesso? No, i gestori di pubblici servizi non sono tenuti all'osservanza delle norme in materia di diritto di accesso di cui alla legge n. 241/1990. Sì, in base all'art. 23 della legge n. 241/1990, come modificato dall'art. 4 della legge n. 265/1999. No, a far data dall'entrata in vigore della legge n. 265/1999. Sì, alla luce delle più recenti pronunce del C.d.S. i gestori sono tenuti a garantire l'accesso solo con riferimento alle modalità con cui è materialmente gestito il servizio pubblico e alle circostanze attinenti all'organizzazione dello stesso. No, la legge n. 241/1990 lo esclude espressamente.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... Ogni amministrazione convocata partecipa alla conferenza di servizi attraverso due rappresentanti legittimati (funzionario tecnico e amministrativo), dall'organo competente, ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa. Si considera acquisito l'assenso dell'amministrazione il cui rappresentante non abbia espresso definitivamente la volontà dell'amministrazione rappresentata. La convocazione della prima riunione deve pervenire alle amministrazioni interessate, anche per via telematica o informatica, almeno dieci giorni prima della relativa data. La prima riunione è convocata entro venti giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro quaranta giorni dalla data di indizione. La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza computando anche le amministrazioni assenti.
A norma dell'art. 25 della legge n. 241/1990 nei giudizi in materia di accesso ai documenti amministrativi... Le parti non possono stare in giudizio personalmente, senza l'assistenza del difensore. Le parti devono stare in giudizio con l'assistenza di almeno due difensori. L'amministrazione può essere rappresentata e difesa da un proprio dipendente, purché in possesso della qualifica di dirigente, autorizzato dal rappresentante legale dell'ente. Il giudice amministrativo ha comunque l'obbligo di ordinare l'esibizione dei documenti richiesti. Le parti di comune accordo nominano un arbitro per stare in giudizio.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla L. n. 241/1990, la regola generale. Il differimento o il diniego sono, quindi, un'eccezione. Quale dei punti che seguono espone principi conformi alla predetta legge? Non può essere causa di esclusione dal diritto di accesso alle informazioni l'esigenza di salvaguardare la sicurezza, la difesa nazionale e le relazioni internazionali. Il diritto di accesso è escluso nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione. Sono esclusi dal diritto di accesso alle informazioni solo i documenti coperti da segreto di Stato. Le singole amministrazioni, a loro giudizio insindacabile e senza obbligo di motivazione, hanno facoltà di sottrarre all'accesso una o più categorie di documenti da esse formati. Il diritto di accesso è consentito nei procedimenti selettivi, anche nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relative a terzi.
Con riferimento al potere di differimento nel procedimento di accesso formale ai documenti amministrativi è corretto affermare che... L'accesso ai documenti amministrativi non può essere negato ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento. Nel caso in cui la P.A. si avvalga del potere di differimento l'atto che lo dispone non deve necessariamente indicare la durata del differimento. Non è ammissibile il differimento nel caso di accesso agli atti delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici. Il differimento non può essere disposto nella fase preparatoria dei provvedimenti amministrativi. Qualora la richiesta sia irregolare o incompleta la P.A. entro 30 giorni ne deve dare comunicazione al richiedente.
In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in... Atti procedimentali e atti presupposti. Atti ampliativi e atti restrittivi. Atti composti e atti contestuali. Atti costitutivi e atti dichiarativi. Atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti generali.
Il D.Lgs. n. 163/2006 consente la presentazione di offerte da parte di raggruppamenti temporanei o consorzi ordinari di concorrenti non ancora costituiti? Sì. In tal caso l'offerta deve essere sottoscritta da tutti gli operatori economici che costituiranno i raggruppamenti o i consorzi e contenere l'impegno che, in caso di aggiudicazione della gara, gli stessi conferiranno mandato collettivo speciale con rappresentanza ad uno di essi, da indicare in sede di offerta e qualificato come mandatario, il quale stipulerà il contratto in nome e per conto proprio e dei mandanti. Sì, ma solo per lavori o servizi di importo superiore alla soglia comunitaria. No, in alcun caso. Sì. In tal caso l'offerta deve essere sottoscritta da uno degli operatori economici e deve contenere l'impegno che, in caso di aggiudicazione della gara, essi conferiranno mandato collettivo speciale con rappresentanza al sottoscrittore dell'offerta. Sì, ma solo per lavori o servizi di importo inferiore alla soglia comunitaria.
Il ciclo di gestione della performance si articola in alcune fasi tra cui la prima è costituita dalla definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori. Gli obiettivi di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 150/2009... Sono programmati su base annuale. Sono programmati su base quadriennale. Sono programmati su base biennale. Sono programmati su base triennale. Sono programmati su base quinquennale.
Al fine di assicurare la qualità, comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance, le amministrazioni pubbliche redigono il Piano della performance e la Relazione sulla performance. Entro quale data deve essere adottata la Relazione? Entro il 30 giugno. Entro il 30 settembre. Entro il 31 gennaio. Entro il mese di febbraio. Entro il mese di marzo.
Cosa ha precisato il Supremo Consesso di Giustizia amministrativa in merito alla responsabilità precontrattuale della P.A.? Per tutte le controversie fra privato e P.A. riguardanti la fase anteriore alla stipula dei contratti, sussiste la giurisdizione esclusiva della Corte dei Conti. La non applicabilità del combinato disposto di cui agli artt. 1337 e 1338 del cod. civ. ai contratti tra P.A. e privati, in quanto le trattative per un futuro contratto, anche se prima aggiudicato e poi rimosso, non possono mai dar luogo a responsabilità per la P.A. Per tutte le controversie tra privato e P.A. riguardanti la fase di un contratto ad evidenza pubblica rivolta alla scelta del contraente privato, sussiste la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Per tutte le controversie che riguardano la responsabilità precontrattuale della P.A. per il mancato rispetto da parte di quest'ultima delle norme di correttezza di cui all'art. 1337 del cod. civ. prescritte dal diritto comune, sussiste la giurisdizione esclusiva del giudice ordinario. La non applicabilità nei contratti pubblici di lavori, forniture e servizi delle norme contenute nel cod. civ.
Qualora le dichiarazioni sostitutive di certificazione presentino delle irregolarità o delle omissioni rilevabili d'ufficio, non costituenti falsità, il funzionario competente a ricevere la documentazione... Dà notizia all'interessato di tale irregolarità; questi è tenuto alla regolarizzazione o al completamento della dichiarazione, in mancanza il procedimento non ha seguito. Deve restituire la documentazione all'interessato e sospendere il procedimento. Può rifiutarsi di riceverla e di dar seguito al procedimento. Dà notizia all'interessato di tale irregolarità; questi è tenuto alla regolarizzazione o al completamento della dichiarazione, in mancanza il procedimento s'intende concluso in ossequio al principio del silenzio-rigetto. È autorizzato a non prendere in considerazione la documentazione presentata e a non dar seguito alla richiesta.
Le sentenze dei tribunali amministrativi regionali: Sono esecutive dopo il decorso del termine per l'appello al Consiglio di Stato. Sono esecutive e, di norma, il ricorso in appello al Consiglio di Stato non sospende l'esecuzione della sentenza impugnata. Non possono in alcun caso essere sospese. Non sono esecutive. Sono esecutive, ma il ricorso in appello al Consiglio di Stato sospende l'esecuzione della sentenza impugnata.
Gli interessi sostanziali, in base al criterio del contenuto del potere attribuito al titolare nei confronti di una potestà amministrativa, possono essere partecipativi, oppositivi, pretensivi. Gli interessi oppositivi... Sono quegli interessi cui corrisponde il dovere da parte della P.A. di erogare una prestazione patrimoniale, un pubblico servizio o un'attività. Vengono fatti valere dal soggetto che vuole ottenere un'utilità dalla P.A. e vuole accrescere la propria posizione giuridica con l'emanazione di un provvedimento a suo favore. Sono gli interessi del privato che emergono nel corso di un procedimento amministrativo, che possono essere fatti valere in giudizio al fine di eliminare quegli atti e quei comportamenti preclusivi della prosecuzione del procedimento. Sono quegli interessi che il privato oppone all'esercizio di un potere che potrebbe produrre una vicenda giuridica svantaggiosa ossia incidere negativamente nella propria sfera giuridica. Sono gli interessi del privato a far valere la sua posizione nel procedimento amministrativo e, quindi, ad esercitare quelle facoltà che gli sono attribuite dalla legge n. 241/1990 nell'ambito del procedimento amministrativo.
In materia di responsabilità contabile dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti, la legge 14/1/1994, n. 20 dispone, tra l'altro, che... La responsabilità è personale e limitata ai soli fatti ed alle omissioni commessi con colpa, comunque graduata. Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in dieci anni. In caso di omissione o ritardo della denuncia del fatto, la prescrizione è decennale. Il diritto al risarcimento del danno è imprescrittibile. Nel giudizio di responsabilità, fermo restando il potere di riduzione, deve tenersi conto dei vantaggi comunque conseguiti dall'amministrazione di appartenenza, o da altra amministrazione, o dalla comunità amministrata in relazione al comportamento degli amministratori o dei dipendenti pubblici soggetti al giudizio di responsabilità.
La ratifica dell'atto amministrativo... È una manifestazione di volontà non innovativa con cui l'autorità ribadisce una sua precedente determinazione, eventualmente ripetendone il contenuto. È un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui vengono eliminati i vizi di legittimità di un atto invalido precedentemente emanato dalla stessa autorità. Si concretizza sempre in un atto di controllo successivo. È un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui viene eliminato il vizio di incompetenza relativa da parte dell'autorità astrattamente competente la quale si appropria di un atto adottato da autorità incompetente dello stesso ramo. È la trasformazione di un atto amministrativo nullo in un altro di cui esso presenta i requisiti di forma e di sostanza.
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 in merito ai lavori della conferenza di servizi che... Ogni amministrazione convocata partecipa alla conferenza di servizi attraverso due rappresentanti legittimati (funzionario tecnico e amministrativo), dall'organo competente, ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa. La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza dei presenti. I lavori della conferenza non possono superare i centoventi giorni, salvo quanto previsto dalla stessa legge. La prima riunione è convocata entro venti giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro quaranta giorni dalla data di indizione. La conferenza di servizi assume le determinazioni relative all'organizzazione dei propri lavori a maggioranza computando anche le amministrazioni assenti.
Indicare quale tra le seguenti è una competenza propria dell'Organismo indipendente di valutazione della performance di cui all'art. 14 del D.Lgs. n. 150/2009. Verifica la corretta predisposizione del Piano e della Relazione sulla Performance delle amministrazioni centrali e, a campione, analizza quelli degli Enti territoriali, formulando osservazioni e specifici rilievi. Promuove analisi comparate della performance delle amministrazioni pubbliche sulla base di indicatori di andamento gestionale e la loro diffusione attraverso la pubblicazione nei siti istituzionali ed altre modalità ed iniziative ritenute utili. Definisce la struttura e le modalità di redazione del Piano della performance e della Relazione sulla performance. Monitora il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni ed elabora una relazione annuale sullo stato dello stesso. Adotta le linee guida per la definizione degli Strumenti per la qualità dei servizi pubblici.
La fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo... È diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare. È diretta ad acquisire i pareri vincolanti e facoltativi delle pubbliche amministrazioni. È un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni. Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso. È diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto.
A seguito della proposizione di ricorso gerarchico, l'organo decidente: Può sospendere l'esecuzione dell'atto impugnato, solo su domanda del ricorrente, se proposta nello stesso ricorso. Non può provvedere d'ufficio a comunicare il ricorso agli altri soggetti direttamente interessati ed individuabili sulla base dell'atto impugnato. Può sospendere per gravi motivi l'esecuzione dell'atto impugnato, d'ufficio o su domanda del ricorrente, proposta nello stesso ricorso o in successiva istanza. Non può sospendere l'esecuzione dell'atto impugnato, ma solo annullarlo. Non può sospendere l'esecuzione dell'atto impugnato, ma solo riesaminarlo e se viziato, annullarlo, revocarlo o modificarlo.
I componenti la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche di cui all'art. 13 del D.Lgs. n. 150/2009, sono nominati... Per un periodo di cinque anni. Per un periodo non inferiore a tre anni. A tempo indeterminato. Per un periodo di sei anni. Per un periodo di dieci anni.
In ordine ai termini e al potere di differimento per il procedimento di accesso formale ai documenti amministrativi è corretto affermare che... Nel caso in cui la P.A. si avvalga del potere di differimento l'atto che lo dispone deve indicare la durata dello stesso. Qualora la richiesta sia irregolare o incompleta la P.A. entro 30 giorni ne deve dare comunicazione al richiedente. Il differimento non può essere disposto nella fase preparatoria dei provvedimenti amministrativi. Il procedimento di accesso deve concludersi nel termine di 45 giorni. Non è mai ammissibile il differimento nel caso di accesso agli atti inerenti lo stato di salute e la vita sessuale nelle procedure di assunzione.
In base all'art. 29 della legge 241/1990, per come novellato dalla legge 69/2009, quali tra le seguenti disposizioni della stessa legge 241 si applicano espressamente a tutte le amministrazioni pubbliche? Quelle di cui all'art. 14 (Conferenza dei servizi). Quelle di cui all'art. 12 (Provvedimenti attributivi di vantaggi economici). Quelle di cui all'art. 21 bis (Efficacia del provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati). Quelle di cui all'art. 13 (Ambito di applicazione delle norme sulla partecipazione). Quelle di cui all'art. 3 bis (Uso della telematica).
L'obbligo di motivazione di cui all'art. 3 della legge n. 241/1990 riguarda anche i giudizi e le valutazioni dell'Amministrazione? No, l'obbligo di motivazione riguarda l'attività provvedimentale dell'Amministrazione. Sì, riguarda anche i giudizi e le valutazioni. Riguarda anche le valutazioni ma non i giudizi. Riguarda anche i giudizi ma non le valutazioni. Sì, l'obbligo di motivazione riguarda l'attività provvedimentale dell'Amministrazione, compresi i giudizi, le valutazioni, gli atti normativi e quelli a contenuto generale.
In base alla formulazione dell'articolo 1 della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'attività amministrativa: persegue i fini determinati dalla legge persegue i fini determinati dalle circolari amministrative persegue i fini determinati dalle direttive europee persegue i fini determinati dal dirigente
Secondo il tenore letterale dell'articolo 1 della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'attività amministrativa: è retta dai criteri di economicità, di efficacia, di imparzialità, di pubblicità e di trasparenza è retta dai criteri di efficienza e buon andamento dell'amministrazione è retta dai principi di autoritatività e segretezza è retta dai principi di equità, chiarezza e concentrazione del procedimento
Secondo la dizione dell'articolo 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, il procedimento amministrativo deve essere concluso: mediante l'adozione di un provvedimento espresso, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza mediante l'adozione di un provvedimento espresso solo nei casi previsti dalla legge mediante l'adozione di un provvedimento interinale mediante l'adozione di un provvedimento tacito
I procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali: devono concludersi entro il termine di trenta giorni, se le specifiche disposizioni di legge ovvero i provvedimenti di cui ai commi 3, 4 e 5 dell'articolo 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241 non prevedono un termine diverso non hanno un termine legale massimo di durata devono concludersi entro il termine generale di trenta giorni, e solo specifiche disposizioni di legge possono prevedere un termine diverso devono concludersi entro il termine di novanta giorni, salvo che per i procedimenti di cui ai commi 3, 4 e 5 dell'articolo 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, che devono concludersi entro il termine di trenta giorni
L'istituto della cosiddetta "motivazione anticipata" riguarda: i procedimenti iniziati d'ufficio i procedimenti istaurati ad istanza di parte, nel caso di provvedimento di segno positivo i procedimenti istaurati ad istanza di parte, nel caso di provvedimento negativo i soli procedimenti iniziati d'ufficio, nel caso di provvedimenti a contenuto generale
Ai sensi dell'articolo 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, se l'amministrazione non provvede rispetto all'istanza del privato: è necessario diffidare l'amministrazione prima di riproporre l'istanza di avvio del procedimento non è più possibile riproporre l'istanza di avvio del procedimento è fatta salva la riproponibilità dell'istanza di avvio del procedimento in ogni caso è fatta salva la riproponibilità dell'istanza di avvio del procedimento ove ne ricorrano i presupposti
Ai sensi dell'articolo 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, i provvedimenti amministrativi: devono essere motivati, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento di pubblici concorsi ed il personale devono essere motivati, salvo quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento di pubblici concorsi ed il personale possono essere motivati, salvo quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento di pubblici concorsi ed il personale possono essere motivati
Secondo l'articolo 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, la motivazione del provvedimento amministrativo deve indicare: i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria il percorso argomentativo seguito dal privato istante i soli presupposti di fatto dell'istruttoria l'assenza di ragioni ostative all'adozione del provvedimento
Ai sensi dell'articolo 3, ultimo comma, della legge 7 agosto 1990, n. 241, in ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati: la data e l'autorità emanante il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere il luogo, la data e l'autorità emanante il giudice competente a conoscere dei ricorsi giurisdizionali
A norma dell'articolo 3-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, per conseguire una maggiore efficienza nella loro attività, le amministrazioni pubbliche: si impegnano a disincentivare l'uso della telematica incentivano l'uso della telematica esclusivamente nei rapporti con il pubblico incentivano l'uso della telematica nei rapporti interni, tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati incentivano l'uso della telematica esclusivamente nei rapporti esterni
Ai sensi dell'articolo 4 della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'unità organizzativa è responsabile: dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, fuorché del provvedimento finale dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale del procedimento e dei ricorsi giurisdizionali di tutto il procedimento, fuorché dell'adozione del provvedimento finale
Ai sensi dell'articolo 5 della legge 7 agosto 1990, n. 241: il dirigente di ciascuna unità organizzativa assegna a sé o ad altro dipendente addetto all'unità la responsabilità dell'istruttoria o di ogni altro adempimento inerente il signolo procedimento, ma non dell'adozione del provvedimento finale il dirigente di ciascuna unità organizzativa assegna a sé o ad altro dipendente addetto all'unità la responsabilità dell'adozione del solo provvedimento finale il dirigente di ciascuna unità organizzativa provvede ad assegnare a sé o ad altro dipendente addetto all'unità la responsabilità dell'istruttoria e di ogni altro adempimento inerente il singolo procedimento, nonchè, eventualmente, dell'adozione del provvedimento finale il dirigente di ciascuna unità organizzativa assegna ad altro dipendente la supervisione del procedimento
Ai sensi del comma 2 dell'articolo 5 della legge 7 agosto 1990, n. 241: fino a quando non sia effettuata l'assegnazione del responsabile del procedimento non è possibile procedere all'avvio di un procedimento amministrativo fino a quando non sia effettuata l'assegnazione della responsabilità dell'istruttoria è considerato responsabile del singolo procedimento il funzionario preposto alla unità organizzativa determinata in base al comma 1 dell'articolo 4 della stessa legge n. 241 del 1990 fino a quando non sia effettuata l'assegnazione del responsabile del procedimento è considerato tale ogni dipendente addetto all'unità organizzativa determinata in base al comma 1 dell'articolo 4 della stessa legge n. 241 del 1990 fino a quando non sia effettuata l'assegnazione del responsabile del procedimento è considerato tale il ministro
Ai sensi dell'ultimo comma dell'articolo 5 della legge 7 agosto 1990, n. 241: l'unità organizzativa responsabile del procedimento è sempre comunicata ai soggetti di cui all'articolo 7 della stessa legge, mentre il nominativo del responsabile del procedimento è comunicato a chi vi abbia interesse è data comunicazione ai diretti interessati del nominativo del responsabile del procedimento, mentre l'unità organizzativa responsabile del procedimento è comunicata a richiesta l'unità organizzativa competente e il nominativo del responsabile del procedimento sono comunicati ai soggetti di cui all'articolo 7 della stessa legge n. 241 del 1990 e, a richiesta, a chiunque vi abbia interesse il nominativo del responsabile del procedimento è comunicato ai soggetti di cui all'articolo 7 della stessa legge n. 241 del 1990, mentre l'unità organizzativa è comunicata a chi vi abbia interesse
Secondo l'articolo 6 della legge 7 agosto 1990, n. 241, il responsabile del procedimento: non è tenuto a valutare i presupposti rilevanti per l'emanazione del provvedimento non valuta, a fini istruttori, le condizioni di ammissibilità del provvedimento, bensì i requisiti di legittimità rilevanti per l'emanazione del provvedimento valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione del provvedimento valuta, a fini decisori, le condizioni di inammisibilità e gli elementi ostativi all'adozione del provvedimento
Secondo l'articolo 6 della legge 7 agosto 1990, n. 241, il responsabile del procedimento, riguardo all'istruttoria: delega ad un esperto esterno all'amministrazione il compimento degli atti necessari allo svolgimento dell'istruttoria delega l'indizione della conferenza di servizi dispone il compimento degli atti all'uopo necessari e adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria domanda al dirigente il compimento degli atti necessari allo svolgimento dell'istruttoria
Ai sensi dell'articolo 6, lettera b), della legge 7 agosto 1990, n. 241, il responsabile del procedimento: può chiedere il rilascio di dichiarazioni da confermare mediante ispezioni ed esibizioni documentali può chiedere il rilascio di dichiarazioni e la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete e può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali può chiedere la rettifica di dichiarazioni erronee o incomplete se non può esperire accertamenti tecnici per verificarle può chiedere informazioni al Consiglio di Stato
Ai sensi dell'articolo 6, lettera c), della legge 7 agosto 1990, n. 241, il responsabile del procedimento: propone l'indizione o, avendone la competenza, indice le conferenze di servizi di cui all'articolo 14 della stessa legge n. 241 del 1990 partecipa alle conferenze di servizi indette dai privati cittadini quando ne ha la competenza, propone al dirigente l'indizione di una conferenza di servizi di cui all'articolo 14 della stessa legge n. 241 del 1990 in caso di necessità indice una conferenza di servizi di cui all'articolo 14 della stessa legge n. 241 del 1990
A norma dell'articolo 6, lettera d), della legge 7 agosto 1990, n. 241, il responsabile del procedimento: cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti cura la pubblicazione del provvedimento amministrativo, escluse le eventuali notificazioni cura le pubblicazioni delle leggi e dei regolamenti cura la comunicazione del provvedimento amministrativo agli interessati, ma non l'eventuale pubblicazione
A norma dell'articolo 7 della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'avviso di avvio del procedimento è comunicato: ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento è destinato ad avere effetti riflessi e a quelli che per legge debbono intervenirvi ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti e a quelli che per legge debbono intervenirvi ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento è destinato ad avere effetti indiretti e a quelli che per legge debbono intervenirvi ai soggetti individuati dal responsabile del procedimento
A norma dell'articolo 8, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'amministrazione provvede a dare comunicazione dell'avvio del procedimento: mediante comunicazione personale mediante avviso sulla Gazzetta Ufficiale mediante pubblicità sui quotidiani mediante deposito nella casa comunale e decorrenza dei relativi termini
Ai sensi dell'articolo 9 della legge 7 agosto 1990, n. 241, hanno facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo tra gli altri: i soggetti portatori di interessi collettivi, anche se non costituiti in associazioni e comitati i soggetti portatori di interessi diffusi, costituiti in associazioni e comitati i soggetti portatori di interessi diffusi, anche se non costituiti in associazioni e comitati i soggetti portatori di interessi collettivi, costituiti in associazioni e comitati
A norma dell'articolo 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, i motivi che ostano all'accoglimento della domanda sono comunicati agli istanti: entro 20 giorni dall'adozione del provvedimento di rigetto entro 60 giorni dall'adozione del provvedimento di rigetto tempestivamente, prima della formale adozione del provvedimento negativo entro 10 giorni dall'adozione del provvedimento di rigetto
Ai sensi dell'articolo 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, i destinatari della comunicazione dei motivi che ostano all'accoglimento dell'istanza possono presentare osservazioni scritte: entro il termine di 20 giorni dal ricevimento della comunicazione entro il termine di 60 giorni dal ricevimento della comunicazione fino a che non sia adottato il provvedimento di rigetto entro il termine di 10 giorni dal ricevimento della comunicazione
A norma dell'articolo 10-bis della legge 10 agosto 1990, n. 241, la comunicazione dei motivi che ostano all'accoglimento dell'istanza: interrompe i termini per concludere il procedimento amministrativo interrompe i termini per proporre ricorso amministrativo triplica i termini per concludere il procedimento amministrativo non ha effetto sui termini di conclusione del procedimento amministrativo
Secondo il tenore letterale dell'articolo 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, le disposizioni in esso previste sulla comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza non si applicano: alle procedure concorsuali alle procedure legislative alle procedure contabili ai provvedimenti che non necessitano di motivazione
L'articolo 13 della legge 7 agosto 1990, n. 241 individua i procedimenti esclusi dall'applicazione delle norme sulla partecipazione dettate nel capo III della stessa legge; tra questi figurano i procedimenti diretti all'emanazione di: atti di pianificazione e programmazione atti di urbanizzazione primaria e secondaria atti di localizzazione atti con un solo destinatario
In virtù dell'articolo 13 della legge 7 agosto 1990, n. 241, sono esclusi dall'applicazione delle norme sul capo III della stessa legge relative alla partecipazione al procedimento, tra gli altri: i procedimenti tributari i procedimenti di controllo i procedimenti ad istanza di parte i procedimenti contabili
La mancaza di specifica motivazione nel provvedimento finale in ordine alle osservazioni ed ai documenti presentati dagli istanti ai sensi dell'articolo 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241: si traduce in un vizio di violazione di legge nel solo caso di provvedimenti adottati in materia previdenziale e assistenziale si traduce in un vizio di violazione di legge nel solo caso in cui si tratti di provvedimenti concernenti una procedura concorsuale si traduce in un vizio di violazione di legge non determina alcun vizio del provvedimento finale
Secondo l'articolo 16, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241, gli organi consultivi delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, sono tenuti a rendere i pareri ad essi obbligatoriamente richiesti entro: venti giorni dal ricevimento della richiesta trenta giorni dal ricevimento della richiesta cinquanta giorni dal ricevimento della richiesta centoventi giorni dal ricevimento della richiesta
Secondo l'articolo 16, comma 5, della legge 7 agosto 1990, n. 241, il parere è trasmesso: con mezzi telematici, qualora il parere sia favorevole e senza osservazioni con mezzi telematici con mezzi telematici, qualora sia reso allo scadere del termine con mezzi telematici o mediante notifica nelle forme tradizionali, a scelta dell'amministrazione consultiva
Ai sensi dell'articolo 18, ultimo comma, della legge 7 agosto 1990, n. 241, il responsabile del procedimento accerta d'ufficio: i fatti, gli stati e le qualità che la stessa amministrazione procedente o altra pubblica amministrazione è tenuta a certificare i fatti, gli stati e le qualità che è possibile autocertificare i fatti, gli stati e le qualità che non è possibile accertare in altro modo i fatti, gli stati e le qualità relativi a soggetti residenti all'estero
Ai sensi dell'articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, il documento amministrativo è: la rappresentazione in forma pubblica o di scrittura privata autenticata di atti e provvedimenti amministrativi la rappresentazione orale della volontà della pubblica amministrazione ogni rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle pubbliche amministrazioni o, comunque, utilizzati ai fini dell'attività amministrativa la rappresentazione esclusivamente in forma scritta o informatizzata del contenuto di atti della pubblica amministrazione
Ai sensi dell'articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, il certificato è: il documento rilasciato da una amministrazione pubblica avente funzione di ricognizione, riproduzione o partecipazione a terzi di stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi o registri pubblici o comunque accertati da soggetti titolari di funzioni pubbliche il documento rilasciato dal privato attestante stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi e registri pubblici o comunque accertati da soggetti titolari di funzioni pubbliche il documento rilasciato dall'avvocato attestante stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi e registri pubblici o comunque accertati da soggetti titolari di funzioni pubbliche il documento redatto in autocertificazione
Ai sensi dell'articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà è : il documento sottoscritto dall'interessato, concernente stati, qualità personali e fatti, che siano a diretta conoscenza di questi, resa nelle forme previste dallo stesso decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000 il documento sottoscritto dal responsabile del procedimento concernente stati, qualità personali e fatti che siano a conoscenza di questi o che siano notori il documento stampato dal sito Internet ufficiale dell'Ente, concernente stati, qualità personali e fatti il documento sottoscritto dal pubblico ufficiale concernente stati, qualità personali e fatti che siano accaduti alla sua presenza o che siano notori
Secondo la dizione dell'articolo 22 della legge 7 agosto 1990, n. 241, per "diritto di accesso" si intende: il diritto degli interessati di accedere agli uffici pubblici a fini di trasparenza dell'azione amministrativa il diritto degli interessati esclusivamente di prendere visione degli atti amministrativi il diritto degli interessati esclusivamente di estrarre copia degli atti amministrativi il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi
Secondo il tenore letterale dell'articolo 22 della legge 7 agosto 1990, n. 241, per "documento amministrativo", ai fini dell'esercizio del diritto di accesso, si intende: ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di provvedimenti amministrativi ogni rappresentazione cartacea o elettronica del contenuto di provvedimenti amministrativi ogni rappresentazione cartacea o elettronica del contenuto di atti detenuti da una pubblica ammnistrazione ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti detenuti da una pubblica amministrazione
A norma dell'articolo 22, comma due, della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'accesso ai documenti amministrativi: costituisce un principio autonomo derogatorio alla segretezza degli atti amministrativi attese le sue finalità di pubblico interesse, costituisce principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza costituisce un principio generale dell'attività amministrativa ai fini della efficacia e buon andamento della pubblica amministrazione costituisce un principio speciale applicativo dei canoni di efficacia e buon andamento della pubblica amministrazione
Secondo il tenore letterale dell'articolo 22, comma quattro, della legge 7 agosto 1990, n. 241, non sono accessibili: le informazioni in possesso di una pubblica amministrazione che non abbiano la forma di documento amministrativo le informazioni in possesso di una pubblica amministrazione che non abbiano la forma di atto amministrativo le informazioni in possesso di una pubblica amministrazione che non abbiano la forma di provvedimento amministrativo le informazioni in possesso di una pubblica amministrazione che non abbiano la forma di circolare amministrativa
Secondo quanto stabilito dall'articolo 23 della legge 7 agosto 1990, n. 241, il diritto di accesso nei confronti delle Autorità di garanzia e di vigilanza: si esercita secondo le norme stabilite dal Capo I della medesima legge n. 241 del 1990 si esercita secondo le norme stabilite dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 in materia di tutela della riservatezza dei dati personali si esercita secondo le norme stabilite dai rispettivi ordinamenti, secondo quanto stabilito dall'articolo 117 della Costituzione si esercita nell'ambito dei rispettivi ordinamenti, secondo quanto previsto dall'articolo 24 della medesima legge n. 241 del 1990
L'articolo 24 della legge 7 agosto 1990, n. 241, prevede i casi di esclusione del diritto di accesso. Tra questi vi sono: i casi di segreto o di divieto di divulgazione espressamente previsti dalla legge, dal regolamento governativo di cui al comma 6 dello stesso articolo e previsti dalle pubbliche amministrazioni ai sensi del comma 2 dello stesso articolo i documenti coperti dall'obbligo di riservatezza nei casi previsti dai regolamenti del Ministero dell'interno i documenti colpiti dal divieto di divulgazione, secondo le norme previste dal regolamento emanato dal Presidente del Consiglio dei Ministri i documenti segretissimi e criptati
Tra i casi di esclusione del diritto di accesso, secondo la dizione letterale dell'articolo 24 della legge 7 agosto 1990, n. 241, rientrano: gli atti emulativi gli atti normativi riservati gli atti politici i documenti coperti da segreto di Stato
Ai sensi dell'articolo 24 della legge 7 agosto 1990, n. 241, vi sono alcuni procedimenti ai quali non si applica la normativa sull'accesso; tra questi: le procedure ad evidenza pubblica, per le quali è sempre escluso il diritto di accesso i procedimenti tributari e quelli diretti all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e programmazione, per i quali restano ferme le norme particolari le procedure di concorso, limitatamente ai verbali delle commissioni esaminatrici le procedure di attuazione delle norme fiscali ed urbanistiche
I tribunali amministrativi regionali sono: organi di giustizia amministrativa di secondo grado organi giudiziari ordinari di primo grado giudici speciali organi di giustizia amministrativa di primo grado
Le sentenze dei tribunali amministrativi regionali sono: non esecutive sospese in pendenza del termine dell'appello inappellabili esecutive
Ai sensi dell'art. 120, comma 2-bis del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il collaudo e la verifica di conformità: sono attività proprie delle società organismo di attestazione (SOA) sono attività proprie dell'appaltatore sono attività proprie degli organi giurisdizionali sono attività proprie delle stazioni appaltanti
Il tribunale amministrativo regionale, nell'ambito della sua giurisdizione, conosce anche: di tutte le questioni relative all'eventuale risarcimento del danno, anche attraverso la reintegrazione in forma specifica, e agli altri diritti patrimoniali consequenziali dell'incidente di falso di tutte le questioni relative all'eventuale risarcimento del danno, esclusa la reintegrazione in forma specifica dei soli diritti patrimoniali consequenziali
Nei giudizi davanti ai tribunali amministrativi regionali: è obbligatorio il patrocinio di un praticante avvocato la parte può stare in giudizio personalmente è obbligatorio il patrocinio di avvocato è obbligatorio il patrocinio di avvocato abilitato alle giurisdizioni superiori
Ai sensi dell'art. 115 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i contratti ad esecuzione periodica o continuativa relativi a servizi o forniture: debbono recare una clausola di revisione periodica del prezzo si deprezzano nel tempo possono recare una clausola di revisione periodica del prezzo, a discrezione della stazione appaltante possono recare una clausola di revisione periodica del prezzo, a discrezione dell'appaltatore
Contro le decisioni pronunciate dal Consiglio di Stato in secondo grado: non sono ammessi mezzi di impugnazione sono ammessi il ricorso per revocazione e il ricorso in cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione è ammesso il solo ricorso in cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione è ammesso il solo ricorso per revocazione
Quando sia stato promosso ricorso al tribunale amministrativo regionale: è sempre ammesso il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è ammesso il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, se autorizzato dal giudice sono sempre ammessi i ricorsi in via amministrativa è escluso il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica
Ai sensi dell'articolo 17 della legge 15 maggio 1997, n. 127, il parere del Consiglio di Stato: è richiesto in via obbligatoria per l'emanazione degli atti normativi del Governo e dei singoli ministri è richiesto in via facoltativa per l'emanazione degli atti normativi del Governo e dei singoli ministri è richiesto in via obbligatoria per l'emanazione degli atti amministrativi è stato abrogato
Il ricorso alla giurisdizionale amministrativa: è ammesso contro i decreti legislativi è ammesso se trattasi di atti o provvedimenti emanati dal governo nell'esercizio del potere politico è ammesso se trattasi di atti o provvedimenti emanati dal Parlamento nell'esercizio del potere politico non è ammesso se trattasi di atti o provvedimenti emanati dal governo nell'esercizio del potere politico
Sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo: le controversie aventi per oggetto gli atti e i provvedimenti delle amministrazioni pubbliche in materia urbanistica ed edilizia, ivi comprese la determinazione e la corresponsione delle indennità in conseguenza dell'adozione di atti di natura espropriativa o ablativa le controversie aventi per oggetto gli atti e i provvedimenti delle amministrazioni pubbliche in materia urbanistica ed edilizia, concernente tutti gli aspetti dell'uso del territorio le controversie aventi per oggetto gli atti e i provvedimenti delle sole amministrazioni statali in materia urbanistica ed edilizia le controversie aventi ad oggetto la determinazione e la corresponsione delle indennità in conseguenza dell'adozione di atti di natura espropriativa o ablativa
Ai sensi dell'articolo 15 della legge 21 luglio 2000, n. 205, i pareri del Consiglio di Stato: sono segreti sono pubblici salvo che le parti interessate non vi si oppongano entro i termini di legge sono pubblici sono pubblici se ne fanno istanza le parti interessate
Ai sensi dell'articolo 118 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il contratto pubblico d'appalto: non può essere ceduto, a pena di nullità non può essere ceduto, a pena di annullabilità è sempre cedibile può essere ceduto, previa autorizzazione della stazione appaltante
Ai sensi dell'articolo 118 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in caso di subappalto: la stazione appaltante provvede al rilascio dell'autorizzazione entro trenta giorni; in mancanza, l'autorizzazione si intende concessa l'autorizzazione della stazione appaltante si intende negata se non rilasciata entro trenta giorni la stazione appaltante non deve rilasciare autorizzazione il subappalto è sempre vietato
Ai sensi dell'articolo 134 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la stazione appaltante: ha il diritto di recedere in qualunque tempo dal contratto, senza versamento di corrispettivo ha il diritto di recedere in qualunque tempo dal contratto, previo pagamento dei lavori eseguiti e del valore dei materiali utili in cantiere, oltre al decimo dell'importo delle opere non eseguite può recedere dal contratto, se autorizzata dal Ministero competente non può recedere dal contratto
Ai sensi dell'articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, è ammesso ricorso gerarchico: contro gli atti amministrativi non definitivi, solo per motivi di merito contro gli atti amministrativi definitivi contro gli atti amministrativi non definitivi, per motivi di legittimità e di merito contro gli atti amministrativi non definitivi, solo per motivi di legittimità
Ai sensi dell'articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, dopo 90 giorni dalla data di presentazione del ricorso gerarchico senza che l'organo adito abbia comunicato la decisione: il ricorso si intende decaduto il ricorrente può presentare un'istanza di prelievo il ricorso si intende respinto a tutti gli effetti il ricorso si intende accolto
Ai sensi dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, in sede di ricorso gerarchico l'organo decidente: deve sospendere l'esecuzione dell'atto impugnato se ne faccia istanza il ricorrente d'ufficio o su domanda del ricorrente può sospendere per gravi motivi l'esecuzione dell'atto impugnato deve sospendere d'ufficio l'esecuzione dell'atto impugnato non può sospendere in alcun caso l'esecuzione dell'atto impugnato
Ai sensi dell'articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, il termine per la proposizione del ricorso gerarchico è: in qualunque tempo 120 giorni 30 giorni 60 giorni
Ai sensi dell'articolo 11 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il contratto d'appalto pubblico è stipulato: solo mediante forma pubblica amministrativa o scrittura privata verbalmente sempre mediante atto pubblico notarile mediante atto pubblico notarile o forma pubblica amministrativa o scrittura privata
Ai sensi dell'articolo 21-sexies della legge 7 agosto 1990, n. 241, il recesso unilaterale dai contratti della pubblica amministrazione: è ammesso nei casi previsti dalla legge o dal contratto è sempre ammesso è ammesso solo se accettato dalla parte privata non è ammesso
Ai sensi dell'articolo 54 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le stazioni appaltanti possono aggiudicare i contratti pubblici mediante una procedura negoziata: solo previa pubblicazione del bando di gara nei casi e alle condizioni specifiche espressamente previste in caso di dialogo competitivo sempre
Il ricorrente, allegando un pregiudizio grave ed irreparabile: può chiedere l'emanazione di misure cautelari, esclusa l'ingiunzione a pagare una somma ottiene il pagamento di una somma rinuncia al ricorso può chiedere l'emanazione di misure cautelari, compresa l'ingiunzione a pagare una somma
Prima della trattazione della domanda cautelare in caso di estrema gravità ed urgenza il ricorrente può: chiedere al Presidente del tribunale amministrativo regionale di disporre misure cautelari provvisorie chiedere al Presidente del tribunale amministrativo regionale di decidere nel merito chiedere al difensore civico di disporre misure cautelari provvisorie annullare il provvedimento impugnato
In caso di accoglimento del ricorso avverso il silenzio dell'amministrazione: il giudice ordinario ordina all'amministrazione di provvedere entro un termine non superiore a trenta giorni il giudice amministrativo nomina sempre un commissario il giudice amministrativo esercita poteri sostitutivi il giudice amministrativo ordina all'amministrazione di provvedere entro un termine non superiore a trenta giorni
L'ordinamento ammette tra i mezzi istruttori esperibili nel giudizio amministrativo: solo la consulenza tecnica anche la consulenza tecnica solo le verificazioni anche la confessione e il giuramento
Ai sensi dell'art. 26 della legge 7 agosto 1990, n. 241, è pubblicato: ogni atto a rilevanza interna delle pubbliche amministrazioni ogni atto ad efficacia esterna delle pubbliche amministrazioni ogni atto del ministro e dei dirigenti generali ogni atto che dispone sull'organizzazione, sulle funzioni, sugli obiettivi, sui procedimenti di una pubblica amministrazione
Ai sensi dell'articolo 37 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i raggruppamenti temporanei di imprese possono essere: solo di tipo verticale consorziati solo di tipo orizzontale di tipo verticale o di tipo orizzontale
Ai sensi dell'articolo 1 della legge 14 gennaio 1994, n. 20, il debito da responsabilità contabile: si trasmette agli eredi nei casi di illecito arricchimento del dante causa e di conseguente indebito arricchimento degli eredi stessi è sempre trasmissibile agli eredi è intrasmissibile agli eredi si trasmette al superiore gerarchico
Ai sensi dell'articolo 18 del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, l'impiegato delle amministrazioni dello Stato: non è tenuto a risarcire alle amministrazioni stesse i danni derivanti da violazioni di obblighi di servizio è tenuto a risarcire alle amministrazioni stesse i danni derivanti da qualunque violazione, anche estranea agli obblighi di servizio è tenuto a risarcire alle amministrazioni stesse i danni derivanti da violazioni di obblighi di servizio non ha obblighi di servizio
Ai sensi dell'articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, il diritto al risarcimento da responsabilità dell'impiegato verso l'Amministrazione: non si estingue si estingue allo spirare di un termine di decadenza di cinque mesi si estingue con il pagamento del primo stipendio successivo alla violazione commessa si estingue con il decorso del termine di prescrizione ordinario, previsto dal Codice civile
Secondo l'articolo 101 del decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, la legge stabilisce per determinati enti erogatori di servizi pubblici: l'obbligo di adottare un codice deontologico la facoltà di adottare apposite carte dei servizi l'obbligo di adottare apposite carte dei servizi l'immunità
Ai sensi dell'articolo 143 del Regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, appartengono alla cognizione diretta del Tribunale superiore delle acque pubbliche: i ricorsi avverso i provvedimenti presi dal legislatore in materia di acque pubbliche i ricorsi avverso i provvedimenti presi dall'amministrazione in materia di espropriazioni per pubblica utilità gli impianti elettrici i ricorsi avverso i provvedimenti presi dall'amministrazione in materia di acque pubbliche
Ai sensi dell'articolo 2 dell'Allegato E della legge 20 marzo 1865, n. 2248, sono devolute alla giurisdizione ordinaria: tutte le materie nelle quali si faccia questione di interessi legittimi tutte le materie nelle quali si faccia questione d'un diritto civile o politico, escluse quelle nelle quali possa essere interessata la pubblica amministrazione le materie di cd. giurisdizione esclusiva tutte le materie nelle quali si faccia questione d'un diritto civile o politico, comunque vi possa essere interessata la pubblica amministrazione
Ai sensi dell'articolo 5 dell'Allegato E della legge 20 marzo 1865, n. 2248, il giudice ordinario: applica gli atti amministrativi e i regolamenti in quanto conformi alle leggi non può applicare in alcun caso atti amministrativi e regolamenti rimette al sindacato della Corte costituzionale gli atti amministrativi e i regolamenti in contrasto con la legge applica gli atti amministrativi e i regolamenti anche se in contrasto con la legge
Ai sensi dell'articolo 1 del Regio decreto 30 ottobre 1933, n. 1611, la difesa in giudizio delle amministrazioni statali: spetta ad un funzionario dell'amministrazione spetta agli avvocati del libero foro spetta all'Avvocatura dello Stato spetta all'Avvocatura comunale
La nullità e l'irregolarità del ricorso: sono sanate dalla comparizione del ricorrente sono sanate dal pubblico ministero sono sanate dalla comparizione dell'intimato sono insanabili
Ai sensi dell'articolo 43 del Regio decreto 30 ottobre 1933, n. 1611, la difesa in giudizio di amministrazioni pubbliche non statali: può essere assunta dall'Avvocatura di Stato, se autorizzata da disposizioni di legge o di regolamento o di decreto spetta per legge esclusivamente all'Avvocatura di Stato spetta per legge esclusivamente al libero foro compete ai dipendenti delle stesse
Nel nostro ordinamento sussiste un generale obbligo di motivazione degli atti amministrati? solo per gli atti a contenuto generale no, mai solo per gli atti di competenza delle amministrazioni statali si
Ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 nelle pubbliche amministrazioni la libertà e l'attività sindacale sono tutelate nelle forme previste dalle disposizioni della legge 20 maggio 1970, n. 300 (c.d. statuto dei lavoratori)? sì, lo sono sì, ma solo nei comparti amministrativi con più di 30 dipendenti sì, ma solo nei casi indicati specificamente dal decreto legislativo n. 165/2001 no, mai
Il legislatore ha voluto che la riforma del pubblico impiego riguardasse: tutte le pubbliche amministrazioni solo gli enti pubblici economici solo le amministrazioni centrali dello stato solo le autonomie locali
Ai sensi del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n.165, come modificato dal decreto legislativo del 27 ottobre 2009, n. 150, da chi vengono definiti i trattamenti economici fondamentali ed accessori? dai contratti collettivi, fatto salvo quanto previsto agli articoli 40, commi 3-ter e 3-quater, e 47-bis, comma 1 dal Presidente del Consiglio dei Ministri dal Ministro dal dirigente generale
Da chi è accettata o pattuita l'indennità di espropriazione? dal Presidente della Regione dal comitato dei proprietari dei fondi costituito presso la Prefettura dal Sindaco da coloro che hanno la proprietà dei fondi espropriati
Chi è il Commissario ad acta? è il Giudice amministrativo che adotta il provvedimento esecutivo del giudicato è il Prefetto competente per territorio è un soggetto nominato dal Giudice amministrativo e incaricato dell'esecuzione del giudicato per l'ipotesi in cui perduri l'inottemperanza della Pubblica Amministrazione è il Commissario del Governo che adotta il provvedimento in sostituzione dell'amministrazione
Sono Autorità provinciali di Pubblica Sicurezza: il Questore e il Commissario di Governo il Prefetto e il Comandante dei Vigili Urbani il Prefetto ed il Questore il Presidente della Provincia e il Presidente della Regione
Il dipendente sottoposto a procedimento disciplinare, quando viene sentito a sua difesa, può farsi assistere? sì, da un procuratore o da un rappresentante sindacale no, è espressamente vietato dai contratti collettivi sì, da un altro dipendente in possesso di un'anzianità di servizio non inferiore a 10 anni sì, ma solo da un procuratore
Le amministrazioni pubbliche devono ispirare la loro organizzazione: alla garanzia della segretezza di tutti gli atti da esse posti in essere a modelli conformi alle direttive del Ministero, previo parere del Consiglio di Stato a principi di efficienza, efficacia ed economicità all'esigenza di armonizzazione degli orari di apertura degli uffici con gli orari di apertura degli esercizi commerciali
Ai sensi del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165, le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche a chi sono devolute? ai Giudici amministrativi, in funzione di Giudici del lavoro al Giudice di pace ai Giudici ordinari, in funzione di Giudici del lavoro al Pretore, in funzione di Giudice del lavoro
In base al decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165, gli accordi della contrattazione collettiva nazionale di comparto riguardanti i settori omogenei o affini, per quanto riguarda la parte pubblica, vengono conclusi: dal Capo dipartimento dal Ministro competente dalle Confederazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale dall'Agenzia per la rappresentanza negoziale
Le cause di estinzione del rapporto d'impiego, che si ricollegano ad una manifestazione di volontà dell'impiegato stesso, sono: collocamento anticipato a riposo su domanda, dispensa dal servizio e dimissioni volontarie licenziamento con preavviso dimissioni e decesso del dipendente, collocamento anticipato a riposo su domanda licenziamento senza preavviso
I beni che fanno parte del demanio pubblico sono: suscettibili di acquisto per usucapione alienabili suscettibili di espropriazione forzata inalienabili
La sanzione disciplinare, concordemente determinata all'esito di procedure di conciliazione, è suscettibile di impugnazione? sì, con ricorso ministeriale sì, al collegio arbitrale di disciplina sì, al Giudice ordinario no
L'assunzione obbligatoria dei soggetti appartenenti a categorie protette, in materia di pubblico impiego: è stata abolita è vietata ai sensi dell'articolo 97 della Costituzione rientra tra le ipotesi di accesso concorsuale al pubblico impiego rientra nelle ipotesi di accesso extraconcorsuale al pubblico impiego
Sono enti pubblici territoriali: le Aziende Sanitarie Locali le Questure le Comunità montane il Senato della Repubblica
Gli atti ablativi: rimuovono un limite all'esercizio di un diritto privano i destinatari di un determinato diritto reale ampliano la sfera giuridica di un destinatario sono sempre emanati dal Presidente della Regione
Lo Statuto dei lavoratori si applica alle pubbliche amministrazioni? sì, ma solo per le pubbliche amministrazioni con più di 15 dipendenti sì, in ogni caso sì, ma solo per le pubbliche amministrazioni con più di 20 dipendenti no, mai
Il rapporto di lavoro in base al quale il dipendente deve lavorare per un tempo non inferiore al 50 per cento delle ore lavorative previste per il personale a tempo pieno, si definisce: rapporto di lavoro a tempo parziale rapporto di lavoro a tempo determinato rapporto di lavoro a cottimo astensione facoltativa dal lavoro
Il concorso pubblico è l'unica forma per accedere al pubblico impiego? no, l'unica forma è quella del corso-concorso sì no, è la forma primaria, salvo i casi stabiliti dalla legge no, l'accesso al pubblco impiego avviene, dopo la privatizzazione, nelle stesse forme dell'accesso all'impiego privato
Ai sensi del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165, le controversie relative ai rapporti di impiego del personale militare e delle forze di Polizia di Stato sono devolute: al Giudice amministrativo al Giudice ordinario alla Pubblica Amministrazione al Questore in via esclusiva
I Comuni e le Province hanno autonomia finanziaria? no, trattandosi di materia di competenza statale sì, di entrata e di spesa sì, solo di spesa sì, se prevista nel relativo statuto
In base al decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165, chi rappresenta le pubbliche amministrazioni agli effetti della contrattazione collettiva nazionale? l'A.R.A.N. il Dipartimento della Funzione pubblica il Presidente della Repubblica il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali
Il trattamento dei dati personali da parte di privati o enti pubblici economici è ammesso: con il consenso espresso dall'interessato anche verbalmente previo parere del Garante dei dati personali senza il consenso dell'interessato con il consenso espresso dall'interessato e documentato per iscritto
A norma del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165 sono disciplinati dai rispettivi ordinamenti tra gli altri: i dipendenti degli enti territoriali i magistrati ordinari amministrativi e contabili i dipendenti degli enti pubblici economici i dipendenti degli enti che svolgono attività assistenziale
Ai sensi del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165, gli atti di competenza dirigenziale sono soggetti ad avocazione da parte del Ministro? no, solo al ritiro sì, per particolari motivi di necessità e urgenza no, non lo sono sì, a discrezione del Ministro
L'obbligo del pubblico dipendente di non divulgare segreti d'ufficio rientra nell'obbligo più generale di: rimostranza osservanza dei doveri verso i superiori osservanza del segreto d'ufficio efficienza
I certificati e gli estratti di stato civile: devono essere in bollo a pena di invalidità sono validi in tutto il territorio della Repubblica sono validi soltanto se autenticati dal notaio sono validi solo nell'ambito regionale
La figura del Segretario è prevista: solo per i Comuni con 10.000 abitanti per ciascun Comune e ciascuna Provincia esclusivamente per i Comuni e a prescindere dal numero di abitanti solo per i Comuni con più di 15.000 abitanti
Ai sensi del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165, ai dirigenti spetta l'adozione degli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno? no, tale compito spetta all'organo politico no, non spetta loro sì, spetta loro in ogni caso sì, ma solo dopo aver ricevuto l'assenso del Ministro
Ai sensi del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165 e successive modifiche, la determinazione dei limiti massimi dei permessi sindacali viene stabilita: dal Presidente del Consiglio dei Ministri dalla contrattazione collettiva dalla contrattazione individuale dal Ministro competente
Le pubbliche amministrazioni possono conferire ai dipendenti incarichi non compresi nei compiti dei doveri d'ufficio? solo nei casi previsti nei contratti collettivi solo se previsti e disciplinati da legge o altre fonti normative no, mai sì, senza alcun limite
In caso di sospensione di Consigliere comunale, qual è l'organo che provvede alla temporanea sostituzione dello stesso Consigliere? il Consiglio comunale il Commissario di governo il Presidente della Regione il Presidente del Consiglio comunale
A chi il Garante per la protezione dei dati personali presenta annualmente una relazione sull'attività svolta? al Presidente della Repubblica al Consiglio di Stato al Parlamento e al Governo al Governo
Quale potere esercitano le pubbliche amministrazioni nei confronti dell'A.R.A.N.? potere di indirizzo potere normativo nessun potere potere gerarchico
Il rapporto di pubblico impiego si costituisce: con l'atto di nomina in ruolo da parte dell'amministrazione con la sottoscrizione del contratto individuale di lavoro con l'utile collocazione nella graduatoria finale in concorso con l'esercizio di fatto di pubbliche funzioni
Il Testo unico sull'ordinamento degli enti locali può essere abrogato: solo in modo tacito in modo espresso e in modo tacito solo in modo espresso solo con legge costituzionale
A norma del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il Sindaco è eletto: dai cittadini del Comune a suffragio universale e diretto dai componenti del Consiglio comunale dai componenti della Giunta comunale dal Consiglio e dalla Giunta in seduta comune
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, non può essere assogettato a sanzioni amministrative: chi, al momento in cui ha commesso il fatto non aveva, in base ai criteri indicati nel codice penale, la capacità di intendere e volere chi non ha compiuto al momento del fatto 18 anni chi è in stato di incapacità anche se preordinato chi non ha compiuto al momento del fatto 21 anni
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, le leggi che prevedono sanzioni amministrative: si applicano soltanto nei casi e per i tempi da esse considerati si applicano anche ai casi analoghi a quelli considerati si applicano anche nei tempi e per i casi da esse non considerati si applicano anche retroattivamente
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, può essere assoggettato a sanzione amministrativa: solo chi ha compiuto 21 anni anche chi al momento del fatto non aveva compiuto 14 anni solo chi al momento del fatto aveva compiuto 18 anni anche chi al momento del fatto non aveva compiuto 18 anni
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, nel caso di violazione amministrativa commessa per errore sul fatto: l'agente è responsabile oggettivamente l'agente non è responsabile quando l'errore non è determinato da sua colpa l'agente non è responsabile anche se l'errore è determinato da sua colpa l'agente non è responsabile se ha usato la media diligenza
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, non risponde della violazione amministrativa chi ha commesso il fatto: per legittima difesa, ma nei casi indicati dalla legge per legittima difesa anticipata nell'esercizio di una facoltà legittima nell'esercizio di un diritto, solo se espressamente previsto dalla legge
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689, non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto : in stato di necessità per il pericolo di un grave danno al patrimonio in stato di necessità determinato dai casi previsti dalla legge in stato di necessità determinato dall'esigenza di evitare un qualsiasi danno alla persona in stato di necessità
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, sono ammessi gli accordi diretti alla sostituzione del provvedimento finale tra la pubblica amministrazione e l'interessato? sì, previo parere della Corte dei Conti no, salvo i casi previsti dalla legge no, mai sì
In base alla legge 7 agosto 1990, n. 241, gli accordi sostitutivi di provvedimenti sono soggetti ai medesimi controlli previsti per questi ultimi? no, non sono soggetti a nessun controllo sì, ma solo nel caso in cui arrechino pregiudizio ai diritti dei terzi no, salvo i casi previsti dalla legge sì
Secondo quanto previsto in materia di contratti pubblici dall'articolo 125 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, possono essere effettuate acquisizioni in economia di beni, servizi e lavori? solo mediante amministrazione diretta sì, mediante amministrazione diretta o cottimo fiduciario no solo mediante cottimo fiduciario
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, quale di queste ipotesi costituisce motivo di nullità del provvedimento amministrativo? la violazione di una circolare la mancata comunicazione di avvio del procedimento la mancanza degli elementi essenziali del provvedimento la violazione di legge
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, quale delle seguenti ipotesi è causa di nullità del provvedimento amministrativo? la violazione di norme sul procedimento la violazione di norme sulla forma degli atti la mancata comunicazione di avvio del procedimento il difetto assoluto di attribuzione
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, quale delle seguenti ipotesi è causa di nullità del provvedimento amministrativo? la violazione di una circolare la violazione di norme sul procedimento la violazione di norme sulla forma degli atti la violazione del giudicato
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, è causa di nullità del provvedimento amministrativo: l'elusione del giudicato la violazione di legge l'eccesso di potere l'incompetenza
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, gli accordi conclusi tra la Pubblica Amministrazione e l'interessato per determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale sono stipulati: per atto scritto, a pena di nullità, salvo che la legge disponga altrimenti in forma scritta, richiesta ad probationem sempre in forma scritta, a pena di nullità in qualsiasi forma
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, gli accordi conclusi tra la Pubblica Amministrazione e l'interessato in sostituzione del provvedimento finale sono stipulati: in forma scritta, richiesta ad probationem sempre in forma scritta, a pena di nullità in qualsiasi forma per atto scritto, a pena di nullità, salvo che la legge disponga altrimenti
In base a quanto disposto dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, gli accordi conclusi tra la Pubblica Amministrazione e l'interessato per determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale devono essere stipulati: sempre nel perseguimento dell'interesse pubblico nell'interesse del privato nel perseguimento dell'interesse pubblico, se conforme a quello privato senza considerare l'interesse pubblico
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, gli accordi conclusi tra la Pubblica Amministrazione e l'interessato in sostituzione del provvedimento finale devono essere stipulati: sempre nel perseguimento dell'interesse pubblico nell'interesse del privato nel perseguimento dell'interesse pubblico, se conforme a quello privato senza considerare l'interesse pubblico
Ai sensi dell'articolo 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, gli atti normativi sono soggetti a obbligo di motivazione? sì, salvo che la legge disponga altrimenti no sì, sempre no, salvi i casi previsti dalla legge
Ai sensi dell'articolo 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, per gli atti a contenuto generale è richiesta motivazione? sì, sempre no, salvi i casi previsti dalla legge no sì, salvo che la legge disponga altrimenti
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, la motivazione del provvedimento amministrativo deve indicare: i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria esclusivamente i presupposti di fatto che hanno determinato la decisione esclusivamente le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione esclusivamente i fini pubblici perseguiti dal provvedimento
In base alla legge 7 agosto 1990, n. 241, ogni provvedimento amministrativo: deve essere motivato, ad eccezione di quelli concernenti l'organizzazione amministrativa non deve essere motivato deve essere motivato, salvo che nelle ipotesi previste dalla legge deve essere motivato, ad eccezione di quelli concernenti lo svolgimento di pubblici concorsi
Ai sensi dell'articolo 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, la motivazione del provvedimento amministrativo non è richiesta: quando il provvedimento è conforme all'istanza dell'interessato per le categorie di atti indicate dal ministro con proprio decreto per le categorie di atti indicate nei decreti dirigenziali per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, se le ragioni della decisione risultano da altro atto dell'Amministrazione richiamato dalla decisione stessa, insieme alla comunicazione di quest'ultima deve: essere indicato se l'atto può essere o meno visionato essere indicato il termine entro cui richiedere l'atto richiamato essere indicato e reso disponibile, a norma di legge, anche l'atto cui essa si richiama essere allegato l'atto richiamato
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, al fine di favorire la conclusione con gli interessati degli accordi relativi al contenuto discrezionale del provvedimento finale, il responsabile del procedimento può: invitare ad uno o più incontri il destinatario del provvedimento ed i controinteressati, ma solo separatamente gli uni dagli altri predisporre un calendario di incontri cui invita, separatamente o contestualmente, il destinatario del provvedimento ed eventuali controinteressati invitare ad uno o più incontri esclusivamente i controinteressati sentire solo il destinatario del provvedimento
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, quale delle seguenti ipotesi costituisce causa di annullabilità del provvedimento amministrativo? la violazione o l'elusione del giudicato l'eccesso di potere la mancanza degli elementi essenziali del provvedimento il difetto assoluto di attribuzione
In base a quanto previsto dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, il provvedimento amministrativo è annullabile: se adottato in violazione di legge se viziato da difetto assoluto di attribuzione se adottato in violazione del giudicato per mancanza degli elementi essenziali del provvedimento
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, il provvedimento amministrativo è annullabile: se adottato in elusione del giudicato se viziato da incompetenza per mancanza degli elementi essenziali del provvedimento se viziato da difetto assoluto di attribuzione
Ai sensi dell'articolo 21-nonies della legge 7 agosto 1990, n. 241, il provvedimento amministrativo illegittimo può essere annullato d'ufficio: solo dall'organo che lo ha emanato da un organo diverso da quello che ha emanato il provvedimento dal Consiglio di Stato dall'organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge
In base all'articolo 21-nonies della legge 7 agosto 1990, n. 241, il provvedimento amministrativo illegittimo può essere annullato d'ufficio: sussistendo ragioni di interesse pubblico senza tener conto degli interessi dei privati sussistendo ragioni di interesse pubblico e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati tenendo conto esclusivamente degli interessi dei destinatari sussistendo ragioni di interesse pubblico e tenendo conto degli interessi dei soli destinatari
Ai sensi dell'articolo 21-nonies della legge 7 agosto 1990, n. 241, il provvedimento amministrativo illegittimo è annullabile d'ufficio: sussistendo ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole, senza tener conto degli interessi dei destinatari tenendo conto esclusivamente degli interessi dei destinatari sussistendo ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati sussistendo ragioni di interesse pubblico, tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati, senza limiti di tempo
In base all'articolo 21-nonies della legge 7 agosto 1990, n. 241, è ammessa la convalida del provvedimento annullabile? sì, sempre no, mai sì, sussistendone le ragioni di interesse pubblico ed entro un termine ragionevole sì, sussistendone le ragioni di interesse pubblico e senza limiti di tempo
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, è possibile la convalida del provvedimento amministrativo annullabile? no, salvo che la legge disponga altrimenti sì, senza limiti di tempo no, mai sì, entro un termine ragionevole
Secondo quanto disposto dall'articolo 21-quater della legge 7 agosto 1990, n. 241, i provvedimenti amministrativi efficaci: sono sempre eseguiti immediatamente sono eseguiti decorsi trenta giorni dalla loro efficacia sono eseguiti immediatamente, salvo che sia diversamente stabilito dalla legge o dal provvedimento medesimo sono eseguiti esclusivamente quando sia decorso il termine indicato nel provvedimento medesimo
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'efficacia o l'esecuzione del provvedimento amministrativo può essere sospesa: per non più di trenta giorni per il tempo strettamente necessario per non più di dieci giorni senza limiti di tempo
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, gli atti di autorizzazione possono essere sostituiti da apposite dichiarazioni degli interessati corredate, anche per mezzo di autocertificazioni, delle certificazioni e delle attestazioni normativamente richieste? sì, se il loro rilascio dipende esclusivamente dall'accertamento dei requisiti e presupposti di legge o di atti amministrativi a contenuto generale sì, sempre sì, a discrezione dell'Amministrazione competente no, mai
In base a quanto previsto dall'articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, la domanda per l'iscrizione in albi o ruoli per l'esercizio di attività imprenditoriali, commerciali o artigianali può essere sostituita da una dichiarazione di inizio attività (d.i.a.) dell'interessato? no, mai sì, se il suo rilascio dipende esclusivamente dall'accertamento di requisiti e presupposti di legge o di atti amministrativi a contenuto generale sì, sempre sì, a discrezione dell'Amministrazione competente
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, le controversie in materia di dichiarazione di inizio attività sono devolute: alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo alla giurisdizione di merito del giudice amministrativo alla Corte dei conti alla giurisdizione del giudice ordinario
Che cosa si intende per D.I.A. in materia edilizia? la denuncia di inizio attività la direzione investigativa antimafia la ditta impresa-appaltatrice la dichiarazione di insediamento abitativo
Nei casi in cui la normativa comunitaria impone l'adozione di provvedimenti amministrativi formali è ammissibile la formazione del silenzio-assenso ai sensi dell'articolo 20 della legge 7 agosto 1990, n. 241? sì, sempre no sì, su proposta del Ministro per la funzione pubblica sì, previo parere del Consiglio di Stato
La formazione del silenzio-assenso ai sensi dell'articolo 20 della legge 7 agosto 1990, n. 241, è esclusa tra l'altro: per gli atti e procedimenti individuati con decreto ministeriale per gli atti e procedimenti individuati con circolare per gli atti e procedimenti individuati con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la funzione pubblica, di concerto con i Ministri competenti per gli atti e procedimenti individuati con decreto del Presidente della Repubblica
Nei casi in cui il silenzio dell'amministrazione equivale ad accoglimento dell'istanza del privato, l'amministrazione competente può assumere determinazioni in via di autotutela? no sì, ai sensi degli articoli 21-bis e 21-ter della legge 7 agosto 1990, n. 241 sì, ai sensi degli articoli 21-quinquies e 21-nonies della legge 7 agosto 1990, n. 241 sì, previo parere del Consiglio di Stato
Il provvedimento amministrativo può essere revocato? sì, previo parere del Consiglio di Stato sì, sempre sì, per sopravvenuti motivi di pubblico interesse no, mai
I provvedimenti amministrativi ad efficacia durevole possono essere revocati? sì, nel caso di mutamento della situazione di fatto no, mai sì, anche senza mutamenti della situazione di fatto sì, sempre
In presenza di una nuova valutazione dell'interesse pubblico originario, l'amministrazione competente può revocare il provvedimento amministrativo? sì sì, previa indizione di una conferenza di servizi no, salvi i casi previsti dalla legge no
Ai sensi dell'articolo 21-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241, la revoca del provvedimento amministrativo può essere pronunciata: dalla Corte dei conti dall'organo che ha emanato il provvedimento o da altro organo previsto dalla legge da un organo diverso da quello che ha emanato il provvedimento solo dall'organo che ha emanato il provvedimento
Se la revoca del provvedimento amministrativo determina pregiudizi in danno dei soggetti interessati, l'amministrazione ha l'obbligo di provvedere al loro indennizzo? sì, previo parere favorevole del Consiglio di Stato sì sì, a discrezione dell'amministrazione competente no
Ai sensi dell'art. 1 della legge 7 agosto 1990, n. 241, il procedimento amministrativo può essere aggravato: per decisione anche non motivata del responsabile del procedimento per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria se non deriva pregiudizio ai soggetti coinvolti se l'istruttoria richiede tempi più lunghi
I soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative, ai sensi dell'articolo 1 della legge 7 agosto 1990, n. 241: assicurano il rispetto dei principi di correttezza e buona fede assicurano il rispetto delle direttive europee assicurano il rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza assicurano il rispetto del principio di divieto di aggravamento del procedimento amministrativo
Ai sensi dell'articolo 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, il procedimento amministrativo deve essere concluso mediante un provvedimento espresso: ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio sempre ove la legge così disponga ove il responsabile del procedimento decida in tal senso
Secondo l'articolo 2, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241, nella nuova formulazione, i termini per l'adozione dei provvedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali possono superare i novanta giorni: fino ad arrivare ad un massimo di centonovanta giorni tenendo conto della sostenibilità dei tempi, della natura degli interessi pubblici tutelati e della particolare complessità del procedimento che rendono necessari termini superiori; tali termini non possono superare in ogni caso i centottanta giorni, con la sola esclusione dei procedimenti di acquisto della cittadinanza italiana e di quelli riguardanti l'immigrazione su proposta dei Ministri per la Pubblica Amministrazione e l'innovazione e per la semplificazione normativa, salvo che in materia di acquisto della cittadinanza e immigrazione, materie per le quali valgono i termini ordinari nei casi stabiliti dai decreti dei Ministri per la Pubblica Amministrazione e l'innovazione e per la semplificazione normativa, tenuto conto della complessità dei procedimenti e della natura degli interessi pubblici coinvolti
Secondo l'articolo 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, i termini del procedimento amministrativo: possono essere sospesi, per una sola volta e per un periodo non superiore a trenta giorni, per l'acquisizione di informazioni o certificazioni, relative a fatti, stati o qualità, non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni sono automaticamente sospesi per trenta giorni per l'acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità, non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni sono automaticamente sospesi nel caso di acquisizione di informazioni, certificati o attestati non in possesso dell'amministrazione, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 17 della stessa legge n. 241 del 1990 non possono mai essere sospesi
Ai sensi dell'articolo 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, nei procedimenti ad istanza di parte: il responsabile del procedimento, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento del la domanda il responsabile del procedimento, entro quaranta giorni dalla formale adozione di un provvedimento negativo, comunica agli aventi diritto i motivi che ostano all'accoglimento della domanda il responsabile del procedimento, dopo la formale adozione di un provvedimento di segno negativo, comunica agli aventi diritto i motivi che ostano all'accoglimento dell'istanza il responsabile del procedimento non è tenuto a dare alcuna comunicazione in via anticipata dei motivi che ostano all'accoglimento dell'istanza
Il provvedimento amministrativo necessita di motivazione: salvo che si tratti di atti normativi e di atti a contenuto generale, per i quali la motivazione non è richiesta anche per quanto concerne gli atti normativi e gli atti a contenuto generale salvo che per i provvedimenti concernenti le piante organiche e i concorsi salvo che per i provvedimenti concernenti l'organizzazione amministrativa e il personale
In base all'articolo 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, se le ragioni della decisione risultano da altro atto dell'amministrazione richiamato dalla decisione stessa: il privato ha l'onere di conoscere l'atto richiamato deve essere trasmesso l'atto richiamato deve essere indicato e reso disponibile anche l'atto cui la decisione si richiama è sufficiente che siano indicati gli estremi dell'atto richiamato
Tra i compiti del responsabile del procedimento è ricompresa: la possibilità di esperire accertamenti tecnici e ispezioni, la possibilità di ordinare esibizioni documentali, nonché la cura delle comunicazioni, delle pubblicazioni e delle notificazioni previste dalla legge e dai regolamenti la possibilità di esperire accertamenti tecnici ed ispezioni, ed anche l'ordine di esibizioni documentali; non ricade invece tra i suoi compiti la cura delle comunicazioni e delle pubblicazioni previste dalla legge e dai regolamenti la possibilità di esperire accertamenti tecnici ma non ispezioni ed esibizioni documentali; ricade invece tra i suoi compiti la cura delle comunicazioni e delle pubblicazioni previste dalla legge e dai regolamenti soltanto la cura della pubblicazione del provvedimento amministrativo
In virtù dell'articolo 6 della legge 7 agosto 1990, n. 241, il responsabile del procedimento: compie i singoli atti istruttori su indicazione del dirigente valuta le condizioni di ammissibilità ed i presupposti rilevanti per l'emanazione del provvedimento, accerta d'ufficio i fatti e adotta le misure per lo svolgimento dell'istruttoria, anche indicendo o proponendo l'indizione di una conferenza di servizi; può anche adottare il provvedimento finale se ne ha la competenza valuta le condizioni di ammissibilità e i presupposti dell'istruttoria, disponendo o proponendo l'indizione di una conferenza di servizi, ma non può adottare il provvedimento finale si limita alla conduzione dell'istruttoria, senza compiere valutazioni
I compiti svolti dal responsabile del procedimento, nel caso previsto dall'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 447 sullo sportello unico per le attività produttive: sono eterogenei e non è richiamabile la figura del responsabile del procedimento sono ripartiti tra i funzionari delle singole amministrazioni collegate allo sportello unico sono svolti dal funzionario preposto alla struttura unica cui è affidato il procedimento stesso sono ripartiti tra i vari funzionari addetti allo sportello unico
A norma dell'articolo 7 della legge 7 agosto 1990, n. 241, la comunicazione di avvio del procedimento: è di regola effettuata, a meno che sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento è effettuata solo in casi particolari previsti dalla legge è effettuata solo laddove sussistano particolari esigenze di celerità del procedimento è sempre effettuata
I soggetti che ricevono la comunicazione di avvio del procedimento sono: i soggetti che riceveranno un effetto diretto dal provvedimento ma anche quelli che possono essere pregiudicati dal provvedimento, ove siano individuati o facilmente individuabili i soggetti che hanno fatto istanza di provvedimento i soggetti di volta in volta individuati dal responsabile del procedimento i soggetti direttamente indicati nel provvedimento
Nella comunicazione di avvio del procedimento devono essere indicati, tra l'altro: l'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento promosso, l'ufficio e la persona responsabile del procedimento l'amministrazione destinataria dell'atto, l'oggetto dell'ufficio e la persona responsabile del procedimento l'amministrazione destinataria dell'atto, l'oggetto del procedimento e l'ufficio competente l'oggetto del provvedimento e l'ufficio che lo ha emesso
Nell'avviso di avvio del procedimento devono essere indicati, tra l'altro: la data di scadenza del provvedimento la data entro la quale deve concludersi il procedimento, a discrezione del responsabile la data entro la quale deve essere iniziato il procedimento la data entro la quale, secondo i termini previsti dall'articolo 2, commi 2 o 3 della stessa legge n. 241 del 1990, deve concludersi il procedimento
Nella comunicazione di avvio del procedimento devono essere indicati, tra l'altro: i rimedi esperibili in caso di provvedimento di rigetto i rimedi esperibili dall'amministrazione in caso di inerzia del destinatario i rimedi esperibili in caso di provvedimento di diniego i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione
Secondo l'articolo 8 della legge 7 agosto 1990, n. 241, nella comunicazione di avvio del procedimento è necessario indicare, tra l'altro: la data di scadenza del provvedimento amministrativo ad istanza di parte la data di presentazione dell'istanza di parte, in ogni caso la data di presentazione dell'istanza, nei procedimenti ad iniziativa di parte la data di presentazione della documentazione relativa all'istanza di parte
Secondo l'articolo 8 della legge 7 agosto 1990, n. 241, la comunicazione di avvio del procedimento deve contenere, tra l'altro: l'indicazione dell'ufficio in cui è possibile prendere visione degli atti purché non vi siano esigenze di celerità del procedimento l'indicazione dell'ufficio in cui è possibile prendere visione degli atti l'indicazione dell'ufficio in cui è possibile prendere visione degli atti solo quando essi sono ad istanza di parte l'indicazione dell'ufficio competente a ricevere i ricorsi amministrativi
Qualora per il numero dei destinatari la comunicazione personale dell'avvio del procedimento non sia possibile: l'amministrazione provvede alla ricerca e alla identificazione degli interessati allo scopo di eseguire la comunicazione personale l'amministrazione è esentata da qualunque obbligo di comunicazione l'amministrazione segue le procedure previste dallo statuto comunale l'amministrazione adotta forme di pubblicità idonee di volta in volta stabilite dall'amministrazione medesima
I soggetti intervenuti nel procedimento amministrativo hanno diritto: di prendere visione degli atti del procedimento, in ogni caso di prendere visione degli atti del procedimento, salvo le ipotesi previste in tema di esclusione del diritto di accesso di essere aggiornati periodicamente sullo stato del procedimento di prendere visione degli atti del procedimento solo quando esso sia ad istanza di parte
Ai sensi dell'articolo 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, il responsabile del procedimento comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda: in nessun caso nei procedimenti iniziati d'ufficio in ogni caso nei procedimenti ad istanza di parte
I destinatari della comunicazione dei motivi che ostano all'accoglimento della domanda: hanno diritto di presentare osservazioni scritte, anche corredate da documenti decadono dal diritto di proporre istanza di accesso agli atti, eventualmente corredata da documentazione hanno diritto di proporre ricorso amministrativo non hanno alcun diritto
I termini per la conclusione del procedimento amministrativo, interrotti dalla comunicazione dei motivi che ostano all'accoglimento dell'istanza, iniziano nuovamente a decorrere: dalla data di ricezione della comunicazione da parte degli interessati dalla data di adozione del provvedimento di rigetto dalla data di presentazione delle osservazioni da parte degli interessati o, in mancanza, dalla scadenza del termine concesso dalla legge agli interessati per presentare osservazioni scritte a partire dalla metà del termine di 10 giorni concesso agli interessati per proporre osservazioni scritte
Le disposizioni sulla partecipazione contenute nel capo III della legge 7 agosto 1990, n. 241: non si applicano agli atti normativi e amministrativi generali non si applicano agli atti normativi ma si applicano agli atti amministrativi generali non si applicano agli atti normativi e amministrativi generali ma si applicano agli atti di pianificazione e programmazione si applicano a tutti gli atti amministrativi
Ai sensi dell'articolo 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, nei procedimenti ad istanza di parte, una volta che il responsabile del procedimento o l'autorità competente abbia dato comunicazione dei motivi che ostano all'accoglimento dell'istanza: gli istanti hanno il diritto di presentare dei documenti nel termine di trenta giorni dal ricevimento di detta comunicazione gli istanti hanno diritto di presentare in qualsiasi forma le loro osservazioni entro il termine di trenta giorni dal ricevimento di detta comunicazione gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni entro il termine di dieci giorni dal ricevimento di detta comunicazione gli istanti non possono presentare osservazioni o documenti
In base al disposto dell'articolo 14, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241, la conferenza di servizi per l'esame contestuale di interessi coinvolti in più procedimenti connessi può essere indetta: d'intesa da tutte le amministrazioni interessate da qualsiasi amministrazione coinvolta, purché vi sia l'assenso dell'amministrazione che cura l'interesse prevalente dall'amministrazione che ha iniziato il procedimento per prima dall'amministrazione o dalle amministrazioni che curano l'interesse pubblico prevalente, ma anche da qualsiasi altra amministrazione coinvolta
In base all'articolo 16 della legge 7 agosto 1990, n. 241, i pareri facoltativi sono emessi: nello stesso termine dei pareri vincolanti nello stesso termine dei pareri obbligatori, ovvero quaranta giorni nel termine comunicato immediatamente all'amministrazione richiedente da parte dell'amministrazione che è tenuta a dare il parere e comunque entro venti giorni dal ricevimento della richiesta nello stesso termine dei pareri obbligatori, ovvero sessanta giorni
In base all'articolo 16, comma 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, in caso di mancata ricezione di parere obbligatorio entro il termine, l'amministrazione procedente: può procedere indipendentemente dall'espressione del parere, a meno che non siano state comunicate esigenze istruttorie da parte dell'amministrazione consultiva deve reiterare la richiesta di parere deve sospendere il procedimento e attendere il parere può consultare altra amministrazione
Secondo l'articolo 16, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241, in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistica, territoriale e della salute dei cittadini: non si applicano le disposizioni dei due commi precedenti i pareri sono rilasciati dal Consiglio di Stato si applica la disposizione del comma uno e quindi l'amministrazione può procedere indipendentemente dal parere i pareri possono essere richiesti ad altre amministrazioni
Ai sensi dell'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241, nel caso in cui l'organo adito per il parere abbia rappresentato esigenze istruttorie: i termini di cui al comma 1 dello stesso articolo non si interrompono ma può essere richiesto un supplemento di tempo pari a massimo quindici giorni i termini di cui al comma 1 dello stesso articolo possono essere interrotti per una sola volta e il parere deve essere definitivamente reso entro quindici giorni dalla ricezione degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate i termini previsti dal comma 1 dello stesso articolo si interrompono per un massimo di quindici giorni i termini previsti dal comma 1 dello stesso articolo possono essere interrotti senza limiti di tempo fino all'acquisizione degli elementi istruttori
Ai sensi dell'articolo 17 della legge 7 agosto 1990, n. 241, ove per disposizione espressa di legge o di regolamento sia prevista l'acquisizione di valutazioni tecniche da parte di determinati organi e questi non le forniscano nel termine: il responsabile del procedimento può procedere anche in assenza della valutazione tecnica il responsabile del procedimento può esperire giudizio di ottemperanza nei confronti dell'amministrazione tenuta a fornire la valutazione tecnica il responsabile del procedimento deve reiterare la richiesta di valutazione e solo in caso di nuova inerzia può richiedere la valutazione ad altri organi dell'amministrazione pubblica o altri enti pubblici dotati di capacità tecniche equipollenti ovvero ad istituti universitari il responsabile del procedimento deve chiedere tali valutazioni ad altri organi dell'amministrazione pubblica o ad altri enti che siano dotati di capacità tecniche equipollenti o ad istituti universitari
Ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 7 agosto 1990, n. 241, nel caso che le valutazioni tecniche debbano essere fornite da amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale e della salute dei cittadini e queste non provvedano nel termine: il responsabile del procedimento dispone che la valutazione tecnica sia compiuta da organi interni della stessa amministrazione procedente non si applica la disposizione del primo comma dello stesso articolo si applica la disposizione del primo comma dello stesso articolo e il responsabile del procedimento richiede la valutazione tecnica ad altri enti od altre amministrazioni pubbliche dotate della medesima competenza si applica la disposizione del primo comma dello stesso articolo e quindi il responsabile del procedimento procede anche in assenza della valutazione tecnica
Secondo l'articolo 18 della legge 7 agosto 1990, n. 241, i documenti attestanti atti, fatti, qualità o stati soggettivi necessari per l'istruttoria del procedimento: sono sempre acquisiti d'ufficio sono acquisiti d'ufficio se sono in possesso della stessa amministrazione procedente o se detenuti istituzionalmente da altre pubbliche amministrazioni devono essere prodotti dal privato unitamente alla richiesta o all'istanza possono essere sostituiti da copie
Secondo l'articolo 22 della legge 7 agosto 1990, n. 241, gli "interessati" all'accesso sono: solo i portatori di interessi legittimi e diritti soggettivi tutti i soggetti, pubblici e privati, portatori di una situazione giuridicamente tutelata, anche indirettamente collegata al documento al quale è chiesto l'accesso tutti i soggetti privati che abbiano un interesse diretto, concreto ed attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso tutti i soggetti, pubblici e privati, portatori di una situazione giuridicamente tutelata, anche non collegata al documento al quale è chiesto l'accesso
Ai sensi dell'articolo 22 della legge 7 agosto 1990, n. 241, i "controinteressati" all'esercizio del diritto di accesso sono: individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto solo i soggetti pubblici o privati individuati dal documento richiesto i soggetti espressamente indicati nel documento richiesto tutti i soggetti privati e pubblici, anche non individuati nel provvedimento richiesto
L'articolo 22, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241 enuncia quali sono i documenti amministrativi che possono essere oggetto del diritto d'accesso: sono accessibili tutti i documenti, con l'eccezione di quelli indicati dall'articolo 24, commi 1, 2, 3, 5 e 6 della stessa legge sono accessibili solo i documenti indicati nell'articolo 24, commi 1, 2, 3, 5 e 6 della stessa legge sono accessibili tutti gli atti e i documenti amministrativi, tranne quelli coperti dal segreto di Stato sono accessibili tutti gli atti e i documenti amministrativi, eccetto quelli normativi e amministrativi generali
L'articolo 22, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241, in relazione agli atti oggetto dell'accesso, fa salve: le disposizioni relative al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, in relazione alle pubbliche amministrazioni interessate le disposizioni relative agli atti endoprocedimentali le disposizioni del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, in materia di accesso ai dati personali da parte della persona cui i dati si riferiscono le disposizioni relative ai documenti di pianificazione, programmazione e localizzazione da parte degli enti locali interessati
Secondo l'articolo 23 della legge 7 agosto 1990, n. 241, il diritto di accesso si esercita: nei confronti di tutte le pubbliche amministrazioni eccetto gli enti pubblici gestori di servizi nei confronti di ogni soggetto che detenga un documento amministrativo nei confronti delle pubbliche amministrazioni, delle aziende autonome e speciali, degli enti pubblici e dei gestori di pubblici servizi nei confronti delle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici e privati
Tra i casi in cui il Governo può, con regolamento, prevedere casi di sottrazione del diritto di accesso vi sono: i processi di formazione della politica comunitaria e i documenti attinenti all'attuazione degli accordi di partenariato i processi di formazione e attuazione della politica monetaria e valutaria e i documenti attinenti alla tutela dell'ordine pubblico e la repressione della criminalità i processi di formazione della politica economica e i documenti attinenti alla difesa dei diritti civili e sociali i processi di formazione della volontà degli enti pubblici
In alcuni casi, enunciati dall'articolo 24, comma 6, della legge 7 agosto 1990, n. 241, il Governo può, con regolamento, escludere il diritto d'accesso. Tra questi casi, in particolare, vi sono: i documenti qualificati riservati per ragioni di tutela della vita privata di soggetti pubblci o privati e quelli relativi alle procedure di contrattazione collettiva del pubblico impiego i documenti che riguardino la riservatezza degli addetti alla difesa nazionale o dei servizi segreti e quelli relativi alla contrattazione collettiva nazionale in corso nei rispettivi settori i documenti provenienti da stati esteri con la qualifica di riservato i documenti che riguardino la vita privata o la riservatezza di persone e quelli che riguardino l'attività in corso di contrattazione collettiva nazionale di lavoro e gli atti interni connessi all'espletamento del relativo mandato
Nel caso di documenti contenenti dati sensibili o giudiziari, a norma dell'articolo 24, comma 7, della legge 7 agosto 1990, n. 241: l'accesso è consentito tranne nei casi individuati dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 l'accesso non è mai consentito l'accesso è consentito nei limiti in cui sia strettamente indispensabile e nei termini previsti dall'articolo 60 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, in caso di dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale l'accesso è sempre consentito in caso di dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale
Secondo l'articolo 25, comma 2, della legge 7 agosto 1990, n. 241, la richiesta di accesso: deve essere motivata e rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o lo detiene stabilmente non necessita di alcun corredo scritto o motivazionale deve essere scritta e rivolta all'amministrazione procedente deve essere scritta e rivolta all'amministrazione che per ultima ha ricevuto il documento
Per giurisdizione esclusiva si intende: la competenza esclusiva del Tribunale amministrativo regionale del Lazio la giurisdizione del giudice amministrativo nelle materie nelle quali esso conosce anche di diritti soggettivi la giurisdizione dei giudici speciali la giurisdizione di merito degli organi di giustizia amministrativa
Gli organi di giustizia amministrativa esercitano giurisdizione di merito tra l'altro: in nessun caso nei giudizi di ottemperenza nei ricorsi diretti ad ottenere l'esecuzione di un provvedimento dell'autorità amministrativa da parte del suo destinatario nei ricorsi avverso l'esecuzione di un provvedimento dell'autorità amministrativa da parte del suo destinatario
Il ricorso in appello al Consiglio di Stato: non sospende mai l'esecuzione della sentenza impugnata non sospende l'esecuzione della sentenza impugnata, salvo che, su istanza di parte, l'esecuzione sia sospesa non sospende l'esecuzione della sentenza impugnata, salvo che, d'ufficio, l'esecuzione sia sospesa sospende sempre l'esecuzione della sentenza impugnata
Ai sensi dell'art. 130, comma 1 del decreto legislativo 12 dicembre 2006, n. 163, per l'esecuzione di lavori pubblici affidati in appalto: le amministrazioni aggiudicatrici possono istituire un ufficio di direzione dei lavori le amministrazioni aggiudicatrici istituiscono un ufficio di direzione dei lavori se ne fa richiesta l'appaltatore le amministrazioni aggiudicatrici sono obbligate ad istituire un ufficio di direzione dei lavori l'appaltatore è il direttore dei lavori
Ai sensi dell'art. 129, comma 1 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'esecutore di lavori pubblici: è obbligato a stipulare una polizza assicurativa che tenga indenni le stazioni appaltanti da tutti i rischi di esecuzione non può stipulare polizze assicurative, a pena di nullità deve essere autorizzato dalla stazione appaltante a stipulare una polizza assicurativa che la tenga indenne da tutti i rischi di esecuzione ha la facoltà di stipulare una polizza assicurativa che tenga indenni le stazioni appaltanti da tutti rischi di esecuzione
Ai sensi degli articoli 3 e 30 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la concessione di servizi: è un contratto con le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di servizi, ma il corrispettivo consiste unicamente nel diritto di gestire funzionalmente e di sfruttare economicamente il servizio è un appalto pubblico di servizi è un contratto a favore di terzi è un contratto aperto
Ai sensi degli articoli 8 e 9 del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica: è ammesso, nel termine di 60 giorni, contro gli atti amministrativi non definitivi è sempre ammesso per motivi di merito è ammesso, nel termine di 120 giorni, contro gli atti amministrativi definitivi per motivi di legittimità è ammesso, nel termine di 120 giorni, contro gli atti amministrativi definitivi per motivi di merito
Ai sensi degli articoli 14 e 15 del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, la decisione del ricorso straordinario: è adottata con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministero competente e non è impugnabile è adottata con sentenza è adottata con decreto del Ministero competente ed è impugnabile per revocazione è adottata con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministero competente ed è impugnabile per revocazione
Per contratti 'attivi' della pubblica amministrazione si intendono: i contratti produttivi di un'entrata per la pubblica amministrazione i contratti con i quali la pubblica amministrazione si procura beni e servizi i contratti produttivi di una spesa per la pubblica amministrazione i contratti di appalto pubblico di lavori, servizi o forniture
Ai sensi dell'articolo 30 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la scelta del concessionario di servizi: deve avvenire previa gara informale a cui sono invitati almeno cinque concorrenti, se sussistono in tale numero soggetti qualificati è oggetto di affidamento diretto deve avvenire previa pubblicazione di bando di gara deve avvenire previa gara informale a cui sono invitati tre concorrenti
Ai sensi dell'articolo 117 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la cessione dei crediti verso le stazioni appaltanti derivanti da contratti d'appalto: è sempre vietata deve essere autorizzata espressamente dalla stazione appaltante è opponibile alle amministrazioni pubbliche che, ricevuta notifica della cessione, non la rifiutino nel termine previsto dalla legge deve essere autorizzata dalla Corte dei conti
Ai sensi dell'articolo 136 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in caso di grave inadempimento da parte dell'appaltatore delle obbligazioni nascenti da contratti di lavori pubblici: la stazione appaltante dispone la risoluzione del contratto, previa contestazione degli addebiti e valutazione delle controdeduzioni la stazione appaltante delibera immediatamente la risoluzione del contratto subentra automaticamente l'appaltatore secondo in graduatoria il contratto decade
La normativa sul diritto d'accesso non si applica: nei procedimenti connessi a quello principale nei procedimenti giurisdizionali nei procedimenti di rilevanza comunitaria nei procedimenti tributari, per i quali restano ferme le particolari norme che li regolano
Il capitolato generale d'appalto dei lavori pubblici, approvato con decreto ministeriale 19 aprile 2000, n. 145: ha natura giuridica di regolamento è un provvedimento amministrativo è una legge è un contratto
Come si esercita il diritto di accesso? mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi soltanto mediante l'esame dei documenti soltanto mediante estrazione di copia mediante esame, ordinariamente, e mediante estrazione di copia in caso di documentazione complessa
L'esame dei documenti oggetto dell'esercizio dell'accesso ai documenti amministrativi: è normalmente gratuito è sempre oneroso è oneroso o gratuito a seconda del regolamento che adotta ogni amministrazione è normalmente oneroso
Il ricorso incidentale: può essere proposto anche in primo grado davanti al tribunale amministrativo regionale non può essere proposto davanti al tribunale amministrativo regionale è inammissibile in primo grado non esiste nel processo amministrativo
Ai sensi dell'art. 25 della legge 7 agosto 1990, n. 241, decorsi inutilmente trenta giorni dalla richiesta di accesso ai documenti amministrativi: questa si intende accettata questa si intende differita questa si intende respinta il privato deve reiterare la richiesta
La parte può rinunciare al ricorso: in qualunque stadio della controversia solo oralmente in udienza con inattività concludente mai
La perenzione del ricorso: opera solo su istanza delle parti è inammissibile opera di diritto e può essere rilevata anche d'ufficio può essere rilevata solo d'ufficio
Il ricorso è nullo: se non contiene il codice fiscale dell'avvocato se non reca il timbro dell'avvocato se non redatto su carta bollata se manchi la sottoscrizione
Gli enti pubblici: non sono soggetti di diritto non possono stipulare contratti godono della capacità giuridica di diritto privato non godono della capacità giuridica di diritto privato
Ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture: presiede le Commissioni di gara esprime pareri vincolanti su questioni insorte durante lo svolgimento delle procedure di gara su iniziativa della stazione appaltante e di una o più delle altre parti, esprime parere non vincolante su questioni insorte durante lo svolgimento delle procedure di gara non ha competenze consultive
Ai sensi dell'articolo 5 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i capitolati menzionati nel bando o nell'invito: costituiscono parte integrante del contratto d'appalto possono costituire parte integrante del contratto d'appalto, a discrezione della stazione appaltante hanno forza e valore di legge devono essere accettati dai concorrenti per poter costituire parte integrante del contratto d'appalto
Ai sensi dell'articolo 127 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il Consiglio superiore dei lavori pubblici: esprime parere obbligatorio sui progetti definitivi di lavori pubblici di competenza statale di importo superiore ai 25 milioni di euro esprime parere obbligatorio sui progetti preliminari di lavori pubblici di competenza statale è l'organo competente ad espletare le gare d'appalto statali esprime parere facoltativo sui progetti definitivi di lavori pubblici di competenza statale di importo superiore ai 25 milioni di euro
Ai sensi dell'articolo 128 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la realizzazione dei lavori pubblici di importo superiore a 100.000 euro: si svolge sulla base di un programma triennale insuscettibile di aggiornamenti si svolge sulla base di un programma triennale e di suoi aggiornamenti annuali si svolge sulla base di un programma quinquennale e di suoi aggiornamenti annuali non è consentita
Ai sensi dell'articolo 93 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la progettazione in materia di lavori pubblici: si articola in preliminare, definitiva ed esecutiva si articola in definitiva ed esecutiva si articola in preliminare e definitiva non è necessaria
Ai sensi dell'articolo 49 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in una gara d'appalto l'avvalimento consiste: nel soddisfare la richiesta relativa al possesso dei requisiti di ordine generale attraverso i requisiti di un altro soggetto nel far eseguire l'intero appalto da un'altra impresa ausiliaria nel prestito di denaro tra stazioni appaltanti nel soddisfare la richiesta relativa al possesso dei requisiti di carattere economico, finanziario, tecnico, organizzativo attraverso i requisiti di un altro soggetto
Ai sensi dell'articolo 34 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, sono ammessi a partecipare alle procedure di affidamento dei contratti pubblici: solo i consorzi anche consorzi e raggruppamenti temporanei di imprese solo i raggruppamenti temporanei di imprese solo le persone fisiche
Ai sensi dell'articolo 1 della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica: è personale e limitata ai fatti e alle omissioni commessi con dolo o colpa grave è personale e limitata ai soli fatti dolosi è personale e limitata ai soli fatti colposi non è mai personale
Ai sensi dell'articolo 1 della legge 14 gennaio 1994, n. 20, il diritto al risarcimento del danno da responsabilità contabile: è assoggettato a un termine di decadenza di tre mesi si prescrive in ogni caso in cinque anni si prescrive in dieci anni è imprescrittibile
Ai sensi dell'articolo 2 della legge 14 gennaio 1994, n. 20, il giudizio di conto si estingue: non è estinguibile decorsi cinque anni dal deposito del conto effettuato ai sensi del Regio decreto 13 agosto 1933, n. 1038, in assenza di deposito della relazione su di esso o di elevazione di contestazioni decorsi dieci anni dal deposito del conto effettuato ai sensi del Regio decreto 13 agosto 1933, n. 1038 in caso di tempestiva elevazione di contestazioni a carico del tesoriere o del contabile da parte dell'amministrazione
In materia di servizi pubblici, l'articolo 101 del decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 prevede che: il rapporto di utenza non è tutelato dall'ordinamento giuridico il rapporto di utenza deve svolgersi nel rispetto di standard di qualità, definiti all'esito di procedure alle quali gli utenti devono poter partecipare attraverso forme rappresentative il rapporto di utenza non è assoggettato a standard di qualità il rapporto di utenza deve svolgersi nel rispetto di standard di qualità, fissati dal difensore civico
Ai sensi dell'articolo 69 del Regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440, le amministrazioni statali creditrici verso un creditore di altra amministrazione: devono chiedere la sospensione provvisoria dei pagamenti dovuti (fermo amministrativo) sono pagate direttamente dall'altra amministrazione si surrogano al creditore dell'altra amministrazione possono chiedere la sospensione provvisoria dei pagamenti dovuti (fermo amministrativo)
L'art. 27 della legge 7 agosto 1990, n. 241, prevede un organo che vigila affinché sia attuato il principio di piena conoscibilità dell'attività della pubblica amministrazione. Tale organo è: la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, istituita presso ciascun Ministero la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, istituita in seno al Garante del trattamento dei dati personali il difensore civico
In caso di sopravvenuta carenza di interesse, il ricorso avanti al giudice amministrativo: diventa inammissibile diventa irricevibile diventa nullo diventa improcedibile
Ai sensi dell'articolo 18 del decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito in legge 23 marzo 1997, n. 135, le amministrazioni statali: devono rimborsare le spese legali relative a giudizi di responsabilità promossi nei confronti dei propri dipendenti, solo in caso di condanna di questi ultimi devono rimborsare le spese legali relative a giudizi di responsabilità promossi nei confronti dei propri dipendenti, che abbiano escluso la responsabilità di questi ultimi non devono rimborsare le spese legali relative a giudizi di responsabilità promossi nei confronti dei propri dipendenti, che abbiano escluso la responsabilità di questi ultimi deve pagare il collegio sindacale chiamato a valutare la responsabilità dei propri dipendenti
Ai sensi dell'articolo 1 del Regio decreto 30 ottobre 1933, n. 1611, per la difesa in giudizio delle amministrazioni statali: gli avvocati dello Stato hanno sempre bisogno di mandato gli avvocati dello Stato non hanno bisogno di mandato gli avvocati dello Stato hanno bisogno di mandato, se lo richiede il tipo di causa gli avvocati dello Stato firmano un mandato a sé stessi
Chi sono i "controinteressati" nel processo amministrativo? i cittadini i titolari di un interesse giuridicamente rilevante affine a quello del ricorrente i titolari di un interesse giuridicamente rilevante di segno opposto a quello del ricorrente i titolari di un interesse giuridicamente rilevante identico a quello del ricorrente
Quale dei seguenti è un mezzo di sanatoria degli atti amministrativi classificato nei "provvedimenti di conservazione"? revoca annullamento convalida avvalimento
Come viene attuato il piano regolatore generale? a mezzo di autorizzazioni e di denuncia inizio attività a mezzo di piani paesaggistici a mezzo dei piani particolareggiati di esecuzione a mezzo di valutazione di impatto ambientale
La circolazione dei veicoli su strade fuori dei centri abitati può essere sospesa temporaneamente: solo dal sindaco dal prefetto per motivi di sicurezza pubblica sempre dal presidente della Regione dai comandi militari in ogni caso
Può un'ordinanza sindacale, sia essa ordinaria che di necessità, contrastare con la legge ordinaria? soltanto quando sia stata emanata un'apposita autorizzazione del governo no, salvo nei casi di calamità naturali no, mai sì
La legge 15 marzo 1997, n. 59 delega il Governo alla razionalizzazione dei Ministeri: attraverso la sola soppressione dei Ministeri anche attraverso il riordino, la soppressione e la fusione dei Ministeri esclusivamente per mezzo del riordino dei Ministeri solo mediante il riordino e la soppressione dei Ministeri
Le sottoscrizioni delle domande per la partecipazione ai concorsi pubblici ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445: non sono soggette ad autenticazione sono sempre e comunque soggette ad autenticazione sono soggette ad autenticazione su richiesta della Pubblica Amministrazione sono soggette ad autenticazione solo ove il bando di concorso lo preveda
La generazione della firma digitale: avviene tramite una chiave privata ed una pubblica può riguardare solo gli enti pubblici avviene grazie ad una sola chiave pubblica si basa con la sostituzione di una firma con il timbro
Quando si configura un'unione di Comuni? quando due o più Comuni, di norma confinanti, intendono esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni di loro competenza quando viene costituito un consorzio di Comuni quando si verifica la fusione di due o più Comuni quando due o più Comuni stipulano una convenzione per l'esercizio associato di funzioni
La trasmissione del documento informatico, per via telematica, equivale alla notificazione per mezzo della posta nei casi consentiti dalla legge? sì, solo in caso di consenso prestato in via preventiva dall'interessato sì, se effettuata mediante la posta elettronica certificata no, solo per mezzo della posta si assicura l'avvenuta consegna sì in ogni caso, senza nessun tipo di controllo sull'avvenuta consegna
Secondo il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dal decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, alle infrazioni per le quali è previsto il rimprovero verbale: si applica la disciplina stabilita dal contratto collettivo provvede il superiore gerarchico provvede l'ufficio competente per i procedimenti disciplinari provvede il Collegio arbitrale
Gli atti di competenza dirigenziale: non possono essere riformati, revocati, riservati o avocati dal Ministro possono solo essere revocati dal Ministro possono essere avocati e riformati solo previo parere di un comitato tecnico possono sempre essere avocati, riformati e revocati dal Ministro
Il rapporto di gerarchia intercorre solo fra: gradi militari organi individuali organi di diverse amministrazioni organi collegiali
A quale organo il Garante per la protezione dei dati personali può segnalare i provvedimenti da adottare in materia di protezione dati? alla Corte dei conti alla Corte costituzionale al Governo al Parlamento
Il trattamento economico accessorio dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è definito: dal Dipartimento della Funzione pubblica da un regolamento adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentite l'ARAN e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dalla legge dai contratti collettivi
A norma del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, l'esercizio dei poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti: spetta ai dirigenti di uffici dirigenziali generali spetta al Presidente del Consiglio dei Ministri spetta ai funzionari nominati responsabili del procedimento spetta al Sottosegretario competente
Il codice di comportamento dei dipendenti privatizzati delle pubbliche amministrazioni, oltre a definire i doveri del dipendente, individua anche la tipologia delle infrazioni e delle relative sanzioni? no, le infrazioni sono definite dalla legge no, la tipologia delle infrazioni e delle sanzioni è definita dai contratti collettivi sì no, le sanzioni sono definite con decreto ministeriale
Da chi viene definito il codice di comportamento per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni secondo il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165? dall'ARAN dai dirigenti preposti alle singole struttture dal Presidente della Repubblica dal Dipartimento della funzione pubblica, sentite le confederazioni sindacali maggiormente rappresentative
Ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le richieste di parere agli organi consultivi dell'amministrazione sono di competenza: dell'Organo di governo del dirigente del Consiglio di Amministrazione del dirigente generale
La carta d'identità elettronica: può essere rinnovata a decorrere dai 4 mesi precedenti la scadenza può essere utilizzata come sostitutivo del libretto di pensione può essere utilizzata quale strumento di autenticazione telematica per l'effettuazione di pagamenti tra soggetti privati e pubbliche amministrazioni deve essere rinnovata annualmente
Il conferimento in favore degli Enti locali di tutte le funzioni che non richiedono un unitario esercizio a livello regionale avviene nell'osservanza di quale tra i seguenti principi? di riserva di legge di sussidiarietà di partecipazione di celerità
Ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, è consentito l'accesso dei cittadini degli Stati membri dell'Unione Europea ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche? sì, senza alcuna riserva sì, purché i posti di lavoro non implichino esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengano alla tutela dell'interesse nazionale sì, ma solo ove abbiano conoscenza della lingua italiana sì, ove conoscano almeno tre lingue straniere
In base al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, gli enti pubblici economici e i soggetti privati possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti pubblici? sì, previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi no, possono conferire incarichi sono agli appartenenti alle magistrature sì, sempre e comunque no, in nessun caso
Quale delle seguenti sanzioni disciplinari è propria del rapporto di pubblico impiego? la riduzione dello stipendio la riduzione della qualifica la restituzione dello stipendio. il licenziamento.
A norma del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, l'esercizio dei poteri e dei compiti attribuiti ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali: non può mai essere conferito ai dirigenti può essere sempre conferito a vice dirigenti può essere conferito anche ai dirigenti preposti all'attuazione di particolari programmi, progetti e gestioni può essere sempre avocato dal Ministro
Quale natura giuridica ha un'unione di Comuni? è un'associazione di diritto pubblico a carattere obbligatorio è un ente pubblico economico è un ente non territoriale è un ente locale costituto da due o più comuni di norma contermini
Ai sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, l'attribuzione di trattamenti economici ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni può avvenire esclusivamente mediante: contratti collettivi o individuali atti legislativi determinazioni dirigenziali circolari ministeriali
Ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, i contratti collettivi definiscono i trattamenti economici accessori collegati, tra l'altro, allo svolgimento di attività pericolose per la salute, della cui attribuzione è responsabile: il Presidente del Consiglio il Ministro competente il Ministro della salute il dirigente
Secondo il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ogni provvedimento disciplinare deve essere adottato previa tempestiva contestazione scritta dell'addebito al dipendente? no, ad eccezione del licenziamento sì, ad eccezione del rimprovero verbale no, in nessun caso sì, deve esserlo in ogni caso
I rapporti sindacali delle pubbliche amministrazioni sono disciplinati: dai contratti collettivi dai regolamenti dalle circolari ministeriali dalla legge
A norma del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, i dirigenti degli uffici dirigenziali generali, tra l'altro: sono obbligati a chiedere pareri al Consiglio di Stato controllano l'attività dei dirigenti e dei responsabili del procedimento amministrativo definiscono programmi e direttive generali dell'attività amministrativa sono obbligati a chiedere pareri al Tribunale amministrativo regionale
Secondo il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni: è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana è pubblicato mediante affissione nei luoghi di lavoro non è soggetto ad alcuna pubblicazione
L'organizzazione dei pubblici uffici avviene mediante: regolamenti circolari contrattazione collettiva disposizioni legislative
Ogni provvedimento disciplinare, con esclusione del rimprovero verbale, deve essere adottato previa: audizione del dipendente entro 20 giorni tempestiva comunicazione scritta di addebito al dipendente tempestiva contestazione orale dell'addebito al dipendente convocazione del dipendente di fronte al Giudice del lavoro
Cosa consegue alle dimissioni del Sindaco divenute irrevocabili? lo scioglimento del Consiglio comunale, con contestuale nomina di un Commissario la decadenza della sola Giunta la rinnovazione delle elezioni del Sindaco l'attribuzione al Vice Sindaco delle relative funzioni
Nei comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti l'elezione dei Consiglieri comunali si effettua con: sistema misto sistema maggioritario sistema proporzionale sistema proporzionale con premio di maggioranza
Entro il termine di durata del vincolo espropriativo l'amministrazione deve: emanare il provvedimento di occupazione di urgenza emanare il provvedimento che comporta la dichiarazione di pubblica utilità concludere la procedura ablatoria completare l'opera pubblica
Qual è la durata della nomina del Segretario comunale? corrisponde alla durata del mandato del Sindaco che lo ha nominato la durata della nomina è di 5 anni la durata della nomina è 1 anno ha durata illimitata
Quale trattamento economico spetta al dipendente cui vengano temporaneamente assegnate mansioni superiori? il trattamento economico relativo alla qualifica di appartenenza maggiorato di una percentuale fissa stabilita dal dirigente il trattamento economico relativo alle mansioni superiori per il periodo di effettiva prestazione il trattamento economico relativo alla propria qualifica di appartenenza il trattamento economico previsto per la qualifica dirigenziale
I soggetti sottoposti al giudizio della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica, rispondono per fatti e omissioni commesse: anche per colpa lieve a prescindere dal dolo e dalla colpa grave sulla base del nesso di imputazione oggettiva con dolo o colpa grave
A norma del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 si intendono per enti locali: i Comuni, le Province, le Regioni, le città metropolitane e le Comunità montane i Comuni, le Province, le città metropolitane, le Comunità montane, le comunità isolane e le unioni di comuni i Comuni, le Province, le Regioni, le città metropolitane e le unioni di Comuni le Regioni, i Comuni, le Province e le Aziende Sanitarie Locali
A norma del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, i Comuni e le Province sono titolari di funzioni: unicamente conferite con legge dello Stato e della Regione proprie, oltre che di quelle conferite con legge dello Stato e della Regione, secondo il principio di sussidiarietà unicamente conferite con legge dello Stato unicamente conferite con legge della Regione
A norma del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, lo Statuto dei Comuni e delle Province è deliberato: dalle Regioni dallo Stato dal Prefetto dai rispettivi Consigli
A norma del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, per le violazioni dei Regolamenti provinciali si applicano sanzioni? sì, sempre di tipo penale sì, di tipo amministrativo-pecuniario salvo diverse disposizioni di legge sì, sempre di tipo amministrativo-pecuniario no, non sono previste sanzioni
A norma del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il Consiglio comunale: è l'organo abilitato a manifestare la volontà del Sindaco è l'organo che rappresenta il Comune è l'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del Comune è l'organo elettorale del Comune
A norma del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nel sistema elettorale maggioritario osservato dai Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, può verificarsi la necessità di un secondo turno di votazioni? sì, in caso di parità di voti ai fini del ballottaggio tra i due candidati che abbiano ottenuto il maggior numero di voti no, mai sì, ove previsto dallo Statuto del Comune sì, qualora nessun candidato abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti al primo turno
Gli accordi tra pubbliche amministrazioni per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune sono soggetti: ove non diversamente previsto, ai principi del codice civile in materia di obbligazioni e contratti in quanto compatibili solo alle norme in materia di obbligazioni e contratti solo alle norme sulla contabilità di Stato alla normativa pubblicistica, salvo i casi previsti dalla legge
Le controversie sull'esecuzione degli accordi tra Pubblica Amministrazione e cittadini per determinare il contenuto discrezionale del provvedimento sono devolute: alla Corte dei conti alla giurisdizione del giudice ordinario alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo alla giurisdizione di merito del giudice amministrativo
In materia di accordi sostitutivi di provvedimenti amministrativi, le relative controversie sono devolute: alla Corte dei conti alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo alla giurisdizione di merito del giudice amministrativo alla giurisdizione del giudice ordinario
In sede di conferenza di servizi, in caso di dissenso tra amministrazioni statali, se il motivato dissenso è espresso da un'amministrazione preposta alla tutela ambientale, a chi è rimessa la decisione: al Consiglio dei Ministri all'amministrazione procedente, previo parere del Consiglio di Stato all'amministrazione procedente alla Corte dei conti
Si definiscono provvedimenti di "secondo grado": i provvedimenti emessi dagli organi di giustizia amministrativa i provvedimenti emessi da amministrazioni non statali i provvedimenti aventi ad oggetto altri e precedenti provvedimenti amministrativi o fatti equipollenti i provvedimenti emessi da organi consultivi
In base a quanto previsto in tema di contratti pubblici dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, è ammissibile una procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara? sì, se per ragioni di natura tecnica o artistica il contratto possa essere affidato unicamente ad un operatore economico determinato sì, qualora, in esito all'esperimento di una procedura aperta o ristretta, siano state presentate solo due offerte valide sì, quando l'estrema urgenza, risultante da eventi imputabili alla stazione appaltante, non sia compatibile con i termini imposti dalla pubblicazione del bando di gara no, mai
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, è ammesso il recesso unilaterale dai contratti della Pubblica Amministrazione? sì, sempre sì, nei casi previsti dalla legge no, mai sì, previo parere della Corte dei conti
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, è ammesso il recesso unilaterale dai contratti della Pubblica Amministrazione? no, mai sì, nei casi previsti dal contratto sì, sempre sì, previo parere della Corte dei conti
Le controversie inerenti alla nullità dei provvedimenti amministrativi adottati in violazione del giudicato sono devolute: alla giurisdizione del giudice ordinario alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo alla giurisdizione di merito del giudice amministrativo alla Corte dei conti
Le questioni inerenti alla nullità del provvedimento amministrativo adottato in elusione del giudicato sono attribuite: alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo alla Corte dei conti alla giurisdizione di merito del giudice amministrativo alla giurisdizione del giudice ordinario
Le amministrazioni pubbliche possono concludere accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune? no, tali accordi possono essere conclusi solo tra pubbliche amministrazioni e privati no, mai sì, anche al di fuori della conferenza di servizi sì, ma solo se si tratta di amministrazioni preposte alla tutela ambientale
Le controversie in materia di formazione degli accordi conclusi tra pubbliche amministrazioni per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune sono devolute: alla Corte dei conti alla giurisdizione di merito del giudice amministrativo alla giurisdizione del giudice ordinario alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo
Le controversie sull'esecuzione degli accordi conclusi tra pubbliche amministrazioni per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune sono devolute: alla Corte dei conti alla giurisdizione di merito del giudice amministrativo alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo alla giurisdizione del giudice ordinario
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, il provvedimento amministrativo è annullabile: se adottato in violazione di norme sul procedimento quando, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato se viziato da eccesso di potere per mancata comunicazione di avvio del procedimento, qualora l'amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato per mancanza degli elementi essenziali del provvedimento
In base a quanto disposto dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, il provvedimento amministrativo non è annullabile: se adottato in violazione di norme sul procedimento qualora, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato se viziato da incompetenza se viziato da eccesso di potere se adottato in violazione di legge
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, il provvedimento amministrativo non è annullabile: se viziato da incompetenza se adottato in violazione di norme sulla forma degli atti qualora, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato se adottato in violazione di legge se viziato da eccesso di potere
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, il provvedimento amministrativo non è annullabile: se viziato da incompetenza per mancata comunicazione dell'avvio del procedimento, qualora l'amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato se adottato in violazione di legge se viziato da eccesso di potere
In base a quanto disposto dall'articolo 21-nonies della legge 7 agosto 1990, n. 241, il provvedimento amministrativo illegittimo può essere annullato d'ufficio: senza limiti di tempo entro trenta giorni dalla notificazione del provvedimento entro un termine ragionevole entro trenta giorni dalla emanazione del provvedimento
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'efficacia del provvedimento amministrativo può essere sospesa? sì, da un organo diverso da quello che ha emanato il provvedimento sì, dallo stesso organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge sì, esclusivamente dall'organo che lo ha emanato no
Secondo quanto previsto dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, l'esecuzione del provvedimento amministrativo può essere sospesa? sì, da un organo diverso da quello che ha emanato il provvedimento sì, esclusivamente dall'organo che ha emanato il provvedimento no sì, dall'organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge
Le attività di autorizzazione in funzione di controllo, con cui la pubblica amministrazione, nell'esercizio della sua attività discrezionale in funzione preventiva esprime il proprio parere circa l'atto che le è stato presentato, sono proprie: della fase decisoria del procedimento amministrativo della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo solo della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo solo della fase dei controlli successivi al procedimento amministrativo
Gli acclaramenti sono: atti di controllo successivo della legittimità di provvedimenti amministrativi acquisizioni di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale atti di conoscenza mediante i quali la pubblica amministrazione informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto misure individuali con cui si porta a conoscenza del destinatario l'atto, attraverso un procedimento che mira a dare certezza legale dell'invio e del ricevimento dell'atto stesso
I pareri sono obbligatori non vincolanti: se è rimesso alla discrezionalità dell'organo dell'amministrazione attiva di richiederli o meno se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può anche non attenersi ad essi discostandosene con il proprio operato e motivando le ragioni per le quali se ne discosti se l'organo di amministrazione attiva non è obbligato a richiedere il parere, ma una volta richiesto deve attenersi ad esso se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi
La giurisdizione generale di legittimità dei tribunali amministrativi regionali: può riguardare l'accertamento dei vizi di violazione di legge di un atto amministrativo non può riguardare l'accertamento dei vizi di violazione di legge di un atto amministrativo è limitata quanto al potere di decisione: infatti non può annullare l'atto illegittimo riguarda ogni controversia relativa al merito di un atto amministrativo che abbia leso un interesse legittimo
La pubblica amministrazione può richiedere ad un cittadino un certificato di stato civile, nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento ove tale dato risulta attestato? no, il divieto è espressamente previsto dall'articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 la legge nulla dispone al riguardo; è da intendersi quindi che la pubblica amministrazione possa agire come ritiene opportuno sì, può farlo legittimamente secondo quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 richiedere o meno la documentazione in tal caso è una facoltà che il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 demanda all'ente interessato
Sono beni dello Stato indisponibili per appartenenza, tra gli altri: cose di interesse artistico e culturale non costituite in raccolte beni privati espropriati beni mobili (esclusi gli immobili) non demaniali destinati alla difesa beni costituenti la dotazione del Presidente della Repubblica
Il cittadino di uno Stato non appartenente all'Unione europea, regolarmente soggiornante in Italia, può utilizzare una dichiarazione sostitutiva di certificazione per attestare la cittadinanza? sì, purché soggiorni in Italia da almeno dieci anni sì, alla stregua dei cittadini italiani e dell'Unione europea ai cittadini stranieri è preclusa ogni sorta di autocertificazione può solo dichiarare, di norma, stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani
Sono impugnabili innanzi al giudice amministrativo soltanto gli atti amministrativi (in senso oggettivo, ossia esplicazione di pubblica potestà) che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente: i regolamenti improduttivi di effetti immediatamente lesivi sono impugnabili gli atti legislativi (ad esempio, le leggi regionali) sono impugnabili gli atti meramente confermativi di precedenti provvedimenti non sono impugnabili gli atti esecutivi sono impugnabili
Salvi i casi di silenzio assenso, decorsi i termini per la conclusione del procedimento previsti nell'articolo 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, il ricorso avverso il silenzio assenso dell'amministrazione: può essere proposto, previa diffida, all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e senza limiti di decadenza dalla conclusione del procedimento può essere proposto, previa diffida, all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre 5 anni dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento può essere proposto anche senza necessità di diffida all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre un anno dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento può essere proposto anche senza necessità di diffida all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre 5 anni dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento
Il difetto di motivazione quale vizio di legittimità integra? eccesso di potere per illogicità o contraddittorietà della motivazione eccesso di potere per inosservanza di circolari violazione di legge ed in particolare dell'articolo 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241 eccesso di potere per mancanza di idonei parametri di riferimento
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, nei procedimenti ad istanza di parte, l'inerzia dell'amministrazione competente oltre il termine per provvedere equivale a provvedimento di accoglimento della domanda? sì, salvo i casi previsti dalla legge sì, sempre sì, previa diffida dell'amministrazione no, mai
In base a quanto previsto dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi, l'inerzia dell'amministrazione competente, preposta alla tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, oltre il termine per provvedere, equivale a provvedimento di accoglimento della domanda? sì, previa diffida sì, previo parere del Consiglio di Stato sì, sempre no
Ai sensi dell'articolo 20 della legge 7 agosto 1990, n. 241, nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi, l'inerzia dell'amministrazione competente, preposta alla tutela dell'ambiente, oltre il termine per provvedere determina la formazione del silenzio-assenso? sì, sempre sì, previo parere del Consiglio di Stato no sì, previa diffida
Secondo l'articolo 20 della legge 7 agosto 1990, n. 241, nei procedimenti ad istanza di parte, il silenzio dell'amministrazione competente, preposta alla tutela della salute, oltre il termine per provvedere, equivale a un provvedimento di accoglimento della domanda? sì, previo parere del Consiglio di Stato no sì, sempre sì, previa diffida
Ai sensi dell'articolo 20 della legge 1990, n. 241, nei procedimenti ad istanza di parte, il silenzio dell'amministrazione competente preposta all'immigrazione, oltre il termine per provvedere, è idoneo a determinare il silenzio-assenso? sì, previo parere del Consiglio di Stato no sì, sempre sì, previa diffida
In base alla legge 7 agosto 1990, n. 241, nei procedimenti ad istanza di parte, l'inerzia dell'amministrazione competente preposta alla difesa nazionale, oltre il termine per provvedere, comporta la formazione del silenzio-assenso? sì, previo parere del Consiglio di Stato sì, previa diffida no sì, sempre
Nei procedimenti ad istanza di parte, il silenzio dell'amministrazione competente preposta alla pubblica sicurezza, oltre il termine per provvedere, equivale a un provvedimento di accoglimento della domanda? sì, sempre sì, previa diffida sì, previo parere del Consiglio di Stato no
Nei procedimenti ad istanza di parte, il silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda se l'amministrazione medesima non procede: all'indizione di una conferenza di servizi, decorsi quaranta giorni dalla presentazione dell'istanza del privato, anche tenendo conto delle situazioni giuridiche soggettive dei controinteressati all'indizione di una conferenza di servizi, entro trenta giorni dalla presentazione dell'istanza del privato, senza tener conto delle situazioni giuridiche soggettive dei controinteressati all'indizione di una conferenza di servizi entro l'anno dalla presentazione dell'istanza del privato all'indizione di una conferenza di servizi, entro trenta giorni dalla presentazione dell'istanza del privato, anche tenendo conto delle situazioni giuridiche soggettive dei controinteressati
Ai sensi dell'articolo 14-ter della legge 7 agosto 1990, n. 241, salvi i casi in cui sia richiesta la VIA, i lavori della conferenza di servizi non possono superare: l'anno i sessanta giorni i trenta giorni i novanta giorni
Ai sensi dell'articolo 14-ter della legge 7 agosto 1990, n. 241, la prima riunione della conferenza di servizi: può essere convocata in qualsiasi momento è convocata entro quindici giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro trenta giorni dalla data di indizione è convocata entro cinque giorni ovvero, in caso di particolare complessità dell'istruttoria, entro quindici giorni dalla data di indizione è convocata entro e non oltre quindici giorni dalla data di indizione
La pubblica amministrazione, nell'esercizio di atti di natura non autoritativa: agisce secondo le norme del diritto privato, salvo che la legge disponga diversamente non agisce secondo le norme del diritto privato, salvo che la legge disponga diversamente agisce secondo le norme del diritto pubblico, salvo che la legge disponga diversamente agisce secondo le norme del diritto pubblico
In base all'articolo 1 della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'attività amministrativa: esegue i principi dei Trattati dell'Unione Europea è retta anche dai principi dell'ordinamento comunitario è posta in essere secondo le direttive comunitarie può derogare ai principi del diritto comunitario
Ai sensi dell'articolo 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, di norma l'amministrazione conclude il procedimento mediante l'adozione di un provvedimento: tacito di silenzio assenso espresso implicito
Il procedimento amministrativo è composto da: fasi endoprocedimentali e fase costitutiva fase preparatoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficiacia fase dell'iniziativa e fase di controllo fase necessaria e fase eventuale
I subprocedimenti: sono autonomamente lesivi ed i relativi atti sono immediatamente impugnabili non sono autonomamente lesivi ma eventuali illegittimità si riflettono sul procedimento principale sono autonomi rispetto al procedimento principale sono autonomamente lesivi perché producono effetti immediati
I termini dei procedimenti di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali sono stabiliti: con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, adottati ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, per le amministrazioni statali, mentre per enti pubblici nazionali sono stabiliti secondo i rispettivi ordinamenti; in ambo i casi i termini non possono superare i novanta giorni dai regolamenti ministeriali e relative circolari attuative dalla legge o dai regolamenti adottati ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, per le amministrazioni statali e per gli enti pubblici nazionali sono stabiliti dalla legge istitutiva; in mancanza i termini non possono superare i sessanta giorni dall'articolo 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241
Nel caso di silenzio dell'amministrazione, quando siano decorsi i termini per la conclusione del procedimento: deve essere riproposta l'istanza di avvio del procedimento può essere intentato il ricorso giurisdizionale avverso il silenzio, salvi i casi di silenzio assenso può essere intentato il ricorso giurisdizionale avverso il silenzio, previa obbligatoria diffida all'amministrazione, salvi i casi di silenzio assenso deve essere intentato il ricorso giurisdizionale, previa obbligatoria diffida all'amministrazione
Il silenzio inadempimento dell'amministrazione: equivale ad un provvedimento di rigetto non produce effetti provvedimentali equivale ad un provvedimento di diniego equivale ad un provvedimento tacito
L'unità organizzativa responsabile del procedimento: deve essere determinata dalla pubblica amministrazione per ciascun tipo di procedimento, ove non sia già direttamente prevista da norme di legge o di regolamento è istituita di volta in volta dalla pubblica amministrazione per ogni singolo procedimento non può essere istituita dalla pubblica amministrazione se non prevista da norme di legge o di regolamento per ciascun procedimento può essere istituita per determinati procedimenti amministrativi
Secondo l'impostazione della legge 7 agosto 1990, n. 241: il responsabile del procedimento è individuato in alternativa all'unità organizzativa responsabile del procedimento il responsabile del procedimento è individuato per quelle ipotesi di legge in cui non è prevista l'unità organizzativa responsabile del procedimento all'interno di ciascuna unità organizzativa responsabile del procedimento è individuato il responsabile del procedimento, ovvero la persona fisica che agisce in concreto il responsabile del procedimento e l'unità organizzativa responsabile del procedimento sono lo stesso istituto
Responsabile del procedimento è: sempre il dirigente di ciascuna unità organizzativa per quanto riguarda l'adozione del provvedimento finale, mentre i dipendenti addetti all'unità sono responsabili per l'istruttoria sempre il dirigente dell'unità organizzativa responsabile del procedimento il dirigente di ciascuna unità organizzativa responsabile del procedimento o altro dipendente addetto alla stessa unità organizzativa, designato dal dirigente medesimo sempre il dirigente di ciascuna unità organizzativa per quanto concerne l'adozione del provvedimento finale, mentre i dipendenti addetti all'unità sono responsabili per ogni altro adempimento procedimentale
Sulla base del disposto dell'articolo 6 della legge 7 agosto 1990, n. 241, il responsabile del procedimento: deve sempre trasmettere al superiore gli atti per l'adozione del provvedimento finale può adottare sempre anche il provvedimento finale adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, altrimenti trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione può decidere di non adottare il provvedimento finale
L'organo competente per l'adozione del provvedimento amministrativo finale, ove diverso dal responsabile del procedimento: non può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento, a meno che non indichi le motivazioni che hanno condotto a conclusioni diverse non può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento, a prescindere dalle motivazioni può normalmente discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento, senza l'obbligo di indicarne le motivazioni se non concorda con i risultati dell'istruttoria, deve rimandare gli atti al responsabile del procedimento, affinché proceda ad una nuova istruttoria
Il responsabile del procedimento può, ai sensi dell'articolo 6 della legge 7 agosto 1990, n. 241: ammettere la regolarizzazione delle domande incomplete o inesatte prodotte dai privati procedere al rinvio al cittadino della domanda incompleta o inesatta rifiutare la regolarizzazione delle domande incomplete o affette da errori materiali ignorare le domande incomplete o inesatte prodotte dai privati
Qualora da un provvedimento possa derivare pregiudizio a soggetti individuati o facilmente individuabili: l'amministrazione dà notizia ad essi dell'inizio del procedimento, con le stesse modalità con cui l'avvio del procedimento è comunicato ai destinatari diretti del provvedimento finale, ove non sussistano ragioni di celerità del procedimento l'amministrazione comunica ad essi l'avvio del procedimento con diverse modalità rispetto ai destinatari diretti del provvedimento finale, ove non sussistano ragioni di celerità del procedimento l'amministrazione comunica ad essi l'avvio del procedimento anche se sussistono ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento l'amministrazione non comunica l'inizio del procedimento
Per quanto concerne i provvedimenti cautelari e le garanzie degli interessati: l'amministrazione non può mai adottare provvedimenti cautelari prima della conclusione del procedimento l'amministrazione può adottare provvedimenti cautelari anche prima della notizia di avvio del procedimento, purché ne sia data prontamente comunicazione ai destinatari anche prima dell'effettuazione delle comunicazioni di avvio del procedimento l'amministrazione può adottare provvedimenti cautelari prima della comunicazione di avvio del procedimento l'amministrazione non può adottare alcun provvedimento cautelare
La comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo: è funzionale alla partecipazione dei privati al procedimento amministrativo è funzionale alla celerità dell'azione amministrativa è funzionale alla obbligatorietà dell'azione amministrativa è funzionale alla sola economicità dell'azione amministrativa
La comunicazione di avvio del procedimento amministrativo: è obbligatoria, salvo che nei casi previsti dalla legge 7 agosto 1990, n. 241 è necessaria nei procedimenti ad istanza di parte è sempre obbligatoria è facoltativa
L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento e delle comunicazioni in essa presenti: può essere fatta valere solo dal responsabile del procedimento può essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista può essere fatta valere solo dal controinteressato
In base alla legge 7 agosto 1990, n. 241, le disposizioni sulla comunicazione di avvio del procedimento non si applicano: nel caso di procedimenti legislativi nei casi non previsti dalla stessa legge 7 agosto 1990, n. 241 nel caso di procedimenti giudiziari nel caso di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, nonché nel caso di procedimenti tributari
Possono intervenire nel procedimento amministrativo: ogni portatore di interesse pubblico o privato e i portatori di interessi diffusi, anche se non subiscono effetti dal provvedimento qualunque soggetto interessato al provvedimento qualunque soggetto portatore di interessi diffusi pubblici o privati i soggetti portatori di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi, costituiti in associazioni o comitati cui possa derivare pregiudizio dal provvedimento
I soggetti partecipanti al procedimento amministrativo: hanno diritto di intervenire alle riunioni dell'amministrazione hanno diritto di prendere visione degli atti del procedimento e di presentare memorie scritte e documenti hanno diritto di intervento e di parola nelle riunioni dell'amministrazione non hanno alcun diritto attivo
Le memorie scritte e i documenti presentati dai soggetti intervenuti nel procedimento amministrativo: devono essere obbligatoriamente valutati dall'amministrazione ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento possono essere valutati dall'amministrazione devono essere valutati obbligatoriamente dall'amministrazione in ogni caso devono essere valutati dall'amministrazione solo ove presentati nei termini
La comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza, è necessaria: prima della formale adozione di un provvedimento negativo prima della formale adozione di qualunque provvedimento prima dell'adozione di un provvedimento tacito prima dell'adozione di un provvedimento positivo
Per quanto concerne le osservazioni scritte presentate dagli istanti in seguito alla comunicazione dei motivi che ostano all'accoglimento dell'istanza: dell'obbligatorio accoglimento di tali osservazioni è data ragione nel provvedimento finale dell'eventuale mancato accoglimento di tali osservazioni è data ragione nelle motivazioni del provvedimento finale dell'eventuale considerazione di tali osservazioni può essere data contezza nelle motivazioni del provvedimento finale del mancato accoglimento di tali osservazioni può essere data eventuale motivazione nel provvedimento finale
La conferenza di servizi cosiddetta istruttoria: consente di non esaminare gli interessi coinvolti consente di non adottare un provvedimento amministrativo consente di acquisire gli interessi pubblici rilevanti in un'unica soluzione consente di migliorare l'efficienza dei servizi pubblici
In base a quanto previsto dall'articolo 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, nei procedimenti ad istanza di parte, il responsabile del procedimento comunica agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento dell'istanza: entro centoventi giorni dall'adozione di un provvedimento negativo dopo la formale adozione di un provvedimento positivo prima della formale adozione di un provvedimento negativo entro novanta giorni dall'adozione di un provvedimento negativo
Ai sensi dell'articolo 14, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241, laddove la conferenza di servizi sia utile per l'esame contestuale degli interessi relativi a più procedimenti amministrativi connessi, essa è indetta: dall'amministrazione che cura l'interesse dei privati dall'amministrazione che cura l'interesse pubblico prevalente dall'amministrazione che cura l'interesse dello Stato dall'amministrazione che cura l'interesse pubblico locale
I pareri si distinguono: in pareri obbligatori e facoltativi, a seconda che la loro acquisizione sia prescritta o meno dalla legge in pareri di diritto e di fatto, a seconda che l'amministrazione debba o meno richiederli in pareri vincolanti e non vincolanti, a seconda che l'amministrazione possa decidere o meno di richiedere il parere in pareri recettizi e non recettizi
La "ratio" legislativa di consentire comunque la prosecuzione del procedimento anche in assenza del parere risponde al principio di: giusto procedimento economicità dell'azione amministraiva trasparenza dell'azione amministrativa non aggravamento del procedimento
Il parere: è espressione della funzione amministrativa di controllo e incide sull'azione amministrativa solo ove sia contrario è espressione della funzione decisoria e non ammette discostamenti da esso è espressione della funzione consultiva e comporta di norma un consiglio in ordine agli interessi che l'amministrazione procedente deve tutelare, tenuto conto dei risultati dell'istruttoria è espressione della funzione amministrativa attiva e comporta sempre una deviazione dell'agire dell'amministrazione
La valutazione tecnica: attiene alla fase decisoria attiene alla fase integrativa dell'efficacia e può essere evitata a discrezione dell'amministrazione attiene alla fase di controllo e può essere evitata ove i risultati dell'istruttoria siano univoci attiene ad uno o più presupposti dell'agire che debbono essere valutati nel corso dell'istruttoria
Il nulla osta: è un atto integrativo dell'efficacia emanato dai soggetti tenuti al controllo è un atto consultivo emanato da organi diversi della stessa amministrazione procedente è un atto di amministrazione attiva che viene emanato in vista di un interesse differente da quello curato dall'amministrazione procedente è un atto di controllo emanato dalla stessa amministrazione procedente
Le norme sull'autocertificazione contenute nell'articolo 18 della legge 7 agosto 1990, n. 241 sono ispirate dal principio: della partecipazione del cittadino ai pubblici uffici del giusto procedimento della trasparenza dell'azione amministrativa della semplificazione procedimentale
Tra gli "interessati" all'accesso ai documenti amministrativi, secondo la lettera dell'articolo 22 della legge 7 agosto 1990, n. 241, vi sono: anche i soggetti che hanno titolo alla ricezione della comunicazione di avvio del procedimento anche i soggetti che hanno titolo per promuovere l'azione giurisdizionale anche i soggetti portatori di interessi pubblici e diffusi, purché abbiano un interesse diretto, concreto ed attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale si chiede l'accesso anche i soggetti che hanno titolo alla partecipazione al procedimento amministrativo
Ai sensi dell'articolo 22 della legge 7 agosto 1990, n. 241, i "controinteressati" all'accesso ai documenti amministrativi sono: gli stessi soggetti che sono controinteressati nel procedimento amministrativo al quale accede il subprocedimento d'accesso i soggetti che per effetto dell'esercizio del diritto di accesso vedrebbero compromesso il loro diritto al rilascio del provvedimento amministrativo favorevole i soggetti che per effetto dell'esercizio del diritto di accesso vedrebbero compromesso il loro diritto all'ottenimento del provvedimento amministrativo ablatorio i soggetti che per effetto dell'esercizio del diritto di accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza
I documenti amministrativi che possono essere oggetto del diritto di accesso, secondo l'articolo 22 della legge 7 agosto 1990, n. 241, sono: solo atti interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione solo atti esterni e di natura provvedimentale anche atti interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione anche atti interni purché relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione
Nella nozione di "documento amministrativo" accessibile rientrano: gli atti formati dalla pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse gli atti detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale gli atti detenuti dalla pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse, purché aventi disciplina pubblicistica i provvedimenti amministrativi e i certificati sostitutivi di provvedimento
Per "pubblica amministrazione", ai fini dell'applicazione delle norme sul diritto di accesso, si intende: qualsiasi soggetto giuridico, con l'esclusione degli enti di fatto solo i soggetti di diritto pubblico che agiscono secondo le norme del diritto nazionale o comunitario i soggetti di diritto pubblico e quelli di diritto privato che agiscono secondo le norme del diritto pubblico i soggetti di diritto pubblico e i soggetti di diritto privato limitatamente alla loro attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o comunitario
Il diritto di accesso, secondo l'articolo 22 della legge 7 agosto 1990, n. 24, rientra nelle materie di potestà legislativa statale esclusiva, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera m) della Costituzione: con preclusione per il Governo di dettare norme applicative della materia ma resta ferma la potestà delle Regioni e degli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze, di garantire livelli ulteriori di tutela ma resta ferma la possibilità per le Regioni e gli enti locali di dettare norme derogatorie in relazione alle rispettive competenze con preclusione per le Regioni e gli enti locali di normare ulteriormente la materia
L'acquisizione di documenti amministrativi da parte di soggetti pubblici, secondo l'articolo 22 della legge 7 agosto 1990, n. 241: è effettuata secondo i normali schemi della richiesta di documenti e certificati si informa alle norme relative all'imparzialità e buon andamento dell'amministrazione si informa al principio di leale cooperazione istituzionale si informa alle norme disciplinanti il diritto di accesso
Il diritto di accesso si può esercitare: fino a quando non sia concluso il procedimento amministrativo cui l'accesso si riferisce fino a quando non siano decorsi i termini previsti dalla legge 7 agosto 1990, n. 241 fino a quando la pubblica amministrazione ha l'obbligo di detenere i documenti amministrativi ai quali si chiede di accedere senza limiti di tempo
Le istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni: sono generalmente ammesse non sono ammissibili valgono come petizioni o istanze generiche sono ammesse ma non esaminate dalle pubbliche amministrazioni
Ai sensi degli articoli 3 e 32 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'organismo di diritto pubblico: deve affidare i contratti di lavori, servizi e forniture di importo pari o superiore alle soglie di rilevanza comunitaria mediante procedure ad evidenza pubblica non è un'amministrazione aggiudicatrice è tenuto ad affidare i contratti di lavori, servizi e forniture tramite procedura negoziata è sempre una società mista pubblico-privato
Ai sensi dell'art. 120, comma 2-bis del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, l'incarico di collaudo o di verifica di conformità: non può essere conferito a soggetti esterni all'amministrazione in alcun caso non può essere conferito a dipendenti della stazione appaltante deve essere svolto dagli organi giurisdizionali di norma è conferito a dipendenti della stazione appaltante, con elevata e specifica qualificazione
Contro le decisioni pronunciate dal Consiglio di Stato: non è ammessa l'opposizione di terzo è ammessa l'opposizione di terzo davanti al tribunale amministrativo regionale è ammesso l'appello è ammessa l'opposizione di terzo
L'intervento in giudizio davanti agli organi di giustizia amministrativa: è vietato è ammesso, con atto da notificare alle parti e successivamente da depositare in segreteria è ammesso con domanda da depositare in segreteria è ammesso solo davanti ai tribunali amministrativi regionali
L'articolo 1341, comma 2 del Codice civile, in tema di necessaria approvazione per iscritto delle condizioni generali vessatorie: è applicabile ai contratti stipulati dalle pubbliche amministrazioni su richiesta della parte privata è applicabile anche ai contratti stipulati dalle pubbliche amministrazioni è applicabile alle pubbliche amministrazioni che decidano di adeguarvisi spontaneamente non è applicabile alle pubbliche amministrazioni
Eventuali controversie riguardanti la fase esecutiva dei contratti d'appalto stipulati dalla Pubblica Amministrazione: appartengono alla giurisdizione della Corte dei conti appartengono alla giurisdizione del giudice ordinario appartengono alla giurisdizione del giudice amministrativo sono insindacabili
La responsabilità cosiddetta precontrattuale ex articolo 1337 del Codice civile: non è configurabile in capo alla Pubblica Amministrazione è configurabile anche in capo alla Pubblica Amministrazione è configurabile in capo alla Pubblica Amministrazione in buona fede è stata abrogata
Ai sensi degli articoli 3 e 4 del decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, nelle transazioni commerciali tra imprese e pubbliche amministrazioni il creditore: non ha diritto alla corresponsione degli interessi moratori ha diritto alla corresponsione degli interessi moratori, decorrenti dalla costituzione in mora del debitore non è tutelato dall'ordinamento ha diritto alla corresponsione degli interessi moratori, decorrenti automaticamente dal giorno successivo alla scadenza del termine per il pagamento
Secondo il Consiglio di Stato, Adunanza plenaria, decisione 29 gennaio 2003, n. 1, il bando di gara: è immediatamente impugnabile allorché contenga clausole impeditive dell'ammissione dell'interessato alla selezione non può contenere disposizioni immediatamente lesive non è impugnabile può essere impugnato solo congiuntamente ad un atto applicativo
Ai sensi dell'art. 133, commi 2 e 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per i lavori pubblici affidati dalle stazioni appaltanti: è in facoltà della stazione appaltante procedere alla revisione dei prezzi non si può procedere alla revisione dei prezzi e si applica il prezzo chiuso si deve procedere alla revisione dei prezzi il Ministero dell'economia autorizza la revisione dei prezzi
Ai sensi dell'art. 91, comma 1 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, gli incarichi di progettazione di importo pari o superiore a 100.000 euro: possono essere affidati nell'osservanza della dsciplina delle procedure ad evidenza pubblica, a discrezione della stazione appaltante devono essere affidati nell'osservaza della disciplina delle procedure ad evidenza pubblica sono personalissimi e segretati sono oggetto di affidamento diretto
Ai sensi dell'art. 160-bis, comma 1 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per la realizzazione, l'acquisizione o il completamento di opere pubbliche o di pubblica utilità: non è possibile avvalersi del contratto di locazione finanziaria è obbligatorio avvalersi del contratto di locazione finanziaria è possibile avvalersi anche del contratto di locazione finanziaria, che costituisce appalto pubblico di lavori il ricorso al leasing esclude la necessità di osservare la disciplina delle procedure ad evidenza pubblica
L'accesso ai documenti amministrativi non può essere negato: ove sia stato comunicato al privato l'avviso di avvio del procedimento ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento nel caso di conferenza di servizi ove la richiesta sia stata reiterata dal privato
Secondo l'orientamento prevalente, il bando di gara: è un atto amministrativo generale è un'offerta al pubblico è un regolamento è un contratto
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le offerte anormalmente basse individuate in base ai criteri ivi indicati: di norma possono essere escluse dalla procedura di gara solo all'esito di una verifica in contraddittorio con l'offerente sono automaticamente escluse dalla procedura di gara non possono essere escluse dalla procedura di gara vincono la gara d'appalto
L'azione di indebito arricchimento ex articolo 2041 del Codice civile: può essere esperita nei confronti della Pubblica amministrazione, a condizione che quest'ultima riconosca l'utilità della prestazione ricevuta può essere esperita nei confronti della Pubblica Amministrazione, anche in caso di inutilità della prestazione ricevuta da quest'ultima non è ammessa nei confronti della Pubblica Amministrazione può essere esperita solo dalla Pubblica Amministrazione nei confronti di soggetti privati
La pubblica amministrazione può negare l'accesso ai documenti amministrativi? sì, tranne che nei casi indicati dall'art. 24 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e con motivazione sì, nei casi e nei limiti stabiliti dall'art. 24 della legge 7 agosto 1990, n. 241,e con motivazione sì, sempre no, mai
La pubblica amministrazione può differire o limitare l'accesso ai documenti amministrativi? sì, nei casi e nei limiti stabiliti dall'art. 24 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e con motivazione sì, tranne che nei casi indicati dall'art. 24 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e con motivazione sì, sempre no, mai
Ai sensi dell'art. 26 della legge 7 agosto 1990, n. 241, ogni atto nel quali si determina l'interpretazione di norme giuridiche o si dettano disposizioni per l'applicazione di esse: è pubblicato è comunicato al privato che ha inoltrato richiesta d'accesso; è posto a disposizione del privato che ha inoltrato la richiesta di accesso è posto a disposizione dei cittadini
Secondo la sentenza della Corte costituzionale 23 novembre 2007, n. 401, la disciplina delle procedure ad evidenza pubblica: è estranea alla materia della tutela della concorrenza di cui all'articolo 117, comma 2, lettera e) della Costituzione è riconducibile alla materia del commercio con l'estero è riconducibile alla materia della tutela della concorrenza di cui all'articolo 117, comma 2, lettera e) della Costituzione è di competenza esclusiva regionale
Ai sensi dell'articolo 3, comma 59, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008) i contratti di assicurazione con cui l'ente pubblico assicuri propri amministratori contro i rischi connessi alla responsabilità amministrativa e contabile: sono inesistenti sono a titolo gratuito sono annullabili sono nulli
Secondo il Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, decisione 5 settembre 2005, n. 6, la Pubblica Amministrazione nella propria azione: è tenuta a rispettare le norme di correttezza di cui all'articolo 1337 del Codice civile (Trattative e responsabilità precontrattuale) non è tenuta ad osservare le norme di correttezza di cui all'articolo 1337 del Codice civile (Trattative e responsabilità precontrattuale) può osservare le norme di correttezza di cui all'articolo 1337 del Codice civile, se vi si sottoponga spontaneamente gode di immunità
Il servizio pubblico si distingue dall'appalto pubblico perché: è sempre gestito da una Pubblica Amministrazione non è mai gestito da una Pubblica Amministrazione rappresenta una relazione trilaterale tra soggetto pubblico, gestore del servizio e pubblico di utenti, e non meramente bilaterale tra amministrazione e fornitore della prestazione non è disciplinato da leggi vigenti
Nel processo amministrativo la cessazione della materia del contendere: implica la soddisfazione dell'interesse sostanziale della parte è pronunciata dall'amministrazione resistente è l'esito della sentenza di accoglimento del ricorso è l'esito della sentenza di rigetto del ricorso
Qual è la differenza tra rinnovo e proroga dei contratti pubblici? il rinnovo presuppone un mutamento dell'amministrazione contraente, la proroga identità delle parti il rinnovo è sempre a condizioni economiche invariate il rinnovo presuppone un nuovo esercizio dell'autonomia negoziale delle parti, mentre la proroga consiste nel mero differimento della scadenza del rapporto nessuna
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la proroga dei contratti pubblici d'appalto: è sempre consentita è consentita nelle more dello svolgimento delle ordinarie procedure di scelta del contraente, nella misura strettamente necessaria è sempre vietata è un diritto potestativo dell'amministrazione
Secondo la giurisprudenza, le azioni possessorie davanti al giudice ordinario: non possono essere esperite contro la Pubblica Amministrazione possono essere esperite solo dalle Pubbliche Amministrazioni possono essere sempre esperite contro la Pubblica Amministrazione possono essere esperite contro la Pubblica Amministrazione, a condizione che quest'ultima abbia agito "iure privatorum" ovvero abbia posto in essere un'attività "sine titulo"
Il giudicato amministrativo: è la decisione contenuta in una sentenza degli organi di giustizia amministrativa divenuta immutabile è il provvedimento amministrativo definitivo è il provvedimento amministrativo non più impugnabile è il giudicato civile vincolante per il giudice amministrativo
Secondo il Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, decisione 3 marzo 2008, n. 1, l'affidamento diretto di contratti ad una società a capitale interamente pubblico: è sempre vietato rientra nel rapporto di servizio è consentito a condizione che l'ente pubblico eserciti un controllo analogo su tale società, e l'attività prevalente di quest'ultima sia svolta in favore dell'ente è sempre consentito
Secondo l'articolo 2-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, il danno cosiddetto 'da ritardò della Pubblica Amministrazione: è risarcibile non è risarcibile ha natura contrattuale esonera il contribuente dal tempestivo pagamento delle imposte
Qual è la differenza tra Adunanza Generale e Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato? l'Adunanza Generale esercita funzioni consultive, l'Adunanza Plenaria funzioni giurisdizionali l'Adunanza Generale esercita funzioni giurisdizionali, l'Adunanza Plenaria funzioni consultive nessuna l'Adunanza Generale include la Corte di cassazione
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il rinnovo tacito dei contratti pubblici d'appalto: è sempre ammesso è implicito nei bandi di gara è un diritto potestativo dell'amministrazione è vietato
Le controversie relative al divieto di rinnovo tacito dei contratti pubblici d'appalto: sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo sono devolute al giudice penale sono risolte dalla stessa stazione appaltante sono devolute alla giurisdizione ordinaria
Nei casi di giurisdizione di merito, il giudice amministrativo: può conoscere dei soli vizi di legittimità conosce sia dei vizi di legittimità sia dei vizi di merito può conoscere dei soli vizi di merito emette il provvedimento amministrativo chiesto dal ricorrente
Il ricorso volto ad ottenere l'adempimento dell'obbligo di conformarsi al giudicato (giudizio di ottemperanza): rientra nella giurisdizione ordinaria si propone alla stessa amministrazione rientra nella giurisdizione di legittimità del giudice amministrativo rientra nella giurisdizione di merito del giudice amministrativo
Davanti agli organi di giustizia amministrativa, la sospensione dei termini processuali nel periodo feriale: non si applica ai giudizi cautelari si applica ai giudizi cautelari, se richiesto dal ricorrente si applica a discrezione del Presidente della sezione si applica anche ai giudizi cautelari
L'appello incidentale: deve essere proposto in primo grado trasla il giudizio davanti al giudice ordinario è proponibile anche avanti al giudice amministrativo non è proponibile avanti al giudice amministrativo
Secondo la giurisprudenza amministrativa, l'inadempimento della pronuncia del giudice da parte dell'amministrazione, quale presupposto del giudizio di ottemperanza: deve essere certificato dalla Guardia di finanza può consistere anche in un adempimento parziale o in un comportamento elusivo non può consistere in un comportamento elusivo sussiste solo in caso di reiterazione del medesimo provvedimento già oggetto della pronuncia
Contro il diniego dell'accesso ai documenti amministrativi, il privato richiedente può: esperire solo rimedi giurisdizionali esperire solo rimedi amministrativi esperire solo il ricorso straordinario al Capo dello Stato esperire rimedi sia giurisdizionali che amministrativi
Quale tra le seguenti affermazioni sui controlli amministrativi è corretta? il visto è una funzione che si esplica con il controllo di merito e di legittimità l'omologazione è un atto di controllo preventivo esclusivamente di legittimità l'approvazione è un atto di controllo che non si limita al sindacato sulla legittimità dell'atto, ma ne accerta anche l'opportunità e la convenienza l'annullamento d'ufficio in sede di controllo è un atto di controllo preventivo di legittimità
Nel corso del procedimento gli interessati possono presentare documenti? sì, possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento sì, ma l'amministrazione non ha alcun obbligo di valutarli ancorché pertinenti all'oggetto del procedimento mai sì, ma solo quando il procedimento è concluso
Qual è la differenza tra "risarcimento" e "indennizzo"? il risarcimento è dovuto per il pregiudizio arrecato da atto lecito, l'indennizzo per il danno da atto illecito nessuna l'indennizzo risarcisce l'illecito il risarcimento è dovuto per il danno da atto illecito, l'indennizzo è dovuto per il pregiudizio arrecato da atto lecito
Secondo la giurisprudenza amministrativa, l'illegittimità del provvedimento amministrativo: è giusta causa di licenziamento del dipendente pubblico è di per sé sufficiente ad integrare l'elemento psicologico della colpa dell'amministrazione integra l'elemento psicologico del dolo in capo all'autore non è di per sé sufficiente ad integrare l'elemento psicologico della colpa dell'amministrazione
In base al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 le pubbliche amministrazioni possono conferire incarichi di funzioni dirigenziali esterni ad esperti estranei all'amministrazione stessa? sì, ma solo se provenienti dalle magistrature superiori no, mai sì, con contratto a tempo determinato sì, ma solo a tempo indeterminato
A norma del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dal decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, nella materia del pubblico impiego la contrattazione collettiva: si svolge su tutte le materie relative al rapporto di lavoro, alle relazioni sindacali e all'organizzazione interna dell'amministrazione anche se quest'ultima non influisce sui rapporti di lavoro si svolge su tutte le materie relative al rapporto di lavoro e alle relazioni sindacali, anche al fine di stabilire quali rapporti siano sottratti alla contrattazione collettiva determina i diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al rapporto di lavoro, nonché le materie relative alle relazioni sindacali si svolge esclusivamente in materia economica
Ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 la sottoscrizione del contratto collettivo è subordinata all'esito positivo della certificazione di compatibilità con gli strumenti di programmazione e bilancio deliberata dalla Corte dei Conti? sì, lo è no, la sottoscrizione è subordinata alla certificazione effettuata positivamente dall'ARAN no, la materia è disciplinata dai contratti collettivi no, la sottoscrizione non è subordinata ad alcuna certificazione
Ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, i contratti collettivi sono corredati da prospetti contenenti: esclusivamente l'indicazione della copertura complessiva per l'intero periodo di validità contrattuale la quantificazione degli oneri, nonché l'indicazione della copertura complessiva per l'intero periodo di validità contrattuale solo i doveri del dipendente solo la quantificazione degli oneri
Ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, si distingue una funzione di gestione amministrativa riservata alla dirigenza e: una funzione di indirizzo politico-amministrativo riservata agli organi di governo una funzione di indirizzo politico riservata agli organi di gestione una funzione amministrativo-ordinaria demandata ai funzionari una funzione di controllo riservata alla Corte dei Conti
Qual è la durata di un vincolo preordinato all'esproprio di un bene di proprietà privata? la stessa durata del piano regolatore generale 5 anni 2 anni 10 anni
Possono le associazioni di consumatori intervenire nel corso del procedimento amministrativo? sì, con il consenso del responsabile del procedimento sì, previa autorizzazione del Prefetto no mai, essendo portatrici di interessi diffusi sì
In base al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 a chi sono devolute le controversie relative a comportamenti antisindacali della Pubblica Amministrazione? al giudice ordinario, in funzione di Giudice del lavoro alle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative al giudice amministrativo alla Corte dei conti
Con l'entrata in vigore del nuovo Testo Unico per l'edilizia la denuncia di inizio attività (d.i.a.): diventa un titolo equivalente al permesso di costruire non è più disciplinata sostituisce il titolo abilitativo viene prevista in tutti gli interventi edilizi in aree non sottoposte a vincoli
Qual è il giudice competente in merito al contenzioso tributario? la Corte di Cassazione le Commissioni tributarie la Corte dei conti il Consiglio di Stato
A norma del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le amministrazioni pubbliche, nell'ambito dei rispettivi provvedimenti, devono organizzare la gestione del contenzioso del lavoro? no, essendo devoluta integralmente la materia all'Avvocatura dello Stato sì, anche attraverso la creazione di un apposito ufficio sì, ma non possono in ogni caso creare appositi uffici no, in nessun caso
A norma del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, a chi spetta la decisione sui ricorsi gerarchici contro gli atti e i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti? al Ministro della Funzione Pubblica ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali ai funzionari degli uffici non dirigenziali non generali alla Corte dei conti
Ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, i limiti massimi delle aspettative sindacali nel settore pubblico sono determinati: con determinazione del dirigente dell'ufficio dirigenziale generale dal decreto ministeriale dalla legge dalla contrattazione collettiva
Qual è l'organo che dirime definitivamente i conflitti in materia di regolarità delle operazioni elettorali? il sindaco l'autorità giudiziaria amministrativa l'autorità giudiziaria ordinaria il prefetto
La legge generale di depenalizzazione 24 novembre 1981, n. 689: sanziona la reiterazione delle violazioni come reato continuato prevede espressamente la reiterazione delle violazioni non prevede la reiterazione delle violazioni esclude tassativamente l'istituto della reiterazione delle violazioni
Quale dei seguenti atti equivale a dichiarazione di pubblica utilità di un lavoro pubblico? l'approvazione del progetto preliminare l'approvazione di un progetto definitivo l'inserimento dell'opera nell'elenco annuale dei lavori l'approvazione del progetto esecutivo
A norma del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 il rapporto di impiego dei professori ed i ricercatori universitari è disciplinato: dalle disposizioni vigenti in attesa della disciplina specifica che lo regoli in modo organico dai Regolamenti ministeriali dalle disposizioni contenute negli accordi collettivi dallo statuto delle rispettive Università
Alla ridefinizione degli uffici e delle dotazioni organiche delle amministrazioni pubbliche, si procede: ogni qualvolta si presenti l'esigenza periodicamente e comunque a scadenza triennale, nonché ove risulti necessario a seguito di riordino, fusione, trasformazione o trasferimento di funzioni sempre e comunque ogni 5 anni annualmente
Ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, gli indirizzi per la contrattazione collettiva nazionale sono deliberati dai Comitati di settore: soltanto ed esclusivamente prima di ogni rinnovo contrattuale nei casi in cui è richiesta l'attività negoziale dell'ARAN, ma non prima di ogni rinnovo contrattuale prima di ogni rinnovo contrattuale e negli altri casi in cui è richiesta un'attività negoziale dell'ARAN sempre previo parere di un comitato di garanti
A norma della legge 24 novembre 1981, n. 689 può essere assoggettato a sanzione amministrativa: solo chi al momento della commissione del fatto aveva compiuto i 18 anni solo chi al momento della commissione del fatto aveva compiuto i 14 anni solo chi al momento della commissione del fatto aveva compiuto i 16 anni qualunque soggetto
Quanto dura in carica il Collegio di indirizzo e controllo dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni? 4 anni 5 anni 3 anni 15 anni
Quale conseguenza comporta il decesso del sindaco? la decadenza della giunta, lo scioglimento del consiglio, i cui componenti rimangono in carica fino alle elezioni del nuovo consiglio e del nuovo sindaco la rinnovazione della sola elezione del sindaco la nomina di un commissario la decadenza della sola giunta
Può un Comune in sede statutaria disciplinare il sistema di elezione del proprio organo di governo? no, trattandosi di materia di competenza della Regione sì, se previsto da una legge regionale no, trattandosi di materia di competenza esclusiva dello Stato sì, in quanto lo Stato è assoggettato ai soli precetti costituzionali
A norma del decreto legislativo 30 marzo 2000, n. 165, la cura dei rapporti con gli uffici dell'Unione Europea: spetta al Ministro competente spetta all'ufficio relazioni con il pubblico spetta esclusivamente al presidente della Regione spetta ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali
In base al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 nel caso in cui non sia intervenuta una disciplina di livello comunitario per l'equiparazione dei titoli di studio e professionali, attraverso quale atto si provvede? con decreto del Presidente della Repubblica con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta dei Ministri competenti con determinazione dirigenziale con decreto del Ministro competente, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri
Come si attua la disciplina urbanistica ai sensi della legge fondamentale 17 agosto 1942, n. 1150? a mezzo dei piani regolatori territoriali, dei piani regolatori comunali e delle norme sulle attività costruttive edilizie a mezzo dei piani di fabbricazione a mezzo di apposite delibere consiliari a mezzo dei soli piani regolatori comunali
Ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, qualora il giudice in ordine a controversie riguardanti il rapporto di lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione rilevi che non è stato promosso il tentativo di conciliazione: dichiara la perenzione sospende il giudizio procede ugualmente con il giudizio richiede l'escussione testimoniale
Ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, quali tra le seguenti attività non rientra nella competenza dell'organo di governo? la gestione finanziaria, tecnica, amministrativa la definizione degli obiettivi e delle direttive generali la verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa agli indirizzi impartiti l'individuazione delle risorse umane da destinare a diverse finalità e la loro ripartizione tra uffici di livello dirigenziale e generale
Secondo il decreto legislativo 30 marzo 2000, n. 165, le pubbliche amministrazioni, in tema di pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro devono garantire: la partecipazione ai corsi di formazione delle proprie dipendenti in rapporto proporzionale alla loro presenza nelle amministrazioni interessate ai corsi medesimi solo eguali diritti ma non obblighi uguali la partecipazione ai corsi di formazione delle dipendenti ritenute meritevoli la partecipazione ai corsi di formazione di tutte le dipendenti delle amministrazioni interessate ai corsi medesimi
In base al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, gli accordi della contrattazione collettiva nazionale di comparto per la parte pubblica vengono conclusi: dalle Confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale dal Ministro competente sempre dal Ministro della Funzione pubblica dall'Agenzia per la Rappresentanza Negoziale
In base al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, è consentito il passaggio dei dipendenti da amministrazioni pubbliche ad altri soggetti? sì, ma solo per periodi inferiori ai 10 anni sì, ma solo per periodi inferiori ai 5 anni no, in nessun caso sì, fatte salve le disposizioni speciali
Ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le amministrazioni pubbliche presentano alla Corte dei Conti il conto annuale delle spese sostenute per il personale entro il mese di: aprile di ogni anno maggio di ogni anno dicembre di ogni anno gennaio di ogni anno
Presso quale organo si presentano le candidature per l'elezione dei Consigli provinciali? presso la Corte d'Appello o il Tribunale del capoluogo di Provincia presso la Presidenza della Regione presso la Prefettura presso la Corte di Cassazione
A norma del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il Comune è definito: ente locale che rappresenta gli interessi economici dei cittadini ivi residenti ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo ente pubblico esponenziale dei bisogni di una comunità ente locale che rappresenta i cittadini residenti in un territorio
A norma del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, la partecipazione popolare all'amministrazione locale: può comprendere il referendum, ove lo Statuto del Comune lo preveda può comprendere il referendum, ma solo ove sia possibile espletarlo in coincidenza con altre operazioni elettorali comprende varie forme di consultazione tranne il referendum non comprende il referendum
Le norme del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 si applicano anche: alle Aziende Sanitarie Locali ai Consorzi cui partecipino Enti locali, compresi quelli che gestiscono attività aventi rilevanza economica ove previsto dallo Statuto ai Consorzi cui partecipino Enti locali, con esclusione di quelli che gestiscono attività di rilevanza economica ed imprenditoriale ai Consorzi cui partecipino Enti locali, compresi quelli aventi rilevanza economica ed imprenditoriale
Ai fini del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, la costruzione di manufatti edilizi interrati è da considerarsi: intervento di nuova costruzione intervento di manutenzione ordinaria intervento di manutenzione straordinaria esente da qualsiasi autorizzazione o abilitazione
Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica. 6 giugno 2001, n. 380, gli interventi di urbanizzazione secondaria, se realizzati da soggetti diversi dal Comune, sono da considerare: esenti da qualsiasi autorizzazione o abilitazione intervento di manutenzione straordinaria intervento di nuova costruzione intervento di manutenzione ordinaria
A norma del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, le opere realizzate in totale difformità al permesso di costruire: sono rimosse o demolite a cura della Provincia e a spese del responsabile dell'abuso sono rimosse o demolite a cura e spese del responsabile dell'abuso sono rimosse o demolite a cura e spese della Regione possono sempre e comunque esser sanate
A norma del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, in caso di interventi realizzati in assenza del permesso di costruire si può ottenere il permesso in sanatoria: sempre e comunque anche se l'intervento non risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia se l'intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento della realizzazione dello stesso e al momento della presentazione della domanda se l'intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia al momento dell'inizio dei lavori
Le controversie sulla conclusione di accordi tra pubbliche amministrazioni per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune sono devolute: alla giurisdizione del giudice ordinario alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo alla giurisdizione di merito del giudice amministrativo alla Corte Costituzionale
L'istituto della Conferenza di servizi è espressione del principio di: trasparenza dell'azione amministrativa semplificazione dell'azione amministrativa accesso agli atti della Pubblica Amministrazione concorrenza
La giurisdizione di legittimità dei tribunali amministrativi regionali è limitata quanto al potere di decisione in quanto: essi possono annullare o sostituire l'atto illegittimo essi possono esclusivamente sostituire l'atto illegittimo essi possono annullare l'atto illegittimo, ma non possono riformarlo né sostituirlo essi possono riformare l'atto illegittimo, ma non possono annullarlo
In relazione al trattamento di dati personali, l'interessato al quale sia stato illegittimamente vietato di opporsi al trattamento dei dati personali che lo riguardano può far valere i propri diritti dinanzi: esclusivamente all'autorità giudiziaria ordinaria all'autorità giudiziaria o, alternativamente, al Garante per la protezione dei dati personali al comitato regionale di controllo (co.re.co.) al tribunale amministrativo regionale territorialmente competente
Quale dei seguenti atti e/o operazioni è ricompreso nella fase decisoria del procedimento amministrativo? ricorso controllo successivo autorizzazione in funzione di controllo accertamento delle circostanze di fatto
Le autorizzazioni in funzione di controllo, con cui la pubblica amministrazione, nell'esercizio della sua attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione del limite legale che si frappone al compimento dell'atto, intervengono: solo nel corso della fase istruttoria del procedimento amministrativo nel corso della fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo all'esito della fase decisoria del procedimento amministrativo nel corso della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo
Che cosa si intende per "silenzio-rigetto"? l'inerzia della Pubblica Amministrazione oltre il termine per provvedere, alla quale la legge ricollega il valore di diniego dell'istanza del privato l'inerzia della Pubblica Amministrazione a cui la legge non attribuisce alcun significato particolare l'inerzia della Pubblica Amministrazione oltre il termine per provvedere, a cui la legge ricollega un effetto equipollente all'emanazione di un provvedimento favorevole all'istanza del privato la mancata pronuncia sul ricorso gerarchico decorsi novanta giorni dalla presentazione del ricorso, a cui la legge ricollega il valore di rigetto del ricorso
Con l'espressione "silenzio-diniego" si fa riferimento: all'inerzia della Pubblica Amministrazione oltre il termine per provvedere, a cui la legge ricollega il valore di diniego dell'istanza del privato alla mancata pronuncia sul ricorso gerarchico decorsi novanta giorni dalla presentazione del ricorso all'inerzia della Pubblica Amministrazione a cui la legge non riconnette alcun significato particolare all'inerzia della Pubblica Amministrazione oltre il termine per provvedere a cui la legge ricollega la produzione di un effetto equivalente all'emanazione di un provvedimento di accoglimento dell'istanza del privato
La condotta inerte della Pubblica Amministrazione oltre il termine per provvedere a cui la legge riconnette il valore di diniego dell'istanza del privato configura un'ipotesi di: silenzio-diniego silenzio assenso silenzio-rifiuto silenzio devolutivo
Con l'espressione "silenzio-assenso" si fa riferimento: all'inerzia della Pubblica Amministrazione oltre il termine per provvedere cui la legge non riconnette alcun significato particolare al decorso del termine per l'acquisizione di una valutazione tecnica, superato il quale il responsabile del procedimento deve chiedere la valutazione tecnica ad altra amministrazione o ente pubblico con capacità tecnica equipollente all'inerzia nel provvedere della Pubblica Amministrazione cui la legge riconnette il valore di diniego dell'istanza del privato all'inerzia della Pubblica Amministrazione oltre il termine per provvedere a cui la legge riconnette un effetto equivalente all'emanazione di un provvedimento di accoglimento dell'istanza del privato
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la pubblica amministrazione conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta: nella concessione di servizi il concessionario acquista, tra l'altro, la facoltà di pagare il canone il concessionario non è mai responsabile per i fatti e gli atti illeciti compiuti le concessioni del demanio stradale rientrano sempre nella categoria delle concessioni traslative di pubblici servizi il rapporto concessionario si può risolvere anche con la declaratoria di decadenza
Ai sensi dell'articolo 20 della legge 7 agosto 1990, n. 241, nei procedimenti ad istanza di parte, ai fini della formazione del silenzio-assenso è necessaria la previa diffida? no sì sì, salvi i casi di urgenza a discrezione dell'amministrazione competente
Successivamente alla formazione del silenzio-assenso ai sensi dell'articolo 20 della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'amministrazione competente può intervenire? sì, ma solo in autotutela ai sensi degli articoli 21-quinquies e 21-nonies della legge 7 agosto 1990, n. 241 sì, emettendo un provvedimento di diniego tardivo no sì, previo parere del Consiglio di Stato
Nei procedimenti ad istanza di parte, la formazione del silenzio-assenso ai sensi dell'articolo 20 della legge 7 agosto 1990, n. 241, è impedita: dall'emanazione di un provvedimento di diniego nel termine di cui all'articolo 2, commi 2 o 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241 dalla mancata presentazione di ulteriori istanze da parte del privato dalla mancata presentazione della diffida dalla Corte dei conti
È ammissibile la convalida del provvedimento amministrativo: nullo annullabile solo se affetto da vizio di incompetenza relativa solo se viziato da eccesso di potere
Quali effetti produce la revoca del provvedimento amministrativo? l'inidoneità del provvedimento revocato a produrre ulteriori effetti l'illegittimità del provvedimento l'annullabilità del provvedimento la mera irregolarità del provvedimento
Nel caso in cui la revoca del provvedimento amministrativo comporti pregiudizi in danno dei soggetti direttamente interessati, l'amministrazione: provvede a risarcire i soggetti danneggiati non è tenuta a indennizzare i soggetti danneggiati provvede a risarcire i soggetti danneggiati, compensandoli del danno emergente e del lucro cessante ha l'obbligo di provvedere al loro indenizzo
Le controversie in materia di determinazione dell'indennizzo dovuto in caso di revoca del provvedimento amministrativo sono devolute: alla giurisdizione del giudice ordinario alla Corte dei conti alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo alla giurisdizione di merito del giudice amministrativo
La previsione di un indennizzo, a fronte del legittimo esercizio del potere di revoca del provvedimento amministrativo, si fonda sulla sussistenza in capo alla Pubblica Amministrazione di: una responsabilità da atto lecito una responsabilità penale da contravvenzione una responsabilità da inadempimento una responsabilità penale da delitto
In caso di revoca illegittima del provvedimento amministrativo, l'interessato: non può richiedere nessun rimborso può richiedere il risarcimento del danno può richiedere solo il pagamento delle spese processuali può richiedere solo il pagamento del lucro cessante
L'istituto della conversione riguarda: gli atti amministrativi nulli gli atti amministrativi annullabili i comportamenti gli atti amministrativi irregolari
Il potere di convalida costituisce espressione: del principio di trasparenza del principio di conservazione dei valori giuridici del principio di semplificazione del principio di celerità
Gli effetti della convalida del provvedimento amministrativo: decorrono trascorsi quaranta giorni dall'emanazione della convalida retroagiscono al momento dell'emanazione dell'atto convalidato decorrono dall'emanazione dell'atto di convalida decorrono trascorsi trenta giorni dall'emanazione della convalida
L'istituto della conversione degli atti amministrativi costituisce espressione: del principio di conservazione dei valori giuridici del principio di trasparenza del principio di celerità del principio di semplificazione
Per "inoppugnabilità" si intende: la condizione in cui si trova l'atto amministrativo ove siano decorsi i termini per impugnarlo l'accettazione spontanea e volontaria, da parte di chi potrebbe impugnarlo, delle conseguenze dell'atto amministrativo l'eliminazione dell'errore nell'atto amministrativo irregolare la condizione in cui si trova l'atto amministrativo prima che siano decorsi i termini per impugnarlo
Per "acquiescenza" si intende: l'accettazione involontaria, da parte di chi potrebbe impugnarlo, delle conseguenze dell'atto amministrativo l'accettazione spontanea e volontaria, da parte di chi potrebbe impugnarlo, delle conseguenze dell'atto amministrativo la condizione in cui si trova l'atto amministrativo ove siano decorsi i termini per impugnarlo l'eliminazione dell'errore nell'atto amministrativo irregolare
Per "esecutività" del provvedimento amministrativo si intende: l'irregolarità del provvedimento amministrativo l'inidoneità del provvedimento amministrativo efficace ad essere immediatamente eseguito l'idoneità del provvedimento amministrativo a produrre automaticamente ed immediatamente i propri effetti allorché l'atto sia divenuto efficace la possibilità dell'amministrazione di dare coattiva esecuzione al provvedimento, senza dover ricorrere previamente a un giudice
Per "esecutorietà" del provvedimento amministrativo si intende: la possibilità dell'amministrazione pubblica di dare esecuzione al provvedimento amministrativo previo ricorso all'autorità giudiziaria la possibilità dell'amministrazione pubblica di dare diretta e coattiva esecuzione al provvedimento amministrativo, senza dover previamente ricorrere ad un giudice l'idoneità del provvedimento amministrativo a produrre automaticamente ed immediatamente i propri effetti allorché l'atto sia divenuto efficace l'inidoneità del provvedimento amministrativo a produrre effetti
Con l'espressione "sospensione amministrativa" si intende: il provvedimento con cui viene temporaneamente paralizzata l'efficacia o l'esecuzione di un provvedimento amministrativo efficace, sia esso ampliativo o limitativo della sfera del destinatario il provvedimento con cui si protrae ad un momento successivo il termine finale dell'efficacia di un provvedimento amministrativo durevole il provvedimento con cui viene definitivamente paralizzata l'efficacia di un provvedimento amministrativo, destinato a non produrre più alcun effetto il provvedimento mediante il quale si elimina un atto invalido, rimuovendo "ex tunc" gli effetti da questo prodotti
Con il termine "proroga" si intende: il provvedimento con cui si anticipa la conclusione degli effetti del provvedimento di primo grado il provvedimento con cui si protrae ad un momento successivo il termine finale dell'efficacia di un provvedimento amministrativo durevole il provvedimento con cui si sospende temporaneamente l'efficacia del provvedimento amministrativo il provvedimento con cui si sospende definitivamente l'efficacia del provvedimento amministrativo
Ai sensi dell'articolo 21-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241, se la revoca del provvedimento amministrativo incide su rapporti negoziali: l'amministrazione liquida agli interessati un indennizzo parametrato al solo danno emergente l'amministrazione liquida agli interessati un indennizzo parametrato al solo lucro cessante l'amministrazione è tenuta a corrispondere agli interessati il risarcimento del danno l'amministrazione non corrisponde alcun indennizzo
In caso di revoca di un atto amministrativo che incida su rapporti negoziali, l'indennizzo liquidato dall'amministrazione: tiene conto esclusivamente dell'eventuale concorso dei contraenti o di altri soggetti all'erronea valutazione della compatibilità dell'atto revocato con l'interesse pubblico non tiene conto dell'eventuale conoscenza da parte dei contraenti della contrarietà dell'atto amministrativo revocato all'interesse pubblico tiene conto sia dell'eventuale conoscenza o conoscibilità da parte dei contraenti della contrarietà dell'atto amministrativo oggetto di revoca all'interesse pubblico sia dell'eventuale concorso dei contraenti o di altri soggetti all'erronea valutazione della compatibilità di tale atto con l'interesse pubblico tiene conto esclusivamente della conoscenza o conoscibilità da parte dei contraenti della contrarietà dell'atto amministrativo revocato all'interesse pubblico
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, scaduto il termine di novanta giorni per lo svolgimento dei lavori della conferenza di servizi, l'amministrazione procedente: adotta la determinazione motivata di conclusione del procedimento, valutate le specifiche risultanze della conferenza, senza tener conto delle posizioni prevalenti espresse in quella sede adotta la determinazione motivata di conclusione del procedimento, valutate le specifiche risultanze della conferenza e tenendo conto delle posizioni prevalenti espresse in quella sede convoca un'ulteriore conferenza di servizi per una nuova valutazione adotta la determinazione motivata di conclusione del procedimento, tenendo conto esclusivamente delle posizioni prevalenti espresse nella conferenza
Ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i concorrenti riuniti in raggruppamento temporaneo di imprese sono ammessi a partecipare alle procedure di affidamento dei contratti pubblici? no, mai sì, solo alle procedure ristrette sì, solo alle procedure aperte si
Le pubbliche amministrazioni possono concludere tra loro accordi? sì, per disciplinare in comune l'attività del responsabile del procedimento no, salvo che in materia di conferenza di servizi no, mai sì, per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune
In caso di accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento è necessaria la previa determinazione dell'organo che sarebbe competente per l'adozione del provvedimento? solo nel caso di accordi sostitutivi del provvedimento no, mai: la garanzia dell'imparzialità e del buon andamento è realizzata già con la partecipazione del privato all'accordo sì, in ogni caso, a garanzia dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa sì, ma solo nei casi di mancato invio al privato dell'avviso di avvio del procedimento
È possibile, per la pubblica amministrazione che ha stipulato un accordo col privato, recedere da detto accordo? no, mai sì, per sopravvenuti motivi di pubblico interesse e salvo l'obbligo di provvedere alla liquidazione di un indennizzo per gli eventuali pregiudizi a carico del privato sì, senza obbligo di indennizzo se il recesso è dovuto a sopravvenuti motivi di pubblico interesse sì, sempre
Gli accordi sostitutivi di provvedimento: sono atti amministrativi per determinare il contenuto non discrezionale del provvedimento finale sono accordi tra privati per determinare il contenuto discrezionale del provvedimento sono accordi urbanistici tra amministrazioni sono accordi conclusi tra l'amministrazione e gli interessati in sostituzione del provvedimento finale
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, cosa si intende per "accordi integrativi del provvedimento"? accordi conclusi tra amministrazione e interessati per determinare il contenuto discrezionale del provvedimento accordi tra privati per determinare il contenuto del provvedimento atti amministrativi per determinare il contenuto non discrezionale del provvedimento atti amministrativi del gestore pubblico
Che differenza c'è tra accordi sostitutivi di provvedimento e accordi integrativi del provvedimento? gli accordi integrativi riguardano esclusivamente la materia urbanistica solo gli accordi integrativi sono soggetti ai medesimi controlli previsti per i provvedimenti gli accordi sostitutivi sono conclusi solo tra amministrazioni solo gli accordi sostitutivi sono soggetti ai medesimi controlli previsti per i provvedimenti, mentre nel caso degli accordi integrativi, il controllo, ove previsto, ha ad oggetto il provvedimento finale
La mancata pronuncia dell'organo adito decorsi novanta giorni dalla data di presentazione del ricorso gerarchico comporta la formazione: del silenzio-assenso del silenzio-rigetto del silenzio inadempimento del silenzio devolutivo
L'atto con cui la pubblica amministrazione elimina il vizio che rende invalido un atto amministrativo già emanato si definisce: acquiescenza revoca convalida conversione
In presenza di un'insufficiente motivazione di un provvedimento amministrativo si configura il vizio di: eccesso di potere incompetenza inopportunità inesistenza
I CERTIFICATI RILASCIATI DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CHE ATTESTANO STATI E FATTI PERSONALI NON SOGGETTI A MODIFICAZIONI: hanno validità illimitata hanno efficacia di sei mesi hanno efficacia solo nei rapporti con la Pubblica Amministrazione che li ha rilasciati sono validi per un periodo non superiore a tre mesi
QUALE EFFETTO PRODUCE LA MANCATA ACCETTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ, RESO A NORMA DEL DPR 445/2000? Costituisce violazione ai doveri d'ufficio. Costituisce violazione ai doveri d'ufficio solo nel caso di dimostrato dolo. La sanzione della destituzione dall'impiego. Una sanzione economica
QUALE DEI SEGUENTI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI DISCIPLINA LA FORMAZIONE, IL RILASCIO, LA TENUTA E LA CONSERVAZIONE DI ATTI E DOCUMENTI DA PARTE DI ORGANI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE? La legge 31/12/1972, n. 675. La legge 24/2/1993, n. 55. Il D.P.R. 28/12/2000, n. 445. La legge 11/1/1965, n. 28.
IL DPR 445/2000 DEFINISCE L'AUTENTICA DI SOTTOSCRIZIONE COME: l'attestazione di presa visione del documento l'attestazione ufficiale della qualità legale del sottoscrittore su atti, certificati, copie ed estratti. l'attestazione da parte del pubblico ufficiale che la sottoscrizione è stata apposta in sua presenza previo accertamento dell'identità del sottoscrittore. l'attestazione da parte del sottoscrittore, della titolarità della firma.
IL PUBBLICO UFFICIALE AUTORIZZATO AD AUTENTICARE LE COPIE, DEVE INDICARE, SULLE COPIE: firma e timbro del'ufficio rilasciante data e luogo di rilascio, numero di fogli impiegati, nome e cognome proprio, la qualifica firma e timbro del'ufficio rilasciante nome e cognome del richiedente nome e cognome proprio e numero di matricola
LE DISPOSIZIONI DEL D.P.R. N. 445/2000, IN MATERIA DI DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA, SI POSSONO APPLICARE AD UN CITTADINO SPAGNOLO? Sì. Si applicano ai cittadini di qualsiasi Paese. Sì. Si applicano ai cittadini italiani e dell'Unione europea. No, si applicano solo ai cittadini italiani. Sì. Si applicano ai cittadini di tutti i Paesi facenti parte del territorio europeo.
IL DPR 445/00 STABILISCE CHE, SUI DOCUMENTI DI RICONOSCIMENTO, LO STATO CIVILE: non deve essere indicato, salvo specifica richiesta dell'interessato deve essere indicato solo in caso di matrimonio non deve essere indicato, nonostante la specifica richiesta dell'interessato deve essere indicato
STABILISCE L'ART. 41 DEL DPR 445/2000... che i certificati rilasciati dalle p.a. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità di un anno dalla data di rilascio che i certificati rilasciati dalle p.a. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità limitata all'uso per i quali sono stati rilasciati. che i certificati rilasciati dalle p.a. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità di sei mesi dalla data di rilascio. che i certificati rilasciati dalle p.a. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata.
I CERTIFICATI RILASCIATI DALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI ATTESTANTI STATI, QUALITÀ PERSONALI E FATTI NON SOGGETTI A MODIFICAZIONI HANNO VALIDITÀ: Illimitata. 6 mesi. 3 mesi. 12 mesi.
QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI È ERRATA, RIGUARDO LE C.D. PROCEDURE DI SALVATAGGIO E CONSERVAZIONE DELLE INFORMAZIONI DEL SISTEMA PREVISTE DALL'ART. 62 DEL D.P.R 445/2000? Le informazioni relative alla gestione informatica dei documenti costituiscono parte integrante del sistema di indicizzazione e di organizzazione dei documenti che sono oggetto delle procedure di conservazione sostitutiva. Il responsabile per la tenuta del sistema di gestione informatica dei documenti dispone per la corretta esecuzione delle operazioni di salvataggio dei dati su supporto informatico rimovibile. Non è mai consentito il trasferimento su supporto informatico rimovibile delle informazioni di protocollo relative ai fascicoli che fanno riferimento ai procedimenti conclusi. È consentito il trasferimento su supporto informatico rimovibile delle informazioni di protocollo relative ai fascicoli che fanno riferimento ai procedimenti in corso e a quelli conclusi.
I DOCUMENTI INFORMATICI POSSONO SOSTITUIRE QUELLI CARTACEI AI FINI DI CONSERVAZIONE ED ARCHIVIAZIONE? Sì, se sono regolari. Sì, secondo le prescrizioni imposte dal legislatore. No, ai fini dell'archiviazione non si può prescindere dal supporto cartaceo. Solo se archiviati su supporti ottici.
A NORMA DEL DPR 445/2000, QUALE, TRA I COMPORTAMENTI DEL DIPENDENTE COMUNALE, NON COSTITUISCE VIOLAZIONE AI DOVERI D'UFFICIO? Richiedere pagamenti d'imposte quando non sono dovuti. Rifiutarsi di accettare l'attestazione di stati, qualità personali e fatti mediante l'esibizione di un documento personale. Non effettuare idonei controlli sulla veridicità di tutte le dichiarazioni sostitutive ricevute. Richiedere certificati, nel caso in cui vi sia l'obbligo di accettare dichiarazioni sostitutive.
IN MATERIA DI AUTENTICAZIONE DI COPIE, QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI È CORRETTA? Se la copia dell'atto consta di più fogli, il pubblico Ufficiale deve apporre la propria firma solo sull'ultimo foglio, con l'indicazione del numero di pagine che formano il documento. L'autenticazione di copia può essere eseguita esclusivamente da un notaio o da un funzionario incaricato dal Sindaco. L'autenticazione ha validità solo per tre mesi dalla data di autentica. Se la copia dell'atto o documento consta di più fogli, il pubblico ufficiale appone la propria firma a margine di ciascun foglio intermedio.
QUANDO UN CERTIFICATO NON È "SOSTITUIBILE"? Nell'ipotesi di certificati medici Quando attesta qualità del soggetto Per tutte le posizioni relative all'adempimento degli obblighi militari Per la dichiarazione di non aver riportato condanne penali
QUALE, TRA I SEGUENTI COMPORTAMENTI DEL DIPENDENTE DI UN COMUNE, NON COSTITUISCE VIOLAZIONE DEI DOVERI D'UFFICIO PREVISTA DAL D.P.R. 445/2000? La richiesta e la produzione, da parte degli ufficiali di stato civile e dei direttori sanitari, del certificato di assistenza al parto ai fini della formazione dell'atto di nascita. Il rifiuto di accettare l'attestazione di stati, qualità personali e fatti mediante l'esibizione di un documento di riconoscimento Non effettuare idonei controlli sulla veridicità di tutte le dichiarazioni sostitutive ricevute Richiedere certificati nei casi in cui vi sia l'obbligo di accettare dichiarazioni sostitutive
IN MATERIA DI COPIE AUTENTICHE, DISPONE IL DPR 445/2000, ART. 18... che qualora la copia dell'atto o documento consta di più fogli il pubblico ufficiale appone la propria firma a margine di ciascun foglio intermedio. che l'autenticazione di copie può essere eseguita solo dal notaio o dal funzionario incaricato dal Sindaco. che qualora la copia dell'atto o documento consta di più fogli il pubblico ufficiale appone la propria firma sull'ultimo foglio, indicando il numero di pagine che formano il documento. che qualora la copia dell'atto o documento consta di più fogli il pubblico ufficiale appone la propria firma sul primo e sull'ultimo foglio del documento.
LE ISTANZE DA PRODURRE AGLI ORGANI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA, SOTTOSCRITTE IN PRESENZA DEL DIPENDENTE ADDETTO, SONO SOGGETTE AD AUTENTICAZIONE? No No, purché sia presente un testimone Sì No, purché siano presenti due testimoni
NEI CASI IN CUI L'INTERESSATO DEBBA PRESENTARE ALLA P.A. COPIA AUTENTICA DI DOCUMENTI, L'AUTENTIFICAZIONE: può essere fatta solo dal responsabile del procedimento, previo deposito dell'originale presso l'amministrazione procedente. può essere fatta dal responsabile del procedimento o altro dipendente competente a ricevere la documentazione, su esibizione dell'originale e senza obbligo di deposito, presso l'amministrazione procedente. può essere fatta solo dal responsabile del procedimento può essere fatta dal responsabile del procedimento o altro dipendente competente a ricevere la documentazione, previo deposito dell'originale presso l'amministrazione procedente.
LA P.A., AI SENSI DEL DPR 445/00, PUÒ AMMETTERE IL CERTIFICATO ANAGRAFICO SCADUTO, NEL CASO IN CUI L'INTERESSATO HA DICHIARATO, IN CALCE AL DOCUMENTO STESSO, CHE LE INFORMAZIONI CONTENUTE NON HANNO SUBI'TO VARIAZIONI DALLA DATA DEL RILASCIO? Può ammetterlo, ma in tal caso non può accertarne la veridicità No, non può ammetterlo Sì, può ammetterlo in ogni caso ma deve accertarne la veridicità Sì, può ammetterlo ed ha facoltà di accertarne la veridicità
I CERTIFICATI RILASCIATI DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, AI SENSI DEL DPR 445/00, HANNO VALIDITÀ: limitata ad un anno se riguardano stati o fatti personali illimitata se riguardano stati o fatti personali non soggetti a modificazione illimitata, in ogni caso solo in ambito regionale
SECONDO L'ART. 14 DEL D.P.R. 445/2000, LA TRASMISSIONE DEL DOCUMENTO INFORMATICO PER VIA TELEMATICA, CON MODALITÀ CHE ASSICURINO L'AVVENUTA CONSEGNA: Non può in alcun caso sostituire la notificazione per mezzo della posta. Equivale alla notificazione per mezzo della posta solo nei casi espressamente disciplinati dal regolamento dell'Ente che trasmette il documento. Equivale alla notificazione per mezzo della posta nei casi consentiti dalla legge. Non è consentita dalla legge.
AI SENSI DEL DPR 445/00, LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PUÒ AMMETTERE I CERTIFICATI ANAGRAFICI OLTRE IL TERMINE DI VALIDITA'? No, in nessun caso Sì, se rilasciati dal Comune del capoluogo in cui ha sede l'Amministrazione Sì, se sono in bollo, senza necessità di alcuna dichiarazione Sì può farlo se l'interessato, in fondo al documento, dichiari che non hanno subìto variazioni dalla data del rilascio
QUALE DI QUESTE AFFERMAZIONI È LA DEFINIZIONE CORRETTA DI DOCUMENTO AMMINISTRATIVO? ogni rappresentazione grafica, foto cinematografica, elettromagnetica o di qualche altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico provvedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse, disciplinati da norme di esclusiva natura pubblica ogni rappresentazione grafica, foto cinematografica, elettromagnetica o di qualche altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico provvedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse, solo di natura pubblicistica ogni rappresentazione grafica, foto cinematografica, elettromagnetica o di qualche altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico provvedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico e privato interesse ogni rappresentazione grafica, foto cinematografica, elettromagnetica o di qualche altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico provvedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale
I DATI PERSONALI ATTESTATI IN DOCUMENTI DI RICONOSCIMENTO IN CORSO DI VALIDITÀ HANNO LO STESSO VALORE PROBATORIO DEI CORRISPONDENTI CERTIFICATI? Solo se si tratta di dati relativi al nome e cognome dell'interessato Sì, ma l'Amministrazione ha il dovere di verificare la veridicità dei dati Sì, ferma restando per l'Amministrazione la facoltà di verificare la veridicità dei dati No, in quanto diverso è il rispettivo ambito di operatività
I CASI PREVISTI PER IL RILASCIO DEL DUPLICATO DELLA CARTA DI IDENTITÀ, SONO: Furto, deterioramento e aggiornamento stato civile. Solo in caso di furto. Furto, smarrimento, deterioramento. Furto, smarrimento, deterioramento, cambio residenza o distruzione.
UNA ISTANZA TRASMESSA VIA FAX DA UN CITTADINO AD UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SODDISFA IL REQUISITO DELLA FORMA SCRITTA? Solo se la P.A. ricevente ne accusa ricevuta con lo stesso mezzo. Sì, comunque, anche se la P.A. destinataria non lo ha espressamente stabilito. No, è necessario far seguire al fax la trasmissione del documento originale. Sì, ma solo se la P.A. destinataria lo ha espressamente stabilito nel disciplinare per i suoi rapporti con i cittadini.
DISPONE L'ART. 53 DEL D.P.R. 445/2000 CHE LA REGISTRAZIONE DI PROTOCOLLO PER OGNI DOCUMENTO RICEVUTO O SPEDITO DALLA P.A., È EFFETTUATA MEDIANTE LA MEMORIZZAZIONE DI UNA SERIE DI INFORMAZIONI. A TAL PROPOSITO, QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI NON È CORRETTA? La registrazione di protocollo è effettuata mediante la memorizzazione del numero di protocollo del documento generato automaticamente dal sistema e registrato in forma modificabile. La registrazione di protocollo è effettuata mediante la memorizzazione della data di registrazione di protocollo assegnata automaticamente dal sistema e registrata in forma non modificabile. La registrazione di protocollo è effettuata mediante la memorizzazione del numero di protocollo del documento generato automaticamente dal sistema e registrato in forma immodificabile. La registrazione di protocollo è effettuata mediante la memorizzazione del mittente per i documenti ricevuti o, in alternativa, del destinatario o dei destinatari per i documenti spediti, registrati in forma immodificabile.
UNA COPIA INTEGRALE DEGLI ATTI DI STATO CIVILE È AMMESSA DALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI OLTRE I TERMINI DI VALIDITA'? La legge lascia alla pubblica amministrazione ampia facoltà al riguardo. Sì, purché l'interessato dimostri, anche attraverso l'esibizione di altro documento, che i dati non hanno subìto variazioni dalla data del rilascio. Sì, qualora l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel documento stesso non hanno subìto variazioni dalla data di rilascio. Sì, purché l'interessato rilasci, con foglio a parte, dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante che le informazioni contenute nel documento stesso non hanno subìto variazioni dalla data di rilascio.
QUALE DIFFERENZA INTERCORRE TRA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE E DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA'? Solo la seconda può esibirsi nell'ambito di procedimenti complessi La prima comprova gli status e le qualità personali risultanti dalle normali certificazioni, la seconda gli status, le qualità personali ed i fatti che siano a conoscenza del dichiarante Solo la prima prevede l'autentica della firma Sono sinonimi
AI SENSI DEL D.P.R. 28 DICEMBRE 2000, N. 445, LA SOTTOSCRIZIONE DELLE DOMANDE PER LA PARTECIPAZIONE A SELEZIONI PER L'ASSUNZIONE, A QUALSIASI TITOLO, IN TUTTE LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI: non è soggetta ad autenticazione se la domanda è accompagnata da copia autenticata di un documento di identità del sottoscrittore. non è soggetta ad autenticazione. è sempre soggetta ad a utenticazione. può essere digitale ma autenticata.
IN BASE ALLA NORMATIVA SULLA PRIVACY L'INCARICATO DEL TRATTAMENTO DEI DATI È: La persona fisica autorizzata a compiere operazioni di trattamento. L'ente pubblico o persona giuridica autorizzata a compiere operazioni di trattamento. La persona fisica, la persona giuridica, l'ente o l'associazione autorizzata a compiere operazioni di trattamento. La persona delegata dal soggetto oggetto del trattamento.
IL TRATTAMENTO DI DATI PERSONALI DA PARTE DI PRIVATI È AMMESSO SOLO CON IL CONSENSO ESPRESSO DELL'INTERESSATO, IL QUALE, PERALTRO, AI SENSI DEL D.LGS. 196/2003,... Non è richiesto solo nel caso in cui il trattamento sia finalizzato a scopi statistici. Non è richiesto quando il trattamento riguarda dati non provenienti da pubblici registri, elenchi o atti. Non è richiesto solo quando è necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato o per adempiere, prima della conclusione del contratto, a specifiche richieste dell'interessato. Non è richiesto quando il trattamento riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque.
PER DATI PERSONALI, IL CUI TRATTAMENTO È DISCIPLINATO DAL D.LGS.196/2003, SI INTENDE: Le informazioni relative all'identità di persone fisiche, giuridiche, enti o associazioni Ogni informazione relativa a persone fisiche, giuridiche, enti o associazioni, identificati o identificabili Le informazioni idonee a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose o filosofiche, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, o associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, lo stato di salute e la vita sessuale I dati anagrafici delle persone fisiche.
IL TRATTAMENTO DI DATI GIUDIZIARI DA PARTE DEI SOGGETTI PUBBLICI È CONSENTITO: Sempre. Mai. Solo se autorizzato da espresso provvedimento del Garante. Solo con il consenso dell'interessato.
IL D.LGS. 196/2003 DISCIPLINA, TRA L'ALTRO, IL TRATTAMENTO DEI C.D. «DATI SENSIBILI». QUALI DEI SEGUENTI DATI RIENTRANO IN TALE CATEGORIA? Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di figli illegittimi. Dati personali idonei a rivelare lo stato di salute. Dati personali idonei a rivelare la consistenza patrimoniale. Dati personali idonei a rilevare l'esistenza di depositi bancari.
CHI È IL RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI? il funzionario addetto alla ricezione dei dati personali la persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo preposti dal titolare al trattamento di dati personali; la persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo cui competono, anche unitamente ad altro titolare, le decisioni in ordine alle finalità, alle modalità del trattamento di dati personali e agli strumenti utilizzati, ivi compreso il profilo della sicurezza; la persona fisica o giuridica, l'ente o l'associazione a cui si riferiscono i dati
A NORMA DELLA LEGGE 241/90, LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, NELL'ADOZIONE DI ATTI DI NATURA NON AUTORITATIVA, AGISCE: secondo le norme di diritto privato, salvo che la legge disponga diversamente sempre secondo le norme di diritto privato secondo le norme di diritto privato solo quando la legge lo preveda espressamente sempre secondo le norme di diritto pubblico
AI SENSI DELL'ART. 12 DELLA LEGGE N. 241/1990, L'AMMINISTRAZIONE È OBBLIGATA A PREDETERMINARE E RENDERE PREVENTIVAMENTE PUBBLICI I CRITERI E LE MODALITÀ CUI ATTENERSI PER... La concessione di contributi. L'effettuazione di spese pubbliche. L'attribuzione di benefici al personale dipendente. I procedimenti tributari.
A NORMA DELLA LEGGE 241/90, LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI: hanno l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo mediante l'adozione di un provvedimento espresso solo se il procedimento debba essere iniziato d'ufficio hanno l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo mediante l'adozione di un provvedimento espresso solo se il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza hanno l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo mediante l'adozione di un provvedimento espresso, sia che il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza, sia se debba essere iniziato d'ufficio non hanno mai l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo mediante l'adozione di un provvedimento espresso, tranne i casi espressamente previsti dalla legge
A NORMA DELLA LEGGE 241, LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI SONO TENUTE AL RISARCIMENTO DEL DANNO INGIUSTO CAGIONATO IN CONSEGUENZA DELL'INOSSERVANZA DEL TERMINE DI CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? sì, sia se l'inosservanza del termine ha natura dolosa che colposa no, salvo le eccezioni previste dalla legge sì, ma solo se l'inosservanza del termine ha natura dolosa e non anche colposa sì, ma solo nelle materie in cui il risarcimento è espressamente previsto dalla legge
A NORMA DELLA LEGGE 241/90, ENTRO QUANTO TEMPO DALLA PRESENTAZIONE DELLA RICHIESTA DI ACCESSO AD ATTI AMMINISTRATIVI, QUESTA SI INTENDE RESPINTA? decorsi inutilmente 90 giorni, salvo le eccezioni previste dalla legge decorsi inutilmente trenta giorni decorsi inutilmente novanta giorni decorsi inutilmente sessanta giorni
A NORMA DELLA LEGGE 241/90, ENTRO QUANTO TEMPO DALLA PRESENTAZIONE DELLA RICHIESTA DI ACCESSO AD ATTI AMMINISTRATIVI, QUESTA SI INTENDE RESPINTA? decorsi inutilmente novanta giorni decorsi inutilmente 90 giorni, salvo le eccezioni previste dalla legge decorsi inutilmente trenta giorni decorsi inutilmente sessanta giorni
IN QUALI CASI PUÒ ESSERE OMESSA LA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI CUI ALLA L. 241/90? quando sussistano particolari esigenze di celerità del procedimento. quando da un provvedimento possa derivare un pregiudizio a soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai suoi diretti destinatari. quando si tratta di procedimenti riferibili a provvedimenti assolutamente vincolati nel contenuto per i quali la partecipazione dell'interessato non può mutare il contenuto dispositivo del provvedimento. quando si tratta di procedimenti riferibili a provvedimenti favorevoli per il destinatario.
IN TEMA DI DISPOSIZIONI SULLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA, IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO, AI SENSI DELLA LEGGE N. 241 DEL 1990: Non può curare le comunicazioni, pubblicazioni e modificazioni previste dalla legge e dai regolamenti Non può mai essere competente in materia di adozione del provvedimento finale Non può esperire ispezioni od ordinare esibizioni di documenti Adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione
IN MATERIA DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO PER L'IRROGAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE, È POSSIBILE APPLICARE LA PREVISIONE DEL TERMINE DI ADEMPIMENTO DELLA LEGGE 7 AGOSTO 1990 N. 241? Si sempre No, attesa la peculiarità del procedimento nel sistema disciplinato dalla legge 24 novembre 1981, n. 689,che disciplina nelle sue varie fasi, oggetto, e natura del contenziosa Si se conveniente per il soggetto privato Si se conveniente per il soggetto pubblico
LA LEGGE 241/90 STABILISCE CHE, IN TUTTI I CASI IN CUI LE LEGGI E I REGOLAMENTI PREVEDONO ATTI DI NOTORIETÀ, IL NUMERO DEI TESTIMONI È RIDOTTO A: due di norma uno, tranne le eccezioni previste dalla legge uno tre
IN MATERIA DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO LA MANCATA OSSERVANZA DELLA NORMA, DETTATA DALL'ART. 3, COMMA QUARTO, DELLA LEGGE N. 241 DEL 1990, CHE IMPONE DI INDICARE, "IN OGNI ATTO NOTIFICATO AL DESTINATARIO" L'AUTORITÀ A CUI È POSSIBILE RICORRERE CONTRO L'ATTO STESSO E IL RELATIVO TERMINE COSA COMPORTA? inficia la validità dell'atto Una mera irregolarità comunque priva di ogni effetto nessuna riammissione in termini per l'impugnativa il riconoscimento della scusabilità dell'errore in cui sia eventualmente incorso il ricorrente nel caso di impugnazione
IN TEMA DI DISPOSIZIONI SULLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA, A QUALI SOGGETTI FA RIFERIMENTO IL DIRITTO DI INTERVENTO NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO STABILITO NELL'ART. 9 DELLA L. N. 241/90? Solo ai soggetti portatori di interessi privati. Tutti i soggetti cui possa derivare pregiudizio dal provvedimento. Solo ai soggetti portatori di interessi collettivi. Solo ai soggetti portatori di interessi diffusi.
IL TERMINE MASSIMO PER LA CONCLUSIONE DI UN PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO DI COMPETENZA DELLE AMMINISTRAZIONI STATALI È FISSATO DALLA LEGGE 241/90 IN: 180 giorni, salvo i procedimenti di acquisto della cittadinanza italiana e di quelli riguardanti l'immigrazione 90 giorni, senza eccezioni 90 giorni, salvo i procedimenti di acquisto della cittadinanza e quelli riguardanti l'immigrazione 180 giorni, senza alcuna eccezione
ESISTE PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, AI SENSI DELLA LEGGE N. 241/90, UN OBBLIGO DI MOTIVAZIONE DEI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI CONCERNENTI L'ORGANIZZAZIONE DEI CONCORSI PUBBLICI? Sì, tale obbligo è espressamente previsto dall'art. 3 della L. 241/90. No, costituisce una facoltà della Pubblica Amministrazione. Solo se espressamente. richiesto da una delle parti interessate al procedimento. Sì, ma solo per le Pubbliche Amministrazioni locali.
AI SENSI DELL'ART.10, DELLA L.241/1990 I PARTECIPANTI AL PROCEDIMENTO HANNO DIRITTO DI PRENDERE VISIONE DEGLI ATTI DEL PROCEDIMENTO, NONCHE': Di chiedere chiarimenti orali ed esplicativi all'amministrazione competente Di rivolgersi solo all'autorità giudiziaria competente Di presentare memorie scritte e documenti Di presentare solo le proprie contestazioni oralmente
A NORMA DELLA LEGGE 241/90, L'ATTIVITÀ OGGETTO DELLA SOLA DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITÀ, PUÒ ESSERE INIZIATA, DI NORMA, DECORSI: novanta giorni dalla data di presentazione della dichiarazione all'amministrazione competente, salvo che la legge disponga diversamente trenta giorni dalla data di presentazione della dichiarazione all'amministrazione competente sessanta giorni dalla data di presentazione della dichiarazione all'amministrazione competente trenta o sessanta giorni dalla data di presentazione della dichiarazione all'amministrazione competente, secondo la materia oggetto della dichiarazione
LA COMMISSIONE PER L'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI, PREVISTA DALLA LEGGE 241/90, È ISTITUITA PRESSO: i Tribunali Amministrativi regionali la Presidenza del Consiglio dei Ministri il Consiglio di Stato la Corte di Cassazione
IN MATERIA DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI LA LEGGE N. 241/1990 STABILISCE CHE: Può essere causa di rifiuto, differimento o limitazione dell'accesso ai documenti amministrativi solo la tutela della riservatezza delle imprese Non può essere causa di esclusione del diritto di accesso alle informazioni la generica esigenza di salvaguardare la sicurezza, la difesa nazionale e le relazioni internazionali Gli enti pubblici hanno facoltà di differire l'accesso ai documenti richiesti sino a quando la conoscenza di essi possa impedire o gravemente ostacolare lo svolgimento dell'azione amministrativa Non può essere causa di rifiuto, differimento o limitazione dell'accesso ai documenti amministrativi la tutela della riservatezza di terzi, persone, gruppi o imprese
A NORMA DELLA LEGGE 241/90, LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI: non hanno mai l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo mediante l'adozione di un provvedimento espresso, tranne i casi espressamente previsti dalla legge hanno l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo mediante l'adozione di un provvedimento espresso, sia che il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza, sia se debba essere iniziato d'ufficio hanno l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo mediante l'adozione di un provvedimento espresso solo se il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza hanno l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo mediante l'adozione di un provvedimento espresso solo se il procedimento debba essere iniziato d'ufficio
LA COMMISSIONE PER L'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI, PREVISTA DALLA LEGGE 241/90, È ISTITUITA PRESSO: il Consiglio di Stato la Corte di Cassazione la Presidenza del Consiglio dei Ministri i Tribunali Amministrativi regionali
L'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI COSTITUISCE UN DIRITTO FONDAMENTALE DEL CITTADINO. IL SUO ESERCIZIO È DISCIPLINATO DALLA LEGGE N. 241/1990 LA QUALE DISPONE CHE... Il diritto di accesso si esercita mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi, nei modi e con i limiti indicati dalla legge. È escluso il diritto di accesso ai documenti concernenti situazioni patrimoniali. L'esame dei documenti è sempre a titolo oneroso. Il rilascio di copia dei documenti non può essere subordinato al rimborso del costo di riproduzione.
IL DIRITTO DI ACCESSO DISCIPLINATO DALLA LEGGE 241/90, SI ESERCITA NEI CONFRONTI: delle pubbliche amministrazioni, delle aziende autonome e speciali, degli enti pubblici e dei gestori di pubblici servizi esclusivamente delle pubbliche amministrazioni esclusivamente delle pubbliche amministrazioni e delle aziende autonome e speciali esclusivamente delle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici
IL PREAVVISO DI RIGETTO DI CUI ALL'ART. 10BIS DELLA L. 241/90 NON SI APPLICA: ai procedimenti concorsuali ed ai procedimenti in materia previdenziale ed assistenziale. ai procedimenti concorsuali, ai procedimenti in materia previdenziale ed assistenziale ed a quelli vincolati, per i quali la presentazione di osservazioni o memorie da parte del destinatario, non cambierebbe comunque il contenuto dispositivo del provvedimento. ai procedimenti concorsuali, a quelli in materia previdenziale ed assistenziale ed a quelli in materia tributaria. solo ai procedimenti per i quali la presentazione di osservazioni o memorie da parte del destinatario, non cambierebbe comunque il contenuto dispositivo del provvedimento.
IL DIRITTO DI ACCESSO DISCIPLINATO DALLA LEGGE 241/90, SI ESERCITA NEI CONFRONTI: esclusivamente delle pubbliche amministrazioni esclusivamente delle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici delle pubbliche amministrazioni, delle aziende autonome e speciali, degli enti pubblici e dei gestori di pubblici servizi esclusivamente delle pubbliche amministrazioni e delle aziende autonome e speciali
A NORMA DELLA LEGGE 241, LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI SONO TENUTE AL RISARCIMENTO DEL DANNO INGIUSTO CAGIONATO IN CONSEGUENZA DELL'INOSSERVANZA DEL TERMINE DI CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? sì, ma solo nelle materie in cui il risarcimento è espressamente previsto dalla legge sì, ma solo se l'inosservanza del termine ha natura dolosa e non anche colposa sì, sia se l'inosservanza del termine ha natura dolosa che colposa no, salvo le eccezioni previste dalla legge
IL TERMINE MASSIMO PER LA CONCLUSIONE DI UN PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO DI COMPETENZA DELLE AMMINISTRAZIONI STATALI È FISSATO DALLA LEGGE 241/90 IN: 90 giorni, salvo i procedimenti di acquisto della cittadinanza e quelli riguardanti l'immigrazione 180 giorni, salvo i procedimenti di acquisto della cittadinanza italiana e di quelli riguardanti l'immigrazione 180 giorni, senza alcuna eccezione 90 giorni, senza eccezioni
A NORMA DELL'ART. 25 3° CO. DELLA L. 241/1990, RIGUARDO I TERMINI E IL POTERE DI DIFFERIMENTO PER IL PROCEDIMENTO DI ACCESSO FORMALE AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI, È CORRETTO AFFERMARE CHE... L'indicazione della motivazione non è obbligatoria. Nel caso in cui la P.A. si avvalga del potere di differimento l'atto che lo dispone deve indicare la motivazione. Il differimento non può essere disposto nella fase preparatoria dei provvedimenti amministrativi. Qualora la richiesta sia irregolare o incompleta la P.A. entro 30 giorni ne deve dare comunicazione al richiedente.
LA LEGGE 241/90 DEFINISCE "CONTROINTERESSATI" AL PROCEDIMENTO FINALIZZATO ALL'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI: tutti i soggetti che non hanno alcun interesse dall'esercizio del diritto di accesso tutti i soggetti, individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che dall'esercizio dell'accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza tutti i soggetti coinvolti direttamente o indirettamente nel procedimento tutti i soggetti a cui la legge consente, per qualsiasi motivo, di impedire a terzi il diritto all'accesso
A NORMA DELLA LEGGE 241/90, LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, NELL'ADOZIONE DI ATTI DI NATURA NON AUTORITATIVA, AGISCE: sempre secondo le norme di diritto pubblico secondo le norme di diritto privato solo quando la legge lo preveda espressamente secondo le norme di diritto privato, salvo che la legge disponga diversamente sempre secondo le norme di diritto privato
LA LEGGE 241/90 STABILISCE CHE, IN TUTTI I CASI IN CUI LE LEGGI E I REGOLAMENTI PREVEDONO ATTI DI NOTORIETÀ, IL NUMERO DEI TESTIMONI È RIDOTTO A: uno due tre di norma uno, tranne le eccezioni previste dalla legge
LA LEGGE 241/90 DEFINISCE "CONTROINTERESSATI" AL PROCEDIMENTO FINALIZZATO ALL'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI: tutti i soggetti, individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che dall'esercizio dell'accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza tutti i soggetti a cui la legge consente, per qualsiasi motivo, di impedire a terzi il diritto all'accesso tutti i soggetti coinvolti direttamente o indirettamente nel procedimento tutti i soggetti che non hanno alcun interesse dall'esercizio del diritto di accesso
IL TERMINE ENTRO CUI LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE È TENUTA A CONCLUDERE IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO, A SEGUITO DELL'ISTANZA DELL'INTERESSATO, È: comunque non superiore a 120 giorni di norma 30 giorni sempre 60 giorni di norma 90 giorni
LE CONFERENZE DI SERVIZI SONO DIRETTE A: Snellire il procedimento Consentire la partecipazione dei cittadini interessati al procedimento Consentire l'accesso ai documenti dell'istruttoria procedimentale Consentire la trasparenza del procedimento
LA CONFERENZA UNIFICATA CONSISTE NELL'UNIONE TRA: il comitato regionale di controllo. ANCI. l'UPI e I'UNCEM la conferenza Stato-città ed autonomie locali e la conferenza Stato-regioni la conferenza Stato-città ed autonomie locali e la Commissione parlamentare competente la conferenza Stato-regioni e la Commissione parlamentare competente
SE L'ORGANO DI AMMINISTRAZIONE ATTIVA È OBBLIGATO A RICHIEDERLI, MA PUÒ ANCHE NON ATTENERSI AD ESSI DISCOSTANDOSENE CON IL PROPRIO OPERATO E MOTIVANDO LE RAGIONI PER LE QUALI SE NE DISCOSTI, I PARERI SONO... Obbligatori parzialmente vincolanti. Obbligatori conformi. Obbligatori non vincolanti. Obbligatori vincolanti.
CONTRO GLI ATTI AMMINISTRATIVI DEFINITIVI... Non è ammissibile ricorso amministrativo straordinario. È ammissibile ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica. Non è ammissibile ricorso giurisdizionale al T.A.R. È sempre ammissibile ricorso amministrativo gerarchico.
IN TEMA DI DISPOSIZIONI SULLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA, HANNO FACOLTÀ DI INTERVENIRE NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO: Esclusivamente i titolari di posizioni soggettive qualificabili come diritto soggettivo Esclusivamente i titolari di interessi collettivi I portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento I portatori di interessi diffusi, purché costituiti in associazioni riconosciute almeno tre anni prima dell'inizio del procedimento
IL MESSO COMUNALE, IN QUALITÀ DI PUBBLICO UFFICIALE, PUÒ INCORRERE NEL REATO DI RIFIUTO OD OMISSIONE ATTI D'UFFICIO? Solo al di fuori del territorio comunale Sì, come prevede articolo 328 del c.p. No, in quanto non è pubblico ufficiale Può incorrere solo nei reati di abuso di potere
IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO, ALLA LUCE DELLE PIÙ RECENTI INNOVAZIONI LEGISLATIVE, SI ARTICOLA IN... Tre fasi: fase istruttoria, fase decisoria e fase integrativa dell'efficacia. Tre fasi: fase d'iniziativa, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. Non è articolato in alcuna fase. Quattro fasi: fase d'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia.
NELLA DISCREZIONALITÀ TECNICA, LA VALUTAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SI FONDA SU: Regole di convenienza e di adeguatezza. Precetti di logica e imparzialità. Principi di correttezza e buona fede. Regole, cognizioni e mezzi forniti dalle scienze e arti.
DOPO IL DEPOSITO DEL RICORSO E DELL'ISTANZA DI FISSAZIONE DELL'UDIENZA, IL GIUDIZIO AVANTI AL T.A.R.: termina con la decisione anche se le altre parti non si costituiscono è interrotto fino alla costituzione della controparte è sospeso fino alla costituzione della controparte termina con una decisione sfavorevole per la parte non costituitasi
IN TEMA DI DISPOSIZIONI SULLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA, I SOGGETTI DESTINATARI DELLA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE POTREBBERO ESERCITARE IL SEGUENTE DIRITTO: Di prendere visione degli atti del procedimento, salvo le eccezioni di legge Di presentare esclusivamente memorie scritte e documenti, previa valutazione di pertinenza all'oggetto del procedimento da parte dell'amministrazione procedente Di presentare esclusivamente memorie scritte e documenti nei limiti stabiliti dal responsabile del procedimento Di presentare memorie scritte, ma non documenti
AI SENSI DEL D.LGS. 81/08, L'ELEZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA, DI NORMA AVVIENE IN CORRISPONDENZA DI QUALE GIORNATA? Con la prima settima dell'anno. Con l'ultima settimana dell'anno. Con la settimana di chiusura dell'azienda. Con la giornata nazionale per la sicurezza e la salute sul lavoro.
COSA SONO GLI ENTI AUTARCHICI? enti pubblici, privi di autonomia e autotutela. enti pubblici, che agiscono in regime di diritto amministrativo, e che pertanto, possono qualificarsi pubbliche amministrazioni. enti pubblici, che agiscono in regime di diritto privato, e che pertanto, possono qualificarsi enti pubblici economici. enti privati con facoltà di amministrarsi e di gestirsi.
COME SI APRE IL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DEL CONTRATTO PER UN ENTE LOCALE? Con il benestare della Corte dei Conti Con la stipulazione del contratto Con l'autorizzazione del Ministero dell'Interno Con la determinazione a contrarre
LA PRONUNCIA DI DECADENZA DELL'ATTO AMMINISTRATIVO: Ricorre quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse Ricorre quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di legittimità in base ad una nuova valutazione degli interessi Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo in caso di inadempimento di obblighi, mancato esercizio di facoltà o venir meno di requisiti di idoneità
COSA SI MANIFESTA CON L'AUTORIZZAZIONE, QUALE ATTO AMMINISTRATIVO? un giudizio tecnico. un nuovo diritto. il riacquisto di diritti soppressi. la rimozione di un limite legale all'esercizio di un preesistente diritto.
I MOTIVI DEL RICORSO IN MATERIA ELETTORALE: possono essere generici, ma debbono essere precisati entro l'udienza di discussione devono indicare l'esatto numero delle schede irregolari devono essere specifici possono essere generici solo se attengono a vizi del procedimento
IL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DI UN CONTRATTO AD EVIDENZA PUBBLICA SI AVVIA CON... L'aggiudicazione. La deliberazione a contrarre. La stipulazione. L'esecuzione.
LE CIRCOLARI AMMINISTRATIVE SONO: sentenze norme interne regolamenti ordinanze
QUAL È IN GENERALE L'ESATTA DEFINIZIONE DEGLI ATTI ABLATORI? atti mediante i quali un soggetto, previo pagamento di una giusta indennità, può essere privato di uno o più beni immobili o mobili. atti con i quali il pubblico potere, per uno svantaggio di un privato cittadino, sacrifica un interesse ad un bene della collettività. atti mediante i quali un soggetto, previo pagamento di una giusta indennità, può essere privato di uno o più beni mobili. atti con i quali il pubblico potere, per un vantaggio della collettività, sacrifica un interesse ad un bene della vita di un privato cittadino.
PARLANDO DI "NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI PRESSO IL DOMICILIATARIO" IL DOMICILIO ELETTO O SPECIALE PUÒ SOSTITUIRE INTEGRALMENTE IL DOMICILIO GENERALE? No, mai Sì, sempre Sì, se vi è il consenso del messo Sì, solo se vi è il consenso del sindaco
IN QUALE CASO L'UFFICIALE GIUDIZIARIO DEVE AVVALERSI DEL SERVIZIO POSTALE PER LA NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI IN MATERIA CIVILE ED AMMINISTRATIVA, SALVO CHE LA PARTE CHIEDA CHE LA NOTIFICAZIONE SIA ESEGUITA DI PERSONA AI SENSI DELLA L. 890/82? per la notificazione degli atti da eseguirsi fuori del comune ove ha sede l'ufficio Sempre Mai per la notificazione degli atti da eseguirsi all'interno del comune ove ha sede l'ufficio
PERCHÉ IL RISPETTO DELLE NORME DI COMPORTAMENTO RIVESTE UNA PARTICOLARE IMPORTANZA PER IL MESSO COMUNALE? In quanto svolge un incarico dirigenziale In quanto svolge un incarico che lo porta a stare spesso isolato dal cittadino In quanto la natura stessa delle funzioni che svolge lo portano ad un più frequente ed immediato contatto con il cittadino In quanto la natura stessa delle funzioni che svolge lo portano ad effettuare attività di Polizia Giudiziaria
L'ENTE LOCALE, CON RIFERIMENTO ALLE ISTITUZIONI: ha poteri di vigilanza ma non può definire le modalità di nomina e revoca degli amministratori definisce il piano finanziario e digestione approva il loro statuto determina finalità ed indirizzi della loro attività
IL PRINCIPIO DI BUON ANDAMENTO È: un criterio di opportunità un criterio metagiuridico senza valore precettivo un criterio di indirizzo politico un principio giuridico
LE PROCEDURE AD EVIDENZA PUBBLICA PER L'AFFIDAMENTO DI APPALTI PUBBLICI DEVONO ESSERE PRECEDUTE DA IDONEA PUBBLICAZIONE DEL BANDO DI GARA SU: Gazzette ufficiali italiana e comunitaria e su organi di stampa organi di stampa a tiratura internazionale albi pretori delle pubblica amministrazione appaltanti e organi di stampa riviste a ciò dedicate
QUALE TRA LE SEGUENTI RIENTRA TRA LE NORME DI COMPORTAMENTO DEL MESSO COMUNALE? Osservare gli obblighi di diligenza, lealtà ed imparzialità che qualificano il corretto adempimento della prestazione lavorativa Osservare gli obblighi di diligenza, lealtà ma non di imparzialità Anteporre il rispetto dell'interesse dei privati rispetto a quello pubblico Ispirare le proprie decisioni e comportamenti alla cura dell'interesse privato
FINCHÉ NON È AVVENUTA LA NUOVA ELEZIONE DEL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO, CHI NE SVOLGE LE FUNZIONI? Il decano d'età. L'ex Presidente. Il vice Presidente. Il parlamentare che ha ottenuto la percentuale più alta di voti.
GLI AZIONISTI PRIVATI DELLE SOCIETÀ PER AZIONI, COSTITUITE DA ENTI LOCALI, SONO SCELTI: sempre con procedura di evidenza pubblica sempre con accordi pubblici con procedura di evidenza pubblica solo per società senza prevalente capitale pubblico utilizzando società di consulenza internazionale
PUÒ ESSERE ESEGUITA UNA NOTIFICAZIONE IN MANI PROPRIE SE IL DESTINATARIO È UN MILITARE? Sì, solo se appartiene all'Aeronautica Militare Si No, mai Sì, solo se appartiene all'Esercito
È AMMESSA LA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELLA CERTIFICAZIONE ATTESTANTE UN DECESSO? no, in nessun caso sì, in ogni caso sì, ma solo se riguarda il coniuge, l'ascendente o il discendente sì, ma solo se riguarda un congiunto convivente
IN CHE MODO SI ESEGUE LA NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI ALLE PERSONE GIURIDICHE, DI CUI SI CONOSCE IL RECAPITO? Con affissione dell'atto presso la casa comunale Con consegna dell'atto, brevi mani, ad un qualsiasi dipendente della persona giuridica, anche al di fuori della sede Nella loro sede mediante consegna di copia dell'atto al rappresentante o alla persona incaricata di ricevere le notificazioni Presso la residenza del rappresentante legale con consegna dell'atto
IL MESSO COMUNALE CHE EFFETTUA VILLIPENDIO DELLE ISTITUZIONI, DELLE LEGGI E DEGLI ATTI DELL'AUTORITÀ COMMETTE... ...un delitto in base all'art. 327 del codice penale ...una infrazione in base all'articolo 323 del codice civile ...una infrazione in base all'art.361 del codice civile ...una infrazione in base all'art.326 del codice civile
SI PARLA DI INTERPRETAZIONE GIUDIZIALE DELLE FONTI LEGISLATIVE QUANDO... non viene fatta dagli organi giurisdizionali ma dallo stesso legislatore con legge successiva. È contenuta soprattutto in opere accademiche di professori di diritto. È compiuta da un organo dello Stato nell'esercizio delle sue funzioni. È proveniente dagli organi giurisdizionali.
PARLANDO DI "NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI PRESSO IL DOMICILIATARIO" COSA SI INTENDE PER "ELEZIONE DI DOMICILIO"? un atto giuridico unilaterale con il quale una persona sceglie che il proprio domicilio per un determinato atto od affare e per tutti quelli conseguenti coincida con un luogo diverso dal domicilio generale un atto giuridico unilaterale con il quale una persona sceglie che il proprio domicilio per un determinato atto od affare e per tutti quelli conseguenti coincida con il domicilio generale un atto bilaterale con cui una persona decide insieme al messo comunale che il proprio domicilio non può essere diverso dalla sua residenza un atto bilaterale con cui una persona decide insieme al giudice che non ha nessun domicilio
IN TEMA DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO LA PROPOSIZIONE DI RICORSO GIURISDIZIONALE AVANTI AL TAR SOSPENDE AUTOMATICAMENTE L'ATTO IMPUGNATO? solo se sussistono ragioni di opportunità mai sempre solo se sono stati dedotti vizi di merito
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEGLI ATTI DI RITIRO? sono facoltativi, sono recettivi e non devono essere motivati. sono discrezionali in riferimento alla loro emanazione,sono provvedimenti recettivi e devono essere obbligatoriamente motivati. non facoltativi quanto alla loro emanazione e non sono recettivi. la positività, e la generalità.
IN MATERIA DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO E DI DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI QUALI CONDIZIONI GIUSTIFICANO UNA REVOCA: Eccesso di potere; accertata violazione di legge Carenza di potere; Incompetenza Sopravvenuti motivi di pubblico interesse; nuova valutazione dell'interesse pubblico originario Violazione di legge; Incompetenza
IN TEMA DI DISPOSIZIONI SULLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA, I SOGGETTI DESTINATARI DELLA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO SONO: I possibili destinatari del provvedimento finale e coloro che possono subire un pregiudizio, se individuabili. Solo i destinatari del provvedimento finale. I titolari di interessi individuali e diffusi. Solo coloro che possono trarre beneficio dall'emanazione del provvedimento.
IN CHE ANNO GLI ELETTORI ITALIANI HANNO VOTATO L'ULTIMA VOLTA PER L'ELEZIONE DEI PROPRI RAPPRESENTANTI NEL PARLAMENTO EUROPEO? 2008 2005 2009 2004
PARLANDO DI NOTIFICAZIONE AI SENSI DELL'ART. 146 DEL CODICE DI PROCEDURA CIVILE COSA SI INTENDE PER MILITARE IN SERVIZIO? Solo gli appartenenti al Corpo della Polizia Municipale Sia l'appartenente ai corpi militarizzati di polizia (carabinieri) sia il militare in servizio attivo permanente che in servizio volontario o per mobilitazione Solo i dipendenti del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno Solo i volontari in servizio volontario, ma non quelli in servizio permanente
IL PROVVEDIMENTO CON CUI LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ESONERA UN SOGGETTO DALL'OSSERVANZA DI UN DOVERE O DALL'ADEMPIMENTO DI UN OBBLIGO SI DEFINISCE: esonero esenzione esclusione dispensa
LA DENOMINAZIONE DEL COMUNE SPETTA: Allo Stato, che vi provvede per legge. Alla Regione, che vi provvede per legge. Allo stesso ente, che vi provvede con il proprio Statuto. Alla provincia, che vi provvede con il proprio Statuto.
LA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO È ESPRESSIONE DEL PRINCIPIO DI: segretezza dell'azione amministrativa semplificazione dell'azione amministrativa partecipazione al procedimento amministrativo imparzialità
GLI ATTI DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELL'AMBIENTE CHE INTERESSANO LA GENERALITÀ DEI CITTADINI SONO PUBBLICATI: in modo integrale nella Gazzetta ufficiale nei principali quotidiani solo nel bollettino ufficiale del ministero per estratto nella Gazzetta ufficiale
IL RECESSO UNILATERALE DAI CONTRATTI DA PARTE DELLA P.A: è ammesso solo nei casi previsti dalla legge o dal contratto solo nei casi previsti dal regolamento non è mai ammesso è sempre ammesso
L'ANNULLAMENTO D'UFFICIO IN SEDE DI AUTOTUTELA INTERVIENE: prima che l'atto abbia acquistato efficacia dopo che l'atto abbia acquistato efficacia quando l'atto è stato annullato da una pronuncia giurisdizionale quando l'atto abbia esaurito la sua efficacia
NELLA FASE DI APPROVAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE L'AUTORITÀ REGIONALE COMPETENTE PUÒ: adottare d'ufficio modifiche nelle ipotesi previste dalla legge rimettere la decisione al Ministro dei lavori pubblici liberamente modifìcarlo, salvo controdeduzioni Comunali solo negare l'approvazione, senza adottare modifiche
IL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE È ELETTO A SUFFRAGIO UNIVERSALE E DIRETTO DEI RESIDENTI, SECONDO IL SISTEMA ELETTORALE PREVISTO: dalla legge n. 142 del 1990 dal solo regolamento comunale dal solo statuto comunale dallo statuto e disciplinato dal regolamento
L'ATTO AMMINISTRATIVO EMANATO IN DIFFORMITÀ DELLA NORMA CHE LO DISCIPLINA E'... Comunque valido ed efficace. Inefficace. Ineseguibile. Invalido.
COME È DEFINIBILE LA LICENZA? Una figura analoga all'autorizzazione. Una figura analoga alla concessione. Un atto amministrativo diverso dai provvedimenti. Una concessione traslativa.
IL T.U. DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA PREVEDE CHE LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI PROCEDENTI POSSANO EFFETTUARE CONTROLLI SULLA VERIDICITÀ DELLE DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE RICEVUTE? sì, ma solo se le dichiarazioni sono palesemente false sì, anche a campione e, comunque, in tutti i casi in cui sorgono fondati dubbi no, i controlli sono di competenza dell'Autorità Giudiziaria sì, ma solo sulle dichiarazioni per le quali sorgono dubbi o sono palesemente false
CON QUALE SISTEMA ELETTORALE VENGONO ELETTI I MEMBRI DEL PARLAMENTO EUROPEO? Sistema proporzionale. Sistema elettorale maggioritario uninominale. Ogni paese membro può decidere il sistema elettorale che preferisce. Sistema misto.
GLI ATTI NORMATIVI SECONDARI POSSONO DEROGARE AGLI ATTI LEGISLATIVI PRIMARI? sì, perché hanno forza e valore di legge. sì, difatti possono modificare le leggi ordinarie. no, perché non hanno forza né valore di legge, ma soltanto forza normativa. sì, perché si tratta di fonti del diritto.
LEGITTIMATE ALLA CONTRATTAZIONE SINDACALE CON L'ARAN SONO LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVE: per singoli settori funzionali su base nazionale in via esclusiva su base nazionale e per comparto per singoli comparti in via esclusiva
QUALE DELLE SEGUENTI FATTISPECIE CONFIGURA UN ATTO ABLATIVO DI URGENTE NECESSITA'? Sequestro di sostanze alimentari ritenute nocive in attesa dell'ordine definitivo della loro distruzione. Servitù di appoggio di cassette postali. Servitù di elettrodotto. Confisca di cose la cui detenzione o alienazione costituisce illecito amministrativo.
QUALI SONO I REQUISITI DI LEGITTIMITÀ DELL'ATTO AMMINISTRATIVO INERENTI ALL'AGENTE? Compatibilità, legittimazione e competenza. Soggetto e destinatario. Contenuto e finalità. Volontà e oggetto.
DISPONE LA L. 890/82 ALL'ART. 4 CHE L'AVVISO DI RICEVIMENTO DEL PIEGO RACCOMANDATO, COMPLETATO IN OGNI SUA PARTE E MUNITO DEL BOLLO DELL'UFFICIO POSTALE RECANTE LA DATA DELLO STESSO GIORNO DI CONSEGNA, È SPEDITO... ...in raccomandazione all'indirizzo già predisposto dall'ufficiale giudiziario ...in assicurata all'indirizzo già predisposto dall'ufficiale giudiziario ...con assicurata all'indirizzo già predisposto dall'ufficio legale del comune ...in raccomandazione e in via telematica, all'indirizzo già predisposto dall'ufficiale giudiziario
QUANTI SONO I MEMBRI DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA NOMINATI DAL PARLAMENTO IN SEDUTA COMUNE? nove tre dieci cinque
IL PROVVEDIMENTO ADOTTATO IN VIOLAZIONE DI NORME SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO: È inesistente, salvo il caso in cui l'amministrazione sani la violazione È invalido per violazione di legge Non è annullabile qualora sia palese che il suo contenuto non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato È nullo, se si tratta di una violazione grave
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO DEVE: Fissare esclusivamente il termine inderogabile entro cui il procedimento deve concludersi Valutare, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione e i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione del provvedimento Fissare i casi in cui il provvedimento potrebbe essere utile comunicarlo all'interessato Stabilire il termine finale del procedimento
IN TEMA DI DISPOSIZIONI SULLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA, CHE COSA COMPORTA IL DIRITTO DI POTER PRENDERE PARTE AL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Solo il diritto di presentare memorie scritte e documenti. Il diritto di assistere a tutti gli atti del procedimento. Solo il diritto di prendere visione degli atti. Il diritto di prendere visione degli atti e di presentare memorie scritte e documenti.
LA PROROGA DELL'ATTO AMMINISTRATIVO... Ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento. Ricorre quando, per sopraggiunte cause di interesse pubblico, non si riconosce al concessionario il diritto di insistenza. Ricorre quando con provvedimento «ad hoc» si preclude ad un determinato atto amministrativo di produrre i suoi effetti per un determinato lasso di tempo. Ricorre quando viene modificato parzialmente un precedente atto amministrativo.
LA NOMINA DEI MAGISTRATI DEL T.A.R. AVVIENE: per nomina del Governo e del presidente della regione un terzo per concorso pubblico e due terzi per scelta del Governo due terzi per concorso pubblico e un terzo per scelta del Governo solo per concorso pubblico
IN TEMA DI NUOVE NORME IN MATERIA DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO, LA P.A. È SEMPRE OBBLIGATA A CONCLUDERE IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO CON UN PROVVEDIMENTO ESPRESSO? Sì, in particolare dove il procedimento debba essere iniziato con un'istanza o d'ufficio. No, mai. Sì, ma esclusivamente per i procedimenti iniziati d'ufficio. Solo previa dichiarazione del privati
PUÒ UN CITTADINO DI UNO STATO MEMBRO CANDIDARSI ALLE ELEZIONI PER IL PARLAMENTO EUROPEO IN UN ALTRO STATO MEMBRO? No. Sì, ma tale facoltà è riservata solo a Francia, Italia e Germania. Sì, ma solo se appartiene ad una minoranza linguistica. Sì.
INDIVIDUARE L'ESATTA SEQUENZA DELLE FASI IN CUI SI ARTICOLA L'ITER PROCEDIMENTALE DELLA FORMAZIONE DEI CONTRATTI CONCLUSI DALLA P.A.: 1) Determinazione a contrarre 2) Stipulazione 3) Esecuzione 4) Aggiudicazione 1) Determinazione a contrarre 2) Aggiudicazione 3) Stipulazione 4) Esecuzione 1) Esecuzione, 2) Determinazione a contrarre, 3) Aggiudicazione 4) Stipulazione 1) Aggiudicazione 2) Esecuzione 3) Determinazione a contrarre 4) Stipulazione
I REGOLAMENTI SONO AUTONOMAMENTE IMPUGNABILI DA UN PRIVATO? Sì, è impugnabile ma solo se lede un diritto soggettivo del privato Sì, è impugnabile in ogni caso No, le fonti del diritto non sono impugnabili No, perché di norma contiene proposizioni normative generali ed astratte
L'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA È TENUTA A DARE COMUNICAZIONE DEL L'AVVIO DEL PROCEDIMENTO: nei soli casi in cui gli interessati ne facciano preventiva richiesta solo se lo ritiene necessario per tutti i procedimenti amministrativi, salvo eccezioni per i soli provvedimenti discrezionali
L'AVVOCATURA DELLO STATO ESERCITA LE FUNZIONI DI: solo patrocinio e difesa in giudizio del Capo dello Stato consulenza legale, rappresentanza e difesa delle amministrazioni dello Stato consulenza e controllo delle amministrazioni dello Stato consulenza legale, senza difesa in giudizio del Capo dello Stato
IN TEMA DI DISPOSIZIONI SULLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA, IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO: Non è mai competente all'adozione del provvedimento. Non è necessariamente competente dell'adozione del provvedimento. È competente solo per la fase istruttoria. È il dirigente della competente unità organizzativa.
A NORMA DELLA LEGGE 6 DICEMBRE 1971, N. 1034, CON LA DECISIONE SUI RICORSI CONCERNENTI CONTROVERSIE IN MATERIA DI OPERAZIONI PER LE ELEZIONI DEI CONSIGLI COMUNALI, PROVINCIALI E REGIONALI, IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PUÒ: Correggere il risultato delle elezioni e sostituire ai candidati illegalmente proclamati coloro che hanno diritto di esserlo. Correggere il risultato delle elezioni solo se il ricorso è proposto dai candidati delle singole liste elettorali. Solo annullare le elezioni. Avviare una nuova procedura elettorale entro 30 giorni
CON LA PROPOSIZIONE DEL RICORSO AMMINISTRATIVO L'INTERESSATO PUÒ FAR VALERE: la violazione sia di diritti soggettivi che di interessi legittimi soltanto la violazione di interessi legittimi soltanto la violazione di diritti soggettivi la violazione di diritti soggettivi, interessi legittimi o di fatto
NELL'AMBITO DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO, PER "APPROVAZIONE" SI INTENDE: il provvedimento con cui la Pubblica Amministrazione, sulla base di una valutazione discrezionale, consente ad un soggetto di compiere un determinato atto in deroga ad un divieto di legge il provvedimento permissivo che consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, mediante il quale la Pubblica Amministrazione rende efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti l'atto con cui la Pubblica Amministrazione manifesta il proprio assenso alla richiesta di un privato nelle materie per le quali non è necessario il rilascio di un'autorizzazione formale l'atto con cui un'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità
L'ATTO DI SILENZIO ASSENSO ILLEGITTIMO PUÒ ESSERE ANNULLATO DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CON: la speciale procedura di cui al ID. P. R. 300 del l992 i normali poteri di autotutela la speciale procedura prevista dall'art. 20 della I.24ldel 1990 la procedura generale contenuta nel codice civile
IN MATERIA DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO E DI DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI, PER SOPRAVVENUTI MOTIVI DI PUBBLICO INTERESSE OVVERO NEL CASO DI MUTAMENTO DELLA SITUAZIONE DI FATTO O DI NUOVA VALUTAZIONE DELL'INTERESSE PUBBLICO ORIGINARIO, IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO AD EFFICACIA DUREVOLE PUÒ ESSERE: revocato da parte dell'organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge annullato da parte dell'organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge dichiarato illegittimo e inammissibile dichiarato nullo
SI PUÒ DISPORRE L'AVOCAZIONE QUANDO TRA GLI ORGANI SUSSISTE: una qualsiasi relazione interorganica una situazione di imprescindibile necessità ed urgenza un rapporto di gerarchia propria o impropria una qualsiasi relazione intersoggettiva
COME VIENE DEFINITA LA MANIFESTAZIONE DI VOLONTÀ CON CUI LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ELIMINA IL VIZIO CHE INFICIA UN SUO ATTO INVALIDO? Assestamento Proroga Conversione Convalida
DA COSA SI EVINCE IL PRINCIPIO DI TRASPARENZA DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA? Dalla prassi amministrativa. Sia dalla legge ordinaria che dalla Costituzione. Solo dalla legge ordinaria. Solo dalla Costituzione.
I RAPPORTI ATTIVI E PASSIVI DI UNA AZIENDA MUNICIPALIZZATA TRASFORMATA IN SOCIETÀ PER AZIONI: sono trasferiti al comune sono gestiti dal liquidatore sono assunti da una gestione stralcio sono trasferiti al nuovo ente
ENTRO QUALE TERMINE LA P.A. È TENUTA A CONCLUDERE IL PROCEDIMENTO INIZIATO SU ISTANZA DI PARTE? 60 giorni. 30 giorni. 90 giorni. 45 giorni.
IN CHE MODO PUÒ ESSERE EFFETTUATA LA NOTIFICA DI ATTI QUANDO SONO SCONOSCIUTI LA RESIDENZA, LA DIMORA OD IL DOMICILIO ATTUALE DEL DESTINATARIO E NON VI È IL PROCURATORE PREVISTO DALL'ART. 77 C.P.C.? Mediante pubblicazione su almeno un quotidiano nazionale Mediante pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sezione speciale notifiche Mediante deposito di copia dell'atto nella casa comunale dell'ultima residenza nota o, se questa è ignota, in quella del luogo di nascita Non si esegue la notifica
IL D.LGS. 267/2000, PREVEDE CHE CHI ABBIA RICOPERTO PER DUE MANDATI CONSECUTIVI LA CARICA DI SINDACO, ALLO SCADERE DEL SECONDO MANDATO: È immediatamente rieleggibile nella medesima carica È immediatamente rieleggibile nella medesima carica solo per una terza volta È immediatamente rieleggibile nella medesima carica, a meno che uno dei due suddetti mandati abbia avuto una durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno per dimissioni volontarie Non è immediatamente rieleggibile nella medesima carica, a meno che uno dei due suddetti mandati abbia avuto una durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno per causa diversa dalle dimissioni volontarie
PARLANDO DI REGISTRO DELLE NOTIFICAZIONI ED IN PARTICOLARE DI ANNOTAZIONI CHE VI DEVONO ESSERE RIPORTATE COSA SI INTENDE PER "NATURA DELL'ATTO"? Il nominativo della persona al quale è consegnato il soggetto o soggetti a cui è destinato le eventuali annotazioni del messo circa irreperibilità la descrizione sommaria del contenuto dell'atto
PARLANDO DI NOTIFICAZIONE A PERSONA DIVERSA DAL DESTINATARIO, QUALORA IL MESSO COMUNALE NON RIESCA AD EFFETTUARE LA NOTIFICA IN MANI PROPRIE DELL'INTERESSATO DOVE DEVE ESSERE INSERITA LA COPIA DELL'ATTO DA NOTIFICARE? In una busta all'esterno della quale il messo trascrive il numero cronologico della notificazione senza apporre altri segni od indicazioni dai quali possa desumersi il contenuto dell'atto Deve essere distrutta In una busta all'esterno della quale il messo trascrive l'intero contenuto dell'atto l'atto deve essere piegato in due e i due lembi uniti da un pezzo di nastro adesivo trasparente
DOVE VIENE TRASCRITTO OGNI ATTO CHE VIENE NOTIFICATO DAL MESSO? Deve essere trascritto in ordine cronologico in apposito registro Deve essere trascritto in ordine alfabetico in apposito registro Deve essere trascritto in ordine sparso in apposito registro Deve essere trascritto in ordine di importanza in apposito registro
LA GIURISDIZIONE DI MERITO DEL G.A... Non può riformare l'atto in tutto o in parte. È eccezionale, in quanto ammessa in deroga al principio del sindacato giurisdizionale di sola legittimità sull'atto amministrativo. Non può pronunciare l'annullamento dell'atto per motivi di legittimità. Può solo riformare l'atto in tutto o in parte.
QUALI REQUISITI DEVONO POSSEDERE I MESSI COMUNALI? Nessun requisito particolare I requisiti richiesti dalla norme vigenti per l'accesso al pubblico impiego È sufficiente che siano residenti nel comune in cui si lavora È sufficiente che siano maggiorenni
IL GIUDIZIO DI OTTEMPERANZA È DIRETTO AD OTTENERE: l'esecuzione del giudicato l'applicazione dell'atto amministrativo il ritiro dell'atto amministrativo l'adempimento dell'amministrazione su ordine del Ministro
SUI RICORSI CONCERNENTI CONTROVERSIE IN MATERIA DI OPERAZIONI PER LE ELEZIONI DEI CONSIGLI COMUNALI, DECIDE, A NORMA DELLA LEGGE 6 DICEMBRE 1971, N. 1034: il Tribunale civile della Circoscrizione in cui è ricompresso l'ente della cui elezione si tratta il Tribunale Amministrativo Regionale territorialmente competente la Corte di Cassazione il Consiglio dei Ministri
LA COGNIZIONE DI CONTROVERSIE IN MATERIA DI OPERAZIONI ELETTORALI SPETTA: al Consiglio di Stato in unico grado al TAR in primo grado e al Consiglio di Stato in secondo grado al giudice ordinario alle commissioni elettorali
I PROVVEDIMENTI CHE ATTRIBUISCONO AL DESTINATARIO UN DIRITTO SOGGETTIVO NUOVO DI CUI L'AMMINISTRAZIONE NON ERA TITOLARE SONO DEFINITI: sanzioni concessioni costitutive autorizzazioni concessioni traslative
LA MOTIVAZIONE DI UN PROVVEDIMENTO CONSISTE: Nella sola indicazione delle ragioni giuridiche. Nella sola indicazione dei presupposti di fatto Nella compiuta spiegazione delle risultanze dell'istruttoria svolta. Nell'indicazione dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione in relazione alle risultanze dell'istruttoria..
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000, È POSSIBILE CANDIDARSI ALLA CARICA DI SINDACO IN PIÙ COMUNI? No, solo in un comune Si ma di un'altra regione Sì, sino a sette comuni Sì, sino a quattro comuni
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE TITOLARE DEL PROCEDIMENTO PUÒ RACCOGLIERE IN UN FASCICOLO INFORMATICO GLI ATTI, I DOCUMENTI E I DATI DEL PROCEDIMENTO MEDESIMO DA CHIUNQUE FORMATI, ALL'ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO? Ha sempre l'obbligo di sostituire i documenti dei propri archivi prima di effettuare la comunicazione dell'avvio del procedimento. Sì, inoltre comunica agli interessati le modalità per esercitare in via telematica i diritti di cui all'articolo 10 della legge 7 agosto 1990, n. 241. Non può sostituire i documenti dei propri archivi, se prima non ha ricevuto il consenso delle parti. No mai.
COSA COMPORTA L'OMESSA INDIVIDUAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO? L'illegittimità del provvedimento adottato Nulla, in quanto, per legge, lo sarà il responsabile dell'unità organizzativa competente in materia Una carenza endoprocedimentale Nulla, se l'atto conclusivo non produce lesione
LA SOSPENSIONE DALL'ISCRIZIONE NELLE LISTE ELETTORALI COMUNALI, A SEGUITO DELLA INTERDIZIONE TEMPORANEA DAI PUBBLICI UFFICI, PERMANE PER: la durata indicata nella sentenza di condanna, nei limiti indicati dalla legge un anno cinque anni tre anni
LA RELAZIONE DI NOTIFICA COSTITUISCE... ...atto pubblico, che fa fede fino a querela di falso, in ordine all'attività svolta dal messo ...scrittura privata ...atto privato, che fa fede fino a querela di falso, in ordine all'attività svolta dal richiedente ...atto pubblico, che non può fare fede fino a querela di falso, in ordine all'attività svolta dal messo
QUALE DEI SEGUENTI È UN ELEMENTO ACCIDENTALE DELL'ATTO AMMINISTRATIVO? Termine. Oggetto. Contenuto. Agente o soggetto.
NELLE CONTROVERSIE ELETTORALI LA LEGITTIMAZIONE PASSIVA È: Dei soggetti proclamati eletti. Della segreteria delle Camere. Dell'ufficio elettorale centrale. Della Regione, della Provincia o del Comune interessati.
LA NOTIFICA È: un atto informale di partecipazione (con il quale la pubblica amministrazione porta a conoscenza dell'interessato dell'esistenza di un determinato atto o fatto), effettuato da un soggetto qualsiasi un decreto del sindaco un atto segreto dell'ufficiale giudiziario un atto formale di partecipazione (con il quale la pubblica amministrazione porta legalmente a conoscenza dell'interessato dell'esistenza di un determinato atto o fatto), effettuato da soggetto abilitato
IN MATERIA DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO IN QUALE IPOTESI LA NORMATIVA NON CHIEDE UNA SPECIFICA MOTIVAZIONE IN ORDINE A TUTTI GLI ASPETTI DELLE DECISIONI AMMINISTRATIVE: atti amministrativi del Presidente del Consiglio dei Ministri atti normativi e degli atti a contenuto generale atti amministrativi del Ministro dell'interno atti amministrativi del prefetto
L'ELEZIONE DEI CONSIGLI COMUNALI È REGOLATA... Dallo statuto regionale Dallo stesso Consiglio con regolamento. Dal Ministro dell'interno con proprio decreto. Dalla legge dello Stato.
L'ADOZIONE DI UN ATTO AMMINISTRATIVO MERAMENTE CONFERMATIVO DI UN PRECEDENTE: non riapre i termini per proporre ricorso al TA. R. consente ma non impone una nuova impugnazione riapre i termini solo se il nuovo atto è illegittimo riapre i termini per proporre ricorso al T.A.R.
IN BASE A QUANTO STABILITO DALLA L. 18-6-2009 N. 69 ALL'ART.32 QUANDO GLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI AVENTI EFFETTO DI PUBBLICITÀ LEGALE SI INTENDONO ASSOLTI? A far data dal 1° gennaio 2010 con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati A far data dal 1° gennaio 2009 con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici anche se non obbligati A far data dal 1° Novembre 2010 con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati A far data dal 1° dicembre 2009 con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici anche se non obbligati
LE COPIE AUTENTICHE DI ATTI O DOCUMENTI POSSONO ESSERE PRODOTTE IN LUOGO DELL'ORIGINALE? no, tranne i casi tassativamente indicati dalla legge sì, ma solo quando non sia materialmente possibile disporre dell'originale no sì, purché ottenute con qualsiasi procedimento che dia garanzia della riproduzione fedele e duratura dell'atto o documento
IL RICORSO STRAORDINARIO AVVERSO ATTI DEGLI ENTI PUBBLICI IN MATERIE PER LE QUALI MANCHI UNO SPECIFICO COLLEGAMENTO CON UN MINISTERO VA PRESENTATO: alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Al Consiglio di Stato Direttamente alla Presidenza della Repubblica Al Ministro dell'Interno
I SERVIZI DI COMPETENZA STATALE ATTRIBUITI AL SINDACO CONCERNONO: Previdenza sociale e protezione civile anagrafe, stato civile, leva, ufficio elettorale e statistica Sanità pubblica e promozione dell'industria locale Sviluppo economico locale e previdenza sociale
LA DELIBERAZIONE ADOTTATA DA UNA CONFERENZA DI SERVIZI, CON RIFERIMENTO AGLI ATTI DI ASSENSO DELLE AMMINISTRAZIONI INTERESSATE, È: sostitutiva degli alti stessi preliminare agli atti stessi successiva agli atti stessi integrativa degli atti stessi
QUALORA IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO DEBBA ESSERE INIZIATO D'UFFICIO, LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE HA IL DOVERE DI CONCLUDERLO MEDIANTE L'ADOZIONE DI UN PROVVEDIMENTO ESPRESSO? sì, in ogni caso no, non è mai obbligata sì, ma solo nei casi espressamente previsti dalla legge no, tranne i casi espressamente previsti dalla legge
A NORMA DELLA LEGGE 6 DICEMBRE 1971, N. 1034, I RICORSI AL CONSIGLIO DI STATO, IN SEDE GIURISDIZIONALE, AVVERSO LE SENTENZE IN MATERIA DI OPERAZIONI ELETTORALI SONO PROPOSTI: entro il termine di mesi tre decorrenti dalla proclamazione degli eletti, senza alcuna distinzione fra i soggetti nei cui confronti è obbligatoria la notifica della sentenza e gli altri cittadini elettori. entro il termine di mesi sei decorrenti dalla proclamazione degli eletti, senza alcuna distinzione fra i soggetti nei cui confronti è obbligatoria la notifica della sentenza e gli altri cittadini elettori. entro il termine di sessanta giorni dalla notifica della sentenza, per coloro nei cui confronti è obbligatoria la notifica e per gli altri cittadini elettori nel termine di sessanta giorni decorrenti dall'ultimo giorno di pubblicazione della sentenza medesima nell'albo pretorio del comune. entro il termine di venti giorni dalla notifica della sentenza, per coloro nei cui confronti è obbligatoria la notifica, e per gli altri cittadini elettori nel termine di venti giorni decorrenti dall'ultimo giorno di pubblicazione della sentenza medesima nell'albo pretorio del comune.
IL VERIFICARSI DELLE CONDIZIONI RISOLUTIVE DI UN ATTO AMMINISTRATIVO SI CONSIDERA COME CAUSA DI: nullità modificazione dell'efficacia cessazione dell'efficacia inizio dell'efficacia
IL TERMINE ENTRO CUI LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE È TENUTA A CONCLUDERE IL PROCEDIMENTO, A SEGUITO DELL'ISTANZA DELL'INTERESSATO, È DI: Quarantacinque giorni. Trenta giorni. Novanta giorni. Sessanta giorni.
NELLE CONTROVERSIE ELETTORALI LA LEGITTIMAZIONE PASSIVA È: Della segreteria delle camere dell'ufficio elettorale centrale della regione, della provincia o del comune interessati dei soggetti proclamati eletti
I SOGGETTI DESTINATARI DELLA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO HANNO DIRITTO: di presentare memorie scritte, ma non documenti di opporsi al procedimento ricorrendo al giudice di presentare memorie scritte e documenti di presentare memorie scritte e documenti, nei limiti stabiliti dal responsabile del procedimento
LA NOMINA DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO È RICONDUCIBILE ALLA FASE: Istruttoria Decisoria. Dispositiva. Integrativa di efficacia.
QUALE CIRCOSCRIZIONE ITALIANA DISPONE DEL MAGGIOR NUMERO DI SEGGI PER L'ELEZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO? Italia centrale. Italia nord-occidentale. Italia nord-orientale. Italia meridionale.
NELLE CONTROVERSIE ELETTORALI LA LEGITTIMAZIONE PASSIVA È: dell'ufficio elettorale centrale dei soggetti proclamati eletti Della segreteria delle camere della regione, della provincia o del comune interessati
I COLLEGI SI DICONO DI CONSULENZA QUANDO LA LORO ATTIVITÀ CONSISTE PRINCIPALMENTE: nel rendere giudizi di ordine tecnico nel valutare interessi contrapposti nel tentare composizioni tra interessi pubblici e privati nell'operare controlli di merito
NELL'AMBITO DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO, SI DEFINISCONO AUTORIZZAZIONI "MODALI": quelle per le quali l'apprezzamento discrezionale della Pubblica Amministrazione verte su particolari requisiti quelle per le quali all'Autorità Amministrativa è consentito inserire prescrizioni nel provvedimento permissivo quelle in cui la volontà autorizzatoria della Pubblica Amministrazione sia ricavata dal suo silenzio a seguito dell'istanza, senza il rispetto di ulteriori modalità quelle il cui contenuto e le cui modalità sono predisposte espressamente dalla legge e non sono suscettibili di limitazioni da parte della Pubblica Amministrazione
INDIVIDUA QUALE TRA ESSI È UN CASO DI VIOLAZIONE DI LEGGE quando l'atto è irregolare. l'osservanza delle disposizioni relative alla valida costituzione dei collegi. la carenza e/o l'insufficiente motivazione dell'atto. quando l'atto è imperfetto.
NON POSSONO FORMARE OGGETTO DI ESPROPRIAZIONE: i beni demaniali le spiagge i beni del patrimonio disponibile dello Stato i terreni agricoli
L'ATTO AMMINISTRATIVO ILLEGITTIMO PUÒ ESSERE VIZIATO IN MODO PIÙ O MENO GRAVE QUINDI ESSERE NULLO O ANNULLABILE. QUANDO È NULLO? Se è viziato da difetto assoluto di attribuzione. Quando è viziato da incompetenza. Quando è stato adottato in violazione di legge anche se non è viziato da eccesso di potere. Quando è viziato da eccesso di potere.
IL MESSO COMUNALE È TENUTO AD ANTEPORRE GLI INTERESSI PRIVATI PROPRI AL RISPETTO DELLA LEGGE E DELL'INTERESSE PUBBLICO? Sì, ma solo entro i confini della regione di appartenenza Sì, è un suo diritto No, mai Sì, ma solo entro i confini del comune di appartenenza
IN TEMA DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO IL CONTRASTO TRA UNA NORMA COMUNITARIA E LE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE INTERNE IMPONE ALLA P.A. nulla la disapplicazione della norma interna l'applicazione obbligatoria della norma interna sollevare il problema avanti agli organismi dell'Unione Europea
QUALI SONO LE FORME PIÙ RICORRENTI DEL VIZIO DI ECCESSO DI POTERE? La mancanza di finalità, l'inesistenza del contenuto L'illegittimità, la mancanza di motivazione, il travisamento dei fatti L'illogicità manifesta, l'illegittimità, l'antieconomicità Il travisamento dei fatti, l'illogicità manifesta, la contraddittorietà, l'inosservanza di circolari
COSA ACCADE NEL CASO IN CUI UNA ELEZIONE DI DOMICILIO NON VENGA EFFETTUATA IN FORMA SCRITTA? si considera come mai avvenuta è valida se effettuata di fronte almeno a tre testimoni è valida se effettuata di fronte a due testimoni è comunque valida
PARLANDO DI REGISTRO DELLE NOTIFICAZIONI DOVE VIENE RIPORTATO IL NUMERO CRONOLOGICO/ANNO ASSEGNATO? solo sugli atti concernenti materia tributaria solo sugli atti concernenti materia edilizia su tutti gli atti da notificare solo sugli atti concernenti materia sanitaria
L'APPELLO AVVERSO LE SENTENZE DELLA CORTE DEI CONTI IN MATERIA DI PENSIONI È AMMESSO, IN BASE AL D .L .453 DEL 1993: per soli motivi di diritto solo su questioni di fatto senza limiti in virtù dell'effetto devolutivo Solo per affetto di procedura o vizio di ,forma
QUALI SONO GLI ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Il soggetto, l'oggetto, la volontà, la causa, il contenuto, la forma. L'oggetto, la forma, la sostanza, il protocollo la data e l'ufficio. Il soggetto, il contenuto, la forma, la pubblicazione. La volontà, l'oggetto, il contenuto, la causa, il timbro e la data.
IN QUALITÀ DI UFFICIALE DI GOVERNO IL SINDACO: Tiene i registri dello stato civile Sovrintende all'esecuzione degli atti e all'espletamento delle funzioni delegate alla Provincia, tanto dallo Stato quanto dalla Regione Dipende da un'Agenzia nazionale Presiede il Consiglio comunale
QUANDO CON PROVVEDIMENTO «AD HOC» SI PRECLUDE, PER UN DETERMINATO LASSO DI TEMPO, AD UN DETERMINATO ATTO AMMINISTRATIVO DI PRODURRE I SUOI EFFETTI, SI PONE IN ESSERE UN PROVVEDIMENTO DI... Riforma dell'atto amministrativo. Abrogazione dell'atto amministrativo. Sospensione dell'atto amministrativo. Revoca dell'atto amministrativo.
IN CHE MODO OPERA L'ANNULLAMENTO IN SEDE DI RIESAME? Sostituisce l'atto amministrativo viziato Rimuove con efficacia ex nunc l'atto amministrativo viziato, oggetto di annullamento Rimuove con efficacia ex tunc l'atto amministrativo viziato, oggetto di annullamento Sospende temporaneamente l'efficacia dell'atto amministrativo annullato
QUANDO L'ATTO AMMINISTRATIVO NON HA ANCORA CONCLUSO IL SUO CICLO DI FORMAZIONE E'... Inefficiente. Inesistente. Imperfetto. Inefficace.
IL SINDACO PUÒ ASSUMERE LE FUNZIONI DI AUTORITÀ DI P.S. NEI COMUNI: In cui non ci sono né il Commissariato distaccato di P.S., né la stazione dei Carabinieri Con popolazione superiore a 50.000 abitanti In cui manca il Commissariato distaccato di Pubblica Sicurezza, anche se c'è la stazione dei Carabinieri Il Sindaco non è mai Autorità di P.S.
IN CHE TIPO DI RESPONSABILITÀ INCORRE IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO IN CASO DI VIOLAZIONE DEI PROPRI OBBLIGHI? Esclusivamente civile e penale. Esclusivamente penale. Disciplinare, amministrativo-contabile, civile e penale. Esclusivamente disciplinare.
QUALI DEI SEGUENTI BENI FANNO PARTE DEL DEMANIO IDRICO? I fiumi Le costruzioni appartenenti allo Stato che esistono entro i limiti del demanio La spiaggia Le foci che sboccano in mare
L'ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE PER LE OPERE PUBBLICHE DI INTERESSE NAZIONALE SPETTA AD UNA COMMISSIONE COMPOSTA: dai ministri interessati e dai presidenti delle regioni dai sindaci e dal ministro dei lavori pubblici dai dirigenti statali responsabili e dai segretari comunali da rappresentanti dello Stato, delle regioni e delle città metropolitane
QUAL È IL SISTEMA ELETTORALE ADOTTATO IN ITALIA PER L'ELEZIONE DEI RAPPRESENTANTI AL PARLAMENTO EUROPEO? Maggioritario. Proporzionale. Misto con il principio del doppio turno. Proporzionale con clausola di sbarramento.
IN TEMA DI DISPOSIZIONI SULLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA, LA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO DEVE INDICARE, OLTRE L'OGGETTO E IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Le forme per la partecipazione al provvedimento. Il termine per ricorrere. Le risultanze dell'istruttoria. L'ufficio presso il quale prendere visione degli atti.
QUALE, TRA LE SEGUENTI, È UNA CARATTERISTICA PROPRIA DEL RICORSO STRAORDINARIO AL CAPO DELLO STATO? Non è alternativo al ricorso giurisdizionale amministrativo. Può essere proposto per la tutela di interessi legittimi. Non può essere proposto per la tutela di interessi legittimi. Non può essere proposto per la tutela di diritti soggettivi.
INDIVIDUA TRA ESSI QUALE NON È UN ENTE TERRITORIALE Aree metropolitane. Comunità montane. Province. L'ARAN.
LA TUTELA AMMINISTRATIVA SU RICORSO DA' LUOGO, NELL'AMBITO DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA, ... Ad una decisione non vincolata ai motivi addotti dal ricorrente. Ad un procedimento d'iniziativa della stessa P.A. Ad una posizione di terzietà della P.A. in ordine alla controversia. Ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati.
MEDIANTE QUALE DEI SEGUENTI PROVVEDIMENTI L'AUTORITÀ AMMINISTRATIVA DICHIARA DI NON AVER OSSERVAZIONI DA FARE IN ORDINE ALL'ADOZIONE DI UN PROVVEDIMENTO DA PARTE DI UN'ALTRA AUTORITA'? Ammissione. Abilitazione. Nulla osta. Dispensa.
COSA SI CONFIGURA, QUANDO NELLA MOTIVAZIONE PER RELATIONEM DELL'ATTO NON È INDICATO E RESO DISPONIBILE L'ATTO A CUI FA RIFERIMENTO? un vizio di legittimità. una incompatibilità. un vizio di merito. nessun vizio.
PARLANDO DI REGISTRO DELLE NOTIFICAZIONI COSA VA INDICATO NELLA PROVENIENZA? amministrazione ed ufficio richiedente il destinatario solo il nome del sindaco del comune da cui proviene l'atto il nome del sindaco del comune a cui è destinato l'atto
IN QUALI CASI LA P.A. È TENUTA A DARE COMUNICAZIONE DELL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Per tutti i procedimenti amministrativi, salvo che sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità. Solo se lo ritiene necessario. Solo su richiesta dell'interessato. Solo per i provvedimenti emessi dagli Enti Locali.
LA SOTTOPOSIZIONE A MISURE DI PREVENZIONE COMPORTA L'ESCLUSIONE DALL'ELETTORATO ATTIVO PER LE ELEZIONI COMUNALI: senza limiti di tempo per i 5 anni successivi alla scadenza delle misure preventive per i 10 anni successivi alla scadenza delle misure preventive finché durano gli effetti del provvedimento
QUALORA LA P.A. NON ABBIA PROVVEDUTO A DETERMINARE ED A RENDERE NOTO IL TERMINE ENTRO CUI IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO DEBBA CONCLUDERSI, ESSO... Si intende stabilito convenzionalmente in 90 giorni È stabilito con ordinanza del TAR competente in 120 giorni Si considera come non indicato e pertanto non esiste obbligo di conclusione È stabilito dalla legge in trenta giorni
L'INTERESSE A RISTABILIRE LA LEGALITÀ DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA... È strumentale alla tutela dell'interesse legittimo. È propria del diritto soggettivo sospensivamente condizionato. È strumentale alla tutela esclusiva dell'interesse collettivo. È propria solo del diritto soggettivo risolutamente e sospensivamente condizionato.
PER NULLA OSTA SI INTENDE: l'atto con cui un'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità il provvedimento con cui la P.A., sulla base di una valutazione discrezionale, consente ad un soggetto di compiere un determinato atto in deroga ad un divieto di legge l'atto con cui la P.A. manifesta il proprio assenso alla richiesta di un privato nelle materie per le quali non è necessario il rilascio di un'autorizzazione il provvedimento permissivo che consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, mediante il quale la P.A. rende efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti
VI SONO DELLE IPOTESI IN CUI È RESPONSABILE ESCLUSIVAMENTE LA P.A. PER IL FATTO DEL DIPENDENTE? Sì, in caso di colpa lieve o lievissima del dipendente Sì, a titolo di concorso omissivo in reato commissivo altrui No, il rapporto di solidarietà passiva ha valenza assoluta Sì, quando il pubblico dipendente ha agito in presenza di una causa di giustificazione
IN RELAZIONE AGLI AGENTI GLI ATTI AMMINISTRATIVI SI DISTINGUONO IN ATTI DI UN SOLO ORGANO E ATTI DI PIÙ ORGANI; GLI ATTI DI PIÙ ORGANI POSSONO ESSERE ATTI COMPLESSI, ATTI DI CONCERTO E CONTRATTI. GLI ATTI COMPLESSI... Sono anche detti atti generali. Sono anche detti atti dichiarativi. Sono anche detti atti generali e dichiarativi. Sono anche detti atti di codecisione.
IL SINDACO È AUTORITÀ DI PUBBLICA SICUREZZA: Quando nel proprio Comune ed anche nei Comuni limitrofi non esiste un Commissariato di P.S. né una stazione dei Carabinieri In nessun caso Quando, in assenza di un Commissario o funzionario di P.S., viene nominato tale con decreto del Prefetto Quando nel Comune non esiste un Commissariato di P.S.
IL CONTENUTO E IL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DEI PIANI PLURIENNALI DI ATTUAZIONE DI STRUMENTI URBANISTICI GENERALI: Sono determinati da una legge dello Stato Sono determinati con deliberazione del Consiglio comunale Sono determinati da una legge regionale Sono determinati con deliberazione del Consiglio provinciale
A NORMA DELLA LEGGE 6 DICEMBRE 1971, N. 1034, SUI RICORSI CONCERNENTI CONTROVERSIE IN MATERIA DI OPERAZIONI PER LE ELEZIONI DEI CONSIGLI PROVINCIALI, DECIDE: la Corte di cassazione. il tribunale civile della circoscrizione in cui è ricompreso l'ente della cui elezione si tratta. il tribunale amministrativo regionale territorialmente competente. il Consiglio di Stato
I REGOLAMENTI A SECONDA DEI SOGGETTI PUBBLICI CHE LI EMANANO, SI DISTINGUONO IN: statali; non statali. regolamenti di attuazione delle direttive comunitarie; regolamenti di esecuzione. regolamenti esterni; regolamenti interni. regolamenti governativi; regolamenti delegati.
L'ISTANZA E'... Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi. Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto. Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore. Un atto con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato, non creando nell'autorità destinataria alcun obbligo di provvedere.
IL TERMINE DI IMPUGNAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE APPROVATO DECORRE DALLA: pubblicazione del decreto di approvazione nella Gazzetta ufficiale affissione all'albo comunale di avviso di deposito del piano pubblicazione della delibera di adozione nel foglio annunci legali affissione all'albo pretorio del decreto di approvazione
IL SEGRETARIO COMUNALE E PROVINCIALE SVOLGE FUNZIONI DI: stipulazione dei contratti dell'ente controllo di legittimità sugli atti vicario del presidente del consiglio comunale o provinciale assistenza giuridico amministrativa nei confronti degli organi dell'ente
I GIUDICI AMMINISTRATIVI GENERALI DI APPELLO SONO... Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia. Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia e Commissioni tributarie. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, Commissioni tributarie. Consiglio di Stato, Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, T.A.R.
È ORGANO DEL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE: la prima sezione l'Adunanza generale l'Adunanza plenaria l'ufficio di presidenza
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO DEVE: Fissare il termine inderogabile entro cui il procedimento potrebbe concludersi Stabilire il termine finale del procedimento ne caso si superi quello previsto dalle leggi e dai regolamenti adottare,anche se non ne abbia la competenza, il provvedimento finale Accertare d'ufficio i fatti e adottare ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria
L'ELIMINAZIONE DI UN ATTO AMMINISTRATIVO ILLEGITTIMO DA PARTE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, CON EFFICACIA RETROATTIVA, È DEFINITO: annullamento revoca esclusione abrogazione
IL GIUDIZIO ELETTORALE PUÒ ESTINGUERSI: per cessazione della materia dei contendere e sopravvenuta carenza di interesse solo per rinuncia solo per perenzione per rinuncia e per perenzione
I CONTROLLI STRAORDINARI... Sono previsti dalla legge come necessari ed abituali, in ordine a particolari atti od attività. Sono diretti a valutare e garantire la corrispondenza formale dell'atto o dell'attività del soggetto alle norme di legge. Sono previsti dalla legge come eventuali e disposti allorché se ne presenti la necessità o l'opportunità. Sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità ed opportunità, cioè della convenienza per l'amministrazione.
IL TERMINE ENTRO CUI LA P.A. DEVE CONCLUDERE IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO INIZIATO D'UFFICIO, DECORRE: Dall'inizio d'ufficio del procedimento Dalla diffida a provvedere intimata dalla parte interessata Dalla scadenza del terzo mese successivo alla chiusura dell'istruttoria Esclusivamente da ricevimento della domanda
TRA LE FIGURE PIÙ RILEVANTI DI ECCESSO DI POTERE (DEFINITE IN SEDE DOTTRINALE E GIURISPRUDENZIALE, DETTE FIGURE SINTOMATICHE) RIENTRA... Inosservanza delle disposizioni relative alla valida costituzione dei collegi. Travisamento ed erronea valutazione dei fatti. Vizio dell'atto. Assenza di motivazione.
SECONDO L'ART. 1 DEL D.P.R. 184/2006, LA RICHIESTA FORMALE PRESENTATA AD AMMINISTRAZIONE DIVERSA DA QUELLA NEI CUI CONFRONTI VA ESERCITATO IL DIRITTO DI ACCESSO: è dalla stessa immediatamente trasmessa a quella competente. è nulla. va ripresentata dall'interessato all'amministrazione competente entro il termine di 30 giorni dalla prima presentazione. non è ritenta valida.
QUALI DEI SEGUENTI ELEMENTI DEVONO ESSERE NECESSARIAMENTE CONTENUTI NELLA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO OLTRE ALL'OGGETTO E AL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO? L'amministrazione competente. Le forme di partecipazione al procedimento L'organo superiore a quello responsabile del procedimento amministrativo iniziato. Gli elementi acquisiti dalla P.A. durante l'istruttoria.
NELL'ESERCIZIO DELLE SUE FUNZIONI, IL MESSO COMUNALE, È CONSIDERATO... autorità giudiziaria ufficiale di polizia giudiziaria incaricato di pubblico servizio un pubblico ufficiale
GLI ATTI AMMINISTRATIVI CHE CREANO, MODIFICANO O ESTINGUONO UN RAPPORTO GIURIDICO PREESISTENTE SONO ATTI AMMINISTRATIVI COSTITUTIVI CHE ... Possono incidere su status, diritti e precedenti atti. Possono incidere solo su precedenti atti. Possono incidere solo su diritti. Non possono incidere su status, diritti e precedenti atti.
IL GIUDIZIO PER L'ESECUZIONE DELLE DECISIONI DELLE COMMISSIONI TRIBUTARIE PASSATE IN GIUDICATO È DI COMPETENZA: delle stesse commissioni tributarie del Consiglio di Stato del TAR del giudice ordinario
IN TEMA DI DISPOSIZIONI SULLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA, NELLA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO OLTRE ALL'OGGETTO E AL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO QUALI DEI SEGUENTI ELEMENTI DEVONO ESSERE NECESSARIAMENTE CONTENUTI? L'amministrazione competente. L'organo superiore a quello responsabile del procedimento amministrativo iniziato. Gli elementi acquisiti dalla P.A. durante l'istruttoria. Le forme di partecipazione al procedimento
UN ATTO AMMINISTRATIVO SI DICE PERFETTO QUANDO: è idoneo ad essere portato ad esecuzione. è perento. si è esaurito il procedimento previsto per la sua formazione. ha già esaurito i suoi effetti.
PARLANDO DEL REGISTRO DELLE NOTIFICAZIONI COSA DEVE ESSERE RIPORTATO NELLA "DATA DELL'ATTO"? solo mese ed ora giorno - mese - anno solo giorno e mese solo giorno ed ora
QUANDO IL CONTENUTO DELL'ATTO AMMINISTRATIVO È ILLECITO, L'ATTO È: ineseguibile illegittimo imperfetto inesistente
IL RICORSO GERARCHICO PROPRIO PUÒ ESSERE PROPOSTO SE L'ORGANO CHE HA EMANATO L'ATTO E QUELLO GERARCHICAMENTE SUPERIORE CUI SI FA RICORSO, SIANO... Organi collegiali. Organi appartenenti a rami diversi dell'amministrazione. Organi appartenenti allo stesso ramo dell'amministrazione. Un organo individuale ed un organo collegiale.
DOVE SI EVVETTUA LA NOTIFICAZIONE ALLE SOCIETÀ NON AVENTI PERSONALITÀ GIURIDICA? Si effettua presso il domicilio di uno degli appartenenti anche se non legale rappresentante Si effettua nella loro sede, cioè nella sede legale, amministrativa, nell'ufficio, nello stabilimento della società, associazione od ente Si effettua presso la residenza di uno degli appartenenti anche se non legale rappresentante Si effettua presso la Camera di Commercio più vicina
GLI ORGANI DI POLIZIA AMMINISTRATIVA PER ACCERTARE VIOLAZIONI: possono raccogliere informazioni, eseguire ispezioni a cose e luoghi, escluso il domicilio privato, eseguire rilievi segnaletici e tecnici; devono eseguire il sequestro di tutti gli oggetto attinenti alle violazioni constatate e scattare delle fotografie per acquisire le prove di quanto hanno accertato. devono constatare esclusivamente quanto accertano al momento del controllo; devono redigere immediatamente il verbale, riportando le violazioni constatate;
L'OMESSA NOTIFICAZIONE DELL'APPELLO AD ALCUNA DELLE PARTI DEL GIUDIZIO AMMINISTRATIVO DI PRIMO GRADO: comporta inammissibilità dell'appello non comporta inammissibilità dell'appello rende l'appello improcedibile determina il rigetto dell'appello
A NORMA DELLA LEGGE 5 FEBBRAIO 1992, N. 91, LO STRANIERO NATO IN ITALIA, CHE VI ABBIA RISIEDUTO LEGALMENTE FINO AL RAGGIUNGIMENTO DELLA MAGGIORE ETÀ, DIVIENE CITTADINO: Se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data, anche se la residenza abbia avuto interruzioni Se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data, anche se la residenza si sia protratta con interruzioni, purché l'interruzione non abbia superato i sei anni Se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data, purché la residenza si sia protratta senza interruzioni Se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data, anche se la residenza si sia protratta con interruzioni, purché l'interruzione non abbia superato i tre anni
QUALE DEI SEGUENTI È UN ELEMENTO ESSENZIALE DELL'ATTO AMMINISTRATIVO? Il termine L'agente o il soggetto La condizione L'onere
L'EFFICACIA DELLA SOSPENSIONE DALL'ELETTORATO ATTIVO PER LE ELEZIONE COMUNALI, A SEGUITO DELL'APPLICAZIONE DI UNA MISURA DI SICUREZZA: coincide con quella del provvedimento giudiziario perdura per cinque anni dalla scadenza delle misure giudiziarie perdura per dieci anni dalla scadenza delle misure giudiziarie coincide con il mandato elettorale
QUALI TRA I SEGUENTI SONO ATTI DI CONOSCENZA MEDIANTE I QUALI LA P.A. INFORMA UNO O PIÙ SOGGETTI DELL'EMANAZIONE DI UN ATTO O DEL VERIFICARSI DI UN FATTO? Ispezioni. Comunicazioni. Certificazioni. Verbalizzazioni.
SI PUÒ PROCEDERE ALLA NOTIFICA IN CASO DI ELEZIONE DI DOMICILIO PRESSO UN UFFICIO SE QUESTO È HA CESSATO L'ESERCIZIO? No Si Sì, se non è trascorso più di un anno dalla cessazione Sì, se è comunque presente qualcuno al suo interno
L'AVOCAZIONE È: lo spostamento della competenza operato da un organo gerarchicamente superiore nei confronti di quello inferiore che la detiene in forma non esclusiva l'atto con cui si effettua una delega di poteri la convocazione di un Consiglio di Amministrazione la sostituzione del titolare di un ufficio in caso di inerzia
RIENTRANO NELLA GIURISDIZIONE AMMINISTRATIVA ESCLUSIVA LE CONTROVERSIE CHE RIGUARDANO LE CONCESSIONI: di beni demaniali e di servizi pubblici solo quelle sanitarie ed edilizie solo di servizi pubblici solo di servizi pubblici non economici
PARLANDO DI NOTIFICAZIONE ALLE SOCIETÀ NON AVENTI PERSONALITÀ GIURIDICA, A CHI DEVE ESSERE ESEGUITA LA CONSEGNA DELL'ATTO DA NOTIFICARE? Non si esegue la notifica in nessun caso Alla persona che rappresenta l'ente, se nell'atto da notificare ne sia indicata la qualità e risultino specificati residenza, domicilio e dimora abituale Ad un qualsiasi dipendente dell'ente, anche al di fuori della residenza o sede della società ed anche se nell'atto non ne è indicata la qualità Al responsabile dell'Ufficio anagrafe del comune che emette l'atto
L'INTERESSE COLLETTIVO, COME L'INTERESSE LEGITTIMO, DI CUI COSTITUISCE UNA SPECIE, E'... Differenziato e qualificato. Immediatamente tutelato. Indifferenziato e qualificato. Tutelato solo amministrativamente.
IN CASO DI DIMISSIONI, IMPEDIMENTO, RIMOZIONE, DECADENZA. SOSPENSIONE O DECESSO DEL SINDACO: la giunta decade e si procede allo scioglimento del consiglio la giunta decade e il consiglio non viene sciolto il presidente della provincia nomina un sostituto il presidente del consiglio lo sostituisce sino al termine del mandato
L'INOSSERVANZA DEL CODICE DI COMPORTAMENTO DEL MESSO COMUNALE DA LUOGO A ... ...procedimenti e sanzioni disciplinari senza pregiudizio per altre azioni eventualmente esperibili in materia di responsabilità esclusivamente civile nessun procedimento ...procedimenti e sanzioni disciplinari senza pregiudizio per altre azioni eventualmente esperibili in materia di responsabilità esclusivamente penale ...procedimenti e sanzioni disciplinari senza pregiudizio per altre azioni eventualmente esperibili in materia di responsabilità penale o civile
ALLE PRETESE PATRIMONIALI NON FONDATE SU UN ATTO AUTORITATIVO SI APPLICA IL TERMINE DI: decadenza di sessanta giorni decadenza di trenta giorni prescrizione perenzione
LO SPORTELLO UNICO PER L'IMMIGRAZIONE, RESPONSABILE DELL'INTERO PROCEDIMENTO RELATIVO ALL'ASSUNZIONE DI LAVORATORI SUBORDINATI STRANIERI A TEMPO DETERMINATO ED INDETERMINATO È ISTITUITO: Presso la Questura Presso la Prefettura-ufficio territoriale del Governo Presso la Questura-ufficio territoriale del Governo Presso la Provincia
QUALORA IL DESTINATARIO CHE VIENE RAGGIUNTO DAL MESSO COMUNALE IN LUOGO PUBBLICO SI RIFIUTI DI RICEVERE LA NOTIFICAZIONE QUESTA... ...si considera nulla ...si considera come se il messo non avesse mai incotrato il destinatario ...si considera comunque fatta in mani proprie ...si considera come primo tentativo di due andato a vuoto
QUALI SONO I DESTINATARI DELLA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? I possibili destinatari del provvedimento finale e tutti coloro che possono subire un pregiudizio, se individuabili. Tutti coloro che possono trarre vantaggio dall'emanazione del provvedimento amministrativo. Solo coloro che possono subire pregiudizi dall'emanazione del provvedimento amministrativo. Coloro che ne facciano richiesta.
IL TERMINE DI 60 GIORNI PER PROPORRE RICORSO AMMINISTRATIVO AL TAR DECORRE: Dalla notificazione o comunicazione o pubblicazione o piena conoscenza dell'atto. Esclusivamente dalla notificazione dell'atto. Esclusivamente dalla comunicazione dell'atto. Dal deposito dell'atto.
GLI ELEMENTI ACCIDENTALI DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI SONO: forma, contenuto, destinatario e soggetto. onere, condizione, riserva e termine. termine, conoscenza e giudizio. limiti, riserva e onere.
IN QUALE ANNO SI SONO SVOLTE LE PRIME ELEZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO? 1981. 1994. 1979. 1977.
IL MESSO COMUNALE DEVE SEMPRE FIRMARE LA LETTERA DI RESTITUZIONE DI UN ATTO NON NOTIFICATO PER RIFIUTO A RICEVERLO? Sì, sempre Sì, ma solo se lo richiede il destinatario No, mai Sì, solo se l'atto concerne materia tributaria
LA COMUNICAZIONE DI AVVIO AL PROCEDIMENTO È RICONDUCIBILE ALLA FASE: Decisoria. Istruttoria. Dispositiva. Conoscitiva.
IL SINDACO DI UN COMUNE PRIVO DI PERSONALE DIRIGENZIALE: può attribuire le funzioni dirigenziali ai responsabili degli uffici e dei servizi Esercita direttamente le funzioni dirigenziali nomina il personale dirigenziale attribuisce le funzioni dirigenziali ai dirigenti del comune più vicino
IL TRIBUNALE REGIONALE DELLE ACQUE PUBBLICHE È CONSIDERATO UNA SEZIONE SPECIALIZZATA: del T.A.R. della Corte dei conti della Corte d'appello del tribunale ordinario
COME È DEFINITO IL PROVVEDIMENTO MEDIANTE IL QUALE LA P.A., NELL'ESERCIZIO DI UNA ATTIVITÀ DISCREZIONALE IN FUNZIONE PREVENTIVA, PROVVEDE ALLA RIMOZIONE DI UN LIMITE LEGALE POSTO ALL'ESERCIZIO DI UN'ATTIVITÀ INERENTE AD UN DIRITTO SOGGETTIVO O AD UNA POTE Autorizzazione. Ordine. Iscrizione. Comando.
L'ESCLUSIONE DALL'ELETTORATO ATTIVO PER LE ELEZIONI COMUNALI CAUSATA DA UN FALLIMENTO HA UNA DURATA DI: Quindici anni dalla sentenza di fallimento di un anno dalla sentenza di fallimento cinque anni dalla sentenza di fallimento di dieci anni dalla sentenza di fallimento
LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI HANNO L'OBBLIGO DI CONCLUDERE IL PROCEDIMENTO INIZIATO DI UFFICIO ENTRO IL TERMINE STABILITO PER: Regolamento o atto generale: in difetto in trenta giorni. Regolamento: in difetto, in 60 giorni. Atto generale: in difetto, in 90 giorni. Esclusivamente regolamento: in difetto, in 30 giorni.
AI SENSI DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO E DI DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI, QUALORA NON SIA ESPRESSAMENTE INDICATO, QUALE È IL TERMINE ENTRO CUI, DEVE CONCLUDERSI IL PROCEDIMENTO? Quindici giorni Venti giorni Trenta giorni Trentacinque giorni
PER RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO SI INTENDE: Il dirigente di ciascuna unità organizzativa o altro dipendente addetto all'unità, da esso designato Soltanto il ministro Il dirigente dell'ufficio dotato di rappresentanza esterna Esclusivamente il dirigente generale dell'ufficio
L'ACCERTAMENTO DEI REQUISITI E DEI PRESUPPOSTI DI AMMISSIBILITÀ DI ISTANZA RIVOLTA ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE APPARTIENE ALLA FASE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO: Integrativa di efficacia. Decisoria. Istruttoria Dell'iniziativa.
LA PROPOSTA E'... Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto. Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore. Un atto con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato, non creando nell'autorità destinataria alcun obbligo di provvedere. Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato.
PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI, QUALE DOCUMENTO COSTITUISCE UN'IMPORTANTE INNOVAZIONE? documento amministrativo documento informatico. documento d'identità. documento cartaceo.
IN TEMA DI DISPOSIZIONI SULLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA, L'INIZIO DI UN PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO PUÒ AVVENIRE: Sempre su richiesta dei destinatari del provvedimento. D'ufficio, su istanza, su richiesta. Sempre d'ufficio. Sempre su istanza dei soggetti interessati.
NELL'AMBITO DI UN PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO CHE COS'E' LA DISCREZIONALITÀ TECNICA? Una facoltà di scelta tra più comportamenti per il soddisfacimento dell'interesse pubblico Una scelta esercitata sulla base di un parere tecnico reso necessariamente da esperti estranei all'Amministrazione Un giudizio sulla base di una valutazione supportata da regole tecniche Una facoltà di scelta tra più componenti tenendo conto anche degli interessi privati
SECONDO QUANTO STABILITO DALLA L. 890/82 IN MATERIA DI NOTIFICAZIONE DI ATTI A MEZZO POSTA DA QUANDO SI INIZIANO A COMPUTARE I TERMINI DI NOTIFICA? Dalla data di spedizione del plico Dalla data di redazione del plico presso l'Ufficio emanante Dalla data di consegna del piego risultante dall'avviso di ricevimento Dal decimo giorno successivo alla data di consegna del piego risultante dall'avviso di ricevimento
IL MESSO COMUNALE, IN QUALITÀ DI PUBBLICO UFFICIALE, PUÒ INCORRERE NEL REATO DI ABUSO D'UFFICIO? Sì, ma solo oltre l'orario d'ufficio Sì, ma solo nel periodo di prova Si No, mai
L'ENTRATA IN VIGORE DEI REGOLAMENTI COMUNALI È SUBORDINATA: ad una doppia pubblicazione alla pubblicazione ed alla vacatio legis prevista dall'art.10 delle preleggi alla sola pubblicazione alla sola vacatio legis prevista dall'art. 10 delle preleggi
IL RICORSO AVVERSO IL DINIEGO ALL'ESERCIZIO DEL DIRITTO DI ACCESSO DEVE ESSERE ESPERITO ENTRO: tre mesi dieci giorni trenta giorni quindici giorni
IL DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI DEL PROCEDIMENTO È SOTTOPOSTO A LIMITAZIONI PER TUTELARE ESIGENZE DI: Solo segretezza nell'interesse pubblico. Salvaguardia dell'ambiente. Riservatezza di terzi, segretezza e sicurezza. Solo riservatezza di terzi, persone, gruppi e imprese.
VI SONO CASI NEI QUALI IL SINDACO PUÒ APPORRE SULLA CARTA D'IDENTITÀ VOCI AGGIUNTIVE A QUELLE ESPLICITAMENTE PREVISTE PER LEGGE? sì, previa richiesta dell'interessato sì, solo se il documento si riferisce ad un cittadino extracomunitario sì, quanto il titolare è stato dichiarato persona pericolosa o sospetta no, in alcun caso
SECONDO QUANTO STABILITO DALLA L. 890/82 IN MATERIA DI NOTIFICAZIONE DI ATTI A MEZZO POSTA, DA QUANDO SI INIZIANO A COMPUTARE I TERMINI DI NOTIFICA SE LA DATA NON RISULTI, OVVERO SIA COMUNQUE INCERTA? Viene decisa una data arbitrariamente dall'addetto al recapito La data si evince dal bollo apposto sull'avviso medesimo dall'ufficio postale che lo restituisce La notifica non ha validità pertanto decade Viene decisa una data arbitrariamente dall'ufficio che emette l'atto
NEL CASO IN CUI L'OBBLIGO DI RISARCIMENTO DEL DANNO DERIVA DALLA VIOLAZIONE DI UN OBBLIGO DERIVANTE DA PREESISTENTE RAPPORTO OBBLIGATORIO DELLA P.A. SI PARLA DI... Responsabilità contrattuale. Responsabilità extracontrattuale. Responsabilità precontrattuale e/o amministrativa. Responsabilità contabile.
NELL'AMBITO DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO, PER NULLA OSTA SI INTENDE: il provvedimento permissivo che consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, mediante il quale la Pubblica Amministrazione rende efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti l'atto con cui la Pubblica Amministrazione manifesta il proprio assenso alla richiesta di un privato nelle materie per le quali non è necessario il rilascio di un'autorizzazione l'atto con cui un'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità il provvedimento con cui la Pubblica Amministrazione, sulla base di una valutazione discrezionale, consente ad un soggetto di compiere un determinato atto in deroga ad un divieto di legge
QUALE, TRA LE SEGUENTI, È UNA CARATTERISTICA TIPICA DEL RICORSO IN OPPOSIZIONE? Può essere proposto sia per motivi di legittimità che di merito. È rivolto ad autorità diversa da quella che ha emanato l'atto. Può essere proposto solo per motivi di legittimità. È un rimedio di carattere generale.
LE CERTIFICAZIONI CONTESTUALI: sono contenute in un unico documento anche se concernono atti da rilasciarsi da parte di uffici diversi non sono mai contenute in un unico documento, salvo espressa richiesta motivata dell'interessato sono contenute in un unico documento se sono da rilasciarsi da uno stesso ufficio in ordine a stati, qualità personali e fatti concernenti la stessa persona, nell'ambito del medesimo procedimento non possono essere mai contenute in un unico documento
NELL'AMBITO DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA, L'ISTITUTO DELL'AUTOTUTELA SI ATTUA... Con l'annullamento dell'atto su istanza dell'interessato. D'iniziativa della stessa P.A. D'iniziativa del privato danneggiato da un atto della P.A. Con un procedimento esterno alla P.A.
QUALE TRA LE SEGUENTI FUNZIONI DEL SINDACO SONO ESERCITATE IN QUALITÀ DI UFFICIALE DI GOVERNO? Sovrintende all'esecuzione degli atti e all'espletamento delle funzioni delegate alla Provincia, tanto dallo Stato quanto dalla Regione Tiene i registri dello stato civile Dipende da un'Agenzia nazionale Presiede il Consiglio comunale
L'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA È TENUTA A DARE COMUNICAZIONE DELL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO: Solo se lo ritiene necessario Per tutti i procedimenti amministrativi, salvo eccezioni Per i soli provvedimenti amministrativi Nei soli casi in cui gli interessati ne facciano preventiva richiesta
SONO DEVOLUTE AL GIUDICE ORDINARIO TUTTE LE CONTROVERSIE RIGUARDANTI IL PUBBLICO IMPIEGO, CON ESCLUSIONE: dei dipendenti degli enti pubblici dei dirigenti generali dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili del corpo docente delle scuole secondarie superiori
IL SINDACO PUÒ RICOPRIRE INCARICHI PRESSO ENTI E ISTITUZIONI DIPENDENTI O SOTTOPOSTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DEL COMUNE? No Sì, ai sensi del D.Lgs. N. 267/2000 Ne ha l'obbligo qualora autorizzato dalla Giunta, a anorma del D.Lgs 267/2000 Ne ha l'obbligo quando è il Consiglio a designarlo ai sensi del Decreto lgs. 18 agosto 2000, n 267
COSA SI INTENDE PER PERENZIONE DEI RICORSI ULTRADECENNALI NEL GIUDIZIO AMMINISTRATIVO? L'estinzione del giudizio per morte del procuratore L'estinzione automatica del giudizio per i ricorsi depositati da più di dieci anni L'abbandono del ricorso per inattività delle parti protratta per dieci anni L'abbandono del ricorso, per il quale non sia stata presentata nuova istanza di fissazione dell'udienza entro sei mesi dall'apposito avviso notificato a cura della segreteria
LE AZIONI GIUDIZIARIE DI NULLITÀ E DI RISARCIMENTO DEL DANNO, NEI CONFRONTI DEI PROVVEDIMENTI ADOTTATI DALLA AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA, VANNO PROPOSTE: al Tribunale di Roma al Tar del Lazio alla Corte di Appello competente per territorio al Tar competente per territorio
QUALE DEI SEGUENTI È UN GIUDICE AMMINISTRATIVO GENERALE? Corte dei Conti. Tribunale Amministrativo Regionale. Tribunale delle acque pubbliche. Commissioni tributarie.
PUÒ UN'ORDINANZA, SIA ESSA ORDINARIA CHE DI NECESSITÀ, CONTENERE NORME PENALI? No, mai Sì, in ogni caso No, solo norme penali in bianco Sì, ma non può mai contrastare con la legge costituzionale
SECONDO IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ: Sono attribuiti agli enti locali i compiti di regolazione e controllo Le funzioni devono essere allocate al livello di governo in cui possono essere meglio esercitate nell'interesse delle comunità locali. L'allocazione delle funzioni deve adeguarsi alle caratteristiche demografiche degli enti È sancita la cooperazione tra Stato, Regioni ed Enti locali.
IN RELAZIONE AL CONFERIMENTO DELLE FUNZIONI E DEI COMPITI AMMINISTRATIVI IN MATERIA DI TRASPORTI, SONO ATTRIBUITE ALLE PROVINCE, TRA L'ALTRO, LE FUNZIONI RELATIVE: al conferimento di concessioni per l'installazione e l'esercizio di impianti lungo le autostrade e i raccordi autostradali al rilascio di certificati e contrassegni di circolazione per ciclomotori alla autorizzazione e vigilanza tecnica sull'attività svolta dalle autoscuole e dalle scuole nautiche al rilascio di concessioni per la gestione delle infrastrutture ferroviarie di interesse regionale
IL DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI SI ESERCITA: con il solo esame dei documenti amministrativi con la richiesta al funzionario di leggere i documenti amministrativi con l'esame ed estrazione di copia di documenti amministrativi con la sola estrazione di copia dei documenti amministrativi
I CRITERI FONDAMENTALI DI RIPARTIZIONE DELLA COMPETENZA PER TERRITORIO FRA I T.A.R. SONO: luogo di emanazione dell'atto e sede dell'ente domicilio del ricorrente, sede del bene, sede dell'ente sede dell'organo, efficacia dell'atto, sede di servizio sede dell'organo e domicilio del ricorrente
I SERVIZI PUBBLICI LOCALI SONO DEFINITI TALI IN RAGIONE: della natura dei tributi necessari alla loro erogazione della natura de fini sociali perseguiti della loro individuazione da parte della regione di espresse previsioni di legge
ESISTE ATTUALMENTE UN OBBLIGO GENERALE DI MOTIVAZIONE PER GLI ATTI AMMINISTRATIVI? Sì, tale obbligo esiste per tutti gli atti amministrativi comunque provenienti dalla P.A. No, in quanto la P.A. non è tenuta a motivare i suoi atti Sì, ma solo per i provvedimenti a carattere negativo Sì, tale obbligo sussiste per tutti gli atti amministrativi, con esclusione di quelli normativi e a contenuto generale
QUALI SONO LE FONTI INTERNE DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO? le istruzioni e le circolari. le leggi e gli atti aventi forza di legge. esclusivamente i regolamenti. esclusivamente le leggi costituzionali.
IL SINDACO PUÒ ASSUMERE LE FUNZIONI DI AUTORITÀ DI P.S. NEI COMUNI: in cui manca il Commissariato distaccato di Pubblica Sicurezza, anche se c'è la stazione dei Carabinieri in cui non ci sono né il Commissariato distaccato di P.S., né la stazione dei Carabinieri con popolazione superiore a 50.000 abitanti il Sindaco non è mai Autorità di P.S.
I PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI POSITIVI SONO DOTATI DEL CARATTERE DELL'AUTORITARIETÀ, VALE A DIRE... Sono sempre imperativi ed esecutivi. Possono essere solo quelli previsti dall'ordinamento per contenuto o funzione. Sono preordinati al conseguimento esclusivo dell'interesse definito dalla legge. Non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato, decorsi i termini perentori.
LA SOSPENSIONE DALL'ISCRIZIONE NELLE LISTE ELETTORALI COMUNALI, A SEGUITO DELLA INTERDIZIONE TEMPORANEA DAI PUBBLICI UFFICI, PERMANE PER: la durata indicata nella sentenza di condanna, nei limiti indicati dalla legge cinque anni un anno tre anni
LA GESTIONE A TEMPO DETERMINATO DI UN SERVIZIO IN CONVENZIONE FRA COMUNI E PROVINCE PUÒ ESSERE IMPOSTA: solo indicendo una Conferenza di servizi dallo Stato e dalla Regione, previa statuizione di un disciplinare tipo solo dalla Regione e senza necessità di un previo disciplinare tipo dal Ministro competente per materia
A NORMA DELLA LEGGE 6 DICEMBRE 1971, N. 1034, I RICORSI AL CONSIGLIO DI STATO, IN SEDE GIURISDIZIONALE, AVVERSO LE SENTENZE IN MATERIA DI OPERAZIONI ELETTORALI SONO PROPOSTI: entro il termine di mesi tre decorrenti dalla proclamazione degli eletti, senza alcuna distinzione fra i soggetti nei cui confronti è obbligatoria la notifica della sentenza e gli altri cittadini elettori. entro il termine di mesi sei decorrenti dalla proclamazione degli eletti, senza alcuna distinzione fra i soggetti nei cui confronti è obbligatoria la notifica della sentenza e gli altri cittadini elettori. entro il termine di venti giorni dalla notifica della sentenza, per coloro nei cui confronti è obbligatoria la notifica, e per gli altri cittadini elettori nel termine di venti giorni decorrenti dall'ultimo giorno di pubblicazione della sentenza medesima nell'albo pretorio del comune. entro il termine di sessanta giorni dalla notifica della sentenza, per coloro nei cui confronti è obbligatoria la notifica e per gli altri cittadini elettori nel termine di sessanta giorni decorrenti dall'ultimo giorno di pubblicazione della sentenza medesima nell'albo pretorio del comune.
QUANDO L'AGENTE CHE HA EMANATO L'ATTO NON È QUALIFICABILE «ORGANO DELLA P.A.», L'ATTO E'... Inesistente. Ineseguibile. Inopportuno. Invalido.
IL DECRETO LEGISLATIVO 18 AGOSTO 2000, N. 267, PREVEDE LA RICONDUCIBILITÀ ALLE FUNZIONI DEL SINDACO, QUALE UFFICIALE DEL GOVERNO DELLA SEGUENTE ATTIVITÀ: La definizione del numero degli Assessori L'adozione di provvedimenti indispensabili per la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza pubblica nei comuni ove sono costituiti i Commissariati di Polizia L'adozione di provvedimenti contingibili e urgenti ad esclusione delle emergenze sanitarie a carattere esclusivamente locale La modifica degli orari degli esercizi commerciali e dei pubblici esercizi, localizzati nel territorio, in casi di emergenza o per particolari necessità dell'utenza
L'AVVIO DI PROCEDIMENTO AL CITTADINO DESTINATARIO DELL'ATTO FINALE È PRECEDUTA DA UNA COMUNICAZIONE? No, è una facoltà per l'amministrazione No, è un obbligo da rispettare solo per i procedimenti urbanistici Sì. È un obbligo generale da rispettare per qualsiasi procedimento, salvo tassative eccezioni No, è un obbligo da rispettare solo per i procedimenti dell'Amministrazione dell'Interno
TRA I COMPITI ATTRIBUITI ALL'AGENZIA PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE E ALLE ARPA RIENTRANO: solo l'attività di monitoraggio nel settore ambientale il controllo e il monitoraggio ambientale l'iniziativa legislativa in materia lo sfruttamento e la commercializzazione del patrimonio ambientale
IL SINDACO DEL COMUNE DI ROMA: è in ogni caso Autorità Locale di P.S. non è in alcun caso Autorità di P.S. è Autorità Provinciale di P.S. è Autorità Locale di P.S. per le materie a lui delegate dal Prefetto
LA PARTECIPAZIONE DEL CITTADINO AL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO È PREVISTA NELLA FASE: Esecutiva Deliberativa Istruttoria Dispositiva
A SEGUITO DI RILASCIO DI CONCESSIONE, QUALE TIPO DI RESPONSABILITÀ GRAVA SULLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER FATTI ILLECITI COMPIUTI DAL CONCESSIONARIO? la P.A. è sempre responsabile in concorso col concessionario per i fatti illeciti da questi compiuti, ad eccezione delle esclusioni espressamente previste nell'atto di concessione la P.A. non è mai responsabile per i fatti illeciti commessi dal concessionario, ad eccezione delle ipotesi espressamente previste nell'atto di concessione nessuna, in quanto il concessionario è un soggetto privato del tutto estraneo all'organizzazione amministrativa la P.A. risponde sempre in solido dei danni provocati dal concessionario
IL CODICE DEGLI APPALTI PREVEDE DUE DIVERSI CRITERI PER LA SELEZIONE DELLE OFFERTE. QUALI SONO? quello dell'offerta più bassa e quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa. quello dell'offerta più bassa e quello dell'offerta più alta. quello dell'offerta più bassa e quello dell'offerta economicamente più svantaggiosa. quello dell'offerta più alta e quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE CESSANO DALLA CARICA IN CASO DI APPROVAZIONE DI UNA MOZIONE DI SFIDUCIA, LA QUALE DEVE ESSERE: messa in discussione non prima di 10 giorni e non oltre 30 giorni dalla sua presentazione sottoscritta dal Presidente della Regione sottoscritta da almeno un quinto dei consiglieri assegnati computando a tal fine anche il Sindaco sottoscritta dal Presidente del Consiglio dei Ministri
QUALI DELLE SEGUENTI CARATTERISTICHE, È PROPRIA DEL PROCEDIMENTO DI ATTUAZIONE DELL'AUTOTUTELA AMMINISTRATIVA? Si tratta di un procedimento esterno alla P.A. Assenza di contraddittorio con gli interessati. Presenza di contraddittorio con gli interessati. La P.A. investita del ricorso, si pone in posizione di terzietà.
NELL'AMBITO DI UN PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO, I DOCUMENTI GIÀ IN POSSESSO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: Sono acquisiti d'ufficio solo se in possesso dell'amministrazione procedente. Sono acquisiti d'ufficio dal responsabile del procedimento. Devono comunque essere prodotti dall'interessato. Possono essere prodotti anche al termine del procedimento.
I REGOLAMENTI... Non possono regolare istituti fondamentali dell'ordinamento. Se emanati da autorità inferiori possono contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori. Possono contenere sanzioni penali. Sono soggetti all'obbligo di motivazione propria degli atti amministrativi.
IL MESSO IN PARTICOLARE È TENUTO, TRA LE ALTRE COSE... ...ad anteporre il rispetto della legge e dell'interesse pubblico agli interessi privati propri od altrui ...ad osservare gli obblighi di parzialità del giudizio a vantaggio proprio ...a tenere un comportamento tale da stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione esclusivamente tra i cittadini ...ad anteporre il rispetto degli interessi privati propri rispetto a quelli pubblici
I BENI DI INTERESSE STORICO E ARTISTICO POSSONO APPARTENERE: al patrimonio disponibile dello Stato e ai privati solo al demanio pubblico al demanio, al patrimonio indisponibile dello Stato o a privati solo al patrimonio indisponibile dello Stato
QUALE TRA QUESTE È CAUSA DI NULLITÀ DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO? violazione del sistema di qualità violazione di legge eccesso di potere mancanza di un elemento essenziale
IN TEMA DI DISPOSIZIONI SULLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA LA COMUNICAZIONE DELL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO DEVE CONTENERE, FRA L'ALTRO, L'INDICAZIONE: Del termine per osservazioni limitatamente ai soggetti estranei al procedimento Dell'ufficio in cui si può prendere visione degli atti Dei possibili intervenienti Delle generalità di tutti gli impiegati che intervengono nel procedimento
L'AZIONE POPOLARE IN MATERIA DI CONTENZIOSO ELETTORALE È DEFINITA FUNGIBILE. IN QUANTO: non ci sono termini perentori entro cui proporla può proporre appello anche chi non ha partecipato al primo grado può essere proposta o al TA. R. o al Consiglio di Stato può essere proposta da qualsiasi candidato
È AMMESSO IL PAGAMENTO IN MISURA RIDOTTA DI UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA DOPO CHE SIA STATA EMESSA L'ORDINANZA-INGIUNZIONE? no, tranne nei casi espressamente previsti dalla legge no, mai sì, se non sono ancora trascorsi i 60 giorni dalla notifica si in ogni caso
IL TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO DI UN DIPENDENTE PUBBLICO È COLLEGATO: allo svolgimento di particolari mansioni ed alla produttività alla sola produttività. individuale e collettiva alla sola produttività individuale all'anzianità lavorativa
LA MANCATA PARTECIPAZIONE DI UNA AMMINISTRAZIONE ALLA CONFERENZA DI SERVIZI COMPORTA DI REGOLA CHE: il suo comportamento è inteso come implicito diniego il suo assenso si considera come acquisito, salvo espresso dissenso il suo assenso si considera come acquisito ed irrevocabile il suo comportamento equivale ad implicito dissenso salvo successivo assenso
LA GIURISDIZIONE DI MERITO DEL G.A ... Non può condannare la P.A. soccombente al pagamento delle spese di giudizio. Non è tassativa. È tassativa, cioè ammessa nei soli casi previsti dalla legge. È alternativa alla giurisdizione di legittimità.
GLI ILLECITI AMMINISTRATIVI SONO PUNITI: sempre con una sanzione amministrativa, salvo i casi in cui, per connessione con un reato, il Giudice non ritenga di applicare una sanzione penale anche per l'illecito amministrativo di norma, con una sanzione amministrativa, salvo i casi in cui la legge dispone espressamente una sanzione penale sempre con una sanzione amministrativa, salvo i casi di reati depenalizzati sempre con una sanzione amministrativa
PARLANDO DI NOTIFICAZIONE A MEZZO POSTALE COSA COSTITUISCE L'AVVISO DI RICEVIMENTO AI SENSI DELLA L. 890/82? Prova dell'eseguita notificazione La nullità dell'atto Prova di mancata notificazione Prova di errata notificazione
PUÒ ESSERE APPOSTO SULLE BUSTE CHE VENGONO UTILIZZATE DAGLI UFFICIALI GIUDIZIARI PER LA NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI A MEZZO DEL SERVIZIO POSTALE SEGNI O INDICAZIONI DAI QUALI POSSA DESUMERSI IL CONTENUTO DELL'ATTO? Sì, solo se gli atti riguardano materia amministrativa No Sì, sempre Sì, solo se gli atti riguardano materia penale
IL COMMISSARIO AD ACTA NOMINATO NEL GIUDIZIO DI OTTEMPERANZA È ORGANO: di indirizzo politico amministrativo di controllo amministrativo ausiliario del giudice di amministrazione attiva
SECONDO QUANTO PRESCRITTO DAL D.P.R. 600/1973 ART. 60 QUANDO NEL COMUNE NEL QUALE DEVE ESEGUIRSI LA NOTIFICAZIONE NON VI È ABITAZIONE, UFFICIO O AZIENDA DEL CONTRIBUENTE DOVE SI AFFIGGE L'AVVISO DEL DEPOSITO? Nel precedente domicilio del destinatario Nel comune di nascita del destinatario Nella precedente residenza del destinatario Nell'albo del comune
VI SONO CASI NEI QUALI IL SINDACO PUÒ APPORRE SULLA CARTA D'IDENTITÀ VOCI AGGIUNTIVE A QUELLE ESPLICITAMENTE PREVISTE PER LEGGE? Sì, previa richiesta dell'interessato No, in alcun caso Sì, solo se il documento si riferisce ad un cittadino extracomunitario Sì, quanto il titolare è stato dichiarato persona pericolosa o sospetta
IL RICORSO GERARCHICO VA PROPOSTO ENTRO IL TERMINE, DECORRENTE DALLA NOTIFICAZIONE O COMUNICAZIONE IN VIA AMMINISTRATIVA DELL'ATTO IMPUGNATO. DI: novanta giorni dieci giorni sessanta giorni trenta giorni
IL RICORSO GERARCHICO PROPRIO È UN RIMEDIO AMMINISTRATIVO... A tutela sia di diritti soggettivi che interessi legittimi, facendo valere sia vizi di legittimità che di merito. A tutela dei soli diritti soggettivi con il quale si possono far valere sia vizi di legittimità che di merito. A tutela sia di diritti soggettivi che interessi legittimi, facendo valere solo vizi di legittimità. A tutela dei soli interessi legittimi con il quale si possono far valere sia vizi di legittimità che di merito.
L'INIZIO DI UN PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO PUÒ AVVENIRE: Sempre su istanza dei soggetti interessati. Sempre su richiesta dei destinatari del provvedimento. D'ufficio, su istanza, su richiesta. Sempre d'ufficio.
IL GIUDIZIO PER L'ESECUZIONE DELLE SENTENZE DELLA CORTE DEI CONTI È DI COMPETENZA: delle sezioni riunite della Corte lei conti del TA. R. del luogo di esecuzione della sentenza delle sezioni centrali della Corte dei conti del Consiglio di Stato
IL TERMINE ENTRO IL QUALE DEVE CONCLUDERSI OGNI SINGOLO PROCEDIMENTO: È solo determinato dalle pubbliche amministrazioni. è determinato dalle pubbliche amministrazioni, in quanto non sia già direttamente disposto per legge o per regolamento; in mancanza è di 30 giorni. è di 30 giorni. è di 45 giorni.
QUALE SISTEMA ELETTORALE È ADOTTATO PER L'ELEZIONE DEI CONSIGLIERI COMUNALI NEI COMUNI CON MENO DI 15.000 ABITANTI? il sistema misto il sistema proporzionale corretto il sistema maggioritario il sistema proporzionale
LA RATIFICA È UN PROVVEDIMENTO CON CUI VIENE ELIMINATO: Un vizio di incompetenza relativa dell'atto amministrativo Un vizio di merito La mancanza di un requisito essenziale dell'atto Illogicità manifesta dell'atto
A NORMA DEL DECRETO LEGISLATIVO 18 AGOSTO 2000, N. 267, IL DISTINTIVO DEL SINDACO È COSTITUITO: Dalla fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del Comune, da portarsi a tracolla Dalla fascia tricolore, senza stemmi, da portarsi a tracolla Dalla bandiera tricolore con lo stemma del Comune Dal gonfalone del Comune
QUALI SOGGETTI POSSONO PROCEDERE ALL'ACCERTAMENTO DELLA VIOLAZIONE AMMINISTRATIVA? solo gli Ufficiali di polizia giudiziaria tutti gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza solo gli ufficiali di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza solo gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria
A NORMA DEL DECRETO LEGISLATIVO 18 AGOSTO 2000, N. 267, PUÒ ESSERE ELETTO SINDACO: L'elettore dello stesso Comune che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione L'elettore di qualsiasi Comune della Repubblica che abbia compiuto il ventunesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione L'elettore dello stesso Comune che abbia compiuto il ventunesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione L'elettore di qualsiasi Comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione
PARLANDO DI NOTIFICA, QUANDO NON SIA POSSIBILE ESEGUIRE LA NOTIFICA IN MANI PROPRIE, IN QUALE LUOGO VIENE EFFETTUATA PRIMA DI PROCEDERE ALLA NOTIFICA NEL COMUNE DI DIMORA? presso i parenti di 3° grado nel comune di residenza al destinatario nel comune di residenza (dove ha l'abitazione o dimora abituale) ad un amico del destinatario nel comune di residenza presso i parenti di 3° grado nel comune più vicino a quello di residenza
NELL'ATTO AMMINISTRATIVO, IL DISPOSITIVO E'... La parte che indica gli interessi coinvolti nel procedimento. La parte in cui sono indicate le norme di legge o regolamentari in base alle quali l'atto è stato adottato. La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, indicando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro. La parte precettiva, che costituisce la dichiarazione di volontà vera e propria.
QUALI SONO I VANTAGGI DELL'UTILIZZO DELLA PEC? esclusivamente maggior riservatezza degli atti. esclusivamente maggior trasparenza delle operazioni. risparmio di tempo e di costi rispetto all'utilizzo del mezzo postale tradizionale. una miglior collocazione degli atti.
SUI RICORSI CONCERNENTI CONTROVERSIE IN MATERIA DI OPERAZIONI PER LE ELEZIONI DEI CONSIGLI PROVINCIALI, QUALE GIUDICE DECIDE AI SENSI DELLA LEGGE 6 DICEMBRE DEL 1971 N. 1034, Il Consiglio di Stato in unico grado La Corte dei Conti Il Tribunale Amministrativo Regionale territorialmente competente Il Tribunale civile della Circoscrizione in cui è ricompresso l'ente della cui elezione si tratta
NELLA GIURISDIZIONE AMMINISTRATIVA IL GIUDIZIO CHE HA LA FUNZIONE DI ASSICURARE ANCHE COATTIVAMENTE L'ATTUAZIONE CONCRETA DELLA PRONUNCIA DI COGNIZIONE, È IL GIUDIZIO... Di non esecuzione. Di impugnazione. Di diritto obiettivo, al pari di quello penale. Di esecuzione.
IL TITOLARE DELL'ORGANO IN PROROGATIO RESTA IN CARICA NON OLTRE IL TERMINE DI 45 GIORNI PREVISTO: dalle direttive europee dalla legge dal regolamento governativo dalla Costituzione
IN CASO DI DINIEGO ESPLICITO O DI INERZIA DA PARTE DELLA P.A. A FRONTE DI UNA ISTANZA DI ACCESSO L'INTERESSATO: È legittimato ad esperire ricorso al T.A.R. nel termine di 30 giorni oppure, chiedere al difensore civico competente il riesame della risposta negativa È legittimato ad esperire ricorso gerarchico Non può che sollecitare la P.A. e attendere una pronuncia favorevole È legittimato ad esperire ricorso al T.A.R. nel termine di 60 giorni
COSA SI OSSERVA NELLA NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI ALLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO? Le disposizioni delle leggi speciali che prescrivono la notificazione presso uffici dell'Avvocatura dello Stato le stesse indicazioni che si seguono per le notifiche a persone di cui è sconosciuto il domicilio Le stesse indicazioni che si osservano per le normali notifiche Nessuna norma in particolare
I COMUNI E LE PROVINCE POSSONO TRASFORMARE LE AZIENDE SPECIALI IN S.P.A... anche per atto unilaterale con deliberazione del consiglio, nei soli casi previsti dalla legge regionale solo stipulando il contratto costitutivo della società con altri soggetti interessati solo modificando disposizioni statutarie
PARLANDO DI DISPOSIZIONI COMUNI IN MATERIA DI ACCERTAMENTO DELLE IMPOSTE SUI REDDITI, COME DETERMINATO DAL D.P.R. 600/1973 ART. 60, SALVO IL CASO DI CONSEGNA DELL'ATTO O DELL'AVVISO IN MANI PROPRIE, DOVE DEVE ESSERE FATTA LA NOTIFICAZIONE? Nel domicilio fiscale del destinatario Direttamente ed esclusivamente nel comune di nascita del destinatario Direttamente ed esclusivamente nel comune di residenza del destinatario Nel luogo più vicino alla residenza del destinatario
LA FASE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO VIENE DEFINITA: Decisoria. Di accertamento. Di iniziativa. Istruttoria.
L'ATTO AMMINISTRATIVO È COSÌ STRUTTURATO: intestazione; prambolo; motivazione. soggetto; oggetto; condizione. condizione; termine, causa. intestazione, oggetto e destinatario.
I CONTROLLI PREVENTIVI SUGLI ATTI AMMINISTRATIVI INFLUISCONO: sulla validità dell'atto controllato sulla perfezione dell'atto controllato sulla regolarità dell'atto controllato sull'efficacia dell'atto controllato
PARLANDO DI NOTIFICAZIONE A PERSONA DI RESIDENZA, DIMORA E DOMICILIO SCONOSCIUTI, QUANDO SI CONSIDERA ESEGUITA LA NOTIFICAZIONE? nel ventesimo giorno successivo a quello in cui sono compiute le formalità prescritte nel trentesino giorno successivo a quello in cui sono compiute le formalità prescritte nel decimo giorno successivo a quello in cui sono compiute le formalità prescritte nel quindicesimo giorno successivo a quello in cui sono compiute le formalità prescritte
QUALI DEI SEGUENTI BENI POSSONO ESSERE SOLO DEMANIALI? Strade. Raccolte dei musei, delle pinacoteche, degli archivi e delle biblioteche. Rade e porti. Aerodromi.
IL D.LGS. 267/2000, RICONDUCE ALLE FUNZIONI DEL SINDACO, QUALE UFFICIALE DEL GOVERNO: La definizione del numero degli Assessori La tenuta dei registri di stato civile e di popolazione L'adozione di provvedimenti indispensabili per la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza pubblica nei comuni ove sono costituiti i Commissariati di Polizia L'adozione di provvedimenti contingibili e urgenti ad esclusione delle emergenze sanitarie a carattere esclusivamente locale
I PARERI SONO DEFINITI OBBLIGATORI CONFORMI... Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli, ma può adottare un provvedimento difforme nell'ambito dei limiti posti dalla legge. Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiederli e ad uniformarsi ad essi. Se la legge impone all'organo di amministrazione attiva di richiederli. Se l'organo ha il potere discrezionale di provvedere o non sull'istanza per la quale è obbligato a richiedere il parere, ma ove decida di emanare l'atto di amministrazione attiva deve uniformarsi ad esso.
PER QUANTE CONSULTAZIONI È VALIDA LA TESSERA ELETTORALE? 25 30 18 10
È INESEGUIBILE L'ATTO AMMINISTRATIVO CHE... Non può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo. Non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione ma può spiegare i suoi effetti per il sopravvenire di un atto ostativo. È inidoneo a produrre gli effetti giuridici propri perché non si sono ancora verificati i requisiti di efficacia. Presenta un vizio alla cui presenza la legge non commina conseguenze negative per l'atto stesso.
IL PRINCIPIO DI BUON ANDAMENTO È: Un principio giuridico. Un criterio di opportunità. Un criterio di indirizzo politico. Un principio non giuridico
AL DI FUORI DELLA CONFERENZA DI SERVIZIO LE AMMINISTRAZIONI POSSONO CONCLUDERE TRA LORO ACCORDI PER DISCIPLINARE LO SVOLGIMENTO IN COLLABORAZIONE DI ATTIVITÀ DI INTERESSE COMUNE? Solo se l'attività riguarda l'ambiente Sempre Sole se una amministrazione è statale Solo previa autorizzazione del Presidente del Consiglio dei Ministri
NELL'AMBITO DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO, SI DEFINISCONO AUTORIZZAZIONI "NON MODALI": quelle in cui la volontà autorizzatoria della Pubblica Amministrazione sia ricavata dal suo silenzio a seguito dell'istanza, senza ulteriori formalità quelle disciplinate dalla normativa solo in linea generale e non nel dettaglio quelle il cui contenuto è predisposto dalla legge e non sono suscettibili di limitazioni da parte della Pubblica Amministrazione quelle in cui l'amministrazione non è limitata da vincoli nel rilasciare l'autorizzazione
AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 18 AGOSTO 2000,N. 267, È POSSIBILE CANDIDARSI A CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE, QUANDO LE ELEZIONI SI SVOLGONO NELLA STESSA DATA: In non più di cinque circoscrizioni In tutte le circoscrizioni della provincia No, mai In non più di due circoscrizioni
IN CASO DI DIMISSIONI, IMPEDIMENTO, RIMOZIONE, DECADENZA, SOSPENSIONE O DECESSO DEL SINDACO, COSA ACCADE? La Giunta decade ma il Consiglio non viene sciolto Il vice Sindaco lo sostituisce sino al termine del mandato Il presidente della Provincia nomina un sostituto La Giunta decade e si procede allo scioglimento del Consiglio
A CHI VIENE RESTITUITO L'ORIGINALE DELL'ATTO NOTIFICATO, CON LA RELATA DI NOTIFICA? all'amministrazione richiedente sia all'amministrazione richiedente che al Pubblico Ministero sempre alla Questura sempre al più vicino comando dei Carabinieri
L'ISTITUZIONE DEL DIRETTORE GENERALE DEL COMUNE È: Obbligatoria solo nei Comuni con più di 16.000 abitanti facoltativa, solo nei Comuni con oltre 15.000 abitanti Sempre obbligatoria Sempre facoltativa
LE CERTAZIONI SONO... Atti di scienza concernenti l'esistenza, la misurazione e l'analisi tecnica o amministrativa dei dati fattuali del mondo reale, attraverso i quali viene attribuita una qualità giuridica ad una persona, ad una cosa, ad un rapporto. Accertamenti che non si limitano ad attribuire una qualità giuridica ad altra entità giuridica esistente, ma creano esse stesse delle qualificazioni. Atti di conoscenza mediante i quali la P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto. Acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sé stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di sog
DA COSA SCATURISCE LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA? dalla violazione di doveri amministrativi, laddove sia prevista una sanzione amministrativa. nell'obbligo del risarcimento del danno provocato ad un soggetto in conseguenza di un illecito. dal comportamento di persone che ledono particolari interessi pubblici. dalla violazione di doveri comportamentali, a prescindere dalla sanzione amministrativa.
IL CONSIGLIO NAZIONALE DELL'AMBIENTE È PRESIEDUTO: dal Ministro dell'ambiente dal Capo dello Stato da un sottosegretario all'uopo delegato dal ministro dal Presidente del Consiglio dei ministri
L'ATTO EMANATO DA UN ORGANO DIVERSO DA QUELLO COMPETENTE, ENTRAMBI APPARTENENTI ALLO STESSO ENTE, È VIZIATO DA: incompetenza assoluta violazione di legge incompetenza relativa eccesso di potere
LA GIURISDIZIONE DI MERITO DEL G.A ... In nessun caso può sostituire l'atto con un altro. Può pronunciare l'annullamento dell'atto per motivi di legittimità. Non può condannare la P.A. soccombente al pagamento delle spese di giudizio. Non può pronunciare l'annullamento dell'atto per motivi di legittimità.
LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI HANNO L'OBBLIGO DI DETERMINARE PER CIASCUN PROCEDIMENTO IL TERMINE ENTRO CUI DEVE ESSERE CONCLUSO. IN CASO DI INOTTEMPERANZA: Il termine deve essere inteso come limitato a 30 giorni. Il termine deve essere inteso come limitato a 15 giorni. Il termine deve essere inteso come limitato a 10 giorni. Il termine deve essere inteso come limitato a 60 giorni.
LA LEGITTIMAZIONE A PROPORRE OPPOSIZIONE DI TERZO ORDINARIA CONTRO LE SENTENZE AMMINISTRATIVE SPETTA, AI SENSI DELL'ART. 404 C.P.C.: alla pubblica amministrazione resistente in primo grado ai controinteressati cui il ricorso non è stato notificato alla pubblica amministrazione e alle parti del giudizio di appello ai soggetti soccombenti in primo grado
LO STRUMENTO USATO DA DUE ISTITUZIONI APPARTENENTI A SISTEMI SEPARATI PER FORMALIZZARE UN ACCORDO SI DEFINISCE: Convenzione. Consultazione decentrata. Audit. Prassi.
SE IL DESTINATARIO È MILITARE IN ATTIVITÀ DI SERVIZIO E LA NOTIFICAZIONE NON PUÒ ESSERE ESEGUITA IN MANI PROPRIE, COME PROCEDE IL MESSO? Inviandola allo Stato Maggiore difesa che ne cura la consegna Inviandola al Ministero della Difesa che ne cura la consegna Consegnando una copia al pubblico ministero, che ne cura l'invio al comandante del corpo al quale il militare appartiene Inviandola direttamente al Comandante del distretto militare di appartenenza
I SERVIZI DI COMPETENZA STATALE ATTRIBUITI AL SINDACO CONCERNONO TRA L'ALTRO: Esclusivamente ufficio elettorale e statistica. Anagrafe, stato civile, leva. Sviluppo economico locale e previdenza sociale. Previdenza sociale e protezione civile.
L'ATTO AMMINISTRATIVO È ANNULLABILE QUANDO... è imperfetto. è illecito. presenta vizi di legittimità che incidono sugli elementi essenziali. è ineseguibile.
QUALE RILEVANZA HA IL SILENZIO SIGNIFICATIVO DELLA P.A. IN DIRITTO AMMINISTRATIVO? Non ha nessuna rilevanza, in quanto non è previsto dalla legge È manifestazione indiretta di volontà È un comportamento materiale o d'espressione di volontà implicita È mero comportamento inerte della P.A. cui la legge attribuisce valore legale tipico di atto amministrativo
PUÒ L'UFFICIALE GIUDIZIARIO AVVALERSI DEL SERVIZIO POSTALE PER LA NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI AI SENSI DELLA L. 890/82 IN MATERIA CIVILE, AMMINISTRATIVA E PENALE? Sì, a prescindere da quello che disponga l'autorità giudiziaria No, mai Sì, salvo che l'autorità giudiziaria disponga o la parte richieda che la notificazione sia eseguita personalmente Sì, a prescindere da quello che richieda la parte interessata
L'AUTORITÀ AMMINISTRATIVA PER LA TUTELA DEI BENI DEMANIALI, COME PUÒ PROCEDERE? può esperire solo le l'azioni possessorie. può facoltativamente procedere sia in via amministrativa, sia può avvalersi dei mezzi ordinari a difesa della proprietà e del possesso. può esperire solo le azioni petitorie. può procedere solo in via amministrativa.
LA SELEZIONE DEI PARTECIPANTI A PROCEDURE DI AFFIDAMENTO DEI CONTRATTI PUBBLICI, AVVIENE... (INDICARE QUALI SONO LE MODALITÀ PREVISTE) con una delle modalità previste dal D.P.R. 196/03 con una delle modalità previste dal D.Lgs 163/06. con le modalità scelte dai contraenti. con una delle modalità previste dal d.lgs. 446/1997
LE CONTROVERSIE IN MATERIA DI INELEGGIBILITÀ O DI INCOMPATIBILITÀ ELETTORALI SONO DI COMPETENZA: del T .A. R. in primo grado e del Consiglio di Stato in secondo grado del giudice ordinario del Consiglio di Stato in unico grado delle commissioni elettorali
IN QUALITÀ DI UFFICIALE DI GOVERNO IL SINDACO: Provvede agli adempimenti di legge in materia elettorale Presiede il Consiglio comunale Sovrintende al funzionamento dei servizi pubblici locali Dipende da un'Agenzia nazionale
QUALSIASI AZIONE, DOLOSA O COLPOSA, CONTRARIA AI DOVERI DI SERVIZIO, IMPUTABILE ALL'IMPIEGATO, COSTITUISCE SEMPRE UN ILLECITO: disciplinare contabile civile penale
L'ELEMENTO OGGETTIVO DEL REATO È COSTITUITO DA: condotta, evento rapporto di causa esclusivamente dall'azione o dall'omissione dolo, colpa e preterintenzione esclusivamente dalla condotta
IL DECRETO LEGISLATIVO 18 AGOSTO 2000, N. 267, PREVEDE CHE IN CASO DI DECESSO DEL SINDACO: Il consiglio è sciolto, e rimane in carica fino all'elezione del nuovo consiglio Il consiglio rimane in carica e provvede all'elezione del nuovo Sindaco Il consiglio rimane in carica nei comuni con più di 15,000 e le funzioni di Sindaco sono svolte dal Presidente del Consiglio sino alla conclusione del quadriennio del mandato elettivo Il consiglio rimane in carica e le funzioni di Sindaco sono svolte dall'Assessore di Giunta anziano sino alla conclusione del quadriennio del mandato elettivo
IN CASO DI PERSISTENTE INERZIA O GRAVE INOSSERVANZA DELLE DIRETTIVE DA PARTE DEL DIRIGENTE, IL MINISTRO COMPETENTE PUÒ: nominare un commissario ad acta revocare o riformare gli atti compiuti dal dirigente ricorrere avocare a se o adottare gli atti di competenza del dirigente al Consiglio di Stato
A NORMA DELLA LEGGE 6 DICEMBRE 1971, N. 1034, SUI RICORSI CONCERNENTI CONTROVERSIE IN MATERIA DI OPERAZIONI PER LE ELEZIONI DEI CONSIGLI COMUNALI, DECIDE: il tribunale civile della circoscrizione in cui è ricompreso l'ente della cui elezione si tratta. il Consiglio di Stato in unico grado. la Corte di cassazione. il tribunale amministrativo regionale territorialmente competente.
L'OMISSIONE DELLA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO CONFIGURA... Una ipotesi di illegittimità, che può essere fatta valere soltanto dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista. Un vizio di illegittimità, che può essere fatta valere soltanto dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista. Un vizio di legge che comporta la nullità del provvedimento. Una ipotesi di illegittimità, che può essere fatta valere da qualunque soggetto.
NON È UN RICORSO AMMINISTRATIVO: il ricorso gerarchico proprio il ricorso giurisdizionale il ricorso straordinario al Capo dello Stato il ricorso gerarchico improprio
COSA SI INTENDE PER DIRITTO DI ACCESSO? diritto degli interessati a prendere visione ed estrarre copie di documenti amministrativi diritto di produrre memorie e osservazioni in riferimento ad un provvedimento amministrativo diritto di poter visionare tutti i documenti della pubblica amministrazione ivi compresi anche quelli coperti da segreto di stato diritto di poter accedere agli uffici amministrativi comunali e provinciali
QUALE RIFERIMENTO NORMATIVO DEVE TENERE A MENTE IL MESSO COMUNALE NEL TRATTARE I DATI? Il Codice in materia di protezione dei dati personali Il Codice Civile La legge regionale che tratta questo argomento La legge sull'ordinamento degli enti locali
IL MESSO COMUNALE HA L'OBBLIGO DI DENUNCIARE ALL'AUTORITÀ GIUDIZIARIA I REATI DI CUI SIA VENUTO A CONOSCENZA NELL'ESERCIZIO DELLE SUE FUNZIONI? Si No, mai Si ma solo fuori dall'orario di lavoro Sì, ma solo fuori dal territorio comunale
GLI ENTI LOCALI, NEL TRIENNIO 2010-2012,NEL RISPETTO DELLA PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DEL FABBISOGNO E DEI VINCOLI DI SPESE PER IL PERSONALE, POTRANNO BANDIRE CONCORSI? sì, per assunzioni a tempo indeterminato, con riserva di posti (40%) per il personale che abbia maturato i requisiti; per titoli ed esami. sì, per assunzioni a tempo indeterminato, con riserva di posti (60%) per il personale che non abbia maturato i requisiti; per età e qualifiche. sì, per assunzioni a tempo determinato, con riserva di posti (40%) per il personale che abbia maturato i requisiti; per titoli e qualifiche. assolutamente no.
CIÒ CHE CON L'ATTO AMMINISTRATIVO LA P.A. INTENDE, AD ESEMPIO, CONVALIDARE, ATTIENE... Al destinatario dell'atto. All'oggetto dell'atto. Al soggetto dell'atto. Alla c.d. parte precettiva dell'atto.
DA QUALE MOMENTO INCOMINCIA A DECORRERE IL TERMINE PER LA CONCLUSIONE DI UN PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO: Dalla conoscenza da parte del destinatario dell'atto finale del procedimento Dall'inizio di ufficio del procedimento o dal ricevimento della domanda se il procedimento è ad iniziativa di parte Trenta giorni dalla data di pubblicazione della comunicazione di avvio del procedimento Entro quindici giorni dalla comunicazione dell'avvio del procedimento
IN CASO DI DINIEGO DI ACCESSO AGLI ATTI, IL PRIVATO INTERESSATO POTRÀ TUTELARE IL PROPRIO DIRITTO MEDIANTE UN RICORSO: Al TAR Alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi Al difensore civico Al giudice ordinario
IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO INIZIATO D'UFFICIO, DEVE CONCLUDERSI: senza alcuna determinazione mediante l'adozione di un provvedimento espresso comunque sempre entro trenta giorni dall'inizio previa comunque audizione e informazione degli interessati
PER QUANTO TEMPO È PREVISTO CHE L'UFFICIALE GIUDIZIARIO CONSERVI L'ATTO DA NOTIFICARE O COMUNICARE SE QUESTO È COSTITUITO DA UN DOCUMENTO INFORMATICO E IL DESTINATARIO NON POSSIEDE INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA? per i quattro anni successivi per i due anni successivi per i tre anni successivi per i cinque anni successivi
IL SINDACO È AUTORITÀ DI PUBBLICA SICUREZZA: quando, in assenza di un Commissariato di P.S., viene nominato tale con decreto del Prefetto quando nel Comune non esiste un Commissariato di P.S. quando nel proprio Comune ed anche nei Comuni limitrofi non esiste un Commissariato di P.S. né una stazione dei Carabinieri in nessun caso
IN TEMA DI DISPOSIZIONI SULLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA L'AMMINISTRAZIONE PROVVEDE A DARE NOTIZIA DELL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO: Mediante comunicazione personale 'Esclusivamente mediante notificazione a norma del codice procedura civile Mediante comunicazione personale escludendo altre forme di pubblicità idonee Esclusivamente mediante notificazione a norma del codice di procedura penale
QUALE TRA LE SEGUENTI NON È UNA REGOLA GENERALE SUI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI? Semplicità e speditezza delle forme. Obbligo di motivazione del provvedimento. Assenza di vincoli temporali. Celerità di svolgimento.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO: È il dirigente della competente unità organizzativa. Non è necessariamente competente dell'adozione del provvedimento. Non è mai competente all'adozione del provvedimento. È competente solo per la fase istruttoria.
IN RELAZIONE ALL'OGGETTO DEL CONTROLLO, SI DISTINGUONO TRE PRINCIPALI TIPOLOGIE, OVVERO... Controlli di legittimità, controlli sugli atti e controlli gestionali. Controlli costituzionali, controlli della Corte dei Conti e controlli dell'Amministrazione. Controlli sugli atti, controlli sugli uffici e controlli sull'attività. Controlli sugli atti, controlli gestionali e controlli sugli organi.
SE L'ATTO DA NOTIFICARE O COMUNICARE È COSTITUITO DA UN DOCUMENTO INFORMATICO E IL DESTINATARIO NON POSSIEDE INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA PUÒ L'UFFICIALE GIUDIZIARIO INVIARE L'ATTO NOTIFICATO ATTRAVERSO STRUMENTI TELEMATICI ALL'INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA DICHIARATO DAL DESTINATARIO DELLA NOTIFICA O DAL SUO PROCURATORE? No mai Sì, se richiesto Sì, a prescindere dal fatto che il richiedente sia favorevole o meno Sì, solo se il destinatario è un procuratore
IN MATERIA DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO I TEMPI DI ADEMPIMENTO DELLE OBBLIGAZIONI PECUNIARIE DELLA P.A., IN QUALE TERMINE SI CONCLUDONO? L'adempimento delle obbligazione pecuniarie da parte della pubblica amministrazione si conclude nel rispetto del termine di trenta giorni dall'istanza del privato interessato o dall'attivazione d'ufficio del procedimento ai sensi della legge 241/90 L'adempimento delle obbligazione pecuniarie da parte della pubblica amministrazione si conclude secondo la disciplina normativa o convenzionale dello specifico rapporto cui ineriscono L'adempimento delle obbligazione pecuniarie da parte della pubblica amministrazione si conclude nel rispetto del termine di novanta giorni dall'istanza del privato interessato o dall'attivazione d'ufficio del procedimento ai sensi della legge 241/90 Nessun termine
IL SINDACO È ELETTO, A NORMA DEL D.LGS. 267/2000: Dal Consiglio in seduta comune Dai componenti del Consiglio Provinciale Dai cittadini del Comune a suffragio universale e diretto Dai componenti della Giunta Regionale
IL SINDACO CHE RIVESTE LE ATTRIBUZIONI DI AUTORITÀ DI PUBBLICA SICUREZZA PUÒ EMETTERE L'INVITO A PRESENTARSI AI SENSI DELL'ART. 15 DEL T.U.DELLE LEGGI DI P.S.? sì, ma solo se l'invito riguarda circostanze connesse con le funzioni di P.S. e non con quelle connesse con l'amministrazione comunale sì, ma solo se l'invito riguarda circostanze connesse con l'amministrazione comunale no, un nessun caso sì, in ogni caso
IN BASE A QUANTO VIENE STABILITO DALL'ART. 250 DEL CODICE DI PROCEDURA CIVILE IN CHE MODO L'UFFICIALE GIUDIZIARIO PUÒ INTIMARE AI TESTIMONI AMMESSI DAL GIUDICE ISTRUTTORE DI COMPARIRE NEL LUOGO, NEL GIORNO E NELL'ORA FISSATI QUALORA NON SIA POSSIBILE EFFETTUARE UNA INTIMAZIONE IN MANI PROPRIE DEL DESTINATARIO O MEDIANTE SERVIZIO POSTALE? È effettuata dai Carabinieri È effettuata dalla Polizia È effettuata in busta chiusa e sigillata Non viene effettuata
SULLA ISTITUZIONE DI NUOVI COMUNI, I CONSIGLI COMUNALI INTERESSATI ESPRIMONO UN PARERE: obbligatorio, ma non vincolante Vincolante facoltativo vincolante, salvo diverso esito referendario
IL CONTROLLO INTERORGANICO SULL'ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA RIENTRA NEL TIPO DEFINITO: controllo interno controllo ordinario controllo esterno controllo straordinario
GLI ATTI ED I PROVVEDIMENTI NON DEFINITIVI DEI DIRIGENTI SONO SUSCETTIBILI DI RICORSO GERARCHICO? Sì, al dirigente generale No, ma è ammesso il ricorso in opposizione No, mai Sì, al Ministro
NEL NOSTRO ORDINAMENTO, PER QUANTO CONCERNE IL RAPPORTO TRA I POTERI DI INDIRIZZO E CONTROLLO DI SPETTANZA POLITICA E QUELLI GESTIONALI E AMMINISTRATIVI DI PERTINENZA DIRIGENZIALE, VIGE: il principio di sussidiarietà il principio di alternatività il principio di netta distinzione dei ruoli e delle funzioni il principio di integrazione funzionale di ruoli e funzioni
QUANDO L'ATTO SIA STATO IMPUGNATO CON RICORSO GIURISDIZIONALE, L'INTERESSATO: può sempre proporre ricorsa straordinario non può proporre ricorso straordinario può proporre ricorso straordinario, salvo eccezioni può proporre ricorso straordinario se previamente autorizzata
IL PROVVEDIMENTO CHE PRODUCE LA CESSAZIONE DEFINITIVA EX NUNC DELL'EFFICACIA DI UN ALTRO PROVVEDIMENTO SI DEFINISCE: revoca mero ritiro rimozione annullamento
NELLA RELATA DI NOTIFICA EFFETTUATA A MEZZO DEL SERVIZIO POSTALE, VA APPOSTO IL NUMERO DEL REGISTRO CRONOLOGICO? Solo quando si spedisce più di un plico per volta Si Solo per le notifiche relative a materie penali No
LA DECISIONE DI RITO CHE RISOLVE IL RICORSO IN BASE AD UNA QUESTIONE PREGIUDIZIALE, PUÒ ESSERE DI IRRICEVIBILITÀ, DI INAMMISSIBILITÀ E DI NULLITÀ. COSA DETERMINA UNA DECISIONE DI IRRICEVIBILITA'? La presentazione del ricorso ad autorità incompetente. La mancanza di qualcuno degli elementi essenziali del ricorso. La presentazione del ricorso da soggetto carente di interesse. La presentazione del ricorso fuori termine.
PER IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ VERTICALE: devono operare gli Enti pubblici più prossimi agli amministrati, cioè nell'ordine: Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato gli Enti locali devono uniformarsi alle direttive formulate dalle Amministrazioni centrali gli Enti pubblici devono intervenire solo quando i cittadini, singoli o associati, non siano in grado di fare fronte adeguatamente ai propri bisogni la Pubblica Amministrazione deve operare in base ai criteri di economicità, efficacia ed efficienza
IL RICORSO AL T.A.R. DEVE ESSERE DEPOSITATO ENTRO IL TERMINE DI: trenta giorni dalla domanda di fissazione dell'udienza venti giorni dal deposito delle memorie difensive sessanta giorni dall'ultima notificazione trenta giorni dall'ultima notificazione
OVE L'AMMINISTRAZIONE NON ESEGUA L'ORDINANZA DI SOSPENSIONE DEL PROVVEDIMENTO IMPUGNATO, IL GIUDICE AMMINISTRATIVO: rimette la questione al giudice ordinario non ha ulteriori poteri, trattandosi di giudizio cautelare ha poteri di impulso, ma non può nominare un commissario ad acta può nominare un commissario ad acta su istanza dell'interessato
IL SINDACO CHE RIVESTE LE ATTRIBUZIONI DI AUTORITÀ DI PUBBLICA SICUREZZA PUÒ EMETTERE L'INVITO A PRESENTARSI AI SENSI DELL'ART.15 DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI DI PUBBLICA SICUREZZA? Sì, ma solo se l'invito riguarda circostanze connesse con le funzioni di P.S. e non con quelle connesse con l'amministrazione comunale Sì, ma solo se l'invito riguarda circostanze connesse con l'amministrazione comunale No, un nessun caso Sì, in ogni caso
LE FORME DEI RICORSI AMMINISTRATIVI AMMESSI DALL'ORDINAMENTO GIURIDICO SONO... Il ricorso gerarchico proprio e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. L'opposizione, il ricorso gerarchico proprio, il ricorso gerarchico improprio e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Il ricorso gerarchico proprio, il ricorso gerarchico improprio e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. L'opposizione e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
I FATTI DICHIARATI NELL'ATTO NOTORIO VENGONO VALUTATI DALL'AUTORITÀ AMMINISTRATIVA PROCEDENTE COME: prova liberamente valutabile presunzione assoluta certezza legale semplice indizio privo di efficacia probatoria certa
NELL'AMBITO DI UN PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO QUALORA I DOCUMENTI E CERTIFICATI, RELATIVI AD UN CITTADINO, SIANO GIÀ IN POSSESSO DELLA P.A.? Possono essere prodotti anche a conclusione del procedimento amministrativo. Sono acquisiti d'ufficio dal responsabile del procedimento amministrativo. Possono essere prodotti solo nella fase istruttoria del procedimento amministrativo. Devono comunque essere prodotti dall'interessato.
COME SONO DENOMINATI I CONTROLLI AMMINISTRATIVI DIRETTI A VALUTARE E GARANTIRE LA CORRISPONDENZA FORMALE DELL'ATTO E DELL'ATTIVITÀ DEL SOGGETTO ALLE NORME DI LEGGE? Intersoggettivi. Di legittimità. Di merito. Sostitutivi e intersoggettivi.
A NORMA DELLA LEGGE 6 DICEMBRE DEL 1971 N. 1034, SUI RICORSI CONCERNENTI CONTROVERSIE IN MATERIA DI OPERAZIONI PER LE ELEZIONI DEI CONSIGLI PROVINCIALI, DECIDE: La Giunta Provinciale il Tribunale Amministrativo Regionale territorialmente competente il Tribunale civile della Circoscrizione in cui è ricompresso l'ente della cui elezione si tratta la Corte dei Conti
QUANDO L'ORGANO AMMINISTRATIVO EMANA UN ATTO RELATIVO AD UN OGGETTO CHE SI TROVA NELLA CIRCOSCRIZIONE TERRITORIALE DI UN ALTRO ORGANO AMMINISTRATIVO, SI PARLA DI: avocazione conflitto di attribuzione incompetenza conflitto di competenza
LA MANCANZA DI FORMA DI UN ATTO CAUSA: L'annullamento. La perdita dell'esecutività. La perdita di efficacia. La nullità.
QUANDO UN RICORSO AMMINISTRATIVO MANCHI DI QUALCUNO DEGLI ELEMENTI ESSENZIALI... È dichiarato inammissibile. È dichiarato nullo. È rigettato e/o inammissibile. È dichiarato irricevibile.
CONTRO LE DECISIONI DEL TRIBUNALE SUPERIORE DELLE ACQUE PUBBLICHE IN UNICO GRADO È AMMESSO: ricorso per revocazione e alle Sezioni unite della cassazione per motivi di giurisdizione solo ricorso alle Sezioni unite della cassazione per motivi di giurisdizione solo ricorso per revocazione ricorso in appello al Consiglio di Stato
IL SINDACO, QUALE UFFICIALE DEL GOVERNO, È UFFICIALE DELL'ANAGRAFE. EGLI PUÒ DELEGARE E REVOCARE, IN TUTTO O IN PARTE, TALI FUNZIONI. CHI HA IL POTERE DI APPROVARE TALI DELEGHE O REVOCHE? Il Prefetto. Il Segretario comunale. Il Ministro dell'Interno. Il Presidente della Provincia.
LA SOTTOPOSIZIONE A MISURE DI PREVENZIONE COMPORTA L'ESCLUSIONE DALL'ELETTORATO ATTIVO PER LE ELEZIONI COMUNALI: per i 5 anni successivi alla scadenza delle misure preventive finché durano gli effetti del provvedimento per i 10 anni successivi alla scadenza delle misure preventive senza limiti di tempo
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO PUÒ CHIEDERE LA RETTIFICA DI DICHIARAZIONI: solo erronee previo assenso del dirigente dell'unità organizzativa responsabile erronee o incomplete solo incomplete
LA COGNIZIONE DI CONTROVERSIE IN MATERIA DI OPERAZIONI ELETTORALI SPETTA: Al giudice ordinario. Al TAR in primo grado e al Consiglio di Stato di secondo grado. Al Consiglio di Stato in unico grado. Alle commissioni elettorali.
A COSA SERVE UNA "RETE CIVICA"? A rendere più veloce la trasmissione dati a livello locale. A collegare in rete i cittadini di un quartiere. A facilitare la comunicazione a livello locale tra istituzioni, imprese e cittadini. Ad aumentare la capacità di trasmissione dei cavi telefonici tradizionali.
NELL'AMBITO DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA, LA TUTELA AMMINISTRATIVA SU RICORSO DA' LUOGO... Ad un procedimento d'iniziativa della stessa P.A. Ad un procedimento interno alla P.A. e privo di contraddittorio con gli interessati. Ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati. Ad una decisione vincolata ai motivi addotti dal ricorrente.
COSA FA IL MESSO COMUNALE NEL CONSEGNARE L'ATTO CHE SI INTENDE PORTARE A CONOSCENZA? accompagna la persona oggetto di notifica presso gli uffici comunali prende accordi verbali sull'avvenuto recapito stende una relazione su carta semplice, sulla presunta consegna e la consegna al comune stende una relata di notifica, che costituisce documentazione dell'avvenuta consegna dell'atto, e dà luogo a presunzione legale di conoscenza da parte del destinatario
LA GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI DEVE ISPIRARSI AL PRINCIPIO: di gratuità del prezzo politico di no-profit di economicità
COSA SI INTENDE PER NOTIFICAZIONE IN "MANI PROPRIE"? La notificazione che avviene mediante consegna della copia dell'atto nelle mani proprie del destinatario ovunque lo trovi nell'ambito del territorio comunale La notificazione che avviene esclusivamente nel luogo domicilio di residenza del destinatario La notificazione che avviene solo nell'indirizzo di residenza del destinatario La notificazione che avviene all'infuori del territorio comunale del destinatario
AL SINDACO SONO ATTRIBUITE, OVE NON SIANO ISTITUITI COMMISSARIATI DI POLIZIA: Le funzioni di Ufficiale della Polizia di Frontiera Le funzioni di Ufficiale della Polizia di Stato Le funzioni di autorità locale di pubblica sicurezza Le funzioni di Ufficiale delle Forze di polizia
A COSA DA LUOGO, NELL'AMBITO DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA, LA TUTELA AMMINISTRATIVA SU RICORSO? Ad una decisione non vincolata ai motivi addotti dal ricorrente. Ad un procedimento non contenzioso. Ad un procedimento privo di contraddittorio con gli interessati. Ad una posizione di imparzialità della P.A. in ordine alla controversia.
A NORMA DELLA LEGGE N. 689/1981, SE NEL RICORSO PER OPPOSIZIONE AD ORDINANZA- INGIUNZIONE MANCA L'INDICAZIONE DEL PROCURATORE OPPURE LA DICHIARAZIONE DI RESIDENZA O LA ELEZIONE DI DOMICILIO: l'opponente si intende ad ogni effetto domiciliato presso la prefettura del luogo ove ha sede l'ufficio che ha emanato il provvedimento. l'opponente si intende ad ogni effetto domiciliato presso il palazzo comunale del luogo in cui ha sede l'ufficio che ha emanato il provvedimento. ogni atto, comunicazione o notificazione viene depositato presso la sede dell'ufficio che ha emanato il provvedimento. le notificazioni al ricorrente vengono eseguite mediante deposito in cancelleria.
QUANDO UN RICORSO AMMINISTRATIVO SIA STATO PROPOSTO CONTRO UN ATTO NON IMPUGNABILE... È dichiarato irricevibile. È dichiarato inammissibile. È dichiarato nullo. È dichiarato ammissibile.
I REGOLAMENTI SONO DOTATI DEL CARATTERE DELLA "GENERALITA'", INTESA COME... Capacità a concorrere a costituire o a innovare l'ordinamento giuridico. Capacità ad immettere nuove norme nel tessuto ordinamentale. Capacità di regolare una serie indefinita di casi e ad immettere nuove norme nel tessuto ordinamentale. Indeterminabilità dei destinatari.
LA VOLONTÀ DI ESERCITARE IL DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI PUÒ ESSERE MANIFESTATA: anche mediante richiesta telefonica, salvo eccezioni solo con richiesta scritta solo su modulo predisposto dall'amministrazione con semplice richiesta verbale, salvo eccezioni
IL MESSO IN PARTICOLARE È TENUTO, TRA LE ALTRE COSE... ...ad evitare i rapporti sociali ...a badare esclusivamente alla propria vita sociale, anche se i comportamenti che mette in atto vanno contro la pubblica amministrazione ...ad evitare nella vita sociale situazioni e comportamenti che possano nuocere agli interessi o all'immagine della pubblica amministrazione da cui dipende ...ad osservare il silenzio durante l'orario di lavoro
IL MESSO COMUNALE PUÒ, DURANTE NELLA VITA SOCIALE CONDURRE COMPORTAMENTI CHE POSSANO NUOCERE AGLI INTERESSI O ALL'IMMAGINE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DA CUI DIPENDE? Sì, ma solo entro i confini della regione di appartenenza Sì, ma solo entro il confine del comune di appartenenza Sì, è un suo diritto No, mai
IL MANCATO RISPETTO DELL'OBBLIGO DI COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO COMPORTA: La mera irregolarità degli atti del procedimento. L'illegittimità degli atti del procedimento. L'inefficacia degli atti del procedimento amministrativo. La nullità degli atti del procedimento.
SI HA REITERAZIONE SPECIFICA DI VIOLAZIONI AMMINISTRATIVE: se è violata la medesima disposizione se sono violate disposizioni diverse che per la natura dei fatti o per le modalità della condotta presentano una sostanziale omogeneità o caratteri fondamentali Comuni se viene commessa entro i 5 anni successivi alla precedente per le violazioni amministrative non è prevista la figura della reiterazione specifica
DA CHI VIENE DATATA E SOTTOSCRITTA LA RELAZIONE DI NOTIFICA? Dal rappresentante di Pubblica Sicurezza che accompagna il messo comunale Dal Sindaco Dal messo comunale Dal Dirigente dell'Ufficio legale del Comune
DI CHE COLORE DEVONO ESSERE LE SPECIALI BUSTE E MODULI DA UTILIZZARSI PER LE COMUNICAZIONI A MEZZO DI LETTERA RACCOMANDATA CONNESSE CON LA NOTIFICAZIONE DI ATTI GIUDIZIARI AI SENSI DELLA L. 890/82? di colore verde di colore giallo di colore blu di colore rosso
SI PUÒ PROCEDERE ALLA NOTIFICA NEL DOMICILIO ELETTO SE IL DOMICILIATARIO È MORTO? Si Sì, solo se nel domicilio sono presenti altre persone No Sì, solo se è nella stessa città di residenza del destinatario
IL COMUNE È DEFINITO DAL DECRETO LEGISLATIVO 18 AGOSTO 2000, N. 267: Ente locale intermedio con la regione che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi, ne promuove e ne coordina lo sviluppo Articolazione sul territorio di un ente rappresentativo del Governo in sede locale Ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo Suddivisione del territorio provinciale, in relazione all'ampiezza e peculiarità del territorio, alle esigenze della popolazione ed alla funzionalità dei servizi
LA MOTIVAZIONE DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO È ESPRESSIONE DEL PRINCIPIO DI: semplificazione dell'azione amministrativa trasparenza ragionevolezza partecipazione al procedimento amministrativo
IL RICORSO AL T.A.R. DEVE ESSERE DEPOSITATO ENTRO IL TERMINE DI: trenta giorni dall'ultima notificazione sessanta giorni dall'ultima notificazione venti giorni dal deposito delle memorie difensive trenta giorni dalla domanda di fissazione dell'udienza
IN MATERIA DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO LA MANCATA INDICAZIONE NELL'ATTO AMMINISTRATIVO DEL TERMINE D'IMPUGNAZIONE E DELL'ORGANO DINANZI AL QUALE PUÒ ESSERE PROPOSTO RICORSO, COMPORTA UNA DELLE SEGUENTI IPOTESI: comporta sul piano processuale il riconoscimento della scusabilità dell'errore in cui sia eventualmente incorso il ricorrente nessuna riammissione in termini per l'impugnativa inficia la validità dell'atto una mera irregolarità comunque priva di ogni effetto
L'ATTO AMMINISTRATIVO LA CUI EFFICACIA SIA STATA SOSPESA A SEGUITO DI UNA ORDINANZA DI SOSPENSIONE E'... Irregolare. Imperfetto. Ineseguibile. Inesistente.
A NORMA DELLA LEGGE 5 FEBBRAIO 1992, N. 91, LO STRANIERO NATO IN ITALIA, CHE VI ABBIA RISIEDUTO LEGALMENTE SENZA INTERRUZIONI FINO AL RAGGIUNGIMENTO DELLA MAGGIORE ETÀ, PUÒ DIVENTARE CITTADINO ITALIANO?: Si Se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data Si Se dichiara di non voler allontanarsi dal territorio dello Stato per almeno cinque anni Si Se non rinuncia alla cittadinanza italiana entro tre mesi dalla suddetta data Si Se non rinuncia alla cittadinanza italiana entro due anni dalla suddetta data
IL CRITERIO DI EFFICACIA DESIGNA: Il rapporto tra risultati ottenuti e obiettivi prestabiliti Il rapporto tra risorse impiegate e obiettivi prestabiliti Il rapporto tra tempo impiegato e risultati ottenuti Il rapporto tra risorse impiegate e risultati ottenuti
IN BASE A QUANTO STABILITO DALLA L. 18-6-2009 N. 69 ALL'ART.32 IN CHE MODO AGISCONO LE AMMINISTRAZIONI E GLI ENTI PUBBLICI TENUTI A PUBBLICARE SULLA STAMPA QUOTIDIANA ATTI E PROVVEDIMENTI CONCERNENTI PROCEDURE AD EVIDENZA PUBBLICA, AL FINE DI PROMUOVERE IL PROGRESSIVO SUPERAMENTO DELLA PUBBLICAZIONE IN FORMA CARTACEA? Provvedono alla pubblicazione sui siti web dei quotidiani di maggiore tiratura Provvedono alla pubblicazione sui siti web dei settimanali di maggiore tiratura Provvedono alla pubblicazione sul sito aziendale senza nessun altro obbligo Provvedono, secondo modalità precise, alla pubblicazione nei siti informatici, oltre a seguire le modalità determinate dalla normativa vigente
L'AZIONE POPOLARE IN MATERIA DI OPERAZIONI ELETTORALI PUÒ ESSERE PROPOSTA: solo agli scrutatori dal candidato o da qualsiasi elettore solo da un candidato interessato solo dagli elettori
IL NUMERO, LE MODALITÀ DI ELEZIONE DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA, NONCHÉ IL TEMPO DI LAVORO RETRIBUITO, AI SENSI DEL D.LGS. 81/08, SONO STABILITI: In sede di contrattazione collettiva. In sede di rappresentanza sindacale unitaria. Dal datore di lavoro con la collaborazione del medico competente. Dal medico competente previa autorizzazione del datore di lavoro.
I REGOLAMENTI... Sono atti formalmente amministrativi, anche se sostanzialmente normativi. Sono soggetti all'obbligo di motivazione propria degli atti amministrativi. Sono atti formalmente normativi, anche se sostanzialmente amministrativi. Se emanati da autorità inferiori possono contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori.
L'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO CHE RITENGA VI SIA MATERIA DI COMPETENZA COMUNITARIA, DEVE TRASMETTERE LE INFORMAZIONI IN SUO POSSESSO: Alla Corte di Giustizia Al Consiglio dei Ministri della Comunità alla Commissione delle Comunità europee Al Parlamento Europeo
A NORMA DELLA LEGGE 6 DICEMBRE 1971, N. 1034, CON LA DECISIONE SUI RICORSI CONCERNENTI CONTROVERSIE IN MATERIA DI OPERAZIONI PER LE ELEZIONI DEI CONSIGLI COMUNALI, PROVINCIALI E REGIONALI, IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PUÒ: correggere il risultato delle elezioni solo se il ricorso è proposto dai candidati delle singole liste elettorali. correggere il risultato delle elezioni e sostituire ai candidati illegalmente proclamati coloro che hanno diritto di esserlo. solo annullare le elezioni. correggere il risultato delle elezioni solo se il ricorso è proposto dagli elettori dell'ente della cui elezione si tratta.
QUALI RICORSI, QUALORA ACCOLTI, CONSENTONO ALL'AMMINISTRAZIONE SOLO IL POTERE DI ANNULLAMENTO, SENZA DISPORRE DEL POTERE DI RIESAMINARE LA QUESTIONE? I ricorsi amministrativi non impugnatori e straordinari. I ricorsi amministrativi eliminatori. I ricorsi amministrativi di carattere eccezionale. I ricorsi amministrativi straordinari.
L'ASSESSORE COMUNALE PUÒ RICOPRIRE INCARICHI PRESSO ENTI E ISTITUZIONI DIPENDENTI O SOTTOPOSTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DEL COMUNE? No Sì, ai sensi del D.Lgs. N. 267/2000 Ne ha l'obbligo quando è il Consiglio a designarlo ai sensi del Decreto lgs. 18 agosto 2000, n 267 Ne ha l'obbligo qualora autorizzato dalla Giunta, a anorma del D.Lgs 267/2000
A NORMA DELLA LEGGE 6 DICEMBRE 1971, N. 1034, CON LA DECISIONE SUI RICORSI CONCERNENTI CONTROVERSIE IN MATERIA DI OPERAZIONI PER LE ELEZIONI DEI CONSIGLI COMUNALI, PROVINCIALI E REGIONALI, IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PUÒ: correggere il risultato delle elezioni solo se il ricorso è proposto dai candidati delle singole liste elettorali. correggere il risultato delle elezioni e sostituire ai candidati illegalmente proclamati coloro che hanno diritto di esserlo. correggere il risultato delle elezioni solo se il ricorso è proposto dagli elettori dell'ente della cui elezione si tratta. solo annullare le elezioni.
IL RICORSO STRAORDINARIO AL CAPO DELLO STATO È UN RIMEDIO GIURISDIZIONALE? Sì, se deciso in difformità dal parere del Consiglio di Stato No, non lo è Sì, lo è Sì, se preceduto dal parere del Consiglio di Stato
IL RICORSO PER REVOCAZIONE DI UNA SENTENZA DEL T.A.R. SI PROPONE DAVANTI: al T.A.R. che ha emesso la sentenza impugnata al Consiglio di Stato al T.A.R. Lazio in via preliminare alla Corte di Cassazione
IN MATERIA DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO E DI DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI L'ANNULLAMENTO D'UFFICIO È RITENUTO UN PROVVEDIMENTO DISCREZIONALE? No in quanto il provvedimento è sempre viziato da difetto assoluto di attribuzione Sì, in quanto non consegue automaticamente alla rilevazione della esistenza di un vizio no. mai in nessun caso No in quanto il provvedimento è vincolato esclusivamentedall'interesse del destinatario
IN MATERIA DI TEMPO DELLE NOTIFICAZIONI QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI È VERA? Le notificazioni devono essere effettuate dal 1° ottobre al 31 marzo prima delle ore 7 e dopo le ore 20 le notificazioni devono essere effettuate dal 1° aprile al 30 settembre prima delle ore 6 e dopo le ore 20 le notificazioni devono essere effettuate nelle ore notturne Le notificazioni non possono farsi dal 1° ottobre al 31 marzo prima delle ore 7 e dopo le ore 19
IL PROCEDIMENTO DI ISTITUZIONE DI UN NUOVO COMUNE SI CONCLUDE: Con decreto del Presidente della Repubblica Con deliberazione del Consiglio Comunale Con legge statale Con legge regionale
COSA SONO GLI ENTI PUBBLICI ISTITUZIONALI? sono persone non giuridiche nelle quali prevale l'elemento oggettivo. sono persone giuridiche nelle quali prevale l'elemento soggettivo. sono persone giuridiche nelle quali prevale l'elemento personale. sono persone giuridiche nelle quali prevale l'elemento patrimoniale.
PARLANDO DI NOTIFICAZIONE AI SENSI DELL'ART. 141 DEL CODICE DI PROCEDURA CIVILE, VA ANNOTATO NELLA RELATA DI NOTIFICA IL MOTIVO DEL RIFIUTO A RICEVERE L'ATTO DA PARTE DEL DOMICILIATARIO? La decisione è a completa discrezione del messo comunale Sì, con apposita voce No, mai Sì, ma solo in situazione di pericolo per il messo comunale
L'ORGANO CHE HA EMESSO LA DECISIONE SUL RICORSO GERARCHICO: non può revocare o annullare la decisione può revocare o annullare la decisione può revocare o annullare solo la decisione di rigetto può revocare o annullare solo la decisione di accoglimento
CHI PRESIEDE LA GIUNTA DI UN COMUNE CON PIÙ DI 250.000 ABITANTI? L'Assessore delegato Il Presidente della Regione Il Sindaco Il Consiglio comunale
CHE COSA S'INTENDE PER MOTIVAZIONE PER RELATIONEM? le generalità del destinatario e il riferimento giurdico dell'atto precedente. esclusivamente la motivazione dell'atto senza riferimento alcuno all'atto precedente. tutti gli interessi coinvolti nel procedimento dell'atto precedente. la motivazione derivante da altri atti compiuti nel corso dell'iter procidementale.
GLI ACCORDI DI PROGRAMMA TRA PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI PUBBLICI POSSONO COMPORTARE ANCHE VARIAZIONI AGLI STRUMENTI URBANISTICI DEI SINGOLI COMUNI? no, tranne se tutti i soggetti interessati all'accordo stabiliscano all'unanimità che la variazione agli strumenti urbanistici del singolo comune è assolutamente necessaria per la realizzazione dell'opera sì, ma l'adesione del sindaco all'accordo deve essere ratificata dal consiglio comunale entro 30 giorni a pena di decadenza sì, è necessaria la sola adesione del sindaco all'accordo sì, ma l'adesione del sindaco all'accordo deve esser ratificata dal consiglio comunale entro 60 giorni a pena di decadenza
L'ORGANO COMPETENTE A DECIDERE IL RICORSO GERARCHICO, QUALORA NON VI ABBIA GIÀ PROVVEDUTO IL RICORRENTE: comunica il ricorso agli altri soggetti direttamente interessati Assegna al ricorrente un termine per la notifica agli interessati Ordina al ricorrente la notificazione ad almeno un cointeressato Comunica il ricorso agli interessati che lo abbiano richiesto
LA POSSIBILITÀ DI PRENDERE VISIONE DEGLI ATTI DEL PROCEDIMENTO E DI PRESENTARE MEMORIE SCRITTE E DOCUMENTI È QUALIFICATA COME: Diritto dell'interveniente. Onere dell'interveniente. Volontà dell'interveniente. Potere di fatto dell'interveniente.
NELLA RELATA DI NOTIFICA EFFETTUATA A MEZZO DEL SERVIZIO POSTALE, IL MESSO DEVE APPORRE LA SUA FIRMA? È facoltativo No Solo per gli atti concernenti materia penale Sì, sempre
LE NORME ORGANIZZATIVE FONDAMENTALI DELL'ENTE LOCALE E LE NORME SULL'ACCESSO DOCUMENTALE E SULLA PARTECIPAZIONE PROCEDIMENTALE DEI CITTADINI SONO CONTENUTE: nei regolamenti dell'ente locale nello statuto dell'ente locale nella legge regionale di delega nel decreto legislativo di conferimento di funzioni
LA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO DEVE INDICARE, OLTRE L'OGGETTO E IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Le risultanze dell'istruttoria. L'ufficio presso il quale prendere visione degli atti. Le forme per la partecipazione al provvedimento. Il termine per ricorrere.
NEI PROCEDIMENTI AD ISTANZA DI PARTE IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO O L'AUTORITÀ COMPETENTE, PRIMA DELLA FORMALE ADOZIONE DI UN PROVVEDIMENTO NEGATIVO, QUALE ADEMPIMENTO DEVE EFFETTUARE? Non effettua nulla Chiede tempestivamente agli astanti di presentare memorie scritte e documenti Comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda Chiede tempestivamente agli istanti di prendere visione degli atti del procedimento,
IL D.LGS. 267/2000, STABILISCE CHE IL SINDACO ED IL CONSIGLIO COMUNALE DURINO IN CARICA: Sette anni Quattro anni Cinque anni Due anni il Sindaco e quattro anni il consiglio comunale
ALLA CULPA IN CONTRAHENDO DELLA PUBBLICA MMINISTRAZIONE: si applicano gli arti. 1337 e 1338 cc., salvo eccezioni si applicano gli arti. 1337 e 1338 c.c. non si applicano gli arti. 1337 e 1338 c.c. si applica la disciplina speciale contenuta nel d lgs. 29 del 1993
NELLA CONCESSIONE DI SERVIZI IL CONCESSIONARIO ACQUISTA, TRA L'ALTRO,... Il dovere di organizzare e far funzionare il servizio assunto. La facoltà di esercitare la concessione. L'interesse all'esclusiva nella gestione del servizio. La facoltà di conseguire i vantaggi economici derivanti dalla gestione del servizio.
CHI È COMPETENTE A DISCIPLINARE INTERAMENTE L'ISTITUTO DEL MESSO COMUNALE? Gli enti locali Il Ministro dell'Interno La Regione in via esclusiva Il Ministro del Lavoro
PER IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ ORIZZONTALE: devono operare gli Enti pubblici più prossimi agli amministrati, cioè nell'ordine: Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato gli Enti pubblici devono favorire l'autonoma iniziativa dei cittadini singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale tutti gli organismi associativi devono essere considerati in modo uniforme lo Stato non deve ostacolare la libera iniziativa economica dei cittadini
IN COSA SI CONCRETIZZA LA NOTIFICA? nella consegna al destinatario da parte del messo comunale di un esemplare o una copia conforme dell'atto da notificare nell'avvisare verbalmente il destinatario che in comune si trova una pratica che deve ritirare fisicamente nell'avviso a mezzo stampa dell'interessato sul fatto che in comune si trova una copia di un atto che lo interessa nell'avviso a mezzo telefonico dell'interessato sul fatto che in comune si trova una copia di un atto che lo interessa
QUAL È L'ELEMENTO CHE ACCOMUNA UNA DETERMINAZIONE E UNA DELIBERAZIONE? Sono entrambe precedute da una proposta. Sono entrambe atti di competenza dirigenziale. Sono entrambe atti degli organi collegiali (consiglio e giunta). Sono entrambi atti concessori.
IN BASE ALLA LEGGE 69/2009, ART.45, COMMA 18, IN CHE MODO, TRA GLI ALTRI, L'UFFICIALE GIUDIZIARIO ESEGUE LA NOTIFICAZIONE SE L'ATTO DA NOTIFICARE O COMUNICARE È COSTITUITO DA UN DOCUMENTO INFORMATICO E IL DESTINATARIO NON POSSIEDE INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA? l'ufficiale giudiziario esegue la notificazione mediante consegna di una copia dell'atto su supporto cartaceo, da lui dichiarata conforme all'originale l'ufficiale giudiziario non può eseguire la notificazione l'ufficiale giudiziario obbliga il destinatario ad aprirsi una casella di porta elettronica certificate entro massimo un mese l'ufficiale giudiziario obbliga il destinatario ad aprirsi una casella di porta elettronica certificate entro massimo due giorni
NELL'AMBITO DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO, PER "APPROVAZIONE" SI INTENDE: il provvedimento permissivo che consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, mediante il quale la P.A. rende efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti il provvedimento con cui la P.A., sulla base di una valutazione discrezionale, consente ad un soggetto di compiere un determinato atto in deroga ad un divieto di legge l'atto con cui la P.A. manifesta il proprio assenso alla richiesta di un privato nelle materie per le quali non è necessario il rilascio di un'autorizzazione formale l'atto con cui un'autorità amministrativa dichiara di non aver osservazioni da fare in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità
IL RICORSO GERARCHICO RIVOLTO, NEL TERMINE PRESCRITTO, A ORGANO DIVERSO DA QUELLO COMPETENTE: è nullo è irricevibile dà luogo ad una decisione di rigetta non è irricevibile, se l'organo appartiene alla stessa pubblica amministrazione
IN CHE FORMA DEVE ESSERE EFFETTUATA L'ELEZIONE DEL DOMICILIO? Solo in forma elettronica Necessariamente in forma scritta O in forma scritta o in forma orale Solo in forma orale
PARLANDO DI DISPOSIZIONI COMUNI IN MATERIA DI ACCERTAMENTO DELLE IMPOSTE SUI REDDITI, COME DETERMINATO DAL D.P.R. 600/1973 ART. 60, COSA DEVE FARE IL MESSO COMUNALE ALL'ATTO DELLA NOTIFICA? Il messo deve fare sottoscrivere dal consegnatario l'atto o l'avviso ovvero indicare i motivi per i quali il consegnatario non ha sottoscritto Il messo non può entrare in contatto diretto con il consegnatario quindi deve lasciare la notifica nella cassetta delle lettere Il messo deve fare sottoscrivere l'atto dalla persona che si trova nel domicilio del consegnatario anche se questo è assente o ha cambiato di recende domicilio Il messo, qualora il consegnatario non desidera sottoscrivere la consegna dell'atto non può indicare i motivi per cui il consegnatario non ha sottoscritto per motivi di riservatezza
DA CHI VIENE ESEGUITA LA NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI DELL'AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA? Dalla Guardia di Finanza in via esclusiva Dai messi comunali ovvero dai messi speciali autorizzati dall'ufficio delle imposte Dai Carabinieri in via esclusiva Dalla Polizia municipale in via esclusiva
PARLANDO DI MODULISTICA PER LA NOTIFICAZIONE IN MANI PROPRIE, DEVE ESSERE RIPORATO NELLA LETTERA DI RESTITUZIONE DELL'ATTO NOTIFICATO IN MANI PROPRIE IL NUMERO CRONOLOGICO DI NOTIFICAZIONE? Sì, ma solo per gli atti concernenti materia edilizia Si No Sì, ma solo per gli atti concernenti materia tributaria
LA P.A. PUÒ LEGITTIMAMENTE DEROGARE ALL'OBBLIGO DI COMUNICARE: L'AVVIO DEL PROCEDIMENTO? In presenza di ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità Per ragioni di convenienza In presenza di un numero elevato di destinatari In nessun caso, trattandosi di norme inderogabili di garanzia procedimentale
IL LAVORATORE CHE NON ADEMPIE GLI OBBLIGHI CHE GLI DERIVANO DA UN CONTRATTO COLLETTIVO: Commette un delitto Commette un illecito amministrativo Commette un delitto, salvo che la legge disponga altrimenti Commette una contravvenzione penale, salvo che la legge disponga altrimenti
SE IL RILASCIO DI UN'AUTORIZZAZIONE DIPENDE DAL SOLO ACCERTAMENTO DEI PRESUPPOSTI E DEI REQUISITI DI LEGGE, L'ATTO DI CONSENSO DELL'AMMINISTRAZIONE È SOSTITUITO: da una denuncia di inizio di attività dal silenzio assenso dall'istanza di avvio del procedimento dall'autorizzazione del responsabile del procedimento
COSA DEVE SEMPRE CONTENERE LA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO? l'indicazione del termine fissato per la conclusione del procedimento. l'informativa per il trattamento dei dati personali. la data di presentazione della domanda da parte del cittadino. la motivazione della conclusione del procedimento.
L'INTERVENTO DEI PRIVATI NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO È CONSENTITO: Sino al termine della fase istruttoria. Solo dopo l'adozione del provvedimento. Sino all'adozione della decisione finale. Sino all'inizio della fase istruttoria.
IN QUALE ANNO È STATO ADOTTATO DAGLI STATI MEMBRI L'ATTO RELATIVO ALL'ELEZIONE DEI RAPPRESENTANTI NEL PARLAMENTO EUROPEO A SUFFRAGIO UNIVERSALE DIRETTO? Nel 1982. Nel 1976. Nel 1992. Nel 1979.
IN TEMA DI DISPOSIZIONI SULLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA, IN QUALI CASI LA P.A. È TENUTA A DARE COMUNICAZIONE DELL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Solo su richiesta dell'interessato. Solo per i provvedimenti emessi dagli Enti Locali. Per tutti i procedimenti amministrativi, salvo che sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità. Solo se lo ritiene necessario.
L'ATTO AMMINISTRATIVO PUÒ ESSERE INFICIATO: solo da eccesso di potere o incompetenza da vizi di merito, eccesso di potere o incompetenza solo da eccesso di potere solo da vizio di merito
PER L'ELEZIONE DEL DOMICILIO SPECIALE, POSSIBILE PER DETERMINATI ATTI OD AFFARI, È PREVISTA: la forma scritta od orale, a seconda della natura dell'atto o dell'affare. nessuna forma. la forma scritta. anche la forma orale, purché debitamente pubblicizzata.
IL PRINCIPIO IN BASE AL QUALE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE È OBBLIGATA A RISPETTARE LE NORME GIURIDICHE PRENDE IL NOME DI: principio di buona amministrazione principio di ragionevolezza principio di legalità principio di trasparenza
PARLANDO DI DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ACCERTAMENTO DELLE IMPOSTE SUI REDDITI, A NORMA DEL D.P.R. 600/1973 ART. 60, COSA DEVE FARE IL MESSO COMUNALE NEL CASO IN CUI, IL DESTINATARIO DELL'ATTO, NON DESIDERI SOTTOSCRIVERLO? Deve indicare i motivi per i quali il consegnatario non ha sottoscritto Farà sottoscrivere l'atto ad altra persona presente val momento della consegna Non ha nessun obbligo di indicare le motivazioni del diniego Riporterà l'atto che provvederà a spedire a mezzo del servizio postale
A NORMA DELLA LEGGE 6 DICEMBRE 1971, N. 1034, SUI RICORSI CONCERNENTI CONTROVERSIE IN MATERIA DI OPERAZIONI PER LE ELEZIONI DEI CONSIGLI REGIONALI, DECIDE: il tribunale civile della circoscrizione in cui è ricompreso l'ente della cui elezione si tratta. la Corte di cassazione. il tribunale amministrativo regionale territorialmente competente. il Consiglio di Stato in unico grado.
QUALE, TRA LE SEGUENTI, È UNA CARATTERISTICA PROPRIA DEL RICORSO GERARCHICO IMPROPRIO? È ammesso solo nei casi in cui non esiste rapporto di gerarchia. È ammesso solo nei casi in cui esiste rapporto di gerarchia. È proponibile solo nel rapporto fra organi individuali. Non può essere proposto ad organi statali avverso provvedimenti di altro ente pubblico.
SI PUÒ PROCEDERE ALLA NOTIFICA NEL DOMICILIO ELETTO NEL CASO IN CUI IL DOMICILIATARIO SI È TRASFERITO FUORI DALLA SEDE INDICATA NELL'ELEZIONE DI DOMICILIO? No Si solo se il domiciliatario è rimasto nella stessa provincia Si solo se il domiciliatario è rimasto nella stessa regione Si
L'ANNULLAMENTO DELL'ATTO AMMINISTRATIVO IN SEDE DI CONTROLLO HA NATURA: repressiva successiva sostitutiva preventiva
LA TUTELA DEI DIRITTI SOGGETTIVI... Non è mai rimessa al giudice ordinario. Normalmente è rimessa al giudice ordinario e solo in casi tassativamente previsti (c.d. legislazione esclusiva al giudice amministrativo). Normalmente è rimessa al giudice amministrativo e solo in casi tassativamente previsti (c.d. legislazione esclusiva È rimessa in ogni caso al giudice ordinario.
IN TEMA DI DISPOSIZIONI SULLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA LA COMUNICAZIONE DELL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO DEVE CONTENERE, FRA L'ALTRO, L'INDICAZIONE: Del parere proposto dall'amministrazione In quale gazzetta rinvenire le norme in questione Esclusivamente l'invito bonario a raggiungere l'accordo Dell'amministrazione competente
SI HA SILENZIO-ASSENSO QUANDO? La legge attribuisce all'inerzia della P.A. il significato di accoglimento dell'istanza o del ricorso La legge conferisce all'inerzia della P.A. il significato di diniego di accoglimento dell'istanza o del ricorso Il silenzio della P.A. comporta l'attribuzione della competenza ad altra autorità La legge prevede come meramente facoltativo l'esercizio di una particolare competenza, per cui trascorso inutilmente il termine previsto per l'esercizio di essa, si può procedere al compimento degli atti successivi senza pregiudizio per gli effetti finali
IL FALLIMENTO COMPORTA L'ESCLUSIONE DALL'ELETTORATO ATTIVO PER LE ELEZIONI COMUNALI PER UN PERIODO: Di due anni dalla sentenza di fallimento Di un anno dalla sentenza di fallimento di cinque anni dalla sentenza di fallimento Di dieci anni dalla sentenza di fallimento
IN QUALE FORMA DEVE AVVENIRE LA COMUNICAZIONE DELL'INIZIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Con affissione all'albo. Con la comunicazione personale. Con circolare. Con la notificazione.
SONO ATTRIBUITI AL SINDACO QUALE UFFICIALE DI GOVERNO, TRA L'ALTRO, I SEGUENTI SERVIZI DI COMPETENZA STATALE: Sviluppo economico locale e previdenza sociale. Anagrafe, stato civile. Esclusivamente ufficio elettorale e statistica. Previdenza sociale e protezione civile.
QUALE DELLE SEGUENTI NON È UNA FASE TIPICA DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Fase preparatoria Fase integrativa Fase esecutiva Fase costitutiva
PARLANDO DI DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ACCERTAMENTO DELLE IMPOSTE SUI REDDITI, A NORMA DEL D.P.R. 600/1973 ART. 60, COSA DEVE FARE IL MESSO COMUNALE, SE IL CONSEGNATARIO NON È IL DESTINATARIO DELL'ATTO O DELL'AVVISO? Consegna o deposita la copia dell'atto da notificare in busta sigillata, su cui trascrive il numero cronologico della notificazione Consegna o deposita la copia dell'atto da notificare al consegnatario Consegna o deposita la copia dell'atto da notificare in busta che provvede a sigillare e su cui trascrive l'oggetto ed il contenuto dell'atto Non è prevista la consegna dell'atto a tale soggetto
PARLANDO DI DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ACCERTAMENTO DELLE IMPOSTE SUI REDDITI, A NORMA DEL D.P.R. 600/1973 ART. 60, PUÒ IL CONTRIBUENTE ELEGGERE DOMICILIO PRESSO UNA PERSONA O UN UFFICIO NEL COMUNE DEL PROPRIO DOMICILIO FISCALE PER LA NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI O DEGLI AVVISI CHE LO RIGUARDANO? Il contribuente può eleggere domicilio diverso purché si trovi nella stessa via No Si Il contribuente può eleggere domicilio diverso ma non nel comune del suo domicilio fiscale
QUALI, FRA LE SEGUENTI ATTIVITÀ, NON SONO SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE DEL SINDACO? il commercio di oggetti preziosi la gestione di stabilimenti di bagni pubblici il servizio di taxi gli spettacoli tenuti nei pubblici esercizi
IL MUNUS, O UFFICIO IN SENSO SOGGETTIVO, È: colui che opera imparzialmente e nell'esclusivo interesse proprio un organo monopersonale un ufficio monocratico colui che è investito della cura di interessi altrui
PARLANDO DI NOTIFICAZIONE DI ATTI A MEZZO POSTA, IN BASE A QUANTO STABILITO DALLA L. 890/82, CHI CONSERVA LE RICEVUTE DI SPEDIZIONE DELLE RACCOMANDATE? l'avvocatura comunale l'ufficio protocollo del comune il segretario generale del comune l'ufficiale giudiziario
IN BASE ALLE LEGGI DI PUBBLICA SICUREZZA, FRA LE SEGUENTI ATTIVITÀ, QUALI NON SONO SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE DEL SINDACO? Il commercio di oggetti preziosi Gli spettacoli tenuti nei pubblici esercizi La gestione di stabilimenti di bagni pubblici Il servizio di taxi
IN BASE A QUANTO VIENE STABILITO DAL D.P.R. 600/1973 ART. 60 DA CHI VIENE ESEGUIRA LA NOTIFICAZIONE? Dall'Ufficiale di Polizia Giudiziaria più anziano del comune Dai Carabinieri in via esclusiva Dal dirigente più anziano dell'Ufficio notifiche del comune Dai messi comunali ovvero dai messi speciali autorizzati dall'ufficio delle imposte
IN QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI SONO CORRETTAMENTE INDIVIDUATI GLI ELEMENTI CHE DEVONO ESSERE INDICATI NELLA COMUNICAZIONE DELL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? L'ufficio e la persona responsabile del procedimento. I soggetti che possono intervenire nel procedimento. I diritti dei partecipanti al procedimento. Esclusivamente i tempi entro i quali il procedimento si perfezionerà.
QUALI CRITERI SODDISFA IL DIRITTO D'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI? Costituisce principio generale dell'attività amministrativa al fine di garantire lealtà e diligenza. Costituisce principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza, Costituisce principio generale dell'attività amministrativa al fine di assicurare economicità ed efficienza. Costituisce principio generale dell'attività amministrativa al fine di garantire correttezza e professionalità.
QUANDO SI PRESCRIVE IL DIRITTO AL RISARCIMENTO DEL DANNO PER INOSSERVANZA DOLOSA O COLPOSA DEL TERMINE DI CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Entro cinque anni. Entro dieci anni. Entro un anno. Entro tre anni.
DA QUANDO DECORRONO I TERMINI PER LA CONCLUSIONE DI UN PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Esclusivamente dal ricevimento della domanda. Dal termine della valutazione preliminare che l'Amministrazione compie su istanza di parte. Dall'inizio del procedimento d'ufficio o dal ricevimento della domanda. Esclusivamente dall'inizio del procedimento d'ufficio.
IN QUALE MODO L'AMMINISTRAZIONE COMUNICA L'AVVIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Con pubblicazione all'Albo pretorio dell'informativa relativa all'avvio del procedimento. Con qualsiasi forma di pubblicità. Con determinazione dirigenziale. Con comunicazione personale.
L'ART. 1 DELLA L. 241/90 STABILISCE CHE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, NELL'ADOZIONE DI ATTI DI NATURA NON AUTORITATIVA, AGISCE SECONDO LE NORME DI... Diritto privato, salvo che la legge disponga diversamente. Diritto pubblico, salvo che la legge disponga diversamente. Imparzialità e buon andamento. Trasparenza e giusto procedimento.
ENTRO QUALE TERMINE DEVONO CONCLUDERSI I PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI DI COMPETENZA DELLE AMMINISTRAZIONI STATALI E DEGLI ENTI PUBBLICI? Entro sessanta giorni, salvo diverse disposizioni, comunque non superiore a centottanta giorni. Entro trenta giorni, salvo diverse disposizioni di legge. Non è dettato nessun termine dalla normativa vigente. Entro novanta giorni, salvo diverse disposizioni di legge.
È ANNULLABILE IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO: Redatto in forma privata. Mancante di un elemento essenziale. Simulato, oppure viziato da eccesso di competenza. Adottato in violazione di legge o viziato da eccesso di potere o da incompetenza.
QUALE FIGURA HA ISTITUITO LA LEGGE 241/90 A TUTELA DELLA TRASPARENZA E DELL'EFFICIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE? Il referente dell'URP. Il funzionario di fatto. Il responsabile del procedimento. L'addetto citizen care.
A QUALE GIURISDIZIONE SONO ATTRIBUITE LE QUESTIONI RELATIVE ALLA NULLITÀ DEI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI IN VIOLAZIONE O ELUSIONE DEL GIUDICATO? Esclusivamente alla giurisdizione del Tribunale in composizione monocratica. Alla giurisdizione del giudice penale. Alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Esclusivamente alla giurisdizione del Tribunale in composizione collegiale.
NELLE CONTROVERSIE RELATIVE ALL'ACCESSO DEI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI, COSA ORDINA IL GIUDICE AMMINISTRATIVO, SUSSISTENDONE I PRESUPPOSTI? L'esibizione dei documenti richiesti. Solo la condanna alle spese di giudizio. Il risarcimento del danno. La pubblicazione della sentenza in Gazzetta Ufficiale.
IN RIFERIMENTO AL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO, COSA COSTITUISCE LA MANCATA EMANAZIONE DEL PROVVEDIMENTO NEI TERMINI? Elemento precostitutivo del diritto al risarcimento della parte lesa dal ritardo amministrativo. Elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale. Elemento di valutazione della capacità dirigenziale. Elemento di valutazione del criterio di ordinaria diligenza.
NELLE CONTROVERSIE IN MATERIA DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI, LE PARTI POSSONO STARE IN GIUDIZIO? Sì, ad eccezione del caso in cui la questione venga rimessa al tribunale in composizione collegiale. No, il giudizio si svolge d'ufficio. Sì, le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore. No, è necessaria la presenza di un difensore.
A QUALE GIURISDIZIONE COMPETONO LE CONTROVERSIE RELATIVE AL RISARCIMENTO DEL DANNO INGIUSTO PER INOSSERVANZA DOLOSA O COLPOSA DEL TERMINE DI CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Alla giurisdizione esclusiva del giudice ordinario. Alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Alla giurisdizione esclusiva del giudice di pace. Alla giurisdizione esclusiva del tribunale in composizione collegiale.
IL DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI, PUÒ ESSERE SEMPRE ESERCITATO? Sì, fino a quando la PA ha l'obbligo di detenere i documenti amministrativi ai quali si chiede di accedere. Sì sempre, in quanto attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse non è soggetto a prescrizione alcuna. No, è soggetto alla prescrizione quinquennale. Sì, ma solo fino a prima della esecutività dell'atto.
IN RIFERIMENTO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI, COSA SI INTENDE PER "DIRITTO D'ACCESSO"? Il diritto generalizzato dei soggetti pubblici e privati di vigilare sull'operato della PA. Il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi. Il diritto generalizzato dei soggetti privati di soddisfare le esigenze individuali. Il diritto della collettività di prendere visione degli atti amministrativi al fine di controllarne la legittimità.
QUALI SOGGETTI POSSONO INTERVENIRE NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Esclusivamente i soggetti portatori di interessi privati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Esclusivamente i soggetti portatori di interessi collettivi al fine di garantire il rispetto del principio del giusto procedimento. Qualunque soggetto, portatore di interessi soggettivi e personali. Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento.
PUÒ LA P.A. RIFIUTARE L'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI? Mai, trattandosi di un diritto inviolabile dell'interessato al procedimento. Sì, l'amministrazione decide a suo insindacabile giudizio se e quali documenti possano essere sottratti all'accesso. Sì, nei casi e nei limiti stabiliti dalla legge n. 241/1990. Sì, sempre, anche quando sarebbe sufficiente fare ricorso al potere di differimento.
IN QUALI CASI È AMMESSO IL RECESSO UNILATERALE DAI CONTRATTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE? Nei casi previsti dalla legge o dal contratto. Nei casi previsti dal regolamento o dallo statuto. In nessun caso è possibile recedere unilateralmente dai contratti della P.A. È sempre possibile recedere unilateralmente dai contratti anche da quelli con la PA.
IL DIRITTO AL RISARCIMENTO DEL DANNO INGIUSTO CAGIONATO IN CONSEGUENZA DELL'INOSSERVANZA DOLOSA O COLPOSA DEL TERMINE DI CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO, SI PRESCRIVE? Sì, in un anno. Sì, in dieci anni. Sì, in cinque anni. No.
COME SI ATTIVA IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Esclusivamente d'ufficio. D'ufficio o ad iniziativa di parte. Esclusivamente ad iniziativa di parte. Esclusivamente a seguito di deliberazioni dell'organo di governo della PA.
QUALE TRA LE SEGUENTI ALTERNATIVE CONTIENE ALCUNI DEI COMPITI DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO: Appone, se necessario, indicazione delle sue ragioni di non condivisione delle modalità secondo cui si è svolta l'istruttoria. Presenta memorie scritte e documenti relativi all'oggetto del procedimento. Cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le modificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti. Fissa la data di conclusione del procedimento e decide i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione.
QUALI SONO I SOGGETTI INTERESSATI AL DIRITTO D'ACCESSO RELATIVO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI? Gli organi istituzionali di controllo dell'operato della PA. Tutti i soggetti privati, inclusi i portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso. Tutti i soggetti privati, esclusi i portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse personale corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso. Tutti i soggetti, pubblici e privati, indipendentemente dall'esistenza dell'interesse diretto, concreto e attuale collegato al documento al quale è stato richiesto l'accesso.
LA RESPONSABILITÀ DELL'ISTRUTTORIA DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO, VIENE ASSEGNATA DAL: Dal capo area dell'unità organizzativa. Dirigente di ciascuna unità organizzativa. Dal funzionario preposto all'unità organizzativa. Dal segretario generale.
TRA GLI ALTRI, QUALE OBBLIGO PONE A CARICO DELL'AMMINISTRAZIONE LA L. N. 241/90? L'obbligo della motivazione per gli atti normativi. L'obbligo della motivazione per gli atti a contenuto generale. L'obbligo di indicare In ogni atto notificato al destinatario tempi, modi e costi relativi all'eventuale ricorso. L'obbligo di indicare In ogni atto notificato al destinatario il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere.
È NECESSARIO CHE LA RICHIESTA DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI SIA: Inoltrata a mezzo di un avvocato. Motivata. Sottoscritta. Preceduta da un'istanza verbale.
NEI GIUDIZI IN MATERIA DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI, DA CHI PUÒ ESSERE RAPPRESENTATA E DIFESA L'AMMINISTRAZIONE? Esclusivamente dall'avvocato dell'ente all'uopo nominato. Da un funzionario di fatto, purché autorizzato dal rappresentante legale dell'ente. Da un proprio dipendente, purché abbia la qualifica di dirigente, autorizzato dal rappresentante legale dell'ente. Da un capo area dell'unita organizzativa interessato dalla procedura di accesso agli atti.
L'ART. 1 DELLA L. N. 241/90, ASSERISCE CHIARAMENTE CHE: La pubblica amministrazione, nell'adozione di atti di natura non autoritativa, agiscesecondo le norme di diritto pubblico salvo che la legge disponga diversamente. I soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative assicurano il rispetto dei criteri e dei principi redditività e celerità. L'attività amministrativa persegue i fini determinati dal piano programma e dal PEG. La pubblica amministrazione non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria.
COSA DEVE INDICARE LA MOTIVAZIONE DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Il dirigente, le generalità e l'oggetto del provvedimento. I presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione. Il soggetto, l'oggetto e la causa del provvedimento. Esclusivamente le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione.
IN GENERALE, COME DEVE ESSERE OGNI PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Motivato, ossia deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria. Di facile comprensione. Conciso, ossia deve immediatamente individuare il fine per cui l'atto è posto in essere. Trasparente.
CHI HA FACOLTÀ DI INTERVENIRE NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO? I soggetti portatori di interessi diffusi purché costituiti in associazioni. Nessuno se non i responsabili dei controlli sull'operato della P.A. Tra gli altri, qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Soltanto i singoli qualora portatori di interessi diffusi.
QUALI FINI PERSEGUE L'ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA E SU QUALI CRITERI È RETTA? L'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla collettività che amministra imparzialità, riservatezza, produttività ed economicità. L'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di efficacia, di imparzialità, di pubblicità e di trasparenza. L'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla collettività che amministra ed è retta da criteri di produttività, efficienza, parzialità e trasparenza. L'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di flessibilità, produttività, riservatezza e imparzialità.
IN QUALE FORMA DEVONO ESSERE STIPULATI GLI ACCORDI PROCEDIMENTALI E QUELLI SOSTITUTIVI? Anche oralmente se conclusi alla presenza del Segretario generale dell'ente. Per iscritto, pena la nullità. In forma convenzionale. Alla presenza dei sindacati.
NEL PERSEGUIRE I FINI DETERMINATI DALLA LEGGE, DA QUALI CRITERI È RETTA LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE? Qualità, celerità ed efficienza. Produttività, efficienza, parzialità e trasparenza. Economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza. Qualità e flessibilità.
IL DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI NORMATO DAL NOSTRO ORDINAMENTO SI QUALIFICA COME: Il diritto di ottenere il definitivo rilascio di documenti amministrativi in originale. Il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi. Il diritto degli interessati di prendere visione dei documenti amministrative e di ottenere dalla P.A. elaborati sinottici sintetici su tutti gli aspetti procedurali e documentali del procedimento oggetto di accesso. Il diritto degli interessati solo di prendere visione di documenti amministrativi.
QUALI PRINCIPI SI APPLICANO AGLI ACCORDI INTEGRATIVI O SOSTITUTIVI DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO? Ove non diversamente previsto, si applicano i principi del codice civile in materia di obbligazioni e contratti in quanto compatibili. Ove non diversamente previsto, si applicano i soli principi costituzionali. Si applicano i principi di efficienza ed economicità. Si applicano i principi di celerità e trasparenza.
CHI È TENUTO AL RISARCIMENTO DEL DANNO INGIUSTO PROVOCATO DALL'INOSSERVANZA DOLOSA O COLPOSA DEL TERMINE DI CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO? Le pubbliche amministrazioni ed i soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative. Lo Stato. Esclusivamente le pubbliche amministrazioni. Esclusivamente i soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative.
LA MOTIVAZIONE DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO È SEMPRE RICHIESTA? Sì, sempre. No, è richiesta solo per gli atti normativi. Sì, non è richiesta solo per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale. No, è richiesta solo per gli atti a contenuto generale.